ALLEGATO B
L.R. n. 18/2005
SERVIZIO CIVILE REGIONALE VOLONTARIO
BANDO ANNO 2014
SOGGETTO PROPONENTE:
COMUNE DI CASTELGOMBERTO
P.ZA MARCONI, 1
36070 CASTELGOMBERTO (VI)
1) TITOLO DEL PROGETTO:
“Imparare e sperimentare
sperimentare
l’arte del Servizio Civile”
II° edizione
1
SOGGETTO PROPONENTE:
COMUNE DI CASTELGOMBERTO
• Indirizzo: P.ZA MARCONI, 1
• Cap: 36070
• Comune: CASTELGOMBERTO
• Prov. VICENZA
• Telefono: 0445/424443
• Fax: 0445/941577
• E-mail: [email protected]
• Pec: [email protected]
• Sito web: www.comune.castelgomberto.vi.it
• Codice fiscale - P.IVA: 00185650249
Struttura competente progetto:
SETTORE 2° – SERVIZI ALLA PERSONA
1 Cognome e nome del responsabile del procedimento
DOTT. ZAUPA Osvaldo
Indirizzo: P.ZA MARCONI, 1 – 36070 CASTELGOMBERTO - VI
Telefono: 0445/424418
E-mail: [email protected]
2 Cognome e nome del legale rappresentante dell'Ente/Associazione
DAL TOSO LORENZO
Telefono: 0445/424413
E-mail: [email protected]
3
Codice di accreditamento al Servizio Civile Nazionale: NZ02735
2) ENTI ASSOCIATI:
Le Amministrazioni Comunali proponenti intendono dare maggiore rilevanza alle Agenzie Educative, alle
Cooperative Sociali e soprattutto alle Associazioni Culturali e di Volontariato, come di seguito riportate, che
collaborano attivamente alla realizzazione di questo progetto e che concorrono a dare un apporto
significativo concreto allo svolgimento delle singole attività, anche mediante la formalizzazione del
partenariato.
n.
1
2
3
2
DENOMINAZIONE
COMUNE DI TRISSINO
(codice accreditamento
UNSC NZ02740)
COMUNE
DI
BROGLIANO
(codice accreditamento
UNSC NZ02739)
ITACA
Cooperativa
Sociale
ONLUS
di
Valdagno
TIPOLOGIA DI ACCORDO
PROTOCOLLO
D’AGGREGAZIONE e LETTERA
DI INTENTI
PROTOCOLLO
D’AGGREGAZIONE e LETTERA
DI INTENTI
LETTERA DI PARTENARIATO
RUOLO E RISORSE DEI PARTNER
ADERENTI
Co-progettazione
Co-progettazione
Personale educativo di Giochinsieme e
dell’Asilo Nido Comunale di Brogliano
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
CON TE Cooperativa
Sociale ONLUS di Quinto
Vicentino
STUDIO
PROGETTO
Società
Cooperativa
Sociale
di Cornedo
Vicentino
Istituto
Comprensivo
Statale
ENRICO FERMI
di
Castelgomberto
e
Brogliano
Associazione Pro Loco di
Trissino
Associazione Pro Loco di
Castelgomberto
Associazione Anziani e
Pensionati di
Castelgomberto
Associazione Anziani e
Pensionati di Trissino
Associazione Anziani di
Brogliano
Parrocchia S. Martino di
Brogliano
LETTERA DI PARTENARIATO
LETTERA DI PARTENARIATO
LETTERA DI PARTENARIATO
LETTERA DI PARTENARIATO
LETTERA DI PARTENARIATO
LETTERA DI PARTENARIATO
LETTERA DI PARTENARIATO
LETTERA DI PARTENARIATO
LETTERA DI PARTENARIATO
Parrocchia S.S Lorenzo e
Lucia di Quargnenta
(Brogliano)
Associazione Culturale
Agorà di Castelgomberto
Associazione Culturale
“Sementi” di Trissino
LETTERA DI PARTENARIATO
Scuola Materna “D.G.
Busato”
di
Castelgomberto
A.I.A.S.
Associazione
Italiana Assistenza agli
Spastici di Valdagno
LETTERA DI PARTENARIATO
LETTERA DI PARTENARIATO
LETTERA DI PARTENARIATO
LETTERA DI PARTENARIATO
Personale educativo ed animativo dei Centri
ludico-ricreativi; conoscenza altri ambiti di
attività
Personale animativo del Doposcuola e del
Progetto Anziani; confronto con i volontari
servizio civile europeo
Disponibilità per incontri con i ragazzi per la
sensibilizzazione al servizio civile e
volontariato; collaborazione per le serate di
formazione
aperte
alla
cittadinanza;
Comitato dei genitori
Disponibilità alle interviste/questionari di
conoscenza
Disponibilità alle interviste/questionari di
conoscenza
Disponibilità alle interviste/questionari di
conoscenza
Disponibilità alle interviste/questionari di
conoscenza
Disponibilità alle interviste/questionari di
conoscenza
Collaborazione per le serate di formazione
aperte
alla
cittadinanza;
confronto/conoscenza realtà Caritas
Collaborazione per le serate di formazione
aperte alla cittadinanza; confronto con
Caritas
Collaborazione per le serate di formazione
aperte alla cittadinanza
Disponibilità alle interviste/questionari di
conoscenza; collaborazione per le serate di
formazione aperte alla cittadinanza
Collaborazione per le serate di formazione
aperte alla cittadinanza
Collaborazione per le serate di formazione
aperte alla cittadinanza, disponibilità alle
interviste/questionari di conoscenza
3) DESCRIZIONE DEL PROGETTO:
Data inizio: gennaio 2015
Data fine: dicembre 2015
Durata 12 mesi
Ambito progettuale:
−
ASSISTENZA E SERVIZIO SOCIALE
−
PROMOZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITA’ EDUCATIVE E CULTURALI
Descrizione del contesto territoriale e settoriale entro il quale si realizza il progetto
I tre Comuni, di piccole dimensioni e tra loro confinanti, sono situati nella zona sud della Valle
dell’Agno, che conta circa 60.000 abitanti. Fanno parte di un unico distretto socio sanitario (Punto Salute
Nord) dell’Aulss n. 5 “Ovest Vicentino”; gestiscono ed erogano in modo analogo alcuni servizi socio-
3
assistenziali quali l’Assistenza Domiciliare, la consegna dei pasti al domicilio, i centri ludico-ricreativi ed i
centri estivi rivolti ai minori. Condividono poi alcuni servizi e risorse situate nei Comuni limitrofi: un Centro
per l’Impiego a Valdagno, tre Ospedali a Valdagno, Montecchio Maggiore ed Arzignano.
Nei Comuni di Trissino e Castelgomberto sono presenti delle Scuole dell’Infanzia private paritarie con
servizio integrato di Asilo Nido; nel Comune di Brogliano è presente un servizio di Asilo Nido comunale,
gestito tramite una convenzione con la Cooperativa Sociale Itaca, che accoglie i bambini dai 3 ai 36 mesi ed
ha una capacità ricettiva massima di 30 posti (5 dei quali sono riservati ai bambini residenti nel Comune di
Trissino, in quanto i due Comuni hanno attualmente in essere apposita convenzione) ed una Scuola
dell’Infanzia privata parificata, gestita dall’Unità Pastorale di Brogliano e Quargnenta. Le scuole primarie e
secondarie di primo grado dei Comuni di Castelgomberto e Brogliano fanno capo ad un unico Istituto
Comprensivo con sede a Castelgomberto, formato da tre plessi per le primarie (di cui uno a Brogliano e due
a Castelgomberto) e un plesso per le secondarie a Castelgomberto.
In ciascuno dei tre Comuni sono inoltre presenti il Centro Ludico Ricreativo per i bambini della scuola
primaria; Il Doposcuola nel Comune di Castelgomberto è stato consolidato il per i ragazzi della scuola
secondaria di primo grado ed è stato consolidato, nel Comune di Brogliano e nel Comune di Trissino il
Servizio di Doposcuola pomeridiano comunale, sia per i ragazzi della scuola primaria che per i ragazzi
della scuola secondaria di primo grado.
Le Biblioteche presenti in ognuno dei tre fanno parte del Servizio Provinciale Interbibliotecario, coordinato
dalla Biblioteca Bertoliana di Vicenza, che unisce in un unico servizio di rete le Biblioteche della Provincia ed
il Sistema Museale “Agno – Chiampo”.
Le risorse presenti nel territorio dei tre Comuni si possono così sintetizzare:
Ubicazione
Numer
o
Tipologia
Gestione
Trissino
1
Casa di Riposo
IPAB Villa Serena
Trissino
1
Scuola dell’infanzia privata
paritaria
con
asilo
nido
integrato
Parrocchia di Trissino
Castelgomberto
1
Scuola dell’infanzia privata
paritaria
con
asilo
nido
integrato
Parrocchia
Castelgomberto
Brogliano
1
Scuola dell’infanzia
parificata
Unità Pastorale Brogliano e
Quargnenta
Brogliano
1
Asilo Nido Comunale
1
Istituto comprensivo Statale E.
Fermi
Trissino
1
Biblioteca
Comune
Castelgomberto
1
Biblioteca
Comune
Brogliano
1
Biblioteca
Comune
Castelgomberto
Brogliano
e
privata
di
Cooperativa Sociale Itaca
Dal 2008 i tre Comuni collaborano per la gestione aggregata del Progetto “Anziani soli? No, grazie!”,
d’intesa con la Cooperativa Sociale Studio Progetto che gestisce il Servizio di Assistenza Domiciliare e con la
partecipazione delle Associazioni Anziani territoriali.
Il progetto, finalizzato alla realizzazione di azioni di promozione della qualità della vita delle persone
anziane, è volto a favorire la socializzazione delle persone che soffrono di solitudine e creare opportunità di
incontro.
I tre Comuni, fin dal 2004, hanno collaborato tra loro in materia di Servizio Civile mediante la coprogettazione per la presentazione congiunta dei progetti di Servizio Civile Nazionale e/o Regionale ai sensi
della Legge 64/2001 e della L. R. 18/2005.
4
Durata Progetto
N. volontari inseriti
Titolo Progetto
01.01.2004 – 31.03.2005
3
Solidarietà e Partecipazione
(Bando Nazionale)
16.01.2007 – 16.05.2008
1 per 30 ore
Solidarietà e Partecipazione
01.09.2008 – 31.08.2009
2 per 18 ore
Solidarietà e Partecipazione II°
01.09.2009 – 31.08.2010
2 per 18 ore
L’Officina delle idee, opportunità
per
pensare,
crescere,
sperimentare
2009 e 2010
0 (progetto approvato non finanziato)
02.04.2012 – 31.03.2013
3 per 18 ore
Tra dire e fare: servizio civile
02.06.2013 – 31.05.2014
2 per 18 ore
Tra dire e fare: servizio civile II°
Il percorso fin qui maturato ci offre la possibilità di confermare la co-progettazione anche per l’attuale
Bando Regionale, mantenendo invariati gli ambiti di intervento e ci consente di migliorare l’offerta
formativa, grazie al consolidarsi delle collaborazioni professionali con i formatori che a vario titolo
concorrono al nostro progetto, e di implementare le aree ancora da sviluppare indicate al punto e)
dell’Allegato A.
DATI GENERALI (al 31.12.2013):
Ente
Brogliano
12,15 kmq
Castelgomberto
17,28 kmq
Trissino
21,93 kmq
Anno
Abitanti
(M-F)
Famigli
e
Over 65 (M-F)
Under 18
(M-F)
2012
3961(m 2002; f 1959)
1552
549(m 247,f 302)
839 (m 438; f 401)
2013
3954 (m 1994; f 1950)
1544
568 (m 260; f 308)
885 (m 471; f 414)
2012
6111 (m 3086; f 3025)
2324
982 (m 440; f 542)
1273 (m 662; f 622)
2013
6155 (m 3110; f 3044)
2376
1010 (m442; f 568)
1186 (m 634;f 552)
2012
8783
3340
1553 (m 717;f 806)
1730 (m 929; f 801)
2013
8756
3368
1545(m 679; f 866)
1722 (m 907; f 815)
Dal confronto con i dati del 2012 si evince che la popolazione è cresciuta a Castelgomberto mentre è
diminuita a Brogliano e a Trissino; che le famiglie sono aumentate a Castelgomberto e a Trissino ma sono
diminuite a Brogliano; che la popolazione anziana è aumentata a Castelgomberto e a Brogliano mentre è
diminuita a Trissino; che i minori di 18 anni invece sono aumentati a Brogliano e diminuiti a Castelgomberto
e a Trissino.
Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento
La presentazione di un unico progetto favorisce e incentiva le politiche comuni dei tre Enti nei settori
indicati, mediante la realizzazione di iniziative congiunte e lo scambio di informazioni ed esperienze tra i/le
volontari/e, pur mantenendo la specificità degli intenti e degli strumenti utilizzati nelle realtà proprie dei
singoli Comuni. Uno dei punti di forza del nostro progetto, oltre alla condivisione delle figure dei volontari, è
rappresentato dal percorso formativo e dalla supervisione che premettono la creazione e il
consolidamento di una “cultura” e di una “prassi” proprie del Servizio Civile Regionale che arricchiscono sia
chi partecipanti al progetto regionale che i servizi che li accolgono.
L’esperienza negli anni, ha permesso di sviluppare e approfondire la cultura del Servizio Civile e di
conoscere ed aggregare come partner al progetto soggetti nuovi e diversi, istituzionali e non. Gli attori del
terzo settore hanno apportato, con la loro specificità, innovazione, conoscenze e risorse umane; hanno
sviluppato una rete di collaborazione che si sta via via rafforzando e che sta dando vita, rispetto ai volontari
che ne hanno fatto esperienza, a percorsi autonomi di approfondimento e di riflessione sulle tematiche
affrontate, anche al di fuori dei nostri servizi.
5
E’ di particolare importanza la collaborazione con l’Associazione PBI Italia per la formazione dedicata
alla nonviolenza e alla promozione dei diritti umani. La loro attività diretta, infatti, è una fonte preziosa per
la formazione generale dei nostri volontari civilisti. L’Associazione invia nei vari progetti attivi a livello
internazionale una media annua di 80 volontari/e per svolgere compiti di accompagnamento protettivo. I/le
volontari/e PBI provengono da tutto il mondo ed agiscono come “occhi ed orecchie” della comunità
internazionale. La loro presenza, fisica e simbolica, porta il messaggio che la comunità internazionale non
accetta abusi o violazioni dei diritti umani. I volontari aiutano gli attivisti locali a fare rete tra loro e ad
accrescere la consapevolezza rispetto alle problematiche che affrontano, svolgono attività di
sensibilizzazione e stimolo a diversi livelli per favorire l’assunzione di responsabilità internazionale rispetto ai
diritti umani. I formatori che partecipano al nostro progetto di Servizio Civile Regionale sono volontari che
hanno vissuto in prima persona l’attivismo nei progetti internazionali e che si occupano in Italia di
formazione e sensibilizzazione sulla non violenza. In particolare, Cristina Banzato ha tenuto le due
conferenze aperte del 21 e 28 maggio 2014 a Castelgomberto mentre Tiziano Del Cotto ha condotto il
Training residenziale a Milano dal 30 maggio al 1 giugno 2014. Inoltre PBI Italia è stata il tramite per
contattare Pat Patfoort che si occuperà della formazione sul Metodo dell’Equivalenza, in una serata di
aperta anche alla cittadinanza prevista per il 20 settembre 2014.
Inoltre dal 2014 abbiamo coinvolto l’Associazione AIAS di Valdagno come nuovo partner, sensibile ed
impegnata da tempo nella promozione del rispetto della diversità e dei diritti esigibili dalla persone con
disabilità.
La ricchezza dei contenuti delle offerte formative sulla nonviolenza sperimentate quest’anno e la presenza
di pubblico nelle serate aperte (58 persone il 21/05 e 47 persone il 28/05) ci conferma l’efficacia di queste
iniziative che uniscono la necessità di investire nella crescita dei civilisti e nella sensibilizzazione con la
risposta ad un bisogno collettivo della cittadinanza di conoscere e sperimentare modelli alternativi alla
violenza/prepotenza/esclusione.
Il percorso di condivisione e co-progettazione delle tre Amministrazioni Comunali ha motivato la scelta
di prediligere, anche per l’attuale Bando Regionale, l’intervento nei settori della promozione delle attività
educative e culturali con un’attenzione maggiore all’area dei minori per i Comuni di Brogliano e
Castelgomberto e degli anziani per il Comune di Trissino. La scelta di inserire i volontari nei settori
maggiormente a contatto con la Cooperative Sociali consente anche la conoscenza diretta delle attitudini
dei volontari e fornisce un possibile sbocco lavorativo futuro ai giovani interessati e disponibili a collaborare
proprio nei servizi dove hanno svolto il servizio civile o in servizi analoghi di altri territori.
Ambiti di inserimento dei volontari:
1. Area Anziani
Il Comune di Trissino
mantiene l’attenzione sull’offerta dei servizi rivolti agli anziani e ripropone
l’inserimento del volontario civilista nel progetto congiunto “Anziani soli? No, grazie!”.
Tale progetto, consolidato ormai nel tempo, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Studio
Progetto, con le Associazioni degli Anziani e Pensionati dei tre Comuni e con l’Associazione Pro
Loco Trissino, realizza attività finalizzate a sostenere processi di socializzazione fra gli anziani che soffrono
la solitudine, mediante la promozione della rete informale e la partecipazione da parte degli anziani stessi
alle attività culturali e ricreative con carattere innovativo.
I destinatari diretti del progetto sono le persone over 65, residenti nei tre Comuni e conosciute dai
servizi sociali per aver espresso un bisogno di socializzazione e compagnia, ma che non sono in grado
autonomamente di soddisfare questa esigenza, a causa delle condizioni precarie di salute, della lontananza
dalle sedi dei centri aggregativi per anziani e dei luoghi di ritrovo abituali o delle condizioni
socioeconomiche.
I destinatari indiretti sono tutti quegli anziani neopensionati o in buone condizioni di salute che,
singolarmente o costituiti in Associazioni, collaborano con le Amministrazioni Comunali per la realizzazione
delle attività culturali e ricreative rivolte sia alla popolazione anziana sia all’intera comunità.
Inoltre, destinataria indiretta è anche l’intera comunità locale che trae giovamento dall’apporto dato dalle
persone anziane, le quali diventano in questo modo portavoce della memoria storica e delle tradizioni
perdute: l’anziano, quindi, non è solo portatore di bisogni e di situazioni problematiche, ma diventa risorsa
e potenzialità.
6
Gli obiettivi del progetto comprendono più livelli:
• macro obiettivi: si rivolgono alla generalità della popolazione residente e a tutti i servizi coinvolti.
Prevedono una conoscenza più approfondita della situazione degli anziani e delle loro
problematiche, la costruzione delle reti locali informali che possano sostenere gli anziani, la
prevenzione dell’isolamento sociale e dell’emarginazione, soprattutto delle fasce più deboli, lo
sviluppo e il mantenimento della responsabilità sociale della comunità locale verso i propri membri, il
recupero della memoria storica attraverso le testimonianze dirette.
• micro obiettivi: si rivolgono agli anziani coinvolti nei singoli interventi. Prevedono la socializzazione
delle persone sole e/o isolate, la valorizzazione delle risorse personali e il mantenimento delle
funzioni residue dei destinatari, il collegamento dei vari soggetti coinvolti con il segretariato sociale
per facilitare i momenti informativi e di monitoraggio.
Il progetto si concretizza in due anime:
1. mantenimento di iniziative a livello di ogni singolo Comune;
2. sperimentazione di iniziative comuni per i tre territori e si distingue in due tipologie di attività diverse,
ma fra loro collegate:
a) realizzazione di uno “spazio stanziale” di aggregazione/socializzazione tra gli anziani, in una sede
comunale centrale, dove svolgere attività manuali, organizzare pranzi conviviali, realizzare dei
momenti formativi e informativi su argomenti di interesse comune;
b) realizzazione di uno “spazio itinerante” di aggregazione/socializzazione dove gli anziani possono
partecipare all’organizzazione di visite culturali e/o uscite di varia natura.
I gruppi di socializzazione s’incontrano, di norma, un pomeriggio al mese, per la durata di tre ore circa.
Per entrambe le tipologie di attività è previsto il trasporto da casa alla sede e ritorno, soprattutto per gli
utenti con problemi di salute e/o che vivono nelle contrade isolate.
Le varie attività del gruppo vengono programmate e coordinate dagli assistenti sociali dei Comuni afferenti
che ne curano anche la supervisione a livello locale e sovracomunale, il monitoraggio in itinere e la verifica
finale. La realizzazione degli interventi è affidata agli operatori addetti all’assistenza già operanti sul
territorio, in quanto prestanti il servizio di assistenza domiciliare e che quindi conoscono e seguono già gli
anziani coinvolti.
Oltre alle predette figure professionali, lo svolgimento delle attività di ciascun gruppo è supportato dalla
preziosa collaborazione del volontario di servizio civile e dei volontari aderenti alle locali associazioni di
anziani e pensionati che collaborano fattivamente per la realizzazione del presente progetto.
Il progetto ha durata triennale e individua il Comune capofila che, seguendo un’alternanza, segue la
programmazione e la rendicontazione delle iniziative realizzate.
Ruolo del Volontario
Obiettivi
comprendere ed analizzare un progetto, ampliare le proprie conoscenze e competenze
relativamente alla progettazione e alla realizzazione di attività ludico-ricreative e di
socializzazione; esperire la co-conduzione del gruppo di anziani ed il lavoro in gruppo con
gli operatori e gli altri volontari; conoscere ed utilizzare le modalità di richiesta e di
concessione di spazi pubblici e privati necessari per lo svolgimento delle singole iniziative;
proporre e motivare gli anziani alla partecipazione al progetto; sviluppare capacità di
valutazione del gruppo di anziani e autonomia nell’organizzazione degli eventi
Attività
ideare e realizzare le singole attività ricreative in affiancamento al personale OSS ed in
autonomia
Strumenti
lettura del progetto in essere nella triennalità 2013/2015; utilizzo della modulistica
appropriata e del calendario programmazione sale, costruzione ed aggiornamento
dell’archivio con materiale fotografico, relazioni, racconti, ecc. realizzazione dell’opuscolo
conclusivo da consegnare a fine annualità ai partecipanti al progetto
7
Indicatori
organizzare autonomamente almeno 2 incontri con gli anziani, mediante l’ideazione
dell’iniziativa, la presa di contatto i possibili partner/professionisti da coinvolgere, la
valutazione della fattibilità della proposta (in termini di adeguatezza ai destinatari fragili,
all’assenza di barriere architettoniche, alla congruità con le risorse economiche stanziate),
la cogestione del gruppo degli anziani, la partecipazione alla verifica delle singole
iniziative con l’équipe referente; somministrare almeno 1 questionario di gradimento agli
anziani; redigere report e relazioni per l’équipe responsabile del progetto
Inoltre il volontario civilista conosce e crea un rapporto interpersonale, con glia altri volontari già inseriti da
tempo nel progetto, di età ed esperienze diverse, che favorisce un confronto intergenerazionale e stimola la
collaborazione finalizzata alla risoluzione di eventuali problemi e difficoltà che si possono creare in gruppo
così eterogeneo. La diversità delle motivazioni che spingono i volontari a prestare la loro collaborazione,
inoltre, approfondisce la riflessione sulla natura dell’impegno civile e sociale, sull’essere risorsa gratuita e
preziosa nella comunità locale dove si opera, oltre che essere fruitori di servizi.
Ruolo del Volontario
sviluppare relazioni e scambiare le proprie esperienze tra realtà di volontariato diverse e
Obiettivi
col Terzo Settore
Attività
colloqui di conoscenza con i volontari
Strumenti
intervista e/o questionari, report dei colloqui effettuati
Indicatori
realizzare 3 interviste ai testimoni privilegiati della Pro Loco, delle Associazioni Anziani e
Sementi di Trissino
All’interno dell’area anziani, inoltre, il volontario, una volta instaurato un rapporto di fiducia con alcuni
anziani individuati dall‘Assistente Sociale referente, si occupa del loro seguimento individuale al domicilio, in
supporto al sevizio di SAD Comunale, per la compagnia, l’aiuto nel disbrigo di piccole commissioni ed il
trasporto sociale.
Ruolo del Volontario
comprendere e spiegare agli anziani il ruolo specifico del volontario civilista; sviluppare
Obiettivi
empatia nella gestione del rapporto interpersonale; aggiornare ed informare gli anziani
sui servizi comunali in essere; informare ed aggiornare gli operatori sulle condizioni degli
anziani seguiti; lavorare al domicilio e fuori dal contesto formale dell’ufficio
Attività
cooperazione all’interno dell’èquipe professionale; organizzazione di piccoli servizi da
proporre agli anziani; coinvolgimento diretto sul campo affiancando gli operatori socioassistenziali nello svolgimento delle iniziative programmate più complesse
Strumenti
visite domiciliari di conoscenza dei destinatari con l’operatore SAD di riferimento e/o con
l’Assistente Sociale referente (o con il volontario civilista quando possibile un periodo di
sovrapposizione per il passaggio di consegne), stesura del diario degli utenti seguiti,
partecipazione alle èquipe di aggiornamento dei casi con gli operatori SAD e AS
Indicatori
seguire almeno 10 anziani al domicilio
2. Area Educativa e culturale
I Comuni di Castelgomberto e Brogliano
destinano le risorse del Servizio Civile alla
riqualificazione dei servizi dedicati all’area educativa e rivolti ai minori e alle loro famiglie. Anche il Comune
di Trissino, intende proseguire la riqualificazione dell’offerta dei medesimi servizi all’interno del progetto di
ampliamento e implementazione d’interventi rientranti nel settore educativo. I servizi dedicati ai ragazzi
della fascia 6-14 anni, pur connotandosi da organizzazione e caratteristiche differenti a livello comunale,
perseguono i medesimi obiettivi e lavorano in continuità sia temporale sia di intenti e di finalità a livello
sovracomunale.
8
Il Centro Ludico-ricreativo è un servizio delegato all’Aulss 5, realizzato con la collaborazione
dell’Istituto comprensivo E. Fermi di Castelgomberto e Brogliano e dell’Istituto Comprensivo
Statale G. Fogazzaro di Trissino ed è gestito in convenzione dagli educatori della Cooperativa Sociale
Con Te.
Il centro si propone di offrire uno spazio educativo-animativo, rivolto ai bambini frequentanti la scuola
primaria che manifestano delle difficoltà di inserimento scolastico e sociale, in certi casi dovute all’handicap
ed in altri a difficili situazioni socio-familiari e comportamentali e/o legate alla storia di immigrazione. Il
Centro Ludico-ricreativo, pur offrendo uno spazio protetto e strutturato ai bambini che lo frequentano, si
pone l’obiettivo principale di facilitare i minori nell’inserimento nella realtà scolastica e sociale, di evitare
la formazione di un gruppo “ghettizzante e ghettizzato” (individuato come potenzialmente problematico
dagli altri bambini e dalle loro famiglie), di fornire occasioni di conoscenza reciproca tra le diverse culture e
di valorizzazione degli aspetti di vicinanza e similitudine, nel rispetto della peculiarità di ogni cultura e di
ogni individuo.
In particolare, l’inserimento di bambini immigrati nel tessuto sociale degli ultimi anni ha posto in primo
piano alcune questioni legate all’integrazione socio-culturale, alla promozione dell’agio, alla valorizzazione
delle differenze, all’emergere delle paure dell’estraneo, che hanno via via modificato le metodologie
educative e gli strumenti utilizzati al Centro, pur mantenendo inalterati i principi cardini e gli obiettivi
perseguiti dal servizio fin dal suo esordio.
Per questo motivo, infatti, è attiva la collaborazione con il Servizio di mediazione culturale dell’Aulss 5 che
facilita la relazione con le famiglie immigrate, organizza laboratori di interculturalità a cui partecipano sia i
ragazzi, sia le famiglie interessate e si pone come elemento di connessione tra i destinatari stessi, l’èquipe
educative ed i servizi territoriali interessati.
I principi che sottendono all’impostazione del Centro si concretizzano in ogni attività proposta e nello
spirito fondante del servizio stesso. Il Centro offre uno spazio d'accoglienza, di ascolto e di espressione,
promuove la cultura della diversità e valorizza la differenza come risorsa, offre spazi di confronto e di
costruzione di un’identità comune che avvicina, approfondisce e sviluppa i valori della pace, della
convivenza e della collaborazione, sviluppa la capacità di progettazione e di responsabilità.
Il Centro si pone la finalità di offrire ai minori percorsi di crescita che favoriscono lo sviluppo e la
valorizzazione delle abilità personali e sociali in un ambiente educativo sereno e protetto, sostenere la
famiglia nell’azione educativa, promuovere un intervento coordinato tra scuola, agenzie extra-scolastiche e
volontariato, fornire un aiuto nell’attività scolastica; aprire il servizio al territorio ed integrarlo con le altre
agenzie educative presenti; attivare percorsi di riqualificazione sui temi riguardanti la multiculturalità, la
promozione dei diritti dei bambini, ed incontri socio-animativi con i genitori dei minori; favorire
l’acquisizione della lingua italiana e di tutte le altre tipologie di espressione, anche non verbali, che possano
aiutare il minore nell’espressione dei propri bisogni e desideri e nell’inserimento nel tessuto sociale di
riferimento.
In merito agli obiettivi specifici, invece, l’organizzazione del servizio si propone di implementare le
competenze sociali e relazionali dei bambini, accrescere la consapevolezza dei diritti e dei doveri, anche
attraverso l’acquisizione di regole e del rispetto della figura adulta educativa e degli altri partecipanti al
gruppo, sviluppare la fantasia e la creatività, sviluppare il senso di appartenenza comune tra bambini e
genitori (attraverso l’abbellimento della sede del Centro, l’organizzazione di momenti aperti alla
cittadinanza), favorire la mediazione culturale come strumento per facilitare le razioni interpersonali,
implementare la collaborazione tra il Centro ludico-ricreativo, la Scuola ed i Servizi Sociali al fine di
migliorare la conoscenza dei bambini inseriti e condividere gli obiettivi e le modalità educative con un
progetto personalizzato.
I risultati di tale progetto sono evidenziati dal buon riscontro che le insegnanti hanno dalle attività
didattiche del pomeriggio durante tutto l’anno, dalla promozione e dal conseguente passaggio alla classe
successiva di tutti i ragazzi che hanno frequentato il centro, dall’adesione ai progetti di alfabetizzazione per
i genitori immigrati appena arrivati nel nostro paese, dalla presentazione delle richieste per i contributi
statali, regionali e comunali relativi all’ambito scolastico e dei servizi sociali e dalla partecipazione alle
attività di laboratorio aperte alle famiglie.
A Castelgomberto tali risultati hanno portato alla progettazione di un Doposcuola dedicato ai ragazzi della
scuola secondaria di primo grado in continuità con il centro stesso, attualmente gestito dalla Cooperativa
Sociale Studio Progetto.
9
Ruolo del Volontario
Obiettivi
supportare e affiancare gli operatori nello svolgimento delle attività proposte utilizzando
le sue competenze scolastiche, personali e relazionali; essere coinvolto/a, assieme
all’équipe nella relazione di stima e fiducia con i ragazzi; condividere scambi di opinioni e
confronti con gli operatori del servizio, sia rispetto al proprio operato, sia rispetto alle
dinamiche che emergeranno all’interno dei centri; assumere il ruolo di figura educativa di
riferimento proprio come volontario civilista;
Attività
coopera all’interno dell’èquipe professionale; affianca l’educatore e supporta la gestione
dei sottogruppi nello svolgimento dei compiti, organizza la merenda, accompagna i
bambini in palestra, supervisiona i momenti di gioco libero, organizza il gioco strutturato
Strumenti
Indicatori
osservazione ed affiancamento degli educatori, conduzione del gruppo assegnato,
programmazione dell’attività da realizzare, realizzazione della stessa e verifica della
andamento sia del gruppo di bambini che del vissuto del volontario
seguire un gruppo di 3-4 bambini, organizzare almeno 5 attività in autonomia
Il Doposcuola per i ragazzi, è un’offerta educativa ormai consolidata sia a Castelgomberto che a
Brogliano. Il primo è gestito dalla Cooperativa Sociale Studio Progetto e rivolto alla scuola secondaria
di primo grado, il secondo è gestito dalla Cooperativa Sociale Con te e rivolto ai ragazzi della scuola
primaria. Sono servizi che rispondono al bisogno delle famiglie di uno spazio educativo e tutelante in cui
inserire i propri figli in assenza di istituti in loco con orario scolastico prolungato. L’esperienza, nata in
primis per esigenze di accudimento, si è rivelata strumento di empowerment per il territorio, oltre che
servizio con validità educativa rilevante anche in assenza di problematiche specifiche dei minori inseriti. In
merito alle famiglie aderenti, si evidenzia l’importanza che il servizio del Doposcuola riveste nell’ambito delle
progettualità di conciliazione dei tempi famiglia/lavoro, offrendo non solo un “posto” in cui minore può
stare, ma anche attività di supporto scolastico, educative e di integrazione sociale (sia nell’ambito della
immigrazione sia della disabilità), importanti per lo sviluppo relazionale ed affettivo dei minori, con la
garanzia della qualità di personale scelto e di esperienza consolidata da parte di chi gestisce il servizio.
In fatti, l’evolversi delle situazioni, il consolidamento del servizio stesso e la fiducia che ha caratterizzato il
rapporto animatori-ragazzi e animatori-genitori ha permesso una riprogettazione dell’intera offerta che
conferma il sostegno scolastico e introduce in modo strutturato anche il supporto educativo rivolto ai
ragazzi iscritti e alle loro famiglie.
Dati i buoni risultati della sperimentazione biennale, si sono di consolidati, in ottica di continuità, gli obiettivi
fondativi del progetto e si è riusciti a creare ottime sinergie con il servizio, parallelo ma con connotazione
più spiccatamente educativa, del Centro Ludico-ricreativo.
Data la tipologia di questa offerta educativa, che mantiene alcune delle caratteristiche presenti anche nei
Centri Ludico Ricreativi, e premesso che il ruolo del volontario non può sostituirsi al personale
professionale, le modalità di inserimento della volontario sono le medesime del Centro. Ovviamente variano
i contesti, il rapporto numerico operatori/bambini, i contenuti, il tema conduttore, le attività realizzate ed i
laboratori proposti.
Ruolo del Volontario
Obiettivi
supportare e affiancare gli operatori nello svolgimento delle attività proposte utilizzando
le sue competenze scolastiche, personali e relazionali; essere coinvolto/a, assieme
all’équipe nella relazione di stima e fiducia con i ragazzi; condividere scambi di opinioni e
confronti con gli operatori del servizio, sia rispetto al proprio operato, sia rispetto alle
dinamiche che emergeranno all’interno dei doposcuola; assumere il ruolo di figura
educativa di riferimento proprio come volontario civilista;
Attività
coopera all’interno dell’èquipe professionale; affianca l’educatore e supporta la gestione
dei sottogruppi nello svolgimento dei compiti,
Strumenti
osservazione ed affiancamento degli educatori, conduzione del gruppo assegnato,
programmazione dell’attività da realizzare, realizzazione della stessa e verifica della
andamento sia del gruppo di bambini che del vissuto del volontario
10
Indicatori
seguire un gruppo di 3-4 bambini
I Comuni di Brogliano e Castelgomberto, su richiesta delle insegnanti hanno attivato, dal 2012,
un Supporto allo svolgimento dei compiti estivi e di ripasso a favore di bambini con difficoltà di
apprendimento o appartenenti a famiglie “fragili” (vale a dire, ad esempio, con genitori stranieri o che
hanno a loro volta difficoltà nel seguire i figli dal punto di vista scolastico). Gli studenti hanno svolto un
programma di recupero personalizzato concordato con le insegnanti, gestito interamente dalle volontarie di
servizio civile regionale, dividendo i ragazzi in piccoli gruppi. Da un primo riscontro con la scuola e con le
famiglie, l’attività si è rivelata molto utile e ha loro consentito di aggiornare e consolidare gli apprendimenti.
Ciò ha evitato ritardi nell’iniziare il programma scolastico dell’anno corrente e una maggior padronanza delle
nozioni da parte di ragazzi che, altrimenti, sarebbero stati svantaggiati.
In tutto sono stati seguiti 8 bambini della scuola primaria a Brogliano; 18 alunni della scuola primaria e 1
della scuola secondaria di primo grado a Castelgomberto.
La rete delle risorse e di bisogni che si è costruita in questi anni tra scuola, famiglia e servizi socioeducativi, grazie anche alle condivisione del progetto globale di presa in carico, ha permesso l’ampliamento
e la differenziazione delle offerte educative e di supporto scolastico, la messa in circolo di informazioni tra
le diverse agenzie coinvolte, la condivisione della formazione, che pur rispettando le singole professionalità,
ha creato un bagaglio esperienziale comune e uno spazio di riflessione e progettazione radicato nel
territorio. Anche la figura del volontario civilista è parte attiva di questo percorso e contribuisce, con il suo
apporto personale, alla crescita ed la consolidamento del circolo virtuoso tra i servizi.
Inoltre la continuità educativa consente il passaggio dei minori seguiti da un servizio all’altro, a seconda
delle esigenze individuali, preservando la prossimità e rinforzando gli obiettivi acquisiti, mentre facilità il
compito dello volontario di servizio civile che potrà contare su una conoscenza già buona dei bambini che
seguirà, con conseguente, si auspica, maggiore efficacia nello svolgimento delle attività del servizio.
Ruolo del Volontario
Obiettivi
creazione dei gruppi seguendo i criteri di maggior benessere dei bambini dati dagli
insegnanti/educatori di riferimento; creazione di un dialogo tra volontario-insengnantegenitore; ideazione di schede di lavoro specifiche in supporto ala materiale già utilizzato;
rinforzo della abilità e degli apprendimenti dei bambini; valorizzazione delle risorse
individuali e dell’autostima.
Attività
supporto ai compiti individuale e di gruppo
Strumenti
report individuale con il confronto tra prima e dopo, passaggio di consegna da e per
centro e scuola, osservazione educativa, incontro con insegnanti di presentazione dei
bambini, contatti con i genitori, schede scolastiche, programmi specifici forniti dagli
insegnati
creazione di almeno un gruppo di 5 bambini, almeno 2 colloqui iniziali e 2 finali con
insegnanti/educatori, redazione dei report individuali, elaborazione delle schede di
compiti.
Indicatori
Il Centro Estivo, realizzato sia per il Comune di Brogliano che per quello di Castelgomberto in ottica
di collaborazione con la Cooperativa Sociale incaricata offre ai bambini, di età compresa tra i 5 ed 13
anni, un’opportunità di svago e di ricreazione durante il periodo delle vacanze estive, attraverso attività
creative finalizzate alla socializzazione.
I bambini sono impegnati quotidianamente in attività quali: laboratori, giochi, sport e uscite sul territorio.
Un’équipe composta da personale animativo pianifica le attività socio-educative settimanalmente e segue i
minori in ogni momento della giornata ponendo particolare attenzione alla tutela degli bambini
diversamente abili e/o a disagio.
Anche questo anno le iscrizioni sono state numerose per tutte le settimane di apertura del centro estivo,
tanto che la presenza del/la volontario/a di servizio civile, in supporto all’équipe di animatori
incaricati, è sempre fondamentale per la buona riuscita delle iniziative proposte, per il mantenimento dei
gruppi di bambini costituitosi al momento delle iscrizioni, per la realizzazione di laboratori creativi e per la
realizzazione della festa finale di chiusura del centro.
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Ruolo del Volontario
Obiettivi
acquisire la competenza di gestire piccoli gruppi di bambini, proporre attività ricreative
adeguate all’età dei partecipanti, al momento della giornata; imparare a lavorare in
èquipe con gli altri animatori; programmare ed organizzare le singole attività (scelta
dell’iniziativa da proporre, materiale necessario, tempi di svolgimento, ecc.)
Attività
partecipare alla progettazione specifica della attività delle singole squadre; supportare gli
animatori nello svolgimento della giornata; organizzare il momento della merenda,
autogestione di piccoli gruppi di bambini con attività ludiche all’accoglienza e al saluto;
partecipare alla festa finale del centro estivo,
Strumenti
lavoro di gruppo con adulti e bambini, comprensione ed utilizzo del progetto educativo e
del tema conduttore del centro estivo, utilizzo del gioco di squadra e del gioco simbolico
Indicatori
conduzione di una squadra di 12 bambini, progettazione e realizzazione autonoma di 1
attività/laboratorio
Il Servizio di Asilo Nido a Brogliano e di “Giochinsieme” a Castelgomberto, gestiti in convenzione
dalla Cooperativa Sociale Onlus Itaca, hanno avuto nel corso di pochi decenni dalla loro nascita
un’evoluzione molto veloce: il primo pensato come un servizio legato in prima istanza ad esigenze di
carattere assistenziale, si è andato però affermando come un luogo di cultura ed educazione dell’infanzia. Il
secondo, invece, progettato come supporto educativo ai genitori e come promotore di risorse e di confronto
all’interno del gruppo.
Nasce così una pedagogia sui piccolissimi e una progettualità sui servizi all’infanzia indirizzata alla
promozione della crescita della comunità, intesa sia come singoli individui, bambini o adulti, che quale
insieme di reti e di relazioni.
Le finalità che il Servizio Asilo Nido intende raggiungere sono: offrire, alle famiglie con bambini che ancora
non frequentano la scuola dell’infanzia, risposte adeguate alle esigenze di supporto nella gestione dei loro
tempi di vita; offrire ai bambini un’opportunità socio-educativa di qualità; promuovere la sperimentazione di
modalità partecipative alla cura dei bambini favorendo, all’interno della comunità locale, la diffusione di una
cultura di attenzione all’infanzia e di solidarietà fra le famiglie.
L’idea di educazione sottesa al progetto, può essere riassunta nella frase: “dare radici e ali”, vale a dire,
creare alcune sicurezze che aiutino sia il bambino sia il gruppo di bambini e capire quali sono i punti di
forza, i punti fermi da cui poter partire e ritornare per sperimentarsi con libertà, sicurezza e fiducia
nell’incontro.
Gli obiettivi pensati sul singolo bambino possono essere evidenziati in: curare e tutelare nel rispetto delle
esigenze personali del singolo; promuovere uno sviluppo armonico attraverso esperienze di socializzazione
e di gioco; promuovere l’autonomia personale e la naturale curiosità di scoperta che il bambino ha nei
confronti delle cose e delle relazioni come elemento fisico e/o naturale; recuperare nel bambino un senso di
tempo e spazio amico, intendendo con questo un senso del tempo legato alla naturale fisiologicità di
quanto la situazione richiede e un recupero del tempo come elemento fisico e/o naturale. Per spazio
amico, si intende quello spazio che per la sua sicurezza e, paradossalmente, per la sua giusta dose di
pericolo, possa essere incontrato dal bambino in autonomia.
La storia e l’esperienza maturata in anni di azione concreta sul territorio della Cooperativa Sociale
“ITACA”, unita alla formazione continua dei suoi operatori, propone l’idea di gruppo non quale semplice
somma di singole persone, ma piuttosto quale entità con una dimensione di unicità che, anche in bambini
così piccoli, permette di individuare al suo interno ruoli ben definiti, relazioni e conflitti e al tempo stesso
strumenti di soluzione dei conflitti stessi e di sviluppo nelle relazioni.
Gli obiettivi sul gruppo sono: promuovere e favorire un pensiero cooperativo anche attraverso al
gestione di spazi, momenti e materiali comuni; sviluppare un senso di appartenenza, pur mantenendo la
propria unicità ed originalità; valorizzare le differenze e l’altro da sé con particolare riferimento all’età, alla
provenienza e alla propria storia personale; costruire di “una storia del gruppo” all’interno del servizio
piuttosto che la sola storia del singolo bambino; proporre esperienze di autonomia di gruppo.
Il nido, molto spesso diviene uno strumento anche per i genitori stessi di riconoscimento delle capacità
sociali del proprio bambino, capacità che trovano il loro ambito di espressione in un ambiente comunitario
piuttosto che familiare. I bambini, infatti, hanno la capacità di stupire gli adulti con le loro competenze e la
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loro trasparenza nel manifestarle.
Con la famiglia del bambino gli operatori collaborano nel compito di cura del figlio creando con loro una
relazione che conduca a un’alleanza educativa; favoriscono la continuità tra nido e famiglia attraverso
l’attivazione di percorsi formativi per genitori e l’opportunità di incontri individuali; superano l’ottica che
vede le famiglie soltanto come soggetti fruitori del servizio e valorizzano la loro collaborazione sia nella
gestione che nel pensiero sul servizio;- incoraggiano le occasioni di incontro e di aggregazione spontanea
fra famiglie, concedendo l’uso di spazi (ad esempio nelle giornate di sabato o domenica) per la realizzazione
di attività autogestite.
Ruolo del Volontario
Obiettivi
supportare le figure educative nel loro lavoro quotidiano con i bambini, acquisendo delle
conoscenze, strategie e strumenti operativi propri nel campo dei servizi per minori,
spendibili nell’ambito lavorativo, sociale e personale; sperimentarsi nella relazione con i
più piccoli e osservare un metodo educativo, quello Montessori, che pone l’accento sulle
potenzialità del bambino anche in età molto giovane e che presenta peculiarità specifiche
di approccio e modalità educative poco frequenti nelle altre realtà di nido
Attività
osservazione dell’équipe e dei bambini, affiancamento degli operatori nella gestione del
gruppo, supporto alla realizzazione delle attività (laboratori, gioco, merenda e pranzo,
cambio e preparazione alla nanna, ecc.); gestione in autonomia delle attività più semplici
Strumenti
osservazione educativa, lavoro in gruppo, utilizzo del progetto educativo individualizzato
Indicatori
ideare e condurre almeno 1 attività in autonomia
Il servizio di accompagnamento educativo di “Giochinsieme” invece accoglie famiglie insieme ai
loro bambini dalla nascita ai 3 anni, dove i bambini possono sperimentarsi in rapporto con gli altri, giocare
in un ambiente protetto e provarsi nel diventare autonomi. I genitori possono partecipare sia alle attività
con i loro bambini in un tempo e uno spazio dedicato, che spesso nella quotidianità mancano e che
rendono complessa la relazione genitori/bambini, sia essere affiancati da un educatore preparato con cui
potranno affrontare tematiche educative relative al rapporto con il loro figli.
Da tre anni, inoltre, si è implementata l’offerta educativa con incontri dedicati ad hoc alle problematiche più
sentite dai genitori (le regole, saper dire di no, togliere il pannolino e il ciuccio, la nanna, i capricci, ecc.)
con la presenza di esperti e con la possibilità per i genitori di incontrarsi e di confrontarsi in un ambiente
accogliente e con il servizio di baby-sitter per i piccoli. Si è consolidato anche un progetto di
sensibilizzazione alla lettura in collaborazione con la Biblioteca che diffonde le letture animate e la
costruzione di un oggetto da portare a casa legato ai personaggi protagonisti delle varie iniziative. Lo
spazio, costituito ad hoc per i bambini che partecipano sarà alternativamente organizzato in Biblioteca e a
Giochinsieme.
Ruolo del Volontario
Obiettivi
conoscere ed osservare la metodologia del gruppo di auto-mutuo aiuto tra i genitori,
partecipare alla preparazione e alla realizzazione delle letture animate a cura di un
drammaterapeuta e sperimentarsi anche personalmente nella gestione di alcuni piccoli
eventi animativi; conoscere le fasi della costruzione di un progetto animativo
Attività
leggere il materiale di supporto alla conduzione delle letture animate, osservare e
collaborare con il drammaterapeuta, collaborare i genitori per realizzare le scenografie
Strumenti
lettura, osservazione partecipata, lavoro di gruppo
Indicatori
ideare e condurre almeno 1 attività in autonomia
La riqualificazione dei servizi dedicati ai minori avverrà anche attraverso l’incentivazione della
collaborazione delle Biblioteche Comunali con le agenzie educative scolastiche e territoriali, anche
mediante l’elaborazione e la realizzazione di progetti creativi, innovativi e sperimentali di frequenza in
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Biblioteca da parte dei ragazzi.
Le iniziative e le attività di promozione sono una parte strutturale molto importante del servizio complessivo
della biblioteca e hanno una stretta relazione con il prestito, il reference e le presenze.
Il Manifesto UNESCO attribuisce alle biblioteche pubbliche dei compiti chiave che riguardano
l’alfabetizzazione, l’informazione, l’istruzione e la cultura e, in particolare, creare e rafforzare nei ragazzi
l’abitudine alla lettura sin dai primi anni di vita e stimolare l’immaginazione e la creatività dei ragazzi.
Allo scopo di offrire ai bambini e ai ragazzi sollecitazioni culturali ed educative che ne favoriscano una
adeguata maturazione, sono state promosse varie attività:
- l’invio alle famiglie dei nuovi nati, del materiale di “Nati per leggere” e della bibliografia dedicata ai
genitori. Si è consolidata la collaborazione con le operatrici di “Giochinsieme” della Cooperativa Sociale
ITACA;
- l’intrattenere relazioni pubbliche all’interno del servizio e all’esterno, con utenti, volontari, scuole, gruppi e
associazioni e a tale scopo si è cercato di coinvolgere nell’attività di promozione la scuola, i genitori e i
volontari; questo ha permesso di offrire a tutti i bambini, dalla materna alla scuola primaria, letture animate
a completamento delle visite guidate in orario scolastico;
- il coinvolgimento di alcune classi nelle letture animate avvalendosi di un esperto drammaterapeuta e
attore, finanziato grazie alle sponsorizzazioni;
- l’attività “Pane, libri e marmellata” dedicata ai più piccoli, in occasione del carnevale e della “giornata
mondiale del libro” contando sull’aiuto delle mamme, lettrici volontarie;
- una particolare attenzione nella scelta dei testi e nel coinvolgimento dei ragazzi della scuola media è stata
rivolta alla preparazione della commemorazione della “Giornata della Memoria”.
Secondo le Raccomandazioni IFLA (International Federation of Library Associations), la biblioteca pubblica
ha un ruolo importante come spazio pubblico e di incontro, soprattutto nelle comunità che dispongono di
pochi luoghi di aggregazione. Qualche volta è considerata il "salotto" della comunità. Recarsi in biblioteca
per ricerche o per informazioni legate ai propri studi o interessi personali porta le persone a entrare in
contatto informale con altri membri della comunità. Usare la biblioteca pubblica può quindi rivelarsi
un’esperienza sociale positiva. Anche a tale scopo, in occasione della festa della donna, si è sperimentata
una serata a tema con letture, scambio di poesie, tisane e dolci e, in considerazione del gradimento
espresso dalle persone presenti si pensa di riproporla.
Il bibliotecario è un intermediario attivo tra gli utenti e le risorse che la biblioteca offre, perciò, sono state
preparate bibliografie tematiche che vengono costantemente aggiornate con l’inserimento dei nuovi acquisti
e di nuovi suggerimenti di lettura. Tutto ciò incontra il favore degli utenti, i quali sentono il bisogno di
essere informati o consigliati sulle novità editoriali e, perché no, di riscoprire opere o autori del passato.
E’ riproposta l’iniziativa di promuovere la poesia donando a tutti gli utenti una poesia a sorpresa che si
presenta arrotolata e infiocchettata da “cogliere” dal cestino e che varia a seconda del particolare periodo
dell’anno: primavera, estate ecc, oppure Natale, San Valentino, festa della donna.
Tutte queste attività, naturalmente, comportano un complesso lavoro di: aggiornamento costante,
trattamento testi e preparazione materiale informativo, ricerca dei testi, preparazione dei cartelloni, ricerca
di materiali e musiche, preparazione personale e prove, allestimento scenico, organizzazione e mediazione
con le diverse realtà coinvolte.
Ruolo del Volontario
Obiettivi
conoscere ed utilizzare il gestionale per i prestiti e la catalogazione dei testi, aggiornare le
bibliografie e le brochure distribuite in occasione delle giornate particolari (festa della
donna, giorno della memoria, ecc.), riordinare il materiale riconsegnato, ricoprire i libri
Attività
registrare i prestiti, catalogare i testi, redigere le bibliografie
Strumenti
utilizzo del PC e del relativo gestionale
Indicatori
registrare almeno 30 prestiti, catalogare almeno 10 testi, e trascorrere almeno 10
giornate a riordinare il materiale e a ricoprire i libri
Le Linee Guida per le biblioteche per ragazzi, prodotte dall’IFLA definiscono una serie di principi e obiettivi
che caratterizzano e orientano le attività della biblioteca pubblica per i ragazzi.
L’obiettivo principale è offrire al bambino e al ragazzo sollecitazioni culturali ed educative che ne
favoriscano la maturazione, in stretta collaborazione con scuole, gruppi e associazioni operanti sul territorio.
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Anche il concorso di disegno per i segnalibri della biblioteca nasce dalla necessità di coinvolgere i ragazzi
della scuola elementare e media per avvicinarli al mondo della biblioteca.
L’impegno assunto dalla biblioteca, in questi progetti è, fra gli altri, quello di mettere a disposizione il
materiale di cancelleria (cartelloni, colori, espositori e costumi), il reperimento e l’acquisto di materiale
librario e audiovisivo per la preparazione degli studenti nonché l’acquisto dei premi per i vincitori dei
“concorsi”.
L’Associazione culturale “Agorà” di Castelgomberto, che svolge la sua attività collaborando con
altre associazioni, gruppi e in particolar modo con la Biblioteca Civica, in convenzione con il Comune, ha la
finalità di organizzare di manifestazioni culturali e ricreative nei campi della letteratura, della musica, del
teatro, del cinema e di ogni espressione dell’arte e dell’informazione, rivolte ai cittadini di Castelgomberto e
non solo. La collaborazione ormai consolidata offre una possibilità rivolta in particolare ai giovani come
spazio di avvicinamento, di conoscenza e di sperimentazione della cultura in tutte le sue forme e di
partecipazione attiva nella programmazione e nella realizzazione degli eventi. Un esempio tra gli altri è
stato l’Agorà spazio giovani: “incontro, così, tanto per raccontarci di lavoro, speranze, difficoltà,
soddisfazioni, ma anche aneddoti, disavventure, drammi, amori, gioie, vittorie, vita di relazione, e poi…dopo
la maturità? dopo la laurea?“ a cura di laureati, laureandi, studenti delle superiori e primo impiego. L’Agorà
diventa quindi un ambito privilegiato per il contatto con i giovani e tra i giovani e per una impegno ludicoricreativo che porta alla condivisione di una progettazione “leggera e responsabile” nel mondo
dell’associazionismo.
Ruolo del Volontario
Obiettivi
partecipare alla preparazione e alla realizzazione delle giornate particolari, sperimentarsi
anche personalmente nella gestione di alcuni piccoli eventi animativi; conoscere le fasi
della costruzione di un progetto animativo in biblioteca
Attività
osservazione del biblioteca, utilizzo del PC, affiancamento e supporto dello stesso nella
gestione delle attività di gruppo, gestione in autonomia delle attività più semplici
Strumenti
osservazione, lavoro di gruppo
Indicatori
ideare e condurre almeno 1 attività in autonomia
Il Comune, quale Ente Pubblico più vicino ai cittadini, svolge compiti di organizzazione e di gestione
dei Servizi Socio-assistenziali nell’intento di perseguire i seguenti obiettivi fondamentali:
- prevenire e rimuovere le cause di ordine psicologico, culturale, ambientale e sociale che possono
provocare situazioni di bisogno o fenomeni di emarginazione nell’ambiente di vita, di studio e di lavoro;
- garantire il diritto delle persone al pieno sviluppo della propria personalità nell’ambito della propria
famiglia e della comunità locale;
- garantire modalità che assicurino la libertà e la dignità personale, realizzino l’eguaglianza di trattamento
e il rispetto della specificità delle esigenze;
- recuperare i soggetti socialmente disadattati o affetti da minorazioni psicofisiche e sensoriali
favorendone l’inserimento o il reinserimento nel normale ambiente familiare, sociale, scolastico e
lavorativo;
- sostenere la persona e le famiglie;
- promuovere e attuare gli interventi a favore degli anziani, finalizzati al mantenimento, inserimento o
reinserimento nel proprio ambiente di vita;
- riconoscere il bisogno di aiuto e il diritto di inserimento sociale;
- contrastare l’esclusione sociale e promuovere l’inclusione sociale.
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Ruolo del Volontario
Obiettivi
Svolgere i “servizi leggeri” di accompagnamento e di orientamento delle persone fragili e
dei loro nuclei familiari sul territorio; fornire un supporto concreto e formativo nell’utilizzo
delle risorse presenti; promuovere occasioni di cooperazione con il vicinato per la
risoluzione dei piccoli problemi organizzativi familiari; organizzare momenti di condivisione
e di socializzazione nei luoghi per loro significativi e fornire una supervisione nella
compilazione della modulistica comunale e regionale.
Attività
Accompagnamento sociale, utilizzo dei mezzi attrezzati per disabili, conoscenza ed utilizzo
della modulistica appropriata, conoscenza delle risorse presenti sul territorio (Punto
Saluta Nord, Caaf, Associazioni, ecc…)
Strumenti
Indicatori
Raccolta di leggi e provvedimenti, modulistica e bibliografia specifica che fanno capo ai
servizi sociali e all’Amministrazione Comunale in generale
Accompagnare almeno 10 persone nel disbrigo delle commissioni
4) RISORSE UMANE IMPIEGATE NEL PROGETTO:
VOLONTARI: N. 3;
N. 1 PER IL COMUNE DI CASTELGOMBERTO, PER 18 ORE SETTIMANALI PER 12 MESI;
N. 1 PER IL COMUNE DI BROGLIANO, PER 18 ORE SETTIMANALI PER12 MESI;
N. 1 PER IL COMUNE DI TRISSINO, PER 18 ORE SETTIMANALI PER12 MESI.
Eta'
18/28
N. ore
settimanali
Monte ore
annuo
18 a volontario
93 (18 x 52 sett.)
Eventuali obblighi particolari durante il
periodo di servizio
Disponibilità, se necessario, a prestare
servizio in più di uno dei tre Enti, disponibilità
ad eventuali missioni e/o trasferte anche al di
fuori del territorio comunale.
Competenze acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio certificabili e
valide ai fini del curriculum vitae.
A fine servizio ogni Ente, su richiesta specifica del volontario, rilascerà un certificato relativo
all’esperienza realizzata, in cui verranno descritte le competenze e le professionalità acquisite durante il
percorso svolto, quali:
a) L’acquisizione di conoscenze:
•
•
•
•
•
16
conoscenza dell’Ente Locale (con particolare riferimento al Comune): leggi, decreti, deliberazioni,
determinazioni relativi all’organizzazione degli uffici, dei servizi e del personale;
conoscenza del codice di comportamento cui debbono attenersi i dipendenti della pubblica
amministrazione, nonché il personale impiegato a vario titolo all’interno dell’Ente pubblico;
conoscenza dei regolamenti relativi all’attivazione e alla gestione dei servizi erogati dall’Ente in
favore dei cittadini, con particolare riguardo agli ambiti di intervento in cui è inserita l’attività del
volontario;
conoscenza dei soggetti pubblici e/o privati con cui l’Ente Locale si rapporta e/o collabora
nell’attivazione e gestione dei servizi erogati al cittadino, in particolar modo le Cooperative Sociali e
le Associazioni che operano nel territorio;
capacità di riconoscere le competenze proprie dei diversi enti e/o soggetti pubblici e/o privati con i
quali il volontario si viene a rapportare, così come degli operatori coinvolti nel lavoro di rete
finalizzato all’erogazione di servizi al cittadino, con particolare riferimento all’ambito sociale,
educativo e culturale.
b) Le capacità di relazione:
instaurare e saper gestire in maniera adeguata la relazione con gli utenti dei servizi comunali ed in
particolare con le persone coinvolte in situazioni di disagio sociale;
• instaurare e mantenere una relazione corretta e improntata sulla collaborazione nei confronti del
personale dipendente dell’Ente e/o di altri soggetti con cui il volontario è chiamato ad operare, in
particolare con gli/le altri volontari/e coinvolti/e;
• riconoscere e rispettare il ruolo di ciascuno degli operatori dell’équipe multiprofessionale in cui viene
inserito il volontario, partecipando attivamente al gruppo di lavoro proposto;
• confronto e condivisione dell’esperienza con gli altri volontari inseriti nel progetto di Servizio Civile e
nella agenzie partner del progetto.
In particolare la dimensione del lavoro di gruppo consente di sperimentare, all’interno di una dimensione
protetta e accogliente, la possibilità di riflettere sulle relazioni interpersonali, di implementarne di nuove, di
rinforzare le abilità personali (manuali, cognitive ed emotive), di sentirsi “centro” di un progetto individuale
e collettivo di cura delle relazioni. Inoltre permette ai volontari coinvolti di confrontarsi e di condividere
alcuni presupposti teorici e alcune scelte operative da attuare nella realizzazione del progetto, producendo
una cultura condivisa della diversità (di ruolo, di competenze, di genere, di età, di provenienza, ecc.).
Il lavoro di gruppo sarà la modalità di lavoro privilegiata per la programmazione ed il coordinamento degli
interventi e per lo svolgimento di ogni singola attività prevista, pur garantendo un rapporto
individualizzato con il volontario ed una supervisione costante sulla partecipazione, sull’aspetto emotivo
e sull’esperienza concreta che incontra nei molteplici ambiti di impiego. I/le volontari/e dovranno
necessariamente fare gruppo tra di loro per condividere e confrontarsi sulle esperienze vissute, per
riflettere sulle aspettative relative all’impegno richiesto e sulle capacità personali da mettere in campo. La
loro presenza nei diversi contesti soci-educativi, con l’affiancamento di figure professionali che fungeranno
da tutor nel percorso complessivo, e l’individuazione di momenti di supervisione strutturata, dove
poter affrontare le singole tematiche generali del progetto di servizio civile e tutti gli spunti che i/le
volontari/e porteranno individualmente, diventeranno l’occasione per approfondire il loro percorso di
crescita personale e civile.
La presenza di operatori nei nostri servizi che provengono da precedenti esperienze di obiezione di
coscienza prima e di servizio civile poi, consente una condivisione reale di obiettivi e modalità operative
da mettere in campo, di sperimentazione concreta degli sbocchi che può dare l’impegno profuso nel settore
dei servizi sociali, sia in termini di volontariato sia in termini professionali e di collaborazioni a progetto, in
un’ottica di partecipazione, solidarietà e di ruolo attivo nella comunità locale, diventando anche
“imprenditori” di sé stessi.
Le realizzazione di una o più serate di promozione e informazione sul servizio civile rivolta ai giovani del
territorio sarà l’obiettivo finale del percorso di confronto e di crescita che i/le volontari/e condivideranno
durante tutta l’esperienza di servizio e valorizzerà anche all’esterno l’apporto fondamentale negli ambiti in
cui sono impiegati/e e la formazione sul campo acquisita, contribuendo a diffondere la conoscenza ed il
valore aggiunto che tale esperienza porta con sé.
•
c) L’acquisizione di competenze tecnico operative:
•
•
•
•
utilizzo dei programmi informatici più comuni e di sistemi operativi specifici (Word, Excel, Internet
Explorer e altri programmi di posta elettronica, sistema di catalogazione e di prestito bibliotecario,
ecc.);
produzione e utilizzo di schede per la rilevazione e la raccolta di dati relativamente ai servizi erogati
dal Comune;
produzione di report e/o relazioni relativamente all’operato svolto, redazione di verbali di riunioni,
aggiornamento di alcune banche dati utilizzate dai servizi coinvolti nel progetto, raccolta di
questionari sul gradimento delle iniziative proposte, bibliografie, ecc…
sarà fornita una dispensa elaborata ad hoc dai formatori che raccoglierà tutto il materiale
informativo ed utilizzato nella conduzione degli incontri con i volontari.
Il rilascio del predetto certificato è subordinato all’esito positivo dello svolgimento del servizio.
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ALTRE RISORSE UMANE (progettisti, formatori, etc.):
Età
diverse
n.
10
Qualifica
Personale degli enti
(assistenti sociali,
bibliotecari,
responsabili di
settore, segretari
comunali…)
Ruolo nel progetto
Cureranno la formazione
specifica dei volontari nei
settori di utilizzo (sociale,
cultura, funzionamento
dell’ente, utilizzo sistemi
informatici, ecc.)
5) FORMAZIONE VOLONTARI:
FORMAZIONE GENERALE (41 ore)
Sede di realizzazione
Il servizio di formazione generale verrà acquistato da Enti accreditati di 1ª classe in possesso delle figure
professionali qualificate e si svolgerà presso le sedi degli stessi o nei Comuni aderenti al progetto.
Modalità e contenuti della formazione
Coerentemente da quanto disposto dalla L. R. 18/2005 (art. 15) ed analogamente a quanto previsto dalla
normativa relativa al Servizio Civile Nazionale (circolari 18593/I del 04.09.2006 e n. 34384.1 del
31.07.2006), la formazione generale verterà sui temi dell’educazione civica, del dovere della solidarietà, del
dovere di concorrere al progresso materiale e spirituale della società, della nonviolenza e avrà la finalità di
accrescere nei giovani la partecipazione attiva alla vita della società e la consapevolezza sul significato della
scelta e della esperienza di Servizio Civile Regionale.
Tematiche generali
Contenuti
Storia dell’obiezione di coscienza e del servizio civile
nazionale e regionale; fondamenti costituzionali
dell’obiezione di coscienza; storia normativo
giuridica dell’obiezione di coscienza (legislazione);
analisi legge regionale 18/2005 e legge 64/2001 e
s.m.i.; analisi del progetto specifico di servizio civile;
analisi delle esperienze vissute attraverso la
supervisione con operatori coinvolti e momenti
strutturati di confronto tra i/le volontari/e; analisi
motivazionale e delle aspettative rispetto al progetto
specifico
e
alla
tematica
generale
della
partecipazione e della responsabilità sociale; diritti e
doveri del volontario
giustizia sociale, promozione dei diritti umani,
educazione alla pace e alla nonviolenza
FORMAZIONE SPECIFICA (81 ore)
Sede di realizzazione
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Modalità
7 Incontri di 2 ore per un totale di 14 ore
1 training residenziale di 20 ore con PBI;
2 serate di 3 ore e ½ con formatore esperto (Pat
Patfoort e collaboratori)
Presso le sedi dei tre Enti o, eventualmente, luoghi di realizzazione di corsi/incontri inerenti alle tematiche
selezionate.
Modalità e contenuti della formazione
In proprio con formatori dipendenti dei tre Enti: Operatori Locali di Progetto accreditati in sede UNSC,
Segretari Comunali, Responsabili Amministrativi dei servizi alla persona, Responsabili Informatici, Assistenti
Sociali, Educatori professionali, Bibliotecari.
L’Operatore Locale di Progetto, figura di riferimento per il Servizio Civile Nazionale e presente nei tre
Enti, analogamente a quanto previsto per i progetti di servizio civile nazionale, farà conoscere e illustrerà ai
volontari il progetto di servizio civile, gli obiettivi e le modalità di attuazione.
Vi sarà poi una formazione di tipo generale comune a tutti i volontari che affronterà in particolare modo i
temi relativi alla struttura, all’organizzazione, alle competenze ed ai servizi del Comune e, più in generale,
della pubblica Amministrazione (Regione, Provincia, Unità Locali Socio Sanitarie, ecc..) che sarà svolta dai
Segretari Comunali, e/o Responsabili Amministrativi:
Contenuti
Modalità
Gli organi di Governo del Comune: il Sindaco, la 6 Incontri di 2 ore per un totale di 12 ore
Giunta, il Consiglio Comunale; la Legislazione, i
Regolamenti; la struttura ed organizzazione degli
Uffici e dei Servizi; gli altri Enti della Pubblica
Amministrazione (Regione, Provincia, ULSS, ecc..)
A seconda del grado di conoscenze dei volontari, se necessaria, i Responsabili dei servizi informatici
dei tre Comuni provvederanno ad una formazione relativa all’utilizzo base di sistemi informatici:
Contenuti
Modalità
programmi di video scrittura (Word, Excel..); utilizzo 3 incontri di 3 ore per un totale di 9 ore
dei programmi di rete (Halley e Urbi); di Internet; di
posta elettronica; di catalogazione dei libri, ecc
In una seconda fase, a seconda delle mansioni e dei compiti ai quali verranno assegnati, ai volontari verrà
erogata una formazione specifica sui servizi propri dei Comuni da parte degli Assistenti Sociali con
particolare attenzione a:
Contenuti
Modalità
servizi agli anziani, disabili, minori, giovani, 6 Incontri di 2 ore per un totale di 12 ore
immigrati: compiti e competenze del Comune e
degli altri Enti; legislazione Nazionale e Regionale,
Regolamenti Comunali specifiche del Servizio
Sociale; metodologie di lavoro, modalità di relazione
con gli utenti e gli altri operatori dei servizi
e dei/delle Bibliotecari/e in merito a:
Contenuti
Modalità
organizzazione e gestione della Biblioteca e del 4 Incontri di 2 ore per un totale di 8 ore
sistema bibliotecario Interprovinciale; attività
culturali a favore di minori, giovani, adulti,
immigrati; letture animate e organizzazione di
giornate a tema
La formazione sarà integrata da incontri con gli operatori dei servizi di Enti convenzionati (Cooperative
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Sociali – sistema Bibliotecario Interprovinciale) o Enti delegati (AULSS 5) e Partner del progetto con:
Contenuti
incontri di formazione/discussione con i formatori e i
vari operatori dei servizi (operatori d’assistenza,
educatori animatori, volontari); distribuzione di
dispense e/o altro materiale informativo; lavori di
gruppo, giochi di ruolo, simulazioni; incontri
periodici di coordinamento, verifica e supervisione
con i responsabili della formazione e gli operatori
dei servizi; monitoraggio intermedio e finale sul
grado delle conoscenze acquisite, anche mediante
l’eventuale utilizzo di questionari; osservazione
dell’Arteterapia nel Progetto Anziani
Modalità
Gli incontri verranno concordati e calendarizzati con
i partner, a seconda delle esigenze del progetto e
delle loro diponibilità, per un totale di 40 ore
Durata:
n. 41 ore formazione generale
n. 81 ore formazione specifica.
6) AZIONI PROGETTUALI
Descrizione dell'articolazione progettuale e specificazione del ruolo dei partners nelle singole fasi/azioni:
Il ruolo dei partners
Premesso che ogni Ente gestirà in modo autonomo, ma coordinato con gli altri Comuni, i propri volontari,
ciascun partner si impegnerà sia alla realizzazione dei progetti secondo le fasi di seguito riportate, sia al
confronto continuo sulle modalità e sui contenuti condivisi nel progetto presentato.
Sarà cura di ogni Ente promuovere lo scambio di esperienze e conoscenze tra i volontari impegnati nei
singoli Comuni e la creazione, se possibile, di un’identità di gruppo.
La scelta di coinvolgere gli attori che da tempo collaborano con i Comuni, per la realizzazione dei servizi e
delle attività oggetto di questo progetto, e che hanno uno stretto contatto con i giovani, è finalizzata a dare
ampio spazio di conoscenza e a “lanciare dei ponti” soprattutto in previsione dei futuri sbocchi lavorativi e/o
di impegno civile. Sentirsi parte di un sistema e poter conoscere e valutare sul campo gli ambiti di
intervento, da un lato, e le caratteristiche dei/le volontari/e, dall’altro, infatti in passato ha sempre offerto la
possibilità concreta di continuare la collaborazione reciproca tra ex volontari/e e agenzie coinvolte, basata
sul rapporto di fiducia e sulla valutazione positiva emersa alla conclusione dell’anno di servizio civile.
Il coinvolgimento dei nuovi partner, in particolare PBI, invece, intende dare un’attenzione maggiore
all’educazione alla pace e alla nonviolenza, anche con la realizzazione di seminari e training specifici, che
diffondano la cultura della solidarietà, della reciprocità e propongano un modello di pensiero e di azione
basato sui principi e sui fondamenti dell’etica, dell’empowerment individuale e sociale e delle competenza
comunicativa, con la finalità di proporre un’alternativa al modello violento in ogni sua accezione: “dal
contatto con la controparte, al digiuno, alla disobbedienza civile, al programma costruttivo”.
FASE 1
Conoscenza da parte dei volontari: del progetto, dell’Ente di appartenenza e del contesto territoriale in
cui si opera, delle figure professionali coinvolte, dei destinatari a cui si rivolgono le singole azioni progettuali
e della agenzie attive nel progetto.
Conoscenza da parte dell’Ente: dei volontari, delle loro motivazioni, attitudini e aspettative, per un
efficace inserimento nelle azioni progettuali programmate.
Avvio della formazione generale e specifica secondo le modalità già specificate.
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FASE 2
Definizione del ruolo, dei compiti, degli ambiti di azione e dell’articolazione dell’orario di servizio dei
volontari, concordando tali aspetti in ragione delle necessità dell’Ente e dei vari servizi (Biblioteca, servizi
domiciliari, centri educativi, servizio di doposcuola pomeridiano comunale, ecc..) e delle attitudini e
disponibilità dei volontari.
FASE 3
Attuazione delle azioni progettuali secondo le modalità concordate e avvio del monitoraggio e della
supervisione ai volontari in itinere. Eventuale rimodulazione dei progetti individuali in ragione degli elementi
emersi in fase di realizzazione delle varie azioni.
FASE 4
Verifica e valutazione dell’andamento complessivo del progetto, dei risultati attesi e raggiunti sia da parte
degli Enti sia dei volontari. Realizzazione di una o più serate di sensibilizzazione e informazione sul servizio
civile rivolte ai giovani. Conclusione del progetto.
7) OBIETTIVI DEL PROGETTO - MODALITA' DI VALUTAZIONE
STRUMENTI E MODALITA’ DI PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTO
–
Gli obiettivi generali e specifici del progetto sono stati illustrati al punto 3.
Piano di monitoraggio e sistemi attuati:
Il piano di monitoraggio si concretizzerà in un monitoraggio in itinere, caratterizzato cioè da una
valutazione periodica, che verrà programmata dagli operatori del progetto in base alla tipologia degli
obiettivi prefissati, alle varie fasi di svolgimento del progetto e qualora ciò sia ritenuto opportuno.
Il monitoraggio in itinere riguarderà in particolare: la verifica dello stato di avanzamento del progetto
rispetto agli obiettivi generali e specifici prefissati; l’individuazione di eventuali elementi di criticità che
possono mettere in crisi la realizzazione del progetto e le strategie da attuare per superare tali criticità,
attraverso dei colloqui individuali e incontri di gruppo per i volontari di servizio civile e per i partner
coinvolti.
Modalità di valutazione in itinere e a conclusione
Sia
a)
-
la valutazione in itinere sia la verifica conclusiva riguarderanno i seguenti aspetti:
andamento del progetto:
verifica del grado di avanzamento del progetto rispetto agli obiettivi prefissati;
individuazione di eventuali elementi di criticità che possono mettere in crisi la realizzazione del progetto;
individuazione di eventuali strategie per superare gli elementi di criticità al fine del raggiungimento degli
obiettivi prefissati;
- verifica dei risultati ottenuti alla conclusione del progetto e dell’avvenuto raggiungimento o meno degli
obiettivi prefissati.
Tale valutazione si concretizzerà mediante la rilevazione del numero dei soggetti aderenti alle attività
proposte e realizzate con il presente progetto, all’indice di gradimento dimostrato dai partecipanti e
all’efficacia e visibilità ottenute dal progetto con riferimento alla comunità locale.
Gli strumenti che potranno essere utilizzati, a tale proposito, sono il questionario, l’intervista, ecc…
b) percorso dei volontari: valutazione, in itinere e mediante la verifica finale, del percorso di crescita
intrapreso dai volontari con la partecipazione al progetto.
Gli strumenti di valutazione allo scopo utilizzati potranno essere: riunioni di équipe e colloqui periodici
individuali di supervisione con i Responsabili ed i referenti dei servizi del Comune (Assistente Sociale,
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Bibliotecaria) o di altri Enti (Psicopedagogista ed educatori animatori dell’ULSS, insegnanti incaricati dalla
scuola, responsabili Cooperative convenzionate), giochi di ruolo, simulazioni, presa di decisioni con il
metodo del consenso, training, ecc.
Strumenti e modalità di pubblicizzazione del progetto:
Si intende diffondere il progetto e tutte le iniziativa ad esso correlate mediante la pubblicizzazione sul sito
Internet dei tre Comuni, sui quotidiani locali, sulle radio e tv locali e mediante manifesti e volantini realizzati
nello specifico.
Con il consolidamento del Servizio di Informagiovani nel Comune di Trissino, attivo da alcuni anni, si è
instaurata una stretta collaborazione tra il circuito provinciale degli Informagiovani e dei Centri per
l’Impiego del territorio, con la possibilità di progettare azioni pubblicitarie finalizzate alla diffusione delle
iniziative proposte e alla promozione di occasioni/eventi di partecipazione attiva rivolte ai giovani
interessati.
Saranno poi inviate lettere di presentazione del progetto di servizio civile ai giovani della fascia d’età
interessata, residenti nei tre Comuni, con l’invito a contattare i servizi sociali per avere maggiori
informazioni ed un colloquio di approfondimento.
8) ELEMENTI DI VALUTAZIONE PROGETTUALE
Utilità e rilevanza sociale in riferimento al contesto di attuazione
L’impiego dei volontari permette di supportare i servizi sociali, educativi e culturali del Comune
nell’erogazione dei servizi propri dell’Ente per migliorarne la qualità, l’efficienza e la tempestività.
E’ possibile quindi, inoltre, ampliare e promuovere, anche in fase sperimentale nuove attività all’interno dei
servizi e dei progetti a favore di anziani e/o adulti in difficoltà, disabili, minori e relative famiglie, giovani e
immigrati.
Il presente progetto si propone di stimolare una crescita culturale e una maggiore attenzione nei confronti
del patrimonio valoriale, artistico e culturale del territorio da parte dei cittadini e di favorire lo sviluppo ed il
mantenimento della responsabilità sociale della comunità locale verso i membri più deboli, contrastando i
fenomeni di esclusione sociale.
Azioni: realizzare alcune serate di formazione aperte al pubblico, occasioni di conoscenza per le
cooperative sociali ed associazioni per future collaborazioni professionali/volontariato, organizzare 1
incontro con gli Scout di Castelgomberto e con giovani della parrocchia di Brogliano, realizzare un
banchetto informativo sul SCR alla Festa delle attività artigianali e al “Memorial Niccolò Peruffo” di Brogliano
e alla Fiera di S. Maddalena a Castelgomberto e alla Festa del Sport; organizzare un incontro con ragazzi
del Centro di Formazione Professionale di Trissino.
Percorso di crescita civica e professionale dei volontari attraverso il programma di formazione e
l’esperienza di servizio nella sua totalità
Il servizio offre un’opportunità di conoscenza dell’Enti pubblico e delle principali problematiche e risorse
sociali della comunità, accompagna i volontari in un percorso di partecipazione attiva alla vita della società
civile, con particolare riferimento alla realtà territoriale, creando spazi protetti dove sperimentarsi nella
relazione interpersonale, nelle dinamiche di gruppo e nel lavoro d’équipe. Nei singoli ambiti di impiego poi
sono stati delineati gli obiettivi generali e specifici e le finalità che il/la volontario/a potrà perseguire e le
competenze che potrà acquisire sul campo, uniti alla formazione specifica ed al confronto, anche con gli ex
volontari che, a vario titolo, concorreranno alla realizzazione del progetto stesso.
Azioni: acquisire autonomia organizzativa e promozionale degli eventi di sensibilizzazione, realizzare le
interviste ai partner con possibili sbocchi lavorativi, redigere la mappatura delle risorse, saper mettere in
collegamento la teoria (es. percorso di studio e formativo personale, formazione del SCR, ecc.) con le prassi
esperite; maturare la consapevolezza del ruolo di volontario civilista di supporto ai servizi in essere; fornire
un supporto nella revisione del questionario da somministrare ai volontari “futuri” e del progetto di SCR;
saper conciliare i tempi di servizio con gli impegni personali di studio/lavoro/formazione ; incrociare le
attitudini personali e le aspirazioni personali con i vari ambiti di lavoro nel progetto di SCR; saper gestire il
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foglio ore e richiedere in maniera congruente permessi, recuperi, ferie.
Possibilità di successivi sbocchi lavorativi per i volontari
L’attuale normativa in materia di assunzioni presso gli Enti pubblici non consente la possibilità di assunzione
diretta dei volontari in servizio civile negli Enti promotori del progetto. A compensazione di tale limite, però,
il progetto ci consente di mettere in contatto i volontari con le varie Cooperative Sociali ed Associazione che
invece possono poi offrire sbocchi lavorativi concreti.
Infatti rileviamo che, grazie alle competenze e alle conoscenze acquisite durante il Servizio Civile e alla
collaborazione instauratasi tra i Volontari e gli operatori e/o i volontari delle Cooperative Sociali e delle varie
Associazioni coinvolte nel progetto di servizio civile, negli anni precedenti tutu i volontari hanno avuto la
possibilità di trovare, al termine del servizio civile, un’occupazione presso le agenzie partner e/o contattate
durante l’anno di volontariato.
In particolare le volontarie che a vario titolo hanno trovato un impiego dopo l’anno di Servizio Civile
nazionale e/o regionale sono:
volontari
N.
Anno di
realizzazione
del progetto
1
2005
1
Opportunità RUOLO formative e
professionali
Agenzie o Enti
Aulss 5; Cooperativa
STUDIO PROGETTO
2005
Frequenza al corso regionale OSS e
successiva
assunzione
come
operatrice al domicilio ed in Comunità
per disabili
Animatrice al doposcuola
1
2007
Assistente Sociale ed educatrice
1
2008
Animatrice al doposcuola
Comuni e Cooperative Sociali nel
territorio veronese, asili nidi
privati nel territorio dell’Ovest
Vicentino
Cooperativa Sociale CON TE
1
2012
2
2012
Insegnamento presso il laboratorio
scolastico di alfabetizzazione per i
minori stranieri della Scuola Primaria
(progetto “Alfabeta”)
Animatrici presso i Centri Estivi
2
2014
Animatrici presso i Centri Estivi;
Assistenza educativa al domicilio ad
una ragazza disabile
Sociale
Cooperativa Sociale CON TE
Comune di Trissino e Istituto
Comprensivo Statale di Trissino.
Comune di Castelgomberto e
Brogliano; Cooperativa Sociale
STUDIO PROGETTO.
Cooperativa
Sociale
STUDIO
PROGETTO;
Lo svolgimento del progetto permetterà quindi l’acquisizione di conoscenze ed esperienze utili per l’avvio di
un percorso formativo e/o lavorativo nelle agenzie educative e sociali del territorio (Cooperative sociali, asili
nido, case di riposo, servizi educativi e di animazione del tempo libero, ecc.); offrirà, inoltre, l’opportunità
per conoscere nuovi ambiti lavorativi e di volontariato, potrà costituire uno spazio di approfondimento e di
consolidamento della formazione personale e professionale per chi ha già scelto l’ambito socio-educativo
come futura professione e potrà mettere in contatto le diverse realtà educative, sociali e culturali con i
volontari interessati disponibili a proseguire la collaborazione iniziata all’interno del Servizio Civile.
Capacità di concorrere allo sviluppo del servizio civile regionale volontario
La natura sperimentale dell’ampliamento e delle innovazioni introdotte in questo progetto fornirà elementi
utili e concreti per valutare l’efficacia degli esiti e delle modalità di attuazione del Servizio Civile stesso nella
nostra realtà.
Il riscontro dell’attività di pubblicizzazione dell’iniziativa, la presentazione dell’esperienza svolta dai volontari
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coinvolti e dei risultati ottenuti in termini personali e di supporto ai servizi comunali, potranno favorire lo
sviluppo e la conoscenza del Servizio Civile Regionale come strumento di crescita personale e
partecipazione dei giovani.
Verranno realizzate iniziative ed eventi di promozione, informazione e sensibilizzazione sul Servizio Civile ed
in particolare in collaborazione con l’Associazione Agorà, l’associazione “Sementi” di Trissino, gli
Informagiovani e i Centri per l’Impiego, il CFP di Trissino e le suole presenti sul territorio.
Uno spazio particolare poi verrà riservato alla collaborazione con l’Associazione PBI Italia che organizza
training residenziali e serate di formazione e sensibilizzazione sul rispetto dei diritti umani, la risoluzione
non violenta dei conflitti e l’educazione alla pace, l’utilizzo degli strumenti propri dell’educazione alla
nonviolenza (come la presa di decisioni con il metodo del Consenso, il vegetarianesimo, ecc…).
Azioni: organizzare un confronto con uno o più volontari del Servizio Civile Europeo afferenti alla
Cooperativa Sociale STUDIO PROGETTO ed organizzare congiuntamente le attività di sensibilizzazione
nelle scuole e nei Servizi Educativi (come già indicato dettagliatamente nelle tabelle Ruolo del Volontario),
aggiornare le slide ed il materiale informativo relativo al Servizio Civile da presentare al banchetti, ampliare
ed aggiornare la brochure con bibliografia sulla nonviolenza da inserire sul sito dei Comuni e da consegnare
alle serate aperte alla cittadinanza ed in biblioteca, curare la redazione della mailing list degli interessati
possibili alla formazione e al Servizio Civile, organizzare due interventi all’Informagiovani di Trissino e
Valdagno, impegnarsi nella sensibilizzazione in ambito universitario e personale.
Adeguatezza della copertura assicurativa a vantaggio dei volontari
Come previsto dalla normativa in materia, ogni Ente provvederà alla copertura assicurativa dei volontari per
RCT e INFORTUNI.
Ogni Comune già dispone di polizze assicurative generali per Responsabilità Civile verso Terzi e Operatori
che assicura “i soggetti che a qualunque titolo partecipano alle attività svolte dall’Ente”.
Ogni Comune già dispone di polizze assicurative generali per INFORTUNI che includono le attività svolte
da volontari (in passato anche Obiettori di coscienza) nei settori di svolgimento del progetto. Su tali polizze
potranno essere attivate apposite appendici.
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Castelgomberto, li 30.09.2013
Il Responsabile del progetto
Dott.ssa Maria Grazia Salamino, nata a Francavilla Fontana (Br) il 22.07.1963
Tel. 0445/424412 - e-mail [email protected]
Firma:
___________________________________________
Legale rappresentante del soggetto proponente
DAL TOSO LORENZO, nato a Vicenza il 17.09.1975
Indirizzo: P.ZA MARCONI, 1 – 36070 CASTELGOMBERTO - VI
Telefono: 0445/424413 fax 0445/941577
E-mail: [email protected]
Firma:
____________________________________________________
Legale rappresentante del/dei soggetto/i partners
COMUNE DI TRISSINO
FACCIO DAVIDE, nato a ARZIGNANO (VI) il 22.06.1986
Tel. 0445/499311, fax 0445/499312, e-mail: [email protected]
Firma:
___________________________________________________
Legale rappresentante del/dei soggetto/i partners
COMUNE DI BROGLIANO
MONTAGNA SANTO, nato a VALDAGNO il 21.04.1961
Tel. 0445/445671, FAX 0445/947682
Firma:
____________________________________________________
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Scarica

progetto - Comune di Castelgomberto