PAGINA 4 Senologia PREVENZIONE E INFORMAZIONE Elaborare un programma esistenziale per superare la fase del post-intervento DOTT. FRANCESCO ASCIONE* Cancro al seno: parole che generano angoscia per la possibile mutilazione, paura di non guarire e sensazione di minaccia di morte. Oggi le donne hanno maggiore consapevolezza del mantenimento della propria salute affidandosi anche ai controlli routinari di prevenzione del cancro della mammella pertanto sono sempre più frequenti i casi di diagnosi precoce. La moderna chirurgia oncologica della mammella consente radicalità e cosmesi con interventi conservativi (quadrantectomia) e tecniche di chirurgia plastica, quando per motivi anatomici o legati alla malattia si è costretti ad asportare tutta la ghiandola, la chirurgia ricostruttiva può dare grande aiuto. Superato l’intervento chirurgico, la donna torna alla vita e comincia ad elaborare più o meno consapevolmente un nuovo programma esistenziale imposto dalle mutate condizioni di vita. In questa fase di recupero delicata e spesso travagliata due sono gli obiettivi: la riabilitazione fisica e la riabilitazione psicologica. In qualsiasi modello assistenziale efficace l’obiettivo principale è il passaggio dal “curare” al “prendersi cura del malato”. Nella fase post-operatoria è utile dare informazioni su procedure da effettuare, sui percorsi ambulatoriali per i controlli e la terapia, la consegna di un opuscolo che illustra esercizi dei primi rudimenti di riabilitazione che la paziente può effettuare da sola sin dai primi giorni. L’intervento alla mammella, totale o conservativo, comporta una cicatrice in ascella per l’asportazione di alcuni o tutti i linfonodi di quella regione. I LE TERAPIE DELLA MENTE: L’IPNOSI La pratica della ipnosi ha una storia molto lunga. Esistono alcune testimonianze scritte riguardanti tale pratica che risalgono alla civiltà sumera; successivamente essa è stata adoperata per secoli in diverse pratiche orientali fra cui lo Yoga. Tuttavia fino al 1770 l’ipnosi non è mai stata utilizzata per scopi terapeutici. Il primo a farne questo uso è stato Franz Mesmer, il quale magnetizzava i suoi pazienti passando lievemente le mani aperte, dall’alto verso il basso, sul loro corpo. In seguito Milton Erickson eseguì degli studi che lo portarono ad elaborare un paradigma di intervento per la comprensione delle dinamiche ipnotiche. Un altro fondamentale contributo alla tecnica ipnotica lo si deve a Jean Martin Charcot, che operò a Parigi nella seconda metà del diciannovesimo secolo e con il quale collaborò anche S. Freud. L’ipnosi è una tecnica linfonodi del cavo ascellare sono linfonodi di passaggio e di filtro della circolazione linfatica del braccio. La cicatrice, l’incisione delle fasce muscolari, la rimozione di uno o più linfonodi possono comportare la difficoltà del ritorno della linfa dal braccio al torace, questa si esprime con senso di pesantezza o evidenza di “gonfiore” del braccio-linfedema. Dopo l’intervento il braccio va usato normalmente con la precauzione di fermarsi quando lo si sente pesante, affaticato. Si possono svolgere attività ricreative e sportive, soprattutto il nuoto. È importante salvaguardare il braccio del lato operato da immobilità, traumi, infezioni,irritazioni, è sconsigliato portare pesi o borse pesanti. Se succede di pungere, graffiare, tagliare o irritare la pelle del braccio o della mano, bisogna pulire con cura e disinfettare la parte, inoltre sono da evitare prelievi ed iniezioni endovenose, misurazione della pressione arteriosa. In caso di pesantezza eccessiva, gonfiore od aumento del volume del braccio (linfedema) può essere praticato il drenaggio linfatico manuale, massaggio drenante che aiuta la circolazione linfatica ed è novembre 2008 Esercizio aprire e chiudere i gomiti 1 possibile che venga consiglia- chirurgica e clinica, ma contita una guaina elastica (simile nuano spesso ad essere avveralle calze elastiche per le vari- tite dando luogo a scarso reinEsercizio ci degli arti inferiori).Tale sup- serimento sociale, rapporti inrisalire la schiena porto elastico ha lo scopo di terpersonali mutati,sintomi deeseguire un massaggio siste- pressivi. Il calore dei familiari, matico durante il giorno favo- la presenza costante di punti rendo con la pressione elastica di riferimento assistenziale sodifferenziata il ritorno del cir- no sostegno indispensabile ed auspicabile per tutte è un supcolo dall’arto al cuore. Una dieta equilibrata consente porto specialistico. L’aiuto che di controllare il peso poiché il gli psicologi riescono a grasso oltre a gravare sulle os- dare,oltre a sostenere ed incosa (colonna, articolazioni) si raggiare, consente il riapprodeposita maggiormente nel priarsi della propria identità. braccio che ha subito lo svuo- “Ammalarsi di cancro al seno tamento ascellare. È bene dun- è scioccante, ma sopravviverEsercizio aprire que ridurre il grasso di origine ne è una bellissima esperienza e chiudere i gomiti 2 animale, gli insaccati, le spe- che mi riempie la vita” così zie, i dolci, gli alcolici, il pane, descrive Kit Morris, famosa i cibi conservati artificialmen- fotografa americana,la sua te. malattia. Una donna operata, La riabilitazione psicologica: se lo desidera, può condivideil cancro al seno non è come il re la sua esperienza con altre cancro di qualsiasi altro orga- persone, rivolgendosi alle dino. La donna trova di fronte a verse e numerose associazioni sé o meglio in se stessa un ne- impegnate per la lotta contro il mico che oltre ad attaccare la tumore al seno. *Resp. U.O.S.D. Senologia sua salute, attacca anche la sua Asl Ce/2 identità di donna con la percezione della propria femminilità Esercizio dell’arrampicarsi Esercizio aprire mutilata,offesa, e chiudere i pugni oltraggiata dalla malattia. Le paure, le angosce non sempre terminano con la risoluzione Esercizio dell’alzare le braccia Esempi di esercizi di riabilitazione post-operatorio È un’analisi, non una manipolazione terapeutica che si basa sulla provocazione di uno stato di trance nella persona; ottenuto ciò l’ipnoterapeuta procede con l’aiuto alla persona attraverso induzioni, ristrutturazioni, analogie, utilizzo di immagini mentali, ed altre tecniche finalizzate al raggiungimento degli obiettivi concordati con il paziente. Esistono molte leggende, miti e luoghi comuni sull’ipnosi che vanno sfatati. Tali false informazioni traggono origine da fenomeni di disinformazione prodotti in gran parte dagli show televisivi e non solo, i quali spaventano molte delle persone che potrebbero ricavare beneficio da questo genere di terapia. Jean Martin Charcot Sono tanti infatti coloro che ritengono, senza posse- Sebbene siano possibili fenodere basi concrete per farlo, meni come l’induzione di che l’ipnosi eserciti un con- un’amnesia, o la perdita di trollo sulla persona che la vi- coscienza durante una seduta ve e possa essere utilizzata ipnotica, non accade quasi per circuirla. mai che questi processi sia- no indotti nella pratica clinica e, cosa ancora più importante, va specificato che attraverso l’ipnosi non è possibile manipolare le persone in misura maggiore di quanto possa avvenire guardando uno spot commerciale o ascoltando un bravo oratore. Il lavoro dell’ipnoterapeuta consiste nell’analizzare il problema lamentato dal paziente e valutare quanto l’ipnosi possa aiutare la persona; svolta questa operazione preliminare, terapeuta e paziente decidono di comune accordo quale tecnica sia più adatta al caso, nel totale rispetto persona, delle sue esigenze e dei suoi valori. L’ipnosi non rappresenta un rimedio a tutti i mali, tuttavia si presta in maniera particolarmente efficace a tutta una serie di sofferenze psichiche, fra cui i disturbi d’ansia. Il suo effetto positivo sulla riduzione degli stati d’ansia è stato comprovato da diversi studi. La tecnica si basa sull’induzione di uno stato di rilassamento fisico e mentale nel paziente, il quale genera uno stato più ricettivo verso gli stimoli provenienti dal subconscio. Tale stato può essere ottenuto per esempio invitando la persona a concentrare i propri pensieri su un oggetto specifico. Attraverso l’ipnosi si creano i presupposti per poter accedere con maggiore facilità alle risorse interne della persona, risorse in grado di produrre effetti benefici, o anche solo permettere alla persona di vedere i problemi in maniera diversa e più costruttiva. Il terapeuta, dunque, non ordina dall’esterno al soggetto ciò che deve fare o credere, bensì lo aiuta nella ricerca delle sue risorse interne che possono servirgli per stare meglio. Lo stato ipnotico non è un sonno profondo o uno stato di incoscienza completa: si tratta piuttosto di una sorta di dormiveglia in cui le difese razionali agiscono con meno efficacia. Nei metodi moderni si invita il paziente ad accomodarsi ad occhi chiusi su un lettino rilassante, o anche a rimanere in posizione eretta. Un vantaggio della psicoterapia basata sull’ipnosi è quello di fornire risultati immediatamente visibili e percepibili, infatti essi sono evidenti già dopo le prime sedute. in collaborazione con www.nienteansia.it