(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Azienda Usl Ferrara
L’Azienda Usl di Ferrara ha personalità giuridica pubblica, autonomia economica,
finanziaria, gestionale, patrimoniale e organizzativa. E’ indirizzata alla erogazione di servizi
sanitari e socio-assistenziali ad elevata integrazione sanitaria in conformità ai livelli
essenziali e uniformi di assistenza previsti dal Piano Sanitario Nazionale e dalle leggi
regionali locali. L’Azienda concorre alla formazione dei Piani per la salute e provvede alla
realizzazione degli obiettivi indicati. Può assumere la gestione di attività o servizi socioassistenziali su delega dei singoli Enti Locali e secondo le modalità stabilite dalla vigente
normativa e mediante accordi programmatici stipulati con gli stessi come si verifica con i
Piani di Zona.
Ha come territorio di competenza la Provincia di Ferrara il cui territorio è suddiviso in 26
Comuni organizzati in 3 Distretti: Centro Nord, Ovest, Sud Est.
Il progetto di seguito presentato fa riferimento al territorio del Distretto Sud Est.
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ01954
regionale
3
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
ACCOGLI, CONTATTA, INDIRIZZA, ACCOMPAGNA - II° EDIZIONE
SERVIZIO DIPENDENZE PATOLOGICHE - DISTRETTO SUD EST SEDI DI
PORTOMAGGIORE E CODIGORO (FERRARA)
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore: ASSISTENZA
Aree di intervento: Tossicodipendenti ed etilisti in percorso di recupero e/o utenti di
interventi a bassa soglia, Giovani
Codice: A10 (Area Prevalente), A03.
6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto
con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:
Area di intervento 1 (Settore A10 – Tossicodipendenti e etilisti in percorso di
recupero)
Utenti: Tossicodipendenti ed etilisti
Area Provinciale: Distretto Sud-Est dell’Ente che comprende 11 Comuni, con una
popolazione di ca. 110.000 abitanti. Il Servizio Tossicodipendenze di questo Distretto, a
cui si riferisce il presente progetto, è costituito da due unità operative, punti di
erogazione dei servizi e delle prestazioni previste a livello istituzionale, uno a Codigoro
ed uno a Portomaggiore, in considerazione della vastità del territorio. Entrambe le unità
operative hanno ottenuto l’accreditamento UNI EN ISO 9001:2000 nel luglio del 2003.
Popolazione target: n. 66211
Totale utenti : 675 di cui 423 nel Sert di Codigoro e 252 nel Sert di Portomaggiore
Totale operatori: 18
Totale prestazioni annue erogate: n. 66948
Rapporto operatori / prestazioni :1/2000
U.O. SER.T. DI CODIGORO
Sede:
•
Codigoro, Ser.T., via Kennedy 4/a, tel. 0533/729.762 – 0533/729.723
Tutti i giorni dal lunedì al sabato
Personale complessivo del servizio
n. 10 unità così distribuite per professione:n. 1 psichiatra ,n. 1 medico n. 1 psicologo
dirigente di ruolo per le tossicodipendenze, n 3 infermieri professionali,n. 1 educatore
professionale,n. 2 assistenti sociali,n. 1 sociologo.
U.O. SER.T. DI PORTOMAGGIORE
Sede:
Portomaggiore, via De Amicis n. 22
Tel. 0532/817.548
Personale complessivo del servizio
n. 8 unità così distribuite per professione:n. 1 medico,n. 4 psicologi,
n1 assistente
sanitaria,n. 1 educatore professionale,n. 1 assistente sociale,n. 1 amministrativa
n. 1 sociologo con funzioni di responsabile per i Ser.T. di Portomaggiore e Codigoro
Nella gestione dell’utenza in carico sia al Ser.T. di Portomaggiore, che di Codigoro, i
volontari del Servizio Civile che avranno il compito di accogliere e smistare l’utenza che
accede al Servizio rispetto alle esigenze esposte si troveranno a lavorare con tutte le
figure professionali delle due sedi di sert.
In entrambe le sedi vengono accolti pazienti con problemi di abuso di sostanze stupefacenti,
alcol, tabacco e nei confronti di tutti viene effettuato un percorso di accoglienza, di cura, di
reinserimento.
L’indicatore di attività che sarà di tipo qualitativo che quantitativo, verrà misurato
sulla base sia di un miglioramento della qualità del Servizio , che in termini di
aumento di prestazioni con l’ipotesi di aumentarle di circa 1000, diminuendo il
rapporto Operatori/ utenti da 1/ 23 a 1/17 qualificando in questo modo l’assistenza
erogata.
Area di intervento 2 (Settore A03 – Giovani prevenzione)
Utenti: Popolazione giovanile , range di età dai 14 ai 35 anni provenienti dall’ambito
scolastico, scuole guida e locali del divertimento del litorale comacchiese.
L’intervento è di prevenzione sull’uso e abuso di sostanze stupefacenti, alcol,
comportamento di bullismo, e prevenzione incidenti stradali
Area Provinciale: Distretto Sud-Est dell’AUSL di Ferrara che comprende 5 poli
scolastici , 14 scuole guida e i locali dei Lidi comacchiesi.
Totale operatori: 7
Nel corso del 2005 l’attività svolta in ambito scolastico ha riguardato:
-57 classi
- 84 incontri effettuati
- 932 ragazzi incontrati
-12 allestimenti della mostra e precisamente al Polo scolastico di Codigoro, al Polo
scolastico di Portomaggiore, Polo scolastico di Argenta e all’Istituto Navarra di Ostellato,
Fiera di Argenta, Centro Culturale “Cappuccini” di Argenta, Comune di Ostellato, Sala
Civica di Voghiera, Pro Loco di Codigoro, Comune di Goro, Scuole Medie di Codigoro e
Comacchio.
Nel corso del 2005 l’attività svolta nelle Scuole Guida ha riguardato 3 cicli informativopreventivo rivolti ai frequentanti delle autoscuole dei due Distretti per un totale di
• N. 15 sedi di Autoscuole,
• N. 46 incontri,
• N. 542 ragazzi coinvolti
• N. 288 questionari d’ingresso somministrati
• N. 8 incontri con i titolari Scuole Guida per approvazione e convalida opuscolo
• N. 1000 calendari distribuiti
• N. 1000 opuscoli distribuiti
N. 1000 adesivi stampati da distribuire nel 2006
Prestazioni svolte nei locali del divertimento del Litorale (Fonte A USL Ferrara)
2001
19
1445
76
2002
13
1199
92
-17,0%
2003
27
2210
82
+84,3%
2004
29
3052
303
105
+38,1% (+111,2% dal 2001)
2005
31
3237
699
105
+28,96%
2006
32
4147
990
118
+22,12
TOTALI
15.290 1.992
Nei progetti di prevenzione i volontari del Servizio Civile collaboreranno con il
personale addetto alla prevenzione giovani, n.3 psicologi, e n 4 operatori di strada)
portando un contributo di miglioramento dell’attività sia in termini qualitativi che
qualitativi.
L’indicatore numerico di riferimento sarà misurabile nell’incremento del numero di
uscite con l’unità mobile nei luoghi del divertimento, da 32 a 40 , nell’aumento delle
prove con etilometro maggiore di 1000, e nell’aumento da tre a 4 cicli di attività
all’interno delle scuole guida.
A livello qualitativo si punta sulla maggiore incisività del messaggio informativo, che
viene recepito in modo più efficace quando viene trasmesso da pari.
7) Obiettivi del progetto:
Obiettivi generali del progetto riferito alle Aree d’intervento A10 (Tossicodipendenti
ed etilisti in percorso di recupero) e A03 (Giovani)
1. Miglioramento ed espansione delle tecniche e procedure per l’accoglienza ed il
contatto dell’utente dipendente (sia da sostanze psicotrope che da alcol) con il Ser.T
con particolare attenzione alla prima accoglienza, ai primi contatti e
all’accompagnamento nello svolgimento del programma di reinserimento sociale in
prossimità della dimissione, vedi accompagnamento negli inserimenti lavorativi.
2. Incremento dell’informazione e prevenzione all’uso e abuso di alcol e altre
sostanze cosiddette ricreative (ecstasy, cocaina) rivolta alla popolazione non
problematica rientrante nella fascia di età adolescenziale e di giovani adulti. Il
target privilegiato di questo secondo obiettivo generale è la popolazione studentesca
delle scuole medie superiori, delle scuole guida, e durante il periodo estivo dei
locali del divertimento del Distretto Sud Est.
Obiettivi specifici nell’Area d’intervento A10 (Tossicodipendenti ed etilisti in percorso
di recupero)
In entrambe le sedi di Ser.T ubicate nel comune di Codigoro e nel comune di Portomaggiore
si svolge attività socio-sanitaria nei confronti delle persone che a causa di forme di
dipendenza legale o illegale si rivolgono al Servizio.
L’obiettivo specifico di questo progetto è quello di migliorare ed agevolare la fase di
accoglienza e la comprensione dei percorsi terapeutici attuati dagli utenti. È una fase
delicata e fondamentale sia il primo approccio con il Servizio che la fase della dimissione.
All’interno di questi obiettivi ha un ruolo altresì fondamentale la gestione del tempo
trascorso dall’utente nella sala di attesa dove l’utente può essere raggiunto da informazioni
di carattere sanitario, sociale, logistico, organizzativo.
L’indicatore per il raggiungimento dell’obiettivo è il numero di materiale informativo
distribuito., la diminuzione del rapporto operatore/utente e l’aumento del rapporto
operatore / prestazioni.
Obiettivi specifici nell’Area d’intervento A03 (Giovani – prevenzione)
L’obiettivo principale è aumentare il livello d’intervento e l’incidenza dello stesso.
Indicatori:
• N. 4 classi in più coinvolte
• N. 50studenti in più contattati
• N.1 corso in più nelle scuole guida ( da tre annuali a 4)
• 1000 test con etilometro in più effettuati
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia
qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare
riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:
Piano di attuazione A10 (Tossicodipendenti ed etilisti in percorso di recupero)
Piano di attuazione A3 (Giovani – prevenzione)
8.1 I piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi
Sedi: Ser.T di Portomaggiore e Ser.T di Codigoro
Obiettivo: agevolare la fase di accoglienza e la comprensione dei percorsi terapeutici e di
prevenzione attuati nel Servizio.
Fase 1 di formazione: inserimento dei volontari all’interno delle due sedi di servizio. (1
mese)
Fase 2 di affiancamento agli operatori dei Servizi con verifica intermedia (3 mesi)
Fase 3 di appoggio ai pazienti e esplicazione delle competenze acquisite in ambito
assistenziale e preventivo con verifica finale (8 mesi)
8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione
Sedi: Ser.T di Portomaggiore e Ser.T di Codigoro
Obiettivo: apprendimento di competenze.
Fase 1 di formazione: le attività previste saranno momenti di formazione strutturati in
lezioni didattiche, in studio di documenti e letteratura attinente, partecipazione come
osservatore a riunioni e gruppi di lavoro e partecipazione a formazione interna.
Fase 2 di affiancamento: le attività previste consisteranno in partecipazioni a colloqui con
pazienti, conoscenza dei pazienti attraverso la lettura e lo studio delle cartelle cliniche e
visite guidate alle Comunità Terapeutiche e ai contesti operativi esterni all’ambulatorio.
Fase 3 di appoggio operativo: le attività previste saranno i colloqui col paziente, le verifiche
per gli inserimenti lavorativi, gli inserimenti in comunità, l’attività ambulatoriale, l’incontro
con le scuole e classi, scuole guida e attività estiva di prevenzione alcol.
Nell’accezione che si intende dare alla loro presenza si può considerarla come un sottile e
permanente processo di reciproca conoscenza e adattamento tra volontario ed équipe, tra
volontario e paziente. I luoghi specifici in cui l’intervento si realizzerà saranno le sedi del
Ser.T., le scuole, le autoscuole, i locali del divertimento del Litorale Marittimo, per le
campagne di prevenzione alle nuove droghe ed alcol.
8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste
specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente
Sedi: Ser.T di Portomaggiore e Ser.T di Codigoro
Area di intervento 1 e 2: A10 (Tossicodipendenti ed etilisti in percorso di recupero) e A3
(Giovani –prevenzione)
Attività: il ruolo delle risorse umane (operatori dipendenti) come individuati al punto 8.2
nelle diverse fasi di formazione, affiancamento e operativo, sono di passaggio di
informazioni logistiche e di contenuto sull’attività svolta di specchio per il volontario
finalizzato all’apprendimento teorico e pratico dell’attività che sarà chiamato a svolgere.
Gli operatori individuati, a seconda delle fasi, potranno essere formatori, docenti, tutor e
supervisori. Avranno il compito di accompagnare in questo percorso avendo cura, a seconda
della fase in cui si è, di scambiarsi il ruolo: prima formatore, poi operatore e infine
supervisore.
8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Sedi: Ser.T di Portomaggiore e Ser.T di Codigoro
Obiettivo: utilizzo dei volontari nelle varie aree individuate.
Area di intervento 1 e 2: A10 (Tossicodipendenti ed etilisti in percorso di recupero) e A3
(Giovani –prevenzione)
In riferimento alle attività indicate al punto 8.2 il ruolo dei volontari nel concreto potrà
essere come segue e verranno svolte giornalmente, a seconda delle priorità, per 5 giorni la
settimana per un totale di 30 ore settimanali:
• Ricevimento paziente all’ingresso del servizio.
• Informarsi con il paziente stesso sul motivo del suo accesso.
• Informare l’operatore professionista dell’arrivo del paziente. Farlo accomodare in
sala di attesa.
• Fornirgli la documentazione informativa presente in sala di attesa.
• Affiancare l’operatore professionista nella compilazione dei dati nel sistema
informativo computerizzato.
• Affiancare l’operatore amministrativo nella elaborazione dati e formulazioni
statistiche aziendali, regionali, nazionali .
• Affiancare l’ass. sanitaria o inf. Professionale nella compilazione e registrazione
dati nella cartella informatica Sister.
• Disbrigo pratiche di raccolta e distribuzione cartaceo per rapporti con altri servizi
quali Laboratorio Analisi, Radiologia, Servizio salute Donna, e ambulatori specialistici
in genere.
• Visita insieme all’operatore dedicato alle Comunità Terapeutiche.
• Accompagnamento e verifiche , insieme all’operatore dedicato, degli inserimenti
lavorativi effettuati.
• Disbrigo, su indicazione dell’operatore referente, di alcune pratiche assistenziali
(acquisto generi alimentari e consegna) a utenti non in grado di svolgere tale mansione
autonomamente.
• Accompagnamento con l’auto del servizio, con o senza operatore referente a
seconda dei casi, di utenti per visite mediche o pratiche burocratiche sanitarie.
• Presenza attiva nei momenti di prevenzione a scuola, scuole guida e luoghi del
divertimento: prevenzione alcol e bullismo come da programma all’interno delle scuole
aderenti, prevenzione alcol e incidenti stradali nelle autoscuole e nei luoghi del
divertimento estivo.
Essendo il Servizio Ser.T aperto 6 giorni la settimana si può prevedere che il quinto giorno
operativo per i volontari del Servizio Civile possa essere, a seconda delle necessità, anche il
sabato con la possibilità di turnare in altro giorno, esempio lunedì o venerdì, il sabato
lavorato.
Può inoltre presentarsi la necessità di prolungare l’orario giornaliero oltre le 6 ore
effettuando il cosiddetto lavoro straordinario. In tal caso è possibile concordare con il
responsabile del servizio il recupero delle ore svolte in eccesso.
La partecipazione alle riunioni di equipe a cadenza settimanale e di regola nell’orario
pomeridiano sono da considerarsi presenza obbligatoria in quanto alto è l’apporto di
formazione continua.
SCHEDA SINTETICA DEL PUNTO 8
Piano di attuazione A10 (Tossicodipendenti ed etilisti in percorso di recupero)
Piano di attuazione A3 (Giovani - prevenzione)
SEDE SERT DI CODIGORO E DI PORTOMAGGIORE
Piano di
Attività previste
Risorse
Ruolo dei volontari
Attuazione
per la
umane
(8.4)
(8.1)
realizzazione del
(8.3)
progetto (8.2)
Fase di
Apprendimento del
2 Psicologi
Partecipazione ai momenti di
formazione
contesto istituzionale,
1 Sociologo
formazione
(1 mese)
studio di letteratura,
1 Ass. sociale
seminari, gruppi di
lavoro, riunioni.
3 Psicologi
- Ricevimento paziente
Fase di
- Partecipazione
1 Ass.te Soc. all’ingresso del servizio.
affiancamento riunioni d’equipe,
2 Infermiere
- Informarsi con il paziente
(3 mesi)
lettura cartelle per
conoscenza pazienti,
1 Medico
stesso sul motivo del suo
1 Amm.vo
accesso.
inserimento nei luoghi
della prevenzione
- Informare l’operatore
professionista dell’arrivo del
paziente.
- Fornirgli la
documentazione informativa
presente in sala di attesa.
- Affiancare l’operatore
professionista nella
accoglienza del paziente,
nella compilazione della
cartella, nei percorsi
terapeutici di recupero e
nelle attività relative alla
prevenzione nelle scuole,
scuole guida e luoghi del
divertimento.
- Affiancare l’operatore
amministrativo nella
elaborazione dati e
formulazioni statistiche
aziendali, regionali,
nazionali .
Fase di
appoggio e
messa in
pratica
competenze
acquisite
(8 mesi)
- Verifica di metà
servizio
- accompagnamenti,
percorso ambulatoriale,
iter dei processi
terapeutici di
reinserimento sociale e
inserimento lavorativo,
prevenzione in ambito
scolastico, scuole guida
e preparazione di
“Passa la chiave a Bob”
edizione estiva
4 Psicologi
2 Ass. Sociali
1 Educatore
Prof.le
2 Infermiere
2 operatori di
strada
1 Medico
1 Amm.vo
- Verifica finale
Focus group con volontari e
operatori Ser.T.
- Compilazione e
registrazione dati nella
cartella informatica Sister.
- Disbrigo pratiche per
rapporti con altri servizi.
- Visita insieme all’operatore
dedicato alle Comunità
Terapeutiche.
- Accompagnamento e
verifiche , insieme
all’operatore dedicato, degli
inserimenti lavorativi
effettuati.
- Disbrigo, su indicazione
dell’operatore referente, di
alcune pratiche assistenziali
(acquisto generi alimentari e
consegna) a utenti non in
grado di svolgere tale
mansione autonomamente.
- Accompagnamento in auto.
Presenza attiva nei momenti
di prevenzione a scuola,
scuole guida e luoghi del
divertimento.
Focus group con volontari e
operatori Ser.T.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
6
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
0
12) Numero posti con solo vitto:
6
Si indica necessario prevedere l‘utilizzo della mensa solo nei giorni in cui la presenza richiesta ai
volontari del servizio civile secondo i calendari predisposti, è prevista sia in fascia oraria del mattino
che pomeridiana.
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
30
sett.li
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
I Giovani volontari/e impegnati nella realizzazione del progetto, dovranno essere disponibili
ad osservare una flessibilità oraria in relazione alle esigenze lavorative, a missioni e/o
spostamenti. E’ possibile concordare con il responsabile del servizio l’articolazione di un
orario flessibile pur nel rispetto delle 30 ore settimanali con possibilità di recupero delle ore
eccedenti e/o svolte al sabato o in giorni festivi.
Sono tenuti inoltre al pieno rispetto del segreto d’ufficio per le notizie di cui abbiano
conoscenza nell’ambito del servizio. È richiesto inoltre il necessario rispetto delle norme
contenute nel “Codice in materia di protezione dei dati personali” (D. Lgs 196/03) e nel
“Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni”.
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto:
N.
1
Ente presso il quale
si realizza il
progetto ed a cui
indirizzare le
domande
SerT di
Portomaggiore
Comune
Indirizzo
Cod. N. vol.
per
ident.
sede
sede
20430
Portomaggiore
SerT di Codigoro
Codigoro
Via Kenndy, 4/a
Fax sede
Alberghina
Giovanna
4
Via De Amicis, 22
0532/817548
27908
2
Telefono
sede
Personale di
riferimento
(cognome e
nome)
Cognome e nome
Roncagli Miranda,
Pasini Anna Maria
Data di
nascita
23/7/1963
28/3/1952
0532/817556
Alberghina
Giovanna
2
0533/729737
Nominativi degli Operatori
Locali di Progetto
0533/729743
Ciro Garuti,
Cavalieri Giuseppe
23/2/1964
20/6/1949
17) Altre figure impiegate nel Progetto:
Ente presso il
quale si realizza
N. il progetto ed a
cui indirizzare le
domande
1
2
3
4
Azienda Usl
Ferrara
Azienda Usl
Ferrara
Azienda Usl
Ferrara
Azienda Usl
Ferrara
Comune
Indirizzo
Cod. N.
ident vol.
per
.
sede sede
4
Portomaggior
e (Fe)
Via De Amicis, 22
2043
0
Portomaggior
e (Fe)
Via De Amicis, 22
2043
0
Codigoro
(Fe)
Via Kenndy, 4/a
2790
8
Codigoro
(Fe)
Via Kenndy, 4/a
2790
8
4
2
TUTOR
Cognome e
nome
RESP. LOCALI ENTE ACC.
Cognome
e nome
Data di
nascita
Cigala
Fulgosi di
Pontenure
Francesca
24/3/5 CGLFNC51C64L2
1
19K
Gessi
Stefano
Data di
C.F.
nascita
19/7/6 GSSSFN65L19
5
D548S
Bimbo
Antonio
Gessi
Stefano
25/4/5 BMBNTN55D2 Forlani
5
5D549B
Massimo
Cigala
19/7/6 GSSSFN65L19
Fulgosi
di
5
D548S
Pontenure
Francesca
2
Bimbo
Antonio
25/4/5 BMBNTN55D2 Forlani
5
5D549B
Massimo
29/9/5
5
C.F.
FRLMSM55P29D
548X
24/3/5 CGLFNC51C64L2
1
19K
29/9/5
5
FRLMSM55P29D
548X
18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Le attività di sensibilizzazione e promozione verranno realizzate in collaborazione con il
Co.Pr.E.S.C. di Ferrara così come previsto dal Protocollo d’intesa e dalla corrispondente
Scheda di adesione allegata, per un totale di oltre 21 ore.
Inoltre, l’Ente pubblicizzerà, durante l’apertura del bandi di SC, autonomamente il Progetto
attraverso:
• l’inserimento nel sito internet aziendale, con contenuti semplici e di facile
consultazione;
• la realizzazione di manifesti, locandine e brochure da affiggere e distribuire soprattutto
in prossimità degli istituti di Scuola media superiore, delle Facoltà Universitarie, delle
Associazioni sportive e socio culturali, dei luoghi di incontro e aggregazione giovanile,
quali per es. gli Uffici Informagiovani.
Il Responsabile del presente progetto si rende disponibile a fornire ogni eventuale
indicazione ed informazione utile alla conoscenza del progetto.
19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:
Si intende adottare il sistema di selezione proposto dall’Ufficio Nazionale Servizio Civile
20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto:
Verranno effettuati incontri periodici fra i Giovani Volontari/e, i Responsabili di Progetto,
il Responsabile del Servizio Civile Nazionale, e le altre figure dell’Ente impegnate nel
servizio civile.
Negli incontri, si effettuerà un monitoraggio dell’esperienza in corso tramite strumenti
quali: relazioni scritte e confronti collettivi.
Altrettanto sarà fatto durante l’esperienza formativa rivolta ai volontari.
Oggetto del monitoraggio:
1) Qualità del servizio prestato:
• Metodologia: incontri fra i volontari ed il responsabile del progetto e OLP:
segnalazione di criticità rilevate;
• Strumenti: colloqui individuali e di gruppo;
• Indicatori: n. di incontri, n. di colloqui di gruppo, intensità di scambi di informazione
tra OLP e volontari;
• Tempistica: semestrale.
2) Soddisfazione dei destinatari:
• Metodologia: incontri fra i destinatari e gli OLP: segnalazione difficoltà rilevate;
• Strumenti: colloqui individuali, somministrazione di questionario;
• Indicatori: n. di incontri, n. di colloqui di gruppo, aumento del grado di soddisfazione
dei destinatari;
• Tempistica: semestrale.
OUT PUT
Relazione sui risultati raggiunti del responsabile del progetto
Relazione sulla soddisfazione dei destinatari
Relazione sul monitoraggio generale delle attività a cura dell’esperto del monitoraggio.
L’Ente intende condividere i risultati e le metodologie individuate in ambito Co.Pr.E.S.C.,
al fine di elaborare in futuro, attraverso la partecipazione ad un gruppo di lavoro coordinato
da un referente individuato dal Co.Pr.E.S.C. di Ferrara, un sistema di monitoraggio interno
condiviso, così come risulta dal Protocollo d’intesa e dalla corrispondente Scheda di
adesione allegata.
22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
no
23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Titoli preferenziali: patente di guida tipo B, conoscenze di base nell’uso di personal
computer, diploma di scuola superiore e preferibilmente di iscrizione ai corsi di laurea in
Medicina, Psicologia, Sociologia, Scienze dell’educazione, Scienze della comunicazione,
Assistente Sociale, Scienze Infermieristiche oltre a spiccata predisposizione al lavoro di
gruppo e sensibilità verso problematiche complesse, sia patologiche che sociali.
24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
€ 12.000,00 (tempo lavoro del personale dedicato allo studio dei normativa, riunioni,
incontri per la definizione dei progetti di servizio civile nazionale, materiale illustrativo,
postazione informatica dedicata, carta per fotocopie, carburante per auto).
25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito
dagli stessi all’interno del progetto:
Il Co.Pr.E.S.C. - Coordinamento Provinciale degli Enti di servizio civile di Ferrara, c.f.
93064150381, associazione senza fini di lucro di promozione e sensibilizzazione del
Servizio Civile Nazionale costituitasi ai sensi dell'art.16 della L.R. 20/10/2003 n.20 e nel
contesto della L.64/2001 e del D.Lgs 77/2002, non iscritto autonomamente ad alcun Albo
degli enti di Servizio Civile, né sede d'attuazione di progetto di alcun ente accreditato, e
rappresentato dal Presidente, Dott. Diego Carrara..
L’associazione Co.Pr.E.S.C. di Ferrara collaborerà con l’ente titolare del progetto
“ACCOGLI, CONTATTA, INDIRIZZA, ACCOMPAGNA - II° EDIZIONE
SERVIZIO DIPENDENZE PATOLOGICHE - DISTRETTO SUD EST SEDI DI
PORTOMAGGIORE E CODIGORO (FERRARA)” allo svolgimento delle attività previste
dal Protocollo d’intesa allegato nei limiti indicati nella Scheda di adesione (doc. all.).
Come da allegato
26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
I volontari del servizio civile che parteciperanno al progetto “Accogli, contatta, indirizza e
accompagna” si avvarranno di tutta la strumentazione normalmente in uso al personale
dipendente necessaria al funzionamento dei servizi erogati tra cui postazioni dotate di
personal computer, stampanti, fotocopiatrice, scanner, masterizzatore, auto e altri materiali
di consumo necessari ad assicurare l’operatività.
Formazione specifica
Le sedi di progetto sono due, ma la formazione specifica a
livello teorico verrà espletata nella sede di Portomaggiore anche
per i volontari del servizio civile della sede di Codigoro. Si
ricorda a questo proposito che le due sedi di SerT rientrano in
una U.O. Complessa unica.
La sede di Portomaggiore è infatti dotata di due ampie sale che
per l’attività routinaria del SerT vengono adibite
preferibilmente per l’attività di gruppo (gruppi genitori, gruppi
alcolisti, gruppi tossicodipendenti, gruppi tabagisti) che può
essere usata appropriatamente nella fase di formazione
specifica, è accogliente, arredata con cura, fornita di lavagna a
fogli e televisore e video registratore per la visione di materiale
videoregistrato inerente ai progetti. Si prevedono spese per la
carta delle fotocopie del materiale distribuito in tutte le varie
fasi di attività previste.
Tempo lavoro del
Le risorse umane a cui ci si riferisce sono identificate nel
personale coinvolto e
Responsabile del progetto, nei formatori per la formazione
spese relative al
specifica, nell’attività tempo del personale amministrativo per il
carburante per
disbrigo delle procedure richieste dal Ministero, negli operatori
spostamenti auto
di entrambe le sedi che di volta in volta devono seguire ed
essere punti di riferimento e supervisionanti l’attività richiesta
ai volontari del servizio civile.
La dislocazione delle due sedi di Codigoro e Portomaggiore, le
molteplici attività svolte all’interno delle scuole, autoscuole del
distretto nonché l’attività estiva ipotizzano un consumo
aggiuntivo di carburante per gli spostamenti del volontario.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
nessuno
28) Eventuali tirocini riconosciuti:
nessuno
29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Il Progetto di cui trattasi consente l’acquisizione delle seguenti competenze rinvenibili nel
“primo prontuario delle competenze riconoscibili nell’esperienza del servizio civile
predisposto dalla Regione Emilia-Romagna come da scheda (all. 1) allegata:
Competenze di Base: riconosce il ruolo e le funzioni delle Autonomie locali e dei loro
organi di Governo, ;
Competenze tecnico professionali: svolge competenze assistenziali e terapeutiche, collabora
all’utilizzo di tecniche specifiche di animazione, organizzazione e conduzione di attività di
socializzazione e di ricostruzione della rete relazionale, gestione dell’agenda impegni sotto
il profilo dei tempi mezzi e risorse,
Competenze trasversali:
- adotta stili di comportamento propositivi, improntati alla cordialità e alla cortesia,
mantenendo comunque un atteggiamento professionale
- si adatta al contesto: linguaggio e atteggiamento, rispetto delle regole e orari
- si relaziona e collabora con il personale del Servizio, con i colleghi e con i professionisti
coinvolti nei progetti, in relazione ai propri compiti ed ai risultati da raggiungere
- gestisce la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità, seguendo le procedure per
il rispetto della privacy ed il trattamento dei dati sensibili
riconosce e gestisce la propria emotività rispetto alla sofferenza, evitando coinvolgimenti
invischianti.
Le suddette competenze verranno certificate mediante il rilascio della “dichiarazione delle
competenze a valere come credito formativo (scheda 2 allegata) e riconosciute dalla
Regione Emilia-Romagna in attuazione dell’art. 10, I comma della L.R. n. 20 del 2003.
Formazione generale dei volontari
30) Sede di realizzazione:
AZIENDA USL - Via Cassoli n. 30 - FERRARA
31) Modalità di attuazione:
In proprio, presso l'Ente con formatori dell'Ente in possesso dei requisiti richiesti.
32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
NO
33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Lezioni frontali, discussione, esercitazioni, lavori di gruppo. Visite guidate alle strutture
dell’Ente. Distribuzione dispense.
La formazione avverrà in un ciclo di 7 moduli formativi della durata di 6 ore ciascuno da
concludere entro i primi due mesi del servizio.
Ai volontari/e sarà distribuito un vademecum con le notizie di maggiore interesse ed un test
per verificare l’efficacia della formazione.
34) Contenuti della formazione:
Caratteristiche ed ordinamento del Servizio Civile; principi, ordinamenti, storia
dell’obiezione di coscienza; i diritti umani, la non violenza, le forme di partecipazione attiva
alla vita della società civile.
Il valore educativo e formativo che offre l’esperienza di SCV, la storia dell’obiezione di
coscienza, il servizio civile come formazione professionale ed il ruolo nella società
moderna.
La Carta di impegno etico del SCV.
Le sentenze della Corte Costituzionale dalla metà degli anni ’80 al 2004;
I diritti e doveri costituzionali di difesa della Patria con mezzi non violenti (art. 11 e art. 52);
Legislazione nazionale e regionale sul servizio civile
Il Servizio Sanitario Nazionale; i principi ispiratori, la struttura organizzativa dell’Ente.
La sicurezza sul lavoro.
Le responsabilità nell’esercizio professionale, etica e deontologia.
Diritti e doveri dei volontari.
Principi e strumenti della comunicazione e delle relazioni.
35) Durata:
42 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
36) Sede di realizzazione:
Azienda USL Ferrara-Via Cassoli 30-44100-FerraraU.O. Ser.T Distretto Sud Est – Sede di Portomaggiore Via De Amicis n. 22
Sede di Codigoro Via Kennedy n. 4/A
37) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’Ente con formatori dell’Ente.
38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Dott.ssa Alberghina Giovanna Dirigente Psicologa Sert di Portomaggiore nata a Torino il
16/12/1957, residente in Ferrara, Via Capo delle Volte, 54
Dott.ssa Boi Giuliana, Psicologa Sert Distretto Sud Est, nata a Bellinzona, Svizzera , il
17/04/1969, residente a Voghiera( Fe) in via Provinciale 134.
39) Competenze specifiche del/i formatore/i:
I due formatori individuati oltre ad avere la laurea attinente alle attività previste dal progetto
hanno una comprovata esperienza professionale: la Dott.ssa Alberghina è psicologo
dirigente alla sede SerT di Portomaggiore da quattordici anni e attualmente è responsabile
del modulo socio-riabilitativo trasversale alle due sedi del SerT. Come responsabile di
modulo ha curato la formazione degli operatori dell’area socio-psico-educativa riguardante
le diverse fasi della presa in carico: accoglienza, fase diagnostica, elaborazione del progetto
terapeutico, reinserimento sociale e dimissione. Ha inoltre una comprovata esperienza in
ambito formativo essendo stata docente in diversi corsi di formazione-aggiornamento
organizzati dall’Azienda USL di Ferrara. Ha competenze specifiche nella gestione di gruppi
terapeutici e ha svolto, nel corso del 2005-2006, la supervisione relazionale e psicologica
del gruppo delle volontarie del servizio civile.
La Dott.ssa Boi è psicologo convenzionato con l’Azienda USL da otto anni. Da quattro è
titolare dei progetti di prevenzione gestiti da questo SerT per conto dei Comuni titolari della
progettualità dei Piani di Zona. Gestisce e coordina tutto il processo di prevenzione all’uso e
abuso di sostanze legali e illegali a livello di comunità: scuole, scuole guida, associazioni di
volontariato, mondo sportivo. Ha comprovata esperienza in qualità di formatore, avendo
svolto in diverse occasioni attività di docenza (nell’anno 2006 ha svolto attività di docenza
all’interno di un corso di formazione alcol per gli infermieri dell’ospedale di Argenta).
40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Lezioni frontali, esposizioni di attività, discussione di gruppo, lettura e studio di materiale e
dispense del Servizio, visione di filmati predisposti per le varie tematiche attinenti.
La formazione specifica avverrà in un ciclo di 10 incontri della durata di 3 ore ciascuno da
concludere entro i primi 3 mesi del servizio, a seguire n. 5 visite alle strutture terapeutiche
del territorio per un totale di 25 ore. La partecipazione alle riunioni di equipe, considerato
come un momento formativo continuo, esaurirà e completerà la formazione.
Il monitoraggio dell’apprendimento verrà effettuato in momenti sia individuali che di
gruppo durante le riunioni appositamente previste.
41) Contenuti della formazione:
Esposizione progetti “Prevenzione alcol nelle scuole e autoscuole del territorio”. Scambio
con i titolari responsabili del progetto.
Lettura materiale e report prodotto dal servizio (report aziendale sert 2005-6, report
questionario di gradimento utenti 2005-6; visione materiale informativo e preventivo
prodotto dai progetti in corso (cartoline, depliant, opuscolo).
Commento insieme all’equipe del report qualità percepita dagli utenti.
Studio del manuale di Qualità ed accreditamento del Sert.
Modalità relazionali indicate per i pazienti del servizio.
L’accoglienza generica.
La relazione con il paziente, con particolare attenzione ai meccanismi di tutela
dell’operatore, al fine di evitare situazioni di ipercoinvolgimento ed invischiamento nelle
dinamiche del paziente stesso.
Esposizione del progetto di prevenzione alcol ed incidenti stradali “Ai Lidi con il Camper”:
Analisi e prospettive.
Lettura e studio del testo “ Giovani e Alcol” , ed. Franco Angeli, 2005.
Caratteristiche socio-psicologiche dei pazienti che accedono al Sert con segnalazione
Tribunale e Prefettura.
Esposizione pratica del percorso di accoglienza specifica alla presa in carico e
rappresentazione delle risorse del servizio per progettare l’intervento di risposta.
Ruolo professionale sociale, psicologico, medico, infermieristico: integrazione tra le varie
professionalità.
Discussione in equipe sull’andamento attività 2005-2006.
Esempio di riunione di sintesi periodica sull’attività svolta: analisi punti di forza e criticità.
Differenziazione delle caratteristiche di personalità e conseguente diversa tipologia di
approccio e intervento da attuare tra tossicodipendenti ed alcolisti: esposizione a carattere
prettamente psicologica. Diverso ruolo dei gruppi di auto-aiuto: abbinamento e modalità di
invio.
I Centri Antifumo e i pazienti tabagisti: percorso di accoglienza, gestione dei gruppi, e
modello terapeutico adottato.
La prevenzione tabaccologica in contesto di comunità (scuola, luoghi di lavoro).
Presenza quali osservatori-uditori nelle riunioni di equipe a cadenza settimanale: verifica
pazienti in carico, valutazione nuovi utenti, definizione di programmi terapeutici.
42) Durata:
Durata ore 80
Altri elementi della formazione
43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
È prevista la valutazione del grado di soddisfazione dei giovani volontari/e. Il personale
coinvolto all’addestramento dei volontari, sulla base di un giudizio complessivo già
predisposto durante l’attività formativa in relazione alle capacità ed alle conoscenze già
possedute dal volontario al momento dell’ingresso in servizio, provvederà a monitorare
costantemente le competenze acquisite e la qualità delle attività svolte attraverso la
compilazione a cadenza mensile di una scheda appositamente predisposta e con una
reportistica a fine progetto)Ferrara,
Il Progettista dr. Massimo Forlani
Il Responsabile del Servizio civile
nazionale
Dr. Felice Maran
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