Intervento in variante al Servizio di valutazione dei programmi integrati lavoro, formazione professionale,
istruzione della Provincia di Pistoia, affidato tramite procedura di gara ai sensi del D.Lgs.163/2006 - CIG
5784947149, di cui all’atto di sottomissione ai sensi dell’art. 3311 del DPR 207/2010
Ricognizione sui sistemi di rilevazione del rischio occupazionale/livello
di occupabilità nell’ambito dei servizi per il lavoro e delle ricadute sui
modelli organizzativi
ALLEGATI
Accordia - rev. 26 novembre 2015
ALLEGATO 1
PROVINCIA DI RAVENNA
INTERVISTA ENTI EROGATORI DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO DELL’UTENZA
L’obiettivo della presente intervista è raccogliere alcune informazioni sul sistema di posizionamento dell’utenza
progettato e/o implementato nella sua Regione/Provincia, sulle modalità con cui è stato implementato e se, e
come, questo ha modificato le modalità organizzative degli enti erogatori del servizio e degli enti decisori.
Potrebbe essere richiesto di fornire, se possibile, decreti e disposizioni che introducono nell’organizzazione il
sistema di posizionamento e l’organigramma con la descrizione delle posizioni organizzative.
Grazie per la disponibilità accordata.
Sommario
INTERVISTA ENTI EROGATORI DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO DELL’UTENZA ...................................................... 2
A. DESCRIZIONE DELLA PRATICA ............................................................................................................................. 2
B. STATO DELL’ARTE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO .................................... 2
C. L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA STRUTTURA ............................................................................................... 4
D. IL PROCESSO DI EROGAZIONE DEI SERVIZI ALL’UTENZA ...................................................................................... 5
E. GLI STRUMENTI IN USO AI FINI DEL ‘POSIZIONAMENTO’ .................................................................................... 7
F. LE RISORSE UMANE COINVOLTE .......................................................................................................................... 8
G. BENEFICIARI, CRITICITA’ E POTENZIALITA’ .......................................................................................................... 9
H. CRITICITA’ E POTENZIALITA’ ...............................................................................................................................11
A. DESCRIZIONE DELLA PRATICA
A.1 Ente:
A.2Dipartimento e Servizio:
A.3 Descrizione sintetica della pratica
PROVINCIA di RAVENNA
Settore Formazione, Lavoro, Istruzione e Politiche sociali
‘Target individuati con ‘pacchetti’ differenziati di servizi offerti, anche
in collaborazione con enti accreditati. L’azione prevede l’istituzione di
un punto informativo e di un servizio accoglienza/orientamento in cui
si effettua la profilazione dell’utente, di seguito il soggetto viene
avviato alle diverse attività, è previsto un momento di controllo e di
feedback al termine del percorso concordato.
A.4 Dati di contatto e relativo ruolo
Dott. Andrea Panzavolta – Dott.ssa Monica Baldissera
B. STATO DELL’ARTE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO
B.1 Presso la rete dei servizi per l’impiego afferenti alla sua struttura è stato affrontato il tema del
‘posizionamento’ dell’utenza rispetto al mercato del lavoro?
X
SI

NO
B.2 Se si, fino a che punto si è arrivati nella implementazione di tale approccio all’utenza?
Fin dall’inizio della gestione di questi servizi ci siamo posti questi problemi ed abbiamo cercato di capire quali erano i
nostri utenti e quali azioni potevano essere più utili per loro. La accuratezza delle procedure di lettura si è molto
modificata nel tempo e sia i criteri di analisi sia le politiche attivate sono stati diversi. La formula cui siamo pervenuti
è la definizione di un manuale operativo a disposizione degli operatori che individuava una serie di cluster di utenti
(sulla base di alcune variabili chiave) e una serie di proposte di azioni di politica attiva conseguenti.
B.3 Quando si sono avviate le procedure di progettazione?
Con forme diverse abbiamo iniziato dal 2002. La forma più compiuta si è definita nel 2010 ma si è “conclusa” nel
2014 a seguito del venir meno delle risorse del FSE sulle quali si era potuto contare fino ad allora.
B.4 Quando è stato avviato il servizio?
Anno: 2011
B.5 Come è stata denominata la procedura di posizionamento implementata?
Confidenzialmente l’abbiamo definita “il prontuario” (con riferimento agli strumenti di pratica medica un po' vintage
che individuavano in modo un po' meccanicistico la terapia adatta per le diverse malattie)
B.6 Potrebbe descriverne brevemente le principali caratteristiche e gli obiettivi?
Verso il Lavoro
Prontuario del servizio orientamento e sostegno all’inserimento lavorativo - Anno 2011
Introduzione
Il contesto socioeconomico è cambiato radicalmente negli ultimi decenni, e questa modificazione influenza la
maniera in cui l’individuo si posiziona di fronte alle scelte professionali o formative, alle sue rappresentazioni, ai suoi
bisogni e alle sue aspettative nei confronti del mondo del lavoro. Conseguentemente, l’orientamento deve adattare i
suoi metodi di lavoro a questa nuova configurazione individuale e contestuale.
Il paradigma del life design (Masdonati, Dauwalder, 2009)
Globalizzazione e cambiamento permanente sono diventate le parole chiave del contesto socioeconomico. Questo
crea la necessità di situare le problematiche dell’orientamento in un contesto molto più ampio, sia dal punto di vista
temporale che da quello sociale, e di ridefinire il ruolo dell’orientatore che, da esperto che interviene puntualmente
quando la persona deve fare una scelta professionale, diventa un accompagnatore delle molteplici situazioni di crisi
che un individuo deve affrontare nell’arco di tutta la sua vita ed in diverse sfere di esistenza.
I lavoratori sono alle prese con una nuova parola d’ordine, strettamente legata al fenomeno della globalizzazione
economica: la flessibilità. Si parla di flessibilità produttiva (la necessità di adattare costantemente e rapidamente i
flussi di produzione ma anche il tipo di prodotto, al fine di poter rimanere concorrenziale in un mercato globale),
salariale (aumento tendenziale del salario al merito), qualitativa e quantitativa. Da ciò deriva la necessità, per i
lavoratori, di adattarsi costantemente alle aspettative dell’organizzazione ed ai bisogni del mondo del lavoro, tramite,
per esempio, l’aggiornamento professionale o la formazione continua, che permettono di mantenere alto il loro
livello di occupabilità.
La capacità di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro individua tipi estremamente diversi di lavoratori: coloro
che appartengono al nucleo del mondo del lavoro, chiamati anche knowledge workers, i lavoratori periferici e i
lavoratori marginali.
Mercato del lavoro
knowledge
workers
periferici
marginali
I knowledge worker sono dei lavoratori ben formati, in possesso delle competenze valorizzate dal mondo del lavoro,
flessibili, mobili e che hanno un accesso facilitato alla formazione continua. Si tratta di persone che sanno rendersi
indispensabili nei confronti delle organizzazioni e che sono ben inseriti ed altamente richiesti sul mercato del lavoro.
I lavoratori periferici, sono coloro che hanno una formazione meno elevata o in campi poco richiesti, che sono meno
capaci di adattarsi alle necessità di mobilità e flessibilità, la cui situazione è strettamente dipendente dalla domanda e
dall’offerta di lavoro. Questo li porta ad alternare sistematicamente periodi di pieno impiego a fasi di sott’impiego o
di disoccupazione.
I lavoratori marginali sono per lo più esclusi dal mercato del lavoro perchè non possiedono le capacità e le
competenze minime per l’occupabilità.
Questa situazione ha delle conseguenze importanti per il lavoro dell’orientatore, che si trova a dover interagire con
profili di utenti ben distinti. In particolare, le finalità dell’orientamento non saranno le medesime a seconda che
l’interlocutore sia un membro del nucleo o un periferico o un marginale del mondo del lavoro. Per esempio, se
l’orientamento del primo profilo consisterà nel permettergli di anticipare e di sviluppare le competenze che
favoriscano il mantenimento nel nucleo del mercato del lavoro, l’orientamento dei lavoratori periferici consisterà
nello sviluppare delle strategie di fronteggiamento, a volte addirittura di sopravvivenza, in un mondo contraddistinto
dalla precarietà, dalle incertezze e dall’imprevedibilità. Infine l’orientamento dei lavoratori marginali consisterà nel
tentativo di acquisizione delle competenze minime per l’occupabilità.
B.7 Secondo lei il servizio progettato/implementato è più vicino a un sistema di ‘profiling’ dell’utenza , ovvero di
calcolo statistico del rischio occupazionale del soggetto sulla base di variabili predeterminate, oppure di
‘targeting’, ovvero di inserimento dell’utente all’interno di fasce di utenza determinate in base ad alcune
caratteristiche.
La seconda formula è certamente più aderente alla nostra esperienza. L’esito dei colloqui con gli operatori non era
l’attribuzione di un punteggio sulla base del quale poter beneficiare o meno di certe azioni bensì un patto di servizio
concordato con l’utente nel quale proporre a quest’ultimo azioni di avvicinamento al lavoro coerenti con le proprie
caratteristiche e pensate come occasioni più efficaci ed adeguate
B.8 Sono stati definiti degli standard minimi di servizio?
X
SI

NO
Se si, Quali?
Quelli previsti in Emilia Romagna ai sensi della DGR 1988 del 14 dicembre 2009 "Definizione delle prestazioni,
standard e indicatori dei servizi per l'impiego ai sensi dell'art. 34 della L.R. del 1° agosto 2005, n. 17"
B.9 È prevista una funzione di supervisione e monitoraggio rispetto al servizio di posizionamento?
X
SI

NO
Se sì, a chi viene affidata tale funzione?
In ogni Centro per l'impiego esiste un gruppo di orientatori che si confronta all'interno della propria sede, anche con
il responsabile. E' poi presente un coordinatore dell'area orientamento e sostegno che incontra periodicamente gli
orientatori, redige i materiali e le procedure di riferimento.
B.10 E’ previsto un supporto metodologico per l’erogazione del Servizio?
X
SI Fa parte delle attività del coordinatore dell'area

NO
B.11 Se sì, di che tipo?
X linee Guida o Manuali (specificare) e documenti su casi specifici
 sistemi informativi o siti web dedicati ( specificare )
X strumenti vari (ad es. schede di intervista, questionari, format per raccolta dati, creazione di file condivisi
 altro (specificare )…
C. L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA STRUTTURA
C.1 La progettazione del servizio di ‘posizionamento’ ha previsto delle modifiche nell’organizzazione interna della
sua struttura?
X
SI

NO
Se sì, quali?
Per coinvolgere gli orientatori nella gestione dei progetti di politica attiva sono stati creati dei gruppi di lavoro
provinciali specifici per ogni progetto, a cui hanno partecipato operatori diversi (un operatore per cpi + il coordinatore
dell'area)
C.2 Tale riorganizzazione è stata implementata? Del tutto o parzialmente?
C.3 La progettazione/’implementazione del posizionamento e l’eventuale riorganizzazione della sua struttura sono
stati ufficializzati attraverso: non sono stati ufficializzati
Tipologia dell’ atto Riferimenti:
Riferimenti:
C.4 Attualmente l’organigramma della sua struttura prevede una modulazione dei ruoli in base alla tipologia di
servizio offerto (colloquio 297/03, consulenza orientativa, tirocini…) o in base alla tipologia di utenza (cassa
integrati, mobilità, disoccupati, disabili…? Se non rispecchia nessuna delle tipologie indicate potrebbe descrivere in
base a quali caratteristiche è stato pianificato?
L'organizzazione della struttura prevede una modulazione sulla base del servizio offerto.
Punto informativo, accoglienza, orientamento e sostegno all'inserimento, incontro domanda-offerta di lavoro
C.5 Nella rete dei servizi per l’impiego cui fa riferimento il suo ente sono presenti anche enti privati?
X
SI

NO
C.6 Se sì, è previsto che gli enti privati possano effettuare la procedura di ‘posizionamento’ o rimane in capo alle
strutture pubbliche?
I soggetti privati (enti di formazione) erano incaricati della realizzazione delle azioni conseguenti alla lettura del
bisogno e alla sottoscrizione del patto di servizio effettuato interamente da operatori della provincia
D. IL PROCESSO DI EROGAZIONE DEI SERVIZI ALL’UTENZA
D.1 L’introduzione del ‘posizionamento’ ha introdotto/dovrebbe introdurre delle modifiche nelle modalità con cui
vengono erogati i servizi?
X
SI

NO
Se sì, quali?
Per esempio l'operatore di accoglienza sulla base del 'posizionamento' valuta se assegnare la persona disoccupata ad
un colloquio individuale o ad un gruppo informativo-orientativo.
D.2 Come è previsto che si collochi, rispetto al processo di erogazione dei servizi, la rilevazione del
‘posizionamento’ dell’utente (più di una)?
 all’ingresso, prima della presa in carico
 dopo la presa in carico
 alla fine
X altro (specificare): nella fase di presa in carico e di definizione del patto di servizio, sia nella fase di
accoglienza, in cui si fissa il primo appuntamento, sia nella fase di orientamento, in cui valuta l'offerta di azioni
più adeguata
D.3 Quali servizi rivolti all’utenza sono attivi presso i Centri per l’impiego, nel complesso
X Accoglienza
X Iscrizioni
X Consulenza orientativa
X Orientamento specialistico
X
X
X
X
X
Tirocini: ci si riferisce alla proposta di percorsi di tirocinio che vengono poi realizzati da soggetti terzi
Formazione: ci si riferisce alla proposta di percorsi formativi che vengono poi realizzati da soggetti terzi
Collocamento obbligatorio
Mobilità/cassa integrazione
Preselezione
 Accompagnamento intensivo al lavoro
 Altro (specificare):…
D.4 A quali dei servizi elencati si accede solo dopo aver effettuato il profiling?
 Accoglienza
 Iscrizioni
X Consulenza orientativa
X Orientamento specialistico
X Tirocini
X Formazione
X Collocamento obbligatorio
X Mobilità/cassa integrazione
X Preselezione
 Accompagnamento intensivo al lavoro
 Altro (specificare) …
D.5 Potrebbe descrivere il flusso dei processi che prevedono il ‘posizionamento’? Es. accoglienza – consulenza
orientativa - POSIZIONAMENTO – tirocinio/formazione/accompagnamento intensivo al lovoro oppure accoglienzaPROFILING - consulenza orientativa…)
L'organizzazione delle attività dei nostri uffici per il lavoro prevede che quando una persona si rivolge a un Centro per
l'impiego viene accolta dal personale del punto informativo che verifica la sua situazione occupazionale e lo indirizza
al servizio più opportuno, erogando le prime informazioni.
Il servizio accoglienza si occupa degli adempimenti amministrativi per il rilascio dello stato di disoccupazione ed
effettua una prima profilatura dell'utente con il rinvio ai servizi di orientamento più efficaci (per es. colloqui
individuali o di gruppo). Solitamente circa il 65% dei disoccupati non è interessato ad altri servizi e conclude il suo
percorso (avendo ottenuto la certificazione necessaria per richiedere gli interventi di sostegno al reddito o per fruire
di altri benefici di natura economica).
Il servizio di orientamento prende in carico le persone disoccupate (cioè quelle interessate ad avere servizi di
attivazione da parte del Centro, pari al restante 35% dei disoccupati) e le accompagna nel percorso di attivazione alla
ricerca di una nuova occupazione.
Si valuta il grado di occupabilità della persona e si propone l'azione più adeguata a sostenerlo:
 se il profilo del disoccupato è tra quelli richiesti dal mercato del lavoro locale, si procede a registrare i dati
curricolari e i profili professionali per i quali il candidato desidera essere segnalato alle imprese che si
rivolgono ai nostri Centri per la richiesta di personale;
 negli altri casi si cerano di sviluppare le tecniche di ricerca, si offre un supporto per l'autopromozione e si
analizzano i fabbisogni formativi espressi per aggiornare o qualificare le competenze.
Gli orientatori dei Centri per l'impiego hanno creato una banca dati dei bisogni espressi dai disoccupati che si è
dimostrata utile sia per orientare la programmazione delle opportunità formative sia per richiamare le persone nel
momento in cui l'opportunità formativa si fosse resa disponibile.
Il servizio di orientamento è offerto su appuntamento la prima volta, ed è erogato sia tramite colloqui individuali (per
i profili tecnici, amministrativi e specializzati) sia tramite gruppi informativo-orientativi (per i profili generici e per i
giovani al di sotto dei 25 anni), mentre gli incontri successivi possono avvenire anche tramite un servizio a libero
accesso negli orari di apertura al pubblico in cui le persone possono presentarsi ogni volta lo ritengano, per ricevere
informazioni o per verificare la propria posizione e chiedere di fruire di azioni formative.
I servizi offerti dal Centro per l'impiego e gli impegni reciproci che il disoccupato e il servizio si assumono al fine del
miglioramento dell'occupabilità della persona sono formalizzati con un patto di servizio personalizzato della durata di
un anno. In caso di violazione degli impegni senza un motivo giustificativo valido, ad esempio l'interruzione della
frequenza di una misura di politica attiva, il disoccupato perde lo stato di disoccupazione (e conseguentemente le
eventuali misure di sostegno al reddito di cui fosse beneficiario). In caso di perdita dello stato di disoccupazione
disposta a seguito della mancata presentazione ai servizi entro la data di scadenza del patto, o ad un appuntamento
concordato, il disoccupato non può riscriversi a un Centro per l'impiego della regione Emilia-Romagna per due mesi.
Se invece c'è stata l'interruzione/abbandono di una misura di politica attiva concordata con i servizi, i mesi diventano
quattro.
Sono stati sviluppati, inoltre, servizi on line, in particolare utilizzando il sito www.lavoro.ra.it (in collaborazione con il
portale regionale “lavoro per te”) e alcuni social network.
…
D.6 E’ previsto che al termine del processo venga rilasciato un output all’utente relativo al posizionamento?
 SI
X NO
Se sì, di che tipo?...
D.7 Quanto è previsto che duri mediamente la procedura di posizionamento?
Ore: non c'è una durata stabilita, in accoglienza circa 5-10 minuti; nel servizio orientamento 20-30
E. GLI STRUMENTI IN USO AI FINI DEL ‘POSIZIONAMENTO’
E.1 Quali variabili prende in considerazione il posizionamento? (elencare in base alla tipologia nella colonna di
destra)
Ambientali (tasso occupazione provincia, settori
Sì
prevalenti...)
Dimensioni psico/sociali (percezioni del se, degli altri
Sì
del mondo
Appartenenza a determinate fasce di utenza
Sì
(cassaintegrati, under/over 30, drop out)
Dati amministrativi (iscrizione alle liste della
Sì
disoccupazione/elementi della Scheda Anagrafico
Professionale/)
Condizione dell’individuo (ISEE, Nucleo familiare,
Sì
eventuale disabilità
Caratteristiche professionali e di istruzione
Sì
dell’individuo(titolo di studio, qualifiche, anni di attività)
Altro (specificare)
Condizione soggettiva della persona quando si rivolge al
servizio, competenze e capacità possedute in relazione al
mercato del lavoro locale
E.2 Qualora siano contemplati nell’erogazione dei servizi delle fasce di utenza , potrebbe elencare di quali si
tratta?
Vedi prontuario
E.3 Viene utilizzato un sistema informatizzato per il calcolo del posizionamento?

SI
X
NO
E.4 Se sì, tale sistema è integrato con il SIL regionale?

SI
X
NO
E.5 Con quale modalità è previsto che si eroghi il servizio?
X uno o più colloqui
 telematicamente
 in auto-orientamento
 altro (specificare)…
E.6 Il posizionamento dell’utenza è previsto che venga rilevato attraverso
 un form (cartaceo/on line) auto compilato dall’utente
 un form (cartaceo/on line) compilato dall’utente col supporto dell’operatore

un form (cartaceo/on line) compilato dall’operatore al termine di un colloquio
X altro (specificare) attraverso la relazione con la persona che si rivolge al servizio, poponendo alcune domande
chiave per es: quali esperienze ha? che tipo di lavoro sta cercando? è disponibile alla formazione?
F. LE RISORSE UMANE COINVOLTE
F.1 Esiste la figura del consulente personale? (un unico operatore che segue il cittadino dal momento della presa
in carico sino alla chiusura dell’erogazione delle politiche attive)

SI
X
NO
Se sì, che caratteristiche ha?
Anche se nei Centri più piccoli è facile che l'utente si rivolga sempre allo stesso operatore
Quali attività svolge? …
F.2Qual è il titolo di studio prevalente degli operatori che erogano il servizio di profiling?
X Laurea specialistica per gli orientatori
 Laurea di primo livello
 Diploma di laurea
 Diploma universitario
X Diploma di istruzione secondaria superiore per il personale dell'accoglienza
 Terza media
F.3 Quali sono gli indirizzo di studi prevalenti degli operatori che è previsto che si occupino del ‘posizionamento’
degli utenti?
X Pedagogico/umanistico/psicologico
 Scienze politiche e scienze sociali
 Economico
 Giuridico
 Biologico, scientifico
 Artistico
 Matematico/Statistico
 ICT
 Altro (specificare)…
F.4 Quali profili professionali è previsto che vengano impiegati maggiormente per l’attuazione del
posizionamento?
X Psicologi
 Educatori professionali
 Formatori
 Orientatori/Counsellor
X Operatori dei servizi per il lavoro
 Valutatori/Assessor
 Responsabili HR
 Esperti di processi di apprendimento
 Progettisti di percorsi formativi
 Coordinatori di percorsi formativi
 Tutor di percorsi formativi
 Altro (specificare)…
F.5Come sono stati reclutati e selezionati gli operatori si occupano del ‘posizionamento’ degli utenti??
 Tramite selezione interna all’ente
X Tramite bando
 Tramite annuncio
 Altro (specificare)…
F.6 Quale funzioni hanno, in genere, coloro che si occupano del ‘posizionamento’ degli utenti??
X addetti alla accoglienza
 addetti alle iscrizioni
X consulenti d’orientamento
 operatore generico
 altro (specificare)…
F.7 È stata prevista l’assegnazione formale di un incarico per svolgere tale funzione?

SI
X
NO
Se sì, di che tipo?...
F.8 È stata prevista una formazione ad hoc alle risorse umane coinvolte
X
SI

NO
Se sì, con quali caratteristiche?
E’ stato curato l'aggiornamento professionale degli orientatori, sia partecipando a seminari esterni che organizzando
corsi di formazione interni, per es. sulla relazione con l'utente, su come individuare gli elementi di disagio, ecc.
Titolo :
Descrizione :
Durata:
Attestazione rilasciata:
F.9 Sono stati previsti dei seminari di informazione/formazione per aggiornare operatori e funzionari in merito alla
procedura di posizionamento
X
SI

NO
Se sì, con quali caratteristiche ?
Il nostro prontuario è stato frutto di un lavoro di condivisione delle prassi e delle esperienze degli orientatori del CPI e
del confronto con una possibile chiave di lettura del fenomeno che si andava estendendo anche nel nostro territorio
1
nel "paradigma del life design" presentato all'Università di Padova, nell'ambito del XI Congresso nazionale:
“Orientamento alla scelta” al quale abbiamo partecipato con alcuni funzionari della nostra Provincia.
Sono poi stati fatti degli incontri sia per presentare il prontuario che per aggiornarlo e renderlo fruibile.
Titolo :…
Descrizione :..
Durata:..
Quanti partecipanti:...
G. BENEFICIARI, CRITICITA’ E POTENZIALITA’
G.1 Quali sono le categorie prevalenti o esclusive di beneficiari del servizio di posizionamento (più di una risposta)?
X Apprendisti
X Detenuti e ex-detenuti
X Disabili
X Disoccupati o persone in transizione lavorativa
X Donne
X Giovani
X Immigrati o rifugiati
X Inattivi
X Lavoratori in CIG o mobilità
X Occupati
X Over 45
 Professionisti
 Studenti


Tirocinanti
Volontari/Servizio civile
G.2 E’ stato effettuato un follow-up sui beneficiari?
X
SI

NO
Se sì, di che tipo?
Per ogni progetto specifico di politica attiva è stato effettuato un monitoraggio sull'andamento dei partecipanti e
sugli esiti.
Per le azioni di politica attiva da affidare a soggetti esterni e operativamente realizzate dagli enti di formazione si è
proceduto alla pubblicazione di bandi (che contenevano quindi richieste di presentazione di progetti circostanziate e
descritte in modo puntuale) ed alla conseguente approvazione dei seguenti progetti:
 Progetto laboratori per l'occupazione: iniziativa finalizzata a favorire l’aggiornamento e la qualificazione
professionale delle persone in cerca di lavoro. Realizzazione, in collaborazione con i centri di formazione
professionale, di corsi di formazione per i disoccupati in carico ai Centri per l’impiego. Si tratta di attività
professionalizzanti di 40-80 ore, fruiti in gruppi aula di 10-14 partecipanti.
 Progetto tirocini rafforzati: iniziativa finalizzata a favorire l’inserimento lavorativo delle persone in cerca di lavoro.
Realizzazione, in collaborazione con i centri di formazione professionale, di esperienze di formazione e tirocinio
per i disoccupati in carico ai Centri per l’impiego che presentano difficoltà di inserimento autonomo nel mercato
del lavoro. Si tratta di percorsi di 180, 270 o 350 ore da svolgersi in aula e direttamente in azienda.
 Progetto empowerment: iniziativa finalizzata a sostenere le persone in cerca di lavoro che si presentano ai Centri
per l'impiego con atteggiamenti di sfiducia e demotivazione rispetto alla ricerca di lavoro. Realizzazione di alcuni
percorsi formativi (sia di gruppo sia di coaching individuale) per migliorare l'autostima, le strategie di
fronteggiamento, la capacità di definizione di obiettivi e di pianificazione per affrontare la ricerca del lavoro con
motivazione e con maggiore consapevolezza del proprio valore.
 Progetto Voucher: iniziativa supplementare e sperimentale, realizzata in collaborazione con la Regione che
prevede l'uso di assegni formativi per la partecipazione a un percorso formativo inserito nel catalogo, in
precedenza utilizzata per giovani o per occupati, mai per i disoccupati in carico ai Centri per l’impiego. L’aspetto
innovativo è dato dalle caratteristiche dell’iniziativa, sperimentali sotto il profilo amministrativo-gestionale con la
messa a punto di nuove procedure di gestione; innovative per la possibilità di definire, all’interno del patto di
servizio con il disoccupato, la partecipazione a una misura di politica attiva fruibile in modo celere e flessibile,
ritagliata sul proprio progetto di sviluppo professionale..
Nella fase successiva all'approvazione dei progetti e alla loro assegnazione ai vari enti, gli orientatori dei Centri per
l'impiego hanno partecipato alla progettazione di dettaglio dei percorsi insieme all'ente di formazione curando la
divulgazione delle informazioni, l'individuazione dei partecipanti e la selezione tecnica e motivazionale; hanno
partecipato al comitato di pilotaggio, in cui si è effettuata l'analisi dei casi proposti dai Centri per l'impiego per i vari
progetti e al tavolo di monitoraggio, in cui si è valutata lo stato di avanzamento dei progetti e la partecipazione delle
persone segnalate.
Dalla valutazione delle esperienze fatte si sono tratte indicazioni per la nuova programmazione della formazione
professionale, per erogare politiche attive sempre più vicine ai bisogni espressi dalle persone disoccupate.
Ne descriva brevemente i risultati
Circa 6 mesi dopo aver effettuato una politica attiva è stato poi verificato che quasi un terzo delle persone che hanno
partecipato ad una nostra iniziativa ha avuto almeno un rapporto di lavoro successivo.
I principali benefici che le persone disoccupate hanno evidenziato sono attribuibili alla possibilità di avere un servizio,
ad accesso diretto, con personale disponibile ad ascoltare le proprie richieste e nel poter accedere ad una politica
attiva adeguata al proprio bisogno in quello specifico momento della propria vita, vicino alla propria abitazione, al
fine di costruire un progetto di avvicinamento al mercato del lavoro.
Le persone si sono abituate a chiedere opportunità formative e non solo offerte di lavoro, e hanno avuto occasioni di
qualificazione e riqualificazione anche progressive tra loro (per es: hanno frequentato prima un percorso di
empowerment, poi un laboratorio formativo, infine un tirocinio), con le quali si sono sentite accompagnate dal
servizio vero il lavoro. Quindi l'elemento più apprezzato è stato la personalizzazione del servizio e la sua pronta
fruibilità.
Gli elementi di positività evidenziati dagli orientatori del servizio sono stati il poter offrire opportunità agli utenti in
tutto l’arco dell’anno, o comunque con attenzione alla stagionalità e alle richieste del territorio e il potere abituare le
persone a riflettere sui propri bisogni formativi e ad esprimerli. Non irrilevante è stata la possibilità di consentire alle
persone in situazione di svantaggio di ottenere l'indennità di partecipazione a corsi o di rimborso delle spese di
trasporto.
Gli orientatori dei Centri per l'impiego hanno molto gradito l'introduzione delle nuove azioni di politica attiva, grazie
alle quali hanno sempre avuto delle opportunità da offrire alle persone disoccupate che si sono rivolte ai servizi. La
faticosa attività di ascolto delle difficoltà delle persone disoccupate che quotidianamente il personale compie ha
potuto essere accompagnata dall'offerta certa, continuativa e concreta di opportunità.
H. CRITICITA’ E POTENZIALITA’
H.1 Potrebbe indicare potenzialità e criticità in merito all’implementazione del servizio di profiling ?
Nella fase di progettazione
Criticità
Le principali criticità che sono emerse hanno riguardato la creazione di una rete con i soggetti del
territorio, attività che ha richiesto tempo, condivisione, e lavoro di relazione.
E' stato complicato non solo creare la rete tra i servizi per il lavoro e gli enti di formazione, ma
anche creare la rete all'interno degli stessi enti di formazione che si sono organizzati in un
partenariato con un ente capofila, con il compito di relazionarsi con i servizi per l'impiego, sia per
fare proposte condivise, sia per gestirle seguendo una procedura concordata.
Potenzialità
Nella fase di implementazione
Criticità
Potenzialità
Nella fase a regime
Criticità
Potenzialità
Rispetto alle soluzioni organizzative implementate
Criticità
Potenzialità
Rispetto ai processi di erogazione dei servizi in cui è coinvolto il posizionamento
Criticità
Potenzialità
Rispetto alle metodologie di rilevazione del posizionamento
Criticità
Potenzialità
Rispetto alle risorse umane impiegate nella erogazione
Criticità
Potenzialità
Rispetto all’utenza che ha usufruito del servizio
Criticità
Potenzialità
ALLEGATO 1.a
PRONTUARIO PROVINCIA DI RAVENNA
Knowledge worker
Target
Persone occupate che
vogliono cambiare lavoro
(anche cigs a zero ore che
non si possono iscrivere)
con esperienza in profili
tecnici, impiegatizi,
specializzati
Persone disoccupate (anche
in mobilità o in Cigs a zero
ore iscritte) con esperienza
in profili tecnici, impiegatizi,
specializzati
Bisogno
Cambiamento di
contesto
organizzativo
Servizio offerto
Informazione
Tecniche ricerca del lavoro
Colloquio Eures
Inserimento in banca dati
(solo per Cigs a zero ore)
Accesso al sistema di
intermediazione
Orientamento e
autopromozione
Azioni di accompagnamento
all’inserimento
professionale e alla
formazione
Servizio di mobilità europea
Colloquio di orientamento
individuale
Inserimento in banca dati
Tecniche ricerca attiva del
lavoro
Laboratori per l’occupazione
Tirocini rafforzati
Voucher
Corsi profili innovativi
Sostegno all'autoimpresa
Gruppo informativoorientativo per giovani
Inserimento in banca dati
Tecniche ricerca attiva del
lavoro
Laboratori per l'occupazione
Tirocini rafforzati
Corsi profili innovativi
Tirocini all’estero
Bisogno
Evoluzione di un progetto
professionale personale
Qualificazione
Cambiamento di contesto
organizzativo
Evoluzione di un progetto
professionale personale
Sviluppare strategie per
la ricerca attiva del lavoro
Qualificazione
Risposta
Erogazione di informazioni
Orientamento e
autopromozione
Servizio offerto
Informazioni
Tecniche ricerca attiva del
lavoro
Orientamento e
autopromozione
Azioni di accompagnamento
all’inserimento
professionale e alla
formazione
Fronteggiamento
dell’esperienza di
deprivazione
professionale
Pianificazione
reinserimento lavorativo
Costruire un progetto
professionale
personalizzato
Sviluppare strategie per
la ricerca attiva del lavoro
Erogazione di informazioni
Azioni di accompagnamento
all’inserimento
professionale e alla
formazione
Gruppo informativoorientativo
Tecniche ricerca attiva del
lavoro
Tirocini rafforzati
Laboratori per l’occupazione
Voucher
Corsi di formazione iniziale
Colloquio Crisi
Informazioni
Giovani <25 anni, che hanno
completato gli studi
(diploma o laurea) in area
tecnica o impiegatizia con
buone competenze
trasversali
Evoluzione di un
progetto
professionale
personale
Sviluppare strategie
per la ricerca attiva
del lavoro
Aggiornare le
competenze tecnicoprofessionali
Costruire un progetto
professionale
personalizzato
Sviluppare strategie
per la ricerca attiva
del lavoro
Fare esperienza di
impatto con il mondo
del lavoro
Risposta
Erogazione di informazione
Orientamento e
autopromozione
Servizio di mobilità europea
Accesso al sistema di
intermediazione (solo per
Cigs a zero ore)
Accesso al sistema di
intermediazione
Orientamento e
autopromozione
Azioni di accompagnamento
all’inserimento
professionale e alla
formazione
Lavoratori periferici
Target
Persone occupate che
vogliono cambiare
lavoro con profili
generici
Persone disoccupate
(anche in mobilità o in
Cigs a zero ore iscritte)
con esperienza in profili
generici
Persone che beneficiano
di ammortizzatori in
deroga
Giovani < 25 anni che
hanno completato gli
studi con profili generici
Orientamento e
autopromozione
Azioni di accompagnamento
all’inserimento
professionale e alla
Gruppo giovani < 25
Tecniche per la ricerca attiva
del lavoro
Tirocini rafforzati
Laboratori per l’occupazione
Stranieri con una buona
conoscenza della lingua
italiana con profili
generici o studi non
riconosciuti
Fare esperienza di
impatto con il mondo del
lavoro
Costruire un progetto
professionale
personalizzato
Fare esperienza di
impatto con il mondo del
lavoro
formazione
Corsi di formazione iniziale e
superiore
Orientamento e
autopromozione
Azioni di accompagnamento
all’inserimento
professionale e alla
formazione
Gruppo informativoorientativo
Tecniche ricerca attiva del
lavoro
Tirocini rafforzati
Laboratori per l’occupazione
Voucher
Corsi di formazione inziale
Lavoratori marginali
Target
Persone inoccupate o
disoccupate senza
esperienze significative
Bisogno
Costruire un progetto
professionale personale
Sviluppare strategie per
la ricerca attiva del lavoro
Aumentare l’occupabilità
personale
Donne che si sono
dedicate ai compiti di
cura per almeno 2 anni in
reinserimento lavorativo
Costruire un progetto
professionale
personalizzato
Sviluppare strategie per
la ricerca attiva del lavoro
Aumentare l’occupabilità
personale
Studenti nel passaggio fra
cicli di studio
Processo decisionale per
la scelta di un percorso
formativo o lavorativo
Stranieri che non
padroneggiano bene la
lingua italiana
Aumentare l’occupabilità
personale
Aumentare la capacità di
comprensione
Risposta
Orientamento e
autopromozione
Azioni di
accompagnamento
all’inserimento
professionale e alla
formazione
Orientamento e
autopromozione
Azioni di
accompagnamento
all’inserimento
professionale e alla
formazione
Orientamento e
autopromozione
Azioni di
accompagnamento
all’inserimento
professionale e alla
formazione
Accesso al sistema di
intermediazione (solo
per chi ha la qualifica)
Orientamento e
autopromozione
Azioni di
accompagnamento
all’inserimento
professionale e alla
formazione
Servizio offerto
Gruppo informativo-orientativo
Tecniche ricerca attiva del lavoro
Laboratori per l’occupazione
Voucher
Empowerment
Corsi di formazione iniziale
Gruppo informativo-orientativo
Tecniche ricerca attiva del lavoro
Tirocini rafforzati (se con
competenze inerenti)
Laboratori per l’occupazione
Voucher
Empowerment
Corsi di formazione iniziale
Obbligo formativo
Consulenza orientativa
Tirocinio
Inserimento in banca dati (solo per
chi ha la qualifica)
Colloquio per stranieri (sportello
orientamento)
Corso di lingua italiana (CTP)
ALLEGATO 2
PROVINCIA DI TREVISO
INTERVISTA ENTI EROGATORI DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO DELL’UTENZA
L’obiettivo della presente intervista è raccogliere alcune informazioni sul sistema di posizionamento dell’utenza
progettato e/o implementato nella sua Regione/Provincia, sulle modalità con cui è stato implementato e se, e
come, questo ha modificato le modalità organizzative degli enti erogatori del servizio e degli enti decisori.
Potrebbe essere richiesto di fornire, se possibile, decreti e disposizioni che introducono nell’organizzazione il
sistema di posizionamento e l’organigramma con la descrizione delle posizioni organizzative.
Grazie per la disponibilità accordata.
Sommario
INTERVISTA ENTI EROGATORI DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO DELL’UTENZA ...................................................... 2
A. DESCRIZIONE DELLA PRATICA ............................................................................................................................. 2
B. STATO DELL’ARTE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO .................................... 2
C. L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA STRUTTURA ............................................................................................... 4
D. IL PROCESSO DI EROGAZIONE DEI SERVIZI ALL’UTENZA ...................................................................................... 5
E. GLI STRUMENTI IN USO AI FINI DEL ‘POSIZIONAMENTO’ .................................................................................... 7
F. LE RISORSE UMANE COINVOLTE .......................................................................................................................... 8
G. BENEFICIARI, CRITICITA’ E POTENZIALITA’ .......................................................................................................... 9
H. CRITICITA’ E POTENZIALITA’ ...............................................................................................................................11
A. DESCRIZIONE DELLA PRATICA
A.1
A.2
A.3
A.4
Ente:
Dipartimento e Servizio:
Descrizione sintetica della pratica
Dati di contatto e relativo ruolo
PROVINCIA DI TREVISO
SERVIZI PER L’IMPIEGO
LIVELLI DI SERVIZIO
D.SSA MARIGIA MANSUETO P.O. SERVIZI LAVORO 0422-656470
320-4320413 [email protected]
B. STATO DELL’ARTE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO
B.1 Presso la rete dei servizi per l’impiego afferenti alla sua struttura è stato affrontato il tema del
‘posizionamento’ dell’utenza rispetto al mercato del lavoro?
X
SI

NO
B.2 Se si, fino a che punto si è arrivati nella implementazione di tale approccio all’utenza?
Il servizio era a regime fino al 31/12/2014
B.3 Quando si sono avviate le procedure di progettazione?
Anno: 2009
B.4 Quando è stato avviato il servizio?
Anno: : 2009
B.5 Come è stata denominata la procedura di posizionamento implementata?
La procedura (denominata Accompagnamento al Lavoro) dà come esito l’accesso ad un servizio di secondo o terzo
livello: SERVIZIO ACCOMPAGMAMENTO e SERVIZIO PERCORSI PERSONALIZZATI
B.6 Potrebbe descriverne brevemente le principali caratteristiche e gli obiettivi?
Per tutti gli utenti sono garantiti i servizi standard (accoglienza, iscrizione all’anagrafe, colloquio, …). Le persone,
anche segnalate dai servizi esterni, che dopo aver usufruito dei servizi base per almeno 3/6 mesi non trovano
collocazione, vengono invitate dall’operatore di sportello per prendere un appuntamento con il servizio
accompagnamento e/o percorsi personalizzati. Gli operatori di questi servizi verificano l’appartenenza o meno del
lavoratore ai target previsti e in caso positivo ne fanno una “presa in carico” diventandone una sorta di “case
manager”. Assistono i lavoratori nella ricerca di un nuovo posto di lavoro mediante colloqui individuali e di gruppo.
Per chi rientra in questi servizi è possibile usufruire di una dote spendibile per finanziare tirocini, corsi di formazione o
come incentivo all’assunzione.
B.7 Secondo lei il servizio progettato/implementato è più vicino a un sistema di ‘profiling’ dell’utenza, ovvero di
calcolo statistico del rischio occupazionale del soggetto sulla base di variabili predeterminate, oppure di
‘targeting’, ovvero di inserimento dell’utente all’interno di fasce di utenza determinate in base ad alcune
caratteristiche ?
TARGETING, nello specifico si parla di: over 50 oppure disoccupati da almeno 24 mesi, oppure persone appartenenti a
nuclei familiari senza reddito, con figli a carico, o infine, persone segnalate dai servizi sociali come ad esempio ex
detenuti, disabili non iscritti legge 68, ecc.
B.8 Sono stati definiti degli standard minimi di servizio?
X
SI

NO
Se si, Quali?
1.Incontri informativi/orientamento in piccoli gruppi; 2.colloqui individuali con l’operatore di riferimento; 3. Ciclo di
laboratori sulla ricerca attiva (10ore)
B.9 È prevista una funzione di supervisione e monitoraggio rispetto al servizio di posizionamento?
X
SI

NO
Se sì, a chi viene affidata tale funzione?
Ad una commissione interna in rappresentanza dei settori lavoro e formazione della Provincia.
B.10 E’ previsto un supporto metodologico per l’erogazione del Servizio?
X
SI

NO
B.11 Se sì, di che tipo?
 linee Guida o Manuali (specificare)
 sistemi informativi o siti web dedicati ( specificare )
 strumenti vari (ad es. schede di intervista, questionari, format per raccolta dati)(specificare )
X altro (specificare ) opuscoli informativi e solo in fase di avvio scheda d’intervista per misurare la proattività
C. L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA STRUTTURA
C.1 La progettazione del servizio di ‘posizionamento’ ha previsto delle modifiche nell’organizzazione interna della
sua struttura?
X
SI

NO
Se sì, quali?
I servizi di tutti i centri per l’impiego di Treviso sono stati riorganizzati sulla base di questi 3 livelli di servizio e sono
state individuate gli operatori da dedicare ad ogni fascia di utenza e ai servizi amministrativi correlati
C.2 Tale riorganizzazione è stata implementata? Del tutto o parzialmente?
Del tutto
C.3 La progettazione/’implementazione del posizionamento e l’eventuale riorganizzazione della sua struttura
sono stati ufficializzati attraverso:
Delibere di Giunta Provinciale, Determine del
Riferimenti:…
Dirigente e Verbali della Commissione Provinciale
Lavoro (partecipata dalle organizzazioni datoriali e
sindacali)
C.4 Attualmente l’organigramma della sua struttura prevede una modulazione dei ruoli in base alla tipologia di
servizio offerto (colloquio 297/03, consulenza orientativa, tirocini…) o in base alla tipologia di utenza (cassa
integrati, mobilità, disoccupati, disabili…? Se non rispecchia nessuna delle tipologie indicate potrebbe descrivere in
base a quali caratteristiche è stato pianificato?
Misto: alcuni in base alla tipologia di utenza (servizio collocamento mirato, servizio stranieri (con informazioni
specifiche non solo di natura lavorativa). I restanti uffici sono organizzati in base ai servizi offerti (tirocini, incrocio
D/O e mkt, iscrizioni, …)
C.5 Nella rete dei servizi per l’impiego cui fa riferimento il suo ente sono presenti anche enti privati?
X
SI

NO
C.6 Se sì, è previsto che gli enti privati possano effettuare la procedura di ‘posizionamento’ o rimane in capo alle
strutture pubbliche?
Rimane in capo ai Centri per l’Impiego
D. IL PROCESSO DI EROGAZIONE DEI SERVIZI ALL’UTENZA
D.1 L’introduzione del ‘posizionamento’ ha introdotto/dovrebbe introdurre delle modifiche nelle modalità con cui
vengono erogati i servizi?
X
SI

NO
Se sì, quali?
Oltre a quelle sopra riportate vi è un maggiore scambio fra uffici per favorire l’inserimento della persona (ad es. con il
servizio stage oppure con città dei mestieri e delle professioni) oppure col servizio mkt e incontro D/O. Inoltre alcune
fasi del servizio vengono erogate attraverso incontri di gruppo in sale adeguate allo scopo e con operatori dedicati.
Inoltre è stato occasione per sviluppare, anche attraverso una convenzione, la collaborazione con i comuni e altri
soggetti del territorio.
D.2 Come è previsto che si collochi, rispetto al processo di erogazione dei servizi, la rilevazione del
‘posizionamento’ dell’utente (più di una)?
X
all’ingresso, prima della presa in carico ( per gli utenti dei percorsi personalizzati)
X
dopo la presa in carico e dopo 3/6 mesi che la persona ha usufruito dei servizi standard (per gli altri)

alla fine

altro (specificare):
D.3 Quali servizi rivolti all’utenza sono attivi presso i Centri per l’impiego, nel complesso
X
Accoglienza
X
Iscrizioni
X
Consulenza orientativa (per lo più in piccoli gruppi es. mobilità e garanzia giovani)
X
Orientamento specialistico
X
Tirocini
X
Formazione
X
Collocamento obbligatorio
X
Mobilità/cassa integrazione
X
Preselezione
X
Accompagnamento intensivo al lavoro
X
Altro (specificare) Servizio Stranieri
D.4 A quali dei servizi elencati si accede solo dopo aver effettuato il profiling?
 Accoglienza
 Iscrizioni
X
Consulenza orientativa
 Orientamento specialistico
X
X



X

Tirocini finanziati
Formazione finanziata
Collocamento obbligatorio
Mobilità/cassa integrazione
Preselezione
Accompagnamento intensivo al lavoro
Altro (specificare) …
D.5 Potrebbe descrivere il flusso dei processi che prevedono il ‘posizionamento’?
1 accoglienza 2 iscrizione 3 candidatura nella banca dati d/o 3 TARGETING
tirocinio/formazione/accompagnamento intensivo al lovoro
4 consulenza orientativa 5
D.6 E’ previsto che al termine del processo venga rilasciato un output all’utente relativo al posizionamento?
X
SI

NO
Se sì, di che tipo?
L’utente sa se può usufruire o meno della dote denominata Fondo Disagio Professionale
D.7 Quanto è previsto che duri mediamente la procedura di posizionamento?
Ore: 1
E. GLI STRUMENTI IN USO AI FINI DEL ‘POSIZIONAMENTO’
E.1 Quali variabili prende in considerazione il posizionamento? (elencare in base alla tipologia nella colonna di
destra)
Ambientali (tasso occupazione provincia, settori
…
prevalenti...)
Dimensioni psico/sociali (percezioni del se, degli altri
…
del mondo
Appartenenza a determinate fasce di utenza
over 50 oppure disoccupati da almeno 24 mesi, oppure
(cassaintegrati, under/over 30, drop out)
persone appartenenti a nuclei familiari senza reddito, con
figli a carico, o infine, persone segnalate dai servizi sociali
come ex detenuti, disabili non iscritti legge 68, ecc.
Dati amministrativi (iscrizione alle liste della
Mesi di disoccupazione, Durata della candidatura per
disoccupazione/elementi della Scheda Anagrafico
l’Incrocio D/O
Professionale/)
Condizione dell’individuo (ISEE, Nucleo familiare,
ISEE e presenza di figli nel nucleo familiare
eventuale disabilità
Caratteristiche professionali e di istruzione
…
dell’individuo(titolo di studio, qualifiche, anni di attività)
Altro (specificare)
Le variabili non compilate sono invece considerata in varia
misura ai fini del posizionamento nel servizio percorsi
personalizzati
E.2 Qualora siano contemplati nell’erogazione dei servizi delle fasce di utenza , potrebbe elencare di quali si
tratta?
Vedi sopra
E.3 Viene utilizzato un sistema informatizzato per il calcolo del posizionamento?
 SI
X NO
E.4 Se sì, tale sistema è integrato con il SIL regionale?
 SI

NO
E.5 Con quale modalità è previsto che si eroghi il servizio?
X uno o più colloqui
 telematicamente
 in auto-orientamento
 altro (specificare)…
E.6 Il posizionamento dell’utenza è previsto che venga rilevato attraverso
 un form (cartaceo/on line) auto compilato dall’utente
 un form (cartaceo/on line) compilato dall’utente col supporto dell’operatore
 un form (cartaceo/on line) compilato dall’operatore al termine di un colloquio
X altro (specificare) un colloquio con l’operatore e con i dati amministrativi presenti nell’anagrafe dei
lavoratori e in altre banche dati (es. INPS, comuni, …)
F. LE RISORSE UMANE COINVOLTE
F.1 Esiste la figura del consulente personale? (un unico operatore che segue il cittadino dal momento della presa
in carico sino alla chiusura dell’erogazione delle politiche attive)
X
SI

NO
Se sì, che caratteristiche ha?
Deve possedere conoscenze normative, capacità di ascolto, “autonomia” nelle relazioni sul territorio, capacità di fare
matching D/O
Quali attività svolge?
La presa in carico, sostegno rispetto alla proattività e alla motivazione, individuazione di eventuali gap formativi e
livelli di spendibilità, matching, descrizione e proposta alla commissione del caso per l’erogazione della dote
F.2 Qual è il titolo di studio prevalente degli operatori che erogano il servizio di profiling?
X Laurea specialistica o laurea vecchio ordinamento
 Laurea di primo livello
 Diploma di laurea
 Diploma universitario
 Diploma di istruzione secondaria superiore
 Terza media
F.3 Quali sono gli indirizzo di studi prevalenti degli operatori che è previsto che si occupino del ‘posizionamento’
degli utenti?
X Pedagogico/umanistico
X Scienze politiche e scienze sociali
X
SI Economico
X
SI Giuridico
 Biologico, scientifico
 Artistico
 Matematico/Statistico
 ICT
 Altro (specificare)…
F.4 Quali profili professionali è previsto che vengano impiegati maggiormente per l’attuazione del
posizionamento?
 Psicologi
 Educatori professionali
 Formatori
 Orientatori/Counsellor
X Operatori dei servizi per il lavoro







Valutatori/Assessor
Responsabili HR
Esperti di processi di apprendimento
Progettisti di percorsi formativi
Coordinatori di percorsi formativi
Tutor di percorsi formativi
Altro (specificare)…
F.5 Come sono stati reclutati e selezionati gli operatori si occupano del ‘posizionamento’ degli utenti??
X
Tramite selezione interna all’ente
X
Tramite bando
 Tramite annuncio
 Altro (specificare)…
F.6 Quale funzioni hanno, in genere, coloro che si occupano del ‘posizionamento’ degli utenti??
 Addetti alla accoglienza
 addetti alle iscrizioni
X
consulenti d’orientamento
 operatore generico
X
altro (specificare) operatore di incrocio D/O
F.7 È stata prevista l’assegnazione formale di un incarico per svolgere tale funzione?
X
Si

NO
Se sì, di che tipo?
Per le risorse interne è stato formalizzato nell’organigramma ed inserito nel contesto di specifici uffici dedicati. Per il
reclutamento attraverso bandi la formalizzazione è avvenuta negli incarichi
F.8 È stata prevista una formazione ad hoc alle risorse umane coinvolte
X
SI

NO
Se sì, con quali caratteristiche ?
Un laboratorio iniziale per definire gli obiettivi e per impostare la formazione per gli operatori. Poi laboratori per
individuare e omogeneizzare sul territorio la procedura fra i CPI. Inoltre qualche intervento formativo specifico ad
esempio sul counseling
Titolo :
Descrizione :
Durata:
Attestazione rilasciata:
F.9 Sono stati previsti dei seminari di informazione/formazione per aggiornare operatori e funzionari in merito alla
procedura di posizionamento
X
SI vedi sopra

NO
Se sì, con quali caratteristiche ?
Titolo :…
Descrizione :..
Durata:..
Quanti partecipanti:...
G. BENEFICIARI, CRITICITA’ E POTENZIALITA’
G.1 Quali sono le categorie prevalenti o esclusive di beneficiari del servizio di posizionamento (più di una
risposta)?

X

X
X



X

X




Apprendisti
detenuti e ex-detenuti
Disabili
Disoccupati o persone in transizione lavorativa
Donne
Giovani
Immigrati o rifugiati
Inattivi
Lavoratori mobilità
Occupati
Over 45
Professionisti
Studenti
Tirocinanti
Volontari/Servizio civile
G.2 E’ stato effettuato un follow-up sui beneficiari?
X
SI

NO
Se sì, di che tipo?
statistico.
Ne descriva brevemente i risultati
Provvederemo a trasmettere una breve nota specifica
H. CRITICITA’ E POTENZIALITA’
H.1 Potrebbe indicare potenzialità e criticità in merito all’implementazione del servizio di profiling ?
Nella fase di progettazione
Criticità
Ipotizzare gli scenari possibili alla luce di numeri molto elevati di utenti
Potenzialità
Poter riorganizzare e rivedere l’organizzazione dei servizi
Nella fase di implementazione
Criticità
Utilizzo di strumenti autoprodotti e non testati scientificamente
Potenzialità
Possibilità di rivisitare le procedure e sviluppare le capacità degli operatori
Nella fase a regime
Criticità
Su alcuni target i numeri degli utenti diventavano troppo elevati.
Potenzialità
La dote utilizzabile dai lavoratori e la definizione chiara dei tre livelli di servizio
Rispetto alle soluzioni organizzative implementate
Criticità
Numero ridotto di operatori rispetto agli utenti
Potenzialità
Le risorse proprie che l’amministrazione ha messo a disposizione
Rispetto ai processi di erogazione dei servizi in cui è coinvolto il posizionamento
Criticità
Difficoltà a definire la durata della presa in carico
Potenzialità
Supporto personalizzato all’utente con il case-manager
Rispetto alle metodologie di rilevazione del posizionamento
Criticità
Basata su dati amministrativi con poco margine d’intervento per l’operatore
Potenzialità
Dati oggettivi garantiscono pari- opportunità
Rispetto alle risorse umane impiegate nella erogazione
Criticità
Poche risorse di operatori impegnati anche in altre attività
Potenzialità
Condivisione di una filosofia di servizio e di attenzione all’utente
Rispetto all’utenza che ha usufruito del servizio
Criticità
Lo sviluppo di una dipendenza dall’opertore che potrebbe essere a svantaggio della ricerca attiva
Potenzialità
La presa di consapevolezza di sé dei propri limiti e potenzialità nonché del mercato del lavoro
locale
ALLEGATO 4
PROVINCIA DI PISTOIA
INTERVISTA ENTI EROGATORI DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO DELL’UTENZA
L’obiettivo della presente intervista è raccogliere alcune informazioni sul sistema di posizionamento dell’utenza
progettato e/o implementato nella sua Regione/Provincia, sulle modalità con cui è stato implementato e se, e
come, questo ha modificato le modalità organizzative degli enti erogatori del servizio e degli enti decisori.
Potrebbe essere richiesto di fornire, se possibile, decreti e disposizioni che introducono nell’organizzazione il
sistema di posizionamento e l’organigramma con la descrizione delle posizioni organizzative.
Grazie per la disponibilità accordata.
Sommario
INTERVISTA ENTI EROGATORI DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO DELL’UTENZA ...................................................... 2
A. DESCRIZIONE DELLA PRATICA ............................................................................................................................. 2
B. STATO DELL’ARTE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO .................................... 2
C. L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA STRUTTURA ............................................................................................... 4
D. IL PROCESSO DI EROGAZIONE DEI SERVIZI ALL’UTENZA ...................................................................................... 5
E. GLI STRUMENTI IN USO AI FINI DEL ‘POSIZIONAMENTO’ .................................................................................... 7
F. LE RISORSE UMANE COINVOLTE .......................................................................................................................... 8
G. BENEFICIARI, CRITICITA’ E POTENZIALITA’ .......................................................................................................... 9
H. CRITICITA’ E POTENZIALITA’ ...............................................................................................................................11
A. DESCRIZIONE DELLA PRATICA
A.1 Ente:
A.2Dipartimento e Servizio:
A.3 Descrizione sintetica della pratica
A.4 Dati di contatto e relativo ruolo
Provincia di Pistoia
Servizi alla Persona
Anna Pesce – Responsabile Programmazione Lavoro e Formazione e
coordinamento CPI
B. STATO DELL’ARTE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO
B.1 Presso la rete dei servizi per l’impiego afferenti alla sua struttura è stato affrontato il tema del
‘posizionamento’ dell’utenza rispetto al mercato del lavoro?
X
SI

NO
B.2 Se si, fino a che punto si è arrivati nella implementazione di tale approccio all’utenza?
E’ a regime
B.3 Quando si sono avviate le procedure di progettazione?
Anno: 2011
B.4 Quando è stato avviato il servizio?
Anno: 2012
B.5 Come è stata denominata la procedura di posizionamento implementata?
Rischio Occupazionale
B.6 Potrebbe descriverne brevemente le principali caratteristiche e gli obiettivi?
Il modello si basa su: impostazione del servizio in macro linee fortemente orientate ai diversi target di utenza (servizi
alle persone, servizi alle imprese, servizi integrati per persone con disabilità e fasce deboli); misurazione del rischio
occupazionale quale strumento per calibrare in maniera personalizzata la tipologia e l’intensità del servizio da
erogare; modello organizzativo per processi ed a matrice
B.7 Secondo lei il servizio progettato/implementato è più vicino a un sistema di ‘profiling’ dell’utenza , ovvero di
calcolo statistico del rischio occupazionale del soggetto sulla base di variabili predeterminate, oppure di
‘targeting’, ovvero di inserimento dell’utente all’interno di fasce di utenza DeterminatE in base ad alcune
caratteristiche.
Profiling
B.8 Sono stati definiti degli standard minimi di servizio?
X
SI

NO
Se si, Quali? Dal marzo 2012 vengono profilate tutte le persone che si rivolgono ai servizi dei CPI
B.9 È prevista una funzione di supervisione e monitoraggio rispetto al servizio di posizionamento?
X
SI

NO
Se sì, a chi viene affidata tale funzione?
La funzione è affidata a personale del Servizio Lavoro. Per l’anno 2015 – a seguito dell’espletamento di una gara,
l’attività è stata supportata da un raggruppamento temporaneo di impresa costituito da IRES Toscana e da ASVAAP,
nell’ambito del “servizio finalizzato all’implementazione di strumenti a supporto del modello di erogazione dei servizi
per l’impiego della Provincia di Pistoia”. Nell’ambito del raggruppamento ASVAAP si è occupato di effettuare l’attività
di valorizzazione del modello utilizzato dai SPI per la rilevazione del rischio occupazionale
B.10 E’ previsto un supporto metodologico per l’erogazione del Servizio?
X
SI

NO
B.11 Se sì, di che tipo?
X linee Guida o Manuali (specificare): linee guida
X sistemi informativi o siti web dedicati ( specificare ): data base in Access
X strumenti vari (ad es. schede di intervista, questionari, format per raccolta dati)(specificare ): traccia di intervista
X altro (specificare ): rappresentazione grafica dell’output (diagramma a ragnatela)
C. L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA STRUTTURA
C.1 La progettazione del servizio di ‘posizionamento’ ha previsto delle modifiche nell’organizzazione interna della
sua struttura?
X
SI

NO
Se sì, quali? Ha previsto l’adozione di un modello organizzativo per processi a matrice e per macro linee di servizi
C.2 Tale riorganizzazione è stata implementata? Del tutto o parzialmente?
Del tutto
C.3 La progettazione/’implementazione del posizionamento e l’eventuale riorganizzazione della sua struttura sono
stati ufficializzati attraverso:
Tipologia dell’ atto Riferimenti:
DD 997/2011 che approva il nuovo modello organizzativo
DCP 35/2011 “Programmazione delle politiche del
dei SPI
lavoro, formazione, istruzione triennio 2011 – 2013..” DD 1105/2011 che individua e razionalizza gli uffici e le
responsabilità del nuovo servizio
C.4 Attualmente l’organigramma della sua struttura prevede una modulazione dei ruoli in base alla tipologia di
servizio offerto (colloquio 297/03, consulenza orientativa, tirocini…) o in base alla tipologia di utenza (cassa
integrati, mobilità, disoccupati, disabili…? Se non rispecchia nessuna delle tipologie indicate potrebbe descrivere in
base a quali caratteristiche è stato pianificato?
L’organigramma prevede una modulazione dei ruoli in base alle macro linee di servizio ed alla presenza di
responsabili e referenti di prodotto (allegato C)
C.5 Nella rete dei servizi per l’impiego cui fa riferimento il suo ente sono presenti anche enti privati?
X
SI

NO
C.6 Se sì, è previsto che gli enti privati possano effettuare la procedura di ‘posizionamento’ o rimane in capo alle
strutture pubbliche?
Strutture pubbliche – solo CPI
D. IL PROCESSO DI EROGAZIONE DEI SERVIZI ALL’UTENZA
D.1 L’introduzione del ‘posizionamento’ ha introdotto/dovrebbe introdurre delle modifiche nelle modalità con cui
vengono erogati i servizi?
X
SI

NO
Se sì, quali?
I servizi vengono erogati per macro linee ripartite in: servizi alle imprese; servizi alle persone; servizi integrati per
persone con disabilità e fasce deboli
D.2 Come è previsto che si collochi, rispetto al processo di erogazione dei servizi, la rilevazione del
‘posizionamento’ dell’utente (più di una)?
 all’ingresso, prima della presa in carico
dopo la presa in carico
 alla fine
X altro (specificare): Il posizionamento viene effettuato al momento dell’iscrizione e contestualmente al primo
colloquio di orientamento
D.3 Quali servizi rivolti all’utenza sono attivi presso i Centri per l’impiego, nel complesso
X Accoglienza
X Iscrizioni
X Consulenza orientativa
X Orientamento specialistico
X Tirocini
X Formazione
X Collocamento obbligatorio
X Mobilità/cassa integrazione
X Preselezione
X Accompagnamento intensivo al lavoro
X Altro (specificare): Web Learning Point; marketing, voucher di conciliazione, voucher formativi/carta ILA,
ricollocazione
D.4 A quali dei servizi elencati si accede solo dopo aver effettuato il profiling?
 Accoglienza
 Iscrizioni
X Consulenza orientativa
X Orientamento specialistico
X Tirocini
X Formazione
X Collocamento obbligatorio
X Mobilità/cassa integrazione
X Preselezione
X Accompagnamento intensivo al lavoro
X Altro (specificare): Web Learning Point; marketing, voucher di conciliazione, voucher formativi/carta ILA,
ricollocazione
D.5 Potrebbe descrivere il flusso dei processi che prevedono il ‘posizionamento’? Es. accoglienza – consulenza
orientativa - POSIZIONAMENTO – tirocinio/formazione/accompagnamento intensivo al lovoro oppure accoglienzaPROFILING - consulenza orientativa…)
Il posizionamento viene effettuato al momento dell’iscrizione e contestualmente al primo colloquio di orientamento;
il posizionamento è propedeutico alla fruizione di tutti gli altri servizi in quanto ne determina il contenuto
D.6 E’ previsto che al termine del processo venga rilasciato un output all’utente relativo al posizionamento?

SI
X
NO
Se sì, di che tipo?...
D.7 Quanto è previsto che duri mediamente la procedura di posizionamento?
Ore: 40 minuti
E. GLI STRUMENTI IN USO AI FINI DEL ‘POSIZIONAMENTO’
E.1 Quali variabili prende in considerazione il posizionamento? (elencare in base alla tipologia nella colonna di
destra)
Ambientali (tasso occupazione provincia, settori
NO, ma esiste un’ipotesi da valutare
prevalenti...)
Dimensioni psico/sociali (percezioni del se, degli altri
SI’: definizione e chiarezza dell’obiettivo professionale;
del mondo
possesso informazioni sul MdL, autonomia e capacità di
affermazione sul MdL, motivazione ad usufruire dei servizi
del CPI
Appartenenza a determinate fasce di utenza
SI’: Età
(cassaintegrati, under/over 30, drop out)
Dati amministrativi (iscrizione alle liste della
NO
disoccupazione/elementi della Scheda Anagrafico
Professionale/)
Condizione dell’individuo (ISEE, Nucleo familiare,
Sì: iscrizione l.68/99
eventuale disabilità
Caratteristiche professionali e di istruzione
SI’: qualità dell’esperienza posseduta rispetto all’obiettivo
dell’individuo(titolo di studio, qualifiche, anni di attività) professionale; mesi di lavoro negli ultimi 2 anni; titolo di
studio e formazione posseduta
Altro (specificare)
Disponibilità geografica
E.2 Qualora siano contemplati nell’erogazione dei servizi delle fasce di utenza , potrebbe elencare di quali si
tratta?
L.68/99
E.3 Viene utilizzato un sistema informatizzato per il calcolo del posizionamento?
X
SI

NO
E.4 Se sì, tale sistema è integrato con il SIL regionale?

SI
X
NO, è stato condiviso con la Regione
E.5 Con quale modalità è previsto che si eroghi il servizio?
X uno o più colloqui (1 colloquio)
 telematicamente
 in auto-orientamento
 altro (specificare)…
E.6 Il posizionamento dell’utenza è previsto che venga rilevato attraverso
 un form (cartaceo/on line) auto compilato dall’utente
 un form (cartaceo/on line) compilato dall’utente col supporto dell’operatore
X un form (cartaceo/on line) compilato dall’operatore al termine di un colloquio
 altro (specificare)…
F. LE RISORSE UMANE COINVOLTE
F.1 Esiste la figura del consulente personale? (un unico operatore che segue il cittadino dal momento della presa
in carico sino alla chiusura dell’erogazione delle politiche attive)
X
SI

NO
Se sì, che caratteristiche ha?
È un ruolo che può essere assegnato sia alla figura di Orientatore/trice che a quella di Operatore/trice. Costituisce il
punto di riferimento e l’interfaccia dei servizi erogati con l’utente (cittadino/a o azienda).
Quali attività svolge?
Ha il compito di informare, facilitare e promuovere l’accesso ai servizi, incentivare l’incontro fra chi cerca e chi offre
lavoro favorendo un clima di fiducia reciproca. È la figura di riferimento a cui rivolgersi nel corso del tempo per
orientare le proprie scelte nel mondo del lavoro
F.2 Qual è il titolo di studio prevalente degli operatori che erogano il servizio di profiling?
X Laurea specialistica
 Laurea di primo livello
 Diploma di laurea
 Diploma universitario
 Diploma di istruzione secondaria superiore
 Terza media
F.3 Quali sono gli indirizzo di studi prevalenti degli operatori che è previsto che si occupino del ‘posizionamento’
degli utenti?
X Pedagogico/umanistico
X Scienze politiche e scienze sociali
X Economico
X Giuridico
 Biologico, scientifico
 Artistico
 Matematico/Statistico
 ICT
 Altro (specificare)…
F.4 Quali profili professionali è previsto che vengano impiegati maggiormente per l’attuazione del
posizionamento?
Psicologi
 Educatori professionali
 Formatori
X Orientatori/Counsellor
X Operatori dei servizi per il lavoro
 Valutatori/Assessor
 Responsabili HR
 Esperti di processi di apprendimento
 Progettisti di percorsi formativi
 Coordinatori di percorsi formativi
 Tutor di percorsi formativi
 Altro (specificare)…
F.5 Come sono stati reclutati e selezionati gli operatori si occupano del ‘posizionamento’ degli utenti??
 Tramite selezione interna all’ente
 Tramite bando
 Tramite annuncio
X altro (specificare): concorso pubblico
F.6 Quale funzioni hanno, in genere, coloro che si occupano del ‘posizionamento’ degli utenti??
 Addetti alla accoglienza
 addetti alle iscrizioni
 consulenti d’orientamento
 operatore generico
X altro (specificare): consulente personale
F.7 È stata prevista l’assegnazione formale di un incarico per svolgere tale funzione?
X
SI

NO
Se sì, di che tipo? Deleghe individuali
F.8 È stata prevista una formazione ad hoc alle risorse umane coinvolte
X
SI
 NO
Se sì, con quali caratteristiche ?
formazione d’aula ed affiancamento on the job
Titolo :
Descrizione:
formazione erogata dai consulenti psicologi
Durata: 3 mesi
Attestazione rilasciata:
competenze registrate su libretto formativo
F.9 Sono stati previsti dei seminari di informazione/formazione per aggiornare operatori e funzionari in merito alla
procedura di posizionamento
X
SI

NO
Se sì, con quali caratteristiche?
seminario
Titolo:
I servizi pubblici per l’impiego. Il contributo dell’esperienza pistoiese nel modello toscano
Descrizione:
seminario rivolto agli operatori pubblici e privati dei SPI
Durata:
8 ore
Quanti partecipanti:
90 persone
G. BENEFICIARI, CRITICITA’ E POTENZIALITA’
G.1 Quali sono le categorie prevalenti o esclusive di beneficiari del servizio di posizionamento (più di una
risposta)?
 Apprendisti
 detenuti e ex-detenuti
X Disabili
X Disoccupati o persone in transizione lavorativa
X Donne
X Giovani
X Immigrati o rifugiati
 Inattivi
X Lavoratori in CIG o mobilità
 Occupati
 Over 45
 Professionisti
 Studenti
 Tirocinanti
 Volontari/Servizio civile
G.2 E’ stato effettuato un follow-up sui beneficiari?
X
SI

NO
Se sì, di che tipo?
E’ stata effettuata una rilevazione sulle persone inserite nei percorsi formativi degli Obiettivi Strategici a cui è stato
rilevato il rischio occupazionale all’inizio ed alla fine della formazione
Ne descriva brevemente i risultati In fase di elaborazione
H. CRITICITA’ E POTENZIALITA’
H.1 Potrebbe indicare potenzialità e criticità in merito all’implementazione del servizio di profiling ?
Nella fase di progettazione
Criticità
Armonizzare il servizio di profiling a livello regionale
Potenzialità
Progettazione partecipata con gli stakeholders (politici, parti sociali, operatori etc)
Nella fase di implementazione
Criticità
Formazione operatori, non solo a livello procedurale ma soprattutto in termini di condivisione degli
obiettivi e degli strumenti
Potenzialità
Valorizzazione del ruolo degli operatori dei cpi
Nella fase a regime
Criticità
Difficoltà ad utilizzare appieno il patrimonio di dati/informazioni contenute nel data base
Potenzialità
Ricchezza di informazioni sull’utenza
Rispetto alle soluzioni organizzative implementate
Criticità
Resistenza al cambiamento
Potenzialità
Modello a matrice che favorisce l’interscambio e il confronto continuo fra gli operatori.
Rispetto ai processi di erogazione dei servizi in cui è coinvolto il posizionamento
Criticità
Percezione dei carichi di lavoro
Potenzialità
Maggiore personalizzazione e risparmio di tempo dedicato a ciascun utente sul lungo periodo
Rispetto alle metodologie di rilevazione del posizionamento
Criticità
Standardizzazione degli indicatori da rilevare (serve un aggiornamento continuo dei fattori oggettivi
del territorio di riferimento)
Potenzialità
Superamento degli interventi “a pioggia” a favore di interventi sempre più puntuali e tempestivi
Rispetto alle risorse umane impiegate nella erogazione
Criticità
Precarietà del rapporto di lavoro
Potenzialità
Orientamento continuo al miglioramento della professionalità
Rispetto all’utenza che ha usufruito del servizio
Criticità
Restituzione del profiling all’utenza
Potenzialità
Maggiore personalizzazione
Scarica

Ricognizione sui sistemi di rilevazione del rischio occupazionale