COMUNE DI PARODI LIGURE
Già citato come Palode in un documento del 937 relativo alla sua vendita, assieme ad altri territori,
al prete Roprando da parte del marchese Ildeprando.
Fonti documentarie:
www.comune.parodiligure.al.it
www.distrettonovese.it
Ove non espressamente indicato, come primaria fonte si intende la Biblioteca presso il Comune di
Parodi Ligure, in piazza Municipio 5. Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00
Telefono: 0143 681105 E-mail: [email protected]
Altra fonte, esclusivamente per le pubblicazioni, i CD, i DVD dei quali è riportata l’immagine, è la
Biblioteca del Centro Studi “In Novitate”, aperta il sabato mattina dalle ore 11 alle ore 12 (poiché
alcuni rari documenti sono messi a disposizione da privati collezionisti, la consultazione è su
preavviso: 333 5289303).
Consultare il sito: www.innovitate.it E-mail: [email protected]
Storia ed economia del territorio:
A. Ferretto, Documenti genovesi di Novi e della Valle Scrivia, 2 vv., Pinerolo,
1909-10, pp. 704
Tramite una ricerca approfondita presso diverse fonti notarili, l’autore traccia in modo
dettagliato la storia civile e amministrativa dei paesi delle valli Lemme e Scrivia,
dividendola in due volumi, il primo dei quali riguarda gli anni dal 946 al 1230, il secondo
dal 1231 al 1260.
Collezione privata del C. S.
E. Podestà, Storia di Parodi Ligure e dei suoi antichi statuti, Ovada, 1998, pp. 199, pubblicazione
curata dall’Accademia Urbense.
Edizione degli antichi Statuti parodesi risalenti al 1432, mediata dalla traduzione “volgare” del cav.
Domenico Maria Gualco alla fine del XIX secolo, che ripercorrono esigenze, modi di vita, usi e consuetudini
appartenenti ad anni lontani eppure familiari, tramandati fino ai giorni nostri e, talvolta, ancora rispettati.
F. Guelfi, Parodi brucia, articolo pubblicato sulla rivista “Urbs”, a. 2002, n˚ 1, pp. 58-9
Racconto del drammatico episodio avvenuto il 7 marzo 1945, quando l'abitato di Parodi subì un grave
danneggiamento poiché fu incendiato, per rappresaglia, dai nazifascisti; in questa circostanza molte persone
trovarono rifugio e solidarietà presso il vicino paese di Sancristoforo, come attesta ancora oggi una lapide
affissa al muro della chiesa del castello.
A. Scotto, I protettorati di Genova e Pavia su Novi e sui Marchesi di Gavi e di Parodi durante la
guerra contro Tortona (1130-1150), articolo pubblicato sulla rivista “In Novitate” fasc. I, a. 2002 n˚
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I. Cammarata, Terre di mezzo. Cronache sforzesche della zona cuscinetto fra
Milano e Genova (1447- 1530), Pavia, 2006, pp. 464
Approfondita ricerca presso l’Archivio Storico di Milano su fatti e personaggi che hanno
interessato le “terre di mezzo”, ossia quei territori che vanno dall’Oltrepò ai confini della
Repubblica di Genova, nel periodo dal 1447 al 1530, sotto il dominio sforzesco e
visconteo (Parodi citata alle pp. 13, 429).
Collezione privata del C. S.
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A. Pasero, Un sistema informativo per la pianificazione strategica rivolto alla valorizzazione
dell'Alto Monferrato, Torino, 2005-6, pp. 260
Attraverso lo studio del territorio dell'Alto Monferrato, la tesi di laurea si pone l'obiettivo di dimostrare
l'utilità e l'importanza della realizzazione e dell'utilizzo del sistema informatico a supporto delle decisioni
rivolte alla valorizzazione del territorio.
Consultabile online un estratto presso il sito: http://www.architesi.polito.it/pdf.3791_it_abs.pdf
Associativismo, cultura, letteratura e tradizioni:
B. Merlo, Parodi e gli antichi mestieri. Una manifestazione fra memoria e cultura, Voltaggio, 2004,
pp. 39
Opuscolo che tratta della “Festa dei Mestieri Antichi”, che si svolge ogni anno a inizio agosto a Parodi
Ligure, avente per scopo la valorizzazione delle tradizioni e della cultura locale, promuovendone i prodotti,
per far conoscere ad un pubblico sempre più vasto le ricchezze ambientali, storiche ed umane della zona.
AA. VV., Parodi, Italia. Storia e storie di Parodi nei 150 anni di Unità d’Italia raccontate dai
Parodesi, Bosco Marengo, 2011, pp.316
Pubblicazione sulla mostra tenutasi a Parodi Ligure in occasione del centocinquantesimo anniversario
dell’Unità d’Italia: l’iniziativa è volta a mettere in evidenza i fatti della vita di Parodi e dei Parodesi dal 1861
al 2011, senza tuttavia perdere di vista ciò che è accaduto in Italia e nel mondo.
Luoghi della fede:
L. Tacchella, Insediamenti monastici delle Valli Scrivia, Borbera, Lemme, Orba e
Stura, Novi Ligure, 1985, pp. 109, pubblicazione curata dalla Società storica del
Novese.
L’autore conduce le sue indagini presso l’Archivio della Curia di Genova e, consultando
un’ampia bibliografia, compreso l’Archivio Segreto Vaticano, indaga sugli insediamenti
monastici del territorio indicato, con scopo di ricostruirne la storia civile ed ecclesiastica.
L. Pittarello, L'antica chiesa abbaziale di S. Remigio di Parodi Ligure. Un “caso” esemplare dei
problemi e delle difficoltà della conservazione, articolo pubblicato sulla rivista “In Novitate” fasc.
II, a. 1986 n˚ 2
B. Merlano, San Remigio di Parodi Ligure, articolo pubblicato sulla rivista “In Novitate” fasc. II, a.
1986 n˚ 2
C. Paolocci, La parrocchiale dei santi Rocco e Sebastiano di Parodi Ligure tra Medioevo ed età
contemporanea, Genova, 1995, pp. 131
La storia del priorato di San Remigio di Parodi Ligure, il patrimonio d’arte di San Rocco (pittura, scultura
lapidea, scultura lignea), l’opera poetica di Carlo Innocenzo Frugoni (1692-1768).
Arte culinaria:
F. Guelfi, Appunti sulla cucina storica di Parodi Ligure, Ovada, 2008, pp. 28, pubblicazione curata
dell’Accademia Urbense.
Pubblicazione che si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione della cultura e delle tradizioni
locali che la Pro Loco di Parodi Ligure porta avanti da anni: gli usi e le conoscenze che per secoli hanno
caratterizzato la vita del luogo, fra di essi la cucina, le pietanze e gli usi alimentari.
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Turismo:
• Chiesa Parrocchiale dei SS. Sebastiano e Rocco:
Esistente già nel 1600 come cappella succursale di S. Remigio di Parodi, divenne cappella
autonoma nel 1845. Fra il 1848 e il 1850 l'edificio fu ricostruito quattro volte più grande rispetto a
quello primitivo. Notevole la presenza, al suo interno, di un patrimonio di opere d'indiscusso
valore.
• Castello:
Sulla sommità dello sperone di roccia dove è stata eretta la Croce monumentale, alcuni ruderi
ricordano la presenza di un castello, incendiato durante il conflitto fra i Franco-Savoiardi e
Genova, nel 1625, ed in seguito lasciato in rovina.
• S. Remigio:
Abbazia fondata nell'XI secolo per opera dei Benedettini di Santa Maria di Castiglione (Parma),
l'edificio fu ampliato nel XVII e nel XIX secolo. A seguito del costituirsi a parrocchia da parte della
Cappella di S. Rocco, nel capoluogo, e dell'erezione di una nuova Parrocchiale a Cadepiaggio, nel
1959, S. Remigio andò incontro ad un inesorabile destino di incuria ed abbandono al quale alcuni
recenti interventi di restauro hanno cercato di porre rimedio.
• Chiesa Parrocchiale dei SS. Remigio e Carlo a Cadepiaggio:
Costruita nel 1959 nel luogo dove sorgeva la settecentesca cappella di S. Carlo, l'edificio ospita al
suo interno l'intero patrimonio storico e artistico proveniente da S. Remigio.
• Chiesa Parrocchiale della natività di Maria a Tramontana:
Consacrato nel 1869, l'edificio sostituisce le due precedenti chiese parrocchiali, abbandonate l'una
per eccessiva distanza dal centro abitato, l'altra per l'angustia delle sue dimensioni. Grazie
all'acquisto di altari demoliti in altre chiese della Diocesi, ospita al suo interno alcune opere di
pregevole fattura.
F. Guelfi, Parodi Ligure, Ovada, 2001, pp. 32, pubblicazione curata dall’Accademia Urbense
Guida alla storia, al patrimonio artistico, al territorio e alle tradizioni di Parodi Ligure e delle sue frazioni,
con le più suggestive passeggiate attraverso il suo territorio, gli appuntamenti turistici e gli indirizzi utili.
Panorama visibile dal “Crocione”, Chiesa SS. Sebastiano e Rocco (foto Casarino)
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