Viale Europa (c/o Stazione Esso) Loc. Germaneto (Cz) (nei pressi del Campus Universitario) Tel. 0961.61660 - Cell. 347 3484382 e-mail: [email protected] UniVers PARALLELO L’altro sguardo sull’Università N. 5/6 - ANNO II L’ EDITORIALE Il tema dell’immigrazione è più che mai attuale in un Paese, come l’Italia, che rappresenta la principale frontiera verso una nuova speranza di vita. Ogni anno migliaia di persone affrontano i pericoli del mare per fuggire dalla povertà, dalle torture e dalle umiliazioni perpetrate in sfregio alle convenzioni internazionali che tutelano i diritti umani. Alla fine del 2007, nell’arco di poco più di 30 anni, gli immigrati legalmente residenti in Italia erano circa 3,4 milioni (pari al 6,5% del totale della popolazione residente) contro una media europea del 6%. Nel 2010 sono diventati 4,2 milioni pari al 7%. Per questo motivo è necessario focalizzare l’attenzione sulle strategie della gestione del fenomeno migratorio per affrontare meglio le emergenze del presente. Con il Forum “Home to Home” l‘Università “Magna Graecia” di Catanzaro ha inteso organizzare un evento multidisciplinare con la collaborazione delle istituzioni interessate da vicino al problema, di medici, sociologi, antropologi, esperti di diritto. Nei giorni 30 giugno, 1 e 2 luglio si susseguiranno presso il Campus universitario diversi momenti di approfondimento, dibattito e formazione specifica sulle tematiche sociali, sanitarie, di integrazione e accoglienza territoriale attraverso percorsi costruiti con le competenze universitarie. Tra gli altri ospiti ci saranno Giuseppe Roma, direttore Censis, Karl-Siegbert Rehberg dell’Università degli Studi di Dresda, Guglielmo Pepe, editorialista di Repubblica, Domenico Lucano, sindaco di Riace, Pierluigi Ascani, presidente Format Srl, mentre il coordinamento scientifico è curato dai docenti Stefano de Franciscis, Cleto Corposanto, Maria Pavia e Antonio Viscomi. Sarà un’occasione importante per presentare anche il Master sulla gestione del fenomeno globale della migrazione dedicato agli operatori di tutte quelle categorie professionali impegnate in prima linea nel soccorso ai migranti e che, insieme agli enti locali e all’azione del terzo settore, assumono un ruolo centrale nei processi di orientamento e accoglienza dei migranti. Non mancheranno, inoltre, le testimonianze degli immigrati che racconteranno il loro viaggio per terra, per mare e soprattutto dentro il Paese che li ha ospitati. Saranno presentati ed analizzati, infine, i progetti attivi nel mondo dell’immigrazione, per individuarne le criticità e le possibili prospettive. Domenico Iozzo MAGGIO-GIUGNO 2011 Copia omaggio Ora anche l’UMG ha il suo “The Wall” Idea Universitaria e UniVerso Parallelo insieme per dare voce agli studenti dell’ateneo catanzarese • Il titolo di questo articolo sicuramente suonerà familiare ai fan dei Pink Floyd, ma questa volta il “muro” non è un ostacolo da abbattere come nel celebre concept album, bensì un’opportunità per tutti gli studenti dell’Università “Magna Graecia” di esprimere la loro opinione. Nasce dunque l’idea di trasformare gli studenti in “writers” per Il 3 maggio 2011 molti studenti hanno impugnato un pennarello e lasciato una traccia del loro pensiero su questi “muretti” colorati, anch’essi opera di un gruppo di studenti di Medicina, e il risultato ha stupito anche i più scettici: nel giro di metà giornata i cartelloni erano pieni di scritte talvolta goliardiche, talvolta propositive, talvolta polemiche. Sui cartelloni si possono gran voce un centro polisportivo universitario dedicato agli amanti del calcio, ma anche della pallavolo, dell’atletica leggera e del basket. Altrettante sono state le richieste di una migliore organizzazione del calendario studentesco, con un equilibrio appropriato fra orari di lezione, tirocini e date d’esame. Il risultato è stato dunque estremamente soddisfacente per mezzo di una bacheca pubblica, rappresentata da due cartelloni appesi nell’Edificio delle Bioscienze e al livello 0 dell’area Giuridico-Economica, dove ognuno possa esprimere in maniera libera e sincera le proprie proposte, i propri suggerimenti, ma anche le proprie lamentele. L’iniziativa nasce da una grintosa collaborazione fra il movimento studentesco Idea Universitaria e UniVerso Parallelo, ormai da un anno impegnati nel rappresentare la realtà studentesca catanzarese. leggere decine e decine di suggerimenti, da quelli più audaci e provocatori che chiedono l’istituzione di concorsi di bellezza e balli di fine anno stile college americani e il pensionamento di taluni professori, a quelli volti a risolvere problemi logistici come le attese in segreteria a Medicina, magari fornendola di ticket numerati o ancora proposte per la realizzazione di spazi comuni dove poter trascorrere insieme le pause che inframezzano le ore di studio o spazi appropriati per chi ama dedicarsi ad attività come il teatro, la musica, la danza; e molti chiedono a un’iniziativa agli esordi, come confermato dai numerosi feedback positivi lasciati dagli studenti sulla pagina Facebook dell’evento. Già si sapeva ma grazie a questa iniziativa si è avuta la prova concreta: le idee non mancano, i momenti per condividerle neanche per cui non resta che mettere da parte l’inerzia e dare dimostrazione di quanto è grande la voglia di fare perché nulla verrà dato se prima non viene richiesto. Silvia Lorelli Marta Naccarato SOMMARIO Le proposte per la rinascita del centro storico pag. 2 A tu per tu con i professori: Missoni e Teti pag. 4 L’imprenditoria femminile a Catanzaro pag. 5 2 Studenti e centro storico: le proposte per “farli tornare” • Il problema dell’abbandono del centro storico di Catanzaro da parte degli studenti è la conseguenza principale della mancata attenzione attribuita alla loro voce. Nel corso del tempo si è venuto a creare un disallineamento tra l’offerta e la domanda di servizi agli studenti. spopolamento del centro cittadino e, soprattutto, per rendere a tutti gli effetti Catanzaro una città universitaria, è sicuramente fondamentale conoscere le reali esigenze degli studenti. A tale fine, l’Associazione culturale “Chiavi di Lettura” ha dato il via a una serie di incontri, attivazione di convenzioni con strutture alberghiere in prossimità di date di concorsi/selezioni per studenti e personale docente; creazione di un incubatore d’impresa; attivazione di agevolazioni per la locazione di immobili nel centro storico, sia per uso residenziale sia per uso commerciale; di- Per ricreare uno stretto legame tra i giovani (universitari, dell’accademia e delle scuole superiori) e il centro storico, per ovviare allo sondaggi e interviste, con l’intento di esporre le seguenti proposte: creazione di una tessera per usufruire di sconti e promozioni; slocazione nel centro storico di sedi di studio con accesso wi-fi e spazi espositivi di mostre degli studenti dell’accademia; attiva- zione di servizi specifici per studenti Erasmus; biglietto unico integrato tra le diverse forme di trasporto pubblico e razionalizzazione delle corse autobus da e verso l’università nelle ore pomeridiane; creazione di un opuscolo scaricabile on line per illustrare i servizi per gli studenti che intendono vivere nel centro storico; potenziamento del numero verde universitario. Una città attenta alle esigenze che gli studenti manifestano è una città che si preoccupa non solo dell’indotto economico che queste possono generare, ma anche e soprattutto una città in grado di proporre soluzioni importanti per il benessere culturale e sociale dell’intera popolazione. Piacevolmente colpiti dall’attenzione che l’attuale amministrazione comunale sta finalmente dando alla voce degli studenti, speriamo di continuare in questo clima di collaborazione. Associazione culturale “Chiavi di lettura” Si è concluso il progetto di alta formazione “UniVersus” il dibattito • Il 3 giugno scorso, nella Sala delle Culture della Provincia di Catanzaro, si è concluso con la solenne benedizione del nuovo arcivescovo di Catanzaro S.E. Mons. Bertolone il progetto UniVersus La Persona crocevia dei saperi, ciclo di conferenze interdisciplinari promosso dal Centro Studi Verbum e dal Movimento Apostolico, in collaborazione con l’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace e con il patrocinio dell’Uni- versità “Magna Graecia” e della Provincia di Catanzaro. All’evento hanno partecipato la dott.ssa Wanda Ferro, Presidente della Provincia, il prof. Antonio Viscomi, in rappresentanza del Rettore dell’Università, e il Rettore del Seminario Teologico Regionale. Inoltre, sono giunti i saluti del Rettore della Pontificia Università Lateranense, del Presidente della Pontificia Accademia Teologica e del Prefetto di Catanzaro. Apprezzamento nei confronti di UniVersus è stato manifestato dal prof. Viscomi, che ne ha valutato positivamente il carattere interdisciplinare, la qua- lità scientifica dei contributi e del metodo e l’impegno del curatore, il cappellano universitario prof. don Domenico Concolino. Gli iscritti al progetto – che è stato seguito anche in diretta web – sono stati numerosi, e tra questi si è registrata la presenza di molti studenti universitari. La conferenza conclusiva – moderata dal prof. don Francesco Brancaccio, e dalla dott.ssa Maria Francesca Maieli nella postazione web – non è stata impostata secondo la consueta modalità del confronto tra un teologo e un esperto di una determinata disciplina, ma si è sviluppata all’insegna dell’internazionalità, grazie a due interessanti e autorevoli interventi: quello, in videoconferenza, di P. Gérard Le Stang, vicario generale della Diocesi francese di Quimper, sul tema La persona umana al crocevia dei saperi? Un contributo francofono, e quello del Rev. Andrew Downie, cappellano delle Università inglesi di Newcastle e Northumbria su Promuovere l’unità della conoscenza e il dialogo tra fede e ragione. La prospet- tiva unitaria del cappellano cattolico in un’università laica. Quest’ultimo, che ha riconosciuto il carattere innovativo di UniVersus, ha anche evidenziato il ruolo che la Chiesa svolge nella sua realtà accademica; e si è soffermato sulla necessità, a suo parere, di studiare il pensiero del beato John Henry Newman in relazione alla circolarità dei saperi e all’importanza del ruolo svolto dalla teologia, che risponde alle domande fondamentali dell’uomo: «il laico intellettuale deve essere religioso e l’ecclesiastico religioso deve essere anche intellettuale». E Le Stang, da parte sua, facendo riferimento a Mounier, Ricoeur, Lévinas e Henry, e distinguendo fra personalismo e individualismo, ha ricordato come ogni persona ha una vita che è dono gratuito di Dio, e si realizza solo se si lascia attraversare dagli altri. Il bilancio finale è stato fatto da don Concolino, che ha rilevato come il progetto abbia creato un ponte tra il Tempio e il mondo laico, proponendo Cristo, Verbo del Padre, quale autentico volto dell’uomo. Questo è stato anche il punto focale delle parole di Mons. Bertolone per il quale «ogni uomo deve essere trattato come Dio perché Dio ha voluto essere trattato come un uomo» nell’incarnazione di Cristo. UniVerso PARALLELO L’altro sguardo sull’Università Registrazione del Tribunale di Catanzaro n. 5 del 21 - 02 - 2011 Anno II - numero 5/6 [email protected] Tel. 0961.752601 Fax: 0961.752237 DIRETTORE EDITORIALE Gianluca Lucia DIRETTORE RESPONSABILE Domenico Iozzo RESPONSABILE SERVIZI Mariapaola Carmeli REDAZIONE Eliana Grande FOTO Federico Losito HANNO COLLABORATO Francesco Caroleo, Ass. “Chiavi di lettura”, Silvia Lorelli, Marco Lucia, Rosita Mercatante, Marta Naccarato, Walter Vesperi Se vuoi collaborare con noi scrivi a: [email protected] EDITO DA: EDIZIONI la rondine STAMPA: graficheLucia - Catanzaro Viale degli Angioini 143/b • Le emozioni non si vivono una volta sola. È stato questo il titolo che i ragazzi di “Idea Universitaria” e dello staff “Groove” hanno scelto per l’atto II di Just One Night, la festa che si è tenuta giovedì al “Vip La Rotonda” di Copanello, dove più di quattrocento persone hanno ballato per tutta la notte, bissando il successo del I atto, tenutosi il 19 aprile scorso, presso il Palazzo della Provincia di Catanzaro. Si è trattato di un grande risultato che ha confermato il buon lavoro che i due gruppi promotori stanno svolgendo in sinergia da qualche tempo, grazie ad un impegno costante e ad un affiatamento con pochi eguali. Infatti, nei giorni successivi al I atto, i ragazzi del team organizzativo, invogliati dagli apprezzamenti ricevuti, hanno scelto di riproporre un evento dedicato esclusivamente agli universitari ad appena un mese dal precedente. Questa volta però si è scelta la splendida cornice della Costa Jonica catanzarese per anticipare un’atmosfera tipicamente estiva. L’occasione ha permesso così agli studenti di concedersi una serata di svago in attesa del periodo di appelli che dovranno affrontare tra giugno e luglio. Lo “start” è stato intorno a mezzanotte, dopo l’arrivo delle navette, che come la volta precedente hanno permesso a tutti di partecipare, confermando la volontà di rendere accessibili a tutti questo tipo di eventi. Soddisfatti gli organizzatori che si sono detti pronti a voler riproporre in futuro altre serate, sottolineando come si sia ancora all’inizio di una collaborazione che si è rilevata fruttuosa e capace di evolversi, grazie ad un grande affiatamento. L’obiettivo era quello di offrire agli universitari una serata piacevole e divertente e a giudicare dai giudizi ricevuti, è stato perfettamente raggiunto. “UniVerso Parallelo” sarà presentato il 10 giugno al Caffè delle Arti • “UniVerso Parallelo” è il freepress che Edizioni la rondine, giovane casa editrice catanzarese, ha voluto concepire come un’autentica scommessa sul finire del 2010 nella difficile sfida di unire i tanti lembi, territoriali e mentali, in cui il pianeta universitario risulta spezzettato. Un prodotto pensato con e per gli studenti, capace di dare voce ai loro bisogni e di creare occasioni di dibattito attorno ai problemi e alle opportunità dell’ateneo catanzarese. Un’iniziativa, concepita con lo scopo di diffondere uno spirito autentico di comunità e partecipazione, che sarà presentata al pubblico venerdì 10 giugno, presso il Caffè delle Arti del Centro polivalente di via Fontana Vecchia a Catanzaro, alle ore 18.30, in occasione di un incontro-dibattito aperto al contributo delle numerose asso- servizi dedicati ai principali appuntamenti e convegni promossi dall’università; alla fresca attualità che riguarda la comu- UniVers PARALLELO ciazioni giovanili che orbitano attorno all’università e dintorni. I numeri usciti da qualche mese a questa parte sono corredati da nità studentesca a livello nazionale e locale; all’offerta formativa che trova sempre più difficoltà ad incrociare le do- mande provenienti dal mercato del lavoro. Non mancano le pagine più “leggere” dove trovano spazio approfondimenti culturali, bacheche con gli appuntamenti più attesi in città, informazioni di servizio che possono migliorare la vivibilità del Campus universitario. In mezzo la pagina più attesa, quella dell’intervista doppia in compagnia delle personalità accademiche più rappresentative chiamate a svestire i panni di illustre docente. Uno strumento prezioso lanciato verso il futuro e aperto alle tante proposte in atto che, tra non molto tempo, renderanno il Campus di località Germaneto una parte ancor più integrante del territorio. Nasce al Campus Universitario l’Asilo Nido “Le Rondini” • L’Asilo Nido “Le Rondini”, situato all’interno del Campus Universitario “Salvatore Venuta”, ospita bambini dell’età compresa fra i 12 e i 36 mesi, ed è aperto tutto l’anno, tranne che nel mese di agosto, al fine di agevolare i dipendenti dell’ateneo nella conciliazione, spesso difficile, della vita familiare e di quella lavorativa. La struttura, infatti, è aperta ogni giorno dal lunedì al venerdì, coprendo l’intero arco della giornata lavorativa, dalle 7:30 alle 20:00. Inoltre, essa offre anche il servizio “Baby Parking”, rivolto agli stessi bambini che frequentano l’asilo, e pensato per andare incontro alle diverse esigenze delle famiglie in maniera ancora più specifica e mirata, con la possibilità di usufruirne anche nella mattina del sabato. Le attività svolte nel contesto dell’asilo sono mirate ad unire l’aspetto educativo a quello ludico, col duplice obiettivo di offrire, da una parte, un ambiente confortevole e diver- tente per il bambino – che avrà la possibilità di giocare e socializzare con altri coetanei – e, dall’altra, un punto di riferimento vicino e sicuro per i genitori. Particolare attenzione è dedicata anche al momento del pasto, spesso fonte di preoccupazione per i genitori. Per rendere tale momento piacevole e sano per i bambini, il menù non prevede l’utilizzo di alimenti geneticamente modificati ed è stato pensato apposta per soddisfare i gusti dei più piccoli, ma sempre nel rispetto delle regole nutrizionali fornite da professionisti del settore, e di eventuali esigenze particolari, di natura medica o religiosa. Ulteriori informazioni sul servizio sono reperibili visitando il sito dell’ateneo, www.unicz.it, nella sezione “Notizie”. Marco Lucia 3 studenti Grande successo per “Just One Night-Atto II” Secondo lei esistono differenze tra Nord e Sud per quanto riguarda le condizioni dell’università? In quanto ai programmi le università si assomigliano molto. È la quantità di risorse che è diversa. Certamente ci sono più risorse nel Centro-Nord, e questo si riflette sulla qualità dell’insegnamento. Ma, siccome le risorse stanno scomparendo dappertutto, ben presto avremo un adeguamento del CentroNord al Sud. 4 Prof. Eduardo Missoni - Salute Globale e Sviluppo - Università Bocconi di Milano Un aggettivo per definirsi? Un educatore. l’intervista doppia Quali consigli da a chi vuole intraprendere la sua stessa strada? Credo che per poter insegnare bisogna prima aver appreso, e per apprendere non basta l’approfondimento teorico ma bisogna vivere esperienze. E questi due fattori – esperienza e conoscenza – devono essere necessariamente legati ad un terzo fattore: la passione. Qual è la domanda che terrorizza gli studenti? È l’idea che ci sia una domanda. È l’esame in sé. Questo perché l’esame è visto come una verifica delle nozioni apprese mentre dovrebbe essere un momento di verifica del ragionamento e della capacità critica. Quando e perché decide di promuovere l’esaminando? Quando ha dimostrato di saper ragionare autonomamente. Quale mezzo di comunicazione preferisce? Tutti. Io sono per l’interconnettività di tutti i mezzi di informazione. Preferisco la relazione interpersonale ma non è sempre possibile adottare solo questa. Credo, però, che ogni strumento debba essere utilizzato in maniera appropriata. L’ultimo libro letto? La via, di Edgar Morin. Cosa pensa della “fuga dei cervelli” che partono dal Sud verso il Nord? È gravissimo. Significa che il nostro paese oggi non sa investire sulle migliori risorse che ha. C’è una carenza, prima che nell’università, nella scuola. Noi penalizziamo la scuola e, di conseguenza, penalizziamo tutto il percorso di formazione. Secondo lei il federalismo può migliorare le condizioni dell’università nelle regioni meridionali? Solo se valorizza le autonomie locali mantenendo, al tempo stesso, la solidarietà sociale, civile ed economica, e la capacità doverosa di redistribuzione delle risorse. Se potesse tornare indietro nel tempo quale mestiere sceglierebbe in alternativa? Ripartirei dal fare il medico. Qual è la sua paura più nascosta? Che se non agiamo oggi per modificare il modello sociale nel quale viviamo le generazioni future dovranno affrontare molte sofferenze. Un sassolino che vorrebbe togliersi? È un macigno. L’attuale direzione del paese. Una citazione? Cerco di fare del mio meglio per lasciare il mondo un po' migliore di come l'ho trovato. E per quanto riguarda il livello della ricerca? Siamo all’avanguardia, per niente periferici. Certo, ci vorrebbe più aiuto da parte delle istituzioni: è un augurio, non una critica. Prof. Vito Teti - Etnologia - Università della Calabria di Cosenza Un aggettivo per definirsi? Un narratore sempre fuori posto. DAL SALONE DEL LIBRO DI TORINO Quando e perché ha scelto di fare il professore? Non amo definirmi un professore: diciamo che sono diventato un educatore attento ad una specifica fascia d’età – quella degli studenti universitari – nel 2002, quando mi è stata offerta quella opportunità, dopo venticinque anni nella cooperazione internazionale come esperto socio-sanitario. E per quanto riguarda il livello della ricerca? La ricerca è legata ancora di più alle risorse. Il problema è stabilire su quale ricerca sono indirizzate le risorse. Ad esempio: le risorse pubbliche dovrebbero essere indirizzate a quel tipo di ricerca che non trova finanziamento privato. Se siamo condizionati dalle risorse private tendiamo a non poter sviluppare quella visione critica del modello di sviluppo in cui siamo inseriti. Roma o Bologna sono inseriti in un contesto urbano culturalmente più stimolante. Quando e perché ha scelto di fare il professore? Amavo molto la ricerca, e quando mi venne offerta la possibilità di continuare accettai, ma non con la finalità di intraprendere la carriera universitaria. Quali consigli da a chi vuole intraprendere la sua stessa strada? Studiare. Essere leali, determinati. Faticare molto ma senza tirare gomitate, e senza fretta. Con umiltà. Qual è la domanda che terrorizza gli studenti? “Si faccia una domanda a piacere”. Insieme a quella finale: “Si dia un voto”. Quando e perché decide di promuovere l’esaminando? Quando dimostra di avere studiato, di avere assorbito i concetti basilari. Quale mezzo di comunicazione preferisce? Io mi sono formato nel periodo in cui la lezione era impostata secondo il metodo classico. Poi, durante una parentesi in Rai, ho capito che spesso mostrare documenti visivi e sonori può essere molto più istruttivo di una lezione tradizionale. L’ultimo libro letto? L’ora di pietra, di Margherita Oggero. Secondo lei esistono differenze tra Nord e Sud per quanto riguarda le condizioni dell’università? Al Sud siamo in una posizione di svantaggio dal punto di vista strutturale e organizzativo. Nella qualità didattica non noto differenze. Certamente gli studenti che vivono in città come Milano, Cosa pensa della “fuga dei cervelli” dal Sud verso il Nord? C’è una sorta di paradosso: prima non si creano le condizioni per evitare la fuga di cervelli e poi ci si lamenta perché essa avviene. Comunque, io non considero del tutto negativo il fatto che le persone vadano a studiare e formarsi fuori. Piuttosto, mi pongo il problema di tutti quei cervelli che restano e che non hanno la possibilità di esprimersi. Secondo lei il federalismo può migliorare le condizioni dell’università nelle regioni meridionali? Un federalismo solidale, che permetta lo sviluppo dei diversi luoghi, potrebbe essere positivo ma ho l’impressione che quello di cui si discute oggi sia più una sorta di “separatismo”, che bisogna contrastare. Se potesse tornare indietro nel tempo quale mestiere sceglierebbe in alternativa? Da giovanissimo volevo fare il calciatore. Poi mi sono interessato al Centro Sperimentale di Cinematografia, e ho anche pensato di fare l’architetto. Ma alla fine sono contento di fare ciò che faccio. Qual è la sua paura più nascosta? Dal punto di vista personale è quella di non esserci più, anche se considererei intollerabile l’idea di vivere per sempre. Dal punto di vista sociale è la mancanza dell’idea di futuro nelle nuove generazioni. Un sassolino che vorrebbe togliersi? Più che un sassolino da togliere vorrei un sassolino da mettere nelle scarpe dei politici calabresi perché facciano di più per la Calabria. Una citazione? Una di Nietzsche in Così parlò Zarathustra: «Tutti costoro parlano di me ma nessuno pensa a me». Questo vale anche per la Calabria, per il modo di affrontare i problemi: si parla molto ma si pensa poco. • Delineare il contorno del sistema imprenditoriale femminile della provincia di Catanzaro e porsi delle domande sul suo stato di salute appare utile per orientare nel miglior modo possibile le azioni di agevolazione ad esso mirate. In particolare, può essere interessante interrogarsi circa il ruolo che attivamente può assumere l’università di Catanzaro per migliorare le condizioni attuali di tale settore. In primo luogo, è bene chiarire quali siano i caratteri peculiari di un’impresa femminile. Lo status di impresa femminile viene attribuito in presenza di una percentuale di donne superiore al 50%. I criteri sono stati definiti con la Legge 215/92, intitolata “Azioni positive per l’imprenditoria femminile”. A norma di detta legge, all’articolo 2, si trova che il grado di presenza femminile è direttamente influenzato dalla natura giuridica dell’impresa, dalla percentuale delle donne presenti tra amministratori, titolari o soci dell’impresa; dalle quote di capitale detenute da ogni socio-donna. In base al grado più o meno elevato di partecipazione del “gentil sesso” si distinguono, dunque, imprese femminili a presenza maggioritaria (di poco superiore al 50%), forte (fra il 50% e l’80%) o esclusiva (oltre l’80%). Il quadro descrittivo che emerge dal volume Primo osservatorio sull’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro, realizzato dalla CCIAA, può essere d’aiuto per avviare qualche riflessione. I settori che vedono una presenza femminile maggiore sono agricoltura e commercio. Si può affermare che la presenza femminile è fortemente correlata ad attività tradizionali, a discapito di settori più innovativi e a maggiore valore aggiunto. Le attività im- avviate nascono come risposta alla disoccupazione. In altri casi, minoritari, l’attività è stata lasciata in successione. Nel primo caso si può notare e si deve considerare l’intraprendenza femminile come un elemento positivo per il tessuto imprenditoriale locale. La volontà di “mettersi in proprio” mette in evidenza il desi- prenditoriali femminili si caratterizzano come PMI italiane, pertanto giocano un ruolo chiave la famiglia e gli affetti più stretti della “capitana d’impresa”. Tali legami si presentano più evidenti nell’avvio dell’attività e, soprattutto, nel reperimento del capitale necessario. Proprio nell’avvio dell’attività molte future imprenditrici incontrano notevoli difficoltà. La mancanza di una cultura di impresa, le carenze sul piano del marketing, dello sviluppo del mercato, e la poca conoscenza dello scenario competitivo si evidenziano per la mancata elaborazione del business plan: spesso si è ignari dell’esistenza di tale documento o lo si considera una mera perdita di tempo. Da questo interessante volume emerge che le attività imprenditoriali che vengono derio di emancipazione e la voglia di fare delle giovani della provincia. Volendo tracciare un profilo analitico di queste imprenditrici dovremmo partire dalla considerazione che oltre l’80% delle intervistate è sposata; pertanto, le stesse sono chiamate a gestire sia la vita lavorativa sia il ruolo di madre/moglie. Questo duplice aspetto rende particolarmente difficoltoso l’impegno lavorativo per le donne. Il livello di istruzione registra particolari valori: il 38,4% si ferma alla licenza media, una quota leggermente minore (pari al 32,4%) è diplomata, ma soltanto il 17,9% ha una laurea breve. È significativo notare, ed è bene mettere in evidenza, che la maggioranza (48,8%) delle imprenditrici laureate realizza la propria attività nel settore dei servizi avanzati, ovvero in settori ad alto valore aggiunto, contrariamente alle colleghe non laureate. Seri motivi di preoccupazione, stando alle ricerche effettuate dalla CCIAA, sorgono nella gestione delle attività. Tale gestione segue una logica di day by day, orientata alla “giornata”, senza seguire nessuna strategia o pianificazione. Se volessimo, quindi, trovare una prima criticità alla quale l’Università “Magna Græcia” potrebbe rispondere sarebbe proprio questa. Sarebbe auspicabile, magari in concerto con le associazioni di categoria (CONFCOMMERCIO, CONFINDUSTRIA, Comune, Provincia e CCIAA), la realizzazione di corsi ad hoc per le imprenditrici. Le risorse di questo tipo nell’università non mancano: nel Cdl in Economia aziendale sono già attive materie che richiamano tali tematiche (Programmazione e controllo, Strategia e politica delle PMI, ecc…). La realizzazione di corsi potrebbe avere delle conseguenze notevolmente positive, se è vero che la mancata cultura di impresa si presenta come il limite principale all’imprenditoria femminile, e più in generale alle PMI. In tal modo si fornirebbero gli strumenti necessari per affrontare con competitività un mercato sempre più globale, innescando un circolo virtuoso per l’intera provincia che favorisce interazione tra più soggetti. Walter Vesperi Formarsi per essere competitivi: corso per esperti in Europrogettazione • La formazione rappresenta nell’economia globale un fattore cruciale di competitività. Per questo sempre più si destinano risorse per promuovere l’attività di formazione continua. I percorsi di formazione consentono di valorizzare le risorse interiori per ottenere risultati significativi, in termini di motivazione. La formazione diventa così un elemento che premia i migliori e fornisce loro concetti e competenze, dandogli in tal modo la possibilità di raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi. Il mondo del lavoro rappresenta molto spesso uno scoglio difficile da sormontare, soprattutto all'interno di un’economia di lavoro che negli ultimissimi anni si è sempre più specializzata e settorializzata. Le aziende, infatti, puntano quasi esclusivamente su personale altamente qualificato, in grado di entrare in modo ra- pido e indolore all'interno del contesto aziendale e con lo scopo di apportare nel minor tempo possibile risultati apprezzabili. Il Centro di Formazione Europea “Eurotalenti”, promotore del corso in Europrogettazione, evidenzia l’importanza della formazione europea per diventare protagonisti del proprio futuro. L’europrogettista ha le capacità specifiche sia per presentare un progetto coerente con le linee guida dell’Unione Europea che per fornire la consulenza tecnica e operativa ai comuni ed agli enti locali nell’impostare correttamente una proposta progettuale relativa ai bandi pubblicati nell’ambito dei programmi tematici dell’Unione Europea. Per questo motivo il Centro Formazione Europea “Eurotalenti” ha avviato il corso in Europrogettazione, che si svolgerà dal 16 giugno 2011 a Catanzaro, e darà la possibilità di utilizzare le risorse dell’Unione Europea che la Calabria impiega solo parzialmente. Il seminario è rivolto a universitari e laureati, liberi professionisti, che vogliono utilizzare i fondi europei per lo sviluppo locale e imprenditoriale, in tutti i settori, dal turismo all’agricoltura, dall’ambiente alla cultura. Il seminario è aperto a diplomati e laureati, professionisti e consulenti, e fornisce le competenze professionali in Europrogettazione. L’esperto in Europrogettazione può lavorare come libero professionista o dipendente presso società di consulenza, scuole di ogni ordine e grado, agenzie formative, organizzazioni attive nel sistema della progettazione comunitaria; nel terzo settore – dalle cooperative sociali alle organizzazioni non governative; nelle amministrazioni pubbliche – uffici interni di enti pubblici (Comuni, Province, Re- gioni); nei sindacati, nelle comunità montane, negli Enti parchi ed Enti di sviluppo locale e territoriale; nelle società di consulenza aziendale, negli uffici di direzione del personale e della programmazione di qualsiasi società; nelle agenzie di sviluppo territoriale e comunitario (partenariato e partnership). Le competenze in tema di progettazione, gestione e assistenza tecnica finalizzate all'utilizzo di fondi comunitari, sono ormai molto richieste da organizzazioni pubbliche e private e assai spendibili sul mercato del lavoro. Per questo motivo il Centro Formazione Europea “Eurotalenti” ha avviato il corso in Europrogettazione, che si svolgerà dal 16 giugno 2011 a Catanzaro. Per avvalersi di questa opportunità di lavoro e di sviluppo professionale, collegarsi al sito: [email protected]. 5 economia e lavoro L’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro 6 L’Agorà UniVerso... a cura di Francesco Caroleo ... da ascoltare Stato di aggregazione Reggae Train Sun Fest con Anthony B l’angolo culturale Nel fantastico e mirabolante mondo del politichese e del politicamente corretto si assiste sempre più sovente a variegati stati di aggregazione: solido, liquido, gassoso. Quando per un attimo ci si sofferma ad osservare l’immobilismo e le nefandezze della politica italiana, sembra di assistere ad una tragica commedia di matrice fisica, pare di vedere e di essere catapultati in una realtà parallela e paranoica, in cui delle molecole si agitano in continuazione e sono sempre alla ricerca di nuovi o vecchi stati di aggregazione, a seconda delle opportunità, in relazione ed in nome di una razionalità strumentale, che tutto permette e tutto giustifica. Non si parla più di valori, ideali, questioni morali; ci si schiera senza colpo ferire e sulla scia di tendenze e mode del momento. Una perdita di identità, una atroce mancanza di pensiero, una mancanza di sagacia politica, che rischiano di favorire nuove forme di scivolamento distributivo e di clientelismo forzato e forato nelle tasche degli elettori. A questo dinamismo immobile delle classi dirigenti si contrappone un silenzio statico e passivo delle classi dirette, che appare molto più disarmante. Come se tutto si fosse ridotto a mero esercizio di una qualsivoglia abitudine quotidiana, come se il senso della politica possa essere solo ed esclusivamente ricondotto all’espletamento formale del diritto di voto; come se la politica non appartenesse al vissuto di tutti noi, alle problematiche comuni ed alla ricerca delle possibili soluzioni. Nell’aria vibra una sorta di rassegnazione, di distacco da un gioco a cui non si vuole più prendere parte. Un gioco che riguarda tutti e che a maggior ragione dovrebbe, almeno in linea teorica interessare i giovani… invece la sorpresa viene proprio da questa categoria, spesso cooptata e asservita a logiche e schemi concettuali tipici delle peggiori espressioni conosciute nella “prima repubblica” e mai accantonate nella seconda. È strano vedere ragazzi di venti anni adagiarsi sul concetto di “sistemazione personale” , ancor più strano è vedere la totale mancanza di una coscienza critica, che sia in grado di rivolgersi verso il mondo esterno per chiedere ed ottenere un cambiamento, diventa paradossale tutto ciò se lo si contestualizza nel Sud Italia, un luogo dove basta girare gli occhi a sinistra e a destra, per capire che c’è qualcosa che non funziona. Nessun dubbio tende ad affiorare nelle menti più giovani, nessuna coscienza prende forma e si concretizza in istanze sociali nuove, che possano aspirare ad essere il vettore del cambiamento o ad avere il rango di comunità giovanile rinnovatrice e dinamica. Anche nell’ambito universitario catanzarese si vede ben poco, sempre più spesso ed in maniera implacabile si vive l’Università come un “fast food”, qualcosa da consumare velocemente e da tenere il più distante possibile da se stessi, un semplice usa e getta. Pensare l’Università in maniera immobile e senza quell’humus costituito dalla vitalità dei suoi “abitanti” fa venire i brividi e mette paura, poiché ci si chiede quale sarà il futuro e cosa intende fare l’individuo nel presente per ottenere un futuro diverso; un futuro che non sia figlio diretto del passato e che non abbia i connotati di staticità del presente. Gli stati di aggregazione, in tutte le loro tipicità gioiscono della mancata partecipazione alla vita attiva da parte delle giovani generazioni, possono approfittare di queste circostanze per cambiare stato e rimanere sempre uguali; possono usufruire di un bonus, che gli permetterà di mantenere tutto invariato e modellato sulle esigenze di una classe dirigente, che non ha più niente da spendere in termini di credibilità, di passione politica, di lungimiranza e di responsabilità. La realtà è amministrata, piegata e adeguata alle esigenze di pochi eletti in regime di “listino bloccato”, eppure non si sveglia nelle “giovani anime” il sospetto che qualcuno si stia appropriando del loro futuro senza pagare neanche un centesimo e senza emettere la fattura. Sembra che la voglia di abbandonare la nave sia superiore a quella di salvarla e farla propria. Una sorta di “anemia politica”, che svilisce ed erode in modo crescente e costante quella linfa vitale rappresentata dalle giovani generazioni. Manca «l’impulso individuale a donarsi all’altro» (G. Agamben), a mettersi in gioco, a costruire il nuovo anche sulla base di schemi concettuali diversi e sulla base di relazioni umane diverse ed a misura d’uomo. Dagli ambienti universitari deve o dovrebbe giungere la riforma del pensiero, non più inteso come qualcosa «ridotto al livello di processo industriale, sottomesso ad un piano ben preciso, in breve: reso elemento costitutivo della produzione» (M. Horkheimer), ma come forma di elaborazione valoriale e superamento degli ostacoli cognitivi, che impediscono uno sviluppo endogeno delle potenzialità umane e sociali, che appartengono ed allo stesso tempo rappresentano l’unico modo per surclassare gli stati di aggregazione attuali: artefatti come i reality show, inossidabili ed improntati sull’iconoclastia, fumosi e truffaldini... Il Reggae Train Sun Fest è una giornata di musica, arte e cultura, giunta alla sua terza edizione. Dopo le prime due la terza edizione si svolgerà il 26 giugno 2011 sempre nella splendida cornice del Parco della Biodiversità, rigorosamente ad ingresso gratuito. Grande ospite sarà Anthony B & Born Fire Band, reduce dalla pubblicazione di 14 album, più di 1000 singoli e collaborazioni per oltre 100 album di altri artisti. Nel 2011 è uscito il suo nuovo album Rasta Love. Assieme a lui varie reggae e Hip Hop crew calabresi intratterranno il pubblico dei giovani. Blue Mode Band I Blue Mode sono una live band, nata da 5 ragazzi Annarita Ippolito, voce, Fabrizio Rotundo, chitarra, Fabrizio Fabiano, batteria e percussioni, Umberto Vitale, basso, e Roberto Tavano, pianoforte e synth dalle più svariate influenze che decidono di rendere omaggio alle sonorità soul e blues con influenze funky e rocksteady. Tutto nasce dai classici del genere (Aretha Franklin, Janis Joplin, Etta James) ma l’idea di base è quella di rivisitare in questa chiave anche brani di altro genere. Nascono così arrangiamenti del tutto inediti di brani famosi quali per esempio Imagine di John Lennon, Hallelujah di Jeff Buckley, Light My Fire dei Doors. Info: [email protected] ... da leggere Il sogno di Roma di Boris Johnson Capacità comunicativa, passione per la storia antica, riflessione sulle sfide dell’attualità e, in particolare, sulla possibilità di convivenza fra popoli diversi: sono questi gli ingredienti principali di un saggio dal titolo emblematico: Il sogno di Roma. La lezione dell’antichità per capire l’Europa di oggi (Garzanti, pp. 288, € 19,60), di Boris Johnson. Camicie rosse in Calabria di Francesco Pitaro Nelle pagine di Camicie rosse in Calabria. Scritti e riflessioni nell’anno del 150° dell’Unità d’Italia (Edizioni la rondine, pp. 80, € 8,00) l’autore ripercorre con fedeltà alle fonti bibliografiche gli avvenimenti dell’impresa dei Mille che ebbero come scenario la Calabria, mettendo in luce il contributo fondamentale che questa regione diede alla causa risorgimentale. ... da vedere Dal 17 aprile: I guardiani del destino David (Matt Damon) sta per vincere l’elezione per la carica di Senatore degli Stati Uniti, quando incontra la ballerina Elise (Emily Blunt) e se ne innamora. Però forze misteriose intervengono per separarli. David scopre che si trova davanti gli agenti del Destino – gli uomini del Adjustment Bureau – che useranno tutto il loro notevole potere per evitare che David ed Elise stiano insieme. David deve così decidere se lasciare Elise e accettare il suo percorso predeterminato... o rischiare tutto per combattere il destino e stare con lei. Dal 22 giugno: The conspirator In seguito all’assassinio di Abramo Lincoln, sette uomini e una donna vengono arrestati con l’accusa di aver cospirato per uccidere il Presidente, il Vice presidente e il Segretario di Stato. La donna accusata è la proprietaria della pensione dove John Wilkes Booth e gli altri si riunivano per pianificare l’assassinio. Fredrick Aiken, valoroso soldato diventato avvocato, accetta, pur controvoglia, di difenderla davanti a un tribunale militare. Aiken realizza che la sua cliente potrebbe essere innocente ed è stata usata come esca per catturare l’unico cospiratore che è riuscito a scappare dalla gigantesca caccia all’uomo: suo figlio. Bacheca annunci - Affittasi appartamento arredato e ristrutturato, B. Gesù 3 camere e servizi. Termoautonomo. Posto auto in cortile privato. € 500. 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Info 3341531917 - 3337454029 Appuntamenti in città Marca Museo delle Arti 30 aprile – 9 ottobre 2011, Berlinottanta. Pittura irruente, a cura di Alberto Fiz. La mostra è promossa dalla Provincia di Catanzaro – Assessorato alla Cultura, con il patrocinio della Regione Calabria, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria. Cropani Marina (CZ), Via Aurelia 18 giugno 2011, Collage In Concerto. Per informazioni: Concerti Sud Italia 2011. Lamezia Terme (CZ), Palazzo Panariti, Piazza San Domenico e Palazzo Nicotera Dal 22 al 26 giugno 2011, dalle 18:00 alle 24:00, Festival dei libri sulle mafie. Per informazioni: Programma Evento. Catanzaro, Via Bambinello Gesù 19 giugno 2011, il Comitato di Quartiere “Bambinello Gesù” e il MotoClub “Briganti” di Zagarise organizzano il MotoParty Solidale 2011, motoraduno per la solidarietà aperto a tutti i tipi di moto. Pagina ufficiale: www.microcity.biz/comitato. Simeri Mare (Cz) 12 giugno 2011, ore 18:00, House Concert Motion Floor. Info: [email protected] Centro Polivalente per i Giovani Fino al 2 luglio 2011, ogni lunedì e giovedì, dalle 18:00 alle 20:00, Laboratorio di Street art, con Davi De Melo Santos. Per informazioni e iscrizioni: [email protected]; 0961.745518 o 339.3534704 10 – 11 giugno 2011, Congresso L’oncologia chirurgica tra ricerca traslazionale ed immanenza tecnologica. Attività formativa per: Infermiere. Argomenti del corso: chirurgia generale, oncologia chirurgica, oncologia clinica. Caffè Letterario Dall’1 al 30 giugno 2011, Retrospettiva su Davi Melo Santos, un artista visionario che si trova per caso o destino a Catanzaro, destinato a diventare presto un fuoriclasse quotato; Complesso Monumentale del San Giovanni Dall’11 al 21 giugno 2011, Mostra Antologica Itinerante, del maestro Raffaele Luigi Leone 10 giugno 2011, ore 22:00, Salvatore Scalzo canta Fabrizio De Andrè Protagonista di una campagna elettorale emozionante, il candidato Sindaco, scalderà il cuore cantando di un mito che appartiene a tutti. Università “Magna Graecia” 16 giugno 2011, Congresso La sfida dell’auto-mutuo aiuto. L’evento si rivolge in particolare a personale sanitario (medici , infermieri, fisioterapisti, ecc.) e sociale (assistenti sociali, psicologi, ecc.) che opera con malati cronici e con malattie rare. Ordine Dei Medici Di Catanzaro 04 giugno 2011, Congresso Sorridi a un nuovo stile di vita. Attività formativa per: Odontoiatra, Igienista dentale. Discipline di riferimento: Odontoiatria. Argomenti del corso: promozione della salute, qualità della vita, stili di vita. 16 – 17 giugno 2011, Corso Avanzato di Management Medico. 25 giugno 2011, Corso di Aggiornamento Professionale in Odontoiatria. Associazione Sportiva G.B. Relation Catanzaro Via A. Tedeschi 9/11 11 e 25 giugno 2011 e 09 luglio 2011, dalle 16:00 alle 19:00, Workshop Jeet Kune Do – Kali Escrima Basics. Per Info: 338.3683675 (Giovanni) o 329.8379568 (Salvatore). Supercinema 24 maggio – 21 giugno 2011, martedì e mercoledì, proiezioni ore 18:00 e ore 21.30, Swinging Cinema. Peter Whitehead e il Rockumentary 1960 – 2010. A cura di Andrea La Porta e Dacia Palmerino. Archivio Storico Comunale 18 maggio – 18 giugno 2011, La Terra e il Fuoco. La scultura secondo Rosario La Seta. Mostra a cura di Gianfrancesco Solferino. Come raggiungere l’Ateneo Linea 46 Linea 47 DESTINAZIONE CAMPUS UNIVERSITARIO SALVATORE VENUTA FERMATE a intervalli di circa 30 minuti DESTINAZIONE CAMPUS UNIVERSITARIO SALVATORE VENUTA FERMATE a intervalli di circa 30 minuti dalle 7.00 alle 19.30 Funicolare Valle Rione Sala S. Maria Centro Viale Isonzo Viale Magna Graecia (Rione Fortuna) FF.SS. Lido dalle 7.35 alle 20.05 Campus Universitario F.S. Staz. Catanzaro Viale Europa Bivio Cimitero Lido FF.SS. Lido Viale Magna Graecia (Rione Fortuna) Viale Isonzo S. Maria Centro Rione Sala Funicolare Valle Bivio Cimitero Lido Viale Europa Campus Universitario dalle 6.10 alle 21.45 Bambinello Gesù Piazza Stadio Piazza Montegrappa Via Piave Via Indipendenza Viadotto Bisantis Rione De Filippis Tunnel Sansinato Bivio Caraffa Viale Europa F.S. Staz. Catanzaro Campus Universitario dalle 6.45 alle 22.25 Bambinello Gesù Piazza Stadio Via Daniele Piazza Osservanza Viadotto Bisantis Rione De Filippis Tunnel Sansinato Bivio Caraffa Viale Europa F.S. Staz. Catanzaro Campus Universitario Linea 35 Linea 48 DESTINAZIONE FACOLTÀ DI FARMACIA FERMATE a intervalli di circa 60 minuti DESTINAZIONE CAMPUS UNIVERSITARIO SALVATORE VENUTA FERMATE a intervalli di circa 30 minuti dalle 8.05 alle 18.05 Casciolino Porto - V. Crotone Viadotto Nalini Via Togliatti Via Amendola Località Susanna Via Scylletion SS. 106 per Crotone Via M.A. Cassiodoro Facoltà di Farmacia dalle 7.20 alle 18.30 Facoltà di Farmacia SS. 106 - Viadotto Nalini Via Crotone - Porto Casciolino dalle 7.00 alle 19.05 dalle 7.30 alle 19.30 Gagliano Mater Domini S. Antonio Rione De Filippis Tunnel Sansinato Bivio Caraffa Viale Europa F.S. Staz. Catanzaro Campus Universitario 7 l’agenda Affittasi per le tue segnalazioni scrivi a: [email protected] Nasce il coordinamento delle associazioni dell’area medico-farmaceutica 8 • Si è tenuta nei giorni scorsi, presso gli spazi dell’uniclub dell’Università degli studi “Magna Graecia” di Catanzaro, una conferenza tra tutte le associazioni studentesche che afferiscono all’area scientifico-sanitaria. I lavori sono stati aperti da Eugenio Garofalo, presidente della nuova associazione UNI(ti)CZ, il quale ha illustrato i motivi che hanno spinto il movimento, presente da anni nell’ateneo, a formalizzare la costituzione dell’associazione. Andrea Bruni, vice presidente di UNI(ti)CZ ha sottolineato la necessità di dare vita ad un coordinamento di tutte le associazioni presenti nell’area medico-farmaceutica dell’ateneo, ossia UNI(ti)CZ, Surgical Research Association “Francesco Crucitti”, Feder Specializzandi, A.Gi.FAR, Smile Train e SISM, al fine di interfacciarsi efficacemente con enti e istituzioni. La proposta è stata accolta all’unanimità dai partecipanti alla conferenza. Il dott. Giuseppe Tomaino, consigliere delegato S.R.A. “Francesco Crucitti”, ha espresso viva soddisfazione per il fatto che, finalmente, tutte le associazioni che agiscono in ambito sanitario, si sono riunite in un unico tavolo per discutere dei problemi dell’UMG, sottolineando l’importanza degli aspetti socio-formativi nell’ambito Il dott. Ludovico Abenavoli, docente di gastroenterologia nonché delegato Smile Train, ha sottolineato l’importanza dell’unione e della collaborazione tra i vari movimenti e le varie associazioni per garantire la crescita socio-culturale dell’università di Catanzaro. del giovane associazionismo sanitario, ed evidenziando come le differenti competenze di ciascuna associazione rappresentino il punto di forza di questa nuova unione. Attilio Morrone, esponente UNI(ti)CZ, Anna Cancelliere, incaricato locale SISM e il dott Francesco Ursini, presidente Feder-Specializzandi di Catan- zaro, hanno soffermato l’attenzione sull’importanza che assume l’avvio di una proficua collaborazione tra il mondo associazionistico, anche per elaborare progetti condivisi utili all’intero movimento studentesco dell’UMG. Francesca Alcaro, delegata A.Gi.FAR ha fornito la sua massima disponibilità ad un’intesa tra la componente farmaceutica e quella medica. Tra i presenti Federica Bernaudo, Vittoria Vaccaro, David Sorbo e Michele Ruggiero del direttivo SISM, Giuseppe Molinaro e Christelle Correale, per l’UNI(ti)CZ, Noemi Licastro Giuseppe Borzì e Denis Gagliardi per Feder-Specializzandi, Alberto Polimeni, vincitore del premio “Ricercatore dell’anno 2010” conferito dalla Società Italiana per la cardiologia. Questa tavola rotonda rappresenta la pietra miliare per l’avvio di un lungo percorso che sarà contraddistinto da eventi concreti, scanditi da una periodica programmazione, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita del mondo studentesco. Giovedì del Logos e dello Spirito: “I beni comuni come garanzia dei diritti sociali” il convegno • Un modo per assicurare a tutti i diritti sociali è quello di garantire il godimento dei beni comuni. Questo assunto, apparentemente scontato ma messo in dubbio da una serie di fattori economico-politici, è stato al centro di uno degli ultimi appuntamenti del ciclo di seminari denominato Giovedì del Logos e dello Spirito, tenutosi nei giorni scorsi nell’edificio dell’area giuridica dell’Università “Magna Graecia”, al quale hanno preso parte, in qualità di relatori, il presidente onorario della Federazione italiana antiracket nonché docente dello stesso ateneo Tano Grasso, l’esponente di Legambiente Sicilia Daniele Ialacqua e il vicepresidente del comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani e associato di sociologia a Roma 3 Luca Diotallevi. I loro interventi sono stati moderati da Emanuela Costanzo dell’associazione culturale “Ulixes” e sono stati mirati, secondo il filo conduttore dell’intera iniziativa, a favorire una rilettura da parte dei giovani studenti della Costituzione a 150 anni dall’Unità d’Italia per una “Convivialità delle differenze”. La manifestazione, giova ribadirlo, ha ottenuto un prestigioso riconoscimento per il suo alto valore culturale, ricevendo la medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica. Tornando al tema specifico dell’incontro, la discussione ha preso le mosse da una domanda formulata dalla Costanzo che si è chiesta a chi sia giusto affidare la gestione dei beni comuni. Interrogativo a cui ha iniziato a rispondere il dott. Ialacqua, che ha preso posizione dichiarando la propria contrarietà sui quesiti referendari posti ai cittadini domenica e lunedì prossimi: «La privatizzazione dei servizi idrici permetterebbe un esorbitante fine di lucro anche su un bene che appartiene a tutti qual è l’acqua. Una maniera fin troppo comoda per lo stato di liberarsi di un servizio assai oneroso come quello idrico, vista l’attuale crisi finanziaria». Nel prosieguo il prof. Diotallevi si è soffermato sugli aspetti sociologici della questione: «I beni comuni sono condizioni strutturalmente eterogenee entro cui le regole sono ricollegabili l’una all’altra». In conclusione le parole del docente Grasso: «La libertà d’impresa come bene comune, così come sancito dal comma 1 dell’articolo 41 della Costituzione, è un principio che come insegna l’economia classica è condizione necessaria affinché possa esserci un mercato in cui vi sia una dinamica del confronto e la concorrenza. In alcune regioni del Sud e in particolare la Calabria questa opportunità è negata, nonostante un occhio superficiale non è in grado di denotare tale situazione. Questa è la causa principale di quella che viene denominata questione meridionale ed è il risultato di una forte presenza mafiosa che esercita pressione nella vita delle imprese. Si può manifestare attraverso le forme classiche di in- timidazione all’imprenditore, da parte dell’organizzazione mafiosa ma anche attraverso delle relazioni di convenienza che la mafia stabilisce con gli imprenditori. Un segnale evidente di questo condizionamento è la completa assenza sul territorio di imprese straniere, cosa inusuale in un’economia globalizzata». A margine della conferenza, l’apertura del dibattito col pubblico presente in aula avviato dal docente di Diritto Ecclesiastico della stessa Facoltà Antonino Mantineo. Il settimo, ed ultimo appuntamento, con i Giovedì del Logos è fissato per il 16 giugno alle 15.30, giorno in cui si parlerà di Questione meridionale, Federalismo e sussidiarietà con Giuseppe Savagnone, direttore dell’Ufficio per la Cultura, l’Educazione, la Scuola e l’Università della Cesi (Conferenza Episcopale Siciliana) e Vittorio Daniele, titolare della cattedra di Economia Politica della “Magna Graecia”. Convenzione per gli studenti del “Magna Graecia” per un pasto al self service del Campus Caffè con uno sconto del 25%. Rosita Mercatante