Documento Preliminare
RC.2
Relazione Conoscitiva Preliminare
REPERTORIO DELLA DOCUMENTAZIONE
CONOSCITIVA ESISTENTE
CAIRE – Urbanistica
Febbraio 2004
Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
REPERTORIO DELLA DOCUMENTAZIONE
CONOSCITIVA ESISTENTE
Amministrazione Comunale
Sindaco: Marilena Fabbri
Assessore all’Urbanistica: Andrea Mantovani
Responsabile Area Servizi alla Collettività e al Territorio: arch. Anna Maria Tudisco, geom.
Luigi Ropa Esposti, geom. Leonardo Villani, geom. Marco Teglia
Progettisti
Arch. Ugo Baldini e arch. Raffaello Bevivino della Cooperativa Architetti e Ingegneri –
Urbanistica di Reggio Emilia
Ha partecipato alla redazione del documento: arch. Marcella Isola
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Comune di Sasso Marconi
PSC
Indice
0. Cartografia di Base
1. Analisi Geologica
2. Analisi Vegetazionale
3. Bilancio ecologico
4. Analisi Faunistica
5. Analisi dei Valori naturali e paesaggistici
6. Analisi del sistema insediativo storico
analisi storico archeologica
7. Analisi degli edifici storici
8. Materiale indicato dall’IBACN
9. Alcuni dei testi storici reperibili
in Biblioteca a Sasso Marconi
10. Analisi delle dotazioni
tecnologiche infrastrutturali
11. Rapporto sullo stato dell’ambiente
12. Analisi aree produttive
13. Analisi del sistema infrastrutturale
della mobilità
14. Altri Piani
15. Indice allegati
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CAIRE
Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
0. Cartografia di base
1994/1987
Carta tecnica regionale
Tavole cartacee (nel cassettone del corridoio) e
informatizzate (raster del sit). Per gli inquadramenti sui centri
è da verificare che ci siano anche le CTR in scala 1:2000
Scala 1:5.000 e 10.000
Carta topografica della Provincia di
Bologna
Lucidi, tavole (nel cassettone del corridoio)
l’informatizzazione si deve verificare in provincia.
per
Scala 1:25.000
Carta topografica del territorio della
comunità montana
Tavole cartacee (nel cassettone del corridoio)
Scala 1:
Comunità Montana
Delimitazione centri abitati ai sensi
del codice della strada
Lucidi e tavole nell’ufficio di Bettini
Scala 1:25.000, 1:10.000 e 1:2000
Piano stralcio assetto idrogeologico
del fiume Reno
Autorità di Bacino
Tavola delle aree soggette a vincolo
idrogeologico
Scala 1:10.000
Provincia di Bologna
Planimetrie dei lotti 1 e 2 della
Variante di valico
Tavole del rischio e delle attitudini in formato shape file e
relazione in formato doc
Lucidi su base catastale (ufficio Villani)
In formato autocad
Autostrade
Ortofoto 2000 e 1998
Numeri civici (civici)
Aste stradali (aste)
Edifici catasto (c_camp)
Fogli catastali (c_conf)
Particelle catastali (c_part)
Confine comunale (confine)
Strade catastali (c_str)
Censimento 1991 (sez91)
Censimento 2001 (cens2001_sasso)
Zone di PRG
Piani particolareggiati
Vincoli PRG
Perimetro del territorio urbanizzato
In formato tiff
Shape del sit
Shape del sit
Shape del sit il cui aggiornamento risale alla fine del 2000
Shape del sit
Shape del sit
Shape del sit
Shape del sit
Shape del sit
Shape del sit
Shape del sit
Shape del sit
Shape del sit
Shape del sit
1. Analisi Geologica
2002
Carta
pericolosità
da frana
Scala 1:25000
Documento cartaceo
di inquadramento per
piano Comunale
La carta della Pericolosità relativa da frana, ai fini di protezione
civile è costruita su cartografia geologica alla scala 1:10.000 e
1:25.000, nonché sull’inventario del dissesto su base 1:25.000
(1996). Individua diversi gradi di pericolosità relativa a
predisposizione al dissesto (da molto bassa (1) a massima (6))
per le quali descrive litologia, tipologia del dissesto e intensità
Regione ER
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Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
2. Analisi Vegetazionale
2001
Tav. C.3.1.4
Uso del suolo:
forme di
utilizzazione
agricola
Scala 1:25000
Carta in formato jpg
di tutta la provincia
C’è anche lo shape
uso25, con la propria
legenda
La carta è stata realizzata selezionando solo i tematismi
strettamente legati all’attività agricola (Frutteti, vigneti, seminativi,
ecc.) ottenuti da una fotointerpretazione automatica del volo 1994
dalla RER, a cui risale l’ultimo aggiornamento.
Quadro
conoscitivo PTCP
Provincia di
Bologna
2001
Tav. C.3.2.1.1
L'articolazione
della
componente
paesaggistica
Carta in formato jpg
del territorio
di tutta la provincia
rurale
Scala 1:100.000
Quadro
conoscitivo PTCP
Provincia di
Bologna
Censimento
parziale delle
alberature di
pregio
Schede
Comune di Sasso
Marconi
Il Comune possiede
schede sia su
formato cartaceo che
su base
informatizzata
Cartografica
d’insieme fatta a
mano su una copia
cartacea.
Luogo di
conservazione
Ufficio n. 13
La principale fonte originale è stata “La valutazione della capacità
d’uso dei suoli della provincia di Bologna a supporto del PTCP”
(Bologna, ottobre 2001), realizzata con il contributo dell’Ufficio
Pedologico della Regione Emilia-Romagna, del Servizio Sviluppo
del Sistema Agro-Alimentare della Regione Emilia-Romagna e
dell’ITER pscarl e la carta dei suoli della collina e montagna
bolognese (scala 1:250.000 – 1994).
Il prodotto è stata la realizzazione di una carta della capacità
d’uso dei suoli provinciali articolata in otto classi :
I Classe: Suoli privi o con lievi limitazioni all’utilizzazione agricola;
possono essere utilizzati per quasi tutte le colture diffuse nella
regione senza richiedere particolari pratiche di conservazione
Il Classe: Suoli con moderate limitazioni, che riducono la scelta
delle colture e/o richiedono moderate pratiche di conservazione.
III Classe: Suoli con forti limitazioni che riducono la scelta delle
colture e/o richiedono speciali pratiche di conservazione.
IV Classe: Suoli con limitazioni molto forti che riducono la scelta
delle colture e/o richiedono una gestione molto accurata.
V Classe: Suoli che non presentano rischio di erosione, oppure
esso è molto trascurabile, ma hanno altre limitazioni ineliminabili
che restringono il loro uso principalmente al pascolo, alla
forestazione e al mantenimento dell’ambiente naturale.
VI Classe: Suoli con severe limitazioni che generalmente
restringono il loro uso al pascolo, alla produzione di foraggi, alla
forestazione e al mantenimento ambientale naturale.
VII Classe: Suoli con limitazioni molto severe che restringono il
loro uso al pascolo brado, alla forestazione e al mantenimento
dell’ambiente naturale.
VIII Classe: Suoli ed aree che presentano limitazioni tali da
precludere qualunque uso produttivo e che restringono il loro uso
a fini estetico-ricreativi e al mantenimento dell’ambiente naturale
Viene individuato ciascun elemento con un numero di
riconoscimento, poi la scheda fornisce dati sull’ubicazione
(località, altitudine, coordinate UTM), i dati catastali, tipologia,
specie, contesto storico in cui si colloca, data di rilevamento e
nome del rilevatore. È allegato inoltre materiale fotografico, e
schizzi di planimetrie dove viene indicato l’oggetto.
Il censimento non è completo, e secondo il tecnico dovrebbe
essere coperto circa il 80% del patrimonio.
L’aggiornamento e l’incrementazione della banca dati viene
effettuata su segnalazione, o in caso di sopraluoghi occasionali,
per il momento, non è prevista una campagna ad hoc.
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Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
L'articolazione della componente paesaggistica del territorio rurale
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Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
Capacità d’uso dei suoli
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Comune di Sasso Marconi
…..
Carta della
Vegetazione
tra Reno e
Samoggia
Scala 1:10.000
Piano Operativo
aree verdi
Provincia di
Bologna, Autorità
di Bacino, Regone
E-R, Comunità
montana Val
Samoggia e Area
Vasta Bazzanese
1992-1993
Carta della
Vegetazione
con itinerari
naturalistici
Parco
regionale
Monte Sole e
Contrafforte
Pliocenico
Il Comune possiede
una copia cartacea,
non ufficiale. Quella
della provincia nel
PTCP dovrebbe
essere questa carta
completata ma non
collaudata
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
(cartellina su
Contrafforte
Pliocenico)
PSC
CAIRE
La Carta è ancora in corso di elaborazione (fase di collaudo).
La Carta identifica: aree urbane,i parchi e i verdi residenziali, i
seminativi, le colture di frutteti, boschi di castagno, boschi
artificiali di conifere e rimboschimenti di latifoglio, pioppeti,
praterie, prati, arbusteti mediterranei, boschi ruderali, boscaglie
idrofili di alvei fluviali, boscaglie idrofili a latifoglie, boschi mesofili
a quercia e latifoglie, querceti xerofili submediterranei,
vegetazione erbacea di alvei fluviali, habitat rupestri con calanchi
e affioramenti litoidi.
Il territorio di fondovalle è trattato prevalentemente a seminativi,
frutteti, vigneti, colture orticole e vivai; nella parte collinare, si
individuano aree in prevalenza a querceto xerofilo
submediterraneo, prato e boschi mesofili submediterranei a
quercia e latifoglie miste, boschi di castagno sulle colline da
Sasso Marconi a Lagune, e a nord aree caratterizzate dalla
presenza di arbusteti a prugnolo e ginestra.
Carta vegetazionale dei parchi istituiti, redatta con l’approvazione
delle leggi regionali di istituzione dei Parchi in Emilia Romagna,
ritenuto strumento importante per la predisposizione dei piani
territoriali dei parchi e per la loro gestione. La metodologia
seguita per la redazione è stata fitosociologica. Per facilitare la
fruizione e la conoscenza degli aspetti vegetazionali più
significativi, la carta è stata integrata con alcuni itinerari
naturalistici.
Scala 1:25.000
Regione E.R.
1990
Analisi dello
stato di fatto
uso attuale
del suolo e
vincolo
idrogeologico
Scala 1:10.000
Variante generale
al PRG 1990
Il Comune possiede
una copia cartacea
Luogo di
conservazione
saletta
La carta è stata costruita dal confronto con tre carte: “carta
dell’uso reale del suolo” della Regione (1976-78), la carta del PUI
85 (elaborazione di fotointerpretazione di foto del 79) e una
cartografia forestale dell’88 del Corpo forestale dello Stato.
Il confronto con le tre carte ha fatto emergere la considerazione
che l’uso del suolo non è riconducibile in modo oggettivo, ma
desumibile dalla sovrapposizione di più letture, e che comunque il
risultato finale è influenzato dalla scopo al quale va finalizzata la
carta. La Carta di PRG, unendo il tema dell’uso del suolo con le
classi di aclività del terreno e il vincolo idrogeologico ha
supportato assieme ad altre analisi le scelte di pianificazione
Lungo il Reno sono privilegiate aree a colture agricole che si
estendono fino a dorsi vallivi minori; in destra e sinistra del Reno,
prevale la copertura a bosco ceduo con parti anche estese
caratterizzate da affioramenti litoidi; il contrafforte Pliocenico con
il suo dirupo e assetto geologico vegetazionale, costituisce un
ambito tutto particolare nel contesto collinare. Viene poi fatta una
lettura dei fattori fisici (altimetria, pendenza, litologia, esposizione,
clima) e fattori antropici (prodotti per il consumo interno, per il
mercato, attività per il tempo libero, urbanizzazioni e
insediamenti, tipi di interventi in agricoltura) che incidono
sull’assetto vegetazionale. In seguito all’analisi si è compiuta una
valutazione critica: si valuta ottimale la presenza del bosco e del
prato a pascolo (per garantire stabilità dei terreni) e anche la
fruizione che si ha del territorio (tempo libero, agriturismo)
appoggia tale assetto: si propone un ulteriore espansione delle
aree naturali individuando zone da destinare alla tutela
idrogeologica e da riservare alla produzione agricola.
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Comune di Sasso Marconi
1989
Carta Uso del
Suolo
Scala 1:25.000
PTPR
RegIone E-R
Il Comune possiede
una copia cartacea
Luogo di
conservazione
saletta
PSC
CAIRE
Carta derivata dalla Carta dell’uso reale del suolo realizzata negli
anni 76-78 dall’ufficio analisi e ricerche territoriali e Cartografia
della Regione
3. Bilancio ecologico
1991
Carta. Zone
fluviali raffronto
1884 (IGM),
1934 (IGM),
1979 (CTR)
Comune di Sasso
Marconi
Il Comune
possiede una
copia cartacea
delle tavole
Luogo di
conservazione
Cassettone
corridoio ingresso
Lo studio dell’evoluzione della zona fluviale fa parte del
documento “Indirizzi specifici per gli interventi relativi alla zona
fluviale Reno/Setta come individuata dalla variante 1990 e al
tracciato Autostrada A1 nuova Porrettana”. Viene fatto un
confronto tra le superfici e le variazioni altimetriche della golena.
4. Analisi Faunistica
1999
Progetto
Pellegrino –
Life 1998
Provincia di Bologna,
Consorzi di Gestione
Parchi (Corno alle
Scale, Gessi Bolognesi,
Calanchi
dell’Abbadessa, laghi
Suviana e Brasiamone,
Monte Sole), Riserva
naturale Bosco della
Frattona, Comunità
Montane (10 e 11),
Comuni (Imola,
Castoiglione, Loiano,
Monghidoro, Monzuno,
Pianoro, S. Benedetto,
s. Lazzaro, Sasso
Marconi)
Le specie
animali nel
territorio di
Sasso Marconi
Stefano Galli
Articolo Lipu
Il Comune
possiede una
copia cartacea
della sintesi del
progetto tra il
materiale Progetto
di massima per la
Valorizzazione
ambientale e
turistico ricreativa
del fiume Reno
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
Il Comune
possiede una
fotocopia
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
Il progetto, finanziato dalla Comunità europea, individua aree su
cui intervenire e sviluppare azioni nel senso più ampio. Per quanto
riguarda la fauna, il progetto si propone la tutela e la salvaguardia
degli habitat naturali e delle specie rare e minacciate dei Sic della
Provincia. Ricade tra questi, nel territorio comunale il Contrafforte
Pliocenico. Per ora è stato definito il Programma Operativo di
Attuazione del Progetto e sul territorio comunale sono stati
identificati (schede di azione C2 e C7 IT4050012): zone per
interventi di mitigazione dell’impatto delle strade sulla fauna
minore, zone per il recupero, la creazione la gestione di pozze per
gli anfibi, installazione e monitoraggio cavità per chirotteri forestali.
Sono individuati:
- habitat di interesse comunitario presenti
- specie di interesse comunitario oggetto di specifiche azioni
(uccelli, anfibi e rettili)
Sono previsti monitoraggi per lo studio della fauna.
L’articolo tratta in particolare l’avifauna, i mammiferi rettili e anfibi
presenti sul territorio comunale, fornendo dati sulla relazione tra la
loro presenza, lo stato ambientale e l’impatto dovuto alla presenza
dell’uomo. Per alcune specie viene fatta l’individuazione delle aree
dove vivono e nidificano (falco pellegrino, lanario).
Vi sono 140 specie di avifauna sul territorio, rispetto alle 283
presenti nella Regione.
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Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
5. Analisi dei Valori naturali e paesaggistici
2002
Proposta di
istituzione della
riserva naturale
orientata del
Contrafforte
Pliocenico
Ai sensi della L.R.
n.11 02/04/1988
Provincia di Bologna
2001
Tav B.4.1. Aree
di valore
naturale ed
ambientale
Scala 1:100.000
Quadro conoscitivo
PTCP
Provincia di Bologna
Parco dei Prati
di Mugnano
Il Comune
possiede tutti gli
elaborati cartacei e
informatizzati (pdf)
Sul parco ci sono
anche articoli e
vario materiale
nella cartellina
azzurra su
Contrafforte
Pliocenico
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
Il Comune
possiede il file .pdf
in CD
Luogo di
conservazione
in saletta
C’è una cartellina
che raccoglie
diverso materiale:
foto, articoli, stralci
di pubblicazioni
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
La proposta è costituita da una serie di allegati che comprendono:
ALLEGATO A “Relazione”: descrizione di comparti omogenei (per
caratteristiche naturali e geologiche, flogistiche, vegetazionali,
faunistiche ed ecologiche) ai quali è stata attribuita una classe di
qualità ambientale; indicazioni per la corretta gestione dei comparti
ALLEGATO B “Carta dell’analisi della qualità ambientale” scala
1:10000: è l’allegato cartografico alla relazione, dove sono
rappresentate le qualità ambientali (elevata, buona, media, debole)
e la sigla identificativa del comparto (interesse geologico, contesto
del contrafforte, aree tartufingene)
ALLEGATO C “Normativa”: sono indicate le finalità, il programma
e le modalità di gestione, le norme di tutela.
ALLEGATO D “Carta della proposta di istituzione della riserva
naturale” scala 1:10000: sono indicate le zonizzazioni ricadenti
all’interno della riserva, per le quali valgono le tutele indicate nella
normativa. Le zonizzazioni sono: zona di interesse geologico,
vegetazionale, faunistico, zona a carattere agroforestale, zona
dove è consentito l’attività di arrampicata.
ALLEGATO E “Particolare relativo ai confini della riserva in
prossimità dell’abitato di Livergnano” in scala 1:5000
È la carta di sintesi dei temi e delle questioni posti dall’art. A-17
della L.R. 20/2000. In essa sono riportati: aree boscate,
cespuglieti, praterie ed affioramenti litoidi (come individuati dalla
carta dell’uso del suolo della Regione E-R); rimboschimenti di
pianura, altri elementi d’interesse naturalistico e interventi di
ripristino ambientale e naturalistico (derivanti dal Piano degli Spazi
Naturali della Provincia); zone umide (come individuate dal
censimento dell’IBACN e dal Piano degli Spazi Naturali); laghi e
corsi d’acqua (come individuati dal PTPR e dal Piano degli Spazi
Naturali); zone di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e
corsi d’acqua (come individuati dal PTPR); terrazzi connessi
all’alveo (come individuati dal PTI); aree protette istituite e previste
oltre che i SIC e le ZPS (fonte: Regione E-R). Questa carta si
articola in tavole successive (B4.1.1, B4.1.2, B4.1.3) che
individuano più in dettaglio, le aree protette (nel territorio di Sasso:
riserva del Contrafforte Pliocenico come proposta di area protetta),
gli interventi di ripristino ambientale e naturalistico (nel territorio di
Sasso: con superfici maggiori o uguali a un ettaro finanziati con
Reg. CE 2078/92 Az. F1 e Reg. CE 2080/92 Misura 6, dati 1999),
Spazi naturali e seminaturali documentati funzionali alla
realizzazione di una rete ecologica (nel territorio di Sasso si
evidenzia come siano presenti ecosistemi sia a prevalenza
terreste che acquatica (lungo il Reno)
Parco agricolo non ai sensi di legge, di proprietà parte del Comune
di Bologna e parte di Manutencoop. L’area di estende sulla destra
idrografica del Reno da la località Pianazzo fino al confine con il
Parco del contrafforte Pliocenico;l’area è individuata come zona di
tutela naturalistica ai sensi art 25 art 19 PTPR. All’interno dell’area
del parco vi sono il campo nomadi a Pianazzo e la stazione
ecologica in prossimità dell’incrocio Via Ganzole-Via Vizzano.
Da una pubblicazione uscita con Repubblica vi è l’individuazione
cartografica del parco con l’indicazione dei punti di maggiore
interesse; nello stesso opuscolo, partendo da brevi cenni storici, si
specifica l’articolazione del patrimonio faunistico e vegetazionale. Il
parco è dotato di strutture per la sosta e di un bar.
Il tecnico del settore ambiente evidenzia come questo tema sia da
approfondire nel corso dell’elaborazione del PSC.
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Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
Aree di valore naturale ed ambientale
Tav B4.1.1
Tav. B4.1.2
Tav. B4.1.3
Proposta di Sic
per la Rupe Rio
Gemese
Manca materiale
C’è solo l’identificazione cartografica disegnata a mano su fotocopia CTR
Bologna –
Firenze
Direttrice
plurimodale
escursionistico
turistica
La ricerca produrrà
per le varie fasi
elaborati tecnici tra
cui cartografie GIS.
Il Comune al
momento ha solo
copia del piano di
lavoro; sono le
comunità montane
coinvolte le capofila
del progetto e
quindi anche le
referenti a cui
chiedere per
ulteriore materiale.
Attraverso un protocollo d’intesa dei comuni coinvolti (Bologna, San
Benedetto V. di Sembro, Sasso Marconi, Monghidoro, Monzuno,
Fiorenzuola, Scarperia Fiesole S. Piero a Sieve, Firenze Vaglia e le
comunità montane Cinque valli e Mugello), si propone uno studio di
fattibilità per la valorizzazione del percorso Bologna-Firenze a piedi,
mountain bike, bicicletta e con mezzi a motore attraverso il
riconoscimento della peculiarità e delle emergenze storiche artistiche,
nonché naturali e paesaggistiche. Vengono infatti proposti: censimento
delle risorse storiche, architettoniche, artistiche e delle emergenze
ambientali la realizzazione di una carta dei servizi, delle infrastrutture e
della viabilità, progettazione di nuovi itinerari, promozione attraverso sito
Web dedicato.
Materiale Cartaceo
e carte in autocad
Dall’analisi e studio del sistema fruitivo in relazione alla relativa
analisi tra ambiti territoriali, emergenze naturalistico-ambientali e
storico-testimoniali, (la bibliografia richiama, per il territorio di
Sasso, il piano Linea Gotica e il progetto pellegrino) il progetto di
fattibilità ha predisposto, a scala territoriale e all'interno di un
disegno unitario, l'individuazione di una serie articolata di tipologie
d'intervento finalizzate alla costituzione di una rete fruitiva storicoculturale negli ambiti di pertinenza dell’intero territorio della
Comunità Montana con particolare riferimento alle porzioni
territoriali ad elevata potenzialità turistico-ambientale.
Il progetto prevede la realizzazione di percorsi escursionistici,
sistemazione aree di sosta, cartellonistica e sistemi informativi, il
rimboschimenti ed arricchimento delle fasce vegetali a fianco di
infrastrutture lineari stradali e lungo i sistemi fruitivi principali con
funzione di riconnessione ecologico-ambientalee la riqualificazione
dei borghi rurali.
Le carte allegate alla relazione, in scala 1:25000 rappresentano la
Messa a rete dei principali sistemi escursionistici e carrabili per la
fruizione delle emergenze (tav1) e gli Interventi sul sistema fruitivi
ambientale.
Le tavole di piano contenendo indicazioni utili sui percorsi
(carrabili, pedonali, ciclabili, possono essere utili per l’analisi della
mobilità.
2001
Un piano
sistema per la
fruizione e
gestione
integrata degli
itinerari
culturali, storici
e ambientali
compreso fra
gli antichi
tracciati della
Flaminia
Militare e
Flaminia Minore
fino al confine
tosco emiliano
Comunità montana
11
- 10 -
Comune di Sasso Marconi
2000
Progetto Linea
Gotica
Comuni di Sasso
Marconi, Loiano,
Monzuno, Pianoro
Il Comune
possiede una
copia cartacea
della sintesi del
progetto tra il
materiale Progetto
di massima per la
Valorizzazione
ambientale e
turistico ricreativa
del fiume Reno
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
1996
Piano di
coltivazione e
di sistemazione
finale di un polo
estrattivo in
località S.
Gherardo –
Ricone
Oasi Sapaba
Il Comune
possiede una
copia cartacea
della sintesi del
progetto tra il
materiale Progetto
di massima per la
Valorizzazione
ambientale e
turistico ricreativa
del fiume Reno
Comune di Sasso
Marconi e Provincia
di Bologna
1994
Carta dei
sentieri
Scala 1:25.000
Comune di Sasso
Marconi e Comunità
montana Valli del
Savena e dell’Idice
Il Comune
possiede una
copia cartacea
PSC
CAIRE
Il progetto complessivo si pone come obiettivo la valorizzazione
delle tracce esistenti del passaggio della guerra, quali trincee,
postazioni, ricoveri, rifugi, ecc…, usati dagli eserciti belligeranti e
dalla popolazione, e pur non potendo interessare tutti i luoghi in
origine utilizzati (dato il loro elevato numero e la relativa
dispersione sul territorio), consente una visione d’insieme del
fronte così come era nella logica dei contrapposti schieramenti.
Nel Comune di Sasso sono state individuate in particolare
massicce postazioni difensive tedesche ed anche una zona delle
loro immediate retrovie.
Il piano consta di un’approfondita relazione storica sugli
avvenimenti bellici che interessarono nel 1944-45 i territori dei
Comuni di Loiano, Monzuno,Pianoro e Sasso Marconi, segue
l’indicazione della rete sentieristica che collegano le aree degli
interventi. Gli interventi ammessi e progettati praticamente
consistono nella ripulitura e messa in sicurezza delle aree e dei
percorsi per raggiungerle, prevedendosi al massimo opere in legno
trattato (parapetti, scale, ecc.), secondo i dettami dell’ingegneria
naturalistica.
Quest’area, come i laghetti del Maglio (non identificata da PRG),
fa parte di una serie di progetti di particolari ecosistemi lungo fiume
Reno che si collocano in un discorso più generale di parco
fluviale.
Lo studio, sull’area ubicata nella porzione nord-orientale del
Comune di Sasso Marconi in corrispondenza della località S.
Gherardo, analizza le condizioni ambientali attuali dall’area
interessata dall’intervento estrattivo per un raggio di 1000 m., con
particolare riferimento all’ambito idrogeologico e, per ciò che
concerne gli aspetti biologici, alle caratteristiche vegetazionali e di
utilizzo del suolo.
Il progetto definisce le caratteristiche progettuali di quest’area di
interesse naturalistico con l’idea di creare e gestire zone umide in
funzione della fauna acquatica ed in particolare dell’avifauna,
producendo contemporaneamente un miglioramento complessivo
dell’area dal punto di vista paesaggistico e da quello ecologico
aumentando la diversità ambientale e biologica dell’area e
utilizzandolo anche come centro di educazione ambientale da
realizzare mediante il recupero ambientale della costituenda cava.
La carta, oltre ad individuare i principali percorsi Cai, segnala
anche alcuni elementi di carattere storico e paesaggistico come
chiese e oratori, sorgenti, mulini, emergenze botaniche e
faunistiche.
- 11 -
Comune di Sasso Marconi
1991
Indirizzi
specifici per gli
interventi
relativi alla
zona fluviale
Reno/Setta
come individuata
dalla variante 1990
e al tracciato
Autostrada A1
nuova Porrettana
Il Comune
possiede una
copia cartacea
delle tavole
Luogo di
conservazione
Cassettone
corridoio ingresso
Comune di Sasso
Marconi
1990
Analisi delle
zone emergenti
dal punto di
vista
naturalistico e
paesaggistico
Variante generale al
PRG 1990
Il Comune
possiede una
copia cartacea
PSC
CAIRE
È una prima individuazione di indirizzi specifici in zona fluviale, che
ha come lontano riferimento la L. 183/89 in mancanza di altra
legislazione in merito, il cui processo è solo espressione
dell’autonomia comunale (carattere sperimentale dello studio).
Le finalità sono rinaturalizzazione e rifunzionalizzazione del fiume:
sono quindi individuati ambiti diversi: di riferimento funzionale, di
riferimento morfologico, fluviale in senso stretto e di studio vero e
proprio.
La Tav.2 Tipi d’intervento in scala 1:5000 individua gli interventi
connessi al sistema di mobilità (interventi alla viabilità, finalizzati
all’abbattimento di inquinamento acustico e atmosferico, restauro
paesaggistico), quelli finalizzati alla rinaturalizzazione del fiume
(assetto idraulico, conservazione della vegetazione, assetto
morfologico, invasi d’acqua) ed infine quelli connessi a temi
particolari (recupero di ex cave, di aree marginali per aree verdi
attrezzate, spazi per manifestazioni, aree di sosta).
Definendo zone di interesse naturalistico quelle nelle quali
meccanismi di formazione geologica o spontanei di evoluzione
dell’assetto floro-faunistico, originano ecosistemi o ambienti da
tutelare da dinamiche di degrado, si individuano: le pareti delle
argille plioceniche e di arenaria a destra del reno, il contrafforte
pliocenico, la valle del rio Torcella, la valle del rio Gemese e la
Rupe, la valle del rio Montepolo.
Definendo zone di interesse paesaggistico quelle che per
morfologia e riconoscibilità nel contesto hanno ruolo di elementi di
riferimento nella percezione visiva, si individuano, come elementi
specifici: i parchi delle ville e palazzi collinari, elementi arborei che
si identificano come segnali, ambiti di episodi significativi (chiese
sulle colline sottolineate da cipressi), piccole porzioni di terreno
fortemente caratterizzate.
- 12 -
Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
6. Analisi del sistema insediativo storico e analisi storico archeologica
2001
Tav. C.1.2.1
Insediamenti e
infrastrutture
storici del
territorio rurale
1999
Sasso Marconi
città etrusca?
Tra miti, leggende, e
realtà. Qui si narra la
storia di Carenna
M. Rubini
Clueb ed.
1990
Analisi
dell’evoluzione
dei modelli
insediativi
Variante generale al
PRG 1990
In formato pdf
Il Comune ha la
copia della
pubblicazione
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
Il Comune
possiede una
copia cartacea
(relazione ed
elaborati)
Parte del materiale
nel cassettone
corridoio ingresso e
in parte non
recuperato
La carta individua nel comune i centri storici di Sasso Marconi (58)
e Fontana (62) i nuclei non urbani di rilevante interesse storico di
Colleameno (51) e Palazzo Rossi (52), il nucleo di Iano (64) di cui
è in corso un approfondimento, ed infine l’indentificazione delle
principali Ville storiche di villa Benacci (38), Albani (39), Ghisiliera
(49). Come viabilità storica extraurbana è indicata la Porrettana
classificata "Carreggiabile" dalla Carta Storica Regionale del 1999
e "A fondo artificiale Cat. 2 e 3 " dall’IGM di primo impianto del
1892. È in corso di l’aggiornamento da parte della Soprintendenza
Archeologica, dei vincoli L 1089/39, vincoli PTPR, nuove aree
d'interesse archeologico da tutelare ai sensi dell'art. A8 LR
20/2000.
Nel testo è contenuta una carta che può essere utile per l’analisi
storico archeologica, dove sono individuati, divisi per periodo
(eneolitico terzo età del bronzo, periodo villanoviano o
protoetrusco, periodo etrusco, periodo romano), sepolcri, fornaci
abitazioni, luoghi di culto, terme e acquedotti luoghi di transito.
Il PRG 1990 si è avvalso di diversi elaborati per questa analisi:
B. riproduzione fotografica del catasto Boncompagni o
Napoleonico (1770-1790),
C. riproduzione fotografica del catasto Pontificio o Gregoriano
1811-1814 con rettifiche del 1885-1910),
D.
trasposizione
del
catasto
Boncompagni
sull’
aerofotogrammetrico 1988 (scala 1:10000),
E. trasposizione del catasto Pontificio sull’aerofotogrammetrico
1988 (scala 1:5000).
L’analisi ha evidenziato la sostanziale difformità fra il modello
insediativo attuale (di fondo valle) e il modello dei secoli precedenti
caratterizzato da edilizia diffusa, sebbene tale radicale modifica
non abbia comportato uno stravolgimento dell’assetto del territorio
(ad es. dell’assetto idraulico).
Se l’assetto morfologico, idraulico e infrastrutturale, non sono
cambiati, l’assetto insediativi si è modificato in seguito al
modificarsi dell’assetto economico occupazionale. Se oggi sistema
insediativo legato al sistema produttivo, dalle carte storiche si
evince che tra il ‘700 e l’800 il tessuto insediativo era fortemente
connesso all’agricoltura, dove i pesi insediativi si distribuivano
piuttosto omogeneamente fatto salvo alcune concentrazioni più
evidenti individuate da toponimo o complessi chiesa cimitero (ruolo
comunitario ma anche paesaggistico) di riferimento. Da queste
valutazioni sono individuate le tipologie insediative prevalenti: casa
colonica+stalla-fienile in calibrato rapporto con territorio (bosco,
colture, allevamento) i mulini lungo i corsi d’acqua e rari edifici
“ricettivi” lungo la strada maestra saragozza, unici edifici
funzionalmente diversi in questo conteso. Lungo la valle del Reno
l’organizzazione agricola non sempre è rapportata a insediamenti
locali ma si configurano come espansioni di ricche famigli
bolognesi (residenze alternative a quelle di città con attività anche
“ricreative e culturali) che si configura nella tipologia dei palazzi e
delle ville piuttosto articolata (tra ‘500 e ‘700) fino a diventare
“borgo” (es. Palazzo Rossi e Colle Ameno), insediamento che si
prolunga nei parchi.
- 13 -
Comune di Sasso Marconi
Carta delle
architetture
fortificate della
Provincia di
Bologna
PSC
CAIRE
Estratti fotocopiati
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
Sono riportate Palazzo Rossi e la casa a Torre di Rasiglio
entrambe identificate come castello/rocc.
Provincia di Bologna
Elenco per zone
dei ritrovamenti
archeologici
Le Cavità della
Rupe
Comune di Sasso
Marconi
Fotocopie delle
prime segnalazioni
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
Opuscolo e carte
dei rilievi a diverse
scale
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
È in corso una ricerca per la redazione della Guida Turistica di
Sasso Marconi che attraverso elenchi, per zone, individua i
ritrovamenti archeologici fatti e fornisce le fonti bibliografiche di
riferimento. Si sono scelti i ritrovamenti di cui ancora vi è qualche
traccia e per il momento è completo l’elenco relativo alla zona al
confine con il Comune di Marzabotto.
Non è materiale cartografato o individuato con una qualsiasi
rappresentazione sul territorio.
La pubblicazione presenta il lavoro di rilevazione e ricerca fatto
dall’Unione Speleologica Bolognese e dal Gruppo Speleologico
Bolognese sulla Rupe, elemento naturale che nel tempo ha
cambiato aspetto per i crolli subiti e per opera dell’uomo. Oltre alla
descrizione delle grotte e cavità (rilevate e riportate in cartografia)
vi sono alcuni cenni storici e sulla fauna che vive nell’habitat:
7. Analisi degli edifici storici
1993
Repertorio dei
beni storico
architettonici
nel territorio
provinciale
Il Comune possiede
una copia
cartacea
PTI
Provincia di Bologna
1990
Analisi del
patrimonio
edilizio di
valore storico
Variante generale al
PRG 1990
Il Comune possiede
una copia
cartacea (relazione
ed elaborati F e G)
È in corso
l’informatizzazione
delle scheda, ma
non individuazione
su cartografia
Vi è la scheda tipo per l’atlante dei centri storici, esemplificata
proprio con il centro di Sasso Marconi (dati su pop. storica dal
1871, breve storia del centro, carte storiche, individuazione su
CTR di elementi qualificanti il territorio, materiale fotografico, fonti
e bibliografia). Vi sono inoltre le carte in scala 1:100.000 dei:
- centri storici disciplinati dal PTPR,
- beni attinenti all’architettura signorile
- beni attinenti all’architettura religiosa
- beni attinenti all’architettura fortificata
- beni attinenti all’architettura della produzione e delle
infrastrutture
- beni attinenti all’architettura rurale
Per le fonti, gli elaborati di riferimento sono quelli indicati per
l’analisi del sistema insediativo storico (elaborati B., C., D., E.,) e
gli edifici censiti e classificati sono rappresentati nella tav. 2 scala
1:10000 del piano
Le schede contengono informazioni sulle localizzazione
(indirizzo), l’uso originario, l’uso attuale, il numero di appartamenti
e di piani, lo stato di conservazione, gli elementi originali e la
presenza di incongruenze, la classificazione temporale e del
valore dell’edificio; c’è poi un disegno schematico dell’aggregato,
notizie storiche e fonti (se esistenti), l’individuazione sulle carte
storiche, alcune foto.
Le date dei rilevamenti vanno dal 1987 al 1989 e con una recente
variante sono stati inseriti alcuni nuovi edifici.
8. Materiale indicato dall’IBACN
Aereofoto IGM 1937(v. del Reno forse non completa del comune)
Aereofoto raf 1944
Antichi edifici della montagna bolognese pubblicazione di
Fantini
Tavolette IBACN degli insediamenti storici (scala 1:25.000)
Foto aerea 1954
IGM di 1 impianto
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Copia fotografica
Copia fotografica
Comune????
Comune????
informatizzata
Da reperire ????
Copia cartacea
Copia fotografica
Copia cartacea
Reperire all’IBACN
Reperire all’IBACN
Reperire all’IBACN
Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
Memorie dei siti Ctr con trasposizione del Catasto Gregoriano
informatizzata
Carta dei beni culturali 1978 elaborata dalla provincia
Copia cartacea
Carta austriaca
Informatizzata
RER
Reperire in
Provincia
Reperire in
Provincia ????
Reperire in
Provincia o IBACN
9. Alcuni dei testi storici reperibili in Biblioteca a Sasso Marconi:
L. Fantini, “Antichi edifici della montagna bolognese”, Alfa ed. 1972
Testo in due volumi che ricostruisce il patrimonio edilizio antico attraverso materiale
fotografico. Per il comune di Sasso Marconi individua Badolo (p.98), Iano (p.304) e Lagune
(p.310) nel vol.1 Pontecchio (p.314), Rasiglio (p.338), Sasso Marconi (p.393), Scopetto
(p.407), Vizzano (p.527) nel vol.2.
A. Martelli, “Mongardino storie e leggende nell’appennino bolognese”, Overseas ed., 1973
Partendo dai cenni storici si arriva a definire il nucleo originario della parrocchia; nell’ultima
parte sono descritti usi e costumi.
G. Bertocchi, “Guida del Comune di Sasso Marconi”, Atesa ed., 1974
Contiene diverse informazioni di tipo storiche, ma anche dati demografici, dati complessivi
su attività artigianali e di aziende agricole riferiti alla data di pubblicazione della guida.
Cartografia IGM in scala 1:5000 del capoluogo con servizi principali e sorta di Carta
Turistica in scala 1:25000 molto schematica.
“Carta dei Beni Culturali e naturali della Provincia di Bologna” Alfa ed. 1977
Il materiale riguardante il comune di Sasso è reperibile a pag 261
G. Cuppini, A.M.Matteucci, “Ville del bolognese”, Zanichelli ed., 1982
Studio sulle ville di tipo architettonico e tipologico, ma anche sul patrimonio pittorico, il tutto
con una buona documentazione fotografica. Nel comune di Sasso Marconi sono individuate
Villa Benacci (48), La Melana (49), Villa Albani (50), Palazzo Rossi (51).
P. Guidotti, “Colle Ameno” Comune di Sasso Marconi, inchiostro blu, 1986
AA.VV, “Dal Sasso a Marconi tra storia e mito” Bolelli ed., 1995
Foto storiche e cenni storici su Sasso Marconi prima e dopo il crollo della Rupe.
M. Rubbini, “Il borgo del Sasso tra medioevo e contemporaneità. Tra giardini e palazzi, traghettie
osterie”, Costa ed., 1999
Contiene estratti di piante del 1635 dove sono indicate le chiese soggette alla vicaria di S.
Stefano di Pontecchio, del catasto Buoncompagni e di quello Gregoriano, cartoline e
immagini di inizio secolo, schizzi in pianta del Borgo tratti dal “Cabro di disegni di
Sebastiano Bertelli 1697”. Emerge così il quadro evolutivo del Borgo dei Ranuzzi.
A. Giacomelli, “Ambienti naturali e società umane lungo il corso del Reno. Quadri originari ed
evoluzione storica”, Centro Stampa Provincia di Bologna., 1997
Progetto del parco del Reno dalla foce all’alto Appennino. La valle collinare Tra Sasso e
Casalecchio. Questo Capitolo descrive le tipologie presenti sul territorio, in funzione della
composizione sociale e del tipo di impostazione legata alla organizzazione fondiaria (casemezzadri, borghi-braccianti, ville padronali come centri aziendali ma anche delizie
suburbane). Viene evidenziato il dialogo collina-campagna-acqua.
S. D’Altri, “Sasso Marconi e dintorni. Guida delle chiese e degli oratori”, Costa ed., 1999
Testi sul santuario del Sasso, foto storiche, piante.
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Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
AA.VV “La Collina e la montagna dall’Idice al Samoggia ” in “Bologna e i Comuni della Provincia
dal Santerno al Panaro nella storia, nell’arte e nella tradizione” Provincia di Bologna
Sono dedicati a Sasso Marconi paragrafi sulla storia del territorio comunale, della Rupe, di
Colle Ameno, nonché brevi note su Ville, Palazzi ed Oratori
IBACN, “Insediamento Storico e Beni Culturali. Montagna Bolognese” RER
Tavolette tematiche sui Comuni: riguardo al territorio di Sasso Marconi sono riportate
ricerche e rilevamenti storici, mettendo in evidenza l’evoluzione della valle del Reno dalle
origini preistoriche all’età romana
M. Bellini Caianiello, “Dalle parti di Monte Adone. Brento, Monterumici, Badolo, Battedizzo
raccontano”, Costa ed.
Raccolte di ricordi dei paesi tra i primi novecento e il dopoguerra
Grisiglieri, Colle Ameno, Testo del 1700 circa
Ghirardacci, Historia…..
O. Facchini, I. Bentivogli “Andar per chiese e Castelli”, ed. Renografica
Tesi di laurea su temi architettonico-ambientali reperibili in Biblioteca a Sasso
Marconi:
R. Lolli, T. Pazzaglia “Un parco, un museo, una torre: recupero in Sasso Marconi, di un’area di
valore paesaggistico e inserimento ambientale di manufatti idraulici per Acoser” fac. di Ingegneria
di Bologna ESTRATTO (1993)
Proposte progettuali per la sistemazione e la riqualificazione ambientale dell’area della
Centrale di potabilizzazione delle acque del Setta: analisi storico ambientale, linee di
intervento e progettazione del museo dell’acqua.
M. Cesari, M. Corrado, “La valle del Reno tra Sasso Marconi e Casalecchio: risorse ambientali e
di progetto” fac. di Architettura di Firenze ESTRATTO (1993)
Un progetto di recupero ambientale e per la restituzione al fiume delle aree di pertinenza
interessate ad attività produttive (cave, lavorazione di inerti) o ad attività marginali (orti,
campi nomadi). La proposta di un “corridoio ecologico” di collegamento tra collina, città
pianura, aree verdi e parchi naturali dell’Appennino (ampia Bibliografia)
C. Fontanelli “Riqualificazione dell’ambito fluviale del fiume Reno fra Casalecchio di Reno e Sasso
Marconi” fac. di Architettura di Ferrara A.A. 1997/1998 (Da Acquisire)
Un’indagine analitica della Valle del Reno tra passato e presente, sulle diverse aree da
recuperare dalla confluenza con il Setta al Parco Talon con ipotesi progettuali per la
sistemazione
M. Rubbini “Le ville del Borgo e della Fontana al Sasso” in storia dell’architettura, DAMS Bologna,
A.A. 1997/1998
Una lettura molto articolata di alcune delle più note emergenze architettoniche del Sasso (le
ville Fontana, Achillini Ranuzzi) analizzate sia per le loro valenze culturali e sociali che per
peculiarità degli edifici. Fonti: estimi catastali, atti notarili, cronache disegni e vedute,
ricerche d’archivio sui fondi delle famiglie proprietarie (parte delle considerazioni della tesi
in testi pubblicati dall’A.C.
C. Mazzoni “La proprietà contadina nel Bolognese tra 400 e 700 quattro comunità di collina” fac. di
Economia e Commercio di Bologna A.A. 1997/1998
Studio dei “Comuni rurali” di Mongardino, Lagune, Pontecchio e Montechiaro ed in
particolare sulle loro caratteristiche socio-economiche nel corso dei quattro secoli
analizzati.
- 16 -
Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
10. Analisi delle dotazioni tecnologiche infrastrutturali
2001
Tav. D.2.4.1
Individuazione
dei generatori
di campi
elettromagnetici
(tav D.2.4.2, tav. In formato pdf
D.2.4.3, tav.
D.2.4.4)
Scala 1:100.000
Quadro conoscitivo
PTCP
Provincia di Bologna
La carta individua le attuali sorgenti elettromagnetiche (impianti
radio televisivi, linee e cabine di alta e media tensione, antenne di
telefonia mobile) così come acquisite dalle aziende elettriche dei
tracciati degli elettrodotti, dal catasto delle stazioni radio-base
realizzato da A.R.P.A. e dal database del Ministero delle
Comunicazioni in merito alle autorizzazioni degli impianti
radiotelevisivi rilasciate dal medesimo ente.
Le Tav. D.2.4.2, Tav. D.2.4.3 e Tav. D.2.4.4 individuano il
potenziale impatto sul sistema insediativo e sulla popolazione
residente dando la distribuzione sul territorio dei recettori sensibili,
quali aree scolastiche, sanitarie,aree verdi e della popolazione.
Linee elettriche
2001
Catasto delle
linee e Impianti
elettrici
In formato cartaceo
Informatizzazione a
Pisani 0516308235
In seguito all’adempimento dell’art 15 comma 3 L.R.30/2000, Enel
ha inviato al comune in forma gabellare, l’elenco complessivo delle
linee ed impianti 132KV eserciti. Su CTR 5000 ha inviato la mappa
completa delle reti di distribuzione AT, dove sono indicati anche gli
impianti AAT/At eserciti da Terna, FS, Altri. Il comune è
attraversato da 5 elettrodotti (2 Enel, 2 Terna 1 FS) e una cabina
primaria enel.
Manca, ma la
provincia ha
tracciati
informatizzati in
formato shape file
Vi sono sia i tracciati ad alta che quelli a media tensione, e le
rispettive cabine.
In formato cartaceo
Le ferrovie dello stato Spa, in data 9/11/1994 hanno inviato il
tracciato delle linee elettriche primarie a 132 KV presenti nel
territorio comunale; l’individuazione è su fotocopie A4 della CTR.
Tracciati
informatizzati in
formato shape file
reperita dalla
Provincia di
Bologna
La provincia ha informatizzato la localizzazione degli impianti di
telefonia mobile dei principali gestori. Il comune di Sasso invece
possiede solo parte di documentazione cartacea riferita a richieste
di concessioni per impianti già realizzati (stazione radio alla Rupe,
Nokia Blu presso l’autostrada A1 di Pontecchio, stazione a Poggio
Casetto, stazione Omnitel a Borgonuovo
Enel
Catasto delle
linee e Impianti
elettrici
Provincia di Bologna
1994
Linee elettriche
primarie a
132KV di
proprietà di FS
Scala 1:25.000
Telefonia mobile
Catasto
Impianti
telefonia mobile
Provincia di Bologna
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Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
Linee elettriche
Antenne per la telefonia mobile
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Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
Stazione ecologica
Progetto per la
realizzazione di
una stazione
ecologica
Elaborati esecutivi
del progetto
Comune di Sasso
Marconi
La stazione è realizzata in prossimità del centro abitato del
capoluogo, su via Vizzano in area agricola di proprietà privata
(zona T del PRG, priva di emergenza), ed è impostata per trattare
il materiale verde proveniente da un bacino di utenza composto
dal Comune di Sasso e limitrofi (circa 20000 ab. per la raccolta
differenziata e 30/40000 ab. Per il compostaggio del verde), con lo
scopo di eliminare il proliferare di una miriade di microdiscariche.
L’area sarà di 6500 mq con possibilità di futuri ampliamenti.
L’obiettivo è quello di riuscire a raccogliere circa il 40% del
materiale raccolto, pari a circa 4146 T (su un totale di 10100 T)
11. Rapporto sullo stato dell’ambiente
2002
2 Rapporto
sulla stato
dell’ambiente
Provincia di Bologna
Cartaceo e su CD
in formato pdf
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
Il rapporto descrive, per aree tematiche, le pressioni, lo stato
dell’ambiente, e le risposte che si intende dare a livello provinciale.
Tra le pressioni vi sono indicatori descrittivi delle attività produttive
e agricole, dell’uso del suolo, dei trasporti e della mobilità, dei
consumi energetici, dei consumi idrici, delle emissioni in
atmosfera. Gli indicatori dello stato riguardano il clima, l’aria, le
acque, il suolo, la natura e la biodiversità,le radiazioni, il rumore, i
rifiuti e l’energia. Per ciascun indicatore, selezionato in base
all’efficacia
(proporzionale
all’importanza
del
fenomeno
rappresentato, all’efficienza (possibilità di metterlo in relazione con
altri indicatori, per il perseguimento delle politiche), e alla
disponibilità dei dati (legata a tempi e costi di riperimento per
costruire l’indicatore), vengono fornite diverse informazioni:
descrizione, scopo, livello di dettaglio geografico, unità di misura,
fraquenza di aggiornamento, metodo di calcolo, fonte, serie dei
dati, problematiche intrinseche, documenti di riferimento,
riferimenti normativi, target, altri indicatori correlati, modalità di
rappresentazione, interpretazione e valutazioni.
Reflui
2001
Sch. C.1.7.8
Scheda tecnicodescrittiva del
sistema di
smaltimento dei
reflui: ambito
savena
Quadro conoscitivo
PTCP
Provincia di Bologna
In formato pdf sul
cd 1 del quadro
conoscitivo del
PTCP
Il sistema delle reti di smaltimento dei reflui serve attualmente
buona parte del territorio urbanizzato, lasciando privo del sistema
di raccolta solo l’11% della popolazione, prevalentemente in realtà
nelle quali non sono previste nuove quote insediative.
La raccolta ed il trattamento dei reflui sono affidati a 2 principali
sistemi: la rete che serve il capoluogo e la località di Fontana, alla
quale si allacceranno anche Cinque Cerri, Allocco del comune di
Marzabotto e Vado del comune di Monzuno, che afferisce
all’impianto di depurazione ubicato a Sasso Marconi; la rete che
serve le località di Pontecchio e Borgonuovo, alla quale si
allacceranno anche Borghetti e Palazzo Rossi, che verrà collegata
al collettore di Casalecchio che invia i reflui al depuratore di
Bologna, previa dismissione dell’impianto di Borgonuovo.
Sono in progetto l’allacciamento di alcune delle località oggi non
servite, la sostituzione delle condotte soggette a perdite o
sottodimensionate, ed il potenziamento della capacità depurativa
dell’impianto ubicato nel capoluogo. Con la progettazione di tali
infrastrutture, si ritiene di poter valutare il sistema di smaltimento
dei reflui del Comune di Sasso Marconi complessivamente di
livello BUONO. Un giudizio più puntuale sulle località è
rappresentato dalla Tav. C.1.7.3 Sintesi dello stato di efficienza dei
sistemi di raccolta e trattamento dei reflui (in scala 1:100000) dove
si evidenzia che i centri di fondo valle hanno un giudizio buono,
mentre quelli minori e sparsi sono tra il cattivo e pessimo.
- 19 -
Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
Acustica
1996
Dati su
inquinamento
acustico
Da quanto risulta da
tabelle del Quadro
conoscitivo del
PTCP
I rilievi sono
contenuti nel
materiale del PGTU
Nell’ottobre 1996 è stato fatto un rilievo sull'inquinamento acustico
per ogni fascia oraria (punta e morbida del traffico), con gli
strumenti posti ad 1 m. dalla facciata degli edifici e a 1,5 m. di
altezza dal suolo
(9 sezioni di rilievo)
Inquinamento atmosferico
1999 - 2002
Campagne di
rilievo benzene
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
Arpa
2000 - 2001
Rapporto sulla
qualità dell’aria
della Provincia
di Bologna
Provincia di Bologna
Ottobre 2001
Indagine
esposizione
Benzene nelle
scuole di prima
infanzia
Dicembre 2002
Febbraio 2003
Dati BTX
Fotocopie delle
tabella riguardanti i
dati del territorio di
Sasso; è possibile
avere copia del
dossier dalla
provincia (settore
ambiente)
Ci sono anche la
relazione annuale
del Comune di
Bologna 2000 e il
rapporto provinciale
1999
Si sono individuati, anche cartograficamente, 8 punti di
campionamento (nel 1999 due punti, via Cartiera a Borgonuovo e
via Achillini, sono diversi da quelli del 2000e del 2001, sostituiti da
via Albani a Borgonuovo e Loc. 5 Cerri.). I dati del monitoraggio
sono fatti per il benzene, toluene, etilbenzene, xilene, 1.3.5 TMB,
1.2.4 TMB e 1.2.3 TMB
Sono riportati:
• Carte delle immissioni di CO, NOx, COV, PTS, SOx dovute alle
attività produttive
• Valori del benzene
• Dati sulla popolazione esposta a PM10
• Dati su benzene, toluene, etilbenzene, xilene, 1.3.5 TMB, 1.2.4
TMB e 1.2.3 TMB relativi ai diversi periodi di rilevamento
• Valori di BTX monitorati da campionatori nelle scuole
Nel documento vengono indicate politiche e azioni volte a
migliorare la situazione attuale (progetti per nuove residenze non
esposte, riduzione/rinuncia a nuove strade, estensione di aree a
traffico limitato, incentivi a trasporto su ferro provenienti da oneri di
urbanizzazione, investimenti per l’abbattimento delle emissioni
industriali, nuovi provvedimenti per la gestione dei trasporti) con
scadenze temporali diverse: provvedimenti urgenti, a breve, medio
e lungo periodo.
Nell’ultima parte del documento ci sono riportate le linee guida di
riferimento della comunità europea.
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
Sono state individuate in provincia 75 scuole oggetto dei
rilevamenti e per il comune di Sasso Marconi le scuole materne di
Borgonuovo in via Albani, a breve distanza dalla Porrettana e di
Grimaldi in via Porrettana, nel centro del capoluogo dove il traffico
è medio. I risultati dovevano essere pubblicati in un rapporto finale
della provincia a due mesi dal rilevamento.
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
Sono stati trasmessi i dati relativi alle campagne di controllo della
qualità dell’aria aggiornati al dicembre 2002 e a febbraio 2003
- 20 -
Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
Acqua e sorgenti
1998
Prima indagine
sulle acque
sorgive per un
piano di tutela
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
Studio sulle sorgenti “libere”, non connesse ad un sistema
acquedottistico, di cui sono stati controllati i parametri chimico fisici
per permetterne la classificazione secondo il D.L. 105/92. Le
attività condotte con la ricerca sono state: censimento delle
sorgenti, analisi dei campionamenti, valutazioni, identificazione
delle fonti più interessanti. Per ogni sorgente vi è una scheda dove
sono indicate: localizzazione (con CTR), cenni storici,
caratteristiche dell’acqua e giudizio sulla qualità. Nel comune di
Sasso Marconi sono state individuate 12 sorgenti appartenenti al
bacino idrografico del Reno e del Setta. Per due di queste sorgenti
(a Fontana e a Fosso del Diavolo)si ritiene opportuno avviare
specifiche azioni di tutela e valorizzazione in accordo con gli enti
territorialmente interessati e in primo luogo condurre analisi più
approfondite da quelle effettuate dal documento.
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
Il piano si pone l’obiettivo di definire le condizioni idonee allo
sviluppo di un sistema energetico ambientale provinciale che dia
priorità alle fonti rinnovabili e al risparmio energetico. Attraverso lo
studio del sistema energetico attuale (gli impatti sono calcolati
sulla base delle emissioni in atmosfera) sono definiti gli obiettivi di
sostenibilità al 2010 e le azioni e gli strumenti necessari per
raggiungere tali obiettivi. Dall’analisi spaziale che parte dai dati
comunali, sono state descritte le dinamiche a livello di bacini.
Provincia di Bologna
Energia
2002
Piano
energetico
Ambientale
provinciale –
Rapporto di
sintesi e Piano
d’azione
Provincia di Bologna
- 21 -
Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
12. Analisi aree produttive
2002
Valutazione
dell’estensione
delle aree di
danno esterne
allo
stabilimento
Ciba
2001
Sch. C.1.4.2.10
Principali
caratteristiche
degli ambiti
produttivi
comunali e
sovracomunali
censiti per il
progetto
Atlante:
Pontecchio
Marconi
Relazione tecnica
prodotta
dall’azienda
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
In formato pdf sul
cd 1 del quadro
conoscitivo del
PTCP
Lo stabilimento è soggetto agli obblighi degli art. 6 e 7 del D.Lgs
334/99
La relazione contiene informazioni sull’inviluppo delle aree di
danno per categoria di effetti e secondo quanto prescritto dal D.M.
09/05/2001 con le classi di probabilità di ogni singolo evento.
Alla relazione è stata allegata la carta degli scenari di incidentali
connessi con la presenza di ammoniaca anidra
La scheda illustra informazioni di tipo generale, ambientale e
infrastrutturale dell’area produttiva sovracomunale di Pontecchio
Marconi, prevalentemente di tipo manifatturiero consolidato
classificato dal PTCP come B1, dove si segnala la presenta di
insediamenti produttivi a rischio.
Si evidenzia la mancanza di un sistema di depurazione e di
smaltimento dei rifiuti, mentre si segnalano solo rallentamenti
saltuari sulle principali reti di collegamento.
Da un colloquio con tecnici comunali si è evidenziata la difficile
accessibilità dalla stazione Fs di Pontecchio che verrà risolta con
la realizzazione di un sottopasso ferroviario, nell’ambito dei lavori
collegati alla variante di valico.
Quadro conoscitivo
PTCP
Provincia di Bologna
- 22 -
Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
13. Analisi del sistema infrastrutturale della mobilità
2002
Corografia lotti
1 e 2. tracciato
approvato e di
variante
Scala 1:20.000
Progetto definitivo
della Variante di
Valico
Il comune ha copie
cartacee
Luogo di
conservazione
Ufficio Ambiente
Tra i diversi elaborati che il comune possiede della variante di
valico, alle più diverse scale di dettaglio, fino a 1:200; questa carta
mette in evidenza le principali modifiche che riguardano da
Borgonuovo verso il Setta (dal km 199 al 211): il nuovo innesto via
Cartiera-Porrettana, la sistemazione di via Cral, la viabilità in prop.
Bevilacqua, il nuovo sottopasso ferroviario di Pontecchio, via
Vizzano, la sistemazione dello svincolo Sasso Marconi/SS.64, il
nuovo cantiere Cave Reno, il nuovo innesto sulla SS 325 e la
sistemazione dello svincolo Sasso Marconi/SS. 325. Sono
evidenziate anche le aree di cantiere e i campi base.
Società Autostrade
2001
Tavola 1 del
Piano generale
del Traffico
“Scenario
obiettivo”
Scala 1:2000
Il comune ha copie
su carta
Luogo di
conservazione
Saletta
Piano Urbano del
Traffico
Comune di Sasso
Marconi
2001
Progetto piste
ciclabili lungo
fiume e
Progetto piste
ciclabili fuori
fiume
Progetto
paesaggistico di
restauro e
valorizzazione
ambientale interventi
non causa effettoprogetto preliminare
Il Comune ha la
relazione e due
tavole su carta
Società Autostrade
2001
Tav. C.2. Sul
servizio
ferroviario
metropolitano
SFM
Quadro conoscitivo
PTCP
Provincia di Bologna
In formato pdf sul
cd 2 del quadro
conoscitivo del
PTCP
La Carta dello scenario obiettivo da realizzarsi a regime in un
periodo di 24-48 mesi individua una prima classificazione delle
strade del capoluogo esistenti ai sensi del nuovo codice della
strada, le piste ciclabili previste dal PRG o da progetti esistenti,
quelle previste dal piano e i tratti esistenti, le zone 30 e i principali
parcheggi per i quali è indicata anche la capacità di posti auto. Il
progetto prende anche atto dei nuovi collegamenti previsti tra via
dello Sport e via Castello, tra via Bettini e via del Lavoro/via
Stazione.
Partendo dalle previsioni del PRG 1990, con i finanziamenti della
L.R 208/91 il Comune ha realizzato una prima tratta di piste
ciclabili lungo il Reno (circa 1 Km) e questi progetti, finanziati con
variante di valico, provvedono alla realizzazione degli interventi,
cosi come previsti da PRG o con modeste modifiche di tracciato
(non rappresentano variante). Per ogni tratto previsto, sono
indicate le caratteristiche e i costi dell’intervento. Per entrambi i
progetti vi sono una cartografia al 1:25.000 di inquadramento, in
scala 1:10000 sono individuati i tronchi con caratteristiche
omogenee.
Il sistema delle piste ciclabili rientra in un quadro più ampio inserito
nel Progetto di valorizzazione ambientale e turistico ricreativa del
fiume Reno che coinvolge diversi soggetti (Provincia, Autorità di
Bacino del Reno, Parco Storico Regionale di Monte Sole, Parco
Regionale del Corno alla Scale, Parco Regionale dei Laghi di
Suviana e Brasiamone, Comunità montana Alta e Media valle del
Reno, i Comuni di Bologna, Casalecchio, Sasso Marconi,
Marzabotto, Vergato, Grizzana Moranti, Gaggio montano, Castel di
Casio, Porretta Terme, Granaglione).
Sulla linea Bologna-Pistoia, nel tratto compreso nel comune di
sasso il cadenzamento del SFM è alla mezz’ora (fino alla stazione
del Capoluogo), il numero di treni al 1999 è 38 a Sasso Marconi 36
a Borgonuovo, 4 a Pontecchio con un tasso di utilizzo
passeggeri/treno pari rispettivamente a 29, 8, 20 e una
frequentazione della stazione di passeggeri/giorno pari a 1053,
286 e 81. I livelli delle dotazioni per l'interscambio fra SFM e rete di
trasporto privato sono elevati nella stazione di Sasso Marconi e
mediocri nelle altre due stazioni, mentre per l’intercambio con la
rete di trasporto pubblico sono assenti per le stazioni di Pontecchio
e Borgo nuovo, ed elevate nella stazione del capoluogo. Le
Potenzialità di sviluppo urbano degli ambiti delle fermate SFM
sono da verificare (a video troppo piccole)
- 23 -
Comune di Sasso Marconi
2001
Tav. C.2. dei
flussi rilevati
sul territorio
provinciale dal
1996 al 2001 veicoli totali e
pesanti
Quadro conoscitivo
PTCP
Provincia di Bologna
2001
Carta del
censimento
della viabilità
minore nel
territorio
provinciale
CAIRE
In formato pdf sul
cd 2 del quadro
conoscitivo del
PTCP
Sono rappresentati i rilievi di traffico effettuati sul territorio nella
fasce orarie 7,00 - 8,00 e8,00 - 9,00, negli ultimi cinque anni,
mantenendo la distinzione dell'anno di rilievo e dell'entità del flusso
veicolare (totale e dei mezzi pesanti) per senso di marcia.
Dai rilievi è stata poi calcolata la criticità dal rapporto
Flusso/Capacità.
A Borgonuovo, sulla SS64, classe V CNR la % di distribuzione del
flusso è stata calcolata pari al 39% dalle 7 alle 8 a del 40% dalle 8
alle 9,la capacità di 2753.575 e di 2768,3 nelle due rispettive fasce
orarie, con un rapporto F/C pari a 0.71 dalle 7 alle 8 e 0.73 dalle 8
alle 9.
In formato pdf sul
cd 2 del quadro
conoscitivo del
PTCP (copia
cartacea da cd)
Nell’allegato Sch. C.2.1.1, report sulla viabilità, vi è la scheda
sull’intervento della nuova porrettana nel tratto Casalecchio- Sasso
Marconi, con indicazione dei caratteri strategici dell’infrastruttura,
Nell’allegato Sch. C.2.1.2 vi sono schede rappresentative ognuna
di una sezione di rilievo; per il comune di Sasso Marconi, sezione a
Borgonuovo sulla SS64 n 57005. Su ogni scheda sono riportate:
• la localizzazione (cartografica e rilievo fotografico)
• i flussi (con tabelle e grafici), sia in valore orario sia distinti per
quarto d'ora di rilievo, per due categorie veicolari e per direzione,
• le tabelle ed i grafici che propongono un confronto tra i valori di
flusso rilevati nel tempo, limitatamente ai dati disponibili.
L’allegato Sch. C.2.1.3 contiene schede relative ai rilievi dei tempi
di percorrenza lungo le direttrici di maggior traffico sul territorio
provinciale. Su ogni scheda si riportano le informazioni riguardanti:
• la localizzazione dei punti di misurazione delle distanze e dei
tempi
• le tabelle che riportano la descrizione numerica dei rilievi
effettuati.
Il documento in
possesso del
comune è in forma
cartacea
Nella carta si individuano i principali percorsi ciclo pedonali e i
percorsi escursionistici, anche se questi sono ancora provvisori e
in fase di collaudo. Questa carta, integrata dagli aggiornamenti dei
soggetti interessati è stata la base per la carta d’insieme della
viabilità ciclistica e dei percorsi escursionistici della Provincia di
Bologna (tav. C 2.6.1 del quadro conoscitivo del PTCP individua
solo piste ciclabili in scala 1:100000)
Tutti gli elaborati
del P.P sono
nell’ufficio 1
Con l’attuazione del comparto denominato “area boschi” è prevista
la cessione al comune dell’area per la nuova fermata delle linee di
autobus. Spostando la fermata si garantirà miglior accessibilità,
Quadro conoscitivo
PTCP
Provincia di Bologna
2001
Schede sulla
mobilità privata
e criticità sulla
rete
PSC
Scala 1:25.000
Provincia di Bologna
2001
Progetto di
piano
particolareggiat
o via Kennedy
angolo via
Bettini – Nuova
fermata Bus
- 24 -
Comune di Sasso Marconi
1998 - 2010
Previsioni del
PRIT
Regione Emilia
Romagna
1997
La via degli Dei
Scala 1:25.000
1994-1998
Ricostruzione
del quadro
analitico
sull'incidentalit
à
Uno schema di
sintesi è disponibile
in formato pdf nel
quadro conoscitivo
del PTCP
Cartografia e guida
in formato cartaceo
Rilievo citato nel
PTCP, non ho
trovato documenti
originali, ma
indagine riportata
nel PGTU
PSC
CAIRE
Il piano definisce le linee per il sistema ferroviario, quello dei
trasporto regionale integrato passeggeri (STRIP), quello
aeroportuale, stradale e idroviario, nonché promuovendo il
potenziamento di un sistema intermodale.
La carta a scala regionale riportata nel PTCP, individua: il sistema
autostradale e tangenziale con i nuovi tratti e quelli oggetto di
potenziamento, gli svincoli/caselli autostradali esistenti e di
progetto, il potenziamento delle strade a due corsie per senso di
marcia e gli adeguamenti allo standard IV CNR, gli interventi di
riqualificazione viaria necessari a migliorare la qualità dei flussi di
traffico e l’accessibilità urbana. Nel comune di Sasso Marconi si
individua la linea Firenze-Bologna, interessata dal Sistema
ferroviario metropolitano e il potenziamento della Porrettana SS64.
La guida offre indicazioni escursionistiche, archeologiche e
artistico monumentali lungo il percorso che da Bologna va verso
Firenze; il tratto che interessa il comune di Sasso vero e proprio,
va da Badolo a Brento costituisce parte della prima tappa
dell’intinerario (fino a Madonna dei Fornelli).
La campagna di rilievi ha verificato la prevalenza di incidenti su
incrocio. Nei rilievi è indicato: località, causa dell’incidente, n. di
persone e mezzi coinvolte, n. di feriti e giorni di prognosi, n. morti.
Comando di polizia
municipale
- 25 -
Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
14. Altri Piani
2001
Piano Generale
del Traffico
Urbano
Comune di sasso
Marconi
Relazioni di piano
non adottato
1999/2001
Il Piano riporta le indagini condotte in fase preliminare e i risultati ottenuti.
Rispetto ai flussi di traffico, risulta che le ore di punto sono le mezze ore
tra le 7.30-8.00 e 17.15-17.45; dall’indagine origine destinazione è stato
possibile valutare le caratteristiche del tipo di traffico: 45% specifico del
capoluogo, il 52% di attraversamento; viene inoltre suddiviso il territorio
per aree meta di destinazione dei flussi interni al capoluogo.
Rispetto al sistema dei parcheggi sono stati condotti rilievi in 4 fasce
orarie diurne tra le 9.00 e le 18.30, più un rilievo notturno sull’occupazione
dei parcheggi pubblici da parte dei residenti; il territorio del capoluogo è
stato diviso per aree e sono riportati in tabelle il numero di posti auto divisi
per categoria e asse stradale; i parcheggi sono complessivamente 2401 di
cui 2313 liberi, di questi 1317 sono nell’area del centro e 1100 ricadono
all’interno dei 600m. di ambito di pertinenza della Stazione ferroviaria; il
valore medio di auto in sosta/posti disponibili è di circa 0.45, nelle zone
più critiche varia da 0.59 a 0.7(nelle ore di punta), di notte il valore medio
è di 0.32; Più problematici i parcheggi sugli assi di via Porrettana, Don
Minzioni, Porta, Europa, Rio Verde, Orologio, Stazione, Castello,
Kennedy. Rispetto al rumore la situazione non è molto soddisfacente e
l’area più critica si presenta tra la SS64 e v.le Kennedy, dove il livello
diurno supera i 70 dB; in generale comunque in molte zone si registrano
valori diurni tra i 65 e i 70 dB. I rilievi del CO sono meno critici, anche se
sulla Porrettana i valori sono alti (tra 9 e 14.2 mg/mc), vicini quindi ai livelli
di attenzione; per il resto i valori sono accettabili (tra 1.9 e 7.9 mg/mc).Le
analisi del SO2 sono invece soddisfacenti e ampliamente sotto ai 125
µg/mc anche a Borgonuovo, dove si registrano i valori più alti (27 µg/mc).
L’analisi sull’incidentalità, già introdotta tra i temi per l’analisi della
mobilità è stata condotta tra il 1994 e il 1998: rispetto a un trend di
riduzione del fenomeno tra il 1994 e il 1996, negli ultimi due anni
dell’analisi si registra una crescita del fenomeno pari al 29% rispetto al ’94
e 45% rispetto al ’96, le aree più pericolose sono individuate negli incroci
con un incidenza sul fenomeno del 51%.
Le strategie su cui punta il PGTU sono:
• la variante di Valico e il completamento della nuova Porrettana
• il completamento della viabilità urbana
• il sistema di parcheggi differenziati
• la continuità dei percorsi pedonali
• il potenziamento della mobilità ciclabile
• lo sviluppo del sistema insediativo legato al sistema della mobilità
E si punta a: rafforzare trasporto pubblico, aumentare la sicurezza
stradale, recuperare gli spazi pedonali,
eliminare il traffico di
attraversamento, fluidificare il traffico e scaricare la viabilità del centro,
razionalizzazione dei parcheggi in particolare quelli centrali
Tra le indicazioni progettuali, prevedendo un scenario obiettivo di 24-48
mesi, non si propongono interventi infrastrutturali significativi, ma
l’attuazione di interventi già approvati e compatibilmente realizzabili nel
lasso di tempo previsto (connessione di via dello Sport/via Castello, via
Bettini/via del Lavoro, Via Stazione e variante della Porrettana e sue
connessioni con viabilità esistente). Procede a definire gli elementi
significativi alla classificazione e al regolamento delle strade (da
aggiornare ogni 2 anni), indicando normative di riferimento, caratteristiche
tipologiche,delle sezioni tipo e degli svincoli. Il piano promuove la
riqualificazione ambientale con asfalti fonoassorbenti, e interventi per la
moderazione traffico (zone 30 modellazione della sezione e i dei manti per
le quali sono indicate linee guida alla progettazione). A Sasso si è optato
poi per ZTL e zone a traffico moderato, viale Kennedy come asse
attrezzato urbano con impianto semaforico a onda verde, e attenzione per
la progettazione dei principali incroci (V. Ponte Albano, V. Nuovo, V.
Setta, nodo accesso Autostrada); in V. S.Lorenzo allargamento del ponte,
rotatoria tra SS64 e V. S. Lorenzo. A Pontecchio riorganizzazione incrocio
V. Pila e SS64 (traffico legato ad attività produttive) e a Borgonuovo si
promuove collegamento tra V. Cartiera e V. Ca Belfiore con due
connessioni e sincronizzazione semaforica
La modalità di attuazione del piano dovranno avvenire con azione di
monitoraggio dei fenomeni indagati e l’istituzione di un Ufficio di traffico
che operi per l’attuazione del piano e lo gestisca.
- 26 -
Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
Tavola 1 del Piano Generale Urbano del Traffico
- 27 -
Comune di Sasso Marconi
1995
Piano di
circolazione
urbana a
servizio dei
portatori di
handicap e
delle categorie
svantaggiate
Schede di
rilevamento,
Relazione
illustrativa, Abaco
delle soluzioni
tipizzate, Norme
di attuazione del
piano di
circolazione,
Abaco delle
situazioni
problematiche
tipiche, Elaborato
sulle esperienze
italiane ed estere
in campi analoghi
ed elaborati
grafici per il
capoluogo
PSC
CAIRE
Il rilievo è avvenuto in due fasi, per il capoluogo nel 1992-93 e per le
frazioni nel 1994-95.
Obiettivi: Partendo dalla L.R. 38/1989 che impone l’obbligo ai comuni con
popolazione superiore ai 5000 abitanti di redigere un “Piano di
circolazione urbana a servizio dei portatori di handicap e delle categorie
svantaggiate”, si è tentato di ricondurre a sistema, con questi elaborati, il
problema delle relazioni sociali e fisiche, generalizzando il concetto di
accessibilità inteso come “garantire la mobilità (attraverso percorsi
protetti) tra diversi punti della città”. Attraverso un abaco delle soluzioni
tecniche tipizzate sono state individuate soluzioni tipo per l’adeguamento
ad un uso sicuro.
Contenuti: Il lavoro, è stato fatto per tre aree del capoluogo: Centro, via
Stazione, via di Setta e per le frazioni di Borgo nuovo, Fontana, Tignano,
Battedizzo e Pontecchio. Per la fase conoscitiva, sono state redatte le
schede delle zone a più elevata concentrazione di funzioni pubbliche, e le
informazioni contenute nelle schede sono: localizzazione, categoria
principale (edificio pubblico, attrezzature all’aperto..), destinazione PRG,
usi principali, tempi e frequenze d’uso, tipo di utenza, caratteristiche
fisiche, accessibilità.
La classificazione delle problematiche individuate già nelle schede è
avvenuta secondo tre tipologie: discontinuità verticali (differenze di quote,
raccordi
impropri, gradini/scale/rampe), discontinuità orizzontali
(restringimenti,
discontinuità,
ostacoli,
pavimentazione),
altre
problematiche. È seguita poi una sintesi interpretativa (buono, mediocre,
cattivo) per tratti di percorso omogenei.
Le considerazioni finali: in generale si evince la frequente assenza di
qualità e uniformità nella definizione e organizzazione degli spazi
pedonali, spesso addirittura assenti e che gli interventi eseguiti
subordinano spesso l’agibilità del percorso ad altre esigenze funzionali
Nel capoluogo:
- la scadente qualità della fruizione pedonale, al momento
dell’elaborazione del piano, dello spazio urbano piazza dei Martiri e
adiacenze, sebbene abbia le potenzialità per diventare spazio
identificabile e valorizzato
- assenza di linee guida e progetto nell’organizzazione funzionale degli
spazi pedonali: nei nuovi interventi si nota che scale sono meno
utilizzate a vantaggio di rampe (eliminazione barriere architettoniche)
ma portare a sistema episodiche trasformazioni in direzione della
sicurezza e fruibilità.
- percorso di accesso alla Stazione: non esiste un percorso privilegiato,
tutti comunque in condizioni precaria, non intermodalità con bus.
- in sintesi l’immagine del centro del capoluogo si presenta poco
attraente comodo e sicuro per il pedone e per chi ha ridotte capacità
motorie.
Il piano propone linee gestionali affinché diventino complementari le
scelte urbanistiche, tecnico-progettuali, gestionali e si abbia l’efficacia
necessaria
Il piano prevede diversi tipi di intervento:
1. Pedonalizzazione dell’area centrale del capoluogo (1fase corrisponde
all’attuale estensione della zona a traffico limitato, la cui
pedonalizzazione è legata all’attuazione del comparto del ex campo
sportivo).
2. creazione di una rete di percorsi principali protetti e segnalati che diano
continuità ai luoghi più significativi, (nel capoluogo Piazza dei Martiri e
il collegamento dalla Porrettana alla Stazione a Borgonuovo il tratto
della Porrettana da via Cartiera a via Giovanni XXIII, a Fontana via
Fontana dalla Porrettana fino alla scuola).
3. creazione di una rete di percorsi secondari di connessione con percorsi
pedonali separati, con pendenze > o = a 8%, attraversamenti adeguati
(nel capoluogo le vie verso piscina e dell’area sportiva, via Gramsci e
via del mercato, a Borgonuovo via Cartiera e via Giovanni XXIII).
4. proposte per la rete di trasporto pubblico.
- 28 -
Comune di Sasso Marconi
1994
Piano dei vuoti
edilizi – Piano
quadro di
riqualificazione
degli spazi
collettivi
Relazione ed
elaborati grafici
PSC
CAIRE
Obiettivi: Dare lettura del paesaggio per trovare ambiti di riconoscibilità
che esprimano oltre a dati visuali e tecnici, valori emozionali per
riassegnare un senso di appartenenza. Lo studio coinvolge solo in
capoluogo
Contenuti: Partendo dalla considerazione che il comune di Sasso
Marconi ricade all’interno delle unità di paesaggio da 14 a 19, ma che il
capoluogo è legato a Bologna, si evidenzia l’intreccio tra uomo e natura
che caratterizza questo territorio, territorio che peraltro si presenta senza
soluzioni di continuità e dove il passaggio tra tessuti a diversa
destinazione non è così percettibile.
Il piano individua 23 ambiti di riconoscibilità, se ne richiamano i principali
1 NUCLEO POLICENTRICO: evidenziando la mancanza di una piazza
rappresentativa e proporzionata alle esigenze della collettività, si propone
di creare un sistema centro a rete diffusa come somma di luoghi collegati
fra loro individuando per ciascuno una prioritaria destinazione specifica; le
aree studio per le quali si propongono interventi specifici sono: piazza dei
Martiri, via Stazione, Viale Nuovo, Giardino dei caduti e parcheggio
antistante, le aree verdi di via Helson, la via Porrettana e via Garibaldi, gli
interventi di via del mercato e del campo parrocchiale. La problematica
che emerge è quella del transito pedonale ed in particolare dei percorsi
protetti.
2 CORSO KENNEDY E I PORTALI DI ACCESSO: la riqualificazione di
quest’area può avvenire attraverso nuove pavimentazioni e interventi atti
al rallentamento del traffico, l’idea è quella di dare il senso di ingresso al
centro abitato.
3 FASCIA BOSCATA: si propone di creare una zona intensamente
boscata per separare il centro abitato da tratti di autostrada, aumentando
la biomassa e produrre una mitigazione ambientale dell’infrastruttura.
Queste zone non dovrebbero essere aree di vincolo, ma costituire una
soluzione temporanea per aree non attuate. La proposta di forestazione
viene fatta anche per AREE DI RISPETTO CIMITERIALE
4 SISTEMA DEI PARCHI: si individua il PARCO DELLO SCALETTO
come parco pubblico estensivo attrezzato la cui attuazione dovrebbe
avvenire per stralci, il PARCO LINEARE creato attraverso arredo di strade
e siepi per dare riconoscibilità da Castelvescovo a Lagune, il PARCO
FLUVIALE DEL RENO che dovrà essere ben collegato con area centrale.
5 CENTRO STORICO TERRITORIALE: attivare salvaguardia di Borgo
Fontana, il cui insediamento era già esistente nel 1220 attraverso
operazioni di promozione (iniziative culturali, sagre…)
6 ZONE RESIDENZIALI si propone di creare uniformità attraverso
componenti di arredo e alberature per le strade di quartiere; si individua la
carenza di aree gioco per bambini. Per i tessuti residenziali molto ricchi di
verde privato, si propone normative per la salvaguardia e la
regolamentazione delle scelte progettuali.
Per i tessuti con moderna struttura urbana, non programmati che
rispondono a esigenze molteplici (residenza, servizi e commercio) si rileva
la necessità di dare maggior unitarietà al tessuto.
7 SPINA DI S. LORENZO: si richiama la necessità del recupero di questo
tessuto eterogeneo caratterizzato dalla presenza di servizi utili per la
collettività (sede dei volontari..)
8 AREE INDUSTRIALI E ARTIGIANALI: si rileva come non vi sia una
frammentazione delle attività produttive, ma il problema dell’interclusione
nel tessuto residenziale.
In sintesi le iniziative progettuali suggerite si propongono di creare una
fortissima integrazione fra la componente urbana e quella ambientale e
mettere tutto a sistema
- 29 -
Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
15 Regolamenti
1997
Regolamento
comunale del
verde pubblico
Regolamento,
Allegato A piante
oggetto di
salvaguardia,
Allegato B
l’elenco delle
piante
naturalizzate o di
interesse storico,
Allegato C
l’elenco delle
piante
ornamentali,
Allegato D
l’elenco delle
piante
sconsigliate,
Allegato E
l’elenco delle
piante consigliate
Obiettivi: partendo dal presupposto che la vegetazione è importante per
la definizione del paesaggio, le aree a verde vengono definite in verde
pubblico, verde privato, all’interno del PTU e verde agricolo se nel
territorio agroforestale come definito dalla NTA del PRG, e vengono
dettate le modalità di tutela del patrimonio.
Contenuti: Si definiscono le regole vincolanti per le piante, le aree e gli
interventi di competenza dell’Amm. Comunale e le indicazioni tecniche e
di tutela ambientale per il verde privato (salvo diverse prescrizioni):
abbattimento e sostituzione
modalità di potatura
modalità d’impianto
definizione aree di rispetto delle alberature esistenti
definizione del sistema degli spazi aperti
indicazioni delle specie ammissibili in funzione del tipo di
intervento edilizio
Si individuano anche le tutele per le essenze arboree e le formazioni
vegetali di pregio, individuate nella tavola “Piano della Tutela” del vigente
PRG (interventi e sostituzioni).
Vi è il regolamento d’uso dei parchi e dei giardini pubblici indica gli
interventi vietati, consentiti con autorizzazione e prescrizioni.
Per il verde agricolo, viene fornita una normativa integrativa su:
la modalità di manutenzione dei fossi,
la salvaguardia degli specchi d’acqua (censiti dal comune)
la salvaguardia di siepi e macchioni arbustivi
l’uso dei drenaggi sotterranei, da evitare, in favore di interventi di
miglioria ambientale, volti alla variabilità ecologica del territorio
salvaguardia dei tutori vivi delle piantate
Sono elencate le sanzioni previste per il non rispetto della normativa
Sono elencate gli esemplari tutelati nel comune.
Negli allegati ci sono le tabelle di riferimento per le piante oggetto di
salvaguardia, l’elenco delle piante naturalizzate o di interesse storico,
l’elenco delle piante ornamentali, l’elenco delle piante sconsigliate e di
quelle consigliate
- 30 -
Comune di Sasso Marconi
PSC
CAIRE
Indice allegati
Analisi vegetazionale
Legenda Carta della Vegetazione tra Reno e Samoggia
Legenda Carta Uso del Suolo del PTPR
Legenda Carta di analisi dello stato di fatto uso attuale del suolo e
vincolo idrogeologico
Analisi faunistica
Articolo di Stefano Galli – LIPU
Analisi storico archeologica
Parte di descrizioni per la guida turistica di Sasso Marconi
Carta archeologica tratta da “Sasso Marconi città etrusca?”
Tra miti, leggende, e realtà. Qui si narra la storia di Carenna
Analisi delle aree industriali
Elaborati del PTCP sull’ambito di Pontecchio Marconi: scheda e
cartografia (PTCP)
Rapporto sullo stato dell’ambiente
Rapporto sulla qualità dell’aria 2000 - 2001: estratti riguardanti il
territorio comunale (tabelle, carte…)
Monitoraggio della qualità dell’aria: controllo benzene e B.T.X
(PTCP)
Sistemi di trattamento delle acque reflue urbane e censimento
scarichi (PTCP)
Rapporto sull’efficienza del sistema fognario (PTCP
Analisi delle attività in territorio agricolo
Modello scheda dati del censimento 2000 sui dati aziende agricole
Elenco delle aziende agrituristiche autorizzate e iscritte
Elenco attività di affittacamere
Elenco attività di Bed and Breakfast
Elenco viticultori
Elenco ulivocultori
Dati su aziende di allevamento bestiame (PTCP)
Analisi del sistema infrastrutturale della mobilità
Dati su potenzialità urbanistiche attorno a fermate SFM (PTCP)
Livelli di interscambio delle stazioni SFM con gli altri mezzi (PTCP)
Rilievi su sezione stradale a Borgonuovo (PTCP)
Trasporto pubblico su gomma: assetto del servizio (PTCP)
Tracciato variante di valico
- 31 -
Scarica

RC.2 - Repertorio della documentazione conoscitiva esistente