Istituto Tecnico Statale Commerciale
e per Geometri “Luigi Oggiano”
08029 SINISCOLA (Nuoro)
Via P. Micca – Tel (0784) 87.80.66 –
Cod. Fisc 80005590916 C.M. NUTD040001
Piano dell’Offerta Formativa
P. O. F.
Anno Scolastico
2013/2014
INDICE
Pag.
1. Finalità generali dell’Istituto
3
1.1 Premessa
1.2 Identità degli Istituti Tecnici e Professionali
1.3 Che cos’è il POF
5
2. La scuola
2.1 I corsi della scuola: Istituto Tecnico e Istituto Professionale
6
2.2 Schema illustrativo Nuovo Ordinamento
7
2.3 Informazioni utili
9
2.4 Orario di apertura della scuola
2.5 Orario scolastico
2.6 Calendario scolastico
11
3. Il territorio
12
3.1 Contesto socio-economico-culturale e analisi
dei bisogni del territorio. Statistiche demografiche
3.2 Profilo economico
19
4. Progettazione formativa
20
4.1 Competenze a conclusione dell’obbligo scolastico
21
4.2 Obiettivi Educativo/Comportamentali
22
4.3 Obiettivi per le classi Vecchio Ordinamento
23
4.4 Metodologia
24
4.5 Verifica e valutazione dei percorsi didattici
4.5.1 Griglie di valutazione predisposte dai Dipartimenti
26
4.5.2 Regolamento sulle assenze
35
4.5.3 Criteri di attribuzione del voto di condotta
36
4.6 Recupero insufficienze trimestre e debiti formativi pregressi
38
4.7 Scrutinio finale
39
4.8 Integrazione alunni diversamente abili
40
4.9 DSA (Disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico)
4.10 BES Strumenti di intervento per alunni con bisogni speciali
41
4.11 Credito Scolastico/Credito Formativo
42
4.12 Passerelle Didattiche ed Esami Integrativi
43
5. Organizzazione Curricolare
44
5.1 Nuovo Ordinamento (1° Biennio e classi 3°) A.S. 2012-2013
5.2 Istituto Tecnico: indirizzi, profili e quadri orari dei settori
Economico e Tecnologico
45
5.3 Istituto Professionale: Indirizzo Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità
Alberghiera
56
1 di 128
5.4 Vecchio Ordinamento
5.4.1 Corso ITER
5.4.2 Corso IGEA
5.4.3 Corso Geometri-Progetto Cinque
5.4.4 Corso Programmatori
5.4.5 Corso Sirio-Ragionieri Serale
5.5 Composizione delle classi
6. Organizzazione della Scuola: Organigramma
6.1 Organi Collegiali
6.1.1 Consiglio d’Istituto
6.1.2 Giunta Esecutiva
6.1.3 Consulta provinciale degli studenti
6.1.4 Organo di Garanzia
6.1.5 Collegio Docenti
6.1.6 Dipartimenti
6.1.7 Consiglio di Classe
7. Figure professionali
7.1 Dirigente Scolastico
7.2 Collaboratori del Dirigente
7.3 Funzioni Strumentali
7.4 Coordinatore di classe
7.5 Responsabile della sicurezza (Membro Esterno)
7.6 Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU)
7.7 Responsabili dei laboratori
7.8 Commissioni e gruppi di lavoro
8. Risorse Umane
8.1 Elenco docenti
8.2 Elenco personale ATA
9. Risorse strutturali
10. Rapporti scuola famiglia
11. Attività progettuali della scuola
11.1 Progetti A.S. 2012/2013
11.2 Progetti realizzati nei precedenti anni scolastici
12. Allegati
 Allegato A – Regolamento d’Istituto
 Allegato B – Regolamento Laboratori
 Allegato C – Legge 8 Ottobre 2010, N. 170 (DSA)
 Allegato D – D.M. 9/2009 Certificato delle competenze di base
 Allegato E – Patto educativo di corresponsabilità
60
61
62
63
64
66
67
68
70
71
73
76
77
78
80
82
83
84
85
90
97
107
117
121
123
2 di 128
1. FINALITÀ GENERALI DELL’ISTITUTO
1.1 Premessa
L’Istituzione scolastica è espressione di autonomia funzionale e provvede alla definizione e
alla realizzazione dell’offerta formativa.
L’autonomia è garanzia di libertà e di pluralismo culturale e di sostanza nella progettazione e
nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo
della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie ed alle
caratteristiche, specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo,
coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione. L’istituzione
scolastica nel rispetto della libertà d’
insegnamento dei docenti, della libertà di
scelta educativa delle famiglie e delle finalità
generali del sistema, concretizza gli obiettivi
nazionali in percorsi formativi funzionali
alla realizzazione del diritto ad apprendere e
alla crescita educativa di tutti gli alunni,
riconoscendo e valorizzando le diversità,
promuovendo le potenzialità di ciascuno e
adottando tutte le iniziative utili al
raggiungimento del successo formativo.
1.2 Identità degli Istituti Tecnici e
Professionali
I Nuovi Ordinamenti del secondo ciclo del sistema educativo d’istruzione e formazione (DPR
n. 87/10 e DPR n. 88/10 con attuazione dall’anno scolastico 2010/2011) sono fondati sul
principio dell’equivalenza formativa di tutti i percorsi con il fine di valorizzare i diversi stili
di apprendimento degli studenti e dare una risposta articolata alle domande del mondo del
lavoro e delle professioni.
In quest’ottica agli Istituti Tecnici è affidato il compito di fare acquisire agli studenti non solo
le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche la capacità di
comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnica
continuamente producono.
Gli Istituti Professionali hanno, invece, il compito di fornire allo studente una solida base di
istruzione generale e tecnico-professionale che gli permetta di sviluppare, operativamente, i
sapere e le competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore
produttivo.
Gli Istituti Tecnici e Professionali sono chiamati, perciò, a favorire attitudini all’autoapprendimento, al lavoro di gruppo e alla formazione continua.
In questo quadro le discipline mantengono la loro specificità, ma è molto importante che i
3 di 128
docenti utilizzino metodologie didattiche capaci di creare negli studenti coinvolgimento e
motivazione all’apprendimento. Tali finalità saranno conseguite attraverso l’utilizzo di
metodi induttivi, di metodologie partecipative, di una didattica laboratoriale e con l’utilizzo,
in particolare, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, di attività progettuali
e di alternanza scuola- lavoro.
I regolamenti sul riordino degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionali sono in linea con
gli indirizzi dell’Unione Europea e ribadiscono l’importanza dell’acquisizione delle
competenze chiave per l’apprendimento permanente (EQF).
Il rinnovamento degli Istituti Tecnici e Professionali va inquadrato, quindi, all’interno della
cooperazione Europea per la costituzione di un sistema condiviso d’istruzione e formazione
tecnico- professionale.
1.3 Cos’è il POF
Il piano dell’offerta formativa (P.O.F.) è il documento che
fotografa la realtà dell’Istituto. Esso, predisposto da tutte le
componenti della scuola, informa sull’organizzazione didattica e
amministrativa, esplicita le finalità educative, gli obiettivi
generali relativi alle attività didattiche, i progetti ed i servizi
offerti e illustra l’opera formativa in stretta relazione con le
esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del
territorio.
Il POF attua anche un piano di monitoraggio del lavoro svolto da
studenti e insegnanti per rilevare la ricaduta delle attività svolte.
4 di 128
2. LA SCUOLA
L'Istituto Tecnico Commerciale, come originariamente denominato, viene istituito il primo
Ottobre 1974. L’Istituto si avviò ad assumere un ruolo fondamentale per tutto il territorio
circostante, che richiedeva nuove strutture economiche e culturali in grado di conferire titoli
di studio richiesti dai vari rami della pubblica amministrazione e delle banche.
L’istituzione dell’Istituto Tecnico Commerciale rispose a questa esigenza e offrì a molti
giovani l’opportunità non solo di conseguire un titolo di studio qualificato professionalmente,
ma anche di concorrere alla formazione di una classe dirigente più dinamica e moderna
rispetto a quella tradizionale.
È dedicato alla memoria di Luigi Oggiano (1892/1981), insigne giurista siniscolese, senatore,
tra i fondatori del Partito Sardo d'Azione, “avvocato dei poveri” ed esempio coerente di una
vita vissuta nella ricerca del bene comune.
Nel corso degli anni, l'Istituto ha ampliato la propria offerta formativa con l’ acquisizione di
nuovi corsi: IGEA, Programmatori, SIRIO (corso serale Ragionieri per studenti lavoratori),
Geometri-Progetto Cinque, Turistico (ITER) e, dall’anno scolastico 2010-2011, con l’Istituto
Professionale per il settore dei servizi con l’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e
opitalità alberghiera”.
In seguito alla recente riforma dell’istruzione superiore di secondo grado, i corsi del vecchio
ordinamento sono confluiti nei nuovi indirizzi secondo il seguente schema:
- i corsi Igea e Programmatori sono stati sostituiti dagli indirizzi:
Amministrazione Finanza e Marketing (AMF), con articolazione del triennio in
Amministrazione Finanza e Marketing (AMF) e Sistemi informativi Aziendali (SIA) (Settore
Economico);
- il corso turistico ITER è stato sostituito dall’indirizzo Turismo (Settore Economico);
- il corso Geometri Progetto Cinque viene sostituito dall’indirizzo Settore Tecnologico con la
nuova articolazione “Costruzioni, Ambiente e Territorio (CAT )”.
2.1 I Corsi della scuola: Istituto Tecnico e Istituto Professionale
Istituto Tecnico
-
Settore Economico
Amministrazione, Finanza e Marketing
Amministrazione, Finanza e Marketing: Sistemi informativi aziendali
Turismo
IGEA Corso Serale
Settore Tecnologico
Costruzioni, Ambiente e Territorio
5 di 128
Istituto Professionale
- Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
Corsi ad esaurimento (classe quinta)
-
Geometri
Igea
Iter
Programmatori
2.2 Schema illustrativo nuovo ordinamento
ITCG
" LUIGI OGGIAN0"
SINISCOLA
Indirizzi
SETTORE
ECONOMICO
SETTORE
TECNOLOGICO
Primo biennio
Amministrazion
e Finanza e
Marketing
CORSO SERALE
Primo biennio
Costruzioni
Turismo
Ambiente e Territorio
Secondo biennio ( terza e quarta)
Amministrazione
Finanza e
Marketing
Costruzioni
Turismo
Ambiente e Territorio
Articolato in :
Triennio
Amministrazione
Finanza e
Marketing
Sistemi Informativi
Aziendali
Corso Serale
6 di 128
Quinto anno
Amministrazione
Finanza e
Marketing
Amministrazione
Finanza e
Marketing
Costruzioni
Turismo
Ambiente e Territorio
Sistemi
Informativi
Aziendali
ITCG
" LUIGI OGGIAN0"
ISTITUTO
PROFESSIONALE
Indirizzo
SETTORE SERVIZI
Enogastronomia e Ospitalità Albrghiera
ARTICOLATI IN:
Enogastronomia
Servizi di sala e vendite
Accoglienza turistica
7 di 128
Percorsi Integrati Formazione Professionale
Qualifica triennale di Operatore ai Servizi
di Promozione ed Accoglienza.
Indirizzo: strutture ricettive
Biennio
Qualifica triennale di Operatore della
Ristorazione.
Indirizzo: Sala e Bar
Articolazione
triennio
Monoennio
3
Qualifica triennale di Operatore della
Ristorazione.
Indirizzo: Preparazione pasti
Tecnico
Ristorazione
Tecnico dei Servizi di
Accoglienza
Tecnico Ristorazione
2.3 Informazioni utili
Denominazione
Scuola
Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “Luigi
Oggiano”
Indirizzo
via P. Micca – Siniscola (NU)
Codice Fiscale
80005590916
Codice MIUR
NUTD040001
Telefono Centralino
0784/878066
FAX
0784/878366
Sito WEB
WWW.itcgoggiano.it
E-mail
[email protected]
Orario Biblioteca
Lunedì, Giovedi e Sabato: 8.00-14.00
Martedi, Venerdì: 8.00-13.00 e 17.00-21.00
2.4 Orario apertura della Scuola
La scuola rimane aperta nei seguenti giorni:
Giorni
Orario
Dal Lunedì al Venerdì
7,30 - 22,30
Il Sabato
7,30 - 14,00
8 di 128
2.5 Orario Scolastico
L’orario scolastico è così articolato:
ORARIO DELLE LEZIONI CORSO DIURNO 4 GIORNI CON 5 ORE :
LUNEDI’ - MERCOLEDI’ - GIOVEDI’ - SABATO
ORA
DALLE
ALLE
1
8.15
9.15
2
9.15
10.15
3
10.15
11.10
INTERVALLO
11.10
11.20
4
11.20
12.15
5
12.15
13.15
ORARIO DELLE LEZIONI CORSO DIURNO 2 GIORNI CON 6 ORE :
MARTEDI’ –VENERDI’
ORA
DALLE
ALLE
1
8.15
9.10
2
9.10
10.10
3
10.10
11.05
INTERVALLO
11.05
11.15
4
11.15
12.10
5
12.10
13.00
6
13.00
13.50
ORARIO DELLE LEZIONI CORSO SERALE 5 GIORNI CON 5 ORE
ORA
DALLE
ALLE
1
17.30
18.30
2
18.30
19.30
3
19.30
20.25
INTERVALLO
20.25
20.35
4
20.35
21.30
5
21.30
22.30
Orario della Segreteria
9 di 128
Giorno
mattina
pomeriggio
Lunedì
11,00-13,00
Martedì
11,00-13,00
15,30-18,30
Mercoledì
11,00-13,00
15,30-18,30
Giovedì
11,00-13,00
15,30-18,30
Venerdì
11,00-13,00
15,30-18,30
Sabato
11,00-13,00
2.6 Calendario Scolastico a.s. 2013/14
Mese
Giorno
Settembre 2013
16 Lunedì
Novembre 2013
1 venerdì
Festività di Tutti i Santi
2 sabato
Commemorazione dei defunti
8 domenica
Immacolata Concezione
Dicembre 2013
Evento
Inizio delle lezioniAccoglienza per le classi prime
Da lunedì 23 dicembre a lunedì 6 gennaio 2014
Vacanze Natalizie
Marzo 2014
4 martedì
Martedì grasso
Aprile 2014
Da giovedì 17 aprile a
martedì 22 Aprile
Vacanze pasquali
Aprile 2014
23 mercoledì
24 giovedì
Delibera Consiglio di Istituto
Aprile 2014
25 venerdì
Anniversario della Liberazione
Aprile 2014
28 lunedì
Sa Die de Sa Sardigna
Maggio 2014
1 giovedì
Festa del Lavoro
Giugno 2013
2 lunedì
Festa della Repubblica
9 lunedì
Termine delle lezioni
10 di 128
3. IL TERRITORIO3
3.1 Contesto socio-economico-culturale e analisi dei bisogni del territorio
Il bacino d’utenza dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Siniscola è costituito,
principalmente, dai paesi di: Siniscola, Posada, Torpè, Budoni e Lodè.
Il profilo della popolazione è così costituito:
Statistiche Demografiche
Popolazione Siniscola 2001-2010
Andamento demografico della popolazione residente nel comune di Siniscola dal 2001 al 2010.
Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno.
Variazione percentuale della popolazione
Le variazioni annuali della popolazione di Siniscola espresse in percentuale a confronto con le
variazioni della popolazione della provincia di Nuoro e della regione Sardegna.
Flusso migratorio della popolazione
Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune di Siniscola
negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e cancellati dall'Anagrafe del
comune.
11 di 128
Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri comuni, quelli
dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche amministrative).
La tabella seguente riporta il dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2010.
Iscritti
Anno
DA
altri comuni
Cancellati
DA
estero
per altri
motivi
PER
altri comuni
PER
estero
per altri
motivi
Saldo
Migratorio con
l'estero
Saldo
Migratorio
totale
2002
201
0
0
138
0
0
0
+63
2003
175
11
0
189
1
0
+10
-4
2004
189
10
0
131
0
0
+10
+68
2005
199
33
1
137
5
0
+28
+91
2006
237
8
0
161
9
0
-1
+75
2007
203
40
0
172
21
0
+19
+50
2008
224
42
1
167
11
0
+31
+89
2009
198
39
0
160
10
0
+29
+67
2010
168
53
3
148
15
0
+38
+61
12 di 128
Cittadini stranieri Siniscola 2011
Popolazione straniera residente a Siniscola al 1° gennaio 2011. Sono considerati cittadini stranieri le
persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.
Distribuzione per area geografica di cittadinanza
Gli stranieri residenti a Siniscola al 1° gennaio 2011 sono 393 e rappresentano il 3,4% della
popolazione residente.
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dal Senegal con il 25,4% di tutti gli stranieri
presenti sul territorio, seguita dalla Romania (17,6%) e dal Marocco (16,3%).
13 di 128
Popolazione per classi di età scolastica 2011 - Siniscola
Distribuzione della popolazione di Siniscola per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2011.
Elaborazioni su dati ISTAT.
Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per le scuole di Siniscola, evidenziando con colori
diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di
I e II grado) e gli individui con cittadinanza straniera.
Totale
Maschi
Età
Totale
Femmine
di cui stranieri
Totale
Maschi+Femmine
Maschi
Femmine
M+F
%
0
58
63
121
3
4
7
5,8%
1
49
45
94
3
1
4
4,3%
2
44
56
100
1
2
3
3,0%
3
55
38
93
2
1
3
3,2%
4
61
61
122
2
3
5
4,1%
5
59
51
110
2
0
2
1,8%
6
61
56
117
1
1
2
1,7%
7
60
50
110
0
2
2
1,8%
8
47
51
98
1
0
1
1,0%
9
61
52
113
2
1
3
2,7%
10
59
44
103
0
3
3
2,9%
11
51
63
114
0
0
0
0,0%
14 di 128
12
58
71
129
2
2
4
3,1%
13
57
49
106
1
2
3
2,8%
14
45
39
84
0
2
2
2,4%
15
54
57
111
4
2
6
5,4%
16
68
56
124
5
3
8
6,5%
17
79
56
135
6
2
8
5,9%
18
62
65
127
2
1
3
2,4%
15 di 128
Distribuzione della popolazione per età scolastica dei comuni limitrofi a
Siniscola 2011
Statistiche Demografiche – Torpè
Popolazione per classi di età scolastica 2011
Distribuzione della popolazione di Torpè per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2011.
Elaborazioni su dati ISTAT.
Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per le scuole di Torpè, evidenziando con colori diversi i
differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II
grado) e gli individui con cittadinanza straniera.
Distribuzione della popolazione di Lodè per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio
2011. Elaborazioni su dati ISTAT.
Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per le scuole di Lodè, evidenziando con colori diversi i
differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II
grado) e gli individui con cittadinanza straniera.
16 di 128
Statistiche Demografiche - Posada
Popolazione per classi di età scolastica 2011
Distribuzione della popolazione di Posada per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2011.
Elaborazioni su dati ISTAT.
Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per le scuole di Posada, evidenziando con colori diversi i
differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II
grado) e gli individui con cittadinanza straniera.
17 di 128
Tb Riepilogativa bacino d'utenza
Anno
Popolazione residente
2001
10.957
2.398
2.723
2.203
3.928
totali
24210
2002
11.023
2.434
2.750
2.164
4.115
24488
2003
11.034
2.503
2.745
2.125
4.274
24684
2004
11.130
2.589
2.757
2.110
4.361
24951
2005
11.254
2.611
2.780
2.091
4.462
25203
2006
11.366
2.673
2.792
2.065
4.548
25450
2007
11.427
2.771
2.853
2.033
4.720
25811
2008
11.532
2.832
2.911
2.010
4.812
26105
2009
11.603
2.889
2.907
1.974
4.898
26280
2010
11.687
2.915
2.943
1.935
4.951
26441
Siniscola
Posada
Torpè
Lodè
Budoni
Attualmente, la popolazione del bacino è costituita da almeno 26.441 persone. Come si vede nelle
precedenti tabelle, la popolazione è in crescita dappertutto e, in modo particolare, nei Comuni di
Posada e Budoni. Solo Lodè segna un regresso dovuto allo spostamento della popolazione verso i paesi
costieri, in linea con la tendenza regionale che vede lo spopolamento delle zone interne a favore delle
zone costiere. A ciò si aggiunga l’ormai consolidato e intenso flusso immigratorio proveniente dai
paesi dell’est europeo, dalla Cina e da alcuni paesi africani. Quest’ultimo fenomeno pone agli istituti
formativi problemi d’integrazione e di aggiornamento dei programmi per consentire un migliore
apprendimento della nostra lingua ed un proficuo inserimento nel territorio. Allo stesso tempo la
globalizzazione dei mercati e dei rapporti sociali impongono la conoscenza delle lingue maggiormente
usate a livello internazionale, in particolare dell’inglese.
3.2 Profilo Economico
In quasi tutti i comuni del bacino il numero prevalente di imprese è concentrato nel settore turistico,
con un’inversione della tipologia rispetto ai decenni passati, che evidenziavano la concentrazione delle
attività prevalentemente nel settore agricolo, con dati che andavano dal 45% di Siniscola all’ 84% di
Lodè (Rapporto CENSIS). A Siniscola era presente anche l’industria tessile. Altri settori molto
importanti sono il commercio e il settore edile, che risultavano una realtà importante in tutto il bacino.
Col passare degli anni, il turismo ha acquisito un valore strategico per l’economia del territorio, grazie
all’inestimabile pregio delle risorse ambientali e paesaggistiche di cui dispone e all’affermata qualità
dei prodotti dell’agroalimentare, della gastronomia e dell’artigianato. Nonostante il condizionamento
della pesante crisi economica, il settore che nel 2011 ha registrato il più alto numero di assunzioni
riguarda le strutture ricettive (alberghi e ristoranti), con una media annua del 35%. Nel solo Comune di
Siniscola sono presenti 19 strutture ricettive, 115 bar, ristoranti etc., 17 agriturismo – ittiturismo, 7
18 di 128
agenzie turistiche.
Mentre in passato le sole bellezze paesaggistiche e ricchezze artistiche erano sufficienti ad attrarre
flussi turistici in una sorta di turismo quasi spontaneo, ora le cose sono cambiate grazie alla velocità di
internet che accentua la competizione delle imprese per offrire un prodotto a condizioni sempre più
vantaggiose, senza compromettere la qualità.
Ciò rende sempre più urgente la formazione degli operatori del settore e lo sviluppo di competenze
all’interno del sistema formativo, che è sempre in stretta relazione con l’andamento delle attività
economiche.
La ricerca socio economica è stata effettuata per rilevare l’analisi dei fabbisogni formativi e
professionali come supporto ai processi decisionali, tra i quali la programmazione degli interventi
formativi e la scelta di un profilo professionale da formare. Considerata la peculiarità del territorio,
l’I.T.C.G. “L.Oggiano” offre, infatti, percorsi formativi relativi al settore Economico, con l’indirizzo
Amministrazione Finanza e Marketing (articolato nel triennio in: Amministrazione Finanza e
Marketing e Sistemi informativo aziendali) e Turistico, e Settore Tecnologico (con articolazione
Costruzioni, Ambiente e territorio); di recente è stato istituito l’Istituto Professionale con l’indirizzo
Enogastronomia per l’ospitalità alberghiera.
Dalla valutazione socio-economica del territorio risulta evidente che l’offerta formativa dell’Istituto
Tecnico Commerciale e per Geometri Luigi Oggiano offre percorsi formativi adeguati sia a chi vuole
impiegarsi immediatamente dopo il diploma sia a chi vuole proseguire il percorso di studi
all’università.
La forte presenza della pubblica amministrazione e del settore commercio consente ai Ragionieri,
IGEA e Programmatori e ai diplomati in AFM e SIA di dotarsi delle conoscenze professionali
(economico – giuridiche e tecniche) prontamente spendibili. Il settore ricettivo e dei servizi turistici
consente ai corsi ITER E TURISMO e all’ENOGASTRONOMICO PER L’ OSPITALITA’
ALBERBHIERA di trovare un immediato collegamento col mondo del lavoro. L’importanza del
settore delle costruzioni genera opportunità d’impiego per i Geometri e diplomati dell’indirizzo
COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO.
Imprese operanti nel settore turistico a Siniscola
Strutture Ricettive
19
Bar - Ristoranti- ecc
115
Agriturismo- Ittiturismo
17
Agenzie Turistiche
7
dati attuali- Comune di Siniscola
19 di 128
4. PROGETTAZIONE FORMATIVA
La progettazione didattico-educativa, curata dai
Dipartimenti disciplinari, predispone i percorsi
formativi correlati alle finalità e agli obiettivi
delineati nelle recenti Linee Guida. Essa ha la
funzione di armonizzare l’attività dei Consigli di
classe e a tal fine indica le conoscenze, abilità e
competenze nonché le attività da sviluppare per la
valutazione delle medesime.
In base a quanto concordato in tale sede, verranno
predisposte le programmazioni disciplinari del
singolo docente.
Infatti, con l’avvio della Riforma della Scuola Secondaria, il Collegio dei Docenti ha affiancato al
lavoro dei Dipartimenti disciplinari quello dei Dipartimenti per assi culturali (allo stato attuale solo
relativamente al 1° biennio e alla classe 3°), che sono i seguenti:
 Asse dei linguaggi (lingua italiana, lingua straniera, patrimonio artistico e letterario,
competenza digitale)
 Asse matematico
 Asse scientifico--tecnologico
 Asse storico-sociale
E’ prevista, poi, l’acquisizione delle otto competenze chiave di cittadinanza (competenze
trasversali)
 Imparare ad imparare
 Progettare
 Comunicare
 Collaborare e partecipare
 Agire in modo autonomo e responsabile
 Risolvere problemi
 Individuare collegamenti e relazioni
 Acquisire ed interpretare l'informazione
4.1 Competenze a conclusione dell’obbligo scolastico
A conclusione dell'obbligo scolastico (generalmente alla fine del primo biennio, comunque per gli
studenti che abbiano raggiunto i 16 anni d’età) il Consiglio di Classe redige una certificazione delle
competenze acquisite dallo studente che viene rilasciata su formale richiesta della famiglia.
Tale documento certifica il livello di acquisizione delle seguenti competenze ripartite in assi culturali.
Asse dei linguaggi
-Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa verbale in vari contesti.
-Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
-Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
-Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.
-Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e
letterario.
-Utilizzare e produrre testi multimediali.
20 di 128
Asse matematico
-Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto
forma grafica.
-Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
-Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
-Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
Asse scientifico-tecnologico
-Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità .
-Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a
partire dall’esperienza.
-Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui
vengono applicate.
Asse storico sociale
-Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali.
-Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
-Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio territorio.
Vedasi in Allegato tabella D.M. 9/2009 relativa alla certificazione delle
competenze
4.2 Obiettivi Educativo-Comportamentali
Questi obiettivi sono rivolti a regolare il comportamento dell'alunno nell'edificio e nel più vasto
contesto sociale in cui è inserito. Essi, infatti, trascendono dallo specifico contesto scolastico in quanto,
essendo caratterizzati da una grossa valenza civile, hanno a che fare con la sfera sociale in generale.
L'alunno, quindi, attraverso l'azione educativo-didattica della scuola e con la collaborazione della
famiglia dovrà pervenire a:

acquisire capacità di stabilire rapporti interpersonali all’interno della classe e della struttura
scolastica e sapersi confrontare con coetanei ed adulti dimostrando senso di responsabilità;
 acquisire autocontrollo e forme di comportamento corretto, riferito alle diverse situazioni
interattive con i vari soggetti dell’attività scolastica e alle modalità d’uso delle strutture dei
servizi messi a disposizione della scuola;
 rispettare il Regolamento d'Istituto, dove vengono definite le norme comportamentali
da rispettare nell’ambito scolastico (si veda in Allegati);
 rispettare la struttura e l'edificio e avere cura delle suppellettili e dell'arredo scolastico;
 acquisire la consapevolezza delle varie forme di diversità, allo scopo di prevenire e di
contrastare la formazione di stereotipi nei confronti di persone e culture;
 sviluppare la sensibilità relativamente ai problemi della salute e al rispetto dell'ambiente;
 garantire l'effettiva integrazione degli alunni diversamente abili, guidandoli alla completa
espressione delle proprie potenzialità;
21 di 128
 garantire l'effettiva integrazione degli alunni provenienti da altre culture interpretando i
loro bisogni e guidandoli alla completa espressione delle proprie potenzialità.
4.3 Obiettivi per le classi vecchio ordinamento:
 collegare in maniera sistemica le conoscenze acquisite;
 potenziare il metodo di studio e di lavoro autonomo e d’equipe, rendendolo più efficace e
produttivo;
 avere padronanza dello strumento linguistico, con acquisizione di un linguaggio tecnico
professionale specifico delle varie discipline;
 potenziare le capacità di eseguire autonomamente attività di analisi e sintesi;
 saper organizzare e rielaborare le conoscenze all’interno di una visione interdisciplinare;
 rappresentare, a livello superiore e informatizzato gli argomenti studiati in forma di
schemi, tabelle, grafici e mappe;
 sviluppare e potenziare la capacità di strutturare autonomamente le conoscenze;
 appropriarsi degli strumenti di analisi per conoscere le risorse del proprio territorio al
fine di inserirsi con la propria qualifica nel mondo del lavoro;
 acquisire e potenziare capacità critiche.
22 di 128
I singoli Consigli di Classe elaborano ed approvano, all’inizio di ciascun anno scolastico, una
programmazione didattica che, per esplicito dettato ministeriale:
“…delinea il percorso formativo della classe e dei singoli alunni, adeguando ad essi gli interventi
formativi…”
 Utilizza il contributo delle varie discipline per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità
educative indicati dal Consiglio di Classe e dal Collegio dei Docenti;
 É sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati.
Sulla base delle indicazioni dei dipartimenti e della programmazione del Consiglio di Classe, ogni
docente elabora, sempre all’inizio di ciascun anno scolastico, la propria programmazione fissando:
 strumenti per accertare la situazione iniziale;
 obiettivi educativi;
 obiettivi didattici generali e specifici;
 contenuti;
 metodologia;
 verifica e valutazione.
4.4 Metodologia
Per quanto attiene la metodologia, in base alle recenti disposizioni ministeriali, saranno ridotti i
momenti di lezione frontale per lasciare maggiori possibilità di partecipazione attiva all’alunno
attraverso l’assegnazione di semplici compiti di realtà, l’operatività all’interno di un modulo o il
coinvolgimento in unità didattiche di apprendimento (UDA).
L’attività laboratoriale sarà avviata con gradualità a partire dal biennio, senza precludere la possibilità
di sperimentare moduli o altre attività ai docenti o ai Consigli di Classe del triennio che intenderanno
procedere in tale direzione. Attraverso tali attività, l’alunno dovrà essere in grado di utilizzare i propri
saperi di base in modo autonomo e in situazioni nuove o non consolidate dalla pratica didattica.
Mezzi e strumenti saranno le risorse umane e materiali presenti nell’Istituto o figure di riferimento
reperibili anche al di fuori della scuola.
4.5 Verifica e valutazione dei Percorsi Didattici
L’anno
scolastico 2013/14 ai fini della valutazione è stato suddiviso in un due quadrimestri.
La valutazione si articola in tre diversi momenti:
 una valutazione iniziale, all’inizio
del percorso didattico, per la
verifica dei livelli di partenza del
gruppo classe; gli strumenti
utilizzati sono test d’ingresso o
lezione interattiva con domande che
consentano l’accertamento dei
prerequisiti e una veloce verifica
relativa
alle
conoscenze,
competenze ed abilità acquisite;
 la valutazione formativa
viene
effettuata
durante
percorso didattico, con
scopo di orientare
successivo itinerario
lavoro
per
il
lo
il
di
il
23 di 128


raggiungimento di conoscenze, abilità e competenze, che costituiscono l’obiettivo
dell’istruzione. Essa avviene in qualsiasi momento del percorso didattico e può consistere in
verifiche orali o in test strutturati relativi a parti del programma, durante o alla fine di unità
didattiche e/o moduli. Intende evidenziare l’immediato livello di apprendimento ed eventuali
necessità di recupero, sostegno, orientamento, potenziamento.
La valutazione sommativa viene effettuata alla conclusione del percorso didattico; essa ha lo
scopo di verificare le capacità degli allievi di integrare le singole abilità acquisite.
Nella valutazione finale, effettuata alla fine dell’anno scolastico, si tiene conto anche di
elementi non cognitivi quali: frequenza, motivazione, attenzione, partecipazione, impegno e
progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza.
Gli strumenti utilizzati possono essere: prove scritte (strutturate e non), prove orali e prove pratiche,
comprese relazioni e lavori di gruppo. Al fine di garantire l’omogeneità, le prove vanno corrette con
apposite griglie di misurazione predisposte dai Dipartimenti. Con lo stesso scopo vengono introdotte,
inoltre, le prove per classi parallele. Per garantire la trasparenza, criteri e modalità di valutazione vanno
prodotti dai Dipartimenti, esplicitati nelle programmazioni individuali e resi noti agli alunni. Il risultato
delle prove orali va comunicato immediatamente e quello delle prove scritte entro quindici giorni
dall’effettuazione della prova.
I criteri di valutazione sono illustrati agli alunni in modo chiaro, al fine di creare un clima di
trasparenza ed equità e al fine di promuovere il più possibile l’autovalutazione per tutta la durata del
percorso formativo. Pertanto la valutazione, anche ristretta e parziale deve essere sempre comunicata
all’alunno in modo che siano chiari i meccanismi e le ragioni del voto.
24 di 128
4.5.1 Griglie di valutazione predisposte dai Dipartimenti
livelli
obiettivi
Dipartimento Area Umanistica: Lingua e letterattura italiana / Storia / Arte e territorio /
Religione / Geografia
Scheda di valutazione prove orali
Esplicitazione dei livelli
conoscenza
conoscenza
1 scarsa
2 limitata
3 sufficiente
4
approfondita
5 articolata
voto
1-2-3-4
5
6
7-8
9-10
comprensione
2
3
marginale
approssimativa
corretta
applicazione
non sa cogliere/ spiegare con proprie parole il significato globale di una
1-2-3-4 comunicazione
5
4
aderente
6
7-8
5
puntuale
9-10
applicazione
1 errata
non ricorda nessuna informazione/ gravemente insufficiente
ricorda in modo frammentario e/o superficiale
ricorda in modo completo ma non approfondito
ricorda in modo completo e approfondito
ricorda in modo completo e approfondito ampliando le proprie conoscenze.
il livello più elementare del capire, permette di afferrare il senso di una
comunicazione senza stabilire necessariamente rapporti e nessi
comprensione
1
capacità di richiamare alla memoria, concetti e nozioni studiate
coglie/riformula il significato di una comunicazione in maniera parziale
coglie /spiega con le proprie parole il significato essenziale di una
comunicazione
riformula organizza secondo il punto di vista proposto
comprende pienamente i concetti/ decide conseguenze e/o trae conclusioni
capacità di
teorie.ecc.
utilizzare in situazioni nuove e concrete regole, leggi,
1-2-3-4 non sa applicare principi, regole e procedure
5
applica principi, regole e procedure in modo occasionale e parziale
2
incerta
3
accettabile
6
applica principi , regole e procedure con sufficiente correttezza
4
sicura
7-8
applica correttamente principi regole e procedure
25 di 128
5
autonoma
9-10
capacità di formulare comunicazioni relative ad un determinato
argomento,utilizzando il lessico pertinente e strutture grammaticali e
sintatiche corrette
esposizione
esposizione
1
2
3
4
5
scorretta
approssimativa
chiara
precisa
articolata
analisi
1
confusa
analisi
2
3
4
5
superficiale
essenziale
articolata
profonda
produce comunicazioni
1-2-3-4 lessicalmente povere
confuse,
grammaticalmente
scorrette
e
5
6
7-8
produce comunicazioni non sempre comprensibili e lessicalmente povere
formula comunicazioni semplici ma chiare
organizza comunicazioni comprensibili con proprietà e varietà di lessico
9-10 elabora comunicazioni efficaci che presentano uno stile originale
capacità di separare gli elementi o parti costitutive di un tutto; l'analisi
si distingue dalla comprensione poiché, mentre quest'ultima consiste
nel capire ciò che l'interlocutore desidera trasmettere,l'analisi consiste
nell'individuare mezzi , nessi, ecc. senza che l'interlocutore li abbia
comunicati esplicitamente
1-2-3-4 non sa identificare gli elementi essenziali di una comunicazione
5
6
7-8
9-10
sa identificare e classificare solo parzialmente
sa individuare gli elementi e le relazioni con sufficiente correttezza
sa individuare gli elementi e le relazioni in modo completo
sa correlare autonomamente tutti i dati di una comunicazione e trarre le
opportune conclusioni
capacità di mettere insieme tutti gli elementi così da formare un tutto
coerente
sintesi
sintesi
applica principi, regole e procedure autonomamente e in situazioni nuove
1
inconsistente
2
frammentarie
5
è in grado di effettuare una sintesi parziale e/o imprecisa
coerente
significativa
6
7-8
sa sintetizzare le conoscenze con sufficiente
approfondisce
sa elaborare una sintesi corretta e approfondita
3
4
5
originale
1-2-3-4 non sa sintetizzare le conoscenze acquisite
9-10
coerenza, ma non
sa organizzare le conoscenze e le procedure acquisite in modo originale e
mirato
Il voto sintetico finale deriva dalla ponderazione dei voti (si dà maggior peso ad un voto
conseguito in una categoria rispetto ad un’altra) in relazione agli obiettivi della singola
prova orale.
SCHEDA DI VALUTAZIONE TESTI SCRITTI DI ITALIANO
INDICATORI
COMPLETEZZA
DESCRITTORI
Nulla/Pressochè nulla
Molto frammentaria e generica
Frammentaria e superficiale
Completa e in parte approfondita
COESIONE E LESSICO
VOTI
1-2-3
4
5
6-7
Completa particolarmente approfondita
8 - 9 - 10
Minimo controllo del lessico, dell'ortografia, della
grammatica e della punteggiatura
1-2-3
26 di 128
Scarso controllo del lessico, dell'ortografia, della
grammatica e della punteggiatura
4
Mediocre /impreciso controllo del lessico, dell'ortografia,
della grammatica e della punteggiatura
5
Non sono presenti errori significativi
COERENZA
STRUTTURA DEL TESTO
6-7
Generalmente / pienamente corretto
Il testo è gravemente incoerente
Il testo è complessivamente incoerente
Il testo è parzilamente coerente
8 - 9 - 10
1-2-3
4
5
Il testo è generalmente coerente
Il testo è pienamente coerente
6-7
8 - 9 - 10
Non rispetta la struttura del testo
1-2-3
Scarso rispetto della struttura del testo
4
Rispetta parzialmente la struttura del testo
5
Rispetta adeguatamente la struttura del testo
ORIGINALITA'
Contenutistica e formale
6-7
Utilizza correttamente anche strutture complesse
8 - 9 - 10
Il testo è banale nei contenuti e /o nella costruzione
formale
1-2-3
Il testo è scarsamente significativo nei contenuti e /o
nella costruzione formale
4
Il testo è parzialmente significativo nei contenuti e /o
nella costruzione formale
5
Il testo è sufficientemente significativo nei contenuti e /o
nella costruzione formale
Il testo è generalmente/ pienamente originale nei
contenuti e /o nella costruzione formale
6-7
8 - 9 - 10
Il voto sintetico finale deriva dalla ponderazione dei voti (si dà maggior peso ad un
voto conseguito in una categoria rispetto ad un’altra) in relazione agli obiettivi della
singola prova orale.
Dipartimento di Costruzioni; Progetta zione; Scienze e tecnologie applicate;
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica; Topografia; Impianti;
Geopedologia economia ed estimo e Sicurezza nei cantieri .
G ri gl ia d i v a lut az i on e pr ov e s c rit t e
Indicatori
Conoscenza degli
argomenti
Terminologia,
convenzioni, strutture,
principi generali,
articolazione dei processi.
Descrittori
Non conosce gli argomenti
e non sviluppa la prova.
Conosce solo parzialmente
gli argomenti - sviluppo
della prova solo parziale.
Conosce gli argomenti sviluppo quasi completo.
Punteggio
Punti assegnati
0–1
2
3
27 di 128
Competenza nell’uso
delle procedure
Competenze nella
elaborazione della
prova.
Conosce gli argomenti in
modo ampio e
approfondito - sviluppo
completo con
integrazioni personali.
Non comprende i
problemi.
Comprende i problemi e li
risolve parzialmente.
Comprende i problemi e li
risolve in modo ampio e
personale.
Capacità di pervenire a
risultati e valori
attendibili.
Precisione e coerenza nei
calcoli e nella redazione
degli elaborati grafici
richiesti
4
0-1
2
3
Nulla o limitata.
0–1
Accettabile.
2
Ottima precisione e
completezza degli
elaborati.
3
Votazione
/10
Griglia di valutazione prove orali
Indicatori
Padronanza della
lingua (sintattica,
lessicale,
chiarezza di
esposizione e
linguaggio
adeguato)
Conoscenza
argomenti, livello
di
approfondimento
e capacità di
cogliere i nuclei
delle questioni.
Prova
nulla
Molto
negativo
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
Eccellente
1–2
3
4
5
6
7–8
8–9
10
28 di 128
Capacità di
esprimere giudizi
critici e personali.
Capacità di
cogliere nessi e
operare raccordi.
Giudizio Complessivo
Prova nulla
1-2
Molto negativo
3
Insufficiente
4
Mediocre
5
Sufficiente
6
Buono
7-8
Ottimo
9
Totale mancanza di elementi significativi per la valutazione
L'allievo mostra conoscenze e competenze molto limitate e non le sa
usare in maniera integrata e adeguata. Non riesce a far interagire i
suoi saperi pregressi con le nuove conoscenze.
L'allievo svolge le attività di apprendimento in maniera frazionata,
mostrando di possedere conoscenze frammentarie e superficiali e di
saper fare in modo impreciso e approssimato. Ha una forte
difficoltà di organizzazione dei dati e non usa i linguaggi specifici.
L'allievo è impreciso rispetto a quanto sa e sa fare, necessita di
sollecitazioni e di indicazioni dell'insegnante per perseguire
l'obiettivo di apprendimento, non è capace di ricostruire l'intero
percorso seguito, ma solo parte di esso. Comunica i risultati
dell'apprendimento con limitata puntualità e poca proprietà
lessicale.
L'allievo possiede conoscenze e competenze indispensabili a
raggiungere l'obiettivo. Si muove solo in contesti noti, ovvero
riproduce situazioni che già conosce, necessita di indicazioni per
affrontare situazioni parzialmente variate. Comunica i risultati
dell'apprendimento in modo semplice, con un linguaggio corretto e
comprensibile.
L'allievo si mostra competente e sa utilizzare le proprie conoscenze
in modo adeguato allorché affronta situazioni d'apprendimento
simili tra loro o solo parzialmente variate; è capace di spiegare e
rivedere il proprio percorso d'apprendimento, comunicandone i
risultati con un linguaggio specifico e corretto. Procede con
sufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio.
L'allievo dimostra conoscenze, competenze e capacità grazie alle
quali affronta variamente situazioni nuove, procede con autonomia;
è capace di spiegare con un linguaggio specifico e appropriato
processo e prodotto dell'apprendimento e di prefigurarne
l'utilizzazione in altre situazioni formative.
29 di 128
Eccellente
10
L'allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e
perché ha scelto un determinato percorso, perciò verifica e valuta
anche il proprio operato. Comunica con proprietà terminologica e
sviluppa quanto ha appreso con ulteriori ricerche, rielaborandolo
criticamente per raggiungere nuove mete formative
Dipartimento: Chimica / Fisica / Scienze / Geografia / Scienza degli Alimenti / Esercitazioni
portineria / Servizi pratica cucina e bar / Scienze motorie
La seguente griglia si riferisce al corso enogastronomico per l’ospitalità alberghiera
30 di 128
Per la valutazione delle altre discipline si fa riferimento alla griglia adottata dal dipartimento
lettere e area umanistica.
Dipartimento: Discipline Aziendali /Discipline giuridico – economiche
Voto
Descrizione
31 di 128
1,2,3
Preparazione inesistente: l'alunno non formula risposte pertinenti alle richieste,
non sa costruire un'esposizione chiara ed ordinata sulla scorta di domande
guida e non possiede lessico e sintassi appropriata
4
Carenze gravi: l'alunno ha difficoltà nel rispondere con pertinenza alle richieste
e nel costruire un'esposizione chiara, anche sulla base di domande guida, con
uso di lessico e sintassi non corretti e poco chiari
Carenze diffuse ma lievi: l'allievo risponde ed espone con lievi carenze di
preparazione, lessicali e di sintassi
Possesso delle conoscenze essenziali della maggior parte dei contenuti,
espresso in modo semplice ma corretto: l'alunno sa fornire risposte pertinenti
alla richiesta, costruisce un'esposizione chiara ed ordinata, usando una
semplice e corretta terminologia specifica ed una chiara struttura sintattica
Possesso delle conoscenze essenziali di tutti i contenuti, espresse in modo
appropriato: l'alunno, oltre ad offire risposte pertinenti , si esprime in maniera
più autonoma, con riflessioni anche di carattere personale utilizzando un
linguaggio corretto ed appropriato
Preparazione abbastanza ampia ed articolata: oltre alle competenze del
precedente livello, l'alunno dimostra anche una valida iniziativa nella
strutturazione del discorso ed usa un linguaggio fluido e tecnico
Preparazione approfondita e linguaggio preciso: in maggior misura rispetto alle
competenze del precedente livello
Preparazione molto approfondita, linguaggio ricco e preciso, forte creatività: in
maggior misura rispetto alle competenze del precedente livello, con inoltre una
sintesi originale
5
6
7
8
9
10
Dipartimento: Matematica / Informatica / Trattamento testi e dati
GRIGLIA PER LA CORREZIONE DELLE PROVE SCRITTE
32 di 128
Elementi di valutazione
Descrittori
Conoscenza e applicazione
dei contenuti specifici
della disciplina:
principi, teorie, regole,
procedure, metodi e
tecniche
Coordinamento e
correttezza dei calcoli
Punti
1) mancata conoscenza dei contenuti
0
2) frammentaria conoscenza dei contenuti
0.5
3) conoscenza solo superficiale dei contenuti
1
4) individua ma applica solo in parte le regole e i principi
1.5
5) individua ed applica le regole e i principi mostrando di conoscere i contenuti
2
6) conosce ed applica correttamente con autonomia le regole e i principi necessari
2.5
1) errori frequenti e gravi che inficiano l’esattezza delle soluzioni
2) scoordinato,alcuni errori gravi che inficiano l’esattezza delle soluzioni
3) coordinato, pochi errori che inficiano in parte l’esattezza delle soluzioni
4) coordinato, alcuni errori ininfluenti sull’esattezza delle soluzioni
5) coordinato, assenza di errori
6) coordinato, padronanza nei calcoli, elaborazione sicura e precisa
0
0.5
1
1.5
2
3
Conoscenza e corretto uso 1) simbologia inadeguata, commenti erronei o mancanti
della terminologia e
2) simbologia in parte corretta, commenti parziali
simbologia, presenza di
3) simbologia corretta e commenti essenziali
commenti
4) simbologia corretta, commenti chiari ed esaustivi
0.5
1
1.5
2
Ampiezza dell’elaborato
(sufficiente nella misura
minima richiesta)
0
0.5
1
1.5
2
2.5
1) mancato svolgimento (foglio in bianco o solo le tracce)
2) largamente incompleto, solo qualche accenno
3) sviluppo parziale, meno della misura minima richiesta
4) sviluppo parziale, misura minima richiesta
5) sviluppo parziale più della misura minima richiesta
6) elaborato sviluppato in modo completo
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI
33 di 128
VOTO
10-9
8
7
6
5
4
3
2-1
ELEMENTI DI VALUTAZIONE
- mostra di conoscere tutti i contenuti trattati
- mostra autonomia e capacità di trasferire le competenze anche in contesti non noti
- l’esposizione è corretta e supportata da un lessico specifico ricco e da contributi personali
- mostra di conoscere tutti i contenuti trattati
- mostra autonomia e capacità di trasferire le competenze solo in ambiti noti
- l’esposizione è chiara e corretta solo di rado è interrotta da esitazioni o ripetizioni, lessico vario e appropriato,
- mostra di conoscere buona parte dei contenuti trattati
- mostra autonomia e capacità di trasferire le competenze solo in contesti noti
- dati abbastanza completi e organizzati in modo coerente e pertinente, corretta è proprietà di linguaggio
- mostra di conoscere sufficientemente i contenuti trattati
- mostra autonomia solo nell’ambito di contesti noti
- esposizione essenziale anche se la forma presenta qualche errore non ripetuto, il lessico, corretto, è poco vario
- necessita di suggerimenti e di guida nell’applicare i contenuti trattati
- espone in modo piuttosto chiaro ma con frequenti incertezze ed errori
- le risposte non sono complete e organizzate in maniera coerente
- mostra di conoscere solo superficialmente i contenuti trattati
- l’esposizione è caratterizzata, in parte, da errori diffusi e necessita di molti suggerimenti
- le risposte sono esitanti e ripetitive e non sempre coerenti ed il lessico specifico è povero
- conosce solo in minima parte i contenuti trattati
- gli errori sono tali da invalidare l’efficacia della risposta, il lessico specifico è molto povero e non è adeguato
- l’esposizione si interrompe spesso, è frammentaria e necessita di continui suggerimenti
- conosce in modo molto frammentario o non conosce affatto i contenuti trattati
- l’esposizione è estremamente difficoltosa o inesistente
- il lessico specifico è molto limitato, inadeguato e scorretto
4.5.2 Regolamento sulle assenze
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere gli
impegni di studio. Per l’accesso alla valutazione finale di ogni studente è richiesta la
34 di 128
frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato (Art. 2 e 14 del DPR
122/2009 e C.M. n. 20del 04 marzo 2011).
Tutte le assenze, incluse le entrate e le uscite fuori orario, vengono annotate dai docenti sul
Registro di Classe e sul Registro personale e sono sommate a fine anno. Il numero totale di
ore di assenza effettuate dallo studente nell’anno scolastico sarà quindi raffrontato all’orario
complessivo annuale delle lezioni previste per tutte le discipline. L’esito del raffronto deve
collocarsi nel limite del 25%. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza (75%
delle ore di lezione), comprensivo delle deroghe riconosciute dalla legge, comporta
l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’Esame di
Stato. Sono computate come ore di assenza rispetto al numero delle ore giornaliere effettive:
 entrate in ritardo
 uscite in anticipo
 assenze per malattia (vedi deroga)
 assenze per motivi familiari
 astensione dalle lezioni (scioperi degli studenti)
 mancata partecipazione alle attività organizzate in ore curricolari.
Non sono computate come ore di assenza:
 la partecipazione ad attività organizzate dalla scuola (es. campionati studenteschi,
progetti didattici inseriti nel POF e/o approvati dai Consigli di Classe)
 le assemblee d’Istituto
 la partecipazione ad attività di orientamento universitario con certificato di presenza
 partecipazioni ad esami di certificazione esterna o a concorsi.
Assenze ammesse alla deroga (a condizione, comunque, che tali assenze non precludano, a
giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni
interessati):
 gravi motivi di salute adeguatamente documentati (ricoveri ospedalieri o gravi
malattie)
 terapie e/o cure programmate
 donazioni di sangue
 partecipazione ad attività sportive agonistiche organizzate da federazioni riconosciute,
dal C.O.N.I
 adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il
sabato come giorno di riposo (legge n° 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa
Cristiana Avventista del Settimo Giorno; legge n° 101/1989 sulla regolazione dei
rapporti Stato e Unione delle Comunità Ebraiche italiane, sulla base dell’intesa
stipulata il 27 febbraio 1987).

Simulazione sul monte ore annuale per gli alunni che si avvalgono della
religione cattolica:
Monte ore annuo dalla 1° alla 5° classe di tutti i corsi:
32 ore settimanali x 33 settimane =1056 ore annuali
35 di 128
¾ di 1056 = 792 ore totali necessarie per essere scrutinati
1056 - 792 = 264 ore, la soglia di ore di assenza da non superare.

Simulazione sul monte ore annuale per alunni che non si avvalgono
dell'insegnamento della religione cattolica o attività alternative:
31 ore settimanali x 33 settimane = 1023 ore annuali
¾ di 1023 = 768 ore totali necessarie per essere scrutinati
1023 - 768 = 255 ore, la soglia di ore di assenza da non superare.

Simulazione sul monte ore annuale per gli alunni che frequentano il corso
Sirio:
Monte ore annuo dalla 3° alla 5° classe :
25 ore settimanali x 33 settimane =825 ore annuali
¾ di 825 = 619 ore totali di presenza necessarie per essere scrutinati
825 -619 = 206 ore di assenza, la soglia di ore di assenza da non superare.
4.5.3 Criteri di attribuzione del voto di condotta
La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l’acquisizione di una
coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza
nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel
rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita
scolastica in particolare. In sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il
comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica
anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati.
La valutazione del comportamento e' effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico
espresso in decimi. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente
dal consiglio di classe,
concorre alla valutazione
complessiva dello studente e
determina, se inferiore a
sei
decimi,
la
non
ammissione al successivo
anno di corso e all'esame
conclusivo del ciclo.
La tabella alla pagina
successiva
è
stata
predisposta in osservanza
della normativa vigente,
del regolamento interno
d’Istituto, degli indicatori
riportati
nei
registri
personali in adozione e
scaturisce dall’analisi della
realtà scolastica in cui si
opera.
VALUTAZIONE
INDICATORI
36 di 128
10
9
8
7
6
1.
2.
3.
4.
5.
Assidua frequenza e massima puntualità
Interesse costante e partecipazione attiva alle lezioni
Impegno regolare e responsabile, piena osservanza delle scadenze
Massimo rispetto verso docenti e compagni
Ruolo trainante e propositivo all’interno della classe
1.
2.
3.
4.
5.
Numero di assenze relativamente limitato ( entro il 10 % )
Interesse e partecipazione adeguati
Impegno costante
Comportamento generalmente corretto
Assenza di note personali
1.
2.
3.
4.
5.
Numero di assenze entro il 15 %
Interesse e partecipazione nell’insieme adeguati pur con qualche lieve criticità
Impegno nel complesso costante, qualche ritardo nell’osservanza delle scadenze
Comportamento generalmente corretto
Assenza di note personali
1.
2.
3.
4.
5.
Numero di assenze superiore a 15 %
Interesse e partecipazione discontinui
Impegno opportunistico e ritardi nell’osservanza delle scadenze
Comportamento non sempre corretto
Annotazioni disciplinari di entità lieve
L’attribuzione del 7 avviene in presenza di non più di 3 criteri correlati
(fra cui il numero di assenze elevate).
1. Numero di assenze superiore a 15 %
2. Interesse e partecipazione discontinui
3. Impegno opportunistico e ritardi nell’osservanza delle scadenze
4. Comportamento non sempre corretto
5. Annotazioni disciplinari di entità lieve
L’attribuzione del 6 avviene in presenza di tutti i criteri correlati;
N.B. : Un numero di assenze compreso fra il 20 e 25 %, vale come criterio unico per
l’attribuzione del 6.
Allo stesso modo, frequenti disturbi dell’attività didattica comunque non lesivi della dignità o
incolumità delle persone e sospensione disciplinare(se di entità limitata e non reiterata),
valgono come parametro unico di assegnazione del voto 6.
37 di 128
4.6 Recupero insufficienze
Considerato che nell’attuale realtà
scolastica il recupero diventa un
elemento fondamentale del percorso
formativo dell’alunno, la scuola si fa
carico di creare un’organizzazione
flessibile che garantisca la tempestività
dell’intervento e che consenta di
attivare il recupero delle insufficienze in qualsiasi momento dell’anno scolastico.
Relativamente all’anno scolastico in corso, la scuola, per il supporto all’attività didattica, ha
previsto momenti di recupero in itinere, con adeguamento dell’intervento didattico in base ai
bisogni e alle carenze dei singoli allievi; l’apertura dello Sportello didattico (in orario
pomeridiano) e i corsi di recupero, qualora vi sia la disponibilità di fondi per garantirli.
Per chi, allo scrutinio finale, riportasse insufficienze (con giudizio sospeso), potrebbero essere
attivati corsi di recupero nei mesi estivi, utili all’alunno per sostenere con successo le prove
d’esame (per gli alunni con giudizio sospeso) entro il mese di agosto.
Modalità di verifiche e tempi
Successivamente agli scrutini del quadrimestre, in
base alle modalità programmate dai singoli
Dipartimenti, si procederà all’effettuazione delle
prove di verifica del superamento delle
insufficienze riportate nelle diverse discipline. Le
prove potranno essere orali, scritte o pratiche, sulla
base della programmazione didattica degli
insegnanti e delle lacune riscontrate, e dovranno
certificare l’eventuale recupero. La verifica potrà
essere di tipo contenutistico oppure volta
direttamente a constatare l’acquisizione di
competenze. L’insegnante specificherà il tipo di
prova e ne darà comunicazione agli studenti. La
verifica dovrà essere documentabile, anche se orale
o pratica, e svolta quindi alla presenza di testimoni.
Le prove di verifica dovranno svolgersi in classe in
orario scolastico.
Prove INVALSI (rilevazione nazionale sugli apprendimenti ):
hanno lo scopo di fornire a tutte le singole scuole un quadro fedele della propria situazione
comparativamente al resto del sistema.
38 di 128
4.7 Scrutinio finale
Al momento dello scrutinio di fine anno, il Consiglio di classe attribuirà le votazioni tenendo
conto della partecipazione, dell’impegno, dei
progressi e del voto di condotta.
Qualora lo studente risulti sufficiente in tutte le
materie, il Consiglio di Classe delibererà la
promozione alla classe successiva.
Se lo studente presenta un quadro di insufficienze
gravi e/o diffuse in molte discipline, dovute a
comprovate difficoltà di organizzazione del proprio
lavoro di apprendimento e a carenze pregresse non
eliminabili nei tempi del recupero, il Consiglio di
Classe delibererà la non ammissione dello studente alla classe successiva.
A seguito delle recenti disposizioni ministeriali, la non ammissione è decretata anche dal voto
in condotta inferiore a sei.
In data 13/03/09, il Consiglio dei Ministri, in merito al Regolamento sulla valutazione degli
studenti per la scuola secondaria superiore ha previsto due novità essenziali:
 Gli alunni delle V classi, per essere ammessi all’Esame di Stato, dovranno riportare
una valutazione non inferiore a SEI in ogni disciplina;
 Per prendere un’insufficienza in condotta, comunque, si deve aver già preso una
sanzione disciplinare.
Il Regolamento sulla valutazione degli studenti prevede che il 5 in condotta comporti la non
ammissione all’anno successivo o agli Esami di Stato e concorra alla determinazione dei
crediti scolastici.
L’insufficienza sarà attribuita dal Consiglio di classe per gravi violazioni dei doveri definiti
dallo Statuto delle studentesse e degli studenti nei seguenti casi:





Allo studente che non frequenta regolarmente i corsi e non assolve assiduamente agli
impegni di studio;
A chi non ha nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei
loro compagni lo stesso rispetto che richiede per se stesso;
A chi non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei
singoli istituti;
Agli alunni che non utilizzano correttamente le strutture, i macchinari ed i sussidi
didattici;
A chi arreca danno al patrimonio della scuola.
La valutazione intermedia e finale degli apprendimenti è effettuata dal Consiglio di Classe.
Nello scrutinio finale, se lo studente presenta un numero limitato di insufficienze che il
Consiglio di Classe ritenga recuperabili sulla base di quanto dimostrato durante l’anno in
termini di impegno, competenze, metodo e capacità applicative, il giudizio sarà sospeso e lo
studente sarà tenuto a recuperare le materie insufficienti. Al termine dello scrutinio, il
Consiglio indicherà per gli studenti “sospesi” le modalità di recupero più adatte e ne darà
comunicazione alla famiglia. Sulla base delle carenze riscontrate e delle cause riconosciute si
39 di 128
potrà indicare il recupero autonomo mediante studio personale, che segua le indicazioni
dell’insegnante, oppure la frequenza dei corsi organizzati dalla scuola. Nel caso di recupero
autonomo, l’insegnante comunicherà per iscritto le modalità di recupero e di verifica, potrà
incontrare lo studente una o due volte, per dare a voce le indicazioni necessarie, o potrà
utilizzare modalità di comunicazione telematica. Nel caso di avvio dello studente ai corsi di
recupero si invierà alle famiglie una comunicazione contenente il voto proposto, le carenze
riscontrate, le conoscenze da recuperare e il tipo di prova che si svolgerà al termine delle
operazioni di recupero.
I corsi di recupero saranno svolti secondo il calendario che verrà predisposto; al termine dei
corsi lo studente continuerà a lavorare individualmente, sulla base delle indicazioni emerse
nel corso di recupero, sulle parti di programma non assimilate durante l’anno. Seguiranno le
prove di verifica e i gli scrutini. Nel corso degli scrutini si riesamineranno i casi dei giudizi
“sospesi”. Il calendario di massima sarà accluso alla comunicazione.
I docenti della classe proporranno agli insegnanti che terranno i corsi un programma che
prevede i saperi minimi richiesti, le competenze da acquisire, le carenze riscontrate, la
tipologia dell’intervento da operare. Si cercherà di costituire i gruppi interclasse in modo
omogeneo, sia per carenze, sia per tipologia di intervento. Le prove di verifica saranno stilate
dai docenti responsabili delle singole discipline, classe per classe, e saranno mirate a
controllare il superamento delle carenze specifiche individuate. Al termine delle prove, il
Consiglio di classe valuterà nuovamente la situazione complessiva dello studente e deciderà
per la promozione nel caso siano emersi una maturazione complessiva dello studente e
progressi specifici e misurabili nelle singole discipline che garantiscano un proficuo
inserimento nella classe successiva. In caso contrario lo studente non verrà ammesso all’anno
successivo.
4.8 Integrazione alunni diversamente abili
Il Gruppo H e la funzione strumentale Integrazione Scolastica, da anni, coordinano gli
interventi inerenti l’integrazione scolastica ed il percorso didattico educativo relativo agli
alunni diversamente abili e predispongono attività funzionali all’accoglienza, all’analisi dei
loro bisogni e all’individuazione di strategie operative per superare le difficolta (vedi
funzioni Gruppo H in “Commissioni e gruppi di lavoro”).
4.9 DSA (disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico)
La legge dell’8 ottobre 2010, n.170, nell’articolo 1, “ […] riconosce la dislessia, la disgrafia, la
disortografia quali disturbi specifi di apprendimento, di seguito denominati DSA, che si
manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche
e di deficit sensoriali, ma posssono costituire una limitazione importante per alcune attività
della vita quotidiana”
Tutti i disturbi DSA rientrano nel campo delle disabilità, ossia riduzione o perdità di capacità
funzionale nel condurre un’attività in maniera o nei limiti considerati normali. La legge,
perciò, si propone di garantire a tutti gli studenti con disturbi DSA il diritto all’istruzione e di
favorire il successo scolastico attraverso una formazione adeguata che promuova lo sviluppo
delle potenzialità e riduca i disagi relazionali ed emozionali.
40 di 128
A tal fine, all’interno del nostro Istituto, vengono predisposti una serie di interventi per
individuare i bisogni e le strategie didattiche, metodologiche e valutative idonee al
superamento dei medesimi.
Sempre dalla normativa, si evince che si rende necessario il ricorso ad una didattica
individualizzata e personalizzata attraverso l’indroduzione di strumenti compensativi (mezzi
di appendimento alternativi e tecnologie informatiche) nonché misure dispensative (es.
evitare di richiedere prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da
apprendere).
Agli alunni con DSA sono garantite adeguate forme di verifica e di valutazione anche per
quanto concerne l’Esame di Stato.
Per l’alunno DSA va, perciò, predisposto dal Consiglio di Classe il PDP (piano didattico
personalizzato) una volta acquisita la diagnosi specialistica. Il documento viene
redatto successivamente ad una fase preparatoria d’incontro e di dialogo tra docenti,
famiglia, e specialisti (nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze), all’inizio di ogni anno
scolastico.
Vedasi la Legge in allegato.
4.10. BES. Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali.
La Direttiva del 27 dicembre 2012 “ Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi
speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia
inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per
tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. La Direttiva ridefinisce e completa il
tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità,
estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera
area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale,
disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla
non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
Non è compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma
individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie
didattiche. Infatti, qualora nell’ambito del Consiglio di classe si concordi l’opportunità di
adottare, a beneficio degli alunni in situazione di difficoltà, strumenti specifici e particolari
strategie didattiche questo potrà comportare l’adozione e quindi la compilazione di un Piano
Didattico Personalizzato (PDP), con eventuali strumenti compensativi e/o misure
dispensative.
41 di 128
4.11.Credito Scolastico/Credito Formativo
Modalità di attribuzione del credito scolastico nei corsi di studio di istruzione secondaria
superiore:
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal
D.M. n° 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei voti
CREDITO SCOLASTICO (punti)
I anno
II anno
III anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Al fine dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame
conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in
ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto
secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e
dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di
comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre,
nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con
l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della
media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito
scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente
tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei
voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione
al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti
formativi. La valutazione positiva di una o più delle condizioni sopra indicate non può in
alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media
M dei voti.
La partecipazione e l’impegno relativi all’alternanza scuola-lavoro rientrano nella valutazione
del singolo docente per la materia di riferimento.
Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla
quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato. Le
certificazioni comprovanti le esperienze effettuate sono accertati per i candidati interni e per i
candidati esterni, rispettivamente, dai Consigli di Classe e dalle commissioni d’esame.
Si precisa, inoltre, che l'attestazione delle esperienze lavorative e/o formative acquisite al di
fuori della scuola di appartenenza, deve essere presentata in segreteria entro il 15 Maggio.
42 di 128
Dette esperienze saranno valutate esclusivamente se riferite all’anno scolastico in corso.
N.B. Tutte le attività extracurricolari valide ai fini del credito scolastico e formativo devono
essere segnalate nel certificato di Esame di Stato anche qualora non abbiano concorso
all’attibuzione del punto di oscillazione.
4.11 Passerelle Didattiche ed Esami integrativi
Le prime sono funzionali al passaggio da un indirizzo ad un altro del biennio della scuola
secondaria superiore con raccordo modulare delle discipline. Con tale intervento l’alunno
acquisisce le conoscenze e le competenze necessarie al passaggio e alla proficua fruizione
dell’indirizzo prescelto.
Per le richieste di passaggio da un corso ad un altro nel secondo biennio o nell’ultimo anno,
invece, si procederà con esami integrativi per le discipline che non hanno costituito oggetto
di studio nel corso di provenienza da svolgersi prima dell’inizio dell’anno scolastico.
43 di 128
5. ORGANIZZAZIONE CURRICOLARE
5.1 NUOVO ORDINAMENTO (I° biennio e classi 3°)
A.S. 2012/2013
Corsi di Studio e Quadro orario
I NUOVI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
Novità e caratteristiche della Riforma
Schema illustrativo nuovo ordinamento
ITCG
" LUIGI OGGIAN0"
SINISCOLA
Istituto Tecnico
SETTORE
ECONOMICO
Istituto Professionale
SETTORE
TECNOLOGICO
SETTORE
SERVIZI
Biennio
Amministrazion
e Finanza e
Marketing
Costruzioni
Enogastronomia e Ospitalità
Albrghiera
Ambiente e Territorio
Turismo
Secondo biennio e quinto anno
Amministrazion
e Finanza e
Marketing
Costruzioni
Turismo
Ambiente e Territorio
articolato in
Amministrazion
e Finanza e
Marketing
Sistemi Informativi
Aziendali
Enogastronomia
Servizi di sala e
vendita
Accoglienza
turistica
44 di 128
ISTITUTI TECNICI
Il Regolamento dell’istruzione tecnica così ne definisce la nuova identità: “L’identità degli
istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea
con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e
l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico ed è espressa da un limitato
numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del
Paese, con l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, i
saperi e le competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, per l’accesso
all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore”.
Tutti gli istituti tecnici hanno la durata di cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un
quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e conseguono il
diploma di istruzione tecnica, utile ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà
universitaria. Il quinto anno è anche finalizzato ad un migliore raccordo tra la scuola e
l’istruzione superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa.
Ecco i nuovi indirizzi attivati nel nostro istituto:
A) Settore economico:
Amministrazione, Finanza e Marketing (indirizzo generale)
Articolazioni:
- Sistemi informativi aziendali (ex Programmatori)
Turismo
- Turismo (ex Iter)
B) Settore Tecnologico
- Costruzioni, Ambiente e Territorio (Ex Geometri)
Profili e competenze in uscita, piani di studio e orari
Profilo dei percorsi del settore economico
Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnico-economica
riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing,
l’economia sociale e il turismo. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono
le tematiche relative ai macrofenomeni economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla
normativa civilistica e fiscale, ai sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione,
organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti di marketing, ai
prodotti/servizi turistici. In particolare, sono in grado di:
- analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni
che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;
- riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e
istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;
- riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e
la loro dimensione locale/globale;
- analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni socioeconomici;
- orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale;
45 di 128
-
intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione,
conduzione e controllo di gestione;
utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti;
distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza
per individuare soluzioni ottimali;
agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al
suo adeguamento organizzativo e tecnologico;
elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a
strumenti informatici e software gestionali;
analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti
culturali acquisiti.
5.2 Indirizzi, profili e quadri orari del settore economico e tecnologico ( Istituto Tecnico)
Profilo
Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo
dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale,
dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione,
amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativofinanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico
con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e
contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa
inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di:
- rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed
extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;
- redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
- gestire adempimenti di natura fiscale;
- collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
- svolgere attività di marketing;
- collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
- utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di
amministrazione, finanza e marketing.
Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento
sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta
e all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza
aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema
di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo Amministrazione,
Finanza e Marketing consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze.
1. Riconoscere e interpretare:
- le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni
in un dato contesto;
- i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di
46 di 128
un’azienda;
- i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra
aree geografiche e culture diverse.
2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare
riferimento alle attività aziendali.
3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con
riferimento alle differenti tipologie di imprese.
4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare
soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.
5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse
umane.
6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità
integrata.
7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione,
analizzandone i risultati.
8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con
riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.
9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella
ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose.
10.Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione
integrata
d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti.
11.Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla
luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.
Nell’ articolazione “Sistemi informativi aziendali”, le competenze di cui sopra sono
differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del
profilo di riferimento.
47 di 128
2^
3^
4^
5^
Lingua e Letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Scienze integrate (Scienze della terra e biologia)
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Materie comuni indirizzo
Amministrazione, Finanza e
Marketing
Scienze integrate (Fisica)
2
2^ Lingua comunitaria
3
3
3
Informatica
2
2
Economia aziendale
6
7
8
Diritto
3
3
3
Economia Politica
3
2
3
32
32
32
Materie comuni al settore economico
1^
Materie specifiche
amministrazione finanza e
Marketing
Amministrazione finanza e marketing
Scienze integrate (Chimica)
2
Geografia
3
3
Informatica
2
2
Seconda Lingua comunitaria
3
3
Economia aziendale
2
2
32
32
48 di 128
Articolazione “Sistemi informativi aziendali”
Materie
specifiche
articolazione
Sistemi
informativi
Materie comuni
all'indirizzo
Amministrazione,
Finanza e Marketing
Materie comuni al settore
economico
Articolazione Sistemi informativi
aziendali
1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze integrate (Scienze della terra e
biologia)
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Scienze integrate (Fisica)
2
Scienze integrate (Chimica)
2
Geografia
3
3
Informatica
2
2
Seconda lingua comunitaria
3
3
Economia aziendale
2
2
2^ Lingua Comunitaria
3
Informatica
4
5
5
Economia Aziendale
4
7
7
Diritto
3
3
2
Economia Politica
3
2
3
32 32 32 32 32
49 di 128
Indirizzo “Turismo ”
Profilo
Il Diplomato nel Turismo ha competenze
specifiche nel comparto delle imprese del
settore turistico e competenze generali nel
campo dei macrofenomeni economici
nazionali ed internazionali, della normativa
civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali.
Interviene nella valorizzazione integrata e
sostenibile del patrimonio culturale,
artistico, artigianale, enogastronomico,
paesaggistico ed ambientale. Integra le
competenze
dell’ambito
professionale
specifico con quelle linguistiche e
informatiche per operare nel sistema
informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo
e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale.
È in grado di:
- gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del
patrimonio
paesaggistico,
artistico, culturale, artigianale,
enogastronomico del territorio;
- collaborare a definire con i
soggetti pubblici e privati
l’immagine turistica del territorio
e i piani di qualificazione per lo
sviluppo dell’offerta integrata;
- utilizzare i sistemi informativi,
disponibili a livello nazionale e
internazionale, per
proporre
servizi turistici anche innovativi;
- promuovere il turismo integrato
avvalendosi delle tecniche di
comunicazione multimediale;
- intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi,
contabili e commerciali.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Turismo consegue i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Riconoscere e interpretare:
- le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le ripercussioni nel
contesto turistico;
- i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici dell’impresa
turistica;
50 di 128
- i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto
tra epoche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e
culturali diverse.
2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare
riferimento a quella del settore turistico.
3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi informativi.
4. Riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare
soluzioni funzionali alle diverse tipologie.
5.Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità
integrata specifici per le aziende del settore Turistico.
6. Analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio
culturale sia per individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile.
7.Contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di
imprese o prodotti turistici.
8. Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici.
9. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del
personale dell’impresa turistica.
10. Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche.
51 di 128
Materie comuni al settore
economico
Materie specifiche dell'indirizzo
Turismo
Indirizzo: Turismo
1^
2^
3^
4^
5^
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica*
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze integrate (Scienze della terra e biologia)
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Scienze integrate (Fisica)
2
3
3
3
3^ Lingua straniera
3
3
3
Discipline turistico aziendali
4
4
4
Geografia del Turismo
2
2
2
Diritto e legislazione
3
3
3
Arte e Territorio
2
2
2
32
32
32
Scienze integrate (Chimica)
2
Geografia
3
3
Informatica*
2
2
Economia aziendale
2
2
Seconda lingua comunitaria
3
3
32
32
INDIRIZZO, PROFILO E QUADRO ORARIO DEL SETTORE TECNOLOGICO
A. Costruzioni, Ambiente e Territorio (indirizzo generale)
Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico
Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica
in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei
servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
52 di 128











individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti
modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi
contesti, locali e globali;
orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con
l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine;
utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;
orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento,
con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro, sia alla tutela
dell’ambiente e del territorio;
intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla
realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli
strumenti di progettazione, documentazione e controllo;
riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei
diversi processi produttivi;
analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo
sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;
riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e
ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;
riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.
Profilo
Il Diplomato nell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio:
– ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle
industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso dei mezzi
informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed
economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle
risorse ambientali;
– possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del
cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;
– ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio,
nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;
– ha competenze relative all’amministrazione di immobili.
È in grado di:
• collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e
realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità;
• intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi
edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;
• prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il risparmio
energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, redigere la valutazione di
impatto ambientale;
• pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
• collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività
53 di 128
svolte.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e
Territorio consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze.
1. Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di
lavorazione.
2. Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le
strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti.
3. Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e
manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche
connesse al risparmio energetico nell’edilizia.
4. Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi.
5. Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente.
6. Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al
territorio.
7. Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi.
8. Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
In relazione a ciascuna delle articolazioni, le competenze di cui sopra sono sviluppate
coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento.
54 di 128
Articolazione: Costruzioni, Ambiente e Territorio
Materie
specifiche
Materie Costruzioni, Ambiente e
articolazione
Territorio
di Base
Materie comuni al settore
economico
Costruzioni, Ambiente e Territorio
1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Lingua e Letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Scienze integrate (Scienze della terra e
biologia)
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Scienze integrate (Fisica)
3*
3*
Scienze integrate (Chimica)
3*
3*
Tecnologie e Tecniche di
rappresentazione grafica
3
3
Tecnologie informatiche
3*
Complementi di Matematica
1
1
Gestione del cantiere e sicurezza
dell'ambiente di lavoro
2
2
2
Progettazione, Costruzioni e Impianti
7
6
7
Geopedologia, Economia ed Estimo
3
4
4
Topografia
4
4
4
32
32
32
Scienze e Tecnologie applicate
3**
32
32
55 di 128
5.3 Istituto Professionale Indirizzo "Servizi per l'Enogastronomia e
l'ospitalità Alberghiera
L’identità degli Istituti Professionali è caratterizzata dall’integrazione tra una solida base di
istruzione generale, che ha l’obiettivo di fornire allo studente una preparazione di base
acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo dei saperi linguistici, matematici, storicosociali, con la cultura professionale che gli consentirà di sviluppare i saperi e le competenze
necessarie a permettergli di assumere, con autonomia e responsabilità, ruoli tecnici operativi
nei settori produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di
problemi.
I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentiranno
allo studente di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell’istruzione e
formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari e, non ultimo, nei percorsi di studio e
di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche. A tal proposito, nel corso
del quinquennio, verrà assicurato allo studente un orientamento permanente che lo aiuterà ad
effettuare scelte fondate e consapevoli.
In particolare il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e
normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti
interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
È in grado di:
• utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi eno-gastronomici e l’organizzazione della
commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
• organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse
umane;
• applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la
sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
• utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al
cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;
• comunicare in almeno due lingue straniere;
• reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il
ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
• attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi eno-gastronomici;
• curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle
risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
L’indirizzo presenta le articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” e
“Accoglienza turistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
Nell’articolazione dell’“Enogastronomia”, il diplomato è in grado di intervenire nella
valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti
enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali
56 di 128
e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere attività
operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione,
erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle
filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta
dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni
“Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento di
seguito specificati in termini di competenze.
1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,
merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità dietologiche.
3.Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici.
Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire nei diversi
ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla
domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza
turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le
risorse del territorio.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’articolazione “Accoglienza
turistica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze.
1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita,
commercializzazione,
assistenza,
informazione e intermediazione turistico-alberghiera.
2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle
richieste dei mercati e della clientela.
3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attra- verso la
progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche,
culturali e enogastronomiche del territorio.
4. Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le
tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nell’indirizzo “Servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento di
seguito specificati in termini di competenze.
1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.
2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e
prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.
3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,
57 di 128
utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio
e il coordinamento con i colleghi.
4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le
nuove tendenze di filiera.
5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza
e tracciabilità dei prodotti.
6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la
produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
A conclusione del percorso quinquennale, gli studenti ottengono il Diploma di Stato di
istruzione Professionale che consente sia l’inserimento nel mondo del lavoro in ruoli
qualificati, sia la continuazione degli studi all’Università o nella formazione tecnica
superiore (ITS e IFTS).
LA QUALIFICA TRIENNALE
Oltre a questo principale percorso, gli studenti possono scegliere di conseguire una
qualifica triennale spendibile nel mondo del lavoro, ma che permette anche il
reinserimento, con le opportune integrazioni, nel percorso quinquennale.
Sono attive le seguenti nuove qualifiche triennali:
 Qualifica triennale di Operatore ai Servizi di Promozione ed Accoglienza
Indirizzo: strutture ricettive.
 Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione.
Indirizzo: Sala e Bar.
 Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione.
Indirizzo: Preparazione pasti
Per l’anno scolastico 2013/14 è previsto il rilascio delle seguenti qualifiche:


Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione. Indirizzo: Sala e Bar.
Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione. Indirizzo: Preparazione pasti
58 di 128
59 di 128
5.4.VECCHIO ORDINAMENTO
5.4.1 Corso Iter
L'indirizzo Tecnico per il Turismo "Progetto ITER" è finalizzato a formare figure professionali
in grado di inserirsi con competenza ed
abilità altamente specialistiche nelle
Aziende Turistiche sia di tipo ricettivo
alberghiero sia ricreativo culturale. Lo
scopo è quello di preparare operatori
qualificati nel settore turistico, quadri
tecnici intermedi e medio alti che operino
in aziende di varia natura svolgendo sia
compiti connessi alla conduzione della
gestione aziendale ed alle relazioni
dell'azienda con l'ambiente nazionale ed
internazionale,
sia
attività
di
coordinamento, progettazione, vendita di
prodotti turistici, nonché attività di ricreazione ed animazione. Il curricolo dell'indirizzo
tecnico per il Turismo valorizza l'intreccio tra
Ore
MATERIE
cultura
e
professionalità
mirando
Settimanali
D'INSEGNAMENTO
Triennio
all'acquisizione di solide competenze
4^
5^
linguistiche, economiche, giuridiche e
Italiano
4
4
tecnologiche oltre che lo sviluppo di abilità
Storia
2
2
trasversali molto richieste dal mondo del
Lingua Straniera 1
3
3
lavoro: flessibilità, capacità organizzative e
Lingua Straniera 2
3
3
relazionali, adattabilità ai cambiamenti.
Lingua Straniera 3
3
3
Arte e Territorio
2
2
Al termine dei cinque anni di studio, lo
Matematica
e
Informatica
3
3
studente conseguirà il diploma di perito
Laboratorio Fisica/Chimica
—
—
tecnico del turismo, che gli consentirà di
Scienza Natura e Terra
—
—
scegliere tutte le facoltà universitarie, ed, in
Geografia del Turismo
2
2
particolare, di accedere ai corsi di laurea in
Economia Aziendale
—
—
Economia e Commercio, Economia Turistica
Disciplina Turistica e Aziendale
4
4
(D.U.E.T. Diploma Universitario Economia e Esercitazioni di Port. E Pratica di ADV
3*
3*
Diritto ed Economia
—
—
Turismo) e a corsi Post-Diploma.
Diritto
e
Legislazione
Turistica
3
3
Il diplomato potrà operare nel settore della
Trattamento Testi e Dati
—
—
produzione, commercializzazione e gestione
Religione
1
1
dei servizi turistici, all'interno di aziende
Educazione Fisica
2
2
private, di Enti pubblici presso compagnie
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
32
aeree o di navigazione, porti e aeroporti, * Copresenza con Discipline Turistiche
aziende organizzatrici di fiere e congressi,
musei, potrà occuparsi sia di turismo di accoglienza, sia di turismo in uscita, in Italia e
all'estero ed inoltre, potrà svolgere attività imprenditoriale autonoma.
60 di 128
5.4.2 Corso IGEA
Il ragioniere, esperto in problemi di economia aziendale, oltre a una consistente cultura
generale accompagnata da buone capacità linguistico- espressive e logico-interpretative,
possiede conoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione
aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile.
In particolare egli è in grado di analizzare i rapporti fra l’azienda e l’ambiente in cui opera
per proporre soluzioni a problemi specifici.
Pertanto egli sa:
- utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra-contabili per una corretta
rilevazione dei fenomeni gestionali;
- leggere, redigere ed interpretare ogni significativo documento aziendale;
- gestire il sistema informativo aziendale e/o i suoi sottosistemi anche automatizzati,
nonché collaborare alla loro progettazione o ristrutturazione;
- cogliere gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali.
Il diplomato ragioniere IGEA può proseguire gli studi e/o trovare inserimento in molteplici
settori lavorativi, quali: la produzione e il commercio, le banche, le assicurazioni, i trasporti,
la pubblica amministrazione.
Il ragioniere può esercitare la libera professione
Ore
dopo un apprendistato di tre anni presso studi
MATERIE
Settimanali
professionali, concluso con il superamento
D'INSEGNAMENTO
Triennio
dell'iscrizione all'Albo. Come libero professionista
4^
5^
può inserirsi nel mondo delle attività economiche
Italiano
3
3
Storia
2
2
come amministratore, consulente o liquidatore di
Lingua Straniera 1
3
3
imprese,
perito
contabile
esperto
nella
Lingua Straniera 2
3
3
determinazione dei costi di produzione. Il diploma
Matematica e Laboratorio
3
3
di ragioniere consente l'immediato inserimento nel Scienza Mater. e Laboratorio
—
—
mondo del lavoro e apre molteplici percorsi di
Scienza della Natura
—
—
formazione ulteriore: accesso a tutte le facoltà
Diritto ed Economia
—
—
Economia Aziendale
8
7
universitarie per il conseguimento di laurea di 1° e
Trattamento
Testi
—
—
di 2° livello.
Diritto
3
3
La specificità della preparazione acquisita
Economia Politica
2
—
nell'indirizzo di studi trova, tuttavia, la sua più
Scienza delle Finanze
—
2
naturale prosecuzione nelle facoltà dell'area
Geografia Economica
2
3
giuridico- economica (tutte le specializzazioni di
Religione
1
1
Educazione Fisica
2
2
Economia, da Economia e Commercio a Economia
32
Bancaria, da Scienze dell'Amministrazione a TOTALE ORE SETTIMANALI 32
Scienze Statistiche ed Economiche; Giurisprudenza e Scienze politiche.
61 di 128
5.4.3 Corso Geometri-Progetto Cinque
L'attuazione della sperimentazione progetto Cinque ha lo scopo di adeguare i contenuti
disciplinari dell'indirizzo alla figura professionale del tecnico intermedio nel settore delle
costruzioni e del territorio. Per realizzare questo nuovo profilo professionale, la preparazione
specifica del diplomato geometra sarà integrata dall'acquisizione di capacità linguisticoespressive e logico matematiche e completata da conoscenze economiche, giuridiche e
amministrative.
Il diplomato geometra può proseguire gli studi
Ore
e/o trovare inserimento in situazioni di lavoro
MATERIE
Settimanali diverse, quali:
D'INSEGNAMENTO
Triennio
progettare, realizzare, conservare, trasformare e
4^
5^
migliorare opere civili; operare, anche in gruppi
Italiano
3
3
di lavoro, nell’organizzazione, assistenza, gestione
Storia
2
2
e direzione di cantieri; organizzare e redigere
Lingua Straniera
2
2
Diritto-Economia
2
2
computi metrici preventivi e consuntivi e tenere i
Matematica e Informatica
3
2
regolamentari registri di cantiere, anche con
Geografia-Scienze-Laboratorio
—
—
l'ausilio di mezzi informatici; effettuare rilievi
Fisica e Laboratorio
—
—
utilizzando i metodi e le tecniche tradizionali e
Chimica e Laboratorio
—
—
conoscendo quelle più recenti, con applicazioni
Disegno e Progettazione
3
3
relative alla rappresentazione del territorio urbano
Costruzioni
4
4
Topografia e Fotogrammetria
4
4
ed extraurbano; intervenire sul territorio, sia in
Impianti
2
3
fase progettuale che esecutiva, per la realizzazione
Geopedologia-Economia-Estimo
4
4
di infrastrutture; valutare anche sotto l'aspetto
Religione
1
1
dell'impatto ambientale, immobili civili e
Educazione Fisica
2
2
interventi territoriali di difesa dell'ambiente,
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
32
effettuare accertamenti e stime catastali.
La preparazione fornita dall'indirizzo sperimentale per geometri è caratterizzata dalla
flessibilità e interdisciplinarietà delle competenze, grazie alla nuova articolazione delle
discipline di costruzione e impianti, di quelle economico-estimative, alla specifica attenzione
ai problemi del territorio e dell'ambiente e ad una preparazione culturale complessivamente
più solida e in linea con i programmi europei. Diversamente da quanto previsto nell'indirizzo
tradizionale, il Progetto Cinque prevede un potenziamento della matematica e dell'inglese.
Tale preparazione facilita soprattutto l'accesso alle facoltà universitarie come Architettura e
Ingegneria nelle sue diverse specializzazioni (Civile, Edile, Ambiente e Territorio, Urbanistica
e Ambiente).
62 di 128
5.4.4 Corso Programmatori
La figura professionale del ragioniere
programmatore
ha
competenze
sia
amministrativo-contabili che informatiche, le
quali lo dispongono ad inserirsi in contesti
aziendali diversi, dal settore creditizio, alla
produzione e alla pubblica amministrazione,
settori caratterizzati dalla presenza di sistemi
informativi automatizzati. Oltre a possedere una consistente cultura generale accompagnata
da buone capacità linguistico-espressive e logico interpretative, avrà conoscenze ampie e
sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico,
giuridico, organizzativo, contabile ed informatico. E’ in grado di utilizzare pacchetti
applicativi anche complessi, di collaborare con i responsabili aziendali nella scelta di
strumentazioni informatiche e, se necessario, produrre programmi nuovi e personalizzare
quelli esistenti.
Questo indirizzo tende a realizzare una figura professionale in possesso di solide conoscenze
aziendali abbinate ad abilità relative allo sviluppo del software e capace di:
- utilizzare con facilità prodotti informatici applicativi, anche complessi;
- effettuare interventi di manutenzione e adattamento dei programmi utilizzati;
- collaborare nelle scelte strategiche aziendali attraverso approfondita conoscenza di
realtà gestionali diverse, sia del settore privato sia di quello pubblico.
Il corso prevede, in particolare, l'elaborazione dei dati attraverso i linguaggi di
programmazione più attuali (come ad esempio il Visual Basic), la gestione dei fogli
elettronici, delle basi di dati, dei testi, degli ipertesti e della grafica.
Attraverso l'utilizzo di programmi come Excel, Word, Access (prodotti Microsoft) che
operano in ambiente Windows (da 95 in poi), si acquista padronanza con tutti i servizi che i
sistemi operativi come Windows 95, Nt e 98 offrono. Inoltre, grazie alla linea ADSL, gli alunni
usufruiscono di tutti i servizi che Internet offre (navigazione nel WWW, gestione della posta
elettronica, utilizzo delle News, etc.), realizzano pagine web per Internet e creano dei siti.
La scelta del corso deve essere fatta al secondo anno.
Il diplomato ragioniere programmatore può proseguire gli studi e/o trovare inserimento in
molteplici settori lavorativi, quali: la produzione e il commercio, le banche, le assicurazioni, i
trasporti, la pubblica amministrazione.
MATERIE
D'INSEGNAMENTO
Italiano
Storia
Inglese
Ore
Settimanali
Triennio
4^
5^
3
3
2
2
3
3
63 di 128
Il ragioniere programmatore è in grado di
curare anche come libero professionista, la
manutenzione e l'assistenza operativa per i
software applicativi operando anche in centri
Internet-Server-Provider come operatore web
solution.
5.4.5 Corso Sirio - Ragionieri Serali
Il
corso
SIRIO
(indirizzo
Ragioneria),
Ec. Politica - Scienza delle finanze
Diritto
Matematica calc. Statistica Prob.
Ragioneria ed Economia Aziendale
Tecnica ed Organizzazione Aziendale
Informatica e Applicativi gestionali
Religione
Educazione Fisica
TOTALE ORE SETTIMANALI
2
3
4
3
4
5
1
2
32
2
2
4
5
4
4
1
2
32
articolato in cinque anni (biennio e triennio)
prevede la riduzione dell’orario settimanale
di lezione, il riconoscimento di crediti
formativi , metodologie didattiche tendenti a
valorizzare le esperienze culturali e
professionali degli studenti. L’iniziativa qui
presentata si caratterizza per la sua
differenza con i curricoli istituzionali, tanto
da connotarsi come vera e propria "seconda
via" all’istruzione. Il sistema formativo degli
adulti, infatti, deve assolvere le seguenti funzioni:
- qualificare giovani e adulti
privi di
professionalità aggiornata per i quali la
licenza media non costituisce più una
garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa;
- consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che
vogliano ripensare o debbano ricomporre la propria identità professionale.
L’idea-forza di questo progetto consiste, quindi, in un percorso flessibile che valorizzi
l’esperienza di cui sono portatori gli studenti e che si fonda sia sull’approccio al sapere in età
adulta sia sull’integrazione di competenze in genere separate come quelle relative alla cultura
generale e alla formazione professionale.
Il corso si conclude con un esame di maturità che abilita (al pari del corso diurno) all’esercizio
della professione o all’accesso alle varie facoltà universitarie.
Crediti e debiti scolastici per il corso SIRIO
Il “Progetto Sirio” prende in considerazione il passato scolastico e le conoscenze professionali
dello studente, riconoscendole sotto forma di crediti formali e crediti non formali e le carenze
sotto forma di debiti scolastici e debiti formali.
I crediti di cui sopra non vanno confusi con i crediti scolastici, conseguenti alla fine di
ciascuno dei tre anni conclusivi.
I debiti
Il debito scolastico è l’insufficienza conseguita in una materia l’anno precedente l’anno
frequentato; il debito formale è il mancato svolgimento del programma di una materia di uno
64 di 128
o più anni precedenti l’anno frequentato, dovuto a un diverso piano di studi della scuola.
Il debito deve essere colmato con un esame, il cui superamento verrà comunicato dal docente
della materia al Consiglio di Classe.
I crediti
Particolarità del “Progetto Sirio” è riconoscere le competenze maturate in anni precedenti e
trasformarle in crediti, cioè in voti che verranno riportati nello scrutinio finale e che
consentono di non frequentare la materia durante l’anno scolastico.
I crediti, come già detto, possono essere formali e non formali.
Il credito formale è il riconoscimento di una materia nell’anno in corso nella quale si è
conseguita valutazione positiva in altro istituto (i programmi devono corrispondere, in
sostanza, a quelli del corso Sirio) o nell’anno precedente dello stesso corso in caso di non
promozione.
Il credito non formale è il riconoscimento di forme di conoscenza maturate in ambito
lavorativo o attraverso studi personali coerenti con l’indirizzo di studi.
Il Consiglio di classe, sulla base di criteri e modalità stabiliti dal Comitato tecnico-scientifico,
delibera sul riconoscimento dei crediti non formali ( il riconoscimento dei crediti formali è
automatico) e sull’attribuzione dei debiti.
Corso Sirio (Ragionieri Serali)
Ore
Settimanali
MATERIE
D'INSEGNAMENTO
Italiano
Scienze Storico-sociali
Lingua Inglese
Matematica
Scienze integrate
Economia Aziendale
Diritto
Economia Politica
Altra lingua straniera
Trattamento Testi e Dati
TOTALE ORE SETTIMANALI
Biennio
1^
4
3
3
4
3
2
—
—
4
2
25
2^
4
3
3
4
3
2
—
—
4
2
25
3^
3
2
3
3
—
8
3
3
—
—
25
Triennio
4^
3
2
3
3
—
9
3
2
—
—
25
5^
3
2
3
3
—
9
2
3
—
—
25
65 di 128
5.5 ALUNNI ISCRITTI a.s. 2013/14
Gli alunni iscritti per l’anno scolastico 2013/2014 sono, in totale, 490, di cui 282 femmine e 208
maschi.
La suddivisione per anno di corso è la seguente:
Distribuzione Femmine e Maschi per anno di corso
CORSO
Femmine
Maschi
Totale Corso
Prima
77
54
131
Seconda
68
47
115
Terza
63
51
114
Quarta
30
27
57
Quinta
44
29
73
NumeroTotale alunni
282
208
490
Numero Totale classi
30
Numero Totale corsi
13
66 di 128
6. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA : ORGANIGRAMMA
L’organizzazione ed il funzionamento dell’Istituto sono garantiti dal regolare funzionamento
degli Organi Collegiali, i cui ruoli sono chiaramente indicati nel paragrafo successivo.
Dirigente Scolastico
Consiglio d’Istituto
D’DistitutoConsiglio
Collegio Docenti
Direttore Servizi Generali
Amministrativi
Dipartimenti
Collaboratori del Dirigente
Consigli di Classe
Responsabile Sicurezza
Coordinatori Consigli di
Classe
Funzioni Strumentali
Coordinatori dei
Dipartimenti
Responsabili funzioni
specifiche /Progetto
Personale ATA
Docenti
67 di 128
6.1 Organi Collegiali
6.1.1 Consiglio d’Istituto
Il Consiglio d’Istituto è l’organo che definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola
e le scelte generali di gestione e di amministrazione, tenendo conto dei pareri formulati dal
Collegio dei docenti e dalle associazioni di genitori e studenti. Nel Consiglio d’Istituto sono
rappresentate tutte le componenti della comunità scolastica.
Componenti del Consiglio di Istituto
Dirigente
Mariantonietta Ferrante
Scolastico
Francesca Puligheddu
Bachisio Sanna
Francesco Dasara
Giuseppe Deplano
Rappresentanti
Maria Maddalena Sposito
del personale docente
LOREDANA CAPOZZOLI
PAOLA NIVES DELOGU
ADELE BALZANO
Rappresentanti del personale non
docente
Fais Alberto
Presidente :
Rappresentanti dei genitori degli
alunni
Rappresentanti
degli alunni
Sonia Maggio
Angelica Longu
Giovanni Farris
Michele Sulas
Damiano Funedda
Matteo Virdis
Maurizio Mele
Paola Canu
Il Consiglio di Istituto
 adotta il Piano dell'Offerta Formativa;
 definisce gli indirizzi generali per l'attività della scuola e le scelte generali di gestione
amministrazione;
 delibera il "Programma annuale", predisposto dal Dirigente Scolastico e proposto dalla
Giunta Esecutiva, e approva il conto consuntivo;
 dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il
funzionamento amministrativo e didattico dell'Istituto;
 delibera, su proposta della Giunta esecutiva, fatte salve le competenze del Collegio dei
Docenti e dei Consigli di Classe, per quanto concerne l'organizzazione e la
programmazione della vita e dell' attività della scuola , nei limiti delle disponibilità di
bilancio;
 indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione ad esse dei
singoli docenti, all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche
alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe.
68 di 128
6.1.2 Giunta Esecutiva
La Giunta Esecutiva è composta dal Dirigente Scolastico, dal Direttore dei Servizi Generali
Amministrativi e dai membri eletti dal Consiglio d’Istituto in rappresentanza di tutte le
componenti. La Giunta Esecutiva è chiamata a sostenere e facilitare la gestione e
amministrazione finanziaria della scuola. Predispone le proposte di deliberazione del
Consiglio d’Istituto, compresa la proposta d’adozione del P.O.F. e il bilancio preventivo e
consuntivo.
Il Dirigente Scolastico: Mariantonietta Ferrante
Membri di diritto
Il Direttore Servizi Generali Amministrativi:
Lucia Taras
Rappresentante
Docenti
Bachisio Sanna
Rappresentante
personale ATA
Alberto Fais
Rappresentante
dei Genitori
Angelica Longu
Rappresentante degli alunni
Maurizio Mele
6.1.3 Consulta Provinciale degli Studenti
E’ un organo di rappresentanza degli studenti a livello provinciale. Componenti: Giuseppe
Piu e Paola Canu.
6.1.4 Organo di Garanzia
L’organo è competente alla soluzione dei conflitti sull’applicazione dello statuto delle
studentesse e degli studenti. (vedasi titolo XI del Regolamento d’Istituto)
Il Dirigente Scolastico
Componenti
Mariantonietta Ferrante
Rappresentante
Francesca Capra
Docenti
Maria Maddalena Sposito (supplente)
Rappresentante
Michele Sulas
Giovanni Farris (supplente)
Antonella Canu
Pala Marco (supplente )
dei Genitori
Rappresentante degli alunni
69 di 128
6.1.5 Collegio Docenti
Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio
nell'Istituto, ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Fanno altresì parte del Collegio dei
Docenti gli insegnanti di sostegno che assumono la contitolarità di classi dell'Istituto. Il
Collegio dei docenti si articola in Dipartimenti per aree disciplinari.
Fra le altre attività, il Collegio dei Docenti:
 delibera in materia di funzionamento didattico;
 elabora il Piano dell'Offerta Formativa;
 identifica le funzioni strumentali al Piano dell'Offerta Formativa;
 approva gli accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche o di ricerca;
 provvede all'adozione dei libri di testo;
 programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap;
 determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini in modo da assicurare
omogeneità alle decisioni dei Consigli di Classe.
6.1.6 Dipartimenti
I Dipartimenti, fatta salva la libertà individuale di insegnamento, definiscono gli obiettivi
cognitivi di ogni disciplina e gli standard di apprendimento, predispongono griglie di
misurazione delle prove, concordano principi e modalità nella programmazione disciplinare,
offrono indicazioni per gli interventi di approfondimento e di recupero, stabiliscono il livello
minimo di competenze per accedere alla classe successiva, assicurando omogeneità di
valutazione. A tal fine stabiliscono tipologia e numero minimo di prove, modalità e tempi di
correzione, modalità di classificazione. Aggiornano la programmazione per assi culturali.
Sono attivi i seguenti Dipartimenti:
Coordinatore di Dipartimento
Lingua e letteratura italiana /Storia/Arte e territorio/ Prof.ssa Claudia Carta
Religione/ Geografia turistica
Lingue straniere
Prof.ssa Elena Di Mattia
Impianti tecnologia, estimo e topografia; Costruzioni e Prof. Pietro Vedele
disegno tecnico
Chimica/Fisica/Scienze/Geografia/Scienza
degli Prof.ssa Loredana Lapia
alimenti/ Esercitazioni portineria/ Servizi pratica
cucina e bar/Scienze motorie
Discipline aziendali /Discipline giuridico- economiche Prof. Giuseppe Pipere
Matematica/Informatica/Trattamento testi e dati
Prof.ssa Gianni Respano
Discipline giuridico economiche
Prof. Francesco Serra
Ser. Pratica cucina e bar/eserc. Port
Giovannico Manca
Sc. dell’Alimentazione
Sostegno agli alunni diversamente abili e con bisogni Prof.ssa Paola Delogu
educativi speciali
70 di 128
Competenze del Responsabile di Dipartimento:
 presiede le riunioni del Dipartimento e ne coordina le attività;
 si adopera affinché, nell’ambito dei dipartimenti:
- si progetti la programmazione disciplinare;
- si definiscano le competenze disciplinari che l’alunno deve acquisire;
- si individuino criteri e metodi di valutazione per classi parallele;
- si cerchino soluzioni unitarie per l’adozione dei libri di testo;
- si individuino gli obiettivi propri della disciplina per le varie classi e la loro correlazione
con gli obiettivi educativi generali;
- si individuino aree critiche della disciplina e si prospettino soluzioni;
 promuove l’intesa fra i docenti della stessa disciplina per la stesura di prove comuni;
 opera per garantire, all’interno della stessa area disciplinare, omogeneità di scelte:
metodologiche, didattiche e di procedure;
 elabora
proposte
per
l’adeguamento
dei
programmi e per l’organizzazione dell’area di
progetto.
6.1.7 Consigli di Classe
Il Consiglio di Classe è composto dal Dirigente
Scolastico, dai docenti di ogni singola classe, compresi
gli insegnanti di sostegno, contitolari della classe
interessata, da due genitori rappresentanti eletti
annualmente dai genitori degli alunni iscritti alla classe
e da due rappresentanti degli studenti, eletti
annualmente dagli studenti della classe. Nei corsi serali il Consiglio di Classe è composto,
oltre che dai docenti, da tre rappresentanti degli studenti della classe, eletti annualmente
dagli studenti della classe.
Il Consiglio di Classe è presieduto dal Dirigente Scolastico oppure da un docente, membro
del Consiglio, suo delegato. Le funzioni di segretario del Consiglio sono attribuite dal
Presidente a uno dei docenti membro del Consiglio stesso.
Fra le varie altre attività il Consiglio di Classe:
 aggiorna la programmazione per assi culturali nelle classi dei nuovi ordinamenti;
 provvede alla certificazione delle competenze;
 formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad
iniziative di sperimentazione;
 agevola ed estende i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni;
 esercita le competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione;
 elabora, nella classe Quinta, per la Commissione d' Esame di Stato, il "Documento"
relativo all'azione educativa e didattica realizzata nell'ultimo anno di corso;
71 di 128
 procede, in sede di scrutinio finale delle classi Terze, Quarte e Quinte, all'attribuzione del
" credito scolastico ";
 fissa i criteri di valutazione delle esperienze che danno luogo ai "crediti formativi";
 valuta ed approva iniziative riservate agli alunni, proposte da enti e associazioni
pubblici o privati e attinenti alla sua competenza;
 formula un parere al Collegio dei Docenti in ordine alla scelta tecnica dei sussidi
didattici, delle attrezzature tecnico-scientifiche e delle dotazioni librarie, nonché in
merito alle proposte di adozione dei libri di testo;
 commina la sanzione del temporaneo allontanamento degli studenti dalla comunità
scolastica e del risarcimento economico per i danni arrecati al patrimonio della scuola da
parte degli studenti;
 si pronuncia inoltre su ogni altro argomento attribuito dalla legge e dai regolamenti alla
sua competenza.
Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti
interdisciplinari, oltre che alla valutazione periodica e finale, nonché alla irrogazione delle
sanzioni disciplinari, spettano al Consiglio di Classe con la sola presenza dei docenti.
72 di 128
7. FIGURE PROFESSIONALI
L’organigramma del nostro Istituto prevede la
distribuzione dei compiti a vari livelli; esistono,
infatti, organismi e figure con specifiche
mansioni:
7. 1 Dirigente Scolastico
Il
Dirigente
Scolastico
dell’Istituto,
Mariantonietta Ferrante, dotato di personalità
giuridica e di autonomia amministrativa e
didattica, nel rispetto delle competenze degli
organi collegiali, dirige, promuove, e coordina
l’attività della scuola, valorizza le risorse umane e professionali, organizza e gestisce le risorse
finanziarie e strumentali, favorisce i processi di interazione con il contesto territoriale e gli
enti locali.
7.2 Collaboratori del Dirigente
La vicinanza del Capo d’Istituto all’utenza è resa più concreta e visibile grazie all’operato dei
Collaboratori. Si tratta di docenti a cui il Dirigente affida specifici compiti. Il Dirigente
Scolastico designa per l'anno scolastico 2012-13 come docenti collaboratori la prof.ssa
Bartolomea Peddone e la prof.ssa Loredana Lapia; viene nominato responsabile per il corso
serale il prof. Riccardo Corosu.
7.3 Funzioni strumentali
Ad alcuni Docenti, chiamati Docenti Funzioni Strumentale, è dato l’incarico di realizzare
particolari obiettivi inerenti le finalità dell’Istituto.
Le funzioni strumentali individuate dal Collegio dei Docenti per l’anno scolastico 2012/2013
sono le seguenti:
Funzione Strumentale
Docenti
Sito della Scuola
Piero Piredda
Supporto Corso Alberghiero
Maria E. Bomboi
Francesca Puligheddu
Scuola-territorio
lavoro)
(alternanza
Gestione e Revisione POF
Integrazione Scolastica
scuola- Graziano Dellavalle
Angela Tuffu
Francesco Dasara
Giuseppe Deplano
Emma Ricci
Bachisio Sanna
Francesca Carta
Si presenta, in sintesi, il piano delle attività di ogni singola funzione.
73 di 128

-
-
Sito della Scuola
La funzione ha il compito di curare :
l’aggiornamento programmato dei contenuti:
informazioni che si rinnovano con scadenza annuale;
informazioni da inserire periodicamente;
informazioni utili riguardanti la normativa scolastica;
informazioni imposte dalla riforma.
Aggiornamento imposto dalla riforma.
Inserimento di nuovi contenuti, pagine e sezione.
 Supporto Corso Alberghiero
Consolidamento e sviluppo dell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera”, articolazione “Enogastronomia.
Tale funzione strumentale nasce principalmente dall’esigenza di continuare a lavorare sui
percorsi Iefp, quindi di portare avanti quanto attivato nell’anno scolastico precedente in
merito a:
 Definizione scelte degli alunni in merito alle figure professionali previste
 Confronto con Enti proposti alla definizione dei percorsi Iefp
 Supporto ai Consigli di classe del corso Alberghiero come previsto dal progetto di
qualifica ( programmazione alternanza scuola lavoro, didattica laboratoriale, ……)
 Progettazione mirata alla richiesta di finanziamenti (RAS) relativi all’organizzazione
di eventi e all’alternanza scuola- lavoro
 Progetto alternanza scuola –lavoro , tutoraggio, convenzioni, monitoraggio…..
 Evento per concretizzare e finalizzare le attività laboratoriali e le competenze
trasversali di lavoro di gruppo
 Monitoraggio con USR, con MIUR
 Azioni di tutoraggio scolastico e in alternanza
 Valutazione dei risultati

Scuola- territorio (alternanza scuola-lavoro)
La riforma della scuola secondaria superiore, ormai in piena attuazione, ha notevolmente
modificato sia il profilo educativo generale sia i profili specifici degli istituti tecnici e
professionali configurandoli in modo da rispondere in maniera efficace alle richieste del
mondo del lavoro, anche delle libere professioni.
Per poter garantire ai nostri studenti il raggiungimento di un titolo di studio coerente con le
nuove linee guida e spendibile è necessario utilizzare tutti gli strumenti auspicati dalla
riforma in particolar modo un maggior raccordo con il mondo del lavoro e delle professioni,
compresi il volontariato e il privato sociale, attraverso una più ampia diffusione di stage,
tirocini e alternanza scuola-lavoro.
In questo quadro, la Funzione strumentale cercherà di avvicinare gli allievi a realtà lavorative
presenti sul territorio e/o all’estero per permettere loro un ingresso nel mondo del lavoro,
74 di 128
previa acquisizione di una micro - professionalità e di un adeguato supporto di orientamento
e counseling per una più compiuta e consapevole cittadinanza e partecipazione alla realtà
sociale.
Obiettivi :
 Promuovere iniziative di raccordo tra le diverse presenze istituzionali del territorio
(convenzioni, partenariati, protocolli di intesa …) al fine di garantire il successo
formativo nel proseguimento degli studi o un proficuo inserimento nel mondo del
lavoro
 Tenere contatti frequenti con agenzie presenti sul territorio
 Fornire consulenza, supporto e informazione ai colleghi in relazione a progetti
 Mediare tra i bisogni formativi dell’utenza e la disponibilità degli enti esterni ad offrire
occasioni formative (stage, alternanza, incontri con aziende …)
 Fornire informazioni ai docenti e agli studenti sulle iniziative promosse
dall’amministrazione o da altri enti esterni che siano coerenti con gli obiettivi del POF
e ne cura la partecipazione da parte della scuola
 Curare scambi interculturali
Il lavoro si svilupperà durante tutto l’a.s. agendo su due livelli:
Livello interno:
- operando in rete con le altre funzioni strumentali;
- interagendo con i docenti referenti di singoli progetti con connessioni esterne. In tal caso
il nostro ruolo sarà rivolto a garantire: un’impostazione comune dei progetti secondo
schemi e/o formulari unici; definizione degli strumenti di valutazione dei singoli progetti;
- operando in rete con il DS, i coordinatori di classe, i coordinatori di dipartimento, i tutor
dei singoli progetti.
Livello esterno:
- individuando soggetti esterni da contattare a seguito di proposte dei coordinatori, dei tutor
o ai quali proporre iniziative;
- individuando bandi, proposte, concorsi ai quale partecipare.

1)
2)
3)
4)
Sostegno alla Riforma
La funzione si propone le seguenti finalità:
supporto ai docenti e ai C.d.c per la progettazione, programmazione e svolgimento di
attivita’ didattica laboratoriale su cui basare la valutazione delle competenze.
supporto ai docenti e ai cdc per la definizione di griglie di osservazione e valutazione
delle competenze, prove di verifica;
supporto ai docenti e ai cdc per le certificazioni degli esiti di apprendimento delle
attivita’ integrative e complementari svolte;
nell’ottica di una riduzione dell’insuccesso scolastico, specie nelle prime classi, proposta di
attivazione e gestione di una piattaforma l.m.s. ( learning management system) per
l’apprendimento autonomo e per il recupero delle conoscenze e abilità disciplinari di base.
 Gestione e Revisione POF
Svolge il compito di aggiornare annualmente il Piano dell’Offerta Formativa in base alle
75 di 128
nuove disposizioni ministeriali e alle scelte operate dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio
d’Istituto; cura, inoltre, il rapporto con le altre funzioni ed effettua il monitoraggio delle
attività svolte per rilevare la ricaduta degli interventi.
 Integrazione Scolastica degli alunni diversamente abili
Ha come obiettivo l’orientamento dell’offerta formativa inerente i ragazzi diversamente abili
ed il supporto organizzativo alla dirigenza per i rapporti con enti esterni, quali USP di Nuoro
e Provincia Nuoro, relativamente al sostegno.
7.4 Coordinatore di Classe
Per ogni classe è designato un docente che adempie le funzioni di coordinamento della
programmazione didattico-educativa ed extracurricolare, nonché dei rapporti scuolafamiglia.
I Coordinatori dei Consigli di Classe dovranno svolgere le seguenti funzioni:
 presiedere il Consiglio di Classe, in caso di assenza del Dirigente;
 sovrintendere alla programmazione generale di classe, curandosi di verificare che essa
venga adeguatamente predisposta dal C.d.C. e verificando periodicamente la sua
attuazione;
 verificare periodicamente la regolare frequenza degli alunni e darne comunicazione alle
famiglie e ai Collaboratori del Dirigente; consegnare i dati relativi alle assenze degli
alunni delle singole classi all’ufficio alunni nella prima settimana del mese successivo
alla Verifica.
 sulla scorta delle decisioni del Consiglio di Classe proporre al Dirigente le attività di
recupero;
 approntare gli atti necessari alla realizzazione di eventuali delibere riguardanti attività
extracurricolari deliberate dal C.d.C.;
 curare l’applicazione delle sanzioni disciplinari riguardanti gli alunni deliberate dal
Consiglio di Classe;
 riferire periodicamente al Dirigente Scolastico sull’andamento generale della classe;
 curare la regolare stesura dei verbali delle riunioni del Consiglio di Classe;
 curare la stesura e la consegna delle pagelle ai genitori degli alunni.
I Coordinatori, inoltre dovranno riferire al Dirigente Scolastico e al Collegio dei Docenti su
eventuali difficoltà nello sviluppo delle attività programmate e potranno richiedere al
Dirigente Scolastico la convocazione del Consiglio di Classe ogniqualvolta lo ritengano
necessario per eventuali problemi di tipo didattico o disciplinari.
76 di 128
ELENCO COORDINATORI DI CLASSE A.S. 2012/13
CLASSI
1^A TUR
2^A TUR
3^A TUR
4^A ITER
5^A ITER
1^B TUR
2^B TUR
3^B TUR
4^B ITER
5^B ITER
1^A AFM
2^A AFM
3^A AFM
4^A AFM- SIA
5^A IGEA
5^A PRO
2^B AFM
3^B AFM-SIA
1^A CAT
2^A CAT
3^A CAT
4^A CAT
5^A GEO
1^A ENO
2^A ENO
3^A ENO
1^B ENO
2^B ENO
3^B ENO
4^A SIRIO
5^A SIRIO
DOCENTE
Ricci Emma
Piredda Piero
Carta Maria Francesca
Pipere Giuseppe
Carta Claudia
Balzano Adelaide
Licciardi Francesca
Locche Patrizia
Respano Gianni
Sposito Maria Maddalena
Arrica Andreina
Carta Angela Maria
Carta Claudia
Deplano Giuseppe
Farina Sebastiana
Tuffu A. Maria
Di Mattia elena
Mesina Antonella
Mameli Monia
Lapia Loredana
Barone M. Paola
Vedele Pietro
Manca Fabio
Bernardini Milena
Puligheddu Francesca
Bomboi M. Efisia
Barca Antonina
Dellavalle Graziano
Dasara Francesco
Soddu Renato
Congiu Michelina
7.5 Responsabile della sicurezza ( membro esterno)
È incaricato dell’informazione e formazione dei lavoratori sugli aspetti della sicurezza,
organizzazione delle procedure relative alla prevenzione incendi ed evacuazione.
7.6 Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU)
Le RSU, che si occupano della tutela dei diritti sindacali del personale docente e ATA, sono:
Giuseppe Deplano del sindacato GILDA degl i Insegnanti, Angela Tuffu della CGIL Scuola e
Alberto Fais del sindacato della Cisl.
77 di 128
7.8 Commissioni e gruppi di lavoro
Sono attive le seguenti Commissioni:
Commissione Orario: svolge la funzione di organizzare l’orario delle lezioni, attenendosi ai
criteri di efficienza e di efficacia didattica.
Commissione formazione classi e attribuzione degli alunni: si occupa della distribuzione
degli alunni nelle classi nel rispetto dei criteri funzionali alla formazione di classi omogenee,
al fine consentire lo svolgimento dell’attività didattica in maniera efficace e produttiva.
Commissione accoglienza: si attiva a promuovere iniziative che creino un’ atmosfera
accogliente e consentano un sereno e proficuo inserimento;
Commissione Comodato d’uso: aggiornano la disponibilità dei testi scolastici della scuola e li
distribuiscono agli alunni che ne faranno richiesta dopo aver esaminato le loro domande e
accertato il possesso dei requisiti previsti dalla normativa. A conclusione dell’anno
scolastico ritirano i testi dati in prestito che verranno utilizzati nel successivo anno
scolastico.
Commissione Esami di Integrazione: esaminano la documentazione fornita dagli studenti e
stabiliscono quali sono le discipline da sottoporre a esame al fine di consentirne l‘integrazione
per poter accedere al corso richiesto.
Commissione Viaggi: predispongono gli itinerari relativi a visite guidate e viaggi di
istruzione; richiedono i preventivi alle agenzie viaggi e procedono alla comparazione dei
medesimi per l’individuazione della migliore proposta.
Commissione Orientamento:
svolge l’importante funzione di presentare l’offerta formativa dell’Istituto Tecnico e
Professionale nelle scuole d’istruzione primaria di secondo grado del territorio.
A tal fine, è stata predisposta l’iniziativa “ Scuole Aperte” (Open Day) che si realizzerà il
giorno 21 Febbraio 2013. La scuola si renderà diponibile per l’intera giornata ad accogliere
quanti interassati a visitare le diverse risorse strutturali dell’edificio e a prendere visione
delle diverse attività che vi si svolgono.
Gruppo H
La costituzione del G.L.H. d’Istituto, a norma L. 104/92 art.15 c.2, è avvenuta in data 10
settembre 2013. Il G.L.H. è coordinato dal Dirigente Scolastico ed è costituito dalle seguenti
figure:
 il coordinatore del Dipartimento di sostegno
 un docente collaboratore del Gruppo H
 tutti gli insegnanti di sostegno
 i genitori degli alunni in situazione di disabilità
 gli operatori sociali e sanitari che al di fuori dell’Istituto si occupano degli alunni
portatori di handicap.
78 di 128
Il G.L.H. si incontra all’occorrenza durante l'anno per verificare e valutare:
 la situazione dell’anno in corso affrontando le situazioni relative ai singoli alunni
disabili (verifica situazione iniziale, intermedia e finale)
 le scelte organizzative e didattiche per gli alunni diversamente abili
 l’andamento dell’integrazione scolastica in relazione agli accordi di programma
(relazione PEI)
 la redazione di progetti per il diritto allo studio L.R. 26/2001 (progetto educativo,
assistenziale, progetti con esperti …)
 gli acquisti di materiali, sussidi e attrezzature.
Il gruppo H della scuola, nel pieno rispetto della normativa dell’autonomia scolastica e del
diritto allo studio per gli alunni diversamente abili e per garantire un adeguato successo
formativo, assegna almeno due insegnanti di sostegno di diversa area disciplinare (area
umanistica, tecnica, psicomotoria e scientifica).
L’Istituto è provvisto di materiale didattico, riviste specializzate, libri e software adatti alle
diverse tipologie di handicap, finalizzato al recupero nelle varie discipline.
Per l’attività di sostegno l’Istituto si è dotato di una aula di approfondimento attrezzata di
alcune
postazioni
multimediali
composte
da
computer
fissi
e
portatili,
dove
è
possibile collegarsi a
INTERNET. I ragazzi
possono
usufruire,
per
le
attività
didattiche,
di
televisori, stampanti,
scanner,
sintesi
vocale,
lettore
e
masterizzatore DVD
e videoproiettori.
Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI)
Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (istituito a seguito della circolare ministeriale n. 8 Prot.
561 del 6 marzo 2013) svolge le seguenti funzioni:
 rilevazione dei BES presenti nella scuola;
 raccolta e documentazione degli interventi didattico- educativi posti in essere anche in
funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto
con azioni strategiche dell’Amministrazione;
79 di 128



focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie
di gestione delle classi;rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività
della scuola;
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla
base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006,
tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge
30 luglio 2010 n. 122 ;
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) riferito a tutti
gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno.
(vedi allegato P.A.I.)
8. RISORSE UMANE
8.1 Elenco Docenti
Elenco Docenti I.T.C.G. SINISCOLA A.S.2013/2014
COGNOME E NOME
1. ARRICA ANDREINA
2. ATZORI MASSIMILIANO
3. BAGNARO PAOLA
4. BALZANO DELAIDE
5. BARCA ANTONINA
6. BARCA SABINA
7. BARONE MARIA PAOLA
8. BERNARDINI MILENA
9. BISI ELVIRA
10. BOMBOI MARIA EFISIA
11. BORTO SALVATORE
12. CADALANU RENATA
13. CAPOZZOLI LOREDANA
14. CAPRA FRANCESCA
15. CARTA ANGELA MARIA
16. CARTA CLAUDIA PINA
17. CARTA GESUINA
18. CARTA FRANCESCA
19. CARTA GRAZIA
20. CARTA MARIA FRANCESCA
21. COLUMBU CRISTIANO
22. CONGIU MICHELINA
23. CORONAS PIERPAOLO
24. COROSU RICCARDO
CLASSE CONCORSO
ITALIANO ( A050 )
LAB. INFORMATICA (C 300)
STORIA DELL' ARTE ( A060)
ITALIANO ( A050 )
FRANCESE (A246)
TEC. SERV. SALA BAR (C510)
ITALIANO ( A050 )
SCIENZE (A060)
EC. AZIENDALE (A017)
ITALIANO ( A050 )
GEOGRAFIA (A039)
ED. FISICA (A029)
SOSTEGNO
ITALIANO ( A050 )
ITALIANO ( A050 )
ITALIANO ( A050 )
ED. FISICA (A029)
SOSTEGNO
GEOGRAFIA (A039)
INGLESE (A346)
SOSTEGNO
ITALIANO ( A050 )
RELIGIONE
ECONOMIA AZIEND. (A017)
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25. COSSU GRAZIELLA
26. CUCCA GIOVANNA
27. DASARA FRANCESCO
28. DELOGU MARIA PAOLA NIVES
29. DELLAVALLE GRAZIANO
30. DEPLANO GIUSEPPE
31. DESSENA M. ANTONIETTA
32. DI MATTIA ELENA
33. FANCELLO ANTONIETTA
34. FARINA SEBASTIANA
35. FENU SALVATORA
36. FLORE GIOVANNI
37. GUISO SALVATORE G.
38. IOVINO SIMONA
39. LAI MARIA PINA
40. LAPIA LOREDANA
41. LAPIA MARIA PINA
42. LICCIARDI FRANCESCA
43. LOCCHE PATRIZIA
44. LOVIGU DOMENICO
45. LUTZU GIOVANNI ANTONIO
46. MAMELI MONIA
47. MANCA FABIO
48. MANCA GIOVANNICO
49. MESINA ANTONELLA
50. MOGNO RICCARDO
51. MONNI ANNA MARIA
52. MONNI MARGHERITA
53. MORO GIOVANNA
54. MUGGITTU CHIARA
55. NAPOLITANO GIUSEPPE
56. NICKLIN GILLAN
57. NOTO ANTONIO
58. PABA BRUNA
59. PALA SANDRO
60. PANI ELISABETTA
61. PEDDONE BARTOLOMEA
62. PIPERE GIUSEPPE
63. PIREDDA PIERO
64. PISANU AGOSTINO
INGLESE (A346)
CONVERS. FRANCESE (C031)
ITALIANO ( A050 )
SOSTEGNO
PRATICA PORTINERIA (C150)
INFORMATICA (A042)
TEDESCO (A546)
INGLESE (A346)
DISCIPLINE GIUR. (A019)
ECON. AZIENDALE (A017)
CHIMICA (A013)
CONVERS. LIN. TEDESCA (C 34)
MATEMATICA (A048)
SOSTEGNO AD02
SOSTEGNO AD03
SCIENZE (A060)
INGLESE (A346)
TRATTAM. TESTI (A076)
FRANCESE (A246)
DISCIPLINE GIUR. (A019)
ED. FISICA (A029)
MATEMATICA (A047)
TOPOGRAFIA ( A072 )
SCIENZA DELL'ALIMENTAZIONE
ED. FISICA (A029)
DISCIPLINE GIUR. (A019)
SCIENZE (A060)
DISCL. GIUR. ECONOMICHE (A019)
RELIGIONE
INFORMATICA (A042)
PRATICA CUCINA (C500)
CONV. LING. INGLESE (C32)
IMPIANTI (A020)
INGLESE (A346)
FISICA (A038)
CUCINA (C500)
ECON. AZIENDALE (A017)
ECON. AZIENDALE (A017)
MATEMATICA APPL. (A048)
COSTRUZIONI (A016)
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65. PULIGHEDDU FRANCESCA
66. RESPANO GIANNI
67. RICCI EMMA
68. SANNA BACHISIO
69. SANNA GIOVANNI
70. SANNIA VALENTINA
71. SATTA SEBASTIANA
72. SCAFFIDI GIOVANNI MARIA
73. SENETTE MARIA EFISIA
74. SERRA FRANCESCO
75. SIRIGU ROSA
76.
77.
78.
79.
SODDU RENATO
SPOSITO M. MADDALENA
TODDE MICHELA
TUFFU ANGELA MARIA
VEDELE PIETRO
MATEMATICA APPL. (A048)
MATEMATICA APPL. (A048)
ITALIANO ( A050 )
SOSTEGNO (AD01)
SCIENZE AGRARIE (A058)
LEB. EDILIZIA (C280)
INGLESE (A346)
SALA BAR (C500)
FRANCESE (A246)
DISCIPLINE GIUR. (A019)
FRANCESE (A246)
DISCIPLINE GIUR. (A019)
ECON. AZIENDALE (A017)
SOSTEGNO (AD02)
MATEMATICA APPL. (A048)
COSTRUZIONI (A016)
8.2 Elenco Personale ATA
DIRIGENTE AMMINISTRATIVO
FUNZIONE
Taras Lucia
Direttore Servizi Generali Amministrativi
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
FUNZIONE
Bomboi Maria Grazia
Alunni
Fais Alberto
Personale Docente
Marras Maria
Protocollo, Personale ATA, Magazzino
Piras Gina
Contabilità
Respano Pier Mario
Biblioteca
Ventroni Maria Franca
Alunni
ASSISTENTI TECNICI
FUNZIONE
Puddu Simona
Assistente Tecnico
Sedilesu Antonello
Assistente Tecnico
COLLABORATORE SCOLASTICO
Funzione
Calaresu Pinella
Collaboratore
Coronas Giovanni
Collaboratore
Pau Luisa
Collaboratore
Piga Antonia
Collaboratore
Pras Fabiola Goriana
Collaboratore
Pittalis Gonaria
Collaboratore
82 di 128
Bomboi Giuseppa Angela
Collaboratore
Mura Giovanni Maria
Puddu Sebastiana
Collaboratore
Collaboratore
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9. Risorse Strutturali
La nostra scuola è dotata di diverse strutture
che facilitano e completano i percorsi
curriculari.
Esse sono a completa disposizione dei nostri
alunni ma anche dell'intera collettività e del
territorio in generale. Questo consente di
aprirci concretamente al territorio e di
interagire con esso. Inoltre, il continuo
aggiornamento dei materiali e delle strutture
consente di non perdere il contatto con le
continue innovazioni e di rimanere al passo
dei tempi.
Elenco risorse strutturali



















Palestra
Campi di pallavolo, basket e calcetto
Pista di atletica
Biblioteca
Aula approfondimento per alunni diversamente abili
Aula fotocopie
Aula magna, sala di proiezione e teatro
Sala video e proiezione
Laboratorio multimediale trattamento testi
Laboratorio informatico linguistico
Laboratorio di scienze, fisica e chimica
Laboratorio informatico per programmatori
Laboratorio progetto M@rte
Aula da disegno tecnico tradizionale
Laboratorio di disegno tecnico professionale tramite CAD
Laboratorio tecnico di topografia con strumentazione tradizionale
Laboratorio di topografia e tecnologia delle costruzioni
Laboratorio tecnico di rilevamento territoriale su sistema G.P.S.
Laboratorio di analisi e prove strutturali su calcestruzzi, laterizi e materiali da costruzione
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Servizio Biblioteca
La biblioteca d’Istituto possiede un discreto patrimonio librario, alcune videocassette di
argomento culturale e disciplinare, cd di film e documentari. La biblioteca, gestita dal prof.
Piermario Respano, è accessibile per la consultazione e il prestito dal lunedì al sabato.
10. Rapporti Scuola-Famiglia
Dialogo e collaborazione con le famiglie tendono al conseguimento di una convergenza
educativa e formativa degli studenti e si attuano in diversi momenti:
- colloqui individuali con i docenti;
- colloqui periodici su andamento scolastico;
- partecipazione agli organi collegiali: Consiglio di Istituto, Consigli di Classe;
- momenti di confronto straordinari su questioni specifiche;
incontro con studenti e famiglie all’inizio dell’anno scolastico con l’attività di
accoglienza.
Per migliorare l’informazione delle famiglie in merito all’andamento scolastico dei propri
ragazzi le comunicazioni vengono annotate su un libretto personale in dotazione dello
studente. Sul libretto vengono annotate, anche, le assenze da giustificare.
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11. ATTIVITÀ PROGETTUALI DELLA SCUOLA
11.1 Progetti A.S. 2013-2014
L’Istituto è sempre attento a migliorare la propria Offerta Formativa, a stabilire i rapporti col
mondo del lavoro, a rendere più flessibile e polivalente la formazione degli studenti.
Per l’anno scolastico 2012/2013 è prevista l’attuazione dei seguenti progetti:
Progetto “Accoglienza”
L’attività di accoglienza è destinata ai nuovi iscritti e si realizza nei giorni immediatamente
precedenti l’inizio delle lezioni. Si esplica attraverso incontri tra alunni, docenti, alunni e loro
genitori.
Consiste nella presentazione, da parte del Dirigente Scolastico, della storia, dei valori e delle
finalità della Scuola; nell’illustrazione dei percorsi didattici ed infine nella visita ai locali
dell’Istituto, con particolare riguardo alla Biblioteca e alle aule speciali.

Progetto “Lettura del quotidiano in classe”
Il progetto in collaborazione con i giovani editori, porta nelle scuole alcuni tra i più grandi
giornali italiani a confronto, affinché possano diventare strumenti per la crescita culturale
degli studenti.

Progetto “Giornale della scuola : “NON TI DROMMASA – LEZZ&GO”
La realizzazione di un giornale della scuola offre diverse occasioni per sviluppare
competenze di carattere linguistico, tecnico ed economico attraverso lavori reali quali
interviste e analisi socio-economiche, con stesura di articoli che prevedono l’acquisizione e
l’esperienza diretta della stesura di articoli strutturati a seconda della tipologia e con l’uso di
strumenti informatici.
Il progetto coinvolge tutti gli studenti dell’istituto che desiderino collaborare.

Progetto “ Laboratorio per le attività manuali e pratiche”
Il progetto è rivolto a tutti gli alunni diversamente abili che seguono un percorso
personalizzato; ne possono usufruire anche i ragazzi che perseguono gli obiettivi minimi e
che presentano dei deficit motori, al fine di migliorare l’integrazione scolastica e lo sviluppo
delle abilità relazionali e manuali.
Gli alunni sono coinvolti in esperienze di pittura su vetro, manipolazione su tessuti, e
produzione di oggetti concreti.

86 di 128
Progetto “ Laboratorio per le attività musicali”
Il progetto è rivolto a tutti gli alunni diversamente abili che seguono un percorso
personalizzato; ne possono usufruire anche i ragazzi che perseguono gli obiettivi minimi e
che presentano dei deficit motori, al fine di migliorare l’integrazione scolastica e lo sviluppo
delle abilità relazionali e operative. La socializzazione attraverso la musica esercita, infatti,
una profonda influenza nell’esperienza di relazione anche grazie al fatto che la musica quale
linguaggio universale, permette di comunicare anche in un contesto non verbale.

Progetto “Sa Die de sa Sardigna”
Il progetto è frutto di una collaborazione, ormai triennale, tra l’Istituto Tecnico Luigi
Oggiano, la Compagnia Teatrale To Kaos e il Comune di Siniscola. Come avviene ormai da
tre anni, scuola, comune e compagnia teatrale in occasione de “Sa Die” danno luogo a tre
giornate intense per le comunità di Siniscola.
Progetto : “Sfida tra giovani lettori”
Il concorso “Sfida tra giovani lettori”, edizione speciale, è rivolto a ogni singolo alunno
dell’ITCG L. Oggiano. Esso verte su domande/quiz riferite a 3 libri che devono essere letti dai
ragazzi entro tempi definiti. A parità di risposte esatte, vince chi,durante la prova, consegna
prima. Gli alunni, primo, secondo e terzo classificato, ricevono in premio un buono per
acquistare libri o materiale di cancelleria.
87 di 128
Progetto : “Veicolare la lingua sarda in orario curriculare” (insegnare una disciplina in
limba)
Il progetto Lingua sarda, attivato ai sensi della L.R.N° 3/2009 (“Sperimentazione nelle scuole
di ogni ordine e grado dell’insegnamento e dell’utilizzo veicolare della lingua sarda in orario
curricolare”) prevede l’insegnamento delle discipline giuridico – economiche con
l’intervento di un esperto, utilizzando la lingua sarda con il metodo didattico Clil.

 Progetto : “Pane, Olio, Vino… e altro”.
Il progetto prevede la realizzazione di tre eventi a cura del corso Enogastronomico:
-MOSTRA DEL PANE TIPICO DELLA SARDEGNA
-CONVEGNO- SPETTACOLO “STORIA DELL’ALIMENTAZIONE IN SARDEGNA-dall’età antica all’età moderna
-EVENTO PRANZO “A TAVOLA”
 Progetto : “Comenius”.
Il progetto Comenius ha tra i propri obiettivi quelli di sviluppare, tra i giovani e il personale
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docente, la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del
suo valore; aiutare i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie ai fini dello
sviluppo personale, della successiva occupazione, e della cittadinanza europea attiva. Il
comenius prevede una molteplicità di azioni, il nostro istituto per l’anno scolastico 2013/14 ha
in corso un partnerariato scolastico multilaterale con una scuola francese, una polacca e una
tedesca. Lo scopo di tale azione è quella di incrementare la dimensione europea
dell’istruzione promuovendo la cooperazione transnazionale tra scuole.
 Progetto : “Volontariato”.
Il progetto sarà realizzato in diversi momenti : NOVEMBRE 2013 Incontro con un
rappresentante del Centro Servizi di Volontariato Sardegna; DICEMBRE 2013 Un giorno di
festa per gli anziani dell’ospizio di Siniscola; MARZO 2014 Visita a Cagliari presso strutture
che accolgono ragazzi autistici.
Obiettivi del progetto sono: stimolare la formazione di una coscienza civile; promuovere il
volontariato tra i giovani; sviluppare la cultura della solidarietà.
DESTINATARI: circa 50 alunni delle classi terza e quarta.
 Progetto : “Attività Alternativa all’ora di religione”.
Il progetto, reperite le risorse finanziarie necessarie, prevede l’offerta di attività alternative
all’ora di religione, come: recupero e/o approfondimento di conoscenze e competenze legate
ai piani di studio dei corsi attivati nell’Istituto.
 Progetto : “Imparare a Progettare strumenti per insegnare, valutare e certificare le competenze:
alla ricerca di “Esperienze autentiche” tra Nuovi Tecnici e Nuovi Professionali.
Nuovo progetto di formazione del personale, sulla progettazione e sulla valutazione delle
competenze. Con il progetto si intende approfondire il tema delle “competenze
professionali” orientando il Consiglio di Classe alla corresponsabilità educativa nella
progettazione di U.D.A., che tramite l’osservazione di “Fenomeni” e con l’aiuto delle
“Tecnologie” settoriali porti ad una progettualità interdisciplinare dalle caratteristiche
innovative.
SCAMBI INTERNAZIONALI DI STUDENTI
Intercultura è un ente morale riconosciuto con DPR n. 578/85, posto sotto la tutela del
Ministero degli Affari Esteri. Ha status di ONLUS, Organizzazione non lucrativa di utilità
sociale, iscritta al registro delle associazioni di volontariato del Lazio: è infatti gestita e
amministrata da migliaia di volontari, che hanno scelto di operare nel settore educativo e
scolastico, per sensibilizzarlo alla dimensione internazionale.
Intercultura promuove e organizza scambi ed esperienze interculturali, inviando ogni anno
circa 1600 ragazzi delle scuole secondarie a vivere e studiare all’estero ed accogliendo nel
nostro paese altrettanti giovani di ogni nazione che scelgono di arricchirsi culturalmente
trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole. Inoltre Intercultura

89 di 128
organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Presidi,
insegnanti, volontari della propria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Tutto questo
per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a
comprendersi e a collaborare in modo costruttivo.
Il metodo utilizzato da Intercultura è quello di far vivere un'esperienza personale di
educazione alla mondialità, più o meno estesa nel tempo (da un mese ad un anno) e guidata
dai volontari dell’Associazione; essa si svolge a contatto di una cultura diversa, è preceduta
da un periodo di preparazione teorica (conoscenza della propria cultura e relativi pregiudizi e
dinamiche interpersonali) e seguita da un periodo di valutazione e applicazione al proprio
ambiente. I partecipanti agli scambi sono soprattutto giovani tra i 15 e i 18 anni (ritenuti
sufficientemente maturi per affrontare l'esperienza in modo non superficiale, ma non ancora
coinvolti in scelte di vita definitive); per accoglierli in un'altra cultura sono state privilegiate le
famiglie e le scuole, riconoscendo il loro ruolo di trasmettitori primari di cultura nella società.
Assieme alle famiglie, alla scuola, Intercultura elabora programmi di studio all'estero:
imparare le lingue, ma per entrare nel vivo di culture diverse; studia la collocazione nella
famiglia ospitante e nella scuola pubblica; prepara a vivere con animo aperto l'esperienza che
si farà; affianca lo studente, al ritorno, nel recuperare il passo con la famiglia, gli amici, la
scuola di origine.
Per un giovane è un’esperienza unica, che mette alla prova le risorse cognitive, affettive e
relazionali, che ri-configura valori, identità, comportamenti e apprendimenti. Imparare a
leggere e ad utilizzare altri codici, saper riconoscere regole e principi diversi, e a orientarsi
fuori dal proprio ambiente umano e sociale utilizzando “le mappe” di una cultura altra, non è
affatto semplice, esige un impegno che va molto oltre quello richiesto dalla frequenza di un
anno di studio normale: al centro di un’esperienza di questo tipo c’è lo sviluppo di
competenze interculturali, ma occorre mettere in evidenza che sono in gioco anche altri
apprendimenti: tutti quelli richiesti dall’Europa della conoscenza.
Il nostro Istituto riconosce il valore dell’esperienza di studio all’estero e, attraverso i Consigli
di Classe, acquisisce, riconosce e valorizza i risultati degli studi compiuti dagli studenti. I
Consigli di Classe provvedono a reinserire gli studenti nella classe indicando le eventuali
integrazioni nei programmi di alcune materie, non trattate all’estero.
Diverse sono le esperienze di Intercultura nella nostra scuola: ricordiamo un anno in America
di Barbara (classe 4 AP), un anno in Finlandia di Lorenza (classe 4 AP) e quest’anno
l’esperienza di un anno scolastico in Malesia di Emanuele( 4 A Geometri) . Altri studenti
stanno sostenendo quest’anno delle prove di selezione che intendono valutare l’idoneità del
giovane a partecipare ad un programma interculturale, in una famiglia, una scuola e una
comunità sociale di un altro paese. La selezione serve inoltre per acquisire gli elementi di
valutazione per l’assegnazione dei posti e delle borse di studio disponibili.
Tutte le informazioni utili per la partecipazione a questo progetto si possono trovare sul sito
http://www.intercultura.it.
Oltre a Intercultura, altre associazioni propongono un simile progetto di ospitalità culturale;
una ricerca sul web darà la possibilità di scegliere quella più idonea alle proprie esigenze.
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11.2 Progetti realizzati nei precedenti anni scolastici
Progetto Certificazioni Linguistiche
Progetto Clil: nel nostro istituto sono presenti
diversi docenti formati per operare una
formazione con la metodologia clil; nei precedenti
anni scolatici sono stati attivati diversi corsi Clil
finanziati dalla Regione Sardegna con il progetto
“Sardegna speaks English”. Con la riforma della
scuola è previsto l’insegnamento in una materia
in inglese con metodologia Clil nelle classi quinte.
Progetto Comenius:
Il progetto Comenius ha tra i propri obiettivi quelli di
sviluppare, tra i giovani e il personale docente, la
conoscenza e la comprensione della diversità culturale
e linguistica europea e del suo valore; aiutare i
giovani ad acquisire le competenze di base necessarie ai
fini
dello sviluppo personale, della successiva occupazione, e
della cittadinanza europea attiva. Il comenius prevede una
molteplicità di azioni, il nostro istituto per l’anno
scolastico 2011-12 ha in corso un partnerariato scolastico
multilaterale. Lo scopo di tale azione è quella di
incrementare la dimensione europea dell’istruzione
promuovendo la cooperazione transnazionale tra scuole.
Il
titolo: “European (Hi)stories. Recent European history as reflected in stories told by three
generations”.
Gli studenti e le studentesse coinvolte hanno raccolto e tradotto una 15ina di STORIE
EUROPEE di tre generazioni, la propria generazione, quella dei loro genitori e quella dei loro
nonni. Queste storie sono diventate una pubblicazione internazionale in 4 lingue: italiano,
inglese,
tedesco
e
lettone. Le storie raccolte
parlano di situazioni che
ogni giorno coinvolgono
“Europei”!!!
Un
siniscolese in Germania,
un lodieno in Lettonia,
un
torpeino
in
Abruzzo………….. ma
anche uno scozzese a
Posada, un greco a Budoni, un gruppo di baroniesi in Spagna, Portogallo o Francia. Tra le
storie raccolte alcune sono tristi, altre o allegre, ironiche o paradossali storie di tutti i giorni o
storie di una vita.

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Dal 4 maggio all’8 maggio 2011 quattordici
studentesse del nostro istituto hanno visitato il
Ginnasio di Jekabpils in Lettonia dove hanno
prodotto materiali pittorici dei testi raccolti
per realizzare un primo opuscolo di STORIE
EUROPEE. Dal 9 al 14 ottobre 2011 studenti e
docenti delle 4 scuole si sono riuniti a Siniscola
dove il nostro Istituto ha provveduto ad
ospitare presso le famiglie dei nostri studenti i
partner stranieri che hanno così potuto
conoscere le bellezze e le prelibatezze del nostro territorio. In tale occasione il nostro istituto
ha organizzato uno Workshop teatrale gestito da esperti di teatro per fornire competenze di
basi. Tale Workshop, condotto da Pierangela Calzone e Oreste Braghieri è stato di grande
successo, ha coinvolto 50 discenti tra docenti e studenti delle 4 scuole ed in soli 3 giorni ha
portato alla realizzazione di un breve saggio finale. Da gennaio 2012 è partito un laboratorio
teatrale per la trasposizione di alcune delle Storie Europee in teatro. Dal 24 al 29 marzo 2012
dieci nostri studenti parteciperanno al Munich School Theatre Festival 2012 con una parte che
parla di emigrazione prendendo spunto da una storia raccolta dai nostri studenti dalle parole
di una intervista effettuata dal giornalista de La Nuova Sardegna, Luciano Piras. Il racconto si
intitola “Lodè, la mia piccola Giordania” e narra la storia di Khalil Al-Masadeh. Dall’1 al 5
maggio 2012 la nostra scuola parteciperà al saggio finale a Giulianova in Abruzzo dove
diverse STORIE EUROPEE verranno drammatizzate.
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Progetto Sardegna speaks English “Stage linguistico all’estero” a Brighton, UK
Nel mese di Ottobre 2012, dodici
studenti del nostro istituto hanno
effettuato uno stage della durata di
due settimane presso l’Interactive
English
Language
School
di
Brighton&Hove
nel
sud
dell’inghilterra,
soggiornando
presso
famiglie locali.
Durante le due settimane
oltrachè frequentare il
corso di lingua hanno
effettuato
escursioni
presso la cattedrale di
Salisbury, Bath e Stonehendge ed
hanno
partecipato
ad
attività
organizzate, ottenendo un attestato di
frequenza.
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Progetto: Laboratorio storico teatrale in lingua sarda
Il progetto Laboratorio storico teatrale in lingua sarda è stato strettamente collegato, per
progettazione, tematiche, obiettivi e periodo di realizzazione al progetto “Cantiere storico
teatrale” della Compagnia teatrale To Kaos di Siniscola , al progetto “Bernardino Puliga nelle
incursioni saracene e i moti resistenziali del 1906” del Comune di Siniscola. Centrato sulla
figura di Bernardino Puliga e i recenti processi di immigrazione. Sono state approfondite le
vicende storiche che a Siniscola hanno visto come protagonista la figura di Bernardino Puliga,
eroe locale nominato
cavaliere in seguito alla
sua
coraggiosa
resistenza
alle
incursioni saracene; il
tema delle “incursioni
saracene”
solleciterà
riflessioni attorno al
rapporto
della
popolazione
di
quest’area
geografica
(Baronia) con il mare e
con i “nuovi viaggiatori” che lo solcano, avvicinandoci così ad una analisi dell’immigrazione
presente nel territorio. Si è passati poi “Dal testo alla scena”, si è preparato e realizzato un
esito finale di laboratorio e dunque uno spettacolo teatrale aperto a tutta la comunità e al
territorio, nel mese di ottobre presso S. Lucia di Siniscola.
Progetto: Contende sa die
Il progetto, frutto di una collaborazione tra l’ Istituto
Tecnico Luigi Oggiano, la Compagnia Teatrale To Kaos e il
Comune di Siniscola vuole realizzare un Laboratorio
Storico articolato in tre fasi specifiche: 1) Studio collettivo,
con la guida dell’esperto di Storia della Sardegna, delle
vicende storiche legate al XVIII secolo che condurranno alla
cacciata del Vicerè e dei funzionari piemontesi, con alcuni
riferimenti alla realtà del territorio – Baronia, in particolare;
2) Laboratorio delle Relazioni: gli studenti prepareranno un
loro percorso storico, relativo al tema in oggetto, da
presentare al pubblico in occasione di un Convegno-Spettacolo che si terrà nell’Aula Magna
dell’Istituto Oggiano; 3) Terza fase. Il Convegno-Spettacolo aperto al territorio: gli studenti
presenteranno relazioni con Power Point alternate da performance musicali realizzate da
professionisti sardi ispirate alla tradizione musicale della Sardegna. Si intende perseguire i
seguenti obiettivi culturali: recupero della memoria storica attraverso lo studio di materiali
prodotti dalla storiografia sarda; conoscenza e comprensione della “Questione sarda”;
conoscenza e comprensione della “Primavera araba”; uso parziale della lingua sarda sia nella
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fase preparatoria – Laboratorio storico – che nella presentazione al pubblico. Tra gli obiettivi
educativi e cognitivi: ricerca del benessere, inteso come equilibrio nelle relazioni umane;
rispetto di sé, attraverso un percorso di gratificazione e autostima; rispetto dell’altro,
attraverso una prassi basata sul lavoro di gruppo; sviluppo di competenze comunicative.
Destinatari del laboratorio sono gli allievi delle classi terze e quarte per un massimo di
quindici - venti unità. Periodo di realizzazione. Il laboratorio potrà realizzarsi tra febbraio –
aprile 2012. Il Convegno-Spettacolo si terrà il 27 aprile 2012.
Progetto Biodiversità
In collaborazione con il Ceas di Santa Lucia alcuni studenti del corso Iter hanno effettuato una
serie di escursioni e visite guidate ad aziende. Gli studenti hanno potuto conoscere le
biodiversità che caratterizzano il nostro territorio. Il progetto ha portato alla realizzazione e
pubblicazione della di una guida turistica di Siniscola.
Progetto Olimpiadi di Matematica:
Il Progetto Olimpiadi della Matematica organizza, a livello nazionale, gare di matematica per
le Scuole Superiori; le gare hanno la loro conclusione con la partecipazione della squadra
italiana alle Olimpiadi Internazionali di Matematica. Il Progetto Olimpiadi opera in base a
una convenzione fra il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e l'Unione
Matematica Italiana, e si avvale della collaborazione della Scuola Normale Superiore di Pisa.
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Progetto Sardegna Sostenibile
Progetto inerente la divulgazione sulla sostenibilità in Sardegna: energia,rete ecologica, rifiuti
e risorse idriche. Gli alunni coinvolti hanno partecipato al concorso per la realizzazione di
uno spot sul tema: cittadini e pubblica amministrazione per la sostenibilità ambientale della
Sardegna.
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Progetto Albo D’Oro
Tutti gli alunni che hanno riportato nello scrutinio finale una media pari ad o superiore ad
8/10 verranno premiati durante un’apposita cerimonia.
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 Progetto Reading
Ha come scopo la promozione della lettura e la divulgazione del libro, avvicinando i giovani
alla lettura di opere letterarie contemporanee. Verrà invitato l’autore a presentare la propria
opera pubblicata e preventivamente
diffusa tra gli allievi. Il reading è aperto
al pubblico esterno.
 Progetto: Attività Sportive, pallavolo
maschile e femminile, calcio, attività
di atletica leggera
Il progetto ormai è consolidato nella vita
dell’Istituto; i docenti della disciplina
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promuovono la partecipazione degli alunni, curandone il gioco di squadra, il rispetto dei
ruoli, l’acquisizione dei fondamentali della disciplina e l’agonismo, fortificando in ciascun
alunno l’appartenenza alla propria classe ed il sentimento di confronto con gli altri.
 Progetto Scuola Verde
il progetto con finalità atte ad avvicinare gli alunni ai temi ambientali, vedendoli diretti
protagonisti, attraverso la realizzazione presso il nostro Istituto di un prato verde e della
raccolta differenziate dei rifiuti prodotti dalla scuola stessa.
Juvenes Translatores - Concorso di traduzione per le scuole
Concorso per le scuole europee mirato ad offrire ai giovani un'esperienza diretta di cosa
significa essere un traduttore professionista. Il numero di scuole sorteggiate da ciascun Stato
membro è pari al numero di voti a cui ha diritto lo Stato membro nel Consiglio dell'Unione
Europea (per l’Italia 27). Il nostro Istituto è una di queste scuole.
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 Progetto Patentino per Ciclomotori
L’Istituto aderisce al progetto nazionale di educazione stradale e di rilascio ai minori del
patentino di guida per i motocicli, nella convinzione che educare al rispetto delle regole
rappresenti, per una comunità scolastica, un atto doveroso e responsabile. Il raggiungimento
dell’obiettivo dell’educazione e della certificazione abilitante è l’agognata aspettativa di
riduzione dei sinistri e degli effetti che essi producono sui giovani.
 Progetto SCUOLE APERTE
Riguarda una serie di proposte che coinvolgono gli studenti del nostro e di altri Istituti, i
genitori e più in generale chiunque abbia interesse a proporre o ad impegnarsi in iniziative
culturali, sportive e ambientali. La linea guida è la partecipazione attiva di questi soggetti, che
possono così usufruire di spazi e progettualità dell’Istituto. Sono stati presentati progetti che
riguardano l’archeologia del territorio, discipline sportive, laboratorio musicale di
produzione e ascolto.
 Progetto INAIL Sicurezza nei posti di lavoro
Il progetto è destinato agli alunni del corso geometri per acquisire le competenze necessarie
in ambito di sicurezza nei luoghi di lavoro del settore edile.
 Progetto alternanza scuola - lavoro
Il progetto propone di realizzare una serie di attività integrative e motivanti sperimentando
dinamiche di partecipazione attiva e di ricerca di nuove strategie volte a migliorare
l’apprendimento tramite l’interazione con il mondo del lavoro. La conoscenza dell’ambito
lavorativo e dei processi sequenziali necessari a svolgere un’attività permetterà agli alunni di
verificare concretamente le conoscenze scolastiche acquisite, arricchendo quindi gli
apprendimenti curricolari.
 Progetto Dispersione Scolastica
L’intervento è rivolto ad un gruppo di studenti del triennio che abbiano dimostrato interesse
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verso il mondo del lavoro e dell’ambiente. Il progetto prevede un periodo di apprendistato
presso gli Uffici Comunali e degli enti privati presso i vari uffici: manutenzioni, urbanistico e
lavori pubblici, recupero ambientale. In particolare, il progetto si fa carico delle esigenze di
collegamento delle conoscenze teoriche acquisite durante il corso di studi, con i risvolti
pratici dell’attività lavorativa. Tra le finalità, si propone di crere/accrescere la motivazione
allo studio negli allievi che non trovano adeguati stimoli nell’attività curricolare mentre tra gli
obbiettivi formativi specifici e trasversali si propone di far acquisire la capacità di
interfacciarsi con gli enti territoriali preposti alla gestione e al controllo del territorio. Qualora
si creino le condizioni, il progetto verrà riproposto anche per l’anno 2012-2013.
 Progetto Clil
I corsi Clil hanno interessato le classi terza e quarta turistica nell’insegnamento di una
disciplina in lingua inglese. Le discipline coinvolte sono state storia dell’arte ed esercitazioni
turistiche.
 “Laboratorio
di
ceramica/decupage”(
progetto
per gli alunni diversamente abili),
manipolazione
dell’argilla
e
sperimentazione
di
diverse
tecniche di lavorazione, dal
decupage alla pittura del vetro.
 “Progetto CAMBRIDGE” Letture
di inglese, per arricchire le
conoscenze
culturali
e
le
competenze espressive nell’area
delle lingue .
 Sperimentazione BROCCA ad indirizzo economico-aziendale (attività interdisciplinari)
 “Orientiamoci a scuola” (contro la dispersione scolastica);
 Alternanza scuola-lavoro (migliorare l’apprendimento tramite l’interazione con il mondo
del lavoro per i ragazzi diversamente abili);
 “Formazione continua per gli adulti” (sostegno e sviluppo delle aree depresse);
 “Ambienti tecnologici per l’innovazione” (centro analisi territoriale finalizzata
all’occupazione, alla ricerca e allo sviluppo);
 “Nuovi strumenti per l’autonomia scolastica” (gestione informatizzata dei rapporti
scuola-famiglia).
 “La lingua e la cultura sarda nel quadro di un’educazione multilingue e multiculturale”
(valorizzazione della lingua e della cultura sarda).
 “Educazione ambientale”;
 “Educazione fisica e sportiva”;
 PON 01.02.2004: Il geometra nell’Ufficio Tecnico Comunale;
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PON 01.02.2004: Operatore turistico;
PON 01.02.2004: Interventi formazione professionale aree depresse;
Ausili didattici per alunni diversamente abili;
Alunni diversamente abili;
Educazione alla salute;
Ambiente;
Dispersione II annualità; Dispersione III annualità;
Chitarra;
Nuova procedura DOCFA;
Giornale "Betze Ira";
Sportello Help;
Il quotidiano in classe;
Raccordo tra il mondo della formazione e il lavoro (tirocinio aziendale);
Formazione e aggiornamento docenti;
Lingua e cultura sarda (prosecuzione 2000/01 art. 17 e 20);
Iniziative complementari e integrative;
Ballo, canto e musiche tradizionali (progetto provinciale);
Reportage (progetto provinciale);
Approfondimento didattico culturale - ballo sardo;
Attività educazione per gli adulti (SIRIO);
Coro polifonico;
Orione;
Andalas de Imparu.
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12. ALLEGATI
Allegato A: Regolamento d’Istituto
TITOLO I : DIRITTI E DOVERI
DIRITTI
Art.1
L’Istituto “Luigi Oggiano” è una Comunità scolastica
orientata allo studente, indirizzata al dialogo ed ispirata ai
principi della democrazia e della solidarietà, della legalità.
La comunità Scolastica fonda l’azione educativa sulla relazione
prioritaria studente/famiglia-scuola.
Art.2
L’Istituto garantisce a ciascuno studente una
formazione culturale e professionale di qualità, nel rispetto e
nella valorizzazione degli orientamenti personali e delle identità
culturale e religiosa di ciascuno.
Il diritto all’apprendimento è garantito a ciascuno studente
anche
attraverso
percorsi
individualizzati
(recupero,
approfondimento) tesi a promuoverne il successo formativo.
Art.3
Sin dall’inizio del curriculum lo studente è inserito in
un percorso di orientamento, teso a consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di responsabilità, capacità
di scelta, tra i diversi indirizzi dell’Istituto o tra le proposte di formazione presenti sul territorio. Alla fine del
curriculum lo studente anche attraverso esperienze di alternanza scuola – lavoro avrà la possibilità di accostare
problematiche relative all’inserimento nel mondo del lavoro; verrà inoltre informato sui percorsi universitari,
sulle occasioni di formazione, legate al territorio per poter operare scelte consapevoli.
Art.4
La valutazione è trasparente e tempestiva: lo studente conosce i criteri di valutazione e i conseguenti
livelli delle prove individuali: orali, scritte e pratiche e dei crediti formativi.
Le valutazioni, orali e scritte, di interperiodo, quadrimestrali, di scrutinio finale, hanno carattere personale.
Art.5
Ogni dato psicofisico e situazione familiare, riferiti allo studente e significativi nell’attività formativa,
sono rilevati in ambiente scolastico con garanzia di massima riservatezza e professionalità, ai sensi della L
31/12/96 N 675.
Art.6
Gli studenti hanno diritto alla partecipazione democratica attraverso la rappresentanza paritetica alle
commissioni di lavoro, presenti nella scuola, sugli argomenti che li riguardano. Gli studenti intervengono in
ogni fase della elaborazione e della decisione. Tutti i risultati di lavoro elaborati dalle commissioni su argomenti
che riguardano la componente studentesca ottenuti senza la prevista partecipazione degli studenti sono da
considerarsi in contrasto con le normative presenti nel Regolamento.
Art.7
Per essere facilitato nella partecipazione, lo studente ha il diritto di conoscere normative e procedure
che si consolidano nell’attività scolastica in cui è coinvolto quotidianamente.
Ogni studente all’atto dell’iscrizione riceve lo schema del Piano dell’offerta formativa e il Regolamento
d’Istituto.
Art.8
Gli studenti nel quadro del Piano dell’Offerta Formativa propongono attività aggiuntive in sintonia con i loro
interessi. Il Comitato Studentesco di cui alle leggi 133 e 567 esprime pareri sulle attività della scuola formulate nel Piano
dell’Offerta Formativa; a tal fine gli studenti, nelle loro assemblee formulano valutazioni e proposte, che verranno
comunicate alla Commissione paritetica incaricata della predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa.
Art.9
In relazione al presente regolamento di Istituto, svolge funzione interpretativa e, se necessario,
propositiva l’Organo di Garanzia previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti.
Art.10
Il Dirigente Scolastico, sentiti il Presidente del Consiglio d’Istituto e il Presidente dell’organo di
garanzia, può sospendere l’efficacia del regolamento d’Istituto per motivi d’urgenza e necessità, per un periodo
di tempo non superiore a trenta giorni, dando prescrizioni alternative con circolare.
Art.11
Il regolamento d’ Istituto, oltre ad essere pubblicate nelle forme degli atti del Consiglio d’Istituto, viene
consegnato agli studenti all’atto della prima iscrizione.
La necessità di idonea informazione può essere assolta anche mediante pubblicazione sul sito dell’Istituto.
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DOVERI
Art.12
Gli Studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d’Istituto, dei Docenti, del Personale della
scuola, dei compagni, e di tutti coloro che svolgano attività all'interno dell'Istituto, lo stesso rispetto anche
formale che richiedono per se stessi. Ognuno ha il dovere di un comportamento rispettoso, corretto e diligente.
La disciplina e' affidata all'autocontrollo degli studenti e alla responsabile vigilanza dei Docenti, del Personale
non docente e del Preside.
Art.13
L’Istituto è aperto agli studenti dalle ore 08,00 alle ore 14,00; per usufruire delle strutture dell’istituto in
orario extrascolastico ed in periodi di pausa dell’attività didattica ci si attiene al regolamento della legge
Art.14
A norma delle vigenti disposizioni di legge, non è consentito fumare all’interno dell’Istituto, pertanto
ai trasgressori saranno applicate le sanzioni di legge. I telefoni cellulari vanno mantenuti spenti durante lo
svolgimento delle attività didattiche in tutto l’Istituto.
Tutte le componenti della scuola sono tenute al rispetto di queste norme.
Art.15
Nel periodo intercorrente tra il termine delle lezioni mattutine e l'inizio delle attività pomeridiane, non
essendo possibile organizzare alcuna vigilanza, gli Studenti dovranno autonomamente dimostrare la propria
maturità personale.
Art.16
E' preciso dovere civico rispettare gli ambienti, gli arredi, il materiale didattico e bibliografico e gli
spazi verdi esterni, che sono beni dell’intera comunità scolastica.
Art.17
Di eventuali perdite o danneggiamenti sono chiamati a rispondere, salvo maggiori sanzioni penali,
coloro che li hanno provocati. Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili il risarcimento sarà
effettuato da tutti coloro che abbiano utilizzato i materiali e la struttura danneggiati.
Art.18
L'Istituto non risponde di beni, preziosi, oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati, pur
cercando di evitare il più possibile fatti incresciosi di furti, mediante la vigilanza del personale non docente.
Pertanto tutte le componenti scolastiche sono invitate a non lasciare incustoditi oggetti personali.
Art.19
Gli studenti, che non intendono presenziare all'assemblea studentesca, non possono allontanarsi dalla
scuola, ma debbono restare in aula per effettuare, con i docenti in servizio, attività di recupero e/o
approfondimento. Gli studenti, che partecipano all'assemblea, vi rimangono fino allo scioglimento della stessa.
Art.20. Gli studenti possono affiggere comunicazioni negli spazi loro assegnati, e ne sono responsabili. Le
comunicazioni anonime verranno rimosse.
Art.21
Per le sanzioni relative a comportamenti scorretti si rimanda al Regolamento Disciplinare (Titolo II). Si
rinvia all’Organo di Garanzia la conciliazione delle conflittualità in merito all’attuazione e all’interpretazione dei
principi dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.
Art.22
La frequenza regolare alle lezioni e alle esercitazioni è obbligatoria.
Art.23
Ogni studente deve trovarsi in aula al proprio posto al suono della campanella delle ore 8.10.. Alle ore
8.15 deve avere inizio la lezione. L’accesso è possibile all'inizio della seconda ora di lezione, previa
autorizzazione della Dirigenza. L'entrata all'inizio della terza ora di lezione può essere consentita solo in casi
eccezionali, previa presentazione di idonea motivazione.
Art. 24 E' possibile autorizzare permessi di uscita anticipata, di norma, non prima dell'inizio della quarta ora
di lezione. Le richieste vanno presentate per l'autorizzazione in V.Presidenza all'inizio delle lezioni. Se l'uscita
anticipata è dovuta ad un malore, lo studente è tenuto a dare avviso della situazione al docente interessato.
Art. 25 Nel corso della lezione lo studente può lasciare l'aula solo per motivi eccezionali e comunque per breve
tempo con il permesso preventivo dell’insegnante responsabile. Lo studente non può sostare nei bagni, nei
corridoi e negli atri durante le lezioni.
Art. 26 Lo studente, che per qualsiasi motivo, è stato assente dalle lezioni, ha l'obbligo di giustificare,
dichiarandone il motivo prima di essere riammesso in classe. Le giustificazioni si effettuano esclusivamente
mediante l'apposito libretto personale. La giustificazione deve essere firmata da un genitore se lo studente non
ha compiuto gli anni 18.
Art. 27 Ogni assenza per malattia di durata superiore a cinque giorni deve essere accompagnata da regolare
certificato medico, attestante la possibilità della riammissione a scuola.
Art. 28 La giustificazione deve essere presentata all'insegnante della prima ora di lezione. Qualora, per casi
eccezionali, lo studente ne fosse sprovvisto sarà ammesso in tale giorno con riserva, fermo restante l’obbligo di
presentare la giustificazione entro e non oltre il giorno successivo, pena la non ammissione o ulteriore
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ammissione con riserva con provvedimento della dirigenza.
Art. 29 Il Preside o un suo delegato ha facoltà di richiedere agli interessati o ai loro genitori ulteriori
chiarimenti e di considerare eventualmente non giustificata l'assenza.
Art.30
Le assenze ingiustificate, le assenze e i ritardi e le uscite numerose e/o metodiche costituiscono
mancanza disciplinare di cui il Consiglio di classe deve tenere conto nell'attribuzione del voto di condotta. Il
Preside segnala alle famiglie periodicamente i casi di numerose assenze o di dubbia giustificazione, anche su
richiesta del Coordinatore dei Consigli di classe.
Art.31
In caso di sciopero o di assemblea sindacale del personale docente ed ATA la scuola declina ogni
responsabilità civile e penale qualora gli studenti vengano mandati a casa prima del termine delle lezioni per
impossibilità di assicurare almeno la vigilanza.
Alle famiglie verrà dato preavviso dello sciopero con almeno un giorno di anticipo tramite comunicazione
attraverso i propri figli.
Art.32
Nessuno studente è autorizzato a lasciare l’Istituto anticipatamente, ad eccezione degli studenti
maggiorenni, previa specifica formale richiesta scritta recante una motivazione ritenuta valida, e degli studenti
minorenni per i quali i genitori presentano una formale richiesta di autorizzazione a lasciare l’istituto e
prelevano direttamente i propri figli.
TITOLO II : REGOLAMENTO DISCIPLINARE
Art.33 (Mancanze disciplinari) Gli studenti sono tenuti ad avere un comportamento corretto verso tutti i soggetti
che operano nella scuola, nel rispetto delle persone e delle cose: debbono inoltre osservare i regolamenti
dell’istituto, la cui violazione è sanzionata secondo le norme del presente regolamento.
Costituiranno comunque mancanze disciplinari i comportamenti che promuovano od operino discriminazioni
per motivi riguardanti convinzioni religiose, morali e politiche, estrazione sociale, stato di salute, razza e sesso.
Saranno considerati particolarmente gravi gli episodi che comportino violenza fisica o psicologica nei confronti
delle persone, indipendentemente dai profili di responsabilità civile o penale che eventualmente ne conseguano.
Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, comportandosi
in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola: è pertanto loro dovere osservare le disposizioni
organizzative e di sicurezza in vigore nell’istituto. Gli studenti sono tenuti ad un abbigliamento e ad un
linguaggio adeguati all’ambiente scolastico.
Art.34 (Responsabilità disciplinare). La responsabilità disciplinare è personale: le sanzioni disciplinari non
influiscono sulla valutazione di profitto.
Ogni studente può essere richiamato oralmente ai doveri di correttezza e rispetto da parte di un qualsiasi adulto
in attività di servizio presso l'Istituto. La segnalazione di comportamenti contrari ai regolamenti d’istituto può
provenire da tutte le componenti della comunità scolastica, e dagli adulti che svolgano attività a qualsiasi titolo
all’interno dell’istituto.
Art.35 ( Infrazioni disciplinari e sanzioni)
1. Costituiscono mancanze disciplinari le infrazioni dei doveri degli studenti riportati nella tabella, che si
possono verificare durante il normale orario delle lezioni, nel corso dei trasferimenti da e verso
l'Istituto con i mezzi di trasporto pubblico e durante qualsiasi attività connessa con la vita scolastica
(viaggi di istruzione, attività integrative ecc.).
2. Per tali comportamenti sono previsti appositi provvedimenti disciplinari commisurati alla gravità
dell'infrazione, all'entità del danno provocato e alla recidività. La relazione tra mancanze disciplinari
e corrispondenti sanzioni è stabilita dalla tabella allegata al presente regolamento di cui è parte integrante.
3. Il personale docente, ma anche non docente, in quanto parte della comunità scolastica, è tenuto a
segnalare i comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari.
4. I provvedimenti, che saranno presi con tempestività al fine di non sminuire il valore educativo degli
stessi, sono:
- rimprovero verbale privato o in classe,
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- richiamo scritto sul libretto personale,
- richiamo scritto sul registro di classe,
- sospensione temporanea dalle lezioni, fino a 6 giorni, con obbligo di presenza a scuola,
- allontanamento dalla comunità scolastica per periodi non superiori a quindici giorni,
- allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori ai 15 giorni,
- allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell'anno scolastico,
- esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di
studi.
5. Il richiamo verbale e l'ammonizione scritta sono inflitti dal docente o dal dirigente scolastico in caso
di violazioni lievi. Chi ha la potestà di disporre il provvedimento può chiedere la convocazione dei
genitori.
6. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano la sospensione dalle lezioni o l'allontanamento da
scuola per periodi non superiori a quindici giorni sono adottati dal Consiglio di Classe in caso di
mancanze gravi o di reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente. Qualora
nello stesso fatto siano coinvolti allievi appartenenti a più classi, i consigli delle classi interessati si
riuniranno in seduta comune.
7. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano l'allontanamento da scuola per periodi superiori a
quindici giorni sono adottati dal Consiglio di Istituto, in caso di mancanze di particolare gravità o di
reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente. La durata dell'allontanamento
è commisurata alla gravità dell'infrazione ovvero al generarsi e al permanere di una situazione di
pericolo.
8. Le sanzioni che comportano l'allontanamento dall'Istituto fino al termine delle lezioni e quelle che
implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'Esame di Stato conclusivo del
corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto quando siano stati commessi reati che violano
la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone.
9. La sanzione dell'allontanamento dall'Istituto fino al termine dell'anno scolastico è disposta nei casi
di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una gravità tale da ingenerare un
elevato allarme sociale, ove non siano applicabili interventi per un reinserimento responsabile e
tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione effettiva dello stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno,
ad altra scuola.
10. Le sanzioni per le infrazioni disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla
Commissione di Esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
11. Poiché i provvedimenti disciplinari hanno uno scopo educativo e di riparazione del danno provocato, in tutti i casi in cui sia possibile ed opportuno, la sanzione sarà accompagnata (o convertita)
dall'esecuzione di attività rivolte a ripristinare ciò che è stato alterato, a ristabilire le condizioni di civica convivenza quali si convengono ad una comunità scolastica. Si provvederà dunque
all'attuazione di attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica (ad es. attività di volontariato nell'ambito della comunità scolastica quali attività di segreteria,
di biblioteca, di pulizia dei locali ecc.) o a favore di Istituzioni operanti nel territorio di riferimento
dell'Istituto.
12. Nei periodi di allontanamento dalla comunità scolastica, deve essere previsto, per quanto possibile, un
rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nell'Istituto.
13. Ai sensi e per gli effetti della normativa vigente quando la violazione disciplinare può configurare
un'ipotesi di reato, il Dirigente Scolastico è tenuto alla presentazione di denuncia alle autorità
competenti.
14. Per comportamenti non previsti nella tabella o non esplicitamente indicati si procede per analogia.
15. Gli effetti dei provvedimenti disciplinari sono limitati all'anno scolastico. In caso di trasferimento in corso
d'anno dello studente ad altra scuola, la sanzione viene comunicata all'Istituto che lo accoglie.
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Art. 36 ( Procedimento sanzionatorio)
Il provvedimento disciplinare è irrogato in seguito ad una procedura che ha lo scopo di accertare i fatti e di
garantire condizioni di equità. In caso di infrazioni lievi:
il docente procede con il richiamo verbale, privato o in classe, o l'ammonizione scritta sul libretto
personale/diario o sul registro;
il Dirigente Scolastico, sentito lo studente ed eventualmente il Docente, può ammonire verbalmente o per iscritto
lo studente informando in merito i genitori o convocandoli presso l'Istituto.
In questo caso non viene data comunicazione preventiva di avvio del procedimento e la contestazione è
formulata contestualmente, oralmente, ed annotata sul registro di classe insieme alle eventuali giustificazioni
dell'allievo.
In caso di infrazioni più gravi o reiterate che comportano la sospensione dalle lezioni o l'allontanamento da
scuola:
il procedimento sanzionatorio prende avvio con la segnalazione della mancanza commessa da parte del docente,
anche se non si tratta di docente della classe. La segnalazione deve essere fatta con annotazione nel registro di
classe e/o con comunicazione al dirigente scolastico; deve essere indicato il nominativo dello studente e
riportata una descrizione sintetica e puntuale dell'accaduto.
il dirigente scolastico dà comunicazione di avvio del procedimento alla famiglia dello studente o allo studente
stesso, se maggiorenne, indicando gli addebiti contestati e la data di audizione dello studente. Ove vi siano
controinteressati, anche essi devono essere avvertiti dell'avvio del procedimento.
Il Dirigente scolastico, nel termine di quindici giorni dalla segnalazione, convoca il Consiglio di Classe, se questo
è l'organismo competente (devono essere presenti anche i rappresentanti di genitori e studenti), o invita il
Presidente del Consiglio di Istituto a convocare tale organo.
Lo studente è invitato alla riunione perché esponga le proprie ragioni. Lo studente ha facoltà di presentare
memorie e scritti difensivi.
Il Consiglio di classe o il Consiglio di Istituto, udito lo studente ed eventuali testimoni o altre persone interessate
e coinvolte, allontanato l'interessato provvede a discutere l'accaduto e irroga la sanzione a maggioranza dei
votanti.
Il verbale della riunione viene trasmesso al Dirigente Scolastico per la formale notifica del provvedimento
disciplinare all'interessato. In caso di allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine delle lezioni, a
verbale devono essere precisate le motivazioni per cui non si sono ritenuti esperibili altri interventi che
rendessero possibile il reinserimento nella comunità scolastica.
Art. 37 (Impugnazioni)
1. Avverso al provvedimento disciplinare è ammesso ricorso all'Organo di garanzia interno alla scuola entro
quindici giorni dal ricevimento della notifica del medesimo. Il ricorso dovrà essere indirizzato al Dirigente
Scolastico. L'Organo di Garanzia Interno dovrà decidere entro dieci giorni dal ricevimento del ricorso.
Nell’esplicitare il ricorso, l’interessato può chiedere di essere ascoltato. Analoga richiesta può essere formulata
dal soggetto irrogante la sanzione. E’ comunque facoltà del ricorrente o del soggetto che ha comminato la
sanzione, presentare una memoria scritta entro tre giorni dalla data di convocazione dell’ Organo di garanzia ,
quindi tale convocazione viene notificata anche a detti soggetti.
Il sistema di impugnazioni non incide automaticamente sull’esecutività della sanzione disciplinare
eventualmente irrogata: la sanzione potrà essere eseguita pur in pendenza del procedimento di impugnazione.
2. Contro la decisione dell’Organo di Garanzia Interno è ammesso ricorso all’Organo di Garanzia Regionale
entro 15 giorni decorrenti dalla comunicazione della decisione dell’Organo di Garanzia Interno.
E’ consentito agli interessati l’accesso agli atti come previsto dalla Legge 241/1990 e successive modificazioni.
Art. 38 ( Organi di garanzia)
Esistono un Organo di Garanzia Interno all'Istituto e un Organo di Garanzia Regionale.
1. L'Organo di Garanzia Interno all' Istituto è formato da:
- il Dirigente,
- un docente dell'Istituto designato dal Collegio docenti ,
102 di 128
- un rappresentante degli studenti eletto dai rappresentanti degli studenti in Consiglio di Istituto tra i
componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe,
- un rappresentante dei genitori eletto dai rappresentanti dei genitori in Consiglio di Istituto tra i componenti il
Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe.
2.Con le stesse modalità di cui al comma 1 vengono designati o eletti, uno per ogni componente, i
membri supplenti, che sostituiranno i membri effettivi in caso di incompatibilità (es. qualora faccia
parte dell'Organo di Garanzia lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o di obbligo di
astensione (es. qualora faccia parte dell'Organo di Garanzia lo studente sanzionato o un suo genitore) o di decadenza per perdita del requisito di eleggibilità.
3. L'Organo di Garanzia rimane in carica per due anni scolastici.
4. L'Organo di Garanzia deve essere "perfetto" (presenza di tutti i membri) in prima convocazione. In seconda
convocazione il numero necessario a rendere legale la seduta è pari alla metà più uno dei
componenti.
5.Il ricorso è accolto dall'Organo di Garanzia quando abbia ottenuto il voto favorevole della metà più
uno
dei
votanti.
Non
è
consentito
astenersi.
In
caso
di
parità di voti prevale l'opzione espressa dal presidente. Nel verbale viene indicato esattamente il
numero dei voti favorevoli e contrari al ricorso.
6.L'Organo di Garanzia interno all'Istituto si pronuncia anche sui conflitti che sorgono all'interno
dell'Istituto in merito all'applicazione del presente Regolamento.
7.L'Organo di Garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico che lo convoca ogni qual volta venga
inoltrato un ricorso riguardo un provvedimento disciplinare.
8.Di tutte le riunioni dell'organo di garanzia è redatto verbale a cura di uno dei componenti
liberamente scelto dal Presidente.
9.Le decisioni sono prese a maggioranza e sono comunicate per iscritto, entro cinque giorni dalla data della riunione, a chi ha avanzato ricorso o reclamo.
10.L’Organo di Garanzia può confermare, modificare o revocare la sanzione irrogata, offrendo sempre allo
studente la possibilità di convertirla in attività utile alla scuola.
11. Ciascuno dei componenti è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle segnalazioni ricevute ovvero di
cui è venuto a conoscenza in quanto membro dell’Organo di Garanzia.
Organo di Garanzia Regionale
1. L'Organo di Garanzia Regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione
acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione.
2. L'Organo di Garanzia Regionale resta in carica per due anni scolastici.
TABELLA RIASSUNTIVA
Comportamenti che
determinano
mancanze disciplinari
Frequenza
non regolare
Numero assenze non dovute a
malattia
superiore a ...
Individuali, collettive o reiterate
entrate in
ritardo o uscite anticipate
dall'Istituto non
adeguatamente motivate
Sanzione
articolata progressivamente in
relazione
alla gravità e al ripetersi dei
fatti
Competenza
Docente
Richiamo verbale, privato o in classe,
- richiamo riportato sul registro di
Se il comportamento è
classe,
reitera- avviso scritto ai genitori e/o loro
to: Dirigente scolastico
convocazione.
Conseguenze
Sul
voto
di
condotta secondo
i
criteri stabiliti dal
Collegio docenti,
di norma senza
determinarne
103 di 128
Assenze non giustificate e
ritardo oltre i limiti nelle giustificazioni
L'alunno non esegue i compiti
assegnati
per casa
L'alunno risulta sprovvisto del
materiale didattico necessario
L'alunno non fa firmare le
comunicazioni •
che la scuola invia alla famiglia
Mancanza
nell'assolvimento
dei
doveri scolastici L'alunno non riporta firmata dai
:
genitori nei tempi stabiliti la
verifica consegnata.
L'alunno porta a scuola ed
utilizza materiale non attinente all'attività
didattica (cellulare, lettore MP3, ... )
L'alunno assume comportamenti
di disturbo che impediscono o turbano il
regolare
svolgimento delle attività
scolastiche, in
particolare quelle didattiche
IMancanza di
rispetto
alle persone:
verso il
capo d'istituto, i
docenti, il
personale
tutto della scuola
ei
L'alunno utilizzo un linguaggio
compagni
volgare.
L'alunno invia e divulga,
attraverso videofonini
o
altri
strumenti
elettronici, immagini
o
registrazioni,
effettuate
all'interno dei locali della
scuola senza il consenso delle
persone interessate
L'alunno utilizza parole o frasi
offensive nei
confronti del capo d'Istituto,
dei docenti, del
personale della scuola e dei
compagni
L'alunno si comporta in
maniera violenta e
litigiosa, provocando danni
fisici a cose e/ o
persone
Insufficienza.
Richiamo verbale, privato o in
classe,
- richiamo riportato sul registro di
classe,
- avviso scritto ai genitori e/o loro
convocazione.
Docente
Richiamo verbale, privato o in
classe.
Docente
Se la mancanza è ripetuta:
Non vengono più date in visione a
casa le successive
prove scritte e i genitori potranno
prendere in visione gli
elaborati solo a scuola.
Richiamo verbale, privato o in
classe.
Se la mancanza è ripetuta il
materiale in oggetto viene
ritirato e riconsegnato
esclusivamente ai genitori.
Richiamo verbale, privato o in
classe,
- richiamo scritto sul libretto
personale,
- richiamo riportato sul registro di
classe,
-
allontanamento dall'aula fino al
termine della lezione
(sotto sorveglianza, rimanendo la
responsabilità
all'insegnante) con annotazione
sul registro,
- avviso scritto ai genitori e/o loro
convocazione,
- sospensione dalle visite e dai
viaggi d'istruzione,
- sospensione dalle lezioni,
- attività riparatoria.
In caso di mancanza grave e/o
ripetuta è disposta:
- la sospensione dalle lezioni per un
periodo congruente
alla gravità dell'atto inferiore ai 5
giorni,
- la sospensione dalle lezioni per un
periodo congruente
alla gravità dell'atto da 5 a 15
giorni,
- allontanamento dalla comunità
scolastica per un periodo maggiore di 5 gg fino a 15 o
fino al permanere di
una situazione di pericolo per
l'incolumità delle persone.
Se il comportamento è
reiterato: Dirigente scolastico
Se il comportamento è
reiterato: Dirigente scolastico
Docente
Se il comportamento è
reiterato: Dirigente scolastico
Docente
Se il comportamento è
reiterato:
- Dirigente scolastico,
- Consiglio di classe per la
sospensione fino a 15
giorni.
Sul
voto
di
condotta secondo
i
criteri stabiliti dal
Collegio docenti,
di norma senza
determinarne
l'insufficienza.
Consiglio di classe per la so- Sul
voto
di
spensione fino a 15 giorni.
condotta secondo
i criteri stabiliti dal
Consiglio di Istituto per
Collegio dol'allontanamento dalla
centi,
comunideterminandone
tà scolastica oltre i 15 giorni. anche
l'insufficienza con
conseguente non
ammissione alla
classe successiva
o
agli
esami
terminali.
Possibilità
d'iscrizione
104 di 128
ad
Mancata
osservanza
delle norme di
sicurezza
Mancato rispetto
dell'ambiente e
danno alle
attrezzature e agli
arredi
Altre violazioni
L'alunno commette azioni che
violano la
dignità e il rispetto della
persona umana
L'alunno utilizza parole o frasi
offensive nei
confronti delle istituzioni
L'alunno si comporta in modo
poco contro 1lato e pericoloso per la
salvaguardia della
propria persona.
L'alunno mette in pericolo
l'incolumità delle
persone
L'alunno usa in modo scorretto
il materiale
didattico e le attrezzature,
insudiciandolo o
danneggiandolo.
L'alunno non rispetta
l'ambiente scolastico,
insudiciandolo o
danneggiandolo.
L'alunno provoca
danneggiamento doloso a
locali, suppellettili, strumenti di
laboratorio
etc.
La violazione del diritto alla privacy,
costituisce reato e
comporta il pagamento di una
sanzione amministrativa
secondo i termini di legge ( Direttiva
MPI n. 104 del 30
novembre
- Richiamo2007)
verbale, privato o in
classe,
- richiamo scritto sul libretto
personale,
- richiamo riportato su! registro di
classe,
- sospensione dalle lezioni,
- allontanamento dalla comunità
scolastica.
altra
scuola in corso
d'anno.
Consiglio di classe per la so- Sul voto di
spensione fino a 15 giorni.
condotta.
Consiqlio di Istituto per
l'allontanamento dalla
comunità scolastica oltre i 15 giorni.
- Richiamo scritto sul registro di
Sul voto di
classe,
condotta.
Dirigente
scolastico
- ripristino delle condizioni originarie
degli ambienti e dei
beni mobili ed immobili deteriorati, Consiglio di classe per la sospensione fino a 15 giorni.
con esecuzione immediata,
Consiglio di Istituto per
- coinvolgimento della famiglia e
l'allontanamento dalla
richiesta del risarcimencomunito economico,
tà scolastica oltre i 15 giorni.
- sospensione dalle lezioni,
I
- allontanamento dalla comunità
scolastica.
Comunicazione scritta alla famiglia :Docente
Sanzione amministrativa
i Dirigente scolastico
L'alunno fuma a scuola
L'alunno si appropria di oggetti
o denaro
altrui
:~.
- Restituzione del materiale
-Informazione alla famiglia
- Sospensione dalle lezioni
L'alunno falsifica la firma dei
genitori
Nota sul registro e comunicazione
scritta ai genitori.
Fatti che si configurano come
reato
Allontanamento dalla comunità
scolastica
Dirigente scolastico;
C.di Classe a maggioranza
assoluta entro 15gg;
C.d'lstituto oltre 15 gg
Sul voto di
condotta
Dirigente scolastico
Consiglio d'Istituto
Disposizioni finali
Nel caso in cui se ne ravvisi la necessità, il Consiglio d’istituto può apportare modifiche e integrazioni al
presente regolamento.
Il presente regolamento, considerato il parere favorevole del collegio docenti, è stato approvato dal Consiglio
d’Istituto il 29/10/13 ed entra in vigore dal 1 dicembre 2013. Esso sostituisce integralmente il Regolamento
disciplinare precedente e costituisce parte integrante del Regolamento d’istituto.
TITOLO III : REGOLAMENTO USCITE, VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Capo I – Uscite di più giorni.
Art.39 (Uscite di più giorni) I Consigli di classe, nell’ambito delle deliberazioni del Collegio dei Docenti, che
ritengono opportuno realizzare un’uscita di più giorni presentano al Dirigente Scolastico un progetto coerente
con la programmazione didattico-educativa annuale, attinente ad obiettivi e contenuti disciplinari di interesse
rilevante. Il progetto, che dovrà essere inserito nel piano di lavoro formulato dai Consigli di Classe entro il mese
105 di 128
di ottobre, si articola in tre fasi didattiche, da svolgersi prima, durante e dopo l’uscita.
Art.40 (Docenti accompagnatori) La scelta degli insegnanti accompagnatori, di competenza del Dirigente, sarà
coerente con gli obiettivi didattici individuati dal Consiglio di Classe, e almeno uno di loro dovrà appartenere
ad un’area disciplinare significativa per la realizzazione del progetto.
Non possono accompagnare le classi ad uscite di più giorni insegnanti che abbiano già partecipato, durante lo
stesso anno scolastico ad iniziative, all’estero o in Italia, a meno che l’uscita di più giorni non si verifichi in
momenti di sospensione dell’attività didattica.
Art.41 (Classi partecipanti) Su indicazione del Collegio dei docenti le seguenti classi possono effettuare uscite di
più giorni:
-
Primo Biennio: max. 2 giorni in Italia;
Triennio 3-4-5 classi: max. 5 giorni, anche all’estero;
Art.42 (Partecipazione degli studenti) L’istituto favorisce e garantisce la partecipazione dei singoli studenti alle
iniziative proposte tenendo presenti criteri di economicità non legati alla diminuzione della qualità dei servizi
offerti. Gli studenti di ogni classe potranno scegliere l’itinerario più confacente alle proprie necessità tra quelli
loro proposti dal Consiglio di classe. La classe potrà effettuare le uscite programmate soltanto se le adesioni
raggiungono almeno il 51% dei frequentanti. L’Istituto, eventualmente, contribuirà alle spese sulla base di
quanto iscritto in bilancio. La ripartizione sarà fatta per classi, privilegiando il viaggio di istruzione di fine corso
delle classi quinte. Per i meritevoli (media minima dell’8) e bisognosi (individuati dal Consiglio di Classe) le
spese del viaggio di istruzione potranno essere a carico dell’Istituto, sempre sulla base di quanto iscritto in
bilancio..
Art.43 (Costi). Al fine di consentire alle famiglie l’iniziativa meno gravosa dal punto di vista economico i
Consigli di classe cercheranno di proporre itinerari paragonabili per efficacia formativa.
Capo II – Uscite di un giorno a carattere culturale e sportivo.
Art.44 (Visite guidate). Sono interessate allo svolgimento di visite guidate tutte le classi dell’istituto. Ciascuna
classe potrà effettuare visite guidate, previa adesione di almeno 51% degli studenti frequentanti.
Art.45 (Programmazione didattica). Il Consiglio di Classe, nell’ambito della programmazione didattica, propone
l’effettuazione delle visite, e indica i docenti accompagnatori privilegiando ove possibile i docenti delle
discipline oggetto della visita. Il Consiglio di Classe progetta le attività all’interno del piano di lavoro della
classe approvato all’inizio dell’anno scolastico.
Art.46 (Casi d’urgenza). Nel caso di visite non programmabili all’inizio dell’anno scolastico, il docente
proponente potrà presentare richiesta in qualsiasi momento dell’anno.
Art.47 (Docenti accompagnatori). I docenti accompagnatori non possono effettuare più di tre visite guidate
durante l’anno scolastico; possono, in caso di necessità, superare questo limite se non hanno partecipato ad
iniziative quali viaggi d’istruzione.
Art.48 (Giustificazione delle assenze). Gli studenti che non parteciperanno all’uscita, essendosi regolarmente
iscritti, dovranno giustificare l’assenza il giorno successivo sul libretto.
Capo III – Disposizioni comuni.
Art.49 (Numero di docenti accompagnatori). Il numero degli insegnanti accompagnatori dovrà essere adeguato
al numero degli studenti, orientativamente uno ogni quindici.
Art.50(Organizzazione e assicurazione). Il mezzo di trasporto verrà indicato di volta in volta. L’organizzazione
potrà essere curata o direttamente dall’istituto o tramite agenzia. E’ obbligatoria la stipulazione di
un’assicurazione per studenti e insegnanti contro gli infortuni e la responsabilità civile, secondo le norme vigenti
per chi ne fosse sprovvisto.
Art.51 (Orario di arrivo). L’obbligo di sorveglianza termina con l’arrivo presso l’Istituto o il luogo fissato per il
ritorno e comunque perdura fino all’orario previsto dal programma comunicato ai genitori.
Art.52 (Consenso). Per tutti gli studenti va acquisito preventivamente da parte dell’Istituto il consenso dei
genitori.
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TITOLO IV : REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLA DIRETTIVA 133/96
Art.53 (Utilizzo degli spazi).L’Istituto “Oggiano” è scuola aperta in conformità alla direttiva ministeriale
n.133/96, e del relativo regolamento attuativo. L’Istituto mette a disposizione, per un uso diligente, spazi, locali e
attrezzature, compatibilmente con le ragioni di servizio e di sicurezza, per le finalità previste nella direttiva
ministeriale.
Art.54 (Iniziative complementari e integrative). Le iniziative complementari e integrative di durata annuale
devono essere presentate al Dirigente Scolastico entro il quindici ottobre di ogni anno, per la deliberazione da
parte degli organi competenti. Proposte successive o estemporanee possono essere esaminate singolarmente con
apposita delibera.
Art.55 (Attività di studio). Le attività di studio e approfondimento in orario scolastico richieste da gruppi di
studenti possono svolgersi, sotto la sorveglianza del personale in servizio, previa domanda al Dirigente
Scolastico da consegnare con quarantotto ore di anticipo.
Art.56 (Iniziative promosse da Enti). Le iniziative promosse da Enti o Associazioni esterne sono disciplinate da
apposita convenzione la cui durata, di norma, non può essere superiore ad un anno.
In tali convenzioni sono indicate le specifiche modalità di accesso, d’uso e di rilascio di spazi e attrezzature, con
l’indicazione di un soggetto responsabile.
Art.57(Attività complementari). Le attività complementari sono sottoposte ai criteri di valutazione dei Consigli
di classe ai fini dell’attribuzione dei crediti scolastici e/o formativi.
Art.58 (Disposizione finale). Per quanto non previsto dal presente regolamento valgono le norme vigenti
nell’ordinamento giuridico italiano.
TITOLO V : REGOLAMENTO DELLE AULE E DEGLI SPAZI COMUNI
Capo I – Aule
Art.59 (Aule). Le aule devono contenere, per ragioni di sicurezza, i banchi in doppia fila in modo da facilitare
l’esodo in caso di necessità e la pulizia del locale. I docenti della prima ora di lezione devono segnalare al
Dirigente Scolastico, per iscritto, eventuali casi di mancata o insufficiente pulizia. Le aule sono affidate al senso
di responsabilità dei gruppi classe che via via le occupano. Gli utenti sono tenuti al rispetto di un principio
generale di buona manutenzione di qualsiasi arredo e strumentazione presente nelle aule, che pertanto non
devono subire alcun tipo di danneggiamento.
I Consigli di Classe possono dettare norme specifiche applicabili a singole classi sull’utilizzo dello spazio aula.
Non è consentito consumare cibi e bevande nelle classi.
Art.60 (Uso di attrezzature). L’utilizzo di PC, televisori, videoregistratori, ed ogni altra strumentazione, è
riservato esclusivamente a scopi didattici. In casi di danneggiamento alle attrezzature permane il principio di
responsabilità solidale dell’intera classe di cui al successivo articolo, qualora non sia individuabile un singolo
responsabile. Nell’utilizzo dei PC gli utenti sono tenuti ad osservare le norme di cui al regolamento dei
laboratori di informatica, in quanto applicabili.
Art.61 (Danneggiamenti). Qualora si verifichi l’esistenza di guasti o danni, è necessario dare immediato avviso
della circostanza al personale addetto. Se nelle aule si verifichino danni a strutture o attrezzature, e non sia
possibile risalire a responsabilità individuali, risponderà dei danni collettivamente la classe che per ultima ha
occupato l’aula.
Art.62 (Pianta della classe). E’ compito dei Coordinatori di Classe costruire la pianta dei banchi e dei posti di
ogni classe, e per ogni aula occupata dalla classe.
Art.63 (Corridoi e atri). Il transito nei corridoi e negli atri deve avvenire ordinatamente, e senza recare alcun
pregiudizio a persone o cose, o comunque disturbo all’attività didattica nelle aule.
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Capo II – Spazi comuni esterni
Art.64 (Spazi comuni esterni). Gli utenti della scuola debbono accedere agli spazi comuni esterni con senso di
responsabilità, senza recare danno alle strutture e disturbo alle attività didattiche che si svolgono nelle aule
contemporaneamente.
Qualora si utilizzino sedie o arredi, essi vanno riposti correttamente al termine dell’uso.
E’ vietato abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto negli spazi comuni esterni.
Art.65 (Sorveglianza). L’utilizzo degli spazi comuni esterni nel corso delle attività didattiche avviene sotto la
sorveglianza dei docenti interessati.
Al di fuori delle attività didattiche, non essendo possibile organizzare alcuna vigilanza, gli studenti dovranno
autonomamente dimostrare la loro maturità personale.
Non è consentito svolgere giochi di squadra, o comunque attività che comportino un qualsiasi rischio per
l’incolumità fisica.
TITOLO VI : REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA
Art.66 (Norme generali).La biblioteca è luogo finalizzato alla consultazione e al prestito dei testi, all’uso
didattico con sussidi multimediali e di rete, allo studio individuale aperta alle componenti scolastiche
dell’Istituto e al territorio.
All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente Scolastico il responsabile della
biblioteca.
L’orario di apertura corrisponderà, di regola, all’orario delle lezioni e potrà anche prevedere spazi pomeridiani.
Il responsabile della biblioteca integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza
con il parere obbligatorio del prof. Respano.
Art.67 (Utilizzo postazioni). Ogni utente dovrà segnalare al personale in servizio eventuali anomalie, cattivo
funzionamento, rotture o mancanza di materiali. Le postazioni PC sono numerate come da pianta esposta. Non è
consentito cambiare le impostazioni prefigurate.
Art.68 (Utilizzo materiali). E’ possibile l’utilizzo di tutti i materiali presenti nella biblioteca: visionare cassette,
CD-rom, test di autovalutazione, navigare in Internet, ascoltare CD audio, consultazione degli schedari e testi .
Non è consentito fare chat, né utilizzare materiale proprio.
Art.69(Salvataggi). E’ possibile salvare da Internet esclusivamente materiale didattico, utilizzando i FD in
dotazione al centro o FD personali, previo controllo e autorizzazione del personale in servizio. L’utilizzo delle
stampanti è consentito esclusivamente per scopi didattici.
Art.70(Prestito materiale). Opere e riviste possono essere consultate liberamente nella biblioteca : per la
consultazione dei libri è prevista la compilazione della scheda.
E’ possibile avere a prestito in classe e/o a domicilio libri, riviste, opere di consultazioni, videocassette e CD
compilando la scheda e provvedendo alla restituzione entro i tempi concessi dal personale in servizio.
Gli utenti hanno l’obbligo di restituire il materiale preso a prestito integro e senza alcuna manomissione. Chi
deteriora o smarrisce materiale della biblioteca è tenuto a restituirlo nella edizione più recente, oppure a risarcire
il danno a seconda della valutazione di mercato.
Art.71(Richieste nuovi acquisti). Gli insegnanti e gli alunni possono inoltrare richiesta di libri, abbonamenti,
riviste, videocassette e CD consegnandola al Dirigente Scolastico.
TITOLO VII : REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI INFORMATICA
Art.72 (Funzionamento dei laboratori). La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono affidate al senso di
responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente un docente
responsabile, dei materiali, e l’aggiornamento che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività
dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione
inventariale. Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa
108 di 128
alla sicurezza.
Art.73 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei
posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per tutto l’anno, ed ogni variazione va riportata sulla
pianta stessa.
Art.74 (Accesso ai laboratori). Gli studenti possono entrare in laboratorio solo in presenza dell’insegnante. In
caso di necessità debbono chiedere l’autorizzazione all’utilizzo dei laboratori con anticipo al responsabile: va
comunque garantita la presenza di un docente nel corso delle attività. Il docente deve firmare il registro di
laboratorio ogni qualvolta utilizzi il laboratorio stesso. Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere
chiuso a chiave.
Art.75 (Salvataggi e configurazioni). I file vanno salvati sul disco di rete all’interno della cartella intestata
all’utente. I file non registrati come sopra esplicitato verranno rimossi. In caso di necessità richiedere i floppy
disk al responsabile del laboratorio. E’ consentito utilizzare solo dischi forniti dall’istituto: l’utilizzo di propri
FD/ pen drive è possibile, purchè si tratti di file di archivio, previo controllo ed autorizzazione del docente
presente in laboratorio. Gli studenti non possono cambiare le configurazioni di Windows e di altri programmi, o
selezionare applicazioni non visualizzate da icona, se non per esigenze didattiche ed in presenza del docente.
Art.76 (Responsabilità per guasti). Ogni docente è responsabile dell’utilizzo delle macchine e dei programmi
durante le proprie ore di lezione. Eventuali malfunzionamenti registrati all’inizio delle lezioni vanno
immediatamente segnalati al responsabile di laboratorio. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati
all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il
laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la
postazione presso la quale è stato segnalato il fatto.
Art.77 (Attivazione del sistema). Al termine del proprio lavoro ogni utente deve disconnettere il pc. Il docente
dell’ultima ora è responsabile dello spegnimento delle macchine.
Art.78 (Applicazione del regolamento). Il presente regolamento si applica a tutti coloro che a qualsiasi titolo
sono autorizzati all’utilizzo dei laboratori.
Art.79 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri
oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali. E’
tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio.
Art.80 (Disposizione finale). Gli utenti dovranno comunque attenersi alle ulteriori e specifiche disposizioni che
potranno essere impartite nel corso dell’anno scolastico dal responsabile del laboratorio.
TITOLO VIII : REGOLAMENTO DEL LABORATORIO LINGUISTICO
Art.81 (Funzionamento del laboratorio). La cura e il buon funzionamento del laboratorio sono affidati al senso di
responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente, un docente
responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti
riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento
inventariale.
Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla
sicurezza.
Art.82(Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei
posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per tutto l’anno, ed ogni variazione va prontamente
riportata sulla pianta stessa.
Ogni eventuale spostamento deve essere sempre annotato sul registro delle presenze.
Art.83 (Accesso al laboratorio). Chiunque utilizzi il laboratorio linguistico deve apporre la propria firma nel
registro delle presenze.
Art.84 (Materiali, strumenti, e manutenzione dell’aula). Ogni docente risponde dell’utilizzo della consolle nelle
sue ore di lezione, e cura che gli studenti lascino in ordine l’aula. Al termine della lezione il docente deve
preoccuparsi dello spegnimento del laboratorio.
Il docente che evidenzia difetti di utilizzo deve segnalarlo al responsabile del laboratorio: in ogni caso deve
evidenziare sul registro delle presenze eventuali guasti, mancanze, difetti, affinché i colleghi possano
predisporre in modo adatto la propria attività.
109 di 128
Art.85 (Responsabilità per guasti). Ogni guasto o manomissione degli strumenti va immediatamente segnalato o
al responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione
verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed
eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la
quale è stato segnalato il fatto.
Art.86(Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri
oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali.
E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio.
TITOLO IX : REGOLAMENTO DELLA PALESTRA
Art.87(Funzionamento della palestra). La cura e il buon funzionamento della palestra sono affidati al senso di
responsabilità degli utenti. Il responsabile della palestra integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la
parte relativa alla sicurezza.
Art.88 (Utilizzo dei materiali). Ogni docente risponde al responsabile dell’uso del materiale e delle attrezzature
nelle sue ore di lezione e cura direttamente l’uso degli attrezzi da parte degli alunni.
Cura che ogni attrezzo sia disposto ordinatamente negli appositi spazi prima che le classi lascino la palestra.
Art.89 (Abbigliamento) Tutti coloro che usufruiscono della palestra devono obbligatoriamente indossare scarpe
da ginnastica riservate esclusivamente all’uso in palestra.
L’obbligo di indossare scarpe da ginnastica vale anche quando la palestra è utilizzata in orario extrascolastico.
Durante le ore di lezione gli alunni sono tenuti a presentarsi in palestra con indumenti adeguati (tuta, calzoncini
e maglietta).
E’ assolutamente vietato l’uso di deodoranti e prodotti spray di qualsiasi tipo.E’ vietato bere e mangiare
all’interno dalla palestra.
Art.90(Custodia dei locali) Gli spogliatoi e i locali annessi alla palestra non sono custoditi, quindi l’Istituto non
risponde per eventuali furti, danni o smarrimenti di oggetti lasciati incustoditi dagli studenti, che possono
lasciare i propri effetti personali negli armadietti posti a loro disposizione o in consegna al docente.
Art.91 (Infortuni). In caso di infortunio verificatosi durante le ore di lezione o durante attività integrative
pomeridiane che prevedano comunque la presenza di docenti di Educazione Fisica, lo studente infortunato deve
dare immediata comunicazione dell’infortunio al docente, che provvederà alle opportune segnalazioni.
Art.92(Utilizzo della palestra fuori dall’orario scolastico). La palestra può essere concessa in uso, al di fuori degli
spazi orari riservati all’Istituto, a Società sportive senza fine di lucro previa autorizzazione su delibera del
Consiglio d’Istituto..
TITOLO X : REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI SCIENZE DELLA MATERIA E DELLA NATURA E
LABORATORI CORSO GEOMETRI
Art.93(Funzionamento dei laboratori). La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono affidati al senso di
responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente, un docente
responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti
riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento
inventariale. Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa
alla sicurezza.
Art.94 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei
posti occupati dai propri studenti per l’anno scolastico corrente: ogni variazione va riportata sulla pianta stessa.
Art.95 (Accesso ai laboratori). Gli studenti non sono autorizzati ad accedere al laboratorio se non accompagnati
dai loro docenti, o dal responsabile, o dall’assistente tecnico, o comunque non al di fuori dagli orari previsti. I
docenti che necessitano dell’aula per predisporre eventuali esperienze possono farlo invece in qualunque
momento. Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave. Qualora fossero disponibili sia lo
spazio aula che il laboratorio, il docente che scelga di utilizzare il laboratorio è tenuto a compilare il registro di
presenza indicando la data, l’ora e la classe occupante il laboratorio, apponendovi inoltre la propria firma.
Art.96(Materiali, strumenti, e manutenzione dell’aula). Al termine di ogni esperienza, il materiale utilizzato va
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riposto dall’assistente tecnico negli armadi nello stesso ordine nel quale è stato trovato. Nessuno è autorizzato a
prelevare materiale e portarlo fuori dall’aula senza informarne il responsabile o l’assistente tecnico.
Gli strumenti elettrici non devono restare a lungo sotto tensione: pertanto la corrente deve essere tolta all’aula al
termine di ogni lezione, ed anche i rubinetti dell’acqua e del gas, se utilizzati, devono essere chiusi al termine
dell’uso. E’ fatto divieto agli studenti di servirsi di qualsiasi strumento, materiale, sostanza presente in
laboratorio, senza l’autorizzazione del docente presente in laboratorio.
Art.97(Responsabilità per guasti). Ogni guasto o manomissione degli strumenti va immediatamente segnalato al
responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione
verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed
eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la
quale è stato segnalato il fatto.
Art.98 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri
oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali.
E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio.
Durante gli spostamenti dall’aula alla palestra e ai laboratori e viceversa, gli alunni saranno
accompagnati dai docenti in servizio.
TITOLO XI : REGOLAMENTO DELL’ORGANO DI GARANZIA
Art.99 (Costituzione) E’ istituito l’Organo di Garanzia previsto all’art.5 comma 2 dello Statuto delle studentesse e
degli studenti
Art.100 (Composizione)
1. L’Organo di Garanzia è formato da:
un docente dell’Istituto designato dal Collegio (tra i docenti coordinatori di Classe);
Un rappresentante degli studenti eletto dai rappresentanti degli studenti in Consiglio d’Istituto tra i
componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe;
Un rappresentante dei genitori eletto dai rappresentanti dei genitori in Consiglio di Istituto tra i
componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di Classe.
2. Con le stesse modalità di cui al comma 1 vengono designati o eletti, uno per ogni componente, i membri
supplenti, che sostituiranno i membri effettivi in caso di incompatibilità ( es. qualora faccia parte
dell’Organo di Garanzia lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o di obbligo di astensione (es.
qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo studente sanzionato o un suo genitore) o di decadenza
per perdita del requisito di eleggibilità.
3. L’organo di Garanzia rimane in carica per due anni scolastici.
4. L’Organo di Garanzia deve essere “perfetto” ( presenza di tutti i membri) in prima convocazione. In
seconda convocazione il numero necessario a rendere legale la seduta è pari alla metà più uno dei
componenti.
5. Il ricorso è accolto dall’Organo di Garanzia quando abbia ottenuto il voto favorevole della metà più uno
dei votanti. I membri che si astengono dal voto si computano nel numero dei votanti. In caso di parità di
voti prevale l’opzione espressa dal Presidente. Nel verbale viene indicato esattamente il numero dei voti
favorevoli e contrari al ricorso e quello degli astenuti.
6. L’Organo di Garanzia interno all’Istituto si pronuncia anche sui conflitti che sorgono all’interno
dell’Istituto in merito all’applicazione del Regolamento d’Istituto.
7. L’Organo di Garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico che lo convoca ogni qualvolta venga
inoltrato un ricorso riguardo un provvedimento disciplinare.
8. Di tutte le riunioni dell’Organo di Garanzia è redatto il verbale a cura di uno dei componenti
liberamente scelto dal Presidente.
9. Le decisioni sono prese a maggioranza e sono comunicate per iscritto, entro cinque giorni dalla data
della riunione, a chi ha avanzato ricorso o reclamo.
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Art.101 (Decadenze) Gli studenti che lasciano l’Istituto decadono dalla carica, così come i docenti e i genitori, se
il figlio lascia l’istituto. Studenti, docenti e non docenti cui sia inflitto un provvedimento disciplinare decadono
dalla carica. Le surroghe avvengono secondo l’elenco dei supplenti.
Art.102(Competenze) L’organo di garanzia è competente alla soluzione dei conflitti sull’applicazione dello
statuto delle studentesse e degli studenti, conformemente all’art.5 comma 3 dello statuto stesso. Svolge funzioni
d’appello rispetto alla sanzione dell’ammonizione, secondo la procedura descritta nel regolamento di disciplina.
L’organo di garanzia è altresì competente a risolvere, su richiesta degli studenti e di chiunque vi abbia interesse,
i conflitti interpretativi che sorgano in relazione ai regolamenti di istituto. L’organo di garanzia, inoltre, può
proporre modifiche ai regolamenti dell’istituto, ad eccezione dei regolamenti degli organismi, presentando tali
modifiche alla Commissione Regolamenti
Art.103 (Funzionamento). L’organo detta al proprio interno regole di funzionamento, con apposito regolamento.
E’ presieduto dal Dirigente Scolastico.
TITOLO XII : REGOLAMENTO DELLE ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI
Art.104 (Funzione delle assemblee). Le assemblee degli studenti costituiscono occasione di partecipazione
democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società, pertanto sono per gli studenti
occasione formativa alternativa alla normale attività didattica.
Art.105 (Diritto di assemblea). Gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola secondo
le modalità previste dagli articoli 12,13 e 14 del decreto legislativo 16.4.1994 n.297.
Art.106 (Regolamenti degli organismi studenteschi). Il regolamento interno per il funzionamento dell’Assemblea
d’istituto e del Comitato studentesco, nonché degli eventuali altri organismi che gli studenti intendano
individuare, viene approvato dall’Assemblea ed inviato al Dirigente Scolastico e all’Organo di garanzia, che ne
valutano la conformità ai regolamenti di istituto.
Deve altresì essere comunicata al Dirigente Scolastico la composizione del Comitato studentesco.
Capo I – Assemblea di Istituto
Art.107 (Partecipazione). La partecipazione all’Assemblea di Istituto è volontaria, pertanto gli studenti che non
intendono parteciparvi resteranno in classe per svolgere attività di recupero e/o di approfondimento con i propri
docenti in servizio. A tal fine i docenti registreranno le presenze in aula.
Art.108 (Convocazione). L’Assemblea d’Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del Comitato
studentesco o di almeno il dieci per cento degli studenti.
La data di convocazione e l’ordine del giorno devono essere comunicati al Dirigente Scolastico almeno tre giorni
prima dello svolgimento dell’Assemblea.
Art.109 (Svolgimento). L’Assemblea di Istituto si articola con la partecipazione di tutte le classi. Dello
svolgimento dell’Assemblea va redatto specifico verbale a cura del Presidente dell’Assemblea.
Art.110 (Vigilanza). Il Presidente dell’assemblea assicura e controlla, con opportune forme organizzative, che il
comportamento dei singoli partecipanti non contravvenga ai regolamenti di Istituto, e non sia tale da impedire il
corretto svolgimento dei lavori.
Durante l’Assemblea, i docenti in servizio e non impegnati in classe sono incaricati della sorveglianza al fine di
assicurare la vigilanza sui minori e la sicurezza nei locali di svolgimento. Quando rilevino condizioni che non
consentono il corretto svolgimento dei lavori, lo comunicano al Dirigente Scolastico, che, sentito il Presidente
dell’Assemblea, può sospendere l’Assemblea stessa e far riprendere le lezioni.
Capo II – Assemblee di classe
Art.111(Convocazione e durata). L’Assemblea di classe viene richiesta dai Rappresentanti degli studenti, o dalla
maggioranza degli studenti della classe.
L’Assemblea di classe ha un durata massima di due ore mensili, collocate consecutivamente nella stessa
giornata.
Art.112 (Procedura di convocazione). La richiesta di convocazione dell’Assemblea va presentata in
Vicepresidenza almeno tre giorni prima dello svolgimento. L’Assemblea può aver luogo solo se autorizzata con
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notazione sul registro di classe.
Art.113(Verbale). Dell’Assemblea va redatto apposito verbale. La mancata consegna al Dirigente Scolastico del
verbale preclude la possibilità di richiedere altra assemblea.
Art.114(Sorveglianza). Il docente in servizio durante lo svolgimento dell’Assemblea di classe è incaricato della
sorveglianza: quando rilevi condizioni che non consentono lo svolgimento dei lavori, può chiedere l’intervento
della Presidenza per la sospensione dell’Assemblea e la ripresa delle lezioni; può inoltre far verbalizzare
comportamenti scorretti o non rispettosi.
Art. 115 ( Disposizioni finali )
Il presente Regolamento è pubblicato all'albo della scuola e nel sito web. Di esso viene consegnata
copia a tutti gli studenti, ai docenti ed a chiunque ne farà richiesta.
2. Nella prima settimana di inizio delle attività didattiche, l'Istituto organizza, nell'ambito delle attività di
accoglienza dei nuovi studenti, la presentazione e la condivisione dello Statuto delle studentesse e
degli studenti, del Piano dell'Offerta Formativa, del Regolamento di Istituto e del Patto Educativo di
Corresponsabilità.
3. Contestualmente all'iscrizione, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti del
Patto educativo di corresponsabilità, predisposto e deliberato dal Consiglio di Istituto e finalizzato a
definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. Copia sottoscritta del patto viene consegnata alla famiglia o allo studente, se maggiorenne.
Il presente Regolamento e il Patto educativo di corresponsabilità possono essere modificati entro il
31 dicembre, previa consultazione del Comitato degli studenti e del Comitato dei genitori, sulla base delle osservazioni avanzate dagli Organi collegiali e di partecipazione della scuola, dal dirigente
scolastico o dai componenti del Consiglio di Istituto stesso.
1.
Il presente Regolamento entra in vigore il …..
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Allegato B: Regolamento laboratori a.s. 2012/2013
I laboratori della scuola sono patrimonio comune, pertanto si ricorda che il rispetto e la
tutela delle attrezzature sono condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per mantenere
l'efficienza del laboratorio stesso. Atti di vandalismo o di sabotaggio saranno perseguiti
nelle forme previste, compreso il risarcimento degli eventuali danni arrecati.
Si invitano gli utenti a rispettare le seguenti indicazioni.
Accesso ai Laboratori
1. La richiesta di accesso e di utilizzo dei laboratori dovrà essere annotata su apposito
registro a disposizione presso i collaboratori scolastici del piano; su tale registro
verranno indicati data, orario di utilizzo, classe e firma del docente in orario. Il
docente che avrà necessità di usufruire del laboratorio con la classe preleverà le
chiavi dal collaboratore scolastico e, dopo averlo chiuso, le restituirà al medesimo
alla fine dell’uso. Nell’utilizzo dei laboratori si darà precedenza alle discipline che
ne prevedono lo specifico impiego curriculare.
2. La prenotazione del laboratorio dovrà essere annotata sul registro almeno un
giorno prima dell’utilizzo.
3. Il collaboratore scolastico, che ha in carico le chiavi di laboratorio, avrà in custodia
il suddetto registro e provvederà a verificarne la corretta compilazione.
4. L’uso del laboratorio per eventuali progetti dovrà essere sempre annotato sul
registro al di fuori dell’orario curriculare o didattico.
5. Le classi e i singoli alunni non possono avere accesso al laboratorio senza la
presenza dell’insegnante.
6. L’insegnante che, da solo o con la classe, usufruisce del laboratorio si impegna a
vigilare sulle attrezzature.
Obblighi del docente di classe
7. All’inizio e al termine delle attività il docente accompagnatore dovrà accertare che
tutto sia in ordine. Ove si riscontrassero malfunzionamenti, mancanze, danni alle
postazioni o agli arredi (scritte, etc…), il docente di classe dovrà annotarlo
sull’apposito foglio delle rilevazioni dei guasti presente all’interno del laboratorio e
consegnarlo all’assistente tecnico.
8. In caso di malfunzionamenti verificatisi durante l’uso del laboratorio, il docente si
dovrà rivolgere all’assistente tecnico in servizio.
9. La prima volta che i docenti accedono al laboratorio con la propria classe dovranno
assegnare ad ogni allievo una postazione, che rimarrà la stessa per tutto l'anno
scolastico, compilando un apposito modulo di postazione presente in laboratorio.
Di tale modulo, l’originale dovrà essere inserito nell’apposito raccoglitore in
dotazione di ciascun laboratorio e una copia dovrà essere consegnata all’ assistente
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tecnico, per poter permettere l’identificazione del responsabile di eventuali
inconvenienti o danneggiamenti.
Gli insegnanti possono chiedere all’assistente tecnico di installare nuovi
software sui PC, previa autorizzazione del Dirigente. Sarà in ogni modo cura del
tecnico verificare che il software da installare rispetti le leggi sul copyright.
L’installazione dovrà essere eseguita solo nel laboratorio cui si accede di solito.
10. E’ assolutamente vietato abbassare l’interruttore generale nei laboratori.
Obblighi dell’alunno
11. Ogni alunno è responsabile della postazione usata durante l’ora di lezione. Prima
dell’uso lo studente è tenuto a segnalare immediatamente all’insegnante o al
tecnico di laboratorio qualsiasi guasto o disfunzione riscontrati. Contestualmente,
il docente annoterà il malfunzionamento nell’apposito foglio “Segnalazione
guasti”.
12. Per ragioni di sicurezza non è consentito portare zaini, borse o altro oggetto di
ingombro.
13. Gli alunni, prima di uscire dal laboratorio, avranno cura di risistemare le sedie e
gettare negli appositi contenitori gli scarti; i PC dovranno essere spenti seguendo la
procedura regolare.
14. E’ severamente vietato l’uso dei cellulari.
15. Gli alunni non possono effettuare continue stampe dei file. L’insegnante
autorizzerà le singole sessioni di stampa per evitare spreco di carta e di
inchiostro/toner.
16. E’ possibile l’utilizzo di memorie esterne solo previa autorizzazione del docente.
E’ vietato scaricare file musicali, foto, filmati e file multimediali salvo quelli necessari
per finalità didattiche, comunque, prima di scaricare documenti o file da Internet, è
necessario chiedere l’autorizzazione al docente.
17. E’ vietato cancellare o alterare file o cartelle altrui.
18. E’ vietato utilizzare e/o installare software diversi da quelli di cui la scuola è
regolarmente dotata di licenza di utilizzo.
19. È vietato modificare le impostazioni standard del desktop e dei programmi
installati, nonché le impostazioni del sistema; è vietato, altresì, attivare lo screen
saver e modificare la pagina iniziale di Internet.
20. E’ severamente vietato cambiare di posto le tastiere, i mouse, i monitor o
qualunque altra attrezzatura.
21. Il personale e gli allievi dovranno avere cura di rispettare le procedure corrette di
accensione, di utilizzo e di spegnimento delle macchine.
22. E' assolutamente vietato portare o consumare cibi e/o bevande.
23. Chi procura un danno alle apparecchiature o alle suppellettili dovrà pagare tutte le
spese di riparazione.
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24. Qualora non si potesse individuare il responsabile del danno, l’onere del
risarcimento ricadrà sui titolari della postazione, individuati sulla base del modulo
“Postazione alunno”.
25. Per evitare confusione al termine delle lezioni, è opportuno che alcuni minuti
prima del suono della campanella gli alunni lascino il laboratorio. In ogni caso, la
classe che subentra attenderà disciplinatamente l'uscita dei compagni fuori dal
laboratorio.
Disposizione su hardware/software
26. E' vietata assolutamente qualsiasi manomissione o cambiamento dell'hardware o
del software delle macchine
27. E’ vietato effettuare copie di CD.
28. In laboratorio non è consentito l'uso personale delle apparecchiature elettroniche.
29. Le attrezzature hardware e gli altri materiali in dotazione al laboratorio possono
essere destinati ad altre attività esterne al laboratorio di informatica, previa
autorizzazione del DS o del DSGA.
30. I docenti delle attività curriculari di laboratorio potranno far lavorare la classe in
ambiente protetto, previa richiesta all’assistente tecnico, il quale curerà
l’attivazione dell’account (uno per corso di studi) e la gestione delle password. La
password sarà unica per tutto il corso, non dovrà prevedere “user name” personale
e sarà consegnata dal responsabile (che ne terrà copia) al docente, che se ne
assumerà la responsabilità.
31. I docenti delle attività laboratoriali non curriculari dovranno memorizzare i file
dei loro alunni nella cartella “Documenti”, creando una loro cartella.
32. I docenti che useranno la postazione “Docente”, dovranno salvare i propri lavori
nella seconda partizione del disco fisso, ma non nel disco C. All’interno della
seconda partizione, creeranno una cartella con il proprio cognome in cui
archivieranno i loro lavori. Si consiglia di conservare una copia dei lavori in una
memoria esterna (pen drive USB). L’assistente tecnico non garantirà il salvataggio
dei documenti, in caso di formattazione del disco.
33. E’ assolutamente vietato memorizzare file o cartelle sul Desktop, che è riservato
esclusivamente ai collegamenti con gli applicativi.
Disposizioni sull'uso di INTERNET
34. L'accesso a Internet è consentito solo alle classi accompagnate dal docente, che se
ne assume la responsabilità. L'uso di Internet deve essere esclusivamente di
comprovata valenza didattica.
35. E' vietato alterare le opzioni del browser di navigazione, salvo per finalità
didattiche. Resta, comunque, l’obbligo del ripristino della configurazione a fine
attività.
36. E' severamente vietato scaricare da internet software, giochi, suonerie, ecc...
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37. Gli assistenti tecnici eseguiranno saltuariamente dei controlli a campione sulle
postazioni dei diversi laboratori; se da tali controlli emergerà un uso della
connessione contrario alle disposizioni di legge o di regolamento interno, e
comunque non coerente con i principi che regolano la scuola, il DS farà disattivare
la connessione senza indugio. Gli studenti che avranno fatto uso improprio della
connessione ad Internet subiranno severi provvedimenti disciplinari.
Materiale di Consumo
38. I docenti che usufruiscono dei laboratori comunicheranno la mancanza di
materiale di consumo (carta, toner, altro…) all’assistente tecnico, che ripristinerà
nel più breve tempo possibile la scorta. La carta verrà consegnata dall’assistente
amministrativo - settore personale ATA- al docente, previa compilazione del
registro “Richiesta carta per stampe”.
39. La carta deve essere utilizzata solo per le attività didattiche.
40. L'utilizzo del laboratorio da parte di chiunque comporta l'integrale applicazione
del presente regolamento.
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Allegato C - legge 8 ottobre 2010 , n. 170
Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 Ottobre 2010
LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170 (DSA)
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento
in ambito scolastico.
(10G0192)
La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica
hanno approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
promulga
la seguente legge:
Art. 1
Riconoscimento e definizione di dislessia,
disgrafia, disortografia e discalculia
1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali
disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in
presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit
sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita
quotidiana.
2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta
con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni
linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura.
3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si
manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica.
4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbo specifico di scrittura
che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.
5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta
con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri.
6. La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o
insieme.
7. Nell'interpretazione delle definizioni di cui ai commi da 2 a 5, si tiene conto dell'evoluzione
delle conoscenze scientifiche in materia.
Avvertenza:
Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto dall'amministrazione competente per
materia, ai sensi
dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo unico delle disposizioni sulle promulgazione delle leggi,
sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali
della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di
facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali e' operante il rinvio.
Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.
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Art. 2
Finalità
1. La presente legge persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalità:
a) garantire il diritto all'istruzione;
b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire
una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità;
c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali;
d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;
e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate
ai DSA;
f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;
g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari
durante il percorso di istruzione e di formazione;
h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.
Art. 3
Diagnosi
1. La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal
Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed e' comunicata dalla famiglia alla scuola
di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la
diagnosi nell'ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale
possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a
legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia
effettuata da specialisti o strutture accreditate.
2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano
persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia.
3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare,
previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad
individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui
all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.
Art. 4
Formazione nella scuola
1. Per gli anni 2010 e 2011, nell'ambito dei programmi di formazione del personale docente e
dirigenziale delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, e' assicurata
un'adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad
acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di
applicare strategie
didattiche, metodologiche e valutative adeguate.
2. Per le finalità di cui al comma 1 e' autorizzata una spesa pari a un milione di euro per
ciascuno degli anni 2010 e 2011. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente
utilizzo del Fondo di
riserva per le autorizzazioni di spesa delle leggi permanenti di natura corrente iscritto nello
stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, come determinato, dalla
Tabella C
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allegata alla legge 23 dicembre 2009, n. 191.
Note all'art. 4:
- La legge 23 dicembre 2009, n. 191, (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e
pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2010) e' stata pubblicata nel supplemento ordinario
alla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 30 dicembre 2009.
Art. 5
Misure educative e didattiche di supporto
1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti
dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e
formazione e negli studi universitari.
2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle risorse specifiche e
disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca, garantiscono:
a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di
lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il
bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate;
b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e
le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai
fini
della qualità dei concetti da apprendere;
c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano
la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo
anche, ove
risulti utile, la possibilità dell'esonero.
3. Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per
valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi.
4. Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione
scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto
concerne gli esami di
Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari.
Art. 6
Misure per i familiari
1. I familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con DSA
impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa hanno diritto di usufruire di orari di
lavoro
flessibili.
2. Le modalità di esercizio del diritto di cui al comma 1 sono determinate dai contratti
collettivi nazionali di lavoro dei comparti interessati e non devono comportare nuovi o
maggiori oneri a carico
della finanza pubblica.
Art. 7
Disposizioni di attuazione
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1. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il
Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, si provvede, entro quattro
mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ad emanare linee guida per la
predisposizione di protocolli regionali, da stipulare entro i successivi sei mesi, per le attività
di identificazione precoce di cui all'articolo 3, comma 3.
2. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, entro quattro mesi dalla data di
entrata in vigore della presente legge, con proprio decreto, individua le modalità di
formazione dei docenti e dei dirigenti di cui all'articolo 4, le misure educative e didattiche di
supporto di cui all'articolo 5, comma 2, nonché le forme di verifica e di valutazione finalizzate
ad attuare quanto previsto dall'articolo 5, comma 4.
3. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da adottare entro
due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, e' istituito presso il Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca un Comitato tecnico-scientifico, composto da
esperti di comprovata competenza sui DSA. Il Comitato ha compiti istruttori in ordine alle
funzioni che la presente legge attribuisce al Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca. Ai componenti del Comitato non
spetta alcun compenso. Agli eventuali rimborsi di spese si provvede nel limite delle risorse
allo scopo disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Art. 8
Competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome
1. Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di
Trento e di Bolzano, in conformità ai rispettivi statuti e alle relative norme di attuazione
nonché alle
disposizioni del titolo V della parte seconda della Costituzione.
2. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni a statuto
speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono a dare attuazione alle
disposizioni della
legge stessa.
Art. 9
Clausola di invarianza finanziaria
1. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, dall'attuazione della presente legge
non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti
normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge dello Stato.
Data a Roma, addì 8 ottobre 2010
NAPOLITANO
Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Visto, il Guardasigilli: Alfano
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Allegato D: D.M. 9/2009 Certificato delle competenze di base
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Allegato E: Patto educativo di corresponsabiltà
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
ITCG “LUIGI OGGIANO”
SINISCOLA
L’Istituto ITCG “LUIGI OGGIANO” con sede in SINISCOLA , in seguito indicato come “Istituto”,
rappresentato dal Dirigente Scolastico Mariantonietta Ferrante;
 lo Studente _____________________________________ , in seguito indicato come “Studente”;
 insieme ai Genitori o esercitanti la potestà genitoriale, in seguito indicati come “Genitori”:
Sigg. ___________________________________________ e _____________________________________ ;

PREMESSO che per l’Anno Scolastico 2012 /2013 lo Studente è iscritto alla classe __________ con
indirizzo ___________________________ dell’Istituto;
CONSIDERATO che, per garantire – a livello generale – l’efficacia del servizio scolastico-formativo e –
in particolare – per fornire allo Studente l’opportunità di raggiungere il successo negli studi e negli
apprendimenti scolastici, c’è bisogno del suo diretto coinvolgimento e di quello dei Genitori negli
interventi scolastici, preceduto dalla conoscenza e dalla condivisione degli obiettivi formativi, in
funzione della loro concreta realizzazione;
IN RIFERIMENTO all’art. 5-bis del D.P.R. 24 novembre 1998 n. 249, come introdotto dall’art. 3 del D.P.R.
21 novembre 2007 n. 235 (Statuto delle Studentesse e degli Studenti);
STIPULANO
Il presente PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ, che le parti si impegnano a rispettare, così
articolato:
1. DOCUMENTI
1.1 Lo Studente e i Genitori dichiarano di conoscere e accettare i documenti e gli atti che
l’Istituto adotta, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Patto, e
precisamente:
- il Piano dell’Offerta Formativa;
- il Regolamento di Istituto e il Regolamento di Disciplina;
- lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti
2. COMUNICAZIONI – INFORMAZIONI
2.1 L’Istituto assicura la costante informazione allo Studente e ai Genitori, utilizzando volta per
volta a seconda delle situazioni:
- le circolari interne;
- l’albo della scuola;
- il servizio postale;
- il sito web (http:// www.itcgoggiano.it);
- la posta elettronica: [email protected]
- il telefono : 0784 878066
- le comunicazioni brevi manu con riscontro di avvenuta ricezione.
2.2 Nelle medesime forme saranno resi noti gli incontri periodici scuola-famiglia riguardanti
l’andamento delle attività e le comunicazioni sul profitto e sul comportamento scolastico
dello Studente.
2.3 Al fine di poter espletare le suindicate formalità i Genitori declinano in allegato al presente
atto i recapiti utili, impegnandosi a comunicare tempestivamente le eventuali variazioni.
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4.ATTIVITÀ DIDATTICA
3.1 L’Istituto assicura nel corso dell’anno scolastico il regolare svolgimento dell’attività didattica,
secondo il calendario che sarà adottato e secondo il quadro orario previsto dal piano di
studi.
3.2 L’Istituto realizza, inoltre, attività aggiuntive, obbligatorie e opzionali, miranti al recupero e al
sostegno didattico, all’ampliamento dell’offerta formativa, alla partecipazione a progetti e/o
iniziative sostenuti dall’Unione Europea o da altri soggetti pubblici o privati.
3.3 Sono fatte salve le sospensioni e le interruzioni temporanee delle attività scolastiche
imputabili a causa di forza maggiore.
5.FREQUENZA SCOLASTICA
4.1 Lo Studente assicura la regolare frequenza scolastica, compresa quella relativa ad eventuali
corsi di recupero delle insufficienze e di sostegno didattico organizzati dalla scuola e alle
attività aggiuntive e integrative aventi carattere di obbligatorietà.
Si impegna anche ad osservare puntualmente l’orario giornaliero delle attività scolastiche.
4.2 I Genitori garantiscono da parte loro questi adempimenti e si impegnano ad informarsi
periodicamente sulle assenze dello studente e a giustificarle anche con la dovuta
documentazione, se necessaria; si impegnano, inoltre, a partecipare agli incontri scuolafamiglia che l’Istituto periodicamente organizza e ad assumere direttamente presso i
docenti, concordando l’orario di ricevimento, tutte le informazioni riguardanti lo sviluppo del
programma e l’impegno dello Studente negli studi.
4.3 Quando siano previste con congruo anticipo situazioni particolari che dovessero comportare
la sospensione delle attività scolastiche per l’intera giornata o per una parte di essa, l’avviso
allo Studente e, per suo tramite, ai Genitori sarà dato mediante la lettura in aula della
relativa circolare dirigenziale e con comunicazione sul sito web dell’Istituto.
4.4 In presenza di circostanze eccezionali di vigilanza all’interno dei locali scolastici, potrà essere
ritardato l’ingresso degli allievi di una o più classi ad ore successive di lezione o potrà essere
anticipata l’uscita, senza preavviso alcuno ai Genitori.
4.5 Per quanto attiene alla regolamentazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate, si
fa esplicito rimando ai relativi articoli del Regolamento di Istituto.
4.6 Lo Studente, in caso di assenze, dovrà aggiornarsi sul lavoro svolto dalla propria classe e sui
compiti assegnati.
4.7 I Genitori si impegnano a dotare lo Studente dei libri e del materiale didattico personale, a lui
necessari per poter realizzare con profitto il lavoro scolastico. Ove si faccia esplicita richiesta
scritta, lo Studente, nei limiti delle disponibilità dell’Istituto, potrà disporre in tutto o in parte dei
libri di testo in comodato d’uso, secondo modalità che verranno specificate dai responsabili
del servizio.
6.COMPORTAMENTI
5.1 Lo Studente si impegna a:
- tenere in classe un comportamento corretto, attento e attivo, partecipando alle lezioni,
collaborando con i compagni, con i docenti e con il personale A.T.A. e assicurando ad
essi il pieno rispetto;
- osservare i regolamenti che l’Istituto adotta, le prescrizioni dei docenti e le direttive del
Dirigente Scolastico;
- porre la massima cura nell’utilizzazione delle strutture scolastiche, delle attrezzature, e dei
sussidi didattici;
- svolgere con diligenza e impegno il lavoro scolastico, compresi i compiti assegnati per
casa, rendendosi partecipe della valutazione delle proprie carenze, dei progressi che
realizza nello studio e del raggiungimento o meno degli obiettivi stabiliti dalle
programmazioni didattiche delle singole discipline di studio;
- raggiungere, in caso di profitto positivo e con il sostegno dei Genitori, i più alti livelli di
eccellenza, che l’Istituto opportunamente definisce e favorisce;
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-
sottoporsi a tutte le prove di verifica, scritte, orali, grafiche e pratiche, così come
programmate per le singole discipline di studio, utilizzando le valutazioni e le correzioni in
chiave positiva ed educativa, come essenziali momenti di riflessione e come presupposti
per la progressione negli apprendimenti.
5.1 L’istituto, da parte sua, si impegna a:
- assicurare l’obiettività delle valutazioni, la significatività delle correzioni partecipate e la
notifica dei risultati delle verifiche periodiche, con le opportune motivazioni;
- offrire allo Studente concrete possibilità per il raggiungimento dei livelli di eccellenza.
7.RISPETTO DELLE REGOLE
6.1 Lo Studente si impegna a:
- contribuire a conservare l’integrità dei locali scolastici, delle attrezzature e della
funzionalità degli strumenti didattici, evitando di compiere, di sostenere, di approvare o di
non segnalare atti vandalici a danno dell’Istituto;
- utilizzare i servizi igienici in modo corretto e rispettare le essenziali norme di igiene e pulizia,
attuando, in particolare, le direttive impartite dalla scuola per la raccolta differenziata
dei rifiuti;
- rispettare il decoro degli spazi comuni, in particolare prima dell’ingresso a scuola e
durante l’intervallo delle lezioni, evitando di abbandonare o gettare i rifiuti al di fuori degli
appositi contenitori;
- astenersi dal compiere azioni di violenza e atti di bullismo e di “cyber-bullismo” e
dall’esprimere comportamenti di sopraffazione nei confronti di chiunque altro
(compagni, docenti, personale A.T.A.) soprattutto se più debole, disabile o, comunque,
che si trovi in situazione di difficoltà;
- rispettare in modo assoluti i divieti di:
a) utilizzare in aula o nei laboratori strumenti personali audio e video, nonché i
telefoni cellulari, i palmari, i diffusori di musica anche se dotati di modalità per
l’ascolto silenzioso, e ogni altro dispositivo elettronico non consentito dal
regolamento interno o non autorizzato dal docente di classe;
b) fumare nei locali scolastici e negli spazi di pertinenza dell’edificio scolastico;
c) assumere nella scuola bevande alcoliche o altre sostanze nocive per la salute;
d) realizzare foto o filmati non autorizzati all’interno della scuola e pubblicarli in rete.
8.SANZIONI – RISARCIMENTO DANNI
7.1 Lo Studente è responsabile dell’integrità dei locali scolastici, degli arredi, delle attrezzature,
dei sussidi e del materiale didattico e, nel caso provocasse danni, oltre ad essere passibile
dei provvedimenti disciplinari previsti dal regolamento, è tenuto al loro risarcimento.
7.2 Qualora non sia possibile, pur avendo effettuato gli opportuni accertamenti, individuare il
diretto o i diretti responsabili del danno, del guasto o dell’atto vandalico, lo Studente ne
risponderà insieme agli allievi della classe, se nel suo contesto tali azioni si sono verificate,
ovvero insieme agli allievi dell’Istituto se esse sono pertinenti a cose, servizi o spazi di uso
comune.
7.3 Per gli effetti di cui sopra, lo Studente e i Genitori dichiarano di assumere, in solido tra loro, la
responsabilità e di rispondere del relativo risarcimento.
9.RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI
8.1 L’Istituto, dovendo acquisire e trattare dati sensibili e giudiziari riferiti allo studente e ai suoi
familiari, assicura la scrupolosa osservanza delle disposizioni previste in materia dal Decreto
Legislativo 30 giugno 2003 n.196 “Codice in materia di trattamento dei dati personali” e dal
Regolamento Ministeriale P.I. 6 dicembre 2006 “Regolamento recante identificazione dei dati
sensibili e giudiziari”
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10.DECORRENZA
9.1 Il presente Patto decorre dalla data della sua sottoscrizione e ha efficacia per l’intera durata
del Corso di Studi seguito dallo Studente.
11.RINVII
10.1 Sono fatte salve le norme vigenti in materia di vigilanza e di educazione dei minori, in
particolare quelle contenute nel Codice Civile e nel Codice Penale vigenti, alle quali si fa
esplicito riferimento.
luogo: ______________________________
data: _______________________________
FIRME
Il Dirigente Scolastico
___________________________
Lo Studente
______________________________
I Genitori
____________________
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Pof ITCG - Istituto Luigi Oggiano Siniscola