Viale Europa (c/o Stazione Esso)
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(nei pressi del Campus Universitario)
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UniVers
PARALLELO
L’altro sguardo sull’Università
N. 5/6 - ANNO II
L’ EDITORIALE
Il tema dell’immigrazione è più che
mai attuale in un Paese, come l’Italia,
che rappresenta la principale frontiera
verso una nuova speranza di vita. Ogni
anno migliaia di persone affrontano i
pericoli del mare per fuggire dalla povertà, dalle torture e dalle umiliazioni
perpetrate in sfregio alle convenzioni
internazionali che tutelano i diritti
umani. Alla fine del 2007, nell’arco di
poco più di 30 anni, gli immigrati legalmente residenti in Italia erano circa
3,4 milioni (pari al 6,5% del totale
della popolazione residente) contro
una media europea del 6%. Nel 2010
sono diventati 4,2 milioni pari al 7%.
Per questo motivo è necessario focalizzare l’attenzione sulle strategie della
gestione del fenomeno migratorio per
affrontare meglio le emergenze del
presente. Con il Forum “Home to
Home” l‘Università “Magna Graecia”
di Catanzaro ha inteso organizzare un
evento multidisciplinare con la collaborazione delle istituzioni interessate
da vicino al problema, di medici, sociologi, antropologi, esperti di diritto.
Nei giorni 30 giugno, 1 e 2 luglio si
susseguiranno presso il Campus universitario diversi momenti di approfondimento, dibattito e formazione
specifica sulle tematiche sociali, sanitarie, di integrazione e accoglienza territoriale attraverso percorsi costruiti
con le competenze universitarie. Tra
gli altri ospiti ci saranno Giuseppe
Roma, direttore Censis, Karl-Siegbert
Rehberg dell’Università degli Studi di
Dresda, Guglielmo Pepe, editorialista
di Repubblica, Domenico Lucano, sindaco di Riace, Pierluigi Ascani, presidente Format Srl, mentre il
coordinamento scientifico è curato dai
docenti Stefano de Franciscis, Cleto
Corposanto, Maria Pavia e Antonio Viscomi. Sarà un’occasione importante
per presentare anche il Master sulla gestione del fenomeno globale della migrazione dedicato agli operatori di
tutte quelle categorie professionali impegnate in prima linea nel soccorso ai
migranti e che, insieme agli enti locali
e all’azione del terzo settore, assumono
un ruolo centrale nei processi di orientamento e accoglienza dei migranti.
Non mancheranno, inoltre, le testimonianze degli immigrati che racconteranno il loro viaggio per terra, per
mare e soprattutto dentro il Paese che
li ha ospitati. Saranno presentati ed
analizzati, infine, i progetti attivi nel
mondo dell’immigrazione, per individuarne le criticità e le possibili prospettive.
Domenico Iozzo
MAGGIO-GIUGNO 2011
Copia omaggio
Ora anche l’UMG ha il suo “The Wall”
Idea Universitaria e UniVerso Parallelo insieme per dare voce agli studenti dell’ateneo catanzarese
• Il titolo di questo articolo sicuramente suonerà familiare ai
fan dei Pink Floyd, ma questa
volta il “muro” non è un ostacolo
da abbattere come nel celebre
concept album, bensì un’opportunità per tutti gli studenti
dell’Università “Magna Graecia”
di esprimere la loro opinione.
Nasce dunque l’idea di trasformare gli studenti in “writers” per
Il 3 maggio 2011 molti studenti hanno impugnato un pennarello e lasciato una traccia del loro
pensiero su questi “muretti” colorati, anch’essi opera di un gruppo di
studenti di Medicina, e il risultato
ha stupito anche i più scettici: nel
giro di metà giornata i cartelloni
erano pieni di scritte talvolta goliardiche, talvolta propositive, talvolta
polemiche. Sui cartelloni si possono
gran voce un centro polisportivo
universitario dedicato agli amanti
del calcio, ma anche della pallavolo,
dell’atletica leggera e del basket. Altrettante sono state le richieste di
una migliore organizzazione del calendario studentesco, con un equilibrio appropriato fra orari di lezione,
tirocini e date d’esame.
Il risultato è stato dunque
estremamente soddisfacente per
mezzo di una bacheca pubblica,
rappresentata da due cartelloni
appesi nell’Edificio delle Bioscienze e al livello 0 dell’area
Giuridico-Economica,
dove
ognuno possa esprimere in maniera libera e sincera le proprie
proposte, i propri suggerimenti,
ma anche le proprie lamentele.
L’iniziativa nasce da una grintosa collaborazione fra il movimento
studentesco
Idea
Universitaria e UniVerso Parallelo, ormai da un anno impegnati
nel rappresentare la realtà studentesca catanzarese.
leggere decine e decine di suggerimenti, da quelli più audaci e provocatori che chiedono l’istituzione di
concorsi di bellezza e balli di fine
anno stile college americani e il pensionamento di taluni professori, a
quelli volti a risolvere problemi logistici come le attese in segreteria a
Medicina, magari fornendola di ticket numerati o ancora proposte per
la realizzazione di spazi comuni dove
poter trascorrere insieme le pause
che inframezzano le ore di studio o
spazi appropriati per chi ama dedicarsi ad attività come il teatro, la
musica, la danza; e molti chiedono a
un’iniziativa agli esordi, come
confermato dai numerosi feedback positivi lasciati dagli studenti sulla pagina Facebook
dell’evento. Già si sapeva ma grazie a questa iniziativa si è avuta la
prova concreta: le idee non mancano, i momenti per condividerle
neanche per cui non resta che
mettere da parte l’inerzia e dare
dimostrazione di quanto è grande
la voglia di fare perché nulla verrà
dato se prima non viene richiesto.
Silvia Lorelli
Marta Naccarato
SOMMARIO
Le proposte
per la rinascita
del centro storico
pag. 2
A tu per tu
con i professori:
Missoni e Teti
pag. 4
L’imprenditoria
femminile
a Catanzaro
pag. 5
2
Studenti e centro storico: le proposte per “farli tornare”
• Il problema dell’abbandono del
centro storico di Catanzaro da
parte degli studenti è la conseguenza principale della mancata
attenzione attribuita alla loro
voce. Nel corso del tempo si è venuto a creare un disallineamento
tra l’offerta e la domanda di servizi agli studenti.
spopolamento del centro cittadino
e, soprattutto, per rendere a tutti
gli effetti Catanzaro una città universitaria, è sicuramente fondamentale conoscere le reali esigenze
degli studenti.
A tale fine, l’Associazione
culturale “Chiavi di Lettura” ha
dato il via a una serie di incontri,
attivazione di convenzioni con
strutture alberghiere in prossimità di date di concorsi/selezioni
per studenti e personale docente;
creazione di un incubatore d’impresa; attivazione di agevolazioni
per la locazione di immobili nel
centro storico, sia per uso residenziale sia per uso commerciale; di-
Per ricreare uno stretto legame
tra i giovani (universitari, dell’accademia e delle scuole superiori) e
il centro storico, per ovviare allo
sondaggi e interviste, con l’intento di esporre le seguenti proposte: creazione di una tessera per
usufruire di sconti e promozioni;
slocazione nel centro storico di
sedi di studio con accesso wi-fi e
spazi espositivi di mostre degli
studenti dell’accademia; attiva-
zione di servizi specifici per studenti Erasmus; biglietto unico
integrato tra le diverse forme di
trasporto pubblico e razionalizzazione delle corse autobus da e
verso l’università nelle ore pomeridiane; creazione di un opuscolo
scaricabile on line per illustrare i
servizi per gli studenti che intendono vivere nel centro storico; potenziamento del numero verde
universitario.
Una città attenta alle esigenze
che gli studenti manifestano è
una città che si preoccupa non
solo dell’indotto economico che
queste possono generare, ma
anche e soprattutto una città in
grado di proporre soluzioni importanti per il benessere culturale
e sociale dell’intera popolazione.
Piacevolmente colpiti dall’attenzione che l’attuale amministrazione comunale sta finalmente
dando alla voce degli studenti,
speriamo di continuare in questo
clima di collaborazione.
Associazione culturale
“Chiavi di lettura”
Si è concluso il progetto di alta formazione “UniVersus”
il dibattito
• Il 3 giugno scorso, nella Sala
delle Culture della Provincia di
Catanzaro, si è concluso con la solenne benedizione del nuovo arcivescovo di Catanzaro S.E. Mons.
Bertolone il progetto UniVersus La Persona crocevia dei saperi, ciclo
di conferenze interdisciplinari
promosso dal Centro Studi Verbum e dal Movimento Apostolico, in collaborazione con
l’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace e con il patrocinio dell’Uni-
versità “Magna Graecia” e della
Provincia di Catanzaro. All’evento hanno partecipato la
dott.ssa Wanda Ferro, Presidente
della Provincia, il prof. Antonio
Viscomi, in rappresentanza del
Rettore dell’Università, e il Rettore del Seminario Teologico Regionale. Inoltre, sono giunti i
saluti del Rettore della Pontificia
Università Lateranense, del Presidente della Pontificia Accademia
Teologica e del Prefetto di Catanzaro. Apprezzamento nei confronti di UniVersus è stato
manifestato dal prof. Viscomi, che
ne ha valutato positivamente il
carattere interdisciplinare, la qua-
lità scientifica dei contributi e del
metodo e l’impegno del curatore,
il cappellano universitario prof.
don Domenico Concolino.
Gli iscritti al progetto – che è
stato seguito anche in diretta web
– sono stati numerosi, e tra questi
si è registrata la presenza di molti
studenti universitari.
La conferenza conclusiva –
moderata dal prof. don Francesco
Brancaccio, e dalla dott.ssa Maria
Francesca Maieli nella postazione
web – non è stata impostata secondo la consueta modalità del
confronto tra un teologo e un
esperto di una determinata disciplina, ma si è sviluppata all’insegna dell’internazionalità, grazie a
due interessanti e autorevoli interventi: quello, in videoconferenza, di P. Gérard Le Stang,
vicario generale della Diocesi
francese di Quimper, sul tema La
persona umana al crocevia dei saperi?
Un contributo francofono, e quello
del Rev. Andrew Downie, cappellano delle Università inglesi di
Newcastle e Northumbria su Promuovere l’unità della conoscenza e il
dialogo tra fede e ragione. La prospet-
tiva unitaria del cappellano cattolico
in un’università laica.
Quest’ultimo, che ha riconosciuto il carattere innovativo di
UniVersus, ha anche evidenziato il
ruolo che la Chiesa svolge nella sua
realtà accademica; e si è soffermato
sulla necessità, a suo parere, di studiare il pensiero del beato John
Henry Newman in relazione alla
circolarità dei saperi e all’importanza del ruolo svolto dalla teologia, che risponde alle domande
fondamentali dell’uomo: «il laico
intellettuale deve essere religioso e
l’ecclesiastico religioso deve essere
anche intellettuale». E Le Stang, da
parte sua, facendo riferimento a
Mounier, Ricoeur, Lévinas e Henry,
e distinguendo fra personalismo e
individualismo, ha ricordato come
ogni persona ha una vita che è dono
gratuito di Dio, e si realizza solo se
si lascia attraversare dagli altri. Il
bilancio finale è stato fatto da don
Concolino, che ha rilevato come il
progetto abbia creato un ponte tra
il Tempio e il mondo laico, proponendo Cristo, Verbo del Padre,
quale autentico volto dell’uomo.
Questo è stato anche il punto focale
delle parole di Mons. Bertolone per
il quale «ogni uomo deve essere
trattato come Dio perché Dio ha
voluto essere trattato come un
uomo» nell’incarnazione di Cristo.
UniVerso PARALLELO
L’altro sguardo sull’Università
Registrazione del Tribunale di
Catanzaro n. 5 del 21 - 02 - 2011
Anno II - numero 5/6
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DIRETTORE EDITORIALE
Gianluca Lucia
DIRETTORE RESPONSABILE
Domenico Iozzo
RESPONSABILE SERVIZI
Mariapaola Carmeli
REDAZIONE
Eliana Grande
FOTO
Federico Losito
HANNO COLLABORATO
Francesco Caroleo, Ass. “Chiavi di lettura”, Silvia Lorelli, Marco Lucia, Rosita Mercatante, Marta Naccarato,
Walter Vesperi
Se vuoi collaborare con noi scrivi a:
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EDITO DA:
EDIZIONI la rondine
STAMPA:
graficheLucia - Catanzaro
Viale degli Angioini 143/b
• Le emozioni non si vivono una volta
sola. È stato questo il titolo che i
ragazzi di “Idea Universitaria” e
dello staff “Groove” hanno scelto
per l’atto II di Just One Night, la
festa che si è tenuta giovedì al “Vip
La Rotonda” di Copanello, dove
più di quattrocento persone hanno
ballato per tutta la notte, bissando
il successo del I atto, tenutosi il 19
aprile scorso, presso il Palazzo della
Provincia di Catanzaro.
Si è trattato di un grande risultato che ha confermato il buon
lavoro che i due gruppi promotori
stanno svolgendo in sinergia da
qualche tempo, grazie ad un impegno costante e ad un affiatamento con pochi eguali. Infatti,
nei giorni successivi al I atto, i ragazzi del team organizzativo, invogliati dagli apprezzamenti
ricevuti, hanno scelto di riproporre un evento dedicato esclusivamente agli universitari ad
appena un mese dal precedente.
Questa volta però si è scelta la
splendida cornice della Costa Jonica catanzarese per anticipare
un’atmosfera tipicamente estiva.
L’occasione ha permesso così agli
studenti di concedersi una serata
di svago in attesa del periodo di
appelli che dovranno affrontare
tra giugno e luglio.
Lo “start” è stato intorno a
mezzanotte, dopo l’arrivo delle
navette, che come la volta precedente hanno permesso a tutti di
partecipare, confermando la volontà di rendere accessibili a tutti
questo tipo di eventi. Soddisfatti
gli organizzatori che si sono detti
pronti a voler riproporre in futuro
altre serate, sottolineando come si
sia ancora all’inizio di una collaborazione che si è rilevata fruttuosa e capace di evolversi, grazie
ad un grande affiatamento.
L’obiettivo era quello di offrire
agli universitari una serata piacevole e divertente e a giudicare dai
giudizi ricevuti, è stato perfettamente raggiunto.
“UniVerso Parallelo” sarà presentato il 10 giugno al Caffè delle Arti
• “UniVerso Parallelo” è il freepress che Edizioni la rondine,
giovane casa editrice catanzarese,
ha voluto concepire come un’autentica scommessa sul finire del
2010 nella difficile sfida di unire
i tanti lembi, territoriali e mentali, in cui il pianeta universitario risulta spezzettato. Un
prodotto pensato con e per gli
studenti, capace di dare voce ai
loro bisogni e di creare occasioni
di dibattito attorno ai problemi
e alle opportunità dell’ateneo catanzarese.
Un’iniziativa, concepita con
lo scopo di diffondere uno spirito autentico di comunità e
partecipazione, che sarà presentata al pubblico venerdì 10 giugno, presso il Caffè delle Arti
del Centro polivalente di via
Fontana Vecchia a Catanzaro,
alle ore 18.30, in occasione di
un incontro-dibattito aperto al
contributo delle numerose asso-
servizi dedicati ai principali appuntamenti e convegni promossi dall’università; alla fresca
attualità che riguarda la comu-
UniVers
PARALLELO
ciazioni giovanili che orbitano
attorno all’università e dintorni.
I numeri usciti da qualche mese
a questa parte sono corredati da
nità studentesca a livello nazionale e locale; all’offerta
formativa che trova sempre più
difficoltà ad incrociare le do-
mande provenienti dal mercato
del lavoro.
Non mancano le pagine più
“leggere” dove trovano spazio
approfondimenti culturali, bacheche con gli appuntamenti
più attesi in città, informazioni
di servizio che possono migliorare la vivibilità del Campus
universitario. In mezzo la pagina più attesa, quella dell’intervista doppia in compagnia
delle personalità accademiche
più rappresentative chiamate a
svestire i panni di illustre docente. Uno strumento prezioso
lanciato verso il futuro e aperto
alle tante proposte in atto che,
tra non molto tempo, renderanno il Campus di località Germaneto una parte ancor più
integrante del territorio.
Nasce al Campus Universitario l’Asilo Nido “Le Rondini”
• L’Asilo Nido “Le Rondini”, situato all’interno del Campus
Universitario “Salvatore Venuta”,
ospita bambini dell’età compresa
fra i 12 e i 36 mesi, ed è aperto
tutto l’anno, tranne che nel mese
di agosto, al fine di agevolare i dipendenti dell’ateneo nella conciliazione, spesso difficile, della vita
familiare e di quella lavorativa.
La struttura, infatti, è aperta
ogni giorno dal lunedì al venerdì,
coprendo l’intero arco della giornata lavorativa, dalle 7:30 alle
20:00. Inoltre, essa offre anche il
servizio “Baby Parking”, rivolto
agli stessi bambini che frequentano l’asilo, e pensato per andare
incontro alle diverse esigenze
delle famiglie in maniera ancora
più specifica e mirata, con la possibilità di usufruirne anche nella
mattina del sabato. Le attività
svolte nel contesto dell’asilo sono
mirate ad unire l’aspetto educativo a quello ludico, col duplice
obiettivo di offrire, da una parte,
un ambiente confortevole e diver-
tente per il bambino – che avrà la
possibilità di giocare e socializzare con altri coetanei – e, dall’altra, un punto di riferimento
vicino e sicuro per i genitori.
Particolare attenzione è dedicata anche al momento del pasto,
spesso fonte di preoccupazione per
i genitori. Per rendere tale momento piacevole e sano per i bambini, il menù non prevede l’utilizzo
di alimenti geneticamente modificati ed è stato pensato apposta per
soddisfare i gusti dei più piccoli,
ma sempre nel rispetto delle regole
nutrizionali fornite da professionisti
del settore, e di eventuali esigenze
particolari, di natura medica o religiosa. Ulteriori informazioni sul
servizio sono reperibili visitando il
sito dell’ateneo, www.unicz.it, nella
sezione “Notizie”.
Marco Lucia
3
studenti
Grande successo per “Just One Night-Atto II”
Secondo lei esistono differenze tra Nord e Sud per
quanto riguarda le condizioni
dell’università?
In quanto ai programmi le università si assomigliano molto. È
la quantità di risorse che è diversa. Certamente ci sono più
risorse nel Centro-Nord, e questo si riflette sulla qualità dell’insegnamento. Ma, siccome le
risorse stanno scomparendo
dappertutto, ben presto avremo
un adeguamento del CentroNord al Sud.
4
Prof. Eduardo Missoni - Salute Globale e
Sviluppo - Università Bocconi di Milano
Un aggettivo per definirsi?
Un educatore.
l’intervista doppia
Quali consigli da a chi vuole
intraprendere la sua stessa
strada?
Credo che per poter insegnare
bisogna prima aver appreso, e
per apprendere non basta l’approfondimento teorico ma bisogna vivere esperienze. E questi
due fattori – esperienza e conoscenza – devono essere necessariamente legati ad un terzo
fattore: la passione.
Qual è la domanda che terrorizza gli studenti?
È l’idea che ci sia una domanda.
È l’esame in sé. Questo perché
l’esame è visto come una verifica
delle nozioni apprese mentre dovrebbe essere un momento di verifica del ragionamento e della
capacità critica.
Quando e perché decide di
promuovere l’esaminando?
Quando ha dimostrato di saper
ragionare autonomamente.
Quale mezzo di comunicazione preferisce?
Tutti. Io sono per l’interconnettività di tutti i mezzi di informazione. Preferisco la relazione
interpersonale ma non è sempre
possibile adottare solo questa.
Credo, però, che ogni strumento
debba essere utilizzato in maniera appropriata.
L’ultimo libro letto?
La via, di Edgar Morin.
Cosa pensa della “fuga dei
cervelli” che partono dal Sud
verso il Nord?
È gravissimo. Significa che il nostro paese oggi non sa investire
sulle migliori risorse che ha. C’è
una carenza, prima che nell’università, nella scuola. Noi penalizziamo la scuola e, di conseguenza,
penalizziamo tutto il percorso di
formazione.
Secondo lei il federalismo può
migliorare le condizioni dell’università nelle regioni meridionali?
Solo se valorizza le autonomie
locali mantenendo, al tempo
stesso, la solidarietà sociale, civile ed economica, e la capacità
doverosa di redistribuzione
delle risorse.
Se potesse tornare indietro
nel tempo quale mestiere sceglierebbe in alternativa?
Ripartirei dal fare il medico.
Qual è la sua paura più nascosta?
Che se non agiamo oggi per modificare il modello sociale nel
quale viviamo le generazioni future dovranno affrontare molte
sofferenze.
Un sassolino che vorrebbe togliersi?
È un macigno. L’attuale direzione del paese.
Una citazione?
Cerco di fare del mio meglio per
lasciare il mondo un po' migliore di come l'ho trovato.
E per quanto riguarda il livello della ricerca?
Siamo all’avanguardia, per
niente periferici. Certo, ci vorrebbe più aiuto da parte delle
istituzioni: è un augurio, non
una critica.
Prof. Vito Teti - Etnologia - Università
della Calabria di Cosenza
Un aggettivo per definirsi?
Un narratore sempre fuori
posto.
DAL SALONE DEL LIBRO DI TORINO
Quando e perché ha scelto di
fare il professore?
Non amo definirmi un professore: diciamo che sono diventato
un educatore attento ad una specifica fascia d’età – quella degli
studenti universitari – nel 2002,
quando mi è stata offerta quella
opportunità, dopo venticinque
anni nella cooperazione internazionale come esperto socio-sanitario.
E per quanto riguarda il livello della ricerca?
La ricerca è legata ancora di più
alle risorse. Il problema è stabilire
su quale ricerca sono indirizzate
le risorse. Ad esempio: le risorse
pubbliche dovrebbero essere indirizzate a quel tipo di ricerca che
non trova finanziamento privato.
Se siamo condizionati dalle risorse private tendiamo a non
poter sviluppare quella visione
critica del modello di sviluppo in
cui siamo inseriti.
Roma o Bologna sono inseriti in
un contesto urbano culturalmente più stimolante.
Quando e perché ha scelto di
fare il professore?
Amavo molto la ricerca, e
quando mi venne offerta la possibilità di continuare accettai,
ma non con la finalità di intraprendere la carriera universitaria.
Quali consigli da a chi vuole
intraprendere la sua stessa
strada?
Studiare. Essere leali, determinati. Faticare molto ma senza tirare gomitate, e senza fretta. Con
umiltà.
Qual è la domanda che terrorizza gli studenti?
“Si faccia una domanda a piacere”. Insieme a quella finale: “Si
dia un voto”.
Quando e perché decide di
promuovere l’esaminando?
Quando dimostra di avere studiato, di avere assorbito i concetti basilari.
Quale mezzo di comunicazione preferisce?
Io mi sono formato nel periodo
in cui la lezione era impostata secondo il metodo classico. Poi,
durante una parentesi in Rai, ho
capito che spesso mostrare documenti visivi e sonori può essere
molto più istruttivo di una lezione tradizionale.
L’ultimo libro letto?
L’ora di pietra, di Margherita Oggero.
Secondo lei esistono differenze tra Nord e Sud per
quanto riguarda le condizioni
dell’università?
Al Sud siamo in una posizione di
svantaggio dal punto di vista
strutturale e organizzativo. Nella
qualità didattica non noto differenze. Certamente gli studenti
che vivono in città come Milano,
Cosa pensa della “fuga dei
cervelli” dal Sud verso il
Nord?
C’è una sorta di paradosso: prima
non si creano le condizioni per
evitare la fuga di cervelli e poi ci
si lamenta perché essa avviene.
Comunque, io non considero del
tutto negativo il fatto che le persone vadano a studiare e formarsi
fuori. Piuttosto, mi pongo il
problema di tutti quei cervelli
che restano e che non hanno la
possibilità di esprimersi.
Secondo lei il federalismo può
migliorare le condizioni dell’università nelle regioni meridionali?
Un federalismo solidale, che permetta lo sviluppo dei diversi
luoghi, potrebbe essere positivo
ma ho l’impressione che quello
di cui si discute oggi sia più una
sorta di “separatismo”, che bisogna contrastare.
Se potesse tornare indietro
nel tempo quale mestiere sceglierebbe in alternativa?
Da giovanissimo volevo fare il
calciatore. Poi mi sono interessato al Centro Sperimentale di
Cinematografia, e ho anche pensato di fare l’architetto. Ma alla
fine sono contento di fare ciò che
faccio.
Qual è la sua paura più nascosta?
Dal punto di vista personale è
quella di non esserci più, anche se
considererei intollerabile l’idea di
vivere per sempre. Dal punto di
vista sociale è la mancanza dell’idea di futuro nelle nuove generazioni.
Un sassolino che vorrebbe togliersi?
Più che un sassolino da togliere
vorrei un sassolino da mettere
nelle scarpe dei politici calabresi
perché facciano di più per la Calabria.
Una citazione?
Una di Nietzsche in Così parlò
Zarathustra: «Tutti costoro parlano di me ma nessuno pensa a
me». Questo vale anche per la
Calabria, per il modo di affrontare i problemi: si parla molto
ma si pensa poco.
• Delineare il contorno del sistema imprenditoriale femminile
della provincia di Catanzaro e
porsi delle domande sul suo stato
di salute appare utile per orientare
nel miglior modo possibile le
azioni di agevolazione ad esso mirate. In particolare, può essere interessante interrogarsi circa il
ruolo che attivamente può assumere l’università di Catanzaro per
migliorare le condizioni attuali di
tale settore. In primo luogo, è
bene chiarire quali siano i caratteri
peculiari di un’impresa femminile. Lo status di impresa femminile viene attribuito in presenza di
una percentuale di donne superiore al 50%. I criteri sono stati
definiti con la Legge 215/92, intitolata “Azioni positive per l’imprenditoria femminile”. A norma
di detta legge, all’articolo 2, si
trova che il grado di presenza femminile è direttamente influenzato
dalla natura giuridica dell’impresa, dalla percentuale delle
donne presenti tra amministratori,
titolari o soci dell’impresa; dalle
quote di capitale detenute da ogni
socio-donna. In base al grado più
o meno elevato di partecipazione
del “gentil sesso” si distinguono,
dunque, imprese femminili a presenza maggioritaria (di poco superiore al 50%), forte (fra il 50% e
l’80%) o esclusiva (oltre l’80%).
Il quadro descrittivo che
emerge dal volume Primo osservatorio sull’imprenditoria femminile
nella provincia di Catanzaro, realizzato dalla CCIAA, può essere
d’aiuto per avviare qualche riflessione.
I settori che vedono una presenza femminile maggiore sono
agricoltura e commercio. Si può
affermare che la presenza femminile è fortemente correlata ad attività tradizionali, a discapito di
settori più innovativi e a maggiore
valore aggiunto. Le attività im-
avviate nascono come risposta alla
disoccupazione. In altri casi, minoritari, l’attività è stata lasciata
in successione.
Nel primo caso si può notare e
si deve considerare l’intraprendenza
femminile come un elemento positivo per il tessuto imprenditoriale
locale. La volontà di “mettersi in
proprio” mette in evidenza il desi-
prenditoriali femminili si caratterizzano come PMI italiane,
pertanto giocano un ruolo chiave
la famiglia e gli affetti più stretti
della “capitana d’impresa”. Tali legami si presentano più evidenti
nell’avvio dell’attività e, soprattutto, nel reperimento del capitale
necessario. Proprio nell’avvio
dell’attività molte future imprenditrici incontrano notevoli difficoltà. La mancanza di una cultura
di impresa, le carenze sul piano
del marketing, dello sviluppo del
mercato, e la poca conoscenza
dello scenario competitivo si evidenziano per la mancata elaborazione del business plan: spesso si è
ignari dell’esistenza di tale documento o lo si considera una mera
perdita di tempo. Da questo interessante volume emerge che le attività imprenditoriali che vengono
derio di emancipazione e la voglia
di fare delle giovani della provincia. Volendo tracciare un profilo
analitico di queste imprenditrici
dovremmo partire dalla considerazione che oltre l’80% delle intervistate è sposata; pertanto, le stesse
sono chiamate a gestire sia la vita
lavorativa sia il ruolo di madre/moglie. Questo duplice aspetto rende
particolarmente difficoltoso l’impegno lavorativo per le donne. Il livello di istruzione registra
particolari valori: il 38,4% si ferma
alla licenza media, una quota leggermente minore (pari al 32,4%) è
diplomata, ma soltanto il 17,9%
ha una laurea breve. È significativo
notare, ed è bene mettere in evidenza, che la maggioranza (48,8%)
delle imprenditrici laureate realizza
la propria attività nel settore dei
servizi avanzati, ovvero in settori ad
alto valore aggiunto, contrariamente alle colleghe non laureate.
Seri motivi di preoccupazione,
stando alle ricerche effettuate dalla
CCIAA, sorgono nella gestione
delle attività. Tale gestione segue
una logica di day by day, orientata
alla “giornata”, senza seguire nessuna strategia o pianificazione.
Se volessimo, quindi, trovare
una prima criticità alla quale
l’Università “Magna Græcia” potrebbe rispondere sarebbe proprio
questa. Sarebbe auspicabile, magari in concerto con le associazioni
di categoria (CONFCOMMERCIO, CONFINDUSTRIA, Comune, Provincia e CCIAA), la
realizzazione di corsi ad hoc per le
imprenditrici. Le risorse di questo
tipo nell’università non mancano:
nel Cdl in Economia aziendale
sono già attive materie che richiamano tali tematiche (Programmazione e controllo, Strategia e
politica delle PMI, ecc…). La realizzazione di corsi potrebbe avere
delle conseguenze notevolmente
positive, se è vero che la mancata
cultura di impresa si presenta
come il limite principale all’imprenditoria femminile, e più in
generale alle PMI. In tal modo si
fornirebbero gli strumenti necessari per affrontare con competitività un mercato sempre più
globale, innescando un circolo virtuoso per l’intera provincia che favorisce interazione tra più
soggetti.
Walter Vesperi
Formarsi per essere competitivi: corso per esperti in Europrogettazione
• La formazione rappresenta
nell’economia globale un fattore
cruciale di competitività. Per
questo sempre più si destinano
risorse per promuovere l’attività
di formazione continua. I percorsi di formazione consentono di
valorizzare le risorse interiori per
ottenere risultati significativi, in
termini di motivazione. La formazione diventa così un elemento che premia i migliori e
fornisce loro concetti e competenze, dandogli in tal modo la
possibilità di raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi. Il
mondo del lavoro rappresenta
molto spesso uno scoglio difficile
da sormontare, soprattutto all'interno di un’economia di lavoro
che negli ultimissimi anni si è
sempre più specializzata e settorializzata. Le aziende, infatti,
puntano quasi esclusivamente su
personale altamente qualificato,
in grado di entrare in modo ra-
pido e indolore all'interno del
contesto aziendale e con lo scopo
di apportare nel minor tempo
possibile risultati apprezzabili.
Il Centro di Formazione Europea “Eurotalenti”, promotore del
corso in Europrogettazione, evidenzia l’importanza della formazione europea per diventare
protagonisti del proprio futuro.
L’europrogettista ha le capacità
specifiche sia per presentare un
progetto coerente con le linee
guida dell’Unione Europea che per
fornire la consulenza tecnica e operativa ai comuni ed agli enti locali
nell’impostare correttamente una
proposta progettuale relativa ai
bandi pubblicati nell’ambito dei
programmi tematici dell’Unione
Europea. Per questo motivo il
Centro Formazione Europea “Eurotalenti” ha avviato il corso in
Europrogettazione, che si svolgerà
dal 16 giugno 2011 a Catanzaro,
e darà la possibilità di utilizzare le
risorse dell’Unione Europea che la
Calabria impiega solo parzialmente. Il seminario è rivolto a
universitari e laureati, liberi professionisti, che vogliono utilizzare
i fondi europei per lo sviluppo locale e imprenditoriale, in tutti i
settori, dal turismo all’agricoltura,
dall’ambiente alla cultura. Il seminario è aperto a diplomati e laureati, professionisti e consulenti, e
fornisce le competenze professionali in Europrogettazione.
L’esperto in Europrogettazione può lavorare come libero
professionista o dipendente
presso società di consulenza,
scuole di ogni ordine e grado,
agenzie formative, organizzazioni
attive nel sistema della progettazione comunitaria; nel terzo settore – dalle cooperative sociali
alle organizzazioni non governative; nelle amministrazioni pubbliche – uffici interni di enti
pubblici (Comuni, Province, Re-
gioni); nei sindacati, nelle comunità montane, negli Enti parchi
ed Enti di sviluppo locale e territoriale; nelle società di consulenza aziendale, negli uffici di
direzione del personale e della
programmazione di qualsiasi società; nelle agenzie di sviluppo
territoriale e comunitario (partenariato e partnership). Le competenze in tema di progettazione,
gestione e assistenza tecnica finalizzate all'utilizzo di fondi comunitari, sono ormai molto richieste
da organizzazioni pubbliche e
private e assai spendibili sul mercato del lavoro. Per questo motivo il Centro Formazione
Europea “Eurotalenti” ha avviato
il corso in Europrogettazione,
che si svolgerà dal 16 giugno
2011 a Catanzaro. Per avvalersi
di questa opportunità di lavoro e
di sviluppo professionale, collegarsi al sito: [email protected].
5
economia e lavoro
L’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro
6
L’Agorà
UniVerso...
a cura di Francesco Caroleo
... da ascoltare
Stato di aggregazione
Reggae Train Sun Fest con Anthony B
l’angolo culturale
Nel fantastico e mirabolante mondo del politichese e del politicamente
corretto si assiste sempre più sovente a variegati stati di aggregazione: solido, liquido, gassoso. Quando per un attimo ci si sofferma ad osservare
l’immobilismo e le nefandezze della politica italiana, sembra di assistere
ad una tragica commedia di matrice fisica, pare di vedere e di essere catapultati in una realtà parallela e paranoica, in cui delle molecole si agitano
in continuazione e sono sempre alla ricerca di nuovi o vecchi stati di aggregazione, a seconda delle opportunità, in relazione ed in nome di una
razionalità strumentale, che tutto permette e tutto giustifica. Non si parla
più di valori, ideali, questioni morali; ci si schiera senza colpo ferire e sulla
scia di tendenze e mode del momento. Una perdita di identità, una atroce
mancanza di pensiero, una mancanza di sagacia politica, che rischiano di
favorire nuove forme di scivolamento distributivo e di clientelismo forzato
e forato nelle tasche degli elettori. A questo dinamismo immobile delle
classi dirigenti si contrappone un silenzio statico e passivo delle classi dirette, che appare molto più disarmante. Come se tutto si fosse ridotto a
mero esercizio di una qualsivoglia abitudine quotidiana, come se il senso
della politica possa essere solo ed esclusivamente ricondotto all’espletamento formale del diritto di voto; come se la politica non appartenesse al
vissuto di tutti noi, alle problematiche comuni ed alla ricerca delle possibili
soluzioni. Nell’aria vibra una sorta di rassegnazione, di distacco da un gioco
a cui non si vuole più prendere parte. Un gioco che riguarda tutti e che a
maggior ragione dovrebbe, almeno in linea teorica interessare i giovani…
invece la sorpresa viene proprio da questa categoria, spesso cooptata e asservita a logiche e schemi concettuali tipici delle peggiori espressioni conosciute nella “prima repubblica” e mai accantonate nella seconda. È strano
vedere ragazzi di venti anni adagiarsi sul concetto di “sistemazione personale” , ancor più strano è vedere la totale mancanza di una coscienza critica,
che sia in grado di rivolgersi verso il mondo esterno per chiedere ed ottenere
un cambiamento, diventa paradossale tutto ciò se lo si contestualizza nel
Sud Italia, un luogo dove basta girare gli occhi a sinistra e a destra, per capire che c’è qualcosa che non funziona. Nessun dubbio tende ad affiorare
nelle menti più giovani, nessuna coscienza prende forma e si concretizza
in istanze sociali nuove, che possano aspirare ad essere il vettore del cambiamento o ad avere il rango di comunità giovanile rinnovatrice e dinamica.
Anche nell’ambito universitario catanzarese si vede ben poco, sempre più
spesso ed in maniera implacabile si vive l’Università come un “fast food”,
qualcosa da consumare velocemente e da tenere il più distante possibile da
se stessi, un semplice usa e getta. Pensare l’Università in maniera immobile
e senza quell’humus costituito dalla vitalità dei suoi “abitanti” fa venire i
brividi e mette paura, poiché ci si chiede quale sarà il futuro e cosa intende
fare l’individuo nel presente per ottenere un futuro diverso; un futuro che
non sia figlio diretto del passato e che non abbia i connotati di staticità del
presente. Gli stati di aggregazione, in tutte le loro tipicità gioiscono della
mancata partecipazione alla vita attiva da parte delle giovani generazioni,
possono approfittare di queste circostanze per cambiare stato e rimanere
sempre uguali; possono usufruire di un bonus, che gli permetterà di mantenere tutto invariato e modellato sulle esigenze di una classe dirigente,
che non ha più niente da spendere in termini di credibilità, di passione
politica, di lungimiranza e di responsabilità. La realtà è amministrata, piegata e adeguata alle esigenze di pochi eletti in regime di “listino bloccato”,
eppure non si sveglia nelle “giovani anime” il sospetto che qualcuno si stia
appropriando del loro futuro senza pagare neanche un centesimo e senza
emettere la fattura. Sembra che la voglia di abbandonare la nave sia superiore a quella di salvarla e farla propria. Una sorta di “anemia politica”, che
svilisce ed erode in modo crescente e costante quella linfa vitale rappresentata dalle giovani generazioni. Manca «l’impulso individuale a donarsi
all’altro» (G. Agamben), a mettersi in gioco, a costruire il nuovo anche
sulla base di schemi concettuali diversi e sulla base di relazioni umane diverse ed a misura d’uomo. Dagli ambienti universitari deve o dovrebbe
giungere la riforma del pensiero, non più inteso come qualcosa «ridotto al
livello di processo industriale, sottomesso ad un piano ben preciso, in breve:
reso elemento costitutivo della produzione» (M. Horkheimer), ma come
forma di elaborazione valoriale e superamento degli ostacoli cognitivi, che
impediscono uno sviluppo endogeno delle potenzialità umane e sociali,
che appartengono ed allo stesso tempo rappresentano l’unico modo per
surclassare gli stati di aggregazione attuali: artefatti come i reality show,
inossidabili ed improntati sull’iconoclastia, fumosi e truffaldini...
Il Reggae Train Sun Fest è una giornata di musica, arte e cultura, giunta alla sua terza edizione. Dopo le prime due la
terza edizione si svolgerà il 26 giugno 2011 sempre nella
splendida cornice del Parco della Biodiversità, rigorosamente
ad ingresso gratuito. Grande ospite sarà Anthony B & Born
Fire Band, reduce dalla pubblicazione di 14 album, più di
1000 singoli e collaborazioni per oltre 100 album di altri
artisti. Nel 2011 è uscito il suo nuovo album Rasta Love.
Assieme a lui varie reggae e Hip Hop crew calabresi intratterranno il pubblico dei giovani.
Blue Mode Band
I Blue Mode sono una live band, nata da 5 ragazzi Annarita Ippolito, voce, Fabrizio Rotundo, chitarra,
Fabrizio Fabiano, batteria e percussioni, Umberto
Vitale, basso, e Roberto Tavano, pianoforte e synth dalle più svariate influenze che decidono di rendere
omaggio alle sonorità soul e blues con influenze
funky e rocksteady. Tutto nasce dai classici del genere
(Aretha Franklin, Janis Joplin, Etta James) ma l’idea
di base è quella di rivisitare in questa chiave anche brani di altro genere. Nascono così arrangiamenti del tutto inediti di brani famosi quali per esempio Imagine di John Lennon,
Hallelujah di Jeff Buckley, Light My Fire dei Doors. Info: [email protected]
... da leggere
Il sogno di Roma
di Boris Johnson
Capacità comunicativa, passione per la storia antica, riflessione sulle sfide dell’attualità e, in particolare, sulla possibilità
di convivenza fra popoli diversi: sono questi gli ingredienti
principali di un saggio dal titolo emblematico: Il sogno di
Roma. La lezione dell’antichità per capire l’Europa di oggi (Garzanti, pp. 288, € 19,60), di Boris Johnson.
Camicie rosse in Calabria
di Francesco Pitaro
Nelle pagine di Camicie rosse in Calabria. Scritti e riflessioni
nell’anno del 150° dell’Unità d’Italia (Edizioni la rondine,
pp. 80, € 8,00) l’autore ripercorre con fedeltà alle fonti bibliografiche gli avvenimenti dell’impresa dei Mille che ebbero come scenario la Calabria, mettendo in luce il
contributo fondamentale che questa regione diede alla causa
risorgimentale.
... da vedere
Dal 17 aprile: I guardiani del destino
David (Matt Damon) sta per vincere l’elezione per la carica
di Senatore degli Stati Uniti, quando incontra la ballerina
Elise (Emily Blunt) e se ne innamora. Però forze misteriose
intervengono per separarli. David scopre che si trova davanti
gli agenti del Destino – gli uomini del Adjustment Bureau
– che useranno tutto il loro notevole potere per evitare che
David ed Elise stiano insieme. David deve così decidere se
lasciare Elise e accettare il suo percorso predeterminato... o
rischiare tutto per combattere il destino e stare con lei.
Dal 22 giugno: The conspirator
In seguito all’assassinio di Abramo Lincoln, sette uomini e
una donna vengono arrestati con l’accusa di aver cospirato per
uccidere il Presidente, il Vice presidente e il Segretario di
Stato. La donna accusata è la proprietaria della pensione dove
John Wilkes Booth e gli altri si riunivano per pianificare l’assassinio. Fredrick Aiken, valoroso soldato diventato avvocato,
accetta, pur controvoglia, di difenderla davanti a un tribunale
militare. Aiken realizza che la sua cliente potrebbe essere innocente ed è stata usata come esca per catturare l’unico cospiratore che è riuscito a scappare dalla gigantesca caccia
all’uomo: suo figlio.
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Appuntamenti in città
Marca Museo delle Arti
30 aprile – 9 ottobre 2011, Berlinottanta. Pittura irruente, a cura di Alberto
Fiz. La mostra è promossa dalla Provincia di Catanzaro – Assessorato alla
Cultura, con il patrocinio della Regione Calabria, del Ministero per i
Beni e le Attività Culturali e della Direzione Regionale per i Beni Culturali
e Paesaggistici della Calabria.
Cropani Marina (CZ), Via Aurelia
18 giugno 2011, Collage In Concerto. Per
informazioni: Concerti Sud Italia 2011.
Lamezia Terme (CZ),
Palazzo Panariti, Piazza San
Domenico e Palazzo Nicotera
Dal 22 al 26 giugno 2011, dalle 18:00
alle 24:00, Festival dei libri sulle mafie.
Per informazioni: Programma Evento.
Catanzaro, Via Bambinello Gesù
19 giugno 2011, il Comitato di Quartiere “Bambinello Gesù” e il MotoClub
“Briganti” di Zagarise organizzano il
MotoParty Solidale 2011, motoraduno
per la solidarietà aperto a tutti i tipi di
moto. Pagina ufficiale: www.microcity.biz/comitato.
Simeri Mare (Cz)
12 giugno 2011, ore 18:00, House Concert
Motion Floor. Info: [email protected]
Centro Polivalente per i Giovani
Fino al 2 luglio 2011, ogni lunedì e giovedì, dalle 18:00 alle 20:00, Laboratorio
di Street art, con Davi De Melo Santos.
Per informazioni e iscrizioni: [email protected]; 0961.745518 o
339.3534704
10 – 11 giugno 2011, Congresso L’oncologia chirurgica tra ricerca traslazionale
ed immanenza tecnologica. Attività formativa per: Infermiere. Argomenti del
corso: chirurgia generale, oncologia
chirurgica, oncologia clinica.
Caffè Letterario
Dall’1 al 30 giugno 2011, Retrospettiva
su Davi Melo Santos, un artista
visionario che si trova per caso o destino a Catanzaro, destinato a diventare presto un fuoriclasse quotato;
Complesso Monumentale
del San Giovanni
Dall’11 al 21 giugno 2011, Mostra Antologica Itinerante, del maestro Raffaele
Luigi Leone
10 giugno 2011, ore 22:00, Salvatore
Scalzo canta Fabrizio De Andrè
Protagonista di una campagna elettorale emozionante, il candidato Sindaco,
scalderà il cuore cantando di un mito
che appartiene a tutti.
Università “Magna Graecia”
16 giugno 2011, Congresso La sfida dell’auto-mutuo aiuto. L’evento si rivolge in
particolare a personale sanitario (medici ,
infermieri, fisioterapisti, ecc.) e sociale (assistenti sociali, psicologi, ecc.) che opera
con malati cronici e con malattie rare.
Ordine Dei Medici Di Catanzaro
04 giugno 2011, Congresso Sorridi a un
nuovo stile di vita. Attività formativa per:
Odontoiatra, Igienista dentale. Discipline di riferimento: Odontoiatria. Argomenti del corso: promozione della
salute, qualità della vita, stili di vita.
16 – 17 giugno 2011, Corso Avanzato
di Management Medico.
25 giugno 2011, Corso di Aggiornamento Professionale in Odontoiatria.
Associazione Sportiva
G.B. Relation Catanzaro
Via A. Tedeschi 9/11
11 e 25 giugno 2011 e 09 luglio 2011,
dalle 16:00 alle 19:00, Workshop Jeet
Kune Do – Kali Escrima Basics. Per
Info: 338.3683675 (Giovanni) o
329.8379568 (Salvatore).
Supercinema
24 maggio – 21 giugno 2011, martedì
e mercoledì, proiezioni ore 18:00 e ore
21.30, Swinging Cinema. Peter Whitehead e il Rockumentary 1960 – 2010. A
cura di Andrea La Porta e Dacia Palmerino.
Archivio Storico Comunale
18 maggio – 18 giugno 2011, La
Terra e il Fuoco. La scultura secondo Rosario La Seta. Mostra a cura di Gianfrancesco Solferino.
Come raggiungere l’Ateneo
Linea 46
Linea 47
DESTINAZIONE CAMPUS UNIVERSITARIO SALVATORE VENUTA
FERMATE a intervalli di circa 30 minuti
DESTINAZIONE CAMPUS UNIVERSITARIO SALVATORE VENUTA
FERMATE a intervalli di circa 30 minuti
dalle 7.00 alle 19.30
Funicolare Valle
Rione Sala
S. Maria Centro
Viale Isonzo
Viale Magna Graecia
(Rione Fortuna)
FF.SS. Lido
dalle 7.35 alle 20.05
Campus Universitario
F.S. Staz. Catanzaro
Viale Europa
Bivio Cimitero Lido
FF.SS. Lido
Viale Magna Graecia
(Rione Fortuna)
Viale Isonzo
S. Maria Centro
Rione Sala
Funicolare Valle
Bivio Cimitero Lido
Viale Europa
Campus Universitario
dalle 6.10 alle 21.45
Bambinello Gesù
Piazza Stadio
Piazza Montegrappa
Via Piave
Via Indipendenza
Viadotto Bisantis
Rione De Filippis
Tunnel Sansinato
Bivio Caraffa
Viale Europa
F.S. Staz. Catanzaro
Campus Universitario
dalle 6.45 alle 22.25
Bambinello Gesù
Piazza Stadio
Via Daniele
Piazza Osservanza
Viadotto Bisantis
Rione De Filippis
Tunnel Sansinato
Bivio Caraffa
Viale Europa
F.S. Staz. Catanzaro
Campus Universitario
Linea 35
Linea 48
DESTINAZIONE FACOLTÀ DI FARMACIA
FERMATE a intervalli di circa 60 minuti
DESTINAZIONE CAMPUS UNIVERSITARIO SALVATORE VENUTA
FERMATE a intervalli di circa 30 minuti
dalle 8.05 alle 18.05
Casciolino Porto - V. Crotone
Viadotto Nalini
Via Togliatti
Via Amendola
Località Susanna
Via Scylletion
SS. 106 per Crotone
Via M.A. Cassiodoro
Facoltà di Farmacia
dalle 7.20 alle 18.30
Facoltà di Farmacia
SS. 106 - Viadotto Nalini
Via Crotone - Porto
Casciolino
dalle 7.00 alle 19.05
dalle 7.30 alle 19.30
Gagliano
Mater Domini
S. Antonio
Rione De Filippis
Tunnel Sansinato
Bivio Caraffa
Viale Europa
F.S. Staz. Catanzaro
Campus Universitario
7
l’agenda
Affittasi
per le tue segnalazioni scrivi a: [email protected]
Nasce il coordinamento delle associazioni dell’area medico-farmaceutica
8
• Si è tenuta nei giorni scorsi,
presso gli spazi dell’uniclub dell’Università degli studi “Magna
Graecia” di Catanzaro, una conferenza tra tutte le associazioni studentesche che afferiscono all’area
scientifico-sanitaria. I lavori sono
stati aperti da Eugenio Garofalo,
presidente della nuova associazione
UNI(ti)CZ, il quale ha illustrato i
motivi che hanno spinto il movimento, presente da anni nell’ateneo, a formalizzare la costituzione
dell’associazione. Andrea Bruni,
vice presidente di UNI(ti)CZ ha
sottolineato la necessità di dare
vita ad un coordinamento di tutte
le associazioni presenti nell’area
medico-farmaceutica dell’ateneo,
ossia UNI(ti)CZ, Surgical Research Association “Francesco Crucitti”, Feder Specializzandi,
A.Gi.FAR, Smile Train e SISM, al
fine di interfacciarsi efficacemente
con enti e istituzioni. La proposta
è stata accolta all’unanimità dai
partecipanti alla conferenza. Il
dott. Giuseppe Tomaino, consigliere delegato S.R.A. “Francesco
Crucitti”, ha espresso viva soddisfazione per il fatto che, finalmente, tutte le associazioni che
agiscono in ambito sanitario, si
sono riunite in un unico tavolo per
discutere dei problemi dell’UMG,
sottolineando l’importanza degli
aspetti socio-formativi nell’ambito
Il dott. Ludovico Abenavoli,
docente di gastroenterologia nonché delegato Smile Train, ha sottolineato l’importanza dell’unione e
della collaborazione tra i vari movimenti e le varie associazioni per
garantire la crescita socio-culturale
dell’università di Catanzaro.
del giovane associazionismo sanitario, ed evidenziando come le differenti competenze di ciascuna
associazione rappresentino il punto
di forza di questa nuova unione.
Attilio Morrone, esponente
UNI(ti)CZ, Anna Cancelliere, incaricato locale SISM e il dott
Francesco Ursini, presidente
Feder-Specializzandi di Catan-
zaro, hanno soffermato l’attenzione
sull’importanza che assume l’avvio
di una proficua collaborazione tra
il mondo associazionistico, anche
per elaborare progetti condivisi
utili all’intero movimento studentesco dell’UMG. Francesca Alcaro,
delegata A.Gi.FAR ha fornito la
sua massima disponibilità ad
un’intesa tra la componente farmaceutica e quella medica. Tra i presenti Federica Bernaudo, Vittoria
Vaccaro, David Sorbo e Michele
Ruggiero del direttivo SISM, Giuseppe Molinaro e Christelle Correale, per l’UNI(ti)CZ, Noemi
Licastro Giuseppe Borzì e Denis
Gagliardi per Feder-Specializzandi, Alberto Polimeni, vincitore
del premio “Ricercatore dell’anno
2010” conferito dalla Società Italiana per la cardiologia. Questa tavola rotonda rappresenta la pietra
miliare per l’avvio di un lungo percorso che sarà contraddistinto da
eventi concreti, scanditi da una periodica programmazione, con
l’obiettivo di migliorare la qualità
di vita del mondo studentesco.
Giovedì del Logos e dello Spirito: “I beni comuni come garanzia dei diritti sociali”
il convegno
• Un modo per assicurare a tutti
i diritti sociali è quello di garantire il godimento dei beni comuni.
Questo assunto, apparentemente scontato ma messo in dubbio da una serie di fattori
economico-politici, è stato al centro di uno degli ultimi appuntamenti del ciclo di seminari
denominato Giovedì del Logos e
dello Spirito, tenutosi nei giorni
scorsi nell’edificio dell’area giuridica dell’Università “Magna
Graecia”, al quale hanno preso
parte, in qualità di relatori, il presidente onorario della Federazione
italiana antiracket nonché docente dello stesso ateneo Tano
Grasso, l’esponente di Legambiente Sicilia Daniele Ialacqua e
il vicepresidente del comitato
scientifico e organizzatore delle
Settimane Sociali dei Cattolici
Italiani e associato di sociologia a
Roma 3 Luca Diotallevi.
I loro interventi sono stati
moderati da Emanuela Costanzo
dell’associazione culturale “Ulixes” e sono stati mirati, secondo
il filo conduttore dell’intera iniziativa, a favorire una rilettura da
parte dei giovani studenti della
Costituzione a 150 anni dall’Unità d’Italia per una “Convivialità delle differenze”.
La manifestazione, giova ribadirlo, ha ottenuto un prestigioso
riconoscimento per il suo alto valore culturale, ricevendo la medaglia d’oro della Presidenza della
Repubblica. Tornando al tema
specifico dell’incontro, la discussione ha preso le mosse da una domanda formulata dalla Costanzo
che si è chiesta a chi sia giusto affidare la gestione dei beni comuni.
Interrogativo a cui ha iniziato a rispondere il dott. Ialacqua, che ha
preso posizione dichiarando la
propria contrarietà sui quesiti referendari posti ai cittadini domenica e lunedì prossimi: «La
privatizzazione dei servizi idrici
permetterebbe un esorbitante fine
di lucro anche su un bene che appartiene a tutti qual è l’acqua.
Una maniera fin troppo comoda
per lo stato di liberarsi di un servizio assai oneroso come quello
idrico, vista l’attuale crisi finanziaria». Nel prosieguo il prof.
Diotallevi si è soffermato sugli
aspetti sociologici della questione:
«I beni comuni sono condizioni
strutturalmente eterogenee entro
cui le regole sono ricollegabili
l’una all’altra».
In conclusione le parole del
docente Grasso: «La libertà d’impresa come bene comune, così
come sancito dal comma 1 dell’articolo 41 della Costituzione, è
un principio che come insegna
l’economia classica è condizione
necessaria affinché possa esserci
un mercato in cui vi sia una dinamica del confronto e la concorrenza. In alcune regioni del Sud e
in particolare la Calabria questa
opportunità è negata, nonostante
un occhio superficiale non è in
grado di denotare tale situazione.
Questa è la causa principale di
quella che viene denominata questione meridionale ed è il risultato di una forte presenza mafiosa
che esercita pressione nella vita
delle imprese. Si può manifestare
attraverso le forme classiche di in-
timidazione all’imprenditore, da
parte dell’organizzazione mafiosa
ma anche attraverso delle relazioni di convenienza che la mafia
stabilisce con gli imprenditori.
Un segnale evidente di questo
condizionamento è la completa
assenza sul territorio di imprese
straniere, cosa inusuale in un’economia globalizzata». A margine
della conferenza, l’apertura del dibattito col pubblico presente in
aula avviato dal docente di Diritto Ecclesiastico della stessa Facoltà Antonino Mantineo. Il
settimo, ed ultimo appuntamento, con i Giovedì del Logos è
fissato per il 16 giugno alle
15.30, giorno in cui si parlerà di
Questione meridionale, Federalismo e
sussidiarietà con Giuseppe Savagnone, direttore dell’Ufficio per
la Cultura, l’Educazione, la
Scuola e l’Università della Cesi
(Conferenza Episcopale Siciliana)
e Vittorio Daniele, titolare della
cattedra di Economia Politica
della “Magna Graecia”.
Convenzione per gli studenti del “Magna Graecia”
per un pasto al self service del
Campus Caffè con uno sconto del
25%.
Rosita Mercatante
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