Legionellosi: esperienze nelle strutture ospedaliere e turistico alberghiere e proposte per la regione Umbria Dr Ubaldo Bicchielli ASL 3 Regione Umbria 1 Linee guida su legionellosi Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (Gazzetta Ufficiale 5-5-2000 n. 103) Delibera Giunta Regionale 8-6-05 n. 934 di recepimento delle Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico ricettive e termali (Conf. Stato Regioni del 13-1-2005 2 Cosa sono le linee guida ? “Con le "Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi" si intende fornire uno strumento operativo per facilitare l'accertamento dei casi e per individuare le scelte strategiche sulle misure preventive e di controllo”. (L. g. anno 2000) 3 Linee guida anno 2005 …… e' da considerarsi un insieme di suggerimenti tecnico-pratici, basati sulle evidenze scientifiche piu' aggiornate, la cui implementazione, mentre da un lato non costituisce obbligo per i responsabili delle strutture alberghiere, dall'altro non li esime dalle responsabilita' inerenti alla tutela del diritto alla salute del cliente ospite 4 Come applicare delle linee guida intersettoriali in sanità pubblica ? -occorrono sempre delle delibere regionali applicative, magari con sanzioni ? -occorre individuare strade del tutto nuove: puntare sull’innovazione ? 5 Una risposta nelle “linee guida delle linee guida” LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO HA EMANATO: “Linee guida per la prevenzione sanitaria e per lo svolgimento delle attività del dipartimento di prevenzione delle ASL” 6 “Linee guida per la prevenzione sanitaria e per lo svolgimento delle attività del d. di prevenzione delle ASL” 1. 2. 3. 4. identificare i rischi e valutare il loro impatto sulla salute lavorare per obiettivi e progetti usare la metodologia della promozione della salute esplicitare i criteri di priorità 7 Problema legionellosi Lavoriamo per obiettivi e progetti 8 La legionellosi partiamo, come in ogni progetto che si rispetti, dal problema: -è una malattia grave, con punte elevate di mortalità nonostante la terapia specifica, -è presente nel nostro territorio, anche se non frequente, -è ancora poco conosciuta e scarsamente tenuta presente dai clinici dei nostri ospedali -è ritenuta un problema rilevante dalla programmazione nazionale -vi sono conoscenze ormai consolidate sulla sua origine e sulla sua possibile prevenzione 9 La legionellosi segue - il problema: -è prevenibile tramite semplici accorgimenti tecnici -non è conosciuta né dal grande pubblico né dalle categorie che sono determinati nella sua prevenzione -è fonte potenziale di gravi danni all’immagine e alla credibilità del sistema alberghiero, recettivo, della regione Umbria e del SSR se vi fossero episodi emergenti 10 La legionellosi Il problema è rilevante e richiede, soprattutto, iniziative di informazione, educazione e formazione. Promozione della salute 11 Promozione della salute significa conferire alle popolazioni i mezzi per assicurare il maggior controllo sul proprio livello di salute e di migliorarlo ciò si ottiene attraverso attività che in parte attengono al sistema sanitario e in parte ad altri settori della società 12 Promozione della salute 2 in questo caso i mezzi da conferire sono essenzialmente: le conoscenze ed i comportamenti idonei a prevenire la eccessiva moltiplicazione della Legionella nelle tubazioni o negli impianti di strutture ricettive, di ospedali e di altre strutture comunitarie. 13 Le azioni programmate nella ASL 3 nel 2002 1) Invio a tutti gli esercenti attività ricettive di informazioni su come prevenire la legionellosi 2) esecuzione di sopralluoghi di verifica presso gli stessi esercizi 3) comunicazione di tali iniziative alle associazioni di categoria ed agli enti pubblici interessati 14 Le azioni programmate nella ASL 3 nel 2002 4) Proporre alle direzioni sanitarie ospedaliere ed alle direzioni dei distretti un modello applicativo delle linee guida 5) Coordinare il lavoro di tali strutture sanitarie della ASL per la concreta applicazione delle misure preventive 15 La verifica delle azioni programmate nella ASL 3 nel 2002 Non è stata attuata una verifica strutturata degli interventi I casi diagnosticati di legionellosi sono aumentati: Aumento reale ? Migliore diagnosi grazie agli interventi eseguiti presso gli ospedali ? 16 L’ipotesi per l’applicazione delle Linee Guida emanate nel 2005 in Umbria Applicare un metodo rigoroso di progettazione che preveda una valutazione finale Interessare il bacino regionale in maniera da coinvolgere al giusto livello gli stakeholders 17 Quale metodo di progettazione ? metodologia della Progettazione orientata su obiettivi (OOPP; Objectives Oriented Project Planing) su cui si basa la Progettazione Partecipata ha come strumento principale il Logical Framework Approach (LFA) o approccio al quadro logico 18 Cos’è la progettazione orientata su obiettivi È un metodo nato negli anni 80 nell’ambito della cooperazione internazionale Mutua alcuni aspetti dal Project Management utilizzato nel settore privato Dal 1987 è anche alla base della progettazione dell’OMS Dagli anni 90’ è utilizzata anche dalla Commissione Europea per i progetti comunitari 19 Cos’è la progettazione orientata su obiettivi (2) È il metodo promosso dall’ISS nel master PROFEA (Albeto Perra) E considerata un metodo che consente, facilita, la valutazione di esito di programmi di prevenzione e promozione della salute (documento CDC del 1999) 20 Cos’è la progettazione orientata su obiettivi Pone risalto su di un modello partecipato di programmazione basato su Analisi e coinvolgimento degli stakeholders (tutti i soggetti interessati e coinvolti dal progetto) Strumenti grafici di analisi dei problemi ed individuazione degli obiettivi che favoriscono la partecipazione Promozione della salute 21 22 LE DUE FASI DELL’APPROCCIO LOGICAL FRAMEWORK FASE 1 - ANALISI FASE 2 - PIANIFICAZIONE Analisi dei problemi: - identificare i portatori di interesse ed i loro problemi chiave - identificare i vincoli e le opportunità determinare le relazioni causa– effetto. Logical framework, quadro logico: - definire la struttura di progetto - testare la sua logica - formulare gli obiettivi in termini misurabili. Analisi degli obiettivi: - sviluppare gli obiettivi dai problemi identificati - identificare i mezzi per chiudere le relazioni causa-effetto. Analisi strategica: - identificare le differenti strategie per raggiungere gli obiettivi - determinare gli obiettivi complessivi e lo scopo del progetto. Piano delle attività: - determinare la sequenza ed i vincoli di dipendenza delle attività - stimare la durata - determinare i milestones - assegnare le responsabilità Piano delle risorse: - sviluppare dal piano delle attività il piano degli input ed il budget. 23 La proposta in Umbria L’ipotesi di progetto presentata deriva da un gruppo di lavoro costituito da rappresentanti dei dipartimenti di prevenzione delle 4 aziende sanitarie È da approfondire e verificare ulteriormente, con il coordinamento dalla Regione, tra ASL, l’ARPA ed operatori del settore 24 25 Albero dei problemi aumento delle notifiche di casi di legionellosi legati al turismo anche in Umbria mancata conoscenza del problema da parte degli impiantisti e idraulici mancanza di aggiornamento professionale specifico dei tecnici coinvolti mancata applicazione delle indicazioni operative preventive contenute nelle linee guida Mancanza o carenza di conoscenze sulle modalità di prevenzione attività turistiche prevalentemente medie e piccole con insufficiente supporto tecnico 26 Diagramma degli obiettivi diminuzione delle notifiche di casi di legionellosi legati al turismo in Umbria impianti con carica batterica assente o bassa Miglioramento sia della struttura degli impianti che della manutenzione Progettisti e manutentori informati e formati Corsi di aggiornamento per progettisti e manutentori vengono compilati i registri standard delle manutenzioni e della valutazione del rischio Viene proposto un metodo standard di individuazione e valutazione del rischio Opuscolo informativo su idonee caratteristiche strutturali e modalità di manutenzione vengono individuati i responsabili della valutazione del rischio Vengono informati e motivati i gestori delle attività ricettive e termali rispetto 27alle linee guida Proposta di quadro logico del progetto Progetto prevenzione delle legionellosi nelle attività ricettive e termali dell’Umbria Logica dell’intervento Strategia Obiettivo generali diminuzione dei casi di legionellosi legati al turismo in Umbria Obiettivi specifici - 80 % impianti idrici e di condizionamento aria delle strutture ricettive e termali adeguati - 90 % applicazione linee guida nazionali per prevenzione legionellosi nelle attività ricettive -% di impianti adeguati Censimento impianti Risultati attesi -gli impianti idrici vengono censiti e valutati -vengono individuati i responsabili della valutazione del rischio -vengono compilati i registri standard delle manutenzioni e della valutazione del rischio -censimento concluso - % di ditte che hanno individuato il responsabile -% di ditte che hanno il registro compilato -indagine con scheda di vigilanza a campione randomizzato Indicatori Fonti di verifica Rischi – assunzioni presupposti Attività 28 Proposta di quadro logico del progetto (segue) Progetto prevenzione delle legionellosi nelle attività ricettive e termali dell’Umbria Logica dell’intervento Strategia Indicatori Fonti di verifica Rischi – assunzioni presupposti Obiettivo generali Obiettivi specifici Risultati attesi Attività - - - - formazione tecnici della prevenzione su vigilanza impianti per prevenzione legionellosi - invio scheda informativa, modelli di analisi dei rischi e di registro e linee guida a tutti i gestori - organizzazione attività di formazione per gestori con associazioni di categoria - organizzazione attività di aggiornamento per progettisti e tecnici impiantisti con associazioni di categoria -attività di vigilanza mirata dei Dipartimenti di P. su applicazione linee guida -……………. 29 Grazie dell’attenzione 30