PROGRAMMA ANNUALE DELLE ATTIVITA’ DELL’ATC PS1 (L.R. 7/95 art. 19 comma 3) 27 marzo 2015 a cura di: Servizi e Consulenze per la Gestione Faunistica e Ambientale di Giovanni Giuliani, PhD Lo scrivente Dott. Giovanni Giuliani, in possesso dei requisiti previsti dai Criteri ed Indirizzi per la Pianificazione Faunistico-‐Venatoria 2010-‐2015 della Regione Marche al § 11.1, dichiara di aver fornito collaborazione tecnica per la redazione del presente programma. Giovanni Giuliani, PhD Premessa In previsione della presentazione del piano quinquennale di gestione (Art. 19, c.1 L.R. 7/95) entro tre mesi dall’approvazione del redigendo Piano Faunistico-Venatorio provinciale e in conformità alle indicazioni del comma 3 dell’art.19 della L.R. 7/95 viene presentato, attraverso il presente elaborato, il programma annuale delle attività dell’ATC PS1. La presente relazione in coerenza temporale con il programma annuale 2014, riferisce la programmazione delle attività per il periodo 1° aprile 2015 – 31 marzo 2016. Il programma annuale 2015 (in seguito PrA015) è redatto in conformità al § 8.2 Indirizzi per la pianificazione e gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia dei Criteri ed Indirizzi per la Pianificazione Faunistico- Venatoria 2010-2015 della Regione Marche (in seguito CIPFV) e non prevede la programmazione riferita alla gestione degli Ungulati selvatici essendo questa realizzata secondo la pianificazione stabilita dal R.R. 3/2012. IlPrA015 è strutturato nei seguenti paragrafi: 1. Pianificazione territoriale. 2. Attività realizzate. 3. Istituti faunistici. 4. Gestione degli istituti faunistici. 5. Miglioramenti ambientali ed interventi in agricoltura a favore della fauna. 6. Prevenzione e risarcimento dei danni provocati dalla fauna selvatica. 7. Gestione faunistico-venatoria del territorio a caccia programmata. 8. Organizzazione del personale volontario. 9. Monitoraggio dello stato di attuazione del programma. 10. Formazione. 11. Informazione e comunicazione. 1 1. Pianificazione territoriale In attesa della presentazione del Piano faunistico-venatorio provinciale e delle indicazioni di pianificazione territoriale a fini faunistici in esso contenute, ilPrA 015 propone un quadro di analisi dell’attuale stato di pianificazione territoriale dell’ATC PS1. Ciò, anche in virtù della possibilità di presentare un nuovo assetto territoriale da parte dell’ATC PS1 in conformità alle indicazioni del redigendo PFV provinciale. 1.1. Distretti territoriali omogenei Il territorio dell’ATC PS1 è suddiviso in Distretti Territoriali Omogenei (DTO). Tale ripartizione territoriale è stata sviluppata nel rispetto delle indicazioni previste nei CIPFV e nell’intento di concretizzare la realizzazione degli obiettivi di gestione faunistica secondo dei modelli funzionali di organizzazione territoriale. I DTO dell’ATC PS1, di seguito elencati (Tab. 1) con indicazione dei comuni ricadenti, della SPFV totale e della SPFV netta, risultano invariati rispetto a quanto indicato nel Programma annuale 2014. Tab.1 Ripartizioni superfici e territori comunali dei DTO nell’ATC PS1 D.T.O. 1 2 3 4 Comune SPFV ha SPFV netta ha Gabicce Mare Gradara Montelabbate 19.007 17.458 Pesaro Tavullia Vallefoglia Auditore Montecalvo in Foglia Petriano 26.655 23.874 Tavoleto Urbino Borgo Pace Fermignano Mercatello sul Metauro 30.980 27.560 Peglio Sant’Angelo in Vado Urbania Belforteall’Isauro Carpegna Frontino Lunano Macerata Feltria Mercatino Conca Monte Cerignone 31.534 21.739 Montecopiolo Montegrimano Piandimeleto Pietrarubbia Sassocorvaro Sassofeltrio 2 2. Attività realizzate nella stagione venatoria 2014-2015 Di seguito si riportano, in sintesi, le informazioni e i dati dei prelievi venatori e delle attività di gestione realizzate nella S.V. 2014-2015 riferite alla selvaggina stanziale (Ungulati selvatici esclusi). 2.1 Prelievi Al momento l’ATC PS1 non avendo ancora ricevuto dalla Regione Marche il dispositivo di lettura elettronica dei tesserini regionali e stante l’oggettiva difficoltà di discernere correttamente,tramite la sola lettura della pagina di sintesi, gli abbattimenti di fauna stanziale realizzati nel territorio di propria competenza da quelli negli istituti faunistico-venatori privati e in altri A.A.T.T.C.C., attualmente non è possibile fornire i dati di prelievo della S.V. 2014-2015. 2.2 Ripopolamenti I ripopolamenti realizzati nell’anno 2014, sono stati realizzati nel mese di agosto con lepri e fagiani di 4 mesi di età. I quantitativi di immissione, suddivisi per specie e DTO, sono riportati nella tabella che segue: Ripopolamenti specie/DTO 2014 Fagiano n. esemplari Lepre n. esemplari DTO1 DTO 2 DTO 3 DTO 4 1298 129 827 142 (1*) 0 (2*) 0 (2*) 875 87 Delle aliquote sopra elencate il 60% di entrambe le specie e per ogni DTO è stato destinato al territorio di caccia programmata, mentre il 40% agli istituti presenti all’interno dei rispettivi DTO. NB: − (1*) nel DTO 2 60 lepri (età ≥ 12 mesi) delle 142 totali sono state immesse nel mese di aprile; − (2*) il DTO 3 ha richiesto al Comitato di gestione di non ricevere alcun quantitativo di lepri e fagiani per ripopolamento. 2.3 Catture, censimenti, miglioramenti ambientali e piani di controllo numerico Per problematiche connesse al recente insediamento dell’attuale Comitato di gestione e ad una relativa mancata pianificazione completa delle attività gestionali, nel 2014 non è stato possibile programmare, e di conseguenza realizzare, attività gestionali quali: • • • censimenti di Fagiano, Lepre e Volpe; interventi di controllo di Volpe (*) e Corvidi; miglioramenti ambientali e interventi in agricoltura a favore della fauna. (*) gli interventi di controllo della Volpe nel 2014 sono stati realizzati e coordinati direttamente da parte dalla Provincia di Pesaro e Urbino. 3 3. Istituti faunistici L’attuale quadro di composizione dell’ATC PS1 in istituti faunistici (Zone di protezione speciale della fauna, Articoli 9, 10, 10 bis, Titolo II, L.R. 7/95), configura la necessità di un’analisi territoriale completa al fine di comprendere le potenzialità territoriali ai fini di un’efficiente gestione di Lepre e Fagiano. Ciò, sia nella distribuzione territoriale dei diversi istituti, sia nell’individuazione di territori che rispettino i parametri di estensione e vocazionalità ambientale per le specie obiettivo di cui al § 5.1.4 e al § 5.1.6 dei CIPFV. In virtù di quanto sopra, appare necessario definire un prospetto dettagliato dello status degli istituti faunistici attualmente esistenti e in funzione nell’ATC PS1. Tale prospetto (Tab. 2), risulta di fondamentale importanza al fine di consentire un’analisi completa della pianificazione territoriale vigente permettendo,così, di formulare eventuali nuove proposte di assetto degli istituti faunistici conformi alle indicazioni del redigendo PFV provinciale. Il Comitato di gestione dell’ATC PS1 ha comunicato ai DTO, nel mese di febbraio, di proporre eventuali modifiche all’assetto territoriale in istituti faunistici esistente. Successivamente alla consegna del presente programma annuale delle attività dell’ATC PS1 e non oltre il 15 aprile, l’ATC comunicherà alla Provincia le eventuali variazioni dell’attuale assetto territoriale con formulazione di specifiche proposte riguardanti la restituzione all’attività venatoria degli istituti già prorogati o in scadenza, l’individuazione di aree destinate a nuove istituzioni con la presentazione di appositi piani di gestione come previsto agli articoli 9, 10 e 10 bis della L.R. 7/95, o la parziale revisione territoriale di quelli esistenti. 4 Tab. 2: Prospetto degli istituti faunistici in vigore nell’ATC PS1 a marzo 2014. - gli istituti in scadenza, o già prorogati e quelli che non rispettano i parametri di cui ai § 5.1.4 e 5.1.6 sono contrassegnati con (*) Superficie totale ha Comuni Status Bevano (*) 170 Pesaro Montemarrone 704 Pesaro – Montelabbate – Vallefoglia – Tavullia scaduta/prorogata dal 2013 Querciabella – Ginestreto (*) 678 Pesaro Sant’Andrea (*) 222 Pesaro Talacchio (*) Buzzo (*) 575 177 Vallefoglia Il Castello (*) 48 Pesaro Pesaro scaduta/prorogata dal 2013 scaduta/prorogata dal 2013 in scadenza scadenza 2016 scadenza 2016 Selvagrossa 762 Tavullia – Gradara – Pesaro scaduta Apsa (*) 389 Urbino – Petriano La Frana (*) Brombolona (*) Rancitella Armellina Miniera Cappuccini (*) Pieruccia (*) Valbona (*) Biforca Calmollino Fermignano Peglio 390 45 286 233 178 334 498 491 195 594 651 384 Montecalvo in Foglia Urbino Urbino Urbino– Petriano Urbino Sant’Angelo in Vado Mercatello sul Metauro Borgo Pace Borgo Pace Urbania Fermignano Peglio Certalto – Fossatone 713 Macerata Feltria Ventena (*) 306 Tavoleto – Mercatino Conca Casinina Sassofeltrio Mulas 181 156 341 Piandimeleto 586 Sassocorvaro Nord 389 Sassocorvaro Sud 680 Auditore Sassofeltrio Sassocorvaro– Urbino Belforteall’Isauro – Piandimeleto – Sant’Angelo in Vado Sassocorvaro – Auditore – Tavoleto Sassocorvaro – Macerata Feltria Denominazione ZRC DTO 1 CPuRF Aree di Rispetto ZRC DTO 2 CPuRF Aree di Rispetto ZRC DTO 3 CPuRF Aree di Rispetto ZRC CPuRF DTO 4 Aree di Rispetto 5 scadenza 2016 scaduta/prorogata dal 2013 in scadenza in scadenza in scadenza scaduta scaduta scadenza 2016 scadenza 2018 scadenza 2018 scadenza 2016 scaduta scaduta scaduta scaduta/prorogata dal 2013 scaduta/prorogata dal 2013 scadenza 2016 scadenza 2016 scaduta scaduta scaduta scaduta 3.1 Zone di Ripopolamento e Cattura (ZRC) In Tab. 2 sono elencate le ZRC istituite nei DTO dell’ATC PS1. Come già evidenziato nel Programma annuale delle attività 2014, permangono ad oggi incongruità con quanto previsto al § 5.1.4 dei CIPFV. Al fine di definire una nuova pianificazione territoriale delle zone di ripopolamento e cattura rispettosa delle indicazioni dei CIPFV e del redigendo PFV provinciale, appare doveroso evidenziare suddette incongruità per alcune ZRC nel prospetto che segue: Mancato rispetto dei parametri di estensione minima (NB: SPFV > 300 ha) denominazione istituto status Superficie totale ha SPFV ha ZRC Bevano scaduta/prorogata dal 2013 170 120 ZRC Sant’Andrea scaduta/prorogata dal 2013 222 184 ZRC Cappuccini scadenza 2016 334 286 ZRC Talacchio in scadenza 575 291 ZRC Ventena scaduta/prorogata dal 2013 306 282 Mancato rispetto dei parametri di uso del suolo (NB: Lepre: bosco ˂ 60%, seminativi > 10%; Fagiano: bosco˂ 40%, seminativi > 50%) denominazione istituto status % bosco % seminativi ZRC Pieruccia scadenza 2018 86% 5% ZRC Valbona scadenza 2018 81% 7% Il quadro complessivo delle ZRC esistenti configura la necessità di una prossima revisione di tali istituti, sia nella loro localizzazione spaziale nei DTO così da distribuire il più possibile omogeneamente le zone di ripopolamento e cattura nelle diverse realtà gestionali del territorio, sia nella definizione di estensioni di SPFV minima e di parametri di uso suolo che possano favorire la produttività di Fagiano e Lepre secondo quanto indicato al § 5.1.4 dei CIPFV. Lo status di distribuzione e composizione di tali istituti evidenzia, quindi, una oggettiva difficoltà nell’impostare un’efficace e produttiva gestione dei nuclei di popolazione di Fagiano e di Lepre,al fine di conseguire le seguenti finalità: − − irradiamento nei territori contigui alle ZRC; esigenze di ripopolamento dei DTO (*). (*l’ATC in virtù delle prescrizioni del § 7.1.2 dei CIPFV, potrà “utilizzare entro il 2015 per gli interventi di ripopolamento di Lepre, esclusivamente soggetti catturati localmente”). Sulla base di quanto fin qui evidenziato, L’ATC provvederà entro il 15 aprile a presentare alla Provincia una proposta di nuovo assetto territoriale delle ZRC. Per le ZRC i cui parametri di vocazione ambientale offriranno l’opportunità di incremento di Lepre e Fagiano sarà formulata specifica richiesta di gestione (ad oggi non formalizzata attraverso alcun atto di concessione) con la redazione di appositi piani di gestione faunistico-ambientale come previsto dall’art.9, comma 4 della L.R. 7/95. 6 3.2 Centri pubblici di riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale (CPuRF) La gestione dei CPuRF, gli interventi di ripopolamento con il supporto di strutture di ambientamento e le eventuali catture da attuare in questi competono all’ATC sulla base di specifico programma approvato dalla Provincia. I CPuRF, sulla base delle indicazioni al § 5.1.6 dei CIPFV devono rispettare un estensione di SPFV compresa tra 100 ha e 300 ha. In Tab. 2 emergono incongruità di estensione territoriale per i seguenti istituti: Mancato rispetto dei parametri di estensione minima (NB: SPFV ≥ 100 ha ≤ 300 ha) denominazione istituto status Superficie totale ha SPFV ha 177 CPuRF Buzzo scaduta/prorogata dal 2013 98 48 CPuRF il Castello scaduta/prorogata dal 2013 29 CPuRF Brombolona scadenza 2016 45 41 Evidenziando che le scelte che hanno portato ad individuare gli attuali CPuRF non sono state adottate da questo Comitato di gestione, si manifesta la necessità di rivedere l’attuale assetto territoriale dei CPuRF. Entro il 15 aprile il Comitato di gestione dell’ATC PS1 formulerà alla Provincia specifiche e dettagliate proposte di nuove istituzioni di CPuRF, con presentazione di appositi piani di gestione come previsto dall’art. 10, comma 1 della L.R. 7/95. 3.3 Aree di Rispetto (AR) L’art. 10 bis, comma 1 della L.R. 7/95 affida l’istituzione delle aree di rispetto agli ambiti territoriali di caccia. L’attuale estensione complessiva delle AR nell’ATC PS1 risulta pari a 4.798 ha, per un totale di 10 aree di rispetto. Rispetto alla pianificazione riportata nel programma annuale 2014 è stata aggiunta in elenco l’AR Peglio, istituita dal 2013, ma mai riportata in cartografia e nei prospetti della pianificazione vigente. L’istituzione delle AR in vigore è determinata da scelte operate dal precedente Comitato di gestione e la loro odierna estensione complessiva è da giudicarsi eccessiva. In virtù della necessità di corrispondere ad una produttiva gestione degli istituti faunistici principalmente finalizzata alla cattura a scopi di ripopolamento ed all’irradiamento di Fagiano e Lepre nei territori ad esse contigui e nell’inattuabilità delle catture all’interno delle AR, l’istituzione delle aree di rispetto è da ritenersi di secondaria importanza rispetto a quella di ZRC e CPuRF. Per tali ragioni l’attuale Comitato di gestione, a seguito di un confronto con i DTO, ha già valutato eventuali modifiche da apportare a tali zone, principalmente volte alla trasformazione in altri istituti faunistici. Le proposte di nuova pianificazione, come per le ZRC e i CPuRF, saranno comunicate alla Provincia entro il 15 aprile con dettaglio delle scelte e dei programmi di gestione adottati. 3.4 Zone di Addestramento Cani di tipo B permanenti (ZAC tipo B permanente) In conformità alle indicazioni del Programma annuale 2014, sarà valutata anche per il 2015la possibilità di proporre l’istituzione di una ZAC tipo B permanente per l’addestramento e l’allenamento di razze da seguita su Lepre. L’eventuale istanza sarà presentata tra il 1 gennaio e il 31 marzo 2016. L’estensione di suddetta ZAC sarà compresa tra un minimo di 100 ha e un massimo di 500 ha. 7 4. Gestione degli istituti faunistici A seguito della presentazione alla Provincia, entro il 15 aprile, delle proposte di nuova pianificazione degli istituti faunistici e della relativa eventuale approvazione da parte dell’ente, l’ATC presenterà per ciascun istituto (compresi quelli già in vigore o in proroga) uno specifico piano di gestione faunistico-ambientale. Suddetti piani saranno articolati, in linea generale, secondo i seguenti aspetti strutturali: 1. individuazione dei livelli di idoneità ambientale per le specie obiettivo (Lepre e Fagiano); 2. definizione dei parametri di densità obiettivo minima dei popolamenti di Lepre e Fagiano utili alla realizzazione dei piani di cattura a scopo di ripopolamento; 3. definizione delle metodologie e dei tempi di realizzazione dei conteggi pre-riproduttivi (invernaliprimaverili) e post-riproduttivi (estivi-autunnali) di Lepre e Fagiano; 4. individuazione degli interventi di miglioramento ambientale e in agricoltura a favore della fauna obiettivo di gestione(*); 5. programmazione delle catture con indicazione delle modalità di intervento; 6. definizione delle metodologie e dei tempi di realizzazione dei conteggi delle specie predatrici (Corvidi, Volpe e Cinghiale); 7. pianificazione e organizzazione delle attività di controllo dei predatori; 8. definizione e pianificazione delle modalità di vigilanza; 9. individuazione del personale volontario deputato al coordinamento ed all’esecuzione delle attività di gestione; 10. definizione di protocolli operativi per l’organizzazione e la realizzazione delle attività di gestione previste; 11. determinazione e assegnazione delle risorse economiche destinate alla realizzazione degli interventi gestionali. (*) Gli interventi in agricoltura a favore della fauna selvatica saranno realizzati secondo le modalità riportate al successivo paragrafo 5. La presentazione dei programmi di gestione di cui sopra non impedirà, in ogni caso, l’individuazione da parte dell’ATC e la conseguente realizzazione da parte dei DTO di alcuni interventi gestionali negli istituti esistenti che, per le caratteristiche di vocazionalità ambientale verso Lepre e Fagiano, offrono già possibilità di incremento di tali specie. In particolare, di alcune attività gestionali, già programmate da tempo e la cui sospensione temporanea determinerebbe il mancato conseguimento delle importanti finalità per cui sono state disposte, quali: • • • • • • • bando per i miglioramenti ambientali a fini faunistici 2015 (si veda capitolo successivo); piano di controllo numerico di Cornacchia grigia e Gazza (ad approvazione avvenuta e con inizio nei termini temporali previsti dal piano stesso); piano di controllo numerico della Volpe; interventi di controllo numerico del Cinghiale finalizzati alla tutela della produttività di Fagiano e delle coltivazioni; conteggi dei maschi cantori di Fagiano; foraggiamento del Fagiano tramite bidoni con griglia di dispersione da effettuarsi con densità minima di foraggiamento pari a 1 bidone foraggiatore/5 ha ed entro i 7 giorni successivi alla trebbiatura dei cereali; ripopolamenti di Fagiano (rapporto sessi 1:3; quantità minime 10 individui/kmq di SPFV per ogni istituto),in periodo tardo primaverile e estivo, a fini ricostituivi dei nuclei di popolazione (ove le D. si discostino da quella obiettivo) tramite il pre-ambientamento e la successiva liberazione con supporto trofico diffuso di esemplari di 60-120 giorni di età, e nei mesi di febbraio-marzo tramite liberazione di soggetti riproduttori provenienti da catture in ambiente naturale o semi-naturale; 8 • ripopolamenti di Lepre (rapporto sessi 1:1), nel periodo dicembre-febbraio, a fini ricostituivi dei nuclei di popolazione (ove le D. si discostino da quella obiettivo), tramite l’utilizzo di soggetti di cattura. Per i ripopolamenti di giovani fagiani verranno utilizzati soggetti provenienti da allevamenti che rispettino i seguenti requisiti: • • • • • nascite ricadenti nei mesi di marzo e aprile; introduzione degli animali in voliera a terra entro e non oltre i 28 giorni di vita; sospensione dei trattamenti farmacologici a 10 giorni dalla fornitura; densità massime di voliera pari a: - 1 capo/mq fino a 60 giorni di vita; - 0,5 capi/mq oltre i 60 giorni di vita; caratteristiche delle voliere: - superficie minima pari a 1000 mq. per fagiani oltre i 60 giorni di vita; - altezza minima di 3 metri con rete di copertura anti-urto e schermo sulle porzioni laterali; - presenza interna di posatoi in legno e di diffusi elementi arbustivi ed arborei naturali. Di seguito si elencano quegli istituti esistenti che mostrano già caratteristiche ambientali favorevoli all’incremento delle specie obiettivo e per i quali l’ATC PS1 intende perseguire, sin da subito, gli interventi gestionali di cui sopra. Per ogni ZRC e CPuRF si riportano anche le densità obiettivo minime (D.) di Lepre e Fagiano che si intendono raggiungere entro la primavera 2016. DTO 1 2 3 4 Tipologia e denominazione istituto ZRC Montemarrone AR Selvagrossa CPuRF Rancitella AR Armellina AR Miniera AR Calmollino AR Fermignano AR Peglio ZRC Certalto – Fossatone ZRC Ventena (*) CPuRF Casinina CPuRF Sassofeltrio AR Mulas AR Piandimeleto AR Sassocorvaro Nord AR Sassocorvaro Sud Superficie totale ha SPFV ha D. Lepre (n/kmq) D. Fagiano (n/kmq) 704 586 10 10 762 286 233 178 594 651 384 710 259 214 162 570 619 371 10 - 10 - 713 683 10 12 306 181 156 341 586 282 163 148 323 559 10 10 10 - 12 12 10 - 389 368 - - 680 655 - - (*) la SPFV della ZRC Ventena sarà incrementata al fine di rispettare i parametri indicati al § 5.1.4 dei CIPFV. L’ATC stanzierà, nel 2015, la somma di € 10.293,98 (*) per le attività di vigilanza venatoria nelle ZRC, nei CPuRF e nelle AR. Le attività di vigilanza saranno organizzate sulla base di specifiche convenzioni e accordi promossi dal Comitato di gestione con le A.A.V.V. (*) L’ATC si riserva di rivedere tale importo a seguito dell’approvazione, entro il 30 aprile, del bilancio preventivo. 9 5. Miglioramenti ambientali ed interventi in agricoltura a favore della fauna L’ATC ha pubblicato in data 16 gennaio 2015 un bando per i miglioramenti ambientali a fini faunistici, incentivando, tramite l’erogazione di contributi pari a € 26.281,13, i proprietari e/o conduttori di fondi agricoli inclusi nel territorio degli istituti faunistici (ZRC, CPuRF e AR) dell’ATC PS1, alla creazione e al ripristino di aree finalizzate alla sosta, al rifugio ed alla alimentazione della fauna selvatica, con particolare riferimento alle specie obiettivo di gestione (Fagiano e Lepre). Il contributo è stato assegnato all’ATC attingendo alle disponibilità del finanziamento deliberato dalla Regione Marche con Decreto n. 2921/13. Ai fini dell’accesso ai contributi, le tipologie di intervento contemplate sono le seguenti: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Semina di colture “a perdere” (ovvero riservate all’alimentazione delle specie obiettivo). Impianto o mantenimento di filari di siepe, zone cespugliate e piccoli boschetti. Incremento e conservazione delle superfici ad incolto. Posticipazione dello sfalcio della vegetazione spontanea delle tare aziendali. Posticipazione dell’aratura o interramento delle stoppie. Astensione all’uso di fitofarmaci. Il Comitato di gestione valuterà la possibilità di prorogare la scadenza delle domande di accesso oltre la data del 30 aprile, così da incentivare l’adesione dei conduttori e/o proprietari di fondi agricoli. Per il 2016 il Comitato di gestione, fatta salva la disponibilità dei fondi regionali, è intenzionato a riproporre il medesimo bando, estendendo le azioni contemplate anche agli istituti faunistici inclusi nella proposta di nuova pianificazione territoriale dell’ATC. Oltre agli interventi previsti in dettaglio nel suddetto bando, il Comitato di gestione solleciterà i DTO ad intraprendere ulteriori misure di sostegno per Fagiano e Lepre. In particolare, saranno incentivate, con particolare riferimento agli istituti faunistici dell’ATC, le seguenti azioni finalizzate all’incremento della produttività di Fagiano e Lepre: − − − creazione capillare di punti di abbeverata tramite l’uso di vasche e serbatoi specifici e/o la creazione di piccoli bacini artificiali (previo assenso del proprietario o conduttore del fondo agricolo interessato) funzionale a minimizzare la mortalità e la dispersione estiva del Fagiano; distribuzione di alimentazione artificiale (granaglie),specifica per il Fagiano, tramite appositi bidoni a dispersone, da realizzarsi a partire dalla settimana successiva alla trebbiatura dei cereali fino alla terza decade di marzo (densità di foraggiamento minima = 1/5 ha) così da limitare la mortalità giovanile ed incrementare la produttività potenziale (n. uova/femmina); monitoraggio degli sfalci dei medicai e dei foraggi in genere, con sensibilizzazione “sul luogo” dell’operatore addetto all’esecuzione di “tagli centrifughi” e realizzazione preliminare di almeno 1 via di fuga. 6. Prevenzione e risarcimento dei danni provocati dalla fauna selvatica Nel tema dei danneggiamenti causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole è obiettivo prioritario dell’ATC PS1 attuare tutte le misure gestionali deputate ad un efficace prevenzione. Ciò, ribadendo che le finalità di una corretta gestione faunistica si conseguono innanzitutto con una ragguardevole riduzione dei danneggiamenti e non –prioritariamente- con la diminuzione delle densità delle specie colpevoli attraverso l’applicazione di misure di controllo numerico delle stesse. Attività, queste ultime, da considerarsi sempre di esecuzione straordinaria e da applicarsi, razionalmente, solo qualora venga constatato un oggettivo fallimento delle misure di prevenzione diffusamente applicate. 10 L’ATC PS1 prevede, anche per il 2015,di stanziare il medesimo fondo di € 20.000(*) previsto per il 2014, per l’acquisto di strutture e strumenti di prevenzione dei danneggiamenti della fauna selvatica alle produzioni agricole. L’acquisizione in forma di comodato gratuito delle strutture e degli strumenti di prevenzione, da parte degli interessati che ne faranno richiesta, avverrà a seguito della pubblicazione sul sito internet dell’ATC PS1 e della comunicazione alle associazioni agricole, dei criteri di priorità di accesso e delle modalità di richiesta delle stesse. Inoltre, l’ATC provvederà, nei termini della normativa vigente e secondo le modalità stabilite dal Comitato di gestione, ad istruire le pratiche di indennizzo dei danni prodotti dalla fauna selvatica alle produzioni agricole nel territorio compreso entro i propri limiti amministrativi. (*)L’ATC si riserva di rivedere tale importo a seguito dell’approvazione, entro il 30 aprile, del bilancio preventivo. 7. Gestione faunistico-venatoria del territorio a caccia programmata La gestione del territorio di caccia programmata sarà condotta principalmente secondo le azioni elencate sinteticamente nei punti che seguono: I. II. III. Realizzazione di azioni diffuse di prevenzione dei danneggiamenti alle produzioni agrarie secondo le modalità illustrate al paragrafo 6. Esecuzione di interventi di ripopolamento di Fagiano e Lepre fino alla concorrenza massima di un importo pari a circa € 160.000 (*). I ripopolamenti nel territorio a caccia programmata saranno definiti e programmati attraverso la redazione di un apposito Piano di ripopolamento (Pr) approvato dal Comitato di gestione. Tale Pr determinerà le modalità, i luoghi di immissione e le ripartizioni territoriali dei contingenti di animali in base a criteri oggettivi quali: − vocazionalità dei singoli territori dei DTO per Lepre e Fagiano; − SPFV complessiva del DTO; − numero dei cacciatori iscritti all’ATC PS1 in ogni DTO; − realizzazione di strutture e azioni di gestione (definite dal Pr)atte a limitare la mortalità dei soggetti immessi. Per i ripopolamenti di Fagiano e Lepre saranno, infine, rispettati i seguenti requisiti: − Fagiano:impiego principale (60% minimo del numero complessivo di soggetti acquistati) di fagiani di 60-120 giorni di vita e di soggetti riproduttori di origine naturale o semi-naturale (40% massimo), secondo i tempi e i metodi previsti per gli istituti faunistici e descritti al paragrafo 4; − Lepre: impiego di soggetti di cattura secondo i tempi e le modalità previsti per gli istituti faunistici e descritti al paragrafo 4. NB: Qualora siano confermate anche nel PFV provinciale le prescrizioni di cui al § 7.1.2 dei CIPFV, l’ATC PS1 valuterà la realizzazione di uno specifico programma di produzione della Lepre su scala locale dei DTO al fine di garantire l’autosufficienza dei ripopolamenti attraverso l’impiego di soggetti di cattura. Stanziamento di un importo pari a € 5.000 (*) quale fondo contributivo per la fornitura di alimenti destinato ai cani da seguita specializzati su Volpe. L’accesso al fondo contributivo deve essere accompagnato da una richiesta attestante l’uso del/i cane/i nelle attività di controllo svolte nella stagione precedente alla domanda. La domanda deve essere controfirmata dalla guardia provinciale o volontaria responsabile delle suddette attività. (*) L’ATC si riserva di rivedere tale importo a seguito dell’approvazione, entro il 30 aprile, del bilancio preventivo. 11 8. Organizzazione del personale volontario Perla realizzazione sul territorio degli interventi gestionali di cui al presente PrA 015 l’ATC si avvale della collaborazione dei DTO. Va di fatto rilevato che i DTO, stante la loro recente istituzione, non sono stati impegnati nella realizzazione capillare di attività gestionali sulle specie obiettivo. Alla luce delle azioni previste dal presente PrA 015, della prossima revisione della pianificazione in istituti faunistici con relativa presentazione dei piani di gestione e degli imminenti programmi di controllo numerico di Volpe e Corvidi, il Comitato di gestione dell’ATC PS1 prevede di affidare ai DTO, sin da subito, compiti attivi nelle molteplici attività gestionali pianificate. A tale scopo, inizialmente il Comitato di gestione individuerà, come già esplicitato nel Programma 2014, un proprio membro preposto a sovraintendere le attività organizzative dei DTO e garantirà la supervisione delle attività di gestione tramite il proprio tecnico faunistico incaricato. Successivamente, a seguito della presentazione dei piani di gestione degli istituti, i DTO saranno coinvolti nella gestione di questi per l’espletamento dei compiti previsti e secondo le modalità stabilite nei disciplinari del Comitato di gestione. Infine, a seguito della presentazione del PFV provinciale e con la successiva redazione del piano pluriennale di gestione faunistico-venatoria dell’ATC, sarà individuato un modello organizzativo volontario dei DTO in base alle caratteristiche dei territori in essi inclusi, così da rendere efficaci e capillari gli interventi di gestione loro affidati, sia negli istituti faunistici, sia nel territorio di caccia programmata. Per l’anno 2015 l’ATC PS1 destinerà come forma di incentivazione alle azioni volontarie di gestione dei DTO (con particolare riferimento alle attività negli istituti faunistici) una somma € 30.000 (*) da ripartire tra i 4 distretti territoriali. L’accesso e le modalità di fruizione di tale somma saranno stabilite dal Comitato di gestione. (*) L’ATC si riserva di rivedere tale importo a seguito dell’approvazione, entro il 30 aprile, del bilancio preventivo. 9. Monitoraggio dello stato di attuazione del programma I dati relativi alle attività gestionali indicati al presente programma saranno archiviati e analizzati in specifico database e in apposito GIS, laddove possibile. Sarà inoltre prodotta e tenuta aggiornata la cartografia informatizzata degli istituti di gestione faunistici e della pianificazione territoriale in DTO. I risultati delle attività programmate nel PrA 015 saranno riportati nel Programma annuale 2016. Tutte le informazioni raccolte verranno trasmesse dall’ATC entro il 31 marzo 2015 alla Provincia e all’OFR secondo le modalità stabilite al § 11.2 dei CIPFV e dal redigendo PFV provinciale. 10. Formazione In virtù delle modifiche apportate negli ultimi anni al quadro normativo regionale di riferimento e dell’esigenza di dare seguito alle prossime attività gestionali pianificate, l’ATC PS1 proporrà alla Provincia, offrendo la propria collaborazione e il supporto del proprio tecnico faunistico, la realizzazione di: • 1 corso di formazione e di aggiornamento per Operatori faunistici e Coadiutori alle operazioni di controllo numerico di fauna selvatica. 12 11. Informazione e comunicazione L’informazione e la comunicazione, verso i soci e gli stakeholder, delle attività in programmazione e già svolte dall’ATC PS1, nonché delle novità tecniche, normative e amministrative,saranno realizzate mediante i seguenti strumenti e metodi: • • • • • • aggiornamento costante del sito web dell’ATC; realizzazione di assemblee pubbliche nei comuni ricadenti nei singoli DTO; partecipazione a convegni e seminari; sviluppo periodico di opuscoli; utilizzo delle bacheche informative delle associazioni venatorie site nei comuni dei DTO; realizzazione di specifici appuntamenti informativi, divulgativi e di aggiornamenti per i cacciatori iscritti all’ATC. 13