1
Nota introduttiva
L’anno scolastico 2009/2010 si apre con l’Atto di Indirizzo emanato dal
ministro Gelmini l’8 settembre 2009, che si configura come naturale sintesi e
sviluppo delle precedenti disposizioni legislative in materia scolastica.
L’intento è quello di tracciare un quadro normativo di riferimento e di
delineare criteri pedagogici di carattere generale, che sostengano i processi di
riforma in atto.
I criteri riportati dal documento in questione, sempre nell’ambito
dell’autonomia riconosciuta alla Istituzioni scolastiche quale riferimento irrinunciabile, sono sette e
possono essere sintetizzati:
1. GLI ALLIEVI E I LORO PERCORSI In una realtà in profonda trasformazione la scuola deve
svolgere la sua funzione educativa offrendo sia le necessarie conoscenze, abilità e competenze, sia
i valori universalmente condivisi e previsti dalla nostra Costituzione;
2. CITTADINI DI OGGI E DI DOMANI L’emergenza lancia alla Scuola la sfida della
riaffermazione dei valori del senso civico, della responsabilità individuale e collettiva, del bene
comune.
3. MASSIMA ATTENZIONE ALL’INCLUSIONE La Scuola è luogo di apprendimento e,
insieme,di costruzione di identità personale, civile e sociale. Nessuno – questo è l’obiettivo - deve
rimanere indietro, nessuno deve sentirsi escluso.
4. PERCORSO EDUCATIVO CONTINUO Il percorso educativo e formativo è un
“continuum”progettuale che accompagna i bambini e le bambine dal loro ingresso, eventualmente
anticipato, nella Scuola sell’Infanzia alla conclusione del primo ciclo di istruzione, nella
prospettiva della successiva prosecuzione degli studi. Questo itinerario, attraverso tappe ben
definite e tra loro raccordate, avvicina gradualmente l’alunno alle discipline di studio.
5. IL PROGRESSO DEL SINGOLO ALUNNO La valutazione dei risultati, del comportamento
e del processo formativo assume un ruolo centrale nell’esperienza scolastica di ciascun allievo; gli
strumenti e le modalità di valutazione assumono valenza educativa accompagnando il percorso di
ugni singolo alunno.
6. I RISULTATI DEGLI ALUNNI E’necessario che siano rese disponibili ai genitori
informazioni esaurienti ed attendibili sui risultati raggiunti dagli allievi in itinere e finali, sugli
esiti degli esami, sulle misure per assicurare a ogni alunno la continuità del percorso formativo.
7. UN CURRICOLO ADEGUATO Occorre abbandonare con decisione la strada, talora percorsa,
dei programmi pletorici, risultanti perciò in parte inattendibili, e tali da violare l’autonomia, la
libertà metodologica di insegnamento per la molteplicità invasiva delle loro prescrizioni. Si tratta
di predisporre un curricolo che, partendo da una un’impostazione necessariamente predisciplinare,
miri a far scoprire la singola disciplina e conduca a coglierne i “nuclei fondanti”.
2
In linea con i presupposti pedagogici sopra descritti, il Collegio dei Docenti congiunto dei tre ordini di
scuola da elaborato il presente Piano dell’Offerta Formativa per il corrente anno scolastico.
In esso sono presenti diversi capitoli, in riferimento alle iniziative didattiche, studiate e pianificate
per arricchire e potenziare l’azione educativa con specifici percorsi progettuali: Educazione
Ambientale; alla Salute, Alimentare, Drammatizzazione e Musica, Tecnologie didattiche e Piani
Europei, Informatica, Biblioteca, Continuità e Orientamento; Scuola Sicura, Visite guidate e Viaggi
di Istruzione, Musica d’Insieme e Saggio Musicale.
Quest’anno si aggiunge in forma sperimentale: “Pratica sportiva di Mini-volley” per le classi Quarte e
quinte Elementari e Prime e seconde Medie, oltre ai “Giochi della Gioventù” per le classi terze Medie.
Va inoltre sottolineata l’intesa istituzionale tra la Scuola e l’Ente locale - erogatore dei
servizi e delle strutture - creatasi nell’ottica della collaborazione e della reciprocità. Ugualmente
vanno evidenziati i rapporti di interscambio con altri soggetti esterni, quali la Bibliomediateca,
Comunale, l’Azienda Sanitaria, gli Istituti Secondari, la Parrocchia e tutte le associazioni culturali,
sportive e di volontariato operanti nel territorio.
E’doveroso infine rimarcare il contributo fondamentale di tutte le componenti scolastiche che
operando in sinergia rendono possibile la realizzazione di tutto ciò è stato programmato:i docenti
della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria; i Collaboratori del Dirigente Scolastico, le
Funzioni Strumentali, i Referenti di progetto, il Direttore dei Sevizi Amministrativi, gli Assistenti
Amministrativi, i Collaboratori scolastici, i Rappresentanti dei genitori, il Presidente del Consiglio
d’Istituto e il Consiglio tutto.
A conclusione di questa rapida introduzione, invito tutti gli operatori della Scuola e
soprattutto l’utenza ad esaminare il presente documento, contribuendo con suggerimenti e proposte a
realizzare una sempre migliore qualità del servizio scolastico.
A tutti l’augurio di un buon lavoro !
Moliterno, lì 23.09.2009
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Imelde CASSINO
3
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
STRUMENTO CON IL QUALE L’AUTONOMIA ASSUME DIMENSIONE CONCRETA
SI CARATTERIZZA IN
Flessibilità
Integrazione
Responsabilità
SI CONCRETIZZA IN
Scelte didattiche
Relazione
costruttiva con la
comunità
- Analisi di fattibilità
Individuazione
degli strumenti
- Procedure di
autovalutazione e
verifica interna
AREE DEL P.O.F.
CURRICOLO
SI FONDA SU
Indicazioni
nazionali per il
curricolo
11 luglio 2007
Atto di indirizzo
Ministero
dell’Istruzione
8 settembre 2009
GESTIONE DEI
SERVIZI
ORGANIZZAZIONE
SI ATTUA
-
Modularità
Tempo pieno
Recupero
Sostegno
Attività
opzionali
Progetti POF
Servizio mensa
e trasporti
erogati dal
Comune
È DISCIPLINATA DA
-
Regolamento
di Istituto
Piano dei
servizi
amministrativi
SONO SOTTOPOSTI ad
AUTOVALUTAZIONE
D'ISTITUTO
4
RIFERIMENTI NORMATIVI
 Legge n° 59 del 15 marzo 1997
Autonomia scolastica
 D.P.R. n° 275 dell’ 8 marzo 1999
Regolamento dell’autonomia scolastica
 Legge n° 53 del 28 marzo 2003
Definizione delle norme generali dell’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni
 Decreto Legislativo n. 59 del 19 febbraio 2004
Definizione norme generali relative alla scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
 Legge n° 296 del 27 dicembre 2006 art. 1
Obbligatorietà dell’istruzione per almeno 10 anni
 Decreto Ministero Pubblica Istruzione del 31 luglio 2007
Indicazioni per il curricolo
 Circolare Ministeriale n°4 del 15 gennaio 2009
Iscrizioni per l’anno scolastico 2009-2010

Circolare Ministeriale n°10 del 23 gennaio 2009 e
Regolamento n° 122 del 22 giugno 2009
Valutazione degli alunni
 Atto di indirizzo Ministero dell’Istruzione 8 settembre 2009
5
DIRIGENTE SCOLASTICO
COLLABORATORI
DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO
Ins. Pantone Rosa
Anna
Prof. Albano
Domenico
Scuola Primaria
Scuola Secondaria
FUNZIONI
STRUMENTALI
AL P. O. F.
Ins. Di Biase Carmina
Scuola Infanzia
Ins. Giulia Cassino
Prof. ssa Lepore Donatella
Scuola Secondaria
Prof. Panebianco Alfonso
Scuola Secondaria
Scuola Primaria
REFERENTI E RESPONSABILI DI PROGETTO
DISCIPLINE
SAPERE
LABORATORI
SAPER FARE
EDUCAZIONI
SAPER ESSERE
6
LE RISORSE UMANE
ISTITUTO
COMPRENSIVO STATALE
DI MOLITERNO
N°
N°
N°
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
Alunni
80
151
Docenti
8
21
Collaboratori Scolastici
SCUOLA
SECONDARIA
DI PRIMO
GRADO
88
20
11
N° Assistenti
Amministrativi
3
N° Direttore S.G.A.
1
N° Dirigente Scolastico
1
LA DISPONIBILITÀ DELLE RISORSE STRUTTURALI
ISTITUTO
COMPRENSIVO STATALE
DI MOLITERNO
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
N° Classi/Sezioni
4
10
6
N° Aule didattiche
4
10
10
N° Laboratori
2
1
2
N° Saloni
2
1
/
N° Refettori
1
1
1
N° Palestre
/
1
1
7
SCUOLA DELL’INFANZIA
TOTALE ORE
IN GIORNI
ORARIO GIORNALIERO
40
5
8,30 – 16.30
SCUOLA PRIMARIA
TOTALE ORE
IN GIORNI
ORARIO GIORNALIERO
40
5
8,35 – 16.35
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TOTALE ORE
IN GIORNI
30 ore curriculari
4/6 ore laboratoriali
2/3 ore di mensa
( facoltative )
6
ORARIO GIORNALIERO
8.30 – 13.30
14.30 – 16.30
ATTIVITA’ D’INSEGNAMENTO
SCUOLA DELL’INFANZIA
TOTALE ORE
IN GIORNI
25
5
La compresenza viene effettuata in orario antimeridiano.
SCUOLA PRIMARIA
TOTALE ORE
22+2 (Verifica e
programmazione)
IN GIORNI
5
La compresenza viene utilizzata per la realizzazione di
attività laboratoriali e opzionali.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TOTALE ORE
18
GIORNI
6
La compresenza viene effettuata in orario pomeridiano in
attività didattiche su gruppi classe.
8
UN PÒ di STORIA
L’Istituto Comprensivo di Moliterno nasce il 1°
Settembre 2000, per effetto della legge 97/94.
Aggrega in un’unica istituzione scolastica la
scuola
media
e
la
direzione
didattica
di
Moliterno.
Il
collegio
unitario,
formato
da
8
insegnanti di scuola dell’Infanzia, 21 docenti di
scuola
Primaria
e
16
professori
di
scuola
Secondaria di I° grado più 4 professori di
strumento musicale, ha predisposto il seguente
documento programmatico in
sintonia con le
trasformazioni in corso sul piano culturale, scientifico-tecnologico, economico, sociale e
politico di una società evoluta.
Il P.O.F. è considerato strumento di realizzazione programmata delle risorse e delle
strategie di intervento suggerite dalla reale situazione dell’ambiente culturale in cui la
scuola opera. Si punta, pertanto, sul coinvolgimento di energie presenti nella scuola e di
energie presenti nella comunità al fine di armonizzare il processo educativo e formativo
con le reali esigenze degli allievi, presupposto indispensabile per un più efficace risultato
della specifica funzione sociale dell’istruzione scolastica e per rendere, quindi, la scuola
autenticamente orientativa. In conseguenza di tali considerazioni il P.O.F., non sarà
legato ad uno schema cristallizzato nelle attività didattiche, ma sarà flessibile e dinamico
al fine di un continuo adeguamento alle esigenze emergenti dalla vita sociale e alle
risorse umane, materiali ed economiche di volta in volta disponibili nella scuola.
Il rapporto con gli altri soggetti culturali presenti sul territorio emerge come una
costante delle scelte educative della nostra scuola che sottolinea la sua autonomia
organizzativa e gestionale con alcuni importanti progetti di lavoro. Prima di illustrarli
riteniamo importante richiamare dal P. O. F. alcuni significativi passaggi, a partire da una
sintetica descrizione del contesto in cui la scuola è chiamata a svolgere il suo compito.
9
IL CONTESTO TERRITORIALE
Il progetto prende avvio considerando la situazione economico - socio - culturale
dell'ambiente di provenienza degli alunni che fanno capo all'Istituto.
Dalla lettura dei dati raccolti è emerso quanto segue:

nell’area presa in considerazione si è intensificato il generale calo demografico
precedentemente evidenziato; sul territorio comunale prevale un'economia
mista (agricoltura, artigianato, piccola industria);

è in continua crescita il fenomeno del pendolarismo giornaliero con il
conseguente aumento del numero delle famiglie in cui entrambi i genitori sono
fuori casa per buona parte della giornata;

il livello di scolarizzazione presenta nella totalità l'assolvimento dell'obbligo
scolastico con prevalenza per il titolo di licenza media seguito dal diploma di
Scuola superiore e da un buon numero di diplomi di laurea.
Da un’indagine condotta, attraverso questionari, predisposti dal nucleo di autovalutazione
d’istituto si rileva che in famiglia:

si comunica anche in dialetto;

fra i mass - media viene privilegiata la televisione;

tra i giornali vengono scelti i settimanali locali e i quotidiani che contengono
informazioni relative alla Valle.
Per quanto riguarda il tempo libero, dai sondaggi effettuati, si evidenzia che:

il numero delle ore trascorse dinanzi alla televisione è in continuo e sensibile
aumento, mentre quelle dedicate allo studio tendono a diminuire;

si seguono maggiormente i cartoni animati e i telefilm;

si legge poco;

si sta generalizzando l'abitudine di studiare con la radio e/o la televisione
accese, e di non avvalersi di un metodo di lavoro efficace;

i ragazzi partecipano ad attività formative organizzate dagli Enti che operano sul
territorio, e c'è una risposta positiva alle proposte di carattere sportivo;

i luoghi di ritrovo sono la parrocchia, le palestre, le piazze e la villa comunale.
Dall'esperienza scolastica, vissuta negli ultimi anni, emergono:

il miglioramento del tenore di vita che consente un aumento delle opportunità e degli
stimoli culturali;

la molteplicità di offerte educativo – formative;

il problema, da parte degli alunni, della gestione del tempo libero e dell'organizzazione
dello studio.
10
I TESTIMONI PRIVILEGIATI DEL TERRITORIO
Nel corso del presente anno scolastico si svolgeranno gli incontri con i testimoni
privilegiati del territorio per verificare il ruolo della scuola nel contesto territoriale e per
raccogliere indicazioni utili alla integrazione del presente P. O. F.
Verranno ascoltati il Presidente del Consiglio di Istituto, quale rappresentante della
componente genitori, il sindaco, i rappresentanti della biblioteca comunale e delle
associazioni operanti sul territorio .
Gli incontri verranno organizzati alla presenza del Dirigente Scolastico, dei suoi
collaboratori, degli insegnanti referenti dei progetti educativo -didattici programmati per
l’anno scolastico in corso allegati al presente documento.
Dagli incontri degli anni precedenti è emerso quanto segue:

la scuola gode di fiducia all'esterno;

le associazioni sono disponibili alla collaborazione;

i genitori richiedono una preparazione finale solida e uniforme;

la scuola sottolinea il valore della lettura che pone come uno dei suoi fini
educativi, al centro di numerosi progetti condivisi e sostenuti dalla biblioteca
comunale;

gli enti e le associazioni condividono con la scuola la necessità di porre al centro
delle diverse attività e dei progetti l’attenzione ai bisogni educativi dei piccoli,
dei ragazzi e dei preadolescenti perché le diverse esperienze rappresentino dei
momenti di crescita personale, sociale e culturale delle nuove generazioni

l’amministrazione comunale ha espresso interesse nei confronti della scuola e la
disponibilità economica a sostenere i progetti, soprattutto quelli che coinvolgono
il tessuto sociale della comunità (Progetto di Educazione Stradale);

la scuola, gli enti e le associazioni sono concordi sulla necessità di coinvolgere le
famiglie nei progetti;

bisogna attuare maggiori raccordi tra le agenzie che operano sul territorio
perché non si verifichino sovrapposizioni tra le diverse proposte educative.
11
GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La pianificazione delle attività di sostegno costituisce, per i docenti, un vincolo
educativo, prima ancora che giuridico; pertanto all’interno dell’Istituto Comprensivo
opera il gruppo di lavoro per gli alunni diversamente abili. Esso tende a favorire
l’inserimento scolastico degli alunni diversamente abili, occupandosi in modo specifico
delle problematiche relative.
A favore degli alunni diversamente abili la scuola attua le seguenti strategie:
 conoscenza dell’alunno attraverso la documentazione e la presentazione degli
insegnanti e/o degli operatori che l’hanno seguito precedentemente;
 costanti incontri con la famiglia per stabilire rapporti di reciproca fiducia e
collaborazione;
 stretta collaborazione con gli operatori socio – sanitari e frequenti incontri di
verifica e programmazione;
 stesura del profilo dinamico – funzionale ai fini della formulazione del Piano
Educativo Individualizzato, attento alla ricerca delle metodologie e delle strategie
per favorire la socializzazione e l’apprendimento;
 attenzione
nella
stesura
della
programmazione
educativo
–
didattica
individualizzata e di quella annuale alle esigenze dell’alunno diversamente abile;
 impiego dell’insegnante di sostegno che affianchi l’alunno in classe, nelle attività
individualizzate e nel piccolo gruppo;
 stretta collaborazione con eventuali assistenti comunali che seguono l’alunno;
 coinvolgimento dell’alunno in tutte le attività proposte alla classe, garantendogli la
dovuta assistenza;
 valutazione attenta e sistematica, tesa a valorizzare i progressi, anche minimi,
dell’alunno;
 incontro con gli insegnanti dei tre ordini di scuola e delle superiori per favorirne
l’inserimento nelle diverse realtà.
12
GLI ALUNNI IN DIFFICOLTÀ
Da un’analisi attenta dei dati relativi al successo ed insuccesso scolastico emerge che
gli alunni con difficoltà di apprendimento rappresentano il 10 – 15% dell’intera
popolazione scolastica dell’Istituto. Per venire incontro a questa fascia di ragazzi i consigli
di classe, di intersezione e di interclasse attuano:

una programmazione che tiene conto dei diversi ritmi di apprendimento e dei
diversi stili cognitivi;

l’individualizzazione dell’insegnamento, anche attraverso l’eventuale presenza
dell’insegnante di sostegno o di altri insegnanti disponibili (compresenza sulla
stessa classe, orario di completamento cattedra);

la proposta di attività manuali – pratiche – espressive che permettano
soprattutto ai ragazzi in difficoltà nelle materie teoriche di esprimersi secondo le
proprie attitudini e di dar prova delle proprie capacità;

la realizzazione di momenti di recupero in piccoli gruppi con insegnanti
disponibili in seguito all’innovazione e alla flessibilità dell’orario;

la possibilità per gli insegnanti di attuare attività di recupero, approfondimento e
potenziamento.
13
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’Infanzia, liberamente scelta dalle
famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di
età ed è la risposta al loro diritto all’educazione.
Ha le sue origini nei comuni e intorno alle
chiese: nelle comunità è cresciuta e ha posto le
fondamenta della propria cultura. La storia della
scuola dei piccoli, dalle iniziali forme di assistenza
locali
alla
diffusione
nazionale,
resa
possibile
dall’intervento dello Stato, riassume il percorso di
crescita ed affermazione di una cultura dell’infanzia.
Si esprime in una pluralità di modelli istituzionali e organizzativi gestiti da diversi
soggetti:
la scuola promossa da ordini religiosi e comunità parrocchiali come esempio di
sussidiarietà orizzontale e di risposta a specifici orientamenti valoriali delle famiglie;
la scuola nata per iniziativa degli enti locali come terreno di ricerca, di innovazione
pedagogica e di partecipazione sociale;
la scuola statale come manifestazione della volontà dello Stato di estendere a tutti i
bambini il diritto di frequentarla.
Essa è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione che rispetta le scelte
educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’istruzione.
Nelle sue diverse espressioni, ha prodotto sperimentazioni, ricerche e contributi
riconosciuti nel mondo e che costituiscono un patrimonio comune in Europa.
Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone le seguenti finalità:
 il consolidamento dell’identità;
 la conquista dell’autonomia;
 il riconoscimento e lo sviluppo della competenza;
 l’acquisizione delle prime forme di educazione alla cittadinanza, a partire dalle
prime esperienze di convivenza responsabile.
Consolidare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare
nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a
sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare
diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina,
abitante di un territorio.
14
La conquista dell’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di:
interpretare e governare il proprio corpo;
partecipare alle attività di diversi contesti;
avere fiducia in sé e fidarsi degli altri;
realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi;
provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto;
esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni;
esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana;
partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie
scelte e i propri comportamenti;
assumere atteggiamenti sempre più responsabili.
Sviluppare la competenza significa tendere verso un crescente livello di padronanza
della capacità di trasferire le esperienze e i saperi in campi diversi da quelli appresi e in
tutti i contesti della vita quotidiana. Significa cominciare a riflettere sull’esperienza
attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere la propria
esperienza
e
tradurla
in
tracce
personali
e
condivise
rievocando,
narrando
e
rappresentando fatti significativi; sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere,
negoziare i significati.
Educare alla cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di
gestire i contrasti attraverso regole condivise che si definiscono attraverso le relazioni, il
dialogo, l’ espressione
del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il
primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un abito
democratico, eticamente orientato,
aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-
mondo -natura.
15
L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Via Parco del Seggio  0975/64989
La scuola dell’infanzia di Moliterno è fornita di un progetto formativo esplicito,
condotto in modo intenzionale e coerente. E' caratterizzata da una precisa organizzazione
di spazi, tempi, attività di apprendimento dei contenuti della conoscenza, degli strumenti,
dei metodi e delle strategie didattiche. Prevede un percorso di apprendimento, delineato
in linea generale dalle “Indicazioni per il curricolo nella scuola dell’Infanzia”, in cui
ha grande rilevanza l'introduzione ai sistemi simbolico -culturali. L'acquisizione di questi
sistemi si pone dunque come traguardo formativo specifico della scuola dell'infanzia.
Il progetto di plesso nel quale sono contenuti: obiettivi, attività e finalità che la
scuola dell’infanzia
persegue,
per il corrente anno scolastico prevede: 4 sezioni
eterogenee.
16
Organizzazione della giornata scolastica

h. 8.30 – 9.30
ingresso e accoglienza dei bambini

h. 9.30 – 10.30
momento collettivo nel grande gruppo, canti e giochi

h. 10.30 – 12.00
attività educative di sezione/ gruppo laboratorio /
intergruppo

h. 12.00 – 12.45
preparativi per il pranzo

h. 12.45 - 14.00
pranzo

h. 14.00 – 14.30
gioco libero

h. 14.30 – 16.00
giochi organizzati, visione di filmini e videocassette, canti
collettivi, attività educative di sezione

h. 16.00 – 16.30
preparativi per l’uscita / uscita graduale dei bambini.
Saranno allestiti i seguenti laboratori:
 laboratorio grafico –pittorico -plastico;
 laboratorio drammatico -teatrale;
 laboratorio musicale.
17
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Il primo ciclo dell’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria
di primo grado,
già elementare e media. Esso ricopre un arco di tempo
fondamentale per l’apprendimento e la costruzione della identità degli alunni, nel quale si
pongono le basi per lo sviluppo delle competenze indispensabili per continuare ad
apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
La finalità
del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per
realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla
frequenza, cura l’accesso facilitato per le persone con disabilità e combatte l’evasione
dell’obbligo scolastico e la dispersione. Persegue con ogni mezzo il miglioramento della
qualità del sistema di istruzione.
La scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza,
promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di
base della cultura.
L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE di BASE
Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base
attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra
cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo.
Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale, che include quella strumentale e la
potenzia con un ampliamento e approfondimento della prospettiva attraverso i linguaggi
delle varie discipline.
La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo
esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano va offerta
l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, e
di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli
alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo
così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa
via si
formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello
europeo.
18
La padronanza degli alfabeti di base è ancor più importante per bambini che vivono in
situazioni di svantaggio: più solide saranno le strumentalità apprese nella scuola primaria,
maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema
dell’istruzione.
La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso
alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione,
simbolizzazione e rappresentazione del mondo.
La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi:
a)-sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi;
b)-sul piano didattico, quello della impostazione trasmissiva.
Rispetto al primo, le discipline non vanno presentate come territori da proteggere
definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative.
I problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista
disciplinari interessati dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine e di
cerniera tra discipline.
Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate a trovare interconnessioni e raccordi tra
le indispensabili conoscenze disciplinari e a formulare in modo adeguato le domande
poste dalla condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere.
La comprensione di specifici temi e problemi, infatti, non si realizza soltanto con
l’introduzione ai quadri teorici e metodologici propri di ciascuna disciplina, ma anche
mediante approcci integrati, atti a meglio focalizzare la complessità del reale e a
promuovere modalità di elaborazione progressivamente più complesse.
Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più completa padronanza
delle discipline e una sistematica organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della
elaborazione di un sapere integrato.
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta
alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una
condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva
alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del
bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse
continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando
opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.
19
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
ACCOMPAGNA GLI ALUNNI
AD
ELABORARE
PROMUOVERE
IL SENSO DELLA
PROPRIA
ESPERIENZA
LA PRATICA
CONSAPEVOLE DELLA
CITTADINANZA
ATTIVA
attraverso
attraverso
I LABORATORI
LE EDUCAZIONI
ACQUISIRE
GLI ALFABETI di BASE
DELLA CULTURA
attraverso
I SAPERI
20
CRITERI
METODOLOGICI di
FONDO
VALORIZZARE
L’ESPERIENZA E
LE CONOSCENZE
DEGLI ALUNNI
ATTUARE
INTERVENTI
ADEGUATI NELLE
DIVERSITA’
IL VISSUTO
attraverso
con
FAVORIRE
L’ESPLORAZIONE
E LA SCOPERTA
utilizzando
PERCOSI DIDATTICI
SPECIFICI PER
L’INTEGRAZIONE
DEGLI ALUNNI
DISABILI
IL PROBLEM
SOLVING
utlizzan
utlizzan
INCORAGGIARE
L’APPRENDIMENO
COLLABORATIVO
con
L’AIUTO
RECIPROCO E
LAVORI di
GRUPPO
utlizzan
utlizzan
PROMUOVERE LA
CONSAPEVOLEZZA
SUL PROPRIO
MODO di
APPRENDERE
al fine di
IMPARARE AD
APPRENDERE
utlizzan
utlizzan
REALIZZARE
PERCORSI IN
FORMA di
LABORATORI
per
FAVORIRE
L’OPERATIVITA’
E IL SAPER FARE
utlizzan
utlizzan
21
LE COMPETENZE EUROPEE
Per la formalizzazione ed il conseguimento delle competenze,il nostro Istituto
Comprensivo terrà conto delle :
“Raccomandazioni del Consiglio del Parlamento Europeo “ (18/12/2006)








Comunicazione in madrelingua
Comunicazione in lingue straniere
Competenze di base in matematica,scienza e tecnologia
Competenza digitale
Imparare ad imparare
Competenze sociali e civiche
Spirito di iniziativa ed imprenditorialità
Consapevolezza ed espressione culturale
Si ispirerà inoltre, alla normativa dell'Obbligo di istruzione Lex 296/2006 ,per il
conseguimento delle seguenti :
“Competenze Trasversali”







Apprendere ad apprendere
Progettare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l'informazione
22
AREA LINGUISTICO
ARTISTICO- ESPRESSIVA
ITALIANO – LINGUE COMUNITARIE - ARTE E IMMAGINE – CORPO MOVIMENTO E SPORT MUSICA
ASCOLTARE E PARLARE
LEGGERE -SCRIVERE
RIFLETTERE
ESPLORARE
INTERPRETARE
RIELABORARE
COORDINARE
CONTROLLARE
ORGANIZZARE
TRAGUARDI di SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
Riflette
Produce e
sviluppa
Partecipa ed
interagisce
Legge e
comprende
Conosce
e svolge
Utilizza ed
esprime
COMUNICA
23
ITALIANO
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria
L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione,
scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più
possibile adeguato alla situazione.
Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di
studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura
funzionali agli scopi.
Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta,
con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi
semplici pareri personali.
Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di
scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli (parafrasi e riscrittura).
Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su
un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di
terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie
o altrui.
Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si
legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte
determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo
grado
L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo
le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri. Egli ha
maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha anche
un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi
riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per esempio
nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione dell’efficacia di diverse
soluzioni di un problema.
Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di
studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le esperienze
necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici.
Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti
personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con
compagni e con insegnanti.
Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei docenti e dei compagni semplici
ipertesti, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.
Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati
d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali.
È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta.
Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli
interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
24
LINGUE COMUNITARIE
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria per
la lingua straniera
Al termine della scuola primaria l’alunno sa riconoscere se ha o meno capito
messaggi verbali orali e semplici testi scritti, sa chiedere spiegazioni, sa svolgere i
compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, sa stabilire
relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua
materna e alla lingua straniera.
Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione delle attività collettive
o di gruppo dimostrando interesse e fiducia verso l’altro e individua differenze
culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere
atteggiamenti di rifiuto.
Riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti
familiari (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti,
geografia locale, lavoro).
Riesce a interagire nel gioco e a comunicare in modo comprensibile e con
espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine.
Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Traguardi di sviluppo della competenza
al termine della scuola secondaria di primo grado per le lingue straniere
L’alunno sa organizzare il proprio apprendimento, utilizza lessico, strutture e
conoscenze apprese per elaborare i propri messaggi; individua analogie e
differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e rappresenta linguisticamente
collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi; acquisisce ed
interpreta l'informazione valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e
opinioni.
L’alunno sa individuare e spiegare le differenze culturali veicolate dalla lingua
materna e dalle lingue straniere spiegandole, senza avere atteggiamenti di rifiuto.
25
MUSICA
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria
L’alunno sa esplorare, discriminare ed elaborare eventi sonori dal punto di vista
qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.
Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti
musicali, imparando ad ascoltare sé stessi e gli altri; fa uso di forme di notazione
analogiche o codificate.
Sa articolare combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche applicando schemi
elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della
tecnologia informatica; le trasforma in brevi forme rappresentative.
Sa eseguire, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture differenti.
Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale,
sapendoli poi utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la
valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica varie
strategie interattive e descrittive (orali, scritte, grafiche) all’ascolto di brani
musicali, al fine di pervenire ad una comprensione essenziale delle strutture e delle
loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante
percorsi interdisciplinari.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola
secondaria di primo grado
L’alunno è in grado di partecipare in modo attivo alla realizzazione di esperienze
musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture differenti. Sa far uso di diversi sistemi di notazione
funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali. È in
grado di ideare e realizzare, anche attraverso modalità improvvisative o
partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e
multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale,
utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici.
Per le competenze specifiche relative allo studio dello strumento musicale nelle
scuole secondarie di primo grado, in attesa di una definitiva attuazione della
Riforma degli studi musicali, del conseguente avvio dei Liceo Coreutico e Musicale
e della definizione dei livelli di entrata ed uscita di quel settore, restano in vigore le
indicazioni contenute nell’Allegato A del DM 201/99.
Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria
capacità di comprensione di eventi, materiali, opere musicali e riconoscendone i
significati, anche in relazione al contesto storico-culturale. Sa analizzare gli aspetti
formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un
lessico appropriato e adottando codici rappresentativi diversi, ponendo in
interazione musiche di tradizione orale e scritta.
Sa valutare in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare
la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali
contemporanee.
Sa integrare con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze
musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
Sa orientare lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell’ottica della
costruzione di un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie
attitudini e capacità, dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla
scuola e dalla fruizione dei contesti socio-culturali presenti sul territorio.
26
CORSO di STRUMENTO MUSICALE
Indicazioni programmatiche per il Triennio della Scuola Secondaria di I Grado ad indirizzo musicale D.M. 6 AGOSTO 1999 n° 201
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
• il dominio tecnico del proprio strumento al
fine di produrre eventi musicali tratti da
repertori della tradizione scritta e orale con
consapevolezza interpretativa, sia nella
restituzione dei processi formali sia nella
capacità di attribuzione di senso;
• la capacità di produrre autonome
elaborazioni di materiali sonori, pur
all'interno di griglie predisposte;
• l'acquisizione di abilità in ordine alla
lettura ritmica e intonata e di conoscenze di
base della teoria musicale;
• un primo livello di consapevolezza del
rapporto tra organizzazione dell'attività
senso motoria legata al proprio strumento e
formalizzazione dei propri stati emotivi;
• un primo livello di capacità performative
con tutto ciò che ne consegue in ordine alle
possibilità di controllo del proprio stato
emotivo in funzione dell'efficacia della
comunicazione.
COMPETENZE
• il riconoscimento e la descrizione degli
elementi fondamentali della sintassi
musicale;
• il riconoscimento e la descrizione di generi
musicali, forme elementari e semplici
condotte compositive;
• la capacità di collocare in ambito storicostilistico gli eventi musicali praticati;
• la produzione e/o la riproduzione di
melodie attraverso il mezzo vocale con il
supporto della lettura ritmica e intonata.
CONTENUTI FONDAMENTALI
• ricerca di un corretto assetto psico-fisico:
postura, percezione corporea, rilassamento,
respirazione, equilibrio in situazioni dinamiche,
coordinamento;
• autonoma decodificazione allo strumento dei
vari aspetti delle notazioni musicali:
ritmico, metrico, frastico, agogico, dinamico,
timbrico, armonico;
• padronanza dello strumento sia attraverso la
lettura sia attraverso l'imitazione e
l'improvvisazione, sempre opportunamente
guidata;
• lettura ed esecuzione del testo musicale che
dia conto, a livello interpretativo, della
comprensione e del riconoscimento dei suoi
parametri costitutivi;
• acquisizione, da parte degli alunni, di un
metodo di studio basato sull'individuazione
dell'errore e della sua correzione;
• promozione della dimensione ludico-musicale
attraverso la musica di insieme e la
conseguente interazione di gruppo.
CRITERI DI VALUTAZIONE
• capacità di lettura allo strumento, intesa come
capacità di correlazione segno (con tutte le
valenze semantiche che comporta nel linguaggio
musicale) -gesto -suono;
• uso e controllo dello strumento nella pratica
individuale e collettiva, con particolare
riferimento ai riflessi -determinati dal controllo
della postura e dallo sviluppo senso-motorio sull'acquisizione delle tecniche specifiche;
• capacità di esecuzione e ascolto nella pratica
individuale e collettiva, ossia livello di sviluppo
dei processi di attribuzione di senso e delle
capacità organizzative dei materiali sonori;
• esecuzione, interpretazione ed eventuale
elaborazione autonoma allo strumento del
materiale sonoro, laddove anche
l'interpretazione può essere intesa come
livello di sviluppo delle capacità creative.
27
ARTE E IMMAGINE
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria
L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per
osservare, descrivere e leggere immagini statiche quali fotografie, manifesti, opere
d’arte e messaggi in movimento quali spot, brevi filmati, video clip ecc.
Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo
creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti
(grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di
artigianato provenienti da altri paesi diversi dal proprio.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio
mettendo in atto pratiche di rispetto e salvaguardia.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di
primo grado
L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale e
legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati
audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, moderna e
contemporanea sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e
ambientali; inoltre riconosce il valore culturale di immagini di opere e di oggetti
artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale
del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Realizza un elaborato personale e creativo applicando le regole del linguaggio
visivo utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più
media e codici espressivi.
Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e
multimediali, utilizzando il linguaggio verbale specifico.
28
CORPO MOVIMENTO SPORT
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione
del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi
adattare alle variabili spaziali e temporali.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri
stati d’animo anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmicomusicali.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere ed
apprezzare molteplici discipline sportive. Sperimenta, in forma semplificata e
progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.
Sa muoversi nell’ambiente di vita e di lavoro rispettando alcuni criteri di
sicurezza per sé e per gli altri.
Sa riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico
legati alla cura del proprio corpo e ad un corretto regime alimentare.
Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle
regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il
rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludicosportiva.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di
primo grado
L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze
privilegiate dove si coniuga il sapere, il saper fare e il saper essere, ha costruito la
propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e
dei propri limiti.
È in grado di utilizzare gli aspetti comunicativo - relazionali del linguaggio
corporeo – motorio - sportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue
funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive,.
Acquisisce conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla
prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita.
Acquisisce la capacità di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le
regole.
Acquisisce la capacità di accettare e rispettare l’altro.
Acquisisce la capacità di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie
azioni e di impegnarsi per il bene comune.
Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play) e la rinuncia a qualunque
forma di violenza, attraverso il riconoscimento e l’esercizio di tali valori, in
diversificati contesti.
29
AREA STORICO –
GEOGRAFICA
SOCIALE
STORIA E GEOGRAFIA
OSSERVARE – RICONOSCERE
RICAVARE - CONFRONTARE
ORGANIZZARE
RAPPRESENTARE
ESPLORARE
MUOVERSI
TRAGUARDI di SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
LEGGE
OSSERVA
ANALIZZA
CONFRONTA
VERBALIZZA
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STORIA
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria
L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia
antica.
Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico.
Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le
relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie
(alimentazione, difesa, cultura).
Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte
geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante.
Sa raccontare i fatti studiati.
Riconosce le tracce storiche, presenti sul territorio, e comprende l'importanza
del patrimonio artistico e culturale.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di
primo grado
L'alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. Si informa
in modo autonomo su fatti e problemi storici.
Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di
insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla
formazione della Repubblica
Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e
contemporanea.
Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione
neolitica, alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente.
Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità.
Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava
informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi.
Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa
argomentare le proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente,
comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo
contemporaneo.
31
GEOGRAFIA
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria
L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando
riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da
elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di
montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici ecc.) con particolare attenzione a
quelli italiani.
È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti,
fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia.
Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per
realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e
satellitari, fotografiche, artistico -letterarie).
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di
primo grado
L'alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani.
Utilizza opportunamente concetti geografici (ad esempio: ubicazione,
localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico...),
carte geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per
comunicare efficacemente informazioni spaziali sull'ambiente che lo circonda.
È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti,
fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture …) dell’Europa e
del Mondo.
Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che
implementa in modo significativo attingendo all'esperienza quotidiana e al bagaglio
di conoscenze.
Sa aprirsi al confronto con l'altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti
ambientali e socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi.
Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche,
estetiche, artistiche ed architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da
tutelare e valorizzare.
Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell'uomo sui sistemi
territoriali alle diverse scale geografiche.
32
AREA MATEMATICO
SCIENTIFICO- TECNOLOGICA
MATEMATICA – SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI - TECNOLOGIA
CONOSCERE – COMPRENDERE
ANALIZZARE
SINTETIZZARE - PRODURRE
TRAGUARDI DI SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
CALCOLA E
VERIFICA
INTERPRETA E
DESCRIVE
ARGOMENTA
E
CONFRONTA
RISOLVE
PROBLEMI
COMUNICA
E DISCUTE
ESPLORA E
PROGETTA
RIELABO
RA
SCHEMATIZZA
CLASSIFICA
OSSERVA E
REGISTRA
MANIPOLA
COSTRUISCE
33
MATEMATICA
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria
L’alunno ha sviluppato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie
a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti
matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà.
Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere ad una calcolatrice.
Ha imparato a percepire e a rappresentare forme, relazioni e strutture che si trovano in
natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno
geometrico (riga, compasso, squadra) ed i più comuni strumenti di misura.
È in grado di utilizzare rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni
significative per ricavare informazioni.
Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti vista.
Riesce a descrivere e classificare figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza
modelli concreti di vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni.
Riesce a risolvere facili problemi mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia
sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito.
Si è reso conto che in molti casi i problemi possono essere affrontati con strategie
diverse e possono ammettere più soluzioni.
Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti ad un unico ambito)
mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il
procedimento seguito.
Si è reso conto che in molti casi i problemi possono essere affrontati con strumenti e
strategie diverse e possono ammettere più soluzioni.
Grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli
costruiti con i compagni ha imparato a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e
a sostenere le proprie tesi.
Ha imparato a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando
ad usare le espressioni "è più probabile", “è meno probabile” e, nei casi più semplici, dando
una prima quantificazione.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo
grado
L’alunno ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e, attraverso
esperienze in contesti significativi, ha capito come gli strumenti matematici appresi siano
utili in molte situazioni per operare nella realtà.
Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e strutture
che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.
Grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli
costruiti con i compagni, ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare
(ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).
Nelle discussioni rispetta punti di vista diversi dal proprio; è capace di sostenere le
proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati ed argomentando
attraverso concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le
conseguenze logiche di una argomentazione corretta.
Valuta le informazioni che ha su una situazione, riconosce la loro coerenza interna e la
coerenza tra esse e le conoscenze che ha del contesto, sviluppando senso critico.
Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in
termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo
il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare
da un problema specifico ad una classe di problemi.
Usa correttamente i connettivi (e, o, non, se... allora) e i quantificatori (tutti, qualcuno,
nessuno) nel linguaggio naturale, nonché le espressioni: è possibile, è probabile, è certo, è
impossibile.
34
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria
L’alunno ha acquisito capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti
di esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni.
Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all’esperienza che fa in
classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue
considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti.
Essendo stato abituato a non banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni, sta
imparando a identificarne anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco.
A partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e
dai testi letti, si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare.
Con la guida dell’insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo,
formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni
spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti,
argomenta, deduce, prospetta soluzioni e interpretazioni, ne produce rappresentazioni
grafiche e schemi di livello adeguato.
Sa analizzare e raccontare in forma chiara ciò che ha fatto e imparato.
Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l’ambiente scolastico in
quanto ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l’ambiente sociale e
naturale.
Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini
alimentari.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo
grado
L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia
in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio.
Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più
strumenti insieme in uno stesso contesto.
Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che
nell’esperienza quotidiana;
interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o
sperimentalmente controllati; è in grado di decomporre e ricomporre la complessità di
contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa
e interagisce per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali.
Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche
dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana.
È in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto, sulle
competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su
quelle da compiere.
Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e
cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti.
Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie
viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo
inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel sistema e adotta atteggiamenti
responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse.
Conosce i principali problemi legati all’uso delle scienza nel campo dello sviluppo
tecnologico ed è disposto a confrontarsi con curiosità ed interesse.
35
TECNOLOGIA
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria
L’alunno esplora ed interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di
un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente
con le loro funzioni ed ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza.
Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con
i compagni e valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego.
Esamina oggetti e processi in relazione all’impatto con l’ambiente e rileva segni
e simboli comunicativi indagando nei prodotti commerciali.
Osservando oggetti del passato, rileva le trasformazioni di utensili e processi
produttivi e li inquadra nelle tappe più significative della storia della umanità.
È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare
il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per potenziare
le proprie capacità comunicative.
Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di
gioco e di relazione con gli altri .
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di
primo grado
L’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone
le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che
richiedono per il funzionamento.
Conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali,
anche se molto semplici, di progettazione e realizzazione.
È in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto
coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo.
Usando il disegno tecnico esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi
meccanici o di oggetti.
Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia ed ha sviluppato
sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e
modalità di produzione. È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi
multimediali per supportare il proprio lavoro, avanzare ipotesi e valicarle, per
autovalutarsi e per presentare i risultati del lavoro.
36
L’ ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Viale D. Galante N. 21 0975/64106
La Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Moliterno consta di 10 classi
(2 monoennio, 4 primo biennio e 4 secondo biennio).
La Scuola Primaria per l’anno scolastico 2009/2010 prevede una formula
organizzativa di Tempo Pieno, con 40 ore settimanali, comprensive del servizio di
mensa scolastica.
Le attività didattiche si articolano in orario antimeridiano e pomeridiano, per
l’esattezza dalle ore 8.35 alle ore 16.35, dal lunedì al venerdì. Grande rilievo
assumono nel quadro della giornata scolastica i Laboratori, pensati per arricchire ed
approfondire gli apprendimenti cognitivi con sviluppi operativi. In tal modo si persegue
la duplice finalità del Sapere e del Saper fare.
I laboratori, tenuto conto delle scelte formulate dai genitori saranno i seguenti:
 laboratorio di attività informatiche
 laboratorio di recupero e sviluppo degli apprendimenti
 laboratorio grafico –pittorico -tecnologico
 laboratorio musicale
Come deliberato dal collegio dei docenti del 2.09.2009, i docenti sono tenuti a supplire
i colleghi assenti durante le ore di contemporaneità con inglese e religione e le due ore
di compresenza settimanali.
37
L’orario settimanale prevede l’alternanza giornaliera di due docenti che gravitano
nella medesima classe.
Come stabilito dal D.L. n. 53/2003 e dalle “Indicazioni per il Curricolo” i
docenti progetteranno “le Unità Formative” a carattere interdisciplinare, necessarie
a raggiungere gli obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi
e a
trasformarli in reali Traguardi per lo sviluppo delle competenze. In questo modo si
darà la possibilità ai fanciulli di maturare in tutte le direzioni tracciate nel “Profilo
Educativo, Culturale e Professionale” (PECUP), previsto per la conclusione del primo
ciclo degli studi (14 anni). L’insieme delle “Unità Formative”, con le eventuali
differenziazioni che si renderanno necessarie per i singoli alunni, costituirà il
Curricolo.
Organizzazione della Giornata Scolastica

h. 8.35
ingresso dei bambini

h. 8.35 – 10.50
attività didattica

h. 10.50 – 11.00
pausa ricreativa

h. 11.00 – 12.35
attività didattica e laboratori

h. 12.35 – 13.00
gruppo di igiene

h. 13.00 – 14.00
pranzo

h. 14.00 – 14.35
attività organizzate ludico-sportive.

h. 14.35 – 16.35
attività didattica e laboratori
Le attività didattiche si svolgono nelle singole classi usufruendo, secondo orari
prestabiliti, dei seguenti laboratori:
-
informatica
-
inglese
-
lettura / biblioteca
-
corpo, movimento e sport
-
musicale.
38
L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA SECONDARIA
Di I GRADO AD ORIENTAMENTO MUSICALE
Via Parco del Seggio  0975/64106
La Scuola secondaria di Primo Grado di
MOLITERNO, per inagibilità della vecchia
sede, è attualmente sistemata in un’ala
dell’edificio della Scuola Primaria.
Gli
spazi
necessari
laboratorio
e
locali
in
di
alle
attività
didattiche,
di
strumento
musicale sono stati allestiti in
disuso,
opportunamente resi idonei e
Per espletare le attività dei
gruppi in orario pomeridiano
sono stati previsti tre rientri:
LUNEDì-MERCOLEDì-
attrezzati.
VENERDI.
La Scuola Secondaria di I°
classi con 20 docenti + 4
Grado di Moliterno consta di 6
insegnanti
di
strumento
22/07/83,
la
Scuola
musicale.
In applicazione al D. M. del
Secondaria di I° Grado di Moliterno, accogliendo la richiesta dei genitori, ha attivato il
tempo prolungato con

l’intenzione di:
Fornire migliori occasioni formative, offrendo maggiori opportunità agli allievi
carenti sul piano degli apprendimenti per recuperare e a quelli particolarmente
dotati per arricchire e promuovere abilità e competenze;

Rispondere in maniera più concreta e reale alle richieste sempre più pressanti
di un insegnamento più individualizzato;

Garantire un migliore inserimento nella vita scolastica degli alunni in difficoltà;

Evitare la dispersione scolastica;

Orientare gli alunni perché, consapevoli delle proprie capacità, possano fare
scelte effettivamente realistiche.
I sopradescritti intenti formativi si avvalgono di interventi metodologici mirati e al
passo con le più significative innovazioni pedagogiche, quali:
39
1) l’adozione della multimedialità;
2) l’interazione con il territorio e le istituzioni;
3) la realizzazione di progetti di ampio respiro (con mostre didattiche,
mercatini, manifestazioni varie …);
4) la partecipazione ad attività extrascolastiche;
5) i viaggi e le uscite didattiche.
Per quanto riguarda l’orario, il modulo scelto all’unanimità è stato quello delle 35
ore settimanali che contempla 2/3 rientri pomeridiani di 2 ore ciascuno con servizio
mensa.
I docenti, considerato che il lavoro pomeridiano avrà inizio alle ore 14.30 dopo le 5
ore del mattino e dopo il pranzo, svolgeranno attività che, pur proficue, non siano
eccessivamente gravose per gli alunni.
Per quanto riguarda l’utilizzo delle 6 ore aggiunte alle 29 curriculari, le singole
classi, divise in 2 o 3 gruppi, svolgeranno le seguenti attività:
1) Studio individuale assistito per guidare gli alunni all’acquisizione di un metodo
di studio sistematico e proficuo;
2) Interventi individualizzati di recupero, consolidamento e approfondimento;
3) Attività integrative, svolte nell’ambito dei laboratori pomeridiani per ampliare il
campo degli interessi culturali ed espressivi degli alunni e per potenziare
capacità ed abilità.
Le compresenze, necessarie per attuare i laboratori pomeridiani, saranno attuate
per un massimo del 20% delle ore di insegnamento.
Il modello orario attualmente funzionante prevede 30 ore settimanali di
insegnamento curriculare suddiviso in 6 giorni, ciascuno di 5 ore antimeridiane, e 4/6
ore pomeridiane nei giorni di lunedì ,mercoledì e venerdì.
Le 4/6 ore di prolungamento, scelte da tutti gli alunni, verranno svolte nelle ore
pomeridiane dalle ore 14,30 alle ore 16,30 nei giorni suindicati.
Gli alunni che usufruiscono del trasporto urbano, per motivi organizzativi
dell’azienda di trasporto, usciranno alle ore 16,15.
Del monte ore previsto dalla Legge n. 53/2003 sono state utilizzate 2/3 ore di
mensa, per ciascuna classe, dalle ore 13,30 alle ore 14,30.
Il venerdì e il sabato mattina saranno impiegate per il solfeggio 3 ore per classi
parallele.
Gli alunni non impegnati svolgeranno attività laboratoriali.
40
Il monte ore obbligatorio di ciascuna disciplina per ogni classe è il seguente:

Lettere
ore 9

Matematica e Scienze
ore 6

Tecnologia
ore 2

Inglese
ore 3

Francese
ore 2

Arte ed Immagine
ore 2

Scienze motorie e sportive
ore 2

Musica
ore 2

Religione
ore 1

Strumento Musicale
ore 1
I docenti, per completare l’orario cattedra, saranno impegnati nella mensa, nei
laboratori e in ore a disposizione, utilizzate per le sostituzioni e per le varie attività di
progetto.
41
Organizzazione della Giornata Scolastica
Il Lunedì, Mercoledì, Venerdì:

h. 8.25
ingresso degli alunni

h. 8.30 - 10.20
insegnamenti disciplinari

h. 10.20 – 10.35
pausa
▪
h. 10.35 – 12.30
insegnamenti disciplinari

h. 12.30 – 13.30

h. 13.30 – 14.30
mensa scolastica

h. 14.30 – 16.30
attività pomeridiane - laboratori
insegnamenti disciplinari + solfeggio
Il Sabato :

h. 8.25
ingresso degli alunni

h. 8.30 – 10.20
insegnamenti disciplinari

h. 10.20 – 10.35
pausa

h. 10.35 – 11.30
insegnamenti disciplinari

h. 11.30 – 13.30
insegnamenti disciplinari+solfeggio+laboratori
Corso di studio dello strumento musicale:

Martedì, giovedì dalle 13,30 alle 17,30

Mercoledì. dalle 14,30 alle 17,30

Venerdì dalle 12,30 alle 17,30

Sabato dalle ore 11,30 alle ore 13,30
 Chitarra:
ore 18 settimanali (il Martedì, il Mercoledì, il Giovedì , il Venerdì e Sabato);
 Clarinetto:
ore 18 settimanali (il Martedì, il Mercoledì, il Giovedì , il Venerdì e Sabato);
 Flauto:
ore 18 settimanali (il Martedì, il Mercoledì, il Giovedì , il Venerdì e Sabato);
 Pianoforte:
ore 18 settimanali (il Martedì, il Mercoledì, il Giovedì , il Venerdì e Sabato);
Le tre ore di Solfeggio sono organizzate abbinando le classi in parallelo;
l’ora di Musica d’insieme è utilizzata flessibilmente nei periodi che precedono gli
spettacoli programmati, abbinando le classi in parallelo e in verticale.
42
SCUOLA DELL’INFANZIA
CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO
AI SENSI DELL’ARTICOLO 2 DEL C.C.N.L.
SETTEMBRE 2009
Collegio dei docenti
Programmazione
Programmazione
Programmazione
Programmazione
Programmazione
Programmazione
Inizio anno scolastico
Collegio dei docenti
Assemblea dei genitori
MERCOLEDÍ
MERCOLEDÍ
GIOVEDÍ
VENERDÍ
LUNEDÍ
GIOVEDÍ
VENERDÍ
LUNEDÍ
MERCOLEDÍ
MERCOLEDÍ
2
2
3
4
7
10
11
14
23
23
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
OTTOBRE 2009
Elezioni rappresentanti dei genitori
MERCOLEDÍ
21
Ore 17:00
NOVEMBRE 2009
Collegio dei docenti
Consigli di intersezione
LUNEDÍ
MERCOLEDÍ
16
25
Ore 17:00
Ore 17:00
DICEMBRE 2009
Incontro Scuola - Famiglia
MARTEDÍ
22
Ore 17:00
GENNAIO 2010
Consigli di intersezione
MERCOLEDÍ
20
Ore 17:00
FEBBRAIO 2010
Assemblea dei genitori
LUNEDÍ
22
Ore 17:00
MARZO 2010
Consigli di intersezione
Collegio dei docenti
MARTEDÍ
VENERDÍ
23
19
Ore 17:00
Ore 17:00
MAGGIO 2010
Consigli di intersezione
Assemblea dei genitori
Collegio dei docenti
MARTEDÍ
MARTEDÍ
LUNEDÍ
4
4
25
Ore 17:00
Ore 18:00
Ore 17:00
GIUGNO 2010
Collegio dei docenti
VENERDÍ
25
Ore 17:00
09:30 – 11:30
11:30 – 12:30
09:00 – 12:00
09:00 – 12:00
09:00 – 12:00
09:00 – 12:00
09:00 – 12:00
Ore 15:00
Ore 17:00
43
SCUOLA PRIMARIA
CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO
AI SENSI DELL’ARTICOLO 2 DEL C.C.N.L.
SETTEMBRE 2009
Collegio dei docenti
Programmazione
Programmazione
Programmazione
Programmazione
Programmazione
Programmazione
Inizio anno scolastico
Collegio dei docenti
MERCOLEDÍ
MERCOLEDÍ
GIOVEDÍ
VENERDÍ
LUNEDÍ
GIOVEDÍ
VENERDÍ
LUNEDÍ
MERCOLEDÍ
2
2
3
4
7
10
11
14
23
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
OTTOBRE 2009
Elezioni rappresentanti di classe
VENERDÍ
23
Ore 17:00
NOVEMBRE 2009
Collegio dei docenti
Consigli di interclasse
LUNEDÍ
MARTEDÍ
16
24
Ore 17:00
Ore 17:00
DICEMBRE 2009
Incontro Scuola - Famiglia
VENERDÍ
11
Ore 17:00
GENNAIO 2010
Consigli di interclasse
GIOVEDÍ
21
Ore 17:00
FEBBRAIO 2010
Consegna documenti di valutazione
Collegio dei docenti
LUNEDÍ
VENERDÍ
22
19
Ore 17:00
Ore 17:00
MARZO 2010
Consigli di interclasse
Collegio dei docenti
LUNEDÍ
VENERDÍ
22
19
Ore 17:00
Ore 17:00
APRILE 2010
Incontro Scuola - Famiglia
LUNEDÍ
12
Ore 17:00
MARTEDÍ
18
Ore 17:00
GIOVEDÍ
27
Ore 17:00
LUNEDÍ
MARTEDÍ
MERCOLEDÍ
VENERDÍ
14
15
16
25
Ore
Ore
Ore
Ore
MAGGIO 2010
Consigli di interclasse
(proposte adozioni libri di testo)
Collegio dei docenti
GIUGNO 2010
Scrutini
Collegio dei docenti
09:30 – 11:30
11:30 – 13:00
09:00 – 13:00
09:00 – 13:00
09:00 – 13:00
09:00 – 13:00
09:00 – 11:00
Ore 15:00
09:00-13:00
09:00-13:00
09:00-13:00
17:00
44
SCUOLA SECONDARIA di I GRADO
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO
AI SENSI DELL’ARTICOLO 2 DEL C.C.N.L
SETTEMBRE 2009
Collegio dei docenti
Programmazione
Programmazione
Programmazione
Programmazione
Programmazione
Programmazione
Inizio anno scolastico
Collegio dei docenti
OTTOBRE 2009
Consigli di classe
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
09:30 – 11:30
11:30 – 13:00
09:00 – 13:00
09:00 – 13:00
09:00 – 13:00
09:00 – 13:00
09:00 – 11:00
Ore
15:00
Ore
17:00
Ore
17:00
1A
2A
3A
1B
2B
3B
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
17:00
15:00
16:00
17:00
16:30
17:30
18:30
10
1A+1B
2A+2B
3A+3B
Ore
Ore
Ore
15:00
16:00
17:00
LUNEDÍ
18
Consigli di classe
MARTEDÍ
19
1A
2A
3A
1B
2B
3B
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
16:30
17:30
18:30
15:00
16:00
17:00
FEBBRAIO 2010
Valutazione quadrimestrale
MERCOLEDÍ
3
Valutazione quadrimestrale
GIOVEDÍ
4
1A
2A
3A
1B
2B
3B
Consegna documenti di valutazione
Collegio dei docenti
MARZO 2010
Consigli di classe
GIOVEDÍ
VENERDÍ
1
19
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
16:30
17:30
18:30
15:00
16:00
17:00
16:30
17:00
LUNEDÍ
15
1A+1B
2A+2B
3A+3B
Collegio dei docenti
APRILE 2010
Incontro Scuola - Famiglia
VENERDÍ
19
Ore
Ore
Ore
Ore
16:30
17:30
18:30
17:00
MARTEDÍ
13
1A+1B
2A+2B
3A+3B
Ore
Ore
Ore
15:00
16:00
17:00
MERCOLEDÍ
19
1A+1B
2A+2B
3A+3B
Ore
Ore
Ore
16:30
17:30
18:30
Collegio dei docenti
GIUGNO 2010
Valutazione finale
GIOVEDÍ
27
Ore
17:00
LUNEDÍ
7
Valutazione finale
MARTEDÍ
8
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
15:00
16:00
17:00
16:30
17:30
18:30
Inizio Esami di stato
LUNEDÍ
14
MERCOLEDÍ
MERCOLEDÍ
GIOVEDÍ
VENERDÍ
LUNEDÍ
GIOVEDÍ
VENERDÍ
LUNEDÍ
MERCOLEDÍ
2
2
3
4
7
10
11
14
23
LUNEDÍ
19
Elezioni rappresentanti di classe
NOVEMBRE 2009
Collegio dei docenti
Consigli classe
GIOVEDÍ
22
LUNEDÍ
GIOVEDÍ
16
19
Consigli classe
VENERDÍ
20
DICEMBRE 2009
Incontro Scuola - Famiglia
GIOVEDÍ
GENNAIO 2010
Consigli di classe
MAGGIO 2010
Consigli di classe
1A+1B
2A+2B
3A+3B
1A
2A
3A
1B
2B
3B
45
PROSPETTO DEI PROGETTI
Verso la continuità
SCUOLA DELL'INFANZIA







Scuola sicura
Continuità
Drammatizzazione
Attività musicali
Educazione stradale
Ambiente, salute, ed. alimentare
Visite guidate
SCUOLA PRIMARIA






Scuola sicura
Continuità
Stampa pedagogica
Progetto biblioteca
Ambiente, salute, ed. alimentare
Viaggi d'istruzione e visite guidate
SCUOLA SECONDARIA







Scuola sicura
Orientamento
Biblioteca
Stampa pedagogica
Educazione stradale patentino e sicurezza stradale
Educazione alla salute, ambientale, alimentare
Viaggi d'istruzione e visite guidate
46
PROGETTI SCUOLA
DELL’INFANZIA








SCUOLA SICURA
CONTINUITA’
DRAMMATIZZAZIONE
ATTIVITA’ MUSICALI
BIBLIOTECA
EDUCAZIONE STRADALE
AMBIENTE,SALUTE E ALIMENTARE
VIAGGI D’ISTRUZIONE
47
Responsabile del progetto
Ins. Maria Cassino
I traguardi di competenza

Conoscenza delle norme di comportamento da seguire in caso di situazione di
pericolo.

Conoscenza delle calamità naturali e non che potrebbero richiedere
l’evacuazione dell’edificio scolastico (incendi, terremoti).

Conoscenza dei pericoli presenti nell’ambiente scolastico.

Rafforzare la fiducia in se stessi attraverso esperienze di simulazione.
I destinatari

Tutti i bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia.
Metodologie e attività

Conversazione nel piccolo e nel grande gruppo

Lettura di immagini e racconti.

Visioni di diapositive e schede didattiche per la conoscenza dei pericoli e
dell’ambiente.

Giochi di simulazione e prove di evacuazione.
Durata

Tutto l’anno scolastico
Rapporti con altre istituzioni



Il Corpo dei Vigili urbani del Comune di Moliterno.
Stazione dei Carabinieri
Pubblica Assistenza Moliterno
Risorse umane

Tutti i docenti e i collaboratori scolastici
48
Responsabile del progetto :
Ins. Angelina Masino
I traguardi di competenza








Ascoltare e comprendere testi di vario genere
Conoscere le tradizioni del proprio ambiente
Esprimere sentimenti ed esperienze legate a questa festa
Individuare simboli del Natale e verbalizzare le caratteristiche
Memorizzare e recitare poesie e filastrocche
Partecipare alla realizzazione di un prodotto utilizzando tecniche espressive
diverse
Verbalizzare e rappresentare esperienze attraverso il disegno
Condividere momenti di festa con gli alunni ed i docenti delle classi Prime
della Scuola Primaria
I destinatari
Durata

Primo quadrimestre e precisamente nel mese di Dicembre
Risorse umane coinvolte

Ins. Di Grazia Annamaria
49
Responsabile del progetto :
Ins. Di Grazia Anna Maria
I traguardi di competenza

Comprendere e rispettare regole di comportamento nel rapporto con gli adulti e
coetanei.

Ascoltare , comprendere e drammatizzare storie narrate.

Verbalizzare contenuti ed esperienze.

Stabilire relazioni con l’altro.

Memorizzare poesie e filastrocche.

Utilizzare il proprio corpo per esprimere contenuti ed emozioni.
I destinatari

Bambini di 5 anni
Rapporti con altre istituzioni

Amministrazione comunale per il cine-teatro Pino
Durata

Tutto l’anno scolastico e in particolare il secondo quadrimestre per la
preparazione della manifestazione di fine anno.
Risorse umane coinvolte


Le docenti Palman Rosetta, Lapenta Maria, Tropiano Domenica, Cassino Maria,
Di Biase Carmina,Masino Angelina, Petroceli Caterina, Di Grazia Annamaria.
Tutti i collaboratori scolastici
50
Responsabile del progetto :
Ins. Caterina Petrocelli
I traguardi di competenza

Contribuire a sviluppare la personalità del bambino

Acquisire sicurezza in sé stessi, superando le proprie inibizioni

Raggiungere l’autodisciplina.

Risvegliare l’interesse per la musica

Formare il gusto musicale e la sensibilità estetica

Abituare il bambino ad amare e cantare canzoni intonate

Sviluppare l’ascolto e il senso ritmico.
I destinatari

Tutti i bambini della scuola dell’infanzia
Le metodologie utilizzate e fasi operative







Ascolto e riconoscimento dei suoni e dei rumori provenienti dall’ambiente
Drammatizzazione di suoni e di rumori vari
Produzione di suoni in sequenze
Produzione di semplici ritmi
Accompagnamento ritmico di filastrocche e canzoncine
Ascolto di brani musicali
Ascolto e produzione di canti adatti all’età e legati agli interessi dei bambini.
Durata

Tutto l’anno scolastico,in particolare in occasione delle varie feste e ricorrenze
Risorse umane coinvolte

Tutte le insegnanti
51
Responsabile del progetto
ins. Maria Lapenta
I traguardi di competenza

Conoscere ed interpretare in modo corretto semplici segnali stradali.

Abbinare i segnali alla forma geometrica.

Classificare i segnali di pericolo e di indicazione.

Riconoscere i pericoli della strada.

Riconoscere il semaforo e la sua funzione.

Riconoscere, verbalizzare e rappresentare il corretto comportamento dei
pedoni.
I destinatari

Tutti i bambini della scuola dell’infanzia
Le metodologie e fasi operative

Uscite nel centro abitato

Cartelloni, disegni individuali e collettivi.

Costruzione di semplici segnali stradali.

Giochi imitativi.

Simulazione di comportamenti corretti.
Durata

Tutto l’anno scolastico
Rapporti con altre istituzioni

Il Corpo dei Vigili urbani del Comune di Moliterno
Risorse umane
 Le ins. Cassino Maria e Domenica Troiano, tutti i docenti e i collaboratori
scolastici
52
Responsabile del progetto:
Ins. Domenica Tropiano
I traguardi di competenza






Esplorare l’ambiente naturale
Scoprire l’atto alimentare come espressione culturale
Sviluppare comportamenti autonomi e consapevoli
Individuare il legame tra cibo e ambiente
Conoscere l’ambiente marino con le varietà delle specie
Conoscere la ricchezza della fauna degli invertebrati per un approccio con la natura
sommersa
I destinatari

Tutti i bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia.
Durata

Tutto l’anno scolastico e in particolare nel mese di Marzo 2010
Metodologie e attività

Escursioni: osservazione diretta della natura.

Conversazioni

Raccolta di materiali.

Lettura di immagini.

Gli animali e la loro vita.

Gli alimenti.

Visita guidata al Museo Vivo del mare a Salerno e al porto di Acciaroli

Visita didattica all’Hotel “Vecchio Ponte” di Moliterno
Risorse umane
 Tutti i docenti e collaboratori scolastici
53
PROGETTI SCUOLA
PRIMARIA
PROGETTI SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SICURA
 CONTINUITA’
 STAMPA PEDAGOGICA
 PROGETTO BIBLIOTECA
 EDUCAZIONE AMBIENTALE,ALIMENTARE E SALUTE
 VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
54
Referente di progetto
Ins. Paradiso Carmelina
Traguardi di competenza

Creare una cultura della sicurezza che sia diritto di ognuno verso sé stesso e
dovere verso gli altri

Sviluppare il senso dell'altruismo e della solidarietà. facendo capire che la
comunità non può progredire senza la collaborazione attiva di tutti

Stimolare il senso della responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nella scuola
attraverso efficaci azioni di prevenzione e protezione,in quanto il progresso
tecnologico deve essere direttamente proporzionale alla responsabilità

Fare in modo che le informazioni in merito alle tematiche sulla sicurezza passino
correttamente a tutti i docenti ed abbiano ricaduta sugli alunni

Far sì che il concetto di vivere in ambiente sicuro porti all'assunzione di
comportamenti razionali e corretti

Controllare la propria emozionalità e saper reagire all’eccitazione collettiva.
Destinatari

I bambini della scuola primaria e tutto il personale docente e non docente.
Metodologie

Durante l’anno scolastico si effettueranno da due a più prove di evacuazione
dell’edificio
scolastico:
prove
parziali
effettuate
senza
preavviso,
senza
allertamento degli Enti esterni e prove generali che comportano il trasferimento
nei punti di raccolta e l’attivazione degli Enti esterni.

Cartelloni
Rapporti con altre istituzioni
 Il Corpo dei Vigili urbani del Comune di Moliterno.
 Stazione dei Carabinieri
 Esperti della Protezione Civile
 Pubblica Assistenza Moliternese
Durata

Intero anno scolastico
55
Responsabile del progetto :
Ins. Lapadula Rosa
Traguardi di Competenza

Garantire la continuità del processo educativo nella scuola del Primo ciclo

Promuovere e sviluppare la sicurezza individuale e la capacità di integrazione.

Sviluppare la capacità di conoscere, usare e promuovere al meglio le proprie
modalità sensoriali.

Conoscere le tecniche esecutive e le sonorità degli strumenti sia attraverso
l’ascolto dello strumento sia della musica d’insieme

Utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicative reali e
fantastiche

Sviluppare le capacità espressive di comunicazioni con i diversi linguaggi.

Operare una scelta consapevole dello strumento musicale (Scuola Primaria)
Destinatari

Alunni classe 3^ Scuola dell’Infanzia; alunni classi 1^ e 5^ scuola Primaria, e
alunni classi 1^e 3^ della Scuola Secondaria di I grado
Durata
 Ottobre / Maggio
Illustrare le fasi operative

Visita degli alunni del terzo anno della scuola dell’Infanzia alla scuola Primaria

Uscita didattica (Vecchio Ponte- c/da Maglie in agro di Moliterno)

Partecipazione degli alunni delle classi quinte ad una lezione-concerto tenuta dagli
alunni del corso di Strumento Musicale della Scuola Secondaria di I Grado

Visita degli alunni di 5^ elementare alla Scuola Secondaria di Primo grado, con
l’accoglienza degli alunni ed insegnanti.

Partecipazione delle classi 5 ^ al saggio di strumento musicale della Scuola Media
con l’esecuzione di brani ritmici
Risorse umane

Docenti di strumento della Scuola Media

Insegnanti della scuola Primaria

Insegnanti della scuola dell'infanzia
56
Responsabile del progetto
Ins. Maria Teresa Dalessandri
Obiettivi Formativi Trasversali
 Offrire alla scuola ad agli insegnanti un contributo per integrare il sistema
biblioteca docenti nell'attività didattica d'istituto
 Promuovere l'utilizzo della biblioteca-docenti come risorsa in tutte le sue
potenzialità
 Fornire ai docenti gli strumenti per gestire consapevolmente l'informazione
e la documentazione per il giusto sostegno all'attività educativa e didattica
 Diffondere abitudini di consultazione,di lettura e di ricerca
Destinatari
 Tutti i docenti
Attività e soluzioni organizzative
 Coordinamento del servizio di diffusione e archiviazione delle stampe pedagogiche
 Raccolta e conservazione delle pubblicazioni di interesse culturale e didattico
acquisite dalla scuola
 Prestito e consultazione delle riviste e delle stampe
57
Responsabile del progetto
Ins. Alba De Mare
I traguardi di competenza
 Sviluppare e sostenere nei bambini l’abitudine e il piacere di leggere e di
apprendere.
 Leggere per diventare un bravo lettore
I destinatari
 Alunni della Scuola dell’Infanzia
Durata
 Intero anno scolastico
Illustrare le fasi operative
 Promozione del libro e relativa compilazione di schede inerenti al libro letto
 Prestito e consultazione dei libri
 In occasione della “Giornata della Memoria” incontro di letture e dibattito con le
classi
 Attività di controllo e di verifica attraverso schede di lettura per valutare l’efficacia
del progetto.
Risorse umane
 Docenti di tutte le classi
58
Referente di progetto
Ins. Giuseppina Mazzariello
Traguardi competenza
 Comprendere che l'uomo si deve confrontare con i limiti della salute ed elaborarli
integrandoli nella propria personalità
 Attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nella sua
complessità,nelle diverse situazioni di vita
 Conoscere i cibi sani per applicare in pratica il binomio alimentazione corretta e salute
 Conoscere le sostanze nutritive contenute negli alimenti
 Imparare a controllare la propria salute
 Riconoscere l’importanza dell’acqua nella vita dell’uomo
Destinatari

Gli alunni della Scuola Primaria
Metodologie




Realizzazione di un libro murale di immagini e vignette sotto forma di un racconto
educativo che abbia come fine la conservazione del proprio stato di salute (classi
prime, seconde e terze)
Realizzazione di una Story -board sul tema dell'acqua e sui problemi che riguardano
il suo uso,il suo sfruttamento e la sua disponibilità non infinita
Realizzazione della Carta Europea dell'acqua(classi quarte e quinte)
Partecipazione al Concorso “Progetto acqua H2O ooooh!”
Durata
 Il progetto si svilupperà nel secondo quadrimestre
Risorse umane coinvolte
 Tutti gli insegnanti delle classi coinvolte nel progetto
 I rappresentanti dei genitori delle classi
 Incontro con il dott. A. Sanchirico, nutrizionista e responsabile mense ASL e le
famiglie
59
Responsabile del progetto
Ins. Maria Teresa Sansobrino
I traguardi di competenza




Offrire l’opportunità di visitare località di interesse artistico, culturale, collegate
ai percorsi didattici sviluppati in classe.
Conoscere realtà e situazioni nuove per ampliare l’orizzonte culturale
Arricchire il rapporto relazionale docenti-alunni in contesti extracurriculari
Migliorare la socializzazione tra gli alunni delle classi e dell’istituto di appartenenza
Destinatari

Tutte le classi della scuola primaria
Durata

Anno scolastico 2009-2010 da ottobre a maggio
Metodologia

Uscite sul territorio






Coordinamento delle classi
Servizio automobilistico
Lettura di immagini –foto –opuscoli -percorsi
Visione di CD e videocassette
Utilizzo di macchine fotografiche o digitali
Collegamenti ad INTERNET
Risorse umane






Docenti accompagnatori di tutte le classi
Rappresentanti dei genitori
Agenzie di viaggi
Guide specializzate
Associazioni socio-culturali
Accademia teatro didattico
60
CLASSE
LOCALITÀ
SALERNO –CAVA DEI
TIRRENI
IAeIB
VISITA ALL’HOTEL
“VECCHIO PONTE”
di MOLITERNO
PERIODO
DICEMBRE
PRIMAVERA
2010
GROTTAGLIE
MAGGIO
II A e II B
FASANO
MAGGIO
III A e III B
CASERTA O TARANTO
MAGGIO
TARANTO O MATERA
APRILE
ROSSANO CALABRO
MAGGIO
IV A e IV B
CASERTA
VAeVB
ROMA
APRILE-MAGGIO
ROSSANO CALABRO
I II III IV V
sez. A e B
SPETTACOLI TEATRALI
FEBBRAIOMAGGIO
61
PROGETTI SCUOLA
SECONDARIA di I GRADO







SCUOLA SICURA
ORIENTAMENTO SCOLASTICO
BIBLIOTECA
STAMPA PEDAGOGICA
EDUCAZIONE STRADALE PATENTINO E SICUREZZA STRADALE
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
62
Responsabile del progetto
Prof.ssa Igea Marocchi
I traguardi di competenza







Essere preparati in situazioni di pericolo
Acquisire comportamenti responsabili e corretti
Stimolare fiducia in se stessi
Indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti razionali e corretti
Consentire,in caso di evacuazione un esodo ordinato e sicuro di tutte le persone
che occupano l'edificio
Controllare la propria emozione e saper reagire all’eccitazione collettiva
Coinvolgere gli enti esterni
I destinatari

Tutti gli alunni della scuola secondaria di 1° grado
Le metodologie utilizzate


lezioni teoriche e pratiche per affrontare un’eventuale evacuazione
prove di evacuazione (almeno 2)
Rapporti con altre istituzioni




Protezione civile
Pubblica Assistenza del comune di Moliterno
Carabinieri
Vigili urbani
Durata

L’intero anno scolastico
Risorse umane
 Tutto il personale docente e non docente dell’Istituto
63

DEFINIZIONE DI EMERGENZA
Una emergenza può essere definita come un fatto, una situazione, una
circostanza diversa da tutti gli avvenimenti che si presentano normalmente alle
persone.
L’accadimento dell’emergenza costringe le persone che la osservano e quelle
che eventualmente la subiscono a compiere azioni atte alla riduzione dei danni
causati da tale emergenza e alla salvaguardia dell’incolumità delle persone.
L’ipotesi di rischio - emergenza più ragionevole in seno ad un piano di
emergenza per una scuola sita in una zona non gravata da grandi rischi
industriali o territoriali di tipo specifico (es. vicinanza di industrie sede di
trattamenti pericolosi, insediamento in a dell’incendio, che rimane, per via della
presenza di materiale combustibile (archivi cartacei) e di fonti d’innesco
(impianti elettrici e termici).
Sono comunque stati qui di seguito contemplati tutti gli scenari di rischio
plausibili.
64
1.1. EMERGENZA TERREMOTO
E’ un fenomeno naturale non prevedibile, che dura molto poco, quasi
sempre meno di un minuto. La sicurezza di chi lo vive dipende
soprattutto dalla struttura in cui si trova. Se è costruita o adattata in
modo da resistere al terremoto, non subirà danni gravi. Il comune di
Voghera non risulta comunque attualmente classificato come sismico.
In caso di una scossa di terremoto si deve:
Cercare immediatamente riparo sotto il banco o sotto la cattedra o sotto
l’architrave di una porta ricavata in un muro portante.
Non precipitarsi sulle scale che sono la parte più fragile dell’edificio
Terminata la scossa evacuare l’edificio come descritto ai paragrafi
seguenti. Carlo Emanuele I
1.2. EMERGENZA ALLUVIONE
Un'alluvione non è quasi mai un fenomeno che si sviluppa con una rapidità tale
da impedire di mettere in salvo almeno le persone. Dopo gli avvenimenti del
1994 la Protezione Civile ha posizionato lungo i fiumi in pericolo di alluvione dei
rilevatori di portatache permettono un monitoraggio continuo dei livelli
dell’acqua e quindi la possibilità di allarmare per tempo la popolazione.
In caso di alluvione il fattore più importante è di mantenere sempre la calma
senza farsi prendere dal panico e dirigersi ai piani alti.
1.3. EMERGENZA INCENDIO
Essendo una emergenza di tipo non territoriale è la più facilmente gestibile
all’interno della scuola attraverso l’impiego del personale addestrato (Squadra
Antincendio) e attraverso il controllo periodico degli impianti suscettibili di
causare un incendio (elettrico, termico …). Se l’emergenza non fosse arginabile
si procederà all’evacuazione come descritto ai paragrafi seguenti.
65
FINALITÀ DEL PIANO DI EMERGENZA
Scopo del presente Piano di Emergenza è fornire ai lavoratori, nelle persone fisiche d
insegnanti, alunni e personale scolastico, come disposto dal D.Lgs. 626/94 e D.M.
del10/03/98, tutte le nozioni necessarie ad affrontare una situazione di emergenza.
Le finalità del presente documento sono pertanto:
 Definire i doveri del personale di servizio incaricato a svolgere particolari mansioni
con riferimento alla sicurezza
 Definire i doveri del personale a cui sono affidate particolari responsabilità in caso
di incendio
 Indicare i provvedimenti necessari per assicurare che tutti siano informati sulle
procedure da attuare
 Definire le procedure per la chiamata ai vigili del fuoco, per informarli al loro
arrivo e per fornirgli un’adeguata assistenza durante l’intervento
3. ADDETTI GESTIONE EMERGENZE
Al fine di gestire le situazioni d’emergenza, la scuola ”G. Racioppi”, oltre ad aver
elaboratole procedure necessarie per la sicurezza degli alunni e del personale, ha
provveduto alla formazione specifica di alcune persone che sono in grado di far rispettare
le procedure suddette e di gestire l’emergenza in modo tale da facilitare l’esodo delle
persone e l’eventuale intervento delle squadre del Comando Provinciale dei Vigili del
Fuoco di Moliterno
I nominativi ed i compiti del personale che in caso di emergenza ha compiti particolari
nella gestione delle emergenze sono allegati in calce al presente opuscolo.
4. SITUAZIONE
La Scuola Media “G. RACIOPPI” ha sede in Moliterno, via D. Galante, in un edificio del
centro, di cui occupa un'area. Sono di sua pertinenza alcuni locali del piano terra in cui
sono disposte le aule, un'aula insegnati, i bagni e un’aula per i collaboratori scolastici.
La restante ala è occupata dai locali della scuola elementare, con cui la media condivide
la palestra.
Tra le due aree non esiste compartimentazione e la delimitazione delle aule di pertinenza
dei relativi locali non è rigidamente definita. Questo non comporta in sintesi una difficoltà
procedurale all’interno delle operazioni di sfollamento perché durante l’esodo non ci si
trova a condividere gli stessi percorsi.
La dislocazione delle persone è equamente distribuita tra il piano primo e il piano terra.
In tutto si hanno circa 92 persone (85 ragazzi + 6 insegnanti + 1 collaboratore
scolastico).
Le lezioni si svolgono prevalentemente in mattinata, pertanto l’affollamento massimo si
verifica proprio in questa parte della giornata.
66
4.1. USCITE di EMERGENZA
Piano terra: presenta n° 2 uscite di sicurezza con apertura a semplice spinta, dotate di
doppio maniglione antipanico
Uscita A: Si affaccia sul cortile interno attraverso una scaletta; è larga circa 1,2 m e
riceve,un afflusso di circa 65 persone. Coincide con la porta di accesso principale della
scuola.
Uscita B: del tutto analoga alla prima serve un flusso di circa 30 persone e costituisce
uno degli interventi di adeguamento richiesti dai VVF per l'ottenimento del CPI
(Certificato di Prevenzione Incendi)
4.2. PUNTI di RACCOLTA
Si individua per i gruppi in esodo dalla scuola un solo punto di raccolta al centro del cortile interno .
4.3. SEGNALETICA
Lungo il corridoio della scuola e all’interno di ogni locale sono esposte le planimetrie
dell’edificio con indicati i percorsi di fuga e i presidi di sicurezza (estintori, idranti,
uscite).
La scuola è dotata inoltre di segnaletica ufficiale indicante le direzioni d'uscita (cartelli di
colore verde) e di cartelli indicativi dei presidi di
sicurezza (di colore rosso).
67
5. COMPITI DEL PERSONALE NELL'EMERGENZA
5.1. COLLABORATORI SCOLASTICI E A.T.A.
- segnalare tempestivamente l’emergenza suonando la campanella d'allarme con il
segnale preventivamente concordato (tre squilli lunghi)
- staccare la corrente elettrica e interrompere l’erogazione di combustibile alla
caldaia
- allertare i vigili del fuoco (115) ed il soccorso pubblico di emergenza (113)
- collaborare nelle operazioni di abbandono dell'istituto controllando che nessuno
prenda la direzione in senso contrario
- azionare gli estintori o gli idranti in caso di incendio
- supportare gli insegnanti di sostegno nell’esodo dei disabili recandosi nelle aule
dove ne è nota la presenza e cominciando da esse il giro di ispezione dei locali ad
esodo terminato
- controllare che nessuno sia rimasto all’interno dell’edificio
- indirizzare, dove necessario, i soccorritori al loro arrivo, impedire l’accesso
dall'esterno di persone non preposte ai soccorsi (genitori, curiosi, ecc.)
5.2. INSEGNANTI
Ogni insegnante si occuperà esclusivamente della propria classe provvedendo a:
 ordinare gli alunni in fila
 controllare che nessuno resti indietro
 portare tutta la classe seguendo il percorso d'esodo verso il punto di raccolta;
 se questo non è percorribile sceglierne uno alternativo, fino alla zona di sicurezza
 verificare sul registro di classe la presenza di tutti gli alunni, una volta raggiunta la
zona di sicurezza
5.3. ALUNNI
In ogni classe saranno individuati 2 alunni (più riserva) con le seguenti mansioni:
Alunno aprifila con incarico di:
aprire eventuali porte
guidare la fila verso la zona di sicurezza
Alunno chiudifila con incarico di:
assistere eventuali compagni in difficoltà
aprire la finestracuola Media G.PLANA
058 -Voghera
spegnere la luce
chiudere la porta
Al segnale d'allarme tutti
devono interrompere immediatamente l’attività che stanno svolgendo
non devono preoccuparsi dei libri e degli abiti
si devono dirigere verso l’uscita senza correre, seguendo in modo ordinato il
percorso
d'esodo, dando la mano a due compagni e formando una catena o tenendo la
mano sulla spalla di chi li precede
non devono spingere e gridare
68
6. MODALITA’ D’EVACUAZIONE
Al segnale d’allarme gli insegnanti
 ordineranno gli alunni in fila indiana trascurando qualsiasi materiale ed oggetto
personale
 ciascun insegnante valuterà l’immissione ai corridoi secondo la libertà d'accesso
senza provocare intasamenti, evitando di fare aspettare una classe già pronta ad
evacuare, non essendo la propria pronta
 una volta avviata la fila si porrà in coda ad essa e controllerà con il chiudi -fila che
nessuno sia rimasto indietro
 gli insegnanti porteranno con sé il registro di classe con le presenze del giorno per
effettuare l’appello una volta raggiunto il centro di raccolta
Durante l’esodo valgono le seguenti prescrizioni:

non dividere mai la fila di altre classi, ma accodarsi al chiudi -fila della stessa

nell'accedere ai corridoi e nello scendere le scale mantenere la destra per lasciare
via libera all'eventuale personale di soccorso che dovrà salire in senso contrario
 non ostacolare il deflusso di persone verso l’esterno
7. ALUNNI DISABILI
La possibilità di presenza di disabili all’interno della struttura fa sì che si debba
considerare
con particolare attenzione il loro ruolo in seno alle procedure di emergenza ed
evacuazione.
7.1. MOBILITÀ
L’accesso disabili alla scuola non è ausiliato dall'abbattimento delle barriere
architettoniche. La mobilità all'interno potrebbe invece risultare agevole anche per
persone carrozzate in quanto il corridoio è ampio e regolare. Le scale sono correttamente
dimensionate, dotate di corrimano e possono essere percorse anche da chi abbia scarsa
mobilità.
7.2. ORIENTAMENTO
La semplicità dell’orientamento nella costruzione è assicurata in primis dalla elementarità
della costruzione (un unico corridoio longitudinale su cui si affacciano tutte le aule) e in
seconda istanza dalla presenza di cartellonistica di segnalazione adeguata in numero e
formato e dal fatto che sono state appese le cartine indicanti i percorsi d’esodo.
La presenza dell’insegnante di sostegno è una misura di sostegno anche agli eventuali
problemi di orientamento dell’alunno disabile.
7.3. PERCEZIONE DELL’ALLARME
La segnalazione dell’allarme viene effettuata attraverso la campanella di segnalazione
dell’orario di lezione con un suono convenuto per l’evacuazione.
E’ di norma udibile da ogni punto della costruzione. Anche in questo caso la sorveglianza
dell’insegnante di sostegno costituisce una misura cautelativa.
69
7.4. PROCEDURE OPERATIVE
In caso di evacuazione gli insegnanti di sostegno o, in assenza, gli insegnanti,
provvederanno a:
- comunicare verbalmente in termini adeguati, possibilmente rassicuranti, in modo
chiaro e sintetico le informazioni utili su ciò che sta accadendo e sul modo di
comportarsiper facilitare la fuga
- guidare l’allievo verso la rampa o uscita più vicina
- porsi in fondo alla fila in esodo delle altre classi per non rallentare il deflusso e
non essere travolti
- aiutare gli allievi nell’attraversamento dei corridoi e nella discesa delle scale fino al
punto di raccolta
Il personale scolastico incaricato di svolgere attività di sorveglianza sullo sgombero
totale dei locali alla fine dell’evacuazione, tornando ai piani e sulle rampe delle scale si
fermerà anche a fornire sostegno all’esodo dei disabili.
Nel caso l'evacuazione dovesse interessare un allievo completamente inabile alla
deambulazione e non fosse possibile provvedere al suo trasporto di peso al cortile il suo
esodo dovrebbe semplicemente seguire, in caso di incendio, un percorso orizzontale
almeno verso il pianerottolo di una delle scale esterne.
Arrivato in questa zona calma temporanea (all'aperto, senza pericolo di soffocamento)
sarà possibile attendere con un margine ragionevole di sicurezza l’intervento dei Vigili
del Fuoco.
Scuola Media
Succursale I – V
70
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Stefania Cunetta
I traguardi di competenza






Favorire la costruzione dell'identità personale e sociale
Sviluppare l'autonomia nelle scelte
Promuovere la conoscenza di sé
Favorire relazioni interpersonali per formare mentalità aperte e flessibili
Conoscere le realtà scolastiche locali, del territorio e di territori limitrofi
Promuovere la consapevolezza della necessità di un proprio progetto di vita
I destinatari
 Alunni delle classi terze della Scuola Secondaria
Le metodologie utilizzate
 Metodologia della ricerca,della raccolta dei documenti,dell’uso puntuale e
competente delle informazioni, dell’approfondimento.
Durata
 Intero anno scolastico
Illustrare le fasi operative
Creazione di una guida in sintesi degli indirizzi di studio e di un percorso decisionale
riassunto nelle seguenti fasi:
1. Capire con l’aiuto degli insegnanti, quali sono le risorse personali
(attitudini,disposizioni, interessi,motivazioni,competenze) e le proprie criticità;
2. Comprendere le offerte del contesto(locale, territoriale, provinciale,
regionale …);
3. Selezionare alcune offerte valutate significative;
4. Cercare di approfondire le informazioni su queste possibili offerte;
5. Compiere una valutazione ed effettuare una scelta maturata a seguito di una
mediazione tra ciò che è emerso dai punti 1 e4.
Sarà garantita la collaborazione con i dirigenti ed i referenti degli istituti superiori e,
attraverso incontri in sede o visite dirette, si favorirà l’acquisizione da parte degli alunni,
di tutte quelle informazioni utili relative agli aspetti didattici e di indirizzo.
Risorse umane
 Docente referente
 Docenti delle classi terze
 Dirigenti e referenti degli Istituti superiori
71
Responsabile del progetto
Prof.ssa Giuseppina De Feo
I traguardi di competenza










Garantire una razionalizzazione e utilizzazione ottimale delle risorse:
-a livello di acquisizioni (individuazione dei settori disciplinari carenti per orientare
e sostenere lo sviluppo dell'attività didattica) e conservazione del materiale
documentario;
-a livello di fruizione delle informazioni( con coinvolgimento di abilità connesse con
l'uso del computer)
Migliorare la conoscenza dell'importanza di una biblioteca da parte di tutte le
componenti della scuola
Fornire agli studenti abilità di ricerca e uso competente dell'informazione
Offrire agli studenti un luogo,un punto di riferimento e/o una situazione in cui
sperimentare una maggiore autonomia nell'organizzazione dello studio e delle
ricerche
Conservare i materiali prodotti dalla scuola garantendone la memoria storica
Rendere fruibili i testi inviatici dagli Enti Comunali riguardanti “la storia e le storie”
dei nostri vicini per la memoria locale e territoriale;
Aprire la biblioteca in orario scolastico per la consultazione e il prestito dei libri, e
del materiale audiovisivo,multimediale in possesso della scuola
Educare alla lettura con iniziative che partono dalla presentazione delle strutture
al reperimento dei testi; dall'utilizzo del sistema di catalogazione informatica alla
lettura di libri e visione di films e documentari(CD_DVD.VHS)
Migliorare ciascuna biblioteca di classe e renderla più appetibile e funzionale ai
bisogni della scuola sia dal punto di vista dell'immagine sia dei contenuti
Attivare due laboratori di lettura libera o tematica di cui uno per le classi prime e
seconde e l’altro per le classi terze:
1. Si propone l’attività “Alla scoperta dei generi” attraverso letture scelte tra i
volumi presenti in biblioteca al fine di creare, reinventare oralmente e/o
graficamente nuove storie;
2. “Alla scoperta di un autore” partendo dalla lettura di un testo di un autore e
dalla visione del film da esso tratto. S’intendono, così, favorire tematiche
interdisciplinari secondo un percorso storico o su un altro percorso
individuato con i docenti del Consiglio di classe.
72
Gli obiettivi
 Ampliare le sei biblioteche di classe, rendendole più funzionali ai bisogni della
Scuola, sempre in ciascuna aula
 Continuare la catalogazione del patrimonio cartaceo al computer mediante il
programma Excel
 Offrire agli studenti un luogo e una situazione in cui sperimentare una maggiore
autonomia nell’organizzazione dello studio e delle ricerche
 Conservare i materiali prodotti dalla Scuola garantendone la memoria storica
 Rendere partecipi gli alunni alle attività ed in particolare alla conservazione del
materiale nuovo della Biblioteca
 Educare alla lettura
 Rendere fruibili i testi, i DVD, i CD, inviatici dagli Enti comunali nell’attività
riguardante “La storia e le storie dei nostri vicini” per la memoria locale e
territoriale
 Ampliare il patrimonio librario e video con l’acquisto di nuovo materiale
I destinatari
 Docenti e alunni dell’Istituto Comprensivo
Durata
 Intero anno scolastico
Illustrare le fasi operative
 La biblioteca opera secondo un calendario che prevede due aperture settimanali
per gli alunni e quotidiana per i docenti
 Concorso interno per la biblioteca di classe più bella con premiazione finale da
decidere nel corso dell'anno
 Catalogazione con programma Excel
 Esposizione degli acquisti più recenti
 Continuazione delle richieste ai Comuni di materiale
 Collaborazione con la bibliomediateca di Moliterno
Risorse umane
 Docente referente
 Eventuale intervento di esperto esterno
73
Responsabile del progetto
prof.ssa Maria Melchionne
I traguardi di competenza




Offrire, alla scuola e agli insegnanti un contributo per integrare il sistema
Biblioteca docenti nell’attività didattica d’Istituto
Promuovere l’utilizzo della Biblioteca docenti come risorsa in tutte le sue
potenzialità
Diffondere abitudini di consultazione, lettura e ricerca
Fornire ai docenti gli strumenti per gestire consapevolmente l’informazione e la
documentazione per il giusto sostegno all’attività educativa e didattica
I destinatari

Docenti
Metodologie utilizzate


Archiviazione e diffusione della stampa pedagogica
Ricerca e uso puntuale e competente dell’informazione
Durata

Intero anno scolastico, il mercoledì dalle ore 10:30 alle ore 11:30
Illustrare le fasi operative




Coordinamento del servizio di diffusione e archiviazione delle stampe pedagogiche
Raccolta e conservazione
delle pubblicazioni di interesse culturale e didattico
acquisite dalla scuola
Informazione generale, prestito e consultazione delle riviste e delle stampe
Documentazione delle attività
Risorse umane

Docente referente
74
Responsabile del progetto
Prof. Attilio Viceconte
I traguardi di competenza

Realizzare percorsi in situazione in tempo reale e simulata nei diversi ruoli
(pedone, ciclista e motociclista)
Acquisire comportamenti corretti e responsabili
Riconoscere e rispettare la segnaletica stradale
Non chiedere al mezzo più di quanto meccanicamente può dare, senza abusi e
forzature di impiego
Progettare e realizzare situazioni simulate di intervento e mettere in atto
comportamenti di prevenzione e di pronto soccorso
Riconoscere le situazioni negative, psicologiche e fisiche, che interagiscono con la
circolazione stradale
Essere consapevole del rapporto traffico-ambiente ed assumere comportamenti
coerenti a mantenerlo in una condizione di equilibrio
Analizzare problematiche ambientali relative alla circolazione: problemi ed ipotesi
di soluzione
Favorire la conoscenza della legislazione e della normativa stradale








I destinatari

Tutti gli alunni, dai quattordici anni in poi, potranno partecipare gratuitamente al
corso per il conseguimento del “PATENTINO” per la guida del ciclomotore.
Le metodologie utilizzate
 Lezioni teoriche e grafiche sul nuovo codice della strada
 Attivazioni dei corsi da svolgersi in orario extracurriculare
 Esercitazioni sui quiz d'esame
Le Finalità
 Conseguimento del “PATENTINO” per la guida del ciclomotore previa esame di
idoneità
Rapporti con altre istituzioni e risorse umane




Vigili urbani,Carabinieri,Polizia stradale,Forestale e la P.A.M.
Convenzione con l’autoscuola PEGASO di Moliterno
Collaborazione del docente di Arte e immagine
Esperto e referente prof. Attilio Viceconte
Durata
 Da Gennaio a Maggio
75
Responsabile del progetto
Prof. Attilio Viceconte
I traguardi di competenza

Realizzare percorsi in situazione in tempo reale e simulata nei diversi ruoli
(pedone, ciclista e motociclista)
Acquisire comportamenti corretti e responsabili
Riconoscere e rispettare la segnaletica stradale orizzontale e verticale
Saper guidare la bicicletta ed il ciclomotore
conoscere le tecniche per la produzione di videoclip e CD -ROM
Favorire la conoscenza della legislazione e della normativa stradale





I destinatari
 Tutti gli alunni della Scuola secondaria di I Grado
Le metodologie utilizzate
 Lezioni teoriche e pratiche sul nuovo codice della strada
 Laboratorio di cartellonistica per la segnaletica stradale
 La carta-pesta e la produzione di un plastico riguardante una “ROTONDA”
 Elaborazione di un CD -ROM sull’educazione stradale con riferimenti al percorso
della manifestazione finale
Le Finalità

Produzione di un videoclip ed di un CD -ROM relativi alla manifestazione
Risorse umane
 Esperto e referente prof. Attilio Viceconte
Durata
 Da Gennaio a Maggio
76
Responsabile del progetto
prof.ssa Maria Antonietta Dalessandri
I traguardi di competenza






Acquisire la consapevolezza dei fattori personali che condizionano la salute psicofisica e dei metodi adatti per tutelarla e promuoverla nel rispetto di sé, degli altri
e dell’ambiente in cui si vive
Valorizzazione delle motivazioni profonde
Promozione di successi personali in linea con le attitudini sia pur minime di ogni
alunno
Partecipazione viva e responsabile alla vita di gruppo
Acquisire abitudini alimentari per un corretto stile di vita
Imparare a vivere in spirito di solidarietà con gli altri e con l'ambiente senza mai
danneggiarlo
I destinatari

l
Tutte le classi con attività diverse
Metodologie utilizzate



Scelta di una didattica attiva, che vede nell’ambiente circostante una fonte di
informazione, uno stimolo a superare la passività, una provocazione a conoscerlo
mediante l’esplorazione e la progettazione
Approccio di tipo globale all’ambiente anche con particolare attenzione alla
dimensione percettivo -sensoriale, utilizzo dell’ambiente “vicino”, del territorio
come laboratorio didattico,in cui trovare stimoli per la ricerca, la riflessione, la
sperimentazione, la soluzione di problemi
Partecipazione attiva da parte dei soggetti coinvolti in una dimensione di
collaborazione e secondo le modalità della ricerca
Durata

Intero anno scolastico
Metodologia
Momenti educativi con il contributo di esperti e/o di testimoni per approfondire le
problematiche della sessualità e delle dipendenze

Lezioni frontali

Lavori individuali e di gruppo

Ricerca guidata

Visite guidate sul territorio
Risorse umane
Tutti i




docenti delle classi
Personale esperto ASL N° 2
Personale esperto Legambiente
Presidente AVIS Moliterno
Presidente Cat Moliterno
Sert Villa d'Agri
Dott. Sanchirico
Dott. Calabrese
Sig. Lapadula Beniamino
Pres. Alcolisti Anonimi
77
CLASSE
I A - IB
II A – II B
III A - III B
LOCALITA’
PERIODO
Itinerario Federiciano e Venosa
Pompei e Napoli
Primavera 2010
Roma – Cappella Sistina – S. Pietro
Primavera 2010
Sicilia
Primavera 2010
78
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ di
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
A.S. 2009/2010
N°
DENOMINAZIONE
DEL PROGETTO
ESPERTI
DESTINATARI
DOCENTI
REFERENTI
DURATA
(ORE)
Docenti e alunni
Infanzia
Palman
12
Progetto Eni
1
2
Ambiente,
inquinamento,
smaltimento
De Leo
Brancale
Laboratorio di
riciclaggio della
carta
Comieco
Educazione alla
legalità
Arma dei
carabinieri
6
Primaria
3
Esercitazioni
Informatiche
4
Dalle competenze
chiave ai traguardi
di sviluppo delle
competenze o
Cittadinanza e
costituzione
Miranda
6
Direzione
regionale
Secondaria
Petrocelli
12
79
Scuola Primaria
 Laboratorio musicale
 Mini-volley classi quarte e quinte
 Progetto E -Twinning
Scuola secondaria di I Grado




Progetto E –Twinning
Saggio musicale
PROGETTO Mini-volley(secondaria classi I e II)
Giochi della Gioventù (secondaria classi III)
80

Il responsabile del progetto
Prof.ssa Donatella Lepore
Traguardi di competenza
Per sviluppare la propria musicalità, i bambini e gli adolescenti devono acquisire
competenze specifiche,ossia abilità e conoscenze che possono essere raggruppate in due
grandi ambiti: le competenze relative alla fruizione (ascolto, interpretazione, analisi) e
alla produzione(ricognizione degli aspetti morfologici ) della musica.
 L’alunno distingue, seleziona e cataloga i suoni in base alla fonte di produzione.
 Individua i suoni dell’ambiente e ne analizza le principali proprietà.
 Conosce ed usa correttamente i termini relativi ai caratteri del suono.
 Riconosce gli elementi primari della corrispondenza suono-segno.
 Legge e scrive semplici frasi ritmico -melodiche.
 Utilizza la voce in maniera corretta controllando la respirazione, eseguendo semplici
sequenze vocali sia da solo che in coro.
 Esegue semplici sequenze ritmiche utilizzando strumenti a percussione sia da solo
che in gruppo.
 Conosce le tecniche di base per suonare uno strumento melodico (flauto dolce) e sa
eseguire per lettura semplici melodie sia da solo che in gruppo.
 Ascolta brevi sequenze sonoro-musicali sviluppando la capacità di concentrazione
uditiva.
 Ascolta e riconosce gli eventi sonori della realtà quotidiana.
 Riconosce all’ascolto i diversi timbri strumentali e vocali.
 Riconosce il ripetersi di elementi uguali all’interno di una sequenza melodica o ritmica
Destinatari

Tutti gli alunni delle classi quinte
Durata

30 ore
81
Metodologia
L’esperienza musicale, intesa come attività che coinvolge l’essere umano nella sua
interezza (mente,corporeità, affettività) valorizzerà tutte le attività che comportano un
coinvolgimento globale del discente.
La metodologia utilizzata sarà centrata il più possibile sull’azione del discente, si terrà
conto delle conoscenze e delle esperienze musicali già in possesso degli alunni,dei loro
interessi, in modo da integrare più facilmente la conoscenza di argomenti nuovi.
Verranno privilegiati apprendimenti di tipo euristico (dialogo,discussione, problema
solving, giochi musicali), la ricerca,la sperimentazione espressiva, il lavoro cooperativo,
la progettazione delle proprie attività musicali. Si incoraggerà, inoltre, l’autovalutazione.
Illustrare le fasi operative
I Fase: ascolto dei suoni e dei rumori derivanti dalla realtà circostante e loro
classificazione, le caratteristiche del suono in rapporto ai segni dinamici, agogici e di
espressione propri del linguaggio musicale; primi elementi di scrittura musicale e
semplice approccio alla decodificazione dei simboli, esercizi di lettura ritmica con l’utilizzo
del corpo e di strumenti a percussione.
II Fase: pratica strumentale riferita all’apprendimento della tecnica di base per suonare
il flauto dolce (controllo della postura, della respirazione, della corretta diteggiatura) con
l’esecuzione, per lettura, di brevi esercizi tecnici e di facili melodie. Pratica vocale:
utilizzo della voce in maniera corretta controllando la respirazione ed esecuzione di
canzoncine sia da solo che in coro.
III Fase: preparazione di brani da eseguirsi per coro di voci bianche, ensemble di flauti
dolci e percussioni, in previsione della partecipazione delle classi in questione a
manifestazioni di fine anno (saggio di strumento, o altre inserite nella settimana
pedagogica e musicale).
Risorse umane



Le insegnanti di musica della scuola Primaria delle classi quinte della scuola
Primaria ( attività didattica con gli alunni);
un docente esperto interno di Strumento Musicale ( attività didattica con gli
alunni);
altro docente interno di Strumento Musicale (accompagnatore al coro e ensemble
di flauti).
82
Premessa
I Giochi Sportivi Studenteschi di PALLAVOLO della scuola primaria
prevedono un’attività per i ragazzi/e delle classi quarte e quinte, da organizzarsi
in collaborazione tra i comitati provinciali FIPAV e gli USP (uffici scolastici
provinciali). Questa situazione fa si che i ragazzi/e delle classi quarte e quinte
possano essere coinvolti in un’attività che sia introduttiva ai giochi sportivi e che
proponga lo sport in modo semplice e formativo.
Il gioco è senz’altro il mezzo più semplice per il raggiungimento di
essenziali obiettivi pedagogici e per proporre lo sport come abitudine di vita e
non un mondo riservato ai campioni. Il gioco rappresenta inoltre un elemento di
continuità per la scuola elementare e una tappa che precede la proposta di
attività sportiva.
La pallavolo, nella forma appositamente studiata per questa fascia d’età,
rappresenta lo strumento ideale che consente di ampliare l’offerta formativa nel
rispetto delle caratteristiche psicofisiche degli alunni.
Il torneo “1, 2, 3…. Volley!” è la proposta della Federazione Italiana Pallavolo
per avviare le classi quarte e quinte all’attività sportiva, in modo graduale,
organico e continuo secondo un itinerario che, partendo da una programmazione
di classe e d’istituto, conduca a prime forme d’incontro tra scuole vicine
attraverso manifestazioni interscolastiche e finali a livello provinciale.
L'iniziativa è organizzata dai Comitati Provinciali FIPAV coordinati dai competenti
Comitati Regionali, in collaborazione con i competenti organi istituzionali
Finalità
 Il progetto prevede l’utilizzo di una forma di competizione che, tenendo conto
delle esigenze formative dei ragazzi della fascia di età considerata permette un
graduale passaggio al gioco della pallavolo in un campo regolamentare.
Il minivolley infatti è una forma di pallavolo adattata alle esigenze dei più
giovani, giocata in campi ridotti, con regole e formule semplificate, che
consentono di esaltare gli aspetti ludici e formativi della disciplina evitando
eccessi d'agonismo inutile a queste età.
83
Il gioco inoltre che si presta particolarmente bene ad essere praticato dagli alunni
per molti motivi:
• non prevedendo contatto fisico, può essere giocato da alunni di diverse
caratteristiche fisiche (compresi i portatori di handicap) con basso pericolo
d'incidenti ed infortuni;
• le caratteristiche del gioco permettono la formazione di squadre miste,
consentendo a maschi e femmine di giocare insieme come gruppo classe,
coerentemente a quanto avviene durante l’attività didattica;
• privilegia le abilità percettivo -cinetiche piuttosto che quelle fisiche, interferendo
positivamente nei processi di sviluppo cognitivo senza essere mai motivo di
stress fisico;
• è facile da insegnare e da apprendere, non necessita di grandi spazi e
l'attrezzatura di gioco è di facile ed economica reperibilità.
Destinatari
 Alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria.
Fasi operative
1, 2 , 3 …Volley prevede le seguenti fasi: di classe, d’istituto, interscolastico (tra
due o più scuole) e la Manifestazione finale di Minivolley.
Fase 1 – Attività di classe
 L’attività all’interno della classe si può realizzare attraverso un torneo in modo
da coinvolgere tutti gli alunni e proporre tecniche e regole del minivolley. Il
gruppo classe potrà essere suddiviso in tre o quattro squadre che si
confronteranno con la formula del girone all'italiana.
Fase 2 – Torneo d’Istituto
 Potranno partecipare a questa fase tutte le prime classi dell’istituto. Ogni
classe a sua volta dovrà essere divisa in tre squadre e si incontreranno con la
formula del concentramento a due o tre classi.
Fase 3 Manifestazione Provinciale
 Tutte le scuole che hanno partecipato al Torneo 1,2,3, Volley saranno invitate
di diritto alla manifestazione/festa provinciale conclusiva delle attività di
minivolley.
Durata

Intero anno scolastico
Risorse umane
 Tutte le insegnanti delle classi coinvolte nel progetto
 Csc Moliterno Pallavolo
 Federazione Italiana Pallavolo
84
Progetto di gemellaggio
elettronico
Scuola Primaria
Progetti
Lontani m@ vicini
Scuola secondaria di I
grado
 “Mon Monde”,
Progetti
 Conosciamoci. … e Lavoriamo
insieme
 Abondance – Moliterno
 Chainstories, racconti a catena...…
Classi III A e B
Classi V A e B
 Usare le tecnologie dell’informazione e della
comunicazione per accorciare le distanze;
 Motivare gli studenti con attività innovative,
nuove e interessanti
 Confrontare i diversi sistemi scolastici europei;
 Condividere e scambiare opinioni in ambito
pedagogico con altri insegnanti europei;
 Diffondere la pratica della scuola e il contesto
locale ai genitori ;
 Approfondire la conoscenza delle lingue
straniere;
 Rafforzare la dimensione europea della
cittadinanza.
Scambio di conoscenze e di esperienze in un’Europa unita,
multilinguistica e multiculturale
85
Referenti di Progetto:
Ins. Caterina Bruno e Di Mauro Marisa
Le Finalità



Conoscere meglio le realtà e le culture europee e la conoscere la propria identità
territoriale, culturale e linguistica;
Promozione e apprendimento delle lingue europee;
Costruzione di una “coscienza europea” secondo i traguardi di Lisbona.
I traguardi di competenza








Rafforzare la dimensione europea di cittadinanza, mediante occasioni di lavoro, di
incontro, di progettazione e di sperimentazione: e -Twinning come strumento per
creare partenariati pedagogici innovativi grazie all’applicazione delle Tecnologie
dell’Informazione e della Comunicazione.
Usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali in maniera sempre più
consapevole, creativa e “raffinata”;
Creare uno spirito di collaborazione didattica tra le scuole anche lontane dalla
propria realtà;
Fare parte di una grande “community” europea dove lo scambio di esperienze e di
materiale didattico ci proietta in un mondo più vasto ed evoluto;
Sensibilizzare gli alunni allo sviluppo di una coscienza per una cittadinanza
europea, transnazionale aperta al mondo;
Sviluppare la tecnologia dell’informazione e della comunicazione.
Favorire l’utilizzo delle dotazioni multimediali per l’acquisizione di competenze
informatiche
Garantire e sostenere l’accesso alle nuove tecnologie.
I destinatari
 Tutte le classi per quanto concerne l’uso didattico del laboratorio.
 E -TWINNING: Classi quinte A e B della scuola Primaria
- “Mon Monde”- Il mio Mondo (già attivo con 27 scuole europee);
- Conosciamoci.. e lavoriamo insieme.(in concorso con scuola delle Isole Canarie);
- Chainstories, racconti a catena …..(nella propria lingua, collegato a cinque scuole
europee, Progetto Socrates;
- Altro progetto con una scuola della Gran Bretagna nel corrente anno scolastico.
Illustrare le fasi operative

Tutti i lavori saranno preceduti da una fase progettuale in classe, dopo si passera
alla selezione del materiale e allo sviluppo di ogni tematica.
Con i partners europei saranno concordati i contenuti e le modalità di svolgimento
dei lavori
86




Il lavoro telematico e digitale sarà associato da una produzione cartacea e
iconografica;
La fase progettuale prevede anche la mobilità delle classi degli alunni e delle
insegnanti sia in maniera fisica che in modalità online: Operatività reale e virtuale.
Gestione delle apparecchiature informatiche per garantire la corretta utilizzazione
dei servizi;la funzionalità della rete didattica (manutenzione ordinaria/
aggiornamento antivirus/ installazione software) e la sicurezza delle
apparecchiature
comunicazione on-line: invio file, chat, servizio di video-conferenza per il sostegno
degli interscambi.
Regolamentazione dell'uso dei servizi informatici:
 Norme generali per l'utilizzo del Laboratorio d’Informatica: Regolamento
docenti- regolamento alunni.
 Gestione Account per la Privacy-Monitoraggio periodico della rete.
Durata

Intero anno scolastico
Risorse umane

Attività di collaborazione con il tecnico esterno incaricato Lagrutta Domenico per la
risoluzione di malfunzionamenti delle apparecchiature della rete didattica.
87
Responsabile del progetto
Prof.ssa Maria Orlando
Referente del Progetto
Ins .Caterina Bruno
I traguardi di competenza






Sensibilizzare gli alunni allo sviluppo di una cittadinanza europea, transnazionale e
aperta sul mondo.
Educare a saperi di cittadinanza, al confronto costruttivo, all’incontro fra culture.
Promuovere relazioni positive fra i ragazzi appartenenti a diverse scuole europee.
Promuovere l’apprendimento delle lingue comunitarie in situazioni motivanti.
Valorizzare le competenze digitali.
Usare con competenza e responsabilità le opportunità offerte dalla rete internet.
Le finalità

Educare ai saperi di cittadinanza, al confronto costruttivo, all’incontro fra culture.

Gli alunni e le alunne delle classi terze sez. A e B della Scuola secondaria di I
Grado.
I destinatari
Metodologia
 Realizzazione di prodotti attraverso la rete telematica atti a favorire l’incontro ed il
confronto con coetanei di paesi europei.
Modalità
 Le modalità messe in atto per realizzare ogni percorso hanno carattere
laboratoriale.
Il percorso didattico






“Mi presento agli amici di “ABONDANCE” (Francia)” (elaborazione e invio di mail
personali e/o collettive)
“La mia scuola” (descrizione e immagini con l’utilizzo di adeguati software)
“Un saluto dai luoghi delle mie vacanze” (corrispondenza attraverso mail e foto)
“Zoom sul mio paese, sulla mia regione” (realizzazione di un CD)
“E. U.:visti da vicino”(parodia, attraverso fumetti e movie, delle caratteristiche
dei popoli europei)
“Incontriamoci” (scambio di visite nei relativi paesi)
Durata

Intero anno scolastico
Risorse umane



De Feo Giuseppina(docente lingua francese)
Cunetta Stefania(docente lingua inglese)
Attività di collaborazione con il tecnico esterno incaricato Lagrutta Domenico per
la risoluzione di malfunzionamenti delle apparecchiature della rete didattica.
88
Responsabile del progetto
Prof.ssa
Teresa Padula
Traguardi di Competenza










Potenziare le singole capacità espressivo/creative attraverso la musica d’insieme
Attivare un apprendimento di tipo concreto, attivo e partecipato,utilizzando anche
materiale multimediale
Sviluppare organicamente attitudini, tendenze e potenzialità di alunni e docenti
per realizzare in modo più coerente la funzione orientativa della scuola media
Promuovere e sviluppare la sicurezza individuale e la capacità di integrazione,
valorizzando le componenti formative individuali e sociali insite nel fare musica in
gruppo
Raccordare le attività previste dai documenti programmatici delle singole
specialità strumentali, individuando un curricolo unitario e coerente per
l’educazione musicale e più in generale per l’intera area espressiva,mediante il
raccordo delle Unità Formative
Sviluppare capacità di conoscere, usare e promuovere al meglio le proprie
modalità sensoriali con l'educazione consapevole all'ascolto
Sviluppare capacità espressive e di comunicazione con i diversi linguaggi,
possedendone i relativi codici
Sviluppare capacità di analisi,di sintesi, di valutare e di applicare regole
Sviluppare competenze storico-culturali per la fruizione del patrimonio di valori e
opere allestite dall’umanità nel corso della storia
Sviluppare capacità critiche nei confronti dell'estetica musicale
Destinatari

Alunni frequentanti il corso di Strumento Musicale ed il laboratorio per coro e
tastiera
89
Metodologia



Le attività di gruppo: Musica di insieme Strumentale-Musica vocale e strumentale
–Corale -Musica con tastiere saranno svolte durante le ore destinate alla pratica
della Musica d’insieme, in collaborazione con tutti i docenti di Strumento e di
Musica
L’apprendimento della pratica vocale da parte dei discenti non sarà solo per
imitazione ma anche per lettura,coadiuvati dall’uso funzionale della tastiera
personale,lezioni frontali ed esercitazioni singole di lettura a prima vista
La realizzazione di spartiti musicali al computer sarà utilizzata per sviluppare sia
le capacità creative che le abilità manuali
Attività previste
 Inaugurazione del monumento dedicato ai caduti della strage di Nassirya
manifestazione indetta dal Comune di Moliterno con l'esecuzione, per coro e
orchestra, dell’Inno nazionale italiano preceduto dal Silenzio in onore ai caduti e
dal Silenzio d’ordinanza eseguito dai fiati solisti dell’orchestra d’Istituto
 Accordo di rete con gli Istituti comprensivi ad indirizzo musicale della provincia di
Potenza
 Per realizzare la continuità nell’istituto Comprensivo dell’Educazione Musicale
alcuni Docenti di Strumento dedicheranno delle ore di insegnamento musicale,
affiancati dalle Maestre delle Classi quinte della Scuola Primaria nell’arco
dell’intero anno scolastico, all’interno delle suddette classi.
 Attività didattica e di orientamento alla Scuola Primaria
 Saggio di fine anno
 Per gli eventuali concorsi e uscite didattiche saranno contattate altre scuole e
teatri
Durata

Intero Anno Scolastico
Risorse umane





Docenti di strumento e di musica e di tutti gli Istituti Comprensivi ad Indirizzo
Musicale della Provincia di Potenza
Docenti collaboratori della scuola secondaria di I Grado
Presidi delle suddette scuole
Direttore del Conservatorio di Potenza
Sindaco ed altre autorità
90
Responsabile del progetto
prof.ssa Beatrice Padovani
I traguardi di competenza



sviluppo delle abilità percettive -cinetiche e fisiche;
attività sportiva come valore etico;
valore del confronto e della competizione.
I destinatari

alunni delle classi prime e seconde sez. A e B
Metodologie utilizzate e fasi operative




Lezioni teoriche e gioco del minivolley
Lezioni teoriche del gioco della pallavolo
formazione di squadre miste di maschi e femmine
Manifestazione finale
Rapporti con altre istituzioni

Altre istituzioni scolastiche presenti nel territorio
Finalità

Fornire attraverso il mini-volley uno strumento didattico in grado di contribuire ad
uno sviluppo equilibrato della personalità
Durata

Intero anno scolastico
Risorse umane

Docente referente
91
Responsabile del progetto
prof.ssa Beatrice Padovani
I traguardi di competenza
 identificare lo sport come strumento di educazione per un corretto stile di vita
 educare alla salute, all’’inclusione sociale e relazionale tra i giovani
 praticare attività sportiva in maniera aggregante e divertente
 diffondere la cultura del movimento basata sui valori olimpici 

Sviluppo delle abilità percettive -cinetiche e fisiche
I destinatari
 alunni delle classi terze sez. A e B
Metodologie utilizzate e fasi operative
 Lezioni teoriche
 Attività ginniche interne alla scuola
Rapporti con altre istituzioni
 Comitati Provinciali del CONI
Durata
 Intero anno scolastico
Risorse umane
 Docente referente
92
INDICE
 NOTA INTRODUTTIVA
pag. 2
 P. O. F
pag. 4
 RIFERIMENTI NORMATIVI
pag. 5
 FUNZIONI IN RETE
pag. 6
 LE RISORSE UMANE E LA DISPONIBILITÀ DELLE RISORSE STRUTTURALI
pag. 7
 PROSPETTO ORARIO ED ATTIVITÀ di INSEGNAMENTO
pag. 8
 UN PO’ di STORIA
pag. 9
 CONTESTO TERRITORIALE
pag. 10
 I TESTIMONI PRIVILEGIATI DEL TERRITORIO
pag. 11
 GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
pag. 12
 GLI ALUNNI IN DIFFICOLTÀ
pag. 13
 LA SCUOLA DELL’INFANZIA
pag. 14
 L’ORGANIZAZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
pag. 16
 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
pag. 18
 I CRITERI METODOLOGICI di FONDO
pag. 21
 I TRAGUARDI di COMPETENZA DEL PRIMO CICLO
pag. 22
 AREE LINGUISTICO –ARTISTICO –ESPRESSIVA
pag. 23
 AREA STORICO –GEOGRAFICA
pag. 30
 AREA MATEMATICO –SCIENTIFICO –TECNOLOGICA
pag. 33
 L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA
pag. 37
 L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA SECONDARIA di I GRADO
pag. 39
 CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO
(Scuola dell’Infanzia)
pag. 43
 CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO
(Scuola Primaria)
pag. 44
 CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO
(Scuola Secondaria)
pag. 45
 PROSPETTO DEI PROGETTI DELL’OFFERTA FORMATIVA
pag. 46
 PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA
pag. 47
 PROGETTI SCUOLA PRIMARIA
pag. 55
 PROGETTI SCUOLA SECONDARIA
pag. 63
 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ di AGGIORNAMENTO
pag. 80
 PROGETTI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
pag. 81
 INDICE
pag. 94
93
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