1 Nota introduttiva L’anno scolastico 2009/2010 si apre con l’Atto di Indirizzo emanato dal ministro Gelmini l’8 settembre 2009, che si configura come naturale sintesi e sviluppo delle precedenti disposizioni legislative in materia scolastica. L’intento è quello di tracciare un quadro normativo di riferimento e di delineare criteri pedagogici di carattere generale, che sostengano i processi di riforma in atto. I criteri riportati dal documento in questione, sempre nell’ambito dell’autonomia riconosciuta alla Istituzioni scolastiche quale riferimento irrinunciabile, sono sette e possono essere sintetizzati: 1. GLI ALLIEVI E I LORO PERCORSI In una realtà in profonda trasformazione la scuola deve svolgere la sua funzione educativa offrendo sia le necessarie conoscenze, abilità e competenze, sia i valori universalmente condivisi e previsti dalla nostra Costituzione; 2. CITTADINI DI OGGI E DI DOMANI L’emergenza lancia alla Scuola la sfida della riaffermazione dei valori del senso civico, della responsabilità individuale e collettiva, del bene comune. 3. MASSIMA ATTENZIONE ALL’INCLUSIONE La Scuola è luogo di apprendimento e, insieme,di costruzione di identità personale, civile e sociale. Nessuno – questo è l’obiettivo - deve rimanere indietro, nessuno deve sentirsi escluso. 4. PERCORSO EDUCATIVO CONTINUO Il percorso educativo e formativo è un “continuum”progettuale che accompagna i bambini e le bambine dal loro ingresso, eventualmente anticipato, nella Scuola sell’Infanzia alla conclusione del primo ciclo di istruzione, nella prospettiva della successiva prosecuzione degli studi. Questo itinerario, attraverso tappe ben definite e tra loro raccordate, avvicina gradualmente l’alunno alle discipline di studio. 5. IL PROGRESSO DEL SINGOLO ALUNNO La valutazione dei risultati, del comportamento e del processo formativo assume un ruolo centrale nell’esperienza scolastica di ciascun allievo; gli strumenti e le modalità di valutazione assumono valenza educativa accompagnando il percorso di ugni singolo alunno. 6. I RISULTATI DEGLI ALUNNI E’necessario che siano rese disponibili ai genitori informazioni esaurienti ed attendibili sui risultati raggiunti dagli allievi in itinere e finali, sugli esiti degli esami, sulle misure per assicurare a ogni alunno la continuità del percorso formativo. 7. UN CURRICOLO ADEGUATO Occorre abbandonare con decisione la strada, talora percorsa, dei programmi pletorici, risultanti perciò in parte inattendibili, e tali da violare l’autonomia, la libertà metodologica di insegnamento per la molteplicità invasiva delle loro prescrizioni. Si tratta di predisporre un curricolo che, partendo da una un’impostazione necessariamente predisciplinare, miri a far scoprire la singola disciplina e conduca a coglierne i “nuclei fondanti”. 2 In linea con i presupposti pedagogici sopra descritti, il Collegio dei Docenti congiunto dei tre ordini di scuola da elaborato il presente Piano dell’Offerta Formativa per il corrente anno scolastico. In esso sono presenti diversi capitoli, in riferimento alle iniziative didattiche, studiate e pianificate per arricchire e potenziare l’azione educativa con specifici percorsi progettuali: Educazione Ambientale; alla Salute, Alimentare, Drammatizzazione e Musica, Tecnologie didattiche e Piani Europei, Informatica, Biblioteca, Continuità e Orientamento; Scuola Sicura, Visite guidate e Viaggi di Istruzione, Musica d’Insieme e Saggio Musicale. Quest’anno si aggiunge in forma sperimentale: “Pratica sportiva di Mini-volley” per le classi Quarte e quinte Elementari e Prime e seconde Medie, oltre ai “Giochi della Gioventù” per le classi terze Medie. Va inoltre sottolineata l’intesa istituzionale tra la Scuola e l’Ente locale - erogatore dei servizi e delle strutture - creatasi nell’ottica della collaborazione e della reciprocità. Ugualmente vanno evidenziati i rapporti di interscambio con altri soggetti esterni, quali la Bibliomediateca, Comunale, l’Azienda Sanitaria, gli Istituti Secondari, la Parrocchia e tutte le associazioni culturali, sportive e di volontariato operanti nel territorio. E’doveroso infine rimarcare il contributo fondamentale di tutte le componenti scolastiche che operando in sinergia rendono possibile la realizzazione di tutto ciò è stato programmato:i docenti della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria; i Collaboratori del Dirigente Scolastico, le Funzioni Strumentali, i Referenti di progetto, il Direttore dei Sevizi Amministrativi, gli Assistenti Amministrativi, i Collaboratori scolastici, i Rappresentanti dei genitori, il Presidente del Consiglio d’Istituto e il Consiglio tutto. A conclusione di questa rapida introduzione, invito tutti gli operatori della Scuola e soprattutto l’utenza ad esaminare il presente documento, contribuendo con suggerimenti e proposte a realizzare una sempre migliore qualità del servizio scolastico. A tutti l’augurio di un buon lavoro ! Moliterno, lì 23.09.2009 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Imelde CASSINO 3 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA STRUMENTO CON IL QUALE L’AUTONOMIA ASSUME DIMENSIONE CONCRETA SI CARATTERIZZA IN Flessibilità Integrazione Responsabilità SI CONCRETIZZA IN Scelte didattiche Relazione costruttiva con la comunità - Analisi di fattibilità Individuazione degli strumenti - Procedure di autovalutazione e verifica interna AREE DEL P.O.F. CURRICOLO SI FONDA SU Indicazioni nazionali per il curricolo 11 luglio 2007 Atto di indirizzo Ministero dell’Istruzione 8 settembre 2009 GESTIONE DEI SERVIZI ORGANIZZAZIONE SI ATTUA - Modularità Tempo pieno Recupero Sostegno Attività opzionali Progetti POF Servizio mensa e trasporti erogati dal Comune È DISCIPLINATA DA - Regolamento di Istituto Piano dei servizi amministrativi SONO SOTTOPOSTI ad AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO 4 RIFERIMENTI NORMATIVI Legge n° 59 del 15 marzo 1997 Autonomia scolastica D.P.R. n° 275 dell’ 8 marzo 1999 Regolamento dell’autonomia scolastica Legge n° 53 del 28 marzo 2003 Definizione delle norme generali dell’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni Decreto Legislativo n. 59 del 19 febbraio 2004 Definizione norme generali relative alla scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione Legge n° 296 del 27 dicembre 2006 art. 1 Obbligatorietà dell’istruzione per almeno 10 anni Decreto Ministero Pubblica Istruzione del 31 luglio 2007 Indicazioni per il curricolo Circolare Ministeriale n°4 del 15 gennaio 2009 Iscrizioni per l’anno scolastico 2009-2010 Circolare Ministeriale n°10 del 23 gennaio 2009 e Regolamento n° 122 del 22 giugno 2009 Valutazione degli alunni Atto di indirizzo Ministero dell’Istruzione 8 settembre 2009 5 DIRIGENTE SCOLASTICO COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Ins. Pantone Rosa Anna Prof. Albano Domenico Scuola Primaria Scuola Secondaria FUNZIONI STRUMENTALI AL P. O. F. Ins. Di Biase Carmina Scuola Infanzia Ins. Giulia Cassino Prof. ssa Lepore Donatella Scuola Secondaria Prof. Panebianco Alfonso Scuola Secondaria Scuola Primaria REFERENTI E RESPONSABILI DI PROGETTO DISCIPLINE SAPERE LABORATORI SAPER FARE EDUCAZIONI SAPER ESSERE 6 LE RISORSE UMANE ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MOLITERNO N° N° N° SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA Alunni 80 151 Docenti 8 21 Collaboratori Scolastici SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 88 20 11 N° Assistenti Amministrativi 3 N° Direttore S.G.A. 1 N° Dirigente Scolastico 1 LA DISPONIBILITÀ DELLE RISORSE STRUTTURALI ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MOLITERNO SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO N° Classi/Sezioni 4 10 6 N° Aule didattiche 4 10 10 N° Laboratori 2 1 2 N° Saloni 2 1 / N° Refettori 1 1 1 N° Palestre / 1 1 7 SCUOLA DELL’INFANZIA TOTALE ORE IN GIORNI ORARIO GIORNALIERO 40 5 8,30 – 16.30 SCUOLA PRIMARIA TOTALE ORE IN GIORNI ORARIO GIORNALIERO 40 5 8,35 – 16.35 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO TOTALE ORE IN GIORNI 30 ore curriculari 4/6 ore laboratoriali 2/3 ore di mensa ( facoltative ) 6 ORARIO GIORNALIERO 8.30 – 13.30 14.30 – 16.30 ATTIVITA’ D’INSEGNAMENTO SCUOLA DELL’INFANZIA TOTALE ORE IN GIORNI 25 5 La compresenza viene effettuata in orario antimeridiano. SCUOLA PRIMARIA TOTALE ORE 22+2 (Verifica e programmazione) IN GIORNI 5 La compresenza viene utilizzata per la realizzazione di attività laboratoriali e opzionali. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO TOTALE ORE 18 GIORNI 6 La compresenza viene effettuata in orario pomeridiano in attività didattiche su gruppi classe. 8 UN PÒ di STORIA L’Istituto Comprensivo di Moliterno nasce il 1° Settembre 2000, per effetto della legge 97/94. Aggrega in un’unica istituzione scolastica la scuola media e la direzione didattica di Moliterno. Il collegio unitario, formato da 8 insegnanti di scuola dell’Infanzia, 21 docenti di scuola Primaria e 16 professori di scuola Secondaria di I° grado più 4 professori di strumento musicale, ha predisposto il seguente documento programmatico in sintonia con le trasformazioni in corso sul piano culturale, scientifico-tecnologico, economico, sociale e politico di una società evoluta. Il P.O.F. è considerato strumento di realizzazione programmata delle risorse e delle strategie di intervento suggerite dalla reale situazione dell’ambiente culturale in cui la scuola opera. Si punta, pertanto, sul coinvolgimento di energie presenti nella scuola e di energie presenti nella comunità al fine di armonizzare il processo educativo e formativo con le reali esigenze degli allievi, presupposto indispensabile per un più efficace risultato della specifica funzione sociale dell’istruzione scolastica e per rendere, quindi, la scuola autenticamente orientativa. In conseguenza di tali considerazioni il P.O.F., non sarà legato ad uno schema cristallizzato nelle attività didattiche, ma sarà flessibile e dinamico al fine di un continuo adeguamento alle esigenze emergenti dalla vita sociale e alle risorse umane, materiali ed economiche di volta in volta disponibili nella scuola. Il rapporto con gli altri soggetti culturali presenti sul territorio emerge come una costante delle scelte educative della nostra scuola che sottolinea la sua autonomia organizzativa e gestionale con alcuni importanti progetti di lavoro. Prima di illustrarli riteniamo importante richiamare dal P. O. F. alcuni significativi passaggi, a partire da una sintetica descrizione del contesto in cui la scuola è chiamata a svolgere il suo compito. 9 IL CONTESTO TERRITORIALE Il progetto prende avvio considerando la situazione economico - socio - culturale dell'ambiente di provenienza degli alunni che fanno capo all'Istituto. Dalla lettura dei dati raccolti è emerso quanto segue: nell’area presa in considerazione si è intensificato il generale calo demografico precedentemente evidenziato; sul territorio comunale prevale un'economia mista (agricoltura, artigianato, piccola industria); è in continua crescita il fenomeno del pendolarismo giornaliero con il conseguente aumento del numero delle famiglie in cui entrambi i genitori sono fuori casa per buona parte della giornata; il livello di scolarizzazione presenta nella totalità l'assolvimento dell'obbligo scolastico con prevalenza per il titolo di licenza media seguito dal diploma di Scuola superiore e da un buon numero di diplomi di laurea. Da un’indagine condotta, attraverso questionari, predisposti dal nucleo di autovalutazione d’istituto si rileva che in famiglia: si comunica anche in dialetto; fra i mass - media viene privilegiata la televisione; tra i giornali vengono scelti i settimanali locali e i quotidiani che contengono informazioni relative alla Valle. Per quanto riguarda il tempo libero, dai sondaggi effettuati, si evidenzia che: il numero delle ore trascorse dinanzi alla televisione è in continuo e sensibile aumento, mentre quelle dedicate allo studio tendono a diminuire; si seguono maggiormente i cartoni animati e i telefilm; si legge poco; si sta generalizzando l'abitudine di studiare con la radio e/o la televisione accese, e di non avvalersi di un metodo di lavoro efficace; i ragazzi partecipano ad attività formative organizzate dagli Enti che operano sul territorio, e c'è una risposta positiva alle proposte di carattere sportivo; i luoghi di ritrovo sono la parrocchia, le palestre, le piazze e la villa comunale. Dall'esperienza scolastica, vissuta negli ultimi anni, emergono: il miglioramento del tenore di vita che consente un aumento delle opportunità e degli stimoli culturali; la molteplicità di offerte educativo – formative; il problema, da parte degli alunni, della gestione del tempo libero e dell'organizzazione dello studio. 10 I TESTIMONI PRIVILEGIATI DEL TERRITORIO Nel corso del presente anno scolastico si svolgeranno gli incontri con i testimoni privilegiati del territorio per verificare il ruolo della scuola nel contesto territoriale e per raccogliere indicazioni utili alla integrazione del presente P. O. F. Verranno ascoltati il Presidente del Consiglio di Istituto, quale rappresentante della componente genitori, il sindaco, i rappresentanti della biblioteca comunale e delle associazioni operanti sul territorio . Gli incontri verranno organizzati alla presenza del Dirigente Scolastico, dei suoi collaboratori, degli insegnanti referenti dei progetti educativo -didattici programmati per l’anno scolastico in corso allegati al presente documento. Dagli incontri degli anni precedenti è emerso quanto segue: la scuola gode di fiducia all'esterno; le associazioni sono disponibili alla collaborazione; i genitori richiedono una preparazione finale solida e uniforme; la scuola sottolinea il valore della lettura che pone come uno dei suoi fini educativi, al centro di numerosi progetti condivisi e sostenuti dalla biblioteca comunale; gli enti e le associazioni condividono con la scuola la necessità di porre al centro delle diverse attività e dei progetti l’attenzione ai bisogni educativi dei piccoli, dei ragazzi e dei preadolescenti perché le diverse esperienze rappresentino dei momenti di crescita personale, sociale e culturale delle nuove generazioni l’amministrazione comunale ha espresso interesse nei confronti della scuola e la disponibilità economica a sostenere i progetti, soprattutto quelli che coinvolgono il tessuto sociale della comunità (Progetto di Educazione Stradale); la scuola, gli enti e le associazioni sono concordi sulla necessità di coinvolgere le famiglie nei progetti; bisogna attuare maggiori raccordi tra le agenzie che operano sul territorio perché non si verifichino sovrapposizioni tra le diverse proposte educative. 11 GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La pianificazione delle attività di sostegno costituisce, per i docenti, un vincolo educativo, prima ancora che giuridico; pertanto all’interno dell’Istituto Comprensivo opera il gruppo di lavoro per gli alunni diversamente abili. Esso tende a favorire l’inserimento scolastico degli alunni diversamente abili, occupandosi in modo specifico delle problematiche relative. A favore degli alunni diversamente abili la scuola attua le seguenti strategie: conoscenza dell’alunno attraverso la documentazione e la presentazione degli insegnanti e/o degli operatori che l’hanno seguito precedentemente; costanti incontri con la famiglia per stabilire rapporti di reciproca fiducia e collaborazione; stretta collaborazione con gli operatori socio – sanitari e frequenti incontri di verifica e programmazione; stesura del profilo dinamico – funzionale ai fini della formulazione del Piano Educativo Individualizzato, attento alla ricerca delle metodologie e delle strategie per favorire la socializzazione e l’apprendimento; attenzione nella stesura della programmazione educativo – didattica individualizzata e di quella annuale alle esigenze dell’alunno diversamente abile; impiego dell’insegnante di sostegno che affianchi l’alunno in classe, nelle attività individualizzate e nel piccolo gruppo; stretta collaborazione con eventuali assistenti comunali che seguono l’alunno; coinvolgimento dell’alunno in tutte le attività proposte alla classe, garantendogli la dovuta assistenza; valutazione attenta e sistematica, tesa a valorizzare i progressi, anche minimi, dell’alunno; incontro con gli insegnanti dei tre ordini di scuola e delle superiori per favorirne l’inserimento nelle diverse realtà. 12 GLI ALUNNI IN DIFFICOLTÀ Da un’analisi attenta dei dati relativi al successo ed insuccesso scolastico emerge che gli alunni con difficoltà di apprendimento rappresentano il 10 – 15% dell’intera popolazione scolastica dell’Istituto. Per venire incontro a questa fascia di ragazzi i consigli di classe, di intersezione e di interclasse attuano: una programmazione che tiene conto dei diversi ritmi di apprendimento e dei diversi stili cognitivi; l’individualizzazione dell’insegnamento, anche attraverso l’eventuale presenza dell’insegnante di sostegno o di altri insegnanti disponibili (compresenza sulla stessa classe, orario di completamento cattedra); la proposta di attività manuali – pratiche – espressive che permettano soprattutto ai ragazzi in difficoltà nelle materie teoriche di esprimersi secondo le proprie attitudini e di dar prova delle proprie capacità; la realizzazione di momenti di recupero in piccoli gruppi con insegnanti disponibili in seguito all’innovazione e alla flessibilità dell’orario; la possibilità per gli insegnanti di attuare attività di recupero, approfondimento e potenziamento. 13 LA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione. Ha le sue origini nei comuni e intorno alle chiese: nelle comunità è cresciuta e ha posto le fondamenta della propria cultura. La storia della scuola dei piccoli, dalle iniziali forme di assistenza locali alla diffusione nazionale, resa possibile dall’intervento dello Stato, riassume il percorso di crescita ed affermazione di una cultura dell’infanzia. Si esprime in una pluralità di modelli istituzionali e organizzativi gestiti da diversi soggetti: la scuola promossa da ordini religiosi e comunità parrocchiali come esempio di sussidiarietà orizzontale e di risposta a specifici orientamenti valoriali delle famiglie; la scuola nata per iniziativa degli enti locali come terreno di ricerca, di innovazione pedagogica e di partecipazione sociale; la scuola statale come manifestazione della volontà dello Stato di estendere a tutti i bambini il diritto di frequentarla. Essa è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’istruzione. Nelle sue diverse espressioni, ha prodotto sperimentazioni, ricerche e contributi riconosciuti nel mondo e che costituiscono un patrimonio comune in Europa. Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone le seguenti finalità: il consolidamento dell’identità; la conquista dell’autonomia; il riconoscimento e lo sviluppo della competenza; l’acquisizione delle prime forme di educazione alla cittadinanza, a partire dalle prime esperienze di convivenza responsabile. Consolidare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio. 14 La conquista dell’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di: interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività di diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più responsabili. Sviluppare la competenza significa tendere verso un crescente livello di padronanza della capacità di trasferire le esperienze e i saperi in campi diversi da quelli appresi e in tutti i contesti della vita quotidiana. Significa cominciare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati. Educare alla cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’ espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo- mondo -natura. 15 L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Via Parco del Seggio 0975/64989 La scuola dell’infanzia di Moliterno è fornita di un progetto formativo esplicito, condotto in modo intenzionale e coerente. E' caratterizzata da una precisa organizzazione di spazi, tempi, attività di apprendimento dei contenuti della conoscenza, degli strumenti, dei metodi e delle strategie didattiche. Prevede un percorso di apprendimento, delineato in linea generale dalle “Indicazioni per il curricolo nella scuola dell’Infanzia”, in cui ha grande rilevanza l'introduzione ai sistemi simbolico -culturali. L'acquisizione di questi sistemi si pone dunque come traguardo formativo specifico della scuola dell'infanzia. Il progetto di plesso nel quale sono contenuti: obiettivi, attività e finalità che la scuola dell’infanzia persegue, per il corrente anno scolastico prevede: 4 sezioni eterogenee. 16 Organizzazione della giornata scolastica h. 8.30 – 9.30 ingresso e accoglienza dei bambini h. 9.30 – 10.30 momento collettivo nel grande gruppo, canti e giochi h. 10.30 – 12.00 attività educative di sezione/ gruppo laboratorio / intergruppo h. 12.00 – 12.45 preparativi per il pranzo h. 12.45 - 14.00 pranzo h. 14.00 – 14.30 gioco libero h. 14.30 – 16.00 giochi organizzati, visione di filmini e videocassette, canti collettivi, attività educative di sezione h. 16.00 – 16.30 preparativi per l’uscita / uscita graduale dei bambini. Saranno allestiti i seguenti laboratori: laboratorio grafico –pittorico -plastico; laboratorio drammatico -teatrale; laboratorio musicale. 17 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Il primo ciclo dell’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, già elementare e media. Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e la costruzione della identità degli alunni, nel quale si pongono le basi per lo sviluppo delle competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza, cura l’accesso facilitato per le persone con disabilità e combatte l’evasione dell’obbligo scolastico e la dispersione. Persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. La scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura. L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE di BASE Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale, che include quella strumentale e la potenzia con un ampliamento e approfondimento della prospettiva attraverso i linguaggi delle varie discipline. La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. 18 La padronanza degli alfabeti di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le strumentalità apprese nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione. La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: a)-sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; b)-sul piano didattico, quello della impostazione trasmissiva. Rispetto al primo, le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative. I problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari interessati dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine e di cerniera tra discipline. Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate a trovare interconnessioni e raccordi tra le indispensabili conoscenze disciplinari e a formulare in modo adeguato le domande poste dalla condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere. La comprensione di specifici temi e problemi, infatti, non si realizza soltanto con l’introduzione ai quadri teorici e metodologici propri di ciascuna disciplina, ma anche mediante approcci integrati, atti a meglio focalizzare la complessità del reale e a promuovere modalità di elaborazione progressivamente più complesse. Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più completa padronanza delle discipline e una sistematica organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. 19 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO ACCOMPAGNA GLI ALUNNI AD ELABORARE PROMUOVERE IL SENSO DELLA PROPRIA ESPERIENZA LA PRATICA CONSAPEVOLE DELLA CITTADINANZA ATTIVA attraverso attraverso I LABORATORI LE EDUCAZIONI ACQUISIRE GLI ALFABETI di BASE DELLA CULTURA attraverso I SAPERI 20 CRITERI METODOLOGICI di FONDO VALORIZZARE L’ESPERIENZA E LE CONOSCENZE DEGLI ALUNNI ATTUARE INTERVENTI ADEGUATI NELLE DIVERSITA’ IL VISSUTO attraverso con FAVORIRE L’ESPLORAZIONE E LA SCOPERTA utilizzando PERCOSI DIDATTICI SPECIFICI PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI IL PROBLEM SOLVING utlizzan utlizzan INCORAGGIARE L’APPRENDIMENO COLLABORATIVO con L’AIUTO RECIPROCO E LAVORI di GRUPPO utlizzan utlizzan PROMUOVERE LA CONSAPEVOLEZZA SUL PROPRIO MODO di APPRENDERE al fine di IMPARARE AD APPRENDERE utlizzan utlizzan REALIZZARE PERCORSI IN FORMA di LABORATORI per FAVORIRE L’OPERATIVITA’ E IL SAPER FARE utlizzan utlizzan 21 LE COMPETENZE EUROPEE Per la formalizzazione ed il conseguimento delle competenze,il nostro Istituto Comprensivo terrà conto delle : “Raccomandazioni del Consiglio del Parlamento Europeo “ (18/12/2006) Comunicazione in madrelingua Comunicazione in lingue straniere Competenze di base in matematica,scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa ed imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale Si ispirerà inoltre, alla normativa dell'Obbligo di istruzione Lex 296/2006 ,per il conseguimento delle seguenti : “Competenze Trasversali” Apprendere ad apprendere Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l'informazione 22 AREA LINGUISTICO ARTISTICO- ESPRESSIVA ITALIANO – LINGUE COMUNITARIE - ARTE E IMMAGINE – CORPO MOVIMENTO E SPORT MUSICA ASCOLTARE E PARLARE LEGGERE -SCRIVERE RIFLETTERE ESPLORARE INTERPRETARE RIELABORARE COORDINARE CONTROLLARE ORGANIZZARE TRAGUARDI di SVILUPPO DELLE COMPETENZE Riflette Produce e sviluppa Partecipa ed interagisce Legge e comprende Conosce e svolge Utilizza ed esprime COMUNICA 23 ITALIANO Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione, scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi. Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura). Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui. Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri. Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema. Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici. Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti. Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei docenti e dei compagni semplici ipertesti, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali. È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. 24 LINGUE COMUNITARIE Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria per la lingua straniera Al termine della scuola primaria l’alunno sa riconoscere se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti, sa chiedere spiegazioni, sa svolgere i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, sa stabilire relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera. Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione delle attività collettive o di gruppo dimostrando interesse e fiducia verso l’altro e individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti di rifiuto. Riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti familiari (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a interagire nel gioco e a comunicare in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado per le lingue straniere L’alunno sa organizzare il proprio apprendimento, utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per elaborare i propri messaggi; individua analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e rappresenta linguisticamente collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi; acquisisce ed interpreta l'informazione valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. L’alunno sa individuare e spiegare le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalle lingue straniere spiegandole, senza avere atteggiamenti di rifiuto. 25 MUSICA Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria L’alunno sa esplorare, discriminare ed elaborare eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare sé stessi e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Sa articolare combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica; le trasforma in brevi forme rappresentative. Sa eseguire, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica varie strategie interattive e descrittive (orali, scritte, grafiche) all’ascolto di brani musicali, al fine di pervenire ad una comprensione essenziale delle strutture e delle loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante percorsi interdisciplinari. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno è in grado di partecipare in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Sa far uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso modalità improvvisative o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici. Per le competenze specifiche relative allo studio dello strumento musicale nelle scuole secondarie di primo grado, in attesa di una definitiva attuazione della Riforma degli studi musicali, del conseguente avvio dei Liceo Coreutico e Musicale e della definizione dei livelli di entrata ed uscita di quel settore, restano in vigore le indicazioni contenute nell’Allegato A del DM 201/99. Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di comprensione di eventi, materiali, opere musicali e riconoscendone i significati, anche in relazione al contesto storico-culturale. Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un lessico appropriato e adottando codici rappresentativi diversi, ponendo in interazione musiche di tradizione orale e scritta. Sa valutare in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee. Sa integrare con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. Sa orientare lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell’ottica della costruzione di un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dalla fruizione dei contesti socio-culturali presenti sul territorio. 26 CORSO di STRUMENTO MUSICALE Indicazioni programmatiche per il Triennio della Scuola Secondaria di I Grado ad indirizzo musicale D.M. 6 AGOSTO 1999 n° 201 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti da repertori della tradizione scritta e orale con consapevolezza interpretativa, sia nella restituzione dei processi formali sia nella capacità di attribuzione di senso; • la capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur all'interno di griglie predisposte; • l'acquisizione di abilità in ordine alla lettura ritmica e intonata e di conoscenze di base della teoria musicale; • un primo livello di consapevolezza del rapporto tra organizzazione dell'attività senso motoria legata al proprio strumento e formalizzazione dei propri stati emotivi; • un primo livello di capacità performative con tutto ciò che ne consegue in ordine alle possibilità di controllo del proprio stato emotivo in funzione dell'efficacia della comunicazione. COMPETENZE • il riconoscimento e la descrizione degli elementi fondamentali della sintassi musicale; • il riconoscimento e la descrizione di generi musicali, forme elementari e semplici condotte compositive; • la capacità di collocare in ambito storicostilistico gli eventi musicali praticati; • la produzione e/o la riproduzione di melodie attraverso il mezzo vocale con il supporto della lettura ritmica e intonata. CONTENUTI FONDAMENTALI • ricerca di un corretto assetto psico-fisico: postura, percezione corporea, rilassamento, respirazione, equilibrio in situazioni dinamiche, coordinamento; • autonoma decodificazione allo strumento dei vari aspetti delle notazioni musicali: ritmico, metrico, frastico, agogico, dinamico, timbrico, armonico; • padronanza dello strumento sia attraverso la lettura sia attraverso l'imitazione e l'improvvisazione, sempre opportunamente guidata; • lettura ed esecuzione del testo musicale che dia conto, a livello interpretativo, della comprensione e del riconoscimento dei suoi parametri costitutivi; • acquisizione, da parte degli alunni, di un metodo di studio basato sull'individuazione dell'errore e della sua correzione; • promozione della dimensione ludico-musicale attraverso la musica di insieme e la conseguente interazione di gruppo. CRITERI DI VALUTAZIONE • capacità di lettura allo strumento, intesa come capacità di correlazione segno (con tutte le valenze semantiche che comporta nel linguaggio musicale) -gesto -suono; • uso e controllo dello strumento nella pratica individuale e collettiva, con particolare riferimento ai riflessi -determinati dal controllo della postura e dallo sviluppo senso-motorio sull'acquisizione delle tecniche specifiche; • capacità di esecuzione e ascolto nella pratica individuale e collettiva, ossia livello di sviluppo dei processi di attribuzione di senso e delle capacità organizzative dei materiali sonori; • esecuzione, interpretazione ed eventuale elaborazione autonoma allo strumento del materiale sonoro, laddove anche l'interpretazione può essere intesa come livello di sviluppo delle capacità creative. 27 ARTE E IMMAGINE Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche quali fotografie, manifesti, opere d’arte e messaggi in movimento quali spot, brevi filmati, video clip ecc. Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti da altri paesi diversi dal proprio. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio mettendo in atto pratiche di rispetto e salvaguardia. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale e legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, moderna e contemporanea sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; inoltre riconosce il valore culturale di immagini di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Realizza un elaborato personale e creativo applicando le regole del linguaggio visivo utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio verbale specifico. 28 CORPO MOVIMENTO SPORT Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmicomusicali. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere ed apprezzare molteplici discipline sportive. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Sa muoversi nell’ambiente di vita e di lavoro rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. Sa riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e ad un corretto regime alimentare. Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludicosportiva. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze privilegiate dove si coniuga il sapere, il saper fare e il saper essere, ha costruito la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti. È in grado di utilizzare gli aspetti comunicativo - relazionali del linguaggio corporeo – motorio - sportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive,. Acquisisce conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita. Acquisisce la capacità di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole. Acquisisce la capacità di accettare e rispettare l’altro. Acquisisce la capacità di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene comune. Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play) e la rinuncia a qualunque forma di violenza, attraverso il riconoscimento e l’esercizio di tali valori, in diversificati contesti. 29 AREA STORICO – GEOGRAFICA SOCIALE STORIA E GEOGRAFIA OSSERVARE – RICONOSCERE RICAVARE - CONFRONTARE ORGANIZZARE RAPPRESENTARE ESPLORARE MUOVERSI TRAGUARDI di SVILUPPO DELLE COMPETENZE LEGGE OSSERVA ANALIZZA CONFRONTA VERBALIZZA 30 STORIA Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica. Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico. Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura). Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante. Sa raccontare i fatti studiati. Riconosce le tracce storiche, presenti sul territorio, e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado L'alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici. Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea. Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica, alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente. Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità. Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi. Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. 31 GEOGRAFIA Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani. È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico -letterarie). Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado L'alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. Utilizza opportunamente concetti geografici (ad esempio: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico...), carte geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull'ambiente che lo circonda. È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture …) dell’Europa e del Mondo. Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che implementa in modo significativo attingendo all'esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze. Sa aprirsi al confronto con l'altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi. Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche ed architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. 32 AREA MATEMATICO SCIENTIFICO- TECNOLOGICA MATEMATICA – SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI - TECNOLOGIA CONOSCERE – COMPRENDERE ANALIZZARE SINTETIZZARE - PRODURRE TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE CALCOLA E VERIFICA INTERPRETA E DESCRIVE ARGOMENTA E CONFRONTA RISOLVE PROBLEMI COMUNICA E DISCUTE ESPLORA E PROGETTA RIELABO RA SCHEMATIZZA CLASSIFICA OSSERVA E REGISTRA MANIPOLA COSTRUISCE 33 MATEMATICA Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria L’alunno ha sviluppato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà. Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere ad una calcolatrice. Ha imparato a percepire e a rappresentare forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) ed i più comuni strumenti di misura. È in grado di utilizzare rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni. Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti vista. Riesce a descrivere e classificare figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti di vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni. Riesce a risolvere facili problemi mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito. Si è reso conto che in molti casi i problemi possono essere affrontati con strategie diverse e possono ammettere più soluzioni. Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti ad un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito. Si è reso conto che in molti casi i problemi possono essere affrontati con strumenti e strategie diverse e possono ammettere più soluzioni. Grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni ha imparato a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie tesi. Ha imparato a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando ad usare le espressioni "è più probabile", “è meno probabile” e, nei casi più semplici, dando una prima quantificazione. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e, attraverso esperienze in contesti significativi, ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. Grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni, ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Nelle discussioni rispetta punti di vista diversi dal proprio; è capace di sostenere le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati ed argomentando attraverso concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Valuta le informazioni che ha su una situazione, riconosce la loro coerenza interna e la coerenza tra esse e le conoscenze che ha del contesto, sviluppando senso critico. Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico ad una classe di problemi. Usa correttamente i connettivi (e, o, non, se... allora) e i quantificatori (tutti, qualcuno, nessuno) nel linguaggio naturale, nonché le espressioni: è possibile, è probabile, è certo, è impossibile. 34 SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria L’alunno ha acquisito capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni. Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all’esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti. Essendo stato abituato a non banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni, sta imparando a identificarne anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco. A partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti, si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare. Con la guida dell’insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomenta, deduce, prospetta soluzioni e interpretazioni, ne produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato. Sa analizzare e raccontare in forma chiara ciò che ha fatto e imparato. Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l’ambiente scolastico in quanto ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l’ambiente sociale e naturale. Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio. Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in uno stesso contesto. Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati; è in grado di decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa e interagisce per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali. Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. È in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto, sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere. Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti. Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel sistema e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse. Conosce i principali problemi legati all’uso delle scienza nel campo dello sviluppo tecnologico ed è disposto a confrontarsi con curiosità ed interesse. 35 TECNOLOGIA Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria L’alunno esplora ed interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni ed ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza. Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compagni e valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego. Esamina oggetti e processi in relazione all’impatto con l’ambiente e rileva segni e simboli comunicativi indagando nei prodotti commerciali. Osservando oggetti del passato, rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe più significative della storia della umanità. È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per potenziare le proprie capacità comunicative. Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli altri . Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento. Conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali, anche se molto semplici, di progettazione e realizzazione. È in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo. Usando il disegno tecnico esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti. Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia ed ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione. È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro, avanzare ipotesi e valicarle, per autovalutarsi e per presentare i risultati del lavoro. 36 L’ ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA Viale D. Galante N. 21 0975/64106 La Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Moliterno consta di 10 classi (2 monoennio, 4 primo biennio e 4 secondo biennio). La Scuola Primaria per l’anno scolastico 2009/2010 prevede una formula organizzativa di Tempo Pieno, con 40 ore settimanali, comprensive del servizio di mensa scolastica. Le attività didattiche si articolano in orario antimeridiano e pomeridiano, per l’esattezza dalle ore 8.35 alle ore 16.35, dal lunedì al venerdì. Grande rilievo assumono nel quadro della giornata scolastica i Laboratori, pensati per arricchire ed approfondire gli apprendimenti cognitivi con sviluppi operativi. In tal modo si persegue la duplice finalità del Sapere e del Saper fare. I laboratori, tenuto conto delle scelte formulate dai genitori saranno i seguenti: laboratorio di attività informatiche laboratorio di recupero e sviluppo degli apprendimenti laboratorio grafico –pittorico -tecnologico laboratorio musicale Come deliberato dal collegio dei docenti del 2.09.2009, i docenti sono tenuti a supplire i colleghi assenti durante le ore di contemporaneità con inglese e religione e le due ore di compresenza settimanali. 37 L’orario settimanale prevede l’alternanza giornaliera di due docenti che gravitano nella medesima classe. Come stabilito dal D.L. n. 53/2003 e dalle “Indicazioni per il Curricolo” i docenti progetteranno “le Unità Formative” a carattere interdisciplinare, necessarie a raggiungere gli obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi e a trasformarli in reali Traguardi per lo sviluppo delle competenze. In questo modo si darà la possibilità ai fanciulli di maturare in tutte le direzioni tracciate nel “Profilo Educativo, Culturale e Professionale” (PECUP), previsto per la conclusione del primo ciclo degli studi (14 anni). L’insieme delle “Unità Formative”, con le eventuali differenziazioni che si renderanno necessarie per i singoli alunni, costituirà il Curricolo. Organizzazione della Giornata Scolastica h. 8.35 ingresso dei bambini h. 8.35 – 10.50 attività didattica h. 10.50 – 11.00 pausa ricreativa h. 11.00 – 12.35 attività didattica e laboratori h. 12.35 – 13.00 gruppo di igiene h. 13.00 – 14.00 pranzo h. 14.00 – 14.35 attività organizzate ludico-sportive. h. 14.35 – 16.35 attività didattica e laboratori Le attività didattiche si svolgono nelle singole classi usufruendo, secondo orari prestabiliti, dei seguenti laboratori: - informatica - inglese - lettura / biblioteca - corpo, movimento e sport - musicale. 38 L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA SECONDARIA Di I GRADO AD ORIENTAMENTO MUSICALE Via Parco del Seggio 0975/64106 La Scuola secondaria di Primo Grado di MOLITERNO, per inagibilità della vecchia sede, è attualmente sistemata in un’ala dell’edificio della Scuola Primaria. Gli spazi necessari laboratorio e locali in di alle attività didattiche, di strumento musicale sono stati allestiti in disuso, opportunamente resi idonei e Per espletare le attività dei gruppi in orario pomeridiano sono stati previsti tre rientri: LUNEDì-MERCOLEDì- attrezzati. VENERDI. La Scuola Secondaria di I° classi con 20 docenti + 4 Grado di Moliterno consta di 6 insegnanti di strumento 22/07/83, la Scuola musicale. In applicazione al D. M. del Secondaria di I° Grado di Moliterno, accogliendo la richiesta dei genitori, ha attivato il tempo prolungato con l’intenzione di: Fornire migliori occasioni formative, offrendo maggiori opportunità agli allievi carenti sul piano degli apprendimenti per recuperare e a quelli particolarmente dotati per arricchire e promuovere abilità e competenze; Rispondere in maniera più concreta e reale alle richieste sempre più pressanti di un insegnamento più individualizzato; Garantire un migliore inserimento nella vita scolastica degli alunni in difficoltà; Evitare la dispersione scolastica; Orientare gli alunni perché, consapevoli delle proprie capacità, possano fare scelte effettivamente realistiche. I sopradescritti intenti formativi si avvalgono di interventi metodologici mirati e al passo con le più significative innovazioni pedagogiche, quali: 39 1) l’adozione della multimedialità; 2) l’interazione con il territorio e le istituzioni; 3) la realizzazione di progetti di ampio respiro (con mostre didattiche, mercatini, manifestazioni varie …); 4) la partecipazione ad attività extrascolastiche; 5) i viaggi e le uscite didattiche. Per quanto riguarda l’orario, il modulo scelto all’unanimità è stato quello delle 35 ore settimanali che contempla 2/3 rientri pomeridiani di 2 ore ciascuno con servizio mensa. I docenti, considerato che il lavoro pomeridiano avrà inizio alle ore 14.30 dopo le 5 ore del mattino e dopo il pranzo, svolgeranno attività che, pur proficue, non siano eccessivamente gravose per gli alunni. Per quanto riguarda l’utilizzo delle 6 ore aggiunte alle 29 curriculari, le singole classi, divise in 2 o 3 gruppi, svolgeranno le seguenti attività: 1) Studio individuale assistito per guidare gli alunni all’acquisizione di un metodo di studio sistematico e proficuo; 2) Interventi individualizzati di recupero, consolidamento e approfondimento; 3) Attività integrative, svolte nell’ambito dei laboratori pomeridiani per ampliare il campo degli interessi culturali ed espressivi degli alunni e per potenziare capacità ed abilità. Le compresenze, necessarie per attuare i laboratori pomeridiani, saranno attuate per un massimo del 20% delle ore di insegnamento. Il modello orario attualmente funzionante prevede 30 ore settimanali di insegnamento curriculare suddiviso in 6 giorni, ciascuno di 5 ore antimeridiane, e 4/6 ore pomeridiane nei giorni di lunedì ,mercoledì e venerdì. Le 4/6 ore di prolungamento, scelte da tutti gli alunni, verranno svolte nelle ore pomeridiane dalle ore 14,30 alle ore 16,30 nei giorni suindicati. Gli alunni che usufruiscono del trasporto urbano, per motivi organizzativi dell’azienda di trasporto, usciranno alle ore 16,15. Del monte ore previsto dalla Legge n. 53/2003 sono state utilizzate 2/3 ore di mensa, per ciascuna classe, dalle ore 13,30 alle ore 14,30. Il venerdì e il sabato mattina saranno impiegate per il solfeggio 3 ore per classi parallele. Gli alunni non impegnati svolgeranno attività laboratoriali. 40 Il monte ore obbligatorio di ciascuna disciplina per ogni classe è il seguente: Lettere ore 9 Matematica e Scienze ore 6 Tecnologia ore 2 Inglese ore 3 Francese ore 2 Arte ed Immagine ore 2 Scienze motorie e sportive ore 2 Musica ore 2 Religione ore 1 Strumento Musicale ore 1 I docenti, per completare l’orario cattedra, saranno impegnati nella mensa, nei laboratori e in ore a disposizione, utilizzate per le sostituzioni e per le varie attività di progetto. 41 Organizzazione della Giornata Scolastica Il Lunedì, Mercoledì, Venerdì: h. 8.25 ingresso degli alunni h. 8.30 - 10.20 insegnamenti disciplinari h. 10.20 – 10.35 pausa ▪ h. 10.35 – 12.30 insegnamenti disciplinari h. 12.30 – 13.30 h. 13.30 – 14.30 mensa scolastica h. 14.30 – 16.30 attività pomeridiane - laboratori insegnamenti disciplinari + solfeggio Il Sabato : h. 8.25 ingresso degli alunni h. 8.30 – 10.20 insegnamenti disciplinari h. 10.20 – 10.35 pausa h. 10.35 – 11.30 insegnamenti disciplinari h. 11.30 – 13.30 insegnamenti disciplinari+solfeggio+laboratori Corso di studio dello strumento musicale: Martedì, giovedì dalle 13,30 alle 17,30 Mercoledì. dalle 14,30 alle 17,30 Venerdì dalle 12,30 alle 17,30 Sabato dalle ore 11,30 alle ore 13,30 Chitarra: ore 18 settimanali (il Martedì, il Mercoledì, il Giovedì , il Venerdì e Sabato); Clarinetto: ore 18 settimanali (il Martedì, il Mercoledì, il Giovedì , il Venerdì e Sabato); Flauto: ore 18 settimanali (il Martedì, il Mercoledì, il Giovedì , il Venerdì e Sabato); Pianoforte: ore 18 settimanali (il Martedì, il Mercoledì, il Giovedì , il Venerdì e Sabato); Le tre ore di Solfeggio sono organizzate abbinando le classi in parallelo; l’ora di Musica d’insieme è utilizzata flessibilmente nei periodi che precedono gli spettacoli programmati, abbinando le classi in parallelo e in verticale. 42 SCUOLA DELL’INFANZIA CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO AI SENSI DELL’ARTICOLO 2 DEL C.C.N.L. SETTEMBRE 2009 Collegio dei docenti Programmazione Programmazione Programmazione Programmazione Programmazione Programmazione Inizio anno scolastico Collegio dei docenti Assemblea dei genitori MERCOLEDÍ MERCOLEDÍ GIOVEDÍ VENERDÍ LUNEDÍ GIOVEDÍ VENERDÍ LUNEDÍ MERCOLEDÍ MERCOLEDÍ 2 2 3 4 7 10 11 14 23 23 Ore Ore Ore Ore Ore Ore Ore OTTOBRE 2009 Elezioni rappresentanti dei genitori MERCOLEDÍ 21 Ore 17:00 NOVEMBRE 2009 Collegio dei docenti Consigli di intersezione LUNEDÍ MERCOLEDÍ 16 25 Ore 17:00 Ore 17:00 DICEMBRE 2009 Incontro Scuola - Famiglia MARTEDÍ 22 Ore 17:00 GENNAIO 2010 Consigli di intersezione MERCOLEDÍ 20 Ore 17:00 FEBBRAIO 2010 Assemblea dei genitori LUNEDÍ 22 Ore 17:00 MARZO 2010 Consigli di intersezione Collegio dei docenti MARTEDÍ VENERDÍ 23 19 Ore 17:00 Ore 17:00 MAGGIO 2010 Consigli di intersezione Assemblea dei genitori Collegio dei docenti MARTEDÍ MARTEDÍ LUNEDÍ 4 4 25 Ore 17:00 Ore 18:00 Ore 17:00 GIUGNO 2010 Collegio dei docenti VENERDÍ 25 Ore 17:00 09:30 – 11:30 11:30 – 12:30 09:00 – 12:00 09:00 – 12:00 09:00 – 12:00 09:00 – 12:00 09:00 – 12:00 Ore 15:00 Ore 17:00 43 SCUOLA PRIMARIA CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO AI SENSI DELL’ARTICOLO 2 DEL C.C.N.L. SETTEMBRE 2009 Collegio dei docenti Programmazione Programmazione Programmazione Programmazione Programmazione Programmazione Inizio anno scolastico Collegio dei docenti MERCOLEDÍ MERCOLEDÍ GIOVEDÍ VENERDÍ LUNEDÍ GIOVEDÍ VENERDÍ LUNEDÍ MERCOLEDÍ 2 2 3 4 7 10 11 14 23 Ore Ore Ore Ore Ore Ore Ore OTTOBRE 2009 Elezioni rappresentanti di classe VENERDÍ 23 Ore 17:00 NOVEMBRE 2009 Collegio dei docenti Consigli di interclasse LUNEDÍ MARTEDÍ 16 24 Ore 17:00 Ore 17:00 DICEMBRE 2009 Incontro Scuola - Famiglia VENERDÍ 11 Ore 17:00 GENNAIO 2010 Consigli di interclasse GIOVEDÍ 21 Ore 17:00 FEBBRAIO 2010 Consegna documenti di valutazione Collegio dei docenti LUNEDÍ VENERDÍ 22 19 Ore 17:00 Ore 17:00 MARZO 2010 Consigli di interclasse Collegio dei docenti LUNEDÍ VENERDÍ 22 19 Ore 17:00 Ore 17:00 APRILE 2010 Incontro Scuola - Famiglia LUNEDÍ 12 Ore 17:00 MARTEDÍ 18 Ore 17:00 GIOVEDÍ 27 Ore 17:00 LUNEDÍ MARTEDÍ MERCOLEDÍ VENERDÍ 14 15 16 25 Ore Ore Ore Ore MAGGIO 2010 Consigli di interclasse (proposte adozioni libri di testo) Collegio dei docenti GIUGNO 2010 Scrutini Collegio dei docenti 09:30 – 11:30 11:30 – 13:00 09:00 – 13:00 09:00 – 13:00 09:00 – 13:00 09:00 – 13:00 09:00 – 11:00 Ore 15:00 09:00-13:00 09:00-13:00 09:00-13:00 17:00 44 SCUOLA SECONDARIA di I GRADO CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO AI SENSI DELL’ARTICOLO 2 DEL C.C.N.L SETTEMBRE 2009 Collegio dei docenti Programmazione Programmazione Programmazione Programmazione Programmazione Programmazione Inizio anno scolastico Collegio dei docenti OTTOBRE 2009 Consigli di classe Ore Ore Ore Ore Ore Ore Ore 09:30 – 11:30 11:30 – 13:00 09:00 – 13:00 09:00 – 13:00 09:00 – 13:00 09:00 – 13:00 09:00 – 11:00 Ore 15:00 Ore 17:00 Ore 17:00 1A 2A 3A 1B 2B 3B Ore Ore Ore Ore Ore Ore Ore 17:00 15:00 16:00 17:00 16:30 17:30 18:30 10 1A+1B 2A+2B 3A+3B Ore Ore Ore 15:00 16:00 17:00 LUNEDÍ 18 Consigli di classe MARTEDÍ 19 1A 2A 3A 1B 2B 3B Ore Ore Ore Ore Ore Ore 16:30 17:30 18:30 15:00 16:00 17:00 FEBBRAIO 2010 Valutazione quadrimestrale MERCOLEDÍ 3 Valutazione quadrimestrale GIOVEDÍ 4 1A 2A 3A 1B 2B 3B Consegna documenti di valutazione Collegio dei docenti MARZO 2010 Consigli di classe GIOVEDÍ VENERDÍ 1 19 Ore Ore Ore Ore Ore Ore Ore Ore 16:30 17:30 18:30 15:00 16:00 17:00 16:30 17:00 LUNEDÍ 15 1A+1B 2A+2B 3A+3B Collegio dei docenti APRILE 2010 Incontro Scuola - Famiglia VENERDÍ 19 Ore Ore Ore Ore 16:30 17:30 18:30 17:00 MARTEDÍ 13 1A+1B 2A+2B 3A+3B Ore Ore Ore 15:00 16:00 17:00 MERCOLEDÍ 19 1A+1B 2A+2B 3A+3B Ore Ore Ore 16:30 17:30 18:30 Collegio dei docenti GIUGNO 2010 Valutazione finale GIOVEDÍ 27 Ore 17:00 LUNEDÍ 7 Valutazione finale MARTEDÍ 8 Ore Ore Ore Ore Ore Ore 15:00 16:00 17:00 16:30 17:30 18:30 Inizio Esami di stato LUNEDÍ 14 MERCOLEDÍ MERCOLEDÍ GIOVEDÍ VENERDÍ LUNEDÍ GIOVEDÍ VENERDÍ LUNEDÍ MERCOLEDÍ 2 2 3 4 7 10 11 14 23 LUNEDÍ 19 Elezioni rappresentanti di classe NOVEMBRE 2009 Collegio dei docenti Consigli classe GIOVEDÍ 22 LUNEDÍ GIOVEDÍ 16 19 Consigli classe VENERDÍ 20 DICEMBRE 2009 Incontro Scuola - Famiglia GIOVEDÍ GENNAIO 2010 Consigli di classe MAGGIO 2010 Consigli di classe 1A+1B 2A+2B 3A+3B 1A 2A 3A 1B 2B 3B 45 PROSPETTO DEI PROGETTI Verso la continuità SCUOLA DELL'INFANZIA Scuola sicura Continuità Drammatizzazione Attività musicali Educazione stradale Ambiente, salute, ed. alimentare Visite guidate SCUOLA PRIMARIA Scuola sicura Continuità Stampa pedagogica Progetto biblioteca Ambiente, salute, ed. alimentare Viaggi d'istruzione e visite guidate SCUOLA SECONDARIA Scuola sicura Orientamento Biblioteca Stampa pedagogica Educazione stradale patentino e sicurezza stradale Educazione alla salute, ambientale, alimentare Viaggi d'istruzione e visite guidate 46 PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA SICURA CONTINUITA’ DRAMMATIZZAZIONE ATTIVITA’ MUSICALI BIBLIOTECA EDUCAZIONE STRADALE AMBIENTE,SALUTE E ALIMENTARE VIAGGI D’ISTRUZIONE 47 Responsabile del progetto Ins. Maria Cassino I traguardi di competenza Conoscenza delle norme di comportamento da seguire in caso di situazione di pericolo. Conoscenza delle calamità naturali e non che potrebbero richiedere l’evacuazione dell’edificio scolastico (incendi, terremoti). Conoscenza dei pericoli presenti nell’ambiente scolastico. Rafforzare la fiducia in se stessi attraverso esperienze di simulazione. I destinatari Tutti i bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia. Metodologie e attività Conversazione nel piccolo e nel grande gruppo Lettura di immagini e racconti. Visioni di diapositive e schede didattiche per la conoscenza dei pericoli e dell’ambiente. Giochi di simulazione e prove di evacuazione. Durata Tutto l’anno scolastico Rapporti con altre istituzioni Il Corpo dei Vigili urbani del Comune di Moliterno. Stazione dei Carabinieri Pubblica Assistenza Moliterno Risorse umane Tutti i docenti e i collaboratori scolastici 48 Responsabile del progetto : Ins. Angelina Masino I traguardi di competenza Ascoltare e comprendere testi di vario genere Conoscere le tradizioni del proprio ambiente Esprimere sentimenti ed esperienze legate a questa festa Individuare simboli del Natale e verbalizzare le caratteristiche Memorizzare e recitare poesie e filastrocche Partecipare alla realizzazione di un prodotto utilizzando tecniche espressive diverse Verbalizzare e rappresentare esperienze attraverso il disegno Condividere momenti di festa con gli alunni ed i docenti delle classi Prime della Scuola Primaria I destinatari Durata Primo quadrimestre e precisamente nel mese di Dicembre Risorse umane coinvolte Ins. Di Grazia Annamaria 49 Responsabile del progetto : Ins. Di Grazia Anna Maria I traguardi di competenza Comprendere e rispettare regole di comportamento nel rapporto con gli adulti e coetanei. Ascoltare , comprendere e drammatizzare storie narrate. Verbalizzare contenuti ed esperienze. Stabilire relazioni con l’altro. Memorizzare poesie e filastrocche. Utilizzare il proprio corpo per esprimere contenuti ed emozioni. I destinatari Bambini di 5 anni Rapporti con altre istituzioni Amministrazione comunale per il cine-teatro Pino Durata Tutto l’anno scolastico e in particolare il secondo quadrimestre per la preparazione della manifestazione di fine anno. Risorse umane coinvolte Le docenti Palman Rosetta, Lapenta Maria, Tropiano Domenica, Cassino Maria, Di Biase Carmina,Masino Angelina, Petroceli Caterina, Di Grazia Annamaria. Tutti i collaboratori scolastici 50 Responsabile del progetto : Ins. Caterina Petrocelli I traguardi di competenza Contribuire a sviluppare la personalità del bambino Acquisire sicurezza in sé stessi, superando le proprie inibizioni Raggiungere l’autodisciplina. Risvegliare l’interesse per la musica Formare il gusto musicale e la sensibilità estetica Abituare il bambino ad amare e cantare canzoni intonate Sviluppare l’ascolto e il senso ritmico. I destinatari Tutti i bambini della scuola dell’infanzia Le metodologie utilizzate e fasi operative Ascolto e riconoscimento dei suoni e dei rumori provenienti dall’ambiente Drammatizzazione di suoni e di rumori vari Produzione di suoni in sequenze Produzione di semplici ritmi Accompagnamento ritmico di filastrocche e canzoncine Ascolto di brani musicali Ascolto e produzione di canti adatti all’età e legati agli interessi dei bambini. Durata Tutto l’anno scolastico,in particolare in occasione delle varie feste e ricorrenze Risorse umane coinvolte Tutte le insegnanti 51 Responsabile del progetto ins. Maria Lapenta I traguardi di competenza Conoscere ed interpretare in modo corretto semplici segnali stradali. Abbinare i segnali alla forma geometrica. Classificare i segnali di pericolo e di indicazione. Riconoscere i pericoli della strada. Riconoscere il semaforo e la sua funzione. Riconoscere, verbalizzare e rappresentare il corretto comportamento dei pedoni. I destinatari Tutti i bambini della scuola dell’infanzia Le metodologie e fasi operative Uscite nel centro abitato Cartelloni, disegni individuali e collettivi. Costruzione di semplici segnali stradali. Giochi imitativi. Simulazione di comportamenti corretti. Durata Tutto l’anno scolastico Rapporti con altre istituzioni Il Corpo dei Vigili urbani del Comune di Moliterno Risorse umane Le ins. Cassino Maria e Domenica Troiano, tutti i docenti e i collaboratori scolastici 52 Responsabile del progetto: Ins. Domenica Tropiano I traguardi di competenza Esplorare l’ambiente naturale Scoprire l’atto alimentare come espressione culturale Sviluppare comportamenti autonomi e consapevoli Individuare il legame tra cibo e ambiente Conoscere l’ambiente marino con le varietà delle specie Conoscere la ricchezza della fauna degli invertebrati per un approccio con la natura sommersa I destinatari Tutti i bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia. Durata Tutto l’anno scolastico e in particolare nel mese di Marzo 2010 Metodologie e attività Escursioni: osservazione diretta della natura. Conversazioni Raccolta di materiali. Lettura di immagini. Gli animali e la loro vita. Gli alimenti. Visita guidata al Museo Vivo del mare a Salerno e al porto di Acciaroli Visita didattica all’Hotel “Vecchio Ponte” di Moliterno Risorse umane Tutti i docenti e collaboratori scolastici 53 PROGETTI SCUOLA PRIMARIA PROGETTI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SICURA CONTINUITA’ STAMPA PEDAGOGICA PROGETTO BIBLIOTECA EDUCAZIONE AMBIENTALE,ALIMENTARE E SALUTE VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE 54 Referente di progetto Ins. Paradiso Carmelina Traguardi di competenza Creare una cultura della sicurezza che sia diritto di ognuno verso sé stesso e dovere verso gli altri Sviluppare il senso dell'altruismo e della solidarietà. facendo capire che la comunità non può progredire senza la collaborazione attiva di tutti Stimolare il senso della responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nella scuola attraverso efficaci azioni di prevenzione e protezione,in quanto il progresso tecnologico deve essere direttamente proporzionale alla responsabilità Fare in modo che le informazioni in merito alle tematiche sulla sicurezza passino correttamente a tutti i docenti ed abbiano ricaduta sugli alunni Far sì che il concetto di vivere in ambiente sicuro porti all'assunzione di comportamenti razionali e corretti Controllare la propria emozionalità e saper reagire all’eccitazione collettiva. Destinatari I bambini della scuola primaria e tutto il personale docente e non docente. Metodologie Durante l’anno scolastico si effettueranno da due a più prove di evacuazione dell’edificio scolastico: prove parziali effettuate senza preavviso, senza allertamento degli Enti esterni e prove generali che comportano il trasferimento nei punti di raccolta e l’attivazione degli Enti esterni. Cartelloni Rapporti con altre istituzioni Il Corpo dei Vigili urbani del Comune di Moliterno. Stazione dei Carabinieri Esperti della Protezione Civile Pubblica Assistenza Moliternese Durata Intero anno scolastico 55 Responsabile del progetto : Ins. Lapadula Rosa Traguardi di Competenza Garantire la continuità del processo educativo nella scuola del Primo ciclo Promuovere e sviluppare la sicurezza individuale e la capacità di integrazione. Sviluppare la capacità di conoscere, usare e promuovere al meglio le proprie modalità sensoriali. Conoscere le tecniche esecutive e le sonorità degli strumenti sia attraverso l’ascolto dello strumento sia della musica d’insieme Utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicative reali e fantastiche Sviluppare le capacità espressive di comunicazioni con i diversi linguaggi. Operare una scelta consapevole dello strumento musicale (Scuola Primaria) Destinatari Alunni classe 3^ Scuola dell’Infanzia; alunni classi 1^ e 5^ scuola Primaria, e alunni classi 1^e 3^ della Scuola Secondaria di I grado Durata Ottobre / Maggio Illustrare le fasi operative Visita degli alunni del terzo anno della scuola dell’Infanzia alla scuola Primaria Uscita didattica (Vecchio Ponte- c/da Maglie in agro di Moliterno) Partecipazione degli alunni delle classi quinte ad una lezione-concerto tenuta dagli alunni del corso di Strumento Musicale della Scuola Secondaria di I Grado Visita degli alunni di 5^ elementare alla Scuola Secondaria di Primo grado, con l’accoglienza degli alunni ed insegnanti. Partecipazione delle classi 5 ^ al saggio di strumento musicale della Scuola Media con l’esecuzione di brani ritmici Risorse umane Docenti di strumento della Scuola Media Insegnanti della scuola Primaria Insegnanti della scuola dell'infanzia 56 Responsabile del progetto Ins. Maria Teresa Dalessandri Obiettivi Formativi Trasversali Offrire alla scuola ad agli insegnanti un contributo per integrare il sistema biblioteca docenti nell'attività didattica d'istituto Promuovere l'utilizzo della biblioteca-docenti come risorsa in tutte le sue potenzialità Fornire ai docenti gli strumenti per gestire consapevolmente l'informazione e la documentazione per il giusto sostegno all'attività educativa e didattica Diffondere abitudini di consultazione,di lettura e di ricerca Destinatari Tutti i docenti Attività e soluzioni organizzative Coordinamento del servizio di diffusione e archiviazione delle stampe pedagogiche Raccolta e conservazione delle pubblicazioni di interesse culturale e didattico acquisite dalla scuola Prestito e consultazione delle riviste e delle stampe 57 Responsabile del progetto Ins. Alba De Mare I traguardi di competenza Sviluppare e sostenere nei bambini l’abitudine e il piacere di leggere e di apprendere. Leggere per diventare un bravo lettore I destinatari Alunni della Scuola dell’Infanzia Durata Intero anno scolastico Illustrare le fasi operative Promozione del libro e relativa compilazione di schede inerenti al libro letto Prestito e consultazione dei libri In occasione della “Giornata della Memoria” incontro di letture e dibattito con le classi Attività di controllo e di verifica attraverso schede di lettura per valutare l’efficacia del progetto. Risorse umane Docenti di tutte le classi 58 Referente di progetto Ins. Giuseppina Mazzariello Traguardi competenza Comprendere che l'uomo si deve confrontare con i limiti della salute ed elaborarli integrandoli nella propria personalità Attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nella sua complessità,nelle diverse situazioni di vita Conoscere i cibi sani per applicare in pratica il binomio alimentazione corretta e salute Conoscere le sostanze nutritive contenute negli alimenti Imparare a controllare la propria salute Riconoscere l’importanza dell’acqua nella vita dell’uomo Destinatari Gli alunni della Scuola Primaria Metodologie Realizzazione di un libro murale di immagini e vignette sotto forma di un racconto educativo che abbia come fine la conservazione del proprio stato di salute (classi prime, seconde e terze) Realizzazione di una Story -board sul tema dell'acqua e sui problemi che riguardano il suo uso,il suo sfruttamento e la sua disponibilità non infinita Realizzazione della Carta Europea dell'acqua(classi quarte e quinte) Partecipazione al Concorso “Progetto acqua H2O ooooh!” Durata Il progetto si svilupperà nel secondo quadrimestre Risorse umane coinvolte Tutti gli insegnanti delle classi coinvolte nel progetto I rappresentanti dei genitori delle classi Incontro con il dott. A. Sanchirico, nutrizionista e responsabile mense ASL e le famiglie 59 Responsabile del progetto Ins. Maria Teresa Sansobrino I traguardi di competenza Offrire l’opportunità di visitare località di interesse artistico, culturale, collegate ai percorsi didattici sviluppati in classe. Conoscere realtà e situazioni nuove per ampliare l’orizzonte culturale Arricchire il rapporto relazionale docenti-alunni in contesti extracurriculari Migliorare la socializzazione tra gli alunni delle classi e dell’istituto di appartenenza Destinatari Tutte le classi della scuola primaria Durata Anno scolastico 2009-2010 da ottobre a maggio Metodologia Uscite sul territorio Coordinamento delle classi Servizio automobilistico Lettura di immagini –foto –opuscoli -percorsi Visione di CD e videocassette Utilizzo di macchine fotografiche o digitali Collegamenti ad INTERNET Risorse umane Docenti accompagnatori di tutte le classi Rappresentanti dei genitori Agenzie di viaggi Guide specializzate Associazioni socio-culturali Accademia teatro didattico 60 CLASSE LOCALITÀ SALERNO –CAVA DEI TIRRENI IAeIB VISITA ALL’HOTEL “VECCHIO PONTE” di MOLITERNO PERIODO DICEMBRE PRIMAVERA 2010 GROTTAGLIE MAGGIO II A e II B FASANO MAGGIO III A e III B CASERTA O TARANTO MAGGIO TARANTO O MATERA APRILE ROSSANO CALABRO MAGGIO IV A e IV B CASERTA VAeVB ROMA APRILE-MAGGIO ROSSANO CALABRO I II III IV V sez. A e B SPETTACOLI TEATRALI FEBBRAIOMAGGIO 61 PROGETTI SCUOLA SECONDARIA di I GRADO SCUOLA SICURA ORIENTAMENTO SCOLASTICO BIBLIOTECA STAMPA PEDAGOGICA EDUCAZIONE STRADALE PATENTINO E SICUREZZA STRADALE EDUCAZIONE ALLA SALUTE VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE 62 Responsabile del progetto Prof.ssa Igea Marocchi I traguardi di competenza Essere preparati in situazioni di pericolo Acquisire comportamenti responsabili e corretti Stimolare fiducia in se stessi Indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti razionali e corretti Consentire,in caso di evacuazione un esodo ordinato e sicuro di tutte le persone che occupano l'edificio Controllare la propria emozione e saper reagire all’eccitazione collettiva Coinvolgere gli enti esterni I destinatari Tutti gli alunni della scuola secondaria di 1° grado Le metodologie utilizzate lezioni teoriche e pratiche per affrontare un’eventuale evacuazione prove di evacuazione (almeno 2) Rapporti con altre istituzioni Protezione civile Pubblica Assistenza del comune di Moliterno Carabinieri Vigili urbani Durata L’intero anno scolastico Risorse umane Tutto il personale docente e non docente dell’Istituto 63 DEFINIZIONE DI EMERGENZA Una emergenza può essere definita come un fatto, una situazione, una circostanza diversa da tutti gli avvenimenti che si presentano normalmente alle persone. L’accadimento dell’emergenza costringe le persone che la osservano e quelle che eventualmente la subiscono a compiere azioni atte alla riduzione dei danni causati da tale emergenza e alla salvaguardia dell’incolumità delle persone. L’ipotesi di rischio - emergenza più ragionevole in seno ad un piano di emergenza per una scuola sita in una zona non gravata da grandi rischi industriali o territoriali di tipo specifico (es. vicinanza di industrie sede di trattamenti pericolosi, insediamento in a dell’incendio, che rimane, per via della presenza di materiale combustibile (archivi cartacei) e di fonti d’innesco (impianti elettrici e termici). Sono comunque stati qui di seguito contemplati tutti gli scenari di rischio plausibili. 64 1.1. EMERGENZA TERREMOTO E’ un fenomeno naturale non prevedibile, che dura molto poco, quasi sempre meno di un minuto. La sicurezza di chi lo vive dipende soprattutto dalla struttura in cui si trova. Se è costruita o adattata in modo da resistere al terremoto, non subirà danni gravi. Il comune di Voghera non risulta comunque attualmente classificato come sismico. In caso di una scossa di terremoto si deve: Cercare immediatamente riparo sotto il banco o sotto la cattedra o sotto l’architrave di una porta ricavata in un muro portante. Non precipitarsi sulle scale che sono la parte più fragile dell’edificio Terminata la scossa evacuare l’edificio come descritto ai paragrafi seguenti. Carlo Emanuele I 1.2. EMERGENZA ALLUVIONE Un'alluvione non è quasi mai un fenomeno che si sviluppa con una rapidità tale da impedire di mettere in salvo almeno le persone. Dopo gli avvenimenti del 1994 la Protezione Civile ha posizionato lungo i fiumi in pericolo di alluvione dei rilevatori di portatache permettono un monitoraggio continuo dei livelli dell’acqua e quindi la possibilità di allarmare per tempo la popolazione. In caso di alluvione il fattore più importante è di mantenere sempre la calma senza farsi prendere dal panico e dirigersi ai piani alti. 1.3. EMERGENZA INCENDIO Essendo una emergenza di tipo non territoriale è la più facilmente gestibile all’interno della scuola attraverso l’impiego del personale addestrato (Squadra Antincendio) e attraverso il controllo periodico degli impianti suscettibili di causare un incendio (elettrico, termico …). Se l’emergenza non fosse arginabile si procederà all’evacuazione come descritto ai paragrafi seguenti. 65 FINALITÀ DEL PIANO DI EMERGENZA Scopo del presente Piano di Emergenza è fornire ai lavoratori, nelle persone fisiche d insegnanti, alunni e personale scolastico, come disposto dal D.Lgs. 626/94 e D.M. del10/03/98, tutte le nozioni necessarie ad affrontare una situazione di emergenza. Le finalità del presente documento sono pertanto: Definire i doveri del personale di servizio incaricato a svolgere particolari mansioni con riferimento alla sicurezza Definire i doveri del personale a cui sono affidate particolari responsabilità in caso di incendio Indicare i provvedimenti necessari per assicurare che tutti siano informati sulle procedure da attuare Definire le procedure per la chiamata ai vigili del fuoco, per informarli al loro arrivo e per fornirgli un’adeguata assistenza durante l’intervento 3. ADDETTI GESTIONE EMERGENZE Al fine di gestire le situazioni d’emergenza, la scuola ”G. Racioppi”, oltre ad aver elaboratole procedure necessarie per la sicurezza degli alunni e del personale, ha provveduto alla formazione specifica di alcune persone che sono in grado di far rispettare le procedure suddette e di gestire l’emergenza in modo tale da facilitare l’esodo delle persone e l’eventuale intervento delle squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Moliterno I nominativi ed i compiti del personale che in caso di emergenza ha compiti particolari nella gestione delle emergenze sono allegati in calce al presente opuscolo. 4. SITUAZIONE La Scuola Media “G. RACIOPPI” ha sede in Moliterno, via D. Galante, in un edificio del centro, di cui occupa un'area. Sono di sua pertinenza alcuni locali del piano terra in cui sono disposte le aule, un'aula insegnati, i bagni e un’aula per i collaboratori scolastici. La restante ala è occupata dai locali della scuola elementare, con cui la media condivide la palestra. Tra le due aree non esiste compartimentazione e la delimitazione delle aule di pertinenza dei relativi locali non è rigidamente definita. Questo non comporta in sintesi una difficoltà procedurale all’interno delle operazioni di sfollamento perché durante l’esodo non ci si trova a condividere gli stessi percorsi. La dislocazione delle persone è equamente distribuita tra il piano primo e il piano terra. In tutto si hanno circa 92 persone (85 ragazzi + 6 insegnanti + 1 collaboratore scolastico). Le lezioni si svolgono prevalentemente in mattinata, pertanto l’affollamento massimo si verifica proprio in questa parte della giornata. 66 4.1. USCITE di EMERGENZA Piano terra: presenta n° 2 uscite di sicurezza con apertura a semplice spinta, dotate di doppio maniglione antipanico Uscita A: Si affaccia sul cortile interno attraverso una scaletta; è larga circa 1,2 m e riceve,un afflusso di circa 65 persone. Coincide con la porta di accesso principale della scuola. Uscita B: del tutto analoga alla prima serve un flusso di circa 30 persone e costituisce uno degli interventi di adeguamento richiesti dai VVF per l'ottenimento del CPI (Certificato di Prevenzione Incendi) 4.2. PUNTI di RACCOLTA Si individua per i gruppi in esodo dalla scuola un solo punto di raccolta al centro del cortile interno . 4.3. SEGNALETICA Lungo il corridoio della scuola e all’interno di ogni locale sono esposte le planimetrie dell’edificio con indicati i percorsi di fuga e i presidi di sicurezza (estintori, idranti, uscite). La scuola è dotata inoltre di segnaletica ufficiale indicante le direzioni d'uscita (cartelli di colore verde) e di cartelli indicativi dei presidi di sicurezza (di colore rosso). 67 5. COMPITI DEL PERSONALE NELL'EMERGENZA 5.1. COLLABORATORI SCOLASTICI E A.T.A. - segnalare tempestivamente l’emergenza suonando la campanella d'allarme con il segnale preventivamente concordato (tre squilli lunghi) - staccare la corrente elettrica e interrompere l’erogazione di combustibile alla caldaia - allertare i vigili del fuoco (115) ed il soccorso pubblico di emergenza (113) - collaborare nelle operazioni di abbandono dell'istituto controllando che nessuno prenda la direzione in senso contrario - azionare gli estintori o gli idranti in caso di incendio - supportare gli insegnanti di sostegno nell’esodo dei disabili recandosi nelle aule dove ne è nota la presenza e cominciando da esse il giro di ispezione dei locali ad esodo terminato - controllare che nessuno sia rimasto all’interno dell’edificio - indirizzare, dove necessario, i soccorritori al loro arrivo, impedire l’accesso dall'esterno di persone non preposte ai soccorsi (genitori, curiosi, ecc.) 5.2. INSEGNANTI Ogni insegnante si occuperà esclusivamente della propria classe provvedendo a: ordinare gli alunni in fila controllare che nessuno resti indietro portare tutta la classe seguendo il percorso d'esodo verso il punto di raccolta; se questo non è percorribile sceglierne uno alternativo, fino alla zona di sicurezza verificare sul registro di classe la presenza di tutti gli alunni, una volta raggiunta la zona di sicurezza 5.3. ALUNNI In ogni classe saranno individuati 2 alunni (più riserva) con le seguenti mansioni: Alunno aprifila con incarico di: aprire eventuali porte guidare la fila verso la zona di sicurezza Alunno chiudifila con incarico di: assistere eventuali compagni in difficoltà aprire la finestracuola Media G.PLANA 058 -Voghera spegnere la luce chiudere la porta Al segnale d'allarme tutti devono interrompere immediatamente l’attività che stanno svolgendo non devono preoccuparsi dei libri e degli abiti si devono dirigere verso l’uscita senza correre, seguendo in modo ordinato il percorso d'esodo, dando la mano a due compagni e formando una catena o tenendo la mano sulla spalla di chi li precede non devono spingere e gridare 68 6. MODALITA’ D’EVACUAZIONE Al segnale d’allarme gli insegnanti ordineranno gli alunni in fila indiana trascurando qualsiasi materiale ed oggetto personale ciascun insegnante valuterà l’immissione ai corridoi secondo la libertà d'accesso senza provocare intasamenti, evitando di fare aspettare una classe già pronta ad evacuare, non essendo la propria pronta una volta avviata la fila si porrà in coda ad essa e controllerà con il chiudi -fila che nessuno sia rimasto indietro gli insegnanti porteranno con sé il registro di classe con le presenze del giorno per effettuare l’appello una volta raggiunto il centro di raccolta Durante l’esodo valgono le seguenti prescrizioni: non dividere mai la fila di altre classi, ma accodarsi al chiudi -fila della stessa nell'accedere ai corridoi e nello scendere le scale mantenere la destra per lasciare via libera all'eventuale personale di soccorso che dovrà salire in senso contrario non ostacolare il deflusso di persone verso l’esterno 7. ALUNNI DISABILI La possibilità di presenza di disabili all’interno della struttura fa sì che si debba considerare con particolare attenzione il loro ruolo in seno alle procedure di emergenza ed evacuazione. 7.1. MOBILITÀ L’accesso disabili alla scuola non è ausiliato dall'abbattimento delle barriere architettoniche. La mobilità all'interno potrebbe invece risultare agevole anche per persone carrozzate in quanto il corridoio è ampio e regolare. Le scale sono correttamente dimensionate, dotate di corrimano e possono essere percorse anche da chi abbia scarsa mobilità. 7.2. ORIENTAMENTO La semplicità dell’orientamento nella costruzione è assicurata in primis dalla elementarità della costruzione (un unico corridoio longitudinale su cui si affacciano tutte le aule) e in seconda istanza dalla presenza di cartellonistica di segnalazione adeguata in numero e formato e dal fatto che sono state appese le cartine indicanti i percorsi d’esodo. La presenza dell’insegnante di sostegno è una misura di sostegno anche agli eventuali problemi di orientamento dell’alunno disabile. 7.3. PERCEZIONE DELL’ALLARME La segnalazione dell’allarme viene effettuata attraverso la campanella di segnalazione dell’orario di lezione con un suono convenuto per l’evacuazione. E’ di norma udibile da ogni punto della costruzione. Anche in questo caso la sorveglianza dell’insegnante di sostegno costituisce una misura cautelativa. 69 7.4. PROCEDURE OPERATIVE In caso di evacuazione gli insegnanti di sostegno o, in assenza, gli insegnanti, provvederanno a: - comunicare verbalmente in termini adeguati, possibilmente rassicuranti, in modo chiaro e sintetico le informazioni utili su ciò che sta accadendo e sul modo di comportarsiper facilitare la fuga - guidare l’allievo verso la rampa o uscita più vicina - porsi in fondo alla fila in esodo delle altre classi per non rallentare il deflusso e non essere travolti - aiutare gli allievi nell’attraversamento dei corridoi e nella discesa delle scale fino al punto di raccolta Il personale scolastico incaricato di svolgere attività di sorveglianza sullo sgombero totale dei locali alla fine dell’evacuazione, tornando ai piani e sulle rampe delle scale si fermerà anche a fornire sostegno all’esodo dei disabili. Nel caso l'evacuazione dovesse interessare un allievo completamente inabile alla deambulazione e non fosse possibile provvedere al suo trasporto di peso al cortile il suo esodo dovrebbe semplicemente seguire, in caso di incendio, un percorso orizzontale almeno verso il pianerottolo di una delle scale esterne. Arrivato in questa zona calma temporanea (all'aperto, senza pericolo di soffocamento) sarà possibile attendere con un margine ragionevole di sicurezza l’intervento dei Vigili del Fuoco. Scuola Media Succursale I – V 70 RESPONSABILE DEL PROGETTO Prof.ssa Stefania Cunetta I traguardi di competenza Favorire la costruzione dell'identità personale e sociale Sviluppare l'autonomia nelle scelte Promuovere la conoscenza di sé Favorire relazioni interpersonali per formare mentalità aperte e flessibili Conoscere le realtà scolastiche locali, del territorio e di territori limitrofi Promuovere la consapevolezza della necessità di un proprio progetto di vita I destinatari Alunni delle classi terze della Scuola Secondaria Le metodologie utilizzate Metodologia della ricerca,della raccolta dei documenti,dell’uso puntuale e competente delle informazioni, dell’approfondimento. Durata Intero anno scolastico Illustrare le fasi operative Creazione di una guida in sintesi degli indirizzi di studio e di un percorso decisionale riassunto nelle seguenti fasi: 1. Capire con l’aiuto degli insegnanti, quali sono le risorse personali (attitudini,disposizioni, interessi,motivazioni,competenze) e le proprie criticità; 2. Comprendere le offerte del contesto(locale, territoriale, provinciale, regionale …); 3. Selezionare alcune offerte valutate significative; 4. Cercare di approfondire le informazioni su queste possibili offerte; 5. Compiere una valutazione ed effettuare una scelta maturata a seguito di una mediazione tra ciò che è emerso dai punti 1 e4. Sarà garantita la collaborazione con i dirigenti ed i referenti degli istituti superiori e, attraverso incontri in sede o visite dirette, si favorirà l’acquisizione da parte degli alunni, di tutte quelle informazioni utili relative agli aspetti didattici e di indirizzo. Risorse umane Docente referente Docenti delle classi terze Dirigenti e referenti degli Istituti superiori 71 Responsabile del progetto Prof.ssa Giuseppina De Feo I traguardi di competenza Garantire una razionalizzazione e utilizzazione ottimale delle risorse: -a livello di acquisizioni (individuazione dei settori disciplinari carenti per orientare e sostenere lo sviluppo dell'attività didattica) e conservazione del materiale documentario; -a livello di fruizione delle informazioni( con coinvolgimento di abilità connesse con l'uso del computer) Migliorare la conoscenza dell'importanza di una biblioteca da parte di tutte le componenti della scuola Fornire agli studenti abilità di ricerca e uso competente dell'informazione Offrire agli studenti un luogo,un punto di riferimento e/o una situazione in cui sperimentare una maggiore autonomia nell'organizzazione dello studio e delle ricerche Conservare i materiali prodotti dalla scuola garantendone la memoria storica Rendere fruibili i testi inviatici dagli Enti Comunali riguardanti “la storia e le storie” dei nostri vicini per la memoria locale e territoriale; Aprire la biblioteca in orario scolastico per la consultazione e il prestito dei libri, e del materiale audiovisivo,multimediale in possesso della scuola Educare alla lettura con iniziative che partono dalla presentazione delle strutture al reperimento dei testi; dall'utilizzo del sistema di catalogazione informatica alla lettura di libri e visione di films e documentari(CD_DVD.VHS) Migliorare ciascuna biblioteca di classe e renderla più appetibile e funzionale ai bisogni della scuola sia dal punto di vista dell'immagine sia dei contenuti Attivare due laboratori di lettura libera o tematica di cui uno per le classi prime e seconde e l’altro per le classi terze: 1. Si propone l’attività “Alla scoperta dei generi” attraverso letture scelte tra i volumi presenti in biblioteca al fine di creare, reinventare oralmente e/o graficamente nuove storie; 2. “Alla scoperta di un autore” partendo dalla lettura di un testo di un autore e dalla visione del film da esso tratto. S’intendono, così, favorire tematiche interdisciplinari secondo un percorso storico o su un altro percorso individuato con i docenti del Consiglio di classe. 72 Gli obiettivi Ampliare le sei biblioteche di classe, rendendole più funzionali ai bisogni della Scuola, sempre in ciascuna aula Continuare la catalogazione del patrimonio cartaceo al computer mediante il programma Excel Offrire agli studenti un luogo e una situazione in cui sperimentare una maggiore autonomia nell’organizzazione dello studio e delle ricerche Conservare i materiali prodotti dalla Scuola garantendone la memoria storica Rendere partecipi gli alunni alle attività ed in particolare alla conservazione del materiale nuovo della Biblioteca Educare alla lettura Rendere fruibili i testi, i DVD, i CD, inviatici dagli Enti comunali nell’attività riguardante “La storia e le storie dei nostri vicini” per la memoria locale e territoriale Ampliare il patrimonio librario e video con l’acquisto di nuovo materiale I destinatari Docenti e alunni dell’Istituto Comprensivo Durata Intero anno scolastico Illustrare le fasi operative La biblioteca opera secondo un calendario che prevede due aperture settimanali per gli alunni e quotidiana per i docenti Concorso interno per la biblioteca di classe più bella con premiazione finale da decidere nel corso dell'anno Catalogazione con programma Excel Esposizione degli acquisti più recenti Continuazione delle richieste ai Comuni di materiale Collaborazione con la bibliomediateca di Moliterno Risorse umane Docente referente Eventuale intervento di esperto esterno 73 Responsabile del progetto prof.ssa Maria Melchionne I traguardi di competenza Offrire, alla scuola e agli insegnanti un contributo per integrare il sistema Biblioteca docenti nell’attività didattica d’Istituto Promuovere l’utilizzo della Biblioteca docenti come risorsa in tutte le sue potenzialità Diffondere abitudini di consultazione, lettura e ricerca Fornire ai docenti gli strumenti per gestire consapevolmente l’informazione e la documentazione per il giusto sostegno all’attività educativa e didattica I destinatari Docenti Metodologie utilizzate Archiviazione e diffusione della stampa pedagogica Ricerca e uso puntuale e competente dell’informazione Durata Intero anno scolastico, il mercoledì dalle ore 10:30 alle ore 11:30 Illustrare le fasi operative Coordinamento del servizio di diffusione e archiviazione delle stampe pedagogiche Raccolta e conservazione delle pubblicazioni di interesse culturale e didattico acquisite dalla scuola Informazione generale, prestito e consultazione delle riviste e delle stampe Documentazione delle attività Risorse umane Docente referente 74 Responsabile del progetto Prof. Attilio Viceconte I traguardi di competenza Realizzare percorsi in situazione in tempo reale e simulata nei diversi ruoli (pedone, ciclista e motociclista) Acquisire comportamenti corretti e responsabili Riconoscere e rispettare la segnaletica stradale Non chiedere al mezzo più di quanto meccanicamente può dare, senza abusi e forzature di impiego Progettare e realizzare situazioni simulate di intervento e mettere in atto comportamenti di prevenzione e di pronto soccorso Riconoscere le situazioni negative, psicologiche e fisiche, che interagiscono con la circolazione stradale Essere consapevole del rapporto traffico-ambiente ed assumere comportamenti coerenti a mantenerlo in una condizione di equilibrio Analizzare problematiche ambientali relative alla circolazione: problemi ed ipotesi di soluzione Favorire la conoscenza della legislazione e della normativa stradale I destinatari Tutti gli alunni, dai quattordici anni in poi, potranno partecipare gratuitamente al corso per il conseguimento del “PATENTINO” per la guida del ciclomotore. Le metodologie utilizzate Lezioni teoriche e grafiche sul nuovo codice della strada Attivazioni dei corsi da svolgersi in orario extracurriculare Esercitazioni sui quiz d'esame Le Finalità Conseguimento del “PATENTINO” per la guida del ciclomotore previa esame di idoneità Rapporti con altre istituzioni e risorse umane Vigili urbani,Carabinieri,Polizia stradale,Forestale e la P.A.M. Convenzione con l’autoscuola PEGASO di Moliterno Collaborazione del docente di Arte e immagine Esperto e referente prof. Attilio Viceconte Durata Da Gennaio a Maggio 75 Responsabile del progetto Prof. Attilio Viceconte I traguardi di competenza Realizzare percorsi in situazione in tempo reale e simulata nei diversi ruoli (pedone, ciclista e motociclista) Acquisire comportamenti corretti e responsabili Riconoscere e rispettare la segnaletica stradale orizzontale e verticale Saper guidare la bicicletta ed il ciclomotore conoscere le tecniche per la produzione di videoclip e CD -ROM Favorire la conoscenza della legislazione e della normativa stradale I destinatari Tutti gli alunni della Scuola secondaria di I Grado Le metodologie utilizzate Lezioni teoriche e pratiche sul nuovo codice della strada Laboratorio di cartellonistica per la segnaletica stradale La carta-pesta e la produzione di un plastico riguardante una “ROTONDA” Elaborazione di un CD -ROM sull’educazione stradale con riferimenti al percorso della manifestazione finale Le Finalità Produzione di un videoclip ed di un CD -ROM relativi alla manifestazione Risorse umane Esperto e referente prof. Attilio Viceconte Durata Da Gennaio a Maggio 76 Responsabile del progetto prof.ssa Maria Antonietta Dalessandri I traguardi di competenza Acquisire la consapevolezza dei fattori personali che condizionano la salute psicofisica e dei metodi adatti per tutelarla e promuoverla nel rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente in cui si vive Valorizzazione delle motivazioni profonde Promozione di successi personali in linea con le attitudini sia pur minime di ogni alunno Partecipazione viva e responsabile alla vita di gruppo Acquisire abitudini alimentari per un corretto stile di vita Imparare a vivere in spirito di solidarietà con gli altri e con l'ambiente senza mai danneggiarlo I destinatari l Tutte le classi con attività diverse Metodologie utilizzate Scelta di una didattica attiva, che vede nell’ambiente circostante una fonte di informazione, uno stimolo a superare la passività, una provocazione a conoscerlo mediante l’esplorazione e la progettazione Approccio di tipo globale all’ambiente anche con particolare attenzione alla dimensione percettivo -sensoriale, utilizzo dell’ambiente “vicino”, del territorio come laboratorio didattico,in cui trovare stimoli per la ricerca, la riflessione, la sperimentazione, la soluzione di problemi Partecipazione attiva da parte dei soggetti coinvolti in una dimensione di collaborazione e secondo le modalità della ricerca Durata Intero anno scolastico Metodologia Momenti educativi con il contributo di esperti e/o di testimoni per approfondire le problematiche della sessualità e delle dipendenze Lezioni frontali Lavori individuali e di gruppo Ricerca guidata Visite guidate sul territorio Risorse umane Tutti i docenti delle classi Personale esperto ASL N° 2 Personale esperto Legambiente Presidente AVIS Moliterno Presidente Cat Moliterno Sert Villa d'Agri Dott. Sanchirico Dott. Calabrese Sig. Lapadula Beniamino Pres. Alcolisti Anonimi 77 CLASSE I A - IB II A – II B III A - III B LOCALITA’ PERIODO Itinerario Federiciano e Venosa Pompei e Napoli Primavera 2010 Roma – Cappella Sistina – S. Pietro Primavera 2010 Sicilia Primavera 2010 78 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ di FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO A.S. 2009/2010 N° DENOMINAZIONE DEL PROGETTO ESPERTI DESTINATARI DOCENTI REFERENTI DURATA (ORE) Docenti e alunni Infanzia Palman 12 Progetto Eni 1 2 Ambiente, inquinamento, smaltimento De Leo Brancale Laboratorio di riciclaggio della carta Comieco Educazione alla legalità Arma dei carabinieri 6 Primaria 3 Esercitazioni Informatiche 4 Dalle competenze chiave ai traguardi di sviluppo delle competenze o Cittadinanza e costituzione Miranda 6 Direzione regionale Secondaria Petrocelli 12 79 Scuola Primaria Laboratorio musicale Mini-volley classi quarte e quinte Progetto E -Twinning Scuola secondaria di I Grado Progetto E –Twinning Saggio musicale PROGETTO Mini-volley(secondaria classi I e II) Giochi della Gioventù (secondaria classi III) 80 Il responsabile del progetto Prof.ssa Donatella Lepore Traguardi di competenza Per sviluppare la propria musicalità, i bambini e gli adolescenti devono acquisire competenze specifiche,ossia abilità e conoscenze che possono essere raggruppate in due grandi ambiti: le competenze relative alla fruizione (ascolto, interpretazione, analisi) e alla produzione(ricognizione degli aspetti morfologici ) della musica. L’alunno distingue, seleziona e cataloga i suoni in base alla fonte di produzione. Individua i suoni dell’ambiente e ne analizza le principali proprietà. Conosce ed usa correttamente i termini relativi ai caratteri del suono. Riconosce gli elementi primari della corrispondenza suono-segno. Legge e scrive semplici frasi ritmico -melodiche. Utilizza la voce in maniera corretta controllando la respirazione, eseguendo semplici sequenze vocali sia da solo che in coro. Esegue semplici sequenze ritmiche utilizzando strumenti a percussione sia da solo che in gruppo. Conosce le tecniche di base per suonare uno strumento melodico (flauto dolce) e sa eseguire per lettura semplici melodie sia da solo che in gruppo. Ascolta brevi sequenze sonoro-musicali sviluppando la capacità di concentrazione uditiva. Ascolta e riconosce gli eventi sonori della realtà quotidiana. Riconosce all’ascolto i diversi timbri strumentali e vocali. Riconosce il ripetersi di elementi uguali all’interno di una sequenza melodica o ritmica Destinatari Tutti gli alunni delle classi quinte Durata 30 ore 81 Metodologia L’esperienza musicale, intesa come attività che coinvolge l’essere umano nella sua interezza (mente,corporeità, affettività) valorizzerà tutte le attività che comportano un coinvolgimento globale del discente. La metodologia utilizzata sarà centrata il più possibile sull’azione del discente, si terrà conto delle conoscenze e delle esperienze musicali già in possesso degli alunni,dei loro interessi, in modo da integrare più facilmente la conoscenza di argomenti nuovi. Verranno privilegiati apprendimenti di tipo euristico (dialogo,discussione, problema solving, giochi musicali), la ricerca,la sperimentazione espressiva, il lavoro cooperativo, la progettazione delle proprie attività musicali. Si incoraggerà, inoltre, l’autovalutazione. Illustrare le fasi operative I Fase: ascolto dei suoni e dei rumori derivanti dalla realtà circostante e loro classificazione, le caratteristiche del suono in rapporto ai segni dinamici, agogici e di espressione propri del linguaggio musicale; primi elementi di scrittura musicale e semplice approccio alla decodificazione dei simboli, esercizi di lettura ritmica con l’utilizzo del corpo e di strumenti a percussione. II Fase: pratica strumentale riferita all’apprendimento della tecnica di base per suonare il flauto dolce (controllo della postura, della respirazione, della corretta diteggiatura) con l’esecuzione, per lettura, di brevi esercizi tecnici e di facili melodie. Pratica vocale: utilizzo della voce in maniera corretta controllando la respirazione ed esecuzione di canzoncine sia da solo che in coro. III Fase: preparazione di brani da eseguirsi per coro di voci bianche, ensemble di flauti dolci e percussioni, in previsione della partecipazione delle classi in questione a manifestazioni di fine anno (saggio di strumento, o altre inserite nella settimana pedagogica e musicale). Risorse umane Le insegnanti di musica della scuola Primaria delle classi quinte della scuola Primaria ( attività didattica con gli alunni); un docente esperto interno di Strumento Musicale ( attività didattica con gli alunni); altro docente interno di Strumento Musicale (accompagnatore al coro e ensemble di flauti). 82 Premessa I Giochi Sportivi Studenteschi di PALLAVOLO della scuola primaria prevedono un’attività per i ragazzi/e delle classi quarte e quinte, da organizzarsi in collaborazione tra i comitati provinciali FIPAV e gli USP (uffici scolastici provinciali). Questa situazione fa si che i ragazzi/e delle classi quarte e quinte possano essere coinvolti in un’attività che sia introduttiva ai giochi sportivi e che proponga lo sport in modo semplice e formativo. Il gioco è senz’altro il mezzo più semplice per il raggiungimento di essenziali obiettivi pedagogici e per proporre lo sport come abitudine di vita e non un mondo riservato ai campioni. Il gioco rappresenta inoltre un elemento di continuità per la scuola elementare e una tappa che precede la proposta di attività sportiva. La pallavolo, nella forma appositamente studiata per questa fascia d’età, rappresenta lo strumento ideale che consente di ampliare l’offerta formativa nel rispetto delle caratteristiche psicofisiche degli alunni. Il torneo “1, 2, 3…. Volley!” è la proposta della Federazione Italiana Pallavolo per avviare le classi quarte e quinte all’attività sportiva, in modo graduale, organico e continuo secondo un itinerario che, partendo da una programmazione di classe e d’istituto, conduca a prime forme d’incontro tra scuole vicine attraverso manifestazioni interscolastiche e finali a livello provinciale. L'iniziativa è organizzata dai Comitati Provinciali FIPAV coordinati dai competenti Comitati Regionali, in collaborazione con i competenti organi istituzionali Finalità Il progetto prevede l’utilizzo di una forma di competizione che, tenendo conto delle esigenze formative dei ragazzi della fascia di età considerata permette un graduale passaggio al gioco della pallavolo in un campo regolamentare. Il minivolley infatti è una forma di pallavolo adattata alle esigenze dei più giovani, giocata in campi ridotti, con regole e formule semplificate, che consentono di esaltare gli aspetti ludici e formativi della disciplina evitando eccessi d'agonismo inutile a queste età. 83 Il gioco inoltre che si presta particolarmente bene ad essere praticato dagli alunni per molti motivi: • non prevedendo contatto fisico, può essere giocato da alunni di diverse caratteristiche fisiche (compresi i portatori di handicap) con basso pericolo d'incidenti ed infortuni; • le caratteristiche del gioco permettono la formazione di squadre miste, consentendo a maschi e femmine di giocare insieme come gruppo classe, coerentemente a quanto avviene durante l’attività didattica; • privilegia le abilità percettivo -cinetiche piuttosto che quelle fisiche, interferendo positivamente nei processi di sviluppo cognitivo senza essere mai motivo di stress fisico; • è facile da insegnare e da apprendere, non necessita di grandi spazi e l'attrezzatura di gioco è di facile ed economica reperibilità. Destinatari Alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria. Fasi operative 1, 2 , 3 …Volley prevede le seguenti fasi: di classe, d’istituto, interscolastico (tra due o più scuole) e la Manifestazione finale di Minivolley. Fase 1 – Attività di classe L’attività all’interno della classe si può realizzare attraverso un torneo in modo da coinvolgere tutti gli alunni e proporre tecniche e regole del minivolley. Il gruppo classe potrà essere suddiviso in tre o quattro squadre che si confronteranno con la formula del girone all'italiana. Fase 2 – Torneo d’Istituto Potranno partecipare a questa fase tutte le prime classi dell’istituto. Ogni classe a sua volta dovrà essere divisa in tre squadre e si incontreranno con la formula del concentramento a due o tre classi. Fase 3 Manifestazione Provinciale Tutte le scuole che hanno partecipato al Torneo 1,2,3, Volley saranno invitate di diritto alla manifestazione/festa provinciale conclusiva delle attività di minivolley. Durata Intero anno scolastico Risorse umane Tutte le insegnanti delle classi coinvolte nel progetto Csc Moliterno Pallavolo Federazione Italiana Pallavolo 84 Progetto di gemellaggio elettronico Scuola Primaria Progetti Lontani m@ vicini Scuola secondaria di I grado “Mon Monde”, Progetti Conosciamoci. … e Lavoriamo insieme Abondance – Moliterno Chainstories, racconti a catena...… Classi III A e B Classi V A e B Usare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per accorciare le distanze; Motivare gli studenti con attività innovative, nuove e interessanti Confrontare i diversi sistemi scolastici europei; Condividere e scambiare opinioni in ambito pedagogico con altri insegnanti europei; Diffondere la pratica della scuola e il contesto locale ai genitori ; Approfondire la conoscenza delle lingue straniere; Rafforzare la dimensione europea della cittadinanza. Scambio di conoscenze e di esperienze in un’Europa unita, multilinguistica e multiculturale 85 Referenti di Progetto: Ins. Caterina Bruno e Di Mauro Marisa Le Finalità Conoscere meglio le realtà e le culture europee e la conoscere la propria identità territoriale, culturale e linguistica; Promozione e apprendimento delle lingue europee; Costruzione di una “coscienza europea” secondo i traguardi di Lisbona. I traguardi di competenza Rafforzare la dimensione europea di cittadinanza, mediante occasioni di lavoro, di incontro, di progettazione e di sperimentazione: e -Twinning come strumento per creare partenariati pedagogici innovativi grazie all’applicazione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione. Usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali in maniera sempre più consapevole, creativa e “raffinata”; Creare uno spirito di collaborazione didattica tra le scuole anche lontane dalla propria realtà; Fare parte di una grande “community” europea dove lo scambio di esperienze e di materiale didattico ci proietta in un mondo più vasto ed evoluto; Sensibilizzare gli alunni allo sviluppo di una coscienza per una cittadinanza europea, transnazionale aperta al mondo; Sviluppare la tecnologia dell’informazione e della comunicazione. Favorire l’utilizzo delle dotazioni multimediali per l’acquisizione di competenze informatiche Garantire e sostenere l’accesso alle nuove tecnologie. I destinatari Tutte le classi per quanto concerne l’uso didattico del laboratorio. E -TWINNING: Classi quinte A e B della scuola Primaria - “Mon Monde”- Il mio Mondo (già attivo con 27 scuole europee); - Conosciamoci.. e lavoriamo insieme.(in concorso con scuola delle Isole Canarie); - Chainstories, racconti a catena …..(nella propria lingua, collegato a cinque scuole europee, Progetto Socrates; - Altro progetto con una scuola della Gran Bretagna nel corrente anno scolastico. Illustrare le fasi operative Tutti i lavori saranno preceduti da una fase progettuale in classe, dopo si passera alla selezione del materiale e allo sviluppo di ogni tematica. Con i partners europei saranno concordati i contenuti e le modalità di svolgimento dei lavori 86 Il lavoro telematico e digitale sarà associato da una produzione cartacea e iconografica; La fase progettuale prevede anche la mobilità delle classi degli alunni e delle insegnanti sia in maniera fisica che in modalità online: Operatività reale e virtuale. Gestione delle apparecchiature informatiche per garantire la corretta utilizzazione dei servizi;la funzionalità della rete didattica (manutenzione ordinaria/ aggiornamento antivirus/ installazione software) e la sicurezza delle apparecchiature comunicazione on-line: invio file, chat, servizio di video-conferenza per il sostegno degli interscambi. Regolamentazione dell'uso dei servizi informatici: Norme generali per l'utilizzo del Laboratorio d’Informatica: Regolamento docenti- regolamento alunni. Gestione Account per la Privacy-Monitoraggio periodico della rete. Durata Intero anno scolastico Risorse umane Attività di collaborazione con il tecnico esterno incaricato Lagrutta Domenico per la risoluzione di malfunzionamenti delle apparecchiature della rete didattica. 87 Responsabile del progetto Prof.ssa Maria Orlando Referente del Progetto Ins .Caterina Bruno I traguardi di competenza Sensibilizzare gli alunni allo sviluppo di una cittadinanza europea, transnazionale e aperta sul mondo. Educare a saperi di cittadinanza, al confronto costruttivo, all’incontro fra culture. Promuovere relazioni positive fra i ragazzi appartenenti a diverse scuole europee. Promuovere l’apprendimento delle lingue comunitarie in situazioni motivanti. Valorizzare le competenze digitali. Usare con competenza e responsabilità le opportunità offerte dalla rete internet. Le finalità Educare ai saperi di cittadinanza, al confronto costruttivo, all’incontro fra culture. Gli alunni e le alunne delle classi terze sez. A e B della Scuola secondaria di I Grado. I destinatari Metodologia Realizzazione di prodotti attraverso la rete telematica atti a favorire l’incontro ed il confronto con coetanei di paesi europei. Modalità Le modalità messe in atto per realizzare ogni percorso hanno carattere laboratoriale. Il percorso didattico “Mi presento agli amici di “ABONDANCE” (Francia)” (elaborazione e invio di mail personali e/o collettive) “La mia scuola” (descrizione e immagini con l’utilizzo di adeguati software) “Un saluto dai luoghi delle mie vacanze” (corrispondenza attraverso mail e foto) “Zoom sul mio paese, sulla mia regione” (realizzazione di un CD) “E. U.:visti da vicino”(parodia, attraverso fumetti e movie, delle caratteristiche dei popoli europei) “Incontriamoci” (scambio di visite nei relativi paesi) Durata Intero anno scolastico Risorse umane De Feo Giuseppina(docente lingua francese) Cunetta Stefania(docente lingua inglese) Attività di collaborazione con il tecnico esterno incaricato Lagrutta Domenico per la risoluzione di malfunzionamenti delle apparecchiature della rete didattica. 88 Responsabile del progetto Prof.ssa Teresa Padula Traguardi di Competenza Potenziare le singole capacità espressivo/creative attraverso la musica d’insieme Attivare un apprendimento di tipo concreto, attivo e partecipato,utilizzando anche materiale multimediale Sviluppare organicamente attitudini, tendenze e potenzialità di alunni e docenti per realizzare in modo più coerente la funzione orientativa della scuola media Promuovere e sviluppare la sicurezza individuale e la capacità di integrazione, valorizzando le componenti formative individuali e sociali insite nel fare musica in gruppo Raccordare le attività previste dai documenti programmatici delle singole specialità strumentali, individuando un curricolo unitario e coerente per l’educazione musicale e più in generale per l’intera area espressiva,mediante il raccordo delle Unità Formative Sviluppare capacità di conoscere, usare e promuovere al meglio le proprie modalità sensoriali con l'educazione consapevole all'ascolto Sviluppare capacità espressive e di comunicazione con i diversi linguaggi, possedendone i relativi codici Sviluppare capacità di analisi,di sintesi, di valutare e di applicare regole Sviluppare competenze storico-culturali per la fruizione del patrimonio di valori e opere allestite dall’umanità nel corso della storia Sviluppare capacità critiche nei confronti dell'estetica musicale Destinatari Alunni frequentanti il corso di Strumento Musicale ed il laboratorio per coro e tastiera 89 Metodologia Le attività di gruppo: Musica di insieme Strumentale-Musica vocale e strumentale –Corale -Musica con tastiere saranno svolte durante le ore destinate alla pratica della Musica d’insieme, in collaborazione con tutti i docenti di Strumento e di Musica L’apprendimento della pratica vocale da parte dei discenti non sarà solo per imitazione ma anche per lettura,coadiuvati dall’uso funzionale della tastiera personale,lezioni frontali ed esercitazioni singole di lettura a prima vista La realizzazione di spartiti musicali al computer sarà utilizzata per sviluppare sia le capacità creative che le abilità manuali Attività previste Inaugurazione del monumento dedicato ai caduti della strage di Nassirya manifestazione indetta dal Comune di Moliterno con l'esecuzione, per coro e orchestra, dell’Inno nazionale italiano preceduto dal Silenzio in onore ai caduti e dal Silenzio d’ordinanza eseguito dai fiati solisti dell’orchestra d’Istituto Accordo di rete con gli Istituti comprensivi ad indirizzo musicale della provincia di Potenza Per realizzare la continuità nell’istituto Comprensivo dell’Educazione Musicale alcuni Docenti di Strumento dedicheranno delle ore di insegnamento musicale, affiancati dalle Maestre delle Classi quinte della Scuola Primaria nell’arco dell’intero anno scolastico, all’interno delle suddette classi. Attività didattica e di orientamento alla Scuola Primaria Saggio di fine anno Per gli eventuali concorsi e uscite didattiche saranno contattate altre scuole e teatri Durata Intero Anno Scolastico Risorse umane Docenti di strumento e di musica e di tutti gli Istituti Comprensivi ad Indirizzo Musicale della Provincia di Potenza Docenti collaboratori della scuola secondaria di I Grado Presidi delle suddette scuole Direttore del Conservatorio di Potenza Sindaco ed altre autorità 90 Responsabile del progetto prof.ssa Beatrice Padovani I traguardi di competenza sviluppo delle abilità percettive -cinetiche e fisiche; attività sportiva come valore etico; valore del confronto e della competizione. I destinatari alunni delle classi prime e seconde sez. A e B Metodologie utilizzate e fasi operative Lezioni teoriche e gioco del minivolley Lezioni teoriche del gioco della pallavolo formazione di squadre miste di maschi e femmine Manifestazione finale Rapporti con altre istituzioni Altre istituzioni scolastiche presenti nel territorio Finalità Fornire attraverso il mini-volley uno strumento didattico in grado di contribuire ad uno sviluppo equilibrato della personalità Durata Intero anno scolastico Risorse umane Docente referente 91 Responsabile del progetto prof.ssa Beatrice Padovani I traguardi di competenza identificare lo sport come strumento di educazione per un corretto stile di vita educare alla salute, all’’inclusione sociale e relazionale tra i giovani praticare attività sportiva in maniera aggregante e divertente diffondere la cultura del movimento basata sui valori olimpici Sviluppo delle abilità percettive -cinetiche e fisiche I destinatari alunni delle classi terze sez. A e B Metodologie utilizzate e fasi operative Lezioni teoriche Attività ginniche interne alla scuola Rapporti con altre istituzioni Comitati Provinciali del CONI Durata Intero anno scolastico Risorse umane Docente referente 92 INDICE NOTA INTRODUTTIVA pag. 2 P. O. F pag. 4 RIFERIMENTI NORMATIVI pag. 5 FUNZIONI IN RETE pag. 6 LE RISORSE UMANE E LA DISPONIBILITÀ DELLE RISORSE STRUTTURALI pag. 7 PROSPETTO ORARIO ED ATTIVITÀ di INSEGNAMENTO pag. 8 UN PO’ di STORIA pag. 9 CONTESTO TERRITORIALE pag. 10 I TESTIMONI PRIVILEGIATI DEL TERRITORIO pag. 11 GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI pag. 12 GLI ALUNNI IN DIFFICOLTÀ pag. 13 LA SCUOLA DELL’INFANZIA pag. 14 L’ORGANIZAZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA pag. 16 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO pag. 18 I CRITERI METODOLOGICI di FONDO pag. 21 I TRAGUARDI di COMPETENZA DEL PRIMO CICLO pag. 22 AREE LINGUISTICO –ARTISTICO –ESPRESSIVA pag. 23 AREA STORICO –GEOGRAFICA pag. 30 AREA MATEMATICO –SCIENTIFICO –TECNOLOGICA pag. 33 L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA pag. 37 L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA SECONDARIA di I GRADO pag. 39 CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO (Scuola dell’Infanzia) pag. 43 CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO (Scuola Primaria) pag. 44 CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO (Scuola Secondaria) pag. 45 PROSPETTO DEI PROGETTI DELL’OFFERTA FORMATIVA pag. 46 PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA pag. 47 PROGETTI SCUOLA PRIMARIA pag. 55 PROGETTI SCUOLA SECONDARIA pag. 63 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ di AGGIORNAMENTO pag. 80 PROGETTI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA pag. 81 INDICE pag. 94 93