Pubblicità diretta non indirizzata - Tassa Pagata - Aut. nr. DCB / 345 AD del 25/01/2005 - Arezzo
Poste Italiane S.p.A.
PERIODICO DI INFORMAZIONE COMUNALE
www.comune.castiglionfiorentino.ar.it
Anno XXXIII - SETTEMBRE 2009 - n. 09 Periodico Mensile - Autoriz. del Tribunale Arezzo n. 7 del 12.04.1975 - Direttore Respons. Arnaldo Valdarnini
Cari Castiglionesi,
in questo
numero
del Periodico Comunale
troverete,
in allegato, un
piccolo
libretto
intitolato
“Norme
sul decoro
e sulla civile convivenza”. Comprende 32 articoli, che hanno
lo scopo di rendere migliore la
vita a Castiglion Fiorentino. Si
parla, infatti, di sicurezza urbana,
di tranquillità delle persone, di
pubblica incolumità, tutte cose
che stanno a cuore ad ognuno di
noi e che, purtroppo, negli ultimi
anni hanno visto un progressivo
deterioramento. Non a caso i
temi della sicurezza sono ormai
pane quotidiano per le cronache
nazionali ed occupano sempre
più spazio anche in quelle locali.
A questa situazione occorre reagire: rimanere passivi non serve.
Alcune cose, a Castiglion Fiorentino, le abbiamo fatte da tempo.
Per esempio: il nostro sistema di
videosorveglianza, che oggi conta trenta postazioni, è partito da
diversi anni; abbiamo aumentato
il numero dei vigili urbani e la
loro dotazione di mezzi; abbiamo
avviato politiche di inclusione
ed integrazione per i cittadini
stranieri. Oggi dobbiamo fare
qualche piccolo passo in più ed il
regolamento è la base dalla quale
partire. Infatti esso consentirà ai
nostri Vigili di poter lavorare su
basi più certe, consentirà ai cittadini di conoscere meglio i propri
diritti ma anche i propri doveri,
permetterà ad ognuno di noi di
essere custode della propria città.
La sicurezza di un territorio la si
raggiunge impegnandosi su più
fronti: il primo è quello di un rafforzamento della Polizia Locale.
È finita l’epoca, in cui dovere
principale del Vigile Urbano era
il controllo del traffico. Oggi il
suo compito è ben più arduo e
riguarda la sorveglianza di luoghi e persone. Tutti noi siamo
ben consapevoli di come questa
nostra bella città sia cambiata:
nuovi cittadini di etnie e lingue
diverse, periferie più grandi, luoghi di ritrovo più numerosi, stili
di vita ben diversi dal passato.
Sarebbe ipocrita, in particolare,
non riconoscere che il senso di
insicurezza di molte persone si è
accresciuto, con l’aumentare della presenza degli immigrati: è un
fatto innegabile, che trova in parte conferma nel numero dei reati
contestati a cittadini stranieri. Su
questo aspetto dobbiamo essere
chiari: porte aperte per chi vuole
contribuire, con il proprio lavoro
e la propria capacità, alla crescita
del nostro paese; massimo rigore
nei confronti di chi delinque. E
poi credo che sia oltremodo necessario uno scatto di orgoglio,
recuperare cioè il nostro senso
di identità. In quel crogiuolo di
razze che sono gli Stati Uniti,
tutti si sentono americani e
questo sentirsi parte di un unico
progetto, è un bene per il Paese.
Lo stesso può avvenire da noi,
attraverso lo studio della lingua,
della storia ed il rispetto per i
nostri costumi e le tradizioni. Un
rispetto dovuto, in primo luogo,
alla Nazione ed alla bandiera che
la rappresenta. In Italia, quando
si ottiene la cittadinanza, insieme
alla “Costituzione” viene regalata una bandiera italiana: troppo
tardi! Sarebbe utile che venisse
donata ad ogni famiglia straniera
che chiede di risiedere nel nostro
Comune. Il mondo, infatti, ci è
cambiato sotto gli occhi e non
sempre questo cambiamento
è stato in meglio. Per questo
occorrono anche regole nuove,
adatte ai tempi, regole che devono essere rispettate, a partire dal
principio che chi sbaglia paga.
Uno dei grandi mali di cui oggi
soffriamo, è il fatto che non vi è
certezza della pena. Assistiamo
a situazioni indecenti, per cui
chi si macchia di delitti, anche
gravi, dopo poco tempo circola
di nuovo per strada. Al tempo
stesso si continuano a promulgare leggi, ingolfando tribunali
e cancellerie, sapendo già che
non potranno trovare concreta
applicazione: ultima, in ordine
di tempo, quella sul reato di
clandestinità. Personalmente non
credo che servano le leggi spot.
Sarebbe ben più utile aumentare i mezzi alle Forze di Polizia
e godere di una legislazione
più snella, senza troppi cavilli.
Quei cavilli, per intendersi, che
regalano grande attualità alla
frase che il Manzoni fa uscire
dalla bocca di Azzeccagarbugli:
“All’avvocato bisogna raccontare le cose chiare, a noi tocca poi
imbrogliarle”. Di fronte a questi
scenari ci sarebbe ben poco da
stare allegri, eppure l’ottimismo
non mi abbandona perché, a
partire dal “basso”, è possibile
ricostruire quel tessuto connettivo e di civile convivenza, che
ha consentito tanti progressi alla
nostra comunità: il nostro Regolamento ne è un esempio.
Il Sindaco Paolo Brandi
AVVISO APPROVAZIONE PIANO STRUTTURALE
Il Garante della Comunicazione, comunica che in data 20 luglio
2009 è stato approvato
dal Consiglio Comunale il Piano Strutturale del Comune di
Castiglion Fiorentino.
La deliberazione consiliare, avente come
oggetto l’Esame delle
Osservazioni e la definitiva approvazione
del Piano Strutturale
Comunale, ai sensi
della L.R. Toscana 1/2005, è affissa all’Albo Pretorio
dal giorno 4 agosto 2009 e pubblicata sul sito internet
del Comune: www.comune.castiglionfiorentino.ar.it.
Chiunque può prenderne visione ed estrarne copia
presso il Servizio Edilizia Privata ed Urbanistica.
L’avviso dell’approvazione del Piano Strutturale
sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione
Toscana. Ai sensi dell’art. 17, comma 6 della L.R.T.
1/2005 lo strumento urbanistico acquista efficacia
dalla data di tale pubblicazione.
Questo l’iter pregresso della approvazione del Piano
Strutturale Comunale:
• Con D.G.C. n. 209 del 13 Dicembre 2004
è stato deliberato l’avvio del procedimento;
• Con Deliberazione C.C. n. 35 dell’11 maggio
2007, veniva adottato ai sensi dell’art. 17 della L.R.
1/05 il Piano Strutturale Comunale, redatto dagli
Architetti Roberto Verdelli, Danilo Grifoni, Antonio
Bigi per la parte urbanistica e dalla Studio ProGeo
Associati per la parte geologico-tecnica di supporto;
• In data 12.6.2007 e successiva integrazione del
18.7.2007 la Deliberazione di Adozione n. 35/07
è stata trasmessa, insieme ai relativi allegati, ai
sensi dell’articolo 17, comma 1, L.R. 1/2005
alla Regione Toscana, alla Provincia di Arezzo.
Con comunicazione del Garante del 12 maggio 2009,
pubblicata all’Albo Pretorio e sul Sito Internet del
Comune, è stata resa nota l’Avvenuta Adozione da
parte del Consiglio Comunale del PSC, l’iter per
la presentazione delle osservazioni alla adozione
della del Piano Strutturale Comunale, dando comunicazione del deposito degli atti presso l’Ufficio
Edilizia Privata-Urbanistica e fornendo indicazioni
sui tempi per la presentazione delle osservazioni.
Ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/05 si è provveduto
al deposito della Deliberazione Consiliare
35/07 e degli allegati
di cui sopra costituenti
il PSC, presso l’Ufficio Urbanistica del
Comune per 90 giorni
consecutivi a partire dal 6 giugno 2007
al 3 settembre 2007.
Dell’avvenuto deposito della Deliberazione citata e
dei relativi allegati,
è stata data notizia
con avviso pubblicato all’Albo Pretorio Comunale , nel BURT della Regione Toscana del
6.6.2007 n° 23 e sul sito Web del Comune.
OSSERVAZIONI PRESENTATE
Come dal documento contenente l’elenco delle
osservazioni al Piano Strutturale, sono pervenute nei termini di legge n. 550 osservazioni. Sono
state prese in esame anche le osservazioni al PSC
della Regione Toscana e dell’Ente Irriguo Umbro,
anche se pervenute fuori dalla scadenza predetta.
Il documento di proposta della Giunta Comunale,
relativo all’esame di 552 osservazioni, contenente
l’elenco numerico progressivo delle osservazioni,
il soggetto proponente, l’ubicazione, la sintesi complessiva di accoglimento /parziale, accoglimento/non
accoglimento/non pertinenza, è allegato sotto la lettera B alla delibera di Consiglio Comunale n° 32/09 di
esame delle osservazioni e di approvazione definitiva.
Le 552 osservazioni, nei loro contenuti e secondo il
relativo parere proposto dal Giunta Municipale, sono
state valutate dalla Commissione Urbanistica nella
seduta del 15.5.2009, con il seguente parere: “Vista la
documentazione dettagliata delle singole osservazioni
redatta dai progettisti incaricati dall’Amministrazione, la Commissione esprime parere favorevole ai criteri illustrati di controdeduzione delle osservazioni”
La proposta citata è stata sottoposta alla Conferenza dei Capigruppo Consiliari del 13. 6.2009.
La Delibera n° 32/09 e tutti gli allegati relativi all’esame delle osservazioni e definitiva approvazione del
Piano Strutturale Comunale, sono visionabili presso
l’Ufficio Urbanistica nei giorni di martedi, venerdi e
sabato dalle ore 9 alle 13.
Il Garante della Comunicazione
Arch. Claudio Amadori
LOTTA ALL’ABUSO DI ALCOL TRA I GIOVANI
CASTIGLION FIORENTINO RIVENDICA IL SUO RUOLO DI PRECURSORE
Mentre il Comune di Milano ma soprattutto nell’aver innalzato il to. “Tra questi Comuni -precisa
sbandiera nuove regole e nuovi limite di età, rispetto ai 16 anni, già il Sindaco Brandi- anche quello
strumenti per combattere l’alco- previsti dal codice penale. Manuela di Monza, il cui Assessore alla
lismo tra i più giovani, balzando Valli Comandante della Polizia sicurezza, Massimiliano Romeo,
alla ribalta della cronaca nazionale Municipale, sottolinea la fattiva è venuto a conoscenza della nocome il primo esempio in Italia in collaborazione degli esercenti stra iniziativa, partecipando al
questo senso, Castiglion Fiorenti- locali, che mai hanno contestato Meeting «Città Serena», da noi
no rivendica, di diritto, il suo ruolo l’iniziativa, anzi hanno sempre promosso su queste tematiche”.
di precursore nella lotta all’abuso fornito il loro sostegno per metterla Aggiunge di aver appreso dalla
di alcol tra i giovanissimi. In- in pratica. Ricorda, inoltre, che nel- stampa che il Comune di Milano
fatti, già dal novembre 2008, è le settimane successive all’entrata si è ispirato alla norme adottate
in vigore un’ordinanza, ben più in vigore dell’ordinanza, una nota da quello di Monza, quindi ritiene
restrittiva di quella del Sindaco catena della grande distribuzione di poter attribuire a Castiglioni il
Moratti, in base alla quale, nel ha vietato la vendita di alcolici ai merito di essere stato l’apripista
territorio castiglionese, è fatto di- minori di 18 anni all’interno dei nella lotta contro l’abuso di alcovieto di somministrare e vendere suoi supermercati.
lici tra i ragazzi. “Siamo pertanto
ai minorenni, bevande alcoliche L’esportazione della norma adot- orgogliosi -conclude Brandi- di
superiori ai 7 gradi. La portata tata da Castiglion Fiorentino non aver esportato così lontano il
innovativa del provvedimento finisce qui. Numerosi, infatti, nostro provvedimento, anche se
consiste, innanzitutto, nel vietare sono stati gli Enti locali che hanno l’auspicio era e rimane quello
anche la vendita per asporto, che contattato il locale Comando di di fare rete nel nostro territorio,
impedisce ai minori di poter ac- Polizia Municipale, per conoscere stimolando analoghe iniziative
quistare alcolici nei supermercati, nel dettaglio l’ordinanza in ogget- nei Comuni a noi vicini”.
1
Piano “de-Strutturale”: molti interessi privati, poche idee pubbliche
Una sola seduta “balneare”, in un torrido pomeriggio di luglio, è stata sufficiente al Primo
Cittadino, nonché Assessore all’Urbanistica,
nonché Presidente del Consiglio Comunale
per discutere ed approvare il Piano Strutturale Comunale: ci complimentiamo (molto
sarcasticamente) con il Sindaco per il metodo
celere (o sbrigativo) e molto democratico
che ha permesso di stabilire un vero record
nella tempistica, considerato, soprattutto, le
552 osservazioni presentate e che, secondo il
verbale pubblicato, sarebbero state discusse
in poche ore.
Lasciando la fictio iuris delle carte e tornando alla mera cronaca dei presenti in aula, i
fatti si ricordano in maniera sostanzialmente
differente, ma non volendo tediare i nostri
concittadini con il racconto di scene al limite
del grottesco da parte di una Maggioranza
impreparata, supina e silente, ci preme citare testualmente la valutazione espressa nel
documento che, come Gruppi Consiliari di
Opposizione, avevamo redatto con la collaborazione ed il supporto di Tecnici qualificati, nello specifico di architetti specializzati
in urbanistica.
La relazione, intitolata “ Castiglion Fiorentino: dal Centro Antico e dalla sua valorizzazione al territorio, per un progetto ignorato
dal Piano Strutturale” si chiude con tale
allocuzione: “Rimane, comunque, assodata
la valutazione negativa del nuovo strumento che risulta apertamente deficitario nella:
valutazione del fabbisogno di infrastrutture;
mancanza di una visione strategica sul destino di Castiglioni; mancanza di visione critica in materia di
crescita edilizia
che, ancora una
volta, viene valutata in modo
eccessivo e sovradimensionata, mirata solo
alla creazione
di un consenso
e non alla reale
domanda presente.”
Tale risulta esser la chiusura
di un dossier di
tredici pagine
che non ci è stato nemmeno possibile leggere in aula e far
verbalizzare, giacché nessuna discussione,
circa lo specifico strumento di pianificazione urbanistica generale è stata concessa, né
delle singole osservazioni rapportate per area
geografica, così come richiesto dall’Opposizione.
Nel momento stesso dell’approvazione fina-
le, si è proceduto per dichiarazione di voto
dei Capigruppo, senza alcuna possibilità di
esposizione da parte dei singoli Consiglieri,
un disagio che riteniamo comune anche a
coloro i quali, pur in Maggioranza, si dichiarano sensibili
ed attenti alla
tutela ed alla
valorizzazione
del nostro territorio.
Secondo questo
piano strutturale, così come
approvato, lo
sviluppo di Castiglion Fiorentino riguarda
solo il numero
di abitanti e la
loro necessità di
abitazioni, senza considerare
invece la necessità di regolare la viabilità,
di strade, di parcheggi e di spazi destinati
allo sviluppo di attività economiche legate
al territorio.
Di fatto abbiamo potuto osservare come
il Piano Strutturale Comunale (PSC), da
documento di pianificazione urbanistica generale, che delineerà e condizionerà le scelte
MOSTRA ARCHEOLOGICA
ILSpazi
CINGHIALE
NELL’ANTICHITÀ - ARCHEOLOGIA E MITO
espositivi Chiesa di San Filippo – 18 luglio - 18 ottobre 2009
Nelle civiltà del mondo antico, il
cinghiale aveva un forte significato simbolico. Per i celti era un animale sacro, rappresentazione della
forza divina allo stato selvaggio, in
India la manifestazione della forza
creatrice che pone fine al caos originale. Nelle culture mediterranee
il cinghiale veniva identificato
con la Morte, per il colore scuro
e le abitudini notturne: ucciderlo
significava sconfiggere l’Oltretomba. Nel mondo greco, fin da
Omero, era il simbolo del coraggio
virile, dell’indomabile ferocia e
dell’audacia propria del guerriero.
Per questo i Greci, come spiega lo
storico Senofonte, consideravano
la caccia al cinghiale un allenamento fondamentale per educare
i giovani alla guerra. Gli Etruschi
lo ritenevano a diretto contatto con
le divinità infernali, lo cacciavano
di notte o all’alba, con cani feroci
e sembra con pantere, al suono dei
flauti. Per i Greci era il kapros, per
i Latini il tuscus aper trasformatosi
nell’italiano cinghiale, attraverso
il volgare toscano cignale.
Castiglion Fiorentino -sede di un
Museo archeologico e da oltre
venti anni impegnata in campagne
di scavo per la presenza dì importanti aree archeologiche etruschededica a questo animale la prima
mostra archeologica, in assoluto
mai realizzata prima d’ora su
questo argomento.
Curata da Margherita Scarpelìini
(etruscologa, Direttore Scientifico
del Museo Civico Archeologico), organizzata dal Comune e
dall’Istituzione Culturale Educativa Castiglionese, con la collaborazione della Soprintendenza per i
Beni Archeologici della Toscana,
della Regione Toscana e della
Provincia di Arezzo, la mostra
presenta al pubblico 50 pezzi,
molti dei quali inediti, che vanno
dal VII sec. a. C. al III sec. d. C.,
provenienti dai maggiori musei archeologici della Toscana (MAEC
di Cortona, Museo Archeologico
delle Acque di Chianciano Terme,
Museo Guarnacci di Volterra, Mu-
seo Archeologico Nazionale G. C.
Mecenate di Arezzo, Museo Archeologico Nazionale di Firenze)
oltre che da Museo Casa Siviero,
Museo Archeologico Nazionale
dell’Umbria e collezione Cassa di
Risparmio di Firenze.
Simbolo della mostra una stupenda scena di caccia (nella foto
di testa), rappresentata in una
matrice di una coppa in terra
sigillata aretina (la tipica produzione ceramica dal colore rosso,
che in epoca romana rese Arezzo
famosa in tutto il mondo) Nella
straordinaria scena dal forte senso
naturalistico, un cinghiale esce da
un canneto, affrontato da un guerriero con una lunga lancia ed un
feroce cane; da dietro una bellissima figura maschile nuda, con un
leggero mantello mosso dal vento,
si torce per raccogliere la forza e
colpire l’animale con una scure.
Una scena fortemente evocativa,
non lontana da quella che doveva
essere la realtà. Sappiamo infatti
che gli Etruschi cacciavano il
cinghiale a gruppi armati, accompagnati da cani particolarmente
feroci, discendenti dei mastini
assiri, impiegati anche nella caccia
all’orso, al cervo e al lupo.
La mostra è suddivisa in cinque
sezioni: Il Cinghiale nei riti e
nelle offerte votive - Il Cinghiale
nell’iconografia - Il Cinghiale nel
mito - Armi e cani - Il Cinghiale
nell’alimentazione.
Il progetto della mostra muove da un’eccezionale vicenda
archeologica che Castiglion Fiorentino vive da molti anni; una vicenda che ha consentito di connotare la nota cittadina medioevale,
quale eminente oppidum etrusco
della Valdichiana, caratterizzato
da una prestigiosa acropoli sacra
sede di un tempio e di edifici ad
esso annessi (VI - II sec.a.C.).
Tra gli
innumerevoli
reperti
rinvenuti nelle
campagne di
scavo
nel Piazzale del
Cassero
spiccano
materiali
osteolo-
gici animali che richiamano le
pratiche sacrificali messe in atto
nei santuario stesso. Si tratta in
particolare di resti di bovini, suini,
ovini, di qualche equide nonché
di cervi, caprioli e cinghiali:
quest’ultima specie selvatica è
testimoniata soprattutto dalle
zanne.
L’interesse per questo dato
archeologico scaturisce dal fatto
che anche nel mondo etrusco la
scelta della vittima sacrificale
doveva tener conto degli eventuali
rapporti intercorrenti tra la specie
animale e la divinità destinataria
dei dono votivo.
La presenza dì specie selvatiche
sacrificate od offerte nel tempio
del Cassero potrebbe indicare la
venerazione per una divinità protettrice della caccia o meglio la
frequentazione di devoti dediti alla
pratica venatoria e, quindi, nello
specifico, le zanne di cinghiale
essere dei probabili trofei dedicati
dai cacciatori stessi.
Dall’analisi di questa documentazione, scaturisce un quadro faunìstico ed ambientale del territorio
in epoca antica, in particolare
etrusca, con interessanti richiami
e proiezioni di continuità fino
all’epoca odierna. Quindi è stato
inevitabile porre specifica attenzione allo studio dell’animale
selvatico, il cinghiale, che ancora
oggi rappresenta un ambito e
popolare trofeo e desta notevole
interesse nella comunità castiglionese e non solo.
Andando avanti nell’indagine, è
emersa una infinità di implicazioni
simboliche che ruotano intorno
a questo feroce ungulato dalle
molteplici valenze e dai complessi
significati nell’ambito del mito,
delle tradizioni, delle credenze,
degli usi e dei costumi umani
legati al mondo antico.
2
strategiche e strutturali di assetto e sviluppo
del territorio nei prossimi anni, quindi da strumento pubblico per il bene della nostra comunità “al fine di tutelarne l’integrità fisica ed
ambientale e l’identità culturale”(così come
recita la definizione enciclopedica di Piano
Strutturale), sia divenuto, nell’immediato, la
sommatoria degli interessi privati di pochi, di
coloro che hanno visto accolto o parzialmente
accolto le proprie osservazioni (circa il 50%
di quelle presentate) e, in un futuro prossimo,
di coloro i quali hanno visto rinviare le proprie
osservazioni all’approvazione del Regolamento Urbanistico (un altro 25%).
Un messaggio di speranza, tuttavia, va inviato a chi si è visto respingere le proprie
osservazioni (il restante 25%), giacché tra
future varianti e prossime scadenze elettorali
siamo fiduciosi che, parafrasando un’immagine biblica, questa Maggioranza, nel deserto
del consenso politico che gli sta crescendo
attorno, si farà sedurre dalla tentazione del
potere.
Invitiamo, infine, il Sindaco Brandi e la Parte
Politica che lui esprime, a presentare il Regolamento Urbanistico in tempi celeri (entro la
fine del 2009) e lontano dalle urne, allo scopo
di smentire le nostre grigie presupposizioni,
poiché “a pensar male si fa peccato, ma
molto spesso ci si indovina”.
AN-PdL, Polo per Castiglioni e UDC
BROLIO E LA VALLE DI CHIO COPERTE DALL’ADSL
Importanti novità per alcune frazioni del territorio
di Castiglion Fiorentino.
Brolio e la Valle di Chio,
in particolare, sono interessate da progetti di
ammodernamento.
In primo luogo, a seguito dell’interessamento
dell’Assessorato all’innovazione tecnologica,
anche queste due aree
del territorio castiglionese sono state recentemente coperte con l’Adsl,
(Asymmetric Digital Subscriber Loop – il sistema di trasmissione che
sfrutta la rete telefonica per il trasporto di dati digitali ad alta velocità),
colmando così il gap tecnologico che le divideva dal resto della città
e del territorio. Il tutto è stato reso possibile grazie alla collaborazione
con Eutelia, vincitrice del bando regionale sul “digital divide”, che ha
effettuato un ampliamento di banda larga e, grazie ad un ponte radio,
ha esteso la copertura “wireless”. È quindi già possibile prendere contatti con l’Azienda stessa, oppure con il responsabile di zona per poter
usufruire di questo nuovo servizio.
Con l’estensione della rete Adsl, anche le comunità della Val di Chio e
quelle di Pievuccia-S.Lucia e Brolio, sono adesso finalmente coperte da
questi servizi, che l’Assore. Francesco Fossati valuta elementi distintivi,
in grado di qualificare lo standard della qualità della vita delle persone
e delle imprese. “Abbiamo -precisa- mantenuto un impegno preso nei
confronti dei cittadini e del quale mi ero fatto personalmente carico.
Grazie alla collaborazione con Eutelia, siamo riusciti a dare una risposta
alle aspettative, in tempi ragionevolmente brevi”.
Per dare una dimostrazione della bontà ed attivazione del nuovo servizio,
recentemente, con felice esito, è stata effettuata una prova dimostrativa
di collegamento tra due strutture recettive, diametralmente opposte a
livello di dislocazione geografica: l’agriturismo “S. Stefano” di Antonio
Bernardini nella Valle di Chio e l’agriturismo “Lodolazzo” di Demetrio
Cucca. a Brolio in Valdichiana.
SERVIZIO MENSE E TRASPORTO SCOLASTICO
Novità per i servizi scolastici a
Castiglion Fiorentino. Il Consiglio
Comunale ha recentemente approvato due regolamenti in materia di
ristorazione e trasporto scolastico
per gli alunni delle scuole castiglionesi. Sostanzialmente, i due
provvedimenti modificano l’attuale organizzazione per l’iscrizione
ai servizi ed il relativo pagamento
delle rette. Per quanto concerne il
servizio mensa, è stata notevolmente ottimizzata e semplificata
la procedura: sono stati aboliti
i buoni pasto ed il conseguente
passaggio degli stessi di mano in
mano. L’iscrizione verrà curata
direttamente dall’Ufficio Servizi
Scolastici del Comune, che provvederà a conteggiare i pasti effettivamente fruiti e ad inviare alle
famiglie il relativo bollettino con
il giusto importo da pagare.
Questa piccola rivoluzione alleggerirà le famiglie e consentirà un
puntuale controllo sui pagamenti.
Controllo peraltro già avviato nello scorso anno, in collaborazione
con il Comando di Polizia Municipale, che ha effettuato un lavoro
certosino, anche nel settore dei
trasporti, riuscendo così a recuperare circa il 65% degli insoluti, con
la conseguente e formale messa
a ruolo di coloro che ancora non
hanno pagato.
A proposito di trasporti scolastici,
l’Amministrazione comunale ha
voluto recepire anche una specifica richiesta, nata in seno al Consiglio Comunale dei Ragazzi, al fine
di intensificare i controlli a bordo
dei pulmini, per prevenire atti di
bullismo. A partire dal prossimo
anno scolastico, è quindi previsto
che, oltre all’autista, all’interno di
ogni scuolabus, sia presente anche
un altro adulto con specifiche funzioni di vigilanza.
Precisa il Sindaco Brandi: “Queste
novità apporteranno miglioramenti qualitativi nell’erogazione del
servizio, senza prevedere alcun
aumento dei costi, così come stabilito in Consiglio Comunale”.
Da sottolineare che nel caso in cui
le famiglie avessero ancora buoni
mensa residui, possono rivolgersi
direttamente all’Ufficio Servizi
Scolastici.
PIERO FUSI: DA FUNZIONARIO A PENSIONATO
COME ERAVAMO...
1943 - Bivacco dei Bersaglieri in S. Agostino
FAMIGLIA BORGHINI
I Borghini si stabilirono in Castiglione nel XVIII secolo,
provenienti da Cortona. Vero è che la prima bottega del
caffè nel nostro paese fu creata da Tommaso Borghini,
con la denominazione di “Caffè del Moro”, accanto
alla Chiesa della SS. Annunziata di Palazzo Scolopi. Nel
periodo della loro residenza in Castiglione hanno esercitato molte
professioni e, oltre ad aver atteso agli affari del tempo, hanno rivendicato antiche e nobili tradizioni. Stando alle loro affermazioni,
si fanno parenti dello scrittore Borghini: forse si tratta di Vincenzo
Maria (nato a Firenze nel 1515 e ivi deceduto nel 1580) frate benedettino, che si guadagnò la fiducia di Cosimo I dei Medici. Carlo di
Giuseppe Borghi di Bibbiena aveva sposato Caterina Selvaggia di
Antonio Borghini nella chiesa di Sant’Agostino nell’anno 1788. Da
questo matrimonio il 4 maggio 1790 nacque, a Bibbiena, Giuseppe
Borghi. All’età di tre anni fu portato a Castiglion Fiorentino nelle
case dei parenti, che erano state degli Acquisti, presso il Canto di
Sant’Antonio. Prese lezioni private nella sua casa da Lucia Brozzi
defunta nel 1802. Crescendo continuò gli studi nel locale collegio
di San Filippo Neri, apprendendo il latino, la retorica, la filosofia
ed infine morale e teologia. La sua ottima preparazione non passò
inosservata al rettore don Alessandro Dragoni, che lo volle come
maestro di retorica. Giuseppe Borghi studiò lettere con l’arcidiacono
Alessandro Dragoni nel Collegio di Castiglion Fiorentino e qui, in
occasione degli esercizi accademici, tenutisi nel 1806 e 1807, dette
pubblica prova di “particolare genio” per la poesia, scrivendo versi,
come ricorda il Ghizzi, “a vista” nel tempo datogli dagli esaminatori.
Presso il seminario di Arezzo studiò filosofia e teologia. Nel 1812
venne richiamato a Castiglione, presso il nostro collegio, dove ricopri
prima la cattedra di retorica e poi quella di filosofia e di matematica.
Nel 1814, per merito del vescovo monsignor Albergotti, fu nominato
vice rettore del collegio stesso e canonico presso la collegiata di San
Giuliano. Lo stemma della famiglia Borghini -Uno scudo d’oro,
tagliato in diagonale da una fascia rossa, con tre rondini sopra e tre
sotto, con le ali chiuse- figura in quasi tutti i tribunali del Granducato
di Toscana, perché alcuni suoi componenti sono stati o Capitano del
Popolo o Commissario o Vicario, oppure Podestà.
Giovanni Lumachi
Mirella e Loretta Amerighi oltre che gemelle
a livello naturale, lo
sono state anche nella
loro vita professionale.
Entrambi, a partire dallo stesso giorno di assunzione, hanno svolto
servizio alle dipendenze
dell’Amministrazione
delle Poste. La prima è arrivata a ricoprire la carica di Direttore
dell’Agenzia Postale di Castiglion Fiorentino, la seconda, con identico titolo, di quella di Bucine. Dopo 40 anni di onorato servizio, la
loro vita continua a svolgersi in parallelo. Infatti, dal 30 giugno, l’una
e l’altra sono state collocate in pensione. A loro un sentito grazie e
l’augurio di tanti giorni sereni insieme alle rispettive famiglie.
All’Università degli Studi di Siena, il dott. Paolo Pasquetti, specialista in reumatologia, ha recentemente conseguito il diploma
di dottorato di ricerca in Biomedicina e Scienze ImmunologicheSezione Reumatologia. Relatore il prof. Mauro Galeazzi, ha discusso
la tesi inerente il seguente progetto di ricerca: “Artropatia psoriasica:
valutazione di particolari aspetti diagnostico-terapeutici”.
Al dott. Pasquetti vivissimi rallegramenti.
LAUREE - All’Università degli Studi di Firenze, con grande soddisfazione dei genitori Angiolo e Margherita, Barbara Menci si è
brillantemente laureata in Giurisprudenza con la votazione di 110.
Ha discusso la tesi “I reati in materia di pornografia minorile”, della
quale è stato relatore il prof. Michele Papa.
Alla stessa Università e con identica votazione, Andrea Salvietti si
è brillantemente laureato in Architettura. Relatore il prof. arch. F.
Sciurpi, ha discusso la tesi: “Evoluzione delle soluzioni impiantistiche per la climatizzazione invernale degli edifici residenziali, in
relazione alla nuova normativa per l’efficienza energetica”.
Ai neo dottori rallegramenti e l’augurio di una brillante carriera.
A MONTECCHIO SBOCCIA IL “GIRASOLE”
A settembre, per le madri che devono conciliare il lavoro e la cura dei
figli, a Montecchio Vesponi sboccia il “Girasole”, un Asilo Nido di
qualità educativa e di altrettanta qualità ambientale ed organizzativa.
Il Nido è progettato e realizzato dalla Cooperativa Sociale “Koinè”,
anche grazie al sostanziale contributo della Fondazione Monte dei Paschi
di Siena. Sarà fruibile a moduli differenziati, di durata compresa tra le
4 e le 10 ore massime giornaliere e può ammettere sino a 28 bambini,
in età compresa tra i 12 ed i 36 mesi. Per informazioni e richiesta dei
moduli di domanda telefonare al 338.7231703.
Il 30 giugno è andato in pensione
Piero Fusi, Direttore dell’Istituzione Culturale Castiglionese.
Forte di un’esperienza nel privato
riguardante il settore librario, fin
dal momento della sua assunzione nella carica di Direttore della
Locale Biblioteca Comunale, si è
adoperato con grande capacità e
voglia di fare per farla crescere,
portandola agli attuali alti livelli
di potenzialità e funzionalità, che
la collocano fra le prime della
Provincia di Arezzo. Nei tanti
anni della sua conduzione, una
moltitudine di utenti (studenti,
cultori, professionisti) hanno potuto beneficiare della competenza
e della disponibilità di Piero Fusi,
nei cui confronti tutti esprimono
lusinghieri apprezzamenti per la
sua straordinaria conoscenza dei
“fondi librari” di cui la Biblioteca
è dotata, oltre che della Storia di
Castiglioni in tutti i suoi risvolti ed
epoche. In virtù del suo impegno,
è riuscito ad entrare in cordiali
rapporti con i rappresentanti delle
varie Istituzioni, ottenendo spesso
aiuti e finanziamenti per la Cultura
castiglionese, oppure donazioni di
interi fondi archivistici.
Anche molti privati, come ricorda
Santino Gallorini, hanno ceduto
alla sua coinvolgente amicizia,
arrivando spesso a far dono alla
Biblioteca dei loro consistenti patrimoni librari: esempio per tutti la
ricchissima biblioteca di Mons. Angelo Tafi, che ha lasciato all’Istituzione castiglionese migliaia di libri,
molti dei quali rarissimi. Meritano
di essere ricordati anche le tante
mostre, convegni, studi ed altri
momenti di indagine del territorio
a cui Fusi ha dedicato, al di là dei
doveri di funzionario comunale,
anche l’anima Complessivamente
gli anni da lui vissuti alla guida
della Biblioteca e dell’Istituzione
Culturale, hanno coinciso con un
elevatissimo salto di qualità della
cultura locale, con la realizzazione di eventi, restauri, scavi, musei
e nuove dislocazioni di libri e
manoscritti, tali da far considerare
Castiglion Fiorentino una vera
“Cittadella della Cultura”.
Di questo gli hanno dato atto alte
personalità della cultura, italiana
e straniera, tra i quali: il prof.
Riccardo Frankovic illustre archeologo medioevalista, il prof. Jean
Pierre Delumeau dell’Università
di Rennes, il prof. Julius Kirshner
dell’Università di Chicago e lo
stesso Mons. Tafi.
A Piero grazie per il lavoro svolto
e per aver valorizzato l’immagine
di Castiglion Fiorentino, ma anche l’augurio di un felice pensionamento, con la speranza di poter
ancora godere della sua opera.
PADRE PIO E PADRE BURESTI UNITI IN UN’ARTISTICA MEDAGLIA
Ricorre quest’anno il decimo
anniversario della nascita del
Gruppo di Preghiera Padre Pio
di Castiglion Fiorentino, fondato
nel 1999 da Padre Arturo Buresti,
che ne è stato la illuminata guida
spirituale fino alla sua morte. In
occasione della ricorrenza, il
Gruppo ha ideato alcune iniziative, destinate a ricordare l’attività
svolta nel corso del decennio e la
collaborazione con il compianto
Padre Buresti.
A questo scopo, è in preparazione
un opuscolo, dal titolo “10 anni
in preghiera con Padre Pio”, la
cui pubblicazione è prevista per il
mese di novembre. Intanto è già
disponibile un’artistica medaglia
in bronzo (diametro 80mm - peso
300 grammi) realizzata dallo scultore castiglionese Enzo Scatragli.
Si tratta di una creazione, in serie
limitata, con sul diritto l’immagine di P. Pio e la scritta “Gruppo
di Preghiera P. Pio Castiglion
Fiorentino (AR) 1999-2009” e
sul rovescio quella di P. Arturo
con la scritta “P. Arturo Buresti
Fondatore”. Enzo Scatragli è
riuscito a donare a Padre Arturo e Padre Pio una serenità di
aspetto, che non nasconde la
tensione profonda che avvolge i
carismatici personaggi, restituendoceli proprio come li abbiamo
conosciuti. Chi desidera entrare
in possesso della medaglia, può
rivolgersi al Sig.Giuseppe Traquandi (tel.380.3326884).
Opuscolo e medaglia, oltre a dare
testimonianza della decennale
esperienza del Gruppo di Preghiera castiglionese, vogliono portare
un ulteriore contributo al progetto
per l’aiuto ai bambini di Perù e
Africa, al quale Padre Buresti ha
dedicato tutte le sue energie.
SCUOLE IMPEGNATE NEL PROGETTO “CHIARA PER LA VITA”
A conclusione dell’anno scolastico,
gli alunni delle scuole primarie
“Giuseppe Ghizzi” del capoluogo,
“Mario Mencarelli” di Manciano
e quelli della scuola dell’infanzia “Antonio Brogi”, sono stati
premiati da Don Giuliano Faralli,
presidente dell’Associazione “Solidarietà in buone mani” e dai genitori di Chiara Polidori, la giovane
tragicamente scomparsa vittima
di un incidente della strada, per
essersi impegnati con entusiasmo ed ammirevole volontà nella
realizzazione del progetto genitori “Chiara per
la vita”, portato a termine con grande successo.
Il percorso attuato dagli alunni delle tre scuole, è
partito dalla conoscenza di realtà socio economiche
diverse dalle nostre, come quella della Sierra Leone,
della quale hanno preso consapevolezza, grazie al
prezioso incontro con Luca, Lorenzo, Silvia e Claudia, quattro ex compagni di classe di Chiara e con
i suoi genitori, che hanno testimoniato come anche
loro, durante l’arco dei cinque anni delle elementari,
si siano adoperati nel collaborare con l’Associazione
“Solidarieta’ in buone mani”, per aiutare e sostenere i
bambini bisognosi.
Nel corso dell’anno scolastico,
alunni, genitori ed insegnati delle
tre scuole si sono così attivati,
attuando tre manifestazioni differenti, ma tutte finalizzate verso
lo stesso obiettivo: la solidarietà.
La scuola primaria di Manciano ha
realizzato il “Mercatino dei presepi”,
la scuola primaria Giuseppe Ghizzi
il “Mercatino della solidarietà” e
“Giochi in piazza”, la scuola dell’infanzia “Antonio Brogi” la “Festa di
carnevale”.
I proventi raccolti sono stati devoluti all’Associazione “Solidarietà in buone mani” e
destinati alla costruzione di una scuola, che si chiamerà “Chiara per la vita” e sarà in grado di ospitare
circa 120 bambini, nel Distretto di Koinadugu, in
una delle regioni più povere della Sierra Leone. Al
momento di concludere il ciclo delle elementari,
Chiara aveva scritto alle sue insegnanti: “Grazie per
avermi insegnato l’importanza della solidarietà”.
Il ringraziamento della scuola va oggi: ai compagni
di Chiara ed ai suoi genitori, per aver testimoniato e
trasmesso un’esperienza di solidarietà; agli alunni e
alle loro famiglie per averla raccolta e felicemente
portata avanti.
1909 -2009
CENTO ANNI DI PRESENZA MARISTA
A CASTIGLION FIORENTINO
Dal 1 al 4 ottobre, nel Santuario della Madonna
della Grazie al Rivaio, si terrà una serie di incontri,
per sottolineare la ricchezza spirituale e culturale
derivata dalla presenza secolare dei Padri Maristi a
Castiglion Fiorentino.
Il programma prevede conferenze, celebrazioni solenni, un momento di festa, l’incontro degli ex alunni del
Seminario e l’allestimento di una mostra fotografica
1909 - i primi alunni del seminario del Rivaio e documentaria.
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Se ai nostri giorni la crisi del
matrimonio sembra inarrestabile,
cosa avrebbero pensato i giovani
di oggi di fronte alle consuetudini
e rigidità che fino a pochi decenni
fa precedevano il fatidico “sì”?
Wanda Bernardini, appassionata
ricercatrice delle nostre tradizioni, ha ricostruito fedelmente, nel
libro “C’era una volta la sposa”,
le emozioni e le vicende legate
alla celebrazione nuziale, in tempi
in cui le ristrettezze economiche
accompagnavano gli sposi in un
cammino fatto di rinunce da un
lato e di profonda gioia dall’altro.
Il rito del matrimonio era qualcosa
di magico: succedeva una volta e
rimaneva “il giorno più bello”.
L’abito, la cerimonia religiosa, la
dote, i festeggiamenti, le usanze,
le relazioni familiari, il coinvolgimento della comunità, riflettevano
le peculiarità di un’epoca. L’autrice ha ordinato con passione e
poesia tanti frammenti, che aiutano a ricostruire il ritratto e l’identità del matrimonio d’altri tempi,
facendo trasparire, con piacevole
narrativa, la struggente debolezza
del ruolo femminile nella società
del passato. Tante foto, spesso delicatamente sbiadite, e documenti
preziosi avvalorano la qualità
dell’opera, che è volutamente nata
in “bianco e nero”, conservando
così la magia di momenti lontani
nel tempo. Edito con il patrocinio
di Comune, Icec e Associazione
Amici della Valle di Chio, il libro
è stato presentato recentemente al
Circolo Anspi di Pieve di Chio ed
accolto con lusinghieri apprezzamenti e simpatia.
SERATA D’ESTATE… NELLA NOTTE
SOLIDARIETÀ CON “GARDEN FOR AFRICA”
Ha riscosso pieno successo la
frequentato da molti giovani, che
“Serata d’estate… nella notte”,
ha dato l’opportunità di far conopromossa dal “Centro Commerscere loro il fascino del continente
ciale Naturale-Vie di Castiglion
africano e la piaga della povertà
Fiorentino”, dal Comune, dalla
che lo tormenta.
Camera di Commercio, dalla Pro
La serata, allietata dal gruppo
Loco, dalla Confcommercio e
“Astemio Lupin”, è iniziata con
dall’Associazione “Gli Occhi della
una cena a base di prodotti tipici
Speranza Onlus”. Una notte bianafricani, molto gradita da tutti.
ca nel centro storico, vissuta da un
Apprezzati anche: la mostra fotonumeroso pubblico all’insegna
grafica, lo stand per la vendita di
della musica, dell’intrattenimento,
gadget e 1’angolo del tè e del Kardello shopping , con il valido conkadè. Complessivamente una felitributo dei commercianti locali.
ce esperienza sia per i responsabili
La manifestazione ha avuto anche
dell’Associazione “Gli occhi della
positivi risvolti di solidarietà con
speranza onlus”, che per quanti vi
“Garden for Africa”, rivelatasi
hanno partecipato. Un ringraziauna novità, rispetto alle iniziamento sentito va al Garden, che
tive realizzate precedentemente
ha messo a disposizione tutto il
dall’Associazione “Gli occhi della affliggono le popolazioni africane personale ed ha devoluto all’Assperanza”, oltre che un’occasione e sui progetti che l’Associazione sociazione una parte dell’incasso,
di divertimento e arricchimento ha da tempo avviato in Zambia.
che sarà totalmente destinata al
culturale, destinata a sensibiliz- Preziosa si è rivelata la collabo- finanziamento dei progetti in corso
zare le persone sui problemi che razione con il “Garden”, locale in Zambia.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FOLKLORE
Nell’ambito dell’Estate Castiglionese 2009,
promossa da Comune, Icec e Pro Loco,
hanno riscosso uno straordinario successo le
serate dedicate al Festival Internazionale del
Folklore “Suoni e colori dal mondo” Città di
Arezzo. Nella suggestiva cornice di Piazza del
Municipio, ne sono stati applauditi protagonisti: il Gruppo croato “Jedinstvo”di Spalato;
l’Ensemble folk song di musica e danza “Tanok” di Udmurt (Russia); il Ballet Folklórico
”Bafut” de Tarapacá in Cile; l’Ensemble “Cho
- Shui River” Art Dance di Taiwan.
POSTA DEI LETTORI
Venerdi 12 giugno
2009 é stato per me
uno dei giorni più belli
ed emozionanti della
mia vita. Era l’ultimo giorno di scuola
della mia carriera di
insegnante quando, a
sorpresa, è stata organizzata per me una
festa favolosa: “Ti
vogliamo bene maestra Anna” si leggeva sullo striscione che -insieme
ai palloncinì colorati, fiori, regali, foto, canzoni dedicate, pensieri e un
bel rinfresco, alla presenza anche della mia Dirigente- mi aspettava in
un angolo del piazzale della mia scuola di S. Cristina.
Il tutto, accompagnato dagli applausi e da qualche lacrima, mi ha portato
gioia ed emozioni indescrivibili e, soprattutto, inaspettate. Non credevo
di meritarmi una festa di tale portata, ma forse, dopo 27 anni di insegnamento in questa scuola, anche i muri hanno imparato a volermi bene.
Io qui ho lavorato sempre con tanto entusiasmo e senza scoraggiarmi,
perché ho trovato dei colleghi splendidi, sempre pronti alla collaborazione e al confronto, dei genitori disponibili e dei bambini molto affettuosi, con i quali ho sempre avuto un ottimo rapporto. Mi mancheranno
sicuramente, ma spero di aver lasciato in tutti un buon ricordo
Grazie di tutto. Vi saluto abbracciandovi e vi lascio il mio entusiasmo e
il mio sorriso. Mi auguro che questa scuola sopravviva sempre, perché
qui permangono ancora valori veri, quelli di un buon tessuto umano.
Anna Giannetti
Ciao a tutti e buon futuro!
“ALICE NON LO SA!”: TERMINATE LE RIPRESE
Si sono spenti i riflettori che, per quasi un mese,
hanno illuminato piazze, strade, vicoli e gli scorci
più suggestivi di Castiglion Fiorentino ed hanno
fatto da sfondo alle riprese del film “Alice non lo
sa!”, prodotto dall’Associazione AliceCinema, creata da un
gruppo di diplomati del Centro
Sperimentale di Cinematografia
di Roma e Milano, reduce dal set
italiano di “New Moon”. Nato da
un’idea di Elena Giogli e Gaia
Musacchio, il film è destinato a
partecipare a festival italiani ed
internazionali (Giffoni, Torino
e Roma) ed è stato pensato per
essere la puntata pilota di una
nuova serie televisiva. Con la
regìa di Alessandro Guida, ne
sono interpreti, tra altri: Alan
Cappelli, il biondo batterista
della “Tband” dello spot Tim,
Lorenzo Richelmy e Giuditta Avossa del cast di “Liceali”, Giulia Castellini nel ruolo di “Alice”, Claudia
Gaffuri e Roberto Mugnaini. Come ci ha confermato
il regista Guida, il lavoro si è svolto regolarmente.
“Passeremo ora -precisa- alla fase del montaggio del
film, che speriamo di presentare presto in anteprima a
Castiglion Fiorentino, città alla quale tutta la troupe di
Roma si è affezionata, perché è
stata splendida nell’accoglierci e
disponibile, dal primo all’ultimo
cittadino, Rioni compresi, nel
darci concreto sostegno. Sono
molto soddisfatto ed esprimo
a tutti profondi sentimenti di
gratitudine”.
La storia del film si ispira a
quella di Giulietta e Romeo e si
inserisce nel contesto del Palio
dei Rioni. Invece che i Capuleti
e i Montecchi , ci sono i Terzieri
castiglionesi con le loro tradizionali rivalità. Narra l’amore
impossibile tra Alice, schierata
dalla parte del Rione Cassero e
Sandro, un ragazzo di Porta Fiorentina, per di più fidanzato con Martina, una ragazza del suo stesso rione,
organizzatrice del Corteggio Storico del Palio.
I PODISTI CASTIGLIONESI INCONTRANO IL PROF. PRODI
Nei giorni scorsi gli atleti della locale Società
Podistica “Il Campino” hanno partecipato alla 35^
edizione della Coppa “Il Poggiolo” a Montalcino,
che ha visto alla partenza 300 concorrenti, 150 dei
quali hanno dato vita alla gara competitiva, sulla
distanza di 11 km, valida come prova provinciale
senese Uisp. Tra coloro che hanno partecipato
alla gara non competitiva, anche il prof. Romano
Prodi che, come un comune podista, si è fatto il
suo bel percorso circondato da amici.
Prodi si è intrattenuto cordialmente anche con
gli atleti castiglionesi e si è congratulato con il
Presidente Giancarlo Pierini. per gli ottimi risultati
ottenuti dai rappresentanti nostrani, in particolare
Mirko Refi, classificatosi al primo posto nella
graduatoria della sua categoria.
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