(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Nuovi orizzonti soc. coop. soc.
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ02799
Albo Regionale degli Enti e delle
Organizzazioni di Servizio Civile
IV
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
VENERE
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore A Assistenza – Area di intervento 04 immigrati profughi
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Premessa introduttiva di rappresentazione del fenomeno
- Dati generali settoriali e territoriali –
Uno dei problemi sociali più emergenti e che negli ultimi decenni ha caratterizzato
la società italiana è il fenomeno dell’immigrazione.
I problemi che si pongono riguardano la regolamentazione ed il controllo dei flussi
migratori in ingresso e della permanenza degli immigrati. Permanenza che, in molti
casi, inizia con un entrata nel paese ospitante più o meno clandestina e che poi, nel
corso del tempo tende a divenire stabile e regolare in presenza di politiche sociali e
di immigrazione inclusive, attuate a mezzo di sanatorie o regolarizzazioni.
Per questi, ma anche per altri motivi, l’immigrazione è uno dei fenomeni mondiali
più controversi. Tutte le nazioni cosiddette sviluppate (e buona parte di quelle in via
di sviluppo) sono solite controllare severamente i flussi migratori in quanto spesso i
nuovi arrivati gravano sulle risorse dei servizi sociali pubblici e causano anche un
abbassamento dei salari ( se una parte della forza lavoro accetta compensi minori,
per la legge della domanda e dell’offerta i compensi tendono ad abbassarsi).
L’immigrazione tende a creare preoccupazione nella popolazione autoctona ed attriti
con le nuove comunità proporzionalmente al grado in cui esse sono riconoscibili
come diverse, per aspetti fisici, culturali o religiosi.
In uno scenario ancora oggi caratterizzato da paure e indifferenze, tutte le iniziative
che si pongono come obiettivo quello di ridurre il divario e le differenze tra le varie
culture, anche attraverso il sostegno all’integrazione dei migranti presenti nel
territorio, sono certamente un contributo importante per cambiare le apocalittiche
previsioni di certi studiosi e scrittori, che vedono per l’Italia e per l’Europa in
generale un futuro difficilmente controllabile dal punto di vista dell’integrazione e
della civile convivenza.
Contesto territoriale
La Nuovi orizzonti soc. coop. soc. dal 2011 è impegnata con proprie strutture per
l’accoglienza di extracomunitari.
Dal gennaio 2014 gestisce un centro Sprar convenzionato con il Ministero
dell’Interno per richiedenti asilo con 60 posti a disposizione.
I centri Sprar forniscono agli ospiti i seguenti servizi: vitto, alloggio, servizi di
orientamento e psicologico, mediazione intercultarale, formazione professionale.
Gli ospiti attualmente all’interno della struttura sono per il 60% africani e per il 40%
asiatici.
Dal gennaio 2014 sono transitati presso la struttura circa 130 persone in quanto ogni
ospite può soggiornare all’interno della struttura per 6 mesi, trascorso questo
periodo è costretto a lasciare la struttura.
Attualmente nel Comune di Gravina in Puglia esiste anche un’altra struttura
convenzionata con la Prefettura di Bari per la pronta accoglienza di extracomunitari
con 35 posti a disposizione.
Nel comune sono presenti circa 500 extracomunitari che hanno necessita di servizi
di integrazione.
Il progetto Minerva si svolgerà all’interno del progetto Sprar è avrà come utenti tutti
i cittadini extracomunitari presenti sul territorio comunale.
Destinatari
I destinatari saranno 12 volontari del servizio civile, essendo le attività all’interno
molteplici sarà possibile integrare anche volontari con bassa scolarità o con nessuna
esperienza lavorativa.
Beneficiari
I beneficiari del progetto saranno tutti gli ospiti del centro Sprar e tutti gli
extracomunitari presenti nel territorio di Gravina in Puglia.
7) Obiettivi del progetto:
Il fenomeno dell’immigrazione, nella sua complessità, interroga le coscienze e
chiede alle società di impegnarsi con maggiore convinzione ed efficacia per quel
processo di integrazione utile al raggiungimento di un equilibrio sociale e di una
relazione significativa tra tutte le persone presenti sul territorio.
La dimensione “uomo” del soggetto immigrato è spesso trascurata anche da coloro
che vedono nell’immigrazione una risorsa, ponendosi spesso come difensori degli
immigrati.
Bisogna favorire processi di integrazione sociale in quanto le persone immigrate
quando entrano in un nuovo paese per costruirsi una nuova vita, lo fanno per
stabilirvisi a lungo, o in alcuni casi per sempre.
Hanno necessità di un inserimento senza conflitti con la società che li ospita,
costruendo una graduale reciprocità di diritti e doveri.
Il soggetto immigrato deve rispettare le leggi del Paese che lo ospita. Non esistono
zone o parti di territorio dove queste leggi non sono rispettate.
Obiettivo generale
Il progetto Minerva si svolgerà all’interno del centro Sprar gestito dalla Nuovi
orizzonti con Obiettivo generale di realizzare attività che possano favorire
l’integrazione ed il contatto con i servizi offerti al cittadino immigrato. All’interno
del progetto verranno fornite informazioni di pronta somministrazione ed utilizzo,
uniti alla soddisfazione di bisogni primari quali la sanità, l’istruzione, le opportunità
di lavoro, ma anche e soprattutto attivare e promuovere momenti e spazi di
incontro/confronto che suscitino nel soggetto straniero la consapevolezza di essere
parte di un tutto, la necessità di essere quindi inserito e integrato sia dentro un
sistema sociale adeguato alle proprie esigenze sia dentro una rete di relazioni
interpersonali in grado di sostenere il processo di crescita nel gruppo e di
riconoscimento delle proprie peculiarità culturali, dall’altro l’attivazione di percorsi
di sensibilizzazione, eventi e momenti interattivi per soggetti stranieri che
rappresentino opportunità di crescita e di sviluppo per quelle abilità, conoscenze e
competenze per un inserimento adeguato nel tessuto sociale e culturale del territorio
ospite.
Il progetto nel suo sviluppo e nella sua architettura mira ad impegnare, in un tempo
di dodici mesi, giovani volontari, in un processo virtuoso che sia nello stesso tempo
di utilità sociale per il gruppo e la comunità locale nei quali i volontari sono inseriti
ed operano, ma che risulti nello stesso tempo utile a completare la loro formazione
personale e culturale di giovani su una tematica, quale quella dell’accoglienza,
l’uguaglianza tra i popoli, la pacifica convivenza, la consapevolezza del valore
dell’altro come soggetto agente di cambiamento e arricchimento.
CRITICITA’/BISOGNI
OBIETTIVI
Criticità 1.1
Obiettivi 1.1
Difficoltà del cittadino migrante ad Aumentare
il
numero
delle
accedere alle informazioni e alto rischio informazioni da mettere a disposizione
di
esclusione
sociale
e
di dei beneficiari del progetto attraverso
ghettizzazione;
un intenso lavoro di rete con gli
stakolders del territorio;
Criticità 1.2
Obiettivo 1.2
Scarsissima possibilità da parte degli Potenziare l’attività degli sportelli
immigrati irregolari di accedere ai informativi e dell’attività di consulenza
servizi informativi
nel disbrigo di pratiche per i permessi
di soggiorno, carte di soggiorno,
Criticità 3.1
Precarietà e debolezza lavorativa degli
immigrati. Sostenere e formare
Criticità 4.1
Mancanza di opportunità abitative
capaci di rispondere adeguatamente alla
domanda di abitazione
criticità 5.1
necessita di formare una mentalità
interetnica ed interculturale
ricongiungimenti
familiari,
orientamento al lavoro, internet point,
riconoscimenti dei titoli di studio
Obiettivo 3.1
Facilitare l’accesso al mondo del
lavoro,
favorendo
l’inclusione
lavorativa e sociale dei migranti in
condizioni di parità delle opportunità e
non discriminazione, sostenendo e
valorizzando
le
professionalità,
facilitando l’incontro tra domanda e
offerta, rimuovendo gli ostacoli che si
frappongono alla fruizione dei servizi
socio-lavorativi e diminuendo il rischio
di
“esclusione
sociale”
e
di
“ghetizzazione”
Obiettivo 4.1
Potenziare le attività di ricerca di una
abitazione per gli immigrati attraverso
l’implementazione della ricerca delle
opportunità disponibili;
Obiettivo 5.1
Aumentare l’attività di sostegno sociale
e culturale nei confronti dei migranti da
parte della cittadinanza e delle
istituzioni, creando un percorso di
scambio e di confronto positivo e attivo
in un ottica di rispetto dei diritti umani,
della persona;
obiettivo 5.2
Implementare
le
azioni
di
sensibilizzazione
ai
temi
dell’immigrazione e dell’interculturalità
attraverso incontri nelle scuole e con le
istituzioni locali.
Gli indicatori saranno i seguenti:
Obiettivi 1.1
Aumentare
il
numero
delle
informazioni da mettere a disposizione
dei beneficiari del progetto attraverso
un intenso lavoro di rete con gli
stakolders del territorio;
Obiettivo 1.2
Potenziare l’attività degli sportelli
informativi e dell’attività di consulenza
indicatore 1.1
Aumento di almeno il 30% del numero
delle informazioni messe a disposizione
dei beneficiari del progetto
Indicatore 1.2
Aumento almeno del 25% dell’attività
di consulenza nel disbrigo di pratiche
nel disbrigo di pratiche per i permessi
di soggiorno, carte di soggiorno,
ricongiungimenti
familiari,
orientamento al lavoro, internet point,
riconoscimenti dei titoli di studio
Obiettivo 2.1
Facilitare l’accesso al mondo del
lavoro,
favorendo
l’inclusione
lavorativa e sociale dei migranti in
condizioni di parità delle opportunità e
non discriminazione, sostenendo e
valorizzando
le
professionalità,
facilitando l’incontro tra domanda e
offerta, rimuovendo gli ostacoli che si
frappongono alla fruizione dei servizi
socio-lavorativi e diminuendo il rischio
di
“esclusione
sociale”
e
di
“ghetizzazione”
Obiettivo 3.1
Potenziare le attività di ricerca di una
abitazione per gli immigrati attraverso
l’implementazione della ricerca delle
opportunità disponibili;
Obiettivo 4.1
Aumentare l’attività di sostegno sociale
e culturale nei confronti dei migranti da
parte della cittadinanza e delle
istituzioni, creando un percorso di
scambio e di confronto positivo e attivo
in un ottica di rispetto dei diritti umani,
della persona;
per i permessi di soggiorno
Indicatore 2.1
Aumentare almeno del 20% le proposte
di lavoro e di formazione favorendo
l’inclusione lavorativa e sociale dei
migranti in condizioni di parità delle
opportunità sostenendo e valorizzando
le loro professionalità
indicatore 3.1
Incremento di almeno del 20%
dell’attività di ricerca di una abitazione
per gli immigrati attraverso la raccolta
di opportunità disponibili;
Indicatore 4.1
Aumentare
almeno
del
20%
l’organizzazione di convegni
e
manifestazioni
sul
tema
dell’immigrazione;
indicatore 4.2
aumentare almeno del 30% gli incontri
nelle scuole e con le istituzioni locali
obiettivo 4.2
Implementare
le
azioni
di
sensibilizzazione
ai
temi
dell’immigrazione e dell’interculturalità
attraverso incontri nelle scuole e con le
istituzioni locali.
Obiettivi rivolti ai volontari
- Formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza;
- Apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di
gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della
realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e
successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare
dai soggetti no profit;
- Fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni
socio-culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e
responsabile
- Crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di
capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà
territoriale;
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Dai dati emersi dall’analisi territoriale e dall’esperienza fatta in questi ultimi anni
dalla Nuovi orizzonti emerge la necessità di potenziare, attraverso questo progetto
le attività dello Sprar e le azioni connesse finalizzate alla facilitazione
dell’integrazione sociale e lavorativa degli immigrati, soprattutto attraverso il
coinvolgimento degli attori sociali del territorio.
Questo progetto prevede una divisione in tre piani logico-funzionali che sottendono
all’integrazione del progetto con le specifiche attività progettuali dell’ente nel
settore:
- Piano di attuazione A: INFORMARE
- Piano di attuazione B: TUTELARE
- Piano di attuazione C: INTEGRARE
Il progetto Minerva comprende anche attività progettuali molto semplici (es.
servizio accompagnamento in Prefettura utenti con operatori del centro) per
permettere anche il coinvolgimento di giovani con bassa scolarità o con nessuna
esperienza lavorativa.
Il progetto darà la possibilità ai giovani di acquisire competenze spendibili nel
mondo del lavoro:
- Utilizzo apparecchiature informatiche;
- Esercitarsi nell’utilizzo di una lingua straniera;
- Capacità di lavorare in team;
- Redazione di curriculum e ricerca attiva di un lavoro
Piano di attuazione A: INFORMARE
Obiettivo 1.1: Aumentare il numero delle informazioni da mettere a disposizione dei
beneficiari del progetto
Attività 1.1 – gestione di una banca dati (indirizzi e servizi) dei soggetti che si
occupano di immigrazione nel territorio, che periodicamente mantenga aggiornati i
dati relativi alla tematica dell’immigrazione e dei suoi riflessi sulla comunità locale;
Attività 1.2 – predisposizione di un questionario di rilevazione dei bisogni degli
immigrati presenti sul territorio, per monitorare i mutamenti del contesto oggetto
dell’intervento progettuale;
Attività 1.3 – organizzazione e messa a disposizione delle informazioni;
Obiettivo 1.2 potenziare l’attività di consulenza nel disbrigo delle pratiche per i
permessi di soggiorno, carte di soggiorno, ricongiungimenti familiari, orientamento
al lavoro, internet point.
Attività 1.2.1
informativi
raccolta delle fonti informative e realizzazione di materiali
Attività 1..2.2 attività informative
Attività 1.2.3 accompagnamento degli utenti presso la questura per i permessi di
soggiorno e presso i servizi sanitari per risolvere i problemi di salute;
Piano di attuazione B: TUTELARE
obiettivo 2.1 Facilitare l’accesso al mondo del lavoro, favorendo l’inclusione
lavorativa e sociale dei migranti in condizioni di parità delle opportunità e non
discriminazione, sostenendo e valorizzando le professionalità, facilitando l’incontro
tra domanda e offerta, rimuovendo gli ostacoli che si frappongono alla fruizione dei
servizi socio-lavorativi e diminuendo il rischio di “esclusione sociale” e di
“ghetizzazione”
attività 2.1 orientamento alla ricerca del lavoro (contatti con agenzie del territorio,
datori di lavoro
attività 2.2 predisposizione di un bilancio di competenza e di curriculum formato
europeo
attività 2.3 accompagnamento dei migranti alle attività formative
obiettivo 4.1 Potenziare le attività di ricerca di una abitazione per gli immigrati
attraverso l’implementazione della ricerca delle opportunità disponibili;
attività 3.1 creazione banca dati degli immigrati che cercano casa e dei proprietari
che affittano o vendono alloggi
attività 3.2 ricerca opportunità locazione per immigrati
Piano di attuazione C: INTEGRARE
Obiettivo 4.1 Aumentare l’attività di sostegno sociale e culturale nei confronti dei
migranti da parte della cittadinanza e delle istituzioni, creando un percorso di
scambio e di confronto positivo e attivo in un ottica di rispetto dei diritti umani,
della persona;
attività 4.1 contatti con istituzioni ed enti non profit
attività 4.1.2 preparazione brochure
approfondimento sulle tematiche
locandine
e
schede
didattiche
di
obiettivo 4.2 Implementare le azioni di sensibilizzazione ai temi dell’immigrazione e
dell’interculturalità attraverso incontri nelle scuole e con le istituzioni locali.
Attività 4.2.1 organizzazione iniziative di educazione interculturale
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette
attività
Le risorse umane impegnate nel processo saranno il coordinatore della struttura
Sprar, 2 mediatori interculturali, 3 operatori per l’accoglienza.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
I volontari saranno impiegati per tutte le attività previste dal progetto che non
riguardino attività dirigenziali, ma sempre attraverso percorsi strutturati in funzione
di un integrazione dei volontari trasversale alle attività.
Ciò permetterà di affiancare sempre il volontario a personale specifico attento e
dedicato a seconda delle funzioni di volta in volta agite.
Le mansioni dei partecipanti saranno definite in base anche ai programmi delle
diverse iniziative ed alle loro competenze ed attitudini.
I volontari di servizio civile saranno impegnati nelle seguenti attività con il
seguente ruolo descritto:
Attività
Ruolo volontario
Attività 1.1 – gestione di una banca dati I volontari supporteranno gli operatori
(indirizzi e servizi) dei soggetti che si nel contattare telefonicamente i soggetti
occupano
di
immigrazione
nel del territorio e inseriranno i dati nella
territorio, che periodicamente mantenga banca dati, nel predisporre il
aggiornati i dati relativi alla tematica questionario di rilevazione dei dati,
dell’immigrazione e dei suoi riflessi nell’organizzazione delle informazioni
sulla comunità locale;
raccolte e la predisposizione e
l’inserimento di questi dati in una
Attività 1.2 – predisposizione di un banca dati dei servizi, nel sottoporre i
questionario di rilevazione dei bisogni questionari di valutazione dei servizi.
degli immigrati presenti sul territorio,
per monitorare i mutamenti del contesto
oggetto dell’intervento progettuale;
Attività 1.3 – organizzazione e messa a
disposizione delle informazioni
Attività 1.2.1
raccolta delle fonti I
volontari
si
occuperanno
informative e realizzazione di materiali dell’accoglienza degli utenti, della
informativi
consegna degli opuscoli informativi,
dell’apertura della pratica dell’utente e
Attività 1..2.2 attività informative
assisteranno
ai
colloqui
e
successivamente si occuperanno di
Attività 1.2.3 accompagnamento degli indicare agli utenti l’iter e la
utenti presso la questura per i permessi documentazione necessaria.
di soggiorno e presso i servizi sanitari In particolari circostanze, gli utenti
per risolvere i problemi di salute;
saranno accompagnati da operatori e
volontari presso gli uffici di
competenze (Questura, Prefettura,
comuni)
attività 2.1 orientamento alla ricerca del I volontari supportati dagli operatori
del offriranno l’aiuto nella redazione di un
curriculum vitae su formato europeo,
mettendosi a disposizione dell’utenza
attività 2.2 predisposizione di un per fornire l’apposito modello di
bilancio di competenza e di curriculum curriculum
ed
effettuare
una
formato europeo
compilazione assistita dello stesso.
lavoro (contatti con agenzie
territorio, datori di lavoro
attività 2.3 accompagnamento
migranti alle attività formative
dei
attività 3.1 creazione banca dati degli
immigrati che cercano casa e dei
proprietari che affittano o vendono
alloggi
I volontari affiancheranno gli operatori
dello
sportello
nell’attività
di
accompagnamento degli utenti presso
le
agenzie
di
competenza
o
direttamente dagli affittuari.
attività 3.2 ricerca opportunità
locazione per immigrati
attività 4.1 contatti con istituzioni ed I volontari si occuperanno di ideare,
enti non profit
progettare e realizzare e poi diffondere
i materiali promozionali, distribuendoli
attività 4.1.2 preparazione brochure nelle associazioni, negli enti, nelle
locandine e schede didattiche di parrocchie nelle scuole.
approfondimento sulle tematiche
Attività 4.2.1 organizzazione iniziative I volontari affiancheranno gli operatori
di educazione interculturale
nell’organizzare
iniziative
di
educazione interculturale.
Diagramma di Gant
Mesi/attività 1
Formazione
x
generale
Formazione
specifica
Attività
x
progetto
Monitoraggio
9)
2
x
x
3
4
x
x
x
x
5
6
7
8
9
10
11
12
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
x
12
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
12
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
30
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
6
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
a) Puntualità,
b) flessibilità negli orari di servizio, per dare la possibilità di recarsi presso
altre sedi per la partecipazione ad incontri, seminari, ed attività formative
che saranno organizzate all’interno del progetto,
c) disponibilità alla guida di automezzi attrezzati per trasporto
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
1
Sede di
attuazione del
progetto
Comune
Centro Sprar
Gravina
in Puglia
Borgo Murgetta
124207
8
Centro
polivalente
Gravina
in Puglia
Via Alchimia 48
48951
4
Indirizzo
Cod.
N. vol. per
ident. sede
sede
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Cognome e Data di
nome
nascita
C.F.
Varvara 10/11/ VRVMRA88
Maria
1988
S50E155U
Brana 19/07/ BRNNCL82L
Nicola
1982
109P
Cassano 16/09/ CSSGPP71P1
Giuseppe 1971
6E155O
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Cognome e Data di
nome
nascita
C.F.
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Il progetto sarà promosso utilizzando:
- Sito internet della cooperativa;
- Comunicati stampa su quotidiani a diffusione locale;
- Attività di affissione di locandine e di diffusione di volantini su tutto il
territorio comunale;
- Attività di sportello informativo durante l’attività di selezione dei
volontari.
Verrà creata una brochure con le testimonianze dei volontari e degli utenti sulla loro
esperienza umana e su tutte le attività create durante il progetto del servizio civile.
Le brochure verranno realizzate alla fine del progetto distribuite gratuitamente in
tutte le scuole e le associazioni di volontariato, per promuovere e sensibilizzare sul
territorio e in tutta la comunità locale l’esperienza del servizio civile nazionale.
Alla fine del progetto verrà realizzato un convegno per presentare a tutta la
cittadinanza l’esperienza appena conclusa.
Per queste attività saranno dedicate 30 ore
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Criteri stabiliti dal Decreto n. 173 dell’11 giugno 2009 del Capo dell’Ufficio
Nazionale per il servizio civile.
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Il monitoraggio sarà inteso come un processo di ricerca che accompagnerà
costantemente l’intervento, e sarà finalizzato a prendere in considerazione il
raggiungimento degli obiettivi dell’intervento, osservarne e misurarne i risultati
parziali, individuando anche altri risultati non previsti. Il monitoraggio non
consisterà, quindi, in una semplice azione di controllo, ma costituirà un momento di
verifica e di apprendimento per il miglioramento dei risultati, nel quale ciascun
soggetto si mette in gioco, essendo responsabile e primo utilizzatore della propria
valutazione, acquisendo conoscenza per migliorare il proprio operato in relazione
all’obiettivo comune.
In questo modo sarà possibile riprogrammare gli interventi in relazione a riscontri
oggettivi, fornire una base utile per la valutazione ai livelli superiori e mettere “in
rete” risultati di esperienze diverse. Tali azioni di monitoraggio saranno strutturate
sulla base di interventi mirati effettuati durante lo svolgimento dei progetto stesso.
Sarà cura del personale, durante lo svolgimento del progetto, effettuare verifiche
relative alla conoscenza dei contenuti nonché allo stato di attuazione del percorso.
Ciò sarà fatto soprattutto attraverso un continuo confronto e dialogo tra i
coordinatori del progetto e i volontari che faciliterà un efficace piano di
monitoraggio focalizzato sulla rilevazione in itinere dell’andamento delle attività
previste dal progetto (cosa funziona e cosa non funziona nel progetto). Al fine, poi,
di sondare le capacità operative acquisite dai volontari, si mirerà a valutare la loro
abilità nel confrontarsi con case studies e con le problematiche di lavoro da essi
derivanti. Le metodologie attuate al fine della valutazione richiederanno la
partecipazione attiva dei volontari nello svolgimento e nella valutazione delle fasi di
intervento.
Tali interventi di monitoraggio saranno effettuali in itinere e nello specifico al il
quarto e all'ottavo mese di progetto attraverso questionari all'uopo predisposti e
somministrati sia ai giovani volontari che agli operatori locali di progetto.
L'esperto del monitoraggio valuterà di volta in volta relazionando su eventuali
criticità.
I principali criteri di valutazione utilizzati saranno:
- efficacia, che si riferisce al grado di conseguimento degli obiettivi del progetto,
attraverso il raffronto tra risultati ottenuti e risultati attesi o bisogni che si intendeva
soddisfare.
- efficienza, con cui si intende l’utilizzo e l’allocazione ottimale delle risorse nel
raggiungimento degli obiettivi del programma; la capacità di un dato intervento di
raggiungere l’obiettivo prefissato con il minimo costo temporale, finanziario ed
umano;
- sensibilità, volta a rilevare opinioni, atteggiamenti e aspettative dei beneficiari del
progetto e mette in evidenza la capacità del progetto di raccogliere le esigenze degli
utenti e di adattarsi ad esse; o come soddisfazione se ci poniamo dal lato del
ricevente e intendiamo l’espressione del livello di gradimento di quanto utilizzato
e/o ottenuto.
ESITO FINALE – OUTCOME
Un questionario finale predisposto all'uopo e proposto sia ai giovani volontari che
agli operatori locali di progetto, consentirà la valutazione dell’esito complessivo del
progetto, gli effetti positivi delle azioni sviluppate.
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Non sono previsti ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dalla legge 6 marzo
2001 n. 64 per poter favorire al massimo la partecipazione al progetto da parte dei
giovani NEET – destinatari di GG.
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla
realizzazione del progetto:
La Nuovi orizzonti metterà a disposizione € 1.000,00, che i volontari potranno
utilizzare per l’acquisto di materiale a loro scelta, da utilizzare per le attività del
progetto.
Tale somma vuole invogliare i volontari a poter esprimere liberamente suggerimenti
e nuove idee da implementare durante la realizzazione del progetto.
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
I volontari in servizio civile saranno integrati nei processi della quotidiana attività
istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e
logistici presenti nelle sedi di attuazione.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
L’Università degli studi di Bari per la facoltà di scienze della formazione riconosce
l’esperienza di servizio civile quale parte integrante del percorso formativo dello
studente e attribuisce allo svolgimento completo del servizio civile fino a n. 4 crediti
formativi.
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
Riconoscimento dell’attività di servizio civile da parte del volontario come tirocinio
esterno della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bari.
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Le competenze e le professionalità maturate saranno certificate dall’Ente, in modo da
essere riconosciute come esperienza lavorativa, valida ai fini del curriculum vitae.
I volontari del servizio civile grazie all’espletamento delle attività previste dal progetto
potranno maturare esperienze nelle relazioni umane e sperimenteranno:
o Conoscenza dei servizi alla persona nell’ambito della normativa di riferimento
Nazionale e Regionale,
o Conoscenza della organizzazione e strutturazione dei servizi alla persona nel
Comune di Gravina in Puglia
o Competenze connesse alla professioni sociali, con particolare riferimento a
servizi di integrazione e mediazione culturale, nell’ambito delle mansioni svolte
durante il servizio, con particolare attenzione alle competenze relazionali;
o Sperimentazione e potenziamento delle proprie competenze individuali in
particolare: nel lavoro di gruppo, nella comunicazione, nella assunzione di
responsabilità, nella condivisione di obiettivi.
o capacità d’intervento di “auto mutuo aiuto”
o la capacità di fronteggiare le situazioni impreviste coinvolgendo le figure
professionali preposte.
Inoltre nella formazione specifica è stato previsto un modulo per la creazione di
una cooperativa sociale per favorire la creazione di un autoimpiego.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Sede operativa a Borgo Murgetta – Gravina in Puglia
30) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’ente con formatori accreditati.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
No
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione generale sarà erogata utilizzando due metodologie:
a) lezioni frontali per il 50% delle ore;
b) dinamiche non formali per il 50% delle ore;
33) Contenuti della formazione:
Il percorso formativo sarà costituito da una serie di macroaree e moduli formativi.
1 “Valori e identità del SCN”
1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
Questo modulo, dato il suo contenuto, sarà propedeutico a tutti gli altri moduli. Si
tratterà di un modulo/laboratorio nel quale il formatore, utilizzando tecniche
formative appropriate, lavorerà alla definizione di un’identità di gruppo dei volontari
in servizio civile, che esprimeranno le loro idee sul servizio civile, le proprie
aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali. Il formatore, partendo dai
concetti di “Patria”, “difesa senza armi”, “difesa non violenta”, ecc., avrà come
obiettivo quello di creare nel volontario la consapevolezza che questo è il contesto
che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di servizio civile.
1.2 Dall’obiezione di coscienza al SCN
Si metterà in evidenza il legame storico e culturale del servizio civile nazionale con
l’obiezione di coscienza, ripercorrendo la storia del fenomeno in Italia a partire dalla
legge n. 772/72, passando per la legge di riforma n. 230/98, fino ad arrivare alla sua
attuale configurazione così come delineata dal legislatore del 2001, ovvero di difesa
civile della Patria con mezzi ed attività non militari, dimensione che lo caratterizza e
lo differenzia da altre forme di intervento ed impegno sociale.
1.3 Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta
1.3.a Si approfondirà il concetto di Patria e di difesa civile della Patria attraverso
mezzi ed attività alternativi a quelli militari a partire dai principi costituzionali della
solidarietà (art.2 Cost.), dell’uguaglianza sostanziale (art.3 Cost.), del progresso
materiale o spirituale della società (art.4), della promozione dello sviluppo della
cultura, della tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico della Nazione
(art.9) e della pace tra i popoli (art. 11 Cost.). In particolare ciò avverrà attraverso lo
studio delle varie pronunce della Corte costituzionale nelle quali è stato dato a tale
concetto un contenuto ampio e dettagliato.
1.3.b Muovendo da alcuni cenni storici di difesa popolare nonviolenta, si
presenteranno le forme attuali di realizzazione della difesa alternativa sul piano
istituzionale, di movimento e della società civile. Nell’ambito dei riferimenti al
diritto internazionale si potranno inoltre approfondire le tematiche relative alla
“gestione e trasformazione nonviolenta dei conflitti”, alla “prevenzione della
guerra” e alle “operazioni di polizia internazionale”, nonché ai concetti di
“peacekeeping”, “peace-enforcing” e “peacebuilding”. Possono, inoltre, essere
inserite tematiche concernenti la pace ed i diritti umani alla luce della Costituzione
italiana, della Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite.
1.4 La normativa vigente e la Carta di impegno etico
Verranno illustrate le norme legislative che regolano il sistema del servizio civile,
nonché quelle di applicazione riguardanti l’ordinamento e le attività del servizio
civile nazionale. In particolare si evidenzierà l’importanza della sottoscrizione della
Carta di Impegno Etico da parte del legale rappresentante dell’Ente, quale
condizione per l’accreditamento di quest’ultimo: un patto tra l’UNSC e l’Ente, con
cui essi si impegnano reciprocamente al rispetto dei valori posti alla base della
cultura e dell’identità del servizio civile nazionale.
2 “La cittadinanza attiva”
2.1 La formazione civica
Se il legislatore ordinario, nella legge istitutiva del 2001, ha posto tra le finalità del
SCN il “contribuire alla formazione civica dei giovani”, il legislatore delegato nel
2002, nel confermare e ribadire tale concetto, ha inserito tra i contenuti obbligatori
del corso di formazione generale “un periodo di formazione civica”. La formazione
civica si sostanzia nella conoscenza della Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani e della Carta costituzionale e, quindi, dell’insieme dei principi, dei valori,
delle regole e dei diritti e doveri in essa contenuti che costituiscono la base della
civile convivenza e quadro di riferimento indispensabile affinché i giovani volontari
possano diventare cittadini attivi. Sarà opportuno analizzare la funzione ed il ruolo
degli organi costituzionali, i loro rapporti, dando particolare risalto
all’organizzazione delle Camere e all’iter di formazione delle leggi.
Il percorso di formazione o educazione civica serve non solo a fornire al giovane
volontario la consapevolezza di essere parte di un corpo sociale e istituzionale che
cresce e si trasforma nel tempo, ma anche a
trasmettere allo stesso la conoscenza di quelle competenze civiche e sociali
funzionali per vivere una “cittadinanza attiva”. Si illustrerà quindi il percorso che
lega l’educazione civica alla cittadinanza attiva ricollegando i principi teorici ad
azioni pratiche ed insegnando ai volontari a tradurre in comportamenti ed azioni le
idee e i valori sanciti dalla Carta costituzionale.
2.2 Le forme di cittadinanza
Richiamandosi al concetto di formazione civica prima descritto, si farà presente
come tale formazione abbia come auspicabile conseguenza l’incremento di impegno
civico da parte dei giovani. Si illustreranno in questo modulo le forme di
partecipazione, individuali e collettive, che possono essere agite dal cittadino, in
un’ottica di cittadinanza appunto attiva.
La partecipazione alle formazioni sociali del volontariato, della cooperazione
sociale, della promozione sociale, l’obiezione dicoscienza, il servizio civile
nazionale, l’impegno politico e sociale, la democrazia partecipata, le azioni
nonviolente, l’educazione alla pace, la partecipazione democratica alle elezioni e ai
referendum, i bilanci partecipati, sono tutti esempi concreti che possono essere
illustrati e discussi nell’impostazione, nell’azione e nelle conseguenze, invitando i
ragazzi a proporre ed elaborare, anche tramite le metodologie non formali e la logica
progettuale, un percorso di azione.
2.3 La protezione civile
Il tema della protezione civile, che si integra perfettamente nel concetto di difesa
della Patria come difesa dell’ambiente, del territorio e delle persone, nonché fattore
di educazione e di crescita di cittadinanza attiva, verrà affrontato non solo attraverso
propedeutici cenni tecnici e operativi, ma soprattutto dal punto di vista culturale.
Partendo dall’importanza della tutela e valorizzazione dell’ambiente e del territorio,
visti come il necessario ed imprescindibile substrato delle attività umane, si
illustrerà come tale territorio/comunità possa essere colpito da eventi naturali ed
antropici, in grado di metterne a dura prova l’esistenza.
A tal scopo, seguendo un percorso che si estrinseca attraverso la logica del progetto,
si mostrerà come la protezione civile agisce attraverso la previsione e prevenzione
dei rischi (concetto connesso alla responsabilità, individuale e collettiva) e
l’intervento in emergenza e la ricostruzione post emergenza. Sarà opportuno in tale
ambito formativo sottolineare lo stretto rapporto tra prevenzione/tutela ambientale e
legalità, nonché tra ricostruzione/legalità.
Nel presente modulo verranno inoltre illustrate le norme di comportamento da
seguire nella gestione delle emergenze, anche per poter espletare al meglio gli
eventuali compiti di assistenza e soccorso nei confronti delle popolazioni colpite da
eventi calamitosi.
2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
Una delle forme di partecipazione e di cittadinanza attiva che si presenteranno ai
volontari durante l’anno di servizio civile, sarà la possibilità pratica di partecipare e
di candidarsi alle Elezioni per i Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in
SCN. Sarà dunque opportuno illustrare ai volontari tale possibilità, inserita nel
contesto della cittadinanza agita, il suo funzionamento ed importanza, anche
come presa in carico di un comportamento responsabile, le cui conseguenze
potranno essere visibili solo in tempi medio lunghi, ma non per questo meno
importanti.
A tale riguardo sarebbe auspicabile la partecipazione, durante le ore di formazione,
di ex-volontari o rappresentanti in carica, nonché di delegati di Regione dei
volontari in servizio civile, in qualità di consulenti, al fine di rendere maggiormente
incisivo l’argomento.
3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
3.1 Presentazione dell’ente
In questo modulo, per fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in
cui si troveranno a prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le
caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative della Nuovi
orizzonti soc. coop. soc..
3.2 Il lavoro per progetti
Il lavorare per progetti è un metodo nato e sviluppato per consentire la governabilità
dei processi complessi, nel rispetto degli obiettivi prefissati e dei vincoli temporali.
Lavorare per progetti è un lavoro ad alta integrazione, risultato che non si ottiene
automaticamente ma va costruito e la sua qualità dipende dalla qualità delle
competenze che ciascuno mette in gioco. Il progetto viene suddiviso in fasi e
compiti che vengono assegnati ad un team di persone. L’integrazione del team è il
risultato della capacità di comunicazione, coordinamento e cooperazione di tutte
queste figure. I volontari in servizio civile sono parte integrante di questo processo e
la loro crescita umana è fondamentale per la riuscita del progetto.
Non bisogna dimenticare che una conoscenza imprecisa del progetto nel suo
insieme, una scorretta definizione iniziale dei tempi, dei metodi, degli obiettivi, una
scadente qualità dei rapporti fra le persone possono determinarne il fallimento.
3.3 L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
Come già espresso nel modulo precedente, per la buona riuscita del progetto è
fondamentale una buona conoscenza dello stesso nel suo insieme e quindi un’attenta
conoscenza delle diverse figure e dei loro ruoli. Il raggiungimento degli obiettivi
attraverso la realizzazione di una serie di azioni è direttamente riconducibile alle
figure che operano al suo interno. A sua volta, lo stesso ente è collocato all’interno
di una sovrastruttura più grande , che costituisce “il sistema di servizio civile”
(gli enti di SCN, l’UNSC, le Regioni e le Province autonome). E’ importante che il
volontario conosca “tutte” le figure che operano all’interno del progetto (OLP,
RLEA, altri volontari etc.) e all’interno dello stesso ente (differenza fra ente e
partner, fra sede operativa etc.) per il raggiungimento degli obiettivi.
3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
In tale modulo verrà presentato e illustrato ai volontari il “Prontuario concernente la
disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale”, (DPCM 4
febbraio 2009 e successive modifiche) in tutti i suoi punti.
3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Partendo dall'ingresso del volontario nell'organizzazione sarà utile soffermarsi sulla
comunicazione quale elemento essenziale dell'esperienza quotidiana, sia nei rapporti
fra singoli individui, sia a livello di gruppi.
Poiché la comunicazione serve una combinazione di scopi e può produrre una
combinazione di risultati, occorrerà prendere in esame i suoi elementi costitutivi: il
contesto, l'emittente, il messaggio, il canale comunicativo, il destinatario e la
ricezione del messaggio da parte di quest'ultimo.
L'analisi della comunicazione all'interno di un gruppo, quale è quello in cui è
inserito il volontario, condurrà ad un esame delle dinamiche che ogni nuovo
inserimento sviluppa in un gruppo di lavoro. Sarà utile, pertanto, considerare il
gruppo come possibile causa di conflitti, riconoscendo il momento iniziale del
sorgere di questi ultimi (capacità di lettura della situazione), l'interazione con gli
altri soggetti (funzionale/disfunzionale), la loro risoluzione in modo costruttivo
(alleanza/mediazione/ consulenza).
34) Durata:
42
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Borgo Murgetta c.s. – Gravina in Puglia
36) Modalità di attuazione:
Al fine di offrire ai volontari un bagaglio utile allo sviluppo adeguato delle attività
di progetto, oltre alla formazione generale, fondamentale per un approccio
funzionale all’esperienza di servizio civile, è prevista anche la formazione specifica
a cui l’ente ha deciso di dedicare, nel rispetto di un programma di lavoro efficace, 85
ore.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Dott. D’Addario Alessandra nata a Santeramo in Colle il 30/03/1985
Dott. Vignola Nicola nato a Gravina in Puglia il 19/04/1976
Dott.ssa Rizzi Maria Rosaria nata a Gravina in Puglia il 13/06/1984
Ing. Annalisa Paternoster nata a Gravina in Puglia il 06/02/1981
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Le professionalità coinvolte nella fase di formazione saranno molteplici e ciascuna
con una pluriennale esperienza nel loro ambito di riferimento. Per la didattica si
prediligerà la professionalità sia nel settore di riferimento che in ambito formativo.
Fermo restando che in allegato al presente formulario si rimettono i curricula dei
formatori impiegati nelle azioni formative, di seguito si riporta una tabella indicativa
delle professionalità dagli stessi possedute in riferimento al modulo trattato.
Nominativo
Moduli trattati
Competenze
D’addario Alessandra
3-6
Assistente sociale pluriennale
esperienza di coordinatrice di
servizi socio sanitari.
Rizzi Maria Rosaria
1-2
Educatrice
con
pluriennale
esperienza nella formazione.
Vignola Nicola
7-9
Decennale
esperienza
nel
coordinamento di progetti nel
sociale.
Paternoster Annalisa
10
Ingegnere
con
pluriennale
esperienza
nella
formazione
professionale.
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Le tecniche e le metodologie che saranno utilizzate per la formazione specifica
prevedono l’alternanza di teoria e pratica al fine di fornire, in primo luogo, il quadro
di riferimento e gli spunti teorici ed in un secondo momento la possibilità di mettere
in pratica quanto precedentemente acquisito.
Questo perché la formazione specifica mirerà sia all’incremento di conoscenze
teoriche, che allo sviluppo di competenze trasversali, le quali richiedono di prestare
attenzione all’aspetto esperienziale dell’apprendimento.
Per tale ragione si è scelto di affiancare accanto alle tradizionali metodologie
frontali tecniche e metodologie come:
- Esercitazioni di gruppo;
- Role playing;
-
Simulazioni d’aula
Giochi didattici e formativi
40) Contenuti della formazione:
La formazione specifica tratterà varie tematiche attinenti al ruolo e alle mansioni che
i volontari andranno a svolgere nella sede di attuazione del progetto.
Di seguito si riporta la descrizione dei moduli formativi con i relativi contenuti.
1)
-
Processi di comunicazione (15 ore):
La comunicazione interna: modelli, elementi e contenuti della
comunicazione;
La comunicazione nei gruppi di lavoro: l’ascolto attivo e la comunicazione
efficace; stili di leadership ed effetti sul team.
Formatore: Rizzi Maria Rosaria
metodologie da utilizzare: setting non frontale; esercitazioni di gruppo; role playing;
dinamiche interattive, simulazioni d’aula; giochi didattici e formativi.
-
2) Gestione dei conflitti (5 ore):
Problem solving: definizione e applicazioni
Il problem solving nei servizi;
Ostacoli al problem solving: le barriere
Imparare la creatività: il gruppo creativo.
Formatore: Rizzi Maria Rosaria
Metodologie da utilizzare: setting non frontale; esercitazioni di gruppo; role playing;
dinamiche interattive, simulazioni d’aula; giochi didattici e formativi.
-
3) L’organizzazione e la conduzione di eventi interculturali (10 ore):
La percezione dell’altro;
Ruolo e professionalità
Il laboratorio come luogo d’incontro
Tecniche laboratoriali;
Formatore: D’addario Alessandra
metodologie da utilizzare: setting non frontale; esercitazioni di gruppo; role playing;
dinamiche interattive, simulazioni d’aula; giochi didattici e formativi.
-
4) Il laboratorio come strumento ludico educativo e di integrazione (10
ore):
Il gioco interculturale
Il gioco per grandi numeri
L’obiettivo attraverso il gioco
Tecniche ludiche;
Formatore: D’addario Alessandra
metodologie da utilizzare: setting non frontale; esercitazioni di gruppo; role playing;
dinamiche interattive, simulazioni d’aula; giochi didattici e formativi.
-
5) Sportello di assistenza e informazione (15 ore):
Organizzare e gestione del servizio;
I processi di miglioramento
I servizi dello sportello informativo a immigrati.
Formatore: D’addario Alessandra
metodologie da utilizzare: setting non frontale; esercitazioni di gruppo; role playing;
dinamiche interattive, simulazioni d’aula; giochi didattici e formativi.
-
6) Pari opportunità (3 ore):
Le pari opportunità nell’evoluzione normativa.
Formatore: D’addario Alessandra
metodologie da utilizzare: setting non frontale; dinamiche interattive,
-
7) L’immigrazione in Italia ed in Puglia (4 ore):
I dati sull’immigrazione;
Presupposti per l’integrazione;
La valorizzazione delle diversità
Le organizzazioni non governative
Formatore: Vignola Nicola
metodologie da utilizzare: setting non frontale; dinamiche interattive
-
8) Legislazione sull’immigrazione (10 ore):
Evoluzione normativa
Formatore: Vignola Nicola
metodologie da utilizzare: setting non frontale; dinamiche interattive.
-
9) Autoimprenditorialità
Legislazione e bandi per l’autoimprenditorialità
Formatore: Vignola Nicola
metodologie da utilizzare: setting non frontale; dinamiche interattive.
-
10) Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei
volontari in progetti di servizio civile
Informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui andrà ad
operare il volontario e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate;
Valutazione delle possibili interferenze tra questa e le altre attività che si
svolgono nell’ambito della stessa organizzazione.
Formatore: Annalisa Paternoster
metodologie da utilizzare: setting non frontale; dinamiche interattive.
41) Durata:
85
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Per quanto concerne il monitoraggio del processo formativo, si ritiene necessaria
effettuare un monitoraggio in itinere che possa permettere di valutare la rispondenza
di quanto progettato con quanto effettivamente realizzato e che sia in linea con gli
obiettivi previsti dal progetto.
Inoltre, relativamente al monitoraggio del percorso di formazione generale si
prevede la somministrazione ai giovani volontari, di due questionari all’uopo
predisposti e programmati rispettivamente al termine del terzo modulo e sesto
modulo, per il percorso di formazione specifica la somministrazione di due
questionari all’uopo predisposti e programmati rispettivamente al termine del terzo
modulo e settimo modulo.
Questi momenti costituiscono il punto di coesione tra l’obiettivo da raggiungere e
l’impostazione motodologico – didattica adottata all’interno delle singole unità.
Qualora si rendesse necessario di fronte alla rilevazione di criticità, l’esperto di
monitoraggio proporrà un riallineamento dell’attività formativa agli obiettivi
formativi previsti dal progetto.
Gravina in Puglia 29/06/15
Il Responsabile legale dell’ente /
Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente
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Progetto Venere - Nuovi Orizzonti società cooperativa sociale