Torino, 28 marzo 2014 Numero 13 Dal Forum Agriturist un invito a fare sistema per migliorare l’accoglienza E’ calato ieri il sipario sull’undicesima edizione del Forum nazionale di Agriturist, l’associazione dell’agriturismo di Confagricoltura che ha riunito per tre giorni ad Asti oltre un centinaio di operatori di tutta Italia a confronto con esperti dell’economia, della comunicazione e del marketing. Un appuntamento che si inserisce in un periodo di profonda trasformazione, interna ed esterna ad Agriturist, che obbliga gli operatori a una riflessione e a una nuova metrica operativa. Di qui l’obbligo all’utilizzo del web e dei social media per sviluppare strategie promozionali moderne, capaci di captare nuovi utenti, italiani e stranieri. Le 20mila aziende agrituristiche della Penisola possono continuare a crescere se continueranno a innovarsi mantenendo saldo il loro rapporto con il territorio e con l’ambiente. Le richieste dei turisti stranieri non a caso si stanno spostando sempre di più verso strutture capaci di garantire tranquillità e sostenibilità nell’interazione con il paesaggio. L’utenza italiana, invece, è più di tipo familiare, pertanto orientata verso agriturismi con varie proposte, dal cibo ai divertimenti per i più piccoli. Il panorama attuale delle strutture agrituristiche italiane è molto variegato e, come altri comparti, risente dell’eccessiva frammentazione dovuta anche alla presenza di leggi regionali molto diverse una dall’altra e talvolta non aggiornate alle esigenze attuali del settore. Analogamente manca una strategia nazionale turistica per promuovere il brand Italia nel mondo facendo leva sulle peculiarità del turismo rurale. “Siamo ancora incapaci – ha affermato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - di investire nel futuro. Possiamo farlo se agevolati da politiche nazionali dettate dal buon senso e non dalla burocrazia”. “Con questo Forum siamo ripartiti con entusiasmo e con fiducia, – ha affermato il presidente di Agriturist Cosimo Melacca - Torniamo a casa arricchiti professionalmente e umanamente. Il nostro è un percorso continuo sui binari dell’accoglienza e della condivisione”. “L’agriturismo può giocare un ruolo di primo piano anche nei prossimi appuntamenti che attendono l’Italia, come l’Expo, ma - ha concluso Melacca - dobbiamo fare rete, ragionare in termini di un sistema moderno e dinamico. Dobbiamo crescere e lo vogliamo fare tutti insieme, partendo dalla nostra identità e rafforzandola”. Export, l’agroalimentare traina il Piemonte Il Piemonte rafforza il suo valore dell’export, superando ampiamente i 41 miliardi di Euro nel 2013, con un +3,8% rispetto al 2012, dimostrandosi la regione italiana con il migliore risultato ottenuto nel 2013. I dati diffusi da Unioncamere Piemonte su base Istat posizionano il Piemonte al quarto posto con il 10,6% delle esportazioni nazionali. Le vendite all’estero sono aumentate, ma non in tutti i comparti. Le prestazioni dell’industria agroalimentare segnano +5,3% rispetto al 2012, con un valore economico di quasi 4,2 miliardi di euro. Il dato comprende 1,4 miliardi di euro delle bevande e 3,6% del tabacco, ma esclude i prodotti agricoli, animali e della caccia, che valgono oltre 392 milioni di euro. Il valore complessivo dell’export derivante dalle produzioni agricole e agroindustriali è di oltre 4,5 miliardi di euro, con un +5,6% rispetto al 2012. Il confronto tra il 2012 e il 2013 mette in luce l’aumento delle esportazioni di bestiame, prodotti di origine animale, della selvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura. Diminuiscono i valori relativi alla carne lavorata, frutta e ortaggi conservati, prodotti da forno. Aumentano le vendite all’estero di pesce lavorato e conservato, prodotti delle industrie lattiero casearie e per l’alimentazione degli animali. “I dati sono positivi – commenta il presidente di Confagricoltura Torino Paolo Dentis – ma si possono ancora migliorare attraverso l’utilizzo degli strumenti che permettono di fare rete e di consolidare il brand Piemonte sui mercati internazionali. E’ importante rafforzare ulteriormente la filiera, dal campo alla tavola, e permettere alle imprese di essere competitive in un ampio contesto. D’altro canto le aziende devono essere ancora più dinamiche nell’utilizzo degli interventi a sostegno dell’export”. Pac, ci sono gli atti delegati La Commissione UE ha adottato, lo scorso 11 marzo, la prima parte dei numerosi atti delegati a completamento della riforma della PAC. I testi riguardano alcuni aspetti fondamentali quali il greening, il regime per i giovani agricoltori, la definizione di agricoltore attivo, oltre che norme relative a settori specifichi (programmi di sostegno nel settore vitivinicolo, programma per la frutta nelle scuole, etc). Il Parlamento europeo e il Consiglio avranno ora 2 mesi di tempo (prorogabili fino a 4) per dare il proprio accordo oppure rigettare uno o più regolamenti bloccando di fatto la loro adozione finale. Intanto proseguono parallelamente le discussioni sulla seconda parte degli atti delegati, tra cui anche la spinosa questione delle norme di applicazione del nuovo sistema di autorizzazione per gli impianti vitivinicoli, per la quale la Commissione sta lavorando ad una nota giuridico/interpretativa. In questo caso una conclusione della procedura non è immaginabile prima di settembre. Novità in materia di apprendistato, lavoro a termine e Durc Il 12 marzo scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato alcune misure in materia di lavoro e previdenza, meglio note come "Jobs Act", attraverso l'adozione di un decreto legge (per le misure più urgenti sul contratto a termine, l’apprendistato e la semplificazione del DURC) e di un disegno di legge delega (per le misure più complesse sulle tipologie contrattuali, sugli ammortizzatori sociali, sulla semplificazione degli adempimenti in materia di lavoro, sul riordino dei servizi per l’impiego e sulla conciliazione dei tempi di vita e lavoro). Nella stessa seduta sono anche state varate alcune misure in materia fiscale, concernenti l’IRPEF e l’IRAP, che dovrebbero avere diretta incidenza sul costo del lavoro. La Gazzetta Ufficiale n. 66 del 20 marzo ha pubblicato il Decreto Legge n. 34 del 20 marzo 2014 recante "Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese". Le disposizioni in questione – che attengono alla disciplina dei contratti a termine, dell’apprendistato e del DURC – sono entrate in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (il 21 marzo 2014). L’ufficio paghe dell’Unione Agricoltori è a disposizione dei soci per approfondimenti: ulteriori informazioni verranno diffuse non appena le amministrazioni competenti avranno emanato gli opportuni chiarimenti e le necessarie indicazioni operative. L’infortunio non fa cumulo sul periodo di comporto La Corte di Cassazione con la sentenza numero 14756/2013 ha stabilito che il tempo che lavoratore rimane assente per infortunio sul lavoro non può essere calcolato nel periodo di comporto per il quale ha diritto alla conservazione del posto. Pertanto lavoratore non può essere licenziato anche se questo periodo viene superato. In calo i consumi e gli acquisti di carne e salumi L’Anas (Associazione nazionale allevatori suini) rende noto che secondo i dati pubblicati da Ismea il consumo di carne suina fresca nel periodo gennaio-novembre 2013 è diminuito del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il calo è da imputare alla diminuzione dei consumi delle carni fresche elaborate (-18,5%), mentre si conferma un trend in crescita per le carni suine fresche naturali (+4%). Per quanto riguarda gli acquisti domestici di salumi la riduzione complessiva delle quantità acquistate è risultata pari all’1,1%, con un -1,4% per quelli dop e un -1% per i non marchiati. I prosciutti del circuito tutelato, sempre relativamente ai consumi domestici, hanno incassato una contrazione del 2,2%, mentre per quelli non marchiati la riduzione è stati pari al 3,3%. Leggermente positivi gli acquisti legati al prosciutto cotto: +0,8%. Sempre in tema di acquisti, le elaborazioni diffuse dall’Anas parlano di una contrazione dello 0,8% per quanto riguarda la carne suina fresca, mentre quella naturale è in aumento del 9,3%. In calo anche gli acquisti della carne suina elaborata: 17,5%. In aumento la spesa per l’acquisto di salumi a denominazione di origine (+1,5%), in flessione invece quella legata all’acquisto di salumi non marchiati (-0,5%). Infine i prosciutti. Per quelli Dop la spesa è calata dell’1,2%. Per quelli non marchiati la contrazione è stata del 5,5%. La storia delle erbe aromatiche E’ stato pubblicato sul sito della Provincia di Asti un opuscolo illustrato sulla storia delle erbe officinali e aromatiche, curato dal Servizio Agricoltura: la “Storia delle Erbe Aromatiche” è scaricabile gratuitamente dal sito web della Provincia di Asti. http://www.provincia.asti.gov.it/supporto-normativo/3473-libro-storia-delle-erbe Il libro descrive dettagliatamente i caratteri botanici di ogni pianta, per facilitarne il riconoscimento, senza pretendere di esaurire l’argomento e raccomandando sempre di non raccogliere nei casi dubbi, né nei pressi di fattori inquinanti e nemmeno in maniera massiva, preferendo l’acquisto piuttosto che la raccolta se non si è esperti. PSR MISURA 211 – Indennità compensativa E’ aperto il bando per la presentazione delle domande sull’indennità compensativa anno 2014. L’indennità viene concessa per ogni ettaro di superficie coltivata ricadente nelle zone classificate montane. L’applicazione dell’azione riguarda tutto il territorio regionale classificato montano e i beneficiari sono gli Imprenditori Agricoli di cui all’art. 2135 del codice civile e s.m.i. L’indennità è concessa per ettaro di SAU ammissibile ad imprenditori agricoli o società agricole che: • coltivino almeno 3 ha di SAU; • si impegnino a proseguire l’attività agricola in una zona svantaggiata per almeno un quinquennio a decorrere dal primo pagamento. E’ esonerato da tale impegno l’imprenditore che non possa proseguire l’attività per causa di forza maggiore (es. invalidità, espropriazione o acquisizione dei terreni per pubblica utilità); • ottemperino, nell’insieme della loro azienda, ai requisiti obbligatori di cui agli art. 5 e 6 e agli allegati II e III del reg. (CE) n. 73/2009 e s.m.i. (Condizionalità); • operino stabilmente nelle zone svantaggiate con l’eccezione dell’agricoltore residente nelle zone classificate montane che, dopo aver utilizzato l’alpeggio, trasferisce il bestiame per il restante periodo dell’anno nelle zone di collina e/o di pianura. Esclusivamente in tal caso, qualora l’attività nelle zone montane sia inferiore ai 180 giorni, l’entità del premio verrà ridotta e rapportata al periodo di effettiva permanenza nelle zone svantaggiate; • possiedano un titolo di conduzione valido ai sensi di legge per l’intera annualità di impegno per tutti i terreni ammessi a premio; • non superino il limite di età pensionabile stabilito dalle vigenti leggi; • non siano titolari di trattamenti pensionistici fatta eccezione per la pensione di reversibilità. Il premio unitario è fissato sulla base della redditività media delle singole classi di coltura, tenendo conto delle loro normali zone di coltivazione. Produzioni interessate Premio €/ha 130 • Foraggiere: • Pascoli; • Prati stabili e prati-pascoli, prati avvicendati, prati arborati; • Erbai, colture da insilati. Piante officinali, piccoli frutti, orticole, floricole, fragole, patate. 160 Frutticoltura, Viticoltura, Castanicoltura e frutta in guscio. 100 Frumento tenero, mais da granella, cereali minori, oleaginose. 60 Altre colture. 60 Per i pascoli il massimale di 130 €/ha è riferito a carichi di bestiame compresi tra 1 e 2 UBA/ha; per carichi di bestiame inferiori a 1 UBA/ha e fino a 0,3 UBA/ha il premio sarà proporzionalmente ridotto. Nel caso in cui l’attività nelle zone montane sia inferiore ai 180 giorni l’entità del premio verrà ridotta come segue: fino a 120 giorni : 1/3 del premio; tra 121 e 180 giorni: ½ del premio; oltre i 180 giorni: premio intero. Si precisa che i prati-pascoli potranno essere considerati tali solamente in presenza di almeno uno sfalcio estivo; pertanto, se la maggior parte della produzione foraggera sarà utilizzata attraverso il pascolamento, con sfalci effettuati esclusivamente nel periodo primaverile o autunnale (es.: sfalci di pulitura), il terreno dovrà essere classificato come pascolo. Nel caso in cui l’ammontare dei contributi ammessi ecceda la disponibilità finanziaria, al fine di favorire le aziende maggiormente svantaggiate, inizialmente si interverrà escludendo dal contributo, mediante un successivo provvedimento, le coltivazioni proprie dei fondi valle o delle zone più fertili, passando via via, (qualora necessario) alle coltivazioni tipiche delle medie valli ed infine delle alte vallate secondo il seguente ordine di esclusione: 1. mais da granella; 2. mais da insilato; 3. erbai; 4. colture oleaginose; 5. altri cereali; 6. altre colture; 7. floricoltura; 8. prati avvicendati; 9. frutticoltura; 10. viticoltura; 11. frutta in guscio; 12. castanicoltura; 13. fragole; 14. colture orticole; 15. piccoli frutti; 16. piante officinali; 17. prati stabili; 18. prati-pascoli; 19. pascoli. La scadenza per la presentazione delle domande è il 15 maggio 2014. E’ possibile presentare una domanda di modifica ai sensi dell’articolo 14 del Reg. (CE) 1122/2009 che consente di variare alcuni dati dichiarativi e, contemporaneamente, di revocare parte della domanda. Tali domande di modifica dovranno pervenire entro le ore 23.59.59 del 3 giugno 2014. Qualora pervengano, entro i termini stabiliti dalla normativa comunitaria, più domande di modifica, si considererà valida l’ultima pervenuta. MISURA 132 – Partecipazione degli agricoltori a sistemi di qualità alimentare E’ stato pubblicato il bando per la misura 132 per l’anno 2014. La misura si propone di sostenere e promuovere la partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare col fine di perseguire i seguenti obiettivi: - valorizzare le produzioni di qualità; - assicurare i consumatori sulla qualità dei prodotti o dei processi produttivi in quanto sono il risultato della partecipazione dei produttori ai sistemi di qualità oggetto del sostegno; - incrementare il valore aggiunto di tali prodotti; - sostenere e incentivare la partecipazione degli agricoltori ai “sistemi di qualità”. I beneficiari sono gli imprenditori agricoli che possiedono i seguenti requisiti: impresa individuale: • titolare di partita IVA; • iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio; • in possesso di qualifica di imprenditore agricolo professionale oppure imprenditore agricolo ai sensi dell’articolo n. 2135 del Codice Civile. Società agricola (ai sensi del D.Lgs n. 99 del 29 marzo 2004): • titolari di partita IVA; • scritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio; • in possesso di qualifica di imprenditore agricolo professionale oppure imprenditore agricolo ai sensi dell’articolo n. 2135 del Codice Civile. I sistemi di qualità ammessi a finanziamento sono: • protezione delle indicazioni geografiche (IGP) e delle denominazioni d’origine (DOP) dei prodotti agricoli e alimentari (Regolamento CEE 510/06); • metodo di produzione biologica; • Organizzazione Comune del Mercato Vitivinicolo. Vini di qualità prodotti in regioni determinate VQPRD. Il sostegno è concesso per i soli prodotti agricoli destinati direttamente o indirettamente al consumo umano e a condizione che le imprese: • per le produzioni DOP/IGP siano assoggettate agli specifici Piani di Controllo approvati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali; • per le produzioni biologiche siano iscritte nell’elenco regionale degli operatori dell’agricoltura biologica, aggiornato al 31 dicembre dell’anno precedente; • per le produzioni vinicole DOC/DOCG siano assoggettate agli specifici Piani di Controllo approvati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Le imprese richiedenti per essere ammesse a presentare domanda di aiuto devono impegnarsi a: • non richiedere/ottenere altre agevolazioni pubbliche per i costi di certificazione oggetto del presente bando; • a mantenere l’adesione al sistema/sistemi di qualità per i quali l’aiuto è stato concesso per un minimo di tre anni consecutivi dall’anno di presentazione della domanda di aiuto. A questo fine la verifica della continuità della partecipazione a ciascun sistema di qualità verrà effettuata nelle annualità successive alla prima annualità di adesione alla Misura. Verificato il mantenimento della partecipazione per tre annualità consecutive il requisito verrà comunque considerato soddisfatto anche per le annualità restanti. Ai fini della giustificazione del mancato rispetto del suddetto obbligo, sono ammesse esclusivamente le cause di forza maggiore quali definite dall’art. 47 del Reg. (CE) 1974/2006, purché comunicate entro i termini stabiliti dal medesimo articolo ed adeguatamente documentate. L’aiuto è concesso per un importo pari al 100% delle spese sostenute per i costi di certificazione e per la partecipazione ai sistemi di qualità fino ad un importo massimo concedibile di 3.000,00 euro all’anno per impresa agricola. L’importo minimo dell’aiuto che può essere concesso in fase di approvazione delle domande di aiuto è di 40,00 euro. La spesa ammessa equivale all’importo dei costi fissi sostenuti dall’impresa agricola nel periodo dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2014 nei confronti dell’organismo di certificazione per l’accesso e la partecipazione al sistema di qualità. Sono ammissibili le spese per le attività di certificazione svolte nell’anno di competenza della domanda e sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda e l’IVA non è ammessa a contributo. La scadenza per la presentazione della domanda è fissata per il prossimo 15 maggio 2014. La domanda dovrà essere trasmessa esclusivamente per via telematica allegando telematicamente o il preventivo dell’ente certificatore per il 2014 (per il vino di Valore Italia o della Camera di Commercio) o dei laboratori di analisi non compresi nei controlli obbligatori inseriti nei piani di controllo, a seguito di richiesta ufficiale dell’organismo di controllo, carta d’identità del richiedente e dell’elenco dei soci della società. La domanda andrà conservata nel fascicolo del produttore con tutti i documenti allegati. Non sono ammissibili domande di sostegno relative a spese per attività di certificazione svolte prima della presentazione della domanda. Eventuali spese sostenute dai richiedenti dopo la presentazione della domanda e prima della approvazione da parte della Provincia competente della domanda di aiuto presentata avvengono a rischio dei richiedenti stessi. I costi di certificazione dovranno essere documentati tramite idoneo documento fiscale, emesso dall’Organismo di Controllo da cui si evince la spesa sostenuta per l’anno di riferimento; tali documenti devono riflettere fedelmente la realtà in modo da permettere la totale tracciabilità delle spese a carico del beneficiario finale. Al bando anno 2014 possono essere ammessi a finanziamento i produttori che non hanno ancora beneficiato di un contributo erogato sulla misura 132 già per cinque anni. La domanda di pagamento per l’anno 2014 dovrà essere trasmessa in modo cartaceo entro il 28 febbraio 2014. Alla domanda dovrà essere allagata la fattura quietanzata inerente il pagamento effettuato. La domanda di pagamento per l’anno 2013 dovrà essere trasmessa in modo cartaceo e telematico entro il 15 maggio 2014. Alla domanda dovrà essere allagata la fattura quietanzata inerente il pagamento effettuato. Il pagamento potrà essere effettuato tramite: • bonifico o ricevuta bancaria (Riba). Il beneficiario deve produrre il bonifico, la Riba o altra documentazione equiparabile, con riferimento a ciascuna fattura rendicontata. Tale documentazione, rilasciata dall’istituto di credito, deve essere allegata alla pertinente fattura. Nel caso in cui il bonifico sia disposto tramite “home banking”, il beneficiario del contributo è tenuto a produrre la stampa dell’operazione dalla quale risulti la data ed il numero della transazione eseguita, oltre alla descrizione della causale dell’operazione a cui la stessa fa riferimento. In ogni caso, prima di procedere all’erogazione del contributo riferito a spese disposte via home banking, il beneficiario è tenuto a fornire all’autorità competente l’estratto conto rilasciato dall’istituto di credito di appoggio, ove sono elencate le scritture contabili eseguite. • Assegno. Tale modalità, per quanto sconsigliata, può essere accettata, purché l’assegno sia sempre emesso con la dicitura “non trasferibile” e il beneficiario produca l’estratto conto rilasciato dall’istituto di credito di appoggio riferito all’assegno con il quale è stato effettuato il pagamento e, possibilmente, la fotocopia dell’assegno emesso. • Bollettino postale effettuato tramite conto corrente postale. Tale modalità di pagamento deve essere documentata dalla copia della ricevuta del bollettino. Nello spazio della causale devono essere riportati i dati identificativi del documento di spesa di cui si dimostra il pagamento, quali: nome del destinatario del pagamento, numero e data della fattura pagata. Limitazione d’impiego di erbicidi contenenti Terbutilazina anno 2014 Come già segnalato per gli anni precedenti, si comunica che per la campagna in corso permangono i vincoli per l’utilizzo della Terbutilazina nelle aree definite T008 e T009. In particolare: • nei suddetti areali chi avesse impiegato erbicidi contenenti Terbutilazina nell’anno 2013, nell’anno in corso non potrà utilizzarli; • se è stata utilizzata nel 2012, potrà essere utilizzata quest’anno, ma effettuando la distribuzione localizzata sulla fila e facendo ricorso a formulati che la contengono in miscela con altri prodotti. In tutto il territorio regionale l’utilizzo della Terbutilazina deve prevedere il mantenimento di una fascia di rispetto di almeno 5 metri dai corsi d’acqua superficiali. Si specifica inoltre che vanno impiegati prodotti a base di Terbutilazina in miscela con altri prodotti diserbanti. Quaderno di campagna Gli imprenditori agricoli, sulla base di quanto stabilito dal D.P.R. 290 del 23 aprile 2001 che ha istituito il quaderno di campagna, devono registrare, entro 30 giorni dall'effettuazione, la data del trattamento, il prodotto utilizzato, la quantità impiegata e l'avversità che ha reso necessario trattamento. I tecnici dell'Unione Agricoltori sono a disposizione degli interessati per la compilazione dei registri. I PREZZI DEI CEREALI QUOTAZIONI BORSA €/TON FRUMENTI TENERI MILANO 25/03/2014 MIN MAX FRUMENTO DI FORZA 262,00 270,00 FRUMENTO PANIFIC. SUP. 241,00 248,00 FRUMENTO PANIFICABILE 227,00 229,00 TORINO 27/03/2014 MIN MAX 243,00 250,00 239,00 241,00 224,00 226,00 FRUMENTO BISCOTTIERO FRUMENTO ALTRI USI FRUMENTO COMUNITARIO FRUMENTO FRANCESE FRUMENTO CANADESE FRUMENTO STATUNIT. 227,00 226,00 225,00 -310,00 312,00 230,00 227,00 227,00 -314,00 316,00 222,00 n.q. n.q. 224,00 309,00 320,00 224,00 n.q. n.q. 226,00 311,00 324,00 QUOTAZIONI BORSA €/TON CEREALI MINORI MILANO 25/03/2014 MIN MAX ORZO NAZ. LEGGERO n.q. n.q. ORZO NAZ. PESANTE 215,00 217,00 ORZO FRANCESE --ORZO COMUNITARIO 221,00 232,00 TRITICALE n.q. n.q. SORGO 215,00 217,00 TORINO 27/03/2014 MIN MAX n.q. n.q. n.q. n.q. 215,00 226,00 n.q. n.q. --206,00 208,00 QUOTAZIONI BORSA €/TON GRANOTURCO MILANO 25/03/2014 MIN MAX NAZIONALE IBRIDO 202,00 203,00 NAZ. COM. DA ESSICCARE --NON COMUNITARIO 217,00 218,00 COMUNITARIO 208,00 210,00 TORINO 27/03/2014 MIN MAX 192,00 194,00 --213,00 215,00 199,00 201,00 QUOTAZIONI BORSA €/TON SEMI OLEOSI MILANO 25/03/2014 MIN MAX SEMI SOIA NAZIONALE 472,00 475,00 SEMI SOIA ESTERA 470,00 475 00 SEMI GIRASOLE n.q. n.q. SEMI COLZA n.q. n.q. TORINO 27/03/2014 MIN MAX 477,00 480,00 480,00 485,00 ----- QUOTAZIONI BORSA €/TON FORAGGI MILANO 25/03/2014 MIN MAX FIENO MAGGENGO 140,00 175,00 FIENO AGOSTANO 167,00 187,00 FIENO FRANCESE --FIENO ERBA MEDICA 230,00 245,00 ERBA MED. DISIDRATATA 245,00 290,00 PAGLIA GRANO NAZ. 107,00 114,00 TORINO 27/03/2014 MIN MAX 135,00 145,00 125,00 135,00 n.q. n.q. 220,00 230,00 --125,00 130,00 I PREZZI DEL BESTIAME SUINI DA ALLEVAMENTO COMMISSIONE UNICA NAZIONALE DI MILANO €/KG MERCATO DI MODENA €/KG 25 KG -------------- 3,35 30 KG -------------- 3,01 176 KG N.Q. 1,4370 180 KG N.Q. 1,3310 185 KG N.Q. 1,3240 SUINI DA MACELLO BOVINI DA ALLEVAMENTO MERCATO DI CUNEO €/CAPO MINIMO MERCATO DI CUNEO €/CAPO MASSIMO MASCHI FINO A 40 GG 600,00 750,00 FEMMINE FINO A 40 GG 500,00 690,00 MASCHI DA 160-220 KG 620,00 977,00 FEMMINE DA 140-200 KG 691,00 831,00 BOVINI DA MACELLO – MERCATO CUNEO €/KG MINIMO €/KG MASSIMO MASCHI 5,04 5,61 FEMMINE 5,53 6,10 VITELLONE INFERIORE A 24 MESI DELLA COSCIA €/KG MINIMO €/KG MASSIMO MASCHI DA 500-600 KG 2,73 3,40 MASCHI OLTRE 600 KG 2,68 3,30 FEMMINE 350-430 KG 3,65 3,80 FEMMINE 430-520 KG 3,32 3,70 PIEMONTESE – VITELLI DELLA COSCIA SLATTATI DELLA COSCIA RAZZA PIEMONTESE – VITELLO DA LATTE O SANATO DELLA COSCIA BORSA MERCI DI MODENA LIMOUSINE €/KG MINIMO €/KG MASSIMO MASCHI LEGGERI FINO A 550- 600 KG 4,66 4,82 MASCHI PESANTI FINO A 600- 650 KG 4,42 4,55 FEMMINE DA 420-480 KG 4,79 5,05 CHAROLAISE €/KG MINIMO €/KG MASSIMO MASCHI LEGGERI FINO A 700 - 750 KG 4,36 4,47 MASCHI PESANTI OLTRE 750 KG 4,23 4,37 IL MERCATO DI CARMAGNOLA BOVINI DI RAZZA PIEMONTESE DA EURO A EURO VITELLONI NORMALI 1,50 1,60 VITELLONI MASCHI DELLA COSCIA N.Q. N.Q. VITELLONI FEMMINE DELLA COSCIA N.Q. N.Q. TORI DELLA COSCIA DA 2 A 6 DENTI 1,25 1,45 TORI DELLA COSCIA OLTRE 6 DENTI 1,15 1,40 VACCHE GRASSE DA 2 A 6 DENTI 1,45 1,65 VACCHE GRASSE OLTRE 6 DENTI 1,25 1,50 VITELLONI RAZZE STRANIERE DA EURO A EURO CHAROLAISE MASCHI 2,40 2,60 CHAROLAISE FEMMINE 2,10 2,10 LIMOUSINE MASCHI 2,50 2,70 LIMOUSINE FEMMINE 2,45 2,65 GARONNESI MASCHI 2,65 2,85 GARONNESI FEMMINE 2,60 2,80 BLU BELGA MASCHI N.Q. N.Q. BLU BELGA FEMMINE N.Q. N.Q. POLACCHI MASCHI N.Q. N.Q. FRISONI MASCHI 1,45 1,60 VITELLONI METICCI DA EURO A EURO MASCHI 1,90 2,05 FEMMINE 1,70 1,90 VACCHE DA EURO A EURO FRISONE GRASSE DA 2 A 6 DENTI 1,25 1,35 FRISONE USO INDUSTRIA PESO MORTO 0,95 2,15 DA EURO A EURO VITELLI RAZZA FRISONA KG 45 60,00 70,00 VITELLI RAZZA VALDOSTANA KG 50 80,00 90,00 VITELLI RAZZA PIEMONTESE KG 65 430,00 600,00 VITELLI METICCI I SCELTA 230,00 430,00 VITELLI METICCI II SCELTA 155,00 255,00 RAZZA E CATEGORIA IN AGENDA - “Sprechi alimentari: quali conseguenze sull’ambiente?” Lo spreco alimentare ha conseguenze non solo etiche, economiche, sociali e nutrizionali, ma anche sanitarie e ambientali, dal momento che le enormi quantità di cibo consumato contribuiscono fortemente al riscaldamento globale e che i rifiuti alimentari producono metano, gas a effetto serra, ventuno volte più potente del biossido di carbonio. E’ quanto riportato dalla relazione del Parlamento europeo su come evitare lo spreco di alimenti. Meno spreco significa infatti migliore distribuzione delle risorse, meno rifiuti, meno costi di smaltimento e trasporto, meno anidride carbonica emessa, meno riscaldamento globale, meno acqua e terreni utilizzati in modo indiscriminato. Allo scopo di dare indicazioni sulle scelte più opportune per arginare il problema e sul contributo attivo che consumatori e aziende di distribuzione o produzione di alimenti possono fornire, la Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con il suo Laboratorio Chimico, propone il seminario “Sprechi alimentari: quali conseguenze sull’ambiente?”, che si terrà martedì 1° aprile dalle 8,30 alle 13,30 nel Centro Congressi Torino Incontra, in via Nino Costa 8 a Torino. La partecipazione al seminario è gratuita, previa iscrizione entro lunedì 31 marzo sul sito www.promopoint.to.camcom.it/Sprechi. PREVISIONI DEL TEMPO Collegandovi a www.nimbus.it www.nimbus.it/italiameteo/previpiemonte.htm *** “Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni.” Paolo Coelho