Caldo e voglia
di mare
I massaggi in
spiaggia sono
vietati...
n. TRE
giu
2013
il punto
Il tempo dell’agire e della
responsabilità: subito le riforme
per il bene dell’economia
“Ora bisogna agire, e senza
esitazioni, sui fronti del fisco,
della burocrazia, del credito,
del lavoro”. Lo ha chiesto, a
nome di tutti gli artigiani,
il presidente nazionale di
Confartigianato, Giorgio
Merletti, ricordando dal
palco dell’assemblea annuale
che le nostre aziende non ce
la fanno più a sopportare
una pressione fiscale che
nel 2013 toccherà il 44,6%
del Pil, vale a dire 2,4
punti in più sopra la media
dell’Eurozona.
Paghiamo 38 miliardi di
maggiori imposte in più
rispetto ai nostri partner
europei, 639 euro in più per
abitante. Così non si esce dal
tunnel della crisi.
Ricordo le parole del
presidente nazionale
perché sono le stesse che
ogni artigiano ripete tutti
i giorni. Abbiamo chiesto
semplificazione e invece sulle
imprese cade un incessante
diluvio di leggi su “come”
pagare le tasse. Dall’inizio
della scorsa legislatura
ad oggi, il Parlamento
ha approvato 491 norme
a contenuto fiscale, 100
all’anno, con l’immancabile
corredo di decreti attuativi
e circolari esplicative. Noi di
Confartigianato, da tempo,
abbiamo fatto proposte per
rendere semplice un sistema
incomprensibile per le
imprese e per gli investitori
internazionali, davvero non
possiamo più permetterci il
lusso di indossare la maglia
nera in Europa (siamo al 1
posto) per la pressione fiscale
e burocratica. Vorremmo
invece un’inversione di
tendenza e cominciare a
scalare la classifica!
Sul lavoro si è fatto anche di
peggio. La riforma Fornero
ha perfino peggiorato la
situazione, che era già
gravissima, causando la
perdita di 1.200 posti di
lavoro al giorno (erano 526 i
posti di lavoro che venivano
persi ogni giorno prima della
sua riforma) aumentando
costi e complicazioni a
carico delle imprese. E oggi
è urgente rimettere mano
alle leggi sul lavoro. Oggi
sopratutto deve tornare il
tempo della responsabilità,
la responsabilità di chi
ha il compito di guidare
il Paese. Al Governo non
chiediamo miracoli, ma cose
concrete. Ma bisogna farle
subito e avendo ben chiara
la direzione che vogliamo
percorrere. Gli artigiani
apprezzano molte cose
inserite nel programma
di Governo (bene, ad
esempio, il decreto che mira
a dare slancio alle imprese
della filiera dell’edilizia,
dell’installazione di impianti
e dell’arredo: tra le più
colpite dalla crisi) ma una
rondine, da sola, non fa
primavera. Noi aspettiamo
che arrivino anche le altre,
meglio se arrivano presto.
“Pressione fiscale insopportabile,
la politica torni al senso di
responsabilità”
Ecco l’appello del Presidente Giorgio Merletti
11 Giugno 2013 Assemblea nazionale Confartigianato Imprese
Confartigianato Imprese Arezzo
D
3
Assemblea nazionale: palco
all’inizio della mia presidenza sto
percorrendo il Paese: è un viaggio
importante nelle realtà regionali e
provinciali, un percorso “politico”, nel
puro senso della parola. Un viaggio nell’Italia
dell’economia reale che vorrei fosse compiuto
anche da chi ci governa, da chi decide per noi, a
volte senza conoscere davvero chi siamo e cosa
vogliamo! Cari colleghi, ho raccolto il vostro
appello a fare presto per cambiare marcia, per
dare risposte rapide
Sono un imprenditore. Come voi non sono
abituato a lamentarmi e ad aspettare aiuti che
cadono dall’alto. Noi artigiani, davanti alle
difficoltà, ci rimbocchiamo le maniche e ci
inventiamo soluzioni per dare nuove speranze
ed opportunità alla nostra azienda e alla nostra
comunità.
Da novembre 2011 ad oggi Governo tecnico
“supplente” e “stallo alla messicana” della
politica. Nel frattempo perse 60mila imprese,
Pil calato del 3,4%, fisco aumentato di quasi
2 punti, credito alle imprese diminuito di 65
miliardi, disoccupazione giovanile cresciuta di
oltre 8 punti. Da novembre 2011 abbiamo avuto
18 mesi di Governo tecnico ‘supplente’, poi un
estenuante ‘stallo alla messicana’, uno sterile
duello in cui le forze politiche si sono tenute
sotto tiro a vicenda. Intanto, nei 600 giorni da
novembre 2011 ad oggi, il sistema produttivo ha
perso 60mila imprese, la disoccupazione giovanile
è cresciuta di oltre 8 punti, il Pil è calato del 3,4%,
la pressione fiscale è aumentata di quasi 2 punti e
il credito alle imprese è diminuito di 65 miliardi.
Torni il tempo della responsabilità: chi governa
rispetti il mandato assunto verso gli italiani.
Gli imprenditori ce la mettono tutta per
contribuire alla ripresa. Oggi deve tornare il
tempo della responsabilità, la responsabilità di
chi ha il compito di guidare il Paese, in modo
consapevole e rispettoso del mandato assunto
nei confronti degli italiani.
Ci sforziamo di trovare in questa crisi
un’opportunità
di
cambiamento,
di
miglioramento e di innovazione del nostro
modo di produrre, di vendere, di esportare. Ma
adesso ‘tocca a voi’, tocca al Governo, tocca al
Parlamento, tocca alla politica. Lo abbiamo
detto nel Manifesto che un mese fa abbiamo
presentato nell’Assemblea di Rete Imprese Italia.
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“Abbiamo scommesso sulla buona
politica, ora tocca a voi”
l’appello delle piccole imprese al Governo
Il presidente di
Confartigianato presenta ai
parlamentari Bianconi (Pdl)
e Donati(Pd) la lista degli
intervenuti urgenti per salvare
l’economia
È
un vero e proprio grido d’allarme
quello lanciato venerdì sera 31
maggio alla Borsa Merci di Arezzo
dagli imprenditori di Confartigianato
Imprese Arezzo che, in occasione della
loro assemblea, hanno voluto incontrare i
parlamentari aretini Maurizio Bianconi (Pdl) e
Marco Donati (Pd). Due ore intense, che hanno
visto la partecipazione di molti imprenditori e
che sono state caratterizzate da tanti interventi
e domande. Sia Bianconi che Donati hanno
assicurato agli imprenditori il loro impegno
per far sì che il Governo ponga mano ai
provvedimenti invocati.
4
giugno 2013
Assemblea provinciale: palco
La richiesta di provvedimenti urgenti è stata
avanzata da Ferrer Vannetti, il presidente
di Confartigianato Imprese Arezzo, che ha
voluto aprire l’incontro con una osservazione
dal sapore amaro. “Una campagna di
Confartigianato di qualche tempo fa – ha detto
- menzionava “aprire un’impresa in un giorno”
per combattere i tempi della burocrazia. È
ironico pensare che il 28 gennaio di quest’anno
ci siamo trovati ad osservare come invece
nel 2012 si sia “chiusa un’impresa al minuto”.
Ma quanto tempo ci vuole – si è domandato
Vannetti - per combattere lacci e laccioli
burocratici? Quanto poco invece ci vuole per
mandare in fumo tanti sacrifici e perdere interi
pezzi di economia”
E l’amarezza aumenta per la costatazione che
la crisi della piccola impresa non conquista la
ribalta della stampa nazionale.
“Tanto clamore – ha fatto osservare Vannetti –
e giustamente, se chiude una grande azienda.
Ma quanti posti di lavoro si sono persi con la
chiusura di tante PMI? Ad Arezzo nel 2012
sono stati registrati 2300 occupati in meno
rispetto al 2011 e oltre 2364 ditte hanno chiuso,
a questi dati si aggiunge un calo del tasso di
occupazione pari all’1.20% e 2000 disoccupati
in più rispetto al 2011, nel 2013 ancora non
si sa. Ma dalle notizie raccolte la prospettiva
non è consolante. La Corte dei Conti – ha
rammentato ancora Vannetti - ci informa che
la crisi è costata 230 miliardi e che la perdita
permanente di Pil, nell’arco della legislatura
passata, si è tradotta in una caduta del gettito
fiscale superiore alle attese di quasi 90 miliardi.
Ma queste cose – ha obiettato il presidente di
Confartigianato Arezzo – i titolari di PMI le
dicono da oltre 1 anno.”
Quali le cose più urgenti? Al primo posto gli
imprenditori mettono il Fisco e chiedono:
“Riduzione realistica e senza camuffamenti
della pressione fiscale record, bonificando
la
spesa
pubblica
tramite
controlli,
riqualificazione e riduzione e non una mera
“spending review” contrastando evasione ed
elusione fiscale; riducendo il cuneo fiscale
e il costo del lavoro.” A questo si aggiunge l’
aumento dell’iva, il debutto della TARES e il
pagamento IMU, definiti come “una “miccia”
pronta ad incendiarsi con l’arrivo dell’estate”
Al secondo posto l’accesso al credito. Gli
imprenditori partono da un dato di fatto:
la difficoltà sempre maggiore delle Pmi di
avere credito. “E intanto – ha detto Vannetti
- ci sembra incredibile l’estensione della
responsabilità solidale degli appaltatori a tutte
le aziende, quando quella che dovrebbe essere
la più virtuosa è perennemente in debito. Ma
come si fa a pensare di tartassare le imprese
che non pagano facendo intervenire Equitalia
quando l’esempio peggiore ce lo dà proprio
lo Stato? E’ fondamentale la liquidità che
deriva dall’incassare i crediti dalle Pubbliche
amministrazioni (locali e nazionali). Poi
occorre sostenere e rafforzare i consorzi di
garanzia e il Fondo centrale di Garanzia.”
Al terzo punto la semplificazione. “A parte
l’esempio sciagurato del SISTRI – ha notato
Vannetti – per il quale almeno occorrerebbe
rimborsare le imprese che hanno pagato i
programmi, semplificare significa ridurre i
costi amministrativi, non solo i documenti da
presentare ma anche i bolli, le incongruenze e
i conflitti di competenze, rendere la giustizia
efficiente e combattere la burocrazia. Ci
vogliono 123.670.831 giornate/uomo per la
gestione delle pratiche burocratiche pari a 86
gg/uomo per impresa. 1 norma ogni 6 giorni
nell’ultima legislatura” Al quarto posto il lavoro.
“L’incentivazione del lavoro – ha sottolineato
Vannetti - deve riguardare non solo i giovani
e le donne ma anche chi a 50 anni è uscito
dal mondo del lavoro e non riesce a rientrare
a causa del costo del lavoro troppo elevato.”
Dunque la ricetta è: ridurre il costo del lavoro,
combattere il lavoro nero, agire sulla maggiore
flessibilità in entrata, intervenire sulla maggiore
sinergia tra istruzione/formazione/ricerca e
mondo del lavoro.
“Occorre – conclude
il presidente di
Confartigianato - riqualificare le città, nel
residenziale e nei capannoni industriali e
artigianali, occorre maggiore programmazione
urbanistica, ridurre il costo del lavoro in edilizia
(qui si registra un aumento medio rispetto agli
altri settori del 10%). Risolvere la questione
delle nuove normative per gli impiantisti come
i gas fluorurati e del patentino per gli impianti
fotovoltaici che ancora una volta portano a
costi e a incongruenze inverosimili”
Il messaggio finale è stato un vero e proprio
appello:
“Anche questa volta abbiamo voluto
scommettere sulla buona politica. Adesso
tocca a voi, tocca alla politica scommettere su
di noi”
Confartigianato Imprese Arezzo
Marco Donati e Maurizio Bianconi
Onorevoli
Quinto: il made in Italy. “Difendere il made
in Italy – ha detto Vannetti – vuol dire anche
riprendere la posizione che spetta all’Italia,
paese fondatore dell’Unione Europea, in seno
alla stessa. Non ci sono ancora norme adeguate
in materia di etichettatura e tracciabilità. Deve
essere tutelato il consumatore, oltre che il
produttore, solo con un’azione forte e sinergica
possiamo proteggere il saper fare e la creatività
che ci contraddistingue da secoli”
Al sesto posto gli interventi urgenti per
settori come l’Edilizia e l’impiantistica “Il
settore delle costruzioni a livello nazionale ha
perso 360mila posti di lavoro – ha ricordato
Vannetti - È necessario intervenire SUBITO,
con il pagamento dei lavori eseguiti alla PA,
modificando le regole del Patto di stabilità
interno ed eliminando la responsabilità
solidale fiscale. Investendo sulla sicurezza
del territorio, su scuole e infrastrutture,
sbloccando gli appalti dei piccoli comuni. E
ancora: promuovere e garantire strumenti per
l’accesso al credito con acquisto di obbligazioni
a medio/lungo termine emesse da banche a
fronte dei mutui casa. Rivedere – ha ripetuto
- la questione IMU”.
Impresa di Pulizie
5
PULYWASH s.n.c.
Via Antonio Pizzuto, 40 (Zona Meriana) - 52100 Arezzo
Telefono e fax: 0575/23733
www.pulywash.it • [email protected]
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La nostra identità
I
Ferrer Vannetti
Presidente di Confartigianato
Imprese Arezzo
l periodo storico che stiamo attraversando
così carico di problemi economici e di tensioni
sociali ci rende molto difficile affrontare
situazioni che fino a poco tempo fa ritenevamo
essere di ordinaria amministrazione.
Ne abbiamo la riprova ogni giorno nelle nostre
aziende dove solo la tenacia di chi ha sempre lottato
per migliorare il proprio futuro e quello di chi ci
circonda ci permette oggi di continuare ad operare
in un ambiente a volte ostile. In questo panorama
assume una importanza straordinaria l’operato che
la nostra associazione può intraprendere che non
si limita e non si deve limitare solo alla fornitura
di servizi ai propri associati, ma deve sempre più
identificarsi nell’attività sindacale in difesa degli
interessi degli stessi.
A tal fine occorre prima di tutto che Confartigianato
Imprese di Arezzo sia sempre più forte nel suo
territorio e possa esprimere sui tavoli istituzionali
la valenza delle imprese che rappresenta facendo
arrivare alle stesse i benefici delle risorse esistenti
senza che questi si disperdano come spesso accade.
Questa politica spaventa molti che negli anni
hanno ottenuto notevoli privilegi dalle posizioni da
loro ricoperte e che vedono in ogni cambiamento
un pericolo. Il cambiamento è garanzia di equità e
in un momento così delicato occorre tutelare tutte
le parti economiche e sociali del nostro territorio.
Alcuni ci accusano di essere a caccia di poltrone,
ma è quasi comico constatare che spesso e
volentieri quegli stessi sono coloro che le poltrone
le detengono o aspirerebbero ad ottenerle.
Diventa quindi importante sapere che lo spirito
che guida la nostra associazione è quello di una
sana e prudente gestione, che sono state fatte
scelte oculate rispetto ai costi interni e che la stessa
mentalità verrà usata nella gestione degli enti dove
andremo ad operare.
Viene quasi spontaneo chiedersi se all’origine di
alcune polemiche non ci sia proprio la paura di
questo sconvolgente cambiamento di mentalità
Ricordiamoci chi siamo, imprenditori abituati
a vivere delle proprie capacità e non burocrati
molto spesso troppo ben pagati. Il nostro
futuro, quello dell’associazione, quello delle nostre
famiglie e del nostro territorio dipende dalla nostra
capacità di ritrovare il giusto equilibrio tra ciò
che desideriamo e ciò che possiamo e potremo
permetterci. Occorre quindi lasciare da parte
ogni polemica e lavorare ancora una volta con la
dignità che ci ha sempre contraddistinto come le “
persone del fare”, orgogliosi della forza che la nostra
categoria ha espresso sempre anche nei momenti
più difficili.
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AREZZO
PARCHEGGI
PARCHEGGIO DI
PIAZZA DEL POPOLO
INFORMAZIONI TEL. 0575/20658 O 393/9213276
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Il parcheggio a rotazione è collocato ai primi due piani interrati ed è raggiungibile percorrendo comode
rampe carrabili.
Il parcheggio è aperto 24 ore su 24, per gli abbonati, dotati di tessera magnetica di prossimità.
Il sistema di risalita degli utenti è consentito attraverso l’uso delle due torri scala una delle quali, quella
“Guido Monaco”, è servita da un doppio impianto ascensore.
Il parcheggio è dotato di un sofisticato ed affidabile sistema di controllo TV a circuito chiuso, in grado di
garantire la massima sicurezza.
Ad ogni piano è in funzione un confortevole servizio igienico.
Il parcheggio è dotato di impianto antincendio con tecnologia “SPRINKLER”.
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AGEVOLATI AG O AREZZO
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scuolartigiana
Un grande ringraziamento a tutti gli imprenditori che con dedizione, rinunciando a qualche giorno di lavoro, si sono messi al
servizio di questo progetto per “dare futuro ai mestieri”. Li vogliamo ringraziare con questa rassegna fotografica che mostra alcuni
dei momenti del progetto e della manifestazione.
27 ARTIGIANI INSEGNANTI
7
Confartigianato Imprese Arezzo
Baglioni Luca
Baglioni Nedo
Baque Luca
Bardelli Roberto
Bartolini Daniele
Basagni Pier Paolo
Bracci Stefania
Bruschi Palmiro
Consoli Corrado
Farsetti Luca
Fumagalli Sandro
Galastri Filippo
Giacomo Cariulo
Giannoni Araldo
Grifoni Andrea
Grisolini Claudio
Lapini Barbara
Maffucci Alano
Manni Debora
Metti Alessandro
Mugnaini Marco
Pierozzi Marco
Roggi Andrea
Rossi Fabio
Rossi Luca
Sansoni Andrea
Stocchi Piero
paghe
Accordo per la disciplina dell’apprendistato
professionalizzante
Per i dipendenti delle imprese artigiane e delle pmi edili ed affini
8
giugno 2013
I
n data 6 maggio 2013, le Parti Sociali, hanno sottoscritto
l’accordo per la disciplina dell’apprendistato professionalizzante
o contratto di mestiere, per i dipendenti delle imprese
artigiane e delle PMI edili ed affini. L’apprendistato per la
qualifica e per il diploma professionale e quello per alta formazione
e ricerca saranno disciplinati con ulteriori specifici accordi.
Riepiloghiamo brevemente i termini dell’accordo:
DECORRENZA E DURATA
Si applica ai contratti conclusi dal 1° giugno 2013, per quelli
instaurati anteriormente a tale data continueranno ad
essere disciplinati dal trattamento economico e normativo
precedentemente previsto.
CONDIZIONI DI APPLICABILITÀ
L’assunzione di nuovi apprendisti è subordinata alla prosecuzione
del rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato, nei
36 mesi precedenti la nuova assunzione, di almeno il 50% degli
apprendisti dipendenti dallo stesso datore di lavoro. Si sottolinea
che non rientrano in tale computo i rapporti cessati per:
• recesso durante il periodo di prova;
• dimissioni;
• licenziamento per giusta causa.
In caso di mancato rispetto della suddetta percentuale, risulta
possibile l’assunzione di un ulteriore apprendista rispetto a
quelli già confermati, ovvero di un apprendista in caso di totale
mancata conferma degli apprendisti pregressi. Le previsioni
relative alla percentuale di conferma non si applicano ai datori di
lavoro che occupano un numero di lavoratori inferiore a dieci unità.
SFERA DI APPLICAZIONE
Possono essere assunti i giovani di età compresa tra i 18 ed
i 29 anni di età, ovvero a partire dal compimento dei 17 anni,
qualora siano in possesso di una qualifica professionale. Il ricorso
all’apprendistato professionalizzante è consentito, in relazione alla
qualifica da conseguire e ad uno dei quattro gruppi di lavorazioni
previsti, nonché per gli impiegati con qualifiche finali dal 2° al 7°
livello. Il periodo di prova ha la durata massima di 6 settimane.
DURATA
I periodi di apprendistato prestati presso altre imprese si
cumulano ai fini del computo della durata massima prevista, purché
riguardanti le stesse qualifiche e non siano separati da interruzioni
superiori a 12 mesi. In tutti i casi di sospensione del rapporto
con diritto alla conservazione del posto (es.malattia, infortunio,
etc.), ovvero nei casi di sospensione involontaria del rapporto, è
consentita la proroga dell’apprendistato per una durata pari
all’evento, purché lo stesso abbia una durata di almeno 60 giorni
di calendario (in tale computo rientrano cumulativamente più
periodi di sospensione, indipendentemente dalla causa, di durata
superiore ai 15 giorni di calendario). I periodi di sospensione sono
utili ai fini della determinazione della progressione retributiva. La
durata dell’apprendistato è determinata in diverse misure massime,
in ragione della qualifica da conseguire e dei gruppi di lavorazioni,
come di seguito riportato.
1° Gruppo: Lavoratori riconducibili ai profili professionali
caratterizzanti la figura dell’artigiano con le competenze in materia
di salute e sicurezza sul lavoro, tecniche e legislative relative
all’impresa artigiana. Tali figure saranno individuate dalle parti
entro 90 giorni dalla stipula del presente accordo. Durata: 60 mesi.
2° Gruppo :Lavorazioni polivalenti che richiedono l’acquisizione di
conoscenze specifiche sulle tecniche di muratura e di carpenteria
con capacità di interpretare il disegno e di eseguire, con continuità ed
autonomia, lavorazioni di elevata specializzazione sia di muratura
che di carpenteria non rientranti nel primo gruppo. Lavorazioni
artistiche e ad elevato contenuto tecnico e professionale, quali ad
esempio ferraiolo, cementista-formatore, scalpellino-ornatore,
decoratore-pittore (stuccatore, ornatista, tappezziere, mosaicista,
colorista e modellista). Durata: 51 mesi.
3° Gruppo: Lavorazioni di carattere tradizionale ed a medio
contenuto professionale, quali ad esempio muratore, verniciatore,
imbianchino, pavimentatore, palchettista, piastrellista, linoleista,
moquettista, selciatore, lastricatore. Durata: 48 mesi.
4° Gruppo: Lavorazioni di carattere tradizionale ed a basso
contenuto professionale, quali ad esempio asfaltista, stuccatore
(scaliolista), montatore di prefabbricati. Durata: 36 mesi.
Impiegati
Per gli impiegati con qualifiche finali del 2° e 3° livello, la durata
dell’apprendistato è la stessa del 3° gruppo (48 mesi). Per gli
impiegati con qualifiche finali del 4° e 5° livello, l’apprendistato ha
la stessa durata e progressione economica retributiva del 2° gruppo
(51 mesi). Per gli impiegati con qualifiche finali del 6° e 7° livello,
l’apprendistato ha la stessa durata e progressione retributiva del 1°
gruppo (60 mesi).
INQUADRAMENTO E TRATTAMENTO ECONOMICO
Al termine del periodo di apprendistato professionalizzante il
livello di inquadramento degli apprendisti operai, è il seguente:
• apprendisti operai del 1° gruppo nel 4° o 5° livello;
• apprendisti operai del 2° gruppo nel 3° livello;
• apprendisti operai del 3° e 4° gruppo nel 2° livello.
Gli apprendisti impiegati, al conseguimento della qualifica, vanno
inquadrati nel livello proprio della qualifica finale. Riguardo
il trattamento economico, a partire dal 1° giugno 2013, la
retribuzione dell’apprendista è determinata mediante l’applicazione
delle percentuali sotto indicate sui seguenti elementi:
• minimo di paga;
• indennità di contingenza;
• indennità territoriale di settore;
• elemento variabile della retribuzione (EVR).
Per il 1° e 2° gruppo l’applicazione delle percentuali è effettuata sul
lavoratore inquadrato nel 3° livello, mentre, per il 3° e 4° gruppo la
percentuale di retribuzione si applica sul 2° livello. In nessun caso
la retribuzione di fatto dell’apprendista può superare la retribuzione
globale minima riconosciuta al lavoratore con qualifica di 2° livello.
Le percentuali da applicare per i vari gruppi di apprendisti risultano
le seguenti: (Per le percentuali da applicare vedi tabella a pag 9)
TRATTAMENTO NORMATIVO
In caso di assenza per malattia, infortunio e malattia professionale il
trattamento economico è quello stabilito per gli operai e gli impiegati.
ATTIVITÀ FORMATIVA
La durata della formazione tecnico-professionale dell’apprendista
è fissata in non meno di 80 ore medie annue (ivi compresa la
formazione in materia di sicurezza sul lavoro); la formazione
di tipo professionalizzante e di mestiere è integrata dall’offerta
paghe
1°
60
74
76
79
79
86
86
91
91
96
2°
51
70
74
76
79
81
86
86
91
96
3°
48
74
76
79
79
86
86
91
96
4°
36
74
76
79
84
91
96
96
pubblica (laddove prevista), per un monte ore complessivo non
superiore a 120 ore per la durata del triennio. È prevista la
riduzione del 50% delle suddette ore di formazione nell’ipotesi di
età dell’apprendista, al momento dell’assunzione, pari o superiore
ai 26 anni compiuti. Nel caso di cumulabilità di più rapporti,
le ore di formazione saranno riproporzionate in relazione al
restante periodo di apprendistato da svolgere.
PIANO FORMATIVO
Va predisposto in un documento distinto dal contratto individuale
di lavoro. Tale piano formativo dovrà essere definito entro 30
giorni di calendario dalla stipula del contratto di lavoro. Il ruolo
di tutor o referente aziendale interno può essere svolto dal titolare
dell’impresa, dal socio ovvero da un familiare coadiuvante; in caso
di persona diversa, la stessa dovrà:
• possedere un livello di inquadramento pari o preferibilmente
superiore a quello finale dell’apprendista;
• svolgere attività lavorative coerenti con quelle dell’apprendista;
• possedere almeno tre anni di esperienza lavorativa nel settore.
La formazione effettuata e la qualifica professionale acquisita
vanno registrate nel libretto personale di formazione professionale
edile o documento equipollente.
RECESSO
Durante l’apprendistato nessuna delle parti può recedere dal
rapporto in assenza di una giusta causa o di un giustificato motivo,
mentre alla sua conclusione è ammesso il recesso delle parti (art.
2118 c.c.), con preavviso decorrente dal termine del periodo di
apprendistato. In caso di mancato esercizio della facoltà di recesso,
al termine del periodo di apprendistato, il rapporto prosegue come
ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
AUTOLIQUIDAZIONE 2012/2013. RIDUZIONE DEI
PREMI DOVUTI DALLA AZIENDE DEL SETTORE
DELL’AUTOTRASPORTO DI MERCI PER L’ANNO 2013.
E’ stata approvata, per l’anno 2013, la riduzione contributiva già
disposta per le imprese di autotrasporto merci in conto terzi, che
riguarda in particolare:
• la riduzione dei tassi medi di tariffa relativi ai premi ordinari
dovuti per i dipendenti delle imprese del settore autotrasporto
e precisamente i tassi di tariffa per le voci 9121 e 9123 delle
Gestioni Industria, Artigianato e Terziario;
• la riduzione del premio speciale unitario per le imprese
artigiane, fissata all’11,70%, per le voci 9123 classe di rischio 5° e
9121 classe di rischio 8°.
L’INAIL, nella Nota protocollo n. 2951 dell’8 maggio 2013, informa
che, in attuazione di tali disposizioni, è in corso di spedizione alle
imprese interessate, tramite PEC, il modello 20 SM, aggiornato,
ai fini della comunicazione dei tassi rielaborati per l’anno 2013.
Alle aziende sprovviste di PEC la comunicazione del tasso
applicato avverrà a mezzo posta. La rideterminazione del premio
va effettuata entro il prossimo 16 maggio: in caso di ritardo nella
ricezione della predetta comunicazione i datori di lavoro possono
farne richiesta direttamente alle Sedi INAIL, che provvedono alla
ristampa e consegna del modello, anche tramite posta elettronica.
In caso di pagamento rateale e di difficoltà nella rideterminazione
delle rate il recupero potrà essere posticipato alla rata di agosto.
PROROGA
DELLA
DISCIPLINA
TRANSITORIA
DELL’APPRENDISTATO
PROFESSIONALIZZANTE
(D.LGS N. 167/2011), INTRODOTTA DALL’ACCORDO
INTERCONFEDERALE DEL 3 MAGGIO 2012
Riguardo alcuni settori del comparto artigiano è stata stabilita
l’ulteriore proroga della disciplina transitoria dell’apprendistato
professionalizzante (D.Lgs n. 167/2011), introdotta dall’Accordo
Interconfederale del 3 maggio 2012 in scadenza il 30 aprile 2013.
Gli effetti del suddetto Accordo sono ulteriormente prorogati al:
• 31 luglio 2013 per l’Area Meccanica (riguardante i dipendenti
delle imprese artigiane dei settori metalmeccanica, installazione
di impianti, orafi argentieri ed affini, imprese odontotecniche
(accordo 22/4/2013);
• 31 luglio 2013 per il CCNL Area alimentazione – panificazione
(accordo 20 giugno 2013);
• 31 luglio 2013 per il CCNL Area Chimica-Ceramica(dipendenti
dalle imprese artigiane dei settori della chimica, gomma plastica,
vetro,ceramica, terracotta, gres e decorazione di piastrelle accordo
del 23 aprile 2013);
• 31 luglio 2013 per il CCNL Area Tessile Moda (dipendenti dalle
aziende artigiane dei settori tessile, abbigliamento, calzaturiero,
pulitintolavanderie e occhialeria accordo del 23 aprile 2013);
• 31 ottobre 2013 per il CCNL Acconciatura ed estetica (accordo
del 18 aprile 2013);
• 30 novembre 2013 per il CCNL Area Comunicazione (accordo
del 18 aprile 2013);
• Legno e lapideo in attesa di definizione- Le aziende che applicano
il CCNL Area Legno Lapidei potranno comunque proseguire con
le assunzioni di apprendisti applicando il principio stabilito dal
Ministero del lavoro con interpello 4/2013. Tale principio dispone
per le aziende che operano nei settori in cui il contratto collettivo
(anche interconfederale) non ha regolato la materia, che possano
assumere apprendisti applicando le previsioni contenute in un
contratto collettivo appartenente a un settore affine a quello di
riferimento.
Info: [email protected]
Tel 0575/314240
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LA SUA TERRA
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Confartigianato Imprese Arezzo
Retribuzione (semestri)
Durata
I
II
III
IV
V
VI VII VIII IX
X
(mesi) sem. sem. sem. sem.
sem. sem. sem. sem. sem. sem.
9
Gruppi
categorie
Gas fluorurati a effetto serra: Confartigianato
chiede la modifica
Scaduto il 31 maggio il termine per inviare la comunicazione, ma in pochi l’hanno fatto
G
as fluorurati a effetto serra: entro il 31 maggio scorso
dovevano essere dichiarate le apparecchiature e gli
impianti che ne contengono più di 3Kg (impianti di
condizionamento, refrigerazione, pompe di calore,
sistemi fissi di protezione antincendio delle pulitintolavanderie
ecc.) tramite il portale dell’ISPRA (Istituto Superiore per la
Protezione e la Ricerca Ambiental) attivato in data 24 maggio.
Visti i tempi ristrettissimi per adempiere a questo obbligo, e la
mancata comunicazione da parte del Ministero dell’Ambiente
Confartigianato si è subito attivata presso il ministero stesso
ponendo alcuni quesiti.
Fra le richieste anche quella che riguarda la possibilità di inviare
la denuncia oltre il termine del 31 maggio. Ecco le risposte:
• Il termine per l’invio della dichiarazione è scaduto lo scorso 31
maggio 2013; per gli operatori inadempimenti le sanzioni (solo
amministrative) di omesso invio vanno da 1.000 a 10.000 Euro.
• Procedere ugualmente all’invio della dichiarazione (come
sembra suggerire una “postilla” apparsa sul sito web dell’ISPRA)
entro il mese di giugno, ad avviso di Confartigianato, comporta
comunque l’applicazione della sanzione. Infatti, essendo il
termine del 31 maggio scaduto, l’invio della dichiarazione
sostanzierebbe un’autodenunzia dell’operatore.
Si precisa, inoltre, che la dichiarazione - per il corrente anno
- concerneva unicamente i dati anagrafici dell’operatore e
l’ubicazione dell’impianto.
Dal 2014 sarà invece necessario procedere con l’invio aggiuntivo
di una serie di dati tecnici (inerenti ai quantitativi di f-gas
immessi in atmosfera nell’anno precedente, sulla base del
registro d’impianto), sempre a cura dell’operatore/ titolare, salvo
deleghe ad hoc al manutentore. Intanto da una prima analisi
condotta dal Ministero dell’Ambiente si è appreso che sono
state ricevute poco meno di 10.000 dichiarazioni a fronte delle
diverse centinaia di migliaia che si attendevano.
Questo dimostra, secondo gli esperti di Confartigianato, il
sostanziale “fallimento” della norma, sia per il poco tempo a
disposizione degli operatori per adempiere (l’applicativo web ha
funzionato correttamente solo nell’ultima settimana di maggio)
sia, e soprattutto, l’assurdità di una norma “burocratica” che
pretende di “mappare” i gas serra partendo dagli utilizzatori e
non già da chi tali gas li produce e/o li immette sul mercato (solo
un centinaio di imprese, nell’Unione europea).
Confartigianato ha intrapreso una serie di azioni a livello
governativo e parlamentare finalizzate ad ottenere una modifica
del DPR n. 43/2012; in particolare, si è chiesto di cancellare
proprio la norma di cui all’articolo 16, comma 1, alleggerendo
cioè l’operatore dall’onere dell’invio della dichiarazione e
trasferendo lo stesso sul produttore.
In tal senso, Lunedi 17 la Federazione Impianti di
Confartigianato Imprese Arezzo ha incontrato la Sen
Donella Mattesini e l’On. Marco Donati ai quali è stato
proposto di istituire una commissione, con la presenza
delle Associazioni di Categoria, che dia un supporto al
Governo per l’analisi delle normative europee recepite con
la possibilità di intervenire dove possibile, ma anche di
dare supporto nell’attuazione delle stesse.
Confartigianato Imprese Arezzo ritiene che non è possibile che
una normativa complessa come quella relativa agli F-Gas, che
vede coinvolti migliaia di imprese e di privati cittadini, venga
attuata a ridosso delle scadenza prevista dalla UE solo per non
avere sanzioni gettando il comparto degli installatori nel caos
e non mettendo le associazioni in condizioni di operare in
tranquillità permettendo alle Imprese di rispettare gli obblighi
in maniera serena.
APERTO PER FERIE – AGOSTO INSIEME A CONFARTIGIANATO
Elenco dei servizi aperti nel mese di agosto in provincia di Arezzo
10
giugno 2013
Aderisci al progetto di promozione completamente gratuito promosso da
Confartigianato Imprese Arezzo ! Confartigianato Imprese Arezzo come
ogni anno ripropone il progetto “APERTI PER FERIE” a beneficio di tutta
la cittadinanza della provincia di Arezzo che non andrà in vacanza e dei
turisti che raggiungeranno il nostro territorio. L’obiettivo è di diffondere
i nominativi degli artigiani che rimarranno aperti nel mese di Agosto, per
tutto il mese o parte di esso.
Le aziende che aderiranno all’iniziativa saranno evidenziate nei giornali e
tv locali, anche attraverso opuscoli specifici,
e saranno visibili nel nostro sito www.
artigianiarezzo.it.
Il progetto, che è gratuito, può rappresentare
per le imprese un ulteriore e utile momento
di visibilità, come dimostrato dalle precedenti
edizioni. Tutti coloro che fossero interessati
ad aderire, sono pregati di contattare i nostri
uffici per il dettaglio dell’iniziativa
categorie
“Il Tesoro degli Etruschi” rivive nella splendida
cornice di Sovana
Gli artigiani dell’Associazione Oreficeria Artistica protagonisti di un nuovo
evento dedicato al gioiello antico
M
entre al Museo MAEC di Cortona fanno il pieno
di pubblico con oltre 9.000 visitatori nel mese di
giugno, tanto da far decidere alla direzione del
Museo la proroga della Mostra fino alla fine di
Settembre, gli artisti dell’Associazione di Mestiere Oreficeria
Artistica sono già impegnati nella preparazione di un altro
evento dedicato all’arte orafa.
Ancora una volta verrà proposto il connubio fra l’arte e
l’artigianato artistico e la storia. Stavolta il tema dominante
della mostra sarà quello dell’arte degli etruschi che rivivrà nei
gioielli forgiati dalle mani dei nostri maestri orafi. L’esposizione
di arte orafa si chiamerà “Il Tesoro degli Etruschi” e si svolgerà
nel borgo etrusco e medievale di Sovana nel comune di Sorano
(Grosseto) dal 10 agosto al 27 ottobre 2013. Accanto ai reperti
archeologici rinvenuti nelle tombe etrusche il borgo di Sovana
offre all’ammirazione del visitatore affascinanti architetture
religiose e civili di epoca medievale e rinascimentale. E’ in
questo prezioso contesto che si svolgerà l’esposizione di arte
orafa promossa in collaborazione con il Comune di Sorano,
la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e la
Camera di Commercio di Grosseto.
realizzati dai maestri aretini, ispirati ai monili degli antichi
Etruschi saranno esposti accanto alle antiche monete d’oro
coniate in epoca romana, in un ideale e suggestivo collegamento
tra il mondo antico e quello contemporaneo. La mostra “Il
Tesoro degli Etruschi” sarà dunque un’attrazione per il vasto
pubblico dei turisti stranieri ed italiani che d’estate sono presenti
nelle località turistiche della Toscana e della Tuscia, nonché
per la popolazione residente nelle province dell’Italia Centrale
(Grosseto, Siena e Viterbo) e sottolineerà la continuità dei
valori e dei modelli estetici che attraverso i secoli percorrono la
produzione artistica toscana.
L’esposizione di Arte Orafa intende così offrire al visitatore
alcune tra le più pregevoli eccellenze di quell’artigianato
orafo che con la sua produzione artistica intende
promuovere in Italia e nel mondo l’immagine del gioiello
made in Arezzo.
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11 Confartigianato Imprese Arezzo
L’esposizione di arte orafa sarà allestita all’interno del palazzo
Pretorio di Sovana, ma anche nella vicina chiesa di San
Mamiliano, recentemente restaurata e trasformata in museo,
dove rivive l’affascinante leggenda del tesoro del Conte di
Montecristo.
Proprio sotto l’altare della chiesa di San Mamiliano è stata
ritrovata nel 2004 una antica “pentola” colma di monete d’oro,
fior di conio risalenti al periodo romano tardo imperiale. Sarebbe
questo lo straordinario tesoro che secondo la leggenda resa
celebre dal romanzo di Alexandre Dumas fu nascosto nell’isola
di Montecristo all’interno della chiesa di San Mamiliano (morto
a Montecristo nel 460 d.C., mentre le sue reliquie oggi si trovano
a Sovana, di cui è santo protettore).
Grazie alla mostra alcuni dei gioielli orafi contemporanei,
categorie
“Maestro artigiano” e “Bottega Scuola”:
così il futuro rinasce dal passato
I primi artigiani hanno già richiesto alla Camera di Commercio la qualifica
necessaria all’insegnamento del mestiere
M
aestro Artigiano” e “Bottega Scuola”: e il futuro
rinasce dal passato. Grazie al progetto “Maestro
Artigiano” e “Bottega Scuola” che punta alla
valorizzazione dell’abilità artigiana attraverso la
trasmissione delle conoscenze e delle competenze degli artigiani
più esperti alle giovani generazioni. Un progetto sostenuto da
Confartigianato e ora reso possibile grazie alla Legge 53 del 2008
e all’approvazione da parte della Regione Toscana (con Decreto
della Giunta Regionale n. 982/2012 del 12 Novembre 2012) dei
requisiti previsti per l’accreditamento delle Botteghe Scuola.
Il titolo di Maestro Artigiano consente dunque all’artigiano di
essere riconosciuto come docente, abilitato all’insegnamento
nella Bottega Scuola, ovvero l’impresa da lui diretta.
La qualifica di Maestro Artigiano può essere richiesta non solo
per le aziende appartenenti ai settori comunemente indicati
come artigianato artistico (ad esempio l’oreficeria, la ceramica, il
ferro battuto, la decorazione, il vetro, il restauro), ma anche per
tutte le altre attività economiche specificate nel Regolamento
55/R della Regione Toscana (Decreto del Presidente della Giunta
Regionale del 7 Ottobre 2009). Parliamo delle attività economiche
che vanno dalla moda alla pelletteria, dalla lavorazione del legno
all’alimentazione, dalla fotografia all’acconciatura.
“Attraverso l’attività formativa svolta nelle botteghe scuola dal
Maestro Artigiano sarà dunque possibile imparare quei mestieri
che hanno fatto grande il nostro artigianato – spiega Andrea
Boldi Presidente della Consulta Provinciale delle Categorie –
Un’opportunità per i giovani e un messaggio per i nostri artigiani
che possono vantare una lunga esperienza nel mestiere e che
da oggi potranno dedicarsi all’insegnamento delle lavorazioni
artistiche”.
“La figura del maestro artigiano è di fondamentale utilità per
la trasmissione di tanti saperi artigiani, per non disperdere
tradizione, competenza e soprattutto passione ed anche per
contrastare la crisi occupazionale giovanile – sottolinea Boldi –
Da qui l’esigenza di riconoscere la qualifica a quegli imprenditori
che siano veramente in grado di tramandare conoscenze e
competenze alle nuove generazioni”. Ma vediamo quali requisiti
sono necessari per conseguire la qualifica di Maestro Artigiano.
Naturalmente è necessaria un’anzianità professionale nella
stessa attività (almeno 10 anni in qualità di titolare o di socio
dell’impresa artigiana; almeno 8 anni in qualità di titolare o socio
dell’impresa artigiana e almeno 4 anni in qualità di collaboratore
familiare o dipendente; almeno 5 anni in qualità di titolare o socio
dell’impresa artigiana e almeno 8 anni in qualità di collaboratore
familiare o dipendente) Serve inoltre capacità professionale
(desumibile dal conseguimento di premi, titoli di studio, diplomi
o attestati di qualifica ecc. o anche da specifica e notoria perizia
e competenza o dallo svolgimento di attività formative, nonché da
ogni altro elemento che possa comprovare la specifica competenza)
e per questo va presentato un curriculum professionale. Necessaria
infine attitudine all’insegnamento del mestiere, desumibile da
qualsiasi elemento che possa comprovare la specifica competenza,
perizia ed attitudine all’insegnamento professionale. Per
conseguire la qualifica di “Maestro Artigiano”, occorre presentare
la domanda alla Camera di Commercio territorialmente
competente. Successivamente la CRAT (Commissione Regionale
per l’Artigianato) darà il parere per l’attribuzione della qualifica.
In questi giorni gli uffici di Confartigianato hanno presentato
presso la Camera di Commercio le prime domande di qualifica
di Maestro Artigiano.
IMPIANTISTI E PARLAMENTO: LE RICHIESTE DELLA CATEGORIA
12
giugno 2013
Incontro con la sen. Mattesini e l’on. Donati
Incontro tra gli impiantisti di Confartigianato e CNA, guidati dai rispettivi
Presidenti provinciali, con i parlamentari Marco Donati e Donella Mattesini.
Una riunione nata sulla scia del loro impegno per ottenere modifiche al
DLGS 28/2011 sulla qualifica degli installatori di impianti alimentati da
fonti di energia rinnovabili. Tra le novità più rilevanti per il comparto,
il decreto legge che consente a tutti coloro che installano impianti nel
settore delle energie rinnovabili di continuare a lavorare e di non finire
tra gli esodati. Il decreto del Governo legittima questa qualificazione e
consente anche a tutti gli installatori in possesso del titolo di studio della
scuola dell’obbligo di continuare ad operare negli impianti per le energie
rinnovabili. L’incontro con i due parlamentari è stata anche l’occasione
per fare il punto sulla situazione della categoria. “Le imprese del nostro
comparto – sottolinea Luca Baglioni (Presidente Federazione Impianti) -
vivono un momento particolarmente pesante. Alla crisi economica che
colpisce l’intero paese si somma una serie di altri fattori che rischiano
di compromettere la struttura produttiva dell’intero settore (soprattutto
le piccole imprese) modificandone spesso in negativo le caratteristiche e
gli equilibri. Una molteplicità di legislazioni settoriali, a volte inutilmente
vessatorie, a volte esplicitamente punitive, complessivamente prive di
ogni razionale coordinamento quasi totalmente disattese nelle parti di
verifica e controllo qualitativo della loro applicazione, sta avendo un
effetto penalizzante e deprimente, soprattutto sulle piccole imprese, non
più sostenibile nella situazione di crisi economica”. Proprio per questo le
due associazioni artigiane propongono di istituire tavoli di confronto con
il Governo in una logica di sistema.
categorie
Grucce gratis alle lavanderie con la pubblicità
Si chiama “Publigruccia” il nuovo progetto promosso da Confartigianato
G
rucce gratis alle lavanderie, ma anche film copriabiti,
buste per maglieria e perfino campagne promozionali
con buoni sconto. E’ il nuovo progetto “Pubbligruccia”
ed è promosso dall’associazione Pulitintolavanderie di
Confartigianato Arezzo.
Publigruccia è un nuovo sistema di pubblicità che raggiunge
migliaia di famiglie, attraverso la riconsegna dei capi puliti ai
clienti delle lavanderie, posizionati su grucce sponsorizzate. Le
aziende hanno l’opportunità di aderire gratuitamente al progetto
e potranno consegnare ai clienti capi puliti su un supporto
colorato e accattivante. Inoltre ci sarà la possibilità di accedere a
campagne promozionali con buoni sconto su prodotti e servizi
di qualità.
In sostanza le lavanderie in cambio di grucce gratuite,
diventeranno un veicolo pubblicitario del network attraverso
la riconsegna dei capi ai clienti. Per aderire all’iniziativa e per
ulteriori approfondimenti è possibile contattare la Coordinatrice
Manuela Boncompagni (Tel. 0575/314281)
Liti tra clienti e
lavanderie? C’è la
Commissione paritetica
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13 Confartigianato Imprese Arezzo
L
iti tra clienti e lavanderie? Già da diversi anni in
questa materia opera con successo una Commissione
Paritetica istituita presso la Camera di Commercio. La
Commissione fu costituita nel 1999 proprio su richiesta
delle Associazioni delle pulitintolavanderie ed è composta da
rappresentanti delle associazioni di categoria, rappresentanti
delle associazioni dei consumatori e rappresentanti dell’Ente
Camerale.
Il lavoro svolto dalla Commissione in tutti questi anni ha permesso
di risolvere molte situazioni ma anche di evidenziare che nella
stragrande maggioranza dei casi raramente la responsabilità di
un capo danneggiato ricade sulla lavanderia. I veri problemi sono
le etichettature sbagliate, i colori che non tengono, la mancata
sterilizzazione di alcuni capi.
Oggi, per rendere ancora più efficace l’arbitraggio è stato
redatto un nuovo regolamento che verrà presentato in Camera
di Commercio nel corso della “Settimana della Conciliazione
”Per far analizzare le casistiche, le pulitintolavanderie possono
rivolgersi alla coordinatrice di settore presso Confartigianato
Arezzo, Manuela Boncompagni (Tel. 0575/314281)
categorie
Barbieri e parrucchieri? Da oggi tutti acconciatori
B
arbieri e parrucchieri diventano acconciatori. Confartigianato
acconciatori di Arezzo commenta con grande soddisfazione
l’entrata in vigore della nuova legge regionale che disciplina
l’attività di acconciatore (Norme in materia di attività di
acconciatore n. 29 del 3-6-2013) “Il 7 Giugno 2013 – spiega Pierluigi
Marzocchi presidente Federazione Benessere - è stata pubblicata nel
BURT, la nuova legge regionale n. 29 “Norme in materia di attività
di acconciatore” che disciplina l’avvio e l’esercizio dell’attività di
acconciatore in Toscana. La nuova legge, fortemente voluta da
Confartigianato, che ha partecipato a tutte le fasi di concertazione
per la stesura e approvazione del testo, si propone di dare certezze
agli operatori, realizzando il passaggio definitivo al nuovo regime
introdotto dalla legge nazionale del 2005 che, fino ad oggi, aveva
convissuto con il vecchio regime, definito da una norma del 1963.
“E’ sulla base della legge nazionale del 2005 e del successivo decreto
dell’agosto 2012 – spiega ancora Marzocchi - che erano state superate
le vecchie qualifiche professionali di parrucchiere per signora e
barbiere, per lasciare il posto alla nuova qualifica di acconciatore.
Con la legge si offre agli operatori un quadro chiaro, che prende in
considerazione anche una fase transitoria, in modo da non penalizzare
nessuno e, nello stesso tempo, valorizzare al massimo le competenze
professionali, garantendo condizioni di accesso al mercato uguali
per tutti. La legge del 2005 rende infatti obbligatoria l’abilitazione
professionale, acquisita con il superamento di un esame al termine
di un periodo di formazione teorica e pratica. Le norme transitorie
si preoccupano di tutelare coloro che, già da tempo, esercitano
l’attività, avendo maturato un’esperienza lavorativa pluriennale
prima dell’entrata in vigore della legge 29/2013.” Inoltre, per venire
incontro a chi ha già maturato un’esperienza consolidata ma non
possiede la qualifica, è stato introdotto un esame teorico-pratico da
superare, senza dover seguire il corso di formazione. Questo riguarda
tutti coloro che al 12 settembre 2012, hanno svolto attività presso
un’impresa di acconciatore, per un periodo non inferiore a tre anni,
oppure hanno svolto attività lavorativa a seguito di regolare contratto
di apprendistato. In questa prima fase le imprese che all’entrata in
vigore della presente legge già svolgono l’attività di acconciatore,
devono comunicare al SUAP, entro 90 giorni il nominativo del
Responsabile Tecnico in possesso dell’abilitazione professionale
di acconciatore come previsto dall’articolo 5 della legge regionale
29/2013. “Dunque – conclude Marzocchi- una legge che offre al
settore uno strumento per valorizzare e rilanciare su nuove basi
questa professione e dare sicurezza e nuovo sviluppo alle imprese
di acconciatura, imprese, nella stragrande maggioranza dei casi di
piccole e piccolissime dimensioni ancorché diffuse capillarmente
sul territorio. Infine – rassicura il presidente della Federazione Confartigianato Acconciatori proseguirà la concertazione con la
Regione Toscana per la definizione dei profili formativi previsti dalla
legge.”
Sicurezza alimentare e nei luoghi di lavoro
L’ incontro promosso da Confartigianato con gli esperti della Asl 8
14
giugno 2013
“
Sicurezza alimentare e nei luoghi di lavoro delle imprese
artigiane: confronto con il Dipartimento di Prevenzione ASL
8 Arezzo”; questo è stato il tema dell’incontro che si è tenuto
lo scorso 17 giugno presso la Sala Convegni di Confartigianato
Imprese in via Tiziano n. 32 ad Arezzo. “L’iniziativa è stata promossa
dalla Federazione Alimentazione di Confartigianato – spiega il
presidente Mauro Cornioli – nell’ottica del costante aggiornamento
per le aziende che operano nel settore e del confronto con gli
organi preposti al controllo in materia di igiene degli alimenti e di
sicurezza nei luoghi di lavoro delle imprese alimentari. E’ stato un
momento di grande utilità ed interesse per gli operatori, tanto più
che i regolamenti applicati alle aziende del nostro settore hanno
natura obbligatoria, ed è anche per questo che il confronto con
il Dipartimento di Prevenzione della ASL 8 assume una valenza
particolarmente importante.” All’incontro hanno partecipato per
conto della Asl 8: la Dr.ssa Patrizia Baldaccini – Direttore U.O.
Igiene Alimenti e Nutrizione ASL 8; il Dr. Guido Bichi – Direttore
U.O. Igiene Alimenti Origine Animale ASL 8; il Dr. Domenico
Sallese – Direttore U.O. Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
ASL 8; l’Ing. Gherardo Cavigli - Direttore della U.O. Prevenzione e
Sicurezza negli ambienti confinati. “Nei loro interventi - commenta
il Dr. Sallese della ASL - i relatori hanno ricordato l’importanza
per l’imprenditore di possedere le conoscenze necessarie per
la valutazione dei pericoli e la corretta gestione dei rischi per la
sicurezza degli alimenti e dei lavoratori. Il dibattito che ne è seguito
ha testimoniato l’estremo interesse sugli argomenti trattati da parte
di tutti i presenti all’incontro.”
categorie
Caldo e voglia di mare
L’associazione Estetica di Confartigianato ricorda i massaggi in spiaggia
sono vietati
F
inalmente è arrivata l’estate, il caldo e le spiagge sono
tornate ad affollarsi. E’ tempo dunque di ricordare che in
spiaggia è vietato fare massaggi da parte di ambulanti non
qualificati; ogni attività che può avere effetti sulla salute
deve essere svolta solo da operatori in possesso di adeguata e
comprovata preparazione e competenza.
Al divieto si aggiunge l’appello dell’Associazione Estetica di
Confartigianato volto a ricordare ai bagnanti i rischi per la salute
derivanti da queste pratiche caratterizzate da scarsa igiene e da
mancanza di professionalità.
“Il costo molto basso di questi
massaggi
induce
spesso
a “cedere alla tentazione”,
senza che vi sia una corretta
percezione del fatto che
un’attività che può avere
effetti diretti sulla salute deve
essere svolta solo da operatori
in possesso di adeguata e
comprovata preparazione e
competenza.
Nei
massaggi
l’igiene
personale dell’operatore e in
particolare, l’igiene delle mani
è fondamentale per prevenire
la trasmissione di infezioni
cutanee, quali, ad esempio
verruche
e
dermatofitosi.
Inoltre in questi massaggi si
utilizzano spesso oli, pomate,
creme, unguenti ed altri
prodotti la cui composizione e la cui origine non sono note e
che potrebbero generare fenomeni di fotosensibilizzazione della
pelle, anche in considerazione dell’ambiente in cui vengono
applicati.
I pericoli derivanti dai massaggi effettuati da ambulanti senza
preparazione né parametri igienico-sanitari al costo di pochi
euro possano essere molto seri senza contare i danni a livello
economico che vengono subiti dagli operatori del settore e il
mancato introito fiscale dello Stato”
Discotaxi per viaggi sicuri in Discoteca
Il servizio permette anche l’ingresso con lo sconto in sala da ballo
con il quale sarà possibile, accedere al servizio taxi per il viaggio
di andata e ritorno. Ma c’è anche un altro vantaggio: i giovani
muniti di braccialetto potranno evitare la coda d’ingresso in
discoteca ed entrare acquistando il biglietto a prezzo ridotto.
I biglietti di ingresso ridotto, acquistabili unicamente insieme al
braccialetto, saranno resi disponibili per la vendita anche presso
l’InformaGiovani per tutta la giornata del sabato fino e non oltre
le ore 22.00. Il “braccialetto” è valido anche per il rientro gratis
in città, utilizzando il servizio navetta che sarà reso disponibile
Attualmente il servizio è attivo nel periodo estivo per la dalle ore 2.00 fino alle 4.30.
Discoteca “DOLCEVERDE” di Castiglion Fibocchi.
Il progetto ha ricevuto a suo tempo il premio “Amico della
Ai giovani basterà recarsi agli Uffici Comunali dell’InformaGiovani famiglia” da parte del Ministero delle Politiche Giovanili.
dove potranno acquistare un “BRACCIALETTO” identificativo,
15 Confartigianato Imprese Arezzo
D
iscoteca fino a tardi con gli amici? Si, ma con
Discotaxi. Prosegue anche quest’anno la campagna
per la prevenzione degli incidenti stradali “del sabato
sera” a cura della Cooperativa Taxi Confartigianato
Arezzo, del Sindacato Italiano Locali da Ballo e del Comune di
Arezzo. Un servizio nato per la prima volta nel 2007 e proseguito
con successo fino ad oggi che permette ai giovani di andare
in discoteca con il taxi pagando un prezzo convenzionato ed
evitando di correre rischi sulle strade.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Consultare l’avviso “Principali diritti del cliente” e, per informazioni sulle condizioni economiche e contrattuali, i fogli informativi disponibili presso tutti gli sportelli di Banca Etruria e su www.bancaetruria.it.
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(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1
comma 1, DCB Po - Iscr. Trib. FI - n°4161
del 12/12/91. Copia: euro 0,50
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