Pubblicità diretta non indirizzata - Tassa Pagata - Aut. nr. DCB / 345 AD del 25/01/2005 - Arezzo Poste Italiane S.p.A. PERIODICO DI INFORMAZIONE COMUNALE www.comune.castiglionfiorentino.ar.it Anno XXXIII - SETTEMBRE 2009 - n. 09 Periodico Mensile - Autoriz. del Tribunale Arezzo n. 7 del 12.04.1975 - Direttore Respons. Arnaldo Valdarnini Cari Castiglionesi, in questo numero del Periodico Comunale troverete, in allegato, un piccolo libretto intitolato “Norme sul decoro e sulla civile convivenza”. Comprende 32 articoli, che hanno lo scopo di rendere migliore la vita a Castiglion Fiorentino. Si parla, infatti, di sicurezza urbana, di tranquillità delle persone, di pubblica incolumità, tutte cose che stanno a cuore ad ognuno di noi e che, purtroppo, negli ultimi anni hanno visto un progressivo deterioramento. Non a caso i temi della sicurezza sono ormai pane quotidiano per le cronache nazionali ed occupano sempre più spazio anche in quelle locali. A questa situazione occorre reagire: rimanere passivi non serve. Alcune cose, a Castiglion Fiorentino, le abbiamo fatte da tempo. Per esempio: il nostro sistema di videosorveglianza, che oggi conta trenta postazioni, è partito da diversi anni; abbiamo aumentato il numero dei vigili urbani e la loro dotazione di mezzi; abbiamo avviato politiche di inclusione ed integrazione per i cittadini stranieri. Oggi dobbiamo fare qualche piccolo passo in più ed il regolamento è la base dalla quale partire. Infatti esso consentirà ai nostri Vigili di poter lavorare su basi più certe, consentirà ai cittadini di conoscere meglio i propri diritti ma anche i propri doveri, permetterà ad ognuno di noi di essere custode della propria città. La sicurezza di un territorio la si raggiunge impegnandosi su più fronti: il primo è quello di un rafforzamento della Polizia Locale. È finita l’epoca, in cui dovere principale del Vigile Urbano era il controllo del traffico. Oggi il suo compito è ben più arduo e riguarda la sorveglianza di luoghi e persone. Tutti noi siamo ben consapevoli di come questa nostra bella città sia cambiata: nuovi cittadini di etnie e lingue diverse, periferie più grandi, luoghi di ritrovo più numerosi, stili di vita ben diversi dal passato. Sarebbe ipocrita, in particolare, non riconoscere che il senso di insicurezza di molte persone si è accresciuto, con l’aumentare della presenza degli immigrati: è un fatto innegabile, che trova in parte conferma nel numero dei reati contestati a cittadini stranieri. Su questo aspetto dobbiamo essere chiari: porte aperte per chi vuole contribuire, con il proprio lavoro e la propria capacità, alla crescita del nostro paese; massimo rigore nei confronti di chi delinque. E poi credo che sia oltremodo necessario uno scatto di orgoglio, recuperare cioè il nostro senso di identità. In quel crogiuolo di razze che sono gli Stati Uniti, tutti si sentono americani e questo sentirsi parte di un unico progetto, è un bene per il Paese. Lo stesso può avvenire da noi, attraverso lo studio della lingua, della storia ed il rispetto per i nostri costumi e le tradizioni. Un rispetto dovuto, in primo luogo, alla Nazione ed alla bandiera che la rappresenta. In Italia, quando si ottiene la cittadinanza, insieme alla “Costituzione” viene regalata una bandiera italiana: troppo tardi! Sarebbe utile che venisse donata ad ogni famiglia straniera che chiede di risiedere nel nostro Comune. Il mondo, infatti, ci è cambiato sotto gli occhi e non sempre questo cambiamento è stato in meglio. Per questo occorrono anche regole nuove, adatte ai tempi, regole che devono essere rispettate, a partire dal principio che chi sbaglia paga. Uno dei grandi mali di cui oggi soffriamo, è il fatto che non vi è certezza della pena. Assistiamo a situazioni indecenti, per cui chi si macchia di delitti, anche gravi, dopo poco tempo circola di nuovo per strada. Al tempo stesso si continuano a promulgare leggi, ingolfando tribunali e cancellerie, sapendo già che non potranno trovare concreta applicazione: ultima, in ordine di tempo, quella sul reato di clandestinità. Personalmente non credo che servano le leggi spot. Sarebbe ben più utile aumentare i mezzi alle Forze di Polizia e godere di una legislazione più snella, senza troppi cavilli. Quei cavilli, per intendersi, che regalano grande attualità alla frase che il Manzoni fa uscire dalla bocca di Azzeccagarbugli: “All’avvocato bisogna raccontare le cose chiare, a noi tocca poi imbrogliarle”. Di fronte a questi scenari ci sarebbe ben poco da stare allegri, eppure l’ottimismo non mi abbandona perché, a partire dal “basso”, è possibile ricostruire quel tessuto connettivo e di civile convivenza, che ha consentito tanti progressi alla nostra comunità: il nostro Regolamento ne è un esempio. Il Sindaco Paolo Brandi AVVISO APPROVAZIONE PIANO STRUTTURALE Il Garante della Comunicazione, comunica che in data 20 luglio 2009 è stato approvato dal Consiglio Comunale il Piano Strutturale del Comune di Castiglion Fiorentino. La deliberazione consiliare, avente come oggetto l’Esame delle Osservazioni e la definitiva approvazione del Piano Strutturale Comunale, ai sensi della L.R. Toscana 1/2005, è affissa all’Albo Pretorio dal giorno 4 agosto 2009 e pubblicata sul sito internet del Comune: www.comune.castiglionfiorentino.ar.it. Chiunque può prenderne visione ed estrarne copia presso il Servizio Edilizia Privata ed Urbanistica. L’avviso dell’approvazione del Piano Strutturale sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Toscana. Ai sensi dell’art. 17, comma 6 della L.R.T. 1/2005 lo strumento urbanistico acquista efficacia dalla data di tale pubblicazione. Questo l’iter pregresso della approvazione del Piano Strutturale Comunale: • Con D.G.C. n. 209 del 13 Dicembre 2004 è stato deliberato l’avvio del procedimento; • Con Deliberazione C.C. n. 35 dell’11 maggio 2007, veniva adottato ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/05 il Piano Strutturale Comunale, redatto dagli Architetti Roberto Verdelli, Danilo Grifoni, Antonio Bigi per la parte urbanistica e dalla Studio ProGeo Associati per la parte geologico-tecnica di supporto; • In data 12.6.2007 e successiva integrazione del 18.7.2007 la Deliberazione di Adozione n. 35/07 è stata trasmessa, insieme ai relativi allegati, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, L.R. 1/2005 alla Regione Toscana, alla Provincia di Arezzo. Con comunicazione del Garante del 12 maggio 2009, pubblicata all’Albo Pretorio e sul Sito Internet del Comune, è stata resa nota l’Avvenuta Adozione da parte del Consiglio Comunale del PSC, l’iter per la presentazione delle osservazioni alla adozione della del Piano Strutturale Comunale, dando comunicazione del deposito degli atti presso l’Ufficio Edilizia Privata-Urbanistica e fornendo indicazioni sui tempi per la presentazione delle osservazioni. Ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/05 si è provveduto al deposito della Deliberazione Consiliare 35/07 e degli allegati di cui sopra costituenti il PSC, presso l’Ufficio Urbanistica del Comune per 90 giorni consecutivi a partire dal 6 giugno 2007 al 3 settembre 2007. Dell’avvenuto deposito della Deliberazione citata e dei relativi allegati, è stata data notizia con avviso pubblicato all’Albo Pretorio Comunale , nel BURT della Regione Toscana del 6.6.2007 n° 23 e sul sito Web del Comune. OSSERVAZIONI PRESENTATE Come dal documento contenente l’elenco delle osservazioni al Piano Strutturale, sono pervenute nei termini di legge n. 550 osservazioni. Sono state prese in esame anche le osservazioni al PSC della Regione Toscana e dell’Ente Irriguo Umbro, anche se pervenute fuori dalla scadenza predetta. Il documento di proposta della Giunta Comunale, relativo all’esame di 552 osservazioni, contenente l’elenco numerico progressivo delle osservazioni, il soggetto proponente, l’ubicazione, la sintesi complessiva di accoglimento /parziale, accoglimento/non accoglimento/non pertinenza, è allegato sotto la lettera B alla delibera di Consiglio Comunale n° 32/09 di esame delle osservazioni e di approvazione definitiva. Le 552 osservazioni, nei loro contenuti e secondo il relativo parere proposto dal Giunta Municipale, sono state valutate dalla Commissione Urbanistica nella seduta del 15.5.2009, con il seguente parere: “Vista la documentazione dettagliata delle singole osservazioni redatta dai progettisti incaricati dall’Amministrazione, la Commissione esprime parere favorevole ai criteri illustrati di controdeduzione delle osservazioni” La proposta citata è stata sottoposta alla Conferenza dei Capigruppo Consiliari del 13. 6.2009. La Delibera n° 32/09 e tutti gli allegati relativi all’esame delle osservazioni e definitiva approvazione del Piano Strutturale Comunale, sono visionabili presso l’Ufficio Urbanistica nei giorni di martedi, venerdi e sabato dalle ore 9 alle 13. Il Garante della Comunicazione Arch. Claudio Amadori LOTTA ALL’ABUSO DI ALCOL TRA I GIOVANI CASTIGLION FIORENTINO RIVENDICA IL SUO RUOLO DI PRECURSORE Mentre il Comune di Milano ma soprattutto nell’aver innalzato il to. “Tra questi Comuni -precisa sbandiera nuove regole e nuovi limite di età, rispetto ai 16 anni, già il Sindaco Brandi- anche quello strumenti per combattere l’alco- previsti dal codice penale. Manuela di Monza, il cui Assessore alla lismo tra i più giovani, balzando Valli Comandante della Polizia sicurezza, Massimiliano Romeo, alla ribalta della cronaca nazionale Municipale, sottolinea la fattiva è venuto a conoscenza della nocome il primo esempio in Italia in collaborazione degli esercenti stra iniziativa, partecipando al questo senso, Castiglion Fiorenti- locali, che mai hanno contestato Meeting «Città Serena», da noi no rivendica, di diritto, il suo ruolo l’iniziativa, anzi hanno sempre promosso su queste tematiche”. di precursore nella lotta all’abuso fornito il loro sostegno per metterla Aggiunge di aver appreso dalla di alcol tra i giovanissimi. In- in pratica. Ricorda, inoltre, che nel- stampa che il Comune di Milano fatti, già dal novembre 2008, è le settimane successive all’entrata si è ispirato alla norme adottate in vigore un’ordinanza, ben più in vigore dell’ordinanza, una nota da quello di Monza, quindi ritiene restrittiva di quella del Sindaco catena della grande distribuzione di poter attribuire a Castiglioni il Moratti, in base alla quale, nel ha vietato la vendita di alcolici ai merito di essere stato l’apripista territorio castiglionese, è fatto di- minori di 18 anni all’interno dei nella lotta contro l’abuso di alcovieto di somministrare e vendere suoi supermercati. lici tra i ragazzi. “Siamo pertanto ai minorenni, bevande alcoliche L’esportazione della norma adot- orgogliosi -conclude Brandi- di superiori ai 7 gradi. La portata tata da Castiglion Fiorentino non aver esportato così lontano il innovativa del provvedimento finisce qui. Numerosi, infatti, nostro provvedimento, anche se consiste, innanzitutto, nel vietare sono stati gli Enti locali che hanno l’auspicio era e rimane quello anche la vendita per asporto, che contattato il locale Comando di di fare rete nel nostro territorio, impedisce ai minori di poter ac- Polizia Municipale, per conoscere stimolando analoghe iniziative quistare alcolici nei supermercati, nel dettaglio l’ordinanza in ogget- nei Comuni a noi vicini”. 1 Piano “de-Strutturale”: molti interessi privati, poche idee pubbliche Una sola seduta “balneare”, in un torrido pomeriggio di luglio, è stata sufficiente al Primo Cittadino, nonché Assessore all’Urbanistica, nonché Presidente del Consiglio Comunale per discutere ed approvare il Piano Strutturale Comunale: ci complimentiamo (molto sarcasticamente) con il Sindaco per il metodo celere (o sbrigativo) e molto democratico che ha permesso di stabilire un vero record nella tempistica, considerato, soprattutto, le 552 osservazioni presentate e che, secondo il verbale pubblicato, sarebbero state discusse in poche ore. Lasciando la fictio iuris delle carte e tornando alla mera cronaca dei presenti in aula, i fatti si ricordano in maniera sostanzialmente differente, ma non volendo tediare i nostri concittadini con il racconto di scene al limite del grottesco da parte di una Maggioranza impreparata, supina e silente, ci preme citare testualmente la valutazione espressa nel documento che, come Gruppi Consiliari di Opposizione, avevamo redatto con la collaborazione ed il supporto di Tecnici qualificati, nello specifico di architetti specializzati in urbanistica. La relazione, intitolata “ Castiglion Fiorentino: dal Centro Antico e dalla sua valorizzazione al territorio, per un progetto ignorato dal Piano Strutturale” si chiude con tale allocuzione: “Rimane, comunque, assodata la valutazione negativa del nuovo strumento che risulta apertamente deficitario nella: valutazione del fabbisogno di infrastrutture; mancanza di una visione strategica sul destino di Castiglioni; mancanza di visione critica in materia di crescita edilizia che, ancora una volta, viene valutata in modo eccessivo e sovradimensionata, mirata solo alla creazione di un consenso e non alla reale domanda presente.” Tale risulta esser la chiusura di un dossier di tredici pagine che non ci è stato nemmeno possibile leggere in aula e far verbalizzare, giacché nessuna discussione, circa lo specifico strumento di pianificazione urbanistica generale è stata concessa, né delle singole osservazioni rapportate per area geografica, così come richiesto dall’Opposizione. Nel momento stesso dell’approvazione fina- le, si è proceduto per dichiarazione di voto dei Capigruppo, senza alcuna possibilità di esposizione da parte dei singoli Consiglieri, un disagio che riteniamo comune anche a coloro i quali, pur in Maggioranza, si dichiarano sensibili ed attenti alla tutela ed alla valorizzazione del nostro territorio. Secondo questo piano strutturale, così come approvato, lo sviluppo di Castiglion Fiorentino riguarda solo il numero di abitanti e la loro necessità di abitazioni, senza considerare invece la necessità di regolare la viabilità, di strade, di parcheggi e di spazi destinati allo sviluppo di attività economiche legate al territorio. Di fatto abbiamo potuto osservare come il Piano Strutturale Comunale (PSC), da documento di pianificazione urbanistica generale, che delineerà e condizionerà le scelte MOSTRA ARCHEOLOGICA ILSpazi CINGHIALE NELL’ANTICHITÀ - ARCHEOLOGIA E MITO espositivi Chiesa di San Filippo – 18 luglio - 18 ottobre 2009 Nelle civiltà del mondo antico, il cinghiale aveva un forte significato simbolico. Per i celti era un animale sacro, rappresentazione della forza divina allo stato selvaggio, in India la manifestazione della forza creatrice che pone fine al caos originale. Nelle culture mediterranee il cinghiale veniva identificato con la Morte, per il colore scuro e le abitudini notturne: ucciderlo significava sconfiggere l’Oltretomba. Nel mondo greco, fin da Omero, era il simbolo del coraggio virile, dell’indomabile ferocia e dell’audacia propria del guerriero. Per questo i Greci, come spiega lo storico Senofonte, consideravano la caccia al cinghiale un allenamento fondamentale per educare i giovani alla guerra. Gli Etruschi lo ritenevano a diretto contatto con le divinità infernali, lo cacciavano di notte o all’alba, con cani feroci e sembra con pantere, al suono dei flauti. Per i Greci era il kapros, per i Latini il tuscus aper trasformatosi nell’italiano cinghiale, attraverso il volgare toscano cignale. Castiglion Fiorentino -sede di un Museo archeologico e da oltre venti anni impegnata in campagne di scavo per la presenza dì importanti aree archeologiche etruschededica a questo animale la prima mostra archeologica, in assoluto mai realizzata prima d’ora su questo argomento. Curata da Margherita Scarpelìini (etruscologa, Direttore Scientifico del Museo Civico Archeologico), organizzata dal Comune e dall’Istituzione Culturale Educativa Castiglionese, con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, della Regione Toscana e della Provincia di Arezzo, la mostra presenta al pubblico 50 pezzi, molti dei quali inediti, che vanno dal VII sec. a. C. al III sec. d. C., provenienti dai maggiori musei archeologici della Toscana (MAEC di Cortona, Museo Archeologico delle Acque di Chianciano Terme, Museo Guarnacci di Volterra, Mu- seo Archeologico Nazionale G. C. Mecenate di Arezzo, Museo Archeologico Nazionale di Firenze) oltre che da Museo Casa Siviero, Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria e collezione Cassa di Risparmio di Firenze. Simbolo della mostra una stupenda scena di caccia (nella foto di testa), rappresentata in una matrice di una coppa in terra sigillata aretina (la tipica produzione ceramica dal colore rosso, che in epoca romana rese Arezzo famosa in tutto il mondo) Nella straordinaria scena dal forte senso naturalistico, un cinghiale esce da un canneto, affrontato da un guerriero con una lunga lancia ed un feroce cane; da dietro una bellissima figura maschile nuda, con un leggero mantello mosso dal vento, si torce per raccogliere la forza e colpire l’animale con una scure. Una scena fortemente evocativa, non lontana da quella che doveva essere la realtà. Sappiamo infatti che gli Etruschi cacciavano il cinghiale a gruppi armati, accompagnati da cani particolarmente feroci, discendenti dei mastini assiri, impiegati anche nella caccia all’orso, al cervo e al lupo. La mostra è suddivisa in cinque sezioni: Il Cinghiale nei riti e nelle offerte votive - Il Cinghiale nell’iconografia - Il Cinghiale nel mito - Armi e cani - Il Cinghiale nell’alimentazione. Il progetto della mostra muove da un’eccezionale vicenda archeologica che Castiglion Fiorentino vive da molti anni; una vicenda che ha consentito di connotare la nota cittadina medioevale, quale eminente oppidum etrusco della Valdichiana, caratterizzato da una prestigiosa acropoli sacra sede di un tempio e di edifici ad esso annessi (VI - II sec.a.C.). Tra gli innumerevoli reperti rinvenuti nelle campagne di scavo nel Piazzale del Cassero spiccano materiali osteolo- gici animali che richiamano le pratiche sacrificali messe in atto nei santuario stesso. Si tratta in particolare di resti di bovini, suini, ovini, di qualche equide nonché di cervi, caprioli e cinghiali: quest’ultima specie selvatica è testimoniata soprattutto dalle zanne. L’interesse per questo dato archeologico scaturisce dal fatto che anche nel mondo etrusco la scelta della vittima sacrificale doveva tener conto degli eventuali rapporti intercorrenti tra la specie animale e la divinità destinataria dei dono votivo. La presenza dì specie selvatiche sacrificate od offerte nel tempio del Cassero potrebbe indicare la venerazione per una divinità protettrice della caccia o meglio la frequentazione di devoti dediti alla pratica venatoria e, quindi, nello specifico, le zanne di cinghiale essere dei probabili trofei dedicati dai cacciatori stessi. Dall’analisi di questa documentazione, scaturisce un quadro faunìstico ed ambientale del territorio in epoca antica, in particolare etrusca, con interessanti richiami e proiezioni di continuità fino all’epoca odierna. Quindi è stato inevitabile porre specifica attenzione allo studio dell’animale selvatico, il cinghiale, che ancora oggi rappresenta un ambito e popolare trofeo e desta notevole interesse nella comunità castiglionese e non solo. Andando avanti nell’indagine, è emersa una infinità di implicazioni simboliche che ruotano intorno a questo feroce ungulato dalle molteplici valenze e dai complessi significati nell’ambito del mito, delle tradizioni, delle credenze, degli usi e dei costumi umani legati al mondo antico. 2 strategiche e strutturali di assetto e sviluppo del territorio nei prossimi anni, quindi da strumento pubblico per il bene della nostra comunità “al fine di tutelarne l’integrità fisica ed ambientale e l’identità culturale”(così come recita la definizione enciclopedica di Piano Strutturale), sia divenuto, nell’immediato, la sommatoria degli interessi privati di pochi, di coloro che hanno visto accolto o parzialmente accolto le proprie osservazioni (circa il 50% di quelle presentate) e, in un futuro prossimo, di coloro i quali hanno visto rinviare le proprie osservazioni all’approvazione del Regolamento Urbanistico (un altro 25%). Un messaggio di speranza, tuttavia, va inviato a chi si è visto respingere le proprie osservazioni (il restante 25%), giacché tra future varianti e prossime scadenze elettorali siamo fiduciosi che, parafrasando un’immagine biblica, questa Maggioranza, nel deserto del consenso politico che gli sta crescendo attorno, si farà sedurre dalla tentazione del potere. Invitiamo, infine, il Sindaco Brandi e la Parte Politica che lui esprime, a presentare il Regolamento Urbanistico in tempi celeri (entro la fine del 2009) e lontano dalle urne, allo scopo di smentire le nostre grigie presupposizioni, poiché “a pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si indovina”. AN-PdL, Polo per Castiglioni e UDC BROLIO E LA VALLE DI CHIO COPERTE DALL’ADSL Importanti novità per alcune frazioni del territorio di Castiglion Fiorentino. Brolio e la Valle di Chio, in particolare, sono interessate da progetti di ammodernamento. In primo luogo, a seguito dell’interessamento dell’Assessorato all’innovazione tecnologica, anche queste due aree del territorio castiglionese sono state recentemente coperte con l’Adsl, (Asymmetric Digital Subscriber Loop – il sistema di trasmissione che sfrutta la rete telefonica per il trasporto di dati digitali ad alta velocità), colmando così il gap tecnologico che le divideva dal resto della città e del territorio. Il tutto è stato reso possibile grazie alla collaborazione con Eutelia, vincitrice del bando regionale sul “digital divide”, che ha effettuato un ampliamento di banda larga e, grazie ad un ponte radio, ha esteso la copertura “wireless”. È quindi già possibile prendere contatti con l’Azienda stessa, oppure con il responsabile di zona per poter usufruire di questo nuovo servizio. Con l’estensione della rete Adsl, anche le comunità della Val di Chio e quelle di Pievuccia-S.Lucia e Brolio, sono adesso finalmente coperte da questi servizi, che l’Assore. Francesco Fossati valuta elementi distintivi, in grado di qualificare lo standard della qualità della vita delle persone e delle imprese. “Abbiamo -precisa- mantenuto un impegno preso nei confronti dei cittadini e del quale mi ero fatto personalmente carico. Grazie alla collaborazione con Eutelia, siamo riusciti a dare una risposta alle aspettative, in tempi ragionevolmente brevi”. Per dare una dimostrazione della bontà ed attivazione del nuovo servizio, recentemente, con felice esito, è stata effettuata una prova dimostrativa di collegamento tra due strutture recettive, diametralmente opposte a livello di dislocazione geografica: l’agriturismo “S. Stefano” di Antonio Bernardini nella Valle di Chio e l’agriturismo “Lodolazzo” di Demetrio Cucca. a Brolio in Valdichiana. SERVIZIO MENSE E TRASPORTO SCOLASTICO Novità per i servizi scolastici a Castiglion Fiorentino. Il Consiglio Comunale ha recentemente approvato due regolamenti in materia di ristorazione e trasporto scolastico per gli alunni delle scuole castiglionesi. Sostanzialmente, i due provvedimenti modificano l’attuale organizzazione per l’iscrizione ai servizi ed il relativo pagamento delle rette. Per quanto concerne il servizio mensa, è stata notevolmente ottimizzata e semplificata la procedura: sono stati aboliti i buoni pasto ed il conseguente passaggio degli stessi di mano in mano. L’iscrizione verrà curata direttamente dall’Ufficio Servizi Scolastici del Comune, che provvederà a conteggiare i pasti effettivamente fruiti e ad inviare alle famiglie il relativo bollettino con il giusto importo da pagare. Questa piccola rivoluzione alleggerirà le famiglie e consentirà un puntuale controllo sui pagamenti. Controllo peraltro già avviato nello scorso anno, in collaborazione con il Comando di Polizia Municipale, che ha effettuato un lavoro certosino, anche nel settore dei trasporti, riuscendo così a recuperare circa il 65% degli insoluti, con la conseguente e formale messa a ruolo di coloro che ancora non hanno pagato. A proposito di trasporti scolastici, l’Amministrazione comunale ha voluto recepire anche una specifica richiesta, nata in seno al Consiglio Comunale dei Ragazzi, al fine di intensificare i controlli a bordo dei pulmini, per prevenire atti di bullismo. A partire dal prossimo anno scolastico, è quindi previsto che, oltre all’autista, all’interno di ogni scuolabus, sia presente anche un altro adulto con specifiche funzioni di vigilanza. Precisa il Sindaco Brandi: “Queste novità apporteranno miglioramenti qualitativi nell’erogazione del servizio, senza prevedere alcun aumento dei costi, così come stabilito in Consiglio Comunale”. Da sottolineare che nel caso in cui le famiglie avessero ancora buoni mensa residui, possono rivolgersi direttamente all’Ufficio Servizi Scolastici. PIERO FUSI: DA FUNZIONARIO A PENSIONATO COME ERAVAMO... 1943 - Bivacco dei Bersaglieri in S. Agostino FAMIGLIA BORGHINI I Borghini si stabilirono in Castiglione nel XVIII secolo, provenienti da Cortona. Vero è che la prima bottega del caffè nel nostro paese fu creata da Tommaso Borghini, con la denominazione di “Caffè del Moro”, accanto alla Chiesa della SS. Annunziata di Palazzo Scolopi. Nel periodo della loro residenza in Castiglione hanno esercitato molte professioni e, oltre ad aver atteso agli affari del tempo, hanno rivendicato antiche e nobili tradizioni. Stando alle loro affermazioni, si fanno parenti dello scrittore Borghini: forse si tratta di Vincenzo Maria (nato a Firenze nel 1515 e ivi deceduto nel 1580) frate benedettino, che si guadagnò la fiducia di Cosimo I dei Medici. Carlo di Giuseppe Borghi di Bibbiena aveva sposato Caterina Selvaggia di Antonio Borghini nella chiesa di Sant’Agostino nell’anno 1788. Da questo matrimonio il 4 maggio 1790 nacque, a Bibbiena, Giuseppe Borghi. All’età di tre anni fu portato a Castiglion Fiorentino nelle case dei parenti, che erano state degli Acquisti, presso il Canto di Sant’Antonio. Prese lezioni private nella sua casa da Lucia Brozzi defunta nel 1802. Crescendo continuò gli studi nel locale collegio di San Filippo Neri, apprendendo il latino, la retorica, la filosofia ed infine morale e teologia. La sua ottima preparazione non passò inosservata al rettore don Alessandro Dragoni, che lo volle come maestro di retorica. Giuseppe Borghi studiò lettere con l’arcidiacono Alessandro Dragoni nel Collegio di Castiglion Fiorentino e qui, in occasione degli esercizi accademici, tenutisi nel 1806 e 1807, dette pubblica prova di “particolare genio” per la poesia, scrivendo versi, come ricorda il Ghizzi, “a vista” nel tempo datogli dagli esaminatori. Presso il seminario di Arezzo studiò filosofia e teologia. Nel 1812 venne richiamato a Castiglione, presso il nostro collegio, dove ricopri prima la cattedra di retorica e poi quella di filosofia e di matematica. Nel 1814, per merito del vescovo monsignor Albergotti, fu nominato vice rettore del collegio stesso e canonico presso la collegiata di San Giuliano. Lo stemma della famiglia Borghini -Uno scudo d’oro, tagliato in diagonale da una fascia rossa, con tre rondini sopra e tre sotto, con le ali chiuse- figura in quasi tutti i tribunali del Granducato di Toscana, perché alcuni suoi componenti sono stati o Capitano del Popolo o Commissario o Vicario, oppure Podestà. Giovanni Lumachi Mirella e Loretta Amerighi oltre che gemelle a livello naturale, lo sono state anche nella loro vita professionale. Entrambi, a partire dallo stesso giorno di assunzione, hanno svolto servizio alle dipendenze dell’Amministrazione delle Poste. La prima è arrivata a ricoprire la carica di Direttore dell’Agenzia Postale di Castiglion Fiorentino, la seconda, con identico titolo, di quella di Bucine. Dopo 40 anni di onorato servizio, la loro vita continua a svolgersi in parallelo. Infatti, dal 30 giugno, l’una e l’altra sono state collocate in pensione. A loro un sentito grazie e l’augurio di tanti giorni sereni insieme alle rispettive famiglie. All’Università degli Studi di Siena, il dott. Paolo Pasquetti, specialista in reumatologia, ha recentemente conseguito il diploma di dottorato di ricerca in Biomedicina e Scienze ImmunologicheSezione Reumatologia. Relatore il prof. Mauro Galeazzi, ha discusso la tesi inerente il seguente progetto di ricerca: “Artropatia psoriasica: valutazione di particolari aspetti diagnostico-terapeutici”. Al dott. Pasquetti vivissimi rallegramenti. LAUREE - All’Università degli Studi di Firenze, con grande soddisfazione dei genitori Angiolo e Margherita, Barbara Menci si è brillantemente laureata in Giurisprudenza con la votazione di 110. Ha discusso la tesi “I reati in materia di pornografia minorile”, della quale è stato relatore il prof. Michele Papa. Alla stessa Università e con identica votazione, Andrea Salvietti si è brillantemente laureato in Architettura. Relatore il prof. arch. F. Sciurpi, ha discusso la tesi: “Evoluzione delle soluzioni impiantistiche per la climatizzazione invernale degli edifici residenziali, in relazione alla nuova normativa per l’efficienza energetica”. Ai neo dottori rallegramenti e l’augurio di una brillante carriera. A MONTECCHIO SBOCCIA IL “GIRASOLE” A settembre, per le madri che devono conciliare il lavoro e la cura dei figli, a Montecchio Vesponi sboccia il “Girasole”, un Asilo Nido di qualità educativa e di altrettanta qualità ambientale ed organizzativa. Il Nido è progettato e realizzato dalla Cooperativa Sociale “Koinè”, anche grazie al sostanziale contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Sarà fruibile a moduli differenziati, di durata compresa tra le 4 e le 10 ore massime giornaliere e può ammettere sino a 28 bambini, in età compresa tra i 12 ed i 36 mesi. Per informazioni e richiesta dei moduli di domanda telefonare al 338.7231703. Il 30 giugno è andato in pensione Piero Fusi, Direttore dell’Istituzione Culturale Castiglionese. Forte di un’esperienza nel privato riguardante il settore librario, fin dal momento della sua assunzione nella carica di Direttore della Locale Biblioteca Comunale, si è adoperato con grande capacità e voglia di fare per farla crescere, portandola agli attuali alti livelli di potenzialità e funzionalità, che la collocano fra le prime della Provincia di Arezzo. Nei tanti anni della sua conduzione, una moltitudine di utenti (studenti, cultori, professionisti) hanno potuto beneficiare della competenza e della disponibilità di Piero Fusi, nei cui confronti tutti esprimono lusinghieri apprezzamenti per la sua straordinaria conoscenza dei “fondi librari” di cui la Biblioteca è dotata, oltre che della Storia di Castiglioni in tutti i suoi risvolti ed epoche. In virtù del suo impegno, è riuscito ad entrare in cordiali rapporti con i rappresentanti delle varie Istituzioni, ottenendo spesso aiuti e finanziamenti per la Cultura castiglionese, oppure donazioni di interi fondi archivistici. Anche molti privati, come ricorda Santino Gallorini, hanno ceduto alla sua coinvolgente amicizia, arrivando spesso a far dono alla Biblioteca dei loro consistenti patrimoni librari: esempio per tutti la ricchissima biblioteca di Mons. Angelo Tafi, che ha lasciato all’Istituzione castiglionese migliaia di libri, molti dei quali rarissimi. Meritano di essere ricordati anche le tante mostre, convegni, studi ed altri momenti di indagine del territorio a cui Fusi ha dedicato, al di là dei doveri di funzionario comunale, anche l’anima Complessivamente gli anni da lui vissuti alla guida della Biblioteca e dell’Istituzione Culturale, hanno coinciso con un elevatissimo salto di qualità della cultura locale, con la realizzazione di eventi, restauri, scavi, musei e nuove dislocazioni di libri e manoscritti, tali da far considerare Castiglion Fiorentino una vera “Cittadella della Cultura”. Di questo gli hanno dato atto alte personalità della cultura, italiana e straniera, tra i quali: il prof. Riccardo Frankovic illustre archeologo medioevalista, il prof. Jean Pierre Delumeau dell’Università di Rennes, il prof. Julius Kirshner dell’Università di Chicago e lo stesso Mons. Tafi. A Piero grazie per il lavoro svolto e per aver valorizzato l’immagine di Castiglion Fiorentino, ma anche l’augurio di un felice pensionamento, con la speranza di poter ancora godere della sua opera. PADRE PIO E PADRE BURESTI UNITI IN UN’ARTISTICA MEDAGLIA Ricorre quest’anno il decimo anniversario della nascita del Gruppo di Preghiera Padre Pio di Castiglion Fiorentino, fondato nel 1999 da Padre Arturo Buresti, che ne è stato la illuminata guida spirituale fino alla sua morte. In occasione della ricorrenza, il Gruppo ha ideato alcune iniziative, destinate a ricordare l’attività svolta nel corso del decennio e la collaborazione con il compianto Padre Buresti. A questo scopo, è in preparazione un opuscolo, dal titolo “10 anni in preghiera con Padre Pio”, la cui pubblicazione è prevista per il mese di novembre. Intanto è già disponibile un’artistica medaglia in bronzo (diametro 80mm - peso 300 grammi) realizzata dallo scultore castiglionese Enzo Scatragli. Si tratta di una creazione, in serie limitata, con sul diritto l’immagine di P. Pio e la scritta “Gruppo di Preghiera P. Pio Castiglion Fiorentino (AR) 1999-2009” e sul rovescio quella di P. Arturo con la scritta “P. Arturo Buresti Fondatore”. Enzo Scatragli è riuscito a donare a Padre Arturo e Padre Pio una serenità di aspetto, che non nasconde la tensione profonda che avvolge i carismatici personaggi, restituendoceli proprio come li abbiamo conosciuti. Chi desidera entrare in possesso della medaglia, può rivolgersi al Sig.Giuseppe Traquandi (tel.380.3326884). Opuscolo e medaglia, oltre a dare testimonianza della decennale esperienza del Gruppo di Preghiera castiglionese, vogliono portare un ulteriore contributo al progetto per l’aiuto ai bambini di Perù e Africa, al quale Padre Buresti ha dedicato tutte le sue energie. SCUOLE IMPEGNATE NEL PROGETTO “CHIARA PER LA VITA” A conclusione dell’anno scolastico, gli alunni delle scuole primarie “Giuseppe Ghizzi” del capoluogo, “Mario Mencarelli” di Manciano e quelli della scuola dell’infanzia “Antonio Brogi”, sono stati premiati da Don Giuliano Faralli, presidente dell’Associazione “Solidarietà in buone mani” e dai genitori di Chiara Polidori, la giovane tragicamente scomparsa vittima di un incidente della strada, per essersi impegnati con entusiasmo ed ammirevole volontà nella realizzazione del progetto genitori “Chiara per la vita”, portato a termine con grande successo. Il percorso attuato dagli alunni delle tre scuole, è partito dalla conoscenza di realtà socio economiche diverse dalle nostre, come quella della Sierra Leone, della quale hanno preso consapevolezza, grazie al prezioso incontro con Luca, Lorenzo, Silvia e Claudia, quattro ex compagni di classe di Chiara e con i suoi genitori, che hanno testimoniato come anche loro, durante l’arco dei cinque anni delle elementari, si siano adoperati nel collaborare con l’Associazione “Solidarieta’ in buone mani”, per aiutare e sostenere i bambini bisognosi. Nel corso dell’anno scolastico, alunni, genitori ed insegnati delle tre scuole si sono così attivati, attuando tre manifestazioni differenti, ma tutte finalizzate verso lo stesso obiettivo: la solidarietà. La scuola primaria di Manciano ha realizzato il “Mercatino dei presepi”, la scuola primaria Giuseppe Ghizzi il “Mercatino della solidarietà” e “Giochi in piazza”, la scuola dell’infanzia “Antonio Brogi” la “Festa di carnevale”. I proventi raccolti sono stati devoluti all’Associazione “Solidarietà in buone mani” e destinati alla costruzione di una scuola, che si chiamerà “Chiara per la vita” e sarà in grado di ospitare circa 120 bambini, nel Distretto di Koinadugu, in una delle regioni più povere della Sierra Leone. Al momento di concludere il ciclo delle elementari, Chiara aveva scritto alle sue insegnanti: “Grazie per avermi insegnato l’importanza della solidarietà”. Il ringraziamento della scuola va oggi: ai compagni di Chiara ed ai suoi genitori, per aver testimoniato e trasmesso un’esperienza di solidarietà; agli alunni e alle loro famiglie per averla raccolta e felicemente portata avanti. 1909 -2009 CENTO ANNI DI PRESENZA MARISTA A CASTIGLION FIORENTINO Dal 1 al 4 ottobre, nel Santuario della Madonna della Grazie al Rivaio, si terrà una serie di incontri, per sottolineare la ricchezza spirituale e culturale derivata dalla presenza secolare dei Padri Maristi a Castiglion Fiorentino. Il programma prevede conferenze, celebrazioni solenni, un momento di festa, l’incontro degli ex alunni del Seminario e l’allestimento di una mostra fotografica 1909 - i primi alunni del seminario del Rivaio e documentaria. 3 Se ai nostri giorni la crisi del matrimonio sembra inarrestabile, cosa avrebbero pensato i giovani di oggi di fronte alle consuetudini e rigidità che fino a pochi decenni fa precedevano il fatidico “sì”? Wanda Bernardini, appassionata ricercatrice delle nostre tradizioni, ha ricostruito fedelmente, nel libro “C’era una volta la sposa”, le emozioni e le vicende legate alla celebrazione nuziale, in tempi in cui le ristrettezze economiche accompagnavano gli sposi in un cammino fatto di rinunce da un lato e di profonda gioia dall’altro. Il rito del matrimonio era qualcosa di magico: succedeva una volta e rimaneva “il giorno più bello”. L’abito, la cerimonia religiosa, la dote, i festeggiamenti, le usanze, le relazioni familiari, il coinvolgimento della comunità, riflettevano le peculiarità di un’epoca. L’autrice ha ordinato con passione e poesia tanti frammenti, che aiutano a ricostruire il ritratto e l’identità del matrimonio d’altri tempi, facendo trasparire, con piacevole narrativa, la struggente debolezza del ruolo femminile nella società del passato. Tante foto, spesso delicatamente sbiadite, e documenti preziosi avvalorano la qualità dell’opera, che è volutamente nata in “bianco e nero”, conservando così la magia di momenti lontani nel tempo. Edito con il patrocinio di Comune, Icec e Associazione Amici della Valle di Chio, il libro è stato presentato recentemente al Circolo Anspi di Pieve di Chio ed accolto con lusinghieri apprezzamenti e simpatia. SERATA D’ESTATE… NELLA NOTTE SOLIDARIETÀ CON “GARDEN FOR AFRICA” Ha riscosso pieno successo la frequentato da molti giovani, che “Serata d’estate… nella notte”, ha dato l’opportunità di far conopromossa dal “Centro Commerscere loro il fascino del continente ciale Naturale-Vie di Castiglion africano e la piaga della povertà Fiorentino”, dal Comune, dalla che lo tormenta. Camera di Commercio, dalla Pro La serata, allietata dal gruppo Loco, dalla Confcommercio e “Astemio Lupin”, è iniziata con dall’Associazione “Gli Occhi della una cena a base di prodotti tipici Speranza Onlus”. Una notte bianafricani, molto gradita da tutti. ca nel centro storico, vissuta da un Apprezzati anche: la mostra fotonumeroso pubblico all’insegna grafica, lo stand per la vendita di della musica, dell’intrattenimento, gadget e 1’angolo del tè e del Kardello shopping , con il valido conkadè. Complessivamente una felitributo dei commercianti locali. ce esperienza sia per i responsabili La manifestazione ha avuto anche dell’Associazione “Gli occhi della positivi risvolti di solidarietà con speranza onlus”, che per quanti vi “Garden for Africa”, rivelatasi hanno partecipato. Un ringraziauna novità, rispetto alle iniziamento sentito va al Garden, che tive realizzate precedentemente ha messo a disposizione tutto il dall’Associazione “Gli occhi della affliggono le popolazioni africane personale ed ha devoluto all’Assperanza”, oltre che un’occasione e sui progetti che l’Associazione sociazione una parte dell’incasso, di divertimento e arricchimento ha da tempo avviato in Zambia. che sarà totalmente destinata al culturale, destinata a sensibiliz- Preziosa si è rivelata la collabo- finanziamento dei progetti in corso zare le persone sui problemi che razione con il “Garden”, locale in Zambia. FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FOLKLORE Nell’ambito dell’Estate Castiglionese 2009, promossa da Comune, Icec e Pro Loco, hanno riscosso uno straordinario successo le serate dedicate al Festival Internazionale del Folklore “Suoni e colori dal mondo” Città di Arezzo. Nella suggestiva cornice di Piazza del Municipio, ne sono stati applauditi protagonisti: il Gruppo croato “Jedinstvo”di Spalato; l’Ensemble folk song di musica e danza “Tanok” di Udmurt (Russia); il Ballet Folklórico ”Bafut” de Tarapacá in Cile; l’Ensemble “Cho - Shui River” Art Dance di Taiwan. POSTA DEI LETTORI Venerdi 12 giugno 2009 é stato per me uno dei giorni più belli ed emozionanti della mia vita. Era l’ultimo giorno di scuola della mia carriera di insegnante quando, a sorpresa, è stata organizzata per me una festa favolosa: “Ti vogliamo bene maestra Anna” si leggeva sullo striscione che -insieme ai palloncinì colorati, fiori, regali, foto, canzoni dedicate, pensieri e un bel rinfresco, alla presenza anche della mia Dirigente- mi aspettava in un angolo del piazzale della mia scuola di S. Cristina. Il tutto, accompagnato dagli applausi e da qualche lacrima, mi ha portato gioia ed emozioni indescrivibili e, soprattutto, inaspettate. Non credevo di meritarmi una festa di tale portata, ma forse, dopo 27 anni di insegnamento in questa scuola, anche i muri hanno imparato a volermi bene. Io qui ho lavorato sempre con tanto entusiasmo e senza scoraggiarmi, perché ho trovato dei colleghi splendidi, sempre pronti alla collaborazione e al confronto, dei genitori disponibili e dei bambini molto affettuosi, con i quali ho sempre avuto un ottimo rapporto. Mi mancheranno sicuramente, ma spero di aver lasciato in tutti un buon ricordo Grazie di tutto. Vi saluto abbracciandovi e vi lascio il mio entusiasmo e il mio sorriso. Mi auguro che questa scuola sopravviva sempre, perché qui permangono ancora valori veri, quelli di un buon tessuto umano. Anna Giannetti Ciao a tutti e buon futuro! “ALICE NON LO SA!”: TERMINATE LE RIPRESE Si sono spenti i riflettori che, per quasi un mese, hanno illuminato piazze, strade, vicoli e gli scorci più suggestivi di Castiglion Fiorentino ed hanno fatto da sfondo alle riprese del film “Alice non lo sa!”, prodotto dall’Associazione AliceCinema, creata da un gruppo di diplomati del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e Milano, reduce dal set italiano di “New Moon”. Nato da un’idea di Elena Giogli e Gaia Musacchio, il film è destinato a partecipare a festival italiani ed internazionali (Giffoni, Torino e Roma) ed è stato pensato per essere la puntata pilota di una nuova serie televisiva. Con la regìa di Alessandro Guida, ne sono interpreti, tra altri: Alan Cappelli, il biondo batterista della “Tband” dello spot Tim, Lorenzo Richelmy e Giuditta Avossa del cast di “Liceali”, Giulia Castellini nel ruolo di “Alice”, Claudia Gaffuri e Roberto Mugnaini. Come ci ha confermato il regista Guida, il lavoro si è svolto regolarmente. “Passeremo ora -precisa- alla fase del montaggio del film, che speriamo di presentare presto in anteprima a Castiglion Fiorentino, città alla quale tutta la troupe di Roma si è affezionata, perché è stata splendida nell’accoglierci e disponibile, dal primo all’ultimo cittadino, Rioni compresi, nel darci concreto sostegno. Sono molto soddisfatto ed esprimo a tutti profondi sentimenti di gratitudine”. La storia del film si ispira a quella di Giulietta e Romeo e si inserisce nel contesto del Palio dei Rioni. Invece che i Capuleti e i Montecchi , ci sono i Terzieri castiglionesi con le loro tradizionali rivalità. Narra l’amore impossibile tra Alice, schierata dalla parte del Rione Cassero e Sandro, un ragazzo di Porta Fiorentina, per di più fidanzato con Martina, una ragazza del suo stesso rione, organizzatrice del Corteggio Storico del Palio. I PODISTI CASTIGLIONESI INCONTRANO IL PROF. PRODI Nei giorni scorsi gli atleti della locale Società Podistica “Il Campino” hanno partecipato alla 35^ edizione della Coppa “Il Poggiolo” a Montalcino, che ha visto alla partenza 300 concorrenti, 150 dei quali hanno dato vita alla gara competitiva, sulla distanza di 11 km, valida come prova provinciale senese Uisp. Tra coloro che hanno partecipato alla gara non competitiva, anche il prof. Romano Prodi che, come un comune podista, si è fatto il suo bel percorso circondato da amici. Prodi si è intrattenuto cordialmente anche con gli atleti castiglionesi e si è congratulato con il Presidente Giancarlo Pierini. per gli ottimi risultati ottenuti dai rappresentanti nostrani, in particolare Mirko Refi, classificatosi al primo posto nella graduatoria della sua categoria. 4