Numero 7 - 20/26 Dicembre 2010. Per ricevere via e-mail la rivista UIL PUGLIA INFORMA
inviate una mail con la posta elettronica di riferimento all’indirizzo: [email protected]
U I L PUGLIA
NFORMA
La rivista d’informazione
della Uil di Puglia e di Bari
Inail, 60 milioni
alle imprese
per garantire
sicurezza
e salute
sul lavoro
a pag. 11
“Bollenti Spiriti”
la Regione
stanzia altri
2.615.000 euro
per coprire
le candidature
a pag. 11
Ici, scaduto
il termine per
il versamento,
ravvedimento
possibile
entro un mese
a pag. 5
Giornale on-line a cura dell'Ufficio stampa della UIL di Puglia e di Bari, ad uso esclusivamente interno e gratuito. Redazione: Ufficio Stampa UIL di Puglia e di Bari.
Corso Alcide De Gasperi, 270 -70125 Bari, tel. 080.5648991 - Fax 080.5018967. Sito web http://www.uilpuglia.it. E-mail: [email protected]
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UIL INFORMA - COMUNICATI
Qualche giorno addietro era stata prospettata una manovra “lacrime e sangue”
Pugliese: “Positiva l’apertura
di Vendola sul Bilancio 2011”
“Sarebbe un errore ricalcare le orme del Governo Centrale”
Esportazioni ok
Puglia: ripresa
reale o apparente?
Il Governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola e l’Assessore Regionale
alle Politiche Sanitarie, Tommaso Fiore
“Apprendiamo con piacere la disponibilità del Presidente della Giunta Regionale nei confronti di un’apertura alla
discussione politica sul bilancio, senza
imporre alcuna blindatura alla manovra.
Riteniamo dunque che le proposte di
modifica al bilancio avanzate da consiglieri della stessa maggioranza vadano
nella direzione corretta, ovvero quella
che porta ad evitare che il taglio da 303
milioni regalato da Tremonti alla nostra
regione debba essere scaricato su chi ha
maggiore necessità di aiuto e sostegno
economico, proprio in un momento
drammatico in cui l’indice di povertà
continua pericolosamente ad aumentare”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale
della UIL di Puglia e di Bari, giudica
così l’atteggiamento prudente del Governatore Nichi Vendola, che si è detto
disponibile a rivedere le posizioni di
partenza rispetto al bilancio regionale
2011.
“Aumentare l’addizionale IRPEF per
i redditi superiori a 35000 euro – continua Pugliese – è una soluzione che riteniamo giusta e che dovrebbe essere
adottata senza esitazioni, alla pari della
riduzione delle indennità ai consiglieri
regionali. Alla stessa stregua vanno decurtati i vitalizi, gli assegni e le liquidazioni a favore degli ex consiglieri, che
per il solo 2011 ammontano a 44,2 milioni di euro. Ci sono poi ingenti risorse
nei criteri di spesa che vanno riviste,
contraendo mutui per finanziare determinati investimenti”.
Pugliese torna anche sul fronte IRAP,
ribadendo come si tratti “di una proposta e non di un’applicazione del ‘Decreto Competitività’ di Tremonti. Eppoi,
non è il caso di sottrarre ulteriori risorse
al sistema sanitario, soprattutto considerando il doloroso taglio imposto dal
piano di rientro. Semmai vanno ricercate risorse per le aziende che creano
nuova, stabile e buona occupazione”.
“Insomma, se si vuole – conclude Pugliese – e se esiste buona volontà politica, si possono reperire le risorse
necessarie per lo stato sociale dei cittadini. Offrire dalla Regione solo lacrime
e sangue, specchiandosi in sostanza
nelle medesime posizioni del Governo
Centrale, sarebbe un errore che i pugliesi rischierebbero di pagare a caro
prezzo”.
I dati Istat sulle esportazioni mostrano una situazione di ripresa: a livello nazionale i primi
nove mesi del 2010, rispetto allo stesso periodo
dello scorso anno, registrano una variazione positiva del 14,3%. Considerando le ripartizioni territoriali, le variazioni sono rispettivamente del
12,7% per il Nord-Ovest, del 13,9% per il NordEst, del 16,4% per il Centro e del 15,6% per il
Mezzogiorno. Analizzando invece i soli dati della
Puglia, la variazione percentuale è del 22,6%, numeri che valgono il quarto posto in Italia. Ma a
questo dato occorre associare quello relativo alle
variazioni assolute: a tal proposito, in Puglia, si
passa dai 4.106 milioni di euro nei primi nove
mesi del 2009 ai 5.033 milioni di euro per lo stesso
periodo del 2010. Assumendo come esempio altre
regioni italiane, si riscontra immediatamente una
differenza sostanziale: in Lombardia le esportazioni sono state per il 2009 60.864 milioni e per il
2010 68.258 milioni, mentre per il Piemonte
21.613 per il 2009 e 24.967 per il 2010.
“E’ quindi evidente – dichiara il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese
- che seppur in presenza di un dato positivo, siamo
ancora lontani dal poter confrontare la realtà pugliese con quella delle altre regioni. Differenza che
si rende ancor più marcata in una situazione produttiva ed economica come quella attuale. Ancora
una volta, continua Aldo Pugliese - è necessario
insistere sulle misure che possano realmente rilanciare i prodotti locali, il vero ‘made in Puglia’
a livello europeo e mondiale, innescando un meccanismo virtuoso che faccia ripartire la crescita
economica e l’occupazione. I distretti produttivi,
concentrando aziende dello stesso settore, che
condividono progetti e obiettivi, sono il vero motore della commercializzazione, dell’internazionalizzazione, della ricerca e dell’innovazione, oltre
che della formazione professionale. In questo contesto, un ruolo fondamentale lo assumono le infrastrutture, da potenziare per collegare la Puglia
ai mercati produttivi e commerciali del Centro e
Nord Europa. Abbiamo bisogno di fatti, non di
parole che non generano produzione e ricchezza
per il territorio e i suoi lavoratori”. (Il comunicato
della Regione Puglia a pag. 17).
pag. 3
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UIL INFORMA - cOMUNIcAtI
Task Force tra il Comune di Bari, CGIL, CISL, UIL sui programmi futuri
“Iniziative come il Piano Casa utili al rilancio
dell’occupazione e dell’economia cittadina”
“Iniziative come il Piano Casa meritano indubbiamente il sostegno del Sindacato, in quanto rappresentano una spinta importante, una boccata
d’ossigeno fondamentale per la città di Bari in un
momento estremamente complicato dal punto di
vista economico e occupazionale. Inoltre sarebbe
bene individuare con chiarezza i cantieri delle
opere realizzabili del Piano Strategico d’Area
Vasta per non rischiare di perdere i fondi europei
disponibili”.
Il Segretario Generale della UIL di Puglia e di
Bari, Aldo Pugliese, esprime il proprio parere positivo sull’attività del Comune di Bari per il rilancio dell’economia cittadina. Attività spiegata
stamani ai rappresentanti di CGIL, CISL, UIL
dagli Assessori Giovanni Giannini e Annabella
De Gennaro nel corso della consueta e periodica
Task Force fra le Parti. Nonostante le difficoltà di
bilancio, Giannini ha infatti ribadito la volontà di
proseguire nella realizzazione dei PIRP in cantiere. Da San Girolamo a Enziteto, e ancora Carbonara, San Paolo, Japigia e Ceglie del Campo:
tante le opere di riqualificazione da realizzare in
collaborazione con imprenditori privati, per un totale di circa 500 milioni di euro (qualora dovesse
sbloccarsi il progetto relativo alle case popolari
del San Paolo), 2000 posti di lavoro tra diretti e
d’indotto, un numero cospicuo di case da desti-
nare all’emergenza abitativa, oltre all’oggettivo
miglioramento delle condizioni abitative dei cittadini baresi. “Inoltre – ha spiegato l’Assessore
comunale all’Economia e alle Politiche Abitative
– stiamo valutando la creazione di un fondo per
le famiglie con problemi di morosità, che garantisca il proprietario dell’immobile per 12 mesi sul
pagamento del canone di locazione”.
“Constatiamo con piacere come l’imprenditoria barese – continua Pugliese – abbia messo da
parte ogni remora per dimostrare di saper lavorare
di squadra. Evidentemente un rilancio dell’economia non è concepibile senza una spinta forte all’occupazione ed allo stato sociale”.
Oltre al Piano Casa, l’Assessore De Gennaro
ha esposto il bando per neolaureati da 200mila
euro, che garantirà 67 tirocini formativi (3000
euro per ogni soggetto, durata di 6 mesi) per giovani baresi che per la prima volta si approcciano
al mondo del lavoro.
“L’auspicio è che i tirocini aiutino tanti ragazzi
a inserirsi nel sistema-lavoro – ha sottolineato il
Segretario Regionale della UIL di Puglia e di
Bari, Arturo Minervini – e non a prolungare
l’agonia verso un futuro di disoccupazione. Per
questo, come nel caso delle politiche abitative,
fondamentale sarà l’apporto e il sostegno dell’imprenditoria locale”.
Gli Assessori del
Comune di Bari
Annabella De Gennaro
(in alto)
e Giovanni Giannini
(in basso)
Ammortizzatori Sociali in Deroga: proroga trimestrale
Il 14 dicembre, presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Puglia, si è tenuto il tavolo
di confronto in merito agli Ammortizzatori
Sociali in Deroga, che, come ben ricordiamo
tutti, in ragione della normativa e dei precedenti accordi sono prossimi alla scadenza.
Nell’incontro, considerato da un lato che
non sono ancora stati raggiunti gli accordi in
Sede Governativa in merito alle risorse da
destinare alle singole realtà regionali, e dall’altro la necessità di continuare a fornire sostegno (tramite cig e/o mobilità) a tutti quei
lavoratori a rischio di espulsione dal lavoro o
già espulsi dallo stesso, abbiamo convenuto :
- compatibilmente con le risorse ancora disponibili per il 2010, di autorizzare la concessione, la prosecuzione (periodo di
utilizzazione inferiore ai 12 mesi) e la proroga
(periodo di utilizzazione superiore ai 12 mesi)
della Cassa Integrazione Guadagni in Deroga per il periodo dal 01/01/2011 al
31/03/2011. Mentre per le prime autorizzazioni è necessario svolgere l’intera procedura
(ad iniziare dalla consultazione sindacale),
per le proroghe e le prosecuzioni, come da
prassi già consolidata, è sufficiente la richiesta
presso la Direzione Regionale del Lavoro
(adempimento di parte datoriale);
- per quanto attiene alla mobilità in deroga, si autorizza la concessione, la prosecuzione e la proroga del trattamento sino al
31/03/2011. Si richiama, dal punto di vista
delle procedure, quanto disciplinato in sede
tecnica il 24/09/2010 : è importante ricordare
che a seguito del licenziamento individuale il
lavoratore dovrà richiedere l’iscrizione nelle
liste della 236/93 (mobilità senza indennità),
fruire della disoccupazione ordinaria e poi
fare richiesta della mobilità in deroga.
Abbiamo stabilito di riconvocare il tavolo,
al più presto e comunque non appena emanate le necessarie disposizioni, al fine di disciplinare la materia per l’anno 2011. Inoltre,
abbiamo convenuto di tenere un tavolo di
confronto dedicato al fine di verificare la possibilità di comprendere tra i beneficiari degli
Ammortizzatori Sociali in Deroga i lavoratori
dello spettacolo, della pesca e quelli agricoli a
tempo determinato.
La copia del verbale dell’incontro è disponibile in formato PDF stampabile sul sito
www.uilpuglia.it. Il link esatto per scaricare
o visualizzare il verbale è http://www.uilpuglia.it/comunicato.asp?id=771.
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UIL INFORMA - AppUNtAMeNtI
Gli appuntamenti
della settimana
LUNEDI 20 Dicembre
h. 9,30, Comitato Centrale UIL presso UIL Nazionale. Partecipa il Segretario Generale UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese.
MARTEDI 21 Dicembre
h. 9,30, presso Hotel Excelsior di Bari, Comitato Direttivo UILP Bari.
Partecipa il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese.
***
h. 9,30, presso Formedil Bari, Comitato Direttivo FENEAL Provinciale
Bari.
***
h. 18,00, presso sede Presidenza Regione Puglia, il Governatore Nichi
Vendola incontra le OO.SS. per discutere del Bilancio regionale 2011. Partecipa il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese.
***
h. 17,30, presso sede Sala Consiglio Comunale di Valenzano, l’Adoc interviene al convegno “La rivalutazione delle biomasse”, promosso da Terra
Nostra.
MERCOLEDI 22 Dicembre
h. 9,30, presso la sede della UIL di Puglia e di Bari, in Corso Alcide De
Dal 20 Dicembre 2010
al 6 Gennaio 2011
Gasperi 270 (Bari), è convocata la riunione del Comitato Centrale della Uil
di Puglia e di Bari per discutere il seguente ordine del giorno: “BILANCIO
E PROSPETTIVE DELLA SITUAZIONE POLITICO-SINDACALE”.
L’occasione permetterà ai presenti di scambiarsi gli auguri per le imminenti
festività di fine 2010, inizio 2011.
***
h. 10,00, presso la sede Adoc Puglia in via Alcide De Gasperi, 270 (Bari),
scambio di auguri per le festività natalizie e di fine-inizio anno.
GIOVEDI 23 Dicembre
h. 9,00, presso il centro sportivo Magna Grecia di Taranto, Comitato Direttivo UIL Taranto. Partecipa il Segretario Generale della UIL di Puglia e
di Bari, Aldo Pugliese.
MARTEDI 4 Gennaio
h. 12,00, presso Palazzo di Città di Bari, incontro tra CGIL, CISL, UIL,
Sindaco di Bari Michele Emiliano, gli assessori Degennaro, Giannini, Paparesta, Sannicandro. Ordine del giorno: Task Force – piano per il lavoro;
Area Vasta; Bilancio 2011. Partecipano il Segretario Generale della UIL di
Puglia e di Bari, Aldo Pugliese, i Segretari Regionali Arturo Minervini e
Vera Guelfi.
Fallimento Myair: AdP responsabile
“Il fallimento di Myair, con il conseguente
arresto del comandante Soddu, non ci sorprende ed è un po’ la fotografia delle scelte
discutibili fatte negli anni scorsi da Aeroporti di Puglia, che si è trasformata in una
sorta di vacca da mungitura, a fronte del
‘miraggio’ di un rilancio complessivo dei nostri scali aeroportuali. Eppure, ad onta dei
fatti, nessuno interviene”: il segretario generale della Uil di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese, torna su un argomento trattato in
passato, quando furono lanciati ripetuti allarme sul pericolo che venissero letteralmente gettati via soldi.
“Il nostro primo grido d’allarme, con la
richiesta azzerare i bandi e ricominciare da
zero, valorizzando tutti gli scali aeroportuali
pugliesi e rispettando le esigenze di tutte le
province, non soltanto di una, è datata 23
giugno 2007: più di tre anni fa. Oggi i fatti ci
danno definitivamente ragione. E la Puglia,
che era già stata direttamente e fortemente
penalizzata dal ritiro della licenza alla compagnia Myair, un anno e mezzo fa, si ritrova
anche ad aver pagato 18 milioni di euro a
vuoto che non saranno più recuperati. Eppure Myair era la sola compagnia ad essersi
aggiudicata tutti i voli con i relativi finanziamenti di un bando europeo da 63 milioni di
euro. Naturalmente risultò subito strano che
Aeroporti di Puglia utilizzasse solo i vettori
di compagnie venete, di cui erano arcinote
le difficoltà economiche e societarie. Eppure,
nessuno che avesse mosso un solo dito”.
Secondo la Uil il definitivo crac della compagnia veneta impone una profonda riflessione sui metodi di gestione di Aeroporti di
Puglia: “Anche se a lungo un po’ tutti hanno
fatto finta di nulla – dice il segretario – è il
momento di fare chiarezza e pulizia, con un
intervento finalmente deciso da parte della
Regione. La gestione di Aeroporti di Puglia
è di un fallimentare che si può definire ‘cristallino’. Dei quattro scali del territorio si
continua a privilegiare Bari, dando qualche
contentino a Brindisi, ignorando Foggia e
soprattutto Grottaglie.
Scrivemmo tre anni fa che non serviva
una laurea in economia alla Bocconi, né un
master ad Harvard – conclude ironicamente
Pugliese – per capire che col solo aeroporto
di Bari non si poteva far fronte al rilancio
turistico della regione, non fosse altro per
una questione di distanze geografiche dal
capoluogo. Cosa che puntualmente è avvenuta. Ma ancora una volta siamo costretti a
ripeterci: evidentemente ad Aeroporti di Puglia oltre a non aver studiato alla Bocconi o
a Harvard non conoscono neanche la geografia…”.
UNIONE DONNE PUGLIESI
Corso Alcide De Gasperi, 270 - 70125 Bari
Tel.: 080/5648991 - Fax: 080/5018967
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UIL PENSIONATI Puglia
Corso Italia, 43 - 70123 Bari
Tel.: 080/5231040 - Fax: 080/5231155
Email: [email protected]
UIL UNIAT Puglia
Corso Alcide De Gasperi, 270 - 70125 Bari
Tel.: 080/5648991 - Fax: 080/5018967
Email: [email protected]
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UIL INFORMA - cAF
ICI, scaduto il termine per il versamento
Ravvedimento possibile entro un mese
Il 16 dicembre è scaduto il termine per effettuare
il versamento a titolo di saldo dell’ICI dovuta per
l’anno 2010. Il ravvedimento è possibile entro un
mese con il pagamento di una piccola sanzione.
Ricordiamo che sono tenuti al versamento dell'imposta tutti i soggetti che detengono beni immobili
quali fabbricati, terreni agricoli o aree fabbricabili a
titolo di proprietà o di altro diritto reale di godimento
su beni altrui, come l’usufrutto, l’uso, il diritto di abitazione, di superficie o enfiteusi (art. 1, comma 1 del
D.lgs. n. 504/92). Sono previste due modalità di versamento dell’imposta: rateale o con un’unica soluzione.
Per il versamento rateale, sono previste n. 2 rate
semestrali:
- la prima rata entro il 16\06\2010, a titolo di acconto, in misura del 50% dell’imposta dovuta calcolata applicando le aliquote previste per l’anno
2009;
- la seconda rata entro il 16\12\2010, a titolo di
saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, applicando le aliquote fissate per il 2010.
L’imposta può essere assolta anche con un unico
versamento; in questo caso occorre distinguere due
fattispecie:
- versamento entro il 16\06\2010 per esplicita
scelta del contribuente. L’ammontare dell’imposta
viene calcolato sulla base delle aliquote e delle detrazioni fissate per l’anno 2010;
- versamento entro il 16\12\2010, se concesso dal
Comune in base a propria disposizione regolamentare, come indicato dagli articoli 52 e 59 del D.lgs.
n. 446/97 e senza l’applicazione di interessi.
Il legislatore ha previsto l’esenzione dall’imposta
nel caso in cui l’immobile sia:
- abitazione principale;
- utilizzato da Enti non commerciali;
- fabbricato rurale.
Nel primo caso, l’esenzione ICI dovuta per
l’anno 2010 viene disposta dall’articolo 1 del D.L.
n. 93/2008, convertito in Legge n. 126/2008. Non
possono godere, invece, dell’esenzione i soggetti
passivi che adibiscono a prima casa le abitazioni
rientranti nelle categorie catastali A1 “abitazione signorile”, A8 “ville”, A9 “castelli e palazzi di eminente pregio”: a queste ultime deve comunque
essere applicata l’aliquota per l’abitazione principale
deliberata dal Comune per il 2010.
Il D.lgs. n. 504/92 assimila ad abitazione principale:
- la casa assegnata all’ex coniuge, ai sensi dell’articolo 6, comma 3-bis;
- le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione
principale dei soci assegnatari, nonché agli alloggi
assegnati dagli istituti autonomi per le case popolari,
articolo 8, comma 4.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con
la Risoluzione Ministeriale n. 1 del 04\03\2009, ha
precisato che le assimilazioni disposte dal Comune
permettono l’esclusione dall’imposta se riguardano:
- gli immobili non locati e in possesso del soggetto anziano o disabile che risiede in un istituto di
cura o ricovero, come previsto dall’articolo 3,
comma 56 della Legge n. 662/96;
- gli immobili concessi in uso gratuito ad un parente, in base all’articolo 59, comma 1, lettera e) del
D.lgs. n. 446/97. Il grado di parentela, in linea retta
o collaterale, viene stabilito con Delibera o Regolamento comunale.
L’esenzione dell’imposta, seppur non esplicitamente prevista dal D.L. n. 93/2008, viene estesa
anche alle pertinenze riferibili alla prima casa. La
definizione di pertinenza è fornita dall’articolo 817
del Codice Civile e, ai sensi dell’articolo 818 del Codice Civile, “gli atti e i rapporti giuridici che hanno
per oggetto la cosa principale comprendono anche
le pertinenze, salvo diversamente disposto”; ne deriva che l’esenzione deve riguardare anche quest’ultima.
Nel caso di immobili utilizzati da Enti non commerciali, l’esenzione viene prevista dall’articolo 7,
comma 1, lettera i) del D.lgs. n. 504/92. Questi immobili devono essere destinati esclusivamente allo
svolgimento delle attività tassativamente indicate
dalla normativa ovvero: sanitarie, assistenziali, di
previdenza, culturali, didattico – educative, di ricezione, ricreative, sportive, religiose e di culto.
L’esenzione dell’imposta, prevista dall’articolo 7,
riguarda:
- gli immobili posseduti da Stato, Regioni, Provincie e Comuni;
- fabbricati di proprietà della Santa Sede;
- fabbricati appartenenti a Stati esteri e ad Organizzazioni internazionali per i quali è prevista l’esenzione dell’ICI in base ad accordi internazionali;
- fabbricati che, dichiarati inagibili o inabitabili,
sono stati recuperati per essere destinati ad attività
assistenziali;
- terreni agricoli ricadenti in aree montane o di
collina.
Ai sensi dell’articolo 39 del D.L. n. 223/2006,
convertito nella Legge n. 248/2006, l’esenzione
dell’ICI è ammessa solo se queste attività non siano
svolte in forma commerciale e presentino, invece,
obiettivi di solidarietà sociale.
Ultimo caso di esenzione dell’imposta è previsto
per i fabbricati rurali, come identificati dall’articolo
9, D.L. n. 557/93, convertito in Legge n. 133/94.
Ai sensi dell’articolo 23, comma 1-bis, del “Decreto Milleproroghe”, D.L. n. 207/2008, convertito
in Legge n. 14/2009, “non si considerano fabbricati,
e quindi esclusi da ICI, le unità immobiliari, anche
se iscritte o iscrivibili nel Catasto fabbricati, per le
quali ricorrono i requisiti della ruralità indicati nell’articolo 9 del D.L. n. 557/93”.
Vi ricordiamo che per gli immobili acquisiti o ceduti in corso d'anno, ai sensi dell'art. 10, D.lgs. n.
504/92, l'imposta va rapportata ai mesi di possesso,
tenendo conto che il mese nel quale il possesso si è
protratto per almeno 15 giorni è computato per intero. Nel caso di decesso del proprietario dell'immobile nel corso del 2010, l'ICI va imputata:
- al de cuius fino alla data del decesso;
- agli eredi dalla data del decesso fino al
31\12\2010.
I fabbricati vengono suddivisi in cinque categorie,
in base alle caratteristiche e alla destinazione d’uso,
ovvero:
- categoria A, abitazioni ed uffici;
- categoria B (ad esempio, collegi, scuole, uffici
pubblici ed ospedali);
- categoria C, unita immobiliari di tipo commerciale (negozi, laboratori, box e magazzini);
- categoria D (ad esempio, opifici, alberghi, pensioni, istituti di credito);
- categoria E (ad esempio, stazioni, porti, aeroporti, costruzioni speciali per esigenze pubbliche,
ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio,
fortificazioni).
Il valore catastale si ottiene moltiplicando la rendita catastale, ricalcolata applicando un coefficiente
di aggiornamento pari al 5%, per un coefficiente,
detto moltiplicatore, il quale varia in base alla destinazione d'uso dell'immobile. I moltiplicatori attualmente in vigore sono pari a:
• 100 per gli immobili classificati nei gruppi catastali A e C con esclusione di A/10 e di C/1;
• 50 per gli immobili di categoria A/10, ovvero
uffici e studi privati, e di categoria D con rendita;
• 140 per gli immobili di categoria B;
• 34 per la categoria C/1, ovvero negozi e botteghe.
La base imponibile per i terreni agricoli è costituita dal reddito dominicale risultante dal catasto al
01\01\2010, aumentato del 25% e moltiplicato per
75. Per le aree fabbricabili, infine, la base imponibile
è data dal valore venale in comune commercio al
01\01\2010 considerando la zona di ubicazione, l’indice di edificabilità, la destinazione d’uso consentita,
gli oneri per eventuali lavori di adattamento necessari
per la successiva costruzione, i prezzi medi praticato
sul mercato di aree dalle caratteristiche analoghe.
La norma stabilisce che il versamento minimo
dell’ICI 2010 non può essere inferiore ad euro 12,00;
è facoltà dei Comuni, con norma regolamentare, derogare a questo limite. Il versamento dell’ICI può
avvenire con due modalità:
• attraverso il bollettino di conto corrente postale;
• con modello F24.
Il pagamento tramite il modello F24 consente, fra
l'altro, la compensazione del debito ICI con i crediti
tributati IRPEF ed addizionali, IRES, IRAP o contributivi.
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UIL INFORMA - UILA
Circa 70mila persone vedranno tutelate le retribuzioni e migliorati i diritti
Lavoratori forestali, ecco il rinnovo
“Con il rinnovo del contratto dei
lavoratori forestali circa 70.000 persone vedranno tutelate le loro retribuzioni e migliorati i loro diritti”. È
quanto dichiarato il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza commentando il rinnovo del
Ccnl dei lavoratori forestali. “Il ritardo di quasi un anno è motivato
dalle difficoltà per reperire le risorse necessarie poiché nonostante
il rapporto di lavoro sia di natura
privatistica, gli addetti vengono retribuiti con fondi pubblici. Ma alla
fine ci siamo riusciti e i forestali
sono tra i pochi lavoratori pagati
con soldi pubblici che beneficeranno di aumenti contrattuali.”
“Con questo ulteriore rinnovo
sale a 13 il numero dei contratti
conclusi dalla Uila insieme a Fai e
Flai nella stagione 2009-2010 e 1
milione e 600 mila persone beneficeranno di maggiori tutele contrattuali ed economiche” ha proseguito
Mantegazza. “Sono stati rinnovati
tutti i contratti nazionali in scadenza
con l’obiettivo di valorizzare le
scelte di bilateralità e partecipazione che da sempre abbiamo voluto realizzare”.
“Anche da questo punto di vista
la Uila è molto soddisfatta considerando che la stagione negoziale era
cominciata all’insegna dell’accordo
interconfederale sulla riforma dei
contratti che la Cgil aveva deciso di
non sottoscrivere. Oggi” ha concluso Mantegazza “possiamo dire
che la nostra scelta di ‘fare i fatti’
senza fermarci alle ‘opinioni’ è risultata vincente”.
Bat di Lecce, i lavoratori approvano
la riconversione dello stabilimento
“I lavoratori della Bat di Lecce hanno approvato a larga maggioranza il
piano industriale di riconversione dello stabilimento e il piano sociale sottoscritto da Fai, Flai, Uila e dal coordinamento nazionale delle Rsu il 2 dicembre scorso”. Ne da notizia il segretario nazionale della Uila-Uil Pietro
Pellegrini a conclusione delle operazioni di voto, svoltesi in diverse assemblee. “La votazione che si è svolta nei vari turni di lavoro ha registrato, in
particolare 186 voti favorevoli su 206 votanti tra i dipendenti Bat (15 voti
contrari e 5 astenuti), mentre i 75 dipendenti delle ditte esterne hanno votato
tutti a favore del piano”.“Grazie a questo risultato il piano di riconversione
potrà realizzarsi e garantire così i livelli occupazionali e produttivi a tutti i
400 lavoratori coinvolti. Siamo ora impegnati in un’azione di monitoraggio”
ha dichiarato Pellegrini “per verificare l’effettiva attuazione del piano e degli
impegni assunti”.
UILA Puglia - Cso Alcide De Gasperi, 270 (Bari)
ENFAP Puglia, Corso Alcide De Gasperi, 270 (Bari)
Tel.: 080/5648991 - Fax: 080/5018967
Tel.: 080/2020982 - Fax: 080/5018967
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Coltivazioni Ogm
“No” delle Regioni
al Ministro Galan
Gli assessori regionali all’agricoltura hanno ribadito al ministro Galan il proprio no alle
coltivazioni Ogm in Italia. Occasione, la seduta del 9 dicembre
della Commissione Politiche
agricole ed il successivo Comitato
tecnico agricolo, “nel quale spiega il coordinatore della Commissione, l'assessore della Regione Puglia, Dario Stefano - il
ministro Galan aveva arbitrariamente reintrodotto in discussione
questo argomento”.
In una lettera indirizzata e
consegnata oggi al titolare del
Ministero delle Politiche Agricole
sono state spiegate le ragioni del
no.''Abbiamo ribadito - prosegue
Stefano – che l'intesa sulle linee
guida sulla coesistenza e' stata
già ritirata dalla Conferenza
delle Regioni e delle Province autonome il 7 ottobre scorso. In
piu', in quella stessa sede fu approvato un ordine del giorno in
cui si chiedeva ai Ministeri competenti di procedere all'attivazione
della
clausola
di
salvaguardia, a norma dell'art.23
della Direttiva CE 18/2001, nei
confronti delle “varietà geneticamente modificate. In analogia
con quanto già fatto da altri
Paesi quali Austria, Francia,
Germania, Grecia, Lussemburgo
e Ungheria”.”L'attivazione della
clausola di salvaguardia - prosegue l'assessore - rappresenta
l'unico strumento che in modo
inequivocabile può portare al
raggiungimento dell'obiettivo di
mantenere il territorio di tutte le
Regioni italiane libero da coltivazioni transgeniche, risolvendo
anche i contenziosi esistenti che,
comunque, non possono essere
imputati ad inadempienze da
parte delle Regioni e Province
Autonome''.
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UIL INFORMA - scUOLA/AdOc
Non accolte le proposte per garantire i docenti colpiti dai tagli di organico
La UIL-Scuola non firma il contratto sulla mobilità
“Nessuna tutela per il personale in soprannumero”
La contrattazione decentrata per la mobilità del personale scolastico per il prossimo anno si è conclusa nei giorni scorsi
con l’accordo tra Miur e sindacati di settore
che non ha visto, però, la sottoscrizione da
parte della Uil-scuola.
Il sindacato di Di Menna non ha condiviso la mancata scelta di adeguata tutela dei
docenti in soprannumero.
“In 126 pagine, 52 articoli, 298 commi,
4 allegati del contratto sulla mobilità –
spiega Massimo Di Menna - non si è trovato il modo introdurre quattro righe per tutelare in concreto le persone che si
troveranno in sovrannumero”.
La Uil, in proposito, aveva fatto due proposte che considerava di buon senso: mantenere tutti titolari nelle scuole salvo
spostare solo quegli insegnanti per i quali,
a settembre, ci sono posti effettivamente disponibili, e dare la precedenza a chi si sposta, non per scelta, ma perché non ha più il
suo posto di lavoro. “Se un insegnante, a
seguito della riduzione di ore, si trovasse ad
essere ‘soprannumerario’ nella sua scuola
– spiega il segretario generale della Uil
Scuola, Massimo Di Menna – avrebbe potuto “mantenere la ‘titolarità” nella sua
scuola e poi, solo a settembre, eventualmente essere trasferito in un’altra scuola
oppure rimanere nel suo istituto”.
Il testo così come sottoscritto, secondo
l’Uil-scuola, non dà le tutele necessarie e
possibili, e determinerà la perdita di titolarità e il trasferimento d’ufficio per migliaia
di docenti che dovranno produrre, come
hanno già fatto lo scorso anno, montagne
di moduli e domande per cercare il rientro
e/o una nuova utilizzazione.
Una situazione di emergenza come
quella derivante dai numerosi tagli di organico “non poteva e non doveva essere trattata con metodi tradizionali – ha detto Di
Menna - ma con procedure di garanzia più
innovative rispetto al passato. C’erano tutte
le condizioni per conseguire l’obiettivo di
dare maggiori tutele e più garanzie al personale in soprannumero”.
Dimensionamento della rete scolastica
Le OO.SS. incontrano l’assessore Sasso
Il 17 dicembre si è tenuto l'incontro, relativo al dimensionamento della rete scolastica regionale, tra l'Assessore Regionale per il Diritto allo Studio, Alba Sasso e le OO.SS. Per la
UIL Scuola erano presenti Vincenzo Fiorentino e Giovanni Verga. L'Assessore ha comunicato
che, a fronte di una richiesta pervenuta dalle province di riduzione di 34 autonomie, è stata
accolta una riduzione di 15 autonomie, salvaguardando, in tal modo, il principio (sancito
dalle linee di indirizzo approvate in via definitiva il 15/12/2010 dalla Conferenza Stato-Regione-Autonomie locali) della gradualità ed i territori particolarmente disagiati logisticamente
(come quello dauno).
Le Scuole Secondarie di 2° grado non saranno toccate e le riduzioni riguarderanno soltanto
le Scuole Primarie e Secondarie di 1° grado con conseguente crescita degli Istituti Comprensivi:
- BARI - 6
- LECCE - 2
- FOGGIA - 3
- TARANTO - 3
- BRINDISI - 1
- BAT - 0
Sarà attivato, sin dal mese di gennaio 2011, un Osservatorio Permanente costituito da rappresentanti delle Province e Comuni, Dirirgenti Scolastici di comprovata esperienza e rappresentanti del sistema produttivo. Il Piano di dimensionamento della rete scolastica sarà
varato dalla Giunta Regionale martedì 21 dicembre o, in alternativa, tra Natale e Capodanno.
Da sottolineare che durante l'incontro non è stata fornita alle OO.SS. nessuna bozza.
Impianti termici
Adoc: prevenire
prima di reprimere
L’Adoc e la Confartigianato di Brindisi
hanno incontrato il personale della ripartizione
lavori pubblici del Comune per affrontare il
tema del controllo impianti termici in previsione dell’emanazione della nuova ordinanza
sindacale.
L’obiettivo comune è quello di individuare
possibili soluzioni per rispondere meglio alle
esigenze dei consumatori per la presentazione
della documentazione di rito. Questo elemento,
negli precedenti anni, ha generato non poche
difficoltà, oltre a sanzioni economiche per la
mancata presentazione della documentazione.
Pur non essendo ancora note le disposizioni
della nuova ordinanza, emergono alcune considerazioni a seguito delle anticipazioni emerse
durante l’incontro. In primo luogo, “si prende
atto - dichiarano Giuseppe Zippo dell’Adoc e
Antonio Solidoro della Confartigianato -, della
volontà del Comune di accogliere quanto
vanno richiedendo da anni le due associazioni;
vale a dire, l’adozione di nuove modalità di
presentazione dell’autocertificazione”. Infatti,
con la prossima campagna, a partire dal mese
di Gennaio 2011 verrà ufficializzata l’adozione
del “bollino verde”, le cui modalità di distribuzione e di utilizzo saranno meglio esplicate non
appena saranno concluse le verifiche circa le
adesioni a tale progetto da parte degli installatori. Su richiesta dell’Adoc, poi, è stata inviata
la convocazione delle associazioni di categoria
al fine di sottoscrivere un protocollo di intesa
che dia avvio al progetto. “Unico disappunto –
dichiara ancora Zippo-, pur non essendo legato
alla procedura di snellimento delle pratiche di
autocertificazione, l’introduzione anche per le
caldaie inferiori agli otto anni del pagamento
del versamento di 12,50 euro.
Importo che vale anche per le caldaie con
anzianità superiore agli otto anni, precedentemente stabilito in 25 euro. Misura prevista dal
piano di impresa della società Energeko di cui
l’Adoc di Brindisi non condivide le finalità in
quanto si grava sugli utenti: prima esentati dal
pagamento di un balzello, specie in un periodo
di crisi e di ricambio degli impianti per meglio
renderli conformi alle nuove disposizioni in
tema di risparmio energetico, e, allo stesso
tempo, di un minore impatto ambientale.
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UIL INFORMA - ItAL/IMMIgRAzIONe
Sentenze Corte di Cassazione
Infortunio indennizzato anche
quando il cammino è il più comodo
L’infortunio in itinere deve essere riconosciuto e indennizzato
anche se la strada percorsa da casa al lavoro non sia la più breve
ma la “più comoda e conveniente”.
E’ quanto contenuto nella sentenza n. 20221/10 con la quale
la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’erede del lavoratore deceduto avverso la sentenza della Corte d’Appello che
aveva escluso la circostanza – decisiva – che l’infortunio mortale
fosse avvenuto in “occasione di lavoro”, dal momento che la
strada scelta per recarsi da casa al lavoro non era la più breve.
Afferma la Corte di Cassazione che, in tema di infortunio “in
itinere”, per rischio elettivo, che esclude la cosiddetta occasione
di lavoro, si intende “una condotta personalissima del lavoratore,
avulsa dall'esercizio della prestazione lavorativa o ad essa riconducibile, esercitata ed intrapresa volontariamente in base a ragioni e a motivazioni del tutto personali”, idonea a interrompere
il nesso eziologico tra prestazione e attività assicurata.
A parere della Corte il Giudice del merito ha omesso di effettuare una completa valutazione del caso, limitandosi ad osservare che il tragitto prescelto dal dipendente non risultava essere
il “più breve” per raggiungere il posto di lavoro, mentre invece
avrebbe dovuto procedere alla verifica della sussistenza del diverso criterio della “normalità” del percorso tra casa e lavoro,
secondo i principi già enunciati dalla giurisprudenza e recepiti
nella L. n. 38 del 2000, art. 12, che riconoscono la copertura assicurativa qualora il comportamento del lavoratore non sia motivato da ragioni del tutto personali, al di fuori dell’attività
lavorativa.
Inoltre - conclude la Corte - alcun raffronto risulta essere stato
fatto tra “la strada più breve” e quella percorsa dall’infortunato,
descritta come più comoda e conveniente (presenza di una stazione di rifornimento 24/h; più diretto accesso rispetto al luogo
di lavoro).
Decessi causati dall’amianto: obblighi
di prevenzione gravano sull’intero CdA
Una Sentenza della Corte di Cassazione del 4 novembre scorso sancisce alcuni principi in relazione
alla ormai nota questione amianto e alla responsabilità delle aziende in caso di gravi inadempienze sulla
sicurezza e salute dei lavoratori.
In particolare la Suprema Corte afferma che gli
obblighi inerenti alla prevenzione degli infortuni ed
igiene sul lavoro, posti dalla legge a carico del datore di lavoro, gravano indistintamente su tutti i
componenti del Consiglio di amministrazione che
ne deve rispondere laddove non siano state rispettate
le norme di prevenzione.
Tale responsabilità è applicabile anche nel caso di
specie, esaminato ora dalla Corte, relativamente al
decesso di 11 operai nello stabilimento “Montefibre” di Verbania, dove l’utilizzo dell’amianto “poneva costantemente i lavoratori a rischio di
inalazioni delle relative polveri” dal 1972 al 1996.
Anche se le deleghe sulla sicurezza del lavoro
sono state affidate ad un singolo componente - osserva la Suprema Corte - “tutta l’amministrazione
ha una posizione di garanzia” in caso di incidenti, e
di gravi inadempienze sulla sicurezza e salute dei lavoratori. La sentenza va oltre affermando che i sindacati e le associazioni di fatto che rappresentano i
lavoratori potranno chiedere il risarcimento dei
danni patrimoniali e morali eventualmente subiti, a
causa della condotta del datore di lavoro idonea a
ledere la salute dei lavoratori soprattutto nei casi in
cui ciò si verifichi in modo reiterato, in conseguenza
di sistematiche violazioni delle norme di sicurezza
e di igiene sul lavoro.
Bari, un opuscolo per gli immigrati
Abbaticchio: i minori costano troppo
Che cosa fare per la prima assunzione. Come ottenere il rilascio del
permesso di soggiorno o del permesso di lungo periodo. Ma, anche,
come ottenere la patente o un cambio
di residenza o l’assegno sociale. E
tante altre notizie utili per agevolare
il percorso di inserimento. Ecco la
“Guida per l’accesso ai servizi fondamentali per cittadini comunitari e
non comunitari - Bari per l’accoglienza”, un opuscolo di 79 pagine
contentente anche indirizzi di istituzioni, associazioni e sportelli immigrati.
La guida nasce su iniziativa del
centro interculturale Abusuan, grazie anche alla collaborazione di Comune di Bari e Regione Puglia. Sarà
diffusa negli uffici pubblici e nei luoghi più frequentati dagli immigrati
ed è disponibile anche in lingua in-
glese, francese e albanese. In arrivo
anche le versioni in tigrigno (per eritrei ed etiopi), arabo e cinese.
L’Assessore del Comune di Bari,
Ludovico Abbaticchio, che ha “portafoglio” in tema d’immigrazione, ha
partecipato alla presentazione dell’opuscolo. E ha puntato il dito sull’immigrazione minorile. “Troppi i
minori non accompagnati, che costano quasi 2 milioni di euro. Saremo
costretti a un debito fuori bilancio”.
La legge dice infatti che una volta
rintracciati, i minori non accompagnati devono essere accolti e ospitati
in strutture del Comune d’approdo.
Abbaticchio, che ha chiesto il supporto economico della Regione, ha
inoltre espresso la sensazione che esista “un disegno per rendere visibili i
minori quando mettono piede nella
città”.
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UIL INFORMA
UIL PA Puglia, Cso Alcide De Gasperi, 270
70125 Bari
Tel.: 080/5648991 - Fax: 080/5648982
Email: [email protected]
UIL SCUOLA Bari
Via Dante Alighieri, 3 - 70121 Bari
Tel.: 080/5730846 - Fax: 080/5237913
Email: [email protected]
ADOC Puglia, Corso Alcide De Gasperi, 270
70125 Bari
Tel.: 080/5025248 - Fax: 080/5018967
Email: [email protected]
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UIL INFORMA - cpO
UIL TURISMO COMMERCIO SERVIZI
via Camillo Rosalba, 47/0 - 70124 Bari
Tel.: 080/5227763 - Fax: 080/5212326
Email: [email protected]
UIL CPO Puglia
Corso Alcide De Gasperi, 270 - 70125 Bari
Tel.: 080/5648991 - Fax: 080/5018967
Email: [email protected]
UIL FEDERAZIONE POTERI LOCALI (FPL)
Via Magna Grecia, pal. H/2 - 70126 Bari
Tel.: 080/5538700 - Fax: 080/5540148 Email: [email protected]
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UIL INFORMA - RegIONe
“Bollenti Spiriti”, il gran numero di candidature
spinge la Regione a stanziare altri 2.615.000 €
La Regione Puglia, a seguito delle ripetute sollecitazioni della
UIL di Puglia, con delibera n. 2587 del 30/11/2010, stante l’elevatissimo numero di richiesta avanzate per poter partecipare al
Bando Bollenti Spiriti, ha stabilito di provvedere, entro il corrente
esercizio finanziario, ad impegnare l’ulteriore somma di euro
2.615.000,00 al fine di garantire la fruibilità dei benefici alla più
ampia platea possibile. Di seguito proponiamo la delibera della
Regione Puglia, pubblicata sul Bollettino Ufficiale.
***
L’Assessore alle Politiche Giovanili, Cittadinanza Sociale e Attuazione del Programma, Dr. Nicola Fratoianni, sulla base dell’istruttoria espletata dal funzionario responsabile e confermata
dalla dirigente del Servizio Politiche Giovanili e Cittadinanza sociale, riferisce quanto segue:
Con deliberazione n. 264 del 2/2/2010, la Giunta Regionale ha
dato mandato alla Struttura di Progetto Politiche Giovanili di
provvedere nel corrente anno 2010 alla promozione dell’iniziativa
“Principi Attivi - Giovani idee per una Puglia migliore”;
Con Determinazioni dirigenziali n. 57 del 22/02/2010 e n. 77
del 12/03/2010, la Dirigente della Struttura di Progetto Politiche
Giovanili ha provveduto ad adottare il Bando di concorso “Principi Attivi 2010” per la presentazione di proposte progettuali per
la sperimentazione e la realizzazione di idee innovative, autorizzando il Servizio Ragioneria ad impegnare la somma complessiva
di euro 2.200.000,00 con imputazione di euro 1.645.000,00 sul
cap. 814030, e di euro 555.000,00 sul cap. 814010 - U.P.B. 8.7.1.
Considerato che al 14 giugno 2010, data di scadenza del bando,
sono pervenute n. 2.231 candidature da tutte le sei province pugliesi.
A fronte del grande numero di candidature pervenute si ritiene
opportuno, ad integrazione di quanto approvato con la citata
D.G.R. n. 264/2010, finanziare il bando in oggetto con ulteriori
risorse di bilancio regionale. Si propone quindi alla Giunta regionale di integrare la somma di euro 2.200.000,00 già impegnata,
con ulteriori risorse di bilancio regionale pari ad euro
2.615.000,00, così come dettagliato nella rubrica contabile, autorizzando il Servizio Politiche Giovanili e Cittadinanza sociale,
entro il corrente esercizio finanziario, ad effettuare l’impegno
della spesa ad integrazione di quello precedente effettuato;
COPERTURA FINANZIARIA ai sensi della L.R. 28/01 e successive modificazioni e integrazioni
La spesa complessiva derivante dal presente provvedimento di
euro 2.615.000,00 (duesettecentoquindicimila/00), trova copertura finanziaria nei fondi assegnati, E.F. 2010, L.R. n. 35/2010
“Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2010 e bilancio
pluriennale 2010/2012”, con imputazione sui capitoli così come
segue:
• cap. 814030 - U.P.B. 2.7.1 - euro 2.500.000,00;
• cap. 814010 - U.P.B. 2.7.1. - euro 115.000,00;
Spesa autorizzata con DGR n. 658/2010 e successive integrazioni, a valere su capitolo di bilancio autonomo;
All’impegno di spesa provvederà la dirigente del Servizio Politiche Giovanili e Cittadinanza sociale, con successivo atto da
assumersi entro il corrente esercizio.
Il presente provvedimento è di competenza della Giunta Regionale ai sensi dell’art.4, comma 4 lett.d) della l.r. n.7/1997.
L’Assessore alle Politiche Giovanili, Cittadinanza sociale e Attuazione del Programma, dr. Nicola Fratoianni, sulla base delle
risultanze istruttorie come innanzi illustrate, propone alla Giunta
l’adozione del seguente atto finale.
LA GIUNTA
Udita la relazione dell’Assessore alle Politiche Giovanili, Cittadinanza sociale e Attuazione del Programma;
Vista la sottoscrizione posta in calce al presente provvedimento
dal funzionario istruttore e dalla Dirigente del Servizio Politiche
Giovanili e Cittadinanza sociale;
A voti unanimi espressi ai sensi di legge;
DELIBERA
- di prendere atto di quanto riportato nelle premesse;
- di approvare, ad integrazione di quanto deliberato con il precedente provvedimento di Giunta Regionale n. 264/2010, l’integrazione della somma messa a disposizione del finanziamento al
bando “Principi Attivi 2010”;
- di dare atto che con determinazione della dirigente del Servizio Politiche Giovanili e Cittadinanza sociale si provvederà entro
il corrente esercizio finanziario, ad effettuare l’impegno della
spesa di euro 2.615.000,00, così come dettagliato nella rubrica
contabile;
- di disporre la pubblicazione del presente provvedimento nel
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia e sul sito ufficiale
www.regione.puglia.it.
Inail, 60 milioni di euro a favore delle imprese
per la salute e la sicurezza sul posto di lavoro
L'Inail stanzia 60 milioni di
euro - ripartiti su base regionale
- per finanziare le imprese che
realizzano interventi per migliorare la salute e la sicurezza dei
luoghi di lavoro.
L'incentivo è costituito da un
contributo in conto capitale nella
misura dal 50% al 75% dei costi
del progetto.
Il contributo è compreso tra
un minimo di € 5.000 ed un massimo di € 100.000,00. Per le imprese individuali e per i progetti
di formazione sono previsti limiti
più bassi.
Per gli importi maggiori può
essere richiesta un'anticipazione
del 50%.
Le domande dovranno essere
inoltrate mediante procedura informatica attiva sul portale
INAIL dalle ore 14 del 12 gennaio 2011 al 14 febbraio 2011. La
chiusura potrebbe essere anticipata in caso di esaurimento dei
fondi disponibili nel budget regionale.
A partire dal 10 dicembre
2010 sul portale www.inail.it, sezione Punto Cliente è attiva un
procedura che consente all'impresa di verificare se è in possesso dei requisiti necessari per
presentare la domanda di finanziamento.
Qualsiasi tipo di informazione,
la modulistica completa e il Manuale per la procedura on line
sono disponibili sul sito Web di
riferimento
dell’Inail:
http://www.inail.it
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UIL INFORMA - RegIONe
Sanità, approvato il regolamento per il Piano di Riordino
Fiore: “Nessuna novità a quanto discusso in precedenza”
La Giunta Regionale ha terminato i suoi
lavori con l’approvazione del regolamento
per il piano di riordino ospedaliero. “Il regolamento – ha ricordato l’assessore alle
Politiche della Salute, Tommaso Fiore – non
presenta alcuna novità a quanto già discusso
in precedenza e dovrà passare alla terza
commissione consiliare per la discussione.
Il piano di rientro nella sua totalità è invece
uno schema di disegno di legge e dovrà passare in Consiglio regionale”. Di seguito la
delibera in questione.
***
Piano di rientro e di riqualificazione
del Sistema Sanitario Regionale 20102012. Regolamento di riordino della rete
ospedaliera della Regione Pugli per
l’anno 2010. Adozione con procedura
d’urgenza.
L’Assessore alle Politiche della Salute,
sulla base dell’istruttoria espletata dal Dirigente dell’Ufficio Rapporti Istituzionali e
confermata dal Dirigente del Servizio Programmazione Assistenza Ospedaliera e
Specialistica, riferisce quanto segue:
Il D.Lgs. 502/1992 s.m.i., all’art. 2, co. 1,
attribuisce alle Regioni l’esercizio delle funzioni legislative ed amministrative in materia di assistenza sanitaria ed ospedaliera, nel
rispetto dei principi stabiliti dalle leggi nazionali. La Regione Puglia, con Legge Regionale 19 settembre 2008, n. 23, ha
approvato il Piano Regionale di Salute
2008-2010 che, con riferimento all’assistenza ospedaliera, determinava uno standard di posti letto pari a 4,5 p.l. per mille
abitanti e prevedeva una riorganizzazione
della rete ospedaliera per ambiti territoriali
(comprensorio; provincia; macro-area) e tipologie assistenziali (ospedali di primo livello o di base; ospedali di livello
intermedio; ospedali di riferimento provinciale e/o regionale), disponendo altresì una
riconversione in strutture sanitarie territoriali
degli stabilimenti ospedalieri con una dotazione inferiore a 70 posti letto. L’Intesa
Stato-Regioni 3 dicembre 2009 (Patto per la
Salute 2010-2012) recepita dalla L.
191/2009 (Finanziaria 2010) è intervenuta
in materia di razionalizzazione della rete
ospedaliera ed incremento dell’appropriatezza dei ricoveri, al fine di promuovere il
passaggio dal ricovero ordinario al ricovero
diurno e dal ricovero diurno all’assistenza
in regime ambulatoriale nonché di favorire
l’assistenza residenziale e domiciliare.
A tal fine, l’art. 6, co. 1 della predetta Intesa ha disposto, con decorrenza 31/12/2010
per le Regioni sottoposte a piano di rientro
e 30/6/2011 per tutte le altre Regioni, la riduzione dello standard di posti letto a 4 p.l.
per mille abitanti, comprensivi di 0,7 p.l. per
mille abitanti per la riabilitazione e lungodegenza post-acuzie, ed il relativo adegua-
mento delle dotazioni organiche dei presidi
ospedalieri pubblici. Successivamente la
Regione Puglia ha elaborato, ai sensi dell’art. 1, co. 180 della L. 311/2004 Legge Finanziaria 2005), richiamato dall’art. 2, co.
97 L. 191/2009 (Legge Finanziaria 2010),
il “Piano di rientro e di riqualificazione del
Sistema Sanitario Regionale 2010-2012”
con l’allegato Programma Operativo, che è
stato oggetto dell’Accordo del 29/11/2010
tra il Ministro della Salute, il Ministro dell’Economia e delle Finanze ed il Presidente
della Regione Puglia. Detto Piano di rientro,
approvato con DGR n. 2624 del
30/11/2010, prevede, tra le iniziative finalizzate al perseguimento dell’equilibrio economico, il riordino della rete ospedaliera
regionale, da cui si attendono ricadute economiche associate alla riduzione dei ricoveri, alla riduzione dei posti letto per acuti,
alla trasformazione o disattivazione di stabilimenti ospedalieri. Il riordino della rete
ospedaliera introdotto dal Piano di rientro
prevede, entro il 31/12/2010, le seguenti
azioni: disattivazione di 1.411 posti letto, di
cui 1.224 per acuti e 187 per post-acuti,
come da allegato schema di regolamento;
chiusura di 15 stabilimenti ospedalieri,
come da allegato schema di regolamento; riconversione di 3 stabilimenti ospedalieri in
strutture sanitarie territoriali, come da allegato schema di regolamento. Entro il
31/12/2011 è prevista poi la disattivazione
di 500 posti letto, di cui 130 negli Enti Ecclesiastici e 370 nelle Aziende ed Enti del
Servizio Sanitario Regionale. Entro il
31/12/2012, infine, è prevista la disattivazione di ulteriori 300 posti letto delle Case
di cura private accreditate, previa revisione
delle pre-intese approvate con DGR n. 813
del 13/6/2006.
Le azioni programmate per gli anni 2011
e 2012 saranno, comunque, oggetto di successivi provvedimenti regolamentari. Il citato Accordo del 29/11/2010 tra il Ministro
della Salute, il Ministro dell’Economia e
delle Finanze ed il Presidente della Regione
Puglia, all’art. 1, co. 3, ha previsto l’impegno della Regione a presentare entro il 15
dicembre 2010 i provvedimenti relativi al
riordino delle rete ospedaliera.
Si propone pertanto alla Giunta Regionale, attesa la cogenza dei termini temporali
suindicati, di adottare con procedura d’urgenza il Regolamento di riordino della rete
ospedaliera della Regione Puglia per l’anno
2010, allegato al presente schema di provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale, nonché di richiedere, nei termini
di cui di cui all’art. 44, co. 3, della L.R.
7/2004 – “Statuto della Regione Puglia”, il
parere della Commissione Consiliare competente per materia. Si propone altresì alla
Giunta Regionale di riservarsi ogni ulteriore
determinazione a seguito del parere espresso
alla competente Commissione Consiliare
ovvero del decorso del termine di trenta
giorni di cui all’art. 44, co. 2. Si propone infine di rinviare a successivi provvedimenti
della Giunta Regionale la programmazione
degli interventi regolamentari per gli anni
2011 e 2012, da adottarsi rispettivamente
entro l’1/3/2011 ed il 30/9/2011 al fine di
garantire, a regime, il risparmio di spesa previsto dal Piano di rientro per ciascuno degli
anni e delle frazioni di anno del triennio di
riferimento.
COPERTURA FINANZIARIA- L.R.
28/2001
La presente deliberazione non comporta
implicazioni di natura finanziaria sia di entrata che di spesa e dalla stessa non deriva
alcun onere a carico del Bilancio Regionale.
Il presente provvedimento rientra nella
competenza della Giunta Regionale a norma
dell’art.4, comma 4 lettera K) della L.R.
7/1997. L’Assessore relatore sulla base delle
risultanze istruttorie come innanzi illustrate
propone alla Giunta l’adozione del conseguente atto finale.
LA GIUNTA
- Udita e fatta propria la relazione e la
conseguente proposta dell’Assessore;
- Viste le sottoscrizioni poste in calce al
presente provvedimento dal Dirigente
dell’Ufficio e dal Dirigente del Servizio;
A voti unanimi espressi nei modi di legge
DELIBERA
Per le motivazioni espresse in premessa,
che quivi si intendono integralmente riportate, di adottare, con la procedura d’urgenza
prevista dall’art. 44, co. 3 dello Statuto della
Regione Puglia, il Regolamento di riordino
della rete ospedaliera della Regione Puglia
per l’anno 2010, allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale; di stabilire che il Presidente della
Giunta regionale provveda, ai sensi dell’art.
42, co. 1, lett. c) dello Statuto, all’emanazione dell’allegato Regolamento, che sarà
pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia; di richiedere, nei termini di cui
al citato art. 44, co. 3 dello Statuto, il parere
della Commissione Consiliare competente
per materia; di riservarsi ogni ulteriore determinazione a seguito del parere espresso
dalla competente Commissione Consiliare
ovvero del decorso del termine di trenta
giorni di cui all’art. 44, co. 2 dello Statuto;
di dare mandato all’Ufficio Rapporti Istituzionali del Servizio Programmazione Assistenza Ospedaliera e Specialistica per lo
svolgimento degli adempimenti connessi al
presente provvedimento; di rinviare a successivi provvedimenti la programmazione
degli interventi regolamentari per gli anni
2011 e 2012, da adottarsi rispettivamente
entro l’1/3/2011 ed il 30/9/2011 al fine di
garantire, a regime, il risparmio di spesa previsto dal Piano di rientro per ciascuno degli
anni e delle frazioni di anno del triennio di
riferimento.
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UIL INFORMA - RegIONe
Ratificato il Protocollo d’Intesa per il trasporto
e lo smaltimento dei rifiuti campani in Puglia
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE
7 dicembre 2010, n. 2744
Ratifica del Protocollo di intesa tra Regione Puglia
e Regione Campania per il trasporto e lo smaltimento di rifiuti
speciali non pericolosi provenienti dagli impianti STIR della regione
Campania presso impianti di discarica della Regione Puglia.
*****
L’Assessore alla Qualità dell’Ambiente Dott. Lorenzo Nicastro, sulla base
dell’istruttoria espletata dal Dirigente del Servizio Ecologia Ing. Antonello
Antonicelli e dal Dirigente del Servizio Ciclo dei rifiuti e bonifiche Dott. Giovanni Campobasso riferisce:
Premesso che:
- con D.L. 26 novembre 2010 n. 196 sono state emanate “Disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania
nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti”; il succitato Decreto è
stato emanato nella considerazione che “il permanere di una situazione di elevata criticità nel settore dei rifiuti nel territorio della regione Campania impone
di definire con urgenza misure atte ad assicurare lo smaltimento dei rifiuti urbani senza soluzione di continuità”; tale Decreto prevede che fino alla completa realizzazione degli impianti necessari per la chiusura del ciclo integrato
di gestione dei rifiuti nella regione Campania, ove si verifichi la non autosufficienza del sistema di gestione dei rifiuti urbani non pericolosi prodotti in
Campania, tale da non poter essere risolta con le strutture e dotazioni esistenti
nella stessa Regione, il Governo promuove, nell’ambito di una seduta della
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province
autonome di Trento e di Bolzano, appositamente convocata anche in via d’urgenza, su richiesta della Regione, un accordo interregionale volto allo smaltimento dei rifiuti campani anche in altre Regioni; nell’ambito della seduta
del 29 novembre della Conferenza permanente dei rapporti per i rapporti tra
lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano è stato trovato un Accordo interistituzionale per lo smaltimento dei rifiuti campani anche
in altre Regioni; in data 1 dicembre 2010 si è tenuto un incontro tecnico presso
il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare cui hanno
preso parte i rappresentanti della Regione Puglia e della Regione Campania
finalizzato all’individuazione delle condizioni e delle quantità di rifiuti della
regione Campania, codici CER 19.12.12 e CER 19.05.01, che la regione Puglia potrà accogliere negli impianti disponibili nel proprio territorio.
Considerato che:
- a seguito della Conferenza e dell’incontro tecnico del 1 dicembre 2010
supra citati, considerata la situazione di elevata criticità nel settore dei rifiuti,
sono stati effettuati dalla Regione Puglia approfondimenti tecnici finalizzati
ad individuare modalità tecnico-operative idonee a garantire in ciascuna delle
fasi di prelievo, trasporto e conferimento dei rifiuti la maggiore tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, individuando precise modalità di controllo
e prescrizioni di carattere operativo volte alla esclusione e/o minimizzazione
degli impatti sul territorio pugliese;
Preso atto:
- che la Regione Campania, al termine del percorso di cui in narrativa, ha
confermato e stabilito che gli impianti destinatari della quota dei rifiuti sono i
seguenti: Ecolevante spa di Grottaglie, Italcave spa di Taranto, Vergine spa di
Taranto; delle attività svolte dall’Unità Operativa ex D.L. 195 del 30 12 2009
del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei
Ministri in qualità di stazione appaltante e degli esiti della procedura per l’ag-
giudicazione dell’appalto; del verbale dell’incontro tecnico tenutosi presso il
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare in data 1 dicembre 2010; del verbale dell’incontro tecnico tenutosi presso la presidenza
della Regione Puglia in data 3 dicembre 2010.
Considerato altresì che:
- alla luce degli approfondimenti effettuati e nello spirito di mutua collaborazione e solidarietà istituzionale, appare superato il contenuto della precedente nota del 13 ottobre 2010, inviata dalla Regione Puglia alla Regione
Campania, in riferimento alla citata richiesta di intesa.
Preso altresì atto che
- l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente, giusta delega del Presidente della
Regione Puglia prot. 14951 del 3 dicembre 2010, in data 3 dicembre 2010 ha
sottoscritto il Protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e la Regione Campania
per il trasporto e lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi provenienti
dagli impianti STIR della regione Campania presso impianti di discarica della
regione Puglia
Per le ragioni esposte si ritiene di confermare il quadro di riferimento operativo fin qui adottato per le attività di cui trattasi e si propone alla Giunta Regionale.
- di prendere atto e ratificare il Protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e
la Regione Campania per il trasporto e lo smaltimento di rifiuti speciali non
pericolosi provenienti dagli impianti STIR della regione Campania presso
impianti di discarica della regione Puglia (allegato A al presente provvedimento per costituirne parte integrante); di affidare al Servizio Ecologia e al
Servizio Ciclo dei rifiuti e bonifiche ogni utile e conseguente atto amministrativo connesso all’esecuzione delle attività;
COPERTURA FINANZIARIA DI CUI ALLA L.R. N. 28/2001
La presente deliberazione non comporta implicazioni di natura finanziaria
sia di entratache di spesa e dalla stessa non deriva alcun onere a carico del Bilancio Regionale.
Il presente provvedimento rientra nella specifica competenza della Giunta
Regionale, così come definita dall’art. 4, comma 4 lettera a) e d) della L.R. n.
7/97. L’Assessore relatore, sulla base delle risultanze istruttorie come innanzi
illustrate, propone alla Giunta l’adozione del conseguente atto finale.
LA GIUNTA udita la relazione e la conseguente proposta dell’Assessore
alla Qualità dell’Ambiente; vista la sottoscrizione posta in calce al presente
provvedimento dei Dirigenti del Servizio Ecologia e del Servizio Ciclo dei
rifiuti e bonifiche; a voti unanimi espressi nei modi di legge
DELIBERA
- di prendere atto e ratificare il Protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e
la Regione Campania per il trasporto e lo smaltimento di rifiuti speciali non
pericolosi provenienti dagli impianti STIR della regione Campania presso
impianti di discarica della regione Puglia (allegato A al presente provvedimento per costituirne parte integrante); di affidare al Servizio Ecologia e al
Servizio Ciclo dei rifiuti e bonifiche ogni utile e conseguente atto amministrativo connesso all’esecuzione delle attività; di notificare il presente provvedimento al Ministero per l’Ambiente e la tutela del Territorio e del Mare,
alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Regione Campania, alla Provincia di Taranto, alle Province della Regione Campania, alla Prefettura UTG
di Taranto, all’Arpa Campania, all’Arpa Puglia, all’ASL TA/1, alle Società
Italcave spa, Ecolevante spa e Vergine spa a cura del Servizio Ecologia; di
pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione
Puglia.
Aiuti ai programmi di investimento MPI: tassi e graduatrorie
Da gennaio 2010 è stata attivata, sul portale www.sistema.puglia.it, una pagina che
permette di vedere il numero delle domande
già inviate dalle banche alla Regione, per la
concessione dell'incentivo "Aiuti ai programmi di investimento promossi dalle
Micro e Piccole Imprese" (Titolo II) e i tassi
minimi, massimi e medi applicati dai soggetti
finanziatori. Ora è disponibile la tabella rela-
tiva alla settimana dall'11 al 17 dicembre
2010. Nella settimana analizzata si evidenzia
un leggero aumento del tasso minimo, e una
leggera diminuzione del tasso massimo. Il
tasso massimo, infatti, passa al 6,70% ed è
applicato dal Banco di Napoli, lo 0,30% in
meno rispetto al 7,00% fissato dalla Banca
Popolare Pugliese nella settimana scorsa. Il
tasso minimo passa al 3,03%, fissato sempre
dal Banco di Napoli, lo 0,18% in più rispetto
al 2,85% della Banca CARIME nella precedente settimana. Il tasso medio risulta del
5,02%, lo 0,38% in più rispetto all'ultima settimana analizzata. Gli utenti registrati possono accedere direttamente alla pagina con
le graduatorie cliccando il link:
http://www.sistema.puglia.it/portal/page/portal/SistemaPuglia/titolodue
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UIL INFORMA - RegIONe
Dopo i seminari di Bari e di Foggia, il 18 gennaio sarà la volta di Lecce
Incontri per il piano “Famiglie al Futuro”
Per la redazione della nuova edizione del Piano Famiglie al Futuro,
l'assessorato al Welfare sta realizzando
un ciclo di incontri di approfondimento
tematici e itineranti sul territorio regionale.
Dopo l'appuntamento del 22 novembre scorso a Bari, il ciclo di seminari si
è spostato il 14 dicembre a Foggia,
presso Palazzo Dogana a partire dalle
ore 14.30 con il seminario dal titolo
"Sistemi locali per il benessere delle
famiglie". Ad aprire i lavori l'assessore
provinciale alla solidarietà e politiche
sociali Antonio Montanino.
L'evento si colloca in linea di continuità con il programma regionale di interventi in favore delle famiglie
numerose e sarà teso anche ad illustrare il Distretto Famiglia creato dalla
provincia autonoma di Trento, ospite
d'eccellenza della giornata, per dare
una indicazione operativa agli Ambiti
pugliesi, target privilegiato dell'incontro.
La Regione Puglia con l'intervento
di Antonella Bisceglia, dirigente del
servizio politiche di benessere sociale
e pari opportunità - ha provveduto a illustrare la situazione attuale del marchio "Famiglie al Futuro" e della
responsabilità sociale d'impresa. A seguire la presentazione dell'esperienza
realizzata nella provincia autonoma di
Trento e l'intervento di Vincenzo Santandrea del Forum delle associazioni
familiari e della consulta regionale
delle associazioni delle famiglie pugliesi. La conclusione dei lavori, è stata
affidata all'assessore regionale al welfare Elena Gentile. Dopo la tappa fog-
giana, il prossimo appuntamento è previsto per il 18 gennaio 2011 a Lecce
con il seminario dal titolo "Lavoro di
cura e protagonismo delle famiglie".
A partire dall'approvazione della
legge regionale 19/06 per il benessere
e la dignità dei cittadini e le cittadine
di Puglia e con l'approvazione del
Piano di Interventi "Famiglie al Futuro" dell'ottobre 2007, la Regione Puglia ha attivato una impostazione
strategica che rafforza il ruolo delle famiglie e le rende protagoniste dei processi decisionali, assieme a tutti i
soggetti dello sviluppo locale. All'interno del piano, di particolare rilevanza
sono gli incentivi creati per favorire la
collaborazione tra le politiche pubbliche e il sistema imprenditoriale, soprattutto in riferimento al ruolo strategico
che quest'ultimo svolge a sostegno dell'economia regionale ed in considerazione della circostanza che in tale
modo è possibile aumentare l'efficacia
e la tempestività degli interventi adottati dal governo regionale per contrastare la crisi.
La Regione Puglia ha destinato 5,5
milioni di euro al sostegno e allo sviluppo delle iniziative locali a favore
delle famiglie numerose, coinvolgendo
gli Ambiti territoriali nella presentazione di un Programma locale di interventi a favore delle famiglie numerose
e, sul versante delle iniziative regionali, coinvolgendo il terzo settore, le
associazioni di categoria, le associazioni sindacali ed il sistema distributivo, scolastico e finanziario, per
l'avvio dell'iniziativa regionale del
marchio "Famiglie al Futuro".
UIL IMMIGRAZIONE, Cso A. De Gasperi, 270
70125 Bari - Tel.: 080/5648991
Fax: 080/5018967. Email: [email protected]
ITAL UIL Puglia, Corso Alcide De Gasperi, 270 (Bari)
Tel.: 080/5648991 - Fax: 080/5018967
Email: [email protected]
Protocollo d’intesa
“La mia scuola
per la pace”
“L’educazione delle giovani generazioni, non
può che essere educazione alla pace e alla convivialità delle differenze”.
Lo ha dichiarato il Presidente della Regione
Puglia Nichi Vendola sottoscrivendo, questa mattina, un Protocollo d’Intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale e la Tavola della Pace,
l’organismo che da molti anni organizza la Marcia per la Pace Perugia-Assisi.
“In tempi in cui la crisi economica e sociale –
ha continuato Vendola – talvolta assume le forme
della violenza e della paura, abbiamo bisogno di
riscoprire il significato autentico dei valori che
sono al centro della nostra Costituzione e della
Dichiarazione Universale dei Diritti umani”.
Con questo progetto, secondo Vendola “daremo vita ad una vasta mobilitazione educativa
in tutta la Regione Puglia diretta principalmente
a diffondere tra i giovani la cultura della pace,
dei diritti umani e della cittadinanza democratica”. Il programma, denominato “La mia scuola
per la pace”, prevede la realizzazione di incontri,
seminari, corsi di formazione, forum e laboratori
che guideranno i giovani alla riscoperta del significato autentico dei valori della pace, della
giustizia, della libertà e della responsabilità che
rappresentano l’ossatura della Costituzione Italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti
umani. In sinergia, pertanto, con la Regione Puglia e l’Ufficio Scolastico Regionale, la “Tavola
della Pace” si impegnerà a coordinare, accompagnare e supportare le attività in raccordo con
l’Assessorato al Diritto allo Studio e Formazione
Professionale, l’Assessorato alle Politiche giovanili, Cittadinanza sociale e l’Assessorato al Mediterraneo.
L’intento è quello di coinvolgere il maggior
numero di scuole di ogni ordine e grado, sollecitando l’avvio di concrete attività di educazione
alla pace e alla cittadinanza democratica e favorendo l’incontro, il confronto e lo scambio di
esperienze di studenti e insegnanti delle diverse
scuole e città.
Il Protocollo d’intesa è stato sottoscritto dal
Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola
accompagnato dagli assessori Alba Sasso e Silvia
Godelli, dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Lucrezia Stellacci
e dal Coordinatore nazionale della Tavola della
Pace, Flavio Lotti.
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UIL INFORMA - RegIONe
Linee d’indirizzo per l’accesso al fondo di solidarietà
ai familiari delle persone decedute sui luoghi di lavoro
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE
30 novembre 2010, n. 2595
Art. 5, L.R. 25.02.2010, n. 1. Approvazione Linee di indirizzo
per l’accesso al Fondo di solidarietà ai familiari di lavoratrici
e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro.
*****
L’Assessore al Welfare sulla base dell’istruttoria espletata dall’Ufficio Politiche per le persone, le famiglie e le pari opportunità, confermata dalla Dirigente del Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità, riferisce
quanto segue.
La Regione Puglia è impegnata nella rimozione delle cause che provocano
mortalità nei luoghi di lavoro e pone costante attenzione, nell’ambito della
propria programmazione delle politiche del lavoro, sul rispetto delle condizioni
di sicurezza nell’ambiente di lavoro e di dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.
Tutto ciò, nell’ottica di politica del diritto regionale, passa anche dalla prevenzione dei rischi e degli incidenti mortali sul lavoro e dalla diffusione della
cultura della legalità e della consapevolezza dei diritti e degli obblighi derivanti, in capo alle parti, dal rapporto di lavoro; pertanto, la qualità e la quantità
degli interventi programmati in generale in materia lavoristica ha come azioni
fondamentali e strettamente connesse tra loro sia la prevenzione che il sostegno economico alle situazioni di bisogno.
Con L.R. 25.02.2010, n. 1 (BURP n. 40 Suppl. del 02.03.2010) è stato istituito il Fondo di solidarietà in favore dei familiari di lavoratrici e lavoratori
deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro.
L’art. 5 della L.R. n. 1 del 25.02.2010 prevede che la Giunta approvi le
Linee di indirizzo circa le modalità di richiesta, di erogazione e l’entità dei
benefici rivolti alle famiglie interessate all’accesso al Fondo di solidarietà istituito con la medesima Legge regionale.
Con la presente deliberazione, pertanto, si propone di approvare le Linee
di indirizzo come articolate nell’Allegato 1, da considerare parte integrante e
sostanziale del presente provvedimento.
Il Fondo di cui alla L.R. n. 1/2010 ha finalità meramente solidaristiche e,
in quanto tali, prescinde dall’accertamento delle cause e delle effettive modalità
di svolgimento dell’infortunio mortale e trova ragion d’essere nell’evento
mortale in sé e per sé considerato purché riguardi una lavoratrice o un lavoratore che versa nelle condizioni, soggettive e oggettive, di ammissibilità di
cui all’art. 2, co. 1, L.R. 1/2010.
L’accesso al Fondo è comunque un intervento organico al sistema integrato
dei servizi sociali configurato dalla legge regionale 19/2006 attraverso il Piano
Regionale delle Politiche Sociali attuato nel territorio tramite i Piani Sociali
di Zona, atteso che il sostegno economico nei confronti dei soggetti beneficiari
come individuati dalla L.R. n. 1/2010 (art. 2, co. 5) deve essere accompagnato
dalla creazione di una rete di soggetti, pubblici e del privato sociale, impegnati
nell’assistenza ai familiari delle lavoratrici e dei lavoratori deceduti, nella realizzazione di misure di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e nell’ambiente domestico, nell’inclusione sociale e nell’inserimento lavorativo
dei soggetti svantaggiati.
A tal proposito, l’Assessorato al Welfare - Servizio Politiche di benessere
sociale e pari opportunità è impegnato nell’attuazione dell’ASSE III del P.O.
FESR che ha proprio nell’inclusione sociale, nella conciliazione vita-lavoro
mirata alla ricerca di lavoro e nell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati i propri principali obiettivi.
I beneficiari di cui all’art. 2, co. 5, L.R. 1/2010 effettueranno l’apposita
istanza (“Allegato A” alle Linee di indirizzo) al Sindaco del Comune pugliese
in cui è accaduto l’infortunio mortale sul luogo di lavoro, con il supporto dei
Servizi Sociali, comunali e d’Ambito, e degli attori sociali operanti sul territorio a tutela delle vittime di infortuni mortali sul lavoro che intendano aderire
al Protocollo d’Intesa di cui all’Allegato 2.
A sua volta, il Sindaco, preso atto di detta istanza, nell’esercizio dei propri
poteri e delle proprie competenze in qualità di Autorità Locale di Pubblica Sicurezza, inoltrerà alla Regione Puglia - Servizio Politiche di Benessere Sociale
e Pari Opportunità, anche utilizzando la Posta Elettronica Certificata, l’apposita
richiesta di accesso al Fondo di solidarietà di cui alla L. R. 1/2010 (“Allegato
B” alle Linee di indirizzo).
Considerato il carattere innovativo del complessivo intervento che si in-
tende porre in essere e al fine di garantire la massima diffusione e comunicazione ai soggetti interessati, con la presente deliberazione si propone altresì di
approvare uno schema di protocollo d’intesa, che non comporta oneri finanziari aggiuntivi per la Regione Puglia, così come articolato nell’Allegato 2 da
considerare parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, da sottoscrivere con soggetti del privato sociale direttamente operanti nel tema di
che trattasi che intendono aderirvi.
La sottoscrizione e l’adesione al Protocollo d’Intesa sopra detto, impegnano
i soggetti sottoscrittori o aderenti a:
• garantire un’assistenza, nei confronti dei beneficiari/aventi diritto che richiedono l’accesso al Fondo di solidarietà, ai fini della presentazione dell’istanza al Sindaco p.t. del Comune in cui è accaduto l’infortunio sul luogo
di lavoro;
• promuovere e informare circa le opportunità offerte dal Fondo di solidarietà della L. R. n. 1/2010;
• attuare progetti di interesse comune e di estesa utilità sociale al fine di facilitare e sostenere la diffusione della cultura della prevenzione dei rischi e
degli infortuni sui luoghi di lavoro e nell’ambiente domestico.
Alla luce della fase di concertazione con gli attori sociali che ha accompagnato l’istituzione del Fondo di solidarietà di cui alla legge regionale 1/2010,
nella fase di avvio finalizzata all’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili,
la Regione sottoscriverà il Protocollo d’Intesa di cui all’Allegato 2, con l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro - ONLUS” (A.N.M.I.L.)
e con Federcasalinghe - Federazione Nazionale Casalinghe, in relazione alla
specificità degli scopi statutari delle due Associazioni.
L’A.N.M.I.L., costituita il 19 dicembre 1943 e riconosciuta quale associazione di diritto privato con D.P.R. 31 marzo 1979, opera per la tutela contro i
rischi professionali ed è stata parte attiva nel processo di redazione dello
schema di legge, divenuto legge regionale 1/2010 di che trattasi.
Ai sensi dell’art. 2 dello Statuto associativo l’A.N.M.I.L. persegue scopi
di rappresentanza, assistenza morale e materiale delle vittime di infortunio sul
lavoro o malattia professionale e loro familiari e dei lavoratori esposti ai rischi
professionali, come singoli e come categoria.
Federcasalinghe si propone, quale forza di rappresentanza sindacale, la tutela morale, sociale, giuridica ed economica del lavoro casalingo svolto all’interno del proprio nucleo familiare (Art. 2, comma 1 dello Statuto
associativo).
Il medesimo Protocollo, in relazione alla costruzione di una rete solidaristica
in favore dei familiari delle lavoratrici e lavoratori deceduti a seguito di incidenti sul luogo di lavoro, è comunque aperto alla successiva adesione di altri
soggetti interessati.
L’istituzione del Fondo di solidarietà ai familiari di lavoratrici e lavoratori
deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro trova copertura finanziaria
(art. 6, L. R. 1/2010) nei limiti di una percentuale, pari al 3%, dello stanziamento annualmente assicurato sul capitolo 784010 relativo al Fondo Globale
per i Servizi Socio-Assistenziali il quale costituisce il co-finanziamento regionale al Fondo Nazionale delle Politiche sociali per la realizzazione del Sistema Integrato dei Servizi sociali.
Ai sensi della legge regionale 24 settembre 2010, n. 11 “Norme per la copertura delle perdite d’esercizio degli enti del Servizio sanitario regionale
(SSR)” (B.U.R.P. n. 149 del 27/9/2010) lo stanziamento di competenza del
Capitolo 784010 - U.P.B. 5.1.1 del Bilancio corrente ammonta a euro
10.000.000, a fronte dello stanziamento iniziale di euro 19.850.000,00.
Pertanto, la dotazione finanziaria del Fondo di solidarietà in favore dei familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro di cui alla legge regionale 1/2010 ammonta per l’anno corrente a euro
300.000,00.
Alla luce del complesso delle risorse disponibili, l’entità dei benefici erogabili sul Fondo di solidarietà avverrà nei limiti e con le modalità espressamente previste nelle Linee di indirizzo allegate al presente provvedimento
che tengono conto della reale disponibilità finanziaria vincolata alle finalità
del Fondo di solidarietà e dell’incidenza del numero di decessi nei luoghi di
lavoro sul territorio regionale per anno.
Le richieste di accesso al Fondo in argomento che non dovessero trovare
soddisfazione nell’anno, per l’eventuale esaurimento dei fondi disponibili, saranno evase nell’esercizio finanziario successivo.
(Continua a pag. 16)
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UIL INFORMA - RegIONe
La deliberazione di Giunta regionale 15 marzo 2010, n. 658 avente oggetto
“Patto di stabilità interno 2008 e 2009. Disposizioni della Giunta regionale
per la conseguente azione amministrativa nell’anno 2010” così come modificata dalla successiva deliberazione 22 giugno 2010, n. 1476, ha fissato in
euro 10.000.000,00 l’importo degli impegni assumibili nel corso del corrente
esercizio sul Capitolo 784010.
La determinazione del Direttore d’Area 22 settembre 2010, n. 11, ha individuato il capitolo di bilancio 784010 - U.P.B. 5.1.1; a valere sul quale effettuare pagamenti urgenti nei limiti dell’importo di cassa pari a euro 50.000,00,
attribuito ai sensi delle deliberazioni di Giunta regionale 1712/2010 e
1858/2020.
Si propone quindi di erogare la suddetta disponibilità di cassa per il Fondo
di solidarietà in favore dei familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa
di incidenti nei luoghi di lavoro nel corso dell’anno 2010 che ne fanno richiesta, tenendo conto dell’ordine cronologico della data nella quale si è verificato
l’infortunio mortale sul luogo di lavoro.
Agli ulteriori pagamenti riferiti all’anno 2010 si provvederà nel corso del
prossimo esercizio finanziario a condizione che sia verificata la compatibilità
della programmazione di che trattasi con i vincoli di finanza pubblica cui è
assoggettata la Regione Puglia, così come richiesto dalla deliberazione di
Giunta regionale 1712/2010.
Per ultimo, è da rilevare che la Giunta regionale, con deliberazione 6 agosto
2010 n. 1892, ha stabilito di alimentare il medesimo Fondo di solidarietà con
le eventuali somme derivanti dalla propria costituzione di parte civile nei giudizi aventi ad oggetto il risarcimento dei danni derivanti da infortuni mortali
sui luoghi di lavoro che vedano il coinvolgimento della Regione Puglia in
qualità di persona offesa dal reato.
Tutto ciò premesso, si propone di approvare le Linee di indirizzo unitamente allo schema di Protocollo d’Intesa entrambi allegati alla presente Deliberazione, per farne parte integrante e sostanziale, e di autorizzare alla firma
del Protocollo di che trattasi l’Assessore al Welfare Dr.ssa Elena Gentile.
COPERTURA FINANZIARIA ai sensi della L.R. 16 novembre 2001, n.
28 e s.m.i.:
l’onere derivante dal presente provvedimento ammonta a complessivi euro
300.000, pari al 3% dello stanziamento di competenza sul Capitolo 784010 U.P.B. 5.1.1del Bilancio corrente, giusta disponibilità ad impegnare disposta
con deliberazione di Giunta regionale 15 marzo 2010, n. 658 così come modificata dalla successiva deliberazione 22 giugno 2010, n. 1476.
All’impegno della predetta spesa provvederà la Dirigente del Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità con proprio atto entro la chiusura dell’esercizio finanziario.
Nel corso del presente esercizio finanziario, a parziale discarico del predetto
impegno, potranno essere erogati a valere sul Fondo di solidarietà in favore
dei familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi
di lavoro nel corso dell’anno 2010, erogazioni per complessivi euro 50.000,00
pari alla totale disponibilità di cassa individuata, con determinazione del Direttore d’Area 22 settembre 2010, n. 11, sul capitolo di bilancio 784010 U.P.B. 5.1.1, ai sensi delle deliberazioni di Giunta regionale 1712/2010 e
1858/2020.
Il provvedimento del quale si propone l’adozione rientra tra quelli di competenza della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 4, comma 4, lett. a) e d) della
legge regionale n.7/1997.
L’Assessore relatore, sulla base delle risultanze istruttorie come innanzi illustrate, propone alla Giunta l’adozione del conseguente atto finale.
LA GIUNTA
udita la relazione e la conseguente proposta dell’Assessore;
viste le dichiarazioni poste in calce al presente provvedimento dal funzionario istruttore, dal Dirigente dell’Ufficio e dalla Dirigente del Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità;
a voti unanimi espressi nei termini di legge:
DELIBERA
- di approvare le Linee di indirizzo per l’attivazione del Fondo di solidarietà
per i familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi
di lavoro, emanate ex art. 5, L.R. 25.02.2010, n. 1, di cui all’Allegato 1 del
presente provvedimento, costituente parte integrante e sostanziale dello stesso;
- di approvare lo Schema di Protocollo d’intesa, non comportante oneri finanziari aggiuntivi per la Regione Puglia, aperto all’adesione di associazioni
e soggetti interessati, per il coordinamento delle attività connesse all’attuazione
del Fondo di solidarietà per i familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a
causa di incidenti nei luoghi di lavoro e per l’attivazione di forme di collaborazione inter-istituzionale di cui all’Allegato 2 della presente Deliberazione,
costituente parte integrale e sostanziale della stessa, autorizzando alla firma
del medesimo Protocollo l’Assessore al Welfare dott.ssa Elena Gentile che
potrà altresì apportare eventuali modifiche che dovessero rendersi necessarie
all’atto della firma;
- di dare avvio all’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili, sottoscrivendo il Protocollo d’Intesa di cui all’Allegato 2, con l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro - ONLUS” (A.N.M.I.L.) e con
Federcasalinghe - Federazione Nazionale Casalinghe, in relazione alla specificità degli scopi statutari delle due Associazioni;
- di erogare il Fondo di solidarietà in favore dei familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro nel corso dell’anno
2010 che ne fanno richiesta, a valere sulla disponibilità di cassa attribuita sul
capitolo del bilancio corrente 784010 - U.P.B. 5.1.1 giusta determinazione del
Direttore d’Area 22 settembre 2010, n. 11, ai sensi delle deliberazioni di Giunta
regionale 1712/2010 e 1858/2010, tenendo conto dell’ordine cronologico
della data nella quale si è verificato l’infortunio mortale sul luogo di lavoro;
- le richieste di accesso al Fondo in argomento che non dovessero trovare
soddisfazione nell’anno nel quale si è verificato l’infortunio mortale sul luogo
di lavoro, per l’eventuale esaurimento dei fondi disponibili, saranno evase
nell’esercizio finanziario successivo,
- di demandare alla Dirigente del Servizio Politiche di Benessere Sociale
e Pari Opportunità ogni altro adempimento attuativo per l’erogazione del
Fondo di solidarietà di che trattasi;
- di disporre la pubblicazione del presente provvedimento unitamente a
tutti i suoi Allegati nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, sul sito
www.regione.puglia.it e nelle pagine dedicate dell’Assessorato al Welfare.
Commissione Regionale per le politiche del lavoro
L’Assessore al Welfare Elena Gentile riferisce quanto di seguito: La legge regionale 19/99
“norme in materia di politica regionale e dei
servizi per l’impiego” nel recepire le disposizioni di cui al decreto leg.vo 469/97, all’art. 8 ha
previsto l’istituzione di una Commissione regionale tripartita quale sede concertativa di
progettazione, proposte, valutazione e verifica
rispetto alle linee programmatiche e alle politiche del lavoro di competenza regionale, determinandone altresì la composizione e
prevedendo la presenza delle parti sociali nel
numero di 7 componenti designati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative e da n.7 componenti
designati dalle associazioni dei datori di lavoro
di cui uno quale espressione delle associazioni
delle imprese cooperative. Della predetta Commissione a pieno titolo fa parte anche il/la con-
sigliera di parità nominato/a ai sensi del decreto
legislativo 196/2000. Considerato che la precedente Commissione, costituita e nominata con
D.D. n.189/2005 è decaduta con il decadere
della Giunta; Visto che il competente Servizio
Lavoro con atto di interpello n.7467 del
13/05/2010 ha richiesto alle OO.SS. dei datori
di lavoro e dei prestatori di lavoro i dati sulla
rappresentatività e che in data 13/10/2010 il
Servizio Lavoro ha acquisito i dati richiesti;
Sulla base di quanto sopra e visti i dati sulla
rappresentatività forniti dalle OO.SS. dei datori di lavoro e dei lavoratori, nel rispetto dei
principi di pariteticità delle posizioni delle parti
sociali,si propone di procedere alla costituzione
della Commissione Regionale per le Politiche
del Lavoro come segue:
Rappresentanti dei Lavoratori : C.G.I.L. n.2
rappresentanti effettivi e n.2 supplenti ; C.I.S.L.
n. 2 rappresentanti effettivi e n.2 supp lenti ;
U.I.L. n. 2 rappresentanti effettivi e n. 2 supplenti ; U.G.L. n. 1 rappresentante effettivo e
un supplente
Rappresentanti dei datori di lavoro : Confindustria n. 1 rappresentante effettivo e un
supplente ; Confcommercio n.1 rappresentante
effettivo e un supplente ; Confapi n. 1 ra; Confartigianato n.1 rappresentante effettivo e un
supplente ; Confagricoltura n.1 rappresentante
effettivo e un supplente ; Coldiretti n. 1 rappresentante effettivo e un supplente
Associazioni Rappresentative Imprese Cooperative: : Legacoop n.1 rappresentante effettivo - Confcooperative n.1 supplente ;
Consigliere Di Parità (effettivo e supplente)
Il testo completo della delibera regionale
2622 è disponibile sul Bollettino Ufficiale della
Regione Puglia.
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UIL INFORMA - RegIONe
Errani: “Uno strumento importantissimo per rilanciare lo sviluppo”
Semplificazione e distribuzione
Alleanza tra Regioni e Unioncamere
Dardanello: “Particolare attenzione a imprese ed economie locali”
Semplificazione degli adempimenti e delle
procedure amministrative per l'avvio dell'attività
di impresa ed attuazione della riforma dello sportello unico per le attività produttive; collaborazione per lo sviluppo del settore
distributivo-commerciale e dei servizi; individuazione e incentivazione dello sviluppo locale, in
particolare con interventi volti a facilitare l'accesso
al credito e la promozione dell'internazionalizzazione delle imprese. Sono questi i contenuti del
Protocollo d'intesa tra Conferenza delle Regioni
e delle Province autonome e Unioncamere, siglato dai Presidenti Vasco Errani e Ferruccio Dardanello. "La firma - ha dichiarato il Presidente
della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani rappresenta una spinta ulteriore ad un processo di
collaborazione che Regioni e Camere di Commercio hanno da tempo avviato nei territori. Il
protocollo - nato da una iniziativa della Commissione attività produttive della Conferenza delle
Regioni, coordinata dalla regione Marche - è uno
strumento in più per rilanciare lo sviluppo, soprattutto in questa fase difficile per gli effetti della perdurante crisi economica che colpisce le nostre
imprese. La sinergia che si realizza con questo
protocollo - ha concluso Errani - va quindi nella
direzione di un effettivo sostegno alle imprese,
evitando le sovrapposizioni, percorrendo fino in
fondo la strada della semplificazione, eliminando
i vincoli che rischiano di essere un ulteriore ostacolo per lo sviluppo imprenditoriale italiano".
"Con il protocollo - ha detto il Presidente dell'Unioncamere Ferruccio Dardanello - diamo
avvio ad un percorso di collaborazione e confronto permanente tra il sistema camerale e le regioni su temi cruciali per la ripresa dell'economia
e dei territori. In particolare, il protocollo è importante perché lavora su due leve fondamentali dello
sviluppo locale: da un lato la semplificazione del
contesto normativo per l'attività di impresa, da cui
dipende fortemente la competitività del nostro sistema produttivo; dall'altro, punta a una maggiore
integrazione degli interventi a sostegno delle imprese e delle economie locali, valorizzando le
esperienze positive finora maturate tra sistemi camerali locali e programmazione regionale". In
base al Protocollo, la Conferenza delle Regioni e
l'Unioncamere si impegnano ad individuare congiuntamente proposte che consentano un più efficace rapporto tra le imprese e la pubblica
amministrazione, al fine di garantire la crescita e
lo sviluppo del tessuto imprenditoriale. Allo scopo
di definire congiuntamente le azioni da porre in
essere e di verificare lo stato di attuazione delle finalità predette, il protocollo prevede l'istituzione
di un tavolo tecnico di coordinamento, composto
da tre membri indicati da Unioncamere e tre
membri individuati dalla Commissione Attività
produttive della Conferenza.
E’ possibile scaricare il protocollo d’intesa sul
sito: www.sistema.puglia.it
Cresce ancora l’export della Puglia: +22,6%
In ripresa tessile, abbigliamento e calzaturiero
Continua a crescere l’export della Puglia fino al 22,6% in più, rispetto ai
primi nove mesi dell’anno scorso, in un trend d’aumento costante e continuo a
cominciare dai primi tre mesi di quest’anno.
Siamo passati infatti da una crescita del 13,7% nel primo trimestre, al 20%
in più del secondo, fino all’aumento del 22,6% calcolato da gennaio a settembre
2010 in relazione allo stesso periodo dell’anno scorso. Si tratta in termini assoluti di 5.033milioni di euro contro i 4.106 del 2009. La Puglia è la quarta regione in Italia dopo Sardegna, Sicilia e Lazio per l’incremento delle
esportazioni. Si colloca molto al di sopra della media italiana (+14,3%) e supera
l’Italia nord-occidentale (+12,7%), l’Italia nord-orientale (+13,9%), l’Italia
centrale (+16.4%) e l’Italia meridionale (+15,6%). Molto bene i settori tradizionali, ma ancora meglio quelli ad alto valore aggiunto. Si registra infatti l’ottima performance dei prodotti agricoli (+ 38,8%) e dei prodotti alimentari
(+22,6%), l’exploit dei computer e degli apparecchi elettronici (+90.9%), dei
mezzi di trasporto (+31,9%) e in particolare degli autoveicoli (+72,8%), per
non parlare dei prodotti petroliferi raffinati (+441,9%) e dei prodotti chimici
(+63,2%).
Il segno più caratterizza la quasi totalità dei comparti economici, ma la
grande novità è rappresentata dalla ripresa del Tac, il tessile, abbigliamento e
calzaturiero che, messo in ginocchio negli ultimi anni da una gravissima crisi,
chiude i primi nove mesi del 2010 con un +16,1% per i prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori, con un picco del 24,3% per gli articoli in
pelle. I dati, frutto della rilevazione trimestrale dell’Istat pubblicata oggi, sono
stati commentati dalla Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo
Sviluppo economico Loredana Capone a margine del dibattito “Sviluppo, rischio e conti con l’esterno delle regioni italiane” organizzato da UniCredit
Banca nel Palazzo congressi dell’Expo di Napoli, per affrontare il tema del dualismo tra Centro-Nord e Sud Italia. “La lettura di questi dati è particolarmente
incoraggiante – ha detto la Vice Presidente- sia perché usciamo da un 2009
drammatico sul fronte delle esportazioni, sia per una riflessione generale sulle
nostre politiche economiche. Noi abbiamo puntato a rafforzare i settori tradizionali ma anche a sostenere lo sviluppo dei comparti più innovativi, l’abbiamo
fatto promuovendo l’internazionalizzazione e incentivando soprattutto lo sviluppo tecnologico e l’Innovazione.
Siamo passati così dalla 488 che agevolava soprattutto la costruzione dei capannoni industriali, ad incentivi regionali come i Contratti di Programma e i
Programmi integrati di agevolazione che puntano molto sull’innovazione di
prodotto e di processo anche attraverso la ricerca. Proprio creando valore aggiunto – ha continuato - siamo riusciti a competere sui mercati esteri, con i risultati che vediamo oggi”. Poco prima, intervenendo durante il dibattito aveva
detto: “Approfondire il tema del divario nord-sud significa incidere sulla possibilità di puntare ancora sull'Italia che compete.
Ciò richiede un approfondimento dei vari sud dell'Italia e un'analisi dei concreti rapporti tra le regioni e con lo Stato. Ma richiede anche una visione di
prospettiva che punti a rendere l'Italia più unita e più forte, anche attraverso
il contributo del sud, per molti versi dinamico e attraente, in modo da riconquistare una posizione di prestigio in un sistema politico-economico globale
che oggi la vede ai margini.
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Uil informa
la Uil di pUglia aUgUra
a tUtti BUon natale
e Un felice anno nUovo!
“Uil pUglia informa”
tornera’ on-line il 17 gennaio
Immagine a centro pagina: “Belen para la Pepa”, per gentile e gratuita concessione dell’artista sivigliana Eva Vidal
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