I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE I.P.S.S.C.T.S. “Federico Flora” Via Poffabro, 1 33170 Pordenone PIANO D’EMERGENZA E D’EVACUAZIONE D.M. 10.03.98 (S.O. n°64 G.U. n°81 del 07.04.98) SINTESI Salvatore Crapanzano pag. 1 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE PREMESSA Il presente documento rappresenta una sintesi del piano di emergenza e di evacuazione dell’unità produttiva ubicata a Pordenone in via Poffabro n°5 denominata Casa della Fanciulla ed è utilizzata dal piano terra e dal primo piano. Per accedere alla Scuola si entra da via colvera 12/a e si accede a l’edificio scolastico mediante un viale alberato. L’edificio è cosi composto: si entra da una porta a vetri e si accede a un atrio grande a sinistra c’e un bagno per i ragazzi, nell’atrio c’è il posto per il collaboratore scolastico. Sulla destra dell’atrio ci sta un’aula adebita a magazzino e in fondo sempre sulla destra c’è un’aula molto grande per l’insegnamento. Sulla sinistra entrando dopo il bagno ci sta la scala con tre rampe per arrivare al piano primo, dove c’è un pianerottolo grande e di fronte c’è un’aula per l’insegnamento, sulla sinistra del pianerottolo ci sta l’aula multimediale e il laboratorio tecnico pratico di metodologia Su ogni piano c’è un estintore e l’uscita di emergenza molto grande si trova al piano terra In ogni aula si trovano tutte le istruzioni per un eventuale evacuazione complete di planimetria della scuola e le vie di fuga e un libretto per la sicurezza della scuola Tutto l’edificio scolastico è protetto da sistema di allarme elettronico dell’ultima generazione. I Vigili del Fuoco sono distaccati a circa 1 km dall’edificio. Il presente elaborato è da consegnare a ciascun utilizzatore interno o esterno dell’edificio (frequentatori, ditte, vigilanza, ecc.) Ciascuna persona presente deve contribuire, secondo il normale buon senso e come meglio è in grado, a far fronte ad un eventuale e credibile emergenza. Salvatore Crapanzano pag. 2 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE Ciascuno può chiedere informazioni sulle misure previste al Responsabile di struttura, al Coordinatore delle emergenze e al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione. CONDIZIONI GENERALI Il piano di emergenza è stato redatto facendo riferimento allo stato dei luoghi ed alle attività ivi svolte alla data di approvazione del piano stesso e pertanto non è riferito a future configurazioni e utilizzazioni degli ambienti di lavoro anche se rese consone alla vigente normativa. Il fine principale è la salvaguardia dell’integrità fisica delle persone: altri obiettivi primari sono la protezione dei beni e la salvaguardia dell’ambiente. L’emergenza è la situazione di pericolo critico, diversa dagli avvenimenti che normalmente si presentano, per persone, cose e ambiente. L’emergenza, per la sua stessa natura non è interamente codificabile, coglie di sorpresa e la reazione – azione più istintiva - è il panico e la fuga. Il piano rappresenta lo strumento che deve consentire di organizzare ed educare i comportamenti delle persone presenti nei singoli ambienti e/o nell’intero edificio in caso di emergenza. Il piano contiene le indicazioni sui comportamenti che vanno assunti: - da ogni lavoratore - dagli addetti alla gestione dell’emergenza - dagli alunni e visitatori presenti sul luogo ove si verifica l’emergenza All’ingresso, in ogni piano e lungo i percorsi di fuga sono affisse le planimetrie che integrano il presente documento. In tali planimetrie vengono indicate, tra l’altro, le vie di fuga, i dispositivi di allarme, i presidi antincendio (estintori, ecc.) ed alcune informazioni di carattere generale. NUMERI UTILI − Polizia 113 - Vigili del fuoco 115 − Carabinieri 112 - Emergenza sanitaria 118 Salvatore Crapanzano pag. 3 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE PRONTO SOCCORSO − Nell’edificio è presente una cassetta di pronto soccorso; − L’ospedale è poco distante dal complesso; − In caso di infortuni avvertire l’emergenza sanitaria interna (addetto al pronto soccorso); − Astenersi da interventi che potrebbero peggiorare le condizioni dell’infortunato. PREVENZIONE INCENDI − Prendere visione, soprattutto dove siete collocati, delle piantine particolareggiate, della dislocazione dei mezzi antincendio, dei pulsanti di allarme, delle vie di esodo; − Leggere attentamente gli opuscoli ricevuti; − Rispettare il divieto di fumo; − Evitare di creare ingombri alla circolazione lungo le vie di esodo; − Segnalare ogni evento pericoloso, per persone e cose, rilevato nell’ambiente occupato; − Tenere presente il numero delle persone presenti. IN CASO DI EMERGENZA − In caso di pericolo grave ed immediato ciascuno deve seguire le procedure di emergenza per l’abbandono del posto di lavoro; − Il personale incaricato è preparato per operare in caso di incendio o altro evento probabile secondo piani di intervento; − Collaborate con il personale e seguite le istruzioni; − Non farsi prendere dal panico, se possibile; Salvatore Crapanzano pag. 4 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE − Aiutare i presenti con difficoltà motorie o varie; − Avvertire a viva voce le persone che si trovano nei bagni. IN CASO DI EVACUAZIONE − Rispettare le indicazioni ricevute o lette; − Mantenere la calma; − Allontanarsi in fila dai locali senza attardarsi; − Seguire il percorso di esodo contrassegnato dalle luci di evacuazione; − Evitare di correre e strillare; − In presenza di fumo utilizzare un fazzoletto bagnato come maschera; − Raggiungere il luogo sicuro posto all’esterno dell’edificio. CARATTERISTICHE DEI MEZZI ANTINCENDIO A DISPOSIZIONE L’edificio è dotato di impianti di segnalazione ed allarme incendi nonché dei mezzi di estinzione, riportati anche nelle piantine esposte e precisamente: ESTINTORI PORTATILI Nelle posizioni indicate nelle planimetrie, in posizione segnalata, sono installati estintori portatili. Nell’uso degli estintori valgono le seguenti regole generali: − non erogare controvento; − non erogare contro le persone; − le persone che utilizzano l’estintore non devono essere di fronte ma affiancate; − tenersi a distanza di sicurezza dalle fiamme (troppo vicino pericolo per l’operatore, troppo lontano azione inefficace); Salvatore Crapanzano pag. 5 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE − dopo lo spegnimento allontanarsi e chiudere la porta Estintori a polvere tipo 34A 233B-C da 6 kg Sono idonei per spegnere i seguenti fuochi: − sostanze solide che formano brace (fuochi di classe A); − sostanze liquide (fuochi di classe B); − sostanze gassose (fuochi di classe C). Gli estintori a polvere sono utilizzabili per lo spegnimento dei principi d’incendio di ogni sostanza anche in presenza d’impianti elettrici in tensione. Lo spegnimento dell’incendio avviene principalmente per soffocamento e per effetto chimico. L’uso su apparecchiature elettriche, elettroniche o delicate deve essere fatto tenendo conto che la polvere può causare seri inconvenienti. L’utilizzo dell’estintore a polvere deve avvenire nel seguente modo: − sganciare l’estintore dall’eventuale supporto e porlo a terra; − rompere il sigillo ed estrarre la spina di sicurezza; − impugnare il tubo erogatore o manichetta; − con l’altra mano impugnare l’estintore e premere la leva di erogazione; − dirigere il getto alla base delle fiamme premendo la leva ad intermittenza e poi con progressione; − iniziare lo spegnimento delle fiamme più vicine e dopo verso il focolaio principale Estintori ad anidride carbonica (CO2) tipo 34B-C da 2 kg e 89B-C da 6 kg Sono idonei allo spegnimento di sostanze liquide (fuochi di classe B) e fuochi di sostanze gassose (fuochi di classe C); possono essere usati anche in presenza di impianti elettrici in tensione. Occorre inoltre prestare molta attenzione ad usarlo su motori o parti metalliche calde che potrebbero rompersi per eccessivo raffreddamento superficiale. Salvatore Crapanzano pag. 6 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE Non sono indicati per spegnere fuochi di classe A (sostanze solide che formano brace) in quanto trattandosi di un gas, subito dopo l’uso, questi viene allontanato a causa dello spostamento dell’aria e di conseguenza la brace, tornando nuovamente in contatto con l’ossigeno dell’aria, riaccende la combustione. A causa dell’elevata pressione interna l’estintore a (CO2) risulta molto più pesante degli altri estintori a pari quantità di estinguente. L’utilizzo dell’estintore a (CO2) deve avvenire nel seguente modo: − sganciare l’estintore dall’eventuale supporto e porlo a terra; − rompere il sigillo ed estrarre la spina di sicurezza; − impugnare la manichetta con il cono diffusore; − con l’altra mano impugnare l’estintore e premere la leva di erogazione con intermittenza e poi con progressione; − dirigere il getto alla base delle fiamme. L’anidride carbonica (CO2), uscendo dall’estintore dove è in fase liquida, passa nella fase gassosa e produce un notevole raffreddamento con possibili ustioni da freddo al contatto, occorre quindi molta attenzione ad usarla in presenza di persone. Lo spegnimento avviene per soffocamento e per raffreddamento. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (SPP) L’unità produttiva ha ottemperato a quanto previsto al capo 1 del DLgs 626/94, con l’assegnazione dei seguenti ruoli: int. Tel. Dott.ssa Silvia Molinaro Dirigente Scolastico 11 Sig. Salvatore Crapanzano Responsabile del SPP 10 Salvatore Crapanzano pag. 7 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE Dott. Dario Giangolzian Agopian Medico competente (Sede di Esterno Padova) Sig. Luigino del Puppo Coordinatore per l’emergenza 13 Prof.ssa Paola Turrin Addetto all’antincendio 10 Sig.ra Lidia Pignat Addetto all’antincendio 15 Prof.ssa Giovannina Turano Addetto all’antincendio 10 Sig. Carlo Marson Addetto all’antincendio 25 Prof.ssa Marcella Messina Addetto all’antincendio 10 Sig. Paolo Manfrin Addetto all’emergenza 22 Sig.ra Maria Rosa Pantarotto Addetto all’emergenza 10 Prof.ssa Laura Pilot Addetto all’evacuazione 26 Prof.ssa Elena Purkardhorfer Addetto all’evacuazione 10 Sig. Salvatore Crapanzano Addetto all’evacuazione 10 Sig.ra Vilma Lessio Addetto al pronto soccorso 14 Sig.ra Loana Doret Addetto al pronto soccorso 10 Prof.ssa Annamaria Sforza Addetto al pronto soccorso 10 Prof.ssa Alessandra Merighi Addetto al pronto soccorso 25 Prof.ssa Susanna Antero Addetto al pronto soccorso 25 Sig. Roberto Sacilotto Addetto al pronto soccorso 27 Sig.ra Rosa Tatullo Addetto al pronto soccorso 25 Sig.ra Lidia Pignat Rappresentante dei lavoratori per 15 la sicurezza Il Datore di lavoro ha classificato l’unità produttiva quale unità ascrivibile al gruppo B, così come individuato dal DM 388/2003. Secondo quanto dettato dalla normativa il Datore di lavoro ha trasmesso la nomina del RSPP alla ASS e Ispettorato del lavoro territorialmente competenti. Conformemente alla previsione normativa il Datore di lavoro ha redatto il documento di valutazione dei rischi (ultimo aggiornamento del 20 dicembre 2005). Per quanto riguarda gli altri adempimenti del DLgs 626/94 si fa presente che il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è stato formato con il corso di 32 ore, Salvatore Crapanzano pag. 8 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE l’addetto alla lotta antincendio è in possesso di formazione attestata presso i Vigili del fuoco (corso 8 ore) e si sta provvedendo all’aggiornamento formativo degli addetti al pronto soccorso, in base alle disposizioni del DM 388/2003. La formazione di tutti i lavoratori avviene tenuto conto principalmente della gestione delle emergenze e dell’uso delle attrezzature di lavoro (uso sostanzialmente dei videoterminali). A tale proposito si è fatta la scelta organizzativa di effettuare un incontro periodico annuale con la partecipazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico competente con tutto il personale sulle tematiche della prevenzione incendi e sulle norme comportamentali in caso di emergenza e/o evacuazione. La squadra per l’emergenza (coordinatore per l’emergenza, addetto alla lotta antincendio, addetto al pronto soccorso e all’evacuazione) assicurano un intervento immediato in caso di pericolo (vedi scheda 01), ma assicura anche il mantenimento della sicurezza all’interno della struttura con una serie di attività di controllo e verifica delle attrezzature, impianti e delle condizioni dell’ambiente, così come descritto nel “Registro manutenzioni e controlli” previsto dal DPR 37/1998. SQUADRA PER L’EMERGENZA Compiti e norme di comportamento In caso di pericolo la squadra deve garantire un immediato intervento seguendo le procedure. Alla comunicazione di una situazione di emergenza deve immediatamente attivarsi e in particolare deve: • rispondere prontamente alla chiamata recandosi sul luogo sull’incidente per l’entità dell’evento • tenere sgombra la via di accesso ai soccorsi ed indicare il luogo dell’incidente • coordinare le azioni di esodo del personale e dei visitatori in caso di evacuazione, aiutando il recupero di eventuali persone infortunate o esposte a particolari rischi • impedire l’accesso dall’esterno dell’edificio alle persone non predisposte ai soccorsi valutare In particolare gli addetti alla lotta antincendio devono: Salvatore Crapanzano pag. 9 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE • in caso di incendio localizzato e facilmente domabile, intervenire sul focolaio con gli estintori senza mettere a repentaglio la propria incolumità In particolare gli addetti all’evacuazione devono: • abbandonare per ultimi i locali interessati dall’evacuazione, verificando che tutto il personale ed gli alunni abbiano abbandonato la zona di loro competenza • ad evacuazione avvenuta verificare il numero dei presenti e segnalare eventuali dispersi In particolare il coordinatore deve: • emettere l’ordine di evacuazione, sentita la squadra sulla valutazione dell’entità dell’incidente • chiedere l’intervento delle squadre di soccorso esterne (VVFF, …) • estendere, se necessario, l’avviso di evacuazione ai residenti delle unità abitative attigue • fornire ai soccorsi tutte le informazioni utili, consegnando, se del caso, la cartella custodita presso la portineria, contenente le planimetrie dello stabile riportanti l’ubicazione delle attrezzature di spegnimento e gli organi di comando degli impianti e l’elenco dei lavoratori presenti con relativa ubicazione (n° stanza e piano) e n° telefonico interno SQUADRA PER L’EMERGENZA Compiti e norme di comportamento In particolare gli addetti la pronto soccorso devono: • accertarsi delle condizioni di salute dell’infortunato in modo da fornire alle squadre esterne di soccorso tutte le informazioni possibili • assistere l’infortunato fino all’arrivo dei soccorsi • prestare le prime cure all’infortunato conformemente alla formazione ricevuta Norme generali di comportamento per tutte le persone presenti Salvatore Crapanzano pag. 10 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE • L’unità produttiva è dotata di un piano di emergenza, di piano di evacuazione e gli addetti impartiranno le necessarie istruzioni • Esaminare le planimetrie affisse presso il luogo in cui vi trovate: vi sono indicate le vie di fuga, le attrezzature antincendio e i n° telefonici interni utili • Leggere attentamente la documentazione personalmente ricevuta • Non impiegare apparecchi elettrici con resistenza in vista, fornelli o apparecchi di riscaldamento alimentati da combustibili solidi, liquidi o gassosi • Non detenere sostanze infiammabili, anche in modeste quantità, senza l’autorizzazione del Dirigente • Rispettare il divieto di fumo • Non gettare mozziconi accesi nelle aree a verde all’esterno e nei vasi con piante • Nell’uso dei locali attenersi alle istruzioni ricevute • Sappiate e fate sapere dove vi trovate • In caso di allarme mantenere la calma ed attenersi alle istruzioni ricevute • Aiutare le persone non autosufficienti Norme generali di comportamento per personale presente dipendente da ditte esterne • L’unità produttiva è dotata di un piano di emergenza, di piano di evacuazione e gli addetti impartiranno le necessarie istruzioni • Esaminare le planimetrie affisse presso il luogo in cui vi trovate: vi sono indicate le vie di fuga, le attrezzature antincendio e i n° telefonici interni utili • Leggere attentamente la documentazione personalmente ricevuta • Non impiegare apparecchi elettrici con resistenza in vista, fornelli o apparecchi di riscaldamento alimentati da combustibili solidi, liquidi o gassosi Salvatore Crapanzano pag. 11 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE • Non detenere sostanze infiammabili, anche in modeste quantità se non nella quantità normalmente tenuta per l’esecuzione del proprio lavoro, senza l’autorizzazione del Dirigente • Controllare l’efficienza delle proprie apparecchiature o macchine da lavoro e seguire le norme di sicurezza nel loro utilizzo • Rispettare il divieto di fumo • Non gettare mozziconi accesi nelle aree a verde all’esterno e nei vasi con piante • Sappiate e fate sapere dove vi trovate • In caso di allarme mantenere la calma ed attenersi alle istruzioni ricevute • Aiutare le persone non autosufficienti Principio d’incendio individuato in un locale Comportamento delle persone presenti • Mantenere la calma • Chiamare (addetti all’antincendio/coordinatore) e fornire cognome, piano e stanza dell’evento, situazione • Attivare il pulsante di allarme più vicino • Informare i vicini di stanza • Aprire la finestra, se si occupa il locale • La squadra di emergenza arriverà in breve tempo • Disattivare le utenze presenti (PC, condizionatori, apparecchiature elettriche) staccando le spine Salvatore Crapanzano pag. 12 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE • In attesa dell’arrivo degli addetti alla squadra per l’emergenza, se capaci, prendere l’estintore portatile più vicino e cercare di spegnere il principio d’incendio • Se non si riesce ad estinguere l’incendio, abbandonare la stanza chiudendo le porte dietro di sé (non chiudere le porte a chiave) EVACUAZIONE Comportamento di tutte persone presenti • Mantenere la calma • Interrompere ogni attività • Tralasciare di recuperare effetti personali che potrebbero rendere difficoltosa od ostacolare l’evacuazione • Abbandonare l’ambiente chiudendo le porte dietro di sé (non chiudere le porte a chiave) • Soccorrere, se necessario, le persone in difficoltà • Abbandonare in maniera ordinata e senza incertezza l’edificio seguendo i percorsi di esodo ed ascoltare gli ordini degli addetti all’evacuazione • In assenza di luce mantenersi a contatto con le pareti • Non correre e gridare, mantenere un atteggiamento tale da non indurre il panico tra i presenti • Non tornare indietro per nessun motivo • Usare le scale e non utilizzare gli ascensori, anche se funzionanti • Nel caso che le vie di esodo siano impedite dalle fiamme, entrare in una stanza, chiudere la porta, aprire le finestre, segnalare la propria presenza ed attendere i soccorsi Salvatore Crapanzano pag. 13 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE • Raggiungere il punto di raccolta ed attendere le istruzioni degli addetti all’emergenza • Rientrare nell’edificio solo dopo l’autorizzazione degli addetti all’emergenza EVACUAZIONE emergenza FUMI Comportamento di tutte persone presenti Tutte le persone presenti, oltre ad osservare le procedure devono: • Aprire le finestre del locale occupato • Bagnare dei fazzoletti da utilizzare come mascherine per bocca e naso • Camminare bassi in presenza di fumo • Scendere la scala in retromarcia in mancanza di luce • Nel caso che le vie di esodo siano impedite dalla presenza di troppo fumo, entrare in una stanza, possibilmente con bagno vicino • Chiudere la porta ed utilizzare panni bagnati per tentare di sigillarla • Aprire le finestre, segnalare la propria presenza ed attendere i soccorsi • Tenere presente che tutte le finestre dell’edificio possono essere facilmente raggiunte dalle scale dei Vigili del fuoco TERREMOTO Comportamento di tutte persone presenti Salvatore Crapanzano pag. 14 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE • Mantenere la calma • Ritirarsi addosso alle pareti del locale verso l’esterno dell’edificio • In alternativa rifugiarsi sotto scrivanie o tavoli perimetrali • Non sostare scoperti al centro dell’ambiente • La squadra di emergenza giungerà appena possibile Al termine della scossa: • Verificare la situazione delle persone e degli impianti • Prestare eventuale primo soccorso • Se vi muovete osservate lo stato delle strutture e del percorso • Iniziare l’evacuazione in maniera calma e aderenti alle pareti • Coinvolgere i presenti per aiutare le persone non autosufficienti • Verificare che i locali siano vuoti • Se le scale sono integre percorrerle all’indietro, se in assenza di luce • Uscire all’esterno ed allontanarsi dall’edificio • Portarsi nel punto di raduno, tenendosi lontano da alberi EMERGENZA LUCE Norme di comportamento per le persone presenti Salvatore Crapanzano pag. 15 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE • Mantenere la calma • Gli ambienti sono dotati di luci di emergenza • Osservare se gli edifici o le zone vicine sono illuminati • Comunicare all’interno 27/13 cognome, piano e stanza dell’evento, situazione • Se il telefono non funziona usare il proprio cellulare • Se la mancanza di energia è totale la squadra per l’emergenza ne è già al corrente • Se si esce dalla stanza muoversi con cautela e lungo le pareti senza allontanarsi troppo • In caso di trasferimento in altra zona o di evacuazione totale procedere senza alcuna fretta • Osservare il percorso e lungo le scale, se in difficoltà, procedere a marcia indietro • Assistere le persone non auto sufficienti EVACUAZIONE DI EMERGENZA – PROCEDURE DI EVACUAZIONE Si configurano due distinte situazioni di pericolo che comportano l’adozione di due diversi provvedimenti di evacuazione dall’edificio delle persone presenti. L’attuazione dell’evacuazione parziale o totale dall’edificio va sempre effettuata per gli eventi visti in precedenza o nei casi specificatamente previsti. Nell’evacuazione parziale viene sgomberata una parte dell’unità produttiva diramando un messaggio del tipo: A scopo precauzionale tutte le persone presenti all’interno di questo piano dell’edificio sono pregate di uscire dalla zona in ordine e mantenendo la calma. E’ in atto un principio di (incendio, fuga di gas ecc) in questa zona. Salvatore Crapanzano pag. 16 I.P.S.S.C.T.S. “F. FLORA” PORDENONE Gli incaricati attivino subito le procedure previste dal piano di emergenza per la zona in cui si è verificata la situazione di pericolo. Nell’evacuazione totale viene sgomberata l’intera unità produttiva. Il segnale viene dato tramite i pulsanti dell’impianto antincendio. Valutata la gravità della situazione, il Coordinatore per l’emergenza estenderà l’avviso di evacuazione ai residenti delle unità abitative attigue estendo l’evacuazione all’intero edificio. Gli incaricati attivino subito le procedure previste dal piano di emergenza per l’intero stabile. La prima procedura si attua quando si ritiene che l’incidente accertato possa progredire ed evolversi nel tempo fino ad assumere una configurazione che può pregiudicare l’incolumità delle persone. La seconda, invece costituisce un provvedimento da adottare ogni qualvolta si accerta un incidente tale da pregiudicare l’integrità fisica delle persone oppure quando non si è in grado di prevedere l’evoluzione del fenomeno dannoso (es. fuga di gas, incendio ecc) e le dirette conseguenze sull’uomo. Salvatore Crapanzano pag. 17