Istituto Universitario Navale
Napoli
Componenti del Nucleo di Valutazione
Presidente
Email
Telefono/fax
Golzio Luigi
[email protected]
059/2056819
Esperto esterno – Docente nell’Università Modena e Reggio Emilia
Componente
E-mail
Telefono/fax
Bruni Giuseppe
[email protected]
045/8028218 - 045/8028488
Esperto esterno - Docente nell’Università Verona
Componente
E-mail
Campedelli Bettina
[email protected]
Esperto esterno – Docente nell’Università di Verona
Componente
E-mail
Telefono/fax
Lanza Vincenzo
[email protected]
081/5666408 - 081/5666405
Esperto esterno - Direttore amministrativo Seconda Università Napoli
Componente
E-mail
Telefono/fax
Giunta Giulio
[email protected]
081/5475546 - 081/5519957
Docente interno
Componente
E-mail
Telefono/fax
De Angelis Pasquale Luigi
[email protected]
081/5475557 - 081/5516675
Docente interno
Componente
E-mail
Vito Giuseppe
[email protected]
081/5475714 – 081/5522313
Docente interno
Responsabile dell'ufficio
di supporto
E-mail
Telefono/fax
Dott. Carbonara Gabriele
[email protected]
081.5475336 /081.5475321
1
INDICE
1
PREMESSA
5
2
GLI INDICATORI ESSENZIALI
7
3
LA DIMENSIONE E LA COMPOSIZIONE DELL’OFFERTA
DIDATTICA
11
4
LA CRESCITA, LA DIMENSIONE E LA COMPOSIZIONE
DELLA DOMANDA RELATIVA ALL’ATENEO
15
4.1 La crescita, la dimensione e la composizione della domanda
relativa alla Facoltà di Economia.
4.2 La crescita, la dimensione e la composizione della domanda
relativa alla Facoltà di Scienze Nautiche.
18
5
L’ ATENEO E LE FACOLTA’ ATTRAVERSO GLI
INDICATORI ESSENZIALI
5.1 . Indicatori di risultato
1.01 Tasso di laurea/diploma
1.02 Tasso di laurea/diploma in corso
1.03 Indicatore di valutazione della didattica
1.04 Tasso di partecipazione alla valutazione della didattica
1.05 Tasso di partecipazione ai programmi di ricerca
1.06 Tasso di successo nella partecipazione ai programmi di
ricerca
5.2 Indicatori di risorse
2.01 Dotazione di spazi per studente in corso
2.02 Dotazione di docenti per studente in corso
2.03 Spesa corrente per studente in corso (milioni di lire)
2.04 Entrate per la ricerca per docente
2.05 Dotazione di personale tecnico amministrativo per
docente
2.06 Fruibilità delle biblioteche
2.07 Fruibilità delle aule informatiche
5.3 Indicatori di processo
3.01 Tempo medio di laurea
3.02 Quota di studenti che abbandonano dopo il I anno
3.03 Quota di studenti fuori corso
3.04 Quota di docenti afferenti ai dipartimenti
3.05 Finanziamento esterno della ricerca per docente
3.06 Autosufficienza finanziaria
3
19
21
21
24
24
24
25
25
27
27
29
31
31
32
33
33
34
34
35
37
38
39
41
3.07 Tasso di completamento degli studi
3.08 Incidenza delle spese per assegni fissi sul FFO
3.09 Interventi finanziari a favore degli studenti pro capite
5.4 . Indicatori di contesto
4.01 Indice di dimensione
4.02 Indice di rilevanza locale
4.03 Indice di attrazione studenti migliori
4.04 Indice di attrazione liceali
4.06 Indice di attrazione extra-regionale
4.05 Quota docenti area “scientifica”
6
41
43
44
45
45
47
48
50
51
52
LA GESTIONE ECONOMICO - FINANZIARIA
55
Relazione all’esercizio finanziario 1999
Risorse ed utilizzo
Entrate
Uscite
Indici di efficienza amministrativa
Analisi dei trend di bilancio
Conclusioni
56
58
62
64
66
84
7
I SERVIZI DI BIBLIOTECA
85
8
LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEGLI STUDENTI
91
9
L’ORGANIZZAZIONE AMMINITRATIVA
111
10
CONSIDERAZIONI SULLA QUOTA DI RIEQUILIBRIO
119
11
OSSERVAZIONI CONCLUSIVE
125
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
4
1. PREMESSA
La relazione per l’anno 1999 è opera del nuovo Nucleo di valutazione
interno dell’Istituto Universitario Navale (IUN), composto da Luigi Golzio,
Ordinario di Organizzazione del Lavoro nell’Università di Modena e Reggio
Emilia (Presidente); Giuseppe Bruni, Ordinario di Economia Aziendale
nell’Università di Verona; Vincenzo Lanza, Direttore Amministrativo della II
Università degli studi di Napoli; Giulio Giunta, Ordinario di Calcolo numerico
e programmazione presso l’IUN; Pasquale Luigi De Angelis, Ordinario di
Matematica Generale presso l’IUN; Giuseppe Vito, Ordinario di Economia e
gestione delle imprese presso la Facoltà di Economia dell’IUN; Bettina
Campedelli, Ordinario di Economia Aziendale nell’Università di Verona.
Il Nucleo si avvale (e si è avvalso) dell’apposito Ufficio Nucleo di
Valutazione per la raccolta e l’elaborazione dei dati necessari. L’Ufficio si
basa sul contributo tecnico ed organizzativo del dottore Gabriele Carbonara
che ha curato, tra l’altro, l’editing della presente relazione. Per quanto attiene
le elaborazioni statistiche, il Nucleo si è avvalso anche della collaborazione
dell’Istituto di Statistica e Matematica della Facoltà di Economia dell’IUN
diretto dal Preside della Facoltà di Economia, professore Claudio Quintano.
Altro supporto alla raccolta dati è stato fornito dal Sig. Pasquale Cuomo.
La struttura della relazione aderisce all’impostazione metodologica e di
contenuto proposta dall’Osservatorio Nazionale per la valutazione del sistema
universitario, attualmente Comitato di valutazione, per quanto concerne la
“griglia minima degli indicatori”.
La relazione per l’anno 1999 si propone, come principale obiettivo, una
complessiva chiarificazione delle rilevanti dinamiche che hanno interessato
l’IUN nell’ultimo decennio e che tuttora determinano alcune apparenti
incongruenze nei valori degli indicatori richiesti dal Comitato per la
valutazione
del
sistema
universitario
italiano.
5
2. GLI INDICATORI ESSENZIALI
Per l’anno di riferimento sono stati calcolati gli indicatori richiesti
dall’Osservatorio per la Valutazione del sistema universitario nella riunione
tenutasi a Roma il 9 marzo 2000.
La base dati utilizzata è in gran parte quella già in possesso
dell’Osservatorio in quanto trasmessa entro il 2 maggio 2000 a cura degli Uffici
dell’Ateneo. Essa è risultata di notevole aiuto nell’elaborazione della relazione e
rappresenta il portato di un significativo miglioramento nel complessivo sistema di
rilevazione ed archiviazione dei dati dell’IUN; tale miglioramento si concretizza, in
particolare, nell’unificazione di fatto degli archivi dati che di volta in volta
vengono comunicati all’ISTAT, al MURST, al CNR, ecc. Ciò determina
l’univocità dei dati e la facilità di reperimento. Ulteriori miglioramenti nel sistema
informativo complessivo sono comunque possibili nella direzione dell’integrazione
informatica vera e propria del complesso degli archivi, compresi quelli necessari
per il calcolo degli indicatori da parte del Nucleo di Valutazione.
Gli indicatori calcolati sono i seguenti:
Indicatore
Indicatori
di risultato
Indicatori
di risorse
Livello
Numeratore
1.01 Tasso di laurea/diploma
A,F,C
Laureati e diplomati nell'anno
solare
I-M
Iscritti al I anno
N+2 a.a. prima
1.02 Tasso di laurea/diploma in
corso
A,F,C
Laureati e diplomati in corso
nell'anno solare
I-M
Iscritti al I anno
N a.a. prima
1.03 Indicatore di valutazione
della didattica
A,F,C
Sospeso per il 2000
1.04 Tasso di partecipazione
alla
valutazione
della
didattica
1.05 Tasso di partecipazione ai
programmi di ricerca
A,F,C
Numero di questionari per la
didattica raccolti
A,F,D
Docenti afferenti alla struttura M- Docenti afferenti
che risultano tra i partecipanti PRIN
nelle domande dei PRIN (ex
40%)
1.06 Tasso di successo nella
partecipazione
ai
programmi di ricerca
A,F,D
Docenti afferenti alla struttura M- Docenti afferenti
che figurano nei progetti PRIN
finanziati
2.01 Dotazione di spazi per
studente in corso
A,F
Posti in aula – Orario di
utilizzazione settimanale
2.02 Dotazione di docenti per
studente in corso
A,F
Docenti afferenti alla facoltà
2.03 Spesa
corrente
per
studente in corso (milioni
di lire)
2.04 Entrate per la ricerca per
docente
A
A,D
7
Fonte Denominatore
-
-
Iscritti in corso
Iscritti in corso
C-M Iscritti in corso
Spese correnti totali
I
Iscritti in corso
Entrate correnti e in conto
capitale per la ricerca
I
Docenti afferenti
Istituto Universitario Navale di Napoli
Indicatori
di
processo
Indicatori
di
contesto
2.05 Dotazione di personale
tecnico amministrativo per
docente
A,D
2.06 Fruibilità delle biblioteche
(la
biblioteca
e'
centralizzata)
A,F,D
Posti in biblioteca moltiplicati
per il numero di ore
settimanali di apertura
-
Iscritti in totale
2.07 Fruibilità
delle
informatiche
(le
informatiche
centralizzate)
A,F,D
Posti in laboratori informatici
(con più di 10 postazioni
connesse in rete) moltiplicato
per il numero
di ore
settimanali di accessibilità
-
Iscritti in totale
3.01 Tempo medio di laurea
A,F,C
Somma
degli
iscrizione
dei
nell'anno solare
I-M
Laureati
nell'anno solare
3.02 Quota di studenti che
abbandonano dopo il I
anno
A,F,C
Iscritti al I anno nell’a.a.
precedente, che non si sono
iscritti al II anno
-
Iscritti al I anno
nell’a.a.
precedente
3.03 Quota
corso
A,F,C
Iscritti da un numero di anni
superiore alla durata legale
I-M
di
studenti
aule
aule
sono
fuori
PTA afferente ai dipartimenti C-M Docenti afferenti
(in questo caso Istituti)
anni
di
laureati
3.04 Quota di docenti afferenti
ai dipartimenti
A
3.05 Finanziamento
esterno
della ricerca per docente
A,D
Entrate correnti e in conto
capitale per la ricerca,
provenienti da finanziamenti
esterni
(esclusi
cofinanziamenti MURST)
I
Docenti afferenti
ai
dipartimenti
(in questo caso
Istituti)
3.06 Autosufficienza finanziaria
A
Entrate correnti totali al netto
del FFO
I
Entrate correnti
totali
3.07 Tasso di completamento
degli studi
A,F,C
3.08 Incidenza delle spese per
assegni fissi sul FFO
A
Spese per assegni fissi al C-M FFO
personale di ruolo
3.09 Interventi
finanziari
a
favore degli studenti pro
capite (Milioni di lire)
A
Spese
per
interventi
finanziari diretti a favore degli
studenti
4.01 Indice di dimensione
4.02 Indice di rilevanza locale
Docenti
afferenti
dipartimenti
Iscritti in totale
ai C-M Docenti afferenti
all’ateneo
Studenti equivalenti in corso
I-M
-
A,F,C
Iscritti in corso
I-M
A
Iscritti in corso
I-M
Iscritti in corso
Iscritti
Popolazione 1925nni
nella
regione
4.03 Indice
di
attrazione
studenti migliori
A,F,C
Iscritti al I anno con voto di
maturità pari o superiore a 54
su 60
-
Iscritti al I anno
4.04 Indice di attrazione liceali
A,F,C
Iscritti al I anno provenienti
dai licei classico e scientifico
I-M
Iscritti al I anno
A,F
Iscritti al I anno provenienti
da altre regioni e dall'estero
-
Iscritti al I anno
4.06 Indice di attrazione extraregionale
8
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
4.05 Quota
docenti
“scientifica”
area
A,F
Docenti aree
disciplinari
scientifico- M-C Docenti afferenti
all’ateneo
Livello del dato rilevato: A = Ateneo, F = Facoltà, D = Dipartimenti, C = Corso di laurea
Legenda
Nella presente relazione sono estesamente utilizzate le seguenti sigle, peraltro
conformi, ove del caso, alle sigle utilizzate dal Comitato Nazionale per la
Valutazione del Sistema Universitario:
A
F
C
D
M
I
PRIN
ECIMV
EMT
EC
EA
ET
CIMV
EAI
EGST
SIGI
GICONP
SN
SA
Ateneo
Facoltà
Corso di laurea
Dipartimento
MURST
Istat
Progetti di ricerca di interesse nazionale
Economia del commercio internazionale e mercati valutari
Economia marittima e dei trasporti
Economia e commercio
Economia aziendale
Economia del turismo *
Commercio internazionale e mercati valutari
Economia e amministrazione delle imprese
Economia e gestione dei servizi turistici
Statistica e informatica per la gestione delle imprese
Economia delle imprese cooperative e delle organizzazioni non-profit*
Scienze Nautiche
Scienze Ambientali
9
3.
LA DIMENSIONE E LA COMPOSIZIONE
DELL’OFFERTA DIDATTICA.
Nell’anno accademico 1998/99 l’I.U.N., nelle more dell’istituzione di tre
nuove Facoltà (Ingegneria, con il corso di laurea in “Ingegneria delle
Telecomunicazioni”; Giurisprudenza, con il corso di laurea in “Scienze
dell’Amministrazione”; Scienze Motorie, con il corso di laurea in “Scienze
Motorie”), ha continuato a svolgere un importante ruolo nel processo di
decongestionamento dell’Ateneo Federico II1.
In particolare, l’I.U.N. rappresenta, attualmente, il più articolato polo di
offerta universitaria di Economia della regione Campania conservando, nel
contempo, le sue caratteristiche specialistiche con il corso di laurea in “Economia
Marittima e dei Trasporti”. E’ anche un importante polo di offerta per le Scienze
dell’ambiente, in particolare l’ambiente marino, con i corsi di laurea in “Scienze
Nautiche e Scienze Ambientali”.
Presso l’I.U.N., infatti, sono attive le seguenti Facoltà con i relativi corsi di
laurea e di diploma indicate nella tab. n. 1.
Tab. n. 1 – Offerta didattica dell’Istituto Universitario Navale (Corsi di laurea/Diploma)
Facoltà di Economia
Corsi di laurea
Corsi di diploma
universitario
Facoltà di Scienze
Nautiche
Corsi di laurea
Economia del commercio internazionale e mercati
valutari
Economia marittima e dei trasporti
Economia e commercio
Economia aziendale
Economia del turismo *
Commercio internazionale e mercati valutari
Economia e amministrazione delle imprese
Economia e gestione dei servizi turistici
Statistica e informatica per la gestione delle imprese
Economia delle imprese cooperative e delle
organizzazioni non-profit*
Scienze Nautiche
Scienze ambientali
ECIMV
EMT
EC
EA
ET
CIMV
EAI
EGST
SIGI
GICONP
SN
SA
* Corso di laurea/diploma di nuova istituzione nell’anno di riferimento
L’offerta didattica dell’Ateneo alla data di stesura della presente relazione risulta notevolmente
cambiata rispetto all’anno precedente in quanto si è registrata nell’a.a. 1999/2000 l’attivazione delle
seguenti Facoltà e corsi di laurea:
- Facoltà di Ingegneria, corso di “Ingegneria delle Telecomunicazioni”.
- Facoltà di Scienze Motorie, Corso di Laurea in “Scienze Motorie”.
- Facoltà di Giurisprudenza, corso di laurea in “Scienze dell’Amministrazione”.
Il corso di laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni si basa sulle attività di ricerca e
didattiche svolte nel settore fin dagli anni cinquanta, e si avvale anche dei laboratori di ricerca della
Facoltà di Scienze Nautiche dell’Ateneo. Sebbene non sia a numero chiuso, il Corso di Laurea
fruisce di un favorevole rapporto numerico fra docenti e studenti, come è tradizione del settore
presso l’Ateneo.
L’impostazione del corso è coerente con la nuova organizzazione normativa italiana, tendente ad
un miglior inquadramento del laureato in ingegneria, anche in ambito europeo.
11
Istituto Universitario Navale di Napoli
Rispetto all’anno accademico 1997/98, l’offerta didattica dell’IUN relativa
alla Facoltà di Economia si è arricchita di un nuovo corso di laurea in “Economia
del turismo” e di un nuovo corso di diploma universitario in “Economia delle
imprese cooperative e delle organizzazioni non-profit”. Entrambi questi corsi si
raccordano e rispondono in maniera efficace alle specificità e le vocazioni naturali
del territorio e del tessuto economico della Regione Campania.
Da questo punto in poi, per semplicità espositiva, i singoli corsi di
laurea verranno indicati attraverso gli acronimi indicati nella tab. n. 1.
I Dottorati di ricerca che vedono l’Istituto Universitario Navale come sede
amministrativa oppure come sede consorziata sono elencati, con le rispettive
denominazioni, nella tab. n. 2.
Tab. n. 2 - Corsi di dottorato di ricerca
Istituto Universitario Navale: sede amministrativa
Dottrine economico aziendali e governo d’impresa
Economia delle risorse alimentari e dell’ambiente (cofinanziato dal F.S.E.)
Scienze economiche
Statistica applicata al territorio (cofinanziato dal F.S.E.)
Scienze geodetiche e topografiche (cofinanziato dal F.S.E.)
Istituto Universitario Navale: sede consorziata
Comunicazione economica d’impresa nella teoria e nella prassi internazionali dell’Università Federico II di
Napoli
Diritto previdenziale comparato e riforma dello stato sociale dell’Università Federico II di Napoli;
Diritto internazionale dell’Università di Bari
Economia dei trasporti dell’Università di Genova
Economia e direzione delle aziende pubbliche dell’Università di Salerno
Economia e politica dello sviluppo dell’Università Federico II di Napoli
La responsabilità per danni alla persona dell’Università di Palermo
Nuova sistematica del diritto civile, diritto privato comunitario e teoria dell’interpretazione dell’Università di
Reggio Calabria
Teoria giuridica della finanza pubblica e della burocrazia finanziaria dell’Università Federico II di Napoli
Scienze ambientali – Ambiente marino e risorse (sede consorziata).
Alla Facoltà di Economia dell’Istituto Universitario Navale di Napoli
afferisce la Scuola di Specializzazione post-laurea in Amministrazione e Direzione
Aziendale, che rilascia il diploma di “Specialista in Amministrazione e Direzione
Aziendale”.
La Scuola di Specializzazione in Amministrazione e Direzione Aziendale,
per un numero chiuso di 15 studenti italiani più 4 riservati agli studenti stranieri, è
12
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
finanziata con fondi MURST e con un contributo del Banco di Napoli. Per
conseguire gli obiettivi prefissati, la Scuola si avvale di un corpo docente scelto tra
professori universitari, managers aziendali e consulenti d’impresa di comprovata
professionalità scientifica ed esperienza didattica, che espletano, nell’arco di due
anni, 8 insegnamenti fondamentali e 6 complementari (a scelta dello studente).
A seguito delle numerose richieste di ammissione degli ultimi anni, il Consiglio
della Scuola ha deliberato di ampliare il numero chiuso, fissato in 15 posti, fino a
19. Pertanto, gli studenti iscritti, per l’anno accademico 1997/98, sono 38,
provenienti quasi esclusivamente da Napoli e provincia. In particolare: 30
provengono da Napoli e provincia; 3 dalla provincia di Benevento; 1 dalla
provincia di Caserta; 1 da Avellino; 1 da Salerno; 2 da province extracampane del
Sud.
13
4.
LA
CRESCITA,
LA
DIMENSIONE
E
LA
COMPOSIZIONE DELLA DOMANDA RELATIVA
ALL’ATENEO.
La domanda complessiva di istruzione universitaria che si rivolge all’Ateneo
(costituita dagli studenti iscritti ai Corsi di laurea, ai Corsi di Diploma alle Scuole
di specializzazione, ai Corsi di perfezionamento e a quelli di dottorato di ricerca)
indica un tasso di crescita positivo che si iscrive nella complessiva tendenza alla
crescita dell’IUN ormai in atto da oltre un decennio su livelli molto elevati, non
paragonabili con quelli medi del sistema universitario nazionale.
Questa circostanza fa sì che l’IUN si configuri come una eccezione nel
panorama del sistema universitario italiano tanto che la stessa lettura ed
interpretazione degli indicatori dovrà essere svolta su basi diverse rispetto a quelle
generalmente utilizzate per gli altri Atenei. Ci si riferisce, in particolare,
all’acquisizione e all’utilizzo di una prospettiva storica e dinamica in grado di
spiegare i valori degli indicatori in relazione alla diversa velocità di crescita del
numero degli studenti rispetto a quella di altri fondamentali parametri, di natura
strutturale (per esempio gli spazi ed il numero dei docenti) e di natura
congiunturale (ad esempio il Fondo di finanziamento ordinario).
Va osservato, con riferimento al periodo 1987/88 – 1998/99, che il numero
degli studenti complessivamente frequentanti l’Ateneo è passato da 3.213 a 11.620
(tabella n. 3) con un fattore di incremento pari a 3,62 (tabella n.4). I tassi di crescita
si sono attestati, nel periodo considerato su quelli sottesi all’andamento del grafico
n. 1 ed esplicitati nel grafico n. 2; è dunque evidente che solo nell’anno di
riferimento il tasso di crescita ha registrato una diminuzione restando, peraltro,
molto più elevato della media nazionale.
In relazione all’andamento complessivo delle iscrizioni universitarie, risulta
chiara, da questo dato, l’adeguatezza dell’evoluzione dell’offerta formativa avutasi
nell’ultimo decennio quale risposta alle esigenze del territorio in cui l’Ateneo è
localizzato. In particolare appare appropriata la diversificazione dell’offerta
nell’ambito della Facoltà di Economia che è da considerare il vero volano della
crescita dimensionale dell’Ateneo (grafico n.3).
15
Istituto Universitario Navale di Napoli
1992/93
1993/94
1994/95
5.769
6.234
6.824
7.455
8.175
1998/99
1991/92
4.686
1997/98
1990/91
4.049
1996/97
1989/90
3.213
1995/96
1988/89
Numero iscritti
totale Ateneo
1987/88
Tabella n.3 – Iscritti totali all’IUN per anni accademici.
9.145 10.256 11.198 11.620
Grafico n.1 - Studenti iscritti all'I.U.N.
12.000
12.000
Ateneo
10.000
10.000
Facoltà di Economia
8.000
8.000
6.000
6.000
4.000
4.000
2.000
2.000
Facoltà di Scienze Nautiche
0
0
1987/88
1988/89
1989/90
1990/91
1991/92
1992/93
1993/94
1994/95
1995/96
1996/97
1997/98
1998/99
Anno Accademico
Tabella n. 4
Anno
1987/88 1988/89 1989/90
accademico
1990/91
1991/92
1992/93
1993/94
1994/95
1995/96
1996/97
1997/98
Tasso di
crescita
Ateneo
26,02% 15,73%
23,11%
8,06%
9,46%
9,25%
9,66%
11,87%
12,15%
9,18%
3,77%
Tasso di
crescita
Economia
26,70% 16,64%
25,55%
8,23%
9,32%
8,60%
8,90%
10,81%
10,66%
9,05%
3,96%
Tasso di
crescita
Scienze
Nautiche
18,68% 5,25%
-7,92%
5,10%
12,12%
20,54%
21,52%
26,75%
30,42%
10,60%
1,82%
16
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Graf. n. 2 - Tasso di crescita degli iscritti
35,00%
30,00%
Facolta' di Scienze Nautiche
25,00%
20,00%
15,00%
Totale Ateneo
10,00%
Facolta' di Economia
5,00%
0,00%
1988/89
1989/90
1990/91
1991/92
1992/93
1993/94
1994/95
1995/96
1996/97
1997/98
1998/99
-5,00%
-10,00%
Anno Accademico
Grafico n.3 - Ripartizione studenti iscritti per Facoltà
100,00%
90,00%
80,00%
70,00%
60,00%
50,00%
40,00%
30,00%
20,00%
10,00%
0,00%
1987/88 1988/89 1989/90 1990/91 1991/92 1992/93 1993/94 1994/95 1995/96 1996/97 1997/98 1998/99
Scienze Nautiche
8,50%
8,00%
7,28%
5,44%
5,29%
5,42%
5,98%
6,63%
7,51%
8,74%
8,85%
8,68%
Economia
91,50%
92,00%
92,72%
94,56%
94,71%
94,58%
94,02%
93,37%
92,49%
91,26%
91,15%
91,32%
17
Istituto Universitario Navale di Napoli
4.1
La crescita, la dimensione e la composizione della domanda relativa
alla Facoltà di Economia.
La domanda che si rivolge alla Facoltà di Economia rappresenta di gran
lunga quella determinante l’andamento alla crescita degli iscritti all’intero Ateneo;
essa presenta, tuttavia, valori differenziati in relazione ai diversi corsi di laurea e di
diploma.
Per quanto riguarda i corsi di laurea, si evidenzia (grafico n. 4) che nel
periodo considerato la crescita è dovuta a due fenomeni distinti: in un primo
momento (1987/88 – 1993/94) alle iscrizioni al Corso di laurea in Economia del
commercio internazionale e dei mercati valutari e in un secondo momento (dall’a.a.
1993/94 all’a.a. 1995/96) ai Corsi di laurea in Economia aziendale ed Economia e
commercio. Ciò ad ulteriore dimostrazione dell’assunto che la diversificazione
dell’offerta e l’adeguatezza della stessa rispetto alla domanda espressa dal bacino
territoriale di utenza risulta il principale motore della crescita della domanda.
Vi è da evidenziare, come dato congiunturale relativo all’anno di
riferimento, il rallentamento dei tassi di crescita (Tabella n. 4). In particolare, il
tasso di crescita dell’intero Ateneo per l’a.a. 1998/99 rispetto all’a.a. precedente
risulta del 3,77% contro il valore del 9,18% registrato per l’a.a. 1997/98 rispetto
all’a.a. 1996/97. Questa circostanza e’ riscontrabile anche al livello delle Facoltà:
per la Facoltà di Economia il tasso di crescita passa, infatti, dal 9,05% al 3,96% e
per la Facoltà di Scienze Nautiche dal 10,6% all’1,82 %.
Grafico 4 - Ciclo di vita dei corsi di laurea della Facoltà di Economia
6.000
Economia del commercio int.le
5.000
4.000
3.000
Economia aziendale
2.000
Economia e commercio
1.000
Economia marittima e dei trasporti
Anno accademico
18
19
98
/9
9
19
97
/9
8
19
96
/9
7
19
95
/9
6
19
94
/9
5
19
93
/9
4
19
92
/9
3
19
91
/9
2
19
90
/9
1
19
89
/9
0
19
88
/8
9
19
87
/8
8
0
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
4.2.
La crescita, la dimensione e la composizione della domanda relativa
alla Facoltà di Scienze Nautiche.
La dinamica della domanda che si rivolge alla Facoltà di Scienze Nautiche e ai
due relativi Corsi di Laurea in Scienze Nautiche e Scienze Ambientali appare
altrettanto interessante e meritevole di attenzione, sebbene riguardi valori inferiori
rispetto a quelli della Facoltà di Economia. Anche in questo caso è rilevabile
l’effetto prodotto dalla diversificazione dell’offerta, rappresentata in questo caso
dall’istituzione del Corso di laurea in Scienze Ambientali, che ha visto un
incremento del numero degli iscritti dai 100 del 1994/95 ai 624 dell’anno di
riferimento (grafico n. 5). Ciò in presenza di una dinamica di crescita più limitata,
ancorché significativa, delle iscrizioni al corso di laurea in Scienze Nautiche.
In definitiva, l’Ateneo ha sopportato, nell’ultimo decennio, una crescita che ne
ha portato la dimensione da 3213 studenti dell’a.a. 1987/88 a 11.620 studenti
attuali con ciò la dimensione dell’Ateneo si è incrementata di un fattore pari a 3,62
in dieci anni.
Tale dato è significativo anche se riferito all’ultimo quinquennio: in esso, infatti,
l’Ateneo e’ stato interessato da una crescita che ne ha portato la dimensione da
7.455 a 11.620. Con ciò la dimensione dell’Ateneo si è incrementata di un fattore
moltiplicativo pari a 1,56.
19
5.
L’ATENEO E LE FACOLTÀ ATTRAVERSO GLI
INDICATORI ESSENZIALI
5.1. GLI INDICATORI DI RISULTATO
1.01. Tasso di laurea/diploma (A,F,C)
L’indicatore è dato dal rapporto tra i laureati e diplomati in corso nell'anno
solare e gli iscritti al I anno N anni accademici o N+2 anni accademici prima. E’
stato calcolato, a livello di Ateneo, Facoltà e singoli corsi di laurea, rapportando:
- i laureati (diplomati) totali nell'anno solare e gli iscritti al I anno N+2 a.a.
prima;
- i laureati (diplomati) totali nell'anno solare e gli iscritti al I anno N a.a.
prima .
- i laureati (diplomati) in corso nell'anno solare e gli iscritti al I anno N a.a.
prima.
Questo indicatore appare particolarmente sensibile alla dinamica di crescita
dell’Ateneo, delle Facoltà e dei singoli corsi di laurea. Nella maggior parte dei casi
considerati, esso è in crescita per effetto della progressiva entrata a regime dei
diversi corsi di laurea e di diploma in cui si articola l’offerta dell’Ateneo, la grande
maggioranza dei quali è stata varata nel corso degli anni ‘90. Alcune eccezioni a
questa tendenza generalizzata alla crescita vengono evidenziate a parte nel
commento, che è stato sviluppato con particolare riferimento al rapporto tra i
laureati (diplomati) totali nell'anno solare e gli iscritti al I anno N+2 a.a prima.
Anche in termini strettamente quantitativi, la dinamica dell’offerta dell’Ateneo,
che si è evoluta significativamente nel tempo, non permette il calcolo del valore di
questo indicatore per alcuni corsi di laurea (ad esempio, il valore dell’indicatore
relativo a N+2 anni prima non è calcolabile per il corso di laurea in Economia del
commercio internazionale e dei mercati valutari, istituito nel nuovo ordinamento
per sostituire il corso di laurea in Commercio internazionale e mercati valutari solo
N anni accademici prima dell’anno di riferimento: al riguardo, tutti i laureati sia nel
vecchio che nel nuovo ordinamento sono stati considerati come laureati in
Commercio internazionale e mercati valutari. Questa modalità di calcolo non
influisce né sul livello quantitativo dell’indicatore – attestato per l’Ateneo ad oltre
il 38% - né sull’interpretazione dei risultati e sulle conclusioni proposte in quanto
gli studenti che hanno completato il proprio percorso di studi nell’ambito dei
vecchi ordinamenti costituiscono una ristretta minoranza).
Nello specifico, si può osservare dalla tabella n.5 che nell’anno solare di
riferimento si sono laureati 428 studenti in Economia del commercio internazionale
21
Istituto Universitario Navale di Napoli
e dei mercati valutari e 23 studenti in commercio internazionale e mercati valutari
per un totale di 451 studenti. Rispetto ai 1.149 iscritti al corso di laurea in
Commercio internazionale e mercati valutari di N+2 A.A. prima, ciò determina un
valore dell’indicatore di 39,25%. A rigore, si può affermare che questo valore si
compone di 37,25% relativo al corso di laurea in Economia del commercio
internazionale e dei mercati valutari e del 2,00% del corso di laurea in Commercio
internazionale e mercati valutari.
Tab. n. 5 - Tassi di laurea e di diploma (totale e in corso)*
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* Rif. Legenda al par. n. 2.
A livello di Ateneo, il valore del tasso di laurea risulta pari al 38,37%, ovvero
alla media ponderata degli indicatori relativi alle singole Facoltà; tale valore è
pertanto determinato, essenzialmente, da quello della Facoltà di Economia
(39,02%), preponderante, in termini di numero degli studenti, rispetto alla Facoltà
di Scienze Nautiche (il rapporto tra gli iscritti alla Facoltà di Economia e gli iscritti
alla Facoltà di Scienze Nautiche per l’anno di riferimento è di circa 10:1).
L’indicatore denota un miglioramento rispetto all’anno precedente; tale
miglioramento è da attribuire al progressivo transito verso uno stato di regime dei
diversi corsi di laurea e di diploma in cui si articola l’offerta dell’Ateneo, la grande
maggioranza dei quali è stata varata nel corso degli anni ‘90.
Per quanto attiene la Facoltà di Economia, va osservato che il valore di 39,02%
appare significativamente inferiore alla media nazionale, pari a 53,6%: nell’ambito
della Facoltà stessa, peraltro, si evidenziano valori molto differenziati che vanno
dal 23,86% del corso di laurea in Economia Marittima e dei Trasporti al 39,25%
calcolato con le modalità precedentemente esposte di quello in Economia del
commercio internazionale e dei mercati valutari (graf. n. 6). Questi valori non
rimarcano significative differenze tra i diversi corsi di laurea in termini di
22
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
efficienza didattica bensì il fatto che mentre il corso di laurea in Economia del
commercio internazionale e dei mercati valutari ha raggiunto la fase di regime con
valori di poco inferiori alla media nazionale, gli altri corsi di laurea stanno
attraversando ancora una fase transitoria (il contingente dei laureati in Economia
Aziendale nell’anno di riferimento, per esempio, non può comprendere gli
immatricolati N+2 A.A. –e precedenti- per il semplice fatto che il corso di laurea
e’ stato istituito N+1 A.A. prima).
Per quanto riguarda i corsi di diploma universitario della Facoltà di Economia, si
osservano valori mediamente inferiori al 30% con un minimo del 23,53% nel caso
del diploma universitario in Statistica e informatica per la gestione delle imprese ed
un massimo del 55,36% per il diploma in Economia e gestione dei servizi turistici.
Per la Facoltà di Scienze Nautiche, questo indicatore, che si trova sul percorso di
crescita dovuto alle circostanze precedentemente delineate, si attesta a 14,68% .
Non è possibile calcolare il valore dell’indicatore per il corso di laurea in
Scienze ambientali atteso che la sua istituzione è avvenuta nel corso dell’A.A.
1993/94; esso, tuttavia, se calcolato con riferimento agli iscritti N a.a. prima, si
attesta su 15,84% per Scienze Nautiche e su 16,84% per Scienze Ambientali.
Graf. n. 6 - Laureati in rapporto agli immatricolati
50,0%
45,0%
40,0%
35,0%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
23
SN
SA
DN
Dip ESI
Dip SIGI
Dip EGST
N A.A. prima
Fac. Sc. Nautiche
N+2 A.A. prima
Dip GICONP
Dip EAI
EMT
EC
ET
ECIMV
EA
Fac. Economia
Tutte le Facoltà
0,0%
CIMV
5,0%
Istituto Universitario Navale di Napoli
1.02. Tasso di laurea/diploma in corso
Da calcolare a livello di Ateneo, Facoltà e singoli corsi di laurea, è dato dal
rapporto tra laureati e diplomati in corso nell'anno solare e iscritti al I anno N a.a.
prima.
Per quanto attiene la Facoltà di Economia, questo indicatore, con un valore pari
a 1,62%, registra un incremento rispetto all’anno precedente che, seppure
contenuto in valore assoluto (0,32%), è significativo in relazione al valore
mediamente basso a livello nazionale (5,6%, dato relativo ai laureati dell’a.a.
1997/98, unico disponibile per i confronti). In particolare, il tasso di incremento
corrispondente rispetto all’anno precedente è di poco inferiore al 20%.
Va osservato che il valore medio regionale di questo indicatore assume (per
l’a.a. 1997/98) un valore pari a 1,86%; pertanto, su base regionale, si evidenzia la
maggiore prossimità della Facoltà di Economia dell’IUN a quelle degli altri Atenei
campani.
Per quanto riguarda la Facoltà di Scienze Nautiche, il valore, pari a 1,0% appare
particolarmente basso. Esso si compone di una dato congiunturale assolutamente
negativo per il corso di laurea in Scienze Nautiche (0%) e di un dato basso per il
corso di laurea in Scienze Ambientali (2,6%). Al confronto con il valore medio
nazionale di pertinenza della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali
(10,6%) emerge un livello insufficiente di tale indicatore dell’efficienza didattica.
1.03. Indicatore di valutazione della didattica
Sospeso per l’anno di riferimento
1.04. Tasso di partecipazione alla valutazione della didattica
Da calcolare a livello di Ateneo, Facoltà e singoli corsi di laurea, è dato dal
rapporto tra il numero di questionari per la didattica raccolti e il numero di iscritti
in corso.
A livello di Ateneo, per l’anno di riferimento corrispondente all’accademico
1998/1999, sono stati raccolti 494 questionari che, rapportati al numero di iscritti in
corso, pari a 7.772, costituiscono il risultato di una rilevazione che ha interessato il
6,36 % degli studenti. L’indagine svolta appare soddisfacente anche in relazione al
fatto che essa è stata svolta per la prima volta nel predetto anno accademico di
riferimento; negli anni precedenti, infatti, tutte le iniziative finalizzate alla
24
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
valutazione della didattica erano lasciate alla eventuale iniziativa dei singoli
docenti.
Appare opportuno riferire che per l’anno accademico 1999/2000, una nuova
rilevazione delle opinioni degli studenti ha permesso la raccolta, su un campione
opportunamente scelto tra gli studenti frequentanti, di 1000 questionari per i cui
risultati e commenti si rinvia all’apposito paragrafo 8.
1.05. Tasso di partecipazione ai programmi di ricerca
Il tasso di partecipazione ai programmi di ricerca è dato dal rapporto tra il
numero di docenti afferenti alla struttura (Ateneo, Facoltà, singolo dipartimento o
istituto) che risultano tra i partecipanti nelle domande dei PRIN (ex 40%) e il
numero di docenti afferenti. Per l’anno di riferimento, l’indicatore è stato calcolato
con riferimento alle singole Facoltà ed all’Ateneo attesa la struttura organizzativa
dell’Ateneo, ancora basata sugli Istituti.
Tutte le Facoltà
Fac. Economia
Fac. Scienze Nautiche
41,18%
32,00%
54,29%
* Rif. Legenda al par. n. 2.
Il tasso di successo nella partecipazione ai programmi di ricerca è dato dal
rapporto tra il numero di docenti afferenti alla struttura (Ateneo, Facoltà, singolo
dipartimento o istituto) che figurano nei progetti finanziati e il numero di docenti
afferenti. Anche in questo caso l’indicatore è stato calcolato a livello di Ateneo e
delle singole Facoltà per le ragioni esposte nel discutere dell’indicatore precedente
Tutte le Facoltà
Fac. Economia
Fac. Scienze Nautiche
18,82%
18,00%
20,00%
25
Istituto Universitario Navale di Napoli
Si evidenzia una percentuale significativa (intorno al 20%) dei docenti finanziati
per entrambe le Facoltà. E’ anche possibile osservare un tasso di successo più
elevato per la Facoltà di Economia, dato dal rapporto tra la percentuale tra docenti
finanziati e docenti che hanno presentato richiesta: esso, infatti, è pari a 56,25% per
la Facoltà di Economia ed a 36,84% per la Facoltà di Scienze Nautiche.
26
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
5.2. GLI INDICATORI DI RISORSE
2.01. Dotazione di spazi per studente in corso (A,F)
L’indicatore è dato dal rapporto tra il numero di posti in aula – orario di
utilizzazione settimanale e il numero di iscritti in corso. Le aule disponibili per le
lezioni ed il relativo utilizzo settimanale sono indicate nella tab. n. 8.
Tab. n. 8- Aule utilizzate per lo svolgimento delle lezioni
Sede
numero aula
posti a sedere
Ore di
ore utilizz. X
utilizzazione
posti a
settimanale
sedere
Facoltà
Via Acton
1
32
60
1920
SN
Via Acton
2
32
60
1920
SN
Via Acton
3
32
60
1920
SN
Via Acton
4
29
60
1740
SN
Via Acton
5
72
60
4320
EC
Via Acton
6
90
60
5400
EC
Via Acton
7
50
60
3000
EC
Via Acton
8
114
60
6840
SN
Via Acton
9
50
60
3000
SN
Via Acton
10
49
60
2940
EC
Via Acton
11
49
60
2940
EC
Via Acton
12
49
60
2940
EC
Via Acton
13
49
60
2940
EC
Via Acton
Aula Magna
370
60
22200
EC
Via Acton
Salone IUN
196
60
11760
EC
Via De Gasperi
1
45
60
2700
EC 80%; SN 20%
Via De Gasperi
2
48
60
2880
EC 80%; SN 20%
Via De Gasperi
3
135
60
8100
EC 80%; SN 20%
1
130
60
7800
Diplomi
2
65
60
3900
Diplomi
Ex Istituto S. Dorotea
(Via Petrarca, 80)
Ex Istituto S. Dorotea
(Via Petrarca, 80)
Cinema Arlecchino
610
30
18300
EC
Cinema Adriano
418
18
7524
EC
2714
1230
126984
Totale Ateneo
27
Istituto Universitario Navale di Napoli
Livello
numero
ore posto
Studenti
Posti –ora settimanali
posti aula
settimanali
iscritti in
per studente iscritto in
corso
corso
Ateneo
2714
126984
7722
16,44
Facoltà di Economia
2380
106908
6881
15,54
334
20076
841
23,87
Facoltà di Scienze Nautiche
A livello di Ateneo, l’indicatore assume il valore di 16,44 posti-ora settimanali
per studente iscritto in corso; stimando che la frequenza settimanale per tre corsi sia
pari a 18 ore, il valore riscontrato appare soddisfacente. Va osservato, peraltro, che
le lezioni di alcuni corsi si svolgono in situazioni e con modalità precarie (il cinema
Arlecchino, per esempio, conta oltre 600 posti e, a piena utenza, l’efficacia e
l’efficienza delle singole lezioni appaiono ridotte); pertanto, è opportuno che gli
Organi accademici continuino sulla via, ormai già intrapresa da alcuni anni
significativo successo, di reperimento e acquisizione di spazi idonei a garantire il
migliore svolgimento del complesso delle attività accademiche.
Per la Facoltà di Economia, il valore dell’indicatore si attesta su 15,34 posti-ora
settimanali per studente iscritto in corso mentre per quella di Scienze Nautiche
assume il valore di 23,87. Entrambi questi valori sono stati calcolati considerando
che le aule di via De Gasperi vengono utilizzate per l’80% dalla Facoltà di
Economia e per il 20% da quella di Scienze Nautiche. Valgono, al riguardo dei
valori calcolati, le considerazioni appena svolte con riferimento all’intero Ateneo.
Posti-ora settimanali per studente in corso
25
23,87
20
15
16,44
15,54
10
5
0
Ateneo
Facoltà di Economia
28
Facoltà di Scienze
Nautiche
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
La distribuzione dei posti aula tra le due Facoltà, secondo i criteri sopra
utilizzati, risulta essere quella riportata nel grafico seguente.
Distribuzione posti aula tra Facoltà
Facoltà di Scienze
Nautiche
12%
Facoltà di Economia
88%
2.02. Dotazione di docenti per studente in corso (A,F)
L’indicatore è dato dal rapporto tra il numero di docenti afferenti e il numero di
iscritti in corso ed è stato calcolato a livello di Ateneo e di singola Facoltà.
Per l’Ateneo il valore di tale indicatore si attesta al livello di 11 docenti per 1000
studenti. Tale valore, tuttavia, si compone di due dati tra loro differenziati: quello
relativo alla Facoltà di Economia, che è pari a 7,3 docenti per 1000 studenti in
corso e quello della Facoltà di Scienze Nautiche, pari a 41,6 docenti per 1000
studenti in corso.
Rispetto alle medie nazionali, tali valori risultano insolitamente bassi; infatti:
- per gli Atenei statali, il dato medio nazionale è pari a 53,9 docenti per 1000
studenti 2;
- per la Facoltà di Economia, il dato medio nazionale è pari a 26,8 docenti per
1000 studenti;
- per la Facoltà di Scienze, il dato medio nazionale è pari a 110,7 docenti per
1000 studenti.
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29
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Istituto Universitario Navale di Napoli
Si sottolinea che la distanza relativa dalle rispettive medie nazionali è, per la
Facoltà di Economia pari al 72,7% e per la Facoltà di Scienze Nautiche pari al
62,4%.
I bassi valori presentati dall’Ateneo si spiegano, essenzialmente, con la
dinamica di crescita degli studenti non adeguatamente supportata da un’analoga
dinamica di crescita dei docenti. Ciò deriva dal fatto che mentre la domanda degli
studenti che si è rivolta all’IUN ha subito cambiamenti significativi in un periodo
di tempo relativamente breve, non altrettanto è accaduto per i docenti.
Come già osservato al paragrafo relativo alla domanda che si rivolge all’IUN,
esso ha sopportato, nell’ultimo decennio, una crescita che ne ha portato la
dimensione dai 3.213 studenti dell’A.A. 1987/88 agli 11.620 studenti attuali: con
ciò la dimensione dell’Ateneo si è incrementata, nel periodo considerato, di un
fattore pari a 3,62.
Negli anni, il fabbisogno di docenza è stato coperto in modo soddisfacente
attraverso il ricorso a supplenze esterne e contratti (tale pratica, in particolare, si è
rivelata di fondamentale utilità all’avvio dei nuovi corsi di laurea). Negli anni
recenti, nei quali il ricorso ai contratti esterni non ha potuto essere altrettanto
ampio, il fabbisogno è stato colmato attraverso un massiccio impegno del corpo
docente di ruolo in termini di supplenze e di affidamenti interni (almeno due
supplenze per docente).
Dotazione docenti per 1000 studenti in corso
45
40
41,6
35
30
25
20
15
10
11
7,3
5
0
Ateneo
Facoltà di Economia
30
Facoltà di Scienze Nautiche
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
2.03. Spesa corrente per studente in corso (milioni di lire)
L’indicatore è dato dal rapporto tra l’ammontare delle spese correnti totali ed il
numero di iscritti in corso e va calcolato a livello di Ateneo. Il valore è di 4,54
milioni per studente iscritto in corso. Non è possibile effettuare confronti a livello
nazionale in quanto non risultano disponibili dati di natura aggregata.
2.04. Entrate per la ricerca per docente (A,D)
L’indicatore è dato dal rapporto tra l’ammontare complessivo delle entrate
correnti e in conto capitale per la ricerca ed il numero di docenti afferenti e va
calcolato a livello di Ateneo e di singolo Dipartimento.
A livello di Ateneo, l’entrata complessiva di 2.377,4 3 milioni – calcolata
tenendo conto delle prestazioni conto terzi, delle convenzioni e dei contributi con
altri Enti, dei contratti e dei contributi CNR e dei contributi MURST 40% e 60% al
netto del cofinanziamento - determina un valore per docente pari a 27,9 milioni.
Il dato aggregato si compone di un valore di 12,0 milioni per docente della
Facoltà di Economia e di 50,8 per la Facoltà di Scienze Nautiche. Si riscontra,
dunque, una significativa differenziazione tra le due Facoltà derivante, come si
evince in particolare dalla tab. n. 9, dal ruolo svolto al riguardo dagli Istituti di
Meteorologia e di Matematica e Fisica della Facoltà di Scienze Nautiche, che da
soli concorrono per poco più del 50% del complesso delle entrate per la ricerca
dell’Ateneo.
Tab. n. 9 – Entrate dell’Ateneo per la ricerca (1999)
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33
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Il valore particolarmente basso di questo indicatore deriva anche dalla
perdurante organizzazione basata sugli istituti e dalla perdurante assenza dei
dipartimenti che costituiscono, ormai tradizionalmente, significativi volani di
attrazione di fondi.
2.05. Dotazione di personale tecnico amministrativo per docente
L’indicatore è dato dal rapporto tra il numero complessivo di unità di personale
tecnico amministrativo afferente ai dipartimenti (in questo caso Istituti) ed il
numero di docenti afferenti e va calcolato a livello di Ateneo e di singolo
Dipartimento (o Istituto).
A livello di Ateneo questo rapporto è pari a 0,94, stando a rappresentare,
sostanzialmente, una unità di personale tecnico-amministrativo per docente. Il
valore appare leggermente superiore alla media nazionale calcolata escludendo il
personale con indennità per attività assistenziali-sanitarie. La distribuzione del
personale tecnico-amministrativo tra i singoli Istituti dell’Ateneo è riportata nella
tab. n. 10.
32
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Tab. n. 10 – Distribuzione del personale tecnico – amministrativo
1999
Facoltà di Economia
Facoltà di Scienze Nautiche
Ufficio di presidenza della facoltà
4
Istituto di Diritto Commerciale
2
Istituto di Diritto della Navigazione
2
Istituto di Diritto Pubblico
2
Istituto di studi Aziendali
10
Istituto di Studi Economici
6
Istituto di Statistica Matematica e lingue
6
Totale
32
Ufficio di presidenza della Facoltà
3
Istituto di Matematica, Fisica e Applicazioni
11
Istituto di Geodesia Topografia e Idrografia
5
Istituto di Meteorologia ed Oceanografia
12
Istituto di Navigazione “G. Simeon”
7
Istituto di Teorie e Tecnica delle O.E.M.
6
Totale
44
2.06. Fruibilità delle biblioteche (la biblioteca è centralizzata)
L’indicatore è dato dal rapporto tra il numero complessivo di posti in biblioteca
moltiplicati per il numero di ore settimanali di apertura ed il numero di iscritti in
totale ed è stato calcolato al solo livello di Ateneo essendo la biblioteca
centralizzata. Il rapporto è pari a 0,68 (posti-ora settimanali per studente iscritto).
Questo dato è significativo di una situazione di particolare difficoltà in cui versa la
biblioteca dell’Ateneo: infatti, esso è traducibile nella circostanza per cui ciascuno
studente dell’Ateneo ha a disposizione un posto in biblioteca per meno di un’ora
settimanale (a rigore 41 minuti).
2.07. Fruibilità delle aule informatiche (le aule informatiche sono centralizzate)
L’indicatore è dato dal numero di posti in laboratori informatici (con più di 10
postazioni connesse in rete) moltiplicato per il numero di ore settimanali di
accessibilità ed il numero di iscritti in totale. Il rapporto è pari a 0,18 (posti-ora per
studente iscritto).
Analogamente a quanto esposto relativamente alla fruibilità della biblioteca, il
valore dell’indicatore testimonia la particolare difficoltà della complessiva
situazione informatica dell’Ateneo, che si traduce nella circostanza per la quale
ciascuno studente iscritto all’Ateneo ha a disposizione un posto in un’aula di
informatica per un periodo di 11 minuti settimanali.
33
Istituto Universitario Navale di Napoli
4.3. GLI INDICATORI DI PROCESSO
3.01. Tempo medio di laureaA,F,C
L’indicatore è dato dal rapporto tra gli anni di iscrizione dei laureati e dei
diplomati e il numero dei laureati/diplomati nell’anno solare ed è stato calcolato
per l’Ateneo, la Facoltà ed i singoli corsi di laurea (tab. n. 11).
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Economia
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* Rif. Legenda al par. n. 2. M = maschi; F = femmine
Si evidenzia un tempo medio di laurea di 7,56 anni per la Facoltà di
Economia e di 7,59 anni per quella di Scienze Nautiche.
34
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Il valore per la Facoltà di Economia si compone di un dato minimo relativo
al corso di laurea in Economia Aziendale (5,78 anni), peraltro prossimo a quello
competente al corso di laurea in Economia e commercio (6,46 anni), e di un
massimo di 8,33 anni per il corso di laurea in Economia del commercio
internazionale e dei mercati valutari. Anche questi dati risentono della dinamica di
crescita delle iscrizioni. Essi, infatti, appaiono tipici di un transitorio in cui i
laureati ai corsi di più recente istituzione (Economia aziendale nell’a.a. 1993/94 ed
Economia e commercio nel 1991/92) necessariamente non danno luogo a fenomeni
di accumulo di fuori corso “storici”. Va osservato che per il complesso dei corsi di
laurea della Facoltà di Economia il tempo medio di laurea risulta di 7,65 anni, non
dissimile da quello relativo ai corsi di diploma, per i quali risulta pari a 7,44 anni.
Per quanto riguarda la Facoltà di Scienze Nautiche si rileva che il corso di
laurea in Scienze Ambientali ha un tempo medio di laurea soddisfacente anche in
considerazione del fatto che la lunghezza del corso degli studi è di cinque anni.
Anche questo dato può essere spiegato con la progressiva entrata a regime dei corsi
di laurea di più recente istituzione.
Tempo medio di laurea
9,65
10
7,59
8
7
7,29
6,19
5
7,47
6,46
5,78
anni
6
8,05
8,33
7
7,56
8
8,03
9
9
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3.02. Quota di studenti che abbandonano dopo il I anno (A,F,C)
L’indicatore è dato dal rapporto tra il numero di iscritti al I anno nell’a.a.
1997/98 che non si sono iscritti al II anno nell’a.a. 1998/99 ed il numero di iscritti
35
Istituto Universitario Navale di Napoli
al I anno nell’a.a. 1997/98 ed è stato calcolato per l’Ateneo, la Facoltà ed i singoli
corsi di laurea (tab.12).
Tab. n. 12 - Quota di studenti che abbandonano dopo il I anno*
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* Rif. Legenda al par. n. 2.
Per la Facoltà di Economia, il fenomeno degli abbandoni tra il primo e il
secondo anno appare preoccupante in quanto si attesta ai livelli più alti della
relativa graduatoria nazionale su di un valore sensibilmente più elevato (38,0%)
della media relativa al complesso degli Atenei italiani (27,75%). Questo dato è
determinato, essenzialmente, dagli abbandoni che si registrano nei corsi di laurea in
Economia marittima e dei trasporti (52,2%), Economia aziendale (35,8%) ed
Economia e commercio (36,7%) ma soprattutto dai tassi di abbandono dei corsi di
diploma (60,5% per il corso di diploma in Economia e amministrazione delle
imprese e 63,6% per quello in Economia e gestione dei servizi turistici). Il corso di
laurea in Economia del commercio internazionale e dei mercati valutari registra,
invece, un tasso di abbandono (29,8%) prossimo alla media nazionale delle Facoltà
di Economia.
Per la Facoltà di Scienze Nautiche il fenomeno degli abbandoni appare
preoccupante per quanto riguarda il corso di laurea in Scienze Nautiche mentre per
il corso di laurea in Scienze Ambientali il tasso di 22,1% risulta accettabile rispetto
alla media nazionale. I tassi di abbandono relativi alle singole Facoltà e singoli
corsi di laurea dell’Ateneo vengono visualizzati nel grafico n.7.
Grafico n. 7 - Tassi di abbandono dopo il I anno
38,3%
38,2%
percentuale
38,2%
38,2%
38,1%
38,1%
38,1%
38,0%
38,0%
38,0%
Tutte le Facoltà
Fac. Economia
36
Fac. Sc. Nautiche
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
3.03. Quota di studenti fuori corso (A,F,C)
Questo indicatore è dato dal rapporto tra gli iscritti da un numero di anni
superiore alla durata legale del corso di studi e gli iscritti in totale ed è stato
calcolato per l’Ateneo, le Facoltà ed i singoli corsi di laurea (tab. n.13).
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Tab. n. 13 - Quota di studenti fuori corso (in % rispetto agli studenti iscritti)*
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* Rif. Legenda al par. n. 2.
Nella prospettiva utilizzata, lo studente fuori corso è tale quando ha
maturato un numero di anni di anzianità accademica superiore al numero di anni
della durata legale del corso di studi al quale è iscritto.
A fronte di un dato medio nazionale pari a 48,7%, l’IUN presenta una
percentuale di studenti fuori corso sensibilmente inferiore, pari al 33,8%. Questo
indicatore, che in condizioni di stabilità del numero di iscritti durante gli anni
sarebbe un indicatore dell’efficienza dell’attività didattica, perde tale significato in
presenza di una rilevante crescita delle iscrizioni all’Ateneo. I valori riscontrati
sono appunto determinati, come nel caso di altri indicatori, dalla crescita
dimensionale dell’IUN più volte richiamata. Il rapporto tra gli iscritti da un numero
di anni superiore alla durata legale del corso di studi e gli iscritti in totale, infatti,
diminuisce in presenza di una dinamica di crescita della dimensione dell’Ateneo e
aumenta in presenza di una dinamica di ridimensionamento in una relazione di
proporzionalità inversa.
Questo aspetto è confermato anche dalla lettura dei dati relativi ai singoli
corsi di laurea della Facoltà di Economia: per i corsi di laurea che sono giunti nella
fase di maturità del ciclo di vita (Economia del commercio internazionale e dei
mercati valutari ed Economia marittima e dei trasporti) si nota che questo
indicatore si avvicina alla media nazionale (47,9% per il primo e 42,1% per il
secondo). Per i corsi di laurea in crescita (Economia Aziendale ed Economia e
Commercio), esso scende ben oltre al di sotto della media di Ateneo.
Anche per la Facoltà di Scienze Nautiche questo indicatore, pari a 16,63%,
è nettamente al di sotto della media nazionale del 41,44% relativa alle Facoltà di
Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Anche in questo caso, la preponderanza
37
Istituto Universitario Navale di Napoli
degli studenti in corso rispetto a quelli fuori corso è spiegata dalla recente
istituzione del corso di laurea in Scienze Ambientali (1993/94) in relazione alla
quale non c’è stato, evidentemente, il tempo per l’accumulo di fuori corso “storici”.
Quota degli studenti fuori corso sugli iscritti
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90,0%
80,0%
70,0%
60,0%
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Facoltà e corsi di laurea
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3.04. Quota di docenti afferenti ai dipartimenti
L’indicatore è dato dal numero di docenti afferenti afferenti ai dipartimenti
diviso il numero di docenti afferenti all’Ateneo. L’indicatore misura (in modo
sintetico) il grado di adeguamento organizzativo dell’Ateneo al modello
istituzionale sancito dalle norme per il sistema universitario italiano. Vi è da
rilevare, al riguardo, che presso l’Ateneo non sono tuttora istituiti dipartimenti.
L’indicatore non è stato calcolato, contrariamente a quanto è stato fatto in
altri casi in cui si è ritenuto di poter assimilare il Dipartimento all’Istituto, in
quanto esso è volto proprio a misurare il grado di adeguamento organizzativo
dell’Ateneo al modello istituzionale sancito dalle norme per il sistema universitario
italiano. Il Nucleo rileva, a questo riguardo, il ritardo dell’IUN e ricorda che il
38
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Dipartimento è unità organizzativa del sistema che si concretizza per la maggiore
aggregazione (rispetto all’Istituto) di personale docente e per l’autonomia decisoria
e finanziaria. Dalle informazioni in possesso dello scrivente nucleo, tuttavia, si
prevede che il processo di dipartimentalizzazione possa esplicarsi in completezza
nell’anno 2001.
3.05. Finanziamento esterno della ricerca per docente (A,D)
Questo indicatore è dato dal rapporto tra le entrate correnti e in conto
capitale per la ricerca, provenienti da finanziamenti esterni (esclusi cofinanziamenti
MURST) ed il numero di docenti afferenti ai dipartimenti. Esso specifica
l’indicatore calcolato al punto 2.03 “Entrate per la ricerca per docente”
relativamente ai soli finanziamenti “esterni”, ovvero di fonte diversa dal MURST.
Il suo calcolo, pertanto, viene svolto a partire dai dati della tab. n. 9. In particolare,
dalla tab. n. 9 è stata estratta la tab. n. 14, contenente i soli dati relativi al
finanziamento esterno per la ricerca.
Tab. n. 14 – Entrate esterne dell’Ateneo per la ricerca*
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Istituto Universitario Navale di Napoli
Distribuzione entrate per ricerca IUN
convenzioni
69%
prestazioni c/terzi
22%
contributi altri enti
7%
CR-contributi
1%
CNR-contratti
1%
Il complesso delle entrate esterne per la ricerca di 1.857.103.715 si ripartisce in
23,4% per la Facoltà di Economia e 76,6% per la Facoltà di Scienze Nautiche,
analogamente a quanto accade per l’indicatore 2.03. Anche in questo caso, dunque,
si riscontra, dunque, una significativa differenziazione tra le due Facoltà derivante
dal ruolo svolto al riguardo dagli Istituti di Meteorologia e di Matematica e Fisica
della Facoltà di Scienze Nautiche, che da soli concorrono per poco più del 50% del
complesso delle entrate esterne per la ricerca dell’Ateneo.
Ripartizione entrate per ricerca, prestazioni c/terzi e convenzioni (1999)
Facoltà di Economia
23%
Facoltà di Scienze
Nautiche
77%
40
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
3.06. Autosufficienza finanziaria
(A)
L’indicatore è dato dalle entrate correnti al netto del fondo di finanziamento
ordinario e le entrate correnti totali. Esso misura il grado di autonomia finanziaria
dell’Ateneo nel reperimento di fondi che costituiscono il corrispettivo dei servizi di
ricerca e di didattica. Le entrate nette sono infatti costituite dai contributi delle
tasse degli studenti, dai trasferimenti del MURST per il finanziamento dei progetti
di ricerca su base nazionale (40%), dai fondi di enti pubblici (inclusa l’Unione
Europea) e privati, per servizi di ricerca o di formazione, dalle entrate per eventuali
alienazioni di cespiti e beni propri.
Al livello di Ateneo, tale indicatore è pari a 20,78%. Questo valore risulta
significativamente più elevato rispetto alla media nazionale di 17,03%. Anche il
livello di questo indicatore può essere spiegato con la dinamica di crescita
dell’Ateneo: l’aumento delle entrate per le tasse degli studenti, infatti, è risultato,
negli anni recenti, più rapido di quello del fondo di finanziamento ordinario. Il
valore riscontrato consente di osservare che l’adeguamento del FFO al numero
degli studenti non appare ancora sufficiente ed adeguato alle mutate esigenze
dell’Ateneo.
Il valore di questo indicatore appare comunque significativo del
complessivo successo dell’Ateneo nel proporsi sul mercato con un’offerta didattica
ampia e diversificata, in grado di incontrare le esigenze di un territorio
particolarmente difficile nella complessiva offerta nazionale di studi universitari.
3.07. Tasso di completamento degli studi
(A,F,C)
L’indicatore è dato dal rapporto tra il numero di studenti equivalenti e gli
studenti iscritti in corso. Esso misura la percentuale degli studenti iscritti in corso
che sono in regola con gli esami previsti per ogni anno dell’ordinamento didattico
dello specifico corso di studi. Tale indicatore fornisce una misura del complessivo
livello di efficacia ed efficienza dell’Ateneo nello svolgimento del processo
didattico.
Il numero degli studenti equivalenti per corso di laurea si ottiene dal
rapporto tra la sommatoria del numero di esami superati nell’a.a. dagli studenti in
corso e il numero medio degli esami da sostenere secondo il piano degli studi.
Quest’ultimo (il denominatore dell’indicatore) deriva dal rapporto tra il numero
degli esami annuali necessari per il conseguimento del titolo e la durata legale del
corso di studio.
41
Istituto Universitario Navale di Napoli
Per il calcolo del numero di studenti equivalenti si è fatto ricorso alle
indicazioni del documento “Note tecniche sui dati ed informazioni da trasmettere
entro il 2 maggio 2000 - Revisione del 16 aprile 2000” dell’Osservatorio nazionale
per la valutazione del sistema universitario.
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* Rif. Legenda al par. n. 2.
In particolare, il numero di studenti equivalenti si attesta su 2.741 per la
Facoltà di Economia e su 277 per la Facoltà di Scienze Nautiche.
Il confronto con le altre Università italiane sulla base dei dati resi
disponibili dall’Osservatorio nazionale per la valutazione del sistema universitario
italiano non risulta agevole: infatti, risultano disponibili per le altre Università i dati
relativi agli studenti equivalenti per il 1997/98 a fronte dei dati degli iscritti in
corso, che si riferiscono, invece, all’a.a. 1998/99. Volendo comunque costruire il
rapporto al fine di trarne indicazioni di massima, si può osservare che il valore di
39,84% competente alla Facoltà di Economia dell’IUN colloca la Facoltà stessa al
di sotto della media nazionale, attestata sul valore di 44%. Ancora una volta, questa
42
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
circostanza è da farsi risalire alla crescita dimensionale dell’Ateneo e, pertanto, alla
repentina crescita del denominatore del rapporto.
Tasso di completamento degli studi
70,00%
61,96%
60,00%
12,50%
10,00%
29,63%
32,92%
34,17%
20,50%
20,00%
38,03%
45,69%
43,13%
32,44%
30,00%
39,84%
40,00%
43,41%
50,00%
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3.08. Incidenza delle spese per assegni fissi sul FF (A)
L’indicatore è dato dal rapporto tra le spese per assegni fissi al personale di
ruolo e il fondo di funzionamento ordinario ed è stato calcolato a livello di Ateneo:
il rapporto è pari a 64,7% contro una media nazionale degli Atenei statali pari a
82,6%.
Il valore di questo indicatore risente della crescita del fondo di
funzionamento ordinario che nell’anno considerato e’ stata particolarmente elevata
per l’assegnazione, da parte del Ministero, di una quota di riequilibrio elevata in
relazione all’aumentato numero degli studenti. Il fondo di funzionamento ordinario
e’ infatti passato da 35.460 milioni del 1998 a 40.741 milioni del 1999 con un
incremento pari a 14,9%.
L’incremento e’ ancor più apprezzabile se rapportato al fondo disponibile
per il 1997, di 31.649 milioni. L’incremento nel biennio e’ stato pertanto di 28,7%.
43
Istituto Universitario Navale di Napoli
Il differenziale di velocità tra la crescita del FFO (che segue la crescita degli
studenti) e la crescita delle spese fisse per il personale di ruolo, necessariamente
più lenta in quanto segue la dinamica delle assunzioni e dei relativi concorsi, spiega
il basso valore dell’indicatore.
Nel caso dell’IUN, il basso valore dell’indicatore “incidenza delle spese per
assegni fissi sul FF” e’ indicativo della possibilità dell’Ateneo di dare luogo a
programmi di sviluppo delle risorse umane in grado di rispondere efficacemente
alla pressione della domanda e di allineare l’IUN agli altri Atenei italiani su una
parte significativa degli aspetti oggetto di valutazione che attualmente presentano
valori poco soddisfacenti rispetto alla media nazionale.
3.09. Interventi finanziari a favore degli studenti pro capite (Milioni di lire)
(A)
L’indicatore è dato dal rapporto tra le spese per interventi finanziari diretti a
favore degli studenti e il numero degli iscritti ed è pari a 0,0029 milioni di lire pro
capite contro un totale di 0,047 milioni di lire della media degli Atenei statali.
Le spese per interventi finanziari a favore di singoli studenti comprendono:
borse di studio e di incentivazione, attività a tempo parziale degli studenti, mobilità
internazionale, ecc..
Se viene calcolato anche il numero di esoneri totali dalle tasse e dai
contributi universitari si ha un valore di 0,032 milioni di lire pro capite (l’indicatore
è stato calcolato utilizzando come valore medio della tassa pro capite pari ad uno
milione per un totale di 342 esonerati).
Il Nucleo, in presenza di una disponibilità finanziaria sicuramente
sufficiente (si veda, in proposito, quanto esposto relativamente all’indicatore 3.07),
suggerisce di intensificare la pratica del ricorso alle attività a tempo parziale degli
studenti e di incentivare la mobilità internazionale degli stessi in modo adeguato
alle mutate esigenze del mercato del lavoro, anche internazionale, all’unificazione
europea, alla complessiva internazionalizzazione delle conoscenze.
Appare anche opportuno che gli interventi finanziari diretti a favore degli
studenti vengano concordati e intrapresi congiuntamente con l’EDISU (Ente per il
Diritto allo Studio Universitario) Napoli Due.
44
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
5.4. GLI INDICATORI DI CONTESTO
4.01. Indice di dimensione (A,F,C)
L’indicatore di dimensione è dato dal valore assoluto degli studenti iscritti
in corso ed è stato calcolato a livello di Ateneo, di Facoltà e di Corso di laurea.
Tab. n. 16 - Indice di dimensione*
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*Rif. Legenda al par. n. 2.
L’indicatore ha la finalità di collocare l’Ateneo, le singole Facoltà ed i Corsi
di laurea nella prospettiva dimensionale relativa all’offerta universitaria nazionale
e regionale. Opportunamente confrontato con i dati medi a tali livelli territoriali,
esso misura, seppure in misura parziale, il grado di attrazione dell’offerta
formativa dell’Ateneo.
Considerata la netta disparità esistente tra la dimensione delle due Facoltà
dell’IUN, tale indicatore appare scarsamente significativo a livello aggregato di
Ateneo: i confronti territoriali assumono, pertanto, significatività a partire dal
livello di Facoltà e, successivamente, al livello dei corsi di laurea. Inoltre, data
l’elevata specificità della Facoltà di Scienze Nautiche nell’ambito dell’offerta
nazionale delle Facoltà di Scienze Matematiche, fisiche e naturali, un confronto
con altre realtà nazionali sembra poco appropriato anche a livello di tale Facoltà.
E’ da notare, invece, la collocazione della Facoltà di Economia dell’IUN
nell’ambito dell’offerta complessiva degli studi di Economia della Campania: essa,
con 10.723 iscritti, ha una dimensione all’incirca pari alla prima Facoltà di
Economia della Regione, l’Università degli Studi di Napoli Federico II (11.188
iscritti) mentre le altre due Facoltà di Economia della Regione (Seconda Università
degli Studi di Napoli e Università degli Studi di Salerno) contano, nel complesso,
poco più di 8.000 iscritti.
A livello nazionale, la dimensione della Facoltà di Economia dell’Ateneo e’
inferiore alle sole corrispondenti Facoltà di Roma - La Sapienza, Bologna, Bocconi
e Napoli Federico II.
45
Istituto Universitario Navale di Napoli
Nei grafici seguenti vengono visualizzate le distribuzioni degli studenti
iscritti e degli studenti immatricolati nei diversi corsi di laurea della Facoltà di
Economia. Il confronto mette in risalto i nuovi orientamenti della domanda verso i
corsi di laurea in Economia Aziendale, Economia del turismo ed Economia e
commercio pure in presenza di una maggioranza di immatricolati al corso di laurea
in Economia del commercio internazionale e dei mercati valutari, che ha pilotato,
per molti anni, la crescita della Facoltà fino ai livelli dimensionali attuali.
Studenti iscritti all'IUN per corso di laurea
6.000
5.190
5.000
4.000
3.000
2.114
2.000
1.381
1.000
511
450
321
112
624
482
19
142
1
385
1
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46
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Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Studenti immatricolati all'IUN per corso di laurea
861
900
800
700
619
600
491
500
400
313
300
200
152
141
123
115
72
100
16
42
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0
4.02. Indice di rilevanza locale (A)
L’Indice di rilevanza locale, dato dal rapporto tra studenti iscritti in corso e
popolazione di 19-25enni nella Regione, conferma il ruolo della Facoltà di
Economia dell’IUN nell’ambito dell’offerta di formazione universitaria di
Economia in Campania,.
Il valore di questo indicatore è pari, per l’Ateneo, a 1,19%.
E’ opportuno osservare che questo valore è composto da due valori tra loro
molto distinti, relativi il primo alla Facoltà di Economia (1,06%), il secondo alla
Facoltà di Scienze Nautiche (0,13%).
Per quanto attiene la Facoltà di Economia, rispetto ad una media regionale
pari a 0,55%, il valore di 1,06% dell’IUN si attesta all’incirca su di un valore
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8
+
Istituto Universitario Navale di Napoli
doppio. Questa circostanza conferma la dinamica delle iscrizioni esposta al par. 4
(La crescita, la dimensione e la composizione della domanda relativa all’Ateneo) in
una prospettiva di confronto territoriale aggregato.
Per quanto attiene la Facoltà di Scienze Nautiche, al contrario, il valore di
0,13% pone l’Ateneo ad un livello pari a circa la metà del valore medio regionale
(0,25%); considerata l’ampia offerta delle altre Facoltà campane anche in termini di
corsi di laurea rispetto alla Facoltà di Scienze Nautiche dell’IUN (che conta i soli
corsi di laurea in Scienze Nautiche e Scienze Ambientali), si può concludere che
anche per questa Facoltà la rilevanza locale è elevata e che tale rilevanza deriva,
soprattutto, dalla dinamica delle iscrizioni al corso di laurea in Scienze Ambientali.
Indice di rilevanza locale dell'IUN
1,20%
1,06%
1,00%
0,80%
0,60%
0,55%
0,40%
0,25%
0,20%
0,13%
0,00%
Capania-Fac.tà di EC Facoltà di Economia
IUN
Campania-Fac.tà di
SN
Facoltà di Scienze
Nautiche IUN
4.03. Indice di attrazione studenti migliori(A, F, C)
Il rapporto tra immatricolati con voto di maturità pari o superiore a 54 su 60
e totale immatricolati esprime il livello di qualità degli studenti in ingresso
nell’Ateneo, attraverso la quota percentuale degli immatricolati migliori, cioè di
coloro che hanno conseguito alla maturità una votazione superiore ai 54/60 (tab. n.
17).
48
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Indice di attrazione degli studenti migliori
25,00%
20,00%
15,00%
10,00%
5,00%
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Fa
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S
Confronto indici di attrattività
30
30
25
20
24,03
18,8
15
10
5
0
Arenei Italiani
Atenei Campani
49
I.U.N.
SN
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Istituto Universitario Navale di Napoli
Tab. n. 17 - Indice di attrazione studenti migliori*
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* Rif. Legenda al par. n. 2.
Il livello di questo indicatore per la Facoltà di Economia dell’IUN nel
complesso si attesta al 20,1%, valore sensibilmente al di sotto della media
nazionale, pari al 24,03%.
Tale livello raggiunto dai soli corsi di laurea in Economia del commercio
internazionale e dei mercati valutari (24,7%) e in Economia e commercio (24,3%),
che rappresentano oltre il 43% degli immatricolati all’Ateneo nell’anno di
riferimento. Il primo è il corso di laurea, ormai tradizionale, sul quale l’IUN ha
fondato la sua diversificazione e che per molti anni è stato il motore della crescita
dimensionale dell’intero Ateneo; il secondo è il corso di laurea meglio conosciuto
nel panorama degli studi di Economia in Italia.
Rimarchevolmente al di sotto della media è il dato relativo al corso di laurea
in Economia marittima e dei trasporti (11,1%), che peraltro conta un numero
ridotto di studenti (321).
A livello regionale, l’attrattività dell’IUN verso gli studenti migliori appare
ridotta rispetto agli altri Atenei, per i quali questo dato si attesta introno al 30% con
una punta massima per l’Università di Salerno (35,8%) ed una minima per la
seconda Università (28%).
4.04. Indice di attrazione liceali
(A,F,C)
L’indice di attrazione dei liceali, dato dal rapporto tra gli immatricolati
provenienti dai licei e il totale degli immatricolati, è stato calcolato a livello di
Ateneo, Facoltà e Corso di laurea.
Tab. n. 18 - Indice di attrazione liceali (A,F,C)
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* Rif. Legenda al par. n. 2.
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Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Per la Facoltà di Economia, a fronte di una media nazionale pari a 41,16%,
l’IUN presenta una percentuale di immatricolati provenienti dai licei classico e
scientifico di 40,52%. Tale dato, dunque, testimonia il complessivo allineamento
della Facoltà di Economia dell’IUN alle altre Facoltà di Economia operanti sul
territorio nazionale.
A livello regionale, si evidenzia una provenienza degli immatricolati
differenziata per Ateneo: mentre l’Università degli Studi di Napoli Federico II è
attestata, al riguardo, ai valori massimi nazionali (47,35%), seconda soltanto
all’Università Cattolica di Milano (47,37%), gli altri Atenei campani sono
sensibilmente al di sotto della media nazionale, con una punta negativa per la II
Università
Per la Facoltà di Scienze Nautiche, il valore di 68,1%, costituito dal 67% del
corso di laurea in Scienze Ambientali e dal 69,1% del corso di laurea in Scienze
Nautiche, è più elevato della media nazionale, pari a 56,8%
Indice di attrazione liceali
70,0%
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
4.05. Indice di attrazione extra-regionale
SN
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0,0%
(A,F)
L’indice di attrazione extra-regionale è dato dal rapporto tra il numero di
iscritti al I anno provenienti da altre regioni e dall'estero e il numero complessivo di
iscritti al primo anno ed è stato calcolato per l’Ateneo e le singole Facoltà.
51
Istituto Universitario Navale di Napoli
Confronto indice di attrazione extra-regionale
20,00%
19,90%
18,00%
16,00%
15,60%
14,00%
13,90%
12,00%
10,00%
8,00%
6,00%
6,32%
4,00%
2,00%
0,00%
Fac.tà Economia
Italia
Fac.tà Economia IUN
Fac.tà Scienze
Nautiche Italia
Fac.tà Scienze
Nautiche IUN
Tab. n. 19 - Indice di attrazione extra-regionale
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* Rif. Legenda al par. n. 2.
Per la Facoltà di Economia, a fronte di una media nazionale pari a 19,9%,
questo indicatore presenta un valore ridotto, pari al 6,32%. Va osservato, tuttavia,
che questo dato è sostanzialmente comune a tutti gli Atenei della Regione.
Per la Facoltà di Scienze Nautiche, il valore di 13,9% è sostanzialmente
allineato con la media nazionale pari a 15,6%.
4.06. Quota docenti area “scientifica” (A,F)
La quota docenti area “scientifica” è data dal rapporto tra il numero dei
docenti afferenti alla aree scientifico-disciplinari e il numero di docenti afferenti
all’Ateneo.
52
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Tab. n. 20 - Quota docenti area “scientifica”
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A
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-
* Rif. Legenda al par. n. 2.
Le aree scientifico-disciplinari coperte da docenti di ruolo nell’ambito
dell’Ateneo sono:
A - Scienze matematiche
B - Scienze fisiche
C - Scienze chimiche
D - Scienze della terra
E - Scienze biologiche
G - Scienze agrarie
H - Ingegneria civile - Architettura
I - Ingegneria industriale
K - Scienze informatiche
L - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e artistiche
M - Scienze filosofiche, storiche, pedagogiche e psicologiche
N - Scienze giuridiche
P - Scienze economiche
S - Scienze statistiche
Quota docenti area scientifica
30,00%
25,00%
20,00%
15,00%
10,00%
5,00%
0,00%
A
B
C
D
E
G
H
53
I
K
L
M
N
P
S
Istituto Universitario Navale di Napoli
Si evidenzia la prevalenza dell’area scientifico disciplinare di Scienze
economiche (25,88%) seguita da quella relativa alle Scienze della terra (9,41%) e
delle Scienze statistiche (9,41%). Considerata la vocazione economica dell’Ateneo
ed il rilevante contenuto di studio relativo alla terra ed all’ambiente marino-fisico,
la ripartizione attuale dei docenti nelle singole aree scientifico-disciplinari appare
equilibrata ed in linea con i contenuti degli insegnamenti impartiti.
54
6. LA GESTIONE ECONOMICO - FINANZIARIA
Relazione all’esercizio finanziario 1999
Il Nucleo di valutazione ritiene condurre la propria attività di analisi e
valutazione attraverso l'approfondimento degli indici oggettivi e comparabili
elaborati ed utilizzati dal Collegio sin dalla prima analisi. Ciò appare fondamentale,
al fine di una corretta interpretazione dei parametri coerentemente rappresentativi
della realtà osservata nel corso di un arco temporale crescente, se si tiene conto che
il trend costruito interessa ormai un quadriennio.Tuttavia bisogna osservare che
molte funzioni non possono essere rilevate solo con una semplice lettura di
parametri quantitativi, ma dovrebbero essere sottoposte a valutazioni più
complesse, poiché alcune performance positive o negative che siano, a volte sono
causate da contingenze più o meno favorevoli. Se ne deduce che dette misurazioni,
sono da considerarsi come punti di riferimento che il Nucleo utilizza per le proprie
valutazioni e considerazioni e che le stesse tengono conto della relazione del
Collegio dei Revisori dei Conti e della relazione illustrativa del Rettore.
Metodologicamente gli indicatori più significativi, sono stati ricavati dai
dati finanziari esposti nel bilancio consuntivo che sono esplicativi della
composizione delle entrate e delle spese e che evidenziano nel contempo, gli
incrementi e/o decrementi rispetto ai precedenti esercizi finanziari e quindi rilevano
l'andamento delle fonti finanziarie ed il loro utilizzo. Inoltre, gli indici riferiti alla
gestione di competenza, alle capacità previsionali ed amministrative, rappresentate
in un arco temporale (1996-97-1998-99), sono utili per l'analisi dei dati dei conti
consuntivi dai quali, possono evincersi, come è noto, solo informazioni di carattere
prevalentemente finanziario.
Gli indici ricavati possono essere utilizzati sia per interpretare i dati relativi
alla gestione finanziaria dei precedenti esercizi, oltrechè offrire un notevole aiuto
per la programmazione. Il raffronto dei dati preventivi e consuntivi consente un
giudizio comparato tra quanto previsto e quanto effettivamente realizzato dal quale
può dedursi una valutazione prospettica e retrospettiva delle dinamiche gestionali,
fornendo una serie di indicazioni per meglio comprendere l'orientamento di politica
gestionale dell'Ateneo.
55
Istituto Universitario Navale di Napoli
6.1 - Risorse ed utilizzo
Per analizzare correttamente i flussi finanziari e la loro destinazione in
uscita, si distinguono, analogamente a quanto praticato per i precedenti esercizi sia
le entrate che le uscite correnti, nonché quelle in c/capitale. Tale distinzione è
fondamentale per una valutazione della gestione amministrativa in quanto le entrate
correnti, ossia quelle entrate sulle quali si può fondatamente fare affidamento in
ogni esercizio, devono essere in grado di fronteggiare le spese derivanti da esigenze
permanenti. Così le entrate in conto capitale non possono essere destinate a
finanziare spese correnti, ma solo spese di investimento.
Le entrate correnti sono state accertate in £ 56.663.155.070, mentre quelle
in conto capitale ammontano a £ 31.056.366.555, pari al 55,2 % ed al 30,2 % delle
entrate globali, al netto delle partite di giro.
TITOLO 1-2-3 (contributive, trasferimenti correnti, diverse)
(in milioni di £)
Totale entrate correnti accertate al 31.12.99
56.663 =55,2%
Totale entrate complessive accertate al 31.12.99
102.586
TITOLO 5 (conto capitale)
(in milioni di £)
Totale entrate c/capitale accertate al 31.12.99
31.056 = 30,2%
Totale entrate complessive accertate al 31.12.99
102.586
Lo scarto tra il 55,2% ed il 30,2% rispetto a 100, pari al 14.6% è
rappresentato dall'entrata derivante dall'accensione di un mutuo, iscritto a
consuntivo per 14 miliardi circa.
Il Nucleo ha ritenuto utile rappresentare la composizione delle entrate e gli
stanziamenti dei relativi titoli, attraverso i diagrammi, riportati in allegato, che
evidenziano graficamente quanto rilevato nelle tabelle.
Sul versante delle uscite, quelle correnti impegnate, risultano pari a £
38.252.142.055, mentre quelle in conto capitale sono state registrate in £
56
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
35.335.848.927, rispettivamente pari al 51.9 % ed al 48,1 % delle uscite globali al
netto delle partite di giro.
TITOLO 1 (correnti)
Totale spese impegnate al 31.12.99
38.252
Totale spese complessive al 31.12.99
73.587
Totale spese in c/capitale impegnate al 31.12.99
35.335
Totale spese complessive impegnate al 31.12.99
73.587
=51.9%
=48,1%
Il Nucleo ha ritenuto utile rappresentare la composizione delle uscite e gli
stanziamenti dei relativi titoli, attraverso i diagrammi, riportati in allegato, che
evidenziano graficamente quanto rilevato nelle tabelle.
57
Istituto Universitario Navale di Napoli
6.2 - ENTRATE
L'esame comparato dei rendiconti nel quadriennio 1996/1999, conferma
come fonte predominante il finanziamento statale caratterizzato nello specifico da
un incremento del Fondo di finanziamento ordinario (quote F.F.O. e riequilibrio)
pari al 29,5% rispetto al precedente esercizio e scaturente dall'applicazione dei
parametri indicati dall'Osservatorio per la valutazione del sistema universitario, che
in particolare si riferiscono anche ad altre variabili oltrechè a quelli riferiti alla
produttività dell'Ateneo.
1996
Totale F.F.O. (£)
27.909
Incidenza % sulle
entrate globali
dell'anno di
riferimento
77,5%
1997
incr.%
1998
incr.%
1999
incr.%
29.953
7,3
31.700
5.8
41.052
29,5
40,00%
scarto
-18,77
72,92%
scarto
- 4,6
58,77%
scarto
-14,15
Lo schema rappresenta in termini percentuali l'incremento per anno del F.F.O
nonchè il peso delle entrate riferite al F.F.O. sulle entrate globali dell'anno di
riferimento e degli altri esercizi.
L'incremento del fondo ordinario, risulta essere indirettamente proporzionale
al peso dello stesso rispetto alle entrate globali, ciò per effetto dell'aumento delle
risorse, che fanno registrare per il 1999, un incremento del 90% circa, rispetto al
precedente esercizio.
Si segnala, in regime di entrate proprie, un incremento del 28,84% rispetto al
precedente esercizio finanziario, così pure per le entrate diverse, che registrano un
incremento del 56,79% rispetto al 1998.
Per quanto riguarda le entrate contributive, che rappresentano il 9,8% rispetto alle
entrate complessive, l'incremento è determinato, oltrechè dall'aumento della
popolazione studentesca, anche dall'applicazione delle nuove misure delle tasse e
contributi universitari definiti con la delibera del Consiglio di Amministrazione del
2 giugno 1998. Dall'esame delle entrate derivanti da trasferimenti da parte di Enti
pubblici e privati, di cui al Tit. II categorie 3 e 4, si registra un incremento notevole
rispetto ai valori del precedente esercizio per la prima, mentre risulta un
decremento relativo ai trasferimenti da parte di Enti e soggetti privati, confermando
peraltro il trend negativo registrato nell’anno 1998, incidendo quindi dell'1,4% e
58
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
dello 0,01 % sul totale globale delle entrate riferite all'esercizio in esame, come di
seguito indicato.
Trasferimenti da parte di Enti pubblici cat. 3
759 (98)
= 406%
150 (97)
1.510 (99)
= 98,9%
759 (98)
Trasferimenti da parte di Enti e soggetti privati cat. 4
= - 34,26%
94 (98)
143 (97)
13 (99)
= -86,17%
94 (98)
Titolo 2 cat. 3 (capitoli vari)
Da parte di enti pubblici
Totale entrate accertate al 31.12.99
1.510
Totale entrate complessive accertate al 31.12.99
=1,47%
102.586
Titolo 2 cat. 4 (capitolo 3)
Da parte di enti e soggetti privati
Totale entrate da altri enti e privati accertati al 31.12.99
Totale entrate accertate al 31.12.99
13
=0,01%
102.586
Inoltre il totale delle entrate diverse (titolo 3) registra un incremento del
56.79 % rispetto al precedente esercizio, riscontrabile dal prospetto con un
incremento delle entrate autonome da prestazioni conto terzi che incidono sul
complessivo delle risorse dello 0,42%.
59
Istituto Universitario Navale di Napoli
Titolo 3 cat. 5 (capitolo 2)
Totale entrate accertate per c/terzi
439
Totale entrate accertate complessive
= 0,42%
102.586
Tendenzialmente si osserva che l'Istituto, come suggerito dal Nucleo nel
precedente rapporto, stia attuando una buona strategia di sviluppo attraverso una
intensa attività di contatti e rapporti con Aziende ed Enti pubblici e privati, con
riflessi positivi anche in termine di incremento di risorse proprie, come risulta dal
confronto dei dati relativi agli accertamenti del precedente esercizio registrati per
356 milioni circa e quelli dell’esercizio in corso, attestati per circa 439 milioni.
Proseguendo nell'analisi dei maggiori aggregati finanziari, è utile soffermarsi
su quello relativo alla ricerca scientifica.
Si evidenzia anche per l'esercizio in esame l'esiguità dei relativi
finanziamenti statali che risultano incidere solo per lo 0,22 %, mentre quelli da altri
Enti dello 0,75%, rispetto alle entrate globali (titolo 5 cat. 13 e 15). Tali dati sono
indicativi in quanto pongono ancora una volta all'attenzione il problema del
sottofinanziamento della ricerca da parte delle Istituzioni e quindi la necessità
prioritaria dell'Istituto di ricorrere a fonti di autofinanziamento per incrementare
tale primaria attività.
Il Nucleo ribadisce al riguardo, di indirizzare l'attività progettuale verso la
Comunità Europea che rappresenta oggi la fonte più consistente per la ricerca,
coinvolgendo il mondo accademico alla partecipazione dei bandi pubblicati
dall’U.E..
Il Nucleo osserva inoltre, che gli accertamenti relativi alle entrate derivanti da
trasferimenti in conto capitale, registrano uno scarto positivo considerevole rispetto
agli altri esercizi, conseguente alla politica di investimenti in conto capitale, che
vedono realizzarsi l’accrescimento del patrimonio dell’Istituto ed il miglioramento
di quello esistente.
60
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Ripartizione entrate I.U.N. 1999 (in milioni di lire)
45330
10068
1264
entrate contributive
entrate da trasferimenti
61
entrate diverse
Istituto Universitario Navale di Napoli
6.3 - USCITE
Dal confronto dei dati si evidenzia un incremento della spesa pari 23,39%
rispetto alle risorse utilizzate nel precedente esercizio finanziario con un'incidenza
del 51,9% delle spese correnti e del 46,4% di quelle in conto capitale riferite alla
dimensione globale del bilancio.
Uscite Correnti
Totale somme impegnate al 31.12.99
38.252
Totale spese al 31.12.99
73.587
= 51.9%
Uscite in c/capitale
Totale somme impegnate al 31.12.99
34.171
Totale spese al 31.12.99
73.587
= 46.4%
La differenza a 100 è da imputarsi all’incidenza del mutuo che rappresenta lo
0,001% delle spese globali, nonché agli arrotondamenti.
In particolare le spese per le attività istituzionali ed oneri accessori (titolo 1
cat.1 e 2) subiscono un incremento pari al 9 % rispetto al precedente esercizio, così
pure le spese per acquisto di beni e servizi, titolo 1 cat. 3 registrano un aumento del
2,48 %.
In ordine ai summenzionati aggregati si evidenzia l'iscrizione al bilancio tra
le spese correnti :
di stanziamenti per il finanziamento delle spese da sostenere per
l’orientamento di accesso all’Università degli studenti attraverso un percorso di
formazione che prevede anche visite presso gli Atenei;
di somme da destinarsi ai portatori di handicap.
Inoltre dall’esame delle singole voci di bilancio, risulta un incremento del
9,39% della spesa relativa alle retribuzioni del personale docente ed un decremento
62
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
della spesa per i contratti di docenza al quale corrisponde un incremento delle spese
per le supplenze.
Si osserva inoltre una positiva diminuzione delle spese derivanti da contratti
di fitto ed oneri connessi ed una sensibile diminuzione delle spese per consulenze
esterne.
Il Nucleo ritiene questo risultato estremamente positivo in quanto è originato
da una programmazione oculata degli Organi di indirizzo dell'I.U.N., che tende alla
definizione di acquisizioni di immobili, con conseguente riduzione dei fitti, che
incidono sul F.F.O., come già peraltro suggerito dal Nucleo nella precedente
relazione.
Risultano altresì impegnate per la ricerca, risorse pari al 2,1% rispetto al
totale delle uscite (titolo 2 cat. 11) la cui economia confluisce nell'avanzo non
disponibile, quale stanziamento vincolato nell'esercizio 2000.
Dall'analisi della situazione patrimoniale emerge un incremento del
patrimonio immobiliare di circa 16 miliardi ascrivibili alla definizione dell'acquisto
di parte dell’edificio di Via Medina ed un incremento del patrimonio mobiliare di
circa un miliardo.
63
Istituto Universitario Navale di Napoli
6.4 - INDICI DI EFFICIENZA AMMINISTRATIVA
•
•
Per quanto riguarda l'aspetto delle entrate, è da osservare che:
l'indice del grado di realizzazione delle entrate in conto competenza è del 40%,
come si rileva confrontando il totale delle riscossioni rispetto agli accertamenti;
l'indice rappresentativo del grado di realizzazione delle entrate in conto residui
è pari al 45'%, rispetto all'ammontare dei residui all'inizio dell'esercizio come
risulta dalle seguenti tabelle:
Competenza
Totale somme riscosse al 31.12.99
48.573
Totale somme accertate al 31.12.99
119.667
= 40%
Residui
Totale somme riscosse al 31.12.99
30.781
Totale residui attivi al 1°.1.99
67.097
= 45%
Il Nucleo pur osservando che l’indice di realizzazione non risulta
estremamente alto, ritiene che la dinamicità delle riscossioni dipenda molte volte
dagli organi esterni e non da inefficienza delle procedure interne.
•
•
Per quanto riguarda l’aspetto delle uscite, è da osservare che:
l’indice del grado di realizzazione delle spese in conto competenza è pari al
76%, come risulta confrontando il totale dei pagamenti effettuati rispetto al
totale degli impegni assunti;
il grado di smaltimento dei residui passivi è del 60% rispetto all'ammontare
dei residui passivi all'inizio dell'esercizio finanziario, come risulta dalle
seguenti tabelle:
Competenza
Totale somme pagate al 31.12.99
69.583
Totale somme impegnate al 31.12.99
90.668
64
=76%
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Residui
Totale somme pagate al 31.12.99
6.456
Totale residui passivi al 1°.1.99
10.726
=60 %
Gli indici rilevano le capacità dell'amministrazione di aver attuato le
decisioni assunte in corso di esercizio per il 76%, mentre ha attuato solo per il 60%
le decisioni assunte in periodi precedenti.
L'avanzo disponibile, come documentato dalla relazione del Collegio dei
Revisori dei Conti (verbale n° 4/99), risulta pari a 28.998 milioni, di cui solo
12.112 milioni disponibili per un impiego a favore del bilancio 2000, poiché le
ulteriori somme si riferiscono ad economie finalizzate, evidenziando una costante
opera di programmazione delle previsioni, così come indicato dal Nucleo nel
precedente rapporto.
Dall’analisi dei rendiconti, si può desumere quale ulteriore contributo agli
indici di efficienza amministrativa un crescente grado di realizzazione delle spese
in conto capitale che hanno un grado di realizzazione del 6% per il 1996, del 21%
per il 1997, del 35% per il 1998, attestandosi al 33% per l’esercizio in corso, come
risulta nella seguente tabella:
Grado di realizzazione delle
spese in conto capitale
1996
Impegni di spesa in c/capitale
3.596
Previsioni finali spesa in c/capitale
56.424
1997
6%
12.221
1998
21%
56.555
24.578
1999
35%
68.633
34.171
33%
101.119
Così pure va registrato la velocità di gestione delle spese correnti,
caratterizzata da una maggiore velocizzazione rispetto a quelle in conto capitale a
causa delle complessità amministrative di quest’ultime. Detta gestione, dagli
indicatori sotto riportati fanno desumere un ottimo grado di capacità gestionale,
come peraltro evidenziato nel precedente rapporto:
Grado di realizzazione
delle spese correnti
1996
Impegni di spesa corrente
30.085
Previsioni finali spesa corrente
35.968
1997
83%
32.116
40.507
65
1998
79%
33.266
42.508
1999
78%
38.252
54.608
70%
Istituto Universitario Navale di Napoli
6.5 - ANALISI DEI TREND DI BILANCIO
Il Nucleo di Valutazione ha ritenuto di rilievo segnaletico proporre un’analisi
comparata, negli ultimi tre esercizi amministrativi 1999, 1998 e 1997, dei principali
valori di bilancio.
L’analisi delle entrate, raffigurata nella tabella che segue, pone in evidenza
un progressivo aumento nel triennio considerato negli aggregati di bilancio delle
entrate totali, escludendo le partite di giro, delle entrate in conto capitale e delle
entrate correnti.
L’osservazione, pur significativa, dell’aumento verificatosi nei valori assoluti
delle entrate nel triennio in oggetto, ci sembra tuttavia vada integrata da un’analisi
del peso relativo di ciascuna categoria di entrate e, più particolarmente,
dell’evoluzione in esso manifestata nel periodo 1997 – 1999, rispetto ai totali di
bilancio.
Si è per questo provveduto a determinare, per ciascun periodo
amministrativo, il peso percentuale di ciascuna classe di entrate rispetto
all’ammontare delle entrate totali. Queste ultime, inoltre, si sono considerate quali
entrate complessive di Ateneo al netto delle partite di giro, in quanto si sono
ritenute maggiormente espressive di flussi effettivi di entrate di periodo.
Si osserva conseguentemente come le entrate correnti, considerate in
percentuale sul totale delle entrate al netto delle partite di giro, assumano
rispettivamente valori pari al 96,80% nel 1997, al 79,46% nel 1998 e al 55,23% nel
1999.
Ciò evidenzia una progressiva diminuzione dell’entrata di parte corrente
rispetto all’entrata totale di periodo, nonostante la crescita di valore assoluto.
Si osserva inoltre come le entrate in c/capitale, tra le quali si è scelto di
comprendere quelle derivanti dall’accensione di prestiti (mutui), considerate
parimenti in percentuale sul totale delle entrate al netto delle partite di giro,
assumano rispettivamente valori pari al 3,20% nel 1997, al 20,54% nel 1998 e al
44,77% al 1999.
Ciò evidenzia un progressivo aumento dell’entrata in conto capitale rispetto
all’entrata totale di periodo, che si affianca alla crescita di valore assoluto.
66
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Si osserva al contempo una significativa tendenza all’incremento delle entrate
totali, considerate appunto quali entrate complessive al netto delle partite di giro;
detto incremento, più specificamente, assume valori percentuali pari al 90,20% dal
1998 al 1999 e pari al 31,32% dal 1997 al 1998.
Tali andamenti segnalano, dunque, una inequivocabile e progressiva
modificazione nella composizione strutturale delle entrate dell’Ateneo, a favore
della componente in conto capitale.
Dall’analisi della composizione delle entrate di Ateneo nel triennio 1997 –
1999 emerge inoltre una progressiva diminuzione, sempre in termini percentuali sul
totale delle entrate al netto delle partite di giro, delle entrate contributive, le quali
pur presentano valori assoluti in progressivo aumento nei periodi amministrativi
1997, 1998 e 1999.
Le entrate contributive infatti, considerate in percentuale sul totale delle
entrate al netto delle partite di giro, assumono rispettivamente valori pari al 17,01%
nel 1997, al 14,49% nel 1998 e al 9,81% del 1999.
E ciò pur in presenza dell’attivazione, avvenuta nell’anno accademico 19992000, dei nuovi corsi di laurea in Scienze dell’amministrazione, in Ingegneria delle
telecomunicazioni e in Scienze motorie - i quali afferiscono rispettivamente alle
Facoltà di Giurisprudenza, di Ingegneria e di Scienze motorie - e pur in presenza
di un aumento nella popolazione degli studenti complessivamente iscritti a corsi
dell’Ateneo, che si è assestata su un numero di 11.206 nell’A.A.1997/1998, su un
numero di 11.827 nell’A.A.1998/1999 e su un numero di 13.201
dell’A.A.1999/2000.
Sul piano delle entrate di Ateneo assume inoltre rilievo segnaletico l’analisi
delle entrate da trasferimenti, considerate sia nei trasferimenti correnti sia nei
trasferimenti in conto capitale.
In valore assoluto dette entrate manifestano un costante aumento nel triennio
1997 – 1999 e, tra l’altro, un aumento particolarmente significativo nel periodo
amministrativo 1999; detto incremento, più specificamente, assume valori
percentuali pari al 110 % dal 1998 al 1999 e pari al 8,40 % dal 1997 al 1998.
Con riferimento alla dinamica dei valori assunti dalle entrate da trasferimenti,
sia correnti che in conto capitale, si osserva come essa, considerata in percentuale
sulle entrate totali al netto delle partite di giro, assuma un andamento
complessivamente stabile.
67
Istituto Universitario Navale di Napoli
Le entrate da trasferimenti assumono infatti, in percentuale sulle entrate totali
al netto delle partite di giro, valori pari al 81,57% nel 1997, pari al 67,33% nel
1998, e al 74,46% nel 1999.
Nella loro composizione di quota corrente e di quota in conto capitale, inoltre,
esse evidenziano un progressivo prevalere della quota in conto capitale che, in
percentuale sulle entrate totali al netto delle partite di giro, assume valori pari al
3,20% nel 1997, pari al 3,85 nel 1998, e pari al 30,27 nel 1999.
ANALISI DELLE ENTRATE
Esercizio 1999
VALORE
% GRUPPO
% TOTALE
Contributive
10.068.744.535
17,77%
9,81%
da trasferimenti
45.330.462.075
80,00%
44,19%
Diverse
1.263.948.460
2,23%
1,23%
56.663.155.070
100,00%
55,23%
0
0,00%
0,00%
da trasferimenti
31.056.366.555
67,63%
30,27%
da prestiti
14.867.061.200
32,37%
14,49%
ENTRATE CONTO CAPITALE
45.923.427.755
100,00%
44,77%
ENTRATE CORRENTI
da alienazione
Partite di giro
17.080.668.574
16,65%
TOTALE ENTRATE
102.586.582.825
100,00%
TOTALE ENTRATE COMPLESSIVE
119.667.251.399
Esercizio 1998
VALORE
Contributive
da trasferimenti
% TOTALE
7.814.719.770
18,23%
14,49%
34.236.680.772
79,88%
63,48%
Diverse
ENTRATE CORRENTI
% GRUPPO
806.151.889
1,88%
1,49%
42.857.552.431
100,00%
79,46%
da alienazione
0
0,00%
0,00%
da trasferimenti
2.079.089.468
18,77%
3,85%
da prestiti
9.000.000.000
81,23%
16,69%
ENTRATE CONTO CAPITALE
11.079.089.468
100,00%
20,54%
Partite di giro
15.638.736.658
28,99%
TOTALE ENTRATE
53.936.641.899
100,00%
TOTALE ENTRATE COMPLESSIVE
69.575.378.557
68
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Esercizio 1997
VALORE
Contributive
da trasferimenti
% TOTALE
6.986.064.850
17,57%
17,01%
32.186.386.315
80,96%
78,37%
583.161.215
1,47%
1,42%
39.755.612.380
100,00%
96,80%
Diverse
ENTRATE CORRENTI
% GRUPPO
da alienazione
da trasferimenti
0
0,00%
0,00%
1.316.192.980
100,00%
3,20%
0
0,00%
0,00%
1.316.192.980
100,00%
da prestiti
ENTRATE CONTO CAPITALE
3,20%
Partite di giro
13.856.928.095
33,74%
TOTALE ENTRATE
41.071.805.360
100,00%
TOTALE ENTRATE COMPLESSIVE
54.928.733.455
Analisi delle entrate da trasferimenti
1997
1998
1999
Correnti
32.186.386.315
34.236.680.772
45.330.462.075
Conto capitale
1.316.192.980
2.079.089.468
31.056.366.555
Totale
33.502.579.295
36.315.770.240
76.386.828.630
1997
1998
1999
Entrate contributive/tot.entrate
0,17
0,14
0,10
Entrate da trasf.corr./tot.entrate
0,78
0,63
0,44
Entrate da trasf.c.cap./tot.entrate
0,03
0,04
0,30
Trasferimenti/tot.entrate
0,82
0,67
0,74
Indicatori di composizione
69
Istituto Universitario Navale di Napoli
ripartizione entrate I.U.N. (in milioni di lire)
104000
94000
14867
84000
da prestiti
74000
31056
da trasferimenti
(conto capitale)
64000
1263
54000
44000
34000
24000
diverse
9000
0
1316
583
da trasferimenti
(correnti)
2079
806
Contributive
45330
32186
34237
6986
7815
14000
4000
1997
10068
1998
1999
Ripartizione tra entrate correnti e in conto capitale (in milioni di lire)
120000
100000
80000
45923
60000
1316
40000
20000
0
11079
39755
42857
1997
1998
Entrate correnti
56663
1999
Entrate in conto capitale
70
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
L’analisi delle spese, raffigurata nella tavola che segue, pone in evidenza un
progressivo aumento nel triennio considerato negli aggregati di bilancio delle spese
totali, escludendo le partite di giro, delle spese in conto capitale e delle spese
correnti.
L’osservazione, pur significativa, dell’aumento verificatosi nei valori assoluti
delle spese nel triennio in oggetto, ci sembra tuttavia vada integrata da un’analisi
del peso relativo di ciascuna categoria di spese e, più particolarmente,
dell’evoluzione in esso manifestata nel periodo 1997 – 1999, rispetto al totale di
bilancio.
Si è per questo provveduto a determinare, per ciascun periodo
amministrativo, il peso percentuale di ciascuna classe di spese rispetto
all’ammontare delle spese totali. Queste ultime, inoltre, si sono considerate quali
spese complessive di Ateneo al netto delle partite di giro, in quanto si sono ritenute
maggiormente espressive di flussi effettivi di uscite di periodo.
Si osserva conseguentemente come le spese correnti, considerate in
percentuale sul totale delle spese al netto delle partite di giro, assumano
rispettivamente valori pari al 72,43% nel 1997, al 57,51% nel 1998 e al 51,98% nel
1999.
Ciò evidenzia una progressiva diminuzione della spesa di parte corrente
rispetto alla spesa totale di periodo, nonostante la crescita di valore assoluto.
Si osserva inoltre come le spese in c/capitale, tra le quali si è scelto di
comprendere quelle derivanti dall’estinzione di prestiti (mutui), considerate
parimenti in percentuale sul totale delle spese al netto delle partite di giro,
assumano rispettivamente valori pari al 31,25% nel 1997, al 42,49% nel 1998 e al
48,02% nel 1999.
Ciò evidenzia un progressivo aumento della spesa in conto capitale rispetto
alla spesa totale di periodo, che si affianca alla crescita di valore assoluto.
Si osserva al contempo una significativa tendenza all’incremento delle spese
totali, considerate appunto quali spese complessive al netto delle partite di giro;
detto incremento, più specificamente, assume valori percentuali pari al 27,22% dal
1998 al 1999 e pari al 12,05% dal 1997 al 1998.
Tali andamenti segnalano, dunque, una inequivocabile e progressiva
modificazione nella composizione strutturale delle spese dell’Ateneo, a favore
della componente in conto capitale.
71
Istituto Universitario Navale di Napoli
ANALISI DELLE SPESE
Esercizio 1999
VALORE
% GRUPPO
% TOTALE
SPESE CORRENTI
38.252.142.055
100,00%
51,98%
Spese conto capitale
34.171.205.667
96,70%
46,44%
Estinzione prestiti
1.164.643.260
3,30%
1,58%
SPESE IN C/CAPITALE
35.335.848.927
100,00%
48,02%
Partite di giro
17.080.668.574
23,21%
TOTALE SPESE
73.587.990.982
100,00%
TOTALE SPESE COMPLESSIVE
90.668.659.556
Esercizio 1998
VALORE
% GRUPPO
% TOTALE
SPESE CORRENTI
33.266.621.298
100,00%
57,51%
Spese conto capitale
24.578.269.252
100,00%
42,49%
0
0,00%
0,00%
SPESE IN C/CAPITALE
24.578.269.252
100,00%
42,49%
Partite di giro
15.638.736.658
27,04%
TOTALE SPESE
57.844.890.550
100,00%
TOTALE SPESE COMPLESSIVE
73.483.627.208
Estinzione prestiti
Esercizio 1997
VALORE
% GRUPPO
% TOTALE
SPESE CORRENTI
32.116.174.686
100,00%
72,43%
Spese conto capitale
12.221.817.421
100,00%
27,57%
0
0,00%
0,00%
SPESE IN C/CAPITALE
12.221.817.421
100,00%
27,57%
Partite di giro
13.856.928.095
31,25%
TOTALE SPESE
44.337.992.107
100,00%
TOTALE SPESE COMPLESSIVE
58.194.920.202
Estinzione prestiti
72
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Indicatori di composizione
1997
1998
1999
Spese correnti/tot.spese
0,72
0,58
0,52
Spese c.capitale/tot.spese
0,28
0,42
0,48
Ripartizione spese I.U.N. (valori in milioni di lire)
80000
1165
70000
0
60000
35336
50000
40000
0
24578
12222
30000
20000
32116
33267
1997
1998
Spese correnti
38252
1999
Spese in conto capitale
Estinzione prestiti
Entrate e uscite correnti I.U.N. (in milioni di lire)
60000
55000
56663
50000
45000
42857
40000
35000
30000
25000
39755
38252
36013
30085
1996
33266
32116
1997
Entrate correnti
1998
Uscite correnti
73
1999
Istituto Universitario Navale di Napoli
Entrate e uscite in conto capitale I.U.N. (in milioni di lire)
35000
34171
30000
24578
31056
25000
20000
12221
15000
10000
5000
0
3596
1962
1996
2079
1316
1997
Entrate in conto capitale
1998
Uscite in conto capitale
74
1999
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
USCITE IN
CONTO
CAPITALE
Immobili (tit. II
cat.10)
Anno 1996
Anno 1997
£
£
Variazione %
97/96
Anno 1998
Variazione %
98/97
£
Anno 1999
Variazione %
99/98
£
acquistoricostruzione ripristino
2.067.503.807
11.055.632.92
0
434,73%
22.725.333.95
0
105,55%
31.504.566.39
3
38,63%
Totale cat.10
2.067.503.807
11.055.632.92
0
434,73%
22.725.333.95
0
105,55%
31.504.566.39
3
38,63%
336.426.419
250.572.358
-25,52%
462.558.849
84,60%
107.900.251
-76,67%
arredamento (cap.3)
66.902.990
51.320.857
-23,29%
83.627.478
62,95%
97.368.960
16,43%
meccanizzazione
amministrativa (cap.
5-8)
59.819.826
198.736.962
232,23%
329.884.799
65,99%
243.985.420
-26,04%
Immobilizzazioni
tecniche(cat.11)
acquisto impiantiattrezzaturemanutenzione (cap.12-6)
Attrezzature
didattiche
Totale cat.11
447.284.400
463.149.235
500.630.177
8,09%
876.071.126
74,99%
896.539.031
2,34%
MURST (cap. 1-2)
422.653.200
134.213.913
-68,24%
684.803.967
410,23%
995.560.657
45,38%
da altri Enti pubblici
e privati (cap. 3)
241.321.981
362.920.411
50,39%
74.810.209
-79,39%
735.257.743
882,83%
CNR (cap. 4-5)
401.725.000
168.420.000
-58,08%
217.250.000
28,99%
39.281.843
-81,92%
Totale cat. 12
1.065.700.181
665.554.324
-37,55%
976.864.176
46,77%
1.770.100.243
81,20%
Totale uscite
c/capitale
3.596.353.223
12.221.817.42
1
239,84%
24.578.269.25
2
101,10%
34.171.205.66
7
39,03%
Spesa per ricerca
(cat. 12)
Titolo III cat. 15
Rimborso mutui
(cap. 1)
1.164.643.260
TOTALE USCITE
33.682.331.715
44.337.992.10
7
31,64%
57.844.890.55
0
30,46%
73.587.990.98
2
27,22%
Totale partite di
giro
12.142.558.684
13.856.928.09
5
14,12%
15.638.736.65
8
12,86%
17.080.668.57
4
9,22%
Dimensione globale
delle uscite
45.824.890.399
58.194.920.20
2
26,99%
73.483.627.20
8
26,27%
90.668.659.55
6
23,39%
75
Istituto Universitario Navale di Napoli
Il Nucleo di valutazione ha poi ritenuto opportuna la determinazione e
l’analisi di alcuni indicatori, raffigurati nella tabella seguente, ottenuti mediante
l’istituzione di rapporti tra valori contabili di periodo omogeneo, in modo tale da
porne in evidenza la correlazione e procedere conseguentemente all’analisi
dell’equilibrio tra entrate e spese, di parte corrente ed in c/capitale.
Tale analisi consente inoltre di apprezzare l’evoluzione subita, nel triennio
1997 – 1999, nelle condizioni di detto equilibrio tra entrate e spese, che nella
fattispecie si manifesta complessivamente positiva.
Analisi dell'equilibrio entrate-spese
1999
1,48
1,30
entrate correnti/spese correnti
entrate c/capitale/ spese c/capitale
1998
1,29
0,45
1997
1,24
0,11
Il rapporto tra entrate correnti e spese correnti assume, più specificamente,
rispettivamente il valore di 1,24 nel 1997, il valore di 1,29 nel 1998 ed il valore di
1,48 nel 1999.
Tale rapporto, dunque, non solo rimane costantemente maggiore dell’unità
nel triennio considerato, cosa che sottolinea appunto una condizione di equilibrio
strutturale tra entrate e spese entrambe di parte corrente, ma manifesta una costante
tendenza ad assumere valori sempre maggiori.
Il rapporto tra entrate in c/capitale e spese in c/capitale assume, invece,
rispettivamente il valore di 0,11 nel 1997, il valore di 0,45 nel 1998 e il valore di
1,30 nel 1999.
Tale rapporto presenta valori inferiori all’unità nel primo biennio considerato,
cosa che evidenzia una tensione nella condizione di equilibrio strutturale tra
entrate e spese entrambe in c/capitale, ma che trova ragione nella consistente
crescita degli investimenti strutturali realizzati nel triennio 1997 – 1999, i quali
sono coerentemente funzionali allo sviluppo delle attività didattiche di Ateneo. Di
contro il rapporto migliora sensibilmente nel periodo 1999 superando il quoziente
unitario.
Il Nucleo di Valutazione ha poi ritenuto di rilievo segnaletico proporre una
analisi dei risultati di gestione, raffigurata nella tavola seguente, relativi agli ultimi
tre esercizi amministrativi 1999, 1998 e 1997,.
76
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Da tale analisi emerge un disavanzo di cassa, derivante cioè dalla differenza
negativa tra somme effettivamente riscosse e somme effettivamente pagate, che si
manifesta costantemente in tutto il triennio 1997 – 1999.
Nell’ultimo periodo amministrativo, tuttavia, si osserva un consistente
miglioramento del disavanzo di cassa, che si riduce in misura pari al 34,05%
rispetto a quello verificatosi nel 1998.
Dall’analisi dei risultati di gestione, quando si proceda cioè a considerare la
differenza tra somme accertate (riscosse e da riscuotere) e somme impegnate
(pagate e da pagare), emerge inoltre, nel biennio 1997 – 1998, un disavanzo di
gestione e, nel periodo amministrativo 1999, un avanzo di gestione.
Tali risultati di gestione, se considerati inoltre in rapporto percentuale rispetto
al volume complessivo delle entrate del corrispondente periodo amministrativo,
assumono il peso di –9,5% nell’anno 1997, il peso di –7,2% nell’anno 1998 ed il
peso di +28,3 nell’anno 1999.
Ciò evidenzia, dunque, un trend di miglioramento del risultato costante nel
triennio 1997 – 1999, il quale tuttavia si manifesta pienamente nell’ultimo periodo
amministrativo nel quale l’Ateneo consegue, appunto, un significativo avanzo di
gestione.
Analisi dei risultati di gestione
Somme riscosse
Somme pagate
1999
1998
1997
48.573.297.586
33.620.033.654
22.009.359.024
69.583.003.768
65.474.672.194
50.266.769.479
AVANZO DI CASSA
-21.009.706.182
-31.854.638.540
-28.257.410.455
Somme da riscuotere
71.093.953.813
35.955.344.903
32.919.374.431
Somme da pagare
21.085.655.788
8.008.955.014
7.928.150.723
Differenza
50.008.298.025
27.946.389.889
24.991.223.708
AVANZO DELLA GESTIONE
28.998.591.843
-3.908.248.651
-3.266.186.747
0,283
-0,072
-0,08
Avanzo gestione/tot.entrate
77
Istituto Universitario Navale di Napoli
Avanzo di cassa e della gestione I.U.N. (in milioni di lire)
30.000
20.000
10.000
Avanzo di
cassa
0
Avanzo della
gestione
-10.000
-20.000
-30.000
-40.000
1997
1998
1999
Il Nucleo di Valutazione ha poi ritenuto di interesse procedere ad una analisi
della capacità previsionale dei flussi di cassa dell’Ateneo.
In merito a tale aspetto qualche significativa considerazione può essere tratta
dall’osservazione di indicatori, raffigurati nella tavola seguente, i quali si
costruiscono nei rapporti rispettivamente esistenti tra riscossioni ed accertamenti,
nel volume complessivo delle entrate, e tra pagamenti ed impegni, nel volume
complessivo delle spese.
Relativamente al volume complessivo delle entrate di periodo, il rapporto tra
riscossioni ed accertamenti assume, in termini percentuali, il valore del 40,1% nel
1997, il valore del 48,3% nel 1998 ed il valore del 40,6% nel 1999.
Relativamente al volume complessivo delle spese di periodo, il rapporto tra
pagamenti ed impegni assume, in termini percentuali, il valore del 86,4% nel 1997,
il valore del 89,1% nel 1998 ed il valore del 75,6% nel 1999; un rapporto che
segnala le difficoltà incontrate nella fase di riscossione delle entrate.
78
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Analisi della capacità previsionale dei flussi di cassa
1999
1998
1997
0,406
0,483
0,401
0,756
0,891
0,864
Riscossioni/accertamenti
Entrate totali c.
Pagamenti/impegni
Uscite totali c.
Il Nucleo di Valutazione ha poi ritenuto di rilievo segnaletico realizzare un
esame comparato, negli ultimi tre esercizi amministrativi 1999, 1998 e 1997, dei
principali aggregati patrimoniali desumibili dai conti consuntivi dell’Ateneo.
L’analisi della situazione patrimoniale, raffigurata nella tavola seguente,
consiste nella determinazione del peso percentuale di ciascuna classe di elementi
dell’attivo e del passivo patrimoniale rispettivamente sul totale delle attività e delle
passività; detta analisi, inoltre, è integrata dall’osservazione del trend temporale nel
triennio 1997 – 1999.
Nell’ambito delle attività patrimoniali si osserva un consistente aumento
dell’investimento immobiliare di Ateneo; gli immobili, infatti, che nel 1997
assumono un peso percentuale sul totale delle attività del 18,01%, assumono nel
1998 un peso percentuale sul totale delle attività del 35,94%, che nel 1999 si
assesta sul 33,45%.
Si osserva, poi, un significativo e costante aumento nel triennio considerato
dei residui attivi, che, in peso percentuale sul totale delle attività, assumono un
valore pari al 29,29% nel 1997, un valore pari al 46,19% nel 1998 ed un valore pari
al 51,88% nel 1999.
Si osserva, inoltre, una significativa e costante diminuzione nel triennio
considerato del fondo cassa, che, in peso percentuale sul totale delle attività,
assume un valore pari al 39,02% nel 1997, un valore pari al 6,12% nel 1998 ed un
valore pari al 5,90% nel 1999.
Nell’ambito delle passività patrimoniali si osserva un consistente aumento dei
debiti di Ateneo; essi, infatti, che nel 1997 assumono un peso percentuale sul totale
delle passività dello 0%, assumono nel 1998 un peso percentuale sul totale delle
passività del 54,38%, che nel 1999 si riduce ad un valore del 24,20%.
79
Istituto Universitario Navale di Napoli
Si osserva, inoltre, una significativa diminuzione nel biennio 1997 -1998 dei
residui passivi, che, in peso percentuale sul totale delle passività, assumono un
valore pari al 100% nel 1997 ed un valore pari al 54,38% nel 1998, andando poi ad
assumere un valore pari al 75,80% delle passività totali nel 1999.
Nell’ambito dell’analisi della situazione patrimoniale il Nucleo di
Valutazione ha inoltre ritenuto di rilievo segnaletico l’istituzione di alcuni rapporti
percentuali tra classi di valori patrimoniali e, più specificamente, tra attività totali e
patrimonio netto, tra passività totali e patrimonio netto e tra l’ammontare dei debiti
e il valore degli investimenti immobiliari.
Si osserva come il rapporto percentuale tra le attività patrimoniali totali ed il
patrimonio netto di ateneo assume un valore del 112,91% nel 1997, un valore del
115,72% nel 1998 ed un valore pari al 118,54% nel 1999.
Si osserva , poi, come il rapporto percentuale tra le passività patrimoniali
totali ed il patrimonio netto di ateneo assume un valore del 12,91% nel 1997, un
valore del 15,72% nel 1998 ed un valore pari al 18,54% nel 1999.
Si osserva, infine, come il rapporto percentuale tra l’ammontare dei debiti ed
il valore degli investimenti immobiliari di Ateneo assume un valore dello 0% nel
1997, un valore del 17,24% nel 1998 ed un valore pari al 11,31% nel 1999.
Tutto ciò evidenzia una equilibrata situazione patrimoniale nel triennio 1997
– 1999, sebbene gravata da un peso consistente di residui attivi che, se associato
alla progressiva riduzione dei residui passivi, può motivare la tensione finanziaria
evidenziata da un disavanzo di cassa costantemente negativo nel periodo
considerato ancorché, come già evidenziato, in significativo miglioramento nel
periodo amministrativo 1999.
Dall’esame di insieme della situazione patrimoniale si possono quindi ritrarre
le seguenti fondamentali osservazioni:
la crescita degli impieghi di capitale, che nell’arco del triennio
raddoppiano, particolarmente a ragione degli investimenti immobiliari realizzati,
che triplicano di valore nel corso del triennio, e della maggiore disponibilità
finanziaria di Ateneo, particolarmente manifesta nel periodo amministrativo 1999;
la corrispondente, altrettanto rilevante, crescita delle fonti di capitale,
tra cui in particolare evidenza il patrimonio netto, che segna nel triennio
considerato un incremento pari a circa il 70%, e congiuntamente delle passività
finanziarie, che aumentano il loro valore circa del 150%
la solidità strutturale del patrimonio che si rivela nell’equilibrio tra
fonti ed impieghi di capitale.
80
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Analisi della situazione patrimoniale
1997
1998
1999
Immobili
20.957.723.100
52.197.723.100
69.247.723.100
Materiale bibliografico
2.845.721.313
3.069.763.019
3.281.636.024
Mobili e attrezzature
11.643.509.848
12.436.635.236
13.206.602.806
Biblioteca centrale
1.440.020.393
1.557.310.997
1.674.382.130
309.400
853.000
853.000
Altre
fondo cassa
45.414.782.229
8.891.610.393
12.206.802.191
Residui attivi
34.092.909.933
67.097.453.353
107.409.655.447
TOTALE ATTIVITA'
116.394.976.216
145.251.349.098
207.027.654.698
debiti (mutui)
0
9.000.000.000
7.835.356.740
residui passivi
13.308.418.501
10.726.347.637
24.538.018.866
TOTALE PASSIVITA'
13.308.418.501
19.726.347.637
32.373.375.606
PATRIMONIO NETTO
103.086.557.715
125.525.001.461
174.654.279.092
1997
1998
1999
18,01%
35,94%
33,45%
Materiale bibliografico
2,44%
2,11%
1,59%
Mobili e attrezzature
10,00%
8,56%
6,38%
Biblioteca centrale
1,24%
1,07%
0,81%
Altre
0,00%
0,00%
0,00%
fondo cassa
39,02%
6,12%
5,90%
residui attivi
29,29%
46,19%
51,88%
TOTALE ATTIVITA'
100,00%
100,00%
100,00%
debiti (mutui)
0,00%
45,62%
24,20%
residui passivi
100,00%
54,38%
75,80%
TOTALE PASSIVITA'
100,00%
100,00%
100,00%
Immobili
81
Istituto Universitario Navale di Napoli
ATTIVITA'/PATRIMONIO NETTO
112,91%
115,72%
118,54%
PASSIVITA'/PATRIMONIO
NETTO
12,91%
15,72%
18,54%
DEBITI/IMMOBILI
0,00%
17,24%
11,31%
Situazione patrimoniale - totale attività (in milioni di lire)
residui attivi
200.000
fondo cassa
150.000
Altre
Biblioteca
centrale
100.000
mobili e
attrezzature
50.000
Materiale
bibliografico
Immobili
0
1997
1998
1999
Situazione patrimoniale - totale passività (in milioni di lire)
35000
30000
25000
residui passii
24538
20000
15000
10726
10000
5000
13308
9000
7835
1998
1999
0
1997
82
debiti (mutui)
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Patrimonio netto (in milioni di lire)
180000
170000
174654
160000
150000
140000
130000
120000
125525
110000
100000
90000
80000
103086
1997
1998
83
1999
Istituto Universitario Navale di Napoli
6.6 - CONCLUSIONI
Il Nucleo rileva preliminarmente alcuni limiti alla significatività dei dati
esaminati ed elaborati.
Il primo riguarda sicuramente la abnormità dell’attività svolta, caratterizzata
da interventi immobiliari e finanziari di rilevante, straordinaria, entità.
Il secondo riguarda la parzialità nella valorizzazione degli immobili per la
commistione tra valori storici e valori originati da recenti acquisizioni.
Le osservazioni più rilevanti riguardano il perdurare di un disavanzo di cassa
(21 miliardi) pur nel contemperamento, positivo, di un avanzo di gestione (29
miliardi).
E’ anche da segnalare come nel 1999 il bilancio rappresenti un ampio
margine di solidità strutturale tra il patrimonio immobilizzato ed il patrimonio
netto.
Si propone di rivalutare gli immobili storici (magari solo per via extracontabile) al fine di rendere maggiormente realistica la situazione patrimoniale,
mentre si rappresenta, infine, l’esigenza di riequilibrare, per quanto possibile, la
situazione di liquidità.
84
7. I SERVIZI DI BIBLIOTECA
I servizi di biblioteca qualificano l’offerta formativa perché aggiungono
valore al tempo dello studente, sia quello investito nelle ore della didattica, sia
quello “libero”, che non è occupato dalla didattica e quindi si rende disponibile
durante il soggiorno dello studente in Università.
Inoltre il servizio di biblioteca si caratterizza, al pari di quello della
didattica, per il moltiplicarsi dei “momenti della verità” tra lo IUN e lo studente
durante l’intero periodo degli studi. In sostanza è uno dei due servizi che
contribuisce di più a qualificare l’immagine dello IUN e la qualità delle sue
prestazioni, nei confronti del proprio cliente, vale a dire lo studente.
L’analisi del servizio di biblioteca si sofferma su quello principale, vale a
dire il prestito e le condizioni in cui è erogato. La scelta si motiva poiché il prestito
rappresenta la prestazione fondamentale di una biblioteca, e quindi consente di
effettuare il confronto tra tutte le unità organizzative che, a vario titolo nello IUN,
lo erogano.
Innanzitutto occorre segnalare lo stato di frammentazione del servizio, che è
presidiato sia dalla Biblioteca centrale, sia dai vari Istituti che, al loro interno
possiedono delle cd “biblioteche di Istituto”. In sostanza trattasi di veri e propri
Fondi librari, un assetto organizzativo che, al contrario di quello della vera e
propria biblioteca, non prevede istituzionalmente nessun servizio strutturato agli
studenti né le condizioni di minima previste per erogarlo, vale a dire l’autonomia
finanziaria nella gestione del servizio; la disponibilità di personale specializzato, le
strutture logistiche. L’esistenza di Fondi librari presso gli Istituti si comprende
poiché essi, pur offrendo una bassa qualità tecnica del servizio, offrono una qualità
funzionale (la comodità di accesso) che è apprezzata dai docenti (il segmento di
utenti che ne legittima l’esistenza). Questa situazione è peraltro deviante rispetto a
quanto previsto dal Regolamento che assegna la funzione dei servizi bibliotecari
nei confronti dei docenti alla Biblioteca centrale (Capo V, art. 48).
La frammentazione del servizio è riportata nella tavola 1). Come si può notare
il sistema di erogazione (posti a sedere, tecnologie di consultazione, personale
dedicato) e quello di gestione (orari di apertura, servizi di consultazione, di prestito,
assistenza specializzata) sono alquanto disomogenei tra Istituto e Istituto. Ciò
determina una bassa qualità del servizio, sia percepita che reale, nei confronti dello
studente. Inoltre la frammentazione induce un aumento di costi, spesso “nascosti”
perché:
- richiede, ceteris paribus, un investimento maggiore di personale per il
presidio, ancorché a tempo parziale, di più unità bibliotecarie;
- - impedisce l’utilizzo di economie di scala (ad esempio la razionalizzazione
degli abbonamenti alle riviste, eliminando gli eventuali doppioni ed i costi
relativi, la riduzione dei fornitori, la possibilità di disporre di maggior
85
Istituto Universitario Navale di Napoli
-
-
-
personale specializzato, il controllo informativo e l’aggiornamento sulla
consistenza del patrimonio documentario);
inibisce il conseguimento di economie di scopo circa il costo del personale
che, se utilizzato a tempo pieno in una vera biblioteca, può svolgere diverse
attività nella stessa unità di tempo, ad esempio la catalogazione e il prestito;
- ostacola l’adozione di omogenei standard di servizio, come ad esempio
l’accesso diretto al testo e alla rivista, lo scaffale aperto, gli orari, la gamma
dei servizi offerti;
- mortifica le sinergie possibili attraverso la futura automazione che lo IUN
ha deciso di applicare ai servizi di biblioteca.
La frammentazione esistente è integrata e regolata da patti informali tra gli
Istituti e la Biblioteca centrale (ad esempio i primi acquistano i testi e la seconda
privilegia gli abbonamenti alle riviste in modo da ridurre le disfunzioni nei
confronti dello studente), che non incidono sui costi “nascosti”.
In prospettiva, considerando l’aumento della offerta didattico dello IUN e
(quindi l’aumento del cliente pagante), e l’esigenza di ottimizzare gli investimenti
nelle risorse da dedicare ai servizi in questione, occorre, a parere del Nucleo
ridurre, razionalizzare i servizi bibliotecari, riducendo la frammentazione esistente.
In sostanza si tratta di superare il presidio dell’Istituto (o, nel prossimo futuro, del
Dipartimento) per istituire biblioteche almeno a livello di interfacoltà.
L’aumento della dimensione dovrebbe consentire di offrire servizi bibliotecari più
efficienti e articolati che, ricorrendo alle tecnologie informatiche, riducano al
minimo la scomodità anche per i docenti
Tabella 1)
FACOLTA’ DI ECONOMIA
Biblioteca
Patrimonio
documentario (n. volumi
ed opuscoli
6200
Posti a sedere
dedicati
Personale
Servizi
10
n. 1 - AA
Istituto di diritto della
navigazione e lingue
Istituto di diritto pubblico
4920
20
n. 1 – AB
4600
n. 1 – AA
Istituto d studi aziendali
11200
Solo posti
condivisi
12
Istituto studi economici
15000
15
n. 1 – TS
n. 1 - TS
n. 1 – AB
n. 1 – AB
Consultazione in
sede; prestito
riservato
Consultazione in
sede; prestito
Consultazione in
sede; prestito
Consultazione in
sede; prestito
2700
5
n. 1 – TS
Istituto
di
commerciale
Diritto
Istituto di statistica
matematica
Totali
e
44620
Consultazione in
sede; prestito
Consultazione in
sede; prestito
riservato
AA: Area Amministrativo-gestionale – AB: Area biblioteche – TS: area tecnico-scintifica.
86
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Patrimonio documentario strutture didattico-scientifiche I.U.N. (n.
volumi ed opuscoli)
Facoltà di Scienze
Nautiche
21%
Facoltà di Economia
79%
Patrimonio documentario Facoltà di Economia (n. volumi ed opuscoli)
Istituto di statistica e
matematica
6%
Istituto di Diritto
commerciale
14%
Istituto di diritto della
navigazione e lingue
11%
Istituto studi economici
34%
Istituto di diritto
pubblico
10%
Istituto d studi aziendali
25%
87
Istituto Universitario Navale di Napoli
FACOLTA’ DI SCIENZE NAUTICHE
Biblioteca
Patrimonio
documentario (n. volumi
ed opuscoli
5200
Posti a sedere
dedicati
Personale
Servizi
no
n. 1 – AA
e
1400
no
n. 1 – TS
Consultazione in
sede
Consultazione in
sede
Istituto di Meteorologia e
Oceanografia
Istituto
di
Geodesia,
topografia e idrog.
Istituto di Matematica e
Fisica applicata
2700
No
n. 1 – TS
1000
4 solo ricercatori
e tesisti
No solo posti
condivisi
n. 1 – TS
Istituto di Navigazione
Istituto di Teoria
Tecnica delle O.E.
Totale
1800
n. 1 – TS
Consultazione in
sede
Consultazione in
sede
Consultazione in
sede
12100
AA: Area Amministrativo-gestionale – AB: Area biblioteche – TS: area tecnico-scintifica.
Patrimonio documentario Facoltà di Scienze Nautiche (n. volumi ed
opuscoli)
Istituto di Matematica e
Fisica applicata
15%
Sezione 4
8%
Istituto di Meteorologia
e Oceanografia
22%
Istituto di Navigazione
43%
Istituto di Teoria e
Tecnica delle O.E.
12%
La Biblioteca centrale si caratterizza per la carenza (e nei casi migliori per
l’invarianza) delle risorse ad essa destinate nel triennio considerato, come si può
notare dalle tavole 2), 3), 4) e 5).
Riguardo gli investimenti nel patrimonio documentario, la dotazione è stabile per il
triennio. Ciò ha determinato, anche a motivo dell’aumento dei costi di acquisto,
delle scelte comunque disfunzionali: all’aumento del totale dei periodici e dei libri
(nel triennio + 2,2%), fa riscontro la diminuzione del numero dei periodici correnti
( nel triennio – 12,6%). Più in generale il concentramento degli acquisti sui testi è
88
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
andato a discapito degli altri documenti librari (Manoscritti, Banche dati. Ecc.) che
restano assenti (o sono presenti in misura irrisoria) nel patrimonio librario della
Biblioteca.
Riguardo gli investimenti nel personale, la situazione è stabile, salvo
l’aumento delle collaborazioni studentesche (nel triennio +2 unità).
Riguardo gli investimenti nell’automazione, l’aumento di un terminale nel
triennio per il pubblico si commenta da solo. L’automazione sia del prestito che
delle attività di retrosportello, assolutamente carente nel 1999, dovrebbe aumentare
in seguito alla decisione dell’ateneo di destinare apposite risorse aggiuntive.
Carenti investimenti nell’offerta inducono la stabilità o la diminuzione della
domanda dei servizi rispettivamente da parte dei docenti e dei Dottorandi e
specializzandi, che probabilmente si rivolgono ai fondi librari degli Istituti. L’unica
domanda che aumenta è quella degli utenti esterni.
Tavola 2) – Risorse biblioteca centrale d’Ateneo
Unità Amministrativa
Superfici della biblioteca *
Superficie destinata agli utenti
Posti a sedere
Terminali per il pubblico
Giorni di apertura settimanale
Ore settimanali di accessibilità completa ai servizi
Metri lineari di scaffalature occupata dai materiali
* solo superfici di pubblico accesso (deposito escluso)
ANNO 1997
1
898 mq
65%
170
1
5
45,5
Mt. 3100 ca
ANNO 1998
1
898 mq
65%
170
1
5
45,5
Mt. 3100 ca
Tavola 3) - Patrimonio documentario biblioteca centrale d’Ateneo
Dotazione annua
Totale libri e periodici
Periodici correnti
Manoscritti
Microforme
CD-ROM
Materiale audiovisivo
Banche dati
Valore totale del patrimonio documentario
ANNO 1999
1
898 mq
65%
170
2
5
45,5
Mt. 3100 ca
Anno 1997
120.000.000
33.118
268
Anno 1998
120.000.000
33.526
249
Anno1999
120.000.000
33.863
234
2
2
5
1.440.020.393
1.557.310.997
1.674.382.130
89
Istituto Universitario Navale di Napoli
Tavola 4) - Uso generale biblioteca centrale d’Ateneo
Descrizione
Iscritto al prestito, studenti, docenti,
ricercatori e dottorandi
Prestiti locali
Prestiti bibliotecari inviati
Prestiti interbibliotecari ricevuti
Studenti iscritti
Docenti e ricercatori
Dottorandi e specializzandi
Utenti esterni
Anno 1997
tutti
Anno 1998
tutti
Anno1999
Tutti
657 R
11.109 R
101 R
108 R
80 S
690 S
97 R
60 S
95 S
674 R
101 R
67 S
125 S
Anno 1998
AB
AA
Anno 1999
AB
AA
Tabella 5) – Risorse umane biblioteca centrale d’Ateneo
Descrizione
Personale inquadrato III q.f.
Personale inquadrato IV q.f.
Personale inquadrato V q.f.
Personale inquadrato VI q.f.
Personale inquadrato VII q.f.
Personale inquadrato VIII q.f.
Personale inquadrato I R.T. (coordinatori)
Totale personale amministrativo
Collaborazioni studentesche ex L.390
TOTALE
Anno 1997
AB
AA
1
2
2
1
3
2
6
4
15
2
1
1
3
2
5
6
5
14
3
1
3
1
1
6
1
2
1
6
16
4
Risorse umane biblioteca centrale I.U.N.
16
14
4
numero unità
12
6
5
Area
Ammnistrativa
10
8
5
Studenti parttime
4
3
6
4
6
6
6
1997
1998
1999
2
0
90
Area
biblioteca
8.
LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEGLI STUDENTI
Dallo scorso anno accademico l’indagine sulle opinioni degli studenti
finalizzate alla valutazione dell’attività didattica svolta nei corsi è obbligatoria ed
estesa a tutte le facoltà dell’Ateneo.
Coerentemente con l’indagine svolta nell’anno accademico 1998-1999, anche
quest’anno, l’indagine avente per oggetto la valutazione dell’attività didattica è
stata condotta su di un campione di studenti frequentanti. Infatti, su un totale di
13.183 studenti iscritti di cui frequentanti circa il 40%, è stato scelto un campione
di 1.000 studenti frequentanti, pari a circa il 7,6% degli iscritti, da sottoporre ad
indagine ritenendolo abbastanza rappresentativo. Si può notare che, rispetto
all’indagine dello scorso anno accademico, si è cercato di aumentare la numerosità
campionaria in modo da avere informazioni più precise riguardo alla popolazione
degli studenti frequentanti.
L’indagine si avvale di un questionario distribuito al campione degli studenti
frequentanti e somministrato negli ultimi giorni di lezione. Il questionario si può
dividere in quattro parti:
1informazioni generali sullo studente,
2valutazione della didattica,
3valutazione sintetica del corso,
4commenti e suggerimenti
I risultati dell’indagine, utilizzati in forma aggregata, evidenziano le
principali caratteristiche degli studenti frequentanti e la valutazione data dagli
stessi ai corsi seguiti.
Informazioni generali sullo studente
Si è indagato, innanzitutto, sul bacino di provenienza degli studenti. I risultati
hanno confermato la natura metropolitana dell’I.U.N., infatti la maggior parte di
essi (49,3%) proviene dalla Provincia di Napoli dove abitualmente risiede nel corso
dell’anno accademico seguiti dal 34,7% che risiede nella città di Napoli, mentre,
per i restanti, la gran parte proviene dalle altre province campane e solo il 2% da
regioni diverse.
Non svolge alcuna attività lavorativa più dei 2/3 degli intervistati, i restanti
sono impegnati in attività prevalentemente di tipo saltuario in quanto soltanto
l’1,3% dichiara di lavorare a tempo pieno.
Il Liceo Scientifico e l’Istituto Tecnico Commerciale, rispettivamente con
un’incidenza del 43,4% e del 37,3%, sono le scuole medie superiori di
91
Istituto Universitario Navale di Napoli
provenienza per la maggior parte degli studenti, seguite dal Liceo Classico con
l’8,1% mentre marginali sono le incidenze delle restanti tipologie di scuole.
Gli studenti intervistati si suddividono equamente riguardo al sesso.
Trattandosi di studenti frequentanti, le incidenze relative al numero dei corsi
seguiti in un semestre sono elevate. Infatti, l’87% degli intervistati frequenta da 1 a
3 corsi e solo il 13% ne frequenta in numero superiore a 3.
Inoltre si evince una quasi totale “fedeltà” al corso oggetto di valutazione
infatti l’80% degli intervistati dichiara di seguire più dei 2/3 delle lezioni.
La media dei voti riportati negli esami sostenuti dagli studenti alla data
dell’intervista si attesta su valori intermedi: l’aliquota più elevata (48,8%) è relativa
alla classe di voto 25-27, seguita dal 33,4% di studenti il cui voto medio ricade
nella classe 22-24, dal 10,6% di studenti con voto medio compreso nella classe 2830 e circa il 7% nella classe 18-21.
Valutazione della didattica
Le valutazioni sulla funzionalità della didattica espresse dagli studenti
intervistati riguardano: le metodologie di insegnamento, la disponibilità e la
presenza del docente, le modalità ed i tempi di espletazione del corso, il grado di
importanza per l’apprendimento dei metodi didattici utilizzati, la qualità del
materiale didattico utilizzato, la qualità della fruizione delle lezioni e il carico di
lavoro complessivo del corso. Complessivamente esse sono state giudicate, in
media, positivamente da più dei 2/3 degli studenti intervistati, in particolare:
a- le caratteristiche del docente sono state giudicate più che positive da oltre
l’80% degli intervistati. La chiarezza espositiva e la disponibilità del docente
hanno avuto riscontri positivi dalla maggior parte degli intervistati (più del 90%
degli intervistati) così come la puntualità e la continuità dello stesso sono state
sottolineate da circa l’89% degli studenti.
b- i modi e i tempi dedicati ad illustrare i fini, la struttura e le modalità di
svolgimento del corso finalizzati ad un migliore dell’apprendimento dei corsi sono
stati ritenuti, dall’87,7% dei rispondenti, elementi indispensabili, come pure più
che efficaci sono risultati i metodi didattici utilizzati dai docenti e ritenuti tali da
più dell’80% degli studenti intervistati. Analoghi riscontri positivi sono stati
rilevati nei giudizi riguardanti la qualità e la quantità del materiale didattico
utilizzato dai docenti nell’ambito dei corsi, in particolare il giudizio positivo per i
libri e le dispense utilizzate è stato espresso dall’85,6% di studenti mentre l’utilizzo
di lucidi e di materiale audiovisivo ha soddisfatto pienamente circa l’83% di
intervistati.
Il carico di lavoro complessivo nel semestre è stato ritenuto medio-alto da
circa il 91% e addirittura eccessivo dal 7,7% degli studenti intervistati.
92
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Il numero degli studenti presenti in aula per seguire le lezioni è stato
giudicato alto o addirittura eccessivo da circa il 57% degli studenti e tale giudizio
viene confermato e sottolineato anche nello spazio dedicato ai commenti e ai
suggerimenti.
Valutazione sintetica del corso
Dalle risposte fornite si riscontra un notevole interesse per i temi trattati
dall’83,6% degli intervistati, mentre la qualità della didattica in aula è stata ritenuta
positiva da quasi l’89% degli studenti. Nel complesso il corso è stato giudicato più
che positivo da quasi il 95% degli intervistati.
Commenti e suggerimenti
Al fine di migliorare la struttura organizzativa e didattica dei corsi sono stati
richiesti alcuni commenti e suggerimenti. Nella maggior parte dei casi sono stati
ripetuti gli aspetti positivi riscontrati dallo studente già nelle precedenti parti del
questionario o quelli negativi relativi agli spazi destinati alla didattica. Tra le
proposte specifiche riferite ai corsi, spesso, sono richieste più esercitazioni e in
alcuni casi l’introduzione di prove d’esame intermedie.
In relazione all’eccessivo carico di lavoro sono state rilevate poche richieste
di ritornare a corsi annuali di lezioni.
Infine, sono state rilevate anche richieste contrapposte di modifica degli orari
di lezioni espresse in funzione di esigenze personali.
Si riportano, di seguito, i risultati, per ciascuna domanda, dei questionari
somministrati.
93
Istituto Universitario Navale di Napoli
Domanda n° 1
Informazioni generali sullo studente:
SESSO
Frequenza
472
Percentuale
47,5
Femminile
522
52,5
Totale
994
100
Maschile
54,0
52,0
50,0
48,0
46,0
44,0
Maschile
Femminile
Domanda n° 2
Informazioni generali sullo studente:
1950
1962
1964
1969
1970
1971
1972
1973
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1985
1987
Totale
ANNO DI NASCITA
Frequenza
Percentuale
2
1
1
1
18
8
9
14
26
60
88
147
166
177
197
60
3
1
1
980
0,2
0,1
0,1
0,1
1,8
0,8
0,9
1,4
2,7
6,1
9,0
15,0
16,9
18,1
20,1
6,1
0,3
0,1
0,1
100
94
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
1950
1964
1970
1972
1974
1976
1978
1980
1982
1987
Domanda n° 3
Informazioni generali sullo studente:DIMORA ABITUALE DURANTE L'ANNO ACCADEMICO
Frequenza
Percentuale
Napoli
345
34,7
Provincia di Napoli
490
49,3
Campania
138
13,9
Altre Regioni
20
2,0
Totale
993
100
95
Istituto Universitario Navale di Napoli
50,0
45,0
40,0
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
Napoli
Provincia di
Napoli
Campania
Altre Regioni
Domanda n° 4
Informazioni generali sullo studente: POSIZIONE LAVORATIVA DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL
CORSO
Frequenza
Percentuale
Nessuna
665
67,7
Lavoro saltuario
193
19,7
Lavoro a tempo parziale ma continuo
111
11,3
Lavoro a tempo pieno
13
1,3
Totale
982
100
70,0
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
Nessuna
Lavoro
saltuario
Lavoro a tempo Lavoro a tempo
parziale ma
pieno
continuo
96
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Domanda n° 5
Informazioni generali sullo studente:
SCUOLA SECONDARIA FREQUENTATA
Liceo scientifico
Frequenza
430
Percentuale
43,4
Liceo classico
80
8,1
Liceo artistico
1
0,1
Istituto magistrale
12
1,2
Istituto per geometri
15
1,5
Istituto tecnico commerciale
369
37,3
Istituto tecnico industriale
30
3,0
Altra scuola
53
5,4
Totale
990
100
45,0
40,0
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
o
le
tri
le
le
co
ola
tico
if ic
tria
me
ssi
rcia
stra
scu
rtis
ent
cla
dus
agi
geo
me
oa
tra
n
sci
r
o
l
i
m
m
e
e
e
A
o
o
c
o
p
e
Li
Lic
oc
tuto
nic
Lic
tuto
nic
Isti
tec
Isti
tec
tuto
o
i
t
t
u
s
t
I
Isti
97
Istituto Universitario Navale di Napoli
Domanda n° 6
Informazioni generali sullo studente:
NUMERO DI ESAMI SUPERATI ALLA DATA DI
RIFERIMENTO DEL QUESTIONARIO
Frequenza
Percentuale
0
15
1,5
1
115
11,7
2
103
10,5
3
86
8,8
4
57
5,8
5
65
6,6
6
54
5,5
7
40
4,1
8
34
3,5
9
43
4,4
10
47
4,8
11
48
4,9
12
39
4,0
13
40
4,1
14
37
3,8
15
16
1,6
16
31
3,2
17
32
3,3
18
21
2,1
19
20
2,0
20
14
1,4
21
13
1,3
22
8
0,8
23
3
0,3
27
1
0,1
Totale
982
100
12,0
10,0
8,0
6,0
4,0
2,0
0,0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 27
98
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Domanda n° 7
Informazioni generali sullo studente:
VOTAZIONE MEDIA RIPORTATA NEGLI ESAMI
SUPERATI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL QUESTIONARIO
18 - 21
22 - 24
25 - 27
28 - 30
Frequenza
68
318
465
101
Percentuale
7,1
33,4
48,8
10,6
Totale
952
100
50,0
45,0
40,0
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
18 - 21
22 - 24
25 - 27
28 - 30
Domanda n° 8
Informazioni generali sullo studente:
NUMERO DI CORSI FREQUENTATI OLTRE A QUESTO
NEL PRESENTE SEMESTRE DI RIFERIMENTO
0
1
2
3
4
5
6
Frequenza
197
356
302
85
22
6
4
Percentuale
20,3
36,6
31,1
8,7
2,3
0,6
0,4
Totale
972
100
99
Istituto Universitario Navale di Napoli
40,0
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
0
1
2
3
4
5
6
Domanda n° 9
Informazioni generali sullo studente:
PERCENTUALE DI LEZIONI DI QUESTO CORSO
EFFETTIVAMENTE FREQUENTATE
Frequenza
Percentuale
da 10% a 20%
15
1,6
da 20% a 30%
40
4,1
da 30% a 40%
30
3,1
da 40% a 50%
19
2,0
da 50% a 60%
34
3,5
da 60% a 70%
52
5,4
da 70% a 80%
93
9,6
da 80% a 90%
213
22,0
da 90% a 100%
471
48,7
Totale
967
100
50,0
45,0
40,0
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
da 10% da 20% da 30% da 40% da 50% da 60% da 70% da 80% da 90%
a 20% a 30% a 40% a 50% a 60% a 70% a 80% a 90% a 100%
100
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Domanda n. 10
Per il mio apprendimento, la forma espositiva e la chiarezza del docente in aula sono state:
Frequenza
Percentuale
molto positive
418
42,9
positive
479
49,2
nè positive, nè negative
69
7,1
negative
6
0,6
molto negative
2
0,2
Totale
974
100
50,0
45,0
40,0
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
molto positive
positive
nè positive, nè
negative
negative
molto negative
Domanda n° 11
La disponibilità del docente in aula è stata:
Frequenza
Percentuale
molto positiva
552
56,2
positiva
349
35,5
nè positiva, nè negativa
71
7,2
negativa
7
0,7
molto negativa
3
0,3
Totale
982
100
101
Istituto Universitario Navale di Napoli
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
molto
positiva
positiva
nè positiva,
nè negativa
negativa
molto
negativa
Domanda n° 12
La puntualità e la continuità della presenza del docente sono state:
Frequenza
466
405
86
19
4
980
molto positive
positive
nè positive, nè negative
negative
molto negative
Totale
50,0
45,0
40,0
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
molto positive
positive
nè positive, nè
negative
102
negative
molto negative
Percentuale
47,6
41,3
8,8
1,9
0,4
100
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Domanda n° 13
I modi e i tempi in cui sono stati illustrati i fini, la struttura e le modalità di svolgimento del corso
sono stati, ai fini del mio apprendimento, un fattore:
Frequenza
316
molto positivo
Percentuale
32,5
positivo
537
55,2
nè positivo, nè negativo
105
10,8
negativo
11
1,1
molto negativo
4
0,4
Totale
973
100
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
molto positivo
positivo
nè positivo, nè
negativo
negativo
molto negativo
Domanda n° 14.1
Il tipo ed il peso relativo dei metodi didattici utilizzati (lezioni, casi, esercitazioni e simulazioni), per il
mio apprendimento, sono stati fattori:
14.1 Lezioni
Frequenza
Percentuale
molto positivi
372
38,2
positivi
522
53,6
nè positivi, nè negativi
75
7,7
negativi
2
0,2
molto negativi
2
0,2
Totale
973
100
103
Istituto Universitario Navale di Napoli
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
molto positivi
positivi
nè positivi, nè
negativi
negativi
molto negativi
Domanda n° 14.2
Il tipo ed il peso relativo dei metodi didattici utilizzati (lezioni, casi, esercitazioni e simulazioni), per il
mio apprendimento, sono stati fattori:
Casi
molto positivi
positivi
nè positivi, nè negativi
negativi
molto negativi
Totale
Frequenza
265
479
141
6
3
894
104
Percentuale
29,6
53,6
15,8
0,7
0,3
100
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
molto positivi
positivi
nè positivi, nè
negativi
negativi
molto negativi
Domanda n° 14.3
Il tipo ed il peso relativo dei metodi didattici utilizzati (lezioni, casi, esercitazioni e simulazioni), per il
mio apprendimento, sono stati fattori:
14.3 Esercitazioni e Simulazioni
Frequenza
Percentuale
molto positivi
281
31,3
Positivi
436
48,6
nè positivi, nè negativi
157
17,5
Negativi
18
2,0
molto negativi
6
0,7
Totale
898
100
50,0
45,0
40,0
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
molto positivi
positivi
nè positivi, nè
negativi
105
negativi
molto negativi
Istituto Universitario Navale di Napoli
Domanda n° 15.1
La qualità e l’efficacia del materiale didattico utilizzato dal docente sono state, per il mio
apprendimento:
15.1 Libri e Dispense
Frequenza
Percentuale
molto positive
289
30,2
Positive
531
55,4
nè positive, nè negative
107
11,2
Negative
23
2,4
molto negative
8
0,8
Totale
958
100
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
molto positive
positive
nè positive, nè
negative
negative
molto negative
Domanda n° 15.2
La qualità e l’efficacia del materiale didattico utilizzato dal docente sono state, per il mio
apprendimento:
15.2 Lucidi, materiale audiovisivo
Frequenza
Percentuale
molto positive
323
34,3
positive
461
48,9
nè positive, nè negative
121
12,8
negative
31
3,3
molto negative
7
0,7
Totale
943
100
106
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
50,0
45,0
40,0
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
molto positive
positive
nè positive, nè
negative
negative
molto negative
Domanda n° 16
Il numero degli studenti presenti in aula durante le lezioni, le esercitazioni, i seminari, etc. è stato:
Eccessivo
Alto
medio
basso
molto basso
Frequenza
284
265
318
81
18
Percentuale
29,4
27,4
32,9
8,4
1,9
Totale
966
100
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
eccessivo
alto
medio
107
basso
molto basso
Istituto Universitario Navale di Napoli
Domanda n° 17
Giudicare il carico di lavoro complessivo nel semestre di riferimento (numero di corsi, ore di aula,
ore di studio, etc.):
eccessivo
Frequenza
76
Percentuale
7,7
alto
452
46,1
medio
441
45,0
basso
12
1,2
molto basso
0
0,0
Totale
981
100
50,0
45,0
40,0
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
eccessivo
alto
medio
basso
molto basso
Domanda n° 18
Valutare l’interesse per i temi trattati nel corso:
Frequenza
molto alto
335
alto
482
medio
149
basso
10
inesistente
1
Totale
977
108
Percentuale
34,3
49,3
15,3
1,0
0,1
100
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
50,0
45,0
40,0
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
molto alto
alto
medio
basso
inesistente
Domanda n° 19
Valutare la qualità della didattica in aula:
Frequenza
molto positiva
283
Positiva
574
nè positiva, nè negativa
98
Negativa
14
molto negativa
0
Totale
969
Percentuale
29,2
59,2
10,1
1,4
0,0
100
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
molto positiva
positiva
nè positiva, nè
negativa
109
negativa
molto negativa
Istituto Universitario Navale di Napoli
Domanda n° 20
Valutare il corso nel suo insieme:
molto positivo
Frequenza
345
Percentuale
35,2
Positivo
580
59,2
nè positivo, nè negativo
47
4,8
Negativo
6
0,6
molto negativo
1
0,1
Totale
979
100
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
molto positivo
positivo
nè positivo, nè
negativo
110
negativo
molto negativo
9.
ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
A conclusione della relazione annuale anno 1999 il Nucleo di Valutazione
ritiene
opportuno
fare
qualche
cenno
all’attuale
organizzazione
dell’amministrazione dell’Istituto Universitario Navale, – desumibile dalla
documentazione allegata trasmessa dall’amministrazione – riservandosi per il
prossimo anno di individuare alcuni indicatori che consentano una valutazione
dell’attività amministrativa con distinta incidenza dei costi tra amministrazione
centrale ed amministrazione delle strutture didattico-scientifiche.
Passando ad esaminare l’organizzazione dell’attività amministrativa
centrale, essa risulta composta, oltre che dal Direttore Amministrativo, dai seguenti
uffici:
1) Ufficio Affari Generali, con numero 5 addetti, avente le seguenti
competenze:
Dottorato di Ricerca;
Alta Formazione;
Stage;
Master e corsi di perfezionamento;
Esami di Stato per l’abilitazione professionale;
Programmi U.E.(Erasmus/Socrates, Tempus, Leonardo etc.);
Ricerca Scientifica di interesse nazionale e di Ateneo;
Assegni di Ricerca;
Borse di studio;
Iniziative culturali;
Elezioni rappresentanze organi e organismi;
Convenzioni e progetti FTS;
Conto terzi e prestazioni professionali;
Protocolli di intesa;
Comandi e missione personale interno ed esterno;
2) Ufficio Personale Docente, con numero 4 addetti, avente le seguenti
competenze:
Reclutamento personale docente e ricercatore;
Gestione del personale docente e ricercatore;
supplenze e contratti di insegnamento;
3) Ufficio Personale non Docente, con numero 6 addetti, avente le seguenti
competenze:
111
Istituto Universitario Navale di Napoli
Reclutamento del personale tecnico-amministrativo;
gestione del personale tecnico-amministrativo e lettori madrelingua
straniera;
Trattamento pensionistico del personale docente e tecnicoamministrativo;
4) Ufficio Segreteria Studenti, con numero 13 addetti, avente le seguenti
competenze:
Carriere studenti;
5) Ufficio Affari Legali e Organi Collegiali, con numero 4 addetti, avente
le seguenti competenze:
Gare ed appalti;
Contratti;
Assicurazioni;
Acquisizione e gestione spazi;
Mutui;
Contenzioso;
Segreteria Organi Collegiali;
6) Segreteria Rettorato, con numero 2 addetti, avente le seguenti
competenze:
Segreteria Rettore;
Segreteria Presidenza Facoltà di Sciente Motorie;
Segreteria Presidenza Facoltà di Giurisprudenza;
Organizzazione inaugurazione anno accademico;
7) Settore Orientamento e Tutorato, con numero 1 addetto, avente le
seguenti competenze:
Orientamento studenti ex-ante, in itinere – tutorato e post laurea e
post diploma;
8) Segreteria Direzione Amministrativa, con numero 1 addetto, avente le
seguenti competenze:
Segreteria del Direttore Amministrativo;
9) Ufficio Protocollo Archivio, con numero 4 addetti, avente le seguenti
competenze:
Protocollo generale di Ateneo;
Servizio fax;
112
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
10) Segreteria Nuclei di Valutazione, con numero 1 addetto, avente le
seguenti competenze:
Segreteria Nuclei;
Acquisizione ed elaborazione dati;
11) Ufficio Tecnico I, con numero 11 addetti, avente le seguenti
competenze:
Progettazione e direzione lavori;
Manutenzione immobili;
12) Ufficio Tecnico II, con numero 2 addetti, avente le seguenti
competenze:
Progettazione e direzione lavori;
Manutenzione immobili;
Patrimonio;
13) Ufficio Ragioneria, con numero 14 addetti, avente le seguenti
competenze:
Stipendi, Liquidazione contributi, CAF;
Bilancio;
Contabilità Istituti;
Contabilità Tesoreria e Banco;
Adempimenti fiscali;
14) Ufficio Economato e Patrimonio, con numero 37 addetti, avente le
seguenti competenze:
Contabilità – gestione Cassa;
Inventari;
Gestione contratti di servizio;
Servizi generali: autisti e servizi ausiliari;
15) Biblioteca Centrale, con numero 12 addetti;
16) Centro di Calcolo, con numero 7 addetti.
Passando ad un esame delle categoria di appartenenza (ex C.C.N.L. –
Università 1998/2001) degli addetti per ciascun ufficio, si ha il risultato di cui alla
tabella seguente:
113
Istituto Universitario Navale di Napoli
Personale per uffici e categorie
Impiegato
non di ruolo
dello Stato
B
C
D
EP
Totale
Affari Generali
-
-
4
-
1
5
Pers. Docente
-
-
3
1
-
4
Pers. non Docente
-
3
1
1
1
6
Segr. Studenti
1
5
6
1
-
13
AA LL OO.CC
-
-
3
-
1
4
Segr. Rettorato
-
-
1
1
-
2
Sett. Orient. e Tutorato
-
-
1
-
-
1
Segr. Dir. Amm..va
-
-
1
-
-
1
Protocollo e Archivio
-
1
2
1
-
4
Segreteria Nuclei
-
-
1
-
-
1
Ufficio Tecnico I
-
2
8
-
1
11
Ufficio Tecnico II
1
-
-
1
-
2
Ufficio Ragioneria
-
2
10
2
-
14
Economato e
Patrimonio
2
27
7
1
-
37
Biblioteca Centrale
-
2
8
1
1
12
Centro di Calcolo
-
2
4
1
-
7
Totale
4
44
60
11
5
124
Uffici
114
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Risorse umane uffici amministrazione centrale (per categorie)
D
9%
EP
4%
Contratti
3%
B
35%
C
49%
Per quanto riguarda invece il personale tecnico-amministrativo impiegato a
supporto delle strutture didattico-scientifiche dell’Istituto Universitario Navale,
esso risulta così distribuito:
1) Presidenza Facoltà di Economia con numero 4 addetti;
2) Istituto di Diritto Commerciale con numero 2 addetti;
3) Istituto di Diritto della Navigazione e Lingue con numero 2 addetti;
4) Istituto di Diritto Pubblico con numero 2 addetti;
5) Istituto di Studi Aziendali con numero 9 addetti;
6) Istituto di Studi Economici con numero 6 addetti;
7) Istituto di Statistica e Matematica con numero 5 addetti;
8) Presidenza Facoltà di Scienze Nautiche con numero 4 addetti;
9) Istituto di Matematica, Fisica e Applicazioni con numero 11 addetti;
10) Istituto di Geodesia, Topografia e Idrografia con numero 4 addetti;
11) Istituto di Meteorologia e Oceanografia con numero 12 addetti;
12) Istituto di Navigazione “G. Simeon” con numero 7 addetti;
13) Istituto di Teoria e Tecnica delle O.E.M. con numero 6 addetti;
Passando ad un esame delle categorie di appartenenza degli addetti per
ciascuna struttura, si ha il risultato di cui alla tabella seguente:
115
Istituto Universitario Navale di Napoli
Personale per istituti e categorie
Impiegato
non di ruolo
dello Stato
B
C
D
EP
Totale
• Presidenza Facoltà Economia
-
-
2
2
-
4
• Ist. Diritto Commerciale
-
1
1
-
2
• Ist. di Diritto della Navig. e
Lingue
-
-
1
1
-
2
• Ist. di Diritto Pubblico
-
-
1
1
-
2
• Ist. di Studi Aziendali
-
1
5
2
1
9
• Ist. di Studi Economici
-
1
3
2
-
6
• Ist. di Statistica e
Matematica
-
-
4
1
-
5
-
-
3
1
-
4
-
-
6
4
1
11
-
1
2
1
-
4
-
1
9
1
1
12
-
1
5
1
-
7
-
-
6
-
-
6
-
6
47
18
3
74
Struttura
• Presidenza Facoltà di Scienze
Nautiche
• Ist. di Matematica, Fisica e
Applicazioni
• Ist. di Geodesia,
Topografia e Idrografia
• Ist. di Meteorologia ed
Oceanografia
• Ist. di Navigazione
“G.Simeon”
• Ist. di Teoria e Tecnica
delle O.E.M.
Totale
Risorse umane istituti scientifici (per categorie)
D
24%
EP
4%
B
8%
C
64%
116
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Da una prima analisi risulta che il totale del personale tecnicoamministrativo in servizio è n. 198 unità, di cui 124 addetti all’amministrazione
centrale (dato percentuale 62,7%) e n. 74 a supporto delle strutture didatticoscientifiche (dato percentuale 37,3 %).
Esso è distribuito secondo i livelli:
Amministrazione Centrale
Istituti scientifici
n. 44 unità di categoria B;
n. 60 unità di categoria C;
n. 11 unità di categoria D;
n. 5 unità di categoria EP;
n. 4 unità a contratto;
n. 6 unità di categoria B;
n. 47 unità di categoria C;
n. 18 unità di categoria D;
n. 3 unità di categoria EP;
n. 0 unità a contratto;
Risorse umane totali d'Ateneo (per categorie)
D
15%
EP
4%
B
26%
C
55%
117
Istituto Universitario Navale di Napoli
Per quanto riguarda in particolare l’organizzazione dell’amministrazione
centrale, è da evidenziare innanzitutto la generale e completa copertura delle
funzioni amministrative richieste, per i propri fini istituzionali ad una struttura
universitaria.
Non è possibile tuttavia, allo stato, misurare la congruità degli addetti
rispetto alle funzioni richieste in mancanza di individuazione di carichi di lavoro.
E’ possibile, viceversa, soffermarsi su alcuni aspetti che meritano
considerazione da parte del Nucleo.
In particolare è da registrare l’assenza dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico
o comunque di un settore specifico, essendo tale funzione prevista espressamente
dal legislatore (v. D.Lgs.29/93 art.12).
Inoltre mentre alcuni uffici (storici) (l’Ufficio Affari Generali, l’Ufficio del
Personale) appaiono sufficientemente supportati con un congruo numero di addetti
e chiaramente distinti nelle funzioni, qualche altro ufficio (in particolare Uffici
Tecnici) andrebbe riorganizzato al fine di evitare duplicazioni di funzioni.
Altri uffici, ancora, meriterebbero di essere ulteriormente arricchiti di
personale quali ad esempio il Settore Orientamento e Tutorato, la Direzione
Amministrativa e la Segreteria Nuclei di Valutazione.
E’ da evidenziare, inoltre, l’assenza di personale con funzione dirigenziale,
con la conseguenza che il Direttore Amministrativo non è supportato da un vicario
con un profilo congruo alle funzioni richieste.
E’ da notare infine una carenza in merito all’attuazione di principi
organizzativi di cui al D.Lgs.286 del 30.7.99 concernente il riordino ed il
potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi,
dei rendimenti e dei risultati delle attività svolte dalle amministrazioni pubbliche,
che comporterebbero l’opportuna istituzione anche per l’Istituto Universitario
Navale di un ufficio di controllo della regolarità degli atti emessi
dall’Amministrazione; controllo che appare ancor più opportuno attivare essendo
com’è noto intervenuta nel frattempo la soppressione del controllo della Corte dei
Conti sull’attività amministrativa.
118
10.
CONSIDERAZIONI SULLA QUOTA DI RIEQUILIBRIO
La quota di riequilibrio è una parte del Fondo di Finanziamento Ordinario
(art. 5, legge 537/93), assegnata in base ad alcuni indicatori di efficienza ed
efficacia, allo scopo di ridurre gli scostamenti nei costi standard di produzione tra i
vari Atenei.
La quota di riequilibrio assegnata all’Istituto Universitario Navale nel 1998 e
nel 1999 è riportata in tabella 1, dove appaiono i dettagli delle varie voci che
contribuiscono alla determinazione della quota (i dati sono ufficiali e sono
reperibili al sito:
www.murst.it/universita/finanziamenti/riequilibrio).
1998
32.374
57.769
0,33
%
0,58
%
-43,9
%
%
FFOdopo riequil.
-38,7
Incentivo PIL
pro-capite <
media naz. 30
miliardi
0,58
%
Incentivo AF/
FFO
1999: 20 miliardi
1998: 15 miliardi
0,36
%
Rassegnazione
1999: 20 miliardi
1998: 15 miliardi
% FFO modello
valore
pertinente
57.914
2.812
35.210
4.549
479
503
40.741
1.009
30.880
4.256
324
0
35.460
Quota base
% FFO
assegnato
5.4603
Intervento per
"svantaggiati" <
- 10%
FFO modello
1999
% distanza da
equil.
FFO anno
preced.
Tabella 1. Quota di riequilibrio assegnata all’I.U.N. negli anni 1998 e 1999
L’algoritmo per la determinazione della quota di riequilibrio spettante a
ciascun Ateneo è stato sviluppato dall’Osservatorio per la valutazione del sistema
universitario.
L’algoritmo è basato sull’idea che la ripartizione delle risorse sia funzione dei
costi della formazione universitaria.
La stima dei costi standard viene fatta per area disciplinare. Sono state
individuate 6 aree disciplinari, riportate in tabella 2.
119
Istituto Universitario Navale di Napoli
Tabella 2. Aree disciplinari per la stima dei costi standard
Area disciplinare
Gruppi di facoltà
Area A
Giurisprudenza
Area B
Economia, Sociologia
Area C
Lettere, Psicologia
Area D
Ingegneria, Architettura
Area E
Scienze MFN, Agraria
Area F
Medicina
L’Osservatorio ha anche determinato i costi standard per studente per
ciascuna delle sei aree disciplinari, che sono presentati in tabella 3.
Tabella 3. Costo standard per studente per area (in Milioni di lire)
Area
Soglia
Fino alla soglia
Oltre la soglia
(c1)
(c2)
Area A
3200
6,322
4,189
Area B
3700
7,380
5,604
Area C
3800
10,546
7,070
Area D
-
11,418
-
Area E
5100
22,229
8,708
Area F
2100
31,845
22,083
Il costo teorico complessivo T della formazione degli studenti per una fissata
area disciplinare è dato da
T = c 1s 1 + c 2s 2
dove
•
•
s1 è il numero di studenti in corso, nell’area che si considera, sino alla
rispettiva soglia (in altre parole è il numero di studenti in corso, se tale
numero non supera la soglia, altrimenti è il valore della soglia);
s2 è il numero di studenti in corso, nell’area che si considera, oltre la
rispettiva soglia.
120
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Il costo teorico complessivo della formazione degli studenti di un Ateneo è
dato dalla somma dei costi teorici complessivi di tutte le aree disciplinari presenti
nell’Ateneo.
Per esempio, nel caso dell’I.U.N., la Facoltà di Economia, con 6881 studenti
iscritti in corso, ha un costo teorico complessivo della formazione (in Milioni di
Lire)
TE=7,380x3700+5,604x3181=45.132,3
e la Facoltà di Scienze Nautiche, equiparata alla Facoltà di Scienze MFN per i
costi, con 841 studenti iscritti in corso, ha un costo teorico complessivo della
formazione (in Milioni di Lire)
TSN=22,229x841=18.694,6
Il costo teorico complessivo della formazione degli studenti dell’I.U.N. è
pertanto di 63,827 Miliardi di Lire.
Il 71% di tale costo teorico è attribuibile alla formazione degli studenti della
Facoltà di Economia; il 29% di tale costo è attribuibile alla formazione degli
studenti della Facoltà di Scienze Nautiche.
Un indicatore fondamentale per la determinazione della quota di riequilibrio è
il cosiddetto numero di studenti in corso pesati, che denoteremo con S, il cui
calcolo è basato sui coefficienti0 riportati nella tabella 4.
Tabella 4. Coefficienti per il calcolo del numero di studenti pesati per area
0
Area
Soglia
Fino alla soglia
Oltre la soglia
Area A
3200
(C1)
(C2)
1,5
1,0
Area B
Area C
3700
1,8
1,3
3800
2,5
1,7
Area D
-
2,7
-
Area E
5100
5,3
2,1
Area F
2100
7,8
5,3
..
4
+
121
Istituto Universitario Navale di Napoli
Il numero di studenti in corso pesati per una fissata area disciplinare è dato
da
S = C 1s 1 + C 2s 2
dove al solito
•
s1 è il numero di studenti in corso, nell’area che si considera, sino alla rispettiva
soglia (in altre parole è il numero di studenti in corso, se tale numero non
supera la soglia, altrimenti è il valore della soglia);
s2 è il numero di studenti in corso, nell’area che si considera, oltre la rispettiva
soglia.
•
Il numero di studenti in corso pesati complessivo di un Ateneo è dato dalla
somma degli studenti in corso pesati di tutte le aree disciplinari presenti
nell’Ateneo.
La percentuale della quota di riequilibrio P spettante a ciascun Ateneo, detta
valore pertinente di ciascun Ateneo, è data da
P = 0,7D+0,3R
dove
•
D, detta domanda di formazione percentualizzata, è il rapporto tra il numero di
studenti in corso pesati complessivo di un Ateneo e il numero totale di
studenti in corso pesati in Italia; essa stima il costo standard per studente in
corso, tenendo conto dei diversi costi delle varie aree disciplinari, rispetto alla
media nazionale;
R, detto risultato percentualizzato del processo di formazione, è il rapporto tra il
numero di studenti equivalenti9 di un Ateneo e il numero totale di studenti
equivalenti in Italia.
•
La tabella 5 riassume i dati necessari per il calcolo del valore pertinente
dell’I.U.N.
9
:
;
%
'<
.
4
.
'
%
+
'
122
=
<
4
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
Tabella 5. Dati per il calcolo del valore pertinente dell’I.U.N.
studenti
iscritti
studenti
iscritti in
corso IUN
studenti
iscritti in corso
pesati IUN
studenti
equivalenti
IUN
iscritti in corso
pesati Italia
studenti
equivalenti
Italia
pesati
percentualizzati
D
equivalenti
percentualizzati
R
11731
7722
15253
3313
2429914
696269
0,6277%
0,4757%
Il valore pertinente dell’I.U.N. risulta essere 0,7x0,6277+0,3x0,4757 =
0,5821
Esso rappresenta la percentuale del fondo totale nazionale> per il riequilibrio
che spetta all’I.U.N. Come è noto (cfr. tabella 1), per avere la quota di riequilibrio
complessiva spettante all’I.U.N. bisogna sommare alla frazione del fondo nazionale
così ottenuta anche la quota per l’accelerazione del processo di riequilibrio (art. 2
d.m. n.228 del 5/5/99) e la quota per le aree disagiate (art. 3 d.m. n.228 del 5/5/99),
riportate in penultima e terzultima colonna in tabella 1.
Infine, applicando il criterio che ispira l’algoritmo per il calcolo del valore
pertinente di un Ateneo, è possibile stimare la percentuale della quota di
riequilibrio che spetta a ciascuna area disciplinare di un Ateneo.
In particolare, è necessario:
•
calcolare le percentuali di studenti iscritti in corso pesati di ciascuna area
disciplinare rispetto al numero totale di studenti iscritti in corso pesati
dell’Ateneo, ottenendo così la domanda di formazione percentualizzata per
area disciplinare;
calcolare le percentuali di studenti equivalenti di ciascuna area disciplinare
rispetto al numero totale di studenti equivalenti dell’Ateneo, ottenendo così il
risultato percentualizzato del processo di formazione per area disciplinare;
utilizzare la formula generale per il valore pertinente, cioè P = 0,7D+0,3R
che fornisce il peso di ciascuna area disciplinare sul totale complessivo di
Ateneo.
•
•
I dati che consentono di effettuare tale calcolo nel caso dell’I.U.N. sono
riportati in tabella 6.
>
.
> 0A+
&&& 1
?
@A
.
.
123
+
&&@ 1
Istituto Universitario Navale di Napoli
Tabella 6. Percentuale della quota di riequilibrio per ciascuna area disciplinare
dell’I.U.N.
Aree
I.U.N.
Area B
(Economi
a)
Area E
(S.
Nautiche)
studenti
iscritti
studenti
iscritti in
corso
studenti
iscritti in
corso
pesati
studenti
equivalenti
pesati
percentualizzati
equivalenti
percentualizzati
10722
6881
10795
2886
70,78%
87,14%
75,7%
1009
841
4457
426
29,22%
12,86%
24,3%
%
quota
per
area
In questo modo è possibile concludere che il peso economico rispetto alla
quota di riequilibrio è quantificabile nel 75,7% per la facoltà di Economia e nel
24,3% per la Facoltà di Scienze Nautiche.
Il peso relativo di ciascuna Facoltà può essere considerato un primo criterio
per l’allocazione tra le Facoltà delle risorse che derivano dalla quota di riequilibrio.
Infine è utile sottolineare che una simile analisi può essere estesa anche
all’interno di una Facoltà, stimando il peso di ciascun corso di laurea e di diploma
attivo presso la Facoltà.
124
11.
OSSERVAZIONI CONCLUSIVE
Al termine della relazione è utile proporre una sintesi dei contenuti esposti.
Essa riguarda il processo di crescita, le attività istituzionali, segnatamente i servizi
della didattica e della ricerca, gli assetti organizzativi, la situazione finanziaria a
livello di ateneo.
Il processo di crescita
L’Istituto Universitario Navale si caratterizza per proporre un’offerta
formativa articolata, funzionale alle esigenze di un territorio che vede la presenza
di altre sei Università concorrenti. L’offerta formativa è stata particolarmente
apprezzata nella regione Campania e ciò ha determinato un continuo ed elevato
sviluppo negli ultimi 12 anni. Il tumultuoso processo di crescita dell’Ateneo (che
ha visto passare il numero degli studenti iscritti da 3213 nel 1987 agli 11.620 nel
1999) è sensibilmente rallentato. Negli ultimi due anni accademici si è assistito alla
diminuzione del saggio di crescita (+ 9,18% nel 1998 e +3,7% nel 1999, rispetto
all’anno precedente).
La Facoltà di Economia, originale fattore della crescita dell’Ateneo, risulta al
secondo posto nella regione Campania e al sesto posto nel sistema universitario
nazionale per numero di iscritti.
Questi risultati si sono acquisiti grazie all’impegno del personale docente (che
ha sostenuto un forte carico di lavoro riguardo alla didattica) e al personale tecnico
amministrativo (che ha presidiato l’aumento, spesso nascosto, delle attività di
“retro-sportello”).
Nei prossimi anni si apre quindi una fase nuova per l’Ateneo, quella del
consolidamento, il cui obiettivo è recuperare le inefficienze, inevitabili, indotte
dalla rapida crescita del recente passato.
La didattica
Il servizio della didattica riflette in modo marcato gli effetti negativi della
crescita.
Gli indicatori di efficienza (là dove è possibile calcolarli in modo
significativo, cioè solo per i corsi di laurea a regime) presentano costantemente
valori inferiori rispetto a quelli medi del sistema universitario nazionale:
125
Istituto Universitario Navale di Napoli
•
•
Il tasso di Laurea per la Facoltà di Economia è del 39,02% contro il
53,6% del tasso di laurea medio nazionale.
Il tasso di Diploma è inferiore al tasso di laurea (“Statistica e informatica
per la gestione” 23,53%, “Economia e Amministrazione delle imprese”
24,64%, “Economia e gestione dei servizi turistici” 55,36%, l’unica
eccezione) nonostante presenti condizioni strutturali (la forte
caratterizzazione professionale, i piccoli numeri) per conseguire
un’elevata efficienza didattica.
I bassi valori del tasso di Laurea e di Diploma riflettono la carente efficienza
nel processo della didattica:
•
•
•
i tempi medi di laurea per la Facoltà di Economia (7,56 anni) e per la
Facoltà di Scienze Nautiche (7,59 anni) sono quasi il doppio del tempo
legale; per i corsi di Diploma il tempo medio (7,44 anni) è più del doppio
di quello legale (3 anni);
i tassi medi di abbandono degli studenti dopo il primo anno, di Ateneo
(38,1%), della Facoltà di Economia (38%), della Facoltà di Scienze
Nautiche (38,2%), dei Diplomi universitari (62,05%) sono tutti
sensibilmente più elevati rispetto al tasso di abbandono medio nazionale
(27,75%);
il tasso di completamento degli studi (che misura la percentuale degli
studenti iscritti in corso che sono in regola con gli esami, utilizzato
nell’algoritmo del Finanziamento ordinario) della Facoltà di Economia
(39,84%) è inferiore a quello medio nazionale (44%).
La carente efficienza del processo della didattica, dipende a sua volta
dall’insufficiente investimento nelle risorse e nei servizi di supporto, che non
hanno avuto la stessa velocità della crescita degli iscritti. Infatti:
•
•
la dotazione di docenti della Facoltà di Economia (7,3 docenti per 1000
studenti in corso) e della Facoltà di Scienze Nautiche (42,6 docenti per
1000 studenti in corso) è sensibilmente inferiore ai dati medi nazionali,
rispettivamente pari a 26,8 docenti e 110,7 docenti per 1000 studenti in
corso;
il numero di posti ora settimanali in biblioteca, per studente iscritto, è pari
a 0,68; ovvero, ciascuno studente dell’Ateneo ha disponibile un posto in
biblioteca per circa 41 minuti a settimana; gli investimenti riguardo il
patrimonio documentale, la dotazione del personale e l’automazione
presso la biblioteca centrale sono stabili o assenti negli ultimi tre anni e
vanno quindi potenziati per migliorare la qualità dei servizi offerti;
126
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
•
il numero dei posti ora settimanali nelle aule informatiche, per studente
iscritto, è pari a 0,18; ovvero, ciascun studente iscritto all’Ateneo ha a
disposizione un posto nell’aula informatica per 11 minuti a settimana.
Questa situazione si riflette sul potere di attrazione dell’Ateneo nei confronti
degli studenti.
La Facoltà di Economia, pur presentando un alto indice di rilevanza locale
(1,06 rispetto allo 0,55 della media regionale), presenta un indice di attrazione degli
studenti migliori inferiore di 4 punti rispetto alla media del sistema universitario
nazionale (20,1% contro il dato medio nazionale del 24,03%).
La situazione descritta è sostanzialmente confermata dalle opinioni raccolte
dagli studenti frequentanti le attività didattiche dell’Ateneo. In sintesi, i questionari
rilevano un giudizio positivo circa la qualità della docenza, del contenuto dei corsi
e del materiale didattico utilizzato, mentre riportano un giudizio negativo riguardo
la dotazione degli spazi e l’affollamento nelle aule per seguire le lezioni.
La ricerca
L’impegno richiesto dai docenti per l’intensa attività didattica si riflette
negativamente sull’attività di ricerca che risulta sottodimensionata e, per quanto
desumibile dagli indicatori, è concentrata nella Facoltà di Scienze Nautiche.
Il tasso di partecipazione a programmi nazionali di ricerca a livello di Ateneo,
pari al 41,18 %, si dimezza quando si calcola il tasso di successo nella
partecipazione ai programmi nazionali di ricerca, pari al 18,82%.
L’attività di ricerca complessiva (finanziata dal MURST e da terzi) si traduce
in un’entrata media per docente pari a lire 28 milioni. Il dato medio di Ateneo,
disaggregato per Facoltà, indica un’entrata media di lire 12 milioni per docente
nella Facoltà di Economia e di lire 50,8 milioni per docente nella Facoltà di
Scienze Nautiche.
Gli Istituti di Meteorologia e di Matematica e Fisica della Facoltà di Scienze
Nautiche contano più del 50 % delle entrate complessive per la ricerca e più del
76% delle entrate per la ricerca sovvenzionate da finanziamenti esterni dell’intero
Ateneo.
Il Nucleo, oltre a rilevare l’esigenza di un maggiore equilibrio tra le varie
componenti dell’Ateneo nell’intercettare i fondi di ricerca, suggerisce di indirizzare
l’attività progettuale verso la Comunità Europea che rappresenta oggi la fonte più
consistente per la ricerca.
127
Istituto Universitario Navale di Napoli
L’assetto organizzativo
L’analisi della forma organizzativa ha evidenziato la generale e completa
copertura delle funzioni amministrative richieste pur non potendo misurare la
congruità del numero e dell’assegnazione degli addetti in mancanza specifiche
misure riguardanti i carichi di lavoro.
Le carenze rilevate riguardano in particolare l’assenza de:
• l’Ufficio relazioni con il Pubblico o comunque di un settore
specifico poiché tale funzione è prevista espressamente dal legislatore
(D.Lgs. 29/93);
• l’Ufficio e del sistema di Programmazione e Controllo di gestione la
cui utilità risulta cruciale all’aumentare della complessità gestionale
dell’Ateneo (nuove Facoltà e nuove sedi);
• i Dipartimenti che avrebbero dovuto da tempo sostituire gli ancora
esistenti Istituti, unità organizzative obsolete, per gestire, nella prospettiva
dell’autonomia, la didattica e la ricerca.
La gestione economico – finanziaria
Il finanziamento del processo di crescita è stato sostenuto da interventi
immobiliari e finanziari di rilevante, straordinarie entità che hanno modificato, nel
tempo, la composizione delle fonti e degli impieghi. Negli ultimi tre anni, si assiste
alla modifica della composizione delle poste di bilancio che vede un crescente
incremento della componente in conto capitale. L’aumento delle entrate e delle
uscite in conto capitale riflette la decisione di aumentare gli investimenti edilizi a
loro volta indotti dal processo di crescita.
La situazione gestionale
L’autosufficienza finanziaria, nel 1999 è pari a 20,78%, valore
significativamente più elevato rispetto al valore medio nazionale pari al 17,03%.
Inoltre si evidenzia positivamente:
• il rapporto entrate correnti/spese correnti migliora sensibilmente nel 1999
superando il valore dell’unità (1,3).
• il disavanzo di cassa si riduce del 34,05% nel 1999. Ciò nonostante si
rappresenta l’esigenza di riequilibrare la situazione di liquidità;
• l’avanzo di gestione nel 1999 che diventa positivo dopo i due anni
precedenti di disavanzo.
La situazione patrimoniale è caratterizzata da un ampio margine di solidità
strutturale tra il patrimonio immobilizzato e il patrimonio netto nonostante
128
Relazione del Nucleo di valutazione d’Ateneo Anno 1999
l’aumento, inevitabile, dell’indebitamento in conto capitale (mutui). Al riguardo di
propone di rivalutare gli immobili storici (magari anche per sola via extracontabile) al fine di rendere maggiormente attendibile la situazione patrimoniale.
129
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Relazione in formato - Università degli Studi di Napoli "Parthenope"