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INDICE
Premessa
pag. 3
Dati relativi all’Istituto
pag. 5
Lettura del territorio
pag. 7
Finalità della scuola
pag. 10
Il ruolo della famiglia-Enti locali
pag. 14
Indicazioni per il curricolo
pag. 15
Scuola dell’Infanzia
pag. 16
Scuola Primaria
pag. 25
Scuola Secondaria di primo grado
pag. 34
Norme per la valutazione
pag. 41
Griglia valutazione scuola Primaria
pag. 42
Griglia di valutazione scuola Secondaria di primo grado
pag. 43
Patto di corresponsabilità
pag. 48
Suddivisione anno scolastico
pag. 51
Orario della lezioni
pag. 52
Funzioni strumentali
pag.56
Responsabili e addetti al servizio prevenzione e protezione
pag.59
Gestione scolastica
pag.61
Scheda aggiornamento
pag.64
Sezione progetti
pag.65
Manifestazioni
pag.85
Prevenzione e protezione rischi
pag.88
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PREMESSA
L’attuazione dell’autonomia ha portato le scuole ad essere non più “organi” che trasmettono
contenuti disciplinari attraverso i programmi dettati dall’alto ma vere e proprie agenzie formative
sul territorio alle quali si riconosce la capacità di definire, realizzare e verificare un percorso
formativo in relazione alle istanze sociali e culturali della realtà in cui si opera.
La scuola, con l’autonomia, deve essere soggetto politico sul territorio capace di individuare e
definire le priorità e i bisogni a cui intende dare risposta, fare scelte rispetto ai saperi e alle strategie
con cui promuovere lo sviluppo di apprendimenti significativi, identificare le aree da potenziare ed
arricchire, su cui convogliare maggiori risorse e costruire sinergie con soggetti esterni.
Conseguentemente, essa assume la responsabilità delle proprie decisioni in ordine alle scelte
operate in campo didattico, metodologico, organizzativo e alle soluzioni individuate per innalzare la
qualità complessiva del processo formativo.
L’autonomia degli istituti trova occasione di espressione nel Piano dell’Offerta Formativa,
documento, questo, con il quale ogni scuola esprime la propria identità progettuale; strumento
culturale in grado di legittimare pedagogicamente ogni iniziativa e di dare unitarietà all’insieme dei
progetti scelti; nonché coerenza concettuale a tutto l’impianto curriculare.
Il POF rappresenta ciò che la scuola si propone di compiere o di essere e delinea le condizioni per
trasformare ciò che si è in ciò che si vorrebbe essere ed implica principi quali: l’intenzionalità
educativa e la responsabilità collegiale.
Un progetto educativo nasce dal concorso di più intelligenze, competenze, volontà, impegnate
intorno a obiettivi comuni: la decisionalità, che implica a sua volta assunzione di responsabilità, la
flessibilità per adeguare articolazioni e strutture all’evoluzione delle situazioni, la controllabilità
delle decisioni, attraverso la verifica delle azioni, delle strategie, per rendere possibile interventi
correttivi o migliorativi.
Le attività programmate dall’I.C. “Padre Pio”, in questo anno scolastico, mirano a tutelare la
qualità, i valori culturali di un territorio “appartato”, quegli aspetti della natura, più o meno
modificati dalla storia, che, se si dà loro il giusto valore, possono ancora consentire di vivere in un
clima culturale e in uno spazio fisico ricchi di armonia, interessi, caratteri gradevoli e stimolanti. La
scuola vuole e deve guidare gli allievi ad osservare il proprio territorio, a distinguere gli elementi
che lo caratterizzano, a cogliere i mutamenti nel tempo, a saper leggere le testimonianze del passato.
Lo studio del territorio non si riferisce soltanto all’analisi dell’ambiente dal punto di vista
paesaggistico, geologico, geografico, ma comprende diversi altri aspetti, che concorrono ad
arricchire la comprensione della realtà sia dal punto di vista sia antropologico che linguistico e
folcloristico. La realtà ambientale presuppone la conoscenza di tutte le varie componenti, ma
soprattutto l’approfondimento di quelle che, per un verso o per l’altro, caratterizzano la comunità.
Grazie all’impianto curriculare ed al suo POF che punta all’acquisizione di abilità logico-critiche
destinate ad essere utilizzate in ambiti diversi per tutto l’arco della vita, la nostra Scuola promuove
nelle nuove generazioni uno sviluppo culturale dinamico e moderno che pone attenzione alle
competenze chiave individuate dall'Unione europea che si propone di far raggiungere ai cittadini
comunitari e che corrispondono alle "competenze di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione
e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione”. Tutto
questo supportato da una struttura organizzativa in cui ogni docente o funzione dello staff del
Dirigente Scolastico ha precise competenze e responsabilità e da un processo continuo di
monitoraggio e valutazione delle iniziative, in un’ottica di miglioramento continuo.
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ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO”
L’Istituto comprende le Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di Primo Grado di San Sossio
Baronia e San Nicola Baronia.
La Scuola dell’Infanzia di S. Sossio Baronia è composta da due sezioni ed è frequentata da n. 37
alunni. L’edificio scolastico è situato in via Piano. Ha un ingresso, un ampio salone utilizzato anche
come sala giochi, tre aule, un refettorio, una cucina, adeguati servizi igienici. L’edificio è
circondato da uno spazio verde semistrutturato.
La Scuola Primaria, situata nell’edificio della Scuola Secondaria di Primo Grado per l’inagibilità
della precedente sede, è frequentata da n. 66 alunni, di cui un portatore di handicap psicofisico.
La Scuola Secondaria di Primo Grado, ubicata in via P. Pio, è frequentata da n. 42 allievi.
L’edificio è strutturato su due piani, dispone di palestra, di numerose aule che precedentemente
venivano adibite a laboratori e che, come detto, attualmente sono occupate per la maggior parte
dagli alunni della Scuola Primaria.
La Scuola dell’Infanzia di S. Nicola Baronia, che si trova in via Rinascita è composta da una
sezione ed è frequentata da n. 17 alunni. La struttura ha un ampio ingresso, due aule, un ampio
salone utilizzato come sala mensa e sala giochi, una cucina, un ripostiglio e servizi igienici.
La Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado sono ubicate in via S. Giuseppe nello
stesso edificio di recente ristrutturato e quasi del tutto adeguato alle norme di sicurezza vigenti, con
aule ampie e luminose e modernamente arredate. La Scuola Primaria occupa il secondo piano
dell’edificio ed è frequentata da n. 36 allievi; la Scuola Secondaria di Primo Grado è collocata nel
primo piano ed è frequentata da n. 24 alunni.
I docenti, nella stragrande maggioranza, hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato e sono
residenti sul posto, circostanze queste che garantiscono la continuità didattica e la stabilità nella
realizzazione dei progetti didattici a breve e a lungo termine.
I sussidi disponibili complessivamente sono: due lavagne luminose, tre radioregistratori, due
videoregistratori , una pianola, una macchina fotografica, un impianto HI-FI, 47 computer, 11
stampanti, 24 lettori DVD, 7 masterizzatori, 1 webcam, 6 televisori, 1 videoproiettori, un karaoke,
una radio, due impianti voce, tre fotocopiatrici, alcune attrezzature speciali per alunni portatori di
handicap, 3 lavagne interattive.
Il patrimonio librario della biblioteca è carente e non è stato mai aggiornato nei decorsi anni
scolastici; pertanto, andrebbe arricchito in maniera significativa.
In attuazione del Piano di sviluppo delle tecnologie didattiche e del Progetto 1A e 1B, l’Istituto ha
allestito due aule multimediali, una a San Sossio ed un’altra a San Nicola Baronia, e il cablaggio di
tutti i locali delle Scuole Primarie e delle Scuole Secondarie di Primo Grado.
Il Capo d'Istituto o tecnico esperto in materia di sicurezza, in applicazione del D. L.vo 626/94,
provvederà ad aggiornare le relazioni contenenti i piani di prevenzione dei rischi, in cui:
a. descriverà i rischi, specificando i criteri adottati per la loro valutazione;
b. individuerà le misure di prevenzione e protezione adottate;
c. esporrà la programmazione di quelle che saranno adottate ulteriormente.
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Copia della stessa sarà trasmessa ai Comuni di San Sossio Baronia e San Nicola Baronia. Nelle
predette relazioni verranno riproposte le richieste già avanzate ai comuni circa gli interventi
necessari ai fini dell'adeguamento dei locali alle norme di sicurezza. Allo stato attuale, alcuni
interventi sono stati attuati, altri sono in fase di attuazione, altri ancora rientrano in un piano di
spesa a lungo termine.
La Scuola è anche dotata di piani di evacuazione degli edifici, con l'attribuzione al personale e agli
stessi alunni di precisi compiti, da assolvere in occasione di situazioni di emergenza.
La palestra è dotata delle attrezzature minime indispensabili.
DATI RELATIVI ALL’ISTITUTO
Denominazione:
Istituto Comprensivo “ Padre Pio ”
Via Padre Pio
Cap 83050 Città San Sossio Baronia(AV)
Tel./Fax 0827/ 94103
Codice Fiscale 90007200646
Numero allievi
218
Numero classi
16
Numero docenti
40
Numero unità personale ATA 11
DATI RELATIVI ALLE SINGOLE SCUOLE
Tipo di scuola:
Scuola dell’Infanzia di S. Sossio Baronia
Numero allievi:
37
Numero sezioni:
2
Numero docenti:
5 (4 insegnanti titolari di sez, e 1 itinerante per I.R.C.)
Indirizzo:
Via Piano
Recapito telefonico
0827/94151
Tipo di scuola:
Scuola Primaria di S. Sossio Baronia
Numero allievi:
70
Numero classi:
5
Numero docenti:
0 (1 itinerante , Lingua inglese, I.R.C.)
5
Indirizzo:
Via Padre Pio
Recapito telefonico:
0827/ 94103
Tipo di scuola:
Scuola Secondaria di Primo Grado di S. Sossio Baronia
Numero allievi:
41
Numero classi:
3
Numero docenti:
12
Indirizzo:
Via Padre Pio
Recapito telefonico:
0827/ 94103
Tipo di scuola:
Scuola dell’Infanzia di S. Nicola Baronia
Numero allievi:
Numero sezioni:
16
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Numero docenti:
2 (+1 IRC )
Indirizzo:
Via Rinascita
Tipo di scuola:
Scuola Primaria di S. Nicola Baronia
Numero allievi:
34
Numero classi:
3
Numero docenti:
5 (+ IRC + 1 insegnante di sostegno)
Indirizzo:
Via S. Giuseppe Recapito telefonico:
Tipo di scuola:
0827/ 92034
Scuola Secondaria di Primo Grado di S. Nicola Baronia
Numero allievi:
20
Numero classi:
2
Numero docenti:
10
Indirizzo:
Via S. Giuseppe
Recapito telefonico:
0827/ 92034
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LETTURA DEL TERRITORIO
ASPETTO SOCIO – ECONOMICO - CULTURALE
L’Istituto Comprensivo di San Sossio Baronia è costituito dalle scuole dei Comuni di S. Sossio
Baronia e di S. Nicola Baronia, i quali contano rispettivamente 1731 e 789 abitanti, distribuiti nel
centro e nelle campagne.
Il territorio complessivo dei Comuni ha una superficie di 25,93 Kmq ed è fornito di infrastrutture
civili essenziali, non omogeneamente dislocate. Esso è caratterizzato da un'economia basata
sull'agricoltura e sull'artigianato. Il contesto zonale dei due comuni è omogeneo ed è quello di tanti
paesi agricoli delle zone interne del Sud, caratterizzato dunque dalla presenza di famiglie di
contadini, di operai, di pochi operatori di commercio, di impiegati e professionisti. La popolazione
spesso ha incontrato e incontra difficoltà di inserimento nel tessuto produttivo, per cui numerosi
nuclei familiari hanno lasciato e lasciano la propria terra alla ricerca di un lavoro nelle città del
Nord Italia o all'estero. Di conseguenza c'è una maggiore presenza di persone anziane rispetto alla
media provinciale. Inoltre, la prevalenza di zone montuose e collinari ha determinato la formazione
di un nucleo centrale e di una serie di agglomerati, alcuni dei quali molto distanti tra loro e dal
centro. Nel periodo invernale questa conformazione geo-morfologica aggrava maggiormente le
difficoltà che i ragazzi incontrano per raggiungere la sede scolastica.
I centri abitati dei due comuni presentano infrastrutture e abitazioni di nuova costruzione, in virtù
della legge n.219/81 riguardante la "Ricostruzione e lo Sviluppo" delle zone colpite dal sisma
dell'80. Ricostruzione, che non sempre rispettosa del preesistente assetto urbanistico, ha cancellato
spesso i segni del passato , creando disorientamento tra i giovani, inconsapevoli della valenza
culturale del loro paese e del suo passato.
Dalla metà degli anni 70 questi paesi hanno conosciuto un certo sviluppo economico, grazie al
sorgere e all’affermarsi di piccole fabbriche a conduzione familiare e di alcuni grandi insediamenti
industriali, tra cui la FIAT IVECO in Valle Ufita, e alla ricostruzione post-terremoto del 1980. Di
conseguenza, si sono attenuate la piaghe della disoccupazione e dell’emigrazione e si è assistito a
una crescita del tenore di vita delle popolazioni .
Attualmente le maggiori aspettative produttive ed occupazionali sono legate alla realizzazione del
“PATTO DELLA BARONIA” finanziato dal C.I.P.E., al momento la più grande e reale scommessa
imprenditoriale dell’intera zona.
Il benessere economico, però, non è stato affiancato da un proporzionale incremento culturale.
Infatti, l'ambiente non sempre offre condizioni vantaggiose in grado di affiancare l'azione educativa
della Scuola. Gli alunni, inseriti in un contesto piuttosto instabile e non sempre stimolante, non
hanno trovato ed ancora non trovano supporti adeguati ad uno sviluppo integrale della loro
personalità. In tutto il territorio sono presenti poche strutture valide di tipo sportivo, ricreativo e
associativo che, solo in minima parte, sopperiscono alle necessità impellenti di una società in
continua evoluzione. L’unica associazione culturale, che opera con profitto nella Baronia è
l'Associazione "P.S. Mancini" che, col suo organo di stampa "Vicum", ha contribuito e contribuisce
notevolmente alla conoscenza degli aspetti storici e letterari della Baronia. È presente anche
l’associazione di volontariato “Pannese”.
Molti ragazzi utilizzano il tempo libero guardando la televisione, frequentando il bar e le sale
giochi o girovagando per le vie del paese, con il rischio di approdare ad esperienze dalle
conseguenze dannose alla loro dignità e salute. Ciò motivava la formula del Tempo Prolungato
nella Scuola Secondaria di I Grado e del Tempo Pieno nella Scuola Primaria di san Sossio Baronia.
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Anche se in famiglia talvolta trovano i supporti necessari alla loro istruzione, non sempre sono
assistiti adeguatamente nel processo di formazione culturale e solo nella scuola vivono quei
momenti aggreganti di vita associata, che permettono loro una crescita aperta ai valori. Pertanto,
molto spesso è demandato unicamente alla Scuola il compito di intraprendere qualsiasi iniziativa di
tipo educativo e formativo per lo sviluppo integrale della personalità degli alunni.
La Scuola, quindi, risulta l'unica istituzione promotrice e produttrice continua di cultura e si spiega
così perché le famiglie si attendano da essa una serie di risultati ottimali, compresi quelli che
esulano dalle sue specifiche competenze. In una parola, si esige una funzione catalizzatrice di
cultura e la Scuola, nel suo insieme, non può eludere tale richiesta, pena il distacco traumatico dalla
realtà e la chiusura in una astrazione sterile.
Una corretta interazione scuola-realtà ambientale deve essere alla base dell'insegnamentoapprendimento, e l'ambiente, in tutta la vastità della sua problematica, sarà argomento prioritario di
studio. Tale realtà, quindi, intesa come tematica del "vicino", deve permeare la programmazione
educativa e didattica della Scuola, perché solo un'approfondita conoscenza del proprio ambiente
può essere alla base di ulteriori conoscenze.
Ricercare e studiare l'ambiente, però, non significa soltanto acquisire una serie di nozioni, ma anche
e soprattutto offrire le occasioni per inserire attivamente l’alunno nella realtà in cui vive e
predisporlo ad operare per modificare in positivo alcune situazioni.
Si realizza così quanto le Indicazioni Nazionali raccomandano nel promuovere la formazione
ecologica negli scolari.
Non è da sottacere il problema costituito dalla salvaguardia dell’ambiente naturale.
E' da considerare, inoltre, che la società attuale, rispetto a quella del passato, si presenta
notevolmente più complessa e carica di problematiche, qualitativamente diverse ed interessanti, ove
ad un tangibile sviluppo economico fa riscontro un palese aumento di rischi e pericoli dovuti alle
devianze, alla violenza sui minori, al desiderio sfrenato di ricchezza, alla perdita dei veri valori
morali, ad erronei modelli di vita che gli adulti propongono.
La Scuola deve aiutare l’alunno ad acquisire progressivamente un’immagine sempre più chiara ed
approfondita della realtà sociale e a comprendere il rapporto che intercorre fra le vicende storiche
ed economiche e le strutture e le aggregazioni sociali.
Si tenterà, così, di dare una lettura approfondita dell'ambiente negli aspetti socio-economicopolitico e scientifico-ecologico, promovendo la cultura della progettualità.
I PRINCIPI FONDAMENTALI
Questo Piano dell'Offerta Formativa intende trarre ispirazione fondamentale dalla Costituzione
della Repubblica Italiana ed in particolare dagli articoli 3 (pari dignità di tutti i cittadini), 35 (libertà
d'insegnamento) e 34 (istruzione obbligatoria e diritto allo studio), dalla Legge costituzionale n. 3
del 2001, Titolo V, art. 117, art. 118, art. 119
Uguaglianza
Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi
riguardanti sesso, razza, etnia, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e
socioeconomiche. Per gli alunni con svantaggi sono previste ore di sostegno.
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Imparzialità e regolarità
Il personale della scuola agisce secondo "criteri di obiettività ed equità" .
Il Dirigente Scolastico garantisce, anche in caso di sciopero del personale, l'assistenza ai ragazzi e il
trasporto scolastico, riservandosi la possibilità di modificare l'orario di lezione previo avviso scritto
alle famiglie
Accoglienza ed integrazione
L’Istituto si impegna, con opportune ed adeguate iniziative, a favorire l'accoglienza di tutti gli
studenti, in modo particolare a sostenere l'integrazione degli allievi diversamente abili e degli alunni
extracomunitari. Particolare riguardo si presta alla fase di ingresso degli alunni nelle classi iniziali e
alle situazioni con esigenze specifiche.
Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi
dell'alunno.
Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza
Le famiglie hanno facoltà di scegliere tra le Istituzioni Scolastiche Statali dello stesso ordine e
grado, nei limiti del numero dei posti disponibili in ciascuna classe o sezione e della capienza
oggettiva delle aule. Questa libertà è condizionata dal numero degli iscritti in una determinata
scuola perché solo il loro numero potrà assicurare l'istituzione effettiva delle classi (Circolare n°
400 del 31/12/1991 e successive modifiche ed integrazioni).
In caso di eccedenza di domande saranno formulate apposite graduatorie, secondo i criteri stabiliti
dal Consiglio d’Istituto. L’utenza, con l’entrata in vigore della recente normativa circa l’autonomia
delle Istituzioni Scolastiche, a regime dal 1° settembre 2000, opera scelta discrezionale diretta della
scuola cui affidare la formazione dei propri figli.
La Scuola si impegna a far rispettare l'obbligo scolastico e a favorire il successo formativo.
Partecipazione, efficienza, trasparenza
La Scuola favorisce la partecipazione dei genitori alla sua gestione negli OO.CC. di cui fanno
parte. La Scuola garantisce "l'efficienza e la trasparenza" di questa gestione partecipata consentendo
l'uso dell'edificio e delle attrezzature fuori dell'orario scolastico e operando la massima
semplificazione delle procedure. La Scuola infatti si sente un centro di formazione culturale e un
polo di riferimento nel territorio, pertanto si apre all'utenza per incontri culturali e sportivi.
L’Istituto si impegna a favorire le attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola
come centro di promozione culturale, sociale e civile; inoltre, promuove ogni forma di
partecipazione e un'informazione completa e trasparente.
Sussidiarietà. Secondo il principio di sussidiarietà verticale ciò che può essere fatto dall’ente
amministrativo più vicino al cittadino, non può essere di competenza di ente amministrativo che gli
sia più lontano ( Titolo V, articolo 118, co. 4 legge n. 3 del 2001). Secondo il principio di
sussidiarietà orizzontale ciò che può essere fatto dalla famiglia e, via via dalle altre “formazioni
sociali” è opportuno che non sia avocato dalle istituzioni territoriali.
Equità. Secondo il principio di equità, per evitare di correre rischi di differenziare la qualità del
servizio e/o di renderlo inadeguato sul piano dell’efficienza e dell’efficacia pedagogica e culturale,
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resta di competenza esclusiva dello Stato la “determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni
concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale ( Titolo
V, art. 117, co. 2, punto m) e, di conseguenza, la determinazione dei livelli essenziali delle
prestazioni riguardanti l’istruzione e la formazione.
Solidarietà. Secondo il principio di solidarietà lo Stato “istituisce un fondo perequativo, senza
vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante” (Titolo V, art. 119,
co. 3); inoltre lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di
determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni “per promuovere lo sviluppo
economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per
favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale
esercizio delle loro funzioni” (Titolo V, art. 119, co. 5).
Responsabilità. Secondo il principio di responsabilità ogni componente del sistema educativo
(alunno, famiglia, scuole, enti territoriali), nel proprio ambito e in relazione con gli altri, è e deve
essere soggetto attivo e protagonista delle politiche educative.
Alla luce dei suddetti principi, la normativa introdotta, distribuendo diversamente carichi e funzioni
di responsabilità nello svolgimento del servizio educativo di istruzione di formazione, crea un
nuovo equilibrio di poteri e di competenze tra lo Stato centrale, gli Enti territoriali, le istituzioni
scolastiche, i soggetti e le loro famiglie.
FINALITÀ DELLA SCUOLA
a) La scuola deve essere una comunità.
Per comunità si intende, secondo quanto affermava E. Mounier, una comunità di persone. Con ciò si
propone di porre al centro la persona nella sua apertura all’altro, nelle sue relazioni interpersonali.
Dire che la scuola è una comunità significa dire che essa è il luogo reale ed ideale in cui ognuno dei
membri scopre gli altri come portatori di valori e stabilisce con loro rapporti interpersonali.
Nessuna persona può realizzarsi se si chiude in se stessa, se non si apre agli altri. La maggior parte
di quello che siamo, lo siamo con, per e grazie agli altri, i quali non ci limitano, ma ci fanno essere e
crescere. La dimensione comunitaria nella scuola risulta un lavoro prioritario, perché la comunità è
al sevizio delle persone e si indirizza alla mutua realizzazione di ciascuno; ha fini che sono superiori
alla somma degli interessi individuali; è retta da atteggiamenti di accoglienza.
La scuola deve essere una comunità educante perché i docenti si prendono cura dei discenti, sono
al loro sevizio e la loro azione è indirizzata alla mutua realizzazione.
Deve essere una comunità che apprende perché tutti i suoi membri sono impegnati a riflettere, a
crescere e a ricercare. Apprendere è per tutti un atteggiamento, un’attività e un modo di vivere.
Deve essere una comunità inclusiva perché tutte le differenze sono accolte e valorizzate
all’interno della scuola orientata ad un mutuo rispetto. Esprimendo ogni persona umana delle
potenzialità culturali uniche, la scuola deve favorire al massimo grado l’interazione delle diverse
culture personali. Particolare attenzione deve porre al sostegno delle varie forme di diversità, di
disabilità o di svantaggio. Le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate,
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evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza e rimuovendo gli ostacoli che impediscono
il pieno sviluppo della persona umana.
Deve essere una comunità di ricerca perché tutti i suoi docenti si dedicano a coltivare uno spirito
di ricerca collettiva mentre riflettono sulla loro esperienza e tentano di risolvere i problemi che
incontrano.
L’alunno-persona deve essere al centro dell’azione educativa della scuola.
L’azione educativa deve essere strutturata in modo tale da considerare l’alunno l’attore principale,
privilegiando la sua conoscenza e agendo in modo che egli possa sviluppare quelle capacità idonee
al conseguimento dei fini legati alla propria natura umana, considerandolo nella sua unicità di
persona che chiede di essere aiutata a crescere e ad esprimersi. La formazione è centrata
sull’allievo-persona, le cui prestazioni devono essere continuamente migliorate per valorizzare le
sue capacità.
L’allievo non deve essere un vaso da riempire, ma una fiamma da accendere.
La qualità della relazione educante deve tendere nell’alunno a ricostruire la memoria di sé nel
contesto familiare e territoriale. Deve sviluppare l’autonomia di giudizio coerente con l’identità
personale, accrescere la capacità di organizzare conoscenza e informazione, incrementare la
capacità di autovalutazione dell’esperienza formativa, costruire un autonomo progetto di vita.
L’educazione deve porre ogni studente nella condizione di utilizzare e sfruttare al massimo il
proprio potenziale.
Educare alla cittadinanza attiva e responsabile.
La scuola ha lo scopo di educare gli alunni ad essere buoni cittadini che sanno prendersi cura degli
altri. Essa non solo mira a migliorare il comportamento degli allievi, ma a creare quei tipi di
rapporto che legano tra loro gli studenti e gli studenti agli insegnanti e che li vincolano a idee e
ideali condivisi. Quando condividono la responsabilità di sviluppare norme, gli alunni fanno
esperienza del sentirsi parte attiva della comunità educante, percepiscono di essere necessari e
sentono che la scuola appartiene a loro. In questo modo la scuola crea la cittadinanza attiva
spingendo tutti a mettersi nei panni degli altri, facendo lavorare insieme studenti ed insegnanti per
risolvere problemi e per ricercare il bene della comunità. Crea una comunità democratica in cui la
cultura non è imposta ma è elaborata insieme, favorendo la partecipazione, la responsabilità e la
condivisione del lavoro. La comunità democratica aiuta gli alunni ad essere e a divenire,
rispondendo ai loro bisogni ed educandoli ad essere cittadini attivi e capaci di cura e di attenzione.
C’è un circolo vizioso tra scuola e democrazia, per cui l’una implica l’altra essendo entrambe e
vicendevolmente finalizzate a rendere possibile all’uomo la conquista della libertà.
Educare alla cittadinanza significa rendere gli allievi protagonisti attivi, educarli all’autonomia, allo
spirito di ricerca, al gusto della scoperta e dell’osservazione, all’esperienza costruita in modo
rigoroso e consapevole, al ragionamento e all’analisi critica dei problemi.
L’educazione alla cittadinanza deve anche mirare a formare cittadini italiani, che siano nello stesso
tempo cittadini dell’Europa e del mondo. Questa cittadinanza unitaria e plurale deve partire da una
conoscenza profonda del proprio territorio e delle proprie radici storiche, ma, in una società sempre
più globale e complessa, come quella attuale, l’alunno potrà comprendere il presente e costruire il
futuro solo se conoscerà la storia europea e mondiale.
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Sviluppare la capacità di apprendere ad apprendere.
Il mondo contemporaneo sta sperimentando un’esplosione di informazioni. Le conoscenze stanno
crescendo esponenzialmente. La scuola non può stare al passo con lo sviluppo tecnologico. Ciò
impone alla scuola di sviluppare nello studente la capacità di apprendere ad apprendere, cioè
l’affermarsi di una competenza a disposizione di ogni alunno, che lo accompagni lungo l’intero
corso della sua vita. Questa competenza non solo lo deve aiutare ad adattarsi ai cambiamenti nel
tipo di lavoro, ma deve anche costituire un processo continuo di formazione. Quindi è compito della
scuola quello di formare sul piano cognitivo e culturale gli alunni affinché possano affrontare con
sicurezza gli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. In particolare la scuola deve fare
acquisire i saperi e i linguaggi culturali di base e deve favorire l’autonomia.
Educare a saper collaborare.
Le generazioni di oggi e quelle degli anni futuri devono saper cooperare. Una delle disposizioni più
importanti nella società post-industriale è l’abilità elevata di pensare insieme con altri, essere più
interdipendenti e sensibili ai bisogni degli altri. La soluzione dei problemi è così complessa che
nessuna persona può raggiungerla da sola. Lavorare in gruppo richiede capacità di ascolto, ricerca
del consenso, empatia, compassione, altruismo.
Guidare gli alunni a saper pensare ad un livello più elevato.
È necessario il possesso e il corretto uso di abilità e processi mentali superiori che appartengono al
pensare critico e creativo, al pensiero divergente. La scuola deve promuovere nello studente una
mente ben fatta, non una mente piena, che sappia indagare, scoprire, ragionare, associare,
sintetizzare. L’insegnante non deve essere più un trasmettitore di conoscenze ma un facilitatore
attraverso cui gli alunni costruiscono essi stessi la loro conoscenza.
Valorizzare i risultati positivi.
L’apprendimento procede con maggiore facilità in un ambiente che promuove relazioni
interpersonali e interazioni, piacevolezza ed ordine, nel quale chi apprende si sente apprezzato,
riconosciuto e valorizzato.
Far acquisire un apprendimento significativo.
L’apprendimento è un processo costruttivo che si realizza meglio quando ciò che deve essere
appreso è rilevante per chi apprende e quando chi apprende è attivamente impegnato nella creazione
della sua conoscenza, connettendo ciò che ha appreso con la conoscenza e l’esperienza precedenti.
Formare un alunno maturo, autonomo e responsabile.
Una persona è matura ed autonoma quando agisce in modo riflessivo e sceglie il meglio per
crescere come persona, in modo da rispettare la dignità propria e quella altrui. Vive liberamente e
responsabilmente, è aperta a se stessa, è realista, si vuole bene e si accetta così com’è, pur non
rinunciando a migliorarsi.
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Far star bene gli alunni a scuola.
La scuola deve proporre attività che favoriscano un clima sereno e positivo attraverso compiti che
procurino una sensazione di gratificazione e di autostima, soprattutto negli alunni demotivati, che
hanno manifestato disagio in classe. Deve adottare un approccio didattico basato
sull’incoraggiamento, mirante a sviluppare la fiducia nelle capacità degli allievi e uno stato d’animo
positivo. Deve sottolineare il successo del loro operato, apprezzando gli sforzi compiuti,
sdrammatizzando esperienze di insuccesso e percezioni negative, perché non c’è nulla di più
motivante del successo e di più demotivante dell’insuccesso.
Favorire la continuità tra i vari ordini di scuola.
È opportuno far leva sulla continuità e sulla discontinuità scolastica. La continuità è un elemento
rassicurante nel passaggio da un anno all’altro o da un livello scolastico all’altro. Essa può favorire
il conseguimento di buoni risultati e la costituzione di un ambiente sereno, soprattutto perché familiare all’alunno. Ma la ripetizione costante delle stesse modalità operative può provocare una
reazione di noia che blocca la motivazione all’apprendimento. C’è dunque bisogno di novità. La
discontinuità può agire come stimolante, se si inserisce su una base consolidata di continuità. Non
solo sul piano emotivo/ambientale, ma anche su quello cognitivo si deve sempre far leva sulle
competenze già possedute dall’allievo, per costruirvene sopra di nuove.
Promuovere un sapere unitario.
Gli ambiti disciplinari o le varie discipline devono concorrere, attraverso l’uso di propri linguaggi e
l’utilizzo di contenuti, attività e strumenti specifici allo sviluppo della persona e all’acquisizione di
un sapere unitario. La scuola può promuovere diverse modalità e gradi di cooperazione tra i diversi
insegnamenti (multi, pluri, trans, interdisciplinari), ma tale cooperazione dovrà consentire di far
constatare all’alunno l’unitarietà del sapere, mettendo a disposizione i contributi o le metodologie di
ricerca dell’una o dell’altra disciplina. Sarà, pertanto più utile pedagogicamente e didatticamente,
perché più motivante, programmare attività che prevedano l’interrelazione di più discipline, volte
all’acquisizione di un sapere articolato ed insieme unitario. La scuola deve superare, in un percorso
orientato verso un apprendimento significativo, un sapere frammentato o iperspecializzato, che
impedisce il necessario dialogo tra i saperi.
La scuola dovrebbe essere1[1] “un luogo curato, un prolungamento dello spazio domestico e
familiare, una zona bella della città. … [La scuola] aiuta ogni bambino a divenire se stesso, la
persona che è. Avvicina le risorse alle sue capacità potenziali: non mette dentro la sua testa delle
nozioni, ma lo sostiene nella fatica di tirar fuori i propri saperi e svilupparli con l’aiuto dei
compagni e degli adulti competenti.”
Il profilo del preadolescente che esce dall’ultimo anno della scuola del primo ciclo dovrebbe
essere il seguente, secondo G. P. Charmet:
“Egli conosce bene la sua lingua, ma capisce altre due lingue comunitarie, compone ed esegue
brani musicali, interpreta criticamente un’opera d’arte, crea messaggi espressivi con precisi scopi
comunicativi, sperimenta i corretti valori dello sport ed ha consapevolezza delle proprie
competenze motorie, conosce i momenti fondamentali della storia italiana ed europea, utilizza i
concetti geografici, ha capito come gli strumenti matematici siano utili per operare nella realtà,
conosce i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico, ed è
in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone la diversità.
13
IL RUOLO DELLA FAMIGLIA, DEGLI ENTI LOCALI E DELLO STATO
La famiglia non ha un ruolo periferico nel progetto educativo, ma diventa uno dei soggetti
protagonisti, la prima formazione sociale con cui l’istituzione scolastica deve interloquire. A
differenza di quanto è avvenuto fino ad oggi, i genitori sono chiamati a vivere la scuola da
protagonisti, accanto ai figli. Infatti la legge 53/03 indica di valorizzare in educazione il contributo
dei luoghi di apprendimento formali (scuola e centri di istruzione e di formazione professionale)
non formali ( mass media, Internet, posti di lavoro) e informali ( famiglia, gruppi giovanili,
volontariato ecc.) per promuovere nei giovani un senso di appartenenza alla comunità ed esercizio
della cittadinanza attiva. Le famiglie devono essere consapevoli degli obiettivi specifici di
apprendimento da raggiungere, delle opportunità offerte dalla scuola; possono scegliere un orario
della scuola dell’infanzia che può oscillare tra le 875 e le 1700 ore annuali a seconda delle
esigenze educative del bambino; nella scuola primaria le famiglie hanno a disposizione fino a 99
ore, oltre l’orario obbligatorio di 891 ore annuali; nella scuola secondaria di I grado 132 ore, oltre
l’orario obbligatorio di 957 ore annuali, per procedere ad interventi di recupero e sviluppo degli
apprendimenti e delle attività educative.
La scuola dell’autonomia non può che configurarsi come la scuola del territorio. È necessario
costruire una cultura di collaborazione fra istituzioni scolastiche, gli Enti e i soggetti pubblici o
privati operanti sul territorio (L. n.59/97, art. 21, comma 10; D.P.R. n. 275/99, art.9). I genitori, gli
EE.LL. e gli altri agenti culturali, sociali ed economici devono avere l’opportunità di
compartecipare alla definizione della proposta formativa della scuola. La scuola deve portare il suo
contributo di elaborazione e progettazione per la risoluzione dei problemi del territorio. Deve porsi
al servizio non solo degli alunni, ma deve essere in grado di fornire servizi appetibili anche a tutti
gli abitanti del territorio.
Il compito dello Stato rimane quello di dettare «le norme generali sull’istruzione», ovvero
determinare per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I grado e di II grado gli ordinamenti
scolastici e, al loro interno, la natura e le caratteristiche di ciascun grado di scuola, gli «obiettivi
generali del processo educativo», gli «obiettivi specifici di apprendimento» disciplinari e
interdisciplinari, nonché i vincoli e le risorse che ogni istituzione scolastica della Repubblica è obbligata ad impiegare, nei propri POF, in tema di predisposizione dei piani di studio, di impiego
degli organici e di definizione degli standard di prestazione del servizio.
Gli adempimenti prima citati e riferiti alle «norme generali» per ogni grado di scuola sono riassunti
nel seguente Documento prescrittivo nazionale:
1 - Indicazioni per il Curricolo
Le Indicazioni per il Curricolo
Le Indicazioni esplicitano i livelli essenziali di prestazione che tutte le istituzioni scolastiche del
Sistema Educativo Nazionale di Istruzione sono tenute ad assicurare al fine di garantire il diritto
personale, sociale e civile all’istruzione e alla formazione di qualità degli allievi.
Dopo aver presentato i tratti che caratterizzano la natura e l’identità del percorso di istruzione a cui
si riferiscono, le Indicazioni Nazionali contengono gli «obiettivi generali del processo formativo»
che vanno promossi in modo particolare nel grado di scuola considerato e che fanno parte integrante
dei livelli essenziali di prestazione a cui tutte le scuole del sistema educativo nazionale di istruzione
14
sono tenute per garantire il diritto personale, sociale e civile all’istruzione. Questi obiettivi variano,
quindi, a seconda dei gradi di scuola.
Le Indicazioni Nazionali contengono, anche, gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle
competenze degli alunni. Essi sono delle indicazioni precise e ben delimitate di ciò che ci si aspetta
che gli alunni apprendano entro la fine del Primo Ciclo, nonché dei diversi periodi didattici
intermedi e che cosa i docenti debbano insegnare per gli stessi periodi, per assicurare a tutti i
cittadini livelli essenziali di prestazione che impediscano la frammentazione e la polarizzazione del
sistema educativo nazionale di istruzione e di formazione.
Le Indicazioni Nazionali sono elaborate dagli esperti e dagli organi tecnici del Ministero della
Pubblica Istruzione.
L’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA, COMPRESE LE ATTIVITA’ DI
AMPLIAMENTO
SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia, concorre all’educazione armonica e integrale dei bambini che, attraverso la
famiglia, scelgono di frequentarla dai due anni e mezzo fino all’ingresso nella scuola primaria, nel
rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e delle identità di
ciascuno, nonché della responsabilità educativa delle famiglie.
Essa è un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un
processo di sviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell’agire
relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del conferire senso da parte dei
bambini. La Scuola dell’Infanzia sostiene il bambino verso il suo pieno ingresso nell’universo
simbolico-culturale, affinché acquisisca le regole di organizzazione che “ presiedono alla tessitura
dei modelli culturali “ e che quindi “ impari ad imparare “, attraverso il gioco, l’esplorazione, la
scoperta, la risoluzione dei problemi in modo euristico reticolare e multidimensionale, escludendo
impostazioni scolasticistiche che tendono a precocizzare gli apprendimenti formali. La Scuola
dell’Infanzia, si propone quindi, come luogo di incontro, di partecipazione e di cooperazione delle
famiglie, come spazio di impegno educativo per la comunità e come risorsa professionale specifica
per assicurare a coloro che la frequentano la massima promozione possibile di tutte le capacità
personali, promozione che si configura come diritto soggettivo di ogni bambino.
ORGANIZZAZIONE ORARIO
Il tempo scuola per i bambini delle Scuole dell’Infanzia dell’Istituto, si articola su sei giorni
settimanali: dal lunedì al sabato con una estensione massima di 45 ore .
L’organizzazione oraria è la seguente:
a) dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,30;
Turno antimeridiano
8,30-12,30
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Turno pomeridiano
Lunedì, mercoledì, venerdì
11,00-16,30
martedì, giovedì
12,00-16,30
b) il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30
Per le docenti dei due plessi, l’estensione dell’orario è di 25 ore settimanali.
Le docenti che espletano il turno pomeridiano, per dare maggiore rilievo al tempo di compresenza,
effettuano un orario articolato in cui sono previste un maggior numero di ore di servizio rispetto a
quelle dovute, usufruendo, in tal modo, della giornata del sabato libero.
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
La Scuola dell’Infanzia rafforza l’identità personale, l’autonomia e le competenze dei bambini. Essa
raggiunge questi obiettivi generali del processo formativo, collocandoli all’interno di un progetto di
scuola articolato ed unitario, che riconosce, sul piano educativo, la priorità della famiglia e
l’importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Il percorso educativo della Scuola dell’Infanzia, nella prospettiva della maturazione del Profilo
educativo, culturale e professionale dello studente atteso per la conclusione del primo ciclo
dell’istruzione, utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento indicati di seguito per progettare
unità di Apprendimento che, a partire da obiettivi formativi, mediante apposite scelte di metodi e
contenuti, trasformino le capacità personali di ciascun bambino in competenze.
IL CORPO IN MOVIMENTO
La corporeità è il centro di raccolta di elaborazione delle diverse esperienze dell’essere umano; in
modo particolare lo è per il bambino, impegnato nello sforzo di collegare la propria realtà interna
con quella esterna, di connettere i sensi con lo spazio attraverso e tramite il corpo. Attraverso la
conoscenza e la padronanza di esso, il bambino penetra il mondo sensibile, impara a rappresentarlo
simbolicamente, a trasformarlo nella propria mente. Le competenze attese: Rappresentare in modo
completo e strutturato la figura umana; interiorizzare e rappresentare il proprio corpo, fermo e in
movimento; maturare competenze di motricità fine e globale.
Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco, prendendo coscienza della propria
dominanza corporea e della lateralità, coordinando i movimenti degli altri.
Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo, esprimendosi in base a suoni,
rumori, musica, indicazioni, ecc.
Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti personali, l’ambiente e i materiali comuni nella
prospettiva della salute e dell’ordine.
Controllare l’affettività e le emozioni in maniera adeguata all’età, rielaborandola attraverso il corpo
e il movimento.
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Traguardi per lo sviluppo della competenza
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
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Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi,
riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio
corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene
e di sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare
in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di
attrezzi e il rispetto di regole, all’interno della scuola e all’aperto.
Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri.
Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo.
Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento.
IL SÈ E L’ALTRO
La scuola è chiamata sia al compito di stimolare e sviluppare le capacità cognitive di ciascun
soggetto, sia a quello, strettamente correlato all’altro, di far acquisire abilità di tipo sociorelazionale e capacità di pensiero metacognitivo.
Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità.
Rispettare e aiutare gli altri, cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti; rispettare e
valorizzare il mondo animato e inanimato che ci circonda.
Accorgersi se, e in che senso, pensieri, azioni e sentimenti dei maschi e delle femmine mostrino
differenze, e perché.
Lavorare in gruppo, discutendo per darsi regole di azione, progettando insieme e imparando sia a
valorizzare le collaborazioni, sia ad affrontare eventuali defezioni.
Conoscere la propria realtà territoriale e quella di altri bambini per confrontare le diverse situazioni
anche sul piano del loro “dover essere”.
Registrare i momenti e le situazioni che suscitano paura, stupore, sgomento, diffidenza,
ammirazione, disapprovazione, compiacimento estetico, gratitudine, generosità, simpatia, amore,
interrogarsi e discutere insieme sul senso che hanno per ciascuno questi sentimenti e come sono, di
solito, manifestati.
Soffermarsi sul senso della nascita e della morte, delle origini della vita e del cosmo, della malattia
e del dolore, del ruolo dell’uomo nell’universo, dell’esistenza di Dio, a partire dalle diverse risposte
elaborate e testimoniate in famiglia e nelle comunità di appartenenza
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Traguardi per lo sviluppo della competenza

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Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e
dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della
comunità e sviluppa un senso di appartenenza.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o
male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti
degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che
esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto.
È consapevole delle differenze e sa averne rispetto.
Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista.
Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo
costruttivo e creativo con gli altri bambini.
Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole di
comportamento e assumersi responsabilità.
I DISCORSI E LE PAROLE
Questo campo è dedicato alla formazione delle capacità comunicative, riferite al linguaggio verbale
e al primo contatto con la lingua scritta. E’ il campo che considera tutte le attività inerenti la
comunicazione, nelle loro molteplici connessioni. Esso riguarda lo sviluppo di tutte le competenze e
abilità utili al bambino per comprendere, tradurre, rielaborare e produrre sistemi di simboli che
fanno parte della nostra cultura.
Parlare, descrivere, raccontare, dialogare, con grandi e con i coetanei, lasciando trasparire nelle
proprie capacità di espressione e comunicazione scambiandosi domande, informazioni, impressioni,
giudizi e sentimenti.
Ascoltare, comprendere e riferire narrazioni lette o improvvisate di fiabe, favole, storie,
racconti e resoconti.
-
Riconoscere testi della letteratura per l’infanzia letti da adulti o visti attraverso mass-media
e motivare gusti e preferenze.
-
Individuare, su di sé e per gli altri, le caratteristiche che differenziano gli atti dell’ascoltare e
del parlare, del leggere e dello scrivere, distinguendo tra segno della parola, dell’immagine, del
disegno e della scrittura, tra significante e significato.
Elaborare congetture e codici personali in ordine alla lingua scritta
Disegnare, dipingere, modellare, dare dorma e colore all’esperienza, individualmente e in gruppo,
con varietà creativa di strumenti e materiali, “lasciando traccia” di sé.
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Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni, rumori, melodie anche col
canto, da soli e in gruppo; utilizzare e fabbricare strumenti per produrre suoni e rumori, anche in
modo coordinato col gruppo.
Incontrare diverse espressioni di arte visiva e plastica presenti nel territorio per scoprire quali
corrispondono ai propri gusti e consentono una più creativa e soddisfacente espressione del proprio
mondo.
Sperimentare diverse forme di espressione artistica del mondo interno ed esterno attraverso l’uso di
un’ampia varietà di strumenti e materiali, anche multimediali, per produzioni singole e collettive.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
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
Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il
proprio lessico.
Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le
proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale,
utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività.
Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute,
chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le
regole.
Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti
nei diversi campi di esperienza.
Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità
linguistica e il linguaggio poetico.
È consapevole della propria lingua materna.
Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso
la scrittura, anche utilizzando le tecnologie.
LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE
I bambini sono portati a esprimere con immaginazione e creatività le emozioni e i loro pensieri:
L’arte orienta al sentire estetico e al piacere del bello. I bambini possono esprimersi in linguaggi
differenziati: con la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione e la
trasformazione dei materiali più diversi, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, ecc.
Comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del
corpo consente.
Inventare storie, sapersi esprimere attraverso diverse forme di rappresentazione e di
drammatizzazione.
Esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative:
Saper utilizzare diverse tecniche espressive.
Esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli con creatività.
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Rimanere concentrato e portare a termine il proprio lavoro.
Ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato.
Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando
voce, corpo e oggetti.
Esplorare i primi alfabeti musicali , utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i
suoni percepiti e riprodurli.
Esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per
comunicare e per esprimersi attraverso di esse.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
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
Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali,
cinematografici…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi
di opere d’arte.
Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del
corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e
drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e
sa utilizzare diverse tecniche espressive.
Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività.
Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e sceglie con cura materiali e
strumenti in relazione al progetto da realizzare.
È preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro.
Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale
utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoromusicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per
codificare i suoni percepiti e riprodurli.
Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per
comunicare e per esprimersi attraverso di esse.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il periodo storico e sociale attuale presenta innumerevoli modelli culturali e viene di continuo
bombardato di messaggi non sempre formativi. Compito precipuo della scuola dell’infanzia è quello
di creare dei punti fermi all’interno di questo mare di informazioni, evidenziando elementi cardine
intorno a cui andare ad operare al fine di contribuire alla costruzione di una personalità armonica e
ben sviluppata del bambino, aperta al futuro e strutturata su valori fondamentali come, ad esempio,
il rispetto per l’ambiente.
Conoscere il proprio ambiente di vita nella sua dimensione naturale.
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Conoscere e rispettare le prime regole di convivenza sociale.
Scoprire momenti e situazioni che suscitano stupore, meraviglia.
Scoprire e rispettare l’ambiente naturale circostante
Coltivare, con continuità e concretezza, propri interessi e proprie inclinazioni.
Osservare chi fa qualcosa con perizia per imparare; aiutare a fare e realizzare lavori e compiti a più
mani e con competenze diverse.
Toccare, guardare, ascoltare, fiutare, assaggiare qualcosa e dire che cosa si è toccato, visto, udito,
odorato, gustato,ricercando la proprietà dei termini.
Contare oggetti, immagini, persone; aggiungere, togliere e valutare la quantità; ordinare e
raggruppare per colore, forma, grandezza ecc.
Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo; ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità;
registrare regolarità e cicli temporali.
Localizzare e collocare se stesso, oggetti e persone in situazioni spaziali, eseguire percorsi o
organizzare spazi sulla base di indicazioni verbali e/ o non verbali, guidare in maniera verbale e /o
non verbale il percorso di altri, oppure la loro azione organizzativa riguardante la distribuzione di
oggetti e persone in uno spazio noto.
Manipolare, smontare,montare, piantare, legare ecc., seguendo un progetto proprio o di gruppo,
oppure istruzioni d’uso ricevute.
Elaborare progetti propri o in collaborazione, da realizzare con continuità e concretezza.
Adoperare lo schema investigativo del “chi, che cosa, quando, come, perché” per risolvere
problemi, chiarire situazioni, raccontare fatti, spiegare processi.
Commentare, individuare collegamenti, operare semplici inferenze, proporre ipotesi esplicative di
problemi.
Negoziare con gli altri spiegazioni di problemi e individuare i modi per verificare quali risultino,alla
fine, le più persuasive e pertinenti.
Ricordare e ricostruire attraverso diverse forme di documentazione quello che si è visto, fatto,
sentito, e scoprire che il ricordo e la ricostruzione possono anche differenziarsi.
Traguardi per lo sviluppo della competenza



Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza
semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti.
Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un
percorso sulla base di indicazioni verbali.
Si orienta nel tempo della vita quotidiana.
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





Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione
temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e
prossimo.
Coglie le trasformazioni naturali.
Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con
attenzione e sistematicità.
Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi.
È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e
azioni.
Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.
METODOLOGIA, MEZZI E STRUMENTI
ATTIVITÀ MANIPOLATIVE che potranno svolgersi nei seguenti momenti:
a)
b)
c)
d)
giochi spontanei con materiali di tutti i tipi;
attività grafico-pittoriche nelle diverse tecniche;
attività guidate con lo strappo, il ritaglio, il collage, il mosaico;
la realizzazione di oggetti e di forme con materiale di recupero e strutturato.
ATTIVITÀ CREATIVA che verrà esplicata attraverso:
a) le costruzioni ( lego-duplo ) e tutti i materiali comuni strutturati che permettono la liberazione
della fantasia;
b) interpretazione fantastica di situazioni reali, attraverso il racconto, il disegno e la manipolazione
di das, pongo ecc.
c) attività realizzate nel laboratorio della creatività e della costruttività.
VALUTAZIONE
Nella Scuola dell’Infanzia, l’osservazione occasionale e sistematica dei bambini e la
documentazione della loro attività consentono di cogliere e valutare le loro esigenze, di riequilibrare
via via le proposte educative in base alla qualità e alla quantità delle loro risposte e di condividerle
con le loro famiglie. L’osservazione è finalizzata alla comprensione e all’interpretazione dei
comportamenti, li contestualizza e li analizza nei loro significati. I livelli raggiunti da ciascuno,
sono descritti più che misurati e compresi più che giudicati.
La Scuola dell’Infanzia accompagna annualmente ciascun bambino con un apposito
documento/scheda che descrive in maniera ottimale i livelli di apprendimento raggiunti in base alle
finalità che sono proprie alla scuola dell’infanzia. La documentazione ha delle fasi di verifica in
itinere che permettono di valutare le competenze a mano a mano sviluppate.
La Documentazione, dunque, conferisce alla Valutazione sistematicità e favorisce un più corretto
rapporto con le famiglie, nell’ottica della Continuità Orizzontale, oltre che rendere più agevole e
produttivo il rapporto con la Scuola Primaria.
22
PRIMI TEMPI DI SCUOLA: L’ACCOGLIENZA
Per facilitare l’incontro del bambino con un ambiente nuovo, diverso e più ampio di quello
familiare, quale la Scuola dell’Infanzia, è estremamente importante organizzare spazi sereni,
stimolanti ed accoglienti.
A tal proposito, per evitare traumi emotivi e psicologici, soprattutto nei bambini che si affacciano
per la prima volta all’ambiente scolastico, è stata data ai genitori la possibilità di graduare il
momento del distacco, facendoli trattenere a scuola per un tempo limitato. Tale espediente risulterà
vantaggioso per i bambini, per le famiglie e per la scuola stessa.
E’ risaputo inoltre che lo spazio scolastico è elemento fondamentale dell’intenzionalità
comunicativa e conoscitiva di un ambiente realmente educativo.
L’organizzazione di esso deve essere considerato da due diverse prospettive:
A)
- In rapporto al bambino, lo spazio della scuola non deve essere solo un’entità
architettonica, ma un’immagine, la dimensione dell’immaginazione ,del vissuto,
del conosciuto e dello sconosciuto.
Esso diventa il luogo dell’espressione di sé, della socializzazione e della attività.
B)
- In rapporto all’intervento dell’insegnante, è necessario creare un ambiente
rassicurante ed accogliente, inserire elementi che richiamino l’esperienza familiare
per creare una continuità emozionale tra scuola e famiglia, mettere a disposizione
del bambino oggetti vari e materiale didattico strutturato e non, per il gioco sia
individuale che di gruppo, considerare gli arredi uno strumento educativo, in
grado sia di facilitare “ l’incontro “ con l’ambiente scolastico, sia di creare buone
situazioni per lo svolgimento delle attività.
L’insegnante favorirà il graduale distacco del bambino dai genitori:
-
promuovendo un rapporto privilegiato bambino – adulto - insegnante;
aiutandolo a superare l’ansia dal distacco;
proponendosi come figura di riferimento e non imponendosi come figura sostitutiva dei
genitori;
evitando contatti ed atteggiamenti invadenti;
creando situazioni di avvicinamento graduale , anche attraverso la comunicazione non verbale;
prestando attenzione ai suoi messaggi in modo affettuoso;
organizzando lo spazio con materiali e giochi individuali e collettivi che lo invitino a
“scoprire “ la scuola;
stimolando e guidando l’esperienza in modo non direttivo per i bambini di 4 e 5 anni, più
direttivo per i bambini di 2 anni e mezzo e 3 anni.
23
INTEGRAZIONE E DISPERSIONE
La Scuola accoglie tutti i bambini, anche quelli che presentano difficoltà di adattamento e di
apprendimento, per i quali costituisce un’opportunità educativa rilevante. Ogni bambino deve
potersi integrare nell’esperienza educativa che essa offre, così da essere riconosciuto e riconoscersi
come membro attivo della comunità scolastica. La presenza nella scuola dei bambini in difficoltà è
fonte di una preziosa dinamica di rapporti e di interazioni, che è, a sua volta, occasione di
maturazione per tutti, dalla quale si impara a considerare ed a vivere le diversità come una
dimensione esistenziale e non come caratteristica emarginante.
Nella Scuola dell’Infanzia sono presenti anche bambini le cui difficoltà e i cui svantaggi possono
risalire a condizionamenti di natura socio-culturale. La loro integrazione deve essere favorita con
ogni mezzo, in modo da rispondere ai loro specifici bisogni relazionali e cognitivi e in modo da
sviluppare e rafforzare le loro capacità individuali, curando che da parte dei servizi sociali vengano
effettuati, a seconda dei casi, gli indispensabili interventi. La condizione di svantaggio è legata a
carenze familiari ed affettive, a situazioni di disagio economico e sociale, a divari culturali e
linguistici dovuti a scarsità di stimolazioni intellettuali. La Scuola dell’Infanzia offre ai bambini
svantaggiati adeguate opportunità educative, realizzando la loro effettiva integrazione secondo un
articolato progetto educativo e didattico. E’ dovere della scuola evitare, per quanto possibile, che le
“diversità ” si trasformino in difficoltà di apprendimento ed in problemi di comportamento, poiché
ciò quasi sempre prelude a fenomeni di insuccesso e di dispersione scolastica e conseguentemente a
disuguaglianze sul piano sociale e civile.
CONTINUITÀ EDUCATIVA
La Continuità Educativa è una tematica pedagogica che da almeno un triennio si viene
riproponendo all’attenzione dei docenti, apportando di volta in volta nuovi elementi essenziali per la
comprensione e la possibile attuazione nel contesto scolastico.
Essa si realizza negli anni “ ponte “ o “ cerniera “ che seguono il passaggio da una Istituzione
Educativa ad un’altra e che rappresentano un momento molto importante nell’organizzazione delle
nostre scuole.
Le forme e le modalità del raccordo individuate, sono le seguenti:
a) forme di intersezione o di incontri di bambini provenienti dalle due Istituzioni
( manifestazioni, feste );
b) forme di aggiornamento comune degli insegnanti, centrate sui problemi psico-pedagogici,
riferiti all’età e sulle rispettive Indicazioni Nazionali;
(predisposizione di scheda di osservazione di uscita per i bambini di cinque anni, che
costituirà un documento indispensabile per la formazione delle classi di Scuola
Primaria).
Allo scopo di escludere qualsiasi forma di precocismo e di anticipazione dei contenuti, che
caratterizzano la Scuola Primaria, l’impegno educativo sarà centrato sul seguente compito:
24
rendere i bambini capaci di affrontare occasioni ed opportunità culturalmente apprezzabili, in
ambiente improntato alla curiosità, alla gioia di scoprire, di scambiare e di “fare” in stretta
Continuità Educativa.
PROGETTI
Plesso di San Nicola Baronia
Progetto “Accoglienza”
Progetto “Continuità”
Progetto “Viva la befana”
Progetto “Le stagioni”
I progetti su esposti sono allegati al P.O.F.
SCUOLA PRIMARIA
FINALITÀ
La scuola primaria promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità,
ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base fino alle prime
sistemazioni logico-critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, ivi inclusa l’alfabetizzazione in
almeno una lingua dell’Unione europea oltre alla lingua italiana, di porre le basi per l’utilizzazione
di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di
valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi
fondamentali della convivenza civile.
ORGANIZZAZIONE ORARIA SCUOLA PRIMARIA
SAN SOSSIO BARONIA
L'orario settimanale per San Sossio Baronia è di 40 con quattro rientri pomeridiani:
a.
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.30 .
b. Mercoledì e sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Tale assetto, su proposta dei Docenti, è stato scelto da tutti i genitori all’atto dell’iscrizione, poiché
ritenuto rispondente alle esigenze formative e culturali degli alunni e adatto a garantire maggiore
efficacia all’azione educativa.
SAN NICOLA BARONIA
L’orario settimanale delle lezioni è di 30 ore con un rientro pomeridiano il martedì.
25
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
ITALIANO






L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione,
discussione, scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati
in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di
studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di
lettura funzionali agli scopi.
Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta,
con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su
di essi semplici pareri personali.
Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di
scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli (parafrasi e riscrittura).
Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti
informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione,
acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali
e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui.
Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si
legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte
determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.
LINGUA STRANIERA





L’alunno riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti, chiede
spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante,
stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua
materna e alla lingua straniera.
Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di gruppo,
dimostrando interesse e fiducia verso l’altro; individua differenze culturali veicolate dalla
lingua materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti di rifiuto.
Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad esempio
informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro).
Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi
memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine.
Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi
che si riferiscono a bisogni immediati.
MUSICA


L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale
e in riferimento alla loro fonte.
Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o
codificate.
26



Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le
esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica;
le trasforma in brevi forme rappresentative.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e
culture differenti.
Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi
utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la valenza estetica e
riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica varie strategie interattive e
descrittive (orali, scritte, grafiche) all’ascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una
comprensione essenziale delle strutture e delle loro funzioni, e di rapportarle al contesto di
cui sono espressione, mediante percorsi interdisciplinari.
ARTE E IMMAGINE




L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare,
descrivere e leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d’arte) e messaggi
in movimento (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.).
Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo
le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (graficoespressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato
provenienti da altri paesi diversi dal proprio.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio, e mette in atto
pratiche di rispetto e salvaguardia.
CORPO MOVIMENTO SPORT






L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio
corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili
spaziali e temporali.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati
d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici
discipline sportive. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più
complessa, diverse gestualità tecniche.
Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per
gli altri.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura
del proprio corpo e a un corretto regime alimentare.
Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco
sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.
STORIA


L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica.
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





Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico.
Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi
umani e contesti spaziali.
Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa,
cultura).
Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e
inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante.
Sa raccontare i fatti studiati.
Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio
artistico e culturale.
GEOGRAFIA






L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti
topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici
e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina,
pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani.
È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi,
laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia.
Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare
semplici schizzi cartografici e carte tematiche.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,
fotografiche, artistico-letterarie).
MATEMATICA








L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte
esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici
che ha imparato siano utili per operare nella realtà.
Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state
create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga,
compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura.
Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per
ricavare informazioni.
Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti vista.
Descrivere e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti
di vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni.
Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono
ammettere più soluzioni.
Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a un unico ambito)
mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il
procedimento seguito.
28


Impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie tesi,
grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli
costruiti con i compagni.
Impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando a usare le
espressioni "è più probabile", “è meno probabile” e, nei casi più semplici, dando una prima
quantificazione.
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI








L’alunno ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienzaconoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni.
Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all’esperienza che fa in classe,
in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue considerazioni e
motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti.
Impara a identificarne anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco, senza
banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni.
Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla
propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti.
Con la guida dell’insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo, formula
ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni
spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti,
argomenta, deduce, prospetta soluzioni e interpretazioni, prevede alternative, ne produce
rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato.
Analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato.
Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l’ambiente scolastico in quanto
ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l’ambiente sociale e
naturale, di cui conosce e apprezza il valore.
Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari.
TECNOLOGIA






L’alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di un artefatto
e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni e ha
acquisito i fondamentali principi di sicurezza.
Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compagni
e valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego.
Esamina oggetti e processi in relazione all’impatto con l’ambiente e rileva segni e simboli
comunicativi analizzando i prodotti commerciali.
Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe più
significative della storia della umanità, osservando oggetti del passato.
È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio
lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per potenziare le proprie capacità
comunicative.
Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e di
relazione con gli altri.
29
RELIGIONE CATTOLICA








L’alunno riconosce e vive i valori cristiani nella vita quotidiana.
Accetta e rispetta gli altri.
Sviluppa rapporti di amicizia, solidarietà, perdono, condivisione, pace.
Comprende che appartenere ad un gruppo comporta la condivisione di momenti e segni
particolari.
Pone interrogativi sul senso della vita e dell’esistenza e si interroga sull’origine del mondo e
dell’uomo.
Riflette sulle diverse modalità interpretative con le quali l’uomo, nelle varie realtà
geografiche, ha attribuito senso e valore alla festa cristiana del Natale e della Pasqua.
Coglie, attraverso le storie di vita di persone significative, il senso umano e cristiano delle
loro azioni.
Si interroga sui modi di agire nei confronti di altre culture e di altri popoli.
LABORATORI
Come emerge dal testo ministeriale della Riforma, molta importanza viene data al modo in cui
viene organizzato il percorso formativo centrato sui “laboratori”. Il laboratorio dà al bambino
l’opportunità di essere un soggetto attivo nel suo percorso formativo e, attraverso lo sperimentare, il
provare, il misurarsi con problemi che lo sollecitano, contribuisce a costruire e migliorare
progressivamente le proprie competenze.
SCUOLA PRIMARIA SAN SOSSIO BARONIA
LABORATORI
INFORMATICA
Obiettivi Formativi
 Acquisire una conoscenza di base della struttura e del funzionamento del personal computer.
 Acquisire la conoscenza pratica delle principali funzioni di base di un personal computer e
del suo sistema operativo.
Abilità
Riconoscere e denominare le diverse parti che costituiscono il computer .
Utilizzare tastiera e mouse per inviare comandi
Utilizzare autonomamente i comandi per : accendere e spegnere il computer, avviare e chiudere un
programma, stampare disegni e testi.
Conoscere i principali tipi di supporto digitale ( floppy disk, CD – ROM, DVD ) .
Contenuti – Attività
Cenni sulla configurazione del sistema.
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Scrittura e formattazione di un testo ( formattazione di caratteri, di paragrafi, layout di stampa ).
Attività da svolgere in piccoli gruppi, nei laboratorio del plesso per un uso intenzionale del
computer.
CREATIVITÀ
Obiettivi Formativi
 Ricambiare, ricombinare e modificare creativamente materiali d’ uso per produrre oggetti,
testi, immagini, suoni.
 Esprimere emozioni e stati d’ animo utilizzando vari codici ( linguistico, mimico – gestuale,
sonoro)
Abilità
Utilizzare materiali plastici e strumenti grafico – espressivi per esprimersi in modo creativo e
personale.
Utilizzare materiali di risulta per “ inventare “ immagini, oggetti, ….
Contenuti - Attività
Esercitazioni pratiche : découpage – decorazioni su vetro – ceramica - modelli con stoffa - carta –
cartone – realizzazione di cartelloni con le diverse tecniche pittoriche ( matite – pastelli –
pennarelli – tempera ) – produzione di semplici testi poetici e brevi drammatizzazioni .
MOTORIO-ESPRESSIVO
Obiettivi formativi





Sviluppare e migliorare le capacità senso-percettive.
Consolidare schemi motori e posturali.
Sviluppare capacità e abilità motorie.
Conoscere giochi, sport individuali e collettivi.
Divenire progressivamente consapevoli della necessità di rispettare le regole in ambito
collettivo.
PROGETTI CURRICOLARI ed EXTRACURRICOLARI:
Progetto “Festeggiamo insieme il Santo Natale”
Progetto “Festa di fine anno”
Progetto “Recupero abilità di base”
VISITE GUIDATE
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione saranno programmati in itinere.
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SCUOLA PRIMARIA DI SAN NICOLA BARONIA
LABORATORI.
LETTURA
Obiettivi formativi
Sviluppare negli alunni il piacere per la lettura.
Sviluppare mediante i linguaggi e la lettura relazioni interpersonali positive.
Introdurre l’alunno a trovare strategie adatte all’ascolto
Unità di apprendimento
Attività di manipolazione e rielaborazione dei testi.
Produzione originale, personale e di gruppo di testi di vario tipo (fiabe, favole, poesie,
filastrocche).
Lettura silenziosa, lettura espressiva, lettura guidata.
Recensione e schedatura dei testi letti da presentare ai compagni per stimolare la lettura.
Fruizione del materiale librario per la ricerca storica, geografica e scientifica.
Lettura di giornale, di riviste, fumetti.
LABORATORIO EDUCAZIONE ALIMENTARE
Obiettivi formativi




Riflettere sulla provenienza del cibo e scoprirne le proprietà.
Approfondire la conoscenza degli alimenti e capirne la relazione con la salute.
Scoprire le funzioni del cibo e il valore nutritivo degli alimenti.
Riconoscere la necessità di comportamenti corretti a tavola per una sana nutrizione.
CREATIVITÀ
Obiettivi Formativi
 Ricambiare, ricombinare e modificare creativamente materiali d’ uso per produrre oggetti,
testi, immagini, suoni.
 Esprimere emozioni e stati d’ animo utilizzando vari codici ( linguistico, mimico – gestuale,
sonoro)
Abilità
Utilizzare materiali plastici e strumenti grafico – espressivi per esprimersi in modo creativo e
personale.
Utilizzare materiali di risulta per “ inventare “ immagini, oggetti, ….
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Contenuti - Attività
Esercitazioni pratiche : découpage – decorazioni su vetro – ceramica - modelli con stoffa - carta –
cartone – realizzazione di cartelloni con le diverse tecniche pittoriche ( matite – pastelli –
pennarelli – tempera ) – produzione di semplici testi poetici e brevi drammatizzazioni .
LABORATORIO DI CRETIVITA’
LABORARORIO DI RECUPERO E POTENZIAMEWNTO SCIENTIFICO
PROGETTI CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI
Progetto “Natale”
Progetto “A tavola con gusto”
VISITE GUIDATE
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione saranno programmati in itinere.
L’ACCOGLIENZA
Al fine di perseguire con successo gli standard fissati a livello nazionale e dall’Istituzione
Scolastica, la scuola ha deciso di realizzare un insieme integrato di azioni tese a :
-
attuare la discriminazione positiva delle conoscenze, degli interessi e delle attitudini individuali,
per trasformarli in strumenti di accesso a nuovi saperi e di motivazione verso i compiti richiesti;
far cogliere le connessioni tra saperi già posseduti e saperi che si vogliono promuovere;
orientare energie ed impegno nell’attività didattica;
consolidare conoscenze
recuperare eventuali lacune.
accogliere in modo gratificante i nuovi allievi sul piano cognitivo, affettivo - motivazionale e
relazionale, poiché è dalle prime esperienze in ogni nuova struttura formativa che assai spesso
derivano le condizioni per il futuro successo e/o insuccesso scolastico. Vanno bandite forme
“oppressive” di accertamento intensivo delle competenze iniziali. La verifica avverrà
progressivamente con i più diversi strumenti di accertamento.
OBIETTIVI:
-
riconoscere somiglianze e differenze tra le persone che vivono sullo stesso territorio;
riconoscere rapporti di scambio di vario tipo tra le persone;
conoscere il significato di alcuni comportamenti che favoriscono la vita civile (solidarietà e
tolleranza);
riconoscere la presenza di persone appartenenti a diverse culture, cogliendone problemi e valori;
conoscere diritti fondamentali dell’uomo e i documenti più significativi;
conoscere situazioni di rispetto e di violazione dei diritti dell’uomo.
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INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Per l’integrazione degli alunni svantaggiati è istituito, a livello d’Istituto, il gruppo H che,
coadiuvato dall’équipe medico-socio-psico-pedagogica, elaborerà il profilo dinamico funzionale,
che rappresenterà la base per la programmazione individualizzata, redatta dal Consiglio di Classe.
La programmazione prevedrà un adeguato intervento didattico, partendo da obiettivi realistici e
realizzabili, attraverso metodi e mezzi fortemente individualizzati, per giungere a modelli di verifica
e valutazione specifici e diversi dal resto della classe.
CONTINUITA’ EDUCATIVA
Per attivare un proficuo processo di comunicazione con i docenti della Scuola dell’Infanzia e della
Scuola Secondaria di Primo Grado, per evitare che si creino delle fratture, soprattutto nelle classi di
passaggio e per rendere armonico lo sviluppo cognitivo dell’alunno, i docenti hanno stabilito di
attuare le seguenti attività:
-
costituzione di gruppi di lavoro unitario, i quali individuano e stabiliscono i temi di studio
comuni al progetto di continuità e formulano proposte per attuare i piani di intervento;
-
definizione di forme e di modalità di impostazione del fascicolo personale dell'alunno;
-
definizione di criteri e di modi di collaborazione per le classi "ponte", mirati allo scambio di
notizie sugli alunni, in ordine al processo di apprendimento, al comportamento e al grado di
socializzazione raggiunti, ai metodi usati e alle strategie messe in atto, nonché agli interventi
individualizzati e personalizzati, al modo di porsi e di mediare le conoscenze apprese, alle
capacità e abilità in loro possesso
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
FINALITÀ
La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita
delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale;
organizza ed accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento nelle tecnologie
informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione
sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione
didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo; cura la dimensione
sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta
corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione
delle attività di istruzione e di formazione; introduce lo studio di una seconda lingua dell’Unione
europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione.
Successiva alla Scuola Primaria, la Scuola Secondaria di I Grado accoglie gli studenti e le
studentesse nel periodo di passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza, ne prosegue l’orientamento
educativo, eleva il livello di educazione e di istruzione personale di ciascun cittadino e generale di
tutto il popolo italiano, accresce le capacità di partecipazione e di contributo ai valori della cultura e
34
della civiltà e costituisce, infine, grazie agli sviluppi metodologici e didattici conformi alla sua
natura “secondaria”, la premessa indispensabile per l’ulteriore impegno dei ragazzi nel secondo
ciclo di istruzione e di formazione.
ORGANIZZAZIONE ORARIA
L’orario settimanale, in entrambi i plessi, è articolato in 34 ore settimanali di lezione, due ore di
mensa nei tre giorni con rientro pomeridiano.
L'insegnamento si articolerà in:
1) ore curricolari:
attività strettamente curricolari previste dalla legislazione e distribuite su tutto l’arco della
giornata, svolte da un unico insegnante con l'intera classe, in genere finalizzate all’acquisizione
delle conoscenze e delle abilità di ogni disciplina.
2) Attività integrative:
attività tese a completare sul piano formativo e didattico l'opera scolastica, organizzate per lo
stesso gruppo classe o per gruppi di livello, di compito ed elettivi anche di classi diverse.
3) Attività di studio individualizzato:
interventi individualizzati in piccoli gruppi omogenei, per il recupero di deficit cognitivi o per il
consolidamento e potenziamento di particolari attitudini mostrate dai singoli alunni.
4) Attività interdisciplinari, multidisciplinari, transdisciplinari:
attività svolte da vari docenti che hanno competenze diverse su argomenti unitari di comune
interesse, rivolte ad alunni dello stesso gruppo classe o a gruppi di livello, di compito ed elettivi
anche di classi diverse.
CLASSE I, II, III
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ITALIANO





L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative,
sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli
altri.
Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento
comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed
elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per
esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione
dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema.
Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di
studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le
esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici.
Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti
personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con
compagni e con insegnanti.
35






Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei docenti e dei compagni semplici
ipertesti, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici
e sonori.
Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati
d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali.
È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale
e scritta.
Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e
agli interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
L’alunno organizza il proprio apprendimento; utilizza lessico, strutture e conoscenze
apprese per elaborare i propri messaggi; individua analogie e differenze, coerenze e
incoerenze, cause ed effetti; rappresenta linguisticamente collegamenti e relazioni fra
fenomeni, eventi e concetti diversi; acquisisce e interpreta informazioni valutandone
l’attendibilità e l’utilità.
Individua e spiega le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalle lingue
straniere, spiegandole senza avere atteggiamenti di rifiuto.
PRIMA LINGUA STRANIERA





In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti, l’alunno discorre con uno o più
interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze personali e
familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni mantenendo la coerenza del discorso.
Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari
che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni; espone brevemente ragioni e
dà spiegazioni di opinioni e progetti.
Nella conversazione, comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in
modo inequivocabile anche se può avere qualche difficoltà espositiva.
Riconosce i propri errori e a volta riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole
linguistiche e alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato.
SECONDA LINGUA STRANIERA



L’alunno affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e riesce a
comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza
(ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale,
lavoro).
Comunica in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su
argomenti familiari e abituali.
Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi
che si riferiscono a bisogni immediati.
MUSICA

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso
l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture
differenti. Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento e
alla riproduzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso
36






modalità improvvisative o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi
musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio
musicale, utilizzando forme di notazione e/o
sistemi informatici.
Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di
comprensione di eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in
relazione al contesto storico-culturale. Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti
negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un lessico appropriato e adottando
codici rappresentativi diversi, ponendo in interazione musiche di tradizione orale e scritta.
Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la propria
esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee.
Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi
anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
Orienta lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell’ottica della costruzione di
un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità,
dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dalla fruizione dei contesti
socio-culturali presenti sul territorio.
Per le competenze specifiche relative allo studio dello strumento musicale nelle scuole
secondarie di primo grado, in attesa di una definitiva attuazione della Riforma degli studi
musicali, del conseguente avvio del Liceo Coreutico e Musicale e della definizione dei
livelli di entrata e uscita di quel settore, restano in vigore le indicazioni
ARTE E IMMAGINE

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
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
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L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e
comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di
prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;
riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in
paesi diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio
territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visivo,
utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici
espressivi.
Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali,
utilizzando il linguaggio verbale specifico.
CORPO MOVIMENTO SPORT

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
L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze privilegiate
dove si coniuga il sapere, il saper fare e il saper essere, ha costruito la propria identità
personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti.
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo-motoriosportivo, oltre
allo specifico della corporeità, delle sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle
abilità motorie e sportive.
Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla
promozione di corretti stili di vita.
37


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È capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole, dimostrando di
accettare e rispettare l’altro.
È capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il
bene comune.
Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play) e la rinuncia a qualunque forma di
violenza, attraverso il riconoscimento e l’esercizio di tali valori in contesti diversificati.
STORIA
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L'alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in modo
autonomo su fatti e problemi storici.
Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere
medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica.
Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea.
Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla
rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente.
Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità.
Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni
storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi.
Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le
proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprendere
opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
GEOGRAFIA
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L'alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani.
Utilizza opportunamente concetti geografici (ad esempio: ubicazione, localizzazione,
regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico...), carte geografiche,
fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente
informazioni spaziali sull'ambiente che lo circonda.
È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi,
laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Europa e del Mondo.
Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che implementa in
modo significativo attingendo all'esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze.
Sa aprirsi al confronto con l'altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e
socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi.
Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche,
artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle
diverse scale geografiche.
MATEMATICA

L’alunno ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e, attraverso
esperienze in contesti significativi, ha capito come gli strumenti matematici appresi siano
utili in molte situazioni per operare nella realtà.
38
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Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e strutture che
si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.
Ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare (ad esempio sa utilizzare i
concetti di proprietà caratterizzante e di definizione), grazie ad attività laboratoriali, alla
discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i
compagni.
Rispetta punti di vista diversi dal proprio; è capace di sostenere le proprie convinzioni,
portando esempi e controesempi adeguati e argomentando attraverso concatenazioni di
affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze
logiche di una argomentazione corretta.
Valuta le informazioni che ha su una situazione, riconosce la loro coerenza interna e la
coerenza tra esse e le conoscenze che ha del contesto, sviluppando senso critico.
Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in
termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il
controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da
un problema specifico a una classe di problemi.
Usa correttamente i connettivi (e, o, non, se... allora) e i quantificatori (tutti, qualcuno,
nessuno) nel linguaggio naturale, nonché le espressioni: è possibile, è probabile, è certo, è
impossibile.
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
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L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in
situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio.
Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più strumenti
insieme in uno stesso contesto.
Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che
nell’esperienza quotidiana; interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o
sperimentalmente controllati; è in grado di decomporre e ricomporre la complessità di
contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa e
interagisce per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali.
Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e
matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana.
È in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto, sulle
competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su
quelle da compiere.
Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e
cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti.
Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie
viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo
inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel sistema, il carattere finito delle
risorse, nonché l’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta atteggiamenti responsabili verso
i modi di vita e l’uso delle risorse.
Conosce i principali problemi legati all’uso delle scienza nel campo dello sviluppo
tecnologico e è disposto a confrontarsi con curiosità e interesse.
39
TECNOLOGIA

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



L’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità
in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il
funzionamento.
Conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali, anche se
molto semplici, di progettazione e realizzazione.
È in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando
risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo.
Esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti usando il disegno
tecnico.
Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia e ha sviluppato sensibilità per i
problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di
produzione.
È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio
lavoro, avanzare ipotesi e validarle, per autovalutarsi e per presentare i risultati del lavoro.
Ricerca informazioni e è in grado di selezionarle e di sintetizzarle, sviluppa le proprie idee
utilizzando le TIC e è in grado di condividerle con gli altri.
LABORATORI E ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO
Laboratorio di recupero, potenziamento e consolidamento delle abilità di base d’italiano e
matematica
PROGETTI
Il giorno della memoria e del ricordo(S. Sossio- S. Nicola)
Progetto ambiente e territorio(S. Sossio- S. Nicola)
Educazione alla salute e alla legalità( S. Sossio)
Progetto Natale ( S. Sossio)
Progetto “Comunicare in modo diverso”(S. Nicola)
Progetto” Percorsi storici dei diversi linguaggi artistici” ( S. Sossio)
Visite guidate:
Teatro S. Carlo-Napoli-(S. Sossio- S. Nicola)
Abbazia del Goleto-Rocca S. Felice( S. Sossio)
Mostra “8 è il numero perfetto” ( S. Sossio)
Viaggio di istruzione di più giorni
Ravenna-Venezia Mantova- ( S. Sossio)
Lombardia(S. Nicola)
Viaggio d’istruzione di un solo giorno
Pietraroja-Sepino-Caserta( S. Sossio)
40
METODOLOGIA
Si suggeriscono le linee guida generali, poiché l'adozione del metodo di lavoro è demandata alla
discrezionalità dei singoli docenti a patto che, in ogni caso, non si indulga all'improvvisazione
didattica.
Si cercherà, partendo dalle prime classi, di privilegiare il procedimento induttivo, che si basi
inizialmente sulle esperienze quotidiane e sul vissuto dell'alunno, per procedere gradualmente
all'astrazione e alla fase deduttiva e concettuale. Sarà evitato, nei limiti del possibile,
l'insegnamento nozionistico che, in un certo senso , favorisce la passività dell'educando; pertanto, la
lezione frontale , cui pure si farà ricorso, sarà opportunamente affiancata da quella dialogata che,
attraverso la conversazione guidata, ottiene un coinvolgimento ed una partecipazione più attivi
dell'allievo e, in definitiva, una sua maggiore responsabilizzazione.
Sarà dato spazio al lavoro di gruppo, cercando altresì di abituare sin dal primo momento gli alunni
ad un tipo di ricerca che non si riduca ad una mera scopiazzatura di nozioni e dati, bensì rappresenti
un momento operativamente piacevole e didatticamente produttivo, utile a gettare le basi del
graduale formarsi del senso critico. Sarà fatto il possibile per attuare le seguenti forme di
insegnamento individualizzato, che non si risolvano in interventi sporadici ed estemporanei:
a) riproporre in forma semplificata e con strategie diverse argomenti ostici o più
complessi;
b) commisurare la quantità dei compiti a casa alle reali capacità delle
fasce di livello presenti nelle classi;
c) graduare opportunamente le difficoltà degli elaborati da eseguire a
scuola;
d) differenziare, in base alle esigenze e alle possibilità di fare dei singoli
discenti, gli obiettivi da conseguire.
Un'azione di recupero, infine, sarà certamente svolta principalmente nel Tempo Prolungato, nel
quale troveranno spazio anche altre attività, che verranno tutte opportunamente e specificamente
programmate da parte dei singoli Consigli di Classe.
NORME PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
DPR n. 122 del 22/06/ 2009 e Legge n. 169 del 30/10/ 2008
Assunto” ex Legge” che la valutazione degli alunni è “ espressione dell’autonomia professionale,
propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché
dell’autonomia didattica delle Istituzioni Scolastiche” ( Art. 1 comma 2 del DPR n. 122)Sotteso che la detta valutazione “ ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento ed
il rendimento scolastico complessivo degli Alunni” e che la stessa concorre, con le sue finalità, di “
41
autovalutazione” dei medesimi alunni ed al miglioramento dei livelli di conoscenze e di successo
formativoRitenuto che ogni alunno ha il diritto ad una Valutazione obiettiva, trasparente, tempestiva degli “
esiti apprenditivi e della competenze maturate, ( sapere- sapere fare- saper essere) che discenda da
rigorose e sistematiche osservazioni- riflessioni, connesse ai processi cognitivi e formativi, e che le
verifiche intermedie e finali, in ordine alla “misura” del rendimento scolastico, devono essere
coerenti con gli obiettivi previsti nel POFInteso che la pratica della valutazione non è e non può essere soltanto l’espressione terminale di un
giudizio, che evidenzi, in termini sommativi e comparativi, il comportamento, i livelli di
apprendimento degli alunni, il grado di maturazione delle abilità- competenze raggiunto dagli stessi
al termine di scadenze prefissate, ma la messa in questione di tutti i fattori che hanno sostanziato il
processo educativo-formativo: insegnanti, alunni, obiettivi, contenuti, metodologie, finalità,
“sostegni”, prove di verifica, retroazioni, interventi comparativi.
Il collegio dei docenti ritiene:
la valutazione uno degli elementi fondamentali della programmazione didattica-educativa e può
essere definita come il confronto tra gli obiettivi prefissi e i risultati conseguiti.
Il processo valutativo, pertanto, consta di tre momenti:
valutazione diagnostica o iniziale. Serve e individuare, attraverso la somministrazione di prove
d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il processo dei pre-requisiti e a disporre
eventuali attività di recupero;
valutazione formativa o in itinere. E’ finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sul
processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli alunni e fornisce ai docenti
indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di
rinforzo/recupero;
valutazione sommativa o finale. Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite
dall’alunno in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico.
L’attribuzione del “voto” nelle singole discipline e nel comportamento deve rappresentare, dunque,
“la sintesi ponderata e convergente” delle distinte “ performance” cognitive, relazionali, emozionali,
nella considerazione che le stesse, non di rado, intersecano taluni “impalpabili2 aspetti della
condizione umana dell’alunno.
42
SCUOLA PRIMARIA
La delicatezza del momento valutativo degli alunni della Scuola Primaria induce a non attribuire
voti inferiori al sei, mirando a promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé.
Griglia di corrispondenza tra voti e conoscenze, abilità e competenze disciplinari.
OBIETTIVI
COGNITIVI
Assimilazione
difettosa.
Formalizzazioni incerte e
poco evidenziabili tramite
canali convenzionali e la
relazione educativa.
ABILITA’COMPETENZE
Capacità strumentali
base non categorizzare.
di
GIUDIZIO
SINTETICO
VOTO
DECIMALE
INSUFFICIENTE
o
SCARSO
4
Utilizzo non pertinente dei
“linguaggi specifici”.
Conoscenze parziali dei
concetti disciplinari.
Abilità-competenze
da
rinforzare.
MEDIOCRE
o
NON SUFFICIENTE
Conoscenza
sostanziale
degli
argomenti
nella
dimensione
dell’essenzialità.
Idonee
capacità
di
comprensioneinterpretazionecomunicazione.
Uso adeguato di strumenti e
tecniche elaborative.
SUFFICIENTE
Apprendimenti strutturati e
congrui che soddisfano la
“giusta misura”.
Articolate
e coerenti
abilità-capacità
di
interazione linguistica.
Individua e riflette su
situazioni problematiche.
Concettualizzazione
lodevole degli obiettivi
disciplinari
e
transdisciplinari.
Alta qualità e massimo
risultato
nella
simbolizzazione dei saperi.
Espressione-comunicazione
Poco significativa.
Apprendimenti lacunosi.
5
6
DISCRETO
O
BUONO
7
Pregevole
uso
dei
“linguaggi”.
Attitudine-capacità
di
strutturare gli argomenti
con rigore
logico
e
sequenziale.
DISTINTO
8
Chiare ed evidenti abilità
trasversali e metacognitive.
Competenze
interdisciplinari all’interno
dei distinti contesti
OTTIMO
o
ECCELLENTE
9/10
Griglia di corrispondenza tra voti e conoscenze, abilità e competenze disciplinari.
43
SCUOLA SECONDARIA 1° grado
GIUDIZIO DI PROFITTO in riferimento a.
Conoscenze, abilità, competenze disciplinari.
Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, senza errori, ottima
capacità di comprensione e di analisi, corretta ed efficace applicazione di concetti,
regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema
con risultati esaurienti; esposizione fluida, rigorosa, ricca e ben articolata con uso di
terminologia corretta, varia e linguaggio specifico appropriato; sicurezza e competenza
nell’utilizzare strutture morfosintattiche, autonomia di sintesi, di organizzazione e di
rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici, originali e creativi,
capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni.
Conoscenze ampie, complete e approfondite, apprezzabile capacità di comprensione e
di analisi, efficace applicazione di concetti, regole e procedure anche in situazioni
nuove, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati
soddisfacenti; esposizione chiara, precisa, ricca e ben articolata con uso di
terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato; competenza
nell’utilizzare le strutture morfosintattiche; autonomia di sintesi e di rielaborazione
delle conoscenze acquisite con apporti critici originali; capacità di operare
collegamenti tra discipline.
Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale, buona
capacità di comprensione e di analisi, idonea applicazione di concetti, regole e
procedure; orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con
risultati apprezzabili, esposizione chiara ed articolata con uso di terminologia corretta
e varia e linguaggio specifico appropriato; buona correttezza ortografica e
grammaticale, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con
apporti critici, talvolta originali.
Conoscenze generalmente complete e sicure, adeguata capacità di comprensione e di
analisi, discreta applicazione di concetti, regole e procedure; orientamento sicuro
nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati largamente sufficienti;
esposizione chiara e sostanzialmente corretta con uso di terminologia appropriata e
discretamente varia, ma con qualche carenza di linguaggio specifico; sufficiente
correttezza ortografica e grammaticale; parziale autonomia si sintesi e di
rielaborazione delle conoscenze acquisite.
Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più
significativi; elementare ma pertinente capacità di comprensione e di analisi; discreta
applicazione di concetti, regole e procedure; orientamento sicuro se guidato
nell’analisi e nella soluzione di un problema; esposizione semplificata sostanzialmente
corretta con qualche errore a livello linguistico e grammaticale; lessico povero ma
appropriato; imprecisione nell’effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di
rielaborazione delle conoscenze acquisite.
Conoscenze generiche e parziali, limitata capacità di comprensione e di analisi,
modesta applicazione di concetti , regole e procedure; orientamento difficoltoso e
incerto nell’analisi e nella soluzione di un problema; esposizione non sempre lineare e
coerente, errori a livello grammaticale, bagaglio minimo di conoscenze lessicali con
uso della lingua appena accettabile; scarsa autonomia di rielaborazione delle
conoscenze acquisite.
Conoscenze frammentarie e incomplete, stentata capacità di comprensione e di analisi;
difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure; esposizione superficiale e
carente, gravi errori a livello grammaticale, povertà lessicale con utilizzo di termini
ripetitivi e generici non appropriati alle singole discipline.
44
LIVELLO
DI
PROFITTO
VOTO
ECCELLENTE
Con possibilità di
lode agli esami di
Stato di fine 1°
ciclo
10
OTTIMO
9
DISTINTO
8
7
BUONO
SUFFICIENTE
MEDIOCRE
INSUFFICIENTE
6
5
4
Criteri generali per l’attribuzione del voto di comportamento
La Scuola, oltre all’istruzione e all’educazione degli alunni, è impegnata in un costante processo di
formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i
rapporti di convivenza civile in una comunità.
Il voto di comportamento, o voto in condotta, ha la funzione di registrare e di valutare
l’atteggiamento e il comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un
ripensamento di eventuali comportamenti negativi.
La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2,
del Decreto Legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni e integrazioni; articolo 2 del DPR
122/09, è espressa:
nella scuola Primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe,
attraverso un giudizio formulato secondo le modalità deliberate dal Collegio dei docenti e riportato
nel documento di valutazione;
nella scuola Secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi, il
voto numerico è illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di
valutazione.
Il “voto di comportamento” o voto in condotta viene attribuito collegialmente dai docenti o della
classe o dai Consigli di classe, a seconda degli ordini di scuola, sulla base ei seguenti parametri:
-Puntualità nell’orario di entrata in classe.
-Assiduità nella frequenza alle lezioni.
-Decoro nell’abbigliamento e cura nell’aspetto.
-Autocontrollo nell’uso della gestualità e della parola.
-Dimensione del “silenzio e dell’ascolto”.
-Motivazione -impegno nell’attività dell’aula e nella studio a casa.
-Rispetto delle persone, degli arredi, del Regolamento d’Istituto.
-Modalità della relazione con i compagni e con i docenti.
Penalizzazioni che inducono “flessione” verso il basso del “voto”
-Vivacità eccessiva e “disturbo” delle pratiche scolastiche.
-Ritardo/i nell’orario di entrata e assenza/e non giustificate.
-Ammonizioni ripetute da parte degli insegnanti.
-Rimprovero formale da parete del Dirigente Scolastico.
-Nota/e-diffida/e riportate sul Registro di classe.
Provvedimento/i di “sospensione temporanea” dalle lezioni.
Nella Scuola secondaria, per norma di legge ( art. 2, comma 3, legge 30 ottobre 2008, n. 169), “ la
valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di classe,
concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore e sei decimi, la non
ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo”.
45
Griglia di corrispondenza tra voti e comportamento
GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO
Assenze irrilevanti, interesse costante e partecipazione assidua alle lezioni,
responsabilità e autodisciplina nel lavoro scolastico e domestico, regolare e serio
svolgimento dei compiti scolastici, comportamento corretto e non violento,
eccellente socializzazione e interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe da
leader maturo e responsabile, pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente,
consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole
scolastiche, del regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza.
LIVELLO DI
COMPORTAMENTO VOTO
ESEMPLARE
10
OTTIMO
9
DISTINTO
8
Episodi di inosservanza del regolamento interno( assenza ingiustificate e
frequenti uscite dall’aula, nei corridoi e fuori dal proprio banco, mancanza dei
doveri scolastici, negligenza abituale ecc.), disinteresse e non entusiasta
partecipazione alle attività scolastiche, frequente disturbo delle lezioni,
comportamento non sempre corretto nel rapporto con i compagni e personale
scolastico, inadeguata socializzazione e funzione poco collaborativa all’interno
delle classe.
BUONO
7
Episodi frequenti di inosservanza del regolamento interno, disinteresse e poca
partecipazione alle attività scolastiche, assiduo disturbo delle lezioni, rapporti
problematici e comportamento poco corretto verso compagni e personale
scolastico, scarsa socializzazione e funzione non collaborativa nel gruppo classe.
SUFFICIENTE
6
INSUFFICIENTE
5
Assenze minime, vivo interesse e attiva partecipazione alle lezioni, costante
adempimento dei lavori scolastici, comportamento corretto ed educato, ottima
socializzazione ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe, pieno rispetto
di sé, degli altri e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità,
scrupoloso rispetto delle regole di classe, del Regolamento d’Istituto, delle norme
di sicurezza.
Assenze saltuarie non frequenti ma sempre giustificate, essenziale attenzione e
partecipazione alle attività scolastiche, non sempre regolare svolgimento dei
compiti assegnati, comportamento per lo più corretto ed educato, buona
socializzazione e normale partecipazione al funzionamento del gruppo classe,
discreto rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente e adeguata accettazione della
diversità, osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica.
Episodi persistenti di inosservanza del regolamento interno che indicano la
volontà di non modificare l’atteggiamento, atti di bullismo, completo disinteresse
e scarsa partecipazione alle attività scolastiche, rapporti problematici e
comportamento scorretto verso compagni e personale scolastico, bassissima
socializzazione e funzione negativa nel gruppo classe.
46
L’ACCOGLIENZA
Al fine di perseguire con successo gli standard fissati a livello nazionale e dall’Istituzione
Scolastica, la scuola ha deciso di realizzare un insieme integrato di azioni tese a :
-
attuare la discriminazione positiva delle conoscenze, degli interessi e delle attitudini individuali,
per trasformarli in strumenti di accesso a nuovi saperi e di motivazione verso i compiti richiesti;
far cogliere le connessioni tra saperi già posseduti e saperi che si vogliono promuovere;
orientare energie ed impegno nell’attività didattica;
consolidare conoscenze
recuperare eventuali lacune.
accogliere in modo gratificante i nuovi allievi sul piano cognitivo, affettivo - motivazionale e
relazionale, poiché è dalle prime esperienze in ogni nuova struttura formativa che assai spesso
derivano le condizioni per il futuro successo e/o insuccesso scolastico. Vanno bandite forme
“oppressive” di accertamento intensivo delle competenze iniziali. La verifica avverrà
progressivamente con i più diversi strumenti di accertamento.
OBIETTIVI:
-
riconoscere somiglianze e differenze tra le persone che vivono sullo stesso territorio;
riconoscere rapporti di scambio di vario tipo tra le persone;
conoscere il significato di alcuni comportamenti che favoriscono la vita civile (solidarietà e
tolleranza);
riconoscere la presenza di persone appartenenti a diverse culture, cogliendone problemi e valori;
conoscere diritti fondamentali dell’uomo e i documenti più significativi;
conoscere situazioni di rispetto e di violazione dei diritti dell’uomo.
CONTINUITA' EDUCATIVA
La continuità educativa e didattica ha da sempre costituito un argomento portante della cultura
pedagogica, ma oggi è un problema avvertito con interesse sempre maggiore sia perché
permangono fenomeni di dispersione e di insuccesso scolastico, dovuti spesso al passaggio da un
ordine all’altro di scuola, sia perché la costituzione di istituti compresivi configura la realizzazione
della continuità con nuovi caratteri.
Pur attuando iniziative , che facilitino i rapporti tra scuole diverse, dove lo scambio di informazioni
sugli alunni e la gestione di attività di accoglienza costituiscono i momenti più significativi, bisogna
iniziare a realizzare la continuità in un percorso unitario nuovo, centrato sull’attenzione alle
competenze e ai contenuti dell’apprendimento. Ciò, ovviamente, obbliga i docenti a confrontare le
rispettive opinioni in ordine alla interazione tra sviluppo e istruzione, tra processi cognitivi e
comportamenti di apprendimento, tra abilità terminali richieste e quelle che vengono identificate
come prerequisiti necessari per apprendere i diversi contenuti dell’insegnamento. In particolare è
necessario sottoporre ad un attento esame critico le programmazioni didattiche, le modalità di
valutazione, i progetti, per valorizzare gli aspetti migliori. E’ partendo da un’attenta analisi dei
curricoli dei tre ordini di scuola, che si arriva all’attuazione di itinerari e percorsi metodologici
comuni. Questo modo di operare avrà senza dubbio una ricaduta positiva sugli alunni, i quali
attraverso un utilizzo più razionale e coordinato delle conoscenze acquisite ed una presa di
coscienza di un loro collegamento organico, finiranno anche per superare lo stato di ansia e di
disagio sempre avvertito nel passaggio da un ordine di scuola ad un altro. E’, quindi, necessario
47
organizzare degli incontri tra tutti i docenti dell’Istituto, ma in modo specifico con quelli della
Scuola Primaria e media per confrontarsi sugli obiettivi, sui contenuti, sui metodi, sulle verifiche e
la valutazione e sui progetti.
Per attivare un proficuo processo di comunicazione con i docenti della Scuola dell’Infanzia e della
Scuola Secondaria di Primo Grado, per evitare che si creino delle fratture, soprattutto nelle classi di
passaggio e per rendere armonico lo sviluppo cognitivo dell’alunno, i docenti hanno stabilito di
attuare le seguenti attività:
-
costituzione di gruppi di lavoro unitario, i quali individuano e stabiliscono i temi di studio
comuni al progetto di continuità e formulano proposte per attuare i piani di intervento;
-
definizione di forme e di modalità di impostazione del fascicolo personale dell'alunno;
-
definizione di criteri e di modi di collaborazione per le classi "ponte", mirati allo scambio di
notizie sugli alunni, in ordine al processo di apprendimento, al comportamento e al grado di
socializzazione raggiunti, ai metodi usati e alle strategie messe in atto, nonché agli interventi
individualizzati e personalizzati, al modo di porsi e di mediare le conoscenze apprese, alle
capacità e abilità in loro possesso
ORIENTAMENTO
Un momento traumatico per il successo scolastico dell’alunno si verifica nel passaggio dalla Scuola
Secondaria di Primo Grado ad un Istituto di Istruzione Superiore. L'alunno viene a trovarsi di fronte
ad una realtà diversa avvertendo una sensazione di disorientamento che può essere la causa del suo
insuccesso scolastico. I motivi di questo disagio vanno ricercati nella mancanza di un'adeguata
didattica. Perché l'alunno sia in grado di operare scelte giuste al momento giusto, è necessario
programmare attività di orientamento, le quali si sviluppano su due livelli: formativo e informativo.
Il primo si realizza attraverso attività didattiche capaci di aiutare l'alunno a conoscere se stesso, a
verificare i propri interessi e le proprie attitudini, a realizzare un'immagine di sé positiva e realistica.
Al fine di accrescere il senso dell'identità personale da parte di ciascun alunno, occorre coinvolgerlo
nella progettazione delle attività, precisando gli obiettivi da raggiungere al termine di un intervento
educativo, occorre abituare l'alunno a lavorare in gruppo e a sperimentare, in situazioni scolastiche,
lo svolgimento di attività e mansioni connesse al lavoro adulto. Così facendo egli assumerà la
capacità di procedere all'autovalutazione ed all'autoorientamento. L’aspetto informativo si realizza
attraverso attività che promuovano l’analisi e la conoscenza sia della problematica legata
all’organizzazione del mondo del lavoro sia ai tipi di scuola superiore. E’ compito del consiglio di
classe inserire nella Programmazione attività finalizzate alla conoscenza:
- delle caratteristiche formative ed organizzative delle varie scuole superiori;
- delle leggi e delle opportunità che rispettivamente regolano ed offrono il mercato del lavoro.
A tal fine sarebbe utile effettuare visite ai vari istituti di istruzione superiore, nonché a diversi
ambienti di lavoro. Risulta anche utile recepire e divulgare dati e ricerche tese ad illustrare,
soprattutto in prospettiva, la realtà occupazionale ed economica del nostro paese, con particolare
riferimento all'Irpinia.
48
ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ -Art. 3 DPR 235/2007La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua
interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una
fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire
un’alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli.
A tal fine questo Istituto, in piena sintonia con quanto stabilito dal Regolamento delle studentesse e
degli studenti dpr 245/2007,
Propone
il seguente Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera puntuale e
condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti.
Il rispetto di tale patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia
reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo
scolastico.
I docenti si impegnano a:
 Essere precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla
scuola;
 Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola;
 Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai
la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore;
 Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli
studenti;
 Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione;
 Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio.
 Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte, orali e di
laboratorio;
 Effettuare almeno il numero minimo di verifiche (due per le discipline con due ore di lezione e
due scritte e due orali per le altre discipline) come previsto dai Dipartimenti disciplinari;
 Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova successiva;
 Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;
 Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;
 Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;
 Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di
classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti;
 Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più
possibile personalizzate;
Le studentesse e gli studenti si impegnano a:
 Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;
 Non usare mai in classe il cellulare;
 Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;
 Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta;
49










Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;
Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti;
Rispettare i compagni, il personale della scuola;
Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;
Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;
Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola;
Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;
Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa;
Favorire la comunicazione scuola/famiglia;
Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti.
I genitori si impegnano a:
 Conoscere l’Offerta formativa della scuola e collaborare al progetto formativo partecipando, con
proposte e osservazioni migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui;
 Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio, contattando anche
la scuola per accertamenti;
 Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali;
 Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola.
Il personale non docente si impegna a:
 Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;
 Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di
competenza;
 Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;
 Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati;
 Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella
scuola (studenti, genitori, docenti);
Il Dirigente Scolastico si impegna a:
 Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e
personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;
 Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie
potenzialità;
 Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della
comunità scolastica;
 Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare
risposte adeguate.
DISCIPLINA
Il genitore/affìdatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che:
a) le infrazioni disciplinari da parte dello studente possono dar luogo a sanzioni disciplinari;
b) nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della
riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007);
c) il regolamento di istituto disciplina le modalità di irrogazione delle sanzioni disciplinari e di
impugnazione.
50
PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE
AVVISI E RECLAMI
In caso dì parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel patto si attua la
procedura di composizione obbligatoria; la procedura di composizione obbligatoria comprende:
a)segnalazione di inadempienza, tramite “avviso”se prodotta dalla scuola, “reclamo”se prodotta
dallo studente o dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere prodotti in
forma orale che scritta,
b)accertamento; una volta prodotto l’avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non
risulti di immediata evidenza, il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario accertamento o
verifica circa le circostanze segnalate;
c) ripristino; sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera “b”, il ricevente, in caso di
riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o
ridurre la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze;
d) informazione; il ricevente è obbligato ad informare l’emittente tanto sugli esiti degli accertamenti
che sulle eventuali misure di ripristino adottate.
VALIDITÀ
Il presente Patto è valido, per ciascun alunno ,fino al termine degli studi all’interno di codesta
Istituzione Scolastica. Eventuali ampliamenti, proposti dal Consiglio di Istituto e condivisi con i
rappresentanti dei genitori
Rispetto dell’orario di servizio da parte del Personale.
Il rispetto dell’orario di servizio costituisce per il Personale Scolastico un obbligo inderogabile, la
cui inosservanza, oltre a compromettere la funzionalità della Scuola, determina anche:




disagio per gli utenti del servizio scolastico;
riduzione della produttività;
danno all’erario per le somme erogate a titolo di retribuzione per lavoro non effettuato;
danno all’immagine della Scuola, che è ancora più grave, trattandosi di istituzione che deve
educare e formare le giovani generazioni.
Proprio al fine di adempiere ad uno dei doveri fondamentali previsti dai Decreti Delegati, dal
D.L.vo 297/94 e dai Contratti Scuola, i Docenti dovranno:



trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell’inizio della propria lezione (ovviamente
la prescrizione vale anche per i docenti impegnati nel turno pomeridiano);
apporre la propria firma di presenza sull’apposito registro immediatamente dopo l’arrivo;
accompagnare gli alunni all’uscita nell’ultima ora di lezione.
Le ore “a disposizione” devono essere prestate a scuola sia nel caso in cui coincidano con i
cosiddetti spacchi sia nel caso in cui siano collocate all’inizio o alla fine delle ore di insegnamento.
51
Nell’ipotesi di allontanamento arbitrario, i docenti si rendono responsabili di violazione dei propri
doveri d’ufficio, con conseguenze di carattere disciplinare e patrimoniale.
Suddivisione dell’anno scolastico in quadrimestri, ai fini
della valutazione degli alunni.
Gli OO.CC., ai fini della valutazione degli alunni, hanno deliberato di optare per la suddivisione
dell’Anno Scolastico in quadrimestri, intensificando però le occasioni di scambio di informazione
tra scuola e famiglia, che vengono qui di seguito elencate:





assemblea con i genitori, riuniti per classi singole o per classi parallele, in occasione
dell’elezione dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe;
presentazione della situazione di partenza ed esplicitazione del Contratto Formativo;
incontri con le famiglie dopo agli scrutini quadrimestrali;
incontro intermedio con le famiglie nei mesi di aprile/maggio.
Per fornire ai genitori, a scadenze più ravvicinate, notizie relative ai livelli di acquisizione degli
obiettivi prefissati e al grado di formazione complessiva raggiunto, nel mese di novembre e nei mesi
di aprile/maggio, saranno comunicate ai genitori anche le risultanze degli apprendimenti nelle
singole discipline.
Criteri e proposte per la formulazione dell’orario delle lezioni
Gli OO. CC. hanno deliberato i seguenti criteri ai fini della formulazione dell’orario delle lezioni
della Scuola Secondaria di I Grado:
1.
le discipline che richiedono un impegno concettuale maggiore vanno opportunamente
alternate con quelle a carattere più prettamente operativo, in modo da rendere meno gravosa
la permanenza in classe dei ragazzi;
2. le ore a disposizione vanno opportunamente dislocate in modo da garantire la possibilità di
sostituzione dei docenti assenti;
Il Collegio dei Docenti ha deliberato le seguenti proposte relative alla formulazione dell’orario delle
lezioni della Scuola Secondaria di Primo Grado:
1. ogni docente non deve essere impegnato per più di 4 ore di lezione, nei giorni di normale
orario, mentre nei giorni in cui è previsto il rientro pomeridiano, ogni docente non può
essere impegnato per più di sei ore;
2. bisogna evitare di impegnare il docente di Lettere per più di tre ore consecutive nella stessa
classe; il docente di Matematica non può svolgere più di due ore nella stessa classe, nel
turno antimeridiano;
3. l’orario di ciascun docente comprenderà diciotto ore settimanali, più un’ora di ricevimento
genitori;
In relazione alla sperimentazione di nuove modalità di articolazione dell’orario sulla base di quanto
consentito daI DPR n. 275/1999, gli OO.CC. hanno stabilito di alterare in misura ridotta l’assetto
organizzativo tradizionale per quel che concerne l’orario, il calendario e le modalità di svolgimento
delle riunioni degli OO.CC e degli incontri Scuola-Famiglia. Si potranno sperimentare forme di
flessibilità nella compilazione dell’orario delle lezioni, che potrà essere variato e reso noto in
anticipo in occasione della preparazione delle varie manifestazioni. In dette circostanze potranno
essere formati gruppi di alunni appartenenti anche a classi diverse. Il Collegio avrà cura di scegliere
52
le attività più opportune, in cui impegnare gli alunni dei vari gruppi, in modo da consentire a tutti di
utilizzare proficuamente il tempo disponibile. Ove necessario si farà ricorso alla esperienza delle
“classi aperte”, anche in circostanze diverse da quelle di cui al punto precedente.
Orario delle lezioni per gli alunni.
.
Scuola dell’Infanzia di San Sossio Baronia e San Nicola Baronia
Il tempo scuola per i bambini delle Scuole dell’Infanzia dell’Istituto, si articola su sei giorni
settimanali: dal lunedì al sabato con una estensione massima di 45 ore .
L’organizzazione oraria è la seguente:
Turno antimeridiano
Lunedì
Martedì
8,30-12,30
8,30-12,30
Mercoledì
8,30-12,30
Turno pomeridiano
Lunedì
Martedì
11,00-16,30
12,00-16,30
Mercoledì
11,00-16,30
Giovedì
8,30-12,30
Giovedì
12,00-16,30
Venerdì
8,30-12,30
Venerdì
11,30-16,30
Sabato
8,30-13,30
Sabato
/////////
Scuola Primaria di San Sossio Baronia
Il lunedì, il martedì, Venerdì
1° ora:
dalle ore 8.30 alle ore 9.30
2° ora:
dalle ore 9.30 alle ore 10.30
3° ora:
dalle ore 10. 30alle ore 11.30
4° ora:
dalle ore 11.30 alle ore 12.30 ( fine turno antimeridiano)
MENSA:
dalle ore 12.30 alle ore 13.30
6° ora:
dalle ore 13.30 alle ore 14.30
7° ora:
dalle ore 14.30 alle ore 15.30
8° ora:
dalle ore 15.30alle ore 16. 30
Nei giorni di mercoledì e sabato l'orario delle lezioni è limitato al solo turno antimeridiano con
termine delle lezioni alle ore 12.30
Scuola Primaria di San Nicola Baronia
Martedì, giovedì, venerdì
1° ora:
dalle ore 8.30 alle ore 9.30
2 ora:
dalle ore 9.30 alle ore 10.30
3° ora:
dalle ore 10.30alle ore 11. 30
4° ora:
dalle ore 11.30 alle ore 12.30
5° ora:
dalle ore 12.30 alle ore 13.30
Martedì
1° ora:
2° ora:
3° ora:
4° ora:
5° ora
MENSA
7° ora:
8° ora:
dalle ore 8.30 alle ore 9.30
dalle ore 9.30 alle ore 10.30
dalle ore 10.30alle ore 11. 30
dalle ore 11.30 alle ore 12.30
dalle ore 12.30 alle ore 13.30 (fine turno antimeridiano)
dalle ore 13.30 alle ore 14.30
dalle ore 14.30 alle ore 15.30
dalle ore 15. 30 alle ore 16.30
53
Mercoledì e sabato
1° ora:
dalle ore 8.30 alle ore 9.30
2° ora:
dalle ore 9.30 alle ore 10.30
3° ora:
dalle ore 10.30alle ore 11. 30
4° ora:
dalle ore 11.30 alle ore 12.30
Scuola Secondaria di Primo Grado di San Sossio Baronia e di San Nicola Baronia
Orario settimanale delle lezioni:
a) 30 ore settimanali ( dalle ore 08:30 alle ore 13:30 ) il lunedì, il martedì, il mercoledì, il
giovedì, il venerdì, il sabato;
b) due rientri pomeridiani nei giorni di lunedì, martedì, venerdì ( dalle ore 14:30 alle ore
16:30 ) per complessive 4 ore settimanali + 2 ore di mensa.
La scuola secondaria di I grado di San Sossio Baronia articolerà l’orario nel seguente modo:
mercoledì e venerdì
1° ora:
dalle ore 8.30 alle ore 9.30
2° ora:
dalle ore 9.30 alle ore 10.30
3° ora:
dalle ore 10.30 alle ore 11.30
4° ora:
dalle ore 11.30 alle ore 12.30
5° ora:
dalle ore 12.30 alle ore 13.30 ( fine turno antimeridiano )
MENSA
dalle ore 13.30 alle ore 14.00
6° ora:
dalle ore 14.00 alle ore 15.30
7° ora:
dalle ore 15.30 alle ore 16.30
Nei giorni di lunedì, martedì, e giovedì l'orario delle lezioni è limitato al solo turno antimeridiano
con termine delle lezioni alle ore 13.30
Il sabato le lezioni termineranno alle ore 12.30, per consentire agli alunni che abitano nelle frazioni
di usufruire del trasporto comunale.
La quinta ora di lezione del sabato sarà recuperata con il prolungamento dell’orario delle lezioni
pomeridiane di 30 minuti per ogni rientro.
L’orario della mensa sarà ridotto di 30 minuti e sarà effettuato un recupero forfetario dei suddetti 30
minuti con la partecipazione degli alunni e dei docenti ad attività integrative (uscite didattiche,
visite guidate, ecc.)
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO San Nicola Baronia
Lunedì, mercoledì, giovedì, sabato dalle ore 08:30 alle ore 13:30
Martedì e venerdì dalle ore 08:30 alle ore 16:30
Il Dirigente, alfine di garantire un’organizzazione funzionale alle esigenze dell’utenza, propone di
uniformare l’orario dell’intero Istituto, così come indicato:
ingresso alle ore 8.30 e permanenza a scuola fino alle ore 13.30 nei giorni con il solo orario
antimeridiano; (scuola primaria di S. Nicola Baronia dalle ore 8.30 alle ore 12.30 nei giorni di
mercoledì e di sabato). Ingresso alle ore 8.30 e permanenza a scuola fino alle ore 16.30 nei giorni
con orario antimeridiano e pomeridiano.
54
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCILPINE
SCUOLA PRIMARIA-SAN NICOLA BARONIADISCIPLINE
Classe prima
Italiano
Arte e Immagine
Storia
Matematica
Scienze
Motoria
Musica
Geografia
Inglese
Tecnologia
Religione
Laboratori
7
1
2
6
2
1
1
2
2
1
2
3
Classe
seconda
7
1
2
6
2
1
1
2
2
1
2
3
Classe terza
Classe quarta
Classe quinta
6
1
2
6
2
1
1
2
3
1
2
3
6
1
2
6
2
1
1
2
3
1
2
3
6
1
2
6
2
1
1
2
3
1
2
3
Totale 30 ore settimanali per classe.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCILPINE
SCUOLA PRIMARIA-SAN SOSSIO BARONIADISCIPLINE
Classe prima
Italiano
Arte e Immagine
Storia
Matematica
Scienze
Motoria
Musica
Geografia
Inglese
Tecnologia
Religione
Laboratori
Mensa
10
2
2
8
2
2
2
2
1
1
2
3
4
Classe
seconda
9
2
2
8
2
2
2
2
2
1
2
3
4
Classe terza
Classe quarta
Classe quinta
9
2
3
7
2
1
2
2
3
1
2
3
4
8
2
3
8
2
2
1
2
3
1
2
3
4
8
2
3
8
2
2
1
2
3
1
2
3
4
Totale 40 ore settimanali per classe.
55
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCILPINE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO-SAN SOSSIO BARONIA-
DISCIPLINE
Classe prima
Classe seconda
Classe terza
Italiano
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Inglese
Francese
Arte e immagine
Musica
Tecnologia
Scienze motorie
Religione
Mensa
8
2
2
6
2
3
2
2
2
2
2
1
2
8
2
2
6
2
3
2
2
2
2
2
1
2
6
2
2
6
2
3
2
2
2
2
2
1
2
Totale 36 ore settimanali per classe.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCILPINE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO-SAN NICOLA BARONIADISCIPLINE
Classe prima/seconda
Classe terza
Italiano
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Inglese
Francese
Arte e immagine
Musica
Tecnologia
Scienze motorie
Religione
Mensa
10
2
2
6
2
3
2
2
2
1
1
1
2
8
2
2
6
2
3
2
2
2
2
2
1
2
Totale 36 ore settimanali per classe.
56
Criteri per l’assegnazione dei docenti.
Come per i decorsi anni, si seguirà il criterio della continuità didattica.
RISORSE PROFESSIONALI INTERNE
REFERENTI
In attuazione di quanto stabilito nel corso della seduta del Collegio dei docenti, in data
Il Dirigente Scolastico ha conferito gli incarichi come appresso specificati:
PRIMO COLLABORATORE VICARIO:
PROF. MARCHETTI MARCELLO
COLLABORATORE:
INS. RINALDI DOMENICO
REFERENTE SC. SEC. I GRADO S. SOSSIO
PROF. MARCHETTI MARCELLO
,
“
SC. PRIM. S. SOSSIO:
INS. RINALDI DOMENICO
“
SC. INF. S. SOSSIO:
INS. FIERRO FRANCESCA
“
S. NICOLA:
PROF.SSA FIORILLO MARIA ROSARIA
“
SC. PRIM.. S. NICOLA:
PROF.SSA DI DONATO GIOVANNINA
“
SC. INF. S. NICOLA:
INS. FIORILLO SILVIA
REF. GRUPPO “H”:
DOCENTE: Rinaldi Domenico
COMITATO DI VALUTAZIONE
MEMBRI EFFETTIVI:
“
INS. LAVANGA LISETTA
PROF. MARCHETTI MARCELLO
PROF. CIPRIANO GENNARINA
SUPPL.
COORDINATORI CONS. DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO S. SOSSIO
CLASSE I: PROF.SSA CIPRIANO GENNARINA
CLASSE II: PROF.
MARCHETTI MARCELLO
CLASSE III: PROF.SSA GRASSO GAETANA
COORDINATORI CONS. DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA I GRADO S. NICOLA
CLASSE I E II: PROF.SSA DEL VECCHIO TIZIANA
CLASSE III: PROF.SSA FIORILLO MARIA ROSARIA
57
COMMISSIONE DI GARANZIA:
PROF. FRANCESCO CALOIA Dirigente Scolastico
PROF. CIPRIANO GENNARINA
Docente
PROF.SSA FIORILLO M. ROSARIA Docente
SIG. De Rosa Michele
Genitore
SIG.RA Morgante Maria
Genitore
MEMBRI SUPPLENTI
PROF.SSA SANSONE LUCIA
SIG. IACOVIELLO MARIA ROSA
COMMISSIONE ELETTORALE
Docente
PROF.SSA CIPRIANO Gennarina
Docente
Genitore
INS. DE ROSA Agnese
Docente
SIG. ANDREOTTOLA Michela Angela Genitore
SIG. COPPOLA Antonio
Genitore
SIG. ANDREOTTOLA Angelo
personale ATA
FUNZIONI STRUMENTALI
1. GESTIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA E RAPPORTI CON IL
TERRITORIO
De Leo Maria
2. SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
Andreottola Immacolata
3. INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI
Del Vecchio Maria Antonia
4. INVALSI
Capodilupo Alfonsina
5. GESTIONE LABORATORI SAN SOSSIO BARONIA
Cipriano Gennarina
6. GESTIONE LABORATORI SAN NICOLA BARONIA
Sansone Lucia
7. GESTIONE SITO INTERNET DELL'ISTITUTO
Grasso Gaetana
Tutti i docenti risultano avere i titoli e i requisiti necessari richiesti nel bando di presentazione delle
domande del 18/09/2012 prot. n.
La commissione ha confermato le scelte operate dai docenti.
Il collegio, nel fare proprie le decisioni della commissione, delibera all’unanimità di assegnare gli
incarichi di FF.SS. così come disposto da essa. In particolare assegna:

1) la F.S. n. 1: “Gestione del Piano dell’offerta formativa – Rapporti con il territorio”
all’ins. De Leo Maria, la quale sarà responsabile delle seguenti attività:
Redazione del POF e della sua sintesi (mini POF), sviluppo dei curricoli, promozione delle
attività curricolari ed extracurricolari d’Istituto.
58











Gestione del POF.
Cura della documentazione che definisce attività, progetti e curricoli dell’offerta formativa della
scuola.
Rapporto con il territorio per la creazione di accordi di programma di rete di scuole con enti e
associazioni culturali. Rapporti con Università ed enti di formazione.
Cura dei rapporti con il territorio, Enti locali, Istituzioni, Associazioni culturali e di volontariato
al fine di interpretare le esigenze del territorio e far conoscere le attività della scuola.
Redazione relazione finale delle attività previste nel POF.
Cura dell’attività di produzione di materiali per la promozione dell’Istituto da inserire sul sito
Internet.
Cura dei rapporti con i genitori.
Partecipazione alle assemblee di Istituto con i genitori degli alunni al fine di interpretare
esigenze ed istanze delle famiglie e degli studenti.
Organizzazione di cerimonie, manifestazioni e spettacoli.
Presidenza di eventuale Commissione relativa all’area.
Gestione del quotidiano in riferimento all’area.
2) la F.S. n. 2 :"Sostegno al lavoro dei docenti (aggiornamento – modulistica),all’ins.
Andreottola Immacolata, la quale sarà responsabile delle seguenti attività:
 Gestire la diffusione delle notizie riferite ai corsi di aggiornamento proposti dalla scuola e
dal territorio.
 Organizzare, calendarizzare e coordinare tutte le attività di aggiornamento realizzate nella
scuola per il personale docente ed ATA ( rilevazione dei bisogni, cura dei rapporti con i
docenti esperti, monitoraggio del gradimento, raccolta delle firme di presenza e
predisposizione degli attestati di partecipazione ai corsi).
 Sostenere l’innovazione tecnologica.
 Realizzare una banca dati relativa alle competenze professionali dei docenti interni.
 Produrre, mantenere aggiornata e rendere disponibile la modulistica utilizzata nella scuola
dai docenti relativa a programmazione, valutazione, relazioni finali, permessi, congedi,
ecc...
 Raccogliere e riordinare il materiale prodotto nello svolgimento dell’attività educativa e
didattica (archivio).
 Raccogliere e curare la documentazione prodotta nei corsi di aggiornamento e relativa
pubblicizzazione attraverso l’inserimento di materiali sul sito Internet dell’Istituto.
 Raccogliere dati per il monitoraggio e per l’effettuazione nel corso dell’anno scolastico di
indagini che attraverso idonei strumenti misurino gli standard di qualità e gradimento
(customer satisfaction) da parte degli utenti, dei docenti e del personale.
 Organizzare cerimonie, manifestazioni e spettacoli.
 Presiedere l’eventuale Commissione relativa all’area.
 Gestire il quotidiano in riferimento all’area.


3) la F.S. n. 3:"Interventi e servizi per gli studenti – Gestione problematiche relative
all’inserimento degli alunni, alla prof.ssa Del Vecchio Maria Antonia, la quale sarà
responsabile delle seguenti attività:
Promozione e coordinamento attività di educazione alla salute e al rispetto dell’ambiente,
prevenzione delle dipendenze (dovrà curare i rapporti con ASL, Sert e servizi sul territorio
afferenti all’area di intervento).
Organizzazione incontri formativi sulle problematiche adolescenziali rivolti ai genitori (almeno
59
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uno nel corso dell’anno con la partecipazione di esperti esterni).
Promozione attività di continuità.
Gestione orientamento alunni in uscita per far conoscere l’offerta formativa degli istituti del
territorio.
Organizzazione incontro con i genitori per eventuali ulteriori chiarimenti per la scelta
dell’indirizzo di studio.
Organizzazione visite guidate agli istituti superiori del territorio
Organizzazione di eventuali corsi di recupero rivolti agli alunni (organizzazione gruppi classi e
orari) .
Rilevazione e monitoraggio esiti di valutazione in uscita ed alla fine del 1° anno di Scuola
superiore.
Rilevazione e monitoraggio esiti della valutazione I e II quadrimestre (Tabulare valutazioni
quadrimestrali degli alunni da sottoporre alla discussione del Collegio dei docenti).
Delega alla organizzazione dei viaggi di istruzione e degli scambi culturali.
Raccolta dei dati per il monitoraggio e per l’effettuazione nel corso dell’anno scolastico di
indagini che attraverso idonei strumenti misurino gli standard di qualità e gradimento da parte
degli alunni.
Organizzazione di cerimonie, manifestazioni e spettacoli.
Presidenza di eventuale Commissione relativa all’area.
Gestione del quotidiano in riferimento all’area.
4) la F.S. n. 4: “Invalsi” all’ins. Capodilupo Alfonsina, la quale sarà responsabile delle
seguenti attività:
 Gestire la parte istruttoria delle prove INVALSI (iscrizione, acquisizione linee guida e
materiali), collaborando con la Segreteria per l’invio di tutti i dati richiesti.
 Acquisire i dati relativi alle precedenti prove 2011/12, darne sistematizzazione per la
comunicazione al Collegio e successiva fruizione nelle classi interessate.
 Curare i contatti con il sito INVALSI per la raccolta e l’analisi di tutto il materiale
informativo relativo alla somministrazione delle prove.
 Preparare le Prove dell’anno scolastico 2012/13 e gestire l’organizzazione delle stesse nella
scuola in tutti i suoi aspetti.
 Trasmettere tutti i dati delle Prove 2012/13 al sito INVALSI nel rigoroso rispetto della
procedura e della tempistica indicata.
 Controllare che il materiale inviato dall’Invalsi alla Scuola sia completo.
 Organizzare incontri interni per spiegare le modalità di svolgimento delle prove.
 Fornire ai docenti esempi di prove per l’esercitazione degli alunni.
 Sovraintendere allo svolgimento delle prove.
 Coordinare l’attività dei docenti somministratori delle prove e di quelli impegnati nella
correzione.
 Scaricare i file predisposti dall’Invalsi per i ragazzi con disturbi specifici di apprendimento.
 Inviare i risultati delle prove all’Invalsi.
 Presiedere l’eventuale Commissione relativa all’area.
 Organizzare cerimonie, manifestazioni e spettacoli.
 Gestire il quotidiano in riferimento all’area
5) le FF.SS. n.5 e 6: “Gestione dei laboratori dei plessi di San Sossio Baronia e di San
Nicola Baronia” rispettivamente alle proff Cipriano Gennarina e Sansone Lucia, le quali
saranno responsabili delle seguenti attività:
60
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Gestire i laboratori di informatica, multimediale, musicale e scientifico.
Elaborare i regolamenti di accesso e di utilizzazione dei laboratori.
Predisporre i registri di presenza e di postazione di ogni laboratorio.
Controllare l’efficienza delle attrezzature e delle risorse presenti nei Laboratori di
Informatica e Trattamento Testi, di Scienze e di Musica.
Controllare le eventuali segnalazioni dei problemi sul registro di presenza e di postazione.
Verificare la compilazione dei registri di presenza e di postazione.
Assistere i docenti nell’utilizzo delle attrezzature, quando richiesto e in orario compatibile
con le esigenze didattiche.
Intervenire presso il Direttore amministrativo per l’affidamento e la riparazione ad una ditta
designata in caso di problemi.
Controllare l’uso della stampante da parte degli allievi e impedirne una utilizzazione
eccessiva e impropria.
Accertarsi che la stampante non sia utilizzata per la stampa di fotografie, diapositive e
presentazioni grafiche sia perché consumano un'eccessiva quantità di inchiostro sia perché,
essendo lavori ipertestuali, è preferibile registrarli in supporti multimediali.
Controllare che la fruizione del laboratorio da parte degli allievi avvenga solo ed
esclusivamente alla presenza di un docente, che se ne assume la piena responsabilità.
Continuare il processo di modifica degli ambienti di apprendimento/insegnamento attraverso
l'acquisizione di nuove strumentazioni.
Organizzare (con la F.S. Sostegno ai docenti) corsi di formazione inerenti all'utilizzo delle
TIC nella didattica.
Organizzare la consegna delle programmazioni, relazioni, verbali in formato digitale e
l’archiviazione dei file su supporto CD-ROM.
Organizzare cerimonie, manifestazioni e spettacoli.
Presiedere l’eventuale Commissione relativa all’area.
Gestire il quotidiano in riferimento all’area.
6) La F.S. n. 7: “Gestione Sito Internet” alla prof.ssa Grasso Gaetana, la quale sarà
responsabile delle seguenti attività:
 Ristrutturare la home-page del sito per adattarla ai nuovi contenuti e renderla maggiormente
fruibile ed accessibile a tutti gli utenti.
 Curare la gestione tecnica del sito Web e tenerlo costantemente aggiornato.
 Provvedere all'inserimento in rete di materiali didattici e informativi rivolti a docenti, a
studenti, a genitori e personale ATA.
 Pubblicare e aggiornare la modulistica.
 Pubblicizzare l'offerta formativa per favorire i processi formativi ed educativi promossi
dall'istituto.
 Rendere accessibile il sito alle famiglie utilizzando schemi semplici per una navigazione
veloce e fruibile a tutti.
 Sollecitare la condivisione e la collaborazione della comunità scolastica nella scelta dei
materiali e delle esperienze maggiormente significative da pubblicare.
 Promuovere la navigazione sicura per gli alunni.
 Dare maggiore visibilità all'organizzazione, ai progetti e ai percorsi didattici realizzati
dall'Istituto comprensivo "Padre Pio".
 Dare indicazioni a docenti, studenti e personale di segreteria per l’uso corretto e proficuo
della piattaforma.
 Pubblicare i lavori realizzati dagli allievi, materiali relativi a progetti in corso etc.
61
 Sostenere le altre funzioni strumentali per una maggiore efficienza informativa, di
coordinamento e di intervento.
 Presiedere la eventuale Commissione relativa all’area.
 Gestire il quotidiano in riferimento all’area.
RESPONSABILI E ADDETTI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
Responsabile RSPP prof: Salvatore Vito
Ai sensi dell’art Artt. 18, 19 e 33 D. Lgs 81/2008 . i sigg. docenti in indirizzo sono designati a
svolgere le funzioni appresso specificate:
Docente
Silvia Agnese Fiorillo
Funzione
Addetta al servizio prevenzione e protezione
M. Rosaria Fiorillo
Di Donato Giovannina
addetti servizio di prevenzione e protezione
Rinaldi Domenico
Fierro Francesca
Addetto al servizio prevenzione e protezione
Addetta al servizio prevenzione e protezione
Sede
San Nicola, Scuola
dell’Infanzia
San Nicola
S.Elementare e Media
Sede centrale
San Sossio, Scuola
dell’Infanzia
I lavoratori dipendenti sotto indicati vengono designati quali addetti ai servizi di prevenzione e
protezione, così come a fianco di ognuno indicato e come da specifiche comunicazioni, che a buon
fine si allegano alla presente:
 incarico di attuare misura di prevenzione incendi e incarico di attuare misura di lotta
anticendio, gestione dell'emergenza ed evacuazione dei lavoratori (artt.18 e 19 e 33 D.L.vo
già citato):
 Andreottola Rocco
 Buccio Nicolina
 Capodilupo Filomena
 Capodilupo Giuseppina
 De Rosa Agnese
 Famiglietti Michele
 Fiorillo Silvia
 Gesa Diletta
 Greco Pasqualina
 Iacoviello Diletta
 Inglese Michele
 Puopolo Maria
 Rinaldi Domenico
 incarico di attuare misura di pronto soccorso ed assistenza di emergenza (artt 18 e 19 e 33
D.L.vo già citato)
 Cipriano Gennarina
 D’Amato Leonilde
62
 De Anseris Nicolina
 Fierro Francesca
 Lieto Patrizia
 Masucci Clotilde
 Mustone Maria Libera
 Pennacchio Pasqualina
 Sansone Lucia
 Visco Marisa
Il Collegio dei Docenti intende, inoltre, sfruttare al massimo le competenze di tutto il personale
della scuola.
Per quanto
attiene
al
personale
docente, saranno utilizzate anche le "competenze
seconde", le capacità progettuali, organizzative, al fine della elaborazione e attuazione di progetti
didattici, dell’utilizzo dei sussidi didattici nell’insegnamento, nonché della buona riuscita delle
attività.
Andranno, anche, favoriti processi di corresponsabilità dei docenti nell'organizzazione e nella
gestione delle attività di carattere collegiale.
Per quel che concerne gli alunni, si cercherà di valorizzare al massimo capacità utili ai fini di una
migliore realizzazione dei vari progetti (ad es. capacità di suonare uno strumento musicale, mimo,
danza, attività canore, imitazione).
Risorse professionali esterne.
La Scuola, per conseguire le proprie finalità, farà ricorso anche alla collaborazione con soggetti
esterni: la Comunità Montana dell'Ufita, il Corpo Forestale dello Stato, gli esperti dell’Ispettorato
agrario, l'A.S.L., le Amministrazioni Comunali, le Pro Loco, la Soprintendenza Archeologica, la
Regione Campania, gli Istituti di Credito, l'Amministrazione Provinciale, l'ASI. Farà, inoltre,
ricorso, ove possibile anche alle competenze dei genitori degli alunni, al fine di una migliore
riuscita delle diverse iniziative della Scuola.
Risorse finanziarie
Per l’attuazione delle iniziative previste si farà ricorso ai fondi ordinari e speciali finalizzati
all’attuazione di particolari progetti, a finanziamenti da parte di Enti, a sponsorizzazioni. Per
l’attuazione delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione si farà ricorso a forme di contribuzione da
parte delle famiglie.
GESTIONE DELL’UNITA’ SCOLASTICA
SERVIZI AMMINISTRATIVI
La Scuola assicurerà:
-celerità delle procedure;
-trasparenza;
-informatizzazione dei servizi di segreteria;
-flessibilità degli orari degli uffici.
Ai fini di un migliore servizio per l'utenza, l’Istituto resterà aperto al pubblico dalle ore 09:0O alle
ore 12:00 per:
-l'iscrizione alle classi avrà luogo al momento stesso della consegna delle domande;
-il rilascio dei certificati entro tre giorni;
63
-la consegna dei documenti di valutazione degli alunni entro 5 giorni dal termine delle operazioni di
scrutinio.
Il DIRIGENTE SCOLASTICO, compatibilmente con gli impegni di lavoro, riceve il pubblico
senza particolari limitazioni di orari.
L'Istituto predispone spazi ben visibili, adibiti alle seguenti informazioni:
1) orario di lavoro dei dipendenti;
2) organigramma degli uffici;
3) organigramma degli Organi Collegiali;
4) organico del personale docente
5) organico del personale ATA;
6) Albi d’Istituto.
Sono, inoltre, resi disponibili appositi spazi per:
1) bacheca sindacale;
Il regolamento di Istituto sarà affisso all’albo.
Per l'accesso agli atti amministrativi è necessario presentare regolare e motivata richiesta scritta da
parte dell'interessato.
CONDIZIONI AMBIENTALI
L’ambiente scolastico sarà pulito, accogliente e sicuro.
Il personale collaboratore scolastico si dovrà adoperare per garantire la costante igiene dei servizi.
La scuola si impegna a garantire agli alunni la sicurezza interna e, d’intesa con i Vigili Urbani,
quella esterna nelle immediate vicinanze dell’edificio scolastico.
Presso l'ingresso dell'Istituto deve essere presente un operatore scolastico sia per il controllo
dell'entrata degli alunni sia per fornire le prime informazioni all'utenza.
Durante l'orario delle lezioni la porta d'ingresso rimane chiusa, per evitare l'accesso agli uffici e alle
aule di persone estranee. Il loro ingresso deve essere consentito solo previa autorizzazione del
Dirigente Scolastico o, in sua assenza, dei suoi collaboratori.
PROCEDURA RELATIVA AI RECLAMI
I reclami possono essere espressi in forma orale e scritta e devono contenere generalità, indirizzo e
reperibilità del proponente, data e firma.
I reclami orali debbono, successivamente, essere sottoscritti.
I reclami anonimi non vengono presi in considerazione, fatta eccezione per quelli particolarmente
circostanziati.
Il Dirigente Scolastico valuta la fondatezza dei motivi addotti e, dopo una adeguata indagine,
risponde in forma scritta entro quindici giorni dal ricevimento del reclamo e si attiva per rimuovere
le cause (ove accertate), che hanno provocato la contestazione.
Se il reclamo non è di competenza del Dirigente Scolastico, lo stesso si impegna a fornire al
reclamante precise indicazioni circa il corretto destinatario.
Il Dirigente Scolastico formula, annualmente, per il Consiglio di istituto una relazione analitica
circa i reclami ed i provvedimenti adottati.
Detta relazione viene inserita nella relazione generale del Consiglio sull'anno scolastico.
64
VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI DALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA.
L’Istituto Comprensivo si è sempre prefisso la valutazione dei risultati conseguiti sia in itinere sia a
fine anno scolastico e l’obiettivo di migliorare la qualità dell’offerta formativa e dell’organizzazione
della scuola. A tal fine il Collegio dei Docenti e il Consiglio d’Istituto deliberarono fin dall’anno
scolastico 2002/2003 la partecipazione della scuola al Progetto Pilota dell’INValSI. Il progetto
aveva lo scopo di sperimentare, su un numero adeguato di scuole, la possibilità di creare un Servizio
di Valutazione (SerVal). Tale Servizio rispondeva alle seguenti esigenze:



misurare scuola per scuola il grado di raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Ministero
della Pubblica Istruzione;
consentire l’individuazione tempestiva e sistematica, scuola per scuola, di eventuali punti
critici rispetto agli obiettivi prefissati e intervenire ai diversi livelli di responsabilità al fine
di ottenere il miglioramento continuo del sistema dell’istruzione;
utilizzare parametri coerenti con quelli usati dai servizi di valutazione degli altri paesi UE e
del resto del mondo.
Nell’anno scolastico 2004/2005, con Direttiva n. 56 del 12 luglio 2004, il Ministero della Pubblica
Istruzione ha inteso rendere obbligatoria, in connessione con l’entrata in vigore della Riforma del
primo ciclo, prevista dal D.lgs. n. 59 del 19 febbraio 2004, l’azione di valutazione sia del sistema
scolastico che degli apprendimenti da parte dell’INValSI.
Con l’utilizzo del Questionario per la rilevazione delle attività svolte dalle istituzioni scolastiche a
cura dell’INValSI e del Ministero della Pubblica Istruzione, con l’impiego delle Schede per
l’autoanalisi di istituto (check up) e con il sottoporsi continuamente al giudizio dell’utenza, invitata
sistematicamente ad esprimersi attraverso strumenti come i questionari, che consentono una diretta
misurazione del grado di soddisfazione, la scuola si propone:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
di rendere sempre più trasparente, riproducibile, documentata ed accessibile ogni attività
svolta;
di consentire, conseguentemente, una migliore partecipazione delle componenti scolastiche
alla gestione dell’intera scuola, nei suoi processi fondamentali;
di avviare un sistema di rilevazione dei difetti e delle mancanze in grado di garantire il
massimo della rapidità e della efficacia degli interventi correttivi;
di individuare i punti forti e le debolezze dell’istituto, avendo come filtro e fattore di
riferimento la soddisfazione delle attese degli utenti;
di definire con precisione i “fattori di qualità” della vita scolastica, così come sono vissuti
da parte dell’utente del servizio scuola;
di misurare, per questi fattori di qualità, il grado di soddisfazione di studenti, genitori ed
insegnanti, in rapporto alle loro attese sul livello delle prestazioni rese dalla scuola;
I risultati della valutazione interna, organizzata dall’Istituto, e quella esterna, organizzata
dall’INValSI, saranno esaminati ed interpretati insieme con tutte le componenti della scuola, per
maturare idee migliorative dell’offerta formativa.
65
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1°grado
“Padre Pio”
San Sossio Baronia ( AV )
Con sedi associate in San Nicola Baronia
Formazione e aggiornamento personale docente ed ATA
Referente: Andreottola Immacolata (Funzione strumentale)
1.1 Obiettivi
Sensibilizzare il personale docente ed ATA alla necessità di una continua e costante cultura
dell’aggiornamento in servizio.
Offrire al personale docente ed ATA una puntuale e completa informazione in ordine alle iniziative ed alle
opportunità di formazione e aggiornamento, al fine di garantire agli stessi il diritto alla formazione
permanente in servizio.
L’intento dei percorsi formativi proposti è quello di stimolare la crescita professionale degli insegnanti, dando
loro la possibilità di accostarsi alle problematiche educative con maggiore spirito critico, osservare e valutare
le proprie pratiche didattiche per migliorare l’efficienza e la ricaduta sugli allievi.
Promuovere la cultura della salute e della prevenzione attraverso la conoscenza delle norme sulla sicurezza
nei luoghi di lavoro.
Migliorare le competenze professionali attraverso l’uso delle nuove tecnologie.
Pubblicizzare la documentazione prodotta nei corsi di aggiornamento.
1.2 Corsi. Destinatari. Durata. Svolgimento.
Corso di Informatica rivolto al personale docente. Il corso prevede sei incontri di tre ore, di cui quattro sulle
nuove tecnologie e due sulla lavagna interattiva (LIM).
Corso di aggiornamento rivolto al personale docente sulla didattica per gli alunni diversamente abili,
organizzato dal Liceo “Guido D’Orso” di Ariano Irpino. Tre incontri di 3 ore
Corso di informazione e Sicurezza nei luoghi di lavoro rivolto al personale docente ed ATA(4 ore). Sarà
valutata l’adesione ad altri corsi che saranno proposti nel corso dell’anno scolastico.
1.3 Risorse umane
Docenti interni ed esterni alla scuola, personale ATA.
1.4 Beni e servizi
Beni messi a disposizione della scuola, locali, tecnologie multimediali ed informatiche; schede di rilevazione
dei bisogni; questionari di gradimento; attestati di partecipazione; sistemazione e pubblicizzazione della
documentazione prodotta in appositi faldoni ed inserimento di materiali sul sito internet dell’Istituto.
66
PROGETTI
2011/2012
Scuola dell’Infanzia
Elenco Progetti
1. Progetto “Accoglienza”
Referenti: Fierro Francesca – Fiorillo Silvia
2. Progetto “Continuità”
Referenti: Fierro Francesca – Fiorillo Silvia
3. Progetto “Le Stagioni”
Referente: Fiorillo Silvia
4. Progetto “Viva la Befana”
Referente: Fiorillo Silvia
5. Progetto “Magico Natale”
Referente: Fierro Francesca
6. Progetto “Un fiore per la Mamma”
Referente: Fierro Francesca
Scuola Primaria
Elenco Progetti
1. Progetto “A tavola con gusto”
Referente: Di Donato Giovanna
2. Progetto “Natale”
Referenti: Di Donato Giovanna – Rinaldi Domenico
3. Progetto “Festeggiamo insieme il Santo Natale”
Referente: Rinaldi Domenico
4. Progetto “Festa di fine anno”
Referente: Rinaldi Domenico
67
Scuola Secondaria di 1° grado
Elenco Progetti
1. Progetto “Promozione del Territorio”
Referente: Grasso Gaetana
2. Progetto “Il giorno della memoria e del ricordo”
Referente: Fiorillo Maria Rosaria
3. Progetto “Natale ieri ed oggi”
Referente: Cipriano Gennarina
4. Progetto “Percorsi storici dei diversi linguaggi artistici”
Referente: Marchetti Marcello
5. Progetto “San Nicola Baronia: Storia e tradizioni””
Referente: Sansone Lucia
6. Progetto “Educazione alla salute e alla legalità”
Referente: Marchetti Marcello
7. Progetto “Il giorno della memoria e del ricordo”
Referente: Del Vecchio Angela Tiziana
68
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola dell’Infanzia S. Sossio Baronia
Titolo del progetto:
Magico Natale
Referente:
Fierro Francesca
Obiettivi:





Comprendere e confrontare il Natale religioso e quello consumistico
Cogliere gli aspetti più significativi della cultura di appartenenza
Capire il valore dell'amicizia, dell'amore e della solidarietà
Esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti
Collaborare con gli altri alla realizzazione di un progetto comune
Finalità:
Nei mesi di Novembre /Dicembre , la scuola si trasforma in un laboratorio finalizzato alla
celebrazione della più amata festa cristiana, profondamente radicata nella vita di tutti. Il Natale è
ricco di messaggi autentici(la pace, l'amicizia, l'amore, la solidarietà) che possono essere
facilmente colti dai bambini.
Attività:




Conversazione sui preparativi natalizi
Addobbo dell'ambiente scolastico, dell'albero e allestimento del presepe
Lettura storie e leggende natalizie, conversazione e rappresentazione grafica
Considerazioni dei bambini riguardo ai valori che il Natale ci ispira l'amicizia, l'amore, la
pace
 Conversazione sui personaggi e sul simbolo del Natale
 Realizzazione di un lavoretto come dono ai genitori
 Memorizzazione di poesie e canti natalizi
Durata:
NOVEMBRE /DICEMBRE con l'impegno di 20 ore extracurriculari per ciascuna insegnante e le
due collaboratrici
Risorse umane:
Bambini di 3,4 e 5 anni, genitori ed insegnanti :Fierro Francesca, Mustone Maria Libera ,
Pennacchio Pasqualina. Collaboratrici scolastiche: Greco Pasqualina e Capodilupo Filomena
Mezzi e sussidi:
Mezzi : Cartoncini colorati , fili colorati , nastrini , colla , colori a tempera
Sussidi : microfono e macchina fotografica
69
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola dell’Infanzia S. Sossio Baronia
Titolo del progetto:
Un fiore per la mamma
Referente:
Fierro Francesca
Obiettivi:






Saper osservare l'ambiente circostante
Saper cogliere nel dono un gesto d'amore e di riconoscenza
Cogliere il linguaggio dei fiori
Capire l'importanza di donare anche un semplice fiore per avvicinarci di più all'altro
Collaborare insieme alla realizzazione di un progetto comune
Riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti
Finalità:
Nei mesi di Aprile/Maggio , la scuola si trasforma in un laboratorio finalizzato alla festa di fine
anno scolastico .
Attività:
 Conversazione sui preparativi della festa
 Realizzazione di un lavoretto per ricordare , attraverso il linguaggio dei fiori , l'amore per
una persona cara
 Memorizzazione di canti e poesie
Durata:
Aprile/Maggio con l'impegno di 20 ore extracurriculari per ciascuna insegnante e le due
collaboratrici
Risorse umane:
Bambini di 3,4 e 5 anni, genitori ed insegnanti :Fierro Francesca, Mustone MariaLibera ,
Pennacchio Pasqualina. Collaboratrici scolastiche, Greco Pasqualina e Capodilupo Filomena
Mezzi e sussidi:
Mezzi : Cartoncini colorati , fili colorati , nastrini , colla , colori a tempera
Sussidi : microfono e macchina fotografica
70
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola dell’Infanzia S. Nicola Baronia
Titolo del progetto:
VIVA LA BEFANA
Referente:
Ins. Fiorillo Silvia
Obiettivi:
 Comprendere e confrontare il Natale religioso e quello consumistico.
 Cogliere gli aspetti più significativi della cultura di appartenenza.
 Capire il valore dell’amicizia.
 Esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti.
 Collaborare con gli altri alla realizzazione di un progetto comune.
Finalità:
Celebrare il Natale stringendoci attorno a due personaggi assai amati dai bambini: babbo natale e la
befana. Quest’ultima merita una rivalutazione, giacché è stata messa un po’ in ombra dalla
presenza simpatica e gioiosa di babbo natale.
Attività:
 Conversazione sui preparativi natalizi.
 Addobbo dell’ambiente scolastico, dell’albero e allestimento del presepe.
 Lettura di storie e leggende natalizie: conversazione e rappresentazione grafica.
 Considerazioni dei bambini riguardo ai valori che il Natale ci ispira: l’amicizia, l’amore, la
pace.
 Conversazione sui simboli e sui personaggi del Natale.
 Realizzazione di un lavoretto come dono ai genitori.
 Memorizzazione di poesia e canti (dedicati soprattutto alla befana).
 Drammatizzazione (Viva la befana).
Durata:
Novembre/Dicembre
Risorse umane:
Alunni di 3, 4 e 5 anni, insegnati, collaboratrice scolastica.
Mezzi e sussidi:
MEZZI: cartoncini colorati e bianchi. Pannolenci di diversi coloro. Fili colorati. Nastrini. Colla.
Bombolette spray.
SUSSIDI: microfoni, macchina fotografica, videocamera.
71
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola dell’Infanzia S. Nicola Baronia
Titolo del progetto:
LE STAGIONI DELL’ANNO
Referente:
Ins. Fiorillo Silvia
Obiettivi:
 Saper osservare l’ambiente circostante
 Saper riconoscere le caratteristiche delle stagioni
 Saper operare classificazione
 Saper stabilire relazioni temporali
 Saper passare dall’esplorazione percettiva alla rappresentazione grafica del vissuto
 Saper osservare un’opera d’arte
Finalità:
Il progetto consentirà al bambino non solo di sviluppare le sue capacità cognitive ma anche di
esprimere se stesso, la sua personalità comunicando le sue esperienze, le sue curiosità, la sua
fantasia. Gli permetterà altresì di prendere coscienza del mondo e della realtà intorno a lui.
Attività:
L’intera sezione formerà un gruppo di lavoro eterogeneo per le seguenti attività….
 Attività grafico-pittorica
 Attività costruttivo-manipolative
 Lettura di filastrocche, poesie, racconti con contenuti ed immagini che richiamano le
stagioni con i mesi di appartenenza
 Realizzazione di cartelloni a parete che rappresentano le quattro stagioni
 Drammatizzazione fine anno scolastico
Durata:
Il progetto con l’impegno di 20 ore per ciascun insegnante e collaboratrice coinvolta, partirà ad
ottobre con struttura ciclica che si ripete periodicamente sino a MAGGIO
Risorse umane:
Alunni di 3, 4 e 5 anni, insegnati, genitori, collaboratrice scolastica.
Mezzi e sussidi:
MEZZI: cartoncini colorati e bianchi. Colori a tempera e pennelli. Matite, pastelli e fogli bianchi
per realizzare un libro dei mesi delle stagioni. Carta velina e carta trasparente. Punti per spillatrice.
Colla. Bombolette spray.
SUSSIDI: microfoni, macchina fotografica, videocamera
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ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola Primaria San Sossio Baronia
Titolo del progetto:
Festeggiamo insieme il Santo Natale
Referente:
Ins. Domenico Rinaldi
Obiettivi:
 Socializzare i contenuti e i valori simbolici del Natale.
 Comprendere contenuti e valori tramandati anche dalle tradizioni locali attraverso usi,
costumi, consuetudini, canti, musiche, cerimonie religiose e civili.
Finalità:
 Educare alla Convivenza Civile;
 Riscoprire la dimensione religiosa del Natale.

Attività:
 Il lavoro sarà suddiviso in tre momenti distinti:
- Elaborazione e costruzione del presepe;
- Lettura di storie e della carta dei diritti dell'uomo
- Ricerca ed esecuzione di canti a tema natalizio.
Ogni classe realizzerà una parte del presepe tridimensionale fatto con cartapesta e stoffe riciclate
per aiutare gli alunni a condividere il lavoro e a rispettare l'ambiente circostante.
Durata:
 da ottobre a dicembre 2012.
Risorse umane:
 Docenti , alunni e collaboratori scolastici in servizio nel plesso.
Mezzi e sussidi:
 Brevi testi.
- Carta dei Diritti dell'uomo (art: 15).
- Brani evangelici (mediati dall'insegnante).
- Canzoni.
- Basi musicali
- Flauti, tamburelli, triangoli, campanellini, tastiere ecc.
- Carta di vecchi giornali e cartoni
- Colla
- Vecchie stoffe
73
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola Primaria San Sossio Baronia
Titolo del progetto:
Festa di fine anno
Referente:
Ins. Domenico Rinaldi
Obiettivi:
 Sensibilizzare l’attenzione nei confronti della dimensione pubblica della loro vita
quotidiana.
 Comprendere il valore del pubblico nell’organizzazione dei servizi sociali
 Sviluppare il senso civico
Finalità:
 Distinzione tra il privato (la mia casa, il mio giardino, etc.) e la cosa pubblica (le strade, la
scuola, etc).
 Sviluppare il senso civico e il rispetto della cosa pubblica.
 Rispetto delle regole di convivenza. Esprimere sentimenti ed emozioni.
 Condividere momenti gioiosi.
 Partecipazione attiva alla realizzazione della festa
Attività:
 Costruzione di un fondale; realizzazione di cartelloni e murales;realizzazione di scenografie
a tema.
 Attività di pitturazione.
 Drammatizzazione.
 Attività di canto corale.
 Memorizzazione di poesie e filastrocche
 Realizzazione di un dono ricordo. Realizzazione di un diploma da consegnare
Durata:
Maggio 2013
Risorse umane:
Docenti, alunni e collaboratori scolastici del plesso
Mezzi e sussidi:
Cartoncini colorati; colla; carta imballo; tempera colori vari, pennelli varia grandezza; risma fogli
colorati; lettore cd; cd;
74
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola Primaria San Nicola Baronia
Titolo del progetto:
“A tavola con gusto”
Referente:
Ins. Di Donato Giovannina
Obiettivi:
 Stimolare nei bambini un approccio critico verso i cibi.
 Educare alla diversità di gusto.
 Favorire un’azione educativa finalizzata alla rimozione di atteggiamenti sbagliati verso il
cibo.
 Acquisire coscienza della propria salute.
 Acquisire comportamenti alimentari più sani.
 Imparare le regole fondamentali del galateo da tenere a tavola.
Finalità:
Guidare gli alunni ad acquisire comportamenti alimentari e stili di vita più corretti e far
comprendere le regole fondamentali del galateo da tenere a tavola.
Finalità:





Conversazioni riguardo ai comportamenti alimentari.
Considerazioni degli alunni riguardo alle regole del galateo.
Memorizzare filastrocche.
Rappresentazione grafica dei cibi e della loro composizione.
Foto delle attività.
Durata:
Tutto l’anno scolastico per un’ora a settimana.
Risorse umane:
Gli alunni di tutte le classi e i docenti.
Mezzi:
Fogli bristol, colori.
Mezzi:
Macchina fotografica, lettore CD
75
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola Primaria San Nicola Baronia
Titolo del progetto:
Natale
Referente:
Ins. Di Donato Giovannina
Obiettivi:
 Saper interpretare un testo.
 Sviluppare le capacità espressive della voce e del corpo.
 Usare le potenzialità espressive della voce per cantare e drammatizzare un testo.
 Sviluppare il senso del ritmo.
 Sviluppare la capacità creativa e fantastica.
 Saper assumere responsabilità.
 Sviluppare l’autostima.
 Creare relazioni positive.
Finalità:
 Acquisire consapevolezza dei valori condivisi per praticare la convivenza civile.
 Riconoscere e rispettare i diritti umani.
 Promuovere l’espressività e la creatività.
 Favorire la comunicazione emozionale, espressiva, corporea e verbale.
 Favorire la socialità, la relazionalità e l’autocontrollo.
 Favorire lo sviluppo dell’identità personale.
Attività:
 Lettura di testi teatrali.
 Analisi e rielaborazione dei testi.
 Adattamento delle storie alla recitazione.
 Esecuzione di canti natalizi.
 Scelta dei costumi.
 Allestimento della scenografia.
 Drammatizzazione.
Durata:
Novembre\dicembre
Risorse umane:
Gli alunni di tutte le classi, docenti e collaboratrice scolastica.
Mezzi: carta di vario genere, colori, copioni recite, cd.
Sussidi: microfoni, lettori cd.
76
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola Secondaria di primo grado
S. Sossio Baronia
Titolo del progetto:
“Natale, ieri e oggi”
Referente:
Cipriano Gennarina
Obiettivi:
 sapersi inserire in un diverso contesto in modo positivo e attivo;
 saper valutare stati d’animo e modi di agire del passato e del presente;
 saper chiedere spiegazioni e chiarimenti;
 sapersi immedesimare nel personaggio.
Finalità:
 capire l’importanza del natale sia nel passato che nel presente;
 migliorare le proprie capacità di relazione, di autocontrollo, di lavorare in gruppo;
 prendere coscienza di ciò che è accaduto e accade sul nostro territorio;
 aprirsi verso gli altri e saperli accettare, senza false congetture;
 essere sensibile e solidali verso gli altri.
Attività:
Elaborazione di un testo teatrale. drammatizzazione, memorizzazione, gestualita’, recitazione.
video-registrazione.
Durata:
novembre – dicembre 2012
Risorse umane:
docenti
personale ata
Mezzi e sussidi:
materiale di consumo
cancelleria
palco
microfoni
computer
videocamera
batterie microfoni
cassette per videocamera
77
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola Secondaria di primo grado
S. Sossio Baronia
Titolo del progetto:
Educazione alla legalità
Referente:
Marchetti Marcello
Obiettivi:






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
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


Anteporre il bene comune agli interessi particolari.
Essere corretti nell’effettuare la scelta delle norme e nell’applicarle.
Stabilire delle leggi che regolano la convivenza civile.
Dare importanza e privilegiare gli interessi giusti e meritevoli.
Diventare alunni corretti e, successivamente, cittadini corretti.
Individuare ed applicare le principali norme di educazione civica.
Comprendere i concetti di società e diritto.
Riconoscere l’importanza delle leggi in una società organizzata.
Comprendere la relazione esistente tra diritti, doveri e libertà.
Capire la differenza tra norme generiche e norme giuridiche.
Assumere un atteggiamento tollerante ed essere rispettoso delle opinioni altrui.
Comprendere il concetto di uguaglianza e individuare le disuguaglianze nella società.
Comprendere che il diritto alla vita è diritto a una vita qualitativamente soddisfacente.
Comprendere che un’infanzia serena è una tappa obbligata dello sviluppo.
Riconoscere l’importanza della scuola nella crescita degli individui e della società.
Comprendere l’importanza del lavoro per l’individuo e per la società
Conoscere i meccanismi utili per l’inserimento nel mondo del lavoro.
Conoscere gli organismi che tutelano il lavoro.
Riconoscere l’importanza delle risorse naturali, storiche ed artistiche dell’ambiente per lo
sviluppo umano.
Sviluppare la consapevolezza che è necessario conoscere, tutelare e rispettare l’ambiente
anche modificando abitudini e stili di vita.
Conoscere gli elementi costitutivi dello Stato.
Individuare il ruolo del cittadino nella vita democratica dello Stato.
Conoscere l’organizzazione degli Enti locali e le loro funzioni.
Conoscere le caratteristiche essenziali della criminalità organizzata
Comprendere il fenomeno “tangenti” nella sua complessità e diffusione.
Capire che il pagamento delle tasse è un dovere di tutti i cittadini.
Conoscere la diffusione del fenomeno “usura”.
Comprendere le cause della microcriminalità e cercare le possibili soluzioni.
78
Finalità:

Educare gli alunni ad essere fieri di sentirsi cittadini membri di una società civile capace di
esprimere educazione, cultura, tradizioni, in grado di contrastare tutte le manifestazioni più o
meno evidenti della criminalità organizzata.

Fornire gli strumenti per comprendere quali siano quei “sistemi di potere” ora alternativi allo
Stato ora collusi con pezzi importanti di esso, che hanno eroso alla base i meccanismi
democratici e che tuttora impediscono l’attuazione effettiva di quella “sovranità popolare” su
cui si fonda la Carta Costituzionale Italiana.
Attività:












Partire dalle esperienze degli alunni per rilevare, attraverso alcune discussioni guidate e
questionari, la loro responsabilità personale, insita in ogni relazione sociale, e per
individuare comportamenti leciti e illeciti legati alla loro esperienza personale.
Invitare gli allievi a immaginare, descrivere e commentare una situazione che si sviluppi
senza alcuna regola.
Sperimentare/far riflettere su “Una situazione senza regole”. Potrebbe essere una partita
senza regole nell’ambito dell’ora di educazione fisica. Potrebbe essere una partita di
pallavolo (o altro) che viene giocata per un breve periodo senza alcuna regola. La
situazione, una volta conclusa, viene discussa dal gruppo con l’insegnante.
Riflessione e stesura del “Regolamento di classe”, in particolare intorno alle modalità di
convivenza, rispetto al quale si potrebbe realizzare una verifica periodica, sottoponendo a
riflessione alcune dinamiche interne alle classi.
Lettura e commento dello Statuto delle studentesse e degli studenti D.P.R.del 24/06/1998
n.249 e del Regolamento d’Istituto.
Intervento nelle classi di personale della Stazione dei Carabinieri di Castel Baronia o del
Commissariato di Ariano Irpino, per fornire agli allievi le informazioni relative ai diritti e
alle responsabilità che essi hanno come giovani cittadini e per renderli consapevoli delle
forme di illegalità presenti nel territorio in cui vivono.
Cineforum sui seguenti temi: la pena di morte; la tortura; la delinquenza minorile; lo
sfruttamento dei minori; il lavoro dipendente; la tutela e la difesa del lavoro; la
disoccupazione; l’ambiente ed l’ecologia; il razzismo; l’emigrazione; l’usura; la
microcriminalità; la criminalità organizzata. L’attività, oltre che prevedere un dibattito
successivo alla proiezione, richiede agli alunni un lavoro di ricerca volto ad inquadrare il
film storicamente, come testo espresso da una determinata epoca e da un particolare autore,
nonché a determinarne temi e problemi. Le ricerche degli allievi si concretizzeranno
inseguito in una relazione.
Lettura di testi di narrativa e di saggistica su Cosa Nostra, Camorra, ‘Ndrangheta.
Visita guidata alla Casa Comunale; partecipazione ad un Consiglio Comunale; incontro con
il Sindaco e discussione sui principali problemi del paese.
Indagine sul territorio per rilevare eventuali abusi, inquinamento, incuria e degrado.
Bacheca delle buone notizie. (Raccolta di articoli di giornali e sintesi di altre fonti
d'informazione circa esempi di senso civico e iniziative volte alla crescita democratica dei
cittadini).
Attività di pitturazione-pulizia aule, di pulizia spazi esterni scuola, di sistemazione
biblioteca.Gli interventi ipotizzati per l'occasione sono i seguenti: pitturazione, fino ad
79

altezza di alunno, sotto la vigilanza e con la collaborazione di adulti, delle pareti delle aule,
dei bagni. ecc.; pulizia di banchi, sedie, cattedre, lavagne; pulizia e riordino dei ripostigli,
riassetto armadi; pulizia degli spazi attigui alla scuola e posizionamento dei cestini per i
rifiuti; riordino della biblioteca; verbalizzazione di quanto fa il gruppo classe; proposte da
parte degli alunni per una migliore organizzazione dell'ambiente scolastico, da attuare in
futuro.
Lezioni frontali sui contenuti del progetto.
Durata:
Novembre-marzo in orario curricolare e extracurricolare.
Risorse umane:
docenti interni
personale della Stazione dei Carabinieri di Castel Baronia o del Commissariato di Ariano Irpino
interventi di esperti esterni
Mezzi e sussidi:
- videocassette di film inerenti all’argomento del progetto
- Testi narrativi
- Testi di saggistica
- cartelloni(70x50, 100x70)
- materiale di facile consumo
( fogli bristol, colori, colla , puntine, nastro adesivo ecc..)
- Proiezione film in sala cinematografica
-Spettacolo teatrale
80
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola Secondaria di primo grado
S. Sossio Baronia
Titolo del progetto:
Percorsi storici dei diversi linguaggi artistici
Referente:
prof. Marchetti Marcello
Obiettivi:
 conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle opere d’arte nei



diversi contesti storici e culturali;
cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche;
conoscere le tecniche grafiche, pittoriche, plastico-scultoree, architettoniche e multimediali e saper
collegare tra di loro i diversi linguaggi artistici;
conoscere i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visiva e della composizione
della forma.
Finalità:
Fornire allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto
storico e culturale.
Attività:
Studio dei periodi e degli avvenimenti storici e artistici più significativi. Analisi dei monumenti
più importanti e degli artisti più rappresentativi che hanno operato nelle città di Ravenna, Mantova
e Venezia
Durata:
Novembre- Maggio
Risorse umane:
Docenti interni
Esperti esterni
Collaboratori scolastici
Mezzi e sussidi:
Laboratorio informatico-multimediale
Laboratorio musicale
Testi storici, artistici e letterari
DVD
CD
Registratore
81
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola Secondaria di primo grado
S. Sossio Baronia
Titolo del progetto:
Il Giorno della memoria e del ricordo
Referente:
Marchetti Marcello
Obiettivi:
 Rafforzare negli alunni la memoria storica come principale risorsa per la costruzione della
propria identità;
 favorire la formazione di un’identità aperta, dialogica, sufficientemente forte e sicura per
vincere la tentazione del ripiegamento nel dogmatismo e nel fondamentalismo;
 combattere il tentativo dei revisionisti di negare, minimizzare o fare dimenticare
avvenimenti precisi della storia umana:
 educare all’ascolto delle “altre memorie”, assumendo il punto di vista dell’altro, soprattutto
delle minoranze e dei vinti;
 sperimentare la fruizione e la produzione di materiali narrativi, orali o scritti, musicali,
artistici e multimediali, sia in forma individuale sia in forma collettiva.
Finalità:





Avere consapevolezza, sia pure in modo introduttivo, delle radici storico-giuridiche,
linguistico-letterarie e artistiche che ci legano al mondo classico e giudaico-cristiano, e
dell’identità spirituale e materiale dell’Italia e dell’Europa;
avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i
comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai
grandi valori spirituali che ispirano la convivenza civile;
avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il ‘bene e il
male ed essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili;
essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio
apporto personale alla realizzazione di una società migliore;
avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base
di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con
appropriate assunzioni di responsabilità.

Attività:
 Aspetti della vita quotidiana, della religione e del costume degli Ebrei
 Breve storia degli Ebrei e della questione ebraica
82
 Pregiudizi e luoghi comuni antiebraici
 Analisi del periodo storico del Fascismo
 Esame delle leggi razziali italiane
 Le persecuzioni degli Ebrei
 Gli scrittori italiani della Shoah
 La tragedia negata degli Italiani d’Istria, Dalmazia, Venezia Giulia
 Le foibe, Infoibamenti e deportazioni.

Durata:
novembre-febbraio
Risorse umane:
docenti interni
esperti esterni
collaboratori scolastici
Mezzi e sussidi:
testi di saggistica
testi narrativi
Laboratorio informatico-multimediale
Laboratorio musicale
DVD
CD
Registratore
materiale di facile consumo
83
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola Secondaria di primo grado
S. Sossio Baronia
Titolo del progetto:
San Sossio Baronia: Promozione del Territorio
Referente:
Grasso Gaetana
Obiettivi:
 Avvicinare gli allievi alla ricerca delle tradizioni del proprio luogo.
 Sensibilizzare alla salvaguardia e alla tutela dell’ ambiente e del patrimonio artistico.

Finalità:
 Analizzare ,classificare ed apprezzare i beni del proprio paese.
 Sviluppare le capacità creative,di ricerca e di salvaguardia del proprio ambiente.
 Saper ricercare, osservare e tutelare l’ ambiente che ci circonda.
Attività:
Pieghevole su San Sossio Baronia inerente la storia, l‘arte e le tradizioni popolari. Mostra: pittura
su tele, cartelloni, fotografie.
Durata:
Da febbraio a fine anno.
Risorse umane:
Il progetto coinvolgerà tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado di San Sossio
Baronia. Saranno utilizzate le competenze professionali interne proprie dei docenti e del personale.
Saranno richiesti interventi di professionisti esterni
Mezzi e sussidi:
Libri, opuscoli, interviste, fotografie, internet.
84
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola Secondaria di primo grado
S. Nicola B.
Titolo del progetto:
S. Nicola Baronia: Storia e tradizioni
Referente:
Prof.ssa Sansone Lucia
Obiettivi:
 Avvicinare gli allievi alla ricerca delle tradizioni del proprio luogo.
 Sensibilizzare alla salvaguardia e alla tutela dell’ ambiente e del patrimonio artistico.
Finalità:
 Analizzare, classificare ed apprezzare i beni del proprio paese.
 Sviluppare le capacità creative, di ricerca e di salvaguardia del proprio ambiente.
 Saper ricercare, osservare e tutelare l’ ambiente che ci circonda.
Attività:
 Opuscolo su San Nicola Baronia inerente la storia, l‘arte e le tradizioni popolari.
 Ricerca ed elaborazione di piatti tipici del posto.
 Mostra: pittura su tele, cartelloni, fotografie.
Durata:
Da febbraio a fine anno.
Risorse umane:
Il progetto coinvolgerà tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado di San Nicola
Baronia. I docenti che aderiranno al progetto sono i seguenti: Fiorillo Maria Rosaria, Sansone
Lucia, Roccia Lucia.
Mezzi e sussidi:
Libri, opuscoli, interviste, fotografie, internet.
85
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PADRE PIO”
Scuola Secondaria di primo grado
S. Nicola B.
Titolo del progetto:
“Per non dimenticare il giorno della Memoria”
Referente:
Prof.ssa Fiorillo Maria Rosaria
Obiettivi:
 Contrastare la tendenza, purtroppo molto diffusa, a banalizzare e a rimuovere dalla
coscienza civile atti così atroci e disumani come quello del genocidio.
 Sviluppare la consapevolezza che per i singoli popoli e per l’umanità intera, la costruzione
di un futuro diverso e migliore poggia sui valori della pace, della giustizia, della tolleranza.
Finalità:
 Accrescere negli alunni sentimenti di amore, di solidarietà e di rispetto verso gli altri.
 Rafforzare l’impegno morale e civile, a partecipare in modo più consapevole ad una azione
educativa mirata a coinvolgere i nostri alunni in una riflessione sui temi della seconda
guerra mondiale, delle leggi razziali e dello sterminio nazista, dal conflitto tra civiltà in
corso.
Attività:
 Presentazione di un calendario realizzato dagli alunni.
 Inaugurazione della mostra dal titolo “Per non dimenticare” contenente i lavori realizzati
dagli alunni.
 Letture di poesie e di brani inerenti la Shoah.
 Visione del film del regista Mimmo Calopresti, “Volevo solo vivere
Durata:
Da Novembre a Gennaio.
Risorse umane:
Il progetto coinvolgerà tutti gli alunni della classe terza della scuola secondaria di primo grado di
San Nicola Baronia. I docenti che aderiranno al progetto sono i seguenti: Fiorillo Maria Rosaria
(Lettere), Sansone Lucia (Scienze Matematiche), Roccia Lucia (Arte e Immagine).
Mezzi e sussidi:
Libri, cartelloni, quotidiani, filmati, internet.
86
MANIFESTAZIONI
Progetto Giornate celebrative–mostre-concorsi e pubblicazioni
Referente: Marchetti Marcello
1.1 Obiettivi





Favorire l’acquisizione di una autentica cultura dei valori civili e dei diritti di
cittadinanza.
Partecipare attivamente alla vita dell’Istituto, attraverso la conoscenza e il rispetto
delle norme che lo regolano.
Partecipare a mostre e/o concorsi che possano risvegliare negli studenti la sana voglia
di cimentarsi con se stessi e con gli altri, esprimendosi al meglio delle proprie
capacità.
Valorizzare gli itinerari formativi curricolari attraverso le “celebrazioni” per non
dimenticare.
Esprimere le idee e le convinzioni maturate in un giornale che dia spazio alla voglia
di fare di ognuno e valorizzi il lavoro comune.
1.2 Durata
L’intero anno scolastico, con le seguenti attività:
13 – 22 settembre 2012 Progetto Accoglienza
Referente ins. Fiorillo Silvia e Fierro Francesca
Destinatari: alunni Scuole dell’Infanzia
San Sossio Baronia e San Nicola Baronia
Dicembre 2012- Giornate della salute.
Incontri sulla alimentazione.
Referente prof.ssa Del Vecchio Maria Antonia
Destinatari: alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di I Grado
San Sossio Baronia e San Nicola Baronia
Dicembre 2012 Progetto Magico Natale
Referente Fierro Francesca
Destinatari: alunni Scuola dell’Infanzia
San Sossio Baronia
Dicembre 2012 Progetto Viva la Befana
Referente Fiorillo Silvia
87
Destinatari: alunni Scuola dell’Infanzia
San Nicola Baronia
Dicembre 2012 Progetto Festeggiamo insieme il Santo Natale
Referente Rinaldi Domenico
Destinatari: alunni della Scuola Primaria
San Sossio Baronia
Dicembre 2012 Progetto Natale
Referente Di Donato Giovanna
Destinatari: alunni della Scuola Primaria
San Nicola Baronia
16 gennaio 2013 Incontro Genitori-Docenti
Scuole Secondarie II Grado
Referente Del Vecchio Maria
Destinatari: genitori e alunni classi III scuola Secondaria I Grado
27 gennaio 2013 Giornata della memoria
Gli ebrei ieri e oggi
Responsabile Del Vecchio Tiziana
Destinatari: alunni Scuola Secondaria di I Grado
San Sossio Baronia
27 gennaio 2013 Progetto
Per non dimenticare il giorno della Memoria
Responsabile Fiorillo Maria Rosaria
Destinatari: alunni Scuola Secondaria di I Grado
San Nicola Baronia
10 febbraio 2013 Giorno del ricordo
La tragedia degli Italiani d’Istria, Dalmazia, Venezia Giulia
Referente del Vecchio Tiziana
Destinatari: alunni Scuola Secondaria di I Grado
San Sossio Baronia
19 marzo 2013 Giornata della Legalità
Incontro con i Carabinieri
Referente Marchetti Marcello
Destinatari: alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di I Grado
San Sossio Baronia e San Nicola Baronia
Marzo 2013 Precetto Pasquale
Referente De Leo Maria, Minichiello Antonella
Destinatari: alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di I Grado
San Sossio Baronia e San Nicola Baronia
88
Aprile 2013 Convegno: “Storia locale: metodi, fonti e cultori”
Referente Marchetti Marcello
Destinatari: docenti e alunni Scuola Secondaria di I Grado
Maggio 2013 Presentazione CD Percorsi storici dei diversi linguaggi artistici
Pubblicazione dépliant Promozione Territorio
Referente Grasso Gaetana
Destinatari: alunni Scuole Primaria e Secondaria di I Grado
San Sossio Baronia
Maggio 2013 Pubblicazione Opuscolo su San Nicola Baronia inerente la storia, l‘arte e le
tradizioni popolari
Referente Fiorillo Maria Rosaria
Destinatari: alunni Scuole Primaria e Secondaria di I Grado
San Nicola Baronia
Maggio – giugno 2013 Manifestazioni finali
Un fiore per la mamma
Referente Fierro Francesca
Destinatari: alunni Scuola dell’Infanzia
San Sossio Baronia
Le stagioni dell’anno
Referente Fierro Francesca
Destinatari: alunni Scuola dell’Infanzia
San Nicola Baronia
Festa di fine anno
Referente Rinaldi Domenico
Destinatari: alunni Scuola Primaria
San Sossio Baronia
Spettacolo teatrale
Referente Cipriano Gennarina
Destinatari: alunni Scuola secondaria i Grado
San Sossio Baronia
1.3 Risorse umane
Docenti delle classi interessate
Esperti esterni con conoscenze specifiche sugli argomenti in oggetto.
Collaborazioni esterne con Enti e Associazioni presenti sul territorio.
1.4 Beni e servizi
Laboratori, libri, opuscoli illustrativi, mezzi audiovisivi, materiale di facile consumo.
Mezzi di trasporto per raggiungere le località dove hanno luogo gli eventi a cui si
partecipa.
89
PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI
Le attività che normalmente si svolgono nella scuola non comportano particolari rischi per la salute
e la sicurezza degli alunni e degli operatori, a condizione che si faccia un uso corretto delle strutture
e che si osservino scrupolosamente le disposizioni impartite.
Gli allievi degli Istituzione d’istruzione nelle disposizioni legislative sono equiparati allo stato di
lavoratori. Per questo motivo è stato consegnato agli studenti e alle loro famiglie e al personale
dell’Istituto un opuscolo nel quale sono chiaramente indicate le informazioni per la prevenzione dei
rischi. Nel regolamento d’Istituto sono indicate le norme da seguire durante la permanenza a scuola,
in palestra, durante le lezioni di educazione Fisica, e nei laboratori, durante le lezioni pratiche, si
concentrano maggiori probabilità di rischio.
Nell’opuscolo sono indicate le norme relative al comportamento in questi luoghi. Nella medesima
pubblicazione sono altresì indicate norme relative al comportamento da tenere in caso di situazioni
di pericolo quali incendio, terremoto, nubifragio, fuga di gas e le procedure di primo soccorso in
caso di infortunio.
Nella nostra scuola è stato istituito un apposito Albo della Sicurezza nel quali sono pubblicati:

I nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza, del R.S.P.P., degli addetti al
servizio di Pronto Soccorso e dei Componenti la Squadra Antincendio;
 Il Piano di Emergenza per l’evacuazione della scuola;
 I numeri telefonici dei vigili del fuoco e quelli utili in casi di emergenza sanitaria;
 Le eventuali disposizioni temporanee in materia di sicurezza.
Si ricorda che, come previsto dalla normativa vigente, nel corso dell’anno scolastico verranno
effettuate senza preavviso due esercitazioni di evacuazione della scuola.
ALLEGATI
A completamento del Piano dell’Offerta Formativa, a richiesta, può essere presa visione presso la
Segreteria di:







Regolamento di istituto;
Carta dei servizi;
Programmazioni didattico educative dei docenti;
Progetti relativi a specifiche iniziative;
Progetti di interventi di agenzie esterne o esperti;
Attività approvate nei Consigli di Classe;
Calendario degli impegni dei docenti (Consigli di classe- scrutini- collegi docenti-ricevimenti
generali dei genitori);
 Piano di lavoro del personale ATA.
90
Il piano dell’Offerta formativa è stato approvato dal Collegio dei docenti del 21-09-2012con
delibera n° 4 e dal Consiglio di Istituto del 21-09-2012 con delibera n° 4.
 DATI ANAGRAFICI DELL’ISTITUTO
Istituto Comprensivo “Padre Pio”
Distretto n° 04
Via Crete Rosse (AV) Italia cap. 83050
Tel./Fax 0827.94103
E-Mail: AVIC 821007@ istruzione.it
Sito internet www.icsansossio.gov.it
C.F. 90007200646
PEC: [email protected]
Cod. Mecc AVIC 821007
Partita Iva 90007200646
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Francesco Caloia
91
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POF a.s. 2012/2013