IASMA Notizie Periodico di cultura e di informazione tecnico-scientifica della Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele all’Adige Novembre 2010 n. 14 Al via il primo master sui vini di origine silvia ceschini Valorizzare il comparto vitivinicolo sviluppando una vera e propria cultura dei vini di territorio. In questo conte- sto la formazione può svolgere un ruolo fondamentale per fronteggiare la crisi del comparto e in questa direzione un quando la qualità si lega al territorio I nuovi vini della linea Monastero flavio pinamonti contributo importante arriva dal nuovo master universitario di primo livello sui vini di origine, il primo a livello na- zionale, inaugurato nei giorni scorsi all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige. a l l ’ i n t e r n o Taxe payée/Tassa riscossa - TN-CPO - Direttore responsabile: Michele Pontalti - San Michele all’Adige, Via E. Mach 1 - Autorizzazione Tribunale di Trento n. 1114 del 19.02.2002 continua a pag. 2 2 3 4 La frutticoltura turca corre verso l’Europa Un consorzio per lo studio della biodiversità genetica “Piovono” libri in biblioteca Facebook News e seminari Fotonotizia Recensioni Calendario eventi Inserto Dossier Biomasse Presentato in Provincia il dossier predisposto dalla Fem Otto mosse per rilanciare la vitienologia trentina francesco spagnolli Silvia Ceschini e Corrado Zanetti Chardonnay, Riesling, Sauvignon, vendemmia 2009. Alla cantina dell’Istituto Agrario è affidato il compito di produrre vini e grappe che rappresentino il vasto panorama enologico trentino. Per far fronte a questo compito istituzionale nel corso degli anni l’azienda agricola ha sviluppato tre indirizzi produttivi che si esprimono attraverso altrettante linee di prodotti: Istituto Agrario con tutti i varietali a denominazione di origine e con vini biologici; Castel San Michele con prodotti ispirati alla tradizione e alla storia vitienologica trentina; Monastero con vini dedicati alla valorizzazione di alcuni cru aziendali che si distinguono per forte caratterizzazione varietale e territoriale. Con la vendemmia 2009 è stato possibile dare seguito ad uno specifico lavoro viticolo-agronomico che ha consentito di raggiungere nei vigneti prescelti un equilibrio vegeto-produttivo ottimale in funzione della varietà e del sito produttivo. Nel programma di lavoro sono stati presi in esame alcuni parametri ritenuti fondamentali per la produzione di vini di continua a pag. 2 Aumento del prezzo di vendita del vino e riduzione dei costi di produzione. Parte da queste azioni il progetto di rilancio della vitienologia trentina predisposto dall’Istituto Agrario di San Michele all’Adige su incarico della Provincia autonoma di Trento. Interventi da attuare attraverso due principali strumenti: l’attivazione di un nuovo Consorzio vitivinicolo trentino, nel quale siano pariteticamente rappresentate, accanto a Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Mach tutte le componenti del settore vino, e nuovi percorsi di istruzione e formazione. Il ricordo Il piano è stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti, accanto al presidente della Provincia Lorenzo Dellai e agli assessori all’agricoltura Tiziano Mellarini e alla cooperazione Franco Panizza, il presidente della Fondazione Edmund Mach, Francesco Salamini, ed il direttore generale Alessandro Dini. “Il documento, che condividiamo totalmente, indica con lungimiranza e chiarezza le cose da fare - ha affermato Dellai; ora lo sottoporremo a tutti i soggetti del mondo vitivinicolo locale, dopo di che continua a pag. 4 Ironia della sorte o del destino, nel giro di quindici giorni, proprio al termine delle operazioni vendemmiali trentine, tre grandi personaggi di S.Michele, e, nel contempo, anche della vitienologia se ne sono andati per l’al di là quasi contemporaneamente. Franco Defrancesco è scomparso il 7 ottobre: classe 1926, laureato in Chimica presso l’Università di Bologna nel 1950, subito dopo assistente presso il Laboratorio chimico provinciale di Trento, entrato in “comando” a S.Michele a far data da 1° agosto 1958 proprio su incarico dell’allora neo-presidente dell’Istituto Agrario Bruno Kessler con il preciso compito di ristrutturare e dirigere il Laboratorio di chimica. Subito la storia di Defrancesco si intreccia con quella di Giocontinua a pag. 2 2 IASMA Notizie Novembre 2010 Viaggio-studio dei tecnici IASMA La formazione valorizza il comparto vitivinicolo Al via il primo master sui vini di origine segue da pag. 1 È, in estrema sintesi, quanto ha affermato Attilio Scienza, direttore del master organizzato dalla Fondazione Mach in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Milano. Diciassette i partecipanti provenienti da varie zone d’Italia e con diverse esperienze formative alle spalle: c’è il biologo, l’agronomo, l’economista e la laureata in scienza della comunicazione, come Giulia che aspira ad occuparsi, una volta concluso questo percor- so, di commercializzazione dei vini. E chi, come Andrea di Roma, che sogna di reinserire nel mercato una vecchia azienda agricola di famiglia. Il corso durerà un anno, si articolerà in 550 ore di didattica frontale presso le strutture e i laboratori di San Michele e 200 ore di stages in aziende del settore. “Dopo il master sulla grappa e sui vini spumante abbiamo attivato questo nuovo percorso sui vini di origine - ha spiegato il direttore generale, Alessandro Dini. Un’iniziativa formativa di alta qualità che in questo caso specifico intende promuovere la valorizzazione del territorio attraverso la valorizzazione dei suoi vitigni”. “Una risposta alle problematiche che emergono in questo particolare momento dal mercato vitivinicolo e una proposta che qualifica ancor più l’offerta formativa di San Michele” ha ag- giunto il dirigente del Centro istruzione e formazione, Marco Dal Rì, intervenuto con il responsabile dell’area post-secondaria e universitaria, Massimo Bertamini, che ha illustrato ai partecipanti i dettagli organizzativi. Il corso formerà tecnici specializzati in produzione di uve, trasformazione ed elaborazione di vini, con competenze in analisi sensoriale e strumentale. “L’Europa e l’Italia in particolare - ha affermato Scienza- hanno bisogno di riaffermare una priorità dei vini di origine nei confronti dei vini di vitigno. Di qui l’esigenza di fornire a chi opera nel settore elementi di conoscenza per valorizzare la forza del territorio. Questo master darà un contributo importante creando specialisti in grado di produrre vini di qualità a prezzi più competitivi del passato”. ADDIO A DEFRANCESCO, VERSINI e MANZONI Il ricordo di tre importanti personaggi segue da pag. 1 vanni (Gianfranco) Manzoni, poichè sempre su “incarico speciale” del Presidente Kessler ed assieme al Direttore dell’Istituto Silvio Bonetti, compì una spedizione tutt’altro che conoscitiva in quel di Conegliano per convincere un “luminare” delle scienze viticolo-enologiche, Luigi Manzoni, a migrare a S. Michele per presiedere il neo-nato ITA l.r. con ordinamento speciale per la viticoltura e l’enologia. Ma torniamo a Defrancesco: la sua “passione” per il vino, l’amicizia con Manzoni e con Zanetti (neo direttore della cantina), i suggerimenti provenienti da un viaggio di studio effettuato nel Bordolese dall’Unione degli ex allievi lo portarono a contribuire in maniera determinante alla nascita di quello che a ragione è ritenuto il “prototipo” degli uvaggi trentini, il Castel S. Michele rosso. Lo sviluppo del Laboratorio sotto l’abile direzione di Defrancesco ed il coinvolgimento con cui sa spronare i dipendenti è enorme: da 5 si passa a 50 addetti, numerosissime sono le pubblicazioni scientifiche riguardanti soprattutto la genuinità dei vini ed il loro ancoraggio territoriale, gli amminoacidi nella caratterizzazione degli spumanti, ospitate sulle più prestigiose riviste nazionali ed internazionali. Tutto ciò gli vale uno dei più prestigiosi riconoscimenti alla sua carriera di scienziato: il prestigioso riconoscimento del “Grappolo d’oro” dell’Associazione Enotecnici Italiani. Ai tempi del conferimento di questo premio Defrancesco aveva già lasciato S. Michele per rientrare a Trento (Laboratorio d’igiene), ma la “cittadella del vino” rimarrà sempre nel suo cuore come lo dimostra la nomina a membro del C.d’A. del nuovo Istituto (1991-1996). Franco Defrancesco Giuseppe Versini Manzoni, approdato a S. Michele (1958) dapprima a part-time e poi sempre più a tempo pieno, diventa Direttore generale dell’Istituto Agrario Provinciale con il primo agosto 1974: nel frattempo l’ITA si è a dir poco ingigantito, poichè gli si è affiancato l’IPA (poi IPAA), mentre la Provincia ha affidato alla struttura anche l’aggiornamento e la formazione permanente degli agricoltori. Manzoni va in pensione il 9 settembre 1985 (allora l’anno scolastico terminava con gli esami di riparazione) e da lì e fino al 18 ottobre 2010 sarà proprio come lui amava definirsi “un felice pensionato... che accudisce un’immensa famiglia”. Giuseppe Versini ha intersecato e poi intensamente descritto la propria vita professionale con S.Michele: nato a Barletta nel 1948, poi trasferitosi con la famiglia in quel di Bolzano, approda al Laboratorio chimico di analisi e ricerche con il primo settembre 1974. Dopo il pensionamento di Margheri e di Avancini, e dopo essere stato capogruppo della ricerca enologica, di microbiologia e genetica della resistenza (1 giugno 1988 - 13 marzo 1994), diventa dapprima coordinatore e successivamente direttore del Laboratorio chimico (16/10/95 - 31/08/05). La sua prestigiosa carriera è suggellata da almeno 200 pubblicazioni scientifiche e dal “Premio per la ricerca scientifica in enologia” conferitogli dall’Associazione Enotecnici Italiani ne 1985. Giovanni Manzoni Il 17 ottobre 2010, un giorno prima di Manzoni anche Giuseppe Versini ci ha lasciati. Li ricorderemo tutti e tre assieme: Defrancesco con il suo carisma da scienziato del vino e con le sue genuflessioni reverenziali di fronte ad un bicchiere di quello buono, Manzoni sempre affabile e signorile, distinto ed elegante padrone di casa e Versini scienziato delle molecole aromatiche intento ad interpretare gascromatogrammi alla ricerca di eteri, terpeni, esteri, pirazina e quant’altro possa costituire quell’affascinante mondo non ancora del tutto scoperto rappresentato dal vino. La frutticoltura turca corre verso l’Europa Gastone Dallago Una delegazione di tecnici del Centro Trasferimento Tecnologico (Maria Beniamina Venturelli, Gastone Dallago, Andrea Branz, Lodovico Delaiti) ed il responsabile qualità dell’OP Melinda (Massimiliano Gremes) ha partecipato ad agosto ad un viaggio nel cuore della Turchia ortofrutticola, concentrando la propria attenzione nella parte situata a Nord-Est del Paese. La Turchia è un enorme Paese, largo più di 2000 km e lungo circa 1000, grande come Germania, Francia, Olanda, Austria e Rep. Ceca messi assieme, con una diversità di situazione climatiche e di paesaggi che offrono produzioni di tutti i tipi. Non mancano le montagne (monte Ararat, con un’altezza di poco superiore ai 5000 m slm) e le zone desertiche verso l’Iran e l’Iraq. 130.000 ettari di melo, 130.000 ha di drupacee, 480.000 ha di uva, 800.000 ha di verdura, sono la carte d’identità dell’attività frutticola di questo Paese, sempre più orientata alla produzione di elevata qualità destinata all’esportazione nei paesi dell’Unione Europea e della Russia. Molto interessante è stato infatti prendere atto di come l’organizzazione governativa stia predisponendo un veloce adeguamento ed allineamento rispetto alla normativa produttiva e fitosanitaria vigenti nell’Unione Europea, tant’è che le registrazioni di nuove sostanze attive avviene solo se già state autorizzate in EU. Ben tre le nuove regole entrate in vigore nel 2009, tutte orientate alla restrizione rispetto alla libera vendita dei prodotti fitosanitari e completate dall’obbligo della registrazione dei trattamenti su un documento ufficiale, secondo un meccanismo che nella pratica corrisponde al nostro sistema autorizzativo, che parte dalla formazione di tecnici e agricoltori per arrivare al quaderno di campagna approvato e vidimato dagli uffici ministeriali competenti. Questo percorso, particolarmente impegnativo, è stato illustrato dal dott. Ihsan Duman, responsabile del Servizio Fitosanitario del Ministero dell’Agricoltura di Bursa, che coordina tutte le attività di monitoraggio delle patologie vegetali, compresa evidentemente quelle da qua- rantena, e dirama bollettini fitosanitari di orientamento operativo per tutti gli agricoltori della zona, avvalendosi di una rete di tecnici, anche privati, che provvedono alla prescrizione dei trattamenti necessari. Ogni anno il Ministero pubblica il prontuario completo dei prodotti fitosanitari ammessi per coltura ed avversità, sul quale vengono riportati anche gli avvertimenti relativi ai livelli di residuo ammesso nei principali paesi di destinazione nel caso di prodotti destinati all’esportazione. Nei numerosi corsi di formazione organizzati, vengono già stabiliti piccoli compendi tecnici sui quali sono riportati i principali parassiti e le patologie caratteristiche di ciascuna specie vegetale, con l’indicazione delle strategie di contenimento. Anche sul fronte della produzione vivaistica sono attivi progetti di collaborazione, in particolare con Italia, Germania e Lituania, per avvicinare i due sistemi di certificazione delle piante, secondo il modello europeo del passaporto fitosanitario. Durante la visita all’Istituto Sperimentale di Yalova si sono potuti riscontrare i risultati di un intenso programma di miglioramento genetico, in particolare su fragola, dove l’imminente registrazione di alcune nuove varietà dovrebbe soddisfare le attese di chi punta ad una fragola molto saporita e molto conservabile. Un altro settore immediatamente messo in evidenza dalle interessanti prove su varietà e portainnesti è la cerasicoltura, la cui peculiarità è emersa nella sua completezza dalla visita all’azienda ALARA. Quando la qualità si lega al territorio I nuovi vini della linea Monastero segue da pag. 1 qualità: resa, gestione agronomica, forma di allevamento, gestione viticole, epoca di vendemmia. La trasformazione delle uve è avvenuta nel pieno rispetto di schemi tradizionali circa le tecniche di lavorazione e le modalità di affinamento proprie dei singoli vitigni. Allo stato attuale si è ritenuto opportuno concentrarsi su tre vitigni a frutto bianco che in modo diverso (per storia e tradizione) rivestono importanza all’interno dell’azienda agricola dell’Istituto Agrario e nel contesto viticolo provinciale. Chardonnay vendemmia 2009 cru Weizacher: terreni calcarei, a tessitura non troppo sciolta e collocati in siti di bassa collina consentono alle uve di Chardonnay di raggiungere un ottimale grado di maturazione che si esprime nel vino attraverso un bouquet complesso, fruttato e profondo: Il profilo gustativo risulta caldo, armonico e di grande densità. Riesling 2009 cru Rauti: siti produttivi freschi, di media e bassa collina, su terreni anche relativamente grossolani consentono al Riesling di esprimere il proprio carattere varietale, floreale e fruttato (pesca bianca) in gioventù, con la possibilità nel tempo di evolvere verso i tipici sentori minerali e da idrocarburo. Sauvignon 2009 cru Maso Togn: i terreni di alta collina caratterizzati da buona esposizione, unitamente ad una particolare attenzione all’epoca di vendemmia, permettono al Sauvignon di esprimere un profilo aromatico particolarmente intenso e complesso che spazia tra sentori fruttati, vegetali e minerali. Il gusto è sottolineato da una spiccata acidità che conferisce grande sapidità, lunghezza gustativa e longevità. IASMA Notizie Novembre 2010 3 La Fondazione E. Mach nel consorzio europeo ConGRESS Un consorzio per lo studio della biodiversità genetica Comunemente si intende per biodiversità la varietà di specie presenti in un determinato ambiente. Seguendo questo criterio, per elaborare delle stime di biodiversità si censiscono le specie differenti che si trovano in una certa area. Tuttavia, questa è sola una delle tre componenti fondamentali della diversità dei viventi insieme alla diversità degli ecosistemi (montano, lacustre, marino, etc.) e alla diversità genetica. Quest’ultima non è visibile ad occhio nudo: per studiarla si devono svolgere analisi di laboratorio per valutare quanto siano diversi gli individui a livello del loro DNA. A dispetto del suo livello, per così dire, microscopico, la diversità genetica gioca un ruolo chiave perchè di fatto senza di essa le specie non possono evolvere e rispondere ai cambiamenti ambientali. In altri termini, per valutare lo stato della biodiversità non possiamo fermarci al solo, seppur importante, conteggio Cristiano Vernesi e Heidi C Hauffe delle specie diverse ma dovremmo stimare anche quanta variabilità genetica sia presente all’interno delle singole specie. Purtroppo, anche a livello legislativo, la diversità genetica è raramente considerata negli interventi di gestione e conservazione della fauna e della flora. Il consorzio europeo ConGRESS (Conservation Genetics Resources for Effective Species Survival) si propone L’obiettivo principale è spiegare, incoraggiare e sostenere l’uso delle analisi genetiche in ambito conservazionistico. di affrontare questa lacuna. ConGRESS è finanziato come progetto nell’ambito del VII Programma quadro dell’Unione Europea, ha durata triennale, a partire dal 1 maggio 2010, e vede la partecipazione di 13 unità di 10 diversi paesi europei. La Fondazione Mach rappresenta l’Italia insieme all’Università di Ferrara. L’obiettivo principale è spiegare, incoraggiare e sostenere l’uso delle analisi genetiche in ambito conservazionistico. Giovani e promozione alla lettura Oggi parliamo di... Alessandra Lucianer Fernando Maines “Piovono” libri in biblioteca Ogni anno l’ISTAT con l’indagine “Aspetti della vita quotidiana” fornisce informazioni sulla lettura di libri nel tempo libero. I dati relativi al 2009 presentati nello scorso mese di maggio hanno evidenziato come solo il 45% della popolazione italiana abbia letto almeno un libro extra-scolastico nel corso dell’anno; il picco dei lettori, con quasi il 65% dei ragazzi, si colloca tra gli 11 e i 14 anni, per poi decrescere via via nelle fasce successive di età. Gli studenti che arrivano all’Istituto agrario in prima superiore, quindi, hanno un buon potenziale come lettori, ma questa attitudine si rivela spesso fragile per la grande attrattiva che le nuove forme di comunicazione in rete esercitano sui ragazzi di questa età, ed anche il carico di lavoro legato al corso di studi o gli impegni nelle aziende famigliari contribuiscono a ridurre l’interesse per la lettura, se esso non viene consolidato e coltivato. Tra le attività rivolte agli studenti in cui la biblioteca ha maggiormente investito negli ultimi anni vi è senz’altro la promozione della lettura. Quest’anno la Biblioteca ha aderito alla campagna “Ottobre piovono libri. I luoghi della lettura”, iniziativa Gli strumenti con cui ConGRESS intende conseguire quest’obiettivo vanno da una lista europea di esperti e professionisti della genetica della conservazione, a opuscoli redatti nelle principali lingue europee che spieghino con linguaggio semplice le risposte che si possono ottenere da uno studio genetico per arrivare a software specifici con i quali definire preventivamente le caratteristiche che dovrebbe avere uno studio genetico e simulare gli effetti sulla variabilità genetica di differenti ipotetici interventi gestionali. Tutti questi strumenti saranno integrati in un portale web di facile accesso. A partire dalla sua pubblicazione online, il portale verrà costantemente aggiornato in modo dinamico, anche grazie al contributo degli utilizzatori. Una parte significativa delle attività di ConGRESS è dedicata a seminari e workshop nazionali e transnazionali. Alla luce delle reali esigenze emerse da questi concreti momenti di dialogo fra scienziati e gestori delle risorse naturali, si potranno meglio delineare gli strumenti sviluppati. Il ruolo centrale della Fondazione Mach è testimoniato dall’essere coordinatore proprio di questa importante attività del progetto. nata nel 2006 a cura dal Centro per il libro e la lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e che ogni anno, attraverso centinaia di manifestazioni in tutta Italia, intende promuovere l’amore per il libro e la passione della lettura. Le nostre iniziative hanno preso il via nell’ottobre del 2009 con una serie di incontri rivolti a 15 classi del biennio (365 gli studenti coinvolti); in ogni incontro e’ stata proposta una presentazione multimediale molto coinvolgente di alcune opere di narrativa per ragazzi. Inoltre, è stato promosso l’utilizzo di aNobii, il social network dedicato alle persone appassionate di libri, come luogo dove informarsi sulle opere presenti in biblioteca, scambiare pareri e pubblicare la propria recensione del libro letto. Le recensioni inviate dai ragazzi hanno partecipato ad un concorso a premi che ha premiato le tre migliori, insieme ai tre lettori più accaniti (oltre 50 libri letti nell’anno). I risultati del primo anno sono stati incoraggianti: in biblioteca si è avuto un aumento del 18% di presenze e un 25% di prestiti in più sulla media del triennio. Quest’anno, nella settimana dal 25 al 30 ottobre, le presentazioni sono state estese alle classi terze e quarte, coinvolgendo ben 32 classi (per un totale di 800 studenti) e con una selezione di opere diversificata a seconda dell’età. I ragazzi stanno iniziando a familiarizzare con aNobii, e sono coinvolti in dibattiti e confronti molto stimolanti sulle tematiche emerse dalla lettura, guidati dalle bibliotecarie e dai docenti. Chi volesse conoscere i testi presentati può visitare la pagina http://www.ismaa.it/leggiconnoi sul portale della Fondazione. L’intera collezione di narrativa per ragazzi è disponibile all’indirizzo www.aNobii.it, ricercando la pagina di Algabranchia. Facebook Per evidenziare il successo e la diffusione dei social network non c’e miglior esempio di Facebook. Fondato nel 2004 da un diciannovenne, con lo scopo iniziale di consentire il mantenimento dei contatti tra studenti di liceo e di università, ha ben presto raggiunto dimensioni planetarie. Da noi il boom è avvenuto nel 2008 ed ora gli utenti italiani (dati del mese di marzo 2010) sono più di 15 milioni. L’iscrizione è molto semplice e gratuita ed il sistema si sostiene attraverso la pubblicità. Gli utenti possono creare il proprio profilo (mediante fotografie e liste di interessi personali), scambiare messaggi privati o pubblici, inserire annunci e far parte di gruppi di amici o di aggregarsi a reti organizzate per città, posto di lavoro, scuola e religione. Sono state sviluppate, inoltre, numerose applicazioni, che hanno permesso una rapida diffusioni di semplici videogiochi online gratuiti, arrivando a coinvolgere milioni di utenti nel mondo (il poco edi- ficante Mafia Wars è arrivato a 5 milioni di utenti!). La visione dei dati del profilo è ristretta ad utenti della stessa rete o al gruppo amici accettati, secondo le impostazioni di privacy che lo stesso utente può scegliere per limitare la diffusione dei dati personali. È inoltre disponibile l’opzione che cancella in modo permanente i propri dati dai server del sito. È importante sapere, però, che la cancellazione è limitata al profilo personale, e non riguarda tutto ciò che è stato copiato da terzi o condiviso con altri in quanto il copyright di ogni cosa pubblicata, ricade sotto il completo controllo di Facebook. In tal modo i gestori del sito non solo hanno il diritto di trasmettere a terzi le informazioni presenti nel profilo di un utente ma sono anche i reali proprietari dei contenuti pubblicati, con la possibilità di conservarli ed, eventualmente, utilizzarli. A buon intenditor poche parole! 4 IASMA Notizie Novembre 2010 Presentato in Provincia il dossier predisposto dalla Fem NEWS e seminari Otto mosse per rilanciare la vitienologia trentina segue da pag. 1 verrà adottato dalla Giunta provinciale”. Il dossier, che si apre con un’analisi dettagliata dell’attuale situazione del settore vitienologico trentino e contiene note e premesse per un piano vitivinicolo, è frutto del contributo tecnico dell’Istituto di San Michele, ma anche di una serie di colloqui avuti con i rappresentanti del mondo vitivinicolo trentino, della Cooperazione, Camera di Commercio, associazioni, Assessorato all’agricoltura e Dipartimento Agricoltura e alimentazione della Pro- Fotonotizia La copertina di ottobre del prestigioso mensile Nature Genetics è stata dedicata al sequenziamento del genoma del melo messo a punto dai ricercatori IASMA Delegazione mozambicana in visita al Trentino agricolo vincia. Attori, tutti questi, chiamati a svolgere un ruolo fondamentale nel coordinamento del rilancio del settore. Più precisamente l’aumento del prezzo di vendita del vino trentino si potrà attuare, secondo San Michele, innanzitutto attraverso il miglioramento della sua qualità e della sua immagine. Gli attori che possono influenzare e determinare tale aumento di prezzo sono la cooperazione, gli industriali imbottigliatori e i vignaioli, ma anche le politiche assessorili, la ricerca e la sperimentazione vitivinicola. La riduzione dei costi di produzione dell’uva e del vino, invece, si rivela necessaria dato che in questo momento variano da 50 a 90 euro al quintale. Anche i costi di gestione, variabili tra le diverse cantine da 18 a 45 euro/quintale di uva trasformata, vanno riconsiderati al ribasso. Per attuare queste due indicazioni risulta necessario prevedere e proporre un nuovo consorzio vitivinicolo trentino, autorevole e permanente, al quale affidare il coordinamento dell’eventuale piano di interventi. Al tempo stesso risultano necessarie misure di istruzione e formazione per soddisfare le esigenze del settore. Il documento presenta nel dettaglio otto linee di intervento contenenti azioni e priorità che il nuovo Consorzio potrà eventualmente considerare nella predisposizione di un piano di intervento: interventi finalizzati al brand, interventi sulla qualità delle uve e dei vini, interventi sui componenti del sistema produttivo vitivinicolo, interventi sull’organizzazione del comparto vitivinicolo, interventi agrotecnici-territoriali ed enologici, interventi genetici, interventi sulla formazione, interventi di politica del territorio e vitivinicoltura. Come gestire in maniera ottimale un’azienda agricola, approntare corrette tecniche di coltivazione e trasformazione dei prodotti, realizzare allevamenti sostenibili. È, in estrema sintesi, il contenuto della collaborazione che l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige sta fornendo al distretto di Caia nell’ambito del programma di cooperazione comunitaria “Il Trentino in Mozambico” promosso dalla Provincia autonoma di Trento. Nei giorni scorsi il Centro istruzione e formazione ha organizzato la visita in Trentino dei rappresentanti del Centro di formazione agro-zootecnica africano. Genomica e ambiente, al via sei nuovi progetti Genomica e ambiente sono i grandi temi dei sei nuovi progetti di ricerca “Post-Doc Incoming” finanziati dall’Unione Europea attraverso la Provincia autonoma di Trento che prenderanno avvio nelle prossime settimane all’Istituto Agrario di San Michele all’AdigeFondazione Edmund Mach. I progetti rientrano nei 15 selezionati da esperti internazionali, su un totale di oltre 60 proposte presentate, e quattro risultano tra i primi cinque nella classifica di valutazione. Quattro dei progetti finanziati sono attinenti agli studi di genomica e biotecnologia. Gli altri due progetti, premiati dalla commissione di selezione della Provincia, sono invece inerenti alla tematica “ambiente, clima e biodiversità”. San Michele contro l’estinzione delle mantidi in Europa C’è anche Paolo Fontana, tecnologo presso il Centro Trasferimento Tecnologico dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, fra i tre redattori della prima red list europea delle mantidi a rischio di estinzione, presentata recentemente a Bruxelles, al Parlamento europeo. La lista rossa è contenuta in un manuale di interesse naturalistico e ad alto contenuto scientifico pubblicato dalla World Biodiversity Association onlus. Dalla pubblicazione, patrocinata dalla Fondazione Mach e firmata accanto a Paolo Fontana anche da Roberto Battiston, Luca Picciau e dalla famosa naturalista inglese, Judith Marshall, emerge che almeno 25 specie di mantidi sono a rischio di estinzione o seriamente minacciate nell’area euro-mediterranea. S. C. Recensioni Rapporto sullo stato delle Foreste e della Fauna - 2010 Ed. Provincia autonoma di Trento calendario eventi Palazzo Roccabruna – Trento 25 NOVEMBRE -13 DICEMBRE 2010 Bollicine su Trento Eventi enogastronomici, degustazioni, talk show. San Michele all’Adige - FEM, Aula Magna 14 DICEMBRE 2010 ore 9:00-16:00 Dalla fertilità del suolo alla qualità degli alimenti Giornata di aggiornamento per tecnici ed agricoltori. San Michele all’Adige - FEM, Aula Magna 16 DICEMBRE 2010 ore 8:45 Giornata tecnica viticola Incontro tecnico per viticoltori. San Michele all’Adige - FEM, Aula Magna 17 DICEMBRE 2010 ore 8:30-13:00 Analisi delle tecniche di combustione e ricerca sui processi di produzione di biocombustibili da biomasse agro-forestali È stato pubblicato, all’interno del Rapporto sullo stato delle Foreste e della Fauna - 2010 edito dalla Provincia Autonoma di Trento, il resoconto sullo “Stato fitosanitario delle foreste”, con informazioni relative alla tipologia ed all’entità dei danni rilevati nei boschi trentini. La relazione presenta i dati più significativi per l’annata 2009, sia per quanto riguarda le reti di monitoraggio di I e II livello (valori di defogliazione media), sia quelli emergenti dal monitoraggio continuo ed estensivo dei danni biotici ed abiotici riscontrabili in bosco. Tali programmi di monitoraggio, svolti in stretta collaborazione e per conto del Servizio Foreste e fauna della PAT, forniscono un quadro dettagliato dell’attuale stato di salute dei soprassuoli trentini e rendono possibile il raffronto con la situazione degli ultimi decenni, anche alla luce dell’andamento climatico e del suo impatto sui fenomeni osservati. Il contributo è stato curato da Cristina Salvadori del Centro Trasferimento Tecnologico della FEM, che con il suo gruppo di lavoro segue la problematica da oltre vent’anni attraverso attività diagnostiche, formative, di rilievo, raccolta ed elaborazione dei dati. Chimica in pratica - Esercitazioni e laboratorio Edagricole, Gruppo24ore Il volume “Chimica in pratica” rappresenta il frutto di più di vent’anni di docenza di chimica della prof.ssa Alessandra Alagna e del ITP p.a. Flavia Liuzzi presso all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige. In questo periodo hanno elaborato, perfezionato e raccolto parecchie esercitazioni da svolgersi in laboratorio chimico. Il presente lavoro è quindi il risultato di una lunga esperienza d’insegnamento ma soprattutto, e questo è l’aspetto forse più rilevante , di una proficua collaborazione tra due docenti che da anni gestiscono congiuntamente il corso di chimica e relative esercitazioni presso il corso per perito agrario dell’Istituto Tecnico Agrario. L’opera è stata pubblicata dalla casa editrice Edagricole - Edizioni agricole de Il Sole 24 Ore nel luglio 2010. L’opera è costituita da 360 pagine : 46 capitoli che propongono 77 esperienze pratiche; contiene circa 100 illustrazioni fotografiche, una trentina di schemi, tabelle e grafici, 34 schede di valutazione del rischio e più di 100 esercizi. Le immagini ritraggono le attrezzature dei laboratori chimici della scuola dell’Istituto Agrario di San Michele a/A. Giornata Dimostrativa del Progetto BioTec. San Michele all’Adige - FEM, Aula Magna 20 DICEMBRE 2010 ore 14:30 Antichi vitigni del Trentino Presentazione del libro “Antichi vitigni del Trentino” di Tiziano Tomasi e Marco Stefanini. Per gli approfondimenti sulle notizie pubblicate e sulle modalità di ricevimento della rivista IASMA Notizie, scrivere a [email protected] IASMA Notizie n. 14 - Novembre 2010 - Direttore responsabile Michele Pontalti - caporedattore Silvia Ceschini Comitato di redazione Ivano Artuso, Alessandra Lucianer, Lucia Martinelli, Marina Monfredini, Giancarlo Orsingher, Flavio Pinamonti, Cecilia Trentin Hanno collaborato Daniela Bona, Andrea Cristoforetti, Gastone Dallago, Lorenzo Forlin, Antonio Fuganti, Luca Grandi, Heidi C Hauffe, Alessandra Lucianer, Fernando Maines, Francesco Penner, Flavio Pinamonti, Silvia Silvestri, Francesco Spagnolli, Aldo Valentini, Cristiano Vernesi, Corrado Zanetti - Fotografie Archivio Fondazione E. Mach, archivi P&A Direzione e amministrazione Fondazione E. Mach, San Michele all’Adige (TN), Via E. Mach 1 - Progetto e realizzazione grafica Palma & Associati - Stampa Litotipografia Editrice Alcione