Nr. 9/2009 10.03.09 Spedizione in A.P. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Bolzano, Taxe percue Contiene I.R. Notiziario della SGBCISL Economia e Lavoro Su di noi, la crisi Congresso provinciale 23 e 24 aprile „Costruire insieme il futuro“ Panorama Congresso Provinciale Su di noi, la crisi Pagina 4-6 Service Pagina 9 Pagina 12-13 Indice 3 Editoriale Preparati ad affrontare le sfide 4 5 6 Attualità Abbiamo motivo di essere ottimisti Le richieste dei sindacati Gli ammortizzatori sociali 7 Intervista Un bilancio di 4 anni 8 Contrattazione Siglato l’accordo quadro per la riforma del modello contrattuale 9 Punto di vista Sindacati oggi 10 11 12-13 Dai Territori I costi non devono essere l’unico criterio Crisi: ovvero riflettere e decidere Service Le nuove prestazioni sociali L’esperto risponde 14 Varie Utilità e curiosità 15 Tempo libero Le proposte dell’ETSI 16 Infine Solidarietà per… Impressum SOLIDARIETÀ SOLIDARITÄT Notiziario della SGBCISL Via Siemens 23 39100 Bolzano Tel. 0471 568 401 Fax 0471 568 403 www.sgbcisl.it Autorizzazione del Tribunale di Bolzano Nr. 2/77 del 4.2.1977 Direttore responsabile: Florian Kronbichler Stampa: Tip. Alto Adige, Bolzano Comitato di redazione: Anton von Hartungen, Carlo Gobetti, Tila Mair, Daniela Bernardi, Manfred Gamper, Nicola Calanducci, Armin Pircher (coordinamento) Contatto: [email protected] Via Siemens 23 39100 Bolzano Tel. 0471 568 402 2 Editoriale Preparati ad affrontare le sfide! I Anton von Hartungen Segretario Provinciale SGBCISL Manuale fiscale 2009 in allegato Assieme alla rivista Solidarietà vi è arrivato a casa il nostro manuale fiscale 2009, che contiene informazioni utili per quanto riguarda i vostri adempimenti fiscali nelle prossime settimane. n queste settimane si stanno svolgendo i Congressi delle Federazioni di categoria della SGBCISL. I delegati che vi prendono parte rappresentano i colleghi di lavoro che li hanno votati nel corso delle diverse assemblee sindacali. I delegati ai Congressi di Federazione a loro volta eleggono i rappresentanti per il Congresso provinciale della SGBCISL che si terrà il 23 e 24 aprile a Bolzano. I Congressi ai vari livelli, di Federazione e provinciale, sono l’occasione per ripensare l’organizzazione stessa, per valutare le scelte effettuate, per fissare nuovi obiettivi, definire nuove priorità d’intervento, e scegliere il percorso che la SGBCISL intraprenderà nei prossimi quattro anni. Nel corso dei Congressi i delegati eleggono i componenti dei vari organismi decisionali, ovvero si scelgono le persone che assumeranno la responsabilità dell’organizzazione nei prossimi quattro anni. Sbaglia chi pensa che i Congressi siano una mera formalità da sbrigare; al contrario, sono pilastri di democrazia interna fondamentali per l’organizzazione: insieme vengono definite le strategie future e scelti i dirigenti che sono chiamati a portarle avanti, a conferma di una organizzazione viva, attiva, democratica e conscia delle proprie responsabilità. A livello nazionale il rapporto tra i tre sindacati confederali attualmente è molto teso. La CGIL, che già precedentemente non aveva siglato diversi rinnovi contrattuali, si è rifiutata il 22 gennaio di firmare anche l’accordo quadro per la riforma degli assetti contrattuali. È inspiegabile che la CGIL abbia scelto di non firmare l’accordo quadro, perchè riporta le linee guida della piattaforma che le tre Confederazioni avevano presentato unitariamente nel maggio del 2008. È inoltre inspiegabile che la CGIL abbia indetto scioperi unilateralmente, con la conseguenza di dividere e indebolire i lavoratori. Stiamo vivendo attualmente una grave crisi economica ed occupazionale che mette in pericolo moltissimi posti di lavoro. L’accordo può essere considerato un importante primo passo per affrontare la crisi, proprio perché permette di rinnovare i contratti collettivi, e pertanto sarebbe stato importantissimo se tutti a tre i sindacati avessero condiviso e appoggiato l’accordo. I sindacati ora si stanno impegnando a favore di ulteriori interventi anticrisi, come ad esempio il rafforzamento e l’estensione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori precari, in cassa integrazione o in mobilità. A livello provinciale, le recenti elezioni sono state un piccolo terremoto politico. La maggioranza nel Consiglio provinciale ora é risicata. È singolare che la maggioranza politica abbia subito una tale debacle elettorale in un territorio che può vantare un bilancio invidiabile, largo benessere e poca disoccupazione in confronto ad altre realtà. Al risultato negativo ha contribuito il fatto che, nonostante se ne parli tanto, non ci sia vera concertazione tra le parti. Non è servita neanche la mossa dell’ultimo minuto del Presidente della Giunta Durnwalder che ha interpellato i sindacati sulla crisi a pochi giorni dalle elezioni. Solo ora, grazie all’intermediazione della nuova Assessora al Lavoro Barbara Repetto, sarà istituito un tavolo tra le parti sociali ed il governo locale per concordare gli interventi anticrisi necessari. Auspichiamo che questa volta sia vera concertazione e che il tutto non finisca come le promesse sull’abbassamento delle indennità dei politici: in un nulla di fatto. Anton von Hartungen 3 Attualità ECO N O M I A E L AVO R O Su di noi, la crisi La crisi finanziaria ed economica non sta risparmiando la Provincia di Bolzano. In queste pagine approfondiamo le ricadute della crisi sul territorio, illustriamo le richieste sindacali, gli ammortizzatori sociali e le prospettive future. Proponiamo ai lettori l’opinione di Oswald Lechner, direttore dell’Ire della Camera di Commercio di Bolzano, che su nostro invito ha gentilmente fatto il punto della attuale situazione economico-occupazionale. Abbiamo motivo di essere ottimisti! La grande incertezza L’Alto Adige non è un’isola; le ripercussioni negative della crisi finanziaria internazionale, Oswald Lechner insieme al fatto che i nostri principali mercati di riferimento, quello nazionale e quello tedesco stanno risentendo fortemente della crisi economica, hanno portato un rallentamento dell’economia anche nella nostra Provincia, anche se, confrontata con altre realtà, sta tenendo. La crisi infatti è limitata a determinati settori e circoscritta ad alcune zone. Molto diffusa però è l’insicurezza degli altoatesini, fino ad oggi abituati bene. Le imprese temono per gli ordini e trattengono gli investimenti, i lavoratori per la prima volta si chiedono se il proprio posto di lavoro è ancora sicuro, i consumatori ritardano gli acquisti di beni di consumo durevoli come le automobili, coloro che contraggono un prestito non sanno se scegliere gli interessi fissi o variabili e gli aderenti ai fondi pensione si stanno chiedono se hanno fatto la cosa giusta. Superare insieme la flessione economica La mano pubblica, sia a livello internazionale, nazionale e locale, si sta impegnano moltissimo per sostenere la congiuntura e per creare un clima positivo. Una cosa è certa: la mano pubblica non può farcela da sola, tutti devono fare un passo indietro e contribuire. Le imprese in periodi di difficoltà economica realizzano minor utili e la crescita degli stipendi dei lavoratori rallenta. Occorre agire insieme. Le imprese per essere maggiormente competitive in queste fasi di difficoltà devono operare in modo più professionale, dalla innovazione al bilancio aziendale, dalla gestione delle risorse umane al marketing. Un altro fattore fondamentale sono bravi collaboratori, che si identificano con l’impresa, che aiutano a risparmiare costi, che sviluppano idee, disponibili a qualificarsi. Le imprese forti con collaboratori validi sono in grado di superare i periodi difficili. Con ottimismo verso il futuro! Un obiettivo comune è quindi quello di riuscire a governare le insicurezze psicologiche e garantire la piena occupazione. Occorre però che le nostre imprese guardino maggiormente oltreconfine. Per questo servono imprenditori con idee e con prodotti pregevoli, ma soprattutto collaboratori aperti, motivati, competenti, plurilingui. Sta alle imprese e ai lavoratori gestire gli sviluppi futuri dell’economia e della qualità del lavoro. Un presupposto fondamentale per riuscire in questo è un atteggiamento positivo e ottimista di tutti. E se consideriamo i fattori di successo altoatesini, abbiamo motivo di esserlo. Oswald Lechner Direttore dell‘Istituto di ricerca Economica della Camera di Commercio di Bolzano La situazione nei settori Quattro Segretari di Federazione valutano la situazione nel proprio settore e indicano possibili percorsi da seguire per uscire dalla crisi. Chimici, tessili, gomma-plastica La crisi ha colpito anche i nostri settori, che tentiamo di superare con le ferie forzate e l’istituto della Cassa integrazione. Sono attualmente poche le aziende nelle quali si discute di Maurizio Albrigo mobilità. La crisi finanziaria ed in particolare del sistema dell’automobile sta colpendo una serie di aziende che operano in questo ambito, nel quale molte commesse sono state sospese. La Röchling di Laives, una delle imprese più grandi con 900 dipendenti, ne sta risentendo moltissimo e i lavoratori sono col fiato sospeso. Nella Memc di Sinigo stiamo affrontando il periodo di crisi anticipando le ferie del periodo 2009-2011 e con la cassa integrazione. Riusciamo a salvaguardare l’occupazione grazie al settore solare; il silicio versa in una crisi profondissima. Nonostante le difficoltà del comparto edile il settore finestre per il momento tiene. La Mössmer del settore tessile con i suoi 100 dipendenti invece è in crisi già da 6-7 anni. Speriamo che l’azienda riesca a trovare spazio nelle nicchie di mercato rimaste. Credo che il sistema bancario locale si stia muovendo nella direzione sbagliata non sostenendo gli investimenti all’innovazione. Maurizio Albrigo 4 Attualità Edilizia Le richieste dei sindacati L’ultima crisi nell’edilizia in Alto Adige risale alla meta degli anni ’80. Da allora vi è stata una cresciMichele Buonerba ta costante sia in termini di addetti che di volumi costruiti. L’ente pubblico, da qualche anno, ha limitato gli investimenti in grandi opere pubbliche. Migliaia di ettari sono stati occupati da capannoni rimasti parzialmente vuoti a causa di anacronistici vincoli urbanistici. Nelle zone residenziali abbiamo assistito ad un’espansione dei centri abitati oltre alla reale domanda. La compressione delle aree destinate al libero mercato hanno portato alle stelle il prezzo dei terreni edificabili e di conseguenza i prezzi degli immobili. Considerato che i redditi non sono aumentati proporzionalmente al costo della vita, la crisi per sovrapproduzione era inevitabile. I dati rivelati dall’ASTAT e dalla Cassa Edile dimostrano che stiamo entrando in una fase di crisi che potrebbe portare nel 2009 ad un ridimensionamento del settore nell’ordine del 30% rispetto al 2007. La legge urbanistica provinciale va rivista drasticamente. Occorre liberalizzare il commercio al dettaglio nelle zone produttive e aumentare le aree da destinare la mercato libero nelle zone d’espansione. Senza adeguate misure l’attuale crisi sarà molto lunga e dolorosa per i circa 30.000 addetti che direttamente e nell’indotto sono legati alle costruzioni. Queste in sintesi le richieste dei sindacati alla Giunta provinciale per attenuare le ricadute della crisi sul nostro territorio provinciale: Michele Buonerba – un tavolo provinciale di confronto con la Giunta sui temi che interessano lavoratori e pensionati – uno stanziamento straordinario nel Bilancio della Provincia per governare la crisi – un intervento provinciale ad hoc che garantisca ai lavoratori in difficoltà una integrazione alle indennità di mobilità e di cassa integrazione, oggi assolutamente insufficienti, – l’estensione delle prestazioni regionali di mobilità a tutti coloro che oggi ne sono esclusi (lavoratori precari, a tempo determinato e a tempo indeterminato che non hanno attualmente i requisiti). – il rafforzamento della politica della formazione continua, in particolare per i lavoratori in mobilità o in cassa integrazione – Interventi più mirati delle prestazioni socio-assistenziali attraverso un sistema unico della rilevazione dei redditi e dei patrimoni (metodo ISEE) – la revisione rapida e meno burocratica degli affitti Ipes ed un sostegno all’affitto per i lavoratori entrati in mobilità o in cassa integrazione – piano casa: rapida realizzazione dei 3.000 alloggi sociali previsti – un ruolo più attivo (anche di mediazione) dell’Amministrazione Provinciale per quanto riguarda la contrattazione di secondo livello, territoriale o aziendale; – Federalismo fiscale: coinvolgimento del sindacato nelle decisioni che riguardano il fisco locale. Foto: USP Pertl I sindacati hanno recentemente incontrato il Presidente Durnwalder per illustrare le loro richieste. Settore metalmeccanico Sta assumendo aspetti preoccupanti la situazione produttiva del settore metalmeccanico nella nostra provincia. Il rallenRenzo Rampazzo tamento dei consumi e la crisi finanziaria mondiale, scoppiata lo scorso luglio, fanno sentire i loro effetti anche qui nella magnificata isola felice. Una delle poche aziende a non risentire della situazione attuale è l’IVECO DVD di Bolzano, ciò per la particolarità della sua produzione legata al settore militare. Tutte le altre in maniera più o meno consistente, a seconda se legate al settore auto o meno, mostrano segnali di sofferenza. Già a novembre dello scorso anno avevamo lanciato un forte richiamo in particolare alla Giunta Provinciale sulla necessità di non sottovalutare la situazione e cercare di intervenire a sostegno del reddito delle famiglie, dei redditi medio-bassi e dell’occupazione. Il confronto dei dati INPS sulle ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria richiesti dalle aziende tra il 2007 e 2008 nel settore metalmeccanico, danno l’idea delle difficoltà che le aziende ed i lavoratori del settore vivono: 46.524ore richieste nel 2007, 263.488 le ore richieste nel 2008. Oltretutto l’aumento consistente delle ore di Cassa Integrazione si è verificato a partire da ottobre 2008, interessando aziende come Acciaierie Valbruna, Hoppe, GKN, Alupress, con rilevanti livelli occupazionali. Le previsioni e le tendenze purtroppo dicono che questa situazione ci accompagnerà per tutto il 2009 e potrà nei casi più difficili avere drammatiche ricadute sull’ occupazione. Da qui la necessità che chi ha la responsabilità politica metta 5 Attualità in campo idee e risorse finanziarie coinvolgendo anche il sindacato. Renzo Rampazzo Commercio, turismo, servizi Sono ormai molti i lavoratori, anche dei nostri settori, che si stanno aggiungendo alla già lunga fila di disoccupati e cassainTila Mair tegrati. Aumenta il numero di coloro che sono in difficoltà a mantenere il lavoro o a trovarne uno nuovo, donne e giovani in particolare. Terziario, Turismo e Servizi, fino ad ora, erano fra i settori in grado di accogliere lavoratori espulsi da altre aziende. Da qualche mese non è più così. E il trend negativo potrebbe proseguire. Ama, Arma, Würth Italia, piccole aziende del settore Pulizie, Cooperative Sociali; sono soltanto alcune delle realtà aziendali che stanno subendo i contraccolpi della crisi. L’AMA, che commercia ricambi per automobili, chiude e collocherà in mobilità entro aprile 20 dei 33 dipendenti attuali. Nella Würth Italia, dove erano a rischio 100 posti di lavoro, si è optato per il contratto di solidarietà per 260 dipendenti che prevede una riduzione del 25% dell’orario di lavoro mentre riduce “soltanto” del 10% la loro abituale retribuzione. Anche l’ARMA, azienda di ristorazione mensa, a seguito della chiusura temporanea di alcune grandi aziende industriali è costretta a ricorrere alla cassa integrazione. Più di una sono le Cooperative, soprattutto quelle sociali, che non hanno altra alternativa alla chiusura della loro attività. Vanno trovate soluzioni e risposte da dare a questa situazione. Gli strumenti a disposizione, come gli ammortizzatori sociali, vanno ripensati ed integrati. Anche la politica, soprattutto quella locale, deve fare la sua parte. Tila Mair Gli ammortizzatori sociali Ecco una panoramica dei diversi interventi a favore di lavoratori colpiti da crisi aziendali. 6 Cassa integrazione guadagni (CIG) è una prestazione che integra o sostituisce la retribuzione dei lavoratori sospesi o che lavorano ad orario ridotto presso aziende in momentanea difficoltà produttiva. Le aziende ammesse sono principalmente le imprese del settore industriale con più di 15 dipendenti. L’azienda deve preventivamente informare i rappresentanti sindacali. La CIG ordinaria è gestita dall’Inps e viene concessa fino ad un massimo di 12 mesi nel biennio. Il lavoratore conserva il posto di lavoro e percepisce un’integrazione salariale pari all’80% fino al limite di 886,31 oppure 1.065,26 euro lordi per retribuzioni superiori a 1.917,48 euro mensili (anno di riferimento 2009). La cassa integrazione guadagni può essere anche straordinaria. I settori agricoltura e edilizia hanno particolari forme di cassa integrazione. imprese commerciali con più di 50) che dopo la CIG straordinaria non possono reimpiegare tutti i lavoratori sospesi, che devono ridurre personale o che chiudono attività. I lavoratori percepiscono nel primo anno una indennità corrispondente alla CIG. L’impresa deve informare l’ufficio del lavoro ed i sindacati per trattare il personale coinvolto. Alle aziende che assumono personale dalla lista di mobilità vengono concessi alcuni vantaggi contributivi. Per estendere la platea dei beneficiari, é stata introdotta una indennità regionale (800 euro netti mensili) per un solo anno per tutti i lavoratori di piccole imprese occupati a tempo indeterminato. Mobilità significa perdita del posto di lavoro. Possono avviare la procedura di mobilità le imprese (imprese industriali con più di 15 dipendenti, I contratti di solidarietà permettono di evitare licenziamenti in aziende colpite dalla crisi attraverso un accordo sindacale. La riduzione dell’orario e di stipendio è redistribuito su un gran numero di dipendenti, lo Stato integra parte del salario perduto. In questo modo, è possibile evitare licenziamento spalmando gli effetti della crisi sui vari soggetti (impresa, lavoratori, Stato). Indennità di disoccupazione ordinaria In genere hanno diritto alla prestazione i lavoratori che perdono il lavoro senza proprie colpe e che hanno maturato una serie di requisiti. L’indennità è erogata nei primi sei mesi al 60% della retribuzione e al 50% nei successivi due. Sono diverse le tipologie di prestazione di disoccupazione, che spettano e variano a seconda del settore, del contratto di lavoro, dei requisiti, nella misura ecc. Organizzazione I N T ER V I S TA Un bilancio di 4 anni Abbiamo chiesto al Segretario provinciale generale Carlo Gobetti di tracciare un bilancio degli ultimi quattro anni e di indicare la strada per il futuro. Come interpreti gli eventi più importanti negli ultimi quattro anni in provincia di Bolzano? Premetto che gli ultimi quattro anni a livello nazionale sono stati molto difficili per il sindacato per i continui attacchi del governo sull’ art. 18, sulla riforma delle pensioni, sulla legge Biagi, sull’assenteismo, sul TFR, con il palese scopo di delegittimare e svuotare il movimento sindacale di motivazioni. Anche la nostra provincia non è rimasta esclusa. Sono stati anni difficili soprattutto per la mancanza di concertazione. Questo sta a significare, dal mio punto di vista, un forte tentativo di voler marginalizzare il ruolo del Sindacato da parte della Politica, abituata da sempre a credere di essere l’unica a decidere la priorità e la soluzione dei problemi, disponendo e legiferando al di sopra della volontà popolare. Dal punto di vista sindacale questa è una grave difficoltà, perchè lascia spazio solo alle forze economiche di farsi rappresentare in consiglio provinciale, con l’incarico di portare avanti le loro idee ed i loro interessi, a differenza del sindacato. Degli obiettivi che ti sei prefisso, quali sei riuscito a raggiungere? Durante questo quadriennio uno degli obiettivi è stato quello di favorire una maggiore partecipazione alla vita confederale attraverso una riunione costante degli Organi. Posso dire che in parte è stato realizzato, e lo dimostra il numero delle riunioni dei Consigli Generali e degli Esecutivi realizzati. Quello che più conta però, è il numero dei partecipanti e la qualità degli interventi. Occorre continuare su questa strada, sicuri che, alla fine, i risultati saranno numerosi e ci sarà maggiore confronto. Quali strategie deve adottare il sindacato per tutelare i lavoratori di fronte alle sfide come la crisi, il carovita o la precarietà? È indubbio che stiamo attraversando un periodo fortemente critico per l’economia, non solo a livello mondiale, ma anche locale. Ritengo che, per tutelare i lavoratori dalle attuali sfide, sia necessario veramente un tavolo serio di concerta- Carlo Gobetti Segretario Provinciale SGBCISL zione tra parti sociali e politica, attraverso cui analizzare seriamente la situazione, mettendo in campo le iniziative e soprattutto le risorse indispensabili per una crisi come questa, senza scaricare tutto sui soli lavoratori. Questo vale anche per la precarietà sempre più diffusa nel mondo del lavoro, soprattutto per i giovani, come rilevato anche da recenti statistiche a livello locale. L’Alto Adige senza di questo corre, secondo me, grossi rischi. Quali risultati può dare la riforma del modello contrattuale in provincia di Bolzano? La riforma del modello contrattuale, anche se con l’opposizione della CGIL, che strumentalmente ha promosso un referendum generale contro una decisione che non ha condiviso, può consentire una chiusura più rapida dei contratti nazionali, dando maggior significato alla contrattazione e finalmente una dignità più vera a quella di 2. livello, troppo spesso dimenticata e osteggiata anche dalle Associazioni imprenditoriali locali. In questo senso bene ha fatto la CISL nazionale a sottoscrivere l accordo quadro. Secondo te, quale strada deve intraprendere la SGBCISL nei prossimi anni? Il futuro riserverà certamente anni difficili per il sindacato. E’ gioco forza trovare soluzioni adeguate. Sicuramente non si potrà prescindere da un valore fondamentale quale quello della solidarietà con le categorie più sfortunate di lavoratori che già oggi conosciamo. Un approfondimento della interetnicità e un senso maggiore di confederalità porteranno sicuramente ad uno sviluppo della sindacalizzazione del mondo del lavoro. Questo non guasterà anche alla nostra organizzazione che non può dimenticare i valori fondamentali che hanno originato nel 1948 la SGBCISL. Non a caso abbiamo festeggiato proprio l’anno scorso questa ricorrenza che non può essere un punto di arrivo, un traguardo importante, ma che rimane un punto di partenza dal quale guardare con rinnovato interesse. Di fronte alla crisi economica occorre rilanciare anche il percorso unitario tra le rappresentanze dei lavoratori. Inoltre, la concezione autonoma della SGBCISL e della Cisl sarà importante per il futuro per l’atteggiamento da tenere nei confronti di qualsiasi governo. Così anche il riconoscimento delle diversità di cultura e appartenenza linguistica dei lavoratori dovrà trovare concreta realizzazione nelle scelte e negli indirizzi della SGBCISL. 7 Contrattazione S I G L A T O L’A C C O R D O Q U A D R O P E R R I F O R M A D E L M O D E L L O C O N T R A T T U A L E Riparte la contrattazione La CISL, la UIL e le altre organizzazioni sindacali, salvo la CGIL, hanno sottoscritto il 22 gennaio a Roma con il Governo e le associazioni imprenditoriali l‘accordo quadro per la riforma degli assetti contrattuali. L’obiettivo è rilanciare la contrattazione collettiva, redistribuire la produttività e rafforzare il potere d’acquisto delle retribuzioni. Questo accordo sostituisce quello del 23 luglio 1993. I sindacati ne avevano richiesto la riforma perché da tempo non garantiva un adeguato recupero inflazionistico e non era risuscito a redistribuire adeguatamente la produttività aziendale ai lavoratori attraverso i contratti integrativi. L’accordo quadro, di carattere sperimentale per la durata di quattro anni ,vale sia per il settore pubblico che privato e dovrà essere attuato attraverso i singoli contratti collettivi. I due punti principali dell’accordo sono: 1) La maggiore tutela al potere d’acquisto di salari e stipendi 2) L’estensione ed il rafforzamento della contrattazione aziendale o territoriale Le novità più importanti riguardano: – durata triennale dei contratti per la parte economica e normativa – più tutela del potere d’acquisto sulla base di un indicatore di inflazione più realistico basato sul indice europeo IPCA – recupero certo, alla fine del triennio contrattuale, della eventuale differenza rispetto all’inflazione effettiva – copertura retributiva a partire dalla scadenza del contratto precedente – elemento di garanzia retributivo alla fine del triennio per tutti i lavoratori che non abbiano avuto per 4 anni gli aumenti salariali derivanti dalla contrattazione di secondo livello – redistribuzione degli incrementi di produttività con aumenti salariali integrativi incentivati attraverso la detassazione e la decontribuzione – sviluppo della bilateralità per migliorare il sistema delle tutele dei lavoratori Accordo del 23 luglio 1993 e successivi Accordo quadro del 22 gennaio 2009 Vigenza contrattuale • quattro anni per la parte normativa • due anni per la parte economica • tre anni per tutti i contratti Definizione dell’inflazione previsionale Governo • „soggetto terzo“ • depurata dall’energia importata Aumenti di sti• tramite il contratto collettivo ogni • ogni tre anni pendio e recupedue anni • recupero certo, alla ro dell’inflazione • recupero tra inflazione reale e fine del triennio conprogrammata senza tempi certi trattuale, della even• Accordi integrativi aziendali e tertuale differenza riritoriali spetto all’inflazione • 30% dell’inflazione a partire dal effettiva 4° mese successivo alla scadenza • contratti integrativi del contratto fino al rinnovo. aziendali e territoriali Raffronto fra i due modelli contrattuali 8 A tutela del potere d’acquisto “Un accordo che difende il potere d’acquisto delle retribuzioni dei lavoratori”, così ha commentato l‘accordo quadro il segretario confederale Cisl Giorgio Santini intervenendo al convegno dei delegati della SGBCISL, svoltosi il 12 febbraio a Bolzano. Santini ha spiegato i punti cardine e le ragioni dell’accordo: “Era forte la necessità, soprattutto da parte della Cisl, di fare questo nuovo accordo, ormai superato da 10 anni. L’ur- Giorgio Santini genza consisteva nella mancata riforma della contrattazione: a rimetterci è stato il salario reale dei lavoratori a causa del ritardo nel rinnovare i contratti e quindi a recuperare l’inflazione.” I contratti potranno essere rinnovati alla loro scadenza, e grazie al nuovo indicatore, il recupero inflazionistico sarà più realistico. Il contratto nazionale non viene smantellato, rimane il perno della contrattazione collettiva, ha evidenziato Santini, sottolineando infine l’importanza del rafforzamento del secondo livello di contrattazione, “la parte più innovativa dell’accordo”. Punto di vista Sindacati oggi La situazione dei sindacati sta diventando sempre più difficile. Il presidente del sindacato confederale tedesco DGB Michael Sommer la vede cosÍ: “Abbiamo contro di noi lo spirito del tempo neoconservativo. Subiamo perdite reali ed in molti settori abbiamo forme classiche di rinuncia alla retribuzione contrattuale.” Il rapporto di forza è tutto a vantaggio degli imprenditori e, come se ciò non bastasse, si aggiungono problemi fatti in casa: la frammentazione del mondo sindacale, i contrasti fra CISL, UIL da una parte e la CGIL dall’altra. Malgrado le difficoltà esterne ed i problemi interni, il sindacato mantiene tuttora il suo potere e la sua influenza nel nostro paese. Sono ancora milioni gli operai e gli impiegati organizzati sindacalmente, anche se non va negato il manifestarsi di un trend nelle adesioni al sindacato in favore dei pensionati rispetto ai lavoratori attivi. Compito prioritario per il sindacato rimane la rappresentanza degli inte- ressi dei lavoratori dipendenti nella contrattazione collettiva. Inoltre, la capacità di mobilitazione propria del sindacato italiano ha contribuito in maniera significativa al mantenimento della stabilità e della coesione sociale del Paese. Così è stato per molti decenni. Negli anni 60 e 70, anni di confronto e di scontro politico, i successi raggiunti dal sindacato, soprattutto per i ceti meno abbienti, sono andati ben oltre alle semplici rivendicazioni contrattuali. È dagli anni 90 che il sindacato è sotto forte pressione e subisce i contraccolpi di una situazione più generale. Il confronto e la concorrenza a livello internazionale, resi più agguerriti dai processi di globalizzazione, ne ha limitato gli spazi di manovra. Il sindacato è tuttora impegnato ad evitare la completa deregolamentazione del mercato del lavoro, impegno reso ancora più gravoso dalla continua erosione ai danni del lavoro regolare e a tempo indeterminato. E’ difficile per il sindacato raggiun- gere e coinvolgere coloro che non hanno un lavoro fisso. I lavoratori parasubordinati e precari sono senza dubbio meno tutelati ma anche più difficili da organizzare sindacalmente rispetto a chi è impiegato stabilmente. Lavoro stabile, oltretutto in continuo e costante calo dal punto di vista numerico. Il sindacato è coinvolto appieno in una processo di trasformazione da una parte e di apprendimento dall’altra. E’ consapevole che il suo compito non è quello di ostacolare riforme, oltretutto necessarie per il paese, ma piuttosto quello di accompagnare un processo riformatore in modo attivo e responsabile. Se dovesse non riuscire in questo, una ulteriore perdita di credibilità e di peso politico ne sarebbero l’inevitabile conseguenza. E questo non sarebbe sicuramente né nell’interesse dei lavoratori né nell’interesse della società. Sepp Stricker CO N G R E S S O P R OV I N CI A L E ORGANIZZAZIONE “Costruire insieme il futuro” Più iscritti Il 16° Congresso provinciale della SGBCISL si sta avvicinando. Sono attualmente in corso i preparativi per l’evento che si svolgerà il 23 e 24 aprile a Bolzano presso il Centro Pastorale. La SGBCISL conferma il suo trend positivo di crescita: nel 2008 ha raccolto 38.624 adesioni che significano un incremento di oltre 400 iscritti rispetto al 2007. Il 2009 vedrà l’organizzazione impegnata nella tutela del lavoro e dei redditi reali. La SGBCISL punterà sul dialogo sociale per affrontare con successo le difficoltà in una società complessa. Gli obiettivi per il 2009 e i dati del tesseramento sono stati presentati in occasione della tradizionale conferenza stampa di inizio anno. Il Congresso è il massimo organo deliberante della SGBCISL e si tiene ogni quattro anni. I delegati presenti, eletti nel corso dei Congressi delle Federazioni in rappresentanza dei lavoratori di tutti i settori, nell’occasione sceglieranno i dirigenti della SGBCISL e, attraverso la discussione e la votazione del documento conclusivo, le future strategie dell’organizzazione per i prossimi quattro anni. Per il 16° Congresso provinciale è stato scelto il motto „Costruire insieme il futuro“. 9 Dai Territori M E R A N O – VA L V E N O S TA I costi non devono essere l’unico criterio Con l’entrata in vigore della nuova legge provinciale per l‘assistenza alle persone non autosufficienti si è aperto un Günther Patscheider nuovo capitolo nella storia dell’assistenza sociale. Con la nuova legge il contributo viene concesso all’assistito, il quale può spenderlo come meglio crede. A prima vista questo sembrerebbe giusto, perchè dà ad ognuno la possibilità di gestirsi l’assistenza a seconda delle proprie esigenze. A ben guardare però si capisce che l’obiettivo primario è quello di risparmiare il più possibile, e la conseguenza è che a lungo termine si passerà da un sistema pubblico o parapubblico con alti standard di qualità ad un sistema privato che in primo luogo si svilupperà sulla concorrenza nei costi. Un esempio negativo in questo senso lo ha fornito il Comune di Merano. La Lebenshilfe ha infatti perso l’appalto per 12.000 ore di assistenza a domicilio nei confronti della Cooperativa Sociale AGAPE, che ha presentato un’offerta ad un prezzo più basso. La qualità non fa da criterio, quello che interessa è il risparmio che il Comune a pari ore di prestazione riesce ad ottenere. La concorrenza, ci dicono, fa bene. Ma se la qualità non conta e se vince chi va più al ribasso, allora a farne le spese sono i dipendenti e gli utenti. Vengono attirate le persone che si accontentano di lavorare ad 8 euro lorde all’ora, la paga prevista per gli operatori socio-assistenziali dal contratto nazionale delle Cooperative Sociali, mentre le aziende che applicano i contratti provinciali, come la Caritas, a queste condizioni non potranno mai essere competitive. La paga oraria dello stesso profilo professionale con il contratto provinciale infatti è ben superiore: 12,03 euro lorde iniziali. Bisogna poi considerare che la durata della formazione di un operatore socio-assistenziale in provincia è di 3.000 ore. Il che vuol dire che abbiamo personale molto ben qua- Benvenuta, Margit L’ufficio territoriale di Merano da alcuni mesi può contare su una nuova, valida e versatile collaboratrice. Si tratta di MarMargit Vareschi git Vareschi di Lana, che dallo scorso settembre è impegnata nell’ufficio meranese 10 della SGBCISL per assistere i lavoratori dei settori commercio, turismo e servizi per quanto riguarda tutti quesiti riguardanti il rapporto di lavoro, dal controllo della busta paga alle vertenze. Buon proseguimento e buon lavoro, Margit! lificato, cosa che da molti, e soprattutto da fuori provincia, ci viene riconosciuto. Se la provincia nel concedere l’accredito di queste aziende non tiene conto dell’applicazione dei contratti collettivi provinciali e dei requisiti formativi del personale, tutto quello che è stato fatto e speso fino ad oggi sarà inutile. Il personale locale altamente qualificato, se non preso per la fame, nel settore sarà introvabile. Tutto questo non può essere nell’interesse né degli assistiti, né della comunità né dei lavoratori. Günther Patscheider ORGANIZZAZIONE Andare in pensione, restare nella SGBCISL! Anche chi va in pensione ha bisogno di una rappresentanza sindacale forte. Pensioni sicure e giuste, sicurezza sociale, coinvolgimento nei vari livelli politici, un tenore di vita adeguato: tutti questi obiettivi si possono raggiungere più facilmente se le forze rimangono unite. Coloro che già durante la vita lavorativa hanno sostenuto obiettivi e valori sindacali, attraverso l’adesione alla Federazione Pensionati possono rimanere all’interno del movimento sindacale e continuare a rafforzare l’organizzazione. In più, gli iscritti alla Federazione Pensionati FNP della SGBCISL godono di diversi vantaggi e servizi associativi, dal tempo libero alle convenzioni. Dai Territori I S A R CO - R I E N Z A Crisi: ovvero riflettere e decidere L’attuale crisi economica avrà ripercussioni più forti nella Provincia di Bolzano rispetto alle precedenti crisi, anche se il nostro territorio vanta fattori di successo che permettono di poterla superare. Occorre però una vera concertazione della politica con le parti sociali nell’interesse di tutti. È questo l’esito del convegno per delegati organizzato recentemente dal Comprensorio Isarco/Rienza a Riscone per approfondire con esperti effetti e prospettive della crisi economica attuale, nonché le ripercussioni sull’occupazione. Il Segretario territoriale Eduard Wieser, il Segretario della Federazione edile Heini Federspieler ed il Segretario dei Metalmeccanici Herbert Unterfrauner hanno rilevato che la crisi si sta già ripercuotendo sul nostro territorio. Eduard Wieser ha evidenziato la precarizzazione del lavoro e sottolineato che molti rapporti di lavoro vengono risolti o non rinnovati. Heini Federspieler ha evidenziato che la recessione nel comparto edile, un settore chiave dell’economia locale, ha gravi riflessi anche sull’indotto. Le imprese ora limitano il rischio e fermano gli investimenti, diminuiscono pertanto anche la produzione ed il consumo. Questi sviluppi mettono a rischio i posti di lavoro, ha analizzato Werner Kusstatscher, rappresentante dell’Associazione degli Imprenditori altoatesini, che però si dice ottimista. Le crisi offrono anche delle opportunità, e la Provincia di Bolzano ha buoni presupposti per poterla superare: infrastrutture adeguate, una economica bilanciata fra i diversi settori, stabilità, sicurezza e bravi collaboratori, che proprio in questi tempi devono rivelarsi un fattore di successo fondamentale. I delegati hanno approfondito la crisi e le contromisure L’Europarlamentare Sepp Kusstatscher ha proposto un sistema economico più sostenibile, contestando l’attuale bisogno forzato di una crescita economica costante a tutti i costi. Kusstatscher ha proposto inoltre alcuni spunti interessanti, come un fisco più pesante per chi consuma o inquina di più. ri spazi per il mercato privato nelle zone d’espansione. Per garantire l’occupazione serve un vero dialogo sociale, così Anton von Hartungen. Occorre evitare il dumping sociale. Lo stato sociale è rivolto a tutta la comunità, e pertanto tutti devono contribuirvi, per una società più equa e rivolta verso il futuro. Anton von Hartungen e Michele Buonerba della segreteria provinciale hanno a loro volta illustrato le proposte sindacali. Buonerba ha chiesto più risorse per estendere e migliorare gli ammortizzatori sociali, meno tasse per il lavoro dipendente, prestazioni sociali più mirate ed alloggi meno cari, anche grazie a maggio- L’origine greca del termine „crisi“ significa riflettere e decidere. E questo è quanto deve fare anche il nostro territorio, a patto che il sindacato nel rispetto del dialogo sociale venga realmente coinvolto nelle scelte, nell’interesse dei ceti sociali più numerosi e deboli, ovvero i lavoratori dipendenti ed i pensionati. La crisi si allarga Com’è l’attuale situazione economica ed occupazionale nel comprensorio? Lo abbiamo chiesto al Segretario della Federazione metalmeccanici Herbert Unterfrauner. Herbert, come giudichi la situazione? La situazione è dappertutto la stessa: la crisi si allarga. Le persone sono preocHerbert Unterfrauner cupate, in molti temono per il futuro e di perdere il lavoro. Quotidianamente registriamo nuove richieste di cassa integrazione, anche da parte di pic- cole/medie imprese, per esempio installatori. E non abbiamo ancora toccato il fondo. Per molti è difficile farcela fino a fine mese. Le imprese sono a corto di commesse, non investono, e rischiano sempre di più di ricevere in ritardo o di non ricevere i soldi per i lavori svolti. Alcune aziende hanno realizzato ingenti profitti negli ultimi anni. Ora vedremo se li utilizzeranno per superare la crisi o se andranno a chiedere aiuto alla mano pubblica come quelle aziende che ne hanno molto più bisogno… Quale intervento andrebbe realizzato con urgenza? È ora che la Provincia concretizzi finalmente i progetti di riqualificazione e formazione professionale per i lavoratori posti in cassa integrazione per migliorare le loro prospettive sul mercato del lavoro. 11 Service P R E S TA Z I O N I S O CI A L I P E R FA M I G L I E E P E N S I O N AT I Informati e fai valere i tuoi diritti! Nell’ultimo numero abbiamo già illustrato sinteticamente le nuove misure di sostegno al reddito, ovvero bonus famiglia, social card e tariffa sociale energia. Considerato che i termini sono stati prorogati e che molti cittadini aventi diritto non ne sono ancora al corrente, riproponiamo le tre misure. Il bonus famiglia è un beneficio limitato al solo anno 2009, vincolato alla tipologia di reddito e al numero di componenti del nucleo familiare, che varia da un minimo di 200 euro ad un massimo di 1.000 euro e che non costituisce reddito ai fini fiscali, previdenziali o assistenziali. Beneficiari Lavoratori dipendenti, pensionati, collaboratori coordinati. Sono esclusi i titolari di redditi fondiari superiori a 2.500 euro, i lavoratori autonomi ed i titolari di partita Iva. Modalità/erogazione Nell’apposito modulo, il richiedente autocertifica i componenti del nucleo familiare e di essere in possesso dei requisiti relativi al reddito. La richiesta va presentata ai sostituti, ovvero al datore di lavoro o ente pensionistico, entro il 31 marzo 2009 per i redditi 2008. L’erogazione sarà effettuata dai sostituti in busta paga o con la rata di pensione. Chi non ha sostituto d‘imposta (ovvero rapporto di lavoro in essere) può rivolgersi al Caaf – e richiedere il bonus nella dichiarazione dei redditi del 2008 – o per l’invio della richiesta all’Agenzia delle Entrate, rispettando i seguenti termini: entro il 30 aprile 2009 in base alle condizioni 2007 o il 30 giugno 2009 in base alle condizioni 2008 per i soggetti esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. n.b. La documentazione richiesta include i codici fiscali di tutti i componenti del nucleo familiare e i redditi (730, Unico, Cud). Nel caso di famiglie con persone portatrici di handicap serve anche l’apposito certificato medico. 200 Euro 300 Euro 450 Euro 500 Euro 600 Euro pensionati con un reddito fino a 15mila euro famiglie di 2 persone con reddito fino a 17mila euro famiglie di 3 persone con reddito fino a 17mila euro famiglie di 4 persone con reddito fino a 20mila euro famiglie di 5 persone con reddito fino a 20mila euro 1000 Euro 1000 Euro famiglie con famiglie con più di 5 perportatori di sone con red- handicap con dito fino a reddito fino a 22mila euro 35mila euro Bonus famiglia: importi e beneficiari La Social Card è una Carta Acquisti prepagata da usare come una normale carta di credito nei supermercati convenzionati e per il pagamento delle bollette di luce e gas. L’importo è di 40 euro al mese (vale per il 2009). Beneficiari La carta sarà concessa ai cittadini e residenti in Italia di 65 anni di età ed oltre (il limite di reddito per coloro che hanno 70 anni o più è elevato a 8.000 euro) e alle famiglie con minori di tre anni, sempre con indicatore ISEE inferiore a 6.000 euro. Modalità/erogazione La Carta verrà rilasciata dagli Uffici 12 Postali abilitati, presentando l’apposito modulo di richiesta, una copia di un documento di identità e dell’attestazione ISEE. La tariffa sociale energia è una riduzione dei costi per la fornitura elettrica, effettuata direttamente in bolletta. Beneficiari Potranno usufruire della tariffa sociale: – le famiglie con una fornitura elettrica nell’abitazione di residenza di potenza limitata a 3 kilowatt e un valore ISEE inferiore o pari a 7.500 euro. – i clienti elettrici presso i quali vive un soggetto affetto da grave malattia, costretto ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita. L’importo: relativamente al 2008: – per nuclei familiari da 1-2 componenti 60 euro, – da 3-4 componenti 78 euro e – per nuclei familiari oltre 4 componenti 135 euro. Requisiti per accedere Il cittadino dovrà presentare una domanda su apposito modulo, di- Service mostrando di rientrare nei seguenti parametri – essere residente nel Comune in cui presenta la domanda; – essere un utente domestico di energia elettrica indicando i dati del punto di fornitura per il quale si richiede la compensazione; – possedere, per il disagio economico, un reddito ISEE annuo pari a 7.500 euro; – possedere, in caso di disagio fisico, un certificato ASL attestante la necessità di utilizzo delle apparecchiature elettromedicali da parte di uno dei componenti familiari. Termini La richiesta va presentata ogni anno. La domanda per il 2008 va presentata entro il 31 marzo 2009. Per ulteriori informazioni, per conoscere tutti i requisiti, e per assistenza nella compilazione della domanda nonché dell’ISEE (il calcolo dell’ISEE è necessario per la social card e la tariffa sociale energia) potete rivolgervi al CAAF SGBCISL: Bolzano (Tel. 0471-568422), Merano (0473-497184), Brunico (0474-537485) e Bressanone (0472-836151). L‘ISEE nucleo familiare e grado di parentela se non presenti in dichiarazione dei redditi; – Fotocopia documento d’ identità; – 730- Unico – CUD – o ritenute relative all’ultimo anno (sono esclusi redditi esenti come: pensioni sociali, pensioni di guerra, o borse di studio di TN e BZ se non certificate da CUD); – Vanno dichiarati tutti i tipi di depositi bancari, postali, conti correnti, titoli di stato, azioni, partecipazioni azionarie, assicurazioni sulla vita e di capitalizzazione oltre 5 anni, imprese individuali; Si richiede la situazione al 31.12 dell’anno precedente, completa di ABI – CAB filiale nr. di conto cor- rente, del libretto al risparmio; – Se l’abitazione è in affitto: copia dell’ultimo contratto con i dati della registrazione dello stesso, importo del solo canone pagato nell’anno precedente; – Se l’abitazione è di proprietà: dati catastali recenti, ed in caso di mutuo dichiarazione del capitale residuo del mutuo al 31/12 anno precedente; – redditi terreni: dati catastali recenti, se sono terreni edificabili, valore deliberato dal Comune per l’anno precedente ai fini ICI; – Se in famiglia vi è una persona con invalidità superiore al 66%: certificato della commissione medica. – Ultima bolletta Energia Elettrica. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è uno strumento adottato da molti enti pubblici e privati per valutare la situazione economica delle famiglie al fine di stabilire se il nucleo familiare, considerandone reddito e composizione, ha diritto ad accedere a determinate prestazioni sociali. Per poter compilare la dichiarazione ISEE presso gli uffici del CAAF SGBCISL, occorre la seguente documentazione: – Autocertificazione dello stato di famiglia; – Codici fiscali e dati anagrafici del S I C U R E Z Z A S U L L A V O R O : L‘ E S P E R T O R I S P O N D E È vero che il Testo Unico relativo alla Salute e Sicurezza sul Lavoro entrerà in vigore solamente a partire dal 1° luglio 2009? No, il Decreto Legislativo 81/2008 recante misure in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è integralmente in vigore, ad eccezione di 4 rinvii al 16 maggio 2009, stabiliti lo scorso 24 febbraio dalla Camera dei Deputati attraverso la conversione in legge del cosiddetto Decreto “Milleproroghe 2009”. Le quattro proroghe dei termini di entrata in vigore riguardano: 1) la valutazione dei rischi e relative sanzioni, con il “solo” riferimento ai „rischi stress lavoro-correlati“ (art. 28, comma 1); 2) la „Data certa“ del Documento di valutazione dei rischi (art. 28, comma 2); 3) la trasmissione all‘INAIL e all‘IPSEMA dei dati relativi agli infortu- ni superiori ad 1 giorno (art. 18, comma 1, lettera r); 4) il divieto, già previsto dallo Statuto dei Lavoratori - Legge 300/70, delle visite mediche „preassuntive“ (art. 41, comma 3, lettera a). Segnalo inoltre che i Ministri competenti dei singoli comparti avranno tempo fino al 16 maggio 2010 per l‘emanazione dei decreti di attuazione di alcune attività particolari contenute nell’art. 3 (Forze armate e di Polizia, carceri, vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, dei servizi di protezione civile, università, organizzazioni di volontariato, mezzi di trasporto aerei e marittimi ecc.). Per tali attività infatti continuano a valere i decreti già in vigore ed emanati ai sensi del Decreto Legislativo 626/94. Al momento non è stato emanato alcuno dei 38 decreti attuativi indispensabili per l’applicazione della normativa, e la Commissione Consultiva, prevista dall’art. 6 ed essenziale per definire concrete politiche di tutela della salute e sicurezza, pur essendo stata costituita, non è stata ancora convocata. Marco Bianchini [email protected] 13 Bezirke Utilità e curiosità CO N S I G L I O „Donna e Previdenza“ Donne e previdenza Opuscolo informativo del Comitato provinciale Pari Opportunità I periodi assicurativi Il sistema pensionistico in Italia Le prestazioni pensionistiche Il Comitato provinciale pari opportunità ha recentemente lanciato una campagna informativa per sensibilizzare le donne occupate su determinati aspetti relativi al lavoro. Nell’ambito di questa iniziativa è da poco uscito il terzo pieghevole, curato sempre dal gruppo di lavoro „Donne e lavoro“, che offre una panoramica sulla normativa in materia previdenziali alle donne occupate nel settore privato. Vengono trattati e spiegati in modo semplice e chiaro il sistema pensionistico, i contributi previdenziali, le prestazioni pensionistiche, le normative in materia di maternità e periodi di cura ed assistenza nonché la previdenza complementare. Trovate l’opuscolo “Donna e Previdenza” gratuitamente anche presso i nostri uffici. Maternità, periodi di cura e assistenza Riscatto di corsi legali di laurea Il fondo di previdenza complementare AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE CU R I O S I TÀ Più lavoro domenicale non ci “stimola” Wir sind nicht scharf... auf mehr Sonntagsarbeit am 27. November 2005 NEIN zu mehr Il 3 marzo è stata la giornata internazionale della domenica libera. Anche in Provincia di Bolzano, come in altri Paesi, è stata costituita una Alleanza di organizzazioni sociali e sindacali impegnate a difendere il riposo domenicale, affinché questa giornata non sia succube del consumismo sfrenato e svenduta alla commercializzazione. La domenica deve rimanere una giornata libera dal lavoro poiché, oltre al meritato riposo, è importante per le relazioni familiari e sociali stabili. In Svizzera, nel 2005, è già stata avviata una campagna a difesa della domenica libera... Sonntagsarbeit V I G N E T TA Virtuale è bello … “Aumento di stipendio? D’accordo, ma virtuale…” 14 Cultura & tempo libero VIAGGARE… Le prossime proposte Fra le proposte dell’ETSI per le prossime settimane spiccano le metropoli Mosca/San Pietroburgo ed i soggiorni marini, fra questi l’Hotel Palmarosa a Roseto degli Abruzzi. Ulteriori dettagli, come sempre, presso gli uffici dell’ETSI e negli specifici volantini informativi pubblicati nell’apposito spazio ETSI sul sito www.sgbcisl.it San Pietroburgo e Mosca Viaggio in Russia otto giorni, sette pernottamenti dal 25 giugno al 2 luglio Le due più importanti città russe offrono una serie di luoghi da visitare: prima fra tutte la Piazza Rossa a Mosca, ma anche le cattedrali e i monasteri; inoltre la Fortezza Pietro e Paolo ed il Museo Eremitage a San Pietroburgo. Sistemazione in camere a due letti con trattamento di pensione completa dalla cena del primo giorno alla colazione dell’ultimo giorno). Viaggio in aereo Quota di partecipazione (minimo 30 partecipanti): 1.395 euro (non compreso il visto d’ingresso 50 euro, supplemento singola 350 euro) Soggiorni marini Le nostre proposte sull’Adriatico Due settimane, diversi periodi a partire da maggio Fra i soggiorni marini sul mare Adriatico segnaliamo: – Hotel Palmarosa*** a Roseto degli Abruzzi a seconda del periodo scelto da 530 a 750 euro (7 euro supplemento al giorno per camere vista mare). Supplemento singola 155 euro. Pensione completa. Minimo 45 partecipanti. I periodi di soggiorno sono: 15-29.5.; 30.5.-13.6.*; 14.6.-28.6.*; 29.6.-13.7.; 30.8.-13.9.*; 14.9.-28.9. In determinati periodi* sconti di 80 euro per over 65 se iscritti Antea-Agas. – Hotel King*** a Alba Adriatica, periodi 30.5.-13.6. (630 euro) e 28.6.-12.7. (720 euro). Supplemento singola 155 euro. Pensione completa, piscina, spiaggia/ombrellone/sdraio inclusi. – Novità: Hotel Arno*** a Miramare nei pressi delle Terme di Rimini 650 euro (minimo 25 partecipanti) per il periodo 6.6.-20.6 (90 euro supplemento singola). Pensione completa. Piscina. Nuova gestione. Sardegna Villaggio Rasciada Club a Castelsardo Dal 10 al 24 giugno Situato direttamente sul mare in un tratto di costa prevalentemente rocciosa intervallata da incantevoli calette di sabbia, immerso in una fitta vegetazione. Sistemazione in bungalow o camera, trattamento di pensione completa, piscina, spiaggia/ombrellone/sdraio compresi, possibilità di effettuare numerose escursioni in loco Viaggio in aereo da Verona Quota di partecipazione (minimo 30 partecipanti): 1.095 euro (supplemento 40 euro bungalow vista mare); bambini da 2 a 11 anni 270 euro Informazioni ETSI Ente sociale per il Turismo, la Cultura ed il Tempo libero Via Siemens 23, Bolzano Tel. 0471 568 475 [email protected] 15 Solidarietà per… le donne vittime della violenza L’uscita di questo numero di Solidarietà coincide con la festa internazionale della donna dell’8 marzo. L’8 marzo rimane una data simbolica per ricordare le lotte delle donne di tutto il mondo per affermare i loro diritti e per la loro emancipazione. Nel 2008 è stato celebrato il centenario della festa della donna, incentrato su quattro ambiti importanti: sviluppo, lavoro, qualità della vita, libertà di scelta. L’edizione della giornata internazionale della donna del 2009 è incentrata su un diritto fondamentale: la dignità e la sicurezza della persona. Lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per promuovere l’azione sindacale contro la violenza sulle donne è “Diamoci un taglio”. Sono 6 milioni le donne in Italia che subiscono violenze e i reati contro le donne entro le mura domestiche rappresentano due terzi delle violenze denunciate. Sono dati che devono far riflettere. Le violenze contro le donne sono inammissibili per una società sicura, equa, giusta e civile. Diamoci un taglio. „ Chi desidera procurare bene altrui ha già il proprio“. Confucio „ Sede provinciale Bolzano Via Siemens 23 Tel. 0471 568400 [email protected] Uffici territoriali Bolzano Via Palermo 79/B Bressanone Via Bastioni Maggiori 7 Via Cl. Augusta 133 Tel. 0471 400 123 Laives Via Pietralba 1 Tel. 0471 952 692 Egna Piazza Franz Bonatti 4 Tel. 0471 812 139 Merano Via Cassa di Risparmio 24 Tel. 0473 230 242 [email protected] Malles Via G. Verdross 45 Tel. 0473 831 418 Tel. 0472 836 151 [email protected] Tel. 0471 204 602 Brunico Via Stegona 8 Tel. 0474 553 355 [email protected] Vipiteno Città Nuova 26 Tel. 0472 766 640 www.sgbcisl.it