Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
SEZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
0.
PRIORITÀ DI PROGRAMMA IN AMBITO PROVINCIALE
Nella predisposizione del Programma annuale 2009 si ritiene interessante procedere ad una
valutazione delle principali attività svolte dalla Sezione nel 2008 sottolineando, in
particolare, il consistente impegno profuso in:
ƒ
Attività istruttoria per la revisione delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) delle
diverse aziende agricole soggette, con rilascio dei Rapporti tecnici e dei pareri sui Piani
di monitoraggio; collaborazione con ISPRA per l’istruttoria tecnica per il rilascio delle AIA
da parte del Ministero dell’Ambiente alle centrali termoelettriche del territorio provinciale;
ƒ
Per il termovalorizzatore di Tecnoborgo, analisi dei progetti previsti dall’autorizzazione
AIA (impianto trattamento acque, collegamento per trasmissione dati in continuo alla
Sezione Arpa, portale controllo radioattività), e prima campagna di controllo delle
emissioni (con ricerca di parametri aggiuntivi come PM10 e PM2,5) e della contaminazione
dei terreni;
ƒ
Supporto tecnico all’Autorità Giudiziaria, a seguito di delega di indagini, per numerosi
procedimenti penali, come per il caso dei rifiuti extra-regionali trasportati nel territorio del
Comune di Gossolengo e per le verifiche tecniche su aree poste sotto sequestro;
ƒ
Avvio dei controlli, a supporto del Comune di Fiorenzuola, dell’efficacia delle operazioni
di messa in sicurezza dell’area dell’ex discarica di Cà Nova – Tavernelle;
ƒ
Campagna di misura accertamento delle emissioni diffuse presso la ditta RIVER di
Podenzano;
ƒ
Analisi del progetto per un impianto di biogas per produzione di energia elettrica,
presentato da Conserve Italia di Alseno per la valutazione di screening;
ƒ
Attività analitica sulle acque minerali, per conto delle ditte produttrici;
ƒ
Gestione dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti e predisposizione del relativo Rapporto
annuale;
ƒ
Supporto tecnico alla Provincia di Piacenza per la predisposizione del PTCP;
ƒ
Nell’ambito del progetto regionale MONITER (“Monitoraggio degli inceneritori nella
Regione Emilia-Romagna”), elaborazione, tramite modelli matematici, delle mappe in
grado di illustrare la ricaduta degli inquinanti nell’area dell’impianto di incenerimento di
Tecnoborgo e partecipazione ai campionamenti alle emissioni dell’Inceneritore del Frullo
(Bologna);
ƒ
Attività di coordinamento a livello nazionale, per ISPRA, in relazione alle tematiche di
interconfronto e fasce di prima approssimazione delle cabine di trasformazione utili alla
emanazione dei Decreti Ministeriali del Maggio 2008;
ƒ
Realizzazione di un corso di formazione sui cem per la rete Arpa, della durata di tre
giorni: “I sistemi wireless avanzati” (maggio-ottobre 2008)
ƒ
Attività legate alle azioni di disattivazione dell'impianto nucleare di Caorso;
ƒ
Supporto ad Arpa Campania per l’impiego di tecniche analitiche isotopiche per
l'identificazione delle fonti di inquinamento da nitrati nelle acque sotterranee.
Costituiscono poi impegni istituzionali e consolidati di Arpa le attività effettuate in termini di:
- vigilanza e controllo
- monitoraggio ambientale (aria, acqua, ecc.)
- supporto tecnico agli EE.LL. (ad es.: per conferenze dei servizi, osservatori per tutela
ambientale, …)
- informatizzazione e divulgazione delle conoscenze (elaborazione dati per gestione reti di
monitoraggio, gestione catasti, popolamento DB, aggiornamento strumenti di
comunicazione quali sito web, ecc., pubblicazioni scientifiche, partecipazione a seminari
e convegni)
- reporting ambientale
- attività di Formazione interna e verso l’esterno.
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Con riferimento all’attività di vigilanza e ispezione, nel grafico seguente è riportato
l’andamento nel periodo 2005-2008 delle irregolarità riscontrate, in termini sia di irregolarità
amministrative (provvedimenti e sanzioni), sia di segnalazioni all’Autorità Giudiziaria.
200
172
150
N.
111
91
100
91
48
50
31
19
22
0
Irregolarità amministrative
Cons. 2005
Cons. 2006
Segnalazioni alla magistratura
Cons. 2007
Pre-Cons. 2008
Riguardo, in particolare, all’attività di comunicazione e divulgazione delle conoscenze, sono
da sottolineare le seguenti iniziative:
ƒ
il Convegno “Monitoraggio dei suoli: situazione attuale e prospettive future” svoltosi a
Piacenza il 1/10/2008, nell’ambito di GEOFLUID 2008;
ƒ
la collaborazione con il Comune di Piacenza per la realizzazione delle lezioni aperte
“Focus Aria” sul tema della qualità dell’aria, in particolare per quanto riguarda l’incontro
dedicato al Progetto Monitor sugli impianti di incenerimento (12/11/2008);
ƒ
la partecipazione all’evento “Nuvole” (Piacenza, Urban Center, dicembre 2008) relativo
alle problematiche dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento dell’aria, rivolto alle
scuole di ogni ordine e grado;
ƒ
la predisposizione, in collaborazione con il Comune di Piacenza, di un pieghevole
informativo sull'attività di monitoraggio e controllo dei campi elettromagnetici;
ƒ
come OPR, la predisposizione di un pieghevole informativo sulla produzione e sulla
gestione dei rifiuti urbani, in collaborazione con la Provincia di Piacenza e l'Agenzia
d'Ambito per i Servizi Pubblici di Piacenza (ATO);
ƒ
la pubblicazione su carta/web dei rapporti tematici annuali (radioattività, aria, rifiuti,ecc.);
ƒ
la collaborazione alla realizzazione del numero N. 4, luglio-agosto 2008 di Arpa Rivista
per la sezione “Nuove frontiere dei campi elettromagnetici”;
ƒ
le attività di educazione ambientale per le scuole primarie e secondarie (19 incontri nel
2008).
Nell’ambito delle procedure previste dal sistema qualità della Sezione, viene effettuata la
rilevazione dei tempi di risposta; attualmente sono stati elaborati i seguenti dati di sintesi
relativamente all’anno 2008:
RILASCIO PARERI
80° Perc (al 30/9/2008)
Tempi di risposta (gg)
44
ANALISI CAMPIONI
Tempo medio di
rilascio del rapporto di
prova dal laboratorio
35
Sulla base dei riferimenti normativi vigenti e degli accordi locali inerenti i tempi di erogazione
delle prestazioni di Arpa è possibile fissare i seguenti obiettivi:
ESPRESSIONE PARERI:
entro 30 giorni (L 241/90), ove non diversamente specificato
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ANALISI CAMPIONI:
• acque superficiali e sotterranee 60 giorni dal prelievo (DGR 2135/04)
• altre matrici
30 giorni – 80° perc. (Accordo di Programma)
(acque di balneazione, acque potabili, alimenti, aria, rifiuti, scarichi, terreni)
Nel 2008 è stata realizzata da Arpa Emilia-Romagna anche un’indagine di Customer
Satisfaction a livello regionale con lo scopo primario di ottenere un quadro complessivo
della soddisfazione dei clienti dell’Agenzia.
Analizzando i risultati della ricerca si può affermare che l’esito è complessivamente
soddisfacente e mostra una evoluzione migliorativa nel corso del tempo. È nuovamente
emersa con forza la richiesta di presidiare in primo luogo l’attività di controllo del territorio; fra
le criticità rilevate vi sono il coordinamento delle attività con gli altri EE.LL., il controllo
insufficiente del territorio e la carenza di organico anche per effettuare le attività ispettive. Vi
è dunque una richiesta chiara di un ruolo dell’Agenzia centrato sul controllo del territorio da
svolgersi in stretta collaborazione con gli Enti Locali. La Sezione di Piacenza ha conseguito il
più elevato Indice Complessivo di Valutazione, pari 88,6/100 (IC Arpa=80/100), con un
miglioramento pari a 8,6 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione (2005).
La declinazione a scala territoriale delle diverse attività programmate dall’Agenzia per il
2009, deve essere, come sempre, orientata al presidio ed allo studio delle criticità ambientali
individuate a scala locale (aria, acque, rifiuti, ecc.). Coerentemente ad esse ed in riferimento
al quadro definito a livello regionale, possono dunque essere definiti gli obiettivi
programmatici:
- sviluppo delle attività di controllo e verifica presso le aziende con autorizzazione AIA;
- controlli radiometrici relativamente al decommissioning dell’impianto nucleare di Caorso;
- attività di vigilanza relativamente ad alcune aziende/aree particolarmente “critiche”;
- attività di controllo relativamente alla movimentazione di rifiuti da parte delle aziende di
trattamento/stoccaggio;
- revisione della rete di monitoraggio delle acque, anche in riferimento alle nuove
metodologie di campionamento e classificazione;
- attività di supporto tecnico all’Osservatorio Ambientale della TAV MI-BO;
- attività di monitoraggio ambientale per le diverse matrici (aria, acqua, cem…);
- attività di supporto tecnico agli Enti territoriali;
- attività di valutazione preventiva su nuove tecnologie di comunicazione (sistemi WIMAX);
- controlli radiometrici, in qualità di Ente terzo, relativi al trasporto del combustile
proveniente dall’impianto nucleare di Caorso;
- controlli analitici per la verifica della qualità del servizio mensa nelle scuole del Comune
di Piacenza;
- attività laboratoristica di supporto analitico alle attività di vigilanza, controllo e
monitoraggio con bacino di utenza, in taluni casi, esteso a più province (area ovest della
regione).
Per quanto riguarda il Sistema Qualità, attualmente presso la Sezione di Piacenza vengono
applicati due sistemi di gestione:
ƒ
sistema di gestione della qualità (SGQ) conforme alla norma ISO 9001:2000, certificato
nel 2005 e verificato positivamente nel 2007 presso la Sezione provinciale dall’ente di
certificazione DNV, che riguarda i processi di “Gestione della Rete Regionale di
Monitoraggio della Qualità dell’Aria” e “Pianificazione e controllo direzionale”;
ƒ
per le prove radiometriche sulle sostanze alimentari la Sezione ha ottenuto, all’interno del
sistema di gestione della qualità della rete laboratoristica di Arpa implementato secondo il
modello multisito, l’accreditamento SINAL ed il riconoscimento ISS-ORL di conformità
alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005, verificati positivamente nel 2008.
Sono previste nel 2009 le verifiche ispettive per entrambi i sistemi, che sarà altresì
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necessario adeguare al nuovo assetto organizzativo. In relazione alle attività di laboratorio,
verrà inoltre valutata nel 2009 la possibilità di estensione dell’accreditamento/riconoscimento
ad ulteriori prove.
Per ciò che concerne il Sistema di gestione della sicurezza, il processo di riorganizzazione
in atto in Arpa e l’uscita del nuovo testo unico in materia di sicurezza (D.Lgs.81/2008)
impongono un importante lavoro di adeguamento. Nel corso del 2009 si procederà, quindi, al
completamento dell’adeguamento della valutazione di tutti i rischi alle nuove condizioni di
organizzazione, che porterà necessariamente ad una revisione del documento di valutazione
dei rischi esistente.
Particolare enfasi sarà data ovviamente ai percorsi di formazione ed informazione di tutte le
categorie i lavoratori, a partire dai dirigenti e dai preposti fino ad arrivare a tutti gli operatori.
Un piano dettagliato di formazione in materia di sicurezza è stato approvato e formalizzato in
occasione della riunione periodica sulla sicurezza, durante la quale si sono stabiliti anche gli
obiettivi ed il programma di miglioramento/adeguamento delle misure preventive e protettive
da applicare.
SERVIZI OBBLIGATORI
1.
SUPPORTO TECNICO PER LE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI (PARERI)
Si può ritenere che i ricavi complessivi da tariffa, visto l’andamento degli anni precedenti, si
mantengano costanti e dello stesso ordine di grandezza del 2008.
Verranno garantiti i tempi di risposta previsti dalle singole normative di settore.
1.1 Acque di scarico, aria, rifiuti e rumore
Per quanto riguarda le autorizzazioni ambientali, a supporto sia dell’Amministrazione
Provinciale, sia dei Comuni e degli Sportelli Unici attivati, relative ad alcune matrici (in
particolare per acque di scarico, aria, rifiuti e rumore) si prevede la riconferma del trend
2008. L’attività su queste matrici risulta nel tempo consolidata, anche se non può essere
definita stabile a causa di variazioni legate a possibili mutamenti delle Normative ambientali
e difficoltà gestionali degli Sportelli Unici e di rapporto con i vari Enti interessati.
1.2 Siti contaminati
Per quanto riguarda l’esame di progetti di bonifica di siti contaminati, l’attività non può essere
prevista con certezza in quanto risente in modo sensibile di eventi esterni indipendenti dalla
programmazione effettuabile. I dati riportati nelle Tabelle delle attività non possono che far
riferimento al trend degli anni precedenti. Rispetto ai siti noti non si prevedono altre emissioni
di pareri, a parte i rapporti conclusivi e pertanto in teoria l’attività dovrebbe diminuire, ma
vista la tendenza a identificare nuovi siti, anche a causa di eventi accidentali, si ritiene
opportuno valutare come costante questo tipo di supporto agli Enti deputati.
1.3 Suolo
Zootecnia
Si prevede la riconferma del trend in diminuzione nel 2008 per quanto riguarda i Nulla-Osta
relativi al rilascio delle autorizzazioni allo spandimento dei reflui organici zootecnici, pareri
che di fatto sono oramai ultimati in base a quanto previsto dalla L.R. 4/07. Si ritiene che si
possa invece aprire l’attività di verifica dei PUA per le aziende non in autorizzazione AIA.
Fanghi
La tendenza, come confermato anche dai dati 2008, ha portato alla diminuzione di questa
attività che di fatto risulterà limitata ai controllo sull’utilizzo dei fanghi prodotti dalle industrie
agroalimentari del territorio.
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1.4 IPPC
La fase istruttoria delle istanze presentate dalle ditte e dalle aziende agricole si può ritenere
quasi esaurita.
Potrà risultare necessario invece verificare ed eventualmente integrare rapporti istruttori già
conclusi, alla luce delle richieste e/o delle osservazioni presentate dalla aziende interessate,
a seguito delle verifiche da loro effettuate o a seguito della presentazione del primo report
annuale.
Proseguirà, inoltre, la collaborazione con ISPRA per l’istruttoria tecnica per il rilascio delle
AIA da parte del Ministero dell’Ambiente alle centrali termoelettriche del territorio provinciale
(Impianto ciclo combinato Enel Produzione La Casella di Castel S. Giovanni, Centrale
termoelettrica Edipower di Piacenza, Centrale termoelettrica Sarmato Energia di Sarmato).
1.5 Radiazioni Non Ionizzanti
Verranno garantite le attività di supporto/partecipazione agli incontri del Comitato Tecnico
Provinciale, la partecipazione alle Conferenze dei Servizi per le SRB e l’espressione di pareri
in merito a:
- nuove stazioni radio base contenute nei piani comunali e sui siti riconfigurati;
- nuove tecnologie: WI-MAX ,DVB-H,S-DAB altro…
- nuovi impianti radio-televisivi e/o modifica degli impianti esistenti;
- nuovi elettrodotti / nuovi insediamenti prossimi ad elettrodotti esistenti.
1.6 Radiazioni Ionizzanti
Sarà garantito, sino alla costituzione dell’ Organismo tecnico previsto dalla Legge Regionale
1/2006 “Norme per la tutela sanitaria della popolazione dai rischi derivanti dall’impiego di
sorgenti di radiazioni ionizzanti”, il funzionamento della Commissione Provinciale per le
Radiazioni Ionizzanti operante presso Arpa Sezione di Piacenza, a supporto dei Sindaci e
del Prefetto per la concessione delle autorizzazioni richieste inerenti l’impiego di radiazioni
ionizzanti, nonché la relativa attività istruttoria. Tale attività è quantificabile soltanto in base al
consolidato pregresso, essendo strettamente collegata ad una richiesta non governabile a
priori. Sono prevedibili, nel corso del prossimo anno, circa 3-4 sedute della Commissione per
soddisfare ad una presumibile richiesta di circa 5-10 autorizzazioni.
2.
SUPPORTO TECNICO AGLI ENTI LOCALI
Si ritiene di poter confermare il trend numerico globale relativo ai pareri in merito ai NIP,
Strumenti Urbanistici (PRG, PSC, POC, RUE, PIP, PUA, ecc.). ed agli Studi d’Impatto
ambientale, che nell’anno 2008 hanno comportato un impegno notevole del Servizio a causa
della complessità istruttoria, dello sforzo d’integrazione delle competenze matriciali, nonché
delle relazioni non sempre fluide con i proponenti.
L’attività svolta ha evidenziato un notevole impatto sull’attività istruttoria, sia in termini di
impegno ore/operatore, sia ai fini della necessaria formazione esterna ed interna.
Particolare impegno è stato profuso per la verifica di assoggettabilità a VAS di tutti i Piani e
gli Strumenti Attuativi in quanto di competenza primaria Arpa.
Si ritiene che per il 2009 si possa confermare il trend registrato in aumento, inoltre si
conferma sicuramente un maggiore impegno per aumento delle partecipazioni a commissioni
e/o conferenze di servizio e di pianificazione.
Verranno garantiti i tempi di risposta previsti dalle normative di settore.
3.
CONTROLLO E VIGILANZA
Le ispezioni ed i campionamenti verranno effettuati nel rispetto delle tempistiche previste dal
programma mensile di volta in volta predisposto per attuare il piano annuale.
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3.1 IPPC
Nel 2009, considerate le scadenze indicate nei piani di monitoraggio, avranno inizio i controlli
delle autorizzazioni delle 22 aziende soggette alla normativa.
L’impegno derivante da questo tipo di controlli risulterà considerevole tenuto conto anche
della necessità di approfondimento e messa a punto di procedure adeguate, che nel tempo
verranno di volta in volta meglio precisate e migliorate.
L’approccio con le ditte da sottoporre a controllo risulta decisamente differente rispetto ai
precedenti controlli per matrice ed il tempo e le risorse da dedicare sia ai controlli in loco, sia
alle verifiche dei report annuali, sia alla stesura delle relazioni conclusive risulteranno
prevalenti rispetto ai controlli su altre ditte ed altre matrici.
3.2 Acque di scarico
Per quanto riguarda le reti fognarie, a fronte dell’obbligo normativo previsto dal D. Lgs.
152/06 che prevede il controllo con frequenza obbligata degli impianti superiori a 2000 A.E. e
nell’ottica della delibera della Giunta Regionale n. 2241del 29.12.2005, si ritiene che
l’impegno del Servizio risulterà ancora gravato da un discreto numero di ispezioni e
campionamenti, con numero simile a quelli effettuati nel 2008 (pari a 110 per ciascuna delle
due attività).
Limitatamente alla disponibilità di tempo e di risorse verranno eseguiti controlli su impianti di
depurazione di secondo livello inferiori a 2000 A.E. recapitanti in aree di particolare
interesse.
Per quanto riguarda gli scarichi di acque reflue industriali, a fronte di quanto richiesto dalla
normativa nazionale e regionale, nonché dagli atti autorizzativi rilasciati da Provincia e
Comuni ed alla luce dei criteri concordati con l’Amministrazione Provinciale, l’attività di
controllo ispettivo ed analitico si svilupperà prioritariamente sulle Ditte:
- con scarichi di sostanze pericolose;
- oggetto di sanzioni;
- appartenenti al comparto agroalimentare.
3.3 Aria
Il programma tiene conto degli indirizzi regionali, di specifiche richieste e di particolari
situazioni di criticità ambientale. Si prevede che il controllo ispettivo ed analitico principale
riguarderà le aziende con emissioni significative, che per la maggior parte sono in
autorizzazione AIA, non trascurando di continuare, limitatamente alla disponibilità di tempo e
di risorse, i controlli ispettivi presso le Aziende che utilizzano solventi e/o sostanze organiche
volatili, comparto dimostratosi particolarmente problematico nel corso dei controlli effettuati
negli anni scorsi.
Verrà mantenuta la disponibilità ad effettuare una ulteriore campagna di misura sulle
emissioni diffuse della ditta River qualora ricorressero le condizioni di funzionamento a pieno
regime.
3.4 Rifiuti
Discariche
Si riconfermano le frequenze di controllo ispettivo ed analitico sulle discariche in fase di postcoltivazione (Coli, Ferriere e Ca’ del Montano).
Per quanto riguarda la discarica di Biana pur risultando terminato il periodo di controllo, a
seguito della richiesta dell’Amministrazione Comunale, formulata nel 2006 e a seguito dei
lavori effettuati nel 2007, verrà mantenuta una sorveglianza pur con frequenza limitata.
Per la discarica di Ottone e Cortebrugnatella ove sono terminate le operazioni di messa in
sicurezza dovranno proseguire per almeno il 2009 i prelievi di verifica della nuova rete
piezometrica.
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Aziende produttrici o titolari di autorizzazioni ai sensi degli artt. 208 e 216
Per quanto riguarda l’attività di controllo sulle Ditte, si confermano i controlli obbligatori
indicati negli atti autorizzativi ai sensi dell’artt. 208 e 216 del D.Lgs. 152/06, proseguendo nel
contempo i controlli sulle attività di gestione e recupero dei rifiuti, limitatamente alla
disponibilità di tempo e di risorse.
Per i centri autorizzati allo stoccaggio e al trattamento, non in IPPC, si ritiene di attivare una
specifica attività di controllo in relazione al movimento in entrata ed in uscita dei rifiuti.
Per quanto riguarda i centri ora autorizzati con procedura IPPC si provvederà ad attivare
quanto indicato dall’Atto Autorizzativo in particolare nel Piano di Monitoraggio e Controllo.
Non risulta da trascurare l’attività, attualmente non programmabile, ma significativa nel corso
del 2008, legata all’utilizzo di mezzi mobili per il trattamento di rifiuti.
3.5 Siti Contaminati
Per quanto riguarda l’attività di vigilanza, occorre tenere presente che alcune attività di
bonifica iniziate negli anni precedenti sono pervenute a definitiva conclusione, mentre non
sono ancora state attivate le attività di bonifica per siti con progetto già approvato (vedasi
area ACNA e Velchi). Non risulta da trascurare l’attività, attualmente non programmabile, ma
che statisticamente si è sempre rivelata presente, legata ad incidenti e contaminazioni che si
verificheranno nel corso dell’anno.
3.6 Suolo
Zootecnia
L’attività di controllo sugli insediamenti zootecnici presenti sul territorio provinciale verterà
principalmente alla verifica d’idoneità delle strutture di allevamento, di stoccaggio e del
corretto utilizzo delle deiezioni zootecniche, considerando quanto il problema risulti
importante, in particolare per il Distretto di Fiorenzuola.
Fanghi e Terreni
In coerenza con quanto accaduto nel 2008 verrà mantenuta l’attività di vigilanza e controllo
sull’utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura, anche se la stessa risulta notevolmente
ridotta rispetto agli anni precedenti in quanto, in applicazione della D.G.R. n. 2773/04, le
Aziende che hanno richiesto il rinnovo dell’autorizzazione risultano decisamente inferiori al
passato, in particolare per i fanghi prodotti al di fuori del territorio provinciale. Inoltre per i
fanghi prodotti sul territorio le attività di spandimento risultano limitate ai fanghi prodotti dagli
impianti di depurazione delle ditte Agroalimentari, alcune delle quali con autorizzazione AIA.
I campionamenti dei terreni verranno comunque mantenuti al fine di coprire almeno un terzo
dei terreni individuati per l’anno di riferimento dalle ditte utilizzatrici, privilegiando quelli non
ricompresi nelle notifiche presentate negli anni precedenti.
3.7 Rumore
Verranno garantite le ormai tradizionali attività di verifica e controllo richieste dalle
Amministrazioni comunali e Organi Giudiziari, in particolare per le immissioni sonore dovute
alle attività dei pubblici esercizi, in costante aumento.
3.8 Industrie a rischio rilevante
A seguito di quanto previsto dalle disposizioni normative emanate dalla Regione EmiliaRomagna (L.R. n. 26 del 17/12/2003 e successive modifiche e integrazioni, L.R. 06/03/2007,
Delibera G.R. n. 938 del 17/05/2004 e Determinazione del Direttore Generale Ambiente e
Difesa del suolo e della costa n. 15363 del 26/10/2004), si prevede, per la Sezione
Provinciale Arpa, il proseguimento delle attività a rischio di incidenti rilevanti di competenza
della Sezione. Per l’anno 2009 si conferma, in particolare:
- di partecipare allo svolgimento di visite ispettive presso gli stabilimenti sottoposti alla
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disciplina di cui agli artt. 6 e 7 del D.Lgs. 334/99, così come modificato dal D.Lgs.
238/2005, secondo il programma articolato su base triennale individuato
dall’Amministrazione Provinciale di Piacenza con Determinazione Dirigenziale n. 2047
del 23/10/2008, che prevede, per i due stabilimenti presenti nel territorio provinciale e
soggetti alle discipline di cui all’art. 6 del suddetto D.Lgs., il seguente ordine di priorità:
1. KEROPETROL S.p.A., sito in Comune di Villanova sull’Arda,
2. METECNO INDUSTRIE S.p.A., sito in Comune di Carpaneto Piacentino;
Nel corso dell’anno 2009, verrà pertanto effettuata una visita ispettiva presso il deposito
di GPL della Ditta KEROPETROL, comprensiva di diversi sopralluoghi e verifiche, al fine
di accertare l’adeguatezza della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti posta in
atto dal Gestore, conducendo un esame pianificato e sistematico dei sistemi tecnici,
organizzativi e di gestione.
di effettuare la normale attività di vigilanza e controllo presso l’unico stabilimento
presente nel territorio piacentino e soggetto alle discipline di cui all’art. 8 del suddetto
D.Lgs.: il deposito carburanti della Ditta ENI S.p.A. – Divisione Refining & Marketing, sito
in Comune di Fiorenzuola d’Arda, per il quale è stata conclusa, nel mese di dicembre
dell’anno 2008, la visita ispettiva ministeriale ai sensi del D.M. 5 novembre 2007;
di contribuire alla valutazione delle schede tecniche eventualmente presentate da
Aziende ad alto rischio, nuove o soggette a modifiche/revisioni, ai sensi della suddetta
Delibera G.R. n. 938/2004;
di contribuire alla valutazione dei rapporti di sicurezza eventualmente presentati da
Aziende ad alto rischio soggette alle discipline di cui all’art. 8 del D.Lgs. 334/99, così
come modificato dal D.Lgs. 238/2005, nuove o soggette a modifiche con aggravio di
rischio;
di svolgere il supporto tecnico di competenza alla Prefettura, per la revisione del piano di
emergenza esterno del deposito ENI S.p.A. – Divisione Refining & Marketing ed
all’Amministrazione Provinciale di Piacenza, per la predisposizione dei piani di
emergenza esterni delle Aziende KEROPETROL S.p.A e METECNO INDUSTRIE S.p.A.
3.9 Radiazioni Non Ionizzanti
Verranno garantite le attività di verifica e controllo richieste dalle Amministrazioni Comunali
sulla base di esposti o esigenze particolari legate ad impianti a bassa ed alta frequenza
installati sul territorio. Per quanto riguarda le basse frequenze (linee elettriche e cabine)
verranno effettuati controlli con misure in continuo così come previsto dalla nuova normativa
statale (DM del maggio 2008).
3.10 Radiazioni Ionizzanti
Si garantiranno, su segnalazione degli Enti competenti (Enti locali, Nucleo Carabinieri T. A.
…), nonché su indicazione della Provincia di Piacenza e del Comune di Caorso (nell’ambito
del Protocollo d’intesa sottoscritto nel giugno 2008), gli interventi di controllo sul territorio
provinciale e regionale, ad es. relativamente a ditte che impiegano sorgenti radioattive,
inceneriscono rifiuti urbani/sanitari/pericolosi, nonché utilizzano/commercializzano/fondono
materiale ferroso, oltre che a supporto delle Commissioni Provinciali.
In seguito all’installazione del nuovo portale per il controllo radiometrico in ingresso dei RSU
del termovalorizzatore di Piacenza, in collaborazione con il distretto di Piacenza si procederà
ad opportune verifiche/controlli.
Si provvederà, su eventuale richiesta e previo accordo con l’Assessorato Regionale Sanità,
alla definizione delle modalità di gestione e di aggiornamento dei dati dell’archivio regionale
delle sorgenti/macchine radiogene, a seguito del popolamento effettuato dai Dipartimenti di
Sanità Pubblica delle ASL della regione.
Proseguiranno, in collaborazione con il distretto di Fiorenzuola, i controlli avviati nel 2006 sui
materiali rilasciabili che saranno smaltiti dall’impianto di Caorso nel corso delle attività di
decommissioning operate.
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Saranno effettuati i controlli radiometrici in qualità di Ente Terzo (Organismo super partes)
sui contenitori di trasporto e i vagoni ferroviari durante le operazioni di trasporto del
combustibile irraggiato dell’impianto di Caorso nel corso delle attività di decommissioning
operate; tali operazioni sono previste con frequenza bimestrale. Sempre in questo ambito,
verrà fornito il supporto tecnico alla Prefettura sia per la gestione delle situazioni ordinarie
(sicurezza fisica, soste impreviste durante il percorso ecc.) che straordinarie (incidenti)
tenuto conto dell’analisi dei rischi effettuata e di quanto previsto dal Piano provinciale di
emergenza per il trasporto del combustibile.
Sarà richiesto all’E.Q. della nostra Sezione la prosecuzione dell’iniziativa formativa
intrapresa per il personale dell’Area di Eccellenza, in ottemperanza alle norme interne di
radioprotezione definite per gli operatori.
In esito all’approvazione delle “Linee guida di Arpa per le emergenze connesse al trasporto
di materie radioattive”, si opererà per la stesura di procedure operative, previo accordo con
la Direzione Tecnica, congiuntamente al Comando regionale dei VV.F.
4.
RETI REGIONALI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE
Le attività relative alla gestione delle diverse reti regionali sono sinteticamente riassunte nel
seguito. I tempi di risposta, anche sulla scorta dei dati degli anni precedenti, seguono le
previsioni dei calendari proposti preventivamente e concordati con i soggetti interessati (sia
interni che esterni ad Arpa). La certificazione della rete di monitoraggio per l’aria comporta la
garanzia del rispetto dei tempi previsti in termini sia di validazione dei dati rilevati che di
comunicazione ai cittadini ed agli Enti interessati. Per quanto concerne le reti di monitoraggio
dell’acqua, nel rispetto dei tempi di campionamento/sopraluoghi previsti saranno garantiti i
tempi di rilascio dei rapporti di prova (entro 60 gg dalla data di campionamento).
4.1 Rete di monitoraggio della Qualità dell’Aria
Sulla base degli indirizzi fissati dalla Regione ER, si sta procedendo alla revisione della rete
di monitoraggio regionale: è stata attivata e collaudata la nuova stazione in comune di
Besenzone, e si sta concludendo il collaudo della stazione nel parco di Montecucco a
Piacenza. Per la stazione di Cortebrugnatella è stato individuato il sito e si stanno avviando
le procedure amministrative per la sua installazione.
Nel corso del 2009 saranno mantenute tutte le attività connesse alla certificazione in qualità
della rete di monitoraggio secondo le norme ISO 9001/2000 e quanto previsto nella
convenzione in corso di definizione con l’Amministrazione Provinciale.
Tabella riassuntiva rete monitoraggio qualità dell’aria a fine 2008
Rete
n. stazioni: 6
n. campionamenti misure in campo
regionale
Attualmente in essere:
- Pubblico Passeggio;
Misure in
no
- Giordani;
continuo
Lugagnano
Rete Aria
Regionale - Besenzone
Centraline previste:
- parco di Montecucco;
- Cortebrugnatella
n. stazioni: 2
Stazioni
Industriali
Misure in
continuo
no
n. campionamenti
misure in campo
Misure in
continuo
no
- Montale
- Ceno
- Gerbido (Mezzo Mobile)
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
I dati rilevati dalla rete di monitoraggio vengono inseriti in report mensili (entro il mese
successivo) e in un report riassuntivo di tutto l’anno; i report sono pubblicati sul sito di
Piacenza all’indirizzo www.arpa.emr.it/piacenza.
Verranno, inoltre, realizzate campagne di monitoraggio con il laboratorio mobile sulla base
delle richieste formulate dalle Amministrazioni Locali.
4.2 Monitoraggio aerobiologico
Si è ormai consolidata e perfezionata nel corso degli anni l’attività di controllo della presenza
in atmosfera di pollini e spore fungine, divenuta un riferimento costante sia per pazienti
allergici che per i medici allergologi. Con cadenza settimanale, ma su dati giornalieri, viene
diffuso un bollettino con commenti e scale di riferimento sia sui dati rilevati che sulle
previsioni (indirizzo internet: www.arpa.emr.it).
RETE
Rete pollini
Tabella riassuntiva rete monitoraggio aerobiologico
n. stazioni/
n.
Numero
punti di controllo
campionamenti
analisi/letture
1
83
365
misure in
campo
no
4.3 Mutagenesi ambientale
La rete prevede il monitoraggio in continuo in ambiente urbano della mutagenicità del
particolato atmosferico fine (PM 2,5). È ipotizzabile che il nuovo campionatore sequenziale
posizionato nella centralina del parco di Montecucco diventi pienamente operativo a partire
dal mese di marzo 2009.
RETE
Mutagenesi
Tabella riassuntiva rete monitoraggio mutagenesi
n. stazioni/
n.
n.
Punti di controllo
campionamenti
ispezioni
1
16
20
misure in campo
no
4.4 Rete delle deposizioni umide
La rete è composta da due stazioni situate: presso l’Istituto Agrario (Piacenza) e nei pressi
della centralina del monitoraggio della qualità dell’aria di Lugagnano. La rete comporta
ispezioni settimanali e prelievi quando disponibili.
Tabella riassuntiva rete deposizioni umide
n. stazioni/
n.
n.
RETE
misure in campo
punti di controllo
campionamenti
ispezioni
Deposizioni
104
no
2
30(1)
umide
(1): numero stimato
4.5 Rete di monitoraggio delle acque superficiali
Nel 2009 verrà portato avanti il progetto di adeguamento alla Direttiva 2000/60/CE (e D.Lgs.
152/2006) che riguarda la definizione di un nuovo sistema di monitoraggio e valutazione
(SMV) dello stato ambientale delle acque. La nuova rete di monitoraggio dei corpi idrici
superficiali si basa su criteri di valutazione (prevale la componente biologica rispetto alla
componente chimica) e su un’articolazione temporale e modulare (4 criteri di monitoraggio)
assai diversi rispetto all’attuale. Il progetto di adeguamento della rete è realizzato in stretta
collaborazione con Regione, Ministero e Autorità di Bacino del fiume Po ed è articolato in 2
fasi:
•
la determinazione dei corpi idrici e dei siti di riferimento per la valutazione dello stato
ambientale;
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
•
la determinazione della nuova rete di monitoraggio.
In assenza di riferimenti ed esperienze in merito ai possibili costi e carichi di lavoro della
nuova rete, si sta procedendo con l’indirizzo espresso nel Piano di Riposizionamento, che
prevede per il nuovo sistema di monitoraggio il mantenimento dei parametri di riferimento
(impegno personale e costi gestione) dell’attuale rete, composta attualmente da n. 25
stazioni di campionamento, di cui 23 monitorate mensilmente e 2 (dighe) semestralmente
per il controllo qualitativo. Sulle stazioni, esclusi i laghi artificiali (Diga di Mignano-Torrente
Arda, Diga del Molato-Torrente Tidone) e il Cavo Fontana (corpo idrico artificiale), viene
rilevato anche l’Indice Biotico Esteso (IBE) con frequenza trimestrale per la stazioni di tipo A
e semestrale per le altre. Le stazioni sono ubicate sui principali corpi idrici della provincia: 2
sul Po, 4 sul Trebbia, 1 sull’Aveto, 2 sul Nure, 3 sull’Arda, 3 sul Tidone, 1 sul Vezzeno, 1 sul
Chero, 1 sul Riglio, 1 sul Chiavenna, 1 sul Cavo Fontana, 2 sull’Ongina, 1 sul Luretta, 1 sul
Bardonezza, 1 sul Boriacco.
Per quanto riguarda la rilevazione delle portate dei fiumi (Rete Idrometeopluviometrica) nel
2009 è previsto un adeguamento tecnologico su alcune componenti del sistema di
monitoraggio finalizzato ad un contenimento dei costi di gestione e manutenzione. In
particolare le rilevazioni avvengono nei punti di seguito riportati:
TIDONE:
Ponte Nibbiano, Pianello, Rottofreno
TREBBIA:
Cabanne, Salsominore, Valsigiara, Bobbio, Rivergaro
NURE:
Ferriere, Farini,
CHIAVENNA:
Veggiola, Montanaro, Saliceto, Ciriano
ARDA:
Case Bovini.
La rete acque superficiali destinate alla potabilizzazione è composta da 2 stazioni con una
frequenza di campionamento mensile.
In sintesi le attività previste per le reti di monitoraggio acque sono riportate nella tabella
seguente:
Tabella riassuntiva rete monitoraggio acque superficiali
n. stazioni/
n.
RETE
misure in campo
punti di controllo
campionamenti
576
Acque superficiali
25
288
(2 Temperature)
qualità amb
72
Acque Sup
5
36
(2 Temperature)
Vita pesci
Acque sup
2
24
/
Potabilizzazione(2)
Acque sup
22
68
si
IBE
(2): campionamenti effettuati da personale AUSL.
4.6 Rete di monitoraggio delle acque sotterranee
Nel corso del 2009 si procederà anche per questa rete all’adeguamento ai nuovi dettami
normativi. Si prevede che tale rete, attualmente costituita da 64 pozzi, (62 vengono
monitorati per il chimismo con frequenza semestrale - aprile/ottobre e 57 per la piezometria;
di questi ultimi pozzi 5 vengono misurati mensilmente e tutti gli altri semestralmente), venga
integrata con un certo numero di pozzi al fine di monitorare/valutare anche l’acquifero
freatico.
RETE
Acque
sotterranee
Tabella riassuntiva rete monitoraggio acque sotterranee
n. stazioni/
n.
Misure
misure in campo
punti di controllo
campionamenti
piezometriche
248
64
124
164
(2 Temperature)
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
4.7 Monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici - Rete Regionale
Nel 2008 è stata definita la Rete regionale di monitoraggio in continuo dei campi
elettromagnetici ad alta frequenza come l’insieme dei dati ottenuti dal monitoraggio con
campagne di misura tramite stazioni rilocabili. Tali dati devono essere costantemente validati
e inseriti nel database di Arpa e pubblicati sul sito web di Arpa associati ai relativi fattori di
pressione (le pagine del sito di Arpa dedicate ai cem sono tra quelle con più accessi da parte
degli utenti esterni).
La Sezione di Piacenza dovrà gestire a livello regionale due stazioni di monitoraggio
effettuando 5 campagne annue per un totale di 3.240 ore.
Si propone di effettuare campagne di monitoraggio sul territorio provinciale in siti ancora da
definire: 3 campagne riguarderanno siti con presenza prevalente di impianti radio-tv (i
comuni interessati saranno, probabilmente, Travo e Farini), mentre 2 campagne saranno
relative a siti con presenza di stazioni radio base (presumibilmente in comune di Gossolengo
e Castel S. Giovanni).
I dati verranno validati e pubblicati sul sito di Arpa tramite il bollettino giornaliero, a
conclusione delle campagne di misura verranno redatti appositi report e i dati delle
campagne concluse verranno pubblicati sul sito web-cem.
4.8 Rete regionale della radioattività ambientale
In collaborazione con la Regione, Arpa procederà alla predisposizione del Programma di
attività 2009 della Rete regionale della Radioattività Ambientale, alla luce di eventuali
proposte di ISPRA in ambito Reti nazionali (XLII riunione RESORAD di fine novembre 2008)
nonché di ulteriori necessità di adeguamento; il piano di campionamento per l’anno 2009
sarà quindi trasmesso alle Sezioni provinciali coinvolte nell’attività di campionamento.
In tal senso si darà seguito al Progetto di Riorganizzazione/evoluzione delle Reti di
Monitoraggio ambientale di Arpa, definendo, in collaborazione con la Direzione Tecnica, il
programma di campionamento (circa 100 campioni previsti) su fanghi e reflui dei principali
depuratori della regione (in collaborazione con gli operatori dei Servizi territoriali, previa
verifica di fattibilità), nonché rendendo disponibili su web i dati rilevati dai sensori della rete
automatica, in collaborazione con il SIA.
Si procederà alla messa in funzione della stazione automatica di monitoraggio delle acque
superficiali del fiume Po collocata a Piacenza, effettuando campionamenti e analisi
radiometriche programmati.
Le analisi previste per la Rete regionale sono: spettrometria gamma, su tutte le matrici
campionate, 90Sr su fallout, acqua di fiume e mare, acqua potabile, insalata, latte vaccino e
in polvere (prima infanzia), dieta, Pu su fallout, 3H su acqua potabile, α e β totale su acqua
potabile.
Verranno trasmessi i dati previsti dalle Reti nazionali ad ISPRA. Verrà altresì redatta la
relazione annuale relativa all’attività svolta per la rete di monitoraggio, nonché resa
disponibile sul sito internet.
4.9 Rete locale della radioattività ambientale (Caorso)
Nel 2009 si prevede:
- la predisposizione, ad inizio anno del programma di monitoraggio della radioattività
ambientale sul sito nucleare di Caorso; saranno recepite eventuali esigenze di ISPRA;
nello specifico si proseguirà l’attività relativa all’implementazione della Rete Locale
avviata nel 2007 al fine di valutare l’impatto radiologico che le operazioni di trasferimento
del combustibile producono sull’ambiente e sulla popolazione;
- l’analisi dei campioni inseriti nel programma annuale di campionamento della Rete locale
di Caorso per la radioattività ambientale;
- la messa in funzione di sistemi di campionamento in loco di acqua fluviale e potabile, per
l’esecuzione di campionamenti a valle della centrale nucleare di Caorso;
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
-
l’analisi di campioni in “doppio” con SOGIN, attività avviata nel 2007, secondo quanto
espressamente richiesto dagli ispettori della Commissione Europea, in esito alla visita del
maggio 2006 ai sensi dell’art. 35 Euratom.
Verrà redatta la relazione annuale relativa alle risultanze dell’attività svolta per la rete di
monitoraggio, nonché resa disponibile sul sito internet.
5.
ATTIVITÀ LABORATORISTICA PER SERVIZI OBBLIGATORI
5.1 Attività analitica per autorizzazioni ambientali, controllo e vigilanza, altri
OI e per reti regionali di monitoraggio
Muta l’assetto organizzativo dei laboratori attraverso la riorganizzazione della logistica
produttiva per poli geografici (ovest, centro, est) e l’aggregazione per matrice su scala
pluriprovinciale.
Il Laboratorio Integrato di Piacenza si articolerà in 5 aree di attività analitica che garantiranno
il controllo delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo, rifiuti, siti contaminati) sia dal punto di
vista chimico che microbiologico.
Avendo un bacino di utenza pluriprovinciale, il Laboratorio Integrato garantirà il supporto
analitico
alle attività di vigilanza e controllo dei Servizi Territoriali, di monitoraggio e studio dei Servizi
Sistemi Ambientali di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena relativamente alle matrici
suolo, fanghi, rifiuti e siti contaminati.
La matrice aria, per quanto riguarda emissioni ed immissioni in atmosfera, sarà presidiata dal
punto di vista analitico per i territori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia.
L’area di competenza analitica delle acque ambientali (superficiali, profonde, scarichi idrici
civili ed industriali) si estenderà alle province di Piacenza e Parma.
5.2 Attività analitica a supporto dei Dipartimenti di Sanità pubblica e altri OI
Sarà inoltre assicurato il supporto analitico alle strutture territoriali di prevenzione del SSN
della provincia di Piacenza tramite l’ausilio delle strutture laboratoristiche della rete regionale:
in particolare si fa riferimento ai controlli su alimenti, acque potabili e di balneazione, acque
di dialisi.
Attraverso il CTR Radioattività, che garantisce il servizio analitico a livello regionale in tema
di radioattività, verranno effettuate le analisi radiometriche richieste da O.I. (ASL, Uffici
Sanità Marittima ed Aerea …) in relazione alle diverse matrici ambientali ed alimentari
(spettrometria gamma, 90Sr, 3H, gross alfa e gross beta, radon). Si garantirà la lettura dei
dosimetri del personale classificato per la Sezione provinciale di Ravenna.
Si procederà alla messa a punto e stesura dei seguenti metodi analitici interni:
− determinazione di “polonio” in campioni di calce esausta derivanti da impianti di
produzione ceramica;
− determinazione di "radon" in acque destinate al consumo umano mediante scintillazione
liquida;
− determinazione di "radon" indoor mediante l’utilizzo di dosimetri a tracce nucleari;
− esecuzione di misure di dose gamma e neutronica e di contaminazione superficiale alfa e
beta.
Si procederà altresì alla messa a punto della strumentazione ultimamente acquisita per
l’esecuzione di misure di radon.
Per quanto riguarda l’aspetto del Sistema Qualità, il CTR opererà per l’attuazione degli
obiettivi
definiti
dalla
Direzione,
ovvero
per
il
mantenimento
del
riconoscimento/accreditamento, subordinato alla sorveglianza annuale da parte dell’Istituto
Superiore di Sanità e del SINAL.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
SERVIZI NON OBBLIGATORI/AGGIUNTIVI
6.
ATTIVITÀ PER STUDI/PROGETTI PROVINCIALI, REGIONALI, NAZIONALI
Saranno rispettati i tempi concordati nei singoli progetti e definiti all’interno delle convenzioni
stipulate. Continua la collaborazione al progetto MONITER “Monitoraggio degli inceneritori
nel territorio dell’Emilia-Romagna” promosso dalla Regione e che vede la partecipazione di:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Servizio Regionale di Sanità Pubblica
Servizio Regionale Risanamento Atmosferico, Acustico, Elettromagnetico
Servizio Regionale Comunicazione, Educazione Ambientale, Agenda 21 locale
Agenzia Sanitaria regionale
Dipartimenti di Sanità Pubblica delle AUSL
Dipartimento di Epidemiologia ASL Roma E
CNR (Istituto di Fisiologia Clinica) di Pisa
Università di Bologna, Ferrara, Parma, Venezia, Modena e Reggio Emilia
Institut de Veille Sanitarie (Francia)
Istituto Superiore di Sanità
IST Genova.
L’attività per il 2009 consiste nel fornire un supporto tecnico-scientifico per il completamento
delle linee progettuali in cui si articola il progetto. Tutte le informazioni relative allo stato
d’avanzamento si possono trovare all’indirizzo: www.arpa.emr.it/moniter.
Sempre con riferimento all’inceneritore di Tecnoborgo, verrà completato lo studio sulla
persistenza di IPA, diossine, PCB e metalli pesanti nei terreni dell’area circostante l’impianto.
Proseguirà l’attività di controllo delle caratteristiche quali-quantitative dei fanghi di
depurazione utilizzati in agricoltura sul territorio provinciale, con contestuale valutazione
delle caratteristiche dei terreni destinati agli spandimenti.
Proseguirà il Progetto Arpa/PROVINCIA: “Natural Valley”, il cui obiettivo è la valutazione
della qualità dell'aria del territorio compreso nel progetto Natural Valley. L’attività prevista
riguarda:
- monitoraggio nei centri abitati più significativi delle 4 valli piacentine, con mezzo mobile e
rilevatori fissi;
- predisposizione tabella riassuntiva con valori dei parametri misurati nel corso
dell’indagine.
Continuerà anche per il 2009 la collaborazione con ATO; la convenzione in essere
prevede, per la matrice acque, la realizzazione di:
- un sistema di archiviazione e valutazione dati sui controlli fiscali sulle acque potabili;
- una cartografia tematica, destinata alla razionalizzazione ed al riordino delle concessioni
di prelievo di acqua pubblica per l’alimentazione della rete acquedottistica pubblica.
Per la matrice rifiuti sono invece previste le seguenti attività:
validazione ed elaborazione, a richiesta, dei dati di produzione e raccolta differenziata dei
rifiuti urbani a livello provinciale;
collaborazione nell’analisi dei dati forniti dal Gestore con cadenza predefinita
(trimestrale);
collaborazione nella stesura di progetti mirati alla grande distribuzione (maggior efficacia
nei sistemi di raccolta: miglioramento della raccolta differenziata, diminuzione dei
quantitativi prodotti,…).
Nell’ambito del supporto tecnico all’Amministrazione provinciale per l’approvazione del
“Piano territoriale per il coordinamento provinciale”, sono previste le seguenti attività:
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Programma annuale delle attività 2009
-
Le Sezioni provinciali
aggiornamento Quadro Conoscitivo al 2007, compresi approfondimenti per acquifero di
montagna-sorgenti;
supporto nella preparazione di materiale informativo per le conferenze di pianificazione;
supporto per adeguamento norme/obiettivi in applicazione Dir. 2000/60/CE.
Prosegue anche nel 2009 il Supporto Tecnico all’Osservatorio Ambientale TAV.
La realizzazione di opere viarie di importanza strategica a livello nazionale ed europeo, ha
visto l’istituzione di organismi terzi Osservatori Ambientali (composti da Ministero
dell’Ambiente, Ministero dei Trasporti, Regioni, Province e Comuni capoluogo) con il compito
di monitorare i potenziali effetti ambientali e di garantire uniformità di gestione su tutta la
tratta interessata.
In particolare le Agenzie Regionali attraverso le Sezioni Provinciali territorialmente
competenti (in Emilia-Romagna le Sezioni di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, nello
specifico della tratta MI-BO della TAV), hanno il compito di approfondimento degli aspetti di
impatto ambientale quali, ad esempio:
- verifiche territoriali, in particolare relativamente al rispetto delle prescrizioni e delle
previsioni di impatto;
- lo sviluppo di istruttorie tecniche sui progetti di cantiere, sulle modalità di realizzazione
delle opere, ecc.;
- la verifica sulla corretta esecuzione dell’attività di monitoraggio, verificando l’evoluzione
ambientale ante operam, in corso d’opera e post operam;
- l’analisi e la valutazione dei dati trasmessi dal soggetto incaricato del monitoraggio
ambientale.
L’attività prevista riguarda principalmente:
- partecipazione ai team di lavoro interprovinciali matrice-specifici;
- “supervisione” di Arpa per la realizzazione, da parte del soggetto incaricato, delle
campagne di monitoraggio per le diverse matrici, con una particolare attenzione nel 2009
all’avvio della fase post operam per tutte le matrici interessate;
- analisi, valutazione ed interpretazione dei risultati del monitoraggio;
- predisposizione rapporti tecnici;
- supporto tecnico-informativo agli EE.LL, anche in caso di esposti, segnalazioni o richieste
da parte dei cittadini.
Proseguirà nel corso del 2009 anche l’attività del Tavolo Tecnico Interagenziale CEM
(ISPRA-ARPA-APPA), secondo quanto previsto dalla specifica convenzione già stipulata:
popolamento catasto nazionale ELF, Rapporto sulle criticità locali CEM. Devono, invece,
essere ancora definite le modalità per il popolamento dell’Osservatorio NIR per quanto
concerne i dati relativi all’anno 2008.
Nel 2009 si provvederà, in collaborazione con il Comune ed a seguito di uno specifico
accordo da definire con lo stesso, alla predisposizione del primo Rapporto di Sostenibilità
del Comune di Piacenza.
7.
MONITORAGGI AMBIENTALI
OSSERVATORI TERRITORIALI
LOCALI
E/O
SUPPORTO/GESTIONE
Compatibilmente con la programmazione prevista nel piano di lavoro 2009 verranno
garantiti, con gli stessi tempi del 2008, anche i monitoraggi locali su richiesta degli Enti.
Monitoraggio Qualità dell’aria
Vengono effettuate specifiche attività di monitoraggio con il laboratorio mobile, con lo skypost e con campionatori passivi a scala locale, a seguito di richieste e di accordi con le
Amministrazioni.
Pag. 107 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Sono già previsti:
−
il posizionamento di campionatori passivi per inquinanti specifici (idrocarburi aromatici BTX), presso la stazione industriale di Montale (comune di Piacenza).
−
campagne di monitoraggio con laboratorio mobile in comune di Fiorenzuola ed in
comune di Caorso.
Monitoraggio dei cem - Impatto ambientale delle SRB nel comune di Piacenza
Per il 2009, nell’ambito del monitoraggio e controllo delle stazioni radio base per telefonia
mobile e degli impianti radiotelevisivi, si prevede l’utilizzo/gestione di centraline di
monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici, da utilizzarsi su richiesta dei Comuni
interessati sulla base di Convezioni o comunque per progetti specifici su richiesta.
In particolare relativamente al comune di Piacenza, risulta ancora in essere il Protocollo
Arpa/Comune di Piacenza/Gestori telefonia mobile (Vodafone, H3G, Wind) relativo al
“Razionale inserimento degli impianti di telefonia cellulare nel tessuto cittadino e preventiva
valutazione dei piani annuali di installazione”. L’attività prevista riguarda:
- pianificazione ed ottimizzazione degli interventi previsti dai Gestori di concerto con il
Comune (a partire dal Catasto informatizzato degli impianti esistenti corredato delle
caratteristiche tecniche necessarie per la valutazione dei campi elettromagnetici sul
territorio comunale), anche attraverso l'individuazione e messa a disposizione di aree ed
immobili pubblici, a partire da quelli tecnologici;
- monitoraggio degli impianti, anche con carattere di continuità;
- costante informazione della cittadinanza.
Pertanto in Comune di Piacenza si effettueranno i monitoraggi come previsto dal protocollo
tramite la gestione delle centraline in continuo per un totale di 8 campagne di misura.
RETE
Tabella riassuntiva monitoraggio cem
n. centraline
n. campagne
CEM RF-MW
5
8
misure in campo
si
Monitoraggio inquinamento acustico
Proseguirà la campagna di misure acustiche, avviata nel 2008 a seguito di specifico accordo
con il Comune di Piacenza, in alcuni punti opportunamente scelti per la loro particolare
“sensibilità” (scuole materne, elementari e medie inferiori), ai fini dell’individuazione delle
principali criticità rispetto alla classificazione acustica adottata.
Analogamente, a seguito di specifica convenzione già stipulata, verrà conclusa la campagna
di monitoraggio del rumore in Comune di Rottofreno, in punti indicati dall’Amministrazione (3
scuole ed una casa di riposo).
Osservatorio Provinciale Rifiuti
Per ciò concerne l’OPR, gestito da Arpa per conto dell’Amministrazione Provinciale, l’attività
prevista riguarda in particolare:
- validazione ed elaborazione dati relativi alla produzione, alla raccolta differenziata ed alla
gestione dei Rifiuti Urbani (RU) - anno 2008 -, con dettaglio a scala comunale;
- elaborazione dei trend della produzione di rifiuti e della raccolta differenziata, con
particolare riferimento alle frazioni carta, vetro, verde, plastica e organico, anche con
dettaglio a scala comunale;
- analisi sui sistemi di raccolta nei diversi comuni della Provincia;
- validazione ed elaborazione dati relativi alla produzione ed alla gestione dei Rifiuti
Speciali (RS) - anno 2007 - con dettaglio a scala comunale;
- predisposizione del Rapporto Rifiuti annuale e aggiornamento del sito internet OPR con
le informazioni derivanti dalle elaborazioni di cui ai punti precedenti;
- evasione delle richieste dati/informazioni da parte di ISPRA, RER, privati.
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Programma annuale delle attività 2009
8.
Le Sezioni provinciali
ATTIVITÀ LABORATORISTICA
AGGIUNTIVI
PER
SERVIZI
NON
OBBLIGATORI/
Verranno garantiti i tempi di risposta concordati nell’ambito delle convenzioni siglate con i
singoli committenti pubblici e privati.
8.1 Attività laboratoristica per supporto studi/progetti/monitoraggi locali
Saranno garantite le attività analitiche a supporto delle campagne di monitoraggio locali
nonché dei progetti sviluppati a scala provinciale (ad es. per terreni Tecnoborgo e fanghi di
depurazione).
8.2 Attività laboratoristica per matrici ambientali su specifica richiesta di
privati
Sono in vigore diverse convenzioni che prevedono prestazioni analitiche per soggetti privati:
− Gruppo Norda S.p.A. – Unità produttive di Valli del Pasubio (Vicenza) e Trasogno Masanti (Parma) per campionamento ed analisi chimiche e batteriologiche su campioni di
acque di sorgente e minerali
− Fonti Pineta – Clusone – (Bergamo) per campionamento ed analisi chimiche su campioni
di acque minerali
− Fonti Prealpi – Almè – (Bergamo) per campionamento ed analisi chimiche su campioni di
acque minerali
− Fonti di Vallio - Terme di Vallio (Brescia) per campionamento ed analisi chimiche e
batteriologiche su campioni di acque minerali
− Fonti Minerali Gerette – San Colombano al Lambro (Milano) per campionamento ed
analisi batteriologice e chimiche su campioni di acque minerali
− Levico Acque Minerali– Levico Terme (Trento) per campionamento ed analisi chimiche
su campioni di acque minerali
− Valtrebbia Acque Minerali – stabilimento di Rovegno (Genova) per campionamento ed
analisi chimiche e batteriologiche su campioni di acque minerali
− Enia S.p.A. (analisi chimiche e batteriologiche su campioni di acqua)
8.3 Attività laboratoristica per matrici alimentari e prevenzione collettiva su
specifica richiesta di soggetti pubblici
−
−
9.
Comune di Piacenza (Progetto mirato alla qualità del servizio mensa scolastica)
Azienda USL di Piacenza (Piano HACCP nelle UU.OO. ristorazione).
ATTIVITÀ DEI CENTRI TEMATICI REGIONALI
9.1 CTR Radiazioni Non Ionizzanti (CEM)
Il CTR Radiazioni Non Ionizzanti svolgerà un ruolo di supporto ai nodi operativi in stretta
cooperazione con essi, dedicandosi in particolare a:
- attività di coordinamento su particolari attività delle Sezioni (progetti, gruppi di lavoro
specifici, etc.);
- raccolta dati dalle Sezioni;
- definizione di banche dati per la raccolta automatizzata dati monitoraggi, controlli, attività
previsionale, etc.;
- analisi di situazioni particolari in riferimento alle valutazioni di progetto preventive;
- partecipazione come relatore e/o organizzazione di Convegni, Seminari, Giornate di
studio a livello nazionale e regionale;
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
-
formazione interna ed esterna, organizzazione e gestione corsi (verranno presi in esame
altresì i bisogni formativi espressi dai nodi);
- partecipazione a gruppi di lavoro interdisciplinari tra nodi Arpa;
- partecipazione ad attività di progetto previste da ISPRA;
- analisi documentazione presentata dai gestori in relazione a nuove tecnologie tra cui
sistemi WI-MAX;
- realizzazione di linee guida per il sistema Arpa.
La reportistica riguarderà la predisposizione/aggiornamento dei seguenti prodotti:
- Annuario dei dati Ambientali di Arpa (regionale);
- Osservatorio NIR nazionale (ISPRA);
- reportistica relativa all’attività di monitoraggio della rete (regionale);
- predisposizione di format per raccolta dati e successive attività di raccolta e validazione
dei dati stessi;
- aggiornamento dei dati e delle informazioni da inserire sul sito web (regionale), anche in
collaborazione con la Sezione di Ravenna per quanto riguarda la cartografia specifica e i
dati del catasto cem.
Sviluppo dei sistemi informativi per la gestione dei dati
Il lavoro di razionalizzazione ed integrazione dei dati riguardanti i campi magnetici dovrà
procedere verso una sempre più spinta integrazione dei prodotti.
Il processo di centralizzazione delle informazioni su database Oracle che in parte è già stato
avviato da parte del SI, una volta completato, permetterà la realizzazione di programmi di
gestione delle anagrafiche e dei dati su base distribuita.
Questo permetterà il facile aggiornamento delle procedure di estrazione, elaborazione ed
editing dei dati, ma porterà ulteriore valore aggiunto: ad es. potranno essere scritte
applicazioni in grado di estrarre dati in formato corretto per potervi applicare modelli,
rappresentarli cartograficamente su web, ecc.
In questa fase è in corso di completamento la semi-automazione dell’importazione delle
schede del catasto RTV: tramite apposite applicazioni i file XLS ricevuti, saranno usati per
popolare il database del catasto in Oracle. Verrà quindi realizzata una procedura web che
permetterà il suo mantenimento.
Il CTR richiederà i dati dei fattori di pressione ai gestori degli impianti tramite accordi definiti
a livello nazionale e regionale, e i dati verranno inseriti nei data base disponibili; inoltre,
verranno aggiornate le pagine web relative a tutte le province, anche in collaborazione con
Arpa Ravenna e con le Sezioni provinciali.
Supporto all’Osservatorio ambientale TAV MI-BO
Si garantirà, con la collaborazione della Sezione di Reggio Emilia, lo specifico contributo per
il tema di competenza all’interno dei gruppi di lavoro interprovinciali formalizzati nell’ambito
del progetto per il supporto tecnico all’Osservatorio Ambientale TAV.
Rete regionale dei campi elettromagnetici
Verrà garantita l’attività di coordinamento relativamente alla “rete regionale di monitoraggio in
continuo dei cem ad alta frequenza”, per cui si prevede il costante aggiornamento dei dati nel
data base regionale presso il SIA e sul sito web di Arpa.
Radiazione ultravioletta (UV)
Proseguiranno le attività dei gruppi di lavoro regionale e nazionale sul tema specifico,
finalizzati alla progettazione e realizzazione di una rete di monitoraggio nazionale (misure
strumentali ed elaborazioni modellistiche).
Nuove attività e strumentazioni
Si valuterà l’acquisto di moduli per strumentazione già in dotazione ad alcune Sezioni o
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
ulteriore strumentazione, in base all’installazione di nuove tecnologie sul territorio regionale e
da utilizzarsi su richieste specifiche negli ambienti di lavoro.
Iniziative formative e di comunicazione
Le proposte di iniziative formative per il 2009 rivolte agli operatori dei nodi Arpa, anche a
seguito di alcune richieste delle Sezioni provinciali, riguardano in particolare:
− tecniche di rilevamento strumentale CEM, orientate alle nuove tecnologie di
telecomunicazione (LTE, OFDM, WI-FI, WI-Max, W-CDMA, HSDPA/HSUPA, DVB-H,
UWB, ecc.)
− tecniche di interpolazione e rappresentazione grafica degli output modellistica
9.2 CTR Radioattività ambientale
Il Centro Tematico Regionale Radioattività deve garantire il presidio specifico in materia di
radiazioni ionizzanti a supporto dei nodi provinciali, curando la gestione delle reti di
monitoraggio dello stato ambientale (Rete regionale e locale -centrale nucleare di Caorso-) e
le esigenze di sviluppo delle banche dati/catasti relativi, in raccordo con il servizio sistemi
informativi e la Direzione Tecnica. Supporta i clienti istituzionali di livello nazionale/regionale
in tema di radiazioni ionizzanti, offrendo altresì il necessario servizio analitico. Gestisce
l’esecuzione di specifici progetti ambientali assegnatigli dalla Direzione Tecnica, ad esempio
relativi ai processi di dismissione della centrale nucleare di Caorso (controllo materiali
rilasciati, trasporto combustibile irraggiato e relativa pianificazione di emergenza). E’
responsabile della elaborazione di reporting ambientale e tematico periodico (Annuario
Regionale Arpa, Relazione Stato Ambiente della Regione, Report tematici …). Promuove
iniziative di ricerca e sviluppo relative alla matrice/tematica presidiata. Assicura il
popolamento del sistema informativo ambientale regionale (SIRA) per quanto attiene a dati e
indicatori di stato e pressione inerenti alla materia di competenza.
Per l’anno 2009 si garantirà (in qualità di esperti delle Agenzie Ambientali ARPA/APPA) la
partecipazione ai lavori del Centro di Elaborazione e Valutazione Dati (CEVaD), riferimento
tecnico nella gestione delle emergenze radiologiche istituito presso ISPRA, struttura tecnica
che opera a supporto del Dipartimento della Protezione Civile; a questo riguardo si
parteciperà ad eventuali esercitazioni di emergenza in programma.
Si parteciperà ai lavori della Commissione permanente per l’informazione sulla protezione
contro i rischi da radiazioni ionizzanti (art. 133 DLgs 230/95) e nell’ambito del Piano
Nazionale Radon, ad eventuale supporto della Regione.
Si parteciperà altresì ai lavori, in ambito UNI, dell’UNICEN, sottocommissione n. 4
“Radioecologia e Radioisotopi” e sottocommissione n. 3 “Impianti Nucleari”.
In esito a quanto previsto dalla Delibera regionale n. 2033 del 1 dicembre 2008 recante
all’oggetto “Assegnazione e concessione di un finanziamento ad ARPA – Sezione
Provinciale di Piacenza – per la prosecuzione di uno studio conoscitivo finalizzato alla
valutazione delle concentrazioni di radon in Emilia-Romagna”, si garantirà il supporto tecnico
alla Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali - Servizio Sanità Pubblica per la
progettazione e l'avvio di una campagna di misure finalizzata alla mappatura della
concentrazione di radon negli edifici.
In seguito alla messa in funzione di una “rete di rivelatori gamma a livello regionale”, si
procederà, in accordo con ISPRA e con il supporto del Servizio Sistemi Informativi, alla
definizione di un protocollo per lo scambio reciproco dei dati di monitoraggio in continuo della
dose gamma in aria relativi a stazioni automatiche delle “reti di rivelatori gamma afferenti al
territorio regionale” di Arpa e di ISPRA.
Si garantirà il supporto analitico alla Sezione di Modena per la prosecuzione di uno studio,
avviato in collaborazione con ARPAV, finalizzato ai NORM in impianti di produzione di
piastrelle.
In ottemperanza a quanto previsto dal DPCM 10 febbraio 2006 “Linee guida per la
pianificazione di emergenza per il trasporto di materie radioattive e fissili”, nonché dal D.Lgs.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
n. 52 del 6 febbraio 2007 “Attuazione della direttiva 2003/122/CE Euratom sul controllo delle
sorgenti radioattive sigillate ad alta attività e delle sorgenti orfane”, si garantirà il supporto
tecnico alle Sezioni provinciali eventualmente coinvolte dai Prefetti rispettivamente nella
stesura dei “Piani di emergenza/Piani d'intervento tipo per la messa in sicurezza” provinciali.
Il CTR collaborerà con l’Area Comunicazione all’aggiornamento del sito web di Arpa per il
tema di competenza, con particolare riferimento alla centrale nucleare di Caorso e al radon,
conformemente ai siti già nuovamente strutturati di altri CTR.
In materia di reportistica, allo scopo di “aggiornare” i dati relativi all’indicatore attività
lavorative con uso di NORM presente nell’Annuario Arpa, si procederà al censimento
informatizzato delle attività presenti sul territorio regionale.
E’ in corso di definizione/approvazione un’iniziativa formativa di rete, prevista nei primi mesi
2009, inerente aspetti legati alla “radioprotezione”, con particolare riferimento alle attività di
Arpa.
Il CTR Radioattività effettuerà altresì le analisi radiometriche (spettrometria gamma, 90Sr,
3H, gross alfa e gross beta, radon) richieste da privati in relazione alle diverse matrici
ambientali ed alimentari (in particolare rispetto a quanto previsto dal D.Lgs. 31/01 sulla
qualità delle acque destinate al consumo umano), nonché smear-test. Si garantiranno misure
di radon in ambienti di vita e di lavoro. Su eventuale richiesta di ditte produttrici, si
condurranno analisi radiometriche di primo screening, nonché eventuali approfondimenti
necessari su campioni di acque minerali.
Si darà seguito, entro il 15 maggio 2009, all’attività connessa alla partecipazione
all’interconfronto internazionale “World Wide Proficiency Test IAEA-CU-2008-03 on the
determination of natural radionuclides in phosphogypsum and spiked water”.
Infine, proseguirà l’attività di inserimento “pratiche” nel sistema SINAPOLI, allo scopo di
poter produrre automaticamente le tabelle riepilogative previste periodicamente, nonché
addivenire, in accordo con la Direzione Tecnica, alla stesura di una specifica Linea Guida.
10. ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE DATI AMBIENTALI
Per questo specifico ambito vengono nel seguito riportate le principali attività previste,
nonché alcune iniziative già programmate per il 2009:
- gestione a livello locale del sito web della Sezione di Piacenza
(http://www.arpa.emr.it/piacenza/) e del sito dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti (http://
www.arpa.emr.it/piacenza/opr/); si curerà la pubblicazione giornaliera dei dati della rete di
monitoraggio dell’aria e dei risultati del monitoraggio dei cem sul sito
http://www.arpa.emr.it, nonché l’aggiornamento delle pagine dedicate alle tematiche
campi elettromagnetici e radiazioni ionizzanti (radioattività ambientale, impianto nucleare
di Caorso, radon, ecc.) sul sito dell’Agenzia; verrà inoltre messo a punto un sistema di
comunicazione sul sito web Arpa dei dati e delle informazioni relativamente alla tematica
dell’isotopia ambientale;
- diffusione della reportistica prodotta su specifiche tematiche (acqua, aria, radioattività
ambientale, rifiuti) e, comunque, delle informazioni derivanti dalle attività delle diverse
aree, nelle forme ritenute più opportune;
- collaborazione con Arpa Rivista per la redazione di articoli tecnico-scientifici;
- collaborazione con il sito intranet di Arpa “Aggiornati” per la redazione di articoli
divulgativi e di comunicazione interna;
- visite guidate presso la sede della Sezione di gruppi di studenti delle scuole piacentine;
- stage presso la sede della Sezione di gruppi di studenti delle scuole piacentine, così
come di singoli studenti laureati, laureandi e diplomati; l’Università Cattolica del Sacro
Cuore, sede di Piacenza, e Arpa hanno sottoscritto nel 2008 una Convenzione quadro della durata di tre anni - allo scopo di istituzionalizzare e promuovere ulteriormente la
collaborazione già esistente tra i due Enti che, nel corso di questi anni, ha portato a
importanti risultati in diversi settori di comune interesse;
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Programma annuale delle attività 2009
-
-
-
Le Sezioni provinciali
interventi di educazione ambientale presso scuole del territorio provinciale;
patrocinio ad iniziative di formazione/informazione in campo ambientale;
organizzazione/partecipazione ad eventi di formazione/informazione in campo
ambientale; ad oggi è già prevista l’organizzazione e la realizzazione, in collaborazione
con SOGIN, di un corso regionale sulla radioprotezione;
collaborazione con l’Associazione Ambiente e Lavoro per la realizzazione del progetto
INFEA "Piacenza, città murata", Azione 2-Progettazione, realizzazione e allestimento di
una Mostra itinerante su pannelli sulle principali matrici ambientali nello stato “naturale” e
“inquinato”, da utilizzare in futuro anche come pacchetto-formativo per le scuole;
collaborazione con il Comune di Caorso per la periodica redazione di note divulgative
sull’attività svolta in relazione alla dismissione dell’impianto nucleare, per il Bollettino di
Informazione del Comune.
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Sezione di Piacenza
Attività Sezione
anno 2009
Servizi
Obbligatori
Aria
Acque
Suolo
Rifiuti
IPPC
RIR
CEM
RI
Siti cont.
Amianto
Distrib. Carb.
Rumore
Urbanistica
VIA
Energia
Alimenti e mat. a
Pareri
Ispezioni Campion.ti
80
90
169
470
191
642
Misure
Misure
manuali autom.che
0
8760
Campioni
Accettati
(Sport)
Campioni
Analizzati
(LIMS)
70
0
1584
0
27
71
42
127
0
62
113
165
165
0
7
24
122
0
0
122
0
1
2
92
10
75
4490
10
22
230
160
0
410
710
15
43
100
100
0
0
3
5
5
0
5
0
130
32
280
5
10
1
0
0
30
0
90
200
cont.
Ambienti di vita e
lavoro
0
0
Entomologia
Farmaci
Mat.le atip.co
Controllo qualità
0
0
0
0
0
0
0
0
2613
710
Totale Obb.
Servizi Non
Obbligatori
1184
Aria
Acque
CEM
Rifiuti
Suolo e siti cont.
Rumore
RI
Oss.Amb.li
Energia
Alimenti e mat. a
612
1475
325
13450
2500
70
50
0
0
400
0
7
0
0
0
0
0
0
2300
500
500
0
0
0
500
40
300
0
0
600
0
0
0
0
10
0
0
0
0
50
40
50
750
0
40
250
0
4500
880
0
cont.
Ambienti di vita e
lavoro
Entomologia
Farmaci
Mat.le atip.co
Totale Non Obb.
Totale generale Sez.ne
0
167
700
2350
7880
2700
540
1184
779
2175
2675
21330
5313
1250
SINTESI ATTIVITA' SU "PROGETTO"
Previsione
costi operativi
(€*1000)
Previsione
ricavi
(€*1000)
Impegno
personale
interno
previsto
(g/uomo/y)
- report
- popolamento
catasti
0
20
35
-sopralluoghi con
ev. misure, verbali
- report
0
29
60
0
8
20
18
30
30
DURATA
N.
DENOMINAZIONE
PROGETTO
OBIETTIVI
(Sintesi)
CLIENTE
Annuale
1
Tavolo Tecnico Interagenziale
CEM
2
Supporto tecnico Oss. Ambientale
TAV
ISPRA
Matrice/i (prevalentemente
trattate)
Servizio con funzioni di
process owner
CEM
CTR CEM
Output previsti
Pluriennale
X
- catasto
- report criticità locali cem
X
- partecipazione di nodo al supporto tecnico all’OA sui RUMORE -VIBRAZIONI - CEM
vari tematismi ambientali
VEGETAZIONE - SUOLO - coordinamento dei team c.e.m., suolo
ACQUA
TAV
Osservatorio
Ambientale
/Ministero
Ambiente
3
Supporto tecnico AATO
AATO
4
Monitoraggio terreni Tecnoborgo
Provincia di
Impatto riutilizzo agronomico dei
PC
fanghi di depurazione
X
X
consulenza tecnico-scientifica in materia di acque e
rifiuti:
- fornitura archivio dati, realizzazione cartografia
tematica (acque)
- elaborazioni dati, collaborazione ad analisi e
valutazioni specifiche ed alla stesura di progetti mirati
(rifiuti)
- controlli analitici terreni area circostante impianto di
termovalorizzazione di Tecnoborgo
- stima del carico inquinante derivante dal riutilizzo dei
fanghi in agricoltura;
- valutazioni sullo stato dei suoli utilizzati per lo
spandimento fanghi
SSA
ACQUE - RIFIUTI
SSA
SUOLO - FANGHI
LABORATORIO
INTEGRATO
Nota: I costi operativi ed i ricavi (ove presenti) devono essere indicati esclusivamente per le quote di competenza del Nodo per l'anno 2009
- archivio dati
- cartografia
- note tecniche
- rapporti di prova
- relazione tecnica
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
SEZIONE PROVINCIALE DI PARMA
0.
PRIORITÀ DI PROGRAMMA IN AMBITO PROVINCIALE
Per il 2009, l’evento maggiormente impattante sulla gestione della Sezione sarà la
realizzazione della riorganizzazione della rete laboratoristica di Arpa, che comporterà lo
spostamento dei processi analitici su matrici ambientali ai laboratori di altre sedi di Arpa,
come già accaduto per le matrici sanitarie: questo riassetto organizzativo consentirà
all’Agenzia un recupero dei costi di manutenzione e di personale, mantenendo inalterata la
precedente affidabilità e tempestività nella risposta. E’ infatti in via di definizione un piano
operativo che consenta da un lato un puntuale mantenimento dell’efficienza delle risposte
analitiche richieste e dall’altro l’organizzazione del flusso di trasporto dei campioni che, dallo
sportello multifunzionale di Parma, invii a processo i campioni ambientali, riceva i
corrispondenti rapporti di prova e provveda ad inoltrarli al cliente, interno od esterno che sia,
garantendo, in specie nel caso di utente privato, l’informazione sul significato del dato
analitico. Si tratta evidentemente di un’azione alquanto complessa che richiederà l’impegno
operativo dell’intera Sezione.
Come è noto, il prodotto finale di molti processi di Arpa è fornire “informazioni” sullo stato
dell’ambiente. L’utilizzo della “rete” costituisce uno strumento potente di comunicazione e di
accesso ai dati: pertanto una delle azioni della sezione sarà mirare al miglioramento di
strumenti on line, ivi compreso l’ammodernamento del nostro sito web ed il suo puntuale
aggiornamento, affinché esso possa costituire un riferimento importante, per la comunità
locale, sul tema della protezione dell’ambiente e della prevenzione. Sempre in quest’ottica,
nell’ambito della riorganizzazione complessiva della Sezione, sarà istituita un’apposita unità
operativa di supporto informativo ambientale.
Inoltre, nel 2009, sarà avviato un confronto programmatico, organizzativo e tecnico fra Arpa
e AUSL di Parma per identificare ambiti di condivisione dei sistemi informatici ed informativi,
mirante a sostituire e ad affiancare la trasmissione documentale cartacea con atti
informatizzati, compresa la possibile firma elettronica degli atti.
In linea con la definizione degli scenari dell’offerta di servizi dell’Agenzia, attuata a livello di
Direzione Generale nell’ambito del Piano di riposizionamento, validato dal Comitato di
Indirizzo di Arpa, ed in considerazione anche delle ristrettezze economiche nelle quali ci si
troverà ad operare, occorre definire quanto più chiaramente possibile i bisogni di risposte
ambientali e laboratoristiche della Regione, della Provincia, dei Comuni e della Azienda USL,
così da stipulare un nuovo patto che permetta di ottimizzare gli interventi di Arpa sul territorio
provinciale.
Sul piano dei processi operativi, l’esercizio 2009 contemplerà un forte impegno nella
gestione operativa della ristrutturata Rete regionale di monitoraggio di qualità dell’aria, per la
quale la sezione di Parma svolge il ruolo di capofila, attraverso il Centro Tematico Regionale
(CTR ) Qualità dell’Aria assegnatole, con la completa attuazione della fase di revisione;
dovranno essere completate le visite ispettive previste dalle istruttorie AIA per le quali Arpa
funge da supporto tecnico della Provincia di Parma, responsabile del procedimento: e questa
sarà senz’altro una priorità altamente impegnativa per il Servizio Territoriale. Rilevanza
strategica assumerà la risoluzione di alcune esigenze funzionali quali la necessaria e dovuta
capacità di affrontare, in stretta collaborazione con la Protezione Civile, le emergenze
ambientali anche dotandoci di adeguati supporti sul campo che permettano di dare risposte
certe e tempestive, in particolare sulle matrici aria ed acqua, a fronte di possibili (e
verificatisi) incidenti ambientali: continuare quindi a migliorare le nostre azioni sia in termini di
controllo del territorio, sia nella capacità di risposta su possibili rischi ambientali e alla
popolazione.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Necessitano della massima attenzione anche la gestione dei rifiuti e la sorveglianza dei siti
contaminati, caratteristiche di un territorio antropizzato quale il nostro; la tutela delle acque
superficiali e profonde costituisce ancora un elemento di criticità per la realtà ambientale
provinciale, in cui la consistente presenza di zootecnia arriva talvolta a mettere a rischio la
potabilità stessa dell’acqua; e continua sorveglianza richiedono le polveri respirabili presenti
nell’area sensibile (area vasta), indagate anche sotto il profilo della mutagenesi ambientale
(Laboratorio Tematico).
Il supporto alla Pianificazione Territoriale è un’attività ormai consolidata: sfruttando le banche
dati e la conoscenza del territorio, Arpa riesce a presidiare le matrici ambientali e ad
integrarle nel Quadro Conoscitivo del PSC, nei procedimenti di VAS e in altri processi
pianificatori: un nuovo, importante fronte di supporto ai quadri conoscitivi e alle scelte dei
Piani consiste nello sfruttare i dati ambientali a disposizione di Arpa per indirizzare lo
sviluppo delle energie rinnovabili, evidenziare le opportunità offerte dal territorio o eventuali
incompatibilità.
Va evidenziata, come si menzionava sopra, la necessità cogente di rispettare obiettivi di
budget assegnato, non solo con il conseguimento dei ricavi previsti ma in particolare con il
contenimento dei costi di gestione.
SERVIZI OBBLIGATORI
1.
SUPPORTO
TECNICO
PER
LE
AUTORIZZAZIONI
INTEGRATE
AMBIENTALI (A.I.A.) E CONTROLLO DEI RISCHI DI INCIDENTE
RILEVANTE (R.I.R.)
1.1.a A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) - Parere tecnico
Con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 692/2005 è stata stipulata una convenzione tra
Provincia di Parma ed Arpa Sezione Provinciale per la disamina tecnica delle domande
soggette ad A.I.A.: tale attività si configura quindi come “attività obbligatoria sulla base di
regolamenti/procedure locali con la Provincia”.
Ad Arpa, quale “attività obbligatoria prevista dalla Normativa nazionale e regionale” e quindi
in attuazione delle disposizioni della già citata L.R. 21/04, è anche demandata la valutazione
tecnica sui sistemi di monitoraggio.
Gli impianti soggetti ad A.I.A. presenti nella Provincia di Parma al 30/11/2008 sono riportati
nella tabella seguente:
Categoria Impianti
1. att. energetiche
2. prod. e trasf. metalli
3. ind. prod. min.
4. ind. chimica
5. gestione rifiuti
6. altre attività escluso allevamenti
6.6 allevamenti
Totale n.
(*)
(**)
N° domande di impianti soggetti ad A.I.A.
presenti al 30/11/08
3
8
7
1
12 (*)
25 (**)
21
77
Un procedimento non ancora avviato su domanda A.I.A. volontaria.
Un procedimento avviato poi sospeso su dichiarazione del Gestore.
A tuttoggi, rispetto alle 77 domande di A.I.A. pervenute, sono state inviate alla Provincia n.
26 istruttorie e piani di monitoraggio attuati secondo lo spirito dell’IPPC (in gergo dette
“complete”) e n. 47 secondo la delibera di Giunta Regionale n. 1198 del 30 luglio 2007 (dette
“semplificate”). Ciò è stato possibile estremizzando gran parte della complessità e portando
Pag. 117 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
ai minimi termini le richieste di integrazione e/o informazioni necessarie al compimento
dell’istruttoria tecnica ed il conseguente piano di monitoraggio, anche utilizzando appieno gli
archivi storici esistenti e tutte le informazioni già in nostro possesso dovute a sopralluoghi,
indagini eseguite, pareri precedentemente espressi, autorizzazioni di settore, cartografie,
piani, ecc.
L’attuale situazione è così riassumibile:
Categoria Impianti
1.
2.
3.
4.
5.
6.
att. energetiche
prod. e trasf. metalli
ind. prod. min.
ind. chimica
gestione rifiuti
altre attività escluso
allevamenti
6.6 allevamenti
Totale n.
3
4
6
1
1
N° pratiche istruite in
accordo con atto n. D.G.
1198/07 al 30/11/2008
0
4
1
0
8
11
13
0
26
21
47
N° pratiche istruite al
30/11/2008
Considerato che le istruttorie “semplificate” portano ad atti con clausole di riesame già
previsto in sede di rilascio A.I.A. a seguito dell’acquisizione di nuovi livelli informativi anche
dovuti a richiesta formale di presentazione di integrazione, si prevede che per il 2009 il
proseguimento dell’attività istruttoria A.I.A. sia così riassumibile:
Categoria Impianti
1.
2.
3.
4.
5.
6.
att. energetiche
prod. e trasf. metalli
ind. prod. min.
ind. chimica
gestione rifiuti
altre attività escluso
allevamenti
6.6 allevamenti
Totale n.
N° previsto istruttorie da concludere o da rivedere
per acquisiti nuovi livelli informativi o volontarie
0
4
1
0
11
14
21
51
Dalla tabella appare evidente l’impegno che dovrà essere profuso dalla Sezione, cosa che,
inevitabilmente, continuerà a determinare un notevole stravolgimento nella definizione del
programma delle attività istruttorie e di vigilanza e controllo da attuarsi in base alle normative
di settore, programma elaborato come di consueto con il criterio della progressione lineare
sui tre anni pregressi.
Sulla base dell’esperienza acquisita, si ritiene che mediamente possa essere considerato
ragionevole un impegno di 200 ore per lo svolgimento di un’istruttoria tecnica comprensiva
del parere sul piano di monitoraggio e controllo: l’impegno complessivo per il Servizio
Territoriale per lo svolgimento di tale attività è pertanto stimabile in 2,5 FTE/y (n. di persone a
tempo pieno per anno).
Si stima in 6.000 Euro il ricavo dall’attività da svolgere nel 2009, considerando che il
compenso dovuto dalla Provincia ad Arpa è stabilito nella misura forfettaria dell’80% della
quota versata dai gestori delle aziende soggette ad A.I.A. e prevedendo cautelativamente
“bassa” la complessità di tutti gli impianti.
Pag. 118 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
1.1.b A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) - Visite Ispettive
In applicazione del decreto legislativo 18 febbraio 2005 n. 59, “Attuazione integrale della
direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento”, la
Regione, in forza della delega già prevista nel D.Lgs. 372/99 poi sostituito dal sopra citato
D.Lgs. 59/05, ha demandato, con la Legge Regionale 21/04, ad ARPA, il controllo
programmato e sistematico per la verifica della corretta gestione dell’impianto come da
specifica autorizzazione A.I.A..
Il rilascio delle AIA, avvenuto gradualmente a partire dal 2006, comporta che per molti
impianti si presenta la necessità di procedere alla esecuzione da parte di ARPA della Visita
Ispettiva Programmata, secondo lo schema di seguito riportato:
Categoria Impianti
1.
2.
3.
4.
5.
6.
att. energetiche
prod. e trasf. metalli
ind. prod. min.
ind. chimica
gestione rifiuti
altre attività escluso
allevamenti
6.6 allevamenti
Totale n.
N° visite ispettive
programmate su
impianti con AIA
rilasciata al 31/12/2006
1
1
0
0
0
N° visite ispettive
programmate su
impianti con AIA
rilasciata al 31/12/2007
2 (*)
0
5
1
0
0
9
0
2
10
26
(*) n. 1 impianto in cui è attualmente in corso la fase di messa a regime.
Nel corso dell’anno solare 2009 saranno pertanto eseguite le ispezioni ambientali sopra
elencate, in conformità alla Raccomandazione 2001/331/CE che stabilisce i criteri minimi per
le ispezioni ambientali negli Stati membri su impianti in possesso di A.I.A. ed in attività da
almeno un anno solare e, considerato che trattasi di nuovo approccio di indagine, si potrà
prevedere un impegno specifico anche di informazione e formazione complessivo per il
Servizio Territoriale di 2,5 FTE/y.
Il compenso dovuto dai gestori delle aziende soggette ad A.I.A. ad Arpa verrà addebitato
secondo quanto previsto dallo specifico tariffario di settore nazionale (Decreto G.U. n. 22 del
22/09/08) e regionale (Delibera Giunta Regionale n. 1913 del 17/11/08) Stimando
cautelativamente “bassa” la complessità degli impianti sottoposti a visita ispettiva
programmata, si stima in 35.000 Euro il ricavo dall’attività da svolgere nel 2009.
1.2 R.I.R. (Rischio di Incidente Rilevante)
La legge regionale 26/03 ha individuato nelle Province le Autorità titolari delle funzioni
Amministrative in materia di pericoli di incidenti rilevanti (D. Lgs.334/99-Seveso III) ed in
funzione della delibera di Giunta Regionale n°938/2004 del giugno 2004 sono state definite
le Schede Tecniche che i gestori soggetti a notifica devono predisporre per dimostrare
l’avvenuta identificazione dei pericoli e la valutazione della relativa gravità e probabilità.
Con la Legge Regionale n. 4 del 6 marzo 2007 “Adeguamenti normativi in materia
ambientale. Modifiche a Leggi Regionali” non è più attività obbligatoria di ARPA Sezione di
Parma il supporto tecnico alla Provincia per la valutazione della completezza e adeguatezza
delle schede tecniche, allegate alla DIR. 938/2004 ma la Provincia si avvale del Comitato
tecnico di Valutazione dei Rischi (C.V.R.) a valenza Regionale.
Resta invece ancora attività obbligatoria per ARPA Sezione di Parma l’accertamento
dell’adeguatezza della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti posta in atto dal gestore
ed i relativi sistemi di gestione della sicurezza mediante verifiche ispettive.
Pag. 119 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Le attività sottoposte alla normativa in materia di pericoli di incidenti rilevanti in provincia di
Parma risultano essere:
Quadro situazione anno 2008 di stabilimenti soggetti ad:
Art.8 - D.Lgs.334/99 di competenza Nazionale (*)
4
Art.6 - D.Lgs.334/99 di competenza Provinciale
6
(*) Fino al perfezionamento di accordo di programma tra Stato e Regione di cui
all’art.72 del D.Lgs. 112/98, poi passa di competenza Provinciale.
e, nel dettaglio:
Ditte soggette a D. Lgs. 334/99 e s.m.i. della Provincia di Parma
Ditta
Lampogas
s.p.a.
Socogas s.p.a.
Enìa s.p.a.
Synthesis
s.p.a.
Camattini s.p.a.
Cromital
Metalcrom
Latermec s.a.s.
Attività
D. Lgs.334/99
Istruttoria
P.E.E.
Deposito di G.P.L.
Art. 8
Conclusa (C.T.R)
Esistente
Deposito di G.P.L.
Deposito di gas
metano
Miscelazione
solventi e deposito
Lavorazione di
materiale plastico e
deposito
Galvanica cromatura
Galvanica cromatura
Galvanica cromatura
Art. 6
Conclusa
Esistente
Art. 6
In itinere (C.V.R.)
Assente
Art. 6
Conclusa
Assente
Art. 6
In itinere (C.V.R.)
Assente
Art. 8
Art. 8
Art. 6
Guazzi s.r.l.
Galvanica generica
Art. 6
Vittorio Levy
Deposito di esplosivi
Art. 8
Da iniziare
(C.T.R.)
Da iniziare
(C.T.R.)
Da iniziare
(C.V.R.)
Da iniziare
(C.V.R.)
In itinere (C.T.R.)
Esistente
Esistente
Assente
Assente
Assente
Nel seguente prospetto si riporta quanto si prevede di attuare nel 2009:
Quadro azioni previste anno 2009:
Verifiche ispettive S.G.S.
Supporto per P.E.E. (Piano Emergenza Esterno)
1
6
Per l’espletamento di tali attività si prevede un impegno complessivo di 0,4 FTE/y .
Non si stima alcun ricavo dall’attività svolta.
2.
SUPPORTO TECNICO ENTI LOCALI
Espressione di pareri e partecipazione a conferenze di pianificazione territoriale (PSC, POC,
PUA, Varianti urbanistiche, screening per insediamenti urbanistici e commerciali, verifica di
assoggettabilità a procedura di VAS e valutazione delle VAS (*); la previsione quantitativa di
tali attività è circa 200.
L’impegno complessivo per le attività su riportate, stimato in FTE/y, è pari a 1.
(*) Nuova procedura complessa introdotta nel 2008 dalla 153/2006 e segg, in urbanistica
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Programma annuale delle attività 2009
3.
Le Sezioni provinciali
CONTROLLO E VIGILANZA
3.1 Attività obbligatoria prevista dalla normativa
Tale attività comprende sia gli interventi di vigilanza e controllo finalizzati alla verifica delle
disposizioni e normative e delle Autorità competenti sia quelli istruttori di supporto agli Enti
locali (Provincia, Comuni, Comunità Montane, Sportelli Attività Produttive) nell’espletamento
delle proprie competenze concessorie ed autorizzatorie in campo ambientale.
Più nel dettaglio, l’attività può essere così delineata:
Acque
Per questa matrice si darà continuità all’applicazione al protocollo provinciale, per gli impianti
di depurazione > 2000 Abitanti Equivalenti.
Il controllo degli scarichi industriali sarà, in via prioritaria, finalizzato agli accertamenti analitici
per quelli più significativi in termini di volume di scarico e di sostanze immesse nell’ambiente
ed aventi come recapito finale le acque superficiali. In merito all’attività istruttoria si è notato
un calo nella richiesta dei pareri sulle autorizzazioni allo scarico, tendenza che si ritiene
proseguirà anche nel corso dell’anno 2009.
Suolo e Rifiuti
Nel campo dei rifiuti proseguirà la vigilanza nei luoghi di produzione e trattamento dei rifiuti,
con particolare attenzione ai rifiuti pericolosi ed al polo di selezione, trattamento e
smaltimento finale dei rifiuti urbani e speciali non pericolosi di Parma, di Borgotaro (Piani di
Tiedoli) ed alla discarica di Monte Ardone.
Verrà inoltre assicurata una adeguata attenzione alle procedure di bonifica delle aree
inquinate tramite la vigilanza richiesta dalla Provincia di Parma e dai Comuni. Di particolare
rilievo risulta anche l’attività necessaria a vigilare sul corretto ripristino ambientale del sito di
interesse nazionale di Fidenza e di alcuni siti di particolare interesse ambientale destinati
anche al cambio di destinazione da industriale a residenziale.
Saranno altresì effettuati i controlli sulle notifiche degli spandimenti dei fanghi di depurazione
impiegati in agricoltura tramite ispezioni sui siti e mediante il prelievo e l’analisi dei fanghi
stessi.
Continueranno pure i controlli sui maggiori allevamenti zootecnici e sulle nuove
autorizzazioni rilasciate dalla Provincia, al fine di verificare la corretta gestione dei liquami
(stoccaggio e spandimento).
Aria
Verranno proseguiti i controlli amministrativi sul rispetto delle prescrizioni delle Autorizzazioni
alle emissioni in atmosfera per quanto riguarda la verifica degli autocontrolli e la messa a
regime degli impianti. Risulta ancora rilevante l’attività che la Sezione deve svolgere in
merito agli esposti in materia di inquinamento atmosferico e per le lamentele derivanti dalla
presenza di odori.
Rumore
Si garantirà il supporto alle Amministrazioni locali per quanto riguarda le valutazioni delle
zonizzazioni acustiche comunali, gli esposti e le attività di cantiere nei centri abitati.
CEM
Controlli strumentali relativi al rispetto dei limiti di campo elettrico e magnetico da impianti di
telecomunicazione e linee elettriche autorizzati.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
3.2 Attività connessa con esposti per inconvenienti ambientali
A fronte di un sostanziale allineamento nel corso dell’ultimo biennio delle richieste di
intervento, verranno mantenute le procedure di registrazione e coinvolgimento dei Comuni
iniziate lo scorso anno e verranno evasi gli interventi richiesti dagli Enti locali.
3.3 Attività di supporto per il controllo di emergenze ambientali
Per queste specifiche forme di attivazione si nota un trend in leggero calo nel corso degli
ultimi anni per quanto riguarda la quantità ma con un notevole aumento in qualità con
conseguente aumento della magnitudo diretta e dei conseguenti rischi collegati. Attraverso
l’organizzazione interna durante l’orario d’ufficio ed il Servizio di Pronta Disponibilità negli
altri lassi temporali, ove assodata la diretta competenza di Arpa, verrà garantito
l’espletamento di quegli interventi che rivestono particolare carattere d’urgenza per
contingenza ed unicità dell’evento.
Pare opportuno sottolineare la necessità di effettuare alcune esercitazioni al fine di testare la
nuova organizzazione e l’utilizzo in campo delle strumentazioni disponibili.
L’impegno complessivo stimato in FTE/y per tutte le attività su esposte è pari a 24 ed i ricavi
conseguibili sono stimati in € 150.000
4.
RETI REGIONALI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE
Rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria
I parametri monitorati ed i comuni nei quali saranno effettuate le misure nel corso del 2009
da parte ditale rete, certificata DNV secondo la norma UNI ISO 9001:2000, sono riportati
nella tabella sottostante:
Comune
Parma
Parma
Fidenza
Colorno
Langhirano
Ubicazione
Via Montebello
Parco Cittadella
Via Leopardi
Via Saragat
Badia
Tipologia
traffico
fondo urbano
fondo residenziale
fondo suburbano
fondo rurale
Parametri misurati
CO, NOx, BNZ, PM10
NOx, O3, PM10, PM2.5
NOx, PM10
NOx, PM10
NOx, O3, PM2.5
Quella data è la situazione al termine delle operazioni di ristrutturazione della rete, iniziate a
settembre 2007 e concluse entro i primi mesi del 2008.
Nel corso del 2009 continuerà la fase di ristrutturazione della RRQA che prevede la
sostituzione dello strumento PM10 di Parco Cittadella e l’introduzione della misura di questo
inquinante anche a Langhirano Badia, la sostituzione dell’analizzatore di benzene nella
stazione di Parma Montebello e l’introduzione della misura di ozono nella stazione di Colorno
Saragat.
Nonostante l’introduzione della nuova strumentazione permane una situazione di
obsolescenza di parte della strumentazione installata che potrebbe causare rotture in alcuni
casi non riparabili.
Per quanto riguarda la manutenzione è in scadenza il contratto in essere e sono in fase di
definizione i documenti tecnici ed amministrativi necessari per la nuova gara di
assegnazione. I costi preventivati per la Provincia di Parma, secondo le indicazioni della
Regione Emilia Romagna alle Province del territorio, sono pari a € 93 293. Al momento non
si hanno informazioni riguardo alla ripartizione di tali costi a livello del territorio della
Provincia di Parma poiché si è in fase rinnovo della convenzione Regione Province ed Arpa
per il prossimo quadriennio 2009-2012. Arpa sta collaborando con Regione e Provincia al
Pag. 122 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
fine di individuare al più presto le modalità da utilizzarsi in modo da poter continuare
l’effettuazione delle misure senza inopportune interruzioni.
L’impegno complessivo per la gestione della rete di monitoraggio della qualità dell’aria è
stimato in 1,6 FTE/y.
Rete regionale di monitoraggio delle deposizioni di fondo
L’attuale composizione della rete della Provincia di Parma risulta essere la seguente:
Stazione
Piazzale Santa Croce
Sissa
Carrega
Berceto
Comune
Parma
Sissa
Sala Baganza
Bercelo
Per le prime tre stazioni sopralluoghi e prelievi sono in carico a personale ARPA.
L’impegno complessivo per la gestione di questa rete è stimato in 0,1 FTE/y.
Rete regionale di monitoraggio delle acque sotterranee
La rete Regionale consta di una rete quantitativa composta da 18 pozzi e di una rete
qualitativa costituita da 49 pozzi di differente tipologia:
n°. pozzi
6
23
16
4
Tipologia
COMPLETO
ESTESO
PARZIALMENTE SEMPLIFICATO
SEMPLIFICATO
Di questi 67 pozzi totali 18 appartengono alla Rete delle Piezometrie Trimestrali e su di essi
le misurazioni vanno effettuate 4 volte all’anno anziché due come per i rimanenti.
L’impegno complessivo per la gestione della rete di acque sotterranee è stimato in 0,4
FTE/y.
Rete regionale di monitoraggio delle acque superficiali
Lo schema riportato di seguito illustra la composizione, la tipologia ed il numero di
campionamenti/rilevazioni previsti per tale rete:
N° stazioni /
punti
di
misura
14
17
6
Tipo
As – Ai
B
vita acquatica
Campionamenti /
rilevazioni
chimismo
168
208
72
Campionamenti /
per rilevazioni per IBE
56
34
12
L’impegno complessivo per la gestione della rete di acque superficiali è stimato in 0,6 FTE/y.
Rete regionale di monitoraggio dei pollini e delle spore fungine di interesse
allergologico
La rete è costituita da un punto di prelievo situato presso l’ospedale Rasori (PR2) con
monitoraggio in continuo.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
L’impegno complessivo per la gestione di questa rete è stimato in 0,9 FTE/y.
Rete regionale di monitoraggio campi elettromagnetici
La rete dei CEM è costituita da 2 centraline rilocabili con trasmissione dati di monitoraggio in
continuo ed analisi presso Arpa.
Sono previste n°. 6 campagne di misura e pubblicazione dei dati sul WEB di Arpa
L’impegno complessivo per la gestione di questa rete è stimato in 0,5 FTE/y
5.
ATTIVITÀ LABORATORISTICA PER SERVIZI “OBBLIGATORI”
Come già ricordato nel 2009 sarà completamente dismessa l’attività analitica riguardante le
matrici ambientali; come è noto, già dal 2007, presso la Sezione Arpa di Parma non vengono
eseguite determinazioni analitiche su alimenti ed acque potabili: lo Sportello della Sezione
provvede alla normale accettazione dei campioni e al loro smistamento ed inoltro verso le
altre Sedi dell’Agenzia deputate all’esecuzione delle attività analitiche relative: analogo
percorso riguarderà dal 2009 le matrici ambientali.
Sulla base dei dati di consuntivo degli anni precedenti, per il 2009 è previsto un conferimento
di circa 1000 campioni relativi ad acque potabili, 700 campioni relativi ad alimenti, 80
campioni di acque di balneazione.
Tabelle riassuntive delle attività obbligatorie programmate per il 2009
PARERI
Processo primario: 03 Emissione Pareri (Obbligatorio)
Categoria
ACQUA
ARIA
SUOLO
SITI
CONTAMINATI
DISTRIBUTORI
CARBURANTE
RIFIUTI
RADIAZIONI
NON
IONIZZANTI
RADIAZIONI
IONIZZANTI
RUMORE
Sottocategoria
Acque reflue urbane – Dep. > 2000 AE
Acque reflue urbane – Dep. < 2000 AE
Acque reflue industriali
Acque reflue domestiche e assimilate
Acque reflue prima pioggia e dilavamento
Aria emissioni
Acqua di vegetazione/Frantoi oleari
Compost/Ammendanti/Fertilizzanti
Fanghi di depurazione
Sedimenti dragaggio acque marine/portuali
Sedimenti dragaggio acque superficiali
Zootecnia
Siti Contaminati
Numero
5
5
120
500
30
150
0
5
5
40
30
Distributori Carburante
10
Costruzione/Gestione Impianti
Discariche
Ripristino ambientale
Illuminotecnica
Elettrodotti
Radio TV
Telefonia Mobile
Altro RF
Radiazioni ionizzanti
50
5
2
9
200
3
77
4
2
Rumore
300
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Programma annuale delle attività 2009
AMIANTO
RIR
URBANISTICA
ED EDILIZIA
VIA
IPPC
ENERGIA
Le Sezioni provinciali
Amianto
RIR
Urbanistica ed Edilizia
Pianificazione Territoriale
VIA
IPPC (istruttorie per AIA e Piani Mon.)
Energia e Ambiente
10
0
320
220
35
51
20
ISPEZIONI (A)
Processo primario: 01 Vigilanza e Ispezione; 02 SIA; (Obbligatorio)
Categoria
ACQUA
ARIA
IPPC
RADIAZIONI
IONIZZANTI
RADIAZIONI
NON
IONIZZANTI
RIFIUTI
AMIANTO
RIR
RUMORE
SITI
CONTAMINATI
SUOLO
DISTRIBUTORI
CARBURANTE
URBANISTICA
ED
EDILIZIA
VIA
ENERGIA
Sottocategoria
Acque reflue urbane – Dep. > 2000 AE
Acque reflue urbane – Dep. < 2000 AE
Acque reflue industriali
Acque reflue domestiche e assimilate
Acque reflue prima pioggia e dilavamento
Acque di transizione
Acque sotterranee
Acque superficiali
Aria emissioni
Aria Immissioni (Odori, Polveri, ecc)
IPPC (Piani di Monitoraggio)
Radiazioni ionizzanti
Numero
100
30
210
80
25
Telefonia Mobile
Radio TV
Altro RF
Elettrodotti
Altro ELF
Illuminotecnica
Impianti incenerimento,compostaggio, ecc
Discariche
Ripristino ambientale
Amianto
RIR
Rumore
Vibrazioni
Siti Contaminati
10
2
1
7
1
1
390
18
5
60
1
185
Fanghi di depurazione
Liquami
Compost/Ammendanti/Fertilizzanti
Zootecnia
Sedimenti dragaggio acque superficiali
Sedimenti dragaggio acque marine/portuali
Acqua di vegetazione/Frantoi oleari
Distributori Carburante
150
10
10
120
5
Urbanistica ed Edilizia
VIA
Energia e Ambiente
Pag. 125 di 343
50
200
35
26
75
5
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
ISPEZIONI (B)
Processo primario: 03 Emissione pareri; (Obbligatorio)
Categoria
ACQUA
ARIA
IPPC
RADIAZIONI
IONIZZANTI
RADIAZIONI
NON
IONIZZANTI
RIFIUTI
AMIANTO
RIR
RUMORE
SITI CONTAMINATI
SUOLO
DISTRIBUTORI
CARBURANTE
URBANISTICA ED
EDILIZIA
VIA
ENERGIA
Sottocategoria
Acque reflue urbane – Dep. > 2000 AE
Acque reflue urbane – Dep. < 2000 AE
Acque reflue industriali
Acque reflue domestiche e assimilate
Acque reflue prima pioggia e dilavamento
Acque di transizione
Acque sotterranee
Acque superficiali
Aria emissioni
Aria Immissioni (Odori, Polveri, ecc)
IPPC (Piani di Monitoraggio)
Radiazioni ionizzanti
Numero
10
5
Telefonia Mobile
Radio TV
Altro RF
Elettrodotti
Altro ELF
Illuminotecnica
Impianti incenerimento, compostaggio,
ecc
Discariche
Ripristino ambientale
Amianto
RIR
Rumore
Vibrazioni
Siti Contaminati
Fanghi di depurazione
Liquami
Compost/Ammendanti/Fertilizzanti
Zootecnia
Sedimenti dragaggio acque superficiali
Sedimenti dragaggio acque
marine/portuali
Acqua di vegetazione/Frantoi oleari
Distributori Carburante
0
15
Urbanistica ed Edilizia
15
VIA
Energia e Ambiente
10
5
10
2
5
5
5
CAMPIONAMENTI (A)
Processo primario: 01 Vigilanza e Ispezione; 02 SIA; (Obbligatorio)
Categoria
ACQUA
Sottocategoria
Acque reflue urbane – Dep. > 2000 AE
Pag. 126 di 343
Numero
110
Programma annuale delle attività 2009
ARIA
IPPC
RADIAZIONI
IONIZZANTI
Le Sezioni provinciali
Acque reflue urbane – Dep. < 2000 AE
Acque reflue industriali
Acque reflue domestiche e assimilate
Acque reflue prima pioggia e dilavamento
Acque di transizione
Acque marino costiere
Acque sotterranee
Acque superficiali
Aria emissioni
Aria Immissioni (Odori, Polveri, ecc)
IPPC (Piani di Monitoraggio)
Radiazioni ionizzanti
20
160
5
50
5
10
(*)
Impianti incenerimento, compostaggio,ecc
25
Discariche
RIFIUTI
Ripristino ambientale
Rifiuti (rifiuti abbandonati)
15
Amianto
5
AMIANTO
195
SITI CONTAMINATI Siti Contaminati
Fanghi di depurazione
35
SUOLO
Compost/Ammendanti/Fertilizzanti
15
Sedimenti dragaggio acque superficiali
3
Sedimenti dragaggio acque marine/portuali
Acqua di vegetazione/Frantoi oleari
(*) Se ritenuto necessario come previsto dalla determina durante la Visita
Ispettiva Programmata
CAMPIONAMENTI (B)
Processo primario: 04 Monitoraggio ambientale – Reti Regionali
(Obbligatorio)
Categoria
ACQUA
ARIA
Sottocategoria
Acque sotterranee – Monit. Stato amb.
Acque superficiali – Monit. Stato amb
Acque superficiali – Monit. Vita pesci
Aria – Monit. Deposizioni atmosferiche
Aria – Monit. Qualità
CAMPIONAMENTI (C)
Processo primario: 03 Emissione pareri; (Obbligatorio)
Categoria
Sottocategoria
SITI CONTAMINATI
SUOLO
Numero
98
372
72
65
90
Numero
Siti Contaminati
Sedimenti dragaggio acque marine/portuali
Sedimenti dragaggio acque superficiali
5
2
MISURE MANUALI (A)
Processo primario: 01 Vigilanza e Ispezione; 02 SIA (Obbligatorio)
Categoria
Sottocategoria
Illuminotecnica
Pag. 127 di 343
Numero
2
Programma annuale delle attività 2009
RADIAZIONI
NON
IONIZZANTI
RADIAZIONI
IONIZZANTI
RUMORE
Le Sezioni provinciali
Elettrodotti
Altro ELF
Radio TV
Telefonia mobile
Altro RF
Radiazioni ionizzanti
15
7
Rumore
180
Vibrazioni
Aria emissioni
90
ARIA
Aria Immissioni (Odori, Polveri, ecc)
10
IPPC (Piani di Monitoraggio)
(*)
IPPC
(*) Se ritenuto necessario come previsto dalla determina durante la Visita Ispettiva
Programmata
MISURE MANUALI (B)
Processo primario: 04 Monitoraggio – Reti regionali (Obbligatorio)
Categoria
Sottocategoria
Numero
Radiazioni non ionizzanti
RAD. NON IONIZZ.
MISURE IN AUTOMATICO (B)
Processo primario: 04 Monitoraggio ambientale – Reti regionali
(Obbligatorio)
Categoria
Sottocategoria
Numero
(Ore)
ARIA
Aria – Monit. qualità
70500
SERVIZI NON OBBLIGATORI/AGGIUNTIVI
6.
ATTIVITÀ PER STUDI, PROGETTI PROVINCIALI, REGIONALI, NAZIONALI,
UE
♦
Per quanto riguarda le infrastrutture in fase di realizzazione sul nostro territorio, sono da
prevedere almeno 30 controlli da effettuarsi presso i punti di monitoraggio TAV e cantieri
in dismissione per un impegno complessivo stimato di 0, 5 FTE/y.
Si prevede un impegno da quantificare, sia in termini di personale sia di contributo
economico, con la Provincia ed i comuni interessati di Fornovo e di Solignano per azioni
di osservatorio relativo all’impatto ambientale dei cantieri allestiti per la Ferrovia
Pontremolese (RFI) in particolare in alveo del fiume Taro
Si prevede inoltre la ripresa del monitoraggio ante opera dell’Autostrada di A15 (TI-BRE),
sospeso con l’interruzione del percorso autorizzativo, fermo restando da parte di Arpa la
conservazione del sistema informativo in rete riservata: impegno da ridefinire con il
rinnovo della convenzione (scaduta il 15/11/2008).
Analisi a Supporto al Piano Provinciale di Tutela delle Acque (PPTA). L’attività prevede il
ricevimento di campioni acque sotterranee e superficiali, da parte dello sportello
accettazione, da trasferire al laboratorio di Piacenza, mentre l’elaborazione e analisi dei
dati e i rapporti a fine campagna, che comportano anche l’acquisizione di informazione
dagli enti gestori per le acque sotterranee, saranno in carico alla Sezione di Parma. Si
ritiene che l’impegno richiesto non debba superare 0,3 FTE/y.
♦
♦
♦
Pag. 128 di 343
Programma annuale delle attività 2009
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
7.
Le Sezioni provinciali
Nel 2009 proseguirà anche l’attività di analisi ambientale e monitoraggio acque per
l’AIPO sulla Cassa di Espansione del torrente Parma, in convenzione con l’Università di
Parma, tramite campionamenti e gestione di una centralina con sonda MP in
collegamento GPRS, attività per la quale si prevedono un impegno di personale di 0,8
FTE/y ed un ricavo di 60.000 Euro.
Si darà seguito nel 2009 anche all’attività di monitoraggio dei sedimenti con il Consorzio
della Bonifica Parmense sui canali di bonifica, per la gestione dei fanghi di risulta e
anche con l’obiettivo di formulare una nuova procedura di gestione. L’impegno previsto è
pari a 0,2 FTE/y e i ricavi previsti ammontano a 15.000 Euro.
In seguito alla convenzione stipulata tra il Comune di Trecasali, Lievitalia e la Sezione
Arpa di Parma, quest’ultima concluderà lo studio in corso dell’impatto degli scarichi
produttivi sulle acque superficiali e parteciperà alla predisposizione delle condizioni
tecniche amministrative per la trasformazione in un’area ecologicamente attrezzata del
polo industriale Edison, Eridania Saddam, Lievitalia, in fase di riconversione industriale.
Si prevedono per tale attività un impegno pari a 0,2 FTE/y ed un ricavo di 6000 Euro.
Il Supporto alla Provincia, Servizio Pianificazione, sul monitoraggio dei piezometri delle
attività estrattive, nel 2° anno di convenzione prevede il completamento della raccolta dei
dati storici del chimismo, aggiornamento del GIS e analisi a campione (10). Si prevedono
per tale attività un impegno pari a 0,2 FTE/y ed un ricavo di 10.000 Euro.
Analisi del contesto ambientale dell’Area Produttiva SPIP per il riconoscimento dei
requisiti di area ecologicamente attrezzata (APEA), consistente nell’aggiornamento del
censimento attività produttive esistenti, emissioni, traffico veicolare, rapporti tecnici a
supporto della pianificazione. L’impegno previsto è pari a 0,3 FTE/y ed il ricavo è stimato
in 20.000.Euro.
Supporto alla formazione del Quadro Conoscitivo ambientale del PSC del comune di
Fidenza in preparazione, con particolare riferimento alla pressione delle attività
produttive impattanti per l’ambiente e la salute, al completamento del SIA e alla
predisposizione degli indicatori di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) secondo le
nuove disposizioni (D.M 152/2006 e segg.). Si prevedono per tale attività un impegno
pari a 0,3 FTE/y ed un ricavo ancora in via di definizione ma stimabile
approssimativamente in 28.000 Euro.
Progetto sperimentale di Sistema Informativo Ambientale per i comuni di Langhirano e
Lesignano de’ Bagni nel distretto del prosciutto e con il contributo della Comunità
Montana Sud Est: supporto della fase attuativa della pianificazione e della certificazione
EMAS. Si prevede per tale attività un impegno pari FTE/y 0,3 per un ricavo previsto di
20.000 Euro.
Supporto alla formazione del Quadro Conoscitivo ambientale del PSC del comune di
Borgo Val di Taro, con particolare riferimento alla pressione delle attività produttive
impattanti per l’ambiente e la salute, al completamento del SIA e alla predisposizione
degli indicatori di VAS (Valutazione ambientale strategica) e alla certificazione EMAS. Si
prevede per tale attività un impegno pari FTE/y 0,3 per un ricavo previsto 12.000 Euro.
ATTIVITÀ
PER
MONITORAGGI
AMBIENTALI
SUPPORTO/GESTIONE OSSERVATORI TERRITORIALI
LOCALI
E/O
Monitoraggio qualità dell’aria
Per il periodo 2008-2009 in accordo con la Provincia, è stato predisposto, come tutti gli anni,
un piano di monitoraggio mediante l’utilizzo sia del Mezzo Mobile sia dell’Unità Mobile PM10,
entrambe di proprietà della Provincia di Parma. L’elenco dei comuni interessati è di seguito
riportato e le date indicate potrebbero subire variazioni.
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Programma annuale delle attività 2009
Comune
Sorbolo
Montechiarugolo
Lesignano
Medesano
Noceto
Fornovo
Salsomaggiore
Barbiano
Inizio
21/10/08
11/11/08
02/12/08
07/01/09
28/01/09
18/02/09
11/03/09
01/06/09
Le Sezioni provinciali
Fine
11/11/08
02/12/08
07/01/09
28/01/09
18/02/09
11/03/09
01/04/09
31/08/09
Strumentazione
Mezzo Mobile
Mezzo Mobile
Mezzo Mobile
Mezzo Mobile e Unità Mobile
Mezzo Mobile
Mezzo Mobile
Mezzo Mobile
Mezzo Mobile
L’impegno della Sezione per l’esecuzione di queste campagne di monitoraggio è stimato in
0,4 FTE/y.
Monitoraggio Campi Elettromagnetici (CEM)
♦
Monitoraggio CEM dell’insediamento ripetitori alta frequenza di Monte Canate
(Pellegrino Parmense): proroga di mesi 6 della campagna triennale con aggiornamento
del censimento dei soggetti gestori, misura di spettro con mezzo mobile del CTR di
Arpa Piacenza, e rapporto finale. Impegno previsto 0,1 FTE/y e ricavo previsto di
6.000€
♦
Monitoraggio CEM nel territorio del comune di Felino, con centralina GPRS, finalizzato
al mantenimento della registrazione EMAS iniziato nel 2008. Impegno previsto 0,05
FTE/y e ricavo previsto 5.000€.
Supporto Osservatorio Provinciale Gestione Rifiuti
In questo ambito l’attività della Sezione per il 2009 sarà incentrata sui rifiuti speciali, con
elaborazione dei dati trasferiti e rapporti periodici.
L’impegno complessivo della Sezione è stimato in 0,35 FTE/y ed i ricavi previsti sono ancora
in via di definizione con la Provincia di Parma.
Schematizzazione delle attività non obbligatorie suddivise per processi primari:
CAMPIONAMENTI (D)
Processo primario: 09 Supporto Enti (per monit. Amb.li e/o supporto oss.ri)
NON OBBLIGATORIO
Categoria
ARIA
ACQUA
Sottocategoria
Aria
Aria (Campionatori passivi)
Aria (Mezzo Mobile)
Acque sotterranee
Acque superficiali
Numero
325
20
270
20
20
MISURE IN AUTOMATICO (D)
Processo primario: 09 Supporto Enti (per monit. Amb.li e/o supporto oss.ri)
NON OBBLIGATORIO)
Categoria
ARIA
Sottocategoria
Aria – Monit. Qualità
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Numero (Ore)
7600
Programma annuale delle attività 2009
8.
Le Sezioni provinciali
ATTIVITÀ
LABORATORISTICA
OBBLIGATORI/AGGIUNTIVI”
PER
SERVIZI
“NON
8.1 Attività laboratoristica per supporto a studi/progetti e/o monitoraggi
ambientali locali
In relazione alle campagne di monitoraggio per la qualità dell’aria, l’Area di “servizi operativi
per la verifica standard di qualità delle misure della qualità dell’aria” fornirà il supporto per la
predisposizione e la pesatura dei filtri utilizzati, prima e dopo il campionamento. In base al
piano predisposto si prevede un conferimento di circa 600 filtri campionati, accettati ed
analizzati dalla Sezione.
L’impegno per tale attività è stimato in 0,2 FTE/y.
8.2 Attività laboratoristica per matrici ambientali su specifica richiesta di
privati
Prendendo come riferimento l’andamento degli ultimi tre anni, si prevede un conferimento di
circa 150 campioni di acque e suolo da parte di privati, accettati ed inviati dalla Sezione agli
altri laboratori Arpa deputati all’esecuzione delle analisi.
9.
ATTIVITÀ DI CTR E LABORATORIO TEMATICO
Centro Tematico Regionale (CTR) – Qualità dell’Aria
A seguito del processo di riorganizzazione di Arpa avviato nel corso dello scorso anno, a
partire dal 1 gennaio 2009 l’“Eccellenza Valutazione e Gestione della qualità dell’aria” verrà a
scomparire a favore della creazione, sempre presso la Sezione di Parma, del Centro
Tematico Regionale Qualità dell’Aria. Le attività del centro, in diretta dipendenza dal direttore
di sezione, oltre a continuare sulla strada già avviata negli anni scorsi dall’Eccellenza, si
svilupperanno ulteriormente, potendo anche coordinare al proprio interno delle funzioni
svolte dall’ex eccellenza “Metodiche per la qualità dell’aria” divenuta “Area di servizi operativi
per la verifica standard di qualità delle misure della qualità dell’aria”, e tutte le attività previste
sulla qualità dell’aria a livello provinciale. Pertanto nel 2009, oltre alle normali attività
incentrate sul supporto al sistema a rete di Arpa ed alle amministrazioni del territorio, sarà
necessario sviluppare ulteriormente le competenze del centro per svolgere in modo sempre
più coordinato e integrato a livello regionale le attività di valutazione della qualità dell’aria. A
tal fine è in fase di predisposizione un progetto di integrazione tra gli strumenti di Ingegneria
Ambientale sul catasto delle emissioni, quelli del Servizio Idrometro sulla modellistica di
qualità dell’aria e quelli della rete di misura della qualità dell’aria coordinata dal CTR, cui si
unirà la messa a punto di un apposito “tool” di analisi dei costi benefici delle azioni di
risanamento approntate. Il progetto, se ne sarà approvato il finanziamento da parte della
Regione Emilia-Romagna, prevede un finanziamento complessivo di € 750.000 di cui €
30.000 di ricavi per la Sezione di Parma.
Nel contempo l’“Area di servizi operativi per la verifica standard di qualità delle misure della
qualità dell’aria”, in possesso di un calibratore di ozono tarato direttamente dall’INRIM,
proseguirà il lavoro intrapreso nel corso del 2007 e proseguito nel 2008 con lo scopo di
estendere la riferibilità delle misure ad un numero sempre maggiore di analizzatori. Inoltre,
utilizzando le strumentazioni già disponibili e conformi ai dettami legislativi, si prevede di
effettuare un controllo di alcuni PM10 e PM2,5 della rete per via gravimetrica. Secondo
quanto previsto dalla normativa vigente, si conta di estendere la riferibilità delle misure anche
ad altri tipi di analizzatori: a tal fine è in fase di messa a punto un piano pluriennale di
investimenti che possano consentire nel minor tempo possibile la completa messa a regime
del centro, sempre più indispensabile anche in funzione del mantenimento della
certificazione ISO 9001:2000 in essere.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Anche nel 2009 sarà necessario impegnare tempo e risorse nella realizzazione della
seconda fase della ristrutturazione della rete di monitoraggio regionale della qualità dell’aria.
A seguito infatti di alcuni sfasamenti nelle tempistiche previste, sia in fase di approntamento
dei lavori della prima fase sia in fase di recepimento delle risorse per la seconda fase, molte
delle attività previste per il 2008 sono state spostate al prossimo anno. Inoltre scadendo sia
la convenzione triennale tra Arpa, Province e Regione relativamente al finanziamento della
manutenzione della rete di misura sia il vero e proprio contratto di manutenzione in essere,
sono in corso le attività sia di definizione della gara che affiderà il prossimo contratto
quadriennale sia, sulla base del capitolato tecnico steso, anche la nuova convenzione da
stipulare. Questo richiederà anche l’aggiornamento del Piano della Qualità previsto dal
Sistema Qualità ISO 9001:2000 anche in relazione al nuovo assetto organizzativo di Arpa.
Il finanziamento previsto per la prima “tranche” ormai in fase di collaudo finale è stato di €
1.549.000 mentre la seconda “tranche” dovrà prevedere un finanziamento di € 2.032.400 per
un costo complessivo di € 3.581.400 (2.984.500 € + IVA) suddiviso in due anni € 818 952 per
il 2008-2009 e € 1 217 292 per il 2009-2010. Data l’importanza del progetto sarà quindi
necessario impegnare ulteriormente tutte le risorse tecniche presenti presso ogni sezione:
esse, coordinate dal CTR Qualità dell’Aria e dal Referente Regionale RRQA, con il supporto
della DT e l’area APST di Arpa, dovranno garantire il necessario supporto affinché tutte le
attività di loro competenza si svolgano secondo le tempistiche previste.
Relativamente alle attività per la progettazione e la messa a punto delle ulteriori misure
previste dal D.L. 3 agosto 2007, n. 152, in "Attuazione della direttiva 2004/107/CE
concernente l'arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici
nell'aria ambiente" sull’intero territorio regionale, nell’autunno dello scorso anno Arpa è
riuscita ad avere un finanziamento di € 40 000 dalla regione Emilia-Romagna che ha
consentito l’avvio del progetto di “SPECIAZIONE PM10 AI SENSI DELLA DIRETTIVA
107/2004” di cui è “project owner”, sotto il coordinamento del CTR ARIA, la dott.ssa Enrica
Canossa della Sezione di Ferrara. I risultati attesi sono la definizione di una procedura e
delle modalità organizzative che Arpa adotterà per l’esecuzione delle analisi richieste nonché
il monitoraggio continuo dei metalli previsti dalla normativa per 12 mesi su 3 punti
rappresentativi delle realtà regionali.
Si concluderanno presumibilmente nel 2009 le attività del progetto di aggiornamento del
Sistema Informativo Aria che culmineranno con la possibilità di accesso al pubblico delle
relazioni annuali e mensili per ogni inquinante misurato e per ogni provincia del territorio
regionale con possibilità di “downloading” automatico dei dati utilizzati per le medesime.
PROGETTI NAZIONALI
Arpa Emilia Romagna, con il CTR aria, l’area di meteorologia ambientale del SIM e l’ Area di
servizi operativi Catasti delle Emissioni, proseguirà nel fornire alla Regione Emilia-Romagna,
all’interno del Tavolo Tecnico Nazionale “Qualità dell’aria” del Ministero dell’Ambiente e in
collaborazione con ISPRA (ex APAT), il necessario supporto ai fini dell’espletamento delle
attività previste nell’ambito dei piani risanamento così come richiesti dalla nuova Direttiva
Europea 50/08 sulla qualità dell’aria.
PROGETTI INTERNAZIONALI
Il CTR ARIA continuerà nella sua partnership, iniziata nel corso del 2008, con l’area di
meteorologia ambientale del SIM per la partecipazione al Progetto Internazionale GEMS
(Global Earth-system Monitoring using Space and in-situ data). In particolare e' stato
finanziato il progetto integrato GEMS coordinato da ECMWF (Centro europeo per le
previsioni meteorologiche a medio termine), finalizzato alla previsione del cosiddetto
“chemical weather” ovvero lo sviluppo di uno strumento omnicomprensivo di modellazione e
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
di analisi dei dati per valutare la distribuzione globale a livello europeo dei costituenti e degli
inquinanti dell’atmosfera fondamentali per i cambiamenti climatici e la qualità dell’aria.
Le attività qui proposte unite a quelle di livello provinciale sempre previste all’interno del CTR
ARIA portano al completo utilizzo del personale assegnato al CTR ARIA e quindi ad un
impegno complessivo di c.a. 3.5 FTE/y
Laboratorio Tematico Mutagenesi Ambientale
Per il 2009 l’attività del Laboratorio Tematico “Mutagenesi Ambientale”, costituito con la
riorganizzazione in sostituzione dell’”Eccellenza Mutagenesi Ambientale”, di cui proseguirà
ed amplierà l’operato, sarà articolata nei seguenti punti:
1) proseguimento dell’attività della “nuova” Rete Regionale di “Monitoraggio della
mutagenicità del particolato atmosferico in ambiente urbano”, costituita da 5 nodi ed
avviata per 3 nodi nel 2008, che prevede:
• l’esecuzione di test di mutagenesi sugli estratti di particolato atmosferico (PM2,5),
campionato nei diversi nodi della rete regionale;
• la stesura di istruzioni operative e linee guida in funzione del nuovo sistema di
campionamento del PM2,5.
• il proseguimento della collaborazione con il RAR “Microinquinanti Organici” di Arpa
Emilia-Romagna, Sezione Provinciale di Ravenna per la determinazione degli IPA e
NitroIPA nel PM2,5 campionato nei nodi della rete;
• la stesura del Report annuale sull’attività della rete regionale nel 2008 che verrà
pubblicato sul sito web del RAR e stesura dei singoli report provinciali per i singoli
nodi della rete, report che verranno inviati alle rispettive Sezioni Provinciali;
2) il proseguimento, nell’ambito della convenzione tra Arpa-PR e Provincia, del
monitoraggio della mutagenicità del PM2,5 campionato a Parma e stesura del report
annuale relativo all’attività del 2008;
3) lo svolgimento delle attività previste, per il 2009, dall’azione 2 della linea progettuale 5 del
progetto “Moniter”;
4) l’esecuzione di test di mutagenesi su diverse matrici per conto di privati;
5) l’eventuale partecipazione a progetti interregionali di ricerca sul particolato atmosferico;
6) la possibile partecipazione ad un progetto europeo (SCORE) che dovra' occuparsi della
messa a punto dei test alternativi per il REACH;
7) il proseguo della collaborazione con il CTR “Cancerogenesi Ambientale e Valutazione del
Rischio” di Arpa Emilia-Romagna, presso la Sezione Provinciale di Bologna, su Progetto
“Moniter”, sul progetto europeo SCORE e su iniziative volte alla diffusione e
all’informazione relative all’attività svolte nei rispettivi settori di competenza;
8) il monitoraggio dei pollini e delle spore fungine di interesse allergologico.
L’impegno di personale previsto è di 0,9 FTE/y per la gestione del monitoraggio dei pollini e
di 4 FTE/y per le altre attività su esposte.
10. ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE DATI AMBIENTALI
Le attività previste per l’anno 2009 nell’ambito della tematica comunicazione contemplano
♦ la gestione e l’aggiornamento costate dei contenuti già in essere nel sito internet
♦ iniziative di formazione nelle scuole su temi ambientali
♦ l’adesione, come avviene ormai da qualche anno, all’iniziativa promossa dall’ordine dei
chimici di Parma “La chimica siamo noi”, con stand formativo a disposizione per due
giorni per tutti gli studenti degli istituti scolastici superiori e medi
♦ la partecipazione del personale esperto ad incontri pubblici indetti dagli Enti di governo
del territorio su tematiche ambientali contingenti
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Programma annuale delle attività 2009
♦
♦
♦
Le Sezioni provinciali
il patrocinio ad iniziative locali di formazione e di informazione su temi ambientali
il contributo ad Arpa rivista per la redazione di articoli tecnico/scientifici
l’inserimento di articoli divulgativi nella sezione di Arpanews in Aggiornati
Nell’ambito della diffusione dell’informazione è stato attivato dal Supporto Informativo
Ambientale un progetto interno per la “visualizzazione tramite Google map della cartografia
collegata con i tematismi ambientali rilevati dalla banca dati di Arpa o prodotti nel contesto di
studi”. Lo strumento sarà messo a disposizione tramite opportuna convenzione dei Comuni o
Enti per la gestione e la pianificazione del territorio, per le emergenze e protezione civile.
Questo progetto di ricerca e sviluppo di Arpa non è finanziato ma si autofinanzierà con la
fornitura di dati per report ambientali su commissione dell’utenza.
I dati caricabili sono quelli relativi alle reti di monitoraggio ambientali, alla localizzazione di
insediamenti produttivi e di pressioni ambientali, alle caratteristiche dei suoli, al sistema
idrografico e agli usi del suolo, alla localizzazione linee (stazioni radio base, telefonia etc.),
alle attività in AIA, ai siti contaminati, alle cave e alle discariche.
A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale): Informazione al pubblico
In base al D.Lgs. 59/2005 spetta all’Autorità Competente mettere a disposizione del pubblico
i risultati dei controlli ma è pure obbligo di Arpa, in base alla normativa vigente in materia,
consentire l’accesso ai propri atti e alle informazioni ambientali.
In particolare la normativa di settore da richiamarsi è il D.Lgs. 195/2005 riferito al diritto di
accesso alle informazioni ambientali.
Il D.Lgs. n. 195/2005 si basa su alcuni principi cardine:
• il riconoscimento del diritto di accesso a “chiunque ne faccia richiesta, senza che questi
debba dimostrare il proprio interesse”;
• la sostanziale gratuità del rilascio dell’informazione (sono ammessi solo i costi di
riproduzione e ricerca);
• l’obbligo per l’Amministrazione di rispondere in tempi definiti (di norma 30 giorni
prolungabili a 60 in caso di particolare complessità);
• la previsione di casi di esclusione o limitazione del diritto di accesso.
Il più importante di questi casi è sicuramente quello legato alla tutela del segreto industriale,
cioè di quelle conoscenze di carattere tecnico relative ai processi di lavorazione ed alle
materie prime utilizzate nelle attività produttive (vedasi anche l’art. 7 della Legge Regionale
21/2004).
Altro caso di limitazione è quello legato alla tutela del segreto istruttorio connesso
all’esercizio dell’azione penale. E’ pertanto possibile che gli esiti delle ispezioni AIA che
hanno prodotto una notizia di reato siano resi pubblici solo in tempi differiti.
A tale scopo dal 10 maggio 2008 è disponibile l’accesso e la consultazione del sito IPPC di
MonitoRem “Monitoraggio Remoto” (nella sua forma concessa e permessa pubblica dai
Gestori dei singoli impianti) nel quale vengono riportati i dati di Monitoraggio collegati ad
elementi ambientali dei siti produttivi richiesti nell’atto AIA in conformità alle finalità del D.Lgs.
n. 195/05 in attuazione di quanto disposto dal D.Lgs. n.59/05.
Tale sito è accessibile direttamente all’indirizzo http://www.arpa.emr.it/monitorem/ oppure
mediante
collegamento
presente
nel
sito
di
Arpa
Sezione
di
Parma
http://www.arpa.emr.it/parma/
La parte resa pubblica risulta un sottoinsieme dei dati di monitoraggio che le aziende devono
fornire annualmente e/o periodicamente alle autorità competenti al fine di rendere verificabile
la conformità alle condizioni di autorizzazione AIA.
Il sistema, basato sulle tecnologie ICT “Information and Communication Technologies”, è
stato realizzato attraverso un applicativo distribuito con tecnologia web che per il suo
funzionamento non ha richiesto nessuna installazione di particolari prodotti informatici nelle
aziende AIA, che risultano le dirette fornitrici dei dati concessi alla pubblicazione e validati
dai tecnici Arpa durante le visite ispettive.
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Sezione di Parma
Attività Sezione
anno 2009
Servizi
Obbligatori
Aria
Acque
Suolo
Rifiuti
IPPC
RIR
CEM
RI
Siti cont.
Amianto
Distrib. Carb.
Rumore
Urbanistica
VIA
Energia
Alimenti e mat. a
Pareri
Ispezioni Campion.ti
150
235
186
660
510
50
57
Misure
Misure
manuali autom.che
100
70500
Campioni
Accettati
(Sport)
Campioni
Analizzati
(LIMS)
191
90
887
2952
0
295
55
55
0
430
40
50
0
51
26
0
0
0
0
1
293
22
2
0
0
0
0
30
80
200
220
0
10
60
5
5
0
10
10
300
200
540
35
15
10
20
5
750
0
200
0
0
0
0
0
24
14
0
0
180
0
cont.
Ambienti di vita e
lavoro
Entomologia
Farmaci
Mat.le atip.co
Controllo qualità
Totale Obb.
Servizi Non
Obbligatori
2208
Aria
Acque
CEM
Rifiuti
Suolo e siti cont.
Rumore
RI
Oss.Amb.li
Energia
Alimenti e mat. a
1373
304
70514
4673
90
0
615
0
7600
615
615
0
40
0
40
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
9
0
0
Entomologia
Farmaci
Mat.le atip.co
Totale generale Sez.ne
0
0
0
1899
cont.
Ambienti di vita e
lavoro
Totale Non Obb.
0
250
0
0
0
655
3
7609
655
615
2208
1899
2028
307
78123
5328
705
SINTESI ATTIVITA' SU "PROGETTO"
DURATA
N.
DENOMINAZIONE
PROGETTO
CLIENTE
Annuale
Osservatorio TAV
OBIETTIVI
(Sintesi)
Matrice/i
(prevalentemente
trattate)
Pluriennale
Previsione
Servizio con funzioni
di process owner
Output previsti costi operativi
(ST-SSA-DT-CTR)
(€*1000)
Previsione
ricavi
(€*1000)
Impegno
personale
interno
previsto
(g/uomo/y)
CEPAV
X
supervisione attiv. Monitoraggio
ru,veg.acq.
SSA
report .valid.
18
25
51
AIPO CASSA Torrente parma
AIPO
X
metodo indagine ambientale e gestione dati acque
territorio . acque
SSA
report .valid.
45
60
125
SPIP APEA
SPIP
supporto analisi ambientale per classif APEA
territorio . acque
SSA
report .valid.
14
19
35
x
Nota: I costi operativi ed i ricavi (ove presenti) devono essere indicati esclusivamente per le quote di competenza del Nodo per l'anno 2009
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
SEZIONE PROVINCIALE DI REGGIO EMILIA
0.
PRIORITA’ DI PROGRAMMA IN AMBITO PROVINCIALE
0.1 Aggiornamento del contesto socio-economico e ambientale del territorio
provinciale
L’analisi dei determinanti e dei fattori di pressione ambientale presenti nel territorio
provinciale permette di individuare le criticità su cui orientare l’azione di controllo e
monitoraggio, nonché di migliorare la stima della domanda “potenziale” di presidio
ambientale.
Nella seguente tabella sono stati aggiornati alcuni indicatori per descrivere sinteticamente la
situazione reggiana a confronto con la realtà media regionale.
Settori / Ambiti
Contesto Ambientale
Superficie totale (km2)
Comuni (n°)
Comuni con più di 20.000 ab. (n°)
Aree protette (km2)
Infrastrutture territoriali e servizi
Strade (km) - escluse comunali
Discariche (n°)
Inceneritori (n°)
Impianti di compostaggio (n°)
Impianti di depurazione >2.000 AE (n°)
Impianti di depurazione >10.000 AE (n°)
Impianti radio-tv (n°)
Impianti telefonia mobile (n°)
Linee elettriche media tensione (km)
Linee elettriche alta/altissima tensione (km)
Demografia
Abitanti (n°)
Densità media (ab/km2)
Alberghi (n°)
Tasso di natalità
Tasso di mortalità
Tasso migratorio
Tenore di vita
Totale occupati (n°)
Reddito medio procapite (€)
PIL procapite (€)
Consumi e rifiuti
Consumi energia elettrica GW/h)
Benzina venduta (tonnellate)
Gasolio venduto (tonnellate)
GPL venduto (tonnellate)
Metano venduto (m3/1000)
Rifiuti prodotti (tonnellate)
Rifiuti prodotti (Kg/abitante × anno)
Raccolta differenziata (%)
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Reggio
Emilia
EmiliaRomagna
2.293
45
3
275
22.124
341
33
2.128
1.249
3
1
3
26
10
192
354
3.540
539
10.895
37
9
20
245
88
2.185
3.425
32.770
5.104
501.529
215
295
10,8
9,9
13,3
4.223.585
189
7.841
9,4
10,8
9,9
231.000
16.587
24.178
1.918.000
16.911
23.665
3.329
133.460
625.531
44.981
665.217
389.308
763
48,6
27.006
1.007.749
2.771.252
354.281
7.849.019
2.788.635
666
31,4
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Settori / Ambiti
Prelievi d'acqua (milioni m3/anno)
Settore dei trasporti
Mezzi di trasporto (n°)
Automobili (n°)
Treni in movimento (n° carri)
Settore agricolo
Aziende agricole (n°)
Superficie agricola utilizzata (km2)
Bovini (n° capi)
Equini (n° capi)
Suini (n° capi)
Caprini e ovini (n° capi)
Avicoli (n° capi)
Cunicoli (n° capi)
Settore attività produttive
Totale imprese (n°)
Totale imprese (addetti)
Industrie (n°)
Industrie in AIA (n°)
Istituzioni (n°)
Esercizi commerciali (n°)
Reggio
Emilia
EmiliaRomagna
323,3
1.932,1
380.050
288.053
64.910
3.380.454
2.534.363
494.791
11.357
1.361
152.894
2.105
403.682
8.207
595.777
51.969
107.787
14.649
622.578
15.654
1.552.437
89.156
29.036.967
944.757
58.104
188.378
15.572
99
2.136
5.850
477.366
1.728.343
94.817
532
24.189
58.396
Aggiornamento dati disponibili nel 2008
L’attività dell’Agenzia deve esplicarsi in molteplici direzioni in termini di programmazione
degli interventi, all’interno di un quadro ambientale e territoriale estremamente complesso.
La domanda istituzionale e derivante dalla normativa, le istanze locali del territorio e delle
componenti sociali in crescita in questi anni, del settore produttivo, le richieste di autorità e
corpi dello stato (Ministeri, Prefettura, Magistratura, NAS, NOE, Guardia di Finanza, ecc.)
non sempre programmabili, le specifiche richieste della cittadinanza possono condizionare
consistentemente e modificare in corso d’opera le attuali disponibilità e la programmazione
della Sezione.
0.2 Le Priorità del 2009
I punti strategici su cui porre l’attenzione nella formulazione dell’azione programmatica 2009
sono stati indicati, a livello di Agenzia, nel Preliminare di Programma regionale 2009 e di
seguito viene presentata la declinazione a scala provinciale. In particolare le priorità si
articolano nel modo seguente:
… PARERI:
- Rispondere al 100% della domanda mantenendo i tempi di risposta medi < 30 gg;
- Semplificazione dei processi:
- mantenimento dell’applicazione del nuovo protocollo Arpa/Ausl per la riduzione dei
pareri sui Nuovi Insediamenti Produttivi, anche in relazione all’attuazione della Del.
Reg.1444/07 che ha ripreso e confermato la procedura elaborata e sperimentata lo
scorso anno dai due Enti a Reggio Emilia;
- individuazione procedure di semplificazione, in accordo con Provincia, per rilascio
pareri emissioni in atmosfera, rifiuti, VAS, cem.
… AUTORIZZAZIONI AIA:
- Dare corso alle richieste di istruttoria/parere che perverranno nel corso del 2009,
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
secondo quanto si stabilirà con la Provincia, per quanto riguarda i piani di adeguamento
e le modifiche sostanziali.
… VIGILANZA E CONTROLLO:
- La priorità nel corso del 2009 sarà data al controllo e monitoraggio delle Aziende
autorizzate AIA nel 2007; il resto dell’attività programmata nei termini quantitativi come
da tabelle seguenti, sarà organizzata secondo le priorità derivanti dalla normativa
vigente, le indicazioni derivanti dalla Provincia, garantendo la vigilanza sui comparti più
impattanti presenti nel nostro territorio (inceneritore, discariche, settore energetico,
ceramico, verniciature, zootecnico);
- Si prevede di rispondere alle segnalazioni (circa il 40% dell’attività di vigilanza)
consolidando la nuova procedura predisposta a livello regionale che prevede un ruolo
preliminare da parte dei comuni e l’intervento dell’Agenzia in ordine di priorità e gravità
dell’evento segnalato.
… ATTIVITA’ LABORATORISTICA:
- Dare corso alla riorganizzazione che prevede la trasformazione del Dipartimento Tecnico
di RE quale Laboratorio Integrato con analisi di alimenti e acque di interesse sanitario per
tutta l’area ovest, analisi di acque ambientali per l’area ovest e Modena, analisi di
Amianto per tutta la rete regionale;
- Si conferma la risposta alla domanda di area vasta per circa 20.000 campioni/anno,
mantenendo i tempi di risposta medi attualmente raggiunti (15 - 18gg circa).
… ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO E SUPPORTO TECNICO:
- L’attività di monitoraggio riguarderà la gestione delle reti regionali relativamente ad aria e
acque, con integrazioni a livello provinciale attraverso progetti finalizzati sia per l’aria
(gestione e rinnovo mezzo mobile, campionatore mobile per PM10, estensione
dell’analisi dei metalli ed IPA all’agglomerato ceramico) che per i cem nel comune di
Reggio Emilia;
- E’ previsto un consistente lavoro, in particolare sulla formazione e sperimentazione su
nuovi elementi biologici, ai fini dell’implementazione della direttiva 2000/60 relativa alla
qualità delle acque; la sezione sarà impegnata, relativamente ai corsi d’acqua
superficiali, a supporto di tutta la rete Arpa, della Regione Emilia Romagna e dell’Autorità
di Bacino del Fiume Po;
… QUALITA’:
- Mantenimento Accreditamento secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005
- Mantenimento della certificazione ISO 9001.
… RAPPORTI CON IL DIPARTIMENTO DI SANITA’ PUBBLICA:
- Mantenere l’integrazione con il Dipartimento di Sanità Pubblica per quanto attiene la
problematica “Ambiente/Salute”, in particolare sui temi relativi alla pianificazione
urbanistica e di settore, alla qualità dell’aria, alla valutazione degli impatti derivanti da
specifici insediamenti produttivi, alla gestione di emergenze rilevanti, incentivando anche
momenti di formazione comune.
… FORMAZIONE:
- Porre particolare attenzione alla formazione degli operatori predisponendo il Piano della
Formazione, quale parte integrante del presente programma e implementando il sistema
informativo in grado di monitorarne il processo. In particolare l’interesse a livello
provinciale sarà orientata alle seguenti priorità formative: a) nuove normative ambientali
di recente emanazione, con momenti interni di approfondimento, b) requisiti richiesti dal
Sistema Qualità, c) nuove procedure Pronta Disponibilità d) nuovi adempimenti sulla
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Sicurezza. Nel 2009 si dovrà completare la formazione/addestramento degli operatori di
più recente assunzione.
… PROGETTI:
- Si riduce l’attività su progetto in quanto la priorità è stata orientata già da alcuni anni
all’attività “istituzionale obbligatoria”, pertanto si prevedono i soli progetti finanziati
elencati successivamente e quelli in cui i Riferimenti Analitici Regionali presenti in
Sezione svolgono un ruolo di coordinamento per la rete Arpa.
La Sezione di Reggio Emilia è infatti coinvolta nel coordinamento, a supporto della
Direzione Tecnica, del progetto regionale relativo alla sorveglianza ambientale e sanitaria
degli inceneritori (progetto Moniter ), progetto ritenuto strategico dalla Direzione Generale
dell’Agenzia, da svolgersi di concerto con i Dipartimenti di Sanità Pubblica Regionali e
con alcune Università, nonché esperti nazionali e internazionali e relativamente al
Progetto regionale per l’applicazione della Direttiva 60/2000 sulle acque.
SERVIZI OBBLIGATORI
1.
SUPPORTO TECNICO PER LE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI (PARERI E
RELAZIONI)
Il supporto tecnico istruttorio per le autorizzazioni ambientali continuerà ad essere assicurato
da Arpa agli Enti aventi ruolo di amministrazione attiva. Il livello che gli elaborati, istruttorie
tecniche, pareri e relazioni rilevano, e che trae origine dalla valutazione della
documentazione progettuale integrata con la diretta osservazione in campo delle situazioni
ambientali, continua a rappresentare un riferimento per la maggior parte delle
Amministrazioni che ricercano una visione quanto più completa possibile delle complessità
territoriali. Si è però consolidata una progressiva diminuzione della richiesta in conseguenza
di una mutata normativa generale sulle matrici ambientali, corrispondente a criteri di
semplificazione burocratica che permeano ormai tutto il panorama amministrativo nazionale,
ove le “autorizzazioni ordinarie”, per le quali di norma il contributo istruttorio Arpa è previsto,
sono sostituite dalle più snelle “comunicazioni” per le quali alla semplificazione corrisponde
una non sempre indispensabile valutazione preventiva.
Per il prossimo futuro è prevedibile un ulteriore calo correlato al periodo di stagnazione che
l’edilizia produttiva sta attraversando e per la quale sempre è stato consistente il contributo di
Arpa.
Buona parte delle richieste di modifica su emissioni in atmosfera, scarichi e altre matrici, con
conseguente richiesta di parere, derivavano da imprese ora in possesso di AIA. Il livello di
significatività delle modifiche in tali aziende determina la necessità di revisione della
Autorizzazione o meno; per tale motivo l’attesa delle domande di contributo tecnico subirà
una flessione che riverbera su tutte le matrici.
Le istruttorie relative agli insediamenti zootecnici in virtù della recente normativa già ora non
risultano più necessarie e così, di riflesso i pareri. Non essendo più previsti pareri in
occasione dei rinnovi delle autorizzazioni allo scarico di acque reflue industriali, anche in
questo ambito si prevede un calo.
Potrà permanere invece la richiesta da parte dei Comuni riguardo i pareri sugli scarichi di
reflui domestici e assimilati in acque superficiali. Ciò in conseguenza di una estensione delle
reti fognarie tuttora non accessibile ad una certa parte degli insediamenti abitativi.
Sussistono e permangono inoltre una serie di altri pareri forniti dal personale del Servizio
Sistemi Ambientali che riguardano essenzialmente le richieste per l’autorizzazione di linee ed
impianti elettrici, la valutazione dei campi elettromagnetici e le valutazioni di impatto/clima
acustico conseguenti ad opere correlate anche alla urbanizzazione.
Nel processo primario di espressione pareri e istruttorie, genericamente indicati con il
termine pareri, sono prevedibili i seguenti volumi di attività:
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Categoria
Sottocategoria
ISPEZIONI
PARERI
ACQUE REFLUE DI PRIMA PIOGGIA E/O
DILAVAMENTO
0
10
ACQUE REFLUE DOMESTICHE E ASSIMILATE
ALLE DOMESTICHE
5
270
ACQUE REFLUE INDUSTRIALI
4
15
ARIA
ARIA EMISSIONI
5
240
CERTIFICAZIONI E STRUMENTI
VOLONTARI
EMAS/ECOLEBEL
6
DISTRIBUTORI DI
CARBURANTE
DISTRIBUTORI DI CARBURANTE
IPPC
IPPC (su modifiche)
RADIAZIONI IONIZZANTI
RADIAZIONI IONIZZANTI
ACQUA
RADIAZIONI NON IONIZZANTI
14
14
2
10
3
155
ELETTRODOTTI
50
TELEFONIA MOBILE
RIFIUTI
COSTRUZIONE/GESTIONE IMPIANTI
0
20
RUMORE
RUMORE
0
65
SITI CONTAMINATI
SITI CONTAMINATI
0
10
SUOLO
ZOOTECNIA
0
0
URBANISTICA ED EDILIZIA
URBANISTICA ED EDILIZIA
9
730
VIA
VIA
5
48
8
1588
TOTALE
Esistono inoltre una serie di pareri forniti dal personale del Servizio Sistemi Ambientali che
riguardano essenzialmente le richieste per l’autorizzazione di linee ed impianti elettrici, la
valutazione dei campi elettromagnetici e le valutazioni di impatto/clima acustico conseguenti
ad opere correlate anche alla urbanizzazione.
Resta esclusa da queste previsioni l’attività istruttoria richiesta dalla Provincia su modifiche
sostanziali AIA e piani di adeguamento in quanto non definibile a priori.
Bisogna sottolineare comunque che l’ammontare delle richieste in ingresso è stimabile solo
con ampio margine di scarto in quanto è regolato dalla domanda esterna che la Sezione
Arpa e forse nemmeno gli Enti delegati stessi sono in grado di prevedere.
2.
SUPPORTO TECNICO ENTI LOCALI
L’impegno per il 2009 a supporto dell’attività di Pianificazione Urbanistica e di settore può
essere sintetizzata nella seguente tabella.
Categoria
Sottocategoria
PARERI
RUMORE
RUMORE
5
URBANISTICA ED
EDILIZIA
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
6
VIA
VIA
URBANISTICA ED EDILIZIA
TOTALE
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5
16
Programma annuale delle attività 2009
3.
Le Sezioni provinciali
CONTROLLO E VIGILANZA
La recente introduzione di personale neoassunto con preparazione generica necessita di
una serrata formazione/addestramento per essere posto nelle condizioni di far fronte alle
esigenze di attività ispettive di sempre maggiore complessità.
Ci si riferisce in particolare alle aziende in AIA che nel 2009 rappresentano una incombenza
prioritaria per tutto il Servizio territoriale. Le scadenze in tale anno riguardano sia attività
industriali sia insediamenti zootecnici.
Le verifiche programmate sulle aziende autorizzate in AIA con rilascio dell’atto nell’anno
2007 saranno per il 2009 l’obiettivo fondamentale. La complessità e il conseguente onere
impegneranno a fondo le migliori risorse tecniche per rendere alla Provincia (Autorità
Competente) un riscontro quanto più elevato possibile.
Nell’anno 2009 verrà dato corso anche alle verifiche delle aziende del comparto zootecnico
ricadenti in AIA. Il personale tecnico incaricato abbisognerà di una accurata preparazione, in
particolare metodologica, per affrontare il comparto secondo la logica IPPC.
A questo proposito, a fronte dei riscontri frequentemente sfavorevoli rilevati nel 2008 sulle
aziende cosiddette “industriali” autorizzate AIA, si è del parere sarebbe di grande utilità un
franco confronto preliminare con le rappresentanze di un comparto caratteristico per il
territorio reggiano.
Nel programmato è contemplata la vigilanza di un consistente numero di gestori rifiuti, ciò in
relazione alle esigenze espresse dalla Provincia. Al fine di rendere l’approccio quanto più
possibile omogeneo sull’intero territorio, verrà approntata una scheda di accertamento nella
quale saranno indicati, in accordo con la Provincia stessa, gli elementi fondamentali del
controllo.
Analoga ipotesi di programma è stata prevista per aziende “non AIA” con emissioni in
atmosfera di oggettiva significatività.
Si è previsto inoltre di mantenere elevato il livello delle verifiche su matrici ambientali,
situazioni, comparti ed insediamenti che hanno manifestato durante l’attività di verifica
dell’anno 2008, un livello di irregolarità di rilevanza penale percentualmente superiore alle
altre.
Il programmato 2009 è riassunto nella seguente Tabella:
Categoria
Sottocategoria
CAMPIONAMENTI
ISPEZIONI
RELAZIONI
15
15
15
ACQUE REFLUE DOMESTICHE
0
0
0
ACQUE REFLUE INDUSTRIALI
30
80
40
ACQUE REFLUE URBANE
75
75
50
ACQUE SOTTERRANEE
20
0
0
ARIA
ARIA EMISSIONI
19
140
70
IPPC
IPPC (*)
150
67
67
ACQUE REFLUE DI PRIMA
PIOGGIA E/O DILAVAMENTO
ACQUA
RADIAZIONI NON
IONIZZANTI
RIFIUTI
RUMORE
ELF
10
RADIO TV
10
TELEFONIA MOBILE
25
DISCARICHE
IMPIANTI DI INCENERIMENTO
/COMPOSTAGGIO ECC.
0
5
5
11
270
150
5
5
50
20
RUMORE
SITI CONTAMINATI SITI CONTAMINATI
60
Pag. 142 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
20
FANGHI DI DEPURAZIONE
SUOLO
23
12
40
26
400
825
450
(*) nel sistema di contabilizzazione attività per le sole verifiche IPPC il termine “ispezione”
corrisponde ad un insieme di più sopralluoghi ed accertamenti presso lo stesso stabilimento.
ZOOTECNIA
TOTALE
Considerata la specificità in materia di campi elettromagnetici, l’attività di vigilanza e controllo
è svolta dal personale del Servizio Sistemi Ambientali. Sulla base di quanto è possibile ad
oggi prevedere, è limitata alla verifica del rispetto di legge, con riferimento alla Legge 36/01
ed ai due DPCM 8/07/03, secondo il seguente prospetto.
Categoria
Sottocategoria
MISURE
ARIA
ARIA EMISSIONI - MISURE/DETERMINAZIONI IN CAMPO
IPPC
IPPC
RADIAZIONI NON IONIZZANTI
RADIAZIONI NON IONIZZANTI - MISURE MANUALI BANDA
LARGA
TOTALE
6
60
150
216
3.1 Segnalazioni inconvenienti ed emergenze ambientali
La domanda di interventi di verifica in emergenza o estemporanei per situazioni di reale o
presunto pericolo imminente per l’ambiente è da sempre particolarmente elevata.
Nel 2008 è stata misurata con maggior precisione e si è attestata ad un livello superiore al
40% sull’intera attività di verifica ispettiva.
Tale esito, che si conferma in aumento rispetto agli anni precedenti, viene necessariamente
considerato nel programma di previsione in quanto rappresenta un capitolo di attività
prioritaria ed obbligatoria a cui Arpa risponde sia in orario di apertura del servizio sia in
pronto intervento notturno e festivo.
La richiesta per verifica dei livelli di rumore, anch’essa da considerarsi segnalazione di
inconveniente ambientale, sarà gestita come per gli anni trascorsi dando evasione in ordine
temporale di attivazione comunicando, al soggetto richiedente e secondo le procedure
indicate dalle linee di indirizzo, la presunta data di risposta.
Attualmente l’incremento del numero di richieste impone una serie di scelte basate su criteri
di priorità in accordo con i Comuni per i quali l’attività viene svolta e la definizione di
procedure che responsabilizzino ogni ente per le proprie competenze nei confronti dei
soggetti segnalanti, in conformità con le indicazioni date a livello regionale. Per quanto
riguarda le emergenze ambientali rimane attivo il servizio di Pronta Disponibilità attraverso il
118, 24 ore su 24, esteso su tutta la Provincia, attuato da quest’anno con una nuova
procedura interna.
Le previsioni per il 2009 sono le seguenti:
Categoria
ACQUA
ARIA
Sottocategoria
CAMPIONAMENTI
ISPEZIONI
RELAZIONI
ACQUE REFLUE DI PRIMA PIOGGIA E/O
DILAVAMENTO
5
5
5
ACQUE REFLUE DOMESTICHE
0
31
26
ACQUE REFLUE INDUSTRIALI
9
30
18
ACQUE REFLUE URBANE
8
14
10
ACQUE SUPERFICIALI
95
135
68
ARIA EMISSIONI
12
55
55
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
ARIA IMMISSIONI (ODORI, POLVERI
DIFFUSE, INCENDI ECC)
14
59
35
RIFIUTI
RIFIUTI
12
60
50
RUMORE
RUMORE
85
65
16
8
SITI CONTAMINATI SITI CONTAMINATI
SUOLO
FANGHI DI DEPURAZIONE
2
10
10
LIQUAMI
0
30
24
145
40
570
26
400
ZOOTECNIA
TOTALE
Categoria
RUMORE
Sottocategoria
RUMORE - MISURE MANUALI
TOTALE
MISURE
130
130
3.2 Alto Rischio
Nel corso del 2008, in accordo con l’Area Grandi Rischi della Sezione Provinciale ARPA di
Bologna, si è proceduto all’esame delle schede tecniche (di cui all’art. 6 L. R. n. 26/03 e
s.m.i.) relative ad un deposito di oli minerali sito in Comune di Reggio Emilia e ad un
deposito di GPL in Comune di Casalgrande. Le schede sono state oggetto di valutazione da
parte del Comitato Regionale di Valutazione dei Rischi (CVR).
Si è inoltre proceduto alla redazione del Piano di Emergenza Esterna della ditta Procter &
Gamble di Gattatico.
Relativamente alla ditta DOW di Correggio è stato rilasciato il parere per nulla osta di
fattibilità (NOF) relativo ad un aggravio di rischio a seguito della richiesta di installazione di
un serbatoio di isobutano nel reparto Styrofoam.
La medesima ditta ha già inviato il rapporto di sicurezza relativo al progetto particolareggiato
oggetto della valutazione da parte del CVR.
Nel 2009 proseguirà l’attività di istruttoria e quella relativa alle verifiche ispettive, secondo le
scadenze indicate dalla normativa di settore.
3.3 Le Unità Operative
Le Unità Operative hanno mantenuto il ruolo di riferimento tecnico e di omogeneizzazione
all’interno del Servizio Territoriale, conseguendo anche obiettivi di mutuo supporto in
condizioni di carenza di organico con specifiche conoscenze professionali. La trasversalità
della loro attività ha contribuito sensibilmente ad indurre i componenti al confronto e alla
condivisione di metodi di approccio e logiche ispettive. Il loro mandato non si è comunque
concluso, anzi deve essere incentivato a divenire fondamento organizzativo dei ST.
•
Unità Operativa Inquinamento Acustico:
Per il 2009, oltre all’espletamento della attività ordinaria, (ispezioni, rilievi e rilascio pareri) nei
3 distretti, si prevede:
Attività nel Distretto di Reggio E.-Montecchio: si continuerà con la gestione dell’ attività
come impostato nel 2008. Si prevede un consistente aumento delle richieste di
intervento da parte del Comune di Reggio rispetto al 2008, a seguito del ripristino
dell’invio delle richieste di intervento (bloccato da luglio 2008) nuove e arretrate.
Procedura per la valutazione di impatti e climi acustici: si prevede di giungere a
definizione della procedura e di avviarne l’applicazione.
Formazione: si intende predisporre un breve corso interno, rivolto ai tecnici della UO
Rumore, sui software di propagazione del rumore.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
•
Unità Operativa per il Controllo Integrato Ambientale:
Per il 2009 si prevede:
ispezioni integrate: l’attività sarà impegnativa in quanto riguarderà le aziende
autorizzate nel 2007;
modifiche al service di controllo emissioni in atmosfera;
miglioramento delle capacità di risposta: calendarizzazione delle ispezioni e controlli
più stringente, messa a punto di procedure codificate, formazione nuovo personale,
protocolli per il controllo delle emissioni;
aggiornamento archivio metodi di prelievo e analisi;
riorganizzazione archivio informatico attività di controllo emissioni in atmosfera;
formazione interna e in particolare per l’attività di coordinamento.
Si rilevano infine alcune carenze strumentali indispensabili per il conseguimento dell’attività
di controllo, per le quali è stato richiesto l’investimento, nel frattempo si può prevedere la
possibilità di utilizzare apparecchiature presenti in altre sezioni così come già avviene ad
esempio per il prelievo delle diossine.
•
Unità Operativa Uso del Territorio e VIA:
Per l’anno 2009 il programma di lavoro può essere così riassunto:
Individuazione di procedure di snellimento dei processi di concerto con Provincia e
SUAP;
Proseguire nella valutazione delle pratiche di VIA e degli Strumenti urbanistici che
vengono presentate ai singoli distretti;
Sviluppo e predisposizione di metodologie di valutazione degli studi di Assoggettabilità
o di Sostenibilità Ambientale Strategica che accompagnano i piani e gli strumenti
urbanistici.
•
Unità Operativa Suolo e Zootecnia:
In riferimento all’anno 2009 si prevedono le seguenti attività:
coordinamento per la definizione sia delle metodologie relative agli interventi di
vigilanza delle aziende zootecniche autorizzate con A.I.A. che di verifica dei correlati
Piani di Monitoraggio;
attività ispettiva programmata su 21 allevamenti autorizzati con A.I.A (di cui 7 del
Distretto Reggio-Montecchio, 12 del Distretto Nord e 2 del Distretto ScandianoCastelnuovo);
attività di vigilanza su programma per altri allevamenti zootecnici ricadenti nel Piano di
Azione Nitrati (di cui alla Delibera regionale n.96/07);
attività di vigilanza sull’utilizzo agronomico di fanghi di depurazione (D.L.n.99/92)
secondo il programma definito a livello regionale (eventualmente in accordo con NOE
di Bologna).
3.4 Rapporto con altri Corpi Ispettivi Provinciali e con Associazioni di
Volontariato
Il perseguimento dell’obiettivo della prevenzione e tutela dell’ambiente comporta, oltre ad un
qualificato supporto tecnico alle amministrazioni nell’ambito dei procedimenti per le
autorizzazioni ambientali, anche la necessità di pianificare un programma di controlli mirato
al presidio del territorio e coordinato fra le diverse componenti ispettive delle Amministrazioni
interessate. Seppur in sensibile calo la domanda estemporanea di supporto tecnico, è stato
mantenuto alto il rapporto di collaborazione con altre Autorità di Controllo quali Guardie
Forestali, NOE, NAS.
Altrettanto significativa è stata la collaborazione con i coordinamenti delle Guardie
Ecologiche Volontarie presenti sul territorio provinciale sia derivata dal servizio di Pronta
Disponibilità sia coincidente con attività di educazione ambientale, in particolare l’attività
Pag. 145 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
formativa per i tutor della raccolta differenziata svolta a livello regionale in collaborazione tra
Federgev e Arpa. Estremamente proficua la collaborazione conseguente ad un Protocollo
d’intesa tra Legambiente e ARPA ER, grazie al contributo derivato da due operatori in
servizio civile impegnati, in convenzione, su attività di prevenzione/rendicontazione
ambientale.
4.
RETI REGIONALI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE
Monitoraggio della qualità dell’aria
La rete regionale per il monitoraggio della qualità dell’aria in provincia di Reggio Emilia fa
riferimento a:
•
7 stazioni di rilevamento
Su di esse sono in corso lavori di ristrutturazione i quali prevedono la fornitura di un nuovo
PM 2.5, due nuovi analizzatori di BTX (benzene), due nuovi analizzatori di Ozono e la
sostituzione della centralina di Castellarano.
Tab.1: Tabella riassuntiva dalla rete di monitoraggio regionale (al 31/12/2008)
COMUNE
DENOMINAZIONE Rete
Reggio Emilia
Risorgimento
RRQA
X
X
Reggio Emilia
Timavo
RRQA
X
X
Reggio Emilia
S. Lazzaro
RRQA
X
Casalgrande
Casalgrande
RRQA
X
X
Castellarano
Castellarano
RRQA
X
X
X
3
Guastalla
San Rocco
RRQA
X
X
X
4
Villa Minozzo
Febbio (RE)
RRQA
X
X
X
3
4
23
TOTALE
PM10 PM2.5 NOX CO BTX SO2 O3 TOTALE
7
X
X
2
2
X
X
4
X
7
X
X
2
3
1
0
I dati rilevati in continuo presso le varie stazioni, afferiscono al centro di elaborazione dati
presso la Sezione Provinciale di RE e quotidianamente, entro le ore 10.00, vengono validati
e trasmessi al server regionale per l’inserimento sui siti internet regionali www.arpa.emr.it e
www.liberiamolaria.it.
Mensilmente, entro il 10 del mese successivo, viene inoltre pubblicato sul sito
www.arpa.emr.it un bollettino riassuntivo mensile di qualità dell’aria.
Ogni anno entro il 30 giugno viene predisposto il Rapporto sulla qualità dell’aria relativo a
tutta la rete regionale con le elaborazioni annuali previste dalla normativa vigente.
Gestione e manutenzione della rete di monitoraggio
La gestione della rete è affidata dalla Regione e dalla Provincia ad Arpa. Le attività svolte
sono costituite da:
- validazione ed elaborazione dei dati
- ispezione periodica presso le cabine;
- sopralluoghi periodici per il cambio dei filtri per le polveri;
- rapporti con le ditte di manutenzione degli strumenti;
- valutazioni per proposte di investimento per l’aggiornamento della strumentazione e il
sistema di acquisizione dati, con stesura di eventuali capitolati
Pag. 146 di 343
4
Programma annuale delle attività 2009
-
Le Sezioni provinciali
partecipazione al Comitato Tecnico Scientifico della rete di monitoraggio
Certificazione ISO 9001 della rete di monitoraggio
Nel 2005 è stato portato a compimento il processo di certificazione ISO 9001 della rete di
monitoraggio ad opera dell’ente certificatore DNV. Nel corso del 2007 si è svolta la visita
ispettiva del DNV presso la sede di Reggio Emilia con esito positivo. Per il 2009 l’obiettivo
principale è quello di migliorare il sistema qualità implementando l’informatizzazione della
documentazione. Nel corso dell’anno è prevista un visita ispettiva di mantenimento nel mese
di maggio-giugno.
La rete di monitoraggio manuale (campionamenti discontinui)
Ad integrazione delle misure sopra descritte, su alcune stazioni della rete regionale vengono
effettuate le seguenti analisi e campionamenti:
• Metalli e Idrocarburi Policiclici Aromatici
Mensilmente vengono condotte delle analisi per la quantificazione dei metalli pesanti e degli
Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) presenti nelle polveri fini PM10 raccolte presso la
stazione di S. Lazzaro, come previsto dal D.M. 152/07, per un totale annuo di 12 analisi per i
Metalli e 12 analisi per IPA.
Per il 2009 si prevede il raddoppio di tale attività poiché tali analisi verranno estese, oltre che
alla centralina di San Lazzaro anche a quella di Casalgrande.
• RRDF - Rete Regionale delle Deposizioni umide e inquinamento atmosferico di
Fondo
La rete regionale è composta da 2 stazioni di rilevamento attrezzate con centralina wet and
dry collocate a Reggio Emilia e Novellara. Tale attività consiste nell’analisi chimica delle
acque piovane che vengono raccolte settimanalmente. I risultati confluiscono, insieme a
quelli delle altre province, a livello regionale per un’analisi complessiva dei risultati ottenuti.
Monitoraggio delle Acque
Il monitoraggio delle acque, fino ad oggi impostato secondo i dettami del D.Lgs.152/99,
attraversa una fase di transizione necessaria all’adeguamento al nuovo contesto normativo
costituito dal D.Lgs.152/06 in recepimento della Dir 2000/60/CE e relativi decreti attuativi di
prossima emanazione. Stanti i riferimenti regionali costituiti dalla D.G.R. n. 1420/2002 per le
acque superficiali e dalla D.G.R. n. 2135/2004 per le acque sotterranee, si ritiene che fino a
nuovo atto della Regione il programma riportato nelle suddette delibere debba essere
rispettato; pertanto si prevede di mantenere temporaneamente nel 2009 questa
impostazione per il monitoraggio, in attesa che nel corso dell'anno siano attuati da parte di
Arpa e RER i cambiamenti necessari per adeguare il sistema ai requisiti della direttiva
quadro europea.
•
Acque superficiali
Sui corpi idrici superficiali della provincia sono attive le seguenti reti di monitoraggio di
riferimento regionale:
¾ Rete regionale della qualità ambientale
¾ Reti regionali a destinazione funzionale:
- Acque destinate alla produzione di acqua potabile
- Acque dolci idonee alla vita dei pesci
Sul territorio provinciale sono presenti 18 stazioni di monitoraggio appartenenti alla rete
regionale ambientale, suddivise tra il fiume Po e i bacini del torrente Enza, del torrente
Crostolo e del fiume Secchia (le 4 stazioni sul Secchia sono gestite dalla Sezione Arpa di
Modena). La rete si compone di 6 sezioni significative (AS), 3 di interesse (AI) e 9 di tipo B,
sulle quali mensilmente vengono effettuati prelievi per la caratterizzazione chimicomicrobiologica delle acque. Viene inoltre eseguito il monitoraggio dei macroinvertebrati
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
bentonici con il metodo dell’Indice Biotico Esteso con frequenza trimestrale nelle stazioni
significative e di interesse e con frequenza semestrale nelle stazioni di tipo B (regionali).
Le reti delle acque a destinazione funzionale, comprendono: la rete delle acque destinate
alla produzione di acqua potabile gestita dall’AUSL di Reggio Emilia a cui appartengono
una stazione sul t. Riarbero ed un nuovo punto sulla vasca Tarlanda, e la rete per il controllo
della conformità delle acque dolci idonee alla vita dei pesci, a cui appartengono 11
stazioni di monitoraggio di cui quattro coincidenti con la rete ambientale (2 gestite da Arpa di
Modena), monitorati con frequenza trimestrale.
I dati raccolti dal monitoraggio ambientale sono elaborati per classificare lo Stato Ecologico
(SECA) dei corpi idrici secondo la metodologia richiesta dal D.Lgs.152/99, raffrontando le
informazioni di tipo chimico-fisico e di tipo biologico espresse attraverso il Livello di
Inquinamento dei Macrodescrittori (LIM) e l’Indice Biotico Esteso (IBE), mentre il successivo
incrocio con la presenza di sostanze chimiche pericolose determina lo Stato Ambientale
(SACA).
•
Acque Sotterranee
•
Rete della Qualità Ambientale delle Acque Sotterranee
La rete regionale di monitoraggio delle acque sotterranee in provincia è costituita da 77 pozzi
localizzati nella fascia che va dal margine appenninico alla zona di media-bassa pianura, allo
scopo di caratterizzare la qualità ambientale delle acque sotterranee attraverso il
monitoraggio quali-quantitativo della falda.
Sui punti della rete di monitoraggio vengono effettuati rilievi chimico-microbiologici e
piezometrici con frequenza semestrale.
•
Monitoraggio quantitativo della Falda
In aggiunta ai rilievi effettuati durante le campagne di monitoraggio semestrali, il
monitoraggio quantitativo è intensificato in alcuni punti strategici con rilievi piezometrici
mensili su 4 punti e trimestrali su altri 10 punti.
•
Monitoraggio qualitativo delle acque di falda
L’attività di controllo qualitativo consente di monitorare le contaminazioni delle acque di falda
da fenomeni inquinanti di origine diffusa e puntuale, con particolare attenzione ai nitrati, per
la rilevanza del fenomeno di incremento delle concentrazioni sia a livello regionale che
nazionale.
Il D.Lgs. 152/99 prevede inoltre l’elaborazione della classificazione qualitativa delle acque
sotterranee che evidenzia le zone sulle quali insiste una maggior criticità ambientale.
Lo stato qualitativo viene definito attraverso l’uso di un indice (SCAS – Stato Chimico delle
acque Sotterranee) fondato sulle concentrazioni medie di parametri di base (Conducibilità
elettrica, Cloruri, Manganese, Ferro, Nitrati, Solfati, Ione ammonio), valutando quella che
determina le condizioni peggiori.
E’ in corso un confronto con la Regione Emilia – Romagna e le Province per addivenire, a
partire da giugno 2009, ad una parziale revisione / razionalizzazione della rete di
monitoraggio delle acque superficiali ai fini dell’implementazione della Direttiva 2000/60.
Tabella sinottica attività di monitoraggio 2009
Cliente
Attività
Punti di
misura
/Stazioni
Frequenza
Campioni
/dati/
ore di funz.to
Regione/Provincia
Monitoraggio automatico
aria
8
Giornaliera
290.000 dati
Regione/Provincia
Monitoraggio metalli in
aria su PM10
Mensile su
prelievi di una
settimana
24 campioni
312 dati
2
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Regione/Provincia
Monitoraggio IPA
ARPA
Monitoraggio Piogge
acide
2
Mensile su
prelievi di una
settimana
Settimanale
cumulativo delle
precipitazioni
Regione
Monitoraggio Acque
Rete Ambientale
14 (+4 MO)
Mensile
168
Regione /Provincia
Monitoraggio Acque
Rete Funzionale
9 (+2 MO)
Trimestrale
36
Regione /Provincia
IBE
14
Semestrale
28
Regione
Monitoraggio Acque
Sotterranee Chimismo
Regione
Monitoraggio Acque
Sotterranee Piezometrie
55
4
10
40
Semestrale
Mensili
Trimestrali
Semestrali
108
48
44
80
5.
2
24 campioni
336 parametri
Non
determinabile a
priori
ATTIVITA’ LABORATORISTICA PER SERVIZI “OBBLIGATORI”
I servizi “obbligatori” che vengono erogati dal Dipartimento Tecnico riguardano l’attività
analitica a supporto di autorizzazioni ambientali, del controllo e vigilanza, dei monitoraggi
ambientali e del supporto ai Dipartimenti di Sanità Pubblica e/o altri Organi Istituzionali.
Per il 2009 si prevedere l’attività riportata in Tabella.
Numero di campioni previsti per Tipologia di campioni e per sportello di accettazione
ACQUE
SANITARIE
ACQUE
AMBIENTALI*
ALIMENTI
AMB. VITA e
LAVORO +
ENTOMOLOGIA
AMIANTO
ALTRE
MATRICI
AMBIENTALI*
Clienti - Sportello RE
2380
840
1240
100
100
400
Clienti – Sportello Altre
Sezioni
2720
1080
260
10000
600
400
TOTALE
5100
1920
1500
10100
700
800
5.1 Area Analitica Alimenti
L’Area Analitica Alimenti garantisce il supporto tecnico analitico ai SIAN delle AUSL di PC,
PR e RE e rappresenta un punto di riferimento analitico per i NAS di PR. I dati riferiti a
quest’ultimo Ente, sia pure molto interessanti, sono indicativi e assolutamente non
programmabili e pertanto costituiscono una notevole criticità per quanto riguarda la
programmazione delle risorse da impiegare sia umane che di apparecchiature.
Per il 2009 non si prevedono delle particolari richieste da parte di PC e PR, mentre verrà
attuato, come di consuetudine, con la AUSL di RE, un programma condiviso costituito e da
controlli routinari e da attività di approfondimento.
5.2 Area Servizio Operativo Microbiologia
L’area analitica effettua analisi microbiologiche e biologiche sulle matrici di seguito elencate.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
5.2.1 Matrice alimenti e acque minerali naturali: nel 2009 si continuerà ad effettuare
attività di supporto tecnico analitico per il controllo ufficiale da parte degli Organi Istituzionali.
Nel mese di maggio 2009 terminerà il Piano Regionale ER alimenti iniziato nel maggio 2008.
I campioni previsti che convergono sul nodo di Reggio Emilia dai Dipartimenti di Prevenzione
di Reggio E., Piacenza e Parma sono 377 ognuno rappresentato da minimo 5 unità
campionarie. A questi si aggiungono i campioni da piani aziendali e quelli da emergenze
alimentari.
5.2.2 Matrice ambientale: proseguirà anche per il 2009 l’attività analitica ambientale a
favore dei nodi di Modena e di Parma oltre alle attività di supporto tecnico analitico
microbiologico per le attività di monitoraggio e controllo ambientale della provincia di RE.
5.2.3 Acque destinate al consumo umano: per il 2009 non si prevede un sostanziale
aumento delle prestazioni erogate a favore dei nodi di Parma e Piacenza e della provincia di
Reggio Emilia.
5.2.4 Indoor pollution microbico: per l’attività di monitoraggio dell’Aedes albopictus
(zanzara tigre) a favore dei Dipartimenti di Prevenzione di Reggio Emilia e di Bologna Nord
si prevedono circa 10000 determinazioni, a meno di ridimensionamenti programmati dalla
Sanità.
5.3 Area Analitica Ambientale
Il Laboratorio ha garantito nel 2008 il supporto analitico ai Servizi Aropa della Sezione di
Reggio-Emilia su tutte le matrici ambientali, e per la Sezione di Modena il supporto analitico
su tutti i campioni di acque superficiali delle reti di monitoraggio regionali e provinciali e delle
acque sotterranee derivanti generalmente da controllo di siti contaminati. Sono inoltre
previsti campioni da altri organi istituzionali quali NOE, Corpo Forestale dello Stato ecc.
L’attività analitica su matrici ambientali non è facilmente programmabile in quanto
strettamente legata ad emergenze o da attività di terzi , tuttavia il Laboratorio Integrato dovrà
promuovere una forte azione di programmazione con le sedi di MO, PR e RE in previsione di
una ridistribuzione di matrici, conseguente alla riorganizzazione delle attività laboratoristiche
di Arpa, che per il 2009 comporterà l'assegnazione delle matrici ARIA, FANGHI, TERRENI,
RIFIUTI alla sede Arpa di PC e tutte le ACQUE AMBIENTALI dalla sede di MO e parte delle
ACQUE di SCARICO dalla sede di PR verso la sede di RE.
5.4 RAR Acque Interne
Il Riferimento Analitico Regionale (RAR) Acque Interne garantisce, relativamente all’attività
istituzionale obbligatoria, il supporto tecnico analitico ai SIAN delle AUSL di PC, PR e RE per
le analisi sulle acque destinate al consumo umano, le minerali e/o termali, le acque di
piscina, le acque di dialisi e per la rete regionale e provinciale delle acque sotterranee per le
province di Reggio Emilia e Modena. Il numero di campioni preventivati per l’anno 2009
ricalca sostanzialmente l’attività svolta nell’anno 2008.
5.5 Area Servizio Operativo Metalli (ICP Ottico)
L’Area Servizio Operativo Metalli (ICP Ottico) garantisce, in accordo col Responsabile di
Laboratorio Integrato, l’attività analitica di determinazione dei metalli con la tecnica
strumentale ICP Ottico per le Aree Analitiche Acque Interne, Ambientale, Alimenti ed
Amianto, Polveri e Fibre. Quest’Area di Servizio prevede quindi la messa a punto di
metodiche analitiche in riferimento alla tecnica ICP Ottico per tutte le matrici richieste, in
modo particolare per l’Area Ambientale per la quale si prevede la ridistribuzione di matrici
conseguente alla riorganizzazione delle attività laboratoristiche di ARPA per il 2009.
5.6 RAR Amianto Polveri e Fibre
L’Area Analitica Amianto polveri e fibre garantisce il supporto tecnico analitico agli SPSAL
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
delle AUSL della Regione Emilia Romagna per quanto concerne i monitoraggi degli ambienti
di vita e di lavoro con presenza di manufatti contenenti amianto, e rappresenta un punto di
riferimento analitico per i servizi territoriali di Arpa Emilia Romagna, NOE e Corpo Forestale
dello Stato per quanto riguarda le matrici ambientali contaminate da amianto come terreni,
rifiuti e acque.
L’area oltre ad essere un riferimento tecnico rappresenta anche un riferimento di qualità del
dato analitico relativo alle determinazioni sull’amianto previste dalla norma; infatti l’area,
altamente aggiornata per le tecniche di microscopia elettronica, rappresenta il punto di
riferimento regionale relativamente al circuito previsto dal D.M. 14/5/96 per i laboratori che
eseguono determinazioni dell’amianto.
Igiene industriale
Anche per il 2009 si proseguirà l’attività analitica a favore dei servizi Ausl di medicina del
lavoro, SPSAL, relativamente alla determinazione dell’esposizione a varie matrici
contaminanti: polveri, metalli e solventi. In particolare si effettueranno determinazioni della
silice cristallina respirabile in numero crescente, rispetto agli anni precedenti, visto l’interesse
dei servizi citati e delle aziende private. Verrà implementato il sistema qualità relativamente
alla determinazione del quarzo con la partecipazione al circuito nazionale NIS gestito
dall’INAIL.
SERVIZI NON OBBLIGATORI/AGGIUNTIVI
6.
ATTIVITA’ PER STUDI/PROGETTI PROVINCIALI, REGIONALI, NAZIONALI
Osservatorio TAV
Nel 2008, nell’ambito del supporto all’Osservatorio Ambientale della tratta Milano/Bologna
del quadruplicamento ferroviario veloce, la Sezione ha proseguito nelle azioni di valutazione
e validazione delle attività di monitoraggio messe in atto dal General Contractor (GC) per la
realizzazione dell’opera sulle matrici aria, acqua, vegetazione, rumore e vibrazioni.
Durante il 2008 si è pure proceduto, all’interno del gruppo tecnico di supporto, alla
definizione delle migliori tecniche di rilevazione dello stato di post operam (PO) relativamente
alle componenti Rumore e Vibrazioni.
In effetti, dopo la messa in esercizio della Linea, prevista per il 14 dicembre 2008, sarà
necessario, durante il 2009, effettuare rilevazioni di PO per il rumore, le vibrazioni ed i campi
elettromagnetici. Tali rilevazioni, effettuate dal GC e supervisionate da ARPA secondo le
modalità già definite, rivestono particolare importanza in quanto assumeranno un ruolo di
verifica del rispetto degli obiettivi di mitigazione ambientale di progetto, determinando lo
svincolo o l’utilizzo delle fideiussioni previste dall’accordo procedimentale.
Allo stato attuale risulta evidentemente difficile quantificare, in termini di ore di monitoraggio
o ore/operatore l’attività prevista, in quanto tale attività è strettamente dipendente anche
dagli esiti dei vari monitoraggi.
Caratterizzazione delle massicciate ferroviarie Compartimento RFI di Bologna
Il progetto che prevede la collaborazione tra il Servizio Sistemi Ambientali e il RAR Amianto
polveri e fibre del Laboratorio Integrato della Sezione, è quello della mappatura della rete
ferroviaria, iniziato nel 2007, che prevede la ricerca di materiale ofiolitico presente nella
massicciata della rete ferroviaria RFI della regione Emilia Romagna. Tale progetto è stato
quasi completato nel 2008 mediante il campionamento, analisi e relazione tecnica
contenente la mappatura con georeferenziazione di tutte le stazioni Ferroviarie inserite nel
progetto. Nel 2009 si concluderà con le relazioni inerenti le tratte delle gallerie della linea
Bologna Firenze e gli eventuali approfondimenti che riguarderanno il risultato delle opere di
bonifica effettuate da RFI.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Presenza naturale di Amianto : gruppo regionale “Pietre Verdi”
A seguito della pubblicazione del 2004, della partecipazione ai lavori della Commissione
Nazionale Amianto e a diversi Convegni Nazionali, il gruppo interdisciplinare di studio ha
continuato i lavori elaborando una proposta, sottoforma di circolare applicativa, di
“Classificazione dei giacimenti di ofioliti ed utilizzo dei materiali estratti in funzione del loro
contenuto d amianto” attualmente presentata agli Assessorati regionali competenti (Suolo,
Ambiente, Sanità). In attesa delle determinazioni conseguenti, la Provincia di Parma ha
inserito la proposta nelle proprie norme tecniche di attuazione del PIAE; è in corso la
valutazione dell’opportunità di attivare un Progetto sperimentale teso a verificare
l’applicazione della sopra citata Circolare con il coinvolgimento di RER, provincia di Parma,
Arpa Reggio Emilia oltre ad alcune aziende esercenti l’attività estrattiva.
Progetto MONITER
Nel 2008 è proseguito il progetto MONITER (“Monitoraggio degli inceneritori nel territorio
dell’Emilia Romagna”), iniziato nel 2007 e con scadenza al 2010, promosso dalla Regione
Emilia Romagna e coordinato da Arpa. Articolato in 7 linee progettuali, vede la
partecipazione della Sezione di Reggio Emilia nella fase di caratterizzazione delle emissioni
degli impianti di incenerimento. Durante l'anno è stata realizzata una campagna di
monitoraggio a camino, presso l'inceneritore di Bologna, della durata di 2 mesi (giugno e
luglio) volta alla raccolta di campioni per la determinazione di metalli, microinquinanti
organici, anioni e cationi, componente carboniosa, componente idrosolubile nonché
caratterizzazione del particolato emesso mediante SEM (microscopia elettronica a
scansione) e TEM (microscopia elettronica a trasmissione). Sempre durante la campagna,
che ha visto l'alternarsi a camino di operatori provenienti da 7 differenti sezioni provinciali di
Arpa, sono state sperimentate e adottate nuove linee di campionamento e nuove
strumentazioni al fine di suddividere e caratterizzare il particolato emesso in classi
granulometriche (10 m, 2.5 m e conteggio di particelle da 10 m a 7 nm in 13 stadi
dimensionali). Oltre al coordinamento della linea progettuale 1, la Sezione di Reggio Emilia
ha curato la gestione dei filtri, tutte le analisi gravimetriche nonché le indagini al SEM sia per
la LP1 che per la LP2 (qualità dell'aria). Attualmente sono in corso le analisi sui campioni
raccolti.
Per l'anno 2009 è prevista la conclusione dell'attività per la caratterizzazione dell'emissione
dell'inceneritore di Bologna con stesura di una relazione finale comprendente, oltre al
dettaglio delle analisi effettuate a camino, anche il bilancio di massa per metalli e diossine
effettuato nell'ambito del progetto dal Politecnico di Milano. Si prevede inoltre un nuovo
carico analitico legato alla seconda campagna di monitoraggio della linea progettuale 2
(qualità dell'aria) per la quale permangono in capo alla sezione di Reggio Emilia la gestione
dei filtri, le analisi gravimetriche e le indagini al SEM.
Implementazione della Direttiva 2000/60/CE nella Regione Emilia-Romagna
Il Piano di Tutela delle Acque (PTA) della Regione Emilia-Romagna è stato approvato per
rispondere a quanto previsto dal D.Lgs. 152/99 il quale ha tenuto conto dei lavori preliminari
all’emanazione della Direttiva 2000/60/CE (DQ) ma non poteva accoglierne tutti i requisiti.
Per questo motivo è necessario analizzare le informazioni contenute nel PTA rispetto alle
richieste della DQ in modo da procedere alla valutazione delle carenze informative
soprattutto in relazione al quadro conoscitivo relativo alle pressioni che nella DQ risultano
indispensabili, ma non contemplate da D.Lgs. 152/99. E’ vero infatti che molte di queste
informazioni sarebbero già disponibili nel Piano di Tutela, ma di fatto non potevano essere
organizzate secondo quanto richiesto dall’art. 5 della DQ in quanto non ancora definite le
metodologie necessarie. Inoltre il recepimento della DQ attraverso il decreto 152/06, ancora
in fase di revisione, non ha beneficiato di strumenti utili, infatti, non si dispongono né di
riferimenti normativi chiari ed adeguati, né di strumenti tecnico-attuativi funzionali, stante
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
l’inconsistenza e limitatezza degli allegati alla Parte III del Dlgs. 152/06, la mancanza di linee
guida operative, l’assenza di processi partecipativi organici ed estesi a tutti i soggetti
istituzionali preposti, la mancata emanazione di decreti attuativi e/o loro aggiornamento.
In attesa che venga ultimata la revisione del D.Lgs 152/06, è stata avviata un’attività di
stretta collaborazione tra le Regioni, le Autorità di bacino nazionali e il Ministero
dell’Ambiente per la redazione delle linee guida necessarie alla definizione delle tipologie di
corpi idrici, che rappresenta il primo passo necessario per arrivare alla caratterizzazione
richiesta dalla DQ.
Ai fini dell’implementazione della Direttiva 2000/60 la Regione Emilia Romagna con D.G.R.
1261/07 ha finanziato (Fase 1) le seguenti attività:
Corsi d’Acqua ed Invasi
a) Applicazione della tipizzazione dei corpi idrici (I, II livello) in collaborazione con la RER e
le Autorità di bacino competenti sul territorio;
b) Individuazione dei siti (ove esistenti) di riferimento per le diverse tipologie, sulla base di
dati pregressi e/o di eventuali campagne ad hoc sulla base delle linee guida nazionali
in attesa di emanazione;
c) Individuazione delle condizioni di riferimento (anche derivanti da modellistica e/o giudizio
di esperti) per ogni tipologia, sulla base delle linee guida nazionali in attesa di
emanazione;
d) Individuazione dei corpi idrici da confrontare con l’obiettivo di qualità, sulla base della
tipologia, degli elementi idromorfologici, delle pressioni e dello stato;
e) Definizione, in coerenza con le eventuali linee guida nazionali che saranno emanate,
dei criteri per l’individuazione dei corpi idrici artificiali e fortemente modificati.
Applicazione degli stessi sul territorio regionale per l’identificazione dei corpi artificiali/
HMWB.
Acque Sotterranee
a) Applicazione della tipizzazione dei corpi idrici in collaborazione con la RER e le
Autorità di bacino competenti sul territorio sulla base delle linee guida nazionali in
attesa di emanazione;
b) Definizione della metodologia per individuare il buono stato quantitativo dei corpi idrici
sotterranei in collaborazione con la RER e le Autorità di bacino competenti sul
territorio o territorio sulla base delle linee guida nazionali in attesa di
emanazione.
Il progetto ha subito alcuni ritardi per la mancata emanazione delle linee guida nazionali; la
conclusione della Fase 1 è prevista per febbraio 2009.
Il lavoro per l’implementazione della Direttiva proseguirà nel 2009 con le seguenti attività:
a) formazione del personale e sperimentazione delle nuove metodologie di monitoraggio
biologico su stazioni significative (macrobenthos, diatomee, macrofite e fitoplanton).
b) redazione del Registro delle Aree Protette;
c) analisi e adattamento al sistema informativo WISE (Water Information System for
Europe) dell’UE per la gestione delle informazioni relative all’applicazione della
direttiva quadro sulle acque;
d) predisposizione di un primo progetto di rete per il monitoraggio;
e) predisposizione di un primo programma di monitoraggio di sorveglianza;
f) valutazione della raggiungibilità o meno dell’obiettivo di buono stato entro il 2015 per
tutti i corpi idrici individuati.
Progetto di fattibilità per la bonifica dell’acquifero superficiale dell’area del
distretto ceramico di Modena e Reggio Emilia
Con DGR 1838 del 26/11/2007 la Regione Emilia-Romagna ha affidato al Comune di
Casalgrande il coordinamento per la realizzazione del Progetto di fattibilità per la bonifica
dell’acquifero superficiale dell’area del distretto ceramico di Modena e Reggio Emilia.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Nell’aprile 2008 il Comune di Casalgrande ha sottoscritto con Arpa una convenzione per la
realizzazione delle seguenti attività:
Attività 2 - Migliorare le conoscenze sulle acque sotterranee
Sottoattività 2.1 - Monitoraggio delle sorgenti di acque chimicamente anomale per la sola
attività di analisi (escluso campionamento)
Sottoattività 2.2 - Revisione, raffittimento rete di monitoraggio acque sotterranee
Sottoattività 2.3 - Monitoraggio trimestrali delle acque nella rete individuata nella sottoattività
2.2 per la sola attività di analisi (escluso campionamento)
Sottoattività 2.5 - Esecuzione analisi isotopiche 18O/16°, D/H, Trizio, Carbonio14. Prelievo e
analisi 11B/10B e 87Sr/86Sr
Sottoattività 2.6 – Report sui Poli idroesigenti locali
Sottoattività 2.8 - Reportistica, cartografia ed elaborazioni grafiche
Attività 3 - Modello concettuale - modello di flusso e modello trasporto
Sottoattività 3.1 - Modello di flusso
Sottoattività 3.2 - Modello di trasporto
A sua volta Arpa ha affidato, mediante convenzione, l’Attività 3 all’Università degli Studi di
Trento - Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale.
Nel corso del 2008 è stata conclusa la sottoattività 2.2; le rimanenti, come da cronogramma
delle attività, sono in corso. La conclusione è attesa per il 30 giugno 2009.
Progettazione acustica di interventi di risanamento del rumore prodotto
dall’esercizio ferroviario di RFI
Durante il corso del 2009 si prevede il termine della convenzione con la Provincia per la
progettazione delle mitigazioni acustiche di alcuni tratti di linea ferroviaria MI-BO ricadenti nei
Comuni di Rubiera, Reggio Emilia e Sant’Ilario d’Enza. Ciò come conseguenza dello sblocco
a livello nazionale del Piano di Risanamento Acustico di RFI.
Progetto per il monitoraggio delle Stazioni Radio Base nel Comune di Reggio
Emilia
Il progetto è stato rinnovato con durata biennale nel corso del 2007 e terminerà nel primo
trimestre del 2009. Improbabile sembra a tutt’oggi un suo rinnovo ulteriore, per cui occorrerà
eventualmente procedere ad un ridimensionamento, rispetto agli anni precedenti, delle
attività previste in termini di rilevazioni sui vari siti SRB.
PROGETTO
CLIENTE
Supporto tecnico
all’Osservatorio
APAT
Ambientale Linea
Alta Capacità MIBO
Caratterizzazione
delle massicciate
RFI
ferroviarie
Compartimento
RFI di Bologna
"Progetto per
l'implementazione
Regione
della Direttiva
Emilia
2000/60/CE - Prima
Romagna
fase" approvato
con DDG. n.
65/2007
DURATA
MATRICE/I
OUTPUT
Pluriennale
Aria, Acqua, Suolo,
Vegetazione,
Vibrazioni, Rumore,
C.E.M.
Report
Pluriennale
Materiali
Relazione tecnica
Pluriennale
Acque
Relazione tecnica
Pag. 154 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Progetto di
fattibilità per la
bonifica
Regione
dell’acquifero
Suolo Acque
Pluriennale
Emilia
superficiale
Sotterranee
Romagna
dell’area del
distretto ceramico
di Modena e
Reggio Emilia
Monitoraggio in
Conclusione il
continuo dei c.e.m.
31/03/2009.
Comune
C.E.M.
a RF-MO nel
Rinnovo molto
comune di Reggio
incerto
Emilia
Partecipazione al
progetto di
informazione
sui campi
elettromagnetici
Comune
2009-2010
C.E.M.
condotto dal
Centro di
Educazione
Ambientale (CEA)
del Comune di
Reggio Emilia
Provincia
Pluriennale
Ripresa delle
Progettazione
valutazioni delle
acustica di
mitigazioni acustiche
interventi di
sulla linea ferroviaria
risanamento del
storica MI-BO e
rumore prodotto
risposta alle
dall’esercizio
osservazioni RFI
ferroviario di RFI
Regione
Triennale
Ambientali e impatto
Progetto Moniter Emilia
sanitario
Romagna
7.
•
Relazione tecnica
Dati sul sito web
Opuscoli informativi,
sito internet,
formazione studenti
e insegnanti
Rumore
Report periodici,
aggiornamentoi sito
web
MONITORAGGI AMBIENTALI LOCALI E GESTIONE OSSERVATORI
Monitoraggio locale dell’aria tramite centraline fisse
La rete di monitoraggio della qualità dell’aria di Reggio Emilia non dispone più di centraline
locali, ma unicamente delle 7 centraline regionali.
•
Rete di monitoraggio con campionatori passivi e con campionatore portatile di PM10
Attraverso dei campionatori passivi (radielli), vengono condotte delle campagne di
monitoraggio della qualità dell’aria relativamente a benzene, ossidi di azoto e in alcuni casi di
SOV. Nel 2008 si è concluso un significativo progetto di monitoraggio della durata di un anno
nel comune di Castelnovo né Monti per un totale di 60 campioni con radielli, 3 mesi di
monitoraggio PM10 con campionatore portatile e 3 mesi di monitoraggio con laboratorio
mobile.
Al momento non sono previste nuove attività per il 2009.
•
Campagne di Monitoraggio con Laboratorio Mobile
Ad integrazione dei precedenti sistemi di rilevazione viene utilizzato un mezzo mobile della
Provincia, attrezzato con analizzatori per campagne di monitoraggio della qualità dell’aria, in
Pag. 155 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
punti ritenuti significativi al fine di indagare specifiche aree di interesse per il monitoraggio
del Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria della Provincia di Reggio Emilia e su
richiesta dei singoli comuni. Il laboratorio mobile è in grado di rilevare i seguenti parametri:
PM10, NO, NO2, NOx, CO, SO2, O3, Temperatura, Velocità e direzione del vento, Umidità
relativa. Il mezzo viene utilizzato, di norma, per campagne mensili. Arpa si occupa della
gestione operativa delle campagne e dell’elaborazione dati, nonché della stesura di relazione
finale che è poi possibile consultare sul sito web.
Nel 2009 sono state programmate, in accordo con la Provincia di Reggio Emilia, le seguenti
campagne invernali: Bibbiano, Albinea, Correggio, Cadelbosco di Sopra, Reggiolo, Viano
Casina, Carpineti.
Per l’anno 2009 è programmata anche la sostituzione da parte della Provincia di Reggio
Emilia del Laboratorio mobile con un mezzo nuovo: tale attività comporterà un intenso lavoro
per il trasferimento di tutta la strumentazione e di messa a punto dei sistemi di calibrazione e
collaudo finale.
•
Monitoraggio locale dei campi elettromagnetici
•
Rete di monitoraggio dei campi elettromagnetici (cem) a RF e MO
La rete di monitoraggio è fondata sui rilievi effettuati attraverso stazioni di monitoraggio di
tipo rilocabile. Prima di arrivare alla effettiva collocazione “in campo” sono pertanto previsti i
seguenti passaggi:
studio della situazione espositiva che si ha nel sito oggetto di monitoraggio. A tal fine
occorre considerare non solo la particolare tipologia di ricettore che potrebbe essere
presente (residenziale, scolastico, sanitario, ecc…), ma anche l’influenza che potrebbe
derivare dalla presenza di altre SRB o impianti radio TV che potrebbero essere presenti
nelle “vicinanze”;
individuazione del migliore ricettore da sottoporre a monitoraggio;
apertura contatti col ricettore individuato ai fini dell’effettiva collocazione della stazione di
monitoraggio.
Le centraline di monitoraggio vengono poi fatte stazionare nel sito individuato per tempi
prolungati, mai inferiori alle due settimane. Le operazioni di interrogazione e scarico dei dati
sono automatizzate in remoto ed i dati vengono successivamente analizzati, validati e
trasmessi al sito web di Arpa e quindi messi a disposizione del pubblico.
Le misurazioni prodotte con la rilevazione in continuo, attraverso l’utilizzo delle stazioni di
monitoraggio, sono in grado di assicurare ai cittadini il pieno controllo e presidio delle
sorgenti di cem e per tale motivazione risultano adatte a rilievi in caso di situazioni
conflittuali.
•
Misure dei campi elettromagnetici emessi da RADAR meteo
In collaborazione con il Servizio Idro-Meteo che gestisce i 2 radar meterologici di Gattatico
(RE) e San Pietro Capofiume (BO), alla luce delle ultime acquisizioni strumentali che
permettono ad ARPA di operare in tal senso, si procederà ad effettuare rilevazioni di cem
presso ricettori abitati residenti nei dintorni delle postazioni RADAR. Ciò anche al fine di
adempiere in piena autonomia a richieste specifiche giunte in tal senso negli anni passati da
parte di AUSL e Comuni interessati.
•
Altre misure in continuo
•
Misure dei campi magnetici ELF
Con particolare strumentazione è possibile rilevare in modo continuo e prolungato il campo
magnetico all’interno di abitazioni in posizioni ravvicinate agli elettrodotti.
Il valore aggiunto che si ottiene da rilevazioni condotte attraverso questa metodica, qualora
risulti accompagnata dal dato di intensità di corrente circolante sulla linea elettrica durante il
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
periodo di rilevazione, consiste nella possibilità di stabilire una stretta correlazione fra campo
magnetico ed intensità di corrente. In tale modo è possibile estrapolare con grande
precisione il dato espositivo a tempi lunghissimi, anche dell’ordine di più anni, ottenendo il
cosiddetto “profilo di rischio” della popolazione ivi residente, dato, dunque, di importante
valenza sanitaria.
•
Misure di rumore
Le misurazioni in continuo di rumore vengono eseguite in presenza di sorgenti infrastrutturali
(strade e ferrovie) o in situazioni complesse nelle quali sia necessario garantire una
adeguata rappresentatività temporale dei rilievi.
Tabella di sintesi monitoraggi locali 2009
Cliente
Attività
Provincia/Comuni
Mezzo Mobile aria
Monitoraggio in continuo
cem a RF-MO
Monitoraggio in continuo
cem ELF
Monitoraggio in continuo
rumore
Comuni / Provincia
Comuni / Provincia
Comuni / Provincia
•
Punti di misura
/Stazioni
9 campagne
10 punti di
misura
Giornaliera
Campioni /dati/
ore di funz.to
7.200 ore
Periodica
25.000
2
Periodica
400
3
Periodica
700
Frequenza
Gestione Osservatorio Provinciale Rifiuti
Nel 2009 si prevedono le seguenti attività in continuazione a quanto realizzato negli anni
scorsi:
bollettino periodico dell’Osservatorio (2 numeri/anno );
aggiornamento del Sistema Informativo RU con cadenza semestrale;
elaborazione MUD annuale;
pubblicazione del 13° rapporto dell’Osservatorio sull’elaborazione dei dati complessivi,
aggiornati al 2008, relativi alla gestione dei Rifiuti Urbani della provincia di Reggio
Emilia;
implementazione del Catasto Regionale Rifiuti con i dati della provincia di RE e
predisposizione delle schede comunali previste dalla D.G.R. 1620/2001;
aggiornamento e implementazione del sito Web dell’Osservatorio;
collaborazione al miglioramento del flusso informativo;
attività di educazione ambientale su richiesta di scuole della provincia e associazioni;
aggiornamento dati monitoraggio del progetto “Raccolta porta a porta dei RU presso le
circoscrizioni interessate” del comune di RE.
8.
ATTIVITA’ LABORATORISTICA
AGGIUNTIVI”
PER
SERVIZI
“NON
OBBLIGATORI/
I servizi “non obbligatori/aggiuntivi” che vengono erogati dal Laboratorio Integrato riguardano
l’attività analitica su specifica richiesta di pubblici/privati a titolo oneroso, circa il 25% di tutta
l’attività analitica del Laboratorio stesso.
Per il 2009 si prevedere l’attività riportata in Tabella.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Numero di campioni previsti per Tipologia di campioni e per sportello di accettazione
ACQUE
SANITARIE
ACQUE
AMBIENTALI
ALIMENTI
AMB. VITA e
LAVORO +
ENTOMOLOGIA
AMIANTO
ALTRE
MATRICI
AMBIENTALI
CONTROLLO
QUALITA'
Clienti - Sportello
RE
450
20
750
1300
30
115
750
Clienti - Sportello
Altre Sezioni
600
260
250
2100
1500
85
1050
280
1000
3400
1530
200
TOTALE
750
Tale attività, oltre a richieste puntuali di privati, riguarderà in particolare:
8.1 Area Servizio Operativo Microbiologia
Matrice alimenti e acque minerali naturali: per il 2009 proseguirà la convenzione stipulata
con l’azienda ospedaliera di Reggio Emilia sulla valutazione igienica degli alimenti acquistati
e distribuiti.
Indoor pollution microbico: il forte interesse da parte della comunità scientifica e sanitaria
per il batterio Legionella e l’epidemiologia segnalata sul nostro territorio, hanno provocato un
sensibile aumento nella richiesta analitica di questo parametro. Notevole il carico indotto da
analisi a favore di privati e di Organi Istituzionali per la ricerca di Legionella nella matrice
acqua. Le previsioni numeriche sono di circa 3000 campioni a cui si aggiungono i
monitoraggi di sale operatorie, endoscopie, ematologie ormai consolidate da anni a livello
provinciale e regionale.
8.2 Area Servizio Operativo Controllo Forniture Privati
Per il 2009 l’Area gestirà la convenzione stipulata con l’azienda ospedaliera di Reggio Emilia
e con il Comune di Piacenza sulla valutazione igienica e merceologica degli alimenti
acquistati e distribuiti.
9.
ATTIVITA’ DEI RIFERIMENTI ANALITICI REGIONALI (RAR)
9.1 RAR Acque Interne
All’interno dei Laboratorio è ubicato il Riferimento Analitico Regionale “Acque Interne” che
costituisce il punto di riferimento regionale per lo sviluppo tecnico scientifico della rete
laboratoristica regionale per le matrici acquose, ed in qualità di process owner si rapporta
internamente all’Agenzia con:
9 i Laboratori Integrati di nodo, in concorso con l’Area Laboratoristica della Direzione
Tecnica per la armonizzazione delle attività di controllo laboratoristico (protocolli analitici,
metodi di prova, ecc.);
9 i Servizi Territoriali ed i Servizi Sistemi Ambientali per la messa a punto di protocolli
condivisi per quanto attiene le tecniche di campionamento sulle acque (di scarico,
superficiali e sotterranee);
9 il Servizio Sistemi Informativi, per gli aspetti inerenti le modalità di acquisizione,
elaborazione, archiviazione, trasferimento e divulgazione dei dati;
9 il Centro Tematico Regionale “Ecosistemi Idrici Interni” per coordinare le attività di cui al
primo punto e rendere più efficaci e rispondenti ai dettami normativi le attività di
monitoraggio dell’Agenzia;
Pag. 158 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
9 la Direzione Tecnica per ricercare le migliori soluzioni organizzative per sviluppare e
ottimizzare la rete laboratoristica regionale per quanto riguarda la matrice acqua.
Fra le attività/progetti che dovrà presiedere il RAR si segnalano in particolare:
1. La partecipazione a gruppi di lavoro coordinati dalla Regione Emilia-Romagna per la
ricerca di protocolli condivisi sulle modalità di controllo delle attività di produzione e
vendita di acque minerali naturali. Sono stati presi i primi contatti con il referente
regionale che dovrebbero portare alla stesura di un documento (circolare regionale).
2. La sollecitazione per la stesura di un S.I.T (Sistema Informativo Territoriale) sulle
acque destinate al consumo umano in collaborazione con la Regione Emilia
Romagna ei i Sistemi Informativi di Arpa. A questo proposito sono stati realizzati
diversi incontri e si sta procedendo alla codifica dei punti di prelievo della rete
acquedottistica regionale. Questo è senz'altro l'indispensabile punto di partenza per
le successive attività di raccolta ed elaborazione dei dati che devono rispondere a
precisi obblighi normativi espressamente richiesti dal Ministero della Salute.
3. La omogeneizzazione, in collaborazione con la Direzione Tecnica, dei protocolli
analitici per quanto riguarda il controllo delle reti di monitoraggio acque superficiali e
sotterranee.
9.2 RAR Amianto Polveri e Fibre
Oltre al supporto tecnico analitico ai servizi di prevenzione delle AUSL di tutto il territorio
regionale e del sistema Arpa, per il RAR Amianto è molto attiva la richiesta di risposta
analitica sia da parte di aziende private che effettuano attività di bonifica dall’amianto o
movimentazione rifiuti con amianto che da studi privati che effettuano consulenza e
monitoraggi ambientali.
Il RAR Amianto è responsabile di tutti i progetti descritti nella seguente tabella oltre a quelli
già riportati nel precedente cap. 8 (Moniter e Caratterizzazione materiale ofiolitico RFI).
PROGETTO
CLIENTE
DURATA
OBIETTIVI
MATRICE/I
Verificare attraverso
letture incrociate la
Poliennale precisione delle misure Materiali e Aria
eseguite dai laboratori
amianto delle varie ARPA
“Valutazione della
Valutazione
esposizione durante la
dell’esposizione
rimozione di cemento
lavorativa attraverso
AUSL della Regione
amianto ed altri materiali e
campionamenti e analisi
Fibre in Aria
Emilia Romagna ed Annuale
misura della
durante le bonifiche di
ARPA sez.RE
contaminazione presente
materiali con amianto
sulle pareti delle teste di
prelievo”
.Progettazione dei
protocolli e gestione dei
Progetto qualità dei
singoli circuiti regionali di Campioni e
ISPESL
Biennale qualità sulle metodiche di membrane con fibre
laboratori abilitati come da
D.M. 14.5.96
determinazione
di amianto
dell’amianto previste dalla
norma
Banca dati materiali fibrosi GIF
Biennale Catalogare schede di
Informazioni e dati
MMMF - VF
sicurezza dei materiali
resi disponibili dai
contenenti fibre artificiali produttori ,
vetrose
utilizzatori, servizi di
vigilanza ecc…
“Confronto
interlaboratoriale amianto” APAT
4c
Pag. 159 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Studio interlaboratoriale di Arpa E.R. – Arpa
Annuale
un metodo di valutazione Lombardia della pericolosità dei ballast Politecnico di Torino
ferroviari contenenti
amianto
Confronto interlaboratoriale
NIS Inail
Silice
Messa a punto di una
Campioni di ballast
metodica condivisa per la ferroviario
valutazione del contenuto
di amianto .
Verificare attraverso
letture incrociate la
Poliennale precisione delle misure Membrane di Ag
eseguite dai laboratori su
filtri con quarzo cristallino
10. ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE/DIFFUSIONE DATI AMBIENTALI
10.1 URP-Front office
Per il 2009 è prevista l’acquisizione di un’unità da selezione pubblica da inserire nell’organico
dell’ufficio al posto dell’operatrice dislocata presso lo Sportello tecnico che, nell’arco
dell’anno, passerà alle dipendenze funzionali del Laboratorio Integrato. Questo
avvicendamento comporterà la formazione/addestramento della nuova unità a mansioni
proprie dell’ufficio e trasversali alla Staff Amministrazione e la copertura pomeridiana della
presenza al centralino utilizzando part-time l’operatrice confluita nello Sportello Tecnico.
Inoltre, si prevede la collocazione part-time, tre giorni la settimana, dell’operatrice in uscita
dall’ufficio presso la sede di Novellara (Distretto Nord); in conseguenza di ciò verranno
dislocate le attività relative alla protocollazione della posta del Distretto Nord.
L’accorpamento alla Staff Comunicazione delle funzioni relative al controllo dei processi
formativi del personale comporterà l’acquisizione di competenze da parte del responsabile
della staff e di un’operatrice dell’ufficio. La pubblicazione della rassegna stampa quotidiana
in formato digitale verrà effettuata da personale della staff disimpegnando l’operatrice del
Dipartimento Tecnico che ha svolto l’attività fino a tutto il 2008.
10.2 Sportello tecnico
Per il 2009 è in previsione la sperimentazione di una nuova versione del SW LIMS ver.5.1,
l’ottimizzazione delle attività di spedizione dei campioni alle altre sedi Arpa tramite l’utilizzo di
un unico vettore in appalto ai trasporti regionali dell’Agenzia, l’introduzione ed utilizzo di un
applicativo informatico per la redazione di elenchi da allegare alle spedizioni di rapporti di
prova agli sportelli tecnici della rete Arpa.
Verrà, inoltre, trasferita dall’Urp, part-time, due giorni alla settimana, un’operatrice che si
integrerà nelle attività proprie dello sportello.
Nell’arco dell’anno è prevista la definitiva collocazione dello Sportello tecnico alle dipendenze
funzionali del Laboratorio Integrato con conseguente ridefinizione della figura del
referente/coordinatore di sportello.
10.3 Comunicazione e diffusione dati ambientali
Per il 2009 si prevede di proseguire la realizzazione delle peculiari attività già programmate
nel 2008 ed in particolare:
• serie di incontri con i giornalisti delle testate giornalistiche e radiotelevisive locali sul tema
“I linguaggi di ARPA”;
• organizzazione di eventi pubblici per la presentazione di specifiche attività della sezione
provinciale;
• realizzazione dei contenuti comunicativi propri del programma di lavoro dell’Osservatorio
Provinciale Rifiuti (edizioni del notiziario, sito web, rapporti gestione rifiuti);
• gestione dei contenuti informativi del sito web della sezione, con aggiornamento delle
informazioni già presenti ed implementazione del numero e tipologia di tematiche
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Programma annuale delle attività 2009
•
•
•
Le Sezioni provinciali
ambientali
collaborazione con ARPA Rivista per la redazione di articoli tecnico-scientifici;
collaborazione con l’intranet di ARPA “Aggiòrnati” per la redazione di articoli divulgativi e
di comunicazione interna;
realizzazione giornaliera della rassegna stampa digitale dei quotidiani locali a compendio
della rassegna telematica centrale.
10.4 Educazione Ambientale
Per il 2009 si ripropongono i contenuti minimali programmati per il 2008, con la riserva di
valutare le richieste che ci perverranno entro il 31/12 sulla base della disponibilità degli
esperti interessati dai progetti:
• collaborazione per eventuali iniziative con i CEA della provincia inseriti nel circuito
regionale INFEA
• visite guidate presso i nostri laboratori di gruppi di classi di scuole elementari, medie e
superiori;
• interventi di educazione ambientale presso la scuola secondaria di primo grado “Da
Vinci-Einstein” di Reggio Emilia;
• interventi di educazione ambientale presso il Liceo Scientifico Statale “Aldo Moro” di
Reggio Emilia.
Pag. 161 di 343
Sezione di Reggio Emilia
Attività Sezione
anno 2009
Servizi
Obbligatori
Aria
Acque
Suolo
Rifiuti
IPPC
RIR
CEM
RI
Siti cont.
Amianto
Distrib. Carb.
Rumore
Urbanistica
VIA
Energia
Alimenti e mat. a
Pareri
Ispezioni Campion.ti
240
259
93
295
394
0
143
20
Misure
manuali
66
Misure
autom.che
290000
Campioni
Accettati
(Sport)
Campioni
Analizzati
(LIMS)
0
205
769
0
7020
22
0
30
335
23
0
145
10
69
150
0
240
0
0
205
45
0
0
150
0
0
0
3
0
0
0
0
10
66
60
0
180
0
0
100
0
1500
lavoro
0
0
Entomologia
Farmaci
Mat.le atip.co
Controllo qualità
0
10100
0
0
14
14
70
90
736
13
9
5
0
0
130
0
cont.
Ambienti di vita e
Totale Obb.
Servizi Non
Obbligatori
1616
Aria
Acque
CEM
Rifiuti
Suolo e siti cont.
Rumore
RI
Oss.Amb.li
Energia
Alimenti e mat. a
0
0
0
600
0
750
1429
1117
346
290000
0
20870
0
0
0
7200
0
190
0
0
0
1330
0
10
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1000
0
0
0
0
3400
0
0
1530
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
25400
700
0
cont.
Ambienti di vita e
lavoro
Entomologia
Farmaci
Mat.le atip.co
Totale Non Obb.
Totale generale Sez.ne
0
0
0
0
33300
0
7460
1616
1429
1117
346
323300
0
28330
SINTESI ATTIVITA' SU "PROGETTO"
DURATA
N.
DENOMINAZIONE
PROGETTO
CLIENTE
Annuale
OBIETTIVI
(Sintesi)
Matrice/i
(prevalentemente
trattate)
Servizio con funzioni
di process owner
(ST-SSA-DT-CTR)
Pluriennale
Previsione
Output previsti costi operativi
(€*1000)
Previsione
ricavi
(€*1000)
1 Progetto Direttiva 2000/60/CE
Regione
x
Adeguamento rete di monitoraggio come previsto dalla
direttiva 200/06/CE
Acque
SSA
Adeguamento rete
di monitoraggio,
Relazione finale
0
26,5
2 Progetto Distretto Ceramico
Regione
x
Progetto di fattibilità per la bonifica dell’acquifero
superficiale dell’area del distretto ceramico
Acque
SSA
Report e
Relazione finale
77
75,5
3 Progetto MONITER
Regione
x
Caratterizzazione materiale particolato emesso da
inceneritori
Aria
DT
Linee guida per
sorveglianza
inceneritori,
Relazione finale
75
67
Nota: I costi operativi ed i ricavi (ove presenti) devono essere indicati esclusivamente per le quote di competenza del Nodo per l'anno 2009
Impegno
personale
interno
previsto
(g/uomo/y)
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
SEZIONE PROVINCIALE DI MODENA
0.
PRIORITÀ DI PROGRAMMA IN AMBITO PROVINCIALE
Analisi ambientale del territorio provinciale
Dall’analisi effettuata in ambito regionale sui principali drivers, i cui impatti si riflettono
negativamente sulla qualità ambientale e sulle condizioni di vita, fatto 100 il valore
complessivo dei determinanti analizzati, la Provincia di Modena si posiziona al secondo
posto con circa il 14% dei determinanti di pressione ambientale, seconda solo alla Prov. Di
Bologna (vedi grafici), logica conseguenza del livello di eccellenza dell’area modenese
nell’ambito dello sviluppo socio economico.
Determinanti - fattori di pressione
AGRICOLTURA
ATTIVITA PRODUTTIVE
POPOLAZIONE
SERVIZI
90 IPPC
25%
199 IPPC
20%
15%
10%
5%
0%
Piacenza
Parma
Reggio
Emilia
Modena
Bologna
Ferrara
Ravenna
Forli Cesena
Dall’analisi dello stato ambientale si può sinteticamente considerare che:
Pag. 164 di 343
Rimini
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Qualità dell’aria: i livelli di polveri, biossido di azoto e ozono in atmosfera rimangono ancora
critici in buona parte del territorio provinciale, come testimoniano i dati raccolti dalla rete di
monitoraggio della qualità dell’aria e dalle campagne di monitoraggio effettuate con i mezzi
mobili. In particolare, risultano elevati i livelli di PM10, che nelle stazioni da traffico spesso
superano più di 100 volte in un anno il limite di 50 µg/m3 (35 sono i superamenti di tale
valore ammessi dalla normativa). Questi livelli pongono la nostra Provincia tra quelle con
maggiori criticità a livello regionale.
Il fenomeno risulta inoltre abbastanza diffuso, in quanto i livelli rilevati nei siti da traffico e in
quelli di fondo urbano e suburbano non evidenziano differenze molto marcate. Prendendo ad
esempio quanto rilevato al 30/11/2008, i superamenti variano da 72, nelle stazioni di fondo
degli agglomerati, a 101 nelle stazioni più critiche e la media oscilla tra i 39 µg/m3 e i 45
µg/m3.
Nel 2008 il monitoraggio delle polveri è stato integrato con due analizzatori di PM2.5 collocati
rispettivamente a Parco Ferrari, a Modena, e nella stazione di Gavello a Mirandola, in area
rurale. Da una prima analisi di questi dati, emerge un’elevata uniformità negli andamenti e
nei livelli rilevati da queste due stazioni, nonostante la loro diversa collocazione, una in area
urbana a Modena e l’altra in area rurale lontana da fonti di emissione primarie. Questo dato
conferma l’elevata diffusione delle polveri più fini.
PM 2.5 - Valori medi giornalieri
80
70
Parco Ferrari PM2,5
Gavello PM2,5
60
µg/m3
50
40
30
20
10
28/11/08
21/11/08
14/11/08
07/11/08
31/10/08
24/10/08
17/10/08
10/10/08
03/10/08
26/09/08
19/09/08
12/09/08
05/09/08
29/08/08
22/08/08
15/08/08
08/08/08
01/08/08
25/07/08
18/07/08
11/07/08
04/07/08
27/06/08
20/06/08
0
Anche il rapporto PM2.5/PM10 rilevato nelle due stazioni non sembra evidenziare differenze
marcate e si mantiene, nel periodo indagato (ottobre/novembre), a valori di circa il 55% in
peso, testimoniando una presenza analoga della frazione fine rispetto a quella più
grossolana.
Qualità delle acque: permane la criticità correlata alla presenza delle sostanze azotate nelle
acque di falda. Il risanamento delle falde da nitrati risulta essere un problema estremamente
complesso che richiede sia interventi strutturali che di risanamento locale. La Variante al
PTCP, in attuazione del Piano di Tutela delle Acque elaborato dalla Regione Emilia
Romagna, ha istituito un gruppo di lavoro denominato “Tavolo nitrati”, approvato in sede di
Consiglio Provinciale, funzionale all’individuazione di proposte di interventi strutturali e non,
finalizzati proprio al risanamento delle acque sotterranee dall’inquinamento. Tale gruppo di
lavoro sarà fattivamente attivo dal 2009, costituendo uno degli strumenti di pianificazione per
il raggiungimento degli obiettivi di qualità fissati dalla Normativa nazionale e dalle Direttive
europee.
Pag. 165 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Rifiuti: Viene mantenuta un’elevata attenzione riferita dagli impianti di trattamento e gestione
dei rifiuti, attenzione che si sostanzia in articolate campagne di monitoraggio e di valutazione
sui dati acquisiti. Arpa consapevole delle legittime preoccupazioni dei cittadini, fornisce ed
aggiorna sul proprio sito web l’ampia e periodica documentazione reportistica elaborata,
agendo nella più assoluta trasparenza informativa e comunicativa.
Agenti fisici (campi elettromagnetici e rumore): l’attività di Arpa si mantiene su livelli di
elevato impegno in relazione alla rilevante dinamicità del settore. Negli ultimi anni si è
assistito infatti ad un notevole sviluppo delle reti di comunicazione elettronica, sia per
l’aumento del numero degli utenti del servizio di telefonia mobile sia per la realizzazione di
impianti a servizio di nuove tecnologie di trasmissione radiotelevisiva. L’incremento del
numero dei siti è fonte di un diffuso allarme sociale, tuttavia le politiche di Pianificazione
adottate dalle Amministrazioni Comunali oltre che le azioni di monitoraggio e di controllo che
Arpa ha realizzato sul territorio per la verifica dell’esposizione elettromagnetica della
popolazione, hanno in parte ridotto i motivi di conflittualità con i cittadini.
I disturbi da rumore causati da fonti puntuali (attività produttive e commerciali) e dai sistemi
infrastrutturali per il trasporto (strade e ferrovie) si ripropongono come elementi di perdurante
conflittualità e conseguentemente richiedono un’impegnativa attività per la loro risoluzione.
Odori: si presentano come un problema sempre più diffuso sul territorio. La mancanza di
una normativa specifica oltre che la difficoltà dell’oggettiva determinazione del disturbo
certamente non costituiscono i presupposti per la risoluzione dei conflitti che si generano.
Nel corso del 2008, in ottemperanza a quanto prescritto nelle autorizzazioni AIA, le aziende
hanno eseguito monitoraggi specifici e realizzato soluzioni tecniche operative, fra le quali la
copertura di vasche di stoccaggio di materiale potenzialmente fonte di maleodorazioni e la
captazione delle esalazioni, che sicuramente favoriranno la riduzione della dispersione in
aria di odori molesti.
Priorità del Programma Provinciale
L’obiettivo di compatibilizzare la crescente complessità della domanda e delle aspettative da
parte dei diversi soggetti che compongono la società civile: enti locali di governo del
territorio, Aziende, cittadini, Associazioni ecc., con le risorse proprie dell’agenzia, impone
coerenti e conseguenti scelte strategiche.
In attesa della ridefinizione della vision dell’agenzia, prevista con la definizione e proposta
del “Piano di riposizionamento e riequilibrio economico – finanziario dell’Agenzia”
dovranno essere individuate priorità programmatiche ed adeguate soglie quantitative tali da
garantire l’evasione delle richieste presentate da parte degli stakeolder assicurando il
rispetto dei tempi di risposta.
A tal riguardo si segnala un importante azione messa in campo da Arpa AUSL la Provincia di
Modena e la rete degli Sportelli Unici sia delle Attività produttive che dell’edilizia, per
un’accelerazione della comunicazione documentale.
Nel 2008 si è completato e reso operativo, fra gli ENTI in questione, l’interscambio via Posta
Elettronica Certificata PEC e firma digitale dei documenti, dotandosi di PEC istituzionale,
software di protocollo interoperabile e smart card per la firma digitale.
Un ulteriore step, previsto nel 2009, sarà la sperimentazione della trasmissione in digitale
della documentazione da parte degli studi professionali.
Infine per la riduzione del tempo complessivo di risposta, si proseguirà nel proporre ulteriori
momenti di confronto informativo con il mondo professionale proponente la parte progettuale,
tali da ridurre la necessità di richieste di integrazioni suppletive agli elaborati presentati in
prima istanza.
Il programma 2009, articolato secondo gli indirizzi della Direzione Generale e delle specificità
territoriali locali, si tradurrà in particolare in :
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Programma annuale delle attività 2009
-
Le Sezioni provinciali
Verifica ispettiva delle Aziende soggette ad AIA (numericamente circa il 50% del numero
complessivo delle Aziende in AIA);
Attività di monitoraggio della qualità delle acque superficiali e sotterranee, della qualità
dell’aria e dei CEM;
Attività di vigilanza e controllo degli insediamenti a maggiore impatto (impianti di
stoccaggio e trattamento rifiuti, comparto ceramico, verniciature, cantieri per infrastrutture
TAV, RFI BO-VR,…);
Supporto tecnico in materia di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati;
Attività di vigilanza e controllo relativamente al riutilizzo agronomico dei fanghi da impianti
di depurazione.
Necessariamente l’obiettivo di dare risposta alle priorità individuate, si rifletterà sugli altri
ambiti di attività di Arpa.
A limitare l’attuazione del programma, di norma, influisce anche la notevole quantità di
segnalazioni ed esposti di cittadini, in particolare per problemi riconducibili a inquinamento di
acque superficiali del reticolo secondario, all’impatto acustico e alla diffusione di sostanze
maleodoranti. Conseguentemente per il raggiungimento degli obiettivi di priorità prefigurati, si
renderà necessaria la fattiva collaborazione dei diversi Enti di governo locale, che possono
costituire un prezioso sistema di prima risposta e di intervento nei confronti delle
segnalazioni da parte dei cittadini / associazioni nei confronti dell'agenzia. L’auspicio è che in
tal modo le risorse di Arpa siano maggiormente svincolate da segnalazioni di terzi, tali da
poter essere impiegate in forme più strutturate secondo programmi e piani condivisi, con
criteri di maggiore efficacia in termini di ricaduta sull’ambiente. Nel 2008 l’attività di ispezione
e campionamento a seguito di SIA è stata pari al 50% circa dell’intera attività svolta, con
indubbi riflessi sia sull’attività programmata che sui complessivi tempi di risposta di Arpa.
SERVIZI OBBLIGATORI
1.
SUPPORTO TECNICO PER LE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI
A fronte del trend delle attività registrate dall’anno 2003 ad oggi, si ritiene che
quantitativamente si possano ipotizzare e confermare dati numerici in linea con quanto
riscontato nel 2008.
Attività IPPC
Nel 2008 la Sezione ha concluso l’attività istruttoria sulle 199 domande di AIA di cui 163
industriali e 36 della cat 6.6 “allevamenti”; l’Autorità Competente ha rilasciato altrettanti
provvedimenti autorizzatori.
E’ prevedibile per il 2009 una ulteriore attività istruttoria:
− per richieste di modifica delle MTD adottate
− per richieste di modifica di impianti
− per la presentazione di nuovi elementi di conoscenza sempre da parte delle Aziende.
Ipotesi tutte nella previsione di revisione della autorizzazione prima della naturale scadenza
ai sensi dell’art 9 del D.Lgs. 59/05.
Pag. 167 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
PARERI
CLIENTE
Ambito di
intervento/matrice
Attività
Provincia
Aria emissioni in atmosfera
Comune
Scarico - reflui domestici
Provincia
Scarico – reflui industriali
Provincia
Scarico - spandimento reflui
zootecnici
Siti contaminati / Distributori
carburanti
Provincia
Rifiuti
SUAP/Comune
Progetti NIP/ piani e strumenti
urbanistici
Comune/
Provincia
Via, Screening, Scoping di
insediamenti/infrastrutture/En
ergia
Comune
Attività rumorose
Provincia/
Sportello Unico
comunale
Provincia
N°
Pareri per modifiche o nuove emissioni
Pareri/istruttorie di cui una parte relativi
a domande di rinnovo
Pareri di cui una parte relativi a
domande di rinnovo
Pareri istruttorie per rinnovi o nuove
attività di spandimento reflui zootecnici
Pareri e relazioni su piani e bonifiche
Rapporti/ pareri per variazioni attività di
trattamento o stoccaggio rifiuti
Pareri /istruttorie
Pareri, scoping e screening
250
350
70
30
130
80
1.150
50
Pareri/ istruttorie su attività produttive e
attività provvisorie
450
Esame progetti impianti SRB
– RadioTV- Elettrodotti
Pareri /istruttorie
300
Attività IPPC
Pareri /istruttorie
100
TOTALE
Matrici/ ambiti
2.960
PARERI/ISTRUTTORIE/RELAZIONI
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Cons.
Cons.
Cons.
Cons.
Cons.
Precons. 2008
Progr.2009
ARIA
467
450
400
394
352
273
250
ACQUA
759
806
595
441
494
494
450
SUOLO + SITI CONT.
+ DISTR. CARB
157
136
149
159
147
100
130
RIFIUTI
212
240
179
82
78
65
80
RUMORE
336
443
518
538
509
425
450
URBANISTICA - VIA
648
879
852
1097
1198
1277
1200
RADIAZIONI NON
IONIZZANTI (NIR)
276
295
387
335
477
326
300
20
200
110
100
3.066
3.455
3.070
2.960
AIA
TOTALE
2.855
3.249
3.080
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Pareri/Istruttorie/Relazioni
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
Aria
Acqua
Suolo
Consuntivo
2.
Rifiuti
Rumore
Urbanistica/VIA
NIR
Preventivo 2009
SUPPORTO TECNICO ENTI LOCALI
L’entrata in vigore del Decreto Legislativo 16 gennaio 2008 n° 4 relativo alla Valutazione
Ambientale Strategica AS dei piani e programmi e della Valutazione di Impatto Ambientale
dei progetti VIA e sulla Autorizzazione Integrata Ambientale IPPC richiederà da parte di Arpa
un supplemento di attività nella traduzione applicativa di questi strumenti.
Arpa, assicurerà la propria collaborazione per elevare la qualità ambientale degli strumenti
valutati contribuendo a realizzare le migliori condizioni per uno sviluppo sostenibile,
perseguendo inoltre l’obiettivo dell’integrazione e coerenza dei programmi, dei piani
territoriali e dei progetti insediativi.
Attività
Cliente
Obiettivi
Attività Istruttoria di Scoping, VIA e
Screening
Regione
Provincia
Comuni
Supporto agli EELL, in virtù delle specifiche
conoscenze tecnico-scientifiche in possesso
all’Agenzia.
Attività di supporto alla pianificazione
territoriale
(PSC, PTCP, Piani Settoriali,
Regolamenti comunali)
Provincia
Comuni
Supporto agli EELL per favorire la costruzione di
analisi ambientali condivise e rilevare elementi di
criticità/ forza dei diversi ambiti territoriali
Nella figura di seguito riportata sono evidenziate le realtà comunali che hanno attivato le
procedure di elaborazione del PSC a cui Arpa ha attivamente partecipato sia nella fase della
Conferenza di Pianificazione che nelle successive fasi di applicazione della LR 20/2000,
PSC, POC, RUE.
Pag. 169 di 343
Programma annuale delle attività 2009
3.
Le Sezioni provinciali
CONTROLLO E VIGILANZA
L’attività di vigilanza e controllo sui determinanti di pressione ambientale, risulta
programmata sulla base degli indirizzi generali concordati con la Provincia (Ente con
responsabilità amministrativa dei controlli ambientali) che ne definisce, strategie e priorità,
tenuto conto dei report sullo stato dell’ambiente, delle peculiarità del territorio provinciale e
delle criticità evidenziate. Il programma potrà essere rivisto nel corso dell’anno per
emergenze non preventivabili e/o per sopravvenute diverse disposizioni sovraordinate.
L’azione di vigilanza si esplica attraverso ispezioni, campionamenti e misure sulla base di
quanto previsto dalle normative specifiche di riferimento e può essere distinta per:
attività obbligatoria prevista dalla normativa nazionale o regionale,
attività ispettiva programmata,
attività di supporto per il controllo di emergenze ambientali.
attività di risposta ad esposti per inconvenienti ambientali,
Premettendo che le indicazioni sottoriportate hanno valore indicativo e che potranno subire
sostanziali modifiche in caso di sopravvenute emergenze, le principali attività programmate
per il 2009 riguardano:
ARIA. Emissioni in atmosfera
L’avvio dell’attività ispettiva in ambito AIA determinerà un numero complessivo di oltre 200
fonti emissive campionate di cui circa 80 per le AIA e 120 per le restanti autorizzazioni
settoriali. In termini numerici l’attività ispettiva sarà pari a 400 ispezioni.
ACQUE: Controllo degli scarichi idrici e acque indagine inquinamento
Reflui urbani
Il protocollo tra Provincia, Arpa ed Enti Gestori approvato con DGP n. 99 del 20 marzo 2007
ha definito, come richiesto dall’Agenzia, la programmazione dell’attività di controllo relativa
Pag. 170 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
agli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane ai sensi del DLgs.
152/06 parte III; non si modificherà il numero dei controlli già sperimentato.
Dal 1 gennaio 2006 la normativa ha introdotto il controllo dei depuratori di potenzialità 2000 <
AE < 9999 e 10000 < AE < 49999. Verranno effettuati 75 controlli riferiti alla verifica della
tabella 3 oltre a 18 controlli relativi alla tabella I sui tre depuratori > 50000 AE così come
previsto dalla norma.
Dei 93 campioni:
21 tab. 3 interesseranno
21 depuratori
2000 < AE <9999
36 tab. 3 interesseranno
12 depuratori
10000 < AE <49999
36 (18 tab. 3 + 18 tab.I)
3 depuratori
> 50000 AE
Per il controllo dalla tabella I degli impianti da 2000 < AE < 9999 l’esecuzione del piano di
campionamento ed analisi, dovrà prevedersi il concorso degli Enti gestori a seguito di
un’azione di coordinamento fra enti promossa da parte dell’amministrazione Provinciale. La
valutazione di conformità resterà comunque in capo ad Arpa in stretto rapporto con la
Provincia. Il controllo sui 3 depuratori >50000AE riferito sia alla distribuzione dei campioni
che analitico si manterrà invariato. Gli Enti gestori invieranno altresì al controllo presso la
rete laboratoristica dell’Arpa 12 campioni per ognuno dei 3 depuratori > 50000 AE per la
verifica analitica della tabella I.
Per i depuratori dei Comuni di Montese e Pievepelago verranno effettuati 12 controlli per la
tabI di cui 2 tab3.
Sull’esperienza già consolidata dei piani precedenti si prevedono n° 450 ispezioni di cui 350
su acque reflue urbane da programmazione e 100 ispezioni sia su scarichi industriali
programmati che su scarichi domestici a seguito di segnalazioni di inconvenienti ambientali
(SIA). A completamento di questa attività di controllo si prevedono circa 180 ispezioni sulle
acque superficiali di cui orientativamente una sessantina daranno luogo a campionamenti e
conseguente caratterizzazione analitica delle acque.
Suolo - Siti contaminati - Rifiuti
Suolo
Sulla matrice suolo per il 2009 si prevedono n° 50 ispezioni così ripartite:
- Controllo stoccaggio e riutilizzo reflui zootecnici
n° 30
- L’approfondimento controllo riutilizzo agronomico fanghi di depurazione civile n° 10
- Controllo riutilizzo compost e ammendanti sul suolo
n° 10
Siti contaminati
Si riconferma l’impegno di Arpa a supporto degli Enti Locali riferita agli interventi di bonifica e
ripristino ambientale dei siti contaminati, attività che si sostanzia nella verifica della
caratterizzazione del sito nella valutazione dell’eventuale analisi di rischio e nella verifica del
ripristino e restituzione delle aree contaminate. Proseguirà l’attività di supporto alla Regione
Emilia Romagna per l’individuazione delle modalità, sia ambientali che economiche, più
idonee alla bonifica del sito di interesse nazionale di Sassuolo - Scandiano. E’ in atto un
articolato approfondimento sull’avvio al recupero/riutilizzo in fornace di significativi
quantitativi di materiali dai siti in oggetto che oltre al monitoraggio in situ, determineranno un
rilevante impegno in termini di controllo delle emissioni presso le fornaci stesse.
In generale si ipotizzano 160 ispezioni e 325 campioni.
Rifiuti
Per il controllo dell’attività sui rifiuti “DLgs 152/06 parte IV” si effettueranno un numero
complessivo di 130 ispezioni e 40 campioni.
Pag. 171 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
ISPEZIONI
Ambito di
intervento/matrice
CLIENTE
Provincia
Provincia
Provincia
Provincia
Volume
progr.to
Attività
Aria emissioni in atmosfera
Ispezioni per attività programmata
Aria immissioni in atmosfera/
odori / polveri
Sopralluoghi/Ispezioni
Acque - reflui urbani,domestici,
industriali
Acque superficiali da SIA
Suolo - spandimento reflui
zootecnici/fanghi/compost e
ammendanti
400
50
350
Ispezioni su impianti di acque reflue urbane
Ispezioni per attività programmata e/o su
reclamo su scarichi domestici e industriali
Sopralluoghi/Ispezioni
100
180
Ispezioni aziende zootecniche per attività
programmata e/o su reclamo
50
Provincia
Suolo – siti contaminati
Ispezioni in siti contaminati (discariche abusive,
depositi incontrollati ecc.)
160
Provincia
Rifiuti – imp.incenerimento
/compostaggio/discariche/
ripristino ambientale
Ispezioni su siti di produzione o gestione rifiuti
programmate e/o su reclamo
130
Comune
Rumore
Comune
Urbanistica - VIA
Provincia
IPPC
Comune
CEM
AUSL
Amianto
Vari
Tutte le matrici
Ispezioni programmate e/o su reclamo su attività
rumorose
Sopralluoghi/Ispezioni
50
30
320
Ispezioni
Ispezioni per la verifica dei livelli di esposizione
prodotti dagli impianti di telefonia mobile, Radio
TV e di distribuzione dell’energia elettrica
Ispezioni per la verifica della corretta gestione di
materiali contenenti amianto
40
20
40
Ispezioni di Pronta Disponibilità
TOTALE
1.920
ISPEZIONI
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Cons.
Cons.
Cons.
Cons.
Cons.
Precons. 2008
Progr.2009
ARIA
555
490
253
423
399
387
450
ACQUA
812
874
681
637
564
557
630
SUOLO + SITI CONT.
+ DISTR. CARB
335
325
307
368
373
314
210
RIFIUTI
318
277
221
143
136
125
130
RUMORE
131
177
81
127
76
59
50
URBANISTICA - VIA
26
89
105
73
32
23
30
RADIAZIONI NON
IONIZZANTI (NIR)
180
184
111
65
27
25
40
AIA
40
320
AMIANTO
60
20
PRONTA
DISPONIBILITA'
40
40
1.630
1.920
Matrici/ ambiti
TOTALE
2.357
2.416
1.759
1.836
Pag. 172 di 343
1.607
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Ispezioni
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
Aria
Acqua
Suolo
Rifiuti
Consuntivo
Rumore
Urbanistica/VIA
NIR
Preventivo 2009
CAMPIONAMENTI E MISURE
Ambito di
intervento/matrice
CLIENTE
Volume
progr.to
Attività
Provincia
Aria emissioni in atmosfera
Campionamenti di emissioni gassose
200
Provincia
Acque - reflui urbani domestici,
industriali/ prima pioggia
Campionamenti
143
Provincia/C
omuni
Acque sup/sott . da SIA
Campionamenti
60
Comune
Suolo –siti contaminati/
fanghi/compost e ammendanti
Rifiuti – imp.incenerimento
/compostaggio/discariche/
ripristino ambientale
Rumore
Provincia
Comune
Provincia
325
Campionamento di fanghi e terreni
40
Campionamenti
Misure strumentali ambientali e sulle
sorgenti
120
AIA
Campionamenti
500
CEM
Misure strumentali ambientali
80
TOTALE
Pag. 173 di 343
1.468
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
CAMPIONI/MISURE
Matrici/ ambiti
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Cons.
Cons.
Cons.
Cons.
Cons.
Precons. 2008
Progr.2009
ARIA
272
342
202
205
194
246
200
ACQUA
255
328
276
239
175
382
203
SUOLO + SITI CONT.
+ DISTR. CARB
276
283
249
440
374
320
325
RIFIUTI
46
35
70
70
45
37
40
RUMORE
361
492
243
262
179
78
120
500
AIA
RADIAZIONI NON
IONIZZANTI (NIR)
TOTALE
370
297
136
160
64
80
80
1.580
1.777
1.176
1.376
1.031
1.143
1468
Campioni/misure
600
500
400
300
200
100
0
Aria
Acqua
Suolo
Consuntivo
Rifiuti
Preventivo 2009
Pag. 174 di 343
Rumore
NIR
Programma annuale delle attività 2009
4.
Le Sezioni provinciali
RETI REGIONALI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE
L’attività di Monitoraggio Ambientale
Le reti di monitoraggio ambientale pesano, in termini di impegno temporale, per il 30% circa
dell’attività complessiva del SSA. La restante quota si sostanzia prevalentemente in attività di
supporto alla pianificazione agli EE.LL, oltre che in progettualità in ambito territoriale (attività
essenziale per le necessità di raggiungimento degli obiettivi economici del nodo e
riconducibile in massima parte ad attività di monitoraggio ed analisi valutative suppletive del
territorio a fronte di interventi infrastrutturali e/o di pianificazione).
Attività SSA
Monitoraggio
Aria
17 %
Monitoraggio
Acqua
12 %
Monitoraggio
Ag. Fisici
Altra Attività
70 %
1%
Qualità dell’aria
Nel corso degli ultimi anni la struttura della rete regionale di monitoraggio della qualità
dell’aria ha subito notevoli modifiche, secondo quanto previsto dal progetto di ristrutturazione
promosso dalla Regione Emilia-Romagna in accordo con Arpa, Province e Comuni.
Nel 2008, in particolare, sono terminate le attività previste dalla fase I del progetto, con
l’attivazione di due nuove stazioni, Gavello a Mirandola e Parco V. Agnini a Vignola, e la
riconfigurazione delle stazioni esistenti in termini di parametri monitoratati, secondo quanto
previsto dal progetto in base alla tipologia della stazione stessa.
Attualmente, sono quindi attive 9 stazioni di monitoraggio, di cui 8 già nella loro collocazione
finale e una, quella di Sassuolo, da rilocare in sito più idoneo.
La seconda fase del progetto di ristrutturazione, che verrà attuata nell’anno 2009, oltre allo
spostamento della stazione di Sassuolo, prevede l’acquisto di nuova strumentazione (4
PM10 e 1 PM2.5) per completare o rinnovare il parco strumenti.
COMUNE
Mirandola
STAZIONE
Gavello
STATO
DATA
ATTIV.NE
NUOVA
26/06/2008
Fondo suburbano
NUOVA
26/06/2008
ESISTENTE
1995
Rilocazione BTX
a Giardini
ESISTENTE
14/11/2005
Acquisto PM10
TIPOLOGIA
ZONA/
Aggl.to
Fondo rurale
ATTIVITÀ
ZONA A
Vignola
Parco Via
Agnini
Modena
Via
Nonantolana
Fondo urbano
residenziale
Modena
Parco Ferrari
Fondo urbano
Carpi
Via Remesina
Fondo suburbano
ESISTENTE
1997
Modena
Via Giardini
Traffico
ESISTENTE
1990
Maranello
Area Parco 2
Fondo urbano
ESISTENTE
1999
Fiorano
Circ. S.
Francesco
NUOVA
01/05/2007
AGG R4
AGG R5
Traffico
Pag. 175 di 343
Acquisto PM10,
PM2,5
Acquisto PM10,
BTX
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Sassuolo
In fase di
definizione
Fondo urbano
residenziale
NUOVA
Fine
2008/2009
Installazione
Nuova Stazione
Acquisto PM10
Sassuolo
Sassuolo
Fondo urbano
residenziale/
traffico
ESISTENTE
DA
RILOCARE
1990
Disattivazione
Il monitoraggio in Provincia di Modena verrà poi integrato attraverso l’utilizzo di due mezzi
mobili, uno di recente acquisizione, le cui campagne verranno concordate nell’ambito del
Comitato di Gestione della Rete di monitoraggio.
Il sistema integrato delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria comprende, oltre a quanto
esposto in precedenza, anche le reti di monitoraggio delle deposizioni atmosferiche e dei
pollini allergenici. Queste reti integrative hanno l’obiettivo di acquisire informazioni ambientali
sui fenomeni di acidificazione e di monitorare la presenza delle diverse specie polliniche in
atmosfera.
I punti di monitoraggio di queste reti non subiranno variazioni nella frequenza, inoltre il
protocollo analitico d’indagine rimarrà invariato.
Attività
N° stazioni/
punti
misura
Frequenza
monitoraggio
Stazioni fisse
9
Continua
Mezzo mobile
HERA
8
Continua su campagne
di 1 mese
Mezzo Mobile
Provincia
10
Monitoraggio
IPA
3
Deposizioni
Umide
Pollini
aerodispersi
Continua su campagne
di 1 mese
1 membrana ogni 5 gg
per ottenere un dato
medio mensile
Inquinanti monitorati/campioni
NOx, NO, NO2, CO, SO2, O3,
BTX, PTS, PM10, PM2,5
NOx, NO, NO2, CO, SO2, O3,
PM10, meteo, flussi di traffico Benzene con campionatori passivi
NOx, NO, NO2, CO, SO2, O3,
PM10, meteo
32 parametri/36 campioni
1
settimanale
14 parametri/a seconda degli
eventi piovosi
1
giornaliera
38 parametri/365 campioni
Pag. 176 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Rete di monitoraggio qualità dell’aria
Acque superficiali e sotterranee
La Direttiva Europea 2000/60 sulle acque e il D.Lgs. 152/06, modificano significativamente il
monitoraggio delle acque superficiali, sia nell’architettura delle reti, che nella tipologia dei
campionamenti. Secondo i criteri dettati dalla normativa, i corsi d’acqua che attraversano il
territorio modenese appartengono a due ecoregioni: Appennino settentrionale e pianura
padana. Nel 2008 si è avviato e concluso il processo di tipizzazione finalizzato
all’individuazione dei tratti di corsi d’acqua omogenei, su cui dovranno essere applicati i
monitoraggi. Sono stati complessivamente tipizzati oltre 70 tratti omogenei, all’interno dei
bacini dei fiumi Secchia e Panaro.
La tipologia di monitoraggio previsto dalla Normativa vigente si basa soprattutto sulla
valutazione degli elementi biologici, rappresentati dalle comunità acquatiche
(macroinvertebrati, diatomee bentoniche, macrofite acquatiche, fauna ittica) e degli elementi
idromorfologici, che condizionano la funzionalità fluviale; per ogni tratto indagato dovranno
essere effettuate le indagini chimico-fisiche e microbiologiche con periodicità diverse a
seconda della tipologia di indagine e della tipologia di sostanza analizzata.
Dal 2009 l’attività di monitoraggio delle acque superficiali interne ed in particolare del
biomonitoraggio dovrà essere rivista nella sua interezza, tentando di effettuare un nuovo
“punto zero” di classificazione. Le informazioni raccolte applicando il nuovo sistema di
monitoraggio delle acque superficiali interne, costituirà la base che sarà di ausilio alla
Regione per la predisposizione del Piano Regionale di Gestione, che dovrà essere
presentato entro il 31/12/2009.
Invariate rimangono le reti per l’idoneità alla vita dei pesci che risulta costituita da 8 stazioni,
poste sui corpi idrici principali e secondari, con 3 stazioni per acque idonee alla vita dei
salmonidi e 5 per acque idonee alla vita dei ciprinidi.
Pag. 177 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
La Normativa vigente, non modifica in modo sostanziale i criteri per il monitoraggio
dell’acquifero sotterraneo. In attesa del decreto attuativo che darà più precise indicazioni
relativamente ai criteri per la definizione delle reti e ai parametri da analizzare ed alla
periodicità del prelievo, l’attività per l’anno 2009 seguirà le stesse frequenze e modalità di
campionamento del 2008.
La Rete di monitoraggio Regionale risulta costituita da 63 pozzi.
Attività/Rete
N°
stazioni/punti
misura
Frequenza
monitoraggio
N°
campioni /
rilevazioni
Monitoraggio Acque Rete
Ambientale Regionale +
portate
15
12/anno
180
4
4/anno
16
4
2/anno
8
Monitoraggio Biologico
Acque Rete Ambientale
Regionale
Monitoraggio Biologico
Acque Rete Ambientale
4
1/anno
Regionale
Monitoraggio Biologico
Acque Rete Ambientale
4
2/anno
Regionale
Monitoraggio Acque Rete
8
4/anno
Funzionale (vita pesci)
Monitoraggio Biologico
Acque Rete Funzionale
8
2/anno
(vita pesci)
Monitoraggio acque
sotterranee
63
2/anno
chimismo/Rete Regionale
Monitoraggio acque
48
2/anno
sotterranee
Piezometrie/Rete
15
4/anno
Regionale
(°) misure in campo: temperatura aria, temperatura acqua.
Pag. 178 di 343
4
4
Protocollo
analitico di
indagine
125 parametri
Staz. A
24 parametri
Staz. B (°)
Monitoraggio
macroinvertebrati
Monitoraggio
macrofite
acquatiche
Monitoraggio
diatomee
bentoniche
32
30 parametri (°)
16
I.B.E.
126
Range da 28 a 68
parametri (°)
96
60
Misura del
livello statico
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Reti di monitoraggio acque superficiali
Reti di monitoraggio acque sotterranee
Campi elettromagnetici
Nell’ambito del progetto di revisione delle reti di monitoraggio ambientale di Arpa, è stata
prevista nell’arco di due anni (2008-2009), una razionalizzazione dell’attività legata al
monitoraggio dei cem, che permetta di mantenere un buon presidio del monitoraggio e una
riduzione dei costi di gestione, favorendo l’integrazione tra la rete regionale e le campagne di
misura locali richieste dai Comuni.
Si è ritenuto opportuno definire la rete regionale di monitoraggio in continuo dei campi
elettromagnetici ad alta frequenza come l’insieme dei dati ottenuti dal monitoraggio con
campagne di misura tramite stazioni rilocabili.
Tali dati saranno costantemente validati e resi fruibili agli enti ed al pubblico attraverso il sito
web
della
Sezione
ARPA
di
Modena
al
seguente
indirizzo
www.arpa.emr.it/elettrosmog/elettrosmog.asp/prov=mo
Criteri generali per lo svolgimento dell’attività di monitoraggio in continuo dei cem:
Programmazione annuale della rete di monitoraggio regionale:
• privilegiare aree con possibili “criticità” ambientali, ovvero alta densità di impianti o
contributi importanti di impianti radio TV, correlate alla concentrazione di ambienti
residenziali o di recettori “sensibili” potenzialmente interessati. Tra queste, la priorità sarà
data a quei casi in cui sono evidenti le sensibilità e le condizioni di disagio dei cittadini
testimoniate dalla presentazione di esposti, dalla costituzione di comitati, o altro;
• monitoraggio periodico/ripetuto in corrispondenza di aree urbanizzate, edifici o altro, in
prossimità di siti radioTv anche in attesa di delocalizzazione prevista dal PLERT;
Pag. 179 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
•
monitoraggio nelle località, edifici, aree accessibili più prossimi ai siti radioTv di interesse
Nazionale;
• attività di monitoraggio, per i siti che risultano più critici dal punto di vista dell’esposizione
della popolazione ai cem, individuati sulla base dei calcoli teorici effettuati in sede di
valutazione preventiva, laddove vengano stimati livelli di cem uguali o superiori alla metà
del valore di riferimento normativo (3 V/m);
• attività di monitoraggio in corrispondenza dei siti sensibili (asili, scuole, ospedali, case di
cura,…), più prossimi agli impianti (entro i 200 m per SRB e 500 per radioTv).
Tre delle 8 centraline rilocabili, di cui dispone l’Agenzia, saranno pertanto utilizzate
nell’ambito della rete Regionale, per un numero di campagne annue per centralina pari a 3,
con durata media di ogni campagna di 30 giorni.
L’attività di monitoraggio dei cem sarà, anche, orientata in funzione della domanda esterna e
verrà realizzata mediante specifici accordi con Comuni e Province.
Attività di specifiche convenzioni ad integrazione della rete regionale:
• attività di monitoraggio come supporto alla normale attività di ispezione e vigilanza
effettuata anche a seguito di esposti di cittadini pervenuti tramite Amministrazioni
Comunali.
• attività di monitoraggio relativamente a siti RTV di particolare rilevanza e criticità, anche
al di fuori di contesti urbanizzati e abitativi (elevata concentrazione di installazioni ed
impianti trasmittenti, potenze di emissione considerevoli) ed ipotizzando se necessario
l’utilizzo di stazioni fisse per periodi prolungati;
• monitoraggi a supporto della pianificazione territoriale o dei PLERT;
• monitoraggio in corrispondenza di aree ove vengono installati impianti di nuova
tecnologia;
• mappatura territoriale per valutare i livelli di cem di fondo nei vari Comuni ;
• monitoraggi specifici in aree urbanizzate in prossimità di impianti fissi per impianti fissi di
telefonia mobile, DVB-H etc.
Entomologia Ambientale
In seguito al fenomeno epidemico da virus Chikungunya - sviluppatosi nel 2007 nelle
province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Bologna - la Regione ha predisposto per il
triennio 2008-2010, un “Piano regionale per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della
Chikungunya e della Dengue” (DGR n. 280/2008). Arpa effettuerà la lettura dei campioni
(ovitrappole)
e
implementerà
il
database
visualizzabile
attraverso
il
sito
www.zanzaratigreonline.it.
Obiettivo prioritario del piano risulta essere il potenziamento del sistema di sorveglianza
dell´infestazione da zanzara tigre (Aedes albopictus), tramite l’aumento del numero di
ovitrappole dislocate nel territorio regionale e della frequenza di raccolta dei dati.
Il sistema di sorveglianza entomologica (rete di monitoraggio) della zanzara tigre prevede:
- il posizionamento delle ovitrappole sul territorio da parte degli operatori del Dipartimento
di Sanità pubblica in collaborazione con i tecnici comunali e le Guardie Ecologiche
Volontarie;
- la raccolta settimanale dei campioni, garantita da personale individuato e formato dai
Comuni;
- la lettura dei campioni costituiti dalle ovitrappole che sarà garantita da Arpa, in virtù
dell´esperienza acquisita nella gestione di questa attività nella stagione 2008; la lettura
sarà effettuata dalla rete laboratoristica di Arpa presso le sedi di Reggio Emilia, Modena,
Bologna, Forlì-Cesena e Rimini. L´omogeneità delle prestazioni erogate dai 5 punti di
lettura, è garantita dalla attivazione di un circuito di interconfronto fra gli operatori abilitati
a tale attività.
Pag. 180 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Il Piano regionale dell´Emilia-Romagna anche per l’anno 2009, si svilupperà da maggio a
ottobre, per circa 26 settimane, con 2.773 ovitrappole raccolte con frequenza settimanale.
Per la provincia di Modena il numero di ovitrappole monitorate è 322.
Dal 2008 inoltre è stato ritenuto opportuno, non calare l’attenzione sul problema,
continuando il monitoraggio anche per tutto il periodo invernale. Da novembre 2008 ad aprile
2009, è stato istituito un nuovo Piano di Monitoraggio invernale delle uova di Aedes
albopictus, che prevede la lettura di un numero ridotto di punti di monitoraggio (circa 10 per
ciascuna provincia), con frequenza bisettimanale. La gestione delle letture e
dell’implementazione del database è sempre affidato ad Arpa, con due soli centri di raccolta:
Modena per il territorio emiliano (inclusa la provincia di Bologna) e Rimini per il territorio
romagnolo e il ferrarese.
Monitoraggio con ovitrappole
Il monitoraggio mediante ovitrappole basato sul numero di uova deposte in contenitori
attrattivi nei confronti delle femmine gravide, rappresenta un metodo indiretto di sorveglianza
in grado di ottenere informazioni sullo sviluppo della popolazione di adulti. I dati raccolti
attraverso una dislocazione pianificata delle ovitrappole su maglie regolari e letti in
correlazione con i dati meteoclimatici, sono indicatori "proxy", cioè in grado di approssimare il
grado di infestazione.
L´obiettivo della rete di monitoraggio predisposta nel 2008 e mantenuta anche per l’anno
2009 nel territorio della Regione Emilia-Romagna, è quello di stimare il livello di infestazione
da zanzara tigre per ogni ambito provinciale e per i centri urbani a maggiore estensione,
attraverso la definizione quantitativa del numero di uova raccolte.
La proposta di revisione organizzativa della sezione, porterà al perfezionamento del
coordinamento del presidio delle analisi entomologiche. L’allarme provocato dalla diffusione
del virus Chikungunya provocato dalla zanzara tigre, ha di fatto indotto un elevato livello di
attenzione in merito alla sua presenza e diffusione. Sarà consolidato lo stretto rapporto
collaborativo con il Dipartimento di Sanità Pubblica per il monitoraggio volto a definirne la
mappa di diffusione, azione propedeutica per orientare gli interventi di bonifica e per
verificare successivamente gli effetti degli interventi di disinfezione.
Si consoliderà il ruolo di riferimento tecnico-scientifico per Arpa in materia di entomologia
ambientale (in particolare in relazione a riconoscimenti di specie) a garanzia della massima
operatività analitica a beneficio della rete, fornendo altresì supporto ad un programma di
formazione continua per gli operatori dei nodi dell’Agenzia.
5.
ATTIVITÀ LABORATORISTICA PER SERVIZI “OBBLIGATORI”
Sulla base della riconfigurazione della Rete Laboratoristica di Arpa Emilia-Romagna, alla
Sezione Provinciale di Modena è stato assegnato, sulla base della consolidata attività sulle
emissioni, il presidio Tematico Aria che garantirà le prestazioni analitiche riferite ai campioni
delle Emissioni per il polo di Centro (Modena-Bologna), inoltre a livello regionale, il LT di
Modena si propone come Laboratorio Regionale di riferimento per tali attività.
Per le Immissioni, il Laboratorio si occuperà delle analisi per la rete di Monitoraggio di
Modena e Bologna per Metalli, IPA e Campionatori Passivi (BTX, NOx, Aldeidi).
Lo Sportello di Sezione per le attività di accettazione campioni, confluirà all’interno del LT
che rimarrà il punto di riferimento per il conferimento dei campioni e le richieste
d’informazioni.
Questa riconfigurazione laboratoristica ci ha visti impegnati nel 2008 nella risoluzione della
logistica dei trasferimenti dei campioni in quanto i campioni di Acque di Scarico, acque di
monitoraggio, Suolo, Rifiuti, Siti Contaminati campionati in ambito Provinciale dal Servizio
Territoriale e dal Servizio Sistemi Ambientali della Sezione di Modena saranno trasferiti, oltre
ai campioni delle matrici ambientali campionate dall’AUSL, mediante trasporto giornaliero
presso i Laboratori Integrati di Piacenza (suolo rifiuti), Reggio Emilia (acque di scarico e
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
acque superficiali e sotterranee), Bologna (alimenti, bevande, acque potabili piscine),
Ravenna (microinquinanti organici) e Ferrara (fitofarmaci).
Sostanze odorigene: si manterrà il presidio relativo alla rilevazione ed eventuale
identificazione delle sostanze odorigene, in relazione all’alto numero di sorgenti presenti in
ambito provinciale.
Le attività svolte dal LT ARIA, relativamente alla olfattometria, sono:
• veicolare all’interno della rete il know how relativo alla generazione, diffusione, effetti e
impatti degli odori;
• fornire il supporto per la programmazione degli interventi e delle strategie di prevenzione
e/o riduzione delle emissioni odorigene;
• sviluppo delle applicazioni ambientali del sistema olfattivo artificiale, su problematiche
specifiche;
• mettere a punto i metodi analitici per la caratterizzazione chimica di matrici gassose ad
impatto odorigeno.
Le attività svolte dal LT ARIA, relativamente alle emissioni atmosferiche, sono:
• gestire e coordinare a livello provinciale le attività connesse al controllo delle emissioni,
con predisposizione di documenti tecnici (RdP) e linee guida (gruppo regionale di lavoro
ARPA);
• supporto al ST e CTR per l’attività istruttoria per il rilascio delle AIA di aziende a forte
impatto ambientale, con particolare riferimento a quelle con significative emissioni in
atmosfera (inceneritore, impianti di smaltimento/recupero rifiuti, ecc.);
• supporto alle attività istruttorie relative ad aziende con emissioni in atmosfera, secondo
quanto previsto dal D.Lgs152/2006;
• supporto attivo al CTR (Inceneritori ecc…) per il progetto regionale sul monitoraggio
ambientale e sanitario relativo alle ricadute degli inceneritori;
• standardizzare le metodiche di analisi;
• aggiornamento del personale Arpa su normative nonché procedure operative e
documenti per la qualità, di specifica attinenza;
• supportare il sistema di qualità all’interno della rete, per le attività sulle emissioni;
• fornire il supporto per la programmazione ed esecuzione di attività ispettive, di interventi
e/o strategie di prevenzione o riduzione delle emissioni in genere;
• presidiare le attività analitiche sulle matrici di competenza, anche a supporto dell’intera
rete Arpa, con razionalizzazione dell’utilizzo delle strumentazioni esistenti.
SERVIZI “NON OBBLIGATORI/AGGIUNTIVI”
6.
ATTIVITÀ SU PROGETTI PROVINCIALI, REGIONALI, NAZIONALI, UE
Progetto
Supporto Tecnico
all’Osservatorio Ambientale
relativo alla costruzione della
linea ferroviaria ad Alta Velocità
tratta BO - MI
Supporto al Gruppo Tecnico per
il raddoppio ferroviario BO-VR
Cliente
Obiettivi
TAV
Verifica del Piano di Monitoraggio, delle
prescrizioni riportate nell’Accordo
Procedimentale
RFI
Verifica del corretto adempimento di quanto
previsto dal progetto di raddoppio della
linea ferroviaria Bologna Verona (tratta
Emiliana) e dal conseguente Progetto di
Monitoraggio Ambientale
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Piano CAVE
Provincia
Progetto NITRATI
Provincia
Progetto Falda Freatica
Regione
Progetto sito contaminato
nazionale Sassuolo Scandiano
Regione
Supporto tecnico per la gestione ed il
controllo dell’attività di monitoraggio nei poli
ed ambiti individuati dal PIAE della
Provincia di Modena
Supporto tecnico, a fini conoscitivi, per il
raggiungimento degli obiettivi previsti dalla
variante generale del PTCP in attuazione al
PTA
Supporto tecnico alla Regione Emilia –
Romagna per la ricostruzione del quadro
conoscitivo relativo ai principali acquiferi
freatici di pianura
Supporto tecnico alla RER per lo studio di
fattibilità sull’avvio al recupero/riutilizzo in
fornace di significativi quantitativi di
materiali dai siti in oggetto
¾
TAV: Attività di Supporto Tecnico all’Osservatorio Ambientale (O.A.) istituito dal
Ministero dell’Ambiente per la verifica del rispetto dell’Accordo Procedimentale
ambientale (A.P.) relativo alla costruzione della linea ferroviaria ad Alta Velocità tratta
Bologna – Milano oltre che per la ricollocazione della linea storica a Modena.
- Arpa Emilia-Romagna continuerà la collaborazione con Arpa Lombardia e con l’APAT
per la verifica del Piano di Monitoraggio, delle prescrizioni riportate nell’Accordo
Procedimentale per l’integrazione dei diversi sistemi informativi oltre che per la
verifica del contenuto informativo destinato alle comunità ed amministrazioni
interessate.
- All’attività di supporto all’O.A. si affiancherà, in naturale sinergismo, l’attività
istituzionale di vigilanza ambientale sull’opera.
- Arpa Sez. Prov.le di Modena curerà anche il Coordinamento delle azioni-attività in
ambito Regionale in collaborazione con i Nodi di Piacenza, Parma, Reggio.
¾
RFI: Attività di Supporto al Gruppo Tecnico richiesto da RFI ed istituito per la verifica del
corretto adempimento di quanto previsto dal progetto di raddoppio della linea ferroviaria
Bologna Verona (tratta Emiliana) e dal conseguente Progetto di Monitoraggio
Ambientale, in riferimento alla compatibilità ambientale delle opere in fase costruttiva ed
in quella di esercizio.
Arpa Emilia Romagna Sezione Prov.le di Modena e Arpa Emilia Romagna Sezione
Prov.le di Bologna saranno pertanto impegnate, nell’arco di quattro anni, nelle seguenti
attività:
- verifica del rispetto del Piano di Monitoraggio, presentato alla RER in relazione allo
stato di avanzamento dei lavori, e revisione aggiornamento dello stesso
- verifica dei dati provenienti dal programma di monitoraggio eseguito
- misure integrative e verifiche ambientali complementari al PMA in relazione alle
previsioni di impatto
- trasferimento all’interno del gruppo tecnico di informazioni di carattere metodologico
- supporto alla predisposizione di materiale informativo ed alla definizione delle
procedure per la gestione dei flussi informativi
- redazioni di report semestrali ed annuali
- archiviazione e gestione del materiale documentale.
¾
Piano CAVE: Supporto tecnico alla Provincia, per la gestione ed il controllo del
monitoraggio nei poli ed ambiti individuati dal PIAE attraverso le seguenti attività:
Pag. 183 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
- individuazione delle prescrizioni tecniche minime necessarie alla realizzazione di un
idoneo sistema di monitoraggio quale supporto ad attività di prevenzione, previsione
e risposta a determinati impatti ambientali
- verifica della corretta esecuzione dei controlli previsti, e del rispetto di quanto stabilito
dalle norme di tutela ambientale
- implementazione ed aggiornamento del quadro conoscitivo di dettaglio al fine di
facilitare la lettura dei dati ambientali e la valutazione degli eventuali impatti qualiquantitativi indotti dalle attività estrattive e degli impianti di lavorazione dei materiali
litoidi.
¾
Progetto Nitrati: L’indagine si svolgerà all’interno del territorio di alta-media pianura
modenese, collocato tra le conoidi del fiume Secchia e torrente Tiepido. Il progetto sarà
costituito da diverse fasi conoscitive e di indagine:
- Fase conoscitiva iniziale, in cui dovranno essere raccolte e organizzate tutte le
informazioni associabili al fenomeno dell’inquinamento da nitrati, riconducibili alle
cause generatrici individuabili nelle attività zootecniche (allevamenti e aree di
spandimento), civili (reti fognarie, scolmatori, depuratori, principali scolmatori di piena
ecc.) e produttive (scarichi produttivi in acque superficiali).
- Consultazione della banca dati del Servizio Tecnico di Bacino, per l’individuazione di
una serie di pozzi captanti la falda freatica (10-15 punti), su cui effettuare indagini
quali-quantitative necessarie.
- Sistematizzazione delle informazioni raccolte, implementazione del quadro
conoscitivo esistente, elaborazione dei dati e redazione di report.
¾
Progetto Falda Freatica: Supporto alla Regione nella caratterizzazione preliminare quali
quantitativa del sistema degli acquiferi freatici di pianura identificabili in linea di massima
con la porzione di territorio regionale situata a valle della Via Emilia e di estensione di
circa 10000 km 2
Nell’ambito di questo progetto l’Agenzia è chiamata a sviluppare le seguenti attività:
- Esecuzione di una campagna di campionamento, analisi, rilievo freatimetrico e
raccolta degli elementi descrittivi del punto di misura
- Esecuzione di una seconda campagna per il solo rilievo freatimetrico
¾
Progetto Sito Contaminato Nazionale Sassuolo – Scandiano: Supporto tecnico alla RER
per lo studio di fattibilità sull’avvio al recupero/riutilizzo in fornace di significativi
quantitativi di materiali dai siti in oggetto.
7.
ATTIVITÀ PER MONITORAGGI AMBIENTALI LOCALI
Monitoraggi impianti di gestione dei rifiuti
Le aree su cui gravitano importanti impianti di gestione dei rifiuti sono oggetto di particolare
attenzione prevedendo articolati piani di sorveglianza.
Il piano di monitoraggio previsto dall’AIA nell’area circostante l’inceneritore, prevede, oltre al
piano di monitoraggio effettuato in proprio dal gestore dell’impianto, un’intensa attività
integrativa svolta da Arpa.
Tale attività si sostanzia nella gestione di due stazioni di monitoraggio in continuo di PM10 e
NOx oltre che nell’effettuazione di campionamenti integrativi e in affiancamento al gestore
(campionamenti e analisi in doppio) su aria, deposizioni umide e suolo riferiti a numerosi
parametri quali Diossine, Metalli, IPA.
Ad Arpa spetta inoltre il compito della valutazione della qualità dei dati acquisiti, dell’analisi
del trend spazio temporale, della contestualizzazione territoriale, oltre che della
elaborazione, redazione e comunicazione della reportistica.
Pag. 184 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
N° stazioni/
punti misura
2
Frequenza
monitoraggio
Inquinanti monitorati/campioni
Continua
NOx, NO, NO2, PM10,
Monitoraggio
metalli
4
1 settimana al mese
12 parametri /48 campioni
Monitoraggio
IPA
2
bimestrale
32 parametri/12 campioni
Attività
Stazioni fisse
Monitoraggio
diosssine
2
bimestrale
14 parametri/12 campioni
Monitoraggio
metalli suoli
6
semestrale
12 parametri /12 campioni
Moniotoraggio
diossine e IPA
Suoli
6
semestrale
14 + 32 parametri/12 campioni
Elevata attenzione è anche riferita ai siti di discarica presenti sul territorio modenese in cui si
riscontrano 6 discariche attive oltre a 3 discariche in post gestione.
Anche in questo caso i piani di monitoraggio previsti dalle autorizzazioni AIA, prevedono un
insieme di monitoraggi ambientali all’esterno delle aree impiantistiche riferite alle diverse
matrici ambientali.
8.
ATTIVITÀ LABORATORISTICA PER SUPPORTO A STUDI/PROGETTI E/O
MONITORAGGI AMBIENTALI LOCALI
E’ attiva la Convenzione con L’Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena per l’effettuazione di
analisi relative a campioni di acque di dialisi per le strutture ospedaliere dell’AUSL di Modena
dell’Area Nord, Area SUD e per l’Area Centro.
La convenzione è rinnovabile di anno in anno per una durata massima di anni tre previo il
consenso delle parti.
9.
CENTRO TEMATICO REGIONALE (CTR) INCENERITORI E IMPIANTI DI
PRODUZIONE ENERGIA
Il Centro Tematico Regionale si propone come centro di riferimento per l’integrazione e lo
sviluppo delle attività ispettive ed istruttorie riguardanti gli inceneritori e gli impianti di
produzione di energia soggetti a normativa IPPC presenti sul territorio regionale.
L’attività del CTR si esplica prevalentemente nel coordinamento/gestione, in collaborazione
con i Servizi Territoriali delle Sezioni Provinciali di Arpa Emilia-Romagna, delle attività di
vigilanza e controllo sugli impianti di competenza.
Tra le altre attività principali svolte dal CTR può essere citata la diffusione, all’interno della
rete, del know how relativo a impianti di incenerimento e impianti di produzione di energia
mediante:
• la predisposizione di report di attività specifici;
• l’organizzazione e lo sviluppo di banche dati dedicate;
• la gestione di progetti ambientali;
• la promozione di iniziative di ricerca e sviluppo;
• il supporto alla Regione per la predisposizione di linee guida e direttive;
• il monitoraggio dell’evoluzione normativa europea, nazionale e regionale.
Pag. 185 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Tutte le attività sono svolte anche nell’ottica di fornire supporto alle politiche di pianificazione
territoriale. Il CTR Inceneritori ed Impianti di Produzione Energia svolge un ruolo di
riferimento tecnico-scientifico sia internamente ad Arpa sia per la rete dei referenti
istituzionali sulla materia di competenza.
A livello provinciale l’attività del CTR si esplica nel supporto per la programmazione ed
esecuzione delle attività ispettive di vigilanza e controllo sulle emissioni industriali, con
particolare riferimento alle aziende IPPC, e nel coordinamento delle relative attività istruttorie
o di rilascio pareri.
10. ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE E DI DIFFUSIONE DATI AMBIENTALI
Sono previste le seguenti attività:
Presentazione giornaliera e mensile a organi di stampa e amministrazioni di tabelle e
grafici sull'andamento della qualità dell'aria;
Diffusione settimanale del Bollettino dei pollini;
Diffusione dei dati di monitoraggio in continuo dei livelli di campo elettromagnetico;
Relazione annuale sullo stato di qualità dell'aria;
Relazione annuale sullo stato di qualità delle acque sotterranee;
Relazione annuale sullo stato di qualità delle acque superficiali;
Ampliamento, aggiornamento dei temi trattati sul sito web della Sezione;
Collaborazione con Arpa Rivista per la redazione di articoli tecnico – scientifici;
Gestione dei dati informatizzati e periodica reportistica riferita all’impianto di
termodistruzione a recupero di energia di Via Cavazza;
Collaborazione con l’intranet di Arpa “Aggiornàti” per la comunicazione divulgazione di
iniziative, approfondimenti ecc.;
Partecipazione, incontri con testate giornalistiche o radiotelevisive locali su tematiche
ambientali.
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Sezione di Modena
Attività Sezione
anno 2009
Servizi
Obbligatori
Aria
Acque
Suolo
Rifiuti
IPPC
RIR
CEM
RI
Siti cont.
Amianto
Distrib. Carb.
Rumore
Urbanistica
VIA
Energia
Alimenti e mat. a
Misure
Ispezioni Campion.ti
manuali
Pareri
250
450
2651
450
630
771
0
Campioni
Accettati
(Sport)
Misure
autom.che
29080800
Campioni
Analizzati
(LIMS)
217
217
3060
58
0
50
25
27
3
80
130
40
40
6
100
320
500
500
80
0
0
300
10
0
0
0
0
0
100
160
300
319
77
0
0
0
284
0
0
20
30
0
450
50
1150
40
20
10
10
0
0
0
15
388.800
0
0
120
30
cont.
Ambienti di vita e
lavoro
350
0
Entomologia
Farmaci
Mat.le atip.co
Controllo qualità
7330
7330
Totale Obb.
2960
Aria
Acque
CEM
Rifiuti
Suolo e siti cont.
Rumore
RI
Oss.Amb.li
Servizi Non
Energia
Obbligatori
Alimenti e mat. a
4287
135
29469630
12227
7775
0
1310
0
0
321
242
0
0
0
142
1
34
5
0
0
0
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
30
80
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
246000
0
0
Entomologia
Farmaci
Mat.le atip.co
Totale generale Sez.ne
0
4
0
1850
cont.
Ambienti di vita e
lavoro
Totale Non Obb.
0
100
0
0
30
1310
80
246000
500
248
2960
1880
5597
215
29715630
12727
8023
SINTESI ATTIVITA' SU "PROGETTO"
DURATA
N.
DENOMINAZIONE
PROGETTO
CLIENTE
Annuale
1
2
Costruzione delle linee ferroviarie
ad alta velocità in Emilia Romagna
(TAV)
Raddoppio Ferroviario
Bologna - Verona tratto Emiliano
3
Ministero
Ambiente
RFI
Progetto NITRATI
Provincia
MO
PIANO CAVE
Provincia
MO
4
5
6
X
X
Progetto Falda Freatica
RER
Sito contaminato nazionale
"Sassuolo - Scandiano"
RER
X
SSA
Relazioni tecniche
42
45,427
200
tutte
SSA
Attività di
monitoraggio,
sopralluoghi,
comunicazioni,
relazioni
tecniche
Attività
di
40
72
430
acqua
SSA
tutte
SSA
Relazioni tecniche
acqua
SSA
Attività di
campionamento,
sopralluoghi,
relazioni tecniche
rifiuti/suolo
ST
Relazione tecnica
15
10
Supporto tecnico all'Osservatorio Ambientale
tutte
Partecipazione Gruppo Tecnico di supporto
Supporto tecnico per la gestione ed il controllo
dell’attività di monitoraggio nei poli ed ambiti
individuati dal PIAE della Provincia di Modena
Supporto tecnico alla Regione Emilia – Romagna
per la ricostruzione del quadro conoscitivo
relativo ai principali acquiferi freatici di pianura
X
Impegno
personale
interno
previsto
(g/uomo/y)
OBIETTIVI
(Sintesi)
Supporto tecnico , a fini conoscitivi, per il
raggiungimento degli obiettivi previsti dalla
variante generale del PTCP in attuazione al PTA
X
Previsione
ricavi
(€*1000)
Servizio con funzioni
di process owner
(ST-SSA-DT-CTR)
Pluriennale
X
Output previsti
Previsione
costi operativi
(€*1000)
Matrice/i
(prevalentemente
trattate)
Studio utile al definitivo risanamento di un sito
contaminato di interesse nazionale
Nota: I costi operativi ed i ricavi (ove presenti) devono essere indicati esclusivamente per le quote di competenza del Nodo per l'anno 2009
monitoraggio,
sopralluoghi,
comunicazioni,
relazioni tecniche
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
SEZIONE PROVINCIALE DI BOLOGNA
0.
PRIORITÀ DI PROGRAMMA IN AMBITO PROVINCIALE
La declinazione delle diverse attività programmate per il 2009, deve essere, come sempre,
orientata al presidio ed allo studio delle criticità ambientali individuate a scala locale.
Attraverso la Tabella che segue, è possibile tracciare un quadro sintetico del contesto socioeconomico e delle principali caratteristiche del territorio provinciale.
La provincia di Bologna è caratterizzata dalla suddivisione territoriale in un numero elevato di
Comuni, che costituiscono i principali interlocutori istituzionali di Arpa; è conseguentemente
rilevante e variegato anche il numero di richieste di intervento per attività territoriali di
controllo e vigilanza, e istanze di supporto tecnico in riferimento a specifiche problematiche
ambientali.
Bologna ha inoltre la caratteristica di costituire un nodo nevralgico per il sistema dei trasporti
stradali e ferroviari, con una ormai consolidata vocazione logistica. Una ulteriore peculiarità
che si può sottolineare relativamente al territorio ed alla popolazione della provincia, anche in
riferimento al contesto regionale, è la significativa presenza di aziende impattanti (sottoposte
a normativa IPPC o classificate ad alto rischio), infrastrutture e grandi opere, poli funzionali a
servizio dell’intera regione o nazionali (aeroporto, fiera, università, strutture sanitarie).
Si riportano i principali macrodescrittori del territorio provinciale di Bologna, quali indicatori di
pressione e fonti di potenziali emergenze per l’attività della Sezione.
MACRODESCRITTORI
2
Superficie Totale (km )
VALORE
ANNO
3.702
Popolazione (n. residenti)
Densità di popolazione (residenti/km2)
Comuni (n.)
Autostrade (km)
Strade Statali e Provinciali (km)
Strade Comunali extraurbane e vicinali (km)
Linee ferroviarie (km)
Parco veicolare (prov. Bo n. veicoli)
(n. veicoli com.Bo)
Consumo energetici complessivi della Provincia di Bologna KTep
Consumo di energia elettrica del comune di Bologna KTep
Consumo di energia elettrica Provincia di Bologna KTep
954.682
257,8
60
318
1.522
1.030
310
767.340
280.725
2.420
150,5
480
2008
2008
2008
2008
2003
2007
2006
2006
2006
2006
Benzina venduta (Pr. Bo, tonn.)
Gasolio venduto (Pr. Bo, tonn.)
Gas Naturale distribuito (Pr. Bo, Standard metri cubi da 38,1 MJ)
Consumo di Metano (Com. Bo, m3)
Produzione di energia da fonti rinnovabili (MWh)
N. unità locali d’impresa
N. imprese attive
N. aziende autorizzate alle emissioni in atmosfera
N. aziende soggette ad autorizzazione integrata IPPC
N. aziende con allevamento
Di cui:
allevamenti bovini
allevamenti suini (compresi gli allevamenti per autoconsumo)
allevamenti ovi-caprini
allevamenti avicoli industriali
Superficie agricola utilizzata (km2)
Di cui ad agricoltura intensiva (km2)
222.069
432.360
1.315
373.066.560
76.343
96588
88.671
5.466
94
4.728
2006
2006
2007
2007
2005
2005
2005
2006
2007
2008
2.309
1.336
961
122
1.877
1.607
2005
2005
Pag. 189 di 343
2008
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Consumo di fertilizzanti (ton)
Consumo di fitosanitari (ton)
N. siti in bonifica (DM 471/99)
Superficie dei siti in bonifica (ha)
N. richieste autorizzazione allo spandimento fanghi
Quantità di fanghi sparsi (kg di sostanza secca)
N. aziende autorizzate allo spandimento liquami (ex art.3 L.R.
50/95)
Produzione di rifiuti urbani (t/anno)
Raccolta differenziata rifiuti urbani (%)
Produzione di rifiuti speciali (t/anno)
N. impianti autorizzati per smaltimento rifiuti (discariche)
N. impianti autorizzati per trattamento meccanico biologico
N. impianti autorizzati per compostaggio
N. impianti autorizzati selezione raccolta differenziata
N. impianti trattamento termico rifiuti
N. siti radiotelevisivi e Stazioni Radio Base (telefonia mobile)
Linee elettriche AAT-AT (km)
Linee elettriche MT (km)
N. stazioni/ cabine elettriche AAT-AT
N. stazioni/ cabine elettriche MT
N. stabilimenti classificati a “grandi rischi industriali” (D. Lgs. 334/99
e s.m.i.)
N. impianti produzione energia elettrica
Prelievi d’acqua (Superficiale e sotterranea) (m3/anno)
di cui: (immesso in rete da falda e sorgente)
(immesso in rete da acque superficiali)
N. depuratori autorizzati < 2.000 A.E.
N. depuratori autorizzati ≥2.000 A.E.
N. scarichi industriali in CIS
91563
3.568
140
46
550
3.528
886
2006
2003
2007
566.925
31%
1.687.903
2007
2007
2005
5
3
3
3
1
1.325
1105,14
6302,46
51
9.058
20
2007
2007
2007
2007
2008
2008
2008
2008
2008
2007
2006
7
94.283.886
58.438.524
35.845.362
458
43
771
2006
2007
2007
2007
2005
2007
2005
L’attività territoriale del 2009 sarà fortemente orientata ai controlli integrati derivanti
dall’espletamento delle attività previste dai Piani di Monitoraggio, per tutte le aziende in
regime IPPC.
L’attività istruttoria in campo settoriale risentirà fortemente del passaggio di un
numero significativo di aziende (sono le più impattanti in termini di tipologia e capacità
produttiva) all’assetto autorizzatorio AIA. Ogni modifica riguardante emissioni, scarichi,
rifiuti, rumore, ecc. sarà gestito nell’ambito del procedimento AIA. Sul piano numerico ci sarà
una compensazione delle attività fra voci diverse. Sul piano della tariffazione delle attività
istruttorie e di controllo si applicherà il decreto nazionale, così come è stato recepito dalla
delibera regionale.
0.1 Sviluppi dell’attività laboratoristica
Il Dipartimento Tecnico, nell’anno 2009, proseguirà le attività individuate dal piano di
riorganizzazione della Rete laboratoristica di Arpa e i Laboratori di chimica, di biologia e di
microbiologia e svolgeranno le attività analitiche per soddisfare le esigenze dell’Area
interprovinciale con un consolidamento dei rapporti con le Aziende USL delle Province di
Bologna, Modena e Ferrara e, per la matrice Alimenti, oltre che per l’Area Centro della
regione anche per l’Area Est con l’accettazione dei campioni di alimenti dalle Province di
Ravenna, Forlì – Cesena e Rimini (conferimento iniziato nel luglio del 2008).
Il rimodellamento prevede anche la ridistribuite in altre Sezioni provinciali (Modena e Ferrara)
di alcune attività analitiche relative ad alcune matrici ambientali e l’individuazione nel
Laboratorio di Bologna del Riferimento Analitico Regionale (RAR) di Alimenti, OGM e
Biosicurezza.
Pag. 190 di 343
2005
2004
2006
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Si prevede sempre di continuare la collaborazione con la AUSL di Bologna e l’Azienda
Ospedaliero-Universitaria, Policlinico S.Orsola-Malpighi per il supporto tecnico-analitico nel
campo dell’Igiene ospedaliera e prevenzione delle infezioni nosocomiali.
Il Dipartimento Tecnico per il 2009 continuerà il suo impegno nel mantenimento del sistema
qualità già consolidato con l’accreditamento delle prove di laboratorio secondo la norma UNI
CEI EN ISO/IEC 17025:2005.
SERVIZI “OBBLIGATORI”
1.
SUPPORTO TECNICO PER LE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI (PARERI)
1.1 Acque reflue urbane/industriali/domestiche (D.Lgs. 152/06 parte terza,
DGR 1053/03)
Si conferma l’impegno a supportare le amministrazioni, Provincia, Comuni e SUAP, sul
rilascio delle autorizzazioni settoriali, esprimendo il proprio parere tecnico, nei tempi
concordati. Si conferma, inoltre, la disponibilità a promuovere e mantenere un continuo
coordinamento con le amministrazioni, per favorire lo snellimento delle procedure e il
miglioramento dei tempi di risposta, favorendo la formazione del personale dei SUAP e
standardizzando l’elenco dei documenti.
Per il 2009 saranno confermati indicativamente i dati derivanti dalla proiezione del
consuntivo al III trimestre 2008.
1.2 Nuovi Insediamenti Produttivi (LR 31/02, DGR 1446/07) avvio operativo
della sperimentazione
Per quanto riguarda i Nuovi Insediamenti Produttivi (NIP), dopo l’emanazione della DGR n°
2007/1446, “atto di indirizzo contenente linee applicative per il rilascio del parere integrato
Arpa-AUSL nella dichiarazione d’inizio attività (DIA) e nel Permesso di Costruire”, in
applicazione della LR 31/02, è stato avviato un Protocollo Sperimentale fra Arpa e AUSL per
l’espressione del parere integrato. Nel 2009 potranno essere effettuate le valutazioni relative
al periodo di sperimentazione, che si presume potrà ritenersi concluso al 31 marzo 2009.
Sulla base di tali valutazioni si individuerà la procedura più adeguata per raggiungere
l’obiettivo del parere integrato, secondo l’ottica della ottimizzazione nell’uso delle risorse e
nel rispetto dei tempi previsti dal procedimento SUAP.
1.3 Rumore (L 447/95)
Il volume dell’attività di Arpa sull’inquinamento acustico è sempre piuttosto importante e
incisivo sul volume generale e riguarda principalmente le autorizzazioni in deroga, le
valutazioni di impatto acustico degli insediamenti produttivi e commerciali e degli esercizi
pubblici e le valutazioni di clima acustico per i Piani urbanistici.
Per il 2009 saranno confermati indicativamente i dati di proiezione del consuntivo 2008.
1.4 Rifiuti (D.Lgs 152/06 parte quarta)
Sul tema rifiuti probabilmente la maggior parte dell’attività si sposterà all’interno dei
procedimenti AIA in quanto tutte le discariche e gli impianti di stoccaggio e trattamento rifiuti
pericolosi sono entrati in regime IPPC. Si prevede quindi un ulteriore calo di richieste di
parere sul tema rifiuti, secondo l’approccio settoriale, anche rispetto all’attività del 2008.
1.5 Siti Contaminati (D.Lgs 152/06 parte quarta)
Si conferma l’impegno a supportare tecnicamente l’amministrazione Provinciale e i Comuni
sul tema dei siti contaminati, sia in termini di valutazione dei progetti relativi alle varie fasi di
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
approvazione dei Piani di Bonifica che in termini di partecipazione a incontri tecnici e
conferenze di servizio con gli enti interessati. I procedimenti autorizzativi, rivisti dal D.Lgs
152/06, prevedono la convocazione delle conferenze dei servizi e il confronto istruttorio si
esplicita, sostanzialmente, in tale ambito.
Per il 2009 saranno confermati indicativamente i dati derivanti dalla proiezione del
consuntivo 2008.
1.6 Emissioni in Atmosfera (D.Lgs 152/06 parte quinta)
La modifica del procedimento autorizzativo, rivisto dal D.Lgs 152/06, prevede la
convocazione della conferenza dei servizi da parte dell’amministrazione provinciale e
l’espletamento del confronto istruttorio in tale ambito; tale procedura ha migliorato
notevolmente la gestione dei tempi di risposta.
Per il 2009 saranno confermati indicativamente i dati derivanti dalla proiezione del
consuntivo 2008.
1.7 Supporto istruttorio per il rilascio/modifica dell’AIA (D.Lgs 59/05)
Si prevede che nel 2009 Arpa sarà coinvolta nelle seguenti attività istruttorie:
9 richieste di modifiche sostanziali e non sostanziali da parte dei gestori di impianti;
9 trasformazione delle autorizzazioni “speditive” (ai sensi della DGR n. 1198/07) in
“ordinarie”;
9 presentazione di nuovi elementi di conoscenza (MTD, dati significativi ect.) acquisiti
anche in seguito alle visite ispettive;
9 revisione dell’autorizzazione prima della naturale scadenza ai sensi dell’art.9 del D.Lgs.
59/05;
9 l’emissione dell’autorizzazione di alcuni impianti la cui istruttoria è rimasta in sospeso a
causa di carenze di documentazione relazionate a grosse problematiche delle ditte
stesse
Oltre all’attività istruttoria di cui sopra nel 2009 la Sezione sarà impegnata nella verifica dei
report annuali e nel proseguo delle ispezioni programmate sui piani di monitoraggio e
controllo.
Un’ulteriore impegno è previsto dall’introduzione di nuove prestazioni come è il caso del
“Report di conformità” che ha l’obbiettivo di dare sistematica continuità nel tempo al
rapporto fra l’Autorità Competente, l’Arpa ed il gestore, al fine di costruire una base
conoscitiva condivisa che abbia ricadute sull’intero ciclo autorizzativo.
Inoltre è in corso un progetto riguardante l’informatizzazione della procedura di raccolta
dati per gestire ed elaborare i dati di monitoraggio IPPC (realizzazione di un’applicazione
suddivisa in moduli (attività IPPC) per la gestione di database).
L’applicativo consentirà di:
1. Calcolare direttamente gli indici previsti dai piani di monitoraggio AIA;
2. Estrarre i dati per eventuali altre elaborazioni;
3. Produrre report precompilati in Word da completare con giudizi e commenti del
tecnico.
La convenzione con l’amministrazione Provinciale, in scadenza il 31 dicembre 2008, si
suppone sia prorogata per il 2009 per la chiusura dei procedimenti sospesi e per il supporto
alle richieste di modifica sostanziali e non.
1.8 Campi elettromagnetici – telefonia mobile e impianti radiotelevisivi
L’attività relativa all’espressione dei pareri degli impianti di telefonia mobile, radio televisivi e
delle linee elettriche, si è mantenuta pressoché costante nel 2008; le modifiche introdotte
dall’Autorità per la garanzia delle Comunicazioni nell’utilizzo dello spettro elettromagnetico
hanno dato ai gestori la possibilità di utilizzare nuove bande di frequenze e/o di modificare il
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
tipo di servizio offerto su bande già assegnate, questo ha comportato, e comporterà
presumibilmente anche per il 2009, una quantità limitata (rispetto a quella degli anni
precedenti), di realizzazioni di nuovi impianti e un numero più rilevante di richieste di
modifica di impianti esistenti (più propriamente definite “Riconfigurazioni”). In quest’ottica
probabilmente il trend in diminuzione non si evidenzierà neppure nel prossimo anno, viste
anche le nuove tipologie di sistemi di comunicazione che dovranno essere avviate.
Dalla rendicontazione periodica di Arpa, emerge che il massimo impegno fino ad ora si è
verificato sui pareri per l’autorizzazione/riconfigurazione di impianti per la telefonia mobile.
A seguito del completamento e dell’adozione del Piano Provinciale di Localizzazione degli
impianti di Emittenza Radio e Televisiva (PLERT) era stato previsto per il 2008 un
incremento nel numero di pareri, soprattutto per la regolarizzazione degli impianti
radiotelevisivi esistenti. Tale incremento per il momento non si è verificato in quanto i
Comuni non hanno ancora formulato richieste in tale senso.
I pareri per gli impianti radiotelevisivi, che peraltro necessitano di un impegno maggiore,
sono stati relativi a richieste di realizzazione di nuovi impianti mentre, per gli impianti
esistenti, le attività si sono concentrate su casi specifici che hanno assunto nel tempo un
forte interesse per le istituzioni e per la popolazione. Per questi casi specifici, viste le
necessità di risanamento derivanti sia da motivi sanitari/ambientali che paesaggistici, è stato
fornito supporto alle Amministrazioni locali prevalentemente per le verifiche strumentali
finalizzate alla riduzione a conformità dei livelli di campo e alle verifiche di Ordinanze e per le
possibili delocalizzazioni.
Il numero complessivo degli impianti (stazioni radio base per telefonia mobile, radio FM e
TV) presenti sul territorio provinciale è di circa 1.325.
1.9 Campi elettromagnetici – linee elettriche
A seguito dell’emanazione dei due Decreti Ministeriali del 29.05.2008 "Approvazione della
metodologia di calcolo delle fasce di rispetto per gli elettrodotti" e "Approvazione delle
procedure di misura e valutazione dell´induzione magnetica", con la DGR 1138/08 ,
applicativa della L.R. 30/2000 e ss.mm.ii., pubblicata sul BUR n. 148 del 25/08/08 la Regione
Emilia-Romagna ha disposto l’abrogazione del capo IV della precedente DGR 197/01 in
considerazione dell’avvenuto completamento del quadro di riferimento normativo a livello
statale.
In via derivata, come specificato anche nella nota regionale del 11/09/08 (PG/2008/210463),
dovranno essere disapplicate tutte le disposizioni della LR 30/2000 e ss. mm. in contrasto
con la disciplina statale, permanendo comunque ferme le disposizioni contenute nella LR
20/2000 per quanto riguarda le funzioni ed i compiti di pianificazione urbanistica in capo ai
Comuni.
Il DPCM 08/07/03 prevede dunque la determinazione di fasce di rispetto per gli elettrodotti ai
fini del perseguimento dell’obiettivo di qualità di 3 µT (stabilito per la tutela dell’ambiente e
del paesaggio) ed il Decreto 29 maggio 2008-Approvazione della metodologia di calcolo per
la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti- introduce la metodologia di
calcolo sia ai fini della individuazione della distanza di prima approssimazione (DPA,
bidimensionale), che per la definizione della vera e propria fascia di rispetto (tridimensionale)
per ogni tipologia di elettrodotto nuovo od esistente. L’obiettivo di qualità è da assumersi
nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l'infanzia, di
ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a
quattro ore e nella progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra in
prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti, in quest’ultimo caso, ovviamente, la
fascia o sua approssimazione cautelativa (DPA) sarà necessaria ai fini della collocazione di
eventuali nuovi insediamenti con permanenza di persone non inferiore a quattro ore.
Inoltre, ai sensi dell’art. 6, com. 1, del DPCM 08/07/03, il calcolo della DPA e dell’ampiezza
delle fasce di rispetto sono in carico ai proprietari/gestori delle linee, che le devono fornire
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
alle Amministrazioni competenti per la pianificazione con le informazioni necessarie agli
obblighi di cui all’art. 14 della Legge n.36/01.
La nuova normativa pertanto porterà dei cambiamenti sull’attività, in particolare per quelle
richieste a supporto della pianificazione e dell’edilizia.
Per la parte relativa agli elettrodotti e cabine di trasformazione, non verranno più eseguite
valutazioni da parte di Arpa direttamente su richiesta di Comuni/AUSL/Privati; potranno
essere forniti esclusivamente all’Amministrazione competente, qualora esplicitamente
richiesti, valutazioni a scopo di verifica di quanto verrà dichiarato dai proprietari/gestori degli
elettrodotti/cabine. Non subirà invece modifiche l’attività di istruttorie/pareri per le pratiche
edilizie e di urbanizzazione per gli aspetti relativi ai campi elettromagnetici ad alte frequenze.
1.10 Radiazioni Ionizzanti
Anche sul settore radiazioni ionizzanti, pur essendo stata emanata nel 2006 la LR: che
modifica la titolarità e lo svolgimento delle istruttorie, per ora nulla è cambiato in quanto non
è stata ancora predisposta ed emanata la prevista Circolare applicativa; in ogni caso
l’eventuale emanazione non comporterà un calo nelle attività, ma semplicemente una
variazione dell’Ente al quale dare supporto.
Continuerà pertanto ad essere garantita l’attività della Commissione Provinciale per la
Protezione Sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivati dalle Radiazioni
Ionizzanti.
Tale Commissione, istituita ai sensi dell’art. 89 D.P.R. 185/64, a seguito della L.R. 44/95 è
insediata e operativa presso le Sezioni Provinciali Arpa, ha funzioni di supporto e funzioni
consultive obbligatorie per le Amministrazioni Comunali e la Prefettura, titolari della potestà
autorizzativa a livello locale, per il rilascio dei Nulla Osta di categoria B per le pratiche che
comportano l’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti, e di supporto alla Regione, che
deve rilasciare il proprio parere al Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del
procedimento per il rilascio del Nulla Osta di categoria A all’impiego di sorgenti di radiazioni
ionizzanti.
L’attività si esplica essenzialmente come attività istruttoria, comprensiva di sopralluoghi e
incontri, e rilascio di pareri alle suddette Amministrazioni.
Le modifiche introdotte nella normativa di riferimento in materia di protezione sanitaria contro
i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti (D. Lgs 230/95 come modificato dal D.Lgs 241/00
e dal D.Lgs 257/01, e D.Lgs 52/07) hanno comportato e comportano diverse innovazioni sia
nel campo di applicazione che nei processi di valutazione e, in riferimento alle attività delle
Commissioni Provinciali, al regime autorizzativo per le installazioni con impiego di sorgenti di
radiazioni ionizzanti, con relativo ampliamento dei campi di valutazione.
Oltre agli iter autorizzativi per le nuove pratiche, è previsto che tutti i soggetti già in possesso
di provvedimenti autorizzativi debbano procedere, ogni 7 anni, all’aggiornamento della
documentazione tecnica sulla base della quale erano stati rilasciati i medesimi
provvedimenti, al fine di verifica/aggiornamento de provvedimenti stessi. Poiché i primi
provvedimenti rilasciati ai sensi dell’attuale normativa sono del 2001, per l’anno 2009 si
prevede il riesame di un certo numero pratiche già esistenti. Va segnalato anche che nella
Provincia di Bologna sono ubicati diversi centri di rilevanza nazionale sia sanitari che di
ricerca scientifica e questo incide sia sul numero che sulla complessità delle pratiche da
esaminare. Nella nostra provincia ci sono n. 3 Nulla Osta all’impiego di categoria A; per
ognuna di tali pratiche deve essere predisposto un piano di intervento, nell’ambito del quale,
per le proprie competenze, Arpa sarà chiamata a fornire supporto.
1.11 Attività estrattive e altro
Si è avuto una costanza nel numero delle istruttorie per le autorizzazioni alla coltivazione di
cave, e di gas metano; nella prima parte dell’anno si è avuto un incremento di quelle relative
al trasporto di gas metano in quanto Hera ha effettuato numerose opere di
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
manutenzione/adeguamento di tratti di condotta in prossimità di centri abitati e ha richiesto il
parere ai sensi dell’art 52 quarter del D.Lgs 327/01 e succ. modifiche e integrazioni
Si riporta una tabella di sintesi sulle attività annuali di supporto tecnico previste.
Matrici / Settori / Ambiti
Progr 2008
PARERI
Proiezione attività
svolta al 31.12.08
Previsione
attività 2009
120
8
180
17
100
30
150
5
Acque reflue urbane
Acque reflue industriali
Acque reflue domestiche
Rifiuti
Siti contaminati
Emissioni in atmosfera
Rumore
Strumenti Urbanistici
N.I.P.
Supporto AIA
CEM telefonia
CEM R TV
CEM linee elettriche
CEM (supporto per urb.)
100
45
150
Radiazioni ionizzanti
Attività estrattive
2.
6
-
20
-
Riferimenti
normativi
D.Lgs. 152/06 parte III
D.G.R. 1053/03
D.Lgs. 152/06 parte III
D.G.R. 1053/03
D.G.R. 1053/03
D.Lgs. 152/06 parte
IV
D.Lgs. 152/06 parte
IV - titolo V
D.Lgs. 152/06 parte V
Legge 447/95
L.R. 15701
L.R. 20/00
L.r. 31/02
D.G.R. 1446/07
D.Lgs 59/06
L.R. 30/2000
L.R. 30/2000
L.R. 10/1993
L.R. 30/2000
D.Lgs.230/1995 s.m.i
L.R. 1/2006
DPR 128/1959
L.R. 17/1991
SUPPORTO TECNICO ENTI LOCALI (PTCP, PSC, Varianti PRG, POC; RSA;
VIA; EMAS; Bilanci/Contabilità Ambientali)
2.1 Supporto tecnico Enti Locali - pianificazione
Continua l’impegno da parte dei ST e SSA, sulla valutazione ed espressione dei pareri sui
PSC per i comuni della Provincia di Bologna. Nel 2008 è proseguita l’attività dei comuni sui
nuovi strumenti urbanistici (PSC). Sono stati già chieste varianti ai PSC; la normativa vigente
e il D.Lgs 4/2008 prevedono che se i piani o programmi determinano l’uso di piccole aree a
livello locale o siano individuate loro modifiche minori, gli stessi piani possono essere
preceduti dalla VAVAS (Verifica di Assoggettabilita alla VAS) per valutare se possono avere
impatti significativi sull’ambiente tali da attivare la procedure di valutazione ambientale vera e
propria.
Si può prevedere per il 2009 un incremento della varianti al PSC che solo in parte
seguiranno la procedura semplificata della VAVAS.
2.2 Energia
Relativamente alla produzione sostenibile di energia elettrica e al risparmio energetico, nel
2008 sono continuate a pervenire le richieste di istruttorie relative alle VIA degli impianti per
la produzione di energia da fonti rinnovabili; in particolare si sono ridotte le richieste per mini
e micro idroelettrici (solo 3 impianti nuovi mentre, a quanto ci risulta, sono ancore in
istruttoria la maggioranza di quelli pervenuti nell’anno 2007) ed eolici mentre sono giunte
n.10 istruttorie per impianti fotovoltaici.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
In comune di Marzabotto è stata richiesta la costruzione di una centrale a turbogas per la
produzione di energia elettrica da 60 MW; è in fase di istruttoria la VIA del progetto che sta
generando molta apprensione sulla popolazione.
3.
CONTROLLO E VIGILANZA
L’attività di vigilanza, in generale, risente fortemente della domanda di intervento da parte di
terzi; dai dati degli anni precedenti risulta, infatti, che il 40% dell’attività territoriale è
determinata da segnalazioni, per emergenze o inconvenienti ambientali, e da richieste di
supporto all’Autorità Giudiziaria e ad altri Organi di Vigilanza (NOE, Guardie Forestali, Vigili
Urbani, ecc.).
3.1 Acque di scarico urbane/industriali/domestiche
Nel 2007 è stato siglato un nuovo Protocollo con la Provincia di Bologna e il Gestore del
Servizio Idrico Integrato per il Controllo sugli scarichi degli impianti di trattamento delle
Acque Reflue Urbane con potenzialità maggiore di 2.000 AE, con una diversa distribuzione
dell’attività di controllo fra Arpa e Gestore (rispetto al precedente protocollo) in applicazione
delle Deliberazioni di Giunta Regionale 1299/01 e 2241/05, nel rispetto di modalità e
frequenze previste dal D.Lgs 152/06 per le varie fasce di potenzialità.
FASCIA DI
N° IMPIANTI
TAB.3 PER IMPIANTO
TOTALE TAB.3
POTENZIALITA'
2.000-9.999 A.E.
13
Da 1 a 3
Da 13 a 39
10.000-49.999
A.E.
10
3
30
OLTRE 49.999
A.E.
2
6
12
TOTALE
25
Da 55 a 81 (*)
(*) L’ipotesi più plausibile è di un’attività globale nel controllo dei depuratori di 61 campioni e almeno
122 ispezioni.
Per i depuratori con potenzialità compresa fra 2.000 e 10.000 sono previsti, nel primo anno
di controllo, 12 campionamenti per la verifica di conformità alla tab.1, di cui, secondo il
protocollo di Intesa, 3 di competenza Arpa e i rimanenti a carico del gestore del Servizio
Idrico Integrato; dopo il primo anno, se i risultati sono conformi alla normativa si passa da 12
campionamenti a 4, di cui 1 di competenza Arpa e 3 del gestore del SII, in caso contrario
devono essere ripetuti i 12 controlli (3+9). Allo stato attuale non si è ancora in grado di
definire su quali depuratori è prevista la riduzione dei campioni da 3 ad 1, in quanto non è
ancora stata effettuata la valutazione di conformità.
Per quanto riguarda gli scarichi industriali si ritiene che, tendenzialmente, nel 2009 si
effettueranno i campionamenti previsti dalle AIA rilasciate. Per quanto riguarda gli scarichi
domestici invece si segnala che il controllo viene effettuato, quasi esclusivamente, a seguito
di esposti di privati cittadini.
3.2 Emissioni industriali
Per la componente aria, il programma del 2009 prevede sicuramente il controllo, sia ispettivo
che analitico, su aziende IPPC. I pareri per i Piani di monitoraggio, emessi da Arpa,
prevedono tutti l’adeguamento dei punti di misura alle nuove norme tecniche sulla sicurezza
e sulla rappresentatività del campione; nella maggior parte dei casi è stato previsto un
controllo triennale delle emissioni più significative. Da un punto di vista numerico si
confermeranno i dati del consuntivo 2008.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
3.3 Rifiuti/suolo
Si riconferma l’impegno all’attività di vigilanza e controllo su inceneritore/discariche/impianti
di trattamento e stoccaggio rifiuti. Anche sui rifiuti, gran parte dell’attività di vigilanza si
sposta nell’ambito dei Piani di Monitoraggio AIA. Il programma 2009 dovrà,
necessariamente, tenere conto di quanto previsto dai Piani di Monitoraggio.
Per Rifiuti si prevede, per il 2009, una riduzione dell’attività di settore, sia in termini di
ispezioni che di campionamenti.
Per i Siti Contaminati, rimane la disponibilità di Arpa a presidiare, con sopralluoghi e
campioni, la delicata fase della caratterizzazione e a supportare la Provincia per la
restituzione finale del sito. La centralizzazione dei procedimenti, dai comuni alla Provincia,
ha portato a una maggiore standardizzazione dei processi e ha ridotto complessivamente il
numero di conferenze di servizi istruttorie. Molti siti sono in via di risoluzione pertanto si
prevede un possibile calo di attività di campionamento e ispezione.
3.4 Controlli Campi Elettromagnetici
Nel 2008 come negli anni precedenti, sono pervenute dai Comuni le richieste di indagini sui
campi elettromagnetici in quanto queste emissioni ad alta frequenza, generate dalle stazioni
radio base per la telefonia mobile e dagli impianti radio televisivi (alte frequenze), sono
ancora considerate un possibile pericolo per la salute e di degrado per le aree interessate.
La tendenza sembrerebbe confermare un calo delle richieste di misura, anche se
pervengono ancora diverse segnalazioni da parte di cittadini in particolare dei centri urbani
con alta densità di popolazione, come nella città di Bologna. Il trend relativo agli ultimi 4 anni
è rappresentato nei grafici successivi.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
I controlli vengono eseguiti sia con sistemi manuali che con sistemi di monitoraggio in
continuo in uso presso Arpa ma che in buona parte provengono dalla Fondazione Ugo
Bordoni che ha amministrato i finanziamenti assegnati dal Ministero delle Comunicazioni.
Considerate le attuali condizioni delle centraline assegnate alla Sezione di Bologna, in
prospettiva delle campagne di misura previste per la rete regionale e di quelle per la
vigilanza territoriale, il numero delle centraline, di generazioni diverse, necessarie è stimato
in circa 10, comprensiva di un’altra centralina, di prima generazione, di proprietà Arpa che
può essere usata anche per monitoraggi su impianti di Bassa Frequenza (ELF).
Per quanto riguarda i campi elettromagnetici generati da cabine di trasformazione ed
elettrodotti (basse frequenze), la richiesta di vigilanza e controllo è di solito limitata ad aree
sensibili; va sottolineato che l’emanazione del DM 29 maggio 2008 “Approvazione delle
procedure di misura e valutazione dell´induzione magnetica" ha introdotto sostanziali
modifiche nelle metodologie per le misure e per le valutazioni relative al rispetto o meno del
limite di riferimento. Le nuove metodiche sono molto più onerose in termini di durata della
misura, ripetizione della stessa, dati di riferimento per le elaborazioni (con coinvolgimento dei
gestori), valutazioni statistiche, ecc., e pertanto comporteranno, a parità di numero di misure
eseguite, un impegno di molto superiore rispetto a quello degli anni precedenti.
Oltre alle diverse misure manuali, nel campo delle Radio Frequenze e Microonde nel corso
dell’anno 2008, sono state effettuate 18 campagne di monitoraggio in continuo, per un totale
al 30 novembre 2008 di 26736 ore di acquisizione dati in continuo.
Vista la probabilità che anche per l’anno 2009 venga stipulata una convenzione specifica tra
Arpa e Comune di Bologna, per quanto riguarda l’attività di controllo e monitoraggio dei
Campi elettromagnetici sul territorio Comunale di Bologna, si ritiene che il numero di
campagne previste per il 2009 non si discosti in modo significativo da quello dell’anno 2008.
A fronte di una certa stabilizzazione del numero di richieste provenienti dal Comune di
Bologna, è invece ipotizzabile un maggior numero di interventi presso gli altri Comuni della
Provincia.
Si ritiene opportuno riportare alcune considerazioni desunte dall’analisi dei dati misurati
(2004 - 2008):
• I valori misurati per gli impianti di telefonia mobile hanno evidenziato per il 64% livelli di
campo elettrico < 1 V/m e addirittura il 95% è risultato inferiore a 3 V/m, che rappresenta
la metà del valore di attenzione pari a 6 V/m, definito dalla Normativa vigente (DPCM 8
luglio 2003); nessun valore è risultato superiore a 6 V/m;
• Se invece analizziamo i valori misurati per gli impianti di emittenza radio-televisiva, il 9.2
% è < 1 V/m, il 40.1% è < 3 V/m, il 71.7% è < 6 V/m e il 28.3 % è > 6 V/m.
Questo quadro è rappresentato dal grafico di confronto di seguito riportato e relativo al
confronto tra i valori di campo elettrico misurati in vicinanza delle Stazioni Radio Base per
telefonia cellulare e di impianti Radio TV:
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Ciò che emerge è che rimane una diversa percezione del problema “Campi Elettromagnetici”
tra la popolazione, in quanto si mantiene alta la richiesta di misure e controlli per le Stazioni
Radio Base per telefonia cellulare, nonostante i valori rilevati siano per la quasi totalità dei
casi di molto inferiori ai valori di attenzione previsti dalle Normative, mentre non vi è analoga
attenzione e sensibilità per quanto riguarda invece le sorgenti di diffusione Radio-Tv,
caratterizzate da valori di campo elettrico decisamente superiori rispetto a quelli immessi
dalle SRB. Sarebbe auspicabile, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse, valutare nel
futuro l’opportunità di limitare gli interventi di misura, in particolare dei monitoraggi in
continuo, riservandoli prioritariamente ai casi più significativi e concentrare l’attenzione alle
sorgenti oggettivamente più significative in termini di esposizione ai campi elettromagnetici.
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Programma annuale delle attività 2009
4.
Le Sezioni provinciali
RETI REGIONALI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE
4.1 Rete monitoraggio qualità dell’aria
Nei primi mesi del 2008, nella provincia di Bologna, si è completata la prima fase del
processo di ristrutturazione della rete di monitoraggio della qualità dell’aria. La tranche del
progetto di realizzazione della nuova rete regionale ha previsto un finanziamento regionale di
€ 1.684.000 (pari a circa il 50% dell’attività complessiva); la quota stimata per le attività era
prevista nella Provincia di Bologna di € 115.440. Le azioni effettuate sono state:
ƒ Giardini Margherita: a seguito dell’adeguamento della centralina con l’installazione degli
analizzatori di PM10 e PM 2.5, sono stati effettuati controlli puntuali e valutazioni
specifiche sul corretto funzionamento della strumentazione con diffusione dati validi da
febbraio.
ƒ San Marino di Bentivoglio: a febbraio è stata installata la nuova centralina di rilevamento,
rilocata in seguito alla dismissione della stazione di Granarolo dell’Emilia. Divulgazione
dati validi: aprile 2008.
ƒ Individuazione di 3 nuovi siti di misura, previsti nella configurazione definitiva della rete,
con tipologia di fondo suburbano e fondo residenziale negli agglomerati di Bologna e
Imola. Il percorso è consistito in analisi del territorio tramite strumenti GIS e valutazione
di dati ambientali e in sopralluoghi puntuali che hanno portato anche al confronto e alla
condivisione delle scelte con gli Enti coinvolti entro giugno 2008.
Il processo di riorganizzazione, condiviso dalla Provincia e dal Comune di Bologn , ha
portato alla dismissione delle centraline di Granarolo e di Zanardi nel territorio bolognese e
prevederà nel prossimo anno, l’attivazione, la verifica del corretto funzionamento e
successivo collaudo di tutte le nuove stazioni previste.
Nel 2009 si dovranno prevedere specifici incontri e attività di comunicazione condivisi con
Provincia e Comuni per gestire le fasi di dismissione/ adeguamento delle centraline della rete
e il completamento del riorganizzazione. E’ previsto un notevole impegno in sopralluoghi e
supporto ai comuni e alla ditta esecutrice.
La configurazione definitiva della rete, prevista entro la fine del 2009 è riportata nella figura
seguente, mentre la tabella successiva descrive l’evoluzione 2008-2009.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
CONFIGURAZIONE RETE MONITORAGGIO QUALITÀ DELL’ARIA - PROVINCIA DI
BOLOGNA
ANNO 2008
STAZIONE
1
Giardini
Margherita
2 Malpighi
ANNO 2009
STAZIONE NO2 CO PM10 PM2,5 SO2 O3 BTX
NO2 CO PM10 PM2,5 SO2 O3 BTX
●
●
●
●
1
●
2
●
●
●
3
Agglomerato Bologna
3 Zanardi
●
●
●
●
4
Borgo
4
Panigale
●
●
5
Porta San
Felice
●
●
6
Castel
Maggiore
●
●
7 Casalecchio
●
●
5
●
●
●
STAZIONE
Esterno
Agglomerato
Agglomerato
Imola
9 San Lazzaro
●
Monte
Cuccolino
●
11 Granarolo
●
10
12
San Pietro
Capofiume
13 Cavour
●
●
●
●
7
8
●
●
9
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
San Marino di
Bentivoglio
Area S-O
Marzabotto
Area Sud- in
fase di
definizione
Area
appenninica
San Pietro
Capofiume
NO2 CO PM10 PM2,5 SO2 O3 BTX
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
6
8 Castenaso
Giardini
Margherita
Porta San
Felice
Bologna
quartiere
RENO
Bologna
quartiere
NAVILE
San Lazzaro
●
●
14 De Amicis
●
●
15 Pirandello
●
●
●
●
STAZIONE
NO2 CO PM10 PM2,5 SO2 O3 BTX
10 De Amicis
●
11 Pirandello
●
●
●
●
●
●
● Nota :
Stazione GRANAROLO dismessa il 18/02/2008
Stazione ZANARDI dimessa il 01/10/2008
Stazione CASTENASO: analizzatore PM10 rilocato a San Marino il 18/02/2008
Stazione MALPIGHI: analizzatore SO2 dismesso 01/07/2008
Stazione MONTECUCCOLINO analizzatore PM10 dismesso il 18/09/2008
Il mantenimento della certificazione di qualità della rete regionale di monitoraggio, ai sensi
delle norme ISO 9001:2000, continua a richiedere annualmente sopralluoghi, mediamente
pari a 15/16 al mese, nonché le verifiche e i controlli necessari oltre alla predisposizione
della documentazione che deve essere mantenuta aggiornata. Nel 2009, vista la delicata
fase di completamento della ristrutturazione della rete, si prevede un conseguente
Pag. 201 di 343
●
●
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
incremento dell’attività di aggiornamento della documentazione prevista dal sistema qualità e
della configurazione del database di gestione della rete di monitoraggio.
Inoltre nel 2009 è prevista una visita ispettiva dell’Ente Certificatore a tre Sezioni provinciali
Arpa per il mantenimento della certificazione.
Nel 2008 si è proceduto ad adeguare il monitoraggio degli IPA sulla base della normativa
specifica D.Lgs.152/2007 e a standardizzare il percorso di gestione del campionamento e del
conferimento dei campioni al Dipartimento Tecnico della Sezione di Modena a partire da
luglio. Nei primi mesi del 2008 nella stazione di fondo urbano di Bologna si è portato a
regime il monitoraggio del particolato PM10 anche per la determinazione dei metalli
nell’ambito del progetto POLVERE III promosso dalla Regione Emilia Romagna che
terminerà, per quanto riguarda il campionamento, nel marzo 2009. Successivamente
continuerà il prelievo del supporto filtrante al fine di effettuare le analisi dei metalli come
previsto dalla normativa vigente con conferimento dei campioni al laboratorio Arpa di
Modena.
Oltre alle stazioni della rete regionale, Arpa Sezione di Bologna prosegue nell’attività di
gestione, con personale dedicato messo a disposizione dal Comune di Imola, di due stazioni
nel territorio imolese, previste dal piano di monitoraggio prescritto nell’ambito della procedura
di VIA relativa alla prossima messa in funzione nel 2009 di una nuova centrale di
cogenerazione.
Nel 2008 è stata impostata e parzialmente avviata la divulgazione dei dati rilevati dalle due
stazioni sul sito web del Comune di Imola. Nel 2009 proseguirà questa attività fino alla
definizione di un report web giornaliero completo.
Oltre alle attività standard per la corretta gestione delle stazioni e all’elaborazione dei dati
meteo rilevati, dalla fine del 2008 e nel corso del 2009 è previsto un incremento del supporto
tecnico, richiesto dal Comune di Imola. Si prevedono quindi ulteriori analisi dei dati rilevati
dall’inizio dell’attività di monitoraggio, al fine di correlarli con i dati delle altre centraline
presenti nella città di Imola e con altre informazioni inerenti le attività impattanti nei confronti
della qualità dell’aria.
L’obiettivo è quello di approfondire lo studio del possibile contributo di alcune attività presenti
in prossimità delle stazioni di rilevamento (traffico, industrie, lavori, ecc.) in relazione ai dati
rilevati dalle centraline stesse, in modo da poter circoscrivere alcune cause prevalenti e
meglio comprendere gli effetti dell’entrata in servizio della nuova centrale e del progressivo
sviluppo del teleriscaldamento.
Laboratorio mobile: Nel 2009 l’attività proseguirà con la valutazione definitiva del progetto di
ristrutturazione, le verifiche in fase di esecuzione dei lavori e il collaudo tecnico finale. Con le
due centraline rilocabili e il laboratorio mobile in dotazione ad Arpa si sono svolte nel 2008 n.
8 campagne per circa 8.200 ore complessive di monitoraggio. Nel 2009 la programmazione
delle attività di monitoraggio del laboratorio mobile dovrà tenere conto della sospensione
necessaria al il trasferimento della strumentazione sul nuovo mezzo.
Le reti integrative della qualità dell’aria ovvero quella delle deposizioni atmosferiche e della
mutagenesi, nel 2008 hanno proseguito il monitoraggio. Per quanto riguarda la rete regionale
della mutagenesi nel corso dell’anno si è proceduto ad adeguare il monitoraggio del
particolato PM2,5 nella stazione di fondo urbano a Bologna con nuova strumentazione ed è
stato standardizzato il percorso di gestione del campionamento e del conferimento dei
campioni al Dipartimento Tecnico della Sezione di Parma a partire da luglio.
Complessivamente sulle due reti, nel 2008 sono stati effettuati circa n. 110 sopralluoghi con
circa n. 150 campioni conferiti.
L’incremento di alcune attività previste per il 2009 e il mantenimento delle attività in essere
relative al monitoraggio della qualità dell’aria potrà generare difficoltà nel settore a causa del
numero di personale dedicato già ora impegnato completamente sulle attività di competenza,
di cui una parte non strutturato.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Monitoraggio aerobiologico
Il monitoraggio aerobiologico consiste nel campionamento di pollini e spore fungine
aerodiffuse e allergeniche. La rete di Arpa conta 14 siti di rilevazione, collocati sia presso le
proprie sedi provinciali che altri Enti (ospedali, università, comuni e centri di ricerca). Il centro
di Bologna, attivo dagli anni 80, è quindi integrato nella rete regionale (e nazionale)
coordinata dal SIM che assicura omogeneità di archiviazione, elaborazione e trasmissione
dei dati nonché la redazione del bollettino settimanale pubblicato sul sito web di Arpa e l’invio
per Televideo di RAI Tre regionale e Televideo di Rete 7/Antenna 1.
Il monitoraggio è riferito a 21 famiglie di piante e a 2 generi di spore fungine. L’attività di
routine impegna per un totale di 6-7 ore uomo la settimana; 2-3 operatori assicurano la
gestione tecnica degli apparecchi di cattura, la produzione dei vetrini, la loro lettura e l’invio
dei dati al centro di raccolta (presso il SIMC).
Negli ultimi anni sono state intensificate le iniziative di aggiornamento professionale che
hanno coinvolto tutti i centri della regione con ring test che hanno avviato il percorso di
messa in qualità del sistema.
4.2 Rete di monitoraggio acque superficiali e sotterranee
La rete regionale delle acque superficiali prevede n. 19 stazioni di campionamento integrate
con n.6 stazioni previste dalla rete provinciale (rete C concertata con l’Autorità di Bacino e la
Provincia di Bologna) collocate nei tratti del bacino del Fiume Reno sui quali aumentare il
livello di conoscenza su aspetti inerenti inquinamenti provenienti da alcuni sottobacini.
I risultati del 2007 hanno mostrato il sostanziale mantenimento dei livelli di qualità: in alcune
situazioni il raggiungimento degli obiettivi previsti dal PTA per il 2008 non sarà
verosimilmente raggiunto.
Per le acque superficiali idonee alla vita pesci è presente una rete di monitoraggio costituita
da n 20. stazioni che sono monitorate tipicamente con una frequenza di 4 campionamenti
l’anno e che mostrano il mantenimento delle qualità di designazione. Dalla valutazione dei
risultati ottenuti per la stazione di Idice Cà di Bazzone si deciderà il passaggio a
campionamenti stagionali (4 volte l’anno) anziché mensili.
Il rispetto delle attività programmate per le acque superficiali è prossimo al 100%. I
sopralluoghi sono sempre effettuati, da alcuni anni, nel periodo estivo, i medi corsi dei fiumi
presentano situazioni di secca, imputabili ai cambiamenti climatici e ai prelievi. In quelle
condizioni i prelievi sono ovviamente impossibili.
La rete di monitoraggio delle acque sotterranee costituita da n. 104 stazioni di prelievo, è
stata incrementata da un nuovo pozzo di proprietà della Regione Emilia Romagna, sito
nell’area di esondazione del torrente Navile, che consentirà di ottenere , in condizioni non
disturbate, dati di alto contenuto scientifico.
Il rispetto delle attività programmate per le acque sotterranee si attesta tipicamente sull’80%
del programmato. Le cause sono legate alle caratteristiche della rete, in larga parte formate
da pozzi di privati che non sempre rendono disponibile l’accesso, nella maggior parte dei
casi per ragioni tecniche (ristrutturazioni, guasti, ecc.).
Dal 2008 i pozzi soggetti a misure piezometriche ad alta frequenza in automatico, sono
passati a sette.
Con il recepimento della direttiva 2000/607CE tramite il Dlgs 152/06, i suoi regolamenti e
decreti attuativi è necessario prevedere un nuovo approccio ecologico ai corsi d’acqua. Tale
nuovo approccio permetterà di valutare la qualità ambientale dell’ecosistema acquatico
attraverso lo studio delle comunità vegetali ed animali per la predisposizione delle nuove reti
di monitoraggio. Le comunità biologiche che dovranno essere studiate sono: la flora
acquatica con le macrofite, fitobentos e fitoplancton, i pesci ed i macroinvertebrati, in
aggiunta sarà opportuno valutare lo stato complessivo dell’ambiente fluviale e la sua
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
funzionalità attraverso l’IFF (Indice di Funzionalità Fluviale), inteso come integrazione tra i
fattori presenti nell’ecosistema acquatico e quello terrestre ad esso collegato.
Nel 2008 è iniziata la formazione del personale per l’acquisizione delle competenze
necessarie alla transizione delle reti di monitoraggio delle acque ai requisiti dati dalla
60/2000/CE e dal D.Lgs. 152/2006 e mod. In particolare si sta cercando di implementare le
conoscenze del personale sul tema della bioindicazione (macrobenthos e macrofite). Sono
stati attuati dei campionamenti sperimentali delle acque ai sensi di quanto prevede la
L152/2006, al fine di acquisire le necessarie conoscenze atte a migliorare e rendere il
monitoraggio più oggettivo e correlato alle nuove esigenze.
Il Decreto 16 giugno 2008, n. 131 recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi
idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni) propedeutico
all’attuazione della Direttiva Quadro, ha in alcuni settori, già avuto applicazione da parte della
Regione E.R. Altre attività necessarie alla completa definizione delle nuove reti troveranno
compimento nel corso del 2009.
Intanto, almeno per una parte del 2009, i monitoraggi proseguiranno secondo le modalità
individuate dalle D.G.R. 1420/02 e D.G.R. 2135/04, fino a nuovi atti della Regione.
Il volume di attività previsto per il 2009, resta, alla luce delle informazioni attualmente in
nostro possesso, il medesimo del 2008 sia dal punto di vista quantitativo (n. campionamenti)
che qualitativo (tipologia delle indagini). Si riporta quindi il quadro proposto per lo scorso
anno.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Tabella riassuntiva
(°) misure in campo: temperatura aria, temperatura acqua, pH, ossigeno disciolto, conducibilità.
(1) campionamenti e analisi effettuati dal Dipartimento tecnico.
(2) misure in campo: temperatura aria, temperatura acqua, pH, ossigeno disciolto.
(3) In tre di questi pozzi si effettua, dal 2007, la misura del livello statico in continuo con dispositivi automatici.
Monitoraggio Acque Rete
Ambientale Regionale
(stazioni tipo A e B)
19
12/anno
216
Monitoraggio Biologico
Acque Rete Ambientale
Regionale
Monitoraggio Biologico
Acque Rete Ambientale
Provinciale (Rete C)
Monitoraggio Acque Rete
Funzionale (Vita pesci)
Monitoraggio Biologico
Acque Rete Funzionale
(Vita pesci)
Monitoraggio Acque
sotterranee chimismo / Rete
Regionale
Monitoraggio Acque
sotterranee Piezometrie /
Rete Regionale
9
2-4/anno
26
125 parametri. staz
A
24 par. staz B
(°)
I.B.E. (1)
1
2/anno
2
I.B.E. (1)
20
4 /anno
80
30 parametri (°)
20
2/anno
40
I.B.E. (1)
72
2/anno
144
Range da 28 a 68
Parametri (2)
67
6
1
2/anno
4/anno
12/anno
134
24
12
Misura del livello
statico (3)
Rispetto a questo quadro vanno fatte alcune osservazioni:
•
L’esecuzione della Rete C (oggetto fino al 2008 di apposita convenzione tra Arpa,
Provincia e Autorità di Bacino del Reno) deve essere ridiscussa per il 2009 in base alle
priorità di attività della Provincia di Bologna e della situazione riorganizzativa
dell’Autorità di bacino del Reno.
•
Dalla valutazione dei risultati finora ottenuti per la stazione di Idice Cà di Bazzone (Vita
pesci) si deciderà il passaggio a campionamenti stagionali (4 volte l’anno) anziché
mensili; ciò comporterebbe una riduzione di 8 campioni/anno rispetto quelli indicati.
•
La rete di monitoraggio delle acque sotterranee la cui consistenza è attualmente di 104
stazioni di prelievo, è in realtà facilmente modificata da stazioni non più disponibili e da
altre immesse, di solito in sostituzione, con accordi stipulati con privati e/o Enti (Hera,
STB, ecc.).
•
E’ prevedibile nel corso del 2009 la partecipazione ad un. progetto predisposto da
Ingegneria Ambientale, su richiesta della Regione, per l'attività di indagine della falda
freatica; tale studio è propedeutico all’inserimento nella rete delle acque sotterranee, di
pozzi freatici per un ampliamento del monitoraggio e delle conoscenze su tale matrice.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
4.3 Rete di monitoraggio dei CEM
L’aumento negli ultimi anni delle sorgenti di onde elettromagnetiche sul territorio e le
conseguenti indagini tramite monitoraggi in continuo effettuate in seguito alla richiesta dei
comuni, hanno portato a affinare le conoscenze sui livelli di campo elettromagnetico di una
sempre più vasta area territoriale tanto da poterla considerare come una rete di monitoraggio
ambientale dinamica. Dei monitoraggi in continuo e degli interventi di misura con tecniche
manuali effettuati annualmente viene redatto un report per la diffusione delle informazioni
che viene inserito sul sito web di Arpa.
E’ stata recentemente definita la consistenza della rete regionale di monitoraggio dei campi
elettromagnetici, rete richiamata in diversi atti ufficiali di Arpa e approvata dalla Regione
Emilia Romagna. La pianificazione della rete , in carico all’Arpa, viene effettuata sulla base
delle pressioni e dei siti sensibili presenti nel territorio provinciale e prevede per la sezione di
Bologna, almeno 15 campagne /anno per una numero di giorni di indagine di circa 405 (pari
a 9.720 ore).
L’insieme dei dati ottenuti e validati saranno inseriti nel data base del sito web e correlati alle
pressioni presenti.
E’ in via di definizione da parte del “Centro tematico regionale radiazioni non ionizzanti” di
Arpa le linee guida per la pianificazione delle campagne di misura basate su indirizzi e criteri
generali condivisi, per lo svolgimento dell’attività di monitoraggio in continuo dei cem ad alte
e basse frequenze nell’ambito della rete regionale.
5.
ATTIVITÀ LABORATORISTICA PER SERVIZI “OBBLIGATORI”
5.1 Attività analitica per autorizzazioni ambientali, controllo/vigilanza ed altri
OI (NOE, Magistratura, ecc.) e reti regionali di monitoraggio ambientale
L’attività analitica su campioni prelevati dal Servizio Territoriale durante l’attività di controllo e
vigilanza e quella relativa ai prelievi previsti nel piano di controllo delle reti di monitoraggio
eseguite dal Servizio Sistemi Ambientali. Sono state effettuate dal Laboratorio della Sezione
di Bologna solo fino a giugno 2008, in quanto da questa data, sono state trasferite ai
Dipartimenti Tecnici delle Sezioni Arpa di Ferrara, per i campioni relativi al monitoraggio dei
corpi idrici superficiali, delle deposizioni atmosferiche umide e di Modena, per i campioni del
monitoraggio delle centraline per il rilevamento dell’inquinamento atmosferico.
Per il 2009 si prevede di eseguire l’attività analitica per autorizzazioni ambientali,
controllo/vigilanza in base al piano di lavoro programmato dai Servizi Arpa della Sezione di
Bologna, come previsto nelle tabelle illustrate nei relativi paragrafi di questo programma.
Inoltre, per il 2009, il Laboratorio, con il Servizio Sistemi Ambientali della Sezione, sarà
impegnato in uno studio, finanziato dalla Regione, che riguarderà i corsi d’acqua della
Provincia di Bologna e ad almeno due stazioni di monitoraggio da individuare nella provincia
di Rimini ai sensi della Direttiva 2000/60/CE.
In questo modo sarà possibile operare su due differenti Idroecoregioni (HER Appennino
settentrionale e Costa adriatica) e costituirà, quindi, un’esperienza pilota trasferibile a
valenza regionale. Obiettivo dello studio è quello di valutare la applicabilità delle metodiche
di campionamento ed analisi degli elementi di qualità biologica; di ottimizzare le diverse
attività di campo e individuare le fasi critiche fonti di potenziali errori; di gettare le basi per
una pianificazione della intera attività di monitoraggio e di valutare e quantizzare le risorse
necessarie, in materiali strumentazione tempo e personale, per l’applicazione del nuovo
monitoraggio. Si prevede di eseguire 42 campionamenti con le relative analisi.
Pag. 207 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
5.2 Attività analitica a supporto Dipartimenti Sanità Pubblica e altri OI (NAS,
USMAF, ecc.)
Nel 2008 si sono svolte le attività analitiche in ambito sanitario richieste al Dipartimento
Tecnico per quanto riguarda il controllo eseguito dalle Aziende USL delle Province di
Bologna, Modena e Ferrara e quelle, non prevedibili, richieste dai NAS e dagli USMAF.
Inoltre dal mese di luglio sono stati analizzati anche i campioni di alimenti prelevati dalle
Aziende USL delle Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
Di seguito sono evidenziate le principali matrici esaminate, sulle quali sono state eseguite sia
ricerche microbiologiche che chimiche; per ognuna di queste è riportato il numero dei
campioni programmati per il 2008 e le proiezioni dei campioni al 31/12/08.
Matrice
Programm
a 2008
Proiezione
al
31-12-2008
Acque
310
2.000
4.500
100
77
319
1.970
4.866
100
77
Tipologia campione
Acque termali e minerali.
Acque di piscina.
Acque potabili.
Acque superficiali - D.Lgs. 152 / All. 2A.
Acque di fiume (Balneazione)
Nell’Anno 2008 si è stabilizzata l’attività relativa al controllo delle piscine (Accordo
Stato/Regione del 16/01/2003 recepito dalla Regione Emilia-Romagna con Delibera di
Giunta RER n° 1092 de 18 luglio 2005) con il monitoraggio anche ambientale, a verifica
dell’applicazione della corretta gestione dell’autocontrollo per i Gestori degli impianti.
Nell’ambito di questo controllo il Dipartimento tecnico di BO ha partecipato al gruppo di
studio della Az. USL di Bologna per la stesura di linee di indirizzo per individuare il
“Protocollo di gestione delle difformità analitiche microbiologiche e chimiche delle acque di
piscina”.
Il Dipartimento, come da richiesta della Regione, ha inoltre effettuato un’attività di
elaborazione di tutti i risultati analitici dei campioni di acque potabili, suddivise per acquedotti
che servono più di 5000 abitanti (Relazione triennale sulle acque potabili per il Ministero
delle Salute). Sono stati così estratti ed elaborati i dati relativi alle reti di acquedotti per gli
anni 2005, 2006 e 2007; in particolare sono stati indicati i parametri per cui sono state
evidenziate valori non conformi e il numero di determinazioni suddivise per acquedotto col
valore minimo, massimo e medio rilevato.
Tutti questi dati sono stati elaborati per le Province di Bologna, Modena e Ferrara.
Matrice
Alimenti
Controlli
Indoor
Programma
2008
Proiezione al
31-12-2008
1100
1680
500
550
550
588
500
600
Ricerca di Micotossine e di O.G.M.
3300
4707
Monitoraggio Aedes albopictus.
600
1000
Ricerca di Legionella
microbiologici indoor.
Tipologia campione
Analisi microbiologiche di alimenti e superfici
a contatto con alimenti nei Centri Produzione
Pasti
Piano regionale 2008-2009 Reg. CE 2073/05
per la valutazione del rischio microbiologico
Analisi chimiche di alimenti e test di cessione
ed altre indagini bromatologiche
Pag. 208 di 343
spp
e
controlli
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Nel 2008 la Regione ha approvato un piano per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione
della CHIKUN–GUNYA e della DENGUE e ha coinvolto i Laboratori provinciali di Arpa nel
più ampio monitoraggio di controllo delle ovitrappole. Per il Laboratorio ambientale di
Bologna, nel 2008, è stato previsto un carico di lavoro paria a 7.098 campioni nel periodo
maggio-ottobre, complessivamente sono state analizzate solo 4.707 ovitrappole.
Il laboratorio ha continuato la sua attività analitica in base ai programmi dei piani regionali
biennali di “Aggiornamento del sistema regionale di sorveglianza per la presenza di
micotossine nei mangimi, latte, cereali, altri prodotti vegetali e derivati (2008-2009)” (Reg.
PG/2008/35419) e “Piano regionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi
geneticamente modificati nella alimentazione umana ed animale aggiornamento per il
biennio 2008-2009” (Reg. PG/2008/108299).
Nel 2008 il Servizio Veterinario ed Igiene degli Alimenti della Regione ha predisposto un
“Piano regionale di controllo microbiologico 2008-2009 dei prodotti alimentari” (Reg.
PG/2008/85360) in adempimento al Regolamento CE/2073/05, che introduce importanti
elementi nell’ambito del controllo microbiologico degli alimenti in quanto fissa alcuni criteri
microbiologici necessari per la protezione della salute del consumatore basati sulla
valutazione del rischio, garantendo una più omogenea valutazione dei prodotti.
Il Laboratorio di Bologna, ha pianificato, in collaborazione con i Servizi di Igiene, Alimenti,
Nutrizione (SIAN) delle AUSL delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, ForlìCesena e Rimini, il programma di conferimento e analisi dei campioni previsti per il 2008.
Con l’inizio dell’anno si pianificherà l’attività prevista per il 2009.
Come atteso, si è realizzata l’installazione dello strumento ICP/MS, la formazione sugli
operatori e la messa a punto di nuovi metodi. In particolare questo strumento permette di
analizzare più parametri in contemporanea con una sensibilità maggiore, in linea con le
normative italiane ed europee. Di conseguenza per il 2009 saranno disponibili i protocolli
analitici per la ricerca dei metalli in tracce in campioni di alimenti ed di acqua.
Nel corso del 2008 si sono verificate alcune emergenze analitiche. La prima riferita alla
presenza di butil-butirril lattato in campioni di caffè liofilizzato al Ginseng. Il problema si è
arrestato in seguito all’inclusione dell’aroma nell’elenco di quelli autorizzati dal D.Lgs n.
107/92. In occasione della fiera internazionale “Vinitaly” il Ministero della Salute, tramite il
NAS, ha predisposto una campagna di controlli straordinaria, che ha comportato il
conferimento, in un mese, di quasi 100 campioni di vini. Le analisi dei campioni non hanno
evidenziato le sofisticazioni sospettate, ma diversi campioni hanno comunque avuto un
seguito per irregolarità varie, principalmente per quanto riguarda il grado alcolico ed altri
requisiti previsti dai disciplinari D.O.C. Il laboratorio di chimica degli alimenti è stato
impegnato anche nel controllo di alimenti provenienti dalla Cina, prelevati sia dal NAS che
dai SIAN delle AUSL, per la ricerca di “melammina”. A seguito delle indicazioni fornite per il
controllo dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, si è definito il metodo di
analisi mediante HPLC-MS-MS.
Dal 30 settembre i NAS hanno conferito 84 campioni, sia di latte in polvere che di prodotti
comunque contenenti latte in polvere (biscotti, caramelle, bevande ed alimenti vari) tutti di
provenienza cinese. I campioni sono stati tutti processati con priorità, e nessuno ha
evidenziato livelli di melammina superiori ai limiti previsti, anche se qualche campione ha
comunque mostrato tracce più o meno apprezzabili di contaminazione. Con cadenza
quindicinale è stato inviato un rendiconto al Ministero della Salute. Su molti di questi
campioni, spesso con etichettature approssimative o dubbie, sono state eseguite ulteriori
analisi, per verificare la correttezza della composizione e la corrispondenza al dichiarato
(additivi, coloranti): queste ulteriori analisi sono in via di ultimazione.
Pag. 209 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
Rimane sempre disomogeneo il conferimento soprattutto di campioni di alimenti da parte dei
Clienti istituzionali, inoltre le emergenze sanitarie creano sovraccarico di attività, ne derivano
tempi più lunghi di esecuzione e non si riescono a migliorare tempi di risposta.
Per l’anno 2009 si prevede di mantenere, dal punto di vista quantitativo, il livello di
prestazioni effettuate nel 2008, relativamente ai campioni sanitari.
Le attività laboratoristiche, di ricerca & sviluppo e di miglioramento tecnico, riconducibili per
lo più all’attività del controllo degli alimenti di riferimento regionale della Sezione di Bologna,
vengono descritte in dettaglio nel relativo paragrafo.
SERVIZI “NON OBBLIGATORI/AGGIUNTIVI”
6.
ATTIVITÀ PER STUDI/PROGETTI PROVINCIALI, REGIONALI, NAZIONALI,
UE
6.1 Sostenibilità
Nel 2008 si è molto ridotta l’attività di supporto ai processi di Agenda 21 e in generale alle
azioni di sviluppo/conoscenza del principio di sostenibilità; probabilmente ciò è dovuto sia
all’ormai diffusa conoscenza di questo concetto acquisita anche attraverso le impostazioni
normative, che alle scarse disponibilità economiche. Alcuni interventi formativi presso scuole
del comprensorio Imolese incentrati sui sistemi di misura e valutazione della sostenibilità,
sono state le uniche attività in tale ambito.
6.2 Osservatori ambientali
Nel 2009 prosegue l’attività di supporto agli osservatori ambientali relativamente ai due
progetti per le infrastrutture di trasporto: Alta Velocità Ferroviaria Nodo di Bologna e Variante
di valico Autostradale. L’impatto, in relazione allo stato di avanzamento delle lavorazioni sarà
ancora molto pressante in particolare per il nodo alta velocità in quanto tutta la
cantierizzazione grava su zona altamente urbanizzata; anche per la variante di valico,
inserita in aree a carattere prettamente agricolo montano, la cantierizzazione causa
alterazioni apprezzabili rispetto allo stato ambientale di ante operam. Nella cartina, in
arancione sono visualizzate le opere in corso di realizzazione che insistono sul territorio della
provincia di Bologna, in giallo le opere non ancora in fase di realizzazione.
Pag. 210 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
2005 – Raddoppio Bo-Vr
Metrotranvia di
Bologna
Civis
2006 - 3a Corsia A1 Bo-Fi
2000 – Nodo A.V. di Bologna
Nodo ferro-stradale di Casalecchio
Nodo di Rastignano
2002 – Variante di Valico
1998 – Tratta Bo-Fi
Per l’Alta Velocità, Nodo di Bologna, nel 2009 risultano completate le lavorazioni per le
gallerie naturale e artificiale, sono in corso le interconnessioni con la linea storica e, ove era
presente il cantiere Lotto 5 - S.Ruffillo, è programmata l’installazione del cantiere adibito
all’attrezzaggio tecnologico e armamento della linea AV sotterranea.
Anche per questa fase di lavorazioni, in particolare per il cantiere lotto 11 – stazione che
grava in pieno centro cittadino, è previsto per il 2009 un grosso impegno da parte del
supporto tecnico ARPA, per le attività di controllo in campo, verifica delle procedure
autorizzative e analisi dei dati di monitoraggio, in quanto come già avvenuto nel 2008, è
presente un forte disagio creatosi, in particolare per le polveri e il rumore. In seguito alle
quotidiane segnalazioni anche sulla stampa, l’attività di ARPA quale supporto all’osservatorio
è molto intensa.
Per quanto riguarda lo stato di avanzamento del Lotto 11 - stazione proseguirà anche per il
2009 lo scavo del “camerone”. La realizzazione delle opere in questo cantiere, che è
localizzato in zona centrale ad alta densità abitativa e con presenza di numerosi esercizi
commerciali, rende necessario il costante aggiornamento delle opere di mitigazione per
contenere l’impatto prodotto. Il monitoraggio continuo in particolare sulla componente rumore
e atmosfera, la vigilanza diretta sul campo e l’analisi critica in tempi brevi degli esiti dei rilievi,
consentono all’Osservatorio Ambientale, di cui Arpa è supporto tecnico, di mettere in atto le
opportune azioni per limitare l’impatto. Si prevede che una parte di attività sarà impegnata
per la comunicazione agli enti e alla società civile.
Per il 2009 presumibilmente un maggiore impegno dovrà essere rivolto al controllo della
gestione delle terre di risulta degli scavi, sia come attività in campo, sia come verifica delle
Pag. 211 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
procedure seguite, in quanto continuano le criticità già manifestatesi negli anni precedenti, in
relazione ai volumi da gestire e alle tempistiche di conferimento diverse da quanto
preventivato.
Per questo progetto anche per il 2009, preso atto della consistenza delle attività e
dell’impegno ore/uomo necessario, l’osservatorio ha aggiornato la ripartizione annuale delle
quote portando la previsione di compenso per le attività di supporto ad ARPA BO a
149.872€.
Nel 2009 proseguirà anche l’attività di Arpa quale supporto tecnico all’Osservatorio
ambientale e socio economico della Variante di Valico.
Questo Osservatorio valuta la compatibilità ambientale delle opere in corso di costruzione
sull’Appennino, ove sono presenti aree di interesse naturalistico e con risorse naturali
primarie, come il torrente Setta che è fonte di approvvigionamento di acque superficiali ad
uso potabile.
Nel 2009 l’attività sarà ormai quasi completamente concentrata nel territorio compreso tra i
comuni di Grizzana, San Benedettio Val di Sambro e Castiglion dei Pepoli dove appunto
prosegue il corso d’opera per i lotti 9 – 11 e ha preso avvio l’attività nei cantieri dei lotti 5 e
5B; sono inoltre iniziate le attività di approntamento dei cantieri nei lotti 7 e 8.
Nei lotti 1 – 4 ove è terminata l’allestimento del ramo autostradale, per considerare conclusa
l’opera mancano solo alcune misure per il monitoraggio post operam per il rumore.
Per i grandi cantieri di Badia e Roncobilaccio buona parte di attività è rivolta alle verifiche in
campo per cercare di ottimizzare insieme alle imprese impegnate le modalità di gestione dei
cantieri; si tratta infatti di cantieri in continua trasformazione, inseriti in valli di montagna
strette con risorse naturali come il torrente Setta a rischio continuo di inquinamento.
Come stabilito nella convenzione specifica per il 2008 le entrate previste per il 2009
ammontano a 89.000 €.
Per quanto concerne il progetto relativo al raddoppio linea ferroviaria Bologna Verona,
per la tratta afferente alla provincia di Bologna, è in via di approntamento la convenzione
relativa al monitoraggio post operam per due campagne di monitoraggio semestrali per le
acque sotterranee e superficiali; deve ancora essere valutate approfonditamente quante
campagne di misura svolgere per il rumore in fase di esercizio. Il monitoraggio post operam
infatti ha come finalità, oltre la valutazione di eventuali modificazioni indotte dall’opera
sull’ambiente interessato, la verifica in fase di esercizio dell’efficacia delle misure di
mitigazione già in opera con conseguente valutazione della necessità di integrazioni.
Per il 2009 per questo progetto si può prevede una entrata di circa 20.000 €.
Anche se per l’alta velocità tratta BO/FI, con la decadenza degli accordi procedimentali e
dell’osservatorio , non è al momento presente la struttura di supporto, viene comunque
mantenuta una attività di sorveglianza in relazione alle attività in corso.
Si segnala inoltre che il Ministero dell’Ambiente sta esaminando la possibilità di riavviare
accordi procedimentali finalizzati a chiudere le ultime fasi connesse al preesercizio ed
esercizio della tratta unitamente alle attività di verifica delle ottemperanze necessarie per
sbloccare le fideiussioni.
Nel 2009 i progetti risultano:
Progetto
AV nodo di BO
Variante di valico
BO/VR
AV Tratta BO/FI
Previsione introiti (convenzione)
149 872 €
89 000 €
20 000 €
Non quantificabile
L’attività prevista per il 2009 in termine di impegno ore/uomo sarà mediamente in linea con
quanto svolto nel 2008 per i progetti relativi al nodo AV di Bologna e per la variante di valico,
mentre sarà probabilmente incrementata per l’attività in campo in relazione all’esecuzione
del piano di monitoraggio post operam per quanto concerne la Bologna/Verona; non
quantificabile l’eventuale attività sulla tratta AV Bologna/Firenze.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
In tabella è riportata la sintesi delle principali attività condotte nel 2008.
Progetto
AV nodo di BO
Variante di valico
BO/VR
Sopralluoghi
Ore
sopralluoghi
Riunioni
Ore
riunioni
36
21
180
136
22
14
4
180
98
20
6.3 Gruppi tecnici
Con la Provincia e il Comune di Bologna è in atto e proseguirà anche nel 2009 la
partecipazione al Gruppo tecnico per l’inquinamento atmosferico in cui Arpa supporta
tecnicamente le Amministrazioni sui temi della qualità dell’aria e sulla programmazione delle
attività di monitoraggio integrative. Pur auspicando da tempo che si perfezioni e formalizzi la
struttura del predetto gruppo tecnico dell’Aria, non si è ancora pervenuti a una forma di
collaborazione che consenta ad Arpa di esplicare nel miglior modo possibile la funzione di
supporto tecnico degli enti.
Si ritiene importante che tra le attività svolte dal Gruppo Tecnico Provinciale sulla Qualità
dell’Aria vi sia compresa l’effettuazione della programmazione a lungo termine il più definita
possibile, dei monitoraggi sulla qualità dell’aria al fine di consentire una migliore
pianificazione di quanto richiesto e conseguentemente, un più razionale utilizzo del
laboratorio mobile, della strumentazione e degli operatori in genere.
7.
MONITORAGGI AMBIENTALI
OSSERVATORI TERRITORIALI
LOCALI
E/O
SUPPORTO/GESTIONE
7.1 Monitoraggi ambientali
Le attività per monitoraggi ambientali locali sono di solito richiesti dagli Enti quali i comuni,
soprattutto per rispondere a richieste di informazioni provenienti dalla popolazione su
tematiche precise quali:
• gli impatti dei campi elettromagnetici; i monitoraggi effettuati anche su convenzione,
consentono ai comuni di impostare le eventuali azioni per risolvere situazioni critiche e
conflittuali.
• in convenzione con Comune e Provincia di Bologna si è continuato nel 2008, l’attività di
supporto tecnico scientifico e monitoraggio integrativo di parametri rivisti e concordati
nella qualità dell’aria. Nel 2008 è stato mantenuto il ricavo per la Sezione di Bologna pari
a 70.000 Euro che copriranno le spese di campionamento e analisi sia il personale per la
gestione dell’intero progetto.
Nel 2009 è prevedibile una ulteriore revisione di queste attività in funzione dei diversi
interessi e priorità espressi dalla Provincia e dal Comune di Bologna.
Anche nel 2008 sono pervenute richieste di indagini sull’impatto di sorgenti puntuali sulla
qualità dell’aria, in particolare legate ad attività produttive, mirate a valutare specifiche
tipologie di inquinanti caratteristici dei cicli di produzione. Spesso le sole indagini strumentali
non forniscono una informazione sufficiente a quantificare il contributo delle singole sorgenti.
Pertanto, al fine di razionalizzare e rendere efficace l’esecuzione di monitoraggi della qualità
dell’aria in specifici contesti, si ribadisce la necessità che le richieste siano precedute da una
valutazione congiunta tecnico-amministrativa del contesto in studio.
Indagini falda freatica: (in via di acquisizione)
E’ in previsione nel corso del 2009 la partecipazione ad un progetto predisposto dalla ex
Ingegneria Ambientale, su richiesta della Regione, per l'attività di indagine della falda freatica
Pag. 213 di 343
Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
nella Regione che interesserà anche la Sezione di Bologna.
Collaborazione con Unibo per il monitoraggio e l’assistenza idrogeologica relativa
all’approfondimento delle conoscenze delle acque termominarali porrettane. (in via di
acquisizione)
Le attività si incentreranno prioritariamente nella gestione ed esecuzione dei monitoraggi
quali-quantitativi delle acque termominerali estratte e nell’elaborazione di un quadro
conoscitivo sulle caratteristiche chimico-fisiche ed idrogeologiche di base delle principali
manifestazioni idriche sotterranee ubicate nel perimetro minerario.
Indagini idrogeologiche nell’intorno del polo impiantistico discarica via Stradelli Guelfi
(in corso)
Lo studio deriva dalla necessità di analizzare gli aspetti ambientali delle falde caratterizzanti
il primo sottosuolo nella zona dell’impianto di gestione/smaltimento rifiuti di Via Stradelli
Guelfi.scopo di questa ricerca è fornire un studio sul comportamento della suddetta falda e
verificarne possibili interazioni con l’intero sistema impiantistico, consentendo di
implementare l’analisi ambientale iniziale necessaria all’ottenimento della certificazione
Emas e supportarne il successivo programma operativo.
Validazione sperimentale delle metodiche di campionamento degli elementi di qualità
biologica applicata ai fiumi ai sensi della Direttiva 2000/60/CE. (in corso)
Trattasi di studio, commissionato dalla RER, della fattibilità delle nuove metodiche previste
dalla Direttiva, al fine di verificare la validità delle metodiche stesse. L’obiettivo è: valutare
l’applicabilità delle metodiche di campionamento ed analisi degli elementi di qualità biologica;
ottimizzare le diverse attività di campo e individuare le fasi critiche fonti di potenziali errori;
gettare le basi per una pianificazione dell’intera attività di monitoraggio; valutare e
quantizzare le risorse necessarie per l’applicazione del nuovo monitoraggio.
Acquisizione delle conoscenze disponibili inerenti la qualità delle acque sotterranee
della falda idrica superficiale nell’area del “Tiro a segno”, Bologna, al fine di
ricostruire un quadro preliminare dell’inquinamento diffuso da composti
organoalogenati. (in acquisizione)
Fornire un quadro preliminare relativo alla contaminazione da composti organoalogenati
dell’acquifero superficiale presente nell’area del “Tiro a segno” attraverso l’acquisizione di
dati presenti presso enti pubblici e privati e la razionalizzazione dei numerosi dati di
monitoraggio eseguiti in questi anni per finalità diverse. La raccolta è prevista anche per i
dati e le informazioni circa le pressioni in atto e la loro evoluzione nel recente passato che
possano comportare o aver comportato un potenziale rilascio nelle acque sotterranee di
composti organoalogenati. La raccolta dei dati sarà eseguita a partire dalle informazioni
presenti presso il Comune di Bologna, in possesso di dati derivanti da monitoraggi delle
acque per interventi specifici, Hera e Osservatorio Ambientale - Nodo A.V. di Bologna.
Integrazione alla convenzione tra RER, comune di Bologna e Arpa Sez. di Bologna, per
la realizzazione della mappatura acustica delle infrastrutture di pertinenza provinciale
e mappatura acustica agglomerato di Bologna ai sensi del DLGS 194/2005. (in corso)
Si tratta dell’attuazione della seconda fase del progetto avente la finalità di individuare e
condividere la metodologia per la realizzazione della mappatura acustica delle infrastrutture
di pertinenza provinciale sia della mappatura acustica strategica dell’agglomerato di
Bologna, propedeutiche alla predisposizione dei piani d’azione e alle successive verifiche
quinquennali sulla base dei requisiti minimi conformi al Dlgs. 194/05. Arpa Sez. di Bologna
esegue le misurazioni di taratura del modello acustico in 3 casi tipo e parteciperà agli incontri
programmati del tavolo di coordinamento istituito nell’ambito del progetto.
Supporto tecnico al Comune di Bologna per il monitoraggio ambientale dell’efficacia
del PTGU. Isola ambientale- Monitoraggio acustico. (in corso)
Arpa, su richiesta del Comune di Bologna, eseguirà il monitoraggio acustico ante operam di
un’area dove verrà attuato, nell’arco del 2009, un intervento previsto del PTGU: l’isola
ambientale.
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Programma annuale delle attività 2009
8.
Le Sezioni provinciali
ATTIVITÀ
LABORATORISTICA
AGGIUNTIVI”
SERVIZI
“NON
OBBLIGATORI/
8.1 Attività laboratoristica per supporto a studi/progetti e/o monitoraggi
ambientali locali
Nel 2008 a supporto dell’attività del Servizio Sistemi Ambientali della Sezione sono state
svolte analisi, in accordo con la Provincia e l’Autorità di Bacino del Reno, su campioni di
acque superficiali (rete C) come monitoraggio integrativo rispetto a quelli previsti dalla
normativa nazionale. Inoltre sono state eseguite analisi su richiesta del Consorzio del Canale
Emiliano Romagnolo analisi di campioni di acqua del CER.
Matrice
Programm
a 2008
Proiezione al
31-12-2008
68
68
Controllo delle acque del Canale Emiliano
Romagnolo (C.E.R.)
43
46
Acque superficiali D.Lgs. 152 All 1/C
Tipologia campione
Acque
8.2 Attività laboratoristica per matrici ambientali su specifica richiesta di Enti
pubblici/privati
A supporto del Servizio Sistemi Ambientali della Sezione, in regime di convenzione con il
Comune e la Provincia di Bologna, nel 2008, si è effettuata attività analitica su campioni di
filtri, il numero dei campioni e dei parametri è stato, nel corso dell’anno, ridefinito in
adeguamento alla normativa vigente.
Matrice
Aria
Programm
a 2008
Proiezione al
31-12-2008
800
717
Tipologia campione
Aldeidi, BTX, NOX da campionatori di polveri
8.3 Attività laboratoristica per matrici alimentari e prevenzione collettiva su
specifica richiesta di pubblici/privati
Tutta questa attività svolta nel 2008, si sovrappone a quella del 2007 ed è stata eseguita in
regime di convenzione con Enti pubblici e Clienti privati fra cui si elencano: l’Azienda
Ospedaliero Universitaria di Bologna Policlinico S. Orsola-Malpighi; le Direzioni sanitarie dei
Presidi ospedalieri dell’Azienda USL di Bologna, il Comune di Bologna; l’Arpa Liguria; la
Banca d’Italia; la Ditta Cerelia; la Ditta Segafredo; la Società SERIBO ed altri.
Matrice
Programm
a 2008
Proiezione
al
31-12-2008
Controlli
Indoor
2700
3150
1900
1992
100
113
600
650
Acque
Alimenti
Tipologia campione
Ricerca di Legionella spp, valutazione sterilità
batterica, controlli microbiologici in ambienti
sanitari
Acque di dialisi e acque di rete in ambiente
sanitario
Acque termali e minerali
Analisi chimiche e microbiologiche di alimenti;
analisi microbiologiche di alimenti e superfici a
contatto con alimenti nei Centri Produzione
Pasti.
Per il 2009 si prevede di rinnovare quasi tutte queste convenzioni, anche se non è ancora
possibile definire numericamente con precisione il volume dell’intera attività.
Pag. 215 di 343
Programma annuale delle attività 2009
9.
Le Sezioni provinciali
ATTIVITÀ DEI CTR
9.1 CTR Aree Urbane
Le attività del CTR Aree Urbane nell’anno 2009, coerentemente con quanto previsto dalle
aree di responsabilità previste nel manuale organizzativo di Arpa, saranno volte alla
valutazione dello sviluppo sostenibile e del miglioramento della qualità della vita nelle aree
urbane, mediante l’utilizzo della modellistica ambientale, dei catasti delle emissioni, delle reti
di misura e del bilancio ambientale.
Inoltre, continuerà l’attività portata avanti dalla pre-esistente Eccellenza Ecosistemi Urbani e
Industriali sui temi dell’integrazione di aspetti tecnico-scientifici e di valorizzazione del knowhow presente in Arpa Emilia-Romagna, curando lo sviluppo di metodologie di analisi
finalizzate a quantificare fattori di pressione, stato e impatto di città ed aree urbane usando
gli strumenti organizzativi di project management. Le macro-attività sulle quali si
concentreranno le forze del CTR Aree Urbane nel corso del 2009 saranno:
1.
Attività di modellistica per la qualità dell’aria
2.
Progetti di ricerca e sviluppo
3.
Attività di studio e reporting sulla qualità ambientale delle aree urbane
Di seguito vengono dettagliate le azioni che caratterizzeranno ognuna delle precedenti citate
macro-attività.
9.1.1 Attività di modellistica per la qualità dell’aria
Il CTR Aree Urbane sviluppa e utilizza modelli matematici per la dispersione degli inquinanti
in atmosfera sia determistici che statistici. L’attività di modellistica per la qualità dell’aria
nasce dalla precisa esigenza normativa di integrare le tecniche di monitoraggio al fine di
effettuare la valutazione della qualità dell’aria sul territorio di propria competenza. Il
documento dell’Agenzia Europea per l’Ambiente "Guidance report on preliminary
assessment under the EU Air Quality Directives" individua nei modelli lo strumento primario
per la valutazione della qualità dell'aria definendo la modellistica quale "metodo per fornire
informazioni sulla qualità dell'aria in base quanto noto sulle emissioni e sui processi in
atmosfera che regolano la diffusione, il trasporto, la conversione chimica e la rimozione
dall'atmosfera degli inquinanti".
Riguardo i modelli deterministici, verrà svolta, nell’anno 2009, un’attività di supporto ai nodi
Arpa nell’applicazione e nell’aggiornamento del modello ADMS – Urban, modello gaussiano
adottato da Arpa per la dispersione degli inquinanti in area urbana. Inoltre il CTR Aree
Urbane si occuperà di sviluppare e applicare, in collaborazione con l’Area Meteorologia
Ambientale del SIM, il modello lagrangiano a particelle LAPMOD. Il modello è stato
acquistato da Arpa per simulare a scala locale situazioni reali anche complesse, quali ad
esempio orografia complessa, shear verticali di vento, inversioni di temperatura in quota,
evoluzioni temporali, calme di vento.
Riguardo i modelli statistici, si inizierà l’attività di sviluppo e utilizzo dei modelli a recettore, in
particolare modo il modello PMF (Positive Matrix Factorization), per l'individuazione e la
quantificazione dei contributi delle sorgenti emissive all’aerosol misurato ("source
apportionment"). Tale applicazione verrà portata avanti in collaborazione con il Bavarian
Institute for Applied and Environmental Research and Technology (BifA) e con il dipartimento
di Chimica dell’Università di Bologna (e probabilmente con il dipartimento di Fisica
dell’Università di Helsinki). Questa tipologia di modelli si basa su dati che rappresentano una
caratterizzazione elementare dettagliata del particolato atmosferico, riferita alle diverse
granulometrie. I dati saranno forniti dal sito posto immediatamente ad est dell’inceneritore del
Frullo, previsto nella campagna di monitoraggio del progetto Moniter. Questi dati serviranno
inoltre anche per lo sviluppo e l’adattamento del modulo chimico dell’aerosol del modello
fotochimico euleriano CHIMERE alla realtà della regione Emilia-Romagna. Lo sviluppo e
l’adattamento del modulo chimico avverrà in collaborazione con l’Area Meteorologia
Ambientale del SIMC.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
9.1.2 Progetti di ricerca e sviluppo
Nel 2009 sono previste due diverse attività riconducibili a progetti di ricerca e sviluppo:
a. Il progetto Moniter, interamente finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e iniziato
nell’anno 2007, che prevede, fra le molteplici attività di cui è composto, il monitoraggio
ambientale delle aree nell’intorno del termovalorizzatore del Frullo di Granarolo
dell’Emilia (Bologna). Tale monitoraggio vede coinvolti, oltre al CTR Aree Urbane e a
numerose altre strutture di Arpa, alcuni Dipartimenti delle Università di Bologna, Ferrara,
Venezia e all’Istituto ISAC del CNR. Sinteticamente, e ricordando che il CTR Aree
Urbane ha il coordinamento dell’intero progetto Moniter, le attività all’interno di questo
che si effettueranno nel 2009:
- Campionamento di particolato PM2,5 e PM1 per analisi chimiche, fisiche e
tossicologiche. L’ampio spettro di analisi programmate e assegnate a diversi
laboratori, anche esterni ad Arpa (Università di Bologna, Ferrara e Venezia)
permetterà di avere uno scenario dettagliato dell’aria ambiente che va oltre i
parametri di legge, favorendo una più accurata attività di ricerca e di crescita nel
campo dell’inquinamento atmosferico.
- Determinazione della concentrazione numerica e della distribuzione dimensionale
dell’aerosol, ovvero la caratterizzazione del particolato atmosferico rispetto al
numero di particelle e al diametro. Ai fini previsti dal progetto, sono infatti stati
acquistati due strumenti innovativi per lo studio della distribuzione dimensionale
dell’aerosol, in particolare delle frazioni ultrafini. La ricerca a livello internazionale
nell’ambito dell’inquinamento atmosferico e degli impatti sulla salute di tale matrice
ambientale, mostra come il particolato ultrafine, in particolare quello di dimensioni
nanometriche, possa giocare un ruolo fondamentale nelle dinamiche atmosferiche e
negli episodi di eventi sanitari importanti. Gli strumenti di monitoraggio acquisiti (un
Fast Mobility Particle Sizer TSI 3091 e un Electrical Low Pressure Impactor della
Dekati) permetteranno quindi di “contare” le particelle fino a dimensioni
nanometriche (rispettivamente 5,6 e 7 nanometri), classificandole in intervalli
dimensionali e definendo le distribuzioni granulometriche dell’aerosol nelle diverse
condizioni ambientali, sia meteorologiche che territoriali.
- Coordinamento di tutte le 7 linee progettuali secondo quanto richiesto dalle
specifiche del progetto Moniter
b. E’ in via di definizione il progetto per la realizzazione di un “Supersito” in EmiliaRomagna che prevede la messa in opera di una stazione di monitoraggio fissa dedicata
alla valutazione dell’inquinamento atmosferico che si basa su tecniche innovative di
indagini chimiche, fisiche, tossicologiche, utili in particolare per gli aspetti di valutazione
sanitaria, epidemiologica e interpretazione di fenomeni ambientali. Il progetto prevede il
supporto da parte di 3 assessorati della Regione, di numerose Università e di alcuni enti
di ricerca, alcuni dei quali internazionali.
L’obiettivo generale del progetto è la raccolta di dati chimici, fisici e biologici
dell’atmosfera per elaborazioni deterministiche, statistiche, epidemiologiche e di
valutazione del rischio sanitario a supporto della governance.
Il progetto prevede la realizzazione di una stazione di monitoraggio fissa che permetta il
campionamento dell’aerosol atmosferico, al fine di una speciazione del particolato dal
punto di vista del bilancio di massa, e l’analisi automatica ”in situ” delle componenti
gassose coinvolte nella formazione del particolato. All’interno del progetto è inserito lo
studio dello spettro dimensionale delle particelle, fino alla dimensione di 1 nanometro per
poter giungere alla conoscenza, oltre che della distribuzione dimensionale e
concentrazione numerica delle particelle, anche di tutti i processi coinvolti nella
formazione delle particelle. I campioni raccolti saranno inoltre utilizzati per analisi di tipo
tossicologico che permetteranno di dedurre le tipologie di aerosol contenenti sostanze,
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
elementi, composti o miscele di composti che hanno effetti sulla salute. In
contemporanea, saranno associate al campionamento analisi di micrometeorologia, per
la caratterizzazione della bassa troposfera. I dati ottenuti rappresenteranno un input
indispensabile e la base di partenza per valutazioni a più ampia scala sia temporale che
spaziale. Valutazioni del rischio ed indagini epidemiologiche accostate ai modelli
matematici della qualità dell’aria, disegneranno scenari maggiormente affini alla realtà
per fornire, non solo a scala locale, un supporto alla governance nella gestione dei
provvedimenti sempre più mirati alla limitazione degli effetti sanitari degli inquinanti
dell’aria.
9.1.3 Attività di studio e reporting sulla qualità ambientale delle aree urbane
Un’altra delle attività fondanti del Centro Tematico Regionale Aree Urbane è l’attenzione
verso i temi della sostenibilità, che comporta la redazione di rapporti di varia natura sulla
qualità del ambiente urbano a livello regionale.
Nel corso del 2009, verrà pubblicato il “Rapporto sull’Ecosistema Urbano di Bologna”.
Per la sua redazione sono stati selezionati una serie di indicatori utili a poter rappresentare in
maniera quanto più possibile oggettiva la dimensione ambientale e sociale della città di
Bologna. Il documento possiede infatti le caratteristiche di un rapporto di sostenibilità, che
comprende, in un contesto urbano, la città fisica e gli abitanti. L’intento è stato quello di
associare, per mezzo di indicatori specifici, una approfondita e doverosa descrizione degli
impatti della città sulle matrici ambientali ad una descrizione della dimensione sociale della
stessa.
Si è operato cioè con il fine di strutturare le conoscenze ambientali, integrandole con quelle
socio-economiche al fine di valutare le reciproche sostenibilità, favorendo l’individuazione
delle migliori opportunità di sviluppo territoriale.
Inoltre, si continuerà la collaborazione con Ispra (Istituto Superiore per la protezione e la
ricerca ambientale), per la redazione del “Quinto Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente
Urbano”, a livello nazionale, che verrà pubblicato nel corso del 2009.
L’esperienza del “Rapporto sull’Ecosistema Urbano di Bologna” è stata condivisa ed
integrata con le idee dei tecnici di Ispra e dei colleghi di altre Arpa Italiane, regionali e
provinciali. Nel corso di diverse riunioni tenutesi a Roma, è stata adottata una linea di lavoro
comune che vedrà per Arpa Emilia Romagna la collaborazione delle sezioni di Bologna,
Modena e Parma.
Il quinto rapporto redatto da Ispra e dal sistema agenziale, vedrà per la prima volta la
collaborazione diretta delle diverse Arpa italiane, favorendo uno scambio di conoscenze e
fortificando la “rete” fra le varie agenzie, con l’obiettivo esplicito di omogeneizzare il tipo
d’informazione proveniente dalle diverse città coinvolte al fine di poter effettuare confronti
scientificamente corretti.
A seguito della collaborazione con Ispra e le altre agenzie ambientali, verrà impostata una
nuova linea di lavoro per il CTR Aree Urbane, che porterà, probabilmente nel triennio 20092011 alla redazione di un “Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano della Regione Emilia
Romagna”. Il documento vuole essere un rapporto di sostenibilità, volto alla descrizione delle
città di maggiori dimensioni, vale a dire i comuni capoluoghi di Provincia ed eventualmente
altre città di cui è possibile descrive le caratteristiche ambientali.
Collaborando con operatori di ogni sezione provinciale, verrà quindi decisa e condivisa una
linea comune di lavoro (indicatori da adottare, metodologie di lavoro, scelta di comunicazione
ed impaginazione, ecc.) che porterà poi al rapporto finale.
E’ possibile, ed anche plausibile, che la collaborazione su queste tematiche continui con
Ispra, anche su altre attività, che ad ora non è possibile definire con precisione.
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
9.2 CTR Cancerogenesi Ambientale e Valutazione del Rischio
L’attività del 2009 sarà focalizzata su temi correlati alla valutazione del rischio da
esposizione a contaminanti presenti in matrici ambientali e matrici alimentari.
L’attività su progetto comprenderà:
1) la conclusione del progetto di ricerca triennale FISR 2003, finanziato dal Ministero
Università e Ricerca per la messa a punto di strumenti innovativi per la tutela della qualità
e sicurezza alimentare, di cui ARPA è coordinatore;
2) la continuazione del progetto PESCI, finanziato dal Ministero della Salute, per la
identificazione dei rischi correlati alla contaminazione del prodotto ittico;
3) la continuazione del Progetto MONITER, con il presidio della Linea Progettuale dedicata
alla valutazione del profilo tossicologico dell’aria circostante l’inceneritore di Bologna.
Nel 2009 sarà approfondita la tematica del REACH, con l’avvio di programmi e iniziative che
possano sviluppare le potenzialità dell’Agenzia per l’applicazione del Regolamento CEE
1907/2006 e consentano il presidio di tutte le competenze specifiche del REACH, già
patrimonio del CTR di Cancerogenesi (test alternativi per la predizione del rischio
cancerogeno, valutazione e stima del rischio per i composti CMR).
9.2.1 Attività di comunicazione e diffusione dei dati
Cancerogenesi Ambientale e Valutazione del Rischio
dell’attività
del
CTR
Il CTR sarà coinvolto nell’organizzazione di un convegno nazionale sulla tematica degli
interferenti endocrini, a conclusione del progetto ARCADE, di cui verranno presentati i
risultati raggiunti in collaborazione con il Servizio Territoriale e l’eccellenza Microinquinanti
Organici, e di una sessione di ecotossicologia e tossicologia umana nell’ambito del
RemTec2009.
9.2.2 Attività laboratoristica su richiesta di pubblici/privati
Verranno offerte le prestazioni relative all’impiego dei test specializzati e delle tecnologie
avanzate facenti capo al laboratorio di Meccanismi di Cancerogenesi e Anticancerogenesi
(batteria di test per la predizione del rischio cancerogeno e delle proprietà cancerogene delle
cellule) e al laboratorio Microarray Technology (tossicogenomica su piattaforma Agilent).
9.3 RAR Alimenti, OGM e Biosicurezza
Nel nuovo assetto organizzativo di Arpa, all’interno della Sezione Provinciale di Bologna, è
collocato il “Riferimento analitico regionale Alimenti, OGM e Biosicurezza”, con il compito di
presidiare, relativamente alla tematica sicurezza alimentare e Biosicurezza a Livello 3, le
attività e i processi analitici di laboratorio, svolgendo sotto il profilo tecnico scientifico il ruolo
di riferimento regionale per la rete interna ed esterna a supporto delle politiche di
prevenzione in campo alimentare.
Il RAR svolge attività analitica a livello regionale sia per la ricerca di OGM che di micotossine
in matrici alimentari; questi controlli sono pianificati da Piani regionali pluriennali predisposti
dall’Assessorato alla Sanità e all’Agricoltura della nostra Regione.
L’attività analitica impegna il laboratorio nella ricerche di Micotossine (Aflatossine B1-B2-G1G2, Aflatossina M1, Ocratossina A, Patulina, Zearalenone, Fumonisine B1-B2 e
Deossinivalenolo) in matrici alimentari. Per tali ricerche la Regione ha predisposto un piano
di controllo biennale (Reg. PG 2008 35419) che è iniziato nel 2008 e che prosegue per tutto
il 2009 con richieste di analisi in circa 400 campioni per anno. Il laboratorio con
l’implementazione del controllo delle Fusariotossine nei cereali (Zearalenone, Fumonisine
B1-B2 e Deossinivalenolo) è in grado di fornire un protocollo analitico che soddisfa tutti i
parametri richiesti dalla normativa comunitaria attualmente in vigore. Il laboratorio partecipa
ad un circuito per la validazione del metodo per il controllo dell’Ocratossina A nella Paprika e
l’Ocratossina A nel prosciutto crudo, organizzato dal Centro Nazionale di riferimento per le
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Programma annuale delle attività 2009
Le Sezioni provinciali
micotossine, che ha sede presso l’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il
Laboratorio di riferimento Europeo Joint Reserch Center (JRC) di ISPRA.
Il laboratorio OGM risponde alle richieste del Piano di controllo biennale regionale 2008/2009
(Reg. PG 2008 108299) dove sono stati previsti circa 120 campioni per anno. Dal 2008 oltre
alla ricerca degli eventi GM di soia e mais sono stati implementati i metodi per la ricerca degli
eventi GM non autorizzati del riso Liberty Link 601, Liberty Link 62 e BT63.
Collabora inoltre con il Laboratorio Nazionale di Riferimento per gli OGM che ha sede presso
Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) del Lazio e Toscana anche con la partecipazione a
circuiti di validazione dei metodi di prova: nel 2007 ha partecipato al circuito per la
determinazione della Soia varietà transgenica Roundap-Ready, nel 2008 al circuito per la
determinazione di varietà di Mais geneticamente modificato MON 810, nel 2009 si prevede di
partecipare ai prossimi circuiti per la determinazione di Mais geneticamente modificato NK
603, GA21 e Bt11.
Su richiesta dall’Assessorato alla Sanità Regione ER è stato messo a punto il metodo in
GC/MS per la determinazione di Furano in alimenti con particolare riguardo a quelli per la
prima infanzia. Il Furano è presente in vari alimenti quali il caffè, i cibi in scatola ed in vasetti
contenenti carne e numerosi ortaggi.
In base ad uno studio condotto dalla Federal Drug Administation (FDA) Americana che lo
pone come un problema emergente in materia di sicurezza alimentare il Panel CONTAM
dell’EFSA ha redatto un rapporto sul “range” dei livelli di esposizione stimati (analisi condotte
su alimenti per neonati); a supporto di questo ed in relazione alla richieste regionali si
prevede una campagna analitica per il 2009 su alimenti destinati ai lattanti ed alla prima
infanzia con particolare riguardo ai prodotti sostitutivi del latte materno. Il laboratorio di
Bologna è stato inserito fra i laboratori che hanno partecipato, nel 2008, al circuito per la
validazione del metodo per la determinazione del Furano in baby food organizzato dal
European Commission Joint Research Centre, Institute for Reference Materials and
Measurements, Retieseweg 111 B-2440 Geel, Belgium.
Continuerà anche nel 2009 la campagna analitica per il controllo dell’Acrilamide negli
alimenti a base di patate o di cereali, fritti o cotti al forno. Ancora nel 2007, in collaborazione
con l’Area Analitica Ambientale, è stato implementato il metodo per la ricerca di
dell’Acrilammide anche in campioni di acque potabili e reflue su richiesta della Sezione di
Modena, dando la disponibilità ad esaminare circa 20 campioni; si prevede che questo
controllo proseguirà anche nel 2009.
Per quanto riguarda la matrice oli vegetali per uso alimentare, oltre a mantenere i 4 metodi
accreditati per la caratterizzazione degli oli di oliva, nell’estate 2008 è stata gestita
l’emergenza sanitaria che ha riguardato la contaminazione di olio di semi di girasole
proveniente dall’Ucraina contaminato con oli minerali. E’ stato messo a punto un metodo di
analisi in GC/MS con preventiva purificazione su colonna di silice, con tale metodo sono stati
analizzati 30 campioni di olio di girasole raffinato e pronto al consumo, provenienti da tutta la
Regione ER, 11 campioni sono stati segnalati in quanto presentavano una contaminazione
superiore al valore stabilito dal Ministero della Salute.
Per quanto riguarda l’attività sul laboratorio di Biosicurezza L3 nell’anno 2009 si avvierà la
nuova organizzazione e l’assegnazione delle risorse. L’obbiettivo per il 2009 è quello di
valutare le esigenze dei Clienti interni della rete Arpa, che esterni, quali la Regione EmiliaRomagna, al fine di sviluppare almeno un progetto di interesse strategico quale la ricerca
virologica in campo ambientale.
Come attività di formazione e comunicazione viene garantita:
• la partecipazione al gruppo di lavoro regionale “Sicurezza alimentare/Controlli
Ufficiali” costituito dai responsabili dei SIAN e Servizio Veterinario delle AUSL della
Regione ER;
Pag. 220 di 343
Programma annuale delle attività 2009
•
•
•
Le Sezioni provinciali
la gestione e continuo aggiornamento del sito Alimenti di ARPA che contiene
informazioni sulle emergenze, sulla normativa e sulle iniziative di ARPA in merito
all’argomento trattato;
la raccolta ed elaborazione dati regionali relativi al controllo sugli alimenti per il
Ministero della Salute, su richiesta dell’Assessorato Sanità Regione ER.
la partecipazione al gruppo di lavoro regionale sulla coesistenza di coltivazioni
convenzionali, biologiche e OGM attivato dall’Assessorato Agricoltura della Regione
ER.
Il RAR Alimenti, OGM e Biosicurezza, nel 2009, partecipa come unità operativa ai seguenti
progetti:
• “MITICA” si tratta di un progetto FISR/MIUR “Sviluppo di strumenti diagnostici innovativi
per la rapida identificazione di classi di contaminanti in matrici alimentari” iniziato in
novembre 2005 che proseguirà fino al 2009. Nell’ambito di tale progetto, nel novembre
2008 è stato presentato al convegno internazionale, tenutosi in Olanda, “The World
Micotoxin Forum” un poster dal titolo “Determination of Fumonisin B1 and B2 in maize
meal by LC/MS/MS” inerente all’attività svolta, all’interno del progetto MITICA dalle UO1
e UO2 per quanto riguarda la ricerca di Fumonisine nel mais.
• “EDEN” (Endocrine Distruptors in the Enviroment Network); entrambi i progetti sono
coordinati dall’Eccellenza Cancerogenesi Ambientale” della Sezione Provinciale di
Bologna.
10. ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE/DIFFUSIONE DATI AMBIENTALI
Continuerà l’attività di divulgazione sul sito Web dei Report ambientali, nella loro stesura
definitiva, in particolare:
Gli invasi di Suviana e Brasimone: report monitoraggio.
La Qualità dei Corsi d’acqua della Provincia di Bologna.
Rete fissa di monitoraggio qualità dell´aria: report sintesi dati.
Rete di monitoraggio e dati sull´inquinamento atmosferico.
Rete di monitoraggio dei campi elettromagnetici ad alta frequenza.
Sempre sul sito web di Arpa Bologna, alla sez. “Campi Elettromagnetici” sono riportate le
indagini strumentali effettuate sull’intero territorio provinciale, sia tramite misure puntuali sia
tramite centraline di monitoraggio in continuo. Obiettivo primario è quello di mantenere
aggiornate le informazioni riportate nel sito.
Sul web sono inoltre presenti abstract di progetti o in corso di effettuazione; nel 2009 si
manterrà aggiornata la cartella specifica“studi ambientali”.
Per gli Osservatori del Nodo di Bologna, Variante di Valico, tratta Bologna Verona è presente
sul web una cartella dedicata e denominata “ Grandi opere”.
Per il progetto MONITER, il cui obiettivo è uniformare le metodologie di monitoraggio
ambientale degli impianti di incenerimento rifiuti, acquisire nuove conoscenze relative alle
caratteristiche qualitative/quantitative degli inquinanti emessi dagli impianti e presenti in
ambiente nonchè valutare lo stato di salute della popolazione esposta alle emissioni degli
inceneritori di rifiuti solidi urbani in esercizio nel territorio regionale, definire i criteri di
effettuazione della Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) di eventuali futuri impianti, si
alimenterà
l’informazione
attraverso
il
sito
dedicato
http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/epam/generale_605.asp.
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Sezione di Bologna
Attività Sezione
anno 2009
Servizi
Obbligatori
Aria
Acque
Suolo
Rifiuti
IPPC
RIR
CEM
RI
Siti cont.
Amianto
Distrib. Carb.
Rumore
Urbanistica
VIA
Energia
Alimenti e mat. a
Pareri Ispezioni Campion.ti
Campioni Campioni
Misure
Misure
Accettati Analizzati
manuali autom.che
(LIMS)
(Sport)
150
140
585
580
370
860
295
623
700
517699
3839
7317
10
20
10
0
10
15
50
50
0
50
5
65
70
0
70
0
0
0
0
410
18000
0
0
0
0
280
88
3
1
0
20
200
300
0
300
0
0
0
0
0
20
0
450
150
520
10
0
0
12
10
3000
3500
1000
1000
4700
4700
180
1500
cont.
Ambienti di vita e
lavoro
Entomologia
Farmaci
Mat.le atip.co
Controllo qualità
Totale Obb.
Aria
Acque
CEM
Rifiuti
Suolo e siti cont.
Rumore
RI
Oss.Amb.li
Servizi Non
Energia
Obbligatori
Alimenti e mat. a
2355
0
0
10
10
90
90
1019
1638
1290
537199
13219
17417
0
565
306
34600
565
120
0
4
0
1289
1289
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
420
450
2100
0
150
0
2100
0
150
0
33
190
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1200
0
0
0
cont.
Ambienti di vita e
lavoro
Entomologia
Farmaci
Mat.le atip.co
Totale Non Obb.
Totale generale Sez.ne
0
33
569
496
35800
4524
4109
2355
1052
2207
1786
572999
17743
21526
SINTESI ATTIVITA' SU "PROGETTO"
N.
DENOMINAZIONE
PROGETTO
CLIENTE
OBIETTIVI
(Sintesi)
DURATA
Annuale
Matrice/i
(prevalentemente
trattate)
Previsione costi
Servizio con funzioni
di process owner
Output previsti
operativi
(ST-SSA-DT-CTR)
(€*1000)
Previsione
ricavi
(€*1000)
Impegno
personale
interno
previsto
Pluriennale
1
Monitoraggio indoor - microbiologico e
chimico - nelle Unità Operative, Blocchi
Operatori e Centri Pasto della Azienda
Ospedaliero Universitaria
Azienda
Ospedaliero
Universitaria di
Bologna,
Policlinico
S.OrsolaMalpighi
1
Effettuazioni indagini ambientali con analisi chimicomicrobiologiche di campioni di acque, aria, alimenti, farmaci.
2
Monitoraggio microbiologico, chimico e
Azienda Unità
radiometrico relativo alla produzione di
acque per emodialisi, monitoraggio di riuniti Sanitaria Locale
odontoiatrici presso i Centri dell’Azienda
di Bologna
USL di Bologna
1
Effettuazioni analisi chimico-microbiologiche-radiomatriche di
campioni di acque sanitarie e superfici presso il Presidio
Acque ad uso sanitario,
Ospedaliero e i Distretti dell'Azienda USL e della vasca riabilitativa
superfici.
Casa dei Risvegli c/o Ospedale Bellaria.
3
Verifica sperimentale delle matodiche di
campionamento degli elementi di qualità
biologica, macrobentos e diatomee
bentoniche applicata ai fiumi ai sensi della
Direttiva 2000/60/CE.
Regione Emilia
Romagna
1
Valutare l’applicabilità delle metodiche di campionamento ed
analisi degli elementi di qualità biologica; ottimizzare le diverse
attività di campo e individuare le fasi critiche fonti di potenziali
errori; gettare le basi per una pianificazione della inte
4
Supporto tecnico analitico e formativo per
l'espletamento del Piano di "Controllo
Ufficiale su Presenza dI Organismi
Geneticamente Modificati in Alimenti"
richiesto dalla Regione Puglia per l’anno
2008-2009.
ARPA Puglia
1
Effettuazione analisi per la ricerca di transgeni in alimenti e
formazione per n. 2 operatori di ARPA Puglia su metodiche
biomolecolari per la ricerca di transgeni
5
Collaborazione tra Arpa e Agenzia
Agenzia
Regionale Di Protezione Civile per
Regionale di
l’ampliamento della possibilità di risposta
Protezione
analitica del Dipartimento Tecnico di
Civile (APC)
Bologna per le emergenze di natura chimico
Regione Emilia
industriale e contributo alle spese per
Romagna
l’acquisto di un sist
1
6
Supporto all'Osservatorio Ambientale Nodo
di Bologna
7
Supporto all'Osservatorio Ambientale
Variante di valico
DT
Attività analitica,
sopralluoghi,
campionamento
report tecnici
6
60
40
DT
Attività analitica e
report tecnici
3
45
30
Acque superficiali
DT/SSA
Attività di
campionamento
attività analitica in
campo e in
laboratorio. Report
9
32
140
Alimenti
DT
Attività di analisi e
di formazione
2
12
60
Implementazione di strumentazione già in dotazione al Laboratorio
di Bologna, per poter utilizzare il campionamento mediante fibre
SPME durante tutti i campionamenti che coinvolgono ST Sezione
di Bologna e Protezione Civile.
Individuare nuovi e più sempli
Matrici ambientali
DT
Attività di analisi e
report
22
22
40
Acque, acque dad uso
sanitario, superfici, aria
indoor, alimenti, farmaci
TAV
si
Supporto nella valutazione dei monitoraggi previsti dalla VIA
aria, acque, suolo,
rumore
SSA
istruttorie,
relazioni, banche
dati
33,8
150
130
Autostrade SpA
si
Supporto nella valutazione dei monitoraggi previsti dalla VIA
aria, acque, suolo,
rumore
SSA
istruttorie,
relazioni, banche
dati
20,2
89
72
8
Controllo del monitoraggio Ferrovia
Bologna Verona
9
Colaborazione con UNIBO: monitoraggio
in continuo ed assistenza idrogeologica
nell'area di coltivazione acque termali
Porretta
10 Supporto al comune di Bologna
11
Support comune di Imola per monitoraggio
cogeneratore
RFI
si
Supporto nella valutazione dei monitoraggi previsti dalla VIA
aria, acque, suolo,
rumore
SSA
istruttorie,
relazioni, banche
dati
6,8
30
23
UNIBO
1
Supporto nell'acquisizione delle conoscenze relative alle varie
sorgenti termali
acque
SSA
report
4
13
50
Comune di
Bologna
1
effettuazione di monitoraggi, valutazioni modellistiche, e report.
Partecipazione a tavoli tecnici
CEM
SSA
report
9
20
100
Valutazione e verifica funzionamento centraline monitoraggio
qualità aria
Aria
SSA
relazioni periodiche
e partecipazione a
tavoli tecnici
36,4
36
25
Comune di
Imola
3
12 Organoalogenati Acque sotterranee
RER
1
Acqisizione delle conoscenze inerenti la qualità delle acque
sotterraneee della falda superficiale nell'area del campo tiro a segno
di Bologna
acqua e suolo
SSA
relazioni periodiche
, partecipazione a
tavoli tecnici,
banche dati
7
30
100
Indagini idrogeologiche nell'intorno
13 territoriale del polo impiantistico di via
Guelfa
Hera
1
studio delle correlazioni delle caratteristiche idrogeologiche con le
interazioni antropiche e atmosferiche
acqua e suolo
SSA
relazioni periodiche
e banche dati
2
14
50
14 Mappatura acustica comune di Bologna
Comune di
Bologna e
Regione Emilia
Romagna
si
Raccolta dati, collaborazione per la scelta del modello e supporto
tecnoco per l'applicazione
rumore
SSA/ST
produzione dati,
partecipazione a
tavoli tecnici
30
30
50
RER, Arpa
3 anni
Aria
CTR Aree Urbane
Report conclusivi
338 (scheda prog.)
391 (schdeda prog)
4600
15 Moniter LP2
Ottenere informazioni sull'aerosol fine e ultrafine in atmosfera
16 Supersito
RER Arpa
6 anni
17 Supporto Regione Lazio
Regione Lazio
da definire
Studio impatto ambientale impianti trattamento rifiuti
18 Studio qualità aria imola
Comune Imola
da definire
19 V° report Qualità ambientale aree urbane
20 Report Ecosistema Urbano Bologna
21
FISR MITICA - Sviluppo di strumenti
diagnostici innovativi per la rapida
identificazione di classi di contaminanti in
matrici alimentari
MONITER - Monitoraggio degli
22 inceneritori nel territorio dell’Emilia
Romagna LP5
Finalizzata Sanità 2006 - Qualità e
sicurezza degli alimenti di origine animale
23 con particolare riferimento a quelli di
origine acquatica e degli ambienti relativi
alla loro filiera di produzione
ISPRA
2009
Arpa ER
2008_2009
MIUR/FISR
Regione Emilia
Romagna
Min
SaluteIZSLT
Studio atmosfera
Aria
CTR Aree Urbane
Report conclusivi
40
40
300
Aria, rifiuti
CTR Aree Urbane
Report conclusivi
30
30
400
Studio modellistico qualità aria Imola
Aria
CTR Aree Urbane-SSA
Report conclusivo
20
30
70
Popolamento indicatori sulle 3 città: Bologna, Modena, Parma
Tutte
CTR Aree Urbane
Report conclusivo
0
0
500
Stesura report ecosistema urbano Bologna
Tutte
CTR Aree Urbane
Report conclusivo
0
0
400
relazioni,
pubblicazioni su
riviste nazionali e
internazionali,
organizzazione
convegno,
presentazioni a
congressi
241,24
144
180 g/uomo/y
relazioni,
pubblicazioni su
riviste nazionali e
internazionali,
presentazioni a
congressi
177
190
80 g/uomo/y
relazioni,
pubblicazioni su
riviste nazionali e
internazionali,
presentazioni a
congressi
18,5
17
120 g/uomo/y
Messa a punto di modelli in vitro di cellule eucarioti o procarioti
3 anni +1 anno per l’identificazione di meccanismi di azione dei microinquinanti e
proroga
predizione del rischio mediante test funzionali e tecniche di DNA
microarray
3 anni
Valutazione degli effetti tossicologici dell’aria prelevata in
prossimità degli impianti degli inceneritori mediante modelli in vitr
predittivi del rischio cancerogeno e approcci di tossicogenomica
per l’individuazione di profili genici di espressione in
2 anni
studio tossicologico sugli effetti di interferenti endocrini estratti da
matrici alimentari; ricerca di biomarcatori di attività di interferenza
endocrina in modelli in vitro
alimenti
aria
alimenti
CTR Cancerogenesi
Ambientale
e Valutazione del rischio
CTR Cancerogenesi
Ambientale
e Valutazione del rischio
CTR Cancerogenesi
Ambientale
e Valutazione del rischio
IFTS/CIPE - Tecnico superiore della
Miur/CIPE
24 trasformazione dei prodotti agroindustriali ITAS Pertini CB
qualità e sicurezza alimentare
ARCADE - Iidentificazione dei rischi per la
salute umana correlati all’esposizione a
25
miscele complesse ad attività pseudoormonale in matrici ambientali e alimentari
*
Fondazione
2 anni
formazione di tecnici superiori della trasformazione agroalimentare
mediante lezioni frontali e stage applicativi con particolare
attenzione alla sicurezza alimentare
Caratterizzazione del rischio per la salute umana di matrici
ambientali contaminate da PCB mediante valutazione degli effetti
2 anni + proroga
citotossici e delle modulazioni dei profili di espressione genica in
cellule BALB/c 3T3
alimenti
sedimenti
L'impegno del personale contiene anche il personale non strutturato
Nota: I costi operativi ed i ricavi (ove presenti) devono essere indicati esclusivamente per le quote di competenza del Nodo per l'anno 2009
CTR Cancerogenesi
Ambientale
e Valutazione del rischio
CTR Cancerogenesi
Ambientale
e Valutazione del rischio
formazione
relazioni,
pubblicazioni su
riviste nazionali e
internazionali,
presentazioni a
congressi
2
2
10 g/uomo/y
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