Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “Luigi Oggiano” 08029 SINISCOLA (Nuoro) Via P. Micca – Tel (0784) 87.80.66 – Cod. Fisc 80005590916 C.M. NUTD040001 Piano dell’Offerta Formativa P. O. F. Anno Scolastico 2013/2014 INDICE Pag. 1. Finalità generali dell’Istituto 3 1.1 Premessa 1.2 Identità degli Istituti Tecnici e Professionali 1.3 Che cos’è il POF 5 2. La scuola 2.1 I corsi della scuola: Istituto Tecnico e Istituto Professionale 6 2.2 Schema illustrativo Nuovo Ordinamento 7 2.3 Informazioni utili 9 2.4 Orario di apertura della scuola 2.5 Orario scolastico 2.6 Calendario scolastico 11 3. Il territorio 12 3.1 Contesto socio-economico-culturale e analisi dei bisogni del territorio. Statistiche demografiche 3.2 Profilo economico 19 4. Progettazione formativa 20 4.1 Competenze a conclusione dell’obbligo scolastico 21 4.2 Obiettivi Educativo/Comportamentali 22 4.3 Obiettivi per le classi Vecchio Ordinamento 23 4.4 Metodologia 24 4.5 Verifica e valutazione dei percorsi didattici 4.5.1 Griglie di valutazione predisposte dai Dipartimenti 26 4.5.2 Regolamento sulle assenze 35 4.5.3 Criteri di attribuzione del voto di condotta 36 4.6 Recupero insufficienze trimestre e debiti formativi pregressi 38 4.7 Scrutinio finale 39 4.8 Integrazione alunni diversamente abili 40 4.9 DSA (Disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico) 4.10 BES Strumenti di intervento per alunni con bisogni speciali 41 4.11 Credito Scolastico/Credito Formativo 42 4.12 Passerelle Didattiche ed Esami Integrativi 43 5. Organizzazione Curricolare 44 5.1 Nuovo Ordinamento (1° Biennio e classi 3°) A.S. 2012-2013 5.2 Istituto Tecnico: indirizzi, profili e quadri orari dei settori Economico e Tecnologico 45 5.3 Istituto Professionale: Indirizzo Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera 56 1 di 128 5.4 Vecchio Ordinamento 5.4.1 Corso ITER 5.4.2 Corso IGEA 5.4.3 Corso Geometri-Progetto Cinque 5.4.4 Corso Programmatori 5.4.5 Corso Sirio-Ragionieri Serale 5.5 Composizione delle classi 6. Organizzazione della Scuola: Organigramma 6.1 Organi Collegiali 6.1.1 Consiglio d’Istituto 6.1.2 Giunta Esecutiva 6.1.3 Consulta provinciale degli studenti 6.1.4 Organo di Garanzia 6.1.5 Collegio Docenti 6.1.6 Dipartimenti 6.1.7 Consiglio di Classe 7. Figure professionali 7.1 Dirigente Scolastico 7.2 Collaboratori del Dirigente 7.3 Funzioni Strumentali 7.4 Coordinatore di classe 7.5 Responsabile della sicurezza (Membro Esterno) 7.6 Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) 7.7 Responsabili dei laboratori 7.8 Commissioni e gruppi di lavoro 8. Risorse Umane 8.1 Elenco docenti 8.2 Elenco personale ATA 9. Risorse strutturali 10. Rapporti scuola famiglia 11. Attività progettuali della scuola 11.1 Progetti A.S. 2012/2013 11.2 Progetti realizzati nei precedenti anni scolastici 12. Allegati Allegato A – Regolamento d’Istituto Allegato B – Regolamento Laboratori Allegato C – Legge 8 Ottobre 2010, N. 170 (DSA) Allegato D – D.M. 9/2009 Certificato delle competenze di base Allegato E – Patto educativo di corresponsabilità 60 61 62 63 64 66 67 68 70 71 73 76 77 78 80 82 83 84 85 90 97 107 117 121 123 2 di 128 1. FINALITÀ GENERALI DELL’ISTITUTO 1.1 Premessa L’Istituzione scolastica è espressione di autonomia funzionale e provvede alla definizione e alla realizzazione dell’offerta formativa. L’autonomia è garanzia di libertà e di pluralismo culturale e di sostanza nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie ed alle caratteristiche, specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione. L’istituzione scolastica nel rispetto della libertà d’ insegnamento dei docenti, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, concretizza gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscendo e valorizzando le diversità, promuovendo le potenzialità di ciascuno e adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo. 1.2 Identità degli Istituti Tecnici e Professionali I Nuovi Ordinamenti del secondo ciclo del sistema educativo d’istruzione e formazione (DPR n. 87/10 e DPR n. 88/10 con attuazione dall’anno scolastico 2010/2011) sono fondati sul principio dell’equivalenza formativa di tutti i percorsi con il fine di valorizzare i diversi stili di apprendimento degli studenti e dare una risposta articolata alle domande del mondo del lavoro e delle professioni. In quest’ottica agli Istituti Tecnici è affidato il compito di fare acquisire agli studenti non solo le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche la capacità di comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnica continuamente producono. Gli Istituti Professionali hanno, invece, il compito di fornire allo studente una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale che gli permetta di sviluppare, operativamente, i sapere e le competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo. Gli Istituti Tecnici e Professionali sono chiamati, perciò, a favorire attitudini all’autoapprendimento, al lavoro di gruppo e alla formazione continua. In questo quadro le discipline mantengono la loro specificità, ma è molto importante che i 3 di 128 docenti utilizzino metodologie didattiche capaci di creare negli studenti coinvolgimento e motivazione all’apprendimento. Tali finalità saranno conseguite attraverso l’utilizzo di metodi induttivi, di metodologie partecipative, di una didattica laboratoriale e con l’utilizzo, in particolare, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, di attività progettuali e di alternanza scuola- lavoro. I regolamenti sul riordino degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionali sono in linea con gli indirizzi dell’Unione Europea e ribadiscono l’importanza dell’acquisizione delle competenze chiave per l’apprendimento permanente (EQF). Il rinnovamento degli Istituti Tecnici e Professionali va inquadrato, quindi, all’interno della cooperazione Europea per la costituzione di un sistema condiviso d’istruzione e formazione tecnico- professionale. 1.3 Cos’è il POF Il piano dell’offerta formativa (P.O.F.) è il documento che fotografa la realtà dell’Istituto. Esso, predisposto da tutte le componenti della scuola, informa sull’organizzazione didattica e amministrativa, esplicita le finalità educative, gli obiettivi generali relativi alle attività didattiche, i progetti ed i servizi offerti e illustra l’opera formativa in stretta relazione con le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio. Il POF attua anche un piano di monitoraggio del lavoro svolto da studenti e insegnanti per rilevare la ricaduta delle attività svolte. 4 di 128 2. LA SCUOLA L'Istituto Tecnico Commerciale, come originariamente denominato, viene istituito il primo Ottobre 1974. L’Istituto si avviò ad assumere un ruolo fondamentale per tutto il territorio circostante, che richiedeva nuove strutture economiche e culturali in grado di conferire titoli di studio richiesti dai vari rami della pubblica amministrazione e delle banche. L’istituzione dell’Istituto Tecnico Commerciale rispose a questa esigenza e offrì a molti giovani l’opportunità non solo di conseguire un titolo di studio qualificato professionalmente, ma anche di concorrere alla formazione di una classe dirigente più dinamica e moderna rispetto a quella tradizionale. È dedicato alla memoria di Luigi Oggiano (1892/1981), insigne giurista siniscolese, senatore, tra i fondatori del Partito Sardo d'Azione, “avvocato dei poveri” ed esempio coerente di una vita vissuta nella ricerca del bene comune. Nel corso degli anni, l'Istituto ha ampliato la propria offerta formativa con l’ acquisizione di nuovi corsi: IGEA, Programmatori, SIRIO (corso serale Ragionieri per studenti lavoratori), Geometri-Progetto Cinque, Turistico (ITER) e, dall’anno scolastico 2010-2011, con l’Istituto Professionale per il settore dei servizi con l’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e opitalità alberghiera”. In seguito alla recente riforma dell’istruzione superiore di secondo grado, i corsi del vecchio ordinamento sono confluiti nei nuovi indirizzi secondo il seguente schema: - i corsi Igea e Programmatori sono stati sostituiti dagli indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing (AMF), con articolazione del triennio in Amministrazione Finanza e Marketing (AMF) e Sistemi informativi Aziendali (SIA) (Settore Economico); - il corso turistico ITER è stato sostituito dall’indirizzo Turismo (Settore Economico); - il corso Geometri Progetto Cinque viene sostituito dall’indirizzo Settore Tecnologico con la nuova articolazione “Costruzioni, Ambiente e Territorio (CAT )”. 2.1 I Corsi della scuola: Istituto Tecnico e Istituto Professionale Istituto Tecnico - Settore Economico Amministrazione, Finanza e Marketing Amministrazione, Finanza e Marketing: Sistemi informativi aziendali Turismo IGEA Corso Serale Settore Tecnologico Costruzioni, Ambiente e Territorio 5 di 128 Istituto Professionale - Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Corsi ad esaurimento (classe quinta) - Geometri Igea Iter Programmatori 2.2 Schema illustrativo nuovo ordinamento ITCG " LUIGI OGGIAN0" SINISCOLA Indirizzi SETTORE ECONOMICO SETTORE TECNOLOGICO Primo biennio Amministrazion e Finanza e Marketing CORSO SERALE Primo biennio Costruzioni Turismo Ambiente e Territorio Secondo biennio ( terza e quarta) Amministrazione Finanza e Marketing Costruzioni Turismo Ambiente e Territorio Articolato in : Triennio Amministrazione Finanza e Marketing Sistemi Informativi Aziendali Corso Serale 6 di 128 Quinto anno Amministrazione Finanza e Marketing Amministrazione Finanza e Marketing Costruzioni Turismo Ambiente e Territorio Sistemi Informativi Aziendali ITCG " LUIGI OGGIAN0" ISTITUTO PROFESSIONALE Indirizzo SETTORE SERVIZI Enogastronomia e Ospitalità Albrghiera ARTICOLATI IN: Enogastronomia Servizi di sala e vendite Accoglienza turistica 7 di 128 Percorsi Integrati Formazione Professionale Qualifica triennale di Operatore ai Servizi di Promozione ed Accoglienza. Indirizzo: strutture ricettive Biennio Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione. Indirizzo: Sala e Bar Articolazione triennio Monoennio 3 Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione. Indirizzo: Preparazione pasti Tecnico Ristorazione Tecnico dei Servizi di Accoglienza Tecnico Ristorazione 2.3 Informazioni utili Denominazione Scuola Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “Luigi Oggiano” Indirizzo via P. Micca – Siniscola (NU) Codice Fiscale 80005590916 Codice MIUR NUTD040001 Telefono Centralino 0784/878066 FAX 0784/878366 Sito WEB WWW.itcgoggiano.it E-mail [email protected] Orario Biblioteca Lunedì, Giovedi e Sabato: 8.00-14.00 Martedi, Venerdì: 8.00-13.00 e 17.00-21.00 2.4 Orario apertura della Scuola La scuola rimane aperta nei seguenti giorni: Giorni Orario Dal Lunedì al Venerdì 7,30 - 22,30 Il Sabato 7,30 - 14,00 8 di 128 2.5 Orario Scolastico L’orario scolastico è così articolato: ORARIO DELLE LEZIONI CORSO DIURNO 4 GIORNI CON 5 ORE : LUNEDI’ - MERCOLEDI’ - GIOVEDI’ - SABATO ORA DALLE ALLE 1 8.15 9.15 2 9.15 10.15 3 10.15 11.10 INTERVALLO 11.10 11.20 4 11.20 12.15 5 12.15 13.15 ORARIO DELLE LEZIONI CORSO DIURNO 2 GIORNI CON 6 ORE : MARTEDI’ –VENERDI’ ORA DALLE ALLE 1 8.15 9.10 2 9.10 10.10 3 10.10 11.05 INTERVALLO 11.05 11.15 4 11.15 12.10 5 12.10 13.00 6 13.00 13.50 ORARIO DELLE LEZIONI CORSO SERALE 5 GIORNI CON 5 ORE ORA DALLE ALLE 1 17.30 18.30 2 18.30 19.30 3 19.30 20.25 INTERVALLO 20.25 20.35 4 20.35 21.30 5 21.30 22.30 Orario della Segreteria 9 di 128 Giorno mattina pomeriggio Lunedì 11,00-13,00 Martedì 11,00-13,00 15,30-18,30 Mercoledì 11,00-13,00 15,30-18,30 Giovedì 11,00-13,00 15,30-18,30 Venerdì 11,00-13,00 15,30-18,30 Sabato 11,00-13,00 2.6 Calendario Scolastico a.s. 2013/14 Mese Giorno Settembre 2013 16 Lunedì Novembre 2013 1 venerdì Festività di Tutti i Santi 2 sabato Commemorazione dei defunti 8 domenica Immacolata Concezione Dicembre 2013 Evento Inizio delle lezioniAccoglienza per le classi prime Da lunedì 23 dicembre a lunedì 6 gennaio 2014 Vacanze Natalizie Marzo 2014 4 martedì Martedì grasso Aprile 2014 Da giovedì 17 aprile a martedì 22 Aprile Vacanze pasquali Aprile 2014 23 mercoledì 24 giovedì Delibera Consiglio di Istituto Aprile 2014 25 venerdì Anniversario della Liberazione Aprile 2014 28 lunedì Sa Die de Sa Sardigna Maggio 2014 1 giovedì Festa del Lavoro Giugno 2013 2 lunedì Festa della Repubblica 9 lunedì Termine delle lezioni 10 di 128 3. IL TERRITORIO3 3.1 Contesto socio-economico-culturale e analisi dei bisogni del territorio Il bacino d’utenza dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Siniscola è costituito, principalmente, dai paesi di: Siniscola, Posada, Torpè, Budoni e Lodè. Il profilo della popolazione è così costituito: Statistiche Demografiche Popolazione Siniscola 2001-2010 Andamento demografico della popolazione residente nel comune di Siniscola dal 2001 al 2010. Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno. Variazione percentuale della popolazione Le variazioni annuali della popolazione di Siniscola espresse in percentuale a confronto con le variazioni della popolazione della provincia di Nuoro e della regione Sardegna. Flusso migratorio della popolazione Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune di Siniscola negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e cancellati dall'Anagrafe del comune. 11 di 128 Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri comuni, quelli dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche amministrative). La tabella seguente riporta il dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2010. Iscritti Anno DA altri comuni Cancellati DA estero per altri motivi PER altri comuni PER estero per altri motivi Saldo Migratorio con l'estero Saldo Migratorio totale 2002 201 0 0 138 0 0 0 +63 2003 175 11 0 189 1 0 +10 -4 2004 189 10 0 131 0 0 +10 +68 2005 199 33 1 137 5 0 +28 +91 2006 237 8 0 161 9 0 -1 +75 2007 203 40 0 172 21 0 +19 +50 2008 224 42 1 167 11 0 +31 +89 2009 198 39 0 160 10 0 +29 +67 2010 168 53 3 148 15 0 +38 +61 12 di 128 Cittadini stranieri Siniscola 2011 Popolazione straniera residente a Siniscola al 1° gennaio 2011. Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia. Distribuzione per area geografica di cittadinanza Gli stranieri residenti a Siniscola al 1° gennaio 2011 sono 393 e rappresentano il 3,4% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dal Senegal con il 25,4% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Romania (17,6%) e dal Marocco (16,3%). 13 di 128 Popolazione per classi di età scolastica 2011 - Siniscola Distribuzione della popolazione di Siniscola per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2011. Elaborazioni su dati ISTAT. Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per le scuole di Siniscola, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado) e gli individui con cittadinanza straniera. Totale Maschi Età Totale Femmine di cui stranieri Totale Maschi+Femmine Maschi Femmine M+F % 0 58 63 121 3 4 7 5,8% 1 49 45 94 3 1 4 4,3% 2 44 56 100 1 2 3 3,0% 3 55 38 93 2 1 3 3,2% 4 61 61 122 2 3 5 4,1% 5 59 51 110 2 0 2 1,8% 6 61 56 117 1 1 2 1,7% 7 60 50 110 0 2 2 1,8% 8 47 51 98 1 0 1 1,0% 9 61 52 113 2 1 3 2,7% 10 59 44 103 0 3 3 2,9% 11 51 63 114 0 0 0 0,0% 14 di 128 12 58 71 129 2 2 4 3,1% 13 57 49 106 1 2 3 2,8% 14 45 39 84 0 2 2 2,4% 15 54 57 111 4 2 6 5,4% 16 68 56 124 5 3 8 6,5% 17 79 56 135 6 2 8 5,9% 18 62 65 127 2 1 3 2,4% 15 di 128 Distribuzione della popolazione per età scolastica dei comuni limitrofi a Siniscola 2011 Statistiche Demografiche – Torpè Popolazione per classi di età scolastica 2011 Distribuzione della popolazione di Torpè per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2011. Elaborazioni su dati ISTAT. Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per le scuole di Torpè, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado) e gli individui con cittadinanza straniera. Distribuzione della popolazione di Lodè per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2011. Elaborazioni su dati ISTAT. Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per le scuole di Lodè, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado) e gli individui con cittadinanza straniera. 16 di 128 Statistiche Demografiche - Posada Popolazione per classi di età scolastica 2011 Distribuzione della popolazione di Posada per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2011. Elaborazioni su dati ISTAT. Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per le scuole di Posada, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado) e gli individui con cittadinanza straniera. 17 di 128 Tb Riepilogativa bacino d'utenza Anno Popolazione residente 2001 10.957 2.398 2.723 2.203 3.928 totali 24210 2002 11.023 2.434 2.750 2.164 4.115 24488 2003 11.034 2.503 2.745 2.125 4.274 24684 2004 11.130 2.589 2.757 2.110 4.361 24951 2005 11.254 2.611 2.780 2.091 4.462 25203 2006 11.366 2.673 2.792 2.065 4.548 25450 2007 11.427 2.771 2.853 2.033 4.720 25811 2008 11.532 2.832 2.911 2.010 4.812 26105 2009 11.603 2.889 2.907 1.974 4.898 26280 2010 11.687 2.915 2.943 1.935 4.951 26441 Siniscola Posada Torpè Lodè Budoni Attualmente, la popolazione del bacino è costituita da almeno 26.441 persone. Come si vede nelle precedenti tabelle, la popolazione è in crescita dappertutto e, in modo particolare, nei Comuni di Posada e Budoni. Solo Lodè segna un regresso dovuto allo spostamento della popolazione verso i paesi costieri, in linea con la tendenza regionale che vede lo spopolamento delle zone interne a favore delle zone costiere. A ciò si aggiunga l’ormai consolidato e intenso flusso immigratorio proveniente dai paesi dell’est europeo, dalla Cina e da alcuni paesi africani. Quest’ultimo fenomeno pone agli istituti formativi problemi d’integrazione e di aggiornamento dei programmi per consentire un migliore apprendimento della nostra lingua ed un proficuo inserimento nel territorio. Allo stesso tempo la globalizzazione dei mercati e dei rapporti sociali impongono la conoscenza delle lingue maggiormente usate a livello internazionale, in particolare dell’inglese. 3.2 Profilo Economico In quasi tutti i comuni del bacino il numero prevalente di imprese è concentrato nel settore turistico, con un’inversione della tipologia rispetto ai decenni passati, che evidenziavano la concentrazione delle attività prevalentemente nel settore agricolo, con dati che andavano dal 45% di Siniscola all’ 84% di Lodè (Rapporto CENSIS). A Siniscola era presente anche l’industria tessile. Altri settori molto importanti sono il commercio e il settore edile, che risultavano una realtà importante in tutto il bacino. Col passare degli anni, il turismo ha acquisito un valore strategico per l’economia del territorio, grazie all’inestimabile pregio delle risorse ambientali e paesaggistiche di cui dispone e all’affermata qualità dei prodotti dell’agroalimentare, della gastronomia e dell’artigianato. Nonostante il condizionamento della pesante crisi economica, il settore che nel 2011 ha registrato il più alto numero di assunzioni riguarda le strutture ricettive (alberghi e ristoranti), con una media annua del 35%. Nel solo Comune di Siniscola sono presenti 19 strutture ricettive, 115 bar, ristoranti etc., 17 agriturismo – ittiturismo, 7 18 di 128 agenzie turistiche. Mentre in passato le sole bellezze paesaggistiche e ricchezze artistiche erano sufficienti ad attrarre flussi turistici in una sorta di turismo quasi spontaneo, ora le cose sono cambiate grazie alla velocità di internet che accentua la competizione delle imprese per offrire un prodotto a condizioni sempre più vantaggiose, senza compromettere la qualità. Ciò rende sempre più urgente la formazione degli operatori del settore e lo sviluppo di competenze all’interno del sistema formativo, che è sempre in stretta relazione con l’andamento delle attività economiche. La ricerca socio economica è stata effettuata per rilevare l’analisi dei fabbisogni formativi e professionali come supporto ai processi decisionali, tra i quali la programmazione degli interventi formativi e la scelta di un profilo professionale da formare. Considerata la peculiarità del territorio, l’I.T.C.G. “L.Oggiano” offre, infatti, percorsi formativi relativi al settore Economico, con l’indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing (articolato nel triennio in: Amministrazione Finanza e Marketing e Sistemi informativo aziendali) e Turistico, e Settore Tecnologico (con articolazione Costruzioni, Ambiente e territorio); di recente è stato istituito l’Istituto Professionale con l’indirizzo Enogastronomia per l’ospitalità alberghiera. Dalla valutazione socio-economica del territorio risulta evidente che l’offerta formativa dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Luigi Oggiano offre percorsi formativi adeguati sia a chi vuole impiegarsi immediatamente dopo il diploma sia a chi vuole proseguire il percorso di studi all’università. La forte presenza della pubblica amministrazione e del settore commercio consente ai Ragionieri, IGEA e Programmatori e ai diplomati in AFM e SIA di dotarsi delle conoscenze professionali (economico – giuridiche e tecniche) prontamente spendibili. Il settore ricettivo e dei servizi turistici consente ai corsi ITER E TURISMO e all’ENOGASTRONOMICO PER L’ OSPITALITA’ ALBERBHIERA di trovare un immediato collegamento col mondo del lavoro. L’importanza del settore delle costruzioni genera opportunità d’impiego per i Geometri e diplomati dell’indirizzo COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO. Imprese operanti nel settore turistico a Siniscola Strutture Ricettive 19 Bar - Ristoranti- ecc 115 Agriturismo- Ittiturismo 17 Agenzie Turistiche 7 dati attuali- Comune di Siniscola 19 di 128 4. PROGETTAZIONE FORMATIVA La progettazione didattico-educativa, curata dai Dipartimenti disciplinari, predispone i percorsi formativi correlati alle finalità e agli obiettivi delineati nelle recenti Linee Guida. Essa ha la funzione di armonizzare l’attività dei Consigli di classe e a tal fine indica le conoscenze, abilità e competenze nonché le attività da sviluppare per la valutazione delle medesime. In base a quanto concordato in tale sede, verranno predisposte le programmazioni disciplinari del singolo docente. Infatti, con l’avvio della Riforma della Scuola Secondaria, il Collegio dei Docenti ha affiancato al lavoro dei Dipartimenti disciplinari quello dei Dipartimenti per assi culturali (allo stato attuale solo relativamente al 1° biennio e alla classe 3°), che sono i seguenti: Asse dei linguaggi (lingua italiana, lingua straniera, patrimonio artistico e letterario, competenza digitale) Asse matematico Asse scientifico--tecnologico Asse storico-sociale E’ prevista, poi, l’acquisizione delle otto competenze chiave di cittadinanza (competenze trasversali) Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l'informazione 4.1 Competenze a conclusione dell’obbligo scolastico A conclusione dell'obbligo scolastico (generalmente alla fine del primo biennio, comunque per gli studenti che abbiano raggiunto i 16 anni d’età) il Consiglio di Classe redige una certificazione delle competenze acquisite dallo studente che viene rilasciata su formale richiesta della famiglia. Tale documento certifica il livello di acquisizione delle seguenti competenze ripartite in assi culturali. Asse dei linguaggi -Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. -Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. -Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. -Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. -Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. -Utilizzare e produrre testi multimediali. 20 di 128 Asse matematico -Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica. -Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. -Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. -Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. Asse scientifico-tecnologico -Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità . -Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. -Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. Asse storico sociale -Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. -Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. -Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Vedasi in Allegato tabella D.M. 9/2009 relativa alla certificazione delle competenze 4.2 Obiettivi Educativo-Comportamentali Questi obiettivi sono rivolti a regolare il comportamento dell'alunno nell'edificio e nel più vasto contesto sociale in cui è inserito. Essi, infatti, trascendono dallo specifico contesto scolastico in quanto, essendo caratterizzati da una grossa valenza civile, hanno a che fare con la sfera sociale in generale. L'alunno, quindi, attraverso l'azione educativo-didattica della scuola e con la collaborazione della famiglia dovrà pervenire a: acquisire capacità di stabilire rapporti interpersonali all’interno della classe e della struttura scolastica e sapersi confrontare con coetanei ed adulti dimostrando senso di responsabilità; acquisire autocontrollo e forme di comportamento corretto, riferito alle diverse situazioni interattive con i vari soggetti dell’attività scolastica e alle modalità d’uso delle strutture dei servizi messi a disposizione della scuola; rispettare il Regolamento d'Istituto, dove vengono definite le norme comportamentali da rispettare nell’ambito scolastico (si veda in Allegati); rispettare la struttura e l'edificio e avere cura delle suppellettili e dell'arredo scolastico; acquisire la consapevolezza delle varie forme di diversità, allo scopo di prevenire e di contrastare la formazione di stereotipi nei confronti di persone e culture; sviluppare la sensibilità relativamente ai problemi della salute e al rispetto dell'ambiente; garantire l'effettiva integrazione degli alunni diversamente abili, guidandoli alla completa espressione delle proprie potenzialità; 21 di 128 garantire l'effettiva integrazione degli alunni provenienti da altre culture interpretando i loro bisogni e guidandoli alla completa espressione delle proprie potenzialità. 4.3 Obiettivi per le classi vecchio ordinamento: collegare in maniera sistemica le conoscenze acquisite; potenziare il metodo di studio e di lavoro autonomo e d’equipe, rendendolo più efficace e produttivo; avere padronanza dello strumento linguistico, con acquisizione di un linguaggio tecnico professionale specifico delle varie discipline; potenziare le capacità di eseguire autonomamente attività di analisi e sintesi; saper organizzare e rielaborare le conoscenze all’interno di una visione interdisciplinare; rappresentare, a livello superiore e informatizzato gli argomenti studiati in forma di schemi, tabelle, grafici e mappe; sviluppare e potenziare la capacità di strutturare autonomamente le conoscenze; appropriarsi degli strumenti di analisi per conoscere le risorse del proprio territorio al fine di inserirsi con la propria qualifica nel mondo del lavoro; acquisire e potenziare capacità critiche. 22 di 128 I singoli Consigli di Classe elaborano ed approvano, all’inizio di ciascun anno scolastico, una programmazione didattica che, per esplicito dettato ministeriale: “…delinea il percorso formativo della classe e dei singoli alunni, adeguando ad essi gli interventi formativi…” Utilizza il contributo delle varie discipline per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative indicati dal Consiglio di Classe e dal Collegio dei Docenti; É sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati. Sulla base delle indicazioni dei dipartimenti e della programmazione del Consiglio di Classe, ogni docente elabora, sempre all’inizio di ciascun anno scolastico, la propria programmazione fissando: strumenti per accertare la situazione iniziale; obiettivi educativi; obiettivi didattici generali e specifici; contenuti; metodologia; verifica e valutazione. 4.4 Metodologia Per quanto attiene la metodologia, in base alle recenti disposizioni ministeriali, saranno ridotti i momenti di lezione frontale per lasciare maggiori possibilità di partecipazione attiva all’alunno attraverso l’assegnazione di semplici compiti di realtà, l’operatività all’interno di un modulo o il coinvolgimento in unità didattiche di apprendimento (UDA). L’attività laboratoriale sarà avviata con gradualità a partire dal biennio, senza precludere la possibilità di sperimentare moduli o altre attività ai docenti o ai Consigli di Classe del triennio che intenderanno procedere in tale direzione. Attraverso tali attività, l’alunno dovrà essere in grado di utilizzare i propri saperi di base in modo autonomo e in situazioni nuove o non consolidate dalla pratica didattica. Mezzi e strumenti saranno le risorse umane e materiali presenti nell’Istituto o figure di riferimento reperibili anche al di fuori della scuola. 4.5 Verifica e valutazione dei Percorsi Didattici L’anno scolastico 2013/14 ai fini della valutazione è stato suddiviso in un due quadrimestri. La valutazione si articola in tre diversi momenti: una valutazione iniziale, all’inizio del percorso didattico, per la verifica dei livelli di partenza del gruppo classe; gli strumenti utilizzati sono test d’ingresso o lezione interattiva con domande che consentano l’accertamento dei prerequisiti e una veloce verifica relativa alle conoscenze, competenze ed abilità acquisite; la valutazione formativa viene effettuata durante percorso didattico, con scopo di orientare successivo itinerario lavoro per il lo il di il 23 di 128 raggiungimento di conoscenze, abilità e competenze, che costituiscono l’obiettivo dell’istruzione. Essa avviene in qualsiasi momento del percorso didattico e può consistere in verifiche orali o in test strutturati relativi a parti del programma, durante o alla fine di unità didattiche e/o moduli. Intende evidenziare l’immediato livello di apprendimento ed eventuali necessità di recupero, sostegno, orientamento, potenziamento. La valutazione sommativa viene effettuata alla conclusione del percorso didattico; essa ha lo scopo di verificare le capacità degli allievi di integrare le singole abilità acquisite. Nella valutazione finale, effettuata alla fine dell’anno scolastico, si tiene conto anche di elementi non cognitivi quali: frequenza, motivazione, attenzione, partecipazione, impegno e progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza. Gli strumenti utilizzati possono essere: prove scritte (strutturate e non), prove orali e prove pratiche, comprese relazioni e lavori di gruppo. Al fine di garantire l’omogeneità, le prove vanno corrette con apposite griglie di misurazione predisposte dai Dipartimenti. Con lo stesso scopo vengono introdotte, inoltre, le prove per classi parallele. Per garantire la trasparenza, criteri e modalità di valutazione vanno prodotti dai Dipartimenti, esplicitati nelle programmazioni individuali e resi noti agli alunni. Il risultato delle prove orali va comunicato immediatamente e quello delle prove scritte entro quindici giorni dall’effettuazione della prova. I criteri di valutazione sono illustrati agli alunni in modo chiaro, al fine di creare un clima di trasparenza ed equità e al fine di promuovere il più possibile l’autovalutazione per tutta la durata del percorso formativo. Pertanto la valutazione, anche ristretta e parziale deve essere sempre comunicata all’alunno in modo che siano chiari i meccanismi e le ragioni del voto. 24 di 128 4.5.1 Griglie di valutazione predisposte dai Dipartimenti livelli obiettivi Dipartimento Area Umanistica: Lingua e letterattura italiana / Storia / Arte e territorio / Religione / Geografia Scheda di valutazione prove orali Esplicitazione dei livelli conoscenza conoscenza 1 scarsa 2 limitata 3 sufficiente 4 approfondita 5 articolata voto 1-2-3-4 5 6 7-8 9-10 comprensione 2 3 marginale approssimativa corretta applicazione non sa cogliere/ spiegare con proprie parole il significato globale di una 1-2-3-4 comunicazione 5 4 aderente 6 7-8 5 puntuale 9-10 applicazione 1 errata non ricorda nessuna informazione/ gravemente insufficiente ricorda in modo frammentario e/o superficiale ricorda in modo completo ma non approfondito ricorda in modo completo e approfondito ricorda in modo completo e approfondito ampliando le proprie conoscenze. il livello più elementare del capire, permette di afferrare il senso di una comunicazione senza stabilire necessariamente rapporti e nessi comprensione 1 capacità di richiamare alla memoria, concetti e nozioni studiate coglie/riformula il significato di una comunicazione in maniera parziale coglie /spiega con le proprie parole il significato essenziale di una comunicazione riformula organizza secondo il punto di vista proposto comprende pienamente i concetti/ decide conseguenze e/o trae conclusioni capacità di teorie.ecc. utilizzare in situazioni nuove e concrete regole, leggi, 1-2-3-4 non sa applicare principi, regole e procedure 5 applica principi, regole e procedure in modo occasionale e parziale 2 incerta 3 accettabile 6 applica principi , regole e procedure con sufficiente correttezza 4 sicura 7-8 applica correttamente principi regole e procedure 25 di 128 5 autonoma 9-10 capacità di formulare comunicazioni relative ad un determinato argomento,utilizzando il lessico pertinente e strutture grammaticali e sintatiche corrette esposizione esposizione 1 2 3 4 5 scorretta approssimativa chiara precisa articolata analisi 1 confusa analisi 2 3 4 5 superficiale essenziale articolata profonda produce comunicazioni 1-2-3-4 lessicalmente povere confuse, grammaticalmente scorrette e 5 6 7-8 produce comunicazioni non sempre comprensibili e lessicalmente povere formula comunicazioni semplici ma chiare organizza comunicazioni comprensibili con proprietà e varietà di lessico 9-10 elabora comunicazioni efficaci che presentano uno stile originale capacità di separare gli elementi o parti costitutive di un tutto; l'analisi si distingue dalla comprensione poiché, mentre quest'ultima consiste nel capire ciò che l'interlocutore desidera trasmettere,l'analisi consiste nell'individuare mezzi , nessi, ecc. senza che l'interlocutore li abbia comunicati esplicitamente 1-2-3-4 non sa identificare gli elementi essenziali di una comunicazione 5 6 7-8 9-10 sa identificare e classificare solo parzialmente sa individuare gli elementi e le relazioni con sufficiente correttezza sa individuare gli elementi e le relazioni in modo completo sa correlare autonomamente tutti i dati di una comunicazione e trarre le opportune conclusioni capacità di mettere insieme tutti gli elementi così da formare un tutto coerente sintesi sintesi applica principi, regole e procedure autonomamente e in situazioni nuove 1 inconsistente 2 frammentarie 5 è in grado di effettuare una sintesi parziale e/o imprecisa coerente significativa 6 7-8 sa sintetizzare le conoscenze con sufficiente approfondisce sa elaborare una sintesi corretta e approfondita 3 4 5 originale 1-2-3-4 non sa sintetizzare le conoscenze acquisite 9-10 coerenza, ma non sa organizzare le conoscenze e le procedure acquisite in modo originale e mirato Il voto sintetico finale deriva dalla ponderazione dei voti (si dà maggior peso ad un voto conseguito in una categoria rispetto ad un’altra) in relazione agli obiettivi della singola prova orale. SCHEDA DI VALUTAZIONE TESTI SCRITTI DI ITALIANO INDICATORI COMPLETEZZA DESCRITTORI Nulla/Pressochè nulla Molto frammentaria e generica Frammentaria e superficiale Completa e in parte approfondita COESIONE E LESSICO VOTI 1-2-3 4 5 6-7 Completa particolarmente approfondita 8 - 9 - 10 Minimo controllo del lessico, dell'ortografia, della grammatica e della punteggiatura 1-2-3 26 di 128 Scarso controllo del lessico, dell'ortografia, della grammatica e della punteggiatura 4 Mediocre /impreciso controllo del lessico, dell'ortografia, della grammatica e della punteggiatura 5 Non sono presenti errori significativi COERENZA STRUTTURA DEL TESTO 6-7 Generalmente / pienamente corretto Il testo è gravemente incoerente Il testo è complessivamente incoerente Il testo è parzilamente coerente 8 - 9 - 10 1-2-3 4 5 Il testo è generalmente coerente Il testo è pienamente coerente 6-7 8 - 9 - 10 Non rispetta la struttura del testo 1-2-3 Scarso rispetto della struttura del testo 4 Rispetta parzialmente la struttura del testo 5 Rispetta adeguatamente la struttura del testo ORIGINALITA' Contenutistica e formale 6-7 Utilizza correttamente anche strutture complesse 8 - 9 - 10 Il testo è banale nei contenuti e /o nella costruzione formale 1-2-3 Il testo è scarsamente significativo nei contenuti e /o nella costruzione formale 4 Il testo è parzialmente significativo nei contenuti e /o nella costruzione formale 5 Il testo è sufficientemente significativo nei contenuti e /o nella costruzione formale Il testo è generalmente/ pienamente originale nei contenuti e /o nella costruzione formale 6-7 8 - 9 - 10 Il voto sintetico finale deriva dalla ponderazione dei voti (si dà maggior peso ad un voto conseguito in una categoria rispetto ad un’altra) in relazione agli obiettivi della singola prova orale. Dipartimento di Costruzioni; Progetta zione; Scienze e tecnologie applicate; Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica; Topografia; Impianti; Geopedologia economia ed estimo e Sicurezza nei cantieri . G ri gl ia d i v a lut az i on e pr ov e s c rit t e Indicatori Conoscenza degli argomenti Terminologia, convenzioni, strutture, principi generali, articolazione dei processi. Descrittori Non conosce gli argomenti e non sviluppa la prova. Conosce solo parzialmente gli argomenti - sviluppo della prova solo parziale. Conosce gli argomenti sviluppo quasi completo. Punteggio Punti assegnati 0–1 2 3 27 di 128 Competenza nell’uso delle procedure Competenze nella elaborazione della prova. Conosce gli argomenti in modo ampio e approfondito - sviluppo completo con integrazioni personali. Non comprende i problemi. Comprende i problemi e li risolve parzialmente. Comprende i problemi e li risolve in modo ampio e personale. Capacità di pervenire a risultati e valori attendibili. Precisione e coerenza nei calcoli e nella redazione degli elaborati grafici richiesti 4 0-1 2 3 Nulla o limitata. 0–1 Accettabile. 2 Ottima precisione e completezza degli elaborati. 3 Votazione /10 Griglia di valutazione prove orali Indicatori Padronanza della lingua (sintattica, lessicale, chiarezza di esposizione e linguaggio adeguato) Conoscenza argomenti, livello di approfondimento e capacità di cogliere i nuclei delle questioni. Prova nulla Molto negativo Insufficiente Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Eccellente 1–2 3 4 5 6 7–8 8–9 10 28 di 128 Capacità di esprimere giudizi critici e personali. Capacità di cogliere nessi e operare raccordi. Giudizio Complessivo Prova nulla 1-2 Molto negativo 3 Insufficiente 4 Mediocre 5 Sufficiente 6 Buono 7-8 Ottimo 9 Totale mancanza di elementi significativi per la valutazione L'allievo mostra conoscenze e competenze molto limitate e non le sa usare in maniera integrata e adeguata. Non riesce a far interagire i suoi saperi pregressi con le nuove conoscenze. L'allievo svolge le attività di apprendimento in maniera frazionata, mostrando di possedere conoscenze frammentarie e superficiali e di saper fare in modo impreciso e approssimato. Ha una forte difficoltà di organizzazione dei dati e non usa i linguaggi specifici. L'allievo è impreciso rispetto a quanto sa e sa fare, necessita di sollecitazioni e di indicazioni dell'insegnante per perseguire l'obiettivo di apprendimento, non è capace di ricostruire l'intero percorso seguito, ma solo parte di esso. Comunica i risultati dell'apprendimento con limitata puntualità e poca proprietà lessicale. L'allievo possiede conoscenze e competenze indispensabili a raggiungere l'obiettivo. Si muove solo in contesti noti, ovvero riproduce situazioni che già conosce, necessita di indicazioni per affrontare situazioni parzialmente variate. Comunica i risultati dell'apprendimento in modo semplice, con un linguaggio corretto e comprensibile. L'allievo si mostra competente e sa utilizzare le proprie conoscenze in modo adeguato allorché affronta situazioni d'apprendimento simili tra loro o solo parzialmente variate; è capace di spiegare e rivedere il proprio percorso d'apprendimento, comunicandone i risultati con un linguaggio specifico e corretto. Procede con sufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio. L'allievo dimostra conoscenze, competenze e capacità grazie alle quali affronta variamente situazioni nuove, procede con autonomia; è capace di spiegare con un linguaggio specifico e appropriato processo e prodotto dell'apprendimento e di prefigurarne l'utilizzazione in altre situazioni formative. 29 di 128 Eccellente 10 L'allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e perché ha scelto un determinato percorso, perciò verifica e valuta anche il proprio operato. Comunica con proprietà terminologica e sviluppa quanto ha appreso con ulteriori ricerche, rielaborandolo criticamente per raggiungere nuove mete formative Dipartimento: Chimica / Fisica / Scienze / Geografia / Scienza degli Alimenti / Esercitazioni portineria / Servizi pratica cucina e bar / Scienze motorie La seguente griglia si riferisce al corso enogastronomico per l’ospitalità alberghiera 30 di 128 Per la valutazione delle altre discipline si fa riferimento alla griglia adottata dal dipartimento lettere e area umanistica. Dipartimento: Discipline Aziendali /Discipline giuridico – economiche Voto Descrizione 31 di 128 1,2,3 Preparazione inesistente: l'alunno non formula risposte pertinenti alle richieste, non sa costruire un'esposizione chiara ed ordinata sulla scorta di domande guida e non possiede lessico e sintassi appropriata 4 Carenze gravi: l'alunno ha difficoltà nel rispondere con pertinenza alle richieste e nel costruire un'esposizione chiara, anche sulla base di domande guida, con uso di lessico e sintassi non corretti e poco chiari Carenze diffuse ma lievi: l'allievo risponde ed espone con lievi carenze di preparazione, lessicali e di sintassi Possesso delle conoscenze essenziali della maggior parte dei contenuti, espresso in modo semplice ma corretto: l'alunno sa fornire risposte pertinenti alla richiesta, costruisce un'esposizione chiara ed ordinata, usando una semplice e corretta terminologia specifica ed una chiara struttura sintattica Possesso delle conoscenze essenziali di tutti i contenuti, espresse in modo appropriato: l'alunno, oltre ad offire risposte pertinenti , si esprime in maniera più autonoma, con riflessioni anche di carattere personale utilizzando un linguaggio corretto ed appropriato Preparazione abbastanza ampia ed articolata: oltre alle competenze del precedente livello, l'alunno dimostra anche una valida iniziativa nella strutturazione del discorso ed usa un linguaggio fluido e tecnico Preparazione approfondita e linguaggio preciso: in maggior misura rispetto alle competenze del precedente livello Preparazione molto approfondita, linguaggio ricco e preciso, forte creatività: in maggior misura rispetto alle competenze del precedente livello, con inoltre una sintesi originale 5 6 7 8 9 10 Dipartimento: Matematica / Informatica / Trattamento testi e dati GRIGLIA PER LA CORREZIONE DELLE PROVE SCRITTE 32 di 128 Elementi di valutazione Descrittori Conoscenza e applicazione dei contenuti specifici della disciplina: principi, teorie, regole, procedure, metodi e tecniche Coordinamento e correttezza dei calcoli Punti 1) mancata conoscenza dei contenuti 0 2) frammentaria conoscenza dei contenuti 0.5 3) conoscenza solo superficiale dei contenuti 1 4) individua ma applica solo in parte le regole e i principi 1.5 5) individua ed applica le regole e i principi mostrando di conoscere i contenuti 2 6) conosce ed applica correttamente con autonomia le regole e i principi necessari 2.5 1) errori frequenti e gravi che inficiano l’esattezza delle soluzioni 2) scoordinato,alcuni errori gravi che inficiano l’esattezza delle soluzioni 3) coordinato, pochi errori che inficiano in parte l’esattezza delle soluzioni 4) coordinato, alcuni errori ininfluenti sull’esattezza delle soluzioni 5) coordinato, assenza di errori 6) coordinato, padronanza nei calcoli, elaborazione sicura e precisa 0 0.5 1 1.5 2 3 Conoscenza e corretto uso 1) simbologia inadeguata, commenti erronei o mancanti della terminologia e 2) simbologia in parte corretta, commenti parziali simbologia, presenza di 3) simbologia corretta e commenti essenziali commenti 4) simbologia corretta, commenti chiari ed esaustivi 0.5 1 1.5 2 Ampiezza dell’elaborato (sufficiente nella misura minima richiesta) 0 0.5 1 1.5 2 2.5 1) mancato svolgimento (foglio in bianco o solo le tracce) 2) largamente incompleto, solo qualche accenno 3) sviluppo parziale, meno della misura minima richiesta 4) sviluppo parziale, misura minima richiesta 5) sviluppo parziale più della misura minima richiesta 6) elaborato sviluppato in modo completo GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI 33 di 128 VOTO 10-9 8 7 6 5 4 3 2-1 ELEMENTI DI VALUTAZIONE - mostra di conoscere tutti i contenuti trattati - mostra autonomia e capacità di trasferire le competenze anche in contesti non noti - l’esposizione è corretta e supportata da un lessico specifico ricco e da contributi personali - mostra di conoscere tutti i contenuti trattati - mostra autonomia e capacità di trasferire le competenze solo in ambiti noti - l’esposizione è chiara e corretta solo di rado è interrotta da esitazioni o ripetizioni, lessico vario e appropriato, - mostra di conoscere buona parte dei contenuti trattati - mostra autonomia e capacità di trasferire le competenze solo in contesti noti - dati abbastanza completi e organizzati in modo coerente e pertinente, corretta è proprietà di linguaggio - mostra di conoscere sufficientemente i contenuti trattati - mostra autonomia solo nell’ambito di contesti noti - esposizione essenziale anche se la forma presenta qualche errore non ripetuto, il lessico, corretto, è poco vario - necessita di suggerimenti e di guida nell’applicare i contenuti trattati - espone in modo piuttosto chiaro ma con frequenti incertezze ed errori - le risposte non sono complete e organizzate in maniera coerente - mostra di conoscere solo superficialmente i contenuti trattati - l’esposizione è caratterizzata, in parte, da errori diffusi e necessita di molti suggerimenti - le risposte sono esitanti e ripetitive e non sempre coerenti ed il lessico specifico è povero - conosce solo in minima parte i contenuti trattati - gli errori sono tali da invalidare l’efficacia della risposta, il lessico specifico è molto povero e non è adeguato - l’esposizione si interrompe spesso, è frammentaria e necessita di continui suggerimenti - conosce in modo molto frammentario o non conosce affatto i contenuti trattati - l’esposizione è estremamente difficoltosa o inesistente - il lessico specifico è molto limitato, inadeguato e scorretto 4.5.2 Regolamento sulle assenze Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere gli impegni di studio. Per l’accesso alla valutazione finale di ogni studente è richiesta la 34 di 128 frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato (Art. 2 e 14 del DPR 122/2009 e C.M. n. 20del 04 marzo 2011). Tutte le assenze, incluse le entrate e le uscite fuori orario, vengono annotate dai docenti sul Registro di Classe e sul Registro personale e sono sommate a fine anno. Il numero totale di ore di assenza effettuate dallo studente nell’anno scolastico sarà quindi raffrontato all’orario complessivo annuale delle lezioni previste per tutte le discipline. L’esito del raffronto deve collocarsi nel limite del 25%. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza (75% delle ore di lezione), comprensivo delle deroghe riconosciute dalla legge, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato. Sono computate come ore di assenza rispetto al numero delle ore giornaliere effettive: entrate in ritardo uscite in anticipo assenze per malattia (vedi deroga) assenze per motivi familiari astensione dalle lezioni (scioperi degli studenti) mancata partecipazione alle attività organizzate in ore curricolari. Non sono computate come ore di assenza: la partecipazione ad attività organizzate dalla scuola (es. campionati studenteschi, progetti didattici inseriti nel POF e/o approvati dai Consigli di Classe) le assemblee d’Istituto la partecipazione ad attività di orientamento universitario con certificato di presenza partecipazioni ad esami di certificazione esterna o a concorsi. Assenze ammesse alla deroga (a condizione, comunque, che tali assenze non precludano, a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati): gravi motivi di salute adeguatamente documentati (ricoveri ospedalieri o gravi malattie) terapie e/o cure programmate donazioni di sangue partecipazione ad attività sportive agonistiche organizzate da federazioni riconosciute, dal C.O.N.I adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (legge n° 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; legge n° 101/1989 sulla regolazione dei rapporti Stato e Unione delle Comunità Ebraiche italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987). Simulazione sul monte ore annuale per gli alunni che si avvalgono della religione cattolica: Monte ore annuo dalla 1° alla 5° classe di tutti i corsi: 32 ore settimanali x 33 settimane =1056 ore annuali 35 di 128 ¾ di 1056 = 792 ore totali necessarie per essere scrutinati 1056 - 792 = 264 ore, la soglia di ore di assenza da non superare. Simulazione sul monte ore annuale per alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica o attività alternative: 31 ore settimanali x 33 settimane = 1023 ore annuali ¾ di 1023 = 768 ore totali necessarie per essere scrutinati 1023 - 768 = 255 ore, la soglia di ore di assenza da non superare. Simulazione sul monte ore annuale per gli alunni che frequentano il corso Sirio: Monte ore annuo dalla 3° alla 5° classe : 25 ore settimanali x 33 settimane =825 ore annuali ¾ di 825 = 619 ore totali di presenza necessarie per essere scrutinati 825 -619 = 206 ore di assenza, la soglia di ore di assenza da non superare. 4.5.3 Criteri di attribuzione del voto di condotta La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. In sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati. La valutazione del comportamento e' effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all'esame conclusivo del ciclo. La tabella alla pagina successiva è stata predisposta in osservanza della normativa vigente, del regolamento interno d’Istituto, degli indicatori riportati nei registri personali in adozione e scaturisce dall’analisi della realtà scolastica in cui si opera. VALUTAZIONE INDICATORI 36 di 128 10 9 8 7 6 1. 2. 3. 4. 5. Assidua frequenza e massima puntualità Interesse costante e partecipazione attiva alle lezioni Impegno regolare e responsabile, piena osservanza delle scadenze Massimo rispetto verso docenti e compagni Ruolo trainante e propositivo all’interno della classe 1. 2. 3. 4. 5. Numero di assenze relativamente limitato ( entro il 10 % ) Interesse e partecipazione adeguati Impegno costante Comportamento generalmente corretto Assenza di note personali 1. 2. 3. 4. 5. Numero di assenze entro il 15 % Interesse e partecipazione nell’insieme adeguati pur con qualche lieve criticità Impegno nel complesso costante, qualche ritardo nell’osservanza delle scadenze Comportamento generalmente corretto Assenza di note personali 1. 2. 3. 4. 5. Numero di assenze superiore a 15 % Interesse e partecipazione discontinui Impegno opportunistico e ritardi nell’osservanza delle scadenze Comportamento non sempre corretto Annotazioni disciplinari di entità lieve L’attribuzione del 7 avviene in presenza di non più di 3 criteri correlati (fra cui il numero di assenze elevate). 1. Numero di assenze superiore a 15 % 2. Interesse e partecipazione discontinui 3. Impegno opportunistico e ritardi nell’osservanza delle scadenze 4. Comportamento non sempre corretto 5. Annotazioni disciplinari di entità lieve L’attribuzione del 6 avviene in presenza di tutti i criteri correlati; N.B. : Un numero di assenze compreso fra il 20 e 25 %, vale come criterio unico per l’attribuzione del 6. Allo stesso modo, frequenti disturbi dell’attività didattica comunque non lesivi della dignità o incolumità delle persone e sospensione disciplinare(se di entità limitata e non reiterata), valgono come parametro unico di assegnazione del voto 6. 37 di 128 4.6 Recupero insufficienze Considerato che nell’attuale realtà scolastica il recupero diventa un elemento fondamentale del percorso formativo dell’alunno, la scuola si fa carico di creare un’organizzazione flessibile che garantisca la tempestività dell’intervento e che consenta di attivare il recupero delle insufficienze in qualsiasi momento dell’anno scolastico. Relativamente all’anno scolastico in corso, la scuola, per il supporto all’attività didattica, ha previsto momenti di recupero in itinere, con adeguamento dell’intervento didattico in base ai bisogni e alle carenze dei singoli allievi; l’apertura dello Sportello didattico (in orario pomeridiano) e i corsi di recupero, qualora vi sia la disponibilità di fondi per garantirli. Per chi, allo scrutinio finale, riportasse insufficienze (con giudizio sospeso), potrebbero essere attivati corsi di recupero nei mesi estivi, utili all’alunno per sostenere con successo le prove d’esame (per gli alunni con giudizio sospeso) entro il mese di agosto. Modalità di verifiche e tempi Successivamente agli scrutini del quadrimestre, in base alle modalità programmate dai singoli Dipartimenti, si procederà all’effettuazione delle prove di verifica del superamento delle insufficienze riportate nelle diverse discipline. Le prove potranno essere orali, scritte o pratiche, sulla base della programmazione didattica degli insegnanti e delle lacune riscontrate, e dovranno certificare l’eventuale recupero. La verifica potrà essere di tipo contenutistico oppure volta direttamente a constatare l’acquisizione di competenze. L’insegnante specificherà il tipo di prova e ne darà comunicazione agli studenti. La verifica dovrà essere documentabile, anche se orale o pratica, e svolta quindi alla presenza di testimoni. Le prove di verifica dovranno svolgersi in classe in orario scolastico. Prove INVALSI (rilevazione nazionale sugli apprendimenti ): hanno lo scopo di fornire a tutte le singole scuole un quadro fedele della propria situazione comparativamente al resto del sistema. 38 di 128 4.7 Scrutinio finale Al momento dello scrutinio di fine anno, il Consiglio di classe attribuirà le votazioni tenendo conto della partecipazione, dell’impegno, dei progressi e del voto di condotta. Qualora lo studente risulti sufficiente in tutte le materie, il Consiglio di Classe delibererà la promozione alla classe successiva. Se lo studente presenta un quadro di insufficienze gravi e/o diffuse in molte discipline, dovute a comprovate difficoltà di organizzazione del proprio lavoro di apprendimento e a carenze pregresse non eliminabili nei tempi del recupero, il Consiglio di Classe delibererà la non ammissione dello studente alla classe successiva. A seguito delle recenti disposizioni ministeriali, la non ammissione è decretata anche dal voto in condotta inferiore a sei. In data 13/03/09, il Consiglio dei Ministri, in merito al Regolamento sulla valutazione degli studenti per la scuola secondaria superiore ha previsto due novità essenziali: Gli alunni delle V classi, per essere ammessi all’Esame di Stato, dovranno riportare una valutazione non inferiore a SEI in ogni disciplina; Per prendere un’insufficienza in condotta, comunque, si deve aver già preso una sanzione disciplinare. Il Regolamento sulla valutazione degli studenti prevede che il 5 in condotta comporti la non ammissione all’anno successivo o agli Esami di Stato e concorra alla determinazione dei crediti scolastici. L’insufficienza sarà attribuita dal Consiglio di classe per gravi violazioni dei doveri definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti nei seguenti casi: Allo studente che non frequenta regolarmente i corsi e non assolve assiduamente agli impegni di studio; A chi non ha nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto che richiede per se stesso; A chi non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti; Agli alunni che non utilizzano correttamente le strutture, i macchinari ed i sussidi didattici; A chi arreca danno al patrimonio della scuola. La valutazione intermedia e finale degli apprendimenti è effettuata dal Consiglio di Classe. Nello scrutinio finale, se lo studente presenta un numero limitato di insufficienze che il Consiglio di Classe ritenga recuperabili sulla base di quanto dimostrato durante l’anno in termini di impegno, competenze, metodo e capacità applicative, il giudizio sarà sospeso e lo studente sarà tenuto a recuperare le materie insufficienti. Al termine dello scrutinio, il Consiglio indicherà per gli studenti “sospesi” le modalità di recupero più adatte e ne darà comunicazione alla famiglia. Sulla base delle carenze riscontrate e delle cause riconosciute si 39 di 128 potrà indicare il recupero autonomo mediante studio personale, che segua le indicazioni dell’insegnante, oppure la frequenza dei corsi organizzati dalla scuola. Nel caso di recupero autonomo, l’insegnante comunicherà per iscritto le modalità di recupero e di verifica, potrà incontrare lo studente una o due volte, per dare a voce le indicazioni necessarie, o potrà utilizzare modalità di comunicazione telematica. Nel caso di avvio dello studente ai corsi di recupero si invierà alle famiglie una comunicazione contenente il voto proposto, le carenze riscontrate, le conoscenze da recuperare e il tipo di prova che si svolgerà al termine delle operazioni di recupero. I corsi di recupero saranno svolti secondo il calendario che verrà predisposto; al termine dei corsi lo studente continuerà a lavorare individualmente, sulla base delle indicazioni emerse nel corso di recupero, sulle parti di programma non assimilate durante l’anno. Seguiranno le prove di verifica e i gli scrutini. Nel corso degli scrutini si riesamineranno i casi dei giudizi “sospesi”. Il calendario di massima sarà accluso alla comunicazione. I docenti della classe proporranno agli insegnanti che terranno i corsi un programma che prevede i saperi minimi richiesti, le competenze da acquisire, le carenze riscontrate, la tipologia dell’intervento da operare. Si cercherà di costituire i gruppi interclasse in modo omogeneo, sia per carenze, sia per tipologia di intervento. Le prove di verifica saranno stilate dai docenti responsabili delle singole discipline, classe per classe, e saranno mirate a controllare il superamento delle carenze specifiche individuate. Al termine delle prove, il Consiglio di classe valuterà nuovamente la situazione complessiva dello studente e deciderà per la promozione nel caso siano emersi una maturazione complessiva dello studente e progressi specifici e misurabili nelle singole discipline che garantiscano un proficuo inserimento nella classe successiva. In caso contrario lo studente non verrà ammesso all’anno successivo. 4.8 Integrazione alunni diversamente abili Il Gruppo H e la funzione strumentale Integrazione Scolastica, da anni, coordinano gli interventi inerenti l’integrazione scolastica ed il percorso didattico educativo relativo agli alunni diversamente abili e predispongono attività funzionali all’accoglienza, all’analisi dei loro bisogni e all’individuazione di strategie operative per superare le difficolta (vedi funzioni Gruppo H in “Commissioni e gruppi di lavoro”). 4.9 DSA (disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico) La legge dell’8 ottobre 2010, n.170, nell’articolo 1, “ […] riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia quali disturbi specifi di apprendimento, di seguito denominati DSA, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma posssono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana” Tutti i disturbi DSA rientrano nel campo delle disabilità, ossia riduzione o perdità di capacità funzionale nel condurre un’attività in maniera o nei limiti considerati normali. La legge, perciò, si propone di garantire a tutti gli studenti con disturbi DSA il diritto all’istruzione e di favorire il successo scolastico attraverso una formazione adeguata che promuova lo sviluppo delle potenzialità e riduca i disagi relazionali ed emozionali. 40 di 128 A tal fine, all’interno del nostro Istituto, vengono predisposti una serie di interventi per individuare i bisogni e le strategie didattiche, metodologiche e valutative idonee al superamento dei medesimi. Sempre dalla normativa, si evince che si rende necessario il ricorso ad una didattica individualizzata e personalizzata attraverso l’indroduzione di strumenti compensativi (mezzi di appendimento alternativi e tecnologie informatiche) nonché misure dispensative (es. evitare di richiedere prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere). Agli alunni con DSA sono garantite adeguate forme di verifica e di valutazione anche per quanto concerne l’Esame di Stato. Per l’alunno DSA va, perciò, predisposto dal Consiglio di Classe il PDP (piano didattico personalizzato) una volta acquisita la diagnosi specialistica. Il documento viene redatto successivamente ad una fase preparatoria d’incontro e di dialogo tra docenti, famiglia, e specialisti (nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze), all’inizio di ogni anno scolastico. Vedasi la Legge in allegato. 4.10. BES. Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. La Direttiva del 27 dicembre 2012 “ Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. Non è compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche. Infatti, qualora nell’ambito del Consiglio di classe si concordi l’opportunità di adottare, a beneficio degli alunni in situazione di difficoltà, strumenti specifici e particolari strategie didattiche questo potrà comportare l’adozione e quindi la compilazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), con eventuali strumenti compensativi e/o misure dispensative. 41 di 128 4.11.Credito Scolastico/Credito Formativo Modalità di attribuzione del credito scolastico nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore: TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n° 42/2007) CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Media dei voti CREDITO SCOLASTICO (punti) I anno II anno III anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fine dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. La valutazione positiva di una o più delle condizioni sopra indicate non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. La partecipazione e l’impegno relativi all’alternanza scuola-lavoro rientrano nella valutazione del singolo docente per la materia di riferimento. Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato. Le certificazioni comprovanti le esperienze effettuate sono accertati per i candidati interni e per i candidati esterni, rispettivamente, dai Consigli di Classe e dalle commissioni d’esame. Si precisa, inoltre, che l'attestazione delle esperienze lavorative e/o formative acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, deve essere presentata in segreteria entro il 15 Maggio. 42 di 128 Dette esperienze saranno valutate esclusivamente se riferite all’anno scolastico in corso. N.B. Tutte le attività extracurricolari valide ai fini del credito scolastico e formativo devono essere segnalate nel certificato di Esame di Stato anche qualora non abbiano concorso all’attibuzione del punto di oscillazione. 4.11 Passerelle Didattiche ed Esami integrativi Le prime sono funzionali al passaggio da un indirizzo ad un altro del biennio della scuola secondaria superiore con raccordo modulare delle discipline. Con tale intervento l’alunno acquisisce le conoscenze e le competenze necessarie al passaggio e alla proficua fruizione dell’indirizzo prescelto. Per le richieste di passaggio da un corso ad un altro nel secondo biennio o nell’ultimo anno, invece, si procederà con esami integrativi per le discipline che non hanno costituito oggetto di studio nel corso di provenienza da svolgersi prima dell’inizio dell’anno scolastico. 43 di 128 5. ORGANIZZAZIONE CURRICOLARE 5.1 NUOVO ORDINAMENTO (I° biennio e classi 3°) A.S. 2012/2013 Corsi di Studio e Quadro orario I NUOVI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI Novità e caratteristiche della Riforma Schema illustrativo nuovo ordinamento ITCG " LUIGI OGGIAN0" SINISCOLA Istituto Tecnico SETTORE ECONOMICO Istituto Professionale SETTORE TECNOLOGICO SETTORE SERVIZI Biennio Amministrazion e Finanza e Marketing Costruzioni Enogastronomia e Ospitalità Albrghiera Ambiente e Territorio Turismo Secondo biennio e quinto anno Amministrazion e Finanza e Marketing Costruzioni Turismo Ambiente e Territorio articolato in Amministrazion e Finanza e Marketing Sistemi Informativi Aziendali Enogastronomia Servizi di sala e vendita Accoglienza turistica 44 di 128 ISTITUTI TECNICI Il Regolamento dell’istruzione tecnica così ne definisce la nuova identità: “L’identità degli istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico ed è espressa da un limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese, con l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, i saperi e le competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore”. Tutti gli istituti tecnici hanno la durata di cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e conseguono il diploma di istruzione tecnica, utile ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria. Il quinto anno è anche finalizzato ad un migliore raccordo tra la scuola e l’istruzione superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa. Ecco i nuovi indirizzi attivati nel nostro istituto: A) Settore economico: Amministrazione, Finanza e Marketing (indirizzo generale) Articolazioni: - Sistemi informativi aziendali (ex Programmatori) Turismo - Turismo (ex Iter) B) Settore Tecnologico - Costruzioni, Ambiente e Territorio (Ex Geometri) Profili e competenze in uscita, piani di studio e orari Profilo dei percorsi del settore economico Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnico-economica riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono le tematiche relative ai macrofenomeni economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla normativa civilistica e fiscale, ai sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti di marketing, ai prodotti/servizi turistici. In particolare, sono in grado di: - analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica; - riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto; - riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale; - analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni socioeconomici; - orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale; 45 di 128 - intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione e controllo di gestione; utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti; distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per individuare soluzioni ottimali; agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico; elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti informatici e software gestionali; analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti. 5.2 Indirizzi, profili e quadri orari del settore economico e tecnologico ( Istituto Tecnico) Profilo Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativofinanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di: - rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; - redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; - gestire adempimenti di natura fiscale; - collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; - svolgere attività di marketing; - collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; - utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Riconoscere e interpretare: - le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; - i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di 46 di 128 un’azienda; - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse. 2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese. 4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date. 5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane. 6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata. 7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati. 8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato. 9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. 10.Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti. 11.Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa. Nell’ articolazione “Sistemi informativi aziendali”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del profilo di riferimento. 47 di 128 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e Letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed Economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Materie comuni indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing Scienze integrate (Fisica) 2 2^ Lingua comunitaria 3 3 3 Informatica 2 2 Economia aziendale 6 7 8 Diritto 3 3 3 Economia Politica 3 2 3 32 32 32 Materie comuni al settore economico 1^ Materie specifiche amministrazione finanza e Marketing Amministrazione finanza e marketing Scienze integrate (Chimica) 2 Geografia 3 3 Informatica 2 2 Seconda Lingua comunitaria 3 3 Economia aziendale 2 2 32 32 48 di 128 Articolazione “Sistemi informativi aziendali” Materie specifiche articolazione Sistemi informativi Materie comuni all'indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing Materie comuni al settore economico Articolazione Sistemi informativi aziendali 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Geografia 3 3 Informatica 2 2 Seconda lingua comunitaria 3 3 Economia aziendale 2 2 2^ Lingua Comunitaria 3 Informatica 4 5 5 Economia Aziendale 4 7 7 Diritto 3 3 2 Economia Politica 3 2 3 32 32 32 32 32 49 di 128 Indirizzo “Turismo ” Profilo Il Diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale. È in grado di: - gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico del territorio; - collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del territorio e i piani di qualificazione per lo sviluppo dell’offerta integrata; - utilizzare i sistemi informativi, disponibili a livello nazionale e internazionale, per proporre servizi turistici anche innovativi; - promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione multimediale; - intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi, contabili e commerciali. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Turismo consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Riconoscere e interpretare: - le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le ripercussioni nel contesto turistico; - i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici dell’impresa turistica; 50 di 128 - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali diverse. 2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare riferimento a quella del settore turistico. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi informativi. 4. Riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare soluzioni funzionali alle diverse tipologie. 5.Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata specifici per le aziende del settore Turistico. 6. Analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile. 7.Contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di imprese o prodotti turistici. 8. Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici. 9. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale dell’impresa turistica. 10. Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche. 51 di 128 Materie comuni al settore economico Materie specifiche dell'indirizzo Turismo Indirizzo: Turismo 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica* 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Scienze integrate (Fisica) 2 3 3 3 3^ Lingua straniera 3 3 3 Discipline turistico aziendali 4 4 4 Geografia del Turismo 2 2 2 Diritto e legislazione 3 3 3 Arte e Territorio 2 2 2 32 32 32 Scienze integrate (Chimica) 2 Geografia 3 3 Informatica* 2 2 Economia aziendale 2 2 Seconda lingua comunitaria 3 3 32 32 INDIRIZZO, PROFILO E QUADRO ORARIO DEL SETTORE TECNOLOGICO A. Costruzioni, Ambiente e Territorio (indirizzo generale) Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: 52 di 128 individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali; orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine; utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro, sia alla tutela dell’ambiente e del territorio; intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. Profilo Il Diplomato nell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio: – ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali; – possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; – ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali; – ha competenze relative all’amministrazione di immobili. È in grado di: • collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità; • intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati; • prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, redigere la valutazione di impatto ambientale; • pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro; • collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività 53 di 128 svolte. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione. 2. Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti. 3. Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia. 4. Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi. 5. Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente. 6. Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al territorio. 7. Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi. 8. Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza. In relazione a ciascuna delle articolazioni, le competenze di cui sopra sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento. 54 di 128 Articolazione: Costruzioni, Ambiente e Territorio Materie specifiche Materie Costruzioni, Ambiente e articolazione Territorio di Base Materie comuni al settore economico Costruzioni, Ambiente e Territorio 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e Letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed Economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Scienze integrate (Fisica) 3* 3* Scienze integrate (Chimica) 3* 3* Tecnologie e Tecniche di rappresentazione grafica 3 3 Tecnologie informatiche 3* Complementi di Matematica 1 1 Gestione del cantiere e sicurezza dell'ambiente di lavoro 2 2 2 Progettazione, Costruzioni e Impianti 7 6 7 Geopedologia, Economia ed Estimo 3 4 4 Topografia 4 4 4 32 32 32 Scienze e Tecnologie applicate 3** 32 32 55 di 128 5.3 Istituto Professionale Indirizzo "Servizi per l'Enogastronomia e l'ospitalità Alberghiera L’identità degli Istituti Professionali è caratterizzata dall’integrazione tra una solida base di istruzione generale, che ha l’obiettivo di fornire allo studente una preparazione di base acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo dei saperi linguistici, matematici, storicosociali, con la cultura professionale che gli consentirà di sviluppare i saperi e le competenze necessarie a permettergli di assumere, con autonomia e responsabilità, ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentiranno allo studente di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari e, non ultimo, nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche. A tal proposito, nel corso del quinquennio, verrà assicurato allo studente un orientamento permanente che lo aiuterà ad effettuare scelte fondate e consapevoli. In particolare il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. È in grado di: • utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi eno-gastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità; • organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane; • applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; • utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio; • comunicare in almeno due lingue straniere; • reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; • attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi eno-gastronomici; • curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti. L’indirizzo presenta le articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza turistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione dell’“Enogastronomia”, il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali 56 di 128 e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche. Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni “Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. 2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. 3.Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’articolazione “Accoglienza turistica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera. 2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela. 3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attra- verso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali e enogastronomiche del territorio. 4. Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere. A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. 2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera. 3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, 57 di 128 utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. 4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. 5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. 6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. A conclusione del percorso quinquennale, gli studenti ottengono il Diploma di Stato di istruzione Professionale che consente sia l’inserimento nel mondo del lavoro in ruoli qualificati, sia la continuazione degli studi all’Università o nella formazione tecnica superiore (ITS e IFTS). LA QUALIFICA TRIENNALE Oltre a questo principale percorso, gli studenti possono scegliere di conseguire una qualifica triennale spendibile nel mondo del lavoro, ma che permette anche il reinserimento, con le opportune integrazioni, nel percorso quinquennale. Sono attive le seguenti nuove qualifiche triennali: Qualifica triennale di Operatore ai Servizi di Promozione ed Accoglienza Indirizzo: strutture ricettive. Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione. Indirizzo: Sala e Bar. Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione. Indirizzo: Preparazione pasti Per l’anno scolastico 2013/14 è previsto il rilascio delle seguenti qualifiche: Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione. Indirizzo: Sala e Bar. Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione. Indirizzo: Preparazione pasti 58 di 128 59 di 128 5.4.VECCHIO ORDINAMENTO 5.4.1 Corso Iter L'indirizzo Tecnico per il Turismo "Progetto ITER" è finalizzato a formare figure professionali in grado di inserirsi con competenza ed abilità altamente specialistiche nelle Aziende Turistiche sia di tipo ricettivo alberghiero sia ricreativo culturale. Lo scopo è quello di preparare operatori qualificati nel settore turistico, quadri tecnici intermedi e medio alti che operino in aziende di varia natura svolgendo sia compiti connessi alla conduzione della gestione aziendale ed alle relazioni dell'azienda con l'ambiente nazionale ed internazionale, sia attività di coordinamento, progettazione, vendita di prodotti turistici, nonché attività di ricreazione ed animazione. Il curricolo dell'indirizzo tecnico per il Turismo valorizza l'intreccio tra Ore MATERIE cultura e professionalità mirando Settimanali D'INSEGNAMENTO Triennio all'acquisizione di solide competenze 4^ 5^ linguistiche, economiche, giuridiche e Italiano 4 4 tecnologiche oltre che lo sviluppo di abilità Storia 2 2 trasversali molto richieste dal mondo del Lingua Straniera 1 3 3 lavoro: flessibilità, capacità organizzative e Lingua Straniera 2 3 3 relazionali, adattabilità ai cambiamenti. Lingua Straniera 3 3 3 Arte e Territorio 2 2 Al termine dei cinque anni di studio, lo Matematica e Informatica 3 3 studente conseguirà il diploma di perito Laboratorio Fisica/Chimica — — tecnico del turismo, che gli consentirà di Scienza Natura e Terra — — scegliere tutte le facoltà universitarie, ed, in Geografia del Turismo 2 2 particolare, di accedere ai corsi di laurea in Economia Aziendale — — Economia e Commercio, Economia Turistica Disciplina Turistica e Aziendale 4 4 (D.U.E.T. Diploma Universitario Economia e Esercitazioni di Port. E Pratica di ADV 3* 3* Diritto ed Economia — — Turismo) e a corsi Post-Diploma. Diritto e Legislazione Turistica 3 3 Il diplomato potrà operare nel settore della Trattamento Testi e Dati — — produzione, commercializzazione e gestione Religione 1 1 dei servizi turistici, all'interno di aziende Educazione Fisica 2 2 private, di Enti pubblici presso compagnie TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 aeree o di navigazione, porti e aeroporti, * Copresenza con Discipline Turistiche aziende organizzatrici di fiere e congressi, musei, potrà occuparsi sia di turismo di accoglienza, sia di turismo in uscita, in Italia e all'estero ed inoltre, potrà svolgere attività imprenditoriale autonoma. 60 di 128 5.4.2 Corso IGEA Il ragioniere, esperto in problemi di economia aziendale, oltre a una consistente cultura generale accompagnata da buone capacità linguistico- espressive e logico-interpretative, possiede conoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile. In particolare egli è in grado di analizzare i rapporti fra l’azienda e l’ambiente in cui opera per proporre soluzioni a problemi specifici. Pertanto egli sa: - utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra-contabili per una corretta rilevazione dei fenomeni gestionali; - leggere, redigere ed interpretare ogni significativo documento aziendale; - gestire il sistema informativo aziendale e/o i suoi sottosistemi anche automatizzati, nonché collaborare alla loro progettazione o ristrutturazione; - cogliere gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali. Il diplomato ragioniere IGEA può proseguire gli studi e/o trovare inserimento in molteplici settori lavorativi, quali: la produzione e il commercio, le banche, le assicurazioni, i trasporti, la pubblica amministrazione. Il ragioniere può esercitare la libera professione Ore dopo un apprendistato di tre anni presso studi MATERIE Settimanali professionali, concluso con il superamento D'INSEGNAMENTO Triennio dell'iscrizione all'Albo. Come libero professionista 4^ 5^ può inserirsi nel mondo delle attività economiche Italiano 3 3 Storia 2 2 come amministratore, consulente o liquidatore di Lingua Straniera 1 3 3 imprese, perito contabile esperto nella Lingua Straniera 2 3 3 determinazione dei costi di produzione. Il diploma Matematica e Laboratorio 3 3 di ragioniere consente l'immediato inserimento nel Scienza Mater. e Laboratorio — — mondo del lavoro e apre molteplici percorsi di Scienza della Natura — — formazione ulteriore: accesso a tutte le facoltà Diritto ed Economia — — Economia Aziendale 8 7 universitarie per il conseguimento di laurea di 1° e Trattamento Testi — — di 2° livello. Diritto 3 3 La specificità della preparazione acquisita Economia Politica 2 — nell'indirizzo di studi trova, tuttavia, la sua più Scienza delle Finanze — 2 naturale prosecuzione nelle facoltà dell'area Geografia Economica 2 3 giuridico- economica (tutte le specializzazioni di Religione 1 1 Educazione Fisica 2 2 Economia, da Economia e Commercio a Economia 32 Bancaria, da Scienze dell'Amministrazione a TOTALE ORE SETTIMANALI 32 Scienze Statistiche ed Economiche; Giurisprudenza e Scienze politiche. 61 di 128 5.4.3 Corso Geometri-Progetto Cinque L'attuazione della sperimentazione progetto Cinque ha lo scopo di adeguare i contenuti disciplinari dell'indirizzo alla figura professionale del tecnico intermedio nel settore delle costruzioni e del territorio. Per realizzare questo nuovo profilo professionale, la preparazione specifica del diplomato geometra sarà integrata dall'acquisizione di capacità linguisticoespressive e logico matematiche e completata da conoscenze economiche, giuridiche e amministrative. Il diplomato geometra può proseguire gli studi Ore e/o trovare inserimento in situazioni di lavoro MATERIE Settimanali diverse, quali: D'INSEGNAMENTO Triennio progettare, realizzare, conservare, trasformare e 4^ 5^ migliorare opere civili; operare, anche in gruppi Italiano 3 3 di lavoro, nell’organizzazione, assistenza, gestione Storia 2 2 e direzione di cantieri; organizzare e redigere Lingua Straniera 2 2 Diritto-Economia 2 2 computi metrici preventivi e consuntivi e tenere i Matematica e Informatica 3 2 regolamentari registri di cantiere, anche con Geografia-Scienze-Laboratorio — — l'ausilio di mezzi informatici; effettuare rilievi Fisica e Laboratorio — — utilizzando i metodi e le tecniche tradizionali e Chimica e Laboratorio — — conoscendo quelle più recenti, con applicazioni Disegno e Progettazione 3 3 relative alla rappresentazione del territorio urbano Costruzioni 4 4 Topografia e Fotogrammetria 4 4 ed extraurbano; intervenire sul territorio, sia in Impianti 2 3 fase progettuale che esecutiva, per la realizzazione Geopedologia-Economia-Estimo 4 4 di infrastrutture; valutare anche sotto l'aspetto Religione 1 1 dell'impatto ambientale, immobili civili e Educazione Fisica 2 2 interventi territoriali di difesa dell'ambiente, TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 effettuare accertamenti e stime catastali. La preparazione fornita dall'indirizzo sperimentale per geometri è caratterizzata dalla flessibilità e interdisciplinarietà delle competenze, grazie alla nuova articolazione delle discipline di costruzione e impianti, di quelle economico-estimative, alla specifica attenzione ai problemi del territorio e dell'ambiente e ad una preparazione culturale complessivamente più solida e in linea con i programmi europei. Diversamente da quanto previsto nell'indirizzo tradizionale, il Progetto Cinque prevede un potenziamento della matematica e dell'inglese. Tale preparazione facilita soprattutto l'accesso alle facoltà universitarie come Architettura e Ingegneria nelle sue diverse specializzazioni (Civile, Edile, Ambiente e Territorio, Urbanistica e Ambiente). 62 di 128 5.4.4 Corso Programmatori La figura professionale del ragioniere programmatore ha competenze sia amministrativo-contabili che informatiche, le quali lo dispongono ad inserirsi in contesti aziendali diversi, dal settore creditizio, alla produzione e alla pubblica amministrazione, settori caratterizzati dalla presenza di sistemi informativi automatizzati. Oltre a possedere una consistente cultura generale accompagnata da buone capacità linguistico-espressive e logico interpretative, avrà conoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo, contabile ed informatico. E’ in grado di utilizzare pacchetti applicativi anche complessi, di collaborare con i responsabili aziendali nella scelta di strumentazioni informatiche e, se necessario, produrre programmi nuovi e personalizzare quelli esistenti. Questo indirizzo tende a realizzare una figura professionale in possesso di solide conoscenze aziendali abbinate ad abilità relative allo sviluppo del software e capace di: - utilizzare con facilità prodotti informatici applicativi, anche complessi; - effettuare interventi di manutenzione e adattamento dei programmi utilizzati; - collaborare nelle scelte strategiche aziendali attraverso approfondita conoscenza di realtà gestionali diverse, sia del settore privato sia di quello pubblico. Il corso prevede, in particolare, l'elaborazione dei dati attraverso i linguaggi di programmazione più attuali (come ad esempio il Visual Basic), la gestione dei fogli elettronici, delle basi di dati, dei testi, degli ipertesti e della grafica. Attraverso l'utilizzo di programmi come Excel, Word, Access (prodotti Microsoft) che operano in ambiente Windows (da 95 in poi), si acquista padronanza con tutti i servizi che i sistemi operativi come Windows 95, Nt e 98 offrono. Inoltre, grazie alla linea ADSL, gli alunni usufruiscono di tutti i servizi che Internet offre (navigazione nel WWW, gestione della posta elettronica, utilizzo delle News, etc.), realizzano pagine web per Internet e creano dei siti. La scelta del corso deve essere fatta al secondo anno. Il diplomato ragioniere programmatore può proseguire gli studi e/o trovare inserimento in molteplici settori lavorativi, quali: la produzione e il commercio, le banche, le assicurazioni, i trasporti, la pubblica amministrazione. MATERIE D'INSEGNAMENTO Italiano Storia Inglese Ore Settimanali Triennio 4^ 5^ 3 3 2 2 3 3 63 di 128 Il ragioniere programmatore è in grado di curare anche come libero professionista, la manutenzione e l'assistenza operativa per i software applicativi operando anche in centri Internet-Server-Provider come operatore web solution. 5.4.5 Corso Sirio - Ragionieri Serali Il corso SIRIO (indirizzo Ragioneria), Ec. Politica - Scienza delle finanze Diritto Matematica calc. Statistica Prob. Ragioneria ed Economia Aziendale Tecnica ed Organizzazione Aziendale Informatica e Applicativi gestionali Religione Educazione Fisica TOTALE ORE SETTIMANALI 2 3 4 3 4 5 1 2 32 2 2 4 5 4 4 1 2 32 articolato in cinque anni (biennio e triennio) prevede la riduzione dell’orario settimanale di lezione, il riconoscimento di crediti formativi , metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali degli studenti. L’iniziativa qui presentata si caratterizza per la sua differenza con i curricoli istituzionali, tanto da connotarsi come vera e propria "seconda via" all’istruzione. Il sistema formativo degli adulti, infatti, deve assolvere le seguenti funzioni: - qualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non costituisce più una garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa; - consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliano ripensare o debbano ricomporre la propria identità professionale. L’idea-forza di questo progetto consiste, quindi, in un percorso flessibile che valorizzi l’esperienza di cui sono portatori gli studenti e che si fonda sia sull’approccio al sapere in età adulta sia sull’integrazione di competenze in genere separate come quelle relative alla cultura generale e alla formazione professionale. Il corso si conclude con un esame di maturità che abilita (al pari del corso diurno) all’esercizio della professione o all’accesso alle varie facoltà universitarie. Crediti e debiti scolastici per il corso SIRIO Il “Progetto Sirio” prende in considerazione il passato scolastico e le conoscenze professionali dello studente, riconoscendole sotto forma di crediti formali e crediti non formali e le carenze sotto forma di debiti scolastici e debiti formali. I crediti di cui sopra non vanno confusi con i crediti scolastici, conseguenti alla fine di ciascuno dei tre anni conclusivi. I debiti Il debito scolastico è l’insufficienza conseguita in una materia l’anno precedente l’anno frequentato; il debito formale è il mancato svolgimento del programma di una materia di uno 64 di 128 o più anni precedenti l’anno frequentato, dovuto a un diverso piano di studi della scuola. Il debito deve essere colmato con un esame, il cui superamento verrà comunicato dal docente della materia al Consiglio di Classe. I crediti Particolarità del “Progetto Sirio” è riconoscere le competenze maturate in anni precedenti e trasformarle in crediti, cioè in voti che verranno riportati nello scrutinio finale e che consentono di non frequentare la materia durante l’anno scolastico. I crediti, come già detto, possono essere formali e non formali. Il credito formale è il riconoscimento di una materia nell’anno in corso nella quale si è conseguita valutazione positiva in altro istituto (i programmi devono corrispondere, in sostanza, a quelli del corso Sirio) o nell’anno precedente dello stesso corso in caso di non promozione. Il credito non formale è il riconoscimento di forme di conoscenza maturate in ambito lavorativo o attraverso studi personali coerenti con l’indirizzo di studi. Il Consiglio di classe, sulla base di criteri e modalità stabiliti dal Comitato tecnico-scientifico, delibera sul riconoscimento dei crediti non formali ( il riconoscimento dei crediti formali è automatico) e sull’attribuzione dei debiti. Corso Sirio (Ragionieri Serali) Ore Settimanali MATERIE D'INSEGNAMENTO Italiano Scienze Storico-sociali Lingua Inglese Matematica Scienze integrate Economia Aziendale Diritto Economia Politica Altra lingua straniera Trattamento Testi e Dati TOTALE ORE SETTIMANALI Biennio 1^ 4 3 3 4 3 2 — — 4 2 25 2^ 4 3 3 4 3 2 — — 4 2 25 3^ 3 2 3 3 — 8 3 3 — — 25 Triennio 4^ 3 2 3 3 — 9 3 2 — — 25 5^ 3 2 3 3 — 9 2 3 — — 25 65 di 128 5.5 ALUNNI ISCRITTI a.s. 2013/14 Gli alunni iscritti per l’anno scolastico 2013/2014 sono, in totale, 490, di cui 282 femmine e 208 maschi. La suddivisione per anno di corso è la seguente: Distribuzione Femmine e Maschi per anno di corso CORSO Femmine Maschi Totale Corso Prima 77 54 131 Seconda 68 47 115 Terza 63 51 114 Quarta 30 27 57 Quinta 44 29 73 NumeroTotale alunni 282 208 490 Numero Totale classi 30 Numero Totale corsi 13 66 di 128 6. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA : ORGANIGRAMMA L’organizzazione ed il funzionamento dell’Istituto sono garantiti dal regolare funzionamento degli Organi Collegiali, i cui ruoli sono chiaramente indicati nel paragrafo successivo. Dirigente Scolastico Consiglio d’Istituto D’DistitutoConsiglio Collegio Docenti Direttore Servizi Generali Amministrativi Dipartimenti Collaboratori del Dirigente Consigli di Classe Responsabile Sicurezza Coordinatori Consigli di Classe Funzioni Strumentali Coordinatori dei Dipartimenti Responsabili funzioni specifiche /Progetto Personale ATA Docenti 67 di 128 6.1 Organi Collegiali 6.1.1 Consiglio d’Istituto Il Consiglio d’Istituto è l’organo che definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte generali di gestione e di amministrazione, tenendo conto dei pareri formulati dal Collegio dei docenti e dalle associazioni di genitori e studenti. Nel Consiglio d’Istituto sono rappresentate tutte le componenti della comunità scolastica. Componenti del Consiglio di Istituto Dirigente Mariantonietta Ferrante Scolastico Francesca Puligheddu Bachisio Sanna Francesco Dasara Giuseppe Deplano Rappresentanti Maria Maddalena Sposito del personale docente LOREDANA CAPOZZOLI PAOLA NIVES DELOGU ADELE BALZANO Rappresentanti del personale non docente Fais Alberto Presidente : Rappresentanti dei genitori degli alunni Rappresentanti degli alunni Sonia Maggio Angelica Longu Giovanni Farris Michele Sulas Damiano Funedda Matteo Virdis Maurizio Mele Paola Canu Il Consiglio di Istituto adotta il Piano dell'Offerta Formativa; definisce gli indirizzi generali per l'attività della scuola e le scelte generali di gestione amministrazione; delibera il "Programma annuale", predisposto dal Dirigente Scolastico e proposto dalla Giunta Esecutiva, e approva il conto consuntivo; dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell'Istituto; delibera, su proposta della Giunta esecutiva, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell' attività della scuola , nei limiti delle disponibilità di bilancio; indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione ad esse dei singoli docenti, all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe. 68 di 128 6.1.2 Giunta Esecutiva La Giunta Esecutiva è composta dal Dirigente Scolastico, dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi e dai membri eletti dal Consiglio d’Istituto in rappresentanza di tutte le componenti. La Giunta Esecutiva è chiamata a sostenere e facilitare la gestione e amministrazione finanziaria della scuola. Predispone le proposte di deliberazione del Consiglio d’Istituto, compresa la proposta d’adozione del P.O.F. e il bilancio preventivo e consuntivo. Il Dirigente Scolastico: Mariantonietta Ferrante Membri di diritto Il Direttore Servizi Generali Amministrativi: Lucia Taras Rappresentante Docenti Bachisio Sanna Rappresentante personale ATA Alberto Fais Rappresentante dei Genitori Angelica Longu Rappresentante degli alunni Maurizio Mele 6.1.3 Consulta Provinciale degli Studenti E’ un organo di rappresentanza degli studenti a livello provinciale. Componenti: Giuseppe Piu e Paola Canu. 6.1.4 Organo di Garanzia L’organo è competente alla soluzione dei conflitti sull’applicazione dello statuto delle studentesse e degli studenti. (vedasi titolo XI del Regolamento d’Istituto) Il Dirigente Scolastico Componenti Mariantonietta Ferrante Rappresentante Francesca Capra Docenti Maria Maddalena Sposito (supplente) Rappresentante Michele Sulas Giovanni Farris (supplente) Antonella Canu Pala Marco (supplente ) dei Genitori Rappresentante degli alunni 69 di 128 6.1.5 Collegio Docenti Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nell'Istituto, ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Fanno altresì parte del Collegio dei Docenti gli insegnanti di sostegno che assumono la contitolarità di classi dell'Istituto. Il Collegio dei docenti si articola in Dipartimenti per aree disciplinari. Fra le altre attività, il Collegio dei Docenti: delibera in materia di funzionamento didattico; elabora il Piano dell'Offerta Formativa; identifica le funzioni strumentali al Piano dell'Offerta Formativa; approva gli accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche o di ricerca; provvede all'adozione dei libri di testo; programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap; determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini in modo da assicurare omogeneità alle decisioni dei Consigli di Classe. 6.1.6 Dipartimenti I Dipartimenti, fatta salva la libertà individuale di insegnamento, definiscono gli obiettivi cognitivi di ogni disciplina e gli standard di apprendimento, predispongono griglie di misurazione delle prove, concordano principi e modalità nella programmazione disciplinare, offrono indicazioni per gli interventi di approfondimento e di recupero, stabiliscono il livello minimo di competenze per accedere alla classe successiva, assicurando omogeneità di valutazione. A tal fine stabiliscono tipologia e numero minimo di prove, modalità e tempi di correzione, modalità di classificazione. Aggiornano la programmazione per assi culturali. Sono attivi i seguenti Dipartimenti: Coordinatore di Dipartimento Lingua e letteratura italiana /Storia/Arte e territorio/ Prof.ssa Claudia Carta Religione/ Geografia turistica Lingue straniere Prof.ssa Elena Di Mattia Impianti tecnologia, estimo e topografia; Costruzioni e Prof. Pietro Vedele disegno tecnico Chimica/Fisica/Scienze/Geografia/Scienza degli Prof.ssa Loredana Lapia alimenti/ Esercitazioni portineria/ Servizi pratica cucina e bar/Scienze motorie Discipline aziendali /Discipline giuridico- economiche Prof. Giuseppe Pipere Matematica/Informatica/Trattamento testi e dati Prof.ssa Gianni Respano Discipline giuridico economiche Prof. Francesco Serra Ser. Pratica cucina e bar/eserc. Port Giovannico Manca Sc. dell’Alimentazione Sostegno agli alunni diversamente abili e con bisogni Prof.ssa Paola Delogu educativi speciali 70 di 128 Competenze del Responsabile di Dipartimento: presiede le riunioni del Dipartimento e ne coordina le attività; si adopera affinché, nell’ambito dei dipartimenti: - si progetti la programmazione disciplinare; - si definiscano le competenze disciplinari che l’alunno deve acquisire; - si individuino criteri e metodi di valutazione per classi parallele; - si cerchino soluzioni unitarie per l’adozione dei libri di testo; - si individuino gli obiettivi propri della disciplina per le varie classi e la loro correlazione con gli obiettivi educativi generali; - si individuino aree critiche della disciplina e si prospettino soluzioni; promuove l’intesa fra i docenti della stessa disciplina per la stesura di prove comuni; opera per garantire, all’interno della stessa area disciplinare, omogeneità di scelte: metodologiche, didattiche e di procedure; elabora proposte per l’adeguamento dei programmi e per l’organizzazione dell’area di progetto. 6.1.7 Consigli di Classe Il Consiglio di Classe è composto dal Dirigente Scolastico, dai docenti di ogni singola classe, compresi gli insegnanti di sostegno, contitolari della classe interessata, da due genitori rappresentanti eletti annualmente dai genitori degli alunni iscritti alla classe e da due rappresentanti degli studenti, eletti annualmente dagli studenti della classe. Nei corsi serali il Consiglio di Classe è composto, oltre che dai docenti, da tre rappresentanti degli studenti della classe, eletti annualmente dagli studenti della classe. Il Consiglio di Classe è presieduto dal Dirigente Scolastico oppure da un docente, membro del Consiglio, suo delegato. Le funzioni di segretario del Consiglio sono attribuite dal Presidente a uno dei docenti membro del Consiglio stesso. Fra le varie altre attività il Consiglio di Classe: aggiorna la programmazione per assi culturali nelle classi dei nuovi ordinamenti; provvede alla certificazione delle competenze; formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione; agevola ed estende i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni; esercita le competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione; elabora, nella classe Quinta, per la Commissione d' Esame di Stato, il "Documento" relativo all'azione educativa e didattica realizzata nell'ultimo anno di corso; 71 di 128 procede, in sede di scrutinio finale delle classi Terze, Quarte e Quinte, all'attribuzione del " credito scolastico "; fissa i criteri di valutazione delle esperienze che danno luogo ai "crediti formativi"; valuta ed approva iniziative riservate agli alunni, proposte da enti e associazioni pubblici o privati e attinenti alla sua competenza; formula un parere al Collegio dei Docenti in ordine alla scelta tecnica dei sussidi didattici, delle attrezzature tecnico-scientifiche e delle dotazioni librarie, nonché in merito alle proposte di adozione dei libri di testo; commina la sanzione del temporaneo allontanamento degli studenti dalla comunità scolastica e del risarcimento economico per i danni arrecati al patrimonio della scuola da parte degli studenti; si pronuncia inoltre su ogni altro argomento attribuito dalla legge e dai regolamenti alla sua competenza. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari, oltre che alla valutazione periodica e finale, nonché alla irrogazione delle sanzioni disciplinari, spettano al Consiglio di Classe con la sola presenza dei docenti. 72 di 128 7. FIGURE PROFESSIONALI L’organigramma del nostro Istituto prevede la distribuzione dei compiti a vari livelli; esistono, infatti, organismi e figure con specifiche mansioni: 7. 1 Dirigente Scolastico Il Dirigente Scolastico dell’Istituto, Mariantonietta Ferrante, dotato di personalità giuridica e di autonomia amministrativa e didattica, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, dirige, promuove, e coordina l’attività della scuola, valorizza le risorse umane e professionali, organizza e gestisce le risorse finanziarie e strumentali, favorisce i processi di interazione con il contesto territoriale e gli enti locali. 7.2 Collaboratori del Dirigente La vicinanza del Capo d’Istituto all’utenza è resa più concreta e visibile grazie all’operato dei Collaboratori. Si tratta di docenti a cui il Dirigente affida specifici compiti. Il Dirigente Scolastico designa per l'anno scolastico 2012-13 come docenti collaboratori la prof.ssa Bartolomea Peddone e la prof.ssa Loredana Lapia; viene nominato responsabile per il corso serale il prof. Riccardo Corosu. 7.3 Funzioni strumentali Ad alcuni Docenti, chiamati Docenti Funzioni Strumentale, è dato l’incarico di realizzare particolari obiettivi inerenti le finalità dell’Istituto. Le funzioni strumentali individuate dal Collegio dei Docenti per l’anno scolastico 2012/2013 sono le seguenti: Funzione Strumentale Docenti Sito della Scuola Piero Piredda Supporto Corso Alberghiero Maria E. Bomboi Francesca Puligheddu Scuola-territorio lavoro) (alternanza Gestione e Revisione POF Integrazione Scolastica scuola- Graziano Dellavalle Angela Tuffu Francesco Dasara Giuseppe Deplano Emma Ricci Bachisio Sanna Francesca Carta Si presenta, in sintesi, il piano delle attività di ogni singola funzione. 73 di 128 - - Sito della Scuola La funzione ha il compito di curare : l’aggiornamento programmato dei contenuti: informazioni che si rinnovano con scadenza annuale; informazioni da inserire periodicamente; informazioni utili riguardanti la normativa scolastica; informazioni imposte dalla riforma. Aggiornamento imposto dalla riforma. Inserimento di nuovi contenuti, pagine e sezione. Supporto Corso Alberghiero Consolidamento e sviluppo dell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, articolazione “Enogastronomia. Tale funzione strumentale nasce principalmente dall’esigenza di continuare a lavorare sui percorsi Iefp, quindi di portare avanti quanto attivato nell’anno scolastico precedente in merito a: Definizione scelte degli alunni in merito alle figure professionali previste Confronto con Enti proposti alla definizione dei percorsi Iefp Supporto ai Consigli di classe del corso Alberghiero come previsto dal progetto di qualifica ( programmazione alternanza scuola lavoro, didattica laboratoriale, ……) Progettazione mirata alla richiesta di finanziamenti (RAS) relativi all’organizzazione di eventi e all’alternanza scuola- lavoro Progetto alternanza scuola –lavoro , tutoraggio, convenzioni, monitoraggio….. Evento per concretizzare e finalizzare le attività laboratoriali e le competenze trasversali di lavoro di gruppo Monitoraggio con USR, con MIUR Azioni di tutoraggio scolastico e in alternanza Valutazione dei risultati Scuola- territorio (alternanza scuola-lavoro) La riforma della scuola secondaria superiore, ormai in piena attuazione, ha notevolmente modificato sia il profilo educativo generale sia i profili specifici degli istituti tecnici e professionali configurandoli in modo da rispondere in maniera efficace alle richieste del mondo del lavoro, anche delle libere professioni. Per poter garantire ai nostri studenti il raggiungimento di un titolo di studio coerente con le nuove linee guida e spendibile è necessario utilizzare tutti gli strumenti auspicati dalla riforma in particolar modo un maggior raccordo con il mondo del lavoro e delle professioni, compresi il volontariato e il privato sociale, attraverso una più ampia diffusione di stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro. In questo quadro, la Funzione strumentale cercherà di avvicinare gli allievi a realtà lavorative presenti sul territorio e/o all’estero per permettere loro un ingresso nel mondo del lavoro, 74 di 128 previa acquisizione di una micro - professionalità e di un adeguato supporto di orientamento e counseling per una più compiuta e consapevole cittadinanza e partecipazione alla realtà sociale. Obiettivi : Promuovere iniziative di raccordo tra le diverse presenze istituzionali del territorio (convenzioni, partenariati, protocolli di intesa …) al fine di garantire il successo formativo nel proseguimento degli studi o un proficuo inserimento nel mondo del lavoro Tenere contatti frequenti con agenzie presenti sul territorio Fornire consulenza, supporto e informazione ai colleghi in relazione a progetti Mediare tra i bisogni formativi dell’utenza e la disponibilità degli enti esterni ad offrire occasioni formative (stage, alternanza, incontri con aziende …) Fornire informazioni ai docenti e agli studenti sulle iniziative promosse dall’amministrazione o da altri enti esterni che siano coerenti con gli obiettivi del POF e ne cura la partecipazione da parte della scuola Curare scambi interculturali Il lavoro si svilupperà durante tutto l’a.s. agendo su due livelli: Livello interno: - operando in rete con le altre funzioni strumentali; - interagendo con i docenti referenti di singoli progetti con connessioni esterne. In tal caso il nostro ruolo sarà rivolto a garantire: un’impostazione comune dei progetti secondo schemi e/o formulari unici; definizione degli strumenti di valutazione dei singoli progetti; - operando in rete con il DS, i coordinatori di classe, i coordinatori di dipartimento, i tutor dei singoli progetti. Livello esterno: - individuando soggetti esterni da contattare a seguito di proposte dei coordinatori, dei tutor o ai quali proporre iniziative; - individuando bandi, proposte, concorsi ai quale partecipare. 1) 2) 3) 4) Sostegno alla Riforma La funzione si propone le seguenti finalità: supporto ai docenti e ai C.d.c per la progettazione, programmazione e svolgimento di attivita’ didattica laboratoriale su cui basare la valutazione delle competenze. supporto ai docenti e ai cdc per la definizione di griglie di osservazione e valutazione delle competenze, prove di verifica; supporto ai docenti e ai cdc per le certificazioni degli esiti di apprendimento delle attivita’ integrative e complementari svolte; nell’ottica di una riduzione dell’insuccesso scolastico, specie nelle prime classi, proposta di attivazione e gestione di una piattaforma l.m.s. ( learning management system) per l’apprendimento autonomo e per il recupero delle conoscenze e abilità disciplinari di base. Gestione e Revisione POF Svolge il compito di aggiornare annualmente il Piano dell’Offerta Formativa in base alle 75 di 128 nuove disposizioni ministeriali e alle scelte operate dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto; cura, inoltre, il rapporto con le altre funzioni ed effettua il monitoraggio delle attività svolte per rilevare la ricaduta degli interventi. Integrazione Scolastica degli alunni diversamente abili Ha come obiettivo l’orientamento dell’offerta formativa inerente i ragazzi diversamente abili ed il supporto organizzativo alla dirigenza per i rapporti con enti esterni, quali USP di Nuoro e Provincia Nuoro, relativamente al sostegno. 7.4 Coordinatore di Classe Per ogni classe è designato un docente che adempie le funzioni di coordinamento della programmazione didattico-educativa ed extracurricolare, nonché dei rapporti scuolafamiglia. I Coordinatori dei Consigli di Classe dovranno svolgere le seguenti funzioni: presiedere il Consiglio di Classe, in caso di assenza del Dirigente; sovrintendere alla programmazione generale di classe, curandosi di verificare che essa venga adeguatamente predisposta dal C.d.C. e verificando periodicamente la sua attuazione; verificare periodicamente la regolare frequenza degli alunni e darne comunicazione alle famiglie e ai Collaboratori del Dirigente; consegnare i dati relativi alle assenze degli alunni delle singole classi all’ufficio alunni nella prima settimana del mese successivo alla Verifica. sulla scorta delle decisioni del Consiglio di Classe proporre al Dirigente le attività di recupero; approntare gli atti necessari alla realizzazione di eventuali delibere riguardanti attività extracurricolari deliberate dal C.d.C.; curare l’applicazione delle sanzioni disciplinari riguardanti gli alunni deliberate dal Consiglio di Classe; riferire periodicamente al Dirigente Scolastico sull’andamento generale della classe; curare la regolare stesura dei verbali delle riunioni del Consiglio di Classe; curare la stesura e la consegna delle pagelle ai genitori degli alunni. I Coordinatori, inoltre dovranno riferire al Dirigente Scolastico e al Collegio dei Docenti su eventuali difficoltà nello sviluppo delle attività programmate e potranno richiedere al Dirigente Scolastico la convocazione del Consiglio di Classe ogniqualvolta lo ritengano necessario per eventuali problemi di tipo didattico o disciplinari. 76 di 128 ELENCO COORDINATORI DI CLASSE A.S. 2012/13 CLASSI 1^A TUR 2^A TUR 3^A TUR 4^A ITER 5^A ITER 1^B TUR 2^B TUR 3^B TUR 4^B ITER 5^B ITER 1^A AFM 2^A AFM 3^A AFM 4^A AFM- SIA 5^A IGEA 5^A PRO 2^B AFM 3^B AFM-SIA 1^A CAT 2^A CAT 3^A CAT 4^A CAT 5^A GEO 1^A ENO 2^A ENO 3^A ENO 1^B ENO 2^B ENO 3^B ENO 4^A SIRIO 5^A SIRIO DOCENTE Ricci Emma Piredda Piero Carta Maria Francesca Pipere Giuseppe Carta Claudia Balzano Adelaide Licciardi Francesca Locche Patrizia Respano Gianni Sposito Maria Maddalena Arrica Andreina Carta Angela Maria Carta Claudia Deplano Giuseppe Farina Sebastiana Tuffu A. Maria Di Mattia elena Mesina Antonella Mameli Monia Lapia Loredana Barone M. Paola Vedele Pietro Manca Fabio Bernardini Milena Puligheddu Francesca Bomboi M. Efisia Barca Antonina Dellavalle Graziano Dasara Francesco Soddu Renato Congiu Michelina 7.5 Responsabile della sicurezza ( membro esterno) È incaricato dell’informazione e formazione dei lavoratori sugli aspetti della sicurezza, organizzazione delle procedure relative alla prevenzione incendi ed evacuazione. 7.6 Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) Le RSU, che si occupano della tutela dei diritti sindacali del personale docente e ATA, sono: Giuseppe Deplano del sindacato GILDA degl i Insegnanti, Angela Tuffu della CGIL Scuola e Alberto Fais del sindacato della Cisl. 77 di 128 7.8 Commissioni e gruppi di lavoro Sono attive le seguenti Commissioni: Commissione Orario: svolge la funzione di organizzare l’orario delle lezioni, attenendosi ai criteri di efficienza e di efficacia didattica. Commissione formazione classi e attribuzione degli alunni: si occupa della distribuzione degli alunni nelle classi nel rispetto dei criteri funzionali alla formazione di classi omogenee, al fine consentire lo svolgimento dell’attività didattica in maniera efficace e produttiva. Commissione accoglienza: si attiva a promuovere iniziative che creino un’ atmosfera accogliente e consentano un sereno e proficuo inserimento; Commissione Comodato d’uso: aggiornano la disponibilità dei testi scolastici della scuola e li distribuiscono agli alunni che ne faranno richiesta dopo aver esaminato le loro domande e accertato il possesso dei requisiti previsti dalla normativa. A conclusione dell’anno scolastico ritirano i testi dati in prestito che verranno utilizzati nel successivo anno scolastico. Commissione Esami di Integrazione: esaminano la documentazione fornita dagli studenti e stabiliscono quali sono le discipline da sottoporre a esame al fine di consentirne l‘integrazione per poter accedere al corso richiesto. Commissione Viaggi: predispongono gli itinerari relativi a visite guidate e viaggi di istruzione; richiedono i preventivi alle agenzie viaggi e procedono alla comparazione dei medesimi per l’individuazione della migliore proposta. Commissione Orientamento: svolge l’importante funzione di presentare l’offerta formativa dell’Istituto Tecnico e Professionale nelle scuole d’istruzione primaria di secondo grado del territorio. A tal fine, è stata predisposta l’iniziativa “ Scuole Aperte” (Open Day) che si realizzerà il giorno 21 Febbraio 2013. La scuola si renderà diponibile per l’intera giornata ad accogliere quanti interassati a visitare le diverse risorse strutturali dell’edificio e a prendere visione delle diverse attività che vi si svolgono. Gruppo H La costituzione del G.L.H. d’Istituto, a norma L. 104/92 art.15 c.2, è avvenuta in data 10 settembre 2013. Il G.L.H. è coordinato dal Dirigente Scolastico ed è costituito dalle seguenti figure: il coordinatore del Dipartimento di sostegno un docente collaboratore del Gruppo H tutti gli insegnanti di sostegno i genitori degli alunni in situazione di disabilità gli operatori sociali e sanitari che al di fuori dell’Istituto si occupano degli alunni portatori di handicap. 78 di 128 Il G.L.H. si incontra all’occorrenza durante l'anno per verificare e valutare: la situazione dell’anno in corso affrontando le situazioni relative ai singoli alunni disabili (verifica situazione iniziale, intermedia e finale) le scelte organizzative e didattiche per gli alunni diversamente abili l’andamento dell’integrazione scolastica in relazione agli accordi di programma (relazione PEI) la redazione di progetti per il diritto allo studio L.R. 26/2001 (progetto educativo, assistenziale, progetti con esperti …) gli acquisti di materiali, sussidi e attrezzature. Il gruppo H della scuola, nel pieno rispetto della normativa dell’autonomia scolastica e del diritto allo studio per gli alunni diversamente abili e per garantire un adeguato successo formativo, assegna almeno due insegnanti di sostegno di diversa area disciplinare (area umanistica, tecnica, psicomotoria e scientifica). L’Istituto è provvisto di materiale didattico, riviste specializzate, libri e software adatti alle diverse tipologie di handicap, finalizzato al recupero nelle varie discipline. Per l’attività di sostegno l’Istituto si è dotato di una aula di approfondimento attrezzata di alcune postazioni multimediali composte da computer fissi e portatili, dove è possibile collegarsi a INTERNET. I ragazzi possono usufruire, per le attività didattiche, di televisori, stampanti, scanner, sintesi vocale, lettore e masterizzatore DVD e videoproiettori. Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (istituito a seguito della circolare ministeriale n. 8 Prot. 561 del 6 marzo 2013) svolge le seguenti funzioni: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico- educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; 79 di 128 focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno. (vedi allegato P.A.I.) 8. RISORSE UMANE 8.1 Elenco Docenti Elenco Docenti I.T.C.G. SINISCOLA A.S.2013/2014 COGNOME E NOME 1. ARRICA ANDREINA 2. ATZORI MASSIMILIANO 3. BAGNARO PAOLA 4. BALZANO DELAIDE 5. BARCA ANTONINA 6. BARCA SABINA 7. BARONE MARIA PAOLA 8. BERNARDINI MILENA 9. BISI ELVIRA 10. BOMBOI MARIA EFISIA 11. BORTO SALVATORE 12. CADALANU RENATA 13. CAPOZZOLI LOREDANA 14. CAPRA FRANCESCA 15. CARTA ANGELA MARIA 16. CARTA CLAUDIA PINA 17. CARTA GESUINA 18. CARTA FRANCESCA 19. CARTA GRAZIA 20. CARTA MARIA FRANCESCA 21. COLUMBU CRISTIANO 22. CONGIU MICHELINA 23. CORONAS PIERPAOLO 24. COROSU RICCARDO CLASSE CONCORSO ITALIANO ( A050 ) LAB. INFORMATICA (C 300) STORIA DELL' ARTE ( A060) ITALIANO ( A050 ) FRANCESE (A246) TEC. SERV. SALA BAR (C510) ITALIANO ( A050 ) SCIENZE (A060) EC. AZIENDALE (A017) ITALIANO ( A050 ) GEOGRAFIA (A039) ED. FISICA (A029) SOSTEGNO ITALIANO ( A050 ) ITALIANO ( A050 ) ITALIANO ( A050 ) ED. FISICA (A029) SOSTEGNO GEOGRAFIA (A039) INGLESE (A346) SOSTEGNO ITALIANO ( A050 ) RELIGIONE ECONOMIA AZIEND. (A017) 80 di 128 25. COSSU GRAZIELLA 26. CUCCA GIOVANNA 27. DASARA FRANCESCO 28. DELOGU MARIA PAOLA NIVES 29. DELLAVALLE GRAZIANO 30. DEPLANO GIUSEPPE 31. DESSENA M. ANTONIETTA 32. DI MATTIA ELENA 33. FANCELLO ANTONIETTA 34. FARINA SEBASTIANA 35. FENU SALVATORA 36. FLORE GIOVANNI 37. GUISO SALVATORE G. 38. IOVINO SIMONA 39. LAI MARIA PINA 40. LAPIA LOREDANA 41. LAPIA MARIA PINA 42. LICCIARDI FRANCESCA 43. LOCCHE PATRIZIA 44. LOVIGU DOMENICO 45. LUTZU GIOVANNI ANTONIO 46. MAMELI MONIA 47. MANCA FABIO 48. MANCA GIOVANNICO 49. MESINA ANTONELLA 50. MOGNO RICCARDO 51. MONNI ANNA MARIA 52. MONNI MARGHERITA 53. MORO GIOVANNA 54. MUGGITTU CHIARA 55. NAPOLITANO GIUSEPPE 56. NICKLIN GILLAN 57. NOTO ANTONIO 58. PABA BRUNA 59. PALA SANDRO 60. PANI ELISABETTA 61. PEDDONE BARTOLOMEA 62. PIPERE GIUSEPPE 63. PIREDDA PIERO 64. PISANU AGOSTINO INGLESE (A346) CONVERS. FRANCESE (C031) ITALIANO ( A050 ) SOSTEGNO PRATICA PORTINERIA (C150) INFORMATICA (A042) TEDESCO (A546) INGLESE (A346) DISCIPLINE GIUR. (A019) ECON. AZIENDALE (A017) CHIMICA (A013) CONVERS. LIN. TEDESCA (C 34) MATEMATICA (A048) SOSTEGNO AD02 SOSTEGNO AD03 SCIENZE (A060) INGLESE (A346) TRATTAM. TESTI (A076) FRANCESE (A246) DISCIPLINE GIUR. (A019) ED. FISICA (A029) MATEMATICA (A047) TOPOGRAFIA ( A072 ) SCIENZA DELL'ALIMENTAZIONE ED. FISICA (A029) DISCIPLINE GIUR. (A019) SCIENZE (A060) DISCL. GIUR. ECONOMICHE (A019) RELIGIONE INFORMATICA (A042) PRATICA CUCINA (C500) CONV. LING. INGLESE (C32) IMPIANTI (A020) INGLESE (A346) FISICA (A038) CUCINA (C500) ECON. AZIENDALE (A017) ECON. AZIENDALE (A017) MATEMATICA APPL. (A048) COSTRUZIONI (A016) 81 di 128 65. PULIGHEDDU FRANCESCA 66. RESPANO GIANNI 67. RICCI EMMA 68. SANNA BACHISIO 69. SANNA GIOVANNI 70. SANNIA VALENTINA 71. SATTA SEBASTIANA 72. SCAFFIDI GIOVANNI MARIA 73. SENETTE MARIA EFISIA 74. SERRA FRANCESCO 75. SIRIGU ROSA 76. 77. 78. 79. SODDU RENATO SPOSITO M. MADDALENA TODDE MICHELA TUFFU ANGELA MARIA VEDELE PIETRO MATEMATICA APPL. (A048) MATEMATICA APPL. (A048) ITALIANO ( A050 ) SOSTEGNO (AD01) SCIENZE AGRARIE (A058) LEB. EDILIZIA (C280) INGLESE (A346) SALA BAR (C500) FRANCESE (A246) DISCIPLINE GIUR. (A019) FRANCESE (A246) DISCIPLINE GIUR. (A019) ECON. AZIENDALE (A017) SOSTEGNO (AD02) MATEMATICA APPL. (A048) COSTRUZIONI (A016) 8.2 Elenco Personale ATA DIRIGENTE AMMINISTRATIVO FUNZIONE Taras Lucia Direttore Servizi Generali Amministrativi ASSISTENTI AMMINISTRATIVI FUNZIONE Bomboi Maria Grazia Alunni Fais Alberto Personale Docente Marras Maria Protocollo, Personale ATA, Magazzino Piras Gina Contabilità Respano Pier Mario Biblioteca Ventroni Maria Franca Alunni ASSISTENTI TECNICI FUNZIONE Puddu Simona Assistente Tecnico Sedilesu Antonello Assistente Tecnico COLLABORATORE SCOLASTICO Funzione Calaresu Pinella Collaboratore Coronas Giovanni Collaboratore Pau Luisa Collaboratore Piga Antonia Collaboratore Pras Fabiola Goriana Collaboratore Pittalis Gonaria Collaboratore 82 di 128 Bomboi Giuseppa Angela Collaboratore Mura Giovanni Maria Puddu Sebastiana Collaboratore Collaboratore 83 di 128 9. Risorse Strutturali La nostra scuola è dotata di diverse strutture che facilitano e completano i percorsi curriculari. Esse sono a completa disposizione dei nostri alunni ma anche dell'intera collettività e del territorio in generale. Questo consente di aprirci concretamente al territorio e di interagire con esso. Inoltre, il continuo aggiornamento dei materiali e delle strutture consente di non perdere il contatto con le continue innovazioni e di rimanere al passo dei tempi. Elenco risorse strutturali Palestra Campi di pallavolo, basket e calcetto Pista di atletica Biblioteca Aula approfondimento per alunni diversamente abili Aula fotocopie Aula magna, sala di proiezione e teatro Sala video e proiezione Laboratorio multimediale trattamento testi Laboratorio informatico linguistico Laboratorio di scienze, fisica e chimica Laboratorio informatico per programmatori Laboratorio progetto M@rte Aula da disegno tecnico tradizionale Laboratorio di disegno tecnico professionale tramite CAD Laboratorio tecnico di topografia con strumentazione tradizionale Laboratorio di topografia e tecnologia delle costruzioni Laboratorio tecnico di rilevamento territoriale su sistema G.P.S. Laboratorio di analisi e prove strutturali su calcestruzzi, laterizi e materiali da costruzione 84 di 128 Servizio Biblioteca La biblioteca d’Istituto possiede un discreto patrimonio librario, alcune videocassette di argomento culturale e disciplinare, cd di film e documentari. La biblioteca, gestita dal prof. Piermario Respano, è accessibile per la consultazione e il prestito dal lunedì al sabato. 10. Rapporti Scuola-Famiglia Dialogo e collaborazione con le famiglie tendono al conseguimento di una convergenza educativa e formativa degli studenti e si attuano in diversi momenti: - colloqui individuali con i docenti; - colloqui periodici su andamento scolastico; - partecipazione agli organi collegiali: Consiglio di Istituto, Consigli di Classe; - momenti di confronto straordinari su questioni specifiche; incontro con studenti e famiglie all’inizio dell’anno scolastico con l’attività di accoglienza. Per migliorare l’informazione delle famiglie in merito all’andamento scolastico dei propri ragazzi le comunicazioni vengono annotate su un libretto personale in dotazione dello studente. Sul libretto vengono annotate, anche, le assenze da giustificare. 85 di 128 11. ATTIVITÀ PROGETTUALI DELLA SCUOLA 11.1 Progetti A.S. 2013-2014 L’Istituto è sempre attento a migliorare la propria Offerta Formativa, a stabilire i rapporti col mondo del lavoro, a rendere più flessibile e polivalente la formazione degli studenti. Per l’anno scolastico 2012/2013 è prevista l’attuazione dei seguenti progetti: Progetto “Accoglienza” L’attività di accoglienza è destinata ai nuovi iscritti e si realizza nei giorni immediatamente precedenti l’inizio delle lezioni. Si esplica attraverso incontri tra alunni, docenti, alunni e loro genitori. Consiste nella presentazione, da parte del Dirigente Scolastico, della storia, dei valori e delle finalità della Scuola; nell’illustrazione dei percorsi didattici ed infine nella visita ai locali dell’Istituto, con particolare riguardo alla Biblioteca e alle aule speciali. Progetto “Lettura del quotidiano in classe” Il progetto in collaborazione con i giovani editori, porta nelle scuole alcuni tra i più grandi giornali italiani a confronto, affinché possano diventare strumenti per la crescita culturale degli studenti. Progetto “Giornale della scuola : “NON TI DROMMASA – LEZZ&GO” La realizzazione di un giornale della scuola offre diverse occasioni per sviluppare competenze di carattere linguistico, tecnico ed economico attraverso lavori reali quali interviste e analisi socio-economiche, con stesura di articoli che prevedono l’acquisizione e l’esperienza diretta della stesura di articoli strutturati a seconda della tipologia e con l’uso di strumenti informatici. Il progetto coinvolge tutti gli studenti dell’istituto che desiderino collaborare. Progetto “ Laboratorio per le attività manuali e pratiche” Il progetto è rivolto a tutti gli alunni diversamente abili che seguono un percorso personalizzato; ne possono usufruire anche i ragazzi che perseguono gli obiettivi minimi e che presentano dei deficit motori, al fine di migliorare l’integrazione scolastica e lo sviluppo delle abilità relazionali e manuali. Gli alunni sono coinvolti in esperienze di pittura su vetro, manipolazione su tessuti, e produzione di oggetti concreti. 86 di 128 Progetto “ Laboratorio per le attività musicali” Il progetto è rivolto a tutti gli alunni diversamente abili che seguono un percorso personalizzato; ne possono usufruire anche i ragazzi che perseguono gli obiettivi minimi e che presentano dei deficit motori, al fine di migliorare l’integrazione scolastica e lo sviluppo delle abilità relazionali e operative. La socializzazione attraverso la musica esercita, infatti, una profonda influenza nell’esperienza di relazione anche grazie al fatto che la musica quale linguaggio universale, permette di comunicare anche in un contesto non verbale. Progetto “Sa Die de sa Sardigna” Il progetto è frutto di una collaborazione, ormai triennale, tra l’Istituto Tecnico Luigi Oggiano, la Compagnia Teatrale To Kaos e il Comune di Siniscola. Come avviene ormai da tre anni, scuola, comune e compagnia teatrale in occasione de “Sa Die” danno luogo a tre giornate intense per le comunità di Siniscola. Progetto : “Sfida tra giovani lettori” Il concorso “Sfida tra giovani lettori”, edizione speciale, è rivolto a ogni singolo alunno dell’ITCG L. Oggiano. Esso verte su domande/quiz riferite a 3 libri che devono essere letti dai ragazzi entro tempi definiti. A parità di risposte esatte, vince chi,durante la prova, consegna prima. Gli alunni, primo, secondo e terzo classificato, ricevono in premio un buono per acquistare libri o materiale di cancelleria. 87 di 128 Progetto : “Veicolare la lingua sarda in orario curriculare” (insegnare una disciplina in limba) Il progetto Lingua sarda, attivato ai sensi della L.R.N° 3/2009 (“Sperimentazione nelle scuole di ogni ordine e grado dell’insegnamento e dell’utilizzo veicolare della lingua sarda in orario curricolare”) prevede l’insegnamento delle discipline giuridico – economiche con l’intervento di un esperto, utilizzando la lingua sarda con il metodo didattico Clil. Progetto : “Pane, Olio, Vino… e altro”. Il progetto prevede la realizzazione di tre eventi a cura del corso Enogastronomico: -MOSTRA DEL PANE TIPICO DELLA SARDEGNA -CONVEGNO- SPETTACOLO “STORIA DELL’ALIMENTAZIONE IN SARDEGNA-dall’età antica all’età moderna -EVENTO PRANZO “A TAVOLA” Progetto : “Comenius”. Il progetto Comenius ha tra i propri obiettivi quelli di sviluppare, tra i giovani e il personale 88 di 128 docente, la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del suo valore; aiutare i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie ai fini dello sviluppo personale, della successiva occupazione, e della cittadinanza europea attiva. Il comenius prevede una molteplicità di azioni, il nostro istituto per l’anno scolastico 2013/14 ha in corso un partnerariato scolastico multilaterale con una scuola francese, una polacca e una tedesca. Lo scopo di tale azione è quella di incrementare la dimensione europea dell’istruzione promuovendo la cooperazione transnazionale tra scuole. Progetto : “Volontariato”. Il progetto sarà realizzato in diversi momenti : NOVEMBRE 2013 Incontro con un rappresentante del Centro Servizi di Volontariato Sardegna; DICEMBRE 2013 Un giorno di festa per gli anziani dell’ospizio di Siniscola; MARZO 2014 Visita a Cagliari presso strutture che accolgono ragazzi autistici. Obiettivi del progetto sono: stimolare la formazione di una coscienza civile; promuovere il volontariato tra i giovani; sviluppare la cultura della solidarietà. DESTINATARI: circa 50 alunni delle classi terza e quarta. Progetto : “Attività Alternativa all’ora di religione”. Il progetto, reperite le risorse finanziarie necessarie, prevede l’offerta di attività alternative all’ora di religione, come: recupero e/o approfondimento di conoscenze e competenze legate ai piani di studio dei corsi attivati nell’Istituto. Progetto : “Imparare a Progettare strumenti per insegnare, valutare e certificare le competenze: alla ricerca di “Esperienze autentiche” tra Nuovi Tecnici e Nuovi Professionali. Nuovo progetto di formazione del personale, sulla progettazione e sulla valutazione delle competenze. Con il progetto si intende approfondire il tema delle “competenze professionali” orientando il Consiglio di Classe alla corresponsabilità educativa nella progettazione di U.D.A., che tramite l’osservazione di “Fenomeni” e con l’aiuto delle “Tecnologie” settoriali porti ad una progettualità interdisciplinare dalle caratteristiche innovative. SCAMBI INTERNAZIONALI DI STUDENTI Intercultura è un ente morale riconosciuto con DPR n. 578/85, posto sotto la tutela del Ministero degli Affari Esteri. Ha status di ONLUS, Organizzazione non lucrativa di utilità sociale, iscritta al registro delle associazioni di volontariato del Lazio: è infatti gestita e amministrata da migliaia di volontari, che hanno scelto di operare nel settore educativo e scolastico, per sensibilizzarlo alla dimensione internazionale. Intercultura promuove e organizza scambi ed esperienze interculturali, inviando ogni anno circa 1600 ragazzi delle scuole secondarie a vivere e studiare all’estero ed accogliendo nel nostro paese altrettanti giovani di ogni nazione che scelgono di arricchirsi culturalmente trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole. Inoltre Intercultura 89 di 128 organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Presidi, insegnanti, volontari della propria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Tutto questo per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo costruttivo. Il metodo utilizzato da Intercultura è quello di far vivere un'esperienza personale di educazione alla mondialità, più o meno estesa nel tempo (da un mese ad un anno) e guidata dai volontari dell’Associazione; essa si svolge a contatto di una cultura diversa, è preceduta da un periodo di preparazione teorica (conoscenza della propria cultura e relativi pregiudizi e dinamiche interpersonali) e seguita da un periodo di valutazione e applicazione al proprio ambiente. I partecipanti agli scambi sono soprattutto giovani tra i 15 e i 18 anni (ritenuti sufficientemente maturi per affrontare l'esperienza in modo non superficiale, ma non ancora coinvolti in scelte di vita definitive); per accoglierli in un'altra cultura sono state privilegiate le famiglie e le scuole, riconoscendo il loro ruolo di trasmettitori primari di cultura nella società. Assieme alle famiglie, alla scuola, Intercultura elabora programmi di studio all'estero: imparare le lingue, ma per entrare nel vivo di culture diverse; studia la collocazione nella famiglia ospitante e nella scuola pubblica; prepara a vivere con animo aperto l'esperienza che si farà; affianca lo studente, al ritorno, nel recuperare il passo con la famiglia, gli amici, la scuola di origine. Per un giovane è un’esperienza unica, che mette alla prova le risorse cognitive, affettive e relazionali, che ri-configura valori, identità, comportamenti e apprendimenti. Imparare a leggere e ad utilizzare altri codici, saper riconoscere regole e principi diversi, e a orientarsi fuori dal proprio ambiente umano e sociale utilizzando “le mappe” di una cultura altra, non è affatto semplice, esige un impegno che va molto oltre quello richiesto dalla frequenza di un anno di studio normale: al centro di un’esperienza di questo tipo c’è lo sviluppo di competenze interculturali, ma occorre mettere in evidenza che sono in gioco anche altri apprendimenti: tutti quelli richiesti dall’Europa della conoscenza. Il nostro Istituto riconosce il valore dell’esperienza di studio all’estero e, attraverso i Consigli di Classe, acquisisce, riconosce e valorizza i risultati degli studi compiuti dagli studenti. I Consigli di Classe provvedono a reinserire gli studenti nella classe indicando le eventuali integrazioni nei programmi di alcune materie, non trattate all’estero. Diverse sono le esperienze di Intercultura nella nostra scuola: ricordiamo un anno in America di Barbara (classe 4 AP), un anno in Finlandia di Lorenza (classe 4 AP) e quest’anno l’esperienza di un anno scolastico in Malesia di Emanuele( 4 A Geometri) . Altri studenti stanno sostenendo quest’anno delle prove di selezione che intendono valutare l’idoneità del giovane a partecipare ad un programma interculturale, in una famiglia, una scuola e una comunità sociale di un altro paese. La selezione serve inoltre per acquisire gli elementi di valutazione per l’assegnazione dei posti e delle borse di studio disponibili. Tutte le informazioni utili per la partecipazione a questo progetto si possono trovare sul sito http://www.intercultura.it. Oltre a Intercultura, altre associazioni propongono un simile progetto di ospitalità culturale; una ricerca sul web darà la possibilità di scegliere quella più idonea alle proprie esigenze. 90 di 128 11.2 Progetti realizzati nei precedenti anni scolastici Progetto Certificazioni Linguistiche Progetto Clil: nel nostro istituto sono presenti diversi docenti formati per operare una formazione con la metodologia clil; nei precedenti anni scolatici sono stati attivati diversi corsi Clil finanziati dalla Regione Sardegna con il progetto “Sardegna speaks English”. Con la riforma della scuola è previsto l’insegnamento in una materia in inglese con metodologia Clil nelle classi quinte. Progetto Comenius: Il progetto Comenius ha tra i propri obiettivi quelli di sviluppare, tra i giovani e il personale docente, la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del suo valore; aiutare i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie ai fini dello sviluppo personale, della successiva occupazione, e della cittadinanza europea attiva. Il comenius prevede una molteplicità di azioni, il nostro istituto per l’anno scolastico 2011-12 ha in corso un partnerariato scolastico multilaterale. Lo scopo di tale azione è quella di incrementare la dimensione europea dell’istruzione promuovendo la cooperazione transnazionale tra scuole. Il titolo: “European (Hi)stories. Recent European history as reflected in stories told by three generations”. Gli studenti e le studentesse coinvolte hanno raccolto e tradotto una 15ina di STORIE EUROPEE di tre generazioni, la propria generazione, quella dei loro genitori e quella dei loro nonni. Queste storie sono diventate una pubblicazione internazionale in 4 lingue: italiano, inglese, tedesco e lettone. Le storie raccolte parlano di situazioni che ogni giorno coinvolgono “Europei”!!! Un siniscolese in Germania, un lodieno in Lettonia, un torpeino in Abruzzo………….. ma anche uno scozzese a Posada, un greco a Budoni, un gruppo di baroniesi in Spagna, Portogallo o Francia. Tra le storie raccolte alcune sono tristi, altre o allegre, ironiche o paradossali storie di tutti i giorni o storie di una vita. 91 di 128 Dal 4 maggio all’8 maggio 2011 quattordici studentesse del nostro istituto hanno visitato il Ginnasio di Jekabpils in Lettonia dove hanno prodotto materiali pittorici dei testi raccolti per realizzare un primo opuscolo di STORIE EUROPEE. Dal 9 al 14 ottobre 2011 studenti e docenti delle 4 scuole si sono riuniti a Siniscola dove il nostro Istituto ha provveduto ad ospitare presso le famiglie dei nostri studenti i partner stranieri che hanno così potuto conoscere le bellezze e le prelibatezze del nostro territorio. In tale occasione il nostro istituto ha organizzato uno Workshop teatrale gestito da esperti di teatro per fornire competenze di basi. Tale Workshop, condotto da Pierangela Calzone e Oreste Braghieri è stato di grande successo, ha coinvolto 50 discenti tra docenti e studenti delle 4 scuole ed in soli 3 giorni ha portato alla realizzazione di un breve saggio finale. Da gennaio 2012 è partito un laboratorio teatrale per la trasposizione di alcune delle Storie Europee in teatro. Dal 24 al 29 marzo 2012 dieci nostri studenti parteciperanno al Munich School Theatre Festival 2012 con una parte che parla di emigrazione prendendo spunto da una storia raccolta dai nostri studenti dalle parole di una intervista effettuata dal giornalista de La Nuova Sardegna, Luciano Piras. Il racconto si intitola “Lodè, la mia piccola Giordania” e narra la storia di Khalil Al-Masadeh. Dall’1 al 5 maggio 2012 la nostra scuola parteciperà al saggio finale a Giulianova in Abruzzo dove diverse STORIE EUROPEE verranno drammatizzate. Progetto Sardegna speaks English “Stage linguistico all’estero” a Brighton, UK Nel mese di Ottobre 2012, dodici studenti del nostro istituto hanno effettuato uno stage della durata di due settimane presso l’Interactive English Language School di Brighton&Hove nel sud dell’inghilterra, soggiornando presso famiglie locali. Durante le due settimane oltrachè frequentare il corso di lingua hanno effettuato escursioni presso la cattedrale di Salisbury, Bath e Stonehendge ed hanno partecipato ad attività organizzate, ottenendo un attestato di frequenza. 92 di 128 Progetto: Laboratorio storico teatrale in lingua sarda Il progetto Laboratorio storico teatrale in lingua sarda è stato strettamente collegato, per progettazione, tematiche, obiettivi e periodo di realizzazione al progetto “Cantiere storico teatrale” della Compagnia teatrale To Kaos di Siniscola , al progetto “Bernardino Puliga nelle incursioni saracene e i moti resistenziali del 1906” del Comune di Siniscola. Centrato sulla figura di Bernardino Puliga e i recenti processi di immigrazione. Sono state approfondite le vicende storiche che a Siniscola hanno visto come protagonista la figura di Bernardino Puliga, eroe locale nominato cavaliere in seguito alla sua coraggiosa resistenza alle incursioni saracene; il tema delle “incursioni saracene” solleciterà riflessioni attorno al rapporto della popolazione di quest’area geografica (Baronia) con il mare e con i “nuovi viaggiatori” che lo solcano, avvicinandoci così ad una analisi dell’immigrazione presente nel territorio. Si è passati poi “Dal testo alla scena”, si è preparato e realizzato un esito finale di laboratorio e dunque uno spettacolo teatrale aperto a tutta la comunità e al territorio, nel mese di ottobre presso S. Lucia di Siniscola. Progetto: Contende sa die Il progetto, frutto di una collaborazione tra l’ Istituto Tecnico Luigi Oggiano, la Compagnia Teatrale To Kaos e il Comune di Siniscola vuole realizzare un Laboratorio Storico articolato in tre fasi specifiche: 1) Studio collettivo, con la guida dell’esperto di Storia della Sardegna, delle vicende storiche legate al XVIII secolo che condurranno alla cacciata del Vicerè e dei funzionari piemontesi, con alcuni riferimenti alla realtà del territorio – Baronia, in particolare; 2) Laboratorio delle Relazioni: gli studenti prepareranno un loro percorso storico, relativo al tema in oggetto, da presentare al pubblico in occasione di un Convegno-Spettacolo che si terrà nell’Aula Magna dell’Istituto Oggiano; 3) Terza fase. Il Convegno-Spettacolo aperto al territorio: gli studenti presenteranno relazioni con Power Point alternate da performance musicali realizzate da professionisti sardi ispirate alla tradizione musicale della Sardegna. Si intende perseguire i seguenti obiettivi culturali: recupero della memoria storica attraverso lo studio di materiali prodotti dalla storiografia sarda; conoscenza e comprensione della “Questione sarda”; conoscenza e comprensione della “Primavera araba”; uso parziale della lingua sarda sia nella 93 di 128 fase preparatoria – Laboratorio storico – che nella presentazione al pubblico. Tra gli obiettivi educativi e cognitivi: ricerca del benessere, inteso come equilibrio nelle relazioni umane; rispetto di sé, attraverso un percorso di gratificazione e autostima; rispetto dell’altro, attraverso una prassi basata sul lavoro di gruppo; sviluppo di competenze comunicative. Destinatari del laboratorio sono gli allievi delle classi terze e quarte per un massimo di quindici - venti unità. Periodo di realizzazione. Il laboratorio potrà realizzarsi tra febbraio – aprile 2012. Il Convegno-Spettacolo si terrà il 27 aprile 2012. Progetto Biodiversità In collaborazione con il Ceas di Santa Lucia alcuni studenti del corso Iter hanno effettuato una serie di escursioni e visite guidate ad aziende. Gli studenti hanno potuto conoscere le biodiversità che caratterizzano il nostro territorio. Il progetto ha portato alla realizzazione e pubblicazione della di una guida turistica di Siniscola. Progetto Olimpiadi di Matematica: Il Progetto Olimpiadi della Matematica organizza, a livello nazionale, gare di matematica per le Scuole Superiori; le gare hanno la loro conclusione con la partecipazione della squadra italiana alle Olimpiadi Internazionali di Matematica. Il Progetto Olimpiadi opera in base a una convenzione fra il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e l'Unione Matematica Italiana, e si avvale della collaborazione della Scuola Normale Superiore di Pisa. Progetto Sardegna Sostenibile Progetto inerente la divulgazione sulla sostenibilità in Sardegna: energia,rete ecologica, rifiuti e risorse idriche. Gli alunni coinvolti hanno partecipato al concorso per la realizzazione di uno spot sul tema: cittadini e pubblica amministrazione per la sostenibilità ambientale della Sardegna. Progetto Albo D’Oro Tutti gli alunni che hanno riportato nello scrutinio finale una media pari ad o superiore ad 8/10 verranno premiati durante un’apposita cerimonia. Progetto Reading Ha come scopo la promozione della lettura e la divulgazione del libro, avvicinando i giovani alla lettura di opere letterarie contemporanee. Verrà invitato l’autore a presentare la propria opera pubblicata e preventivamente diffusa tra gli allievi. Il reading è aperto al pubblico esterno. Progetto: Attività Sportive, pallavolo maschile e femminile, calcio, attività di atletica leggera Il progetto ormai è consolidato nella vita dell’Istituto; i docenti della disciplina 94 di 128 promuovono la partecipazione degli alunni, curandone il gioco di squadra, il rispetto dei ruoli, l’acquisizione dei fondamentali della disciplina e l’agonismo, fortificando in ciascun alunno l’appartenenza alla propria classe ed il sentimento di confronto con gli altri. Progetto Scuola Verde il progetto con finalità atte ad avvicinare gli alunni ai temi ambientali, vedendoli diretti protagonisti, attraverso la realizzazione presso il nostro Istituto di un prato verde e della raccolta differenziate dei rifiuti prodotti dalla scuola stessa. Juvenes Translatores - Concorso di traduzione per le scuole Concorso per le scuole europee mirato ad offrire ai giovani un'esperienza diretta di cosa significa essere un traduttore professionista. Il numero di scuole sorteggiate da ciascun Stato membro è pari al numero di voti a cui ha diritto lo Stato membro nel Consiglio dell'Unione Europea (per l’Italia 27). Il nostro Istituto è una di queste scuole. Progetto Patentino per Ciclomotori L’Istituto aderisce al progetto nazionale di educazione stradale e di rilascio ai minori del patentino di guida per i motocicli, nella convinzione che educare al rispetto delle regole rappresenti, per una comunità scolastica, un atto doveroso e responsabile. Il raggiungimento dell’obiettivo dell’educazione e della certificazione abilitante è l’agognata aspettativa di riduzione dei sinistri e degli effetti che essi producono sui giovani. Progetto SCUOLE APERTE Riguarda una serie di proposte che coinvolgono gli studenti del nostro e di altri Istituti, i genitori e più in generale chiunque abbia interesse a proporre o ad impegnarsi in iniziative culturali, sportive e ambientali. La linea guida è la partecipazione attiva di questi soggetti, che possono così usufruire di spazi e progettualità dell’Istituto. Sono stati presentati progetti che riguardano l’archeologia del territorio, discipline sportive, laboratorio musicale di produzione e ascolto. Progetto INAIL Sicurezza nei posti di lavoro Il progetto è destinato agli alunni del corso geometri per acquisire le competenze necessarie in ambito di sicurezza nei luoghi di lavoro del settore edile. Progetto alternanza scuola - lavoro Il progetto propone di realizzare una serie di attività integrative e motivanti sperimentando dinamiche di partecipazione attiva e di ricerca di nuove strategie volte a migliorare l’apprendimento tramite l’interazione con il mondo del lavoro. La conoscenza dell’ambito lavorativo e dei processi sequenziali necessari a svolgere un’attività permetterà agli alunni di verificare concretamente le conoscenze scolastiche acquisite, arricchendo quindi gli apprendimenti curricolari. Progetto Dispersione Scolastica L’intervento è rivolto ad un gruppo di studenti del triennio che abbiano dimostrato interesse 95 di 128 verso il mondo del lavoro e dell’ambiente. Il progetto prevede un periodo di apprendistato presso gli Uffici Comunali e degli enti privati presso i vari uffici: manutenzioni, urbanistico e lavori pubblici, recupero ambientale. In particolare, il progetto si fa carico delle esigenze di collegamento delle conoscenze teoriche acquisite durante il corso di studi, con i risvolti pratici dell’attività lavorativa. Tra le finalità, si propone di crere/accrescere la motivazione allo studio negli allievi che non trovano adeguati stimoli nell’attività curricolare mentre tra gli obbiettivi formativi specifici e trasversali si propone di far acquisire la capacità di interfacciarsi con gli enti territoriali preposti alla gestione e al controllo del territorio. Qualora si creino le condizioni, il progetto verrà riproposto anche per l’anno 2012-2013. Progetto Clil I corsi Clil hanno interessato le classi terza e quarta turistica nell’insegnamento di una disciplina in lingua inglese. Le discipline coinvolte sono state storia dell’arte ed esercitazioni turistiche. “Laboratorio di ceramica/decupage”( progetto per gli alunni diversamente abili), manipolazione dell’argilla e sperimentazione di diverse tecniche di lavorazione, dal decupage alla pittura del vetro. “Progetto CAMBRIDGE” Letture di inglese, per arricchire le conoscenze culturali e le competenze espressive nell’area delle lingue . Sperimentazione BROCCA ad indirizzo economico-aziendale (attività interdisciplinari) “Orientiamoci a scuola” (contro la dispersione scolastica); Alternanza scuola-lavoro (migliorare l’apprendimento tramite l’interazione con il mondo del lavoro per i ragazzi diversamente abili); “Formazione continua per gli adulti” (sostegno e sviluppo delle aree depresse); “Ambienti tecnologici per l’innovazione” (centro analisi territoriale finalizzata all’occupazione, alla ricerca e allo sviluppo); “Nuovi strumenti per l’autonomia scolastica” (gestione informatizzata dei rapporti scuola-famiglia). “La lingua e la cultura sarda nel quadro di un’educazione multilingue e multiculturale” (valorizzazione della lingua e della cultura sarda). “Educazione ambientale”; “Educazione fisica e sportiva”; PON 01.02.2004: Il geometra nell’Ufficio Tecnico Comunale; 96 di 128 PON 01.02.2004: Operatore turistico; PON 01.02.2004: Interventi formazione professionale aree depresse; Ausili didattici per alunni diversamente abili; Alunni diversamente abili; Educazione alla salute; Ambiente; Dispersione II annualità; Dispersione III annualità; Chitarra; Nuova procedura DOCFA; Giornale "Betze Ira"; Sportello Help; Il quotidiano in classe; Raccordo tra il mondo della formazione e il lavoro (tirocinio aziendale); Formazione e aggiornamento docenti; Lingua e cultura sarda (prosecuzione 2000/01 art. 17 e 20); Iniziative complementari e integrative; Ballo, canto e musiche tradizionali (progetto provinciale); Reportage (progetto provinciale); Approfondimento didattico culturale - ballo sardo; Attività educazione per gli adulti (SIRIO); Coro polifonico; Orione; Andalas de Imparu. 97 di 128 12. ALLEGATI Allegato A: Regolamento d’Istituto TITOLO I : DIRITTI E DOVERI DIRITTI Art.1 L’Istituto “Luigi Oggiano” è una Comunità scolastica orientata allo studente, indirizzata al dialogo ed ispirata ai principi della democrazia e della solidarietà, della legalità. La comunità Scolastica fonda l’azione educativa sulla relazione prioritaria studente/famiglia-scuola. Art.2 L’Istituto garantisce a ciascuno studente una formazione culturale e professionale di qualità, nel rispetto e nella valorizzazione degli orientamenti personali e delle identità culturale e religiosa di ciascuno. Il diritto all’apprendimento è garantito a ciascuno studente anche attraverso percorsi individualizzati (recupero, approfondimento) tesi a promuoverne il successo formativo. Art.3 Sin dall’inizio del curriculum lo studente è inserito in un percorso di orientamento, teso a consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di responsabilità, capacità di scelta, tra i diversi indirizzi dell’Istituto o tra le proposte di formazione presenti sul territorio. Alla fine del curriculum lo studente anche attraverso esperienze di alternanza scuola – lavoro avrà la possibilità di accostare problematiche relative all’inserimento nel mondo del lavoro; verrà inoltre informato sui percorsi universitari, sulle occasioni di formazione, legate al territorio per poter operare scelte consapevoli. Art.4 La valutazione è trasparente e tempestiva: lo studente conosce i criteri di valutazione e i conseguenti livelli delle prove individuali: orali, scritte e pratiche e dei crediti formativi. Le valutazioni, orali e scritte, di interperiodo, quadrimestrali, di scrutinio finale, hanno carattere personale. Art.5 Ogni dato psicofisico e situazione familiare, riferiti allo studente e significativi nell’attività formativa, sono rilevati in ambiente scolastico con garanzia di massima riservatezza e professionalità, ai sensi della L 31/12/96 N 675. Art.6 Gli studenti hanno diritto alla partecipazione democratica attraverso la rappresentanza paritetica alle commissioni di lavoro, presenti nella scuola, sugli argomenti che li riguardano. Gli studenti intervengono in ogni fase della elaborazione e della decisione. Tutti i risultati di lavoro elaborati dalle commissioni su argomenti che riguardano la componente studentesca ottenuti senza la prevista partecipazione degli studenti sono da considerarsi in contrasto con le normative presenti nel Regolamento. Art.7 Per essere facilitato nella partecipazione, lo studente ha il diritto di conoscere normative e procedure che si consolidano nell’attività scolastica in cui è coinvolto quotidianamente. Ogni studente all’atto dell’iscrizione riceve lo schema del Piano dell’offerta formativa e il Regolamento d’Istituto. Art.8 Gli studenti nel quadro del Piano dell’Offerta Formativa propongono attività aggiuntive in sintonia con i loro interessi. Il Comitato Studentesco di cui alle leggi 133 e 567 esprime pareri sulle attività della scuola formulate nel Piano dell’Offerta Formativa; a tal fine gli studenti, nelle loro assemblee formulano valutazioni e proposte, che verranno comunicate alla Commissione paritetica incaricata della predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa. Art.9 In relazione al presente regolamento di Istituto, svolge funzione interpretativa e, se necessario, propositiva l’Organo di Garanzia previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti. Art.10 Il Dirigente Scolastico, sentiti il Presidente del Consiglio d’Istituto e il Presidente dell’organo di garanzia, può sospendere l’efficacia del regolamento d’Istituto per motivi d’urgenza e necessità, per un periodo di tempo non superiore a trenta giorni, dando prescrizioni alternative con circolare. Art.11 Il regolamento d’ Istituto, oltre ad essere pubblicate nelle forme degli atti del Consiglio d’Istituto, viene consegnato agli studenti all’atto della prima iscrizione. La necessità di idonea informazione può essere assolta anche mediante pubblicazione sul sito dell’Istituto. 98 di 128 DOVERI Art.12 Gli Studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d’Istituto, dei Docenti, del Personale della scuola, dei compagni, e di tutti coloro che svolgano attività all'interno dell'Istituto, lo stesso rispetto anche formale che richiedono per se stessi. Ognuno ha il dovere di un comportamento rispettoso, corretto e diligente. La disciplina e' affidata all'autocontrollo degli studenti e alla responsabile vigilanza dei Docenti, del Personale non docente e del Preside. Art.13 L’Istituto è aperto agli studenti dalle ore 08,00 alle ore 14,00; per usufruire delle strutture dell’istituto in orario extrascolastico ed in periodi di pausa dell’attività didattica ci si attiene al regolamento della legge Art.14 A norma delle vigenti disposizioni di legge, non è consentito fumare all’interno dell’Istituto, pertanto ai trasgressori saranno applicate le sanzioni di legge. I telefoni cellulari vanno mantenuti spenti durante lo svolgimento delle attività didattiche in tutto l’Istituto. Tutte le componenti della scuola sono tenute al rispetto di queste norme. Art.15 Nel periodo intercorrente tra il termine delle lezioni mattutine e l'inizio delle attività pomeridiane, non essendo possibile organizzare alcuna vigilanza, gli Studenti dovranno autonomamente dimostrare la propria maturità personale. Art.16 E' preciso dovere civico rispettare gli ambienti, gli arredi, il materiale didattico e bibliografico e gli spazi verdi esterni, che sono beni dell’intera comunità scolastica. Art.17 Di eventuali perdite o danneggiamenti sono chiamati a rispondere, salvo maggiori sanzioni penali, coloro che li hanno provocati. Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili il risarcimento sarà effettuato da tutti coloro che abbiano utilizzato i materiali e la struttura danneggiati. Art.18 L'Istituto non risponde di beni, preziosi, oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati, pur cercando di evitare il più possibile fatti incresciosi di furti, mediante la vigilanza del personale non docente. Pertanto tutte le componenti scolastiche sono invitate a non lasciare incustoditi oggetti personali. Art.19 Gli studenti, che non intendono presenziare all'assemblea studentesca, non possono allontanarsi dalla scuola, ma debbono restare in aula per effettuare, con i docenti in servizio, attività di recupero e/o approfondimento. Gli studenti, che partecipano all'assemblea, vi rimangono fino allo scioglimento della stessa. Art.20. Gli studenti possono affiggere comunicazioni negli spazi loro assegnati, e ne sono responsabili. Le comunicazioni anonime verranno rimosse. Art.21 Per le sanzioni relative a comportamenti scorretti si rimanda al Regolamento Disciplinare (Titolo II). Si rinvia all’Organo di Garanzia la conciliazione delle conflittualità in merito all’attuazione e all’interpretazione dei principi dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti. Art.22 La frequenza regolare alle lezioni e alle esercitazioni è obbligatoria. Art.23 Ogni studente deve trovarsi in aula al proprio posto al suono della campanella delle ore 8.10.. Alle ore 8.15 deve avere inizio la lezione. L’accesso è possibile all'inizio della seconda ora di lezione, previa autorizzazione della Dirigenza. L'entrata all'inizio della terza ora di lezione può essere consentita solo in casi eccezionali, previa presentazione di idonea motivazione. Art. 24 E' possibile autorizzare permessi di uscita anticipata, di norma, non prima dell'inizio della quarta ora di lezione. Le richieste vanno presentate per l'autorizzazione in V.Presidenza all'inizio delle lezioni. Se l'uscita anticipata è dovuta ad un malore, lo studente è tenuto a dare avviso della situazione al docente interessato. Art. 25 Nel corso della lezione lo studente può lasciare l'aula solo per motivi eccezionali e comunque per breve tempo con il permesso preventivo dell’insegnante responsabile. Lo studente non può sostare nei bagni, nei corridoi e negli atri durante le lezioni. Art. 26 Lo studente, che per qualsiasi motivo, è stato assente dalle lezioni, ha l'obbligo di giustificare, dichiarandone il motivo prima di essere riammesso in classe. Le giustificazioni si effettuano esclusivamente mediante l'apposito libretto personale. La giustificazione deve essere firmata da un genitore se lo studente non ha compiuto gli anni 18. Art. 27 Ogni assenza per malattia di durata superiore a cinque giorni deve essere accompagnata da regolare certificato medico, attestante la possibilità della riammissione a scuola. Art. 28 La giustificazione deve essere presentata all'insegnante della prima ora di lezione. Qualora, per casi eccezionali, lo studente ne fosse sprovvisto sarà ammesso in tale giorno con riserva, fermo restante l’obbligo di presentare la giustificazione entro e non oltre il giorno successivo, pena la non ammissione o ulteriore 99 di 128 ammissione con riserva con provvedimento della dirigenza. Art. 29 Il Preside o un suo delegato ha facoltà di richiedere agli interessati o ai loro genitori ulteriori chiarimenti e di considerare eventualmente non giustificata l'assenza. Art.30 Le assenze ingiustificate, le assenze e i ritardi e le uscite numerose e/o metodiche costituiscono mancanza disciplinare di cui il Consiglio di classe deve tenere conto nell'attribuzione del voto di condotta. Il Preside segnala alle famiglie periodicamente i casi di numerose assenze o di dubbia giustificazione, anche su richiesta del Coordinatore dei Consigli di classe. Art.31 In caso di sciopero o di assemblea sindacale del personale docente ed ATA la scuola declina ogni responsabilità civile e penale qualora gli studenti vengano mandati a casa prima del termine delle lezioni per impossibilità di assicurare almeno la vigilanza. Alle famiglie verrà dato preavviso dello sciopero con almeno un giorno di anticipo tramite comunicazione attraverso i propri figli. Art.32 Nessuno studente è autorizzato a lasciare l’Istituto anticipatamente, ad eccezione degli studenti maggiorenni, previa specifica formale richiesta scritta recante una motivazione ritenuta valida, e degli studenti minorenni per i quali i genitori presentano una formale richiesta di autorizzazione a lasciare l’istituto e prelevano direttamente i propri figli. TITOLO II : REGOLAMENTO DISCIPLINARE Art.33 (Mancanze disciplinari) Gli studenti sono tenuti ad avere un comportamento corretto verso tutti i soggetti che operano nella scuola, nel rispetto delle persone e delle cose: debbono inoltre osservare i regolamenti dell’istituto, la cui violazione è sanzionata secondo le norme del presente regolamento. Costituiranno comunque mancanze disciplinari i comportamenti che promuovano od operino discriminazioni per motivi riguardanti convinzioni religiose, morali e politiche, estrazione sociale, stato di salute, razza e sesso. Saranno considerati particolarmente gravi gli episodi che comportino violenza fisica o psicologica nei confronti delle persone, indipendentemente dai profili di responsabilità civile o penale che eventualmente ne conseguano. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola: è pertanto loro dovere osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza in vigore nell’istituto. Gli studenti sono tenuti ad un abbigliamento e ad un linguaggio adeguati all’ambiente scolastico. Art.34 (Responsabilità disciplinare). La responsabilità disciplinare è personale: le sanzioni disciplinari non influiscono sulla valutazione di profitto. Ogni studente può essere richiamato oralmente ai doveri di correttezza e rispetto da parte di un qualsiasi adulto in attività di servizio presso l'Istituto. La segnalazione di comportamenti contrari ai regolamenti d’istituto può provenire da tutte le componenti della comunità scolastica, e dagli adulti che svolgano attività a qualsiasi titolo all’interno dell’istituto. Art.35 ( Infrazioni disciplinari e sanzioni) 1. Costituiscono mancanze disciplinari le infrazioni dei doveri degli studenti riportati nella tabella, che si possono verificare durante il normale orario delle lezioni, nel corso dei trasferimenti da e verso l'Istituto con i mezzi di trasporto pubblico e durante qualsiasi attività connessa con la vita scolastica (viaggi di istruzione, attività integrative ecc.). 2. Per tali comportamenti sono previsti appositi provvedimenti disciplinari commisurati alla gravità dell'infrazione, all'entità del danno provocato e alla recidività. La relazione tra mancanze disciplinari e corrispondenti sanzioni è stabilita dalla tabella allegata al presente regolamento di cui è parte integrante. 3. Il personale docente, ma anche non docente, in quanto parte della comunità scolastica, è tenuto a segnalare i comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari. 4. I provvedimenti, che saranno presi con tempestività al fine di non sminuire il valore educativo degli stessi, sono: - rimprovero verbale privato o in classe, 100 di 128 - richiamo scritto sul libretto personale, - richiamo scritto sul registro di classe, - sospensione temporanea dalle lezioni, fino a 6 giorni, con obbligo di presenza a scuola, - allontanamento dalla comunità scolastica per periodi non superiori a quindici giorni, - allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori ai 15 giorni, - allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell'anno scolastico, - esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi. 5. Il richiamo verbale e l'ammonizione scritta sono inflitti dal docente o dal dirigente scolastico in caso di violazioni lievi. Chi ha la potestà di disporre il provvedimento può chiedere la convocazione dei genitori. 6. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano la sospensione dalle lezioni o l'allontanamento da scuola per periodi non superiori a quindici giorni sono adottati dal Consiglio di Classe in caso di mancanze gravi o di reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente. Qualora nello stesso fatto siano coinvolti allievi appartenenti a più classi, i consigli delle classi interessati si riuniranno in seduta comune. 7. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano l'allontanamento da scuola per periodi superiori a quindici giorni sono adottati dal Consiglio di Istituto, in caso di mancanze di particolare gravità o di reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente. La durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità dell'infrazione ovvero al generarsi e al permanere di una situazione di pericolo. 8. Le sanzioni che comportano l'allontanamento dall'Istituto fino al termine delle lezioni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'Esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. 9. La sanzione dell'allontanamento dall'Istituto fino al termine dell'anno scolastico è disposta nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano applicabili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione effettiva dello stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 10. Le sanzioni per le infrazioni disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla Commissione di Esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. 11. Poiché i provvedimenti disciplinari hanno uno scopo educativo e di riparazione del danno provocato, in tutti i casi in cui sia possibile ed opportuno, la sanzione sarà accompagnata (o convertita) dall'esecuzione di attività rivolte a ripristinare ciò che è stato alterato, a ristabilire le condizioni di civica convivenza quali si convengono ad una comunità scolastica. Si provvederà dunque all'attuazione di attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica (ad es. attività di volontariato nell'ambito della comunità scolastica quali attività di segreteria, di biblioteca, di pulizia dei locali ecc.) o a favore di Istituzioni operanti nel territorio di riferimento dell'Istituto. 12. Nei periodi di allontanamento dalla comunità scolastica, deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nell'Istituto. 13. Ai sensi e per gli effetti della normativa vigente quando la violazione disciplinare può configurare un'ipotesi di reato, il Dirigente Scolastico è tenuto alla presentazione di denuncia alle autorità competenti. 14. Per comportamenti non previsti nella tabella o non esplicitamente indicati si procede per analogia. 15. Gli effetti dei provvedimenti disciplinari sono limitati all'anno scolastico. In caso di trasferimento in corso d'anno dello studente ad altra scuola, la sanzione viene comunicata all'Istituto che lo accoglie. 101 di 128 1. 2. 1. 2. 3. 4. 5. 6. Art. 36 ( Procedimento sanzionatorio) Il provvedimento disciplinare è irrogato in seguito ad una procedura che ha lo scopo di accertare i fatti e di garantire condizioni di equità. In caso di infrazioni lievi: il docente procede con il richiamo verbale, privato o in classe, o l'ammonizione scritta sul libretto personale/diario o sul registro; il Dirigente Scolastico, sentito lo studente ed eventualmente il Docente, può ammonire verbalmente o per iscritto lo studente informando in merito i genitori o convocandoli presso l'Istituto. In questo caso non viene data comunicazione preventiva di avvio del procedimento e la contestazione è formulata contestualmente, oralmente, ed annotata sul registro di classe insieme alle eventuali giustificazioni dell'allievo. In caso di infrazioni più gravi o reiterate che comportano la sospensione dalle lezioni o l'allontanamento da scuola: il procedimento sanzionatorio prende avvio con la segnalazione della mancanza commessa da parte del docente, anche se non si tratta di docente della classe. La segnalazione deve essere fatta con annotazione nel registro di classe e/o con comunicazione al dirigente scolastico; deve essere indicato il nominativo dello studente e riportata una descrizione sintetica e puntuale dell'accaduto. il dirigente scolastico dà comunicazione di avvio del procedimento alla famiglia dello studente o allo studente stesso, se maggiorenne, indicando gli addebiti contestati e la data di audizione dello studente. Ove vi siano controinteressati, anche essi devono essere avvertiti dell'avvio del procedimento. Il Dirigente scolastico, nel termine di quindici giorni dalla segnalazione, convoca il Consiglio di Classe, se questo è l'organismo competente (devono essere presenti anche i rappresentanti di genitori e studenti), o invita il Presidente del Consiglio di Istituto a convocare tale organo. Lo studente è invitato alla riunione perché esponga le proprie ragioni. Lo studente ha facoltà di presentare memorie e scritti difensivi. Il Consiglio di classe o il Consiglio di Istituto, udito lo studente ed eventuali testimoni o altre persone interessate e coinvolte, allontanato l'interessato provvede a discutere l'accaduto e irroga la sanzione a maggioranza dei votanti. Il verbale della riunione viene trasmesso al Dirigente Scolastico per la formale notifica del provvedimento disciplinare all'interessato. In caso di allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine delle lezioni, a verbale devono essere precisate le motivazioni per cui non si sono ritenuti esperibili altri interventi che rendessero possibile il reinserimento nella comunità scolastica. Art. 37 (Impugnazioni) 1. Avverso al provvedimento disciplinare è ammesso ricorso all'Organo di garanzia interno alla scuola entro quindici giorni dal ricevimento della notifica del medesimo. Il ricorso dovrà essere indirizzato al Dirigente Scolastico. L'Organo di Garanzia Interno dovrà decidere entro dieci giorni dal ricevimento del ricorso. Nell’esplicitare il ricorso, l’interessato può chiedere di essere ascoltato. Analoga richiesta può essere formulata dal soggetto irrogante la sanzione. E’ comunque facoltà del ricorrente o del soggetto che ha comminato la sanzione, presentare una memoria scritta entro tre giorni dalla data di convocazione dell’ Organo di garanzia , quindi tale convocazione viene notificata anche a detti soggetti. Il sistema di impugnazioni non incide automaticamente sull’esecutività della sanzione disciplinare eventualmente irrogata: la sanzione potrà essere eseguita pur in pendenza del procedimento di impugnazione. 2. Contro la decisione dell’Organo di Garanzia Interno è ammesso ricorso all’Organo di Garanzia Regionale entro 15 giorni decorrenti dalla comunicazione della decisione dell’Organo di Garanzia Interno. E’ consentito agli interessati l’accesso agli atti come previsto dalla Legge 241/1990 e successive modificazioni. Art. 38 ( Organi di garanzia) Esistono un Organo di Garanzia Interno all'Istituto e un Organo di Garanzia Regionale. 1. L'Organo di Garanzia Interno all' Istituto è formato da: - il Dirigente, - un docente dell'Istituto designato dal Collegio docenti , 102 di 128 - un rappresentante degli studenti eletto dai rappresentanti degli studenti in Consiglio di Istituto tra i componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe, - un rappresentante dei genitori eletto dai rappresentanti dei genitori in Consiglio di Istituto tra i componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe. 2.Con le stesse modalità di cui al comma 1 vengono designati o eletti, uno per ogni componente, i membri supplenti, che sostituiranno i membri effettivi in caso di incompatibilità (es. qualora faccia parte dell'Organo di Garanzia lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o di obbligo di astensione (es. qualora faccia parte dell'Organo di Garanzia lo studente sanzionato o un suo genitore) o di decadenza per perdita del requisito di eleggibilità. 3. L'Organo di Garanzia rimane in carica per due anni scolastici. 4. L'Organo di Garanzia deve essere "perfetto" (presenza di tutti i membri) in prima convocazione. In seconda convocazione il numero necessario a rendere legale la seduta è pari alla metà più uno dei componenti. 5.Il ricorso è accolto dall'Organo di Garanzia quando abbia ottenuto il voto favorevole della metà più uno dei votanti. Non è consentito astenersi. In caso di parità di voti prevale l'opzione espressa dal presidente. Nel verbale viene indicato esattamente il numero dei voti favorevoli e contrari al ricorso. 6.L'Organo di Garanzia interno all'Istituto si pronuncia anche sui conflitti che sorgono all'interno dell'Istituto in merito all'applicazione del presente Regolamento. 7.L'Organo di Garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico che lo convoca ogni qual volta venga inoltrato un ricorso riguardo un provvedimento disciplinare. 8.Di tutte le riunioni dell'organo di garanzia è redatto verbale a cura di uno dei componenti liberamente scelto dal Presidente. 9.Le decisioni sono prese a maggioranza e sono comunicate per iscritto, entro cinque giorni dalla data della riunione, a chi ha avanzato ricorso o reclamo. 10.L’Organo di Garanzia può confermare, modificare o revocare la sanzione irrogata, offrendo sempre allo studente la possibilità di convertirla in attività utile alla scuola. 11. Ciascuno dei componenti è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle segnalazioni ricevute ovvero di cui è venuto a conoscenza in quanto membro dell’Organo di Garanzia. Organo di Garanzia Regionale 1. L'Organo di Garanzia Regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione. 2. L'Organo di Garanzia Regionale resta in carica per due anni scolastici. TABELLA RIASSUNTIVA Comportamenti che determinano mancanze disciplinari Frequenza non regolare Numero assenze non dovute a malattia superiore a ... Individuali, collettive o reiterate entrate in ritardo o uscite anticipate dall'Istituto non adeguatamente motivate Sanzione articolata progressivamente in relazione alla gravità e al ripetersi dei fatti Competenza Docente Richiamo verbale, privato o in classe, - richiamo riportato sul registro di Se il comportamento è classe, reitera- avviso scritto ai genitori e/o loro to: Dirigente scolastico convocazione. Conseguenze Sul voto di condotta secondo i criteri stabiliti dal Collegio docenti, di norma senza determinarne 103 di 128 Assenze non giustificate e ritardo oltre i limiti nelle giustificazioni L'alunno non esegue i compiti assegnati per casa L'alunno risulta sprovvisto del materiale didattico necessario L'alunno non fa firmare le comunicazioni • che la scuola invia alla famiglia Mancanza nell'assolvimento dei doveri scolastici L'alunno non riporta firmata dai : genitori nei tempi stabiliti la verifica consegnata. L'alunno porta a scuola ed utilizza materiale non attinente all'attività didattica (cellulare, lettore MP3, ... ) L'alunno assume comportamenti di disturbo che impediscono o turbano il regolare svolgimento delle attività scolastiche, in particolare quelle didattiche IMancanza di rispetto alle persone: verso il capo d'istituto, i docenti, il personale tutto della scuola ei L'alunno utilizzo un linguaggio compagni volgare. L'alunno invia e divulga, attraverso videofonini o altri strumenti elettronici, immagini o registrazioni, effettuate all'interno dei locali della scuola senza il consenso delle persone interessate L'alunno utilizza parole o frasi offensive nei confronti del capo d'Istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni L'alunno si comporta in maniera violenta e litigiosa, provocando danni fisici a cose e/ o persone Insufficienza. Richiamo verbale, privato o in classe, - richiamo riportato sul registro di classe, - avviso scritto ai genitori e/o loro convocazione. Docente Richiamo verbale, privato o in classe. Docente Se la mancanza è ripetuta: Non vengono più date in visione a casa le successive prove scritte e i genitori potranno prendere in visione gli elaborati solo a scuola. Richiamo verbale, privato o in classe. Se la mancanza è ripetuta il materiale in oggetto viene ritirato e riconsegnato esclusivamente ai genitori. Richiamo verbale, privato o in classe, - richiamo scritto sul libretto personale, - richiamo riportato sul registro di classe, - allontanamento dall'aula fino al termine della lezione (sotto sorveglianza, rimanendo la responsabilità all'insegnante) con annotazione sul registro, - avviso scritto ai genitori e/o loro convocazione, - sospensione dalle visite e dai viaggi d'istruzione, - sospensione dalle lezioni, - attività riparatoria. In caso di mancanza grave e/o ripetuta è disposta: - la sospensione dalle lezioni per un periodo congruente alla gravità dell'atto inferiore ai 5 giorni, - la sospensione dalle lezioni per un periodo congruente alla gravità dell'atto da 5 a 15 giorni, - allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo maggiore di 5 gg fino a 15 o fino al permanere di una situazione di pericolo per l'incolumità delle persone. Se il comportamento è reiterato: Dirigente scolastico Se il comportamento è reiterato: Dirigente scolastico Docente Se il comportamento è reiterato: Dirigente scolastico Docente Se il comportamento è reiterato: - Dirigente scolastico, - Consiglio di classe per la sospensione fino a 15 giorni. Sul voto di condotta secondo i criteri stabiliti dal Collegio docenti, di norma senza determinarne l'insufficienza. Consiglio di classe per la so- Sul voto di spensione fino a 15 giorni. condotta secondo i criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto per Collegio dol'allontanamento dalla centi, comunideterminandone tà scolastica oltre i 15 giorni. anche l'insufficienza con conseguente non ammissione alla classe successiva o agli esami terminali. Possibilità d'iscrizione 104 di 128 ad Mancata osservanza delle norme di sicurezza Mancato rispetto dell'ambiente e danno alle attrezzature e agli arredi Altre violazioni L'alunno commette azioni che violano la dignità e il rispetto della persona umana L'alunno utilizza parole o frasi offensive nei confronti delle istituzioni L'alunno si comporta in modo poco contro 1lato e pericoloso per la salvaguardia della propria persona. L'alunno mette in pericolo l'incolumità delle persone L'alunno usa in modo scorretto il materiale didattico e le attrezzature, insudiciandolo o danneggiandolo. L'alunno non rispetta l'ambiente scolastico, insudiciandolo o danneggiandolo. L'alunno provoca danneggiamento doloso a locali, suppellettili, strumenti di laboratorio etc. La violazione del diritto alla privacy, costituisce reato e comporta il pagamento di una sanzione amministrativa secondo i termini di legge ( Direttiva MPI n. 104 del 30 novembre - Richiamo2007) verbale, privato o in classe, - richiamo scritto sul libretto personale, - richiamo riportato su! registro di classe, - sospensione dalle lezioni, - allontanamento dalla comunità scolastica. altra scuola in corso d'anno. Consiglio di classe per la so- Sul voto di spensione fino a 15 giorni. condotta. Consiqlio di Istituto per l'allontanamento dalla comunità scolastica oltre i 15 giorni. - Richiamo scritto sul registro di Sul voto di classe, condotta. Dirigente scolastico - ripristino delle condizioni originarie degli ambienti e dei beni mobili ed immobili deteriorati, Consiglio di classe per la sospensione fino a 15 giorni. con esecuzione immediata, Consiglio di Istituto per - coinvolgimento della famiglia e l'allontanamento dalla richiesta del risarcimencomunito economico, tà scolastica oltre i 15 giorni. - sospensione dalle lezioni, I - allontanamento dalla comunità scolastica. Comunicazione scritta alla famiglia :Docente Sanzione amministrativa i Dirigente scolastico L'alunno fuma a scuola L'alunno si appropria di oggetti o denaro altrui :~. - Restituzione del materiale -Informazione alla famiglia - Sospensione dalle lezioni L'alunno falsifica la firma dei genitori Nota sul registro e comunicazione scritta ai genitori. Fatti che si configurano come reato Allontanamento dalla comunità scolastica Dirigente scolastico; C.di Classe a maggioranza assoluta entro 15gg; C.d'lstituto oltre 15 gg Sul voto di condotta Dirigente scolastico Consiglio d'Istituto Disposizioni finali Nel caso in cui se ne ravvisi la necessità, il Consiglio d’istituto può apportare modifiche e integrazioni al presente regolamento. Il presente regolamento, considerato il parere favorevole del collegio docenti, è stato approvato dal Consiglio d’Istituto il 29/10/13 ed entra in vigore dal 1 dicembre 2013. Esso sostituisce integralmente il Regolamento disciplinare precedente e costituisce parte integrante del Regolamento d’istituto. TITOLO III : REGOLAMENTO USCITE, VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Capo I – Uscite di più giorni. Art.39 (Uscite di più giorni) I Consigli di classe, nell’ambito delle deliberazioni del Collegio dei Docenti, che ritengono opportuno realizzare un’uscita di più giorni presentano al Dirigente Scolastico un progetto coerente con la programmazione didattico-educativa annuale, attinente ad obiettivi e contenuti disciplinari di interesse rilevante. Il progetto, che dovrà essere inserito nel piano di lavoro formulato dai Consigli di Classe entro il mese 105 di 128 di ottobre, si articola in tre fasi didattiche, da svolgersi prima, durante e dopo l’uscita. Art.40 (Docenti accompagnatori) La scelta degli insegnanti accompagnatori, di competenza del Dirigente, sarà coerente con gli obiettivi didattici individuati dal Consiglio di Classe, e almeno uno di loro dovrà appartenere ad un’area disciplinare significativa per la realizzazione del progetto. Non possono accompagnare le classi ad uscite di più giorni insegnanti che abbiano già partecipato, durante lo stesso anno scolastico ad iniziative, all’estero o in Italia, a meno che l’uscita di più giorni non si verifichi in momenti di sospensione dell’attività didattica. Art.41 (Classi partecipanti) Su indicazione del Collegio dei docenti le seguenti classi possono effettuare uscite di più giorni: - Primo Biennio: max. 2 giorni in Italia; Triennio 3-4-5 classi: max. 5 giorni, anche all’estero; Art.42 (Partecipazione degli studenti) L’istituto favorisce e garantisce la partecipazione dei singoli studenti alle iniziative proposte tenendo presenti criteri di economicità non legati alla diminuzione della qualità dei servizi offerti. Gli studenti di ogni classe potranno scegliere l’itinerario più confacente alle proprie necessità tra quelli loro proposti dal Consiglio di classe. La classe potrà effettuare le uscite programmate soltanto se le adesioni raggiungono almeno il 51% dei frequentanti. L’Istituto, eventualmente, contribuirà alle spese sulla base di quanto iscritto in bilancio. La ripartizione sarà fatta per classi, privilegiando il viaggio di istruzione di fine corso delle classi quinte. Per i meritevoli (media minima dell’8) e bisognosi (individuati dal Consiglio di Classe) le spese del viaggio di istruzione potranno essere a carico dell’Istituto, sempre sulla base di quanto iscritto in bilancio.. Art.43 (Costi). Al fine di consentire alle famiglie l’iniziativa meno gravosa dal punto di vista economico i Consigli di classe cercheranno di proporre itinerari paragonabili per efficacia formativa. Capo II – Uscite di un giorno a carattere culturale e sportivo. Art.44 (Visite guidate). Sono interessate allo svolgimento di visite guidate tutte le classi dell’istituto. Ciascuna classe potrà effettuare visite guidate, previa adesione di almeno 51% degli studenti frequentanti. Art.45 (Programmazione didattica). Il Consiglio di Classe, nell’ambito della programmazione didattica, propone l’effettuazione delle visite, e indica i docenti accompagnatori privilegiando ove possibile i docenti delle discipline oggetto della visita. Il Consiglio di Classe progetta le attività all’interno del piano di lavoro della classe approvato all’inizio dell’anno scolastico. Art.46 (Casi d’urgenza). Nel caso di visite non programmabili all’inizio dell’anno scolastico, il docente proponente potrà presentare richiesta in qualsiasi momento dell’anno. Art.47 (Docenti accompagnatori). I docenti accompagnatori non possono effettuare più di tre visite guidate durante l’anno scolastico; possono, in caso di necessità, superare questo limite se non hanno partecipato ad iniziative quali viaggi d’istruzione. Art.48 (Giustificazione delle assenze). Gli studenti che non parteciperanno all’uscita, essendosi regolarmente iscritti, dovranno giustificare l’assenza il giorno successivo sul libretto. Capo III – Disposizioni comuni. Art.49 (Numero di docenti accompagnatori). Il numero degli insegnanti accompagnatori dovrà essere adeguato al numero degli studenti, orientativamente uno ogni quindici. Art.50(Organizzazione e assicurazione). Il mezzo di trasporto verrà indicato di volta in volta. L’organizzazione potrà essere curata o direttamente dall’istituto o tramite agenzia. E’ obbligatoria la stipulazione di un’assicurazione per studenti e insegnanti contro gli infortuni e la responsabilità civile, secondo le norme vigenti per chi ne fosse sprovvisto. Art.51 (Orario di arrivo). L’obbligo di sorveglianza termina con l’arrivo presso l’Istituto o il luogo fissato per il ritorno e comunque perdura fino all’orario previsto dal programma comunicato ai genitori. Art.52 (Consenso). Per tutti gli studenti va acquisito preventivamente da parte dell’Istituto il consenso dei genitori. 106 di 128 TITOLO IV : REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLA DIRETTIVA 133/96 Art.53 (Utilizzo degli spazi).L’Istituto “Oggiano” è scuola aperta in conformità alla direttiva ministeriale n.133/96, e del relativo regolamento attuativo. L’Istituto mette a disposizione, per un uso diligente, spazi, locali e attrezzature, compatibilmente con le ragioni di servizio e di sicurezza, per le finalità previste nella direttiva ministeriale. Art.54 (Iniziative complementari e integrative). Le iniziative complementari e integrative di durata annuale devono essere presentate al Dirigente Scolastico entro il quindici ottobre di ogni anno, per la deliberazione da parte degli organi competenti. Proposte successive o estemporanee possono essere esaminate singolarmente con apposita delibera. Art.55 (Attività di studio). Le attività di studio e approfondimento in orario scolastico richieste da gruppi di studenti possono svolgersi, sotto la sorveglianza del personale in servizio, previa domanda al Dirigente Scolastico da consegnare con quarantotto ore di anticipo. Art.56 (Iniziative promosse da Enti). Le iniziative promosse da Enti o Associazioni esterne sono disciplinate da apposita convenzione la cui durata, di norma, non può essere superiore ad un anno. In tali convenzioni sono indicate le specifiche modalità di accesso, d’uso e di rilascio di spazi e attrezzature, con l’indicazione di un soggetto responsabile. Art.57(Attività complementari). Le attività complementari sono sottoposte ai criteri di valutazione dei Consigli di classe ai fini dell’attribuzione dei crediti scolastici e/o formativi. Art.58 (Disposizione finale). Per quanto non previsto dal presente regolamento valgono le norme vigenti nell’ordinamento giuridico italiano. TITOLO V : REGOLAMENTO DELLE AULE E DEGLI SPAZI COMUNI Capo I – Aule Art.59 (Aule). Le aule devono contenere, per ragioni di sicurezza, i banchi in doppia fila in modo da facilitare l’esodo in caso di necessità e la pulizia del locale. I docenti della prima ora di lezione devono segnalare al Dirigente Scolastico, per iscritto, eventuali casi di mancata o insufficiente pulizia. Le aule sono affidate al senso di responsabilità dei gruppi classe che via via le occupano. Gli utenti sono tenuti al rispetto di un principio generale di buona manutenzione di qualsiasi arredo e strumentazione presente nelle aule, che pertanto non devono subire alcun tipo di danneggiamento. I Consigli di Classe possono dettare norme specifiche applicabili a singole classi sull’utilizzo dello spazio aula. Non è consentito consumare cibi e bevande nelle classi. Art.60 (Uso di attrezzature). L’utilizzo di PC, televisori, videoregistratori, ed ogni altra strumentazione, è riservato esclusivamente a scopi didattici. In casi di danneggiamento alle attrezzature permane il principio di responsabilità solidale dell’intera classe di cui al successivo articolo, qualora non sia individuabile un singolo responsabile. Nell’utilizzo dei PC gli utenti sono tenuti ad osservare le norme di cui al regolamento dei laboratori di informatica, in quanto applicabili. Art.61 (Danneggiamenti). Qualora si verifichi l’esistenza di guasti o danni, è necessario dare immediato avviso della circostanza al personale addetto. Se nelle aule si verifichino danni a strutture o attrezzature, e non sia possibile risalire a responsabilità individuali, risponderà dei danni collettivamente la classe che per ultima ha occupato l’aula. Art.62 (Pianta della classe). E’ compito dei Coordinatori di Classe costruire la pianta dei banchi e dei posti di ogni classe, e per ogni aula occupata dalla classe. Art.63 (Corridoi e atri). Il transito nei corridoi e negli atri deve avvenire ordinatamente, e senza recare alcun pregiudizio a persone o cose, o comunque disturbo all’attività didattica nelle aule. 107 di 128 Capo II – Spazi comuni esterni Art.64 (Spazi comuni esterni). Gli utenti della scuola debbono accedere agli spazi comuni esterni con senso di responsabilità, senza recare danno alle strutture e disturbo alle attività didattiche che si svolgono nelle aule contemporaneamente. Qualora si utilizzino sedie o arredi, essi vanno riposti correttamente al termine dell’uso. E’ vietato abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto negli spazi comuni esterni. Art.65 (Sorveglianza). L’utilizzo degli spazi comuni esterni nel corso delle attività didattiche avviene sotto la sorveglianza dei docenti interessati. Al di fuori delle attività didattiche, non essendo possibile organizzare alcuna vigilanza, gli studenti dovranno autonomamente dimostrare la loro maturità personale. Non è consentito svolgere giochi di squadra, o comunque attività che comportino un qualsiasi rischio per l’incolumità fisica. TITOLO VI : REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA Art.66 (Norme generali).La biblioteca è luogo finalizzato alla consultazione e al prestito dei testi, all’uso didattico con sussidi multimediali e di rete, allo studio individuale aperta alle componenti scolastiche dell’Istituto e al territorio. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente Scolastico il responsabile della biblioteca. L’orario di apertura corrisponderà, di regola, all’orario delle lezioni e potrà anche prevedere spazi pomeridiani. Il responsabile della biblioteca integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza con il parere obbligatorio del prof. Respano. Art.67 (Utilizzo postazioni). Ogni utente dovrà segnalare al personale in servizio eventuali anomalie, cattivo funzionamento, rotture o mancanza di materiali. Le postazioni PC sono numerate come da pianta esposta. Non è consentito cambiare le impostazioni prefigurate. Art.68 (Utilizzo materiali). E’ possibile l’utilizzo di tutti i materiali presenti nella biblioteca: visionare cassette, CD-rom, test di autovalutazione, navigare in Internet, ascoltare CD audio, consultazione degli schedari e testi . Non è consentito fare chat, né utilizzare materiale proprio. Art.69(Salvataggi). E’ possibile salvare da Internet esclusivamente materiale didattico, utilizzando i FD in dotazione al centro o FD personali, previo controllo e autorizzazione del personale in servizio. L’utilizzo delle stampanti è consentito esclusivamente per scopi didattici. Art.70(Prestito materiale). Opere e riviste possono essere consultate liberamente nella biblioteca : per la consultazione dei libri è prevista la compilazione della scheda. E’ possibile avere a prestito in classe e/o a domicilio libri, riviste, opere di consultazioni, videocassette e CD compilando la scheda e provvedendo alla restituzione entro i tempi concessi dal personale in servizio. Gli utenti hanno l’obbligo di restituire il materiale preso a prestito integro e senza alcuna manomissione. Chi deteriora o smarrisce materiale della biblioteca è tenuto a restituirlo nella edizione più recente, oppure a risarcire il danno a seconda della valutazione di mercato. Art.71(Richieste nuovi acquisti). Gli insegnanti e gli alunni possono inoltrare richiesta di libri, abbonamenti, riviste, videocassette e CD consegnandola al Dirigente Scolastico. TITOLO VII : REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI INFORMATICA Art.72 (Funzionamento dei laboratori). La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono affidate al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente un docente responsabile, dei materiali, e l’aggiornamento che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione inventariale. Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa 108 di 128 alla sicurezza. Art.73 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per tutto l’anno, ed ogni variazione va riportata sulla pianta stessa. Art.74 (Accesso ai laboratori). Gli studenti possono entrare in laboratorio solo in presenza dell’insegnante. In caso di necessità debbono chiedere l’autorizzazione all’utilizzo dei laboratori con anticipo al responsabile: va comunque garantita la presenza di un docente nel corso delle attività. Il docente deve firmare il registro di laboratorio ogni qualvolta utilizzi il laboratorio stesso. Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave. Art.75 (Salvataggi e configurazioni). I file vanno salvati sul disco di rete all’interno della cartella intestata all’utente. I file non registrati come sopra esplicitato verranno rimossi. In caso di necessità richiedere i floppy disk al responsabile del laboratorio. E’ consentito utilizzare solo dischi forniti dall’istituto: l’utilizzo di propri FD/ pen drive è possibile, purchè si tratti di file di archivio, previo controllo ed autorizzazione del docente presente in laboratorio. Gli studenti non possono cambiare le configurazioni di Windows e di altri programmi, o selezionare applicazioni non visualizzate da icona, se non per esigenze didattiche ed in presenza del docente. Art.76 (Responsabilità per guasti). Ogni docente è responsabile dell’utilizzo delle macchine e dei programmi durante le proprie ore di lezione. Eventuali malfunzionamenti registrati all’inizio delle lezioni vanno immediatamente segnalati al responsabile di laboratorio. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto. Art.77 (Attivazione del sistema). Al termine del proprio lavoro ogni utente deve disconnettere il pc. Il docente dell’ultima ora è responsabile dello spegnimento delle macchine. Art.78 (Applicazione del regolamento). Il presente regolamento si applica a tutti coloro che a qualsiasi titolo sono autorizzati all’utilizzo dei laboratori. Art.79 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali. E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio. Art.80 (Disposizione finale). Gli utenti dovranno comunque attenersi alle ulteriori e specifiche disposizioni che potranno essere impartite nel corso dell’anno scolastico dal responsabile del laboratorio. TITOLO VIII : REGOLAMENTO DEL LABORATORIO LINGUISTICO Art.81 (Funzionamento del laboratorio). La cura e il buon funzionamento del laboratorio sono affidati al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente, un docente responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento inventariale. Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza. Art.82(Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per tutto l’anno, ed ogni variazione va prontamente riportata sulla pianta stessa. Ogni eventuale spostamento deve essere sempre annotato sul registro delle presenze. Art.83 (Accesso al laboratorio). Chiunque utilizzi il laboratorio linguistico deve apporre la propria firma nel registro delle presenze. Art.84 (Materiali, strumenti, e manutenzione dell’aula). Ogni docente risponde dell’utilizzo della consolle nelle sue ore di lezione, e cura che gli studenti lascino in ordine l’aula. Al termine della lezione il docente deve preoccuparsi dello spegnimento del laboratorio. Il docente che evidenzia difetti di utilizzo deve segnalarlo al responsabile del laboratorio: in ogni caso deve evidenziare sul registro delle presenze eventuali guasti, mancanze, difetti, affinché i colleghi possano predisporre in modo adatto la propria attività. 109 di 128 Art.85 (Responsabilità per guasti). Ogni guasto o manomissione degli strumenti va immediatamente segnalato o al responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto. Art.86(Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali. E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio. TITOLO IX : REGOLAMENTO DELLA PALESTRA Art.87(Funzionamento della palestra). La cura e il buon funzionamento della palestra sono affidati al senso di responsabilità degli utenti. Il responsabile della palestra integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza. Art.88 (Utilizzo dei materiali). Ogni docente risponde al responsabile dell’uso del materiale e delle attrezzature nelle sue ore di lezione e cura direttamente l’uso degli attrezzi da parte degli alunni. Cura che ogni attrezzo sia disposto ordinatamente negli appositi spazi prima che le classi lascino la palestra. Art.89 (Abbigliamento) Tutti coloro che usufruiscono della palestra devono obbligatoriamente indossare scarpe da ginnastica riservate esclusivamente all’uso in palestra. L’obbligo di indossare scarpe da ginnastica vale anche quando la palestra è utilizzata in orario extrascolastico. Durante le ore di lezione gli alunni sono tenuti a presentarsi in palestra con indumenti adeguati (tuta, calzoncini e maglietta). E’ assolutamente vietato l’uso di deodoranti e prodotti spray di qualsiasi tipo.E’ vietato bere e mangiare all’interno dalla palestra. Art.90(Custodia dei locali) Gli spogliatoi e i locali annessi alla palestra non sono custoditi, quindi l’Istituto non risponde per eventuali furti, danni o smarrimenti di oggetti lasciati incustoditi dagli studenti, che possono lasciare i propri effetti personali negli armadietti posti a loro disposizione o in consegna al docente. Art.91 (Infortuni). In caso di infortunio verificatosi durante le ore di lezione o durante attività integrative pomeridiane che prevedano comunque la presenza di docenti di Educazione Fisica, lo studente infortunato deve dare immediata comunicazione dell’infortunio al docente, che provvederà alle opportune segnalazioni. Art.92(Utilizzo della palestra fuori dall’orario scolastico). La palestra può essere concessa in uso, al di fuori degli spazi orari riservati all’Istituto, a Società sportive senza fine di lucro previa autorizzazione su delibera del Consiglio d’Istituto.. TITOLO X : REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI SCIENZE DELLA MATERIA E DELLA NATURA E LABORATORI CORSO GEOMETRI Art.93(Funzionamento dei laboratori). La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono affidati al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente, un docente responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento inventariale. Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza. Art.94 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei posti occupati dai propri studenti per l’anno scolastico corrente: ogni variazione va riportata sulla pianta stessa. Art.95 (Accesso ai laboratori). Gli studenti non sono autorizzati ad accedere al laboratorio se non accompagnati dai loro docenti, o dal responsabile, o dall’assistente tecnico, o comunque non al di fuori dagli orari previsti. I docenti che necessitano dell’aula per predisporre eventuali esperienze possono farlo invece in qualunque momento. Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave. Qualora fossero disponibili sia lo spazio aula che il laboratorio, il docente che scelga di utilizzare il laboratorio è tenuto a compilare il registro di presenza indicando la data, l’ora e la classe occupante il laboratorio, apponendovi inoltre la propria firma. Art.96(Materiali, strumenti, e manutenzione dell’aula). Al termine di ogni esperienza, il materiale utilizzato va 110 di 128 riposto dall’assistente tecnico negli armadi nello stesso ordine nel quale è stato trovato. Nessuno è autorizzato a prelevare materiale e portarlo fuori dall’aula senza informarne il responsabile o l’assistente tecnico. Gli strumenti elettrici non devono restare a lungo sotto tensione: pertanto la corrente deve essere tolta all’aula al termine di ogni lezione, ed anche i rubinetti dell’acqua e del gas, se utilizzati, devono essere chiusi al termine dell’uso. E’ fatto divieto agli studenti di servirsi di qualsiasi strumento, materiale, sostanza presente in laboratorio, senza l’autorizzazione del docente presente in laboratorio. Art.97(Responsabilità per guasti). Ogni guasto o manomissione degli strumenti va immediatamente segnalato al responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto. Art.98 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali. E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio. Durante gli spostamenti dall’aula alla palestra e ai laboratori e viceversa, gli alunni saranno accompagnati dai docenti in servizio. TITOLO XI : REGOLAMENTO DELL’ORGANO DI GARANZIA Art.99 (Costituzione) E’ istituito l’Organo di Garanzia previsto all’art.5 comma 2 dello Statuto delle studentesse e degli studenti Art.100 (Composizione) 1. L’Organo di Garanzia è formato da: un docente dell’Istituto designato dal Collegio (tra i docenti coordinatori di Classe); Un rappresentante degli studenti eletto dai rappresentanti degli studenti in Consiglio d’Istituto tra i componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe; Un rappresentante dei genitori eletto dai rappresentanti dei genitori in Consiglio di Istituto tra i componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di Classe. 2. Con le stesse modalità di cui al comma 1 vengono designati o eletti, uno per ogni componente, i membri supplenti, che sostituiranno i membri effettivi in caso di incompatibilità ( es. qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o di obbligo di astensione (es. qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo studente sanzionato o un suo genitore) o di decadenza per perdita del requisito di eleggibilità. 3. L’organo di Garanzia rimane in carica per due anni scolastici. 4. L’Organo di Garanzia deve essere “perfetto” ( presenza di tutti i membri) in prima convocazione. In seconda convocazione il numero necessario a rendere legale la seduta è pari alla metà più uno dei componenti. 5. Il ricorso è accolto dall’Organo di Garanzia quando abbia ottenuto il voto favorevole della metà più uno dei votanti. I membri che si astengono dal voto si computano nel numero dei votanti. In caso di parità di voti prevale l’opzione espressa dal Presidente. Nel verbale viene indicato esattamente il numero dei voti favorevoli e contrari al ricorso e quello degli astenuti. 6. L’Organo di Garanzia interno all’Istituto si pronuncia anche sui conflitti che sorgono all’interno dell’Istituto in merito all’applicazione del Regolamento d’Istituto. 7. L’Organo di Garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico che lo convoca ogni qualvolta venga inoltrato un ricorso riguardo un provvedimento disciplinare. 8. Di tutte le riunioni dell’Organo di Garanzia è redatto il verbale a cura di uno dei componenti liberamente scelto dal Presidente. 9. Le decisioni sono prese a maggioranza e sono comunicate per iscritto, entro cinque giorni dalla data della riunione, a chi ha avanzato ricorso o reclamo. 111 di 128 Art.101 (Decadenze) Gli studenti che lasciano l’Istituto decadono dalla carica, così come i docenti e i genitori, se il figlio lascia l’istituto. Studenti, docenti e non docenti cui sia inflitto un provvedimento disciplinare decadono dalla carica. Le surroghe avvengono secondo l’elenco dei supplenti. Art.102(Competenze) L’organo di garanzia è competente alla soluzione dei conflitti sull’applicazione dello statuto delle studentesse e degli studenti, conformemente all’art.5 comma 3 dello statuto stesso. Svolge funzioni d’appello rispetto alla sanzione dell’ammonizione, secondo la procedura descritta nel regolamento di disciplina. L’organo di garanzia è altresì competente a risolvere, su richiesta degli studenti e di chiunque vi abbia interesse, i conflitti interpretativi che sorgano in relazione ai regolamenti di istituto. L’organo di garanzia, inoltre, può proporre modifiche ai regolamenti dell’istituto, ad eccezione dei regolamenti degli organismi, presentando tali modifiche alla Commissione Regolamenti Art.103 (Funzionamento). L’organo detta al proprio interno regole di funzionamento, con apposito regolamento. E’ presieduto dal Dirigente Scolastico. TITOLO XII : REGOLAMENTO DELLE ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI Art.104 (Funzione delle assemblee). Le assemblee degli studenti costituiscono occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società, pertanto sono per gli studenti occasione formativa alternativa alla normale attività didattica. Art.105 (Diritto di assemblea). Gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12,13 e 14 del decreto legislativo 16.4.1994 n.297. Art.106 (Regolamenti degli organismi studenteschi). Il regolamento interno per il funzionamento dell’Assemblea d’istituto e del Comitato studentesco, nonché degli eventuali altri organismi che gli studenti intendano individuare, viene approvato dall’Assemblea ed inviato al Dirigente Scolastico e all’Organo di garanzia, che ne valutano la conformità ai regolamenti di istituto. Deve altresì essere comunicata al Dirigente Scolastico la composizione del Comitato studentesco. Capo I – Assemblea di Istituto Art.107 (Partecipazione). La partecipazione all’Assemblea di Istituto è volontaria, pertanto gli studenti che non intendono parteciparvi resteranno in classe per svolgere attività di recupero e/o di approfondimento con i propri docenti in servizio. A tal fine i docenti registreranno le presenze in aula. Art.108 (Convocazione). L’Assemblea d’Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del Comitato studentesco o di almeno il dieci per cento degli studenti. La data di convocazione e l’ordine del giorno devono essere comunicati al Dirigente Scolastico almeno tre giorni prima dello svolgimento dell’Assemblea. Art.109 (Svolgimento). L’Assemblea di Istituto si articola con la partecipazione di tutte le classi. Dello svolgimento dell’Assemblea va redatto specifico verbale a cura del Presidente dell’Assemblea. Art.110 (Vigilanza). Il Presidente dell’assemblea assicura e controlla, con opportune forme organizzative, che il comportamento dei singoli partecipanti non contravvenga ai regolamenti di Istituto, e non sia tale da impedire il corretto svolgimento dei lavori. Durante l’Assemblea, i docenti in servizio e non impegnati in classe sono incaricati della sorveglianza al fine di assicurare la vigilanza sui minori e la sicurezza nei locali di svolgimento. Quando rilevino condizioni che non consentono il corretto svolgimento dei lavori, lo comunicano al Dirigente Scolastico, che, sentito il Presidente dell’Assemblea, può sospendere l’Assemblea stessa e far riprendere le lezioni. Capo II – Assemblee di classe Art.111(Convocazione e durata). L’Assemblea di classe viene richiesta dai Rappresentanti degli studenti, o dalla maggioranza degli studenti della classe. L’Assemblea di classe ha un durata massima di due ore mensili, collocate consecutivamente nella stessa giornata. Art.112 (Procedura di convocazione). La richiesta di convocazione dell’Assemblea va presentata in Vicepresidenza almeno tre giorni prima dello svolgimento. L’Assemblea può aver luogo solo se autorizzata con 112 di 128 notazione sul registro di classe. Art.113(Verbale). Dell’Assemblea va redatto apposito verbale. La mancata consegna al Dirigente Scolastico del verbale preclude la possibilità di richiedere altra assemblea. Art.114(Sorveglianza). Il docente in servizio durante lo svolgimento dell’Assemblea di classe è incaricato della sorveglianza: quando rilevi condizioni che non consentono lo svolgimento dei lavori, può chiedere l’intervento della Presidenza per la sospensione dell’Assemblea e la ripresa delle lezioni; può inoltre far verbalizzare comportamenti scorretti o non rispettosi. Art. 115 ( Disposizioni finali ) Il presente Regolamento è pubblicato all'albo della scuola e nel sito web. Di esso viene consegnata copia a tutti gli studenti, ai docenti ed a chiunque ne farà richiesta. 2. Nella prima settimana di inizio delle attività didattiche, l'Istituto organizza, nell'ambito delle attività di accoglienza dei nuovi studenti, la presentazione e la condivisione dello Statuto delle studentesse e degli studenti, del Piano dell'Offerta Formativa, del Regolamento di Istituto e del Patto Educativo di Corresponsabilità. 3. Contestualmente all'iscrizione, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti del Patto educativo di corresponsabilità, predisposto e deliberato dal Consiglio di Istituto e finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. Copia sottoscritta del patto viene consegnata alla famiglia o allo studente, se maggiorenne. Il presente Regolamento e il Patto educativo di corresponsabilità possono essere modificati entro il 31 dicembre, previa consultazione del Comitato degli studenti e del Comitato dei genitori, sulla base delle osservazioni avanzate dagli Organi collegiali e di partecipazione della scuola, dal dirigente scolastico o dai componenti del Consiglio di Istituto stesso. 1. Il presente Regolamento entra in vigore il ….. 113 di 128 Allegato B: Regolamento laboratori a.s. 2012/2013 I laboratori della scuola sono patrimonio comune, pertanto si ricorda che il rispetto e la tutela delle attrezzature sono condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per mantenere l'efficienza del laboratorio stesso. Atti di vandalismo o di sabotaggio saranno perseguiti nelle forme previste, compreso il risarcimento degli eventuali danni arrecati. Si invitano gli utenti a rispettare le seguenti indicazioni. Accesso ai Laboratori 1. La richiesta di accesso e di utilizzo dei laboratori dovrà essere annotata su apposito registro a disposizione presso i collaboratori scolastici del piano; su tale registro verranno indicati data, orario di utilizzo, classe e firma del docente in orario. Il docente che avrà necessità di usufruire del laboratorio con la classe preleverà le chiavi dal collaboratore scolastico e, dopo averlo chiuso, le restituirà al medesimo alla fine dell’uso. Nell’utilizzo dei laboratori si darà precedenza alle discipline che ne prevedono lo specifico impiego curriculare. 2. La prenotazione del laboratorio dovrà essere annotata sul registro almeno un giorno prima dell’utilizzo. 3. Il collaboratore scolastico, che ha in carico le chiavi di laboratorio, avrà in custodia il suddetto registro e provvederà a verificarne la corretta compilazione. 4. L’uso del laboratorio per eventuali progetti dovrà essere sempre annotato sul registro al di fuori dell’orario curriculare o didattico. 5. Le classi e i singoli alunni non possono avere accesso al laboratorio senza la presenza dell’insegnante. 6. L’insegnante che, da solo o con la classe, usufruisce del laboratorio si impegna a vigilare sulle attrezzature. Obblighi del docente di classe 7. All’inizio e al termine delle attività il docente accompagnatore dovrà accertare che tutto sia in ordine. Ove si riscontrassero malfunzionamenti, mancanze, danni alle postazioni o agli arredi (scritte, etc…), il docente di classe dovrà annotarlo sull’apposito foglio delle rilevazioni dei guasti presente all’interno del laboratorio e consegnarlo all’assistente tecnico. 8. In caso di malfunzionamenti verificatisi durante l’uso del laboratorio, il docente si dovrà rivolgere all’assistente tecnico in servizio. 9. La prima volta che i docenti accedono al laboratorio con la propria classe dovranno assegnare ad ogni allievo una postazione, che rimarrà la stessa per tutto l'anno scolastico, compilando un apposito modulo di postazione presente in laboratorio. Di tale modulo, l’originale dovrà essere inserito nell’apposito raccoglitore in dotazione di ciascun laboratorio e una copia dovrà essere consegnata all’ assistente 114 di 128 tecnico, per poter permettere l’identificazione del responsabile di eventuali inconvenienti o danneggiamenti. Gli insegnanti possono chiedere all’assistente tecnico di installare nuovi software sui PC, previa autorizzazione del Dirigente. Sarà in ogni modo cura del tecnico verificare che il software da installare rispetti le leggi sul copyright. L’installazione dovrà essere eseguita solo nel laboratorio cui si accede di solito. 10. E’ assolutamente vietato abbassare l’interruttore generale nei laboratori. Obblighi dell’alunno 11. Ogni alunno è responsabile della postazione usata durante l’ora di lezione. Prima dell’uso lo studente è tenuto a segnalare immediatamente all’insegnante o al tecnico di laboratorio qualsiasi guasto o disfunzione riscontrati. Contestualmente, il docente annoterà il malfunzionamento nell’apposito foglio “Segnalazione guasti”. 12. Per ragioni di sicurezza non è consentito portare zaini, borse o altro oggetto di ingombro. 13. Gli alunni, prima di uscire dal laboratorio, avranno cura di risistemare le sedie e gettare negli appositi contenitori gli scarti; i PC dovranno essere spenti seguendo la procedura regolare. 14. E’ severamente vietato l’uso dei cellulari. 15. Gli alunni non possono effettuare continue stampe dei file. L’insegnante autorizzerà le singole sessioni di stampa per evitare spreco di carta e di inchiostro/toner. 16. E’ possibile l’utilizzo di memorie esterne solo previa autorizzazione del docente. E’ vietato scaricare file musicali, foto, filmati e file multimediali salvo quelli necessari per finalità didattiche, comunque, prima di scaricare documenti o file da Internet, è necessario chiedere l’autorizzazione al docente. 17. E’ vietato cancellare o alterare file o cartelle altrui. 18. E’ vietato utilizzare e/o installare software diversi da quelli di cui la scuola è regolarmente dotata di licenza di utilizzo. 19. È vietato modificare le impostazioni standard del desktop e dei programmi installati, nonché le impostazioni del sistema; è vietato, altresì, attivare lo screen saver e modificare la pagina iniziale di Internet. 20. E’ severamente vietato cambiare di posto le tastiere, i mouse, i monitor o qualunque altra attrezzatura. 21. Il personale e gli allievi dovranno avere cura di rispettare le procedure corrette di accensione, di utilizzo e di spegnimento delle macchine. 22. E' assolutamente vietato portare o consumare cibi e/o bevande. 23. Chi procura un danno alle apparecchiature o alle suppellettili dovrà pagare tutte le spese di riparazione. 115 di 128 24. Qualora non si potesse individuare il responsabile del danno, l’onere del risarcimento ricadrà sui titolari della postazione, individuati sulla base del modulo “Postazione alunno”. 25. Per evitare confusione al termine delle lezioni, è opportuno che alcuni minuti prima del suono della campanella gli alunni lascino il laboratorio. In ogni caso, la classe che subentra attenderà disciplinatamente l'uscita dei compagni fuori dal laboratorio. Disposizione su hardware/software 26. E' vietata assolutamente qualsiasi manomissione o cambiamento dell'hardware o del software delle macchine 27. E’ vietato effettuare copie di CD. 28. In laboratorio non è consentito l'uso personale delle apparecchiature elettroniche. 29. Le attrezzature hardware e gli altri materiali in dotazione al laboratorio possono essere destinati ad altre attività esterne al laboratorio di informatica, previa autorizzazione del DS o del DSGA. 30. I docenti delle attività curriculari di laboratorio potranno far lavorare la classe in ambiente protetto, previa richiesta all’assistente tecnico, il quale curerà l’attivazione dell’account (uno per corso di studi) e la gestione delle password. La password sarà unica per tutto il corso, non dovrà prevedere “user name” personale e sarà consegnata dal responsabile (che ne terrà copia) al docente, che se ne assumerà la responsabilità. 31. I docenti delle attività laboratoriali non curriculari dovranno memorizzare i file dei loro alunni nella cartella “Documenti”, creando una loro cartella. 32. I docenti che useranno la postazione “Docente”, dovranno salvare i propri lavori nella seconda partizione del disco fisso, ma non nel disco C. All’interno della seconda partizione, creeranno una cartella con il proprio cognome in cui archivieranno i loro lavori. Si consiglia di conservare una copia dei lavori in una memoria esterna (pen drive USB). L’assistente tecnico non garantirà il salvataggio dei documenti, in caso di formattazione del disco. 33. E’ assolutamente vietato memorizzare file o cartelle sul Desktop, che è riservato esclusivamente ai collegamenti con gli applicativi. Disposizioni sull'uso di INTERNET 34. L'accesso a Internet è consentito solo alle classi accompagnate dal docente, che se ne assume la responsabilità. L'uso di Internet deve essere esclusivamente di comprovata valenza didattica. 35. E' vietato alterare le opzioni del browser di navigazione, salvo per finalità didattiche. Resta, comunque, l’obbligo del ripristino della configurazione a fine attività. 36. E' severamente vietato scaricare da internet software, giochi, suonerie, ecc... 116 di 128 37. Gli assistenti tecnici eseguiranno saltuariamente dei controlli a campione sulle postazioni dei diversi laboratori; se da tali controlli emergerà un uso della connessione contrario alle disposizioni di legge o di regolamento interno, e comunque non coerente con i principi che regolano la scuola, il DS farà disattivare la connessione senza indugio. Gli studenti che avranno fatto uso improprio della connessione ad Internet subiranno severi provvedimenti disciplinari. Materiale di Consumo 38. I docenti che usufruiscono dei laboratori comunicheranno la mancanza di materiale di consumo (carta, toner, altro…) all’assistente tecnico, che ripristinerà nel più breve tempo possibile la scorta. La carta verrà consegnata dall’assistente amministrativo - settore personale ATA- al docente, previa compilazione del registro “Richiesta carta per stampe”. 39. La carta deve essere utilizzata solo per le attività didattiche. 40. L'utilizzo del laboratorio da parte di chiunque comporta l'integrale applicazione del presente regolamento. 117 di 128 Allegato C - legge 8 ottobre 2010 , n. 170 Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 Ottobre 2010 LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170 (DSA) Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. (10G0192) La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA promulga la seguente legge: Art. 1 Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia 1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. 2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura. 3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. 4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. 5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri. 6. La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o insieme. 7. Nell'interpretazione delle definizioni di cui ai commi da 2 a 5, si tiene conto dell'evoluzione delle conoscenze scientifiche in materia. Avvertenza: Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto dall'amministrazione competente per materia, ai sensi dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo unico delle disposizioni sulle promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali e' operante il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti. 118 di 128 Art. 2 Finalità 1. La presente legge persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalità: a) garantire il diritto all'istruzione; b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità; c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali; d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA; f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi; g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione; h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale. Art. 3 Diagnosi 1. La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed e' comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell'ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate. 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia. 3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA. Art. 4 Formazione nella scuola 1. Per gli anni 2010 e 2011, nell'ambito dei programmi di formazione del personale docente e dirigenziale delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, e' assicurata un'adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate. 2. Per le finalità di cui al comma 1 e' autorizzata una spesa pari a un milione di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente utilizzo del Fondo di riserva per le autorizzazioni di spesa delle leggi permanenti di natura corrente iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, come determinato, dalla Tabella C 119 di 128 allegata alla legge 23 dicembre 2009, n. 191. Note all'art. 4: - La legge 23 dicembre 2009, n. 191, (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2010) e' stata pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 30 dicembre 2009. Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto 1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari. 2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle risorse specifiche e disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, garantiscono: a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate; b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere; c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell'esonero. 3. Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi. 4. Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari. Art. 6 Misure per i familiari 1. I familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con DSA impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa hanno diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili. 2. Le modalità di esercizio del diritto di cui al comma 1 sono determinate dai contratti collettivi nazionali di lavoro dei comparti interessati e non devono comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Art. 7 Disposizioni di attuazione 120 di 128 1. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, si provvede, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ad emanare linee guida per la predisposizione di protocolli regionali, da stipulare entro i successivi sei mesi, per le attività di identificazione precoce di cui all'articolo 3, comma 3. 2. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con proprio decreto, individua le modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti di cui all'articolo 4, le misure educative e didattiche di supporto di cui all'articolo 5, comma 2, nonché le forme di verifica e di valutazione finalizzate ad attuare quanto previsto dall'articolo 5, comma 4. 3. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da adottare entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, e' istituito presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca un Comitato tecnico-scientifico, composto da esperti di comprovata competenza sui DSA. Il Comitato ha compiti istruttori in ordine alle funzioni che la presente legge attribuisce al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Ai componenti del Comitato non spetta alcun compenso. Agli eventuali rimborsi di spese si provvede nel limite delle risorse allo scopo disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Art. 8 Competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome 1. Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano, in conformità ai rispettivi statuti e alle relative norme di attuazione nonché alle disposizioni del titolo V della parte seconda della Costituzione. 2. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono a dare attuazione alle disposizioni della legge stessa. Art. 9 Clausola di invarianza finanziaria 1. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Data a Roma, addì 8 ottobre 2010 NAPOLITANO Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Visto, il Guardasigilli: Alfano 121 di 128 Allegato D: D.M. 9/2009 Certificato delle competenze di base 122 di 128 123 di 128 Allegato E: Patto educativo di corresponsabiltà PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ ITCG “LUIGI OGGIANO” SINISCOLA L’Istituto ITCG “LUIGI OGGIANO” con sede in SINISCOLA , in seguito indicato come “Istituto”, rappresentato dal Dirigente Scolastico Mariantonietta Ferrante; lo Studente _____________________________________ , in seguito indicato come “Studente”; insieme ai Genitori o esercitanti la potestà genitoriale, in seguito indicati come “Genitori”: Sigg. ___________________________________________ e _____________________________________ ; PREMESSO che per l’Anno Scolastico 2012 /2013 lo Studente è iscritto alla classe __________ con indirizzo ___________________________ dell’Istituto; CONSIDERATO che, per garantire – a livello generale – l’efficacia del servizio scolastico-formativo e – in particolare – per fornire allo Studente l’opportunità di raggiungere il successo negli studi e negli apprendimenti scolastici, c’è bisogno del suo diretto coinvolgimento e di quello dei Genitori negli interventi scolastici, preceduto dalla conoscenza e dalla condivisione degli obiettivi formativi, in funzione della loro concreta realizzazione; IN RIFERIMENTO all’art. 5-bis del D.P.R. 24 novembre 1998 n. 249, come introdotto dall’art. 3 del D.P.R. 21 novembre 2007 n. 235 (Statuto delle Studentesse e degli Studenti); STIPULANO Il presente PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ, che le parti si impegnano a rispettare, così articolato: 1. DOCUMENTI 1.1 Lo Studente e i Genitori dichiarano di conoscere e accettare i documenti e gli atti che l’Istituto adotta, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Patto, e precisamente: - il Piano dell’Offerta Formativa; - il Regolamento di Istituto e il Regolamento di Disciplina; - lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti 2. COMUNICAZIONI – INFORMAZIONI 2.1 L’Istituto assicura la costante informazione allo Studente e ai Genitori, utilizzando volta per volta a seconda delle situazioni: - le circolari interne; - l’albo della scuola; - il servizio postale; - il sito web (http:// www.itcgoggiano.it); - la posta elettronica: [email protected] - il telefono : 0784 878066 - le comunicazioni brevi manu con riscontro di avvenuta ricezione. 2.2 Nelle medesime forme saranno resi noti gli incontri periodici scuola-famiglia riguardanti l’andamento delle attività e le comunicazioni sul profitto e sul comportamento scolastico dello Studente. 2.3 Al fine di poter espletare le suindicate formalità i Genitori declinano in allegato al presente atto i recapiti utili, impegnandosi a comunicare tempestivamente le eventuali variazioni. 124 di 128 4.ATTIVITÀ DIDATTICA 3.1 L’Istituto assicura nel corso dell’anno scolastico il regolare svolgimento dell’attività didattica, secondo il calendario che sarà adottato e secondo il quadro orario previsto dal piano di studi. 3.2 L’Istituto realizza, inoltre, attività aggiuntive, obbligatorie e opzionali, miranti al recupero e al sostegno didattico, all’ampliamento dell’offerta formativa, alla partecipazione a progetti e/o iniziative sostenuti dall’Unione Europea o da altri soggetti pubblici o privati. 3.3 Sono fatte salve le sospensioni e le interruzioni temporanee delle attività scolastiche imputabili a causa di forza maggiore. 5.FREQUENZA SCOLASTICA 4.1 Lo Studente assicura la regolare frequenza scolastica, compresa quella relativa ad eventuali corsi di recupero delle insufficienze e di sostegno didattico organizzati dalla scuola e alle attività aggiuntive e integrative aventi carattere di obbligatorietà. Si impegna anche ad osservare puntualmente l’orario giornaliero delle attività scolastiche. 4.2 I Genitori garantiscono da parte loro questi adempimenti e si impegnano ad informarsi periodicamente sulle assenze dello studente e a giustificarle anche con la dovuta documentazione, se necessaria; si impegnano, inoltre, a partecipare agli incontri scuolafamiglia che l’Istituto periodicamente organizza e ad assumere direttamente presso i docenti, concordando l’orario di ricevimento, tutte le informazioni riguardanti lo sviluppo del programma e l’impegno dello Studente negli studi. 4.3 Quando siano previste con congruo anticipo situazioni particolari che dovessero comportare la sospensione delle attività scolastiche per l’intera giornata o per una parte di essa, l’avviso allo Studente e, per suo tramite, ai Genitori sarà dato mediante la lettura in aula della relativa circolare dirigenziale e con comunicazione sul sito web dell’Istituto. 4.4 In presenza di circostanze eccezionali di vigilanza all’interno dei locali scolastici, potrà essere ritardato l’ingresso degli allievi di una o più classi ad ore successive di lezione o potrà essere anticipata l’uscita, senza preavviso alcuno ai Genitori. 4.5 Per quanto attiene alla regolamentazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate, si fa esplicito rimando ai relativi articoli del Regolamento di Istituto. 4.6 Lo Studente, in caso di assenze, dovrà aggiornarsi sul lavoro svolto dalla propria classe e sui compiti assegnati. 4.7 I Genitori si impegnano a dotare lo Studente dei libri e del materiale didattico personale, a lui necessari per poter realizzare con profitto il lavoro scolastico. Ove si faccia esplicita richiesta scritta, lo Studente, nei limiti delle disponibilità dell’Istituto, potrà disporre in tutto o in parte dei libri di testo in comodato d’uso, secondo modalità che verranno specificate dai responsabili del servizio. 6.COMPORTAMENTI 5.1 Lo Studente si impegna a: - tenere in classe un comportamento corretto, attento e attivo, partecipando alle lezioni, collaborando con i compagni, con i docenti e con il personale A.T.A. e assicurando ad essi il pieno rispetto; - osservare i regolamenti che l’Istituto adotta, le prescrizioni dei docenti e le direttive del Dirigente Scolastico; - porre la massima cura nell’utilizzazione delle strutture scolastiche, delle attrezzature, e dei sussidi didattici; - svolgere con diligenza e impegno il lavoro scolastico, compresi i compiti assegnati per casa, rendendosi partecipe della valutazione delle proprie carenze, dei progressi che realizza nello studio e del raggiungimento o meno degli obiettivi stabiliti dalle programmazioni didattiche delle singole discipline di studio; - raggiungere, in caso di profitto positivo e con il sostegno dei Genitori, i più alti livelli di eccellenza, che l’Istituto opportunamente definisce e favorisce; 125 di 128 - sottoporsi a tutte le prove di verifica, scritte, orali, grafiche e pratiche, così come programmate per le singole discipline di studio, utilizzando le valutazioni e le correzioni in chiave positiva ed educativa, come essenziali momenti di riflessione e come presupposti per la progressione negli apprendimenti. 5.1 L’istituto, da parte sua, si impegna a: - assicurare l’obiettività delle valutazioni, la significatività delle correzioni partecipate e la notifica dei risultati delle verifiche periodiche, con le opportune motivazioni; - offrire allo Studente concrete possibilità per il raggiungimento dei livelli di eccellenza. 7.RISPETTO DELLE REGOLE 6.1 Lo Studente si impegna a: - contribuire a conservare l’integrità dei locali scolastici, delle attrezzature e della funzionalità degli strumenti didattici, evitando di compiere, di sostenere, di approvare o di non segnalare atti vandalici a danno dell’Istituto; - utilizzare i servizi igienici in modo corretto e rispettare le essenziali norme di igiene e pulizia, attuando, in particolare, le direttive impartite dalla scuola per la raccolta differenziata dei rifiuti; - rispettare il decoro degli spazi comuni, in particolare prima dell’ingresso a scuola e durante l’intervallo delle lezioni, evitando di abbandonare o gettare i rifiuti al di fuori degli appositi contenitori; - astenersi dal compiere azioni di violenza e atti di bullismo e di “cyber-bullismo” e dall’esprimere comportamenti di sopraffazione nei confronti di chiunque altro (compagni, docenti, personale A.T.A.) soprattutto se più debole, disabile o, comunque, che si trovi in situazione di difficoltà; - rispettare in modo assoluti i divieti di: a) utilizzare in aula o nei laboratori strumenti personali audio e video, nonché i telefoni cellulari, i palmari, i diffusori di musica anche se dotati di modalità per l’ascolto silenzioso, e ogni altro dispositivo elettronico non consentito dal regolamento interno o non autorizzato dal docente di classe; b) fumare nei locali scolastici e negli spazi di pertinenza dell’edificio scolastico; c) assumere nella scuola bevande alcoliche o altre sostanze nocive per la salute; d) realizzare foto o filmati non autorizzati all’interno della scuola e pubblicarli in rete. 8.SANZIONI – RISARCIMENTO DANNI 7.1 Lo Studente è responsabile dell’integrità dei locali scolastici, degli arredi, delle attrezzature, dei sussidi e del materiale didattico e, nel caso provocasse danni, oltre ad essere passibile dei provvedimenti disciplinari previsti dal regolamento, è tenuto al loro risarcimento. 7.2 Qualora non sia possibile, pur avendo effettuato gli opportuni accertamenti, individuare il diretto o i diretti responsabili del danno, del guasto o dell’atto vandalico, lo Studente ne risponderà insieme agli allievi della classe, se nel suo contesto tali azioni si sono verificate, ovvero insieme agli allievi dell’Istituto se esse sono pertinenti a cose, servizi o spazi di uso comune. 7.3 Per gli effetti di cui sopra, lo Studente e i Genitori dichiarano di assumere, in solido tra loro, la responsabilità e di rispondere del relativo risarcimento. 9.RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI 8.1 L’Istituto, dovendo acquisire e trattare dati sensibili e giudiziari riferiti allo studente e ai suoi familiari, assicura la scrupolosa osservanza delle disposizioni previste in materia dal Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n.196 “Codice in materia di trattamento dei dati personali” e dal Regolamento Ministeriale P.I. 6 dicembre 2006 “Regolamento recante identificazione dei dati sensibili e giudiziari” 126 di 128 10.DECORRENZA 9.1 Il presente Patto decorre dalla data della sua sottoscrizione e ha efficacia per l’intera durata del Corso di Studi seguito dallo Studente. 11.RINVII 10.1 Sono fatte salve le norme vigenti in materia di vigilanza e di educazione dei minori, in particolare quelle contenute nel Codice Civile e nel Codice Penale vigenti, alle quali si fa esplicito riferimento. luogo: ______________________________ data: _______________________________ FIRME Il Dirigente Scolastico ___________________________ Lo Studente ______________________________ I Genitori ____________________ 127 di 128