La dismissione dei beni strumentali Classe IV ITC In questo modulo: Le modalità di dismissione dei beni strumentali Le rilevazioni contabili I riflessi sullo Stato patrimoniale e sul Conto economico La dismissione dei beni strumentali La dismissione si verifica, in ipotesi di normale funzionamento dell’impresa, quando i beni hanno concluso il proprio ciclo di vita tecnico e non sono più economicamente utilizzabili nel processo produttivo. Essa rientra in un processo di regolare sostituzione e rinnovamento dei beni, che permette all’impresa di mantenere inalterate le caratteristiche tecniche e strutturali dell’offerta alla clientela e di adeguarsi al processo di avanzamento tecnologico. I beni strumentali distolti dall’attività produttiva possono essere: ceduti a terzi (dismissione per alienazione); eliminati e distrutti (dismissione per eliminazione); assegnati a soci o ceduti gratuitamente L’alienazione dei beni strumentali Il caso più frequente di dismissione è quello che si accompagna alla cessione del bene a terzi. In questa ipotesi il ricavo di alienazione (valore di cessione) deve essere confrontato con il valore contabile del bene ceduto (dato dalla differenza tra il costo originario e il totale degli ammortamenti calcolati fino alla data dell’alienazione, iscritti nel fondo ammortamento). In caso di mancata coincidenza tra i due valori, si deve rilevare in contabilità: A. una plusvalenza ordinaria o straordinaria , quando il valore di cessione è superiore al valore contabile [in bilancio: Conto economico A 5) Altri ricavi e proventi, se ordinaria; E 20) Proventi straordinari, se straordinaria]; B. una minusvalenza ordinaria o straordinaria, quando il valore di cessione è inferiore al valore contabile [in bilancio: Conto economico B 14) Oneri diversi di gestione, se ordinaria; E 21) Oneri straordinari, se straordinaria]. L’alienazione dei beni strumentali Operazioni di gestione che determinano componenti di reddito: ORDINARI Cessione di beni strumentali impiegati nella normale attività produttiva, a causa del deperimento economicotecnico, secondo il previsto piano di sostituzione, aventi scarso peso rispetto alla totalità dei beni strumentali utilizzati STRAORDINARI Cessione di beni strumentali impiegati nella normale attività produttiva, a seguito di operazioni di ristrutturazione o riconversione, aventi notevole rilevanza rispetto alla totalità dei beni strumentali utilizzati. Cessione di beni non strumentali facenti parte del patrimonio accessorio o di fabbricati civili. GESTIONE ACCESSORIA (con la gestione caratteristica e la gestione finanziaria fa parte della gestione ordinaria) GESTIONE STRAORDINARIA L’alienazione dei beni strumentali PERMUTA Quando la cessione di un bene strumentale è abbinata all’acquisto di un bene nuovo si assiste da una permuta, accompagnata dal pagamento della differenza tra i due prezzi. Fiscalmente la permuta comporta l’emissione di una fattura di vendita con il calcolo dell’IVA sull’importo del bene ceduto (IVA a debito) e il ricevimento di una fattura d’acquisto con l’IVA calcolata sull’importo del bene acquistato (IVA a credito). ROTTAMAZIONE Un caso particolare di dismissione per alienazione si ha quando l’impresa invia un bene strumentale obsoleto alla rottamazione. Trattandosi comunque di una cessione a titolo oneroso l’impresa emette fattura e adotta le procedure contabili seguite per la vendita. L’unica differenza consiste nel valore di cessione, che in caso di rottamazione è irrisorio. L’alienazione dei beni strumentali L’AMMORTAMENTO Per rispettare il principio della competenza economica, quando un cespite viene alienato durante l’esercizio, occorre calcolare la quota di ammortamento dall’inizio dell’esercizio stesso fino alla data dell’alienazione del bene. I principi contabili nazionali affermano infatti che la quota di ammortamento deve essere rapportata alla frazione di periodo amministrativo durante il quale il bene è stato utilizzato. Sempre i principi contabili nazionali precisano che, nel caso di alienazione, perdita o comunque dismissione del cespite nel corso dell’esercizio, è corretto calcolare l’ammortamento relativo alla frazione dell’esercizio nel quale il cespite medesimo è stato utilizzato. La quota di ammortamento e l’eventuale plusvalenza o minusvalenza possono essere rilevate in contabilità al momento della dismissione, oppure in sede di scritture di assestamento. Noi adotteremo la prima modalità. L’alienazione dei beni strumentali ESEMPIO 1 Rottamazione Nel corso dell’esercizio la Matrix spa effettua, tra le altre, la seguente operazione: in data 18-05 vende come rottame a € 60,00 + Iva ordinaria un macchinario del costo storico di € 18.000,00 completamente ammortizzato, come da fattura n. 89 sulla Distrox spa; regolamento a mezzo assegno bancario. Presentare i calcoli e le rilevazioni in P.D. Vediamo come si fa! La rottamazione dei beni strumentali ESEMPIO 1 I calcoli Ricavo di vendita Costo originario - Fondo ammortamento (100%) € 60,00 € 18.000,00 € 18.000,00 Valore contabile - 0,00 Plusvalenza ordinaria € 60,00 La rottamazione dei beni strumentali ESEMPIO 1 Le rilevazioni in P.D. 18-05 18-05 18-05 18-05 Fondo ammortamento impianti e macchinari Impianti e macchinari Giro del fondo ammortamento 18.000,00 18.000,00 Crediti commerciali diversi Impianti e macchinari Iva ns/debito Fattura sulla Distrox spa 72,00 Impianti e macchinari Plusvalenze ordinarie Plusvalenza su impianti 60,00 Assegni Crediti commerciali diversi Regolata fattura sulla Distrox spa 72,00 60,00 12,00 60,00 72,00 Il rinnovo dei beni strumentali ESEMPIO 2 Rinnovo beni strumentali Nel corso dell’esercizio la Matrix spa effettua, tra le altre, la seguente operazione: in data 24-06 rinnova l’arredamento degli uffici amministrativi. L’arredamento, a suo tempo acquistato a € 30.000,00 e assoggettato a coefficiente annuo di ammortamento del 15%, all’1-01 risulta ammortizzato per il 75% e viene venduto a € 5.000,00 + Iva ordinaria alla Market srl, come da fattura n. 123; regolamento contro accettazione tratta a 90 giorni. Presentare i calcoli e le rilevazioni in P.D. Vediamo come si fa! Il rinnovo dei beni strumentali ESEMPIO 2 I calcoli Dall’1-01(compreso) al 24-06 (escluso) = 174 giorni € (30.000 x 15 x 174/365 x 100) = € 2.145,21 quota ammortamento dall’1-01 al 24-06 Ricavo di vendita Costo originario - Fondo ammortamento (30.000 x 75% + 2.145,21) Valore contabile Minusvalenza ordinaria € 5.000,00 € 30.000,00 € 24.645,21 - € 5.354,79 -€ 354,79 Il rinnovo dei beni strumentali ESEMPIO 2 Le rilevazioni in P.D. 24-06 24-06 24-06 24-06 24-06 Ammortamento arredamento Fondo ammortamento arredamento Quota ammort. arredamento del 15% da 1-01 a 24-06 (escluso) Fondo ammortamento arredamento Arredamento Giro del fondo ammortamento 2.145,21 2.145,21 24.645,21 24.645,21 Crediti commerciali diversi Arredamento Iva ns/debito Fattura n. 123 sulla Market srl 6.000,00 Minusvalenze ordinarie Arredamento Minusvalenza su arredamento 354,79 Cambiali attive Crediti commerciali diversi Emessa tratta sulla Market srl 6.000,00 5.000,00 1.000,00 354,79 6.000,00 La permuta dei beni strumentali ESEMPIO 3 Permuta beni strumentali Nel corso dell’esercizio la Matrix spa effettua, tra le altre, la seguente operazione: in data 6-10 acquista dalla Rotex srl macchine d’ufficio per € 2.500,00 + Iva ordinaria, come da fattura n. 244, contro ritiro a € 230,00 + Iva ordinaria di quelle in dotazione, acquistate a suo tempo a € 2.100,00 e già ammortizzate per l’80% al coefficiente del 20% annuo. La Matrix spa emette sulla Rotex srl la fattura n. 189; regolamento al 7-10 a mezzo bonifico bancario. Presentare i calcoli e le rilevazioni in P.D. Vediamo come si fa! La permuta dei beni strumentali ESEMPIO 3 I calcoli Fattura n.189 (emessa) Fattura n. 244 (ricevuta) Prezzo + Iva 20% € 230,00 € 46,00 € 2.500,00 € 500,00 Totale fattura € 276,00 € 3.000,00 Quota di ammortamento: dall’1-01 al 6-10 (escluso) = 278 giorni € (2.100 x 20 x 278/365 x 100) = € 319,89 quota ammortamento dall’1-01 al 6/10 La permuta dei beni strumentali ESEMPIO 3 I calcoli Ricavo di vendita Costo originario - Fondo ammortamento (2.100 x 80% + 319,89) € 230,00 € 2.100,00 € 1.999,89 Valore contabile Plusvalenza ordinaria A fine novembre la Matrix spa dovrà effettuare un pagamento a saldo di € (3.000,00 – 276,00) = € 2.724,00 - € 100,11 € 129,89 La permuta dei beni strumentali ESEMPIO 3 Le rilevazioni in P.D. 06-10 06-10 06-10 06-10 Ammortamento macchine ufficio Fondo ammortamento macchine ufficio Quota ammortamento del 20% da 1-01 a 6-10 (escluso) Fondo ammortamento macchine ufficio Macchine ufficio Giro del fondo ammortamento 319,89 319,89 1.999,89 1.999,89 Crediti commerciali diversi Macchine ufficio Iva ns/debito Fattura n. 189 sulla Rotex srl 276,00 Macchine ufficio Plusvalenze ordinarie Plusvalenza su macchine ufficio 129,89 230,00 46,00 129,89 La permuta dei beni strumentali ESEMPIO 3 Le rilevazioni in P.D. 06-10 07-10 Macchine ufficio Iva ns/credito Debiti v/fornitori Ricevuta fattura della Rotex srl 2.500,00 500,00 Debiti v/fornitori Crediti commerciali diversi Banca X c/c Saldo fattura Rotex con bonifico bancario 3.000,00 3.000,00 276,00 2.724,00 La dismissione straordinaria dei beni strumentali ESEMPIO 4 Dismissione straordinaria di beni strumentali Nel corso dell’esercizio la Matrix spa effettua, tra le altre, la seguente operazione: A seguito della decisione di cambiare produzione in quanto gli articoli fabbricati non incontrano più il favore della clientela, in data 9-10 dismette tutti i macchinari in precedenza utilizzati, a loro tempo acquistati per € 148.000 e ammortizzati per il 50% al coefficiente annuo del 12%, con un realizzo di € 32.000 + Iva ord., come da fattura n. 228 sulla Lorenzi srl; regolamento immediato a mezzo bonifico bancario. Presentare i calcoli e le rilevazioni in P.D. Vediamo come si fa! La dismissione straordinaria dei beni strumentali ESEMPIO 4 I calcoli Poiché la dismissione straordinaria dei macchinari avviene in seguito a un piano di ristrutturazione che investe l’intera struttura produttiva e ha notevole incidenza sul complesso degli investimenti riguardanti l’attività aziendale, il componente di reddito che viene a determinarsi ha natura straordinaria. Avremo: dall’1-01 al 9-10 escluso = 281 giorni € (148.000 x 12 x 281/365 x 100) = € 13.672,77 quota ammortamento dall’1-01 al 9-10 La dismissione straordinaria dei beni strumentali ESEMPIO 4 I calcoli Ricavo di vendita Costo originario - Fondo ammortamento (148.000 x 50% + 13.672,77) Valore contabile Minusvalenza ordinaria € 32.000,00 € 148.000,00 € 87.672,77 - € 60.327,23 € 28.327,23 La dismissione straordinaria dei beni strumentali ESEMPIO 4 Osserviamo che le dismissioni di beni strumentali aventi carattere straordinario generano solitamente delle minusvalenze (e non delle plusvalenze). Infatti, non rientrando in un piano di ordinaria sostituzione di beni deteriorati, il processo di ammortamento degli stessi è lontano dal concludersi: tali beni hanno pertanto un elevato valore contabile. Al contrario, il valore di realizzo può non essere adeguato all’effettivo stato del bene in quanto l’impresa non può attendere che si verifichino condizioni favorevoli di vendita. La dismissione straordinaria dei beni strumentali ESEMPIO 4 Le rilevazioni in P.D. 09-10 09-10 09-10 09-10 09-10 Ammortamento impianti e macchinari Fondo ammortamento impianti e macchinari Quota ammortamento del 12% da 1-01 a 9-10 (escluso) 13.672,77 Fondo ammortamento impianti e macchinari Impianti e macchinari Giro del fondo ammortamento 87.672,77 Crediti commerciali diversi Impianti e macchinari Iva ns/debito Fattura n. 228 sulla Lorenzi srl 38.400,00 Minusvalenze straordinarie Impianti e macchinari Minusvalenza su macchinari 28.327,23 Banca X c/c Crediti commerciali diversi Regolata fattura n. 228 con bonifico bancario 38.400,00 13.672,77 87.672,77 32.000,00 6.400 28.327,23 38.400,00 La dismissione dei beni non strumentali ESEMPIO 5 Dismissione di beni non strumentali Nel corso dell’esercizio la Matrix spa effettua, tra le altre, la seguente operazione: In data 4-11 vende un fabbricato civile (ufficio o magazzino) a uso abitativo, in precedenza acquistato a € 251.000,00 e ammortizzato per il 30% nella misura del 3% annuo, ottenendo un ricavo di eliminazione di € 400.000,00 (esente IVA), come da fattura n.271 sulla Calcagno srl; regolamneto a 60 giorni con rimessa diretta. Presentare i calcoli e le rilevazioni in P.D. Vediamo come si fa! La dismissione dei beni non strumentali ESEMPIO 5 La vendita di immobilizzazioni non utilizzate nella gestione caratteristica dell’impresa, ossia di beni non strumentali (come i fabbricati civili), rappresenta un’operazione di carattere straordinario che dà luogo a componenti straordinari di reddito. Di solito l’impresa procede a tali operazioni quando intravede l’opportunità di realizzare un elevato ricavo di eliminazione:per questo motivo è frequente l’originarsi di plusvalenze. La dismissione dei beni non strumentali ESEMPIO 5 I calcoli Dall’1-01 al 4-11 (escluso) = 307 giorni € (251.000 x 3 x 307/365 x 100) = € 6.333,45 quota ammort. dall’1-01 al 4-11 Ricavo di vendita Costo originario - Fondo ammortamento (251.000 x30% + 6.333,45) Valore contabile Plusvalenza straordinaria € 400.000,00 € 360.000,00 € 81.633,45 - € 278.366,55 € 121.633,45 La dismissione dei beni non strumentali ESEMPIO 5 Le rilevazioni in P.D. 04-11 04-11 04-11 04-11 04-11 Ammortamento fabbricati Fondo ammortamento fabbricati Quota ammortamento del 3% da 1-01 a 4-11 (escluso) Fondo ammortamento fabbricati Fabbricati Giro del fondo ammortamento 6.333,45 6.333,45 81.633,45 81.633,45 Crediti commerciali diversi fabbricati Fattura n. 271 sulla Calcagno srl (esente Iva) 400.000,00 Fabbricati Plusvalenze straordinarie Plusvalenza su fabbricati civili 121.633,45 Banca X c/c Crediti commerciali diversi Regolata fattura n. 228 con bonifico bancario 400.000,00 121.633,45 38.400,00 38.400,00 L’eliminazione dei beni strumentali Può avvenire per due motivi: 1. Il bene ha esaurito del tutto la sua utilità,per eccessivo sfruttamento o per assoluta inadeguatezza causata dal superamento tecnologico. In questo caso l’impresa procede alla distruzione del bene e dunque alla sua eliminazione volontaria. 2. Il bene cessa di far parte del patrimonio aziendale per cause non dipendenti da scelte gestionali. In questo caso l’impresa subisce un evento dannoso (furto, incendio, ecc.) e dunque si verifica un’eliminazione involontaria del bene. L’eliminazione volontaria Dal punto di vista contabile l’eliminazione di un bene per distruzione può dar luogo a due casi: 1. Il bene risulta interamente ammortizzato: è necessario eliminare dalla contabilità il conto a esso intestato attraverso lo storno del relativo fondo ammortamento. 2. Il bene risulta non interamente ammortizzato: allo storno del fondo (comprensivo della quota di ammortamento relativa alla frazione di esercizio trascorsa) si accompagna la rilevazione di un componente negativo di reddito (insussistenza passiva) per la parte non ancora ammortizzata. Tale componente viene rilevato nel conto economico di reddito acceso ai costi d’esercizio Insussistenze passive ordinarie [in bilancio: Conto economico B 14) Oneri diversi di gestione] Dopo queste operazioni i conti intestati al bene risultano spenti. L’ eliminazione volontaria ESEMPIO 1 Distruzione di beni strumentali In data 10-02 un’impresa industriale decide la dismissione per eliminazione di due macchinari che, a causa del superamento tecnologico, non possono più essere utilmente impiegati nel processo produttivo. All’1-01 un macchinario, del costo storico di € 32.000,00 risulta interamente ammortizzato; l’altro macchinario, del costo storico di € 60.000,00 risulta ammortizzato al 95% al coefficiente annuo del 15%. Presentiamo le rilevazioni in P.D. sul giornale e nei conti di mastro. Vediamo come si fa! L’ eliminazione volontaria Le rilevazioni sul libro giornale 10-02 10-02 10-02 10-02 Fondo ammortamento impianti e macchinari Impianti e macchinari Giro del fondo ammortamento Ammortamento impianti e macchinari Fondo ammortamento impianti e macchinari Quota ammortamento del 15% da 1-01 a 10-02 (escluso) Fondo ammortamento impianti e macchinari Impianti e macchinari Giro del fondo ammortamento Insussistenze passive ordinarie Impianti e macchinari Insussistenza su macchinari 32.000,00 32.000,00 986,30 986,30 57.986,30 57.986,30 2.013,70 2.013,70 L’ eliminazione volontaria Le rilevazioni sui conti di mastro IMPIANTI E MACCHINARI 32.000,00 60.000,00 32.000,00 57.986,30 20.13,70 AMMORTAMENTO IMPIANTI E MACCHINARI 986,30 FONDO AMMORTAMEHTO IMPIANTI E MACCHINARI 32.000,00 57.986,30 32.000,00 57.000,00 986,30 INSUSSISTENZE PASSIVE ORDINARIE 2.013,70 L’ eliminazione volontaria Poiché l’eliminazione del bene fa gravare sul reddito d’esercizio un componente negativo (qualora il bene eliminato non sia completamente ammortizzato), l’Amministrazione Finanziaria richiede una prova certa della demolizione, stabilendo le modalità di distruzione dei beni e la documentazione necessaria. L’ eliminazione involontaria Le stesse regole di contabilizzazione devono essere rispettate quando l’eliminazione dei beni strumentali avviene per cause non dipendenti dalla volontà aziendale. In questo caso la perdita dei beni potrà essere provata da dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà. Le conseguenze negative di tali eventi possono essere arginate attraverso: a) Attività di prevenzione (acquisto di attrezzature antincendio, ecc.) b) Forme di assicurazione interna (accantonamenti in appositi fondi) c) Coperture assicurative (pagamento premi di assicurazione) L’ eliminazione involontaria ESEMPIO 2 Furto di un automezzo In data 7-03 un automezzo del costo originario di € 16.500,00, ammortizzato per il 40% con coefficiente annuo del 20%, viene rubato. Presentiamo le registrazioni sul giornale in P.D. nell’ipotesi in cui: a) il bene non è assicurato; b) il bene non è assicurato ma l’impresa ha predisposto una forma di assicurazione interna; c) il bene è assicurato. Vediamo come si fa! L’ eliminazione involontaria In tutti i casi si deve calcolare la quota di ammortamento relativa alla frazione di anno durante il quale il bene è stato utilizzato e devono essere eliminati dalla contabilità i conti intestati al bene rubato (automezzo e relativo fondo ammortamento). Le rilevazioni sul libro giornale O7-03 O7-03 Ammortamento automezzi Fondo ammortamento automezzi Quota ammortamento del 20% da 1-01 a 07-03 (escluso) Fondo ammortamento automezzi automezzi Giro del fondo ammortamento 587,67 587,67 7.187,67 7.187,67 L’ eliminazione involontaria Caso a) Se l’impresa non è assicurata il valore non ammortizzato rappresenta un componente negativo di reddito di natura straordinaria che grava sul reddito d’esercizio e viene rilevato nel conto economico di reddito acceso ai costi d’esercizio Insussistenze passive straordinarie [in bilancio: Conto economico E 21) Oneri straordinari] O7-03 Insussistenze passive straordinarie Automezzi Insussistenza su automezzo 9.312,33 9.312,33 L’ eliminazione involontaria Caso b) Se l’impresa non è assicurata, ma ha predisposto una forma di assicurazione interna contro i rischi di furto e incendio, ossia ha costituito negli esercizi precedenti un apposito Fondo rischi automezzi [in bilancio: Stato patrimoniale Passivo B 3) Altri], attinge a tale fondo senza far gravare componenti negativi di reddito sull’esercizio. Il componente negativo di reddito viene a determinarsi solo se il fondo non è sufficiente a coprire l’intero evento dannoso. O7-03 Fondo rischi automezzi Automezzi Giro al conto automezzi 9.312,33 9.312,33 L’ eliminazione involontaria Caso c) Se l’impresa ha stipulato una polizza assicurativa riceve dalla compagnia di assicurazione una somma commisurata al valore assicurato e al valore corrente dell’automezzo. Tuttavia il rimborso potrebbe non coprire interamente il valore contabile del bene, in quanto la polizza può prevedere una franchigia e/o un limite di indennizzo. In contabilità si rilevano distintamente: il componente negativo straordinario di reddito derivante dal furto dell’automezzo (Insussistenze passive straordinarie); il componente positivo straordinario di reddito derivante dal rimborso assicurativo [Sopravvenienze attive straordinarie, che in Conto economico confluisce alla voce E 20) Proventi straordinari] L’ eliminazione involontaria Caso c) O7-03 10-12 Insussistenze passive straordinarie Automezzi Insussistenza su automezzo 9.312,33 Assegni Sopravvenienze attive straordinarie Rimborso assicurativo 8.500,00 9.312,33 8.500,00 FINE Bibliografia Astolfi, Rascioni & Ricci “Entriamo in azienda 2 Processi e rilevazioni della gestione caratteristica, gestione finanziaria e marcato dei capitali Tomo 2” Tramontana editore Milano 2007