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PICUM Newsletter
Maggio 2009
Ultimata il 4 maggio 2009
Questa newsletter contiene informazioni su notizie e sviluppi politici riguardanti i diritti sociali fondamentali dei
migranti privi di documenti in Europa. La newsletter è attualmente disponibile in formato Word/PDF e scaricabile
dal sito internet di PICUM (www.picum.org) nelle seguenti lingue: inglese, tedesco, olandese, spagnolo, francese,
italiano e portoghese. Vi invitiamo a diffondere ampiamente questa newsletter.
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documenti?
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GRAZIE!
Indice
1. Morte alla frontiera
2. Notizie dagli Stati Membri dell’UE + Svizzera + Stati Uniti
3. Sviluppi della politica europea
4. Minori privi di documenti
5. Donne prive di documenti
6. Prossimi eventi
7. Pubblicazioni
8. PICUM News
9. Varie
1. Morte alla frontiera
•
I corpi di due sub-sahariani sono stati trovati al largo della costa di Ceuta, enclave spagnola in
Marocco settentrionale, il 23 aprile 2009. I corpi dei due uomini, con indosso giubbotti di
salvataggio, sono stati ritrovati al largo da una nave turista intorno. Fonte:
http://www.ennaharonline.com/en/news/1014.html.
PICUM Newsletter maggio 2009
2. Notizie dagli Stati Membri dell’UE + Svizzera + Stati Uniti
Nazioni Unite
•
Il Comitato sui lavoratori migranti delle Nazioni Unite ha applaudito le Filippine per la reputazione di
modello internazionale per le migliori pratiche nelle politiche migratorie. Abdelhamid El Jamri,
Marocco, Presidente del Comitato, ha rilasciato tale dichiarazione all’inizio dell’analisi del primo
report delle Filippine sulla conformità dell’arcipelago con la Convenzione internazionale sulla
protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie (ICRMW), tenutosi a
Ginevra. Fonte:
http://www.philstar.com/Article.aspx?articleId=461001&publicationSubCategoryId=63
Francia
•
Andre Barthélemy, presidente della Ong Ensemble Agir pour les Droits de l'Homme' ( "Lavorare
insieme per i diritti umani"), è stato multato di 1.500 € da parte della Corte di Bobigny per
"incitamento alla ribellione" e "ostruzione di aeromobile" a seguito della sua opposizione il 16 aprile
2008 al trattamento di polizia di due cittadini congolesi deportati su un volo Air France. La ONG
“Ensemble Agir pour les Droits de l'homme” ha sottolineato che l'ammenda riflette un preoccupante
inasprimento della giurisprudenza e smaschera la volontà delle autorità di intimidire coloro che
hanno il coraggio di esprimere la loro solidarietà con i migranti privi di documenti. L'organizzazione
portera’ il caso davanti alla Corte d'appello di Parigi. Fonte:
http://www.lyoncapitale.fr/index.php?menu=01&article=7493
•
Diverse ONG francesi hanno organizzato una dimostrazione collettiva l’8 aprile presso i Palazzi di
giustizia di Parigi, Lille, Marsiglia, Strasburgo, Lione, Bordeaux, Tolosa e Rennes. Circa 5.500
persone si sono dichiarate colpevoli d’avere aiutato i migranti privi di documenti in pericolo. La
dimostrazione ha fatto seguito al perseguimento di un cittadino francese, la signora Monique Puglia,
una volontaria di 59 anni, per aver organizzato donazioni di cibo e vestiti per i migranti privi di
documenti. Il suo caso è l'ultimo di una lunga lista di azioni penali contro i cittadini normali francesi e
attivisti puniti per esprimere solidarietà con i migranti privi di documenti. Fonte: www.emmaus @
france.org
•
La Polizia francese ha condotto dei raid d’ispezione nella mattina del 21 aprile in quattro località alla
periferia di Calais ed ha arrestato circa 200 migranti due giorni prima di una visita da parte del
Ministro Immigrazione Eric Besson. La più grande delle incursioni ha coinvolto 225 poliziotti
antisommossa che si sono diretti verso dei nascondigli creati in un boschetto di cespugli noto come
" la giungla", in cui 150 migranti, per la maggior parte afghani, erano accampati. Altri migranti sono
stati arrestati ad una stazione di pedaggio autostradale, parcheggi e camion in sosta.
Fonte: http://www.nytimes.com/2009/04/22/world/europe/22ihtfrance.html?_r=2&ref=europe
Nel mese di marzo si è svolta la seconda assemblea generale dei giovani senza documenti
(Jeunes Majeurs sans Papiers) a Lione. Dal primo incontro tenutosi a gennaio a Orleans, centinaia
di giovani sono stati legalizzati. Le assemblee sono parte di un movimento più ampio, Jeuness sans
papiers, Jeuness volée La loi doit changer! (Gioventù senza documenti, Gioventù rubata! La legge
deve cambiare) che ha lo scopo di aiutare gli adulti senza documenti a frequentare università e licei
francesi. http://www.educationsansfrontieres.org/article19098.html
PICUM Newsletter maggio 2009
Spagna
•
La petizione “Papeles y Derechos para los inmigrantes de los CETI, Papeles para los bengalies de
Melilla” (Documenti e diritti per gli immigrati nei centri di accoglienza. Documenti per I bengalesi di
Melilla) indirizzata all’Ombudsman di Melilla (“Defensor del Pueblo de España”) è ora disponibile
online per la firma: http://www.petitiononline.com/banglame/petition.html.
Portogallo
•
Fra Francisco Sales, direttore dell’Opera cattolica sulla migrazione (Obra Católica das Migrações) –
il ramo esecutivo della Pastorale portoghese della mobilità umana che riunisce congregazioni
religiose, la società civile e movimenti che si occupano delle questioni concernenti la migrazione –
ha dichiarato che le organizzazioni cattoliche stanno ricevendo un numero crescente di domande di
assistenza dagli immigrati. Tali richieste di aiuto provengono particolarmente dai coloro che sono in
una situazione irregolare o soggetti a sfruttamento lavorativo e indica una realtà in aumento in
Portogallo che è stata poco affrontata. http://www.casadobrasil.info/spip.php?article391
•
Il Sevizio per i stranieri e frontiere (Serviço de Estrangeiros e Fronteiras, SEF) e la Direzione
generale dei servizi carcerali (Serviços Prisionais, DGSP) il 23 aprile hanno firmato un protocollo per
ampliare e migliorare le connessioni tra le due entità. Il protocollo è parte del Piano per l’integrazione
degli immigrati, che ha come obiettivo di migliorare la consapevolezza tra i detenuti stranieri, che
rappresentano il 20% della popolazione carceraria, sulla legislazione riguardante la regolarizzazione
dei loro documenti. In una fase iniziale il “Servizio Mobile SEF” sarà dislocato nelle prigioni di
Alcoentre, Carregueira, Lisbona e Pinheiro da Cruz, al fine di velocizzare il processo di
regolarizzazione in Portogallo. Fonti:
http://ultimahora.publico.clix.pt/noticia.aspx?id=1376096&idCanal=62 o http://www.dgsp.mj.pt/
•
Durante un incontro con Artur Penedos, Consigliere sugli affari sociali del presidente portoghese, un
gruppo di quattro associazioni di immigrati ha consegnato una risoluzione chiedendo per il ritorno
alla politica del visto di 90 giorni. Prima della nuova legge sull’immigrazione, gli immigrati senza
documenti potevano lavorare legalmente nel paese. Timóteo Macedo, presidente dell’associazione
Solidarietà Immigrati, spiega che la nuova legge rende la regolarizzazione dipendente dall’esistenza
di un contratto di lavoro, specificando allo stesso tempo che soltanto gli immigrati regolari hanno
diritto a contratti di lavoro. Le associazioni per i diritti degli immigrati contestano anche le esorbitanti
tasse che un immigrato dovrebbe pagare per regolarizzare il proprio status, che ammontano a 500
euro. Penedos ha ascoltato le preoccupazioni di queste organizzazioni sul crescente nesso tra
l’immigrazione e criminalità in Portogallo e ha dichiarato che le loro preoccupazioni sarebbero state
trasmesse al Presidente. Fonte:
http://ultimahora.publico.clix.pt/noticia.aspx?id=1372284&idCanal=62
Regno Unito
•
Il ministro britannico per l’immigrazione, Phil Woolas, ha descritto i piani per la costruzione di un
nuovo centro di detenzione a Calais, sotto il controllo britannico. Secondo Woolas, i migranti senza
documenti sarebbero trattenuti nel nuovo centro di detenzione dopo aver passare le autorità
britanniche di immigrazione stazionate al porto di Calais, e sarebbero poi rimpatriati nei loro paesi
su dei voli charter. Woolas ha dichiarato che il suo scopo è di puntare le luci sugli sfratti e inviare un
chiaro messaggio in Afghanistan e Iraq che il Regno Unito non è la terra promessa. Le
organizzazioni di diritti umani e libertà civili hanno espresso le loro preoccupazioni su questo nuovo
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progetto che sembra perseguire lo scopo di schivare il diritto internazionale e trattati disegnati per
proteggere i migranti in cerca di asilo. Fonte:
http://www.courrierinternational.com/article.asp?obj_id=95941
•
Le azioni repressive dei francesi contro gli immigrati senza documenti e richiedenti asilo diretti in
Gran Bretagna a Calais devono essere uguagliati dai britannici, ha dichiarato l’eurodeputato
britannico RIchard Ashworth. Ashworth ha detto che una più stretta collaborazione anglo-francese
dovrebbe comprendere una campagna di informazione del ministero dell’interno britannico nell’area
di Calais. La visita di Besson a Calais rispetta la promessa di agire entro primo maggio per rendere
la zona sicura contro gli immigrati senza documenti. Fonti:
http://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5hVeZuB--pcUA84wHUiJVf23vsnFg e
http://www.google.com/hostednews/ukpress/article/ALeqM5idMSh4PkadQcX77mu15Aa-PHb42A.
•
Durante una messa del 4 maggio 2009 nella cattedrale di Westminster nel centro di Londra, la
Chiesa Cattolica in Inghilterra e Galles ha esortato le persone di non sfogare le proprie frustrazioni
sugli immigrati durante questo periodo di recessione. Sua Reverendissima eccellenza Partick
Lynch, vescovo ausiliario di Southwark, ha dichiarato che la Chiesa Cattolica in Inghilterra e Galles
ha una lunga tradizione di solidarietà con i lavoratori, specialmente lavoratori migranti, e ha esortato
affinché gli immigrati non diventino capro espiratorio durante la crisi economica. La messa è stata
celebrata assieme ad una serie di altri sevizi parte della giornata di azione “da stranieri a cittadini”
(Strangers into Citizens) per richiedere “un’amnistia guadagnata” per i circa 450.000 immigrati
senza documenti di lunga residenza affinché gli sia concessa la cittadinanza. I criteri per rientrare in
tale amnistia includerebbero la residenza di almeno quattro anni, seguita da un periodo di due anni,
la fedina penale pulita, buona conoscenza dell’inglese e referenze caratteriali. Nell’omelia, il
vescovo Lynch ha dichiarato che vi è un problema morale quando i lavoratori senza documenti che
hanno lavorato e vissuto nel paese per oltre cinque anni dovrebbero avere l’opportunità di costruire
un futuro nel Regno Unito e di continuare a contribuire alla società britannica. In una funzione
anglicana separata tenutasi nella chiesa di Santa Margareta, nella Chiesa di Westminster, anche il
vescovo do Southwark, sua eminenza Tom Butler, ha dato il proprio sostegno alla campagna “Da
stranieri a cittadini” (Strangers to Citizens). Fonte: Press Association, 04.05.2009
http://uk.news.yahoo.com/21/20090504/tuk-rally-urges-illegal-migrant-amnesty-6323e80.html. Per
ulteriori informazioni sulla campagna nazionale “Strangers into Citizens” e la manifestazione
organizzata il 4 maggio 2009 si prega di visitare il sito ufficiale:
http://www.strangersintocitizens.org.uk/
Belgio
• Il Ministro belga per le politiche sull’ immigrazione e asilo, Annemie Turtelboom, il 26 Marzo 2009
ha fornito al Dipartimento Federale dell’Immigrazione delle istruzioni riguardanti la regolarizzazione
degli stranieri che vivono in una situazione umanitaria precaria .E’ stata data istruzione che le
famiglie con bambini a scuola o con un procedimento di asilo chiuso o pendente dovranno essere
considerate per le regolarizzazione. Le seguenti condizioni devono essere soddisfatte:residenza
continua negli ultimi 5 anni in Belgio; le famiglie devono aver fatto la domanda di asilo negli ultimi
5 anni e prima del 1 Giugno 2007; la richiesta di asilo deve esser stata fatta come minimo da 1
anno; e i bambini devono essere iscritti a scuola in Belgio dal 1 Settembre 2007.
http://www.vmc.be/vreemdelingenrecht/wegwijs.aspx?id=7136#schoolg_kind
• I 103 migranti irregolari che hanno eseguito lo sciopero della fame nel parcheggio della
metropolitana della “Libera universita’” di Bruxelles (VUB) hanno terminato il loro sciopero il 15
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Aprile 2009, essendo d’accordo con la posizione provvisoria del Dipartimento Federale
dell’Immigrazione che permette loro di rimanere in Belgio per ragioni mediche per 3 mesi.
http://www.knack.be/nieuws/belgie/hongerstakers-vub-schorten-actie-op/site72-section24article32205.html
• Migranti irregolari ad Anversa hanno iniziato una protesta occupando parecchie istituzioni il 21
Aprile 2009, in protesta contro le odierne politiche di regolarizzazione del Ministro Turtelboom. I
Migranti irregolari saranno accolti in diverse sedi delle organizzazioni che li supportano come i
sindacati, le organizzazioni della società civile , le università, i collegi e le fondazioni culturali fin
quando finiranno la loro protesta il 5 Giugno 2009. Fonte:
http://www.acw.be/verbond/antwerpen/content/view/440/69/
http://www.acw.be/verbond/antwerpen/content/view/446/69/
•
Il “Centre pour l`Egalité Des Chances et la Lutte Contre le Racisme” (Centro per la legalità delle
opportunità e la lotta contro il razzismo) ha pubblicato il suo rapporto annuale sull’immigrazione,
che descrive l’immigrazione in Belgio e racconta quanti individui hanno ricevuto asilo o una
protezione sussidiaria e erano stati regolarizzati.Il libro include un capitolo sul diritto della vita di
famiglia e la detenzione, insieme a raccomandazioni per il governo Belga. Consultabile su :
http://www.diversite.be/?action=publicatie_detail&id=68&thema=2.
Paesi Bassi
•
Le ONGs MAPP e ASKV hanno svolto una ricerca nel corso degli ultimi tre anni su cento migranti
richiedenti asilo con problemi psicologici. Le organizzazioni hanno pubblicato un report sul rifiuto
dei richiedenti asilo i cui problemi psicologici non erano stati tenuti in conto nei giudizi sul loro status
di rifugiato e illustra i problemi durante le procedure di asilo insieme a provvedere raccomandazioni.
Maggiori informazioni www.ASKV.nl , per scaricare il
reporthttp://www.askv.dds.nl/docs/MAPP%20brochure%202009%20low.pdf
•
”Illegal Residence and Public Safety in the Netherlands: Understanding Processes of Ethnic
Concentration and Dispersal!”,( Residenza Illegale e Pubblica Sicurezza nei Paesi Bassi:
Comprensione dei processi della concentrazione e della dispersione etnica ) di Arjen Leerkes, è un
nuovo libro sulle misure concernenti l’immigrazione nei Paesi Bassi che stanno diventando sempre
più ristrettive . Arjen Leerkes ha studiato la relazione tra la residenza illegale in Belgio da un lato e
il crimine (i delinquenti) e la sicurezza pubblica ( vittimizzazione)dall’altro lato .Il libro può essere
ordinato a
http://www.aup.nl/do.php?a=show_visitor_book&isbn=9789089640499&l=2
•
Si è stimato che tra14,000 e 20,000 migranti a Amsterdam sono irregolari ,e la “Worldhouse” (Het
Wereldhuis) a Amsterdam offre loro un posto per incontrarsi, organizzare eventi e ricevere
informazioni sui loro diritti . Het Wereldhuis è stata aperta per 9 mesi e vuole mostrare la sua prima
esperienza ai cittadini, politici e amministratori. Il 18 giugno , nella Het Wereldhuis si terranno
workshops su quattro temi : lavoro domestico , accesso alle cure mediche , gioventù e assistenza
sociale e sessualità .Per maggiori informazioni: Evelyn Schwarz, [email protected]
•
Dal Novembre 2004, i requisiti di reddito e di età per l’immigrazione dei partners stranieri sono
aumentati .Uno dei risultati di una valutazione che è stata fatta dal“Scientific Research and
Documentation Center of the Ministry of Justice ( “Centro di documentazione e ricerca scientifica
del Ministro della Giustizia -WODC) è che il numero di richieste per il sussidio per la famiglia –
formata per via dell’immigrazione durante il periodo dopo che la misura che era stata introdotta e’
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del 37% in meno che nel periodo prima della introduzione. Ci sono indicazioni che questo calo è
principalmente collegato all’aumento del requisito del reddito , e non così tanto a causa
dell’aumento del requisito dell’età. La decrescita coinvolge sia i nativi tedeschi e quelli di origine
non tedesca , uomini e donne, e entrambi i riferimenti giovani e vecchi. La diminuzione era più
forte tra i soggetti di origine turca, marocchina e del suriname. Tutto il report sulla valutazione
(incluso il sommario Inglese)del “International family formation restricted? An evaluation of the
raised income- and age requirements with regard to the migration of foreign partners to the
Netherlands” (la formazione della famiglia internazionale è stata ristretta?Una valutazione
sull’aumento dei requisiti del reddito e dell’età con riguardo all’immigrazione dei partners stranieri
nei Paesi Bassi) può essere trovato su http://www.wodc.nl/onderzoeksdatabase/de-gevolgen-vande-aanscherping-van-het-gezinsvormingsbeleid.aspx?cp=44&cs=6796
•
D’accordo col consigliere comunale (“alderman”) di Amsterdam Marijke Vos , i municipi hanno una
responsabilità umanitaria e Amsterdam continuerà a offrire temporaneamente rifugio ai richiedenti
asilo rifiutati in caso di serie situazioni di emergenza .Altri municipi come Utrecht, Groningen e
Nijmegen stanno pensando di offrire alloggio a più persone quando lo stato non provvederà a una
soluzione. Fonte: Het Parool (giovane) , 23 Aprile 2009
http://www.parool.nl/parool/nl/224/BINNENLAND/article/detail/238751/2009/04/23/Hulp-aanillegalen-blijft-toch.dhtml
•
Il website www.vrijheidvanbeweging.nl (la libertà di movimento !) ha pubblicato consigli contro
l’espulsione con lo scopo di aiutare i migranti irregolari. Un altro obiettivo del sito internet è di
pubblicare consigli per le persone che stanno legalmente nei Paesi Bassi.
•
Un nuovo provvedimento per l’asilo e ritorno e’ stato pubblicato dal Consiglio di Stato. La nuova
proposta “per una più efficace procedura di asilo e una più efficace politica di ritorno” include 8
giorni di procedura , considerando aspetti medici nella procedura di asilo e un numero precisato di
settimane di rifugio dopo il rifiuto della richiesta .
http://www.regering.nl/Actueel/Pers_en_nieuwsberichten/2009/april/24/Asielprocedure_wordt_snell
er_en_zorgvuldiger
Germania
•
•
Il Parlamento di Berlino ha dato attuazione alla revisione di un certificato di assicurazione sanitaria
anonimo che potrebbe rendere le cure mediche accessibili ai 100000 migranti, di stanza a Berlino,
privi di permesso di soggiorno. Anche la tariffa medica sarebbe coperta. Ci sono, tuttavia, alcune
questioni legali e finanziarie da risolvere prima che possa essere adottata una decisione al
riguardo. Fonte: die tageszeitung, 6.01.2009. Per maggiori informazioni si rimanda a:
http://www.taz.de/regional/berlin/aktuell/artikel/1/ein-papier-fuer-papierlose
La Antirassistische Initiative e.V (Iniziativa antirazzista e.V) ha presentato alcune statistiche per
sottolineare le “nefaste conseguenze” delle politiche migratorie tedesche. Viene riportato che almeno
mezzo milione di persone vive in Germania con un permesso di soggiorno che riconosce poche
garanzie e che, solo nel 2008, 5800 migranti si sono visti revocare lo status di rifugiato. Le
statistiche relative al periodo 1993-2008 mostrano che 175 migranti sono morti e 480 hanno subito
vessazioni nel territorio tedesc o o alle frontiere; che 150 si sono suicidate, 814 si sono procurate
ferite per scongiurare o per protestare contro la deportazione e 70 sono sparite senza lasciare
alcuna traccia dopo che questa è stata attuata. Disponibile al sito: http://www.ariberlin.org/PE_english_16.pdf.
PICUM Newsletter maggio 2009
•
•
Grecia
Secondo le stime fornite dalla polizia, 4.000 migranti vivono nelle strade intorno al porto di
Patrasso, in attesa di partire alla volta di altre citta europee, passeggeri clandestini di camion,
traghetti e navi da carico, o pagando un contrabbandiere. Molti sono arrestati e detenuti, alcuni di
questi muoiono durante il tentativo di fuga. Fonte:
http://www.theglobeandmail.com/servlet/story/LAC.20090505.GREECE05ART2240/TPStory/Intern
ational
Polonia
•
La pubblicazione collegata all’iniziativa “The Söderköping process”, mirante a facilitare la
cooperazione transfrontaliera tra i nuovi Stati membri, contiene i dati statistici relativi alla
migrazione irregolare in Polonia: http://soderkoping.org.ua/page21046.html. Sono altresì disponibili
le statistiche relative al 2008: http://soderkoping.org.ua/page21040.html.
Svizzera
•
Più di 100 migranti privi di documenti e loro sostenitori hanno marciato dal caffé "Refugees
Welcome" (Rifugiati, benvenuti) fino al Dipartimento delle politiche sociali e al Dipartimento per le
politiche migratorie del Cantone di Zurigo, il 7 aprile 2009, per chiedere documenti di identità validi
e protestare contro la sottrazione dei propri documenti. Un video di 10 minuti, che documenta a
manifestazione e spiega le ragioni della protesta, è visionabile o scaricabile dal sito: http://afilms.blogspot.com/2009/04/080409en.html.
USA
•
Jane Guskin, co-autrice di ‘The Politics of Immigration: Questions and Answers’ (“Le politiche in
materia di immigrazione: domande e risposte”), ha pubblicato una call for action sulla
regolarizzazione dei migranti irregolari statunitensi. Sostiene che la maggior arte degli studiosi
concorda nel ritenere che i cambiamenti nelle politiche migratorie nel primo anno
dell’amministrazione di Obama siano minime cosicché sono ‘come from below’ (lontane dal poter
essere realizzate). Sostiene quindi la necessità di unirsi intorno ad un obiettivo comune: “swift,
practical, inclusive legalization NOW” (“una regolarizzazione rapida, concreta e inclusiva subito”).
Per maggiori informazioni si rimanda al sito: http://mrzine.monthlyreview.org/guskin040309.html.
•
A El Alberto, un piccolo paese a più di 1000 km dalla frontiera tra Mexico e USA, i turisti possono
sperimentare pagando come ci si sente ad essere migranti privi di documenti. Per guardare un video
dell’“esperienza”. http://www.guardian.co.uk/world/video/2009/mar/17/us-immigration-mexico.
•
Il 1 maggio hanno avuto luogo in varie città degli USA delle marce a sostegno dei migranti e per
l’adozione di riforme in materia di immigrazione. Centinaia di migliaia di persone hanno sfilato
insieme chiedendo all’amministrazione Obama la fine delle politiche proprie dell’epoca di Bush e
l’attuazione, nel corso dell’anno, di una riforma per una gestione più umana della materia. Fonte:
http://www.alternet.org/blogs/immigration/139038/the_time_is_now_for_a_national_day_of_action%2
C_march_on_may_1st/.
•
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha reso più facile per i migranti evitare l’espulsione attraverso la
possibilita’ di una ulteriore possibilità di ricorso. La decisione è stata presa il 22 aprile, riguardo al
PICUM Newsletter maggio 2009
caso di Jean Marc Nken, che aveva fatto domanda di asilo. Le autorità competenti e le corti federali
avevano ripetutamente rigettato la domanda. Il giudice supremo John Roberts, adottando la
decisione per 7 voti contro 2, ha ribaltato le pronunce della corte ed ha rimandato indietro il caso per
una revisione, invitando al contempo i giudici a tener conto di uno standard meno stringente. Per
maggiori informazioni: http://www.nytimes.com/aponline/2009/04/22/us/politics/AP-US-ScotusDeportation.html?_r=1.
•
L’idea di una legge federale che preveda un canale per la cittadinanza per i circa 360000 diplomati
privi di documenti sta ricevendo il sostegno del College Board. James Montoya, vice presidente del
College Board, ha annunciato che il Consiglio sta sostenendo il Dream Act così che più studenti
possano frequentare il college. Secondo un rapporto del College Board, ogni anno 65000 studenti
privi di documenti si diplomano e solo dal 5 al 10% consegue la laurea. Molti di questi studenti non
frequentano il college a causa di una legge federale che non consente loro di lavorare e di ottenere
forme di sostegno economico per lo studio superiore. Il Dream Act consentirebbe agli studenti che
hanno vissuto nel Paese dai 15 anni di età di fare domanda per ottenere un permesso di soggiorno
dopo il diploma. Dovrebbe inoltre essere riconosciuta loro la possibilità di lavorare e pagare le tasse
di iscrizione alle università pubbliche. A quelli che ottengono la laurea o che si arruolano nelle forze
armate dovrebbe essere riconosciuta la cittadinanza a conclusione del percorso. Fonte:
http://www.chicagotribune.com/news/nationworld/chi-immig_for_wrsapr22,0,3041584.story
•
La Corte suprema ha stabilito unanimemente, il 4 maggio 2009, che la legge federale sul furto di
identità non dovrebbe essere applicata contro i molti lavoratori irregolari che utilizzano numeri di
Sicurezza sociale falsi per ottenere un lavoro. Il problema è se i lavoratori che utilizzano numeri
identificativi falsi, laddove i numeri appartengano a persone reali, possano essere condannati a due
anni di prigione per furto di identità aggravato. La ragione legale è che i lavoratori privi di documenti
non intendono fare del male a nessuno. Questa legge è stata utilizzata da un Pubblico Ministero per
ottenere una condanna a carico di migranti. Il National Immigrant Justice Center a Chicago ha
accolto con favore questa decisione.
http://www.nytimes.com/2009/05/05/us/05immig.html?scp=2&sq=identity%20theft&st=cse
•
Un editoriale del New York Times ha affrontato la questione del perché i sindacati dovrebbero
approvare la regolarizzazione dei migranti privi di documenti, come i due più grandi sindacati del
paese hanno fatto. I sindacati sembrano aver capito che la riforma della legge in materia di
immigrazione rappresenta un elemento per il miglioramento delle condizioni dei lavoratori, e che se i
migranti senza documenti vendono a minor prezzo il proprio lavoro e tollerano condizioni lavorative
pessime questo si ripercuote anche sugli americani — e la ragione di tutto è che non lottano per i
loro diritti. Terence O’Sullivan, presidente del Sindacato internazionale dei lavoratori del Nord
America sottolinea inoltre che “I lavoratori non fanno diminuire i salari; sono i datori di lavoro che li
abbassano” e che regolarizzando i lavoratori migranti senza documenti non si migliorerebbe solo le
condizioni di vita di questi lavoratori ma le condizioni di lavoro e di vita di tutti i lavoratori. Per leggere
il testo integrale dell’articolo: http://www.nytimes.com/2009/04/21/opinion/21tues1.html.
3. Sviluppi della politica europea
Generale
•
Il 6 aprile 2009, Frontex, l’Agenzia delle frontiere europee, ha annunciato che postporrà il lancio delle
sue operazioni per combattere l’immigrazione irregolare nel Mediterraneo Centrale. In una lettera
PICUM Newsletter maggio 2009
indirizzata a undici stati membri, Frontex ha annunciato che le operazioni aeree e quelle marittime,
che dovevano essere lanciate lo scorso 16 aprile come parte dell’operazione congiunta “Nautilius”
2009, sono state posticipate. L’operazione congiunta Nautilius, la cui prima fase si é svolta tra il 25
giugno e il 27 luglio 2007, ha lo scopo di combattere il flusso migratorio nella regione del
Mediterraneo Centrale, che interessa l’Italia e Malta. Secondo l’Agenzia, la posticipazione é dovuta
alla disputa in corso tra l’Italia e Malta sull’accoglienza dei cittadini di stati terzi salvati in mare.
Fonte: http://www.ecre.org/files/ECRE_weekly_bulletin_10_April_2009.pdf
•
Una disputa lunga quattro giorni tra l’Italia e Malta su di chi fosse la responsabilità di salvare e
accogliere 140 immigrati tratti in salvo da una nave turca nel Mar Mediterraneo, ha avuto
conclusione lo scorso 20 aprile, quando gli immigrati sono stati accettati dall’Italia per ragioni
umanitarie. Il 16 Aprile, il cargo Pinar ha preso a bordo gli immigrati a 41 miglia nautiche di distanza
dall’isola italiana Lampedusa e a 114 miglia nautiche da Malta. L’Italia rifiutava di accettare gli
immigrati perché essi si trovavano nella zona di controllo di Malta, mentre Malta li rifiutava perché,
secondo il diritto marittimo, essi avrebbero dovuto essere accettati dal piu’ vicino porto sicuro, in
questo caso Lampedusa. Jacques Barrot, il Commissario europeo per la JLS, ha invitato gli stati
membri ad una maggiore responsabilità nella suddivisione dei compiti tra stati e ha dichiarato che al
momento gli stati membri stanno discutendo una proposta della Commissione per una decisione
sulle regole da stabilire per la sorveglianza delle frontiere marittime, che impedirebbe l’insorgere di
situazioni simili nel futuro. Il Ministro degli interni Maroni ha chiesto l’intervento della Commissione.
Ha consegnato alla Commissione un rapporto dove si dichiara che Malta ha inviato all’Italia negli
ultimi anni circa 40.000 immigrati non partecipando al loro salvataggio. Il rapporto menziona che
Malta non é intervenuta per ben 600 volte in casi che coinvolgevano immigrati in mare. Malta ha
negato la veridicità delle informazioni contenute nel rapporto. Fonte:
http://www.ecre.org/files/ECRE_Weekly_Bulletin_24_April_2009.pdf.
•
Dopo la controversia con l’Italia, il governo maltese ha dichiarato che offrirà assistenza agli immigrati
a seconda delle diverse situazioni. L’assistenza includerà il trasporto verso il porto piu’ vicino di
quegli immigrati che sono stati forzati ad abbandonare la loro nave oppure nell’assistenza a
continuare il loro viaggio senza rischi. Il governo continua a ripetere che nel caso del cargo Pinar gli
immigrati erano sotto la responsabilità italiana e reitera che Malta continuerà ad onorare le sue
obbligazioni internazionali per aiutare le persone in difficoltà. Fonte:
http://www.timesofmalta.com/articles/view/20090504/local/malta-says-it-will-help-migrants-continueon-their-way
Commissione europea
•
Jacques Barrot, Commissario della DG JLS e Vicepresidente della Commissione europea, ha
invitato tutte le parti coinvolte ad impegnarsi ulteriormente al fine di porre fine al flusso degli
immigrati che attraversano il Mediterraneo. Il suo appello é stato la risposta al recente incidente
navale nel quale 257 persone sono morte nel tentativo di raggiungere l’Europa. “Speriamo che gli
eventi degli ultimi giorni riusciranno a far comprendere a tutti gli stati membri la gravità del
problema”, ha affermato durante un dibattito al Parlemento europeo lo scorso 1 aprile. “Gli stati
membri devono appoggiare l’Italia e Malta che si addossano il peso dei flussi migratori dalla Libia” e
ha aggiunto che “la Libia si deve assumere le sue responsabilità nel riammettere gli immigrati
irregolari che viaggiano sul suo territorio. Il 7 aprile la UE ha fatto pressione sulla Libia per stimolare
la copperazione nella lotta contro l’immigrazione irregolare. Comunque, Barrott ha detto che il
prezzo che Tripoli domanda é troppo alto: “La Libia chiede mezzi logistici e finanziari per la
sorveglianza della sua frontiera meridionale. Ma accontentare queste richieste é molto difficle. Non
PICUM Newsletter maggio 2009
é certo che i paesi africani accetterebbero che un finanziamento per problemi legati
all’immigrazione venga effettuato tramite il Fondo di sviluppo europeo”. Inoltre, Barrot ha
sottolineato che é importante rafforzare la sorveglianza marittima, attraverso l’Agenzia europea
delle frontiere Frontex, dato il numero do persone che cercano di attraversare il Mediterraneo per
arrivare in Europa. Fonti: http://www.ecre.org/files/ECRE_weekly_bulletin_10_April_2009.pdf e
http://www.romandie.com/infos/news2/090407154344.ovtihta5.asp
•
La Commissione europea ha pubblicato un’offerta per una consultanzione tra le organizzazioni
della società civile che lavorano a livello europeo sulle future azioni europee per ridurre le
inneguaglianze in ambito sanitario. In risposta all’offerta, il Social Platform, una rete di ONG
europee che lavorano nel settore sociale, ha pubblicato una risposta con lo scopo di costruire una
base per un primo scambio tra le organizzazioni della società civile e la Commissione.
Incoraggiando la Commissione a rafforzare gli obbiettivi sociali e della salute pubblica in tutte le sue
politiche, la loro risposta mette in evidenza molti aspetti che riguardano l’accesso degli immigrati
irregolari al sistema sanitario.Citando il rapporto del 2007 di PICUM sul tema, la Social Platform
evidenzia il fatto che non tutte le persone che vivono in Europa hanno lo stesso accesso ai servizi
sanitari che stanno divenendo sempre piu’ legati alla regolarizzazione. Conseguentemente, agli
immigrati irregolari non viene garantito l’accesso alle cure mediche anche se questo é riconosciuto
come diritto fondamentale nella UE. Il documento sottolinea anche il bisogno di prestare una
particolare attenzione ai gruppi come quelli degli immigrati irregolari che non rientrano nelle
statistiche ufficiali quando si cerca di semplificare le politiche europee per assicurare che
raggiungano coloro che soffrono la povertà, l’esclusione sociale e la discriminazione. Fonte:
http://www.socialplatform.org/PolicyStatement.asp?DocID=20976
Parlamento europeo
•
Il 22 aprile 2009 il Parlamento europeo ha adottato il rapporto del deputato Simon Busuttil (Malta,
Partito Popolare Europeo) sulla Politica dell’Immigrazione Comune per l’Europa, con 485 voti
favorevoli, 110 contrari e 19 astensioni. Questo rapporto delinea la posizione del Parlamento
europeo sulla direzione in cui esso vuole che vada una politica comune dell’UE sull’immigrazione
nel prossimo futuro. Il rapporto si suddivide in tre parti che considerano l’immigrazione dal punto di
vista della prosperità, della sicurezza e della solidarietà. I punti chiave del rapporto comprendono:
1) la messa in opera di un “meccanismo di condivisione dell’onere” quale ideato dal Patto
sull’Immigrazione; 2) il rafforzamento del rientro dei migranti irregolari; 3) una maggiore lotta contro
il traffico di esseri umani, e 4) rafforzamento del finanziamento di Frontex e della sua capacità
d’azione. Un altro punto importante del rapporto è la raccomandazione di includere dei capitoli
sull’immigrazione in tutti gli accordi dell’UE con Stati terzi. Fonte:
http://www.ecre.org/files/ECRE_Weekly_Bulletin_24_April_2009.pdf
•
In un evento svoltosi al Parlamento europeo il 29 aprile, 50 lavoratori nel sociale che sono membri
della rete di organizzazioni non governative SOLIDAR hanno lanciato una dichiarazione che
richiede una piu’ forte Europa sociale. Portando lavoratori nel sociale dalle sue organizzazioni
membre a Bruxelles per presentare le loro esperienze, Solidar ha permesso loro di condividere con
i politici europei le vere sfide che essi affrontano lavorando a livello locale con gruppi svantaggiati e
persone vulnerabili e sottolineare l’impatto che le politiche europee hanno su di loro e infine, di
dare raccomandazioni su come migliorare l’Europa sociale. A seguito dell’evento, Solidar ha
rilasciato una dichiarazione con cui rivolge sei messaggi chiave alle istituzioni europee, due delle
quali fanno esplicito riferimento ai migrati senza documenti. Per quanto concerne le condizioni di
lavoro, la dichiarazione invoca una protezione migliore dei lavoratori migranti con o senza
PICUM Newsletter maggio 2009
documenti nelle professioni dei servizi alla persona chiarendo l’interazione delle regole europee e
nazionali in merito al distacco dei lavoratori e delle agenzie di lavoro temporaneo che attualmente
rischiano di lasciare i lavoratori migranti in condizioni disavvantaggiate o poco chiare. Richiedendo
politiche per l’immigrazione e l’integrazione basate sui diritti e sulla dignità umana, Solidar
raccomanda un miglior bilanciamento tra le necessità delle società ospiti e le esigenze e gli
interessi dei lavoratori migranti, pressando l’UE a promuovere le condizioni di inquadramento nei
sistemi di protezione sociale che permettano che migliori retribuzioni e condizioni di lavoro dal
momento che ai migranti come ai cittadini comunitari dovrebbero essere offerte condizioni di lavoro
decenti e sistemi di protezione sociale comprensive compresi i lavoratori nel settore della sanità e
delle cure alla persona. Per maggiori informazioni vedere
http://www.solidar.org/Page_Generale.asp?DocID=13955&thebloc=21240
•
Prima delle elezioni del Parlamento europeo che si terranno ad inizio giugno, l’iniziativa della
società civile “Des pontes pas des murs” (Ponti, non muri) ha annunciato una giornata europea per
i diritti dei migranti il 17 maggio e rilasciato un documento che sottolinea I punti chiave che devono
essere sollevati con i candidate alle elezioni. Nel sollevare questioni a proposito delle deportazioni,
della detenzione e dei minori, il documento sollecita i candidati a rispettare i diritti umani dei
migranti. Per dimostrare supporto e firmare il documento, contattare:
[email protected].
Consiglio dell’Unione europea
•
Uno dei compiti maggiori della presidenza svedese dell’UE nella seconda metà del 2009 sarà
l’adozione del prossimo programma pluri-annuale nell’area di libertà, sicurezza e giustizia (ALSG). Il
Programma di Stoccolma sarà il successore del programma dell’Aja del 2004, e presenterà il piano
d’azione strategico dell’UE in materie che includono la cooperazione di polizia e doganale, la
cooperazione in materia di diritto penale e civile, l’asilo, l’immigrazione, I visti e I controlli alle
frontiere esterne. Il Programma di Stoccolma definirà l’agenda per la politica dell’UE nella giustizia
e affari interni e sulla sicurezza interna dal 2010 al 2014. La Commissione intende presentare
formalmente la sua opinione sul prossimo programma nel mese di maggio 2009. Il programma sarà
quindi discusso al Consiglio Giustizia e affari interni informale di Stoccolma a luglio 2009 e adottato
al Summit nel dicembre 2009. Fonte:
http://www.ecre.org/files/ECRE_Weekly_Bulletin_17_April_2009.pdf
•
Il 28 aprile 2009, Franco Frattini, Ministro degli Esteri italiano, ha presentato un piano europeo in
sette punti per combattere l’immigrazione irregolare al Consiglio Affari Generali e Relazioni esterne a
Lussemburgo. Il Ministro ha richiesto “un quadro europeo comune efficace per affrontare
l’immigrazione nel Mediterraneo, il cui fardello non può essere sopportato solo dai paesi di frontiera”.
Gli obiettivi del piano includono la promozione del maggior coinvolgimento possibile di Paesi terzi
nelle operazioni congiunte di Frontex, il rafforzamento della cooperazione con la Libia tramite la
creazione di un sistema di controllo delle sue frontiere meridionali, e l’accordo a livello europeo su
un meccanismo vincolante di operazioni di ricerca e soccorso. Fonte:
http://www.ecre.org/files/ECRE_weekly_bulletin_30_April_2009.pdf
Consiglio d’Europa
•
Il Commissario ai diritti umani Thomas Hammarberg e la sua delegazione hanno visitato l’Italia dal
13 al 15 gennaio 2009 a seguito alla visita che si svolse il 19-20 giugno 2008. Nel corso della sua
visita, il Commissario ha tenuto discussioni con le autorità locali e nazionali e con organizzazioni
PICUM Newsletter maggio 2009
non governative, nazionali e internazionali in merito a un certo numero di questioni legate ai diritti
umani tra i quali l’azione contro la discriminazione, la protezione degli zingari e dei sinti e
l’immigrazione. Nel suo rapporto, il signor Hammarberg ha dato voce a preoccupazioni riguardanti
la protezione dei migranti e dei richiedenti asilo, specialmente per la recente decisione di
processare tutte le richieste d’asilo e di deportare i migranti irregolari dall’isola di Lampedusa e per
il conseguente eccessivo sovraffollamento dei centri di detenzione. Il Commissario continua a
seguire e rimane preoccupato per le nuove misure legislative sull'immigrazione e sull'asilo adottate
o in corso di elaborazione in Italia, come quelle che criminalizzano l'affitto di un alloggio a migranti
irregolali e la decisione di togliere il divieto per i dottori di riferire alle autorità sui migranti senza
documenti che hanno accesso al sistema sanitario. Hammarberg ha anche detto di essere
preoccupato per un certo numero di deportazioni di cittafini stranieri per motivi di sicurezza,
specialmente verso la Tunisia, dove dei rapporti affidabili hammo domostrato che in alcune
occasioni i deportati sono stati sottoposti a tortura.In due di questi casi le deportazioni sono
avvenute addirittura nonostante che la Corte europea dei diritti umani avesse indicato delle misure
provvisorie ai sensi del proprio regolamento, chiedendo all'Italia di sospendere le deportazioni
mentre le richieste degli interessati erano ancora sotto esame. Inoltre, il Commissario si è
fortemente opposto ai ritorni forzati, anche se hanno luogo sotto la copertura di assicurazioni
diplomatiche, verso paesi dei quali vi siano durature e provate rilevazioni di pratiche di tortura.
Fonte: http://www.ecre.org/files/ECRE_Weekly_Bulletin_17_April_2009.pdf e
https://wcd.coe.int/ViewDoc.jsp?id=1428427&Site=CommDH&BackColorInternet=FEC65B&BackCo
lorIntranet=FEC65B&BackColorLogged=FFC679
•
Un recente studio commissionato dall'Alto Commissario dell'OSCE per le minoranze nazionali e dal
Commissario del Consiglio d'Europa per i diritti umani, intitolato “Recente migrazione di Rom in
Europa”, di Claude Cahn e Elspeth Guild, sottolinea la battaglia dei rom e il problema dei Rom che
non hanno documenti di identitàà e sono senza cittadinanza. I bambini appena nati frequentemente
non vengono registrati e rischiano di perdere il loro diritto di richiedere la cittadinanza perchè non
possono provare una residenza legale nel Paese. La mancanza di un effettivo accesso alla giustizia
per mezzo di assistenza legale aumenta la situazione precaria di queste persone. Lo studio è
disponibile su: http://www.coe.int/t/commissioner/default_en.asp
4. Minori privi di documenti
•
Anne Gincel, professoressa di sociologia all’Università Rosario (Bogota, Colombia) e
amministratrice per tutto ciò che riguarda minori non accompagnati, detenuti in zone di attesa negli
aeroporti parigini di Roissy e Charles de Gaulle, sta creando un progetto europeo incentrato su i
minori non accompagnati che raggiungono il confine francese. Sta cercando ricercatori che siano
disposti a collaborare.
Contatto: [email protected]
•
Un rapporto del Commissario dei Bambini per l’Inghilterra, Sir Al Aynsley-Green, ha detto che i
bambini ai quali è stato rifiutato l’asilo non dovrebbero più essere detenuti in attesa della
deportazione. Il rapporto inoltre confronta il Centro di Rimozione dell’Immigrazione Yarl’s Wood, in
Bedfordshire, con una prigione. Ogni anno 2000 bambini vengono tenuti nel centro, per una media
di 15 giorni. Il governo britannico sostiene che la detenzione dei bambini è necessaria se i genitori
si rifiutano di tornare a casa. Ma il Commissario per i Bambini ha espresso particolare
preoccupazione per quelle che considera discrepanze significative tra le direttive previste dalle
varie politiche, e quello che in pratica succede ai bambini durante la detenzione. Riconoscendo che
la pratica non potrà essere cambiata da un giorno all’altro, il suo rapporto elenca 42
raccomandazioni per rendere la detenzione dei più giovani una misura di “ultima istanza”, dicendo
PICUM Newsletter maggio 2009
che il suo obiettivo è quello di assicurare che ogni bambino venuto a contatto con i servizi di asilo e
immigrazione sia trattato giustamente e umanamente.
•
Sir Al raccomanda inoltre che i neonati o i bambini che presentano seri problemi di salute non siano
mai confinati, e suggerisce lo sviluppo di un’alternative basata sulla comunità insieme alla presenza
del governo nel controllo dei bambini. Il rapporto ha il sostegno dell’organizzazione no-profit
Barnardo, che ha riaffermato che non c’è bisogno di detenzione per i bambini che non hanno
commesso nessun crimine, mentre il sistema messo in pratica dal Dipartimento degli Interni è
insieme non-necessario e vergognoso, nonostante sia conveniente per il dipartimento stesso. In
risposta, il Ministro per l’Immigrazione Phil Woolas, ha dichiarato che solamente coloro che si
rifiutano di obbedire alle decisioni dei tribunali e si rifiutano di lasciare la Gran Bretagna
volontariamente vengono detenuti.
Il rapporto è disponibile e può essere scaricato qui:
http://www.11million.org.uk//resource/di550e08psxhlc9f3mmrlqwd.pdf
•
In previsione delle elezioni per il Parlamento Europeo che saranno tenute a giugno, Eurochild ha
pubblicato un manifesto richiedendo che i candidati si impegnino a rappresentare i diritti e gli
interessi dei bambini in Europa. Il manifesto raccomanda misure per combattere la discriminazione,
la povertà e l’esclusione sociale che i bambini devono affrontare in Europa, e inoltre sottolinea le
necessità di promuovere e proteggere i diritti dei bambini soggetti al controllo di immigrazione. Il
manifesto dichiara esplicitamente che ai bambini provenienti da paesi terzi che si trovino ad essere
privi dei documenti di permesso per risiedere nell’ UE, vengono negati i loro diritti, e che questi
bambini, siano essi separati o accompagnati dalle loro famiglie, devono essere trattati prima di tutto
come bambini, e devono poter beneficiare dio tutta la serie di diritti previsti dalla Convenzione delle
Nazioni Unite sui Diritti del Bambino. Individui e organizzazioni sono invitati a divulgare questo
Manifesto per richiedere impegno da parte del candidati alle elezioni per il Parlamento Europeo.
La versione elettronica è disponibile qui: http://www.eurochild.org/
5. Donne prive di documenti
•
Domestic Workers Rights, una rete internazionale gestita da organizzazioni di lavoratori domestici
provenienti da tutto il mondo, ha pubblicato un opuscolo che spiega la necessità di una
convenzione internazionale per promuovere i loro diritti, le misure e le azioni da intraprendere per
raggiungere questo obiettivo. L'opuscolo fornisce una panoramica del piano di indirizzo "Un lavoro
dignitoso per i lavoratori domestici" che l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) presenterà
presso la 99a sessione della Conferenza internazionale del lavoro prevista per giugno 2011. La rete
presenta idee chiave per le azioni che i lavoratori domestici possono intraprendere per promuovere
il loro coinvolgimento nello sviluppo di uno standard internazionale che garantisca i loro diritti in
quanto lavoratori. Queste informazioni, oltre a un invito alla mobilitazione, sono disponibile in
inglese, francese, spagnolo, portoghese e cinese e sono attualmente in corso con la traduzione in
russo, polacco, urdu e hindi. Versione in lingua inglese disponibile su:
http://domesticworkerrights.org/sites/en.domesticworkerrights.org/files/pamILOeng.pdf, altre
versioni linguistiche possono essere richieste inviando un'e-mail a: [email protected]
•
L'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) ha pubblicato una relazione per facilitare la
discussione sul lavoro domestico in occasione della Conferenza internazionale del lavoro del 2011.
Raccogliendo informazioni provenienti da tutto il mondo, la relazione cerca di individuare ed
esaminare leggi e regolamenti innovativi in materia di lavoro domestico che stanno emergendo in
diversi paesi. Nel sottolineare la rinnovata importanza del lavoro domestico nel mondo
contemporaneo come un fattore di funzionamento del mercato mondiale del lavoro, il rapporto fa
PICUM Newsletter maggio 2009
una recensione della copertura dei lavoratori domestici da parte delle vigenti norme internazionali
del lavoro e la risposta legislativa data dagli Stati membri delle Nazioni Unite, oltre a raccomandare
l'adozione di specifiche norme internazionali del lavoro che promuovano il lavoro dignitoso, inclusa
le norme in tema di protezione sociale. Disponibile online all'indirizzo:
http://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/---ed_norm/--relconf/documents/meetingdocument/wcms_104700.pdf
•
L'Euro-Mediterranean Human Rights Network (EMHRN) ha pubblicato una relazione sulla violenza
contro le donne migranti nella regione Euromed. Concentrandosi in particolare sulla situazione in
Marocco, Egitto, Francia e Italia, la relazione ha dimostrato che, nonostante diversi contesti
nazionali, si possono individuare delle tendenze generali concernenti le cause della violenza e i
fattori che aumentano la violenza e che impediscono alle donne di ricevere adeguati sostegno e
protezione. La relazione constata che la violenza subita da donne migranti e dai rifugiati non è il
risultato di comportamento devianti da parte di individui, ma piuttosto la conseguenza di
disuguaglianze strutturali di genere sia nel paese di origine che nel paese ospitante. La riluttanza a
parlare di violenze proviene sia dal timore delle autorità (ad esempio, la paura di arresto nel caso
di migranti privi di documenti) e il timore per la reazione della comunità. In altri casi, le donne
migranti semplicemente ignorano l’esistenza di strutture che possono aiutarle. La relazione può
essere scaricata dal sito: http://euromed-migrasyl.blogspot.com/2009/04/euromed-emhrn-violenceagainst-migrant.html.
•
Association Griselidis, un’associazione francese che da dieci anni opera attivamente per l'accesso
alla salute e il rispetto degli altri diritti delle prostitute, ha segnalato un drammatico aumento della
violenza fisica contro le donne migranti a Tolosa, in Francia, molte delle quali sono prive di
documenti. L'organizzazione ha riferito di casi in cui le donne vittime di violenza sono detenute per
irregolarità relative al loro status di immigrazione, mentre i loro aguzzini sono lasciati liberi
nonostante l’affermazione, da parte di Dupuch, capo della sicurezza urbana al ministero degli
Interni , che la polizia è stata istruita a non prendere in considerazione lo status migratorio delle
vittime. Denunciando i recenti attacchi contro queste donne, Griselidis ha anche criticato la violenza
istituzionale e di polizia, che aumentano la sensazione di ingiustizia e infliggono un doppio dolore
su donne migranti in una situazione precaria e stigmatizzata, lasciandole esposte alla
discriminazione e alla violenza. L'associazione ha inoltre sottolineato che la repressione sociale di
queste donne migranti è la causa principale del loro sfruttamento a scopo di lucro. Fonte:
http://www.millebabords.org/spip.php?article10910
6. Prossimi Eventi
•
FEANTSA, la Federazione europea delle organizzazioni nazionali che lavorano con persone senza
fissa dimora, e il Comitato delle Regioni stanno organizzando un seminario europeo su "L'impatto
della crisi economica sulla lotta a favore dei senzatetto a livello locale". Il tema del seminario è
colmare il divario tra le ambizioni dell'UE sul diritto all’abitazione e le realtà locali, con una
particolare attenzione per l'impatto della crisi economica. Il seminario terrà a Bruxelles il 28 maggio
2009. http://feantsa.horus.be/code/EN/pg.asp?Page=1149.
7. Pubblicazioni
•
Il libro dell’UNESCO "Migrazione senza frontiere. Saggi sulla libera circolazione delle persone" è
ora disponibile in francese, spagnolo e russo. Il libro analizza le questioni sollevate dalla libera
PICUM Newsletter maggio 2009
circolazione, in termini di etica, diritti umani, sviluppo economico, politica, coesione sociale e
benessere e fornisce in modo approfondito indagini empiriche su come la libera circolazione è
affrontata e governata in Europa, Africa, America e Asia. Per ordinarlo, consultare il sito: UNESCO
Publishing http://publishing.unesco.org/details.aspx?&Code_Livre=4578&change=E, per il russo:
http://unesdoc.unesco.org/images/0015/001557/155779R.pdf
•
Le prime cinque pubblicazioni della serie di documenti di ricerca delle Nazioni Unite sullo sviluppo
umano (HDRP) sono stati messi a disposizione on-line. La serie è stata lanciata al fine di
condividere una ricerca recente allo scopo di produrre informazioni per il Rapporto sullo sviluppo
umano a livello mondiale, pubblicato ogni anno, oltre che per ulteriori attività di ricerca nel campo
dello sviluppo umano. Per leggere le prime uscite della serie 2009 (Superare le barriere: la mobilità
e lo sviluppo umano), consultare il sito: http://hdr.undp.org/en/reports/global/hdr2009/papers/
•
La relazione sull’impegno del Forum dei migranti in Asia (AMF) nel Global Forum sulla migrazione e
lo sviluppo del 2008, dal titolo "Mobilitare la comunità migrante e le voci della società civile per il 2°
Global Forum sulla migrazione e lo sviluppo" è ora disponibile all'indirizzo http://
www.mfasia.org/peoplesglobalaction/index.html. La relazione fornisce il background delle prime
due GFMDs (Global Forum sulla migrazione e lo sviluppo) e sulle attività dell’AMF prima e durante
il People’s Global Action (PGA), la manifestazione parallela della società civile. Sono comprese
anche le relazioni dei seminari condotti durante il PGA e la critica delle organizzazioni della società
civile al GFMD, oltre alle raccomandazioni per il futuro impegno della società civile organizzata al
GFMD 2009 ad Atene, Grecia.
.
8. Varie
•
Due giornalisti finlandesi hanno deciso di produrre il primo libro Europeo di fotogiornalismo sugli
immigrati privi di documenti e, al momento, stanno girando l’Europa in cerca di materiale. Al fine di
sensibilizzare i cittadini europei sulla vita e sulla lotta quotidiana dei migranti privi di documenti, i
due giornalisti hanno richiesto la partecipazione della rete PICUM per promuovere la visibilità dei
migranti privi di documenti e per fornire loro una voce. Tutti i destinatari della newsletter sono
invitati a diffondere questa iniziativa a color che sono interessati ad avere le proprie foto e storie
ritratte in un libro che sarà pubblicato nel 2010. Le organizzazioni che potrebbero fornire contatti
con i migranti privi di documenti o con persone disposte a partecipare a questa iniziativa sono
invitati a contattare Katja Tähjä, tel: +358 5036 04331 [email protected] o Kaisa Viitanen +358
400 408503, [email protected].
•
Il teatro e compagnia di Londra "Ice and Fire" ha lanciato l'anno scorso un nuovo spettacolo sui
migranti privi di documenti, "The Illegals" – I Clandestini - , come parte del loro progetto “Actors for
Human Rights”.La performance prevede la lettura di racconti di prima mano di migranti privi di
documenti che vivono e lavorano a Londra. Si spera che questo spettacolo rafforzi la pressione
pubblica sulla necessità di regolarizzare lo statuto giuridico di circa 500.000 migranti privi di
documenti che attualmente vivono in condizioni precarie, a causa della loro “irregolarità”. Actors for
Human Rights risponde alle richieste di lettura dei testi raccolti e può svolgersi ovunque, in
qualsiasi momento. La caratteristica dello spettacolo è quella di basarsi su racconti composti da
persone che hanno subito violazioni dei diritti umani. Potete prenotare una performance di “The
Illegals” per una conferenza, seminario o altro evento, ad un costo basso o nullo. Per ulteriori
informazioni e per consultare una valutazione indipendente dello spettacolo clicca su
www.iceandfire.co.uk /afhr
PICUM Newsletter maggio 2009
•
W Karl Hoffman, un artista di fama internazionale, ha recentemente pubblicato il suo documentario
d'arte e fotografia sulle esperienze di vita al confine in USA / Messico esprimendo emozione e la
brutalità dell’immigrazione irregolare. Attraverso questo progetto ha affrontato le questioni relative
ai problemi di frontiera nella zona Arivaca di Nogales in Arizona. L’artista ha cercato di essere il più
obiettivo possibile cercando di rappresentare la realta’con assoluta oggettività, ma un opera senza
critiche lascia spazio a parzialità e sensazionalismo. Per vedere l'intero progetto, visita:
http://www.livingontheborder.com/index2.html
•
Il Centro per l'Arte Contemporanea Ujazdowski Castello presenta un video intitolato "WESTERN
UNION: small boats" del video artista londinese Isaac Julien. "WESTERN UNION: piccole
imbarcazioni" è una riflessione sui costi sociali della migrazione di immigrati nord-africani che
spesso muoiono mentre attraversano il Mediterraneo in piccole barche sovraccarico. Il desiderio di
Julien è quello di fare in modo che questi migranti rappresentino qualcosa in più rispetto ai cadaveri
galleggianti sul mare, immagine volgare a cui sono stati ridotti da parte dei media. La mostra di
Isaac Julien inaugurata a Varsavia il 27 aprile 2009 sarà aperta al pubblico fino al 14 giugno 2009.
Fonti: "Moja sztuka a wizualny blues" – La mia arte, blues visuale - Anna Kilian in colloquio con
Isaac Julian, Rzeczpospolita, http://www.rp.pl/artykul/9146,
297683_Moja_sztuka_to_wizualny_blues.html; Il Centro per l’arte contemporanea Ujazdowski
Castle Exhibitions, http://csw.art.pl/new/2007program/1112cale_en.html. Per ascoltare Isaac Julien
parlare del suo progetto si prega di consultare il sito disponibile su The Art Newspaper Digital:
http://www.theartnewspaper.tv/content.php?vid=310.
Ringraziamenti speciali a Matilde Madrid, Sara Campinoti, Elena Mondo, Marta Udina, Maria Giovanna
Mulé, Adele del Guercio, Lorenzo Mola e Vera Cavallin per la traduzione della newsletter in italiano e a
Michele Corbetta per la rilettura e revisione finale.
Per iscriversi alla mailing liste della newsletter di PICUM, inviare un’email a [email protected] ,
specificando nell’oggetto “Subscribe-Italian”, per cancellarsi dalla mailing list, inviare un messaggio
specificando nell’oggetto “Unsubscribe-Italian”
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