18-05-2007 Edizione 9:24 Pagina 10 Anno I, giugno/luglio 2007 copertine finali MANTOVA SERVIZI: Vita più facile con la Carta Regionale dei Servizi NORMATIVE: Sanità più semplice, salute più sicura PREVENZIONE: Il Vaccino, alleato della tua salute EMERGENZA CALDO: Un’estate più serena con i consigli della tua Regione. L’ABC DEL FARMACO Sono molte le domande, le curiosità e le difficoltà a cui chiunque di noi può andare incontro avendo a che fare col mondo dei medicinali esibito sugli scaffali delle farmacie. NOTIZIE DALLA TUA ASL ASL: codice etico aziendale Randagismo canino Novità sul sito ASL 1 n° Sanità 1 7-06-2007 14:58 Pagina 2 In questo numero EDITORIALE SANITÀ LOMBARDA: “LA STRADA IMBOCCATA È QUELLA GIUSTA” P 3 P 4-5 P 6 DAL TERRITORIO NOTIZIE DALLA TUA ASL P 7-10 NORMATIVE SANITÀ PIÙ SEMPLICE, SALUTE PIÙ SICURA P 11 L’Assessore Bresciani ai cittadini FARMACEUTICA L’ABC DEL FARMACO Domande, risposte e curiosità sul mondo dei medicinali SERVIZI VITA PIÙ FACILE CON LA CARTA REGIONALE DEI SERVIZI Che cos’è e a cosa serve la CRS Disposizioni in materia di attività sanitarie e sociosanitarie PREVENZIONE IL VACCINO, ALLEATO DELLA TUA SALUTE P 12-13 Come, dove e perché vaccinarsi TICKET REGIONE LOMBARDIA TAGLIA I TICKET P 14 EMERGENZA CALDO UN’ESTATE PIÙ SERENA CON I CONSIGLI DELLA TUA REGIONE P 15 Nuove riduzioni in vigore dal 1° giugno 2007 Anno I, n° 1 Giugno/Luglio 2007 Registrata al Tribunale di Milano in data 07.05.2007 al numero 292 Chiuso in redazione venerdì 18 maggio Direttore responsabile: Carlo Bianchessi Redazione: Franco Binaghi, Maurizia Domenichini, Antonia Fanuzzi, Elena Frasio, Sara Generali, Enzo Mascolo, Enrico Parola, Alberto Rovaris, Marcella Ubezio Progetto grafico: MultiMedia srl Stampa: Lucky Group S.A.S. Tiratura: 440.000 copie Contatti: [email protected] www.sanita.regione.lombardia.it Sanità 1 7-06-2007 14:58 Pagina 3 “LA STRADA IMBOCCATA PER LA SANITÀ LOMBARDA È QUELLA GIUSTA” Luciano Bresciani è nato 66 anni fa a Carbonara di Po, in Provincia di Mantova, e risiede a Milano. Cardiologo, ha esercitato la professione in Sudafrica, con Christian Barnard, nei primi anni settanta e poi negli Stati Uniti. Ha insegnato in Olanda, presso l'Università Reale di Utrecht. Ha svolto la propria attività professionale presso gli ospedali milanesi San Paolo e San Raffaele. Negli anni Novanta è stato Assessore alla salute per la Provincia di Como. In qualità di esperto di programmazione sanitaria, collabora con Regione Lombardia dal 2003 ed è stato direttore generale vicario dell'Assessorato alla Sanità lombardo dal giugno del 2005. Con la salute non si gioca: perché in gioco non ci sono solo i 15 miliardi di euro spesi ogni anno dal nostro sistema sanitario, ma il benessere di ciascuno di noi. Dal 17 marzo sono stato chiamato alla guida della Sanità lombarda: so bene che il nostro sistema ha eccellenze che l’intera Europa ci invidia, ma sono altrettanto consapevole che le domande che la società rivolge in tema di salute si fanno sempre più profonde ed esigenti. Sono domande diverse da quelle di dieci, quindici anni fa, e per soddisfarle non può bastare quanto di buono vi era allora. In questi pochi mesi ho iniziato a lavorare su quelli che ritengo i punti strategici per valorizzare e potenziare il nostro sistema: innovazione tecnologica, collaborazione sempre più stretta e concertata tra pubblico e privato, collaborazioni con le regioni più avanzate dell’Unione Europea. È evidente che le nuove conquiste tecnologiche rendono possibili risultati fino a pochi anni fa inimmaginabili: non si può non investire in questo ambito, e per far questo oggi è necessaria la collaborazione con i privati. Per investire e quindi migliorare il nostro welfare, oltre ai progetti che stiamo sviluppando con 11 regioni europee, sono necessarie sinergie tra il mondo industriale, che assicura fondi e progetti, e istituzioni, che forniscono una piattaforma di conoscenze e di professionalità. A chi teme il prevalere di interessi privati e utilitaristici in un ambito che dovrebbe indirizzarsi al bene comune, vorrei ricordare che ad oggi è sotto gestione pubblica il 70% dell’attività sanitaria e che abbiamo già iniziato a introdurre controlli e una concertazione ancora più stretta. In generale, il confronto tra i risultati raggiunti in questi anni dalla nostra sanità e quelli ottenuti dalle altre realtà italiane e europee conferma che la strada imboccata è quella giusta. Luciano Br esciani Assessore alla Sanità 3 Sanità 1 7-06-2007 14:59 Pagina 4 FARMACEUTICA L’ABC DEL FARMACO Farmaci di marca e generici, di classe A o B, rimborsabili o no, principi attivi ed eccipienti: sono davvero molte le domande, le curiosità ma anche le difficoltà oggettive che chiunque di noi può incontrare avendo a che fare col mondo dei medicinali, esibito sugli scaffali delle farmacie in cui talvolta ci si reca senza ricette, magari per un consiglio o con un problema da risolvere. Ecco alcune informazioni di base, utili per orientarsi meglio e comprendere il linguaggio, spesso oscuro, del mondo farmaceutico. Che cos'è un farmaco? Il “farmaco”, cui nel lessico tecnico viene preferita la dizione “medicinale” o “prodotto medicinale”, è definito come una sostanza o un’associazione di 4 sostanze che ha proprietà curative o profilattiche delle malattie umane, che può essere utilizzata sull'uomo o somministrata all'uomo per ripristinare, correggere o modificare funzioni fisiologiche. Da che cosa è composto? Tutti i medicinali sono costituiti da principi attivi e da vari eccipienti. Il principio attivo è il componente del farmaco da cui dipende la sua azione curativa, il medicinale vero e proprio. Gli eccipienti sono invece componenti inattivi del farmaco privi di ogni azione farmacologica. Hanno la funzione di proteggere il principio attivo dagli agenti esterni che potrebbero danneggiarlo (il caldo, il freddo, l’umidità o altre sostanze chimiche), di aumentare il volume per consentire la preparazione di compresse o di forme farmaceutiche di dimensioni accettabili, di rendere stabili soluzioni o sospensioni, evitando la sedimentazione del principio attivo sul fondo dei contenitori, di facilitare l’assorbimento del principio attivo nell’organismo, di rendere il sapore dei medicinali più gradevole (aromi al limone, arancia etc.) Che cosa sono i farmaci generici o equivalenti? Il farmaco, come molte altre invenzioni, è soggetto a brevetto. Quando questo è scaduto (in Italia dopo 10-20 anni, a seconda dei casi), il farmaco di marca può essere prodotto anche come generico o equivalente. Il fatto che un generico sia dedotto da un farmaco di marca Sanità 1 7-06-2007 14:59 Pagina 5 è un indice di garanzia: chi produce il generico deve infatti presentare un dossier di documentazione all’AIFA (l’Associazione Farmaceutica Italiana) per dimostrare che il farmaco sia sovrapponibile, cioè abbia le stesse capacità curative di quello di marca e non abbia controindicazioni. Solo dopo che sia stato accertato ciò il farmaco viene registrato in appositi elenchi stilati a livello nazionale e può essere messo in commercio. Per legge, un farmaco generico, che deriva da uno di marca, deve avere un prezzo inferiore almeno del 20% rispetto al corrispettivo di marca. Che differenza c’è tra un farmaco di marca e uno generico? Il principio attivo è lo stesso in entrambi, cambiano solo gli eccipienti. Il Servizio Sanitario Nazionale rimborsa al sistema il prezzo stabilito per il generico: così chi compra un farmaco generico, vede rimborsato l’intero prezzo del farmaco, mentre se si acquista il farmaco di marca, si dovrà pagare la differenza di costo che c’è tra il prezzo del farmaco di marca e quello generico attualmente in commercio. Che cosa significa che un farmaco è di classe A o di classe B? I farmaci vengono inclusi nella classe A se ritenuti a livello italiano indispensabili e essenziali per il trattamento di patologie croniche invalidanti. Questi farmaci sono rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale. Rientrano invece nella classe B se non considerati essenziali e indispensabili, e sono a carico del cittadino. Vi è poi la classe F in cui rientrano, con nota specifica dell’AIFA, farmaci riferiti a disagi o patologie particolari, ad esempio quelli curativi dell’osteoporosi o gli antiaggreganti piastrinici, e anch’essi diventano a carico del Servizio Sanitario Nazionale. La suddivisione è fluida: annualmente vengono immessi nuovi farmaci, uno di classe A può essere trasferito in classe B e viceversa. Qual è il ticket sui farmaci? Il ticket si paga su tutti i farmaci, a meno che non si abbiano esenzioni particolari. Il ticket è di 2 euro a confezioni per un massimo di 4 euro a ricetta (due confezioni) Chi paga il ticket? In Regione Lombardia sono tutelate le situazioni fragili, di difficoltà economiche e di salute: pensionati, invalidi, ciechi e sordomuti, trapiantati d’organo, disoccupati, persone affette da patologie legate al reddito, croniche e malattie rare con un reddito inferiore ai 46.000 euro lordi l’anno (un’esenzione di cui benefica la maggior parte dei cittadini) Perché si paga il ticket? I motivi sono molti, e coinvolgono la qualità e le eccellenze del servizio sanitario lombardo, cui guardano tutta Italia e molti paesi stranieri. Ci limitiamo a un esempio eclatante a livello farmaceutico: la compartecipazione alla spesa sanitaria da parte di tutti i cittadini permette a chi è affetto da malattie rare di poter usufruire gratuitamente di farmaci che costano decine se non centinaia di migliaia di euro. Farmaci di marca e generici, di classe A o B, rimborsabili o meno, principi attivi ed eccipienti. Sono molte le domande, le curiosità e le difficoltà a cui chiunque di noi può andare incontro avendo a che fare col mondo dei medicinali esibito sugli scaffali. COSA VUOL DIRE: Il farmaco generico o equivalente è un farmaco non più coperto da brevetto, che al posto del nome commerciale ha il nome del principio attivo seguito dal nome dell’azienda farmaceutica che lo produce. I farmaci generici hanno le stesse indicazioni terapeutiche, posologia e la stessa efficacia e sicurezza del farmaco di “marca”. 5 Sanità 1 7-06-2007 14:59 Pagina 6 SERVIZI VITA PIÙ FACILE CON LA CARTA REGIONALE DEI SERVIZI Meno burocrazia più semplicità Si chiama Carta Regionale dei Servizi (CRS), la card elettronica recapitata ai nove milioni di cittadini lombardi. Le dimensioni sono quelle di una normale carta di credito ma i servizi a cui ha dato vita mutano alla radice l’impostazione classica del rapporto tra Cittadino e Pubblica Amministrazione, improntandola alla semplificazione e alla facilità di accesso. Meno burocrazia e più semplicità. Un sistema innovativo, pensato per far viaggiare le informazioni in rete e non i cittadini in strada e quindi per rendere più vicino alle esigenze della persona il servizio sanitario di Regione Lombardia e altri servizi pubblici. La CRS è Carta Nazionale dei Servizi consentendo l’accesso on line ai servizi della Pubblica Amministrazione; è Tessera Sanitaria Nazionale sostituendo l’attuale tesserino sanitario cartaceo per usufruire dei servizi socio-sanitari; è Tessera Eur opea di Assicurazione Malattia garantendo l’assistenza sanitaria nell’Unione Europea secondo le normative dei singoli Paesi. E ora la Carta Regionale dei Servizi è anche Tesserino di Codice Fiscale, come stabilito dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sostituendo il tesserino plastificato del codice fiscale. Inoltre la CRS consente l'autenticazione digitale 6 del cittadino in rete e la firma elettronica. Le funzioni della Carta sono esaltate dal suo utilizzo nell’ambito del Progetto Carta Regionale dei Servizi-Sistema Infor mativo Socio-Sanitario (CRSSISS) che permette a Regione Lombardia di compiere un deciso passo avanti in direzione dell’innovazione e della semplificazione dei servizi sanitari. Il medico curante, dal computer del proprio studio, può ricevere i referti dei propri pazienti che hanno dato il Consenso all’utilizzo dei propri dati. In ospedale, con la consegna della tessera, il cittadino viene identificato ed ammesso alla visita o al ricovero, mentre i medici che lo prendono in cura possono avere accesso alla sua storia clinica. Il cittadino, dal proprio computer di casa munito di lettore di Carta e collegato a internet, può andare a guardarsi il proprio Fascicolo Sanitario, che contiene le esenzioni, le prescrizioni, i ricoveri, i referti (visibili entro l’estate) e può effettuare on-line la scelta/revoca del proprio medico curante. Per queste operazioni è necessario aver richiesto, presso la propria ASL o un Ufficio Postale della Lombardia, il proprio codice personale segreto: il PIN. La CRS è ormai una realtà con cui molti cittadini lombardi si confrontano quotidianamente. Lo dicono i numeri (vedi tabella) che fotografano la situazione al marzo 2007. Basti pensare che ben il 72 % dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. e oltre il 79% delle farmacie lombarde ha aderito al Progetto. Le prescrizioni specialistiche e farmaceutiche, prodotte attraverso il SISS, si attestano su una media di oltre 4 milioni al mese. Numeri che confermano ormai la piena operatività del Progetto. sanità 1_ASL_Mantova 18-05-2007 9:51 Pagina 1 Notizie dalla tua ASL Mappe storiche città di Mantova CODICE ETICO AZIENDALE IL MANIFESTO DEI VALORI DELL’ASL DI MANTOVA L’ASL di Mantova ha deciso di dotarsi, alla fine del 2006, di un Codice etico aziendale aderendo alla sperimentazione dei Codici etici comportamentali avviata dalla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia. L’intento è quello di trasferire anche nella sanità pubblica il criterio di “responsabilizzazione” introdotto per le aziende private, in virtù del quale le stesse rispondono, e cioè possono essere sanzionate, nel caso in cui chi le dirige, amministra o rappresenta commetta illeciti a loro vantaggio o nel loro interesse. Con il Codice etico l’ASL di Mantova rende esplicito il sistema di valori al quale ispira la propria azione pubblica e nel quale tutti sono chiamati a gioca- re un ruolo, utenti, operatori sanitari, amministratori pubblici. Il Codice etico diventa manifesto della legalità, della trasparenza e dell’efficienza cui l’ASL mira, oltre che parte integrante del processo di responsabilizzazione dell’ente pubblico per l’operato di quanti agiscono al suo interno. Tutti gli operatori sono tenuti, nello svolgimento delle proprie mansioni, al rispetto dei principi in esso codificati. L’ASL, a differenza dell’ente privato, vede nel codice etico uno strumento di buon governo e non un mezzo per evitare sanzioni che deriverebbero dal compimento di illeciti. Ciò nella convinzione che i principi etico comportamentali e la corretta individuazione di procedure e metodologie durante lo svolgimento delle attività istituzionali possano contribuire a favorire la trasparenza e la chiarezza nei rapporti con l’utenza e con tutti i soggetti che si rapportano con l’ASL (fornitori, dipendenti, collaboratori, istituzioni pubbliche, associazioni). Oltre che al miglior impiego delle risorse ed al generale incremento qualitativo del servizio offerto. Giuseppe M. Cannella, Francesca Pittau Studio legale LCG, Milano Il Codice Etico Aziendale è consultabile sul sito: www.aslmn.it nella sezione “Azienda Asl” P. 7 sanità 1_ASL_Mantova 18-05-2007 9:51 Pagina 2 L’OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO COME “PONTE” TRA SALUTE E AMBIENTE Un’esperienza pilota a Mantova La domanda sociale di conoscenza sulle relazioni che intercorrono tra ambiente - inteso come habitat - e stato di salute di una popolazione è in crescita e appare sempre più trasversale ai diversi portatori di interesse che sollecitano le istituzioni locali a rispondere congiuntamente a quesiti di particolare complessità. La separazione istituzionale delle competenze tra Salute e Ambiente, attribuite rispettivamente ad ASL e ARPA, se da una parte ha favorito specializzazione ed approfondimento, dall’altra ha reso più difficile accedere ad una visione unitaria dei fenomeni di interesse. Analogamente a quanto accaduto per ASL e Azienda Ospedaliera, si pone l’esigenza di recuperare ad un livello più alto un’integrazione delle competenze. Emblematica è la separazione tra indicatori di salute, mortalità e incidenza dei vari eventi morbosi, ed indici di inquinamento delle diverse matrici ambientali. Per verificare la correlazione tra salute ed inquinamento è indispensabile tradurre quest’ultimo in indicatori di esposizione e poi di rischio per la salute. Occorre ribadire innanzitutto che la concentrazione di un inquinante, per quanto rappresentativa, non può costituire da sè una misura di esposizione della popolazione, ma è influenzato da numerose variabili: mobilità della popolazione rispetto alla fonte inquinante, caratteristiche chimi- P. 8 co-fisiche dell’inquinante nonché distribuzione e persistenza nelle matrici ambientali, accesso alle vie di penetrazione dell’organismo umano, oltre ai determinanti sociali ed individuali che possono intervenire quali modulatori dell’esposizione biologicamente efficace. Quanto più completo sarà il lavoro di ‘affinamento’, tanto più affidabili saranno gli indicatori di esposizione ottenuti che potrebbero anche diventare oggetto di un monitoraggio autonomo, nella prospettiva preventiva di affiancare ad un’epidemiologia dei danni una dei rischi. Ogni categoria di patologia presenta però nei confronti dei propri determinanti un diverso periodo di latenza, ovvero il tempo tra inizio dell’esposizione e comparsa della malattia. La ricerca di un’associazione causale comporta la necessità di una ricostruzione storica degli indicatori di esposizione più arretrata nel tempo quanto maggiore sarà la latenza dell’evento morboso in studio: massima per la mortalità delle patologie cronico-degenerative, minima per l’incidenza di quelle allergiche, intermedia per l’incidenza di alcuni tumori e per le malformazioni congenite. L’Osservatorio Epidemiologico dell’ASL di Mantova si sta strutturando in questa direzione, associando Registro Mortalità, Registro Tumori, Registro Malformazioni Congenite e Banca Dati Assistiti (BdA) ad una competenza (valutazione rischi ambientali per la salute) in grado di interloquire con gli ambiti di pertinenza ARPA, nell’obiettivo di trasformare le misure di inquinamento in misure di esposizione a rischio per la popolazione. Paolo Ricci Responsabile Osservatorio Epidemiologico Asl di Mantova PREVENZIONE PERICOLO Contaminazione ambiente PREVENZIONE RISCHIO Esposizione popolazione Modulatori sociali ed individuali Rischio per la salute sanità 1_ASL_Mantova 18-05-2007 9:51 Pagina 3 Notizie dalla tua ASL PET THERAPY Quando gli animali curano l’uomo Fin dal 1953, quando lo psichiatra americano Boris Levinson si accorse che la presenza del suo cane durante una seduta terapeutica, agevolava il rapporto con un suo piccolo paziente affetto da autismo, si sono moltiplicate le esperienze che vedono nella relazione uomo-animale un valido ausilio alle terapie tradizionali. Il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ASL di Mantova e l’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia hanno organizzato, nel mese di marzo, una giornata di approfondimento sulla Pet Therapy. Relatori tra i maggiori esperti nel campo, il prof. Roberto Marchesini, Direttore della Scuola Interazione Uomo Animale, la dr.ssa Renata Fossati, Pedagogista, Aldo La Spina, istruttore cinofilo esperto nella formazione di operatori di Pet Therapy ed altri, hanno dibattuto su questo argomento ancora poco conosciuto dalle istituzioni e dagli operatori. A Mantova, già dal 2004, un’equipe di veterinari ASL e operatori volontari svolge attività assistite con cani presso case di riposo, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli ospiti. Il rapporto con l’animale, infatti, nelle sue varie espressioni stimola nei pazienti l’attività fisica e l’interazione, migliora il tono dell’umore e riduce l’isolamento. Con un progetto di zooantropologia didattica invece nel 2006, la relazione uomo-animale è entrata anche nelle scuole mantovane e si sta lavorando alla progettazione di interventi di pet therapy con pazienti psichiatrici e bambini Down. E', infatti, ormai scientificamente provato che il rapporto con un animale è un efficace rimedio contro la solitudine e rappresenta un valido aggregante per i diversi membri di un gruppo, nonché fonte di "distrazione" da problemi come l’incomunicabilità o senso di rifiuto che possono degenerare in forme più acute di nevrosi e di alienazione. Claudia Capua Medico Veterinario, Asl di Mantova RANDAGISMO CANINO: le attività svolte dall’ASL di Mantova Nel territorio dell’ASL di Mantova sono presenti tre canilirifugio per il ricovero dei cani randagi; tali strutture sono convenzionate con la maggior parte dei Comuni della Provincia e custodiscono circa 1000 animali. All’atto del ricovero, i veterinari dell’ASL effettuano sull’animale i necessari interventi sanitari: - emergenze medico chirurgiche con l’eventuale ausilio di ambulatori privati di pronto soccorso; - verifica della presenza di tatuaggio e/o microchip per la ricerca del proprietario e relativa restituzione; - inserimento del microchip, se assente, e registrazione del cane all’Anagrafe canina regionale; - visita clinica generale con accertamenti per l’eventuale presenza di parassiti interni e di filariosi cardio polmonare; - profilassi antiparassitaria, profilassi vaccinale e trattamento microfilaricida; - eventuali interventi di sterilizzazione chirurgica (ovariectomia ed ovaioisterectomia) sugli esemplari femmine. Dopo tali trattamenti e spesso dopo verifica comportamentale, i cani possono essere destinati all’adozione. I canili sono importanti strutture di ricovero e cura per i cani randagi e sono da considerare punti di sosta temporanea, la cui finalità principale è favorire ed incrementare le adozioni. Cristina Pellizzoni Medico Veterinario, Asl di Mantova Responsabile Sanitario del Canile di Mantova P. 9 sanità 1_ASL_Mantova 18-05-2007 9:51 Pagina 4 Notizie dalla tua ASL A Castel Goffredo l’ASL cambia sede Nuovo consultorio giovani a Poggio Rusco In collaborazione con il comune di Castel Nel Distretto di Ostiglia e’ stato inaugurato Goffredo, da giugno l’ASL ha aperto una nel marzo 2007 un nuovo Consultorio nuova sede destinata alle attività sociosani- Giovani, uno spazio dedicato alle ragazze e tarie distrettuali. ai ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 21 Sono a disposizione di tutti i cittadini: anni. Ufficio Scelte e Revoche per il rilascio di tes- È a disposizione dell’utenza un’equipe sta- sere sanitarie, esenzioni, assistenza all’estero bile costituita da un’ostetrica, una ginecolo- Ambulatorio di Igiene e Sanità pubblica ga, un’assistente sociale ed una psicologa. per certificazioni medico legali (patenti, porto d’ar- I ragazzi possono accedere direttamente, mi), prescrizioni di ausili (incontinenti, diabetici), senza appuntamento e gratuitamente, nel vaccinazioni infantili su invito e per adulti su appun- rispetto della privacy. Non viene richiesto il tamento consenso dei genitori. I giovani possono Servizio di Assistenza Domiciliare con pre- presentarsi da soli, in coppia o a piccoli stazioni infermieristiche e riabilitative gruppi, anche accompagnati dai genitori. Ambulatorio infermieristico Consultorio familiare con prestazioni ostetrico La nuova sede è a Poggio Rusco in via ginecologiche, corsi di preparazione al parto, attività Massarani, 1 (ex Ospedale) dove è operativo di educazione sanitaria e interventi di assistenza psi- anche il Consultorio Familiare. cosociale Il Consultorio Giovani è aperto tutti i mer- Sarà anche sede di Ambulatorio di continuità assi- coledì dalle ore 14 alle ore 18, telefono 0386 stenziale (ex guardia medica) attivo nei giorni prefe- 51525 stivi e festivi. La nuova sede sarà aperta in Via San Pio X, n.1 Per ulteriori informazioni visita il sito: tel 0376 779573 – 0376 771257 www.giovani.aslmn.it A cura di: Anna Ghizzoni - Ufficio Relazioni Esterne - Via Dei Toscani 1, 46100 Mantova tel. 0376.334273 Redazione: Anna Ghizzoni - Serena Zoboli P. 10 Novità sul sito ASL • Alla sezione “Medici di famiglia” l’elenco di tutti i Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta con una scheda personale riportante indirizzo e orari ambulatori, numeri telefonici, indirizzo e-mail, accessibilità dell’ambulatorio rispetto alle barriere architettoniche. Nella stessa sezione, nota informativa sui servizi offerti dal medico tradotta in più lingue (italiano, inglese, francese e cinese) dal titolo “Cosa e’ possibile chiedere al proprio Medico e al Pediatra di Famiglia”, che illustra i diritti del cittadino alla corretta informazione. • Alla sezione “Documenti, studi, relazioni” il Piano aziendale dei controlli anno 2007 e il documento integrale di Programmazione e coordinamento dei servizi sanitari e sociosanitari anno 2007. • In primo piano accesso alla sezione “Tempi di attesa” delle prestazioni specialistiche con criteri di accesso e aggiornamento mensile dei tempi reali rilevati. • In “RSA online” inserimenti di nuove strutture accreditate (CDI e RSD) oltre all’aggiornamento in tempo reale della disponibilità dei posti. Per aggiornamenti e molte altre informazioni consulta il portale aziendale www.aslmn.it Hanno collaborato per questo numero: Avv. Giuseppe Cannella, Dr.ssa Claudia Capua, Dr.ssa Cristina Pellizzoni, Avv. Francesca Pittau, Dr. Paolo Ricci. Tiratura per l’ASL: 1.000 copie Mail di riferimento: [email protected] Sito: www.aslmn.it Sanità 1 7-06-2007 14:59 Pagina 11 SEMPLIFICAZIONI MENO BUROCRAZIA, SANITÀ PIÙ SEMPLICE, SALUTE PIÙ SICURA Obiettivi solo all’apparenza in contrasto, come dimostrano le “Disposizioni in materia di attività sanitarie e sociosanitarie” approvate con la legge regionale n. 8 del 2 aprile 2007 e promosse dall’assessore alla Sanità Luciano Bresciani e da quello a Famiglia e Solidarietà sociale Gian Carlo Abelli. L’obiettivo è quello di garantire una maggiore tutela del diritto alla salute del cittadino, attraverso un sistema integrato di prevenzione e controllo basato sull’appropriatezza, sull’evidenza scientifica, sull’efficacia e sulla semplificazione amministrativa. Le disposizioni approvate prevedono infatti l’abolizione di una serie di certificazioni sanitarie in materia di igiene e sanità pubblica, l’abolizione di autorizzazioni e adempimenti superati dalla normativa comunitaria, nella logica della responsabilizzazione degli operatori. Prevedono poi il rilancio e la riqualificazione del sistema della prevenzione e, in particolare, dell’attività di vigilanza e controllo delle ASL, con modifiche volte a consentire una razionalizzazione del sistema sanitario regionale. Il Pirellone, dunque, ancora una volta all’avanguardia grazie alle norme ispirate alla semplificazione e destinate a render più agevole la vita di tutti. A partire dagli imprenditori che al momento di avviare una nuova attività (gastronomia o ambulatorio medico, officina o ristorante) risparmieranno almeno novanta giorni di tempo. Non sono più necessarie, infatti, autorizzazioni formali rilasciate dall’ASL, che comportavano per il cittadino-imprenditore una lunga attesa e per l’ente pubblico un notevole spreco di risorse. È ora responsabilità di chi avvia una nuova attività darne notizia preventiva al Comune, attraverso apposita dichiarazione da presentare allo Sportello Unico per le Attività Produttive; quest’ultimo ne invierà copia all’ASL e all’ARPA, che decideranno, in base alla valutazione del rischio connesso all’attività dell’impresa, la periodicità dei controlli da effettuare in relazione agli aspetti di competenza. Restano ovviamente valide tutte le norme specifiche, come i requisiti igienico-sanitari, di tutela ambientale, di tutela della salute e di sicurezza già esistenti. L’abolizione delle verifiche formali e dei nulla osta porterà un risparmio per l’amministrazione che potrà utilizzare le risorse per maggiori controlli negli insediamenti più a rischio. Non serve più autorizzazione nemmeno per le strutture sanitarie, basta una denuncia di inizio attività all’ASL, che entro sessanta giorni farà tutte le verifiche sanitarie. L’autorizzazione resta necessaria solo per le strutture di ricovero e cura, per i centri di procreazione medicalmente assistita e per la residenzialità psichiatrica. Per quanto riguarda i controlli sulle strutture sanitarie, le nuove disposizioni permettono ai Nuclei Operativi di Controllo (NOC) di effettuare verifiche su tali strutture anche al di fuori dell'ASL di appartenenza, rendendo la loro azione più efficace. Nel campo della sanità pubblica e vete- rinaria sono stati aboliti autorizzazioni e adempimenti (d'ora in avanti sostituiti dalla sola denuncia di inizio attività) e numerosi certificati, sulla base di una analisi di appropriatezza, evidenza scientifica ed efficacia. Tra questi: le autorizzazioni sanitarie per la produzione, preparazione e trasporto di sostanze alimentari e bevande, quella per gli spacci di vendita di carne fresca, congelata o comunque preparata, le autorizzazioni sanitarie alla vendita e al commercio di prodotti fitosanitari e coadiuvanti di prodotti fitosanitari, quella per l'esercizio di ricoveri di animali e stalle di sosta prevista nel Regolamento di polizia veterinaria. E inoltre l’obbligo della controfirma del veterinario ufficiale sul certificato sanitario o sul documento commerciale (relativo alle misure sanitarie di protezione contro le encefalopatie spongiformi trasmissibili) per il trasporto in ambito regionale di carcasse di animali della specie bovina di età inferiore ai 24 mesi e delle specie ovine e caprine di età inferiore ai 18 mesi, l’obbligo di vidimazione del registro degli infortuni, e una serie di certificazioni sanitarie, tra cui ad esempio quella per ottenere sovvenzioni contro cessione del quinto dello stipendio. 11 Sanità 1 7-06-2007 14:59 Pagina 12 PREVENZIONE IL VACCINO, ALLEATO DELLA SALUTE È unanimemente riconosciuto che i miglioramenti nella salute pubblica ottenuti grazie ai vaccini sono paragonabili solo a quelli conseguiti con la diffusione dell’acqua potabile. I vaccini hanno salvato milioni di vite nel mondo nell’ultimo cinquantennio e costituiscono ancora una delle maniere più economiche per migliorare lo stato di salute e ridurre la povertà delle popolazioni. È importante sfatare le false informazioni che tendono ad esaltare ed ingigantire i rischi (davvero minimi rispetto ai benefici) che si corrono sottoponendosi alle vaccinazioni. I vaccini sono un efficace mezzo di prevenzione da diverse patologie infettive e dalle loro complicanze, perché stimolano l'organismo a produrre attivamente una risposta immunitaria che impedisce all'infezione di causare la malattia. E’ come se il corpo, grazie la vaccino, assumesse una “guardia del corpo” in grado di proteggerlo dai virus, contribuendo a ridurre sensibil12 mente la diffusione delle malattie anche all’interno di tutta la popolazione. Le vaccinazioni esistenti sono diverse, destinate a situazioni e soggetti differenti. Oggi disponiamo di numerosi vaccini, alcuni combinati, cioè che proteggono nei confronti di più malattie, ad esempio il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia. alle vaccinazioni è frutto di studi scientifici accurati, condotti a livello mondiale, che ne indagano l’efficacia e la sicurezza. Se la malattia è molto grave o molto frequente in una popolazione, la vaccinazione diviene “raccomandata”, ossia offerta gratuitamente secondo programmi di sanità pubblica. A CHI RIVOLGERSI... Alcune vaccinazioni oggi disponibili sono offerte secondo programmi definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Le vaccinazioni contro il tetano, la difterite, la poliomielite e il morbillo rappresentano una costante in tutti i paesi del mondo. Per altre malattie, invece, la vaccinazione varia da paese a paese. In Italia, per esempio, per tutti i bambini entro l’anno di vita sono raccomandate anche le vaccinazioni antiepatite B, antiemofilo e antipertosse. Le vaccinazioni sono ugualmente importanti nonostante siano suddivise, per motivi storici, in obbligatorie e facoltative. La raccomandazione relativa Il pediatra di famiglia e il medico di medicina generale, conoscendo la storia clinica della persona, possono fornire una consulenza sulla utilità specifica della vaccinazione per un determinato soggetto. I medici dei servizi vaccinali dell’ASL forniscono approfondimenti su questo tema. Per i lavoratori, il punto di riferimento è il Medico del Lavoro, mentre per i viaggiatori è possibile rivolgersi ai Centri di Medicina dei Viaggi, attivi presso le ASL. 7-06-2007 14:59 Pagina 13 IL VACCINO È TUO AMICO La Direzione Generale Sanità Regione Lombardia ha varato una campagna di informazione per illustrare la risorsa “vaccino” nell’ambito di una politica generale di prevenzione. tica vaccinale. L’UO Prevenzione, Tutela Sanitaria e Veterinaria della Direzione Sanità ha quindi predisposto gli strumenti per la campagna “Il vaccino è tuo amico”: un manifesto e un opuscolo che, in forma di domanda e risposta, illustra lo strumento vaccino nell’ambito di una politica complessiva di prevenzione. Vaccino e body guard Icona della campagna è il vaccino che, Dopo l’emanazione del Piano con l’aspetto di un simpatico body Regionale Vaccini, la Direzione guard, tiene lontano i microrganismi Generale Sanità, con il Piano dalla famiglia allargata. L’immagine Regionale Vaccini, si è mossa su due scelta suggerisce l’idea della vaccinadiversi fronti. Da un lato ha attivato il zione come risorsa di protezione del monitoraggio degli interventi, allo singolo e della collettività, idea che scopo di introdurre eventuali azioni viene esplicitata nella formulazione migliorative, e dall’altro ha avviato una delle domande (ad esempio, “Che campagna di informazione nella concosa significa appartenere ad una sapevolezza che, per raggiungere un categoria a rischio?”, “Con chi approobiettivo di prevenzione come quello di fondire domande e dubbi sulle vacciun’adeguata copertura vaccinale, è nazioni?”, “In quali situazioni non necessario fornire agli utenti informadevono essere effettuate le vaccinazioni adeguate sugli strumenti propozioni?”, “La vaccinazione serve solo a sti. Si è infatti osservato che il matechi la riceve?”). riale informativo disponibile, pur Le domande sono solo lo spunto per abbondante, rigoroso e accreditato a instaurare un dialogo con il cittadino: livello scientifico, è organizzato preval’opuscolo sottolinea infatti l’imporlentemente “per vaccinazione”, o al tanza di ricercare le risposte in un massimo “per patologia”, mentre confronto diretto con il medico di scarsa è la documentazione che predei famiglia e con i medici La vaccinazione è uno strumento senta la “vaccinazione” come risorsa e Dipartimenti di Prevenzione delle di prevenzione solo per l’infanzia? illustra leLe ragioni dell’offerta disponiI manifesti della campagna vaccinazioni rappresentano uno degli strumenti a disposizione ASL. dell’organizzazione sanitaria mondiale per la prevenzione ed il contenimento delle malattie trasmissibili, pertanto - per quanto mirate in gran saranno affissi in tutti gli spazi espobile sul territorio regionale. parte all’infanzia e all’adolescenza in quanto maggiormente a rischio per definizione - possono essere indicate in qualsiasi età della vita: basti pensare alla vaccinazione antinfluenzale, antidifto-tetanica, alla vaccina- sitivi delle strutture sanitarie, negli zione antirosolia in epoca preconcezionale. Commissione Regionale Vaccini ambulatori della medicina primaria, I vaccini sono uno strumento efficace di La vaccinazione serve solo a chi la riceve? difesa contro le malattie infettive: aderisci La Commissione Regionale Vaccini Le vaccinazioni possono avere un semplice effetto protettivo indivi- nelle ASL e nelle farmacie, mentre agli inviti della tua ASL. duale (ad es. l’antitetanica) ma nella maggior parte dei casi hanno un effetto positivo diffusione delle malattie infettive esponenti delsullamondo sanitaraccoglieanche sarà disponibile negli spazi all’interno di tutta la popolazione, proteggendo anche chi non diretta- l’opuscolo Rivolgiti al tuo medico e alla ASL per ogni mente vaccinato. dubbio e informazione. provenienza (specialisti rio di diversa Infatti se molti soggetti all’interno di un gruppo sono vaccinati contro di attesa degli ambulatori e delle una determinata malattia infettiva, si riduce il numero di coloro che possono ammalarsi e con il tempo la malattia cessa di manifestarsi ospedalieri, università, medici di famiin quel gruppo: questo è l’obiettivo che si sta cercando di raggiungere strutture sanitarie. Alle ASL lombarcon la vaccinazione contro la poliomielite e quella contro il morbillo. glia, dipartimenti di prevenzione delle de il compito di coordinare la distriLe vaccinazioni sono uno strumento di prevenzione hanno colcoinvolti gli attori ASL. Tuttiutilizzato buzione secondo i canali ritenuti più in tutto il mondo? malattie lanciare trasmissibili non conoscono frontiere politiche o geogralaborato Lefiche per un messaggio e dunque per contrastarle occorrono strategie sanitarie universali. idonei per garantire il successo delMondiale della Sanità definisce strategie di politica unitario,L’Organizzazione evidenziando l’importanza vaccinale su scala mondiale e coordina la loro applicazione in tutti i l’iniziativa, in rapporto al contesto Paesi. Un esempio di questo è la campagna di eradicazione della poliomielite, in materia di polioperate delle scelte territoriale in cui operano. obiettivo mondiale entro il 2010. VACCINI 3 ANTE ok 22-11-2006 12:31 È universalmente riconosciuto che i miglioramenti nella salute pubblica, ottenuta negli ultimi cinquant’anni grazie ai vaccini, sono paragonabili solo a quelli conseguiti con la diffusione dell’acqua potabile. Pagina 1 Assumi un vaccino come guardia del corpo l c cin o e o a mico n io piano reg a va tu I Sanità 1 le 20 Il vaccino è tuo amico 06-2008 www.sanita.regione.lombardia.it 13 Sanità 1 7-06-2007 14:59 Pagina 14 TICKET REGIONE LOMBARDIA TAGLIA I TICKET La Giunta Regionale ha approvato nuove riduzioni dei ticket in vigore dal 1 giugno 2007 eccole: PRESTAZIONI AMBULATORIALI FARMACEUTICA (indicazioni valide per le ricette “rosse” compilate da Medico del SSR lombardo) CODICI BIANCHI DI PRONTO SOCCORSO (indicazioni valide per tutti gli assistiti) E S E N Z I O N E T O T A L E P E R I C I T TA - ESENZIONE TOTALE PER I CITTADI- E S E N Z I O N E T O T A L E P E R I C I T TA - DINI M INOR I DI 1 4 ANNI, SENZA NI MINORI DI 14 ANNI, SENZA LIMI- DINI M INOR I DI 1 4 O MAGGIOR I LIMITI DI REDDITO, PER LE PR E - TI DI REDDITO, PER LE RICETTE DI 65 ANNI, SENZA LIMITI DI STAZIONI PRENOTATE DAL 1 GIU - CON DATA DAL 1 GIUGNO 2007 R EDDITO DAL 1 GIUGNO 20 07 GNO 20 07 Per tutti i cittadini da 14 anni in su le Per tutti i cittadini da 14 anni in su le regole per il pagamento del ticket PER TUTTI I CITTADINI DA 14 A 65 ANNI: TICKET UNICO DI 25 EURO regole per il pagamento del ticket rimangono quelle in vigore fino al 31 ANCHE IN CASO DI ESAMI DIAGNO- rimangono quelle in vigore fino al 31 maggio 2007: ticket fino a 2 euro a con- STICI. SONO ESENTI DAL PAGA- maggio 2007: ticket fino a 46 euro, fezione con un massimo di 4 euro a MENTO DI QUESTO TICKET LE PER- salvo esenzioni (per reddito, malat- ricetta, salvo esenzioni (per reddito, SONE CHE GODONO DELLE ESEN- tia, invalidità e malattie croniche). malattia, invalidità e malattie croniche) ZIONI PER LE PRESTAZIONI AMBULATORIALI (per reddito, malattia, invalidità e malattie croniche). S i r i c o r d a c h e le p r e s t a z i o n i d i P r o n t o S o c c o r s o i n c o d i c e V E R D E , G I A L L O E R O S S O s o n o t o t a l m e n t e a c a r i c o d e l Ser vizio Sanitario Regionale e per ciò GRATUITE per tutti. Per maggiori informazioni rivolgiti alla tua ASL oppure consulta il sito www.sanita.regione.lombardia.it (alla voce Ticket) o chiama il Call Center Sanità 840.000.006. 14 Sanità 1 7-06-2007 14:59 Pagina 15 EMERGENZA CALDO UN’ESTATE PIÙ SERENA CON I CONSIGLI DELLA TUA REGIONE Edemi da calore, colpi di sole, crampi muscolari, esaurimenti e collassi: queste le conseguenze del caldo eccessivo. Ecco alcuni consigli pratici per evitarle. Chi ha paura del caldo killer? Anche se talvolta sull’argomento i toni possono essere enfatizzati, è fuor di dubbio che il caldo eccessivo possa avere ripercussioni nocive sul nostro organismo: edemi da calore, colpi di sole, colpi di calore, crampi muscolari, esaurimenti o collassi da calore sono conseguenze più o meno gravi, tutte non infrequenti soprattutto in anziani, disabili e in chiunque per una particolare condizione fisica, possa essere particolarmente sensibile alle temperature eccessive. Per affrontare e prevenire questi rischi è dunque importante saper riconoscere l’insorgenza di un particolare disturbo legato al calore. È per questo che Regione Lombardia ogni anno, con l’arrivo dell’estate, pubblica e distribuisce un opuscolo sull’emergenza caldo dove alcuni esperti elencano una serie di consigli per difendersi dal caldo estivo. Si inizia dai tre principali criteri per riconoscere quando il caldo può diventare un pericolo (se la temperatura esterna supera i 32-35°, se l’umidità impedisce l’eccessiva sudorazione e se la temperatura in casa è superiore a quella esterna) e si finisce con una decalogo di corretti comportamenti preventivi (dal cosa mangiare e bere al come vestirsi). All’interno viene riportata la tipologia completa dei danni che il caldo può arrecare: per ognuno dei disturbi vengono dettagliati minuziosamente i sintomi (paragrafo “Sintomi e segni”), così da poter riconoscere esattamente quale sia il problema insorto, indicati i comportamenti che possono aiutare ad affrontare il disturbo (“Cosa fare”) e quelli invece che potrebbero peggiorare la situazione (“Cosa non fare”). Si parte dagli “Edemi di calore”, che si verificano anche senza la diretta esposizione ai raggi solari, e danno un senso di pesantezza e di gonfiore alle gambe. Il consiglio è quello di liberarsi di vestiti e calzature troppo strette, di sdraiarsi tenendo le gambe sollevate, se in viaggio fare soste frequenti per muoversi, al mare camminare nell’acqua; sconsigliata, come per i problemi successivamente illustrati, l’assunzione di bevande alcoliche. Se esposti direttamente ai raggi solari, si può subire un “colpo di sole”: i sintomi sono rossore in viso, malessere generale improvviso, mal di testa, vertigine, fastidio alla luce, febbre e anche perdita di coscienza. È consigliato chiedere l’assistenza medica, provvedendo nel frattempo (e se non c’è svenimento) a bere acqua fresca anche con sali minerali, fare impacchi di acqua fresca e coprirsi gli occhi. Il “colpo di calore” è provocato dall’eccessiva umidità: il volto è arrossato o pallido, la pelle diventa secca e calda e le pupille si dilatano, si ha febbre, tachicardia e aumento della respirazione. Anche in questo caso è consigliato chiedere l’assistenza medica e, nell’attesa, è importante far sdraiare la persona liberandola da vestiti stretti e somministrargli acqua fresca, raffreddando il corpo con eventuali impacchi freschi. Una conseguenza di temperatura e umidità eccessive, soprattutto quando si è impegnati in un’attività fisica, sono i “crampi muscolari”, segnalati da sudorazione abbondante con perdita di liquidi e sali minerali e da spasmi muscolari. Se insorge il crampo, è importante bere acqua fresca, possibilmente con sali minerali per reintegrare quelli perduti (anche in questo caso sono proibiti gli alcolici), stare in un luogo fresco e ventilato; nella persistenza del crampo, è opportuno richiedere l’assistenza medica. Una esposizione prolungata al sole e una massiccia perdita di sali può provocare perfino l’”esaurimento o il collasso da calore”, segnalati dall’aumento della respirazione, dall’abbassamento della pressione, nausea, mal di testa, pelle fredda e pallida: in questo caso è necessario chiedere assistenza medica adottando le precauzioni già prima dette. 15 Sanità 1 7-06-2007 14:59 Pagina 16 UN’ESTATE PIÙ SERENA CON I CONSIGLI DELLA TUA REGIONE 1. Evita di uscire e di svolgere attività fisica nelle ore più calde del giorno (dalle 11.00 alle 17.00) 2. Apri le finestre dell’abitazione al mattino e abbassa le tapparelle o socchiudi le imposte 3. Rinfresca l’ambiente in cui soggiorni 4. Ricordati di coprirti quando passi da un ambiente molto caldo a uno con aria condizionata 5. Quando esci, proteggiti con cappellino e occhiali scuri; in auto, accendi il climatizzatore, se disponibile, e in ogni caso usa le tendine parasole, specie nelle ore centrali della giornata 6. Indossa indumenti chiari, non aderenti, di fibre naturali, come ad esempio lino e cotone; evita le fibre sintetiche che impediscono la traspirazione e possono provocare irritazioni, pruriti e arrossamenti 7. Bagnati subito con acqua fresca in caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore, per abbassare la temperatura corporea 8. Consulta il medico se soffri di pressione alta (ipertensione arteriosa) e non interrompere o sostituire di tua iniziativa la terapia 9. Non assumere regolarmente integratori salini senza consultare il tuo medico curante 10. Ricordati di bere