Ministero dell’Istruzione,Università e Ricerca
ICS Alessandro Manzoni
Via S. Teresa 30 - 20025 Legnano
Cod. Mecc.:MIIC852004 - Cod. Fisc.: 84003650151
Tel: 0331/427611 – FAX 0331/4
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INDICE
Introduzione
pag.4
1. Dati della scuola
pag.5
2. Risorse della scuola
pag.6
2.1 Gli spazi
2.1.1
2.1.2
2.1.3
2.1.4
Scuola dell‟infanzia“A. Frank
Scuola primaria“A. Manzoni”
Scuola primaria “G. Pascoli”
Scuola secondaria I grado “F. Tosi”
3. Fonti Legislative
pag.8
3.1 Normativa
3.2 Regolamento d‟Istituto
4. Lettura del territorio
pag.8
4.1 Collocazione geografica
4.2 Situazione socio-ambientale
4.3 Domanda formativa
5. Finalità Educative
pag.11
5.1.1La scuola dell‟infanzia
5.1.2 La scuola Primaria e la Secondaria di I grado
5.2 Rapporti di relazione
5.2.1 Rapporto insegnanti – famiglie
5.2.2 Rapporto insegnanti – alunni
5.2.3 Rapporto alunni-alunni
5.2.4 Rapporto insegnanti – insegnanti
6. Offerta formativa
pag.18
6.1 L‟Accoglienza
6.2 La continuità educativa
6.3 Orientamento
6.4 Integrazione
6.4.1 L‟integrazione degli alunni diversamente abili
6.4.2 L‟integrazione degli alunni stranieri
6.4.3 Intercultura
6.5 Svantaggio socio-culturale, dispersione scolastica
e disagio adolescenziale
6.6 Recupero e potenziamento
6.7 Lingua straniera
6.8 Informatica
1
7 Modalità di verifica e valutazione degli
apprendimenti
pag.21
8. Progetti per l‟ampliamento dell‟offerta
formativa
pag.22
9. Accordi in rete
pag.23
9.1 Accordi in rete con altre agenzie educative
9.2 Accordi in rete con il territorio
10. Organizzazione del tempo scuola
pag.24
10.1 Orario scuola dell‟ infanzia“Frank
10.2 Orario scuola primaria
10.3 Orario scuola secondaria I grado
11. Formazione delle classi
pag.26
11.1 Scuola dell‟infanzia
11.2 Scuola primaria
11.3 Scuola secondaria I grado
12. Assegnazione dei docenti alle classi
pag.27
12.1 Scuola dell‟infanzia
12.2 Scuola primaria
12.3 Scuola secondaria I grado
13. Attività alternative all‟I.R.C.
pag.28
14. Servizi Amministrativi
15.Didattica laboratoriale
pag. 29
16. Visite di istruzione
pag.30
2
INTRODUZIONE
Il P.O.F. ( Piano dell‟Offerta Formativa) è il documento fondamentale che disegna
l‟identità culturale e progettuale dell‟Istituto Comprensivo “A. Manzoni” e, pertanto:
§ esprime l‟intenzionalità formativa ed il carattere previsionale degli eventi educativi
e didattici (progettualità);
§ riconduce ad unità (organicità ed integrazione) i diversi progetti e le risposte
diversificate ai bisogni degli alunni;
§ prevede la valutazione degli apprendimenti degli alunni, dell‟insegnamento, della
organizzazione; quindi del sistema scuola.
L‟identità culturale e progettuale dell‟Istituto è costruita su alcuni principi di fondo che
regolano l‟attività educativa e didattica, correlati, per un verso, alle caratteristiche
della società attuale e, per un altro, alle caratteristiche del territorio.
3
1. DATI DELLA SCUOLA
Ordine e grado di scuola: ISTITUTO COMPRENSIVO COMPLETO
Denominazione: ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. MANZONI”
Via: SANTA TERESA 30
C.a.p. 20025 Citta‟: LEGNANO
prov. : MI
Telefono e fax : 0331-427611
Email ministeriale : [email protected]
Email uffici: [email protected]
Posta Certificata: [email protected]
ANNO SCOLASTICO 2010 – 2011
Numero allievi :
Numero allievi scuola materna :
Numero allievi scuola primaria:
Numero allievi secondaria I° grado :
140
662
465
Numero sezioni scuola dell’Infanzia :
5
Numero classi scuola Primaria :
31
Numero classi scuola Secondaria di I grado :
20
Numero docenti
:
Numero unità personale ATA :
125
collaboratori scolastici :
personale amministrativo :
4
21
8
2 . RISORSE DELLA SCUOLA
2.1 GLI SPAZI
2.1.1 Scuola dell’Infanzia“A. Frank”
Il plesso è situato in via Colombes, 9 ed è circondato da un ampio giardino a cui è annesso
un piccolo “bosco”.
L‟edificio è disposto su di un unico piano e dispone di:
5 aule
1 ampio salone
3 spazi attrezzati ed utilizzati per la refezione
1 locale cucina
1 locale infermeria
1 dormitorio
Il numero dei servizi igienici è adeguato alla normativa vigente.
All‟esterno gli alunni possono utilizzare per le varie attività un ampio spazio coperto,
attrezzato con tavoli e panche dalla confinante “Associazione Alpini” che ha provveduto
anche a trasformare un tratto del percorso asfaltato che attraversa il giardino in pista
attrezzata per l‟educazione stradale.
2.1.2
Scuola Primaria “A.Manzoni”
Il plesso situato in via S.Teresa, 36, è circondato da un ampio spazio verde.
L‟edificio si sviluppa su due piani e dispone di 23 aule, di cui:
19 destinate alle classi
1 attrezzata come laboratorio informatico
1 attrezzata come laboratorio linguistico
1 attrezzata come aula video
2 utilizzate a rotazione per attività di piccolo gruppo o per attività specifiche con
alunni disabili
1 locale utilizzato per attività di piccolo gruppo e sala riunioni
1 locale biblioteca
1 palestra
1 locale refezione
1 locale infermeria
1 sala insegnanti
1 grande atrio centrale
2 atri laterali
Il numero dei servizi igienici è adeguato alla normativa vigente e l‟edificio è dotato di due
ascensori e di scale antincendio esterne.
Il locale refezione è stato ampliato durante il 2003 e con le attuali dimensione è in grado di
ospitare tutta l‟utenza della scuola primaria senza la necessità di doppi turni.
A partire dalle ore 13.50 la refezione viene utilizzata dagli alunni della scuola media Tosi.
5
2.1.3 Scuola Primaria “G. Pascoli”
Il plesso, situato in via Colombes , è disposto su di un unico piano ed è circondato da un
verde ed ampio giardino.
La Scuola attualmente dispone di 12 aule, di cui:
12 destinate alle classi
1 attrezzata a laboratorio multimediale
1 aula video
3 grandi atri
1 atrio circolare
1 aula con fotocopiatrice
1 bidelleria
1 palestra
1 locale refezione
1 locale infermeria
Il numero dei servizi igienici è adeguato alla normativa vigente
2.1.4 Scuola Secondaria di I grado “Franco Tosi”
La scuola dispone di un edificio ampio e di concezione moderna che offre numerosi
spazi utilizzati per le normali attività didattiche ma anche per i laboratori curriculari ed
extracurriculari.
20 destinate alle classi
5 per attività di laboratorio/ rotazione/lavoro di gruppo di cui 2 aule destinate a
laboratori di manipolazione speciali per i portatori di handicap e alle attività di
integrazione specifiche dei medesimi
1 attrezzata come laboratorio artistico
2 attrezzate come laboratorio informatico
1 attrezzata come laboratorio linguistico
2 attrezzate come laboratorio tecnologico
1 attrezzata come laboratorio scientifico
1 attrezzata come aula video utilizzata per conferenze, per la presentazione di
prodotti audiovisivi da parte di esperti e per la visione di films e documentari
1 locale biblioteca
1 palestra ampia e di spazi esterni attrezzati per pallavolo e pallacanestro, di
pista di atletica (utilizzati per le attività sportive di classe e d‟istituto );
1auditorium per concerti e spettacoli teatrali presentati agli alunni e/o prodotti
dagli stessi
1 locale infermeria
1 sala insegnanti
1 locale biblioteca
1 Ufficio di Presidenza
1 Ufficio per il Responsabile Amministrativo
2 Uffici di Segreteria
Il numero dei servizi igienici è adeguato alla normativa vigente e l‟edificio è dotato di un
ascensore e di scale esterne antincendio.
6
3 . FONTI LEGISLATIVE
3.1 NORMATIVA
DPR 275/99 in attuazione dell‟art.25. L.59/97
D.M. n.251 del 29-5-1998
D.M. n.179 del 19-7-1999
REGOLAMENTO D’ISTITUTO (documento depositato)
4. LETTURA DEL TERRITORIO
4.1 COLLOCAZIONE GEOGRAFICA
Il bacino di utenza del nostro Istituto è molto esteso e comprende:
1. Una vasta zona coincidente con la parte della città di Legnano denominata Oltre
Sempione, stretta tra le due principali direttrici automobilistiche, autostrada e Sempione.
Tale area risulta in forte continuità di urbanizzazione con il territorio dei comuni limitrofi,
soprattutto Castellanza e Cerro Maggiore, con la conseguenza che le scelte urbanistiche
e di viabilità delle amministrazioni confinanti hanno forti ripercussioni sull‟Istituto
Comprensivo.
E‟ caratterizzata anche dalla presenza di significative aree verdi, alcune veri e propri
Boschi e Parchi.
Vede la quasi totalità della concentrazione delle strutture sanitario-assistenziali cittadine:
ospedale, case di riposo per anziani, strutture sanitario-assistenziali per persone con
handicap.
Il tessuto urbano registra una scarsa presenza di aree industriali, concentrate nella zona
“Oltre autostrada/Oltre Saronnese”, mentre è elevata la residenzialità privata, con
agglomerati di edilizia popolare. In particolare si segnala l‟aumento di nuova residenzialità
che ha favorito l‟arrivo di nuove famiglie soprattutto dal capoluogo milanese.
Il quartiere risulta altresì privo di servizi pubblici e socio-commerciali.
2. L‟altra parte del bacino d‟utenza, per gli allievi della Scuola Secondaria di primo grado,
si estende al rione legnanese S.Martino - S.Domenico, che risulta caratterizzato dalla
presenza di servizi significativi sia dal punto di vista delle strutture pubbliche (Biblioteca
Comunale, Museo Civico, Palestre, ecc.) che private (Distribuzione Commerciale di
settore), dalla co-presenza di zone di “vecchia residenzialità” con altre di nuova
edificazione e da una minore presenza di aree verdi di diretta fruibilità pubblica.
4.2 SITUAZIONE SOCIO-AMBIENTALE
L‟ambiente cittadino in cui la scuola opera, dal punto di vista socio-economico, ha subito
in questi ultimi decenni una notevole trasformazione, con il passaggio dal modello
produttivo industriale a quello legato ai settori del terziario, dei servizi e del commercio.
Tale sistema ha modificalo le principali fonti di reddito dei nuclei familiari, che sono
7
passate da redditi unici a redditi plurimi, con variazione delle modalità di gestione dei
tempi, delle relazioni, dei ruoli.
Questa trasformazione ha determinato l‟insorgere di nuove necessità e di profondi
cambiamenti nell‟organizzazione delle famiglie che, in modo sempre più massiccio,
devono usufruire di strutture pubbliche o private per pianificare la gestione dei figli.
Rispetto alla città, il nostro istituto risulta decentrato per quanto riguarda la possibilità di
accesso e di fruizione dei servizi, a causa della carenza di servizi socio-culturali (quasi
esclusivamente concentrati nel centro della città), mentre è rilevante l‟offerta di attività
sportive da parte di società private. Le parrocchie, con l‟oratorio, assolvono spesso il
compito di offrire uno spazio ricreativo ai ragazzi che non hanno luoghi in cui ritrovarsi
dopo il momento scolastico, e un supporto sociale per le famiglie in difficoltà. In questi
ultimi anni si registra anche un incremento della presenza delle attività
dell‟associazionismo laico.
Tale quadro socio-territoriale comporta l‟esistenza di alcuni fenomeni da tenere in
considerazione nella definizione dell‟offerta formativa:
a. famiglie con entrambi i genitori che lavorano e che pertanto hanno necessità di orari e
servizi adeguati (pre e post scuola, servizi di trasporto con scuolabus, ecc.);
b. arrivo di famiglie nuove: mancanza di rete parentale di supporto e maggiore urgenza
di tali servizi. Inoltre la scuola rappresenta per questi genitori una vera occasione di
integrazione sociale. Risultano pertanto particolarmente importanti le iniziative di
coinvolgimento delle famiglie;
c. aumento del fenomeno del lavoro pendolare, da tenere in considerazione ad esempio
nella scelta degli orari di coinvolgimento della famiglia alla vita della scuola (orari delle
riunioni, ecc.).
Si rileva inoltre un fenomeno di “pendolarismo scolastico” legato alla scelta di alcune
famiglie di iscrivere i propri figli in scuole diverse da quelle presenti nel territorio di
residenza per motivi organizzativi (articolazione dell‟orario), sociali (vicinanza dei parenti
in grado di supportare la gestione dei figli) o formativi (preferenza di impostazione
didattica, ecc.). Tale fenomeno è presente nel territorio di riferimento sia in ingresso, sia in
uscita.
4.3 DOMANDA FORMATIVA
Dalla lettura del territorio sono emerse alcune richieste formative.
I genitori, avendo sempre presente la centralità delle famiglie nell‟educazione dei propri
figli, ritengono indispensabile una stretta e reciproca collaborazione con la scuola, al fine
di formare futuri cittadini responsabili ed adulti capaci di scelte autonome.
Per l‟ottenimento di tale obiettivo ritengono di fondamentale importanza che la scuola:
1) stimoli la curiosità nell‟apprendere, affinché si possa tendere ad una scuola non
nozionistica, ma che sviluppi negli alunni il piacere di scoprire;
2) insegni un metodo di studio o consenta ad ogni alunno di elaborarne uno proprio;
3) promuova l‟autostima tramite la valorizzazione delle specificità individuali;
8
4) svolga un maggior ruolo di orientamento rendendo i ragazzi consapevoli delle loro
capacità e difficoltà al fine di accompagnarli nella scelta che i vari percorsi offrono per
il loro futuro scolastico e professionale;
5) sensibilizzi al rispetto delle regole educative e di comportamento: buona educazione,
rispetto dell‟autorità, rispetto dell‟ambiente scolastico, rispetto degli altri, coerenza col
proprio ruolo da parte degli adulti. La scuola deve trovare una metodologia per
concordare un percorso condiviso con le famiglie degli alunni che non rispettano le
regole;
6) promuova la solidarietà accrescendo la sensibilità alle diversità attraverso azioni che
mirino a comprendere in maniera concreta (identificazione) le difficoltà dei bambini
con differenze psichiche, fisiche o culturali;
7) ricerchi le modalità per intensificare il rapporto scuola-famiglia tramite una
comunicazione più efficace soprattutto con le famiglie meno coinvolte;
8) si doti di strutture adeguate per età, di spazi idonei e di attrezzature conformi alle
attività da svolgere all‟interno dei vari plessi;
9) funzioni come luogo di aggregazione in orario extrascolastico (eventualmente
intergrado) attraverso attività artistiche, sportive e di solidarietà;
10) consenta un adeguato raccordo tra i diversi gradi soprattutto nelle fasi di transizione
(scuola dell‟infanzia – scuola primaria, scuola primaria – secondaria);
11) offra maggior flessibilità oraria per un tempo scuola più vicino alle esigenze degli
alunni e delle famiglie.
9
5. LE FINALITA’ EDUCATIVE
La Scuola si propone di realizzare un contesto educativo inteso come luogo di crescita e
formazione sia per i bambini sia per gli adulti.
Compito unitario e ultimo dell‟azione didattico-educativa è la formazione della persona nella
prospettiva del conseguimento del successo formativo per tutti.
5.1.1. LA SCUOLA DELL’INFANZIA
PROCESSO FORMATIVO ED EDUCATIVO
SVILUPPO INTEGRALE
DELLA PERSONALITA’
IDENTITA’, AUTONOMIA, COMPETENZE, CITTADINANZA
 Affrontare
situazioni e persone
nuove
 Orientarsi
nell’ambiente
 Gestire situazioni
quotidiane
 Interiorizzare il
rispetto di sé, degli
altri e
dell’ambiente
 Cogliere il senso
delle proprie azioni
e di quelle degli
altri
 Immagine positiva di sè
 Equilibrio psico-affettivo
 Senso di appartenenza
 Migliorare le relazioni
interpersonali
IL SÉ E L’ALTRO
CORPO, MOVIMENTO
E SALUTE
 Conoscere e utilizzare il
corpo come strumento
 - Scoprire costruire e
soddisfare le curiosità.
 Esplorare e capire i
fenomeni della natura
 - Ascoltare e esprimersi
correttamente
 Raggruppare, ordinare,
quantificare, misurare
 Esprimersi iconicamente
e attraverso il disegno e
l'attività mimico-gestuale
ORDINE,
MISURA,
SPAZIO,TEMPO
E NATURA
FRUIZIONE E
PRODUZIONE DI
MESSAGGI
10
ESPLORARE,
CONOSCERE E
PROGETTARE
Obiettivi specifici di apprendimento: le 5 grandi aree
5.1.2. LA SCUOLA PRIMARIA E LA SECONDARIA DI 1° GRADO
Comprendere e
riconoscere codici e
regolamenti
stabiliti
Far proprie le
ragioni dei diritti,
dei divieti e delle
autorizzazioni che
essi contengono
Comunicare
utilizzando
linguaggi diversi
(gestuale,
mimico, motorio,
verbale,
iconografico …)
Scoprire nella realtà
osservata differenze,
invarianze o
modificazioni nel
tempo e nello spazio;
modelli, strutture,
funzioni; descriverli e
rappresentarli
Conoscere il
proprio corpo
sotto
l’aspetto
fisico ed
emotivo
Alla fine della
SCUOLA
PRIMARIA
l’alunno è in grado
di:
Acquisire una
prima
consapevolezza
dei propri punti
forti e deboli
per progettare
un piccolo
compito
11
Conoscere le
proprie
preferenze e
confrontarle con
quelle altrui per
scoprire
somiglianze e
differenze
Leggere e
comprendere,
scrivere
correttamente,
produrre testi
con finalità
diverse,
riconoscere le
parti fondamentali del discorso
Conoscere i
numeri, eseguire
le quattro
operazioni,
risolvere problemi
utilizzando le
forme simboliche
della matematica
Riflettere su se stesso e
gestire il proprio
processo di crescita
Conferire senso
alla vita
Comprendere
per il loro valore,
la complessità
dei sistemi
simbolici e
culturali
Alla fine del
I CICLO DI
ISTRUZIONE
(6 – 14 anni)
l’alunno è in grado
di:
Maturare il senso del
bello
Risolvere i
problemi
che di volta
in volta
incontra
Esprimere
un modo
personale di
essere e
proporlo agli
altri
Interagire con l’ambiente
naturale e sociale che lo
circonda e influenzarlo
positivamente
12
OBIETTIVI DELLE AREE EDUCATIVE
LA CONOSCENZA DI SÉ
SVILUPPARE
ABILITÀ
SENSOPERCETTIVE
LA CONOSCENZA
DELL’AMBIENTE
per:
LA CONOSCENZA DEGLI
ALTRI
ASCOLTARE
COMPRENDERE
RISPETTARE
 conoscere elementi e funzioni di diversi
ambienti
 riconoscere diversità e somiglianze tra
sé e gli altri
 scoprire, confrontare e valutare punti di
vista diversi dal proprio
 distinguere tra modelli positivi e
negativi da emulare o ai quali
contrapporsi
 messaggi, idee, opinioni, ragioni degli
altri
 essere disponibile ad interagire
 mettere a disposizione il proprio
materiale
 mettere a disposizione le proprie
competenze
 assumere delle responsabilità all‟interno
del gruppo
 portare a termine un compito insieme
ad altri
 progettare e realizzare un‟attività
COLLABORARE
RELAZIONASI
CON I PROPRI
COMPAGNI
E CON GLI
ADULTI
 conoscere il proprio corpo
 conoscere stati d‟animo, sentimenti,
emozioni
 riconoscere i propri punti di forza e di
debolezza
 riconoscere il proprio ruolo in situazioni
diverse
ACQUISIRE AUTONOMIA
E CAPACITÀ DI
ORIENTAMENTO
DIRITTI E DOVERI
CODICI E REGOLAMENTI
COMPORTAMENTI
 controllare l‟emotività e i comportamenti
 saper chiedere e dare aiuto
 portare a termine autonoma-mente un
compito assegnato
 essere consapevole di diritti e doveri
relativi ala persona e all‟ambiente
 comprendere la necessità di codici e
regolamenti
 stabilire regole condivise
 rispettare le regole stabilite
Assumere atteggiamenti e comportamenti di:
 rispetto e tutela della salute e della
sicurezza propria e altrui
 rispetto e tutela dell‟ambiente naturale e
del patrimonio artistico
13
VERBALE
CODICI
SAPER
COMUNICARE
ATTRAVERSO
LOGICO
MATEMATICO
ICONICO
MULTIMEDIALE
GESTUALE





ascoltare e comprendere
parlare
leggere
scrivere
conoscere gli aspetti semantico,
sintattico, morfologico e fonologico del
linguaggio
 conoscere il numero nei suoi molteplici
aspetti
 eseguire operazioni
 effettuare misurazioni, previsioni,
raccolta ed elaborazione di dati
 elaborare strategie di risoluzione
 rappresentare la realtà attraverso forme
simboliche
Riconoscere ed utilizzare gli elementi:
colore,segno,linea,forma,spazio,
voce,suono,ritmo,durata, altezza, …
per la produzione (manuale, con strumenti, con
software) di immagini e messaggi




conoscere lo schema corporeo
acquisire abilità motorie di base
partecipare a giochi organizzati
esprimersi con la gestualità
 acquisire il lessico specifico di ogni
disciplina
 utilizzare metodi di indagine specifici
 saper:
I LINGUAGGI
DISCIPLINARI
-
ACQUISIRE
ABILITÀ
LOGICHE
E TECNICO OPERATIVE

Individuare:
-
14
manipolare
osservare
descrivere
classificare
stabilire relazioni
analizzare / sintetizzare
rappresentare
costruire modelli
fare ipotesi e congetture
verificare
ideare
progettare
organizzare
realizzare
argomentare/dimostrare
generalizzare
funzioni, elementi e
caratteristiche di strumenti e
oggetti
5.2 I RAPPORTI DI RELAZIONE
Il processo per la realizzazione delle finalità esplicitate in questo documento è
strettamente legato alla qualità delle relazioni che si costruiscono tra i vari componenti
all‟interno dell‟“ambiente-scuola” (alunni, genitori, insegnanti, personale ausiliario, di
segreteria, dirigente scolastico, inservienti della mensa…).
La qualità della relazione dipende dalla capacità di fare scelte chiare ed esplicite sulle
priorità educative, non necessariamente unanimi, ma frutto di confronto e il meno
possibile contraddittorie.
RAPPORTO INSEGNANTI / FAMIGLIE
assemblee di classe o sezione
riunioni con rappresentanze ( cons. di Classe,Interclasse o Intersezione)
colloqui individuali
A.
Azioni
Obiettivi
Rendere la
partecipazione
più costante,
attiva e diffusa
Accrescere la
significatività
degli incontri e
del ruolo dei
Rappresentanti
Puntare sulla
fiducia reciproca,
a partire dalla
chiarezza delle
comunicazioni
informare in modo chiaro su “che cosa” e “come” si
fa (contenuti, argomenti, metodi);
- valorizzare l’azione comune degli adulti su obiettivi
precisi concordati (migliorare l’autonomia nello
studio…)
porre all’ordine del giorno argomenti di concreto
interesse
avviare un atteggiamento di grande attenzione
alla “conduzione” del colloquio:

prestare reale ascolto al genitore;

equilibrare i tempi di intervento;

variare linguaggio e modalità al fine della
comprensione reciproca
15
RAPPORTO INSEGNANTI / ALUNNI
Azioni
Obiettivi
Porre attenzione al
comunicare dell’alunno
bisogno
di
Sviluppare atteggiamenti empatici,
intesi come capacità e disponibilità a
comprendere stati d’animo e punti di
vista dell’alunno.
Favorire la crescita dell’autonomia
Far percepire che tra gli adulti esiste
una corresponsabilità armonica per
accrescere il senso di fiducia.
Mostrarsi disponibili ad un ascolto partecipato
e stimolare “il racconto” di sé
Evitare comportamenti che possano umiliare
l’alunno;
 cercare di stimolare l’alunno a spiegare le
proprie posizioni e a comprendere quelle altrui;
 evitare di
sottolineare con insistenza
e“pubblicamente” gli errori;
 sottolineare atteggiamenti e risultati positivi
Assegnare incarichi mostrando fiducia nelle
capacità decisionali e di assunzione di
responsabilità l’alunno.
Rendere effettiva e concreta la “parità” tra gli
insegnanti di varie discipline
.
RAPPORTO ALUNNI / ALUNNI
Obiettivi
Azioni
-
-
Costruire relazioni creando:
interscambio culturale
costruzione d'identità
valorizzazione delle varie
personalità mantenendo le
diversità
crescita emotiva
prevenzione del disagio
scolastico
Creare delle situazioni adatte, quali:
lavoro a gruppi, classi aperte e laboratori ;
Valorizzare l'aspetto relazionale-emotivo
nel processo di apprendimento.
16
6. OFFERTA FORMATIVA
6.1 L’ACCOGLIENZA
Si ritiene che l‟accoglienza debba rappresentare un valore di fondo al quale si deve ispirare
tutta l‟organizzazione e la gestione dell‟attività scolastica che si concretizza in una serie di
comportamenti individuali e di gruppo che faciliti l‟ingresso e la permanenza a scuola degli
alunni, dei genitori e di tutto il personale.
A tale proposito ogni ordine di scuola mette in atto le strategie più consone all'età degli
alunni, attuando progetti specifici.
6.2 LA CONTINUITA’ EDUCATIVA
Il concetto di continuità educativa appare funzionale alla visione di una scuola unitaria che,
anche nell‟ottica dell‟orientamento, prevede il superamento di un sistema scolastico a
segmentazioni rigide.
Per garantire un percorso scolastico che segua le strutture dei processi naturali di
apprendimento, partendo dalle esperienze che i bambini fanno, è necessario che tali
esperienze siano graduali, concatenate e quindi controllate. A tale scopo diventa
indispensabile la reciproca conoscenza tra chi opera nel diversi ordini di scuola, al fine di
arrivare ad una progressiva armonizzazione delle finalità, ma anche degli stili educativi e
delle strategie didattiche.
Al di là degli incontri istituzionali legati al passaggio degli alunni da un grado di scuola
all'altro e al conseguente passaggio di informazioni, si sono costituiti percorsi “concreti” di
continuità.
L‟accorpamento in un unico Istituto Comprensivo rende ovviamente più semplice la
realizzazione di qualunque progetto.
6.3 ORIENTAMENTO
La nostra Scuola fa proprio lo spirito della vigente normativa nazionale ed europea che
configura l‟orientamento come una fondamentale componente strutturale del processo
formativo di ogni persona lungo tutto l‟arco della vita.
Le finalità dell‟azione orientativa risultano pertanto:
 acquisizione consapevole della propria identità;
 sviluppo di una cultura anche semplice, ma essenziale, che ponga l‟alunno
nella condizione di osservare la realtà e selezionarne gli aspetti rilevanti rispetto
ai propri fini;
 sviluppo della fiducia in se stessi e della capacità di gestire e concepire un
proprio progetto di vita;
 acquisizione di un‟identità fatta di interessi, valori e conoscenze, capacità di
iniziativa per l‟affermazione dei propri interessi;
 acquisizione di strumenti essenziali per inserirsi e vivere attivamente nel
contesto sociale che ci circonda.
Si attuano in questo senso delle attività formative coordinate da un esperto interno
qualificato, e vere e propri workshop con docenti delle scuole superiori per conoscere il
17
mondo della secondaria in vista delle iscrizioni, fermo restando, alla luce di quanto sopra
detto, della azione orientativa dell‟ordinaria didattica dei docenti nelle classi.
Per la scuola secondaria il Collegio dei Docenti ha approvato la nomina di una Funzione
Strumentale che verrà divisa tra tre persone.
6.4 INTEGRAZIONE
6.4.1 L’integrazione degli alunni con abilità diverse
Gli alunni con abilità diverse hanno diritto ad un servizio che assicuri il pieno sviluppo delle
loro potenzialità, sia in campo cognitivo che affettivo-relazionale
A tal fine è impegno della nostra scuola, in sinergia con le famiglie, con la ASL e con le
Agenzie educative del territorio, tra i diversi ordini di scuola:
curare continuità ed accoglienza;
assicurare una flessibilità organizzativa, oraria e didattica;
definire obiettivi realistici;
predisporre percorsi personalizzati, assicurando concrete opportunità di integrazione;
curare l‟orientamento.
Per favorire l‟integrazione, la scuola si avvale di insegnanti specializzati (i cosiddetti
“insegnanti di sostegno”) e di personale assistenziale messo a disposizione dall‟Ente locale e/
o dalla Provincia.
Le attività di integrazione, ed il conseguente intervento degli operatori, riguardano tutta la
classe in cui è inserito l‟alunno con abilità diverse; le attività di tipo individualizzato sono
previste e motivate nel PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI), che annualmente
viene steso per ciascun alunno svantaggiato.
E‟ presente nel nostro Istituto un apposito gruppo di lavoro per l‟Handicap (GLH), presieduto
dal Dirigente scolastico e composto dagli insegnanti di sostegno, dagli insegnanti curriculari,
dai genitori e dagli operatori sanitari a cui è demandato il compito di formulare proposte in
merito:
- all‟organizzazione dell‟attività di sostegno;
- alla progettazione di interventi per l‟integrazione e l‟orientamento degli alunni con abilità
diverse;
- alle proposte di acquisto di attrezzature tecniche e sussidi didattici anche formulando
progetti idonei all‟accesso ai fondi speciali di finanziamento.
Ogni alunno svantaggiato è affidato ad un docente di sostegno
coordinare i rapporti:
- Scuola – Famiglia
- Scuola – ASL
- Scuola Amministrazione.
che ha il compito di
I docenti di sostegno sono, inoltre, i referenti nei confronti dei Consigli di
Classe/Interclasse/Intersezione e del GLH, anche in funzione della stesura e della verifica del
PEI.
Per favorire il processo d‟integrazione e la formazione professionale degli alunni con abilità
diverse, sono previsti anche progetti di raccordo tra la Scuola Secondaria di I grado Tosi e il
Centro di
Formazione Professionale del Comune di Legnano, di Castellanza e la
“Fondazione Clerici” di Parabiago.
Al fine di rendere più proficuo il lavoro, il Collegio dei Docenti ha nominato una Funzione
strumentale per la Scuola primaria e una per la Scuola secondaria di I grado.
18
6.4.2 L’integrazione degli alunni stranieri
L‟arrivo di alunni stranieri nella scuola è diventato un dato strutturale tendente all‟aumento
costante.
E‟ impegno della Scuola mettere in atto una serie di strategie per garantire la piena
integrazione di tutti questi alunni, considerando la loro presenza una ulteriore risorsa
educativa per bambini ed insegnanti. La presenza degli alunni stranieri è infatti da noi ritenuta
un‟occasione di confronto, di conoscenza e di educazione al rispetto delle varie culture.
La procedura per la loro iscrizione alla classe viene regolata dalla normativa vigente, in
particolare dal D.P.R. n.394/99 che prevede l‟iscrizione alla classe corrispondente all‟età
anagrafica, salvo che il Collegio dei Docenti deliberi diversamente tenendo conto:
dell‟ordinamento degli studi del Paese di provenienza;
dell‟accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell‟alunno
E‟ compito della scuola:
raccogliere il maggior numero di informazioni possibili sulla storia scolastica precedente
dell‟alunno
verificare la sua conoscenza e competenza linguistica
predisporre prove d‟ingresso di tipo non verbale e non culturalmente connotate
Obiettivo primario dell‟Istituto è favorire un clima positivo di accoglienza che contribuisca a
vincere diffidenza e timori, anche attraverso messaggi non verbali di benvenuto che
esprimano l‟apertura e la disponibilità della scuola non solo verso gli alunni, ma anche verso i
genitori.
A tale proposito sono disponibili opuscoli informativi in varie lingue per informare le famiglie
sul funzionamento del sistema scolastico italiano e della scuola elementare in particolare.
In caso di necessità si fa ricorso all‟aiuto di traduttori/mediatori culturali “informali” (genitori e
alunni stranieri connazionali già frequentanti la nostra Scuola) ed “ufficiali” (tramite
l‟Amministrazione Comunale).
Al fine di facilitare l‟acquisizione della lingua italiana e l‟integrazione nel nuovo contesto
culturale, sono previsti adattamenti della programmazione che possono essere realizzati
attraverso interventi individualizzati o di piccolo gruppo, utilizzando risorse professionali
interne alla scuola, anche al di fuori del team di insegnanti operante sulla classe in cui
l‟alunno straniero è inserito e/o esterne quali i facilitatori di apprendimento e i mediatori
culturali previsti dal Comune di Legnano.
La Scuola si è attivata per reperire materiale specifico presso Enti che, in collaborazione col
Provveditorato e la Provincia, si occupano di supportare le Istituzioni scolastiche nel processo
di integrazione.
Sono disponibili presso la biblioteca una serie di sussidi operativi utili sia alla
programmazione didattica che alle varie fasi dell‟integrazione.
La Scuola collabora con le Istituzioni presenti sul territorio (Comune, Associazioni di
volontariato, Parrocchie….) per favorire il successo del processo formativo degli alunni anche
nei momenti extrascolastici.
Per rendere più efficace ogni inserimento, è stata nominata una Funzione strumentale e una
Commissione apposita, con responsabili che si occupano dell‟accoglienza di alunni e
famiglie.
Inoltre, la scuola primaria ha avuto il distacco di 12 ore di un‟insegnante; una Funzione
Strumentale per 53 ore e ha ottenuto il finanziamento per le aree a forte processo
immigratorio.
La scuola secondaria di I grado ha una Funzione Strumentale di 36 ore.
6.4.3 Intercultura
19
Separare il capitolo dell‟educazione interculturale dal capitolo sull‟integrazione degli alunni
stranieri è una scelta precisa.
L‟educazione interculturale prescinde infatti dalla concreta presenza di alunni stranieri
all‟interno della scuola, ma rappresenta la risposta più avanzata rispetto alle modificazioni
sociali.
L‟accentuarsi delle situazioni di natura plurietnica impongono alla scuola di avere tra le sue
finalità quella di accompagnare e sostenere la formazione di persone che vivono e vivranno
in una società multiculturale.
La costruzione di una nuova cittadinanza basata sul dialogo e sulla cooperazione trova nella
scuola un ambiente privilegiato dove poter apprendere a convivere costruttivamente con le
diversità, sperimentando nel concreto la cittadinanza “globale”.
6.5 SVANTAGGIO SOCIO-CULTURALE, DISPERSIONE
SCOLASTICA E DISAGIO ADOLESCENZIALE
Per aiutare gli alunni a superare le difficoltà, la scuola mette in atto un modello organizzativo
e didattico flessibile, usando metodologie pluralistiche e favorendo l'uso di linguaggi anche
non verbali.
Al fine di consentirne la prevenzione, la Scuola si avvale DEL SUPPORTO della consulenza
pedagogica finanziato dal Comune di Legnano per:
 osservazioni sistematiche di tutti gli alunni della Scuola dell‟infanzia, possibilmente
allargando l‟intervento a tutte le scuole materne private del territorio;
 interventi di consulenza per casi di alunni, dei due gradi di scuola, con particolari
problematiche, con restituzione dei risultati finalizzata alla costruzione di specifici
interventi mirati al supporto dell‟attività di alunni ed insegnanti;
 pianificazione delle dinamiche di gruppo
6.6
TEMPO SCUOLA, RECUPERO E POTENZIAMENTO
La scuola segue nella stesura dell‟orario le indicazioni ministeriali, con il monte ore
curriculare e l‟aggiunta delle ore di tempo prolungato nella secondaria di primo grado,
(laddove venisse richiesto dalla famiglia). Pertanto il tempo normale, come da
normativa, è costituito da 30 ore curriculari di 60 minuti ciascuno. Il tempo prolungato
prevede 34 ore + 2 ore di mensa. Nelle classi seconde e terze viene mantenuto il
quadro orario inerente il precedente ordinamento.
Alla scuola primaria permane il Tempo normale di 27 ore e il tempo pieno di 40 ore.
Nelle cosiddette ore aggiuntive alla scuola primaria si approfondiscono in maniera
adeguata le discipline di base così da armonizzare il quadro orario senza incorrere
nella sensazione di “doposcuola” , ma attuando interventi di recupero e di
potenziamento con una personalizzazione dell‟insegnamento e dei risultati attesi.
Anche nella scuola primaria permane l‟ordinamento precedente a 30 ore.
Per la scuola secondaria di I grado, per il tempo prolungato, le ore aggiuntive hanno
la finalità di avviare percorsi di recupero o potenziamento delle conoscenze.
6.7 LINGUA STRANIERA
La Legge di Riforma n° 53/03 ha reso obbligatorio l‟insegnamento dell‟inglese nella scuola
primaria e di due lingue nella scuola secondaria di 1° grado (inglese e una seconda lingua
comunitaria).
20
Al termine del percorso si proporrà agli alunni di sostenere un esame presso un Ente
Culturale accreditato dal Ministero della Pubblica Istruzione (MIUR) (Trinity College [presso la
nostra sede della Sc.secondaria I grado F.Tosi] - Centre Culturel Français - Goethe Institut Cervantes ) per ottenere un diploma di certificazione esterna, riconosciuto in tutta Europa,
secondo gli accordi e i livelli stabiliti dal Quadro Europeo di Riferimento per l'Insegnamento
delle Lingue Straniere, che può essere valutato come credito formativo nell‟ambito della
normativa vigente e inserito nel Portfolio Linguistico (PEL). Inoltre, gli insegnanti si attivano
per progetti di full immersion di lingua inglese.
I nostri docenti hanno, inoltre, preso parte a numerose attività di aggiornamento offerte dai
programmi europei e ai corsi di formazione indetti dal Ministero.
6.8 INFORMATICA
Le nuove tecnologie didattiche (e quelle multimediali in modo particolare) rappresentano un
decisivo elemento di innovazione nel sistema scolastico italiano per diversi motivi:
la cultura e l‟operatività necessarie al dominio della tecnologia che caratterizza il nostro
tempo rivestono un ruolo fondamentale nel processo formativo;
la multimedialità non è un semplice insieme di procedure e strumenti, ma costituisce essa
stessa una "dimensione culturale" dalla quale non si può prescindere nel processo
formativo;
l'educazione alla multimedialità comporta un uso attivo e creativo delle tecnologie;
l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione può arrecare un notevole
contributo al miglioramento e all'efficacia dei processi di insegnamento e di
apprendimento in quanto costituisce un utile strumento per potenziare la professionalità
dei docenti.
L'Istituto si propone di utilizzare il mezzo informatico nei diversi gradi d‟istruzione, tenendo
conto di tutto il percorso scolastico Primaria- Scuola secondaria di I grado . Al fine di rendere
più proficuo il lavoro, il Collegio ha individuato una Funzione strumentale per la scuola
dell‟Infanzia e primaria, e una Funzione per la secondaria di primo grado e il CTP.
7. MODALITÀ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE
La verifica non sarà un momento di "controllo fiscale" che parte dall'insegnante, bensì una
tappa di percorso e di traguardo, individuale o collettiva, adeguatamente inserita nell'attività di
classe.
Non sarà considerato il solo aspetto apprendimentale, ma si terrà conto anche degli obiettivi
umani raggiunti in quel determinato iter conoscitivo.
Le prove di controllo, sistematiche e frequenti, potranno assumere, pertanto, carattere di test
formativo o di pura verifica contenutistica.
La valutazione è una conseguenza della verifica e si articola su due punti:
1) Prassi di valutazione
A. Valutazione diagnostica: per valutare la situazione iniziale si verificano le capacità
degli alunni, visti anche nel contesto ambientale, attraverso prove comuni o particolari
(test di ingresso ).
B. Valutazione formativa: periodicamente, allo scadere delle sequenze didattiche, si
procede alla valutazione formativa, volta ad indagare sull'apprendimento dell'alunno
attraverso il confronto fra situazione iniziale, intermedia e finale.
C. Valutazione sommativa: alle scadenze quadrimestrali e alla fine di ogni anno
scolastico si procede alla valutazione sommativa, cercando di dare rilievo al "positivo"
21
di ogni alunno piuttosto che al "negativo". La valutazione deve mantenersi legata alle
capacità del singolo.
E' opportuno tenere presente che la valutazione sommativa
valuta e misura il risultato finale del processo educativo-conoscitivo in rapporto alla
situazione di partenza.
2) Quadro di valutazione quadrimestrale con indicazione dei parametri, concordati dal
Collegio dei Docenti:
Partecipazione al processo educativo.
Volontà di applicazione.
Livello di apprendimento cognitivo raggiunto rispetto agli obiettivi prefissati
Socializzazione
Livello del processo di maturazione personale verificato nel corso dell'anno scolastico.
Per l‟area della Valutazione, il Collegio dei Docenti ha individuato una Funzione Strumentale
per la Scuola Primaria.
Come previsto dalla normativa relativa agli esami della Scuola secondaria, una Funzione
Strumentale immetterà on-line gli esiti della prova INVALSI.
8. PROGETTI PER
FORMATIVA
L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA
All‟interno del curricolo scolastico e quindi dell‟orario previsto si attivano nella scuola
numerosi progetti che fanno riferimento alle seguenti aree:
a) area informatica
a l) alfabetizzazione informatica
a2) realizzazione di ipermedia su temi a contenuto personale, creativo o sociale
b) area sociale
b 1) sensibilizzazione dei ragazzi alla convivenza civile su temi di rilevanza sociale ed
ecologica (corretto sfruttamento delle risorse energetiche, rispetto dell‟ambiente, problema
dello smaltimento dei rifiuti); educazione alla convivenza civile.
b 2) educazione all‟ affettività, alla salute, alimentare, stradale (prevenzione e correzione di
eventuale comportamenti a rischio nell‟ambito degli incidenti domestici e di quelli stradali;
nozioni di pronto soccorso)
c) area espressiva – artistica - manuale
c1) valorizzazione sia della manualità che della creatività dei ragazzi partendo da temi già
affrontati in altri ambiti di carattere scientifico, linguistico e sociale.
d) area linguistica
d1) consolidare e ampliare le specifiche conoscenze linguistiche, ma anche comprendere
l‟utilità della lingua come strumento di comunicazione con altre realtà.
e) area ludico-sportiva
e1) scoperta e utilizzo delle proprie capacità fisiche
e2) canalizzazione delle emozioni verso un sano agonismo e promozione di un tifo non
indirizzato alla prevaricazione.
8.1 VALUTAZIONE DEI PROGETTI PER
DELL’OFFERTA FORMATIVA
22
L’AMPLIAMENTO
La valutazione viene effettuata in base ai criteri di efficienza ed efficacia.
Indicatori per valutare l‟efficienza delle procedure e degli strumenti attivati sono: la
funzionalità dell‟orario , la funzionalità degli spazi e degli strumenti e attrezzature, il livello di
partecipazione da parte degli alunni e di collaborazione tra i docenti, la qualità e
l‟adeguatezza delle collaborazioni esterne.
Indicatori per valutare l‟efficacia delle iniziative sono : la coerenza rispetto alle problematiche
trattate, i risultati dell‟apprendimento e la crescita del livello di partecipazione degli alunni.
La rilevazione sarà effettuata tramite la compilazione di una scheda da parte del docente
referente, il quale avrà provveduto preventivamente a valutare gli alunni secondo le modalità
previste dai singoli progetti.
Obiettivo del monitoraggio non è la rilevazione pura e semplice di quanto è stato fatto, ma
l‟individuazione dei punti di forza e dei punti deboli al fine di un costante miglioramento
dell‟offerta formativa da parte dell‟istituto.
9. ACCORDI IN RETE
9.1 ACCORDI CON ALTRE AGENZIE EDUCATIVE
Essendo la scuola sede anche di un Centro Territoriale di Educazione Permanente, si è
spesso fatto ricorso alle specifiche competenze dei docenti di questo settore per la
formazione in servizio dei docenti della scuola (per esempio in ambito informatico e
linguistico) nonché per iniziative di alfabetizzazione di alunni extracomunitari (nell‟ambito del
corso di italiano per stranieri). Si collabora anche al passaggio a queste strutture degli alunni
che hanno superato l‟età dell‟obbligo senza aver completato regolarmente gli studi,
soprattutto per quanto riguarda quelli a forte rischio di disagio sociale.
La collaborazione prevede anche l‟utilizzo comune di materiali, strutture, consulenze di
esperti su temi specifici concordati in sede di programmazione.
Inoltre la scuola , quando necessario, attiva collaborazioni con il C.F.P. del Comune di
Legnano per realizzare progetti di orientamento decisionale, con la “Fondazione Clerici” di
Parabiago e il CIOSF di Castellanza per l‟integrazione di soggetti a rischio di dispersione
scolastica ed il Rotary Club.
9.2
ACCORDI IN RETE CON IL TERRITORIO
A seconda delle esigenze specifiche dei singoli progetti, intervengono nelle scuole esperti di
diverso tipo e di diversa provenienza istituzionale: tecnici comunali, agenti della Polizia
Municipale, dell'ANPI, dell'ASL, dell'INAIL e dell'associazione naturalistica e astronomica
“Antares”. I suddetti esperti forniscono materiali di supporto, collaborano con gli insegnanti
alla progettazione di specifici laboratori e tengono infine direttamente incontri-lezione con gli
alunni. La collaborazione con l'Ente Locale si esplica anche nel coordinamento e nella
funzione di servizi quali la mensa interna della scuola, i servizi di pre-scuola e i trasporti
10. ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA
10.1. ORARIO SCUOLA DELL’INFANZIA A.FRANK
23
DA LUNEDI’ A VENERDI’
PRE-SCUOLA (a pagamento con personale comunale)
INGRESSO
LEZIONI
1°USCITA
MENSA
2° USCITA / INGRESSO
TERZA USCITA
10.2. ORARIO SCUOLA PRIMARIA
8.15
8.45
11.40
11.45
13.25
16.00
7.30 - 8.15
-
8.45
11.40
11.45
13.00
13.30
16.15
POST-SCUOLA (con personale statale)
16.15 - 17.15
Plesso Manzoni
Classi a 27 ore e tre rientri pomeridiani
LUN.
MAR.
MER.
GIO.
VEN.
8.30 12.30
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
12.30 14.30
refezione e gioco
refezione e gioco
refezione e gioco
14.30 16.30
attività didattica
attività didattica
attività didattica
Classi a 30 ore e tre rientri pomeridiani
LUN.
MAR.
MER.
GIO.
VEN.
8.10 12.40
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
12.40 14.00
refezione e gioco
refezione e gioco
refezione e gioco
14.00 16.30
attività didattica
attività didattica
attività didattica
Classi a 40 ore (cinque rientri pomeridiani)
LUN.
MAR.
MER.
GIO.
VEN.
8.30 12.30
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
12.30 14.30
refezione e gioco
refezione e gioco
refezione e gioco
refezione e gioco
refezione e gioco
14.30 16.30
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
Plesso Pascoli
Classi a 27 ore e tre rientri pomeridiani
LUN.
MAR.
MER.
GIO.
VEN.
8.30 12.30
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
12.30 14.30
refezione e gioco
refezione e gioco
refezione e gioco
14.30 16.30
attività didattica
attività didattica
attività didattica
Classi a 30 ore e tre rientri pomeridiani
LUN.
MAR.
MER.
GIO.
VEN.
8.10 12.40
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
12.40 14.00
refezione e gioco
refezione e gioco
refezione e gioco
14.00 16.30
attività didattica
attività didattica
attività didattica
Classi a 40 ore (cinque rientri pomeridiani)
24
LUN.
MAR.
MER.
GIO.
VEN.
8.30 12.30
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
12.30 14.30
refezione e gioco
refezione e gioco
refezione e gioco
refezione e gioco
refezione e gioco
14.30 16.30
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
attività didattica
L'ingresso degli alunni sarà possibile a partire da 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni , sia antimeridiane che
pomeridiane.
SERVIZI COMUNALI in entrambi i plessi
(a pagamento con assistenza di personale comunale)
PRE - SCUOLA dalle 7.30 all‟inizio delle lezioni ( sc.Manzoni e sc.Pascoli)
POST-SCUOLA dalle 16.30 alle 18.00 (sc.Manzoni)
10.3 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
ORARIO
dalle
alle
ENTRATA
1°ora
2°ora
7.55
8.00
9.00
8.00
9.00
9.55
INTERVALLO
3°ora
4°ora
5°ora
6°ora
9.55 10.05
10.05 11.00
11.00 12.00
12.00 13.00
13.00 13.50 solo per chi è /14.00
RIENTRI POMERIDIANI
LUNEDI‟: 2E-3E 2F-3F- 2G
1A-1G
MARTEDI‟ :
2B-3B 2C-3C
GIOVEDI‟:
2A-3A 2D-3D
1A-1G
iscritto alla mensa
MENSA
13.50
14.30
7°ora
8°ora
14.30
15.30
15.30
16.30
I genitori vengono ricevuti come previsto dal piano delle attività dei singoli ordini e per le
scuole primarie e secondarie su appuntamento
11 FORMAZIONE DELLE CLASSI
11.1 – SCUOLA DELL’INFANZIA
Per la formazione delle sezioni della Scuola dell‟Infanzia, si dovrà fare riferimento
principalmente all‟età degli alunni e ad un‟equa distribuzione secondo il sesso.
Sarà possibile contare su maggiori informazioni, nel caso di bambini provenienti dall‟Asilo
Nido.
Un‟apposita Commissione durante l‟anno scolastico terrà i rapporti con l‟Asilo Nido Salvo
D‟Acquisto al fine di portare avanti progetti di continuità e raccogliere informazioni sui
bambini.
I fratelli verranno inseriti in sezioni diverse.
Per gli alunni in situazioni di handicap si terrà conto delle informazioni fornite dagli operatori
sanitari che seguono il caso.
11.2 SCUOLA PRIMARIA
L‟obiettivo è quello di pervenire alla formazione di classi eterogenee al loro interno, ma il più
possibile omogenee tra di loro.
25
Una commissione formata dal Dirigente scolastico, da due insegnanti e dalle Funzioni
Strumentali per la Continuità Educativa e l‟Integrazione disabili esaminerà tutti i dati in
possesso della scuola al fine di operare una distribuzione degli alunni il più possibile
equilibrata.
Di fondamentale importanza sono ritenute le informazioni che verranno fornite dagli
insegnanti di scuola dell‟Infanzia.
A questo proposito, al fine di rendere mirata l‟osservazione ed uniformare la raccolta dei dati
secondo precisi parametri, la Commissione per la Continuità Educativa, con la Funzione
strumentale individuata dal Collegio, ha già elaborato delle apposite schede. Dette schede
sono già state approvate anche dalle Scuole dell‟Infanzia private del Territorio.
Nel caso di fratelli gemelli, questi saranno preferibilmente divisi e inseriti in classi diverse
Particolare attenzione andrà posta nell‟inserimento degli alunni in situazione di handicap,
tenuto anche conto delle informazione fornite dagli operatori sanitari che seguono il caso.
Al fine di rendere veramente proficuo ogni intervento, il Collegio dei docenti ha assegnato
una Funzione Strumentale per il Raccordo.
11.3 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
La Commissione appositamente costituita predispone una griglia di rilevazione dati raccolti
mediante colloquio con le maestre della scuola primaria.
I criteri cui il Dirigente Scolastico farà riferimento per la formazione delle classi prime sono :
favorire un‟equa distribuzione del numero dei maschi e delle femmine
formare classi omogenee nella loro eterogeneità per fasce di livello; in caso di
fratelli gemelli, questi saranno preferibilmente divisi e inseriti in prime diverse
gli alunni ripetenti vengono collocati, in linea di massima, negli stessi corsi
frequentati l‟anno precedente, a meno che non vi siano comprovate condizioni
di incompatibilità che consiglino un cambiamento di corso
il Dirigente Scolastico terrà conto di richieste specifiche presentate da singoli
genitori ( provenienza di alunni dalla stessa scuola che desiderano essere
inseriti nella stessa classe, motivi di trasporto, utilizzo servizio mensa, …)
Sulla base di quanto esplicitato verranno formate le classi. L‟abbinamento classe/sezione
avverrà durante un pubblico sorteggio.
Il Dirigente Scolastico affiggerà gli elenchi delle classi prime che si saranno costituite sulla
base delle iscrizioni e dell‟organico approvati per l‟anno scolastico seguente.
12. ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI
12.1 Scuola dell’Infanzia
Il Dirigente scolastico dispone l‟assegnazione dei docenti alle sezioni avendo cura di
garantire le condizioni per la continuità didattica, nonché la migliore utilizzazione delle
competenze professionali.
12.2 Scuola Primaria
Il Dirigente scolastico dispone l‟assegnazione dei docenti alle classi e l‟assegnazione degli
ambiti disciplinari ai docenti delle scuole primarie, avendo cura di garantire le condizioni per la
continuità didattica, nonché la migliore utilizzazione delle competenze professionali.
26
Riconfermando in materia responsabilità e competenze del dirigente si individuano i seguenti
criteri:
Continuità all‟interno del plesso e del team
Affinità tra i docenti
Valorizzazione delle competenze
12.3 Scuola Secondaria di I grado
Il Dirigente scolastico dispone l‟assegnazione dei docenti alle classi avendo cura di garantire
le condizioni per la continuità didattica, nonché la migliore utilizzazione delle competenze
professionali.
I docenti di tutti gli ordini interessati, in ordine di anzianità di servizio, saranno comunque
chiamati ad esprimere le loro preferenze. I nuovi docenti, sempre in ordine di anzianità,
verranno ascoltati dopo i docenti già facenti parte dell‟Istituto.
13. ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL' I.R.C.
Viene data l‟opportunità di seguire gruppi omogenei nelle diverse classi.
14. SERVIZI AMMINISTRATIVI
ORARIO DI SEGRETERIA
Lo sportello di segreteria è aperto al pubblico secondo il seguente orario :
lunedì – venerdì
12.00 – 14.00
In periodi di particolare necessità (es. iscrizioni, …) la segreteria garantirà il servizio anche
nella giornata di sabato.
Il Dirigente Scolastico riceve previo appuntamento telefonando al numero: 0331/ 427625,
chiedendo dell‟assistente amministrativa sig.ra Carla.
27
15. DIDATTICA LABORATORIALE
La scuola, come sopra detto,attua una metodologia che si basa sull‟accoglienza dell‟alunno,
su una relazione di benessere e su una didattica che applica una metodologia legata al
vissuto degli alunni, finalizzata a far acquisire strumenti di analisi critica della realtà.
In tutte le nostre scuole si attivano progetti finanziati dal diritto allo studio o con il contributo
dei privati. Detti progetti sono veri e propri laboratori, in ambito motorio, espressivo, creativo,
scientifico, sempre condotti dai docenti, a volte anche con la collaborazione di esperti esterni
per far maturare negli alunni abilità che traducono il saper fare ma anche in un saper essere,
quindi in competenze.
Allegato 1
Si allegano i progetti didattici deliberati dal C.d‟I. per l‟a.s.2010-2011
scuola
ATTIVITA’
LABORATORIALI
INFANZIA
A. FRANK
ATTIVITA’
LABORATORIALI
PRIMARIA
MANZONI
PASCOLI
Titolo
progetto
Musica e
movimento
Materiale
facile
consumo
Sezioni
o Classi
coinvolte
DURATA
costo
progetto €
tutte
7 lezioni
1.800,00
Scuola dell’Infanzia
800,00
Panathlon
prime
7 lezioni
Gratuito
Aerobicando
seconde
10 lezioni
Gratuito
Atletica
terze
7 lezioni
Gratuito
Yoga
terze
10 lezioni
Gratuito
Virtus Basket
quarte
7 lezioni
1.000,00
Softball
quinte
7 lezioni
700,00
Il brutto
anatroccolo
quinte
Annuale
4250,00
Musica
(Luraghi)
terze
quarte
(6
Annuale
5.500,00
28
classi)
Materiale
facile
consumo
Manzoni
Pascoli
1^- 2^3^
Softball
ATTIVITA’
LABORATORIALI
SEC. I GRADO
TOSI
Aprile Maggio
1^
Full
immersion
3 gg./Marzo
Laboratori
Sc.
Secondaria
tutte
1.800,00
750,00
4.500,00
800,00
16. Uscite didattiche – Viaggi di istruzione
Secondo la metodologia sopra espressa, si attivano nell‟ambito della tradizione della scuola,
gite di più giorni e/o stage all‟estero per le classi terze, mentre uscite di un giorno per le classi
prime e seconde della scuola secondaria di primo grado. Alla scuola primaria come alla
scuola dell‟infanzia si attuano uscite giornaliere attinenti al lavoro scolastico, privilegiando
quelle mete che prevedono dei workshop sia all‟interno che in classe. Analogamente la già
citata scuola secondaria realizza le uscite anche di mezza giornata, sempre con lo scopo di
rendere più attivo e interattivo l‟insegnamento.
Allegati
Si allega prospetto uscite viaggi d‟istruzione per l‟A.S.2010-2011
Scuola dell’Infanzia
SEZIONI
Grilli- LeprottiOrsetti- Delfini
DESTINAZIONE
DURATA
Museo della Scienza e della Tecnica
MILANO
Mezza giornata
Fattoria Murnè
Coccinelle
Alunni 4-5 anni
Tutti
Una giornata
BUSTO GAROLFO
Castello- Laboratori
MILANO
Uscita di primavera al Parco Ronchi
LEGNANO
Mezza giornata
Mezza giornata
Scuola Primaria
CLASSI
DESTINAZIONE
Prime
Manzoni-Pascoli
Cascina Bullona
MAGENTA
Villa Panza
VARESE
Teatro della Quattordicesima
MILANO
Seconde
Manzoni-Pascoli
29
DURATA
Una giornata
Una giornata
Mezza giornata
Archeopark
BERGAMO
Museo Storia Natutale
MILANO
Museo Egizio
TORINO
Teatro Litta
MILANO
Planetario
MILANO
Venaria
TORINO
Terze
Manzoni-Pascoli
Quarte
Manzoni-Pascoli
Quinte
Manzoni-Pascoli
Centro Euratom
ISPRA
Museo Scienza e Tecnica
MILANO
5 B Pascoli
Una giornata
Mezza giornata
Una giornata
Mezza giornata
Mezza giornata
Una giornata
Mezza giornata
Mezza giornata
Le Classi Quinte parteciperanno al progetto SCUOLA AL MUSEO del Comune di Legnano che prevede
trasferimenti degli alunni da scuola al Museo Suttermaier; pertanto occorre prevedere l‟autobus
anche per il territorio di Legnano, per la durata di mezza giornata.
Scuola Secondaria I grado
CLASSI
DESTINAZIONE
DURATA
Teatro Verdi – Spettacolo teatrale-
Mezza giornata
MILANO
Classi prime
Classi seconde
MINOPRIO
Una giornata
TORINO
Una giornata
Teatro Verdi – Spettacolo teatraleMILANO
Mezza giornata
Cenacolo
MILANO
Mezza giornata
Visita ad un‟industria alimentare
Mezza giornata
o in alternativa
o
Cascina con laboratori pratici
Una giornata
Spettacolo teatrale
MILANO
Mezza giornata
Mostra pittorica – Maestri del „900
MILANO
Mezza giornata
Classi terze
Museo della Scienza e della tecnica (probabile)
MILANO
Mezza giornata
TRIESTE
3 giorni
MALTA
Stage /1 settimana
30
31
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ICS Alessandro Manzoni - Istituto Comprensivo A. Manzoni