PROGRAMMA ANNUALE DELLE ATTIVITA’ DELL’ATC PS1
(L.R. 7/95 art. 19 comma 3)
27 marzo 2015
a cura di: Servizi e Consulenze per la Gestione Faunistica e Ambientale di Giovanni Giuliani, PhD Lo scrivente Dott. Giovanni Giuliani, in possesso dei requisiti previsti dai Criteri ed Indirizzi per la Pianificazione Faunistico-­‐Venatoria 2010-­‐2015 della Regione Marche al § 11.1, dichiara di aver fornito collaborazione tecnica per la redazione del presente programma. Giovanni Giuliani, PhD Premessa
In previsione della presentazione del piano quinquennale di gestione (Art. 19, c.1 L.R. 7/95) entro tre mesi
dall’approvazione del redigendo Piano Faunistico-Venatorio provinciale e in conformità alle indicazioni del
comma 3 dell’art.19 della L.R. 7/95 viene presentato, attraverso il presente elaborato, il programma
annuale delle attività dell’ATC PS1.
La presente relazione in coerenza temporale con il programma annuale 2014, riferisce la programmazione
delle attività per il periodo 1° aprile 2015 – 31 marzo 2016.
Il programma annuale 2015 (in seguito PrA015) è redatto in conformità al § 8.2 Indirizzi per la
pianificazione e gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia dei Criteri ed Indirizzi per la Pianificazione
Faunistico- Venatoria 2010-2015 della Regione Marche (in seguito CIPFV) e non prevede la
programmazione riferita alla gestione degli Ungulati selvatici essendo questa realizzata secondo la
pianificazione stabilita dal R.R. 3/2012.
IlPrA015 è strutturato nei seguenti paragrafi:
1. Pianificazione territoriale.
2. Attività realizzate.
3. Istituti faunistici.
4. Gestione degli istituti faunistici.
5. Miglioramenti ambientali ed interventi in agricoltura a favore della fauna.
6. Prevenzione e risarcimento dei danni provocati dalla fauna selvatica.
7. Gestione faunistico-venatoria del territorio a caccia programmata.
8. Organizzazione del personale volontario.
9. Monitoraggio dello stato di attuazione del programma.
10. Formazione.
11. Informazione e comunicazione.
1
1. Pianificazione territoriale
In attesa della presentazione del Piano faunistico-venatorio provinciale e delle indicazioni di pianificazione
territoriale a fini faunistici in esso contenute, ilPrA 015 propone un quadro di analisi dell’attuale stato di
pianificazione territoriale dell’ATC PS1. Ciò, anche in virtù della possibilità di presentare un nuovo assetto
territoriale da parte dell’ATC PS1 in conformità alle indicazioni del redigendo PFV provinciale.
1.1. Distretti territoriali omogenei
Il territorio dell’ATC PS1 è suddiviso in Distretti Territoriali Omogenei (DTO). Tale ripartizione territoriale è
stata sviluppata nel rispetto delle indicazioni previste nei CIPFV e nell’intento di concretizzare la
realizzazione degli obiettivi di gestione faunistica secondo dei modelli funzionali di organizzazione
territoriale.
I DTO dell’ATC PS1, di seguito elencati (Tab. 1) con indicazione dei comuni ricadenti, della SPFV totale e
della SPFV netta, risultano invariati rispetto a quanto indicato nel Programma annuale 2014.
Tab.1
Ripartizioni superfici e territori comunali dei DTO nell’ATC PS1
D.T.O.
1
2
3
4
Comune
SPFV ha SPFV netta ha
Gabicce Mare
Gradara
Montelabbate
19.007
17.458
Pesaro
Tavullia
Vallefoglia
Auditore
Montecalvo in Foglia
Petriano
26.655
23.874
Tavoleto
Urbino
Borgo Pace
Fermignano
Mercatello sul Metauro
30.980
27.560
Peglio
Sant’Angelo in Vado
Urbania
Belforteall’Isauro
Carpegna
Frontino
Lunano
Macerata Feltria
Mercatino Conca
Monte Cerignone
31.534
21.739
Montecopiolo
Montegrimano
Piandimeleto
Pietrarubbia
Sassocorvaro
Sassofeltrio
2
2. Attività realizzate nella stagione venatoria 2014-2015
Di seguito si riportano, in sintesi, le informazioni e i dati dei prelievi venatori e delle attività di gestione
realizzate nella S.V. 2014-2015 riferite alla selvaggina stanziale (Ungulati selvatici esclusi).
2.1 Prelievi
Al momento l’ATC PS1 non avendo ancora ricevuto dalla Regione Marche il dispositivo di lettura elettronica
dei tesserini regionali e stante l’oggettiva difficoltà di discernere correttamente,tramite la sola lettura della
pagina di sintesi, gli abbattimenti di fauna stanziale realizzati nel territorio di propria competenza da quelli
negli istituti faunistico-venatori privati e in altri A.A.T.T.C.C., attualmente non è possibile fornire i dati di
prelievo della S.V. 2014-2015.
2.2 Ripopolamenti
I ripopolamenti realizzati nell’anno 2014, sono stati realizzati nel mese di agosto con lepri e fagiani di 4
mesi di età. I quantitativi di immissione, suddivisi per specie e DTO, sono riportati nella tabella che segue:
Ripopolamenti
specie/DTO 2014
Fagiano n. esemplari
Lepre n. esemplari
DTO1
DTO 2
DTO 3
DTO 4
1298
129
827
142 (1*)
0 (2*)
0 (2*)
875
87
Delle aliquote sopra elencate il 60% di entrambe le specie e per ogni DTO è stato destinato al territorio di
caccia programmata, mentre il 40% agli istituti presenti all’interno dei rispettivi DTO.
NB:
− (1*) nel DTO 2 60 lepri (età ≥ 12 mesi) delle 142 totali sono state immesse nel mese di aprile;
− (2*) il DTO 3 ha richiesto al Comitato di gestione di non ricevere alcun quantitativo di lepri e fagiani per
ripopolamento.
2.3 Catture, censimenti, miglioramenti ambientali e piani di controllo numerico
Per problematiche connesse al recente insediamento dell’attuale Comitato di gestione e ad una relativa
mancata pianificazione completa delle attività gestionali, nel 2014 non è stato possibile programmare, e di
conseguenza realizzare, attività gestionali quali:
•
•
•
censimenti di Fagiano, Lepre e Volpe;
interventi di controllo di Volpe (*) e Corvidi;
miglioramenti ambientali e interventi in agricoltura a favore della fauna.
(*) gli interventi di controllo della Volpe nel 2014 sono stati realizzati e coordinati direttamente da parte
dalla Provincia di Pesaro e Urbino.
3
3. Istituti faunistici
L’attuale quadro di composizione dell’ATC PS1 in istituti faunistici (Zone di protezione speciale della fauna,
Articoli 9, 10, 10 bis, Titolo II, L.R. 7/95), configura la necessità di un’analisi territoriale completa al fine di
comprendere le potenzialità territoriali ai fini di un’efficiente gestione di Lepre e Fagiano. Ciò, sia nella
distribuzione territoriale dei diversi istituti, sia nell’individuazione di territori che rispettino i parametri di
estensione e vocazionalità ambientale per le specie obiettivo di cui al § 5.1.4 e al § 5.1.6 dei CIPFV.
In virtù di quanto sopra, appare necessario definire un prospetto dettagliato dello status degli istituti
faunistici attualmente esistenti e in funzione nell’ATC PS1. Tale prospetto (Tab. 2), risulta di fondamentale
importanza al fine di consentire un’analisi completa della pianificazione territoriale vigente
permettendo,così, di formulare eventuali nuove proposte di assetto degli istituti faunistici conformi alle
indicazioni del redigendo PFV provinciale.
Il Comitato di gestione dell’ATC PS1 ha comunicato ai DTO, nel mese di febbraio, di proporre eventuali
modifiche all’assetto territoriale in istituti faunistici esistente.
Successivamente alla consegna del presente programma annuale delle attività dell’ATC PS1 e non oltre il 15
aprile, l’ATC comunicherà alla Provincia le eventuali variazioni dell’attuale assetto territoriale con
formulazione di specifiche proposte riguardanti la restituzione all’attività venatoria degli istituti già prorogati
o in scadenza, l’individuazione di aree destinate a nuove istituzioni con la presentazione di appositi piani di
gestione come previsto agli articoli 9, 10 e 10 bis della L.R. 7/95, o la parziale revisione territoriale di quelli
esistenti.
4
Tab. 2:
Prospetto degli istituti faunistici in vigore nell’ATC PS1 a marzo 2014.
- gli istituti in scadenza, o già prorogati e quelli che non rispettano i parametri di cui ai § 5.1.4 e 5.1.6 sono
contrassegnati con (*) Superficie
totale ha
Comuni
Status
Bevano (*)
170
Pesaro
Montemarrone
704
Pesaro – Montelabbate –
Vallefoglia – Tavullia
scaduta/prorogata dal
2013
Querciabella –
Ginestreto (*)
678
Pesaro
Sant’Andrea (*)
222
Pesaro
Talacchio (*)
Buzzo (*)
575
177
Vallefoglia
Il Castello (*)
48
Pesaro
Pesaro
scaduta/prorogata dal
2013
scaduta/prorogata dal
2013
in scadenza
scadenza 2016
scadenza 2016
Selvagrossa
762
Tavullia – Gradara – Pesaro
scaduta
Apsa (*)
389
Urbino – Petriano
La Frana (*)
Brombolona (*)
Rancitella
Armellina
Miniera
Cappuccini (*)
Pieruccia (*)
Valbona (*)
Biforca
Calmollino
Fermignano
Peglio
390
45
286
233
178
334
498
491
195
594
651
384
Montecalvo in Foglia
Urbino
Urbino
Urbino– Petriano
Urbino
Sant’Angelo in Vado
Mercatello sul Metauro
Borgo Pace
Borgo Pace
Urbania
Fermignano
Peglio
Certalto – Fossatone
713
Macerata Feltria
Ventena (*)
306
Tavoleto – Mercatino Conca
Casinina
Sassofeltrio
Mulas
181
156
341
Piandimeleto
586
Sassocorvaro Nord
389
Sassocorvaro Sud
680
Auditore
Sassofeltrio
Sassocorvaro– Urbino
Belforteall’Isauro – Piandimeleto
– Sant’Angelo in Vado
Sassocorvaro – Auditore –
Tavoleto
Sassocorvaro – Macerata Feltria
Denominazione
ZRC
DTO 1
CPuRF
Aree di
Rispetto
ZRC
DTO 2
CPuRF
Aree di
Rispetto
ZRC
DTO 3
CPuRF
Aree di
Rispetto
ZRC
CPuRF
DTO 4
Aree di
Rispetto
5
scadenza 2016
scaduta/prorogata dal
2013
in scadenza
in scadenza
in scadenza
scaduta
scaduta
scadenza 2016
scadenza 2018
scadenza 2018
scadenza 2016
scaduta
scaduta
scaduta
scaduta/prorogata dal
2013
scaduta/prorogata dal
2013
scadenza 2016
scadenza 2016
scaduta
scaduta
scaduta
scaduta
3.1 Zone di Ripopolamento e Cattura (ZRC)
In Tab. 2 sono elencate le ZRC istituite nei DTO dell’ATC PS1.
Come già evidenziato nel Programma annuale delle attività 2014, permangono ad oggi incongruità con
quanto previsto al § 5.1.4 dei CIPFV. Al fine di definire una nuova pianificazione territoriale delle zone di
ripopolamento e cattura rispettosa delle indicazioni dei CIPFV e del redigendo PFV provinciale, appare
doveroso evidenziare suddette incongruità per alcune ZRC nel prospetto che segue:
Mancato rispetto dei parametri di estensione minima (NB: SPFV > 300 ha)
denominazione istituto
status
Superficie totale ha
SPFV ha
ZRC Bevano
scaduta/prorogata dal 2013
170
120
ZRC Sant’Andrea
scaduta/prorogata dal 2013
222
184
ZRC Cappuccini
scadenza 2016
334
286
ZRC Talacchio
in scadenza
575
291
ZRC Ventena
scaduta/prorogata dal 2013
306
282
Mancato rispetto dei parametri di uso del suolo
(NB: Lepre: bosco ˂ 60%, seminativi > 10%; Fagiano: bosco˂ 40%, seminativi > 50%)
denominazione istituto
status
% bosco
% seminativi
ZRC Pieruccia
scadenza 2018
86%
5%
ZRC Valbona
scadenza 2018
81%
7%
Il quadro complessivo delle ZRC esistenti configura la necessità di una prossima revisione di tali istituti, sia
nella loro localizzazione spaziale nei DTO così da distribuire il più possibile omogeneamente le zone di
ripopolamento e cattura nelle diverse realtà gestionali del territorio, sia nella definizione di estensioni di
SPFV minima e di parametri di uso suolo che possano favorire la produttività di Fagiano e Lepre secondo
quanto indicato al § 5.1.4 dei CIPFV.
Lo status di distribuzione e composizione di tali istituti evidenzia, quindi, una oggettiva difficoltà
nell’impostare un’efficace e produttiva gestione dei nuclei di popolazione di Fagiano e di Lepre,al fine di
conseguire le seguenti finalità:
−
−
irradiamento nei territori contigui alle ZRC;
esigenze di ripopolamento dei DTO (*).
(*l’ATC in virtù delle prescrizioni del § 7.1.2 dei CIPFV, potrà “utilizzare entro il 2015 per gli interventi di
ripopolamento di Lepre, esclusivamente soggetti catturati localmente”).
Sulla base di quanto fin qui evidenziato, L’ATC provvederà entro il 15 aprile a presentare alla Provincia una
proposta di nuovo assetto territoriale delle ZRC. Per le ZRC i cui parametri di vocazione ambientale
offriranno l’opportunità di incremento di Lepre e Fagiano sarà formulata specifica richiesta di gestione (ad
oggi non formalizzata attraverso alcun atto di concessione) con la redazione di appositi piani di gestione
faunistico-ambientale come previsto dall’art.9, comma 4 della L.R. 7/95.
6
3.2 Centri pubblici di riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale (CPuRF)
La gestione dei CPuRF, gli interventi di ripopolamento con il supporto di strutture di ambientamento e le
eventuali catture da attuare in questi competono all’ATC sulla base di specifico programma approvato dalla
Provincia.
I CPuRF, sulla base delle indicazioni al § 5.1.6 dei CIPFV devono rispettare un estensione di SPFV compresa
tra 100 ha e 300 ha. In Tab. 2 emergono incongruità di estensione territoriale per i seguenti istituti:
Mancato rispetto dei parametri di estensione minima (NB: SPFV ≥ 100 ha ≤ 300 ha)
denominazione istituto
status
Superficie totale ha SPFV ha
177
CPuRF Buzzo
scaduta/prorogata dal 2013
98
48
CPuRF il Castello
scaduta/prorogata dal 2013
29
CPuRF Brombolona
scadenza 2016
45
41
Evidenziando che le scelte che hanno portato ad individuare gli attuali CPuRF non sono state adottate da
questo Comitato di gestione, si manifesta la necessità di rivedere l’attuale assetto territoriale dei CPuRF.
Entro il 15 aprile il Comitato di gestione dell’ATC PS1 formulerà alla Provincia specifiche e dettagliate
proposte di nuove istituzioni di CPuRF, con presentazione di appositi piani di gestione come previsto
dall’art. 10, comma 1 della L.R. 7/95.
3.3 Aree di Rispetto (AR)
L’art. 10 bis, comma 1 della L.R. 7/95 affida l’istituzione delle aree di rispetto agli ambiti territoriali di
caccia.
L’attuale estensione complessiva delle AR nell’ATC PS1 risulta pari a 4.798 ha, per un totale di 10 aree di
rispetto.
Rispetto alla pianificazione riportata nel programma annuale 2014 è stata aggiunta in elenco l’AR Peglio,
istituita dal 2013, ma mai riportata in cartografia e nei prospetti della pianificazione vigente.
L’istituzione delle AR in vigore è determinata da scelte operate dal precedente Comitato di gestione e la
loro odierna estensione complessiva è da giudicarsi eccessiva. In virtù della necessità di corrispondere ad
una produttiva gestione degli istituti faunistici principalmente finalizzata alla cattura a scopi di
ripopolamento ed all’irradiamento di Fagiano e Lepre nei territori ad esse contigui e nell’inattuabilità delle
catture all’interno delle AR, l’istituzione delle aree di rispetto è da ritenersi di secondaria importanza rispetto
a quella di ZRC e CPuRF.
Per tali ragioni l’attuale Comitato di gestione, a seguito di un confronto con i DTO, ha già valutato eventuali
modifiche da apportare a tali zone, principalmente volte alla trasformazione in altri istituti faunistici. Le
proposte di nuova pianificazione, come per le ZRC e i CPuRF, saranno comunicate alla Provincia entro il 15
aprile con dettaglio delle scelte e dei programmi di gestione adottati.
3.4 Zone di Addestramento Cani di tipo B permanenti (ZAC tipo B permanente)
In conformità alle indicazioni del Programma annuale 2014, sarà valutata anche per il 2015la possibilità di
proporre l’istituzione di una ZAC tipo B permanente per l’addestramento e l’allenamento di razze da seguita
su Lepre. L’eventuale istanza sarà presentata tra il 1 gennaio e il 31 marzo 2016. L’estensione di suddetta
ZAC sarà compresa tra un minimo di 100 ha e un massimo di 500 ha.
7
4. Gestione degli istituti faunistici
A seguito della presentazione alla Provincia, entro il 15 aprile, delle proposte di nuova pianificazione degli
istituti faunistici e della relativa eventuale approvazione da parte dell’ente, l’ATC presenterà per ciascun
istituto (compresi quelli già in vigore o in proroga) uno specifico piano di gestione faunistico-ambientale.
Suddetti piani saranno articolati, in linea generale, secondo i seguenti aspetti strutturali:
1. individuazione dei livelli di idoneità ambientale per le specie obiettivo (Lepre e Fagiano);
2. definizione dei parametri di densità obiettivo minima dei popolamenti di Lepre e Fagiano utili alla
realizzazione dei piani di cattura a scopo di ripopolamento;
3. definizione delle metodologie e dei tempi di realizzazione dei conteggi pre-riproduttivi (invernaliprimaverili) e post-riproduttivi (estivi-autunnali) di Lepre e Fagiano;
4. individuazione degli interventi di miglioramento ambientale e in agricoltura a favore della fauna
obiettivo di gestione(*);
5. programmazione delle catture con indicazione delle modalità di intervento;
6. definizione delle metodologie e dei tempi di realizzazione dei conteggi delle specie predatrici
(Corvidi, Volpe e Cinghiale);
7. pianificazione e organizzazione delle attività di controllo dei predatori;
8. definizione e pianificazione delle modalità di vigilanza;
9. individuazione del personale volontario deputato al coordinamento ed all’esecuzione delle attività di
gestione;
10. definizione di protocolli operativi per l’organizzazione e la realizzazione delle attività di gestione
previste;
11. determinazione e assegnazione delle risorse economiche destinate alla realizzazione degli interventi
gestionali.
(*) Gli interventi in agricoltura a favore della fauna selvatica saranno realizzati secondo le modalità
riportate al successivo paragrafo 5.
La presentazione dei programmi di gestione di cui sopra non impedirà, in ogni caso, l’individuazione da
parte dell’ATC e la conseguente realizzazione da parte dei DTO di alcuni interventi gestionali negli istituti
esistenti che, per le caratteristiche di vocazionalità ambientale verso Lepre e Fagiano, offrono già possibilità
di incremento di tali specie. In particolare, di alcune attività gestionali, già programmate da tempo e la cui
sospensione temporanea determinerebbe il mancato conseguimento delle importanti finalità per cui sono
state disposte, quali:
•
•
•
•
•
•
•
bando per i miglioramenti ambientali a fini faunistici 2015 (si veda capitolo successivo);
piano di controllo numerico di Cornacchia grigia e Gazza (ad approvazione avvenuta e con inizio nei
termini temporali previsti dal piano stesso);
piano di controllo numerico della Volpe;
interventi di controllo numerico del Cinghiale finalizzati alla tutela della produttività di Fagiano e
delle coltivazioni;
conteggi dei maschi cantori di Fagiano;
foraggiamento del Fagiano tramite bidoni con griglia di dispersione da effettuarsi con densità
minima di foraggiamento pari a 1 bidone foraggiatore/5 ha ed entro i 7 giorni successivi alla
trebbiatura dei cereali;
ripopolamenti di Fagiano (rapporto sessi 1:3; quantità minime 10 individui/kmq di SPFV per ogni
istituto),in periodo tardo primaverile e estivo, a fini ricostituivi dei nuclei di popolazione (ove le D. si
discostino da quella obiettivo) tramite il pre-ambientamento e la successiva liberazione con supporto
trofico diffuso di esemplari di 60-120 giorni di età, e nei mesi di febbraio-marzo tramite liberazione
di soggetti riproduttori provenienti da catture in ambiente naturale o semi-naturale;
8
•
ripopolamenti di Lepre (rapporto sessi 1:1), nel periodo dicembre-febbraio, a fini ricostituivi dei
nuclei di popolazione (ove le D. si discostino da quella obiettivo), tramite l’utilizzo di soggetti di
cattura.
Per i ripopolamenti di giovani fagiani verranno utilizzati soggetti provenienti da allevamenti che rispettino i
seguenti requisiti:
•
•
•
•
•
nascite ricadenti nei mesi di marzo e aprile;
introduzione degli animali in voliera a terra entro e non oltre i 28 giorni di vita;
sospensione dei trattamenti farmacologici a 10 giorni dalla fornitura;
densità massime di voliera pari a:
- 1 capo/mq fino a 60 giorni di vita;
- 0,5 capi/mq oltre i 60 giorni di vita;
caratteristiche delle voliere:
- superficie minima pari a 1000 mq. per fagiani oltre i 60 giorni di vita;
- altezza minima di 3 metri con rete di copertura anti-urto e schermo sulle porzioni laterali;
- presenza interna di posatoi in legno e di diffusi elementi arbustivi ed arborei naturali.
Di seguito si elencano quegli istituti esistenti che mostrano già caratteristiche ambientali favorevoli
all’incremento delle specie obiettivo e per i quali l’ATC PS1 intende perseguire, sin da subito, gli interventi
gestionali di cui sopra. Per ogni ZRC e CPuRF si riportano anche le densità obiettivo minime (D.) di Lepre e
Fagiano che si intendono raggiungere entro la primavera 2016.
DTO
1
2
3
4
Tipologia e
denominazione
istituto
ZRC
Montemarrone
AR Selvagrossa
CPuRF Rancitella
AR Armellina
AR Miniera
AR Calmollino
AR Fermignano
AR Peglio
ZRC Certalto –
Fossatone
ZRC Ventena (*)
CPuRF Casinina
CPuRF Sassofeltrio
AR Mulas
AR Piandimeleto
AR Sassocorvaro
Nord
AR Sassocorvaro
Sud
Superficie totale
ha
SPFV ha
D. Lepre (n/kmq)
D. Fagiano
(n/kmq)
704
586
10
10
762
286
233
178
594
651
384
710
259
214
162
570
619
371
10
-
10
-
713
683
10
12
306
181
156
341
586
282
163
148
323
559
10
10
10
-
12
12
10
-
389
368
-
-
680
655
-
-
(*) la SPFV della ZRC Ventena sarà incrementata al fine di rispettare i parametri indicati al § 5.1.4 dei CIPFV.
L’ATC stanzierà, nel 2015, la somma di € 10.293,98 (*) per le attività di vigilanza venatoria nelle ZRC, nei
CPuRF e nelle AR. Le attività di vigilanza saranno organizzate sulla base di specifiche convenzioni e accordi
promossi dal Comitato di gestione con le A.A.V.V.
(*) L’ATC si riserva di rivedere tale importo a seguito dell’approvazione, entro il 30 aprile, del bilancio
preventivo.
9
5. Miglioramenti ambientali ed interventi in agricoltura a favore della fauna
L’ATC ha pubblicato in data 16 gennaio 2015 un bando per i miglioramenti ambientali a fini faunistici,
incentivando, tramite l’erogazione di contributi pari a € 26.281,13, i proprietari e/o conduttori di fondi
agricoli inclusi nel territorio degli istituti faunistici (ZRC, CPuRF e AR) dell’ATC PS1, alla creazione e al
ripristino di aree finalizzate alla sosta, al rifugio ed alla alimentazione della fauna selvatica, con particolare
riferimento alle specie obiettivo di gestione (Fagiano e Lepre). Il contributo è stato assegnato all’ATC
attingendo alle disponibilità del finanziamento deliberato dalla Regione Marche con Decreto n. 2921/13.
Ai fini dell’accesso ai contributi, le tipologie di intervento contemplate sono le seguenti:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Semina di colture “a perdere” (ovvero riservate all’alimentazione delle specie obiettivo).
Impianto o mantenimento di filari di siepe, zone cespugliate e piccoli boschetti.
Incremento e conservazione delle superfici ad incolto.
Posticipazione dello sfalcio della vegetazione spontanea delle tare aziendali.
Posticipazione dell’aratura o interramento delle stoppie.
Astensione all’uso di fitofarmaci.
Il Comitato di gestione valuterà la possibilità di prorogare la scadenza delle domande di accesso oltre la
data del 30 aprile, così da incentivare l’adesione dei conduttori e/o proprietari di fondi agricoli.
Per il 2016 il Comitato di gestione, fatta salva la disponibilità dei fondi regionali, è intenzionato a riproporre
il medesimo bando, estendendo le azioni contemplate anche agli istituti faunistici inclusi nella proposta di
nuova pianificazione territoriale dell’ATC.
Oltre agli interventi previsti in dettaglio nel suddetto bando, il Comitato di gestione solleciterà i DTO ad
intraprendere ulteriori misure di sostegno per Fagiano e Lepre. In particolare, saranno incentivate, con
particolare riferimento agli istituti faunistici dell’ATC, le seguenti azioni finalizzate all’incremento della
produttività di Fagiano e Lepre:
−
−
−
creazione capillare di punti di abbeverata tramite l’uso di vasche e serbatoi specifici e/o la creazione
di piccoli bacini artificiali (previo assenso del proprietario o conduttore del fondo agricolo
interessato) funzionale a minimizzare la mortalità e la dispersione estiva del Fagiano;
distribuzione di alimentazione artificiale (granaglie),specifica per il Fagiano, tramite appositi bidoni a
dispersone, da realizzarsi a partire dalla settimana successiva alla trebbiatura dei cereali fino alla
terza decade di marzo (densità di foraggiamento minima = 1/5 ha) così da limitare la mortalità
giovanile ed incrementare la produttività potenziale (n. uova/femmina);
monitoraggio degli sfalci dei medicai e dei foraggi in genere, con sensibilizzazione “sul luogo”
dell’operatore addetto all’esecuzione di “tagli centrifughi” e realizzazione preliminare di almeno 1 via
di fuga.
6. Prevenzione e risarcimento dei danni provocati dalla fauna selvatica
Nel tema dei danneggiamenti causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole è obiettivo prioritario
dell’ATC PS1 attuare tutte le misure gestionali deputate ad un efficace prevenzione. Ciò, ribadendo che le
finalità di una corretta gestione faunistica si conseguono innanzitutto con una ragguardevole riduzione dei
danneggiamenti e non –prioritariamente- con la diminuzione delle densità delle specie colpevoli attraverso
l’applicazione di misure di controllo numerico delle stesse. Attività, queste ultime, da considerarsi sempre di
esecuzione straordinaria e da applicarsi, razionalmente, solo qualora venga constatato un oggettivo
fallimento delle misure di prevenzione diffusamente applicate.
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L’ATC PS1 prevede, anche per il 2015,di stanziare il medesimo fondo di € 20.000(*) previsto per il 2014,
per l’acquisto di strutture e strumenti di prevenzione dei danneggiamenti della fauna selvatica alle
produzioni agricole.
L’acquisizione in forma di comodato gratuito delle strutture e degli strumenti di prevenzione, da parte degli
interessati che ne faranno richiesta, avverrà a seguito della pubblicazione sul sito internet dell’ATC PS1 e
della comunicazione alle associazioni agricole, dei criteri di priorità di accesso e delle modalità di richiesta
delle stesse.
Inoltre, l’ATC provvederà, nei termini della normativa vigente e secondo le modalità stabilite dal Comitato
di gestione, ad istruire le pratiche di indennizzo dei danni prodotti dalla fauna selvatica alle produzioni
agricole nel territorio compreso entro i propri limiti amministrativi.
(*)L’ATC si riserva di rivedere tale importo a seguito dell’approvazione, entro il 30 aprile, del bilancio
preventivo.
7. Gestione faunistico-venatoria del territorio a caccia programmata
La gestione del territorio di caccia programmata sarà condotta principalmente secondo le azioni elencate
sinteticamente nei punti che seguono:
I.
II.
III.
Realizzazione di azioni diffuse di prevenzione dei danneggiamenti alle produzioni agrarie secondo le
modalità illustrate al paragrafo 6.
Esecuzione di interventi di ripopolamento di Fagiano e Lepre fino alla concorrenza massima di un
importo pari a circa € 160.000 (*). I ripopolamenti nel territorio a caccia programmata saranno
definiti e programmati attraverso la redazione di un apposito Piano di ripopolamento (Pr) approvato
dal Comitato di gestione. Tale Pr determinerà le modalità, i luoghi di immissione e le ripartizioni
territoriali dei contingenti di animali in base a criteri oggettivi quali:
− vocazionalità dei singoli territori dei DTO per Lepre e Fagiano;
− SPFV complessiva del DTO;
− numero dei cacciatori iscritti all’ATC PS1 in ogni DTO;
− realizzazione di strutture e azioni di gestione (definite dal Pr)atte a limitare la
mortalità dei soggetti immessi.
Per i ripopolamenti di Fagiano e Lepre saranno, infine, rispettati i seguenti requisiti:
− Fagiano:impiego principale (60% minimo del numero complessivo di soggetti
acquistati) di fagiani di 60-120 giorni di vita e di soggetti riproduttori di origine
naturale o semi-naturale (40% massimo), secondo i tempi e i metodi previsti per gli
istituti faunistici e descritti al paragrafo 4;
− Lepre: impiego di soggetti di cattura secondo i tempi e le modalità previsti per gli
istituti faunistici e descritti al paragrafo 4. NB: Qualora siano confermate anche nel
PFV provinciale le prescrizioni di cui al § 7.1.2 dei CIPFV, l’ATC PS1 valuterà la
realizzazione di uno specifico programma di produzione della Lepre su scala locale dei
DTO al fine di garantire l’autosufficienza dei ripopolamenti attraverso l’impiego di
soggetti di cattura.
Stanziamento di un importo pari a € 5.000 (*) quale fondo contributivo per la fornitura di alimenti
destinato ai cani da seguita specializzati su Volpe. L’accesso al fondo contributivo deve essere
accompagnato da una richiesta attestante l’uso del/i cane/i nelle attività di controllo svolte nella
stagione precedente alla domanda. La domanda deve essere controfirmata dalla guardia provinciale
o volontaria responsabile delle suddette attività.
(*) L’ATC si riserva di rivedere tale importo a seguito dell’approvazione, entro il 30 aprile, del bilancio
preventivo.
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8. Organizzazione del personale volontario
Perla realizzazione sul territorio degli interventi gestionali di cui al presente PrA 015 l’ATC si avvale della
collaborazione dei DTO.
Va di fatto rilevato che i DTO, stante la loro recente istituzione, non sono stati impegnati nella realizzazione
capillare di attività gestionali sulle specie obiettivo. Alla luce delle azioni previste dal presente PrA 015, della
prossima revisione della pianificazione in istituti faunistici con relativa presentazione dei piani di gestione e
degli imminenti programmi di controllo numerico di Volpe e Corvidi, il Comitato di gestione dell’ATC PS1
prevede di affidare ai DTO, sin da subito, compiti attivi nelle molteplici attività gestionali pianificate.
A tale scopo, inizialmente il Comitato di gestione individuerà, come già esplicitato nel Programma 2014, un
proprio membro preposto a sovraintendere le attività organizzative dei DTO e garantirà la supervisione
delle attività di gestione tramite il proprio tecnico faunistico incaricato. Successivamente, a seguito della
presentazione dei piani di gestione degli istituti, i DTO saranno coinvolti nella gestione di questi per
l’espletamento dei compiti previsti e secondo le modalità stabilite nei disciplinari del Comitato di gestione.
Infine, a seguito della presentazione del PFV provinciale e con la successiva redazione del piano pluriennale
di gestione faunistico-venatoria dell’ATC, sarà individuato un modello organizzativo volontario dei DTO in
base alle caratteristiche dei territori in essi inclusi, così da rendere efficaci e capillari gli interventi di
gestione loro affidati, sia negli istituti faunistici, sia nel territorio di caccia programmata.
Per l’anno 2015 l’ATC PS1 destinerà come forma di incentivazione alle azioni volontarie di gestione dei DTO
(con particolare riferimento alle attività negli istituti faunistici) una somma € 30.000 (*) da ripartire tra i 4
distretti territoriali. L’accesso e le modalità di fruizione di tale somma saranno stabilite dal Comitato di
gestione.
(*) L’ATC si riserva di rivedere tale importo a seguito dell’approvazione, entro il 30 aprile, del bilancio
preventivo.
9. Monitoraggio dello stato di attuazione del programma
I dati relativi alle attività gestionali indicati al presente programma saranno archiviati e analizzati in
specifico database e in apposito GIS, laddove possibile.
Sarà inoltre prodotta e tenuta aggiornata la cartografia informatizzata degli istituti di gestione faunistici e
della pianificazione territoriale in DTO.
I risultati delle attività programmate nel PrA 015 saranno riportati nel Programma annuale 2016.
Tutte le informazioni raccolte verranno trasmesse dall’ATC entro il 31 marzo 2015 alla Provincia e all’OFR
secondo le modalità stabilite al § 11.2 dei CIPFV e dal redigendo PFV provinciale.
10. Formazione
In virtù delle modifiche apportate negli ultimi anni al quadro normativo regionale di riferimento e
dell’esigenza di dare seguito alle prossime attività gestionali pianificate, l’ATC PS1 proporrà alla Provincia,
offrendo la propria collaborazione e il supporto del proprio tecnico faunistico, la realizzazione di:
•
1 corso di formazione e di aggiornamento per Operatori faunistici e Coadiutori alle operazioni di
controllo numerico di fauna selvatica.
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11. Informazione e comunicazione
L’informazione e la comunicazione, verso i soci e gli stakeholder, delle attività in programmazione e già
svolte dall’ATC PS1, nonché delle novità tecniche, normative e amministrative,saranno realizzate mediante i
seguenti strumenti e metodi:
•
•
•
•
•
•
aggiornamento costante del sito web dell’ATC;
realizzazione di assemblee pubbliche nei comuni ricadenti nei singoli DTO;
partecipazione a convegni e seminari;
sviluppo periodico di opuscoli;
utilizzo delle bacheche informative delle associazioni venatorie site nei comuni dei DTO;
realizzazione di specifici appuntamenti informativi, divulgativi e di aggiornamenti per i cacciatori
iscritti all’ATC.
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Programma annuale delle attività dell`ATC PS1