Correnti e frazionismo nei partiti politici
italiani (1946-2010):
un’analisi quantitativa delle mozioni congressuali
Di Andrea Ceron
1-Introduzione
La vita dei partiti italiani, e non solo, è caratterizzata spesso da correnti interne;dalla Prima Repubblica (DC,PSI, etc.) fino ad
oggi (DS,AN,PD, PDL , etc.)
Correnti influiscono su:
•Partiti : creandoli da zero o modificandoli radicalmente
•Governi : appoggiandoli o tenendoli in vita a differenza del resto del partito, oppure facendoli cadere
•sistema politico : creando nuovi soggetti politici o determinando alleanze.
Nonostante l’importanza del tema i dati sono sempre stati carenti sull'argomento per la difficoltà a trovare un metodo
oggettivo di analisi; ma grazie a metodi automatizzati oggi siamo in grado di fare un'analisi quantitativa del fenomeno.
Per svolgere la ricerca :
1-si è tenuto conto del numero di mozioni nei congressi dei singoli partiti.
2-si è analizzato la posizione e la forza degli attori interni ai partiti trasformando le parole delle mozioni e dei discorsi svolti
durante i congressi in numeri. Riuscendo così a mappare le posizioni all’interno dei partiti.
* il database utilizzato fa riferimento a circa metà dei congressi svolti con mozioni contrapposte; quindi non vengono contate
correnti di fatto che però non portano mozioni al congresso.
Questo studio del frazionismo è utile per superare l'assunzione del partito come attore unitario e quindi per analizzare in
maniera più complessa e realistica il sistema politico.
Correnti e frazionismo nei partiti politici italiani (1946-2010):
un’analisi quantitativa delle mozioni congressuali
Di Andrea Ceron
2-La letteratura sulle correnti di partito: il caso italiano
I primi studi sulle correnti risalgono agli anni ‘50, ma contributi davvero significativi arriveranno solo una ventina di
anni dopo grazie anche a Sartori.
Gli ultimi decenni hanno visto il superamento dell'assunto del partito come attore unitario, facendo luce sulla
competizione intra-partitica e il ruolo delle correnti.
Importanza delle correnti:
- nella formazione dei governi
- nell'allocazione dei ministeri
- nella durata dei governi
- nella distribuzione di incarichi di potere
- nella coesione nel partito durante le votazioni parlamentari
Sartori distingue tra:
1-Correnti di “convivenza” -- solo scopo di accrescere il loro potere
2-correnti di “principio” ------- che mantengono credenze ideali profonde
Sartori sostiene però che le stesse “correnti di principio” si sono successivamente trasformate in “correnti di
convivenza” e che quelle che hanno mantenuto elementi ideologici lo hanno fatto per opportunismo politico.
Per Passigli invece quello che conta non è la sincerità o strumentalità di una corrente.
Le correnti cambiano difficilmente posizione perché questo ha un grosso “costo” per loro
Questo significa che le al contrario di Sartori, Passigli si aspetta una sostanziale stabilità delle posizioni delle
correnti; e con rare eccezioni è proprio quello che accade.
Connessione tra le correnti partitiche e la nascità di nuovi partiti.
Per fare un’analisi quantitativa era fondamentale trovare criteri oggettivi che potessero catalogare il fenomeno delle correnti(in
questo caso le mozioni congressuali), questo però non riesce ad esaurire l’argomento.
Correnti e frazionismo nei partiti politici italiani (1946-2010):
un’analisi quantitativa delle mozioni congressuali
Di Andrea Ceron
3-Le determinanti del frazionismo
Le determinanti del frazionismo per Sartori sono:
1-Nei congressi in cui vige un sistema non proporzionale il numero di correnti sarà minore.
Applicando le regole di Durerger alla politica intra-partitica
2-Maggiore è la polarizzazione interna ad un partito, maggiore sarà il numero di correnti.
Più partiti ci sono meno essi saranno polarizzati e frazionati
3-Maggiore è il numero dei partiti nel sistema politico, minore sarà il numero di correnti all'interno di essi.
Più la base di un partito è eterogenea più correnti ci saranno.
4-Maggiore è la percentuale di voti ottenuta da un partito, maggiore sarà il numero di correnti.
I partiti più grandi avranno strutture più grandi e complesse e questo favorisce l’emergere delle correnti interne.
5-Le leggi elettorali con il voto di preferenza incrementano il numero di correnti.
Il voto di preferenza favorisce l'ingresso delle correnti(anche quelle più piccole) in parlamento;dandole anche la possibilità di
crescere e riprodursi.
Nei sistemi proporzionali a lista aperta, quando l'ampiezza delle circoscrizione è particolarmente grande(come nella prima
repubblica), la competizione tra candidati dello stesso partito aumenta le divisioni all'interno dei partiti.
Al contrario l'assenza del voto di preferenza garantisce maggiorecontrollo al vertice del partito al momento della formazione
delle liste elettorali (come oggi); e quindi garantirebbe minor frazionismo.
6-Le leggi elettorali con voto di preferenza incrementano il numero di correnti nei partiti che accedono al parlamento.
* Zincone(1972) aggiunge un’altra determinante --- l’accesso a risorse autonome è fondamentale perché permettono ad
una corrente di nascere,crescere e radicarsi.
**Il partito “carismatico” difficilmente avrà correnti interne.
Raccolta dati
• È necessario stimare la posizione politica di ogni
corrente  generare un DATABASE, prendendo
in considerazione i CONGRESSI  qui si decidono
le liste contrapposte, le CORRENTI all’interno di
ogni partito. Le liste si differenziano per idee,
strategie, leader.
• Una corrente si definisce come un sottogruppo
che presenta una mozione separata in sede
congressuale. [il congresso a livello nazionale
equivale alle elezioni, la mozione al programma
elettorale]
Database
• Si crea un database per favorire la RACCOLTA
DATI: per effettuarla vengono utilizzati
1)resoconti dei congressi e 2)siti internet. In
questo database sono stati analizzati 44
congressi, 14 partiti e 142 mozioni nel periodo
dal 1946 al 2010.
Wordfish
• Programma usato per esaminare i testi delle
mozioni, tramite un’analisi quantitativa dei testi.
L’analisi tiene conto di due parametri: Ψ (freq di
una parola nei testi), β (posizione politica di una
parola). Il risultato è la collocazione delle correnti
sull’asse sx-dx.
• I vantaggi sono: 1)confronta evoluzione posizione
di un partito nel corso del tempo (analisi
longitudinale). 2)analizza direttamente i
documenti. 3)misura TUTTE le parole.
• L’analisi è stata divisa in due periodi: prima del
1989 e dopo il 1989, perché a cavallo di questa
data alcune parole cambiano significato.
• Dall’89 al 2010 analizzati pochi congressi di destra
a fronte di molti di sinistra  Wordfish
automaticamente bilancia la situazione,
prendendo in considerazione, se necessario,
anche i programmi elettorali (oltre alle mozioni).
• I risultati ottenuti con Wordfish sono
ATTENDIBILI.
Testare l’affidabilità dei dati:
Obiettivi
• Breve diagnostica delle caratteristiche
tecniche dell’analisi;
• Mostrare come la stima delle posizioni di
ciascuna corrente sia coerente rispetto alle
posizioni di altre correnti dello stesso partito,
ma anche rispetto alla posizione delle correnti
di altri partiti, osservando l’intera scala
sinistra-destra.
Caratteristiche tecniche
• La diagnostica delle stime prodotte viene fatta
considerando il parametro discriminate β, che
determina il valore di ogni singola parola sulla
scala sinistra-destra.
• L’analisi consiste nel verificare se le parole che
hanno valori di β (posizione politica di una parola)
molto elevati e che compaiono quindi sugli
estremi dell’asse sinistra-destra, siano
politicamente significative e coerenti con quanto
ci aspetteremmo in base alle nostre conoscenze
sul linguaggio politico analizzato.
Figura 1
• La fig. 1 mostra la distribuzione delle parole
analizzate sulla scala sinistra-destra(asse x), in
base al valore del parametro β, e la frequenza
con cui queste sono presenti nell’insieme dei
documenti(asse y).
• Per verificare meglio l’affidabilità dei risultati
occorre compiere ulteriori passi.1) Le stime
prodotte collocano le varie correnti, all’interno di
ciascun partito, nella posizione attesa.
2)Confrontando, in ciascun congresso, la
posizione ordinale delle correnti stimata dal
programma con quella attesa, osserviamo una
correlazione ordinale positiva e significativa.
• Le 2 scale di valori sono chiaramente correlate,
per cui l’allineamento interno delle diverse
correnti sembra affidabile. Wordfish si dimostra
quindi in grado di distinguere, congresso per
congresso, la posizione di ogni corrente.
• Attraverso un test di Bonferroni possiamo inoltre
comparare le posizioni medie tra le correnti rivali
all’interno dei vari partiti. Confrontando la
posizione delle correnti più radicate e longeve di
ciascun partito siamo in grado di effettuare più
misurazioni nel corso del tempo, ottenendo
risultati confortanti(es. DS posizioni Correntone
vs Riformisti di Fassino).
• L’analisi effettuata permette di discriminare la
posizione delle correnti all’interno di ciascuna
arena congressuale, ma è in grado di posizionare
in modo coerente correnti di partiti diversi.
Correnti dei diversi partiti a confronto
• Primo Periodo:
Psiup
Psi
Psdi
Dc
---------I---------------I--------I----------I-------------I
1,29
0,76 0,53
0
-0,69
• Secondo Periodo:
Mrc
Ds
Pd
An
I-----------I---------I-------I--------------------------I
1,51
0
-1,02
Evoluzione PSI (fig.2)
• In particolare verrà analizzata la
trasformazione occorsa all’intero del Partito
Socialista Italiano, dal Patto di unità d’azione
col PCI, riconfermato nel 1946, fino all’ascesa
di Craxi come leader del partito avvenuta a
cavallo degli anni ‘80.
Evoluzione PCI (fig.3)
• Viene mostrata la traiettoria compiuta dal Pci
dopo il 1989, con la trasformazione del Pci in
Pds e successivamente con la creazione del
Partito Democratico.
DETERMINANTI DEL FRAZIONISMO NEI PARTITI CON
CORRENTI INTERNE
1
Disproporzionalità della regola elettorale interna
2
Proporzionalità diretta tra grado di polarizzazione interna al partito e
numero di correnti in esso presenti
3
Proporzionalità inversa tra numero di partiti e grado di polarizzazione
interna (con conseguente influenza sul numero di correnti in ogni
partito)
4
Presenza più elevata di correnti interne in quei partiti a grande bacino
elettorale e con risorse maggiori
5
La possibilità di esprimere un voto di preferenza aumenta il numero di
correnti interne ad un partito ( solo nel caso di partiti parlamentari)
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Presentazione 3° gruppo - Dipartimento di Scienze sociali e politiche