(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Nuovi orizzonti soc. coop. soc. 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: NZ02799 Albo Regionale degli Enti e delle Organizzazioni di Servizio Civile IV CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: VENERE 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore A Assistenza – Area di intervento 04 immigrati profughi 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Premessa introduttiva di rappresentazione del fenomeno - Dati generali settoriali e territoriali – Uno dei problemi sociali più emergenti e che negli ultimi decenni ha caratterizzato la società italiana è il fenomeno dell’immigrazione. I problemi che si pongono riguardano la regolamentazione ed il controllo dei flussi migratori in ingresso e della permanenza degli immigrati. Permanenza che, in molti casi, inizia con un entrata nel paese ospitante più o meno clandestina e che poi, nel corso del tempo tende a divenire stabile e regolare in presenza di politiche sociali e di immigrazione inclusive, attuate a mezzo di sanatorie o regolarizzazioni. Per questi, ma anche per altri motivi, l’immigrazione è uno dei fenomeni mondiali più controversi. Tutte le nazioni cosiddette sviluppate (e buona parte di quelle in via di sviluppo) sono solite controllare severamente i flussi migratori in quanto spesso i nuovi arrivati gravano sulle risorse dei servizi sociali pubblici e causano anche un abbassamento dei salari ( se una parte della forza lavoro accetta compensi minori, per la legge della domanda e dell’offerta i compensi tendono ad abbassarsi). L’immigrazione tende a creare preoccupazione nella popolazione autoctona ed attriti con le nuove comunità proporzionalmente al grado in cui esse sono riconoscibili come diverse, per aspetti fisici, culturali o religiosi. In uno scenario ancora oggi caratterizzato da paure e indifferenze, tutte le iniziative che si pongono come obiettivo quello di ridurre il divario e le differenze tra le varie culture, anche attraverso il sostegno all’integrazione dei migranti presenti nel territorio, sono certamente un contributo importante per cambiare le apocalittiche previsioni di certi studiosi e scrittori, che vedono per l’Italia e per l’Europa in generale un futuro difficilmente controllabile dal punto di vista dell’integrazione e della civile convivenza. Contesto territoriale La Nuovi orizzonti soc. coop. soc. dal 2011 è impegnata con proprie strutture per l’accoglienza di extracomunitari. Dal gennaio 2014 gestisce un centro Sprar convenzionato con il Ministero dell’Interno per richiedenti asilo con 60 posti a disposizione. I centri Sprar forniscono agli ospiti i seguenti servizi: vitto, alloggio, servizi di orientamento e psicologico, mediazione intercultarale, formazione professionale. Gli ospiti attualmente all’interno della struttura sono per il 60% africani e per il 40% asiatici. Dal gennaio 2014 sono transitati presso la struttura circa 130 persone in quanto ogni ospite può soggiornare all’interno della struttura per 6 mesi, trascorso questo periodo è costretto a lasciare la struttura. Attualmente nel Comune di Gravina in Puglia esiste anche un’altra struttura convenzionata con la Prefettura di Bari per la pronta accoglienza di extracomunitari con 35 posti a disposizione. Nel comune sono presenti circa 500 extracomunitari che hanno necessita di servizi di integrazione. Il progetto Minerva si svolgerà all’interno del progetto Sprar è avrà come utenti tutti i cittadini extracomunitari presenti sul territorio comunale. Destinatari I destinatari saranno 12 volontari del servizio civile, essendo le attività all’interno molteplici sarà possibile integrare anche volontari con bassa scolarità o con nessuna esperienza lavorativa. Beneficiari I beneficiari del progetto saranno tutti gli ospiti del centro Sprar e tutti gli extracomunitari presenti nel territorio di Gravina in Puglia. 7) Obiettivi del progetto: Il fenomeno dell’immigrazione, nella sua complessità, interroga le coscienze e chiede alle società di impegnarsi con maggiore convinzione ed efficacia per quel processo di integrazione utile al raggiungimento di un equilibrio sociale e di una relazione significativa tra tutte le persone presenti sul territorio. La dimensione “uomo” del soggetto immigrato è spesso trascurata anche da coloro che vedono nell’immigrazione una risorsa, ponendosi spesso come difensori degli immigrati. Bisogna favorire processi di integrazione sociale in quanto le persone immigrate quando entrano in un nuovo paese per costruirsi una nuova vita, lo fanno per stabilirvisi a lungo, o in alcuni casi per sempre. Hanno necessità di un inserimento senza conflitti con la società che li ospita, costruendo una graduale reciprocità di diritti e doveri. Il soggetto immigrato deve rispettare le leggi del Paese che lo ospita. Non esistono zone o parti di territorio dove queste leggi non sono rispettate. Obiettivo generale Il progetto Minerva si svolgerà all’interno del centro Sprar gestito dalla Nuovi orizzonti con Obiettivo generale di realizzare attività che possano favorire l’integrazione ed il contatto con i servizi offerti al cittadino immigrato. All’interno del progetto verranno fornite informazioni di pronta somministrazione ed utilizzo, uniti alla soddisfazione di bisogni primari quali la sanità, l’istruzione, le opportunità di lavoro, ma anche e soprattutto attivare e promuovere momenti e spazi di incontro/confronto che suscitino nel soggetto straniero la consapevolezza di essere parte di un tutto, la necessità di essere quindi inserito e integrato sia dentro un sistema sociale adeguato alle proprie esigenze sia dentro una rete di relazioni interpersonali in grado di sostenere il processo di crescita nel gruppo e di riconoscimento delle proprie peculiarità culturali, dall’altro l’attivazione di percorsi di sensibilizzazione, eventi e momenti interattivi per soggetti stranieri che rappresentino opportunità di crescita e di sviluppo per quelle abilità, conoscenze e competenze per un inserimento adeguato nel tessuto sociale e culturale del territorio ospite. Il progetto nel suo sviluppo e nella sua architettura mira ad impegnare, in un tempo di dodici mesi, giovani volontari, in un processo virtuoso che sia nello stesso tempo di utilità sociale per il gruppo e la comunità locale nei quali i volontari sono inseriti ed operano, ma che risulti nello stesso tempo utile a completare la loro formazione personale e culturale di giovani su una tematica, quale quella dell’accoglienza, l’uguaglianza tra i popoli, la pacifica convivenza, la consapevolezza del valore dell’altro come soggetto agente di cambiamento e arricchimento. CRITICITA’/BISOGNI OBIETTIVI Criticità 1.1 Obiettivi 1.1 Difficoltà del cittadino migrante ad Aumentare il numero delle accedere alle informazioni e alto rischio informazioni da mettere a disposizione di esclusione sociale e di dei beneficiari del progetto attraverso ghettizzazione; un intenso lavoro di rete con gli stakolders del territorio; Criticità 1.2 Obiettivo 1.2 Scarsissima possibilità da parte degli Potenziare l’attività degli sportelli immigrati irregolari di accedere ai informativi e dell’attività di consulenza servizi informativi nel disbrigo di pratiche per i permessi di soggiorno, carte di soggiorno, Criticità 3.1 Precarietà e debolezza lavorativa degli immigrati. Sostenere e formare Criticità 4.1 Mancanza di opportunità abitative capaci di rispondere adeguatamente alla domanda di abitazione criticità 5.1 necessita di formare una mentalità interetnica ed interculturale ricongiungimenti familiari, orientamento al lavoro, internet point, riconoscimenti dei titoli di studio Obiettivo 3.1 Facilitare l’accesso al mondo del lavoro, favorendo l’inclusione lavorativa e sociale dei migranti in condizioni di parità delle opportunità e non discriminazione, sostenendo e valorizzando le professionalità, facilitando l’incontro tra domanda e offerta, rimuovendo gli ostacoli che si frappongono alla fruizione dei servizi socio-lavorativi e diminuendo il rischio di “esclusione sociale” e di “ghetizzazione” Obiettivo 4.1 Potenziare le attività di ricerca di una abitazione per gli immigrati attraverso l’implementazione della ricerca delle opportunità disponibili; Obiettivo 5.1 Aumentare l’attività di sostegno sociale e culturale nei confronti dei migranti da parte della cittadinanza e delle istituzioni, creando un percorso di scambio e di confronto positivo e attivo in un ottica di rispetto dei diritti umani, della persona; obiettivo 5.2 Implementare le azioni di sensibilizzazione ai temi dell’immigrazione e dell’interculturalità attraverso incontri nelle scuole e con le istituzioni locali. Gli indicatori saranno i seguenti: Obiettivi 1.1 Aumentare il numero delle informazioni da mettere a disposizione dei beneficiari del progetto attraverso un intenso lavoro di rete con gli stakolders del territorio; Obiettivo 1.2 Potenziare l’attività degli sportelli informativi e dell’attività di consulenza indicatore 1.1 Aumento di almeno il 30% del numero delle informazioni messe a disposizione dei beneficiari del progetto Indicatore 1.2 Aumento almeno del 25% dell’attività di consulenza nel disbrigo di pratiche nel disbrigo di pratiche per i permessi di soggiorno, carte di soggiorno, ricongiungimenti familiari, orientamento al lavoro, internet point, riconoscimenti dei titoli di studio Obiettivo 2.1 Facilitare l’accesso al mondo del lavoro, favorendo l’inclusione lavorativa e sociale dei migranti in condizioni di parità delle opportunità e non discriminazione, sostenendo e valorizzando le professionalità, facilitando l’incontro tra domanda e offerta, rimuovendo gli ostacoli che si frappongono alla fruizione dei servizi socio-lavorativi e diminuendo il rischio di “esclusione sociale” e di “ghetizzazione” Obiettivo 3.1 Potenziare le attività di ricerca di una abitazione per gli immigrati attraverso l’implementazione della ricerca delle opportunità disponibili; Obiettivo 4.1 Aumentare l’attività di sostegno sociale e culturale nei confronti dei migranti da parte della cittadinanza e delle istituzioni, creando un percorso di scambio e di confronto positivo e attivo in un ottica di rispetto dei diritti umani, della persona; per i permessi di soggiorno Indicatore 2.1 Aumentare almeno del 20% le proposte di lavoro e di formazione favorendo l’inclusione lavorativa e sociale dei migranti in condizioni di parità delle opportunità sostenendo e valorizzando le loro professionalità indicatore 3.1 Incremento di almeno del 20% dell’attività di ricerca di una abitazione per gli immigrati attraverso la raccolta di opportunità disponibili; Indicatore 4.1 Aumentare almeno del 20% l’organizzazione di convegni e manifestazioni sul tema dell’immigrazione; indicatore 4.2 aumentare almeno del 30% gli incontri nelle scuole e con le istituzioni locali obiettivo 4.2 Implementare le azioni di sensibilizzazione ai temi dell’immigrazione e dell’interculturalità attraverso incontri nelle scuole e con le istituzioni locali. Obiettivi rivolti ai volontari - Formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza; - Apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; - Fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile - Crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale; 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Dai dati emersi dall’analisi territoriale e dall’esperienza fatta in questi ultimi anni dalla Nuovi orizzonti emerge la necessità di potenziare, attraverso questo progetto le attività dello Sprar e le azioni connesse finalizzate alla facilitazione dell’integrazione sociale e lavorativa degli immigrati, soprattutto attraverso il coinvolgimento degli attori sociali del territorio. Questo progetto prevede una divisione in tre piani logico-funzionali che sottendono all’integrazione del progetto con le specifiche attività progettuali dell’ente nel settore: - Piano di attuazione A: INFORMARE - Piano di attuazione B: TUTELARE - Piano di attuazione C: INTEGRARE Il progetto Minerva comprende anche attività progettuali molto semplici (es. servizio accompagnamento in Prefettura utenti con operatori del centro) per permettere anche il coinvolgimento di giovani con bassa scolarità o con nessuna esperienza lavorativa. Il progetto darà la possibilità ai giovani di acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro: - Utilizzo apparecchiature informatiche; - Esercitarsi nell’utilizzo di una lingua straniera; - Capacità di lavorare in team; - Redazione di curriculum e ricerca attiva di un lavoro Piano di attuazione A: INFORMARE Obiettivo 1.1: Aumentare il numero delle informazioni da mettere a disposizione dei beneficiari del progetto Attività 1.1 – gestione di una banca dati (indirizzi e servizi) dei soggetti che si occupano di immigrazione nel territorio, che periodicamente mantenga aggiornati i dati relativi alla tematica dell’immigrazione e dei suoi riflessi sulla comunità locale; Attività 1.2 – predisposizione di un questionario di rilevazione dei bisogni degli immigrati presenti sul territorio, per monitorare i mutamenti del contesto oggetto dell’intervento progettuale; Attività 1.3 – organizzazione e messa a disposizione delle informazioni; Obiettivo 1.2 potenziare l’attività di consulenza nel disbrigo delle pratiche per i permessi di soggiorno, carte di soggiorno, ricongiungimenti familiari, orientamento al lavoro, internet point. Attività 1.2.1 informativi raccolta delle fonti informative e realizzazione di materiali Attività 1..2.2 attività informative Attività 1.2.3 accompagnamento degli utenti presso la questura per i permessi di soggiorno e presso i servizi sanitari per risolvere i problemi di salute; Piano di attuazione B: TUTELARE obiettivo 2.1 Facilitare l’accesso al mondo del lavoro, favorendo l’inclusione lavorativa e sociale dei migranti in condizioni di parità delle opportunità e non discriminazione, sostenendo e valorizzando le professionalità, facilitando l’incontro tra domanda e offerta, rimuovendo gli ostacoli che si frappongono alla fruizione dei servizi socio-lavorativi e diminuendo il rischio di “esclusione sociale” e di “ghetizzazione” attività 2.1 orientamento alla ricerca del lavoro (contatti con agenzie del territorio, datori di lavoro attività 2.2 predisposizione di un bilancio di competenza e di curriculum formato europeo attività 2.3 accompagnamento dei migranti alle attività formative obiettivo 4.1 Potenziare le attività di ricerca di una abitazione per gli immigrati attraverso l’implementazione della ricerca delle opportunità disponibili; attività 3.1 creazione banca dati degli immigrati che cercano casa e dei proprietari che affittano o vendono alloggi attività 3.2 ricerca opportunità locazione per immigrati Piano di attuazione C: INTEGRARE Obiettivo 4.1 Aumentare l’attività di sostegno sociale e culturale nei confronti dei migranti da parte della cittadinanza e delle istituzioni, creando un percorso di scambio e di confronto positivo e attivo in un ottica di rispetto dei diritti umani, della persona; attività 4.1 contatti con istituzioni ed enti non profit attività 4.1.2 preparazione brochure approfondimento sulle tematiche locandine e schede didattiche di obiettivo 4.2 Implementare le azioni di sensibilizzazione ai temi dell’immigrazione e dell’interculturalità attraverso incontri nelle scuole e con le istituzioni locali. Attività 4.2.1 organizzazione iniziative di educazione interculturale 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Le risorse umane impegnate nel processo saranno il coordinatore della struttura Sprar, 2 mediatori interculturali, 3 operatori per l’accoglienza. 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto I volontari saranno impiegati per tutte le attività previste dal progetto che non riguardino attività dirigenziali, ma sempre attraverso percorsi strutturati in funzione di un integrazione dei volontari trasversale alle attività. Ciò permetterà di affiancare sempre il volontario a personale specifico attento e dedicato a seconda delle funzioni di volta in volta agite. Le mansioni dei partecipanti saranno definite in base anche ai programmi delle diverse iniziative ed alle loro competenze ed attitudini. I volontari di servizio civile saranno impegnati nelle seguenti attività con il seguente ruolo descritto: Attività Ruolo volontario Attività 1.1 – gestione di una banca dati I volontari supporteranno gli operatori (indirizzi e servizi) dei soggetti che si nel contattare telefonicamente i soggetti occupano di immigrazione nel del territorio e inseriranno i dati nella territorio, che periodicamente mantenga banca dati, nel predisporre il aggiornati i dati relativi alla tematica questionario di rilevazione dei dati, dell’immigrazione e dei suoi riflessi nell’organizzazione delle informazioni sulla comunità locale; raccolte e la predisposizione e l’inserimento di questi dati in una Attività 1.2 – predisposizione di un banca dati dei servizi, nel sottoporre i questionario di rilevazione dei bisogni questionari di valutazione dei servizi. degli immigrati presenti sul territorio, per monitorare i mutamenti del contesto oggetto dell’intervento progettuale; Attività 1.3 – organizzazione e messa a disposizione delle informazioni Attività 1.2.1 raccolta delle fonti I volontari si occuperanno informative e realizzazione di materiali dell’accoglienza degli utenti, della informativi consegna degli opuscoli informativi, dell’apertura della pratica dell’utente e Attività 1..2.2 attività informative assisteranno ai colloqui e successivamente si occuperanno di Attività 1.2.3 accompagnamento degli indicare agli utenti l’iter e la utenti presso la questura per i permessi documentazione necessaria. di soggiorno e presso i servizi sanitari In particolari circostanze, gli utenti per risolvere i problemi di salute; saranno accompagnati da operatori e volontari presso gli uffici di competenze (Questura, Prefettura, comuni) attività 2.1 orientamento alla ricerca del I volontari supportati dagli operatori del offriranno l’aiuto nella redazione di un curriculum vitae su formato europeo, mettendosi a disposizione dell’utenza attività 2.2 predisposizione di un per fornire l’apposito modello di bilancio di competenza e di curriculum curriculum ed effettuare una formato europeo compilazione assistita dello stesso. lavoro (contatti con agenzie territorio, datori di lavoro attività 2.3 accompagnamento migranti alle attività formative dei attività 3.1 creazione banca dati degli immigrati che cercano casa e dei proprietari che affittano o vendono alloggi I volontari affiancheranno gli operatori dello sportello nell’attività di accompagnamento degli utenti presso le agenzie di competenza o direttamente dagli affittuari. attività 3.2 ricerca opportunità locazione per immigrati attività 4.1 contatti con istituzioni ed I volontari si occuperanno di ideare, enti non profit progettare e realizzare e poi diffondere i materiali promozionali, distribuendoli attività 4.1.2 preparazione brochure nelle associazioni, negli enti, nelle locandine e schede didattiche di parrocchie nelle scuole. approfondimento sulle tematiche Attività 4.2.1 organizzazione iniziative I volontari affiancheranno gli operatori di educazione interculturale nell’organizzare iniziative di educazione interculturale. Diagramma di Gant Mesi/attività 1 Formazione x generale Formazione specifica Attività x progetto Monitoraggio 9) 2 x x 3 4 x x x x 5 6 7 8 9 10 11 12 x x x x x x x x x Numero dei volontari da impiegare nel progetto: x 12 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto: 12 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: a) Puntualità, b) flessibilità negli orari di servizio, per dare la possibilità di recarsi presso altre sedi per la partecipazione ad incontri, seminari, ed attività formative che saranno organizzate all’interno del progetto, c) disponibilità alla guida di automezzi attrezzati per trasporto 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. 1 Sede di attuazione del progetto Comune Centro Sprar Gravina in Puglia Borgo Murgetta 124207 8 Centro polivalente Gravina in Puglia Via Alchimia 48 48951 4 Indirizzo Cod. N. vol. per ident. sede sede 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e Data di nome nascita C.F. Varvara 10/11/ VRVMRA88 Maria 1988 S50E155U Brana 19/07/ BRNNCL82L Nicola 1982 109P Cassano 16/09/ CSSGPP71P1 Giuseppe 1971 6E155O Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e Data di nome nascita C.F. 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Il progetto sarà promosso utilizzando: - Sito internet della cooperativa; - Comunicati stampa su quotidiani a diffusione locale; - Attività di affissione di locandine e di diffusione di volantini su tutto il territorio comunale; - Attività di sportello informativo durante l’attività di selezione dei volontari. Verrà creata una brochure con le testimonianze dei volontari e degli utenti sulla loro esperienza umana e su tutte le attività create durante il progetto del servizio civile. Le brochure verranno realizzate alla fine del progetto distribuite gratuitamente in tutte le scuole e le associazioni di volontariato, per promuovere e sensibilizzare sul territorio e in tutta la comunità locale l’esperienza del servizio civile nazionale. Alla fine del progetto verrà realizzato un convegno per presentare a tutta la cittadinanza l’esperienza appena conclusa. Per queste attività saranno dedicate 30 ore 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Criteri stabiliti dal Decreto n. 173 dell’11 giugno 2009 del Capo dell’Ufficio Nazionale per il servizio civile. 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Il monitoraggio sarà inteso come un processo di ricerca che accompagnerà costantemente l’intervento, e sarà finalizzato a prendere in considerazione il raggiungimento degli obiettivi dell’intervento, osservarne e misurarne i risultati parziali, individuando anche altri risultati non previsti. Il monitoraggio non consisterà, quindi, in una semplice azione di controllo, ma costituirà un momento di verifica e di apprendimento per il miglioramento dei risultati, nel quale ciascun soggetto si mette in gioco, essendo responsabile e primo utilizzatore della propria valutazione, acquisendo conoscenza per migliorare il proprio operato in relazione all’obiettivo comune. In questo modo sarà possibile riprogrammare gli interventi in relazione a riscontri oggettivi, fornire una base utile per la valutazione ai livelli superiori e mettere “in rete” risultati di esperienze diverse. Tali azioni di monitoraggio saranno strutturate sulla base di interventi mirati effettuati durante lo svolgimento dei progetto stesso. Sarà cura del personale, durante lo svolgimento del progetto, effettuare verifiche relative alla conoscenza dei contenuti nonché allo stato di attuazione del percorso. Ciò sarà fatto soprattutto attraverso un continuo confronto e dialogo tra i coordinatori del progetto e i volontari che faciliterà un efficace piano di monitoraggio focalizzato sulla rilevazione in itinere dell’andamento delle attività previste dal progetto (cosa funziona e cosa non funziona nel progetto). Al fine, poi, di sondare le capacità operative acquisite dai volontari, si mirerà a valutare la loro abilità nel confrontarsi con case studies e con le problematiche di lavoro da essi derivanti. Le metodologie attuate al fine della valutazione richiederanno la partecipazione attiva dei volontari nello svolgimento e nella valutazione delle fasi di intervento. Tali interventi di monitoraggio saranno effettuali in itinere e nello specifico al il quarto e all'ottavo mese di progetto attraverso questionari all'uopo predisposti e somministrati sia ai giovani volontari che agli operatori locali di progetto. L'esperto del monitoraggio valuterà di volta in volta relazionando su eventuali criticità. I principali criteri di valutazione utilizzati saranno: - efficacia, che si riferisce al grado di conseguimento degli obiettivi del progetto, attraverso il raffronto tra risultati ottenuti e risultati attesi o bisogni che si intendeva soddisfare. - efficienza, con cui si intende l’utilizzo e l’allocazione ottimale delle risorse nel raggiungimento degli obiettivi del programma; la capacità di un dato intervento di raggiungere l’obiettivo prefissato con il minimo costo temporale, finanziario ed umano; - sensibilità, volta a rilevare opinioni, atteggiamenti e aspettative dei beneficiari del progetto e mette in evidenza la capacità del progetto di raccogliere le esigenze degli utenti e di adattarsi ad esse; o come soddisfazione se ci poniamo dal lato del ricevente e intendiamo l’espressione del livello di gradimento di quanto utilizzato e/o ottenuto. ESITO FINALE – OUTCOME Un questionario finale predisposto all'uopo e proposto sia ai giovani volontari che agli operatori locali di progetto, consentirà la valutazione dell’esito complessivo del progetto, gli effetti positivi delle azioni sviluppate. 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Non sono previsti ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dalla legge 6 marzo 2001 n. 64 per poter favorire al massimo la partecipazione al progetto da parte dei giovani NEET – destinatari di GG. 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: La Nuovi orizzonti metterà a disposizione € 1.000,00, che i volontari potranno utilizzare per l’acquisto di materiale a loro scelta, da utilizzare per le attività del progetto. Tale somma vuole invogliare i volontari a poter esprimere liberamente suggerimenti e nuove idee da implementare durante la realizzazione del progetto. 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: I volontari in servizio civile saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: L’Università degli studi di Bari per la facoltà di scienze della formazione riconosce l’esperienza di servizio civile quale parte integrante del percorso formativo dello studente e attribuisce allo svolgimento completo del servizio civile fino a n. 4 crediti formativi. 27) Eventuali tirocini riconosciuti : Riconoscimento dell’attività di servizio civile da parte del volontario come tirocinio esterno della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bari. 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Le competenze e le professionalità maturate saranno certificate dall’Ente, in modo da essere riconosciute come esperienza lavorativa, valida ai fini del curriculum vitae. I volontari del servizio civile grazie all’espletamento delle attività previste dal progetto potranno maturare esperienze nelle relazioni umane e sperimenteranno: o Conoscenza dei servizi alla persona nell’ambito della normativa di riferimento Nazionale e Regionale, o Conoscenza della organizzazione e strutturazione dei servizi alla persona nel Comune di Gravina in Puglia o Competenze connesse alla professioni sociali, con particolare riferimento a servizi di integrazione e mediazione culturale, nell’ambito delle mansioni svolte durante il servizio, con particolare attenzione alle competenze relazionali; o Sperimentazione e potenziamento delle proprie competenze individuali in particolare: nel lavoro di gruppo, nella comunicazione, nella assunzione di responsabilità, nella condivisione di obiettivi. o capacità d’intervento di “auto mutuo aiuto” o la capacità di fronteggiare le situazioni impreviste coinvolgendo le figure professionali preposte. Inoltre nella formazione specifica è stato previsto un modulo per la creazione di una cooperativa sociale per favorire la creazione di un autoimpiego. Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Sede operativa a Borgo Murgetta – Gravina in Puglia 30) Modalità di attuazione: In proprio presso l’ente con formatori accreditati. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: No 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione generale sarà erogata utilizzando due metodologie: a) lezioni frontali per il 50% delle ore; b) dinamiche non formali per il 50% delle ore; 33) Contenuti della formazione: Il percorso formativo sarà costituito da una serie di macroaree e moduli formativi. 1 “Valori e identità del SCN” 1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo Questo modulo, dato il suo contenuto, sarà propedeutico a tutti gli altri moduli. Si tratterà di un modulo/laboratorio nel quale il formatore, utilizzando tecniche formative appropriate, lavorerà alla definizione di un’identità di gruppo dei volontari in servizio civile, che esprimeranno le loro idee sul servizio civile, le proprie aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali. Il formatore, partendo dai concetti di “Patria”, “difesa senza armi”, “difesa non violenta”, ecc., avrà come obiettivo quello di creare nel volontario la consapevolezza che questo è il contesto che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di servizio civile. 1.2 Dall’obiezione di coscienza al SCN Si metterà in evidenza il legame storico e culturale del servizio civile nazionale con l’obiezione di coscienza, ripercorrendo la storia del fenomeno in Italia a partire dalla legge n. 772/72, passando per la legge di riforma n. 230/98, fino ad arrivare alla sua attuale configurazione così come delineata dal legislatore del 2001, ovvero di difesa civile della Patria con mezzi ed attività non militari, dimensione che lo caratterizza e lo differenzia da altre forme di intervento ed impegno sociale. 1.3 Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta 1.3.a Si approfondirà il concetto di Patria e di difesa civile della Patria attraverso mezzi ed attività alternativi a quelli militari a partire dai principi costituzionali della solidarietà (art.2 Cost.), dell’uguaglianza sostanziale (art.3 Cost.), del progresso materiale o spirituale della società (art.4), della promozione dello sviluppo della cultura, della tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico della Nazione (art.9) e della pace tra i popoli (art. 11 Cost.). In particolare ciò avverrà attraverso lo studio delle varie pronunce della Corte costituzionale nelle quali è stato dato a tale concetto un contenuto ampio e dettagliato. 1.3.b Muovendo da alcuni cenni storici di difesa popolare nonviolenta, si presenteranno le forme attuali di realizzazione della difesa alternativa sul piano istituzionale, di movimento e della società civile. Nell’ambito dei riferimenti al diritto internazionale si potranno inoltre approfondire le tematiche relative alla “gestione e trasformazione nonviolenta dei conflitti”, alla “prevenzione della guerra” e alle “operazioni di polizia internazionale”, nonché ai concetti di “peacekeeping”, “peace-enforcing” e “peacebuilding”. Possono, inoltre, essere inserite tematiche concernenti la pace ed i diritti umani alla luce della Costituzione italiana, della Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite. 1.4 La normativa vigente e la Carta di impegno etico Verranno illustrate le norme legislative che regolano il sistema del servizio civile, nonché quelle di applicazione riguardanti l’ordinamento e le attività del servizio civile nazionale. In particolare si evidenzierà l’importanza della sottoscrizione della Carta di Impegno Etico da parte del legale rappresentante dell’Ente, quale condizione per l’accreditamento di quest’ultimo: un patto tra l’UNSC e l’Ente, con cui essi si impegnano reciprocamente al rispetto dei valori posti alla base della cultura e dell’identità del servizio civile nazionale. 2 “La cittadinanza attiva” 2.1 La formazione civica Se il legislatore ordinario, nella legge istitutiva del 2001, ha posto tra le finalità del SCN il “contribuire alla formazione civica dei giovani”, il legislatore delegato nel 2002, nel confermare e ribadire tale concetto, ha inserito tra i contenuti obbligatori del corso di formazione generale “un periodo di formazione civica”. La formazione civica si sostanzia nella conoscenza della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Carta costituzionale e, quindi, dell’insieme dei principi, dei valori, delle regole e dei diritti e doveri in essa contenuti che costituiscono la base della civile convivenza e quadro di riferimento indispensabile affinché i giovani volontari possano diventare cittadini attivi. Sarà opportuno analizzare la funzione ed il ruolo degli organi costituzionali, i loro rapporti, dando particolare risalto all’organizzazione delle Camere e all’iter di formazione delle leggi. Il percorso di formazione o educazione civica serve non solo a fornire al giovane volontario la consapevolezza di essere parte di un corpo sociale e istituzionale che cresce e si trasforma nel tempo, ma anche a trasmettere allo stesso la conoscenza di quelle competenze civiche e sociali funzionali per vivere una “cittadinanza attiva”. Si illustrerà quindi il percorso che lega l’educazione civica alla cittadinanza attiva ricollegando i principi teorici ad azioni pratiche ed insegnando ai volontari a tradurre in comportamenti ed azioni le idee e i valori sanciti dalla Carta costituzionale. 2.2 Le forme di cittadinanza Richiamandosi al concetto di formazione civica prima descritto, si farà presente come tale formazione abbia come auspicabile conseguenza l’incremento di impegno civico da parte dei giovani. Si illustreranno in questo modulo le forme di partecipazione, individuali e collettive, che possono essere agite dal cittadino, in un’ottica di cittadinanza appunto attiva. La partecipazione alle formazioni sociali del volontariato, della cooperazione sociale, della promozione sociale, l’obiezione dicoscienza, il servizio civile nazionale, l’impegno politico e sociale, la democrazia partecipata, le azioni nonviolente, l’educazione alla pace, la partecipazione democratica alle elezioni e ai referendum, i bilanci partecipati, sono tutti esempi concreti che possono essere illustrati e discussi nell’impostazione, nell’azione e nelle conseguenze, invitando i ragazzi a proporre ed elaborare, anche tramite le metodologie non formali e la logica progettuale, un percorso di azione. 2.3 La protezione civile Il tema della protezione civile, che si integra perfettamente nel concetto di difesa della Patria come difesa dell’ambiente, del territorio e delle persone, nonché fattore di educazione e di crescita di cittadinanza attiva, verrà affrontato non solo attraverso propedeutici cenni tecnici e operativi, ma soprattutto dal punto di vista culturale. Partendo dall’importanza della tutela e valorizzazione dell’ambiente e del territorio, visti come il necessario ed imprescindibile substrato delle attività umane, si illustrerà come tale territorio/comunità possa essere colpito da eventi naturali ed antropici, in grado di metterne a dura prova l’esistenza. A tal scopo, seguendo un percorso che si estrinseca attraverso la logica del progetto, si mostrerà come la protezione civile agisce attraverso la previsione e prevenzione dei rischi (concetto connesso alla responsabilità, individuale e collettiva) e l’intervento in emergenza e la ricostruzione post emergenza. Sarà opportuno in tale ambito formativo sottolineare lo stretto rapporto tra prevenzione/tutela ambientale e legalità, nonché tra ricostruzione/legalità. Nel presente modulo verranno inoltre illustrate le norme di comportamento da seguire nella gestione delle emergenze, anche per poter espletare al meglio gli eventuali compiti di assistenza e soccorso nei confronti delle popolazioni colpite da eventi calamitosi. 2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile Una delle forme di partecipazione e di cittadinanza attiva che si presenteranno ai volontari durante l’anno di servizio civile, sarà la possibilità pratica di partecipare e di candidarsi alle Elezioni per i Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in SCN. Sarà dunque opportuno illustrare ai volontari tale possibilità, inserita nel contesto della cittadinanza agita, il suo funzionamento ed importanza, anche come presa in carico di un comportamento responsabile, le cui conseguenze potranno essere visibili solo in tempi medio lunghi, ma non per questo meno importanti. A tale riguardo sarebbe auspicabile la partecipazione, durante le ore di formazione, di ex-volontari o rappresentanti in carica, nonché di delegati di Regione dei volontari in servizio civile, in qualità di consulenti, al fine di rendere maggiormente incisivo l’argomento. 3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile” 3.1 Presentazione dell’ente In questo modulo, per fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si troveranno a prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative della Nuovi orizzonti soc. coop. soc.. 3.2 Il lavoro per progetti Il lavorare per progetti è un metodo nato e sviluppato per consentire la governabilità dei processi complessi, nel rispetto degli obiettivi prefissati e dei vincoli temporali. Lavorare per progetti è un lavoro ad alta integrazione, risultato che non si ottiene automaticamente ma va costruito e la sua qualità dipende dalla qualità delle competenze che ciascuno mette in gioco. Il progetto viene suddiviso in fasi e compiti che vengono assegnati ad un team di persone. L’integrazione del team è il risultato della capacità di comunicazione, coordinamento e cooperazione di tutte queste figure. I volontari in servizio civile sono parte integrante di questo processo e la loro crescita umana è fondamentale per la riuscita del progetto. Non bisogna dimenticare che una conoscenza imprecisa del progetto nel suo insieme, una scorretta definizione iniziale dei tempi, dei metodi, degli obiettivi, una scadente qualità dei rapporti fra le persone possono determinarne il fallimento. 3.3 L’organizzazione del servizio civile e le sue figure Come già espresso nel modulo precedente, per la buona riuscita del progetto è fondamentale una buona conoscenza dello stesso nel suo insieme e quindi un’attenta conoscenza delle diverse figure e dei loro ruoli. Il raggiungimento degli obiettivi attraverso la realizzazione di una serie di azioni è direttamente riconducibile alle figure che operano al suo interno. A sua volta, lo stesso ente è collocato all’interno di una sovrastruttura più grande , che costituisce “il sistema di servizio civile” (gli enti di SCN, l’UNSC, le Regioni e le Province autonome). E’ importante che il volontario conosca “tutte” le figure che operano all’interno del progetto (OLP, RLEA, altri volontari etc.) e all’interno dello stesso ente (differenza fra ente e partner, fra sede operativa etc.) per il raggiungimento degli obiettivi. 3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale In tale modulo verrà presentato e illustrato ai volontari il “Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale”, (DPCM 4 febbraio 2009 e successive modifiche) in tutti i suoi punti. 3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti Partendo dall'ingresso del volontario nell'organizzazione sarà utile soffermarsi sulla comunicazione quale elemento essenziale dell'esperienza quotidiana, sia nei rapporti fra singoli individui, sia a livello di gruppi. Poiché la comunicazione serve una combinazione di scopi e può produrre una combinazione di risultati, occorrerà prendere in esame i suoi elementi costitutivi: il contesto, l'emittente, il messaggio, il canale comunicativo, il destinatario e la ricezione del messaggio da parte di quest'ultimo. L'analisi della comunicazione all'interno di un gruppo, quale è quello in cui è inserito il volontario, condurrà ad un esame delle dinamiche che ogni nuovo inserimento sviluppa in un gruppo di lavoro. Sarà utile, pertanto, considerare il gruppo come possibile causa di conflitti, riconoscendo il momento iniziale del sorgere di questi ultimi (capacità di lettura della situazione), l'interazione con gli altri soggetti (funzionale/disfunzionale), la loro risoluzione in modo costruttivo (alleanza/mediazione/ consulenza). 34) Durata: 42 Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: Borgo Murgetta c.s. – Gravina in Puglia 36) Modalità di attuazione: Al fine di offrire ai volontari un bagaglio utile allo sviluppo adeguato delle attività di progetto, oltre alla formazione generale, fondamentale per un approccio funzionale all’esperienza di servizio civile, è prevista anche la formazione specifica a cui l’ente ha deciso di dedicare, nel rispetto di un programma di lavoro efficace, 85 ore. 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Dott. D’Addario Alessandra nata a Santeramo in Colle il 30/03/1985 Dott. Vignola Nicola nato a Gravina in Puglia il 19/04/1976 Dott.ssa Rizzi Maria Rosaria nata a Gravina in Puglia il 13/06/1984 Ing. Annalisa Paternoster nata a Gravina in Puglia il 06/02/1981 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: Le professionalità coinvolte nella fase di formazione saranno molteplici e ciascuna con una pluriennale esperienza nel loro ambito di riferimento. Per la didattica si prediligerà la professionalità sia nel settore di riferimento che in ambito formativo. Fermo restando che in allegato al presente formulario si rimettono i curricula dei formatori impiegati nelle azioni formative, di seguito si riporta una tabella indicativa delle professionalità dagli stessi possedute in riferimento al modulo trattato. Nominativo Moduli trattati Competenze D’addario Alessandra 3-6 Assistente sociale pluriennale esperienza di coordinatrice di servizi socio sanitari. Rizzi Maria Rosaria 1-2 Educatrice con pluriennale esperienza nella formazione. Vignola Nicola 7-9 Decennale esperienza nel coordinamento di progetti nel sociale. Paternoster Annalisa 10 Ingegnere con pluriennale esperienza nella formazione professionale. 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Le tecniche e le metodologie che saranno utilizzate per la formazione specifica prevedono l’alternanza di teoria e pratica al fine di fornire, in primo luogo, il quadro di riferimento e gli spunti teorici ed in un secondo momento la possibilità di mettere in pratica quanto precedentemente acquisito. Questo perché la formazione specifica mirerà sia all’incremento di conoscenze teoriche, che allo sviluppo di competenze trasversali, le quali richiedono di prestare attenzione all’aspetto esperienziale dell’apprendimento. Per tale ragione si è scelto di affiancare accanto alle tradizionali metodologie frontali tecniche e metodologie come: - Esercitazioni di gruppo; - Role playing; - Simulazioni d’aula Giochi didattici e formativi 40) Contenuti della formazione: La formazione specifica tratterà varie tematiche attinenti al ruolo e alle mansioni che i volontari andranno a svolgere nella sede di attuazione del progetto. Di seguito si riporta la descrizione dei moduli formativi con i relativi contenuti. 1) - Processi di comunicazione (15 ore): La comunicazione interna: modelli, elementi e contenuti della comunicazione; La comunicazione nei gruppi di lavoro: l’ascolto attivo e la comunicazione efficace; stili di leadership ed effetti sul team. Formatore: Rizzi Maria Rosaria metodologie da utilizzare: setting non frontale; esercitazioni di gruppo; role playing; dinamiche interattive, simulazioni d’aula; giochi didattici e formativi. - 2) Gestione dei conflitti (5 ore): Problem solving: definizione e applicazioni Il problem solving nei servizi; Ostacoli al problem solving: le barriere Imparare la creatività: il gruppo creativo. Formatore: Rizzi Maria Rosaria Metodologie da utilizzare: setting non frontale; esercitazioni di gruppo; role playing; dinamiche interattive, simulazioni d’aula; giochi didattici e formativi. - 3) L’organizzazione e la conduzione di eventi interculturali (10 ore): La percezione dell’altro; Ruolo e professionalità Il laboratorio come luogo d’incontro Tecniche laboratoriali; Formatore: D’addario Alessandra metodologie da utilizzare: setting non frontale; esercitazioni di gruppo; role playing; dinamiche interattive, simulazioni d’aula; giochi didattici e formativi. - 4) Il laboratorio come strumento ludico educativo e di integrazione (10 ore): Il gioco interculturale Il gioco per grandi numeri L’obiettivo attraverso il gioco Tecniche ludiche; Formatore: D’addario Alessandra metodologie da utilizzare: setting non frontale; esercitazioni di gruppo; role playing; dinamiche interattive, simulazioni d’aula; giochi didattici e formativi. - 5) Sportello di assistenza e informazione (15 ore): Organizzare e gestione del servizio; I processi di miglioramento I servizi dello sportello informativo a immigrati. Formatore: D’addario Alessandra metodologie da utilizzare: setting non frontale; esercitazioni di gruppo; role playing; dinamiche interattive, simulazioni d’aula; giochi didattici e formativi. - 6) Pari opportunità (3 ore): Le pari opportunità nell’evoluzione normativa. Formatore: D’addario Alessandra metodologie da utilizzare: setting non frontale; dinamiche interattive, - 7) L’immigrazione in Italia ed in Puglia (4 ore): I dati sull’immigrazione; Presupposti per l’integrazione; La valorizzazione delle diversità Le organizzazioni non governative Formatore: Vignola Nicola metodologie da utilizzare: setting non frontale; dinamiche interattive - 8) Legislazione sull’immigrazione (10 ore): Evoluzione normativa Formatore: Vignola Nicola metodologie da utilizzare: setting non frontale; dinamiche interattive. - 9) Autoimprenditorialità Legislazione e bandi per l’autoimprenditorialità Formatore: Vignola Nicola metodologie da utilizzare: setting non frontale; dinamiche interattive. - 10) Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile Informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui andrà ad operare il volontario e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate; Valutazione delle possibili interferenze tra questa e le altre attività che si svolgono nell’ambito della stessa organizzazione. Formatore: Annalisa Paternoster metodologie da utilizzare: setting non frontale; dinamiche interattive. 41) Durata: 85 Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Per quanto concerne il monitoraggio del processo formativo, si ritiene necessaria effettuare un monitoraggio in itinere che possa permettere di valutare la rispondenza di quanto progettato con quanto effettivamente realizzato e che sia in linea con gli obiettivi previsti dal progetto. Inoltre, relativamente al monitoraggio del percorso di formazione generale si prevede la somministrazione ai giovani volontari, di due questionari all’uopo predisposti e programmati rispettivamente al termine del terzo modulo e sesto modulo, per il percorso di formazione specifica la somministrazione di due questionari all’uopo predisposti e programmati rispettivamente al termine del terzo modulo e settimo modulo. Questi momenti costituiscono il punto di coesione tra l’obiettivo da raggiungere e l’impostazione motodologico – didattica adottata all’interno delle singole unità. Qualora si rendesse necessario di fronte alla rilevazione di criticità, l’esperto di monitoraggio proporrà un riallineamento dell’attività formativa agli obiettivi formativi previsti dal progetto. Gravina in Puglia 29/06/15 Il Responsabile legale dell’ente / Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente