Sommario . 02 IN CONTINUO AUMENTO I NIDI AZIENDALI . Sono sempre più i datori di lavoro che scelgono di aprire nidi per i figli dei dipendenti 04 IN ARRIVO LA CARTA REGIONALE DEI SERVIZI Pubblicazione di informazione Socio-sanitaria dellAzienda Sanitaria Locale della provincia di Brescia ASL della provincia di Brescia Direzione Generale Sede legale: viale Duca degli Abruzzi,15 25124 Brescia www.aslbrescia.it [email protected] Direzione Aziendale: Direttore Generale Carmelo Scarcella Direttore Amministrativo Mario Frera Direttore Sanitario Annamaria Indelicato Direttore Sociale Fausta Podavitte Direttore Responsabile Laura Bergami Progetto grafico e impaginazione Lorena Molinari - Gavardo (BS) Servizi fotografici BresciaFoto Stampa Endi snc Bagnolo Mella (BS) . 06 IMPOLLINAZIONE E APICOLTURA BINOMIO VINCENTE . La Commissione apistica vigila anche sulla tutela degli alveari 09 NUOVA RICETTA AL VIA DAL 1° DI APRILE . I nuovi ricettari offrono maggiori garanzie per la tutela della privacy dei cittadini 10 MALATTIE INFETTIVE: SVILUPPO E CURA . Queste patologie sono causate da batteri e virus che attaccano l'organismo 12 PERCHÈ ALLATTARE AL SENO FA BENE . Un opuscolo e un percorso "protetto" accompagnano le neo-mamme nell'allattamento 15 FARMACI DI NOTTE? SÌ MA SOLO SE URGENTI . I farmacisti chiedono ai cittadini di andare in farmacia di notte solo per le urgenze 16 P.A. NUOVE GESTIONI DELLE RISORSE UMANE ASL Informa Anno VII numero 1 Autorizzazione del Tribunale di Brescia n. 08 del 04/03/1999 Tiratura 80.000 copie Numero chiuso in redazione il 17 marzo 2005 Nei prossimi mesi tutti i bresciani riceveranno una "card" per la loro salute . Anche la pubblica amministrazione adotta il lavoro flessibile per le consulenze 19 DIRITTI E DOVERI DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE . Un vademecum per sapere che cosa un medico deve o non deve fare 21 PIÙ INFORMAZIONE CONTRO LA MORTE IN CULLA Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Silvestro Abrami, Laura Antonelli, Mino Baitelli, Lucia Branca Vergano, Grazia Boffelli, Fiorenza Comincini, Gianalfredo Facchi, Mario Frera, Annamaria Indelicato, Fulvio Lonati, Giosuè Mignognia, Mauro Narra, Gaetano Penocchio, Fausta Podavitte, Nada Saleri, Daria Scarpato, Claudio Scotti, Luisa Soldati, Marco Tufari, Lucilla Zanetti. . Tre anni di campagna per prevenire una sindrome ancora inspiegabile 22 EDUCARE PER SCONFIGGERE ALCOL E FUMO . Al via una serie di iniziative per informare sui rischi legati al consumo di alcol e sigarette 23 DISABILITÀ CAMBIA LA RETE DEI SERVIZI Nei prossimi mesi si concluderà un percorso iniziato due anni fa A L Editoriale TERZO SETTORE: una risorsa per lAzienda Sanitaria Locale a partecipazione è uno dei valori di maggior rilievo presenti nella mission dellASL della provincia di Brescia. Utilizzata come modalità di governo favorisce e crea un tessuto di relazioni efficace, efficiente ed equo, che genera rapporti non di tipo unidirezionale, ma di interazione reciproca, di collaborazione e di servizio. Essa costituisce una base metodologica di lavoro attraverso la quale lASL di Brescia ha sviluppato rapporti con i soggetti istituzionali e del terzo settore, le cui proposte e contributi sono determinanti per definire strategie di programmazione dei servizi, in sintonia con una realtà sociale in continua trasformazione. In particolare è rilevante la varietà e diffusione delle associazioni di volontariato che costituiscono una componente sociale estremamente dinamica e soprattutto interessata ad occuparsi del bene comune. In virtù della conoscenza che esse hanno del territorio e della capacità di cogliere i bisogni dei cittadini, sono in grado di anticipare le istituzioni nella rilevazione della domanda e di farsi portavoce della richiesta di servizi. molto importanti le prospettive che si sono aperte con listituzione del Tavolo di Coordinamento di Salute Mentale, della Consulta per leducazione alla salute, del Tavolo di concertazione con i rappresentanti delle Residenze Sanitarie Assistenziali. Senza dimenticare le collaborazioni attivate con gli enti di patronato e le associazioni che sono portavoce dei cittadini disabili. L È indiscutibile che il terzo settore sia un fenomeno sociale emergente, una risorsa per linstaurarsi di partnership sempre più necessarie; è per questo che lASL della provincia di Brescia, in sintonia con quanto già avviato, intende promuovere nel corso del 2005 un ulteriore Tavolo al fine di creare le condizioni per un confronto e per la valorizzazione delle potenzialità dei diversi soggetti coinvolti. Questa azione nasce anche da indicazioni della Regione Lombardia che ha scelto questa linea di impegno attivando un proprio Tavolo del Terzo Settore e ponendo tra gli obiettivi dei Direttori Generali delle ASL il coinvolgimento su progetti e programmazione di tutti i soggetti interessati, attivi a livello locale. Da qui nascono le strategie di lavoro per il futuro, consapevoli che nel nostro territorio questo obiettivo sia facilmente raggiungibile per la presenza di una rete associativa e di cooperazione sociale disponibile ad essere protagonista nelle politiche di welfare insieme allASL. Dr. Carmelo Scarcella Direttore Generale ASL della provincia di Brescia A L Nidi aziendali MAMME E LAVORATRICI: SI PUÒ... anche con laiuto dellazienda Sono sempre di più gli asili nido che vengono aperti nei luoghi di lavoro. Finanziati dalla Regione e dallo Stato sono una risposta efficace per i genitori che lavorano. l dilemma, dopo aver avuto un figlio e se non si ha la fortuna di avere nonne, zie o vicine premurose, è per molte donne quello del Dovrei riprendere a lavorare, ma come faccio? E lui-lei dove lo lascio? Ci sarà posto al nido vicino casa?. Sempre più spesso, o per scelta o per necessità, a lavorare in famiglia sono in due, papà e mamma, e quando arriva un bambino ricominciare a lavorare può diventare un vero problema. È proprio per venire incontro a queste necessità che, la legge 23 del 1999, che tutti conoscono come legge famiglia, ha previsto la possibilità di realizzare asili nido e micro-nidi nei luoghi di lavoro. Sostenuta e, anzi, fortemente incrementata negli scorsi anni, questa opportunità ha ricevuto, oltre ai finanziamenti regionali, anche quelli previsti dallo Stato. Il sostegno alla loro apertura risponde in modo nuovo alle richieste espresse negli ultimi anni da parte di madri, ma sempre più anche di padri, che lavorano tutto il giorno. L e coppie chiedono I I nidi aziendali: strumenti nuovi e flessibili che aiutano le famiglie ad affrontare le proprie responsabilità armonizzando tempi di lavoro e di cura strumenti nuovi e flessibili per affrontare le loro responsabilità, armonizzando nella propria vita i tempi di lavoro con quelli della cura. Daltro canto istituzioni pubbliche, privato sociale e anche i settori produttivi sono interessati ad un maggiore investimento nel capitale umano, favorendo le risposte ai bisogni delle persone in un contesto moderno e dinamico. La nuova coscienza di una responsabilità sociale del mondo aziendale è testimoniata dal numero crescente di domande presentate allASL di Brescia per ottenere i finanziamenti previsti per la costruzione o gestione di asili nido nei luoghi di lavoro. Queste nuove iniziative sono espressione di apertura alle necessità del contesto sociale e, più direttamente, unattenzione alle esigenze dei propri collaboratori e dei loro bambini. In tale modo molte aziende ed enti pubblici investono nel miglioramento del clima aziendale e anche nella loro immagine. Un ulteriore effetto raggiunto è stata la crescita della rete di servizi per la prima infanzia, sottodimensionata rispetto alla diffusa richiesta. I nidi aziendali offrono inoltre la possibilità alle aziende che li gestiscono, singolarmente o in convenzione, e ai dipendenti che fruiscono dei posti per i propri figli, di usufruire di sgravi fiscali in relazione alle spese sostenute. 02 A L Nidi aziendali I nidi finanziati nel 2003 e nel 2004 Progetti Gestione Costruzione/ ristrutturazione Posti Gestione Costruzione/ ristrutturazione Aziende Pubbliche Private ANNO 2003 ANNO 2004 2 8 8 12 48 194 160 278 3 7 8 13 Progetti di gestione finanziati nel 2004 Comune Aziende coinvolte N. posti Brescia Comune di Brescia 25 Comune di Leno 16 Desenzano Comune di Desenzano 30 Tavernole Valle Trompia Solidale 16 Finmatica 23 Sc. Mat."La Vittoria" 10 Brescia Azienda Spedali Civili 60 Vestone Ricovero Valsabbino "A.Passerini" 10 Leno Brescia Adro Progetti di costruzione o ristrutturazione finanziati nel 2004 Comune Manerba Aziende coinvolte Comune di Manerba N. posti 20 Brescia Istituto "Vittoria Razzetti" 29 Coop. Soc. La Nuvola-Orzinuovi 29 ASM Brescia 60 Toscolano Asilo di Gaino Coop. Soc. 8 Pontevico Comune di Pontevico 24 Ospitaletto Gruppo Fraternità 8 Vestone Comune di Vestone 28 Manerbio Azienda Ospedaliera di Desenzano 20 San Felice Cooperativa Area 16 Gardone VT Fondazione di Cura "Città di Gardone VT" 21 Desenzano Cameo SpA 15 Orzinuovi Brescia Quando i nidi sono "micro" La normativa regionale specifica che si intendono micro-nidi quelli con una capacità ricettiva tra 8 e 29 posti, mentre si considerano nidi quelli tra 30 e 60 posti. Aziendali vuol dire che devono essere attivati nei luoghi di lavoro o nelle immediate vicinanze, destinando ai figli dei dipendenti delle aziende coinvolte nella realizzazione, una quota di posti superiore al 50% del totale. Secondo quanto previsto dai bandi 2003 e 2004 le aziende hanno potuto presentare richieste di finanziamento per nuove costruzioni, acquisto e/o ristrutturazione di immobili finalizzati alla realizzazione di nidi o micronidi aziendali e gestione di nidi o micro-nidi in fase di avvio o già avviati. I Comuni hanno diffuso localmente linformazione circa la modalità di presentazione dei progetti, promosso le iniziative nelle aziende del proprio territorio e raccolto i progetti. AllASL di Brescia tocca invece il compito di valutare i progetti, formare le graduatorie e proporre il piano di finanziamento. Nel 2004 il budget complessivo a disposizione è stato di 2.263.198 e sono state 22 le aziende che hanno presentato domanda di finanziamento: 9 per la gestione di nidi avviati o in corso di avvio e 13 per costruzioni/ristrutturazioni. Il piano approvato ha previsto il finanziamento di 20 progetti per 438 posti, di cui 278 da costruire. Oltre ai finanziamenti specifici per i nidi e i micro-nidi nei luoghi di lavoro, ogni anno lASL di Brescia approva un ulteriore piano di riparto delle risorse regionali per le attività socio-assistenziali, che prevede anche finanziamenti gestionali agli asili nido pubblici e privati del territorio che hanno presentato domanda. Nel piano del 2004 sono stati finanziati 104 asili nido, di cui 8 di nuova attivazione, per un totale di 2.631 posti autorizzati (1.239 pubblici e 1.392 privati). Questi dati danno lidea del potenziamento avvenuto in questo tipo di servizio, non solo per numero, ma anche per tipologia. 03 A L Carta regionale dei servizi SE LA SALUTE sta tutta in una carta Questanno gli abitanti dellASL della Provincia di Brescia impareranno a conoscere due nuove sigle: C.R.S. (Carta Regionale dei Servizi ) e S.I.S.S. (Sistema Informativo Socio-Sanitario). a Carta Regionale dei Servizi (C.R.S.) è un grande progetto rivolto a tutti i cittadini della Regione Lombardia. Con questa carta il dialogo con la pubblica amministrazione diventa molto più semplice e immediato, grazie alla possibilità di accesso in tempo reale a servizi socio-sanitari e di altro tipo. È una tessera, che assomiglia a un bancomat o a una carta di credito, in corso di distribuzione a tutti i cittadini della Regione Lombardia (arriva per posta) e costituirà la nuova chiave di accesso ai servizi offerti dalla pubblica amministrazione lombarda. L Per cominciare, la Carta Regionale dei Servizi, permette ai cittadini laccesso ai servizi on-line della pubblica amministrazione (Sistema Informativo SocioSanitario) e inoltre: 3 3 3 3 3 è Tessera Sanitaria Nazionale e sostituisce lattuale tesserino sanitario cartaceo è Tessera Europea di Assicurazione e Malattia (TEAM) e garantisce lassistenza sanitaria nellUnione Europea, secondo le norme vigenti nei singoli Paesi (sostituendo il modello E111) contiene i dati delle esenzioni attesta ufficialmente il codice fiscale consente agli operatori sanitari autorizzati (medici curanti, medici ospedalieri, Ecco com'è la Carta regionale dei servizi 3 3 farmacisti, ecc.) di accedere ai dati del titolare registra informazioni sanitarie utili in emergenza nel campo della salute, garantisce laccesso ai Servizi Socio-Sanitari in modo semplice, rapido e sicuro. I servizi sviluppati gradualmente permetteranno al medico curante di prenotare direttamente visite specialistiche ed esami e di consultare referti on-line. In ospedale, nellASL e in farmacia la carta permetterà una maggior rapidità e sicurezza nel riconoscimento dellassistito e nellerogazione dei vari servizi. Quanto costa? È gratuita e il suo utilizzo è strettamente personale. 04 Dove la puoi usare Potrà essere utilizzata dal medico curante, in farmacia, in una struttura ospedaliera o negli uffici dellASL. Con la semplice consegna, linteressato consentirà laccesso ai propri dati sanitari aggiornati e a informazioni necessarie a chi lo visita. Queste informazioni saranno leggibili soltanto attraverso appositi terminali e potranno essere utilizzate dal medico di fiducia e dagli operatori socio-sanitari abilitati. La carta dà inoltre accesso a un sistema che consente di fare prenotazioni più rapide, precise ed efficaci, garantendo la massima privacy. La privacy La carta regionale dei servizi garantisce il rispetto e la tutela della privacy. Si avvale di un evoluto sistema di sicurezza che utilizza i più alti standard in A L Carta regionale dei servizi materia di tutela della privacy e del trattamento dei dati personali, in conformità alle normative vigenti. La carta è già attiva Al momento della consegna è già attiva. Per avvalersi dei servizi che verranno progressivamente resi disponibili basta recarsi in un ufficio postale del territorio lombardo per: richiedere il codice personale PIN, che permette di utilizzarla via internet; sottoscrivere e consegnare il modulo di consenso per il trattamento dei dati sensibili coperti dalla privacy. Le persone che non la riceveranno a casa potranno andare nelle sedi distrettuali dellASL (sportelli scelta e revoca del medico) per farne richiesta. In caso di furto o smarrimento, bisognerà contattare subito il numero verde 800.030606 e, dopo aver sporto denuncia alle autorità di Pubblica Sicurezza, recarsi allASL per richiedere il rilascio di una nuova carta. Numero Verde Quali sono i principali servizi? 3 3 3 3 Per sapere tutto su tutte le vaccinazioni la connessione in rete di tutti gli operatori e le strutture sanitarie regionali la prenotazione diffusa delle prestazioni e per tutte le strutture erogatrici regionali la registrazione dei referti delle prestazioni ambulatoriali, di pronto soccorso e le lettere di dimissione la comunicazione ai medici di medicina generale e ai pediatri degli eventi sanitari accaduti ai loro pazienti. Cosè il S.I.S.S.? Il Progetto SISS (Sistema Informativo Socio Sanitario) nasce con lintento di migliorare il Servizio sociosanitario regionale attraverso un sistema informatico di comunicazione e cooperazione tra gli operatori socio-sanitari, le organizzazioni socio-sanitarie e i cittadini. È un sistema altamente tecnologico che permette di riorganizzare e ottimizzare i servizi usando le modalità tipiche della rete internet attraverso canali riservati, a garanzia dei massimi livelli di sicurezza e a tutela della riservatezza dei dati, nel rispetto della normativa in materia di privacy. Si tratta di una rete sicura e aperta al futuro inserimento di nuovi servizi. La realizzazione del SISS nellASL della Provincia di Brescia inizia questanno e continuerà negli anni successivi, fino al completamento previsto nel 2007. Ulteriori informazioni sono disponibili contattando IL NUMERO VERDE 800.030606 dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20 o visitando il sito internet del progetto www.crs.lombardia.it 05 800.777.346 da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 17.00 Per prenotare tutte le visite specialistiche CUP C entro U nico di P renotazione 848.848.444 dalle 8.30 alle 17.30 A L Commissione apistica IMPOLLINAZIONE E APICOLTURA: un binomio per lambiente e l'agricoltura Quel piccolo insetto, dalle mille qualità, ha un ruolo fondamentale per le piante. arlare di api significa parlare di impollinazione e cioè di procreazione nel mondo vegetale. La procreazione è il modo in cui una specie si perpetua nel tempo al di là della vita del singolo. In questo caso limpollinazione consiste nellincontro del polline con lo stigma appartenente alla stessa pianta, oppure limpollinazione incrociata che è la più ricorrente: il polline di una pianta è trasportato sullo stigma di un fiore di unaltra pianta della stessa specie col risultato di un maggior rimescolamento genetico e perciò nuove linee. Il motivo è che nellimpollinazione incrociata esistono dei veri e propri vettori o agenti dellimpollinazione: il vento, lacqua, gli uccelli, gli insetti. Linsetto visita un fiore, il polline rimane imprigionato sulla folta peluria del suo corpo e nel passaggio da un fiore allaltro cade sugli stigmi di un altro fiore con cui linsetto viene a contatto. Gli insetti costituiscono un gruppo zoologico immenso, che i naturalisti stimano in più di un milione di specie. Si classificano in imenotteri, coleotteri, lepidotteri, ditteri. Il ruolo principale degli insetti è l'impollinazione dei fiori e l'ape cosiddetta domestica ha un ruolo fondamentale. Appartiene all'ordine degli imenotteri, famiglia degli apidae, genere apis; con quattro specie: cerana, florea, dorsata, e mellifica. La specie apis mellifica conta numerose razze che si distinguono per i caratteri morfologici dovuti alla loro diffusione geografica. Le api operaie sono un esempio sorprendente di imenotteri specializzati nella raccolta di polline e nettare. Non sono nè il nettare nè il polline ad orientarne il volo: lattrazione è dovuta alla pigmentazione e forma dellinsieme dei petali e sepali (stimolanti ottici) nonchè agli odori dei fiori (stimolanti chimici). Lape operaia memorizza le sensazioni ottiche e chimiche di una visita e bottina i fiori della stessa specie vegetale per diversi giorni di seguito, senza mai visitare altre specie: comportamento istintivo quale risultato di un addestramento naturale nel corso del quale linsetto associa la nutrizione (nettare e polline) con i caratteri del fiore (colore, forma, P Api al lavoro su di un'arnia profumo, ecc..). Lape agisce sopra i 10 gradi centigradi. È questo il valore agronomico dellimpollinazione: gli insetti pronubi permettono la realizzazione della fecondazione delle piante entomofile, cioè la maggior parte di quelle agrarie (frutticole, orticole, da foraggio) sia spontanee che coltivate. Il miele è la sostanza alimentare che le api producono partendo dal nettare dei fiori o dalle secrezioni di parti vive di piante, che esse raccolgono, trasformano, combinano con sostanze proprie e depongono nei loro favi. Avvengono numerosi scambi da unape allaltra, allinterno dellalveare, che consentono una graduale maturazione e arricchimento di enzimi che derivano dalle secrezioni ghiandolari delle api stesse. I componenti principali del miele sono il fruttosio, il glucosio, lacqua, altri zuccheri e sostanze diverse, tra cui acidi organici, sali minerali, enzimi, aromi e molte altre. Il miele è un alimento di elevato valore nutritivo, facilmente assimilabile. Il glucosio fornisce energia di immediato utilizzo, il fruttosio viene metabolizzato a livello epatico e costituisce una riserva energetica. Cento grammi di miele forniscono 320 calorie e un elevato potere dolcificante. E' costituito prevalentemente da zuccheri semplici (glucosio e fruttosio in percentuali diverse: tale rapporto è molto importante poiché, ad un elevato rapporto in glucosio corrisponde un'alta tendenza alla cristallizzazione) ed è facilmente digeribile. Il glucosio entra infatti direttamente in circolo e viene quindi utilizzato immediatamente mentre il 06 A L UN'ARTE ANTICA COME IL MONDO Lapicoltura è stata praticata dalluomo adottando metodi diversi in funzione delle conoscenze tecnologiche, per procurarsi il miele che fino a tempi recenti era lunico dolcificante noto e largamente impiegato. Attualmente le api vivono in ogni parte del mondo ad eccezione delle estreme regioni polari. Luomo primitivo apprese a procurarsi il miele saccheggiando i nidi costruiti dalle api nei tronchi degli alberi cavi, negli anfratti e nelle fessure delle rocce. Un dipinto ritrovato in Spagna orientale, eseguito durante il Mesolitico probabilmente circa 7.000 anni avanti Cristo, mostra come quegli uomini primitivi praticassero la raccolta del miele. La vera apicoltura ebbe inizio da quando luomo, riconoscendo limportanza delle api, ha iniziato a salvaguardare le famiglie dapi che scopriva nei tronchi cavi degli alberi o in altre anfrattuosità curandole e proteggendole. Progressivamente arnie costruite in maniera rudimentale usando materiali diversi sono state sostitute con le arnie moderne. Commissione apistica fruttosio è consumato più lentamente garantendo un apporto energetico diluito nel tempo. È per questo motivo che viene consigliato nellalimentazione dello sportivo, nellalimentazione geriatrica e nella dieta delletà scolare. Unaltra sua prerogativa è quella di avere un elevato potere dolcificante (superiore a quello del saccarosio) quindi a livello dietetico permette di realizzare un piccolo risparmio calorico. MIELE:alimento prezioso da salvaguardare La sanità pubblica si è sempre preoccupata di salvaguardare le api da malattie che possono colpire unintera famiglia (alveare) o più famiglie (apiario). Il regolamento di polizia veterinaria del febbraio del 1954 prescrive provvedimenti di profilassi e di eradicazione per alcune malattie. Lo stesso livello di attenzione è stato rivolto al miele, principale prodotto delle api, per salvaguardarne lorigine, le caratteristiche organolettiche e la salubrità. Importanti norme dellUnione Europea, nazionali e regionali si sono susseguite nel tempo. La direttiva comunitaria 2001/110/CE riguarda la produzione e la commercializzazione del miele e nel decreto legislativo 179/2004 nazionale vengono data precise indicazioni circa la denominazione, lorigine nonché le caratteristiche di composizione del miele e la sua etichettatura. Norme regionali, come la legge 24 marzo 2004 n. 5, danno disposizioni per lattività del settore apistico e lo disciplinano. Stabiliscono, cioè, lo spostamento di apiari sul territorio per sfruttare le fioriture in tempi diversi di specie vegetali presenti in determinate aree (acacia, tiglio, castagno, ecc..). Larticolo 1 della recente legge 24 dicembre 2004, n. 313 dice: La presente legge riconosce l'apicoltura come attività di interesse nazionale utile per la conservazione dell'ambiente naturale, dell'ecosistema e dell'agricoltura in generale ed è finalizzata a garantire l'impollinazione naturale e la biodiversità di specie apistiche, con particolare riferimento alla salvaguardia della razza di ape italiana (Apis mellifera ligustica Spinola) e delle popolazioni di api autoctone tipiche o delle zone di confine. LASL di Brescia, con il Dipartimento di prevenzione veterinario ha specifici compiti in questo settore: raccolta delle denunce di possesso degli apicoltori, gestione delle domande di nomadismo, visite sanitarie per escludere la presenza di malattie, autorizzazioni per i laboratori di smielatura, vigilanza e provvedimenti di polizia veterinaria. Per questo è stata costituita la Commissione apistica composta da tre veterinari ufficiali dellASL e due esperti apistici delle associazioni di apicoltori, per tutelare la sanità degli apiari e di conseguenza del miele anche in virtù della cospicua presenza di apiari/alveari sul nostro territorio. DENUNCE PRESENTATE AL 31 MARZO 2004 TOTALE ASL DI BRESCIA STANZIALI NOMADI 696 70 766 9.792 1.581 11373 APIARI ALVEARI 07 A L La nuova ricetta PER TUTELARE DI PIÙ la ricetta cambia faccia Se non vogliamo far conoscere i nostri dati anagrafici, sulle prescrizioni farmaceutiche, possiamo chiedere al medico l'etichetta da applicare. al 1° di aprile vanno definitivamente in pensione le vecchie ricette. Il 1° gennaio scorso, infatti, è entrato in vigore il nuovo ricettario unico per la prescrizione di farmaci e prestazioni specialistiche a carico del servizio sanitario per i cittadini, italiani o straneri, residenti o in temporaneo soggiorno in Italia. Il nuovo modello verrà utilizzato da tutti i medici abilitati a prescrivere, cioè i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i medici di continuità assistenziale, quelli delle strutture di ricovero pubbliche e private accreditate, i medici dei servizi dellASL di Brescia (consultori, Sert, cipartimento di prevenzione), i medici delle residenze sanitarie assistenziali. Fino al 31 marzo era prevista la coopresenza del vecchio ricettario, sostituito definitivamente dal 1° aprile. Ricordatevi che la validità delle ricette per i farmaci è di 30 giorni e quindi se è redatta sul vecchio modello ed è stata compilata il 31 marzo potrà essere utilizzata fino al 30 aprile. Per quanto riguarda, invece, la prescrizione di visite e indagini specialistiche, la validità delle ricette non è limitata, ma è legata alla persistenza del problema clinico. Al nuovo ricettario si è giunti con un iter normativo iniziato con la Finanziaria del 2004 che stabiliva la revisione dei ricettari, sia per adeguarli alla normativa sulla privacy, sia per consentire la loro elaborazione informatizzata. Con D decreto del 18 maggio 2004, il ministero delle Finanze e il ministero della Salute hanno definito il nuovo modello di ricetta, che presenta significative novità rispetto a quello precedentemente in uso. Dal punto di vista del cittadino, la principale novità è lintroduzione di unetichetta adesiva, che può essere richiesta al medico e utilizzata, solo in caso di prescrizioni farmaceutiche, per coprire i dati anagrafici dellassistito, qualora, per motivi di riservatezza, preferisca non essere identificabile. Lassistito che non vuole che i propri dati vengano resi noti deve chiederlo direttamente al medico. Questa etichetta potrà essere rimossa solo per necessità legate al controllo della correttezza amministrativa o per scopi epidemiologici e di ricerca, nel rispetto delle norme deontologiche. Il cittadino, inoltre, non viene più identificato con il codice sanitario, ma con il codice fiscale, che è riportato su quasi tutti i tesserini sanitari e sarà lelemento riconoscitivo sulla nuova tessera del sistema informativo sociosanitario (SISS) chiamata CRS (Carta regionale dei servizi), in corso di distribuzione a tutti i cittadini dellASL di Brescia. Ad ogni buon conto, è utile portare con sé, quando si va medico, il codice fiscale, per consentirgli di aggiornare larchivio informatico. Per quanto riguarda le condizioni di esenzione legate 09 al reddito, è stata introdotta la firma del cittadino a lato delle caselle riservate allesenzione, con la quale è lui stesso ad autocertificare il proprio reddito. La rilevanza e la complessità delle novità introdotte comporta per il medico, da un lato la necessaria revisione dei programmi che consentono la compilazione automatica, dallaltro, nei casi di compilazione manuale, unattenzione, una precisione e una chiarezza precedentemente non richiesti; la collaborazione tra cittadino e medico potrà snellire la fase di avvio della nuova procedura. La nuova ricetta (sopra) e quella vecchia (sotto) A L Malattie infettive SE BATTERI E VIRUS vanno all'attacco L'importanza delle difese immunitarie per sconfiggere l'invasione dei microrganismi. a sempre luomo ha cercato di capire le cause delle malattie. Una delle prime certezze che ha avuto è che a volte una malattia può trasmettersi da una persona ad unaltra, colpendo più individui contemporaneamente fino a coinvolgere intere comunità. Soltanto nel 1800 con la scoperta dellesistenza di esseri viventi microscopici, i microbi, fu aperta la strada allo studio delle malattie infettive e ci volle poi un altro secolo prima che il concetto di infezione, cioè di invasione dellorganismo umano da parte di microbi responsabili di specifiche malattie, fosse accettato come causa di malattia. D Le malattie infettive immediata. Si parla allora di immunizzazione e per ciascun microrganismo ogni individuo può essere Per malattia infettiva s'intende appunto linvasione immune, cioè protetto grazie a un precedente contatto dellorganismo umano da parte di particolari o a una vaccinazione. In caso contrario lindividuo è detto microrganismi, come batteri e virus, capaci di causare recettivo, cioè non protetto e può contrarre la malattia. sintomi tipici che si ripetono in ogni individuo attaccato da quella medesima infezione. Non sempre, però, il La diffusione del problema contatto con un microrganismo porta ad una malattia. Si possono avere varie situazioni in base al rapporto tra Nonostante la mortalità da malattie infettive si sia l'aggressività del microrganismo e le capacità di difesa ridotta drasticamente negli ultimi sessantanni, grazie dell'ospite. Può verificarsi, ad esempio, uninfezione alla disponibilità in molti casi di efficaci interventi di senza sintomi quando il microrganismo penetra prevenzione e di cura, le malattie infettive restano un nell'organismo umano senza però causare la malattia, rilevante problema sanitario. Colpiscono, infatti, ogni in questo caso il soggetto non ha neppure la anno almeno il 20% della popolazione infantile e circa consapevolezza dell'infezione. Al contrario la malattia il 10% dei cittadini ricoverati in ospedale, inoltre sono infettiva si ha quando il microrganismo supera le difese le complicanze più spesso in causa nei decessi delle dellorganismo e causa danni con i relativi sintomi. persone anziane. Il più recente rapporto mondiale sulla salute dellOrganizzazione mondiale della sanità, conferma che le malattie infettive sono ancora oggi la Le difese immunitarie principale causa di sofferenza e di morte nel nostro Tra le difese dellorganismo umano rivestono una pianeta. Infatti, se lallarme per le infezioni emergenti particolare importanza quelle del sistema immunitario. e riemergenti ha trovato una risposta di impegno nei Questo sistema è composto da gruppi di cellule in grado paesi ricchi, nei paesi poveri o sconvolti da guerre e di riconoscere le sostanze estranee all'organismo e di catastrofi naturali le malattie infettive continuano ad reagire contro di esse grazie all'azione diretta di essere un grave problema sanitario. La prevenzione ha particolari cellule, i globuli bianchi, e alla produzione potuto e può certamente molto sulla diffusione delle di anticorpi capaci di bloccarle e distruggerle. Le difese malattie infettive: ne sono testimonianza i grandi immunitarie sanno anche mantenere la memoria del successi ottenuti che hanno consentito tra laltro la contatto avuto con un microrganismo, così che nel caso completa eradicazione dal globo di malattie come il di un secondo contatto la risposta difensiva risulta vaiolo e la poliomielite. Uno strumento molto 10 A L importante per la prevenzione delle malattie infettive è la possibilità di applicare le misure utili ad impedire la loro diffusione, in particolare nelle comunità e nei soggetti che possono rappresentare un maggiore rischio di trasmissione della malattia. Le meningiti Tra le malattie per le quali sono previsti interventi per prevenirne linsorgenza ci sono le meningiti. Queste patologie, a esordio rapido, sono dovute allinfiammazione delle membrane che avvolgono e proteggono il cervello: le meningi, appunto. Linfiammazione delle meningi può essere causata anche da virus o da batteri. Le meningiti virali sono meno gravi e a volte sono complicanze di comuni esantemi infantili, come la parotite. Le meningiti batteriche sono invece più gravi e i batteri che le causano più spesso sono: lHaemophilus influenzae, lo Streptococco pneumoniae e la Neisseria meningitidis. LHaemophilus influenzae è molto diffuso nellambiente e colpisce di più i bambini con meno di cinque anni. Malattie infettive La vaccinazione contro questo microrganismo è efficace e consigliata nei bambini sotto l'anno d'età in 3 dosi: la prima nel terzo, la seconda nel quinto, la terza tra lundicesimo e il dodicesimo mese di vita. Lo Streptococco pneumoniae è anchesso molto diffuso nellambiente e può causare, oltre a classiche polmoniti, anche le meningiti negli anziani o nelle persone con scarse difese immunitarie. Anche contro questo microrganismo esiste un vaccino efficace, utile soprattutto negli anziani. La Neisseria meningitidis provoca spesso forme gravi e si trasmette di più tra i bambini e i giovani. I vaccini disponibili non proteggono dal ceppo B che è il responsabile più frequente delle meningiti di questo tipo in Italia e, inoltre, funzionano molto bene negli adulti, ma non nei bambini. La somministrazione di specifici antibiotici alle persone che hanno avuto contatti stretti con i malati garantisce in modo efficace la prevenzione della diffusione, mentre è ormai dimostrata linefficacia della disinfezione degli ambienti dove il malato ha vissuto. 11 Il ruolo dellASL Anche lASL di Brescia è costantemente impegnata nel controllo e nella prevenzione delle malattie infettive. Ha per questo attivato le misure necessarie per conoscere e tenere sotto controllo le dimensioni del problema a cui è finalizzata in particolare la denuncia delle malattie infettive. Le strutture di ricovero e cura e i medici di famiglia, infatti, trasmettono allASL questa specifica segnalazione ad ogni diagnosi di malattia che può diffondersi nella popolazione. Il personale sanitario dellASL, reperibile 24 ore su 24 su tutto il territorio, si attiva poi in ogni caso in cui risulta necessario circoscrivere la possibilità anche remota di pericolo per la comunità. Nel corso del 2005 queste procedure, grazie allattuazione di uno specifico piano previsto dalla Regione Lombardia, saranno rese ancora più efficienti sia per la miglior conoscenza della diffusione delle malattie infettive tra la popolazione sia per gli interventi utili a prevenirne la diffusione tra i cittadini. A L Allattamento al seno LE MILLE VIRTÙ del latte di mamma Lallattamento materno promuove la salute e il benessere dei nostri bambini e garantisce benefici effetti anche alle madri, alle famiglie e alla collettività in generale. La riscoperta recente dellimportanza dell'allattamento materno ha incoraggiato la scelta consapevole di questo tipo di alimentazione. Oggi, infatti, il 95% delle donne sceglie di allattare al seno il proprio bambino. A fronte di questo indubbio successo, è importante non abbassare la guardia e proseguire nellopera di divulgazione dei vantaggi del latte materno per poter raggiungere traguardi sempre più lusinghieri. Perché scegliere di allattare La dieta di chi allatta L' allattamento materno è la migliore forma di alimentazione per garantire un sano sviluppo dei neonati. Il latte materno contiene tutto quello di cui il bambino ha bisogno per la sua crescita e il suo sviluppo: acqua, proteine, grassi, zuccheri, sali, fermenti digestivi. Tutti questi elementi sono presenti nella giusta concentrazione e si adattano giorno per giorno ai bisogni nutrizionali e alle capacità di digestione e di assorbimento del bambino, che sono estremamente variabili nei primi mesi di vita. Per queste ragioni il latte materno può rappresentare lunico alimento del bambino sino a sei mesi di vita, senza bisogno di integrazioni. Il latte materno è sempre pronto, alla temperatura giusta e inoltre permette un notevole risparmio economico. Non solo. Aiuta a mantenere un profondo legame affettivo tra mamma e bimbo. Lallattamento al seno fa bene al bambino e offre importanti vantaggi anche alla mamma. Vantaggi per il bambino Vantaggi per la mamma · · Ha unazione protettiva nei confronti delle infezioni che il bambino potrebbe contrarre, grazie agli anticorpi prodotti dalla madre. · Aiuta a prevenire lipertensione e lobesità nelletà adulta. · Contiene sostanze che possono favorire lo sviluppo mentale. · Riduce il rischio di SIDS (morte improvvisa del lattante). Favorisce un più rapido ritorno dellutero alle sue normali dimensioni. · Aiuta a perdere i chili di troppo accumulati in gravidanza. · Riduce il rischio di tumori alla mammella prima della menopausa. · Riduce il rischio di tumori allovaio. · Protegge dallosteoporosi. 12 Di tutto un po', ma occhio a tè, caffè e cioccolata · La dieta della donna che allatta deve essere libera, varia e gradita, non esistendo cibi da preferire o da eliminare durante lallattamento. Soprattutto non esistono cibi o bevande che favoriscano o riducano la produzione del latte. · Alcuni cibi possono dare un sapore diverso al latte, ma non è necessario eliminarli dalla dieta, se il bambino continua a mangiare normalmente. · Per la salute della mamma e del bambino è opportuno sospendere labitudine al fumo di sigaretta e luso di superalcolici. · Caffè, tè e cioccolata, per le loro caratteristiche di sostanze eccitanti, vanno limitati. · Luso di droghe è bandito. A L Un opuscolo per il progetto ASL - Punti Nascita LAzienda sanitaria locale di Brescia ha ritenuto opportuno avviare un percorso comune con i punti nascita e i pediatri di libera scelta realizzando un opuscolo che promuove e sostiene lallattamento materno. Il libretto è dedicato alle mamme in attesa, alle mamme che hanno già partorito, ai papà, e al loro bambino. E un contributo per linformazione ai genitori e un supporto al lavoro degli operatori sanitari dei consultori familiari, degli ospedali e dei pediatri. Con la stampa dellopuscolo prende avvio anche una campagna informativa su tutto il territorio dellASL per fornire un supporto continuativo nel tempo alla donna per lallattamento al seno e sostenere limpegno potenziando lintegrazione tra punti nascita, consultori familiari e pediatri di libera scelta. Allattamento al seno è il numero verde da fare se avete dei 800.07.70.40 dubbi, siete in difficoltà, avete bisogno di chiarimenti o semplicemente volete qualche consiglio sullallattamento. Funziona dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00. La linea verde, dedicata esclusivamente ai temi dellallattamento, garantisce continuità al sostegno offerto alle mamme che allattano, la consulenza telefonica e permette di poter parlare immediatamente con le operatrici del consultorio, per ritrovare la sicurezza e la serenità necessarie. Numero Verde Un opuscolo e un numero verde per informazioni e consigli 13 A L Allattamento al seno La rete di sostegno allallattamento LASL è impegnata in un progetto dedicato al percorso nascita che segue la donna per tutto il periodo necessario garantendo momenti di incontro e sostegno. Durante la gravidanza sono organizzati i corsi di accompagnamento alla nascita, con incontri dedicati al tema dellallattamento al seno. Dopo la nascita, per orientare e sostenere la donna e la famiglia, si è creata una rete di continuità: punti nascita e consultori collaborano in un percorso che viene chiamato Dimissione protetta. Le neo-mamme possono così beneficiare di visite domiciliari di ostetriche o assistenti sanitarie per assicurare accompagnamento e sostegno al rientro a casa. Inoltre, nei consultori le mamme trovano spazi appositamente creati perché possano incontrarsi, incontrare le operatrici sanitarie, in gruppo o individualmente per trovare un aiuto per superare le difficoltà e, attraverso il confronto con altre, ridimensionare le proprie ansie e preoccupazioni, insomma, sentirsi meno sole. Punti nascita e consultori collaborano in un percorso che viene chiamato "Dimissione protetta". Visite a domicilio, spazi nei consultori e un depliant informativo aiutano le neo-mamme a chiarire dubbi, superare difficoltà e sentirsi meno sole Quando non si può allattare Fortunatamente solo una piccola percentuale di donne non ha la possibilità di allattare. Ad esempio non possono allattare le donne con tubercolosi in atto, quelle sieropositive per il virus dellAIDS, le tossicodipendenti, le alcoliste, e le donne che hanno manifestazioni erpetiche sulla cute della mammella. Alcuni problemi di salute ritenuti comunemente delle controindicazioni allallattamento (come ad esempio problemi di vista) da soli non lo escludono, ma vanno valutati caso per caso. Molto più rare sono le controindicazioni che dipendono dal neonato. Quando iniziare ad allattare Il bambino può essere attaccato al seno anche poco dopo il parto, infatti è molto reattivo nelle prime due ore e può sfruttare il riflesso innato della suzione. Se però il bambino non vuole succhiare o la mamma non desidera attaccarlo subito al seno ciò non significa che lallattamento sia compromesso, ma è possibile provare in momenti successivi. La secrezione della mammella inizia con la produzione di un liquido particolare, denso e di colore giallo, detto colostro. È lalimento più adatto per i primi giorni di vita perché assai nutriente (è ricco di proteine, sali minerali), ha proprietà anti-infettive (contiene anticorpi), agisce come lassativo, aiutando ad eliminare il meconio (prime feci dense e scure). Solo dopo la montata lattea, che si verifica in genere dopo la terza giornata dal parto, il latte materno comincia ad assumere i caratteri del latte definitivo (o maturo). 14 A L Intervista FARMACI DI NOTTE? Sì, ma solo se urgenti Il turno di guardia farmaceutica deve garantire le medicine. Vede, chi fa il farmacista fa un lavoro un po speciale e lo sceglie per vocazione. Lunica cosa che chiede è di poterlo fare al meglio. Cosa voglio dire? Be, semplicemente essere davvero al servizio del cittadino. Renato Grendene, Presidente dellAssociazione Titolari di farmacia della Provincia di Brescia, non ha dubbi quando comincia a raccontare di che cosa vuol dire essere farmacista, parlare con le persone che arrivano e che spesso, oltre alle medicine, chiedono che qualcuno le ascolti un po, tenere aperto giorno e notte per poter garantire che ognuno in caso di vera urgenza trovi i farmaci di cui ha davvero bisogno. Il turno di guardia farmaceutica deve servire per garantire che, Renato Grendene, Presidente dellAssociazione in qualsiasi momento del giorno e della notte, sia possibile Titolari di farmacia della Provincia di Brescia trovare i farmaci necessari - prosegue Grendene -. Lo sa, invece, molto spesso la gente va in farmacia di notte solo perché, ad esempio, ha dimenticato di comperare gli assorbenti o il disinfettante. E invece lo spirito del servizio notturno non è certo quello di essere un supermercato aperto 24 ore su 24. Guardi dico questo soprattutto per le piccole farmacie magari nei paesi, dove il titolare è da solo - spiega ancora Grendene -. Dopo che ha fatto il turno di notte, infatti, il giorno seguente deve affrontare unaltra giornata di lavoro dietro al banco. Basta rifletterci un attimo per capire perfettamente cosa può voler significare doversi svegliare una, due, tre volte per una crema, dei profilattici o delle siringhe. Linvito è dunque quello di rivolgersi alle farmacie di turno di notte esclusivamente per farmaci con ricetta urgente. Il servizio I numeri verdi delle farmacie di turno del farmacista, tra laltro, non deve e non può essere equiparato a quello di un Telefona a: commerciante qualsiasi. Senza contare Chiari, Lago dIseo, Palazzolo 800.297002 che se fosse così - sottolinea ancora il Valle Trompia 800.296157 Presidente di ATF - faremmo anche della concorrenza sleale vendendo, ad Valle Sabbia, Lago di Garda 800.208755 esempio, la stessa crema, ma in un orario Brescia e Comuni limitrofi 800.231061 in cui gli altri esercizi commerciali sono Montichiari, Leno, Orzinuovi 800.233686 tenuti alla chiusura. Credo che con un Pronto Pagine Gialle per tutta la provincia 892424 po di collaborazione e buon senso le cose possano andare nel verso giusto Oppure guarda per tutti - conclude Grendene -. Alla il Giornale di Brescia e Bresciaoggi professionalità, di cui il camice bianco è il simbolo, i farmacisti tengono in modo il sito www.federfarma.brescia.it particolare, ricordiamocelo prima di il televideo di Teletutto suonare il campanello notturno perché abbiamo finito la schiuma da barba!. 15 A L Incarichi professionali Autonomia, responsabilizzazione della dirigenza e nuove gestioni DELLE RISORSE UMANE Nuove norme assimilano sempre di più la pubblica amministrazione all'impresa privata. Anche l'ASL di Brescia regolamenta il "lavoro flessibile". capo ai dirigenti - interviene però soltanto dopo aver superato lo sbarramento delle leggi finanziarie che vietano - negli ultimi anni assunzioni a tempo indeterminato: nella sostanza pesanti vincoli preventivi intervengono nella possibilità di acquisire le dotazioni ritenute idonee agli scopi istituzionali. Gli incarichi professionali solo a esperti di provata competenza ellevoluzione normativa finalizzata - ai vari livelli - ad assimilare la pubblica amministrazione allimpresa privata, pur nel fermo riconoscimento della sostanziale differenza dei fini da realizzare, il legislatore nazionale ha perseguito - nel quadro di un più razionale utilizzo delle risorse - anche la progressiva responsabilizzazione della dirigenza: nel nuovo contesto tali figure assumono poteri tipici di un privato datore di lavoro nella gestione delle risorse umane (ex art.5 d.lgs 30/03/2001 n.165). La piena disponibilità nella gestione delle risorse aziendali - in N Per allentare il peso di questi vincoli, lazienda pubblica ha iniziato - nellambito della gestione del personale - a percorrere la strada dellutilizzo di forme di lavoro cosiddetto alternativo. Lart. 36 del decreto n.165/2001, già citato, sdogana ufficialmente la possibilità di ricorso a forme di lavoro flessibile: possibilità che - ampiamente interpretata permette lacquisizione - seppur temporanea - di nuove professionalità. Posti questi principi, il legislatore si è riservato ulteriori interventi di regolamentazione, a fronte di comportamenti della pubblica amministrazione non sempre in linea con i criteri ispiratori: provvedimenti di portata nazionale e/o regionale. 16 Le leggi per contenere la spesa pubblica 3 legge finanziaria per lanno 2003 (disposizione confermata anche per lanno 2004), che, allart.34, individua nel 90% della spesa media annua sostenuta per le medesime finalità nel triennio 19992001, il limite per il ricorso alle assunzioni temporanee. 3 decreto legge n. 191/2004 che prevede la riduzione del 15% della spesa sostenuta negli anni 2001/2002 per gli studi e incarichi conferiti a soggetti estranei allamministrazione; 3 richiesta della Regione Lombardia alle Aziende Sanitarie di ridurre del 50% (rispetto al 2003) la spesa per gli incarichi; A L Incarichi professionali L'ASL di Brescia ha approvato il regolamento, in vigore dal 1° marzo, per incarichi di consulenza e collaborazione professionale LAzienda Sanitaria Locale di Brescia si è uniformata alle regole imposte, realizzando marcate economie, fermi restando i servizi garantiti allutenza. Valutato il rilievo - sia per le finalità istituzionali che per limpegno economico - assunto dal fenomeno lavoro flessibile, lAsl non solo si è preoccupata di limitare i costi, ma ha ritenuto opportuno regolamentare il ricorso alluso degli incarichi professionali e con la deliberazione n. 719 del 27.10.2004 ha approvato il regolamento per lattribuzione degli incarichi di consulenza e collaborazione professionale, che è entrato in vigore il 1° marzo. Modalità chiare e omogenee - e ora anche codificate - permetteranno di raggiungere lobiettivo primario: individuare e assegnare incarichi con professionisti di certificata esperienza, nellambito di un percorso di trasparenza amministrativo/gestionale. In base a questo regolamento, lautonomia - e la responsabilità -del dirigente responsabile di struttura che richiede il conferimento di un incarico viene tutelata: cade - tuttavia - in capo allo stesso di dimostrare la sussistenza della necessità di tale rapporto, (presupposto previsto nellart. 7 comma 6 del Dlgs 165/2001 Per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali ad esperti di provata competenza). Il dirigente - al pari di un privato datore di lavoro - effettua una valutazione del curriculum vitae e professionale, gestisce un colloquio di natura tecnica, per accertare lidoneità, e quindi, motivatamente, propone laccensione del rapporto con il professionista. Per contratti che prevedano un impegno di spesa superiore ad 8.000,00 - o a rapporti di durata superiore ad 8 mesi - la procedura di selezione diventa più articolata. Si procede, infatti - a tutela della correttezza amministrativa - ad approntare per singolo profilo professionale, disciplina o ambito operativo una procedura selettiva sulla base di un avviso pubblico e a dare idonea pubblicità della possibilità allesterno tramite mezzi informativi. Con il regolamento sopra indicato, lAsl di Brescia prosegue il percorso finalizzato a creare un complesso di norme aziendali qualificanti che, da un lato mira a perseguire la responsabilizzazione e lautonomia dei propri collaboratori e - dallaltro - tutela i principi basilari dellimparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione (art. 97 Cost.). 17 A L Medici: diritti e doveri Dottore, ME LO PASSA LA MUTUA? Questa è la domanda tipica del paziente che entra in ambulatorio, anche se le "mutue" non esistono più da anni. medici, tanto meno se formulate a seguito di una visita non concordata fatta da uno specialista privato. Il medico di famiglia, invece, quando lo ritiene necessario, attiva opportune consulenze specialistiche che valuterà conoscendo la tua storia sanitaria, se sono indicate al tuo specifico caso, se non vi sono interferenze con altri farmaci e se quei farmaci sono concedibili a carico dal Servizio sanitario. Ricordati che scavalcare il proprio medico e rivolgersi a specialisti di propria iniziativa non giova alla costruzione di un reciproco rapporto di fiducia. D Perché al mio amico questo farmaco lo passano e a me no? Cerchiamo di spiegare come e quando Dalla Convenzione Nazionale per la Medicina Generale (DPR 270/2000 - Accordo Collettivo Nazionale): Vi sono alcuni farmaci che sono gratuiti solo per chi presenta determinate malattie. Evidentemente il tuo amico soffre di una di quelle malattie. Prescrivendo un farmaco in fascia A, a chi non ha diritto, il medico commette un reato. Io sono esente al 100%: perché il mio medico mi fa pagare le supposte e le pomate per i dolori? Art. 36 - Assistenza farmaceutica e modulario 1. La prescrizione di medicinali avviene, per qualità e quantità, secondo scienza e coscienza, con le modalità stabilite dalla legislazione vigente nel rispetto del prontuario terapeutico nazionale, così come riclassificato dall'art. 8, comma 10, della legge 24.12.1993, n. 537 e successive integrazioni e modificazioni. 2. Il medico può dar luogo al rilascio della prescrizione farmaceutica anche in assenza del paziente, quando, a suo giudizio, ritenga non necessaria la visita del paziente. Le domande dei pazienti Le pomate e le supposte sono medicinali che il Servizio sanitario non rimborsa. I farmaci sono stati classificati in due fasce: fascia A e fascia C. La classe A comprende tutti i farmaci che sono gratuiti per il cittadino. Vi sono inclusi tutti quelli che sono ritenuti essenziali per assicurare le cure previste nei Livelli essenziali di assistenza sanitaria. Su questi farmaci le regioni possono decidere di applicare un ticket, per confezione venduta o per ricetta. Nella classe C sono invece compresi quei farmaci che non sono considerati essenziali o la cui efficacia non è adeguata rispetto al loro costo. Questi farmaci sono tutti a pagamento: il loro prezzo è a carico dei cittadini anche per coloro che hanno lesenzione totale. Il mio medico non vuole trascrivermi le medicine che mi ha prescritto lo specialista privato. Come devo fare? Il tuo medico di famiglia non è in alcun modo tenuto a trascrivere meccanicamente le prescrizioni di altri Una mia vicina di casa prende un farmaco molto buono per il mal di stomaco, voglio farmelo prescrivere anchio. Posso? Non è una buona idea prendere farmaci solo perché 19 A L Medici: diritti e doveri hanno fatto bene a qualcun altro. E invece preferibile consultare il proprio medico di famiglia. Ciò a tutela dei pazienti: ogni prescrizione di farmaci nasce dalla valutazione complessiva sulla salute della singola persona che solo il tuo medico può garantire. Ma perché se io so già di avere bisogno di una medicina devo farmela scrivere dal medico? Laccesso dei cittadini al bene farmaco non è libero, ma disciplinato da norme speciali che lo sottraggono alle leggi generali sul commercio. Il farmaco infatti non è un prodotto di consumo come gli altri: la sua dispensazione al pubblico è riservata in via primaria e assoluta al farmacista, su necessaria prescrizione del medico che è lunico che può giudicare, secondo scienza e coscienza, se quel medicinale è indicato per quel paziente. (Testo unico delle leggi sanitarie di cui al Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265, in particolare art. 122). Lo specialista da cui mi ha mandato il mio medico mi ha prescritto dei farmaci, che poi lui mi ha detto che non andavano bene, ma allora perché mi ha mandato dallo specialista? Lo specialista è un consulente del medico di medicina generale, il quale è invece il professionista che conosce tutta la storia sanitaria del paziente ed è lunico che può effettuare una valutazione complessiva e giudicare se i farmaci o gli esami prescritti sono necessari o controindicati. E il tuo medico di fiducia, fidati di lui. Ma perché il mio medico fa sempre un sacco di storie se io voglio farmi un po di scorta di medicine da tenere in casa in caso di bisogno? Non li paga mica lui. Nella prescrizione dei farmaci a carico del Servizio sanitario il medico è tenuto a rispettare le leggi e i decreti in vigore, potendo essere chiamato a rispondere in prima persona in caso di mancata osservanza di queste norme. Il mio medico non vuole che lo si chiami a casa per fare le ricette, ma io come faccio sono anziana e non ho voglia di andare a fare la coda in ambulatorio. Tra i compiti del medico previsti dalla Convenzione nazionale dei medici di famiglia non è previsto che la trascrizione dei farmaci venga effettuata a domicilio. La convenzione prevede la visita domiciliare per visitare chi non può andare in ambulatorio, mentre è previsto che si possa mandare qualcuno al proprio posto per ottenere le ricette. Inoltre è impensabile che il medico di medicina generale venga utilizzato per fare le ricette a casa dei pazienti per i quali sarebbe certamente una grande comodità, ma un modo sbagliato di utilizzare la professionalità del medico. Sono stata dimessa dallospedale sabato mattina, mi servivano le medicine che mi erano state prescritte; ho telefonato al medico, ma la segreteria telefonica mi ha risposto che dovevo rivolgermi alla Guardia Medica. Alla guardia mi è stato risposto che loro non sono tenuti a fare le ricette. Ho telefonato allospedale e mi hanno detto che il medico di famiglia è obbligato ad essere reperibile sino alle 10 per fare le ricette. Chi ha ragione? Recentemente è stato stipulato un accordo tra ASL di Brescia e strutture di ricovero che prevede, nel caso di dimissione nei giorni in cui sia difficile reperire il medico curante (ad esempio venerdì sera, sabato, domenica), che il medico specialista della spedalità pubblica o equiparata provveda a prescrivere direttamente su ricetta del Servizio sanitario i farmaci necessari per la fase immediatamente successiva al ricovero. Il mio medico si lamenta sempre che deve rispettare le note CUF. Cosa sono le note CUF? Le cosiddette note CUF sono dei limiti alla prescrizione dei farmaci", che ne consentono la vendita solo per la cura di particolari malattie, per esempio i farmaci antiulcera, o in quantità limitate, o ancora solo allinterno di strutture sanitarie. È la Commissione Unica del Farmaco (CUF), le cui funzioni sono attualmente trasferite all'Agenzia italiana per il farmaco (AIFA), l'organo tecnico del ministero della Salute, che approva la commercializzazione dei farmaci e decide se il farmaco è considerato essenziale e se può essere rimborsato dal Servizio sanitario, previa la presentazione in farmacia della ricetta del Servizio sanitario, se questi devono avere lobbligo di ricetta o se possono essere venduti liberamente nelle farmacie, come farmaci da banco. L'AIFA può anche selezionare dei casi particolari, per i quali un farmaco ha delle limitazioni nella vendita. Il medico è tenuto a prestare particolare attenzione alle note AIFA, che per alcuni medicinali ha previsto la gratuità solo se il paziente è affetto da determinate patologie. 20 A L SIDS PER UN SONNO SICURO DEL TUO BAMBINO: tre anni di informazione e prevenzione La campagna informativa sulla morte in culla (SIDS) punta alla riduzione dei fattori di rischio. Monitoraggio dellASL di Brescia: le tre rilevazioni Che cosè la SIDS? gni anno nellASL di Brescia si verificano in media 2 casi di SIDS su circa 10.000 nuovi nati. Tutti i casi registrati dal 2000 in poi sono avvenuti nei primi tre mesi di vita dei bimbi. La SIDS, chiamata anche la morte in culla del neonato, è la morte improvvisa di un bambino, apparentemente sano, detà compresa tra una settimana e un anno di vita; tale evento avviene di solito durante il sonno e non è prevedibile. O La campagna informativa nei Punti Nascita e nei Distretti ASL La campagna informativa, messa in atto da oltre tre anni, punta sulla riduzione dei fattori di rischio, e focalizza lattenzione dei genitori sulle precauzioni da adottare: · mettere il neonato in posizione supina (a pancia in su) nel sonno; · farlo dormire in ambienti non troppo caldi, evitando leccessiva copertura; · non fumare in sua presenza. Anche lallattamento al seno è un fattore protettivo. Questi semplici strumenti hanno dimostrato unefficacia preventiva e rappresentano i più importanti fattori per labbattimento del rischio SIDS. Per i piccoli, meglio dormire a pancia in su Particolarmente importante è la posizione nel sonno del bambino che rappresenta il più importante fattore per labbattimento del rischio di SIDS. Deve essere adottata la posizione nel sonno a pancia in su (posizione supina). La posizione pancia in giù (prona) deve essere evitata perché aumenta il rischio di SIDS da 3 a 9 volte. Anche la posizione sul fianco deve essere comunque sconsigliata perché il bambino tende a ruotare ed assumere la posizione sbagliata e il rischio di SIDS è doppio rispetto alla posizione supina. 21 Per un mese allanno in tre anni consecutivi, dal 2002 al 2004, in occasione di sedute vaccinali lASL ha curato la distribuzione di questionari ai genitori con relativa compilazione. Confrontando le tre rilevazioni campionarie si è potuto osservare lefficacia della campagna informativa sulla SIDS: · la posizione corretta a pancia in su (supina) è aumentata notevolmente dal primo anno di campagna informativa a scapito della posizione sul fianco, passando dal 41.2% al 63.5%; · la posizione sul fianco è diminuita dal 40.6% al 19.9% ; · la posizione mista nellultima rilevazione è anchessa diminuita dal 9.5 all8.4%; · la posizione più a rischio di tutte, quella a pancia in giù (prona), è calata limitatamente dal 8.7% al 8.2% e rappresenta lo zoccolo duro per il quale si deve lavorare. Prospettive future È utile monitorare periodicamente landamento della campagna per la prevenzione della SIDS perché le interviste alle madri consentono di verificare i punti critici e di predisporre gli interventi correttivi. Per il futuro occorrerà potenziare lintegrazione tra i punti nascita, le sedi vaccinali ASL e i pediatri di famiglia per incrementare la distribuzione e laccompagnamento dellopuscolo. A L Educazione alla salute Educare per dire no AD ALCOL E FUMO Mail-art e slogan per informare sui rischi dell'alcolismo. Un club dei vincenti contro le sigarette. Alcol: insieme per sensibilizzare Se lalcol è da sempre un grave problema sociale, quello che in questi ultimi anni sta cambiando sono i consumatori. Sono, infatti, soprattutto giovani e donne, i nuovi bevitori. Ecco perché lASL della Provincia di Brescia ha deciso di far partire una campagna informativa sul tema dellalcol specificatamente rivolta a queste due fasce di popolazione. Per renderla più significativa ed efficace si è deciso di attivare una prima fase durante la quale raccogliere le indicazioni dei ragazzi e delle donne sul tema in questione. Sarà quindi organizzata, nel mese di aprile (mese nazionale di prevenzione dei rischi e dei problemi legati al consumo di bevande alcoliche), una «mail-art» (arte postale), così da raccogliere elementi utili per la costruzione di una campagna di sensibilizzazione, per la prevenzione dellabuso di sostanze alcoliche tra le donne e per prevenire i rischi connessi alluso di bevande alcoliche tra i giovani. In alcuni centri commerciali, dalle parrucchiere, dalle estetiste e, naturalmente, nei Consultori Familiari della nostra ASL, le donne potranno trovare una scheda informativa sullalcol e una cartolina sulla quale riportare «slogan» da loro creati e che ritengono maggiormente efficaci per raggiungere lobiettivo della campagna informativa. Lo stesso vale per i ragazzi, che troveranno la cartolina nelle loro scuole, negli oratori o nei centri di aggregazione giovanile che frequentano. A loro verrà chiesto, di ideare messaggi scritti e di creare, con le tecniche che preferiscono, anche delle immagini. Con questa proposta sintende non solo ottenere materiale di comunicazione efficace, ma anche stimolare i due target di riferimento ad una riflessione sulluso dellalcool e sondare la loro percezione rispetto a questa problematica. 22 FUMO: MR. STARBENE INCONTRA I BAMBINI Giornata conclusiva del progetto anti-tabacco Il 31 maggio, giornata nazionale libera dal fumo, il Direttore Generale dellASL, dottor Carmelo Scarcella, incontrerà a Brescia nel teatro della sede dell'ASL i bambini delle scuole elementari, coinvolti nel progetto «Il Club dei vincenti Un piano speciale contro il fumo». Si tratta di una proposta educativa della Regione Lombardia che ha come obiettivo lo sviluppo di un processo di ricerca e riflessione per ladozione di scelte positive per la salute. Durante lintero percorso i bambini hanno lavorato con un immaginario Mr. Starbene (o Benstò, a scelta delle diverse classi), che li ha stimolati a diventare un gruppo di persone attente e capaci ad affrontare situazioni anche difficili e complicate («il club dei vincenti») e a essere protagonisti di un mondo senza fumo. In questa giornata i bambini verranno coinvolti in attività ludico-espressive che riprenderanno i temi della proposta educativa utilizzando lattivazione psicomotoria, tecniche psicodrammatiche e di play-back theatre. Inoltre, proprio il dottor Scarcella li nominerà, ufficialmente, componenti del Club dei vincenti, con la consegna della tessera di adesione al gruppo. A L Disabilità Rete dei servizi: ECCO COME CAMBIA Partita due anni fa, la riorganizzazione delle strutture per persone disabili si concluderà nei prossimi mesi con l'apertura dei Centri diurni. l territorio dellASL di Brescia si caratterizza per un elevato numero di servizi residenziali e diurni per la disabilità, gestiti in massima parte dal privato sociale. LASL ha promosso numerosi percorsi con gli operatori di queste strutture, che negli anni hanno consentito di definire progetti di servizio diversificati, in grado di rispondere ai singoli bisogni delle persone. Negli ultimi due anni, a seguito di indicazioni regionali, è stata avviata una profonda riorganizzazione delle strutture che accolgono le persone disabili identificando diverse tipologie di servizi nellarea socio-sanitaria e socio-assistenziale. La trasformazione dei CRH in Residenze sanitarie disabili (RSD), delle CAH in Comunità socio-sanitarie (CSS) e dei CSE in Centri diurni disabili (CDD), porta a identificare strutture che devono organizzarsi in modo più specifico in relazione al diverso livello dei bisogni sanitari oltre che socio-assistenziali ed educativi. Sono stati introdotti nuovi strumenti di rilevazione del grado di fragilità degli ospiti in base al quale devono essere garantite prestazioni socio-sanitarie adeguate. In particolare nelle Comunità socio-sanitarie gli ospiti con grave disabilità, privi di sostegno familiare, potranno fruire di un voucher mensile di lungo-assistenza per lacquisto di prestazioni socio-sanitarie nella stessa comunità. Le ultime strutture oggetto di trasformazione sono gli istituti di riabilitazione che devono decidere a breve se trasformarsi in strutture socio-sanitarie (RSD) o mantenersi nellambito della riabilitazione, caratterizzandosi in modo più specifico in base alle diverse attività offerte. Anche larea del sociale nei prossimi mesi verrà rivisitata per identificare servizi in grado di rispondere ai diversi bisogni di crescita personale, autonomia, integrazione sociale delle persone disabili. Un grande cambiamento quindi dove i disagi vengono certamente contenuti grazie alla radicata esperienza di lavoro insieme di ASL, Comuni ed enti gestori, lasciando spazio ad una rinnovata progettualità che deve mettere sempre più al centro la persona disabile e la sua famiglia. I Tipologia di servizio CENTRI DIURNI PER PERSONE CON DISABILITÀ (C.D.D.) I servizi nell'ASL di Brescia Cosa sono in fase di attivazione Struttura socio-sanitaria di prossima istituzione, non residenziale, per disabili gravi sopra i 18 anni (minori accolti solo eccezionalmente). Si differenzia dal C.S.E. per la sua valenza sanitaria. CENTRI SOCIO-EDUCATIVI (C.S.E) 29, molti nel 2005 diventeranno Centri diurni per persone con disabilità Struttura non residenziale per disabili sotto i 65 anni. Favorisce la crescita evolutiva, lo sviluppo delle capacità funzionali residue, lautonomia raggiunta e la socializzazione. COMUNITÀ ALLOGGIO HANDICAP (C.A.H.) FUTURE COMUNITÀ SOCIO-SANITARIE (C.S.S.) 14 Servizio residenziale per disabili sotto i 65 anni, privi di sostegno familiare o con famiglie non in grado di rispondere alle loro esigenze. Favorisce comportamenti autonomi e migliori relazioni con il gruppo. Gli ospiti con grave disabilità potranno fruire di un voucher mensile di lungo-assistenza per lacquisto di prestazioni socio-sanitarie nella comunità stessa. RESIDENZE SANITARIOASSISTENZIALI (R.S.D.) GIÀ CENTRI RESIDENZIALI HANDICAP (C.R.H.) 4 di cui 1 C.R.H. ancora in fase di trasformazione Strutture residenziali per disabili gravi o gravissimi, sotto i 65 anni, bisognosi di prestazioni a elevato grado di integrazione sanitaria, riabilitazione e/o mantenimento oltre che di un sostegno socio-assistenziale. SERVIZI DI FORMAZIONE ALLAUTONOMIA (S.F.A.) 17 Servizio diurno per disabili sotto i 65 anni, con discrete capacità relazionali, di adattamento e di comunicazione. Favorisce la crescita personale e una migliore integrazione sociale, per svilupparne lautonomia. ISTITUTI DI RIABILITAZIONE PER DISABILI (I.D.R.) in fase di trasformazione Strutture extraospedaliere che erogano interventi riabilitativi a disabili senza limiti di età. 23 Gli URP distretto per distretto Ufficio Relazioni con il Pubblico Responsabile: Dottor Marco Tufari e-mail: [email protected] Sede centrale: viale Duca degli Abruzzi, 15 - Brescia Referente: Rosaria Santagati tel. 030.3838250/5 fax 030.3838061 I Referenti URP dei Distretti Socio-sanitari dell'ASL di Brescia Distretto Socio-sanitario Indirizzo Referente Orario Telefono N. 1 Brescia Via Nikolajewka, 11 Brescia Fiorella Albini [email protected] Dal lunedì al venerdì 8.30 - 12.00 030.3839742 N. 2 Brescia Ovest Via Richiedei, 10 Gussago Franca Parisio [email protected] Dal lunedì al venerdì 11.30 - 12.30 13.00 - 14.00 030.2526922 N. 3 Brescia Est Via F.lli Kennedy, 115 Rezzato Cristina Romagnoli [email protected] Dal lunedì al venerdì 14.00 - 15.30 030.2499824 N. 4 Valle Trompia Via Beretta, 3 Gardone V. T. Guido Rampini [email protected] lunedì 14.00 - 16.00 Dal martedì al venerdì 8.30 - 12.30 030.8915323 N. 5 Sebino Via Giardini Garibaldi Iseo Emanuela Busi [email protected] Dal lunedì al venerdì 9.00 - 13.00 14.00 - 16.00 030.9887456 N. 6 Monte Orfano Via Lungo Oglio Battisti, 39 Palazzolo S/Oglio Santina Parietti [email protected] Dal lunedì al venerdì 9.00 - 12.00 14.00 - 16.00 030.7439837 N. 7 Oglio Ovest Piazza Martiri della Libertà, 25 Chiari Santa Partegiani [email protected] Dal lunedì al venerdì 9.00 - 12.00 14.00 - 16.00 030.7007013 mercoledì 10.00 - 12.00 030.9949926 N. 8 Alfredo D'Alessandro Bassa Bresciana Viale Marconi, 27/27b [email protected] Orzinuovi Occidentale N. 9 Bassa Bresciana Centrale Piazza Donatori di Sangue, 1 Leno Angelo Bozzoni [email protected] lunedì e giovedì 14.00 - 16.00 Martedì 9.00 - 12.00 030.9078202 N. 10 Bassa Bresciana Orientale Via Falcone, 18 Montichiari Pietro Marini [email protected] lunedi, mercoledì, venerdì 11.00 - 12.00 030.9661245 N. 11 e 12 Garda e Vallesabbia Viale Landi, 5 Salò Fiorenza Gerosa [email protected] Dal lunedì al venerdì 9.00 - 12.00 14.00 - 16.00 0365.296661