IL FONDO SOCIALE EUROPEO E IL
SUPPORTO ALLE ORGANIZZAZIONI
NON GOVERNATIVE
Commissione europea
SCHEDA RIASSUNTIVA
Né la Commissione europea né alcuna persona che agisca a nome della Commissione europea è responsabile
dell’uso che dovesse essere fatto delle informazioni contenute nella presente pubblicazione.
Europe Direct è un servizio a vostra
disposizione per aiutarvi a trovare le risposte
ai vostri interrogativi sull’Unione europea.
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00 800 6 7 8 9 10 11
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(http://europa.eu).
© Unione europea, 2010
Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.
Printed in Belgium
STAMPATO SU CARTA BIANCA SENZA CLORO
NOTA IMPORTANTE
L’informazione in questa brochure è estratta da uno studio più estensivo, prodotto da Bernard
Brunhes International (BBI, www.bb-international.eu) all’interno del contratto “Rapporti sugli
interventi del FSE in UE”. Il rapporto “Il Fondo Sociale Europeo e il supporto alle parti sociali e
alle ONG” è stato scritto da Dr. Anna Kwiatkiewicz e Mark Delmartino ed è disponibile in lingua
inglese all’indirizzo http://ec.europa.eu/esf.
Il dialogo civile come punto di raccordo tra le
istituzioni europee e i cittadini
La completa democrazia può essere raggiunta solo se il processo di definizione delle politiche,
attraverso delle procedure trasparenti, mostrerà responsabilità nei confronti dei cittadini.
I responsabili decisionali dovrebbero pertanto ascoltare e imparare da soggetti, imprese e
organizzazioni che danno voce alle preoccupazioni delle persone. Il dialogo civile, come
espressione di democrazia partecipativa va oltre l’informazione e la comunicazione e si fonda
sul riconoscimento e la comprensione reciproci. Si tratta di un tema che copre diversi gradi di
formalizzazione, dalle strutture informali a quelle legalmente riconosciute, dagli scambi ad-hoc
a quelli continui.
Come forme organizzate della società civile, le organizzazioni non governative (ONG) mirano
ad agire pubblicamente su vasta scala in merito a preoccupazioni, aspirazioni e questioni
legate al benessere delle persone, di gruppi specifici di individui o della società nel suo insieme.
Le ONG operano a diversi livelli, da iniziative di base a movimenti di respiro mondiale. Le ONG
operative contribuiscono all’erogazione di servizi (ad esempio nel campo dell’assistenza sociale),
mentre l’obiettivo primario delle ONG di pressione è influenzare le politiche degli enti pubblici e
dell’opinione pubblica in generale.
Vi sono molti modi in cui l’UE e la CE possono favorire e stimolare la partecipazione delle ONG ai
processi di consultazione fondati sulla trasparenza. La CE ha creato un registro su base volontaria
dei rappresentanti di interessi. Inoltre la Commissione sostiene e mantiene contatti regolari con la
Piattaforma Sociale e le altre reti di ONG che operano a livello dell’Unione Europea. La Piattaforma
Sociale conta oltre 40 organizzazioni membro che rappresentano all’incirca 1.700 organizzazioni
attive nel campo delle tematiche di genere, degli anziani, delle persone diversamente abili, dei
disoccupati, dei migranti e delle persone colpite dalla povertà. Il Comitato economico e sociale
europeo riunisce le ONG e le parti sociali.
In un senso più ampio, i sindacati, le organizzazioni aziendali o professionali possono altresì
essere considerate organizzazioni non governative. Tuttavia, la presente pubblicazione fa
riferimento esclusivamente al sostegno fornito dal Fondo Sociale Europeo (FSE) alle ONG. Sul sito
http://ec.europa.eu/esf è disponibile un opuscolo separato dedicato al FSE e alle parti sociali.
1
Il Fondo Sociale Europeo in sintesi
Il Fondo Sociale Europeo si dedica alla promozione dell’occupazione nell’Unione Europea. Il Fondo
supporta gli Stati Membri nel fornire alla forza lavoro e alle imprese europee gli strumenti adatti ad
affrontare nuove sfide di portata globale. Esso contribuisce a finanziare gli interventi sostenuti da
fondi pubblici e privati nazionali. La strategia e il budget del FSE vengono negoziati e approvati tra
Stati Membri dell’UE, rappresentati nel Consiglio dell’Unione Europea, Parlamento e Commissione
Europea. Su tali basi, i Programmi Operativi (OP) su base settennale sono pianificati dagli Stati
Membri e approvati dalla Commissione Europea.
Programmi operativi 2000-2006: spesa complessiva richiesta (espressa in milioni di Euro) per Stato
Membro aggiornata al 2 settembre 2008
Stato Membro
Spesa
Stato Membro
Spesa
Austria
1.326
Lussemburgo
47
Belgio
2.416
Malta
9
Cipro
22
Paesi Bassi
2.458
Danimarca
779
Polonia
1.776
Estonia
71
Portogallo
7.145
Finlandia
2.365
Regno Unito
13.285
Francia
12.204
Repubblica Ceca
297
Germania
20.930
Slovacchia
241
Grecia
4.783
Slovenia
60
Irlanda
1.778
Spagna
17.388
Italia
12.909
Svezia
2.661
Lettonia
115
Ungheria
288
Lituania
166
Gli interventi e le spese presentate non tengono conto dell’Iniziativa comunitaria EQUAL, anch’essa
finanziata dal FSE nel periodo 2000 – 2006.
2
FSE: fatti e cifre
Le informazioni contenute nella presente brochure si riferiscono ai periodi di programmazione
2000-2006 e 2007-2013 fino al 2009. Nel 2000 il FSE era aperto agli allora 15 Stati Membri dell’UE. Nel
2004 sono stati avviati dei programmi aggiuntivi per andare incontro alle priorità dei dieci nuovi Stati
Membri. Vengono riportati in seguito alcuni dati che illustrano la portata degli interventi del FSE:
FSE 2000-2006
®®
Per gli oltre 200 Programmi operativi sono stati spesi complessivamente 105 miliardi di Euro
(fino a settembre 2008): la metà circa dei contributi (54 miliardi di Euro) è stata erogata dal
FSE, mentre la differenza è stata investita dal settore pubblico (45 miliardi di Euro) e privato
(6 miliardi di Euro) negli Stati Membri.
®®
Le attività del FSE hanno coinvolto direttamente oltre 75 milioni di cittadini, pari a circa il 24%
della popolazione complessiva dell’Unione Europea tra i 16 e i 64 anni.
®®
Il FSE è impegnato nella promozione delle pari opportunità. Nel complesso l’impegno nelle azioni
finanziate dal FSE è risultato equilibrato, coinvolgendo il 52% di donne e il 48% di uomini.
®®
Il FSE ha aiutato i giovani a trovare un lavoro adeguato: il 37% dei partecipanti ai programmi
si colloca nella fascia di età compresa tra i 16 e i 25 anni.
®®
Il FSE finanzia iniziative volte a mantenere i cittadini nel mondo del lavoro, in particolare i
lavoratori più anziani: il 7% dei partecipanti alle attività del FSE aveva, infatti, più di 55 anni.
®®
In totale, il 54% dei partecipanti è risultato disoccupato, il 38% aveva un posto di lavoro e l’8%
è risultato inattivo, ovvero non disponibile immediatamente a entrare e restare nel mondo
del lavoro.
®®
I dati delle valutazioni e dei monitoraggi rivelano che una percentuale tra il 40% e l’80%
(in media circa la metà) dei partecipanti ha trovato un impiego nei dodici mesi successivi al
completamento dell’attività.
FSE 2007-2013
®®
I dati preliminari disponibili sui programmi attuali dimostrano che nel 2007, 2008 e 2009,
18 milioni di cittadini hanno già beneficiato degli interventi di sostegno del FSE.
®®
Il 17% dei partecipanti appartiene a gruppi di soggetti vulnerabili quali migranti, minoranze,
soggetti diversamente abili, Rom, ex detenuti, ecc.
3
Panoramica del coinvolgimento delle ONG negli
interventi del FSE
Programmazione, partenariato, cofinanziamento e valutazione sono stati i principi chiave della
politica di coesione dell’UE nel corso dei periodi di programmazione del FSE passati e di quello
attuale. Il principio di partenariato implica una stretta cooperazione tra la Commissione europea,
gli enti nazionali, regionali e locali in seno agli Stati Membri e le altre organizzazioni governative
e non durante le varie fasi del ciclo di implementazione dei Fondi Strutturali. Le ONG hanno
assunto diversi ruoli nell’implementazione del FSE e hanno agito sia in qualità di beneficiari degli
stanziamenti che di consulenti sui programmi. Nello svolgimento di predetto ruolo le ONG hanno
spesso agito in qualità di promotori di progetto, erogando servizi destinati a molteplici gruppi
svantaggiati o sviluppando attività volte a consolidare il loro funzionamento e a rafforzare la loro
capacità. Nell’ambito di quest’ultimo loro impegno, le ONG hanno agito in qualità di programmatori,
responsabili e supervisori dei Programmi Operativi.
Nella premessa del Regolamento FSE per il periodo di programmazione 2000-2006 viene richiesto
il coinvolgimento di tutte le ONG insieme agli altri gruppi locali in qualità di attori principali nella
lotta contro l’esclusione sociale e si sancisce che il FSE debba contribuire al rafforzamento della loro
capacità di azione in quel contesto. Tra il 2000 e il 2006 il FSE ha sostenuto le ONG nella loro attività
in tema di occupazione e formazione professionale, ma anche negli ambiti dei servizi sociali, della
protezione ambientale, dell’istruzione e della cultura. Le ONG avevano anche diritto a ricevere dei
piccoli finanziamenti.
Le ONG hanno avuto un ruolo cruciale anche nell’implementazione dei vari Partnership di Sviluppo
nell’ambito dell’Iniziativa comunitaria EQUAL, strutturati specificatamente per accogliere i vari
partner interessati, come organizzazioni non governative, parti sociali, PMI e servizi per l’impiego.
Il ruolo delle ONG nell’implementazione dell’Iniziativa EQUAL nel periodo 2000-2006 è stato
riconosciuto nella premessa al Regolamento FSE per il periodo di programmazione 2007-2013, in
cui viene specificato che le lezioni tratte dai progetti EQUAL dovrebbero essere integrate nei nuovi
interventi del FSE.
4
Nel periodo di programmazione 2007-2013 il FSE offre sostegno alle ONG nell’ambito degli obiettivi
di Convergenza e Competitività regionale e Occupazione. (Consultare la cartina riportata alla terza
di copertina per conoscere le regioni interessate.) Le priorità fissate per le azioni di sostegno negli
Stati Membri sono collaborazioni, patti, creazione di reti e rafforzamento della capacità istituzionale
delle ONG al fine di migliorare la governance nei settori economico, occupazionale, educazionale,
sociale, ambientale e giuridico. Nell’ambito dell’Obiettivo di Convergenza, il FSE si è impegnato
a sostenere azioni negli Stati Membri volte a rafforzare la capacità istituzionale e l’efficienza della
pubblica amministrazione, dei servizi pubblici ma anche delle ONG. Infine, le Autorità di gestione
dei Programmi Operativi vengono esortate ad assicurare un adeguato livello di partecipazione
e di accesso delle organizzazioni non governative alle attività finanziate, soprattutto nelle aree
dell’inclusione sociale, dell’uguaglianza di genere e delle pari opportunità.
Approfondimento:
Il FSE assicura un sostegno continuo alle ONG in Lettonia
La Lettonia ha compiuto dei passi importanti nella promozione delle ONG e delle relative operazioni.
Gli interventi sono implementati attraverso la Society Integration Foundation (Sabiedrības integrācijas
fonds), una fondazione pubblica costituita nel 2001. La missione della Fondazione è di implementare gli
obiettivi del programma statale ‘Integrazione sociale in Lettonia’ attraverso il sostegno di iniziative che
promuovono l’integrazione sociale ed etnica nella società lettone. La Fondazione è un’entità giuridica
esterna al settore dell’amministrazione statale e con un budget separato. Il Consiglio della Fondazione
comprende cinque rappresentanti di ONG. Nel 2004 alla Fondazione è stato accordato di gestire i
programmi sovvenzionati da Fondi Strutturali, e a tal proposito, per il periodo 2007-2013 è impegnata
nell’implementazione di cinque programmi sovvenzionati, co-finanziati dal FSE. Il rafforzamento della
capacità amministrativa è un’altra delle tematiche affrontate nel quadro dei programmi sovvenzionati.
La Fondazione riconosce ogni anno il premio Society Unity alle organizzazioni il cui operato sia stato
particolarmente rilevante per lo sviluppo di una società più coesa.
5
Sostegno del FSE alle ONG in sintesi: 2000-2006
®® In 18 Stati Membri sono stati identificati 158 misure e 87 Programmi Operativi
che si occupano degli interventi delle ONG nell’ambito dei vari obiettivi di
sostegno. Ciò significa che oltre il 40% di tutti i Programmi Operativi e il 10% di
tutte le misure comprendevano attività in cui erano impegnate le ONG.
®® Il 75% dei Programmi Operativi selezionati e una percentuale analoga delle
misure individuate rivolte alle ONG facevano altresì riferimento alla creazione
di rapporti di partenariato che prevedevano la partecipazione delle ONG.
®® La spesa resa nota per tali misure è stata pari a 8,9 miliardi di Euro, ovvero
l’8% della spesa totale dichiarata dal FSE. Il contributo del FSE a questa spesa
è stato del 53%, pari a 4,7 miliardi di Euro. Tuttavia, le misure selezionate non
si rivolgevano esclusivamente alle ONG, ma anche ad altri gruppi target o
tipologie di intervento.
®® Il numero delle partecipazioni alle misure selezionate è stato di quasi 7 milioni.
In Spagna invece è stato registrato il numero più elevato (oltre 3,2 milioni) e
nel Regno Unito (oltre un milione). Per la stessa ragione, non è stato possibile
stabilire con esattezza il numero di partecipanti coinvolti nello specifico negli
interventi rivolti alle ONG.
®® I programmi non hanno fornito in modo sistematico informazioni sul numero
delle organizzazioni coinvolte nei vari interventi. Nel Regno Unito, sono
state menzionate, nello specifico, 5.720 organizzazioni non-profit che hanno
beneficiato del sostegno del FSE.
6
Sostegno del FSE alle ONG in sintesi: 2007-2013
®® 24 Stati Membri si rivolgono alle ONG in 80 Programmi Operativi e attraverso
164 assi prioritari. A Cipro, in Irlanda e nei Paesi Bassi le ONG agiscono in qualità
di promotori di progetti e consulenti sui programmi.
®® L’81% dei Programmi Operativi selezionati e il 78% degli assi prioritari rivolti
alle ONG prevedono un rapporto di collaborazione.
®® Sono stati stanziati 44,1 miliardi di Euro (68% fondi comunitari, 30%
finanziamenti pubblici nazionali e 2% risorse private) per gli assi prioritari che
si rivolgono anche alle ONG. Tale cifra corrisponde al 38% del budget del FSE
stanziato per il periodo 2007-2013. Dal momento che i Programmi Operativi e gli
assi prioritari non si rivolgono esclusivamente alle ONG, il budget accantonato
appositamente per le ONG dovrebbe essere notevolmente inferiore.
®® Tra il 2007 e il 2009 sono state registrate quasi 6,2 milioni di partecipazioni (pari
al 34% del totale) nel quadro degli assi prioritari finanziati dal FSE, dedicati,
peraltro, anche alle ONG. I dati si riferiscono al totale delle partecipazioni
registrate in 121 dei 164 assi prioritari selezionati. Ad oggi, Francia e Portogallo
hanno riportato il numero di beneficiari più elevato.
Nota importante:
Non tutte le misure per il periodo 2000-2006 e tutti gli assi prioritari per il periodo
2007-2013 hanno trattato esclusivamente argomenti legati alle ONG. Dal momento
che non sempre appare chiaro in che misura sia/fosse forte la componente ONG
all’interno delle misure e degli assi prioritari selezionati, è difficile fornire dati
accurati sulla spesa dichiarata, sul budget stanziato per gli interventi delle ONG e sul
numero di partecipanti agli stessi.
7
FSE e ONG per le politiche attive del mercato del lavoro
Le ONG hanno partecipato a 46 misure del periodo di programmazione 2000-2006 in qualità
di fornitori di vari servizi relativi alle politiche attive del mercato del lavoro. Complessivamente
queste iniziative hanno registrato 1,1 milioni di partecipazioni ed hanno raggiunto oltre 14.500
organizzazioni. Il loro obiettivo principale era promuovere l’occupabilità delle persone in generale
e, nello specifico, di coloro che vivevano distanti dal mercato del lavoro. L’esempio sotto riportato
descrive un’iniziativa in corso avente come obiettivo i giovani e i soggetti con un basso livello di
istruzione.
Approfondimento:
Il programma “Personal Best” di Sport4Life nel Regno Unito
Nell’Inghilterra Nord-occidentale, l’associazione Sport4Life è attiva nel campo della formazione,
soprattutto di giovani e soggetti con un basso livello di istruzione. Attualmente l’associazione sta
implementando uno schema di formazione che mira a preparare i volontari per svolgere diversi
lavori nell’ambito dei Giochi olimpici estivi del 2012 che si svolgeranno a Londra. Sostenuto dal
Fondo Sociale Europeo, il programma “Personal best” si rivolge ai giovani ma anche ai soggetti
senza occupazione o non impegnati negli studi che vorrebbero migliorare le loro competenze e
incrementare le possibilità di inserirsi professionalmente. Sport4Life lavorerà con numerosi istituti
di formazione nella regione per offrire formazione e coloro che completeranno un corso avranno
diritto a sostenere un colloquio di selezione per la posizione di “Game voluteer” in occasione delle
Olimpiadi del 2012 di Londra. Al fine di garantire il regolare svolgimento dei Giochi olimpici e
paraolimpici di Londra nel 2012 saranno necessari almeno 70.000 volontari impegnati in svariate
attività, dai servizi agli spettatori all’assistenza medica. L’auspicio è che almeno il 10% di questi
volontari sarà costituito dai diplomati del corso di formazione “Personal Best”.
8
Approfondimento:
Sostegno all’occupazione grazie all’operato delle ONG in Polonia
L’Associazione Fuga Mundi di Lublino, in Polonia, è un esempio del coinvolgimento delle ONG
nei servizi per l’impiego destinati ai soggetti con disabilità. Fuga Mundi gestisce un’agenzia
di collocamento per i soggetti con disabilità. L’associazione è registrata come istituzione del
mercato del lavoro e offre servizi quali consulenza occupazionale e mediazione del lavoro in
Polonia e all’estero. Fuga Mundi offre formazione professionale e programmi di aggiornamento
professionale per i soggetti con disabilità e per coloro che lavorano con questa categoria
speciale, ad esempio impiegati presso uffici del lavoro, centri di assistenza sociale e ONG. Una
percentuale importante dei corsi di formazione da essa organizzati riguarda le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione (TIC), come la preparazione per il conseguimento della
Patente europea del computer (ECDL). Un’altra attività, nota come “Autostrada per l’e-work”
(Infostradą do e-pracy), offre opportunità di e-learning e di collocamento professionale via
Internet. Fuga Mundi conta circa 2.500 iscritti in cerca di un impiego; tra questi 300 presentano
disturbi di apprendimento. L’associazione riceve finanziamenti del FSE e pubblici, sovvenzioni da
parte di Fondazioni e donazioni da privati.
Promuovere la capacità e l’adattabilità al
cambiamento
Anticipazione, ristrutturazione e capacità di gestire il cambiamento rappresentano tematiche
di rilievo nelle strategie di assunzione delle aziende e degli enti pubblici. Tra il 2000 e il 2006 il
FSE ha sostenuto a tutto campo le ONG nell’esecuzione di 59 misure volte a rafforzare la capacità
di lavoratori e imprese di adattarsi al cambiamento. Queste misure hanno coinvolto oltre
3,4 milioni di partecipanti e 222.000 organizzazioni. L’assistenza prosegue nell’attuale periodo di
programmazione 2007-2013. A titolo di esempio, in Portogallo, Cresaçor – Cooperativa Regional de
Economia Solidária sta utilizzando i cofinanziamenti del FSE per sostenere le imprese impegnate
nell’integrazione professionale nelle Azzorre. L’iniziativa, che fa parte del progetto “Lotta contro la
Povertà”, è rivolta soprattutto alle donne e offre sessioni informative sull’imprenditoria e sulle pari
opportunità. La cooperativa, grazie ad attività integrative di sensibilizzazione, offre incentivi per il
lavoro autonomo e sostegno ai progetti imprenditoriali. Il progetto si è già guadagnato il sostegno
della comunità aziendale locale.
9
Un effetto due volte positivo: associazioni di
volontariato per l’inserimento professionale
Le ONG sono state attive anche nell’erogazione dei servizi sociali, spesso relativi all’integrazione
nel mercato del lavoro, che hanno avuto un ruolo fondamentale nell’attuazione delle politiche
sociali. Il FSE ha cofinanziato con 4 miliardi di Euro 34 misure, a cui hanno partecipato 1,8 milioni
di soggetti e quasi 28.000 organizzazioni, che prevedevano diversi interventi nell’ambito delle
politiche sociali. L’esempio sotto riportato illustra l’importanza che il settore volontario può rivestire
nel meccanismo di integrazione sociale attraverso la creazione di posti di lavoro.
Approfondimento:
Contributo del FSE al consolidamento del settore del volontariato
in Francia
Sull’isola francese di La Réunion, si contano oltre 1.500 associazioni che offrono impiego a
circa 18.000 persone, ovvero il 17% della spesa salariale totale dell’isola. Il “Dispositivo Locale di
Accompagnamento” (Dispositif Local d’Accompagnement - DLA) è un piano nazionale ideato
dal governo francese nel 2001 per aiutare queste associazioni a sviluppare attività socialmente
utili e incrementare la loro forza lavoro. Con il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo, il
piano sostiene il settore del volontariato, nonché le cooperative e le aziende che offrono posti
di lavoro per promuovere l’integrazione sociale, contribuendo allo sviluppo e al consolidamento
delle loro attività e ampliando così le opportunità di lavoro. In tutta la Francia le associazioni
attualmente operative che implementano il DLA sono 108. A livello nazionale, nel 2009 hanno
fornito assistenza a oltre 7.200 organizzazioni, sostenendo almeno 115.000 posti di lavoro.
Sull’isola di La Réunion nel 2009 il piano ha dato sostegno a 280 associazioni che impiegano
1.500 soggetti.
10
Assistenza del FSE nel consolidamento delle ONG
Oltre 13.000 organizzazioni hanno partecipato alle misure cofinanziate dal FSE per il rafforzamento
della capacità delle ONG. Alcuni interventi prevedevano l’acquisizione di competenze attraverso
consulenti esterni, lo stanziamento di risorse finanziarie per incrementare l’organico o l’acquisto
delle attrezzature necessarie. Altri interventi invece hanno favorito l’implementazione di progetti o
di piattaforme finanziate, di centri di risorse o di reti per una cooperazione più efficace.
Approfondimento:
Rafforzamento della capacità e sostegno nella creazione di reti
per le ONG in Slovenia
In Slovenia il Programma Operativo “Sviluppo delle risorse umane” per il periodo di
programmazione 2007-2013 contiene numerosi progetti per la creazione di hub o centri ONG
regionali in tutto il paese.
Uno di questi progetti si chiama “Heart Connects Me” (Srce Me
Povezuje) e rappresenta l’hub regionale per le ONG nel “Cuore della Slovenia” (Srce Slovenije).
Il progetto è implementato dall’Associazione per lo Sviluppo e la Protezione del GEOSS, il
centro geometrico della Repubblica slovena. L’ hub ONG ha il ruolo di creare un ambiente
favorevole per associazioni, istituzioni private e fondazioni nella regione della Slovenia centrale.
Le attività dell’hub ONG comprendono: consolidamento del dialogo civile e capacità di
influenzare le politiche da parte delle ONG; sostegno alla creazione di reti e promozione della
cooperazione a livello regionale; creazione di un ufficio informazioni per le ONG; preparazione
e implementazione di moduli di formazione e istruzione per potenziare l’efficienza e la qualità
delle attività operative delle ONG.
11
Fondo Sociale Europeo 2007-2013: investire nelle
persone
Nell’attuale periodo di programmazione 2007-2013, il FSE ha stanziato 76 miliardi di Euro per
contribuire a finanziare 117 Programmi Operativi in tutti i 27 Stati Membri. I fondi pubblici e privati
nazionali prevedono altri 41 miliardi di Euro di finanziamento. Gli interventi sostenuti si concentrano
nei settori seguenti:
(i) adattabilità di lavoratori e imprese;
(ii) accesso all’impiego e inserimento nel mercato del lavoro;
(iii) inclusione sociale dei soggetti svantaggiati;
(iv) riforme dei sistemi di istruzione e formazione;
(v) buona governance, collaborazione e coinvolgimento delle parti sociali.
La tabella mostra come il FSE sostenga attività in tutti i 27 Stati Membri in base a due Obiettivi.
Le ulteriori priorità nelle cosiddette regioni di convergenza sono:
(i) formazione, ricerca e innovazione permanenti;
(ii) rafforzamento delle capacità delle amministrazioni e dei servizi pubblici.
Programmi operativi 2007-2013: budget complessivo (espresso in milioni di Euro) comprendente
anche il finanziamento nazionale per Stato Membro
Stato Membro
Budget
Stato Membro
Budget
Austria
1.184
Lussemburgo
50
Belgio
2.320
Malta
132
Bulgaria
1.395
Paesi Bassi
1.705
Cipro
150
Polonia
11.420
Danimarca
510
Portogallo
9.210
Estonia
462
Regno Unito
8.598
Finlandia
1.420
Repubblica Ceca
4.436
Francia
10.275
Romania
4.335
Germania
15.666
Slovacchia
1.764
Grecia
5.726
Slovenia
889
Irlanda
1.360
Spagna
11.426
Italia
15.321
Svezia
1.383
Lettonia
657
Ungheria
4.270
Lituania
1.210
12
FSE 2007-2013 Investiamo nel vostro futuro
Il livello dei finanziamenti FSE differisce da regione a regione in base alla rispettiva ricchezza relativa.
Le regioni dell’Unione europea sono divise in quattro categorie in base al PIL regionale pro capite messo
a confronto con la media UE (a 27o 15 Stati membri).
Regioni “Convergenza” con un PIL procapite inferiore al 75% della media UE-27
Regioni in phasing-out con un PIL pro capite maggiore del 75% della media UE-27, ma inferiore al 75%
della media UE-15
Regioni in phasing-in con un PIL pro capite inferiore al 75% della media UE-15 nel periodo 2000-2006, ma
superiore al 75% della media UE-15 nel periodo 2007-2013
Regioni “Competitivitá e occupazione”: tutte le restanti regioni
Pozizionne a gennaio 2007
© EuroGeographics Association for the administrative boundaries
Cosa fa il FSE per te
FSE: politiche attive del lavoro e servizi pubblici per l’impiego
FSE: adattabilità delle imprese e formazione continua dei lavoratori
FSE: sviluppo del potenziale umano in materia di ricerca e innovazione
FSE e mobilità della manodopera
FSE: educazione ed apprendimento durante tutto l’arco della vita
FSE: politiche in favore delle pari opportunità e conciliazione della vita privata e professionale
FSE e Rom
FSE: sviluppo sostenibile ed eco-tecnologie
FSE: migranti e minoranze
FSE: aree urbane e lo sviluppo locale dell’occupazione
FSE e lavoratori piú anziani
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FSE ed imprenditorialità
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FSE e disabili
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