ISSN 1830-6349 Luglio 2009/6 IT CESE info EDITORIALE Cari lettori, la sera di domenica 7 giugno, alla chiusura delle urne, sono stato invitato al Parlamento europeo per partecipare a un dibattito sul tema della democrazia e della cittadinanza nonché, ovviamente, sui risultati delle elezioni europee. Nel corso di una discussione appassionante, uno dei presenti ha osservato che forse non è una buona idea tenere le elezioni europee in un fi ne settimana di giugno, visto che molti preferiscono andare al mare piuttosto che al seggio elettorale. Che sia davvero questa una delle ragioni della bassa affluenza? Mi auguro di no. Per motivi che vanno anche al di là del mio incarico istituzionale, sono un europeista convinto e tengo particolarmente all’idea che uno spazio pubblico europeo sia necessario anche per rafforzare la democrazia partecipativa in Europa. Sono rimasto molto deluso nel constatare che i governi nazionali non hanno spiegato ai loro cittadini che cosa si fa in Europa e che, quando parlano di Europa, spesso è solo per denigrare il livello sopranazionale. In pratica, i partiti nazionali off rono ai cittadini una sorta di scambio: voi ci appoggiate sui temi nazionali e noi mandiamo qualcuno a Strasburgo. È questa la ragione principale per cui i cittadini non si sentono motivati dalla fi nalità delle elezioni europee. Ciò che indubbiamente manca è una passione comune per un progetto, un ideale cosmopolita che supera i confi ni e che presenta la sfida di mettere assieme sensibilità politiche tanto diverse per farne una forza propositiva di dimensione paneuropea. Le società dei diversi paesi devono avere coscienza di questo progetto perché, come non mi stancherò mai di ripetere, senza di loro non si può fare nulla. In questo senso, non mi sorprende che tanti elettori abbiano deciso di appoggiare i partiti dell’estrema destra e quelli xenofobi. Naturalmente, non credo che questi partiti possano mai arrivare a governare un paese, ma il successo dell’estremismo è comunque un segnale chiaro del senso di precarietà, di incertezza per il futuro, che pervade la nostra società e che la induce a chiudere la porta, a isolarsi. Allo stesso tempo, l’elevato tasso di astensione è dovuto all’assenza di movimenti europei forti. Io credo che i partiti europei debbano essere qualcosa di più di semplici contenitori per i partiti nazionali, qualcosa in grado di mobilitare i cittadini attorno agli obiettivi dell’Europa, cooperando con una società civile impegnata ed attiva per realizzare insieme il progetto europeo. Finché i leader nazionali non troveranno il coraggio di riconoscere che ci vuole «più Europa» e che è essenziale un più forte impegno per il progetto europeo, tra i nostri cittadini ci saranno troppe voci che non riescono a farsi sentire. Ed è proprio per colmare questa lacuna che noi, come Comitato economico e sociale europeo, dobbiamo continuare a lavorare, per fare in modo che la società civile diventi uno dei maggiori protagonisti della costruzione europea. Comitato economico e sociale europeo un ponte tra l’Europa e la società civile organizzata Il CESE rievoca i successi degli ultimi vent’anni e rivolge lo sguardo al futuro «La riunificazione dell’Europa, scandita dagli eventi del 1989 e del 2004, non è stata una pietra miliare soltanto per l’UE ma anche per il progresso della pace in tutto in mondo», ha dichiarato Irini Pari, vicepresidente del CESE, inaugurando il dibattito tenutosi nel corso della sessione plenaria di giugno per commemorare la caduta della cortina di ferro e l’allargamento dell’UE. «Nel 1989 il mondo è cambiato per sempre. Accogliendo i nuovi paesi, l’Unione ha cercato di ridefinire il proprio ruolo», ha affermato Catherine Lalumière, già vicepresidente del Parlamento europeo e attuale presidente della Federazione francese delle case dell’Europa. L’aspetto di «reinvenzione» che ha assunto per l’UE il processo di allargamento è stato messo in rilievo anche da Jarosław Pietras, già ministro polacco per gli Affari europei. Pietras ha paragonato gli eventi del periodo 1989-2004 alla creazione stessa delle Comunità negli anni cinquanta. «Più di mezzo secolo fa i paesi fondatori hanno dato il via ad un processo pacifico di cooperazione e adeguamento reciproco. La natura di questo processo si può paragonare a quella degli eventi che hanno portato alla nascita di un’Unione più grande nel 2004». Tali eventi epocali non sarebbero stati possibili senza la partecipazione intensa e determinante della società civile. «Il coraggio civile dei cittadini scesi in strada a Danzica, Berlino e Praga ha saputo vincere l’oppressione Catherine Lalumière e Mario Sepi di quei sistemi politici ormai in disfaciriguardava soltanto i criteri di Copenamento. I manifestanti rappresentavano ghen». Lalumière ha ammonito quindi l’intera gamma della società civile, dai l’UE ad evitare qualsiasi atteggiamento parrocchiani agli ambientalisti, dagli di «condiscendenza» nei confronti dei artisti ai sindacalisti», ha ricordato Olli paesi in via di adesione, e ha messo in Rehn, commissario UE risalto la necessità che Nel 1989 il mondo all’Allargamento. i nuovi Stati membri è cambiato per sempre. contribuiscano appieno Rehn si è soffermato Accogliendo i nuovi paesi, alla definizione del quindi sui dati econonuovo ruolo dell’UE l’Unione ha cercato mici e sulle conseguenze scena mondiale. di ridefinire il proprio sulla politiche dell’ultima «Dovremo imparare ruolo ondata di allargamenti, molto dai “nuovi” Stati descrivendola come un successo. Tutmembri, se vogliamo arricchire di tavia, come ha segnalato Lalumière, nuove idee il progetto europeo». vi sono stati anche degli errori. Infatti, «ai cittadini dei “vecchi” Stati membri Passando alle adesioni future, il comnon è stato adeguatamente spiegato missario Rehn ha esortato la società perché fosse una buona idea quella di civile a continuare a svolgere il compito fare entrare nuovi paesi. E a quelli dei in cui eccelle: diffondere lo spirito euro“nuovi” Stati membri non è stato sufficientemente chiarito che l’adesione non >>> pagina 2 « » Per garantire una piena sicurezza nell’utilizzo dei farmaci Mario Sepi Presidente del CESE tutti i cittadini dell’UE hanno lo stesso accesso alle informazioni. CALENDARIO IN QUESTO NUMERO 23-25 settembre 2009 2 Joensuu, Finlandia: Convegno sulle foreste: «Affrontare la sfida del cambiamento nelle foreste e nella silvicoltura» 28-30 settembre 2009 Ginevra, Svizzera: Forum pubblico dell’OMC 2009: «Problemi globali, soluzioni globali: verso una migliore governance globale» 30 settembre 2009 Stoccolma, Svezia: Seminario del CESE nel quadro della conferenza sulla cittadinanza attiva in Europa organizzata dalla presidenza svedese CESE info — Luglio 2009/6 La tavola rotonda della società civile UE-Cina adotta una dichiarazione congiunta sui diritti economici e sociali 3 Il CESE invoca un ampio accordo tra UE e USA sul trasporto aereo 3 4 Le realtà dei rom in parole e immagini Diario Europa: non solo un’agenda scolastica, ma un vero strumento di apprendimento Nel contesto della strategia di Lisbona rinnovata, il Comitato raccomanda di garantire un miglior funzionamento e un maggior coordinamento del settore farmaceutico in Europa, nell’interesse dei cittadini, dei pazienti, delle imprese e della società nel suo complesso. La legislazione europea in vigore non contempla norme sufficientemente armonizzate in questo campo, cosicché non semplice ad informazioni complete ed affidabili sui medicinali e a poter fare assegnamento su una farmacovigilanza Nei quattro pareri che ha adottato il più efficace. Ogni cittadino ha infatti il 10 giugno in sessione plenaria, il CESE diritto di disporre di informazioni esauapprova l’obiettivo della Commissione rienti e comprensibili nella propria lindi realizzare un vero e proprio mercato gua, anche riguardo ai medicinali sogunico europeo dei prodotti farmaceugetti a prescrizione medica acquistati tici, che andrà a vantagvia Internet, così come Il CESE raccomanda gio tanto dell’industria su eventuali effetti coldi migliorare il sistema farmaceutica che dei laterali. Queste informapazienti. Inoltre, con la di sorveglianza dei prodotti zioni dovrebbero essere farmaceutici e di creare sua realizzazione, si concorredate di avvertenze tribuirebbe notevolmente supplementari per incoun mercato unico dei a sviluppare in Europa raggiare un uso ragiomedicinali per meglio un’economia della cononato dei farmaci. garantire la protezione scenza dinamica e comdella salute pubblica petitiva. « » >>> pagina 2 Il Comitato rivendica il diritto dei pazienti ad accedere in modo più www.eesc.europa.eu 1 La tavola rotonda della società civile UE-Cina adotta una dichiarazione congiunta sui diritti economici e sociali ziale che esse siano in grado di negoziare contratti collettivi da una posizione di forza. I partecipanti hanno inoltre dato atto che le libertà di associazione e di contrattazione collettiva, sancite sia dal patto internazionale dell’ONU sui diritti economici, sociali e culturali (Pidesc) sia dalle norme fondamentali dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), creano il contesto adatto per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti sul luogo di lavoro e hanno accolto con soddisfazione la creazione di un apposito meccanismo per proporre reclami all’ONU. Il 18 e 19 maggio 2009, alla vigilia del vertice euro-cinese, si è svolta a Tianjin (Cina) la quinta tavola rotonda UECina, dedicata in particolare ai diritti economici e sociali. I due copresidenti Mario Sepi (presidente del CESE) e Zhao Qizheng (vicepresidente del CES cinese) hanno entrambi manifestato il loro apprezzamento per il clima di dialogo franco e aperto che ha caratterizzato la tavola rotonda anche nei dibattiti sulle questioni più delicate. La discussione si è incentrata, da un lato, sulla tutela dei diritti nel contesto della crisi, sull’attuazione di tali diritti e sulle condizioni necessarie per promuoverli e, dall’altro, sul futuro delle industrie del riciclo e della gestione dei rifiuti. La tavola rotonda ha ricordato che le parti sociali e in una certa misura anche le altre organizzazioni non governative perseguono gli stessi obiettivi di occupazione sostenibile, e che a tal fine è essen- universale all’istruzione, ma ha anche invitato a compiere ulteriori sforzi per combattere il lavoro infantile in Europa e in Cina. Infine, essa ha insistito sul ruolo fondamentale dell’istruzione, della formazione professionale e della riqualificazione degli adulti. Cooperazione rafforzata nel settore del riciclo e della gestione dei rifiuti Sia la Cina sia l’UE hanno di recente adottato un ampio dispositivo giuridico per promuovere la gestione dei rifiuti e gli investimenti «verdi». Adesso sono La tavola rotonda ha poi ribadito il necessarie misure specifisuo sostegno al rafforLa tavola rotonda che di attuazione, tanto più zamento della cooperazione tra le società civili ha invitato a compiere in considerazione del fatto che l’attuale crisi econocinese ed europea per una ulteriori sforzi per migliore attuazione dei combattere il lavoro mica colpisce anche quediritti economici e sociali, infantile in Europa sto settore. In proposito la tavola rotonda ha invitato a e ha deciso di realizzare e in Cina realizzare una piattaforma scambi di buone pratiche comune per la cooperazione scientifica e e misure di formazione tra le parti sociali tecnica tra ricercatori cinesi ed europei, cinesi e quelle europee. Ha inoltre raccoin vista dello sviluppo di programmi per mandato una particolare attenzione nei il riciclo dei rifiuti. Essa ha infine ribaconfronti dei diritti dei minori e manidito l’invito a coinvolgere pienamente le festato apprezzamento per i successi organizzazioni della società civile nelle ottenuti dalla Cina nel garantire l’accesso politiche di gestione dei rifiuti, dato che tale coinvolgimento è essenziale per il loro successo, specialmente grazie alla sensibilizzazione del pubblico. Per ulteriori informazioni, visitate il ect nostro sito http://eesc.europa.eu/sections/ w) ● rex/asia/china/index_en.asp (cw) Continua da pag. 1 Per garantire una piena sicurezza nell’utilizzo dei farmaci « » NOTIZIE SUI MEMBRI DEL CESE Staffan Nilsson presidente della giuria per il conferimento delle «Stelle d’oro 2009» Poul Lüneborg insignito della medaglia «Arne Husveg» Staffan Nilsson è stato nominato presidente della giuria per l’assegnazione del premio «Stelle d’oro 2009», conferito dalla Commissione europea nel quadro del programma comunitario «Europa per i cittadini». Si tratta di un riconoscimento della partecipazione civica attiva e delle migliori iniziative a favore dei cittadini, ad esempio nell’ambito del dialogo interculturale tra i popoli o di progetti destinati a offrire opportunità di apprendimento e a sensibilizzare i cittadini su questioni relative all’integrazione europea. (cw) Per ulteriori informazioni, consultare il sito http://ec.europa.eu/citizenship/ index_en.htm Il 19 giugno scorso Poul Lüneborg, membro danese non vedente del CESE, è stato insignito del più alto riconoscimento dell’Unione europea dei ciechi. La medaglia «Arne Husveg» gli è stata consegnata dal presidente dell’Unione europea dei ciechi, Lord Colin Low, per il suo straordinario impegno a favore dell’Associazione danese dei ciechi, le sue attività di membro fondatore dell’Unione europea dei ciechi e il rispetto che questa ha conquistato a livello europeo. È la seconda volta che questa medaglia viene conferita. (cw) Primavera dell’Europa: i membri del CESE tornano a scuola Renate Heinisch, membro del CESE, ha organizzato un incontro sul tema dell’innovazione e della creatività che si è tenuto a Stoccarda in occasione dell’ottava conferenza sull’istruzione. La manifestazione, che ha riunito rappresentanti della Commissione europea di Bruxelles, membri del CESE e studenti provenienti da diverse scuole della regione con i rispettivi insegnanti, genitori e nonni, è culminata nel lancio della Rete europea della creatività e dell’innovazione. (cw) Nel quadro del progetto europeo «Si torna a scuola», Carlos Pereira Martins, membro del CESE, ha visitato la scuola Delfim Santos di Lisbona, sua città natale. Nel corso dell’incontro con gli studenti e gli insegnanti, Pereira Martins ha parlato dell’Europa, del ruolo delle istituzioni a Bruxelles e, ovviamente, della sua funzione all’interno del CESE. Il suo intervento si è inserito in un ricco programma culturale organizzato dalla scuola. (cw) Associazione di genitori celebra l’innovazione e la creatività Sylvia Gauci Inoltre, il Comitato incoraggia iniziative come quella volta a creare un organismo indipendente incaricato di centralizzare le informazioni sui medicinali, migliorare la diffusione delle informazioni via Internet e pubblicare un elenco di medicinali generici obbligatoriamente corredato di informazioni nell’interesse dei pazienti. Infine, per quanto riguarda la farmacovigilanza, il CESE raccomanda di migliorare il sistema di sorveglianza dei prodotti farmaceutici e di creare un mercato unico dei medicinali per meglio garantire la protezione della salute pubblica. Sylvia Gauci, relatrice del parere in materia, ha affermato che la priorità in questo campo dovrebbe andare a «una ripartizione più equilibrata delle competenze, una velocizzazione del processo decisionale, una maggiore trasparenza e un miglior coordinamento ● tra gli Stati membri». (ev) Continua da pag. 1 Il CESE rievoca i successi degli ultimi vent’anni e rivolge lo sguardo al futuro peo, promuovere i diritti umani e resistere ai nazionalismi. l’allargamento vada di pari passo con l’approfondimento dell’integrazione europea, ha sottolineato Georgios DasL’attuale crisi economica non sis, presidente del gruppo Lavoratori, dovrebbe offuscare i vantaggi dell’alaggiungendo che «occorre rafforzare la largamento dell’UE né dimensione sociale e la L’attuale crisi ostacolare le adesioni coesione dell’Europa». future, ha ammonito economica non dovrebbe Rehn. «I problemi ecoNel suo intervento offuscare i vantaggi nomici dell’Europa non sull’UE del futuro, il dell’allargamento sono stati creati dai lavopresidente del gruppo ratori cechi del settore dell’UE né ostacolare le Datori di lavoro Henri adesioni future automobilistico né dai Malosse ha invitato ad funzionari serbi. Essi elaborare una visione derivano da errori sistemici del capicomune, globale e condivisa dell’Eutalismo finanziario», ha sottolineato il ropa per i prossimi vent’anni, sottolinecommissario, mettendo in guardia dalla ando che il «Programma per l’Europa» tentazione di fare dell’allargamento il del CESE è proprio quello di cui l’UE capro espiatorio di difficoltà di cui non ha bisogno: un patto flessibile e globale è la causa. È tuttavia necessario che che indichi la via per progredire in tutti « » 2 i settori di attività dell’Unione. «Il 1989 era appena ieri e il 2029 è già domani», ha dichiarato. Nel progettare il futuro dell’Europa «dobbiamo garantire il rispetto dei valori che sono stati finora il caposaldo dell’UE», ha aggiunto Staffan Nilsson, presidente del gruppo Attività diverse. Al termine del dibattito è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare coloro che sono morti lottando per rovesciare i vecchi regimi dittatoriali e che, con il loro sacrificio, hanno reso possibile la svolta del 1989. Per celebrare il quinto anniversario dell’allargamento UE-10 il CESE ha preparato uno speciale filmato, visionabile ● sul sito http://eesc.europa.eu(mb) Olli Rehn CESE info — Luglio 2009/6 Il CESE invoca un ampio accordo tra UE e USA sul trasporto aereo L’UE ha appena concluso un ampio accordo in materia di trasporto aereo con il Canada, rimuovendo la maggior parte delle barriere che ancora ostacolano l’attività commerciale delle compagnie aeree, e ha avviato negoziati con gli Stati Uniti. Con un’eccellente scelta dei tempi, nella sessione plenaria di giugno il Comitato ha adottato un parere in cui esorta a concludere in tempi rapidi i negoziati con gli USA. Jacek Krawczyk Nel 2007 oltre 60 milioni di passeggeri e oltre 3 milioni di tonnellate di merci hanno attraversato l’Atlantico sulle tratte, percorse ogni giorno da centinaia di aerei, che collegano l’Europa e l’America del Nord, facendo di queste rotte intercontinentali le più importanti al mondo per volume di traffico. Il relatore del parere Jacek Krawczyk, che è tra l’altro un ex pilota di aviazione, ha invitato l’UE e gli Stati Uniti ad aspirare a obiettivi più ambiziosi in questo campo e a raggiungere un accordo globale che possa fungere da base per un futuro accordo mondiale sui trasporti aerei, andando al di là degli accordi bilaterali attualmente in vigore. Dal canto suo, il viceministro ceco dei Trasporti Roman Kramařík, intervenuto nel corso della sessione plenaria, ha sottolineato la necessità di abbattere gli ostacoli che ancora si frappongono alla realizzazione di un settore del trasporto aereo veramente libero. Egli ha inoltre accolto posi- tivamente il parere del CESE e il suo contributo ai negoziati in corso con gli USA. Il parere illustra una serie di priorità per un accordo UE-USA, come ad esempio la soppressione di tutte le limitazioni in materia di proprietà e di controllo delle compagnie aeree da parte degli investitori europei e statunitensi. Il Comitato chiede inoltre che sia modificato il diritto di stabilimento in modo da consentire le fusioni e acquisizioni transfrontaliere e l’ingresso di nuovi operatori sul mercato. Sul piano pratico ciò significherebbe che una società con sede nell’UE potrebbe acquisire la proprietà e il controllo di una compagnia aerea statunitense, il che è tuttora vietato dalla normativa in materia. Il Comitato chiede poi la cessazione di altre pratiche commerciali discriminatorie, quali il programma Fly America, e l’attuazione di una piena cooperazione tra UE e USA in campo normativo, nonché l’abolizione di misure di sicurezza eccessive, che sono fonte di inutili difficoltà per gli utenti del trasporto aereo. Il Comitato sta inoltre esaminando con attenzione l’incidenza che avrebbe un nuovo accordo sulle questioni connesse con il lavoro e la tutela dell’ambiente, ambiti questi che andrebbero monitorati da vicino nel quadro di meccanismi di cooperazione come il Consiglio economico transatlantico. Il CESE, infine, ha partecipato alla seconda edizione del Forum del lavoro UE-USA, svoltosi il 22 e 23 giugno. L’ obiettivo era migliorare la comprensione delle questioni sociali implicate nelle riforme avviate e proposte nel quadro dell’accordo UE-USA sul trasporto aereo e della seconda fase dei ● relativi negoziati. (cw) Le realtà dei rom in parole e immagini Una serata con i rom Il 10 giugno è stata inaugurata presso la fotografia come mezzo di comunicazione, e sede del CESE la mostra fotografica di Yves ho tentato di guardare ai rom dall’interno», ha Leresche intitolata «Rom». L’evento, che è dichiarato il fotografo al termine della serata. stato accompagnato da un Credo nella fotografia vivace dibattito su temi Nel corso del dibattito, aperto che spaziavano dalla storia dal presidente del CESE Mario come mezzo di della musica ad aneddoti Sepi, sono stati sollevati argocomunicazione, e ho sul matrimonio scozzese, di grande interesse, come tentato di guardare ai rom menti ha dato luogo ad un intenso l’interazione tra le specificità dall’interno scambio di vedute sull’inteculturali dei rom e il loro impegrazione dei rom. gno per l’integrazione, nonché la portata e i limiti dell’intervento della CommisMostrando immagini di rom intenti alle sione europea in materia di politica sociale. loro occupazioni quotidiane, Leresche è riuscito a trasmettere la realtà e la diversità Alla tavola rotonda, moderata dalla ex predi una cultura che è troppo spesso confisidente del CESE Anne-Marie Sigmund, hanno nata all’interno di stereotipi. «Credo nella partecipato, oltre a Mario Sepi, anche Jan Jarab « » Yves Leresche e altri partecipanti al dibattito del gabinetto del commissario Špidla, il musicista rom Santino Spinelli, l’accademico e attivista rom di lunga data Nicolae Gheorghe, il rappresentante della direzione generale della Politica regionale della Commissione europea Alekos Tsolakis, il membro del CESE Madi Sharma e, naturalmente, Yves Leresche. La serata è stata organizzata nel quadro di una serie di iniziative promosse dal CESE per esplorare il tema dell’integrazione dei rom, tra le quali ricordiamo il recente convegno tenutosi a Fourques (Francia). Le fotografie di Yves Leresche rimarranno in esposizione fino al 16 luglio al pianterreno ● dell’edificio JDE. (ps) LA SESSIONE PLENARIA IN SINTESI Maggiore protezione della salute dei cittadini europei sottoposti a trapianto d’organi Vertice sull’occupazione: quali misure adottare per fronteggiare la crisi? Il 10 giugno scorso il CESE ha adottato un parere sulla sicurezza degli organi umani destinati ai trapianti sulla scia della proposta di direttiva che la Commissione europea ha dedicato all’argomento. La penuria di organi costituisce infatti un fattore cruciale, con gravi ripercussioni sulla programmazione dei trapianti. Basti ricordare che 56 000 pazienti sono attualmente in attesa di trapianto. Nel parere elaborato da José Isaías Rodríguez García-Caro, il CESE formula una serie di raccomandazioni riguardanti la proposta di direttiva della Commissione relativa alle norme di qualità e sicurezza degli organi umani destinati ai trapianti. Esso concorda tra l’altro sull’istituzione in tutti gli Stati membri di programmi nazionali di qualità, allo scopo di garantire il rispetto delle norme di qualità e sicurezza definite nella direttiva. Su richiesta della Commissione europea, il CESE ha fornito un contributo al vertice sull’occupazione che si è svolto a Praga il 7 maggio scorso. L’obiettivo del vertice era quello di condurre una valutazione dell’impatto delle politiche attuate finora, e di attingere da questa per, eventualmente, mettere a punto nuovi orientamenti. Per trovare una soluzione all’attuale crisi dei mercati del lavoro, il CESE ha formulato alcune raccomandazioni volte a contribuire alla definizione delle decisioni adottate dal Consiglio europeo il 18 e 19 giugno scorso. Il CESE è fermamente convinto che un’adeguata politica di reperimento dei donatori debba essenzialmente fondarsi sulle seguenti basi: sensibilizzazione dell’opinione pubblica, creazione di una coscienza collettiva tra i cittadini, partecipazione attiva dei mezzi di comunicazione e coinvolgimento del personale sanitario. Nel parere il CESE evidenzia a chiare lettere la necessità che gli Stati membri prevedano misure di ispezione e controllo periodico del rispetto delle norme di qualità e sicurezza nel campo del trapianto di organi. (nv) Il relatore del CESE per il parere sull’argomento, Wolfgang Greif, esprime l’auspicio di veder rinascere la fiducia dei consumatori e degli investitori. Il CESE caldeggia altresì l’idea di ricorrere maggiormente a risorse finanziarie europee, di agevolare l’accesso ai fondi strutturali europei, nonché di perfezionare il Fondo di adeguamento alla globalizzazione. Semplificare le norme di fatturazione per le PMI Le norme per la fatturazione sono al centro di una nuova proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto per quanto riguarda le norme in materia di fatturazione. Il CESE, al quale è stato richiesto un parere in materia, ha affidato tale compito a Umberto Burani. Nel parere il CESE sostiene alcune misure quali la fatturazione semplificata, da autorizzare in taluni casi, la lotta antifrode e la fatturazione elettronica per alleggerire gli oneri amministrativi. Il CESE accoglie con particolare favore due misure che prevedono, rispettivamente, l’estensione della fatturazione semplificata e la possibilità di contabilizzare l’IVA sulla base del principio di cassa. La proposta di direttiva intende in sintesi offrire un contributo alle politiche di semplificazione e di riduzione degli oneri per gli operatori, specialmente le PMI, nonché — in materia indiretta, ma comunque efficace — alla lotta antifrode. (nv) Il CESE ricorda infine che occorre evitare i licenziamenti generalizzati e ridurre la disoccupazione di massa. È pertanto opportuno intensificare gli sforzi a livello nazionale ed europeo. (nv) Per ulteriori informazioni: http://www.eesc.europa.eu/documents/opinions/avis_en.asp?type=en CESE info — Luglio 2009/6 3 In vista delle elezioni del Parlamento apertura dei due convegni, ha dichiaeuropeo, il CESE ha deciso di presenrato che «in tempo di crisi è ancora tare la propria visione dell’UE in un più importante rafforzare il dialogo e la opuscolo dal titolo «Un programma per creazione di consenso. Pertanto, il ruolo l’Europa: le proposte della società civile». del Comitato e di tutte le altre istituPer lanciare un dibattito al riguardo ha zioni come forum per dialogare e creare quindi organizzato due fiducia riveste oggi un’imNel nostro Comitato portanza cruciale». convegni, il 20 maggio a Praga e il 29 maggio noi crediamo in a Lubiana, con la parI due convegni hanno un’Europa forte, tecipazione della viceanche offerto l’opportuche deve darsi presidente Irini Pari nità di tenere un ampio un programma e in collaborazione, dibattito sulle elezioni per ambizioso rispettivamente, con i il Parlamento europeo: i membri cechi e sloveni. candidati hanno illustrato Questa iniziativa ha permesso al CESE, brevemente il loro programma e le loro da un lato, di presentare le sue proposte idee politiche, e alle loro presentazioni concrete in risposta alle principali sfide hanno fatto seguito vivaci dibattiti con che l’UE dovrà affrontare e, dall’altro, di tutti i presenti. Grazie a tutto questo, ottenere un riscontro al riguardo. i rappresentanti delle organizzazioni della società civile hanno potuto dimoLa vicepresidente del CESE ha strare l’utilità di iniziative di questo tipo elencato le principali sfide che l’Euper migliorare la comunicazione e le ropa dovrà affrontare, ricordando in relazioni tra i cittadini e le istituzioni. particolare «il rilancio dell’economia dopo la crisi e l’impatto sociale dell’auTra le questioni sollevate dai partemento della disoccupazione, la tematica cipanti si possono ricordare in particodell’ambiente e dell’energia come pure lare alcune delle tematiche sociali rese la necessità che l’Europa mantenga il più urgenti dalla attuale crisi economica proprio ruolo in un mondo sempre più e finanziaria, come il modello sociale globalizzato». Inoltre, intervenendo in europeo, la riforma del sistema pensio- « » nistico, la direttiva sull’orario di lavoro e la necessità di conciliare vita familiare e professionale. La conclusione di entrambi i convegni è stata quella che «l’Europa deve parlare con un’unica voce», come ha sintetizzato la vicepresidente Pari, che al termine dei lavori ha dichiarato: «Nel nostro Comitato noi crediamo in un’Europa forte, che deve darsi un programma ambizioso. Se vogliamo creare un’Europa per i cittadini, è essenziale garantire una cooperazione tra tutte le parti interessate, specialmente a livello europeo». (ds) NOTIZIE SUI MEMBRI DEL CESE Benvenuto ai nuovi membri Reet Teder è il nuovo membro estone del gruppo Datori di lavoro del CESE. Attualmente riveste l’incarico di direttrice della Camera di commercio e industria estone. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, Teder è stata assunta dal ministero della Giustizia estone. Ha poi lavorato come avvocato interno dell’Associazione estone delle aziende internazionali e successivamente, sempre in Estonia, come consulente legale incaricata della gestione del programma europeo Phare presso il Consiglio nazionale per il territorio. (ev) ● Il CESE porge il benvenuto anche a Ronny Lannoo, il nuovo membro belga del gruppo Attività diverse. Lannoo è attualmente consulente generale di UNIZO (la maggiore organizzazione fiamminga di lavoratori autonomi e PMI), di cui è stato precedentemente direttore del dipartimento Pubbliche relazioni e comunicazione. (ev) Il CESE in video IN BREVE In occasione del ventesimo anniversario della caduta della cortina di ferro e dell’anniversario dell’allargamento che ha portato l’UE a 25 e successivamente a 27 Stati membri, il CESE ha lanciato un videoclip intitolato «Un partner chiave dell’allargamento: il Comitato economico e sociale europeo celebra un’Europa unita». Nel filmato 12 membri del CESE provenienti dai nuovi Stati membri raccontano le loro esperienze degli ultimi cinque anni e condividono la loro visione dell’Europa. Per visionare questo e altri interessanti videoclip che illustrano le attività del CESE, visitare la pagina web http://www.eesc.europa.eu/activities/press/media/ AV/index_en.asp (an) Il blog di Mario Sepi: Un impegno comune per l’occupazione: per gli Stati membri è il momento di passare all’azione! Mercoledì 3 giugno la Commissione europea ha presentato una comunicazione intitolata «Un impegno comune per l’occupazione». Il documento, che è il risultato del vertice sull’occupazione svoltosi a Praga il 7 maggio scorso, invita le parti sociali europee ad impegnarsi tutte insieme per rafforzare l’occupazione e la politica sociale. Noto con soddisfazione che la comunicazione della Commissione è ampiamente in linea con le proposte presentate dal CESE al presidente Barroso (si veda la mia dichiarazione alla sessione plenaria del CESE del 10 giugno). Per saperne di più, consultare il sito: http://www.eesc.europa.eu/organisation/president/Sepi/blog-IT/index.asp ● «Diario Europa»: non solo un’agenda scolastica, ma un vero strumento di apprendimento Il «Diario Europa» per l’anno scolastico 2009-2010 è appena stato pubblicato, e sarà distribuito gratuitamente a oltre 20 000 scuole in tutti gli Stati membri. Il diario e il manuale per gli insegnanti possono essere consultati online, in tutte le lingue ufficiali, al seguente indirizzo: Si veda anche il nuovo blog di Mario Sepi alla pagina Brussels Insider del sito ● VITA.blog: http://blog.vita.it/brusselsinsider/ Pranzi letterari 2009 http://www.generation-europe.org/page.asp?menuID=68 Nei mesi di giugno e luglio si è tenuta al CESE la terza edizione dell’ormai famosa «Estate letteraria». Quest’anno autori del calibro di Jonas Hassen Khemiri (SE), Grażyna Plebanek (PL), Clemens Meyer (DE) e Michele Santeramo (IT) hanno letto pubblicamente le loro opere per la gioia degli appassionati di letteratura internazionale. Il «Diario Europa», prodotto da Generation Europe su iniziativa della Commissione europea, è molto più di un’agenda scolastica: è un vero strumento di apprendimento usato in classe da insegnanti e studenti, che contiene informazioni utili e chiare su diversi aspetti dell’Unione europea. Quest’anno, per la prima volta, il diario comprende una sezione dedicata al CESE, che mette in rilievo l’importanza della partecipazione dei giovani alla società civile. Per il CESE si tratta di un’opportunità unica per promuovere la propria immagine e i propri valori nei confronti di oltre tre milioni di giovani ● europei. (ac) La serie di quest’anno è dedicata al ventesimo anniversario della caduta della cortina di ferro. L’appuntamento si rinnoverà l’anno prossimo, nel 2010, e tutti sono invitati a partecipare! (mlm) ● CESE info Caporedattore Indirizzo Barbara Gessler Comitato economico e sociale europeo Edificio Jacques Delors Rue Belliard 99 1040 Bruxelles BELGIO Tel. +32 25469396 o 25469586 Fax +32 25469764 Redattori Vincent Bastien Maciej Bury Isolde Juchem Daria Santoni Panagiotis Spiliotis Eva Vazquez Nathalie Vernick Christian Weger Coordinamento generale 4 Agnieszka Nyka Cese info in 22 lingue: http://www.eesc.europa.eu/activities/press/eescinfo/index_en.asp ttp://w / CESE info viene pubblicato nove volte l’anno in occasione delle sessioni plenarie del CESE. Luglio 2009/6 Le versioni a stampa di CESE info in tedesco, inglese e francese possono essere ottenute gratuitamente presso il servizio Stampa del Comitato economico e sociale europeo. CESE info è inoltre disponibile in 22 lingue, in formato PDF, sul sito Internet del Comitato: http://www.eesc.europa.eu/activities/press/eescinfo/index_en.asp CESE info non può essere considerato come un resoconto ufficiale dei lavori del CESE. A tal fine si rimanda alla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea o ad altre pubblicazioni del CESE. La riproduzione, con citazione della fonte, è autorizzata (a condizione di inviarne una copia alla redazione). Tiratura: 15 500 copie. E-mail: [email protected] Internet: http://www.eesc.europa.eu/ Il prossimo numero uscirà nel settembre 2009. STAMPATO SU CARTA RICICLATA AL 100 % CESE info — Luglio 2009/6 QE-AA-09-006-IT-N Il CESE presenta il suo «Programma per l’Europa» e dibatte delle elezioni europee in due convegni a Praga e a Lubiana