SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: PROVINCIA DI CUNE0 2) Codice di accreditamento: NZ00443 3) Albo e classe di iscrizione: ALBO REGIONE PIEMONTE – I CLASSE CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: “TRAMAndare per operare INSIEME” 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): E -13 SETTORE EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE Minoranze linguistiche e culture locali 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Premessa Il progetto “TRAMAndare per operare INSIEME” si sviluppa a partire dalla volontà da parte del Comune di Caraglio, area Cultura-Istruzione-Politiche Sociali, di sperimentarsi su una progettazione comune che abbia forti ricadute sul territorio di riferimento in relazione alla creazione di nuove opportunità di integrazione socio-culturale per tutte quelle fasce considerate più deboli. Alla base di questa progettazione congiunta c’è la forte convinzione che la riscoperta della cultura locale possa diventare lo stimolo per la conoscenza e la valorizzazione di un intero territorio con tutto il suo patrimonio turistico-culturale ed economico e, nello stesso tempo, un importante veicolo di interazione e integrazione sociale. Sin dalla nascita della Fondazione, le due realtà hanno spesso lavorato insieme, collaborando nella progettazione e nella realizzazione di moltissime iniziative di promozione culturale e nell’organizzazione di diverse manifestazioni culturali. Trovandosi i due enti ad operare sullo stesso territorio, frequenti sono state le sinergie e le occasioni di avviare delle sperimentazioni; in questo solco si colloca la presente proposta progettuale, che vuole proporre un intervento coordinato e sinergico sul tema della valorizzazione delle culture locali. 1. Presentazione dell’ente Il Comune di Caraglio Caraglio, piccolo Comune della provincia di Cuneo si trova allo sbocco della Valle Grana sulle rive del Grana-Melleae e fa parte della Comunità montana Valli Grana e Maira. Il Comune è un ente locale con 25 dipendenti ed è strutturato nelle seguenti aree: Affari generali (3), Servizi demografici (4), Polizia municipale (4), Area Cultura-Istruzione-Politiche sociali-Informatica (4), Area Finanziaria e Tributi (3), Area tecnica (7). L’area Cultura-Istruzione-Politiche Sociali per le sue funzioni specifiche è quella direttamente coinvolta nel progetto “TRAMAndare per operare INSIEME”. Ad essa fanno riferimento sia la Biblioteca che l’Informagiovani: la Biblioteca è associata al Centro rete di Cuneo ed è dotata di circa 15.000 volumi; l’ufficio Informagiovani è situato al piano terra del palazzo comunale ed è gestito in convenzione con i Comuni di Dronero e Busca. L’Informagiovani offre servizi per l’orientamento scolastico, il lavoro ed il tempo libero; l’orario di apertura è di quattro ore settimanali. Pur con un’apertu ra ridotta sono numerosi gli accessi e le richieste di informazione, soprattutto di persone straniere, per l’inserimento nel mondo del lavoro o per la ricerca di un’abitazione. La Fondazione il Filatoio La Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio fu creata nel 2001 per realizzare il recupero e la valorizzazione del Filatoio Rosso di Caraglio e per gestire le operazioni di restauro architettonico finalizzate ad un riuso funzionale dell’edificio, che gli è stato ceduto dal Comune con Atto di Comodato il 7 agosto 2001. I lavori di restauro si sono conclusi nel 2006 e a partire dal 2007 la Fondazione si è concentrata sul completamento del Museo del Setificio Piemontese, ricostruendo oltre agli imponenti torcitoi idraulici da seta altre importanti macchine ad essi complementari per illustrare le principali fasi di lavorazione del filo di seta. La Fondazione ha proseguito la sua attività di valorizzazione e di promozione del primo lotto del museo e contemporaneamente si è impegnata nel completamento del progetto di allestimento delle altre sale, consapevole del fatto che con il Museo del Setificio Piemontese, anche in un futuro di eventuali difficoltà economiche, il Filatoio manterrà sempre la sua funzione di attrazione storico-culturale. L’avvicinarsi della fase conclusiva dei lavori di allestimento del museo ha spinto la Fondazione a delineare un piano di gestione e di organizzazione in cui le esigenze di salvaguardia e di conservazione siano congiunte a quelle di sviluppo sociale, economico e turistico, nell’ottica di un sistema integrato di stretta collaborazione fra tutti i soggetti presenti sul territorio. All’interno della struttura sono presenti due aree la Segreteria generale e il Settore di accoglienza e attività museale. 2. Il contesto di riferimento (territorio, settore, servizi) Caraglio è un comune italiano di circa 6.800 abitanti. Negli ultimi anni l’andamento demografico della popolazione residente nel comune non ha registrato cambiamenti rilevanti sia in senso positivo che negativo. La popolazione è così suddivisa: Età Maschi Femmine Totale 0-4 162 49,8% 163 50,2% 325 4,8% 5-9 180 54,2% 152 45,8% 332 4,9% 10-14 200 57,0% 151 43,0% 351 5,1% 15-19 175 50,7% 170 49,3% 345 5,1% 20-24 176 50,6% 172 49,4% 348 5,1% 25-29 178 49,4% 182 50,6% 360 5,3% 30-34 216 53,3% 189 46,7% 405 5,9% 35-39 237 52,7% 213 47,3% 450 6,6% 40-44 269 50,3% 266 49,7% 535 7,8% 45-49 282 50,7% 274 49,3% 556 8,2% 50-54 256 51,3% 243 48,7% 499 7,3% 55-59 217 47,5% 240 52,5% 457 6,7% 60-64 196 49,0% 204 51,0% 400 5,9% 65-69 194 51,7% 181 48,3% 375 5,5% 70-74 186 51,0% 179 49,0% 365 5,4% 75-79 137 44,2% 173 55,8% 310 4,5% 80-84 79 39,1% 123 60,9% 202 3,0% 85-89 34 23,1% 113 76,9% 147 2,2% 90-94 9 19,6% 37 80,4% 46 0,7% 95-99 0 0,0% 7 100,0% 7 0,1% 100+ 1 33,3% 2 66,7% 3 0,0% 3.384 49,6% 3.434 50,4% 6.818 Totale Nell’ultimo decennio Caraglio è stata testimone di una forte immigrazione sempre in aumento. Popolazione straniera residente a Caraglio al 1° gennaio 2015. Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia. Distribuzione per area geografica di cittadinanza Gli stranieri residenti a Caraglio al 1° gennaio 2015 sono 687 e rappresentano il 10,1% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall'Albania con il 29,1% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Marocco (22,6%) e dalla Romania (21,7%). L' Area Cultura-Istruzione-Politiche sociali del Comune di Caraglio si occupa di diverse attività sul territorio al servizio della popolazione: - gestisce la Biblioteca che organizza, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, a favore dei bambini e ragazzi delle scuole primaria e secondaria di I° grado, incontri per incentivare alla lettura i più giovani. In questo contesto sono nati già nell’a.s. 2011/2012 i progetti lettura: “Fiabe dal mondo” e “Letterature migranti” ed hanno proseguito nell’anno 2013/2014. - cura i rapporti con il locale Istituto Comprensivo delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I° grado, ha in gestione la refezione scolastica e i servizi di trasporto alunni, pre-ingresso e postuscita. Le famiglie sono chiamate ogni anno (nel mese di giugno) a presentarsi presso l’ufficio Istruzione per rinnovare l’iscrizione ai servizi scolastici. Questo è un importante momento di contatto tra istituzione e cittadini per rilevare la bontà dei servizi offerti e le nuove situazioni emergenti. -ha competenze specifiche anche sulle Risorse Giovanili. Negli anni 2012-2013 ha sviluppato, nell’ambito del Piano Locale Giovani finanziato dalla Provincia di Cuneo, il progetto “Equazioni: legalità, equità e sostenibilità al servizio del territorio” che vede tra gli obiettivi principali la promozione della cultura della legalità tra i giovani. -accoglie le istanze di aiuto delle famiglie in difficoltà e le indirizza al Consorzio per i Servizi Socio Assistenziali delle Valli Grana e Maira che riunisce tutti i Comuni delle due Valli. Di competenza diretta del settore sono le agevolazioni sulle tariffe scolastiche e sulle esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari. L’Area Cultura, Istruzione, Politiche Sociali del Comune di Caraglio ha ricevuto per l’anno 2013 richieste di esenzione dal pagamento dei tickets sanitari da parte di nr. 69 persone di cui nr. 40 stranieri. Spesso ci si rivolge a questo settore per avere aiuti e risposte legate alla ricerca di un’abitazione sia in case popolari sia in affitto da enti o privati con l’espletamento di tutte le pratiche che questo comporta. Lo stesso sistema di raccolta differenziata con la possibilità di accesso all’area ecologica non è così scontato e di facile utilizzo da parte di un’utenza straniera che, non conosce la lingua per comprendere le abitudini locali di una sana e corretta convivenza. arte delle politiche sociali sono poi legate al Consorzio per i Servizi Socio-Assistenziali delle Valli Grana e Maira (CSSA) un Ente che opera nell’assistenza domiciliare, nell’integrazione delle rette per la residenza per non autosufficienti, nell’aiuto economico per i casi più disagiati. Il CSSA gestisce poi la “Casa per ricominciare”, luogo di prima accoglienza destinata alle donne in difficoltà. L'Area Cultura, Istruzione, Politiche Sociali del Comune di Caraglio ha ricevuto per l’anno scolastico 2013/2014 richieste di riduzione delle tariffe dovute per i servizi scolastici per nr. 48 alunni di cui nr. 39 stranieri. Nell’Istituto Comprensivo di Caraglio l’incidenza media di stranieri nelle classi è così distribuita: • • Scuola secondaria 1° grado: 7,9% Scuola primaria: 16,52% • Scuola dell’Infanzia: 28,57% Non sono isolati i casi di stranieri che ad anno scolastico iniziato, si trasferiscono in Caraglio con i propri genitori e vengono inseriti nella scuola statale, normalmente privi di una minima conoscenza della lingua Italiana e per questo motivo assegnati ad una classe di solito inferiore a quella che dovrebbe accoglierli in base alla loro età. -Una importante attività curata dal settore Cultura-Istruzione-Politiche Sociali è rappresentata dai Centri Estivi vacanze che ospitano annualmente nel mese di luglio (per 5 settimane) una media di 144 ragazzi/bambini. Di questi, 53 sono bambini di età compresa tra i 3 ed i 5 anni, 78 di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Ogni anno sono poi ospitati dei ragazzi bielorussi che soggiornano a Caraglio presso delle famiglie. I ragazzi bielorussi che hanno partecipato nel 2013 sono stati 11. I partecipanti stranieri sono 5. Nel corso degli anni, grazie al SCV, il Comune di Caraglio è riuscito a realizzare progetti di alto valore culturale (”Tessere cultura” – Settembre 2010/agosto 2011) che hanno permesso di compiere un’approfondita ricerca storica sul territorio coinvolgendo i giovani, la scuola e le locali associazioni culturali. La riscoperta della lavorazione della canapa, che agli inizi del ‘900 veniva praticata in tutta la Valle Grana, è stata infatti documentata e raccolta sia in un testo scritto sia in una produzione DVD. Tutto ciò è avvenuto proprio grazie al prezioso supporto dei ragazzi del SCV. Diversi e interessanti sono stati i laboratori di manualità e tessitura attivati anche in collaborazione con la scuola, importante veicolo per suscitare nelle giovani generazioni l’interesse al ricordo e alla riscoperta di attività della tradizione locale che, proprio oggi in tempi di crisi, potrebbero ritornare utili. Dal febbraio 2013 è attivo il progetto “Spazio all’intercultura!”, che ha permesso di avviare l’attività di sportello finalizzata a informare e documentare i cittadini stranieri residenti a Caraglio e a promuovere momenti di aggregazione e confronto. Dagli esiti positivi emersi si è riscontrata la necessità di dare continuità a quanto già realizzato e nello stesso tempo affrontare e superare le criticità emerse con l’obiettivo di ampliare l’offerta di proposte soprattutto riferite a nuovi servizi che coinvolgeranno tutta la popolazione residente. Per l’efficacia dell’intervento sarà sicuramente necessario prevedere azioni mirate a facilitare la comunicazione nei confronti degli stranieri. L’attività sta proseguendo con il progetto “Interculturando”, con l’avvio il 7 settembre 2015 di tre volontari, auspicando la possibilità di poter continuare data la necessità di coinvolgere sempre di più persone in difficoltà a causa dell’attuale contesto socio economico. A Caraglio il volontariato si attiva anche nel sociale (associazione di volontariato Vincenziano), intervenendo in tutte le occasioni nelle quali l’Ente pubblico, per vincoli burocratici, avrebbe difficoltà o tempi troppo lunghi. L’intervento è normalmente orientato all’aiuto economico: - per il canone di affitto, le utenze, il riscaldamento o il gas; - alla fornitura di generi di prima necessità (pacchi viveri); - accompagnamento per visite mediche o per gli acquisti; - attività ricreative per gli anziani (compleanni, gite); - attività culturali: letture. Le principali Associazioni attive sul territorio sono: - la Caritas che si impegna al recupero dei pasti avanzati giornalmente presso la mensa scolastica per distribuirli alle persone più bisognose. - “Insieme per Caraglio”, associazione culturale che cura le grandi manifestazioni: il Carnevale (febbraio), la festa di primavera (aprile), la festa patronale (luglio), la fiera regionale d’autunno (settembre), la fiera dell’aglio (novembre) e le manifestazioni legate al Natale; -Contardo Ferrini”, associazione culturale che gravita sul cinema/teatro parrocchiale curando: la proiezione settimanale dei films per l’intero anno, la rassegna teatrale Piemontese in collaborazione con l’Associazione “Piccolo Teatro Caragliese” (gennaio – marzo con 6 spettacoli), Opera live (settembre – aprile) – la trasmissione sullo schermo del cinema parrocchiale Ferrini, in diretta o differita, delle più importanti opere rappresentate nei teatri italiani (9 opere), il Cineforum che tratta tematiche sociali con proiezioni, dibattiti o spettacoli teatrali; -“Piccolo Teatro Caragliese”: associazione che mette in scena la commedia piemontese; -“Teatrino al forno del pane” Associazione, che dopo la morte dello scrittore Giorgio Buridan si forma intorno all’eredità spirituale dell’Autore portando in teatro i suoi racconti. Collabora attivamente con la “Compagnia Santibriganti teatro”, titolare della Residenza Multidisciplinare di Caraglio. -“Di filo in filo” Associazione di promozione sociale che si propone il recupero della tradizione tessile di Caraglio e della Valle Grana, un tempo sede di numerosissime scuole di ricamo e di realtà dove veniva filata e tessuta la canapa. Con l’aiuto logistico del Comune ed economico delle Fondazioni ha allestito un laboratorio di tessitura e sostiene numerosi corsi dedicati al ricamo. Le iniziative trovano ospitalità presso il Teatro Civico, il Cinema - Teatro Ferrini, il Filatoio, la ex chiesa di S. Paolo, la Biblioteca. La Fondazione Filatoio Rosso è un soggetto molto attivo sul territorio: conclusa la fase dei lavori di allestimento del museo ha delineato un piano di gestione e di organizzazione in cui le esigenze di salvaguardia e di conservazione siano congiunte a quelle di sviluppo sociale, economico e turistico, nell’ottica di un sistema integrato di stretta collaborazione fra tutti i soggetti presenti sul territorio. La Fondazione si propone di potenziare in particolar modo lo studio della seta e del tessuto in generale, con mostre, convegni, collaborazione didattica con scuole, istituti d’arte e università, coinvolgendo un’utenza più vasta e diversificata, ottimizzando i tempi e i modi di fruizione del Filatoio, realizzando progetti ed iniziative turistiche e rafforzando il legame con il territorio adiacente, in particolare con le forze produttive del territorio: artigiani, industriali, agricoltori, commercianti, esercenti. L’esigenza di avviare progetti didattici sul Museo del Setificio Piemontese, nasce dalla valutazione del suo alto significato storico e dalla volontà di renderlo maggiormente noto al grande pubblico, già a partire dalle giovani generazioni, cosicché possano crescere con una più sviluppata consapevolezza dei loro luoghi d’origine. Il primo passo è stato quello di individuare delle tematiche che avessero attinenza con l’argomento seta: ci si è orientati su due ambiti, uno legato alla tessitura, che si presta alla possibilità di attuare anche una parte pratica per un maggiore coinvolgimento dei bambini; l’altro, di tipo più discorsivo, sull’affascinante tema della Via della Seta. Inoltre, una particolare attenzione viene dedicata alle attività che coinvolgano tutte le fasce della popolazione, proponendo programmi musicali e teatrali ad ingresso gratuito, oltre a mostre ed eventi che evidenzino tematiche sociali attuali, quali la violenza sulle donne, l’immigrazione ma anche il riciclo, la globalizzazione e l’ecologia. 3. Analisi dei bisogni Il progetto nasce dall’esigenza di creare nuove opportunità di integrazione socio-culturale per tutte quelle fasce che possono essere considerate deboli. In un momento di crisi di valori e di difficoltà economica, diventa sempre più necessario intervenire per ridurre il disadattamento, lo svantaggio culturale e, di conseguenza l’insorgere di situazioni di disagio con ricadute negative sul territorio. Si ritiene quindi importante offrire spazi, tempi, mezzi e strumenti adeguati a far sì che anche chi è emarginato possa sentirsi parte integrante di un’intera comunità che, da sempre, si è distinta per sensibilità ed accoglienza. Lo scopo quindi è quello di facilitare la conoscenza, la relazione, la comunicazione attraverso momenti di forte condivisione di interessi, passioni, emozioni. La riscoperta della cultura locale può diventare lo stimolo e la valorizzazione di un intero territorio con tutto il suo patrimonio turistico-culturale ed economico e, nello stesso tempo, un importante veicolo di interazione e integrazione sociale anche attraverso attività pratiche ad esse legate. A questo riguardo è necessario creare una stretta rete di collaborazione con le associazioni culturali che operano sul territorio ed in particolare con il Filatoio Rosso, un bene architettonico che necessita assolutamente d’essere valorizzato. In questo modo esso può diventare un punto di riferimento socio-culturale per l’intera comunità caragliese. Attualmente questa struttura è affidata dal Comune in comodato d’uso ad una Fondazione nata con lo scopo di allestire e promuovere il museo della seta in esso inserito, interessantissima realtà culturale che permette ai visitatori di ripercorrere il passato della filanda, fabbrica della seta, unica a livello europeo. Il Filatoio ,inserito nel progetto, potrebbe davvero allargare i suoi orizzonti e riappropriarsi di un ruolo economico-sociale che lo ha contraddistinto nel passato. Le sue magnifiche stanze auliche, i suoi saloni che temporaneamente ospitano importanti esposizioni artistiche, possono diventare altresì laboratori dove la “manualità diventa sapere”. In tempi difficili come quelli che stiamo attraversando, la riscoperta di attività della tradizione culturale locale può rappresentare un punto di riferimento anche per un rilancio economico. Il progetto prevede infatti l’impostazione, oltre alle altre attività di carattere socio- culturale, di veri e propri ateliers in cui si possa conoscere, sperimentare, imparare nuove tecniche di lavori artigianali con l’utilizzo di materiali naturali e strumenti tradizionali per la confezione di prodotti di nicchia ecosostenibili. Sono previsti corsi di arte tessile (tessitura della canapa, della lana, realizzazione di arazzi ); laboratori di ricamo (tovagliati e altri accessori per la casa con fibre naturali); cucito(creazioni o recupero di abiti usati); laboratori di ceramica con tecnica tradizionale e raku), lavorazione del cuoio per la creazione di borse o altri accessori; cesteria e impagliatura delle sedie. Tutte nobili ed interessanti attività che nel tempo sono state un po’ abbandonate lasciando il sopravvento della produzione industriale. L’allestimento di ateliers creativi stimola, oltre la conoscenza storico-culturale e specifica dell’apprendimento manuale, anche un utile scambio di idee, di informazioni, di confronto. Il lavoro a gruppi favorisce l’incoraggiamento a tentare, a cimentarsi in attività anche non semplici e scontate, favorendo la conoscenza e l’apertura verso nuovi orizzonti. Tutto ciò può essere rivolto ai tanti immigrati che vivono sul territorio ed in particolare alle donne che in questo modo si sentono valorizzate e poi verso tutte quelle persone che non hanno lavoro e soprattutto ai giovani che, terminati gli studi, hanno bisogno di essere orientati a riscoprire anche peculiari capacità ed attitudini da impiegare per un futuro migliore sia personale sia a sostegno di tutta la comunità territoriale. Naturalmente riteniamo sempre di vitale importanza mantenere lo sportello per l’accoglienza degli stranieri avviato con i precedenti progetti, considerando anche i grandi flussi migratori che ancora continuano ad arrivare e che sicuramente investiranno il nostro paese e i paesi dell’Unione Montana Valle Grana. Sono diversi gli Enti, i Gruppi e le Associazioni (Associazione Contardo Ferrini, Volontariato Vincenziano, l’Istituto Comprensivo, il CSSA) o i singoli che si interessano al problema promuovendo attività interculturali a sostegno dell’integrazione, ma gli interventi sporadici senza una mirata programmazione e una globale progettazione, non sono sufficienti a raggiungere e coinvolgere tutti ma soprattutto a dare risposte concrete alle aspettative degli stranieri. I giovani stranieri e le loro famiglie tendono quindi a rimanere isolati o a far gruppo tra sé. La necessità quindi è quella di aiutare gli stranieri ad orientarsi nelle pratiche amministrative necessarie, nella conoscenza dei servizi, soprattutto scolastici e quindi destinati ai minori, ma anche nei doveri per la buona convivenza, cioè accompagnarlo nella conoscenza della cultura locale. È indispensabile quindi un punto di riferimento di primo livello ma complessivo per lo straniero, dove si cercherà di trovare ed indicare la soluzione ai suoi quesiti. La necessità è quella di facilitare la conoscenza, la relazione e la comunicazione attraverso un sistema efficace di coordinamento tra la domanda della popolazione straniera di servizi dedicati e le varie iniziative trasversali proposte, indirizzando il richiedente verso le associazioni o le strutture (“Casa per ricominciare” del CSSA) presenti che a vario titolo operano già nel contesto considerato. Le difficoltà linguistiche spesso compromettono fortemente la comprensione e la comunicazione limitando, di conseguenza, l’efficacia di qualsiasi intervento di integrazione sia con gli adulti che nell’ambito scolastico. È sentita la mancanza di un servizio di doposcuola che aiuti i minori inseriti a recuperare lo svantaggio linguistico. La collaborazione tra la Scuola e le associazioni di volontariato che si prestano a fornire assistenza ai minori, può facilitare il percorso soprattutto con i ragazzi in età scolare in modo da ridurre il disadattamento e lo svantaggio culturale. I corsi di alfabetizzazione per adulti stranieri, istituiti come supporto alle famiglie per facilitare l’integrazione, dallo scorso anno non sono più stati riconfermati per difficoltà di organizzazione territoriale. Questo penalizza fortemente il lavoro di integrazione facendo emergere difficoltà di comunicazione. Con la presenza del SCV a supporto, sicuramente si potrebbe riattivare soddisfacendo le richieste che arrivano da tutta la Valle e dai comuni limitrofi. Per un proficuo supporto linguistico, il responsabile/volontario del SCV può anche fare riferimento a famiglie di giovani stranieri ormai stabiliti da diversi anni nel nostro paese e quindi discretamente integrati che possono diventare una risorsa importante per il territorio. Il loro coinvolgimento, in opportuni momenti di laboratorio linguistico, può essere motivo di gratificazione per i giovani stranieri e valido elemento di traino e coesione fra culture diverse. L’incremento continuo della popolazione straniera spinge il nostro comune, tendenzialmente aperto e disponibile all’accoglienza ed all’integrazione, ad operare per garantire un servizio sufficientemente adeguato. Le difficoltà a tale riguardo si riscontrano giornalmente quando queste persone si presentano agli uffici comunali. Ad oggi non è mai stato affrontato un lavoro specifico che facili prima di tutto i canali comunicativi. È infatti estremamente necessario predisporre in diverse lingue materiale informativo a cui possano fare riferimento e poi è indubbiamente utile un supporto continuativo che passi dalla prima accoglienza all’inserimento sociale alla successiva integrazione. Un numero sempre crescente soprattutto di famiglie giovani, ci spinge a credere quanto sia importante investire in questo settore per migliorare la convivenza civile e raggiungere, nel tempo, una vera integrazione sociale e culturale. L’intervento dei volontari del servizio civile può diventare un importante aiuto a livello di coinvolgimento, organizzazione e coordinamento di tutto il progetto. 4. Domanda di servizi analoghi e relativa offerta Rispetto alle attività previste da progetto, non ci sono altri enti/servizi che operano sul nostro territorio e si sente l’esigenza di creare nuovi spazi/opportunità di inclusione sociale promuovendo la cultura locale attraverso il recupero di antichi saperi che portano con se la tradizione del lavoro manuale. 5. Cosa intende realizzare il progetto Il progetto ha come obiettivo principale quello di potenziare la valorizzazione della cultura locale come strumento di promozione del patrimonio turistico-culturale ed economico e, nello stesso tempo, come un importante veicolo di interazione e integrazione sociale. Il progetto intende creare, nella sede del Filatoio, una opportunità strutturata di interscambio culturale e intergenerazionale finalizzata a preservare le tradizioni del territorio e a promuoverle, attraverso la valorizzazione della sua storia e delle sue eccellenze. Il progetto promuoverà la ricerca e la creazione di una banca di dati di antichi mestieri allo scopo di trasmettere suddette conoscenze alle generazioni più giovani, promuovendo in esse la consapevolezza del proprio territorio, delle proprie radici e di una concezione dello sviluppo ecosostenibile. A tale scopo verranno attivati sia una serie di laboratori didattici con gli studenti delle scuole dei comuni limitrofi che permetteranno ai più giovani di conoscere le eccellenza culturali del proprio territorio e sperimentarsi in attività manuali figlie di antiche tradizioni; sia dei corsi, rivolti alla cittadinanza, che vogliono essere una opportunità di riconsiderare il valore e la attualità di questi antichi saperi in quanto mezzi per la promozione di uno sviluppo socio economico sostenibile e legato al territorio, preservandoli inoltre dall’oblio. Il Comune vuole mantenere e potenziare il servizio di accoglienza con le azioni di integrazione per adulti, famiglie e minori stranieri e fasce deboli attraverso attività di sportello, iniziative culturali e ricreative in continuità con il precedente progetto di servizio civile. 6. Descrizione destinatari e beneficiari Le azioni previste dal progetto si rivolgono agli stranieri attualmente presenti sul territorio comunale e a coloro che si trasferiranno successivamente. L’attività fornita dallo sportello informativo mira a facilitare i rapporti di conoscenza reciproca per l’integrazione a tutto campo. Ha lo scopo di offrire un sostegno culturale ma anche pratico relativo ai bisogni fisici, psichici, etici nel rispetto delle differenze socio-culturali. L’intento è di ridurre i rischi di emarginazione e prevenire l’insorgere di situazioni di disagio. Il progetto mira a soddisfare le esigenze che scaturiscono dalla situazione nella quale vengono a trovarsi gli stranieri nel momento in cui si collocano nel contesto caragliese: • per gli adulti stranieri e non è riferito a tutto ciò che riguarda il lavoro, la casa, le pratiche burocratiche del comune e per ciò che concerne la scuola dei propri figli, quindi in particolare per le donne-madri, come anche la conoscenza del territorio e delle sue abitudini. • per i minori in età scolare è riferito alla esigenza di inserirlo nel più breve tempo possibile nella classe frequentata e con i coetanei a livello più generale. • Per le persone in difficoltà come interazione e integrazione sociale Il beneficio potrà essere percepito sia all’interno della famiglia stessa come nella scuola e nel contesto territoriale tutto, attraverso una migliore integrazione nella comunità. Si ridurrà il senso di intolleranza e fastidio verso persone che si muovono in un contesto senza la dovuta conoscenza; favorirà il senso di collaborazione all’interno della comunità. Al Filatoio, i laboratori didattici saranno indirizzati principalmente agli studenti delle scuole dei Comuni di Caraglio, Bernezzo, Cervasca, con le loro famiglie. Verranno attivati ateliers creativi in cui potranno essere coinvolti tutti i cittadini interessati. Attività FILATOIO – Laboratori didattici – realizzazione di atelier – pianificazione eventi e mostre Destinatari Popolazione residente e visitatori del complesso Giovani e familiari delle scuole dei Comuni di Caraglio, Bernezzo e Cervasca AREA CULTURA COMUNE – Fasce deboli (stranieri: minori Sportello intercultura per e famiglie, persone l’accoglienza degli stranieri svantaggiate) – gestione pagina Face book – carta dei servizi multilingua 7) Obiettivi del progetto: OBIETTIVO GENERALE Il progetto vuole creare attività di promozione del territorio attraverso il recupero e la trasmissione della sua cultura e delle sue tradizioni, tenendo in considerazione i nuovi mutamenti sociali e la multiculturalità in quanto risorse più che fattori di rischio. Vuole farlo promuovendo spazi di scambi culturali capaci di facilitare la conoscenza della cultura locale e l’inclusione attraverso momenti di forte condivisione di interessi, passioni ed emozioni. L’obiettivo generale del progetto è quello di promuovere e valorizzare i beni patrimoniali e architettonici presenti sul territorio, riscoprire e recuperare le sue eccellenze, antichi mestieri e saperi, ed offrirli in quanto risorsa per lo sviluppo umano e economico alle giovani generazioni e nuovi cittadini, di qualsiasi origine e cultura. Il progetto si propone di promuovere e valorizzare la cultura locale attraverso la ricerca, la riscoperta e la diffusione degli antichi mestieri presenti sul territorio allo scopo di favorirne una nuova diffusione e promuovere una rivalutazione della manualità quale strumento del sapere e come potenziale mezzo di rilancio socio-economico. Vuole inoltre trasmettere alle nuove generazioni la cultura e le tradizione del territorio e sensibilizzarle all’uso ed al consumo di materiali naturali ecosostenibili. Infine si propone di orientare e promuovere l’integrazione socio culturale facilitando l’accesso ai servizi . OBIETTIVI SPECIFICI Obiettivo 1: Promuovere e valorizzare la cultura locale attraverso la ricerca. Obiettivo 2: Riscoprire antichi mestieri e favorire la manualità come strumento del sapere e come potenziale rilancio socio-economico. Obiettivo 3: Sensibilizzare le nuove generazioni all’uso ed al consumo di materiali naturali ecosostenibili Obiettivo 4: Orientare e promuovere l’integrazione socio culturale delle fasce deboli facilitando l’accesso ai servizi. OBIETTIVI SPECIFICI Obiettivo specifico 1 Promuovere e valorizzare la cultura locale attraverso la ricerca. Obiettivo specifico 2 Promuovere la conoscenza e la diffusione di antichi mestieri e favorire la manualità come strumento del sapere e come potenziale rilancio socioeconomico. Indicatori Compilazione di una banca dati e realizzazione di un opuscolo informativo in merito agli antichi mestieri. Serate di presentazione e promozione delle attività svolte e offerte alla cittadinanza. Organizzazione di eventi interculturali mirati al coinvolgimento e all’inclusione della popolazione straniera residente nelle attività del territorio. Situazione di partenza 0 Risultati attesi Realizzazione opuscolo 0 2 2 4 Indicatori Incontri informativi con gli artigiani locali aperti alla cittadinanza. Incontri informativi con i docenti delle scuole primarie del territorio. Organizzazione di laboratori didattici con le scuole primarie. Organizzazione di corsi aperti alla cittadinanza. Organizzazione di mercato/esposizione dei prodotti realizzati Allestimento di uno spazio fisico permanente per la Situazione di partenza 0 Risultati attesi 5 0 3 0 3 0 5 1 2 0 1 vendita all’interno del Filatoio Obiettivo specifico 3 Sensibilizzare le nuove generazioni all’uso ed al consumo di materiali naturali ecosostenibili Obiettivo specifico 4 Orientare e promuovere l’integrazione socio culturale facilitando l’accesso ai servizi. Indicatori Incontri con esperti e promotori di innovazioni ecosostenibili. Organizzazione di corsi e laboratori creativi Organizzazione mercato/esposizione dei prodotti realizzati Organizzazione di eventi interculturali mirati al coinvolgimento e all’inclusione della popolazione straniera residente nelle attività del territorio. Situazione di partenza 0 Risultati attesi 2 0 2 0 1 2 4 Indicatori Ore apertura dello sportello informativo Modulistica multilingue per l’accesso ai servizi distribuita Realizzazione campagne informative, incontri Ore attività animazione, doposcuola Situazione di partenza 15 ore settimanali Risultati attesi 20 ore settimanali 600 600 1 2 66 70 8. Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi: 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività: 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Avvio del progetto Per garantire lo start-up del progetto, vi è una prima fase di lavoro legata allo svolgimento delle attività formative e di “addestramento”. In questa fase vengono realizzate attività di formazione a carattere generale in collaborazione con le altre sedi di progetto e con il coordinamento della Provincia di Cuneo, ed attività formative più specifiche relative alle diverse aree di lavoro di cui tratta il progetto. In questa fase si realizzerà anche la Formazione relativa ai rischi connessi alle attività di cui si occuperanno i volontari nel progetto. Infine particolare attenzione viene posta alle azioni di avvio del progetto, dalla costruzione del gruppo di lavoro – in cui vengono inseriti i volontari del servizio civile – alla conoscenza del contesto e dei destinatari delle attività. Per presidiare poi l’avvio e la realizzazione delle diverse attività previste dal progetto ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati, in fase di attuazione verrà realizzato un percorso di monitoraggio – come da sistema accreditato – che consentirà, attraverso la realizzazione di incontri con i referenti del progetto e la rilevazione e raccolta di dati, di seguire lo svolgimento delle attività, verificare l’efficacia delle azioni messe in campo, ed il livello di soddisfazione dei destinatari, e consentirà eventualmente di procedere ad un “riorientamento” qualora ci si discostasse in parte, nella realizzazione, da quanto previsto in fase di progettazione. Ed ora si descrive, per ogni obiettivo specifico individuato al punto 7, l’impianto di realizzazione del progetto, con descrizione dettagliata del complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi individuati, elenco delle risorse umane coinvolte nella realizzazione delle attività, ruolo dei volontari. Segue a questa descrizione una tabella temporale che riassume i tempi di attuazione delle diverse attività, collocandole in ordine temporale dal I al XII mese. Obiettivo 1: Promuovere e valorizzare la cultura locale attraverso la ricerca. Area di intervento 1.a) Attività di ricerca sul territorio. Compilazione di una banca dati e realizzazione di un opuscolo informativo in merito agli antichi mestieri. Azioni/Attività Preparazione della modulistica per interviste agli artigiani locali e/o produttori sulle attività individuate (tessitura, ricamo e cucito, ceramica, cuoio e cesteria). Realizzazione interviste per la raccolta dati. Redazione progetto grafico per la composizione dell’opuscolo e la sua stampa. Risorse umane OLP Comune Cavallera Marisa OLP Fondazione Vietto Laura Roberto Ribero 1.b)Serate di presentazione e promozione delle attività svolte alla cittadinanza. Preparazione locandine e materiale promozionale. Individuazione dei relatori. Preparazione degli spazi. OLP Comune Cavallera Marisa OLP Fondazione Vietto Laura 1.c) Eventi interculturali mirati al coinvolgimento e all’inclusione della popolazione straniera residente nelle attività del territorio. Serate gastronomiche, musicali, la festa del “baratto” Associazioni culturali: Proloco Insieme per Caraglio – Caritas – Contardo Ferrini Ruolo volontari I volontari con un referente del progetto e in collaborazione con le Associazioni del territorio si occuperanno di redigere la modulistica da utilizzare per le interviste. Affiancheranno la referente alle interviste e saranno chiamati a collaborare alla stesura e all’impaginazione grafica dell’opuscolo informativo. I volontari affiancheranno nella realizzazione dei materiali promozionali e si occuperanno della loro divulgazione sul territorio e dell’organizzazione delle serate nei locali individuati. Contatteranno le famiglie per interessate e saranno di supporto nell’organizzazione e allestimento delle attività. Obiettivo 2: Riscoprire antichi mestieri e favorire la manualità come strumento del sapere e come potenziale rilancio socio-economico. Area di intervento Azioni/Attività Risorse umane Ruolo volontari 2.a)Incontri informativi Redazione di un con gli artigiani locali calendario degli aperti alla cittadinanza incontri tematico. Preparazione materiale informativo. Promozione dell’evento. OLP Comune Cavallera Marisa OLP Fondazione Vietto Laura Ribero Roberto Si occuperanno della redazione e preparazione del materiale divulgativo e dell’organizzazione dell’evento 2.b)Incontri informativi Contatti con i dirigenti con i docenti delle delle scuole per la scuole del territorio presentazione dei laboratori didattici. OLP Comune Cavallera Marisa Fondazione Gallo Erica 2.c)Organizzazione di Servizio di laboratori didattici con prenotazione per la le scuole programmazione. Preparazione del materiale e predisposizione degli spazi. 2.d)Organizzazione di Servizio di corsi aperti alla prenotazione e cittadinanza. informazione per la programmazione. Preparazione del materiale e predisposizione degli spazi. 2.e)Oganizzazione di Cura degli aspetti mercato/esposizione logistici e organizzativi dei prodotti realizzati per l’allestimento degli durante i corsi. spazi. Olp Vietto Laura Gallo Erica Saranno impegnati insieme all'OLP a contattare via telefono o mail per programmare gli incontri Affiancheranno il personale nella calendarizzazione dei laboratori con la preparazione materiale e la predisposizione degli spazi Si occuperanno della raccolta delle adesioni e della preparazione dei materiali e degli spazi 2.f)Allestimento di uno spazio fisico permanente per la vendita all’interno del Filatoio Olp Arc. Toselli Aurelio Individuazione di un locale idoneo e preparazione dello stesso all’esposizione e vendita dei manufatti. OLP Cavallera Marisa Vietto Laura Ribero Roberto Olp Preparare il materiale promozionale, e aiutare il personale nella cura degli aspetti logistici relativi agli spazi e assistenza fisica. Preparare il materiale promozionale, e aiutare il personale nella cura degli aspetti logistici relativi agli spazi e assistenza fisica. Obiettivo 3: Sensibilizzare le nuove generazioni all’uso ed al consumo di materiali naturali ecosostenibili Area di intervento Azioni/Attività 3.a) Incontri con Presentazione esperti e promotori materiali innovativi eco-sostenibili Risorse umane Olp Comune e Filatoio Ass. La Cevitou 3.b) Laboratori creativi OLP Comune e Filatoio Organizzazioni corsi e laboratori: tessitura, ricamo, cucito, lavorazione del cuoio, Ruolo volontari I volontari si occuperanno della pubblicizzazione degli incontri attraverso i canali multimediali e tradizionali. Collaboreranno alla preparazione del modello di adesione e alla sua cesteria e ceramica 3.c)Mercato/esposizion e dei prodotti realizzati Organizzazione di eventi con artigiani locali e i partecipanti dei corsi con i loro manufatti OLP Comune e Filatoio 3.d)Eventi interculturali mirati al coinvolgimento e all’inclusione della popolazione straniera residente nelle attività del territorio. Creazione di momenti di scambio e confronto su materiali ecosostenibili e della tradizione locale Olp Comune e Filatoio Associazione La Cevitou Associazione Insieme per Caraglio pubblicizzazione. Si occuperanno della cura degli spazi e del materiale. Supporteranno il personale durante lo svolgimento dei laboratori. Preparare il materiale promozionale, e aiutare il personale nella cura degli aspetti logistici relativi agli spazi e assistenza fisica. Si occuperanno della progettazione delle attività e della loro promozione e coinvolgimento delle associazioni del territorio. Saranno coinvolti nell’individuazione delle sedi idonee e della loro cura e funzionalità. Obiettivo 4: Orientare e promuovere l’integrazione socio culturale delle fasce deboli facilitando l’accesso ai servizi. Azioni/attività a- Apertura al pubblico dello sportello informativo (15h settimanali); b- Accoglienza degli utenti ed esame delle richieste; c- Raccordo con gli uffici comunali per la produzione della modulistica in lingua e per la soluzione delle problematiche riscontrate; d- Monitoraggio delle presenze/passaggi con le relative problematiche e soluzioni proposte; e- Aggiornamento dati questionari progetto 2014 4.b) Incrementare a- Aggiornamento della materiali informativi e “Carta dei servizi” per lo formazione del straniero con personale. l’indicazione dei servizi e delle attività presenti sul territorio, traduzione del documento in lingue Area d’intervento 4.a) Ampliare l’attività di sportello informativo per stranieri Risorse umane Referenti Ufficio Cultura e Anagrafe OLP Comune Ruolo volontari Affiancheranno i referenti nelle attività di informazione, monitoraggio e di aggiornamento dati Referenti Ufficio Cultura e Anagrafe OLP Comune Collaboreranno alla redazione e alla traduzione della Carta dei Servizi coinvolgendo cittadini madre lingua diverse diffusione del materiale attraverso i canali scolastici e uffici del territorio. b-Traduzione in lingua della nuova documentazione per le pratiche amministrative di base. c-Coordinamento della domanda-offerta di servizi. Programmazione degli interventi in accordo con le associazioni di volontariato in funzione delle necessità evidenziate dallo sportello. d-Distribuzione di materiale informativo, modulistica, depliant; e-Aggiornamento sul sito del Comune e sui social network delle informazioni riguardanti le attività che coinvolgono il progetto. f-Garantire la circolazione della comunicazione interna fra i vari soggetti coinvolti od interessati alle azioni ed alle iniziative mirate al target stranieri. g-Misurare l’efficacia delle azioni attraverso la valutazione della soddisfazione dell’utenza. 4.c) Sensibilizzare sulla a- Incontri divulgativi raccolta differenziata b- Favorire l’informazione materiali eco- attraverso il sostenibili coinvolgimento e la formazione di mediatori culturali 4.d)Sostenere a- Incentivare la l’alfabetizzazione per partecipazione e le mamme sostenerla con azioni di - collaborazione con supporto organizzativo C.T.P. per conseguimento del diploma di scuola secondaria di primo grado 4.e)Attivare eventi a-Contatti con i soggetti culturali/ricreativi esterni per la pianificazione delle OLP Comune – Mediatori culturali – Responsabile Ufficio Ambiente Preparazione del materiale e partecipazione agli incontri OLP Comune – Insegnanti CTP Contatti con gli Insegnanti del CTP per il buon funzionamento dei corsi Responsabile Ufficio Cultura – OLP Comune e Filatoio Si occuperanno di progettazione delle attività, attività culturali e ludico – ricreative (Associazione Contardo Ferrini e Parrocchia), delle attività divulgative e informative (Associazione insieme per Caraglio), delle attività di animazione alla lettura (biblioteca); b-Coordinamento dell’organizzazione/logist ica dei singoli eventi. Aggiornamento delle problematiche evidenziate dall’Istituto Comprensivo in relazione ai minori stranieri che necessitano di interventi didattici di recupero o di aiuto nell’apprendimento della lingua italiana; b- Organizzazione dei momenti di recupero in accordo con i volontari delle associazioni partners. 4.f) Facilitare l’inserimento dei minori in età scolare nell’ambito scolastico ed extra-scolastico Addetto Ufficio Informagiovani predisposizione dei locali e della pubblicità coinvolgimento delle associazioni Responsabile Ufficio Cultura – OLP Comune Raccolta richieste di intervento sui minopri che necessitano di aiuto nell’apprendimento della lingua italiana o sostegno didattico – Predisposizione degli interventi in collaborazione con l’Istituto Comprensivo e in accordo con i volontari delle Associazioni Partners CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL'OBIETTIVO 1 Azioni 1.a 1.b 1.c 1 X 2 X 3 X 4 X 5 X 6 X 7 X 8 9 10 X X X 11 12 X X 11 12 X X X X 11 12 X X CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL'OBIETTIVO 2 Azioni 2.a 2.b 2.c 2.d 2.e 2.f 1 X X 2 X X 3 X X 4 5 6 7 8 9 10 X X X X X X X X X X X X X X CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL'OBIETTIVO 3 Azioni 3.a 3.b 3.c 1 X 2 X 3 X 4 5 6 7 8 9 10 X X X X X X X CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL'OBIETTIVO 4 Azioni 4.a 4.b 4.c 4.d 1 X X 2 X X 3 X x 4 X 5 X 6 X 7 X 8 X 9 X 10 X 11 X 12 X X X X X X X X X X X X X X 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 quattro Sede Codice Sede N. volontari AREA CULTURA 23935 2 COMUNE DI CARAGLIO FONDAZIONE 124303 2 FILATOIO ROSSO 10)Numero posti con vitto e alloggio: 0 zero 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 0 zero 12) Numero posti con solo vitto:4 quattro Il vitto e previsto nei giorni di rientro pomeridiano tramite buoni pasto Sede AREA CULTURA COMUNE DI CARAGLIO FONDAZIONE FILATOIO ROSSO Codice Sede 23935 N. volontari 2 124303 2 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: oppure monte ore annuo – 1.400 ore, con un minimo di 20 ore settimanali. 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15)Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Si richiede la disponibilità alla guida dell’automezzo dell’Ente e la flessibilità di orario, nelle ore serali e festive per la realizzazione di eventi, incontri e manifestazioni previsti dal progetto. 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. 1 2 Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede AREA CULTURA COMUNE DI Piazza Giolitti, 5 CARAGLIO 23935 2 FILATOIO FONDAZIO NE FILATOIO ROSSO 124303 2 Via Matteotti, 40 Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Data Data Cognome di Cognome e di C.F. C.F. e nome nascit nome nascit a a CAVALL 03/06 CVLMRS55H4 VIETTO 05/08 VTTGMN58M45A80 ERA /1955 3D205B GERMANA /1958 5M MARISA VIETTO 11/10 VTTLDL69R50 LAURA /1973 B719U DELFINA VIETTO GERMANA 05/08 VTTGMN58M45A80 /1958 5M 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: La comunicazione in materia di servizio civile ha l’obiettivo di promuovere la cultura del servizio civile e di sensibilizzare in materia di politiche a favore dei giovani, di partecipazione attiva e di educazione alla pace, ed è così strutturata: - Predisposizione di strumenti informativi multimediali (pagina web dedicata al Servizio Civile Nazionale) finalizzati a diffondere tra i giovani l’informazione sulle opportunità legate al Servizio Civile Nazionale. Notevole risalto è dato anche alle opportunità formative legate a quest’esperienza, e quindi ai riferimenti legislativi, utile per inquadrare l’esperienza nell’immediato. Nella pagina web sono contenuti anche i riferimenti fisici e informatici dove i giovani possano approfondire l’argomento (indicativamente 4 ore al mese di aggiornamento). - Partecipazione all’Associazione T.E.S.C. (Tavolo Enti Servizio Civile), a cui aderiscono numerosi Enti di Servizio Civile del territorio regionale, che si riunisce periodicamente con gli obiettivi di promuovere la cultura del Servizio Civile attraverso incontri e seminari sul territorio di riferimento nonché di realizzare iniziative di informazione e ricerca (indicativamente 4 ore di partecipazione di un operatore al mese). - Disponibilità di uno sportello informativo (situato nel Settore Politiche Sociali, Ufficio Servizio Civile Nazionale) a cui i giovani possono rivolgersi per approfondimenti o chiarimenti eventuali (indicativamente 15 ore di lavoro al mese). In collaborazione con le realtà aderenti al Protocollo di Intesa per la promozione, l’elaborazione e la gestione dei progetti di Servizio Civile Volontario Nazionale, in occasione dei bandi per la selezione dei volontari, saranno inoltre attivate campagne di promozione territoriale, con gli obiettivi di: - Promuovere il significato e le opportunità legate al servizio civile - Promuovere le peculiarità del servizio civile presso la Provincia di Cuneo - Promuovere i progetti a bando e stimolare i giovani alla presentazione delle candidature In particolare, sono previste campagne stampa (comunicati stampa, interviste tv, articoli), spedizione di newsletters e di materiale informativo, coordinamento delle attività di pubblicità con depliants e manifesti all’interno dei diversi punti informativi del territorio: Centri Informagiovani, Centro Servizi per il Volontariato, Consulte dei giovani… (per un totale di almeno 22 ore di lavoro, suddivise tra ideazione e preparazione grafica del materiale, invio e coordinamento tra enti). Si prevede inoltre la partecipazione ad alcuni incontri e/o manifestazioni da realizzarsi nei territori coinvolti dalla realizzazione del progetto, coinvolgendo direttamente le sedi coinvolte (Unione dei Comuni Montani della Valle Grana) Gli incontri saranno rivolti espressamente al mondo giovanile e saranno svolti in luoghi di ritrovo giovanile (associazioni, scuole, gruppi informali, parrocchie…) o durante manifestazioni (fiere, concerti…), per una durata di almeno 2 ore ciascuno. Si prevede quindi, tra l’ideazione, l’organizzazione e la realizzazione degli incontri, un impegno totale di 30 ore. In sintesi, si prevede di dedicare alle attività di promozione e sensibilizzazione almeno 52 ore di lavoro totale, più 23 ore di lavoro mensile per la sensibilizzazione e la comunicazione sul territorio. 18) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: CRITERI autonomi di selezione verificati in fase di accreditamento 19)Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI’ 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Si rinvia al sistema di Monitoraggio accreditato. 1 21)Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI’ 22) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Diploma di Scuola secondaria di secondo grado Il possesso della patente di guida B 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: - Spese rimborso vitto € 1.600,00 - Spese rimborso degli spostamenti € 500,00 - Spese per la realizzazione delle campagne informative e del materiale promozionale € 1.000,00 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): Partner Associazione “Insieme per Caraglio” Obiettivi 1, 2, 3, 4 Istituto Comprensivo “A.M.Riberi” 1, 2, 3, 4 ASSOCIAZIONE CULTURALE “CONTARDO FERRINI” 1, 2, 3, 4 Associazione “Di filo in Filo” 1, 2, 3 Associazione Culturale La Cevitou – Eco 1, 2, 3 Apporto alla realizzazione del progetto Coordinamento degli interventi e verifica condivisa in corso d’opera. Comunicazione tempestiva ed aggiornata in maniera continuativa degli interventi messi in campo. Organizzazione dei seminari sulle buone pratiche ambientali ed organizzazione delle serate gastronomiche interculturali Coordinamento degli interventi e verifica condivisa in corso d’opera. Comunicazione tempestiva ed aggiornata in maniera continuativa degli interventi messi in campo. Collaborazione per la strutturazione di programmi di aiuto didattico per i minori stranieri. Coordinamento degli interventi e verifica condivisa in corso d’opera. Comunicazione tempestiva ed aggiornata in maniera continuativa degli interventi messi in campo. Organizzazione delle serate dedicate all’integrazione programmi di aiuto didattico per i minori stranieri Coordinamento degli interventi e verifica condivisa in corso d’opera. Comunicazione tempestiva ed aggiornata in maniera continuativa degli interventi messi in campo. Organizzazione delle serate dedicate ai laboratori didattici Conoscenza del territorio e delle tradizioni locali riferite agli antichi mestieri Promozione e organizzazione degli eventi 2 Museo Terra del Castelmagno Promozione prodotti tipici locali con particolare attenzione ai materiali naturali, eco-sostenibili e biologici. 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Attrezzature Ufficio completamente attrezzato con PC, stampante, fotocopiatore, telefono e internet presso la sede del Filatoio Tavoli, sedie, telai e altro materiale di consumo per i laboratori Ufficio completamente attrezzato con PC, stampante, fotocopiatore, telefono e internet presso la sede del Comune Automobile comunale Area d’intervento OB 1, OB 2, OB 3, OB 4 Locali Ufficio presso la sede del Filatoio Aula didattica Filatoio Sala convegni Filatoio Info point/bottega di valle Filatoio COPIARE COMUNE Area d’intervento OB 1, OB 2, OB 3, OB 4 OB 1, OB 2, OB 3, OB 4 OB 1, OB 2, OB 3, OB 4 OB 1, OB 2, OB 3, OB 4 Materiali Materiale cartaceo informativo fornito dal Comune e dal Filatoio e/o eventualmente prodotto per il progetto Area d’intervento OB 1, OB 2, OB 3, OB 4 OB 1, OB 2, OB 3, OB 4 OB 1, OB 2, OB 3, OB 4 OB 1, OB 2, OB 3, OB 4 CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Nessuno 27) Eventuali tirocini riconosciuti: Nessuno 28)Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: 2 CERTIFICAZIONE Nell’ambito del presente progetto, è previsto il rilascio delle seguenti dichiarazioni valide ai fini del curriculum vitae: 1.Attestato di partecipazione al progetto di Servizio Civile rilasciato dall’ente proponente Provincia di Cuneo 2. Dichiarazione delle capacità e competenze acquisite rilasciato dall’ente Cooperativa Sociale O.R.So. (ente terzo certificatore, accreditato presso la regione Piemonte per i servizi formativi ed orientativi) a seguito della partecipazione dei volontari al percorso di “Bilancio dell’esperienza”. Nello specifico, con riferimento a quanto indicato al punto 8.3 “Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto”, la dichiarazione riguarderà le seguenti capacità e competenze sociali, organizzative e tecniche acquisite e/o sviluppate dai volontari attraverso la partecipazione al progetto: Capacità e competenze sociali Ascolto attivo Cooperazione Flessibilità Capacità e competenze organizzative Ricerca informazioni Iniziativa Organizzazione Capacità e conoscenze tecniche Capacità di accompagnamento gruppi e gestione informazione culturale Breve descrizione della competenza Capacità di ascoltare, comprendendo il senso del messaggio, accogliendo il punto di vista dell’altro Inclinazione a collaborare e sostenere con il proprio contributo il lavoro del gruppo Carattere privo di rigidità, versatile che sa occuparsi con abilità e competenza di cose differenti Breve descrizione della competenza Propensione ad investigare, indagare, approfondire la raccolta di informazioni Intraprendenza, operosità, dinamismo nell’affrontare le situazioni Inclinazione alla impostazione, preparazione, regia e coordinamento delle attività Breve descrizione della competenza Capacità di accoglienza e accompagnamento di gruppi nell’ambito di visite culturali, laboratori e di gestione dell’informazione culturale 2 RICONOSCIMENTO: La partecipazione al presente progetto e le capacità e competenze acquisite sono riconosciute valide ai fini curriculari in virtù del Protocollo d‘Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE”. Nell’ambito dell’accordo, l’ente promotore Cooperativa O.R.So. si impegna a: • favorire l'incontro degli interessi, delle disponibilità e delle competenze acquisite dai giovani con le opportunità lavorative e/o di volontariato offerte dagli enti sottoscrittori dell’accordo. A tal fine la Cooperativa predispone, realizza ed implementa uno specifico database, offrendo agli enti aderenti un servizio di preselezione dei potenziali candidati in funzione dei profili ricercati; Sottoscrivendo il Protocollo, gli enti aderenti si impegnano invece a: b) coinvolgere attivamente i giovani nella propria organizzazione e nei propri progetti attraverso prestazioni di carattere lavorativo e/o volontaristico; c) riconoscere, nell'ambito del proprio percorso di ricerca/selezione del personale, la validità di quanto rilevato dalla Cooperativa Sociale O.R.So. attraverso il percorso di “Bilancio dell’esperienza”. Si allega al progetto dichiarazione dell’ente Cooperativa Sociale O.R.So. con: -impegno a gestire il percorso finalizzato al rilascio a tutti i volontari coinvolti nel progetto della “Dichiarazione delle capacità e competenze acquisite” -elenco degli enti sottoscrittori del Protocollo d’Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE” Si allega all’istanza: copia del Protocollo d’Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE” promosso dall’ente Cooperativa Sociale O.R.So. Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Per incontri e percorsi di formazione: - Provincia di Cuneo - Settore Politiche Sociali Corso Nizza, 21 – 12100 CUNEO 30)Modalità di attuazione: La formazione è realizzata in proprio, presso l’Ente, con formatori dell’Ente. Per lo svolgimento di alcuni moduli formativi, l’ente si avvarrà della collaborazione di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile” (Decreto 160/2013). Nel caso di utilizzo di esperti si garantisce comunque la compresenza in aula dei formatori di formazione generale, come previsto dalla normativa di riferimento. 31)Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI’ 32)Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione generale dei volontari in servizio civile nazionale consiste in: 2 moduli di formazione iniziale, a inizio e fine percorso; 1 mezza giornata di formazione tecnica; un percorso di 4 giornate di formazione: il corso si articola in 2 tranche di 2 giornate di formazione, suddivise in moduli tematici; in aula è prevista la presenza di un Tutor d'aula che si occupa di favorire il clima di scambio e di apprendimento, di aiutare la rielaborazione dei contenuti trattati, di introdurre e accompagnare il lavoro dei formatori. Tutti i moduli si rivolgono ad un numero di volontari non superiori alle 25 unità; solo nel caso di alcune lezioni frontali si prevede di aumentare il numero di partecipanti fino alle 28 unità. 2 La formazione è condotta da formatori accreditati, in alcuni casi con la compresenza di esperti delle metodologie o delle tematiche trattate. Si utilizzano diverse metodologie: lezione frontale, per trattare contenuti complessi e aiutare la sistematizzazione di alcune tematiche affrontate; dinamiche non formali, nella maggior parte dei casi: lavoro di gruppo, esercitazioni, role-play, confronto e dibattito in plenaria, analisi di testi e documenti, tecniche animative e partecipative, studio e analisi di casi. 33)Contenuti della formazione: Finalità generale della formazione iniziale è quella di introdurre i volontari all’esperienza di servizio civile, fornendo loro stimoli, spunti di riflessione, informazioni, strumenti concettuali e metodologici utili a vivere correttamente l’esperienza. Nello specifico s’intende: • illustrare il contesto teorico di riferimento (storia, legislazione, istituzioni) ed il contesto pratico del servizio (normativa vigente, diritti e doveri del volontario); • fornire elementi di conoscenza del contesto in cui si svolgerà il servizio (enti, organizzazioni, servizi; • aprire uno spazio di esplicitazione, confronto, dialogo, sui significati dell’esperienza di servizio civile; • approfondire il significato del concetto di difesa della patria, con accenni alla legislazione e a diverse esperienze (istituzionali, di movimento e della società civile); • fornire elementi di conoscenza sulla progettazione e sulla valutazione, utili a leggere la propria esperienza e valutare esiti del progetto ed apprendimenti personali. La formazione ha come contenuto generale l’elaborazione e la contestualizzazione del significato dell’esperienza di servizio civile e dell’identità sociale del volontario, in relazione ai principi normativi ed ai progetti da realizzare. Nello specifico, secondo quanto indicato nel documento “Linee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile” (Decreto 160/2013), la formazione verterà sui seguenti temi: 1. l’identità del gruppo in formazione: motivazioni, aspettative, obiettivi individuali. Confronto ed elaborazione sui significati dell’esperienza di servizio civile a partire dalle parole che usiamo; 2. dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: come si è arrivati all’obiezione di coscienza, e poi dall’obiezione di coscienza al servizio civile volontario; 3. il dovere di difesa della Patria: il concetto di Patria e di difesa civile della Patria, partendo dai principi costituzionali di solidarietà, uguaglianza, promozione della cultura e del patrimonio storico, artistico e promozione della pace tra i popoli; 4. il dovere di difesa della Patria - la difesa civile non armata e non violenta: cenni storici sulla difesa popolare e forme attuali di difesa alternativa, anche in merito ai movimenti e alla società civile. Cenni alla tutela dei diritti umani e alla gestione non violenta dei conflitti. 5. la normativa vigente e la carta d’impegno etico: il quadro di riferimento normativo e culturale all’interno del quale si sviluppa il servizio civile nazionale, i principi che lo ispirano 6. la formazione civica: dall’educazione civica alla “cittadinanza attiva”. Come collegare i principi teorici (principi, valori, regole che costituiscono la base della convivenza civile; funzione e ruolo degli organi costituzionali) alle azioni pratiche. 7. forme di cittadinanza: forme concrete di partecipazione individuali e collettive in un’ottica di cittadinanza attiva. Volontariato, cooperazione sociale, promozione sociale, impegno civile. 8. la protezione civile: la difesa della Patria intesa come difesa dell’ambiente e del territorio, nonché elemento di educazione e crescita di cittadinanza attiva. Prevenzione dei rischi, emergenze, ricostruzioni. Dalla prevenzione e tutela ambientale alla legalità. 9. la rappresentanza dei volontari in servizio civile: le elezioni dei rappresentanti come possibilità concreta di partecipare attivamente e assumere un comportamento responsabile. 10. presentazione dell’ente: cosa significa inserirsi in una organizzazione; caratteristiche, modalità organizzative e operative dell’ente in cui si presta servizio civile 2 11. il lavoro per progetti: quali elementi caratterizzano un progetto, cosa significa lavorare per progetti, l’importanza del lavoro di squadra; 12. l’organizzazione del servizio civile e le sue figure: come funziona il servizio civile, ruoli e figure del sistema SCN (enti, UNSC, regioni, olp, rlea, altri volontari, ente accreditato e ente sede di progetto, il Protocollo della Provincia di Cuneo). 13. disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale: diritti e doveri del volontario: presentazione del “Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale” - informazioni pratiche sulla gestione e sullo svolgimento del servizio, diritti e doveri dei volontari. 14. comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti: la comunicazione come elemento essenziale dell’esperienza quotidiana; elementi costitutivi della comunicazione; la comunicazione nel gruppo; conflitti e soluzioni. 15. definizione degli obiettivi personali e formativi: cosa ci si aspetta di ottenere da questo anno di servizio civile, quali competenze si vorrebbero consolidare e ampliare. 34) Durata: La durata della formazione generale sarà complessivamente di 42 ore totali. Tutte le ore previste saranno realizzate entro il 180° giorno dall'avvio del progetto. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: La formazione viene realizzata presso la sede di realizzazione del progetto ed in altre sedi idonee, messe a disposizione dall’ente che realizza il progetto. 36)Modalità di attuazione: La formazione è effettuata: a) in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente; b) affidata ad altri soggetti terzi. 37)Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Dr.ssa Tallone Elisa, n. a Cuneo il 25/11/1981; Sandroni Pier Giorgio, n. a Torino il 21/11/1955; Chiapello Vilma, n. a Cuneo il 15/03/1968; Arch. Parola David, n. a Torino il 04/02/1969. VIETTO LAURA DELFINA Caraglio 10/10/1969 TOSELLI AURELIO Cuneo 23/06/1967 GALLO ERIKA Cuneo, 6/04/1976 RIBERO ROBERTO, Cuneo 5/10/1983 38)Competenze specifiche del/i formatore/i: AREE DI MODULO FORMATIVO INTERVENTO/ AZIONI PREVISTE DAL PROGETTO Inserimento del Formazione e volontario informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile NOMINATIVO DEL FORMATORE TITOLO DI STUDIO COMPETENZE/ ESPERIENZE Arch. Parola David Iscritto Albo professionale Ordine degli Architetti della prov. Di CuneoEsercita libera professione in forma autonoma. Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e 2 Ob. 1, 2, 3 Trasversale Ente Fondazione e sua VIETTO LAURA organizzazione: la struttura, gli uffici e l’organigramma. L’attività di segreteria generale e amministrativa dell’ente. Elementi di comunicazione, promozione, pubblicità e pubbliche relazioni. Organizzazione eventi/esposizioni temporanee Presentazione dei servizi SANDRONI PIER GIORGIO e relativa operatività (classificazione, ricerca documentazione, relazione con l’utenza, nozioni informatiche necessarie, conoscenza dei servizi presenti sul territorio e collaborazioni ai fini del progetto) Conoscenza di base sull’organizzazione ed il funzionamento della Pubblica Amministrazione Ob. 1, 2, 3 Storia del restauro recupero funzionale dell’edificio e dell’allestimento e del funzionamento del Museo della Seta. Organizzazione e tecnica di allestimento di spazi espositivi e museali. Progettazione materiale promozionale e informativo del Museo. TOSELLI AURELIO Ob. 1, 2, 3 Attività di accoglienza e di visite guidate al Museo. Approccio al visitatore. Attività pratica di redazione di statistiche e di questionari di verifica del gradimento dei visitatori. GALLO ERIKA esecuzione dei lavori. Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione dello Studio associato Architettura e costruzioni. Segretario generale e responsabile amministrativo della Fondazione. Laurea in Economia e Commercio. Responsabile area Servizio Cultura – ha operato nella scuola professionale come insegnante (16a) – è stato impiegato presso la Provincia di Cuneo prima nel settore lavoro/istruzione poi nel settore informatico – è responsabile del settore Cultura/Istruzione – Politiche sociali/Informatica dal 2000 – è stato Olp per progetti di servizio civile Architetto libero professionista incaricato della progettazione dei restauri del Filatoio. Laurea in Architettura presso Il Politecnico di Torino. Titolo della Tesi: “Edifici di antico impianto tra passato e futuro. Il setificio di Caraglio - la lettura storica per un'ipotesi progettuale” Collaboratrice a progetto responsabile del settore accoglienza e visite guidate e attività didattica del Museo del Setificio Piemontese. 2 Ob. 1, 2, 3, 4 Ob. 1,2,3,4 OB 4 Gestione gruppi. Elaborazione di idee progettuali per nuovi laboratori didattici, a partire dall’utilizzo di materiali naturali Storia del territorio a 360 gradi su tradizioni, culture locali, giacimenti culturali, enogastronomia e percorsi naturalistici. Gestione di spazi per l’informazione di visitatori/turisti. Comunicazione e Informazione (12h) • Formazione sociopedagogica e didattica: -La comunicazione interpersonale: dinamiche di gruppo e relazionali. Il cooperative-learning -tecniche di laboratorio: creatività ed espressione artistica. Animazione di letture. Italiano come 2°lingua veicolare nelle materie di studio e di confronto culturale -conoscenza della realtà storico-geografica, ambientale e culturale del territorio in cui si opera. Interculturalità (18h) • Conoscenza delle linee guida per l’accoglienza e l’integrazione dei minori stranieri (DPR394/1999Documento ministeriale del febbraio 2006) • Documentazione e riflessioni sul concetto di INTERCULTURALITA’ - L’educazione interculturale RIBERO ROBERTO Tallone Elisa Tallone Elisa Chiapello Vilma Guida naturalistica e socio fondatore dell’associazione La Cevitou con incarichi a progetto per la promozione e la valorizzazione del territorio della Valle Grana. Laurea in Sociologia – corsi di formazione in “Comunicazione e relazione” e “Dalla multicultura all’intercultura” assistente alle autonomie presso le scuole – progettista dei centri estivi vacanze presso il Comune di Caraglio Laurea in Sociologia – corsi di formazione in “Comunicazione e relazione” e “Dalla multicultura all’intercultura” assistente alle autonomie presso le scuole – progettista dei centri estivi vacanze presso il Comune di Caraglio Responsabile area Servizi Demografici (dal 1999)– abilitazione per ufficiale d’anagrafe (2010) e ufficiale di stato civile (2011) – aggiornamento professionale su “Comunitari e stranieri in Italia” e su “lo stato 2 civile ed il cittadino straniero” 39)Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Lezioni frontali teoriche con il supporto di materiale audio-video, discussioni ed esercitazioni pratiche. 40)Contenuti della formazione: La formazione specifica consiste in un percorso finalizzato a fornire ai volontari il bagaglio di conoscenze, competenze e capacità necessarie per la realizzazione delle specifiche attività previste dal progetto e descritte al punto 8.3 Nello specifico si prevede la realizzazione dei seguenti moduli formativi: AREE DI INTERVENTO/ AZIONI PREVISTE DAL PROGETTO Tutte Tutte OB 1,2 MODULO FORMATIVO CONTENUTI TRATTATI Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile Sicurezza sui luoghi di lavoro di cui al D.Lgs.81/08 modificato con D. Lgs 106/09 – La normativa contrattuale inerente gli aspetti di sicurezza e salute sul lavoro Le responsabilità civili e penali dei vari soggetti impegnati nei luoghi di lavoro Principi comuni, misure di tutele e obblighi Metodologie per l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi Il servizio prevenzione e protezione, l’informazione, la formazione e l’addestramento, la consultazione e la partecipazione Il titolo IV del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro così come modificato con D.Lsg 106/09 e dal decreto legge 69/13 I rischi fisici: rumori, vibrazioni, microclima, illuminazione. La sorveglianza sanitaria, le malattie professionali e il primo soccorso I rischi di movimentazione manuale dei carichi e da stress -lavoro correlato Il rischio elettrico Ente Fondazione e sua organizzazione: la struttura, gli uffici e l’organigramma. L’attività di segreteria generale e amministrativa dell’ente. Presentazione dell’ente e del suo funzionamento Presentazione dei servizi e relativa operatività (classificazione, ricerca documentazione, relazione con l’utenza, nozioni informatiche necessarie, conoscenza dei servizi presenti sul territorio e collaborazioni ai fini del progetto) Conoscenza di base sull’organizzazione ed il funzionamento della Pubblica Amministrazione, disposizioni, codice di comportamento dipendenti Pubbliche Amministrazioni Restauri e Storia del restauro recupero funzionale allestimenti museali dell’edificio e dell’allestimento e del 2 OB 2,3 OB 1,2,3,4 OB 1,2,3,4 OB 4 funzionamento del Museo della Seta. Organizzazione e tecnica di allestimento di spazi espositivi e museali. Progettazione materiale promozionale e informativo del Museo Accoglienza – Attività di accoglienza e di visite guidate al Museo. laboratori – visite Approccio al visitatore. Attività pratica di guidate – l’utilizzo di redazione di statistiche e di questionari di verifica materiali naturali del gradimento dei visitatori. Gestione gruppi. Elaborazione di idee progettuali per nuovi laboratori didattici, a partire dall’utilizzo di materiali naturali Storia del territorio Storia del territorio a 360 gradi su tradizioni, culture locali, giacimenti culturali, enogastronomia e percorsi naturalistici. Gestione di spazi per l’informazione di visitatori/turisti Comunicazione e • Formazione socio-pedagogica e didattica: Formazione -La comunicazione interpersonale: dinamiche di gruppo e relazionali. Il cooperative-learning -tecniche di laboratorio: creatività ed espressione artistica. Animazione di letture. Italiano come 2°lingua veicolare nelle materie di studio e di confronto culturale -conoscenza della realtà storico-geografica, ambientale e culturale del territorio in cui si opera. • Incontri formativi con i responsabili dei servizi del Comune (assistenza-cultura-istruzionebiblioteca), della Scuola, delle Associazioni partners e successivamente con i vari operatori che ruotano in ogni singolo settore del progetti Intercultura -la dimensione della conoscenza e valorizzazione degli apporti culturali e delle differenze -la dimensione dello scambio e del reciproco adattamento e cambiamento -la dimensione dell’empatia dell’apertura affettiva, della prevenzione e lotta a ogni forma di discriminazione e di razzismo che rimanda a una concezione etica dell’interculturalità. -la dimensione cognitiva ,relazionale e affettiva -la relazione e i saperi -i valori comuni e le storie individuali -il pluralismo culturale con i diritti comuni di cittadinanza MODULO FORMATIVO ORE Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile Presentazione ente e suo funzionamento Restauri e allestimenti museali Accoglienza – laboratori – visite guidate – l’utilizzo di materiali naturali 8 16 8 10 NOMINATIVO FORMATORE - DOCENTE Arch. Parola David Vietto Laura Delfina Sandroni Pier Giorgio Toselli Aurelio Gallo Erika 2 Storia del territorio Comunicazione e informazione Intercultura 10 12 8 Ribero Roberto Tallone Elisa Tallone Elisa Chiapello Vilma 72 41)Durata: La durata totale della formazione specifica sarà di 72 ore, così come dettagliato nella tabella riportata al punto 40. La formazione specifica sarà erogata come di seguito descritto, in conformità con quanto previsto dalle “Linee guida per la formazione dei giovani in servizio civile” (Decreto 160/2013): • il 70% delle ore entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto; in questa parte rientra obbligatoriamente il modulo relativo alla formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile”; • il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto. Si precisa che la richiesta di utilizzare questa tempistica per l'erogazione della formazione specifica, deriva dal fatto che: • si ritiene utile ed indispensabile offrire ai volontari nell'arco dei primi 3 mesi dall'avvio del progetto la maggior parte delle informazioni tecniche e dei contenuti specifici necessari allo svolgimento delle attività stesse e alla conoscenze dello specifico contesto di riferimento; • si ritiene altresì utile e necessario mantenere la possibilità di riprendere e approfondire alcuni temi e contenuti della formazione specifica anche dopo il primo trimestre; ciò consente – dopo la fase di inserimento e di avvio delle attività – di riprendere alcuni contenuti alla luce dei bisogni formativi manifestati dai volontari, a seguito dell'avvio del progetto e di una maggior conoscenza del servizio e dei destinatari. In alcuni casi poi, ciò consente anche di accompagnare lo svolgersi di tutte le attività che a volte, come previsto dal cronoprogramma di attuazione, prendono avvio non dal primo mese di servizio. Altri elementi della formazione 42)Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifico) predisposto: Si rinvia al sistema di Monitoraggio accreditato. Cuneo, li 13 ottobre 2015 La Responsabile del Servizio civile nazionale della Provincia di Cuneo Dott.ssa Maria Maddalena Mondino 3