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“F. FLORA”
PORDENONE
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“Federico Flora”
Via Galileo Ferraris, 2
33170 Pordenone
PIANO D’EMERGENZA E D’EVACUAZIONE
(D.Lgs. 81/2008 – e S.M.I.)
SINTESI
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PREMESSA
Il presente documento rappresenta una sintesi del piano di emergenza e di evacuazione dell’unità
produttiva ubicata a Pordenone in via Galileo Ferraris 2, ed è utilizzata ai piani: seminterrato, piano
terra, 1° piano e 2° piano. Il Personale accede alla scuola da una entrata laterale del piano terra
ubicata a nord che immette direttamente nel lungo e ampio corridoio di distribuzione per tutti gli
uffici: entrando sulla destra c’è l’ufficio del personale, poi l’ufficio del DSGA e del Dirigente
Scolastico. Nel lato sinistro sempre al piano terra nello stesso corridoio ci sono altri due uffici:
amministrazione e didattica. Questo corridoio e' diviso da una porta a vetri che serve per far entrare
il pubblico all’orario stabilito. In questo corridoio sono allocati l’orologio marcatempo, la centralina
del sistema d’allarme, un estintore e un idrante.Superando la porta a vetri sulla destra c’è la
vicepresidenza, a seguire c’è una stanza con due bagni e una cabina elettrica che comanda tutto il
piano terra. Sul lato sinistro c’è la stamperia e una stanza grande con spogliatoi, bagni, lavabi e
docce, in questo corridoio vi si trova un estintore agganciato al muro. Sempre al piano terra ma a
sud c’è lo stesso corridoio come al lato nord dove troviamo l’aula insegnanti, e due aule per
l’insegnamentoe il bagno docenti sul lato SX e tre classi per l’insegnamento, la stanza del server sul
lato DX.
In questo corridoio si trovano due estintori ed un idrante. Sempre al piano terra ma dall’entrata
principale dove accedono gli alunni e il pubblico c’è un ampio atrio con una zona a tutta altezza.
Sulla destra e sinistra, simmetriche rispetto all'entrata principale come lo e' tutta la planimetria
dell'edificio, ci sono le scale per salire ai piani e scendere al seminterrato; a seguire sulla destra c’è
l’ascensore e sulla sinistra c’è la postazione del centralino; di fronte c’è l’ambulatorio infermeria, e
in fondo a questo atrio ci sono le uscite di emergenza con un estintore e un idrante a tutti i livelli.
Scendendo le scale sia dalla parte destra che dalla sinistra si arriva al seminterrato su un grande
atrio, sulla sinistra dell’atrio c’è un ampio disimpegno, sulla destra c’è un corridoio dove sul lato
SX abbiamo un bagno grande, un laboratorio di informatica, la biblioteca e un’aula per
diversamente abili, e sull’altro lato DX c’è un laboratorio di metodologia e un altro laboratorio di
informatica e una stanza dove ci sono le batterie tampone.
Nell’atrio del seminterrato troviamo:
Sullato destro un grande locale disimpegno ma adibito a magazzino, un archivio generale, un altro
archivio didattico e un magazzino deposito prodotti;sulla sinistra c’è un corridoio con accesso
riservato al personale di servizio, e che conduce alla cabina elettrica che serve ad alimentare tutto il
seminterrato, al vano caldaie e a seguire un altro magazzino, mentre sul lato DX ci sono in ogni
corridoio e in ogni atrio due estintori e un idrante ai vari livelli. Sui lati dei corridoi troviamo le
uscite di emergenza, mentre in fondo all’atrio ci sono i distributori automatici per il caffè, bevande e
panini.La distribuzione verticale ai piani e' affidata alle scale centrali e all’ascensore.
Al piano primo ritroviamo l'atrio con zona a tutt'altezza, con una scrivania per il personale ATA
dotata di telefono, un idrante, un estintore e i distributori automatici per il caffè. Le bevande e i
panini.Sul lato destro e sinistro ci sono due lunghi e ampi corridoi che distribuiscono alle aule per i
ragazzi, in un lato del corridoio quello con le pareti più lunghe ci sono nove aule con i vari servizi
donne e uomini e sull’altro lato c’è ne sono otto di aule con i vani tecnici la bidelleria e il vano con
il quadro elettrico che comanda tutto il primo piano.Su ogni corridoio ci sono due estintori e un
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idrante ed in fondo ad ogni corridoio c’è un’uscita di emergenza con le scale antincendio.Il secondo
piano, come già detto, è uguale al primo in tutta la planimetria.L'accesso alla terrazza e' consentita
al solo personale addetto, tramite le scale antincendio esterne.Tutto l’edificio scolastico è protetto
da sistema di allarme elettronico di ultima generazione.
I Vigili del Fuoco sono distaccati a circa 2 km dall’edificio.Il presente elaborato è da consegnare
a ciascun utilizzatore interno o esterno dell’edificio (frequentatori, ditte, vigilanza, ecc.)
Ciascuna persona presente deve contribuire, secondo il normale buon senso e come meglio può,
a far fronte ad un’eventuale emergenza.Ciascuno può chiedere informazioni sulle misure previste
al Responsabile di struttura, al Coordinatore delle emergenze e al Responsabile del Servizio
Prevenzione e Protezione.
CONDIZIONI GENERALI
Il piano di emergenza è stato redatto facendo riferimento allo stato dei luoghi ed alle attività ivi
svolte alla data di approvazione del piano stesso e pertanto non è riferito a future configurazioni
e utilizzazioni degli ambienti di lavoro anche se rese consone alla vigente normativa. Il fine
principale è la salvaguardia dell’integrità fisica delle persone: altri obiettivi primari sono la
protezione dei beni e la salvaguardia dell’ambiente.L’emergenza è la situazione di pericolo
critico, diversa dagli avvenimenti che normalmente si presentano, per persone, cose e
ambiente.L’emergenza, per la sua stessa natura non è interamente codificabile, coglie di sorpresa
e la reazione – azione più istintiva - è il panico e la fuga.Il piano rappresenta lo strumento che
deve consentire di organizzare ed educare i comportamenti delle persone presenti nei singoli
ambienti e/o nell’intero edificio in caso di emergenza.Il piano contiene le principali indicazioni
sui comportamenti che vanno assunti:
Da ogni lavoratore
Dagli addetti alla gestione dell’emergenza
Dagli alunni
Dai visitatori presenti sul luogo ove si verifica l’emergenza
All’ingresso, in ogni piano, in ogni aula e lungo i percorsi di fuga sono affisse le planimetrie che
integrano il presente documento. In tali planimetrie vengono indicate, tra l’altro, le vie di fuga, i
dispositivi di allarme, i presidi antincendio (estintori, ecc.) ed alcune informazioni di carattere
generale.
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NUMERI UTILI
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Polizia
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Carabinieri
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112
- Vigili del fuoco
- Emergenza sanitaria
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PRIMO SOCCORSO
PT. - Infermeria con cassetta di primo soccorso;
P. 1° - Cassetta di primo soccorso.
P. 2° - Cassetta di primo soccorso
L’ospedale è poco distante dal complesso;
In caso di infortunio avvertire l’emergenza sanitaria interna (addetto al primo
soccorso);
Astenersi da interventi che potrebbero peggiorare le condizioni dell’infortunato.
PREVENZIONE INCENDI
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Prendere visione, soprattutto nel piano dove si è collocati, delle piantine
particolareggiate, della dislocazione dei mezzi antincendio, dei pulsanti di allarme,
delle vie di esodo;
Leggere attentamente gli opuscoli ricevuti;
Rispettare il divieto di fumo;
Evitare di creare ingombri lungo le vie di esodo;
Segnalare ogni evento pericoloso, per persone e cose, rilevato nell’ambiente
occupato;
Rilevare il numero delle persone presenti nei locali.
IN CASO DI EMERGENZA
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In caso di pericolo grave ed immediato ciascuno deve seguire le procedure di
emergenza per l’abbandono del posto;
Il personale incaricato è preparato per operare in caso di incendio o altro evento
probabile secondo piani di intervento;
Collaborare con il personale e seguire le istruzioni che vengono impartite;
Se possibile non farsi prendere dal panico;
Aiutare i presenti con difficoltà specie se motorie;
Avvertire a viva voce le persone che si trovano nei bagni.
IN CASO DI EVACUAZIONE
Rispettare le indicazioni ricevute o lette;
Mantenere la calma;
Allontanarsi in fila dai locali senza attardarsi;
Seguire il percorso di esodo contrassegnato dalle luci di evacuazione;
Evitare di correre e gridare;
In presenza di fumo, se possibile, utilizzare un fazzoletto bagnato come maschera e avviarsi
all’esterno mantenendosi lungo i muri e rasoterra;
− Raggiungere il luogo sicuro posto all’esterno dell’edificio.
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CARATTERISTICHE DEI MEZZI ANTINCENDIO A DISPOSIZIONE
L’edificio è dotato di impianti di segnalazione ed allarme incendi nonché dei mezzi di estinzione,
riportati anche nelle piantine esposte e precisamente:
ESTINTORI PORTATILI
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Nelle posizioni indicate nelle planimetrie, in posizione segnalata, sono installati estintori
portatili.
Nell’uso degli estintori valgono le seguenti regole generali:
Non erogare controvento;
Non erogare contro le persone;
Le persone che utilizzano l’estintore non devono essere di fronte ma affiancate;
Tenersi a distanza di sicurezza dalle fiamme (troppo vicino pericolo per l’operatore,
troppo lontano azione inefficace);
Dopo lo spegnimento allontanarsi e chiudere la porta
Estintori a polvere tipo 34A 233B-C da 6 kg
Sono idonei per spegnere i seguenti fuochi derivati da:
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Sostanze solide che formano brace (fuochi di classe A);
−
Sostanze liquide (fuochi di classe B);
−
Sostanze gassose (fuochi di classe C).
Gli estintori a polvere sono utilizzabili per lo spegnimento dei principi d’incendio di ogni
sostanza anche in presenza d’impianti elettrici in tensione.
Lo spegnimento dell’incendio avviene principalmente per soffocamento e per effetto chimico.
L’uso su apparecchiature elettriche, elettroniche o delicate deve essere fatto tenendo conto che
la polvere può causare seri inconvenienti.
L’utilizzo dell’estintore a polvere deve avvenire nel seguente modo:
Sganciare l’estintore dall’eventuale supporto e porlo a terra;
Rompere il sigillo ed estrarre la spina di sicurezza;
Impugnare il tubo erogatore o manichetta;
Con l’altra mano impugnare l’estintore e premere la leva di erogazione;
Dirigere il getto alla base delle fiamme premendo la leva ad intermittenza e poi
con progressione;
Iniziare lo spegnimento delle fiamme più vicine e dopo verso il focolaio
principale
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Estintori ad anidride carbonica (CO2) tipo 34B-C da 2 kg e 89B-C da 6 kg
Sono idonei allo spegnimento di:
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sostanze liquide (fuochi di classe B)
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sostanze gassose (fuochi di classe C);
-
possono essere usati anche in presenza di impianti elettrici in tensione.
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Prestare molta attenzione ad usarlo su motori o parti metalliche calde che potrebbero rompersi per
eccessivo raffreddamento superficiale.
Non sono indicati per spegnere fuochi di classe A (sostanze solide che formano brace) perché subito
dopo l’uso, la brace, di nuovo in contatto con l’ossigeno dell’aria, riaccende la combustione.
A causa dell’elevata pressione interna l’estintore a (CO2) risulta molto più pesante degli altri
estintori a pari quantità di estinguente.
L’utilizzo dell’estintore a (CO2) deve avvenire nel seguente modo:
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Sganciare l’estintore dall’eventuale supporto e porlo a terra;
Rompere il sigillo ed estrarre la spina di sicurezza;
Impugnare la manichetta con il cono diffusore;
Con l’altra mano impugnare l’estintore e premere la leva di erogazione con
intermittenza e poi con progressione;
dirigere il getto alla base delle fiamme.
L’anidride carbonica (CO2), uscendo dall’estintore allo stato liquido passa allo stato gassoso e,
producendo un notevole raffreddamento, può causare possibili ustioni da freddo per contatto,
occorre quindi fare molta attenzione nell’usarla in presenza di persone.
Lo spegnimento avviene per soffocamento e per raffreddamento.
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ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE(SPP)
L’unità produttiva ha ottemperato a quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008, con l’assegnazione dei
seguenti ruoli:
Prof.ssa Paola Stufferi
Dirigente Scolastico
602
Sig. Salvatore Crapanzano
Responsabile del SPP
601
Dott. Augusto Bastianello
Medico competente (Sede di Milano)
Esterno
Coordinatore per l’emergenza
603
Sig.ra Emilia Porchia
Addetto all’antincendio
609
Sig. Galileo Loria
Addetto all’antincendio
630
Sig.ra Maria Rosa Pantarotto
Addetto all’emergenza
620
Sig.ra Jvonne Daventini
Addetto all’emergenza
620
Prof.ssa Antonietta Di Paola
Addetto al divieto di fumo
609
Prof.ssa Donatella Giammò
Addetto al divieto di fumo
601
Sig.ra Vilma Lessio
Addetto al primo soccorso
612
Sig. Nicola Oliveri
Addetto al primo soccorso
601
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
621
Sig. Luigino del Puppo
Prof. Pier Luigi Ragogna
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Il Datore di lavoro ha classificato l’unità produttiva quale unità ascrivibile al gruppo B, così come
individuato dal DM 388/2003.
Secondo quanto dettato dalla normativa il Datore di lavoro ha trasmesso la nomina del RSPP alla
ASS e Ispettorato del lavoro territorialmente competenti. Conformemente alla previsione normativa
il Datore di lavoro ha redatto il documento di valutazione dei rischi (ultimo aggiornamento del 20
dicembre 2012).Per quanto riguarda gli altri adempimenti del DLgs 81/08 si fa presente che il
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è stato avviato alla formazione con il corso di 32
ore, l’addetto alla lotta antincendio è in possesso di formazione attestata presso i Vigili del fuoco
(corso 16 ore) e si sta provvedendo all’aggiornamento formativo degli addetti al primo soccorso, in
base alle disposizioni del DM 388/2003.
La formazione di tutti i lavoratori considera principalmente della gestione delle emergenze e
dell’uso delle attrezzature di lavoro.A tale proposito si è fatta la scelta organizzativa di effettuare un
incontro periodico annuale con la partecipazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione e del Medico competente con tutto il personale sulle tematiche della prevenzione incendi
e sulle norme comportamentali in caso di emergenza e/o evacuazione.La squadra per l’emergenza
(coordinatore per l’emergenza, addetto alla lotta antincendio, addetto al primo soccorso e
all’evacuazione) assicurano un intervento immediato in caso di pericolo (vedi scheda 01), ma anche
il mantenimento della sicurezza all’interno della struttura con una serie di attività di controllo e
verifica delle attrezzature, impianti e delle condizioni dell’ambiente, così come descritto nel
“Registro manutenzioni e controlli” previsto dal DPR 37/1998.
SQUADRA PER L’EMERGENZA
Compiti e norme di comportamento
In caso di pericolo la squadra per l’emergenza deve garantire un immediato intervento seguendo le
procedure. Alla comunicazione di una situazione di emergenza deve immediatamente attivarsi e in
particolare deve:
• Rispondere prontamente alla chiamata recandosi sul luogo sull’incidente per valutare
l’entità dell’evento
• Tenere sgombre la vie di accesso ai soccorsi ed indicare il luogo dell’incidente con
precisione
• Coordinare le azioni di esodo del personale e dei visitatori in caso di evacuazione.
•
Aiutare il recupero di eventuali persone in difficoltà infortunate e/o esposte a particolari
rischi
• Impedire l’accesso alle persone non coinvolte nelle operazioni di soccorso.
In particolare gli addetti alla lotta antincendio devono:
• In caso di incendio localizzato e facilmente domabile, intervenire sul focolaio con gli
estintori senza mettere a repentaglio la propria incolumità
Nel caso di incendio di più vaste proporzioni e/o non facilmente domabile con estintori
informare i responsabili e indicare con precisione ai VV. FF
In particolare gli addetti all’evacuazione devono:
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Abbandonare per ultimi i locali interessati dall’evacuazione verificare che tutte le persone e
gli alunni abbiano abbandonato la zona di loro competenza
• Ad evacuazione avvenuta verificare il numero dei presenti e segnalare eventuali dispersi o
feriti.
In particolare il coordinatore deve:
• Emettere l’ordine di evacuazione, sentita la squadra sulla valutazione dell’entità
dell’incidente
• Chiedere l’intervento delle squadre di soccorso esterne (VVFF, o 118…)
• Estendere, se necessario, l’avviso di evacuazione ai residenti delle unità abitative attigue
• Fornire ai soccorsi tutte le informazioni utili, consegnando, se del caso, la cartella custodita
presso la portineria, contenente le planimetrie dello stabile riportanti l’ubicazione delle
attrezzature di spegnimento e gli organi di comando degli impianti e l’elenco dei lavoratori
presenti con relativa ubicazione (n° stanza e piano) e n° telefonico interno
•
SQUADRA PER L’EMERGENZA
Compiti e norme di comportamento
In particolare gli addetti la primo soccorso devono:
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Accertarsi delle condizioni di salute dell’infortunato in modo da fornire alle squadre esterne
di soccorso tutte le informazioni possibili
Assistere l’infortunato fino all’arrivo dei soccorsi
Prestare le prime cure all’infortunato conformemente alla formazione ricevuta
Norme generali di comportamento
Per tutte le persone presenti
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L’unità produttiva è dotata di un piano di emergenza, di piano di evacuazione e gli addetti
impartiranno le necessarie istruzioni
Esaminare le planimetrie affisse presso il luogo in cui vi trovate: vi sono indicate le vie di
fuga, le attrezzature antincendio e i n° telefonici interni utili
Leggere attentamente la documentazione personalmente ricevuta
Non impiegare apparecchi elettrici con resistenza in vista, fornelli o apparecchi di
riscaldamento alimentati da combustibili solidi, liquidi o gassosi
Non detenere sostanze infiammabili, anche in modeste quantità, senza l’autorizzazione del
Dirigente
Rispettare il divieto di fumo
Non gettare mozziconi accesi nelle aree a verde all’esterno e nei vasi con piante
Nell’uso dei locali attenersi alle istruzioni ricevute
Sappiate e fate sapere dove vi trovate
In caso di allarme mantenere la calma ed attenersi alle istruzioni ricevute
Aiutare le persone non autosufficienti e/o comunque in difficoltà.
Norme generali di comportamento
Per personale presente dipendente da ditte esterne
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L’unità produttiva è dotata di un piano di emergenza, di piano di evacuazione e gli addetti
impartiranno le necessarie istruzioni
Esaminare le planimetrie affisse presso il luogo in cui vi trovate: vi sono indicate le vie di
fuga, le attrezzature antincendio e i n° telefonici interni utili
Leggere attentamente la documentazione personalmente ricevuta
Non impiegare apparecchi elettrici con resistenza in vista, fornelli o apparecchi di
riscaldamento alimentati da combustibili solidi, liquidi o gassosi
Non detenere sostanze infiammabili, anche in modeste quantità se non nella quantità
normalmente tenuta per l’esecuzione del proprio lavoro, senza l’autorizzazione del Dirigente
Controllare l’efficienza delle proprie apparecchiature o macchine da lavoro e seguire le
norme di sicurezza nel loro utilizzo
Rispettare il divieto di fumo
Non gettare mozziconi accesi nelle aree a verde all’esterno e nei vasi con piante
Sappiate e fate sapere dove vi trovate
In caso di allarme mantenere la calma ed attenersi alle istruzioni ricevute
Aiutare le persone non autosufficienti e/o comunque in difficoltà.
Principio d’incendio individuato in un locale
Comportamento delle persone presenti
Mantenere la calma
Chiamare (addetti all’antincendio/coordinatore) e fornire cognome, piano e stanza
dell’evento, situazione
Attivare il pulsante di allarme più vicino
Informare i vicini di stanza
Aprire la finestra, se si occupa il locale
La squadra di emergenza arriverà in breve tempo
Disattivare le utenze presenti (PC, condizionatori, apparecchiature elettriche) staccando le
spine
In attesa dell’arrivo degli addetti alla squadra per l’emergenza, se capaci, prendere
l’estintore portatile più vicino e cercare di spegnere il principio d’incendio
Se non si riesce ad estinguere l’incendio, abbandonare la stanza chiudendo le porte dietro di
sé (non chiudere le porte a chiave)
EVACUAZIONE
Comportamento di tutte persone presenti
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Mantenere la calma
Interrompere ogni attività
Tralasciare di recuperare effetti personali che potrebbero rendere difficoltosa od ostacolare
l’evacuazione
Abbandonare l’ambiente chiudendo le porte dietro di sé (non chiudere le porte a chiave)
Soccorrere, se necessario, le persone in difficoltà
Abbandonare in maniera ordinata e rapida l’edificio seguendo i percorsi di esodo ed
ascoltare gli ordini degli addetti all’evacuazione
In assenza di luce mantenersi a contatto con le pareti
Non correre e/o gridare, mantenere un atteggiamento tale da non generare il panico tra i
presenti
Non tornare indietro per nessun motivo
Usare solo le scale e MAI gli ascensori
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Nel caso che le vie di esodo siano interrotte dalle fiamme, entrare in una stanza, chiudere la
porta, aprire le finestre, segnalare la propria presenza ed attendere i soccorsi
Raggiungere il punto di raccolta ed attendere le istruzioni degli addetti all’emergenza
Rientrare nell’edificio solo dopo l’autorizzazione degli addetti all’emergenza
EVACUAZIONE emergenza FUMI
Comportamento di tutte persone presenti
Tutte le persone presenti, oltre ad osservare le procedure devono:
Aprire le finestre del locale occupato
Bagnare dei fazzoletti da utilizzare come mascherine per bocca e naso
Camminare bassi in presenza di fumo e lungo i muri
In mancanza di luce, scendere le scale con particolare attenzione
Nel caso che le vie di esodo siano impedite dalla presenza di troppo fumo, entrare in una
stanza, possibilmente con bagno vicino
• Chiudere la porta ed utilizzare panni bagnati per tentare di sigillarla
• Aprire le finestre, segnalare la propria presenza ed attendere i soccorsi
• Tenere presente che tutte le finestre dell’edificio possono essere facilmente raggiunte dalle
scale dei Vigili del fuoco
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TERREMOTO
Comportamento di tutte persone presenti
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?
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Mantenere la calma
Posizionarsi lungo le pareti del locale poste l’esterno dell’edificio
Scostarsi da superficie finestrate e/o vetrate
Se possibile rifugiarsi sotto scrivanie o tavoli perimetrali
Non sostare scoperti al centro dell’ambiente
La squadra di emergenza giungerà appena possibile
Al termine della scossa:
Verificare la situazione delle persone e degli impianti
Prestare eventuale primo soccorso
Nel muoversi osservare lo stato delle strutture e delle via di fuga
Iniziare l’evacuazione in maniera calma e aderenti alle pareti
Coinvolgere i presenti per aiutare le persone non autosufficienti e/o in difficoltà
Accertarsi che i locali siano vuoti
• Se in assenza di luce verificare che le scale siano integre e percorrerle con particolare
attenzione
• Uscire all’esterno ed allontanarsi dall’edificio
• Portarsi nel punto di raduno, tenendosi lontano da alberi o da altri manufatti
EMERGENZA LUCE
Norme di comportamento per le persone presenti
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Mantenere la calma
Gli ambienti sono dotati di luci di emergenza
Osservare se gli edifici o le zone vicine sono illuminati
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Comunicare all’interno 601/603 cognome, piano e stanza dell’evento, e descrivere la
situazione
Se il telefono non funziona usare il proprio cellulare
Se la mancanza di energia è totale la squadra per l’emergenza ne è già al corrente
Se si esce dalla stanza muoversi con cautela e lungo le pareti senza allontanarsi troppo
In caso di trasferimento in altra zona o di evacuazione totale procedere senza alcuna fretta
Osservare il percorso e lungo le scale, se in difficoltà, procedere a marcia indietro
Assistere le persone non auto sufficienti
EVACUAZIONE DI EMERGENZA – PROCEDURE DI EVACUAZIONE
Si configurano due distinte situazioni di pericolo che comportano l’adozione di due diversi
provvedimenti di evacuazione dall’edificio delle persone presenti.
L’attuazione dell’evacuazione parziale o totale dall’edificio va sempre effettuata per gli eventi
visti in precedenza o nei casi specificatamente previsti.
Nell’evacuazione parziale viene sgomberata una parte dell’unità produttiva diramando un
messaggio del tipo:
A scopo precauzionale tutte le persone presenti all’interno di questo piano dell’edificio
sono pregate di uscire dalla zona in ordine e mantenendo la calma. E’ in atto un principio
di (incendio, fuga di gas ecc) in questa zona.
Gli incaricati attivino subito le procedure previste dal piano di emergenza per la zona in cui si
è verificata la situazione di pericolo.
Nell’evacuazione totale viene sgomberata l’intera unità produttiva. Il segnale viene dato
tramite i pulsanti dell’impianto antincendio.
Valutata la gravità della situazione, il Coordinatore per l’emergenza estenderà l’avviso di
evacuazione ai residenti delle unità abitative attigue estendo l’evacuazione all’intero edificio.
Gli incaricati attivino subito le procedure previste dal piano di emergenza per l’intero stabile.
La prima procedura si attua quando si ritiene che l’incidente accertato possa progredire ed
evolversi nel tempo fino ad assumere una configurazione che può pregiudicare l’incolumità delle
persone.
La seconda, invece costituisce un provvedimento da adottare ogni qualvolta si accerta un
incidente tale da pregiudicare l’integrità fisica delle persone oppure quando non si è in grado di
prevedere l’evoluzione del fenomeno dannoso (es. fuga di gas, incendio ecc) e le dirette
conseguenze sull’uomo.
Si allegano inoltre tutte le planimetrie dei vari piani.
Pordenone 08/11/2013
Firmato R.S.P.P.
Salvatore Crapanzano
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piano di emergenza ed evacuazione edificio