ALLEGATO B L.R. n. 18/2005 SERVIZIO CIVILE REGIONALE VOLONTARIO BANDO ANNO 2014 SOGGETTO PROPONENTE: COMUNE DI CASTELGOMBERTO P.ZA MARCONI, 1 36070 CASTELGOMBERTO (VI) 1) TITOLO DEL PROGETTO: “Imparare e sperimentare sperimentare l’arte del Servizio Civile” II° edizione 1 SOGGETTO PROPONENTE: COMUNE DI CASTELGOMBERTO • Indirizzo: P.ZA MARCONI, 1 • Cap: 36070 • Comune: CASTELGOMBERTO • Prov. VICENZA • Telefono: 0445/424443 • Fax: 0445/941577 • E-mail: [email protected] • Pec: [email protected] • Sito web: www.comune.castelgomberto.vi.it • Codice fiscale - P.IVA: 00185650249 Struttura competente progetto: SETTORE 2° – SERVIZI ALLA PERSONA 1 Cognome e nome del responsabile del procedimento DOTT. ZAUPA Osvaldo Indirizzo: P.ZA MARCONI, 1 – 36070 CASTELGOMBERTO - VI Telefono: 0445/424418 E-mail: [email protected] 2 Cognome e nome del legale rappresentante dell'Ente/Associazione DAL TOSO LORENZO Telefono: 0445/424413 E-mail: [email protected] 3 Codice di accreditamento al Servizio Civile Nazionale: NZ02735 2) ENTI ASSOCIATI: Le Amministrazioni Comunali proponenti intendono dare maggiore rilevanza alle Agenzie Educative, alle Cooperative Sociali e soprattutto alle Associazioni Culturali e di Volontariato, come di seguito riportate, che collaborano attivamente alla realizzazione di questo progetto e che concorrono a dare un apporto significativo concreto allo svolgimento delle singole attività, anche mediante la formalizzazione del partenariato. n. 1 2 3 2 DENOMINAZIONE COMUNE DI TRISSINO (codice accreditamento UNSC NZ02740) COMUNE DI BROGLIANO (codice accreditamento UNSC NZ02739) ITACA Cooperativa Sociale ONLUS di Valdagno TIPOLOGIA DI ACCORDO PROTOCOLLO D’AGGREGAZIONE e LETTERA DI INTENTI PROTOCOLLO D’AGGREGAZIONE e LETTERA DI INTENTI LETTERA DI PARTENARIATO RUOLO E RISORSE DEI PARTNER ADERENTI Co-progettazione Co-progettazione Personale educativo di Giochinsieme e dell’Asilo Nido Comunale di Brogliano 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 CON TE Cooperativa Sociale ONLUS di Quinto Vicentino STUDIO PROGETTO Società Cooperativa Sociale di Cornedo Vicentino Istituto Comprensivo Statale ENRICO FERMI di Castelgomberto e Brogliano Associazione Pro Loco di Trissino Associazione Pro Loco di Castelgomberto Associazione Anziani e Pensionati di Castelgomberto Associazione Anziani e Pensionati di Trissino Associazione Anziani di Brogliano Parrocchia S. Martino di Brogliano LETTERA DI PARTENARIATO LETTERA DI PARTENARIATO LETTERA DI PARTENARIATO LETTERA DI PARTENARIATO LETTERA DI PARTENARIATO LETTERA DI PARTENARIATO LETTERA DI PARTENARIATO LETTERA DI PARTENARIATO LETTERA DI PARTENARIATO Parrocchia S.S Lorenzo e Lucia di Quargnenta (Brogliano) Associazione Culturale Agorà di Castelgomberto Associazione Culturale “Sementi” di Trissino LETTERA DI PARTENARIATO Scuola Materna “D.G. Busato” di Castelgomberto A.I.A.S. Associazione Italiana Assistenza agli Spastici di Valdagno LETTERA DI PARTENARIATO LETTERA DI PARTENARIATO LETTERA DI PARTENARIATO LETTERA DI PARTENARIATO Personale educativo ed animativo dei Centri ludico-ricreativi; conoscenza altri ambiti di attività Personale animativo del Doposcuola e del Progetto Anziani; confronto con i volontari servizio civile europeo Disponibilità per incontri con i ragazzi per la sensibilizzazione al servizio civile e volontariato; collaborazione per le serate di formazione aperte alla cittadinanza; Comitato dei genitori Disponibilità alle interviste/questionari di conoscenza Disponibilità alle interviste/questionari di conoscenza Disponibilità alle interviste/questionari di conoscenza Disponibilità alle interviste/questionari di conoscenza Disponibilità alle interviste/questionari di conoscenza Collaborazione per le serate di formazione aperte alla cittadinanza; confronto/conoscenza realtà Caritas Collaborazione per le serate di formazione aperte alla cittadinanza; confronto con Caritas Collaborazione per le serate di formazione aperte alla cittadinanza Disponibilità alle interviste/questionari di conoscenza; collaborazione per le serate di formazione aperte alla cittadinanza Collaborazione per le serate di formazione aperte alla cittadinanza Collaborazione per le serate di formazione aperte alla cittadinanza, disponibilità alle interviste/questionari di conoscenza 3) DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Data inizio: gennaio 2015 Data fine: dicembre 2015 Durata 12 mesi Ambito progettuale: − ASSISTENZA E SERVIZIO SOCIALE − PROMOZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITA’ EDUCATIVE E CULTURALI Descrizione del contesto territoriale e settoriale entro il quale si realizza il progetto I tre Comuni, di piccole dimensioni e tra loro confinanti, sono situati nella zona sud della Valle dell’Agno, che conta circa 60.000 abitanti. Fanno parte di un unico distretto socio sanitario (Punto Salute Nord) dell’Aulss n. 5 “Ovest Vicentino”; gestiscono ed erogano in modo analogo alcuni servizi socio- 3 assistenziali quali l’Assistenza Domiciliare, la consegna dei pasti al domicilio, i centri ludico-ricreativi ed i centri estivi rivolti ai minori. Condividono poi alcuni servizi e risorse situate nei Comuni limitrofi: un Centro per l’Impiego a Valdagno, tre Ospedali a Valdagno, Montecchio Maggiore ed Arzignano. Nei Comuni di Trissino e Castelgomberto sono presenti delle Scuole dell’Infanzia private paritarie con servizio integrato di Asilo Nido; nel Comune di Brogliano è presente un servizio di Asilo Nido comunale, gestito tramite una convenzione con la Cooperativa Sociale Itaca, che accoglie i bambini dai 3 ai 36 mesi ed ha una capacità ricettiva massima di 30 posti (5 dei quali sono riservati ai bambini residenti nel Comune di Trissino, in quanto i due Comuni hanno attualmente in essere apposita convenzione) ed una Scuola dell’Infanzia privata parificata, gestita dall’Unità Pastorale di Brogliano e Quargnenta. Le scuole primarie e secondarie di primo grado dei Comuni di Castelgomberto e Brogliano fanno capo ad un unico Istituto Comprensivo con sede a Castelgomberto, formato da tre plessi per le primarie (di cui uno a Brogliano e due a Castelgomberto) e un plesso per le secondarie a Castelgomberto. In ciascuno dei tre Comuni sono inoltre presenti il Centro Ludico Ricreativo per i bambini della scuola primaria; Il Doposcuola nel Comune di Castelgomberto è stato consolidato il per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado ed è stato consolidato, nel Comune di Brogliano e nel Comune di Trissino il Servizio di Doposcuola pomeridiano comunale, sia per i ragazzi della scuola primaria che per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado. Le Biblioteche presenti in ognuno dei tre fanno parte del Servizio Provinciale Interbibliotecario, coordinato dalla Biblioteca Bertoliana di Vicenza, che unisce in un unico servizio di rete le Biblioteche della Provincia ed il Sistema Museale “Agno – Chiampo”. Le risorse presenti nel territorio dei tre Comuni si possono così sintetizzare: Ubicazione Numer o Tipologia Gestione Trissino 1 Casa di Riposo IPAB Villa Serena Trissino 1 Scuola dell’infanzia privata paritaria con asilo nido integrato Parrocchia di Trissino Castelgomberto 1 Scuola dell’infanzia privata paritaria con asilo nido integrato Parrocchia Castelgomberto Brogliano 1 Scuola dell’infanzia parificata Unità Pastorale Brogliano e Quargnenta Brogliano 1 Asilo Nido Comunale 1 Istituto comprensivo Statale E. Fermi Trissino 1 Biblioteca Comune Castelgomberto 1 Biblioteca Comune Brogliano 1 Biblioteca Comune Castelgomberto Brogliano e privata di Cooperativa Sociale Itaca Dal 2008 i tre Comuni collaborano per la gestione aggregata del Progetto “Anziani soli? No, grazie!”, d’intesa con la Cooperativa Sociale Studio Progetto che gestisce il Servizio di Assistenza Domiciliare e con la partecipazione delle Associazioni Anziani territoriali. Il progetto, finalizzato alla realizzazione di azioni di promozione della qualità della vita delle persone anziane, è volto a favorire la socializzazione delle persone che soffrono di solitudine e creare opportunità di incontro. I tre Comuni, fin dal 2004, hanno collaborato tra loro in materia di Servizio Civile mediante la coprogettazione per la presentazione congiunta dei progetti di Servizio Civile Nazionale e/o Regionale ai sensi della Legge 64/2001 e della L. R. 18/2005. 4 Durata Progetto N. volontari inseriti Titolo Progetto 01.01.2004 – 31.03.2005 3 Solidarietà e Partecipazione (Bando Nazionale) 16.01.2007 – 16.05.2008 1 per 30 ore Solidarietà e Partecipazione 01.09.2008 – 31.08.2009 2 per 18 ore Solidarietà e Partecipazione II° 01.09.2009 – 31.08.2010 2 per 18 ore L’Officina delle idee, opportunità per pensare, crescere, sperimentare 2009 e 2010 0 (progetto approvato non finanziato) 02.04.2012 – 31.03.2013 3 per 18 ore Tra dire e fare: servizio civile 02.06.2013 – 31.05.2014 2 per 18 ore Tra dire e fare: servizio civile II° Il percorso fin qui maturato ci offre la possibilità di confermare la co-progettazione anche per l’attuale Bando Regionale, mantenendo invariati gli ambiti di intervento e ci consente di migliorare l’offerta formativa, grazie al consolidarsi delle collaborazioni professionali con i formatori che a vario titolo concorrono al nostro progetto, e di implementare le aree ancora da sviluppare indicate al punto e) dell’Allegato A. DATI GENERALI (al 31.12.2013): Ente Brogliano 12,15 kmq Castelgomberto 17,28 kmq Trissino 21,93 kmq Anno Abitanti (M-F) Famigli e Over 65 (M-F) Under 18 (M-F) 2012 3961(m 2002; f 1959) 1552 549(m 247,f 302) 839 (m 438; f 401) 2013 3954 (m 1994; f 1950) 1544 568 (m 260; f 308) 885 (m 471; f 414) 2012 6111 (m 3086; f 3025) 2324 982 (m 440; f 542) 1273 (m 662; f 622) 2013 6155 (m 3110; f 3044) 2376 1010 (m442; f 568) 1186 (m 634;f 552) 2012 8783 3340 1553 (m 717;f 806) 1730 (m 929; f 801) 2013 8756 3368 1545(m 679; f 866) 1722 (m 907; f 815) Dal confronto con i dati del 2012 si evince che la popolazione è cresciuta a Castelgomberto mentre è diminuita a Brogliano e a Trissino; che le famiglie sono aumentate a Castelgomberto e a Trissino ma sono diminuite a Brogliano; che la popolazione anziana è aumentata a Castelgomberto e a Brogliano mentre è diminuita a Trissino; che i minori di 18 anni invece sono aumentati a Brogliano e diminuiti a Castelgomberto e a Trissino. Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento La presentazione di un unico progetto favorisce e incentiva le politiche comuni dei tre Enti nei settori indicati, mediante la realizzazione di iniziative congiunte e lo scambio di informazioni ed esperienze tra i/le volontari/e, pur mantenendo la specificità degli intenti e degli strumenti utilizzati nelle realtà proprie dei singoli Comuni. Uno dei punti di forza del nostro progetto, oltre alla condivisione delle figure dei volontari, è rappresentato dal percorso formativo e dalla supervisione che premettono la creazione e il consolidamento di una “cultura” e di una “prassi” proprie del Servizio Civile Regionale che arricchiscono sia chi partecipanti al progetto regionale che i servizi che li accolgono. L’esperienza negli anni, ha permesso di sviluppare e approfondire la cultura del Servizio Civile e di conoscere ed aggregare come partner al progetto soggetti nuovi e diversi, istituzionali e non. Gli attori del terzo settore hanno apportato, con la loro specificità, innovazione, conoscenze e risorse umane; hanno sviluppato una rete di collaborazione che si sta via via rafforzando e che sta dando vita, rispetto ai volontari che ne hanno fatto esperienza, a percorsi autonomi di approfondimento e di riflessione sulle tematiche affrontate, anche al di fuori dei nostri servizi. 5 E’ di particolare importanza la collaborazione con l’Associazione PBI Italia per la formazione dedicata alla nonviolenza e alla promozione dei diritti umani. La loro attività diretta, infatti, è una fonte preziosa per la formazione generale dei nostri volontari civilisti. L’Associazione invia nei vari progetti attivi a livello internazionale una media annua di 80 volontari/e per svolgere compiti di accompagnamento protettivo. I/le volontari/e PBI provengono da tutto il mondo ed agiscono come “occhi ed orecchie” della comunità internazionale. La loro presenza, fisica e simbolica, porta il messaggio che la comunità internazionale non accetta abusi o violazioni dei diritti umani. I volontari aiutano gli attivisti locali a fare rete tra loro e ad accrescere la consapevolezza rispetto alle problematiche che affrontano, svolgono attività di sensibilizzazione e stimolo a diversi livelli per favorire l’assunzione di responsabilità internazionale rispetto ai diritti umani. I formatori che partecipano al nostro progetto di Servizio Civile Regionale sono volontari che hanno vissuto in prima persona l’attivismo nei progetti internazionali e che si occupano in Italia di formazione e sensibilizzazione sulla non violenza. In particolare, Cristina Banzato ha tenuto le due conferenze aperte del 21 e 28 maggio 2014 a Castelgomberto mentre Tiziano Del Cotto ha condotto il Training residenziale a Milano dal 30 maggio al 1 giugno 2014. Inoltre PBI Italia è stata il tramite per contattare Pat Patfoort che si occuperà della formazione sul Metodo dell’Equivalenza, in una serata di aperta anche alla cittadinanza prevista per il 20 settembre 2014. Inoltre dal 2014 abbiamo coinvolto l’Associazione AIAS di Valdagno come nuovo partner, sensibile ed impegnata da tempo nella promozione del rispetto della diversità e dei diritti esigibili dalla persone con disabilità. La ricchezza dei contenuti delle offerte formative sulla nonviolenza sperimentate quest’anno e la presenza di pubblico nelle serate aperte (58 persone il 21/05 e 47 persone il 28/05) ci conferma l’efficacia di queste iniziative che uniscono la necessità di investire nella crescita dei civilisti e nella sensibilizzazione con la risposta ad un bisogno collettivo della cittadinanza di conoscere e sperimentare modelli alternativi alla violenza/prepotenza/esclusione. Il percorso di condivisione e co-progettazione delle tre Amministrazioni Comunali ha motivato la scelta di prediligere, anche per l’attuale Bando Regionale, l’intervento nei settori della promozione delle attività educative e culturali con un’attenzione maggiore all’area dei minori per i Comuni di Brogliano e Castelgomberto e degli anziani per il Comune di Trissino. La scelta di inserire i volontari nei settori maggiormente a contatto con la Cooperative Sociali consente anche la conoscenza diretta delle attitudini dei volontari e fornisce un possibile sbocco lavorativo futuro ai giovani interessati e disponibili a collaborare proprio nei servizi dove hanno svolto il servizio civile o in servizi analoghi di altri territori. Ambiti di inserimento dei volontari: 1. Area Anziani Il Comune di Trissino mantiene l’attenzione sull’offerta dei servizi rivolti agli anziani e ripropone l’inserimento del volontario civilista nel progetto congiunto “Anziani soli? No, grazie!”. Tale progetto, consolidato ormai nel tempo, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Studio Progetto, con le Associazioni degli Anziani e Pensionati dei tre Comuni e con l’Associazione Pro Loco Trissino, realizza attività finalizzate a sostenere processi di socializzazione fra gli anziani che soffrono la solitudine, mediante la promozione della rete informale e la partecipazione da parte degli anziani stessi alle attività culturali e ricreative con carattere innovativo. I destinatari diretti del progetto sono le persone over 65, residenti nei tre Comuni e conosciute dai servizi sociali per aver espresso un bisogno di socializzazione e compagnia, ma che non sono in grado autonomamente di soddisfare questa esigenza, a causa delle condizioni precarie di salute, della lontananza dalle sedi dei centri aggregativi per anziani e dei luoghi di ritrovo abituali o delle condizioni socioeconomiche. I destinatari indiretti sono tutti quegli anziani neopensionati o in buone condizioni di salute che, singolarmente o costituiti in Associazioni, collaborano con le Amministrazioni Comunali per la realizzazione delle attività culturali e ricreative rivolte sia alla popolazione anziana sia all’intera comunità. Inoltre, destinataria indiretta è anche l’intera comunità locale che trae giovamento dall’apporto dato dalle persone anziane, le quali diventano in questo modo portavoce della memoria storica e delle tradizioni perdute: l’anziano, quindi, non è solo portatore di bisogni e di situazioni problematiche, ma diventa risorsa e potenzialità. 6 Gli obiettivi del progetto comprendono più livelli: • macro obiettivi: si rivolgono alla generalità della popolazione residente e a tutti i servizi coinvolti. Prevedono una conoscenza più approfondita della situazione degli anziani e delle loro problematiche, la costruzione delle reti locali informali che possano sostenere gli anziani, la prevenzione dell’isolamento sociale e dell’emarginazione, soprattutto delle fasce più deboli, lo sviluppo e il mantenimento della responsabilità sociale della comunità locale verso i propri membri, il recupero della memoria storica attraverso le testimonianze dirette. • micro obiettivi: si rivolgono agli anziani coinvolti nei singoli interventi. Prevedono la socializzazione delle persone sole e/o isolate, la valorizzazione delle risorse personali e il mantenimento delle funzioni residue dei destinatari, il collegamento dei vari soggetti coinvolti con il segretariato sociale per facilitare i momenti informativi e di monitoraggio. Il progetto si concretizza in due anime: 1. mantenimento di iniziative a livello di ogni singolo Comune; 2. sperimentazione di iniziative comuni per i tre territori e si distingue in due tipologie di attività diverse, ma fra loro collegate: a) realizzazione di uno “spazio stanziale” di aggregazione/socializzazione tra gli anziani, in una sede comunale centrale, dove svolgere attività manuali, organizzare pranzi conviviali, realizzare dei momenti formativi e informativi su argomenti di interesse comune; b) realizzazione di uno “spazio itinerante” di aggregazione/socializzazione dove gli anziani possono partecipare all’organizzazione di visite culturali e/o uscite di varia natura. I gruppi di socializzazione s’incontrano, di norma, un pomeriggio al mese, per la durata di tre ore circa. Per entrambe le tipologie di attività è previsto il trasporto da casa alla sede e ritorno, soprattutto per gli utenti con problemi di salute e/o che vivono nelle contrade isolate. Le varie attività del gruppo vengono programmate e coordinate dagli assistenti sociali dei Comuni afferenti che ne curano anche la supervisione a livello locale e sovracomunale, il monitoraggio in itinere e la verifica finale. La realizzazione degli interventi è affidata agli operatori addetti all’assistenza già operanti sul territorio, in quanto prestanti il servizio di assistenza domiciliare e che quindi conoscono e seguono già gli anziani coinvolti. Oltre alle predette figure professionali, lo svolgimento delle attività di ciascun gruppo è supportato dalla preziosa collaborazione del volontario di servizio civile e dei volontari aderenti alle locali associazioni di anziani e pensionati che collaborano fattivamente per la realizzazione del presente progetto. Il progetto ha durata triennale e individua il Comune capofila che, seguendo un’alternanza, segue la programmazione e la rendicontazione delle iniziative realizzate. Ruolo del Volontario Obiettivi comprendere ed analizzare un progetto, ampliare le proprie conoscenze e competenze relativamente alla progettazione e alla realizzazione di attività ludico-ricreative e di socializzazione; esperire la co-conduzione del gruppo di anziani ed il lavoro in gruppo con gli operatori e gli altri volontari; conoscere ed utilizzare le modalità di richiesta e di concessione di spazi pubblici e privati necessari per lo svolgimento delle singole iniziative; proporre e motivare gli anziani alla partecipazione al progetto; sviluppare capacità di valutazione del gruppo di anziani e autonomia nell’organizzazione degli eventi Attività ideare e realizzare le singole attività ricreative in affiancamento al personale OSS ed in autonomia Strumenti lettura del progetto in essere nella triennalità 2013/2015; utilizzo della modulistica appropriata e del calendario programmazione sale, costruzione ed aggiornamento dell’archivio con materiale fotografico, relazioni, racconti, ecc. realizzazione dell’opuscolo conclusivo da consegnare a fine annualità ai partecipanti al progetto 7 Indicatori organizzare autonomamente almeno 2 incontri con gli anziani, mediante l’ideazione dell’iniziativa, la presa di contatto i possibili partner/professionisti da coinvolgere, la valutazione della fattibilità della proposta (in termini di adeguatezza ai destinatari fragili, all’assenza di barriere architettoniche, alla congruità con le risorse economiche stanziate), la cogestione del gruppo degli anziani, la partecipazione alla verifica delle singole iniziative con l’équipe referente; somministrare almeno 1 questionario di gradimento agli anziani; redigere report e relazioni per l’équipe responsabile del progetto Inoltre il volontario civilista conosce e crea un rapporto interpersonale, con glia altri volontari già inseriti da tempo nel progetto, di età ed esperienze diverse, che favorisce un confronto intergenerazionale e stimola la collaborazione finalizzata alla risoluzione di eventuali problemi e difficoltà che si possono creare in gruppo così eterogeneo. La diversità delle motivazioni che spingono i volontari a prestare la loro collaborazione, inoltre, approfondisce la riflessione sulla natura dell’impegno civile e sociale, sull’essere risorsa gratuita e preziosa nella comunità locale dove si opera, oltre che essere fruitori di servizi. Ruolo del Volontario sviluppare relazioni e scambiare le proprie esperienze tra realtà di volontariato diverse e Obiettivi col Terzo Settore Attività colloqui di conoscenza con i volontari Strumenti intervista e/o questionari, report dei colloqui effettuati Indicatori realizzare 3 interviste ai testimoni privilegiati della Pro Loco, delle Associazioni Anziani e Sementi di Trissino All’interno dell’area anziani, inoltre, il volontario, una volta instaurato un rapporto di fiducia con alcuni anziani individuati dall‘Assistente Sociale referente, si occupa del loro seguimento individuale al domicilio, in supporto al sevizio di SAD Comunale, per la compagnia, l’aiuto nel disbrigo di piccole commissioni ed il trasporto sociale. Ruolo del Volontario comprendere e spiegare agli anziani il ruolo specifico del volontario civilista; sviluppare Obiettivi empatia nella gestione del rapporto interpersonale; aggiornare ed informare gli anziani sui servizi comunali in essere; informare ed aggiornare gli operatori sulle condizioni degli anziani seguiti; lavorare al domicilio e fuori dal contesto formale dell’ufficio Attività cooperazione all’interno dell’èquipe professionale; organizzazione di piccoli servizi da proporre agli anziani; coinvolgimento diretto sul campo affiancando gli operatori socioassistenziali nello svolgimento delle iniziative programmate più complesse Strumenti visite domiciliari di conoscenza dei destinatari con l’operatore SAD di riferimento e/o con l’Assistente Sociale referente (o con il volontario civilista quando possibile un periodo di sovrapposizione per il passaggio di consegne), stesura del diario degli utenti seguiti, partecipazione alle èquipe di aggiornamento dei casi con gli operatori SAD e AS Indicatori seguire almeno 10 anziani al domicilio 2. Area Educativa e culturale I Comuni di Castelgomberto e Brogliano destinano le risorse del Servizio Civile alla riqualificazione dei servizi dedicati all’area educativa e rivolti ai minori e alle loro famiglie. Anche il Comune di Trissino, intende proseguire la riqualificazione dell’offerta dei medesimi servizi all’interno del progetto di ampliamento e implementazione d’interventi rientranti nel settore educativo. I servizi dedicati ai ragazzi della fascia 6-14 anni, pur connotandosi da organizzazione e caratteristiche differenti a livello comunale, perseguono i medesimi obiettivi e lavorano in continuità sia temporale sia di intenti e di finalità a livello sovracomunale. 8 Il Centro Ludico-ricreativo è un servizio delegato all’Aulss 5, realizzato con la collaborazione dell’Istituto comprensivo E. Fermi di Castelgomberto e Brogliano e dell’Istituto Comprensivo Statale G. Fogazzaro di Trissino ed è gestito in convenzione dagli educatori della Cooperativa Sociale Con Te. Il centro si propone di offrire uno spazio educativo-animativo, rivolto ai bambini frequentanti la scuola primaria che manifestano delle difficoltà di inserimento scolastico e sociale, in certi casi dovute all’handicap ed in altri a difficili situazioni socio-familiari e comportamentali e/o legate alla storia di immigrazione. Il Centro Ludico-ricreativo, pur offrendo uno spazio protetto e strutturato ai bambini che lo frequentano, si pone l’obiettivo principale di facilitare i minori nell’inserimento nella realtà scolastica e sociale, di evitare la formazione di un gruppo “ghettizzante e ghettizzato” (individuato come potenzialmente problematico dagli altri bambini e dalle loro famiglie), di fornire occasioni di conoscenza reciproca tra le diverse culture e di valorizzazione degli aspetti di vicinanza e similitudine, nel rispetto della peculiarità di ogni cultura e di ogni individuo. In particolare, l’inserimento di bambini immigrati nel tessuto sociale degli ultimi anni ha posto in primo piano alcune questioni legate all’integrazione socio-culturale, alla promozione dell’agio, alla valorizzazione delle differenze, all’emergere delle paure dell’estraneo, che hanno via via modificato le metodologie educative e gli strumenti utilizzati al Centro, pur mantenendo inalterati i principi cardini e gli obiettivi perseguiti dal servizio fin dal suo esordio. Per questo motivo, infatti, è attiva la collaborazione con il Servizio di mediazione culturale dell’Aulss 5 che facilita la relazione con le famiglie immigrate, organizza laboratori di interculturalità a cui partecipano sia i ragazzi, sia le famiglie interessate e si pone come elemento di connessione tra i destinatari stessi, l’èquipe educative ed i servizi territoriali interessati. I principi che sottendono all’impostazione del Centro si concretizzano in ogni attività proposta e nello spirito fondante del servizio stesso. Il Centro offre uno spazio d'accoglienza, di ascolto e di espressione, promuove la cultura della diversità e valorizza la differenza come risorsa, offre spazi di confronto e di costruzione di un’identità comune che avvicina, approfondisce e sviluppa i valori della pace, della convivenza e della collaborazione, sviluppa la capacità di progettazione e di responsabilità. Il Centro si pone la finalità di offrire ai minori percorsi di crescita che favoriscono lo sviluppo e la valorizzazione delle abilità personali e sociali in un ambiente educativo sereno e protetto, sostenere la famiglia nell’azione educativa, promuovere un intervento coordinato tra scuola, agenzie extra-scolastiche e volontariato, fornire un aiuto nell’attività scolastica; aprire il servizio al territorio ed integrarlo con le altre agenzie educative presenti; attivare percorsi di riqualificazione sui temi riguardanti la multiculturalità, la promozione dei diritti dei bambini, ed incontri socio-animativi con i genitori dei minori; favorire l’acquisizione della lingua italiana e di tutte le altre tipologie di espressione, anche non verbali, che possano aiutare il minore nell’espressione dei propri bisogni e desideri e nell’inserimento nel tessuto sociale di riferimento. In merito agli obiettivi specifici, invece, l’organizzazione del servizio si propone di implementare le competenze sociali e relazionali dei bambini, accrescere la consapevolezza dei diritti e dei doveri, anche attraverso l’acquisizione di regole e del rispetto della figura adulta educativa e degli altri partecipanti al gruppo, sviluppare la fantasia e la creatività, sviluppare il senso di appartenenza comune tra bambini e genitori (attraverso l’abbellimento della sede del Centro, l’organizzazione di momenti aperti alla cittadinanza), favorire la mediazione culturale come strumento per facilitare le razioni interpersonali, implementare la collaborazione tra il Centro ludico-ricreativo, la Scuola ed i Servizi Sociali al fine di migliorare la conoscenza dei bambini inseriti e condividere gli obiettivi e le modalità educative con un progetto personalizzato. I risultati di tale progetto sono evidenziati dal buon riscontro che le insegnanti hanno dalle attività didattiche del pomeriggio durante tutto l’anno, dalla promozione e dal conseguente passaggio alla classe successiva di tutti i ragazzi che hanno frequentato il centro, dall’adesione ai progetti di alfabetizzazione per i genitori immigrati appena arrivati nel nostro paese, dalla presentazione delle richieste per i contributi statali, regionali e comunali relativi all’ambito scolastico e dei servizi sociali e dalla partecipazione alle attività di laboratorio aperte alle famiglie. A Castelgomberto tali risultati hanno portato alla progettazione di un Doposcuola dedicato ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado in continuità con il centro stesso, attualmente gestito dalla Cooperativa Sociale Studio Progetto. 9 Ruolo del Volontario Obiettivi supportare e affiancare gli operatori nello svolgimento delle attività proposte utilizzando le sue competenze scolastiche, personali e relazionali; essere coinvolto/a, assieme all’équipe nella relazione di stima e fiducia con i ragazzi; condividere scambi di opinioni e confronti con gli operatori del servizio, sia rispetto al proprio operato, sia rispetto alle dinamiche che emergeranno all’interno dei centri; assumere il ruolo di figura educativa di riferimento proprio come volontario civilista; Attività coopera all’interno dell’èquipe professionale; affianca l’educatore e supporta la gestione dei sottogruppi nello svolgimento dei compiti, organizza la merenda, accompagna i bambini in palestra, supervisiona i momenti di gioco libero, organizza il gioco strutturato Strumenti Indicatori osservazione ed affiancamento degli educatori, conduzione del gruppo assegnato, programmazione dell’attività da realizzare, realizzazione della stessa e verifica della andamento sia del gruppo di bambini che del vissuto del volontario seguire un gruppo di 3-4 bambini, organizzare almeno 5 attività in autonomia Il Doposcuola per i ragazzi, è un’offerta educativa ormai consolidata sia a Castelgomberto che a Brogliano. Il primo è gestito dalla Cooperativa Sociale Studio Progetto e rivolto alla scuola secondaria di primo grado, il secondo è gestito dalla Cooperativa Sociale Con te e rivolto ai ragazzi della scuola primaria. Sono servizi che rispondono al bisogno delle famiglie di uno spazio educativo e tutelante in cui inserire i propri figli in assenza di istituti in loco con orario scolastico prolungato. L’esperienza, nata in primis per esigenze di accudimento, si è rivelata strumento di empowerment per il territorio, oltre che servizio con validità educativa rilevante anche in assenza di problematiche specifiche dei minori inseriti. In merito alle famiglie aderenti, si evidenzia l’importanza che il servizio del Doposcuola riveste nell’ambito delle progettualità di conciliazione dei tempi famiglia/lavoro, offrendo non solo un “posto” in cui minore può stare, ma anche attività di supporto scolastico, educative e di integrazione sociale (sia nell’ambito della immigrazione sia della disabilità), importanti per lo sviluppo relazionale ed affettivo dei minori, con la garanzia della qualità di personale scelto e di esperienza consolidata da parte di chi gestisce il servizio. In fatti, l’evolversi delle situazioni, il consolidamento del servizio stesso e la fiducia che ha caratterizzato il rapporto animatori-ragazzi e animatori-genitori ha permesso una riprogettazione dell’intera offerta che conferma il sostegno scolastico e introduce in modo strutturato anche il supporto educativo rivolto ai ragazzi iscritti e alle loro famiglie. Dati i buoni risultati della sperimentazione biennale, si sono di consolidati, in ottica di continuità, gli obiettivi fondativi del progetto e si è riusciti a creare ottime sinergie con il servizio, parallelo ma con connotazione più spiccatamente educativa, del Centro Ludico-ricreativo. Data la tipologia di questa offerta educativa, che mantiene alcune delle caratteristiche presenti anche nei Centri Ludico Ricreativi, e premesso che il ruolo del volontario non può sostituirsi al personale professionale, le modalità di inserimento della volontario sono le medesime del Centro. Ovviamente variano i contesti, il rapporto numerico operatori/bambini, i contenuti, il tema conduttore, le attività realizzate ed i laboratori proposti. Ruolo del Volontario Obiettivi supportare e affiancare gli operatori nello svolgimento delle attività proposte utilizzando le sue competenze scolastiche, personali e relazionali; essere coinvolto/a, assieme all’équipe nella relazione di stima e fiducia con i ragazzi; condividere scambi di opinioni e confronti con gli operatori del servizio, sia rispetto al proprio operato, sia rispetto alle dinamiche che emergeranno all’interno dei doposcuola; assumere il ruolo di figura educativa di riferimento proprio come volontario civilista; Attività coopera all’interno dell’èquipe professionale; affianca l’educatore e supporta la gestione dei sottogruppi nello svolgimento dei compiti, Strumenti osservazione ed affiancamento degli educatori, conduzione del gruppo assegnato, programmazione dell’attività da realizzare, realizzazione della stessa e verifica della andamento sia del gruppo di bambini che del vissuto del volontario 10 Indicatori seguire un gruppo di 3-4 bambini I Comuni di Brogliano e Castelgomberto, su richiesta delle insegnanti hanno attivato, dal 2012, un Supporto allo svolgimento dei compiti estivi e di ripasso a favore di bambini con difficoltà di apprendimento o appartenenti a famiglie “fragili” (vale a dire, ad esempio, con genitori stranieri o che hanno a loro volta difficoltà nel seguire i figli dal punto di vista scolastico). Gli studenti hanno svolto un programma di recupero personalizzato concordato con le insegnanti, gestito interamente dalle volontarie di servizio civile regionale, dividendo i ragazzi in piccoli gruppi. Da un primo riscontro con la scuola e con le famiglie, l’attività si è rivelata molto utile e ha loro consentito di aggiornare e consolidare gli apprendimenti. Ciò ha evitato ritardi nell’iniziare il programma scolastico dell’anno corrente e una maggior padronanza delle nozioni da parte di ragazzi che, altrimenti, sarebbero stati svantaggiati. In tutto sono stati seguiti 8 bambini della scuola primaria a Brogliano; 18 alunni della scuola primaria e 1 della scuola secondaria di primo grado a Castelgomberto. La rete delle risorse e di bisogni che si è costruita in questi anni tra scuola, famiglia e servizi socioeducativi, grazie anche alle condivisione del progetto globale di presa in carico, ha permesso l’ampliamento e la differenziazione delle offerte educative e di supporto scolastico, la messa in circolo di informazioni tra le diverse agenzie coinvolte, la condivisione della formazione, che pur rispettando le singole professionalità, ha creato un bagaglio esperienziale comune e uno spazio di riflessione e progettazione radicato nel territorio. Anche la figura del volontario civilista è parte attiva di questo percorso e contribuisce, con il suo apporto personale, alla crescita ed la consolidamento del circolo virtuoso tra i servizi. Inoltre la continuità educativa consente il passaggio dei minori seguiti da un servizio all’altro, a seconda delle esigenze individuali, preservando la prossimità e rinforzando gli obiettivi acquisiti, mentre facilità il compito dello volontario di servizio civile che potrà contare su una conoscenza già buona dei bambini che seguirà, con conseguente, si auspica, maggiore efficacia nello svolgimento delle attività del servizio. Ruolo del Volontario Obiettivi creazione dei gruppi seguendo i criteri di maggior benessere dei bambini dati dagli insegnanti/educatori di riferimento; creazione di un dialogo tra volontario-insengnantegenitore; ideazione di schede di lavoro specifiche in supporto ala materiale già utilizzato; rinforzo della abilità e degli apprendimenti dei bambini; valorizzazione delle risorse individuali e dell’autostima. Attività supporto ai compiti individuale e di gruppo Strumenti report individuale con il confronto tra prima e dopo, passaggio di consegna da e per centro e scuola, osservazione educativa, incontro con insegnanti di presentazione dei bambini, contatti con i genitori, schede scolastiche, programmi specifici forniti dagli insegnati creazione di almeno un gruppo di 5 bambini, almeno 2 colloqui iniziali e 2 finali con insegnanti/educatori, redazione dei report individuali, elaborazione delle schede di compiti. Indicatori Il Centro Estivo, realizzato sia per il Comune di Brogliano che per quello di Castelgomberto in ottica di collaborazione con la Cooperativa Sociale incaricata offre ai bambini, di età compresa tra i 5 ed 13 anni, un’opportunità di svago e di ricreazione durante il periodo delle vacanze estive, attraverso attività creative finalizzate alla socializzazione. I bambini sono impegnati quotidianamente in attività quali: laboratori, giochi, sport e uscite sul territorio. Un’équipe composta da personale animativo pianifica le attività socio-educative settimanalmente e segue i minori in ogni momento della giornata ponendo particolare attenzione alla tutela degli bambini diversamente abili e/o a disagio. Anche questo anno le iscrizioni sono state numerose per tutte le settimane di apertura del centro estivo, tanto che la presenza del/la volontario/a di servizio civile, in supporto all’équipe di animatori incaricati, è sempre fondamentale per la buona riuscita delle iniziative proposte, per il mantenimento dei gruppi di bambini costituitosi al momento delle iscrizioni, per la realizzazione di laboratori creativi e per la realizzazione della festa finale di chiusura del centro. 11 Ruolo del Volontario Obiettivi acquisire la competenza di gestire piccoli gruppi di bambini, proporre attività ricreative adeguate all’età dei partecipanti, al momento della giornata; imparare a lavorare in èquipe con gli altri animatori; programmare ed organizzare le singole attività (scelta dell’iniziativa da proporre, materiale necessario, tempi di svolgimento, ecc.) Attività partecipare alla progettazione specifica della attività delle singole squadre; supportare gli animatori nello svolgimento della giornata; organizzare il momento della merenda, autogestione di piccoli gruppi di bambini con attività ludiche all’accoglienza e al saluto; partecipare alla festa finale del centro estivo, Strumenti lavoro di gruppo con adulti e bambini, comprensione ed utilizzo del progetto educativo e del tema conduttore del centro estivo, utilizzo del gioco di squadra e del gioco simbolico Indicatori conduzione di una squadra di 12 bambini, progettazione e realizzazione autonoma di 1 attività/laboratorio Il Servizio di Asilo Nido a Brogliano e di “Giochinsieme” a Castelgomberto, gestiti in convenzione dalla Cooperativa Sociale Onlus Itaca, hanno avuto nel corso di pochi decenni dalla loro nascita un’evoluzione molto veloce: il primo pensato come un servizio legato in prima istanza ad esigenze di carattere assistenziale, si è andato però affermando come un luogo di cultura ed educazione dell’infanzia. Il secondo, invece, progettato come supporto educativo ai genitori e come promotore di risorse e di confronto all’interno del gruppo. Nasce così una pedagogia sui piccolissimi e una progettualità sui servizi all’infanzia indirizzata alla promozione della crescita della comunità, intesa sia come singoli individui, bambini o adulti, che quale insieme di reti e di relazioni. Le finalità che il Servizio Asilo Nido intende raggiungere sono: offrire, alle famiglie con bambini che ancora non frequentano la scuola dell’infanzia, risposte adeguate alle esigenze di supporto nella gestione dei loro tempi di vita; offrire ai bambini un’opportunità socio-educativa di qualità; promuovere la sperimentazione di modalità partecipative alla cura dei bambini favorendo, all’interno della comunità locale, la diffusione di una cultura di attenzione all’infanzia e di solidarietà fra le famiglie. L’idea di educazione sottesa al progetto, può essere riassunta nella frase: “dare radici e ali”, vale a dire, creare alcune sicurezze che aiutino sia il bambino sia il gruppo di bambini e capire quali sono i punti di forza, i punti fermi da cui poter partire e ritornare per sperimentarsi con libertà, sicurezza e fiducia nell’incontro. Gli obiettivi pensati sul singolo bambino possono essere evidenziati in: curare e tutelare nel rispetto delle esigenze personali del singolo; promuovere uno sviluppo armonico attraverso esperienze di socializzazione e di gioco; promuovere l’autonomia personale e la naturale curiosità di scoperta che il bambino ha nei confronti delle cose e delle relazioni come elemento fisico e/o naturale; recuperare nel bambino un senso di tempo e spazio amico, intendendo con questo un senso del tempo legato alla naturale fisiologicità di quanto la situazione richiede e un recupero del tempo come elemento fisico e/o naturale. Per spazio amico, si intende quello spazio che per la sua sicurezza e, paradossalmente, per la sua giusta dose di pericolo, possa essere incontrato dal bambino in autonomia. La storia e l’esperienza maturata in anni di azione concreta sul territorio della Cooperativa Sociale “ITACA”, unita alla formazione continua dei suoi operatori, propone l’idea di gruppo non quale semplice somma di singole persone, ma piuttosto quale entità con una dimensione di unicità che, anche in bambini così piccoli, permette di individuare al suo interno ruoli ben definiti, relazioni e conflitti e al tempo stesso strumenti di soluzione dei conflitti stessi e di sviluppo nelle relazioni. Gli obiettivi sul gruppo sono: promuovere e favorire un pensiero cooperativo anche attraverso al gestione di spazi, momenti e materiali comuni; sviluppare un senso di appartenenza, pur mantenendo la propria unicità ed originalità; valorizzare le differenze e l’altro da sé con particolare riferimento all’età, alla provenienza e alla propria storia personale; costruire di “una storia del gruppo” all’interno del servizio piuttosto che la sola storia del singolo bambino; proporre esperienze di autonomia di gruppo. Il nido, molto spesso diviene uno strumento anche per i genitori stessi di riconoscimento delle capacità sociali del proprio bambino, capacità che trovano il loro ambito di espressione in un ambiente comunitario piuttosto che familiare. I bambini, infatti, hanno la capacità di stupire gli adulti con le loro competenze e la 12 loro trasparenza nel manifestarle. Con la famiglia del bambino gli operatori collaborano nel compito di cura del figlio creando con loro una relazione che conduca a un’alleanza educativa; favoriscono la continuità tra nido e famiglia attraverso l’attivazione di percorsi formativi per genitori e l’opportunità di incontri individuali; superano l’ottica che vede le famiglie soltanto come soggetti fruitori del servizio e valorizzano la loro collaborazione sia nella gestione che nel pensiero sul servizio;- incoraggiano le occasioni di incontro e di aggregazione spontanea fra famiglie, concedendo l’uso di spazi (ad esempio nelle giornate di sabato o domenica) per la realizzazione di attività autogestite. Ruolo del Volontario Obiettivi supportare le figure educative nel loro lavoro quotidiano con i bambini, acquisendo delle conoscenze, strategie e strumenti operativi propri nel campo dei servizi per minori, spendibili nell’ambito lavorativo, sociale e personale; sperimentarsi nella relazione con i più piccoli e osservare un metodo educativo, quello Montessori, che pone l’accento sulle potenzialità del bambino anche in età molto giovane e che presenta peculiarità specifiche di approccio e modalità educative poco frequenti nelle altre realtà di nido Attività osservazione dell’équipe e dei bambini, affiancamento degli operatori nella gestione del gruppo, supporto alla realizzazione delle attività (laboratori, gioco, merenda e pranzo, cambio e preparazione alla nanna, ecc.); gestione in autonomia delle attività più semplici Strumenti osservazione educativa, lavoro in gruppo, utilizzo del progetto educativo individualizzato Indicatori ideare e condurre almeno 1 attività in autonomia Il servizio di accompagnamento educativo di “Giochinsieme” invece accoglie famiglie insieme ai loro bambini dalla nascita ai 3 anni, dove i bambini possono sperimentarsi in rapporto con gli altri, giocare in un ambiente protetto e provarsi nel diventare autonomi. I genitori possono partecipare sia alle attività con i loro bambini in un tempo e uno spazio dedicato, che spesso nella quotidianità mancano e che rendono complessa la relazione genitori/bambini, sia essere affiancati da un educatore preparato con cui potranno affrontare tematiche educative relative al rapporto con il loro figli. Da tre anni, inoltre, si è implementata l’offerta educativa con incontri dedicati ad hoc alle problematiche più sentite dai genitori (le regole, saper dire di no, togliere il pannolino e il ciuccio, la nanna, i capricci, ecc.) con la presenza di esperti e con la possibilità per i genitori di incontrarsi e di confrontarsi in un ambiente accogliente e con il servizio di baby-sitter per i piccoli. Si è consolidato anche un progetto di sensibilizzazione alla lettura in collaborazione con la Biblioteca che diffonde le letture animate e la costruzione di un oggetto da portare a casa legato ai personaggi protagonisti delle varie iniziative. Lo spazio, costituito ad hoc per i bambini che partecipano sarà alternativamente organizzato in Biblioteca e a Giochinsieme. Ruolo del Volontario Obiettivi conoscere ed osservare la metodologia del gruppo di auto-mutuo aiuto tra i genitori, partecipare alla preparazione e alla realizzazione delle letture animate a cura di un drammaterapeuta e sperimentarsi anche personalmente nella gestione di alcuni piccoli eventi animativi; conoscere le fasi della costruzione di un progetto animativo Attività leggere il materiale di supporto alla conduzione delle letture animate, osservare e collaborare con il drammaterapeuta, collaborare i genitori per realizzare le scenografie Strumenti lettura, osservazione partecipata, lavoro di gruppo Indicatori ideare e condurre almeno 1 attività in autonomia La riqualificazione dei servizi dedicati ai minori avverrà anche attraverso l’incentivazione della collaborazione delle Biblioteche Comunali con le agenzie educative scolastiche e territoriali, anche mediante l’elaborazione e la realizzazione di progetti creativi, innovativi e sperimentali di frequenza in 13 Biblioteca da parte dei ragazzi. Le iniziative e le attività di promozione sono una parte strutturale molto importante del servizio complessivo della biblioteca e hanno una stretta relazione con il prestito, il reference e le presenze. Il Manifesto UNESCO attribuisce alle biblioteche pubbliche dei compiti chiave che riguardano l’alfabetizzazione, l’informazione, l’istruzione e la cultura e, in particolare, creare e rafforzare nei ragazzi l’abitudine alla lettura sin dai primi anni di vita e stimolare l’immaginazione e la creatività dei ragazzi. Allo scopo di offrire ai bambini e ai ragazzi sollecitazioni culturali ed educative che ne favoriscano una adeguata maturazione, sono state promosse varie attività: - l’invio alle famiglie dei nuovi nati, del materiale di “Nati per leggere” e della bibliografia dedicata ai genitori. Si è consolidata la collaborazione con le operatrici di “Giochinsieme” della Cooperativa Sociale ITACA; - l’intrattenere relazioni pubbliche all’interno del servizio e all’esterno, con utenti, volontari, scuole, gruppi e associazioni e a tale scopo si è cercato di coinvolgere nell’attività di promozione la scuola, i genitori e i volontari; questo ha permesso di offrire a tutti i bambini, dalla materna alla scuola primaria, letture animate a completamento delle visite guidate in orario scolastico; - il coinvolgimento di alcune classi nelle letture animate avvalendosi di un esperto drammaterapeuta e attore, finanziato grazie alle sponsorizzazioni; - l’attività “Pane, libri e marmellata” dedicata ai più piccoli, in occasione del carnevale e della “giornata mondiale del libro” contando sull’aiuto delle mamme, lettrici volontarie; - una particolare attenzione nella scelta dei testi e nel coinvolgimento dei ragazzi della scuola media è stata rivolta alla preparazione della commemorazione della “Giornata della Memoria”. Secondo le Raccomandazioni IFLA (International Federation of Library Associations), la biblioteca pubblica ha un ruolo importante come spazio pubblico e di incontro, soprattutto nelle comunità che dispongono di pochi luoghi di aggregazione. Qualche volta è considerata il "salotto" della comunità. Recarsi in biblioteca per ricerche o per informazioni legate ai propri studi o interessi personali porta le persone a entrare in contatto informale con altri membri della comunità. Usare la biblioteca pubblica può quindi rivelarsi un’esperienza sociale positiva. Anche a tale scopo, in occasione della festa della donna, si è sperimentata una serata a tema con letture, scambio di poesie, tisane e dolci e, in considerazione del gradimento espresso dalle persone presenti si pensa di riproporla. Il bibliotecario è un intermediario attivo tra gli utenti e le risorse che la biblioteca offre, perciò, sono state preparate bibliografie tematiche che vengono costantemente aggiornate con l’inserimento dei nuovi acquisti e di nuovi suggerimenti di lettura. Tutto ciò incontra il favore degli utenti, i quali sentono il bisogno di essere informati o consigliati sulle novità editoriali e, perché no, di riscoprire opere o autori del passato. E’ riproposta l’iniziativa di promuovere la poesia donando a tutti gli utenti una poesia a sorpresa che si presenta arrotolata e infiocchettata da “cogliere” dal cestino e che varia a seconda del particolare periodo dell’anno: primavera, estate ecc, oppure Natale, San Valentino, festa della donna. Tutte queste attività, naturalmente, comportano un complesso lavoro di: aggiornamento costante, trattamento testi e preparazione materiale informativo, ricerca dei testi, preparazione dei cartelloni, ricerca di materiali e musiche, preparazione personale e prove, allestimento scenico, organizzazione e mediazione con le diverse realtà coinvolte. Ruolo del Volontario Obiettivi conoscere ed utilizzare il gestionale per i prestiti e la catalogazione dei testi, aggiornare le bibliografie e le brochure distribuite in occasione delle giornate particolari (festa della donna, giorno della memoria, ecc.), riordinare il materiale riconsegnato, ricoprire i libri Attività registrare i prestiti, catalogare i testi, redigere le bibliografie Strumenti utilizzo del PC e del relativo gestionale Indicatori registrare almeno 30 prestiti, catalogare almeno 10 testi, e trascorrere almeno 10 giornate a riordinare il materiale e a ricoprire i libri Le Linee Guida per le biblioteche per ragazzi, prodotte dall’IFLA definiscono una serie di principi e obiettivi che caratterizzano e orientano le attività della biblioteca pubblica per i ragazzi. L’obiettivo principale è offrire al bambino e al ragazzo sollecitazioni culturali ed educative che ne favoriscano la maturazione, in stretta collaborazione con scuole, gruppi e associazioni operanti sul territorio. 14 Anche il concorso di disegno per i segnalibri della biblioteca nasce dalla necessità di coinvolgere i ragazzi della scuola elementare e media per avvicinarli al mondo della biblioteca. L’impegno assunto dalla biblioteca, in questi progetti è, fra gli altri, quello di mettere a disposizione il materiale di cancelleria (cartelloni, colori, espositori e costumi), il reperimento e l’acquisto di materiale librario e audiovisivo per la preparazione degli studenti nonché l’acquisto dei premi per i vincitori dei “concorsi”. L’Associazione culturale “Agorà” di Castelgomberto, che svolge la sua attività collaborando con altre associazioni, gruppi e in particolar modo con la Biblioteca Civica, in convenzione con il Comune, ha la finalità di organizzare di manifestazioni culturali e ricreative nei campi della letteratura, della musica, del teatro, del cinema e di ogni espressione dell’arte e dell’informazione, rivolte ai cittadini di Castelgomberto e non solo. La collaborazione ormai consolidata offre una possibilità rivolta in particolare ai giovani come spazio di avvicinamento, di conoscenza e di sperimentazione della cultura in tutte le sue forme e di partecipazione attiva nella programmazione e nella realizzazione degli eventi. Un esempio tra gli altri è stato l’Agorà spazio giovani: “incontro, così, tanto per raccontarci di lavoro, speranze, difficoltà, soddisfazioni, ma anche aneddoti, disavventure, drammi, amori, gioie, vittorie, vita di relazione, e poi…dopo la maturità? dopo la laurea?“ a cura di laureati, laureandi, studenti delle superiori e primo impiego. L’Agorà diventa quindi un ambito privilegiato per il contatto con i giovani e tra i giovani e per una impegno ludicoricreativo che porta alla condivisione di una progettazione “leggera e responsabile” nel mondo dell’associazionismo. Ruolo del Volontario Obiettivi partecipare alla preparazione e alla realizzazione delle giornate particolari, sperimentarsi anche personalmente nella gestione di alcuni piccoli eventi animativi; conoscere le fasi della costruzione di un progetto animativo in biblioteca Attività osservazione del biblioteca, utilizzo del PC, affiancamento e supporto dello stesso nella gestione delle attività di gruppo, gestione in autonomia delle attività più semplici Strumenti osservazione, lavoro di gruppo Indicatori ideare e condurre almeno 1 attività in autonomia Il Comune, quale Ente Pubblico più vicino ai cittadini, svolge compiti di organizzazione e di gestione dei Servizi Socio-assistenziali nell’intento di perseguire i seguenti obiettivi fondamentali: - prevenire e rimuovere le cause di ordine psicologico, culturale, ambientale e sociale che possono provocare situazioni di bisogno o fenomeni di emarginazione nell’ambiente di vita, di studio e di lavoro; - garantire il diritto delle persone al pieno sviluppo della propria personalità nell’ambito della propria famiglia e della comunità locale; - garantire modalità che assicurino la libertà e la dignità personale, realizzino l’eguaglianza di trattamento e il rispetto della specificità delle esigenze; - recuperare i soggetti socialmente disadattati o affetti da minorazioni psicofisiche e sensoriali favorendone l’inserimento o il reinserimento nel normale ambiente familiare, sociale, scolastico e lavorativo; - sostenere la persona e le famiglie; - promuovere e attuare gli interventi a favore degli anziani, finalizzati al mantenimento, inserimento o reinserimento nel proprio ambiente di vita; - riconoscere il bisogno di aiuto e il diritto di inserimento sociale; - contrastare l’esclusione sociale e promuovere l’inclusione sociale. 15 Ruolo del Volontario Obiettivi Svolgere i “servizi leggeri” di accompagnamento e di orientamento delle persone fragili e dei loro nuclei familiari sul territorio; fornire un supporto concreto e formativo nell’utilizzo delle risorse presenti; promuovere occasioni di cooperazione con il vicinato per la risoluzione dei piccoli problemi organizzativi familiari; organizzare momenti di condivisione e di socializzazione nei luoghi per loro significativi e fornire una supervisione nella compilazione della modulistica comunale e regionale. Attività Accompagnamento sociale, utilizzo dei mezzi attrezzati per disabili, conoscenza ed utilizzo della modulistica appropriata, conoscenza delle risorse presenti sul territorio (Punto Saluta Nord, Caaf, Associazioni, ecc…) Strumenti Indicatori Raccolta di leggi e provvedimenti, modulistica e bibliografia specifica che fanno capo ai servizi sociali e all’Amministrazione Comunale in generale Accompagnare almeno 10 persone nel disbrigo delle commissioni 4) RISORSE UMANE IMPIEGATE NEL PROGETTO: VOLONTARI: N. 3; N. 1 PER IL COMUNE DI CASTELGOMBERTO, PER 18 ORE SETTIMANALI PER 12 MESI; N. 1 PER IL COMUNE DI BROGLIANO, PER 18 ORE SETTIMANALI PER12 MESI; N. 1 PER IL COMUNE DI TRISSINO, PER 18 ORE SETTIMANALI PER12 MESI. Eta' 18/28 N. ore settimanali Monte ore annuo 18 a volontario 93 (18 x 52 sett.) Eventuali obblighi particolari durante il periodo di servizio Disponibilità, se necessario, a prestare servizio in più di uno dei tre Enti, disponibilità ad eventuali missioni e/o trasferte anche al di fuori del territorio comunale. Competenze acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio certificabili e valide ai fini del curriculum vitae. A fine servizio ogni Ente, su richiesta specifica del volontario, rilascerà un certificato relativo all’esperienza realizzata, in cui verranno descritte le competenze e le professionalità acquisite durante il percorso svolto, quali: a) L’acquisizione di conoscenze: • • • • • 16 conoscenza dell’Ente Locale (con particolare riferimento al Comune): leggi, decreti, deliberazioni, determinazioni relativi all’organizzazione degli uffici, dei servizi e del personale; conoscenza del codice di comportamento cui debbono attenersi i dipendenti della pubblica amministrazione, nonché il personale impiegato a vario titolo all’interno dell’Ente pubblico; conoscenza dei regolamenti relativi all’attivazione e alla gestione dei servizi erogati dall’Ente in favore dei cittadini, con particolare riguardo agli ambiti di intervento in cui è inserita l’attività del volontario; conoscenza dei soggetti pubblici e/o privati con cui l’Ente Locale si rapporta e/o collabora nell’attivazione e gestione dei servizi erogati al cittadino, in particolar modo le Cooperative Sociali e le Associazioni che operano nel territorio; capacità di riconoscere le competenze proprie dei diversi enti e/o soggetti pubblici e/o privati con i quali il volontario si viene a rapportare, così come degli operatori coinvolti nel lavoro di rete finalizzato all’erogazione di servizi al cittadino, con particolare riferimento all’ambito sociale, educativo e culturale. b) Le capacità di relazione: instaurare e saper gestire in maniera adeguata la relazione con gli utenti dei servizi comunali ed in particolare con le persone coinvolte in situazioni di disagio sociale; • instaurare e mantenere una relazione corretta e improntata sulla collaborazione nei confronti del personale dipendente dell’Ente e/o di altri soggetti con cui il volontario è chiamato ad operare, in particolare con gli/le altri volontari/e coinvolti/e; • riconoscere e rispettare il ruolo di ciascuno degli operatori dell’équipe multiprofessionale in cui viene inserito il volontario, partecipando attivamente al gruppo di lavoro proposto; • confronto e condivisione dell’esperienza con gli altri volontari inseriti nel progetto di Servizio Civile e nella agenzie partner del progetto. In particolare la dimensione del lavoro di gruppo consente di sperimentare, all’interno di una dimensione protetta e accogliente, la possibilità di riflettere sulle relazioni interpersonali, di implementarne di nuove, di rinforzare le abilità personali (manuali, cognitive ed emotive), di sentirsi “centro” di un progetto individuale e collettivo di cura delle relazioni. Inoltre permette ai volontari coinvolti di confrontarsi e di condividere alcuni presupposti teorici e alcune scelte operative da attuare nella realizzazione del progetto, producendo una cultura condivisa della diversità (di ruolo, di competenze, di genere, di età, di provenienza, ecc.). Il lavoro di gruppo sarà la modalità di lavoro privilegiata per la programmazione ed il coordinamento degli interventi e per lo svolgimento di ogni singola attività prevista, pur garantendo un rapporto individualizzato con il volontario ed una supervisione costante sulla partecipazione, sull’aspetto emotivo e sull’esperienza concreta che incontra nei molteplici ambiti di impiego. I/le volontari/e dovranno necessariamente fare gruppo tra di loro per condividere e confrontarsi sulle esperienze vissute, per riflettere sulle aspettative relative all’impegno richiesto e sulle capacità personali da mettere in campo. La loro presenza nei diversi contesti soci-educativi, con l’affiancamento di figure professionali che fungeranno da tutor nel percorso complessivo, e l’individuazione di momenti di supervisione strutturata, dove poter affrontare le singole tematiche generali del progetto di servizio civile e tutti gli spunti che i/le volontari/e porteranno individualmente, diventeranno l’occasione per approfondire il loro percorso di crescita personale e civile. La presenza di operatori nei nostri servizi che provengono da precedenti esperienze di obiezione di coscienza prima e di servizio civile poi, consente una condivisione reale di obiettivi e modalità operative da mettere in campo, di sperimentazione concreta degli sbocchi che può dare l’impegno profuso nel settore dei servizi sociali, sia in termini di volontariato sia in termini professionali e di collaborazioni a progetto, in un’ottica di partecipazione, solidarietà e di ruolo attivo nella comunità locale, diventando anche “imprenditori” di sé stessi. Le realizzazione di una o più serate di promozione e informazione sul servizio civile rivolta ai giovani del territorio sarà l’obiettivo finale del percorso di confronto e di crescita che i/le volontari/e condivideranno durante tutta l’esperienza di servizio e valorizzerà anche all’esterno l’apporto fondamentale negli ambiti in cui sono impiegati/e e la formazione sul campo acquisita, contribuendo a diffondere la conoscenza ed il valore aggiunto che tale esperienza porta con sé. • c) L’acquisizione di competenze tecnico operative: • • • • utilizzo dei programmi informatici più comuni e di sistemi operativi specifici (Word, Excel, Internet Explorer e altri programmi di posta elettronica, sistema di catalogazione e di prestito bibliotecario, ecc.); produzione e utilizzo di schede per la rilevazione e la raccolta di dati relativamente ai servizi erogati dal Comune; produzione di report e/o relazioni relativamente all’operato svolto, redazione di verbali di riunioni, aggiornamento di alcune banche dati utilizzate dai servizi coinvolti nel progetto, raccolta di questionari sul gradimento delle iniziative proposte, bibliografie, ecc… sarà fornita una dispensa elaborata ad hoc dai formatori che raccoglierà tutto il materiale informativo ed utilizzato nella conduzione degli incontri con i volontari. Il rilascio del predetto certificato è subordinato all’esito positivo dello svolgimento del servizio. 17 ALTRE RISORSE UMANE (progettisti, formatori, etc.): Età diverse n. 10 Qualifica Personale degli enti (assistenti sociali, bibliotecari, responsabili di settore, segretari comunali…) Ruolo nel progetto Cureranno la formazione specifica dei volontari nei settori di utilizzo (sociale, cultura, funzionamento dell’ente, utilizzo sistemi informatici, ecc.) 5) FORMAZIONE VOLONTARI: FORMAZIONE GENERALE (41 ore) Sede di realizzazione Il servizio di formazione generale verrà acquistato da Enti accreditati di 1ª classe in possesso delle figure professionali qualificate e si svolgerà presso le sedi degli stessi o nei Comuni aderenti al progetto. Modalità e contenuti della formazione Coerentemente da quanto disposto dalla L. R. 18/2005 (art. 15) ed analogamente a quanto previsto dalla normativa relativa al Servizio Civile Nazionale (circolari 18593/I del 04.09.2006 e n. 34384.1 del 31.07.2006), la formazione generale verterà sui temi dell’educazione civica, del dovere della solidarietà, del dovere di concorrere al progresso materiale e spirituale della società, della nonviolenza e avrà la finalità di accrescere nei giovani la partecipazione attiva alla vita della società e la consapevolezza sul significato della scelta e della esperienza di Servizio Civile Regionale. Tematiche generali Contenuti Storia dell’obiezione di coscienza e del servizio civile nazionale e regionale; fondamenti costituzionali dell’obiezione di coscienza; storia normativo giuridica dell’obiezione di coscienza (legislazione); analisi legge regionale 18/2005 e legge 64/2001 e s.m.i.; analisi del progetto specifico di servizio civile; analisi delle esperienze vissute attraverso la supervisione con operatori coinvolti e momenti strutturati di confronto tra i/le volontari/e; analisi motivazionale e delle aspettative rispetto al progetto specifico e alla tematica generale della partecipazione e della responsabilità sociale; diritti e doveri del volontario giustizia sociale, promozione dei diritti umani, educazione alla pace e alla nonviolenza FORMAZIONE SPECIFICA (81 ore) Sede di realizzazione 18 Modalità 7 Incontri di 2 ore per un totale di 14 ore 1 training residenziale di 20 ore con PBI; 2 serate di 3 ore e ½ con formatore esperto (Pat Patfoort e collaboratori) Presso le sedi dei tre Enti o, eventualmente, luoghi di realizzazione di corsi/incontri inerenti alle tematiche selezionate. Modalità e contenuti della formazione In proprio con formatori dipendenti dei tre Enti: Operatori Locali di Progetto accreditati in sede UNSC, Segretari Comunali, Responsabili Amministrativi dei servizi alla persona, Responsabili Informatici, Assistenti Sociali, Educatori professionali, Bibliotecari. L’Operatore Locale di Progetto, figura di riferimento per il Servizio Civile Nazionale e presente nei tre Enti, analogamente a quanto previsto per i progetti di servizio civile nazionale, farà conoscere e illustrerà ai volontari il progetto di servizio civile, gli obiettivi e le modalità di attuazione. Vi sarà poi una formazione di tipo generale comune a tutti i volontari che affronterà in particolare modo i temi relativi alla struttura, all’organizzazione, alle competenze ed ai servizi del Comune e, più in generale, della pubblica Amministrazione (Regione, Provincia, Unità Locali Socio Sanitarie, ecc..) che sarà svolta dai Segretari Comunali, e/o Responsabili Amministrativi: Contenuti Modalità Gli organi di Governo del Comune: il Sindaco, la 6 Incontri di 2 ore per un totale di 12 ore Giunta, il Consiglio Comunale; la Legislazione, i Regolamenti; la struttura ed organizzazione degli Uffici e dei Servizi; gli altri Enti della Pubblica Amministrazione (Regione, Provincia, ULSS, ecc..) A seconda del grado di conoscenze dei volontari, se necessaria, i Responsabili dei servizi informatici dei tre Comuni provvederanno ad una formazione relativa all’utilizzo base di sistemi informatici: Contenuti Modalità programmi di video scrittura (Word, Excel..); utilizzo 3 incontri di 3 ore per un totale di 9 ore dei programmi di rete (Halley e Urbi); di Internet; di posta elettronica; di catalogazione dei libri, ecc In una seconda fase, a seconda delle mansioni e dei compiti ai quali verranno assegnati, ai volontari verrà erogata una formazione specifica sui servizi propri dei Comuni da parte degli Assistenti Sociali con particolare attenzione a: Contenuti Modalità servizi agli anziani, disabili, minori, giovani, 6 Incontri di 2 ore per un totale di 12 ore immigrati: compiti e competenze del Comune e degli altri Enti; legislazione Nazionale e Regionale, Regolamenti Comunali specifiche del Servizio Sociale; metodologie di lavoro, modalità di relazione con gli utenti e gli altri operatori dei servizi e dei/delle Bibliotecari/e in merito a: Contenuti Modalità organizzazione e gestione della Biblioteca e del 4 Incontri di 2 ore per un totale di 8 ore sistema bibliotecario Interprovinciale; attività culturali a favore di minori, giovani, adulti, immigrati; letture animate e organizzazione di giornate a tema La formazione sarà integrata da incontri con gli operatori dei servizi di Enti convenzionati (Cooperative 19 Sociali – sistema Bibliotecario Interprovinciale) o Enti delegati (AULSS 5) e Partner del progetto con: Contenuti incontri di formazione/discussione con i formatori e i vari operatori dei servizi (operatori d’assistenza, educatori animatori, volontari); distribuzione di dispense e/o altro materiale informativo; lavori di gruppo, giochi di ruolo, simulazioni; incontri periodici di coordinamento, verifica e supervisione con i responsabili della formazione e gli operatori dei servizi; monitoraggio intermedio e finale sul grado delle conoscenze acquisite, anche mediante l’eventuale utilizzo di questionari; osservazione dell’Arteterapia nel Progetto Anziani Modalità Gli incontri verranno concordati e calendarizzati con i partner, a seconda delle esigenze del progetto e delle loro diponibilità, per un totale di 40 ore Durata: n. 41 ore formazione generale n. 81 ore formazione specifica. 6) AZIONI PROGETTUALI Descrizione dell'articolazione progettuale e specificazione del ruolo dei partners nelle singole fasi/azioni: Il ruolo dei partners Premesso che ogni Ente gestirà in modo autonomo, ma coordinato con gli altri Comuni, i propri volontari, ciascun partner si impegnerà sia alla realizzazione dei progetti secondo le fasi di seguito riportate, sia al confronto continuo sulle modalità e sui contenuti condivisi nel progetto presentato. Sarà cura di ogni Ente promuovere lo scambio di esperienze e conoscenze tra i volontari impegnati nei singoli Comuni e la creazione, se possibile, di un’identità di gruppo. La scelta di coinvolgere gli attori che da tempo collaborano con i Comuni, per la realizzazione dei servizi e delle attività oggetto di questo progetto, e che hanno uno stretto contatto con i giovani, è finalizzata a dare ampio spazio di conoscenza e a “lanciare dei ponti” soprattutto in previsione dei futuri sbocchi lavorativi e/o di impegno civile. Sentirsi parte di un sistema e poter conoscere e valutare sul campo gli ambiti di intervento, da un lato, e le caratteristiche dei/le volontari/e, dall’altro, infatti in passato ha sempre offerto la possibilità concreta di continuare la collaborazione reciproca tra ex volontari/e e agenzie coinvolte, basata sul rapporto di fiducia e sulla valutazione positiva emersa alla conclusione dell’anno di servizio civile. Il coinvolgimento dei nuovi partner, in particolare PBI, invece, intende dare un’attenzione maggiore all’educazione alla pace e alla nonviolenza, anche con la realizzazione di seminari e training specifici, che diffondano la cultura della solidarietà, della reciprocità e propongano un modello di pensiero e di azione basato sui principi e sui fondamenti dell’etica, dell’empowerment individuale e sociale e delle competenza comunicativa, con la finalità di proporre un’alternativa al modello violento in ogni sua accezione: “dal contatto con la controparte, al digiuno, alla disobbedienza civile, al programma costruttivo”. FASE 1 Conoscenza da parte dei volontari: del progetto, dell’Ente di appartenenza e del contesto territoriale in cui si opera, delle figure professionali coinvolte, dei destinatari a cui si rivolgono le singole azioni progettuali e della agenzie attive nel progetto. Conoscenza da parte dell’Ente: dei volontari, delle loro motivazioni, attitudini e aspettative, per un efficace inserimento nelle azioni progettuali programmate. Avvio della formazione generale e specifica secondo le modalità già specificate. 20 FASE 2 Definizione del ruolo, dei compiti, degli ambiti di azione e dell’articolazione dell’orario di servizio dei volontari, concordando tali aspetti in ragione delle necessità dell’Ente e dei vari servizi (Biblioteca, servizi domiciliari, centri educativi, servizio di doposcuola pomeridiano comunale, ecc..) e delle attitudini e disponibilità dei volontari. FASE 3 Attuazione delle azioni progettuali secondo le modalità concordate e avvio del monitoraggio e della supervisione ai volontari in itinere. Eventuale rimodulazione dei progetti individuali in ragione degli elementi emersi in fase di realizzazione delle varie azioni. FASE 4 Verifica e valutazione dell’andamento complessivo del progetto, dei risultati attesi e raggiunti sia da parte degli Enti sia dei volontari. Realizzazione di una o più serate di sensibilizzazione e informazione sul servizio civile rivolte ai giovani. Conclusione del progetto. 7) OBIETTIVI DEL PROGETTO - MODALITA' DI VALUTAZIONE STRUMENTI E MODALITA’ DI PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTO – Gli obiettivi generali e specifici del progetto sono stati illustrati al punto 3. Piano di monitoraggio e sistemi attuati: Il piano di monitoraggio si concretizzerà in un monitoraggio in itinere, caratterizzato cioè da una valutazione periodica, che verrà programmata dagli operatori del progetto in base alla tipologia degli obiettivi prefissati, alle varie fasi di svolgimento del progetto e qualora ciò sia ritenuto opportuno. Il monitoraggio in itinere riguarderà in particolare: la verifica dello stato di avanzamento del progetto rispetto agli obiettivi generali e specifici prefissati; l’individuazione di eventuali elementi di criticità che possono mettere in crisi la realizzazione del progetto e le strategie da attuare per superare tali criticità, attraverso dei colloqui individuali e incontri di gruppo per i volontari di servizio civile e per i partner coinvolti. Modalità di valutazione in itinere e a conclusione Sia a) - la valutazione in itinere sia la verifica conclusiva riguarderanno i seguenti aspetti: andamento del progetto: verifica del grado di avanzamento del progetto rispetto agli obiettivi prefissati; individuazione di eventuali elementi di criticità che possono mettere in crisi la realizzazione del progetto; individuazione di eventuali strategie per superare gli elementi di criticità al fine del raggiungimento degli obiettivi prefissati; - verifica dei risultati ottenuti alla conclusione del progetto e dell’avvenuto raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati. Tale valutazione si concretizzerà mediante la rilevazione del numero dei soggetti aderenti alle attività proposte e realizzate con il presente progetto, all’indice di gradimento dimostrato dai partecipanti e all’efficacia e visibilità ottenute dal progetto con riferimento alla comunità locale. Gli strumenti che potranno essere utilizzati, a tale proposito, sono il questionario, l’intervista, ecc… b) percorso dei volontari: valutazione, in itinere e mediante la verifica finale, del percorso di crescita intrapreso dai volontari con la partecipazione al progetto. Gli strumenti di valutazione allo scopo utilizzati potranno essere: riunioni di équipe e colloqui periodici individuali di supervisione con i Responsabili ed i referenti dei servizi del Comune (Assistente Sociale, 21 Bibliotecaria) o di altri Enti (Psicopedagogista ed educatori animatori dell’ULSS, insegnanti incaricati dalla scuola, responsabili Cooperative convenzionate), giochi di ruolo, simulazioni, presa di decisioni con il metodo del consenso, training, ecc. Strumenti e modalità di pubblicizzazione del progetto: Si intende diffondere il progetto e tutte le iniziativa ad esso correlate mediante la pubblicizzazione sul sito Internet dei tre Comuni, sui quotidiani locali, sulle radio e tv locali e mediante manifesti e volantini realizzati nello specifico. Con il consolidamento del Servizio di Informagiovani nel Comune di Trissino, attivo da alcuni anni, si è instaurata una stretta collaborazione tra il circuito provinciale degli Informagiovani e dei Centri per l’Impiego del territorio, con la possibilità di progettare azioni pubblicitarie finalizzate alla diffusione delle iniziative proposte e alla promozione di occasioni/eventi di partecipazione attiva rivolte ai giovani interessati. Saranno poi inviate lettere di presentazione del progetto di servizio civile ai giovani della fascia d’età interessata, residenti nei tre Comuni, con l’invito a contattare i servizi sociali per avere maggiori informazioni ed un colloquio di approfondimento. 8) ELEMENTI DI VALUTAZIONE PROGETTUALE Utilità e rilevanza sociale in riferimento al contesto di attuazione L’impiego dei volontari permette di supportare i servizi sociali, educativi e culturali del Comune nell’erogazione dei servizi propri dell’Ente per migliorarne la qualità, l’efficienza e la tempestività. E’ possibile quindi, inoltre, ampliare e promuovere, anche in fase sperimentale nuove attività all’interno dei servizi e dei progetti a favore di anziani e/o adulti in difficoltà, disabili, minori e relative famiglie, giovani e immigrati. Il presente progetto si propone di stimolare una crescita culturale e una maggiore attenzione nei confronti del patrimonio valoriale, artistico e culturale del territorio da parte dei cittadini e di favorire lo sviluppo ed il mantenimento della responsabilità sociale della comunità locale verso i membri più deboli, contrastando i fenomeni di esclusione sociale. Azioni: realizzare alcune serate di formazione aperte al pubblico, occasioni di conoscenza per le cooperative sociali ed associazioni per future collaborazioni professionali/volontariato, organizzare 1 incontro con gli Scout di Castelgomberto e con giovani della parrocchia di Brogliano, realizzare un banchetto informativo sul SCR alla Festa delle attività artigianali e al “Memorial Niccolò Peruffo” di Brogliano e alla Fiera di S. Maddalena a Castelgomberto e alla Festa del Sport; organizzare un incontro con ragazzi del Centro di Formazione Professionale di Trissino. Percorso di crescita civica e professionale dei volontari attraverso il programma di formazione e l’esperienza di servizio nella sua totalità Il servizio offre un’opportunità di conoscenza dell’Enti pubblico e delle principali problematiche e risorse sociali della comunità, accompagna i volontari in un percorso di partecipazione attiva alla vita della società civile, con particolare riferimento alla realtà territoriale, creando spazi protetti dove sperimentarsi nella relazione interpersonale, nelle dinamiche di gruppo e nel lavoro d’équipe. Nei singoli ambiti di impiego poi sono stati delineati gli obiettivi generali e specifici e le finalità che il/la volontario/a potrà perseguire e le competenze che potrà acquisire sul campo, uniti alla formazione specifica ed al confronto, anche con gli ex volontari che, a vario titolo, concorreranno alla realizzazione del progetto stesso. Azioni: acquisire autonomia organizzativa e promozionale degli eventi di sensibilizzazione, realizzare le interviste ai partner con possibili sbocchi lavorativi, redigere la mappatura delle risorse, saper mettere in collegamento la teoria (es. percorso di studio e formativo personale, formazione del SCR, ecc.) con le prassi esperite; maturare la consapevolezza del ruolo di volontario civilista di supporto ai servizi in essere; fornire un supporto nella revisione del questionario da somministrare ai volontari “futuri” e del progetto di SCR; saper conciliare i tempi di servizio con gli impegni personali di studio/lavoro/formazione ; incrociare le attitudini personali e le aspirazioni personali con i vari ambiti di lavoro nel progetto di SCR; saper gestire il 22 foglio ore e richiedere in maniera congruente permessi, recuperi, ferie. Possibilità di successivi sbocchi lavorativi per i volontari L’attuale normativa in materia di assunzioni presso gli Enti pubblici non consente la possibilità di assunzione diretta dei volontari in servizio civile negli Enti promotori del progetto. A compensazione di tale limite, però, il progetto ci consente di mettere in contatto i volontari con le varie Cooperative Sociali ed Associazione che invece possono poi offrire sbocchi lavorativi concreti. Infatti rileviamo che, grazie alle competenze e alle conoscenze acquisite durante il Servizio Civile e alla collaborazione instauratasi tra i Volontari e gli operatori e/o i volontari delle Cooperative Sociali e delle varie Associazioni coinvolte nel progetto di servizio civile, negli anni precedenti tutu i volontari hanno avuto la possibilità di trovare, al termine del servizio civile, un’occupazione presso le agenzie partner e/o contattate durante l’anno di volontariato. In particolare le volontarie che a vario titolo hanno trovato un impiego dopo l’anno di Servizio Civile nazionale e/o regionale sono: volontari N. Anno di realizzazione del progetto 1 2005 1 Opportunità RUOLO formative e professionali Agenzie o Enti Aulss 5; Cooperativa STUDIO PROGETTO 2005 Frequenza al corso regionale OSS e successiva assunzione come operatrice al domicilio ed in Comunità per disabili Animatrice al doposcuola 1 2007 Assistente Sociale ed educatrice 1 2008 Animatrice al doposcuola Comuni e Cooperative Sociali nel territorio veronese, asili nidi privati nel territorio dell’Ovest Vicentino Cooperativa Sociale CON TE 1 2012 2 2012 Insegnamento presso il laboratorio scolastico di alfabetizzazione per i minori stranieri della Scuola Primaria (progetto “Alfabeta”) Animatrici presso i Centri Estivi 2 2014 Animatrici presso i Centri Estivi; Assistenza educativa al domicilio ad una ragazza disabile Sociale Cooperativa Sociale CON TE Comune di Trissino e Istituto Comprensivo Statale di Trissino. Comune di Castelgomberto e Brogliano; Cooperativa Sociale STUDIO PROGETTO. Cooperativa Sociale STUDIO PROGETTO; Lo svolgimento del progetto permetterà quindi l’acquisizione di conoscenze ed esperienze utili per l’avvio di un percorso formativo e/o lavorativo nelle agenzie educative e sociali del territorio (Cooperative sociali, asili nido, case di riposo, servizi educativi e di animazione del tempo libero, ecc.); offrirà, inoltre, l’opportunità per conoscere nuovi ambiti lavorativi e di volontariato, potrà costituire uno spazio di approfondimento e di consolidamento della formazione personale e professionale per chi ha già scelto l’ambito socio-educativo come futura professione e potrà mettere in contatto le diverse realtà educative, sociali e culturali con i volontari interessati disponibili a proseguire la collaborazione iniziata all’interno del Servizio Civile. Capacità di concorrere allo sviluppo del servizio civile regionale volontario La natura sperimentale dell’ampliamento e delle innovazioni introdotte in questo progetto fornirà elementi utili e concreti per valutare l’efficacia degli esiti e delle modalità di attuazione del Servizio Civile stesso nella nostra realtà. Il riscontro dell’attività di pubblicizzazione dell’iniziativa, la presentazione dell’esperienza svolta dai volontari 23 coinvolti e dei risultati ottenuti in termini personali e di supporto ai servizi comunali, potranno favorire lo sviluppo e la conoscenza del Servizio Civile Regionale come strumento di crescita personale e partecipazione dei giovani. Verranno realizzate iniziative ed eventi di promozione, informazione e sensibilizzazione sul Servizio Civile ed in particolare in collaborazione con l’Associazione Agorà, l’associazione “Sementi” di Trissino, gli Informagiovani e i Centri per l’Impiego, il CFP di Trissino e le suole presenti sul territorio. Uno spazio particolare poi verrà riservato alla collaborazione con l’Associazione PBI Italia che organizza training residenziali e serate di formazione e sensibilizzazione sul rispetto dei diritti umani, la risoluzione non violenta dei conflitti e l’educazione alla pace, l’utilizzo degli strumenti propri dell’educazione alla nonviolenza (come la presa di decisioni con il metodo del Consenso, il vegetarianesimo, ecc…). Azioni: organizzare un confronto con uno o più volontari del Servizio Civile Europeo afferenti alla Cooperativa Sociale STUDIO PROGETTO ed organizzare congiuntamente le attività di sensibilizzazione nelle scuole e nei Servizi Educativi (come già indicato dettagliatamente nelle tabelle Ruolo del Volontario), aggiornare le slide ed il materiale informativo relativo al Servizio Civile da presentare al banchetti, ampliare ed aggiornare la brochure con bibliografia sulla nonviolenza da inserire sul sito dei Comuni e da consegnare alle serate aperte alla cittadinanza ed in biblioteca, curare la redazione della mailing list degli interessati possibili alla formazione e al Servizio Civile, organizzare due interventi all’Informagiovani di Trissino e Valdagno, impegnarsi nella sensibilizzazione in ambito universitario e personale. Adeguatezza della copertura assicurativa a vantaggio dei volontari Come previsto dalla normativa in materia, ogni Ente provvederà alla copertura assicurativa dei volontari per RCT e INFORTUNI. Ogni Comune già dispone di polizze assicurative generali per Responsabilità Civile verso Terzi e Operatori che assicura “i soggetti che a qualunque titolo partecipano alle attività svolte dall’Ente”. Ogni Comune già dispone di polizze assicurative generali per INFORTUNI che includono le attività svolte da volontari (in passato anche Obiettori di coscienza) nei settori di svolgimento del progetto. Su tali polizze potranno essere attivate apposite appendici. 24 Castelgomberto, li 30.09.2013 Il Responsabile del progetto Dott.ssa Maria Grazia Salamino, nata a Francavilla Fontana (Br) il 22.07.1963 Tel. 0445/424412 - e-mail [email protected] Firma: ___________________________________________ Legale rappresentante del soggetto proponente DAL TOSO LORENZO, nato a Vicenza il 17.09.1975 Indirizzo: P.ZA MARCONI, 1 – 36070 CASTELGOMBERTO - VI Telefono: 0445/424413 fax 0445/941577 E-mail: [email protected] Firma: ____________________________________________________ Legale rappresentante del/dei soggetto/i partners COMUNE DI TRISSINO FACCIO DAVIDE, nato a ARZIGNANO (VI) il 22.06.1986 Tel. 0445/499311, fax 0445/499312, e-mail: [email protected] Firma: ___________________________________________________ Legale rappresentante del/dei soggetto/i partners COMUNE DI BROGLIANO MONTAGNA SANTO, nato a VALDAGNO il 21.04.1961 Tel. 0445/445671, FAX 0445/947682 Firma: ____________________________________________________ 25