Valutazione di lungo termine delle strategie di pianificazione dei blocchi operatori A. Agnetis1, A. Coppi1, M. Corsini1, G. Dellino2, P. Detti1, C. Meloni3, G. Murgia1, M. Pranzo1 1 Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Università di Siena 2 IMT Institute for Advanced Studies, Lucca 3 Dipartimento di Ingegneria Elettronica, Politecnico di Bari Il progetto GeRiCO - Gestione delle Risorse Critiche in ambito Ospedaliero (PAR FAS Regione Toscana - Linea di Azione 1.1.a.3) • Si propone di individuare, modellare, analizzare e ottimizzare i processi a maggiore criticità in ambito ospedaliero • È condotto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Siena • Al progetto partecipano ASL 11 (Ospedale San Giuseppe - Empoli) e ASL 7 (Campostaggia – Poggibonsi) 2 Il progetto GeRiCO • Due filoni di ricerca principali: 1. Analisi ee ottimizzazione ottimizzazionedella dellafase fasedidi pianificazione pianificazione operativa operativadel delblocco bloccooperatorio operatorio • • Progettazione Progettazione del del Master MasterSurgical SurgicalSchedule Schedule(MSS) (MSS) Selezione degli degli interventi interventidi dichirurgia chirurgiaelettiva elettiva 2. Problemi decisionali nei processi di trasporto sanitario • • Definizione degli instradamenti dei veicoli Sincronizzazione di veicoli e appuntamenti 3 Pianificazione blocchi operatori a) Criteri per la definizione definizioneeegestione gestionedel del programma operatorio operatorio nel nelcorso corsodell’anno dell’anno obiettivo: calcolare – obiettivo: calcolarein inmodo modointegrato integratoMSS MSSeeprogramma operatorio dettagliato, conto di diversi gradididi programma operatoriotenendo dettagliato, tenendo conto libertà gradi di libertà diversi b) Con MSS fissato, risoluzione di SCAP integrato con il calendario delle disponibilità dei chirurghi – obiettivo: calcolare il programma operatorio e raccordarlo con la preospedalizzazione, utilizzando i modelli in modalità rolling horizon 4 La pianificazione chirurgica • • • Il blocco operatorio rappresenta una delle risorse più complesse e costose di un ospedale Avere sedute operatorie troppo piene o, al contrario, troppo corte porta in entrambi casi a costi aggiuntivi e/o sprechi La pianificazione chirurgica ha inoltre un impatto diretto sulla qualità del servizio al paziente, per cui va tenuto conto in modo adeguato dei tempi di attesa e dell’effettiva priorità dei vari interventi 5 Programma operatorio • La definizione del programma operatorio della settimana successiva consiste di due decisioni concomitanti ma distinte: 1. Assegnazione delle sedute operatorie alle varie specialistiche (Master Surgical Schedule Problem, MSSP) 2. Selezione di interventi (elettivi) dalle liste di attesa delle rispettive specialistiche (Surgical Case Assignment Problem, SCAP) 6 Lun Mar Mer Gio Ven OR1 OR2 OR3 MSS OR4 OR5 SCAP OR6 Liste d’attesa Ginecologia ____ ____ ____ ____ ____ Urologia ____ ____ ____ ____ ____ Day ____ surgery ____ ____ ____ ____ Chirurgia ____ generale ____ ____ ____ ____ Otorinol. ____ ____ ____ ____ ____ Ortopedia ____ ____ ____ ____ ____7 MSSP e SCAP • Input: liste di attesa per ogni specialistica – Record: Specialistica: Day surgery Case ID Durata (min) Classe di priorità Data inserimento Tempo attesa corrente (g) Due date 6210 30 B 15/06/2011 27 15/08/2011 • Output: programma (MSS+SCA) della chirurgia elettiva 8 Pull • In un sistema di tipo pull, è la richiesta dei clienti che determina il rilascio di un servizio, ossia questo non è pianificato in anticipo • “Nessuno dovrebbe produrre beni o servizi finché il cliente non li richiede” [Womack and Jones 1996] • Nel contesto del percorso chirurgico, la domanda dovrebbe pilotare il programma operatorio 9 Obiettivi della ricerca • Progettare un modello di ottimizzazione per la chirurgia elettiva compatibile con un flusso “tirato” dalla domanda (>>>pull) • Valutazione costi/benefici relativamente all’impiego congiunto di due approcci: – Adottare un metodo per la selezione degli interventi dalle liste di attesa basato sulla priorità, sulla loro durata e sulla data di ingresso in lista – Adottare un MSS dinamico che consenta di inseguire la domanda modulando flessibilità e 10 complessità organizzativa Drivers • Efficienza: ottimizzare l’utilizzo delle sale operatorie • Qualità del servizio: riduzione dei tempi di attesa e rispetto delle normative regionali • Sicurezza: gli interventi a maggiore priorità (classe A) sono favoriti • Sostenibilità: non deve richiedere risorse di calcolo costose o complesse 11 Letteratura Sullo scheduling delle sale operatorie esiste una vasta letteratura, in cui: • i problemi sono affrontati separatamente [Blake et al 2002, Van Houdenhoven et al. 2007, Sier et al. 1997…] • i problemi sono affrontati in modo sequenziale [Testi et al. 2007, 2009…] • recentemente, l’analisi ha incluso anche aspetti di integrazione col percorso chirurgico [van Berkel 2011, van Oostrum et al 2008, Evers et al 2010…] 12 MSS fisso • In molti casi, gli ospedali mantengono l’MSS costante per un determinato periodo (mesi, un anno) – Permette una previsione più semplice dell’occupazione dei posti letto prima e dopo l’intervento – Consente di avere schedule ripetitivi per i chirurghi e per il personale ma – L’MSS non è collegato allo stato corrente delle liste di attesa – Situazioni contingenti possono riflettersi in uno sbilanciamento tra liste di attesa 13 1. Modello per MSS fisso • Se l’MSS è fissato, solo l’assegnamento di operazioni deve essere deciso (SCAP) • All’operazione i della specialistica s è possibile associare un punteggio (score) Kis Kis = Pis(90 − Ris) Slack time (giorni) Durata operazione (minuti) 14 Il modello (di ottimizzazione matematica) seleziona gli interventi che massimizzano lo score complessivo nel rispetto dei vincoli di durata delle sedute Score Durata di una seduta 15 MSS dinamico • Se l’MSS varia nel tempo, la capacità del blocco operatorio può adattarsi maggiormente all’andamento della domanda • Valutare il tradeoff tra flessibilità e complessità organizzativa • Deve essere accettato dal personale e i processi devono essere progettati in modo coerente 16 2. Modello (totalmente) flessibile • Un MSS diverso (con il corrispondente SCA) è calcolato “ex novo” ogni settimana • Un modello di ottimizzazione determina l’MSS e congiuntamente seleziona gli interventi che massimizzano lo score complessivo, nel rispetto di un insieme di vincoli che riguardano, oltre alla durata delle sedute, anche limiti sulla tipologia di sedute e sulle caratteristiche delle sale operatorie 18 Score Durata di una seduta Min/max no. di sedute per ogni specialistica Min/max no. Di sedute parallele per ogni specialistica 19 3. Modello con cambi • Una strategia intermedia tra quella fissa e quella totalmente flessibile è quella di permettere un numero limitato di cambi rispetto a un MSS di riferimento • Un cambio consiste nel riallocare una seduta da una specialistica a un’altra • La distanza tra due MSS è il numero di cambi che consentono di passare dall’uno all’altro 20 3. Modello con cambi • Change policy (b,D): – L’ MSS rimane invariato per b settimane – Il nuovo MSS ha distanza al più D dall’MSS di riferimento • Si può allora modificare il modello totalmente flessibile vincolando la ricerca a MSS che distano al più D dall’MSS di riferimento 21 3. Modello con cambi • Domanda-chiave: Quanta flessibilità è necessaria per avere miglioramenti significativi nella qualità del servizio, mantenendo un accettabile livello di complessità organizzativa? • L’idea è di valutare questo tradeoff simulando diversi scenari 22 Case study • L’analisi riguarda il blocco operatorio dell’Ospedale San Giuseppe di Empoli – Non tutte le specialistiche possono essere assegnate a tutte le sale – Per le emergenze deve essere sempre disponibile una sala vuota o una sala rapidamente liberabile (con una operazione breve in corso) – Limiti sul numero di sedute settimanali per ogni specialistica, sui possibili assegnamenti di specialistiche alle sale, sul numero di sedute parallele per ciascuna specialistica etc 23 MSS in uso Lun Mar Mer Gio Ven OR1 GINECOL. GINECOL. GINECOL. GIN./URO. GINECOL. OR2 DAY SURG. OTORINOL. DAY SURG. DAY SURG. DAY SURG. OR3 CHIRURGIA DAY SURG. CHIRURGIA CHIRURGIA CHIRURGIA OR4 OTORINOL. CHIRURGIA UROLOGIA OTORINOL. UROLOGIA OR5 ORTOPED. ORTOPED. ORTOPED. ORTOPED. . ORTOPED. OR6 ORTOPED. ORTOPED. ORTOPED. . ORTOPED. ORTOPED. . Change policies • D(b,D): l’MSS rimane lo stesso per un blocco di b settimane, alla fine delle quali sono consentiti al più D cambi dall’ultimo MSS • S(b,D): l’MSS rimane lo stesso per un blocco di b settimane, alla fine delle quali l’MSS può essere sostituito da uno nuovo, avente distanza al più D da un MSS di riferimento 25 Change policies considerate Fisso D(13,∞) D(4,2) D(1,1) D(1, ∞) S(1,1) MSS fisso un nuovo MSS ogni tre mesi due cambi alla fine di un blocco di quattro settimane un cambio a settimana dal MSS precedente un nuovo MSS ogni settimana un cambio a settimana rispetto a un MSS dato (l’MSS attualmente in uso nell’ospedale) 26 Esperimenti • Abbiamo osservato il comportamento del sistema in 10 simulazioni annuali • Tasso di arrivo uguale a quello reale per ogni specialistica • Tutte le simulazioni partono dalle liste di attesa reali • Per ogni settimana si risolvono il modello fisso, quello flessibile e quello con cambi, a seconda della change policy adottata 27 Performance settimanale media – scenario base # op. # op. % t.s. tardiness in rit. vuoti media Fisso D(13, ) D(4,2) D(1,1) D(1, ) S(1,1) 186 192 194 194 193 189 69 63 50 43 30 60 4,51% 0,99% 0,10% 0,05% 0,04% 3,13% 12 9 8 7 7 10 28 Performance settimanale media – scenario large-scale (12 sale) # op. # op. % t.s. tardiness in rit. vuoti media Fisso D(13, ) D(4,2) D(1,1) D(1, ) S(1,1) 382 386 387 387 387 380 104 97 91 91 78 118 4,46% 0,50% 0,04% 0,06% 0,07% 1,89% 10 9 8 8 7 11 30 Liste finali vs. liste iniziali (base) # op. # op. tardiness Tempo in rit. media attesa Iniziale Fisso D(13, ) D(4,2) D(1,1) D(1, ) S(1,1) 1373 777 33 90 1502 246 3 44 1160 13 0 34 1051 9 0 30 1057 2 0 28 1068 0 0 21 1329 117 1 40 31 # operazioni in ritardo 35 Ritardo medio # operazioni in lista di attesa finali # cases 1600 1400 1200 1000 843 803 800 719 757 776 781 775 266 252 258 262 41 30 29 27 28 D(13,∞) D(4,2) D(1,1) D(1,∞) S(1,1) 600 400 413 534 200 0 319 157 initial situation 102 (52,-) Class A Class B Class C 37 Conclusioni • Risolvere SCAP ogni settimana (perfino con MSS fisso) porta sensibili benefici, tuttavia… • …qualsiasi change policy porta ulteriori miglioramenti in termini di tutti gli indici • Una change policy dinamica risulta migliore di una statica, e non vi sono enormi differenze tra diverse change policies dinamiche • Introdurre anche un piccolo livello di flessibilità produce miglioramenti significativi nel tasso di utilizzo delle sale, nel bilanciamento delle liste e nella riduzione dei tempi di attesa • Cambiare poco e spesso è meglio che cambiare 38 molto ma di rado Ricerca in corso e futura • Raffinamento dei modelli di allocazione, a includere aspetti stocastici come: • Pattern di domanda variabili nel tempo • Durate probabilistiche delle operazioni • Integrazione con il percorso chirurgico: • Bed management • Pre-ospedalizzazione • Sperimentazione sul campo 39