Numero 7 - 20/26 Dicembre 2010. Per ricevere via e-mail la rivista UIL PUGLIA INFORMA inviate una mail con la posta elettronica di riferimento all’indirizzo: [email protected] U I L PUGLIA NFORMA La rivista d’informazione della Uil di Puglia e di Bari Inail, 60 milioni alle imprese per garantire sicurezza e salute sul lavoro a pag. 11 “Bollenti Spiriti” la Regione stanzia altri 2.615.000 euro per coprire le candidature a pag. 11 Ici, scaduto il termine per il versamento, ravvedimento possibile entro un mese a pag. 5 Giornale on-line a cura dell'Ufficio stampa della UIL di Puglia e di Bari, ad uso esclusivamente interno e gratuito. Redazione: Ufficio Stampa UIL di Puglia e di Bari. Corso Alcide De Gasperi, 270 -70125 Bari, tel. 080.5648991 - Fax 080.5018967. Sito web http://www.uilpuglia.it. E-mail: [email protected] pag. 2 pag. 2 UIL INFORMA - COMUNICATI Qualche giorno addietro era stata prospettata una manovra “lacrime e sangue” Pugliese: “Positiva l’apertura di Vendola sul Bilancio 2011” “Sarebbe un errore ricalcare le orme del Governo Centrale” Esportazioni ok Puglia: ripresa reale o apparente? Il Governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola e l’Assessore Regionale alle Politiche Sanitarie, Tommaso Fiore “Apprendiamo con piacere la disponibilità del Presidente della Giunta Regionale nei confronti di un’apertura alla discussione politica sul bilancio, senza imporre alcuna blindatura alla manovra. Riteniamo dunque che le proposte di modifica al bilancio avanzate da consiglieri della stessa maggioranza vadano nella direzione corretta, ovvero quella che porta ad evitare che il taglio da 303 milioni regalato da Tremonti alla nostra regione debba essere scaricato su chi ha maggiore necessità di aiuto e sostegno economico, proprio in un momento drammatico in cui l’indice di povertà continua pericolosamente ad aumentare”. Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, giudica così l’atteggiamento prudente del Governatore Nichi Vendola, che si è detto disponibile a rivedere le posizioni di partenza rispetto al bilancio regionale 2011. “Aumentare l’addizionale IRPEF per i redditi superiori a 35000 euro – continua Pugliese – è una soluzione che riteniamo giusta e che dovrebbe essere adottata senza esitazioni, alla pari della riduzione delle indennità ai consiglieri regionali. Alla stessa stregua vanno decurtati i vitalizi, gli assegni e le liquidazioni a favore degli ex consiglieri, che per il solo 2011 ammontano a 44,2 milioni di euro. Ci sono poi ingenti risorse nei criteri di spesa che vanno riviste, contraendo mutui per finanziare determinati investimenti”. Pugliese torna anche sul fronte IRAP, ribadendo come si tratti “di una proposta e non di un’applicazione del ‘Decreto Competitività’ di Tremonti. Eppoi, non è il caso di sottrarre ulteriori risorse al sistema sanitario, soprattutto considerando il doloroso taglio imposto dal piano di rientro. Semmai vanno ricercate risorse per le aziende che creano nuova, stabile e buona occupazione”. “Insomma, se si vuole – conclude Pugliese – e se esiste buona volontà politica, si possono reperire le risorse necessarie per lo stato sociale dei cittadini. Offrire dalla Regione solo lacrime e sangue, specchiandosi in sostanza nelle medesime posizioni del Governo Centrale, sarebbe un errore che i pugliesi rischierebbero di pagare a caro prezzo”. I dati Istat sulle esportazioni mostrano una situazione di ripresa: a livello nazionale i primi nove mesi del 2010, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, registrano una variazione positiva del 14,3%. Considerando le ripartizioni territoriali, le variazioni sono rispettivamente del 12,7% per il Nord-Ovest, del 13,9% per il NordEst, del 16,4% per il Centro e del 15,6% per il Mezzogiorno. Analizzando invece i soli dati della Puglia, la variazione percentuale è del 22,6%, numeri che valgono il quarto posto in Italia. Ma a questo dato occorre associare quello relativo alle variazioni assolute: a tal proposito, in Puglia, si passa dai 4.106 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009 ai 5.033 milioni di euro per lo stesso periodo del 2010. Assumendo come esempio altre regioni italiane, si riscontra immediatamente una differenza sostanziale: in Lombardia le esportazioni sono state per il 2009 60.864 milioni e per il 2010 68.258 milioni, mentre per il Piemonte 21.613 per il 2009 e 24.967 per il 2010. “E’ quindi evidente – dichiara il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese - che seppur in presenza di un dato positivo, siamo ancora lontani dal poter confrontare la realtà pugliese con quella delle altre regioni. Differenza che si rende ancor più marcata in una situazione produttiva ed economica come quella attuale. Ancora una volta, continua Aldo Pugliese - è necessario insistere sulle misure che possano realmente rilanciare i prodotti locali, il vero ‘made in Puglia’ a livello europeo e mondiale, innescando un meccanismo virtuoso che faccia ripartire la crescita economica e l’occupazione. I distretti produttivi, concentrando aziende dello stesso settore, che condividono progetti e obiettivi, sono il vero motore della commercializzazione, dell’internazionalizzazione, della ricerca e dell’innovazione, oltre che della formazione professionale. In questo contesto, un ruolo fondamentale lo assumono le infrastrutture, da potenziare per collegare la Puglia ai mercati produttivi e commerciali del Centro e Nord Europa. Abbiamo bisogno di fatti, non di parole che non generano produzione e ricchezza per il territorio e i suoi lavoratori”. (Il comunicato della Regione Puglia a pag. 17). pag. 3 pag. 3 UIL INFORMA - cOMUNIcAtI Task Force tra il Comune di Bari, CGIL, CISL, UIL sui programmi futuri “Iniziative come il Piano Casa utili al rilancio dell’occupazione e dell’economia cittadina” “Iniziative come il Piano Casa meritano indubbiamente il sostegno del Sindacato, in quanto rappresentano una spinta importante, una boccata d’ossigeno fondamentale per la città di Bari in un momento estremamente complicato dal punto di vista economico e occupazionale. Inoltre sarebbe bene individuare con chiarezza i cantieri delle opere realizzabili del Piano Strategico d’Area Vasta per non rischiare di perdere i fondi europei disponibili”. Il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese, esprime il proprio parere positivo sull’attività del Comune di Bari per il rilancio dell’economia cittadina. Attività spiegata stamani ai rappresentanti di CGIL, CISL, UIL dagli Assessori Giovanni Giannini e Annabella De Gennaro nel corso della consueta e periodica Task Force fra le Parti. Nonostante le difficoltà di bilancio, Giannini ha infatti ribadito la volontà di proseguire nella realizzazione dei PIRP in cantiere. Da San Girolamo a Enziteto, e ancora Carbonara, San Paolo, Japigia e Ceglie del Campo: tante le opere di riqualificazione da realizzare in collaborazione con imprenditori privati, per un totale di circa 500 milioni di euro (qualora dovesse sbloccarsi il progetto relativo alle case popolari del San Paolo), 2000 posti di lavoro tra diretti e d’indotto, un numero cospicuo di case da desti- nare all’emergenza abitativa, oltre all’oggettivo miglioramento delle condizioni abitative dei cittadini baresi. “Inoltre – ha spiegato l’Assessore comunale all’Economia e alle Politiche Abitative – stiamo valutando la creazione di un fondo per le famiglie con problemi di morosità, che garantisca il proprietario dell’immobile per 12 mesi sul pagamento del canone di locazione”. “Constatiamo con piacere come l’imprenditoria barese – continua Pugliese – abbia messo da parte ogni remora per dimostrare di saper lavorare di squadra. Evidentemente un rilancio dell’economia non è concepibile senza una spinta forte all’occupazione ed allo stato sociale”. Oltre al Piano Casa, l’Assessore De Gennaro ha esposto il bando per neolaureati da 200mila euro, che garantirà 67 tirocini formativi (3000 euro per ogni soggetto, durata di 6 mesi) per giovani baresi che per la prima volta si approcciano al mondo del lavoro. “L’auspicio è che i tirocini aiutino tanti ragazzi a inserirsi nel sistema-lavoro – ha sottolineato il Segretario Regionale della UIL di Puglia e di Bari, Arturo Minervini – e non a prolungare l’agonia verso un futuro di disoccupazione. Per questo, come nel caso delle politiche abitative, fondamentale sarà l’apporto e il sostegno dell’imprenditoria locale”. Gli Assessori del Comune di Bari Annabella De Gennaro (in alto) e Giovanni Giannini (in basso) Ammortizzatori Sociali in Deroga: proroga trimestrale Il 14 dicembre, presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Puglia, si è tenuto il tavolo di confronto in merito agli Ammortizzatori Sociali in Deroga, che, come ben ricordiamo tutti, in ragione della normativa e dei precedenti accordi sono prossimi alla scadenza. Nell’incontro, considerato da un lato che non sono ancora stati raggiunti gli accordi in Sede Governativa in merito alle risorse da destinare alle singole realtà regionali, e dall’altro la necessità di continuare a fornire sostegno (tramite cig e/o mobilità) a tutti quei lavoratori a rischio di espulsione dal lavoro o già espulsi dallo stesso, abbiamo convenuto : - compatibilmente con le risorse ancora disponibili per il 2010, di autorizzare la concessione, la prosecuzione (periodo di utilizzazione inferiore ai 12 mesi) e la proroga (periodo di utilizzazione superiore ai 12 mesi) della Cassa Integrazione Guadagni in Deroga per il periodo dal 01/01/2011 al 31/03/2011. Mentre per le prime autorizzazioni è necessario svolgere l’intera procedura (ad iniziare dalla consultazione sindacale), per le proroghe e le prosecuzioni, come da prassi già consolidata, è sufficiente la richiesta presso la Direzione Regionale del Lavoro (adempimento di parte datoriale); - per quanto attiene alla mobilità in deroga, si autorizza la concessione, la prosecuzione e la proroga del trattamento sino al 31/03/2011. Si richiama, dal punto di vista delle procedure, quanto disciplinato in sede tecnica il 24/09/2010 : è importante ricordare che a seguito del licenziamento individuale il lavoratore dovrà richiedere l’iscrizione nelle liste della 236/93 (mobilità senza indennità), fruire della disoccupazione ordinaria e poi fare richiesta della mobilità in deroga. Abbiamo stabilito di riconvocare il tavolo, al più presto e comunque non appena emanate le necessarie disposizioni, al fine di disciplinare la materia per l’anno 2011. Inoltre, abbiamo convenuto di tenere un tavolo di confronto dedicato al fine di verificare la possibilità di comprendere tra i beneficiari degli Ammortizzatori Sociali in Deroga i lavoratori dello spettacolo, della pesca e quelli agricoli a tempo determinato. La copia del verbale dell’incontro è disponibile in formato PDF stampabile sul sito www.uilpuglia.it. Il link esatto per scaricare o visualizzare il verbale è http://www.uilpuglia.it/comunicato.asp?id=771. pag. 4 pag. 4 UIL INFORMA - AppUNtAMeNtI Gli appuntamenti della settimana LUNEDI 20 Dicembre h. 9,30, Comitato Centrale UIL presso UIL Nazionale. Partecipa il Segretario Generale UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese. MARTEDI 21 Dicembre h. 9,30, presso Hotel Excelsior di Bari, Comitato Direttivo UILP Bari. Partecipa il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese. *** h. 9,30, presso Formedil Bari, Comitato Direttivo FENEAL Provinciale Bari. *** h. 18,00, presso sede Presidenza Regione Puglia, il Governatore Nichi Vendola incontra le OO.SS. per discutere del Bilancio regionale 2011. Partecipa il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese. *** h. 17,30, presso sede Sala Consiglio Comunale di Valenzano, l’Adoc interviene al convegno “La rivalutazione delle biomasse”, promosso da Terra Nostra. MERCOLEDI 22 Dicembre h. 9,30, presso la sede della UIL di Puglia e di Bari, in Corso Alcide De Dal 20 Dicembre 2010 al 6 Gennaio 2011 Gasperi 270 (Bari), è convocata la riunione del Comitato Centrale della Uil di Puglia e di Bari per discutere il seguente ordine del giorno: “BILANCIO E PROSPETTIVE DELLA SITUAZIONE POLITICO-SINDACALE”. L’occasione permetterà ai presenti di scambiarsi gli auguri per le imminenti festività di fine 2010, inizio 2011. *** h. 10,00, presso la sede Adoc Puglia in via Alcide De Gasperi, 270 (Bari), scambio di auguri per le festività natalizie e di fine-inizio anno. GIOVEDI 23 Dicembre h. 9,00, presso il centro sportivo Magna Grecia di Taranto, Comitato Direttivo UIL Taranto. Partecipa il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese. MARTEDI 4 Gennaio h. 12,00, presso Palazzo di Città di Bari, incontro tra CGIL, CISL, UIL, Sindaco di Bari Michele Emiliano, gli assessori Degennaro, Giannini, Paparesta, Sannicandro. Ordine del giorno: Task Force – piano per il lavoro; Area Vasta; Bilancio 2011. Partecipano il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese, i Segretari Regionali Arturo Minervini e Vera Guelfi. Fallimento Myair: AdP responsabile “Il fallimento di Myair, con il conseguente arresto del comandante Soddu, non ci sorprende ed è un po’ la fotografia delle scelte discutibili fatte negli anni scorsi da Aeroporti di Puglia, che si è trasformata in una sorta di vacca da mungitura, a fronte del ‘miraggio’ di un rilancio complessivo dei nostri scali aeroportuali. Eppure, ad onta dei fatti, nessuno interviene”: il segretario generale della Uil di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese, torna su un argomento trattato in passato, quando furono lanciati ripetuti allarme sul pericolo che venissero letteralmente gettati via soldi. “Il nostro primo grido d’allarme, con la richiesta azzerare i bandi e ricominciare da zero, valorizzando tutti gli scali aeroportuali pugliesi e rispettando le esigenze di tutte le province, non soltanto di una, è datata 23 giugno 2007: più di tre anni fa. Oggi i fatti ci danno definitivamente ragione. E la Puglia, che era già stata direttamente e fortemente penalizzata dal ritiro della licenza alla compagnia Myair, un anno e mezzo fa, si ritrova anche ad aver pagato 18 milioni di euro a vuoto che non saranno più recuperati. Eppure Myair era la sola compagnia ad essersi aggiudicata tutti i voli con i relativi finanziamenti di un bando europeo da 63 milioni di euro. Naturalmente risultò subito strano che Aeroporti di Puglia utilizzasse solo i vettori di compagnie venete, di cui erano arcinote le difficoltà economiche e societarie. Eppure, nessuno che avesse mosso un solo dito”. Secondo la Uil il definitivo crac della compagnia veneta impone una profonda riflessione sui metodi di gestione di Aeroporti di Puglia: “Anche se a lungo un po’ tutti hanno fatto finta di nulla – dice il segretario – è il momento di fare chiarezza e pulizia, con un intervento finalmente deciso da parte della Regione. La gestione di Aeroporti di Puglia è di un fallimentare che si può definire ‘cristallino’. Dei quattro scali del territorio si continua a privilegiare Bari, dando qualche contentino a Brindisi, ignorando Foggia e soprattutto Grottaglie. Scrivemmo tre anni fa che non serviva una laurea in economia alla Bocconi, né un master ad Harvard – conclude ironicamente Pugliese – per capire che col solo aeroporto di Bari non si poteva far fronte al rilancio turistico della regione, non fosse altro per una questione di distanze geografiche dal capoluogo. Cosa che puntualmente è avvenuta. Ma ancora una volta siamo costretti a ripeterci: evidentemente ad Aeroporti di Puglia oltre a non aver studiato alla Bocconi o a Harvard non conoscono neanche la geografia…”. UNIONE DONNE PUGLIESI Corso Alcide De Gasperi, 270 - 70125 Bari Tel.: 080/5648991 - Fax: 080/5018967 Email: [email protected] UIL PENSIONATI Puglia Corso Italia, 43 - 70123 Bari Tel.: 080/5231040 - Fax: 080/5231155 Email: [email protected] UIL UNIAT Puglia Corso Alcide De Gasperi, 270 - 70125 Bari Tel.: 080/5648991 - Fax: 080/5018967 Email: [email protected] pag. 5 pag. 5 UIL INFORMA - cAF ICI, scaduto il termine per il versamento Ravvedimento possibile entro un mese Il 16 dicembre è scaduto il termine per effettuare il versamento a titolo di saldo dell’ICI dovuta per l’anno 2010. Il ravvedimento è possibile entro un mese con il pagamento di una piccola sanzione. Ricordiamo che sono tenuti al versamento dell'imposta tutti i soggetti che detengono beni immobili quali fabbricati, terreni agricoli o aree fabbricabili a titolo di proprietà o di altro diritto reale di godimento su beni altrui, come l’usufrutto, l’uso, il diritto di abitazione, di superficie o enfiteusi (art. 1, comma 1 del D.lgs. n. 504/92). Sono previste due modalità di versamento dell’imposta: rateale o con un’unica soluzione. Per il versamento rateale, sono previste n. 2 rate semestrali: - la prima rata entro il 16\06\2010, a titolo di acconto, in misura del 50% dell’imposta dovuta calcolata applicando le aliquote previste per l’anno 2009; - la seconda rata entro il 16\12\2010, a titolo di saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, applicando le aliquote fissate per il 2010. L’imposta può essere assolta anche con un unico versamento; in questo caso occorre distinguere due fattispecie: - versamento entro il 16\06\2010 per esplicita scelta del contribuente. L’ammontare dell’imposta viene calcolato sulla base delle aliquote e delle detrazioni fissate per l’anno 2010; - versamento entro il 16\12\2010, se concesso dal Comune in base a propria disposizione regolamentare, come indicato dagli articoli 52 e 59 del D.lgs. n. 446/97 e senza l’applicazione di interessi. Il legislatore ha previsto l’esenzione dall’imposta nel caso in cui l’immobile sia: - abitazione principale; - utilizzato da Enti non commerciali; - fabbricato rurale. Nel primo caso, l’esenzione ICI dovuta per l’anno 2010 viene disposta dall’articolo 1 del D.L. n. 93/2008, convertito in Legge n. 126/2008. Non possono godere, invece, dell’esenzione i soggetti passivi che adibiscono a prima casa le abitazioni rientranti nelle categorie catastali A1 “abitazione signorile”, A8 “ville”, A9 “castelli e palazzi di eminente pregio”: a queste ultime deve comunque essere applicata l’aliquota per l’abitazione principale deliberata dal Comune per il 2010. Il D.lgs. n. 504/92 assimila ad abitazione principale: - la casa assegnata all’ex coniuge, ai sensi dell’articolo 6, comma 3-bis; - le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari, nonché agli alloggi assegnati dagli istituti autonomi per le case popolari, articolo 8, comma 4. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con la Risoluzione Ministeriale n. 1 del 04\03\2009, ha precisato che le assimilazioni disposte dal Comune permettono l’esclusione dall’imposta se riguardano: - gli immobili non locati e in possesso del soggetto anziano o disabile che risiede in un istituto di cura o ricovero, come previsto dall’articolo 3, comma 56 della Legge n. 662/96; - gli immobili concessi in uso gratuito ad un parente, in base all’articolo 59, comma 1, lettera e) del D.lgs. n. 446/97. Il grado di parentela, in linea retta o collaterale, viene stabilito con Delibera o Regolamento comunale. L’esenzione dell’imposta, seppur non esplicitamente prevista dal D.L. n. 93/2008, viene estesa anche alle pertinenze riferibili alla prima casa. La definizione di pertinenza è fornita dall’articolo 817 del Codice Civile e, ai sensi dell’articolo 818 del Codice Civile, “gli atti e i rapporti giuridici che hanno per oggetto la cosa principale comprendono anche le pertinenze, salvo diversamente disposto”; ne deriva che l’esenzione deve riguardare anche quest’ultima. Nel caso di immobili utilizzati da Enti non commerciali, l’esenzione viene prevista dall’articolo 7, comma 1, lettera i) del D.lgs. n. 504/92. Questi immobili devono essere destinati esclusivamente allo svolgimento delle attività tassativamente indicate dalla normativa ovvero: sanitarie, assistenziali, di previdenza, culturali, didattico – educative, di ricezione, ricreative, sportive, religiose e di culto. L’esenzione dell’imposta, prevista dall’articolo 7, riguarda: - gli immobili posseduti da Stato, Regioni, Provincie e Comuni; - fabbricati di proprietà della Santa Sede; - fabbricati appartenenti a Stati esteri e ad Organizzazioni internazionali per i quali è prevista l’esenzione dell’ICI in base ad accordi internazionali; - fabbricati che, dichiarati inagibili o inabitabili, sono stati recuperati per essere destinati ad attività assistenziali; - terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina. Ai sensi dell’articolo 39 del D.L. n. 223/2006, convertito nella Legge n. 248/2006, l’esenzione dell’ICI è ammessa solo se queste attività non siano svolte in forma commerciale e presentino, invece, obiettivi di solidarietà sociale. Ultimo caso di esenzione dell’imposta è previsto per i fabbricati rurali, come identificati dall’articolo 9, D.L. n. 557/93, convertito in Legge n. 133/94. Ai sensi dell’articolo 23, comma 1-bis, del “Decreto Milleproroghe”, D.L. n. 207/2008, convertito in Legge n. 14/2009, “non si considerano fabbricati, e quindi esclusi da ICI, le unità immobiliari, anche se iscritte o iscrivibili nel Catasto fabbricati, per le quali ricorrono i requisiti della ruralità indicati nell’articolo 9 del D.L. n. 557/93”. Vi ricordiamo che per gli immobili acquisiti o ceduti in corso d'anno, ai sensi dell'art. 10, D.lgs. n. 504/92, l'imposta va rapportata ai mesi di possesso, tenendo conto che il mese nel quale il possesso si è protratto per almeno 15 giorni è computato per intero. Nel caso di decesso del proprietario dell'immobile nel corso del 2010, l'ICI va imputata: - al de cuius fino alla data del decesso; - agli eredi dalla data del decesso fino al 31\12\2010. I fabbricati vengono suddivisi in cinque categorie, in base alle caratteristiche e alla destinazione d’uso, ovvero: - categoria A, abitazioni ed uffici; - categoria B (ad esempio, collegi, scuole, uffici pubblici ed ospedali); - categoria C, unita immobiliari di tipo commerciale (negozi, laboratori, box e magazzini); - categoria D (ad esempio, opifici, alberghi, pensioni, istituti di credito); - categoria E (ad esempio, stazioni, porti, aeroporti, costruzioni speciali per esigenze pubbliche, ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio, fortificazioni). Il valore catastale si ottiene moltiplicando la rendita catastale, ricalcolata applicando un coefficiente di aggiornamento pari al 5%, per un coefficiente, detto moltiplicatore, il quale varia in base alla destinazione d'uso dell'immobile. I moltiplicatori attualmente in vigore sono pari a: • 100 per gli immobili classificati nei gruppi catastali A e C con esclusione di A/10 e di C/1; • 50 per gli immobili di categoria A/10, ovvero uffici e studi privati, e di categoria D con rendita; • 140 per gli immobili di categoria B; • 34 per la categoria C/1, ovvero negozi e botteghe. La base imponibile per i terreni agricoli è costituita dal reddito dominicale risultante dal catasto al 01\01\2010, aumentato del 25% e moltiplicato per 75. Per le aree fabbricabili, infine, la base imponibile è data dal valore venale in comune commercio al 01\01\2010 considerando la zona di ubicazione, l’indice di edificabilità, la destinazione d’uso consentita, gli oneri per eventuali lavori di adattamento necessari per la successiva costruzione, i prezzi medi praticato sul mercato di aree dalle caratteristiche analoghe. La norma stabilisce che il versamento minimo dell’ICI 2010 non può essere inferiore ad euro 12,00; è facoltà dei Comuni, con norma regolamentare, derogare a questo limite. Il versamento dell’ICI può avvenire con due modalità: • attraverso il bollettino di conto corrente postale; • con modello F24. Il pagamento tramite il modello F24 consente, fra l'altro, la compensazione del debito ICI con i crediti tributati IRPEF ed addizionali, IRES, IRAP o contributivi. pag. 6 pag. 6 UIL INFORMA - UILA Circa 70mila persone vedranno tutelate le retribuzioni e migliorati i diritti Lavoratori forestali, ecco il rinnovo “Con il rinnovo del contratto dei lavoratori forestali circa 70.000 persone vedranno tutelate le loro retribuzioni e migliorati i loro diritti”. È quanto dichiarato il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza commentando il rinnovo del Ccnl dei lavoratori forestali. “Il ritardo di quasi un anno è motivato dalle difficoltà per reperire le risorse necessarie poiché nonostante il rapporto di lavoro sia di natura privatistica, gli addetti vengono retribuiti con fondi pubblici. Ma alla fine ci siamo riusciti e i forestali sono tra i pochi lavoratori pagati con soldi pubblici che beneficeranno di aumenti contrattuali.” “Con questo ulteriore rinnovo sale a 13 il numero dei contratti conclusi dalla Uila insieme a Fai e Flai nella stagione 2009-2010 e 1 milione e 600 mila persone beneficeranno di maggiori tutele contrattuali ed economiche” ha proseguito Mantegazza. “Sono stati rinnovati tutti i contratti nazionali in scadenza con l’obiettivo di valorizzare le scelte di bilateralità e partecipazione che da sempre abbiamo voluto realizzare”. “Anche da questo punto di vista la Uila è molto soddisfatta considerando che la stagione negoziale era cominciata all’insegna dell’accordo interconfederale sulla riforma dei contratti che la Cgil aveva deciso di non sottoscrivere. Oggi” ha concluso Mantegazza “possiamo dire che la nostra scelta di ‘fare i fatti’ senza fermarci alle ‘opinioni’ è risultata vincente”. Bat di Lecce, i lavoratori approvano la riconversione dello stabilimento “I lavoratori della Bat di Lecce hanno approvato a larga maggioranza il piano industriale di riconversione dello stabilimento e il piano sociale sottoscritto da Fai, Flai, Uila e dal coordinamento nazionale delle Rsu il 2 dicembre scorso”. Ne da notizia il segretario nazionale della Uila-Uil Pietro Pellegrini a conclusione delle operazioni di voto, svoltesi in diverse assemblee. “La votazione che si è svolta nei vari turni di lavoro ha registrato, in particolare 186 voti favorevoli su 206 votanti tra i dipendenti Bat (15 voti contrari e 5 astenuti), mentre i 75 dipendenti delle ditte esterne hanno votato tutti a favore del piano”.“Grazie a questo risultato il piano di riconversione potrà realizzarsi e garantire così i livelli occupazionali e produttivi a tutti i 400 lavoratori coinvolti. Siamo ora impegnati in un’azione di monitoraggio” ha dichiarato Pellegrini “per verificare l’effettiva attuazione del piano e degli impegni assunti”. UILA Puglia - Cso Alcide De Gasperi, 270 (Bari) ENFAP Puglia, Corso Alcide De Gasperi, 270 (Bari) Tel.: 080/5648991 - Fax: 080/5018967 Tel.: 080/2020982 - Fax: 080/5018967 Email: [email protected] Email: [email protected] Coltivazioni Ogm “No” delle Regioni al Ministro Galan Gli assessori regionali all’agricoltura hanno ribadito al ministro Galan il proprio no alle coltivazioni Ogm in Italia. Occasione, la seduta del 9 dicembre della Commissione Politiche agricole ed il successivo Comitato tecnico agricolo, “nel quale spiega il coordinatore della Commissione, l'assessore della Regione Puglia, Dario Stefano - il ministro Galan aveva arbitrariamente reintrodotto in discussione questo argomento”. In una lettera indirizzata e consegnata oggi al titolare del Ministero delle Politiche Agricole sono state spiegate le ragioni del no.''Abbiamo ribadito - prosegue Stefano – che l'intesa sulle linee guida sulla coesistenza e' stata già ritirata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 7 ottobre scorso. In piu', in quella stessa sede fu approvato un ordine del giorno in cui si chiedeva ai Ministeri competenti di procedere all'attivazione della clausola di salvaguardia, a norma dell'art.23 della Direttiva CE 18/2001, nei confronti delle “varietà geneticamente modificate. In analogia con quanto già fatto da altri Paesi quali Austria, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo e Ungheria”.”L'attivazione della clausola di salvaguardia - prosegue l'assessore - rappresenta l'unico strumento che in modo inequivocabile può portare al raggiungimento dell'obiettivo di mantenere il territorio di tutte le Regioni italiane libero da coltivazioni transgeniche, risolvendo anche i contenziosi esistenti che, comunque, non possono essere imputati ad inadempienze da parte delle Regioni e Province Autonome''. pag. 7 pag. 7 UIL INFORMA - scUOLA/AdOc Non accolte le proposte per garantire i docenti colpiti dai tagli di organico La UIL-Scuola non firma il contratto sulla mobilità “Nessuna tutela per il personale in soprannumero” La contrattazione decentrata per la mobilità del personale scolastico per il prossimo anno si è conclusa nei giorni scorsi con l’accordo tra Miur e sindacati di settore che non ha visto, però, la sottoscrizione da parte della Uil-scuola. Il sindacato di Di Menna non ha condiviso la mancata scelta di adeguata tutela dei docenti in soprannumero. “In 126 pagine, 52 articoli, 298 commi, 4 allegati del contratto sulla mobilità – spiega Massimo Di Menna - non si è trovato il modo introdurre quattro righe per tutelare in concreto le persone che si troveranno in sovrannumero”. La Uil, in proposito, aveva fatto due proposte che considerava di buon senso: mantenere tutti titolari nelle scuole salvo spostare solo quegli insegnanti per i quali, a settembre, ci sono posti effettivamente disponibili, e dare la precedenza a chi si sposta, non per scelta, ma perché non ha più il suo posto di lavoro. “Se un insegnante, a seguito della riduzione di ore, si trovasse ad essere ‘soprannumerario’ nella sua scuola – spiega il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – avrebbe potuto “mantenere la ‘titolarità” nella sua scuola e poi, solo a settembre, eventualmente essere trasferito in un’altra scuola oppure rimanere nel suo istituto”. Il testo così come sottoscritto, secondo l’Uil-scuola, non dà le tutele necessarie e possibili, e determinerà la perdita di titolarità e il trasferimento d’ufficio per migliaia di docenti che dovranno produrre, come hanno già fatto lo scorso anno, montagne di moduli e domande per cercare il rientro e/o una nuova utilizzazione. Una situazione di emergenza come quella derivante dai numerosi tagli di organico “non poteva e non doveva essere trattata con metodi tradizionali – ha detto Di Menna - ma con procedure di garanzia più innovative rispetto al passato. C’erano tutte le condizioni per conseguire l’obiettivo di dare maggiori tutele e più garanzie al personale in soprannumero”. Dimensionamento della rete scolastica Le OO.SS. incontrano l’assessore Sasso Il 17 dicembre si è tenuto l'incontro, relativo al dimensionamento della rete scolastica regionale, tra l'Assessore Regionale per il Diritto allo Studio, Alba Sasso e le OO.SS. Per la UIL Scuola erano presenti Vincenzo Fiorentino e Giovanni Verga. L'Assessore ha comunicato che, a fronte di una richiesta pervenuta dalle province di riduzione di 34 autonomie, è stata accolta una riduzione di 15 autonomie, salvaguardando, in tal modo, il principio (sancito dalle linee di indirizzo approvate in via definitiva il 15/12/2010 dalla Conferenza Stato-Regione-Autonomie locali) della gradualità ed i territori particolarmente disagiati logisticamente (come quello dauno). Le Scuole Secondarie di 2° grado non saranno toccate e le riduzioni riguarderanno soltanto le Scuole Primarie e Secondarie di 1° grado con conseguente crescita degli Istituti Comprensivi: - BARI - 6 - LECCE - 2 - FOGGIA - 3 - TARANTO - 3 - BRINDISI - 1 - BAT - 0 Sarà attivato, sin dal mese di gennaio 2011, un Osservatorio Permanente costituito da rappresentanti delle Province e Comuni, Dirirgenti Scolastici di comprovata esperienza e rappresentanti del sistema produttivo. Il Piano di dimensionamento della rete scolastica sarà varato dalla Giunta Regionale martedì 21 dicembre o, in alternativa, tra Natale e Capodanno. Da sottolineare che durante l'incontro non è stata fornita alle OO.SS. nessuna bozza. Impianti termici Adoc: prevenire prima di reprimere L’Adoc e la Confartigianato di Brindisi hanno incontrato il personale della ripartizione lavori pubblici del Comune per affrontare il tema del controllo impianti termici in previsione dell’emanazione della nuova ordinanza sindacale. L’obiettivo comune è quello di individuare possibili soluzioni per rispondere meglio alle esigenze dei consumatori per la presentazione della documentazione di rito. Questo elemento, negli precedenti anni, ha generato non poche difficoltà, oltre a sanzioni economiche per la mancata presentazione della documentazione. Pur non essendo ancora note le disposizioni della nuova ordinanza, emergono alcune considerazioni a seguito delle anticipazioni emerse durante l’incontro. In primo luogo, “si prende atto - dichiarano Giuseppe Zippo dell’Adoc e Antonio Solidoro della Confartigianato -, della volontà del Comune di accogliere quanto vanno richiedendo da anni le due associazioni; vale a dire, l’adozione di nuove modalità di presentazione dell’autocertificazione”. Infatti, con la prossima campagna, a partire dal mese di Gennaio 2011 verrà ufficializzata l’adozione del “bollino verde”, le cui modalità di distribuzione e di utilizzo saranno meglio esplicate non appena saranno concluse le verifiche circa le adesioni a tale progetto da parte degli installatori. Su richiesta dell’Adoc, poi, è stata inviata la convocazione delle associazioni di categoria al fine di sottoscrivere un protocollo di intesa che dia avvio al progetto. “Unico disappunto – dichiara ancora Zippo-, pur non essendo legato alla procedura di snellimento delle pratiche di autocertificazione, l’introduzione anche per le caldaie inferiori agli otto anni del pagamento del versamento di 12,50 euro. Importo che vale anche per le caldaie con anzianità superiore agli otto anni, precedentemente stabilito in 25 euro. Misura prevista dal piano di impresa della società Energeko di cui l’Adoc di Brindisi non condivide le finalità in quanto si grava sugli utenti: prima esentati dal pagamento di un balzello, specie in un periodo di crisi e di ricambio degli impianti per meglio renderli conformi alle nuove disposizioni in tema di risparmio energetico, e, allo stesso tempo, di un minore impatto ambientale. pag. 8 pag. 8 UIL INFORMA - ItAL/IMMIgRAzIONe Sentenze Corte di Cassazione Infortunio indennizzato anche quando il cammino è il più comodo L’infortunio in itinere deve essere riconosciuto e indennizzato anche se la strada percorsa da casa al lavoro non sia la più breve ma la “più comoda e conveniente”. E’ quanto contenuto nella sentenza n. 20221/10 con la quale la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’erede del lavoratore deceduto avverso la sentenza della Corte d’Appello che aveva escluso la circostanza – decisiva – che l’infortunio mortale fosse avvenuto in “occasione di lavoro”, dal momento che la strada scelta per recarsi da casa al lavoro non era la più breve. Afferma la Corte di Cassazione che, in tema di infortunio “in itinere”, per rischio elettivo, che esclude la cosiddetta occasione di lavoro, si intende “una condotta personalissima del lavoratore, avulsa dall'esercizio della prestazione lavorativa o ad essa riconducibile, esercitata ed intrapresa volontariamente in base a ragioni e a motivazioni del tutto personali”, idonea a interrompere il nesso eziologico tra prestazione e attività assicurata. A parere della Corte il Giudice del merito ha omesso di effettuare una completa valutazione del caso, limitandosi ad osservare che il tragitto prescelto dal dipendente non risultava essere il “più breve” per raggiungere il posto di lavoro, mentre invece avrebbe dovuto procedere alla verifica della sussistenza del diverso criterio della “normalità” del percorso tra casa e lavoro, secondo i principi già enunciati dalla giurisprudenza e recepiti nella L. n. 38 del 2000, art. 12, che riconoscono la copertura assicurativa qualora il comportamento del lavoratore non sia motivato da ragioni del tutto personali, al di fuori dell’attività lavorativa. Inoltre - conclude la Corte - alcun raffronto risulta essere stato fatto tra “la strada più breve” e quella percorsa dall’infortunato, descritta come più comoda e conveniente (presenza di una stazione di rifornimento 24/h; più diretto accesso rispetto al luogo di lavoro). Decessi causati dall’amianto: obblighi di prevenzione gravano sull’intero CdA Una Sentenza della Corte di Cassazione del 4 novembre scorso sancisce alcuni principi in relazione alla ormai nota questione amianto e alla responsabilità delle aziende in caso di gravi inadempienze sulla sicurezza e salute dei lavoratori. In particolare la Suprema Corte afferma che gli obblighi inerenti alla prevenzione degli infortuni ed igiene sul lavoro, posti dalla legge a carico del datore di lavoro, gravano indistintamente su tutti i componenti del Consiglio di amministrazione che ne deve rispondere laddove non siano state rispettate le norme di prevenzione. Tale responsabilità è applicabile anche nel caso di specie, esaminato ora dalla Corte, relativamente al decesso di 11 operai nello stabilimento “Montefibre” di Verbania, dove l’utilizzo dell’amianto “poneva costantemente i lavoratori a rischio di inalazioni delle relative polveri” dal 1972 al 1996. Anche se le deleghe sulla sicurezza del lavoro sono state affidate ad un singolo componente - osserva la Suprema Corte - “tutta l’amministrazione ha una posizione di garanzia” in caso di incidenti, e di gravi inadempienze sulla sicurezza e salute dei lavoratori. La sentenza va oltre affermando che i sindacati e le associazioni di fatto che rappresentano i lavoratori potranno chiedere il risarcimento dei danni patrimoniali e morali eventualmente subiti, a causa della condotta del datore di lavoro idonea a ledere la salute dei lavoratori soprattutto nei casi in cui ciò si verifichi in modo reiterato, in conseguenza di sistematiche violazioni delle norme di sicurezza e di igiene sul lavoro. Bari, un opuscolo per gli immigrati Abbaticchio: i minori costano troppo Che cosa fare per la prima assunzione. Come ottenere il rilascio del permesso di soggiorno o del permesso di lungo periodo. Ma, anche, come ottenere la patente o un cambio di residenza o l’assegno sociale. E tante altre notizie utili per agevolare il percorso di inserimento. Ecco la “Guida per l’accesso ai servizi fondamentali per cittadini comunitari e non comunitari - Bari per l’accoglienza”, un opuscolo di 79 pagine contentente anche indirizzi di istituzioni, associazioni e sportelli immigrati. La guida nasce su iniziativa del centro interculturale Abusuan, grazie anche alla collaborazione di Comune di Bari e Regione Puglia. Sarà diffusa negli uffici pubblici e nei luoghi più frequentati dagli immigrati ed è disponibile anche in lingua in- glese, francese e albanese. In arrivo anche le versioni in tigrigno (per eritrei ed etiopi), arabo e cinese. L’Assessore del Comune di Bari, Ludovico Abbaticchio, che ha “portafoglio” in tema d’immigrazione, ha partecipato alla presentazione dell’opuscolo. E ha puntato il dito sull’immigrazione minorile. “Troppi i minori non accompagnati, che costano quasi 2 milioni di euro. Saremo costretti a un debito fuori bilancio”. La legge dice infatti che una volta rintracciati, i minori non accompagnati devono essere accolti e ospitati in strutture del Comune d’approdo. Abbaticchio, che ha chiesto il supporto economico della Regione, ha inoltre espresso la sensazione che esista “un disegno per rendere visibili i minori quando mettono piede nella città”. pag. 9 pag. 9 UIL INFORMA UIL PA Puglia, Cso Alcide De Gasperi, 270 70125 Bari Tel.: 080/5648991 - Fax: 080/5648982 Email: [email protected] UIL SCUOLA Bari Via Dante Alighieri, 3 - 70121 Bari Tel.: 080/5730846 - Fax: 080/5237913 Email: [email protected] ADOC Puglia, Corso Alcide De Gasperi, 270 70125 Bari Tel.: 080/5025248 - Fax: 080/5018967 Email: [email protected] pag. 10 pag. 10 UIL INFORMA - cpO UIL TURISMO COMMERCIO SERVIZI via Camillo Rosalba, 47/0 - 70124 Bari Tel.: 080/5227763 - Fax: 080/5212326 Email: [email protected] UIL CPO Puglia Corso Alcide De Gasperi, 270 - 70125 Bari Tel.: 080/5648991 - Fax: 080/5018967 Email: [email protected] UIL FEDERAZIONE POTERI LOCALI (FPL) Via Magna Grecia, pal. H/2 - 70126 Bari Tel.: 080/5538700 - Fax: 080/5540148 Email: [email protected] pag. 11 pag. 11 UIL INFORMA - RegIONe “Bollenti Spiriti”, il gran numero di candidature spinge la Regione a stanziare altri 2.615.000 € La Regione Puglia, a seguito delle ripetute sollecitazioni della UIL di Puglia, con delibera n. 2587 del 30/11/2010, stante l’elevatissimo numero di richiesta avanzate per poter partecipare al Bando Bollenti Spiriti, ha stabilito di provvedere, entro il corrente esercizio finanziario, ad impegnare l’ulteriore somma di euro 2.615.000,00 al fine di garantire la fruibilità dei benefici alla più ampia platea possibile. Di seguito proponiamo la delibera della Regione Puglia, pubblicata sul Bollettino Ufficiale. *** L’Assessore alle Politiche Giovanili, Cittadinanza Sociale e Attuazione del Programma, Dr. Nicola Fratoianni, sulla base dell’istruttoria espletata dal funzionario responsabile e confermata dalla dirigente del Servizio Politiche Giovanili e Cittadinanza sociale, riferisce quanto segue: Con deliberazione n. 264 del 2/2/2010, la Giunta Regionale ha dato mandato alla Struttura di Progetto Politiche Giovanili di provvedere nel corrente anno 2010 alla promozione dell’iniziativa “Principi Attivi - Giovani idee per una Puglia migliore”; Con Determinazioni dirigenziali n. 57 del 22/02/2010 e n. 77 del 12/03/2010, la Dirigente della Struttura di Progetto Politiche Giovanili ha provveduto ad adottare il Bando di concorso “Principi Attivi 2010” per la presentazione di proposte progettuali per la sperimentazione e la realizzazione di idee innovative, autorizzando il Servizio Ragioneria ad impegnare la somma complessiva di euro 2.200.000,00 con imputazione di euro 1.645.000,00 sul cap. 814030, e di euro 555.000,00 sul cap. 814010 - U.P.B. 8.7.1. Considerato che al 14 giugno 2010, data di scadenza del bando, sono pervenute n. 2.231 candidature da tutte le sei province pugliesi. A fronte del grande numero di candidature pervenute si ritiene opportuno, ad integrazione di quanto approvato con la citata D.G.R. n. 264/2010, finanziare il bando in oggetto con ulteriori risorse di bilancio regionale. Si propone quindi alla Giunta regionale di integrare la somma di euro 2.200.000,00 già impegnata, con ulteriori risorse di bilancio regionale pari ad euro 2.615.000,00, così come dettagliato nella rubrica contabile, autorizzando il Servizio Politiche Giovanili e Cittadinanza sociale, entro il corrente esercizio finanziario, ad effettuare l’impegno della spesa ad integrazione di quello precedente effettuato; COPERTURA FINANZIARIA ai sensi della L.R. 28/01 e successive modificazioni e integrazioni La spesa complessiva derivante dal presente provvedimento di euro 2.615.000,00 (duesettecentoquindicimila/00), trova copertura finanziaria nei fondi assegnati, E.F. 2010, L.R. n. 35/2010 “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2010 e bilancio pluriennale 2010/2012”, con imputazione sui capitoli così come segue: • cap. 814030 - U.P.B. 2.7.1 - euro 2.500.000,00; • cap. 814010 - U.P.B. 2.7.1. - euro 115.000,00; Spesa autorizzata con DGR n. 658/2010 e successive integrazioni, a valere su capitolo di bilancio autonomo; All’impegno di spesa provvederà la dirigente del Servizio Politiche Giovanili e Cittadinanza sociale, con successivo atto da assumersi entro il corrente esercizio. Il presente provvedimento è di competenza della Giunta Regionale ai sensi dell’art.4, comma 4 lett.d) della l.r. n.7/1997. L’Assessore alle Politiche Giovanili, Cittadinanza sociale e Attuazione del Programma, dr. Nicola Fratoianni, sulla base delle risultanze istruttorie come innanzi illustrate, propone alla Giunta l’adozione del seguente atto finale. LA GIUNTA Udita la relazione dell’Assessore alle Politiche Giovanili, Cittadinanza sociale e Attuazione del Programma; Vista la sottoscrizione posta in calce al presente provvedimento dal funzionario istruttore e dalla Dirigente del Servizio Politiche Giovanili e Cittadinanza sociale; A voti unanimi espressi ai sensi di legge; DELIBERA - di prendere atto di quanto riportato nelle premesse; - di approvare, ad integrazione di quanto deliberato con il precedente provvedimento di Giunta Regionale n. 264/2010, l’integrazione della somma messa a disposizione del finanziamento al bando “Principi Attivi 2010”; - di dare atto che con determinazione della dirigente del Servizio Politiche Giovanili e Cittadinanza sociale si provvederà entro il corrente esercizio finanziario, ad effettuare l’impegno della spesa di euro 2.615.000,00, così come dettagliato nella rubrica contabile; - di disporre la pubblicazione del presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia e sul sito ufficiale www.regione.puglia.it. Inail, 60 milioni di euro a favore delle imprese per la salute e la sicurezza sul posto di lavoro L'Inail stanzia 60 milioni di euro - ripartiti su base regionale - per finanziare le imprese che realizzano interventi per migliorare la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro. L'incentivo è costituito da un contributo in conto capitale nella misura dal 50% al 75% dei costi del progetto. Il contributo è compreso tra un minimo di € 5.000 ed un massimo di € 100.000,00. Per le imprese individuali e per i progetti di formazione sono previsti limiti più bassi. Per gli importi maggiori può essere richiesta un'anticipazione del 50%. Le domande dovranno essere inoltrate mediante procedura informatica attiva sul portale INAIL dalle ore 14 del 12 gennaio 2011 al 14 febbraio 2011. La chiusura potrebbe essere anticipata in caso di esaurimento dei fondi disponibili nel budget regionale. A partire dal 10 dicembre 2010 sul portale www.inail.it, sezione Punto Cliente è attiva un procedura che consente all'impresa di verificare se è in possesso dei requisiti necessari per presentare la domanda di finanziamento. Qualsiasi tipo di informazione, la modulistica completa e il Manuale per la procedura on line sono disponibili sul sito Web di riferimento dell’Inail: http://www.inail.it pag. 12 pag. 12 UIL INFORMA - RegIONe Sanità, approvato il regolamento per il Piano di Riordino Fiore: “Nessuna novità a quanto discusso in precedenza” La Giunta Regionale ha terminato i suoi lavori con l’approvazione del regolamento per il piano di riordino ospedaliero. “Il regolamento – ha ricordato l’assessore alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore – non presenta alcuna novità a quanto già discusso in precedenza e dovrà passare alla terza commissione consiliare per la discussione. Il piano di rientro nella sua totalità è invece uno schema di disegno di legge e dovrà passare in Consiglio regionale”. Di seguito la delibera in questione. *** Piano di rientro e di riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale 20102012. Regolamento di riordino della rete ospedaliera della Regione Pugli per l’anno 2010. Adozione con procedura d’urgenza. L’Assessore alle Politiche della Salute, sulla base dell’istruttoria espletata dal Dirigente dell’Ufficio Rapporti Istituzionali e confermata dal Dirigente del Servizio Programmazione Assistenza Ospedaliera e Specialistica, riferisce quanto segue: Il D.Lgs. 502/1992 s.m.i., all’art. 2, co. 1, attribuisce alle Regioni l’esercizio delle funzioni legislative ed amministrative in materia di assistenza sanitaria ed ospedaliera, nel rispetto dei principi stabiliti dalle leggi nazionali. La Regione Puglia, con Legge Regionale 19 settembre 2008, n. 23, ha approvato il Piano Regionale di Salute 2008-2010 che, con riferimento all’assistenza ospedaliera, determinava uno standard di posti letto pari a 4,5 p.l. per mille abitanti e prevedeva una riorganizzazione della rete ospedaliera per ambiti territoriali (comprensorio; provincia; macro-area) e tipologie assistenziali (ospedali di primo livello o di base; ospedali di livello intermedio; ospedali di riferimento provinciale e/o regionale), disponendo altresì una riconversione in strutture sanitarie territoriali degli stabilimenti ospedalieri con una dotazione inferiore a 70 posti letto. L’Intesa Stato-Regioni 3 dicembre 2009 (Patto per la Salute 2010-2012) recepita dalla L. 191/2009 (Finanziaria 2010) è intervenuta in materia di razionalizzazione della rete ospedaliera ed incremento dell’appropriatezza dei ricoveri, al fine di promuovere il passaggio dal ricovero ordinario al ricovero diurno e dal ricovero diurno all’assistenza in regime ambulatoriale nonché di favorire l’assistenza residenziale e domiciliare. A tal fine, l’art. 6, co. 1 della predetta Intesa ha disposto, con decorrenza 31/12/2010 per le Regioni sottoposte a piano di rientro e 30/6/2011 per tutte le altre Regioni, la riduzione dello standard di posti letto a 4 p.l. per mille abitanti, comprensivi di 0,7 p.l. per mille abitanti per la riabilitazione e lungodegenza post-acuzie, ed il relativo adegua- mento delle dotazioni organiche dei presidi ospedalieri pubblici. Successivamente la Regione Puglia ha elaborato, ai sensi dell’art. 1, co. 180 della L. 311/2004 Legge Finanziaria 2005), richiamato dall’art. 2, co. 97 L. 191/2009 (Legge Finanziaria 2010), il “Piano di rientro e di riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale 2010-2012” con l’allegato Programma Operativo, che è stato oggetto dell’Accordo del 29/11/2010 tra il Ministro della Salute, il Ministro dell’Economia e delle Finanze ed il Presidente della Regione Puglia. Detto Piano di rientro, approvato con DGR n. 2624 del 30/11/2010, prevede, tra le iniziative finalizzate al perseguimento dell’equilibrio economico, il riordino della rete ospedaliera regionale, da cui si attendono ricadute economiche associate alla riduzione dei ricoveri, alla riduzione dei posti letto per acuti, alla trasformazione o disattivazione di stabilimenti ospedalieri. Il riordino della rete ospedaliera introdotto dal Piano di rientro prevede, entro il 31/12/2010, le seguenti azioni: disattivazione di 1.411 posti letto, di cui 1.224 per acuti e 187 per post-acuti, come da allegato schema di regolamento; chiusura di 15 stabilimenti ospedalieri, come da allegato schema di regolamento; riconversione di 3 stabilimenti ospedalieri in strutture sanitarie territoriali, come da allegato schema di regolamento. Entro il 31/12/2011 è prevista poi la disattivazione di 500 posti letto, di cui 130 negli Enti Ecclesiastici e 370 nelle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale. Entro il 31/12/2012, infine, è prevista la disattivazione di ulteriori 300 posti letto delle Case di cura private accreditate, previa revisione delle pre-intese approvate con DGR n. 813 del 13/6/2006. Le azioni programmate per gli anni 2011 e 2012 saranno, comunque, oggetto di successivi provvedimenti regolamentari. Il citato Accordo del 29/11/2010 tra il Ministro della Salute, il Ministro dell’Economia e delle Finanze ed il Presidente della Regione Puglia, all’art. 1, co. 3, ha previsto l’impegno della Regione a presentare entro il 15 dicembre 2010 i provvedimenti relativi al riordino delle rete ospedaliera. Si propone pertanto alla Giunta Regionale, attesa la cogenza dei termini temporali suindicati, di adottare con procedura d’urgenza il Regolamento di riordino della rete ospedaliera della Regione Puglia per l’anno 2010, allegato al presente schema di provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale, nonché di richiedere, nei termini di cui di cui all’art. 44, co. 3, della L.R. 7/2004 – “Statuto della Regione Puglia”, il parere della Commissione Consiliare competente per materia. Si propone altresì alla Giunta Regionale di riservarsi ogni ulteriore determinazione a seguito del parere espresso alla competente Commissione Consiliare ovvero del decorso del termine di trenta giorni di cui all’art. 44, co. 2. Si propone infine di rinviare a successivi provvedimenti della Giunta Regionale la programmazione degli interventi regolamentari per gli anni 2011 e 2012, da adottarsi rispettivamente entro l’1/3/2011 ed il 30/9/2011 al fine di garantire, a regime, il risparmio di spesa previsto dal Piano di rientro per ciascuno degli anni e delle frazioni di anno del triennio di riferimento. COPERTURA FINANZIARIA- L.R. 28/2001 La presente deliberazione non comporta implicazioni di natura finanziaria sia di entrata che di spesa e dalla stessa non deriva alcun onere a carico del Bilancio Regionale. Il presente provvedimento rientra nella competenza della Giunta Regionale a norma dell’art.4, comma 4 lettera K) della L.R. 7/1997. L’Assessore relatore sulla base delle risultanze istruttorie come innanzi illustrate propone alla Giunta l’adozione del conseguente atto finale. LA GIUNTA - Udita e fatta propria la relazione e la conseguente proposta dell’Assessore; - Viste le sottoscrizioni poste in calce al presente provvedimento dal Dirigente dell’Ufficio e dal Dirigente del Servizio; A voti unanimi espressi nei modi di legge DELIBERA Per le motivazioni espresse in premessa, che quivi si intendono integralmente riportate, di adottare, con la procedura d’urgenza prevista dall’art. 44, co. 3 dello Statuto della Regione Puglia, il Regolamento di riordino della rete ospedaliera della Regione Puglia per l’anno 2010, allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale; di stabilire che il Presidente della Giunta regionale provveda, ai sensi dell’art. 42, co. 1, lett. c) dello Statuto, all’emanazione dell’allegato Regolamento, che sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia; di richiedere, nei termini di cui al citato art. 44, co. 3 dello Statuto, il parere della Commissione Consiliare competente per materia; di riservarsi ogni ulteriore determinazione a seguito del parere espresso dalla competente Commissione Consiliare ovvero del decorso del termine di trenta giorni di cui all’art. 44, co. 2 dello Statuto; di dare mandato all’Ufficio Rapporti Istituzionali del Servizio Programmazione Assistenza Ospedaliera e Specialistica per lo svolgimento degli adempimenti connessi al presente provvedimento; di rinviare a successivi provvedimenti la programmazione degli interventi regolamentari per gli anni 2011 e 2012, da adottarsi rispettivamente entro l’1/3/2011 ed il 30/9/2011 al fine di garantire, a regime, il risparmio di spesa previsto dal Piano di rientro per ciascuno degli anni e delle frazioni di anno del triennio di riferimento. pag. 13 pag. 13 UIL INFORMA - RegIONe Ratificato il Protocollo d’Intesa per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti campani in Puglia DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 dicembre 2010, n. 2744 Ratifica del Protocollo di intesa tra Regione Puglia e Regione Campania per il trasporto e lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi provenienti dagli impianti STIR della regione Campania presso impianti di discarica della Regione Puglia. ***** L’Assessore alla Qualità dell’Ambiente Dott. Lorenzo Nicastro, sulla base dell’istruttoria espletata dal Dirigente del Servizio Ecologia Ing. Antonello Antonicelli e dal Dirigente del Servizio Ciclo dei rifiuti e bonifiche Dott. Giovanni Campobasso riferisce: Premesso che: - con D.L. 26 novembre 2010 n. 196 sono state emanate “Disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti”; il succitato Decreto è stato emanato nella considerazione che “il permanere di una situazione di elevata criticità nel settore dei rifiuti nel territorio della regione Campania impone di definire con urgenza misure atte ad assicurare lo smaltimento dei rifiuti urbani senza soluzione di continuità”; tale Decreto prevede che fino alla completa realizzazione degli impianti necessari per la chiusura del ciclo integrato di gestione dei rifiuti nella regione Campania, ove si verifichi la non autosufficienza del sistema di gestione dei rifiuti urbani non pericolosi prodotti in Campania, tale da non poter essere risolta con le strutture e dotazioni esistenti nella stessa Regione, il Governo promuove, nell’ambito di una seduta della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, appositamente convocata anche in via d’urgenza, su richiesta della Regione, un accordo interregionale volto allo smaltimento dei rifiuti campani anche in altre Regioni; nell’ambito della seduta del 29 novembre della Conferenza permanente dei rapporti per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano è stato trovato un Accordo interistituzionale per lo smaltimento dei rifiuti campani anche in altre Regioni; in data 1 dicembre 2010 si è tenuto un incontro tecnico presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare cui hanno preso parte i rappresentanti della Regione Puglia e della Regione Campania finalizzato all’individuazione delle condizioni e delle quantità di rifiuti della regione Campania, codici CER 19.12.12 e CER 19.05.01, che la regione Puglia potrà accogliere negli impianti disponibili nel proprio territorio. Considerato che: - a seguito della Conferenza e dell’incontro tecnico del 1 dicembre 2010 supra citati, considerata la situazione di elevata criticità nel settore dei rifiuti, sono stati effettuati dalla Regione Puglia approfondimenti tecnici finalizzati ad individuare modalità tecnico-operative idonee a garantire in ciascuna delle fasi di prelievo, trasporto e conferimento dei rifiuti la maggiore tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, individuando precise modalità di controllo e prescrizioni di carattere operativo volte alla esclusione e/o minimizzazione degli impatti sul territorio pugliese; Preso atto: - che la Regione Campania, al termine del percorso di cui in narrativa, ha confermato e stabilito che gli impianti destinatari della quota dei rifiuti sono i seguenti: Ecolevante spa di Grottaglie, Italcave spa di Taranto, Vergine spa di Taranto; delle attività svolte dall’Unità Operativa ex D.L. 195 del 30 12 2009 del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri in qualità di stazione appaltante e degli esiti della procedura per l’ag- giudicazione dell’appalto; del verbale dell’incontro tecnico tenutosi presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare in data 1 dicembre 2010; del verbale dell’incontro tecnico tenutosi presso la presidenza della Regione Puglia in data 3 dicembre 2010. Considerato altresì che: - alla luce degli approfondimenti effettuati e nello spirito di mutua collaborazione e solidarietà istituzionale, appare superato il contenuto della precedente nota del 13 ottobre 2010, inviata dalla Regione Puglia alla Regione Campania, in riferimento alla citata richiesta di intesa. Preso altresì atto che - l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente, giusta delega del Presidente della Regione Puglia prot. 14951 del 3 dicembre 2010, in data 3 dicembre 2010 ha sottoscritto il Protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e la Regione Campania per il trasporto e lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi provenienti dagli impianti STIR della regione Campania presso impianti di discarica della regione Puglia Per le ragioni esposte si ritiene di confermare il quadro di riferimento operativo fin qui adottato per le attività di cui trattasi e si propone alla Giunta Regionale. - di prendere atto e ratificare il Protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e la Regione Campania per il trasporto e lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi provenienti dagli impianti STIR della regione Campania presso impianti di discarica della regione Puglia (allegato A al presente provvedimento per costituirne parte integrante); di affidare al Servizio Ecologia e al Servizio Ciclo dei rifiuti e bonifiche ogni utile e conseguente atto amministrativo connesso all’esecuzione delle attività; COPERTURA FINANZIARIA DI CUI ALLA L.R. N. 28/2001 La presente deliberazione non comporta implicazioni di natura finanziaria sia di entratache di spesa e dalla stessa non deriva alcun onere a carico del Bilancio Regionale. Il presente provvedimento rientra nella specifica competenza della Giunta Regionale, così come definita dall’art. 4, comma 4 lettera a) e d) della L.R. n. 7/97. L’Assessore relatore, sulla base delle risultanze istruttorie come innanzi illustrate, propone alla Giunta l’adozione del conseguente atto finale. LA GIUNTA udita la relazione e la conseguente proposta dell’Assessore alla Qualità dell’Ambiente; vista la sottoscrizione posta in calce al presente provvedimento dei Dirigenti del Servizio Ecologia e del Servizio Ciclo dei rifiuti e bonifiche; a voti unanimi espressi nei modi di legge DELIBERA - di prendere atto e ratificare il Protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e la Regione Campania per il trasporto e lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi provenienti dagli impianti STIR della regione Campania presso impianti di discarica della regione Puglia (allegato A al presente provvedimento per costituirne parte integrante); di affidare al Servizio Ecologia e al Servizio Ciclo dei rifiuti e bonifiche ogni utile e conseguente atto amministrativo connesso all’esecuzione delle attività; di notificare il presente provvedimento al Ministero per l’Ambiente e la tutela del Territorio e del Mare, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Regione Campania, alla Provincia di Taranto, alle Province della Regione Campania, alla Prefettura UTG di Taranto, all’Arpa Campania, all’Arpa Puglia, all’ASL TA/1, alle Società Italcave spa, Ecolevante spa e Vergine spa a cura del Servizio Ecologia; di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. Aiuti ai programmi di investimento MPI: tassi e graduatrorie Da gennaio 2010 è stata attivata, sul portale www.sistema.puglia.it, una pagina che permette di vedere il numero delle domande già inviate dalle banche alla Regione, per la concessione dell'incentivo "Aiuti ai programmi di investimento promossi dalle Micro e Piccole Imprese" (Titolo II) e i tassi minimi, massimi e medi applicati dai soggetti finanziatori. Ora è disponibile la tabella rela- tiva alla settimana dall'11 al 17 dicembre 2010. Nella settimana analizzata si evidenzia un leggero aumento del tasso minimo, e una leggera diminuzione del tasso massimo. Il tasso massimo, infatti, passa al 6,70% ed è applicato dal Banco di Napoli, lo 0,30% in meno rispetto al 7,00% fissato dalla Banca Popolare Pugliese nella settimana scorsa. Il tasso minimo passa al 3,03%, fissato sempre dal Banco di Napoli, lo 0,18% in più rispetto al 2,85% della Banca CARIME nella precedente settimana. Il tasso medio risulta del 5,02%, lo 0,38% in più rispetto all'ultima settimana analizzata. Gli utenti registrati possono accedere direttamente alla pagina con le graduatorie cliccando il link: http://www.sistema.puglia.it/portal/page/portal/SistemaPuglia/titolodue pag. 14 pag. 14 UIL INFORMA - RegIONe Dopo i seminari di Bari e di Foggia, il 18 gennaio sarà la volta di Lecce Incontri per il piano “Famiglie al Futuro” Per la redazione della nuova edizione del Piano Famiglie al Futuro, l'assessorato al Welfare sta realizzando un ciclo di incontri di approfondimento tematici e itineranti sul territorio regionale. Dopo l'appuntamento del 22 novembre scorso a Bari, il ciclo di seminari si è spostato il 14 dicembre a Foggia, presso Palazzo Dogana a partire dalle ore 14.30 con il seminario dal titolo "Sistemi locali per il benessere delle famiglie". Ad aprire i lavori l'assessore provinciale alla solidarietà e politiche sociali Antonio Montanino. L'evento si colloca in linea di continuità con il programma regionale di interventi in favore delle famiglie numerose e sarà teso anche ad illustrare il Distretto Famiglia creato dalla provincia autonoma di Trento, ospite d'eccellenza della giornata, per dare una indicazione operativa agli Ambiti pugliesi, target privilegiato dell'incontro. La Regione Puglia con l'intervento di Antonella Bisceglia, dirigente del servizio politiche di benessere sociale e pari opportunità - ha provveduto a illustrare la situazione attuale del marchio "Famiglie al Futuro" e della responsabilità sociale d'impresa. A seguire la presentazione dell'esperienza realizzata nella provincia autonoma di Trento e l'intervento di Vincenzo Santandrea del Forum delle associazioni familiari e della consulta regionale delle associazioni delle famiglie pugliesi. La conclusione dei lavori, è stata affidata all'assessore regionale al welfare Elena Gentile. Dopo la tappa fog- giana, il prossimo appuntamento è previsto per il 18 gennaio 2011 a Lecce con il seminario dal titolo "Lavoro di cura e protagonismo delle famiglie". A partire dall'approvazione della legge regionale 19/06 per il benessere e la dignità dei cittadini e le cittadine di Puglia e con l'approvazione del Piano di Interventi "Famiglie al Futuro" dell'ottobre 2007, la Regione Puglia ha attivato una impostazione strategica che rafforza il ruolo delle famiglie e le rende protagoniste dei processi decisionali, assieme a tutti i soggetti dello sviluppo locale. All'interno del piano, di particolare rilevanza sono gli incentivi creati per favorire la collaborazione tra le politiche pubbliche e il sistema imprenditoriale, soprattutto in riferimento al ruolo strategico che quest'ultimo svolge a sostegno dell'economia regionale ed in considerazione della circostanza che in tale modo è possibile aumentare l'efficacia e la tempestività degli interventi adottati dal governo regionale per contrastare la crisi. La Regione Puglia ha destinato 5,5 milioni di euro al sostegno e allo sviluppo delle iniziative locali a favore delle famiglie numerose, coinvolgendo gli Ambiti territoriali nella presentazione di un Programma locale di interventi a favore delle famiglie numerose e, sul versante delle iniziative regionali, coinvolgendo il terzo settore, le associazioni di categoria, le associazioni sindacali ed il sistema distributivo, scolastico e finanziario, per l'avvio dell'iniziativa regionale del marchio "Famiglie al Futuro". UIL IMMIGRAZIONE, Cso A. De Gasperi, 270 70125 Bari - Tel.: 080/5648991 Fax: 080/5018967. Email: [email protected] ITAL UIL Puglia, Corso Alcide De Gasperi, 270 (Bari) Tel.: 080/5648991 - Fax: 080/5018967 Email: [email protected] Protocollo d’intesa “La mia scuola per la pace” “L’educazione delle giovani generazioni, non può che essere educazione alla pace e alla convivialità delle differenze”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola sottoscrivendo, questa mattina, un Protocollo d’Intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale e la Tavola della Pace, l’organismo che da molti anni organizza la Marcia per la Pace Perugia-Assisi. “In tempi in cui la crisi economica e sociale – ha continuato Vendola – talvolta assume le forme della violenza e della paura, abbiamo bisogno di riscoprire il significato autentico dei valori che sono al centro della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti umani”. Con questo progetto, secondo Vendola “daremo vita ad una vasta mobilitazione educativa in tutta la Regione Puglia diretta principalmente a diffondere tra i giovani la cultura della pace, dei diritti umani e della cittadinanza democratica”. Il programma, denominato “La mia scuola per la pace”, prevede la realizzazione di incontri, seminari, corsi di formazione, forum e laboratori che guideranno i giovani alla riscoperta del significato autentico dei valori della pace, della giustizia, della libertà e della responsabilità che rappresentano l’ossatura della Costituzione Italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti umani. In sinergia, pertanto, con la Regione Puglia e l’Ufficio Scolastico Regionale, la “Tavola della Pace” si impegnerà a coordinare, accompagnare e supportare le attività in raccordo con l’Assessorato al Diritto allo Studio e Formazione Professionale, l’Assessorato alle Politiche giovanili, Cittadinanza sociale e l’Assessorato al Mediterraneo. L’intento è quello di coinvolgere il maggior numero di scuole di ogni ordine e grado, sollecitando l’avvio di concrete attività di educazione alla pace e alla cittadinanza democratica e favorendo l’incontro, il confronto e lo scambio di esperienze di studenti e insegnanti delle diverse scuole e città. Il Protocollo d’intesa è stato sottoscritto dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola accompagnato dagli assessori Alba Sasso e Silvia Godelli, dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Lucrezia Stellacci e dal Coordinatore nazionale della Tavola della Pace, Flavio Lotti. pag. 15 pag. 15 UIL INFORMA - RegIONe Linee d’indirizzo per l’accesso al fondo di solidarietà ai familiari delle persone decedute sui luoghi di lavoro DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 novembre 2010, n. 2595 Art. 5, L.R. 25.02.2010, n. 1. Approvazione Linee di indirizzo per l’accesso al Fondo di solidarietà ai familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro. ***** L’Assessore al Welfare sulla base dell’istruttoria espletata dall’Ufficio Politiche per le persone, le famiglie e le pari opportunità, confermata dalla Dirigente del Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità, riferisce quanto segue. La Regione Puglia è impegnata nella rimozione delle cause che provocano mortalità nei luoghi di lavoro e pone costante attenzione, nell’ambito della propria programmazione delle politiche del lavoro, sul rispetto delle condizioni di sicurezza nell’ambiente di lavoro e di dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Tutto ciò, nell’ottica di politica del diritto regionale, passa anche dalla prevenzione dei rischi e degli incidenti mortali sul lavoro e dalla diffusione della cultura della legalità e della consapevolezza dei diritti e degli obblighi derivanti, in capo alle parti, dal rapporto di lavoro; pertanto, la qualità e la quantità degli interventi programmati in generale in materia lavoristica ha come azioni fondamentali e strettamente connesse tra loro sia la prevenzione che il sostegno economico alle situazioni di bisogno. Con L.R. 25.02.2010, n. 1 (BURP n. 40 Suppl. del 02.03.2010) è stato istituito il Fondo di solidarietà in favore dei familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro. L’art. 5 della L.R. n. 1 del 25.02.2010 prevede che la Giunta approvi le Linee di indirizzo circa le modalità di richiesta, di erogazione e l’entità dei benefici rivolti alle famiglie interessate all’accesso al Fondo di solidarietà istituito con la medesima Legge regionale. Con la presente deliberazione, pertanto, si propone di approvare le Linee di indirizzo come articolate nell’Allegato 1, da considerare parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. Il Fondo di cui alla L.R. n. 1/2010 ha finalità meramente solidaristiche e, in quanto tali, prescinde dall’accertamento delle cause e delle effettive modalità di svolgimento dell’infortunio mortale e trova ragion d’essere nell’evento mortale in sé e per sé considerato purché riguardi una lavoratrice o un lavoratore che versa nelle condizioni, soggettive e oggettive, di ammissibilità di cui all’art. 2, co. 1, L.R. 1/2010. L’accesso al Fondo è comunque un intervento organico al sistema integrato dei servizi sociali configurato dalla legge regionale 19/2006 attraverso il Piano Regionale delle Politiche Sociali attuato nel territorio tramite i Piani Sociali di Zona, atteso che il sostegno economico nei confronti dei soggetti beneficiari come individuati dalla L.R. n. 1/2010 (art. 2, co. 5) deve essere accompagnato dalla creazione di una rete di soggetti, pubblici e del privato sociale, impegnati nell’assistenza ai familiari delle lavoratrici e dei lavoratori deceduti, nella realizzazione di misure di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e nell’ambiente domestico, nell’inclusione sociale e nell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati. A tal proposito, l’Assessorato al Welfare - Servizio Politiche di benessere sociale e pari opportunità è impegnato nell’attuazione dell’ASSE III del P.O. FESR che ha proprio nell’inclusione sociale, nella conciliazione vita-lavoro mirata alla ricerca di lavoro e nell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati i propri principali obiettivi. I beneficiari di cui all’art. 2, co. 5, L.R. 1/2010 effettueranno l’apposita istanza (“Allegato A” alle Linee di indirizzo) al Sindaco del Comune pugliese in cui è accaduto l’infortunio mortale sul luogo di lavoro, con il supporto dei Servizi Sociali, comunali e d’Ambito, e degli attori sociali operanti sul territorio a tutela delle vittime di infortuni mortali sul lavoro che intendano aderire al Protocollo d’Intesa di cui all’Allegato 2. A sua volta, il Sindaco, preso atto di detta istanza, nell’esercizio dei propri poteri e delle proprie competenze in qualità di Autorità Locale di Pubblica Sicurezza, inoltrerà alla Regione Puglia - Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità, anche utilizzando la Posta Elettronica Certificata, l’apposita richiesta di accesso al Fondo di solidarietà di cui alla L. R. 1/2010 (“Allegato B” alle Linee di indirizzo). Considerato il carattere innovativo del complessivo intervento che si in- tende porre in essere e al fine di garantire la massima diffusione e comunicazione ai soggetti interessati, con la presente deliberazione si propone altresì di approvare uno schema di protocollo d’intesa, che non comporta oneri finanziari aggiuntivi per la Regione Puglia, così come articolato nell’Allegato 2 da considerare parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, da sottoscrivere con soggetti del privato sociale direttamente operanti nel tema di che trattasi che intendono aderirvi. La sottoscrizione e l’adesione al Protocollo d’Intesa sopra detto, impegnano i soggetti sottoscrittori o aderenti a: • garantire un’assistenza, nei confronti dei beneficiari/aventi diritto che richiedono l’accesso al Fondo di solidarietà, ai fini della presentazione dell’istanza al Sindaco p.t. del Comune in cui è accaduto l’infortunio sul luogo di lavoro; • promuovere e informare circa le opportunità offerte dal Fondo di solidarietà della L. R. n. 1/2010; • attuare progetti di interesse comune e di estesa utilità sociale al fine di facilitare e sostenere la diffusione della cultura della prevenzione dei rischi e degli infortuni sui luoghi di lavoro e nell’ambiente domestico. Alla luce della fase di concertazione con gli attori sociali che ha accompagnato l’istituzione del Fondo di solidarietà di cui alla legge regionale 1/2010, nella fase di avvio finalizzata all’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili, la Regione sottoscriverà il Protocollo d’Intesa di cui all’Allegato 2, con l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro - ONLUS” (A.N.M.I.L.) e con Federcasalinghe - Federazione Nazionale Casalinghe, in relazione alla specificità degli scopi statutari delle due Associazioni. L’A.N.M.I.L., costituita il 19 dicembre 1943 e riconosciuta quale associazione di diritto privato con D.P.R. 31 marzo 1979, opera per la tutela contro i rischi professionali ed è stata parte attiva nel processo di redazione dello schema di legge, divenuto legge regionale 1/2010 di che trattasi. Ai sensi dell’art. 2 dello Statuto associativo l’A.N.M.I.L. persegue scopi di rappresentanza, assistenza morale e materiale delle vittime di infortunio sul lavoro o malattia professionale e loro familiari e dei lavoratori esposti ai rischi professionali, come singoli e come categoria. Federcasalinghe si propone, quale forza di rappresentanza sindacale, la tutela morale, sociale, giuridica ed economica del lavoro casalingo svolto all’interno del proprio nucleo familiare (Art. 2, comma 1 dello Statuto associativo). Il medesimo Protocollo, in relazione alla costruzione di una rete solidaristica in favore dei familiari delle lavoratrici e lavoratori deceduti a seguito di incidenti sul luogo di lavoro, è comunque aperto alla successiva adesione di altri soggetti interessati. L’istituzione del Fondo di solidarietà ai familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro trova copertura finanziaria (art. 6, L. R. 1/2010) nei limiti di una percentuale, pari al 3%, dello stanziamento annualmente assicurato sul capitolo 784010 relativo al Fondo Globale per i Servizi Socio-Assistenziali il quale costituisce il co-finanziamento regionale al Fondo Nazionale delle Politiche sociali per la realizzazione del Sistema Integrato dei Servizi sociali. Ai sensi della legge regionale 24 settembre 2010, n. 11 “Norme per la copertura delle perdite d’esercizio degli enti del Servizio sanitario regionale (SSR)” (B.U.R.P. n. 149 del 27/9/2010) lo stanziamento di competenza del Capitolo 784010 - U.P.B. 5.1.1 del Bilancio corrente ammonta a euro 10.000.000, a fronte dello stanziamento iniziale di euro 19.850.000,00. Pertanto, la dotazione finanziaria del Fondo di solidarietà in favore dei familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro di cui alla legge regionale 1/2010 ammonta per l’anno corrente a euro 300.000,00. Alla luce del complesso delle risorse disponibili, l’entità dei benefici erogabili sul Fondo di solidarietà avverrà nei limiti e con le modalità espressamente previste nelle Linee di indirizzo allegate al presente provvedimento che tengono conto della reale disponibilità finanziaria vincolata alle finalità del Fondo di solidarietà e dell’incidenza del numero di decessi nei luoghi di lavoro sul territorio regionale per anno. Le richieste di accesso al Fondo in argomento che non dovessero trovare soddisfazione nell’anno, per l’eventuale esaurimento dei fondi disponibili, saranno evase nell’esercizio finanziario successivo. (Continua a pag. 16) pag. 16 pag. 16 UIL INFORMA - RegIONe La deliberazione di Giunta regionale 15 marzo 2010, n. 658 avente oggetto “Patto di stabilità interno 2008 e 2009. Disposizioni della Giunta regionale per la conseguente azione amministrativa nell’anno 2010” così come modificata dalla successiva deliberazione 22 giugno 2010, n. 1476, ha fissato in euro 10.000.000,00 l’importo degli impegni assumibili nel corso del corrente esercizio sul Capitolo 784010. La determinazione del Direttore d’Area 22 settembre 2010, n. 11, ha individuato il capitolo di bilancio 784010 - U.P.B. 5.1.1; a valere sul quale effettuare pagamenti urgenti nei limiti dell’importo di cassa pari a euro 50.000,00, attribuito ai sensi delle deliberazioni di Giunta regionale 1712/2010 e 1858/2020. Si propone quindi di erogare la suddetta disponibilità di cassa per il Fondo di solidarietà in favore dei familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro nel corso dell’anno 2010 che ne fanno richiesta, tenendo conto dell’ordine cronologico della data nella quale si è verificato l’infortunio mortale sul luogo di lavoro. Agli ulteriori pagamenti riferiti all’anno 2010 si provvederà nel corso del prossimo esercizio finanziario a condizione che sia verificata la compatibilità della programmazione di che trattasi con i vincoli di finanza pubblica cui è assoggettata la Regione Puglia, così come richiesto dalla deliberazione di Giunta regionale 1712/2010. Per ultimo, è da rilevare che la Giunta regionale, con deliberazione 6 agosto 2010 n. 1892, ha stabilito di alimentare il medesimo Fondo di solidarietà con le eventuali somme derivanti dalla propria costituzione di parte civile nei giudizi aventi ad oggetto il risarcimento dei danni derivanti da infortuni mortali sui luoghi di lavoro che vedano il coinvolgimento della Regione Puglia in qualità di persona offesa dal reato. Tutto ciò premesso, si propone di approvare le Linee di indirizzo unitamente allo schema di Protocollo d’Intesa entrambi allegati alla presente Deliberazione, per farne parte integrante e sostanziale, e di autorizzare alla firma del Protocollo di che trattasi l’Assessore al Welfare Dr.ssa Elena Gentile. COPERTURA FINANZIARIA ai sensi della L.R. 16 novembre 2001, n. 28 e s.m.i.: l’onere derivante dal presente provvedimento ammonta a complessivi euro 300.000, pari al 3% dello stanziamento di competenza sul Capitolo 784010 U.P.B. 5.1.1del Bilancio corrente, giusta disponibilità ad impegnare disposta con deliberazione di Giunta regionale 15 marzo 2010, n. 658 così come modificata dalla successiva deliberazione 22 giugno 2010, n. 1476. All’impegno della predetta spesa provvederà la Dirigente del Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità con proprio atto entro la chiusura dell’esercizio finanziario. Nel corso del presente esercizio finanziario, a parziale discarico del predetto impegno, potranno essere erogati a valere sul Fondo di solidarietà in favore dei familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro nel corso dell’anno 2010, erogazioni per complessivi euro 50.000,00 pari alla totale disponibilità di cassa individuata, con determinazione del Direttore d’Area 22 settembre 2010, n. 11, sul capitolo di bilancio 784010 U.P.B. 5.1.1, ai sensi delle deliberazioni di Giunta regionale 1712/2010 e 1858/2020. Il provvedimento del quale si propone l’adozione rientra tra quelli di competenza della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 4, comma 4, lett. a) e d) della legge regionale n.7/1997. L’Assessore relatore, sulla base delle risultanze istruttorie come innanzi illustrate, propone alla Giunta l’adozione del conseguente atto finale. LA GIUNTA udita la relazione e la conseguente proposta dell’Assessore; viste le dichiarazioni poste in calce al presente provvedimento dal funzionario istruttore, dal Dirigente dell’Ufficio e dalla Dirigente del Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità; a voti unanimi espressi nei termini di legge: DELIBERA - di approvare le Linee di indirizzo per l’attivazione del Fondo di solidarietà per i familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro, emanate ex art. 5, L.R. 25.02.2010, n. 1, di cui all’Allegato 1 del presente provvedimento, costituente parte integrante e sostanziale dello stesso; - di approvare lo Schema di Protocollo d’intesa, non comportante oneri finanziari aggiuntivi per la Regione Puglia, aperto all’adesione di associazioni e soggetti interessati, per il coordinamento delle attività connesse all’attuazione del Fondo di solidarietà per i familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro e per l’attivazione di forme di collaborazione inter-istituzionale di cui all’Allegato 2 della presente Deliberazione, costituente parte integrale e sostanziale della stessa, autorizzando alla firma del medesimo Protocollo l’Assessore al Welfare dott.ssa Elena Gentile che potrà altresì apportare eventuali modifiche che dovessero rendersi necessarie all’atto della firma; - di dare avvio all’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili, sottoscrivendo il Protocollo d’Intesa di cui all’Allegato 2, con l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro - ONLUS” (A.N.M.I.L.) e con Federcasalinghe - Federazione Nazionale Casalinghe, in relazione alla specificità degli scopi statutari delle due Associazioni; - di erogare il Fondo di solidarietà in favore dei familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro nel corso dell’anno 2010 che ne fanno richiesta, a valere sulla disponibilità di cassa attribuita sul capitolo del bilancio corrente 784010 - U.P.B. 5.1.1 giusta determinazione del Direttore d’Area 22 settembre 2010, n. 11, ai sensi delle deliberazioni di Giunta regionale 1712/2010 e 1858/2010, tenendo conto dell’ordine cronologico della data nella quale si è verificato l’infortunio mortale sul luogo di lavoro; - le richieste di accesso al Fondo in argomento che non dovessero trovare soddisfazione nell’anno nel quale si è verificato l’infortunio mortale sul luogo di lavoro, per l’eventuale esaurimento dei fondi disponibili, saranno evase nell’esercizio finanziario successivo, - di demandare alla Dirigente del Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità ogni altro adempimento attuativo per l’erogazione del Fondo di solidarietà di che trattasi; - di disporre la pubblicazione del presente provvedimento unitamente a tutti i suoi Allegati nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, sul sito www.regione.puglia.it e nelle pagine dedicate dell’Assessorato al Welfare. Commissione Regionale per le politiche del lavoro L’Assessore al Welfare Elena Gentile riferisce quanto di seguito: La legge regionale 19/99 “norme in materia di politica regionale e dei servizi per l’impiego” nel recepire le disposizioni di cui al decreto leg.vo 469/97, all’art. 8 ha previsto l’istituzione di una Commissione regionale tripartita quale sede concertativa di progettazione, proposte, valutazione e verifica rispetto alle linee programmatiche e alle politiche del lavoro di competenza regionale, determinandone altresì la composizione e prevedendo la presenza delle parti sociali nel numero di 7 componenti designati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative e da n.7 componenti designati dalle associazioni dei datori di lavoro di cui uno quale espressione delle associazioni delle imprese cooperative. Della predetta Commissione a pieno titolo fa parte anche il/la con- sigliera di parità nominato/a ai sensi del decreto legislativo 196/2000. Considerato che la precedente Commissione, costituita e nominata con D.D. n.189/2005 è decaduta con il decadere della Giunta; Visto che il competente Servizio Lavoro con atto di interpello n.7467 del 13/05/2010 ha richiesto alle OO.SS. dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro i dati sulla rappresentatività e che in data 13/10/2010 il Servizio Lavoro ha acquisito i dati richiesti; Sulla base di quanto sopra e visti i dati sulla rappresentatività forniti dalle OO.SS. dei datori di lavoro e dei lavoratori, nel rispetto dei principi di pariteticità delle posizioni delle parti sociali,si propone di procedere alla costituzione della Commissione Regionale per le Politiche del Lavoro come segue: Rappresentanti dei Lavoratori : C.G.I.L. n.2 rappresentanti effettivi e n.2 supplenti ; C.I.S.L. n. 2 rappresentanti effettivi e n.2 supp lenti ; U.I.L. n. 2 rappresentanti effettivi e n. 2 supplenti ; U.G.L. n. 1 rappresentante effettivo e un supplente Rappresentanti dei datori di lavoro : Confindustria n. 1 rappresentante effettivo e un supplente ; Confcommercio n.1 rappresentante effettivo e un supplente ; Confapi n. 1 ra; Confartigianato n.1 rappresentante effettivo e un supplente ; Confagricoltura n.1 rappresentante effettivo e un supplente ; Coldiretti n. 1 rappresentante effettivo e un supplente Associazioni Rappresentative Imprese Cooperative: : Legacoop n.1 rappresentante effettivo - Confcooperative n.1 supplente ; Consigliere Di Parità (effettivo e supplente) Il testo completo della delibera regionale 2622 è disponibile sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. pag. 17 pag. 17 UIL INFORMA - RegIONe Errani: “Uno strumento importantissimo per rilanciare lo sviluppo” Semplificazione e distribuzione Alleanza tra Regioni e Unioncamere Dardanello: “Particolare attenzione a imprese ed economie locali” Semplificazione degli adempimenti e delle procedure amministrative per l'avvio dell'attività di impresa ed attuazione della riforma dello sportello unico per le attività produttive; collaborazione per lo sviluppo del settore distributivo-commerciale e dei servizi; individuazione e incentivazione dello sviluppo locale, in particolare con interventi volti a facilitare l'accesso al credito e la promozione dell'internazionalizzazione delle imprese. Sono questi i contenuti del Protocollo d'intesa tra Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Unioncamere, siglato dai Presidenti Vasco Errani e Ferruccio Dardanello. "La firma - ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani rappresenta una spinta ulteriore ad un processo di collaborazione che Regioni e Camere di Commercio hanno da tempo avviato nei territori. Il protocollo - nato da una iniziativa della Commissione attività produttive della Conferenza delle Regioni, coordinata dalla regione Marche - è uno strumento in più per rilanciare lo sviluppo, soprattutto in questa fase difficile per gli effetti della perdurante crisi economica che colpisce le nostre imprese. La sinergia che si realizza con questo protocollo - ha concluso Errani - va quindi nella direzione di un effettivo sostegno alle imprese, evitando le sovrapposizioni, percorrendo fino in fondo la strada della semplificazione, eliminando i vincoli che rischiano di essere un ulteriore ostacolo per lo sviluppo imprenditoriale italiano". "Con il protocollo - ha detto il Presidente dell'Unioncamere Ferruccio Dardanello - diamo avvio ad un percorso di collaborazione e confronto permanente tra il sistema camerale e le regioni su temi cruciali per la ripresa dell'economia e dei territori. In particolare, il protocollo è importante perché lavora su due leve fondamentali dello sviluppo locale: da un lato la semplificazione del contesto normativo per l'attività di impresa, da cui dipende fortemente la competitività del nostro sistema produttivo; dall'altro, punta a una maggiore integrazione degli interventi a sostegno delle imprese e delle economie locali, valorizzando le esperienze positive finora maturate tra sistemi camerali locali e programmazione regionale". In base al Protocollo, la Conferenza delle Regioni e l'Unioncamere si impegnano ad individuare congiuntamente proposte che consentano un più efficace rapporto tra le imprese e la pubblica amministrazione, al fine di garantire la crescita e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale. Allo scopo di definire congiuntamente le azioni da porre in essere e di verificare lo stato di attuazione delle finalità predette, il protocollo prevede l'istituzione di un tavolo tecnico di coordinamento, composto da tre membri indicati da Unioncamere e tre membri individuati dalla Commissione Attività produttive della Conferenza. E’ possibile scaricare il protocollo d’intesa sul sito: www.sistema.puglia.it Cresce ancora l’export della Puglia: +22,6% In ripresa tessile, abbigliamento e calzaturiero Continua a crescere l’export della Puglia fino al 22,6% in più, rispetto ai primi nove mesi dell’anno scorso, in un trend d’aumento costante e continuo a cominciare dai primi tre mesi di quest’anno. Siamo passati infatti da una crescita del 13,7% nel primo trimestre, al 20% in più del secondo, fino all’aumento del 22,6% calcolato da gennaio a settembre 2010 in relazione allo stesso periodo dell’anno scorso. Si tratta in termini assoluti di 5.033milioni di euro contro i 4.106 del 2009. La Puglia è la quarta regione in Italia dopo Sardegna, Sicilia e Lazio per l’incremento delle esportazioni. Si colloca molto al di sopra della media italiana (+14,3%) e supera l’Italia nord-occidentale (+12,7%), l’Italia nord-orientale (+13,9%), l’Italia centrale (+16.4%) e l’Italia meridionale (+15,6%). Molto bene i settori tradizionali, ma ancora meglio quelli ad alto valore aggiunto. Si registra infatti l’ottima performance dei prodotti agricoli (+ 38,8%) e dei prodotti alimentari (+22,6%), l’exploit dei computer e degli apparecchi elettronici (+90.9%), dei mezzi di trasporto (+31,9%) e in particolare degli autoveicoli (+72,8%), per non parlare dei prodotti petroliferi raffinati (+441,9%) e dei prodotti chimici (+63,2%). Il segno più caratterizza la quasi totalità dei comparti economici, ma la grande novità è rappresentata dalla ripresa del Tac, il tessile, abbigliamento e calzaturiero che, messo in ginocchio negli ultimi anni da una gravissima crisi, chiude i primi nove mesi del 2010 con un +16,1% per i prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori, con un picco del 24,3% per gli articoli in pelle. I dati, frutto della rilevazione trimestrale dell’Istat pubblicata oggi, sono stati commentati dalla Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone a margine del dibattito “Sviluppo, rischio e conti con l’esterno delle regioni italiane” organizzato da UniCredit Banca nel Palazzo congressi dell’Expo di Napoli, per affrontare il tema del dualismo tra Centro-Nord e Sud Italia. “La lettura di questi dati è particolarmente incoraggiante – ha detto la Vice Presidente- sia perché usciamo da un 2009 drammatico sul fronte delle esportazioni, sia per una riflessione generale sulle nostre politiche economiche. Noi abbiamo puntato a rafforzare i settori tradizionali ma anche a sostenere lo sviluppo dei comparti più innovativi, l’abbiamo fatto promuovendo l’internazionalizzazione e incentivando soprattutto lo sviluppo tecnologico e l’Innovazione. Siamo passati così dalla 488 che agevolava soprattutto la costruzione dei capannoni industriali, ad incentivi regionali come i Contratti di Programma e i Programmi integrati di agevolazione che puntano molto sull’innovazione di prodotto e di processo anche attraverso la ricerca. Proprio creando valore aggiunto – ha continuato - siamo riusciti a competere sui mercati esteri, con i risultati che vediamo oggi”. Poco prima, intervenendo durante il dibattito aveva detto: “Approfondire il tema del divario nord-sud significa incidere sulla possibilità di puntare ancora sull'Italia che compete. Ciò richiede un approfondimento dei vari sud dell'Italia e un'analisi dei concreti rapporti tra le regioni e con lo Stato. Ma richiede anche una visione di prospettiva che punti a rendere l'Italia più unita e più forte, anche attraverso il contributo del sud, per molti versi dinamico e attraente, in modo da riconquistare una posizione di prestigio in un sistema politico-economico globale che oggi la vede ai margini. pag. 18 pag. 18 Uil informa la Uil di pUglia aUgUra a tUtti BUon natale e Un felice anno nUovo! “Uil pUglia informa” tornera’ on-line il 17 gennaio Immagine a centro pagina: “Belen para la Pepa”, per gentile e gratuita concessione dell’artista sivigliana Eva Vidal