don Maurizio don Francesco Sito web Numero 08 347.5596418 [email protected] 348.9308571 [email protected] www.parrocchiabuccinasco.it • Lunedi 13 S. Ilario Ore 9,00 S. Messa S. Biagio Ore 15.00-17.00 “Dai 50 in su” Ore 16,45 Catechismo III° elementare Ore 18.30 S. Messa Giovedì 16 Ore 9.00 S. Messa in S. Biagio Ore 16.45 Catechesi I° media Ore 18.30 S. Messa Ore 21.00 Catechesi adulti “ l’Apocalisse” • Martedì 14 Ore 9.00 S. Messa S. Biagio Ore 16,45 Catechismo V° elementare Ore 18,00 Rosario Ore 18.30 S. Messa Mercoledì 15 Ore 9.00 S. Messa in S. Biagio Ore 16,45 Catechismo IV° elementare Ore 16,30 S. Messa • Venerdì 17 S. Antonio Abate Ore 9.00 S. Messa in S. Biagio Ore 16,45 Catechismo “ Sirio” Ore 17.30 Centro ascolto Caritas Ore 18.30 S. Messa Ore 18,30 Catechesi addolescenti Ore 21.00 Gruppo liturgico Sabato 18 Cattedra di S. Pietro Ore 18.00 S. Messa vigiliare Domenica 12 Domenica Battesimo del Signore S.Messe ore 10.00 –11.30-18.00 21,00 Prove del coro • • [email protected] [email protected] [email protected] Calendario Settimana dal 12 al 19 Gennaio • • don Giovanni 334.3143632 Segreteria 02.45703326 Contatti • Domenica 19 II dopo l’ Epifania “Segno di Cana” S.Messe ore 10.00 -18.00 Ore 11,30 S. Messa OFTAL Ore 15.00 Battesimi Lettura del Vangelo secondo Matteo Mt 3, 13-17 In quel tempo. Il Signore Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento». Letture di domenica 19.01.2014 Nm 20, 2. 6-13; Sal 94; Rm 8, 22-27; Gv 2, 1-11 Il papa frainteso Ho letto un interessante intervento di Antonio Spadaro (direttore di Civiltà Cattolica la rivista dei Gesuiti, Corriere della Sera 7 gennaio 2014) su un recente intervento di papa Francesco nella sua conversazione con i Superiori Generali pubblicata da Civiltà Cattolica. Il direttore denuncia il fraintendimento avvenuto da parte dei mass media che di questo intervento hanno sottolineato in maniera fuorviante una presunta apertura alle coppie gay da parte del pontefice. In realtà la preoccupazione espressa dal papa è di altra natura. Dice don Antonio: “Che cosa ha detto esattamente il Papa? Che l’educatore deve interrogarsi su come annunciare Gesù a una generazione che cambia. Questo è il punto: il compito educativo oggi è una missione chiave” e continua: “Il Papa tiene sempre gli occhi aperti, e sa perfettamente che le sfide educative di oggi non sono più quelle di una volta. Sa che – e sono parole sue – le situazioni che viviamo oggi pongono sfide nuove che a volte sono persino difficili da comprendere”. Il Papa non ha aperto alle coppie gay, come ci vorrebbero far credere, ma ha ribadito una questione decisiva e se permettete più importante, quella della sfida antropologica. Quale uomo stiamo costruendo e in base a quali criteri? La Chiesa è portatrice di una idea di umanità che è frutto di saggezza antica e sempre vera ma sembra che “l’uomo a cui la Chiesa si rivolge non riesca più a comprenderla come una volta”. Il problema non è solo quello di una vicinanza e di una comprensione agli uomini di questo tempo ma di quale messaggio oggi può essere davvero utile. Certo la Chiesa, come ha detto una volta il papa stesso, sarà anche infermeria “bisognerà accostare le persone spesso ferite esistenzialmente e socialmente, così come sono, lì dove sono, innanzitutto per capire cosa vivono ” ma “la sfida educativa cristiana consiste nell’evitare che la luce di Cristo resti per molti soltanto un ricordo lontano o che peggio ancora resti in mano ad una piccola schiera di eletti” Anche papa Benedetto nel 2009 aveva detto che la Chiesa “ha un eredità di valori che non sono cose del passato , ma costituiscono una realtà molto viva e attuale, capace di offrire un orientamento creativo”. Un’ultima domanda mi sono fatto: a chi giova questo continuo arruolamento del pontefice tra le schiere di coloro che propongono visioni ‘ardite’ e libertarie? A voi l’ardua risposta. Abbiamo ascoltato sino ad ora le prime quattro trombe , giovedi ascolteremo la quinta tromba , dove vedremo uscire dal pozzo le locuste Cristiani in preghiera per l'unità tra le Chiese «Cristo non può essere diviso!» è il titolo che accompagnerà i momenti di confronto durante la settimana ecumenica. Martedì 21 ore:20.45 Celebrazione Ecumenica della Parola Romano Banco Il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del 2014 - dal 18 al 25 gennaio - è tratto dalla prima lettera ai Corinzi (1,1-17) ed è stato proposto da un gruppo ecumenico canadese: “Cristo non può essere diviso!”. Secondo la consuetudine, ogni anno è un gruppo diverso, di continente e Paese, che viene incaricato di riflettere e indicare un tema e un testo biblico per la celebrazione di preghiera annuale. C’è pure l’opuscolo di accompagnamento per la Settimana a cura della Società biblica in Italia (Sbi), che ora lo ha reso pubblico, specificando come i testi biblici siano presi dalla “Parola del Signore. La Bibbia interconfessionale in lingua corrente”. L’edizione italiana del sussidio teologico-pastorale è firmata dal pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei); dal vescovo Mansueto Bianchi, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei; e dal Metropolita Gennadios Zervos, Arcivescovo ortodosso d’Italia e Malta ed Esarca per l’Europa meridionale. Insieme denunciano il fatto che essere «divisi nel nome di Cristo è il paradosso e lo scandalo della nostra vita cristiana». E, prendendo spunto dalla lettera di Paolo, ricordano come «non si è infatti Chiesa da soli, ma nella comunione di tutti coloro che confessano il nome di Gesù». E papa Francesco nella sua esortazione “Evangelii Gaudium” ci sprona al dialogo ecumenico ricordandoci che «sono tante e tanto preziose le cose che ci uniscono! E se realmente crediamo nella libera e generosa azione dello Spirito, quante cose possiamo imparare gli uni dagli altri!» (EG, 246). Nei giorni 2 e 3 aprile NOMADELFIA presenterà la commedia musicale “I ragazzi di don Zeno” al Teatro Nuovo di Milano. E’ la storia di Nomadelfia messa in scena da coloro che oggi la abitano. Ci viene chiesto, così come in altre parrocchie, di offrire ospitalità (pernottamento e pasti) per i primi tre giorni di aprile) agli oltre 100 ragazzi e adulti impegnati nello spettacolo. Si cercano famiglie o singole persone disponibili all’accoglienza. L’eventuale disponibilità è da fornire entro metà gennaio contattando la segreteria parrocchiale (di Madre della Chiesa) da cui riceverete maggiori informazioni. Nelle prossime settimane, con locandine e volantini, verrà data ampia informazione all’ evento. Chi vuole conoscere la realtà di Nomadelfia può visitare il sito www.nomadelfia.it