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Corriere del Veneto Martedì 1 Dicembre 2009
VI
Agenda
Vicenza
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Comune
Polstrada
Vigili urbani
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0444250811
0444545311
0444337511
Emergenza infanzia
Guardia medica
Ospedale civile
Ambulanza C.R.I.
114
0444567228
0444753111
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SOCCORSO ALPINO
Altopiano Asiago
Recoaro Valdagno
Asiero
Schio
0424463359
330538683
330538680
330538681
FARMACIE DI TURNO
Galvan
In 30 mila senza lavoro
Il vescovo: «Patto d’aiuto»
Alto Vicentino
Il ministero:
«Usl 4, cura
dei tumori
da esportare»
Intesa per dare lavori socialmente utili ai disoccupati berici
Monsignor Nosiglia: «E aiuti concreti ai nomadi e ai loro figli»
La sentenza
Caso «ex Q8»
Comune
vittorioso
VICENZA — Il Consiglio
di Stato boccia
definitivamente il caso
«ex Q8». I giudici romani
hanno depositato ieri
pomeriggio la sentenza
che rigetta il ricorso
proposto
dall’immobiliare «Le
Mura» di Fabio Amadu,
ex consigliere di
circoscrizione contro il
Comune, Italia Nostra e
alcuni residenti del
quartiere di contra’ Santa
Lucia. L’oggetto del
contendere era la
realizzazione di un
corposo intervento
edilizio definito «senza
pianificazione» a ridosso
delle mura cittadine,
nell’area di un’ex pompa
di benzina. L’immobiliare
aveva iniziato i lavori, ma
il Comune s’era opposto,
ritenendo illegittimo il
permesso di costruire
rilasciato il 25 marzo
2008 perché in contrasto
con le norme tecniche di
attuazione del Piano
regolatore. Si andò al Tar
(Tribunale
amministrativo
regionale) che diede
ragione a Palazzo
Trissino. Seguì il ricorso
al Consiglio di Stato.
«Questa sentenza — ha
spiegato il sindaco
Achille Variati — mette la
parola fine ad una
vicenda inquietante. La
mia amministrazione ha
sempre sostenuto che un
intervento di tale portata
non potesse realizzarsi
con un semplice
permesso di costruire».
T. Q.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VICENZA — In trentamila
senza lavoro o con posti a rischio. È l’ultima, prudenziale,
stima della Provincia sulle conseguenze occupazionali della
crisi economica. Agli oltre 26
mila dichiaratisi disponibili a lavorare agli Uffici per l’impiego,
fino ad ottobre, vanno sommati
i precari. Questi i numeri presentati ieri sul tavolo che ha visto assieme, nei locali della Caritas di Vicenza, numerosi attori
della società civile vicentina
chiamati dal vescovo Cesare Nosiglia.
Un nuovo stile di vita con meno sprechi e una rete di aiuti
concreti: sono gli ingredienti
che, secondo il vescovo, per
una gara di solidarietà. Tra le varie proposte, spiccano quella di
un «patto di solidarietà» fra istituzioni in favore di chi perde il
lavoro, accordi per congelare
per sei mesi i debiti per le utenze domestiche, un fondo provinciale per fronteggiare le
grandi difficoltà nel pagamento
degli affitti. E soprattutto il
«patto di solidarietà» potrebbe
partire a breve, con la Fondazione Cariverona interessata al progetto.
Ma cos’è questo «patto»?
Prendendo spunto da una recente iniziativa della Conferenza dei sindaci dell’Usl 4-Alto Vicentino, condivisa dalle Conferenze delle altre Usl provinciali,
è un’intesa della durata di due
anni da costituire fra enti locali,
Fondazioni bancarie e Regione.
Prevede che chi perde il lavoro
sarà sostenuto per due anni
con un assegno mensile di solidarietà, impegnandolo in lavori
socialmente utili e percorsi di riqualificazione professionale.
Senza dimenticare, però, i
«sostegni di vicinanza» cioè
«l’adozione», anonima, di una
famiglia con problemi economici da parte di un’altra agiata.Così la Caritas diocesana ha attivato un conto corrente (l’Iban è
IT25X085901180100008102086
9, Banca del CentroVeneto, intestato a Diakonia Onlus) dove
versare, per almeno sei mesi,
un sostegno economico. «Nulla
tornerà come prima — ha detto
il vescovo — si deve favorire la
solidarietà tra imprese e lavoratori e tra i lavoratori stessi, perché la crisi si sta avvitando sempre più».
Il presule ha poi fatto un appello sui nomadi a «istituzioni,
Comuni, partiti di maggioranza
e minoranza, operatori della comunicazione, della scuola e soprattutto a famiglie, parrocchie
e istituti religiosi, perché non
accettino più l’attuale situazione».
Ha precisato: «Abbiano il coraggio di fare qualcosa di concreto, promuovendo e sostenendo insieme ad ogni famiglia nomade un progetto di coabitazione sul territorio, munito di servizi sociali per vivere dignitosamente, d’inserimento lavorati-
vo e di scolarizzazione dei minori». Secondo il vescovo «non si
può lasciare inevaso un problema che va affrontato con urgenza. Non si può accettare il rifiuto preconcetto e assoluto di affrontare la questione».
Elfrida Ragazzo
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Le vertenze Aim, sindacati all’attacco
Acciaio in crisi
Alla Ims 12 esuberi
GRISIGNANO — Importazioni di acciaio in crisi, 13 esuberi
veneti sui 75 totali alla «Ims
Spa», multinazionale con filiali a
Grisignano, Limena (Padova) e
Verona. «La notizia è della scorsa settimana — spiega Sergio
Merendino (Filcams-Cgil) —
l’azienda motiva la volontà di licenziare parte dei 284 lavoratori
che ha in Italia con una drastica
riduzione del giro d’affari conseguente alla crisi».
La multinazionale, che ha 51
dipendenti nelle tre sedi in Veneto, ha segnalato al sindacato un
calo progressivo del fatturato
dall’8% del settembre 2008 al
30% del dicembre scorso, fino a
punte del 45% in meno da gennaio 2009 a oggi. In Veneto «Ims»
conta 37 occupati a Verona, 12 a
Grisignano e 4 a Limena. In regione il piano di ristrutturazione
aziendale prevede 13 esuberi.
«La società ha stimato per il
2009 una riduzione del proprio
fatturato da 313 milioni di euro
a 123 milioni — continua Merendino — dalle oltre 17 mila tonnellate di import-export al mese
che la multinazionale trattava ancora a settembre 2008, si è passati alle circa ottomila attuali. Ora
si apre la trattativa: discuteremo
il numero di licenziamenti pro-
commissione specifica su questo argomento – ha spiegato il
consigliere del Pd Luca Balzi –
Ho già proposto una visita al termovalorizzatore di Brescia. Il te-
Con «Acque vicentine»
Vasche biologiche, pulizia doc
VICENZA — L’obiettivo è far risparmiare i cittadini e
garantire la tutela ambientale del sottosuolo. Al via il
servizio di spurgo delle vasche biologiche (numero verde
800.397310, ore 8-18, dal lunedì al venerdì) della società
pubblica «Acque vicentine» a prezzi vantaggiosi e
trasparenti, pagandoli in bolletta. Una soluzione per
cercare di mettere fine ad alcune attività illecite di
trattamento, sempre più frequenti, dei reflui fognari
privati che danneggiano l’ambiente.
spettato, la priorità sarà dare a
tutti gli ammortizzatori sociali
possibili ai lavoratori».
Secondo il sindacalista «questa crisi è un’ulteriore prova della mancanza di politiche governative a sostegno delle aziende:
l’esecutivo si è premurato soltanto di dare un forte sostegno agli
Incontro aziende-studenti
VICENZA — Cento realtà aziendali si aprono agli studenti
in chiave lavorativa. Torna in Fiera a Vicenza «Incontro»,
l’appuntamento che mette in collegamento le realtà
imprenditoriali e scolastiche. Giovedì e venerdì, dalle 9
alle 18, il padiglione F di via dell’Oreficeria (bus-navetta
dalla stazione di Vicenza ed entrata gratuiti) si trasformerà
in un contenitore di opportunità di chiarimento per la
scelta — di studio universitario o collocamento lavorativo
— da compiere dopo le scuole superiori.
istituti di credito».
Il sindacato è sul piede di
guerra anche contro Aim Mobilità, la branca della società municipalizzata di Vicenza che si occupa del trasporto pubblico urbano. Ieri si è svolto un incontro
con la dirigenza e il presidente
Fazioli.
«Denunciamo l’immobilismo
aziendale — sottolinea Massimo
D’Angelo (Filt-Cgil) — Davanti
alla richiesta di aumenti salariali
adducono come pretesto che
ogni aumento potrebbe far saltare la fusione con Ftv. Chiediamo
un aumento di 200 euro al mese
per i nuovi assunti e l’apertura
di un dialogo con la Provincia
per la fusione: Aim Mobilità ha
raggiunto il pareggio di bilancio
e, col "progetto Europa", ottimi
risultati sulla vendita dei biglietti a bordo con un aumento del
35% di vendite e ricavi».
Andrea Alba
MONTECCHIO
PRECALCINO — «Il
modello di cura dei tumori
dell’Usl 4 andrebbe
esportato in tutta Italia». A
dirlo è il sottosegretario
alla Salute, Francesca
Martini, intervenuta ieri a
Montecchio per un
incontro dedicato al
«compleanno» di «Progetto
Giobbe», percorso di
assistenza domiciliare ai
malati di tumore avviato
nell’Alto Vicentino.
«L’iniziativa, partita
nell’ottobre 2008, riunisce
attorno al malato di tumore
tutti i servizi dell’Unità
sanitaria — ha spiegato il
direttore generale dell’Usl,
Domenico Mantoan — Il
posto migliore in cui può
stare il paziente è la propria
famiglia: allora i servizi
devono andare a casa sua».
«Giobbe» si avvale di
personale volontario, ma
non solo, che risponde agli
utenti interessati a fruire
del servizio assistenziale e
di sostegno psicologico:
per loro è stato attivato un
numero verde,
l’800.30.71.71, dal lunedì al
venerdì (ore 10.30-11.30),
gestito dalla onlus
«Olosmed». Ma in un anno
di rodaggio il progetto ha
portato a casa un altro
risultato che lo rende
“unico”: ad agosto è stato
aperto un ambulatorio per
le cure palliative, dedicato
alla cura del dolore per i
malati di tumore. «Oggi il
30% dei decessi, in Italia,
dipende da patologia
oncologica — ha precisato
la Martini — il "progetto
Giobbe" non fa altro che
mettere in rete le
disponibilità dei servizi per
i pazienti, cosa in realtà
difficilissima. La parte del
progetto che riguarda le
cure palliative è di grande
interesse anche perché il
nostro Paese sconta un
grave ritardo in questo. Il
dolore del malato è una
cosa inutile e ancora
troppo presente, che va
eliminata».
A. Al.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Nuovo Dal Molin, «inizio lavori alle 8»
no alle 13.30». Ed è tornata in discussione in sala Bernarda la
questione di realizzare o meno
un termovalorizzatore a Vicenza. «Dovremo ragionare in una
Sostegno per due anni Secondo il progetto,
assegno per due anni ai disoccupati in cambio
di lavori sociali. A sinistra, il vescovo Nosiglia
In Fiera
Consiglio comunale Prima alle 7.15. Festival islamico, il sindaco si affida al questore
VICENZA — L’orario d’inizio
dei lavori al cantiere della nuova base al «Dal Molin» slitta dalle 7.15 alle 8 del mattino. A comunicarlo ieri in consiglio comunale l’assessore all’Ambiente Antonio Dalla Pozza dopo
una aver coinvolto le autorità
militari su un problema sollevato dai residenti che nei mesi
scorsi si erano lamentati dei rumori. Era seguito un rilevamento dell’Arpav (Agenzia regionale per l’ambiente) che però aveva trovato i decibel entro la norma.
«Siamo soddisfatti a metà —
ha incalzato il consigliere del Pd
Giovanni Rolando — chiederemo che si arrivi alle 8,30. Vorremo anche che fosse modificato,
di un’ora in avanti, l’inizio dei
lavori pomeridiani che oggi so-
0444301145
ma è indispensabile per lo sviluppo della città». Disponibile
al dialogo Dalla Pozza spiegando però che «si deve tenere conto delle nuove tecnologie a disposizione per lo smaltimento
dei rifiuti».
Il sindaco Achille Variati è intervenuto nuovamente sul Festival islamico in programma domenica nel Centro islamico di
via Vecchia Ferriera. «Che possa
essere un evento con molto pubblico — ha spiegato — e che al
suo interno possano esserci degli estremisti interessa l’amministrazione comunale, ma non
è di sua competenza. Sono
aspetti che spettano alla valutazione delle autorità di pubblica
sicurezza».
T. Q.
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Libro «copiato» sul Muro di Berlino
Polemiche e interrogazione parlamentare
VICENZA — La polemica scatenata dall’opuscolo sul muro di Berlino un po’ troppo spostato a destra finisce in Parlamento. Lo fa la deputata vicentina del Pd, Daniela Sbrollini che, con
un’interrogazione, chiede al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini «se la spesa, sostenuta dalla Regione e dall’assessorato competente,
si possa giudicare legittima».
Sbrollini, inoltre, chiede al ministro cosa «intenda promuovere per non lasciar cadere nell’indifferenza fatti di questa gravità». Continua il caso aperto dopo che alcuni professori di storia
delle superiori avevano contestato contenuti e
«l’ideologia di destra» di «Europa: unita, libera,
forte», libricino curato dal giovane presidente
dell’associazione «Strade d’Europa» Andrea Guglielmi con finanziamento dell’assessorato regionale all’Istruzione retto da Elena Donazzan.
Alla critica storica si è poi sommata la scoperta del consigliere provinciale del Pd, Matteo
Quero che ha denunciato un «taglia e cuci» da
Internet (senza citazione delle fonti), nonché
l’annuncio del creatore di una delle ricerche «ru-
bate» on line di fare causa per violazione del diritto d’autore. Ora, però, si sta approfondendo
anche il ruolo della Provincia che ha distribuito
le copie dell’opuscolo nelle quarte e quinte superiori del Vicentino. L’assessore provinciale ai
Giovani, Andrea Pellizzari, ha annunciato di
aver chiesto agli uffici la documentazione.
«La paternità istituzionale dell’iniziativa è della Regione o della Provincia? – chiede il consigliere Quero nel suo sito web — L’assessore Donazzan ha più volte dichiarato che il progetto le
è stato proposto da "Strade d’Europa", ma nella
delibera della giunta regionale la paternità dell’iniziativa è della Provincia».
E la polemica raggiunge Facebook dov’è comparso il gruppo «Attenzione! Maneggiare con cura» che recita: «L’opuscolo contiene un’analisi
storica faziosa». Si fa sentire anche la «Rete degli studenti medi del Veneto» che dichiarano:
«Inaccettabile che i finanziamenti regionali all’istruzione vengano impiegati per la pubblicazione di tali contenuti, quando da anni servirebbero fondi per ridurre il costo dei libri».
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