Coordinato da Valeria Lai Agenzia Adiconsum - anno XXI - n. 18 - 27 marzo 2009 Stampato in proprio in marzo 2009 In questo numero: Adiconsum raccoglie le deleghe per partecipare all’Assemblea degli obbligazionisti Alitalia Trasporti - Adiconsum raccoglie le deleghe per partecipare all’Assemblea degli obbligazionisti Alitalia - Frecciarossa: nasce l’Alta Velocità tra Bologna e Firenze Alimentazione - Ogm: il Papa contro le multinazionali Credito e finanza - Polizze Lehman: l’Adiconsum ricorre contro Unicredit Telecomunicazioni - Suonerie: sanzione alle telefoniche per pratiche commerciali scorrette Dai territoriali - L’Agcm sanziona Tim per pubblicità scorretta Supplemento Okkio a… - Gli acquisti via internet Test noi consumatori periodico settimanale di informazione e studi su consumi, servizi, ambiente Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del 9.06.88 – Iscriz. ROC n. 1887 Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma Trasporti Adiconsum raccoglie le deleghe per partecipare all’Assemblea degli obbligazionisti Alitalia Anche i risparmiatori Alitalia chiedono soldi veri e ricordano al Ministro Tremonti e al Presidente Berlusconi di rispettare l’impegno: “nessun risparmiatore ci rimetterà un euro”. S ono circa 40.000 gli obbligazionisti, ed un numero maggiore, gli azionisti privati coinvolti nella vicenda Alitalia, per un totale complessivo di circa 600 milioni di euro, di cui metà in obbligazioni e metà in azioni. Il 20 aprile è convocata, presso l’Auditorium Massimo di Roma per le ore 11.00, l’Assemblea degli obbligazionisti Alitalia, per valutare lo stato di avanzamento della procedura di amministrazione straordinaria, le possibilità di recupero del credito, le eventuali iniziative giudiziarie per recuperare il risparmio investito. Occorre, però, evitare facili illusioni. Adiconsum ci sarà e invita gli obbligazionisti, che non potranno essere presenti, a rilasciare la delega per essere comunque rappresentati nell’assemblea e partecipare alle decisioni. La vecchia Alitalia è “una scatola vuota” a cui sono state trasferite tutte le passività: 2,2 miliardi di debiti, più i dipendenti in cassa integrazione, ecc.. È difficile, quindi, sperare che i risparmiatori possano recuperare qualche risultato dall’ammissione al passivo, poiché, come è noto, prima degli obbligazionisti (creditori chirografari) ci sono i creditori privilegiati (tasse, INPS, retribuzioni, ipoteche, ecc.). Ulteriore illusione che occorre sgomberare è il cosiddetto Fondo dei conti dormienti finalizzato ad indennizzare i risparmiatori coinvolti nei crack finanziari. Un fondo che si ipotizza essere dotato di un capitale di circa 2 miliardi, a cui però si contrappongono oltre 40 miliardi che sarebbero necessari per indennizzare Argentina, Cirio, Parmalat, Giacomelli e infine Alitalia. Allo stesso Fondo, inoltre, vengono caricati anche i costi della social card. Alcuni hanno proposto un discorso di azione collettiva, ma questo strumento, oltre a non essere operativo, sarebbe tuttavia inefficace poiché rivolto a chiedere un risarcimento ad una scatola vuota. Test noi consumatori Adiconsum insiste nei confronti del Governo, affinché gli impegni espliciti e ripetuti del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’economia di salvaguardare tutti i risparmiatori siano rispettati. Alitalia, benché società per azioni, è da sempre considerata un’azienda pubblica e, per i cittadini, è lo Stato ad essere inadempiente nei confronti dei risparmiatori-obbligazionisti. La stessa Consob, attraverso il Presidente Cardia, ha chiaramente proposto di risarcire gli azionisti ed obbligazionisti dell’ex Alitalia danneggiati dopo la sospensione e la revoca dei titoli dalla Borsa. Inoltre in assenza di un risarcimento nei confronti degli obbligazionisti e azionisti saranno inevitabili cause sulla non trasparenza dell’operazione Alitalia, relative alla valutazione del patrimonio, al conflitto di interessi, alla responsabilità delle amministrazioni, ecc. Gli appelli dell’Adiconsum L’Adiconsum rivolge un appello: • al Governo, perché valuti adeguate forme di risarcimento; • ai risparmiatori, perché partecipino all’Assemblea degli obbligazionisti del 20 aprile p.v. per valutare il da farsi; • a coloro che non possono partecipare all’Assemblea, perché deleghino Adiconsum a rappresentarli (ulteriori informazioni su www.adiconsum.it oppure al tel. 06 44170243). Paolo Landi Alimentazione Ogm: il Papa contro le multinazionali Storica presa di posizione di Benedetto XVI a Yaoundé, in Camerun. D urante il suo viaggio apostolico in Camerun e Angola (17-23 marzo 2009) il Santo Padre ha preso per la prima volta una dura posizione contro lo sfruttamento del continente africano da parte delle multinazionali e contro le campagne di semina degli Ogm da esse operate. Le dichiarazioni – contenute nel documento di lavoro del Sinodo dei Vescovi “II assemblea speciale per l’Africa - La Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace” e lette da Benedetto XVI a Yaoundé – sono le seguenti: «28. Le multinazionali continuano ad invadere gradualmente il continente per appropriarsi delle risorse naturali. Schiacciano le compagnie locali, acquistano migliaia d’ettari espropriando le popolazioni delle loro terre, con la complicità dei dirigenti africani. Inoltre, recano danno all’ambiente e deturpano il creato che ispira la nostra pace e il nostro benessere, e con cui le popolazioni vivono in armonia». […] Test noi consumatori «58. I lavoratori agricoli sui quali si basa gran parte dell’economia africana sono vittime di ingiustizia nella commercializzazione dei loro prodotti, spesso pagati a prezzi molto bassi, fissati, paradossalmente, in alcune regioni, dagli stessi acquirenti. La popolazione già sfavorita non fa altro che diventare sempre più povera. La campagna di semina di organismi geneticamente modificati (Ogm), che pretende di assicurare la sicurezza alimentare, non deve far ignorare i veri problemi degli agricoltori: la mancanza di terra arabile, di acqua ed energia, di accesso al credito, di formazione agricola, di mercati locali, infrastrutture stradali, ecc. Questa tecnica rischia di rovinare i piccoli coltivatori e di sopprimere le loro semine tradizionali rendendoli dipendenti dalle società produttrici di Ogm. A ciò si aggiunge il problema del cambiamento climatico i cui effetti si fanno sentire nelle zone aride, compromettendo i modesti guadagni delle economie africane. I Padri sinodali possono restare insensibili a questi problemi che pesano sulle spalle dei contadini?». Il testo completo del documento è reperibile all’indirizzo: www.vatican.va/roman_curia/synod/documents/rc_synod_doc_ 20090319_instrlabor-africa_it.html L’Adiconsum, accogliendo con favore questa storica svolta nelle posizioni del Vaticano in merito agli Ogm e alla pretesa delle multinazionali detentrici dei brevetti di farli passare come un proprio filantropico contributo alla lotta alla fame, auspica che il pensiero del Santo Padre trovi continuità anche nei contenuti della sua prossima enciclica sulla globalizzazione. Credito e finanza Polizze Lehman: l’Adiconsum ricorre contro Unicredit La proposta di Unicredit per le polizze Lehman è del tutto inadeguata. L e soluzioni proposte da Unicredit ai 25.000 risparmiatori che hanno sottoscritto polizze index linked garantite da Lehman Brothers, denominate Proposta Cash e Proposta Trasformazione, sono, ad avviso di Adiconsum, del tutto inadeguate. • Proposta Cash: prevede il rimborso immediato del 50% del capitale, mantenendo la polizza originaria, con pagamento in data 31 marzo 2009 delle cedole scadute il 15 settembre 2008. • Proposta Trasformazione: prevede la trasformazione, appunto, della polizza Lehman in una nuova polizza, Scudo 42, interamente garantita da Unicredit Vita, con il rimborso integrale del premio dal 16.8.2012. Test noi consumatori Solo per le polizze Moltiplica&Premia 4 oggi e Moltiplica&Premia 4 domani, è prevista l’emissione di una nuova polizza, Scudo 72, interamente garantita da Unicredit Vita con il rimborso integrale del premio nel 2014. Unicredit, di fronte alle pressanti proposte delle Associazioni Consumatori, ha previsto solo la possibilità, dopo la scadenza valida per l’accettazione delle proposte, il 27 marzo 2009, di verificare i casi residuali (!!!) secondo modalità ancora non note e di esaminare situazioni sociali particolarmente gravose. Unicredit non ha accettato neppure di eliminare dai propri contratti la rinuncia a qualsiasi azione di tutela da parte del risparmiatore né la previsione “consigliata” (peraltro senza conoscere il profilo del cliente) di rimborso cash per i risparmiatori con più di 75 anni di età che comporta la perdita immediata di metà dell’investimento effettuato. La proposta avanzata dalle Associazioni Consumatori ad Unicredit (e da questa non tenuta in alcun conto) prevede: • il rinvio della data di scadenza per l’eventuale accettazione della proposta di CNP Unicredit Vita con la costituzione di un tavolo di lavoro; • la previsione di rimborso integrale della polizza, pur con l’allungamento triennale proposto, senza decurtazione delle cedole già incassate; • la risoluzione del contratto alla scadenza originariamente prevista, per le situazioni relative agli assicurati con età superiore a 79 anni e per gravi motivi sociali; • soluzioni utili anche per gli eredi nel caso di premorienza dell’assicurato. Il totale rifiuto di qualsiasi proposta obbliga Adiconsum ad avviare un’azione inibitoria nei confronti della CNP Unicredit Vita per far cessare i comportamenti vessatori e sleali della compagnia nei confronti dei risparmiatori. Adiconsum, pur ribadendo la totale inadeguatezza della proposta di Unicredit, anche alla luce di altri accordi già raggiunti con altre compagnie, ritiene che la valutazione e la decisione finale debba essere compiuta dal singolo risparmiatore alla luce della propria situazione economico-finanziaria. Purtroppo infatti, pur avendo a che fare con una proposta inadeguata, il ricorso alla Magistratura non offre alcuna garanzia di un risultato positivo. Adiconsum continuerà, comunque, ad agire in ogni sede, come ha fatto in passato, per la tutela dei piccoli risparmiatori. Telecomunicazioni Suonerie: sanzione alle telefoniche per pratiche commerciali scorrette Bene l’Antitrust, ma occorrerebbe l’azione collettiva per garantire anche un risarcimento alle vittime. I n questi ultimi anni i consumatori hanno ripetutamente denunciato come “pratica commerciale scorretta” l’attivazione di abbonamenti da parte dei gestori di telefonia mobile in seguito allo scarico di loghi e suonerie. Test noi consumatori Una pratica le cui vittime erano soprattutto i più giovani, che si vedevano addebitare sul cellulare i costi di un abbonamento che non avevano richiesto. La sanzione è però soltanto un deterrente nei confronti delle imprese, e non comporta il diritto ad alcun risarcimento automatico per il consumatore. Alla luce della legislazione vigente nel nostro Paese, il consumatore singolo, per ottenere il risarcimento, deve ricorrere al giudice con gli inevitabili costi della giustizia ordinaria. Questo ripropone ancora una volta l’esigenza dell’azione collettiva in grado di risarcire dalle frodi e dalle truffe i consumatori che ne sono stati vittime. Trasporti Frecciarossa: nasce l’Alta Velocità tra Bologna e Firenze C … Ma non dimentichiamo il trasporto locale on l’inaugurazione e la futura apertura del tratto di Alta Velocità BolognaFirenze, si apre una nuova era per coloro che per motivi di lavoro, studio o turismo si trovano a viaggiare sulla tratta Roma-Milano. In sole 3 ore sarà possibile raggiungere il cuore delle due città italiane: un importante servizio che costituirà una valida alternativa al trasporto aereo. L’Adiconsum si augura che ciò porti ad una vera concorrenza tra i diversi mezzi di trasporto, concorrenza che dovrà portare ad un servizio sempre più economico e a portata di tutta l’utenza, pur mantenendo elevati standard di qualità. Non si deve però dimenticare il trasporto locale, oggi vera piaga di chi ogni mattina è costretto a viaggiare verso il proprio posto di lavoro su treni sporchi, eccessivamente affollati e in continuo ritardo. Se infatti per percorrere i 662 km che separano Roma da Milano sono sufficienti 3 ore, per percorrere i 126 che separano Trapani da Palermo spesso non bastano 4 ore. L’Adiconsum invita pertanto le Regioni e Trenitalia ad accordarsi per concludere, senza rimpallarsi responsabilità, i contratti per il trasporto regionale, e ad effettuare investimenti sulle linee e sui treni. Test noi consumatori Dai territoriali L’Agcm sanziona Tim per pubblicità scorretta Violato il Codice del Consumo per una carenza di informazione verso il consumatore. A nche a seguito delle segnalazioni di Adiconsum Lombardia, l’Agcm ha avviato la procedura PS126 per verificare la pratica commerciale posta in essere da Telecom nel settore della telefonia mobile in relazione ai piani tariffari “Maxxi Alice 100”, “Maxxi Alice Facile”, “Tutto Relax Internet”, “Alice Mobile Data Kit Compreso” in relazione al periodo novembre 2007-dicembre 2008. L’Autorità ha riscontrato una violazione del Codice del Consumo, essendo emerso che i consumatori non erano stati adeguatamente informati in merito al fatto che, superata la soglia prestabilita, le tariffe applicate per la navigazione a consumo e a tempo avrebbero comportato una spesa molto elevata, e che agli stessi consumatori sarebbero stati addebitati importi elevati generati in maniera non consapevole dagli stessi. Inoltre, è stata riscontrata una non adeguata informazione sulla reale disponibilità del servizio UMTS Hi-Speed di Tim e delle relative qualità. Al termine dell’istruttoria, l’AGCM ha riscontrato da parte di Telecom sia un comportamento contrario alla diligenza professionale, non avendo messo in atto quel normale grado di diligenza ed attenzione con particolare riferimento “alla prospettazione di addebiti di importi estremamente elevati in capo ai consumatori ai quali non è stata data la possibilità di controllare i dati extra soglia a causa degli insufficienti sistemi di monitoraggio” forniti dalla stessa Telecom; sia il carattere aggressivo della pratica commerciale, avendo indotto i consumatori ad assumere una decisione commerciale che altrimenti non avrebbero preso. Telecom Italia S.p.A. è stata condannata al pagamento di una sanzione amministrativa pari a € 300.000,00, con conseguente divieto di ulteriore diffusione della pratica commerciale scorretta posta in essere. Avv. Federica Villa Centro Giuridico Adiconsum Lombardia Test noi consumatori www.adiconsum.it Un click e sei in Adiconsum! Online per te tutte le notizie ed i servizi dell’associazione: • • • • • news e attualità dei consumi comunicati stampa eventi (forum, seminari, convegni, corsi) dossier e studi specifici facsimile di reclami, ricorsi, richieste di risarcimento • tutte le pubblicazioni (Test noi consumatori, Guide del consumatore, Adibank, CD Rom ecc.) • iscrizione e consulenza online Partecipa anche tu alla nostra attività di difesa del consumatore: sei il benvenuto tra noi! Adiconsum, dalla parte del consumatore. Direttore: Paolo Landi • Direttore responsabile: Francesco Guzzardi • Comitato di redazione: Riccardo Comini, Grazia Simone, Fabio Picciolini, Fabrizio Premuti, Valter Rigobon • Amministrazione: Adiconsum, via Lancisi 25, 00161 - Roma • Reg. Trib. Roma n. 350 del 9.06.88 • Iscriz. ROC n. 1887 • Sped. abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma ADESIONI E ABBONAMENTI • Adesione (12 mesi): € 31,00 (€ 15,00 per gli iscritti Cisl e Siulp) • Abbonamento a Test noi consumatori (12 mesi): € 35,00 (€ 25,00 per gli iscritti Cisl e Siulp) • Adesione + abbonamento a Test noi consumatori (12 mesi): € 46,00 (€ 30,00 per gli iscritti Cisl e Siulp) L’abbonamento a Test noi consumatori dà diritto a ricevere in formato elettronico (pdf) o cartaceo: la newsletter settimanale Adiconsum News + gli speciali Adifinanza, Consumi & diritti, Attorno al piatto e gli opuscoli monografici della serie La guida del consumatore. I versamenti possono essere effettuati su c.c.p. 64675002 intestato ad Adiconsum