Intervento in variante al Servizio di valutazione dei programmi integrati lavoro, formazione professionale, istruzione della Provincia di Pistoia, affidato tramite procedura di gara ai sensi del D.Lgs.163/2006 - CIG 5784947149, di cui all’atto di sottomissione ai sensi dell’art. 3311 del DPR 207/2010 Ricognizione sui sistemi di rilevazione del rischio occupazionale/livello di occupabilità nell’ambito dei servizi per il lavoro e delle ricadute sui modelli organizzativi ALLEGATI Accordia - rev. 26 novembre 2015 ALLEGATO 1 PROVINCIA DI RAVENNA INTERVISTA ENTI EROGATORI DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO DELL’UTENZA L’obiettivo della presente intervista è raccogliere alcune informazioni sul sistema di posizionamento dell’utenza progettato e/o implementato nella sua Regione/Provincia, sulle modalità con cui è stato implementato e se, e come, questo ha modificato le modalità organizzative degli enti erogatori del servizio e degli enti decisori. Potrebbe essere richiesto di fornire, se possibile, decreti e disposizioni che introducono nell’organizzazione il sistema di posizionamento e l’organigramma con la descrizione delle posizioni organizzative. Grazie per la disponibilità accordata. Sommario INTERVISTA ENTI EROGATORI DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO DELL’UTENZA ...................................................... 2 A. DESCRIZIONE DELLA PRATICA ............................................................................................................................. 2 B. STATO DELL’ARTE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO .................................... 2 C. L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA STRUTTURA ............................................................................................... 4 D. IL PROCESSO DI EROGAZIONE DEI SERVIZI ALL’UTENZA ...................................................................................... 5 E. GLI STRUMENTI IN USO AI FINI DEL ‘POSIZIONAMENTO’ .................................................................................... 7 F. LE RISORSE UMANE COINVOLTE .......................................................................................................................... 8 G. BENEFICIARI, CRITICITA’ E POTENZIALITA’ .......................................................................................................... 9 H. CRITICITA’ E POTENZIALITA’ ...............................................................................................................................11 A. DESCRIZIONE DELLA PRATICA A.1 Ente: A.2Dipartimento e Servizio: A.3 Descrizione sintetica della pratica PROVINCIA di RAVENNA Settore Formazione, Lavoro, Istruzione e Politiche sociali ‘Target individuati con ‘pacchetti’ differenziati di servizi offerti, anche in collaborazione con enti accreditati. L’azione prevede l’istituzione di un punto informativo e di un servizio accoglienza/orientamento in cui si effettua la profilazione dell’utente, di seguito il soggetto viene avviato alle diverse attività, è previsto un momento di controllo e di feedback al termine del percorso concordato. A.4 Dati di contatto e relativo ruolo Dott. Andrea Panzavolta – Dott.ssa Monica Baldissera B. STATO DELL’ARTE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO B.1 Presso la rete dei servizi per l’impiego afferenti alla sua struttura è stato affrontato il tema del ‘posizionamento’ dell’utenza rispetto al mercato del lavoro? X SI NO B.2 Se si, fino a che punto si è arrivati nella implementazione di tale approccio all’utenza? Fin dall’inizio della gestione di questi servizi ci siamo posti questi problemi ed abbiamo cercato di capire quali erano i nostri utenti e quali azioni potevano essere più utili per loro. La accuratezza delle procedure di lettura si è molto modificata nel tempo e sia i criteri di analisi sia le politiche attivate sono stati diversi. La formula cui siamo pervenuti è la definizione di un manuale operativo a disposizione degli operatori che individuava una serie di cluster di utenti (sulla base di alcune variabili chiave) e una serie di proposte di azioni di politica attiva conseguenti. B.3 Quando si sono avviate le procedure di progettazione? Con forme diverse abbiamo iniziato dal 2002. La forma più compiuta si è definita nel 2010 ma si è “conclusa” nel 2014 a seguito del venir meno delle risorse del FSE sulle quali si era potuto contare fino ad allora. B.4 Quando è stato avviato il servizio? Anno: 2011 B.5 Come è stata denominata la procedura di posizionamento implementata? Confidenzialmente l’abbiamo definita “il prontuario” (con riferimento agli strumenti di pratica medica un po' vintage che individuavano in modo un po' meccanicistico la terapia adatta per le diverse malattie) B.6 Potrebbe descriverne brevemente le principali caratteristiche e gli obiettivi? Verso il Lavoro Prontuario del servizio orientamento e sostegno all’inserimento lavorativo - Anno 2011 Introduzione Il contesto socioeconomico è cambiato radicalmente negli ultimi decenni, e questa modificazione influenza la maniera in cui l’individuo si posiziona di fronte alle scelte professionali o formative, alle sue rappresentazioni, ai suoi bisogni e alle sue aspettative nei confronti del mondo del lavoro. Conseguentemente, l’orientamento deve adattare i suoi metodi di lavoro a questa nuova configurazione individuale e contestuale. Il paradigma del life design (Masdonati, Dauwalder, 2009) Globalizzazione e cambiamento permanente sono diventate le parole chiave del contesto socioeconomico. Questo crea la necessità di situare le problematiche dell’orientamento in un contesto molto più ampio, sia dal punto di vista temporale che da quello sociale, e di ridefinire il ruolo dell’orientatore che, da esperto che interviene puntualmente quando la persona deve fare una scelta professionale, diventa un accompagnatore delle molteplici situazioni di crisi che un individuo deve affrontare nell’arco di tutta la sua vita ed in diverse sfere di esistenza. I lavoratori sono alle prese con una nuova parola d’ordine, strettamente legata al fenomeno della globalizzazione economica: la flessibilità. Si parla di flessibilità produttiva (la necessità di adattare costantemente e rapidamente i flussi di produzione ma anche il tipo di prodotto, al fine di poter rimanere concorrenziale in un mercato globale), salariale (aumento tendenziale del salario al merito), qualitativa e quantitativa. Da ciò deriva la necessità, per i lavoratori, di adattarsi costantemente alle aspettative dell’organizzazione ed ai bisogni del mondo del lavoro, tramite, per esempio, l’aggiornamento professionale o la formazione continua, che permettono di mantenere alto il loro livello di occupabilità. La capacità di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro individua tipi estremamente diversi di lavoratori: coloro che appartengono al nucleo del mondo del lavoro, chiamati anche knowledge workers, i lavoratori periferici e i lavoratori marginali. Mercato del lavoro knowledge workers periferici marginali I knowledge worker sono dei lavoratori ben formati, in possesso delle competenze valorizzate dal mondo del lavoro, flessibili, mobili e che hanno un accesso facilitato alla formazione continua. Si tratta di persone che sanno rendersi indispensabili nei confronti delle organizzazioni e che sono ben inseriti ed altamente richiesti sul mercato del lavoro. I lavoratori periferici, sono coloro che hanno una formazione meno elevata o in campi poco richiesti, che sono meno capaci di adattarsi alle necessità di mobilità e flessibilità, la cui situazione è strettamente dipendente dalla domanda e dall’offerta di lavoro. Questo li porta ad alternare sistematicamente periodi di pieno impiego a fasi di sott’impiego o di disoccupazione. I lavoratori marginali sono per lo più esclusi dal mercato del lavoro perchè non possiedono le capacità e le competenze minime per l’occupabilità. Questa situazione ha delle conseguenze importanti per il lavoro dell’orientatore, che si trova a dover interagire con profili di utenti ben distinti. In particolare, le finalità dell’orientamento non saranno le medesime a seconda che l’interlocutore sia un membro del nucleo o un periferico o un marginale del mondo del lavoro. Per esempio, se l’orientamento del primo profilo consisterà nel permettergli di anticipare e di sviluppare le competenze che favoriscano il mantenimento nel nucleo del mercato del lavoro, l’orientamento dei lavoratori periferici consisterà nello sviluppare delle strategie di fronteggiamento, a volte addirittura di sopravvivenza, in un mondo contraddistinto dalla precarietà, dalle incertezze e dall’imprevedibilità. Infine l’orientamento dei lavoratori marginali consisterà nel tentativo di acquisizione delle competenze minime per l’occupabilità. B.7 Secondo lei il servizio progettato/implementato è più vicino a un sistema di ‘profiling’ dell’utenza , ovvero di calcolo statistico del rischio occupazionale del soggetto sulla base di variabili predeterminate, oppure di ‘targeting’, ovvero di inserimento dell’utente all’interno di fasce di utenza determinate in base ad alcune caratteristiche. La seconda formula è certamente più aderente alla nostra esperienza. L’esito dei colloqui con gli operatori non era l’attribuzione di un punteggio sulla base del quale poter beneficiare o meno di certe azioni bensì un patto di servizio concordato con l’utente nel quale proporre a quest’ultimo azioni di avvicinamento al lavoro coerenti con le proprie caratteristiche e pensate come occasioni più efficaci ed adeguate B.8 Sono stati definiti degli standard minimi di servizio? X SI NO Se si, Quali? Quelli previsti in Emilia Romagna ai sensi della DGR 1988 del 14 dicembre 2009 "Definizione delle prestazioni, standard e indicatori dei servizi per l'impiego ai sensi dell'art. 34 della L.R. del 1° agosto 2005, n. 17" B.9 È prevista una funzione di supervisione e monitoraggio rispetto al servizio di posizionamento? X SI NO Se sì, a chi viene affidata tale funzione? In ogni Centro per l'impiego esiste un gruppo di orientatori che si confronta all'interno della propria sede, anche con il responsabile. E' poi presente un coordinatore dell'area orientamento e sostegno che incontra periodicamente gli orientatori, redige i materiali e le procedure di riferimento. B.10 E’ previsto un supporto metodologico per l’erogazione del Servizio? X SI Fa parte delle attività del coordinatore dell'area NO B.11 Se sì, di che tipo? X linee Guida o Manuali (specificare) e documenti su casi specifici sistemi informativi o siti web dedicati ( specificare ) X strumenti vari (ad es. schede di intervista, questionari, format per raccolta dati, creazione di file condivisi altro (specificare )… C. L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA STRUTTURA C.1 La progettazione del servizio di ‘posizionamento’ ha previsto delle modifiche nell’organizzazione interna della sua struttura? X SI NO Se sì, quali? Per coinvolgere gli orientatori nella gestione dei progetti di politica attiva sono stati creati dei gruppi di lavoro provinciali specifici per ogni progetto, a cui hanno partecipato operatori diversi (un operatore per cpi + il coordinatore dell'area) C.2 Tale riorganizzazione è stata implementata? Del tutto o parzialmente? C.3 La progettazione/’implementazione del posizionamento e l’eventuale riorganizzazione della sua struttura sono stati ufficializzati attraverso: non sono stati ufficializzati Tipologia dell’ atto Riferimenti: Riferimenti: C.4 Attualmente l’organigramma della sua struttura prevede una modulazione dei ruoli in base alla tipologia di servizio offerto (colloquio 297/03, consulenza orientativa, tirocini…) o in base alla tipologia di utenza (cassa integrati, mobilità, disoccupati, disabili…? Se non rispecchia nessuna delle tipologie indicate potrebbe descrivere in base a quali caratteristiche è stato pianificato? L'organizzazione della struttura prevede una modulazione sulla base del servizio offerto. Punto informativo, accoglienza, orientamento e sostegno all'inserimento, incontro domanda-offerta di lavoro C.5 Nella rete dei servizi per l’impiego cui fa riferimento il suo ente sono presenti anche enti privati? X SI NO C.6 Se sì, è previsto che gli enti privati possano effettuare la procedura di ‘posizionamento’ o rimane in capo alle strutture pubbliche? I soggetti privati (enti di formazione) erano incaricati della realizzazione delle azioni conseguenti alla lettura del bisogno e alla sottoscrizione del patto di servizio effettuato interamente da operatori della provincia D. IL PROCESSO DI EROGAZIONE DEI SERVIZI ALL’UTENZA D.1 L’introduzione del ‘posizionamento’ ha introdotto/dovrebbe introdurre delle modifiche nelle modalità con cui vengono erogati i servizi? X SI NO Se sì, quali? Per esempio l'operatore di accoglienza sulla base del 'posizionamento' valuta se assegnare la persona disoccupata ad un colloquio individuale o ad un gruppo informativo-orientativo. D.2 Come è previsto che si collochi, rispetto al processo di erogazione dei servizi, la rilevazione del ‘posizionamento’ dell’utente (più di una)? all’ingresso, prima della presa in carico dopo la presa in carico alla fine X altro (specificare): nella fase di presa in carico e di definizione del patto di servizio, sia nella fase di accoglienza, in cui si fissa il primo appuntamento, sia nella fase di orientamento, in cui valuta l'offerta di azioni più adeguata D.3 Quali servizi rivolti all’utenza sono attivi presso i Centri per l’impiego, nel complesso X Accoglienza X Iscrizioni X Consulenza orientativa X Orientamento specialistico X X X X X Tirocini: ci si riferisce alla proposta di percorsi di tirocinio che vengono poi realizzati da soggetti terzi Formazione: ci si riferisce alla proposta di percorsi formativi che vengono poi realizzati da soggetti terzi Collocamento obbligatorio Mobilità/cassa integrazione Preselezione Accompagnamento intensivo al lavoro Altro (specificare):… D.4 A quali dei servizi elencati si accede solo dopo aver effettuato il profiling? Accoglienza Iscrizioni X Consulenza orientativa X Orientamento specialistico X Tirocini X Formazione X Collocamento obbligatorio X Mobilità/cassa integrazione X Preselezione Accompagnamento intensivo al lavoro Altro (specificare) … D.5 Potrebbe descrivere il flusso dei processi che prevedono il ‘posizionamento’? Es. accoglienza – consulenza orientativa - POSIZIONAMENTO – tirocinio/formazione/accompagnamento intensivo al lovoro oppure accoglienzaPROFILING - consulenza orientativa…) L'organizzazione delle attività dei nostri uffici per il lavoro prevede che quando una persona si rivolge a un Centro per l'impiego viene accolta dal personale del punto informativo che verifica la sua situazione occupazionale e lo indirizza al servizio più opportuno, erogando le prime informazioni. Il servizio accoglienza si occupa degli adempimenti amministrativi per il rilascio dello stato di disoccupazione ed effettua una prima profilatura dell'utente con il rinvio ai servizi di orientamento più efficaci (per es. colloqui individuali o di gruppo). Solitamente circa il 65% dei disoccupati non è interessato ad altri servizi e conclude il suo percorso (avendo ottenuto la certificazione necessaria per richiedere gli interventi di sostegno al reddito o per fruire di altri benefici di natura economica). Il servizio di orientamento prende in carico le persone disoccupate (cioè quelle interessate ad avere servizi di attivazione da parte del Centro, pari al restante 35% dei disoccupati) e le accompagna nel percorso di attivazione alla ricerca di una nuova occupazione. Si valuta il grado di occupabilità della persona e si propone l'azione più adeguata a sostenerlo: se il profilo del disoccupato è tra quelli richiesti dal mercato del lavoro locale, si procede a registrare i dati curricolari e i profili professionali per i quali il candidato desidera essere segnalato alle imprese che si rivolgono ai nostri Centri per la richiesta di personale; negli altri casi si cerano di sviluppare le tecniche di ricerca, si offre un supporto per l'autopromozione e si analizzano i fabbisogni formativi espressi per aggiornare o qualificare le competenze. Gli orientatori dei Centri per l'impiego hanno creato una banca dati dei bisogni espressi dai disoccupati che si è dimostrata utile sia per orientare la programmazione delle opportunità formative sia per richiamare le persone nel momento in cui l'opportunità formativa si fosse resa disponibile. Il servizio di orientamento è offerto su appuntamento la prima volta, ed è erogato sia tramite colloqui individuali (per i profili tecnici, amministrativi e specializzati) sia tramite gruppi informativo-orientativi (per i profili generici e per i giovani al di sotto dei 25 anni), mentre gli incontri successivi possono avvenire anche tramite un servizio a libero accesso negli orari di apertura al pubblico in cui le persone possono presentarsi ogni volta lo ritengano, per ricevere informazioni o per verificare la propria posizione e chiedere di fruire di azioni formative. I servizi offerti dal Centro per l'impiego e gli impegni reciproci che il disoccupato e il servizio si assumono al fine del miglioramento dell'occupabilità della persona sono formalizzati con un patto di servizio personalizzato della durata di un anno. In caso di violazione degli impegni senza un motivo giustificativo valido, ad esempio l'interruzione della frequenza di una misura di politica attiva, il disoccupato perde lo stato di disoccupazione (e conseguentemente le eventuali misure di sostegno al reddito di cui fosse beneficiario). In caso di perdita dello stato di disoccupazione disposta a seguito della mancata presentazione ai servizi entro la data di scadenza del patto, o ad un appuntamento concordato, il disoccupato non può riscriversi a un Centro per l'impiego della regione Emilia-Romagna per due mesi. Se invece c'è stata l'interruzione/abbandono di una misura di politica attiva concordata con i servizi, i mesi diventano quattro. Sono stati sviluppati, inoltre, servizi on line, in particolare utilizzando il sito www.lavoro.ra.it (in collaborazione con il portale regionale “lavoro per te”) e alcuni social network. … D.6 E’ previsto che al termine del processo venga rilasciato un output all’utente relativo al posizionamento? SI X NO Se sì, di che tipo?... D.7 Quanto è previsto che duri mediamente la procedura di posizionamento? Ore: non c'è una durata stabilita, in accoglienza circa 5-10 minuti; nel servizio orientamento 20-30 E. GLI STRUMENTI IN USO AI FINI DEL ‘POSIZIONAMENTO’ E.1 Quali variabili prende in considerazione il posizionamento? (elencare in base alla tipologia nella colonna di destra) Ambientali (tasso occupazione provincia, settori Sì prevalenti...) Dimensioni psico/sociali (percezioni del se, degli altri Sì del mondo Appartenenza a determinate fasce di utenza Sì (cassaintegrati, under/over 30, drop out) Dati amministrativi (iscrizione alle liste della Sì disoccupazione/elementi della Scheda Anagrafico Professionale/) Condizione dell’individuo (ISEE, Nucleo familiare, Sì eventuale disabilità Caratteristiche professionali e di istruzione Sì dell’individuo(titolo di studio, qualifiche, anni di attività) Altro (specificare) Condizione soggettiva della persona quando si rivolge al servizio, competenze e capacità possedute in relazione al mercato del lavoro locale E.2 Qualora siano contemplati nell’erogazione dei servizi delle fasce di utenza , potrebbe elencare di quali si tratta? Vedi prontuario E.3 Viene utilizzato un sistema informatizzato per il calcolo del posizionamento? SI X NO E.4 Se sì, tale sistema è integrato con il SIL regionale? SI X NO E.5 Con quale modalità è previsto che si eroghi il servizio? X uno o più colloqui telematicamente in auto-orientamento altro (specificare)… E.6 Il posizionamento dell’utenza è previsto che venga rilevato attraverso un form (cartaceo/on line) auto compilato dall’utente un form (cartaceo/on line) compilato dall’utente col supporto dell’operatore un form (cartaceo/on line) compilato dall’operatore al termine di un colloquio X altro (specificare) attraverso la relazione con la persona che si rivolge al servizio, poponendo alcune domande chiave per es: quali esperienze ha? che tipo di lavoro sta cercando? è disponibile alla formazione? F. LE RISORSE UMANE COINVOLTE F.1 Esiste la figura del consulente personale? (un unico operatore che segue il cittadino dal momento della presa in carico sino alla chiusura dell’erogazione delle politiche attive) SI X NO Se sì, che caratteristiche ha? Anche se nei Centri più piccoli è facile che l'utente si rivolga sempre allo stesso operatore Quali attività svolge? … F.2Qual è il titolo di studio prevalente degli operatori che erogano il servizio di profiling? X Laurea specialistica per gli orientatori Laurea di primo livello Diploma di laurea Diploma universitario X Diploma di istruzione secondaria superiore per il personale dell'accoglienza Terza media F.3 Quali sono gli indirizzo di studi prevalenti degli operatori che è previsto che si occupino del ‘posizionamento’ degli utenti? X Pedagogico/umanistico/psicologico Scienze politiche e scienze sociali Economico Giuridico Biologico, scientifico Artistico Matematico/Statistico ICT Altro (specificare)… F.4 Quali profili professionali è previsto che vengano impiegati maggiormente per l’attuazione del posizionamento? X Psicologi Educatori professionali Formatori Orientatori/Counsellor X Operatori dei servizi per il lavoro Valutatori/Assessor Responsabili HR Esperti di processi di apprendimento Progettisti di percorsi formativi Coordinatori di percorsi formativi Tutor di percorsi formativi Altro (specificare)… F.5Come sono stati reclutati e selezionati gli operatori si occupano del ‘posizionamento’ degli utenti?? Tramite selezione interna all’ente X Tramite bando Tramite annuncio Altro (specificare)… F.6 Quale funzioni hanno, in genere, coloro che si occupano del ‘posizionamento’ degli utenti?? X addetti alla accoglienza addetti alle iscrizioni X consulenti d’orientamento operatore generico altro (specificare)… F.7 È stata prevista l’assegnazione formale di un incarico per svolgere tale funzione? SI X NO Se sì, di che tipo?... F.8 È stata prevista una formazione ad hoc alle risorse umane coinvolte X SI NO Se sì, con quali caratteristiche? E’ stato curato l'aggiornamento professionale degli orientatori, sia partecipando a seminari esterni che organizzando corsi di formazione interni, per es. sulla relazione con l'utente, su come individuare gli elementi di disagio, ecc. Titolo : Descrizione : Durata: Attestazione rilasciata: F.9 Sono stati previsti dei seminari di informazione/formazione per aggiornare operatori e funzionari in merito alla procedura di posizionamento X SI NO Se sì, con quali caratteristiche ? Il nostro prontuario è stato frutto di un lavoro di condivisione delle prassi e delle esperienze degli orientatori del CPI e del confronto con una possibile chiave di lettura del fenomeno che si andava estendendo anche nel nostro territorio 1 nel "paradigma del life design" presentato all'Università di Padova, nell'ambito del XI Congresso nazionale: “Orientamento alla scelta” al quale abbiamo partecipato con alcuni funzionari della nostra Provincia. Sono poi stati fatti degli incontri sia per presentare il prontuario che per aggiornarlo e renderlo fruibile. Titolo :… Descrizione :.. Durata:.. Quanti partecipanti:... G. BENEFICIARI, CRITICITA’ E POTENZIALITA’ G.1 Quali sono le categorie prevalenti o esclusive di beneficiari del servizio di posizionamento (più di una risposta)? X Apprendisti X Detenuti e ex-detenuti X Disabili X Disoccupati o persone in transizione lavorativa X Donne X Giovani X Immigrati o rifugiati X Inattivi X Lavoratori in CIG o mobilità X Occupati X Over 45 Professionisti Studenti Tirocinanti Volontari/Servizio civile G.2 E’ stato effettuato un follow-up sui beneficiari? X SI NO Se sì, di che tipo? Per ogni progetto specifico di politica attiva è stato effettuato un monitoraggio sull'andamento dei partecipanti e sugli esiti. Per le azioni di politica attiva da affidare a soggetti esterni e operativamente realizzate dagli enti di formazione si è proceduto alla pubblicazione di bandi (che contenevano quindi richieste di presentazione di progetti circostanziate e descritte in modo puntuale) ed alla conseguente approvazione dei seguenti progetti: Progetto laboratori per l'occupazione: iniziativa finalizzata a favorire l’aggiornamento e la qualificazione professionale delle persone in cerca di lavoro. Realizzazione, in collaborazione con i centri di formazione professionale, di corsi di formazione per i disoccupati in carico ai Centri per l’impiego. Si tratta di attività professionalizzanti di 40-80 ore, fruiti in gruppi aula di 10-14 partecipanti. Progetto tirocini rafforzati: iniziativa finalizzata a favorire l’inserimento lavorativo delle persone in cerca di lavoro. Realizzazione, in collaborazione con i centri di formazione professionale, di esperienze di formazione e tirocinio per i disoccupati in carico ai Centri per l’impiego che presentano difficoltà di inserimento autonomo nel mercato del lavoro. Si tratta di percorsi di 180, 270 o 350 ore da svolgersi in aula e direttamente in azienda. Progetto empowerment: iniziativa finalizzata a sostenere le persone in cerca di lavoro che si presentano ai Centri per l'impiego con atteggiamenti di sfiducia e demotivazione rispetto alla ricerca di lavoro. Realizzazione di alcuni percorsi formativi (sia di gruppo sia di coaching individuale) per migliorare l'autostima, le strategie di fronteggiamento, la capacità di definizione di obiettivi e di pianificazione per affrontare la ricerca del lavoro con motivazione e con maggiore consapevolezza del proprio valore. Progetto Voucher: iniziativa supplementare e sperimentale, realizzata in collaborazione con la Regione che prevede l'uso di assegni formativi per la partecipazione a un percorso formativo inserito nel catalogo, in precedenza utilizzata per giovani o per occupati, mai per i disoccupati in carico ai Centri per l’impiego. L’aspetto innovativo è dato dalle caratteristiche dell’iniziativa, sperimentali sotto il profilo amministrativo-gestionale con la messa a punto di nuove procedure di gestione; innovative per la possibilità di definire, all’interno del patto di servizio con il disoccupato, la partecipazione a una misura di politica attiva fruibile in modo celere e flessibile, ritagliata sul proprio progetto di sviluppo professionale.. Nella fase successiva all'approvazione dei progetti e alla loro assegnazione ai vari enti, gli orientatori dei Centri per l'impiego hanno partecipato alla progettazione di dettaglio dei percorsi insieme all'ente di formazione curando la divulgazione delle informazioni, l'individuazione dei partecipanti e la selezione tecnica e motivazionale; hanno partecipato al comitato di pilotaggio, in cui si è effettuata l'analisi dei casi proposti dai Centri per l'impiego per i vari progetti e al tavolo di monitoraggio, in cui si è valutata lo stato di avanzamento dei progetti e la partecipazione delle persone segnalate. Dalla valutazione delle esperienze fatte si sono tratte indicazioni per la nuova programmazione della formazione professionale, per erogare politiche attive sempre più vicine ai bisogni espressi dalle persone disoccupate. Ne descriva brevemente i risultati Circa 6 mesi dopo aver effettuato una politica attiva è stato poi verificato che quasi un terzo delle persone che hanno partecipato ad una nostra iniziativa ha avuto almeno un rapporto di lavoro successivo. I principali benefici che le persone disoccupate hanno evidenziato sono attribuibili alla possibilità di avere un servizio, ad accesso diretto, con personale disponibile ad ascoltare le proprie richieste e nel poter accedere ad una politica attiva adeguata al proprio bisogno in quello specifico momento della propria vita, vicino alla propria abitazione, al fine di costruire un progetto di avvicinamento al mercato del lavoro. Le persone si sono abituate a chiedere opportunità formative e non solo offerte di lavoro, e hanno avuto occasioni di qualificazione e riqualificazione anche progressive tra loro (per es: hanno frequentato prima un percorso di empowerment, poi un laboratorio formativo, infine un tirocinio), con le quali si sono sentite accompagnate dal servizio vero il lavoro. Quindi l'elemento più apprezzato è stato la personalizzazione del servizio e la sua pronta fruibilità. Gli elementi di positività evidenziati dagli orientatori del servizio sono stati il poter offrire opportunità agli utenti in tutto l’arco dell’anno, o comunque con attenzione alla stagionalità e alle richieste del territorio e il potere abituare le persone a riflettere sui propri bisogni formativi e ad esprimerli. Non irrilevante è stata la possibilità di consentire alle persone in situazione di svantaggio di ottenere l'indennità di partecipazione a corsi o di rimborso delle spese di trasporto. Gli orientatori dei Centri per l'impiego hanno molto gradito l'introduzione delle nuove azioni di politica attiva, grazie alle quali hanno sempre avuto delle opportunità da offrire alle persone disoccupate che si sono rivolte ai servizi. La faticosa attività di ascolto delle difficoltà delle persone disoccupate che quotidianamente il personale compie ha potuto essere accompagnata dall'offerta certa, continuativa e concreta di opportunità. H. CRITICITA’ E POTENZIALITA’ H.1 Potrebbe indicare potenzialità e criticità in merito all’implementazione del servizio di profiling ? Nella fase di progettazione Criticità Le principali criticità che sono emerse hanno riguardato la creazione di una rete con i soggetti del territorio, attività che ha richiesto tempo, condivisione, e lavoro di relazione. E' stato complicato non solo creare la rete tra i servizi per il lavoro e gli enti di formazione, ma anche creare la rete all'interno degli stessi enti di formazione che si sono organizzati in un partenariato con un ente capofila, con il compito di relazionarsi con i servizi per l'impiego, sia per fare proposte condivise, sia per gestirle seguendo una procedura concordata. Potenzialità Nella fase di implementazione Criticità Potenzialità Nella fase a regime Criticità Potenzialità Rispetto alle soluzioni organizzative implementate Criticità Potenzialità Rispetto ai processi di erogazione dei servizi in cui è coinvolto il posizionamento Criticità Potenzialità Rispetto alle metodologie di rilevazione del posizionamento Criticità Potenzialità Rispetto alle risorse umane impiegate nella erogazione Criticità Potenzialità Rispetto all’utenza che ha usufruito del servizio Criticità Potenzialità ALLEGATO 1.a PRONTUARIO PROVINCIA DI RAVENNA Knowledge worker Target Persone occupate che vogliono cambiare lavoro (anche cigs a zero ore che non si possono iscrivere) con esperienza in profili tecnici, impiegatizi, specializzati Persone disoccupate (anche in mobilità o in Cigs a zero ore iscritte) con esperienza in profili tecnici, impiegatizi, specializzati Bisogno Cambiamento di contesto organizzativo Servizio offerto Informazione Tecniche ricerca del lavoro Colloquio Eures Inserimento in banca dati (solo per Cigs a zero ore) Accesso al sistema di intermediazione Orientamento e autopromozione Azioni di accompagnamento all’inserimento professionale e alla formazione Servizio di mobilità europea Colloquio di orientamento individuale Inserimento in banca dati Tecniche ricerca attiva del lavoro Laboratori per l’occupazione Tirocini rafforzati Voucher Corsi profili innovativi Sostegno all'autoimpresa Gruppo informativoorientativo per giovani Inserimento in banca dati Tecniche ricerca attiva del lavoro Laboratori per l'occupazione Tirocini rafforzati Corsi profili innovativi Tirocini all’estero Bisogno Evoluzione di un progetto professionale personale Qualificazione Cambiamento di contesto organizzativo Evoluzione di un progetto professionale personale Sviluppare strategie per la ricerca attiva del lavoro Qualificazione Risposta Erogazione di informazioni Orientamento e autopromozione Servizio offerto Informazioni Tecniche ricerca attiva del lavoro Orientamento e autopromozione Azioni di accompagnamento all’inserimento professionale e alla formazione Fronteggiamento dell’esperienza di deprivazione professionale Pianificazione reinserimento lavorativo Costruire un progetto professionale personalizzato Sviluppare strategie per la ricerca attiva del lavoro Erogazione di informazioni Azioni di accompagnamento all’inserimento professionale e alla formazione Gruppo informativoorientativo Tecniche ricerca attiva del lavoro Tirocini rafforzati Laboratori per l’occupazione Voucher Corsi di formazione iniziale Colloquio Crisi Informazioni Giovani <25 anni, che hanno completato gli studi (diploma o laurea) in area tecnica o impiegatizia con buone competenze trasversali Evoluzione di un progetto professionale personale Sviluppare strategie per la ricerca attiva del lavoro Aggiornare le competenze tecnicoprofessionali Costruire un progetto professionale personalizzato Sviluppare strategie per la ricerca attiva del lavoro Fare esperienza di impatto con il mondo del lavoro Risposta Erogazione di informazione Orientamento e autopromozione Servizio di mobilità europea Accesso al sistema di intermediazione (solo per Cigs a zero ore) Accesso al sistema di intermediazione Orientamento e autopromozione Azioni di accompagnamento all’inserimento professionale e alla formazione Lavoratori periferici Target Persone occupate che vogliono cambiare lavoro con profili generici Persone disoccupate (anche in mobilità o in Cigs a zero ore iscritte) con esperienza in profili generici Persone che beneficiano di ammortizzatori in deroga Giovani < 25 anni che hanno completato gli studi con profili generici Orientamento e autopromozione Azioni di accompagnamento all’inserimento professionale e alla Gruppo giovani < 25 Tecniche per la ricerca attiva del lavoro Tirocini rafforzati Laboratori per l’occupazione Stranieri con una buona conoscenza della lingua italiana con profili generici o studi non riconosciuti Fare esperienza di impatto con il mondo del lavoro Costruire un progetto professionale personalizzato Fare esperienza di impatto con il mondo del lavoro formazione Corsi di formazione iniziale e superiore Orientamento e autopromozione Azioni di accompagnamento all’inserimento professionale e alla formazione Gruppo informativoorientativo Tecniche ricerca attiva del lavoro Tirocini rafforzati Laboratori per l’occupazione Voucher Corsi di formazione inziale Lavoratori marginali Target Persone inoccupate o disoccupate senza esperienze significative Bisogno Costruire un progetto professionale personale Sviluppare strategie per la ricerca attiva del lavoro Aumentare l’occupabilità personale Donne che si sono dedicate ai compiti di cura per almeno 2 anni in reinserimento lavorativo Costruire un progetto professionale personalizzato Sviluppare strategie per la ricerca attiva del lavoro Aumentare l’occupabilità personale Studenti nel passaggio fra cicli di studio Processo decisionale per la scelta di un percorso formativo o lavorativo Stranieri che non padroneggiano bene la lingua italiana Aumentare l’occupabilità personale Aumentare la capacità di comprensione Risposta Orientamento e autopromozione Azioni di accompagnamento all’inserimento professionale e alla formazione Orientamento e autopromozione Azioni di accompagnamento all’inserimento professionale e alla formazione Orientamento e autopromozione Azioni di accompagnamento all’inserimento professionale e alla formazione Accesso al sistema di intermediazione (solo per chi ha la qualifica) Orientamento e autopromozione Azioni di accompagnamento all’inserimento professionale e alla formazione Servizio offerto Gruppo informativo-orientativo Tecniche ricerca attiva del lavoro Laboratori per l’occupazione Voucher Empowerment Corsi di formazione iniziale Gruppo informativo-orientativo Tecniche ricerca attiva del lavoro Tirocini rafforzati (se con competenze inerenti) Laboratori per l’occupazione Voucher Empowerment Corsi di formazione iniziale Obbligo formativo Consulenza orientativa Tirocinio Inserimento in banca dati (solo per chi ha la qualifica) Colloquio per stranieri (sportello orientamento) Corso di lingua italiana (CTP) ALLEGATO 2 PROVINCIA DI TREVISO INTERVISTA ENTI EROGATORI DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO DELL’UTENZA L’obiettivo della presente intervista è raccogliere alcune informazioni sul sistema di posizionamento dell’utenza progettato e/o implementato nella sua Regione/Provincia, sulle modalità con cui è stato implementato e se, e come, questo ha modificato le modalità organizzative degli enti erogatori del servizio e degli enti decisori. Potrebbe essere richiesto di fornire, se possibile, decreti e disposizioni che introducono nell’organizzazione il sistema di posizionamento e l’organigramma con la descrizione delle posizioni organizzative. Grazie per la disponibilità accordata. Sommario INTERVISTA ENTI EROGATORI DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO DELL’UTENZA ...................................................... 2 A. DESCRIZIONE DELLA PRATICA ............................................................................................................................. 2 B. STATO DELL’ARTE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO .................................... 2 C. L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA STRUTTURA ............................................................................................... 4 D. IL PROCESSO DI EROGAZIONE DEI SERVIZI ALL’UTENZA ...................................................................................... 5 E. GLI STRUMENTI IN USO AI FINI DEL ‘POSIZIONAMENTO’ .................................................................................... 7 F. LE RISORSE UMANE COINVOLTE .......................................................................................................................... 8 G. BENEFICIARI, CRITICITA’ E POTENZIALITA’ .......................................................................................................... 9 H. CRITICITA’ E POTENZIALITA’ ...............................................................................................................................11 A. DESCRIZIONE DELLA PRATICA A.1 A.2 A.3 A.4 Ente: Dipartimento e Servizio: Descrizione sintetica della pratica Dati di contatto e relativo ruolo PROVINCIA DI TREVISO SERVIZI PER L’IMPIEGO LIVELLI DI SERVIZIO D.SSA MARIGIA MANSUETO P.O. SERVIZI LAVORO 0422-656470 320-4320413 [email protected] B. STATO DELL’ARTE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO B.1 Presso la rete dei servizi per l’impiego afferenti alla sua struttura è stato affrontato il tema del ‘posizionamento’ dell’utenza rispetto al mercato del lavoro? X SI NO B.2 Se si, fino a che punto si è arrivati nella implementazione di tale approccio all’utenza? Il servizio era a regime fino al 31/12/2014 B.3 Quando si sono avviate le procedure di progettazione? Anno: 2009 B.4 Quando è stato avviato il servizio? Anno: : 2009 B.5 Come è stata denominata la procedura di posizionamento implementata? La procedura (denominata Accompagnamento al Lavoro) dà come esito l’accesso ad un servizio di secondo o terzo livello: SERVIZIO ACCOMPAGMAMENTO e SERVIZIO PERCORSI PERSONALIZZATI B.6 Potrebbe descriverne brevemente le principali caratteristiche e gli obiettivi? Per tutti gli utenti sono garantiti i servizi standard (accoglienza, iscrizione all’anagrafe, colloquio, …). Le persone, anche segnalate dai servizi esterni, che dopo aver usufruito dei servizi base per almeno 3/6 mesi non trovano collocazione, vengono invitate dall’operatore di sportello per prendere un appuntamento con il servizio accompagnamento e/o percorsi personalizzati. Gli operatori di questi servizi verificano l’appartenenza o meno del lavoratore ai target previsti e in caso positivo ne fanno una “presa in carico” diventandone una sorta di “case manager”. Assistono i lavoratori nella ricerca di un nuovo posto di lavoro mediante colloqui individuali e di gruppo. Per chi rientra in questi servizi è possibile usufruire di una dote spendibile per finanziare tirocini, corsi di formazione o come incentivo all’assunzione. B.7 Secondo lei il servizio progettato/implementato è più vicino a un sistema di ‘profiling’ dell’utenza, ovvero di calcolo statistico del rischio occupazionale del soggetto sulla base di variabili predeterminate, oppure di ‘targeting’, ovvero di inserimento dell’utente all’interno di fasce di utenza determinate in base ad alcune caratteristiche ? TARGETING, nello specifico si parla di: over 50 oppure disoccupati da almeno 24 mesi, oppure persone appartenenti a nuclei familiari senza reddito, con figli a carico, o infine, persone segnalate dai servizi sociali come ad esempio ex detenuti, disabili non iscritti legge 68, ecc. B.8 Sono stati definiti degli standard minimi di servizio? X SI NO Se si, Quali? 1.Incontri informativi/orientamento in piccoli gruppi; 2.colloqui individuali con l’operatore di riferimento; 3. Ciclo di laboratori sulla ricerca attiva (10ore) B.9 È prevista una funzione di supervisione e monitoraggio rispetto al servizio di posizionamento? X SI NO Se sì, a chi viene affidata tale funzione? Ad una commissione interna in rappresentanza dei settori lavoro e formazione della Provincia. B.10 E’ previsto un supporto metodologico per l’erogazione del Servizio? X SI NO B.11 Se sì, di che tipo? linee Guida o Manuali (specificare) sistemi informativi o siti web dedicati ( specificare ) strumenti vari (ad es. schede di intervista, questionari, format per raccolta dati)(specificare ) X altro (specificare ) opuscoli informativi e solo in fase di avvio scheda d’intervista per misurare la proattività C. L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA STRUTTURA C.1 La progettazione del servizio di ‘posizionamento’ ha previsto delle modifiche nell’organizzazione interna della sua struttura? X SI NO Se sì, quali? I servizi di tutti i centri per l’impiego di Treviso sono stati riorganizzati sulla base di questi 3 livelli di servizio e sono state individuate gli operatori da dedicare ad ogni fascia di utenza e ai servizi amministrativi correlati C.2 Tale riorganizzazione è stata implementata? Del tutto o parzialmente? Del tutto C.3 La progettazione/’implementazione del posizionamento e l’eventuale riorganizzazione della sua struttura sono stati ufficializzati attraverso: Delibere di Giunta Provinciale, Determine del Riferimenti:… Dirigente e Verbali della Commissione Provinciale Lavoro (partecipata dalle organizzazioni datoriali e sindacali) C.4 Attualmente l’organigramma della sua struttura prevede una modulazione dei ruoli in base alla tipologia di servizio offerto (colloquio 297/03, consulenza orientativa, tirocini…) o in base alla tipologia di utenza (cassa integrati, mobilità, disoccupati, disabili…? Se non rispecchia nessuna delle tipologie indicate potrebbe descrivere in base a quali caratteristiche è stato pianificato? Misto: alcuni in base alla tipologia di utenza (servizio collocamento mirato, servizio stranieri (con informazioni specifiche non solo di natura lavorativa). I restanti uffici sono organizzati in base ai servizi offerti (tirocini, incrocio D/O e mkt, iscrizioni, …) C.5 Nella rete dei servizi per l’impiego cui fa riferimento il suo ente sono presenti anche enti privati? X SI NO C.6 Se sì, è previsto che gli enti privati possano effettuare la procedura di ‘posizionamento’ o rimane in capo alle strutture pubbliche? Rimane in capo ai Centri per l’Impiego D. IL PROCESSO DI EROGAZIONE DEI SERVIZI ALL’UTENZA D.1 L’introduzione del ‘posizionamento’ ha introdotto/dovrebbe introdurre delle modifiche nelle modalità con cui vengono erogati i servizi? X SI NO Se sì, quali? Oltre a quelle sopra riportate vi è un maggiore scambio fra uffici per favorire l’inserimento della persona (ad es. con il servizio stage oppure con città dei mestieri e delle professioni) oppure col servizio mkt e incontro D/O. Inoltre alcune fasi del servizio vengono erogate attraverso incontri di gruppo in sale adeguate allo scopo e con operatori dedicati. Inoltre è stato occasione per sviluppare, anche attraverso una convenzione, la collaborazione con i comuni e altri soggetti del territorio. D.2 Come è previsto che si collochi, rispetto al processo di erogazione dei servizi, la rilevazione del ‘posizionamento’ dell’utente (più di una)? X all’ingresso, prima della presa in carico ( per gli utenti dei percorsi personalizzati) X dopo la presa in carico e dopo 3/6 mesi che la persona ha usufruito dei servizi standard (per gli altri) alla fine altro (specificare): D.3 Quali servizi rivolti all’utenza sono attivi presso i Centri per l’impiego, nel complesso X Accoglienza X Iscrizioni X Consulenza orientativa (per lo più in piccoli gruppi es. mobilità e garanzia giovani) X Orientamento specialistico X Tirocini X Formazione X Collocamento obbligatorio X Mobilità/cassa integrazione X Preselezione X Accompagnamento intensivo al lavoro X Altro (specificare) Servizio Stranieri D.4 A quali dei servizi elencati si accede solo dopo aver effettuato il profiling? Accoglienza Iscrizioni X Consulenza orientativa Orientamento specialistico X X X Tirocini finanziati Formazione finanziata Collocamento obbligatorio Mobilità/cassa integrazione Preselezione Accompagnamento intensivo al lavoro Altro (specificare) … D.5 Potrebbe descrivere il flusso dei processi che prevedono il ‘posizionamento’? 1 accoglienza 2 iscrizione 3 candidatura nella banca dati d/o 3 TARGETING tirocinio/formazione/accompagnamento intensivo al lovoro 4 consulenza orientativa 5 D.6 E’ previsto che al termine del processo venga rilasciato un output all’utente relativo al posizionamento? X SI NO Se sì, di che tipo? L’utente sa se può usufruire o meno della dote denominata Fondo Disagio Professionale D.7 Quanto è previsto che duri mediamente la procedura di posizionamento? Ore: 1 E. GLI STRUMENTI IN USO AI FINI DEL ‘POSIZIONAMENTO’ E.1 Quali variabili prende in considerazione il posizionamento? (elencare in base alla tipologia nella colonna di destra) Ambientali (tasso occupazione provincia, settori … prevalenti...) Dimensioni psico/sociali (percezioni del se, degli altri … del mondo Appartenenza a determinate fasce di utenza over 50 oppure disoccupati da almeno 24 mesi, oppure (cassaintegrati, under/over 30, drop out) persone appartenenti a nuclei familiari senza reddito, con figli a carico, o infine, persone segnalate dai servizi sociali come ex detenuti, disabili non iscritti legge 68, ecc. Dati amministrativi (iscrizione alle liste della Mesi di disoccupazione, Durata della candidatura per disoccupazione/elementi della Scheda Anagrafico l’Incrocio D/O Professionale/) Condizione dell’individuo (ISEE, Nucleo familiare, ISEE e presenza di figli nel nucleo familiare eventuale disabilità Caratteristiche professionali e di istruzione … dell’individuo(titolo di studio, qualifiche, anni di attività) Altro (specificare) Le variabili non compilate sono invece considerata in varia misura ai fini del posizionamento nel servizio percorsi personalizzati E.2 Qualora siano contemplati nell’erogazione dei servizi delle fasce di utenza , potrebbe elencare di quali si tratta? Vedi sopra E.3 Viene utilizzato un sistema informatizzato per il calcolo del posizionamento? SI X NO E.4 Se sì, tale sistema è integrato con il SIL regionale? SI NO E.5 Con quale modalità è previsto che si eroghi il servizio? X uno o più colloqui telematicamente in auto-orientamento altro (specificare)… E.6 Il posizionamento dell’utenza è previsto che venga rilevato attraverso un form (cartaceo/on line) auto compilato dall’utente un form (cartaceo/on line) compilato dall’utente col supporto dell’operatore un form (cartaceo/on line) compilato dall’operatore al termine di un colloquio X altro (specificare) un colloquio con l’operatore e con i dati amministrativi presenti nell’anagrafe dei lavoratori e in altre banche dati (es. INPS, comuni, …) F. LE RISORSE UMANE COINVOLTE F.1 Esiste la figura del consulente personale? (un unico operatore che segue il cittadino dal momento della presa in carico sino alla chiusura dell’erogazione delle politiche attive) X SI NO Se sì, che caratteristiche ha? Deve possedere conoscenze normative, capacità di ascolto, “autonomia” nelle relazioni sul territorio, capacità di fare matching D/O Quali attività svolge? La presa in carico, sostegno rispetto alla proattività e alla motivazione, individuazione di eventuali gap formativi e livelli di spendibilità, matching, descrizione e proposta alla commissione del caso per l’erogazione della dote F.2 Qual è il titolo di studio prevalente degli operatori che erogano il servizio di profiling? X Laurea specialistica o laurea vecchio ordinamento Laurea di primo livello Diploma di laurea Diploma universitario Diploma di istruzione secondaria superiore Terza media F.3 Quali sono gli indirizzo di studi prevalenti degli operatori che è previsto che si occupino del ‘posizionamento’ degli utenti? X Pedagogico/umanistico X Scienze politiche e scienze sociali X SI Economico X SI Giuridico Biologico, scientifico Artistico Matematico/Statistico ICT Altro (specificare)… F.4 Quali profili professionali è previsto che vengano impiegati maggiormente per l’attuazione del posizionamento? Psicologi Educatori professionali Formatori Orientatori/Counsellor X Operatori dei servizi per il lavoro Valutatori/Assessor Responsabili HR Esperti di processi di apprendimento Progettisti di percorsi formativi Coordinatori di percorsi formativi Tutor di percorsi formativi Altro (specificare)… F.5 Come sono stati reclutati e selezionati gli operatori si occupano del ‘posizionamento’ degli utenti?? X Tramite selezione interna all’ente X Tramite bando Tramite annuncio Altro (specificare)… F.6 Quale funzioni hanno, in genere, coloro che si occupano del ‘posizionamento’ degli utenti?? Addetti alla accoglienza addetti alle iscrizioni X consulenti d’orientamento operatore generico X altro (specificare) operatore di incrocio D/O F.7 È stata prevista l’assegnazione formale di un incarico per svolgere tale funzione? X Si NO Se sì, di che tipo? Per le risorse interne è stato formalizzato nell’organigramma ed inserito nel contesto di specifici uffici dedicati. Per il reclutamento attraverso bandi la formalizzazione è avvenuta negli incarichi F.8 È stata prevista una formazione ad hoc alle risorse umane coinvolte X SI NO Se sì, con quali caratteristiche ? Un laboratorio iniziale per definire gli obiettivi e per impostare la formazione per gli operatori. Poi laboratori per individuare e omogeneizzare sul territorio la procedura fra i CPI. Inoltre qualche intervento formativo specifico ad esempio sul counseling Titolo : Descrizione : Durata: Attestazione rilasciata: F.9 Sono stati previsti dei seminari di informazione/formazione per aggiornare operatori e funzionari in merito alla procedura di posizionamento X SI vedi sopra NO Se sì, con quali caratteristiche ? Titolo :… Descrizione :.. Durata:.. Quanti partecipanti:... G. BENEFICIARI, CRITICITA’ E POTENZIALITA’ G.1 Quali sono le categorie prevalenti o esclusive di beneficiari del servizio di posizionamento (più di una risposta)? X X X X X Apprendisti detenuti e ex-detenuti Disabili Disoccupati o persone in transizione lavorativa Donne Giovani Immigrati o rifugiati Inattivi Lavoratori mobilità Occupati Over 45 Professionisti Studenti Tirocinanti Volontari/Servizio civile G.2 E’ stato effettuato un follow-up sui beneficiari? X SI NO Se sì, di che tipo? statistico. Ne descriva brevemente i risultati Provvederemo a trasmettere una breve nota specifica H. CRITICITA’ E POTENZIALITA’ H.1 Potrebbe indicare potenzialità e criticità in merito all’implementazione del servizio di profiling ? Nella fase di progettazione Criticità Ipotizzare gli scenari possibili alla luce di numeri molto elevati di utenti Potenzialità Poter riorganizzare e rivedere l’organizzazione dei servizi Nella fase di implementazione Criticità Utilizzo di strumenti autoprodotti e non testati scientificamente Potenzialità Possibilità di rivisitare le procedure e sviluppare le capacità degli operatori Nella fase a regime Criticità Su alcuni target i numeri degli utenti diventavano troppo elevati. Potenzialità La dote utilizzabile dai lavoratori e la definizione chiara dei tre livelli di servizio Rispetto alle soluzioni organizzative implementate Criticità Numero ridotto di operatori rispetto agli utenti Potenzialità Le risorse proprie che l’amministrazione ha messo a disposizione Rispetto ai processi di erogazione dei servizi in cui è coinvolto il posizionamento Criticità Difficoltà a definire la durata della presa in carico Potenzialità Supporto personalizzato all’utente con il case-manager Rispetto alle metodologie di rilevazione del posizionamento Criticità Basata su dati amministrativi con poco margine d’intervento per l’operatore Potenzialità Dati oggettivi garantiscono pari- opportunità Rispetto alle risorse umane impiegate nella erogazione Criticità Poche risorse di operatori impegnati anche in altre attività Potenzialità Condivisione di una filosofia di servizio e di attenzione all’utente Rispetto all’utenza che ha usufruito del servizio Criticità Lo sviluppo di una dipendenza dall’opertore che potrebbe essere a svantaggio della ricerca attiva Potenzialità La presa di consapevolezza di sé dei propri limiti e potenzialità nonché del mercato del lavoro locale ALLEGATO 4 PROVINCIA DI PISTOIA INTERVISTA ENTI EROGATORI DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO DELL’UTENZA L’obiettivo della presente intervista è raccogliere alcune informazioni sul sistema di posizionamento dell’utenza progettato e/o implementato nella sua Regione/Provincia, sulle modalità con cui è stato implementato e se, e come, questo ha modificato le modalità organizzative degli enti erogatori del servizio e degli enti decisori. Potrebbe essere richiesto di fornire, se possibile, decreti e disposizioni che introducono nell’organizzazione il sistema di posizionamento e l’organigramma con la descrizione delle posizioni organizzative. Grazie per la disponibilità accordata. Sommario INTERVISTA ENTI EROGATORI DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO DELL’UTENZA ...................................................... 2 A. DESCRIZIONE DELLA PRATICA ............................................................................................................................. 2 B. STATO DELL’ARTE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO .................................... 2 C. L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA STRUTTURA ............................................................................................... 4 D. IL PROCESSO DI EROGAZIONE DEI SERVIZI ALL’UTENZA ...................................................................................... 5 E. GLI STRUMENTI IN USO AI FINI DEL ‘POSIZIONAMENTO’ .................................................................................... 7 F. LE RISORSE UMANE COINVOLTE .......................................................................................................................... 8 G. BENEFICIARI, CRITICITA’ E POTENZIALITA’ .......................................................................................................... 9 H. CRITICITA’ E POTENZIALITA’ ...............................................................................................................................11 A. DESCRIZIONE DELLA PRATICA A.1 Ente: A.2Dipartimento e Servizio: A.3 Descrizione sintetica della pratica A.4 Dati di contatto e relativo ruolo Provincia di Pistoia Servizi alla Persona Anna Pesce – Responsabile Programmazione Lavoro e Formazione e coordinamento CPI B. STATO DELL’ARTE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI POSIZIONAMENTO B.1 Presso la rete dei servizi per l’impiego afferenti alla sua struttura è stato affrontato il tema del ‘posizionamento’ dell’utenza rispetto al mercato del lavoro? X SI NO B.2 Se si, fino a che punto si è arrivati nella implementazione di tale approccio all’utenza? E’ a regime B.3 Quando si sono avviate le procedure di progettazione? Anno: 2011 B.4 Quando è stato avviato il servizio? Anno: 2012 B.5 Come è stata denominata la procedura di posizionamento implementata? Rischio Occupazionale B.6 Potrebbe descriverne brevemente le principali caratteristiche e gli obiettivi? Il modello si basa su: impostazione del servizio in macro linee fortemente orientate ai diversi target di utenza (servizi alle persone, servizi alle imprese, servizi integrati per persone con disabilità e fasce deboli); misurazione del rischio occupazionale quale strumento per calibrare in maniera personalizzata la tipologia e l’intensità del servizio da erogare; modello organizzativo per processi ed a matrice B.7 Secondo lei il servizio progettato/implementato è più vicino a un sistema di ‘profiling’ dell’utenza , ovvero di calcolo statistico del rischio occupazionale del soggetto sulla base di variabili predeterminate, oppure di ‘targeting’, ovvero di inserimento dell’utente all’interno di fasce di utenza DeterminatE in base ad alcune caratteristiche. Profiling B.8 Sono stati definiti degli standard minimi di servizio? X SI NO Se si, Quali? Dal marzo 2012 vengono profilate tutte le persone che si rivolgono ai servizi dei CPI B.9 È prevista una funzione di supervisione e monitoraggio rispetto al servizio di posizionamento? X SI NO Se sì, a chi viene affidata tale funzione? La funzione è affidata a personale del Servizio Lavoro. Per l’anno 2015 – a seguito dell’espletamento di una gara, l’attività è stata supportata da un raggruppamento temporaneo di impresa costituito da IRES Toscana e da ASVAAP, nell’ambito del “servizio finalizzato all’implementazione di strumenti a supporto del modello di erogazione dei servizi per l’impiego della Provincia di Pistoia”. Nell’ambito del raggruppamento ASVAAP si è occupato di effettuare l’attività di valorizzazione del modello utilizzato dai SPI per la rilevazione del rischio occupazionale B.10 E’ previsto un supporto metodologico per l’erogazione del Servizio? X SI NO B.11 Se sì, di che tipo? X linee Guida o Manuali (specificare): linee guida X sistemi informativi o siti web dedicati ( specificare ): data base in Access X strumenti vari (ad es. schede di intervista, questionari, format per raccolta dati)(specificare ): traccia di intervista X altro (specificare ): rappresentazione grafica dell’output (diagramma a ragnatela) C. L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA STRUTTURA C.1 La progettazione del servizio di ‘posizionamento’ ha previsto delle modifiche nell’organizzazione interna della sua struttura? X SI NO Se sì, quali? Ha previsto l’adozione di un modello organizzativo per processi a matrice e per macro linee di servizi C.2 Tale riorganizzazione è stata implementata? Del tutto o parzialmente? Del tutto C.3 La progettazione/’implementazione del posizionamento e l’eventuale riorganizzazione della sua struttura sono stati ufficializzati attraverso: Tipologia dell’ atto Riferimenti: DD 997/2011 che approva il nuovo modello organizzativo DCP 35/2011 “Programmazione delle politiche del dei SPI lavoro, formazione, istruzione triennio 2011 – 2013..” DD 1105/2011 che individua e razionalizza gli uffici e le responsabilità del nuovo servizio C.4 Attualmente l’organigramma della sua struttura prevede una modulazione dei ruoli in base alla tipologia di servizio offerto (colloquio 297/03, consulenza orientativa, tirocini…) o in base alla tipologia di utenza (cassa integrati, mobilità, disoccupati, disabili…? Se non rispecchia nessuna delle tipologie indicate potrebbe descrivere in base a quali caratteristiche è stato pianificato? L’organigramma prevede una modulazione dei ruoli in base alle macro linee di servizio ed alla presenza di responsabili e referenti di prodotto (allegato C) C.5 Nella rete dei servizi per l’impiego cui fa riferimento il suo ente sono presenti anche enti privati? X SI NO C.6 Se sì, è previsto che gli enti privati possano effettuare la procedura di ‘posizionamento’ o rimane in capo alle strutture pubbliche? Strutture pubbliche – solo CPI D. IL PROCESSO DI EROGAZIONE DEI SERVIZI ALL’UTENZA D.1 L’introduzione del ‘posizionamento’ ha introdotto/dovrebbe introdurre delle modifiche nelle modalità con cui vengono erogati i servizi? X SI NO Se sì, quali? I servizi vengono erogati per macro linee ripartite in: servizi alle imprese; servizi alle persone; servizi integrati per persone con disabilità e fasce deboli D.2 Come è previsto che si collochi, rispetto al processo di erogazione dei servizi, la rilevazione del ‘posizionamento’ dell’utente (più di una)? all’ingresso, prima della presa in carico dopo la presa in carico alla fine X altro (specificare): Il posizionamento viene effettuato al momento dell’iscrizione e contestualmente al primo colloquio di orientamento D.3 Quali servizi rivolti all’utenza sono attivi presso i Centri per l’impiego, nel complesso X Accoglienza X Iscrizioni X Consulenza orientativa X Orientamento specialistico X Tirocini X Formazione X Collocamento obbligatorio X Mobilità/cassa integrazione X Preselezione X Accompagnamento intensivo al lavoro X Altro (specificare): Web Learning Point; marketing, voucher di conciliazione, voucher formativi/carta ILA, ricollocazione D.4 A quali dei servizi elencati si accede solo dopo aver effettuato il profiling? Accoglienza Iscrizioni X Consulenza orientativa X Orientamento specialistico X Tirocini X Formazione X Collocamento obbligatorio X Mobilità/cassa integrazione X Preselezione X Accompagnamento intensivo al lavoro X Altro (specificare): Web Learning Point; marketing, voucher di conciliazione, voucher formativi/carta ILA, ricollocazione D.5 Potrebbe descrivere il flusso dei processi che prevedono il ‘posizionamento’? Es. accoglienza – consulenza orientativa - POSIZIONAMENTO – tirocinio/formazione/accompagnamento intensivo al lovoro oppure accoglienzaPROFILING - consulenza orientativa…) Il posizionamento viene effettuato al momento dell’iscrizione e contestualmente al primo colloquio di orientamento; il posizionamento è propedeutico alla fruizione di tutti gli altri servizi in quanto ne determina il contenuto D.6 E’ previsto che al termine del processo venga rilasciato un output all’utente relativo al posizionamento? SI X NO Se sì, di che tipo?... D.7 Quanto è previsto che duri mediamente la procedura di posizionamento? Ore: 40 minuti E. GLI STRUMENTI IN USO AI FINI DEL ‘POSIZIONAMENTO’ E.1 Quali variabili prende in considerazione il posizionamento? (elencare in base alla tipologia nella colonna di destra) Ambientali (tasso occupazione provincia, settori NO, ma esiste un’ipotesi da valutare prevalenti...) Dimensioni psico/sociali (percezioni del se, degli altri SI’: definizione e chiarezza dell’obiettivo professionale; del mondo possesso informazioni sul MdL, autonomia e capacità di affermazione sul MdL, motivazione ad usufruire dei servizi del CPI Appartenenza a determinate fasce di utenza SI’: Età (cassaintegrati, under/over 30, drop out) Dati amministrativi (iscrizione alle liste della NO disoccupazione/elementi della Scheda Anagrafico Professionale/) Condizione dell’individuo (ISEE, Nucleo familiare, Sì: iscrizione l.68/99 eventuale disabilità Caratteristiche professionali e di istruzione SI’: qualità dell’esperienza posseduta rispetto all’obiettivo dell’individuo(titolo di studio, qualifiche, anni di attività) professionale; mesi di lavoro negli ultimi 2 anni; titolo di studio e formazione posseduta Altro (specificare) Disponibilità geografica E.2 Qualora siano contemplati nell’erogazione dei servizi delle fasce di utenza , potrebbe elencare di quali si tratta? L.68/99 E.3 Viene utilizzato un sistema informatizzato per il calcolo del posizionamento? X SI NO E.4 Se sì, tale sistema è integrato con il SIL regionale? SI X NO, è stato condiviso con la Regione E.5 Con quale modalità è previsto che si eroghi il servizio? X uno o più colloqui (1 colloquio) telematicamente in auto-orientamento altro (specificare)… E.6 Il posizionamento dell’utenza è previsto che venga rilevato attraverso un form (cartaceo/on line) auto compilato dall’utente un form (cartaceo/on line) compilato dall’utente col supporto dell’operatore X un form (cartaceo/on line) compilato dall’operatore al termine di un colloquio altro (specificare)… F. LE RISORSE UMANE COINVOLTE F.1 Esiste la figura del consulente personale? (un unico operatore che segue il cittadino dal momento della presa in carico sino alla chiusura dell’erogazione delle politiche attive) X SI NO Se sì, che caratteristiche ha? È un ruolo che può essere assegnato sia alla figura di Orientatore/trice che a quella di Operatore/trice. Costituisce il punto di riferimento e l’interfaccia dei servizi erogati con l’utente (cittadino/a o azienda). Quali attività svolge? Ha il compito di informare, facilitare e promuovere l’accesso ai servizi, incentivare l’incontro fra chi cerca e chi offre lavoro favorendo un clima di fiducia reciproca. È la figura di riferimento a cui rivolgersi nel corso del tempo per orientare le proprie scelte nel mondo del lavoro F.2 Qual è il titolo di studio prevalente degli operatori che erogano il servizio di profiling? X Laurea specialistica Laurea di primo livello Diploma di laurea Diploma universitario Diploma di istruzione secondaria superiore Terza media F.3 Quali sono gli indirizzo di studi prevalenti degli operatori che è previsto che si occupino del ‘posizionamento’ degli utenti? X Pedagogico/umanistico X Scienze politiche e scienze sociali X Economico X Giuridico Biologico, scientifico Artistico Matematico/Statistico ICT Altro (specificare)… F.4 Quali profili professionali è previsto che vengano impiegati maggiormente per l’attuazione del posizionamento? Psicologi Educatori professionali Formatori X Orientatori/Counsellor X Operatori dei servizi per il lavoro Valutatori/Assessor Responsabili HR Esperti di processi di apprendimento Progettisti di percorsi formativi Coordinatori di percorsi formativi Tutor di percorsi formativi Altro (specificare)… F.5 Come sono stati reclutati e selezionati gli operatori si occupano del ‘posizionamento’ degli utenti?? Tramite selezione interna all’ente Tramite bando Tramite annuncio X altro (specificare): concorso pubblico F.6 Quale funzioni hanno, in genere, coloro che si occupano del ‘posizionamento’ degli utenti?? Addetti alla accoglienza addetti alle iscrizioni consulenti d’orientamento operatore generico X altro (specificare): consulente personale F.7 È stata prevista l’assegnazione formale di un incarico per svolgere tale funzione? X SI NO Se sì, di che tipo? Deleghe individuali F.8 È stata prevista una formazione ad hoc alle risorse umane coinvolte X SI NO Se sì, con quali caratteristiche ? formazione d’aula ed affiancamento on the job Titolo : Descrizione: formazione erogata dai consulenti psicologi Durata: 3 mesi Attestazione rilasciata: competenze registrate su libretto formativo F.9 Sono stati previsti dei seminari di informazione/formazione per aggiornare operatori e funzionari in merito alla procedura di posizionamento X SI NO Se sì, con quali caratteristiche? seminario Titolo: I servizi pubblici per l’impiego. Il contributo dell’esperienza pistoiese nel modello toscano Descrizione: seminario rivolto agli operatori pubblici e privati dei SPI Durata: 8 ore Quanti partecipanti: 90 persone G. BENEFICIARI, CRITICITA’ E POTENZIALITA’ G.1 Quali sono le categorie prevalenti o esclusive di beneficiari del servizio di posizionamento (più di una risposta)? Apprendisti detenuti e ex-detenuti X Disabili X Disoccupati o persone in transizione lavorativa X Donne X Giovani X Immigrati o rifugiati Inattivi X Lavoratori in CIG o mobilità Occupati Over 45 Professionisti Studenti Tirocinanti Volontari/Servizio civile G.2 E’ stato effettuato un follow-up sui beneficiari? X SI NO Se sì, di che tipo? E’ stata effettuata una rilevazione sulle persone inserite nei percorsi formativi degli Obiettivi Strategici a cui è stato rilevato il rischio occupazionale all’inizio ed alla fine della formazione Ne descriva brevemente i risultati In fase di elaborazione H. CRITICITA’ E POTENZIALITA’ H.1 Potrebbe indicare potenzialità e criticità in merito all’implementazione del servizio di profiling ? Nella fase di progettazione Criticità Armonizzare il servizio di profiling a livello regionale Potenzialità Progettazione partecipata con gli stakeholders (politici, parti sociali, operatori etc) Nella fase di implementazione Criticità Formazione operatori, non solo a livello procedurale ma soprattutto in termini di condivisione degli obiettivi e degli strumenti Potenzialità Valorizzazione del ruolo degli operatori dei cpi Nella fase a regime Criticità Difficoltà ad utilizzare appieno il patrimonio di dati/informazioni contenute nel data base Potenzialità Ricchezza di informazioni sull’utenza Rispetto alle soluzioni organizzative implementate Criticità Resistenza al cambiamento Potenzialità Modello a matrice che favorisce l’interscambio e il confronto continuo fra gli operatori. Rispetto ai processi di erogazione dei servizi in cui è coinvolto il posizionamento Criticità Percezione dei carichi di lavoro Potenzialità Maggiore personalizzazione e risparmio di tempo dedicato a ciascun utente sul lungo periodo Rispetto alle metodologie di rilevazione del posizionamento Criticità Standardizzazione degli indicatori da rilevare (serve un aggiornamento continuo dei fattori oggettivi del territorio di riferimento) Potenzialità Superamento degli interventi “a pioggia” a favore di interventi sempre più puntuali e tempestivi Rispetto alle risorse umane impiegate nella erogazione Criticità Precarietà del rapporto di lavoro Potenzialità Orientamento continuo al miglioramento della professionalità Rispetto all’utenza che ha usufruito del servizio Criticità Restituzione del profiling all’utenza Potenzialità Maggiore personalizzazione