Nono Rapporto
Sociale Nazionale
della Cooperazione
di Consumatori
2012
Coop, il luogo che contribuisce allo sviluppo
delle comunità locali e internazionali
6
“
La cooperativa fa parte della comunità e dà il suo contributo per
migliorarne le condizioni materiali, morali e culturali. [..]
La cooperativa interpreta la sua missione all’interno delle
comunità in cui più direttamente opera e dell’intero sistemapaese, attraverso le sue attività sociali e commerciali, in relazione
con una pluralità di esperienze, persone e storie.”
La cooperativa si impegna:
a inserire tra le sue attività programmi di arricchimento delle
conoscenze per studenti, insegnanti e genitori sui temi della
alimentazione, dei consumi, dell’ambiente e della cooperazione e
più in generale della cultura contemporanea;
a promuovere una riflessione sul senso e le potenzialità
dell’organizzazione cooperativa nei nuovi scenari economici e
sociali, attraverso ricerche, pubblici dibattiti, laboratori e progetti
sperimentali di natura formativa e gestionale;
a tutelare e a concorrere allo sviluppo di qualità dell’impresa
agroalimentare italiana;
a sviluppare la competizione onesta e chiara tra le imprese, per il
vantaggio dei consumatori e del mercato;
a guardare con favore a tutte le iniziative che migliorano la
collaborazione tra le imprese, in quanto rispettose dei diritti
dei consumatori e lavoratori e rivolte all’arricchimento del
patrimonio economico nazionale;
a sostenere le iniziative che favoriscono la capacità innovativa dei
territori, con particolare attenzione ai temi della partecipazione
e della creazione di nuova imprenditorialità, specialmente quella
giovanile;
a sostenere le iniziative per attrarre e valorizzare risorse umane di
qualità e investimenti;
a concorrere alla creazione di reti di collaborazione e
cooperazione tra diversi territori.
(dalla Carta Valori delle Cooperative di Consumatori)
Nono Rapporto
Sociale Nazionale
della Cooperazione
di Consumatori
2012
Coop, il luogo che contribuisce allo sviluppo
delle comunità locali e internazionali
6.1 Le relazioni con le Comunità
Per Comunità Coop intende il contesto sociale e
ambientale all’interno del quale le Cooperative del
sistema Coop interpretano la missione sia attraverso
l’attività commerciale che attraverso le azioni di
carattere sociale. Per questa ragione la Comunità non
viene identificata esclusivamente con la collettività
che quotidianamente entra in contatto con la
Cooperativa a livello locale ma anche con il contesto
internazionale, nel quale Coop interviene con azioni
di solidarietà progettate e realizzate nelle zone e
nei Paesi più poveri in collaborazione con partner
qualificati.
Mantenere un rapporto costante con il territorio
significa anche confrontarsi con l’associazionismo,
le istituzioni, il sistema produttivo per promuovere
l’integrazione e l’inclusione sociale, l’educazione
alla cittadinanza attiva, la tutela e la salvaguardia
dell’ambiente, la cultura e la valorizzare delle
tradizioni sociali e produttive dei territori. Tutte
le attività e le iniziative sono realizzate dalle
Cooperative attraverso il supporto di quelli che, tra
i loro soci, hanno deciso di impegnarsi attivamente
e che sono indispensabili per tessere e rafforzare le
relazioni sui territori.
Il ruolo di Coop non si limita alla promozione dello
sviluppo, della competitività e dell’efficienza dei
territori in cui è insediata, contribuendo a creare
migliori opportunità economiche per le imprese
esistenti, ma partecipa attivamente al miglioramento
delle condizioni sociali, ambientali e culturali per la
popolazione locale.
Le azioni sono perciò orientate alla costruzione di
relazioni, alla partecipazione e al coinvolgimento
dei diversi soggetti del territorio con lo scopo di
rispondere alle esigenze mirate della collettività e alla
necessità di redistribuzione del valore prodotto.
Tabella 6.1 Gli interventi a favore delle comunità
Interventi a livello locale
Tipologia di interventi
Attività di Educazione al Consumo Consapevole
Azioni e progetti finalizzati a dare risposte a bisogni o prevenire
situazioni di disagio: sviluppo e solidarietà locale
Commercializzazione di prodotti dal forte valore etico e sociale
Attività culturali, ludiche, ricreative e di sensibilizzazione
Interventi a livello internazionale
Azioni di sostegno dell’autosviluppo economico e sociale, con
progettualità sia condivise a livello nazionale che proprie di
ciascuna Cooperativa
Commercializzazione dei prodotti della filiera equo-solidale
Collaborazioni
Scuola
Enti locali
Enti locali
Associazionismo
Cooperazione sociale
Associazioni
Cooperative
Enti locali
Associazionismo
Popolazioni locali
Cooperative locali
Istituzioni del territorio
Governi
ONG
Popolazioni locali
Cooperative locali
Istituzioni del territorio
Governi
ONG
3
6.2 Interventi a livello locale
L’Educazione al consumo consapevole
L’Educazione al consumo consapevole è un progetto
nazionale rivolto agli insegnanti, agli studenti delle
scuole di ogni ordine e grado e alle famiglie che,
attraverso percorsi didattici, kit, mostre e materiali
editoriali, messi a disposizione gratuitamente,
consente di offrire strumenti di conoscenza utili a
formare lo spirito critico dei giovani in modo che essi
possano imparare ad esercitare il diritto-dovere di
cittadinanza attraverso le scelte di consumo.
Un’attività che trova la sua ragion d’essere nella storia
e nei valori della cooperazione e che si è svolta per
oltre tre decenni, grazie al contributo reciproco tra
i diversi protagonisti: la Scuola, le Cooperative, le
sezioni soci, gli animatori e le istituzioni locali, e che
testimonia lo spirito della cooperazione e il valore
della inter-generazionalità. Oggi, quest’impegno
significa aiutare i ragazzi a diventare cittadini che
sanno usare la “testa per pensare” per intervenire
criticamente e attivamente nelle scelte individuali
e collettive e per influenzare positivamente la
logica del mercato e dei media: un consumo più
consapevole per un cittadino più responsabile. Infatti,
l’obiettivo di un percorso educativo di Coop, è quello
di guardare dentro e oltre gli oggetti di consumo
che sono finestre sul mondo ma anche su se stessi,
analizzare la relazione tra il soggetto che sceglie e
l’oggetto scelto perché l’identità personale, di gruppo
e, di appartenenza si percepisce anche attraverso la
relazione con gli oggetti di consumo.
I temi trattati nelle attività di Educazione al consumo
consapevole sono raggruppabili in tre macroaree così
definite: alimentazione (educazione al gusto, salute
e benessere, cibo e cultura, influenza della pubblicità
sulle scelte di consumo); sostenibilità (stili di vita
responsabili, etica e comportamenti quotidiani,
marketing e pubblicità, geografia economica,
globalizzazione e sostenibilità ambientale e diritti di
cittadinanza); cittadinanza (cooperazione, solidarietà
e legalità).
4
In particolare, nel corso del 2012, a fronte di progetti
realizzati in via sperimentale da alcune Cooperative,
si è affrontato il tema del dialogo e relazione tra
generi e generazioni perché la consapevolezza e
l’analisi del concetto di genere, della natura sociale
della sua costruzione, dei collegamenti tra pregiudizi e
violenza innescano un circolo virtuoso di “educazione
alla cittadinanza” che contribuisce alla costruzione
dell’identità. Sono stati realizzati due seminari
nazionali formativi per i responsabili dei progetti
educativi di Cooperativa e per gli animatori senior
sui temi: identità di genere e pratiche educative,
adolescenti nell’era digitale e rappresentazione
mediatica dei generi in collaborazione con
l’Università di Bologna –Facoltà di Scienze della
Comunicazione e l’Università di Milano Bicocca
–Facoltà di Sociologia. Inoltre, è stato prodotto un
kit di contenuti, sul tema, per la formazione degli
animatori.
La metodologia didattica utilizzata trova
nel supermercato un’importante funzione di
approfondimento: i punti di vendita, infatti, attraverso
i prodotti diventano “laboratori didattici” in cui
cercare valori, significati, storia e cultura di cui essere
consapevoli, con il supporto di animatori.
Le Cooperative, inoltre, gestiscono e mettono a
disposizione, in tutta Italia, una rete dei Centri
di Educazione al consumo consapevole. Si tratta
di strutture permanenti che svolgono attività
di informazione, documentazione e consulenza
bibliografica per insegnanti, studenti ed esperti che
operano nel settore.
Nel 2012 si è avviata la collaborazione con la casa
editrice Corraini e con l’illustratrice Harriet Russell
(sensibile a tematiche ambientali e di consumo
consapevole) per la realizzazione della guida
dell’Educazione al Consumo Consapevole, uno
strumento di comunicazione pubblicato in 10
edizioni con una tiratura di 20.000 copie e inviato a
insegnanti e mondo della Scuola. Essa si compone
di una busta illustrata, che ben comunica l’oggetto
dell’attività educativa, contenente la graphic novel
su “Chi è Coop”, un opuscolo di approfondimento
su giovani e consumi e il catalogo dell’offerta di
cooperativa. Ulteriori approfondimenti sulla proposta
educativa di Coop e sugli strumenti didattici messi
a disposizione sono disponibili on line sul sito www.
progettieducativicoop.it all’interno del portale
www.e-coop.it.
Coop dialoga con il MIUR sui temi del consumo
consapevole e della corretta informazione alimentare,
degli stili di vita salutari e sostenibili, della
cooperazione e solidarietà. Il primo protocollo è stato
siglato nel 1999, poi nel 2007 nell’ambito dell’intesa
siglata nel 2010 Coop ha partecipato al Tavolo
Tecnico Scientifico “Scuola e Cibo”, contribuendo
all’elaborazione delle Linee Guida per l’Educazione
alimentare nella Scuola Italiana.
Tabella 6.2 L’Educazione al consumo consapevole
Insegnanti coinvolti
Punti di vendita coinvolti
Animazioni
Comuni coinvolti
2010
11.002
427
17.944
811
2011
11.758
403
14.476
766
2012
14.586
449
10.943
843
Nel corso del 2012 gli studenti che hanno
partecipato alle attività dell’educazione al consumo
sono stati 266.175 (in crescita del 9,4% rispetto
all’anno precedente) e le classi coinvolte 11.787 (in
crescita del 8,8% rispetto all’anno precedente) con
un investimento da parte delle Cooperative pari a 2,5
milioni di euro.
Sono, inoltre, sempre più numerosi gli incontri e
laboratori per docenti e genitori sul recupero di
conoscenze come veicolo di valori e tradizioni; sulla
valenza educativa che hanno le storie e la narrazione
nel favorire processi di crescita; sulla decodifica della
comunicazione intorno al cibo; sull’appartenenza
generazionale attraverso l’uso e il consumo di oggetti
simbolo.
Le iniziative di sviluppo e solidarietà locale
Coop, sul territorio, identifica partner affidabili, che
condividono le finalità e l’impostazione progettuale
delle attività sociali della Cooperativa e le integrano
con le proprie competenze. Nel 2012 sono stati
583 i partner con cui Coop ha iniziato o proseguito
collaborazioni a livello territoriale, instaurando
rapporti duraturi con realtà quali:
• Enti Locali e Istituzioni;
• Organizzazioni della società civile che operano a
livello nazionale e locale (come Auser, Arci, Agesci,
Banca Popolare Etica, CittadinanzaAttiva, Caritas,
ecc.);
• Cooperative sociali.
I progetti si caratterizzano per la ricerca di una
risposta a bisogni espressi dal territorio in ambito
sanitario (contributo all’acquisto di attrezzature per
ospedali o cure domiciliari) a quello culturale (la
lettura di libri in luoghi del disagio o a persone con
difficoltà motoria) o, ancora, a quello sociale (la spesa
portata a domicilio dai soci volontari alle persone con
disabilità).
Nonostante la difficile situazione economica in
cui versa il Paese, anche nel 2012 è aumentato il
contributo che le Cooperative hanno destinato a
questi progetti di solidarietà provenienti sia dal
collezionamento che da erogazioni liberali. In
particolare, un notevole contributo è stato dato per
sostenere la ricostruzione dei territori dell’Emilia
Romagna colpite dal sisma.
Tabella 6.3 Attività di solidarietà locale
Contributi (migliaia di euro)*
Numero di partner coinvolti*
2010
1.608
473
2011
1.619
527
2012
2.761
583
* I dati 2010 e 2011 fanno riferimento a 6 delle 9 grandi Cooperative;
il dato 2012 fa riferimanto a 8 Cooperative.
5
Tra le attività svolte a livello locale, particolarmente
significativo è il progetto Buon Fine o Brutti ma
Buoni oppure ancora Spreco Utile, ossia l’utilizzo
a scopi di solidarietà della merce invenduta. Il
progetto, che nasce nel 2003, trae origine dalla
consapevolezza che, per quanto le Cooperative
operino secondo criteri che mirano ad ottimizzare
la gestione, migliorando l’efficienza dei processi e
riducendo i costi, si generano volumi importanti di
merce invendibile come risultato degli alti standard
di servizio stabiliti nei confronti dei soci e dei
consumatori:
• disponibilità dei prodotti sino al momento della
chiusura;
• ritiro dalla vendita della merce prima della data di
scadenza;
• difetti esterni nella confezione o nell’immagine.
Tali prodotti, seppur integri nella loro funzione d’uso,
vengono solitamente ritirati dalla vendita. Il progetto
prevede un recupero di questi prodotti, destinandoli
ad organizzazioni no profit attive nel sociale
(ONLUS) che li utilizzano direttamente realizzando
pasti quotidiani per i loro assistiti o distribuendo
pacchi spesa a persone che versano in stato di bisogno.
Il progetto consente di:
• Valorizzare le eccedenze trasformando i prodotti
invendibili o invenduti in atto concreto e visibile di
solidarietà. Si tratta, infatti, di un sistema virtuoso
che incrocia l’offerta potenziale dei prodotti scartati,
ma ancora consumabili, con la domanda delle
associazioni caritative che si occupano di indigenti.
• Generare un’azione di sviluppo locale autosostenibile dal punto di vista ambientale
(contenimento dei rifiuti), economico (si eliminano
i costi di trasporto per lo smaltimento dei rifiuti)
e sociale (gli enti assistenziali risparmiano sul cibo
potendo concentrarsi su altre necessità).
• Costruire e rafforzare relazioni con le comunità
locali (enti pubblici e associazioni) attivando una
rete solidale dinamica e stabile tra mondo profit e
non profit, formata da solide interazioni e scambi di
beni e valori attraverso il dono. Il che fa assumere
al bene invenduto un valore relazionale oltre che
socio-assistenziale.
6
Inoltre, da un punto di vista sociologico, il progetto:
• Promuove una cultura della responsabilità, in
particolare una “cultura del non spreco” in un’ottica
multistakeholder (dipendenti, soci volontari Coop,
consumatori Coop, operatori e volontari delle
organizzazioni, amministratori locali, cittadini, …)
sulla quale sviluppare un rinnovato senso di identità
e riconoscimento nei territori;
• Produce coesione e inclusione sociale;
• Consente la pratica e la riproduzione di relazioni
di assistenza, di carattere solidaristico, da parte
delle organizzazioni di volontariato coinvolte
sul territorio e dei servizi socio-sanitari ad
esse eventualmente collegati in una logica di
sussidiarietà.
Grafico 6.1 Progetto per il recupero a fini di
solidarietà della merce invenduta.
Il processo sul territorio
ASSOCIAZIONI
Case famiglia
Sociosanitarie
Volontariato
civico
con il
contributo
dei Soci
Pacchi spesa
Mense
Religiose
Animaliste
Centri
distribuzione
Il progetto è in grado di integrare, in un gioco
collaborativo, tanti diversi soggetti:
• i soci Coop che si preoccupano dell’individuazione
e gestione delle relazioni con le associazioni, delle
verifiche periodiche dell’operato delle stesse, di
organizzare iniziative di promozione esterne;
• i lavoratori che sono responsabili
dell’individuazione degli spazi fisici da allestire per
il recupero dei prodotti, della selezione degli articoli
idonei per queste finalità e dello smistamento per le
destinazioni prescelte;
• le Amministrazioni locali che, in alcuni casi,
indicano le associazioni beneficiarie della donazione
e sostengono l’iniziativa in partnership.
7
Coop a sostegno delle zone colpite
dal terremoto
In occasione del terremoto di maggio 2012 che ha
colpito le aree dell’Emilia Romagna, della Lombardia
e del Veneto, non è mancato l’impegno di Coop per
dare sostegno in varie forme ai territori colpiti. In
prossimità delle aree colpite direttamente dal sisma,
Coop Estense, una delle cooperative più colpite dai
danni del sisma e quindi maggiormente coinvolta,
ha provveduto ad allestire 22 campi di accoglienza
coordinando anche gli approvvigionamenti quotidiani
delle derrate alimentari.
Sono state realizzate altre iniziative di solidarietà:
il Distretto Adriatico ha promosso il progetto “Noi
ci siamo”, al quale hanno aderito soci e consumatori
di molte Cooperative o con contributi diretti presso i
punti di vendita o attraverso il meccanismo dei punti
della spesa. I fondi raccolti sono stati impiegati nel
ripristino di edifici e dei servizi diretti alle comunità:
dalle scuole, ai nidi, alle case di riposo;
Coop Italia ha promosso un’ulteriore raccolta di fondi
attraverso la vendita della T-shirt solidale.
Inoltre, Coop Estense, attivata dalla Associazione
delle Cooperative di Consumo del Distretto Adriatico,
ha destinato 1 milione di euro a supporto del mondo
scolastico, per la realizzazione di 58 “classi digitali” in
22 Comuni colpiti dal sisma delle province di Modena
e Ferrara. L’azione non si è limitata al “ripristino” di
danni ma, nell’ambito dell’Agenda Digitale presentata
dalla Commissione Europea volta a diffondere
l’innovazione didattica, la modernizzazione degli
ambienti di apprendimento e l’integrazione fra le
tecnologie dell’informazione e della comunicazione
didattica, alle classi destinatarie della donazione, sono
stati donati pc, tablet, proiettori e lavagne digitali;
sono stati attivati percorsi di formazione dei docenti
delle classi coinvolte ed è stato garantito un percorso
di accompagnamento che prevede l’affiancamento di
un tutor esperto.
Contestualmente, a livello nazionale, Coop e il
Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano, sono
stati protagonisti nell’opera di solidarietà, mettendo
in vendita solo prodotto eccellente (non terremotato)
acquistato senza alcun ribasso sulle quotazioni
correnti, garantendo così stabilità di introito ai
caseifici. Le somme raccolte dalla vendita di 10.000
forme, pari a circa 400.000 euro, sono state devolute a
favore dei caseifici danneggiati dal sisma.
Nel mese di luglio, inoltre, in base all’accordo stipulato
tra Coop Italia e Consorzio di Tutela Grana Padano,
in oltre 1.400 punti di vendita è stato possibile
acquistare il “Grana della solidarietà”. Per ogni
chilogrammo di formaggio venduto, Coop ha devoluto
1 euro in favore dei Comuni colpiti dal sisma con
l’obiettivo di aiutare concretamente la popolazione
nell’avvio delle opportune opere di ricostruzione.
Anche in questo caso l’iniziativa è riuscita a mobilitare
in modo significativo i consumatori, consentendo di
raccogliere oltre 500.000 euro.
8
I prodotti destinati a tale progetto sono: prodotti
alimentari freschi (verdura, frutta, salumi e latticini,
carne, fresco industriale); prodotti alimentari
confezionati (pasta, riso, conserve, biscotti,
cereali, merendine, etc.); prodotti per l’infanzia
(omogeneizzati, pastine, pannolini); liquidi (tutte le
bevande esclusi gli alcoolici). Alcune Cooperative,
inoltre, donano anche prodotti non-food come la
chimica farmaceutica, i prodotti casa, stagionali,
persona o il multimedia.
Tabella 6.4 La merce invenduta per la solidarietà
Quantità della merce
alimentare donata in
Kg*
Valore della merce
donata a prezzo di
vendita**
N. associazioni
no-profit coinvolte***
2010
2.995.798
2011
3.489.710
2012
5.115.463
17.789.000 21.749.816 26.553.683
1.009
827
813
* Il dato 2012 fa riferimento a 10 Cooperative (9 grandi più 1 media
coinvolte in uno studio sul processo di gestione delle eccedenze
attraverso la donazione; il dato 2011 si riferisce a 8 delle grandi
Cooperative contro le 6 del 2010.
** Il valore 2012 è calcolato sulle 10 Cooperative coinvolte nello
studio.
*** Il dato 2012 è riferito a 8 grandi Cooperative più 1 media; il dato
2011 si riferisce a 8 grandi Cooperative contro le 6 del 2010.
Il progetto è presente in 89 provincie italiane
coinvolgendo 544 punti di vendita, tra supermercati,
ipermercati e altri negozi, in crescita rispetto al 2011,
per un valore complessivo delle merci donate che
supera i 26 milioni di euro: il maggior quantitativo di
prodotti donati è quello relativo all’area freschissimi
(valore di donazioni di circa 10.000.000 di euro),
seguita dai freschi (più di 8.600.000 di euro) e dai
generi vari (più di 3.200.000 di euro).
Sono state calcolate 813 le associazioni coinvolte che
hanno permesso di assistere oltre 140.000 persone in
difficoltà (dato riferito a 7 Cooperative su 10).
Significativi sono anche gli impatti del progetto
dal punto di vista ambientale: considerando un
quantitativo fisiologico di rifiuto prodotto postdonazione, l’attività di Coop ha implicato la mancata
produzione di 4.603.917 kg di rifiuti. Questo
comporta anche una riduzione della Carbon Footprint,
nello specifico quella collegata al processo di
smaltimento dei rifiuti, che porta ad un risparmio pari
ad oltre 7.185 tonnellate di CO2 eq.
6.3 Interventi a livello internazionale
La realizzazione di progetti di solidarietà
internazionale è il risultato dell’impegno e della
collaborazione fra molteplici attori, ognuno con ruoli
diversi e ciascuno con specifiche funzioni (cfr. fig. 2).
Tra le diverse attività messe in campo si possono
distinguere i progetti gestiti a livello nazionale da
quelli sviluppati in maniera autonoma dalle singole
Cooperative o dai singoli Distretti del sistema Coop.
I progetti internazionali consistono principalmente
in adozioni a distanza e iniziative a sostegno
dell’autosviluppo economico e sociale delle
comunità e si realizzano in partnership con
organizzazioni non governative operanti sul campo.
I contributi per la realizzazione di tali attività possono
provenire:
• dal collezionamento punti dei soci (per il quale le
Cooperative provvedono ad una valorizzazione
ulteriore di circa il 30%);
• dalla devoluzione individuale della quota del
ristorno;
• dal contributo diretto deliberato dai Consigli
d’Amministrazione o di Sorveglianza delle
Cooperative;
• dalla raccolta fondi realizzata presso il punto di
vendita o attraverso le iniziative sociali organizzate
dai soci.
Grafico 6.2 Gli attori della solidarietà internazionale
Le popolazioni locali
Contribuiscono all’individuazione dei bisogni e alla messa
in campo degli interventi
I soci Coop
Contribuiscono a destinare parte dei propri punti di
collezionamento o del ristorno in progetti di solidarietà
internazionale
La solidarietà
internazionale
Le organizzazioni non governative
Storicamente attive sui territori interessati, sono
in grado di collaborare all’identificazione dei problemi
e delle possibili soluzioni
Il sistema Coop
Raccoglie con varie modalità i fondi e i finanziamenti necessari
Coadiuva gli attori locali nella concreta realizzazione del progetto
Commercializza i prodotti frutto delle progettualità finanziate
9
Nel 2012, a livello nazionale, sono state realizzate due
iniziative di sensibilizzazione:
“Il razzismo non conviene”
Dal 21 al 28 marzo si è svolta la Settimana Nazionale
contro il Razzismo promossa, in forma congiunta,
da UNAR (ufficio istituito presso la Presidenza
del Consiglio dei Ministri attivo sulle tematiche
dell’integrazione sociale) e Coop su tematiche
relative alla rimozione dei pregiudizi di ogni forma di
discriminazione (razziale, di genere, religiosa, ecc…).
Il coinvolgimento di Coop nell’iniziativa è il risultato
dell’impegno costante nella lotta a qualsiasi tipo
di discriminazione, nella promozione di attività di
sensibilizzazione sul razzismo e nella realizzazione
di progetti per la rimozione di comportamenti
discriminatori.
Le principali azioni relative alla campagna sono state:
• la creazione di 2.300.000 shopper, per la spesa dei
consumatori, con i loghi dei partner e lo slogan
della campagna di informazione;
• l’informazione ai soci e consumatori attraverso le
riviste e il portale; la diffusione di uno spot radio
della durata di 30 secondi trasmesso nel circuito
interno di Radio Coop; l’affissione di 1.500
manifesti e la distribuzione di 300.000 brochure
informative all’interno di 500 punti di vendita in
tutta Italia;
• la conferenza stampa di lancio della campagna
informativa con la presenza del Ministro alla
Cooperazione Internazionale e all’Integrazione
prof. Andrea Riccardi.
10
“Io sono la voce”
Nell’ambito del Protocollo d’Intesa siglato, nel 2012,
con la Sezione Italiana di Amnesty International
con lo scopo di “Realizzare attività comuni
finalizzate all’informazione e alla sensibilizzazione
[...] sui temi della lotta contro la discriminazione
fondata sul sesso, l’origine etnica, la nazionalità, la
religione, l’orientamento sessuale, l’identità di genere
o su altri aspetti relativi all’identità e alla coscienza
di ogni individuo” nella settimana dal 19 al 25
novembre 2012 Coop ha sostenuto la campagna
di sensibilizzazione e raccolta fondi tramite SMS
solidali a supporto di iniziative per l’eliminazione
della violenza contro le donne in Medio Oriente e in
Nord Africa.
I fondi raccolti attraverso Coop Voce sono stati
pari a 1.206 euro. Tuttavia, circa un terzo (50.000
euro) dei proventi di Amnesty per la campagna in
oggetto sono stati raccolti durante la settimana di
adesione da parte di Coop. L’informazione ai soci e
consumatori è avvenuta attraverso le riviste, il portale
e la trasmissione di un messaggio radiofonico e/o
audiovisivo nei punti di vendita.
Inoltre, sempre nel 2012, a seguito del riassetto di
Intercoop Far East ltd, centrale di acquisto delle
Cooperative europee per i prodotti extra alimentari
nei paesi del Far East, che dal 1997 sostiene
iniziative a favore dell’infanzia in difficoltà, Coop ha
devoluto l’intero fondo indivisibile di beneficenza di
ammontare pari a 10 milioni di dollari di Hong Kong,
circa 1 milione di dollari, all’UNICEF Hong Kong,
finanziando così progetti di sostegno all’istruzione
dei bambini in Bangladesh, Cina e India, soprattutto
quelli più vulnerabili, incluse le ragazze, i piccoli
appartenenti a gruppi etnici svantaggiati e coloro che
vivono in aree remote o in estrema povertà.
A livello di Cooperativa, nel 2012, il valore destinato
alla solidarietà da parte delle Cooperative si avvicina
a 1 milione di euro, grazie alla destinazione dei punti
raccolti con il collezionamento. Questo risultato,
in riduzione rispetto allo scorso anno, conferma
un’attenzione dei soci a devolvere in progetti di
solidarietà internazionale una parte dei punti
nonostante il momento difficile che le famiglie
italiane stanno attraversando.
Tabella 6.5 Solidarietà internazionale a livello di
cooperativa
Contributi (in migliaia di euro)*
Numero di partner coinvolti*
2010
2.209
28
2011
1.517
20
2012
936
19
* I dati 2012 sono riferiti a 7 Cooperative su 9.
Per quanto riguarda le adozioni internazionali,
le Cooperative si occupano della raccolta dei
finanziamenti e del periodico monitoraggio dei
risultati emergenti, il tutto in collaborazione con le
ONG che lavorano nei territori.
Nel 2012, dalle 5 grandi Cooperative impegnate in
questo ambito, sono stati raccolti 2,38 milioni di
euro, in crescita rispetto al 2011. Grazie a questo
contributo è stato possibile aiutare a migliorare le
condizioni di vita di circa 8.075 bambini in paesi
poveri del mondo quali Brasile, Burkina Faso,
Camerun, Filippine, India, Libano, Palestina e Perù.
Questo finanziamento ha permesso l’attivazione di
progettualità orientate a favorire l’autosviluppo in
Ucraina, Kenia, Burkina Faso, Congo, Camerun,
Niger, Palestina, Sri Lanka, India, Haiti e altre realtà
del Sud America.
11
12
6.4 La valorizzazione di territori e persone
attraverso i prodotti
I prodotti FiorFiore
FiorFiore, la linea Coop nata nel 2002, testimonia la
passione e la competenza di Coop nel valorizzare i
territori attraverso una ricca selezione di eccellenze
e specialità gastronomiche locali, non solo italiane,
realizzate da artigiani, contadini, allevatori e
imprenditori secondo processi di produzione in grado
di associare innovazione tecnologica e attenzione alla
tradizione.
Coerentemente con i valori di Coop e i requisiti di
qualità, sicurezza e convenienza a cui sottostanno
tutti i prodotti a marchio, l’eccellenza della linea
FiorFiore è garantita dalla rigorosa selezione e
ricerca delle migliori materie prime e dei produttori
dediti a lavorazioni di qualità, al recupero della
tradizione e reinterpretazione in chiave moderna
delle ricette tradizionali.
Le 329 specialità territoriali offerte nei punti di
vendita Coop comprendono prodotti confezionati
(latticini, salumi, gastronomia fresca e prodotti
surgelati), carni bovine (dalle razze tipiche alla
scottona), avicole (dal galletto livornese al cappone,
alla faraona) e alcune varietà selezionate di ortofrutta.
La linea FiorFiore riscontra il favore dei consumatori,
confermando il primato tra i mondi Coop (+17%
rispetto al 2011), grazie anche alla continua
evoluzione dell’assortimento sino all’innovazione che
ha avuto come protagonista, nel 2012, la macchina
per caffè espresso con le 9 varianti di capsule.
Fondamentale anche il sostegno ricevuto
dall’aumentata intensità promozionale ed eventi
dedicati orientati ad aumentare la notorietà del brand,
prima fra tutti la realizzazione di temporary store a
Milano, Firenze e Catania.
Lo store monomarca offre indubbi vantaggi, tra cui:
• l’esposizione della linea nel suo insieme produce un
impatto scenografico che favorisce la visibilità di
tutte le referenze, qualifica e valorizza la profondità
e l’ampiezza dell’offerta.
• le degustazioni nel punto di vendita, accompagnate
dal racconto del prodotto, creano valore che
si aggiunge alla soddisfazione per la bontà del
prodotto.
FiorFiore è stato anche protagonista dell’edizione
2012 del Salone del Gusto tenutosi a Torino, per
l’ambientazione dello stand e per il ricco calendario di
degustazioni guidate che hanno portato all’attenzione
del pubblico presente a questa manifestazione la
ricchezza della linea.
Di grande impatto le iniziative di comunicazione
che hanno sostenuto il brand nel corso del 2012 e
che hanno trovato nel web il principale canale di
attivazione:
• il concorso on–line “Un fiorfiore di ricetta” promosso
con la collaborazione del Gambero Rosso;
• la realizzazione di un mini-sito intitolato “I percorsi
FiorFiore Coop” all’interno del sito Giallo Zafferano
(www.giallozafferano.it), primo sito di cucina in
Italia, rappresentante una guida alla tradizione
culinaria ed alle attrazioni delle località dove
nascono i prodotti FiorFiore;
• realizzazione della rivista “Fiorfiore in cucina”, un
magazine mensile in vendita incentrato sul cibo
di qualità e sulle tecniche di cucina, ma anche
reportage di viaggio e rubriche dedicate ai bambini
e al benessere.
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Libera Terra: legalità, commercio e solidarietà
Il marchio Libera Terra nasce nel 1994 con l’obiettivo
di valorizzare i territori sotto il controllo delle
organizzazioni mafiose, partendo dal recupero sociale
e produttivo dei beni confiscati per ottenere prodotti
tipici di alta qualità attraverso metodi rispettosi dei
diritti della persona e dell’ambiente.
Le attività condotte da Libera e dalle Cooperative
sociali con cui Coop collabora si basano su un
metodo di lavoro che coinvolge i soggetti sani del
territorio, facendo del bene confiscato una risorsa
per lo sviluppo dell’intero circuito socio-economico
attraverso il coinvolgimento degli agricoltori e
altri settori produttivi del territorio, tramite degli
accordi di produzione e delle strutture artigianali
che effettuano la trasformazione dei prodotti.
L’associazione svolge perciò un ruolo attivo sul
territorio, coinvolgendo altri produttori che
condividono gli stessi principi e promuovendo la
coltivazione biologica dei terreni.
Coop è l’unica catena della grande distribuzione
organizzata a commercializzare i prodotti a marchio
Libera Terra nei propri punti di vendita. Essi sono
caratterizzati da un posizionamento competitivo
superiore ai prodotti analoghi inseriti in assortimento:
la combinazione tra l’elevato livello qualitativo, la
provenienza da coltivazioni biologiche e l’elevato
valore simbolico fa sì che questi prodotti continuino
ad essere apprezzati e sostenuti soprattutto dalla
compagine sociale.
Le vendite delle referenze presenti nei punti di
vendita Coop continuano a crescere anche nel 2012,
con un valore di 3.600.000 euro e con un incremento
del 29,17% rispetto all’anno precedente.
Grafico 6.3 Valore vendite Libera Terra (in migliaia
di euro) e prodotti venduti
Valore delle vendite Libera Terra (in migliaia di euro)
Numero di prodotti Libera Terra venduti
1.433.273
4000
3500
1.251.003
1.194.394
3000
2500
2000
2.714
2.770
2010
2011
3.578
1500
1000
500
0
14
2012
Oltre a ciò, Coop, da alcuni anni, sostiene le
campagne e le iniziative promosse da Libera, come
ad esempio il progetto E!State Liberi - i campi di
volontariato e formazione sui beni e sui terreni
confiscati alle mafie. Nel 2012 sono stati circa 6.000 i
giovani, tra i 15 e i 35, che hanno partecipato ai campi
organizzati in 27 beni confiscati in 12 regioni diverse
del Paese. Durante il soggiorno i momenti di lavoro
sono stati alternati a momenti di formazione sui
temi della partecipazione attiva e responsabile e sulle
peculiarità dell’essere cooperativa grazie a strumenti
di lavoro forniti da Coop.
Inoltre, in occasione dell’anniversario delle stragi
di Capaci e via d’Amelio, dove persero la vita
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e a trent’anni
dalla scomparsa di Pio La Torre e del Gen. Carlo
Alberto Dalla Chiesa, Coop ha sostenuto Libera
nella produzione e diffusione del film-documentario
“Uomini soli” di Paolo Santolini e Attilio Bolzoni.
La linea Solidal
Solidal è la linea di prodotti a marchio Coop, nata nel
1995, realizzati secondo principi coerenti con i criteri
del commercio equo-solidale. Attraverso la linea
Solidal, Coop intende:
• difendere la biodiversità, la varietà dei prodotti
nazionali e l’originalità delle tradizioni;
• favorire la produzione e la vendita di prodotti ecocompatibili e a basso impatto ambientale;
• offrire opportunità di sviluppo autonomo ai piccoli
produttori dei luoghi più svantaggiati della terra
attraverso il commercio equo e solidale che prevede
prezzi garantiti, prefinanziamenti agevolati e
contratti di acquisto di lunga durata.
Tutti i prodotti alimentari e molti prodotti non food
Solidal hanno il marchio di certificazione e garanzia
del commercio equo e solidale Fairtrade, gestito
in Italia dal Consorzio Fairtrade TransFair Italia,
che garantisce il pagamento di un prezzo equo e
stabile alle organizzazioni di produttori del sud del
mondo e assicura un margine di guadagno aggiuntivo
da investire in progetti di sviluppo a favore delle
comunità, come la costruzione di scuole, ospedali,
corsi di formazione e borse di studio per i figli dei
produttori.
Alla linea Solidal appartengono anche prodotti
provenienti da specifici progetti, promossi da Coop
come garante di principi di solidarietà e auto-sviluppo,
con il supporto di organizzazioni esterne no-profit
che patrocinano tali progetti e concorrono a gestirne
la correttezza del processo. In questo caso sul prodotto
non è presente il marchio Fairtrade ma è indicata
l’organizzazione che supporta il progetto stesso.
Tra i progetti più significativi realizzati nel 2012
rientra la campagna “Vesto come penso” che ha
accompagnato lo sviluppo della la linea abbigliamento
Solidal nelle due collezioni primavera/estate e
autunno/inverno, disegnata dalla stilista britannica
Katharine Hamnett e commercializzata con il brand
Katharine Hamnett per Solidal. Tutta la collezione è
stata realizzata con cotone coltivato in India secondo
i metodi dell’ agricoltura biologica. La collezione è
composta da mini abiti, t-shirt, polo, shorts e leggings
per donna, pantaloni, polo, camice, t-shirt, per uomo
e t-shirt per bambini e neonati comprendendo anche
alcuni slogan classici di Katharine Hamnett degli
ultimi 25 anni, tra i quali Love, Knowledge is power e
Stop and think e, dedicato ai bambini, Love e Genius e
Save the future.
In occasione del lancio della linea sono stati realizzati
il sito internet www.vestosolidal.it e la relativa pagina
Facebook, che rappresentano un punto di riferimento
e di approfondimento sul progetto, oltre a comunicare
i vari eventi che saranno realizzati.
Le risorse economiche generate dalla vendita dei capi
sono state riconosciute alle associazioni o cooperative
di produttori, in funzione delle quantità acquistate,
e investite in interventi di sviluppo in favore delle
comunità dei produttori.
È continuato, il progetto “Solidal Tuscany Kerala
Garments” che ha l’obiettivo di migliorare la
sussistenza dei piccoli agricoltori e la costruzione,
nello stato indiano del Kerala, di una fabbrica dove
lavorano 70 donne che realizzando le camicie a
marchio Solidal Coop. Le dipendenti della fabbrica
dispongono di un contratto di lavoro regolamentare
che prevede numerose tutele per i lavoratori, tra cui,
un salario sicuro in linea con le normative vigenti,
l’assistenza sanitaria gratuita e il diritto al congedo
per maternità, il diritto a ferie e al riposo settimanale,
la formazione professionale, la libertà di associazione.
Un contributo aggiuntivo inserito nel contratto di
fornitura, equivalente a 0,50 euro per ogni camicia
prodotta, va ad alimentare un fondo di solidarietà per
le donne e per le loro famiglie. Le camicie acquistate
da Coop Italia per conto delle Cooperative associate,
nell’anno 2012, hanno permesso di donare al fondo
25.680 euro, pari a circa 1,8 milioni di rupie.
Grafico 6.4 Vendite prodotti Solidal Coop
30
25
20
15
23,7
25,4
20,4
10
5
0
2010
2011
2012
Complessivamente nel 2012 le referenze della
Linea Solidal sono 242 (di cui 64 di abbigliamento
linea Katharine Hamnett per Solidal), l’incidenza
sul giro d’affari Coop è superiore all’1%. Grazie
al consolidamento delle vendite di prodotti alto
vendenti (banane e rose), Solidal ha segnato ancora
un significativo incremento rispetto all’anno
precedente, portandosi a 25,4 milioni di euro di
fatturato alla vendita.
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A cura di Ancc-Coop
con il contributo delle
Cooperative, Coop Italia,
CNNA, Scuola Coop, INRES
e con il supporto tecnico di
SCS Azioninnova SpA
Realizzazione editoriale
Agra Srl
Illustrazioni
Alessandra Casinelli
Progetto e realizzazione grafica
Rosa Schiavello
© Coop Italia
Via del Lavoro 6/8
Casalecchio di Reno (Bo)
www.e-coop.it
Chiuso nel mese di luglio 2013
e-coop.it
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