Nono Rapporto Sociale Nazionale della Cooperazione di Consumatori 2012 Coop, il luogo che contribuisce allo sviluppo delle comunità locali e internazionali 6 “ La cooperativa fa parte della comunità e dà il suo contributo per migliorarne le condizioni materiali, morali e culturali. [..] La cooperativa interpreta la sua missione all’interno delle comunità in cui più direttamente opera e dell’intero sistemapaese, attraverso le sue attività sociali e commerciali, in relazione con una pluralità di esperienze, persone e storie.” La cooperativa si impegna: a inserire tra le sue attività programmi di arricchimento delle conoscenze per studenti, insegnanti e genitori sui temi della alimentazione, dei consumi, dell’ambiente e della cooperazione e più in generale della cultura contemporanea; a promuovere una riflessione sul senso e le potenzialità dell’organizzazione cooperativa nei nuovi scenari economici e sociali, attraverso ricerche, pubblici dibattiti, laboratori e progetti sperimentali di natura formativa e gestionale; a tutelare e a concorrere allo sviluppo di qualità dell’impresa agroalimentare italiana; a sviluppare la competizione onesta e chiara tra le imprese, per il vantaggio dei consumatori e del mercato; a guardare con favore a tutte le iniziative che migliorano la collaborazione tra le imprese, in quanto rispettose dei diritti dei consumatori e lavoratori e rivolte all’arricchimento del patrimonio economico nazionale; a sostenere le iniziative che favoriscono la capacità innovativa dei territori, con particolare attenzione ai temi della partecipazione e della creazione di nuova imprenditorialità, specialmente quella giovanile; a sostenere le iniziative per attrarre e valorizzare risorse umane di qualità e investimenti; a concorrere alla creazione di reti di collaborazione e cooperazione tra diversi territori. (dalla Carta Valori delle Cooperative di Consumatori) Nono Rapporto Sociale Nazionale della Cooperazione di Consumatori 2012 Coop, il luogo che contribuisce allo sviluppo delle comunità locali e internazionali 6.1 Le relazioni con le Comunità Per Comunità Coop intende il contesto sociale e ambientale all’interno del quale le Cooperative del sistema Coop interpretano la missione sia attraverso l’attività commerciale che attraverso le azioni di carattere sociale. Per questa ragione la Comunità non viene identificata esclusivamente con la collettività che quotidianamente entra in contatto con la Cooperativa a livello locale ma anche con il contesto internazionale, nel quale Coop interviene con azioni di solidarietà progettate e realizzate nelle zone e nei Paesi più poveri in collaborazione con partner qualificati. Mantenere un rapporto costante con il territorio significa anche confrontarsi con l’associazionismo, le istituzioni, il sistema produttivo per promuovere l’integrazione e l’inclusione sociale, l’educazione alla cittadinanza attiva, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, la cultura e la valorizzare delle tradizioni sociali e produttive dei territori. Tutte le attività e le iniziative sono realizzate dalle Cooperative attraverso il supporto di quelli che, tra i loro soci, hanno deciso di impegnarsi attivamente e che sono indispensabili per tessere e rafforzare le relazioni sui territori. Il ruolo di Coop non si limita alla promozione dello sviluppo, della competitività e dell’efficienza dei territori in cui è insediata, contribuendo a creare migliori opportunità economiche per le imprese esistenti, ma partecipa attivamente al miglioramento delle condizioni sociali, ambientali e culturali per la popolazione locale. Le azioni sono perciò orientate alla costruzione di relazioni, alla partecipazione e al coinvolgimento dei diversi soggetti del territorio con lo scopo di rispondere alle esigenze mirate della collettività e alla necessità di redistribuzione del valore prodotto. Tabella 6.1 Gli interventi a favore delle comunità Interventi a livello locale Tipologia di interventi Attività di Educazione al Consumo Consapevole Azioni e progetti finalizzati a dare risposte a bisogni o prevenire situazioni di disagio: sviluppo e solidarietà locale Commercializzazione di prodotti dal forte valore etico e sociale Attività culturali, ludiche, ricreative e di sensibilizzazione Interventi a livello internazionale Azioni di sostegno dell’autosviluppo economico e sociale, con progettualità sia condivise a livello nazionale che proprie di ciascuna Cooperativa Commercializzazione dei prodotti della filiera equo-solidale Collaborazioni Scuola Enti locali Enti locali Associazionismo Cooperazione sociale Associazioni Cooperative Enti locali Associazionismo Popolazioni locali Cooperative locali Istituzioni del territorio Governi ONG Popolazioni locali Cooperative locali Istituzioni del territorio Governi ONG 3 6.2 Interventi a livello locale L’Educazione al consumo consapevole L’Educazione al consumo consapevole è un progetto nazionale rivolto agli insegnanti, agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e alle famiglie che, attraverso percorsi didattici, kit, mostre e materiali editoriali, messi a disposizione gratuitamente, consente di offrire strumenti di conoscenza utili a formare lo spirito critico dei giovani in modo che essi possano imparare ad esercitare il diritto-dovere di cittadinanza attraverso le scelte di consumo. Un’attività che trova la sua ragion d’essere nella storia e nei valori della cooperazione e che si è svolta per oltre tre decenni, grazie al contributo reciproco tra i diversi protagonisti: la Scuola, le Cooperative, le sezioni soci, gli animatori e le istituzioni locali, e che testimonia lo spirito della cooperazione e il valore della inter-generazionalità. Oggi, quest’impegno significa aiutare i ragazzi a diventare cittadini che sanno usare la “testa per pensare” per intervenire criticamente e attivamente nelle scelte individuali e collettive e per influenzare positivamente la logica del mercato e dei media: un consumo più consapevole per un cittadino più responsabile. Infatti, l’obiettivo di un percorso educativo di Coop, è quello di guardare dentro e oltre gli oggetti di consumo che sono finestre sul mondo ma anche su se stessi, analizzare la relazione tra il soggetto che sceglie e l’oggetto scelto perché l’identità personale, di gruppo e, di appartenenza si percepisce anche attraverso la relazione con gli oggetti di consumo. I temi trattati nelle attività di Educazione al consumo consapevole sono raggruppabili in tre macroaree così definite: alimentazione (educazione al gusto, salute e benessere, cibo e cultura, influenza della pubblicità sulle scelte di consumo); sostenibilità (stili di vita responsabili, etica e comportamenti quotidiani, marketing e pubblicità, geografia economica, globalizzazione e sostenibilità ambientale e diritti di cittadinanza); cittadinanza (cooperazione, solidarietà e legalità). 4 In particolare, nel corso del 2012, a fronte di progetti realizzati in via sperimentale da alcune Cooperative, si è affrontato il tema del dialogo e relazione tra generi e generazioni perché la consapevolezza e l’analisi del concetto di genere, della natura sociale della sua costruzione, dei collegamenti tra pregiudizi e violenza innescano un circolo virtuoso di “educazione alla cittadinanza” che contribuisce alla costruzione dell’identità. Sono stati realizzati due seminari nazionali formativi per i responsabili dei progetti educativi di Cooperativa e per gli animatori senior sui temi: identità di genere e pratiche educative, adolescenti nell’era digitale e rappresentazione mediatica dei generi in collaborazione con l’Università di Bologna –Facoltà di Scienze della Comunicazione e l’Università di Milano Bicocca –Facoltà di Sociologia. Inoltre, è stato prodotto un kit di contenuti, sul tema, per la formazione degli animatori. La metodologia didattica utilizzata trova nel supermercato un’importante funzione di approfondimento: i punti di vendita, infatti, attraverso i prodotti diventano “laboratori didattici” in cui cercare valori, significati, storia e cultura di cui essere consapevoli, con il supporto di animatori. Le Cooperative, inoltre, gestiscono e mettono a disposizione, in tutta Italia, una rete dei Centri di Educazione al consumo consapevole. Si tratta di strutture permanenti che svolgono attività di informazione, documentazione e consulenza bibliografica per insegnanti, studenti ed esperti che operano nel settore. Nel 2012 si è avviata la collaborazione con la casa editrice Corraini e con l’illustratrice Harriet Russell (sensibile a tematiche ambientali e di consumo consapevole) per la realizzazione della guida dell’Educazione al Consumo Consapevole, uno strumento di comunicazione pubblicato in 10 edizioni con una tiratura di 20.000 copie e inviato a insegnanti e mondo della Scuola. Essa si compone di una busta illustrata, che ben comunica l’oggetto dell’attività educativa, contenente la graphic novel su “Chi è Coop”, un opuscolo di approfondimento su giovani e consumi e il catalogo dell’offerta di cooperativa. Ulteriori approfondimenti sulla proposta educativa di Coop e sugli strumenti didattici messi a disposizione sono disponibili on line sul sito www. progettieducativicoop.it all’interno del portale www.e-coop.it. Coop dialoga con il MIUR sui temi del consumo consapevole e della corretta informazione alimentare, degli stili di vita salutari e sostenibili, della cooperazione e solidarietà. Il primo protocollo è stato siglato nel 1999, poi nel 2007 nell’ambito dell’intesa siglata nel 2010 Coop ha partecipato al Tavolo Tecnico Scientifico “Scuola e Cibo”, contribuendo all’elaborazione delle Linee Guida per l’Educazione alimentare nella Scuola Italiana. Tabella 6.2 L’Educazione al consumo consapevole Insegnanti coinvolti Punti di vendita coinvolti Animazioni Comuni coinvolti 2010 11.002 427 17.944 811 2011 11.758 403 14.476 766 2012 14.586 449 10.943 843 Nel corso del 2012 gli studenti che hanno partecipato alle attività dell’educazione al consumo sono stati 266.175 (in crescita del 9,4% rispetto all’anno precedente) e le classi coinvolte 11.787 (in crescita del 8,8% rispetto all’anno precedente) con un investimento da parte delle Cooperative pari a 2,5 milioni di euro. Sono, inoltre, sempre più numerosi gli incontri e laboratori per docenti e genitori sul recupero di conoscenze come veicolo di valori e tradizioni; sulla valenza educativa che hanno le storie e la narrazione nel favorire processi di crescita; sulla decodifica della comunicazione intorno al cibo; sull’appartenenza generazionale attraverso l’uso e il consumo di oggetti simbolo. Le iniziative di sviluppo e solidarietà locale Coop, sul territorio, identifica partner affidabili, che condividono le finalità e l’impostazione progettuale delle attività sociali della Cooperativa e le integrano con le proprie competenze. Nel 2012 sono stati 583 i partner con cui Coop ha iniziato o proseguito collaborazioni a livello territoriale, instaurando rapporti duraturi con realtà quali: • Enti Locali e Istituzioni; • Organizzazioni della società civile che operano a livello nazionale e locale (come Auser, Arci, Agesci, Banca Popolare Etica, CittadinanzaAttiva, Caritas, ecc.); • Cooperative sociali. I progetti si caratterizzano per la ricerca di una risposta a bisogni espressi dal territorio in ambito sanitario (contributo all’acquisto di attrezzature per ospedali o cure domiciliari) a quello culturale (la lettura di libri in luoghi del disagio o a persone con difficoltà motoria) o, ancora, a quello sociale (la spesa portata a domicilio dai soci volontari alle persone con disabilità). Nonostante la difficile situazione economica in cui versa il Paese, anche nel 2012 è aumentato il contributo che le Cooperative hanno destinato a questi progetti di solidarietà provenienti sia dal collezionamento che da erogazioni liberali. In particolare, un notevole contributo è stato dato per sostenere la ricostruzione dei territori dell’Emilia Romagna colpite dal sisma. Tabella 6.3 Attività di solidarietà locale Contributi (migliaia di euro)* Numero di partner coinvolti* 2010 1.608 473 2011 1.619 527 2012 2.761 583 * I dati 2010 e 2011 fanno riferimento a 6 delle 9 grandi Cooperative; il dato 2012 fa riferimanto a 8 Cooperative. 5 Tra le attività svolte a livello locale, particolarmente significativo è il progetto Buon Fine o Brutti ma Buoni oppure ancora Spreco Utile, ossia l’utilizzo a scopi di solidarietà della merce invenduta. Il progetto, che nasce nel 2003, trae origine dalla consapevolezza che, per quanto le Cooperative operino secondo criteri che mirano ad ottimizzare la gestione, migliorando l’efficienza dei processi e riducendo i costi, si generano volumi importanti di merce invendibile come risultato degli alti standard di servizio stabiliti nei confronti dei soci e dei consumatori: • disponibilità dei prodotti sino al momento della chiusura; • ritiro dalla vendita della merce prima della data di scadenza; • difetti esterni nella confezione o nell’immagine. Tali prodotti, seppur integri nella loro funzione d’uso, vengono solitamente ritirati dalla vendita. Il progetto prevede un recupero di questi prodotti, destinandoli ad organizzazioni no profit attive nel sociale (ONLUS) che li utilizzano direttamente realizzando pasti quotidiani per i loro assistiti o distribuendo pacchi spesa a persone che versano in stato di bisogno. Il progetto consente di: • Valorizzare le eccedenze trasformando i prodotti invendibili o invenduti in atto concreto e visibile di solidarietà. Si tratta, infatti, di un sistema virtuoso che incrocia l’offerta potenziale dei prodotti scartati, ma ancora consumabili, con la domanda delle associazioni caritative che si occupano di indigenti. • Generare un’azione di sviluppo locale autosostenibile dal punto di vista ambientale (contenimento dei rifiuti), economico (si eliminano i costi di trasporto per lo smaltimento dei rifiuti) e sociale (gli enti assistenziali risparmiano sul cibo potendo concentrarsi su altre necessità). • Costruire e rafforzare relazioni con le comunità locali (enti pubblici e associazioni) attivando una rete solidale dinamica e stabile tra mondo profit e non profit, formata da solide interazioni e scambi di beni e valori attraverso il dono. Il che fa assumere al bene invenduto un valore relazionale oltre che socio-assistenziale. 6 Inoltre, da un punto di vista sociologico, il progetto: • Promuove una cultura della responsabilità, in particolare una “cultura del non spreco” in un’ottica multistakeholder (dipendenti, soci volontari Coop, consumatori Coop, operatori e volontari delle organizzazioni, amministratori locali, cittadini, …) sulla quale sviluppare un rinnovato senso di identità e riconoscimento nei territori; • Produce coesione e inclusione sociale; • Consente la pratica e la riproduzione di relazioni di assistenza, di carattere solidaristico, da parte delle organizzazioni di volontariato coinvolte sul territorio e dei servizi socio-sanitari ad esse eventualmente collegati in una logica di sussidiarietà. Grafico 6.1 Progetto per il recupero a fini di solidarietà della merce invenduta. Il processo sul territorio ASSOCIAZIONI Case famiglia Sociosanitarie Volontariato civico con il contributo dei Soci Pacchi spesa Mense Religiose Animaliste Centri distribuzione Il progetto è in grado di integrare, in un gioco collaborativo, tanti diversi soggetti: • i soci Coop che si preoccupano dell’individuazione e gestione delle relazioni con le associazioni, delle verifiche periodiche dell’operato delle stesse, di organizzare iniziative di promozione esterne; • i lavoratori che sono responsabili dell’individuazione degli spazi fisici da allestire per il recupero dei prodotti, della selezione degli articoli idonei per queste finalità e dello smistamento per le destinazioni prescelte; • le Amministrazioni locali che, in alcuni casi, indicano le associazioni beneficiarie della donazione e sostengono l’iniziativa in partnership. 7 Coop a sostegno delle zone colpite dal terremoto In occasione del terremoto di maggio 2012 che ha colpito le aree dell’Emilia Romagna, della Lombardia e del Veneto, non è mancato l’impegno di Coop per dare sostegno in varie forme ai territori colpiti. In prossimità delle aree colpite direttamente dal sisma, Coop Estense, una delle cooperative più colpite dai danni del sisma e quindi maggiormente coinvolta, ha provveduto ad allestire 22 campi di accoglienza coordinando anche gli approvvigionamenti quotidiani delle derrate alimentari. Sono state realizzate altre iniziative di solidarietà: il Distretto Adriatico ha promosso il progetto “Noi ci siamo”, al quale hanno aderito soci e consumatori di molte Cooperative o con contributi diretti presso i punti di vendita o attraverso il meccanismo dei punti della spesa. I fondi raccolti sono stati impiegati nel ripristino di edifici e dei servizi diretti alle comunità: dalle scuole, ai nidi, alle case di riposo; Coop Italia ha promosso un’ulteriore raccolta di fondi attraverso la vendita della T-shirt solidale. Inoltre, Coop Estense, attivata dalla Associazione delle Cooperative di Consumo del Distretto Adriatico, ha destinato 1 milione di euro a supporto del mondo scolastico, per la realizzazione di 58 “classi digitali” in 22 Comuni colpiti dal sisma delle province di Modena e Ferrara. L’azione non si è limitata al “ripristino” di danni ma, nell’ambito dell’Agenda Digitale presentata dalla Commissione Europea volta a diffondere l’innovazione didattica, la modernizzazione degli ambienti di apprendimento e l’integrazione fra le tecnologie dell’informazione e della comunicazione didattica, alle classi destinatarie della donazione, sono stati donati pc, tablet, proiettori e lavagne digitali; sono stati attivati percorsi di formazione dei docenti delle classi coinvolte ed è stato garantito un percorso di accompagnamento che prevede l’affiancamento di un tutor esperto. Contestualmente, a livello nazionale, Coop e il Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano, sono stati protagonisti nell’opera di solidarietà, mettendo in vendita solo prodotto eccellente (non terremotato) acquistato senza alcun ribasso sulle quotazioni correnti, garantendo così stabilità di introito ai caseifici. Le somme raccolte dalla vendita di 10.000 forme, pari a circa 400.000 euro, sono state devolute a favore dei caseifici danneggiati dal sisma. Nel mese di luglio, inoltre, in base all’accordo stipulato tra Coop Italia e Consorzio di Tutela Grana Padano, in oltre 1.400 punti di vendita è stato possibile acquistare il “Grana della solidarietà”. Per ogni chilogrammo di formaggio venduto, Coop ha devoluto 1 euro in favore dei Comuni colpiti dal sisma con l’obiettivo di aiutare concretamente la popolazione nell’avvio delle opportune opere di ricostruzione. Anche in questo caso l’iniziativa è riuscita a mobilitare in modo significativo i consumatori, consentendo di raccogliere oltre 500.000 euro. 8 I prodotti destinati a tale progetto sono: prodotti alimentari freschi (verdura, frutta, salumi e latticini, carne, fresco industriale); prodotti alimentari confezionati (pasta, riso, conserve, biscotti, cereali, merendine, etc.); prodotti per l’infanzia (omogeneizzati, pastine, pannolini); liquidi (tutte le bevande esclusi gli alcoolici). Alcune Cooperative, inoltre, donano anche prodotti non-food come la chimica farmaceutica, i prodotti casa, stagionali, persona o il multimedia. Tabella 6.4 La merce invenduta per la solidarietà Quantità della merce alimentare donata in Kg* Valore della merce donata a prezzo di vendita** N. associazioni no-profit coinvolte*** 2010 2.995.798 2011 3.489.710 2012 5.115.463 17.789.000 21.749.816 26.553.683 1.009 827 813 * Il dato 2012 fa riferimento a 10 Cooperative (9 grandi più 1 media coinvolte in uno studio sul processo di gestione delle eccedenze attraverso la donazione; il dato 2011 si riferisce a 8 delle grandi Cooperative contro le 6 del 2010. ** Il valore 2012 è calcolato sulle 10 Cooperative coinvolte nello studio. *** Il dato 2012 è riferito a 8 grandi Cooperative più 1 media; il dato 2011 si riferisce a 8 grandi Cooperative contro le 6 del 2010. Il progetto è presente in 89 provincie italiane coinvolgendo 544 punti di vendita, tra supermercati, ipermercati e altri negozi, in crescita rispetto al 2011, per un valore complessivo delle merci donate che supera i 26 milioni di euro: il maggior quantitativo di prodotti donati è quello relativo all’area freschissimi (valore di donazioni di circa 10.000.000 di euro), seguita dai freschi (più di 8.600.000 di euro) e dai generi vari (più di 3.200.000 di euro). Sono state calcolate 813 le associazioni coinvolte che hanno permesso di assistere oltre 140.000 persone in difficoltà (dato riferito a 7 Cooperative su 10). Significativi sono anche gli impatti del progetto dal punto di vista ambientale: considerando un quantitativo fisiologico di rifiuto prodotto postdonazione, l’attività di Coop ha implicato la mancata produzione di 4.603.917 kg di rifiuti. Questo comporta anche una riduzione della Carbon Footprint, nello specifico quella collegata al processo di smaltimento dei rifiuti, che porta ad un risparmio pari ad oltre 7.185 tonnellate di CO2 eq. 6.3 Interventi a livello internazionale La realizzazione di progetti di solidarietà internazionale è il risultato dell’impegno e della collaborazione fra molteplici attori, ognuno con ruoli diversi e ciascuno con specifiche funzioni (cfr. fig. 2). Tra le diverse attività messe in campo si possono distinguere i progetti gestiti a livello nazionale da quelli sviluppati in maniera autonoma dalle singole Cooperative o dai singoli Distretti del sistema Coop. I progetti internazionali consistono principalmente in adozioni a distanza e iniziative a sostegno dell’autosviluppo economico e sociale delle comunità e si realizzano in partnership con organizzazioni non governative operanti sul campo. I contributi per la realizzazione di tali attività possono provenire: • dal collezionamento punti dei soci (per il quale le Cooperative provvedono ad una valorizzazione ulteriore di circa il 30%); • dalla devoluzione individuale della quota del ristorno; • dal contributo diretto deliberato dai Consigli d’Amministrazione o di Sorveglianza delle Cooperative; • dalla raccolta fondi realizzata presso il punto di vendita o attraverso le iniziative sociali organizzate dai soci. Grafico 6.2 Gli attori della solidarietà internazionale Le popolazioni locali Contribuiscono all’individuazione dei bisogni e alla messa in campo degli interventi I soci Coop Contribuiscono a destinare parte dei propri punti di collezionamento o del ristorno in progetti di solidarietà internazionale La solidarietà internazionale Le organizzazioni non governative Storicamente attive sui territori interessati, sono in grado di collaborare all’identificazione dei problemi e delle possibili soluzioni Il sistema Coop Raccoglie con varie modalità i fondi e i finanziamenti necessari Coadiuva gli attori locali nella concreta realizzazione del progetto Commercializza i prodotti frutto delle progettualità finanziate 9 Nel 2012, a livello nazionale, sono state realizzate due iniziative di sensibilizzazione: “Il razzismo non conviene” Dal 21 al 28 marzo si è svolta la Settimana Nazionale contro il Razzismo promossa, in forma congiunta, da UNAR (ufficio istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri attivo sulle tematiche dell’integrazione sociale) e Coop su tematiche relative alla rimozione dei pregiudizi di ogni forma di discriminazione (razziale, di genere, religiosa, ecc…). Il coinvolgimento di Coop nell’iniziativa è il risultato dell’impegno costante nella lotta a qualsiasi tipo di discriminazione, nella promozione di attività di sensibilizzazione sul razzismo e nella realizzazione di progetti per la rimozione di comportamenti discriminatori. Le principali azioni relative alla campagna sono state: • la creazione di 2.300.000 shopper, per la spesa dei consumatori, con i loghi dei partner e lo slogan della campagna di informazione; • l’informazione ai soci e consumatori attraverso le riviste e il portale; la diffusione di uno spot radio della durata di 30 secondi trasmesso nel circuito interno di Radio Coop; l’affissione di 1.500 manifesti e la distribuzione di 300.000 brochure informative all’interno di 500 punti di vendita in tutta Italia; • la conferenza stampa di lancio della campagna informativa con la presenza del Ministro alla Cooperazione Internazionale e all’Integrazione prof. Andrea Riccardi. 10 “Io sono la voce” Nell’ambito del Protocollo d’Intesa siglato, nel 2012, con la Sezione Italiana di Amnesty International con lo scopo di “Realizzare attività comuni finalizzate all’informazione e alla sensibilizzazione [...] sui temi della lotta contro la discriminazione fondata sul sesso, l’origine etnica, la nazionalità, la religione, l’orientamento sessuale, l’identità di genere o su altri aspetti relativi all’identità e alla coscienza di ogni individuo” nella settimana dal 19 al 25 novembre 2012 Coop ha sostenuto la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi tramite SMS solidali a supporto di iniziative per l’eliminazione della violenza contro le donne in Medio Oriente e in Nord Africa. I fondi raccolti attraverso Coop Voce sono stati pari a 1.206 euro. Tuttavia, circa un terzo (50.000 euro) dei proventi di Amnesty per la campagna in oggetto sono stati raccolti durante la settimana di adesione da parte di Coop. L’informazione ai soci e consumatori è avvenuta attraverso le riviste, il portale e la trasmissione di un messaggio radiofonico e/o audiovisivo nei punti di vendita. Inoltre, sempre nel 2012, a seguito del riassetto di Intercoop Far East ltd, centrale di acquisto delle Cooperative europee per i prodotti extra alimentari nei paesi del Far East, che dal 1997 sostiene iniziative a favore dell’infanzia in difficoltà, Coop ha devoluto l’intero fondo indivisibile di beneficenza di ammontare pari a 10 milioni di dollari di Hong Kong, circa 1 milione di dollari, all’UNICEF Hong Kong, finanziando così progetti di sostegno all’istruzione dei bambini in Bangladesh, Cina e India, soprattutto quelli più vulnerabili, incluse le ragazze, i piccoli appartenenti a gruppi etnici svantaggiati e coloro che vivono in aree remote o in estrema povertà. A livello di Cooperativa, nel 2012, il valore destinato alla solidarietà da parte delle Cooperative si avvicina a 1 milione di euro, grazie alla destinazione dei punti raccolti con il collezionamento. Questo risultato, in riduzione rispetto allo scorso anno, conferma un’attenzione dei soci a devolvere in progetti di solidarietà internazionale una parte dei punti nonostante il momento difficile che le famiglie italiane stanno attraversando. Tabella 6.5 Solidarietà internazionale a livello di cooperativa Contributi (in migliaia di euro)* Numero di partner coinvolti* 2010 2.209 28 2011 1.517 20 2012 936 19 * I dati 2012 sono riferiti a 7 Cooperative su 9. Per quanto riguarda le adozioni internazionali, le Cooperative si occupano della raccolta dei finanziamenti e del periodico monitoraggio dei risultati emergenti, il tutto in collaborazione con le ONG che lavorano nei territori. Nel 2012, dalle 5 grandi Cooperative impegnate in questo ambito, sono stati raccolti 2,38 milioni di euro, in crescita rispetto al 2011. Grazie a questo contributo è stato possibile aiutare a migliorare le condizioni di vita di circa 8.075 bambini in paesi poveri del mondo quali Brasile, Burkina Faso, Camerun, Filippine, India, Libano, Palestina e Perù. Questo finanziamento ha permesso l’attivazione di progettualità orientate a favorire l’autosviluppo in Ucraina, Kenia, Burkina Faso, Congo, Camerun, Niger, Palestina, Sri Lanka, India, Haiti e altre realtà del Sud America. 11 12 6.4 La valorizzazione di territori e persone attraverso i prodotti I prodotti FiorFiore FiorFiore, la linea Coop nata nel 2002, testimonia la passione e la competenza di Coop nel valorizzare i territori attraverso una ricca selezione di eccellenze e specialità gastronomiche locali, non solo italiane, realizzate da artigiani, contadini, allevatori e imprenditori secondo processi di produzione in grado di associare innovazione tecnologica e attenzione alla tradizione. Coerentemente con i valori di Coop e i requisiti di qualità, sicurezza e convenienza a cui sottostanno tutti i prodotti a marchio, l’eccellenza della linea FiorFiore è garantita dalla rigorosa selezione e ricerca delle migliori materie prime e dei produttori dediti a lavorazioni di qualità, al recupero della tradizione e reinterpretazione in chiave moderna delle ricette tradizionali. Le 329 specialità territoriali offerte nei punti di vendita Coop comprendono prodotti confezionati (latticini, salumi, gastronomia fresca e prodotti surgelati), carni bovine (dalle razze tipiche alla scottona), avicole (dal galletto livornese al cappone, alla faraona) e alcune varietà selezionate di ortofrutta. La linea FiorFiore riscontra il favore dei consumatori, confermando il primato tra i mondi Coop (+17% rispetto al 2011), grazie anche alla continua evoluzione dell’assortimento sino all’innovazione che ha avuto come protagonista, nel 2012, la macchina per caffè espresso con le 9 varianti di capsule. Fondamentale anche il sostegno ricevuto dall’aumentata intensità promozionale ed eventi dedicati orientati ad aumentare la notorietà del brand, prima fra tutti la realizzazione di temporary store a Milano, Firenze e Catania. Lo store monomarca offre indubbi vantaggi, tra cui: • l’esposizione della linea nel suo insieme produce un impatto scenografico che favorisce la visibilità di tutte le referenze, qualifica e valorizza la profondità e l’ampiezza dell’offerta. • le degustazioni nel punto di vendita, accompagnate dal racconto del prodotto, creano valore che si aggiunge alla soddisfazione per la bontà del prodotto. FiorFiore è stato anche protagonista dell’edizione 2012 del Salone del Gusto tenutosi a Torino, per l’ambientazione dello stand e per il ricco calendario di degustazioni guidate che hanno portato all’attenzione del pubblico presente a questa manifestazione la ricchezza della linea. Di grande impatto le iniziative di comunicazione che hanno sostenuto il brand nel corso del 2012 e che hanno trovato nel web il principale canale di attivazione: • il concorso on–line “Un fiorfiore di ricetta” promosso con la collaborazione del Gambero Rosso; • la realizzazione di un mini-sito intitolato “I percorsi FiorFiore Coop” all’interno del sito Giallo Zafferano (www.giallozafferano.it), primo sito di cucina in Italia, rappresentante una guida alla tradizione culinaria ed alle attrazioni delle località dove nascono i prodotti FiorFiore; • realizzazione della rivista “Fiorfiore in cucina”, un magazine mensile in vendita incentrato sul cibo di qualità e sulle tecniche di cucina, ma anche reportage di viaggio e rubriche dedicate ai bambini e al benessere. 13 Libera Terra: legalità, commercio e solidarietà Il marchio Libera Terra nasce nel 1994 con l’obiettivo di valorizzare i territori sotto il controllo delle organizzazioni mafiose, partendo dal recupero sociale e produttivo dei beni confiscati per ottenere prodotti tipici di alta qualità attraverso metodi rispettosi dei diritti della persona e dell’ambiente. Le attività condotte da Libera e dalle Cooperative sociali con cui Coop collabora si basano su un metodo di lavoro che coinvolge i soggetti sani del territorio, facendo del bene confiscato una risorsa per lo sviluppo dell’intero circuito socio-economico attraverso il coinvolgimento degli agricoltori e altri settori produttivi del territorio, tramite degli accordi di produzione e delle strutture artigianali che effettuano la trasformazione dei prodotti. L’associazione svolge perciò un ruolo attivo sul territorio, coinvolgendo altri produttori che condividono gli stessi principi e promuovendo la coltivazione biologica dei terreni. Coop è l’unica catena della grande distribuzione organizzata a commercializzare i prodotti a marchio Libera Terra nei propri punti di vendita. Essi sono caratterizzati da un posizionamento competitivo superiore ai prodotti analoghi inseriti in assortimento: la combinazione tra l’elevato livello qualitativo, la provenienza da coltivazioni biologiche e l’elevato valore simbolico fa sì che questi prodotti continuino ad essere apprezzati e sostenuti soprattutto dalla compagine sociale. Le vendite delle referenze presenti nei punti di vendita Coop continuano a crescere anche nel 2012, con un valore di 3.600.000 euro e con un incremento del 29,17% rispetto all’anno precedente. Grafico 6.3 Valore vendite Libera Terra (in migliaia di euro) e prodotti venduti Valore delle vendite Libera Terra (in migliaia di euro) Numero di prodotti Libera Terra venduti 1.433.273 4000 3500 1.251.003 1.194.394 3000 2500 2000 2.714 2.770 2010 2011 3.578 1500 1000 500 0 14 2012 Oltre a ciò, Coop, da alcuni anni, sostiene le campagne e le iniziative promosse da Libera, come ad esempio il progetto E!State Liberi - i campi di volontariato e formazione sui beni e sui terreni confiscati alle mafie. Nel 2012 sono stati circa 6.000 i giovani, tra i 15 e i 35, che hanno partecipato ai campi organizzati in 27 beni confiscati in 12 regioni diverse del Paese. Durante il soggiorno i momenti di lavoro sono stati alternati a momenti di formazione sui temi della partecipazione attiva e responsabile e sulle peculiarità dell’essere cooperativa grazie a strumenti di lavoro forniti da Coop. Inoltre, in occasione dell’anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio, dove persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e a trent’anni dalla scomparsa di Pio La Torre e del Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa, Coop ha sostenuto Libera nella produzione e diffusione del film-documentario “Uomini soli” di Paolo Santolini e Attilio Bolzoni. La linea Solidal Solidal è la linea di prodotti a marchio Coop, nata nel 1995, realizzati secondo principi coerenti con i criteri del commercio equo-solidale. Attraverso la linea Solidal, Coop intende: • difendere la biodiversità, la varietà dei prodotti nazionali e l’originalità delle tradizioni; • favorire la produzione e la vendita di prodotti ecocompatibili e a basso impatto ambientale; • offrire opportunità di sviluppo autonomo ai piccoli produttori dei luoghi più svantaggiati della terra attraverso il commercio equo e solidale che prevede prezzi garantiti, prefinanziamenti agevolati e contratti di acquisto di lunga durata. Tutti i prodotti alimentari e molti prodotti non food Solidal hanno il marchio di certificazione e garanzia del commercio equo e solidale Fairtrade, gestito in Italia dal Consorzio Fairtrade TransFair Italia, che garantisce il pagamento di un prezzo equo e stabile alle organizzazioni di produttori del sud del mondo e assicura un margine di guadagno aggiuntivo da investire in progetti di sviluppo a favore delle comunità, come la costruzione di scuole, ospedali, corsi di formazione e borse di studio per i figli dei produttori. Alla linea Solidal appartengono anche prodotti provenienti da specifici progetti, promossi da Coop come garante di principi di solidarietà e auto-sviluppo, con il supporto di organizzazioni esterne no-profit che patrocinano tali progetti e concorrono a gestirne la correttezza del processo. In questo caso sul prodotto non è presente il marchio Fairtrade ma è indicata l’organizzazione che supporta il progetto stesso. Tra i progetti più significativi realizzati nel 2012 rientra la campagna “Vesto come penso” che ha accompagnato lo sviluppo della la linea abbigliamento Solidal nelle due collezioni primavera/estate e autunno/inverno, disegnata dalla stilista britannica Katharine Hamnett e commercializzata con il brand Katharine Hamnett per Solidal. Tutta la collezione è stata realizzata con cotone coltivato in India secondo i metodi dell’ agricoltura biologica. La collezione è composta da mini abiti, t-shirt, polo, shorts e leggings per donna, pantaloni, polo, camice, t-shirt, per uomo e t-shirt per bambini e neonati comprendendo anche alcuni slogan classici di Katharine Hamnett degli ultimi 25 anni, tra i quali Love, Knowledge is power e Stop and think e, dedicato ai bambini, Love e Genius e Save the future. In occasione del lancio della linea sono stati realizzati il sito internet www.vestosolidal.it e la relativa pagina Facebook, che rappresentano un punto di riferimento e di approfondimento sul progetto, oltre a comunicare i vari eventi che saranno realizzati. Le risorse economiche generate dalla vendita dei capi sono state riconosciute alle associazioni o cooperative di produttori, in funzione delle quantità acquistate, e investite in interventi di sviluppo in favore delle comunità dei produttori. È continuato, il progetto “Solidal Tuscany Kerala Garments” che ha l’obiettivo di migliorare la sussistenza dei piccoli agricoltori e la costruzione, nello stato indiano del Kerala, di una fabbrica dove lavorano 70 donne che realizzando le camicie a marchio Solidal Coop. Le dipendenti della fabbrica dispongono di un contratto di lavoro regolamentare che prevede numerose tutele per i lavoratori, tra cui, un salario sicuro in linea con le normative vigenti, l’assistenza sanitaria gratuita e il diritto al congedo per maternità, il diritto a ferie e al riposo settimanale, la formazione professionale, la libertà di associazione. Un contributo aggiuntivo inserito nel contratto di fornitura, equivalente a 0,50 euro per ogni camicia prodotta, va ad alimentare un fondo di solidarietà per le donne e per le loro famiglie. Le camicie acquistate da Coop Italia per conto delle Cooperative associate, nell’anno 2012, hanno permesso di donare al fondo 25.680 euro, pari a circa 1,8 milioni di rupie. Grafico 6.4 Vendite prodotti Solidal Coop 30 25 20 15 23,7 25,4 20,4 10 5 0 2010 2011 2012 Complessivamente nel 2012 le referenze della Linea Solidal sono 242 (di cui 64 di abbigliamento linea Katharine Hamnett per Solidal), l’incidenza sul giro d’affari Coop è superiore all’1%. Grazie al consolidamento delle vendite di prodotti alto vendenti (banane e rose), Solidal ha segnato ancora un significativo incremento rispetto all’anno precedente, portandosi a 25,4 milioni di euro di fatturato alla vendita. 15 A cura di Ancc-Coop con il contributo delle Cooperative, Coop Italia, CNNA, Scuola Coop, INRES e con il supporto tecnico di SCS Azioninnova SpA Realizzazione editoriale Agra Srl Illustrazioni Alessandra Casinelli Progetto e realizzazione grafica Rosa Schiavello © Coop Italia Via del Lavoro 6/8 Casalecchio di Reno (Bo) www.e-coop.it Chiuso nel mese di luglio 2013 e-coop.it