Area Servizi alla Persona
Settore Formazione Professionale e Istruzione
APPRENDISTATO 2008-2009
LINEE DI INDIRIZZO E DEFINIZIONE DELLE PRIORITA’ PROVINCIALI
Dicembre 2008
approvato con Delibera di Giunta Provinciale n. 424 del 22.12.2008
1. Premessa
Il sistema dell’apprendistato così come delineato dall’art. 49 del D.lgs.
276/03
mette
al
centro
l’azienda
in
quanto
titolare
della
formazione
dell’apprendista, attraverso il ruolo del tutor aziendale e la definizione del
Piano formativo individuale all’atto dell’assunzione.
L’azienda deve formare i propri apprendisti e, se non possiede capacità
formativa
interna,
lo
deve
fare
esternamente
all’azienda,
presso
enti
accreditati.
A distanza di cinque anni dall’approvazione della legge ormai quasi tutti i
contratti sono stati rinnovati e quindi la platea delle aziende che corrisponde
alla descrizione sopra delineata si è costantemente ampliata.
La nuova programmazione delle attività formative rivolte agli apprendisti
si
inserisce,
inoltre,
dall’introduzione delle
in
un
panorama
normativo
regionale
modificato
Leggi regionali in materia di lavoro e di istruzione e
formazione professionale (la L.R. 22/2006 e la L.R. 19/2007) e dall’avvio della
nuova Programmazione 2007-2013 del Fondo Sociale Europeo.
I più recenti documenti regionali definiscono infine alcuni criteri che
fanno da sfondo alla programmazione di attività formative, sia quella finanziata
dai fondi strutturali sia quella afferente ad altri finanziamenti: il principio del
passaggio dalla centralità dell’offerta alla centralità della domanda, ovvero la
programmazione si fonda sul sostegno della domanda attraverso la Dote, in
base alla quale le risorse non sono assegnate al soggetto erogatore del
servizio, ma al singolo beneficiario, che opera una libera scelta per decidere
dove usufruirne.
La Dote-apprendistato pertanto risulta essere l’insieme di risorse
assegnate all'apprendista/impresa per avere accesso all'offerta di servizi
formativi finanziati dalla Regione e dalla Provincia di Varese.
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2. Elementi strutturali della programmazione provinciale e risorse
assegnate
La Provincia di Varese, sulla base di quanto definito dalle “Linee di indirizzo
per la programmazione provinciale delle attività di formazione degli apprendisti
assunti in Lombardia (anno formativo 2008-2009)” approvato con Decreto n.
8747 del 05/08/2008, deve predisporre un’offerta formativa rivolta alle
imprese/apprendisti che si configuri secondo le seguenti caratteristiche:
a. accesso ai servizi attraverso il sistema dote-apprendistato;
b. offerta di servizi integrati, fruibili anche separatamente;
c. una rete di operatori pubblici e privati accreditati per la formazione e/o il
lavoro che siano garanti dell’erogazione di servizi integrati qualificati e
coerenti con la domanda;
d. certificazione delle competenze acquisite dagli apprendisti sia negli
ambiti formali (formazione esterna all’azienda) sia
nella formazione
interna all’azienda;
e. sistema informativo di supporto alle attività e al monitoraggio delle
stesse.
L'erogazione
dei
servizi
integrati
trova
attuazione
mediante
la
predisposizione di un "Catalogo provinciale dell'offerta dei servizi integrati per
l'apprendistato", al quale possono accedere, in qualità di fornitori dei servizi, gli
organismi singoli o in rete accreditati per la formazione e/o per il lavoro ai
sensi della legge regionale 19/2007 (iscritti nella sezione A o B dell’Albo
regionale) aventi sede operativa in Provincia di Varese.
Tali
servizi
vengono
erogati
assegnando
una
Dote
all’impresa/apprendista. La Dote si caratterizza per la presenza dei seguenti
elementi:
-
designazione del beneficiario della Dote: non trasferibilità ad altri
soggetti;
-
designazione dei servizi: non equivalenza e non fungibilità con il
denaro;
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-
composizione della Dote: il valore della Dote rispetta i massimali dei
costi definiti per i singoli servizi che compongono la Dote;
-
l’assegnazione della Dote avviene secondo criteri di priorità regionali e
provinciali.
A supporto delle attività di candidatura e di erogazione delle attività
formative è stata predisposta dalle Province una strumentazione informatica
attraverso il sistema informativo SINTESI.
Con il Decreto 8747 del 5.8.08 la Regione Lombardia assegna alla
Provincia di Varese € 1.001.360,31 per la realizzazione
di attività
formative e servizi rivolte alle seguenti tipologie di apprendistato:
•
Apprendisti assunti ai sensi dell'art. 16 della L. 196/97
-
attività formative rivolte agli apprendisti in diritto-dovere di istruzione e
formazione;
-
attività formative rivolte agli apprendisti maggiorenni.
•
Apprendisti assunti ai sensi dell'art. 49 del D. L.vo 276/03
Per quanto riguarda la tipologia di apprendisti assunti ai sensi dell’art.49 le
attività finanziabili sono le seguenti:
•
attività formative rivolte agli apprendisti;
•
affiancamento consulenziale:
ƒ
al tutor aziendale per la predisposizione del PFI di dettaglio,
e la valutazione del percorso e delle competenze acquisite
dall'apprendista;
ƒ
ai tutor ed ai formatori aziendali, ai fini della realizzazione, in
via sperimentale,
gruppo"
sulle
in alternativa alla formazione esterna "in
competenze
tecnico-professionali,
azioni
formative interne all’azienda;
•
supporto alla certificazione intermedia delle competenze in caso di
interruzione
del
contratto,
o
finale
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(al
termine
del
contratto
di
apprendistato) per i soli apprendisti che hanno effettuato la formazione
internamente all'azienda.
3. Descrizione del fabbisogno
Con il progressivo rinnovo dei CCNL e il recepimento della nuova
normativa dell’apprendistato si assiste ad una graduale diminuzione degli
apprendisti assunti ai sensi dell’art. 16 della legge 196/97, a cui corrisponde un
costante incremento degli apprendisti assunti ai sensi dell’art. 49 del D.lgs.
276/03.
Oramai sono effettivi i rinnovi di CCNL relativi a importanti comparti (il
turismo e pubblici esercizi, l’industria meccanica, l’edilizia, più recentemente
l’artigianato), quindi si va verso un progressivo esaurimento del numero degli
apprendisti da formare secondo la vecchia normativa: alla data del 30
settembre 2008 sono 1689 gli apprendisti ex 196/97, per i quali vale il
principio della obbligatorietà della formazione solo a seguito di convocazione da
parte della Provincia.
Gli apprendisti in 196/97 maggiorenni coinvolgibili verranno identificati
in raggruppamenti omogenei per settore/comparto, con riferimento ai territori
afferenti ai CPI, sino al raggiungimento del target previsto dalle priorità
regionali come più avanti esplicitato.
I minorenni coinvolgibili1 in attività formative sono 128 , ma applicando
specifici criteri di “razionalizzazione” nella costituzione di gruppi classe si arriva
alla previsione di circa 70/80 convocazioni, utili alla realizzazione di 5 percorsi
da 240 ore secondo il consolidato modello provinciale.
Per
quanto
riguarda
invece
l’individuazione
del
fabbisogno
degli
apprendisti assunti ai sensi dell’art. 49, alla data del 30 settembre 2008,
1
Dal totale degli apprendisti attivi che risultano essere in forza presso le aziende del territorio provinciale, per
giungere alla quantificazione della domanda potenziale di formazione, cioè del numero di apprendisti realmente
convocabili nei percorsi formativi, sono stati sottratti gli apprendisti che:
sono stati già formati in precedenti edizioni di attività formative o sono attualmente in formazione;
hanno un contratto di apprendistato scaduto, ma l’azienda non ha ancora comunicato la cessazione del
rapporto;
hanno un contratto in scadenza, o comunque di una durata inferiore a quella che consentirebbe loro di
concludere il percorso formativo proposto;
hanno il contratto di apprendistato sospeso poiché, sono in aspettativa, maternità, malattia…;
hanno un contratto part-time.
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risultano essere presenti in banca dati 3707 apprendisti assunti dal
1.1.2007 cui vanno aggiunti quelli assunti prima di quella data e che devono
proseguire il percorso di formazione esterna avendo già frequentato prime o
seconde annualità su Dispositivi provinciali
o regionali; in specifico, gli
apprendisti interessati alla prosecuzione avendo già frequentato attività del
Piano Provinciale 2007-2008 sono indicativamente 1100, mentre i dati inerenti
gli apprendisti frequentanti attività formative finanziate da dispositivi regionali
verranno successivamente fornite dalla Regione Lombardia.
Per il dettaglio del fabbisogno formativo in base al CCNL vedasi tabelle
dell’Allegato 1.
4. Modello dell’offerta formativa
L’offerta formativa rivolta agli apprendisti in provincia di Varese sarà
resa disponibile previa candidatura degli Enti di formazione a far parte di un
Catalogo di attività e servizi formativi.
In particolare, gli Enti di formazione dovranno candidarsi per la
seguente offerta formativa:
-
percorsi di formazione esterna per apprendisti minorenni assunti ai sensi
della L. 196/97, della durata di 240 ore;
-
percorsi di formazione esterna per apprendisti maggiorenni assunti ai sensi
della L. 196/97, della durata di 120 ore, organizzati secondo la seguente
articolazione
modulare:
modulo
trasversale
48
ore,
2
moduli
professionalizzanti da 36 ore o un modulo da 72 ore - prime annualità;
-
percorsi di formazione esterna per apprendisti assunti ai sensi del D. lgs.
276/03 art. 49, della durata di 120 ore, organizzati secondo la seguente
articolazione modulare: un modulo trasversale di 48 ore, 2 moduli
professionalizzanti di 36 ore o un modulo di 72 ore – prime annualità;
-
percorsi di formazione esterna per apprendisti assunti ai sensi del D. lgs.
276/03 art. 49, della durata di 48 ore: modulo trasversale
seconde e terze annualità;
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- prime,
-
servizio di supporto al tutor e formatore aziendale composto da2 :
o modulo di 10 ore ai fini della realizzazione, in via sperimentale, in
alternativa alla formazione esterna "in gruppo"
sulle competenze
tecnico-professionali, di azioni formative interne all’azienda;
o modulo di 4 ore per la predisposizione del PFI di dettaglio, e la
valutazione
del
percorso
e
delle
competenze
acquisite
dall'apprendista;
-
supporto alla certificazione intermedia delle competenze in caso di
interruzione
del
contratto,
o
finale
(al
termine
del
contratto
di
apprendistato) per i soli apprendisti che hanno effettuato la formazione
internamente all'azienda.
La candidatura per la realizzazione delle suddette attività può avvenire
sia da parte di un singolo operatore accreditato sia da parte di una rete di
operatori
accreditati
costituite
mediante
sottoscrizione
di
accordi
di
partecipazione (minimo 3 enti).
L’organismo accreditato deve dimostrare il possesso di un’esperienza
pregressa nei servizi analoghi a quelli per cui si candida, nel triennio
precedente la data di presentazione delle candidature. In assenza di tale
requisito di esperienza, l’operatore accreditato può partecipare solo in qualità
di membro di una rete.
Per quanto riguarda poi l’articolazione didattica e le modalità di
erogazione delle attività formative, si precisa quanto segue:
- rete di operatori: l’erogazione dei servizi attraverso una rete di operatori, è
da considerarsi preferibile al singolo operatore, in quanto la prima ha il vincolo
di mettere a disposizione tutte le attività e i servizi messi a catalogo, pertanto
l’accesso da parte delle aziende/apprendisti risulta facilitato;
- esperienza pregressa degli operatori: le attività formative sinora erogate
alle imprese/apprendisti hanno visto uno sforzo congiunto tra Enti /Parti
Sociali/Provincia per l’individuazione delle buone prassi metodologiche e dei
2
Nota bene: i due moduli non sono scindibili e vanno progettati ed erogati congiuntamente
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contenuti da erogare nelle attività stesse. La Provincia ritiene importante
salvaguardare il patrimonio di esperienze consolidato nel tempo garantendo,
nel contempo, la possibilità di ingresso di nuovi soggetti nella composizione
dell’offerta formativa;
- certificazione delle competenze: la concertazione con le Parti Sociali del
territorio che ha portato alla definizione delle priorità, ha evidenziato la
necessità di definire un “modello di certificazione” (sia dei percorsi svolti
internamente alle aziende sia di quelli frequentati presso le strutture
formative)
da utilizzare su tutto il territorio provinciale. La delicatezza della
questione e il necessario rimando a un modello regionale vede impegnata la
Provincia a sollecitare un confronto con la Regione e con le altre Province per
arrivare a definire un riferimento comune;
- articolazione modulare: la definizione
competenze trasversali e dei due
di un modulo di
48 ore per le
moduli professionalizzanti (oppure, anche
per le competenze tecnico-professionali, un unico modulo da 72 ore)
corrisponde proprio alla necessità di favorire, al termine del percorso
formativo, la certificazione delle competenze acquisite dagli apprendisti
durante il percorso formativo;
- servizio di supporto al tutor e formatore aziendale: la possibilità di
sperimentare con le aziende questo supporto all’erogazione della formazione
interna della durata di 10 ore va accompagnato dall’azione volta a supportare il
tutor o il formatore nelle capacità valutative; pertanto la Provincia intende
mettere a disposizione delle imprese senza capacità formativa che intendono
usufruire di questa sperimentazione entrambi i moduli;
- utilizzo della quota dei “riservisti”: le linee guida regionali consentono
di incrementare il numero degli apprendisti che partecipano ad una attività
formativa di gruppo fino al 40% in più rispetto al numero massimo di allievi
effettivamente finanziabile per ciascun gruppo-classe. Tale integrazione non
prevede riconoscimento di ulteriori costi, ovvero l’assegnazione di ulteriori doti.
Al fine di massimizzare la possibilità di accesso ai percorsi formativi, la
Provincia di Varese intende usufruire nella misura più ampia di tale possibilità
per ogni percorso formativo che verrà effettuato.
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5. Priorità regionali
L’attribuzione della dote agli apprendisti/imprese è soggetta sia al
possesso di caratteristiche precise (tipo di contratto, data di assunzione,
possesso o meno di capacità formativa aziendale, ecc..) sia all’essere
all’interno delle categorie dichiarate nelle priorità, che è opportuno ricordare
sono sia definite a livello regionale sia a livello provinciale.
Per quanto riguarda quelle regionali le Linee di indirizzo del 5 agosto
2008 indicano che le risorse finanziarie a copertura delle doti-apprendistato
dovranno essere destinate secondo il seguente ordine dì priorità (mediante
"riparto" delle risorse in base alla stima del volume della specifica domanda di
servizi) a:
1) apprendisti in diritto-dovere assunti ai sensi dell'art. 16, I. 196/97 a
copertura dell'intera domanda stimata;
2) apprendisti "extraobbligo formativo" assunti/attivi dal 01/01/2007 ai sensi
dell'art. 16 della L. 196/97 (almeno 20% delle risorse assegnate);
3) apprendisti privi di titolo di studio o qualifica di istruzione e formazione
professionale assunti ai sensi dell'art. 49 del D.lgs. 276/03, presso pmi che
non abbiano dichiarato capacità formativa interna
(almeno il 10% delle
risorse assegnate);
4) altri apprendisti assunti ai sensi dell'art. 49 del D.lgs. 276/03, presso
imprese che non abbiano dichiarato capacità formativa (almeno il 5% delle
risorse assegnate).
Nell'ambito degli avvisi provinciali, possono essere, inoltre, individuati
ulteriori criteri di priorità (mediante riparto delle risorse disponibili). È fatta
salva, per le priorità da 2 a 4, la possibilità delle Province di programmare,
nelle apposite sedi concertative i livelli di allocazione delle risorse, nel rispetto
delle percentuali minime sopraccitate.
Per comprendere l’impatto economico e sulle attività formative che
deriva dall’applicazione delle Priorità regionali si veda il paragrafo successivo.
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6. Priorità Provinciali
La programmazione delle attività formative e dei servizi integrati rivolti
agli apprendisti e alle aziende in provincia di Varese dispone di risorse pari a
€1.001.360,31 a fronte di
un fabbisogno potenziale pari a
1616
apprendisti assunti ai sensi della L. 196/97 (128 minorenni e 1488
maggiorenni), 3707 apprendisti assunti dal 1.1.07 ai sensi dell’ art.49 del
276/03, nonché gli apprendisti che devono proseguire il percorso formativo
già avviato (1100 che hanno frequentato le attività del piano provinciale oltre
ad un numero da definirsi che hanno frequentato le attività dei bandi
regionali).
La compresenza di due tipologie di apprendisti, assunti ai sensi della
L.196/97 e assunti ai sensi dell’art.49 del 276/03, che comporta avere
accesso a tipi diversi di attività o servizi, rende articolato e complesso il lavoro
di concertazione sull’allocazione delle risorse da destinare a ciascuna delle
diverse tipologie di destinatari, tenuto conto che si è in presenza di risorse
chiaramente insufficienti a coprire il fabbisogno complessivo di formazione.
I Piani della formazione per apprendisti programmati ed erogati negli
anni precedenti in provincia di Varese, sono stati contraddistinti, tra l’altro,
dalla volontà di massimizzare l’efficacia e l’efficienza di quanto veniva erogato.
Anche per questo piano, pur in presenza di vincoli strutturali ed organizzativi
diversi dai precedenti, si conferma la volontà di utilizzare al meglio le risorse
attraverso la definizione delle priorità.
In specifico, a titolo esemplificativo, per la composizione dei gruppi
classe inerenti gli apprendisti minorenni privi di qualifica, fermo restando
l’indicazione regionale di estendere l’offerta formativa all’intera domanda
stimata, occorre circoscrivere tale stima al solo numero di apprendisti
realmente convocabili (vedi nota 1, paragrafo 3) nonché alla reale possibilità
di costituire gruppi classe numericamente significativi nell’ambito di ciascun
territorio sub provinciale, oltre a prevedere, per un numero significativo di
allievi la possibilità di essere inseriti come “riservisti” nelle classi, ovvero
partecipare senza l’effettiva assegnazione monetaria della dote.
Analogo criterio di razionalizzazione verrà adottato per i maggiorenni
assunti ai sensi della L. 196/97 in ordine ai quali saranno definite le
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convocazioni per ciascun sub territorio provinciale di costituire gruppi classe
numericamente significativi omogenei per figure professionali .
Per quanto riguarda infine gli apprendisti assunti ai sensi dell’art.49 del
276/03 a seguito della concertazione con gli organismi provinciali, si è definito
di prevedere un numero contenuto di percorsi completi di 120 ore da riservare
ad apprendisti senza titolo di studio assunti da imprese di piccole dimensioni
(pmi o artigiane), limitando altresì le doti assegnate alle attività di servizio,
consentendo di dedicare una quota consistente alle doti inerenti la frequenza
dei soli moduli trasversali, raggiungendo in tal modo il maggior numero
possibile di apprendisti.
Al fine di favorire la presenza nel territorio provinciale di una offerta
formativa esaustiva, comprendente un’ampia gamma di percorsi formativi
tecnico professionalizzanti, si è convenuto di dare facoltà agli enti formativi
che si candidano sul catalogo provinciale di proporre, accanto a quella
finanziata dalla Provincia, un’offerta formativa a pagamento allo stesso costo
di quella pubblica.
7. Articolazione delle Priorità Provinciali per destinatari, doti e risorse.
Pertanto per quanto riguarda la Provincia di Varese, a seguito della
concertazione con gli organismi provinciali,
nel pieno rispetto delle priorità
regionali, l’ipotesi di allocazione delle risorse e delle doti risulta essere la
seguente:
A) Priorità per gli apprendisti assunti ai sensi della L. 196/97
1. Apprendisti minorenni in DDIF assunti ai sensi della L. 196/97 :
applicando i criteri di costituzione delle classi condivisi con le Parti Sociali
nell’ambito del “Tavolo Tecnico” provinciale, si arriva alla previsione di circa
70/80 apprendisti effettivamente convocabili, che possono dare origine alla
costituzione di 5 gruppi classe; ne consegue la previsione di assegnazione di n.
50 doti per percorsi formativi della durata di 240 ore, con un impegno
complessivo di risorse pari a € 132.000;
2. Apprendisti maggiorenni assunti ai sensi della L. 196: nel pieno
rispetto della priorità regionale (il 20% delle risorse assegnate devono essere
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assegnate a questo target), vengono identificati, nei diversi territori afferenti ai
Centri per l’Impiego, gruppi-classe di apprendisti, omogenei per settore/figura
professionale, che comportano l’assegnazione di un massimo di 180 doti, con
un impegno di risorse pari a € 216.000;
Il totale delle risorse per apprendisti assunti ai sensi della L.196/97
ammonta pertanto a € 348.000.
B) Priorità per gli apprendisti assunti ai sensi dell’art. 49 del D. Lg.
276/03
1. Apprendisti art. 49 assunti in aziende con capacità formativa
Tipologia di servizi:
- Certificazione delle competenze;
- Servizio di supporto al tutor e formatore aziendale (modulo sperimentale
di 10 ore per supporto alla formazione interna);
2. Apprendisti art. 49 assunti in aziende prive di capacità formativa
Tipologia di servizi:
- Prosecuzione della formazione effettuata negli anni precedenti: Modulo
trasversale di 48 ore
- Prime annualità: modulo trasversale di 48 ore
- Prime annualità: percorso completo 120 ore (48 ore di competenze
trasversali +72 ore di competenze tecnico-professionali)
- Servizio di supporto al tutor e formatore aziendale (composto da
consulenza per predisposizione PFI e valutazione competenze + modulo
di 10 ore sperimentali per supporto alla formazione interna)
Ipotesi allocazione delle risorse per apprendisti art.49:
-
€ 300.000,00 (pari al 30% delle risorse) per prime annualità di 120 ore,
con priorità agli apprendisti senza titolo di studio in Piccole e Medie
Imprese: 250 doti
-
€ 317.000,00 per i moduli trasversali di 48 ore (prime annualità e
prosecuzioni): doti 825
-
€ 14.000,00 per servizio di supporto a tutor e formatore aziendale di
imprese senza capacità formativa: 20 doti
-
€ 20.500,00 per servizio di supporto a tutor e formatore aziendale di
imprese aventi capacità formativa: 41 doti
€ 2.000,00 per certificazione delle competenze di apprendisti in imprese
aventi capacità formativa: 20 doti
-
Il totale delle risorse per gli apprendisti assunti ai sensi dell’art. 49 del
D.Lg. 276 ammonta a € 653.500,00 .
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Riassunto risorse provinciali allocate per Priorità
Destinatari e servizi
Risorse
Doti
L.196/97 minorenni DDIF
– Percorsi di 240 ore
L. 196/97 Maggiorenni –
Percorsi di 120 ore
art. 49/03 - Percorsi di
120 ore
art.49/03 - Moduli
trasversali
art. 49 276/03 - Servizi
132.000
50
% su totale
risorse
13,1
216.000
180
21,5
300.000
250
30,0
317.000
825
31,6
36.500
61
3,6
1.001.500
1.366
100
totale
Al fine di ottimizzare l'utilizzo delle risorse disponibili, entro la metà del periodo
di attuazione del dispositivo provinciale dovranno essere verificati i livelli di
impegno delle risorse riservate alle priorità; in caso di impiego inferiore al 35%
della dotazione, le risorse verranno rese disponibili per l'intera domanda.
8. Utilizzo delle risorse per le attività collegate.
La Provincia di Varese ha la disponibilità di € 99.775,02 da destinare
alle attività collegate alla realizzazione delle attività formative. In particolare,
tra le tipologie di spesa afferenti alle risorse sopra indicate, si delineano le
seguenti attività:
• attività di monitoraggio dell’offerta formativa e valutazione delle
attività realizzate;
•
implementazione e gestione del sistema informativo per la costruzione
del Catalogo e per la realizzazione delle attività di gestione del
sistema (la prenotazione e la validazione dei Piani di Intervento
Personalizzati, la gestione delle Doti, ecc);
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•
acquisizione di risorse umane e dotazione informatica per la gestione
delle attività amministrative e contabili, dai controlli alla liquidazione
delle Doti;
•
attività di pubblicizzazione dell’offerta:
•
comunicazioni scritte alle aziende;
•
predisposizione e stampa di materiale informativo (opuscoli e
catalogo);
•
incontri con associazioni di categoria, consulenti del lavoro,
ragionieri, commercialisti;
•
pubblicazione sulla stampa dell’avviso inerente la predisposizione
del Catalogo.
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Linee di Indirizzo e definizione delle priorità provinciali