Caldo e voglia di mare I massaggi in spiaggia sono vietati... n. TRE giu 2013 il punto Il tempo dell’agire e della responsabilità: subito le riforme per il bene dell’economia “Ora bisogna agire, e senza esitazioni, sui fronti del fisco, della burocrazia, del credito, del lavoro”. Lo ha chiesto, a nome di tutti gli artigiani, il presidente nazionale di Confartigianato, Giorgio Merletti, ricordando dal palco dell’assemblea annuale che le nostre aziende non ce la fanno più a sopportare una pressione fiscale che nel 2013 toccherà il 44,6% del Pil, vale a dire 2,4 punti in più sopra la media dell’Eurozona. Paghiamo 38 miliardi di maggiori imposte in più rispetto ai nostri partner europei, 639 euro in più per abitante. Così non si esce dal tunnel della crisi. Ricordo le parole del presidente nazionale perché sono le stesse che ogni artigiano ripete tutti i giorni. Abbiamo chiesto semplificazione e invece sulle imprese cade un incessante diluvio di leggi su “come” pagare le tasse. Dall’inizio della scorsa legislatura ad oggi, il Parlamento ha approvato 491 norme a contenuto fiscale, 100 all’anno, con l’immancabile corredo di decreti attuativi e circolari esplicative. Noi di Confartigianato, da tempo, abbiamo fatto proposte per rendere semplice un sistema incomprensibile per le imprese e per gli investitori internazionali, davvero non possiamo più permetterci il lusso di indossare la maglia nera in Europa (siamo al 1 posto) per la pressione fiscale e burocratica. Vorremmo invece un’inversione di tendenza e cominciare a scalare la classifica! Sul lavoro si è fatto anche di peggio. La riforma Fornero ha perfino peggiorato la situazione, che era già gravissima, causando la perdita di 1.200 posti di lavoro al giorno (erano 526 i posti di lavoro che venivano persi ogni giorno prima della sua riforma) aumentando costi e complicazioni a carico delle imprese. E oggi è urgente rimettere mano alle leggi sul lavoro. Oggi sopratutto deve tornare il tempo della responsabilità, la responsabilità di chi ha il compito di guidare il Paese. Al Governo non chiediamo miracoli, ma cose concrete. Ma bisogna farle subito e avendo ben chiara la direzione che vogliamo percorrere. Gli artigiani apprezzano molte cose inserite nel programma di Governo (bene, ad esempio, il decreto che mira a dare slancio alle imprese della filiera dell’edilizia, dell’installazione di impianti e dell’arredo: tra le più colpite dalla crisi) ma una rondine, da sola, non fa primavera. Noi aspettiamo che arrivino anche le altre, meglio se arrivano presto. “Pressione fiscale insopportabile, la politica torni al senso di responsabilità” Ecco l’appello del Presidente Giorgio Merletti 11 Giugno 2013 Assemblea nazionale Confartigianato Imprese Confartigianato Imprese Arezzo D 3 Assemblea nazionale: palco all’inizio della mia presidenza sto percorrendo il Paese: è un viaggio importante nelle realtà regionali e provinciali, un percorso “politico”, nel puro senso della parola. Un viaggio nell’Italia dell’economia reale che vorrei fosse compiuto anche da chi ci governa, da chi decide per noi, a volte senza conoscere davvero chi siamo e cosa vogliamo! Cari colleghi, ho raccolto il vostro appello a fare presto per cambiare marcia, per dare risposte rapide Sono un imprenditore. Come voi non sono abituato a lamentarmi e ad aspettare aiuti che cadono dall’alto. Noi artigiani, davanti alle difficoltà, ci rimbocchiamo le maniche e ci inventiamo soluzioni per dare nuove speranze ed opportunità alla nostra azienda e alla nostra comunità. Da novembre 2011 ad oggi Governo tecnico “supplente” e “stallo alla messicana” della politica. Nel frattempo perse 60mila imprese, Pil calato del 3,4%, fisco aumentato di quasi 2 punti, credito alle imprese diminuito di 65 miliardi, disoccupazione giovanile cresciuta di oltre 8 punti. Da novembre 2011 abbiamo avuto 18 mesi di Governo tecnico ‘supplente’, poi un estenuante ‘stallo alla messicana’, uno sterile duello in cui le forze politiche si sono tenute sotto tiro a vicenda. Intanto, nei 600 giorni da novembre 2011 ad oggi, il sistema produttivo ha perso 60mila imprese, la disoccupazione giovanile è cresciuta di oltre 8 punti, il Pil è calato del 3,4%, la pressione fiscale è aumentata di quasi 2 punti e il credito alle imprese è diminuito di 65 miliardi. Torni il tempo della responsabilità: chi governa rispetti il mandato assunto verso gli italiani. Gli imprenditori ce la mettono tutta per contribuire alla ripresa. Oggi deve tornare il tempo della responsabilità, la responsabilità di chi ha il compito di guidare il Paese, in modo consapevole e rispettoso del mandato assunto nei confronti degli italiani. Ci sforziamo di trovare in questa crisi un’opportunità di cambiamento, di miglioramento e di innovazione del nostro modo di produrre, di vendere, di esportare. Ma adesso ‘tocca a voi’, tocca al Governo, tocca al Parlamento, tocca alla politica. Lo abbiamo detto nel Manifesto che un mese fa abbiamo presentato nell’Assemblea di Rete Imprese Italia. Pubblicità “Abbiamo scommesso sulla buona politica, ora tocca a voi” l’appello delle piccole imprese al Governo Il presidente di Confartigianato presenta ai parlamentari Bianconi (Pdl) e Donati(Pd) la lista degli intervenuti urgenti per salvare l’economia È un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato venerdì sera 31 maggio alla Borsa Merci di Arezzo dagli imprenditori di Confartigianato Imprese Arezzo che, in occasione della loro assemblea, hanno voluto incontrare i parlamentari aretini Maurizio Bianconi (Pdl) e Marco Donati (Pd). Due ore intense, che hanno visto la partecipazione di molti imprenditori e che sono state caratterizzate da tanti interventi e domande. Sia Bianconi che Donati hanno assicurato agli imprenditori il loro impegno per far sì che il Governo ponga mano ai provvedimenti invocati. 4 giugno 2013 Assemblea provinciale: palco La richiesta di provvedimenti urgenti è stata avanzata da Ferrer Vannetti, il presidente di Confartigianato Imprese Arezzo, che ha voluto aprire l’incontro con una osservazione dal sapore amaro. “Una campagna di Confartigianato di qualche tempo fa – ha detto - menzionava “aprire un’impresa in un giorno” per combattere i tempi della burocrazia. È ironico pensare che il 28 gennaio di quest’anno ci siamo trovati ad osservare come invece nel 2012 si sia “chiusa un’impresa al minuto”. Ma quanto tempo ci vuole – si è domandato Vannetti - per combattere lacci e laccioli burocratici? Quanto poco invece ci vuole per mandare in fumo tanti sacrifici e perdere interi pezzi di economia” E l’amarezza aumenta per la costatazione che la crisi della piccola impresa non conquista la ribalta della stampa nazionale. “Tanto clamore – ha fatto osservare Vannetti – e giustamente, se chiude una grande azienda. Ma quanti posti di lavoro si sono persi con la chiusura di tante PMI? Ad Arezzo nel 2012 sono stati registrati 2300 occupati in meno rispetto al 2011 e oltre 2364 ditte hanno chiuso, a questi dati si aggiunge un calo del tasso di occupazione pari all’1.20% e 2000 disoccupati in più rispetto al 2011, nel 2013 ancora non si sa. Ma dalle notizie raccolte la prospettiva non è consolante. La Corte dei Conti – ha rammentato ancora Vannetti - ci informa che la crisi è costata 230 miliardi e che la perdita permanente di Pil, nell’arco della legislatura passata, si è tradotta in una caduta del gettito fiscale superiore alle attese di quasi 90 miliardi. Ma queste cose – ha obiettato il presidente di Confartigianato Arezzo – i titolari di PMI le dicono da oltre 1 anno.” Quali le cose più urgenti? Al primo posto gli imprenditori mettono il Fisco e chiedono: “Riduzione realistica e senza camuffamenti della pressione fiscale record, bonificando la spesa pubblica tramite controlli, riqualificazione e riduzione e non una mera “spending review” contrastando evasione ed elusione fiscale; riducendo il cuneo fiscale e il costo del lavoro.” A questo si aggiunge l’ aumento dell’iva, il debutto della TARES e il pagamento IMU, definiti come “una “miccia” pronta ad incendiarsi con l’arrivo dell’estate” Al secondo posto l’accesso al credito. Gli imprenditori partono da un dato di fatto: la difficoltà sempre maggiore delle Pmi di avere credito. “E intanto – ha detto Vannetti - ci sembra incredibile l’estensione della responsabilità solidale degli appaltatori a tutte le aziende, quando quella che dovrebbe essere la più virtuosa è perennemente in debito. Ma come si fa a pensare di tartassare le imprese che non pagano facendo intervenire Equitalia quando l’esempio peggiore ce lo dà proprio lo Stato? E’ fondamentale la liquidità che deriva dall’incassare i crediti dalle Pubbliche amministrazioni (locali e nazionali). Poi occorre sostenere e rafforzare i consorzi di garanzia e il Fondo centrale di Garanzia.” Al terzo punto la semplificazione. “A parte l’esempio sciagurato del SISTRI – ha notato Vannetti – per il quale almeno occorrerebbe rimborsare le imprese che hanno pagato i programmi, semplificare significa ridurre i costi amministrativi, non solo i documenti da presentare ma anche i bolli, le incongruenze e i conflitti di competenze, rendere la giustizia efficiente e combattere la burocrazia. Ci vogliono 123.670.831 giornate/uomo per la gestione delle pratiche burocratiche pari a 86 gg/uomo per impresa. 1 norma ogni 6 giorni nell’ultima legislatura” Al quarto posto il lavoro. “L’incentivazione del lavoro – ha sottolineato Vannetti - deve riguardare non solo i giovani e le donne ma anche chi a 50 anni è uscito dal mondo del lavoro e non riesce a rientrare a causa del costo del lavoro troppo elevato.” Dunque la ricetta è: ridurre il costo del lavoro, combattere il lavoro nero, agire sulla maggiore flessibilità in entrata, intervenire sulla maggiore sinergia tra istruzione/formazione/ricerca e mondo del lavoro. “Occorre – conclude il presidente di Confartigianato - riqualificare le città, nel residenziale e nei capannoni industriali e artigianali, occorre maggiore programmazione urbanistica, ridurre il costo del lavoro in edilizia (qui si registra un aumento medio rispetto agli altri settori del 10%). Risolvere la questione delle nuove normative per gli impiantisti come i gas fluorurati e del patentino per gli impianti fotovoltaici che ancora una volta portano a costi e a incongruenze inverosimili” Il messaggio finale è stato un vero e proprio appello: “Anche questa volta abbiamo voluto scommettere sulla buona politica. Adesso tocca a voi, tocca alla politica scommettere su di noi” Confartigianato Imprese Arezzo Marco Donati e Maurizio Bianconi Onorevoli Quinto: il made in Italy. “Difendere il made in Italy – ha detto Vannetti – vuol dire anche riprendere la posizione che spetta all’Italia, paese fondatore dell’Unione Europea, in seno alla stessa. Non ci sono ancora norme adeguate in materia di etichettatura e tracciabilità. Deve essere tutelato il consumatore, oltre che il produttore, solo con un’azione forte e sinergica possiamo proteggere il saper fare e la creatività che ci contraddistingue da secoli” Al sesto posto gli interventi urgenti per settori come l’Edilizia e l’impiantistica “Il settore delle costruzioni a livello nazionale ha perso 360mila posti di lavoro – ha ricordato Vannetti - È necessario intervenire SUBITO, con il pagamento dei lavori eseguiti alla PA, modificando le regole del Patto di stabilità interno ed eliminando la responsabilità solidale fiscale. Investendo sulla sicurezza del territorio, su scuole e infrastrutture, sbloccando gli appalti dei piccoli comuni. E ancora: promuovere e garantire strumenti per l’accesso al credito con acquisto di obbligazioni a medio/lungo termine emesse da banche a fronte dei mutui casa. Rivedere – ha ripetuto - la questione IMU”. Impresa di Pulizie 5 PULYWASH s.n.c. Via Antonio Pizzuto, 40 (Zona Meriana) - 52100 Arezzo Telefono e fax: 0575/23733 www.pulywash.it • [email protected] Pubblicità Pubblicità La nostra identità I Ferrer Vannetti Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo l periodo storico che stiamo attraversando così carico di problemi economici e di tensioni sociali ci rende molto difficile affrontare situazioni che fino a poco tempo fa ritenevamo essere di ordinaria amministrazione. Ne abbiamo la riprova ogni giorno nelle nostre aziende dove solo la tenacia di chi ha sempre lottato per migliorare il proprio futuro e quello di chi ci circonda ci permette oggi di continuare ad operare in un ambiente a volte ostile. In questo panorama assume una importanza straordinaria l’operato che la nostra associazione può intraprendere che non si limita e non si deve limitare solo alla fornitura di servizi ai propri associati, ma deve sempre più identificarsi nell’attività sindacale in difesa degli interessi degli stessi. A tal fine occorre prima di tutto che Confartigianato Imprese di Arezzo sia sempre più forte nel suo territorio e possa esprimere sui tavoli istituzionali la valenza delle imprese che rappresenta facendo arrivare alle stesse i benefici delle risorse esistenti senza che questi si disperdano come spesso accade. Questa politica spaventa molti che negli anni hanno ottenuto notevoli privilegi dalle posizioni da loro ricoperte e che vedono in ogni cambiamento un pericolo. Il cambiamento è garanzia di equità e in un momento così delicato occorre tutelare tutte le parti economiche e sociali del nostro territorio. Alcuni ci accusano di essere a caccia di poltrone, ma è quasi comico constatare che spesso e volentieri quegli stessi sono coloro che le poltrone le detengono o aspirerebbero ad ottenerle. Diventa quindi importante sapere che lo spirito che guida la nostra associazione è quello di una sana e prudente gestione, che sono state fatte scelte oculate rispetto ai costi interni e che la stessa mentalità verrà usata nella gestione degli enti dove andremo ad operare. Viene quasi spontaneo chiedersi se all’origine di alcune polemiche non ci sia proprio la paura di questo sconvolgente cambiamento di mentalità Ricordiamoci chi siamo, imprenditori abituati a vivere delle proprie capacità e non burocrati molto spesso troppo ben pagati. Il nostro futuro, quello dell’associazione, quello delle nostre famiglie e del nostro territorio dipende dalla nostra capacità di ritrovare il giusto equilibrio tra ciò che desideriamo e ciò che possiamo e potremo permetterci. Occorre quindi lasciare da parte ogni polemica e lavorare ancora una volta con la dignità che ci ha sempre contraddistinto come le “ persone del fare”, orgogliosi della forza che la nostra categoria ha espresso sempre anche nei momenti più difficili. Pubblicità AREZZO PARCHEGGI PARCHEGGIO DI PIAZZA DEL POPOLO INFORMAZIONI TEL. 0575/20658 O 393/9213276 Il parcheggio è posto nel centro della città ed è facilmente raggiungibile consentendo il rapido accesso al cuore commerciale e direzionale. LA TARIFFA ORARIA È DI 2,00 EURO L’ORA. La società Arezzo Parcheggi propone varie forme di abbonamento in grado di soddisfare tutte le esigenze: ABBONAMENTO MENSILE 24 ore su 24 ABBONAMENTO SETTIMANALE 12 ore su 24 ABBONAMENTO GIORNALIERO (24 ore) TESSERA A SCALARE € 200 € 150 € 30 PER GLI ASSOCIATI A CONFARTIGIANATO È PREVISTO UNO SCONTO DEL 30% Il parcheggio a rotazione è collocato ai primi due piani interrati ed è raggiungibile percorrendo comode rampe carrabili. 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Li vogliamo ringraziare con questa rassegna fotografica che mostra alcuni dei momenti del progetto e della manifestazione. 27 ARTIGIANI INSEGNANTI 7 Confartigianato Imprese Arezzo Baglioni Luca Baglioni Nedo Baque Luca Bardelli Roberto Bartolini Daniele Basagni Pier Paolo Bracci Stefania Bruschi Palmiro Consoli Corrado Farsetti Luca Fumagalli Sandro Galastri Filippo Giacomo Cariulo Giannoni Araldo Grifoni Andrea Grisolini Claudio Lapini Barbara Maffucci Alano Manni Debora Metti Alessandro Mugnaini Marco Pierozzi Marco Roggi Andrea Rossi Fabio Rossi Luca Sansoni Andrea Stocchi Piero paghe Accordo per la disciplina dell’apprendistato professionalizzante Per i dipendenti delle imprese artigiane e delle pmi edili ed affini 8 giugno 2013 I n data 6 maggio 2013, le Parti Sociali, hanno sottoscritto l’accordo per la disciplina dell’apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, per i dipendenti delle imprese artigiane e delle PMI edili ed affini. L’apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale e quello per alta formazione e ricerca saranno disciplinati con ulteriori specifici accordi. Riepiloghiamo brevemente i termini dell’accordo: DECORRENZA E DURATA Si applica ai contratti conclusi dal 1° giugno 2013, per quelli instaurati anteriormente a tale data continueranno ad essere disciplinati dal trattamento economico e normativo precedentemente previsto. CONDIZIONI DI APPLICABILITÀ L’assunzione di nuovi apprendisti è subordinata alla prosecuzione del rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato, nei 36 mesi precedenti la nuova assunzione, di almeno il 50% degli apprendisti dipendenti dallo stesso datore di lavoro. Si sottolinea che non rientrano in tale computo i rapporti cessati per: • recesso durante il periodo di prova; • dimissioni; • licenziamento per giusta causa. In caso di mancato rispetto della suddetta percentuale, risulta possibile l’assunzione di un ulteriore apprendista rispetto a quelli già confermati, ovvero di un apprendista in caso di totale mancata conferma degli apprendisti pregressi. Le previsioni relative alla percentuale di conferma non si applicano ai datori di lavoro che occupano un numero di lavoratori inferiore a dieci unità. SFERA DI APPLICAZIONE Possono essere assunti i giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni di età, ovvero a partire dal compimento dei 17 anni, qualora siano in possesso di una qualifica professionale. Il ricorso all’apprendistato professionalizzante è consentito, in relazione alla qualifica da conseguire e ad uno dei quattro gruppi di lavorazioni previsti, nonché per gli impiegati con qualifiche finali dal 2° al 7° livello. Il periodo di prova ha la durata massima di 6 settimane. DURATA I periodi di apprendistato prestati presso altre imprese si cumulano ai fini del computo della durata massima prevista, purché riguardanti le stesse qualifiche e non siano separati da interruzioni superiori a 12 mesi. In tutti i casi di sospensione del rapporto con diritto alla conservazione del posto (es.malattia, infortunio, etc.), ovvero nei casi di sospensione involontaria del rapporto, è consentita la proroga dell’apprendistato per una durata pari all’evento, purché lo stesso abbia una durata di almeno 60 giorni di calendario (in tale computo rientrano cumulativamente più periodi di sospensione, indipendentemente dalla causa, di durata superiore ai 15 giorni di calendario). I periodi di sospensione sono utili ai fini della determinazione della progressione retributiva. La durata dell’apprendistato è determinata in diverse misure massime, in ragione della qualifica da conseguire e dei gruppi di lavorazioni, come di seguito riportato. 1° Gruppo: Lavoratori riconducibili ai profili professionali caratterizzanti la figura dell’artigiano con le competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro, tecniche e legislative relative all’impresa artigiana. Tali figure saranno individuate dalle parti entro 90 giorni dalla stipula del presente accordo. Durata: 60 mesi. 2° Gruppo :Lavorazioni polivalenti che richiedono l’acquisizione di conoscenze specifiche sulle tecniche di muratura e di carpenteria con capacità di interpretare il disegno e di eseguire, con continuità ed autonomia, lavorazioni di elevata specializzazione sia di muratura che di carpenteria non rientranti nel primo gruppo. Lavorazioni artistiche e ad elevato contenuto tecnico e professionale, quali ad esempio ferraiolo, cementista-formatore, scalpellino-ornatore, decoratore-pittore (stuccatore, ornatista, tappezziere, mosaicista, colorista e modellista). Durata: 51 mesi. 3° Gruppo: Lavorazioni di carattere tradizionale ed a medio contenuto professionale, quali ad esempio muratore, verniciatore, imbianchino, pavimentatore, palchettista, piastrellista, linoleista, moquettista, selciatore, lastricatore. Durata: 48 mesi. 4° Gruppo: Lavorazioni di carattere tradizionale ed a basso contenuto professionale, quali ad esempio asfaltista, stuccatore (scaliolista), montatore di prefabbricati. Durata: 36 mesi. Impiegati Per gli impiegati con qualifiche finali del 2° e 3° livello, la durata dell’apprendistato è la stessa del 3° gruppo (48 mesi). Per gli impiegati con qualifiche finali del 4° e 5° livello, l’apprendistato ha la stessa durata e progressione economica retributiva del 2° gruppo (51 mesi). Per gli impiegati con qualifiche finali del 6° e 7° livello, l’apprendistato ha la stessa durata e progressione retributiva del 1° gruppo (60 mesi). INQUADRAMENTO E TRATTAMENTO ECONOMICO Al termine del periodo di apprendistato professionalizzante il livello di inquadramento degli apprendisti operai, è il seguente: • apprendisti operai del 1° gruppo nel 4° o 5° livello; • apprendisti operai del 2° gruppo nel 3° livello; • apprendisti operai del 3° e 4° gruppo nel 2° livello. Gli apprendisti impiegati, al conseguimento della qualifica, vanno inquadrati nel livello proprio della qualifica finale. Riguardo il trattamento economico, a partire dal 1° giugno 2013, la retribuzione dell’apprendista è determinata mediante l’applicazione delle percentuali sotto indicate sui seguenti elementi: • minimo di paga; • indennità di contingenza; • indennità territoriale di settore; • elemento variabile della retribuzione (EVR). Per il 1° e 2° gruppo l’applicazione delle percentuali è effettuata sul lavoratore inquadrato nel 3° livello, mentre, per il 3° e 4° gruppo la percentuale di retribuzione si applica sul 2° livello. In nessun caso la retribuzione di fatto dell’apprendista può superare la retribuzione globale minima riconosciuta al lavoratore con qualifica di 2° livello. Le percentuali da applicare per i vari gruppi di apprendisti risultano le seguenti: (Per le percentuali da applicare vedi tabella a pag 9) TRATTAMENTO NORMATIVO In caso di assenza per malattia, infortunio e malattia professionale il trattamento economico è quello stabilito per gli operai e gli impiegati. ATTIVITÀ FORMATIVA La durata della formazione tecnico-professionale dell’apprendista è fissata in non meno di 80 ore medie annue (ivi compresa la formazione in materia di sicurezza sul lavoro); la formazione di tipo professionalizzante e di mestiere è integrata dall’offerta paghe 1° 60 74 76 79 79 86 86 91 91 96 2° 51 70 74 76 79 81 86 86 91 96 3° 48 74 76 79 79 86 86 91 96 4° 36 74 76 79 84 91 96 96 pubblica (laddove prevista), per un monte ore complessivo non superiore a 120 ore per la durata del triennio. È prevista la riduzione del 50% delle suddette ore di formazione nell’ipotesi di età dell’apprendista, al momento dell’assunzione, pari o superiore ai 26 anni compiuti. Nel caso di cumulabilità di più rapporti, le ore di formazione saranno riproporzionate in relazione al restante periodo di apprendistato da svolgere. PIANO FORMATIVO Va predisposto in un documento distinto dal contratto individuale di lavoro. Tale piano formativo dovrà essere definito entro 30 giorni di calendario dalla stipula del contratto di lavoro. Il ruolo di tutor o referente aziendale interno può essere svolto dal titolare dell’impresa, dal socio ovvero da un familiare coadiuvante; in caso di persona diversa, la stessa dovrà: • possedere un livello di inquadramento pari o preferibilmente superiore a quello finale dell’apprendista; • svolgere attività lavorative coerenti con quelle dell’apprendista; • possedere almeno tre anni di esperienza lavorativa nel settore. La formazione effettuata e la qualifica professionale acquisita vanno registrate nel libretto personale di formazione professionale edile o documento equipollente. RECESSO Durante l’apprendistato nessuna delle parti può recedere dal rapporto in assenza di una giusta causa o di un giustificato motivo, mentre alla sua conclusione è ammesso il recesso delle parti (art. 2118 c.c.), con preavviso decorrente dal termine del periodo di apprendistato. In caso di mancato esercizio della facoltà di recesso, al termine del periodo di apprendistato, il rapporto prosegue come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. AUTOLIQUIDAZIONE 2012/2013. RIDUZIONE DEI PREMI DOVUTI DALLA AZIENDE DEL SETTORE DELL’AUTOTRASPORTO DI MERCI PER L’ANNO 2013. E’ stata approvata, per l’anno 2013, la riduzione contributiva già disposta per le imprese di autotrasporto merci in conto terzi, che riguarda in particolare: • la riduzione dei tassi medi di tariffa relativi ai premi ordinari dovuti per i dipendenti delle imprese del settore autotrasporto e precisamente i tassi di tariffa per le voci 9121 e 9123 delle Gestioni Industria, Artigianato e Terziario; • la riduzione del premio speciale unitario per le imprese artigiane, fissata all’11,70%, per le voci 9123 classe di rischio 5° e 9121 classe di rischio 8°. L’INAIL, nella Nota protocollo n. 2951 dell’8 maggio 2013, informa che, in attuazione di tali disposizioni, è in corso di spedizione alle imprese interessate, tramite PEC, il modello 20 SM, aggiornato, ai fini della comunicazione dei tassi rielaborati per l’anno 2013. Alle aziende sprovviste di PEC la comunicazione del tasso applicato avverrà a mezzo posta. La rideterminazione del premio va effettuata entro il prossimo 16 maggio: in caso di ritardo nella ricezione della predetta comunicazione i datori di lavoro possono farne richiesta direttamente alle Sedi INAIL, che provvedono alla ristampa e consegna del modello, anche tramite posta elettronica. In caso di pagamento rateale e di difficoltà nella rideterminazione delle rate il recupero potrà essere posticipato alla rata di agosto. PROROGA DELLA DISCIPLINA TRANSITORIA DELL’APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE (D.LGS N. 167/2011), INTRODOTTA DALL’ACCORDO INTERCONFEDERALE DEL 3 MAGGIO 2012 Riguardo alcuni settori del comparto artigiano è stata stabilita l’ulteriore proroga della disciplina transitoria dell’apprendistato professionalizzante (D.Lgs n. 167/2011), introdotta dall’Accordo Interconfederale del 3 maggio 2012 in scadenza il 30 aprile 2013. Gli effetti del suddetto Accordo sono ulteriormente prorogati al: • 31 luglio 2013 per l’Area Meccanica (riguardante i dipendenti delle imprese artigiane dei settori metalmeccanica, installazione di impianti, orafi argentieri ed affini, imprese odontotecniche (accordo 22/4/2013); • 31 luglio 2013 per il CCNL Area alimentazione – panificazione (accordo 20 giugno 2013); • 31 luglio 2013 per il CCNL Area Chimica-Ceramica(dipendenti dalle imprese artigiane dei settori della chimica, gomma plastica, vetro,ceramica, terracotta, gres e decorazione di piastrelle accordo del 23 aprile 2013); • 31 luglio 2013 per il CCNL Area Tessile Moda (dipendenti dalle aziende artigiane dei settori tessile, abbigliamento, calzaturiero, pulitintolavanderie e occhialeria accordo del 23 aprile 2013); • 31 ottobre 2013 per il CCNL Acconciatura ed estetica (accordo del 18 aprile 2013); • 30 novembre 2013 per il CCNL Area Comunicazione (accordo del 18 aprile 2013); • Legno e lapideo in attesa di definizione- Le aziende che applicano il CCNL Area Legno Lapidei potranno comunque proseguire con le assunzioni di apprendisti applicando il principio stabilito dal Ministero del lavoro con interpello 4/2013. Tale principio dispone per le aziende che operano nei settori in cui il contratto collettivo (anche interconfederale) non ha regolato la materia, che possano assumere apprendisti applicando le previsioni contenute in un contratto collettivo appartenente a un settore affine a quello di riferimento. Info: [email protected] Tel 0575/314240 UNA BANCA LA SUA GENTE LA SUA TERRA DAL 1912 Faella - Piandiscò Tel. 055/965148 Terranuova Bracciolini Tel. 055/9198222 Montevarchi* Tel. 055/910111 San Cipriano Tel. 055/961787 FILIALI Sede e direzione generale San Giovanni Valdarno* Tel. 055/ 91371 *In filiale anche il sabato mattina Loro Ciuffenna Tel. 055/9171177 Castelfranco di Sopra Tel. 055/9149665 Figline Valdarno* Tel. 055/ 959471 Cavriglia Tel. 055/ 9166677 Pubblicità Confartigianato Imprese Arezzo Retribuzione (semestri) Durata I II III IV V VI VII VIII IX X (mesi) sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. 9 Gruppi categorie Gas fluorurati a effetto serra: Confartigianato chiede la modifica Scaduto il 31 maggio il termine per inviare la comunicazione, ma in pochi l’hanno fatto G as fluorurati a effetto serra: entro il 31 maggio scorso dovevano essere dichiarate le apparecchiature e gli impianti che ne contengono più di 3Kg (impianti di condizionamento, refrigerazione, pompe di calore, sistemi fissi di protezione antincendio delle pulitintolavanderie ecc.) tramite il portale dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambiental) attivato in data 24 maggio. Visti i tempi ristrettissimi per adempiere a questo obbligo, e la mancata comunicazione da parte del Ministero dell’Ambiente Confartigianato si è subito attivata presso il ministero stesso ponendo alcuni quesiti. Fra le richieste anche quella che riguarda la possibilità di inviare la denuncia oltre il termine del 31 maggio. Ecco le risposte: • Il termine per l’invio della dichiarazione è scaduto lo scorso 31 maggio 2013; per gli operatori inadempimenti le sanzioni (solo amministrative) di omesso invio vanno da 1.000 a 10.000 Euro. • Procedere ugualmente all’invio della dichiarazione (come sembra suggerire una “postilla” apparsa sul sito web dell’ISPRA) entro il mese di giugno, ad avviso di Confartigianato, comporta comunque l’applicazione della sanzione. Infatti, essendo il termine del 31 maggio scaduto, l’invio della dichiarazione sostanzierebbe un’autodenunzia dell’operatore. Si precisa, inoltre, che la dichiarazione - per il corrente anno - concerneva unicamente i dati anagrafici dell’operatore e l’ubicazione dell’impianto. Dal 2014 sarà invece necessario procedere con l’invio aggiuntivo di una serie di dati tecnici (inerenti ai quantitativi di f-gas immessi in atmosfera nell’anno precedente, sulla base del registro d’impianto), sempre a cura dell’operatore/ titolare, salvo deleghe ad hoc al manutentore. Intanto da una prima analisi condotta dal Ministero dell’Ambiente si è appreso che sono state ricevute poco meno di 10.000 dichiarazioni a fronte delle diverse centinaia di migliaia che si attendevano. Questo dimostra, secondo gli esperti di Confartigianato, il sostanziale “fallimento” della norma, sia per il poco tempo a disposizione degli operatori per adempiere (l’applicativo web ha funzionato correttamente solo nell’ultima settimana di maggio) sia, e soprattutto, l’assurdità di una norma “burocratica” che pretende di “mappare” i gas serra partendo dagli utilizzatori e non già da chi tali gas li produce e/o li immette sul mercato (solo un centinaio di imprese, nell’Unione europea). Confartigianato ha intrapreso una serie di azioni a livello governativo e parlamentare finalizzate ad ottenere una modifica del DPR n. 43/2012; in particolare, si è chiesto di cancellare proprio la norma di cui all’articolo 16, comma 1, alleggerendo cioè l’operatore dall’onere dell’invio della dichiarazione e trasferendo lo stesso sul produttore. In tal senso, Lunedi 17 la Federazione Impianti di Confartigianato Imprese Arezzo ha incontrato la Sen Donella Mattesini e l’On. Marco Donati ai quali è stato proposto di istituire una commissione, con la presenza delle Associazioni di Categoria, che dia un supporto al Governo per l’analisi delle normative europee recepite con la possibilità di intervenire dove possibile, ma anche di dare supporto nell’attuazione delle stesse. Confartigianato Imprese Arezzo ritiene che non è possibile che una normativa complessa come quella relativa agli F-Gas, che vede coinvolti migliaia di imprese e di privati cittadini, venga attuata a ridosso delle scadenza prevista dalla UE solo per non avere sanzioni gettando il comparto degli installatori nel caos e non mettendo le associazioni in condizioni di operare in tranquillità permettendo alle Imprese di rispettare gli obblighi in maniera serena. APERTO PER FERIE – AGOSTO INSIEME A CONFARTIGIANATO Elenco dei servizi aperti nel mese di agosto in provincia di Arezzo 10 giugno 2013 Aderisci al progetto di promozione completamente gratuito promosso da Confartigianato Imprese Arezzo ! Confartigianato Imprese Arezzo come ogni anno ripropone il progetto “APERTI PER FERIE” a beneficio di tutta la cittadinanza della provincia di Arezzo che non andrà in vacanza e dei turisti che raggiungeranno il nostro territorio. L’obiettivo è di diffondere i nominativi degli artigiani che rimarranno aperti nel mese di Agosto, per tutto il mese o parte di esso. Le aziende che aderiranno all’iniziativa saranno evidenziate nei giornali e tv locali, anche attraverso opuscoli specifici, e saranno visibili nel nostro sito www. artigianiarezzo.it. Il progetto, che è gratuito, può rappresentare per le imprese un ulteriore e utile momento di visibilità, come dimostrato dalle precedenti edizioni. Tutti coloro che fossero interessati ad aderire, sono pregati di contattare i nostri uffici per il dettaglio dell’iniziativa categorie “Il Tesoro degli Etruschi” rivive nella splendida cornice di Sovana Gli artigiani dell’Associazione Oreficeria Artistica protagonisti di un nuovo evento dedicato al gioiello antico M entre al Museo MAEC di Cortona fanno il pieno di pubblico con oltre 9.000 visitatori nel mese di giugno, tanto da far decidere alla direzione del Museo la proroga della Mostra fino alla fine di Settembre, gli artisti dell’Associazione di Mestiere Oreficeria Artistica sono già impegnati nella preparazione di un altro evento dedicato all’arte orafa. Ancora una volta verrà proposto il connubio fra l’arte e l’artigianato artistico e la storia. Stavolta il tema dominante della mostra sarà quello dell’arte degli etruschi che rivivrà nei gioielli forgiati dalle mani dei nostri maestri orafi. L’esposizione di arte orafa si chiamerà “Il Tesoro degli Etruschi” e si svolgerà nel borgo etrusco e medievale di Sovana nel comune di Sorano (Grosseto) dal 10 agosto al 27 ottobre 2013. Accanto ai reperti archeologici rinvenuti nelle tombe etrusche il borgo di Sovana offre all’ammirazione del visitatore affascinanti architetture religiose e civili di epoca medievale e rinascimentale. E’ in questo prezioso contesto che si svolgerà l’esposizione di arte orafa promossa in collaborazione con il Comune di Sorano, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e la Camera di Commercio di Grosseto. realizzati dai maestri aretini, ispirati ai monili degli antichi Etruschi saranno esposti accanto alle antiche monete d’oro coniate in epoca romana, in un ideale e suggestivo collegamento tra il mondo antico e quello contemporaneo. La mostra “Il Tesoro degli Etruschi” sarà dunque un’attrazione per il vasto pubblico dei turisti stranieri ed italiani che d’estate sono presenti nelle località turistiche della Toscana e della Tuscia, nonché per la popolazione residente nelle province dell’Italia Centrale (Grosseto, Siena e Viterbo) e sottolineerà la continuità dei valori e dei modelli estetici che attraverso i secoli percorrono la produzione artistica toscana. L’esposizione di Arte Orafa intende così offrire al visitatore alcune tra le più pregevoli eccellenze di quell’artigianato orafo che con la sua produzione artistica intende promuovere in Italia e nel mondo l’immagine del gioiello made in Arezzo. Pubblicità 11 Confartigianato Imprese Arezzo L’esposizione di arte orafa sarà allestita all’interno del palazzo Pretorio di Sovana, ma anche nella vicina chiesa di San Mamiliano, recentemente restaurata e trasformata in museo, dove rivive l’affascinante leggenda del tesoro del Conte di Montecristo. Proprio sotto l’altare della chiesa di San Mamiliano è stata ritrovata nel 2004 una antica “pentola” colma di monete d’oro, fior di conio risalenti al periodo romano tardo imperiale. Sarebbe questo lo straordinario tesoro che secondo la leggenda resa celebre dal romanzo di Alexandre Dumas fu nascosto nell’isola di Montecristo all’interno della chiesa di San Mamiliano (morto a Montecristo nel 460 d.C., mentre le sue reliquie oggi si trovano a Sovana, di cui è santo protettore). Grazie alla mostra alcuni dei gioielli orafi contemporanei, categorie “Maestro artigiano” e “Bottega Scuola”: così il futuro rinasce dal passato I primi artigiani hanno già richiesto alla Camera di Commercio la qualifica necessaria all’insegnamento del mestiere M aestro Artigiano” e “Bottega Scuola”: e il futuro rinasce dal passato. Grazie al progetto “Maestro Artigiano” e “Bottega Scuola” che punta alla valorizzazione dell’abilità artigiana attraverso la trasmissione delle conoscenze e delle competenze degli artigiani più esperti alle giovani generazioni. Un progetto sostenuto da Confartigianato e ora reso possibile grazie alla Legge 53 del 2008 e all’approvazione da parte della Regione Toscana (con Decreto della Giunta Regionale n. 982/2012 del 12 Novembre 2012) dei requisiti previsti per l’accreditamento delle Botteghe Scuola. Il titolo di Maestro Artigiano consente dunque all’artigiano di essere riconosciuto come docente, abilitato all’insegnamento nella Bottega Scuola, ovvero l’impresa da lui diretta. La qualifica di Maestro Artigiano può essere richiesta non solo per le aziende appartenenti ai settori comunemente indicati come artigianato artistico (ad esempio l’oreficeria, la ceramica, il ferro battuto, la decorazione, il vetro, il restauro), ma anche per tutte le altre attività economiche specificate nel Regolamento 55/R della Regione Toscana (Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 7 Ottobre 2009). Parliamo delle attività economiche che vanno dalla moda alla pelletteria, dalla lavorazione del legno all’alimentazione, dalla fotografia all’acconciatura. “Attraverso l’attività formativa svolta nelle botteghe scuola dal Maestro Artigiano sarà dunque possibile imparare quei mestieri che hanno fatto grande il nostro artigianato – spiega Andrea Boldi Presidente della Consulta Provinciale delle Categorie – Un’opportunità per i giovani e un messaggio per i nostri artigiani che possono vantare una lunga esperienza nel mestiere e che da oggi potranno dedicarsi all’insegnamento delle lavorazioni artistiche”. “La figura del maestro artigiano è di fondamentale utilità per la trasmissione di tanti saperi artigiani, per non disperdere tradizione, competenza e soprattutto passione ed anche per contrastare la crisi occupazionale giovanile – sottolinea Boldi – Da qui l’esigenza di riconoscere la qualifica a quegli imprenditori che siano veramente in grado di tramandare conoscenze e competenze alle nuove generazioni”. Ma vediamo quali requisiti sono necessari per conseguire la qualifica di Maestro Artigiano. Naturalmente è necessaria un’anzianità professionale nella stessa attività (almeno 10 anni in qualità di titolare o di socio dell’impresa artigiana; almeno 8 anni in qualità di titolare o socio dell’impresa artigiana e almeno 4 anni in qualità di collaboratore familiare o dipendente; almeno 5 anni in qualità di titolare o socio dell’impresa artigiana e almeno 8 anni in qualità di collaboratore familiare o dipendente) Serve inoltre capacità professionale (desumibile dal conseguimento di premi, titoli di studio, diplomi o attestati di qualifica ecc. o anche da specifica e notoria perizia e competenza o dallo svolgimento di attività formative, nonché da ogni altro elemento che possa comprovare la specifica competenza) e per questo va presentato un curriculum professionale. Necessaria infine attitudine all’insegnamento del mestiere, desumibile da qualsiasi elemento che possa comprovare la specifica competenza, perizia ed attitudine all’insegnamento professionale. Per conseguire la qualifica di “Maestro Artigiano”, occorre presentare la domanda alla Camera di Commercio territorialmente competente. Successivamente la CRAT (Commissione Regionale per l’Artigianato) darà il parere per l’attribuzione della qualifica. In questi giorni gli uffici di Confartigianato hanno presentato presso la Camera di Commercio le prime domande di qualifica di Maestro Artigiano. IMPIANTISTI E PARLAMENTO: LE RICHIESTE DELLA CATEGORIA 12 giugno 2013 Incontro con la sen. Mattesini e l’on. Donati Incontro tra gli impiantisti di Confartigianato e CNA, guidati dai rispettivi Presidenti provinciali, con i parlamentari Marco Donati e Donella Mattesini. Una riunione nata sulla scia del loro impegno per ottenere modifiche al DLGS 28/2011 sulla qualifica degli installatori di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabili. Tra le novità più rilevanti per il comparto, il decreto legge che consente a tutti coloro che installano impianti nel settore delle energie rinnovabili di continuare a lavorare e di non finire tra gli esodati. Il decreto del Governo legittima questa qualificazione e consente anche a tutti gli installatori in possesso del titolo di studio della scuola dell’obbligo di continuare ad operare negli impianti per le energie rinnovabili. L’incontro con i due parlamentari è stata anche l’occasione per fare il punto sulla situazione della categoria. “Le imprese del nostro comparto – sottolinea Luca Baglioni (Presidente Federazione Impianti) - vivono un momento particolarmente pesante. Alla crisi economica che colpisce l’intero paese si somma una serie di altri fattori che rischiano di compromettere la struttura produttiva dell’intero settore (soprattutto le piccole imprese) modificandone spesso in negativo le caratteristiche e gli equilibri. Una molteplicità di legislazioni settoriali, a volte inutilmente vessatorie, a volte esplicitamente punitive, complessivamente prive di ogni razionale coordinamento quasi totalmente disattese nelle parti di verifica e controllo qualitativo della loro applicazione, sta avendo un effetto penalizzante e deprimente, soprattutto sulle piccole imprese, non più sostenibile nella situazione di crisi economica”. Proprio per questo le due associazioni artigiane propongono di istituire tavoli di confronto con il Governo in una logica di sistema. categorie Grucce gratis alle lavanderie con la pubblicità Si chiama “Publigruccia” il nuovo progetto promosso da Confartigianato G rucce gratis alle lavanderie, ma anche film copriabiti, buste per maglieria e perfino campagne promozionali con buoni sconto. E’ il nuovo progetto “Pubbligruccia” ed è promosso dall’associazione Pulitintolavanderie di Confartigianato Arezzo. Publigruccia è un nuovo sistema di pubblicità che raggiunge migliaia di famiglie, attraverso la riconsegna dei capi puliti ai clienti delle lavanderie, posizionati su grucce sponsorizzate. Le aziende hanno l’opportunità di aderire gratuitamente al progetto e potranno consegnare ai clienti capi puliti su un supporto colorato e accattivante. Inoltre ci sarà la possibilità di accedere a campagne promozionali con buoni sconto su prodotti e servizi di qualità. In sostanza le lavanderie in cambio di grucce gratuite, diventeranno un veicolo pubblicitario del network attraverso la riconsegna dei capi ai clienti. Per aderire all’iniziativa e per ulteriori approfondimenti è possibile contattare la Coordinatrice Manuela Boncompagni (Tel. 0575/314281) Liti tra clienti e lavanderie? C’è la Commissione paritetica Pubblicità 13 Confartigianato Imprese Arezzo L iti tra clienti e lavanderie? Già da diversi anni in questa materia opera con successo una Commissione Paritetica istituita presso la Camera di Commercio. La Commissione fu costituita nel 1999 proprio su richiesta delle Associazioni delle pulitintolavanderie ed è composta da rappresentanti delle associazioni di categoria, rappresentanti delle associazioni dei consumatori e rappresentanti dell’Ente Camerale. Il lavoro svolto dalla Commissione in tutti questi anni ha permesso di risolvere molte situazioni ma anche di evidenziare che nella stragrande maggioranza dei casi raramente la responsabilità di un capo danneggiato ricade sulla lavanderia. I veri problemi sono le etichettature sbagliate, i colori che non tengono, la mancata sterilizzazione di alcuni capi. Oggi, per rendere ancora più efficace l’arbitraggio è stato redatto un nuovo regolamento che verrà presentato in Camera di Commercio nel corso della “Settimana della Conciliazione ”Per far analizzare le casistiche, le pulitintolavanderie possono rivolgersi alla coordinatrice di settore presso Confartigianato Arezzo, Manuela Boncompagni (Tel. 0575/314281) categorie Barbieri e parrucchieri? Da oggi tutti acconciatori B arbieri e parrucchieri diventano acconciatori. Confartigianato acconciatori di Arezzo commenta con grande soddisfazione l’entrata in vigore della nuova legge regionale che disciplina l’attività di acconciatore (Norme in materia di attività di acconciatore n. 29 del 3-6-2013) “Il 7 Giugno 2013 – spiega Pierluigi Marzocchi presidente Federazione Benessere - è stata pubblicata nel BURT, la nuova legge regionale n. 29 “Norme in materia di attività di acconciatore” che disciplina l’avvio e l’esercizio dell’attività di acconciatore in Toscana. La nuova legge, fortemente voluta da Confartigianato, che ha partecipato a tutte le fasi di concertazione per la stesura e approvazione del testo, si propone di dare certezze agli operatori, realizzando il passaggio definitivo al nuovo regime introdotto dalla legge nazionale del 2005 che, fino ad oggi, aveva convissuto con il vecchio regime, definito da una norma del 1963. “E’ sulla base della legge nazionale del 2005 e del successivo decreto dell’agosto 2012 – spiega ancora Marzocchi - che erano state superate le vecchie qualifiche professionali di parrucchiere per signora e barbiere, per lasciare il posto alla nuova qualifica di acconciatore. Con la legge si offre agli operatori un quadro chiaro, che prende in considerazione anche una fase transitoria, in modo da non penalizzare nessuno e, nello stesso tempo, valorizzare al massimo le competenze professionali, garantendo condizioni di accesso al mercato uguali per tutti. La legge del 2005 rende infatti obbligatoria l’abilitazione professionale, acquisita con il superamento di un esame al termine di un periodo di formazione teorica e pratica. Le norme transitorie si preoccupano di tutelare coloro che, già da tempo, esercitano l’attività, avendo maturato un’esperienza lavorativa pluriennale prima dell’entrata in vigore della legge 29/2013.” Inoltre, per venire incontro a chi ha già maturato un’esperienza consolidata ma non possiede la qualifica, è stato introdotto un esame teorico-pratico da superare, senza dover seguire il corso di formazione. Questo riguarda tutti coloro che al 12 settembre 2012, hanno svolto attività presso un’impresa di acconciatore, per un periodo non inferiore a tre anni, oppure hanno svolto attività lavorativa a seguito di regolare contratto di apprendistato. In questa prima fase le imprese che all’entrata in vigore della presente legge già svolgono l’attività di acconciatore, devono comunicare al SUAP, entro 90 giorni il nominativo del Responsabile Tecnico in possesso dell’abilitazione professionale di acconciatore come previsto dall’articolo 5 della legge regionale 29/2013. “Dunque – conclude Marzocchi- una legge che offre al settore uno strumento per valorizzare e rilanciare su nuove basi questa professione e dare sicurezza e nuovo sviluppo alle imprese di acconciatura, imprese, nella stragrande maggioranza dei casi di piccole e piccolissime dimensioni ancorché diffuse capillarmente sul territorio. Infine – rassicura il presidente della Federazione Confartigianato Acconciatori proseguirà la concertazione con la Regione Toscana per la definizione dei profili formativi previsti dalla legge.” Sicurezza alimentare e nei luoghi di lavoro L’ incontro promosso da Confartigianato con gli esperti della Asl 8 14 giugno 2013 “ Sicurezza alimentare e nei luoghi di lavoro delle imprese artigiane: confronto con il Dipartimento di Prevenzione ASL 8 Arezzo”; questo è stato il tema dell’incontro che si è tenuto lo scorso 17 giugno presso la Sala Convegni di Confartigianato Imprese in via Tiziano n. 32 ad Arezzo. “L’iniziativa è stata promossa dalla Federazione Alimentazione di Confartigianato – spiega il presidente Mauro Cornioli – nell’ottica del costante aggiornamento per le aziende che operano nel settore e del confronto con gli organi preposti al controllo in materia di igiene degli alimenti e di sicurezza nei luoghi di lavoro delle imprese alimentari. E’ stato un momento di grande utilità ed interesse per gli operatori, tanto più che i regolamenti applicati alle aziende del nostro settore hanno natura obbligatoria, ed è anche per questo che il confronto con il Dipartimento di Prevenzione della ASL 8 assume una valenza particolarmente importante.” All’incontro hanno partecipato per conto della Asl 8: la Dr.ssa Patrizia Baldaccini – Direttore U.O. Igiene Alimenti e Nutrizione ASL 8; il Dr. Guido Bichi – Direttore U.O. Igiene Alimenti Origine Animale ASL 8; il Dr. Domenico Sallese – Direttore U.O. Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro ASL 8; l’Ing. Gherardo Cavigli - Direttore della U.O. Prevenzione e Sicurezza negli ambienti confinati. “Nei loro interventi - commenta il Dr. Sallese della ASL - i relatori hanno ricordato l’importanza per l’imprenditore di possedere le conoscenze necessarie per la valutazione dei pericoli e la corretta gestione dei rischi per la sicurezza degli alimenti e dei lavoratori. Il dibattito che ne è seguito ha testimoniato l’estremo interesse sugli argomenti trattati da parte di tutti i presenti all’incontro.” categorie Caldo e voglia di mare L’associazione Estetica di Confartigianato ricorda i massaggi in spiaggia sono vietati F inalmente è arrivata l’estate, il caldo e le spiagge sono tornate ad affollarsi. E’ tempo dunque di ricordare che in spiaggia è vietato fare massaggi da parte di ambulanti non qualificati; ogni attività che può avere effetti sulla salute deve essere svolta solo da operatori in possesso di adeguata e comprovata preparazione e competenza. Al divieto si aggiunge l’appello dell’Associazione Estetica di Confartigianato volto a ricordare ai bagnanti i rischi per la salute derivanti da queste pratiche caratterizzate da scarsa igiene e da mancanza di professionalità. “Il costo molto basso di questi massaggi induce spesso a “cedere alla tentazione”, senza che vi sia una corretta percezione del fatto che un’attività che può avere effetti diretti sulla salute deve essere svolta solo da operatori in possesso di adeguata e comprovata preparazione e competenza. Nei massaggi l’igiene personale dell’operatore e in particolare, l’igiene delle mani è fondamentale per prevenire la trasmissione di infezioni cutanee, quali, ad esempio verruche e dermatofitosi. Inoltre in questi massaggi si utilizzano spesso oli, pomate, creme, unguenti ed altri prodotti la cui composizione e la cui origine non sono note e che potrebbero generare fenomeni di fotosensibilizzazione della pelle, anche in considerazione dell’ambiente in cui vengono applicati. I pericoli derivanti dai massaggi effettuati da ambulanti senza preparazione né parametri igienico-sanitari al costo di pochi euro possano essere molto seri senza contare i danni a livello economico che vengono subiti dagli operatori del settore e il mancato introito fiscale dello Stato” Discotaxi per viaggi sicuri in Discoteca Il servizio permette anche l’ingresso con lo sconto in sala da ballo con il quale sarà possibile, accedere al servizio taxi per il viaggio di andata e ritorno. Ma c’è anche un altro vantaggio: i giovani muniti di braccialetto potranno evitare la coda d’ingresso in discoteca ed entrare acquistando il biglietto a prezzo ridotto. I biglietti di ingresso ridotto, acquistabili unicamente insieme al braccialetto, saranno resi disponibili per la vendita anche presso l’InformaGiovani per tutta la giornata del sabato fino e non oltre le ore 22.00. Il “braccialetto” è valido anche per il rientro gratis in città, utilizzando il servizio navetta che sarà reso disponibile Attualmente il servizio è attivo nel periodo estivo per la dalle ore 2.00 fino alle 4.30. Discoteca “DOLCEVERDE” di Castiglion Fibocchi. Il progetto ha ricevuto a suo tempo il premio “Amico della Ai giovani basterà recarsi agli Uffici Comunali dell’InformaGiovani famiglia” da parte del Ministero delle Politiche Giovanili. dove potranno acquistare un “BRACCIALETTO” identificativo, 15 Confartigianato Imprese Arezzo D iscoteca fino a tardi con gli amici? Si, ma con Discotaxi. Prosegue anche quest’anno la campagna per la prevenzione degli incidenti stradali “del sabato sera” a cura della Cooperativa Taxi Confartigianato Arezzo, del Sindacato Italiano Locali da Ballo e del Comune di Arezzo. Un servizio nato per la prima volta nel 2007 e proseguito con successo fino ad oggi che permette ai giovani di andare in discoteca con il taxi pagando un prezzo convenzionato ed evitando di correre rischi sulle strade. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Consultare l’avviso “Principali diritti del cliente” e, per informazioni sulle condizioni economiche e contrattuali, i fogli informativi disponibili presso tutti gli sportelli di Banca Etruria e su www.bancaetruria.it. IL NUOVO VIRTY. LA TUA BANCA, OVUNQUE SEI. www.bancaetruria.it L’INTERNET BANKING MIGLIORA, E TI MIGLIORA LA VITA. OGGI ANCHE CON L’APPLICAZIONE GRATUITA PER MOBILE. Virty, l’internet banking di Banca Etruria, si è rinnovato. Grazie alla nuova applicazione puoi pagare i bollettini, dimenticandoti della fila alla posta; il canone Rai e l’IMU, senza muoverti da dove sei; effettuare bonifici all’estero e ricaricare il cellulare mentre sei sulla spiaggia o sulla neve, all’aperitivo o sull’autobus. 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