Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Le Sezioni provinciali Pag. 92 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali SEZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA 0. PRIORITÀ DI PROGRAMMA IN AMBITO PROVINCIALE Nella predisposizione del Programma annuale 2009 si ritiene interessante procedere ad una valutazione delle principali attività svolte dalla Sezione nel 2008 sottolineando, in particolare, il consistente impegno profuso in: Attività istruttoria per la revisione delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) delle diverse aziende agricole soggette, con rilascio dei Rapporti tecnici e dei pareri sui Piani di monitoraggio; collaborazione con ISPRA per l’istruttoria tecnica per il rilascio delle AIA da parte del Ministero dell’Ambiente alle centrali termoelettriche del territorio provinciale; Per il termovalorizzatore di Tecnoborgo, analisi dei progetti previsti dall’autorizzazione AIA (impianto trattamento acque, collegamento per trasmissione dati in continuo alla Sezione Arpa, portale controllo radioattività), e prima campagna di controllo delle emissioni (con ricerca di parametri aggiuntivi come PM10 e PM2,5) e della contaminazione dei terreni; Supporto tecnico all’Autorità Giudiziaria, a seguito di delega di indagini, per numerosi procedimenti penali, come per il caso dei rifiuti extra-regionali trasportati nel territorio del Comune di Gossolengo e per le verifiche tecniche su aree poste sotto sequestro; Avvio dei controlli, a supporto del Comune di Fiorenzuola, dell’efficacia delle operazioni di messa in sicurezza dell’area dell’ex discarica di Cà Nova – Tavernelle; Campagna di misura accertamento delle emissioni diffuse presso la ditta RIVER di Podenzano; Analisi del progetto per un impianto di biogas per produzione di energia elettrica, presentato da Conserve Italia di Alseno per la valutazione di screening; Attività analitica sulle acque minerali, per conto delle ditte produttrici; Gestione dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti e predisposizione del relativo Rapporto annuale; Supporto tecnico alla Provincia di Piacenza per la predisposizione del PTCP; Nell’ambito del progetto regionale MONITER (“Monitoraggio degli inceneritori nella Regione Emilia-Romagna”), elaborazione, tramite modelli matematici, delle mappe in grado di illustrare la ricaduta degli inquinanti nell’area dell’impianto di incenerimento di Tecnoborgo e partecipazione ai campionamenti alle emissioni dell’Inceneritore del Frullo (Bologna); Attività di coordinamento a livello nazionale, per ISPRA, in relazione alle tematiche di interconfronto e fasce di prima approssimazione delle cabine di trasformazione utili alla emanazione dei Decreti Ministeriali del Maggio 2008; Realizzazione di un corso di formazione sui cem per la rete Arpa, della durata di tre giorni: “I sistemi wireless avanzati” (maggio-ottobre 2008) Attività legate alle azioni di disattivazione dell'impianto nucleare di Caorso; Supporto ad Arpa Campania per l’impiego di tecniche analitiche isotopiche per l'identificazione delle fonti di inquinamento da nitrati nelle acque sotterranee. Costituiscono poi impegni istituzionali e consolidati di Arpa le attività effettuate in termini di: - vigilanza e controllo - monitoraggio ambientale (aria, acqua, ecc.) - supporto tecnico agli EE.LL. (ad es.: per conferenze dei servizi, osservatori per tutela ambientale, …) - informatizzazione e divulgazione delle conoscenze (elaborazione dati per gestione reti di monitoraggio, gestione catasti, popolamento DB, aggiornamento strumenti di comunicazione quali sito web, ecc., pubblicazioni scientifiche, partecipazione a seminari e convegni) - reporting ambientale - attività di Formazione interna e verso l’esterno. Pag. 93 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Con riferimento all’attività di vigilanza e ispezione, nel grafico seguente è riportato l’andamento nel periodo 2005-2008 delle irregolarità riscontrate, in termini sia di irregolarità amministrative (provvedimenti e sanzioni), sia di segnalazioni all’Autorità Giudiziaria. 200 172 150 N. 111 91 100 91 48 50 31 19 22 0 Irregolarità amministrative Cons. 2005 Cons. 2006 Segnalazioni alla magistratura Cons. 2007 Pre-Cons. 2008 Riguardo, in particolare, all’attività di comunicazione e divulgazione delle conoscenze, sono da sottolineare le seguenti iniziative: il Convegno “Monitoraggio dei suoli: situazione attuale e prospettive future” svoltosi a Piacenza il 1/10/2008, nell’ambito di GEOFLUID 2008; la collaborazione con il Comune di Piacenza per la realizzazione delle lezioni aperte “Focus Aria” sul tema della qualità dell’aria, in particolare per quanto riguarda l’incontro dedicato al Progetto Monitor sugli impianti di incenerimento (12/11/2008); la partecipazione all’evento “Nuvole” (Piacenza, Urban Center, dicembre 2008) relativo alle problematiche dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento dell’aria, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado; la predisposizione, in collaborazione con il Comune di Piacenza, di un pieghevole informativo sull'attività di monitoraggio e controllo dei campi elettromagnetici; come OPR, la predisposizione di un pieghevole informativo sulla produzione e sulla gestione dei rifiuti urbani, in collaborazione con la Provincia di Piacenza e l'Agenzia d'Ambito per i Servizi Pubblici di Piacenza (ATO); la pubblicazione su carta/web dei rapporti tematici annuali (radioattività, aria, rifiuti,ecc.); la collaborazione alla realizzazione del numero N. 4, luglio-agosto 2008 di Arpa Rivista per la sezione “Nuove frontiere dei campi elettromagnetici”; le attività di educazione ambientale per le scuole primarie e secondarie (19 incontri nel 2008). Nell’ambito delle procedure previste dal sistema qualità della Sezione, viene effettuata la rilevazione dei tempi di risposta; attualmente sono stati elaborati i seguenti dati di sintesi relativamente all’anno 2008: RILASCIO PARERI 80° Perc (al 30/9/2008) Tempi di risposta (gg) 44 ANALISI CAMPIONI Tempo medio di rilascio del rapporto di prova dal laboratorio 35 Sulla base dei riferimenti normativi vigenti e degli accordi locali inerenti i tempi di erogazione delle prestazioni di Arpa è possibile fissare i seguenti obiettivi: ESPRESSIONE PARERI: entro 30 giorni (L 241/90), ove non diversamente specificato Pag. 94 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali ANALISI CAMPIONI: • acque superficiali e sotterranee 60 giorni dal prelievo (DGR 2135/04) • altre matrici 30 giorni – 80° perc. (Accordo di Programma) (acque di balneazione, acque potabili, alimenti, aria, rifiuti, scarichi, terreni) Nel 2008 è stata realizzata da Arpa Emilia-Romagna anche un’indagine di Customer Satisfaction a livello regionale con lo scopo primario di ottenere un quadro complessivo della soddisfazione dei clienti dell’Agenzia. Analizzando i risultati della ricerca si può affermare che l’esito è complessivamente soddisfacente e mostra una evoluzione migliorativa nel corso del tempo. È nuovamente emersa con forza la richiesta di presidiare in primo luogo l’attività di controllo del territorio; fra le criticità rilevate vi sono il coordinamento delle attività con gli altri EE.LL., il controllo insufficiente del territorio e la carenza di organico anche per effettuare le attività ispettive. Vi è dunque una richiesta chiara di un ruolo dell’Agenzia centrato sul controllo del territorio da svolgersi in stretta collaborazione con gli Enti Locali. La Sezione di Piacenza ha conseguito il più elevato Indice Complessivo di Valutazione, pari 88,6/100 (IC Arpa=80/100), con un miglioramento pari a 8,6 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione (2005). La declinazione a scala territoriale delle diverse attività programmate dall’Agenzia per il 2009, deve essere, come sempre, orientata al presidio ed allo studio delle criticità ambientali individuate a scala locale (aria, acque, rifiuti, ecc.). Coerentemente ad esse ed in riferimento al quadro definito a livello regionale, possono dunque essere definiti gli obiettivi programmatici: - sviluppo delle attività di controllo e verifica presso le aziende con autorizzazione AIA; - controlli radiometrici relativamente al decommissioning dell’impianto nucleare di Caorso; - attività di vigilanza relativamente ad alcune aziende/aree particolarmente “critiche”; - attività di controllo relativamente alla movimentazione di rifiuti da parte delle aziende di trattamento/stoccaggio; - revisione della rete di monitoraggio delle acque, anche in riferimento alle nuove metodologie di campionamento e classificazione; - attività di supporto tecnico all’Osservatorio Ambientale della TAV MI-BO; - attività di monitoraggio ambientale per le diverse matrici (aria, acqua, cem…); - attività di supporto tecnico agli Enti territoriali; - attività di valutazione preventiva su nuove tecnologie di comunicazione (sistemi WIMAX); - controlli radiometrici, in qualità di Ente terzo, relativi al trasporto del combustile proveniente dall’impianto nucleare di Caorso; - controlli analitici per la verifica della qualità del servizio mensa nelle scuole del Comune di Piacenza; - attività laboratoristica di supporto analitico alle attività di vigilanza, controllo e monitoraggio con bacino di utenza, in taluni casi, esteso a più province (area ovest della regione). Per quanto riguarda il Sistema Qualità, attualmente presso la Sezione di Piacenza vengono applicati due sistemi di gestione: sistema di gestione della qualità (SGQ) conforme alla norma ISO 9001:2000, certificato nel 2005 e verificato positivamente nel 2007 presso la Sezione provinciale dall’ente di certificazione DNV, che riguarda i processi di “Gestione della Rete Regionale di Monitoraggio della Qualità dell’Aria” e “Pianificazione e controllo direzionale”; per le prove radiometriche sulle sostanze alimentari la Sezione ha ottenuto, all’interno del sistema di gestione della qualità della rete laboratoristica di Arpa implementato secondo il modello multisito, l’accreditamento SINAL ed il riconoscimento ISS-ORL di conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005, verificati positivamente nel 2008. Sono previste nel 2009 le verifiche ispettive per entrambi i sistemi, che sarà altresì Pag. 95 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali necessario adeguare al nuovo assetto organizzativo. In relazione alle attività di laboratorio, verrà inoltre valutata nel 2009 la possibilità di estensione dell’accreditamento/riconoscimento ad ulteriori prove. Per ciò che concerne il Sistema di gestione della sicurezza, il processo di riorganizzazione in atto in Arpa e l’uscita del nuovo testo unico in materia di sicurezza (D.Lgs.81/2008) impongono un importante lavoro di adeguamento. Nel corso del 2009 si procederà, quindi, al completamento dell’adeguamento della valutazione di tutti i rischi alle nuove condizioni di organizzazione, che porterà necessariamente ad una revisione del documento di valutazione dei rischi esistente. Particolare enfasi sarà data ovviamente ai percorsi di formazione ed informazione di tutte le categorie i lavoratori, a partire dai dirigenti e dai preposti fino ad arrivare a tutti gli operatori. Un piano dettagliato di formazione in materia di sicurezza è stato approvato e formalizzato in occasione della riunione periodica sulla sicurezza, durante la quale si sono stabiliti anche gli obiettivi ed il programma di miglioramento/adeguamento delle misure preventive e protettive da applicare. SERVIZI OBBLIGATORI 1. SUPPORTO TECNICO PER LE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI (PARERI) Si può ritenere che i ricavi complessivi da tariffa, visto l’andamento degli anni precedenti, si mantengano costanti e dello stesso ordine di grandezza del 2008. Verranno garantiti i tempi di risposta previsti dalle singole normative di settore. 1.1 Acque di scarico, aria, rifiuti e rumore Per quanto riguarda le autorizzazioni ambientali, a supporto sia dell’Amministrazione Provinciale, sia dei Comuni e degli Sportelli Unici attivati, relative ad alcune matrici (in particolare per acque di scarico, aria, rifiuti e rumore) si prevede la riconferma del trend 2008. L’attività su queste matrici risulta nel tempo consolidata, anche se non può essere definita stabile a causa di variazioni legate a possibili mutamenti delle Normative ambientali e difficoltà gestionali degli Sportelli Unici e di rapporto con i vari Enti interessati. 1.2 Siti contaminati Per quanto riguarda l’esame di progetti di bonifica di siti contaminati, l’attività non può essere prevista con certezza in quanto risente in modo sensibile di eventi esterni indipendenti dalla programmazione effettuabile. I dati riportati nelle Tabelle delle attività non possono che far riferimento al trend degli anni precedenti. Rispetto ai siti noti non si prevedono altre emissioni di pareri, a parte i rapporti conclusivi e pertanto in teoria l’attività dovrebbe diminuire, ma vista la tendenza a identificare nuovi siti, anche a causa di eventi accidentali, si ritiene opportuno valutare come costante questo tipo di supporto agli Enti deputati. 1.3 Suolo Zootecnia Si prevede la riconferma del trend in diminuzione nel 2008 per quanto riguarda i Nulla-Osta relativi al rilascio delle autorizzazioni allo spandimento dei reflui organici zootecnici, pareri che di fatto sono oramai ultimati in base a quanto previsto dalla L.R. 4/07. Si ritiene che si possa invece aprire l’attività di verifica dei PUA per le aziende non in autorizzazione AIA. Fanghi La tendenza, come confermato anche dai dati 2008, ha portato alla diminuzione di questa attività che di fatto risulterà limitata ai controllo sull’utilizzo dei fanghi prodotti dalle industrie agroalimentari del territorio. Pag. 96 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali 1.4 IPPC La fase istruttoria delle istanze presentate dalle ditte e dalle aziende agricole si può ritenere quasi esaurita. Potrà risultare necessario invece verificare ed eventualmente integrare rapporti istruttori già conclusi, alla luce delle richieste e/o delle osservazioni presentate dalla aziende interessate, a seguito delle verifiche da loro effettuate o a seguito della presentazione del primo report annuale. Proseguirà, inoltre, la collaborazione con ISPRA per l’istruttoria tecnica per il rilascio delle AIA da parte del Ministero dell’Ambiente alle centrali termoelettriche del territorio provinciale (Impianto ciclo combinato Enel Produzione La Casella di Castel S. Giovanni, Centrale termoelettrica Edipower di Piacenza, Centrale termoelettrica Sarmato Energia di Sarmato). 1.5 Radiazioni Non Ionizzanti Verranno garantite le attività di supporto/partecipazione agli incontri del Comitato Tecnico Provinciale, la partecipazione alle Conferenze dei Servizi per le SRB e l’espressione di pareri in merito a: - nuove stazioni radio base contenute nei piani comunali e sui siti riconfigurati; - nuove tecnologie: WI-MAX ,DVB-H,S-DAB altro… - nuovi impianti radio-televisivi e/o modifica degli impianti esistenti; - nuovi elettrodotti / nuovi insediamenti prossimi ad elettrodotti esistenti. 1.6 Radiazioni Ionizzanti Sarà garantito, sino alla costituzione dell’ Organismo tecnico previsto dalla Legge Regionale 1/2006 “Norme per la tutela sanitaria della popolazione dai rischi derivanti dall’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti”, il funzionamento della Commissione Provinciale per le Radiazioni Ionizzanti operante presso Arpa Sezione di Piacenza, a supporto dei Sindaci e del Prefetto per la concessione delle autorizzazioni richieste inerenti l’impiego di radiazioni ionizzanti, nonché la relativa attività istruttoria. Tale attività è quantificabile soltanto in base al consolidato pregresso, essendo strettamente collegata ad una richiesta non governabile a priori. Sono prevedibili, nel corso del prossimo anno, circa 3-4 sedute della Commissione per soddisfare ad una presumibile richiesta di circa 5-10 autorizzazioni. 2. SUPPORTO TECNICO AGLI ENTI LOCALI Si ritiene di poter confermare il trend numerico globale relativo ai pareri in merito ai NIP, Strumenti Urbanistici (PRG, PSC, POC, RUE, PIP, PUA, ecc.). ed agli Studi d’Impatto ambientale, che nell’anno 2008 hanno comportato un impegno notevole del Servizio a causa della complessità istruttoria, dello sforzo d’integrazione delle competenze matriciali, nonché delle relazioni non sempre fluide con i proponenti. L’attività svolta ha evidenziato un notevole impatto sull’attività istruttoria, sia in termini di impegno ore/operatore, sia ai fini della necessaria formazione esterna ed interna. Particolare impegno è stato profuso per la verifica di assoggettabilità a VAS di tutti i Piani e gli Strumenti Attuativi in quanto di competenza primaria Arpa. Si ritiene che per il 2009 si possa confermare il trend registrato in aumento, inoltre si conferma sicuramente un maggiore impegno per aumento delle partecipazioni a commissioni e/o conferenze di servizio e di pianificazione. Verranno garantiti i tempi di risposta previsti dalle normative di settore. 3. CONTROLLO E VIGILANZA Le ispezioni ed i campionamenti verranno effettuati nel rispetto delle tempistiche previste dal programma mensile di volta in volta predisposto per attuare il piano annuale. Pag. 97 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali 3.1 IPPC Nel 2009, considerate le scadenze indicate nei piani di monitoraggio, avranno inizio i controlli delle autorizzazioni delle 22 aziende soggette alla normativa. L’impegno derivante da questo tipo di controlli risulterà considerevole tenuto conto anche della necessità di approfondimento e messa a punto di procedure adeguate, che nel tempo verranno di volta in volta meglio precisate e migliorate. L’approccio con le ditte da sottoporre a controllo risulta decisamente differente rispetto ai precedenti controlli per matrice ed il tempo e le risorse da dedicare sia ai controlli in loco, sia alle verifiche dei report annuali, sia alla stesura delle relazioni conclusive risulteranno prevalenti rispetto ai controlli su altre ditte ed altre matrici. 3.2 Acque di scarico Per quanto riguarda le reti fognarie, a fronte dell’obbligo normativo previsto dal D. Lgs. 152/06 che prevede il controllo con frequenza obbligata degli impianti superiori a 2000 A.E. e nell’ottica della delibera della Giunta Regionale n. 2241del 29.12.2005, si ritiene che l’impegno del Servizio risulterà ancora gravato da un discreto numero di ispezioni e campionamenti, con numero simile a quelli effettuati nel 2008 (pari a 110 per ciascuna delle due attività). Limitatamente alla disponibilità di tempo e di risorse verranno eseguiti controlli su impianti di depurazione di secondo livello inferiori a 2000 A.E. recapitanti in aree di particolare interesse. Per quanto riguarda gli scarichi di acque reflue industriali, a fronte di quanto richiesto dalla normativa nazionale e regionale, nonché dagli atti autorizzativi rilasciati da Provincia e Comuni ed alla luce dei criteri concordati con l’Amministrazione Provinciale, l’attività di controllo ispettivo ed analitico si svilupperà prioritariamente sulle Ditte: - con scarichi di sostanze pericolose; - oggetto di sanzioni; - appartenenti al comparto agroalimentare. 3.3 Aria Il programma tiene conto degli indirizzi regionali, di specifiche richieste e di particolari situazioni di criticità ambientale. Si prevede che il controllo ispettivo ed analitico principale riguarderà le aziende con emissioni significative, che per la maggior parte sono in autorizzazione AIA, non trascurando di continuare, limitatamente alla disponibilità di tempo e di risorse, i controlli ispettivi presso le Aziende che utilizzano solventi e/o sostanze organiche volatili, comparto dimostratosi particolarmente problematico nel corso dei controlli effettuati negli anni scorsi. Verrà mantenuta la disponibilità ad effettuare una ulteriore campagna di misura sulle emissioni diffuse della ditta River qualora ricorressero le condizioni di funzionamento a pieno regime. 3.4 Rifiuti Discariche Si riconfermano le frequenze di controllo ispettivo ed analitico sulle discariche in fase di postcoltivazione (Coli, Ferriere e Ca’ del Montano). Per quanto riguarda la discarica di Biana pur risultando terminato il periodo di controllo, a seguito della richiesta dell’Amministrazione Comunale, formulata nel 2006 e a seguito dei lavori effettuati nel 2007, verrà mantenuta una sorveglianza pur con frequenza limitata. Per la discarica di Ottone e Cortebrugnatella ove sono terminate le operazioni di messa in sicurezza dovranno proseguire per almeno il 2009 i prelievi di verifica della nuova rete piezometrica. Pag. 98 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Aziende produttrici o titolari di autorizzazioni ai sensi degli artt. 208 e 216 Per quanto riguarda l’attività di controllo sulle Ditte, si confermano i controlli obbligatori indicati negli atti autorizzativi ai sensi dell’artt. 208 e 216 del D.Lgs. 152/06, proseguendo nel contempo i controlli sulle attività di gestione e recupero dei rifiuti, limitatamente alla disponibilità di tempo e di risorse. Per i centri autorizzati allo stoccaggio e al trattamento, non in IPPC, si ritiene di attivare una specifica attività di controllo in relazione al movimento in entrata ed in uscita dei rifiuti. Per quanto riguarda i centri ora autorizzati con procedura IPPC si provvederà ad attivare quanto indicato dall’Atto Autorizzativo in particolare nel Piano di Monitoraggio e Controllo. Non risulta da trascurare l’attività, attualmente non programmabile, ma significativa nel corso del 2008, legata all’utilizzo di mezzi mobili per il trattamento di rifiuti. 3.5 Siti Contaminati Per quanto riguarda l’attività di vigilanza, occorre tenere presente che alcune attività di bonifica iniziate negli anni precedenti sono pervenute a definitiva conclusione, mentre non sono ancora state attivate le attività di bonifica per siti con progetto già approvato (vedasi area ACNA e Velchi). Non risulta da trascurare l’attività, attualmente non programmabile, ma che statisticamente si è sempre rivelata presente, legata ad incidenti e contaminazioni che si verificheranno nel corso dell’anno. 3.6 Suolo Zootecnia L’attività di controllo sugli insediamenti zootecnici presenti sul territorio provinciale verterà principalmente alla verifica d’idoneità delle strutture di allevamento, di stoccaggio e del corretto utilizzo delle deiezioni zootecniche, considerando quanto il problema risulti importante, in particolare per il Distretto di Fiorenzuola. Fanghi e Terreni In coerenza con quanto accaduto nel 2008 verrà mantenuta l’attività di vigilanza e controllo sull’utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura, anche se la stessa risulta notevolmente ridotta rispetto agli anni precedenti in quanto, in applicazione della D.G.R. n. 2773/04, le Aziende che hanno richiesto il rinnovo dell’autorizzazione risultano decisamente inferiori al passato, in particolare per i fanghi prodotti al di fuori del territorio provinciale. Inoltre per i fanghi prodotti sul territorio le attività di spandimento risultano limitate ai fanghi prodotti dagli impianti di depurazione delle ditte Agroalimentari, alcune delle quali con autorizzazione AIA. I campionamenti dei terreni verranno comunque mantenuti al fine di coprire almeno un terzo dei terreni individuati per l’anno di riferimento dalle ditte utilizzatrici, privilegiando quelli non ricompresi nelle notifiche presentate negli anni precedenti. 3.7 Rumore Verranno garantite le ormai tradizionali attività di verifica e controllo richieste dalle Amministrazioni comunali e Organi Giudiziari, in particolare per le immissioni sonore dovute alle attività dei pubblici esercizi, in costante aumento. 3.8 Industrie a rischio rilevante A seguito di quanto previsto dalle disposizioni normative emanate dalla Regione EmiliaRomagna (L.R. n. 26 del 17/12/2003 e successive modifiche e integrazioni, L.R. 06/03/2007, Delibera G.R. n. 938 del 17/05/2004 e Determinazione del Direttore Generale Ambiente e Difesa del suolo e della costa n. 15363 del 26/10/2004), si prevede, per la Sezione Provinciale Arpa, il proseguimento delle attività a rischio di incidenti rilevanti di competenza della Sezione. Per l’anno 2009 si conferma, in particolare: - di partecipare allo svolgimento di visite ispettive presso gli stabilimenti sottoposti alla Pag. 99 di 343 Programma annuale delle attività 2009 - - - - Le Sezioni provinciali disciplina di cui agli artt. 6 e 7 del D.Lgs. 334/99, così come modificato dal D.Lgs. 238/2005, secondo il programma articolato su base triennale individuato dall’Amministrazione Provinciale di Piacenza con Determinazione Dirigenziale n. 2047 del 23/10/2008, che prevede, per i due stabilimenti presenti nel territorio provinciale e soggetti alle discipline di cui all’art. 6 del suddetto D.Lgs., il seguente ordine di priorità: 1. KEROPETROL S.p.A., sito in Comune di Villanova sull’Arda, 2. METECNO INDUSTRIE S.p.A., sito in Comune di Carpaneto Piacentino; Nel corso dell’anno 2009, verrà pertanto effettuata una visita ispettiva presso il deposito di GPL della Ditta KEROPETROL, comprensiva di diversi sopralluoghi e verifiche, al fine di accertare l’adeguatezza della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti posta in atto dal Gestore, conducendo un esame pianificato e sistematico dei sistemi tecnici, organizzativi e di gestione. di effettuare la normale attività di vigilanza e controllo presso l’unico stabilimento presente nel territorio piacentino e soggetto alle discipline di cui all’art. 8 del suddetto D.Lgs.: il deposito carburanti della Ditta ENI S.p.A. – Divisione Refining & Marketing, sito in Comune di Fiorenzuola d’Arda, per il quale è stata conclusa, nel mese di dicembre dell’anno 2008, la visita ispettiva ministeriale ai sensi del D.M. 5 novembre 2007; di contribuire alla valutazione delle schede tecniche eventualmente presentate da Aziende ad alto rischio, nuove o soggette a modifiche/revisioni, ai sensi della suddetta Delibera G.R. n. 938/2004; di contribuire alla valutazione dei rapporti di sicurezza eventualmente presentati da Aziende ad alto rischio soggette alle discipline di cui all’art. 8 del D.Lgs. 334/99, così come modificato dal D.Lgs. 238/2005, nuove o soggette a modifiche con aggravio di rischio; di svolgere il supporto tecnico di competenza alla Prefettura, per la revisione del piano di emergenza esterno del deposito ENI S.p.A. – Divisione Refining & Marketing ed all’Amministrazione Provinciale di Piacenza, per la predisposizione dei piani di emergenza esterni delle Aziende KEROPETROL S.p.A e METECNO INDUSTRIE S.p.A. 3.9 Radiazioni Non Ionizzanti Verranno garantite le attività di verifica e controllo richieste dalle Amministrazioni Comunali sulla base di esposti o esigenze particolari legate ad impianti a bassa ed alta frequenza installati sul territorio. Per quanto riguarda le basse frequenze (linee elettriche e cabine) verranno effettuati controlli con misure in continuo così come previsto dalla nuova normativa statale (DM del maggio 2008). 3.10 Radiazioni Ionizzanti Si garantiranno, su segnalazione degli Enti competenti (Enti locali, Nucleo Carabinieri T. A. …), nonché su indicazione della Provincia di Piacenza e del Comune di Caorso (nell’ambito del Protocollo d’intesa sottoscritto nel giugno 2008), gli interventi di controllo sul territorio provinciale e regionale, ad es. relativamente a ditte che impiegano sorgenti radioattive, inceneriscono rifiuti urbani/sanitari/pericolosi, nonché utilizzano/commercializzano/fondono materiale ferroso, oltre che a supporto delle Commissioni Provinciali. In seguito all’installazione del nuovo portale per il controllo radiometrico in ingresso dei RSU del termovalorizzatore di Piacenza, in collaborazione con il distretto di Piacenza si procederà ad opportune verifiche/controlli. Si provvederà, su eventuale richiesta e previo accordo con l’Assessorato Regionale Sanità, alla definizione delle modalità di gestione e di aggiornamento dei dati dell’archivio regionale delle sorgenti/macchine radiogene, a seguito del popolamento effettuato dai Dipartimenti di Sanità Pubblica delle ASL della regione. Proseguiranno, in collaborazione con il distretto di Fiorenzuola, i controlli avviati nel 2006 sui materiali rilasciabili che saranno smaltiti dall’impianto di Caorso nel corso delle attività di decommissioning operate. Pag. 100 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Saranno effettuati i controlli radiometrici in qualità di Ente Terzo (Organismo super partes) sui contenitori di trasporto e i vagoni ferroviari durante le operazioni di trasporto del combustibile irraggiato dell’impianto di Caorso nel corso delle attività di decommissioning operate; tali operazioni sono previste con frequenza bimestrale. Sempre in questo ambito, verrà fornito il supporto tecnico alla Prefettura sia per la gestione delle situazioni ordinarie (sicurezza fisica, soste impreviste durante il percorso ecc.) che straordinarie (incidenti) tenuto conto dell’analisi dei rischi effettuata e di quanto previsto dal Piano provinciale di emergenza per il trasporto del combustibile. Sarà richiesto all’E.Q. della nostra Sezione la prosecuzione dell’iniziativa formativa intrapresa per il personale dell’Area di Eccellenza, in ottemperanza alle norme interne di radioprotezione definite per gli operatori. In esito all’approvazione delle “Linee guida di Arpa per le emergenze connesse al trasporto di materie radioattive”, si opererà per la stesura di procedure operative, previo accordo con la Direzione Tecnica, congiuntamente al Comando regionale dei VV.F. 4. RETI REGIONALI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE Le attività relative alla gestione delle diverse reti regionali sono sinteticamente riassunte nel seguito. I tempi di risposta, anche sulla scorta dei dati degli anni precedenti, seguono le previsioni dei calendari proposti preventivamente e concordati con i soggetti interessati (sia interni che esterni ad Arpa). La certificazione della rete di monitoraggio per l’aria comporta la garanzia del rispetto dei tempi previsti in termini sia di validazione dei dati rilevati che di comunicazione ai cittadini ed agli Enti interessati. Per quanto concerne le reti di monitoraggio dell’acqua, nel rispetto dei tempi di campionamento/sopraluoghi previsti saranno garantiti i tempi di rilascio dei rapporti di prova (entro 60 gg dalla data di campionamento). 4.1 Rete di monitoraggio della Qualità dell’Aria Sulla base degli indirizzi fissati dalla Regione ER, si sta procedendo alla revisione della rete di monitoraggio regionale: è stata attivata e collaudata la nuova stazione in comune di Besenzone, e si sta concludendo il collaudo della stazione nel parco di Montecucco a Piacenza. Per la stazione di Cortebrugnatella è stato individuato il sito e si stanno avviando le procedure amministrative per la sua installazione. Nel corso del 2009 saranno mantenute tutte le attività connesse alla certificazione in qualità della rete di monitoraggio secondo le norme ISO 9001/2000 e quanto previsto nella convenzione in corso di definizione con l’Amministrazione Provinciale. Tabella riassuntiva rete monitoraggio qualità dell’aria a fine 2008 Rete n. stazioni: 6 n. campionamenti misure in campo regionale Attualmente in essere: - Pubblico Passeggio; Misure in no - Giordani; continuo Lugagnano Rete Aria Regionale - Besenzone Centraline previste: - parco di Montecucco; - Cortebrugnatella n. stazioni: 2 Stazioni Industriali Misure in continuo no n. campionamenti misure in campo Misure in continuo no - Montale - Ceno - Gerbido (Mezzo Mobile) Pag. 101 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali I dati rilevati dalla rete di monitoraggio vengono inseriti in report mensili (entro il mese successivo) e in un report riassuntivo di tutto l’anno; i report sono pubblicati sul sito di Piacenza all’indirizzo www.arpa.emr.it/piacenza. Verranno, inoltre, realizzate campagne di monitoraggio con il laboratorio mobile sulla base delle richieste formulate dalle Amministrazioni Locali. 4.2 Monitoraggio aerobiologico Si è ormai consolidata e perfezionata nel corso degli anni l’attività di controllo della presenza in atmosfera di pollini e spore fungine, divenuta un riferimento costante sia per pazienti allergici che per i medici allergologi. Con cadenza settimanale, ma su dati giornalieri, viene diffuso un bollettino con commenti e scale di riferimento sia sui dati rilevati che sulle previsioni (indirizzo internet: www.arpa.emr.it). RETE Rete pollini Tabella riassuntiva rete monitoraggio aerobiologico n. stazioni/ n. Numero punti di controllo campionamenti analisi/letture 1 83 365 misure in campo no 4.3 Mutagenesi ambientale La rete prevede il monitoraggio in continuo in ambiente urbano della mutagenicità del particolato atmosferico fine (PM 2,5). È ipotizzabile che il nuovo campionatore sequenziale posizionato nella centralina del parco di Montecucco diventi pienamente operativo a partire dal mese di marzo 2009. RETE Mutagenesi Tabella riassuntiva rete monitoraggio mutagenesi n. stazioni/ n. n. Punti di controllo campionamenti ispezioni 1 16 20 misure in campo no 4.4 Rete delle deposizioni umide La rete è composta da due stazioni situate: presso l’Istituto Agrario (Piacenza) e nei pressi della centralina del monitoraggio della qualità dell’aria di Lugagnano. La rete comporta ispezioni settimanali e prelievi quando disponibili. Tabella riassuntiva rete deposizioni umide n. stazioni/ n. n. RETE misure in campo punti di controllo campionamenti ispezioni Deposizioni 104 no 2 30(1) umide (1): numero stimato 4.5 Rete di monitoraggio delle acque superficiali Nel 2009 verrà portato avanti il progetto di adeguamento alla Direttiva 2000/60/CE (e D.Lgs. 152/2006) che riguarda la definizione di un nuovo sistema di monitoraggio e valutazione (SMV) dello stato ambientale delle acque. La nuova rete di monitoraggio dei corpi idrici superficiali si basa su criteri di valutazione (prevale la componente biologica rispetto alla componente chimica) e su un’articolazione temporale e modulare (4 criteri di monitoraggio) assai diversi rispetto all’attuale. Il progetto di adeguamento della rete è realizzato in stretta collaborazione con Regione, Ministero e Autorità di Bacino del fiume Po ed è articolato in 2 fasi: • la determinazione dei corpi idrici e dei siti di riferimento per la valutazione dello stato ambientale; Pag. 102 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali • la determinazione della nuova rete di monitoraggio. In assenza di riferimenti ed esperienze in merito ai possibili costi e carichi di lavoro della nuova rete, si sta procedendo con l’indirizzo espresso nel Piano di Riposizionamento, che prevede per il nuovo sistema di monitoraggio il mantenimento dei parametri di riferimento (impegno personale e costi gestione) dell’attuale rete, composta attualmente da n. 25 stazioni di campionamento, di cui 23 monitorate mensilmente e 2 (dighe) semestralmente per il controllo qualitativo. Sulle stazioni, esclusi i laghi artificiali (Diga di Mignano-Torrente Arda, Diga del Molato-Torrente Tidone) e il Cavo Fontana (corpo idrico artificiale), viene rilevato anche l’Indice Biotico Esteso (IBE) con frequenza trimestrale per la stazioni di tipo A e semestrale per le altre. Le stazioni sono ubicate sui principali corpi idrici della provincia: 2 sul Po, 4 sul Trebbia, 1 sull’Aveto, 2 sul Nure, 3 sull’Arda, 3 sul Tidone, 1 sul Vezzeno, 1 sul Chero, 1 sul Riglio, 1 sul Chiavenna, 1 sul Cavo Fontana, 2 sull’Ongina, 1 sul Luretta, 1 sul Bardonezza, 1 sul Boriacco. Per quanto riguarda la rilevazione delle portate dei fiumi (Rete Idrometeopluviometrica) nel 2009 è previsto un adeguamento tecnologico su alcune componenti del sistema di monitoraggio finalizzato ad un contenimento dei costi di gestione e manutenzione. In particolare le rilevazioni avvengono nei punti di seguito riportati: TIDONE: Ponte Nibbiano, Pianello, Rottofreno TREBBIA: Cabanne, Salsominore, Valsigiara, Bobbio, Rivergaro NURE: Ferriere, Farini, CHIAVENNA: Veggiola, Montanaro, Saliceto, Ciriano ARDA: Case Bovini. La rete acque superficiali destinate alla potabilizzazione è composta da 2 stazioni con una frequenza di campionamento mensile. In sintesi le attività previste per le reti di monitoraggio acque sono riportate nella tabella seguente: Tabella riassuntiva rete monitoraggio acque superficiali n. stazioni/ n. RETE misure in campo punti di controllo campionamenti 576 Acque superficiali 25 288 (2 Temperature) qualità amb 72 Acque Sup 5 36 (2 Temperature) Vita pesci Acque sup 2 24 / Potabilizzazione(2) Acque sup 22 68 si IBE (2): campionamenti effettuati da personale AUSL. 4.6 Rete di monitoraggio delle acque sotterranee Nel corso del 2009 si procederà anche per questa rete all’adeguamento ai nuovi dettami normativi. Si prevede che tale rete, attualmente costituita da 64 pozzi, (62 vengono monitorati per il chimismo con frequenza semestrale - aprile/ottobre e 57 per la piezometria; di questi ultimi pozzi 5 vengono misurati mensilmente e tutti gli altri semestralmente), venga integrata con un certo numero di pozzi al fine di monitorare/valutare anche l’acquifero freatico. RETE Acque sotterranee Tabella riassuntiva rete monitoraggio acque sotterranee n. stazioni/ n. Misure misure in campo punti di controllo campionamenti piezometriche 248 64 124 164 (2 Temperature) Pag. 103 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali 4.7 Monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici - Rete Regionale Nel 2008 è stata definita la Rete regionale di monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici ad alta frequenza come l’insieme dei dati ottenuti dal monitoraggio con campagne di misura tramite stazioni rilocabili. Tali dati devono essere costantemente validati e inseriti nel database di Arpa e pubblicati sul sito web di Arpa associati ai relativi fattori di pressione (le pagine del sito di Arpa dedicate ai cem sono tra quelle con più accessi da parte degli utenti esterni). La Sezione di Piacenza dovrà gestire a livello regionale due stazioni di monitoraggio effettuando 5 campagne annue per un totale di 3.240 ore. Si propone di effettuare campagne di monitoraggio sul territorio provinciale in siti ancora da definire: 3 campagne riguarderanno siti con presenza prevalente di impianti radio-tv (i comuni interessati saranno, probabilmente, Travo e Farini), mentre 2 campagne saranno relative a siti con presenza di stazioni radio base (presumibilmente in comune di Gossolengo e Castel S. Giovanni). I dati verranno validati e pubblicati sul sito di Arpa tramite il bollettino giornaliero, a conclusione delle campagne di misura verranno redatti appositi report e i dati delle campagne concluse verranno pubblicati sul sito web-cem. 4.8 Rete regionale della radioattività ambientale In collaborazione con la Regione, Arpa procederà alla predisposizione del Programma di attività 2009 della Rete regionale della Radioattività Ambientale, alla luce di eventuali proposte di ISPRA in ambito Reti nazionali (XLII riunione RESORAD di fine novembre 2008) nonché di ulteriori necessità di adeguamento; il piano di campionamento per l’anno 2009 sarà quindi trasmesso alle Sezioni provinciali coinvolte nell’attività di campionamento. In tal senso si darà seguito al Progetto di Riorganizzazione/evoluzione delle Reti di Monitoraggio ambientale di Arpa, definendo, in collaborazione con la Direzione Tecnica, il programma di campionamento (circa 100 campioni previsti) su fanghi e reflui dei principali depuratori della regione (in collaborazione con gli operatori dei Servizi territoriali, previa verifica di fattibilità), nonché rendendo disponibili su web i dati rilevati dai sensori della rete automatica, in collaborazione con il SIA. Si procederà alla messa in funzione della stazione automatica di monitoraggio delle acque superficiali del fiume Po collocata a Piacenza, effettuando campionamenti e analisi radiometriche programmati. Le analisi previste per la Rete regionale sono: spettrometria gamma, su tutte le matrici campionate, 90Sr su fallout, acqua di fiume e mare, acqua potabile, insalata, latte vaccino e in polvere (prima infanzia), dieta, Pu su fallout, 3H su acqua potabile, α e β totale su acqua potabile. Verranno trasmessi i dati previsti dalle Reti nazionali ad ISPRA. Verrà altresì redatta la relazione annuale relativa all’attività svolta per la rete di monitoraggio, nonché resa disponibile sul sito internet. 4.9 Rete locale della radioattività ambientale (Caorso) Nel 2009 si prevede: - la predisposizione, ad inizio anno del programma di monitoraggio della radioattività ambientale sul sito nucleare di Caorso; saranno recepite eventuali esigenze di ISPRA; nello specifico si proseguirà l’attività relativa all’implementazione della Rete Locale avviata nel 2007 al fine di valutare l’impatto radiologico che le operazioni di trasferimento del combustibile producono sull’ambiente e sulla popolazione; - l’analisi dei campioni inseriti nel programma annuale di campionamento della Rete locale di Caorso per la radioattività ambientale; - la messa in funzione di sistemi di campionamento in loco di acqua fluviale e potabile, per l’esecuzione di campionamenti a valle della centrale nucleare di Caorso; Pag. 104 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali - l’analisi di campioni in “doppio” con SOGIN, attività avviata nel 2007, secondo quanto espressamente richiesto dagli ispettori della Commissione Europea, in esito alla visita del maggio 2006 ai sensi dell’art. 35 Euratom. Verrà redatta la relazione annuale relativa alle risultanze dell’attività svolta per la rete di monitoraggio, nonché resa disponibile sul sito internet. 5. ATTIVITÀ LABORATORISTICA PER SERVIZI OBBLIGATORI 5.1 Attività analitica per autorizzazioni ambientali, controllo e vigilanza, altri OI e per reti regionali di monitoraggio Muta l’assetto organizzativo dei laboratori attraverso la riorganizzazione della logistica produttiva per poli geografici (ovest, centro, est) e l’aggregazione per matrice su scala pluriprovinciale. Il Laboratorio Integrato di Piacenza si articolerà in 5 aree di attività analitica che garantiranno il controllo delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo, rifiuti, siti contaminati) sia dal punto di vista chimico che microbiologico. Avendo un bacino di utenza pluriprovinciale, il Laboratorio Integrato garantirà il supporto analitico alle attività di vigilanza e controllo dei Servizi Territoriali, di monitoraggio e studio dei Servizi Sistemi Ambientali di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena relativamente alle matrici suolo, fanghi, rifiuti e siti contaminati. La matrice aria, per quanto riguarda emissioni ed immissioni in atmosfera, sarà presidiata dal punto di vista analitico per i territori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia. L’area di competenza analitica delle acque ambientali (superficiali, profonde, scarichi idrici civili ed industriali) si estenderà alle province di Piacenza e Parma. 5.2 Attività analitica a supporto dei Dipartimenti di Sanità pubblica e altri OI Sarà inoltre assicurato il supporto analitico alle strutture territoriali di prevenzione del SSN della provincia di Piacenza tramite l’ausilio delle strutture laboratoristiche della rete regionale: in particolare si fa riferimento ai controlli su alimenti, acque potabili e di balneazione, acque di dialisi. Attraverso il CTR Radioattività, che garantisce il servizio analitico a livello regionale in tema di radioattività, verranno effettuate le analisi radiometriche richieste da O.I. (ASL, Uffici Sanità Marittima ed Aerea …) in relazione alle diverse matrici ambientali ed alimentari (spettrometria gamma, 90Sr, 3H, gross alfa e gross beta, radon). Si garantirà la lettura dei dosimetri del personale classificato per la Sezione provinciale di Ravenna. Si procederà alla messa a punto e stesura dei seguenti metodi analitici interni: − determinazione di “polonio” in campioni di calce esausta derivanti da impianti di produzione ceramica; − determinazione di "radon" in acque destinate al consumo umano mediante scintillazione liquida; − determinazione di "radon" indoor mediante l’utilizzo di dosimetri a tracce nucleari; − esecuzione di misure di dose gamma e neutronica e di contaminazione superficiale alfa e beta. Si procederà altresì alla messa a punto della strumentazione ultimamente acquisita per l’esecuzione di misure di radon. Per quanto riguarda l’aspetto del Sistema Qualità, il CTR opererà per l’attuazione degli obiettivi definiti dalla Direzione, ovvero per il mantenimento del riconoscimento/accreditamento, subordinato alla sorveglianza annuale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità e del SINAL. Pag. 105 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali SERVIZI NON OBBLIGATORI/AGGIUNTIVI 6. ATTIVITÀ PER STUDI/PROGETTI PROVINCIALI, REGIONALI, NAZIONALI Saranno rispettati i tempi concordati nei singoli progetti e definiti all’interno delle convenzioni stipulate. Continua la collaborazione al progetto MONITER “Monitoraggio degli inceneritori nel territorio dell’Emilia-Romagna” promosso dalla Regione e che vede la partecipazione di: • • • • • • • • • • • Servizio Regionale di Sanità Pubblica Servizio Regionale Risanamento Atmosferico, Acustico, Elettromagnetico Servizio Regionale Comunicazione, Educazione Ambientale, Agenda 21 locale Agenzia Sanitaria regionale Dipartimenti di Sanità Pubblica delle AUSL Dipartimento di Epidemiologia ASL Roma E CNR (Istituto di Fisiologia Clinica) di Pisa Università di Bologna, Ferrara, Parma, Venezia, Modena e Reggio Emilia Institut de Veille Sanitarie (Francia) Istituto Superiore di Sanità IST Genova. L’attività per il 2009 consiste nel fornire un supporto tecnico-scientifico per il completamento delle linee progettuali in cui si articola il progetto. Tutte le informazioni relative allo stato d’avanzamento si possono trovare all’indirizzo: www.arpa.emr.it/moniter. Sempre con riferimento all’inceneritore di Tecnoborgo, verrà completato lo studio sulla persistenza di IPA, diossine, PCB e metalli pesanti nei terreni dell’area circostante l’impianto. Proseguirà l’attività di controllo delle caratteristiche quali-quantitative dei fanghi di depurazione utilizzati in agricoltura sul territorio provinciale, con contestuale valutazione delle caratteristiche dei terreni destinati agli spandimenti. Proseguirà il Progetto Arpa/PROVINCIA: “Natural Valley”, il cui obiettivo è la valutazione della qualità dell'aria del territorio compreso nel progetto Natural Valley. L’attività prevista riguarda: - monitoraggio nei centri abitati più significativi delle 4 valli piacentine, con mezzo mobile e rilevatori fissi; - predisposizione tabella riassuntiva con valori dei parametri misurati nel corso dell’indagine. Continuerà anche per il 2009 la collaborazione con ATO; la convenzione in essere prevede, per la matrice acque, la realizzazione di: - un sistema di archiviazione e valutazione dati sui controlli fiscali sulle acque potabili; - una cartografia tematica, destinata alla razionalizzazione ed al riordino delle concessioni di prelievo di acqua pubblica per l’alimentazione della rete acquedottistica pubblica. Per la matrice rifiuti sono invece previste le seguenti attività: validazione ed elaborazione, a richiesta, dei dati di produzione e raccolta differenziata dei rifiuti urbani a livello provinciale; collaborazione nell’analisi dei dati forniti dal Gestore con cadenza predefinita (trimestrale); collaborazione nella stesura di progetti mirati alla grande distribuzione (maggior efficacia nei sistemi di raccolta: miglioramento della raccolta differenziata, diminuzione dei quantitativi prodotti,…). Nell’ambito del supporto tecnico all’Amministrazione provinciale per l’approvazione del “Piano territoriale per il coordinamento provinciale”, sono previste le seguenti attività: Pag. 106 di 343 Programma annuale delle attività 2009 - Le Sezioni provinciali aggiornamento Quadro Conoscitivo al 2007, compresi approfondimenti per acquifero di montagna-sorgenti; supporto nella preparazione di materiale informativo per le conferenze di pianificazione; supporto per adeguamento norme/obiettivi in applicazione Dir. 2000/60/CE. Prosegue anche nel 2009 il Supporto Tecnico all’Osservatorio Ambientale TAV. La realizzazione di opere viarie di importanza strategica a livello nazionale ed europeo, ha visto l’istituzione di organismi terzi Osservatori Ambientali (composti da Ministero dell’Ambiente, Ministero dei Trasporti, Regioni, Province e Comuni capoluogo) con il compito di monitorare i potenziali effetti ambientali e di garantire uniformità di gestione su tutta la tratta interessata. In particolare le Agenzie Regionali attraverso le Sezioni Provinciali territorialmente competenti (in Emilia-Romagna le Sezioni di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, nello specifico della tratta MI-BO della TAV), hanno il compito di approfondimento degli aspetti di impatto ambientale quali, ad esempio: - verifiche territoriali, in particolare relativamente al rispetto delle prescrizioni e delle previsioni di impatto; - lo sviluppo di istruttorie tecniche sui progetti di cantiere, sulle modalità di realizzazione delle opere, ecc.; - la verifica sulla corretta esecuzione dell’attività di monitoraggio, verificando l’evoluzione ambientale ante operam, in corso d’opera e post operam; - l’analisi e la valutazione dei dati trasmessi dal soggetto incaricato del monitoraggio ambientale. L’attività prevista riguarda principalmente: - partecipazione ai team di lavoro interprovinciali matrice-specifici; - “supervisione” di Arpa per la realizzazione, da parte del soggetto incaricato, delle campagne di monitoraggio per le diverse matrici, con una particolare attenzione nel 2009 all’avvio della fase post operam per tutte le matrici interessate; - analisi, valutazione ed interpretazione dei risultati del monitoraggio; - predisposizione rapporti tecnici; - supporto tecnico-informativo agli EE.LL, anche in caso di esposti, segnalazioni o richieste da parte dei cittadini. Proseguirà nel corso del 2009 anche l’attività del Tavolo Tecnico Interagenziale CEM (ISPRA-ARPA-APPA), secondo quanto previsto dalla specifica convenzione già stipulata: popolamento catasto nazionale ELF, Rapporto sulle criticità locali CEM. Devono, invece, essere ancora definite le modalità per il popolamento dell’Osservatorio NIR per quanto concerne i dati relativi all’anno 2008. Nel 2009 si provvederà, in collaborazione con il Comune ed a seguito di uno specifico accordo da definire con lo stesso, alla predisposizione del primo Rapporto di Sostenibilità del Comune di Piacenza. 7. MONITORAGGI AMBIENTALI OSSERVATORI TERRITORIALI LOCALI E/O SUPPORTO/GESTIONE Compatibilmente con la programmazione prevista nel piano di lavoro 2009 verranno garantiti, con gli stessi tempi del 2008, anche i monitoraggi locali su richiesta degli Enti. Monitoraggio Qualità dell’aria Vengono effettuate specifiche attività di monitoraggio con il laboratorio mobile, con lo skypost e con campionatori passivi a scala locale, a seguito di richieste e di accordi con le Amministrazioni. Pag. 107 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Sono già previsti: − il posizionamento di campionatori passivi per inquinanti specifici (idrocarburi aromatici BTX), presso la stazione industriale di Montale (comune di Piacenza). − campagne di monitoraggio con laboratorio mobile in comune di Fiorenzuola ed in comune di Caorso. Monitoraggio dei cem - Impatto ambientale delle SRB nel comune di Piacenza Per il 2009, nell’ambito del monitoraggio e controllo delle stazioni radio base per telefonia mobile e degli impianti radiotelevisivi, si prevede l’utilizzo/gestione di centraline di monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici, da utilizzarsi su richiesta dei Comuni interessati sulla base di Convezioni o comunque per progetti specifici su richiesta. In particolare relativamente al comune di Piacenza, risulta ancora in essere il Protocollo Arpa/Comune di Piacenza/Gestori telefonia mobile (Vodafone, H3G, Wind) relativo al “Razionale inserimento degli impianti di telefonia cellulare nel tessuto cittadino e preventiva valutazione dei piani annuali di installazione”. L’attività prevista riguarda: - pianificazione ed ottimizzazione degli interventi previsti dai Gestori di concerto con il Comune (a partire dal Catasto informatizzato degli impianti esistenti corredato delle caratteristiche tecniche necessarie per la valutazione dei campi elettromagnetici sul territorio comunale), anche attraverso l'individuazione e messa a disposizione di aree ed immobili pubblici, a partire da quelli tecnologici; - monitoraggio degli impianti, anche con carattere di continuità; - costante informazione della cittadinanza. Pertanto in Comune di Piacenza si effettueranno i monitoraggi come previsto dal protocollo tramite la gestione delle centraline in continuo per un totale di 8 campagne di misura. RETE Tabella riassuntiva monitoraggio cem n. centraline n. campagne CEM RF-MW 5 8 misure in campo si Monitoraggio inquinamento acustico Proseguirà la campagna di misure acustiche, avviata nel 2008 a seguito di specifico accordo con il Comune di Piacenza, in alcuni punti opportunamente scelti per la loro particolare “sensibilità” (scuole materne, elementari e medie inferiori), ai fini dell’individuazione delle principali criticità rispetto alla classificazione acustica adottata. Analogamente, a seguito di specifica convenzione già stipulata, verrà conclusa la campagna di monitoraggio del rumore in Comune di Rottofreno, in punti indicati dall’Amministrazione (3 scuole ed una casa di riposo). Osservatorio Provinciale Rifiuti Per ciò concerne l’OPR, gestito da Arpa per conto dell’Amministrazione Provinciale, l’attività prevista riguarda in particolare: - validazione ed elaborazione dati relativi alla produzione, alla raccolta differenziata ed alla gestione dei Rifiuti Urbani (RU) - anno 2008 -, con dettaglio a scala comunale; - elaborazione dei trend della produzione di rifiuti e della raccolta differenziata, con particolare riferimento alle frazioni carta, vetro, verde, plastica e organico, anche con dettaglio a scala comunale; - analisi sui sistemi di raccolta nei diversi comuni della Provincia; - validazione ed elaborazione dati relativi alla produzione ed alla gestione dei Rifiuti Speciali (RS) - anno 2007 - con dettaglio a scala comunale; - predisposizione del Rapporto Rifiuti annuale e aggiornamento del sito internet OPR con le informazioni derivanti dalle elaborazioni di cui ai punti precedenti; - evasione delle richieste dati/informazioni da parte di ISPRA, RER, privati. Pag. 108 di 343 Programma annuale delle attività 2009 8. Le Sezioni provinciali ATTIVITÀ LABORATORISTICA AGGIUNTIVI PER SERVIZI NON OBBLIGATORI/ Verranno garantiti i tempi di risposta concordati nell’ambito delle convenzioni siglate con i singoli committenti pubblici e privati. 8.1 Attività laboratoristica per supporto studi/progetti/monitoraggi locali Saranno garantite le attività analitiche a supporto delle campagne di monitoraggio locali nonché dei progetti sviluppati a scala provinciale (ad es. per terreni Tecnoborgo e fanghi di depurazione). 8.2 Attività laboratoristica per matrici ambientali su specifica richiesta di privati Sono in vigore diverse convenzioni che prevedono prestazioni analitiche per soggetti privati: − Gruppo Norda S.p.A. – Unità produttive di Valli del Pasubio (Vicenza) e Trasogno Masanti (Parma) per campionamento ed analisi chimiche e batteriologiche su campioni di acque di sorgente e minerali − Fonti Pineta – Clusone – (Bergamo) per campionamento ed analisi chimiche su campioni di acque minerali − Fonti Prealpi – Almè – (Bergamo) per campionamento ed analisi chimiche su campioni di acque minerali − Fonti di Vallio - Terme di Vallio (Brescia) per campionamento ed analisi chimiche e batteriologiche su campioni di acque minerali − Fonti Minerali Gerette – San Colombano al Lambro (Milano) per campionamento ed analisi batteriologice e chimiche su campioni di acque minerali − Levico Acque Minerali– Levico Terme (Trento) per campionamento ed analisi chimiche su campioni di acque minerali − Valtrebbia Acque Minerali – stabilimento di Rovegno (Genova) per campionamento ed analisi chimiche e batteriologiche su campioni di acque minerali − Enia S.p.A. (analisi chimiche e batteriologiche su campioni di acqua) 8.3 Attività laboratoristica per matrici alimentari e prevenzione collettiva su specifica richiesta di soggetti pubblici − − 9. Comune di Piacenza (Progetto mirato alla qualità del servizio mensa scolastica) Azienda USL di Piacenza (Piano HACCP nelle UU.OO. ristorazione). ATTIVITÀ DEI CENTRI TEMATICI REGIONALI 9.1 CTR Radiazioni Non Ionizzanti (CEM) Il CTR Radiazioni Non Ionizzanti svolgerà un ruolo di supporto ai nodi operativi in stretta cooperazione con essi, dedicandosi in particolare a: - attività di coordinamento su particolari attività delle Sezioni (progetti, gruppi di lavoro specifici, etc.); - raccolta dati dalle Sezioni; - definizione di banche dati per la raccolta automatizzata dati monitoraggi, controlli, attività previsionale, etc.; - analisi di situazioni particolari in riferimento alle valutazioni di progetto preventive; - partecipazione come relatore e/o organizzazione di Convegni, Seminari, Giornate di studio a livello nazionale e regionale; Pag. 109 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali - formazione interna ed esterna, organizzazione e gestione corsi (verranno presi in esame altresì i bisogni formativi espressi dai nodi); - partecipazione a gruppi di lavoro interdisciplinari tra nodi Arpa; - partecipazione ad attività di progetto previste da ISPRA; - analisi documentazione presentata dai gestori in relazione a nuove tecnologie tra cui sistemi WI-MAX; - realizzazione di linee guida per il sistema Arpa. La reportistica riguarderà la predisposizione/aggiornamento dei seguenti prodotti: - Annuario dei dati Ambientali di Arpa (regionale); - Osservatorio NIR nazionale (ISPRA); - reportistica relativa all’attività di monitoraggio della rete (regionale); - predisposizione di format per raccolta dati e successive attività di raccolta e validazione dei dati stessi; - aggiornamento dei dati e delle informazioni da inserire sul sito web (regionale), anche in collaborazione con la Sezione di Ravenna per quanto riguarda la cartografia specifica e i dati del catasto cem. Sviluppo dei sistemi informativi per la gestione dei dati Il lavoro di razionalizzazione ed integrazione dei dati riguardanti i campi magnetici dovrà procedere verso una sempre più spinta integrazione dei prodotti. Il processo di centralizzazione delle informazioni su database Oracle che in parte è già stato avviato da parte del SI, una volta completato, permetterà la realizzazione di programmi di gestione delle anagrafiche e dei dati su base distribuita. Questo permetterà il facile aggiornamento delle procedure di estrazione, elaborazione ed editing dei dati, ma porterà ulteriore valore aggiunto: ad es. potranno essere scritte applicazioni in grado di estrarre dati in formato corretto per potervi applicare modelli, rappresentarli cartograficamente su web, ecc. In questa fase è in corso di completamento la semi-automazione dell’importazione delle schede del catasto RTV: tramite apposite applicazioni i file XLS ricevuti, saranno usati per popolare il database del catasto in Oracle. Verrà quindi realizzata una procedura web che permetterà il suo mantenimento. Il CTR richiederà i dati dei fattori di pressione ai gestori degli impianti tramite accordi definiti a livello nazionale e regionale, e i dati verranno inseriti nei data base disponibili; inoltre, verranno aggiornate le pagine web relative a tutte le province, anche in collaborazione con Arpa Ravenna e con le Sezioni provinciali. Supporto all’Osservatorio ambientale TAV MI-BO Si garantirà, con la collaborazione della Sezione di Reggio Emilia, lo specifico contributo per il tema di competenza all’interno dei gruppi di lavoro interprovinciali formalizzati nell’ambito del progetto per il supporto tecnico all’Osservatorio Ambientale TAV. Rete regionale dei campi elettromagnetici Verrà garantita l’attività di coordinamento relativamente alla “rete regionale di monitoraggio in continuo dei cem ad alta frequenza”, per cui si prevede il costante aggiornamento dei dati nel data base regionale presso il SIA e sul sito web di Arpa. Radiazione ultravioletta (UV) Proseguiranno le attività dei gruppi di lavoro regionale e nazionale sul tema specifico, finalizzati alla progettazione e realizzazione di una rete di monitoraggio nazionale (misure strumentali ed elaborazioni modellistiche). Nuove attività e strumentazioni Si valuterà l’acquisto di moduli per strumentazione già in dotazione ad alcune Sezioni o Pag. 110 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali ulteriore strumentazione, in base all’installazione di nuove tecnologie sul territorio regionale e da utilizzarsi su richieste specifiche negli ambienti di lavoro. Iniziative formative e di comunicazione Le proposte di iniziative formative per il 2009 rivolte agli operatori dei nodi Arpa, anche a seguito di alcune richieste delle Sezioni provinciali, riguardano in particolare: − tecniche di rilevamento strumentale CEM, orientate alle nuove tecnologie di telecomunicazione (LTE, OFDM, WI-FI, WI-Max, W-CDMA, HSDPA/HSUPA, DVB-H, UWB, ecc.) − tecniche di interpolazione e rappresentazione grafica degli output modellistica 9.2 CTR Radioattività ambientale Il Centro Tematico Regionale Radioattività deve garantire il presidio specifico in materia di radiazioni ionizzanti a supporto dei nodi provinciali, curando la gestione delle reti di monitoraggio dello stato ambientale (Rete regionale e locale -centrale nucleare di Caorso-) e le esigenze di sviluppo delle banche dati/catasti relativi, in raccordo con il servizio sistemi informativi e la Direzione Tecnica. Supporta i clienti istituzionali di livello nazionale/regionale in tema di radiazioni ionizzanti, offrendo altresì il necessario servizio analitico. Gestisce l’esecuzione di specifici progetti ambientali assegnatigli dalla Direzione Tecnica, ad esempio relativi ai processi di dismissione della centrale nucleare di Caorso (controllo materiali rilasciati, trasporto combustibile irraggiato e relativa pianificazione di emergenza). E’ responsabile della elaborazione di reporting ambientale e tematico periodico (Annuario Regionale Arpa, Relazione Stato Ambiente della Regione, Report tematici …). Promuove iniziative di ricerca e sviluppo relative alla matrice/tematica presidiata. Assicura il popolamento del sistema informativo ambientale regionale (SIRA) per quanto attiene a dati e indicatori di stato e pressione inerenti alla materia di competenza. Per l’anno 2009 si garantirà (in qualità di esperti delle Agenzie Ambientali ARPA/APPA) la partecipazione ai lavori del Centro di Elaborazione e Valutazione Dati (CEVaD), riferimento tecnico nella gestione delle emergenze radiologiche istituito presso ISPRA, struttura tecnica che opera a supporto del Dipartimento della Protezione Civile; a questo riguardo si parteciperà ad eventuali esercitazioni di emergenza in programma. Si parteciperà ai lavori della Commissione permanente per l’informazione sulla protezione contro i rischi da radiazioni ionizzanti (art. 133 DLgs 230/95) e nell’ambito del Piano Nazionale Radon, ad eventuale supporto della Regione. Si parteciperà altresì ai lavori, in ambito UNI, dell’UNICEN, sottocommissione n. 4 “Radioecologia e Radioisotopi” e sottocommissione n. 3 “Impianti Nucleari”. In esito a quanto previsto dalla Delibera regionale n. 2033 del 1 dicembre 2008 recante all’oggetto “Assegnazione e concessione di un finanziamento ad ARPA – Sezione Provinciale di Piacenza – per la prosecuzione di uno studio conoscitivo finalizzato alla valutazione delle concentrazioni di radon in Emilia-Romagna”, si garantirà il supporto tecnico alla Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali - Servizio Sanità Pubblica per la progettazione e l'avvio di una campagna di misure finalizzata alla mappatura della concentrazione di radon negli edifici. In seguito alla messa in funzione di una “rete di rivelatori gamma a livello regionale”, si procederà, in accordo con ISPRA e con il supporto del Servizio Sistemi Informativi, alla definizione di un protocollo per lo scambio reciproco dei dati di monitoraggio in continuo della dose gamma in aria relativi a stazioni automatiche delle “reti di rivelatori gamma afferenti al territorio regionale” di Arpa e di ISPRA. Si garantirà il supporto analitico alla Sezione di Modena per la prosecuzione di uno studio, avviato in collaborazione con ARPAV, finalizzato ai NORM in impianti di produzione di piastrelle. In ottemperanza a quanto previsto dal DPCM 10 febbraio 2006 “Linee guida per la pianificazione di emergenza per il trasporto di materie radioattive e fissili”, nonché dal D.Lgs. Pag. 111 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali n. 52 del 6 febbraio 2007 “Attuazione della direttiva 2003/122/CE Euratom sul controllo delle sorgenti radioattive sigillate ad alta attività e delle sorgenti orfane”, si garantirà il supporto tecnico alle Sezioni provinciali eventualmente coinvolte dai Prefetti rispettivamente nella stesura dei “Piani di emergenza/Piani d'intervento tipo per la messa in sicurezza” provinciali. Il CTR collaborerà con l’Area Comunicazione all’aggiornamento del sito web di Arpa per il tema di competenza, con particolare riferimento alla centrale nucleare di Caorso e al radon, conformemente ai siti già nuovamente strutturati di altri CTR. In materia di reportistica, allo scopo di “aggiornare” i dati relativi all’indicatore attività lavorative con uso di NORM presente nell’Annuario Arpa, si procederà al censimento informatizzato delle attività presenti sul territorio regionale. E’ in corso di definizione/approvazione un’iniziativa formativa di rete, prevista nei primi mesi 2009, inerente aspetti legati alla “radioprotezione”, con particolare riferimento alle attività di Arpa. Il CTR Radioattività effettuerà altresì le analisi radiometriche (spettrometria gamma, 90Sr, 3H, gross alfa e gross beta, radon) richieste da privati in relazione alle diverse matrici ambientali ed alimentari (in particolare rispetto a quanto previsto dal D.Lgs. 31/01 sulla qualità delle acque destinate al consumo umano), nonché smear-test. Si garantiranno misure di radon in ambienti di vita e di lavoro. Su eventuale richiesta di ditte produttrici, si condurranno analisi radiometriche di primo screening, nonché eventuali approfondimenti necessari su campioni di acque minerali. Si darà seguito, entro il 15 maggio 2009, all’attività connessa alla partecipazione all’interconfronto internazionale “World Wide Proficiency Test IAEA-CU-2008-03 on the determination of natural radionuclides in phosphogypsum and spiked water”. Infine, proseguirà l’attività di inserimento “pratiche” nel sistema SINAPOLI, allo scopo di poter produrre automaticamente le tabelle riepilogative previste periodicamente, nonché addivenire, in accordo con la Direzione Tecnica, alla stesura di una specifica Linea Guida. 10. ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE DATI AMBIENTALI Per questo specifico ambito vengono nel seguito riportate le principali attività previste, nonché alcune iniziative già programmate per il 2009: - gestione a livello locale del sito web della Sezione di Piacenza (http://www.arpa.emr.it/piacenza/) e del sito dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti (http:// www.arpa.emr.it/piacenza/opr/); si curerà la pubblicazione giornaliera dei dati della rete di monitoraggio dell’aria e dei risultati del monitoraggio dei cem sul sito http://www.arpa.emr.it, nonché l’aggiornamento delle pagine dedicate alle tematiche campi elettromagnetici e radiazioni ionizzanti (radioattività ambientale, impianto nucleare di Caorso, radon, ecc.) sul sito dell’Agenzia; verrà inoltre messo a punto un sistema di comunicazione sul sito web Arpa dei dati e delle informazioni relativamente alla tematica dell’isotopia ambientale; - diffusione della reportistica prodotta su specifiche tematiche (acqua, aria, radioattività ambientale, rifiuti) e, comunque, delle informazioni derivanti dalle attività delle diverse aree, nelle forme ritenute più opportune; - collaborazione con Arpa Rivista per la redazione di articoli tecnico-scientifici; - collaborazione con il sito intranet di Arpa “Aggiornati” per la redazione di articoli divulgativi e di comunicazione interna; - visite guidate presso la sede della Sezione di gruppi di studenti delle scuole piacentine; - stage presso la sede della Sezione di gruppi di studenti delle scuole piacentine, così come di singoli studenti laureati, laureandi e diplomati; l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza, e Arpa hanno sottoscritto nel 2008 una Convenzione quadro della durata di tre anni - allo scopo di istituzionalizzare e promuovere ulteriormente la collaborazione già esistente tra i due Enti che, nel corso di questi anni, ha portato a importanti risultati in diversi settori di comune interesse; Pag. 112 di 343 Programma annuale delle attività 2009 - - - Le Sezioni provinciali interventi di educazione ambientale presso scuole del territorio provinciale; patrocinio ad iniziative di formazione/informazione in campo ambientale; organizzazione/partecipazione ad eventi di formazione/informazione in campo ambientale; ad oggi è già prevista l’organizzazione e la realizzazione, in collaborazione con SOGIN, di un corso regionale sulla radioprotezione; collaborazione con l’Associazione Ambiente e Lavoro per la realizzazione del progetto INFEA "Piacenza, città murata", Azione 2-Progettazione, realizzazione e allestimento di una Mostra itinerante su pannelli sulle principali matrici ambientali nello stato “naturale” e “inquinato”, da utilizzare in futuro anche come pacchetto-formativo per le scuole; collaborazione con il Comune di Caorso per la periodica redazione di note divulgative sull’attività svolta in relazione alla dismissione dell’impianto nucleare, per il Bollettino di Informazione del Comune. Pag. 113 di 343 Sezione di Piacenza Attività Sezione anno 2009 Servizi Obbligatori Aria Acque Suolo Rifiuti IPPC RIR CEM RI Siti cont. Amianto Distrib. Carb. Rumore Urbanistica VIA Energia Alimenti e mat. a Pareri Ispezioni Campion.ti 80 90 169 470 191 642 Misure Misure manuali autom.che 0 8760 Campioni Accettati (Sport) Campioni Analizzati (LIMS) 70 0 1584 0 27 71 42 127 0 62 113 165 165 0 7 24 122 0 0 122 0 1 2 92 10 75 4490 10 22 230 160 0 410 710 15 43 100 100 0 0 3 5 5 0 5 0 130 32 280 5 10 1 0 0 30 0 90 200 cont. Ambienti di vita e lavoro 0 0 Entomologia Farmaci Mat.le atip.co Controllo qualità 0 0 0 0 0 0 0 0 2613 710 Totale Obb. Servizi Non Obbligatori 1184 Aria Acque CEM Rifiuti Suolo e siti cont. Rumore RI Oss.Amb.li Energia Alimenti e mat. a 612 1475 325 13450 2500 70 50 0 0 400 0 7 0 0 0 0 0 0 2300 500 500 0 0 0 500 40 300 0 0 600 0 0 0 0 10 0 0 0 0 50 40 50 750 0 40 250 0 4500 880 0 cont. Ambienti di vita e lavoro Entomologia Farmaci Mat.le atip.co Totale Non Obb. Totale generale Sez.ne 0 167 700 2350 7880 2700 540 1184 779 2175 2675 21330 5313 1250 SINTESI ATTIVITA' SU "PROGETTO" Previsione costi operativi (€*1000) Previsione ricavi (€*1000) Impegno personale interno previsto (g/uomo/y) - report - popolamento catasti 0 20 35 -sopralluoghi con ev. misure, verbali - report 0 29 60 0 8 20 18 30 30 DURATA N. DENOMINAZIONE PROGETTO OBIETTIVI (Sintesi) CLIENTE Annuale 1 Tavolo Tecnico Interagenziale CEM 2 Supporto tecnico Oss. Ambientale TAV ISPRA Matrice/i (prevalentemente trattate) Servizio con funzioni di process owner CEM CTR CEM Output previsti Pluriennale X - catasto - report criticità locali cem X - partecipazione di nodo al supporto tecnico all’OA sui RUMORE -VIBRAZIONI - CEM vari tematismi ambientali VEGETAZIONE - SUOLO - coordinamento dei team c.e.m., suolo ACQUA TAV Osservatorio Ambientale /Ministero Ambiente 3 Supporto tecnico AATO AATO 4 Monitoraggio terreni Tecnoborgo Provincia di Impatto riutilizzo agronomico dei PC fanghi di depurazione X X consulenza tecnico-scientifica in materia di acque e rifiuti: - fornitura archivio dati, realizzazione cartografia tematica (acque) - elaborazioni dati, collaborazione ad analisi e valutazioni specifiche ed alla stesura di progetti mirati (rifiuti) - controlli analitici terreni area circostante impianto di termovalorizzazione di Tecnoborgo - stima del carico inquinante derivante dal riutilizzo dei fanghi in agricoltura; - valutazioni sullo stato dei suoli utilizzati per lo spandimento fanghi SSA ACQUE - RIFIUTI SSA SUOLO - FANGHI LABORATORIO INTEGRATO Nota: I costi operativi ed i ricavi (ove presenti) devono essere indicati esclusivamente per le quote di competenza del Nodo per l'anno 2009 - archivio dati - cartografia - note tecniche - rapporti di prova - relazione tecnica Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali SEZIONE PROVINCIALE DI PARMA 0. PRIORITÀ DI PROGRAMMA IN AMBITO PROVINCIALE Per il 2009, l’evento maggiormente impattante sulla gestione della Sezione sarà la realizzazione della riorganizzazione della rete laboratoristica di Arpa, che comporterà lo spostamento dei processi analitici su matrici ambientali ai laboratori di altre sedi di Arpa, come già accaduto per le matrici sanitarie: questo riassetto organizzativo consentirà all’Agenzia un recupero dei costi di manutenzione e di personale, mantenendo inalterata la precedente affidabilità e tempestività nella risposta. E’ infatti in via di definizione un piano operativo che consenta da un lato un puntuale mantenimento dell’efficienza delle risposte analitiche richieste e dall’altro l’organizzazione del flusso di trasporto dei campioni che, dallo sportello multifunzionale di Parma, invii a processo i campioni ambientali, riceva i corrispondenti rapporti di prova e provveda ad inoltrarli al cliente, interno od esterno che sia, garantendo, in specie nel caso di utente privato, l’informazione sul significato del dato analitico. Si tratta evidentemente di un’azione alquanto complessa che richiederà l’impegno operativo dell’intera Sezione. Come è noto, il prodotto finale di molti processi di Arpa è fornire “informazioni” sullo stato dell’ambiente. L’utilizzo della “rete” costituisce uno strumento potente di comunicazione e di accesso ai dati: pertanto una delle azioni della sezione sarà mirare al miglioramento di strumenti on line, ivi compreso l’ammodernamento del nostro sito web ed il suo puntuale aggiornamento, affinché esso possa costituire un riferimento importante, per la comunità locale, sul tema della protezione dell’ambiente e della prevenzione. Sempre in quest’ottica, nell’ambito della riorganizzazione complessiva della Sezione, sarà istituita un’apposita unità operativa di supporto informativo ambientale. Inoltre, nel 2009, sarà avviato un confronto programmatico, organizzativo e tecnico fra Arpa e AUSL di Parma per identificare ambiti di condivisione dei sistemi informatici ed informativi, mirante a sostituire e ad affiancare la trasmissione documentale cartacea con atti informatizzati, compresa la possibile firma elettronica degli atti. In linea con la definizione degli scenari dell’offerta di servizi dell’Agenzia, attuata a livello di Direzione Generale nell’ambito del Piano di riposizionamento, validato dal Comitato di Indirizzo di Arpa, ed in considerazione anche delle ristrettezze economiche nelle quali ci si troverà ad operare, occorre definire quanto più chiaramente possibile i bisogni di risposte ambientali e laboratoristiche della Regione, della Provincia, dei Comuni e della Azienda USL, così da stipulare un nuovo patto che permetta di ottimizzare gli interventi di Arpa sul territorio provinciale. Sul piano dei processi operativi, l’esercizio 2009 contemplerà un forte impegno nella gestione operativa della ristrutturata Rete regionale di monitoraggio di qualità dell’aria, per la quale la sezione di Parma svolge il ruolo di capofila, attraverso il Centro Tematico Regionale (CTR ) Qualità dell’Aria assegnatole, con la completa attuazione della fase di revisione; dovranno essere completate le visite ispettive previste dalle istruttorie AIA per le quali Arpa funge da supporto tecnico della Provincia di Parma, responsabile del procedimento: e questa sarà senz’altro una priorità altamente impegnativa per il Servizio Territoriale. Rilevanza strategica assumerà la risoluzione di alcune esigenze funzionali quali la necessaria e dovuta capacità di affrontare, in stretta collaborazione con la Protezione Civile, le emergenze ambientali anche dotandoci di adeguati supporti sul campo che permettano di dare risposte certe e tempestive, in particolare sulle matrici aria ed acqua, a fronte di possibili (e verificatisi) incidenti ambientali: continuare quindi a migliorare le nostre azioni sia in termini di controllo del territorio, sia nella capacità di risposta su possibili rischi ambientali e alla popolazione. Pag. 116 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Necessitano della massima attenzione anche la gestione dei rifiuti e la sorveglianza dei siti contaminati, caratteristiche di un territorio antropizzato quale il nostro; la tutela delle acque superficiali e profonde costituisce ancora un elemento di criticità per la realtà ambientale provinciale, in cui la consistente presenza di zootecnia arriva talvolta a mettere a rischio la potabilità stessa dell’acqua; e continua sorveglianza richiedono le polveri respirabili presenti nell’area sensibile (area vasta), indagate anche sotto il profilo della mutagenesi ambientale (Laboratorio Tematico). Il supporto alla Pianificazione Territoriale è un’attività ormai consolidata: sfruttando le banche dati e la conoscenza del territorio, Arpa riesce a presidiare le matrici ambientali e ad integrarle nel Quadro Conoscitivo del PSC, nei procedimenti di VAS e in altri processi pianificatori: un nuovo, importante fronte di supporto ai quadri conoscitivi e alle scelte dei Piani consiste nello sfruttare i dati ambientali a disposizione di Arpa per indirizzare lo sviluppo delle energie rinnovabili, evidenziare le opportunità offerte dal territorio o eventuali incompatibilità. Va evidenziata, come si menzionava sopra, la necessità cogente di rispettare obiettivi di budget assegnato, non solo con il conseguimento dei ricavi previsti ma in particolare con il contenimento dei costi di gestione. SERVIZI OBBLIGATORI 1. SUPPORTO TECNICO PER LE AUTORIZZAZIONI INTEGRATE AMBIENTALI (A.I.A.) E CONTROLLO DEI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE (R.I.R.) 1.1.a A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) - Parere tecnico Con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 692/2005 è stata stipulata una convenzione tra Provincia di Parma ed Arpa Sezione Provinciale per la disamina tecnica delle domande soggette ad A.I.A.: tale attività si configura quindi come “attività obbligatoria sulla base di regolamenti/procedure locali con la Provincia”. Ad Arpa, quale “attività obbligatoria prevista dalla Normativa nazionale e regionale” e quindi in attuazione delle disposizioni della già citata L.R. 21/04, è anche demandata la valutazione tecnica sui sistemi di monitoraggio. Gli impianti soggetti ad A.I.A. presenti nella Provincia di Parma al 30/11/2008 sono riportati nella tabella seguente: Categoria Impianti 1. att. energetiche 2. prod. e trasf. metalli 3. ind. prod. min. 4. ind. chimica 5. gestione rifiuti 6. altre attività escluso allevamenti 6.6 allevamenti Totale n. (*) (**) N° domande di impianti soggetti ad A.I.A. presenti al 30/11/08 3 8 7 1 12 (*) 25 (**) 21 77 Un procedimento non ancora avviato su domanda A.I.A. volontaria. Un procedimento avviato poi sospeso su dichiarazione del Gestore. A tuttoggi, rispetto alle 77 domande di A.I.A. pervenute, sono state inviate alla Provincia n. 26 istruttorie e piani di monitoraggio attuati secondo lo spirito dell’IPPC (in gergo dette “complete”) e n. 47 secondo la delibera di Giunta Regionale n. 1198 del 30 luglio 2007 (dette “semplificate”). Ciò è stato possibile estremizzando gran parte della complessità e portando Pag. 117 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali ai minimi termini le richieste di integrazione e/o informazioni necessarie al compimento dell’istruttoria tecnica ed il conseguente piano di monitoraggio, anche utilizzando appieno gli archivi storici esistenti e tutte le informazioni già in nostro possesso dovute a sopralluoghi, indagini eseguite, pareri precedentemente espressi, autorizzazioni di settore, cartografie, piani, ecc. L’attuale situazione è così riassumibile: Categoria Impianti 1. 2. 3. 4. 5. 6. att. energetiche prod. e trasf. metalli ind. prod. min. ind. chimica gestione rifiuti altre attività escluso allevamenti 6.6 allevamenti Totale n. 3 4 6 1 1 N° pratiche istruite in accordo con atto n. D.G. 1198/07 al 30/11/2008 0 4 1 0 8 11 13 0 26 21 47 N° pratiche istruite al 30/11/2008 Considerato che le istruttorie “semplificate” portano ad atti con clausole di riesame già previsto in sede di rilascio A.I.A. a seguito dell’acquisizione di nuovi livelli informativi anche dovuti a richiesta formale di presentazione di integrazione, si prevede che per il 2009 il proseguimento dell’attività istruttoria A.I.A. sia così riassumibile: Categoria Impianti 1. 2. 3. 4. 5. 6. att. energetiche prod. e trasf. metalli ind. prod. min. ind. chimica gestione rifiuti altre attività escluso allevamenti 6.6 allevamenti Totale n. N° previsto istruttorie da concludere o da rivedere per acquisiti nuovi livelli informativi o volontarie 0 4 1 0 11 14 21 51 Dalla tabella appare evidente l’impegno che dovrà essere profuso dalla Sezione, cosa che, inevitabilmente, continuerà a determinare un notevole stravolgimento nella definizione del programma delle attività istruttorie e di vigilanza e controllo da attuarsi in base alle normative di settore, programma elaborato come di consueto con il criterio della progressione lineare sui tre anni pregressi. Sulla base dell’esperienza acquisita, si ritiene che mediamente possa essere considerato ragionevole un impegno di 200 ore per lo svolgimento di un’istruttoria tecnica comprensiva del parere sul piano di monitoraggio e controllo: l’impegno complessivo per il Servizio Territoriale per lo svolgimento di tale attività è pertanto stimabile in 2,5 FTE/y (n. di persone a tempo pieno per anno). Si stima in 6.000 Euro il ricavo dall’attività da svolgere nel 2009, considerando che il compenso dovuto dalla Provincia ad Arpa è stabilito nella misura forfettaria dell’80% della quota versata dai gestori delle aziende soggette ad A.I.A. e prevedendo cautelativamente “bassa” la complessità di tutti gli impianti. Pag. 118 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali 1.1.b A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) - Visite Ispettive In applicazione del decreto legislativo 18 febbraio 2005 n. 59, “Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento”, la Regione, in forza della delega già prevista nel D.Lgs. 372/99 poi sostituito dal sopra citato D.Lgs. 59/05, ha demandato, con la Legge Regionale 21/04, ad ARPA, il controllo programmato e sistematico per la verifica della corretta gestione dell’impianto come da specifica autorizzazione A.I.A.. Il rilascio delle AIA, avvenuto gradualmente a partire dal 2006, comporta che per molti impianti si presenta la necessità di procedere alla esecuzione da parte di ARPA della Visita Ispettiva Programmata, secondo lo schema di seguito riportato: Categoria Impianti 1. 2. 3. 4. 5. 6. att. energetiche prod. e trasf. metalli ind. prod. min. ind. chimica gestione rifiuti altre attività escluso allevamenti 6.6 allevamenti Totale n. N° visite ispettive programmate su impianti con AIA rilasciata al 31/12/2006 1 1 0 0 0 N° visite ispettive programmate su impianti con AIA rilasciata al 31/12/2007 2 (*) 0 5 1 0 0 9 0 2 10 26 (*) n. 1 impianto in cui è attualmente in corso la fase di messa a regime. Nel corso dell’anno solare 2009 saranno pertanto eseguite le ispezioni ambientali sopra elencate, in conformità alla Raccomandazione 2001/331/CE che stabilisce i criteri minimi per le ispezioni ambientali negli Stati membri su impianti in possesso di A.I.A. ed in attività da almeno un anno solare e, considerato che trattasi di nuovo approccio di indagine, si potrà prevedere un impegno specifico anche di informazione e formazione complessivo per il Servizio Territoriale di 2,5 FTE/y. Il compenso dovuto dai gestori delle aziende soggette ad A.I.A. ad Arpa verrà addebitato secondo quanto previsto dallo specifico tariffario di settore nazionale (Decreto G.U. n. 22 del 22/09/08) e regionale (Delibera Giunta Regionale n. 1913 del 17/11/08) Stimando cautelativamente “bassa” la complessità degli impianti sottoposti a visita ispettiva programmata, si stima in 35.000 Euro il ricavo dall’attività da svolgere nel 2009. 1.2 R.I.R. (Rischio di Incidente Rilevante) La legge regionale 26/03 ha individuato nelle Province le Autorità titolari delle funzioni Amministrative in materia di pericoli di incidenti rilevanti (D. Lgs.334/99-Seveso III) ed in funzione della delibera di Giunta Regionale n°938/2004 del giugno 2004 sono state definite le Schede Tecniche che i gestori soggetti a notifica devono predisporre per dimostrare l’avvenuta identificazione dei pericoli e la valutazione della relativa gravità e probabilità. Con la Legge Regionale n. 4 del 6 marzo 2007 “Adeguamenti normativi in materia ambientale. Modifiche a Leggi Regionali” non è più attività obbligatoria di ARPA Sezione di Parma il supporto tecnico alla Provincia per la valutazione della completezza e adeguatezza delle schede tecniche, allegate alla DIR. 938/2004 ma la Provincia si avvale del Comitato tecnico di Valutazione dei Rischi (C.V.R.) a valenza Regionale. Resta invece ancora attività obbligatoria per ARPA Sezione di Parma l’accertamento dell’adeguatezza della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti posta in atto dal gestore ed i relativi sistemi di gestione della sicurezza mediante verifiche ispettive. Pag. 119 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Le attività sottoposte alla normativa in materia di pericoli di incidenti rilevanti in provincia di Parma risultano essere: Quadro situazione anno 2008 di stabilimenti soggetti ad: Art.8 - D.Lgs.334/99 di competenza Nazionale (*) 4 Art.6 - D.Lgs.334/99 di competenza Provinciale 6 (*) Fino al perfezionamento di accordo di programma tra Stato e Regione di cui all’art.72 del D.Lgs. 112/98, poi passa di competenza Provinciale. e, nel dettaglio: Ditte soggette a D. Lgs. 334/99 e s.m.i. della Provincia di Parma Ditta Lampogas s.p.a. Socogas s.p.a. Enìa s.p.a. Synthesis s.p.a. Camattini s.p.a. Cromital Metalcrom Latermec s.a.s. Attività D. Lgs.334/99 Istruttoria P.E.E. Deposito di G.P.L. Art. 8 Conclusa (C.T.R) Esistente Deposito di G.P.L. Deposito di gas metano Miscelazione solventi e deposito Lavorazione di materiale plastico e deposito Galvanica cromatura Galvanica cromatura Galvanica cromatura Art. 6 Conclusa Esistente Art. 6 In itinere (C.V.R.) Assente Art. 6 Conclusa Assente Art. 6 In itinere (C.V.R.) Assente Art. 8 Art. 8 Art. 6 Guazzi s.r.l. Galvanica generica Art. 6 Vittorio Levy Deposito di esplosivi Art. 8 Da iniziare (C.T.R.) Da iniziare (C.T.R.) Da iniziare (C.V.R.) Da iniziare (C.V.R.) In itinere (C.T.R.) Esistente Esistente Assente Assente Assente Nel seguente prospetto si riporta quanto si prevede di attuare nel 2009: Quadro azioni previste anno 2009: Verifiche ispettive S.G.S. Supporto per P.E.E. (Piano Emergenza Esterno) 1 6 Per l’espletamento di tali attività si prevede un impegno complessivo di 0,4 FTE/y . Non si stima alcun ricavo dall’attività svolta. 2. SUPPORTO TECNICO ENTI LOCALI Espressione di pareri e partecipazione a conferenze di pianificazione territoriale (PSC, POC, PUA, Varianti urbanistiche, screening per insediamenti urbanistici e commerciali, verifica di assoggettabilità a procedura di VAS e valutazione delle VAS (*); la previsione quantitativa di tali attività è circa 200. L’impegno complessivo per le attività su riportate, stimato in FTE/y, è pari a 1. (*) Nuova procedura complessa introdotta nel 2008 dalla 153/2006 e segg, in urbanistica Pag. 120 di 343 Programma annuale delle attività 2009 3. Le Sezioni provinciali CONTROLLO E VIGILANZA 3.1 Attività obbligatoria prevista dalla normativa Tale attività comprende sia gli interventi di vigilanza e controllo finalizzati alla verifica delle disposizioni e normative e delle Autorità competenti sia quelli istruttori di supporto agli Enti locali (Provincia, Comuni, Comunità Montane, Sportelli Attività Produttive) nell’espletamento delle proprie competenze concessorie ed autorizzatorie in campo ambientale. Più nel dettaglio, l’attività può essere così delineata: Acque Per questa matrice si darà continuità all’applicazione al protocollo provinciale, per gli impianti di depurazione > 2000 Abitanti Equivalenti. Il controllo degli scarichi industriali sarà, in via prioritaria, finalizzato agli accertamenti analitici per quelli più significativi in termini di volume di scarico e di sostanze immesse nell’ambiente ed aventi come recapito finale le acque superficiali. In merito all’attività istruttoria si è notato un calo nella richiesta dei pareri sulle autorizzazioni allo scarico, tendenza che si ritiene proseguirà anche nel corso dell’anno 2009. Suolo e Rifiuti Nel campo dei rifiuti proseguirà la vigilanza nei luoghi di produzione e trattamento dei rifiuti, con particolare attenzione ai rifiuti pericolosi ed al polo di selezione, trattamento e smaltimento finale dei rifiuti urbani e speciali non pericolosi di Parma, di Borgotaro (Piani di Tiedoli) ed alla discarica di Monte Ardone. Verrà inoltre assicurata una adeguata attenzione alle procedure di bonifica delle aree inquinate tramite la vigilanza richiesta dalla Provincia di Parma e dai Comuni. Di particolare rilievo risulta anche l’attività necessaria a vigilare sul corretto ripristino ambientale del sito di interesse nazionale di Fidenza e di alcuni siti di particolare interesse ambientale destinati anche al cambio di destinazione da industriale a residenziale. Saranno altresì effettuati i controlli sulle notifiche degli spandimenti dei fanghi di depurazione impiegati in agricoltura tramite ispezioni sui siti e mediante il prelievo e l’analisi dei fanghi stessi. Continueranno pure i controlli sui maggiori allevamenti zootecnici e sulle nuove autorizzazioni rilasciate dalla Provincia, al fine di verificare la corretta gestione dei liquami (stoccaggio e spandimento). Aria Verranno proseguiti i controlli amministrativi sul rispetto delle prescrizioni delle Autorizzazioni alle emissioni in atmosfera per quanto riguarda la verifica degli autocontrolli e la messa a regime degli impianti. Risulta ancora rilevante l’attività che la Sezione deve svolgere in merito agli esposti in materia di inquinamento atmosferico e per le lamentele derivanti dalla presenza di odori. Rumore Si garantirà il supporto alle Amministrazioni locali per quanto riguarda le valutazioni delle zonizzazioni acustiche comunali, gli esposti e le attività di cantiere nei centri abitati. CEM Controlli strumentali relativi al rispetto dei limiti di campo elettrico e magnetico da impianti di telecomunicazione e linee elettriche autorizzati. Pag. 121 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali 3.2 Attività connessa con esposti per inconvenienti ambientali A fronte di un sostanziale allineamento nel corso dell’ultimo biennio delle richieste di intervento, verranno mantenute le procedure di registrazione e coinvolgimento dei Comuni iniziate lo scorso anno e verranno evasi gli interventi richiesti dagli Enti locali. 3.3 Attività di supporto per il controllo di emergenze ambientali Per queste specifiche forme di attivazione si nota un trend in leggero calo nel corso degli ultimi anni per quanto riguarda la quantità ma con un notevole aumento in qualità con conseguente aumento della magnitudo diretta e dei conseguenti rischi collegati. Attraverso l’organizzazione interna durante l’orario d’ufficio ed il Servizio di Pronta Disponibilità negli altri lassi temporali, ove assodata la diretta competenza di Arpa, verrà garantito l’espletamento di quegli interventi che rivestono particolare carattere d’urgenza per contingenza ed unicità dell’evento. Pare opportuno sottolineare la necessità di effettuare alcune esercitazioni al fine di testare la nuova organizzazione e l’utilizzo in campo delle strumentazioni disponibili. L’impegno complessivo stimato in FTE/y per tutte le attività su esposte è pari a 24 ed i ricavi conseguibili sono stimati in € 150.000 4. RETI REGIONALI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE Rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria I parametri monitorati ed i comuni nei quali saranno effettuate le misure nel corso del 2009 da parte ditale rete, certificata DNV secondo la norma UNI ISO 9001:2000, sono riportati nella tabella sottostante: Comune Parma Parma Fidenza Colorno Langhirano Ubicazione Via Montebello Parco Cittadella Via Leopardi Via Saragat Badia Tipologia traffico fondo urbano fondo residenziale fondo suburbano fondo rurale Parametri misurati CO, NOx, BNZ, PM10 NOx, O3, PM10, PM2.5 NOx, PM10 NOx, PM10 NOx, O3, PM2.5 Quella data è la situazione al termine delle operazioni di ristrutturazione della rete, iniziate a settembre 2007 e concluse entro i primi mesi del 2008. Nel corso del 2009 continuerà la fase di ristrutturazione della RRQA che prevede la sostituzione dello strumento PM10 di Parco Cittadella e l’introduzione della misura di questo inquinante anche a Langhirano Badia, la sostituzione dell’analizzatore di benzene nella stazione di Parma Montebello e l’introduzione della misura di ozono nella stazione di Colorno Saragat. Nonostante l’introduzione della nuova strumentazione permane una situazione di obsolescenza di parte della strumentazione installata che potrebbe causare rotture in alcuni casi non riparabili. Per quanto riguarda la manutenzione è in scadenza il contratto in essere e sono in fase di definizione i documenti tecnici ed amministrativi necessari per la nuova gara di assegnazione. I costi preventivati per la Provincia di Parma, secondo le indicazioni della Regione Emilia Romagna alle Province del territorio, sono pari a € 93 293. Al momento non si hanno informazioni riguardo alla ripartizione di tali costi a livello del territorio della Provincia di Parma poiché si è in fase rinnovo della convenzione Regione Province ed Arpa per il prossimo quadriennio 2009-2012. Arpa sta collaborando con Regione e Provincia al Pag. 122 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali fine di individuare al più presto le modalità da utilizzarsi in modo da poter continuare l’effettuazione delle misure senza inopportune interruzioni. L’impegno complessivo per la gestione della rete di monitoraggio della qualità dell’aria è stimato in 1,6 FTE/y. Rete regionale di monitoraggio delle deposizioni di fondo L’attuale composizione della rete della Provincia di Parma risulta essere la seguente: Stazione Piazzale Santa Croce Sissa Carrega Berceto Comune Parma Sissa Sala Baganza Bercelo Per le prime tre stazioni sopralluoghi e prelievi sono in carico a personale ARPA. L’impegno complessivo per la gestione di questa rete è stimato in 0,1 FTE/y. Rete regionale di monitoraggio delle acque sotterranee La rete Regionale consta di una rete quantitativa composta da 18 pozzi e di una rete qualitativa costituita da 49 pozzi di differente tipologia: n°. pozzi 6 23 16 4 Tipologia COMPLETO ESTESO PARZIALMENTE SEMPLIFICATO SEMPLIFICATO Di questi 67 pozzi totali 18 appartengono alla Rete delle Piezometrie Trimestrali e su di essi le misurazioni vanno effettuate 4 volte all’anno anziché due come per i rimanenti. L’impegno complessivo per la gestione della rete di acque sotterranee è stimato in 0,4 FTE/y. Rete regionale di monitoraggio delle acque superficiali Lo schema riportato di seguito illustra la composizione, la tipologia ed il numero di campionamenti/rilevazioni previsti per tale rete: N° stazioni / punti di misura 14 17 6 Tipo As – Ai B vita acquatica Campionamenti / rilevazioni chimismo 168 208 72 Campionamenti / per rilevazioni per IBE 56 34 12 L’impegno complessivo per la gestione della rete di acque superficiali è stimato in 0,6 FTE/y. Rete regionale di monitoraggio dei pollini e delle spore fungine di interesse allergologico La rete è costituita da un punto di prelievo situato presso l’ospedale Rasori (PR2) con monitoraggio in continuo. Pag. 123 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali L’impegno complessivo per la gestione di questa rete è stimato in 0,9 FTE/y. Rete regionale di monitoraggio campi elettromagnetici La rete dei CEM è costituita da 2 centraline rilocabili con trasmissione dati di monitoraggio in continuo ed analisi presso Arpa. Sono previste n°. 6 campagne di misura e pubblicazione dei dati sul WEB di Arpa L’impegno complessivo per la gestione di questa rete è stimato in 0,5 FTE/y 5. ATTIVITÀ LABORATORISTICA PER SERVIZI “OBBLIGATORI” Come già ricordato nel 2009 sarà completamente dismessa l’attività analitica riguardante le matrici ambientali; come è noto, già dal 2007, presso la Sezione Arpa di Parma non vengono eseguite determinazioni analitiche su alimenti ed acque potabili: lo Sportello della Sezione provvede alla normale accettazione dei campioni e al loro smistamento ed inoltro verso le altre Sedi dell’Agenzia deputate all’esecuzione delle attività analitiche relative: analogo percorso riguarderà dal 2009 le matrici ambientali. Sulla base dei dati di consuntivo degli anni precedenti, per il 2009 è previsto un conferimento di circa 1000 campioni relativi ad acque potabili, 700 campioni relativi ad alimenti, 80 campioni di acque di balneazione. Tabelle riassuntive delle attività obbligatorie programmate per il 2009 PARERI Processo primario: 03 Emissione Pareri (Obbligatorio) Categoria ACQUA ARIA SUOLO SITI CONTAMINATI DISTRIBUTORI CARBURANTE RIFIUTI RADIAZIONI NON IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI RUMORE Sottocategoria Acque reflue urbane – Dep. > 2000 AE Acque reflue urbane – Dep. < 2000 AE Acque reflue industriali Acque reflue domestiche e assimilate Acque reflue prima pioggia e dilavamento Aria emissioni Acqua di vegetazione/Frantoi oleari Compost/Ammendanti/Fertilizzanti Fanghi di depurazione Sedimenti dragaggio acque marine/portuali Sedimenti dragaggio acque superficiali Zootecnia Siti Contaminati Numero 5 5 120 500 30 150 0 5 5 40 30 Distributori Carburante 10 Costruzione/Gestione Impianti Discariche Ripristino ambientale Illuminotecnica Elettrodotti Radio TV Telefonia Mobile Altro RF Radiazioni ionizzanti 50 5 2 9 200 3 77 4 2 Rumore 300 Pag. 124 di 343 Programma annuale delle attività 2009 AMIANTO RIR URBANISTICA ED EDILIZIA VIA IPPC ENERGIA Le Sezioni provinciali Amianto RIR Urbanistica ed Edilizia Pianificazione Territoriale VIA IPPC (istruttorie per AIA e Piani Mon.) Energia e Ambiente 10 0 320 220 35 51 20 ISPEZIONI (A) Processo primario: 01 Vigilanza e Ispezione; 02 SIA; (Obbligatorio) Categoria ACQUA ARIA IPPC RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI NON IONIZZANTI RIFIUTI AMIANTO RIR RUMORE SITI CONTAMINATI SUOLO DISTRIBUTORI CARBURANTE URBANISTICA ED EDILIZIA VIA ENERGIA Sottocategoria Acque reflue urbane – Dep. > 2000 AE Acque reflue urbane – Dep. < 2000 AE Acque reflue industriali Acque reflue domestiche e assimilate Acque reflue prima pioggia e dilavamento Acque di transizione Acque sotterranee Acque superficiali Aria emissioni Aria Immissioni (Odori, Polveri, ecc) IPPC (Piani di Monitoraggio) Radiazioni ionizzanti Numero 100 30 210 80 25 Telefonia Mobile Radio TV Altro RF Elettrodotti Altro ELF Illuminotecnica Impianti incenerimento,compostaggio, ecc Discariche Ripristino ambientale Amianto RIR Rumore Vibrazioni Siti Contaminati 10 2 1 7 1 1 390 18 5 60 1 185 Fanghi di depurazione Liquami Compost/Ammendanti/Fertilizzanti Zootecnia Sedimenti dragaggio acque superficiali Sedimenti dragaggio acque marine/portuali Acqua di vegetazione/Frantoi oleari Distributori Carburante 150 10 10 120 5 Urbanistica ed Edilizia VIA Energia e Ambiente Pag. 125 di 343 50 200 35 26 75 5 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali ISPEZIONI (B) Processo primario: 03 Emissione pareri; (Obbligatorio) Categoria ACQUA ARIA IPPC RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI NON IONIZZANTI RIFIUTI AMIANTO RIR RUMORE SITI CONTAMINATI SUOLO DISTRIBUTORI CARBURANTE URBANISTICA ED EDILIZIA VIA ENERGIA Sottocategoria Acque reflue urbane – Dep. > 2000 AE Acque reflue urbane – Dep. < 2000 AE Acque reflue industriali Acque reflue domestiche e assimilate Acque reflue prima pioggia e dilavamento Acque di transizione Acque sotterranee Acque superficiali Aria emissioni Aria Immissioni (Odori, Polveri, ecc) IPPC (Piani di Monitoraggio) Radiazioni ionizzanti Numero 10 5 Telefonia Mobile Radio TV Altro RF Elettrodotti Altro ELF Illuminotecnica Impianti incenerimento, compostaggio, ecc Discariche Ripristino ambientale Amianto RIR Rumore Vibrazioni Siti Contaminati Fanghi di depurazione Liquami Compost/Ammendanti/Fertilizzanti Zootecnia Sedimenti dragaggio acque superficiali Sedimenti dragaggio acque marine/portuali Acqua di vegetazione/Frantoi oleari Distributori Carburante 0 15 Urbanistica ed Edilizia 15 VIA Energia e Ambiente 10 5 10 2 5 5 5 CAMPIONAMENTI (A) Processo primario: 01 Vigilanza e Ispezione; 02 SIA; (Obbligatorio) Categoria ACQUA Sottocategoria Acque reflue urbane – Dep. > 2000 AE Pag. 126 di 343 Numero 110 Programma annuale delle attività 2009 ARIA IPPC RADIAZIONI IONIZZANTI Le Sezioni provinciali Acque reflue urbane – Dep. < 2000 AE Acque reflue industriali Acque reflue domestiche e assimilate Acque reflue prima pioggia e dilavamento Acque di transizione Acque marino costiere Acque sotterranee Acque superficiali Aria emissioni Aria Immissioni (Odori, Polveri, ecc) IPPC (Piani di Monitoraggio) Radiazioni ionizzanti 20 160 5 50 5 10 (*) Impianti incenerimento, compostaggio,ecc 25 Discariche RIFIUTI Ripristino ambientale Rifiuti (rifiuti abbandonati) 15 Amianto 5 AMIANTO 195 SITI CONTAMINATI Siti Contaminati Fanghi di depurazione 35 SUOLO Compost/Ammendanti/Fertilizzanti 15 Sedimenti dragaggio acque superficiali 3 Sedimenti dragaggio acque marine/portuali Acqua di vegetazione/Frantoi oleari (*) Se ritenuto necessario come previsto dalla determina durante la Visita Ispettiva Programmata CAMPIONAMENTI (B) Processo primario: 04 Monitoraggio ambientale – Reti Regionali (Obbligatorio) Categoria ACQUA ARIA Sottocategoria Acque sotterranee – Monit. Stato amb. Acque superficiali – Monit. Stato amb Acque superficiali – Monit. Vita pesci Aria – Monit. Deposizioni atmosferiche Aria – Monit. Qualità CAMPIONAMENTI (C) Processo primario: 03 Emissione pareri; (Obbligatorio) Categoria Sottocategoria SITI CONTAMINATI SUOLO Numero 98 372 72 65 90 Numero Siti Contaminati Sedimenti dragaggio acque marine/portuali Sedimenti dragaggio acque superficiali 5 2 MISURE MANUALI (A) Processo primario: 01 Vigilanza e Ispezione; 02 SIA (Obbligatorio) Categoria Sottocategoria Illuminotecnica Pag. 127 di 343 Numero 2 Programma annuale delle attività 2009 RADIAZIONI NON IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI RUMORE Le Sezioni provinciali Elettrodotti Altro ELF Radio TV Telefonia mobile Altro RF Radiazioni ionizzanti 15 7 Rumore 180 Vibrazioni Aria emissioni 90 ARIA Aria Immissioni (Odori, Polveri, ecc) 10 IPPC (Piani di Monitoraggio) (*) IPPC (*) Se ritenuto necessario come previsto dalla determina durante la Visita Ispettiva Programmata MISURE MANUALI (B) Processo primario: 04 Monitoraggio – Reti regionali (Obbligatorio) Categoria Sottocategoria Numero Radiazioni non ionizzanti RAD. NON IONIZZ. MISURE IN AUTOMATICO (B) Processo primario: 04 Monitoraggio ambientale – Reti regionali (Obbligatorio) Categoria Sottocategoria Numero (Ore) ARIA Aria – Monit. qualità 70500 SERVIZI NON OBBLIGATORI/AGGIUNTIVI 6. ATTIVITÀ PER STUDI, PROGETTI PROVINCIALI, REGIONALI, NAZIONALI, UE ♦ Per quanto riguarda le infrastrutture in fase di realizzazione sul nostro territorio, sono da prevedere almeno 30 controlli da effettuarsi presso i punti di monitoraggio TAV e cantieri in dismissione per un impegno complessivo stimato di 0, 5 FTE/y. Si prevede un impegno da quantificare, sia in termini di personale sia di contributo economico, con la Provincia ed i comuni interessati di Fornovo e di Solignano per azioni di osservatorio relativo all’impatto ambientale dei cantieri allestiti per la Ferrovia Pontremolese (RFI) in particolare in alveo del fiume Taro Si prevede inoltre la ripresa del monitoraggio ante opera dell’Autostrada di A15 (TI-BRE), sospeso con l’interruzione del percorso autorizzativo, fermo restando da parte di Arpa la conservazione del sistema informativo in rete riservata: impegno da ridefinire con il rinnovo della convenzione (scaduta il 15/11/2008). Analisi a Supporto al Piano Provinciale di Tutela delle Acque (PPTA). L’attività prevede il ricevimento di campioni acque sotterranee e superficiali, da parte dello sportello accettazione, da trasferire al laboratorio di Piacenza, mentre l’elaborazione e analisi dei dati e i rapporti a fine campagna, che comportano anche l’acquisizione di informazione dagli enti gestori per le acque sotterranee, saranno in carico alla Sezione di Parma. Si ritiene che l’impegno richiesto non debba superare 0,3 FTE/y. ♦ ♦ ♦ Pag. 128 di 343 Programma annuale delle attività 2009 ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ 7. Le Sezioni provinciali Nel 2009 proseguirà anche l’attività di analisi ambientale e monitoraggio acque per l’AIPO sulla Cassa di Espansione del torrente Parma, in convenzione con l’Università di Parma, tramite campionamenti e gestione di una centralina con sonda MP in collegamento GPRS, attività per la quale si prevedono un impegno di personale di 0,8 FTE/y ed un ricavo di 60.000 Euro. Si darà seguito nel 2009 anche all’attività di monitoraggio dei sedimenti con il Consorzio della Bonifica Parmense sui canali di bonifica, per la gestione dei fanghi di risulta e anche con l’obiettivo di formulare una nuova procedura di gestione. L’impegno previsto è pari a 0,2 FTE/y e i ricavi previsti ammontano a 15.000 Euro. In seguito alla convenzione stipulata tra il Comune di Trecasali, Lievitalia e la Sezione Arpa di Parma, quest’ultima concluderà lo studio in corso dell’impatto degli scarichi produttivi sulle acque superficiali e parteciperà alla predisposizione delle condizioni tecniche amministrative per la trasformazione in un’area ecologicamente attrezzata del polo industriale Edison, Eridania Saddam, Lievitalia, in fase di riconversione industriale. Si prevedono per tale attività un impegno pari a 0,2 FTE/y ed un ricavo di 6000 Euro. Il Supporto alla Provincia, Servizio Pianificazione, sul monitoraggio dei piezometri delle attività estrattive, nel 2° anno di convenzione prevede il completamento della raccolta dei dati storici del chimismo, aggiornamento del GIS e analisi a campione (10). Si prevedono per tale attività un impegno pari a 0,2 FTE/y ed un ricavo di 10.000 Euro. Analisi del contesto ambientale dell’Area Produttiva SPIP per il riconoscimento dei requisiti di area ecologicamente attrezzata (APEA), consistente nell’aggiornamento del censimento attività produttive esistenti, emissioni, traffico veicolare, rapporti tecnici a supporto della pianificazione. L’impegno previsto è pari a 0,3 FTE/y ed il ricavo è stimato in 20.000.Euro. Supporto alla formazione del Quadro Conoscitivo ambientale del PSC del comune di Fidenza in preparazione, con particolare riferimento alla pressione delle attività produttive impattanti per l’ambiente e la salute, al completamento del SIA e alla predisposizione degli indicatori di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) secondo le nuove disposizioni (D.M 152/2006 e segg.). Si prevedono per tale attività un impegno pari a 0,3 FTE/y ed un ricavo ancora in via di definizione ma stimabile approssimativamente in 28.000 Euro. Progetto sperimentale di Sistema Informativo Ambientale per i comuni di Langhirano e Lesignano de’ Bagni nel distretto del prosciutto e con il contributo della Comunità Montana Sud Est: supporto della fase attuativa della pianificazione e della certificazione EMAS. Si prevede per tale attività un impegno pari FTE/y 0,3 per un ricavo previsto di 20.000 Euro. Supporto alla formazione del Quadro Conoscitivo ambientale del PSC del comune di Borgo Val di Taro, con particolare riferimento alla pressione delle attività produttive impattanti per l’ambiente e la salute, al completamento del SIA e alla predisposizione degli indicatori di VAS (Valutazione ambientale strategica) e alla certificazione EMAS. Si prevede per tale attività un impegno pari FTE/y 0,3 per un ricavo previsto 12.000 Euro. ATTIVITÀ PER MONITORAGGI AMBIENTALI SUPPORTO/GESTIONE OSSERVATORI TERRITORIALI LOCALI E/O Monitoraggio qualità dell’aria Per il periodo 2008-2009 in accordo con la Provincia, è stato predisposto, come tutti gli anni, un piano di monitoraggio mediante l’utilizzo sia del Mezzo Mobile sia dell’Unità Mobile PM10, entrambe di proprietà della Provincia di Parma. L’elenco dei comuni interessati è di seguito riportato e le date indicate potrebbero subire variazioni. Pag. 129 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Comune Sorbolo Montechiarugolo Lesignano Medesano Noceto Fornovo Salsomaggiore Barbiano Inizio 21/10/08 11/11/08 02/12/08 07/01/09 28/01/09 18/02/09 11/03/09 01/06/09 Le Sezioni provinciali Fine 11/11/08 02/12/08 07/01/09 28/01/09 18/02/09 11/03/09 01/04/09 31/08/09 Strumentazione Mezzo Mobile Mezzo Mobile Mezzo Mobile Mezzo Mobile e Unità Mobile Mezzo Mobile Mezzo Mobile Mezzo Mobile Mezzo Mobile L’impegno della Sezione per l’esecuzione di queste campagne di monitoraggio è stimato in 0,4 FTE/y. Monitoraggio Campi Elettromagnetici (CEM) ♦ Monitoraggio CEM dell’insediamento ripetitori alta frequenza di Monte Canate (Pellegrino Parmense): proroga di mesi 6 della campagna triennale con aggiornamento del censimento dei soggetti gestori, misura di spettro con mezzo mobile del CTR di Arpa Piacenza, e rapporto finale. Impegno previsto 0,1 FTE/y e ricavo previsto di 6.000€ ♦ Monitoraggio CEM nel territorio del comune di Felino, con centralina GPRS, finalizzato al mantenimento della registrazione EMAS iniziato nel 2008. Impegno previsto 0,05 FTE/y e ricavo previsto 5.000€. Supporto Osservatorio Provinciale Gestione Rifiuti In questo ambito l’attività della Sezione per il 2009 sarà incentrata sui rifiuti speciali, con elaborazione dei dati trasferiti e rapporti periodici. L’impegno complessivo della Sezione è stimato in 0,35 FTE/y ed i ricavi previsti sono ancora in via di definizione con la Provincia di Parma. Schematizzazione delle attività non obbligatorie suddivise per processi primari: CAMPIONAMENTI (D) Processo primario: 09 Supporto Enti (per monit. Amb.li e/o supporto oss.ri) NON OBBLIGATORIO Categoria ARIA ACQUA Sottocategoria Aria Aria (Campionatori passivi) Aria (Mezzo Mobile) Acque sotterranee Acque superficiali Numero 325 20 270 20 20 MISURE IN AUTOMATICO (D) Processo primario: 09 Supporto Enti (per monit. Amb.li e/o supporto oss.ri) NON OBBLIGATORIO) Categoria ARIA Sottocategoria Aria – Monit. Qualità Pag. 130 di 343 Numero (Ore) 7600 Programma annuale delle attività 2009 8. Le Sezioni provinciali ATTIVITÀ LABORATORISTICA OBBLIGATORI/AGGIUNTIVI” PER SERVIZI “NON 8.1 Attività laboratoristica per supporto a studi/progetti e/o monitoraggi ambientali locali In relazione alle campagne di monitoraggio per la qualità dell’aria, l’Area di “servizi operativi per la verifica standard di qualità delle misure della qualità dell’aria” fornirà il supporto per la predisposizione e la pesatura dei filtri utilizzati, prima e dopo il campionamento. In base al piano predisposto si prevede un conferimento di circa 600 filtri campionati, accettati ed analizzati dalla Sezione. L’impegno per tale attività è stimato in 0,2 FTE/y. 8.2 Attività laboratoristica per matrici ambientali su specifica richiesta di privati Prendendo come riferimento l’andamento degli ultimi tre anni, si prevede un conferimento di circa 150 campioni di acque e suolo da parte di privati, accettati ed inviati dalla Sezione agli altri laboratori Arpa deputati all’esecuzione delle analisi. 9. ATTIVITÀ DI CTR E LABORATORIO TEMATICO Centro Tematico Regionale (CTR) – Qualità dell’Aria A seguito del processo di riorganizzazione di Arpa avviato nel corso dello scorso anno, a partire dal 1 gennaio 2009 l’“Eccellenza Valutazione e Gestione della qualità dell’aria” verrà a scomparire a favore della creazione, sempre presso la Sezione di Parma, del Centro Tematico Regionale Qualità dell’Aria. Le attività del centro, in diretta dipendenza dal direttore di sezione, oltre a continuare sulla strada già avviata negli anni scorsi dall’Eccellenza, si svilupperanno ulteriormente, potendo anche coordinare al proprio interno delle funzioni svolte dall’ex eccellenza “Metodiche per la qualità dell’aria” divenuta “Area di servizi operativi per la verifica standard di qualità delle misure della qualità dell’aria”, e tutte le attività previste sulla qualità dell’aria a livello provinciale. Pertanto nel 2009, oltre alle normali attività incentrate sul supporto al sistema a rete di Arpa ed alle amministrazioni del territorio, sarà necessario sviluppare ulteriormente le competenze del centro per svolgere in modo sempre più coordinato e integrato a livello regionale le attività di valutazione della qualità dell’aria. A tal fine è in fase di predisposizione un progetto di integrazione tra gli strumenti di Ingegneria Ambientale sul catasto delle emissioni, quelli del Servizio Idrometro sulla modellistica di qualità dell’aria e quelli della rete di misura della qualità dell’aria coordinata dal CTR, cui si unirà la messa a punto di un apposito “tool” di analisi dei costi benefici delle azioni di risanamento approntate. Il progetto, se ne sarà approvato il finanziamento da parte della Regione Emilia-Romagna, prevede un finanziamento complessivo di € 750.000 di cui € 30.000 di ricavi per la Sezione di Parma. Nel contempo l’“Area di servizi operativi per la verifica standard di qualità delle misure della qualità dell’aria”, in possesso di un calibratore di ozono tarato direttamente dall’INRIM, proseguirà il lavoro intrapreso nel corso del 2007 e proseguito nel 2008 con lo scopo di estendere la riferibilità delle misure ad un numero sempre maggiore di analizzatori. Inoltre, utilizzando le strumentazioni già disponibili e conformi ai dettami legislativi, si prevede di effettuare un controllo di alcuni PM10 e PM2,5 della rete per via gravimetrica. Secondo quanto previsto dalla normativa vigente, si conta di estendere la riferibilità delle misure anche ad altri tipi di analizzatori: a tal fine è in fase di messa a punto un piano pluriennale di investimenti che possano consentire nel minor tempo possibile la completa messa a regime del centro, sempre più indispensabile anche in funzione del mantenimento della certificazione ISO 9001:2000 in essere. Pag. 131 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Anche nel 2009 sarà necessario impegnare tempo e risorse nella realizzazione della seconda fase della ristrutturazione della rete di monitoraggio regionale della qualità dell’aria. A seguito infatti di alcuni sfasamenti nelle tempistiche previste, sia in fase di approntamento dei lavori della prima fase sia in fase di recepimento delle risorse per la seconda fase, molte delle attività previste per il 2008 sono state spostate al prossimo anno. Inoltre scadendo sia la convenzione triennale tra Arpa, Province e Regione relativamente al finanziamento della manutenzione della rete di misura sia il vero e proprio contratto di manutenzione in essere, sono in corso le attività sia di definizione della gara che affiderà il prossimo contratto quadriennale sia, sulla base del capitolato tecnico steso, anche la nuova convenzione da stipulare. Questo richiederà anche l’aggiornamento del Piano della Qualità previsto dal Sistema Qualità ISO 9001:2000 anche in relazione al nuovo assetto organizzativo di Arpa. Il finanziamento previsto per la prima “tranche” ormai in fase di collaudo finale è stato di € 1.549.000 mentre la seconda “tranche” dovrà prevedere un finanziamento di € 2.032.400 per un costo complessivo di € 3.581.400 (2.984.500 € + IVA) suddiviso in due anni € 818 952 per il 2008-2009 e € 1 217 292 per il 2009-2010. Data l’importanza del progetto sarà quindi necessario impegnare ulteriormente tutte le risorse tecniche presenti presso ogni sezione: esse, coordinate dal CTR Qualità dell’Aria e dal Referente Regionale RRQA, con il supporto della DT e l’area APST di Arpa, dovranno garantire il necessario supporto affinché tutte le attività di loro competenza si svolgano secondo le tempistiche previste. Relativamente alle attività per la progettazione e la messa a punto delle ulteriori misure previste dal D.L. 3 agosto 2007, n. 152, in "Attuazione della direttiva 2004/107/CE concernente l'arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente" sull’intero territorio regionale, nell’autunno dello scorso anno Arpa è riuscita ad avere un finanziamento di € 40 000 dalla regione Emilia-Romagna che ha consentito l’avvio del progetto di “SPECIAZIONE PM10 AI SENSI DELLA DIRETTIVA 107/2004” di cui è “project owner”, sotto il coordinamento del CTR ARIA, la dott.ssa Enrica Canossa della Sezione di Ferrara. I risultati attesi sono la definizione di una procedura e delle modalità organizzative che Arpa adotterà per l’esecuzione delle analisi richieste nonché il monitoraggio continuo dei metalli previsti dalla normativa per 12 mesi su 3 punti rappresentativi delle realtà regionali. Si concluderanno presumibilmente nel 2009 le attività del progetto di aggiornamento del Sistema Informativo Aria che culmineranno con la possibilità di accesso al pubblico delle relazioni annuali e mensili per ogni inquinante misurato e per ogni provincia del territorio regionale con possibilità di “downloading” automatico dei dati utilizzati per le medesime. PROGETTI NAZIONALI Arpa Emilia Romagna, con il CTR aria, l’area di meteorologia ambientale del SIM e l’ Area di servizi operativi Catasti delle Emissioni, proseguirà nel fornire alla Regione Emilia-Romagna, all’interno del Tavolo Tecnico Nazionale “Qualità dell’aria” del Ministero dell’Ambiente e in collaborazione con ISPRA (ex APAT), il necessario supporto ai fini dell’espletamento delle attività previste nell’ambito dei piani risanamento così come richiesti dalla nuova Direttiva Europea 50/08 sulla qualità dell’aria. PROGETTI INTERNAZIONALI Il CTR ARIA continuerà nella sua partnership, iniziata nel corso del 2008, con l’area di meteorologia ambientale del SIM per la partecipazione al Progetto Internazionale GEMS (Global Earth-system Monitoring using Space and in-situ data). In particolare e' stato finanziato il progetto integrato GEMS coordinato da ECMWF (Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine), finalizzato alla previsione del cosiddetto “chemical weather” ovvero lo sviluppo di uno strumento omnicomprensivo di modellazione e Pag. 132 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali di analisi dei dati per valutare la distribuzione globale a livello europeo dei costituenti e degli inquinanti dell’atmosfera fondamentali per i cambiamenti climatici e la qualità dell’aria. Le attività qui proposte unite a quelle di livello provinciale sempre previste all’interno del CTR ARIA portano al completo utilizzo del personale assegnato al CTR ARIA e quindi ad un impegno complessivo di c.a. 3.5 FTE/y Laboratorio Tematico Mutagenesi Ambientale Per il 2009 l’attività del Laboratorio Tematico “Mutagenesi Ambientale”, costituito con la riorganizzazione in sostituzione dell’”Eccellenza Mutagenesi Ambientale”, di cui proseguirà ed amplierà l’operato, sarà articolata nei seguenti punti: 1) proseguimento dell’attività della “nuova” Rete Regionale di “Monitoraggio della mutagenicità del particolato atmosferico in ambiente urbano”, costituita da 5 nodi ed avviata per 3 nodi nel 2008, che prevede: • l’esecuzione di test di mutagenesi sugli estratti di particolato atmosferico (PM2,5), campionato nei diversi nodi della rete regionale; • la stesura di istruzioni operative e linee guida in funzione del nuovo sistema di campionamento del PM2,5. • il proseguimento della collaborazione con il RAR “Microinquinanti Organici” di Arpa Emilia-Romagna, Sezione Provinciale di Ravenna per la determinazione degli IPA e NitroIPA nel PM2,5 campionato nei nodi della rete; • la stesura del Report annuale sull’attività della rete regionale nel 2008 che verrà pubblicato sul sito web del RAR e stesura dei singoli report provinciali per i singoli nodi della rete, report che verranno inviati alle rispettive Sezioni Provinciali; 2) il proseguimento, nell’ambito della convenzione tra Arpa-PR e Provincia, del monitoraggio della mutagenicità del PM2,5 campionato a Parma e stesura del report annuale relativo all’attività del 2008; 3) lo svolgimento delle attività previste, per il 2009, dall’azione 2 della linea progettuale 5 del progetto “Moniter”; 4) l’esecuzione di test di mutagenesi su diverse matrici per conto di privati; 5) l’eventuale partecipazione a progetti interregionali di ricerca sul particolato atmosferico; 6) la possibile partecipazione ad un progetto europeo (SCORE) che dovra' occuparsi della messa a punto dei test alternativi per il REACH; 7) il proseguo della collaborazione con il CTR “Cancerogenesi Ambientale e Valutazione del Rischio” di Arpa Emilia-Romagna, presso la Sezione Provinciale di Bologna, su Progetto “Moniter”, sul progetto europeo SCORE e su iniziative volte alla diffusione e all’informazione relative all’attività svolte nei rispettivi settori di competenza; 8) il monitoraggio dei pollini e delle spore fungine di interesse allergologico. L’impegno di personale previsto è di 0,9 FTE/y per la gestione del monitoraggio dei pollini e di 4 FTE/y per le altre attività su esposte. 10. ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE DATI AMBIENTALI Le attività previste per l’anno 2009 nell’ambito della tematica comunicazione contemplano ♦ la gestione e l’aggiornamento costate dei contenuti già in essere nel sito internet ♦ iniziative di formazione nelle scuole su temi ambientali ♦ l’adesione, come avviene ormai da qualche anno, all’iniziativa promossa dall’ordine dei chimici di Parma “La chimica siamo noi”, con stand formativo a disposizione per due giorni per tutti gli studenti degli istituti scolastici superiori e medi ♦ la partecipazione del personale esperto ad incontri pubblici indetti dagli Enti di governo del territorio su tematiche ambientali contingenti Pag. 133 di 343 Programma annuale delle attività 2009 ♦ ♦ ♦ Le Sezioni provinciali il patrocinio ad iniziative locali di formazione e di informazione su temi ambientali il contributo ad Arpa rivista per la redazione di articoli tecnico/scientifici l’inserimento di articoli divulgativi nella sezione di Arpanews in Aggiornati Nell’ambito della diffusione dell’informazione è stato attivato dal Supporto Informativo Ambientale un progetto interno per la “visualizzazione tramite Google map della cartografia collegata con i tematismi ambientali rilevati dalla banca dati di Arpa o prodotti nel contesto di studi”. Lo strumento sarà messo a disposizione tramite opportuna convenzione dei Comuni o Enti per la gestione e la pianificazione del territorio, per le emergenze e protezione civile. Questo progetto di ricerca e sviluppo di Arpa non è finanziato ma si autofinanzierà con la fornitura di dati per report ambientali su commissione dell’utenza. I dati caricabili sono quelli relativi alle reti di monitoraggio ambientali, alla localizzazione di insediamenti produttivi e di pressioni ambientali, alle caratteristiche dei suoli, al sistema idrografico e agli usi del suolo, alla localizzazione linee (stazioni radio base, telefonia etc.), alle attività in AIA, ai siti contaminati, alle cave e alle discariche. A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale): Informazione al pubblico In base al D.Lgs. 59/2005 spetta all’Autorità Competente mettere a disposizione del pubblico i risultati dei controlli ma è pure obbligo di Arpa, in base alla normativa vigente in materia, consentire l’accesso ai propri atti e alle informazioni ambientali. In particolare la normativa di settore da richiamarsi è il D.Lgs. 195/2005 riferito al diritto di accesso alle informazioni ambientali. Il D.Lgs. n. 195/2005 si basa su alcuni principi cardine: • il riconoscimento del diritto di accesso a “chiunque ne faccia richiesta, senza che questi debba dimostrare il proprio interesse”; • la sostanziale gratuità del rilascio dell’informazione (sono ammessi solo i costi di riproduzione e ricerca); • l’obbligo per l’Amministrazione di rispondere in tempi definiti (di norma 30 giorni prolungabili a 60 in caso di particolare complessità); • la previsione di casi di esclusione o limitazione del diritto di accesso. Il più importante di questi casi è sicuramente quello legato alla tutela del segreto industriale, cioè di quelle conoscenze di carattere tecnico relative ai processi di lavorazione ed alle materie prime utilizzate nelle attività produttive (vedasi anche l’art. 7 della Legge Regionale 21/2004). Altro caso di limitazione è quello legato alla tutela del segreto istruttorio connesso all’esercizio dell’azione penale. E’ pertanto possibile che gli esiti delle ispezioni AIA che hanno prodotto una notizia di reato siano resi pubblici solo in tempi differiti. A tale scopo dal 10 maggio 2008 è disponibile l’accesso e la consultazione del sito IPPC di MonitoRem “Monitoraggio Remoto” (nella sua forma concessa e permessa pubblica dai Gestori dei singoli impianti) nel quale vengono riportati i dati di Monitoraggio collegati ad elementi ambientali dei siti produttivi richiesti nell’atto AIA in conformità alle finalità del D.Lgs. n. 195/05 in attuazione di quanto disposto dal D.Lgs. n.59/05. Tale sito è accessibile direttamente all’indirizzo http://www.arpa.emr.it/monitorem/ oppure mediante collegamento presente nel sito di Arpa Sezione di Parma http://www.arpa.emr.it/parma/ La parte resa pubblica risulta un sottoinsieme dei dati di monitoraggio che le aziende devono fornire annualmente e/o periodicamente alle autorità competenti al fine di rendere verificabile la conformità alle condizioni di autorizzazione AIA. Il sistema, basato sulle tecnologie ICT “Information and Communication Technologies”, è stato realizzato attraverso un applicativo distribuito con tecnologia web che per il suo funzionamento non ha richiesto nessuna installazione di particolari prodotti informatici nelle aziende AIA, che risultano le dirette fornitrici dei dati concessi alla pubblicazione e validati dai tecnici Arpa durante le visite ispettive. Pag. 134 di 343 Sezione di Parma Attività Sezione anno 2009 Servizi Obbligatori Aria Acque Suolo Rifiuti IPPC RIR CEM RI Siti cont. Amianto Distrib. Carb. Rumore Urbanistica VIA Energia Alimenti e mat. a Pareri Ispezioni Campion.ti 150 235 186 660 510 50 57 Misure Misure manuali autom.che 100 70500 Campioni Accettati (Sport) Campioni Analizzati (LIMS) 191 90 887 2952 0 295 55 55 0 430 40 50 0 51 26 0 0 0 0 1 293 22 2 0 0 0 0 30 80 200 220 0 10 60 5 5 0 10 10 300 200 540 35 15 10 20 5 750 0 200 0 0 0 0 0 24 14 0 0 180 0 cont. Ambienti di vita e lavoro Entomologia Farmaci Mat.le atip.co Controllo qualità Totale Obb. Servizi Non Obbligatori 2208 Aria Acque CEM Rifiuti Suolo e siti cont. Rumore RI Oss.Amb.li Energia Alimenti e mat. a 1373 304 70514 4673 90 0 615 0 7600 615 615 0 40 0 40 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9 0 0 Entomologia Farmaci Mat.le atip.co Totale generale Sez.ne 0 0 0 1899 cont. Ambienti di vita e lavoro Totale Non Obb. 0 250 0 0 0 655 3 7609 655 615 2208 1899 2028 307 78123 5328 705 SINTESI ATTIVITA' SU "PROGETTO" DURATA N. DENOMINAZIONE PROGETTO CLIENTE Annuale Osservatorio TAV OBIETTIVI (Sintesi) Matrice/i (prevalentemente trattate) Pluriennale Previsione Servizio con funzioni di process owner Output previsti costi operativi (ST-SSA-DT-CTR) (€*1000) Previsione ricavi (€*1000) Impegno personale interno previsto (g/uomo/y) CEPAV X supervisione attiv. Monitoraggio ru,veg.acq. SSA report .valid. 18 25 51 AIPO CASSA Torrente parma AIPO X metodo indagine ambientale e gestione dati acque territorio . acque SSA report .valid. 45 60 125 SPIP APEA SPIP supporto analisi ambientale per classif APEA territorio . acque SSA report .valid. 14 19 35 x Nota: I costi operativi ed i ricavi (ove presenti) devono essere indicati esclusivamente per le quote di competenza del Nodo per l'anno 2009 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali SEZIONE PROVINCIALE DI REGGIO EMILIA 0. PRIORITA’ DI PROGRAMMA IN AMBITO PROVINCIALE 0.1 Aggiornamento del contesto socio-economico e ambientale del territorio provinciale L’analisi dei determinanti e dei fattori di pressione ambientale presenti nel territorio provinciale permette di individuare le criticità su cui orientare l’azione di controllo e monitoraggio, nonché di migliorare la stima della domanda “potenziale” di presidio ambientale. Nella seguente tabella sono stati aggiornati alcuni indicatori per descrivere sinteticamente la situazione reggiana a confronto con la realtà media regionale. Settori / Ambiti Contesto Ambientale Superficie totale (km2) Comuni (n°) Comuni con più di 20.000 ab. (n°) Aree protette (km2) Infrastrutture territoriali e servizi Strade (km) - escluse comunali Discariche (n°) Inceneritori (n°) Impianti di compostaggio (n°) Impianti di depurazione >2.000 AE (n°) Impianti di depurazione >10.000 AE (n°) Impianti radio-tv (n°) Impianti telefonia mobile (n°) Linee elettriche media tensione (km) Linee elettriche alta/altissima tensione (km) Demografia Abitanti (n°) Densità media (ab/km2) Alberghi (n°) Tasso di natalità Tasso di mortalità Tasso migratorio Tenore di vita Totale occupati (n°) Reddito medio procapite (€) PIL procapite (€) Consumi e rifiuti Consumi energia elettrica GW/h) Benzina venduta (tonnellate) Gasolio venduto (tonnellate) GPL venduto (tonnellate) Metano venduto (m3/1000) Rifiuti prodotti (tonnellate) Rifiuti prodotti (Kg/abitante × anno) Raccolta differenziata (%) Pag. 137 di 343 Reggio Emilia EmiliaRomagna 2.293 45 3 275 22.124 341 33 2.128 1.249 3 1 3 26 10 192 354 3.540 539 10.895 37 9 20 245 88 2.185 3.425 32.770 5.104 501.529 215 295 10,8 9,9 13,3 4.223.585 189 7.841 9,4 10,8 9,9 231.000 16.587 24.178 1.918.000 16.911 23.665 3.329 133.460 625.531 44.981 665.217 389.308 763 48,6 27.006 1.007.749 2.771.252 354.281 7.849.019 2.788.635 666 31,4 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Settori / Ambiti Prelievi d'acqua (milioni m3/anno) Settore dei trasporti Mezzi di trasporto (n°) Automobili (n°) Treni in movimento (n° carri) Settore agricolo Aziende agricole (n°) Superficie agricola utilizzata (km2) Bovini (n° capi) Equini (n° capi) Suini (n° capi) Caprini e ovini (n° capi) Avicoli (n° capi) Cunicoli (n° capi) Settore attività produttive Totale imprese (n°) Totale imprese (addetti) Industrie (n°) Industrie in AIA (n°) Istituzioni (n°) Esercizi commerciali (n°) Reggio Emilia EmiliaRomagna 323,3 1.932,1 380.050 288.053 64.910 3.380.454 2.534.363 494.791 11.357 1.361 152.894 2.105 403.682 8.207 595.777 51.969 107.787 14.649 622.578 15.654 1.552.437 89.156 29.036.967 944.757 58.104 188.378 15.572 99 2.136 5.850 477.366 1.728.343 94.817 532 24.189 58.396 Aggiornamento dati disponibili nel 2008 L’attività dell’Agenzia deve esplicarsi in molteplici direzioni in termini di programmazione degli interventi, all’interno di un quadro ambientale e territoriale estremamente complesso. La domanda istituzionale e derivante dalla normativa, le istanze locali del territorio e delle componenti sociali in crescita in questi anni, del settore produttivo, le richieste di autorità e corpi dello stato (Ministeri, Prefettura, Magistratura, NAS, NOE, Guardia di Finanza, ecc.) non sempre programmabili, le specifiche richieste della cittadinanza possono condizionare consistentemente e modificare in corso d’opera le attuali disponibilità e la programmazione della Sezione. 0.2 Le Priorità del 2009 I punti strategici su cui porre l’attenzione nella formulazione dell’azione programmatica 2009 sono stati indicati, a livello di Agenzia, nel Preliminare di Programma regionale 2009 e di seguito viene presentata la declinazione a scala provinciale. In particolare le priorità si articolano nel modo seguente: PARERI: - Rispondere al 100% della domanda mantenendo i tempi di risposta medi < 30 gg; - Semplificazione dei processi: - mantenimento dell’applicazione del nuovo protocollo Arpa/Ausl per la riduzione dei pareri sui Nuovi Insediamenti Produttivi, anche in relazione all’attuazione della Del. Reg.1444/07 che ha ripreso e confermato la procedura elaborata e sperimentata lo scorso anno dai due Enti a Reggio Emilia; - individuazione procedure di semplificazione, in accordo con Provincia, per rilascio pareri emissioni in atmosfera, rifiuti, VAS, cem. AUTORIZZAZIONI AIA: - Dare corso alle richieste di istruttoria/parere che perverranno nel corso del 2009, Pag. 138 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali secondo quanto si stabilirà con la Provincia, per quanto riguarda i piani di adeguamento e le modifiche sostanziali. VIGILANZA E CONTROLLO: - La priorità nel corso del 2009 sarà data al controllo e monitoraggio delle Aziende autorizzate AIA nel 2007; il resto dell’attività programmata nei termini quantitativi come da tabelle seguenti, sarà organizzata secondo le priorità derivanti dalla normativa vigente, le indicazioni derivanti dalla Provincia, garantendo la vigilanza sui comparti più impattanti presenti nel nostro territorio (inceneritore, discariche, settore energetico, ceramico, verniciature, zootecnico); - Si prevede di rispondere alle segnalazioni (circa il 40% dell’attività di vigilanza) consolidando la nuova procedura predisposta a livello regionale che prevede un ruolo preliminare da parte dei comuni e l’intervento dell’Agenzia in ordine di priorità e gravità dell’evento segnalato. ATTIVITA’ LABORATORISTICA: - Dare corso alla riorganizzazione che prevede la trasformazione del Dipartimento Tecnico di RE quale Laboratorio Integrato con analisi di alimenti e acque di interesse sanitario per tutta l’area ovest, analisi di acque ambientali per l’area ovest e Modena, analisi di Amianto per tutta la rete regionale; - Si conferma la risposta alla domanda di area vasta per circa 20.000 campioni/anno, mantenendo i tempi di risposta medi attualmente raggiunti (15 - 18gg circa). ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO E SUPPORTO TECNICO: - L’attività di monitoraggio riguarderà la gestione delle reti regionali relativamente ad aria e acque, con integrazioni a livello provinciale attraverso progetti finalizzati sia per l’aria (gestione e rinnovo mezzo mobile, campionatore mobile per PM10, estensione dell’analisi dei metalli ed IPA all’agglomerato ceramico) che per i cem nel comune di Reggio Emilia; - E’ previsto un consistente lavoro, in particolare sulla formazione e sperimentazione su nuovi elementi biologici, ai fini dell’implementazione della direttiva 2000/60 relativa alla qualità delle acque; la sezione sarà impegnata, relativamente ai corsi d’acqua superficiali, a supporto di tutta la rete Arpa, della Regione Emilia Romagna e dell’Autorità di Bacino del Fiume Po; QUALITA’: - Mantenimento Accreditamento secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 - Mantenimento della certificazione ISO 9001. RAPPORTI CON IL DIPARTIMENTO DI SANITA’ PUBBLICA: - Mantenere l’integrazione con il Dipartimento di Sanità Pubblica per quanto attiene la problematica “Ambiente/Salute”, in particolare sui temi relativi alla pianificazione urbanistica e di settore, alla qualità dell’aria, alla valutazione degli impatti derivanti da specifici insediamenti produttivi, alla gestione di emergenze rilevanti, incentivando anche momenti di formazione comune. FORMAZIONE: - Porre particolare attenzione alla formazione degli operatori predisponendo il Piano della Formazione, quale parte integrante del presente programma e implementando il sistema informativo in grado di monitorarne il processo. In particolare l’interesse a livello provinciale sarà orientata alle seguenti priorità formative: a) nuove normative ambientali di recente emanazione, con momenti interni di approfondimento, b) requisiti richiesti dal Sistema Qualità, c) nuove procedure Pronta Disponibilità d) nuovi adempimenti sulla Pag. 139 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Sicurezza. Nel 2009 si dovrà completare la formazione/addestramento degli operatori di più recente assunzione. PROGETTI: - Si riduce l’attività su progetto in quanto la priorità è stata orientata già da alcuni anni all’attività “istituzionale obbligatoria”, pertanto si prevedono i soli progetti finanziati elencati successivamente e quelli in cui i Riferimenti Analitici Regionali presenti in Sezione svolgono un ruolo di coordinamento per la rete Arpa. La Sezione di Reggio Emilia è infatti coinvolta nel coordinamento, a supporto della Direzione Tecnica, del progetto regionale relativo alla sorveglianza ambientale e sanitaria degli inceneritori (progetto Moniter ), progetto ritenuto strategico dalla Direzione Generale dell’Agenzia, da svolgersi di concerto con i Dipartimenti di Sanità Pubblica Regionali e con alcune Università, nonché esperti nazionali e internazionali e relativamente al Progetto regionale per l’applicazione della Direttiva 60/2000 sulle acque. SERVIZI OBBLIGATORI 1. SUPPORTO TECNICO PER LE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI (PARERI E RELAZIONI) Il supporto tecnico istruttorio per le autorizzazioni ambientali continuerà ad essere assicurato da Arpa agli Enti aventi ruolo di amministrazione attiva. Il livello che gli elaborati, istruttorie tecniche, pareri e relazioni rilevano, e che trae origine dalla valutazione della documentazione progettuale integrata con la diretta osservazione in campo delle situazioni ambientali, continua a rappresentare un riferimento per la maggior parte delle Amministrazioni che ricercano una visione quanto più completa possibile delle complessità territoriali. Si è però consolidata una progressiva diminuzione della richiesta in conseguenza di una mutata normativa generale sulle matrici ambientali, corrispondente a criteri di semplificazione burocratica che permeano ormai tutto il panorama amministrativo nazionale, ove le “autorizzazioni ordinarie”, per le quali di norma il contributo istruttorio Arpa è previsto, sono sostituite dalle più snelle “comunicazioni” per le quali alla semplificazione corrisponde una non sempre indispensabile valutazione preventiva. Per il prossimo futuro è prevedibile un ulteriore calo correlato al periodo di stagnazione che l’edilizia produttiva sta attraversando e per la quale sempre è stato consistente il contributo di Arpa. Buona parte delle richieste di modifica su emissioni in atmosfera, scarichi e altre matrici, con conseguente richiesta di parere, derivavano da imprese ora in possesso di AIA. Il livello di significatività delle modifiche in tali aziende determina la necessità di revisione della Autorizzazione o meno; per tale motivo l’attesa delle domande di contributo tecnico subirà una flessione che riverbera su tutte le matrici. Le istruttorie relative agli insediamenti zootecnici in virtù della recente normativa già ora non risultano più necessarie e così, di riflesso i pareri. Non essendo più previsti pareri in occasione dei rinnovi delle autorizzazioni allo scarico di acque reflue industriali, anche in questo ambito si prevede un calo. Potrà permanere invece la richiesta da parte dei Comuni riguardo i pareri sugli scarichi di reflui domestici e assimilati in acque superficiali. Ciò in conseguenza di una estensione delle reti fognarie tuttora non accessibile ad una certa parte degli insediamenti abitativi. Sussistono e permangono inoltre una serie di altri pareri forniti dal personale del Servizio Sistemi Ambientali che riguardano essenzialmente le richieste per l’autorizzazione di linee ed impianti elettrici, la valutazione dei campi elettromagnetici e le valutazioni di impatto/clima acustico conseguenti ad opere correlate anche alla urbanizzazione. Nel processo primario di espressione pareri e istruttorie, genericamente indicati con il termine pareri, sono prevedibili i seguenti volumi di attività: Pag. 140 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Categoria Sottocategoria ISPEZIONI PARERI ACQUE REFLUE DI PRIMA PIOGGIA E/O DILAVAMENTO 0 10 ACQUE REFLUE DOMESTICHE E ASSIMILATE ALLE DOMESTICHE 5 270 ACQUE REFLUE INDUSTRIALI 4 15 ARIA ARIA EMISSIONI 5 240 CERTIFICAZIONI E STRUMENTI VOLONTARI EMAS/ECOLEBEL 6 DISTRIBUTORI DI CARBURANTE DISTRIBUTORI DI CARBURANTE IPPC IPPC (su modifiche) RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI ACQUA RADIAZIONI NON IONIZZANTI 14 14 2 10 3 155 ELETTRODOTTI 50 TELEFONIA MOBILE RIFIUTI COSTRUZIONE/GESTIONE IMPIANTI 0 20 RUMORE RUMORE 0 65 SITI CONTAMINATI SITI CONTAMINATI 0 10 SUOLO ZOOTECNIA 0 0 URBANISTICA ED EDILIZIA URBANISTICA ED EDILIZIA 9 730 VIA VIA 5 48 8 1588 TOTALE Esistono inoltre una serie di pareri forniti dal personale del Servizio Sistemi Ambientali che riguardano essenzialmente le richieste per l’autorizzazione di linee ed impianti elettrici, la valutazione dei campi elettromagnetici e le valutazioni di impatto/clima acustico conseguenti ad opere correlate anche alla urbanizzazione. Resta esclusa da queste previsioni l’attività istruttoria richiesta dalla Provincia su modifiche sostanziali AIA e piani di adeguamento in quanto non definibile a priori. Bisogna sottolineare comunque che l’ammontare delle richieste in ingresso è stimabile solo con ampio margine di scarto in quanto è regolato dalla domanda esterna che la Sezione Arpa e forse nemmeno gli Enti delegati stessi sono in grado di prevedere. 2. SUPPORTO TECNICO ENTI LOCALI L’impegno per il 2009 a supporto dell’attività di Pianificazione Urbanistica e di settore può essere sintetizzata nella seguente tabella. Categoria Sottocategoria PARERI RUMORE RUMORE 5 URBANISTICA ED EDILIZIA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE 6 VIA VIA URBANISTICA ED EDILIZIA TOTALE Pag. 141 di 343 5 16 Programma annuale delle attività 2009 3. Le Sezioni provinciali CONTROLLO E VIGILANZA La recente introduzione di personale neoassunto con preparazione generica necessita di una serrata formazione/addestramento per essere posto nelle condizioni di far fronte alle esigenze di attività ispettive di sempre maggiore complessità. Ci si riferisce in particolare alle aziende in AIA che nel 2009 rappresentano una incombenza prioritaria per tutto il Servizio territoriale. Le scadenze in tale anno riguardano sia attività industriali sia insediamenti zootecnici. Le verifiche programmate sulle aziende autorizzate in AIA con rilascio dell’atto nell’anno 2007 saranno per il 2009 l’obiettivo fondamentale. La complessità e il conseguente onere impegneranno a fondo le migliori risorse tecniche per rendere alla Provincia (Autorità Competente) un riscontro quanto più elevato possibile. Nell’anno 2009 verrà dato corso anche alle verifiche delle aziende del comparto zootecnico ricadenti in AIA. Il personale tecnico incaricato abbisognerà di una accurata preparazione, in particolare metodologica, per affrontare il comparto secondo la logica IPPC. A questo proposito, a fronte dei riscontri frequentemente sfavorevoli rilevati nel 2008 sulle aziende cosiddette “industriali” autorizzate AIA, si è del parere sarebbe di grande utilità un franco confronto preliminare con le rappresentanze di un comparto caratteristico per il territorio reggiano. Nel programmato è contemplata la vigilanza di un consistente numero di gestori rifiuti, ciò in relazione alle esigenze espresse dalla Provincia. Al fine di rendere l’approccio quanto più possibile omogeneo sull’intero territorio, verrà approntata una scheda di accertamento nella quale saranno indicati, in accordo con la Provincia stessa, gli elementi fondamentali del controllo. Analoga ipotesi di programma è stata prevista per aziende “non AIA” con emissioni in atmosfera di oggettiva significatività. Si è previsto inoltre di mantenere elevato il livello delle verifiche su matrici ambientali, situazioni, comparti ed insediamenti che hanno manifestato durante l’attività di verifica dell’anno 2008, un livello di irregolarità di rilevanza penale percentualmente superiore alle altre. Il programmato 2009 è riassunto nella seguente Tabella: Categoria Sottocategoria CAMPIONAMENTI ISPEZIONI RELAZIONI 15 15 15 ACQUE REFLUE DOMESTICHE 0 0 0 ACQUE REFLUE INDUSTRIALI 30 80 40 ACQUE REFLUE URBANE 75 75 50 ACQUE SOTTERRANEE 20 0 0 ARIA ARIA EMISSIONI 19 140 70 IPPC IPPC (*) 150 67 67 ACQUE REFLUE DI PRIMA PIOGGIA E/O DILAVAMENTO ACQUA RADIAZIONI NON IONIZZANTI RIFIUTI RUMORE ELF 10 RADIO TV 10 TELEFONIA MOBILE 25 DISCARICHE IMPIANTI DI INCENERIMENTO /COMPOSTAGGIO ECC. 0 5 5 11 270 150 5 5 50 20 RUMORE SITI CONTAMINATI SITI CONTAMINATI 60 Pag. 142 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali 20 FANGHI DI DEPURAZIONE SUOLO 23 12 40 26 400 825 450 (*) nel sistema di contabilizzazione attività per le sole verifiche IPPC il termine “ispezione” corrisponde ad un insieme di più sopralluoghi ed accertamenti presso lo stesso stabilimento. ZOOTECNIA TOTALE Considerata la specificità in materia di campi elettromagnetici, l’attività di vigilanza e controllo è svolta dal personale del Servizio Sistemi Ambientali. Sulla base di quanto è possibile ad oggi prevedere, è limitata alla verifica del rispetto di legge, con riferimento alla Legge 36/01 ed ai due DPCM 8/07/03, secondo il seguente prospetto. Categoria Sottocategoria MISURE ARIA ARIA EMISSIONI - MISURE/DETERMINAZIONI IN CAMPO IPPC IPPC RADIAZIONI NON IONIZZANTI RADIAZIONI NON IONIZZANTI - MISURE MANUALI BANDA LARGA TOTALE 6 60 150 216 3.1 Segnalazioni inconvenienti ed emergenze ambientali La domanda di interventi di verifica in emergenza o estemporanei per situazioni di reale o presunto pericolo imminente per l’ambiente è da sempre particolarmente elevata. Nel 2008 è stata misurata con maggior precisione e si è attestata ad un livello superiore al 40% sull’intera attività di verifica ispettiva. Tale esito, che si conferma in aumento rispetto agli anni precedenti, viene necessariamente considerato nel programma di previsione in quanto rappresenta un capitolo di attività prioritaria ed obbligatoria a cui Arpa risponde sia in orario di apertura del servizio sia in pronto intervento notturno e festivo. La richiesta per verifica dei livelli di rumore, anch’essa da considerarsi segnalazione di inconveniente ambientale, sarà gestita come per gli anni trascorsi dando evasione in ordine temporale di attivazione comunicando, al soggetto richiedente e secondo le procedure indicate dalle linee di indirizzo, la presunta data di risposta. Attualmente l’incremento del numero di richieste impone una serie di scelte basate su criteri di priorità in accordo con i Comuni per i quali l’attività viene svolta e la definizione di procedure che responsabilizzino ogni ente per le proprie competenze nei confronti dei soggetti segnalanti, in conformità con le indicazioni date a livello regionale. Per quanto riguarda le emergenze ambientali rimane attivo il servizio di Pronta Disponibilità attraverso il 118, 24 ore su 24, esteso su tutta la Provincia, attuato da quest’anno con una nuova procedura interna. Le previsioni per il 2009 sono le seguenti: Categoria ACQUA ARIA Sottocategoria CAMPIONAMENTI ISPEZIONI RELAZIONI ACQUE REFLUE DI PRIMA PIOGGIA E/O DILAVAMENTO 5 5 5 ACQUE REFLUE DOMESTICHE 0 31 26 ACQUE REFLUE INDUSTRIALI 9 30 18 ACQUE REFLUE URBANE 8 14 10 ACQUE SUPERFICIALI 95 135 68 ARIA EMISSIONI 12 55 55 Pag. 143 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali ARIA IMMISSIONI (ODORI, POLVERI DIFFUSE, INCENDI ECC) 14 59 35 RIFIUTI RIFIUTI 12 60 50 RUMORE RUMORE 85 65 16 8 SITI CONTAMINATI SITI CONTAMINATI SUOLO FANGHI DI DEPURAZIONE 2 10 10 LIQUAMI 0 30 24 145 40 570 26 400 ZOOTECNIA TOTALE Categoria RUMORE Sottocategoria RUMORE - MISURE MANUALI TOTALE MISURE 130 130 3.2 Alto Rischio Nel corso del 2008, in accordo con l’Area Grandi Rischi della Sezione Provinciale ARPA di Bologna, si è proceduto all’esame delle schede tecniche (di cui all’art. 6 L. R. n. 26/03 e s.m.i.) relative ad un deposito di oli minerali sito in Comune di Reggio Emilia e ad un deposito di GPL in Comune di Casalgrande. Le schede sono state oggetto di valutazione da parte del Comitato Regionale di Valutazione dei Rischi (CVR). Si è inoltre proceduto alla redazione del Piano di Emergenza Esterna della ditta Procter & Gamble di Gattatico. Relativamente alla ditta DOW di Correggio è stato rilasciato il parere per nulla osta di fattibilità (NOF) relativo ad un aggravio di rischio a seguito della richiesta di installazione di un serbatoio di isobutano nel reparto Styrofoam. La medesima ditta ha già inviato il rapporto di sicurezza relativo al progetto particolareggiato oggetto della valutazione da parte del CVR. Nel 2009 proseguirà l’attività di istruttoria e quella relativa alle verifiche ispettive, secondo le scadenze indicate dalla normativa di settore. 3.3 Le Unità Operative Le Unità Operative hanno mantenuto il ruolo di riferimento tecnico e di omogeneizzazione all’interno del Servizio Territoriale, conseguendo anche obiettivi di mutuo supporto in condizioni di carenza di organico con specifiche conoscenze professionali. La trasversalità della loro attività ha contribuito sensibilmente ad indurre i componenti al confronto e alla condivisione di metodi di approccio e logiche ispettive. Il loro mandato non si è comunque concluso, anzi deve essere incentivato a divenire fondamento organizzativo dei ST. • Unità Operativa Inquinamento Acustico: Per il 2009, oltre all’espletamento della attività ordinaria, (ispezioni, rilievi e rilascio pareri) nei 3 distretti, si prevede: Attività nel Distretto di Reggio E.-Montecchio: si continuerà con la gestione dell’ attività come impostato nel 2008. Si prevede un consistente aumento delle richieste di intervento da parte del Comune di Reggio rispetto al 2008, a seguito del ripristino dell’invio delle richieste di intervento (bloccato da luglio 2008) nuove e arretrate. Procedura per la valutazione di impatti e climi acustici: si prevede di giungere a definizione della procedura e di avviarne l’applicazione. Formazione: si intende predisporre un breve corso interno, rivolto ai tecnici della UO Rumore, sui software di propagazione del rumore. Pag. 144 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali • Unità Operativa per il Controllo Integrato Ambientale: Per il 2009 si prevede: ispezioni integrate: l’attività sarà impegnativa in quanto riguarderà le aziende autorizzate nel 2007; modifiche al service di controllo emissioni in atmosfera; miglioramento delle capacità di risposta: calendarizzazione delle ispezioni e controlli più stringente, messa a punto di procedure codificate, formazione nuovo personale, protocolli per il controllo delle emissioni; aggiornamento archivio metodi di prelievo e analisi; riorganizzazione archivio informatico attività di controllo emissioni in atmosfera; formazione interna e in particolare per l’attività di coordinamento. Si rilevano infine alcune carenze strumentali indispensabili per il conseguimento dell’attività di controllo, per le quali è stato richiesto l’investimento, nel frattempo si può prevedere la possibilità di utilizzare apparecchiature presenti in altre sezioni così come già avviene ad esempio per il prelievo delle diossine. • Unità Operativa Uso del Territorio e VIA: Per l’anno 2009 il programma di lavoro può essere così riassunto: Individuazione di procedure di snellimento dei processi di concerto con Provincia e SUAP; Proseguire nella valutazione delle pratiche di VIA e degli Strumenti urbanistici che vengono presentate ai singoli distretti; Sviluppo e predisposizione di metodologie di valutazione degli studi di Assoggettabilità o di Sostenibilità Ambientale Strategica che accompagnano i piani e gli strumenti urbanistici. • Unità Operativa Suolo e Zootecnia: In riferimento all’anno 2009 si prevedono le seguenti attività: coordinamento per la definizione sia delle metodologie relative agli interventi di vigilanza delle aziende zootecniche autorizzate con A.I.A. che di verifica dei correlati Piani di Monitoraggio; attività ispettiva programmata su 21 allevamenti autorizzati con A.I.A (di cui 7 del Distretto Reggio-Montecchio, 12 del Distretto Nord e 2 del Distretto ScandianoCastelnuovo); attività di vigilanza su programma per altri allevamenti zootecnici ricadenti nel Piano di Azione Nitrati (di cui alla Delibera regionale n.96/07); attività di vigilanza sull’utilizzo agronomico di fanghi di depurazione (D.L.n.99/92) secondo il programma definito a livello regionale (eventualmente in accordo con NOE di Bologna). 3.4 Rapporto con altri Corpi Ispettivi Provinciali e con Associazioni di Volontariato Il perseguimento dell’obiettivo della prevenzione e tutela dell’ambiente comporta, oltre ad un qualificato supporto tecnico alle amministrazioni nell’ambito dei procedimenti per le autorizzazioni ambientali, anche la necessità di pianificare un programma di controlli mirato al presidio del territorio e coordinato fra le diverse componenti ispettive delle Amministrazioni interessate. Seppur in sensibile calo la domanda estemporanea di supporto tecnico, è stato mantenuto alto il rapporto di collaborazione con altre Autorità di Controllo quali Guardie Forestali, NOE, NAS. Altrettanto significativa è stata la collaborazione con i coordinamenti delle Guardie Ecologiche Volontarie presenti sul territorio provinciale sia derivata dal servizio di Pronta Disponibilità sia coincidente con attività di educazione ambientale, in particolare l’attività Pag. 145 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali formativa per i tutor della raccolta differenziata svolta a livello regionale in collaborazione tra Federgev e Arpa. Estremamente proficua la collaborazione conseguente ad un Protocollo d’intesa tra Legambiente e ARPA ER, grazie al contributo derivato da due operatori in servizio civile impegnati, in convenzione, su attività di prevenzione/rendicontazione ambientale. 4. RETI REGIONALI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE Monitoraggio della qualità dell’aria La rete regionale per il monitoraggio della qualità dell’aria in provincia di Reggio Emilia fa riferimento a: • 7 stazioni di rilevamento Su di esse sono in corso lavori di ristrutturazione i quali prevedono la fornitura di un nuovo PM 2.5, due nuovi analizzatori di BTX (benzene), due nuovi analizzatori di Ozono e la sostituzione della centralina di Castellarano. Tab.1: Tabella riassuntiva dalla rete di monitoraggio regionale (al 31/12/2008) COMUNE DENOMINAZIONE Rete Reggio Emilia Risorgimento RRQA X X Reggio Emilia Timavo RRQA X X Reggio Emilia S. Lazzaro RRQA X Casalgrande Casalgrande RRQA X X Castellarano Castellarano RRQA X X X 3 Guastalla San Rocco RRQA X X X 4 Villa Minozzo Febbio (RE) RRQA X X X 3 4 23 TOTALE PM10 PM2.5 NOX CO BTX SO2 O3 TOTALE 7 X X 2 2 X X 4 X 7 X X 2 3 1 0 I dati rilevati in continuo presso le varie stazioni, afferiscono al centro di elaborazione dati presso la Sezione Provinciale di RE e quotidianamente, entro le ore 10.00, vengono validati e trasmessi al server regionale per l’inserimento sui siti internet regionali www.arpa.emr.it e www.liberiamolaria.it. Mensilmente, entro il 10 del mese successivo, viene inoltre pubblicato sul sito www.arpa.emr.it un bollettino riassuntivo mensile di qualità dell’aria. Ogni anno entro il 30 giugno viene predisposto il Rapporto sulla qualità dell’aria relativo a tutta la rete regionale con le elaborazioni annuali previste dalla normativa vigente. Gestione e manutenzione della rete di monitoraggio La gestione della rete è affidata dalla Regione e dalla Provincia ad Arpa. Le attività svolte sono costituite da: - validazione ed elaborazione dei dati - ispezione periodica presso le cabine; - sopralluoghi periodici per il cambio dei filtri per le polveri; - rapporti con le ditte di manutenzione degli strumenti; - valutazioni per proposte di investimento per l’aggiornamento della strumentazione e il sistema di acquisizione dati, con stesura di eventuali capitolati Pag. 146 di 343 4 Programma annuale delle attività 2009 - Le Sezioni provinciali partecipazione al Comitato Tecnico Scientifico della rete di monitoraggio Certificazione ISO 9001 della rete di monitoraggio Nel 2005 è stato portato a compimento il processo di certificazione ISO 9001 della rete di monitoraggio ad opera dell’ente certificatore DNV. Nel corso del 2007 si è svolta la visita ispettiva del DNV presso la sede di Reggio Emilia con esito positivo. Per il 2009 l’obiettivo principale è quello di migliorare il sistema qualità implementando l’informatizzazione della documentazione. Nel corso dell’anno è prevista un visita ispettiva di mantenimento nel mese di maggio-giugno. La rete di monitoraggio manuale (campionamenti discontinui) Ad integrazione delle misure sopra descritte, su alcune stazioni della rete regionale vengono effettuate le seguenti analisi e campionamenti: • Metalli e Idrocarburi Policiclici Aromatici Mensilmente vengono condotte delle analisi per la quantificazione dei metalli pesanti e degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) presenti nelle polveri fini PM10 raccolte presso la stazione di S. Lazzaro, come previsto dal D.M. 152/07, per un totale annuo di 12 analisi per i Metalli e 12 analisi per IPA. Per il 2009 si prevede il raddoppio di tale attività poiché tali analisi verranno estese, oltre che alla centralina di San Lazzaro anche a quella di Casalgrande. • RRDF - Rete Regionale delle Deposizioni umide e inquinamento atmosferico di Fondo La rete regionale è composta da 2 stazioni di rilevamento attrezzate con centralina wet and dry collocate a Reggio Emilia e Novellara. Tale attività consiste nell’analisi chimica delle acque piovane che vengono raccolte settimanalmente. I risultati confluiscono, insieme a quelli delle altre province, a livello regionale per un’analisi complessiva dei risultati ottenuti. Monitoraggio delle Acque Il monitoraggio delle acque, fino ad oggi impostato secondo i dettami del D.Lgs.152/99, attraversa una fase di transizione necessaria all’adeguamento al nuovo contesto normativo costituito dal D.Lgs.152/06 in recepimento della Dir 2000/60/CE e relativi decreti attuativi di prossima emanazione. Stanti i riferimenti regionali costituiti dalla D.G.R. n. 1420/2002 per le acque superficiali e dalla D.G.R. n. 2135/2004 per le acque sotterranee, si ritiene che fino a nuovo atto della Regione il programma riportato nelle suddette delibere debba essere rispettato; pertanto si prevede di mantenere temporaneamente nel 2009 questa impostazione per il monitoraggio, in attesa che nel corso dell'anno siano attuati da parte di Arpa e RER i cambiamenti necessari per adeguare il sistema ai requisiti della direttiva quadro europea. • Acque superficiali Sui corpi idrici superficiali della provincia sono attive le seguenti reti di monitoraggio di riferimento regionale: ¾ Rete regionale della qualità ambientale ¾ Reti regionali a destinazione funzionale: - Acque destinate alla produzione di acqua potabile - Acque dolci idonee alla vita dei pesci Sul territorio provinciale sono presenti 18 stazioni di monitoraggio appartenenti alla rete regionale ambientale, suddivise tra il fiume Po e i bacini del torrente Enza, del torrente Crostolo e del fiume Secchia (le 4 stazioni sul Secchia sono gestite dalla Sezione Arpa di Modena). La rete si compone di 6 sezioni significative (AS), 3 di interesse (AI) e 9 di tipo B, sulle quali mensilmente vengono effettuati prelievi per la caratterizzazione chimicomicrobiologica delle acque. Viene inoltre eseguito il monitoraggio dei macroinvertebrati Pag. 147 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali bentonici con il metodo dell’Indice Biotico Esteso con frequenza trimestrale nelle stazioni significative e di interesse e con frequenza semestrale nelle stazioni di tipo B (regionali). Le reti delle acque a destinazione funzionale, comprendono: la rete delle acque destinate alla produzione di acqua potabile gestita dall’AUSL di Reggio Emilia a cui appartengono una stazione sul t. Riarbero ed un nuovo punto sulla vasca Tarlanda, e la rete per il controllo della conformità delle acque dolci idonee alla vita dei pesci, a cui appartengono 11 stazioni di monitoraggio di cui quattro coincidenti con la rete ambientale (2 gestite da Arpa di Modena), monitorati con frequenza trimestrale. I dati raccolti dal monitoraggio ambientale sono elaborati per classificare lo Stato Ecologico (SECA) dei corpi idrici secondo la metodologia richiesta dal D.Lgs.152/99, raffrontando le informazioni di tipo chimico-fisico e di tipo biologico espresse attraverso il Livello di Inquinamento dei Macrodescrittori (LIM) e l’Indice Biotico Esteso (IBE), mentre il successivo incrocio con la presenza di sostanze chimiche pericolose determina lo Stato Ambientale (SACA). • Acque Sotterranee • Rete della Qualità Ambientale delle Acque Sotterranee La rete regionale di monitoraggio delle acque sotterranee in provincia è costituita da 77 pozzi localizzati nella fascia che va dal margine appenninico alla zona di media-bassa pianura, allo scopo di caratterizzare la qualità ambientale delle acque sotterranee attraverso il monitoraggio quali-quantitativo della falda. Sui punti della rete di monitoraggio vengono effettuati rilievi chimico-microbiologici e piezometrici con frequenza semestrale. • Monitoraggio quantitativo della Falda In aggiunta ai rilievi effettuati durante le campagne di monitoraggio semestrali, il monitoraggio quantitativo è intensificato in alcuni punti strategici con rilievi piezometrici mensili su 4 punti e trimestrali su altri 10 punti. • Monitoraggio qualitativo delle acque di falda L’attività di controllo qualitativo consente di monitorare le contaminazioni delle acque di falda da fenomeni inquinanti di origine diffusa e puntuale, con particolare attenzione ai nitrati, per la rilevanza del fenomeno di incremento delle concentrazioni sia a livello regionale che nazionale. Il D.Lgs. 152/99 prevede inoltre l’elaborazione della classificazione qualitativa delle acque sotterranee che evidenzia le zone sulle quali insiste una maggior criticità ambientale. Lo stato qualitativo viene definito attraverso l’uso di un indice (SCAS – Stato Chimico delle acque Sotterranee) fondato sulle concentrazioni medie di parametri di base (Conducibilità elettrica, Cloruri, Manganese, Ferro, Nitrati, Solfati, Ione ammonio), valutando quella che determina le condizioni peggiori. E’ in corso un confronto con la Regione Emilia – Romagna e le Province per addivenire, a partire da giugno 2009, ad una parziale revisione / razionalizzazione della rete di monitoraggio delle acque superficiali ai fini dell’implementazione della Direttiva 2000/60. Tabella sinottica attività di monitoraggio 2009 Cliente Attività Punti di misura /Stazioni Frequenza Campioni /dati/ ore di funz.to Regione/Provincia Monitoraggio automatico aria 8 Giornaliera 290.000 dati Regione/Provincia Monitoraggio metalli in aria su PM10 Mensile su prelievi di una settimana 24 campioni 312 dati 2 Pag. 148 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Regione/Provincia Monitoraggio IPA ARPA Monitoraggio Piogge acide 2 Mensile su prelievi di una settimana Settimanale cumulativo delle precipitazioni Regione Monitoraggio Acque Rete Ambientale 14 (+4 MO) Mensile 168 Regione /Provincia Monitoraggio Acque Rete Funzionale 9 (+2 MO) Trimestrale 36 Regione /Provincia IBE 14 Semestrale 28 Regione Monitoraggio Acque Sotterranee Chimismo Regione Monitoraggio Acque Sotterranee Piezometrie 55 4 10 40 Semestrale Mensili Trimestrali Semestrali 108 48 44 80 5. 2 24 campioni 336 parametri Non determinabile a priori ATTIVITA’ LABORATORISTICA PER SERVIZI “OBBLIGATORI” I servizi “obbligatori” che vengono erogati dal Dipartimento Tecnico riguardano l’attività analitica a supporto di autorizzazioni ambientali, del controllo e vigilanza, dei monitoraggi ambientali e del supporto ai Dipartimenti di Sanità Pubblica e/o altri Organi Istituzionali. Per il 2009 si prevedere l’attività riportata in Tabella. Numero di campioni previsti per Tipologia di campioni e per sportello di accettazione ACQUE SANITARIE ACQUE AMBIENTALI* ALIMENTI AMB. VITA e LAVORO + ENTOMOLOGIA AMIANTO ALTRE MATRICI AMBIENTALI* Clienti - Sportello RE 2380 840 1240 100 100 400 Clienti – Sportello Altre Sezioni 2720 1080 260 10000 600 400 TOTALE 5100 1920 1500 10100 700 800 5.1 Area Analitica Alimenti L’Area Analitica Alimenti garantisce il supporto tecnico analitico ai SIAN delle AUSL di PC, PR e RE e rappresenta un punto di riferimento analitico per i NAS di PR. I dati riferiti a quest’ultimo Ente, sia pure molto interessanti, sono indicativi e assolutamente non programmabili e pertanto costituiscono una notevole criticità per quanto riguarda la programmazione delle risorse da impiegare sia umane che di apparecchiature. Per il 2009 non si prevedono delle particolari richieste da parte di PC e PR, mentre verrà attuato, come di consuetudine, con la AUSL di RE, un programma condiviso costituito e da controlli routinari e da attività di approfondimento. 5.2 Area Servizio Operativo Microbiologia L’area analitica effettua analisi microbiologiche e biologiche sulle matrici di seguito elencate. Pag. 149 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali 5.2.1 Matrice alimenti e acque minerali naturali: nel 2009 si continuerà ad effettuare attività di supporto tecnico analitico per il controllo ufficiale da parte degli Organi Istituzionali. Nel mese di maggio 2009 terminerà il Piano Regionale ER alimenti iniziato nel maggio 2008. I campioni previsti che convergono sul nodo di Reggio Emilia dai Dipartimenti di Prevenzione di Reggio E., Piacenza e Parma sono 377 ognuno rappresentato da minimo 5 unità campionarie. A questi si aggiungono i campioni da piani aziendali e quelli da emergenze alimentari. 5.2.2 Matrice ambientale: proseguirà anche per il 2009 l’attività analitica ambientale a favore dei nodi di Modena e di Parma oltre alle attività di supporto tecnico analitico microbiologico per le attività di monitoraggio e controllo ambientale della provincia di RE. 5.2.3 Acque destinate al consumo umano: per il 2009 non si prevede un sostanziale aumento delle prestazioni erogate a favore dei nodi di Parma e Piacenza e della provincia di Reggio Emilia. 5.2.4 Indoor pollution microbico: per l’attività di monitoraggio dell’Aedes albopictus (zanzara tigre) a favore dei Dipartimenti di Prevenzione di Reggio Emilia e di Bologna Nord si prevedono circa 10000 determinazioni, a meno di ridimensionamenti programmati dalla Sanità. 5.3 Area Analitica Ambientale Il Laboratorio ha garantito nel 2008 il supporto analitico ai Servizi Aropa della Sezione di Reggio-Emilia su tutte le matrici ambientali, e per la Sezione di Modena il supporto analitico su tutti i campioni di acque superficiali delle reti di monitoraggio regionali e provinciali e delle acque sotterranee derivanti generalmente da controllo di siti contaminati. Sono inoltre previsti campioni da altri organi istituzionali quali NOE, Corpo Forestale dello Stato ecc. L’attività analitica su matrici ambientali non è facilmente programmabile in quanto strettamente legata ad emergenze o da attività di terzi , tuttavia il Laboratorio Integrato dovrà promuovere una forte azione di programmazione con le sedi di MO, PR e RE in previsione di una ridistribuzione di matrici, conseguente alla riorganizzazione delle attività laboratoristiche di Arpa, che per il 2009 comporterà l'assegnazione delle matrici ARIA, FANGHI, TERRENI, RIFIUTI alla sede Arpa di PC e tutte le ACQUE AMBIENTALI dalla sede di MO e parte delle ACQUE di SCARICO dalla sede di PR verso la sede di RE. 5.4 RAR Acque Interne Il Riferimento Analitico Regionale (RAR) Acque Interne garantisce, relativamente all’attività istituzionale obbligatoria, il supporto tecnico analitico ai SIAN delle AUSL di PC, PR e RE per le analisi sulle acque destinate al consumo umano, le minerali e/o termali, le acque di piscina, le acque di dialisi e per la rete regionale e provinciale delle acque sotterranee per le province di Reggio Emilia e Modena. Il numero di campioni preventivati per l’anno 2009 ricalca sostanzialmente l’attività svolta nell’anno 2008. 5.5 Area Servizio Operativo Metalli (ICP Ottico) L’Area Servizio Operativo Metalli (ICP Ottico) garantisce, in accordo col Responsabile di Laboratorio Integrato, l’attività analitica di determinazione dei metalli con la tecnica strumentale ICP Ottico per le Aree Analitiche Acque Interne, Ambientale, Alimenti ed Amianto, Polveri e Fibre. Quest’Area di Servizio prevede quindi la messa a punto di metodiche analitiche in riferimento alla tecnica ICP Ottico per tutte le matrici richieste, in modo particolare per l’Area Ambientale per la quale si prevede la ridistribuzione di matrici conseguente alla riorganizzazione delle attività laboratoristiche di ARPA per il 2009. 5.6 RAR Amianto Polveri e Fibre L’Area Analitica Amianto polveri e fibre garantisce il supporto tecnico analitico agli SPSAL Pag. 150 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali delle AUSL della Regione Emilia Romagna per quanto concerne i monitoraggi degli ambienti di vita e di lavoro con presenza di manufatti contenenti amianto, e rappresenta un punto di riferimento analitico per i servizi territoriali di Arpa Emilia Romagna, NOE e Corpo Forestale dello Stato per quanto riguarda le matrici ambientali contaminate da amianto come terreni, rifiuti e acque. L’area oltre ad essere un riferimento tecnico rappresenta anche un riferimento di qualità del dato analitico relativo alle determinazioni sull’amianto previste dalla norma; infatti l’area, altamente aggiornata per le tecniche di microscopia elettronica, rappresenta il punto di riferimento regionale relativamente al circuito previsto dal D.M. 14/5/96 per i laboratori che eseguono determinazioni dell’amianto. Igiene industriale Anche per il 2009 si proseguirà l’attività analitica a favore dei servizi Ausl di medicina del lavoro, SPSAL, relativamente alla determinazione dell’esposizione a varie matrici contaminanti: polveri, metalli e solventi. In particolare si effettueranno determinazioni della silice cristallina respirabile in numero crescente, rispetto agli anni precedenti, visto l’interesse dei servizi citati e delle aziende private. Verrà implementato il sistema qualità relativamente alla determinazione del quarzo con la partecipazione al circuito nazionale NIS gestito dall’INAIL. SERVIZI NON OBBLIGATORI/AGGIUNTIVI 6. ATTIVITA’ PER STUDI/PROGETTI PROVINCIALI, REGIONALI, NAZIONALI Osservatorio TAV Nel 2008, nell’ambito del supporto all’Osservatorio Ambientale della tratta Milano/Bologna del quadruplicamento ferroviario veloce, la Sezione ha proseguito nelle azioni di valutazione e validazione delle attività di monitoraggio messe in atto dal General Contractor (GC) per la realizzazione dell’opera sulle matrici aria, acqua, vegetazione, rumore e vibrazioni. Durante il 2008 si è pure proceduto, all’interno del gruppo tecnico di supporto, alla definizione delle migliori tecniche di rilevazione dello stato di post operam (PO) relativamente alle componenti Rumore e Vibrazioni. In effetti, dopo la messa in esercizio della Linea, prevista per il 14 dicembre 2008, sarà necessario, durante il 2009, effettuare rilevazioni di PO per il rumore, le vibrazioni ed i campi elettromagnetici. Tali rilevazioni, effettuate dal GC e supervisionate da ARPA secondo le modalità già definite, rivestono particolare importanza in quanto assumeranno un ruolo di verifica del rispetto degli obiettivi di mitigazione ambientale di progetto, determinando lo svincolo o l’utilizzo delle fideiussioni previste dall’accordo procedimentale. Allo stato attuale risulta evidentemente difficile quantificare, in termini di ore di monitoraggio o ore/operatore l’attività prevista, in quanto tale attività è strettamente dipendente anche dagli esiti dei vari monitoraggi. Caratterizzazione delle massicciate ferroviarie Compartimento RFI di Bologna Il progetto che prevede la collaborazione tra il Servizio Sistemi Ambientali e il RAR Amianto polveri e fibre del Laboratorio Integrato della Sezione, è quello della mappatura della rete ferroviaria, iniziato nel 2007, che prevede la ricerca di materiale ofiolitico presente nella massicciata della rete ferroviaria RFI della regione Emilia Romagna. Tale progetto è stato quasi completato nel 2008 mediante il campionamento, analisi e relazione tecnica contenente la mappatura con georeferenziazione di tutte le stazioni Ferroviarie inserite nel progetto. Nel 2009 si concluderà con le relazioni inerenti le tratte delle gallerie della linea Bologna Firenze e gli eventuali approfondimenti che riguarderanno il risultato delle opere di bonifica effettuate da RFI. Pag. 151 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Presenza naturale di Amianto : gruppo regionale “Pietre Verdi” A seguito della pubblicazione del 2004, della partecipazione ai lavori della Commissione Nazionale Amianto e a diversi Convegni Nazionali, il gruppo interdisciplinare di studio ha continuato i lavori elaborando una proposta, sottoforma di circolare applicativa, di “Classificazione dei giacimenti di ofioliti ed utilizzo dei materiali estratti in funzione del loro contenuto d amianto” attualmente presentata agli Assessorati regionali competenti (Suolo, Ambiente, Sanità). In attesa delle determinazioni conseguenti, la Provincia di Parma ha inserito la proposta nelle proprie norme tecniche di attuazione del PIAE; è in corso la valutazione dell’opportunità di attivare un Progetto sperimentale teso a verificare l’applicazione della sopra citata Circolare con il coinvolgimento di RER, provincia di Parma, Arpa Reggio Emilia oltre ad alcune aziende esercenti l’attività estrattiva. Progetto MONITER Nel 2008 è proseguito il progetto MONITER (“Monitoraggio degli inceneritori nel territorio dell’Emilia Romagna”), iniziato nel 2007 e con scadenza al 2010, promosso dalla Regione Emilia Romagna e coordinato da Arpa. Articolato in 7 linee progettuali, vede la partecipazione della Sezione di Reggio Emilia nella fase di caratterizzazione delle emissioni degli impianti di incenerimento. Durante l'anno è stata realizzata una campagna di monitoraggio a camino, presso l'inceneritore di Bologna, della durata di 2 mesi (giugno e luglio) volta alla raccolta di campioni per la determinazione di metalli, microinquinanti organici, anioni e cationi, componente carboniosa, componente idrosolubile nonché caratterizzazione del particolato emesso mediante SEM (microscopia elettronica a scansione) e TEM (microscopia elettronica a trasmissione). Sempre durante la campagna, che ha visto l'alternarsi a camino di operatori provenienti da 7 differenti sezioni provinciali di Arpa, sono state sperimentate e adottate nuove linee di campionamento e nuove strumentazioni al fine di suddividere e caratterizzare il particolato emesso in classi granulometriche (10 m, 2.5 m e conteggio di particelle da 10 m a 7 nm in 13 stadi dimensionali). Oltre al coordinamento della linea progettuale 1, la Sezione di Reggio Emilia ha curato la gestione dei filtri, tutte le analisi gravimetriche nonché le indagini al SEM sia per la LP1 che per la LP2 (qualità dell'aria). Attualmente sono in corso le analisi sui campioni raccolti. Per l'anno 2009 è prevista la conclusione dell'attività per la caratterizzazione dell'emissione dell'inceneritore di Bologna con stesura di una relazione finale comprendente, oltre al dettaglio delle analisi effettuate a camino, anche il bilancio di massa per metalli e diossine effettuato nell'ambito del progetto dal Politecnico di Milano. Si prevede inoltre un nuovo carico analitico legato alla seconda campagna di monitoraggio della linea progettuale 2 (qualità dell'aria) per la quale permangono in capo alla sezione di Reggio Emilia la gestione dei filtri, le analisi gravimetriche e le indagini al SEM. Implementazione della Direttiva 2000/60/CE nella Regione Emilia-Romagna Il Piano di Tutela delle Acque (PTA) della Regione Emilia-Romagna è stato approvato per rispondere a quanto previsto dal D.Lgs. 152/99 il quale ha tenuto conto dei lavori preliminari all’emanazione della Direttiva 2000/60/CE (DQ) ma non poteva accoglierne tutti i requisiti. Per questo motivo è necessario analizzare le informazioni contenute nel PTA rispetto alle richieste della DQ in modo da procedere alla valutazione delle carenze informative soprattutto in relazione al quadro conoscitivo relativo alle pressioni che nella DQ risultano indispensabili, ma non contemplate da D.Lgs. 152/99. E’ vero infatti che molte di queste informazioni sarebbero già disponibili nel Piano di Tutela, ma di fatto non potevano essere organizzate secondo quanto richiesto dall’art. 5 della DQ in quanto non ancora definite le metodologie necessarie. Inoltre il recepimento della DQ attraverso il decreto 152/06, ancora in fase di revisione, non ha beneficiato di strumenti utili, infatti, non si dispongono né di riferimenti normativi chiari ed adeguati, né di strumenti tecnico-attuativi funzionali, stante Pag. 152 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali l’inconsistenza e limitatezza degli allegati alla Parte III del Dlgs. 152/06, la mancanza di linee guida operative, l’assenza di processi partecipativi organici ed estesi a tutti i soggetti istituzionali preposti, la mancata emanazione di decreti attuativi e/o loro aggiornamento. In attesa che venga ultimata la revisione del D.Lgs 152/06, è stata avviata un’attività di stretta collaborazione tra le Regioni, le Autorità di bacino nazionali e il Ministero dell’Ambiente per la redazione delle linee guida necessarie alla definizione delle tipologie di corpi idrici, che rappresenta il primo passo necessario per arrivare alla caratterizzazione richiesta dalla DQ. Ai fini dell’implementazione della Direttiva 2000/60 la Regione Emilia Romagna con D.G.R. 1261/07 ha finanziato (Fase 1) le seguenti attività: Corsi d’Acqua ed Invasi a) Applicazione della tipizzazione dei corpi idrici (I, II livello) in collaborazione con la RER e le Autorità di bacino competenti sul territorio; b) Individuazione dei siti (ove esistenti) di riferimento per le diverse tipologie, sulla base di dati pregressi e/o di eventuali campagne ad hoc sulla base delle linee guida nazionali in attesa di emanazione; c) Individuazione delle condizioni di riferimento (anche derivanti da modellistica e/o giudizio di esperti) per ogni tipologia, sulla base delle linee guida nazionali in attesa di emanazione; d) Individuazione dei corpi idrici da confrontare con l’obiettivo di qualità, sulla base della tipologia, degli elementi idromorfologici, delle pressioni e dello stato; e) Definizione, in coerenza con le eventuali linee guida nazionali che saranno emanate, dei criteri per l’individuazione dei corpi idrici artificiali e fortemente modificati. Applicazione degli stessi sul territorio regionale per l’identificazione dei corpi artificiali/ HMWB. Acque Sotterranee a) Applicazione della tipizzazione dei corpi idrici in collaborazione con la RER e le Autorità di bacino competenti sul territorio sulla base delle linee guida nazionali in attesa di emanazione; b) Definizione della metodologia per individuare il buono stato quantitativo dei corpi idrici sotterranei in collaborazione con la RER e le Autorità di bacino competenti sul territorio o territorio sulla base delle linee guida nazionali in attesa di emanazione. Il progetto ha subito alcuni ritardi per la mancata emanazione delle linee guida nazionali; la conclusione della Fase 1 è prevista per febbraio 2009. Il lavoro per l’implementazione della Direttiva proseguirà nel 2009 con le seguenti attività: a) formazione del personale e sperimentazione delle nuove metodologie di monitoraggio biologico su stazioni significative (macrobenthos, diatomee, macrofite e fitoplanton). b) redazione del Registro delle Aree Protette; c) analisi e adattamento al sistema informativo WISE (Water Information System for Europe) dell’UE per la gestione delle informazioni relative all’applicazione della direttiva quadro sulle acque; d) predisposizione di un primo progetto di rete per il monitoraggio; e) predisposizione di un primo programma di monitoraggio di sorveglianza; f) valutazione della raggiungibilità o meno dell’obiettivo di buono stato entro il 2015 per tutti i corpi idrici individuati. Progetto di fattibilità per la bonifica dell’acquifero superficiale dell’area del distretto ceramico di Modena e Reggio Emilia Con DGR 1838 del 26/11/2007 la Regione Emilia-Romagna ha affidato al Comune di Casalgrande il coordinamento per la realizzazione del Progetto di fattibilità per la bonifica dell’acquifero superficiale dell’area del distretto ceramico di Modena e Reggio Emilia. Pag. 153 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Nell’aprile 2008 il Comune di Casalgrande ha sottoscritto con Arpa una convenzione per la realizzazione delle seguenti attività: Attività 2 - Migliorare le conoscenze sulle acque sotterranee Sottoattività 2.1 - Monitoraggio delle sorgenti di acque chimicamente anomale per la sola attività di analisi (escluso campionamento) Sottoattività 2.2 - Revisione, raffittimento rete di monitoraggio acque sotterranee Sottoattività 2.3 - Monitoraggio trimestrali delle acque nella rete individuata nella sottoattività 2.2 per la sola attività di analisi (escluso campionamento) Sottoattività 2.5 - Esecuzione analisi isotopiche 18O/16°, D/H, Trizio, Carbonio14. Prelievo e analisi 11B/10B e 87Sr/86Sr Sottoattività 2.6 – Report sui Poli idroesigenti locali Sottoattività 2.8 - Reportistica, cartografia ed elaborazioni grafiche Attività 3 - Modello concettuale - modello di flusso e modello trasporto Sottoattività 3.1 - Modello di flusso Sottoattività 3.2 - Modello di trasporto A sua volta Arpa ha affidato, mediante convenzione, l’Attività 3 all’Università degli Studi di Trento - Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale. Nel corso del 2008 è stata conclusa la sottoattività 2.2; le rimanenti, come da cronogramma delle attività, sono in corso. La conclusione è attesa per il 30 giugno 2009. Progettazione acustica di interventi di risanamento del rumore prodotto dall’esercizio ferroviario di RFI Durante il corso del 2009 si prevede il termine della convenzione con la Provincia per la progettazione delle mitigazioni acustiche di alcuni tratti di linea ferroviaria MI-BO ricadenti nei Comuni di Rubiera, Reggio Emilia e Sant’Ilario d’Enza. Ciò come conseguenza dello sblocco a livello nazionale del Piano di Risanamento Acustico di RFI. Progetto per il monitoraggio delle Stazioni Radio Base nel Comune di Reggio Emilia Il progetto è stato rinnovato con durata biennale nel corso del 2007 e terminerà nel primo trimestre del 2009. Improbabile sembra a tutt’oggi un suo rinnovo ulteriore, per cui occorrerà eventualmente procedere ad un ridimensionamento, rispetto agli anni precedenti, delle attività previste in termini di rilevazioni sui vari siti SRB. PROGETTO CLIENTE Supporto tecnico all’Osservatorio APAT Ambientale Linea Alta Capacità MIBO Caratterizzazione delle massicciate RFI ferroviarie Compartimento RFI di Bologna "Progetto per l'implementazione Regione della Direttiva Emilia 2000/60/CE - Prima Romagna fase" approvato con DDG. n. 65/2007 DURATA MATRICE/I OUTPUT Pluriennale Aria, Acqua, Suolo, Vegetazione, Vibrazioni, Rumore, C.E.M. Report Pluriennale Materiali Relazione tecnica Pluriennale Acque Relazione tecnica Pag. 154 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Progetto di fattibilità per la bonifica Regione dell’acquifero Suolo Acque Pluriennale Emilia superficiale Sotterranee Romagna dell’area del distretto ceramico di Modena e Reggio Emilia Monitoraggio in Conclusione il continuo dei c.e.m. 31/03/2009. Comune C.E.M. a RF-MO nel Rinnovo molto comune di Reggio incerto Emilia Partecipazione al progetto di informazione sui campi elettromagnetici Comune 2009-2010 C.E.M. condotto dal Centro di Educazione Ambientale (CEA) del Comune di Reggio Emilia Provincia Pluriennale Ripresa delle Progettazione valutazioni delle acustica di mitigazioni acustiche interventi di sulla linea ferroviaria risanamento del storica MI-BO e rumore prodotto risposta alle dall’esercizio osservazioni RFI ferroviario di RFI Regione Triennale Ambientali e impatto Progetto Moniter Emilia sanitario Romagna 7. • Relazione tecnica Dati sul sito web Opuscoli informativi, sito internet, formazione studenti e insegnanti Rumore Report periodici, aggiornamentoi sito web MONITORAGGI AMBIENTALI LOCALI E GESTIONE OSSERVATORI Monitoraggio locale dell’aria tramite centraline fisse La rete di monitoraggio della qualità dell’aria di Reggio Emilia non dispone più di centraline locali, ma unicamente delle 7 centraline regionali. • Rete di monitoraggio con campionatori passivi e con campionatore portatile di PM10 Attraverso dei campionatori passivi (radielli), vengono condotte delle campagne di monitoraggio della qualità dell’aria relativamente a benzene, ossidi di azoto e in alcuni casi di SOV. Nel 2008 si è concluso un significativo progetto di monitoraggio della durata di un anno nel comune di Castelnovo né Monti per un totale di 60 campioni con radielli, 3 mesi di monitoraggio PM10 con campionatore portatile e 3 mesi di monitoraggio con laboratorio mobile. Al momento non sono previste nuove attività per il 2009. • Campagne di Monitoraggio con Laboratorio Mobile Ad integrazione dei precedenti sistemi di rilevazione viene utilizzato un mezzo mobile della Provincia, attrezzato con analizzatori per campagne di monitoraggio della qualità dell’aria, in Pag. 155 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali punti ritenuti significativi al fine di indagare specifiche aree di interesse per il monitoraggio del Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria della Provincia di Reggio Emilia e su richiesta dei singoli comuni. Il laboratorio mobile è in grado di rilevare i seguenti parametri: PM10, NO, NO2, NOx, CO, SO2, O3, Temperatura, Velocità e direzione del vento, Umidità relativa. Il mezzo viene utilizzato, di norma, per campagne mensili. Arpa si occupa della gestione operativa delle campagne e dell’elaborazione dati, nonché della stesura di relazione finale che è poi possibile consultare sul sito web. Nel 2009 sono state programmate, in accordo con la Provincia di Reggio Emilia, le seguenti campagne invernali: Bibbiano, Albinea, Correggio, Cadelbosco di Sopra, Reggiolo, Viano Casina, Carpineti. Per l’anno 2009 è programmata anche la sostituzione da parte della Provincia di Reggio Emilia del Laboratorio mobile con un mezzo nuovo: tale attività comporterà un intenso lavoro per il trasferimento di tutta la strumentazione e di messa a punto dei sistemi di calibrazione e collaudo finale. • Monitoraggio locale dei campi elettromagnetici • Rete di monitoraggio dei campi elettromagnetici (cem) a RF e MO La rete di monitoraggio è fondata sui rilievi effettuati attraverso stazioni di monitoraggio di tipo rilocabile. Prima di arrivare alla effettiva collocazione “in campo” sono pertanto previsti i seguenti passaggi: studio della situazione espositiva che si ha nel sito oggetto di monitoraggio. A tal fine occorre considerare non solo la particolare tipologia di ricettore che potrebbe essere presente (residenziale, scolastico, sanitario, ecc…), ma anche l’influenza che potrebbe derivare dalla presenza di altre SRB o impianti radio TV che potrebbero essere presenti nelle “vicinanze”; individuazione del migliore ricettore da sottoporre a monitoraggio; apertura contatti col ricettore individuato ai fini dell’effettiva collocazione della stazione di monitoraggio. Le centraline di monitoraggio vengono poi fatte stazionare nel sito individuato per tempi prolungati, mai inferiori alle due settimane. Le operazioni di interrogazione e scarico dei dati sono automatizzate in remoto ed i dati vengono successivamente analizzati, validati e trasmessi al sito web di Arpa e quindi messi a disposizione del pubblico. Le misurazioni prodotte con la rilevazione in continuo, attraverso l’utilizzo delle stazioni di monitoraggio, sono in grado di assicurare ai cittadini il pieno controllo e presidio delle sorgenti di cem e per tale motivazione risultano adatte a rilievi in caso di situazioni conflittuali. • Misure dei campi elettromagnetici emessi da RADAR meteo In collaborazione con il Servizio Idro-Meteo che gestisce i 2 radar meterologici di Gattatico (RE) e San Pietro Capofiume (BO), alla luce delle ultime acquisizioni strumentali che permettono ad ARPA di operare in tal senso, si procederà ad effettuare rilevazioni di cem presso ricettori abitati residenti nei dintorni delle postazioni RADAR. Ciò anche al fine di adempiere in piena autonomia a richieste specifiche giunte in tal senso negli anni passati da parte di AUSL e Comuni interessati. • Altre misure in continuo • Misure dei campi magnetici ELF Con particolare strumentazione è possibile rilevare in modo continuo e prolungato il campo magnetico all’interno di abitazioni in posizioni ravvicinate agli elettrodotti. Il valore aggiunto che si ottiene da rilevazioni condotte attraverso questa metodica, qualora risulti accompagnata dal dato di intensità di corrente circolante sulla linea elettrica durante il Pag. 156 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali periodo di rilevazione, consiste nella possibilità di stabilire una stretta correlazione fra campo magnetico ed intensità di corrente. In tale modo è possibile estrapolare con grande precisione il dato espositivo a tempi lunghissimi, anche dell’ordine di più anni, ottenendo il cosiddetto “profilo di rischio” della popolazione ivi residente, dato, dunque, di importante valenza sanitaria. • Misure di rumore Le misurazioni in continuo di rumore vengono eseguite in presenza di sorgenti infrastrutturali (strade e ferrovie) o in situazioni complesse nelle quali sia necessario garantire una adeguata rappresentatività temporale dei rilievi. Tabella di sintesi monitoraggi locali 2009 Cliente Attività Provincia/Comuni Mezzo Mobile aria Monitoraggio in continuo cem a RF-MO Monitoraggio in continuo cem ELF Monitoraggio in continuo rumore Comuni / Provincia Comuni / Provincia Comuni / Provincia • Punti di misura /Stazioni 9 campagne 10 punti di misura Giornaliera Campioni /dati/ ore di funz.to 7.200 ore Periodica 25.000 2 Periodica 400 3 Periodica 700 Frequenza Gestione Osservatorio Provinciale Rifiuti Nel 2009 si prevedono le seguenti attività in continuazione a quanto realizzato negli anni scorsi: bollettino periodico dell’Osservatorio (2 numeri/anno ); aggiornamento del Sistema Informativo RU con cadenza semestrale; elaborazione MUD annuale; pubblicazione del 13° rapporto dell’Osservatorio sull’elaborazione dei dati complessivi, aggiornati al 2008, relativi alla gestione dei Rifiuti Urbani della provincia di Reggio Emilia; implementazione del Catasto Regionale Rifiuti con i dati della provincia di RE e predisposizione delle schede comunali previste dalla D.G.R. 1620/2001; aggiornamento e implementazione del sito Web dell’Osservatorio; collaborazione al miglioramento del flusso informativo; attività di educazione ambientale su richiesta di scuole della provincia e associazioni; aggiornamento dati monitoraggio del progetto “Raccolta porta a porta dei RU presso le circoscrizioni interessate” del comune di RE. 8. ATTIVITA’ LABORATORISTICA AGGIUNTIVI” PER SERVIZI “NON OBBLIGATORI/ I servizi “non obbligatori/aggiuntivi” che vengono erogati dal Laboratorio Integrato riguardano l’attività analitica su specifica richiesta di pubblici/privati a titolo oneroso, circa il 25% di tutta l’attività analitica del Laboratorio stesso. Per il 2009 si prevedere l’attività riportata in Tabella. Pag. 157 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Numero di campioni previsti per Tipologia di campioni e per sportello di accettazione ACQUE SANITARIE ACQUE AMBIENTALI ALIMENTI AMB. VITA e LAVORO + ENTOMOLOGIA AMIANTO ALTRE MATRICI AMBIENTALI CONTROLLO QUALITA' Clienti - Sportello RE 450 20 750 1300 30 115 750 Clienti - Sportello Altre Sezioni 600 260 250 2100 1500 85 1050 280 1000 3400 1530 200 TOTALE 750 Tale attività, oltre a richieste puntuali di privati, riguarderà in particolare: 8.1 Area Servizio Operativo Microbiologia Matrice alimenti e acque minerali naturali: per il 2009 proseguirà la convenzione stipulata con l’azienda ospedaliera di Reggio Emilia sulla valutazione igienica degli alimenti acquistati e distribuiti. Indoor pollution microbico: il forte interesse da parte della comunità scientifica e sanitaria per il batterio Legionella e l’epidemiologia segnalata sul nostro territorio, hanno provocato un sensibile aumento nella richiesta analitica di questo parametro. Notevole il carico indotto da analisi a favore di privati e di Organi Istituzionali per la ricerca di Legionella nella matrice acqua. Le previsioni numeriche sono di circa 3000 campioni a cui si aggiungono i monitoraggi di sale operatorie, endoscopie, ematologie ormai consolidate da anni a livello provinciale e regionale. 8.2 Area Servizio Operativo Controllo Forniture Privati Per il 2009 l’Area gestirà la convenzione stipulata con l’azienda ospedaliera di Reggio Emilia e con il Comune di Piacenza sulla valutazione igienica e merceologica degli alimenti acquistati e distribuiti. 9. ATTIVITA’ DEI RIFERIMENTI ANALITICI REGIONALI (RAR) 9.1 RAR Acque Interne All’interno dei Laboratorio è ubicato il Riferimento Analitico Regionale “Acque Interne” che costituisce il punto di riferimento regionale per lo sviluppo tecnico scientifico della rete laboratoristica regionale per le matrici acquose, ed in qualità di process owner si rapporta internamente all’Agenzia con: 9 i Laboratori Integrati di nodo, in concorso con l’Area Laboratoristica della Direzione Tecnica per la armonizzazione delle attività di controllo laboratoristico (protocolli analitici, metodi di prova, ecc.); 9 i Servizi Territoriali ed i Servizi Sistemi Ambientali per la messa a punto di protocolli condivisi per quanto attiene le tecniche di campionamento sulle acque (di scarico, superficiali e sotterranee); 9 il Servizio Sistemi Informativi, per gli aspetti inerenti le modalità di acquisizione, elaborazione, archiviazione, trasferimento e divulgazione dei dati; 9 il Centro Tematico Regionale “Ecosistemi Idrici Interni” per coordinare le attività di cui al primo punto e rendere più efficaci e rispondenti ai dettami normativi le attività di monitoraggio dell’Agenzia; Pag. 158 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali 9 la Direzione Tecnica per ricercare le migliori soluzioni organizzative per sviluppare e ottimizzare la rete laboratoristica regionale per quanto riguarda la matrice acqua. Fra le attività/progetti che dovrà presiedere il RAR si segnalano in particolare: 1. La partecipazione a gruppi di lavoro coordinati dalla Regione Emilia-Romagna per la ricerca di protocolli condivisi sulle modalità di controllo delle attività di produzione e vendita di acque minerali naturali. Sono stati presi i primi contatti con il referente regionale che dovrebbero portare alla stesura di un documento (circolare regionale). 2. La sollecitazione per la stesura di un S.I.T (Sistema Informativo Territoriale) sulle acque destinate al consumo umano in collaborazione con la Regione Emilia Romagna ei i Sistemi Informativi di Arpa. A questo proposito sono stati realizzati diversi incontri e si sta procedendo alla codifica dei punti di prelievo della rete acquedottistica regionale. Questo è senz'altro l'indispensabile punto di partenza per le successive attività di raccolta ed elaborazione dei dati che devono rispondere a precisi obblighi normativi espressamente richiesti dal Ministero della Salute. 3. La omogeneizzazione, in collaborazione con la Direzione Tecnica, dei protocolli analitici per quanto riguarda il controllo delle reti di monitoraggio acque superficiali e sotterranee. 9.2 RAR Amianto Polveri e Fibre Oltre al supporto tecnico analitico ai servizi di prevenzione delle AUSL di tutto il territorio regionale e del sistema Arpa, per il RAR Amianto è molto attiva la richiesta di risposta analitica sia da parte di aziende private che effettuano attività di bonifica dall’amianto o movimentazione rifiuti con amianto che da studi privati che effettuano consulenza e monitoraggi ambientali. Il RAR Amianto è responsabile di tutti i progetti descritti nella seguente tabella oltre a quelli già riportati nel precedente cap. 8 (Moniter e Caratterizzazione materiale ofiolitico RFI). PROGETTO CLIENTE DURATA OBIETTIVI MATRICE/I Verificare attraverso letture incrociate la Poliennale precisione delle misure Materiali e Aria eseguite dai laboratori amianto delle varie ARPA “Valutazione della Valutazione esposizione durante la dell’esposizione rimozione di cemento lavorativa attraverso AUSL della Regione amianto ed altri materiali e campionamenti e analisi Fibre in Aria Emilia Romagna ed Annuale misura della durante le bonifiche di ARPA sez.RE contaminazione presente materiali con amianto sulle pareti delle teste di prelievo” .Progettazione dei protocolli e gestione dei Progetto qualità dei singoli circuiti regionali di Campioni e ISPESL Biennale qualità sulle metodiche di membrane con fibre laboratori abilitati come da D.M. 14.5.96 determinazione di amianto dell’amianto previste dalla norma Banca dati materiali fibrosi GIF Biennale Catalogare schede di Informazioni e dati MMMF - VF sicurezza dei materiali resi disponibili dai contenenti fibre artificiali produttori , vetrose utilizzatori, servizi di vigilanza ecc… “Confronto interlaboratoriale amianto” APAT 4c Pag. 159 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Studio interlaboratoriale di Arpa E.R. – Arpa Annuale un metodo di valutazione Lombardia della pericolosità dei ballast Politecnico di Torino ferroviari contenenti amianto Confronto interlaboratoriale NIS Inail Silice Messa a punto di una Campioni di ballast metodica condivisa per la ferroviario valutazione del contenuto di amianto . Verificare attraverso letture incrociate la Poliennale precisione delle misure Membrane di Ag eseguite dai laboratori su filtri con quarzo cristallino 10. ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE/DIFFUSIONE DATI AMBIENTALI 10.1 URP-Front office Per il 2009 è prevista l’acquisizione di un’unità da selezione pubblica da inserire nell’organico dell’ufficio al posto dell’operatrice dislocata presso lo Sportello tecnico che, nell’arco dell’anno, passerà alle dipendenze funzionali del Laboratorio Integrato. Questo avvicendamento comporterà la formazione/addestramento della nuova unità a mansioni proprie dell’ufficio e trasversali alla Staff Amministrazione e la copertura pomeridiana della presenza al centralino utilizzando part-time l’operatrice confluita nello Sportello Tecnico. Inoltre, si prevede la collocazione part-time, tre giorni la settimana, dell’operatrice in uscita dall’ufficio presso la sede di Novellara (Distretto Nord); in conseguenza di ciò verranno dislocate le attività relative alla protocollazione della posta del Distretto Nord. L’accorpamento alla Staff Comunicazione delle funzioni relative al controllo dei processi formativi del personale comporterà l’acquisizione di competenze da parte del responsabile della staff e di un’operatrice dell’ufficio. La pubblicazione della rassegna stampa quotidiana in formato digitale verrà effettuata da personale della staff disimpegnando l’operatrice del Dipartimento Tecnico che ha svolto l’attività fino a tutto il 2008. 10.2 Sportello tecnico Per il 2009 è in previsione la sperimentazione di una nuova versione del SW LIMS ver.5.1, l’ottimizzazione delle attività di spedizione dei campioni alle altre sedi Arpa tramite l’utilizzo di un unico vettore in appalto ai trasporti regionali dell’Agenzia, l’introduzione ed utilizzo di un applicativo informatico per la redazione di elenchi da allegare alle spedizioni di rapporti di prova agli sportelli tecnici della rete Arpa. Verrà, inoltre, trasferita dall’Urp, part-time, due giorni alla settimana, un’operatrice che si integrerà nelle attività proprie dello sportello. Nell’arco dell’anno è prevista la definitiva collocazione dello Sportello tecnico alle dipendenze funzionali del Laboratorio Integrato con conseguente ridefinizione della figura del referente/coordinatore di sportello. 10.3 Comunicazione e diffusione dati ambientali Per il 2009 si prevede di proseguire la realizzazione delle peculiari attività già programmate nel 2008 ed in particolare: • serie di incontri con i giornalisti delle testate giornalistiche e radiotelevisive locali sul tema “I linguaggi di ARPA”; • organizzazione di eventi pubblici per la presentazione di specifiche attività della sezione provinciale; • realizzazione dei contenuti comunicativi propri del programma di lavoro dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti (edizioni del notiziario, sito web, rapporti gestione rifiuti); • gestione dei contenuti informativi del sito web della sezione, con aggiornamento delle informazioni già presenti ed implementazione del numero e tipologia di tematiche Pag. 160 di 343 Programma annuale delle attività 2009 • • • Le Sezioni provinciali ambientali collaborazione con ARPA Rivista per la redazione di articoli tecnico-scientifici; collaborazione con l’intranet di ARPA “Aggiòrnati” per la redazione di articoli divulgativi e di comunicazione interna; realizzazione giornaliera della rassegna stampa digitale dei quotidiani locali a compendio della rassegna telematica centrale. 10.4 Educazione Ambientale Per il 2009 si ripropongono i contenuti minimali programmati per il 2008, con la riserva di valutare le richieste che ci perverranno entro il 31/12 sulla base della disponibilità degli esperti interessati dai progetti: • collaborazione per eventuali iniziative con i CEA della provincia inseriti nel circuito regionale INFEA • visite guidate presso i nostri laboratori di gruppi di classi di scuole elementari, medie e superiori; • interventi di educazione ambientale presso la scuola secondaria di primo grado “Da Vinci-Einstein” di Reggio Emilia; • interventi di educazione ambientale presso il Liceo Scientifico Statale “Aldo Moro” di Reggio Emilia. Pag. 161 di 343 Sezione di Reggio Emilia Attività Sezione anno 2009 Servizi Obbligatori Aria Acque Suolo Rifiuti IPPC RIR CEM RI Siti cont. Amianto Distrib. Carb. Rumore Urbanistica VIA Energia Alimenti e mat. a Pareri Ispezioni Campion.ti 240 259 93 295 394 0 143 20 Misure manuali 66 Misure autom.che 290000 Campioni Accettati (Sport) Campioni Analizzati (LIMS) 0 205 769 0 7020 22 0 30 335 23 0 145 10 69 150 0 240 0 0 205 45 0 0 150 0 0 0 3 0 0 0 0 10 66 60 0 180 0 0 100 0 1500 lavoro 0 0 Entomologia Farmaci Mat.le atip.co Controllo qualità 0 10100 0 0 14 14 70 90 736 13 9 5 0 0 130 0 cont. Ambienti di vita e Totale Obb. Servizi Non Obbligatori 1616 Aria Acque CEM Rifiuti Suolo e siti cont. Rumore RI Oss.Amb.li Energia Alimenti e mat. a 0 0 0 600 0 750 1429 1117 346 290000 0 20870 0 0 0 7200 0 190 0 0 0 1330 0 10 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1000 0 0 0 0 3400 0 0 1530 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 25400 700 0 cont. Ambienti di vita e lavoro Entomologia Farmaci Mat.le atip.co Totale Non Obb. Totale generale Sez.ne 0 0 0 0 33300 0 7460 1616 1429 1117 346 323300 0 28330 SINTESI ATTIVITA' SU "PROGETTO" DURATA N. DENOMINAZIONE PROGETTO CLIENTE Annuale OBIETTIVI (Sintesi) Matrice/i (prevalentemente trattate) Servizio con funzioni di process owner (ST-SSA-DT-CTR) Pluriennale Previsione Output previsti costi operativi (€*1000) Previsione ricavi (€*1000) 1 Progetto Direttiva 2000/60/CE Regione x Adeguamento rete di monitoraggio come previsto dalla direttiva 200/06/CE Acque SSA Adeguamento rete di monitoraggio, Relazione finale 0 26,5 2 Progetto Distretto Ceramico Regione x Progetto di fattibilità per la bonifica dell’acquifero superficiale dell’area del distretto ceramico Acque SSA Report e Relazione finale 77 75,5 3 Progetto MONITER Regione x Caratterizzazione materiale particolato emesso da inceneritori Aria DT Linee guida per sorveglianza inceneritori, Relazione finale 75 67 Nota: I costi operativi ed i ricavi (ove presenti) devono essere indicati esclusivamente per le quote di competenza del Nodo per l'anno 2009 Impegno personale interno previsto (g/uomo/y) Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali SEZIONE PROVINCIALE DI MODENA 0. PRIORITÀ DI PROGRAMMA IN AMBITO PROVINCIALE Analisi ambientale del territorio provinciale Dall’analisi effettuata in ambito regionale sui principali drivers, i cui impatti si riflettono negativamente sulla qualità ambientale e sulle condizioni di vita, fatto 100 il valore complessivo dei determinanti analizzati, la Provincia di Modena si posiziona al secondo posto con circa il 14% dei determinanti di pressione ambientale, seconda solo alla Prov. Di Bologna (vedi grafici), logica conseguenza del livello di eccellenza dell’area modenese nell’ambito dello sviluppo socio economico. Determinanti - fattori di pressione AGRICOLTURA ATTIVITA PRODUTTIVE POPOLAZIONE SERVIZI 90 IPPC 25% 199 IPPC 20% 15% 10% 5% 0% Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forli Cesena Dall’analisi dello stato ambientale si può sinteticamente considerare che: Pag. 164 di 343 Rimini Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Qualità dell’aria: i livelli di polveri, biossido di azoto e ozono in atmosfera rimangono ancora critici in buona parte del territorio provinciale, come testimoniano i dati raccolti dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria e dalle campagne di monitoraggio effettuate con i mezzi mobili. In particolare, risultano elevati i livelli di PM10, che nelle stazioni da traffico spesso superano più di 100 volte in un anno il limite di 50 µg/m3 (35 sono i superamenti di tale valore ammessi dalla normativa). Questi livelli pongono la nostra Provincia tra quelle con maggiori criticità a livello regionale. Il fenomeno risulta inoltre abbastanza diffuso, in quanto i livelli rilevati nei siti da traffico e in quelli di fondo urbano e suburbano non evidenziano differenze molto marcate. Prendendo ad esempio quanto rilevato al 30/11/2008, i superamenti variano da 72, nelle stazioni di fondo degli agglomerati, a 101 nelle stazioni più critiche e la media oscilla tra i 39 µg/m3 e i 45 µg/m3. Nel 2008 il monitoraggio delle polveri è stato integrato con due analizzatori di PM2.5 collocati rispettivamente a Parco Ferrari, a Modena, e nella stazione di Gavello a Mirandola, in area rurale. Da una prima analisi di questi dati, emerge un’elevata uniformità negli andamenti e nei livelli rilevati da queste due stazioni, nonostante la loro diversa collocazione, una in area urbana a Modena e l’altra in area rurale lontana da fonti di emissione primarie. Questo dato conferma l’elevata diffusione delle polveri più fini. PM 2.5 - Valori medi giornalieri 80 70 Parco Ferrari PM2,5 Gavello PM2,5 60 µg/m3 50 40 30 20 10 28/11/08 21/11/08 14/11/08 07/11/08 31/10/08 24/10/08 17/10/08 10/10/08 03/10/08 26/09/08 19/09/08 12/09/08 05/09/08 29/08/08 22/08/08 15/08/08 08/08/08 01/08/08 25/07/08 18/07/08 11/07/08 04/07/08 27/06/08 20/06/08 0 Anche il rapporto PM2.5/PM10 rilevato nelle due stazioni non sembra evidenziare differenze marcate e si mantiene, nel periodo indagato (ottobre/novembre), a valori di circa il 55% in peso, testimoniando una presenza analoga della frazione fine rispetto a quella più grossolana. Qualità delle acque: permane la criticità correlata alla presenza delle sostanze azotate nelle acque di falda. Il risanamento delle falde da nitrati risulta essere un problema estremamente complesso che richiede sia interventi strutturali che di risanamento locale. La Variante al PTCP, in attuazione del Piano di Tutela delle Acque elaborato dalla Regione Emilia Romagna, ha istituito un gruppo di lavoro denominato “Tavolo nitrati”, approvato in sede di Consiglio Provinciale, funzionale all’individuazione di proposte di interventi strutturali e non, finalizzati proprio al risanamento delle acque sotterranee dall’inquinamento. Tale gruppo di lavoro sarà fattivamente attivo dal 2009, costituendo uno degli strumenti di pianificazione per il raggiungimento degli obiettivi di qualità fissati dalla Normativa nazionale e dalle Direttive europee. Pag. 165 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Rifiuti: Viene mantenuta un’elevata attenzione riferita dagli impianti di trattamento e gestione dei rifiuti, attenzione che si sostanzia in articolate campagne di monitoraggio e di valutazione sui dati acquisiti. Arpa consapevole delle legittime preoccupazioni dei cittadini, fornisce ed aggiorna sul proprio sito web l’ampia e periodica documentazione reportistica elaborata, agendo nella più assoluta trasparenza informativa e comunicativa. Agenti fisici (campi elettromagnetici e rumore): l’attività di Arpa si mantiene su livelli di elevato impegno in relazione alla rilevante dinamicità del settore. Negli ultimi anni si è assistito infatti ad un notevole sviluppo delle reti di comunicazione elettronica, sia per l’aumento del numero degli utenti del servizio di telefonia mobile sia per la realizzazione di impianti a servizio di nuove tecnologie di trasmissione radiotelevisiva. L’incremento del numero dei siti è fonte di un diffuso allarme sociale, tuttavia le politiche di Pianificazione adottate dalle Amministrazioni Comunali oltre che le azioni di monitoraggio e di controllo che Arpa ha realizzato sul territorio per la verifica dell’esposizione elettromagnetica della popolazione, hanno in parte ridotto i motivi di conflittualità con i cittadini. I disturbi da rumore causati da fonti puntuali (attività produttive e commerciali) e dai sistemi infrastrutturali per il trasporto (strade e ferrovie) si ripropongono come elementi di perdurante conflittualità e conseguentemente richiedono un’impegnativa attività per la loro risoluzione. Odori: si presentano come un problema sempre più diffuso sul territorio. La mancanza di una normativa specifica oltre che la difficoltà dell’oggettiva determinazione del disturbo certamente non costituiscono i presupposti per la risoluzione dei conflitti che si generano. Nel corso del 2008, in ottemperanza a quanto prescritto nelle autorizzazioni AIA, le aziende hanno eseguito monitoraggi specifici e realizzato soluzioni tecniche operative, fra le quali la copertura di vasche di stoccaggio di materiale potenzialmente fonte di maleodorazioni e la captazione delle esalazioni, che sicuramente favoriranno la riduzione della dispersione in aria di odori molesti. Priorità del Programma Provinciale L’obiettivo di compatibilizzare la crescente complessità della domanda e delle aspettative da parte dei diversi soggetti che compongono la società civile: enti locali di governo del territorio, Aziende, cittadini, Associazioni ecc., con le risorse proprie dell’agenzia, impone coerenti e conseguenti scelte strategiche. In attesa della ridefinizione della vision dell’agenzia, prevista con la definizione e proposta del “Piano di riposizionamento e riequilibrio economico – finanziario dell’Agenzia” dovranno essere individuate priorità programmatiche ed adeguate soglie quantitative tali da garantire l’evasione delle richieste presentate da parte degli stakeolder assicurando il rispetto dei tempi di risposta. A tal riguardo si segnala un importante azione messa in campo da Arpa AUSL la Provincia di Modena e la rete degli Sportelli Unici sia delle Attività produttive che dell’edilizia, per un’accelerazione della comunicazione documentale. Nel 2008 si è completato e reso operativo, fra gli ENTI in questione, l’interscambio via Posta Elettronica Certificata PEC e firma digitale dei documenti, dotandosi di PEC istituzionale, software di protocollo interoperabile e smart card per la firma digitale. Un ulteriore step, previsto nel 2009, sarà la sperimentazione della trasmissione in digitale della documentazione da parte degli studi professionali. Infine per la riduzione del tempo complessivo di risposta, si proseguirà nel proporre ulteriori momenti di confronto informativo con il mondo professionale proponente la parte progettuale, tali da ridurre la necessità di richieste di integrazioni suppletive agli elaborati presentati in prima istanza. Il programma 2009, articolato secondo gli indirizzi della Direzione Generale e delle specificità territoriali locali, si tradurrà in particolare in : Pag. 166 di 343 Programma annuale delle attività 2009 - Le Sezioni provinciali Verifica ispettiva delle Aziende soggette ad AIA (numericamente circa il 50% del numero complessivo delle Aziende in AIA); Attività di monitoraggio della qualità delle acque superficiali e sotterranee, della qualità dell’aria e dei CEM; Attività di vigilanza e controllo degli insediamenti a maggiore impatto (impianti di stoccaggio e trattamento rifiuti, comparto ceramico, verniciature, cantieri per infrastrutture TAV, RFI BO-VR,…); Supporto tecnico in materia di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati; Attività di vigilanza e controllo relativamente al riutilizzo agronomico dei fanghi da impianti di depurazione. Necessariamente l’obiettivo di dare risposta alle priorità individuate, si rifletterà sugli altri ambiti di attività di Arpa. A limitare l’attuazione del programma, di norma, influisce anche la notevole quantità di segnalazioni ed esposti di cittadini, in particolare per problemi riconducibili a inquinamento di acque superficiali del reticolo secondario, all’impatto acustico e alla diffusione di sostanze maleodoranti. Conseguentemente per il raggiungimento degli obiettivi di priorità prefigurati, si renderà necessaria la fattiva collaborazione dei diversi Enti di governo locale, che possono costituire un prezioso sistema di prima risposta e di intervento nei confronti delle segnalazioni da parte dei cittadini / associazioni nei confronti dell'agenzia. L’auspicio è che in tal modo le risorse di Arpa siano maggiormente svincolate da segnalazioni di terzi, tali da poter essere impiegate in forme più strutturate secondo programmi e piani condivisi, con criteri di maggiore efficacia in termini di ricaduta sull’ambiente. Nel 2008 l’attività di ispezione e campionamento a seguito di SIA è stata pari al 50% circa dell’intera attività svolta, con indubbi riflessi sia sull’attività programmata che sui complessivi tempi di risposta di Arpa. SERVIZI OBBLIGATORI 1. SUPPORTO TECNICO PER LE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI A fronte del trend delle attività registrate dall’anno 2003 ad oggi, si ritiene che quantitativamente si possano ipotizzare e confermare dati numerici in linea con quanto riscontato nel 2008. Attività IPPC Nel 2008 la Sezione ha concluso l’attività istruttoria sulle 199 domande di AIA di cui 163 industriali e 36 della cat 6.6 “allevamenti”; l’Autorità Competente ha rilasciato altrettanti provvedimenti autorizzatori. E’ prevedibile per il 2009 una ulteriore attività istruttoria: − per richieste di modifica delle MTD adottate − per richieste di modifica di impianti − per la presentazione di nuovi elementi di conoscenza sempre da parte delle Aziende. Ipotesi tutte nella previsione di revisione della autorizzazione prima della naturale scadenza ai sensi dell’art 9 del D.Lgs. 59/05. Pag. 167 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali PARERI CLIENTE Ambito di intervento/matrice Attività Provincia Aria emissioni in atmosfera Comune Scarico - reflui domestici Provincia Scarico – reflui industriali Provincia Scarico - spandimento reflui zootecnici Siti contaminati / Distributori carburanti Provincia Rifiuti SUAP/Comune Progetti NIP/ piani e strumenti urbanistici Comune/ Provincia Via, Screening, Scoping di insediamenti/infrastrutture/En ergia Comune Attività rumorose Provincia/ Sportello Unico comunale Provincia N° Pareri per modifiche o nuove emissioni Pareri/istruttorie di cui una parte relativi a domande di rinnovo Pareri di cui una parte relativi a domande di rinnovo Pareri istruttorie per rinnovi o nuove attività di spandimento reflui zootecnici Pareri e relazioni su piani e bonifiche Rapporti/ pareri per variazioni attività di trattamento o stoccaggio rifiuti Pareri /istruttorie Pareri, scoping e screening 250 350 70 30 130 80 1.150 50 Pareri/ istruttorie su attività produttive e attività provvisorie 450 Esame progetti impianti SRB – RadioTV- Elettrodotti Pareri /istruttorie 300 Attività IPPC Pareri /istruttorie 100 TOTALE Matrici/ ambiti 2.960 PARERI/ISTRUTTORIE/RELAZIONI 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Cons. Cons. Cons. Cons. Cons. Precons. 2008 Progr.2009 ARIA 467 450 400 394 352 273 250 ACQUA 759 806 595 441 494 494 450 SUOLO + SITI CONT. + DISTR. CARB 157 136 149 159 147 100 130 RIFIUTI 212 240 179 82 78 65 80 RUMORE 336 443 518 538 509 425 450 URBANISTICA - VIA 648 879 852 1097 1198 1277 1200 RADIAZIONI NON IONIZZANTI (NIR) 276 295 387 335 477 326 300 20 200 110 100 3.066 3.455 3.070 2.960 AIA TOTALE 2.855 3.249 3.080 Pag. 168 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Pareri/Istruttorie/Relazioni 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 Aria Acqua Suolo Consuntivo 2. Rifiuti Rumore Urbanistica/VIA NIR Preventivo 2009 SUPPORTO TECNICO ENTI LOCALI L’entrata in vigore del Decreto Legislativo 16 gennaio 2008 n° 4 relativo alla Valutazione Ambientale Strategica AS dei piani e programmi e della Valutazione di Impatto Ambientale dei progetti VIA e sulla Autorizzazione Integrata Ambientale IPPC richiederà da parte di Arpa un supplemento di attività nella traduzione applicativa di questi strumenti. Arpa, assicurerà la propria collaborazione per elevare la qualità ambientale degli strumenti valutati contribuendo a realizzare le migliori condizioni per uno sviluppo sostenibile, perseguendo inoltre l’obiettivo dell’integrazione e coerenza dei programmi, dei piani territoriali e dei progetti insediativi. Attività Cliente Obiettivi Attività Istruttoria di Scoping, VIA e Screening Regione Provincia Comuni Supporto agli EELL, in virtù delle specifiche conoscenze tecnico-scientifiche in possesso all’Agenzia. Attività di supporto alla pianificazione territoriale (PSC, PTCP, Piani Settoriali, Regolamenti comunali) Provincia Comuni Supporto agli EELL per favorire la costruzione di analisi ambientali condivise e rilevare elementi di criticità/ forza dei diversi ambiti territoriali Nella figura di seguito riportata sono evidenziate le realtà comunali che hanno attivato le procedure di elaborazione del PSC a cui Arpa ha attivamente partecipato sia nella fase della Conferenza di Pianificazione che nelle successive fasi di applicazione della LR 20/2000, PSC, POC, RUE. Pag. 169 di 343 Programma annuale delle attività 2009 3. Le Sezioni provinciali CONTROLLO E VIGILANZA L’attività di vigilanza e controllo sui determinanti di pressione ambientale, risulta programmata sulla base degli indirizzi generali concordati con la Provincia (Ente con responsabilità amministrativa dei controlli ambientali) che ne definisce, strategie e priorità, tenuto conto dei report sullo stato dell’ambiente, delle peculiarità del territorio provinciale e delle criticità evidenziate. Il programma potrà essere rivisto nel corso dell’anno per emergenze non preventivabili e/o per sopravvenute diverse disposizioni sovraordinate. L’azione di vigilanza si esplica attraverso ispezioni, campionamenti e misure sulla base di quanto previsto dalle normative specifiche di riferimento e può essere distinta per: attività obbligatoria prevista dalla normativa nazionale o regionale, attività ispettiva programmata, attività di supporto per il controllo di emergenze ambientali. attività di risposta ad esposti per inconvenienti ambientali, Premettendo che le indicazioni sottoriportate hanno valore indicativo e che potranno subire sostanziali modifiche in caso di sopravvenute emergenze, le principali attività programmate per il 2009 riguardano: ARIA. Emissioni in atmosfera L’avvio dell’attività ispettiva in ambito AIA determinerà un numero complessivo di oltre 200 fonti emissive campionate di cui circa 80 per le AIA e 120 per le restanti autorizzazioni settoriali. In termini numerici l’attività ispettiva sarà pari a 400 ispezioni. ACQUE: Controllo degli scarichi idrici e acque indagine inquinamento Reflui urbani Il protocollo tra Provincia, Arpa ed Enti Gestori approvato con DGP n. 99 del 20 marzo 2007 ha definito, come richiesto dall’Agenzia, la programmazione dell’attività di controllo relativa Pag. 170 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali agli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane ai sensi del DLgs. 152/06 parte III; non si modificherà il numero dei controlli già sperimentato. Dal 1 gennaio 2006 la normativa ha introdotto il controllo dei depuratori di potenzialità 2000 < AE < 9999 e 10000 < AE < 49999. Verranno effettuati 75 controlli riferiti alla verifica della tabella 3 oltre a 18 controlli relativi alla tabella I sui tre depuratori > 50000 AE così come previsto dalla norma. Dei 93 campioni: 21 tab. 3 interesseranno 21 depuratori 2000 < AE <9999 36 tab. 3 interesseranno 12 depuratori 10000 < AE <49999 36 (18 tab. 3 + 18 tab.I) 3 depuratori > 50000 AE Per il controllo dalla tabella I degli impianti da 2000 < AE < 9999 l’esecuzione del piano di campionamento ed analisi, dovrà prevedersi il concorso degli Enti gestori a seguito di un’azione di coordinamento fra enti promossa da parte dell’amministrazione Provinciale. La valutazione di conformità resterà comunque in capo ad Arpa in stretto rapporto con la Provincia. Il controllo sui 3 depuratori >50000AE riferito sia alla distribuzione dei campioni che analitico si manterrà invariato. Gli Enti gestori invieranno altresì al controllo presso la rete laboratoristica dell’Arpa 12 campioni per ognuno dei 3 depuratori > 50000 AE per la verifica analitica della tabella I. Per i depuratori dei Comuni di Montese e Pievepelago verranno effettuati 12 controlli per la tabI di cui 2 tab3. Sull’esperienza già consolidata dei piani precedenti si prevedono n° 450 ispezioni di cui 350 su acque reflue urbane da programmazione e 100 ispezioni sia su scarichi industriali programmati che su scarichi domestici a seguito di segnalazioni di inconvenienti ambientali (SIA). A completamento di questa attività di controllo si prevedono circa 180 ispezioni sulle acque superficiali di cui orientativamente una sessantina daranno luogo a campionamenti e conseguente caratterizzazione analitica delle acque. Suolo - Siti contaminati - Rifiuti Suolo Sulla matrice suolo per il 2009 si prevedono n° 50 ispezioni così ripartite: - Controllo stoccaggio e riutilizzo reflui zootecnici n° 30 - L’approfondimento controllo riutilizzo agronomico fanghi di depurazione civile n° 10 - Controllo riutilizzo compost e ammendanti sul suolo n° 10 Siti contaminati Si riconferma l’impegno di Arpa a supporto degli Enti Locali riferita agli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti contaminati, attività che si sostanzia nella verifica della caratterizzazione del sito nella valutazione dell’eventuale analisi di rischio e nella verifica del ripristino e restituzione delle aree contaminate. Proseguirà l’attività di supporto alla Regione Emilia Romagna per l’individuazione delle modalità, sia ambientali che economiche, più idonee alla bonifica del sito di interesse nazionale di Sassuolo - Scandiano. E’ in atto un articolato approfondimento sull’avvio al recupero/riutilizzo in fornace di significativi quantitativi di materiali dai siti in oggetto che oltre al monitoraggio in situ, determineranno un rilevante impegno in termini di controllo delle emissioni presso le fornaci stesse. In generale si ipotizzano 160 ispezioni e 325 campioni. Rifiuti Per il controllo dell’attività sui rifiuti “DLgs 152/06 parte IV” si effettueranno un numero complessivo di 130 ispezioni e 40 campioni. Pag. 171 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali ISPEZIONI Ambito di intervento/matrice CLIENTE Provincia Provincia Provincia Provincia Volume progr.to Attività Aria emissioni in atmosfera Ispezioni per attività programmata Aria immissioni in atmosfera/ odori / polveri Sopralluoghi/Ispezioni Acque - reflui urbani,domestici, industriali Acque superficiali da SIA Suolo - spandimento reflui zootecnici/fanghi/compost e ammendanti 400 50 350 Ispezioni su impianti di acque reflue urbane Ispezioni per attività programmata e/o su reclamo su scarichi domestici e industriali Sopralluoghi/Ispezioni 100 180 Ispezioni aziende zootecniche per attività programmata e/o su reclamo 50 Provincia Suolo – siti contaminati Ispezioni in siti contaminati (discariche abusive, depositi incontrollati ecc.) 160 Provincia Rifiuti – imp.incenerimento /compostaggio/discariche/ ripristino ambientale Ispezioni su siti di produzione o gestione rifiuti programmate e/o su reclamo 130 Comune Rumore Comune Urbanistica - VIA Provincia IPPC Comune CEM AUSL Amianto Vari Tutte le matrici Ispezioni programmate e/o su reclamo su attività rumorose Sopralluoghi/Ispezioni 50 30 320 Ispezioni Ispezioni per la verifica dei livelli di esposizione prodotti dagli impianti di telefonia mobile, Radio TV e di distribuzione dell’energia elettrica Ispezioni per la verifica della corretta gestione di materiali contenenti amianto 40 20 40 Ispezioni di Pronta Disponibilità TOTALE 1.920 ISPEZIONI 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Cons. Cons. Cons. Cons. Cons. Precons. 2008 Progr.2009 ARIA 555 490 253 423 399 387 450 ACQUA 812 874 681 637 564 557 630 SUOLO + SITI CONT. + DISTR. CARB 335 325 307 368 373 314 210 RIFIUTI 318 277 221 143 136 125 130 RUMORE 131 177 81 127 76 59 50 URBANISTICA - VIA 26 89 105 73 32 23 30 RADIAZIONI NON IONIZZANTI (NIR) 180 184 111 65 27 25 40 AIA 40 320 AMIANTO 60 20 PRONTA DISPONIBILITA' 40 40 1.630 1.920 Matrici/ ambiti TOTALE 2.357 2.416 1.759 1.836 Pag. 172 di 343 1.607 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Ispezioni 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 Aria Acqua Suolo Rifiuti Consuntivo Rumore Urbanistica/VIA NIR Preventivo 2009 CAMPIONAMENTI E MISURE Ambito di intervento/matrice CLIENTE Volume progr.to Attività Provincia Aria emissioni in atmosfera Campionamenti di emissioni gassose 200 Provincia Acque - reflui urbani domestici, industriali/ prima pioggia Campionamenti 143 Provincia/C omuni Acque sup/sott . da SIA Campionamenti 60 Comune Suolo –siti contaminati/ fanghi/compost e ammendanti Rifiuti – imp.incenerimento /compostaggio/discariche/ ripristino ambientale Rumore Provincia Comune Provincia 325 Campionamento di fanghi e terreni 40 Campionamenti Misure strumentali ambientali e sulle sorgenti 120 AIA Campionamenti 500 CEM Misure strumentali ambientali 80 TOTALE Pag. 173 di 343 1.468 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali CAMPIONI/MISURE Matrici/ ambiti 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Cons. Cons. Cons. Cons. Cons. Precons. 2008 Progr.2009 ARIA 272 342 202 205 194 246 200 ACQUA 255 328 276 239 175 382 203 SUOLO + SITI CONT. + DISTR. CARB 276 283 249 440 374 320 325 RIFIUTI 46 35 70 70 45 37 40 RUMORE 361 492 243 262 179 78 120 500 AIA RADIAZIONI NON IONIZZANTI (NIR) TOTALE 370 297 136 160 64 80 80 1.580 1.777 1.176 1.376 1.031 1.143 1468 Campioni/misure 600 500 400 300 200 100 0 Aria Acqua Suolo Consuntivo Rifiuti Preventivo 2009 Pag. 174 di 343 Rumore NIR Programma annuale delle attività 2009 4. Le Sezioni provinciali RETI REGIONALI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE L’attività di Monitoraggio Ambientale Le reti di monitoraggio ambientale pesano, in termini di impegno temporale, per il 30% circa dell’attività complessiva del SSA. La restante quota si sostanzia prevalentemente in attività di supporto alla pianificazione agli EE.LL, oltre che in progettualità in ambito territoriale (attività essenziale per le necessità di raggiungimento degli obiettivi economici del nodo e riconducibile in massima parte ad attività di monitoraggio ed analisi valutative suppletive del territorio a fronte di interventi infrastrutturali e/o di pianificazione). Attività SSA Monitoraggio Aria 17 % Monitoraggio Acqua 12 % Monitoraggio Ag. Fisici Altra Attività 70 % 1% Qualità dell’aria Nel corso degli ultimi anni la struttura della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria ha subito notevoli modifiche, secondo quanto previsto dal progetto di ristrutturazione promosso dalla Regione Emilia-Romagna in accordo con Arpa, Province e Comuni. Nel 2008, in particolare, sono terminate le attività previste dalla fase I del progetto, con l’attivazione di due nuove stazioni, Gavello a Mirandola e Parco V. Agnini a Vignola, e la riconfigurazione delle stazioni esistenti in termini di parametri monitoratati, secondo quanto previsto dal progetto in base alla tipologia della stazione stessa. Attualmente, sono quindi attive 9 stazioni di monitoraggio, di cui 8 già nella loro collocazione finale e una, quella di Sassuolo, da rilocare in sito più idoneo. La seconda fase del progetto di ristrutturazione, che verrà attuata nell’anno 2009, oltre allo spostamento della stazione di Sassuolo, prevede l’acquisto di nuova strumentazione (4 PM10 e 1 PM2.5) per completare o rinnovare il parco strumenti. COMUNE Mirandola STAZIONE Gavello STATO DATA ATTIV.NE NUOVA 26/06/2008 Fondo suburbano NUOVA 26/06/2008 ESISTENTE 1995 Rilocazione BTX a Giardini ESISTENTE 14/11/2005 Acquisto PM10 TIPOLOGIA ZONA/ Aggl.to Fondo rurale ATTIVITÀ ZONA A Vignola Parco Via Agnini Modena Via Nonantolana Fondo urbano residenziale Modena Parco Ferrari Fondo urbano Carpi Via Remesina Fondo suburbano ESISTENTE 1997 Modena Via Giardini Traffico ESISTENTE 1990 Maranello Area Parco 2 Fondo urbano ESISTENTE 1999 Fiorano Circ. S. Francesco NUOVA 01/05/2007 AGG R4 AGG R5 Traffico Pag. 175 di 343 Acquisto PM10, PM2,5 Acquisto PM10, BTX Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Sassuolo In fase di definizione Fondo urbano residenziale NUOVA Fine 2008/2009 Installazione Nuova Stazione Acquisto PM10 Sassuolo Sassuolo Fondo urbano residenziale/ traffico ESISTENTE DA RILOCARE 1990 Disattivazione Il monitoraggio in Provincia di Modena verrà poi integrato attraverso l’utilizzo di due mezzi mobili, uno di recente acquisizione, le cui campagne verranno concordate nell’ambito del Comitato di Gestione della Rete di monitoraggio. Il sistema integrato delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria comprende, oltre a quanto esposto in precedenza, anche le reti di monitoraggio delle deposizioni atmosferiche e dei pollini allergenici. Queste reti integrative hanno l’obiettivo di acquisire informazioni ambientali sui fenomeni di acidificazione e di monitorare la presenza delle diverse specie polliniche in atmosfera. I punti di monitoraggio di queste reti non subiranno variazioni nella frequenza, inoltre il protocollo analitico d’indagine rimarrà invariato. Attività N° stazioni/ punti misura Frequenza monitoraggio Stazioni fisse 9 Continua Mezzo mobile HERA 8 Continua su campagne di 1 mese Mezzo Mobile Provincia 10 Monitoraggio IPA 3 Deposizioni Umide Pollini aerodispersi Continua su campagne di 1 mese 1 membrana ogni 5 gg per ottenere un dato medio mensile Inquinanti monitorati/campioni NOx, NO, NO2, CO, SO2, O3, BTX, PTS, PM10, PM2,5 NOx, NO, NO2, CO, SO2, O3, PM10, meteo, flussi di traffico Benzene con campionatori passivi NOx, NO, NO2, CO, SO2, O3, PM10, meteo 32 parametri/36 campioni 1 settimanale 14 parametri/a seconda degli eventi piovosi 1 giornaliera 38 parametri/365 campioni Pag. 176 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Rete di monitoraggio qualità dell’aria Acque superficiali e sotterranee La Direttiva Europea 2000/60 sulle acque e il D.Lgs. 152/06, modificano significativamente il monitoraggio delle acque superficiali, sia nell’architettura delle reti, che nella tipologia dei campionamenti. Secondo i criteri dettati dalla normativa, i corsi d’acqua che attraversano il territorio modenese appartengono a due ecoregioni: Appennino settentrionale e pianura padana. Nel 2008 si è avviato e concluso il processo di tipizzazione finalizzato all’individuazione dei tratti di corsi d’acqua omogenei, su cui dovranno essere applicati i monitoraggi. Sono stati complessivamente tipizzati oltre 70 tratti omogenei, all’interno dei bacini dei fiumi Secchia e Panaro. La tipologia di monitoraggio previsto dalla Normativa vigente si basa soprattutto sulla valutazione degli elementi biologici, rappresentati dalle comunità acquatiche (macroinvertebrati, diatomee bentoniche, macrofite acquatiche, fauna ittica) e degli elementi idromorfologici, che condizionano la funzionalità fluviale; per ogni tratto indagato dovranno essere effettuate le indagini chimico-fisiche e microbiologiche con periodicità diverse a seconda della tipologia di indagine e della tipologia di sostanza analizzata. Dal 2009 l’attività di monitoraggio delle acque superficiali interne ed in particolare del biomonitoraggio dovrà essere rivista nella sua interezza, tentando di effettuare un nuovo “punto zero” di classificazione. Le informazioni raccolte applicando il nuovo sistema di monitoraggio delle acque superficiali interne, costituirà la base che sarà di ausilio alla Regione per la predisposizione del Piano Regionale di Gestione, che dovrà essere presentato entro il 31/12/2009. Invariate rimangono le reti per l’idoneità alla vita dei pesci che risulta costituita da 8 stazioni, poste sui corpi idrici principali e secondari, con 3 stazioni per acque idonee alla vita dei salmonidi e 5 per acque idonee alla vita dei ciprinidi. Pag. 177 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali La Normativa vigente, non modifica in modo sostanziale i criteri per il monitoraggio dell’acquifero sotterraneo. In attesa del decreto attuativo che darà più precise indicazioni relativamente ai criteri per la definizione delle reti e ai parametri da analizzare ed alla periodicità del prelievo, l’attività per l’anno 2009 seguirà le stesse frequenze e modalità di campionamento del 2008. La Rete di monitoraggio Regionale risulta costituita da 63 pozzi. Attività/Rete N° stazioni/punti misura Frequenza monitoraggio N° campioni / rilevazioni Monitoraggio Acque Rete Ambientale Regionale + portate 15 12/anno 180 4 4/anno 16 4 2/anno 8 Monitoraggio Biologico Acque Rete Ambientale Regionale Monitoraggio Biologico Acque Rete Ambientale 4 1/anno Regionale Monitoraggio Biologico Acque Rete Ambientale 4 2/anno Regionale Monitoraggio Acque Rete 8 4/anno Funzionale (vita pesci) Monitoraggio Biologico Acque Rete Funzionale 8 2/anno (vita pesci) Monitoraggio acque sotterranee 63 2/anno chimismo/Rete Regionale Monitoraggio acque 48 2/anno sotterranee Piezometrie/Rete 15 4/anno Regionale (°) misure in campo: temperatura aria, temperatura acqua. Pag. 178 di 343 4 4 Protocollo analitico di indagine 125 parametri Staz. A 24 parametri Staz. B (°) Monitoraggio macroinvertebrati Monitoraggio macrofite acquatiche Monitoraggio diatomee bentoniche 32 30 parametri (°) 16 I.B.E. 126 Range da 28 a 68 parametri (°) 96 60 Misura del livello statico Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Reti di monitoraggio acque superficiali Reti di monitoraggio acque sotterranee Campi elettromagnetici Nell’ambito del progetto di revisione delle reti di monitoraggio ambientale di Arpa, è stata prevista nell’arco di due anni (2008-2009), una razionalizzazione dell’attività legata al monitoraggio dei cem, che permetta di mantenere un buon presidio del monitoraggio e una riduzione dei costi di gestione, favorendo l’integrazione tra la rete regionale e le campagne di misura locali richieste dai Comuni. Si è ritenuto opportuno definire la rete regionale di monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici ad alta frequenza come l’insieme dei dati ottenuti dal monitoraggio con campagne di misura tramite stazioni rilocabili. Tali dati saranno costantemente validati e resi fruibili agli enti ed al pubblico attraverso il sito web della Sezione ARPA di Modena al seguente indirizzo www.arpa.emr.it/elettrosmog/elettrosmog.asp/prov=mo Criteri generali per lo svolgimento dell’attività di monitoraggio in continuo dei cem: Programmazione annuale della rete di monitoraggio regionale: • privilegiare aree con possibili “criticità” ambientali, ovvero alta densità di impianti o contributi importanti di impianti radio TV, correlate alla concentrazione di ambienti residenziali o di recettori “sensibili” potenzialmente interessati. Tra queste, la priorità sarà data a quei casi in cui sono evidenti le sensibilità e le condizioni di disagio dei cittadini testimoniate dalla presentazione di esposti, dalla costituzione di comitati, o altro; • monitoraggio periodico/ripetuto in corrispondenza di aree urbanizzate, edifici o altro, in prossimità di siti radioTv anche in attesa di delocalizzazione prevista dal PLERT; Pag. 179 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali • monitoraggio nelle località, edifici, aree accessibili più prossimi ai siti radioTv di interesse Nazionale; • attività di monitoraggio, per i siti che risultano più critici dal punto di vista dell’esposizione della popolazione ai cem, individuati sulla base dei calcoli teorici effettuati in sede di valutazione preventiva, laddove vengano stimati livelli di cem uguali o superiori alla metà del valore di riferimento normativo (3 V/m); • attività di monitoraggio in corrispondenza dei siti sensibili (asili, scuole, ospedali, case di cura,…), più prossimi agli impianti (entro i 200 m per SRB e 500 per radioTv). Tre delle 8 centraline rilocabili, di cui dispone l’Agenzia, saranno pertanto utilizzate nell’ambito della rete Regionale, per un numero di campagne annue per centralina pari a 3, con durata media di ogni campagna di 30 giorni. L’attività di monitoraggio dei cem sarà, anche, orientata in funzione della domanda esterna e verrà realizzata mediante specifici accordi con Comuni e Province. Attività di specifiche convenzioni ad integrazione della rete regionale: • attività di monitoraggio come supporto alla normale attività di ispezione e vigilanza effettuata anche a seguito di esposti di cittadini pervenuti tramite Amministrazioni Comunali. • attività di monitoraggio relativamente a siti RTV di particolare rilevanza e criticità, anche al di fuori di contesti urbanizzati e abitativi (elevata concentrazione di installazioni ed impianti trasmittenti, potenze di emissione considerevoli) ed ipotizzando se necessario l’utilizzo di stazioni fisse per periodi prolungati; • monitoraggi a supporto della pianificazione territoriale o dei PLERT; • monitoraggio in corrispondenza di aree ove vengono installati impianti di nuova tecnologia; • mappatura territoriale per valutare i livelli di cem di fondo nei vari Comuni ; • monitoraggi specifici in aree urbanizzate in prossimità di impianti fissi per impianti fissi di telefonia mobile, DVB-H etc. Entomologia Ambientale In seguito al fenomeno epidemico da virus Chikungunya - sviluppatosi nel 2007 nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Bologna - la Regione ha predisposto per il triennio 2008-2010, un “Piano regionale per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue” (DGR n. 280/2008). Arpa effettuerà la lettura dei campioni (ovitrappole) e implementerà il database visualizzabile attraverso il sito www.zanzaratigreonline.it. Obiettivo prioritario del piano risulta essere il potenziamento del sistema di sorveglianza dell´infestazione da zanzara tigre (Aedes albopictus), tramite l’aumento del numero di ovitrappole dislocate nel territorio regionale e della frequenza di raccolta dei dati. Il sistema di sorveglianza entomologica (rete di monitoraggio) della zanzara tigre prevede: - il posizionamento delle ovitrappole sul territorio da parte degli operatori del Dipartimento di Sanità pubblica in collaborazione con i tecnici comunali e le Guardie Ecologiche Volontarie; - la raccolta settimanale dei campioni, garantita da personale individuato e formato dai Comuni; - la lettura dei campioni costituiti dalle ovitrappole che sarà garantita da Arpa, in virtù dell´esperienza acquisita nella gestione di questa attività nella stagione 2008; la lettura sarà effettuata dalla rete laboratoristica di Arpa presso le sedi di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena e Rimini. L´omogeneità delle prestazioni erogate dai 5 punti di lettura, è garantita dalla attivazione di un circuito di interconfronto fra gli operatori abilitati a tale attività. Pag. 180 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Il Piano regionale dell´Emilia-Romagna anche per l’anno 2009, si svilupperà da maggio a ottobre, per circa 26 settimane, con 2.773 ovitrappole raccolte con frequenza settimanale. Per la provincia di Modena il numero di ovitrappole monitorate è 322. Dal 2008 inoltre è stato ritenuto opportuno, non calare l’attenzione sul problema, continuando il monitoraggio anche per tutto il periodo invernale. Da novembre 2008 ad aprile 2009, è stato istituito un nuovo Piano di Monitoraggio invernale delle uova di Aedes albopictus, che prevede la lettura di un numero ridotto di punti di monitoraggio (circa 10 per ciascuna provincia), con frequenza bisettimanale. La gestione delle letture e dell’implementazione del database è sempre affidato ad Arpa, con due soli centri di raccolta: Modena per il territorio emiliano (inclusa la provincia di Bologna) e Rimini per il territorio romagnolo e il ferrarese. Monitoraggio con ovitrappole Il monitoraggio mediante ovitrappole basato sul numero di uova deposte in contenitori attrattivi nei confronti delle femmine gravide, rappresenta un metodo indiretto di sorveglianza in grado di ottenere informazioni sullo sviluppo della popolazione di adulti. I dati raccolti attraverso una dislocazione pianificata delle ovitrappole su maglie regolari e letti in correlazione con i dati meteoclimatici, sono indicatori "proxy", cioè in grado di approssimare il grado di infestazione. L´obiettivo della rete di monitoraggio predisposta nel 2008 e mantenuta anche per l’anno 2009 nel territorio della Regione Emilia-Romagna, è quello di stimare il livello di infestazione da zanzara tigre per ogni ambito provinciale e per i centri urbani a maggiore estensione, attraverso la definizione quantitativa del numero di uova raccolte. La proposta di revisione organizzativa della sezione, porterà al perfezionamento del coordinamento del presidio delle analisi entomologiche. L’allarme provocato dalla diffusione del virus Chikungunya provocato dalla zanzara tigre, ha di fatto indotto un elevato livello di attenzione in merito alla sua presenza e diffusione. Sarà consolidato lo stretto rapporto collaborativo con il Dipartimento di Sanità Pubblica per il monitoraggio volto a definirne la mappa di diffusione, azione propedeutica per orientare gli interventi di bonifica e per verificare successivamente gli effetti degli interventi di disinfezione. Si consoliderà il ruolo di riferimento tecnico-scientifico per Arpa in materia di entomologia ambientale (in particolare in relazione a riconoscimenti di specie) a garanzia della massima operatività analitica a beneficio della rete, fornendo altresì supporto ad un programma di formazione continua per gli operatori dei nodi dell’Agenzia. 5. ATTIVITÀ LABORATORISTICA PER SERVIZI “OBBLIGATORI” Sulla base della riconfigurazione della Rete Laboratoristica di Arpa Emilia-Romagna, alla Sezione Provinciale di Modena è stato assegnato, sulla base della consolidata attività sulle emissioni, il presidio Tematico Aria che garantirà le prestazioni analitiche riferite ai campioni delle Emissioni per il polo di Centro (Modena-Bologna), inoltre a livello regionale, il LT di Modena si propone come Laboratorio Regionale di riferimento per tali attività. Per le Immissioni, il Laboratorio si occuperà delle analisi per la rete di Monitoraggio di Modena e Bologna per Metalli, IPA e Campionatori Passivi (BTX, NOx, Aldeidi). Lo Sportello di Sezione per le attività di accettazione campioni, confluirà all’interno del LT che rimarrà il punto di riferimento per il conferimento dei campioni e le richieste d’informazioni. Questa riconfigurazione laboratoristica ci ha visti impegnati nel 2008 nella risoluzione della logistica dei trasferimenti dei campioni in quanto i campioni di Acque di Scarico, acque di monitoraggio, Suolo, Rifiuti, Siti Contaminati campionati in ambito Provinciale dal Servizio Territoriale e dal Servizio Sistemi Ambientali della Sezione di Modena saranno trasferiti, oltre ai campioni delle matrici ambientali campionate dall’AUSL, mediante trasporto giornaliero presso i Laboratori Integrati di Piacenza (suolo rifiuti), Reggio Emilia (acque di scarico e Pag. 181 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali acque superficiali e sotterranee), Bologna (alimenti, bevande, acque potabili piscine), Ravenna (microinquinanti organici) e Ferrara (fitofarmaci). Sostanze odorigene: si manterrà il presidio relativo alla rilevazione ed eventuale identificazione delle sostanze odorigene, in relazione all’alto numero di sorgenti presenti in ambito provinciale. Le attività svolte dal LT ARIA, relativamente alla olfattometria, sono: • veicolare all’interno della rete il know how relativo alla generazione, diffusione, effetti e impatti degli odori; • fornire il supporto per la programmazione degli interventi e delle strategie di prevenzione e/o riduzione delle emissioni odorigene; • sviluppo delle applicazioni ambientali del sistema olfattivo artificiale, su problematiche specifiche; • mettere a punto i metodi analitici per la caratterizzazione chimica di matrici gassose ad impatto odorigeno. Le attività svolte dal LT ARIA, relativamente alle emissioni atmosferiche, sono: • gestire e coordinare a livello provinciale le attività connesse al controllo delle emissioni, con predisposizione di documenti tecnici (RdP) e linee guida (gruppo regionale di lavoro ARPA); • supporto al ST e CTR per l’attività istruttoria per il rilascio delle AIA di aziende a forte impatto ambientale, con particolare riferimento a quelle con significative emissioni in atmosfera (inceneritore, impianti di smaltimento/recupero rifiuti, ecc.); • supporto alle attività istruttorie relative ad aziende con emissioni in atmosfera, secondo quanto previsto dal D.Lgs152/2006; • supporto attivo al CTR (Inceneritori ecc…) per il progetto regionale sul monitoraggio ambientale e sanitario relativo alle ricadute degli inceneritori; • standardizzare le metodiche di analisi; • aggiornamento del personale Arpa su normative nonché procedure operative e documenti per la qualità, di specifica attinenza; • supportare il sistema di qualità all’interno della rete, per le attività sulle emissioni; • fornire il supporto per la programmazione ed esecuzione di attività ispettive, di interventi e/o strategie di prevenzione o riduzione delle emissioni in genere; • presidiare le attività analitiche sulle matrici di competenza, anche a supporto dell’intera rete Arpa, con razionalizzazione dell’utilizzo delle strumentazioni esistenti. SERVIZI “NON OBBLIGATORI/AGGIUNTIVI” 6. ATTIVITÀ SU PROGETTI PROVINCIALI, REGIONALI, NAZIONALI, UE Progetto Supporto Tecnico all’Osservatorio Ambientale relativo alla costruzione della linea ferroviaria ad Alta Velocità tratta BO - MI Supporto al Gruppo Tecnico per il raddoppio ferroviario BO-VR Cliente Obiettivi TAV Verifica del Piano di Monitoraggio, delle prescrizioni riportate nell’Accordo Procedimentale RFI Verifica del corretto adempimento di quanto previsto dal progetto di raddoppio della linea ferroviaria Bologna Verona (tratta Emiliana) e dal conseguente Progetto di Monitoraggio Ambientale Pag. 182 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Piano CAVE Provincia Progetto NITRATI Provincia Progetto Falda Freatica Regione Progetto sito contaminato nazionale Sassuolo Scandiano Regione Supporto tecnico per la gestione ed il controllo dell’attività di monitoraggio nei poli ed ambiti individuati dal PIAE della Provincia di Modena Supporto tecnico, a fini conoscitivi, per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla variante generale del PTCP in attuazione al PTA Supporto tecnico alla Regione Emilia – Romagna per la ricostruzione del quadro conoscitivo relativo ai principali acquiferi freatici di pianura Supporto tecnico alla RER per lo studio di fattibilità sull’avvio al recupero/riutilizzo in fornace di significativi quantitativi di materiali dai siti in oggetto ¾ TAV: Attività di Supporto Tecnico all’Osservatorio Ambientale (O.A.) istituito dal Ministero dell’Ambiente per la verifica del rispetto dell’Accordo Procedimentale ambientale (A.P.) relativo alla costruzione della linea ferroviaria ad Alta Velocità tratta Bologna – Milano oltre che per la ricollocazione della linea storica a Modena. - Arpa Emilia-Romagna continuerà la collaborazione con Arpa Lombardia e con l’APAT per la verifica del Piano di Monitoraggio, delle prescrizioni riportate nell’Accordo Procedimentale per l’integrazione dei diversi sistemi informativi oltre che per la verifica del contenuto informativo destinato alle comunità ed amministrazioni interessate. - All’attività di supporto all’O.A. si affiancherà, in naturale sinergismo, l’attività istituzionale di vigilanza ambientale sull’opera. - Arpa Sez. Prov.le di Modena curerà anche il Coordinamento delle azioni-attività in ambito Regionale in collaborazione con i Nodi di Piacenza, Parma, Reggio. ¾ RFI: Attività di Supporto al Gruppo Tecnico richiesto da RFI ed istituito per la verifica del corretto adempimento di quanto previsto dal progetto di raddoppio della linea ferroviaria Bologna Verona (tratta Emiliana) e dal conseguente Progetto di Monitoraggio Ambientale, in riferimento alla compatibilità ambientale delle opere in fase costruttiva ed in quella di esercizio. Arpa Emilia Romagna Sezione Prov.le di Modena e Arpa Emilia Romagna Sezione Prov.le di Bologna saranno pertanto impegnate, nell’arco di quattro anni, nelle seguenti attività: - verifica del rispetto del Piano di Monitoraggio, presentato alla RER in relazione allo stato di avanzamento dei lavori, e revisione aggiornamento dello stesso - verifica dei dati provenienti dal programma di monitoraggio eseguito - misure integrative e verifiche ambientali complementari al PMA in relazione alle previsioni di impatto - trasferimento all’interno del gruppo tecnico di informazioni di carattere metodologico - supporto alla predisposizione di materiale informativo ed alla definizione delle procedure per la gestione dei flussi informativi - redazioni di report semestrali ed annuali - archiviazione e gestione del materiale documentale. ¾ Piano CAVE: Supporto tecnico alla Provincia, per la gestione ed il controllo del monitoraggio nei poli ed ambiti individuati dal PIAE attraverso le seguenti attività: Pag. 183 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali - individuazione delle prescrizioni tecniche minime necessarie alla realizzazione di un idoneo sistema di monitoraggio quale supporto ad attività di prevenzione, previsione e risposta a determinati impatti ambientali - verifica della corretta esecuzione dei controlli previsti, e del rispetto di quanto stabilito dalle norme di tutela ambientale - implementazione ed aggiornamento del quadro conoscitivo di dettaglio al fine di facilitare la lettura dei dati ambientali e la valutazione degli eventuali impatti qualiquantitativi indotti dalle attività estrattive e degli impianti di lavorazione dei materiali litoidi. ¾ Progetto Nitrati: L’indagine si svolgerà all’interno del territorio di alta-media pianura modenese, collocato tra le conoidi del fiume Secchia e torrente Tiepido. Il progetto sarà costituito da diverse fasi conoscitive e di indagine: - Fase conoscitiva iniziale, in cui dovranno essere raccolte e organizzate tutte le informazioni associabili al fenomeno dell’inquinamento da nitrati, riconducibili alle cause generatrici individuabili nelle attività zootecniche (allevamenti e aree di spandimento), civili (reti fognarie, scolmatori, depuratori, principali scolmatori di piena ecc.) e produttive (scarichi produttivi in acque superficiali). - Consultazione della banca dati del Servizio Tecnico di Bacino, per l’individuazione di una serie di pozzi captanti la falda freatica (10-15 punti), su cui effettuare indagini quali-quantitative necessarie. - Sistematizzazione delle informazioni raccolte, implementazione del quadro conoscitivo esistente, elaborazione dei dati e redazione di report. ¾ Progetto Falda Freatica: Supporto alla Regione nella caratterizzazione preliminare quali quantitativa del sistema degli acquiferi freatici di pianura identificabili in linea di massima con la porzione di territorio regionale situata a valle della Via Emilia e di estensione di circa 10000 km 2 Nell’ambito di questo progetto l’Agenzia è chiamata a sviluppare le seguenti attività: - Esecuzione di una campagna di campionamento, analisi, rilievo freatimetrico e raccolta degli elementi descrittivi del punto di misura - Esecuzione di una seconda campagna per il solo rilievo freatimetrico ¾ Progetto Sito Contaminato Nazionale Sassuolo – Scandiano: Supporto tecnico alla RER per lo studio di fattibilità sull’avvio al recupero/riutilizzo in fornace di significativi quantitativi di materiali dai siti in oggetto. 7. ATTIVITÀ PER MONITORAGGI AMBIENTALI LOCALI Monitoraggi impianti di gestione dei rifiuti Le aree su cui gravitano importanti impianti di gestione dei rifiuti sono oggetto di particolare attenzione prevedendo articolati piani di sorveglianza. Il piano di monitoraggio previsto dall’AIA nell’area circostante l’inceneritore, prevede, oltre al piano di monitoraggio effettuato in proprio dal gestore dell’impianto, un’intensa attività integrativa svolta da Arpa. Tale attività si sostanzia nella gestione di due stazioni di monitoraggio in continuo di PM10 e NOx oltre che nell’effettuazione di campionamenti integrativi e in affiancamento al gestore (campionamenti e analisi in doppio) su aria, deposizioni umide e suolo riferiti a numerosi parametri quali Diossine, Metalli, IPA. Ad Arpa spetta inoltre il compito della valutazione della qualità dei dati acquisiti, dell’analisi del trend spazio temporale, della contestualizzazione territoriale, oltre che della elaborazione, redazione e comunicazione della reportistica. Pag. 184 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali N° stazioni/ punti misura 2 Frequenza monitoraggio Inquinanti monitorati/campioni Continua NOx, NO, NO2, PM10, Monitoraggio metalli 4 1 settimana al mese 12 parametri /48 campioni Monitoraggio IPA 2 bimestrale 32 parametri/12 campioni Attività Stazioni fisse Monitoraggio diosssine 2 bimestrale 14 parametri/12 campioni Monitoraggio metalli suoli 6 semestrale 12 parametri /12 campioni Moniotoraggio diossine e IPA Suoli 6 semestrale 14 + 32 parametri/12 campioni Elevata attenzione è anche riferita ai siti di discarica presenti sul territorio modenese in cui si riscontrano 6 discariche attive oltre a 3 discariche in post gestione. Anche in questo caso i piani di monitoraggio previsti dalle autorizzazioni AIA, prevedono un insieme di monitoraggi ambientali all’esterno delle aree impiantistiche riferite alle diverse matrici ambientali. 8. ATTIVITÀ LABORATORISTICA PER SUPPORTO A STUDI/PROGETTI E/O MONITORAGGI AMBIENTALI LOCALI E’ attiva la Convenzione con L’Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena per l’effettuazione di analisi relative a campioni di acque di dialisi per le strutture ospedaliere dell’AUSL di Modena dell’Area Nord, Area SUD e per l’Area Centro. La convenzione è rinnovabile di anno in anno per una durata massima di anni tre previo il consenso delle parti. 9. CENTRO TEMATICO REGIONALE (CTR) INCENERITORI E IMPIANTI DI PRODUZIONE ENERGIA Il Centro Tematico Regionale si propone come centro di riferimento per l’integrazione e lo sviluppo delle attività ispettive ed istruttorie riguardanti gli inceneritori e gli impianti di produzione di energia soggetti a normativa IPPC presenti sul territorio regionale. L’attività del CTR si esplica prevalentemente nel coordinamento/gestione, in collaborazione con i Servizi Territoriali delle Sezioni Provinciali di Arpa Emilia-Romagna, delle attività di vigilanza e controllo sugli impianti di competenza. Tra le altre attività principali svolte dal CTR può essere citata la diffusione, all’interno della rete, del know how relativo a impianti di incenerimento e impianti di produzione di energia mediante: • la predisposizione di report di attività specifici; • l’organizzazione e lo sviluppo di banche dati dedicate; • la gestione di progetti ambientali; • la promozione di iniziative di ricerca e sviluppo; • il supporto alla Regione per la predisposizione di linee guida e direttive; • il monitoraggio dell’evoluzione normativa europea, nazionale e regionale. Pag. 185 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Tutte le attività sono svolte anche nell’ottica di fornire supporto alle politiche di pianificazione territoriale. Il CTR Inceneritori ed Impianti di Produzione Energia svolge un ruolo di riferimento tecnico-scientifico sia internamente ad Arpa sia per la rete dei referenti istituzionali sulla materia di competenza. A livello provinciale l’attività del CTR si esplica nel supporto per la programmazione ed esecuzione delle attività ispettive di vigilanza e controllo sulle emissioni industriali, con particolare riferimento alle aziende IPPC, e nel coordinamento delle relative attività istruttorie o di rilascio pareri. 10. ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE E DI DIFFUSIONE DATI AMBIENTALI Sono previste le seguenti attività: Presentazione giornaliera e mensile a organi di stampa e amministrazioni di tabelle e grafici sull'andamento della qualità dell'aria; Diffusione settimanale del Bollettino dei pollini; Diffusione dei dati di monitoraggio in continuo dei livelli di campo elettromagnetico; Relazione annuale sullo stato di qualità dell'aria; Relazione annuale sullo stato di qualità delle acque sotterranee; Relazione annuale sullo stato di qualità delle acque superficiali; Ampliamento, aggiornamento dei temi trattati sul sito web della Sezione; Collaborazione con Arpa Rivista per la redazione di articoli tecnico – scientifici; Gestione dei dati informatizzati e periodica reportistica riferita all’impianto di termodistruzione a recupero di energia di Via Cavazza; Collaborazione con l’intranet di Arpa “Aggiornàti” per la comunicazione divulgazione di iniziative, approfondimenti ecc.; Partecipazione, incontri con testate giornalistiche o radiotelevisive locali su tematiche ambientali. Pag. 186 di 343 Sezione di Modena Attività Sezione anno 2009 Servizi Obbligatori Aria Acque Suolo Rifiuti IPPC RIR CEM RI Siti cont. Amianto Distrib. Carb. Rumore Urbanistica VIA Energia Alimenti e mat. a Misure Ispezioni Campion.ti manuali Pareri 250 450 2651 450 630 771 0 Campioni Accettati (Sport) Misure autom.che 29080800 Campioni Analizzati (LIMS) 217 217 3060 58 0 50 25 27 3 80 130 40 40 6 100 320 500 500 80 0 0 300 10 0 0 0 0 0 100 160 300 319 77 0 0 0 284 0 0 20 30 0 450 50 1150 40 20 10 10 0 0 0 15 388.800 0 0 120 30 cont. Ambienti di vita e lavoro 350 0 Entomologia Farmaci Mat.le atip.co Controllo qualità 7330 7330 Totale Obb. 2960 Aria Acque CEM Rifiuti Suolo e siti cont. Rumore RI Oss.Amb.li Servizi Non Energia Obbligatori Alimenti e mat. a 4287 135 29469630 12227 7775 0 1310 0 0 321 242 0 0 0 142 1 34 5 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 30 80 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 246000 0 0 Entomologia Farmaci Mat.le atip.co Totale generale Sez.ne 0 4 0 1850 cont. Ambienti di vita e lavoro Totale Non Obb. 0 100 0 0 30 1310 80 246000 500 248 2960 1880 5597 215 29715630 12727 8023 SINTESI ATTIVITA' SU "PROGETTO" DURATA N. DENOMINAZIONE PROGETTO CLIENTE Annuale 1 2 Costruzione delle linee ferroviarie ad alta velocità in Emilia Romagna (TAV) Raddoppio Ferroviario Bologna - Verona tratto Emiliano 3 Ministero Ambiente RFI Progetto NITRATI Provincia MO PIANO CAVE Provincia MO 4 5 6 X X Progetto Falda Freatica RER Sito contaminato nazionale "Sassuolo - Scandiano" RER X SSA Relazioni tecniche 42 45,427 200 tutte SSA Attività di monitoraggio, sopralluoghi, comunicazioni, relazioni tecniche Attività di 40 72 430 acqua SSA tutte SSA Relazioni tecniche acqua SSA Attività di campionamento, sopralluoghi, relazioni tecniche rifiuti/suolo ST Relazione tecnica 15 10 Supporto tecnico all'Osservatorio Ambientale tutte Partecipazione Gruppo Tecnico di supporto Supporto tecnico per la gestione ed il controllo dell’attività di monitoraggio nei poli ed ambiti individuati dal PIAE della Provincia di Modena Supporto tecnico alla Regione Emilia – Romagna per la ricostruzione del quadro conoscitivo relativo ai principali acquiferi freatici di pianura X Impegno personale interno previsto (g/uomo/y) OBIETTIVI (Sintesi) Supporto tecnico , a fini conoscitivi, per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla variante generale del PTCP in attuazione al PTA X Previsione ricavi (€*1000) Servizio con funzioni di process owner (ST-SSA-DT-CTR) Pluriennale X Output previsti Previsione costi operativi (€*1000) Matrice/i (prevalentemente trattate) Studio utile al definitivo risanamento di un sito contaminato di interesse nazionale Nota: I costi operativi ed i ricavi (ove presenti) devono essere indicati esclusivamente per le quote di competenza del Nodo per l'anno 2009 monitoraggio, sopralluoghi, comunicazioni, relazioni tecniche Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali SEZIONE PROVINCIALE DI BOLOGNA 0. PRIORITÀ DI PROGRAMMA IN AMBITO PROVINCIALE La declinazione delle diverse attività programmate per il 2009, deve essere, come sempre, orientata al presidio ed allo studio delle criticità ambientali individuate a scala locale. Attraverso la Tabella che segue, è possibile tracciare un quadro sintetico del contesto socioeconomico e delle principali caratteristiche del territorio provinciale. La provincia di Bologna è caratterizzata dalla suddivisione territoriale in un numero elevato di Comuni, che costituiscono i principali interlocutori istituzionali di Arpa; è conseguentemente rilevante e variegato anche il numero di richieste di intervento per attività territoriali di controllo e vigilanza, e istanze di supporto tecnico in riferimento a specifiche problematiche ambientali. Bologna ha inoltre la caratteristica di costituire un nodo nevralgico per il sistema dei trasporti stradali e ferroviari, con una ormai consolidata vocazione logistica. Una ulteriore peculiarità che si può sottolineare relativamente al territorio ed alla popolazione della provincia, anche in riferimento al contesto regionale, è la significativa presenza di aziende impattanti (sottoposte a normativa IPPC o classificate ad alto rischio), infrastrutture e grandi opere, poli funzionali a servizio dell’intera regione o nazionali (aeroporto, fiera, università, strutture sanitarie). Si riportano i principali macrodescrittori del territorio provinciale di Bologna, quali indicatori di pressione e fonti di potenziali emergenze per l’attività della Sezione. MACRODESCRITTORI 2 Superficie Totale (km ) VALORE ANNO 3.702 Popolazione (n. residenti) Densità di popolazione (residenti/km2) Comuni (n.) Autostrade (km) Strade Statali e Provinciali (km) Strade Comunali extraurbane e vicinali (km) Linee ferroviarie (km) Parco veicolare (prov. Bo n. veicoli) (n. veicoli com.Bo) Consumo energetici complessivi della Provincia di Bologna KTep Consumo di energia elettrica del comune di Bologna KTep Consumo di energia elettrica Provincia di Bologna KTep 954.682 257,8 60 318 1.522 1.030 310 767.340 280.725 2.420 150,5 480 2008 2008 2008 2008 2003 2007 2006 2006 2006 2006 Benzina venduta (Pr. Bo, tonn.) Gasolio venduto (Pr. Bo, tonn.) Gas Naturale distribuito (Pr. Bo, Standard metri cubi da 38,1 MJ) Consumo di Metano (Com. Bo, m3) Produzione di energia da fonti rinnovabili (MWh) N. unità locali d’impresa N. imprese attive N. aziende autorizzate alle emissioni in atmosfera N. aziende soggette ad autorizzazione integrata IPPC N. aziende con allevamento Di cui: allevamenti bovini allevamenti suini (compresi gli allevamenti per autoconsumo) allevamenti ovi-caprini allevamenti avicoli industriali Superficie agricola utilizzata (km2) Di cui ad agricoltura intensiva (km2) 222.069 432.360 1.315 373.066.560 76.343 96588 88.671 5.466 94 4.728 2006 2006 2007 2007 2005 2005 2005 2006 2007 2008 2.309 1.336 961 122 1.877 1.607 2005 2005 Pag. 189 di 343 2008 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Consumo di fertilizzanti (ton) Consumo di fitosanitari (ton) N. siti in bonifica (DM 471/99) Superficie dei siti in bonifica (ha) N. richieste autorizzazione allo spandimento fanghi Quantità di fanghi sparsi (kg di sostanza secca) N. aziende autorizzate allo spandimento liquami (ex art.3 L.R. 50/95) Produzione di rifiuti urbani (t/anno) Raccolta differenziata rifiuti urbani (%) Produzione di rifiuti speciali (t/anno) N. impianti autorizzati per smaltimento rifiuti (discariche) N. impianti autorizzati per trattamento meccanico biologico N. impianti autorizzati per compostaggio N. impianti autorizzati selezione raccolta differenziata N. impianti trattamento termico rifiuti N. siti radiotelevisivi e Stazioni Radio Base (telefonia mobile) Linee elettriche AAT-AT (km) Linee elettriche MT (km) N. stazioni/ cabine elettriche AAT-AT N. stazioni/ cabine elettriche MT N. stabilimenti classificati a “grandi rischi industriali” (D. Lgs. 334/99 e s.m.i.) N. impianti produzione energia elettrica Prelievi d’acqua (Superficiale e sotterranea) (m3/anno) di cui: (immesso in rete da falda e sorgente) (immesso in rete da acque superficiali) N. depuratori autorizzati < 2.000 A.E. N. depuratori autorizzati ≥2.000 A.E. N. scarichi industriali in CIS 91563 3.568 140 46 550 3.528 886 2006 2003 2007 566.925 31% 1.687.903 2007 2007 2005 5 3 3 3 1 1.325 1105,14 6302,46 51 9.058 20 2007 2007 2007 2007 2008 2008 2008 2008 2008 2007 2006 7 94.283.886 58.438.524 35.845.362 458 43 771 2006 2007 2007 2007 2005 2007 2005 L’attività territoriale del 2009 sarà fortemente orientata ai controlli integrati derivanti dall’espletamento delle attività previste dai Piani di Monitoraggio, per tutte le aziende in regime IPPC. L’attività istruttoria in campo settoriale risentirà fortemente del passaggio di un numero significativo di aziende (sono le più impattanti in termini di tipologia e capacità produttiva) all’assetto autorizzatorio AIA. Ogni modifica riguardante emissioni, scarichi, rifiuti, rumore, ecc. sarà gestito nell’ambito del procedimento AIA. Sul piano numerico ci sarà una compensazione delle attività fra voci diverse. Sul piano della tariffazione delle attività istruttorie e di controllo si applicherà il decreto nazionale, così come è stato recepito dalla delibera regionale. 0.1 Sviluppi dell’attività laboratoristica Il Dipartimento Tecnico, nell’anno 2009, proseguirà le attività individuate dal piano di riorganizzazione della Rete laboratoristica di Arpa e i Laboratori di chimica, di biologia e di microbiologia e svolgeranno le attività analitiche per soddisfare le esigenze dell’Area interprovinciale con un consolidamento dei rapporti con le Aziende USL delle Province di Bologna, Modena e Ferrara e, per la matrice Alimenti, oltre che per l’Area Centro della regione anche per l’Area Est con l’accettazione dei campioni di alimenti dalle Province di Ravenna, Forlì – Cesena e Rimini (conferimento iniziato nel luglio del 2008). Il rimodellamento prevede anche la ridistribuite in altre Sezioni provinciali (Modena e Ferrara) di alcune attività analitiche relative ad alcune matrici ambientali e l’individuazione nel Laboratorio di Bologna del Riferimento Analitico Regionale (RAR) di Alimenti, OGM e Biosicurezza. Pag. 190 di 343 2005 2004 2006 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Si prevede sempre di continuare la collaborazione con la AUSL di Bologna e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria, Policlinico S.Orsola-Malpighi per il supporto tecnico-analitico nel campo dell’Igiene ospedaliera e prevenzione delle infezioni nosocomiali. Il Dipartimento Tecnico per il 2009 continuerà il suo impegno nel mantenimento del sistema qualità già consolidato con l’accreditamento delle prove di laboratorio secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005. SERVIZI “OBBLIGATORI” 1. SUPPORTO TECNICO PER LE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI (PARERI) 1.1 Acque reflue urbane/industriali/domestiche (D.Lgs. 152/06 parte terza, DGR 1053/03) Si conferma l’impegno a supportare le amministrazioni, Provincia, Comuni e SUAP, sul rilascio delle autorizzazioni settoriali, esprimendo il proprio parere tecnico, nei tempi concordati. Si conferma, inoltre, la disponibilità a promuovere e mantenere un continuo coordinamento con le amministrazioni, per favorire lo snellimento delle procedure e il miglioramento dei tempi di risposta, favorendo la formazione del personale dei SUAP e standardizzando l’elenco dei documenti. Per il 2009 saranno confermati indicativamente i dati derivanti dalla proiezione del consuntivo al III trimestre 2008. 1.2 Nuovi Insediamenti Produttivi (LR 31/02, DGR 1446/07) avvio operativo della sperimentazione Per quanto riguarda i Nuovi Insediamenti Produttivi (NIP), dopo l’emanazione della DGR n° 2007/1446, “atto di indirizzo contenente linee applicative per il rilascio del parere integrato Arpa-AUSL nella dichiarazione d’inizio attività (DIA) e nel Permesso di Costruire”, in applicazione della LR 31/02, è stato avviato un Protocollo Sperimentale fra Arpa e AUSL per l’espressione del parere integrato. Nel 2009 potranno essere effettuate le valutazioni relative al periodo di sperimentazione, che si presume potrà ritenersi concluso al 31 marzo 2009. Sulla base di tali valutazioni si individuerà la procedura più adeguata per raggiungere l’obiettivo del parere integrato, secondo l’ottica della ottimizzazione nell’uso delle risorse e nel rispetto dei tempi previsti dal procedimento SUAP. 1.3 Rumore (L 447/95) Il volume dell’attività di Arpa sull’inquinamento acustico è sempre piuttosto importante e incisivo sul volume generale e riguarda principalmente le autorizzazioni in deroga, le valutazioni di impatto acustico degli insediamenti produttivi e commerciali e degli esercizi pubblici e le valutazioni di clima acustico per i Piani urbanistici. Per il 2009 saranno confermati indicativamente i dati di proiezione del consuntivo 2008. 1.4 Rifiuti (D.Lgs 152/06 parte quarta) Sul tema rifiuti probabilmente la maggior parte dell’attività si sposterà all’interno dei procedimenti AIA in quanto tutte le discariche e gli impianti di stoccaggio e trattamento rifiuti pericolosi sono entrati in regime IPPC. Si prevede quindi un ulteriore calo di richieste di parere sul tema rifiuti, secondo l’approccio settoriale, anche rispetto all’attività del 2008. 1.5 Siti Contaminati (D.Lgs 152/06 parte quarta) Si conferma l’impegno a supportare tecnicamente l’amministrazione Provinciale e i Comuni sul tema dei siti contaminati, sia in termini di valutazione dei progetti relativi alle varie fasi di Pag. 191 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali approvazione dei Piani di Bonifica che in termini di partecipazione a incontri tecnici e conferenze di servizio con gli enti interessati. I procedimenti autorizzativi, rivisti dal D.Lgs 152/06, prevedono la convocazione delle conferenze dei servizi e il confronto istruttorio si esplicita, sostanzialmente, in tale ambito. Per il 2009 saranno confermati indicativamente i dati derivanti dalla proiezione del consuntivo 2008. 1.6 Emissioni in Atmosfera (D.Lgs 152/06 parte quinta) La modifica del procedimento autorizzativo, rivisto dal D.Lgs 152/06, prevede la convocazione della conferenza dei servizi da parte dell’amministrazione provinciale e l’espletamento del confronto istruttorio in tale ambito; tale procedura ha migliorato notevolmente la gestione dei tempi di risposta. Per il 2009 saranno confermati indicativamente i dati derivanti dalla proiezione del consuntivo 2008. 1.7 Supporto istruttorio per il rilascio/modifica dell’AIA (D.Lgs 59/05) Si prevede che nel 2009 Arpa sarà coinvolta nelle seguenti attività istruttorie: 9 richieste di modifiche sostanziali e non sostanziali da parte dei gestori di impianti; 9 trasformazione delle autorizzazioni “speditive” (ai sensi della DGR n. 1198/07) in “ordinarie”; 9 presentazione di nuovi elementi di conoscenza (MTD, dati significativi ect.) acquisiti anche in seguito alle visite ispettive; 9 revisione dell’autorizzazione prima della naturale scadenza ai sensi dell’art.9 del D.Lgs. 59/05; 9 l’emissione dell’autorizzazione di alcuni impianti la cui istruttoria è rimasta in sospeso a causa di carenze di documentazione relazionate a grosse problematiche delle ditte stesse Oltre all’attività istruttoria di cui sopra nel 2009 la Sezione sarà impegnata nella verifica dei report annuali e nel proseguo delle ispezioni programmate sui piani di monitoraggio e controllo. Un’ulteriore impegno è previsto dall’introduzione di nuove prestazioni come è il caso del “Report di conformità” che ha l’obbiettivo di dare sistematica continuità nel tempo al rapporto fra l’Autorità Competente, l’Arpa ed il gestore, al fine di costruire una base conoscitiva condivisa che abbia ricadute sull’intero ciclo autorizzativo. Inoltre è in corso un progetto riguardante l’informatizzazione della procedura di raccolta dati per gestire ed elaborare i dati di monitoraggio IPPC (realizzazione di un’applicazione suddivisa in moduli (attività IPPC) per la gestione di database). L’applicativo consentirà di: 1. Calcolare direttamente gli indici previsti dai piani di monitoraggio AIA; 2. Estrarre i dati per eventuali altre elaborazioni; 3. Produrre report precompilati in Word da completare con giudizi e commenti del tecnico. La convenzione con l’amministrazione Provinciale, in scadenza il 31 dicembre 2008, si suppone sia prorogata per il 2009 per la chiusura dei procedimenti sospesi e per il supporto alle richieste di modifica sostanziali e non. 1.8 Campi elettromagnetici – telefonia mobile e impianti radiotelevisivi L’attività relativa all’espressione dei pareri degli impianti di telefonia mobile, radio televisivi e delle linee elettriche, si è mantenuta pressoché costante nel 2008; le modifiche introdotte dall’Autorità per la garanzia delle Comunicazioni nell’utilizzo dello spettro elettromagnetico hanno dato ai gestori la possibilità di utilizzare nuove bande di frequenze e/o di modificare il Pag. 192 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali tipo di servizio offerto su bande già assegnate, questo ha comportato, e comporterà presumibilmente anche per il 2009, una quantità limitata (rispetto a quella degli anni precedenti), di realizzazioni di nuovi impianti e un numero più rilevante di richieste di modifica di impianti esistenti (più propriamente definite “Riconfigurazioni”). In quest’ottica probabilmente il trend in diminuzione non si evidenzierà neppure nel prossimo anno, viste anche le nuove tipologie di sistemi di comunicazione che dovranno essere avviate. Dalla rendicontazione periodica di Arpa, emerge che il massimo impegno fino ad ora si è verificato sui pareri per l’autorizzazione/riconfigurazione di impianti per la telefonia mobile. A seguito del completamento e dell’adozione del Piano Provinciale di Localizzazione degli impianti di Emittenza Radio e Televisiva (PLERT) era stato previsto per il 2008 un incremento nel numero di pareri, soprattutto per la regolarizzazione degli impianti radiotelevisivi esistenti. Tale incremento per il momento non si è verificato in quanto i Comuni non hanno ancora formulato richieste in tale senso. I pareri per gli impianti radiotelevisivi, che peraltro necessitano di un impegno maggiore, sono stati relativi a richieste di realizzazione di nuovi impianti mentre, per gli impianti esistenti, le attività si sono concentrate su casi specifici che hanno assunto nel tempo un forte interesse per le istituzioni e per la popolazione. Per questi casi specifici, viste le necessità di risanamento derivanti sia da motivi sanitari/ambientali che paesaggistici, è stato fornito supporto alle Amministrazioni locali prevalentemente per le verifiche strumentali finalizzate alla riduzione a conformità dei livelli di campo e alle verifiche di Ordinanze e per le possibili delocalizzazioni. Il numero complessivo degli impianti (stazioni radio base per telefonia mobile, radio FM e TV) presenti sul territorio provinciale è di circa 1.325. 1.9 Campi elettromagnetici – linee elettriche A seguito dell’emanazione dei due Decreti Ministeriali del 29.05.2008 "Approvazione della metodologia di calcolo delle fasce di rispetto per gli elettrodotti" e "Approvazione delle procedure di misura e valutazione dell´induzione magnetica", con la DGR 1138/08 , applicativa della L.R. 30/2000 e ss.mm.ii., pubblicata sul BUR n. 148 del 25/08/08 la Regione Emilia-Romagna ha disposto l’abrogazione del capo IV della precedente DGR 197/01 in considerazione dell’avvenuto completamento del quadro di riferimento normativo a livello statale. In via derivata, come specificato anche nella nota regionale del 11/09/08 (PG/2008/210463), dovranno essere disapplicate tutte le disposizioni della LR 30/2000 e ss. mm. in contrasto con la disciplina statale, permanendo comunque ferme le disposizioni contenute nella LR 20/2000 per quanto riguarda le funzioni ed i compiti di pianificazione urbanistica in capo ai Comuni. Il DPCM 08/07/03 prevede dunque la determinazione di fasce di rispetto per gli elettrodotti ai fini del perseguimento dell’obiettivo di qualità di 3 µT (stabilito per la tutela dell’ambiente e del paesaggio) ed il Decreto 29 maggio 2008-Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti- introduce la metodologia di calcolo sia ai fini della individuazione della distanza di prima approssimazione (DPA, bidimensionale), che per la definizione della vera e propria fascia di rispetto (tridimensionale) per ogni tipologia di elettrodotto nuovo od esistente. L’obiettivo di qualità è da assumersi nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l'infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore e nella progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra in prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti, in quest’ultimo caso, ovviamente, la fascia o sua approssimazione cautelativa (DPA) sarà necessaria ai fini della collocazione di eventuali nuovi insediamenti con permanenza di persone non inferiore a quattro ore. Inoltre, ai sensi dell’art. 6, com. 1, del DPCM 08/07/03, il calcolo della DPA e dell’ampiezza delle fasce di rispetto sono in carico ai proprietari/gestori delle linee, che le devono fornire Pag. 193 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali alle Amministrazioni competenti per la pianificazione con le informazioni necessarie agli obblighi di cui all’art. 14 della Legge n.36/01. La nuova normativa pertanto porterà dei cambiamenti sull’attività, in particolare per quelle richieste a supporto della pianificazione e dell’edilizia. Per la parte relativa agli elettrodotti e cabine di trasformazione, non verranno più eseguite valutazioni da parte di Arpa direttamente su richiesta di Comuni/AUSL/Privati; potranno essere forniti esclusivamente all’Amministrazione competente, qualora esplicitamente richiesti, valutazioni a scopo di verifica di quanto verrà dichiarato dai proprietari/gestori degli elettrodotti/cabine. Non subirà invece modifiche l’attività di istruttorie/pareri per le pratiche edilizie e di urbanizzazione per gli aspetti relativi ai campi elettromagnetici ad alte frequenze. 1.10 Radiazioni Ionizzanti Anche sul settore radiazioni ionizzanti, pur essendo stata emanata nel 2006 la LR: che modifica la titolarità e lo svolgimento delle istruttorie, per ora nulla è cambiato in quanto non è stata ancora predisposta ed emanata la prevista Circolare applicativa; in ogni caso l’eventuale emanazione non comporterà un calo nelle attività, ma semplicemente una variazione dell’Ente al quale dare supporto. Continuerà pertanto ad essere garantita l’attività della Commissione Provinciale per la Protezione Sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivati dalle Radiazioni Ionizzanti. Tale Commissione, istituita ai sensi dell’art. 89 D.P.R. 185/64, a seguito della L.R. 44/95 è insediata e operativa presso le Sezioni Provinciali Arpa, ha funzioni di supporto e funzioni consultive obbligatorie per le Amministrazioni Comunali e la Prefettura, titolari della potestà autorizzativa a livello locale, per il rilascio dei Nulla Osta di categoria B per le pratiche che comportano l’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti, e di supporto alla Regione, che deve rilasciare il proprio parere al Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del procedimento per il rilascio del Nulla Osta di categoria A all’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti. L’attività si esplica essenzialmente come attività istruttoria, comprensiva di sopralluoghi e incontri, e rilascio di pareri alle suddette Amministrazioni. Le modifiche introdotte nella normativa di riferimento in materia di protezione sanitaria contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti (D. Lgs 230/95 come modificato dal D.Lgs 241/00 e dal D.Lgs 257/01, e D.Lgs 52/07) hanno comportato e comportano diverse innovazioni sia nel campo di applicazione che nei processi di valutazione e, in riferimento alle attività delle Commissioni Provinciali, al regime autorizzativo per le installazioni con impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti, con relativo ampliamento dei campi di valutazione. Oltre agli iter autorizzativi per le nuove pratiche, è previsto che tutti i soggetti già in possesso di provvedimenti autorizzativi debbano procedere, ogni 7 anni, all’aggiornamento della documentazione tecnica sulla base della quale erano stati rilasciati i medesimi provvedimenti, al fine di verifica/aggiornamento de provvedimenti stessi. Poiché i primi provvedimenti rilasciati ai sensi dell’attuale normativa sono del 2001, per l’anno 2009 si prevede il riesame di un certo numero pratiche già esistenti. Va segnalato anche che nella Provincia di Bologna sono ubicati diversi centri di rilevanza nazionale sia sanitari che di ricerca scientifica e questo incide sia sul numero che sulla complessità delle pratiche da esaminare. Nella nostra provincia ci sono n. 3 Nulla Osta all’impiego di categoria A; per ognuna di tali pratiche deve essere predisposto un piano di intervento, nell’ambito del quale, per le proprie competenze, Arpa sarà chiamata a fornire supporto. 1.11 Attività estrattive e altro Si è avuto una costanza nel numero delle istruttorie per le autorizzazioni alla coltivazione di cave, e di gas metano; nella prima parte dell’anno si è avuto un incremento di quelle relative al trasporto di gas metano in quanto Hera ha effettuato numerose opere di Pag. 194 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali manutenzione/adeguamento di tratti di condotta in prossimità di centri abitati e ha richiesto il parere ai sensi dell’art 52 quarter del D.Lgs 327/01 e succ. modifiche e integrazioni Si riporta una tabella di sintesi sulle attività annuali di supporto tecnico previste. Matrici / Settori / Ambiti Progr 2008 PARERI Proiezione attività svolta al 31.12.08 Previsione attività 2009 120 8 180 17 100 30 150 5 Acque reflue urbane Acque reflue industriali Acque reflue domestiche Rifiuti Siti contaminati Emissioni in atmosfera Rumore Strumenti Urbanistici N.I.P. Supporto AIA CEM telefonia CEM R TV CEM linee elettriche CEM (supporto per urb.) 100 45 150 Radiazioni ionizzanti Attività estrattive 2. 6 - 20 - Riferimenti normativi D.Lgs. 152/06 parte III D.G.R. 1053/03 D.Lgs. 152/06 parte III D.G.R. 1053/03 D.G.R. 1053/03 D.Lgs. 152/06 parte IV D.Lgs. 152/06 parte IV - titolo V D.Lgs. 152/06 parte V Legge 447/95 L.R. 15701 L.R. 20/00 L.r. 31/02 D.G.R. 1446/07 D.Lgs 59/06 L.R. 30/2000 L.R. 30/2000 L.R. 10/1993 L.R. 30/2000 D.Lgs.230/1995 s.m.i L.R. 1/2006 DPR 128/1959 L.R. 17/1991 SUPPORTO TECNICO ENTI LOCALI (PTCP, PSC, Varianti PRG, POC; RSA; VIA; EMAS; Bilanci/Contabilità Ambientali) 2.1 Supporto tecnico Enti Locali - pianificazione Continua l’impegno da parte dei ST e SSA, sulla valutazione ed espressione dei pareri sui PSC per i comuni della Provincia di Bologna. Nel 2008 è proseguita l’attività dei comuni sui nuovi strumenti urbanistici (PSC). Sono stati già chieste varianti ai PSC; la normativa vigente e il D.Lgs 4/2008 prevedono che se i piani o programmi determinano l’uso di piccole aree a livello locale o siano individuate loro modifiche minori, gli stessi piani possono essere preceduti dalla VAVAS (Verifica di Assoggettabilita alla VAS) per valutare se possono avere impatti significativi sull’ambiente tali da attivare la procedure di valutazione ambientale vera e propria. Si può prevedere per il 2009 un incremento della varianti al PSC che solo in parte seguiranno la procedura semplificata della VAVAS. 2.2 Energia Relativamente alla produzione sostenibile di energia elettrica e al risparmio energetico, nel 2008 sono continuate a pervenire le richieste di istruttorie relative alle VIA degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; in particolare si sono ridotte le richieste per mini e micro idroelettrici (solo 3 impianti nuovi mentre, a quanto ci risulta, sono ancore in istruttoria la maggioranza di quelli pervenuti nell’anno 2007) ed eolici mentre sono giunte n.10 istruttorie per impianti fotovoltaici. Pag. 195 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali In comune di Marzabotto è stata richiesta la costruzione di una centrale a turbogas per la produzione di energia elettrica da 60 MW; è in fase di istruttoria la VIA del progetto che sta generando molta apprensione sulla popolazione. 3. CONTROLLO E VIGILANZA L’attività di vigilanza, in generale, risente fortemente della domanda di intervento da parte di terzi; dai dati degli anni precedenti risulta, infatti, che il 40% dell’attività territoriale è determinata da segnalazioni, per emergenze o inconvenienti ambientali, e da richieste di supporto all’Autorità Giudiziaria e ad altri Organi di Vigilanza (NOE, Guardie Forestali, Vigili Urbani, ecc.). 3.1 Acque di scarico urbane/industriali/domestiche Nel 2007 è stato siglato un nuovo Protocollo con la Provincia di Bologna e il Gestore del Servizio Idrico Integrato per il Controllo sugli scarichi degli impianti di trattamento delle Acque Reflue Urbane con potenzialità maggiore di 2.000 AE, con una diversa distribuzione dell’attività di controllo fra Arpa e Gestore (rispetto al precedente protocollo) in applicazione delle Deliberazioni di Giunta Regionale 1299/01 e 2241/05, nel rispetto di modalità e frequenze previste dal D.Lgs 152/06 per le varie fasce di potenzialità. FASCIA DI N° IMPIANTI TAB.3 PER IMPIANTO TOTALE TAB.3 POTENZIALITA' 2.000-9.999 A.E. 13 Da 1 a 3 Da 13 a 39 10.000-49.999 A.E. 10 3 30 OLTRE 49.999 A.E. 2 6 12 TOTALE 25 Da 55 a 81 (*) (*) L’ipotesi più plausibile è di un’attività globale nel controllo dei depuratori di 61 campioni e almeno 122 ispezioni. Per i depuratori con potenzialità compresa fra 2.000 e 10.000 sono previsti, nel primo anno di controllo, 12 campionamenti per la verifica di conformità alla tab.1, di cui, secondo il protocollo di Intesa, 3 di competenza Arpa e i rimanenti a carico del gestore del Servizio Idrico Integrato; dopo il primo anno, se i risultati sono conformi alla normativa si passa da 12 campionamenti a 4, di cui 1 di competenza Arpa e 3 del gestore del SII, in caso contrario devono essere ripetuti i 12 controlli (3+9). Allo stato attuale non si è ancora in grado di definire su quali depuratori è prevista la riduzione dei campioni da 3 ad 1, in quanto non è ancora stata effettuata la valutazione di conformità. Per quanto riguarda gli scarichi industriali si ritiene che, tendenzialmente, nel 2009 si effettueranno i campionamenti previsti dalle AIA rilasciate. Per quanto riguarda gli scarichi domestici invece si segnala che il controllo viene effettuato, quasi esclusivamente, a seguito di esposti di privati cittadini. 3.2 Emissioni industriali Per la componente aria, il programma del 2009 prevede sicuramente il controllo, sia ispettivo che analitico, su aziende IPPC. I pareri per i Piani di monitoraggio, emessi da Arpa, prevedono tutti l’adeguamento dei punti di misura alle nuove norme tecniche sulla sicurezza e sulla rappresentatività del campione; nella maggior parte dei casi è stato previsto un controllo triennale delle emissioni più significative. Da un punto di vista numerico si confermeranno i dati del consuntivo 2008. Pag. 196 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali 3.3 Rifiuti/suolo Si riconferma l’impegno all’attività di vigilanza e controllo su inceneritore/discariche/impianti di trattamento e stoccaggio rifiuti. Anche sui rifiuti, gran parte dell’attività di vigilanza si sposta nell’ambito dei Piani di Monitoraggio AIA. Il programma 2009 dovrà, necessariamente, tenere conto di quanto previsto dai Piani di Monitoraggio. Per Rifiuti si prevede, per il 2009, una riduzione dell’attività di settore, sia in termini di ispezioni che di campionamenti. Per i Siti Contaminati, rimane la disponibilità di Arpa a presidiare, con sopralluoghi e campioni, la delicata fase della caratterizzazione e a supportare la Provincia per la restituzione finale del sito. La centralizzazione dei procedimenti, dai comuni alla Provincia, ha portato a una maggiore standardizzazione dei processi e ha ridotto complessivamente il numero di conferenze di servizi istruttorie. Molti siti sono in via di risoluzione pertanto si prevede un possibile calo di attività di campionamento e ispezione. 3.4 Controlli Campi Elettromagnetici Nel 2008 come negli anni precedenti, sono pervenute dai Comuni le richieste di indagini sui campi elettromagnetici in quanto queste emissioni ad alta frequenza, generate dalle stazioni radio base per la telefonia mobile e dagli impianti radio televisivi (alte frequenze), sono ancora considerate un possibile pericolo per la salute e di degrado per le aree interessate. La tendenza sembrerebbe confermare un calo delle richieste di misura, anche se pervengono ancora diverse segnalazioni da parte di cittadini in particolare dei centri urbani con alta densità di popolazione, come nella città di Bologna. Il trend relativo agli ultimi 4 anni è rappresentato nei grafici successivi. Pag. 197 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali I controlli vengono eseguiti sia con sistemi manuali che con sistemi di monitoraggio in continuo in uso presso Arpa ma che in buona parte provengono dalla Fondazione Ugo Bordoni che ha amministrato i finanziamenti assegnati dal Ministero delle Comunicazioni. Considerate le attuali condizioni delle centraline assegnate alla Sezione di Bologna, in prospettiva delle campagne di misura previste per la rete regionale e di quelle per la vigilanza territoriale, il numero delle centraline, di generazioni diverse, necessarie è stimato in circa 10, comprensiva di un’altra centralina, di prima generazione, di proprietà Arpa che può essere usata anche per monitoraggi su impianti di Bassa Frequenza (ELF). Per quanto riguarda i campi elettromagnetici generati da cabine di trasformazione ed elettrodotti (basse frequenze), la richiesta di vigilanza e controllo è di solito limitata ad aree sensibili; va sottolineato che l’emanazione del DM 29 maggio 2008 “Approvazione delle procedure di misura e valutazione dell´induzione magnetica" ha introdotto sostanziali modifiche nelle metodologie per le misure e per le valutazioni relative al rispetto o meno del limite di riferimento. Le nuove metodiche sono molto più onerose in termini di durata della misura, ripetizione della stessa, dati di riferimento per le elaborazioni (con coinvolgimento dei gestori), valutazioni statistiche, ecc., e pertanto comporteranno, a parità di numero di misure eseguite, un impegno di molto superiore rispetto a quello degli anni precedenti. Oltre alle diverse misure manuali, nel campo delle Radio Frequenze e Microonde nel corso dell’anno 2008, sono state effettuate 18 campagne di monitoraggio in continuo, per un totale al 30 novembre 2008 di 26736 ore di acquisizione dati in continuo. Vista la probabilità che anche per l’anno 2009 venga stipulata una convenzione specifica tra Arpa e Comune di Bologna, per quanto riguarda l’attività di controllo e monitoraggio dei Campi elettromagnetici sul territorio Comunale di Bologna, si ritiene che il numero di campagne previste per il 2009 non si discosti in modo significativo da quello dell’anno 2008. A fronte di una certa stabilizzazione del numero di richieste provenienti dal Comune di Bologna, è invece ipotizzabile un maggior numero di interventi presso gli altri Comuni della Provincia. Si ritiene opportuno riportare alcune considerazioni desunte dall’analisi dei dati misurati (2004 - 2008): • I valori misurati per gli impianti di telefonia mobile hanno evidenziato per il 64% livelli di campo elettrico < 1 V/m e addirittura il 95% è risultato inferiore a 3 V/m, che rappresenta la metà del valore di attenzione pari a 6 V/m, definito dalla Normativa vigente (DPCM 8 luglio 2003); nessun valore è risultato superiore a 6 V/m; • Se invece analizziamo i valori misurati per gli impianti di emittenza radio-televisiva, il 9.2 % è < 1 V/m, il 40.1% è < 3 V/m, il 71.7% è < 6 V/m e il 28.3 % è > 6 V/m. Questo quadro è rappresentato dal grafico di confronto di seguito riportato e relativo al confronto tra i valori di campo elettrico misurati in vicinanza delle Stazioni Radio Base per telefonia cellulare e di impianti Radio TV: Pag. 198 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Ciò che emerge è che rimane una diversa percezione del problema “Campi Elettromagnetici” tra la popolazione, in quanto si mantiene alta la richiesta di misure e controlli per le Stazioni Radio Base per telefonia cellulare, nonostante i valori rilevati siano per la quasi totalità dei casi di molto inferiori ai valori di attenzione previsti dalle Normative, mentre non vi è analoga attenzione e sensibilità per quanto riguarda invece le sorgenti di diffusione Radio-Tv, caratterizzate da valori di campo elettrico decisamente superiori rispetto a quelli immessi dalle SRB. Sarebbe auspicabile, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse, valutare nel futuro l’opportunità di limitare gli interventi di misura, in particolare dei monitoraggi in continuo, riservandoli prioritariamente ai casi più significativi e concentrare l’attenzione alle sorgenti oggettivamente più significative in termini di esposizione ai campi elettromagnetici. Pag. 199 di 343 Programma annuale delle attività 2009 4. Le Sezioni provinciali RETI REGIONALI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE 4.1 Rete monitoraggio qualità dell’aria Nei primi mesi del 2008, nella provincia di Bologna, si è completata la prima fase del processo di ristrutturazione della rete di monitoraggio della qualità dell’aria. La tranche del progetto di realizzazione della nuova rete regionale ha previsto un finanziamento regionale di € 1.684.000 (pari a circa il 50% dell’attività complessiva); la quota stimata per le attività era prevista nella Provincia di Bologna di € 115.440. Le azioni effettuate sono state: Giardini Margherita: a seguito dell’adeguamento della centralina con l’installazione degli analizzatori di PM10 e PM 2.5, sono stati effettuati controlli puntuali e valutazioni specifiche sul corretto funzionamento della strumentazione con diffusione dati validi da febbraio. San Marino di Bentivoglio: a febbraio è stata installata la nuova centralina di rilevamento, rilocata in seguito alla dismissione della stazione di Granarolo dell’Emilia. Divulgazione dati validi: aprile 2008. Individuazione di 3 nuovi siti di misura, previsti nella configurazione definitiva della rete, con tipologia di fondo suburbano e fondo residenziale negli agglomerati di Bologna e Imola. Il percorso è consistito in analisi del territorio tramite strumenti GIS e valutazione di dati ambientali e in sopralluoghi puntuali che hanno portato anche al confronto e alla condivisione delle scelte con gli Enti coinvolti entro giugno 2008. Il processo di riorganizzazione, condiviso dalla Provincia e dal Comune di Bologn , ha portato alla dismissione delle centraline di Granarolo e di Zanardi nel territorio bolognese e prevederà nel prossimo anno, l’attivazione, la verifica del corretto funzionamento e successivo collaudo di tutte le nuove stazioni previste. Nel 2009 si dovranno prevedere specifici incontri e attività di comunicazione condivisi con Provincia e Comuni per gestire le fasi di dismissione/ adeguamento delle centraline della rete e il completamento del riorganizzazione. E’ previsto un notevole impegno in sopralluoghi e supporto ai comuni e alla ditta esecutrice. La configurazione definitiva della rete, prevista entro la fine del 2009 è riportata nella figura seguente, mentre la tabella successiva descrive l’evoluzione 2008-2009. Pag. 200 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali CONFIGURAZIONE RETE MONITORAGGIO QUALITÀ DELL’ARIA - PROVINCIA DI BOLOGNA ANNO 2008 STAZIONE 1 Giardini Margherita 2 Malpighi ANNO 2009 STAZIONE NO2 CO PM10 PM2,5 SO2 O3 BTX NO2 CO PM10 PM2,5 SO2 O3 BTX ● ● ● ● 1 ● 2 ● ● ● 3 Agglomerato Bologna 3 Zanardi ● ● ● ● 4 Borgo 4 Panigale ● ● 5 Porta San Felice ● ● 6 Castel Maggiore ● ● 7 Casalecchio ● ● 5 ● ● ● STAZIONE Esterno Agglomerato Agglomerato Imola 9 San Lazzaro ● Monte Cuccolino ● 11 Granarolo ● 10 12 San Pietro Capofiume 13 Cavour ● ● ● ● 7 8 ● ● 9 ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● San Marino di Bentivoglio Area S-O Marzabotto Area Sud- in fase di definizione Area appenninica San Pietro Capofiume NO2 CO PM10 PM2,5 SO2 O3 BTX ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● 6 8 Castenaso Giardini Margherita Porta San Felice Bologna quartiere RENO Bologna quartiere NAVILE San Lazzaro ● ● 14 De Amicis ● ● 15 Pirandello ● ● ● ● STAZIONE NO2 CO PM10 PM2,5 SO2 O3 BTX 10 De Amicis ● 11 Pirandello ● ● ● ● ● ● ● Nota : Stazione GRANAROLO dismessa il 18/02/2008 Stazione ZANARDI dimessa il 01/10/2008 Stazione CASTENASO: analizzatore PM10 rilocato a San Marino il 18/02/2008 Stazione MALPIGHI: analizzatore SO2 dismesso 01/07/2008 Stazione MONTECUCCOLINO analizzatore PM10 dismesso il 18/09/2008 Il mantenimento della certificazione di qualità della rete regionale di monitoraggio, ai sensi delle norme ISO 9001:2000, continua a richiedere annualmente sopralluoghi, mediamente pari a 15/16 al mese, nonché le verifiche e i controlli necessari oltre alla predisposizione della documentazione che deve essere mantenuta aggiornata. Nel 2009, vista la delicata fase di completamento della ristrutturazione della rete, si prevede un conseguente Pag. 201 di 343 ● ● Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali incremento dell’attività di aggiornamento della documentazione prevista dal sistema qualità e della configurazione del database di gestione della rete di monitoraggio. Inoltre nel 2009 è prevista una visita ispettiva dell’Ente Certificatore a tre Sezioni provinciali Arpa per il mantenimento della certificazione. Nel 2008 si è proceduto ad adeguare il monitoraggio degli IPA sulla base della normativa specifica D.Lgs.152/2007 e a standardizzare il percorso di gestione del campionamento e del conferimento dei campioni al Dipartimento Tecnico della Sezione di Modena a partire da luglio. Nei primi mesi del 2008 nella stazione di fondo urbano di Bologna si è portato a regime il monitoraggio del particolato PM10 anche per la determinazione dei metalli nell’ambito del progetto POLVERE III promosso dalla Regione Emilia Romagna che terminerà, per quanto riguarda il campionamento, nel marzo 2009. Successivamente continuerà il prelievo del supporto filtrante al fine di effettuare le analisi dei metalli come previsto dalla normativa vigente con conferimento dei campioni al laboratorio Arpa di Modena. Oltre alle stazioni della rete regionale, Arpa Sezione di Bologna prosegue nell’attività di gestione, con personale dedicato messo a disposizione dal Comune di Imola, di due stazioni nel territorio imolese, previste dal piano di monitoraggio prescritto nell’ambito della procedura di VIA relativa alla prossima messa in funzione nel 2009 di una nuova centrale di cogenerazione. Nel 2008 è stata impostata e parzialmente avviata la divulgazione dei dati rilevati dalle due stazioni sul sito web del Comune di Imola. Nel 2009 proseguirà questa attività fino alla definizione di un report web giornaliero completo. Oltre alle attività standard per la corretta gestione delle stazioni e all’elaborazione dei dati meteo rilevati, dalla fine del 2008 e nel corso del 2009 è previsto un incremento del supporto tecnico, richiesto dal Comune di Imola. Si prevedono quindi ulteriori analisi dei dati rilevati dall’inizio dell’attività di monitoraggio, al fine di correlarli con i dati delle altre centraline presenti nella città di Imola e con altre informazioni inerenti le attività impattanti nei confronti della qualità dell’aria. L’obiettivo è quello di approfondire lo studio del possibile contributo di alcune attività presenti in prossimità delle stazioni di rilevamento (traffico, industrie, lavori, ecc.) in relazione ai dati rilevati dalle centraline stesse, in modo da poter circoscrivere alcune cause prevalenti e meglio comprendere gli effetti dell’entrata in servizio della nuova centrale e del progressivo sviluppo del teleriscaldamento. Laboratorio mobile: Nel 2009 l’attività proseguirà con la valutazione definitiva del progetto di ristrutturazione, le verifiche in fase di esecuzione dei lavori e il collaudo tecnico finale. Con le due centraline rilocabili e il laboratorio mobile in dotazione ad Arpa si sono svolte nel 2008 n. 8 campagne per circa 8.200 ore complessive di monitoraggio. Nel 2009 la programmazione delle attività di monitoraggio del laboratorio mobile dovrà tenere conto della sospensione necessaria al il trasferimento della strumentazione sul nuovo mezzo. Le reti integrative della qualità dell’aria ovvero quella delle deposizioni atmosferiche e della mutagenesi, nel 2008 hanno proseguito il monitoraggio. Per quanto riguarda la rete regionale della mutagenesi nel corso dell’anno si è proceduto ad adeguare il monitoraggio del particolato PM2,5 nella stazione di fondo urbano a Bologna con nuova strumentazione ed è stato standardizzato il percorso di gestione del campionamento e del conferimento dei campioni al Dipartimento Tecnico della Sezione di Parma a partire da luglio. Complessivamente sulle due reti, nel 2008 sono stati effettuati circa n. 110 sopralluoghi con circa n. 150 campioni conferiti. L’incremento di alcune attività previste per il 2009 e il mantenimento delle attività in essere relative al monitoraggio della qualità dell’aria potrà generare difficoltà nel settore a causa del numero di personale dedicato già ora impegnato completamente sulle attività di competenza, di cui una parte non strutturato. Pag. 202 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Monitoraggio aerobiologico Il monitoraggio aerobiologico consiste nel campionamento di pollini e spore fungine aerodiffuse e allergeniche. La rete di Arpa conta 14 siti di rilevazione, collocati sia presso le proprie sedi provinciali che altri Enti (ospedali, università, comuni e centri di ricerca). Il centro di Bologna, attivo dagli anni 80, è quindi integrato nella rete regionale (e nazionale) coordinata dal SIM che assicura omogeneità di archiviazione, elaborazione e trasmissione dei dati nonché la redazione del bollettino settimanale pubblicato sul sito web di Arpa e l’invio per Televideo di RAI Tre regionale e Televideo di Rete 7/Antenna 1. Il monitoraggio è riferito a 21 famiglie di piante e a 2 generi di spore fungine. L’attività di routine impegna per un totale di 6-7 ore uomo la settimana; 2-3 operatori assicurano la gestione tecnica degli apparecchi di cattura, la produzione dei vetrini, la loro lettura e l’invio dei dati al centro di raccolta (presso il SIMC). Negli ultimi anni sono state intensificate le iniziative di aggiornamento professionale che hanno coinvolto tutti i centri della regione con ring test che hanno avviato il percorso di messa in qualità del sistema. 4.2 Rete di monitoraggio acque superficiali e sotterranee La rete regionale delle acque superficiali prevede n. 19 stazioni di campionamento integrate con n.6 stazioni previste dalla rete provinciale (rete C concertata con l’Autorità di Bacino e la Provincia di Bologna) collocate nei tratti del bacino del Fiume Reno sui quali aumentare il livello di conoscenza su aspetti inerenti inquinamenti provenienti da alcuni sottobacini. I risultati del 2007 hanno mostrato il sostanziale mantenimento dei livelli di qualità: in alcune situazioni il raggiungimento degli obiettivi previsti dal PTA per il 2008 non sarà verosimilmente raggiunto. Per le acque superficiali idonee alla vita pesci è presente una rete di monitoraggio costituita da n 20. stazioni che sono monitorate tipicamente con una frequenza di 4 campionamenti l’anno e che mostrano il mantenimento delle qualità di designazione. Dalla valutazione dei risultati ottenuti per la stazione di Idice Cà di Bazzone si deciderà il passaggio a campionamenti stagionali (4 volte l’anno) anziché mensili. Il rispetto delle attività programmate per le acque superficiali è prossimo al 100%. I sopralluoghi sono sempre effettuati, da alcuni anni, nel periodo estivo, i medi corsi dei fiumi presentano situazioni di secca, imputabili ai cambiamenti climatici e ai prelievi. In quelle condizioni i prelievi sono ovviamente impossibili. La rete di monitoraggio delle acque sotterranee costituita da n. 104 stazioni di prelievo, è stata incrementata da un nuovo pozzo di proprietà della Regione Emilia Romagna, sito nell’area di esondazione del torrente Navile, che consentirà di ottenere , in condizioni non disturbate, dati di alto contenuto scientifico. Il rispetto delle attività programmate per le acque sotterranee si attesta tipicamente sull’80% del programmato. Le cause sono legate alle caratteristiche della rete, in larga parte formate da pozzi di privati che non sempre rendono disponibile l’accesso, nella maggior parte dei casi per ragioni tecniche (ristrutturazioni, guasti, ecc.). Dal 2008 i pozzi soggetti a misure piezometriche ad alta frequenza in automatico, sono passati a sette. Con il recepimento della direttiva 2000/607CE tramite il Dlgs 152/06, i suoi regolamenti e decreti attuativi è necessario prevedere un nuovo approccio ecologico ai corsi d’acqua. Tale nuovo approccio permetterà di valutare la qualità ambientale dell’ecosistema acquatico attraverso lo studio delle comunità vegetali ed animali per la predisposizione delle nuove reti di monitoraggio. Le comunità biologiche che dovranno essere studiate sono: la flora acquatica con le macrofite, fitobentos e fitoplancton, i pesci ed i macroinvertebrati, in aggiunta sarà opportuno valutare lo stato complessivo dell’ambiente fluviale e la sua Pag. 203 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali funzionalità attraverso l’IFF (Indice di Funzionalità Fluviale), inteso come integrazione tra i fattori presenti nell’ecosistema acquatico e quello terrestre ad esso collegato. Nel 2008 è iniziata la formazione del personale per l’acquisizione delle competenze necessarie alla transizione delle reti di monitoraggio delle acque ai requisiti dati dalla 60/2000/CE e dal D.Lgs. 152/2006 e mod. In particolare si sta cercando di implementare le conoscenze del personale sul tema della bioindicazione (macrobenthos e macrofite). Sono stati attuati dei campionamenti sperimentali delle acque ai sensi di quanto prevede la L152/2006, al fine di acquisire le necessarie conoscenze atte a migliorare e rendere il monitoraggio più oggettivo e correlato alle nuove esigenze. Il Decreto 16 giugno 2008, n. 131 recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni) propedeutico all’attuazione della Direttiva Quadro, ha in alcuni settori, già avuto applicazione da parte della Regione E.R. Altre attività necessarie alla completa definizione delle nuove reti troveranno compimento nel corso del 2009. Intanto, almeno per una parte del 2009, i monitoraggi proseguiranno secondo le modalità individuate dalle D.G.R. 1420/02 e D.G.R. 2135/04, fino a nuovi atti della Regione. Il volume di attività previsto per il 2009, resta, alla luce delle informazioni attualmente in nostro possesso, il medesimo del 2008 sia dal punto di vista quantitativo (n. campionamenti) che qualitativo (tipologia delle indagini). Si riporta quindi il quadro proposto per lo scorso anno. Pag. 204 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Tabella riassuntiva (°) misure in campo: temperatura aria, temperatura acqua, pH, ossigeno disciolto, conducibilità. (1) campionamenti e analisi effettuati dal Dipartimento tecnico. (2) misure in campo: temperatura aria, temperatura acqua, pH, ossigeno disciolto. (3) In tre di questi pozzi si effettua, dal 2007, la misura del livello statico in continuo con dispositivi automatici. Monitoraggio Acque Rete Ambientale Regionale (stazioni tipo A e B) 19 12/anno 216 Monitoraggio Biologico Acque Rete Ambientale Regionale Monitoraggio Biologico Acque Rete Ambientale Provinciale (Rete C) Monitoraggio Acque Rete Funzionale (Vita pesci) Monitoraggio Biologico Acque Rete Funzionale (Vita pesci) Monitoraggio Acque sotterranee chimismo / Rete Regionale Monitoraggio Acque sotterranee Piezometrie / Rete Regionale 9 2-4/anno 26 125 parametri. staz A 24 par. staz B (°) I.B.E. (1) 1 2/anno 2 I.B.E. (1) 20 4 /anno 80 30 parametri (°) 20 2/anno 40 I.B.E. (1) 72 2/anno 144 Range da 28 a 68 Parametri (2) 67 6 1 2/anno 4/anno 12/anno 134 24 12 Misura del livello statico (3) Rispetto a questo quadro vanno fatte alcune osservazioni: • L’esecuzione della Rete C (oggetto fino al 2008 di apposita convenzione tra Arpa, Provincia e Autorità di Bacino del Reno) deve essere ridiscussa per il 2009 in base alle priorità di attività della Provincia di Bologna e della situazione riorganizzativa dell’Autorità di bacino del Reno. • Dalla valutazione dei risultati finora ottenuti per la stazione di Idice Cà di Bazzone (Vita pesci) si deciderà il passaggio a campionamenti stagionali (4 volte l’anno) anziché mensili; ciò comporterebbe una riduzione di 8 campioni/anno rispetto quelli indicati. • La rete di monitoraggio delle acque sotterranee la cui consistenza è attualmente di 104 stazioni di prelievo, è in realtà facilmente modificata da stazioni non più disponibili e da altre immesse, di solito in sostituzione, con accordi stipulati con privati e/o Enti (Hera, STB, ecc.). • E’ prevedibile nel corso del 2009 la partecipazione ad un. progetto predisposto da Ingegneria Ambientale, su richiesta della Regione, per l'attività di indagine della falda freatica; tale studio è propedeutico all’inserimento nella rete delle acque sotterranee, di pozzi freatici per un ampliamento del monitoraggio e delle conoscenze su tale matrice. Pag. 205 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Pag. 206 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali 4.3 Rete di monitoraggio dei CEM L’aumento negli ultimi anni delle sorgenti di onde elettromagnetiche sul territorio e le conseguenti indagini tramite monitoraggi in continuo effettuate in seguito alla richiesta dei comuni, hanno portato a affinare le conoscenze sui livelli di campo elettromagnetico di una sempre più vasta area territoriale tanto da poterla considerare come una rete di monitoraggio ambientale dinamica. Dei monitoraggi in continuo e degli interventi di misura con tecniche manuali effettuati annualmente viene redatto un report per la diffusione delle informazioni che viene inserito sul sito web di Arpa. E’ stata recentemente definita la consistenza della rete regionale di monitoraggio dei campi elettromagnetici, rete richiamata in diversi atti ufficiali di Arpa e approvata dalla Regione Emilia Romagna. La pianificazione della rete , in carico all’Arpa, viene effettuata sulla base delle pressioni e dei siti sensibili presenti nel territorio provinciale e prevede per la sezione di Bologna, almeno 15 campagne /anno per una numero di giorni di indagine di circa 405 (pari a 9.720 ore). L’insieme dei dati ottenuti e validati saranno inseriti nel data base del sito web e correlati alle pressioni presenti. E’ in via di definizione da parte del “Centro tematico regionale radiazioni non ionizzanti” di Arpa le linee guida per la pianificazione delle campagne di misura basate su indirizzi e criteri generali condivisi, per lo svolgimento dell’attività di monitoraggio in continuo dei cem ad alte e basse frequenze nell’ambito della rete regionale. 5. ATTIVITÀ LABORATORISTICA PER SERVIZI “OBBLIGATORI” 5.1 Attività analitica per autorizzazioni ambientali, controllo/vigilanza ed altri OI (NOE, Magistratura, ecc.) e reti regionali di monitoraggio ambientale L’attività analitica su campioni prelevati dal Servizio Territoriale durante l’attività di controllo e vigilanza e quella relativa ai prelievi previsti nel piano di controllo delle reti di monitoraggio eseguite dal Servizio Sistemi Ambientali. Sono state effettuate dal Laboratorio della Sezione di Bologna solo fino a giugno 2008, in quanto da questa data, sono state trasferite ai Dipartimenti Tecnici delle Sezioni Arpa di Ferrara, per i campioni relativi al monitoraggio dei corpi idrici superficiali, delle deposizioni atmosferiche umide e di Modena, per i campioni del monitoraggio delle centraline per il rilevamento dell’inquinamento atmosferico. Per il 2009 si prevede di eseguire l’attività analitica per autorizzazioni ambientali, controllo/vigilanza in base al piano di lavoro programmato dai Servizi Arpa della Sezione di Bologna, come previsto nelle tabelle illustrate nei relativi paragrafi di questo programma. Inoltre, per il 2009, il Laboratorio, con il Servizio Sistemi Ambientali della Sezione, sarà impegnato in uno studio, finanziato dalla Regione, che riguarderà i corsi d’acqua della Provincia di Bologna e ad almeno due stazioni di monitoraggio da individuare nella provincia di Rimini ai sensi della Direttiva 2000/60/CE. In questo modo sarà possibile operare su due differenti Idroecoregioni (HER Appennino settentrionale e Costa adriatica) e costituirà, quindi, un’esperienza pilota trasferibile a valenza regionale. Obiettivo dello studio è quello di valutare la applicabilità delle metodiche di campionamento ed analisi degli elementi di qualità biologica; di ottimizzare le diverse attività di campo e individuare le fasi critiche fonti di potenziali errori; di gettare le basi per una pianificazione della intera attività di monitoraggio e di valutare e quantizzare le risorse necessarie, in materiali strumentazione tempo e personale, per l’applicazione del nuovo monitoraggio. Si prevede di eseguire 42 campionamenti con le relative analisi. Pag. 207 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali 5.2 Attività analitica a supporto Dipartimenti Sanità Pubblica e altri OI (NAS, USMAF, ecc.) Nel 2008 si sono svolte le attività analitiche in ambito sanitario richieste al Dipartimento Tecnico per quanto riguarda il controllo eseguito dalle Aziende USL delle Province di Bologna, Modena e Ferrara e quelle, non prevedibili, richieste dai NAS e dagli USMAF. Inoltre dal mese di luglio sono stati analizzati anche i campioni di alimenti prelevati dalle Aziende USL delle Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Di seguito sono evidenziate le principali matrici esaminate, sulle quali sono state eseguite sia ricerche microbiologiche che chimiche; per ognuna di queste è riportato il numero dei campioni programmati per il 2008 e le proiezioni dei campioni al 31/12/08. Matrice Programm a 2008 Proiezione al 31-12-2008 Acque 310 2.000 4.500 100 77 319 1.970 4.866 100 77 Tipologia campione Acque termali e minerali. Acque di piscina. Acque potabili. Acque superficiali - D.Lgs. 152 / All. 2A. Acque di fiume (Balneazione) Nell’Anno 2008 si è stabilizzata l’attività relativa al controllo delle piscine (Accordo Stato/Regione del 16/01/2003 recepito dalla Regione Emilia-Romagna con Delibera di Giunta RER n° 1092 de 18 luglio 2005) con il monitoraggio anche ambientale, a verifica dell’applicazione della corretta gestione dell’autocontrollo per i Gestori degli impianti. Nell’ambito di questo controllo il Dipartimento tecnico di BO ha partecipato al gruppo di studio della Az. USL di Bologna per la stesura di linee di indirizzo per individuare il “Protocollo di gestione delle difformità analitiche microbiologiche e chimiche delle acque di piscina”. Il Dipartimento, come da richiesta della Regione, ha inoltre effettuato un’attività di elaborazione di tutti i risultati analitici dei campioni di acque potabili, suddivise per acquedotti che servono più di 5000 abitanti (Relazione triennale sulle acque potabili per il Ministero delle Salute). Sono stati così estratti ed elaborati i dati relativi alle reti di acquedotti per gli anni 2005, 2006 e 2007; in particolare sono stati indicati i parametri per cui sono state evidenziate valori non conformi e il numero di determinazioni suddivise per acquedotto col valore minimo, massimo e medio rilevato. Tutti questi dati sono stati elaborati per le Province di Bologna, Modena e Ferrara. Matrice Alimenti Controlli Indoor Programma 2008 Proiezione al 31-12-2008 1100 1680 500 550 550 588 500 600 Ricerca di Micotossine e di O.G.M. 3300 4707 Monitoraggio Aedes albopictus. 600 1000 Ricerca di Legionella microbiologici indoor. Tipologia campione Analisi microbiologiche di alimenti e superfici a contatto con alimenti nei Centri Produzione Pasti Piano regionale 2008-2009 Reg. CE 2073/05 per la valutazione del rischio microbiologico Analisi chimiche di alimenti e test di cessione ed altre indagini bromatologiche Pag. 208 di 343 spp e controlli Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Nel 2008 la Regione ha approvato un piano per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della CHIKUN–GUNYA e della DENGUE e ha coinvolto i Laboratori provinciali di Arpa nel più ampio monitoraggio di controllo delle ovitrappole. Per il Laboratorio ambientale di Bologna, nel 2008, è stato previsto un carico di lavoro paria a 7.098 campioni nel periodo maggio-ottobre, complessivamente sono state analizzate solo 4.707 ovitrappole. Il laboratorio ha continuato la sua attività analitica in base ai programmi dei piani regionali biennali di “Aggiornamento del sistema regionale di sorveglianza per la presenza di micotossine nei mangimi, latte, cereali, altri prodotti vegetali e derivati (2008-2009)” (Reg. PG/2008/35419) e “Piano regionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati nella alimentazione umana ed animale aggiornamento per il biennio 2008-2009” (Reg. PG/2008/108299). Nel 2008 il Servizio Veterinario ed Igiene degli Alimenti della Regione ha predisposto un “Piano regionale di controllo microbiologico 2008-2009 dei prodotti alimentari” (Reg. PG/2008/85360) in adempimento al Regolamento CE/2073/05, che introduce importanti elementi nell’ambito del controllo microbiologico degli alimenti in quanto fissa alcuni criteri microbiologici necessari per la protezione della salute del consumatore basati sulla valutazione del rischio, garantendo una più omogenea valutazione dei prodotti. Il Laboratorio di Bologna, ha pianificato, in collaborazione con i Servizi di Igiene, Alimenti, Nutrizione (SIAN) delle AUSL delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, ForlìCesena e Rimini, il programma di conferimento e analisi dei campioni previsti per il 2008. Con l’inizio dell’anno si pianificherà l’attività prevista per il 2009. Come atteso, si è realizzata l’installazione dello strumento ICP/MS, la formazione sugli operatori e la messa a punto di nuovi metodi. In particolare questo strumento permette di analizzare più parametri in contemporanea con una sensibilità maggiore, in linea con le normative italiane ed europee. Di conseguenza per il 2009 saranno disponibili i protocolli analitici per la ricerca dei metalli in tracce in campioni di alimenti ed di acqua. Nel corso del 2008 si sono verificate alcune emergenze analitiche. La prima riferita alla presenza di butil-butirril lattato in campioni di caffè liofilizzato al Ginseng. Il problema si è arrestato in seguito all’inclusione dell’aroma nell’elenco di quelli autorizzati dal D.Lgs n. 107/92. In occasione della fiera internazionale “Vinitaly” il Ministero della Salute, tramite il NAS, ha predisposto una campagna di controlli straordinaria, che ha comportato il conferimento, in un mese, di quasi 100 campioni di vini. Le analisi dei campioni non hanno evidenziato le sofisticazioni sospettate, ma diversi campioni hanno comunque avuto un seguito per irregolarità varie, principalmente per quanto riguarda il grado alcolico ed altri requisiti previsti dai disciplinari D.O.C. Il laboratorio di chimica degli alimenti è stato impegnato anche nel controllo di alimenti provenienti dalla Cina, prelevati sia dal NAS che dai SIAN delle AUSL, per la ricerca di “melammina”. A seguito delle indicazioni fornite per il controllo dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, si è definito il metodo di analisi mediante HPLC-MS-MS. Dal 30 settembre i NAS hanno conferito 84 campioni, sia di latte in polvere che di prodotti comunque contenenti latte in polvere (biscotti, caramelle, bevande ed alimenti vari) tutti di provenienza cinese. I campioni sono stati tutti processati con priorità, e nessuno ha evidenziato livelli di melammina superiori ai limiti previsti, anche se qualche campione ha comunque mostrato tracce più o meno apprezzabili di contaminazione. Con cadenza quindicinale è stato inviato un rendiconto al Ministero della Salute. Su molti di questi campioni, spesso con etichettature approssimative o dubbie, sono state eseguite ulteriori analisi, per verificare la correttezza della composizione e la corrispondenza al dichiarato (additivi, coloranti): queste ulteriori analisi sono in via di ultimazione. Pag. 209 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali Rimane sempre disomogeneo il conferimento soprattutto di campioni di alimenti da parte dei Clienti istituzionali, inoltre le emergenze sanitarie creano sovraccarico di attività, ne derivano tempi più lunghi di esecuzione e non si riescono a migliorare tempi di risposta. Per l’anno 2009 si prevede di mantenere, dal punto di vista quantitativo, il livello di prestazioni effettuate nel 2008, relativamente ai campioni sanitari. Le attività laboratoristiche, di ricerca & sviluppo e di miglioramento tecnico, riconducibili per lo più all’attività del controllo degli alimenti di riferimento regionale della Sezione di Bologna, vengono descritte in dettaglio nel relativo paragrafo. SERVIZI “NON OBBLIGATORI/AGGIUNTIVI” 6. ATTIVITÀ PER STUDI/PROGETTI PROVINCIALI, REGIONALI, NAZIONALI, UE 6.1 Sostenibilità Nel 2008 si è molto ridotta l’attività di supporto ai processi di Agenda 21 e in generale alle azioni di sviluppo/conoscenza del principio di sostenibilità; probabilmente ciò è dovuto sia all’ormai diffusa conoscenza di questo concetto acquisita anche attraverso le impostazioni normative, che alle scarse disponibilità economiche. Alcuni interventi formativi presso scuole del comprensorio Imolese incentrati sui sistemi di misura e valutazione della sostenibilità, sono state le uniche attività in tale ambito. 6.2 Osservatori ambientali Nel 2009 prosegue l’attività di supporto agli osservatori ambientali relativamente ai due progetti per le infrastrutture di trasporto: Alta Velocità Ferroviaria Nodo di Bologna e Variante di valico Autostradale. L’impatto, in relazione allo stato di avanzamento delle lavorazioni sarà ancora molto pressante in particolare per il nodo alta velocità in quanto tutta la cantierizzazione grava su zona altamente urbanizzata; anche per la variante di valico, inserita in aree a carattere prettamente agricolo montano, la cantierizzazione causa alterazioni apprezzabili rispetto allo stato ambientale di ante operam. Nella cartina, in arancione sono visualizzate le opere in corso di realizzazione che insistono sul territorio della provincia di Bologna, in giallo le opere non ancora in fase di realizzazione. Pag. 210 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali 2005 – Raddoppio Bo-Vr Metrotranvia di Bologna Civis 2006 - 3a Corsia A1 Bo-Fi 2000 – Nodo A.V. di Bologna Nodo ferro-stradale di Casalecchio Nodo di Rastignano 2002 – Variante di Valico 1998 – Tratta Bo-Fi Per l’Alta Velocità, Nodo di Bologna, nel 2009 risultano completate le lavorazioni per le gallerie naturale e artificiale, sono in corso le interconnessioni con la linea storica e, ove era presente il cantiere Lotto 5 - S.Ruffillo, è programmata l’installazione del cantiere adibito all’attrezzaggio tecnologico e armamento della linea AV sotterranea. Anche per questa fase di lavorazioni, in particolare per il cantiere lotto 11 – stazione che grava in pieno centro cittadino, è previsto per il 2009 un grosso impegno da parte del supporto tecnico ARPA, per le attività di controllo in campo, verifica delle procedure autorizzative e analisi dei dati di monitoraggio, in quanto come già avvenuto nel 2008, è presente un forte disagio creatosi, in particolare per le polveri e il rumore. In seguito alle quotidiane segnalazioni anche sulla stampa, l’attività di ARPA quale supporto all’osservatorio è molto intensa. Per quanto riguarda lo stato di avanzamento del Lotto 11 - stazione proseguirà anche per il 2009 lo scavo del “camerone”. La realizzazione delle opere in questo cantiere, che è localizzato in zona centrale ad alta densità abitativa e con presenza di numerosi esercizi commerciali, rende necessario il costante aggiornamento delle opere di mitigazione per contenere l’impatto prodotto. Il monitoraggio continuo in particolare sulla componente rumore e atmosfera, la vigilanza diretta sul campo e l’analisi critica in tempi brevi degli esiti dei rilievi, consentono all’Osservatorio Ambientale, di cui Arpa è supporto tecnico, di mettere in atto le opportune azioni per limitare l’impatto. Si prevede che una parte di attività sarà impegnata per la comunicazione agli enti e alla società civile. Per il 2009 presumibilmente un maggiore impegno dovrà essere rivolto al controllo della gestione delle terre di risulta degli scavi, sia come attività in campo, sia come verifica delle Pag. 211 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali procedure seguite, in quanto continuano le criticità già manifestatesi negli anni precedenti, in relazione ai volumi da gestire e alle tempistiche di conferimento diverse da quanto preventivato. Per questo progetto anche per il 2009, preso atto della consistenza delle attività e dell’impegno ore/uomo necessario, l’osservatorio ha aggiornato la ripartizione annuale delle quote portando la previsione di compenso per le attività di supporto ad ARPA BO a 149.872€. Nel 2009 proseguirà anche l’attività di Arpa quale supporto tecnico all’Osservatorio ambientale e socio economico della Variante di Valico. Questo Osservatorio valuta la compatibilità ambientale delle opere in corso di costruzione sull’Appennino, ove sono presenti aree di interesse naturalistico e con risorse naturali primarie, come il torrente Setta che è fonte di approvvigionamento di acque superficiali ad uso potabile. Nel 2009 l’attività sarà ormai quasi completamente concentrata nel territorio compreso tra i comuni di Grizzana, San Benedettio Val di Sambro e Castiglion dei Pepoli dove appunto prosegue il corso d’opera per i lotti 9 – 11 e ha preso avvio l’attività nei cantieri dei lotti 5 e 5B; sono inoltre iniziate le attività di approntamento dei cantieri nei lotti 7 e 8. Nei lotti 1 – 4 ove è terminata l’allestimento del ramo autostradale, per considerare conclusa l’opera mancano solo alcune misure per il monitoraggio post operam per il rumore. Per i grandi cantieri di Badia e Roncobilaccio buona parte di attività è rivolta alle verifiche in campo per cercare di ottimizzare insieme alle imprese impegnate le modalità di gestione dei cantieri; si tratta infatti di cantieri in continua trasformazione, inseriti in valli di montagna strette con risorse naturali come il torrente Setta a rischio continuo di inquinamento. Come stabilito nella convenzione specifica per il 2008 le entrate previste per il 2009 ammontano a 89.000 €. Per quanto concerne il progetto relativo al raddoppio linea ferroviaria Bologna Verona, per la tratta afferente alla provincia di Bologna, è in via di approntamento la convenzione relativa al monitoraggio post operam per due campagne di monitoraggio semestrali per le acque sotterranee e superficiali; deve ancora essere valutate approfonditamente quante campagne di misura svolgere per il rumore in fase di esercizio. Il monitoraggio post operam infatti ha come finalità, oltre la valutazione di eventuali modificazioni indotte dall’opera sull’ambiente interessato, la verifica in fase di esercizio dell’efficacia delle misure di mitigazione già in opera con conseguente valutazione della necessità di integrazioni. Per il 2009 per questo progetto si può prevede una entrata di circa 20.000 €. Anche se per l’alta velocità tratta BO/FI, con la decadenza degli accordi procedimentali e dell’osservatorio , non è al momento presente la struttura di supporto, viene comunque mantenuta una attività di sorveglianza in relazione alle attività in corso. Si segnala inoltre che il Ministero dell’Ambiente sta esaminando la possibilità di riavviare accordi procedimentali finalizzati a chiudere le ultime fasi connesse al preesercizio ed esercizio della tratta unitamente alle attività di verifica delle ottemperanze necessarie per sbloccare le fideiussioni. Nel 2009 i progetti risultano: Progetto AV nodo di BO Variante di valico BO/VR AV Tratta BO/FI Previsione introiti (convenzione) 149 872 € 89 000 € 20 000 € Non quantificabile L’attività prevista per il 2009 in termine di impegno ore/uomo sarà mediamente in linea con quanto svolto nel 2008 per i progetti relativi al nodo AV di Bologna e per la variante di valico, mentre sarà probabilmente incrementata per l’attività in campo in relazione all’esecuzione del piano di monitoraggio post operam per quanto concerne la Bologna/Verona; non quantificabile l’eventuale attività sulla tratta AV Bologna/Firenze. Pag. 212 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali In tabella è riportata la sintesi delle principali attività condotte nel 2008. Progetto AV nodo di BO Variante di valico BO/VR Sopralluoghi Ore sopralluoghi Riunioni Ore riunioni 36 21 180 136 22 14 4 180 98 20 6.3 Gruppi tecnici Con la Provincia e il Comune di Bologna è in atto e proseguirà anche nel 2009 la partecipazione al Gruppo tecnico per l’inquinamento atmosferico in cui Arpa supporta tecnicamente le Amministrazioni sui temi della qualità dell’aria e sulla programmazione delle attività di monitoraggio integrative. Pur auspicando da tempo che si perfezioni e formalizzi la struttura del predetto gruppo tecnico dell’Aria, non si è ancora pervenuti a una forma di collaborazione che consenta ad Arpa di esplicare nel miglior modo possibile la funzione di supporto tecnico degli enti. Si ritiene importante che tra le attività svolte dal Gruppo Tecnico Provinciale sulla Qualità dell’Aria vi sia compresa l’effettuazione della programmazione a lungo termine il più definita possibile, dei monitoraggi sulla qualità dell’aria al fine di consentire una migliore pianificazione di quanto richiesto e conseguentemente, un più razionale utilizzo del laboratorio mobile, della strumentazione e degli operatori in genere. 7. MONITORAGGI AMBIENTALI OSSERVATORI TERRITORIALI LOCALI E/O SUPPORTO/GESTIONE 7.1 Monitoraggi ambientali Le attività per monitoraggi ambientali locali sono di solito richiesti dagli Enti quali i comuni, soprattutto per rispondere a richieste di informazioni provenienti dalla popolazione su tematiche precise quali: • gli impatti dei campi elettromagnetici; i monitoraggi effettuati anche su convenzione, consentono ai comuni di impostare le eventuali azioni per risolvere situazioni critiche e conflittuali. • in convenzione con Comune e Provincia di Bologna si è continuato nel 2008, l’attività di supporto tecnico scientifico e monitoraggio integrativo di parametri rivisti e concordati nella qualità dell’aria. Nel 2008 è stato mantenuto il ricavo per la Sezione di Bologna pari a 70.000 Euro che copriranno le spese di campionamento e analisi sia il personale per la gestione dell’intero progetto. Nel 2009 è prevedibile una ulteriore revisione di queste attività in funzione dei diversi interessi e priorità espressi dalla Provincia e dal Comune di Bologna. Anche nel 2008 sono pervenute richieste di indagini sull’impatto di sorgenti puntuali sulla qualità dell’aria, in particolare legate ad attività produttive, mirate a valutare specifiche tipologie di inquinanti caratteristici dei cicli di produzione. Spesso le sole indagini strumentali non forniscono una informazione sufficiente a quantificare il contributo delle singole sorgenti. Pertanto, al fine di razionalizzare e rendere efficace l’esecuzione di monitoraggi della qualità dell’aria in specifici contesti, si ribadisce la necessità che le richieste siano precedute da una valutazione congiunta tecnico-amministrativa del contesto in studio. Indagini falda freatica: (in via di acquisizione) E’ in previsione nel corso del 2009 la partecipazione ad un progetto predisposto dalla ex Ingegneria Ambientale, su richiesta della Regione, per l'attività di indagine della falda freatica Pag. 213 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali nella Regione che interesserà anche la Sezione di Bologna. Collaborazione con Unibo per il monitoraggio e l’assistenza idrogeologica relativa all’approfondimento delle conoscenze delle acque termominarali porrettane. (in via di acquisizione) Le attività si incentreranno prioritariamente nella gestione ed esecuzione dei monitoraggi quali-quantitativi delle acque termominerali estratte e nell’elaborazione di un quadro conoscitivo sulle caratteristiche chimico-fisiche ed idrogeologiche di base delle principali manifestazioni idriche sotterranee ubicate nel perimetro minerario. Indagini idrogeologiche nell’intorno del polo impiantistico discarica via Stradelli Guelfi (in corso) Lo studio deriva dalla necessità di analizzare gli aspetti ambientali delle falde caratterizzanti il primo sottosuolo nella zona dell’impianto di gestione/smaltimento rifiuti di Via Stradelli Guelfi.scopo di questa ricerca è fornire un studio sul comportamento della suddetta falda e verificarne possibili interazioni con l’intero sistema impiantistico, consentendo di implementare l’analisi ambientale iniziale necessaria all’ottenimento della certificazione Emas e supportarne il successivo programma operativo. Validazione sperimentale delle metodiche di campionamento degli elementi di qualità biologica applicata ai fiumi ai sensi della Direttiva 2000/60/CE. (in corso) Trattasi di studio, commissionato dalla RER, della fattibilità delle nuove metodiche previste dalla Direttiva, al fine di verificare la validità delle metodiche stesse. L’obiettivo è: valutare l’applicabilità delle metodiche di campionamento ed analisi degli elementi di qualità biologica; ottimizzare le diverse attività di campo e individuare le fasi critiche fonti di potenziali errori; gettare le basi per una pianificazione dell’intera attività di monitoraggio; valutare e quantizzare le risorse necessarie per l’applicazione del nuovo monitoraggio. Acquisizione delle conoscenze disponibili inerenti la qualità delle acque sotterranee della falda idrica superficiale nell’area del “Tiro a segno”, Bologna, al fine di ricostruire un quadro preliminare dell’inquinamento diffuso da composti organoalogenati. (in acquisizione) Fornire un quadro preliminare relativo alla contaminazione da composti organoalogenati dell’acquifero superficiale presente nell’area del “Tiro a segno” attraverso l’acquisizione di dati presenti presso enti pubblici e privati e la razionalizzazione dei numerosi dati di monitoraggio eseguiti in questi anni per finalità diverse. La raccolta è prevista anche per i dati e le informazioni circa le pressioni in atto e la loro evoluzione nel recente passato che possano comportare o aver comportato un potenziale rilascio nelle acque sotterranee di composti organoalogenati. La raccolta dei dati sarà eseguita a partire dalle informazioni presenti presso il Comune di Bologna, in possesso di dati derivanti da monitoraggi delle acque per interventi specifici, Hera e Osservatorio Ambientale - Nodo A.V. di Bologna. Integrazione alla convenzione tra RER, comune di Bologna e Arpa Sez. di Bologna, per la realizzazione della mappatura acustica delle infrastrutture di pertinenza provinciale e mappatura acustica agglomerato di Bologna ai sensi del DLGS 194/2005. (in corso) Si tratta dell’attuazione della seconda fase del progetto avente la finalità di individuare e condividere la metodologia per la realizzazione della mappatura acustica delle infrastrutture di pertinenza provinciale sia della mappatura acustica strategica dell’agglomerato di Bologna, propedeutiche alla predisposizione dei piani d’azione e alle successive verifiche quinquennali sulla base dei requisiti minimi conformi al Dlgs. 194/05. Arpa Sez. di Bologna esegue le misurazioni di taratura del modello acustico in 3 casi tipo e parteciperà agli incontri programmati del tavolo di coordinamento istituito nell’ambito del progetto. Supporto tecnico al Comune di Bologna per il monitoraggio ambientale dell’efficacia del PTGU. Isola ambientale- Monitoraggio acustico. (in corso) Arpa, su richiesta del Comune di Bologna, eseguirà il monitoraggio acustico ante operam di un’area dove verrà attuato, nell’arco del 2009, un intervento previsto del PTGU: l’isola ambientale. Pag. 214 di 343 Programma annuale delle attività 2009 8. Le Sezioni provinciali ATTIVITÀ LABORATORISTICA AGGIUNTIVI” SERVIZI “NON OBBLIGATORI/ 8.1 Attività laboratoristica per supporto a studi/progetti e/o monitoraggi ambientali locali Nel 2008 a supporto dell’attività del Servizio Sistemi Ambientali della Sezione sono state svolte analisi, in accordo con la Provincia e l’Autorità di Bacino del Reno, su campioni di acque superficiali (rete C) come monitoraggio integrativo rispetto a quelli previsti dalla normativa nazionale. Inoltre sono state eseguite analisi su richiesta del Consorzio del Canale Emiliano Romagnolo analisi di campioni di acqua del CER. Matrice Programm a 2008 Proiezione al 31-12-2008 68 68 Controllo delle acque del Canale Emiliano Romagnolo (C.E.R.) 43 46 Acque superficiali D.Lgs. 152 All 1/C Tipologia campione Acque 8.2 Attività laboratoristica per matrici ambientali su specifica richiesta di Enti pubblici/privati A supporto del Servizio Sistemi Ambientali della Sezione, in regime di convenzione con il Comune e la Provincia di Bologna, nel 2008, si è effettuata attività analitica su campioni di filtri, il numero dei campioni e dei parametri è stato, nel corso dell’anno, ridefinito in adeguamento alla normativa vigente. Matrice Aria Programm a 2008 Proiezione al 31-12-2008 800 717 Tipologia campione Aldeidi, BTX, NOX da campionatori di polveri 8.3 Attività laboratoristica per matrici alimentari e prevenzione collettiva su specifica richiesta di pubblici/privati Tutta questa attività svolta nel 2008, si sovrappone a quella del 2007 ed è stata eseguita in regime di convenzione con Enti pubblici e Clienti privati fra cui si elencano: l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna Policlinico S. Orsola-Malpighi; le Direzioni sanitarie dei Presidi ospedalieri dell’Azienda USL di Bologna, il Comune di Bologna; l’Arpa Liguria; la Banca d’Italia; la Ditta Cerelia; la Ditta Segafredo; la Società SERIBO ed altri. Matrice Programm a 2008 Proiezione al 31-12-2008 Controlli Indoor 2700 3150 1900 1992 100 113 600 650 Acque Alimenti Tipologia campione Ricerca di Legionella spp, valutazione sterilità batterica, controlli microbiologici in ambienti sanitari Acque di dialisi e acque di rete in ambiente sanitario Acque termali e minerali Analisi chimiche e microbiologiche di alimenti; analisi microbiologiche di alimenti e superfici a contatto con alimenti nei Centri Produzione Pasti. Per il 2009 si prevede di rinnovare quasi tutte queste convenzioni, anche se non è ancora possibile definire numericamente con precisione il volume dell’intera attività. Pag. 215 di 343 Programma annuale delle attività 2009 9. Le Sezioni provinciali ATTIVITÀ DEI CTR 9.1 CTR Aree Urbane Le attività del CTR Aree Urbane nell’anno 2009, coerentemente con quanto previsto dalle aree di responsabilità previste nel manuale organizzativo di Arpa, saranno volte alla valutazione dello sviluppo sostenibile e del miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane, mediante l’utilizzo della modellistica ambientale, dei catasti delle emissioni, delle reti di misura e del bilancio ambientale. Inoltre, continuerà l’attività portata avanti dalla pre-esistente Eccellenza Ecosistemi Urbani e Industriali sui temi dell’integrazione di aspetti tecnico-scientifici e di valorizzazione del knowhow presente in Arpa Emilia-Romagna, curando lo sviluppo di metodologie di analisi finalizzate a quantificare fattori di pressione, stato e impatto di città ed aree urbane usando gli strumenti organizzativi di project management. Le macro-attività sulle quali si concentreranno le forze del CTR Aree Urbane nel corso del 2009 saranno: 1. Attività di modellistica per la qualità dell’aria 2. Progetti di ricerca e sviluppo 3. Attività di studio e reporting sulla qualità ambientale delle aree urbane Di seguito vengono dettagliate le azioni che caratterizzeranno ognuna delle precedenti citate macro-attività. 9.1.1 Attività di modellistica per la qualità dell’aria Il CTR Aree Urbane sviluppa e utilizza modelli matematici per la dispersione degli inquinanti in atmosfera sia determistici che statistici. L’attività di modellistica per la qualità dell’aria nasce dalla precisa esigenza normativa di integrare le tecniche di monitoraggio al fine di effettuare la valutazione della qualità dell’aria sul territorio di propria competenza. Il documento dell’Agenzia Europea per l’Ambiente "Guidance report on preliminary assessment under the EU Air Quality Directives" individua nei modelli lo strumento primario per la valutazione della qualità dell'aria definendo la modellistica quale "metodo per fornire informazioni sulla qualità dell'aria in base quanto noto sulle emissioni e sui processi in atmosfera che regolano la diffusione, il trasporto, la conversione chimica e la rimozione dall'atmosfera degli inquinanti". Riguardo i modelli deterministici, verrà svolta, nell’anno 2009, un’attività di supporto ai nodi Arpa nell’applicazione e nell’aggiornamento del modello ADMS – Urban, modello gaussiano adottato da Arpa per la dispersione degli inquinanti in area urbana. Inoltre il CTR Aree Urbane si occuperà di sviluppare e applicare, in collaborazione con l’Area Meteorologia Ambientale del SIM, il modello lagrangiano a particelle LAPMOD. Il modello è stato acquistato da Arpa per simulare a scala locale situazioni reali anche complesse, quali ad esempio orografia complessa, shear verticali di vento, inversioni di temperatura in quota, evoluzioni temporali, calme di vento. Riguardo i modelli statistici, si inizierà l’attività di sviluppo e utilizzo dei modelli a recettore, in particolare modo il modello PMF (Positive Matrix Factorization), per l'individuazione e la quantificazione dei contributi delle sorgenti emissive all’aerosol misurato ("source apportionment"). Tale applicazione verrà portata avanti in collaborazione con il Bavarian Institute for Applied and Environmental Research and Technology (BifA) e con il dipartimento di Chimica dell’Università di Bologna (e probabilmente con il dipartimento di Fisica dell’Università di Helsinki). Questa tipologia di modelli si basa su dati che rappresentano una caratterizzazione elementare dettagliata del particolato atmosferico, riferita alle diverse granulometrie. I dati saranno forniti dal sito posto immediatamente ad est dell’inceneritore del Frullo, previsto nella campagna di monitoraggio del progetto Moniter. Questi dati serviranno inoltre anche per lo sviluppo e l’adattamento del modulo chimico dell’aerosol del modello fotochimico euleriano CHIMERE alla realtà della regione Emilia-Romagna. Lo sviluppo e l’adattamento del modulo chimico avverrà in collaborazione con l’Area Meteorologia Ambientale del SIMC. Pag. 216 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali 9.1.2 Progetti di ricerca e sviluppo Nel 2009 sono previste due diverse attività riconducibili a progetti di ricerca e sviluppo: a. Il progetto Moniter, interamente finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e iniziato nell’anno 2007, che prevede, fra le molteplici attività di cui è composto, il monitoraggio ambientale delle aree nell’intorno del termovalorizzatore del Frullo di Granarolo dell’Emilia (Bologna). Tale monitoraggio vede coinvolti, oltre al CTR Aree Urbane e a numerose altre strutture di Arpa, alcuni Dipartimenti delle Università di Bologna, Ferrara, Venezia e all’Istituto ISAC del CNR. Sinteticamente, e ricordando che il CTR Aree Urbane ha il coordinamento dell’intero progetto Moniter, le attività all’interno di questo che si effettueranno nel 2009: - Campionamento di particolato PM2,5 e PM1 per analisi chimiche, fisiche e tossicologiche. L’ampio spettro di analisi programmate e assegnate a diversi laboratori, anche esterni ad Arpa (Università di Bologna, Ferrara e Venezia) permetterà di avere uno scenario dettagliato dell’aria ambiente che va oltre i parametri di legge, favorendo una più accurata attività di ricerca e di crescita nel campo dell’inquinamento atmosferico. - Determinazione della concentrazione numerica e della distribuzione dimensionale dell’aerosol, ovvero la caratterizzazione del particolato atmosferico rispetto al numero di particelle e al diametro. Ai fini previsti dal progetto, sono infatti stati acquistati due strumenti innovativi per lo studio della distribuzione dimensionale dell’aerosol, in particolare delle frazioni ultrafini. La ricerca a livello internazionale nell’ambito dell’inquinamento atmosferico e degli impatti sulla salute di tale matrice ambientale, mostra come il particolato ultrafine, in particolare quello di dimensioni nanometriche, possa giocare un ruolo fondamentale nelle dinamiche atmosferiche e negli episodi di eventi sanitari importanti. Gli strumenti di monitoraggio acquisiti (un Fast Mobility Particle Sizer TSI 3091 e un Electrical Low Pressure Impactor della Dekati) permetteranno quindi di “contare” le particelle fino a dimensioni nanometriche (rispettivamente 5,6 e 7 nanometri), classificandole in intervalli dimensionali e definendo le distribuzioni granulometriche dell’aerosol nelle diverse condizioni ambientali, sia meteorologiche che territoriali. - Coordinamento di tutte le 7 linee progettuali secondo quanto richiesto dalle specifiche del progetto Moniter b. E’ in via di definizione il progetto per la realizzazione di un “Supersito” in EmiliaRomagna che prevede la messa in opera di una stazione di monitoraggio fissa dedicata alla valutazione dell’inquinamento atmosferico che si basa su tecniche innovative di indagini chimiche, fisiche, tossicologiche, utili in particolare per gli aspetti di valutazione sanitaria, epidemiologica e interpretazione di fenomeni ambientali. Il progetto prevede il supporto da parte di 3 assessorati della Regione, di numerose Università e di alcuni enti di ricerca, alcuni dei quali internazionali. L’obiettivo generale del progetto è la raccolta di dati chimici, fisici e biologici dell’atmosfera per elaborazioni deterministiche, statistiche, epidemiologiche e di valutazione del rischio sanitario a supporto della governance. Il progetto prevede la realizzazione di una stazione di monitoraggio fissa che permetta il campionamento dell’aerosol atmosferico, al fine di una speciazione del particolato dal punto di vista del bilancio di massa, e l’analisi automatica ”in situ” delle componenti gassose coinvolte nella formazione del particolato. All’interno del progetto è inserito lo studio dello spettro dimensionale delle particelle, fino alla dimensione di 1 nanometro per poter giungere alla conoscenza, oltre che della distribuzione dimensionale e concentrazione numerica delle particelle, anche di tutti i processi coinvolti nella formazione delle particelle. I campioni raccolti saranno inoltre utilizzati per analisi di tipo tossicologico che permetteranno di dedurre le tipologie di aerosol contenenti sostanze, Pag. 217 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali elementi, composti o miscele di composti che hanno effetti sulla salute. In contemporanea, saranno associate al campionamento analisi di micrometeorologia, per la caratterizzazione della bassa troposfera. I dati ottenuti rappresenteranno un input indispensabile e la base di partenza per valutazioni a più ampia scala sia temporale che spaziale. Valutazioni del rischio ed indagini epidemiologiche accostate ai modelli matematici della qualità dell’aria, disegneranno scenari maggiormente affini alla realtà per fornire, non solo a scala locale, un supporto alla governance nella gestione dei provvedimenti sempre più mirati alla limitazione degli effetti sanitari degli inquinanti dell’aria. 9.1.3 Attività di studio e reporting sulla qualità ambientale delle aree urbane Un’altra delle attività fondanti del Centro Tematico Regionale Aree Urbane è l’attenzione verso i temi della sostenibilità, che comporta la redazione di rapporti di varia natura sulla qualità del ambiente urbano a livello regionale. Nel corso del 2009, verrà pubblicato il “Rapporto sull’Ecosistema Urbano di Bologna”. Per la sua redazione sono stati selezionati una serie di indicatori utili a poter rappresentare in maniera quanto più possibile oggettiva la dimensione ambientale e sociale della città di Bologna. Il documento possiede infatti le caratteristiche di un rapporto di sostenibilità, che comprende, in un contesto urbano, la città fisica e gli abitanti. L’intento è stato quello di associare, per mezzo di indicatori specifici, una approfondita e doverosa descrizione degli impatti della città sulle matrici ambientali ad una descrizione della dimensione sociale della stessa. Si è operato cioè con il fine di strutturare le conoscenze ambientali, integrandole con quelle socio-economiche al fine di valutare le reciproche sostenibilità, favorendo l’individuazione delle migliori opportunità di sviluppo territoriale. Inoltre, si continuerà la collaborazione con Ispra (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale), per la redazione del “Quinto Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano”, a livello nazionale, che verrà pubblicato nel corso del 2009. L’esperienza del “Rapporto sull’Ecosistema Urbano di Bologna” è stata condivisa ed integrata con le idee dei tecnici di Ispra e dei colleghi di altre Arpa Italiane, regionali e provinciali. Nel corso di diverse riunioni tenutesi a Roma, è stata adottata una linea di lavoro comune che vedrà per Arpa Emilia Romagna la collaborazione delle sezioni di Bologna, Modena e Parma. Il quinto rapporto redatto da Ispra e dal sistema agenziale, vedrà per la prima volta la collaborazione diretta delle diverse Arpa italiane, favorendo uno scambio di conoscenze e fortificando la “rete” fra le varie agenzie, con l’obiettivo esplicito di omogeneizzare il tipo d’informazione proveniente dalle diverse città coinvolte al fine di poter effettuare confronti scientificamente corretti. A seguito della collaborazione con Ispra e le altre agenzie ambientali, verrà impostata una nuova linea di lavoro per il CTR Aree Urbane, che porterà, probabilmente nel triennio 20092011 alla redazione di un “Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano della Regione Emilia Romagna”. Il documento vuole essere un rapporto di sostenibilità, volto alla descrizione delle città di maggiori dimensioni, vale a dire i comuni capoluoghi di Provincia ed eventualmente altre città di cui è possibile descrive le caratteristiche ambientali. Collaborando con operatori di ogni sezione provinciale, verrà quindi decisa e condivisa una linea comune di lavoro (indicatori da adottare, metodologie di lavoro, scelta di comunicazione ed impaginazione, ecc.) che porterà poi al rapporto finale. E’ possibile, ed anche plausibile, che la collaborazione su queste tematiche continui con Ispra, anche su altre attività, che ad ora non è possibile definire con precisione. Pag. 218 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali 9.2 CTR Cancerogenesi Ambientale e Valutazione del Rischio L’attività del 2009 sarà focalizzata su temi correlati alla valutazione del rischio da esposizione a contaminanti presenti in matrici ambientali e matrici alimentari. L’attività su progetto comprenderà: 1) la conclusione del progetto di ricerca triennale FISR 2003, finanziato dal Ministero Università e Ricerca per la messa a punto di strumenti innovativi per la tutela della qualità e sicurezza alimentare, di cui ARPA è coordinatore; 2) la continuazione del progetto PESCI, finanziato dal Ministero della Salute, per la identificazione dei rischi correlati alla contaminazione del prodotto ittico; 3) la continuazione del Progetto MONITER, con il presidio della Linea Progettuale dedicata alla valutazione del profilo tossicologico dell’aria circostante l’inceneritore di Bologna. Nel 2009 sarà approfondita la tematica del REACH, con l’avvio di programmi e iniziative che possano sviluppare le potenzialità dell’Agenzia per l’applicazione del Regolamento CEE 1907/2006 e consentano il presidio di tutte le competenze specifiche del REACH, già patrimonio del CTR di Cancerogenesi (test alternativi per la predizione del rischio cancerogeno, valutazione e stima del rischio per i composti CMR). 9.2.1 Attività di comunicazione e diffusione dei dati Cancerogenesi Ambientale e Valutazione del Rischio dell’attività del CTR Il CTR sarà coinvolto nell’organizzazione di un convegno nazionale sulla tematica degli interferenti endocrini, a conclusione del progetto ARCADE, di cui verranno presentati i risultati raggiunti in collaborazione con il Servizio Territoriale e l’eccellenza Microinquinanti Organici, e di una sessione di ecotossicologia e tossicologia umana nell’ambito del RemTec2009. 9.2.2 Attività laboratoristica su richiesta di pubblici/privati Verranno offerte le prestazioni relative all’impiego dei test specializzati e delle tecnologie avanzate facenti capo al laboratorio di Meccanismi di Cancerogenesi e Anticancerogenesi (batteria di test per la predizione del rischio cancerogeno e delle proprietà cancerogene delle cellule) e al laboratorio Microarray Technology (tossicogenomica su piattaforma Agilent). 9.3 RAR Alimenti, OGM e Biosicurezza Nel nuovo assetto organizzativo di Arpa, all’interno della Sezione Provinciale di Bologna, è collocato il “Riferimento analitico regionale Alimenti, OGM e Biosicurezza”, con il compito di presidiare, relativamente alla tematica sicurezza alimentare e Biosicurezza a Livello 3, le attività e i processi analitici di laboratorio, svolgendo sotto il profilo tecnico scientifico il ruolo di riferimento regionale per la rete interna ed esterna a supporto delle politiche di prevenzione in campo alimentare. Il RAR svolge attività analitica a livello regionale sia per la ricerca di OGM che di micotossine in matrici alimentari; questi controlli sono pianificati da Piani regionali pluriennali predisposti dall’Assessorato alla Sanità e all’Agricoltura della nostra Regione. L’attività analitica impegna il laboratorio nella ricerche di Micotossine (Aflatossine B1-B2-G1G2, Aflatossina M1, Ocratossina A, Patulina, Zearalenone, Fumonisine B1-B2 e Deossinivalenolo) in matrici alimentari. Per tali ricerche la Regione ha predisposto un piano di controllo biennale (Reg. PG 2008 35419) che è iniziato nel 2008 e che prosegue per tutto il 2009 con richieste di analisi in circa 400 campioni per anno. Il laboratorio con l’implementazione del controllo delle Fusariotossine nei cereali (Zearalenone, Fumonisine B1-B2 e Deossinivalenolo) è in grado di fornire un protocollo analitico che soddisfa tutti i parametri richiesti dalla normativa comunitaria attualmente in vigore. Il laboratorio partecipa ad un circuito per la validazione del metodo per il controllo dell’Ocratossina A nella Paprika e l’Ocratossina A nel prosciutto crudo, organizzato dal Centro Nazionale di riferimento per le Pag. 219 di 343 Programma annuale delle attività 2009 Le Sezioni provinciali micotossine, che ha sede presso l’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Laboratorio di riferimento Europeo Joint Reserch Center (JRC) di ISPRA. Il laboratorio OGM risponde alle richieste del Piano di controllo biennale regionale 2008/2009 (Reg. PG 2008 108299) dove sono stati previsti circa 120 campioni per anno. Dal 2008 oltre alla ricerca degli eventi GM di soia e mais sono stati implementati i metodi per la ricerca degli eventi GM non autorizzati del riso Liberty Link 601, Liberty Link 62 e BT63. Collabora inoltre con il Laboratorio Nazionale di Riferimento per gli OGM che ha sede presso Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) del Lazio e Toscana anche con la partecipazione a circuiti di validazione dei metodi di prova: nel 2007 ha partecipato al circuito per la determinazione della Soia varietà transgenica Roundap-Ready, nel 2008 al circuito per la determinazione di varietà di Mais geneticamente modificato MON 810, nel 2009 si prevede di partecipare ai prossimi circuiti per la determinazione di Mais geneticamente modificato NK 603, GA21 e Bt11. Su richiesta dall’Assessorato alla Sanità Regione ER è stato messo a punto il metodo in GC/MS per la determinazione di Furano in alimenti con particolare riguardo a quelli per la prima infanzia. Il Furano è presente in vari alimenti quali il caffè, i cibi in scatola ed in vasetti contenenti carne e numerosi ortaggi. In base ad uno studio condotto dalla Federal Drug Administation (FDA) Americana che lo pone come un problema emergente in materia di sicurezza alimentare il Panel CONTAM dell’EFSA ha redatto un rapporto sul “range” dei livelli di esposizione stimati (analisi condotte su alimenti per neonati); a supporto di questo ed in relazione alla richieste regionali si prevede una campagna analitica per il 2009 su alimenti destinati ai lattanti ed alla prima infanzia con particolare riguardo ai prodotti sostitutivi del latte materno. Il laboratorio di Bologna è stato inserito fra i laboratori che hanno partecipato, nel 2008, al circuito per la validazione del metodo per la determinazione del Furano in baby food organizzato dal European Commission Joint Research Centre, Institute for Reference Materials and Measurements, Retieseweg 111 B-2440 Geel, Belgium. Continuerà anche nel 2009 la campagna analitica per il controllo dell’Acrilamide negli alimenti a base di patate o di cereali, fritti o cotti al forno. Ancora nel 2007, in collaborazione con l’Area Analitica Ambientale, è stato implementato il metodo per la ricerca di dell’Acrilammide anche in campioni di acque potabili e reflue su richiesta della Sezione di Modena, dando la disponibilità ad esaminare circa 20 campioni; si prevede che questo controllo proseguirà anche nel 2009. Per quanto riguarda la matrice oli vegetali per uso alimentare, oltre a mantenere i 4 metodi accreditati per la caratterizzazione degli oli di oliva, nell’estate 2008 è stata gestita l’emergenza sanitaria che ha riguardato la contaminazione di olio di semi di girasole proveniente dall’Ucraina contaminato con oli minerali. E’ stato messo a punto un metodo di analisi in GC/MS con preventiva purificazione su colonna di silice, con tale metodo sono stati analizzati 30 campioni di olio di girasole raffinato e pronto al consumo, provenienti da tutta la Regione ER, 11 campioni sono stati segnalati in quanto presentavano una contaminazione superiore al valore stabilito dal Ministero della Salute. Per quanto riguarda l’attività sul laboratorio di Biosicurezza L3 nell’anno 2009 si avvierà la nuova organizzazione e l’assegnazione delle risorse. L’obbiettivo per il 2009 è quello di valutare le esigenze dei Clienti interni della rete Arpa, che esterni, quali la Regione EmiliaRomagna, al fine di sviluppare almeno un progetto di interesse strategico quale la ricerca virologica in campo ambientale. Come attività di formazione e comunicazione viene garantita: • la partecipazione al gruppo di lavoro regionale “Sicurezza alimentare/Controlli Ufficiali” costituito dai responsabili dei SIAN e Servizio Veterinario delle AUSL della Regione ER; Pag. 220 di 343 Programma annuale delle attività 2009 • • • Le Sezioni provinciali la gestione e continuo aggiornamento del sito Alimenti di ARPA che contiene informazioni sulle emergenze, sulla normativa e sulle iniziative di ARPA in merito all’argomento trattato; la raccolta ed elaborazione dati regionali relativi al controllo sugli alimenti per il Ministero della Salute, su richiesta dell’Assessorato Sanità Regione ER. la partecipazione al gruppo di lavoro regionale sulla coesistenza di coltivazioni convenzionali, biologiche e OGM attivato dall’Assessorato Agricoltura della Regione ER. Il RAR Alimenti, OGM e Biosicurezza, nel 2009, partecipa come unità operativa ai seguenti progetti: • “MITICA” si tratta di un progetto FISR/MIUR “Sviluppo di strumenti diagnostici innovativi per la rapida identificazione di classi di contaminanti in matrici alimentari” iniziato in novembre 2005 che proseguirà fino al 2009. Nell’ambito di tale progetto, nel novembre 2008 è stato presentato al convegno internazionale, tenutosi in Olanda, “The World Micotoxin Forum” un poster dal titolo “Determination of Fumonisin B1 and B2 in maize meal by LC/MS/MS” inerente all’attività svolta, all’interno del progetto MITICA dalle UO1 e UO2 per quanto riguarda la ricerca di Fumonisine nel mais. • “EDEN” (Endocrine Distruptors in the Enviroment Network); entrambi i progetti sono coordinati dall’Eccellenza Cancerogenesi Ambientale” della Sezione Provinciale di Bologna. 10. ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE/DIFFUSIONE DATI AMBIENTALI Continuerà l’attività di divulgazione sul sito Web dei Report ambientali, nella loro stesura definitiva, in particolare: Gli invasi di Suviana e Brasimone: report monitoraggio. La Qualità dei Corsi d’acqua della Provincia di Bologna. Rete fissa di monitoraggio qualità dell´aria: report sintesi dati. Rete di monitoraggio e dati sull´inquinamento atmosferico. Rete di monitoraggio dei campi elettromagnetici ad alta frequenza. Sempre sul sito web di Arpa Bologna, alla sez. “Campi Elettromagnetici” sono riportate le indagini strumentali effettuate sull’intero territorio provinciale, sia tramite misure puntuali sia tramite centraline di monitoraggio in continuo. Obiettivo primario è quello di mantenere aggiornate le informazioni riportate nel sito. Sul web sono inoltre presenti abstract di progetti o in corso di effettuazione; nel 2009 si manterrà aggiornata la cartella specifica“studi ambientali”. Per gli Osservatori del Nodo di Bologna, Variante di Valico, tratta Bologna Verona è presente sul web una cartella dedicata e denominata “ Grandi opere”. Per il progetto MONITER, il cui obiettivo è uniformare le metodologie di monitoraggio ambientale degli impianti di incenerimento rifiuti, acquisire nuove conoscenze relative alle caratteristiche qualitative/quantitative degli inquinanti emessi dagli impianti e presenti in ambiente nonchè valutare lo stato di salute della popolazione esposta alle emissioni degli inceneritori di rifiuti solidi urbani in esercizio nel territorio regionale, definire i criteri di effettuazione della Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) di eventuali futuri impianti, si alimenterà l’informazione attraverso il sito dedicato http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/epam/generale_605.asp. Pag. 221 di 343 Sezione di Bologna Attività Sezione anno 2009 Servizi Obbligatori Aria Acque Suolo Rifiuti IPPC RIR CEM RI Siti cont. Amianto Distrib. Carb. Rumore Urbanistica VIA Energia Alimenti e mat. a Pareri Ispezioni Campion.ti Campioni Campioni Misure Misure Accettati Analizzati manuali autom.che (LIMS) (Sport) 150 140 585 580 370 860 295 623 700 517699 3839 7317 10 20 10 0 10 15 50 50 0 50 5 65 70 0 70 0 0 0 0 410 18000 0 0 0 0 280 88 3 1 0 20 200 300 0 300 0 0 0 0 0 20 0 450 150 520 10 0 0 12 10 3000 3500 1000 1000 4700 4700 180 1500 cont. Ambienti di vita e lavoro Entomologia Farmaci Mat.le atip.co Controllo qualità Totale Obb. Aria Acque CEM Rifiuti Suolo e siti cont. Rumore RI Oss.Amb.li Servizi Non Energia Obbligatori Alimenti e mat. a 2355 0 0 10 10 90 90 1019 1638 1290 537199 13219 17417 0 565 306 34600 565 120 0 4 0 1289 1289 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 420 450 2100 0 150 0 2100 0 150 0 33 190 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1200 0 0 0 cont. Ambienti di vita e lavoro Entomologia Farmaci Mat.le atip.co Totale Non Obb. Totale generale Sez.ne 0 33 569 496 35800 4524 4109 2355 1052 2207 1786 572999 17743 21526 SINTESI ATTIVITA' SU "PROGETTO" N. DENOMINAZIONE PROGETTO CLIENTE OBIETTIVI (Sintesi) DURATA Annuale Matrice/i (prevalentemente trattate) Previsione costi Servizio con funzioni di process owner Output previsti operativi (ST-SSA-DT-CTR) (€*1000) Previsione ricavi (€*1000) Impegno personale interno previsto Pluriennale 1 Monitoraggio indoor - microbiologico e chimico - nelle Unità Operative, Blocchi Operatori e Centri Pasto della Azienda Ospedaliero Universitaria Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna, Policlinico S.OrsolaMalpighi 1 Effettuazioni indagini ambientali con analisi chimicomicrobiologiche di campioni di acque, aria, alimenti, farmaci. 2 Monitoraggio microbiologico, chimico e Azienda Unità radiometrico relativo alla produzione di acque per emodialisi, monitoraggio di riuniti Sanitaria Locale odontoiatrici presso i Centri dell’Azienda di Bologna USL di Bologna 1 Effettuazioni analisi chimico-microbiologiche-radiomatriche di campioni di acque sanitarie e superfici presso il Presidio Acque ad uso sanitario, Ospedaliero e i Distretti dell'Azienda USL e della vasca riabilitativa superfici. Casa dei Risvegli c/o Ospedale Bellaria. 3 Verifica sperimentale delle matodiche di campionamento degli elementi di qualità biologica, macrobentos e diatomee bentoniche applicata ai fiumi ai sensi della Direttiva 2000/60/CE. Regione Emilia Romagna 1 Valutare l’applicabilità delle metodiche di campionamento ed analisi degli elementi di qualità biologica; ottimizzare le diverse attività di campo e individuare le fasi critiche fonti di potenziali errori; gettare le basi per una pianificazione della inte 4 Supporto tecnico analitico e formativo per l'espletamento del Piano di "Controllo Ufficiale su Presenza dI Organismi Geneticamente Modificati in Alimenti" richiesto dalla Regione Puglia per l’anno 2008-2009. ARPA Puglia 1 Effettuazione analisi per la ricerca di transgeni in alimenti e formazione per n. 2 operatori di ARPA Puglia su metodiche biomolecolari per la ricerca di transgeni 5 Collaborazione tra Arpa e Agenzia Agenzia Regionale Di Protezione Civile per Regionale di l’ampliamento della possibilità di risposta Protezione analitica del Dipartimento Tecnico di Civile (APC) Bologna per le emergenze di natura chimico Regione Emilia industriale e contributo alle spese per Romagna l’acquisto di un sist 1 6 Supporto all'Osservatorio Ambientale Nodo di Bologna 7 Supporto all'Osservatorio Ambientale Variante di valico DT Attività analitica, sopralluoghi, campionamento report tecnici 6 60 40 DT Attività analitica e report tecnici 3 45 30 Acque superficiali DT/SSA Attività di campionamento attività analitica in campo e in laboratorio. Report 9 32 140 Alimenti DT Attività di analisi e di formazione 2 12 60 Implementazione di strumentazione già in dotazione al Laboratorio di Bologna, per poter utilizzare il campionamento mediante fibre SPME durante tutti i campionamenti che coinvolgono ST Sezione di Bologna e Protezione Civile. Individuare nuovi e più sempli Matrici ambientali DT Attività di analisi e report 22 22 40 Acque, acque dad uso sanitario, superfici, aria indoor, alimenti, farmaci TAV si Supporto nella valutazione dei monitoraggi previsti dalla VIA aria, acque, suolo, rumore SSA istruttorie, relazioni, banche dati 33,8 150 130 Autostrade SpA si Supporto nella valutazione dei monitoraggi previsti dalla VIA aria, acque, suolo, rumore SSA istruttorie, relazioni, banche dati 20,2 89 72 8 Controllo del monitoraggio Ferrovia Bologna Verona 9 Colaborazione con UNIBO: monitoraggio in continuo ed assistenza idrogeologica nell'area di coltivazione acque termali Porretta 10 Supporto al comune di Bologna 11 Support comune di Imola per monitoraggio cogeneratore RFI si Supporto nella valutazione dei monitoraggi previsti dalla VIA aria, acque, suolo, rumore SSA istruttorie, relazioni, banche dati 6,8 30 23 UNIBO 1 Supporto nell'acquisizione delle conoscenze relative alle varie sorgenti termali acque SSA report 4 13 50 Comune di Bologna 1 effettuazione di monitoraggi, valutazioni modellistiche, e report. Partecipazione a tavoli tecnici CEM SSA report 9 20 100 Valutazione e verifica funzionamento centraline monitoraggio qualità aria Aria SSA relazioni periodiche e partecipazione a tavoli tecnici 36,4 36 25 Comune di Imola 3 12 Organoalogenati Acque sotterranee RER 1 Acqisizione delle conoscenze inerenti la qualità delle acque sotterraneee della falda superficiale nell'area del campo tiro a segno di Bologna acqua e suolo SSA relazioni periodiche , partecipazione a tavoli tecnici, banche dati 7 30 100 Indagini idrogeologiche nell'intorno 13 territoriale del polo impiantistico di via Guelfa Hera 1 studio delle correlazioni delle caratteristiche idrogeologiche con le interazioni antropiche e atmosferiche acqua e suolo SSA relazioni periodiche e banche dati 2 14 50 14 Mappatura acustica comune di Bologna Comune di Bologna e Regione Emilia Romagna si Raccolta dati, collaborazione per la scelta del modello e supporto tecnoco per l'applicazione rumore SSA/ST produzione dati, partecipazione a tavoli tecnici 30 30 50 RER, Arpa 3 anni Aria CTR Aree Urbane Report conclusivi 338 (scheda prog.) 391 (schdeda prog) 4600 15 Moniter LP2 Ottenere informazioni sull'aerosol fine e ultrafine in atmosfera 16 Supersito RER Arpa 6 anni 17 Supporto Regione Lazio Regione Lazio da definire Studio impatto ambientale impianti trattamento rifiuti 18 Studio qualità aria imola Comune Imola da definire 19 V° report Qualità ambientale aree urbane 20 Report Ecosistema Urbano Bologna 21 FISR MITICA - Sviluppo di strumenti diagnostici innovativi per la rapida identificazione di classi di contaminanti in matrici alimentari MONITER - Monitoraggio degli 22 inceneritori nel territorio dell’Emilia Romagna LP5 Finalizzata Sanità 2006 - Qualità e sicurezza degli alimenti di origine animale 23 con particolare riferimento a quelli di origine acquatica e degli ambienti relativi alla loro filiera di produzione ISPRA 2009 Arpa ER 2008_2009 MIUR/FISR Regione Emilia Romagna Min SaluteIZSLT Studio atmosfera Aria CTR Aree Urbane Report conclusivi 40 40 300 Aria, rifiuti CTR Aree Urbane Report conclusivi 30 30 400 Studio modellistico qualità aria Imola Aria CTR Aree Urbane-SSA Report conclusivo 20 30 70 Popolamento indicatori sulle 3 città: Bologna, Modena, Parma Tutte CTR Aree Urbane Report conclusivo 0 0 500 Stesura report ecosistema urbano Bologna Tutte CTR Aree Urbane Report conclusivo 0 0 400 relazioni, pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali, organizzazione convegno, presentazioni a congressi 241,24 144 180 g/uomo/y relazioni, pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali, presentazioni a congressi 177 190 80 g/uomo/y relazioni, pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali, presentazioni a congressi 18,5 17 120 g/uomo/y Messa a punto di modelli in vitro di cellule eucarioti o procarioti 3 anni +1 anno per l’identificazione di meccanismi di azione dei microinquinanti e proroga predizione del rischio mediante test funzionali e tecniche di DNA microarray 3 anni Valutazione degli effetti tossicologici dell’aria prelevata in prossimità degli impianti degli inceneritori mediante modelli in vitr predittivi del rischio cancerogeno e approcci di tossicogenomica per l’individuazione di profili genici di espressione in 2 anni studio tossicologico sugli effetti di interferenti endocrini estratti da matrici alimentari; ricerca di biomarcatori di attività di interferenza endocrina in modelli in vitro alimenti aria alimenti CTR Cancerogenesi Ambientale e Valutazione del rischio CTR Cancerogenesi Ambientale e Valutazione del rischio CTR Cancerogenesi Ambientale e Valutazione del rischio IFTS/CIPE - Tecnico superiore della Miur/CIPE 24 trasformazione dei prodotti agroindustriali ITAS Pertini CB qualità e sicurezza alimentare ARCADE - Iidentificazione dei rischi per la salute umana correlati all’esposizione a 25 miscele complesse ad attività pseudoormonale in matrici ambientali e alimentari * Fondazione 2 anni formazione di tecnici superiori della trasformazione agroalimentare mediante lezioni frontali e stage applicativi con particolare attenzione alla sicurezza alimentare Caratterizzazione del rischio per la salute umana di matrici ambientali contaminate da PCB mediante valutazione degli effetti 2 anni + proroga citotossici e delle modulazioni dei profili di espressione genica in cellule BALB/c 3T3 alimenti sedimenti L'impegno del personale contiene anche il personale non strutturato Nota: I costi operativi ed i ricavi (ove presenti) devono essere indicati esclusivamente per le quote di competenza del Nodo per l'anno 2009 CTR Cancerogenesi Ambientale e Valutazione del rischio CTR Cancerogenesi Ambientale e Valutazione del rischio formazione relazioni, pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali, presentazioni a congressi 2 2 10 g/uomo/y