(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Comune di Paglieta
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ05328
Regionale - Abruzzo
4° CLASSE
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
Ridiamo vita al territorio
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore: Educazione e Promozione Culturale
Area di Intervento: E10 – Interventi di animazione del territorio
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Comune di Paglieta
Contesto territoriale e settoriale
Il Comune di Paglieta è situato nella provincia di Chieti, su di un colle a 235 metri sul livello del mare, a
sud del fiume Sangro, a circa 9 km dal Mare Adriatico ed a 30 Km direzione ovest dalla Majella,
seconda vetta più alta dell’appennino.
Il suo territorio è esteso per circa 34 Kmq e confina con i seguenti paesi: a nord con Fossacesia, nordest con Torino di Sangro, ad est con Casalbordino, a sud con Atessa, ad ovest con Lanciano e
Mozzagrogna ed a nord-ovest con Santa Maria Imbaro.
Economia
L’economia locale è decisamente orientata verso la Zona industriale Val di Sangro, la più grande
d’Abruzzo, la quale si trova per il 40 % della sua estensione nel territorio comunale di Paglieta.
Nella zone è presente lo stabilimento Sevel Sud, importante azienda di produzione di veicoli
commerciali e motore economico per l’intero Abruzzo con 5.200 impiegati in gran parte abruzzesi.
Attività marginali costituiscono la pesca sul Sangro, l’agricolutra, l’allevamento ed il settore turistico.
Di rilevante incidenza sul mercato del lavoro è il fenomeno del pendolarismo dei lavoratori locali in
direzione Lanciano (16 Km di distanza in direzione Nord) e Chieti (57 km in direzione nord).
Negli ultimi anni l’economia della Val di Sangro, al pari di quella dell’intera regione, è stata duramente
colpita dalla crisi economica, il che ha comportato un’ulteriore accentuarsi del pendolarismo da parte
dei lavoratori di Paglieta, e della tendenza da parte dei giovani locali all’emigrazione intra e soprattutto
interregionale verso territori che offrano migliori prospettive dal punto di vista economico e culturale
(secondo il Piano di Zona 2007/09 del Basso Sangro il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al
30%).
Demografia
Secondo le stime dell’ISTAT la popolazione residente nel comune di Paglieta al 2011 ammonta a 4531
unità, in calo di circa trenta unità rispetto alla precedente annualità. E presenta la seguente
distribuzione anagrafica:
Fascia d’età
N. Residenti
% su totale
0-14
647
14,3%
15-29
693
15,3%
30-44
1038
22,9%
45-59
883
19,5%
60-74
735
16,2%
75 – 100+
535
11,8%
Totale
4531
100%
Dalla tabella si evidenzia come ci sia un tendenziale invecchiamento della popolazione residente nel
comune con la fasce più giovani aventi un numero minore rispetto a quelle più anziane.
Dal PdZ del Basso Sangro per il biennio 2007/09 si evince che le famiglie residenti su territorio
comunale presentano la seguente composizione:
Tipologie
famiglie
Coppie senza
figli
Coppie con
figli
Padre con figli
Madre con
figli
Totale
Paglieta
387
783
16
72
1258
% N. Componenti
per nucleo familiare
Paglieta
1
2
3
4
5
6
Totale
20,6%
25,2%
21,4%
23,4%
6,7%
2,7%
100%
Dalle tabelle si evidenzia come la maggior parte della popolazione appartenga a nuclei familiari con
figli. I nuclei sono per lo più di piccole dimensioni con il 90% dei casi in cui non coabitano più di 4
componenti, a differenza del resto della Regione, dove si registra un numero medio di componenti per
famiglia pari a 5 persone (Dati PdZ).
È importante sottolineare come ci siano n.88 casi di famiglie con un solo genitore, per la stragrande
maggioranza di sesso femminile.
Domanda e offerta di servizi analoghi
Dall’analisi del contesto territoriale e settoriale si evince come, soprattutto nei giorni feriali, il
fenomeno del pendolarismo faccia sì che il paese si spopoli e che le fasce della popolazione non attive
sul mercato del lavoro, possano ritrovarsi in un contesto piuttosto desolante. Tale problematica
riguarda soprattutto la fascia degli anziani di età superiore ai 65 anni e quella dei minori di età
compresa tra i 5 ed i 18 anni, al di fuori dell’orario scolastico. Per quanto distanti dal punto di vista
anagrafico e delle abitudini, giovani ed anziani residenti a Paglieta sono pertanto accomunati
dall’esigenza di iniziative che animino il proprio tempo libero ed offrano stimoli ed opportunità di
aggregazione.
In tal senso l’amministrazione comunale offre:
ALLA POPOLAZIONE MINORILE
-
Una ludoteca per minori all’interno del quale una equipe di educatori offre affiancamento allo
studio e propone attività con finalità ludico-ricreative. S’intende in tal modo, da un lato favorire
il profitto scolastico dei minori, dall’altro stimolarne la creatività e la capacità di socializzazione
e dialogo intra-generazionale. Il comune offre inoltre un servizio di trasporto rivolto a minori
dal comune di Paglieta alle piscine presenti nei comuni confinanti al fine di favorire la
frequentazione da parte dei minori di corsi di nuoto. 606 bambini e ragazzi tra i 5 ed i 18 anni
hanno fruito del servizio nel biennio 2010/2011.
-
Soggiorni estivi al mare per minori: servizio di trasporto con mezzi comunali, assistenza
durante il tragitto e supporto e sorveglianza nelle attività ludiche e durante la balneazione. 120
bambini e ragazzi tra i 7 ed i 13 anni fruiscono abitualmente del servizio.
ALLA POPOLAZIONE ANZIANA
-
Attivo un servizio di assistenza e segretariato sociale, nonché di supporto al disbrigo di
pratiche burocratiche. Nella stagione estiva vengono inoltre organizzati soggiorni termali e
colonie marine. Circa 1030 anziani oltre i 60 anni hanno usufruito dei servizi descritti nel
biennio 2010/11.
I servizi sopra descritti, per quanto rispondenti al bisogno di animazione individuato, tuttavia da un
lato non godono di continuità (soprattutto per gli anziani e per gli adolescenti, non esistono centri di
aggregazione aperti tutto l’anno), dall’altro non prevedono attività che facilitino il dialogo e la
socializzazione tra generazioni. Di conseguenza i minori faticano ad integrarsi nel tessuto sociale del
proprio comune, non ne conoscono la storia, le tradizioni, le peculiarità. Gli anziani d’altro lato non
conoscono le nuove generazioni, le relative abitudini ed aspirazioni. Tutto ciò contribuisce ad
alimentare un senso di diffidenza reciproca tra generazioni, ad una sorta di “ghettizzazione” della
popolazione anziana, e ad un “estraniamento” dal contesto del paese da parte dei minori.
Il progetto “Ridiamo vita al territorio” intende contrastare il crescente distacco tra le due generazioni
ed alimentare un comune senso di appartenenza alla vita di paese.
Si intende giungere all’obiettivo sopra descritto attraverso una serie di attività che da un lato
diffondano informazioni sul territorio, le sue peculiarità ed i relativi servizi, dall’altro promuovano
iniziative che vedano il contemporaneo coinvolgimento delle due generazioni e contribuiscano al
dialogo intergenerazionale ed alla promozione del benessere personale attraverso la valorizzazione del
tempo libero.
In estrema sintesi ed in accordo con l’analisi del PdZ 2007/09 relativo all’ambito Basso Sangro a cui il
comune di Paglieta appartiene: “Si è potuto notare che la popolazione minorile e giovanile residente
nell’Ambito ha notevole esigenza di attività ludico-ricreative (…) che rendessero i giovani ed i minori
parte integrante e significativa della comunità. Inoltre l’attivazione di iniziative a carattere ludico e
creativo ha dimostrato l’importanza che ha la riscoperta di luoghi e abitudini più tipici del passato,
con l’insieme di valori che li caratterizzava, tenendo conto, però, delle competenze più tipiche della
realtà contemporanea di cui i minori ed i giovani sono portatori.”
Destinatari
Destinatari dell’intervento saranno i n. 606 minori dai 5 ai 18 ed ai 1028 anziani di età superiore ai 65
anni, residenti nel territorio comunale di Paglieta.
Beneficiari
Beneficiari dell’intervento saranno le famiglie dei minori e degli anziani, le quali potranno usufruire di
una serie di attività in cui i propri figli, genitori o parenti saranno parte attiva. Dall’altro la cittadinanza
intera di Paglieta potrà beneficiare di una serie di attività finalizzate a raccogliere la storia, gli usi, le
tradizioni del proprio paese ed a costruire ponti intergenerazionali che cimentino il comune senso di
appartenenza tra giovani ed anziani residenti nel comune. La scelta dei giovani in qualità di vettori del
progetto appare strategica al fine di favorire la partecipazione attiva delle giovani generazioni alla vita
civica del comune. Le finalità saranno perseguite attraverso un intervento del tutto innovativo per il
territorio di riferimento, il quale potrà costituire una buona prassi estendibile anche nei comuni
limitrofi.
7) Obiettivi del progetto:
Il progetto “Ridiamo vita la territorio” viene proposto con l’obiettivo generale di migliorare la qualità
di vita dei minori (età 5-18) e degli anziani (età over 65) residenti nel comune di Paglieta ed offrire
opportunità di incontro e dialogo tra generazioni, promuovendo contemporaneamente la conoscenza
del territorio, della relativa storia e tradizioni. Si intende, ulteriormente, combattere il fenomeno
dell’emigrazione giovanile, attraverso la promozione delle tipicità storico-culturali, degli usi e costumi
del territorio. Sarà proposta, in particolare, l’iniziativa “Generazioni a confronto” finalizzata a
raccogliere le esperienze dei cittadini “storici” di Paglieta, ossia dei residenti che vivono nel comune
da oltre n.30 anni e contrapporle a quelle dei “nuovi residenti”: i minori . I volontari di SCN avranno il
compito di raccogliere tali esperienze attraverso interviste conoscitive. La raccolta di foto d’epoca
contrapposte a foto attuali, oggetti significativi, ritagli di cronaca locale storici ed attuali, impressioni e
sensazioni delle due generazioni, consentiranno di arricchire la sezione. L’intenzione è quella di
realizzare uno strumento di promozione della cultura e della storia locale mettendo a confronto le
esperienze di due diverse generazioni di abitanti. L’iniziativa vuole favorire la socializzazione inter ed
intra generazionale, promuovere il senso di appartenenza delle nuove generazioni al territorio ed
incentivare la partecipazione attiva dei giovani alla vita civica del paese. Il materiale raccolto
contribuirà alla costruzione di una sorta di “database” di informazioni afferenti al territorio, la cui
divulgazione sarà favorita dall’attivazione di un ufficio informativo e di uno spazio web dedicato. Gli
incontri offriranno ulteriormente occasione di monitorare i bisogni delle due generazioni ed attivare
nuovi servizi in risposta alle richieste raccolte.
In accordo con le evidenze riscontrate dall’analisi del contesto territoriale e settoriale, e dalla offerta e
domanda di servizi specifici, il raggiungimento dell’obiettivo generale presuppone il perseguimento
dei seguenti obiettivi specifici con relativi indicatori e risultato finale atteso:
OBIETTIVI SPECIFICI
Obiettivo
a) Attuare l’iniziativa
“Generazioni a confronto”
volta alla produzione di un
opuscolo contenente le
storie, le tipicità, gli usi
locali.
b) Inaugurare servizi di
divulgazione di informazioni
rispetto alle tipicità ed ai
servizi offerti dal territorio
C) Inaugurare un servizio di
monitoraggio continuativo
rispetto ai bisogni della
popolazione target
Indicatore
N. di interviste effettuate
sul territorio.
Risultato Atteso
Somministrazione di interviste
conoscitive ad almeno il 25% della
popolazione target (150 minori, 250
anziani) residenti sul territorio
comunale.
Realizzazione di un opuscolo di
sintesi rispetto alle risultanze delle
interviste.
N. di servizi attivati;
N. di visitatori.
Attivare tre distinti servizi di
somministrazione delle informazioni:
uno on-line, uno telefonico, uno a
sportello. Esaudire un numero di
richieste annuali per lo meno pari a
150.
n.
questionari
di
monitoraggio distribuiti e Monitoraggio dei bisogni di almeno
raccolti / colloqui di il 25% della popolazione target (150
monitoraggio realizzati.
minori, 250 anziani).
n. nuovi servizi ideati in Ideare almeno n.3 nuovi servizi in
risposta
ai
fabbisogni risposta ai bisogni rilevati
rilevati.
La strategia utilizzata nell’ambito del presente progetto intende coinvolgere due generazioni di
residenti nella medesima iniziativa , contribuendo ad evidenziare differenze ed affinità ed a creare
ponti di dialogo intra ed inter generazionali. Nuovi servizi a supporto della popolazione target,
nonché finalizzati alla promozione della cultura e delle tradizioni locali verranno attivati a
completamento dell’iniziativa.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Si delineano di seguito le attività previste dal progetto “Ridiamo vita al territorio” in stretta
relazione con ognuno degli obiettivi specifici indicati.
Obiettivo:
a) Attuare l’iniziativa “Generazioni a confronto” volta alla produzione di un opuscolo
contenente le storie, le tipicità, gli usi locali.
L’obiettivo prefissato sarà raggiunto in seguito ad un’iniziale censimento della popolazione target e
pianificazione delle attività da realizzare. Successivamente verrà costruito un format di interviste
comune per tutti i soggetti coinvolti: sarà interessante come le due generazioni risponderanno alle
medesime sollecitazioni. Quindi si darà inizio ad una campagna informativa rispetto all’azione ed
alle relative finalità. Successivamente si passerà alla fase operativa di somministrazione delle
interviste e di raccolta di contenuti, aneddoti, oggettistica di interesse per l’iniziativa. L’ultima fase
operativa consisterà nella sintesi del materiale raccolto in un’unica pubblicazione la quale verrà
divulgata attraverso diversi canali di comunicazione. I risultati dell’iniziativa verranno diffusi alla
cittadinanza ed il database informativo costituito, che peraltro rimarrà aperto ad accogliere ulteriori
contributi anche al termine del progetto, costituirà da importante fonte informativa per divulgare le
tipiciità del comune di Paglieta.
Nel dettaglio le attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo specifico sono:
a) Censimento della popolazione target e pianificazione delle azioni;
b) Realizzazione di una campagna informativa relativa all’iniziativa;
c) Costruzione e somministrazione delle interviste conoscitive;
d) Raccolta e sintesi del materiale d’interesse;
e) Presentazione dei risultati dell’iniziativa.
Le azioni verranno poste in essere secondo l’ordine temporale riassunto dal seguente diagramma di
Gantt:
Mese
Azione
Censimento della popolazione target e
pianificazione delle azioni
Realizzazione
di
una
campagna
informativa relativa all’iniziativa;
1°
2°
3°
4°
5°
6° 7° 8°
9°
10° 11° 12°
Costruzione e somministrazione delle
interviste conoscitive;
Raccolta e
d’interesse;
sintesi
del
materiale
Presentazione dei risultati dell’iniziativa
Obiettivo:
b) Inaugurare servizi di divulgazione di informazioni rispetto alle tipicità ed ai servizi offerti
dal territorio
In contemporanea con l’azione precedente verrà costituito un database che accolga tutte le
informazioni fornite rispetto alla storia del territorio, ai suoi usi e tipicità, agli aneddoti, alle famiglie
che abitano il comune. Il database costituirà un prezioso supporto per la divulgazione della storia e
della cultura locale. Il database costituirà al contempo una risorsa per i turisti in visita al territorio,
e per gli stessi cittadini che potranno approfondire la conoscenza del proprio comune di residenza.
SI potrà accedere al database attraverso tre canali: il web, un ufficio ed una linea telefonica dedicata
ed animata dai volontari in Servizio Civile.
Nel dettaglio le attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo specifico sono:
- Apertura ed implementazione del patrimonio informativo del database;
- Campagna di informazione e promozione del servizio;
- Apertura ed animazione dei tre canali di informazione: web, telefono, ufficio;
Le azioni verranno poste in essere secondo l’ordine temporale riassunto dal seguente Diagramma di
Gantt:
Mese
Azione
1°
2°
3°
4°
5°
6° 7° 8°
9°
10° 11° 12°
Apertura ed implementazione del
patrimonio informativo del database;
Campagna di informazione e
promozione del servizio
Apertura ed animazione dei tre canali di
informazione: web, telefono, ufficio
Obiettivo:
c) Inaugurare un servizio di monitoraggio continuativo rispetto ai bisogni della popolazione target
In contemporanea con le interviste conoscitive somministrate ai minori ed agli anziani verrà loro
sottoposto un questionario volto ad indagare quelle che sono le loro esigenze e le richieste di
ulteriori servizi all’amministrazione comunale. In particolare si indagheranno spazi e possibilità di
cooperazione tra i membri delle due generazioni. I risultati dell’attività di monitoraggio saranno
attentamente vagliate dai membri dell’amministrazione comunale che, in sinergia con i volontari del
SCN e gli operatori qualificati presenti sul territorio, proveranno ad ideare dei nuovi servizi di
animazione ed assistenza specifici in risposta ai bisogni rilevati. Tale attività darà il via ad un servizio
permanente e dedicato alla ricezione delle segnalazioni da parte di minori ed anziani.
Nel dettaglio le attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo specifico sono:
-
Costruzione di questionari/interviste di monitoraggio rispetto ai bisogni della popolazione
target;
-
Somministrazione dei questionari/interviste alla popolazione target;
-
Raccolta e sintesi dei risultati;
-
Realizzazione di riunioni di coordinamento alfine di ideare servizi in risposta alle esigenze
rilevate;
-
Inaugurazione dei servizi;
Le azioni verranno poste in essere secondo l’ordine temporale riassunto dal seguente Diagramma di
Gantt:
Mese
Azione
1°
2°
3°
4°
5°
6° 7° 8°
9°
10° 11° 12°
Costruzione di questionari/interviste di
monitoraggio rispetto ai bisogni della
popolazione target;
Somministrazione
dei
questionari/interviste alla popolazione
target;
Raccolta e sintesi dei risultati;
Realizzazione
di
riunioni
di
coordinamento alfine di ideare servizi in
risposta alle esigenze rilevate;
Inaugurazione dei servizi;
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica
delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Profilo/professionalità Ruolo nel progetto
Tipologia
d’impiego
Responsabile del Settore
“Politiche Sociali”
Coordinamento generale ed
attuazione degli indirizzi impartiti
dagli organi di governo.
dipendente
Funzionario del settore
Politiche Sociali.
Interviene per consentire il corretto
svolgimento delle attività, specie nel
rapporto tra volontari e utenti.
Affianca i volontari nell’elaborazione
delle risultante e nell’attivazione di
iniziative in risposta.
Monitoraggio del profilo dell'utenza,
verifica e monitoraggio delle attività
dipendente
Assistente sociale.
collaboratore
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Si delineano di seguito il ruolo e le attività previste per i volontari impiegati nel progetto, in stretta
relazione con ognuno degli obiettivi specifici indicati.
a) Attuare l’iniziativa “Generazioni a confronto” volta alla produzione di un opuscolo
contenente le storie, le tipicità, gli usi locali.
1. Predisposizione piano di lavoro;
2. Suddivisione ruoli ed obiettivi;
3. Tempistica dell’intervento;
4. Realizzazione traccia dell’intervista;
5. Predisposizione documenti da sottoscrivere a salvaguardia della privacy degli intervistati;
6. Raccolta strumenti: macchina fotografica, telecamera, registratore audio.
Individuazione popolazione target – da intervistare
1. Consultazione archivi comunali ed individuazione residenti “storici” da oltre 30 anni nel
comune di Paglieta;
2. Consultazione anagrafe comunale ed individuazione dei minori residenti in comune;
3. Mappatura della residenza della popolazione target;
4. Contatto della popolazione target ed illustrazione dell’iniziativa;
5. Preparazione breve informativa dell’iniziativa da inoltrare nelle scuole;
6. Attività di contatto con i referenti delle scuole ed inoltro materiale informativo;
7. Calendarizzazione degli incontri nelle scuole;
8. Realizzazione slides di presentazione e/o altro materiale didattico;
9. Realizzazione incontri di presentazione dell’iniziativa presso le scuole comunali;
10. Raccolta delle disponibilità – popolazione target;
11. Calendarizzazione degli appuntamenti;
12. Compilazione ed aggiornamento database contenente: popolazione target, tempistica degli
interventi, risultanze;
Realizzazione interviste
13. Somministrazione dell’intervista presso l’abitazione dell’intervistato o presso gli istituti
scolastici e/o i locali comunali;
14. Raccolta dei contenuti su supporto audio-video;
15. Raccolta foto ed oggettistica d’epoca;
16. Raccolta e/o realizzazione foto di luoghi significativi per la popolazione minorile residente
nel comune;
17. Catalogazione del materiale raccolto secondo ordini logici o cronologici;
Raccolta materiale e realizzazione dell’opuscolo
1. Individuazione materiale di interesse storico (testi, articoli, foto) presso l’archivio storico
comunale;
2. Elaborazione del materiale raccolto;
3. Opuscolo “Generazioni a confronto” pianificazione dell’illustrazione del materiale raccolto;
4. Attività di stesura delle risultanze delle interviste;
5. Attività di raccolta del materiale;
6. Trasmissione del materiale raccolto ai centri di produzione dell’opuscolo “Generazioni a
confronto”
Promozione dell’iniziativa e divulgazione delle risultanze
1. Affiancamento nell’animazione spazio dedicato all’iniziativa “Generazioni a confronto” sul
sito web del comune;
2. Affiancamento nella predisposizione testi ed immagini da collocare su spazio web;
3. Affiancamento nell’elaborazione testi ed immagini per depliant e locandine;
4. Affiancamento nella distribuzione depliant e locandine;
5. Attività di segreteria in occasione delle giornate-evento organizzate per introdurre l’iniziativa
“Generazioni a confronto” alla cittadinanza;
6. Affiancamento nell’animazione della giornata di presentazione dell’iniziativa: “Generazioni a
confronto”;
7. Organizzazione ed animazione della giornata conclusiva dell’iniziativa “Generazioni a
confronto”;
8. Partecipazione di incontri di divulgazione dell’iniziativa in altri comuni limitrofi.
Obiettivo:
a) Inaugurare servizi di divulgazione di informazioni rispetto alle tipicità ed ai servizi offerti
dal territorio
1. Partecipazione alle riunioni con il personale delle strutture culturali, con l’Ufficio Cultura del
Comune di Paglieta, con esperti, dedicato allo studio delle attrattive del territorio e dei
relativi servizi;
2. Ideazione e pianificazione del piano di comunicazione dell’iniziativa a beneficio dei residenti;
3. Ideazione e pianificazione della promozione all’esterno del territorio comunale;
4. Attività di organizzazione incontri informativi sull’iniziativa a beneficio della cittadinanza;
5. Collaborazione nella realizzazione delle campagne: contatto con aziende di grafica, contatto
con i referenti per l’affissione dei poster, ricezione materiale promozionale, affissione del
materiale adibito ai locali museali;
6. Collaborazione nella distribuzione del materiale sul territorio;
7. Attività di compilazione dei contenuti delle pagine web dedicate alla promozione
dell’iniziativa;
8. Attività di aggiornamento pagine web;
9. Attività di ripresa video di eventi/incontri dedicati all’iniziativa;
10. Attività di montaggio e realizzazione video promozionali;
11. Attività di inserimento sul web dei video promozionali realizzati;
12. Attività di implementazione report tematici sull’insieme delle attività svolte.
13. Allestimento dell’ufficio comunale dedicato alla somministrazione di informazioni relative
all’iniziativa, ai servizi presenti sul territorio,agli eventi, alle tipicità individuate, al materiale
informativo raccolto;
14. Attività di accoglienza dell’utenza;
15. Attività di erogazione delle informazioni
16. Attività di informazione su eventi ed iniziative presenti sul territorio o in programmazione;
17. Erogazione di informazioni attraverso l’apparecchio telefonico;
18. Attività di resa delle informazioni raccolte su bacheche espositive, depliant collocati su
supporti fisici votati all’autoconsultazione delle informazioni da parte dei visitatori;
19. Ideazione ed allestimento di itinerari tematici sulla base delle informazioni raccolte nel
corso delle attività;
20. Predisposizione di un calendario di visite guidate tematiche beneficio della cittadinanza e
dei visitatori;
21. Raccolta adesioni ed erogazione informazioni rispetto alle visite organizzate;
22. Affiancamento nell’animazione delle visite guidate;
23. Attività di trasferimento on-line degli itinerari/eventi ideati;
24. Supporto nelle attività di segreteria generale e organizzativa degli eventi e delle
manifestazioni turistico culturali del comune;
25. Attività di supporto nella rendicontazione dei risultati prodotti dalle iniziative promosse e
realizzate.
26. Ideazione di eventi ed itinerari liberamente usufruibili da visitatori presentanti disabilità
fisiche od un basso livello di scolarizzazione;
Obiettivo:
c) Inaugurare un servizio di monitoraggio continuativo rispetto ai bisogni della popolazione target
1. Attività di segreteria nell’organizzazione di incontri tra amministrazione comunale, volontari,
operatori sociali per la pianificazione delle attività e per il successivo monitoraggio e valutazione
delle stesse;
2. Attività di supporto nelle azioni di studio e analisi dei servizi sociali rivolti alla popolazione target
sul territorio coinvolto dal progetto;
3. Attività di supporto nella definizione della scheda di monitoraggio rispetto ai bisogni di minori
ed anziani ed al grado di soddisfazione rispetto ai servizi esistenti;
4. Attività di consegna questionari di monitoraggio;
5. Attività di affiancamento nella compilazione dei questionari;
6. Raccolta dei questionari;
7. Informazione a beneficio degli individui monitorati rispetto alla natura ed alle finalità
dell’intervento;
8. Partecipazione ad incontri con amministrazione ed operatori di valutazione rispetto ai risultati
del monitoraggio;
9. Affiancamento nell’ideazione di interventi in risposta ai bisogni rilevati;
10. Ideazione e pianificazione di attività finalizzate alla promozione del benessere personale della
popolazione target attraverso un uso positivo del tempo libero (cineforum, rassegne teatrali,
attività culturali, ecc.);
11. Attività di monitoraggio buone prassi a livello locale, nazionale, internazionale;
12. Affiancamento nell’inaugurazione di nuovi servizi enti in risposta ai bisogni rilevati;
13. Ideazione e realizzazione campagna di informazione rispetto ai nuovi interventi ideati
14. Erogazione di informazioni ed orientamento rispetto ai servizi di monitoraggio permanente dei
bisogni attivati.
15. Comunicazione delle risultanze delle attività attraverso i canali a disposizione del comune;
16. Attività di monitoraggio partecipazione alle attività;
17. Rilevamento criticità e punti di forza delle attività realizzate;
18. Raccolta del materiale di rendicontazione e redazione del report finale di attività di
monitoraggio;
19. Partecipazione attiva alle riunioni di valutazione delle attività.
9)
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
2
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
2
12) Numero posti con solo vitto:
0
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
36
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Si chiede ai volontari la massima disponibilità e la flessibilità oraria. Ciò vuol
dire: disponibilità a partecipare anche eventualmente ad incontri svolti nelle ore
serali e/o svolti occasionalmente nei fine settimana (come per esempio,
rappresentazioni, laboratori, eventi vari o quant’altro realizzato e organizzato dalle
strutture coinvolte nel progetto).
Per facilitare il pieno raggiungimento degli obiettivi, si richiede inoltre ai volontari
la disponibilità ad effettuare visite presso strutture partner e/o enti presenti
sul territorio che possono risultare utili e strategici per la realizzazione delle
attività stesse, come per esempio: comuni, scuole, parrocchie, ecc.
Si richiede poi l’eventuale frequenza di corsi, di seminari e ogni altro momento
di incontro e confronto utile ai fini del progetto e della formazione dei volontari
coinvolti.
Infine si richiede il massimo rispetto della privacy, specie sui dati trattati nel corso
delle diverse attività..
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Sede di
attuazione del
progetto
Comune
Comune di
Paglieta
Paglieta
Indirizzo
Via Martelli Di
Matteo, 10
Cod.
N. vol. per
ident. sede
sede
100753
2
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Cognome e Data di
nome
nascita
C.F.
Scaglion
20/12/ SCGLNZ76T
e
1976
20E435Y
Lorenzo
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Cognome e Data di
nome
nascita
C.F.
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
La comunicazione, la promozione e la sensibilizzazione del progetto e delle sue
attività rappresenta un elemento di assoluto valore nella dimensione generale del
progetto. La condivisione ed il collegamento con il territorio in cui si realizzano le
attività progettuali, saranno garantite attraverso una serie di azioni e di interventi
integrati. Infatti, un elemento di qualità, con valore aggiunto, è quello relativo alla
trasferibilità del valore sociale dell’intervento sul territorio ed in particolar modo nei
confronti delle nuove generazioni. L’idea è quella, attraverso la comunicazione del
progetto, di comunicarne anche e soprattutto il valore sociale che in esso è sotteso.
Per ciò che concerne quindi gli strumenti e le strategie di promozione e
sensibilizzazione dell’intervento saranno adottate tutte le forme e modalità ritenute
efficaci al raggiungimento dello scopo.
Nel dettaglio le attività di promozione saranno le seguenti:
Organizzazione di INFODAY. Organizzazione di 3 INFODAY dove sarà
presentata l’esperienza del servizio civile. In occasione delle giornate informative
sarà distribuito materiale informativo sul servizio civile e la modulistica relativa alla
presentazione delle domande di servizio civile.
Ogni giornata sarà articolata su 5 ore di attività per un totale di 15 ore dedicate alle
azioni e attività di comunicazione e sensibilizzazione sul servizio civile.
Gli INFODAY saranno organizzati preoccupandoci di raggiungere la più vasta
gamma di giovani possibili ma tenendo in considerazione anche la specificità del
target di progetto.
Gli INFODAY saranno organizzati durante momenti particolarmente significativi, in
modo da garantire una massiccia presenza di partecipanti.
(La durata degli interventi di promozione e sensibilizzazione sul servizio civile sarà
di 15 ore)
Flyers. Un'altra azione di comunicazione sarà garantita attraverso la predisposizione
e realizzazione di un logo destinato a promuovere l’esperienza del servizio e la
predisposizione di Flyers che saranno distribuiti su tutto il territorio coinvolto dal
progetto, con il coinvolgimento dei luoghi maggiormente frequentati dalla
cittadinanza: Biblioteche, cinema, pub, pizzerie, ecc)
(La durata degli interventi di promozione e sensibilizzazione sul servizio civile sarà
di 15 ore)
Sito Internet. Il progetto sarà altresì promosso attraverso il sito del comune di
Paglieta, e attraverso tutti i siti degli Enti e partner nell’esperienza di Servizio Civile
Nazionale.
(La durata degli interventi di promozione e sensibilizzazione sul servizio civile sarà
di 15 ore).
L’Impegno complessivo, per ciascuna sede di servizio coinvolta nel progetto sarà di
nelle attività di comunicazione e promozione del presente progetto di servizio civile
sarà di 45 ore
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
I criteri fondamentali su cui si fonda la selezione si basano sul concetto che il
Servizio Civile debba essere considerato come una grande opportunità di crescita
per tutti i giovani del nostro paese che abbiano i requisiti di accesso. Alla luce di tale
considerazione, considerato che i requisiti per accedere al servizio civile sono
relativi alla cittadinanza italiana e all’età (18 – 28 anni non compiuti) ci sembra
importante proporre un sistema di selezione che consenta di gareggiare alla pari tra i
ragazzi appena maggiorenni e i giovani in età più avanzata. Alla luce delle
riflessioni espresse è importante per l’ente, per cercare di ottenere il migliore
risultato possibile, seguire pochi ma fondamentali criteri generali nel processo di
selezione.
Va detto che il sistema proposto comporta l’attribuzione di un punteggio massimo
pari a 100 punti, suddivisi in 60/100 punti per il colloquio di selezione e 40/100
punti per la valutazione dei titoli di studio e delle esperienze di lavoro e volontariato.
Il Modello proposto, quindi, come già detto prevede l’articolazione della procedura
di selezione in due momenti valutativi:
a) Valutazione dei titoli di studio e delle esperienze di lavoro e volontariato;
b) Colloquio;
La Valutazione dei titoli di studio e delle esperienze di lavoro e volontariato,
comporta l’attribuzione di un punteggio complessivo pari a 40 punti.
L’articolazione del punteggio è divisa tra i titoli di studio che danno diritto ad un
punteggio massimo di 8 punti e le esperienze di lavoro e di volontariato il cui
punteggio massimo è pari a 32 punti. Una simile articolazione del punteggio, è
finalizzata a premiare quei giovani candidati che nel corso della loro vita sono stati
protagonisti di esperienze di lavoro e di volontariato.
- valutazione dei titoli di studio,
Max 8 Punti
- valutazione delle esperienze di lavoro e volontariato.
Max 32 Punti
VALUTAZIONE DEI TITOLI DI STUDIO. (Max 8 punti)
La valutazione dei titoli di studio, comporta l’attribuzione di punteggio nel modo
che segue:
LAUREA V.O. e/o MAGISTRALE ATTINENTE AL PROGETTO: 8 PUNTI
LAUREA V.O. e/o MAGISTRALE NON ATTINE AL PROGETTO: 7 PUNTI
LAUREA TRIENNALE ATTINENTE AL PROGETTO
6 PUNTI
LAUREA TRIENNALE NON ATTINENTE AL PROGETTO
5 PUNTI
DIPLOMA ATTINENTE AL PROGETTO:
4 PUNTI
DIPLOMA NON ATTINENTE PROGETTO:
3 PUNTI
LICENZA SCUOLA MEDIA INFERIORE:
2 PUNTI
VALUTAZIONE
DELLE
ESPERIENZE
DI
LAVORO
E
DI
VOLONTARIATO. (Max 32 punti)
La valutazione delle esperienze di lavoro e di volontariato, comportano
l’attribuzione di un punteggio massimo pari a 32 punti, attribuendo 2 punti per ogni
mese o frazione di mese pari o superiore ai 15gg per un periodo massimo valutabile
di 16 mesi.
Resta inteso che per procedere alla attribuzione dei punteggi, l’esperienza di lavoro
e di volontariato deve esser descritta in maniera chiara e completa con indicazione
del luogo, della durata e della tipologia di attività svolta. In mancanza degli elementi
descritti non si procederà all’attribuzione dei alcun punteggio.
b) COLLOQUIO. (Max 60 punti)
Il colloquio di selezione è condotto, congiuntamente, da un selettore accreditato e da
uno psicologo iscritto all’ordine e/o da altro personale in possesso di titoli
accademici idonei riconosciuti dalla legge.
Il colloquio comporta l’attribuzione del punteggio massimo di 60 punti è determina
l’idoneità dei candidati.
Vista la natura della prova, infatti, si ritiene lo strumento del colloquio adatto a
determinare l’idoneità dei candidati all’esperienza di servizio civile. La stessa viene
determinata dal punteggio minimo di 36/60 raggiunti in fase di colloquio.
Indicazioni delle soglie minime di accesso previste dal sistema:
Le soglie minime di accesso previste dal Sistema che si intende adottare si
riferiscono al punteggio maturato dai giovani volontari in fase di colloquio. Il
candidato, alla luce di tale sistema, per essere ritenuto idoneo dovrà pertanto
raggiungere il punteggio minimo di 36/60 in fase di colloquio.
Il punteggio complessivo del candidato sarà dato dalla somma dei punti ottenuti
nella valutazione dei titoli di studio, nella valutazione dell’esperienze di lavoro e di
volontariato e dal punteggio ottenuto nel colloquio. Il punteggio massimo ottenibile
è pari a 100 punti.
I 100 punti sono così articolati:
Valutazione Titoli di Studio
Valutazione Esperienze di lavoro e di volontariato
Colloquio
Totale
Max 8 Punti
Max 32 Punti
Max 60 Punti
Max 100 Punti
Si precisa peraltro che per rispondere alle indicazioni fornite dalla Giunta regionale
riportate al punto 5 dell’allegato “Criteri aggiuntivi della Regione Abruzzo”, in
fase di selezione verrà, laddove possibile, posta una riserva del 10% dei posti a
favore di giovani disabili (certificate ex L.104/92) e/o giovani con bassa
scolarizzazione (medie inferiori), in aderenza al principio di universalità del Servizio
Civile.
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Si rimanda al Sistema di Monitoraggio verificato e approvato in sede di
accreditamento dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile e acquisito dall’ente di
1^ classe
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI
Associazione Nova Comunicazione
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Si precisa che per rispondere alle indicazioni fornite dalla Giunta regionale riportate
al punto 5 dell’allegato “Criteri aggiuntivi della Regione Abruzzo”, in fase di
selezione verrà, laddove possibile, posta una riserva del 10% dei posti a favore di
giovani disabili (certificate ex L.104/92) e/o giovani con bassa scolarizzazione
(medie inferiori), in aderenza al principio di universalità del Servizio Civile.
23)
Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
Non sono previste risorse aggiuntive
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Sono presenti accordi con i seguenti soggetti profit no profit e università.
SAMA s.n.c. – (Si allega lettera di partenariato cove sono indicati i ruoli e i
contributi dei partner)
Cooperativa Formatalenti – Cooperativa Sociale impegnata da anni nello sviluppo del
protagonismo giovanile
(Si allega lettera di partenariato cove sono indicati i ruoli e i contributi dei partner)
Università: Università degli studi di Teramo
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Saranno utilizzate e destinate all’attuazione del progetto tutte le risorse tecniche e
strumentali necessarie per il completo espletamento delle attività e dei servizi
presenti nel progetto, premesso peraltro che il progetto prevede una partenrship con
associazioni e società già esistenti e fornite di tutto il materiale necessario.
Per cui i volontari potranno contare su tutte le risorse tecniche e strumentali
necessarie per le loro attività, come:
postazione completa per i volontari fornita di computer, stampante, accesso
internet;
kit di materiale per erogazione interviste ed attività di monitoraggio;
disponibilità di 1 mezzi di trasferimento e trasporto;
Disponibilità di un software di grafica per la realizzazione dei report finali
Una macchina fotografica;
Una telecamera;
Disponibilità di un software di grafica per il ritocco di materiale
video/fotografico
videoproiettore, materiale di approfondimento, locale adatto allo
svolgimento delle attività
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Non sono presenti accordi finalizzati al riconoscimento dei crediti formativi
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
Non sono presenti accordi finalizzati al riconoscimento dei tirocini
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
E’ presente un accordo con l’Ente di Formazione Accreditato
A.F.G.P.
(Associazione Formazione Giovanni Piamarta) – Centro Guerrieri, - sede della
CISCO NETWORKING ACADEMY, attraverso la sottoscrizione di una
convenzione quadro relativa al riconoscimento e certificazione delle competenze
raggiunte dai volontari che saranno coinvolti nel progetto
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
La formazione si svolgerà presso la sede del Comune di Paglieta
30) Modalità di attuazione:
In proprio, presso l’Ente con servizi acquisiti da enti di servizio civile di 1^ classe
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI
Associazione Nova Comunicazione
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La metodologia adottata nel presente modulo di formazione è incentrata
essenzialmente sul coinvolgimento diretto dei soggetti in formazione al fine di
condividere a tutti i livelli gli argomenti ed i contenuti del progetto di formazione.
Tale aspetto, si ritiene particolarmente importante per il raggiungimento degli
obiettivi espressi; infatti, soltanto attraverso una partecipazione attiva dei ragazzi è
possibile intervenire nei processi di condivisione e di rielaborazione dei concetti
trattati. Al fine di favorire una costante e continua partecipazione attiva dei volontari
si farà ricorso a dinamiche non formali nel processo formativo attraverso tecniche
di brainstorming, animazioni, giochi di ruolo, esercitazioni, simulazioni, il T-group.
L’idea è quella che non ci si deve limitare a trasmettere idee-concetti, ma si deve
anche puntare a far acquisire consapevolezza e attitudini. Si devono fornire, laddove
possibile, risposte ai problemi sollevati ma più di tutto si deve cercare di fornire e
attivare competenze.
Il gruppo in formazione deve essere valorizzato come strumento di
apprendimento.
La metodologia adottata sarà pertanto prevalentemente attiva, anche se nella
microprogettazione delle singole lezioni si farà, laddove necessario, ricorso anche ad
una metodologia più classica: la lezione frontale tesa a favorire il trasferimento di
numerose informazioni utili ai volontari al fine dell’espletamento del loro servizio .
L’intervento formativo avrà, pertanto, nelle sue diverse fasi, due distinte
caratterizzazioni :
Lezione frontale:
Le lezioni frontali affronteranno l’aspetto formativo di tipo colmativo – con lo scopo
di preparare i volontari ad assolvere a specifiche mansioni e attività previste nei
progetti attraverso l’offerta di informazioni indispensabili per gestire al meglio la
propria esperienza di volontari. Tale modalità sarà erogata per circa il 60% del
monte orario complessivo della formazione generale ed in particolare per i moduli 2,
3, 5 e 6 descritti al punto 34 relativi ai temi del dovere difesa della patria, la difesa
civile non armata e non violenta, la normativa vigente e alla Carta di Impegno Etico.
Dinamiche non formali
Il ricorso alle dinamiche non formali affronteranno l’aspetto formativo di tipo
integrativo – con lo scopo di facilitare l’inserimento e l’adattamento dei singoli
nell’organizzazione, agire in un contesto di integrazione sociale, creare senso di
appartenenza e gestire i conflitti. Tale modalità, prevede sarà erogata per circa il
40% del monte orario complessivo della formazione generale ed attraverserà
trasversalmente molti dei moduli formativi previsti con esclusione dei moduli 3 e 6
descritti al punto 34 relativi ai temi del dovere difesa della patria, la difesa civile non
armata e non violenta, la normativa vigente e alla Carta di Impegno Etico.
33) Contenuti della formazione:
Il Contenuto della formazione generale sarà strutturato nei seguenti moduli
formativi
1) L’identità del gruppo in formazione- Durata 4 ore
Presentazione dell’intervento formativo
- Introduzione della scaletta dell’intervento formativo, orari, luoghi, contenuti
- Illustrazione della metodologia formativa, il modello di Kolbe, strumenti
partecipativi, brainstorming, role- playing, attività laboratoriali (manufatti,
educativi, teatrali, etc.)
2)
Lavoro sul gruppo in formazione ( aspettative e motivazioni su SCN)
La dimensione e l’identità del Gruppo
Le dinamiche che si presentano all’interno del gruppo
Gruppo auto-centrato, gruppo di lavoro e team;
Gestione del Conflitto
Analisi delle aspettative
Motivazioni e obiettivi individuali;
Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione
storica, affinità e differenze tra le due realtà - Durata :4 ore
- Storia del servizio civile e dell’obiezione di coscienza;
- Studio e Analisi delle Leggi 230/98 e legge n. 64/01;
- Fondamenti istituzionali e culturali del servizio civile nazionale,
- Lettera ai Cappellani Militari di Don Milani
- Caratteristiche e ordinamento del servizio civile, principi ordinamenti della
obiezione di coscienza
- Affinità e differenze tra il servizio civile e l’obiezione di coscienza
3) Il dovere di difesa della Patria - Durata: 4 ore
- Difesa della Patria come diritto dovere del cittadino (articolo 52 della
Costituzione italiana) anche e soprattutto con mezzi non violenti, e nella
difesa dei diritti umani;
- In particolare, si illustreranno i contenuti delle sentenze della Corte
Costituzionale nn.164/85, 228/04, 229/04 e 431/05, in cui si dà contenuto al
concetto di difesa civile o difesa non armata.
- Storia del pacifismo e della non violenza
- Dichiarazione Universale dei Diritti Umani;
- Carta Europea
- Ordinamento Nazioni Unite
4) La Difesa civile non armata e non violenta - Durata: 4 ore
- Art. 11 della Costituzione Italiana:Diversità religiosa, economica e sociale
tra conflitti ed incontri
- Tolleranza e solidarietà
- La Costituzione Italiana come strumento per riconoscere i diritti e costruire
la Pace
- Le operazioni di polizia internazionale;
- Concetti di peacekeeping, peace-enforcing, peacebuilding;
- Diversità religiosa, economica e sociale tra conflitti ed incontri
Il modulo di formazione sarà tenuto da formatori accreditati dell’associazione
Novacomunicazione: Vincenzo Di Marco/Alessia De Flaviis, Lupi Alessio, Walter
Costantini
5)
6)
-
La protezione Civile - Durata: 4 ore
L’impegno in protezione civile come esempio di cittadinanza attiva;
I rischi;
Il Sistema Informativo territoriale
Gestione dell’emergenza e prova pratica di gestione dell’emergenza
Psicologia delle catastrofi
Comunicazione in emergenza e informazione alla popolazione sui
comportamenti
La solidarietà e le forme di cittadinanza - Durata: 8 ore
- Principio costituzionale di Solidarietà Sociale – Art. 2 Costituzione Italiana
- Principio Costituzionale di Sussidiarietà Art 117 – Costituzione Italiana
- Principi di libertà sanciti dalla Costituzione;
- Le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nei
vari ambiti in cui opera il servizio civile;
- Il Terzo Settore nell’ambito del welfare;
- Consapevolezza e Responsabilità civica;
- Esempi concreti di esercizio attivo della cittadinanza;
- Cittadinanza italiana e cittadinanza comunitaria;
- Le politiche giovanili in Italia ed UE.
8) La normativa vigente la carta di impegno etico - Durata: 4 ore
- La Carta d’Impegno Etico;
- Legge 64/2001;
- Decreto Legislativo 77/2002;
9) Diritti e doveri del volontario del servizio civile - Durata: 4 ore
- DPCM 4 febbraio 2009: “Prontuario concernente la disciplina dei rapporto
tra enti e volontari del servizio civile nazionale”. Sul GURi n. 70 del 25.03.2009
- DPCM 6 febbraio 2009: “Prontuario contenente le disposizioni per lo
svolgimento delle funzioni di controllo e verifica sull’attuazione dei progetti di
servizio civile nazionale. Doveri degli enti di servizio civile e infrazioni punibili
con le sanzioni amministrative previste dall’art. 3 bis della legge 6 marzo 2001,
n. 64” (GURI n. 109 del 13 Maggio 2009)
- Conoscenza degli aspetti normativi relativamente al servizio civile volontario.
Sono temi relativi a questa area ad esempio la legge 64/2001 e le circolari
attuative, i diritti e doveri del volontario ed i diritti- doveri degli Enti
- Il Contratto di servizio civile
10) Presentazione dell’Ente - Durata: 4 ore
- Presentazione degli ente comune di Paglieta
Storia
Lo statuto
I Valori
La mission
La Struttura Organizzativa
La Metodologia di lavoro
La rete istituzionale e civile
Azioni e progetti
11 Il lavoro per progetti - Durata: 4 ore
- Il progetto di Servizio Civile
- Gli obiettivi e le azioni
- Il Ruolo e le attività dei volontari
- Il valore sociale del progetto d’impiego
- Indicatori di efficacia ed Esiti Attesi
- Strumenti di verifica e di valutazione della crescita del volontario
34) Durata:
44 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
La formazione sarà realizzata presso il Comune di Paglieta
36) Modalità di attuazione:
In proprio.
Gli esperti nel settore specifico di intervento, saranno coinvolti in azioni di
formazione specifica al fine di trasferire parte del proprio know-how ai volontari.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Lorenzo Scaglione nato a Lanciano (CH) il 20/12/1976
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Lorenzo Scaglione
Laurea in Scienze Politiche
Profonda conoscenza del sistema integrato di interventi e servizi sociali (L.
328/2000), del Piano Sociale Regionale, dei servizi previsti dai Piani di Zona, delle
prestazioni sociali garantite a livello comunale.
Gestione tecnico-amministrativa dell’ufficio politiche sociali (Comune di Paglieta).
Forti capacità comunicative. Attitudine al problem solving. Capacità di lavorare in
gruppo. Ottime capacità organizzative.
Si allega curriculum vitae.
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La metodologia adottata sarà di tipo attivo e nello specifico verrà effettata una prima
fase introduttiva in cui si adotterà una modalità di educazione formale. In seconda
istanza verrà diffusamente adottata la metodologia dell’Action Learning. Tale
metodologia si caratterizza per un approccio esperenziale; attraverso l’action
learning è possibile vivere l’esperienza diretta dei processi relazionali e gestionali
che caratterizzano il nostro modo di agire. Ogni tematica viene affrontata legando la
teoria con l’esperienza diretta dei singoli attraverso attività di simulazione role
playing che permettono l’uso di strumenti utili al potenziamento delle abilità
personali e professionali
40) Contenuti della formazione:
Elementi sul contesto dei servizi ai minori e alle famiglie
Elementi sul contesto dei servizi agli anziani
Elementi di comunicazione, psicologia e pedagogia
Elementi di legislazione sociale
Elementi di progettazione e programmazione sociale
Il gioco come strumento di apprendimento
L’ascolto e l’analisi del bisogno
L’ascolto empatico
Conoscenza delle barriere comunicative
Training sull’ascolto attivo, comportamenti empatici e interventi efficaci di
risposta
I laboratori educativi: metodologie e tecniche dello sviluppo dell’autonomia
La metodologie di educazione non-formale;
Gestione dei conflitti
Elementi di elaborazione e sintesi contenuti foto e video
Elementi teorico-pratici in materia di comunicazione ed animazione di eventi
rivolti al pubblico
BURN-OUT: i rischi del mestiere
Principali normative di Settore ed Elementi di sicurezza nell’organizzazione del
lavoro
41) Durata:
76 ore
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Le verifiche relative all’azione di formazione saranno tre e precisamente distribuite
ex ante, in itinere ed ex post rispetto alla formazione dei volontari. Le azioni di
monitoraggio descritte saranno rivolte sia alla formazione generale sia a quella
specifica.
La verifica ex ante tenderà a registrare la situazione di partenza di ciascun
volontario.
In Itinere: durante le attività di formazione per capire se la metodologia adottata
risulta essere efficace rispetto alle caratteristiche e potenzialità dei discenti, Tale
verifica permetterà laddove si dovessero registrare carenze di apprendimento, di
modificare in corsa il progetto formativo e renderlo il più efficace possibile rispetto
ai profili dei discenti;
Ex post: si tenderà a registrare il grado di apprendimento del gruppo e di ciascun
volontario.
La modalità di verifica
Si ritiene utile, al fine di garantire un servizio puntuale ed efficace, procedere alla
valutazione della didattica, dell’apprendimento e della trasferibilità dei concetti
espressi
Gli Strumenti di verifica
Il criterio generale alla base della scelta degli strumenti della valutazione
va riferito al tipo di informazioni che si intende raccogliere:
di tipo quantitativo: consente di ragionare per punteggi. Lo strumento di ricerca
adatto a tale ordine di informazioni è il questionario strutturato, con domande
chiuse, per il quale è prevista una consolidata procedura di elaborazione statistica
dei dati ottenuti;
di tipo qualitativo: consente di ragionare per descrizioni. Lo strumento utilizzabile in
questo caso è l’intervista, costruita con domande aperte, e che implica un dialogo
aperto tra soggetti e ricercatori, per la quale è prevista è prevista una procedura di
analisi di contenuto dei dati raccolti.
Nell’articolazione del progetto d’indagine e nella strutturazione degli strumenti
occorrerà, tuttavia, di volta in volta tener conto degli specifici oggetti d’indagine.
a) Valutazione della didattica: la valutazione della didattica misura il risultato
conseguito dalla formazione in termini di gradimento/apprezzamento dichiarato dai
partecipanti. Quello che si indaga è il grado di soddisfazione per l’esperienza
formativa vissuta, che può rappresentare anche una misura della qualità riconosciuta
a tale esperienza, della sua efficacia.
I differenti strumenti che possono essere utilizzati sono:
Strumenti quantitativi analitici: fanno riferimento al questionario completo, che
indaga a 360° il progetto. Le domande del questionario potranno variare a seconda
degli aspetti considerati, ma in ogni modo si fa sostanzialmente riferimento a tre
soluzioni metodologiche:
Scale di reazione (al soggetto è richiesta una valutazione in base a coppie di
aggettivi opposti, utilizzando una scala di valori).
Scale di punteggio ( al soggetto è richiesto di esprimere il proprio giudizio per
ciascun item, utilizzando una scala di valori progressivi).
Scale di opinione ( vengono presentate al soggetto delle affermazioni, rispetto alle
quali può essere richiesto di esprimere il grado di accordo/disaccordo).
Strumenti quantitativi sintetici: fanno riferimento ad un breve questionario
finalizzato ad esplorare la valutazione complessiva condivisa dai partecipanti circa
l’esperienza formativa. In questo caso la soluzione metodologica più opportuna
ripropone la formula delle scale di reazione, e assume la forma di un differenziale
semantico (coppie di aggettivi opposti).
Strumenti qualitativi sintetici: tale tipologia si traduce in un breve questionario di
autoriflessione, composto da un numero ridotto di domande aperte, finalizzato di a
raccogliere opinioni di ordine prevalentemente generale sull’esperienza formativa
considerata nella sua globalità.
Strumenti qualitativi analitici: si propongono di attivare un momento di
autoriflessione orientato a raccogliere opinioni e valutazioni in forma descrittiva,
puntando tuttavia a cogliere un più completo livello di profondità di analisi, ovvero
ad indagare nel dettaglio molteplici aspetti dell’esperienza formativa. Sarà
necessario quindi in questo caso far riferimento ad un’intervista di autoriflessione,
articolata e capace di individuare molteplici sfumature di vissuto.
b)Valutazione dell’apprendimento: si tratta in questo caso di misurare i contenuti
di ciò che è stato appreso con riferimento sia agli obiettivi didattici proposti, sia agli
argomenti trattati dall’azione formativa.
Gli strumenti che possono essere utilizzati vanno differenziati in funzione di due
criteri principali: il primo fa riferimento alla distinzione tra misurazione quantitativa
e qualitativa, e il secondo rimanda alle caratteristiche più specifiche che distinguono
la natura di tre tipi di sapere oggetto della valutazione: conoscenze, capacità e
qualità.
Gli strumenti quantitativi che misurano i risultati ottenuti in termini di conoscenze
acquisite, si riassumono sostanzialmente nella formula propria di un test di livello.
Si tratta di un insieme di domande altamente formalizzato, capace di segmentare gli
argomenti trattati in singole unità di informazione.
Gli strumenti quantitativi per la valutazione dell’apprendimento di capacità/qualità
assumono la forma di un questionario di follow-up che si propone di misurare
specifici atteggiamenti e comportamenti che possono essere considerati indicatori
del grado con cui tali capacità/qualità sono possedute dai soggetti.
Gli strumenti qualitativi per la valutazione dell’apprendimento di capacità/qualità si
riassumono nella forma di una intervista di autovalutazione, finalizzata a raccogliere
opinioni e giudizi personali in forma descrittiva attraverso un colloquio diretto con i
soggetti, volto a ricostruire gli esiti dell’esperienza formativa.
c) Valutazione della trasferibilità: essa dovrebbe consentire di esplorare quali
contenuto di cambiamento rappresentino un effettivo miglioramento dei modi di fare
e operare, dall’altro quali di essi siano concretamente utilizzati e applicati. In questo
caso gli strumenti utilizzabili vanno differenziati sia rispetto al criterio che distingue
la misurazione quantitativa da quella qualitativa, sia in riferimento all’oggetto di
indagine, distinguendo tra prestazioni e comportamenti.
Gli strumenti quantitativi che misurano il cambiamento ottenuto in termini di
miglioramento della prestazione di lavoro si riassumono sostanzialmente nella forma
di una griglia di analisi, che richiede di valutare il grado in cui la formazione ha
concretamente contribuito agli specifici risultati di lavoro conseguiti. È quasi
sempre consigliato di affiancare alla griglia una intervista di autovalutazione, in
modo tale da permettere ai soggetti di esplorare dal proprio punto di vista il legame
tra formazione e cambiamento.
Gli strumenti quantitativi per la valutazione del cambiamento dei comportamenti
organizzativi ripropongono il questionario di follow-up come soluzione
metodologica appropriata.
Gli strumenti qualitativi per la valutazione della trasferibilità si traducono nella
forma di una intervista di autovalutazione, del tutto analoga a quella descritta per
l’apprendimento.
Il Follow-up. Per follow-up si intende la ripresa dei lavori a distanza di tempo dalla
conclusione del percorso formativo. In questo modo è possibile raccogliere feedback relativi ai bisogni ancora attivi e, quindi, scoprire le aree di criticità, le
tematiche e le competenze non ancora sviluppate, per verificare se il percorso
formativo ha avuto effetti e prodotto risultati coerenti con gli obiettivi iniziali.
Le finalità alle quali tale attività risponde sono molteplici:
La valutazione dell’efficacia dell’intervento formativo: di come quindi le
competenze e le capacità che il percorso ha inteso trasferire ai partecipanti siano
state realmente acquisite, consentendo lo sviluppo personale.
La realizzazione dell’ accompagnamento al ruolo dei partecipanti: percorso
attraverso il quale ogni partecipante viene affiancato nel trasferire le tematiche
trattate in aula nel proprio contesto lavorativo;
La risposta all’esigenza di formazione continua: che può essere soddisfatta
solamente se si ha la possibilità di riprendere e rielaborare con i partecipanti le
tematiche trattate nei corsi.
Oggetto del Follow-up potrà pertanto essere:
la verifica delle competenze acquisite e messe in atto nello svolgimento del lavoro;
il confronto su casi reali affrontati dai partecipanti;
la consulenza d’aula per la risoluzione dei problemi professionali, operativi e
relazionali incontrati
l’approfondimento di alcuni temi sviluppati durante il percorso formativo.
La scelta del singolo strumento di valutazione sarà calibrata rispetto alle dinamiche
che sorgeranno all’interno del gruppo e alle singole caratteristiche dei discenti,
cercando di adottare degli strumenti descritti quelli più pertinenti e aderenti ai profili
dei discenti.
Data
Il Responsabile legale dell’ente
_____________________________________________
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Scheda progetto - Comune di Paglieta