-1. I -Paunt 1) I ntroduzione Pannt onlle Csre s.r. Consideriamoqui Padri della Chiesagli autori cristiani non agiografi,nei quali la Chiesa consideratestimoniatala proptia fede e la propria vita nel particolaremomento della sua crescitastorica che va dall'epocaapostolicaall'ultimo grande Concilio della cri del 451). stianitàindivisa(Conc.di Calcedonia L'Epoc.r Perustrc.r. Ha una importanza capitale nella storia della Chiesaper quanto concernespecialmente I'accoglimentoe la comprensionedel deposito della Fede apostolica.Nelle cose che riguardano la fede e la vita crtstiananon si può proptiamenteparlatedi tradizioneecclesiastica, se si prescindedalla testimonianzaautorevole dei Padri della Chiesa. È questo il motivo teologico della fonpatristica. damentaleportata dogmaticadella testimonianza Nell'epocapatristicala Chiesaha raggiunto,in particolare, alcuni < ttaguardi ,, di portata fondamentalee vincolanti per tutta la Tradizione.Sono principalmente: a) la coscienzadi possedereun insieme conclusodi proprieScrittureispirate(canone)e di avereil diritto-dovere autentica: di darne I'unicainterpretazione di una ministerialitàgeratchica ú) il riconoscimento di diritto divino. accantoe insiemealla ministetialitàlaicale, con proprie funzioni di ordine sactamentale-istituzionale, nei tre gradi dell'Episcopato,Presbiterato,Diaconato; r) la precisazionein formule di fede dei dogmi principali riguardantiil mistero di Dio Uno-Trino e I'Incarnazione del Vetbo di Dio, nonché l'esplicitazione del ruolo della Vergine Madre di Gesù nell'attuazione del piano di Salvezza, 64 r/) la precisazione dei momenti e degli aspetti fondamentalidella Liturgia, in quanto celebrazione-attualizzazione del misterodella Pasquadel Signore. Per altro verso,la Chiesadell'epocapatristicaha sentito in modo spessopiù vivo (e qualchevolta evangelicamente più rispondenteche in altre epoche)alcuni tra gli aspetti caratteristicidel cristianesimo,quali: - la "missione"sulla linea dell'Incarnazione I - la libera traduzionedel Battesimo in forme di vita emblematicamenteradicali (monachesimomaschilee femminile); - la vita morale come testimonianzae seoueladi CristonelloSpiritoSantoversoil Padre: - la centralitàe globalitàdel messaggio di Dio contenuto nella Bibbia. Pernolocr.t. È la scienzateologicache perseguela conoscenza della fede attraversola testimonianza dei Padri. La Patrologia,in quantostudiagli scritti dei Padri, si preoccupa di interpretarne correttamente il pensiero, tenendo conto della loro epoca,delle loro culture, del linguaggio, dell'ambientee degli interessi particolari di ciascunodi essi,del genereletterariodi ogni singolaopera,ecc.(metodo storico-filologico). Tuttavia, poiché essaè soprattuttouna scienzateologica,il suo interessefondamentaleè di rilevare dagli insegnamenti e dalle indicazionicontenurenegli scritti patristici il caratteredi testimonianza autorevoledella Tradizionedella Chiesa. Grr scnrrrr pATRrsrrcr.Sono stati rasmessiin librr manosctitti(codici)sia nelle lingueoriginali- greco,latino, siriaco,ecc.- sia in anticheversioni-Pubblicatia srampa in grandi collezioni (per es. La Patrologia Greca e la PatrologiaLatina del Migne) e in moderneedizioni critiche 65 vengonooggi in buona misura radotti nelle principali lingue moderne. PEn eccosrensl uTILMENTÉAI PADRT,sia per comprenderne il pensiero teologico sia per coglierne le indicazioni per la vita cristiana, è molto importante conoscere quant; più possibile il loro tempo e la loro mentalità, il modo di esprimersi,la loro concezionedel mondo, le abitudini, ecc. Delle buone traduzioni possonoin parte supplire di questecose. Occorre a una non sufficienteconoscenza comunquetenerePresenteche,'da un punto di vista metodologico, non è mai consentilo proiettare al tempo der Padri le problematiche più moderne, per chiedere ad essi le soluzioni che più ci stanno a cuore È assaipiù utile (e onesto) cercate di cogliere il loro messaggiooriginale e profetico e, alla luce di esso,impostarei problemi nuovi suscitatidalle istanzeattuali, tenendo naturalmenteconto anzitutto della S. Scrittura e di ogni altro opportuno cleico. mento del Magisteroecclesiast Penroor DELL'EPocAPATRrsrIcA.Dividiamo ì'epoca (o pre-costanpatristicain due grandi età: l'Età ante-nicena tiniana)e l'Età post-nicena(o post-costantiniana). 2) Età ante-nicena al I Padri APostt'!ici. Sonocosìdetti perchéconsideratiditetti depositatidella radizione degli Apostoli o comunque della chiesa apostolica. Il periodo denominato dei Padri Apostolici abbraccia un arco di tempo che va dal finire del I secolo alla metà del II secolo.Gli scritti rimasti non sono numerosi,ma sono estremamenteimportanti dal punto di vista storico e dottrinale. Essi riecheggianoda vicino il cherigma aposto66 lico,esonofortementeimprontatialla culturae al linguaggro gruoeo-cflsuano. Gli scrirti noti sono: la Letteradi Clementedi Roma. sette Lettere di I gnazio d'Antiochia, la Lettera di policarpo di Smirne e il resoconro del suo Martirio, i frammenti di Papia di Gerapoli, íl Pastore di Erma, la Didachè. I'Eoi. stoladi Barnaba Questi scritti hanno caratlefe occasionalee pastorale. Si ispirano per contenutoe forme alla letteraturàbiblico. soprattuttoneotestamentaria. bt I Padn Apologisti. Il loro nome indica la caratteristicadi questi scrittorr della Chiesa antica: sono autori di ""polog;.", ossia di scritti "in difesa" del cristianesimocontro sli arracchiche la Chiesacominciò ad avere da parte del Londo pagano già dalla prima metà del II secolo conrro le sue verità di fede, il suo culto, il tenore di vita dei suoi membri. Le apologie hanno un duplice scopo: quello di smentire le accusedei pagani e quello di esporre la genuina verità sul cristianesimo(fede,culto, morale).Dovendofarsi capíre dai pagani,gli Apologisti assumonole categoriedi pensieroe il linguaggiodella cultura p"grn, .on,..fo.rn"u, offrendo così il primo esempioe modello di interpritazione reologicadella fede. Molti Apologisti scrissero anche contro gli attacchr degli Ebrei per difenderela legirtimità del Cristianesimo, anzi il suo giusto titolo a succederecome unico erede alI'anticoIsraele. I principali scittori indicari con il nome di Apologisti (parliamodi quelli greci del II secolo)sonoAristide ateniese Giustino, T aziano,'Atenagora dj Atene, Teofto di Ant;o'chia. Ad essi va aggiunto I'ignoto autote dell'Epistola a Diogneto. Apologie scrisserocomunquealcuni autori latini in epoca di poco successivacomeMinucio Felice, Tertulliano, Lat' ranziu, ecc.e altri autori greci conosciutiper altrecategorie di scritti (Ireneo, Clemente Alessandrino,Origine, ecc)' ct Cli Antieretict. Fin dai tempi apostolicila Chiesaconobbeil pullulare di dottrine erronee dal seno della ortodossia;esse sono frequentementedenunciatee stigmatizzatesia negÌi scritti del N.T. sia in quelli dei Padri Apostolici. È però solo a partire dalla metà del II secoloche alcunedottrine erronee .i orgunirruronoin veri e propri sistemidottrinali teologi."-"nt. sorretti. In rispostaa ciò sorge in ambito ortodosso una fiorente leîteratura teologica con {unzione polemica.Citiamo alcuni tra i principali autori che si collocanotra la secondametà del II secoloe gli inizi del IIL IneNro oI Lroun. Originario dell'Asia Minore, dove avevaconosciutoPolicarpo di Smirne, discepoloa sua volta di Giovanni, è senzadubbio il più importante sctrttore cttla mentalità stianodel II secolo.I suoi scritti rispecchiano del pastore di anime, ch esi preoccupa della vita interna della Chiesa.La sua opeta polemicaConno le Eresie, intende in effetti smascherarele manifestazionieterodosseper salvaguardarela vera tradizione della Chiesa. L'eresia considerata da lreneo è lo gzor/tctszo Comesi è detto, Iteneo scrisseperò operenon polemíche. Di cui c'è rimastasolo una apologia:la Dimostrczione della predicazioneaqostolic4. Ippolrro DI RoMA. La sua personalitàe la sua opera presentaa tutt'oggi molti lati oscuri. Le ooere a lui attribuite sono assainumerose'ma non tutte cí sóno pervenute.Scrissea Roma, in greco Le sue opere polemichecontro tutte le eresieallora conosciutesono una buona fonte per la nostra conoscenzadelle etesiestesse' 68 Ma forse I'attivirà più importantedi Ippolito è quella di esegeta delle Scritture. Di questa ativirà poco ci è rimasto. Importantissimoinvecee famosissimoè un documento sulla prassi pastorale e liturgica della Chiesa, che gli è stato attribuito, la quale prassiviene fatta risalire agli apostoli: è la Tradizione Apostolica. TBnrulrrelo. Cartaginese, è il primo autorecristiano a sceglierela lingua latina come normale mezzo di espressione.Figuradi primo piano nella teologiadel II-III secolo, valente polemista e apologeta,è anche una personalità vivacee rigida, sino all'eccesso e alla contraddizione_ Le sue opere sono assai numerose. Alcuni titoli: l'Apologetico (capolavorodella letteratura latina apologetica);la prescrizione d egli er et ici (fondamentaletesto polemico-teologico,) ; Contro Prassea(importante opera polemica conro alcune eresietrinitarie e cristologiche);II Battesimoe La Penitenza (importantissimi per la conoscenzadelle relative discipline liturgiche e catecherichenella Chiesa antjca); L'Oraiione (il primo commento al Padre nostro). La maggior parte dei suoi scritti ha inteÌesse morale e ascetico. d\ GIi Alessandrini Vengono così denominati da Alessandtia, la città cosmopolita sul delta del Nilo, massimocenro culturale delI'impero romano, destinata a divenire già sul tornante deÌ II-III secolo il più vivace cenro culturale cristiano. L'origine di quella che sarà chiamata "scuola alessandrina" va ricercatanella scuolacatecheticafondata ivi dalla gerarchia e affidata verso la fine del II sec. a due srandi personalità,Panteno e Clemente. Poco sappiamodel primo, assaipiù del secondo. ClrprBNlra AtrsseNonrno, nato nel paganesimo, forse ad Atene, verso íl 150, fu infaticabile viaggiatoree ricer69 catore nella sua giovinezza.Approdò al Cristianesimoforse per merito di Panteno. Era già cristiano quando giunse ad Alessandria,dove si diede all'insegnamento. Clemente è uomq sraordinaliamente erudito; buon conoscitoredelle Scritture ma anchedella letteratura e della filosofiagreca.Di lui ci è rimastauna trilogia incompiuta a caÍattere morale: I/ Ptotrc/lico, Il Pedagogo (Il Maestro venne solamenteannunziato);un opuscolettoParenetico: (ovvero I lappeti)' Qaale ricco può saluarsi? e Glí Stromati un" ,ort" di ùbaldone di saggi teologici, morali, pedagogrcr ecc.; quest'ultima opera è quella che meglio testimonia la straordinariaversatilitàdella personalitàintellettualedi Clemente. L'apporto di questo maestroallo sviluppo della teologia cristiana è considerevole,ancÀe se rimangono oscurt certi avvenimentidella suavita e certi tratti della suap€lsonalità di teologo. OnIceNs. È uno dei piìr grandi spiriti del Cristianesimo e uno dei più discussinell'antichitàcome (e più) di oggi. Conosciamola sua biografia attraverso il suo più grandeammiratore,Eusebiodi Cesarea.Nasceda famiglia cristianaversoil 185, fotsenellastessaAlessandriall padre, Leonida,morì martire nel 202. A 18 anni accettòil compito di catechista,divenuto oltremodopericolosonella peIsecuzionedi Settimo Severo.Mostrò subito di esserealtamente dotato per la specul^zioneteologicaoltreché per I'insegnamento.Fondata una scuola superiore di teologia cristiana, ebbe presto allievi cristiani e pagani. Il contatto con le istanzepaganelo costrinse ad ampliare le sue conoscenzedella cultura profana e a frequentare, egli stesso, la più celebre scuola fiiosofica di Alessandria.Conosciamo l'organizzazionedella sua scuola e il metodo di Origene da uno dei suoi migliori allievi, Gregorio il Taumaturgo,futuro missionario della Cappadocia.Purtroppo le relazioni con il suo Vescovo,Demetrio,divenneroteseverso il 210 6no di Palestina, alla decisionedi Origenedi trasferirsia Cesarea 70 dove pare abbia fondato un'anaÌogascuola,ma dove soprattutto si dedicò alla predicazionequotidianadella Scrittura. L'insegnamentobiblico è I'aspetto più caratteristico di Origene. Egli è considerato il fondatore della scienza biblica; nella sua immensaproduzioneletterariagli scritti esegeticie le omelie sulla Bibbia occupanodi gran lunga il primo posto. Ma Origene è anche un teologo speculativo e un apologista con un notevole bagaglio filosofico, che adopera di norma per dialogare con la cultura greca ma anche come supporto didattico nell'esposizioneteoologica. La sua opera principale è un'opera giovanlle: I Principl. Essacostituisceil primo tentativodi esposizione sistematicadella teologiacristiana.Alro capolavoroè il Contlo Celso, grande discorso apologetico contro il colto Celso, autore, una cinquantinad'anni prima, del pir) virulento attacco pagano al cristianesimo: "Il Discorso Verace" Un'opera gigantesca,che fa di Origene un precursoredelìa moderna critica testuale, fu la redazione della Bibbia in sei colonne (Esapla),nella quale venivano confrontati il testo Ebraico, quello dei Settanta(LXX) e altre principali traduzioni,più una curatada lui stesso.L'opera,mai riprodotta per intero, ci è pervenuta nd)e parti che Io furono più frequentemente. Fra gli opuscoli ci sono pervenuti un Sulla Preghiera, denso di contenuto e di carattere scientifico, e una Esortazione al Martirio, pieno di afflato spirituale e di entusiasmo di carità. Dell'enormequantità dei suoi scritti (mandatial rogo qualche secolodopo la sua morte da una cieca intolleranza dottrinale) si sono inolre salvate alcune altre opere esegetiche- spesso ffammentarie - tradotte, o messe in citcolazionesotto l'autorità di altri. La condannadell'origenismo e degli scritti origeniani è dovuta ad alcuni momenti della sua ricerca teologica e ad alcuniaspetticostantidella suaricerca,soprattuttola dot, trina della preesistenzadelle anime e quella dell'apocatastasi (restaurazione finale di tutte le creature,compresii dannati e i demoni). 7l I I e\ Gli stittort alrtcant del lll secolo. In certo qual sensoil cartagineseTerlulliano, di cui si è parlato più sopra, fa scuola nell'Africa cristiana del III secolo, CrenreNo, Vescovo di Cartagine, non nascondela sua predilezione per il suo insegnamentoe ne raccogÌie I'eredità, senzatuttavia condividernetutte le idee. Ciprianonacqueda famigliapaganamolto agiata.Ebbe ottima educazioneed aveva già fama di retore quando si convertìal ctistianesimo.Verso il 249 era Vescovodi Cartagine. Si trovò a svolgereil suo ministero episcopaletra una persecuzionee l'altra, venendocosì a scontratsícon uno dei più lacrimevoli efÍetti della persecuzione:il fenomeno dei "lapsi" e la conseguentecontroversiacirca la loro riammissionenella Chiesa. L'opera di Cipriano è pet la maggior Parte segnata da ouestacrisi della sua chiesa.Non rientrano tuttavia in A Donato,l'apologia quesloambito lo sctitto autobiografico A Demetriano e forse Iz Preghiera del Signore (trattato " a commentodel Padte nostro"). Il suo più celebrescritto è il De CatholicaeEcclesiaeUnitate, nel quale svolge le sue tesi sull'unità della chiesalocale attorno al proprio Vescovo e dell'episcopato come corpo collegiale. Di fondamentale importanza per la conoscenzadella sua dottrina sulla Chiesa e sui sacramentidel Battesimo e della Eucaristia, nonché sulla prassi della riconciliazione dei penitenti sono le sue Lettere. Tra gli scrittori africanidi quest'epocaricordiamoancora Awonto, insegnantedi retorica a Sicca,convertitosi in vecchiaiaal cristianesimo(Aduersusnationes,opera apologetica assaiprolissa e abbastanzaconfusa), e Lerre.Nzro, discepolodel primo, convertitosial Cristianesimodurante la persecuzionedi Diocleziano, mentre a Nicomedia ricopriva la cattedradi retoricalatina. Sotto Costantinocompo12 se il suo capolavoroDiutnaeinstitutiones,operaapologetica di ottimo livello letterario, da lui stessoriassuntain una Epitome,e il De ntortibuspersecutorum,una sorta di ricostruzionestorica tendentea provareche Dio castigai suoi nemici già su questa terra. Né I'uno né I'altro aurore - a differenzadi Cipriano, che influì grandementesulla tradizionelatina - ebberoun vero seguitotra gli scrittori crisrianisuccessivi. 3) Età post-nicena a) Scrittorì greci deL IV secolo Euspnro nr Crs,linp,a(260?-340).La sua personalità di uomo di Chiesae di cultura e la suaproduzioneletteraria si collocano perfertamentesulla linea di cerniera tra le due età dell'epocaparistica. Primo grande storico della Chiesa,potè disporre delle fonti sicure della ricca biblioteca fondatada Origene a Cesarea. La sua opera principale - vero capolavoroe per noi fonte inestimabile di notizie e di testi - è la Storia ecclesiasticain 10 libri. Suo naturale comDlemenroè il resoconro oculare I martiri di Palestina. Ma egli ebbe anchemolti altri interessi.La sua prima opera- quasicompletamente perduta- è una introàuzrone al cristianesimo, che però possiamoconoscere nell'ampliamento che egli stessone fecenelle due grandi opereunitarie La Preparazioneeuangelicae la Dimostrazione euanpelica. Insiemealla Teofania,quesreoperecosrituiscono un giuppo apologeticodi tipo costruttivo. Di tipo polemico sono invece gli scritti.Contro Porlinio e Contro Gerocle. Eusebio aveva accolto dal suo maestro San Pan6l<r la tradizioneesegericadi Origene (ci sono pervenuri solo frammenti)ma soprarruto I'interesseper gli studi più srettamente filologici. Delle opere bibliche da lui condotte ci e rimasto un indice di geografialslblica, I'Ononasticòn. 1) Come teologoEusebioè un origenistaspinto. Fu certamenteil teologopiù autorevoleal Concilíodi Nicea, ma la sua posizionemoderatamentefilo-arianavi rimase ambieua. Eusebiofu ancheuomo politico. La sua ammirazione Der Costantinolo tenne vicino alla Corte facendogliinaulrra.e la 6gura del Vescovoconsigiieredi corte. La Vita di Costantinoe le Lodi di Costantinotestimonianoquesta spessoin stile aulico ammirazionesincera,anchese espressa e ridondante. S. Arer.resto Q9517 3). È il vero campione della fede nicenacontro I'arianesimo.Fatto vescovodi Alessandria nel 328 egli, pur non provenendo dal mondo della monasticatra i padri del scuola(avevafatto un'esperienza deserlo,ma si era già cimentatocon uno scritto giovanile apologeticoContro i pagani,a cui è strettamenteconglunto il trattato Sull'Incarnazionedel Verbo), pose mano a una nutrita attività letteraria, generalmentefatta di opuscoli da battagliae dossierdi documentiper la sua grandeattività polemica.Tra i suoi scritti pi.ù celebri: i tre Di,scotst conio gli ariani (l'opera teologicapiù importante),I'Apoa V ita di sant'Antonio' logiaper la sualuga e la fortunatissim che inizia il genereletterario cristiano agiografico.Importantissimoè r\ srsoEpistolarlo,soprattuttole cosiddetteLettere Festali, rradizionalinell'attività pastoraledei vescovi alessandrini.Particolarmenteinteressantisono anche le 4 Lettere a Serapionedi Thmuis ()59')601' Atanasio non è un teologo speculativo;ha però alcune grosse idee chiare e il coraggio e l'abilità di difenderle' Fondamentaleè per lui il principio della assolutaverità della universaleRedenzionein Cristo. Druuo Ir CIaco (11.1-198).È I'ultimo vero grande rappresentantedella scuola origeniana di Alessandria. La sua produzioneimmensaè per noi quasi interamenteper- duta perchécoinvoltanella condannadelle operedi Origene. Ci è pervenuto il suo capolavoro,La Tùnità, e il trattato Sullo Spirito Santo. Ne risulta una teologia perfettamente ortodossae su certi punti ptecorritrice delle posizioni dommatichefuture sulla s. Trinità. (+ 387). Deve la sua Crnrllo Dr GERUSALEMME i.l Íama alle 24 Catechesiedíte con suo nome, vero monu' mento per la conoscenzadella liturgia gerosolimitana del tempo. Le ultime cinquecatechesi,le {amoseCatechesid/nstagogiche,gli sono attribuite con qualche incerÍezza. Eprreuo DI SALANIINA()15-403). Dedicò la sua lunga vita all'affermazioneinstancabiledella più rigida ortodossia, fuI suoi scritti, come la sua attività ecclesiastica, rono volti allo smascheramentode.lle eresie, talora anche con qualcheeccesso.Il suo scritto più antico, f'Ancorato (colui che è ben saldo [nella fede]), è anche un trattato che riassumela dottrina tradizionaledella Chiesa,specialmente trinitaria. L'opera più famosaè il Panarion(ovvero, " la "borsa dei medicinali contro tutte ìe eresie):essotratta di 80 eresie,non tutte propriamentecristiane,tutte ben e il documentate.Fu accanitoinquisitore de.ll'origenismo primo a ottenereuna condannadi Origene in un Sinodo (Alessandrinodel 400). Apollrxenn Dr LAoDIcEA(, 10-190).Contemporaneo di Epifanio, ha in comunecon lui la lotta contro I'eresia ariana.È rimasto soprattuttofamosoper I'eresiaCristologicacheprendenomeda lui. A partequesto,però,Apollinare fu buon teologo, ottimo portavoce della tradizione e instancabiledifensoredella cultura cristiana.Le sue operefurono in gran parte (e nella miglior parte) perdute in seguito I (381). alla condannadel ConcilioCostantinopolitano 75 b) I Padli cappa.docl (regionecenrale dell'AfriNel IV secolola Cappadocia ca minore),che era stata.conquistataalla fede da Gregorio il Taumaturgo,salealla ribalta della teologiaortodossaper merito di un gruppo di uomini geniali, legati tra loro da vincolidi parentela o di amicizia. DETTorL GneNor (3)0-379]'. S. B,rsrrroDr CESAREA, È il più celebre dei Cappadoci; uomo di pensiero e di azionedi altissimolivello ed anchebuono e fecondoscrittore. Qui ci limitiamo a ricordarele sue opere principali l1 Contro Eunomio (segnala fine definitivadell'arianesimo), il trattato Sullo Spirito s.lnto (pone le basi per la felice conclusionedella crisi macedonianasulla divinità e personaggiate e le lità dello Spirito santo); le Regole particolare Regole breui (sono opera fondamentaleper la spiritualità monastica);l'Esortazioneai giouani (è un capolavorodi equilibrio sulla valorizzazionedelle lettere classichepagane); e in{ine, di somma importanza,è il suo abbondanteEpi stolario. S. Gneconro Nezrexzsrvo O30J90). Compagnodi studi e di formazione e grande amico di san Basilio, Gregorio Nazianzenoebbe pari cultura letteraria e teologica e una straordinariacapacitàoratoria.Egli mise I'una e I'altra a servizio della esposizionedel mistero trinitario e delia teologia in genere, ma anche in difesa della Chiesa e dei suoi diritti contro la reazionepaganarappresentatada Giuliano l'Apostata, oltreché in favore della pace e della concordia all'interno della Chiesa. La produzione letteraria di s. Gregorio Nazianzenosr componedi Discorsi (45, di cui Cinque d.iscorsiteologici), di Carni (Gregorio ama scrivere poesie, non raramente ispirate, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, dopo la rinunzia alla sedevescoviledi Costantinopolildistinguia16 mo "carmi teologici" e "carmi storici" o autobiografici ), ctr Lettere (244, non tutte autentiche,importanti non tanlo per la storia quanto dal punto di vista lerterario. A Gregorio, più che a ogni alro Padre della Chiesa antica la teologia trinitaria deve per ciò che concerne la precisionee Ìa fedeltà al dogma e la chiarczzaterminologica. S. Gnpconro or Nrs se 035-394). Fratello di san Basilio e anche lui amico di Gregorio Nazianzenosi distingue dal primó - uomo d'azione, Ieaàer che ha chiarc, davanti a sé un programma di politica ecclesiasticae sa attuarlo - e dal secondo- I'uomo dalla sensibilitàricca e nobile, dalla {acile comunicativa ma anche dalla personalità fragile - per la sua narura incline alla speculàzione e al.lo s.lanciomisrico, sebbene dei te sia l'unico sposato. Autodidatta nella suaformazione,rivela una conoscenza profonda e di prima mano del meglio della produzione letteraria, filosofica e teologica della cultura del suo tempo. Dei tre Cappadociil Nissenoè il pensatorepiù versaiile e fecondo. Il suo pensieroe i suoi scritti non furono molto strrdiati nel passato;oggi sono inveceoggetto di crescenteinreresse sia attorno all'originalità dei loro contenuti sia per quel che riguarda il metodo della sua indagine. Ricordiamo, fra i " trattati dommatici", gli scritti Coztro . Eunomio, í1 Dialogo sull'anima e la risurreTione, 1l Grande discorsocatechistico,suo capolavoro.Tra le ,,opere " esegetiche ricordiamo La creazionedell'uomo; Ia Vita di Mosè, le quindici Omelie sul Cantico dei Cantici. Tra le "opere ascetiche" ricordiamo il rrattato Sutla Verginità, La lormazione cristiana, la celebre Vita di Macrina. Di .r., Gregorio di Nissa sono rimasti inoltre molti altri discorsi su argomenrovario e una piccola collezione di 24 lettere, di cui alcune importanti per il contenuto teologico o documentario. 77 c\ Scrittori occtdentalidel lV'V secoLo il S. lrenro Dl PoITTERS \315?-)611.È consideratt-r più efficaceavversariodell'arianesimoin Occidente,anche se Éno al )50 , data della sua elezionea Vescovodi Poitiers (Gallia), Ie sue conoscenzeintorno alla grossaquestione trinitaria del IV sec.eranostateassaiscarse.Ilario dovette della crisi al suo esilio in Oriente, la sua chiaraconoscenza dove egli ebbe anche modo di conosceregli aspetti più interessanti della ricca tradizione culturale e liturgica di quelle chiesee farseneinterprete in Occidenteal suo rítorlro. Ilatio ebbe una buona formazione retorica che mise a servizio dello sviluppo del latino cristiano. La sua produzione ha inizio con uno scritto esegetlco, 1l Conmento a Matteo, che è anterioreall'esilio: vi confluisce gran parte della tradizione esegeticaoccidentale l Trattati sui Salmi, úmastr incompleti riecheggíanoinvece spunti propri della esegesiorientale. Il suo scritto esegetico più importantee originale rimane il Trattato dei Misteri, un saggio di esegesispirituale per l'uso dei fedeli. L'opera principale di Ilatio, vero capolavoro della produzione legata alla crisi ariana, è il De Trinìtate in 12 "Sulla fede". Lo scritto dolibri, il cui titolo più antico è cumentarioSui Sinodi ha un grande valore storico, ma è soprattuttoutile per far comprenderei termini della questione ariana al di là delle difficoltà linguisticheche la c^ratterizzaîono. Vanno ricordatiinoltre di s. Ilario alcuni scritti relativi al rapporto Chiesa e potere politico, come gli opuscoli ,4 CostanzoAugusto, tl Contro Costanzoimperatore,1l Contro il milaneséAussenTio,e infine la produzione innologica di llario, che fa di lui il promotoredi questogenereliturgico in Occidente,già largamentediffuso in Oriente. S. Al,Innocro OJ4397 ). Figura dominante in Occidente nella secondametà del IV secolo.Con Ambrogio vescovo di Milano, la romanità e la Chiesacomincianoa iden78 tificarsi. La sua personalitàappartieneinfatti alla stona insiemecivile ed ecclesiasticapet il prestigioche adoperò pressogli imperatorialla corte di Milano, per la sua azione diretta nell'affermazionedel primato della religione cristianae dei diritti dell'Ortodossianicenasull'arianesimoe per la vasta e profonda orma impressadalla sua opera di pasrore. Gli scritti di Ambrogio nasconoeffettivamentedalla predicazione sua e di questaconservanoil carattereoccasiodevono considerarsiopera di ottima nale. Teologicamente, pensiero dei Padri soprattuttogreci, che divulgazionedel mostra di conoscereassaibene. Degli scritti esegeticil'opera più vastaè I'Esposizione del Vangelo di Luca, ma quello di maggiorerilievo è I'Erache riprendecon molta merone(i sei giorni della creazione), libertà e rielabotazionepetsonalel'opera omonima di Basilio. Il suo scritto più conosciutoè un'operadi contenuto morale, il ttattato Sui doueri degli ecclesiastici,che imita " nella struttura il " De Officiis di Cicerone,per metterea raffronto la morale cristiana con quella pagana. Sono ancora noti gli scritti di s. Ambrogio sdla Verginità cristiana. L'opera speculativo-dommaticapiìr riuscita è comunque il n^Ìtato Sullo Spirito Saflto, nel quale si riflettono le opere corrispondentidi Basilio e Didimo il Cieco. Ricordiamo infine I misteri, estemamente intefessante per la conoscenzadella catechesimilanesedel IV sec., il tattato Sulla Fede a GrazianoAagusto,l'Epistolario, gli Inni am5rcsían.. - Sotto il nome di Ambrogio ci è giunto un gruppo assar omogeneodi scritti, da atÚibuire a un unico autore,detto AMBRosIASTno,quasi contemporaneo convenzionalmente di Ambrogio. Si tratta di scritti di valore spessonotevole, come 1l Conmento alle (13) Lettere di s. Paolo, il primo in lingua latina. S. Grnoreuo (340-350 / 419-420). Straordinariae per certi versi singolare figura di ascetaed erudito è Giro79 lamo. un uomo che sembrasia stato dotato dalla Provvrdenzadi trtto .ìò che potesseservirealla funzione,che di fatto esercitò,di interpretedel mondo semiticodella Scrittura e contemporaneamente del mondo della teologia greca nel linguaggio del mondo latino. La sua produzione straordinariamentevasta è, in effetti, notevolee imperitura soprattuîto per questafunzione. Dobbiamo a lui la grande opera di riedizione della Bibbia in versionelatina (in buona parte dai testi originali ebraici),che va sotto il nome di Vulgata.Altra ereditàdel suo genio di interprete sono i numerosìcommenti ai libri biblici, spessoa carattere scientifico,talora compilazioni di commenti di autori greci. Di questi ultimi Girolamo tradussealcuneomeliee il De principiisdi Origene,il trattato Sallo Spirito Santo di Didimo il Cieco, I'Onomasticòn e la Cronacadi Eusebio(che integrò sino al 178). Scrisseanche varie opere polemiche, non sempre né setenené acute, ma sempre in difesa di autentici valori cristiani,come la verginità,la praticaascetica,la mortificazione cristiana,il culto esterno ecc. Girolamo intervenne anchenella disputa contro i Pelagiani (Dialogo contro i pelagiani). Dal punto di vista stilisticoegli è normalmentecurato e piacevole.Il suo capolavorosotto questo profilo rimanc 1'Epistolario,che è però ancheimportantissimoper la conoscenza dell'uomoGirolamo e della suaepoca.Altro capolavoro e opera di grandeutilità per noi è GIi uomini ìllustn, una galleria degli scrittori cristiani antichi sino al suo rempo. S. Acosrrrqo ()54-4)0). S. Agostino è uno dei genr dell'umanitàveramenteuniversali.La sua vicendaumana. come il suo pensiero, l'esperienzareligiosa e I'opera letteraria, filosofica,teologicaappartengono alla cultura di ogni tempo e di ogni luogo. Vissuto verso la fine dell'età antica e dell'epoca patristica, egli ha raccolto e rielaboratoin sintesi armonica 80 le ereditàdell'una e dell'altra,aprendoI'epocanuova dclla I Jistoriadell'Europae offrendoalle epochesuccessive. mensioneplanetaria,indicazioniineludibili. parte autobiograficaLa sua biografia - in p455i1112 è tra le più conosciute.Egli stesso,tispondendoa una richiestadei suoi fratelli spirituali, ne narra la prima parte, dall'inÍanzia alla conversione, nelle Confessioni,capolavoro della letteratura mondiale, < petché pensa che il lettore, e tutta I'umanità, potranno riconoscersi attravetso di lui o (P. Courcelle)e il suo itinerario a Dio. Sul resto della sua vita, di cristiano,monacoe Vescovodi Ippona siamo informati dalla V ita che ne scrisse il diacono Possidio, ma soprattutto dal suo epistolarioe dalla sua ultima opera, le Retractationes, che soprattuttoriesaminala sua copiosissima produziorie lettetaria. Non essendoqui il luogo per ripercorrereper intero questavita e questaopera,dobbiamolimitatci a fare appena un cenno alle cosefondamentali. Agostino nacquea Tagasteil'll.novembre àel 354 da Patrizio e da Monica. Ebbe gioventù inquieta e movrmentata, tuttavia assai presto percorsa da forti esigenze ínteriori di verità e di autenticità morale, a cui contraddrceva un seguitodi inclinazionie di esperienzeriprovevoh. Secondolo stessoAgostino I'itinerario di conversioneco" minciò a 19 anni con la lettura dell"'Ortensio di Cicerone e la scopertadella filosofia (la sua formazione originaria è retorica). Voltosi alla ricerca della vetità fece un primo approccio breve e fallimentare con la Scrittura e poi assar più lungo con la settamanichea.Trasferitosia Roma, attraversò un periodo aridamente scettico nel contatto con i rappresentanti romani della Nuova Accademia (Platonici). Era un uomo sfiduciatoe disilluso, quando giunse a Milano nel 184 per accederealla cattedradi retorica. Ma qui il suo itinerario alla {ede doveva prendere nuovo corso e slancioper via di una seríedi incontri fortunati (s. Ambrogio, la lettuta delle "Enneadi" di Plotino, il prete Simpliciano, I'amico Ponticiano,I'arrivo della madre). til A metà ottobre del 186. alla 6ne di una drammatica crisi spiritualeAgostinoiniziavanel ritiro la sua preparazione al Battesimo,che ricevevada s. Ambrogio,insiemecon il figlio Adeodato,nella notte di Pasquadel 187. Nel frattempo avevacominciatoa mettereper iscritto le sue prime riflessioni di credente nei cosiddetti Dialogbi (filosofici) di Cassiciaco. Decidequindi di tornarein patria; ma ad Ostia, sulla via del ritorno, la santa madre Monica si ammalae muore.Dell'annodi permanenza a Roma rimane i! De moribus EcclesiaeCatholicaee ll De moribus Manichaeorum, che diede inizio alla vasta opera dí Agostino contro il Manicheismo. In Africa (389) Agostino vendette i suoi beni e si 'ritirò con alcuni amici nella preghierae nello studio; nasconoil De magisno e le Ottantatè questioni diuerse, îtutti del suo dialogo con il figlio e con i discepoli. Nel 191 fu ordinato nel presbiteriodi Ippona e suc(J96) divenne Vescovodella stessacittà. Da cessivamente questo momento l'attività di Agostino e il suo pensiero assumonoquella completezzacristianache sarà loro ininterrotta caratteristica.Ha inizio il periodo antidonatisra,che culminerànel 411 con il ripristino della pacee dell'unità nella chiesa africana; segueil periodo antipelagianoin tii. fesa del ptimato óella gtazía,che farà di Agostino il più acuto indagatore del problema teologico del rapporto tra l'assolutadipendenzadella salvezzadall'intervento redentivo di Dio e la libertà dell'uomo. Agostino commentò anche la Scrittura con scritti esetici di grandevalore: notevoli i diversi apptoccialla Genesi, le Enarrationes in Psalmos e soprattutto rl Commento al Vangelodì Giouanni e alla saa lettera ai Parti. ll suo scrito dommatico pirì vasto è i1 De Trinitate. L'opera più poderosa,in 22 libri, la più celebre nel Medio Evo, di cui per tanti versi può essereconsiderata un preludio, è il De ciuitate Dei. Ma Agostino scrisseanche tesri più direttamente pastorali come quelli dedicati ai monaci e alle monache,ar 82 diversi stati di vita, alla catechesianchedei più semplici, un manuale del cristianesimo(Enchiridion siae de fide, rpe et cbarilale);in questosensouna vera minierasono i suoi numerosissimi,\ermoni. Agostíno è tra i Padri della Chiesa il più studiato in tutti i tempi. La bibliografiache lo riguardo è addirittura stefminata. d\ .îuittori di Antiochia e di Siria r. La " Scuola" di Antiochia Per "scuola" di Antiochia si intende convenzionalmente -..._per contrapDosizionealla Scuola alessandrinaun movimentodi pensiero,che,partendoda mattici culturali piuttosto diverseda quelle che carattetrzzanoil cristianesimo di Alessandria,esprime in esegesie in teologia - principalmente nella riflessionecristologica- tendenzetalora opposte a quelle della metropoli egiziana. Tale opposizionesuole essereschematicamente indicata, nella scuola antiochena,come tendenzaa una esegesi più rigorosamenteattenta al sensostorico-letterale, contro I'eccessivo allegotismodella scuolaalessandrina soptattutto post-origeniana,e nella preferenzaallo schemaLogos-anthrcpos (Verbo-uomo) in cristologia, contro lo sc.hemaalessandrino Logos'sarx(Verbo.carne).Lo schemaantiocheno,in cristologia,sembra,in effetti più attento a difendere la perfettaumanitàdel Cristo Dio; quello alessandrino, invece, sembrapreoccuparsidi più della pedetta unità dell'< io > di Cristo. Qui ci limitiamo a nominare. i rappresentantipiù insieni della ScuolaAntiochena: Drooono or Tenso (320392\. È consideratoil caposcuola. 83 I Teooono or Mopsuesrrl (?)28). È insigneesegera delle Scritturee uno dei pirì ammirati e apprezzatimaestri del suo tempo. Come Origene e più di lui, deve essere consideratovittima della intolleranza e del malanimo derivanti dalle controversiedottrinali. I suoi scritti sono ouasr tutti perduti negli originali.Oggi si vanno ritrovandàjn traduzioni, di pari passo con la tivalutazione del suo pensrero. S. GrovaNNrCrrsosrouo ,l44 I j47 -407). È il figlio più illustre della Chiesadi Antiochia e solo in sensoassai limitato deve essereconsideratoesponentedella scuolaantiochena,essendoi suoi interessimolto diversi da quelli del teologo di scuola e la sua produzione teologicamente non originale.Egli è, al contrario, l'oratore sacro per eccellenza,fortemente orientato da un catisma cetto di profezia che le epochesuccessivehanno riconosciuto in lui più che in qualunque a.ltro padre della Chiesa. Formatosi ad Antiochia alla scùoladi Diodoro e a quella del sommoretore pagano Libanio, temprò il suo spirito in una prolungata espefienzaeremitica. Il meglio della sua produzionedal punto di vista letterario risale al tempo del suo ministero presbiterale ad Antiochia sotto Flaviano (Omelie salle stat e., Om. in lauore tli Eutropio; Dialogo sul Sacerdozioecc.). Nel 197 Giovanni veniva eletto vescovodi Costantinopoli. Iniziava così il periodo più tormentato della sua vita per la lotta senzaquartiereche I'ambientemondanoe cofrotto della corte - in massimaparte costituita da crisliani, a cominciare dalla famiglia imperiale, e perfino da ecclesiastici- esigette da un uomo dalla tempra di santo e dallo spirito accesodi zelo pastoralee volontà di riforma quale fu Giovanni Crisostomo. Nella lotta Giovanni conobbe solo la vittoria morale del giusto, ma dovette soccombereallo strapotere dei potenti di questomondo.Morì ín esilio,a Comananel Ponto, 8.1 per gli strapazzidei viaggi impervi, a cui era stato contrnuamentecostfetto. La parte più cospicuae più celebratadella produzione del Crisostomo è la sua opera oratoria, di cui quella del periodo costantinopolitanoapparela meno curata stilisticamente.Il suo autore biblico più commentatoè s. Paolo. rratrati commentò anchegli Atti, piuttosto scarsamente dalla esegesipatristica. Importanti sono le otto Omele battesimalie alcunisermoniper le principalifesteliturgiche. Assai ricco è l'epistolariodel Crisostomo,anche se costituito da letterebrevi. quasi tutte risalential secondoesilio. It. Scrittori in lingua siriaca Tra le lingue orientali usate dagli Soittori cristiani antichi olre quella greca,il Siriacoè I'unica ad avereprodotto opere originali di un certo valore, soprattutto nel secoloIV. Qui ricordiamo: Arneerr, detto il < saggiopersiano>, morro verso il 145, che testimoniaancoraal suo tempouna teologiaarcaica .{i grandein teresse: S. Ennev SIno (106-17l), assaistimatoda s. Girolamo nel suo .. De Viris illustribus>, è il principaledifensore dell'ortodossiadella Chiesadi Siria. Poeta ed esegeta spirituale(ma non nel sensoalessandrino) della Scrittura, scrisseanchee splendidamente per la liturgia e\ Scrittori orientali del V secolo S. Crnrlro o'Alessenonre (+ 444).È l'ultimogrande alessandrinodell'antichitàcristiana.Deve la sua fama alla parte di protagonistaavuta nella controversiacristolosica antinestoriana. 8t La prima parte della sua opera, dopo la sua elezione a vescovodi Alessandria(412), e sino alla crisi nestoriana (429), ha carattereteologicamenteneutro o anliariano e antinovaziano;il suo maestroè s. Atanasio (Tesorosulla safita e coflsustanzialeTrinità; Dialogo sulla santa e coflsustanzialeTrinità). La sua esegesiè alessandrinama assai moderata(commentia Isaia e ai Proleti Minori; Commento al Vangelodi Giouannil. Dopo la crisi nestorianagli interessidi Cirillo si spostano sulla cristologia,di cui approfondisce gli aspetticontroversiin sensoortodossoma non semprein termini sereni nei confronti degli avversari(Contro le bestemmìedì Nestorio; Dodici anatenatismicontro Nestorio,assaicriticato dalla parte avversae non sempre senzaragione; Sull'unità di Cristo; Encomìo in lode di S. Maria Madre di Dio). Smaordinariaimporlanza per la conoscenzadella controversia nestorianaha la corrispondenzadi Cirillo, di cui va ricordata soprattutto la seconda Epistola dommatica, approvatauficialmente a Efeso (4)7), ma anche la 19" (Laetenturcaeli) che ricorda la gioia dell'avvenutopatto di unione îra Alessandriae Antiochia nel 4)J. TtooonEro Dr CrRo 09)-466 ?). Anche lui ultimo grande, ma della Scuola antiochena,e protagonistadella controversiaCristologica,situato nel campo antialessandrino, assaiattento a rilevare le infiltrazioni apollinaristiche e monofisite del campo opposto. È uno degli scrittori grecr più fecondo e brillante. Ma la sua avversioneal partito vincentenella crisi nestoriananocquealla sua fama e alla conservazionedella sua vasta produzione. È andata perduta in particolaretutta la sua opera polemicacontro Cirillo. Il suo capolavoro teologico è I'Eranistes (Il mendicante) contro il monofisismoeutichiano;in esso,secondola critica moderna,egli si dimostrail miglior difensoredella ortodossia cristologicadell'oriente. Teodoreto ebbe anche molti altri interessi, ua cui primario quello apologetico(Cura dalle nalattie dei greci) 86 c quello storico (la sua Storia ecclesiasticacontinua quella di Eusebiosino al 428). Il migliore panegericodella sua ortodossia,delle sue virtù umanee cristianee del suo zelo pastoralesono le lettere rimaste del suo eDistolario(212 letrere; la maggiorparte della sua immensacorrispondenza è andataoerduta). Ptn L'eppnoroNDIMENTo pERSoNALE R. Benn, Breue Patrologia, Queriniana, Brescia 19g1. 87