RELAZIONE DEL PRESIDE GIUGNO – OTTOBRE 2011 SALVATORE M. PERRELLA, OSM Eccellenza Reverendissima mons. Piero Marini, Egregio Prof. Ghislain Lafont, cari Docenti e Studenti, Amici ed Amiche, dal primo giugno 2011 sono stato nominato dal Cardinal Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica (cf. Prot. 444/2011), Preside della Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”: per questo servizio rendo grazie al Signore, alla Vergine Madre, a voi tutti. So bene che il servizio che mi appresto a rendere alla nostra Facoltà è gravoso e che mi assorbirà tantissimo; confido nell’aiuto di Dio e dei miei nuovi collaboratori del rinnovato Consiglio di Presidenza, eletti il 27 giugno scorso. Chiederò a tutti, con umiltà e determinazione, di lavorare insieme, ciascuno nel suo ambito e autorità, e con la propria personalità, per il “bene comune” che è la nostra Facoltà: il concreto spirito di sinodalità e di corresponsabilità sono le parole chiave che pongo come programma del triennio 2011-2014. I. MARIA, MADRE DI GESÙ, ICONA DELLA SINODALITÀ E DEL TEOLOGARE In questo nostro tempo segnato e in molti casi provato da irresponsabile liquidità e fluidità personale e interpersonale, prevalentemente capace di voracemente consumare e immediatamente dismettere fedi, persone, affetti, esperienze e cose, come da anni segnala lo studioso Zygmunt Bauman,1 la Chiesa e le sue istituzioni, di cui il Marianum è parte integrante, come ebbe a dire il Cf. Z. BAUMAN, Amore Liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi, Laterza, Roma-Bari 2004; IDEM, Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone, Laterza, Roma-Bari 2004; IDEM, Modus vivendi. Inferno e utopia del mondo liquido, Laterza, Roma-Bari 2007; IDEM, Vita liquida, Laterza, Roma-Bari, 2008; IDEM, Paura liquida, Laterza, Roma-Bari 2008; IDEM, Vite di corsa. Come salvarsi dall’effimero, Il Mulino, Bologna 2009; IDEM, Consumo, quindi 1 1 beato Giovanni Paolo II nella sua visita alla Facoltà il 10 dicembre 1988, sono credibili nella misura in cui sono “sinodali”, cioè stabili luoghi dove la comunione è ricercata e costruita nello stile del teologare, dell’insegnare, del tramandare e del servire. La carità intellettuale, vera anima della ricerca teologica, manifesta proprio nel suo versante mariologico l’esigenza imprescindibile del raccordo e della sintesi: non tanto nel senso hegeliano del superamento di qualcosa o di qualcuno, quanto piuttosto del mai senza l’altro, per riprendere le congrue e sapienti parole di Michel de Certeau. Santa Maria di Nazaret, come più volte ci ripete Benedetto XVI, per la sua fede, la sua verace umiltà, la sua irriducibile sequela Christi,2 per la congruenza del suo essere terso specchio di una Comunità unita nel cammino di sequela, è “maestra di cristianesimo” ed è nel contempo, come ha insegnato il beato Giovanni Paolo II, icona del teologare perché creatura Tota Pulchra, capax Dei, vas spirituale, sedes Sapientiae3 e «fidei mensa intellectualis»,4 che sa porre tutto in relazione senza fare indebite confusioni, indicando anche chi sta nel fondo di questa “opzione fondamentale” che coinvolge la vita, il pensiero, la parola e l’azione: lo Spirito. sono, Laterza, Roma-Bari 2009, etc.; dal punto di vista teologico, cf. invece, E. SCOGNAMIGLIO, Oltre l’amore “liquido”. In margine all’enciclica “Deus caritas est”, in Asprenas 53 (2006) pp. 377-394; M. FARINA, In Maria, donna di relazione, le vie di un nuovo umanesimo, in Theotokos 15 (2007) pp. 459-489, specialmente le pp. 461-470: «A confronto con Zygmunt Bauman»; S. M. PERRELLA, L’amore agapico cristiano in un contesto di cultura “liquida”: l’insegnamento di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, in F. CERAVOLO, Sulle ali della carità, Luigi Pellegrini Editore, Cosenza 2008, pp. 7-52. 2 Cf. BENEDETTO XVI, La Porta della fede 13a, “motu proprio” dell’11 ottobre 2011, in L’Osservatore Romano, lunedìmartedì 17-18 ottobre 2011, p. 5: «Per fede Maria accolse la parola dell’Angelo e credette all’annuncio che sarebbe divenuta Madre di Dio nell’obbedienza della sua dedizione (cf. Lc 1,38). Visitando Elisabetta innalzò il canto di lode all’Altissimo per le meraviglie che compiva in quanti si affidano a Lui (cf. Lc 1,46-55). Con gioia e trepidazione diede alla luce il suo unico Figlio, mantenendo intatta la verginità (cf. Lc 2,6-7). Confidando in Giuseppe suo sposo, portò Gesù in Egitto per salvarlo dalla persecuzione di Erode (cf. Mt 2,13-15). Con la stessa fede seguì il Signore nella sua predicazione e rimase con Lui fin sul Golgota (cf. Gv 19,25-27). Con fede Maria assaporò i frutti della risurrezione di Gesù e, custodendo ogni ricordo nel suo cuore (cf. Lc 2,19.51), lo trasmise ai Dodici con lei nel Cenacolo per ricevere lo Spirito Santo (cf. At 1,14; 2,1-4)». Sull’argomento della esemplare virtù teologale-ecclesiale della Madre di Gesù, cf. L. DI GIROLAMO, La fede ecclesiale di Maria, in G. PASQUALE-C. DOTOLO (EDD), Amore e verità. Sintesi prospettica della teologia fondamentale, Lateran University Press, Roma 2011, pp. 531-550. 3 Cf. A. ALES BELLO, Philosophari in Maria, in Alpha Omega 2 (2000) pp. 301-306; P. MANGANARO, Filosofia della religione come problema linguistico, in Aquinas 46 (2003) pp. 7-20; L. M. DI GIROLAMO, La Sedes Sapientiæ in «Fides et ratio». Risonanze mariane all’interno del rapporto tra filosofia e teologia, in Marianum 66 (2004) pp. 559-622. 4 GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio 108, lettera enciclica del 14 settembre 1998, in Enchiridion Vaticanum, EDB, Bologna 2000, vol. 17, n. 1399, pp. 1088-1089. Anche la teologia ritiene che, in virtù della pienezza di grazia, della permanente opera dello Spirito di verità, della esemplare capacità di accogliere e di meditare il Mistero (cf. Lc 2,19.51; Dei Verbum 8), la Vergine possa essere considerata quale «modello dell’intelligenza della fede» (P. CODA, Teo-logia. La Parola di Dio nelle parole dell’uomo, Lateran University Press, Roma 1997, p. 276; cf. anche B. FORTE, La teologia come compagnia, memoria e profezia. Introduzione al senso e al metodo della teologia come storia, Paoline, Cinisello Balsamo 1987, pp. 200-210). Per cui Maria Immacolata (protologia) e Assunta (escatologia) rappresenta la sintesi dell’anticipazione già realizzata della rivelazione di Dio sulla vocazione e sulla destinazione dell’umanità come Chiesa dell’avvento, dell’esodo, del compimento. 2 II. IL “MARIANUM” LUOGO SINODALE DEL PENSARE, INSEGNARE E PROPORRE MARIA “Sinodalità” e “Spirito” sono inseparabili insieme alla Serva del Signore, che accogliamo con sempre rinnovato e gioioso “intellelletto d’amore”. Per questo, anche la comunità accademica del Marianum è chiamata ad essere carismatica nel senso più autentico del termine. A questo intendo dedicare il servizio che sono stato chiamato a compiere. Lo stile “sinodale” del pensare, della ricerca e dell’insegnamento teologico-mariologico contemporaneo, radicato nella testimonianza essenziale e normante che la Scrittura rende alla persona, alla missione e al significato della Madre del Signore consegnandola come dono, memoria, profezia e compagna ai credenti e alla Chiesa di tutti i tempi,5 trova un’ulteriore motivo di riappropriazione e di espressione all’interno del “Processo di Bologna” ormai intrapreso dalla Santa Sede e da molti altri Paesi.6 Esso rappresenta non solo un’esigenza “tecnica”, di regolamentazione (seppur importante) dei percorsi di studio e dei correlativi titoli, resasi ormai necessaria all’interno di un mondo globalizzato, dove i confini nazionali e il mercato del lavoro hanno assunto una conformazione nettamente diversa rispetto a quella che ancora potevamo sperimentare fino a pochi anni fa. Esso indica un imperativo antropologico-sociale di fondo: la conoscenza è essenzialmente bene comune e la promozionegaranzia della sua qualità è la base per evitare la frammentazione e l’incomunicabilità tra le varie sfere che compongono l’esperienza e la vita.7 Tale imperativo antropologico costituisce oggi una vera e propria sfida per la mariologia e il suo insegnamento, anche di fronte a diversi ma incisivi (almeno in certi ambienti ecclesiali) anacronismi che sembrano oggi colorarla (anche nel vasto e complesso campo della pietà popolare) in nome di una preconcetta e pessimista visione del mondo e della storia, che inibisce a priori il dialogo dei saperi e il dialogo della vita. Cf. PONTIFICIA ACADEMIA MARIANA INTERNATIONALIS, La Madre del Signore. Memoria Presenza Speranza, PAMI, Città del Vaticano 2000; B. FORTE, Maria, la donna icona del Mistero. Saggio di mariologia simbolico-narrativa, Paoline, Cinisello Balsamo 1989; S. DE FIORES, Maria sintesi di valori. Storia culturale della mariologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005. 6 Cf. CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA (= CEC), La cultura della qualità. Guida per le Facoltà Ecclesiastiche, LEV, Città del Vaticano 2011. 7 Scrive il card. Prefetto della CEC: «La Chiesa ha sempre avuto una cura particolare per l’educazione e lo sviluppo della cultura […]; perciò la Chiesa non è arretrata dinanzi alla responsabilità da assumere in ambito universitario, promuovendo istituzioni accademiche che si distinguessero “più che per il numero, per impegno culturale” (Gravissimum educationis, 10), in altri termini, per la loro qualità e per i frutti d tutti riscontrabili. Negli anni recenti e per via dei numerosi mutamenti planetari, con soddisfazione si constata nel mondo una riscoperta della valenza universale o globale degli studi […]. Tramite questa si mira ad un’istruzione superiore di qualità elevata ed insieme largamente accessibile. Le legislazioni dei singoli Stati o i numerosi accordi internazionali non solo tendono a valutare o garantire, attraverso nuovi ed adeguati strumenti e procedure, il grado di qualità, ma soprattutto auspicano che la qualità divenga un obiettivo prioritario ed essenziale, intrinseco alla natura stessa di ogni istituzione di studi […]. Per tale ragione, ogni istituzione ecclesiastica è chiamata a migliorare le proprie attività accademiche per corrispondere alla missione della Chiesa in relazione con le esigenze del tempo» (Z. GROCHOLEWSKI, Prefazione, in CEC, La cultura della qualità, cit., p. 1: i corsivi sono nostri). 5 3 È una sfida a cui non è giusto e non è bene sottrarsi e che deve essere chiaramente e consapevolmente assunta nello stesso processo educativo/formativo di trasmissione-abilitazione alla conoscenza mariologica,8 nel suo duplice risvolto accademico di promozione della responsabilità nell’apprendimento degli studenti e di incentivazione-supporto della ricerca dei docenti.9 In questa direzione sono stati già compiuti alcuni significativi passi con la formazione della Commissione per il Rapporto di Autovalutazione: l’elaborazione finale ormai agli sgoccioli di tale rapporto e la messa a fuoco, d’intesa con la Congregazione per l’Educazione Cattolica e l’Agenzia per l’Autovalutazione della Santa Sede, l’Avepro, dei successivi passi per la ricezione del “Processo di Bologna” diverranno quindi il luogo in cui, concretamente, verrà declinato non solo il profilo organizzativo della nostra Facoltà, ma la sua stessa anima e perciò il suo futuro, che ovviamente non possono e non debbono essere “proprietà” di qualcuno o di qualche lobbie (sempre possibili nella vita associata e quindi anche nella vita consacrata e nelle istituzioni accademiche), ma piuttosto “dono” e “compito” di tutti e per tutti, nella consapevolezza – lo riconosceva già la Pontificia Academia Mariana Internationalis nella sua lettera La Madre del Signore dell’8 dicembre 2000 – che «ha un futuro solo una mariologia che, forte dell’esperienza della fede, sia in grado di dire una parola di speranza e di dare una risposta chiarificatrice a specifiche questioni che turbano la convivenza umana o ostacolano il cammino della Chiesa».10 Una riflessione, un insegnamento e una proposta mariologica che sappiano quindi trovare forme e modi di presenza nella Chiesa e nella Società, riconoscendosi sempre più politica, dal momento che la “sinodalità” è essa stessa creazione di uno spazio “politico” e di un’educazione “politica” caratterizzati dall’inclusione come valore, come prassi, come finalità.11 8 Essa si radica nel solco della riflessione/proposta mariologica del secondo millennio, elaborata e offerta come essenziale per le questioni antropologiche ed ecclesiologiche, almeno all’interno del cattolicesimo romano, continuando ad esserlo in maniera ancor più articolata anche all’inizio del terzo millennio, grazie alla spinta del Concilio Vaticano II e del movimento ecumenico post-conciliare (cf. J. ERNESTI, Breve storia dell’ecumenismo. Dal cristianesimo diviso alle Chiese in dialogo, EDB, Bologna 2010, pp. 25-126; G. BRUNI, Mariologia ecumenica. Approcci – Documenti – Prospettive, EDB, Bologna 2009, pp. 9-165: «Parte I. Approcci»). 9 Cf. S. M. PERRELLA, Insegnamento della Mariologia e Magistero. L’indicazione dell’Esortazione post sinodale “Verbum Domini” di Benedetto XVI, in Marianum 73 (2011) pp. 201-256. 10 PONTIFICIA ACADEMIA MARIANA INTERNATIONALIS, La Madre del Signore, cit., n. 4, p. 12. 11 Cf. ibidem, nn. 6-8, pp. 13-15. 4 III. LA VITA DELLA FACOLTÀ TRA PRESENTE, PASSATO, FUTURO. A questa introduzione seguono informazioni e indicazioni sulla e per la vita della Facoltà in quest’anno accademico 2011-2012. Le iscrizioni del nuovo Anno Accademico 2011-2012. Desidero innanzitutto rilevare un dato positivo e incoraggiante. Nonostante siano aperte ancora le iscrizioni o siano in via di perfezionamento, constatiamo una buona presenza di matricole e di iscritti: ‐ al Triennio Teologico Istituzionale (nn. 69); ‐ al Ciclo della Licenza-Laurea (nn. 44); ‐ al Corso di Mariologia del mercoledì (nn. 43). ‐ al Corso di Scienze Religiose del sabato dove, purtroppo, dopo l’inaspettata lievitazione dello scorso anno, si registra una tendenza al ribasso (nn. 16), che ci obbliga a una riflessione circa l’opportunità di un suo mantenimento, viste le mutate condizioni della sua istituzione realizzata anni addietro; ‐ al Corso di Storia e Spiritualità dell’Ordine dei Servi dove, invece, si è avuto una buona presenza di frati Servi di Maria e una quasi totale assenza di sorelle della nostra Famiglia: era presente solo una sorella appartenente alla Congregazione delle Serve di Maria di Chioggia (nn. 24). ‐ al Corso di Latino (all’«Augustinianum»): nn. 21. ‐ al Corso di Greco biblico (al «Marianum»: nn. 14 ‐ Studenti iscritti presso gli istituti riconosciuti dalla Facoltà International Marian Research Institute (Dayton - USA), incorporato al «Marianum»: Licentiate in Sacred Theology (STL) 25 Doctorate in Sacred Theology (STD) 13; Istituto Superiore di Scienze Religiose “Santa Maria di Monte Berico” (Vicenza), collegato al «Marianum» - Biennio di specializzazione: 5 5 - Biennio di laurea magistrale sui Santuari: 13 (nuovo corso) - Elaborazione tesi Lauree magistrali in Scienze religiose: 8 - Elaborazione Tesi di magistero: 8 - Cultura religiosa: 54 Istituto Mariológico “Santa María de los Siervos” (México), associato al «Marianum»: 47 TOTALE ISCRITTI: 194 (Roma); 38 (Dayton); 88 (Monteberico); 47 (Messico); totale generale 367 ‐ DIPLOMI CONSEGUITI NELL’ANNO ACCADEMICO 2010-2011 Se da una parte le autovalutazioni semestrali degli studenti riguardo i corsi e la didattica dei docenti, autovalutazioni richieste dal “Processo di Bologna”, sono assai confortanti e positive, si può dire altrettanto dei risultati finali degli studenti. ‐ Dottorato in Teologia con specializzazione in mariologia. Tesi pubblicate: (2) KOŠIAR JÁN, SMOM The title of Mary Coredemptrix, The different points of view among Slovak Bishops. Moderatore: prof. Gianfrancesco Colzani, sd OLIVERA CARLOS ALBERTO, SD María nuestra Madre en el Plan Redentor de Dios Trinidad según las obras de San Luís María de Montfort. Moderatore: prof. Stefano De Fiores, smm ‐ Dottorato in Teologia con specializzazione in mariologia. Tesi difese non ancora pubblicate: (2) NSOLO HABELL, OMI Aux origines de la dimension mariale du charisme des Missionnaires Oblats de Marie Immaculée (1782-1861). Moderatore: prof. Stefano De Fiores, smm. PUGLISI PIETRO MARIO, SD Maria di Nazareth sorella dei poveri nella realtà socio-religiosa della Calabria, 6 oggi. Moderatore: prof. Stefano De Fiores, smm. ‐ Licenza in Teologia con specializzazione in mariologia (3) DÍAZ VALDEZ FRANCISCO, Ofm conv, La Sacra Escritura en la Mariología de Kolbe. Moderatori: proff. Aristide M. Serra, osm/Raffaele Di Muro, Ofm conv. DI STEFANO FRANCESCO, SD, Il Santuario di Maria Santissima del Ponte a Caltagirone.Tra storia e pietà popolare. Moderatore: prof. Silvano M. Maggiani, osm. ROGGIO GIAN MATTEO, MS, Origine sviluppi e contenuti del “Sensus Fidelium” in ordine al dogma della Concezione Immacolata di Maria. Storia e teologia. Moderatore: prof. Salvatore M. Perrella, osm. Nella sessione invernale di Novembre (11 e 25) ci sarà la difesa pubblica di tre tesi: ‐ MASCHERETTI MARIA, Vergine Bella, che di Sol vestita (F. Petrarca, Canzoniere, CCCLXVI). Teologia, filosofia, letteratura: una lettura interdisciplinare nella lirica petrarchesca. Moderatore: prof. Luca M. Di Girolamo, osm. ‐ MARTÍNEZ CELEDONIO, OCD, María, modelo activo de vida espiritual. La dimensiόn mariana de la espiritualidad a partire de los escritos marianos del P. Valentino Macca de sta. María OCD (1924-1988). Moderatore: prof. Luigi Gambero, sm ‐ AGATINO ALESSIO FUCILE, SD, La fede fa la storia: la Madonna delle Grazie nel cuore del popolo beneventano. Moderatore: prof. Ricardo Antonio M. Pérez Márquez, osm. ‐ Baccalaureato in Teologia (9) Fallini Cinzia, akgb Gonçalves Oldair José, osm Herrera Rios Jehison Sneyder, lco Luiz Ribeiro Fabio, osm Mswane Sandile, osm Scorrano Francesco, osm Sitoe Antonio Raúl, osm Tagaba Fredrick, osm Rigoni Mariano, osm. - Diploma di Mariologia (12) 7 Cabréra Jiménez Diógenes Manuel, sd Celis Alexis de Jesús, osm Ciccarelli Cristina, lca Ejago Emuly, po Mungenga Kigwisiya Claudine, msm Ortelli Letizia, smg Perido Maria Victoria, po Rigoni Mariano, osm Sasso Neivan, osm Scorrano Francesco, osm Sibanda Stephen, osm Tagaba Fredrick, osm. ‐ Diploma di Scienze Religiose (5) Castillo Cárdenas Yudith, ida Kuttenchalil Thresia, smap Lungu Oana, lca Meza Cruz Yvona, ida Pérez Pérez Maria Elena, sgcs. ‐ Diploma di Storia e Spiritualità Osm (6) Barros René Antonio, osm Gonçalves Oldair José, osm Mswane Sandile Stanley, osm Sibanda Stephen, osm Tagaba Fredrick, osm Rigoni Mariano, osm. 8 ‐ NUOVE ACCESSIONI AL CORPO DOCENTE PER L’AA. 2011-2012 - Il prof. ROCCO RONZANI, OSA: sostituirà il prof. Juan Antonio Cabrera Montero, osa, nel Corso di Patrologia prenicena, al I anno del Triennio Teol. Istituzionale; - la prof.ssa IWONA MADZIAR, AKGB: terrà un Seminario su Peccato e misericordia nei Vangeli sinottici, al II-III anno del Triennio Teologico Istituzionale; la stessa docente terrà nel primo semestre un Corso di Greco biblico agli studenti del ciclo istituzionale; - la prof.ssa CRISTINA CARNICELLA, LCA: impartirà il corso seminariale su Strategie e tecniche nella comunicazione del vangelo, al II-III anno del Triennio Teologico Istituzionale. - il prof. GIAN MATTEO ROGGIO, MS (assistente del prof. Salvatore M. Perrella): terrà il corso su Apparizioni e Santuari al corso di Licenza-Laurea al secondo Semestre. ‐ NOMINE E PROMOZIONI Atteso il nulla osta della Congregazione per l’Educazione Cattolica, il Gran Cancelliere fr. Ángel M. Ruiz Garnica, con decreto del 19 aprile 2011 ha nominato: - fr. Luca M. Di Girolamo osm, “professore ordinario” di Teologia dogmatica; - fr. Dilermando M. Ramos Vieira osm, “professore straordinario” di Storia ecclesiastica: - fr. Ricardo Antonio M. Pérez Márquez osm, “professore straordinario” di Sacra Scrittura. La Congregazione per l’Educazione Cattolica, con Decreto datato 1 giugno 2011, Prot. 444/2011, ha nominato Preside della Facoltà per il triennio 2011-2014 il prof. Salvatore M. Perrella. Il Consiglio di Facoltà, nella riunione del 27 giugno u.s. ha proceduto al rinnovo dell’organico della Facoltà per lo stesso triennio. Sono risultati eletti: - Vicepreside: prof. Paolo M. Zannini. Consiglieri di Presidenza: prof. Luca M. Di Girolamo, prof. Silvano M. Maggiani, prof. Fabrizio M. Bosin. I docenti incaricati ad annum hanno eletto il loro rappresentante nella persona della prof. Cettina Militello. Ufficiali: sr. Ornella Di Angelo, segretaria; fr. Enrico M. Casini, vice-segretario; fr. Silvano M. Danieli, bibliotecario. ‐ Coordinatori di Corso I Ciclo, prof. Fabrizio M. Bosin; II-III Ciclo, prof. Luca M. Di Girolamo; Biennio di Mariologia per il diploma, prof. Denis M. Kulandaisamy S.; Biennio di Scienze religiose: prof. 9 Denis M. Kulandaisamy S.; Biennio di Storia e spiritualità Osm: prof. Dilermando M. Ramos Vieira. ‐ Direttore della rivista “Marianum” e delle Collane scientifiche della Facoltà prof. Silvano M. Maggiani. ‐ Direttore di Marianum Notizie/News: fr. Enrico M. Casini. ‐ ATTIVITÀ CULTURALI Giovedì 12 settembre 2011: ore 16,00: “Repetite Fontes” – X edizione: “Tre pubblicazioni sulla missione in America Latina e in Africa dell’Ordine dei Servi di santa Maria”. Martedì-Giovedì 4-6 ottobre 2011: celebrazione del XVIII SIM: «La figura di Maria tra fede, ragione e sentimento. Aspetti teologico-culturali della modernità». Venerdì 7 ottobre 2011: Conferimento del Premio “René Laurentin – Pro Ancilla Domini” alla Associazione Internazionale per le Ricerche sui Santuari (AIRS). Mercoledì 26 ottobre 2011, ore 17,00 : Prolusione dell’Anno Accademico 2011-2012: «La mariologie au coeur du tourtnant théologique contemporaine/La mariologia al cuore della svolta teologica contemporanea»: prof. Ghislain Lafont, OSB. Giovedì 24 novembre 2011, ore 16: Seminario a cura della PFT «Marianum» e della «Cattedra Donna e Cristianesimo»: «Adriana Zarri, teologa militante». Venerdì 18 febbraio 2012, ore 10,00-13,00: Seminario a cura del Coordinamento Teologhe Italiane (= CTI) e della Cattedra Donna e Cristianesimo su: «Il Concilio Vaticano II e la vita consacrata». Ore 14,00: Assemblea Generale del CTI. Mercoledì-Giovedì 9-10 2012: Seminario a cura della PFT «Marianum» e della Cattedra Donna e Cristianesimo su: «Osservatrici laiche italiane al Concilio Vaticano II». ‐ L'IMPEGNO PUBBLICISTICO DELLA FACOLTÀ. É proseguita l'attività pubblicistica dei singoli docenti, di cui segnaliamo i volumi di: Aristide M. SERRA, Maria presso la Croce. Solo l’Addolorata? Verso una rilettura dei contenuti di Gv 19,25-27, Messaggero, Padova 2011, p. 512; - Maria Luisa RIGATO, Discepole di Gesù, Dehoniane, Bologna 2011, p. 144; - Ricardo PÉREZ MÁRQUEZ, L’Apocalisse della 10 Chiesa, Cittadella, Assisi 2011, p. 168; - Salvatore M. PERRELLA, Impronte di Dio nella storia. Apparizioni e Santuari, Messaggero, Padova 2011, p. 623; - Salvatore M. PERRELLA, Immacolata e Assunta. Un’esistenza fra due grazie. Le ragioni del cattolicesimo nel dialogo ecumenico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2011, p. 218. Per la cura solerte del Direttore della rivista Marianum e delle Pubblicazioni Scientifiche, il prof. Silvano M. Maggiani, che è subentrato al prof. Ermanno M.Toniolo, che ringraziamo di cuore, è stato editato da pochi giorni il n. 73 della rivista Marianum (2011), per complessive 566 pp. È alla stretta finale, siamo alla correzione delle seconde bozze e si prevede la pubblicazione, per il mese di dicembre 2011 o di gennaio 2012, dell’importante secondo volume della “Storia della Mariologia”, edito dal Marianum/Città Nuova. ‐ LA BIBLIOTECA. Un sintetico bilancio degli ultimi 20 anni (1991-2010) ci può aiutare a capire lo sviluppo, l’incremento e le energie messe a servizio per uno strumento indispensabile alla didattica e all’insegnamento quale è una biblioteca. La biblioteca della nostra Facoltà, oltre a servire all’aggiornamento per quanto riguarda lo studio e la ricerca, ha anche lo scopo di conservare un patrimonio di notevole importanza per l’Ordine dei Servi di Maria e la sua storia. La specializzazione in mariologia orienta la politica degli acquisti, riducendo l’acquisizione di opere in settori, che sono assai documentati in altre biblioteche delle Pontificie istituzioni accademiche di Roma. La biblioteca ha avuto un incremento annuo di circa 2.400 unità inventariali per un totale di circa 48 mila tra volumi, opuscoli e riviste. Essi sono così pervenuti alla biblioteca: 13.700 volumi per acquisto; 24.500 per omaggio e 9.800 volumi annuali di riviste. Tutto questo ha comportato un incremento annuo di circa 60 metri lineari di scaffalature. Per quanto riguarda, invece, le spese sostenute, sempre nel periodo considerato 1991-2010, abbiamo questo quadro: su una somma globale pari a 1 milione e 150 mila euro, il 65 % è stato impiegato per acquisti volumi, per abbonamenti e per la rilegatura di libri e periodici; il 9 % è stato impiegato per la gestione ordinaria della biblioteca (cancelleria, attrezzature, ecc…); il 26 % è stato utilizzato per l’insieme della gestione informatica della biblioteca e la partecipazione alle spese per la Rete Urbe. Da precisare che il personale e la manutenzione e gli ambienti (luce, telefono, riscaldamento, ecc.) è direttamente gestita dall’amministrazione della Facoltà e non dalla biblioteca. Per quanto concerne la conservazione del patrimonio, non solo librario, dell’Ordine, viene sistematicamente raccolta e conservata, nel limite dello scambio tra gli organismi e le comunità dell’Ordine stesso con la 11 biblioteca, una notevole documentazione a stampa che va dalle incisioni alle stampe, ai posters, ai depliants; dalle fotografie alle cartoline, dalle immagini ai santini ricordo, dai microfilms alle diapositive, la cui conservazione spesso è molto più complessa che non il materiale librario. Questa “raccolta” che potrebbe costituire l’Archivio della biblioteca è costituita da migliaia di unità. L'inserimento della Biblioteca nella Rete Urbe più si conosce più lo si utilizza, soprattutto in riferimento allo scambio librario possibile per alcune delle 16 istituzioni accademiche aderenti a Urbe (p. Silvano Danieli, bibliotecario). ‐ CONCLUSIONE Terminando questo primo abbozzo di una, per forza di cose, Relazione del Preside, la “sinodalità” mi impone un dovere di gratitudine che compio molto volentieri. Il primo è un cordiale ringraziamento al Gran Cancelliere e Priore Generale dell’Ordine dei Servi, fr. Ángel Ruiz M. Garnica, al prof. Silvano M. Maggiani, che per ben nove anni ha ricoperto con zelo ammirevole l’ufficio di Preside della Facoltà; ai Consiglieri di Presidenza e di Facoltà uscenti ed eletti, ai Docenti, interni ed esterni; un pensiero grato va al prof. Giancarlo Bruni, ora docente emerito, ma che fortunatamente non cessa d’insegnare; ai cari Studenti, che sono il fine del nostro servizio non solo accademico; al P. Bibliotecario e ai suoi collaboratori; a suor Ornella Di Angelo e a p. Enrico Casini, “angeli custodi” della Segreteria; a quanti, come il signor Antonio e il signor Lorenzo, che prestano servizio alla Portineria; alla Comunità di Studio del «Marianum» e alla Comunità Internazionale S. Alessio Falconieri, con cui condividiamo i valori, la vita religiosa ed intellettuale, e, non ultimo, la casa. Agli inizi del mio mandato permettetemi di fare un grato ricordo di coloro che considero e riconosco miei particolari maestri: i frati Servi di Maria padre Salvatore M. Meo († 1990) e padre Ignacio M. Calabuig († 2005). Essi, molti di noi lo hanno sperimentato, sono stati un prezioso dono e una cara presenza non solo per il Marianum: hanno accompagnato, sostenuto e promosso con passione la novità conciliare e l’approfondimento postconciliare di Santa Maria, stando attenti ad attuare tale palingenesi teologica, liturgica e prassica nell’ottica della sana ermeneutica della riforma più volte evocata da Benedetto XVI.12 Il Signore voglia donare, dotare anche oggi e per il futuro al Marianum simili persone, uomini e donne, per il bene della Chiesa e del mondo! 12 Nell’udienza di giovedì 22 dicembre 2005 alla Curia romana, Benedetto XVI è riandato col pensiero ai grandi avvenimenti che hanno segnato la vita della Chiesa dei nostri giorni e i suoi primi mesi di servizio pontificale, fra questi il quarantesimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II. A tal riguardo Papa Ratzinger osserva: «Tale memoria suscita la domanda: Qual è stato il risultato del Concilio? È stato recepito nel modo giusto? Che cosa, nella recezione del Concilio, è stato buono, che cosa insufficiente o sbagliato? Che cosa resta ancora da fare? Nessuno può negare che, in vaste parti della 12 Sin da ora, infine, desidero ringraziare di cuore a nome di tutti noi il prof. Ghislain Lafont, OSB, che invitato anzitempo dal preside precedente, il prof. Silvano M. Maggiani, terrà a noi la prolusione dal titolo La mariologie au coeur du tournant théologique contemporaine/ La mariologia al cuore della svolta teologica contemporanea, che ascoltiamo ben volentieri. Il Signore benedica con la sua provvidenza ciascuno di noi, supplice la Madre e Serva del Signore, Maria di Nazaret. Grazie. SALVATORE M. PERRELLA, OSM PRESIDE Chiesa la recezione del Concilio si è svolta in modo piuttosto difficile […]. Emerge la domanda: Perché la recezione del Concilio, in grandi parti della Chiesa, finora si è svolta in modo così difficile? Ebbene, tutto dipende dalla giusta interpretazione del Concilio o – come diremmo oggi – dalla sua giusta ermeneutica, dalla giusta chiave di lettura e di applicazione. I problemi della recezione sono nati dal fatto che due ermeneutiche contrarie si sono trovate a confronto e hanno litigato tra loro. L’una ha causato confusione, l’altra, silenziosamente ma sempre più visibilmente, ha portato e porta frutti. Da una parte esiste un’interpretazione che vorrei chiamare “ermeneutica della discontinuità e della rottura”; essa non di rado si è potuta avvalere della simpatia dei mass-media, e anche di una parte della teologia moderna. Dall’altra parte c’è “l’ermeneutica della riforma”, del rinnovamento nella continuità dell’unico soggetto-Chiesa, che il Signore ci ha donato; è un soggetto che cresce nel tempo e si sviluppa, rimanendo però sempre lo stesso, unico soggetto del Popolo di Dio in cammino […]. All’ermeneutica della discontinuità si oppone l’ermeneutica della riforma» (BENEDETTO XVI, Discorso del Santo Padre alla Curia Romana per gli auguri di Natale, 22 dicembre 2005, in Insegnamenti di Benedetto XVI, LEV, Città del Vaticano 2006, vol. 1, pp. 1023-1035; per l’intero discorso si vedano le pp. 1018-1032; dal punto di vista teologico invece, cf. AA. VV., L’herméneutique de Vatican II, in Revue Thomiste 60 [2010] pp. 5-240; 255-382; F. S. VENUTO, La recezione del Concilio Vaticano II nel dibattito storiografico dal 1965 al 1985, Effata’ Editrice Torino 2011; G. WHELAN, Interpreting Vatican II, in Gregorianum 92 [2011] pp. 606-616). 13