1 INDICE Premessa pag. 3 Dati relativi all’Istituto pag. 5 Lettura del territorio pag. 7 Finalità della scuola pag. 10 Il ruolo della famiglia-Enti locali pag. 14 Indicazioni per il curricolo pag. 15 Scuola dell’Infanzia pag. 16 Scuola Primaria pag. 25 Scuola Secondaria di primo grado pag. 34 Norme per la valutazione pag. 41 Griglia valutazione scuola Primaria pag. 42 Griglia di valutazione scuola Secondaria di primo grado pag. 43 Patto di corresponsabilità pag. 48 Suddivisione anno scolastico pag. 51 Orario della lezioni pag. 52 Funzioni strumentali pag.56 Responsabili e addetti al servizio prevenzione e protezione pag.59 Gestione scolastica pag.61 Scheda aggiornamento pag.64 Sezione progetti pag.65 Manifestazioni pag.85 Prevenzione e protezione rischi pag.88 2 PREMESSA L’attuazione dell’autonomia ha portato le scuole ad essere non più “organi” che trasmettono contenuti disciplinari attraverso i programmi dettati dall’alto ma vere e proprie agenzie formative sul territorio alle quali si riconosce la capacità di definire, realizzare e verificare un percorso formativo in relazione alle istanze sociali e culturali della realtà in cui si opera. La scuola, con l’autonomia, deve essere soggetto politico sul territorio capace di individuare e definire le priorità e i bisogni a cui intende dare risposta, fare scelte rispetto ai saperi e alle strategie con cui promuovere lo sviluppo di apprendimenti significativi, identificare le aree da potenziare ed arricchire, su cui convogliare maggiori risorse e costruire sinergie con soggetti esterni. Conseguentemente, essa assume la responsabilità delle proprie decisioni in ordine alle scelte operate in campo didattico, metodologico, organizzativo e alle soluzioni individuate per innalzare la qualità complessiva del processo formativo. L’autonomia degli istituti trova occasione di espressione nel Piano dell’Offerta Formativa, documento, questo, con il quale ogni scuola esprime la propria identità progettuale; strumento culturale in grado di legittimare pedagogicamente ogni iniziativa e di dare unitarietà all’insieme dei progetti scelti; nonché coerenza concettuale a tutto l’impianto curriculare. Il POF rappresenta ciò che la scuola si propone di compiere o di essere e delinea le condizioni per trasformare ciò che si è in ciò che si vorrebbe essere ed implica principi quali: l’intenzionalità educativa e la responsabilità collegiale. Un progetto educativo nasce dal concorso di più intelligenze, competenze, volontà, impegnate intorno a obiettivi comuni: la decisionalità, che implica a sua volta assunzione di responsabilità, la flessibilità per adeguare articolazioni e strutture all’evoluzione delle situazioni, la controllabilità delle decisioni, attraverso la verifica delle azioni, delle strategie, per rendere possibile interventi correttivi o migliorativi. Le attività programmate dall’I.C. “Padre Pio”, in questo anno scolastico, mirano a tutelare la qualità, i valori culturali di un territorio “appartato”, quegli aspetti della natura, più o meno modificati dalla storia, che, se si dà loro il giusto valore, possono ancora consentire di vivere in un clima culturale e in uno spazio fisico ricchi di armonia, interessi, caratteri gradevoli e stimolanti. La scuola vuole e deve guidare gli allievi ad osservare il proprio territorio, a distinguere gli elementi che lo caratterizzano, a cogliere i mutamenti nel tempo, a saper leggere le testimonianze del passato. Lo studio del territorio non si riferisce soltanto all’analisi dell’ambiente dal punto di vista paesaggistico, geologico, geografico, ma comprende diversi altri aspetti, che concorrono ad arricchire la comprensione della realtà sia dal punto di vista sia antropologico che linguistico e folcloristico. La realtà ambientale presuppone la conoscenza di tutte le varie componenti, ma soprattutto l’approfondimento di quelle che, per un verso o per l’altro, caratterizzano la comunità. Grazie all’impianto curriculare ed al suo POF che punta all’acquisizione di abilità logico-critiche destinate ad essere utilizzate in ambiti diversi per tutto l’arco della vita, la nostra Scuola promuove nelle nuove generazioni uno sviluppo culturale dinamico e moderno che pone attenzione alle competenze chiave individuate dall'Unione europea che si propone di far raggiungere ai cittadini comunitari e che corrispondono alle "competenze di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione”. Tutto questo supportato da una struttura organizzativa in cui ogni docente o funzione dello staff del Dirigente Scolastico ha precise competenze e responsabilità e da un processo continuo di monitoraggio e valutazione delle iniziative, in un’ottica di miglioramento continuo. 3 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” L’Istituto comprende le Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di Primo Grado di San Sossio Baronia e San Nicola Baronia. La Scuola dell’Infanzia di S. Sossio Baronia è composta da due sezioni ed è frequentata da n. 37 alunni. L’edificio scolastico è situato in via Piano. Ha un ingresso, un ampio salone utilizzato anche come sala giochi, tre aule, un refettorio, una cucina, adeguati servizi igienici. L’edificio è circondato da uno spazio verde semistrutturato. La Scuola Primaria, situata nell’edificio della Scuola Secondaria di Primo Grado per l’inagibilità della precedente sede, è frequentata da n. 66 alunni, di cui un portatore di handicap psicofisico. La Scuola Secondaria di Primo Grado, ubicata in via P. Pio, è frequentata da n. 42 allievi. L’edificio è strutturato su due piani, dispone di palestra, di numerose aule che precedentemente venivano adibite a laboratori e che, come detto, attualmente sono occupate per la maggior parte dagli alunni della Scuola Primaria. La Scuola dell’Infanzia di S. Nicola Baronia, che si trova in via Rinascita è composta da una sezione ed è frequentata da n. 17 alunni. La struttura ha un ampio ingresso, due aule, un ampio salone utilizzato come sala mensa e sala giochi, una cucina, un ripostiglio e servizi igienici. La Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado sono ubicate in via S. Giuseppe nello stesso edificio di recente ristrutturato e quasi del tutto adeguato alle norme di sicurezza vigenti, con aule ampie e luminose e modernamente arredate. La Scuola Primaria occupa il secondo piano dell’edificio ed è frequentata da n. 36 allievi; la Scuola Secondaria di Primo Grado è collocata nel primo piano ed è frequentata da n. 24 alunni. I docenti, nella stragrande maggioranza, hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato e sono residenti sul posto, circostanze queste che garantiscono la continuità didattica e la stabilità nella realizzazione dei progetti didattici a breve e a lungo termine. I sussidi disponibili complessivamente sono: due lavagne luminose, tre radioregistratori, due videoregistratori , una pianola, una macchina fotografica, un impianto HI-FI, 47 computer, 11 stampanti, 24 lettori DVD, 7 masterizzatori, 1 webcam, 6 televisori, 1 videoproiettori, un karaoke, una radio, due impianti voce, tre fotocopiatrici, alcune attrezzature speciali per alunni portatori di handicap, 3 lavagne interattive. Il patrimonio librario della biblioteca è carente e non è stato mai aggiornato nei decorsi anni scolastici; pertanto, andrebbe arricchito in maniera significativa. In attuazione del Piano di sviluppo delle tecnologie didattiche e del Progetto 1A e 1B, l’Istituto ha allestito due aule multimediali, una a San Sossio ed un’altra a San Nicola Baronia, e il cablaggio di tutti i locali delle Scuole Primarie e delle Scuole Secondarie di Primo Grado. Il Capo d'Istituto o tecnico esperto in materia di sicurezza, in applicazione del D. L.vo 626/94, provvederà ad aggiornare le relazioni contenenti i piani di prevenzione dei rischi, in cui: a. descriverà i rischi, specificando i criteri adottati per la loro valutazione; b. individuerà le misure di prevenzione e protezione adottate; c. esporrà la programmazione di quelle che saranno adottate ulteriormente. 4 Copia della stessa sarà trasmessa ai Comuni di San Sossio Baronia e San Nicola Baronia. Nelle predette relazioni verranno riproposte le richieste già avanzate ai comuni circa gli interventi necessari ai fini dell'adeguamento dei locali alle norme di sicurezza. Allo stato attuale, alcuni interventi sono stati attuati, altri sono in fase di attuazione, altri ancora rientrano in un piano di spesa a lungo termine. La Scuola è anche dotata di piani di evacuazione degli edifici, con l'attribuzione al personale e agli stessi alunni di precisi compiti, da assolvere in occasione di situazioni di emergenza. La palestra è dotata delle attrezzature minime indispensabili. DATI RELATIVI ALL’ISTITUTO Denominazione: Istituto Comprensivo “ Padre Pio ” Via Padre Pio Cap 83050 Città San Sossio Baronia(AV) Tel./Fax 0827/ 94103 Codice Fiscale 90007200646 Numero allievi 218 Numero classi 16 Numero docenti 40 Numero unità personale ATA 11 DATI RELATIVI ALLE SINGOLE SCUOLE Tipo di scuola: Scuola dell’Infanzia di S. Sossio Baronia Numero allievi: 37 Numero sezioni: 2 Numero docenti: 5 (4 insegnanti titolari di sez, e 1 itinerante per I.R.C.) Indirizzo: Via Piano Recapito telefonico 0827/94151 Tipo di scuola: Scuola Primaria di S. Sossio Baronia Numero allievi: 70 Numero classi: 5 Numero docenti: 0 (1 itinerante , Lingua inglese, I.R.C.) 5 Indirizzo: Via Padre Pio Recapito telefonico: 0827/ 94103 Tipo di scuola: Scuola Secondaria di Primo Grado di S. Sossio Baronia Numero allievi: 41 Numero classi: 3 Numero docenti: 12 Indirizzo: Via Padre Pio Recapito telefonico: 0827/ 94103 Tipo di scuola: Scuola dell’Infanzia di S. Nicola Baronia Numero allievi: Numero sezioni: 16 1 Numero docenti: 2 (+1 IRC ) Indirizzo: Via Rinascita Tipo di scuola: Scuola Primaria di S. Nicola Baronia Numero allievi: 34 Numero classi: 3 Numero docenti: 5 (+ IRC + 1 insegnante di sostegno) Indirizzo: Via S. Giuseppe Recapito telefonico: Tipo di scuola: 0827/ 92034 Scuola Secondaria di Primo Grado di S. Nicola Baronia Numero allievi: 20 Numero classi: 2 Numero docenti: 10 Indirizzo: Via S. Giuseppe Recapito telefonico: 0827/ 92034 6 LETTURA DEL TERRITORIO ASPETTO SOCIO – ECONOMICO - CULTURALE L’Istituto Comprensivo di San Sossio Baronia è costituito dalle scuole dei Comuni di S. Sossio Baronia e di S. Nicola Baronia, i quali contano rispettivamente 1731 e 789 abitanti, distribuiti nel centro e nelle campagne. Il territorio complessivo dei Comuni ha una superficie di 25,93 Kmq ed è fornito di infrastrutture civili essenziali, non omogeneamente dislocate. Esso è caratterizzato da un'economia basata sull'agricoltura e sull'artigianato. Il contesto zonale dei due comuni è omogeneo ed è quello di tanti paesi agricoli delle zone interne del Sud, caratterizzato dunque dalla presenza di famiglie di contadini, di operai, di pochi operatori di commercio, di impiegati e professionisti. La popolazione spesso ha incontrato e incontra difficoltà di inserimento nel tessuto produttivo, per cui numerosi nuclei familiari hanno lasciato e lasciano la propria terra alla ricerca di un lavoro nelle città del Nord Italia o all'estero. Di conseguenza c'è una maggiore presenza di persone anziane rispetto alla media provinciale. Inoltre, la prevalenza di zone montuose e collinari ha determinato la formazione di un nucleo centrale e di una serie di agglomerati, alcuni dei quali molto distanti tra loro e dal centro. Nel periodo invernale questa conformazione geo-morfologica aggrava maggiormente le difficoltà che i ragazzi incontrano per raggiungere la sede scolastica. I centri abitati dei due comuni presentano infrastrutture e abitazioni di nuova costruzione, in virtù della legge n.219/81 riguardante la "Ricostruzione e lo Sviluppo" delle zone colpite dal sisma dell'80. Ricostruzione, che non sempre rispettosa del preesistente assetto urbanistico, ha cancellato spesso i segni del passato , creando disorientamento tra i giovani, inconsapevoli della valenza culturale del loro paese e del suo passato. Dalla metà degli anni 70 questi paesi hanno conosciuto un certo sviluppo economico, grazie al sorgere e all’affermarsi di piccole fabbriche a conduzione familiare e di alcuni grandi insediamenti industriali, tra cui la FIAT IVECO in Valle Ufita, e alla ricostruzione post-terremoto del 1980. Di conseguenza, si sono attenuate la piaghe della disoccupazione e dell’emigrazione e si è assistito a una crescita del tenore di vita delle popolazioni . Attualmente le maggiori aspettative produttive ed occupazionali sono legate alla realizzazione del “PATTO DELLA BARONIA” finanziato dal C.I.P.E., al momento la più grande e reale scommessa imprenditoriale dell’intera zona. Il benessere economico, però, non è stato affiancato da un proporzionale incremento culturale. Infatti, l'ambiente non sempre offre condizioni vantaggiose in grado di affiancare l'azione educativa della Scuola. Gli alunni, inseriti in un contesto piuttosto instabile e non sempre stimolante, non hanno trovato ed ancora non trovano supporti adeguati ad uno sviluppo integrale della loro personalità. In tutto il territorio sono presenti poche strutture valide di tipo sportivo, ricreativo e associativo che, solo in minima parte, sopperiscono alle necessità impellenti di una società in continua evoluzione. L’unica associazione culturale, che opera con profitto nella Baronia è l'Associazione "P.S. Mancini" che, col suo organo di stampa "Vicum", ha contribuito e contribuisce notevolmente alla conoscenza degli aspetti storici e letterari della Baronia. È presente anche l’associazione di volontariato “Pannese”. Molti ragazzi utilizzano il tempo libero guardando la televisione, frequentando il bar e le sale giochi o girovagando per le vie del paese, con il rischio di approdare ad esperienze dalle conseguenze dannose alla loro dignità e salute. Ciò motivava la formula del Tempo Prolungato nella Scuola Secondaria di I Grado e del Tempo Pieno nella Scuola Primaria di san Sossio Baronia. 7 Anche se in famiglia talvolta trovano i supporti necessari alla loro istruzione, non sempre sono assistiti adeguatamente nel processo di formazione culturale e solo nella scuola vivono quei momenti aggreganti di vita associata, che permettono loro una crescita aperta ai valori. Pertanto, molto spesso è demandato unicamente alla Scuola il compito di intraprendere qualsiasi iniziativa di tipo educativo e formativo per lo sviluppo integrale della personalità degli alunni. La Scuola, quindi, risulta l'unica istituzione promotrice e produttrice continua di cultura e si spiega così perché le famiglie si attendano da essa una serie di risultati ottimali, compresi quelli che esulano dalle sue specifiche competenze. In una parola, si esige una funzione catalizzatrice di cultura e la Scuola, nel suo insieme, non può eludere tale richiesta, pena il distacco traumatico dalla realtà e la chiusura in una astrazione sterile. Una corretta interazione scuola-realtà ambientale deve essere alla base dell'insegnamentoapprendimento, e l'ambiente, in tutta la vastità della sua problematica, sarà argomento prioritario di studio. Tale realtà, quindi, intesa come tematica del "vicino", deve permeare la programmazione educativa e didattica della Scuola, perché solo un'approfondita conoscenza del proprio ambiente può essere alla base di ulteriori conoscenze. Ricercare e studiare l'ambiente, però, non significa soltanto acquisire una serie di nozioni, ma anche e soprattutto offrire le occasioni per inserire attivamente l’alunno nella realtà in cui vive e predisporlo ad operare per modificare in positivo alcune situazioni. Si realizza così quanto le Indicazioni Nazionali raccomandano nel promuovere la formazione ecologica negli scolari. Non è da sottacere il problema costituito dalla salvaguardia dell’ambiente naturale. E' da considerare, inoltre, che la società attuale, rispetto a quella del passato, si presenta notevolmente più complessa e carica di problematiche, qualitativamente diverse ed interessanti, ove ad un tangibile sviluppo economico fa riscontro un palese aumento di rischi e pericoli dovuti alle devianze, alla violenza sui minori, al desiderio sfrenato di ricchezza, alla perdita dei veri valori morali, ad erronei modelli di vita che gli adulti propongono. La Scuola deve aiutare l’alunno ad acquisire progressivamente un’immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale e a comprendere il rapporto che intercorre fra le vicende storiche ed economiche e le strutture e le aggregazioni sociali. Si tenterà, così, di dare una lettura approfondita dell'ambiente negli aspetti socio-economicopolitico e scientifico-ecologico, promovendo la cultura della progettualità. I PRINCIPI FONDAMENTALI Questo Piano dell'Offerta Formativa intende trarre ispirazione fondamentale dalla Costituzione della Repubblica Italiana ed in particolare dagli articoli 3 (pari dignità di tutti i cittadini), 35 (libertà d'insegnamento) e 34 (istruzione obbligatoria e diritto allo studio), dalla Legge costituzionale n. 3 del 2001, Titolo V, art. 117, art. 118, art. 119 Uguaglianza Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche. Per gli alunni con svantaggi sono previste ore di sostegno. 8 Imparzialità e regolarità Il personale della scuola agisce secondo "criteri di obiettività ed equità" . Il Dirigente Scolastico garantisce, anche in caso di sciopero del personale, l'assistenza ai ragazzi e il trasporto scolastico, riservandosi la possibilità di modificare l'orario di lezione previo avviso scritto alle famiglie Accoglienza ed integrazione L’Istituto si impegna, con opportune ed adeguate iniziative, a favorire l'accoglienza di tutti gli studenti, in modo particolare a sostenere l'integrazione degli allievi diversamente abili e degli alunni extracomunitari. Particolare riguardo si presta alla fase di ingresso degli alunni nelle classi iniziali e alle situazioni con esigenze specifiche. Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dell'alunno. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza Le famiglie hanno facoltà di scegliere tra le Istituzioni Scolastiche Statali dello stesso ordine e grado, nei limiti del numero dei posti disponibili in ciascuna classe o sezione e della capienza oggettiva delle aule. Questa libertà è condizionata dal numero degli iscritti in una determinata scuola perché solo il loro numero potrà assicurare l'istituzione effettiva delle classi (Circolare n° 400 del 31/12/1991 e successive modifiche ed integrazioni). In caso di eccedenza di domande saranno formulate apposite graduatorie, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto. L’utenza, con l’entrata in vigore della recente normativa circa l’autonomia delle Istituzioni Scolastiche, a regime dal 1° settembre 2000, opera scelta discrezionale diretta della scuola cui affidare la formazione dei propri figli. La Scuola si impegna a far rispettare l'obbligo scolastico e a favorire il successo formativo. Partecipazione, efficienza, trasparenza La Scuola favorisce la partecipazione dei genitori alla sua gestione negli OO.CC. di cui fanno parte. La Scuola garantisce "l'efficienza e la trasparenza" di questa gestione partecipata consentendo l'uso dell'edificio e delle attrezzature fuori dell'orario scolastico e operando la massima semplificazione delle procedure. La Scuola infatti si sente un centro di formazione culturale e un polo di riferimento nel territorio, pertanto si apre all'utenza per incontri culturali e sportivi. L’Istituto si impegna a favorire le attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile; inoltre, promuove ogni forma di partecipazione e un'informazione completa e trasparente. Sussidiarietà. Secondo il principio di sussidiarietà verticale ciò che può essere fatto dall’ente amministrativo più vicino al cittadino, non può essere di competenza di ente amministrativo che gli sia più lontano ( Titolo V, articolo 118, co. 4 legge n. 3 del 2001). Secondo il principio di sussidiarietà orizzontale ciò che può essere fatto dalla famiglia e, via via dalle altre “formazioni sociali” è opportuno che non sia avocato dalle istituzioni territoriali. Equità. Secondo il principio di equità, per evitare di correre rischi di differenziare la qualità del servizio e/o di renderlo inadeguato sul piano dell’efficienza e dell’efficacia pedagogica e culturale, 9 resta di competenza esclusiva dello Stato la “determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale ( Titolo V, art. 117, co. 2, punto m) e, di conseguenza, la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni riguardanti l’istruzione e la formazione. Solidarietà. Secondo il principio di solidarietà lo Stato “istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante” (Titolo V, art. 119, co. 3); inoltre lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni “per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni” (Titolo V, art. 119, co. 5). Responsabilità. Secondo il principio di responsabilità ogni componente del sistema educativo (alunno, famiglia, scuole, enti territoriali), nel proprio ambito e in relazione con gli altri, è e deve essere soggetto attivo e protagonista delle politiche educative. Alla luce dei suddetti principi, la normativa introdotta, distribuendo diversamente carichi e funzioni di responsabilità nello svolgimento del servizio educativo di istruzione di formazione, crea un nuovo equilibrio di poteri e di competenze tra lo Stato centrale, gli Enti territoriali, le istituzioni scolastiche, i soggetti e le loro famiglie. FINALITÀ DELLA SCUOLA a) La scuola deve essere una comunità. Per comunità si intende, secondo quanto affermava E. Mounier, una comunità di persone. Con ciò si propone di porre al centro la persona nella sua apertura all’altro, nelle sue relazioni interpersonali. Dire che la scuola è una comunità significa dire che essa è il luogo reale ed ideale in cui ognuno dei membri scopre gli altri come portatori di valori e stabilisce con loro rapporti interpersonali. Nessuna persona può realizzarsi se si chiude in se stessa, se non si apre agli altri. La maggior parte di quello che siamo, lo siamo con, per e grazie agli altri, i quali non ci limitano, ma ci fanno essere e crescere. La dimensione comunitaria nella scuola risulta un lavoro prioritario, perché la comunità è al sevizio delle persone e si indirizza alla mutua realizzazione di ciascuno; ha fini che sono superiori alla somma degli interessi individuali; è retta da atteggiamenti di accoglienza. La scuola deve essere una comunità educante perché i docenti si prendono cura dei discenti, sono al loro sevizio e la loro azione è indirizzata alla mutua realizzazione. Deve essere una comunità che apprende perché tutti i suoi membri sono impegnati a riflettere, a crescere e a ricercare. Apprendere è per tutti un atteggiamento, un’attività e un modo di vivere. Deve essere una comunità inclusiva perché tutte le differenze sono accolte e valorizzate all’interno della scuola orientata ad un mutuo rispetto. Esprimendo ogni persona umana delle potenzialità culturali uniche, la scuola deve favorire al massimo grado l’interazione delle diverse culture personali. Particolare attenzione deve porre al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, 10 evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza e rimuovendo gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Deve essere una comunità di ricerca perché tutti i suoi docenti si dedicano a coltivare uno spirito di ricerca collettiva mentre riflettono sulla loro esperienza e tentano di risolvere i problemi che incontrano. L’alunno-persona deve essere al centro dell’azione educativa della scuola. L’azione educativa deve essere strutturata in modo tale da considerare l’alunno l’attore principale, privilegiando la sua conoscenza e agendo in modo che egli possa sviluppare quelle capacità idonee al conseguimento dei fini legati alla propria natura umana, considerandolo nella sua unicità di persona che chiede di essere aiutata a crescere e ad esprimersi. La formazione è centrata sull’allievo-persona, le cui prestazioni devono essere continuamente migliorate per valorizzare le sue capacità. L’allievo non deve essere un vaso da riempire, ma una fiamma da accendere. La qualità della relazione educante deve tendere nell’alunno a ricostruire la memoria di sé nel contesto familiare e territoriale. Deve sviluppare l’autonomia di giudizio coerente con l’identità personale, accrescere la capacità di organizzare conoscenza e informazione, incrementare la capacità di autovalutazione dell’esperienza formativa, costruire un autonomo progetto di vita. L’educazione deve porre ogni studente nella condizione di utilizzare e sfruttare al massimo il proprio potenziale. Educare alla cittadinanza attiva e responsabile. La scuola ha lo scopo di educare gli alunni ad essere buoni cittadini che sanno prendersi cura degli altri. Essa non solo mira a migliorare il comportamento degli allievi, ma a creare quei tipi di rapporto che legano tra loro gli studenti e gli studenti agli insegnanti e che li vincolano a idee e ideali condivisi. Quando condividono la responsabilità di sviluppare norme, gli alunni fanno esperienza del sentirsi parte attiva della comunità educante, percepiscono di essere necessari e sentono che la scuola appartiene a loro. In questo modo la scuola crea la cittadinanza attiva spingendo tutti a mettersi nei panni degli altri, facendo lavorare insieme studenti ed insegnanti per risolvere problemi e per ricercare il bene della comunità. Crea una comunità democratica in cui la cultura non è imposta ma è elaborata insieme, favorendo la partecipazione, la responsabilità e la condivisione del lavoro. La comunità democratica aiuta gli alunni ad essere e a divenire, rispondendo ai loro bisogni ed educandoli ad essere cittadini attivi e capaci di cura e di attenzione. C’è un circolo vizioso tra scuola e democrazia, per cui l’una implica l’altra essendo entrambe e vicendevolmente finalizzate a rendere possibile all’uomo la conquista della libertà. Educare alla cittadinanza significa rendere gli allievi protagonisti attivi, educarli all’autonomia, allo spirito di ricerca, al gusto della scoperta e dell’osservazione, all’esperienza costruita in modo rigoroso e consapevole, al ragionamento e all’analisi critica dei problemi. L’educazione alla cittadinanza deve anche mirare a formare cittadini italiani, che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo. Questa cittadinanza unitaria e plurale deve partire da una conoscenza profonda del proprio territorio e delle proprie radici storiche, ma, in una società sempre più globale e complessa, come quella attuale, l’alunno potrà comprendere il presente e costruire il futuro solo se conoscerà la storia europea e mondiale. 11 Sviluppare la capacità di apprendere ad apprendere. Il mondo contemporaneo sta sperimentando un’esplosione di informazioni. Le conoscenze stanno crescendo esponenzialmente. La scuola non può stare al passo con lo sviluppo tecnologico. Ciò impone alla scuola di sviluppare nello studente la capacità di apprendere ad apprendere, cioè l’affermarsi di una competenza a disposizione di ogni alunno, che lo accompagni lungo l’intero corso della sua vita. Questa competenza non solo lo deve aiutare ad adattarsi ai cambiamenti nel tipo di lavoro, ma deve anche costituire un processo continuo di formazione. Quindi è compito della scuola quello di formare sul piano cognitivo e culturale gli alunni affinché possano affrontare con sicurezza gli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. In particolare la scuola deve fare acquisire i saperi e i linguaggi culturali di base e deve favorire l’autonomia. Educare a saper collaborare. Le generazioni di oggi e quelle degli anni futuri devono saper cooperare. Una delle disposizioni più importanti nella società post-industriale è l’abilità elevata di pensare insieme con altri, essere più interdipendenti e sensibili ai bisogni degli altri. La soluzione dei problemi è così complessa che nessuna persona può raggiungerla da sola. Lavorare in gruppo richiede capacità di ascolto, ricerca del consenso, empatia, compassione, altruismo. Guidare gli alunni a saper pensare ad un livello più elevato. È necessario il possesso e il corretto uso di abilità e processi mentali superiori che appartengono al pensare critico e creativo, al pensiero divergente. La scuola deve promuovere nello studente una mente ben fatta, non una mente piena, che sappia indagare, scoprire, ragionare, associare, sintetizzare. L’insegnante non deve essere più un trasmettitore di conoscenze ma un facilitatore attraverso cui gli alunni costruiscono essi stessi la loro conoscenza. Valorizzare i risultati positivi. L’apprendimento procede con maggiore facilità in un ambiente che promuove relazioni interpersonali e interazioni, piacevolezza ed ordine, nel quale chi apprende si sente apprezzato, riconosciuto e valorizzato. Far acquisire un apprendimento significativo. L’apprendimento è un processo costruttivo che si realizza meglio quando ciò che deve essere appreso è rilevante per chi apprende e quando chi apprende è attivamente impegnato nella creazione della sua conoscenza, connettendo ciò che ha appreso con la conoscenza e l’esperienza precedenti. Formare un alunno maturo, autonomo e responsabile. Una persona è matura ed autonoma quando agisce in modo riflessivo e sceglie il meglio per crescere come persona, in modo da rispettare la dignità propria e quella altrui. Vive liberamente e responsabilmente, è aperta a se stessa, è realista, si vuole bene e si accetta così com’è, pur non rinunciando a migliorarsi. 12 Far star bene gli alunni a scuola. La scuola deve proporre attività che favoriscano un clima sereno e positivo attraverso compiti che procurino una sensazione di gratificazione e di autostima, soprattutto negli alunni demotivati, che hanno manifestato disagio in classe. Deve adottare un approccio didattico basato sull’incoraggiamento, mirante a sviluppare la fiducia nelle capacità degli allievi e uno stato d’animo positivo. Deve sottolineare il successo del loro operato, apprezzando gli sforzi compiuti, sdrammatizzando esperienze di insuccesso e percezioni negative, perché non c’è nulla di più motivante del successo e di più demotivante dell’insuccesso. Favorire la continuità tra i vari ordini di scuola. È opportuno far leva sulla continuità e sulla discontinuità scolastica. La continuità è un elemento rassicurante nel passaggio da un anno all’altro o da un livello scolastico all’altro. Essa può favorire il conseguimento di buoni risultati e la costituzione di un ambiente sereno, soprattutto perché familiare all’alunno. Ma la ripetizione costante delle stesse modalità operative può provocare una reazione di noia che blocca la motivazione all’apprendimento. C’è dunque bisogno di novità. La discontinuità può agire come stimolante, se si inserisce su una base consolidata di continuità. Non solo sul piano emotivo/ambientale, ma anche su quello cognitivo si deve sempre far leva sulle competenze già possedute dall’allievo, per costruirvene sopra di nuove. Promuovere un sapere unitario. Gli ambiti disciplinari o le varie discipline devono concorrere, attraverso l’uso di propri linguaggi e l’utilizzo di contenuti, attività e strumenti specifici allo sviluppo della persona e all’acquisizione di un sapere unitario. La scuola può promuovere diverse modalità e gradi di cooperazione tra i diversi insegnamenti (multi, pluri, trans, interdisciplinari), ma tale cooperazione dovrà consentire di far constatare all’alunno l’unitarietà del sapere, mettendo a disposizione i contributi o le metodologie di ricerca dell’una o dell’altra disciplina. Sarà, pertanto più utile pedagogicamente e didatticamente, perché più motivante, programmare attività che prevedano l’interrelazione di più discipline, volte all’acquisizione di un sapere articolato ed insieme unitario. La scuola deve superare, in un percorso orientato verso un apprendimento significativo, un sapere frammentato o iperspecializzato, che impedisce il necessario dialogo tra i saperi. La scuola dovrebbe essere1[1] “un luogo curato, un prolungamento dello spazio domestico e familiare, una zona bella della città. … [La scuola] aiuta ogni bambino a divenire se stesso, la persona che è. Avvicina le risorse alle sue capacità potenziali: non mette dentro la sua testa delle nozioni, ma lo sostiene nella fatica di tirar fuori i propri saperi e svilupparli con l’aiuto dei compagni e degli adulti competenti.” Il profilo del preadolescente che esce dall’ultimo anno della scuola del primo ciclo dovrebbe essere il seguente, secondo G. P. Charmet: “Egli conosce bene la sua lingua, ma capisce altre due lingue comunitarie, compone ed esegue brani musicali, interpreta criticamente un’opera d’arte, crea messaggi espressivi con precisi scopi comunicativi, sperimenta i corretti valori dello sport ed ha consapevolezza delle proprie competenze motorie, conosce i momenti fondamentali della storia italiana ed europea, utilizza i concetti geografici, ha capito come gli strumenti matematici siano utili per operare nella realtà, conosce i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico, ed è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone la diversità. 13 IL RUOLO DELLA FAMIGLIA, DEGLI ENTI LOCALI E DELLO STATO La famiglia non ha un ruolo periferico nel progetto educativo, ma diventa uno dei soggetti protagonisti, la prima formazione sociale con cui l’istituzione scolastica deve interloquire. A differenza di quanto è avvenuto fino ad oggi, i genitori sono chiamati a vivere la scuola da protagonisti, accanto ai figli. Infatti la legge 53/03 indica di valorizzare in educazione il contributo dei luoghi di apprendimento formali (scuola e centri di istruzione e di formazione professionale) non formali ( mass media, Internet, posti di lavoro) e informali ( famiglia, gruppi giovanili, volontariato ecc.) per promuovere nei giovani un senso di appartenenza alla comunità ed esercizio della cittadinanza attiva. Le famiglie devono essere consapevoli degli obiettivi specifici di apprendimento da raggiungere, delle opportunità offerte dalla scuola; possono scegliere un orario della scuola dell’infanzia che può oscillare tra le 875 e le 1700 ore annuali a seconda delle esigenze educative del bambino; nella scuola primaria le famiglie hanno a disposizione fino a 99 ore, oltre l’orario obbligatorio di 891 ore annuali; nella scuola secondaria di I grado 132 ore, oltre l’orario obbligatorio di 957 ore annuali, per procedere ad interventi di recupero e sviluppo degli apprendimenti e delle attività educative. La scuola dell’autonomia non può che configurarsi come la scuola del territorio. È necessario costruire una cultura di collaborazione fra istituzioni scolastiche, gli Enti e i soggetti pubblici o privati operanti sul territorio (L. n.59/97, art. 21, comma 10; D.P.R. n. 275/99, art.9). I genitori, gli EE.LL. e gli altri agenti culturali, sociali ed economici devono avere l’opportunità di compartecipare alla definizione della proposta formativa della scuola. La scuola deve portare il suo contributo di elaborazione e progettazione per la risoluzione dei problemi del territorio. Deve porsi al servizio non solo degli alunni, ma deve essere in grado di fornire servizi appetibili anche a tutti gli abitanti del territorio. Il compito dello Stato rimane quello di dettare «le norme generali sull’istruzione», ovvero determinare per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I grado e di II grado gli ordinamenti scolastici e, al loro interno, la natura e le caratteristiche di ciascun grado di scuola, gli «obiettivi generali del processo educativo», gli «obiettivi specifici di apprendimento» disciplinari e interdisciplinari, nonché i vincoli e le risorse che ogni istituzione scolastica della Repubblica è obbligata ad impiegare, nei propri POF, in tema di predisposizione dei piani di studio, di impiego degli organici e di definizione degli standard di prestazione del servizio. Gli adempimenti prima citati e riferiti alle «norme generali» per ogni grado di scuola sono riassunti nel seguente Documento prescrittivo nazionale: 1 - Indicazioni per il Curricolo Le Indicazioni per il Curricolo Le Indicazioni esplicitano i livelli essenziali di prestazione che tutte le istituzioni scolastiche del Sistema Educativo Nazionale di Istruzione sono tenute ad assicurare al fine di garantire il diritto personale, sociale e civile all’istruzione e alla formazione di qualità degli allievi. Dopo aver presentato i tratti che caratterizzano la natura e l’identità del percorso di istruzione a cui si riferiscono, le Indicazioni Nazionali contengono gli «obiettivi generali del processo formativo» che vanno promossi in modo particolare nel grado di scuola considerato e che fanno parte integrante dei livelli essenziali di prestazione a cui tutte le scuole del sistema educativo nazionale di istruzione 14 sono tenute per garantire il diritto personale, sociale e civile all’istruzione. Questi obiettivi variano, quindi, a seconda dei gradi di scuola. Le Indicazioni Nazionali contengono, anche, gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni. Essi sono delle indicazioni precise e ben delimitate di ciò che ci si aspetta che gli alunni apprendano entro la fine del Primo Ciclo, nonché dei diversi periodi didattici intermedi e che cosa i docenti debbano insegnare per gli stessi periodi, per assicurare a tutti i cittadini livelli essenziali di prestazione che impediscano la frammentazione e la polarizzazione del sistema educativo nazionale di istruzione e di formazione. Le Indicazioni Nazionali sono elaborate dagli esperti e dagli organi tecnici del Ministero della Pubblica Istruzione. L’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA, COMPRESE LE ATTIVITA’ DI AMPLIAMENTO SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell’Infanzia, concorre all’educazione armonica e integrale dei bambini che, attraverso la famiglia, scelgono di frequentarla dai due anni e mezzo fino all’ingresso nella scuola primaria, nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e delle identità di ciascuno, nonché della responsabilità educativa delle famiglie. Essa è un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un processo di sviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del conferire senso da parte dei bambini. La Scuola dell’Infanzia sostiene il bambino verso il suo pieno ingresso nell’universo simbolico-culturale, affinché acquisisca le regole di organizzazione che “ presiedono alla tessitura dei modelli culturali “ e che quindi “ impari ad imparare “, attraverso il gioco, l’esplorazione, la scoperta, la risoluzione dei problemi in modo euristico reticolare e multidimensionale, escludendo impostazioni scolasticistiche che tendono a precocizzare gli apprendimenti formali. La Scuola dell’Infanzia, si propone quindi, come luogo di incontro, di partecipazione e di cooperazione delle famiglie, come spazio di impegno educativo per la comunità e come risorsa professionale specifica per assicurare a coloro che la frequentano la massima promozione possibile di tutte le capacità personali, promozione che si configura come diritto soggettivo di ogni bambino. ORGANIZZAZIONE ORARIO Il tempo scuola per i bambini delle Scuole dell’Infanzia dell’Istituto, si articola su sei giorni settimanali: dal lunedì al sabato con una estensione massima di 45 ore . L’organizzazione oraria è la seguente: a) dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,30; Turno antimeridiano 8,30-12,30 15 Turno pomeridiano Lunedì, mercoledì, venerdì 11,00-16,30 martedì, giovedì 12,00-16,30 b) il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30 Per le docenti dei due plessi, l’estensione dell’orario è di 25 ore settimanali. Le docenti che espletano il turno pomeridiano, per dare maggiore rilievo al tempo di compresenza, effettuano un orario articolato in cui sono previste un maggior numero di ore di servizio rispetto a quelle dovute, usufruendo, in tal modo, della giornata del sabato libero. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO La Scuola dell’Infanzia rafforza l’identità personale, l’autonomia e le competenze dei bambini. Essa raggiunge questi obiettivi generali del processo formativo, collocandoli all’interno di un progetto di scuola articolato ed unitario, che riconosce, sul piano educativo, la priorità della famiglia e l’importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Il percorso educativo della Scuola dell’Infanzia, nella prospettiva della maturazione del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente atteso per la conclusione del primo ciclo dell’istruzione, utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento indicati di seguito per progettare unità di Apprendimento che, a partire da obiettivi formativi, mediante apposite scelte di metodi e contenuti, trasformino le capacità personali di ciascun bambino in competenze. IL CORPO IN MOVIMENTO La corporeità è il centro di raccolta di elaborazione delle diverse esperienze dell’essere umano; in modo particolare lo è per il bambino, impegnato nello sforzo di collegare la propria realtà interna con quella esterna, di connettere i sensi con lo spazio attraverso e tramite il corpo. Attraverso la conoscenza e la padronanza di esso, il bambino penetra il mondo sensibile, impara a rappresentarlo simbolicamente, a trasformarlo nella propria mente. Le competenze attese: Rappresentare in modo completo e strutturato la figura umana; interiorizzare e rappresentare il proprio corpo, fermo e in movimento; maturare competenze di motricità fine e globale. Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco, prendendo coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità, coordinando i movimenti degli altri. Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, musica, indicazioni, ecc. Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti personali, l’ambiente e i materiali comuni nella prospettiva della salute e dell’ordine. Controllare l’affettività e le emozioni in maniera adeguata all’età, rielaborandola attraverso il corpo e il movimento. 16 Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi e il rispetto di regole, all’interno della scuola e all’aperto. Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri. Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento. IL SÈ E L’ALTRO La scuola è chiamata sia al compito di stimolare e sviluppare le capacità cognitive di ciascun soggetto, sia a quello, strettamente correlato all’altro, di far acquisire abilità di tipo sociorelazionale e capacità di pensiero metacognitivo. Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità. Rispettare e aiutare gli altri, cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti; rispettare e valorizzare il mondo animato e inanimato che ci circonda. Accorgersi se, e in che senso, pensieri, azioni e sentimenti dei maschi e delle femmine mostrino differenze, e perché. Lavorare in gruppo, discutendo per darsi regole di azione, progettando insieme e imparando sia a valorizzare le collaborazioni, sia ad affrontare eventuali defezioni. Conoscere la propria realtà territoriale e quella di altri bambini per confrontare le diverse situazioni anche sul piano del loro “dover essere”. Registrare i momenti e le situazioni che suscitano paura, stupore, sgomento, diffidenza, ammirazione, disapprovazione, compiacimento estetico, gratitudine, generosità, simpatia, amore, interrogarsi e discutere insieme sul senso che hanno per ciascuno questi sentimenti e come sono, di solito, manifestati. Soffermarsi sul senso della nascita e della morte, delle origini della vita e del cosmo, della malattia e del dolore, del ruolo dell’uomo nell’universo, dell’esistenza di Dio, a partire dalle diverse risposte elaborate e testimoniate in famiglia e nelle comunità di appartenenza 17 Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto. È consapevole delle differenze e sa averne rispetto. Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista. Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini. Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità. I DISCORSI E LE PAROLE Questo campo è dedicato alla formazione delle capacità comunicative, riferite al linguaggio verbale e al primo contatto con la lingua scritta. E’ il campo che considera tutte le attività inerenti la comunicazione, nelle loro molteplici connessioni. Esso riguarda lo sviluppo di tutte le competenze e abilità utili al bambino per comprendere, tradurre, rielaborare e produrre sistemi di simboli che fanno parte della nostra cultura. Parlare, descrivere, raccontare, dialogare, con grandi e con i coetanei, lasciando trasparire nelle proprie capacità di espressione e comunicazione scambiandosi domande, informazioni, impressioni, giudizi e sentimenti. Ascoltare, comprendere e riferire narrazioni lette o improvvisate di fiabe, favole, storie, racconti e resoconti. - Riconoscere testi della letteratura per l’infanzia letti da adulti o visti attraverso mass-media e motivare gusti e preferenze. - Individuare, su di sé e per gli altri, le caratteristiche che differenziano gli atti dell’ascoltare e del parlare, del leggere e dello scrivere, distinguendo tra segno della parola, dell’immagine, del disegno e della scrittura, tra significante e significato. Elaborare congetture e codici personali in ordine alla lingua scritta Disegnare, dipingere, modellare, dare dorma e colore all’esperienza, individualmente e in gruppo, con varietà creativa di strumenti e materiali, “lasciando traccia” di sé. 18 Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni, rumori, melodie anche col canto, da soli e in gruppo; utilizzare e fabbricare strumenti per produrre suoni e rumori, anche in modo coordinato col gruppo. Incontrare diverse espressioni di arte visiva e plastica presenti nel territorio per scoprire quali corrispondono ai propri gusti e consentono una più creativa e soddisfacente espressione del proprio mondo. Sperimentare diverse forme di espressione artistica del mondo interno ed esterno attraverso l’uso di un’ampia varietà di strumenti e materiali, anche multimediali, per produzioni singole e collettive. Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico. Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole. Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza. Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico. È consapevole della propria lingua materna. Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie. LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE I bambini sono portati a esprimere con immaginazione e creatività le emozioni e i loro pensieri: L’arte orienta al sentire estetico e al piacere del bello. I bambini possono esprimersi in linguaggi differenziati: con la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione e la trasformazione dei materiali più diversi, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, ecc. Comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventare storie, sapersi esprimere attraverso diverse forme di rappresentazione e di drammatizzazione. Esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative: Saper utilizzare diverse tecniche espressive. Esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli con creatività. 19 Rimanere concentrato e portare a termine il proprio lavoro. Ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Esplorare i primi alfabeti musicali , utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse. Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di opere d’arte. Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive. Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare. È preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro. Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoromusicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse. LA CONOSCENZA DEL MONDO Il periodo storico e sociale attuale presenta innumerevoli modelli culturali e viene di continuo bombardato di messaggi non sempre formativi. Compito precipuo della scuola dell’infanzia è quello di creare dei punti fermi all’interno di questo mare di informazioni, evidenziando elementi cardine intorno a cui andare ad operare al fine di contribuire alla costruzione di una personalità armonica e ben sviluppata del bambino, aperta al futuro e strutturata su valori fondamentali come, ad esempio, il rispetto per l’ambiente. Conoscere il proprio ambiente di vita nella sua dimensione naturale. 20 Conoscere e rispettare le prime regole di convivenza sociale. Scoprire momenti e situazioni che suscitano stupore, meraviglia. Scoprire e rispettare l’ambiente naturale circostante Coltivare, con continuità e concretezza, propri interessi e proprie inclinazioni. Osservare chi fa qualcosa con perizia per imparare; aiutare a fare e realizzare lavori e compiti a più mani e con competenze diverse. Toccare, guardare, ascoltare, fiutare, assaggiare qualcosa e dire che cosa si è toccato, visto, udito, odorato, gustato,ricercando la proprietà dei termini. Contare oggetti, immagini, persone; aggiungere, togliere e valutare la quantità; ordinare e raggruppare per colore, forma, grandezza ecc. Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo; ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità; registrare regolarità e cicli temporali. Localizzare e collocare se stesso, oggetti e persone in situazioni spaziali, eseguire percorsi o organizzare spazi sulla base di indicazioni verbali e/ o non verbali, guidare in maniera verbale e /o non verbale il percorso di altri, oppure la loro azione organizzativa riguardante la distribuzione di oggetti e persone in uno spazio noto. Manipolare, smontare,montare, piantare, legare ecc., seguendo un progetto proprio o di gruppo, oppure istruzioni d’uso ricevute. Elaborare progetti propri o in collaborazione, da realizzare con continuità e concretezza. Adoperare lo schema investigativo del “chi, che cosa, quando, come, perché” per risolvere problemi, chiarire situazioni, raccontare fatti, spiegare processi. Commentare, individuare collegamenti, operare semplici inferenze, proporre ipotesi esplicative di problemi. Negoziare con gli altri spiegazioni di problemi e individuare i modi per verificare quali risultino,alla fine, le più persuasive e pertinenti. Ricordare e ricostruire attraverso diverse forme di documentazione quello che si è visto, fatto, sentito, e scoprire che il ricordo e la ricostruzione possono anche differenziarsi. Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti. Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Si orienta nel tempo della vita quotidiana. 21 Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. Coglie le trasformazioni naturali. Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità. Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi. È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze. METODOLOGIA, MEZZI E STRUMENTI ATTIVITÀ MANIPOLATIVE che potranno svolgersi nei seguenti momenti: a) b) c) d) giochi spontanei con materiali di tutti i tipi; attività grafico-pittoriche nelle diverse tecniche; attività guidate con lo strappo, il ritaglio, il collage, il mosaico; la realizzazione di oggetti e di forme con materiale di recupero e strutturato. ATTIVITÀ CREATIVA che verrà esplicata attraverso: a) le costruzioni ( lego-duplo ) e tutti i materiali comuni strutturati che permettono la liberazione della fantasia; b) interpretazione fantastica di situazioni reali, attraverso il racconto, il disegno e la manipolazione di das, pongo ecc. c) attività realizzate nel laboratorio della creatività e della costruttività. VALUTAZIONE Nella Scuola dell’Infanzia, l’osservazione occasionale e sistematica dei bambini e la documentazione della loro attività consentono di cogliere e valutare le loro esigenze, di riequilibrare via via le proposte educative in base alla qualità e alla quantità delle loro risposte e di condividerle con le loro famiglie. L’osservazione è finalizzata alla comprensione e all’interpretazione dei comportamenti, li contestualizza e li analizza nei loro significati. I livelli raggiunti da ciascuno, sono descritti più che misurati e compresi più che giudicati. La Scuola dell’Infanzia accompagna annualmente ciascun bambino con un apposito documento/scheda che descrive in maniera ottimale i livelli di apprendimento raggiunti in base alle finalità che sono proprie alla scuola dell’infanzia. La documentazione ha delle fasi di verifica in itinere che permettono di valutare le competenze a mano a mano sviluppate. La Documentazione, dunque, conferisce alla Valutazione sistematicità e favorisce un più corretto rapporto con le famiglie, nell’ottica della Continuità Orizzontale, oltre che rendere più agevole e produttivo il rapporto con la Scuola Primaria. 22 PRIMI TEMPI DI SCUOLA: L’ACCOGLIENZA Per facilitare l’incontro del bambino con un ambiente nuovo, diverso e più ampio di quello familiare, quale la Scuola dell’Infanzia, è estremamente importante organizzare spazi sereni, stimolanti ed accoglienti. A tal proposito, per evitare traumi emotivi e psicologici, soprattutto nei bambini che si affacciano per la prima volta all’ambiente scolastico, è stata data ai genitori la possibilità di graduare il momento del distacco, facendoli trattenere a scuola per un tempo limitato. Tale espediente risulterà vantaggioso per i bambini, per le famiglie e per la scuola stessa. E’ risaputo inoltre che lo spazio scolastico è elemento fondamentale dell’intenzionalità comunicativa e conoscitiva di un ambiente realmente educativo. L’organizzazione di esso deve essere considerato da due diverse prospettive: A) - In rapporto al bambino, lo spazio della scuola non deve essere solo un’entità architettonica, ma un’immagine, la dimensione dell’immaginazione ,del vissuto, del conosciuto e dello sconosciuto. Esso diventa il luogo dell’espressione di sé, della socializzazione e della attività. B) - In rapporto all’intervento dell’insegnante, è necessario creare un ambiente rassicurante ed accogliente, inserire elementi che richiamino l’esperienza familiare per creare una continuità emozionale tra scuola e famiglia, mettere a disposizione del bambino oggetti vari e materiale didattico strutturato e non, per il gioco sia individuale che di gruppo, considerare gli arredi uno strumento educativo, in grado sia di facilitare “ l’incontro “ con l’ambiente scolastico, sia di creare buone situazioni per lo svolgimento delle attività. L’insegnante favorirà il graduale distacco del bambino dai genitori: - promuovendo un rapporto privilegiato bambino – adulto - insegnante; aiutandolo a superare l’ansia dal distacco; proponendosi come figura di riferimento e non imponendosi come figura sostitutiva dei genitori; evitando contatti ed atteggiamenti invadenti; creando situazioni di avvicinamento graduale , anche attraverso la comunicazione non verbale; prestando attenzione ai suoi messaggi in modo affettuoso; organizzando lo spazio con materiali e giochi individuali e collettivi che lo invitino a “scoprire “ la scuola; stimolando e guidando l’esperienza in modo non direttivo per i bambini di 4 e 5 anni, più direttivo per i bambini di 2 anni e mezzo e 3 anni. 23 INTEGRAZIONE E DISPERSIONE La Scuola accoglie tutti i bambini, anche quelli che presentano difficoltà di adattamento e di apprendimento, per i quali costituisce un’opportunità educativa rilevante. Ogni bambino deve potersi integrare nell’esperienza educativa che essa offre, così da essere riconosciuto e riconoscersi come membro attivo della comunità scolastica. La presenza nella scuola dei bambini in difficoltà è fonte di una preziosa dinamica di rapporti e di interazioni, che è, a sua volta, occasione di maturazione per tutti, dalla quale si impara a considerare ed a vivere le diversità come una dimensione esistenziale e non come caratteristica emarginante. Nella Scuola dell’Infanzia sono presenti anche bambini le cui difficoltà e i cui svantaggi possono risalire a condizionamenti di natura socio-culturale. La loro integrazione deve essere favorita con ogni mezzo, in modo da rispondere ai loro specifici bisogni relazionali e cognitivi e in modo da sviluppare e rafforzare le loro capacità individuali, curando che da parte dei servizi sociali vengano effettuati, a seconda dei casi, gli indispensabili interventi. La condizione di svantaggio è legata a carenze familiari ed affettive, a situazioni di disagio economico e sociale, a divari culturali e linguistici dovuti a scarsità di stimolazioni intellettuali. La Scuola dell’Infanzia offre ai bambini svantaggiati adeguate opportunità educative, realizzando la loro effettiva integrazione secondo un articolato progetto educativo e didattico. E’ dovere della scuola evitare, per quanto possibile, che le “diversità ” si trasformino in difficoltà di apprendimento ed in problemi di comportamento, poiché ciò quasi sempre prelude a fenomeni di insuccesso e di dispersione scolastica e conseguentemente a disuguaglianze sul piano sociale e civile. CONTINUITÀ EDUCATIVA La Continuità Educativa è una tematica pedagogica che da almeno un triennio si viene riproponendo all’attenzione dei docenti, apportando di volta in volta nuovi elementi essenziali per la comprensione e la possibile attuazione nel contesto scolastico. Essa si realizza negli anni “ ponte “ o “ cerniera “ che seguono il passaggio da una Istituzione Educativa ad un’altra e che rappresentano un momento molto importante nell’organizzazione delle nostre scuole. Le forme e le modalità del raccordo individuate, sono le seguenti: a) forme di intersezione o di incontri di bambini provenienti dalle due Istituzioni ( manifestazioni, feste ); b) forme di aggiornamento comune degli insegnanti, centrate sui problemi psico-pedagogici, riferiti all’età e sulle rispettive Indicazioni Nazionali; (predisposizione di scheda di osservazione di uscita per i bambini di cinque anni, che costituirà un documento indispensabile per la formazione delle classi di Scuola Primaria). Allo scopo di escludere qualsiasi forma di precocismo e di anticipazione dei contenuti, che caratterizzano la Scuola Primaria, l’impegno educativo sarà centrato sul seguente compito: 24 rendere i bambini capaci di affrontare occasioni ed opportunità culturalmente apprezzabili, in ambiente improntato alla curiosità, alla gioia di scoprire, di scambiare e di “fare” in stretta Continuità Educativa. PROGETTI Plesso di San Nicola Baronia Progetto “Accoglienza” Progetto “Continuità” Progetto “Viva la befana” Progetto “Le stagioni” I progetti su esposti sono allegati al P.O.F. SCUOLA PRIMARIA FINALITÀ La scuola primaria promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base fino alle prime sistemazioni logico-critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, ivi inclusa l’alfabetizzazione in almeno una lingua dell’Unione europea oltre alla lingua italiana, di porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile. ORGANIZZAZIONE ORARIA SCUOLA PRIMARIA SAN SOSSIO BARONIA L'orario settimanale per San Sossio Baronia è di 40 con quattro rientri pomeridiani: a. Lunedì, martedì, giovedì, venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.30 . b. Mercoledì e sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.30 Tale assetto, su proposta dei Docenti, è stato scelto da tutti i genitori all’atto dell’iscrizione, poiché ritenuto rispondente alle esigenze formative e culturali degli alunni e adatto a garantire maggiore efficacia all’azione educativa. SAN NICOLA BARONIA L’orario settimanale delle lezioni è di 30 ore con un rientro pomeridiano il martedì. 25 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria ITALIANO L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione, scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi. Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura). Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui. Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa. LINGUA STRANIERA L’alunno riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti, chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera. Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di gruppo, dimostrando interesse e fiducia verso l’altro; individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti di rifiuto. Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine. Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. MUSICA L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. 26 Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica; le trasforma in brevi forme rappresentative. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica varie strategie interattive e descrittive (orali, scritte, grafiche) all’ascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una comprensione essenziale delle strutture e delle loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante percorsi interdisciplinari. ARTE E IMMAGINE L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d’arte) e messaggi in movimento (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.). Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (graficoespressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti da altri paesi diversi dal proprio. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio, e mette in atto pratiche di rispetto e salvaguardia. CORPO MOVIMENTO SPORT L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare. Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva. STORIA L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica. 27 Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico. Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura). Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante. Sa raccontare i fatti studiati. Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. GEOGRAFIA L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani. È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie). MATEMATICA L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà. Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura. Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni. Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti vista. Descrivere e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti di vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni. Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni. Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito. 28 Impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni. Impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando a usare le espressioni "è più probabile", “è meno probabile” e, nei casi più semplici, dando una prima quantificazione. SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI L’alunno ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienzaconoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni. Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all’esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti. Impara a identificarne anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco, senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni. Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti. Con la guida dell’insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomenta, deduce, prospetta soluzioni e interpretazioni, prevede alternative, ne produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato. Analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato. Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l’ambiente scolastico in quanto ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l’ambiente sociale e naturale, di cui conosce e apprezza il valore. Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari. TECNOLOGIA L’alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni e ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza. Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compagni e valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego. Esamina oggetti e processi in relazione all’impatto con l’ambiente e rileva segni e simboli comunicativi analizzando i prodotti commerciali. Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe più significative della storia della umanità, osservando oggetti del passato. È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per potenziare le proprie capacità comunicative. Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli altri. 29 RELIGIONE CATTOLICA L’alunno riconosce e vive i valori cristiani nella vita quotidiana. Accetta e rispetta gli altri. Sviluppa rapporti di amicizia, solidarietà, perdono, condivisione, pace. Comprende che appartenere ad un gruppo comporta la condivisione di momenti e segni particolari. Pone interrogativi sul senso della vita e dell’esistenza e si interroga sull’origine del mondo e dell’uomo. Riflette sulle diverse modalità interpretative con le quali l’uomo, nelle varie realtà geografiche, ha attribuito senso e valore alla festa cristiana del Natale e della Pasqua. Coglie, attraverso le storie di vita di persone significative, il senso umano e cristiano delle loro azioni. Si interroga sui modi di agire nei confronti di altre culture e di altri popoli. LABORATORI Come emerge dal testo ministeriale della Riforma, molta importanza viene data al modo in cui viene organizzato il percorso formativo centrato sui “laboratori”. Il laboratorio dà al bambino l’opportunità di essere un soggetto attivo nel suo percorso formativo e, attraverso lo sperimentare, il provare, il misurarsi con problemi che lo sollecitano, contribuisce a costruire e migliorare progressivamente le proprie competenze. SCUOLA PRIMARIA SAN SOSSIO BARONIA LABORATORI INFORMATICA Obiettivi Formativi Acquisire una conoscenza di base della struttura e del funzionamento del personal computer. Acquisire la conoscenza pratica delle principali funzioni di base di un personal computer e del suo sistema operativo. Abilità Riconoscere e denominare le diverse parti che costituiscono il computer . Utilizzare tastiera e mouse per inviare comandi Utilizzare autonomamente i comandi per : accendere e spegnere il computer, avviare e chiudere un programma, stampare disegni e testi. Conoscere i principali tipi di supporto digitale ( floppy disk, CD – ROM, DVD ) . Contenuti – Attività Cenni sulla configurazione del sistema. 30 Scrittura e formattazione di un testo ( formattazione di caratteri, di paragrafi, layout di stampa ). Attività da svolgere in piccoli gruppi, nei laboratorio del plesso per un uso intenzionale del computer. CREATIVITÀ Obiettivi Formativi Ricambiare, ricombinare e modificare creativamente materiali d’ uso per produrre oggetti, testi, immagini, suoni. Esprimere emozioni e stati d’ animo utilizzando vari codici ( linguistico, mimico – gestuale, sonoro) Abilità Utilizzare materiali plastici e strumenti grafico – espressivi per esprimersi in modo creativo e personale. Utilizzare materiali di risulta per “ inventare “ immagini, oggetti, …. Contenuti - Attività Esercitazioni pratiche : découpage – decorazioni su vetro – ceramica - modelli con stoffa - carta – cartone – realizzazione di cartelloni con le diverse tecniche pittoriche ( matite – pastelli – pennarelli – tempera ) – produzione di semplici testi poetici e brevi drammatizzazioni . MOTORIO-ESPRESSIVO Obiettivi formativi Sviluppare e migliorare le capacità senso-percettive. Consolidare schemi motori e posturali. Sviluppare capacità e abilità motorie. Conoscere giochi, sport individuali e collettivi. Divenire progressivamente consapevoli della necessità di rispettare le regole in ambito collettivo. PROGETTI CURRICOLARI ed EXTRACURRICOLARI: Progetto “Festeggiamo insieme il Santo Natale” Progetto “Festa di fine anno” Progetto “Recupero abilità di base” VISITE GUIDATE Le visite guidate e i viaggi d’istruzione saranno programmati in itinere. 31 SCUOLA PRIMARIA DI SAN NICOLA BARONIA LABORATORI. LETTURA Obiettivi formativi Sviluppare negli alunni il piacere per la lettura. Sviluppare mediante i linguaggi e la lettura relazioni interpersonali positive. Introdurre l’alunno a trovare strategie adatte all’ascolto Unità di apprendimento Attività di manipolazione e rielaborazione dei testi. Produzione originale, personale e di gruppo di testi di vario tipo (fiabe, favole, poesie, filastrocche). Lettura silenziosa, lettura espressiva, lettura guidata. Recensione e schedatura dei testi letti da presentare ai compagni per stimolare la lettura. Fruizione del materiale librario per la ricerca storica, geografica e scientifica. Lettura di giornale, di riviste, fumetti. LABORATORIO EDUCAZIONE ALIMENTARE Obiettivi formativi Riflettere sulla provenienza del cibo e scoprirne le proprietà. Approfondire la conoscenza degli alimenti e capirne la relazione con la salute. Scoprire le funzioni del cibo e il valore nutritivo degli alimenti. Riconoscere la necessità di comportamenti corretti a tavola per una sana nutrizione. CREATIVITÀ Obiettivi Formativi Ricambiare, ricombinare e modificare creativamente materiali d’ uso per produrre oggetti, testi, immagini, suoni. Esprimere emozioni e stati d’ animo utilizzando vari codici ( linguistico, mimico – gestuale, sonoro) Abilità Utilizzare materiali plastici e strumenti grafico – espressivi per esprimersi in modo creativo e personale. Utilizzare materiali di risulta per “ inventare “ immagini, oggetti, …. 32 Contenuti - Attività Esercitazioni pratiche : découpage – decorazioni su vetro – ceramica - modelli con stoffa - carta – cartone – realizzazione di cartelloni con le diverse tecniche pittoriche ( matite – pastelli – pennarelli – tempera ) – produzione di semplici testi poetici e brevi drammatizzazioni . LABORATORIO DI CRETIVITA’ LABORARORIO DI RECUPERO E POTENZIAMEWNTO SCIENTIFICO PROGETTI CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI Progetto “Natale” Progetto “A tavola con gusto” VISITE GUIDATE Le visite guidate e i viaggi d’istruzione saranno programmati in itinere. L’ACCOGLIENZA Al fine di perseguire con successo gli standard fissati a livello nazionale e dall’Istituzione Scolastica, la scuola ha deciso di realizzare un insieme integrato di azioni tese a : - attuare la discriminazione positiva delle conoscenze, degli interessi e delle attitudini individuali, per trasformarli in strumenti di accesso a nuovi saperi e di motivazione verso i compiti richiesti; far cogliere le connessioni tra saperi già posseduti e saperi che si vogliono promuovere; orientare energie ed impegno nell’attività didattica; consolidare conoscenze recuperare eventuali lacune. accogliere in modo gratificante i nuovi allievi sul piano cognitivo, affettivo - motivazionale e relazionale, poiché è dalle prime esperienze in ogni nuova struttura formativa che assai spesso derivano le condizioni per il futuro successo e/o insuccesso scolastico. Vanno bandite forme “oppressive” di accertamento intensivo delle competenze iniziali. La verifica avverrà progressivamente con i più diversi strumenti di accertamento. OBIETTIVI: - riconoscere somiglianze e differenze tra le persone che vivono sullo stesso territorio; riconoscere rapporti di scambio di vario tipo tra le persone; conoscere il significato di alcuni comportamenti che favoriscono la vita civile (solidarietà e tolleranza); riconoscere la presenza di persone appartenenti a diverse culture, cogliendone problemi e valori; conoscere diritti fondamentali dell’uomo e i documenti più significativi; conoscere situazioni di rispetto e di violazione dei diritti dell’uomo. 33 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Per l’integrazione degli alunni svantaggiati è istituito, a livello d’Istituto, il gruppo H che, coadiuvato dall’équipe medico-socio-psico-pedagogica, elaborerà il profilo dinamico funzionale, che rappresenterà la base per la programmazione individualizzata, redatta dal Consiglio di Classe. La programmazione prevedrà un adeguato intervento didattico, partendo da obiettivi realistici e realizzabili, attraverso metodi e mezzi fortemente individualizzati, per giungere a modelli di verifica e valutazione specifici e diversi dal resto della classe. CONTINUITA’ EDUCATIVA Per attivare un proficuo processo di comunicazione con i docenti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Secondaria di Primo Grado, per evitare che si creino delle fratture, soprattutto nelle classi di passaggio e per rendere armonico lo sviluppo cognitivo dell’alunno, i docenti hanno stabilito di attuare le seguenti attività: - costituzione di gruppi di lavoro unitario, i quali individuano e stabiliscono i temi di studio comuni al progetto di continuità e formulano proposte per attuare i piani di intervento; - definizione di forme e di modalità di impostazione del fascicolo personale dell'alunno; - definizione di criteri e di modi di collaborazione per le classi "ponte", mirati allo scambio di notizie sugli alunni, in ordine al processo di apprendimento, al comportamento e al grado di socializzazione raggiunti, ai metodi usati e alle strategie messe in atto, nonché agli interventi individualizzati e personalizzati, al modo di porsi e di mediare le conoscenze apprese, alle capacità e abilità in loro possesso SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FINALITÀ La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione; introduce lo studio di una seconda lingua dell’Unione europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione. Successiva alla Scuola Primaria, la Scuola Secondaria di I Grado accoglie gli studenti e le studentesse nel periodo di passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza, ne prosegue l’orientamento educativo, eleva il livello di educazione e di istruzione personale di ciascun cittadino e generale di tutto il popolo italiano, accresce le capacità di partecipazione e di contributo ai valori della cultura e 34 della civiltà e costituisce, infine, grazie agli sviluppi metodologici e didattici conformi alla sua natura “secondaria”, la premessa indispensabile per l’ulteriore impegno dei ragazzi nel secondo ciclo di istruzione e di formazione. ORGANIZZAZIONE ORARIA L’orario settimanale, in entrambi i plessi, è articolato in 34 ore settimanali di lezione, due ore di mensa nei tre giorni con rientro pomeridiano. L'insegnamento si articolerà in: 1) ore curricolari: attività strettamente curricolari previste dalla legislazione e distribuite su tutto l’arco della giornata, svolte da un unico insegnante con l'intera classe, in genere finalizzate all’acquisizione delle conoscenze e delle abilità di ogni disciplina. 2) Attività integrative: attività tese a completare sul piano formativo e didattico l'opera scolastica, organizzate per lo stesso gruppo classe o per gruppi di livello, di compito ed elettivi anche di classi diverse. 3) Attività di studio individualizzato: interventi individualizzati in piccoli gruppi omogenei, per il recupero di deficit cognitivi o per il consolidamento e potenziamento di particolari attitudini mostrate dai singoli alunni. 4) Attività interdisciplinari, multidisciplinari, transdisciplinari: attività svolte da vari docenti che hanno competenze diverse su argomenti unitari di comune interesse, rivolte ad alunni dello stesso gruppo classe o a gruppi di livello, di compito ed elettivi anche di classi diverse. CLASSE I, II, III TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri. Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema. Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici. Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti. 35 Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei docenti e dei compagni semplici ipertesti, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali. È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. L’alunno organizza il proprio apprendimento; utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per elaborare i propri messaggi; individua analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti; rappresenta linguisticamente collegamenti e relazioni fra fenomeni, eventi e concetti diversi; acquisisce e interpreta informazioni valutandone l’attendibilità e l’utilità. Individua e spiega le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalle lingue straniere, spiegandole senza avere atteggiamenti di rifiuto. PRIMA LINGUA STRANIERA In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti, l’alunno discorre con uno o più interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni mantenendo la coerenza del discorso. Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni; espone brevemente ragioni e dà spiegazioni di opinioni e progetti. Nella conversazione, comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in modo inequivocabile anche se può avere qualche difficoltà espositiva. Riconosce i propri errori e a volta riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato. SECONDA LINGUA STRANIERA L’alunno affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Comunica in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. MUSICA L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso 36 modalità improvvisative o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici. Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di comprensione di eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione al contesto storico-culturale. Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un lessico appropriato e adottando codici rappresentativi diversi, ponendo in interazione musiche di tradizione orale e scritta. Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. Orienta lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell’ottica della costruzione di un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dalla fruizione dei contesti socio-culturali presenti sul territorio. Per le competenze specifiche relative allo studio dello strumento musicale nelle scuole secondarie di primo grado, in attesa di una definitiva attuazione della Riforma degli studi musicali, del conseguente avvio del Liceo Coreutico e Musicale e della definizione dei livelli di entrata e uscita di quel settore, restano in vigore le indicazioni ARTE E IMMAGINE L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio verbale specifico. CORPO MOVIMENTO SPORT L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze privilegiate dove si coniuga il sapere, il saper fare e il saper essere, ha costruito la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo-motoriosportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive. Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita. 37 È capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole, dimostrando di accettare e rispettare l’altro. È capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene comune. Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play) e la rinuncia a qualunque forma di violenza, attraverso il riconoscimento e l’esercizio di tali valori in contesti diversificati. STORIA L'alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici. Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica. Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea. Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente. Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità. Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi. Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. GEOGRAFIA L'alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. Utilizza opportunamente concetti geografici (ad esempio: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico...), carte geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull'ambiente che lo circonda. È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Europa e del Mondo. Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che implementa in modo significativo attingendo all'esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze. Sa aprirsi al confronto con l'altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi. Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. MATEMATICA L’alunno ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e, attraverso esperienze in contesti significativi, ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. 38 Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. Ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione), grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni. Rispetta punti di vista diversi dal proprio; è capace di sostenere le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e argomentando attraverso concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Valuta le informazioni che ha su una situazione, riconosce la loro coerenza interna e la coerenza tra esse e le conoscenze che ha del contesto, sviluppando senso critico. Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Usa correttamente i connettivi (e, o, non, se... allora) e i quantificatori (tutti, qualcuno, nessuno) nel linguaggio naturale, nonché le espressioni: è possibile, è probabile, è certo, è impossibile. SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio. Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in uno stesso contesto. Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati; è in grado di decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa e interagisce per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali. Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. È in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto, sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere. Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti. Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel sistema, il carattere finito delle risorse, nonché l’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse. Conosce i principali problemi legati all’uso delle scienza nel campo dello sviluppo tecnologico e è disposto a confrontarsi con curiosità e interesse. 39 TECNOLOGIA L’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento. Conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali, anche se molto semplici, di progettazione e realizzazione. È in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo. Esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti usando il disegno tecnico. Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia e ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione. È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro, avanzare ipotesi e validarle, per autovalutarsi e per presentare i risultati del lavoro. Ricerca informazioni e è in grado di selezionarle e di sintetizzarle, sviluppa le proprie idee utilizzando le TIC e è in grado di condividerle con gli altri. LABORATORI E ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO Laboratorio di recupero, potenziamento e consolidamento delle abilità di base d’italiano e matematica PROGETTI Il giorno della memoria e del ricordo(S. Sossio- S. Nicola) Progetto ambiente e territorio(S. Sossio- S. Nicola) Educazione alla salute e alla legalità( S. Sossio) Progetto Natale ( S. Sossio) Progetto “Comunicare in modo diverso”(S. Nicola) Progetto” Percorsi storici dei diversi linguaggi artistici” ( S. Sossio) Visite guidate: Teatro S. Carlo-Napoli-(S. Sossio- S. Nicola) Abbazia del Goleto-Rocca S. Felice( S. Sossio) Mostra “8 è il numero perfetto” ( S. Sossio) Viaggio di istruzione di più giorni Ravenna-Venezia Mantova- ( S. Sossio) Lombardia(S. Nicola) Viaggio d’istruzione di un solo giorno Pietraroja-Sepino-Caserta( S. Sossio) 40 METODOLOGIA Si suggeriscono le linee guida generali, poiché l'adozione del metodo di lavoro è demandata alla discrezionalità dei singoli docenti a patto che, in ogni caso, non si indulga all'improvvisazione didattica. Si cercherà, partendo dalle prime classi, di privilegiare il procedimento induttivo, che si basi inizialmente sulle esperienze quotidiane e sul vissuto dell'alunno, per procedere gradualmente all'astrazione e alla fase deduttiva e concettuale. Sarà evitato, nei limiti del possibile, l'insegnamento nozionistico che, in un certo senso , favorisce la passività dell'educando; pertanto, la lezione frontale , cui pure si farà ricorso, sarà opportunamente affiancata da quella dialogata che, attraverso la conversazione guidata, ottiene un coinvolgimento ed una partecipazione più attivi dell'allievo e, in definitiva, una sua maggiore responsabilizzazione. Sarà dato spazio al lavoro di gruppo, cercando altresì di abituare sin dal primo momento gli alunni ad un tipo di ricerca che non si riduca ad una mera scopiazzatura di nozioni e dati, bensì rappresenti un momento operativamente piacevole e didatticamente produttivo, utile a gettare le basi del graduale formarsi del senso critico. Sarà fatto il possibile per attuare le seguenti forme di insegnamento individualizzato, che non si risolvano in interventi sporadici ed estemporanei: a) riproporre in forma semplificata e con strategie diverse argomenti ostici o più complessi; b) commisurare la quantità dei compiti a casa alle reali capacità delle fasce di livello presenti nelle classi; c) graduare opportunamente le difficoltà degli elaborati da eseguire a scuola; d) differenziare, in base alle esigenze e alle possibilità di fare dei singoli discenti, gli obiettivi da conseguire. Un'azione di recupero, infine, sarà certamente svolta principalmente nel Tempo Prolungato, nel quale troveranno spazio anche altre attività, che verranno tutte opportunamente e specificamente programmate da parte dei singoli Consigli di Classe. NORME PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DPR n. 122 del 22/06/ 2009 e Legge n. 169 del 30/10/ 2008 Assunto” ex Legge” che la valutazione degli alunni è “ espressione dell’autonomia professionale, propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle Istituzioni Scolastiche” ( Art. 1 comma 2 del DPR n. 122)Sotteso che la detta valutazione “ ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento ed il rendimento scolastico complessivo degli Alunni” e che la stessa concorre, con le sue finalità, di “ 41 autovalutazione” dei medesimi alunni ed al miglioramento dei livelli di conoscenze e di successo formativoRitenuto che ogni alunno ha il diritto ad una Valutazione obiettiva, trasparente, tempestiva degli “ esiti apprenditivi e della competenze maturate, ( sapere- sapere fare- saper essere) che discenda da rigorose e sistematiche osservazioni- riflessioni, connesse ai processi cognitivi e formativi, e che le verifiche intermedie e finali, in ordine alla “misura” del rendimento scolastico, devono essere coerenti con gli obiettivi previsti nel POFInteso che la pratica della valutazione non è e non può essere soltanto l’espressione terminale di un giudizio, che evidenzi, in termini sommativi e comparativi, il comportamento, i livelli di apprendimento degli alunni, il grado di maturazione delle abilità- competenze raggiunto dagli stessi al termine di scadenze prefissate, ma la messa in questione di tutti i fattori che hanno sostanziato il processo educativo-formativo: insegnanti, alunni, obiettivi, contenuti, metodologie, finalità, “sostegni”, prove di verifica, retroazioni, interventi comparativi. Il collegio dei docenti ritiene: la valutazione uno degli elementi fondamentali della programmazione didattica-educativa e può essere definita come il confronto tra gli obiettivi prefissi e i risultati conseguiti. Il processo valutativo, pertanto, consta di tre momenti: valutazione diagnostica o iniziale. Serve e individuare, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il processo dei pre-requisiti e a disporre eventuali attività di recupero; valutazione formativa o in itinere. E’ finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli alunni e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero; valutazione sommativa o finale. Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dall’alunno in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico. L’attribuzione del “voto” nelle singole discipline e nel comportamento deve rappresentare, dunque, “la sintesi ponderata e convergente” delle distinte “ performance” cognitive, relazionali, emozionali, nella considerazione che le stesse, non di rado, intersecano taluni “impalpabili2 aspetti della condizione umana dell’alunno. 42 SCUOLA PRIMARIA La delicatezza del momento valutativo degli alunni della Scuola Primaria induce a non attribuire voti inferiori al sei, mirando a promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé. Griglia di corrispondenza tra voti e conoscenze, abilità e competenze disciplinari. OBIETTIVI COGNITIVI Assimilazione difettosa. Formalizzazioni incerte e poco evidenziabili tramite canali convenzionali e la relazione educativa. ABILITA’COMPETENZE Capacità strumentali base non categorizzare. di GIUDIZIO SINTETICO VOTO DECIMALE INSUFFICIENTE o SCARSO 4 Utilizzo non pertinente dei “linguaggi specifici”. Conoscenze parziali dei concetti disciplinari. Abilità-competenze da rinforzare. MEDIOCRE o NON SUFFICIENTE Conoscenza sostanziale degli argomenti nella dimensione dell’essenzialità. Idonee capacità di comprensioneinterpretazionecomunicazione. Uso adeguato di strumenti e tecniche elaborative. SUFFICIENTE Apprendimenti strutturati e congrui che soddisfano la “giusta misura”. Articolate e coerenti abilità-capacità di interazione linguistica. Individua e riflette su situazioni problematiche. Concettualizzazione lodevole degli obiettivi disciplinari e transdisciplinari. Alta qualità e massimo risultato nella simbolizzazione dei saperi. Espressione-comunicazione Poco significativa. Apprendimenti lacunosi. 5 6 DISCRETO O BUONO 7 Pregevole uso dei “linguaggi”. Attitudine-capacità di strutturare gli argomenti con rigore logico e sequenziale. DISTINTO 8 Chiare ed evidenti abilità trasversali e metacognitive. Competenze interdisciplinari all’interno dei distinti contesti OTTIMO o ECCELLENTE 9/10 Griglia di corrispondenza tra voti e conoscenze, abilità e competenze disciplinari. 43 SCUOLA SECONDARIA 1° grado GIUDIZIO DI PROFITTO in riferimento a. Conoscenze, abilità, competenze disciplinari. Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, senza errori, ottima capacità di comprensione e di analisi, corretta ed efficace applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati esaurienti; esposizione fluida, rigorosa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta, varia e linguaggio specifico appropriato; sicurezza e competenza nell’utilizzare strutture morfosintattiche, autonomia di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici, originali e creativi, capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni. Conoscenze ampie, complete e approfondite, apprezzabile capacità di comprensione e di analisi, efficace applicazione di concetti, regole e procedure anche in situazioni nuove, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati soddisfacenti; esposizione chiara, precisa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato; competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche; autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali; capacità di operare collegamenti tra discipline. Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale, buona capacità di comprensione e di analisi, idonea applicazione di concetti, regole e procedure; orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati apprezzabili, esposizione chiara ed articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato; buona correttezza ortografica e grammaticale, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici, talvolta originali. Conoscenze generalmente complete e sicure, adeguata capacità di comprensione e di analisi, discreta applicazione di concetti, regole e procedure; orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati largamente sufficienti; esposizione chiara e sostanzialmente corretta con uso di terminologia appropriata e discretamente varia, ma con qualche carenza di linguaggio specifico; sufficiente correttezza ortografica e grammaticale; parziale autonomia si sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite. Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più significativi; elementare ma pertinente capacità di comprensione e di analisi; discreta applicazione di concetti, regole e procedure; orientamento sicuro se guidato nell’analisi e nella soluzione di un problema; esposizione semplificata sostanzialmente corretta con qualche errore a livello linguistico e grammaticale; lessico povero ma appropriato; imprecisione nell’effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite. Conoscenze generiche e parziali, limitata capacità di comprensione e di analisi, modesta applicazione di concetti , regole e procedure; orientamento difficoltoso e incerto nell’analisi e nella soluzione di un problema; esposizione non sempre lineare e coerente, errori a livello grammaticale, bagaglio minimo di conoscenze lessicali con uso della lingua appena accettabile; scarsa autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite. Conoscenze frammentarie e incomplete, stentata capacità di comprensione e di analisi; difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure; esposizione superficiale e carente, gravi errori a livello grammaticale, povertà lessicale con utilizzo di termini ripetitivi e generici non appropriati alle singole discipline. 44 LIVELLO DI PROFITTO VOTO ECCELLENTE Con possibilità di lode agli esami di Stato di fine 1° ciclo 10 OTTIMO 9 DISTINTO 8 7 BUONO SUFFICIENTE MEDIOCRE INSUFFICIENTE 6 5 4 Criteri generali per l’attribuzione del voto di comportamento La Scuola, oltre all’istruzione e all’educazione degli alunni, è impegnata in un costante processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità. Il voto di comportamento, o voto in condotta, ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali comportamenti negativi. La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2, del Decreto Legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni e integrazioni; articolo 2 del DPR 122/09, è espressa: nella scuola Primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio formulato secondo le modalità deliberate dal Collegio dei docenti e riportato nel documento di valutazione; nella scuola Secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi, il voto numerico è illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione. Il “voto di comportamento” o voto in condotta viene attribuito collegialmente dai docenti o della classe o dai Consigli di classe, a seconda degli ordini di scuola, sulla base ei seguenti parametri: -Puntualità nell’orario di entrata in classe. -Assiduità nella frequenza alle lezioni. -Decoro nell’abbigliamento e cura nell’aspetto. -Autocontrollo nell’uso della gestualità e della parola. -Dimensione del “silenzio e dell’ascolto”. -Motivazione -impegno nell’attività dell’aula e nella studio a casa. -Rispetto delle persone, degli arredi, del Regolamento d’Istituto. -Modalità della relazione con i compagni e con i docenti. Penalizzazioni che inducono “flessione” verso il basso del “voto” -Vivacità eccessiva e “disturbo” delle pratiche scolastiche. -Ritardo/i nell’orario di entrata e assenza/e non giustificate. -Ammonizioni ripetute da parte degli insegnanti. -Rimprovero formale da parete del Dirigente Scolastico. -Nota/e-diffida/e riportate sul Registro di classe. Provvedimento/i di “sospensione temporanea” dalle lezioni. Nella Scuola secondaria, per norma di legge ( art. 2, comma 3, legge 30 ottobre 2008, n. 169), “ la valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore e sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo”. 45 Griglia di corrispondenza tra voti e comportamento GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO Assenze irrilevanti, interesse costante e partecipazione assidua alle lezioni, responsabilità e autodisciplina nel lavoro scolastico e domestico, regolare e serio svolgimento dei compiti scolastici, comportamento corretto e non violento, eccellente socializzazione e interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe da leader maturo e responsabile, pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole scolastiche, del regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza. LIVELLO DI COMPORTAMENTO VOTO ESEMPLARE 10 OTTIMO 9 DISTINTO 8 Episodi di inosservanza del regolamento interno( assenza ingiustificate e frequenti uscite dall’aula, nei corridoi e fuori dal proprio banco, mancanza dei doveri scolastici, negligenza abituale ecc.), disinteresse e non entusiasta partecipazione alle attività scolastiche, frequente disturbo delle lezioni, comportamento non sempre corretto nel rapporto con i compagni e personale scolastico, inadeguata socializzazione e funzione poco collaborativa all’interno delle classe. BUONO 7 Episodi frequenti di inosservanza del regolamento interno, disinteresse e poca partecipazione alle attività scolastiche, assiduo disturbo delle lezioni, rapporti problematici e comportamento poco corretto verso compagni e personale scolastico, scarsa socializzazione e funzione non collaborativa nel gruppo classe. SUFFICIENTE 6 INSUFFICIENTE 5 Assenze minime, vivo interesse e attiva partecipazione alle lezioni, costante adempimento dei lavori scolastici, comportamento corretto ed educato, ottima socializzazione ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe, pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole di classe, del Regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza. Assenze saltuarie non frequenti ma sempre giustificate, essenziale attenzione e partecipazione alle attività scolastiche, non sempre regolare svolgimento dei compiti assegnati, comportamento per lo più corretto ed educato, buona socializzazione e normale partecipazione al funzionamento del gruppo classe, discreto rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente e adeguata accettazione della diversità, osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica. Episodi persistenti di inosservanza del regolamento interno che indicano la volontà di non modificare l’atteggiamento, atti di bullismo, completo disinteresse e scarsa partecipazione alle attività scolastiche, rapporti problematici e comportamento scorretto verso compagni e personale scolastico, bassissima socializzazione e funzione negativa nel gruppo classe. 46 L’ACCOGLIENZA Al fine di perseguire con successo gli standard fissati a livello nazionale e dall’Istituzione Scolastica, la scuola ha deciso di realizzare un insieme integrato di azioni tese a : - attuare la discriminazione positiva delle conoscenze, degli interessi e delle attitudini individuali, per trasformarli in strumenti di accesso a nuovi saperi e di motivazione verso i compiti richiesti; far cogliere le connessioni tra saperi già posseduti e saperi che si vogliono promuovere; orientare energie ed impegno nell’attività didattica; consolidare conoscenze recuperare eventuali lacune. accogliere in modo gratificante i nuovi allievi sul piano cognitivo, affettivo - motivazionale e relazionale, poiché è dalle prime esperienze in ogni nuova struttura formativa che assai spesso derivano le condizioni per il futuro successo e/o insuccesso scolastico. Vanno bandite forme “oppressive” di accertamento intensivo delle competenze iniziali. La verifica avverrà progressivamente con i più diversi strumenti di accertamento. OBIETTIVI: - riconoscere somiglianze e differenze tra le persone che vivono sullo stesso territorio; riconoscere rapporti di scambio di vario tipo tra le persone; conoscere il significato di alcuni comportamenti che favoriscono la vita civile (solidarietà e tolleranza); riconoscere la presenza di persone appartenenti a diverse culture, cogliendone problemi e valori; conoscere diritti fondamentali dell’uomo e i documenti più significativi; conoscere situazioni di rispetto e di violazione dei diritti dell’uomo. CONTINUITA' EDUCATIVA La continuità educativa e didattica ha da sempre costituito un argomento portante della cultura pedagogica, ma oggi è un problema avvertito con interesse sempre maggiore sia perché permangono fenomeni di dispersione e di insuccesso scolastico, dovuti spesso al passaggio da un ordine all’altro di scuola, sia perché la costituzione di istituti compresivi configura la realizzazione della continuità con nuovi caratteri. Pur attuando iniziative , che facilitino i rapporti tra scuole diverse, dove lo scambio di informazioni sugli alunni e la gestione di attività di accoglienza costituiscono i momenti più significativi, bisogna iniziare a realizzare la continuità in un percorso unitario nuovo, centrato sull’attenzione alle competenze e ai contenuti dell’apprendimento. Ciò, ovviamente, obbliga i docenti a confrontare le rispettive opinioni in ordine alla interazione tra sviluppo e istruzione, tra processi cognitivi e comportamenti di apprendimento, tra abilità terminali richieste e quelle che vengono identificate come prerequisiti necessari per apprendere i diversi contenuti dell’insegnamento. In particolare è necessario sottoporre ad un attento esame critico le programmazioni didattiche, le modalità di valutazione, i progetti, per valorizzare gli aspetti migliori. E’ partendo da un’attenta analisi dei curricoli dei tre ordini di scuola, che si arriva all’attuazione di itinerari e percorsi metodologici comuni. Questo modo di operare avrà senza dubbio una ricaduta positiva sugli alunni, i quali attraverso un utilizzo più razionale e coordinato delle conoscenze acquisite ed una presa di coscienza di un loro collegamento organico, finiranno anche per superare lo stato di ansia e di disagio sempre avvertito nel passaggio da un ordine di scuola ad un altro. E’, quindi, necessario 47 organizzare degli incontri tra tutti i docenti dell’Istituto, ma in modo specifico con quelli della Scuola Primaria e media per confrontarsi sugli obiettivi, sui contenuti, sui metodi, sulle verifiche e la valutazione e sui progetti. Per attivare un proficuo processo di comunicazione con i docenti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Secondaria di Primo Grado, per evitare che si creino delle fratture, soprattutto nelle classi di passaggio e per rendere armonico lo sviluppo cognitivo dell’alunno, i docenti hanno stabilito di attuare le seguenti attività: - costituzione di gruppi di lavoro unitario, i quali individuano e stabiliscono i temi di studio comuni al progetto di continuità e formulano proposte per attuare i piani di intervento; - definizione di forme e di modalità di impostazione del fascicolo personale dell'alunno; - definizione di criteri e di modi di collaborazione per le classi "ponte", mirati allo scambio di notizie sugli alunni, in ordine al processo di apprendimento, al comportamento e al grado di socializzazione raggiunti, ai metodi usati e alle strategie messe in atto, nonché agli interventi individualizzati e personalizzati, al modo di porsi e di mediare le conoscenze apprese, alle capacità e abilità in loro possesso ORIENTAMENTO Un momento traumatico per il successo scolastico dell’alunno si verifica nel passaggio dalla Scuola Secondaria di Primo Grado ad un Istituto di Istruzione Superiore. L'alunno viene a trovarsi di fronte ad una realtà diversa avvertendo una sensazione di disorientamento che può essere la causa del suo insuccesso scolastico. I motivi di questo disagio vanno ricercati nella mancanza di un'adeguata didattica. Perché l'alunno sia in grado di operare scelte giuste al momento giusto, è necessario programmare attività di orientamento, le quali si sviluppano su due livelli: formativo e informativo. Il primo si realizza attraverso attività didattiche capaci di aiutare l'alunno a conoscere se stesso, a verificare i propri interessi e le proprie attitudini, a realizzare un'immagine di sé positiva e realistica. Al fine di accrescere il senso dell'identità personale da parte di ciascun alunno, occorre coinvolgerlo nella progettazione delle attività, precisando gli obiettivi da raggiungere al termine di un intervento educativo, occorre abituare l'alunno a lavorare in gruppo e a sperimentare, in situazioni scolastiche, lo svolgimento di attività e mansioni connesse al lavoro adulto. Così facendo egli assumerà la capacità di procedere all'autovalutazione ed all'autoorientamento. L’aspetto informativo si realizza attraverso attività che promuovano l’analisi e la conoscenza sia della problematica legata all’organizzazione del mondo del lavoro sia ai tipi di scuola superiore. E’ compito del consiglio di classe inserire nella Programmazione attività finalizzate alla conoscenza: - delle caratteristiche formative ed organizzative delle varie scuole superiori; - delle leggi e delle opportunità che rispettivamente regolano ed offrono il mercato del lavoro. A tal fine sarebbe utile effettuare visite ai vari istituti di istruzione superiore, nonché a diversi ambienti di lavoro. Risulta anche utile recepire e divulgare dati e ricerche tese ad illustrare, soprattutto in prospettiva, la realtà occupazionale ed economica del nostro paese, con particolare riferimento all'Irpinia. 48 ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ -Art. 3 DPR 235/2007La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. A tal fine questo Istituto, in piena sintonia con quanto stabilito dal Regolamento delle studentesse e degli studenti dpr 245/2007, Propone il seguente Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto di tale patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico. I docenti si impegnano a: Essere precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola; Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola; Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore; Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti; Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione; Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio. Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte, orali e di laboratorio; Effettuare almeno il numero minimo di verifiche (due per le discipline con due ore di lezione e due scritte e due orali per le altre discipline) come previsto dai Dipartimenti disciplinari; Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova successiva; Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze; Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti; Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile personalizzate; Le studentesse e gli studenti si impegnano a: Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità; Non usare mai in classe il cellulare; Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente; Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta; 49 Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti; Rispettare i compagni, il personale della scuola; Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui; Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto; Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola; Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa; Favorire la comunicazione scuola/famiglia; Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti. I genitori si impegnano a: Conoscere l’Offerta formativa della scuola e collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui; Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio, contattando anche la scuola per accertamenti; Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali; Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola. Il personale non docente si impegna a: Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato; Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di competenza; Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza; Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati; Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti); Il Dirigente Scolastico si impegna a: Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo; Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità; Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica; Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate. DISCIPLINA Il genitore/affìdatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che: a) le infrazioni disciplinari da parte dello studente possono dar luogo a sanzioni disciplinari; b) nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007); c) il regolamento di istituto disciplina le modalità di irrogazione delle sanzioni disciplinari e di impugnazione. 50 PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE AVVISI E RECLAMI In caso dì parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel patto si attua la procedura di composizione obbligatoria; la procedura di composizione obbligatoria comprende: a)segnalazione di inadempienza, tramite “avviso”se prodotta dalla scuola, “reclamo”se prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere prodotti in forma orale che scritta, b)accertamento; una volta prodotto l’avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non risulti di immediata evidenza, il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario accertamento o verifica circa le circostanze segnalate; c) ripristino; sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera “b”, il ricevente, in caso di riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o ridurre la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze; d) informazione; il ricevente è obbligato ad informare l’emittente tanto sugli esiti degli accertamenti che sulle eventuali misure di ripristino adottate. VALIDITÀ Il presente Patto è valido, per ciascun alunno ,fino al termine degli studi all’interno di codesta Istituzione Scolastica. Eventuali ampliamenti, proposti dal Consiglio di Istituto e condivisi con i rappresentanti dei genitori Rispetto dell’orario di servizio da parte del Personale. Il rispetto dell’orario di servizio costituisce per il Personale Scolastico un obbligo inderogabile, la cui inosservanza, oltre a compromettere la funzionalità della Scuola, determina anche: disagio per gli utenti del servizio scolastico; riduzione della produttività; danno all’erario per le somme erogate a titolo di retribuzione per lavoro non effettuato; danno all’immagine della Scuola, che è ancora più grave, trattandosi di istituzione che deve educare e formare le giovani generazioni. Proprio al fine di adempiere ad uno dei doveri fondamentali previsti dai Decreti Delegati, dal D.L.vo 297/94 e dai Contratti Scuola, i Docenti dovranno: trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell’inizio della propria lezione (ovviamente la prescrizione vale anche per i docenti impegnati nel turno pomeridiano); apporre la propria firma di presenza sull’apposito registro immediatamente dopo l’arrivo; accompagnare gli alunni all’uscita nell’ultima ora di lezione. Le ore “a disposizione” devono essere prestate a scuola sia nel caso in cui coincidano con i cosiddetti spacchi sia nel caso in cui siano collocate all’inizio o alla fine delle ore di insegnamento. 51 Nell’ipotesi di allontanamento arbitrario, i docenti si rendono responsabili di violazione dei propri doveri d’ufficio, con conseguenze di carattere disciplinare e patrimoniale. Suddivisione dell’anno scolastico in quadrimestri, ai fini della valutazione degli alunni. Gli OO.CC., ai fini della valutazione degli alunni, hanno deliberato di optare per la suddivisione dell’Anno Scolastico in quadrimestri, intensificando però le occasioni di scambio di informazione tra scuola e famiglia, che vengono qui di seguito elencate: assemblea con i genitori, riuniti per classi singole o per classi parallele, in occasione dell’elezione dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe; presentazione della situazione di partenza ed esplicitazione del Contratto Formativo; incontri con le famiglie dopo agli scrutini quadrimestrali; incontro intermedio con le famiglie nei mesi di aprile/maggio. Per fornire ai genitori, a scadenze più ravvicinate, notizie relative ai livelli di acquisizione degli obiettivi prefissati e al grado di formazione complessiva raggiunto, nel mese di novembre e nei mesi di aprile/maggio, saranno comunicate ai genitori anche le risultanze degli apprendimenti nelle singole discipline. Criteri e proposte per la formulazione dell’orario delle lezioni Gli OO. CC. hanno deliberato i seguenti criteri ai fini della formulazione dell’orario delle lezioni della Scuola Secondaria di I Grado: 1. le discipline che richiedono un impegno concettuale maggiore vanno opportunamente alternate con quelle a carattere più prettamente operativo, in modo da rendere meno gravosa la permanenza in classe dei ragazzi; 2. le ore a disposizione vanno opportunamente dislocate in modo da garantire la possibilità di sostituzione dei docenti assenti; Il Collegio dei Docenti ha deliberato le seguenti proposte relative alla formulazione dell’orario delle lezioni della Scuola Secondaria di Primo Grado: 1. ogni docente non deve essere impegnato per più di 4 ore di lezione, nei giorni di normale orario, mentre nei giorni in cui è previsto il rientro pomeridiano, ogni docente non può essere impegnato per più di sei ore; 2. bisogna evitare di impegnare il docente di Lettere per più di tre ore consecutive nella stessa classe; il docente di Matematica non può svolgere più di due ore nella stessa classe, nel turno antimeridiano; 3. l’orario di ciascun docente comprenderà diciotto ore settimanali, più un’ora di ricevimento genitori; In relazione alla sperimentazione di nuove modalità di articolazione dell’orario sulla base di quanto consentito daI DPR n. 275/1999, gli OO.CC. hanno stabilito di alterare in misura ridotta l’assetto organizzativo tradizionale per quel che concerne l’orario, il calendario e le modalità di svolgimento delle riunioni degli OO.CC e degli incontri Scuola-Famiglia. Si potranno sperimentare forme di flessibilità nella compilazione dell’orario delle lezioni, che potrà essere variato e reso noto in anticipo in occasione della preparazione delle varie manifestazioni. In dette circostanze potranno essere formati gruppi di alunni appartenenti anche a classi diverse. Il Collegio avrà cura di scegliere 52 le attività più opportune, in cui impegnare gli alunni dei vari gruppi, in modo da consentire a tutti di utilizzare proficuamente il tempo disponibile. Ove necessario si farà ricorso alla esperienza delle “classi aperte”, anche in circostanze diverse da quelle di cui al punto precedente. Orario delle lezioni per gli alunni. . Scuola dell’Infanzia di San Sossio Baronia e San Nicola Baronia Il tempo scuola per i bambini delle Scuole dell’Infanzia dell’Istituto, si articola su sei giorni settimanali: dal lunedì al sabato con una estensione massima di 45 ore . L’organizzazione oraria è la seguente: Turno antimeridiano Lunedì Martedì 8,30-12,30 8,30-12,30 Mercoledì 8,30-12,30 Turno pomeridiano Lunedì Martedì 11,00-16,30 12,00-16,30 Mercoledì 11,00-16,30 Giovedì 8,30-12,30 Giovedì 12,00-16,30 Venerdì 8,30-12,30 Venerdì 11,30-16,30 Sabato 8,30-13,30 Sabato ///////// Scuola Primaria di San Sossio Baronia Il lunedì, il martedì, Venerdì 1° ora: dalle ore 8.30 alle ore 9.30 2° ora: dalle ore 9.30 alle ore 10.30 3° ora: dalle ore 10. 30alle ore 11.30 4° ora: dalle ore 11.30 alle ore 12.30 ( fine turno antimeridiano) MENSA: dalle ore 12.30 alle ore 13.30 6° ora: dalle ore 13.30 alle ore 14.30 7° ora: dalle ore 14.30 alle ore 15.30 8° ora: dalle ore 15.30alle ore 16. 30 Nei giorni di mercoledì e sabato l'orario delle lezioni è limitato al solo turno antimeridiano con termine delle lezioni alle ore 12.30 Scuola Primaria di San Nicola Baronia Martedì, giovedì, venerdì 1° ora: dalle ore 8.30 alle ore 9.30 2 ora: dalle ore 9.30 alle ore 10.30 3° ora: dalle ore 10.30alle ore 11. 30 4° ora: dalle ore 11.30 alle ore 12.30 5° ora: dalle ore 12.30 alle ore 13.30 Martedì 1° ora: 2° ora: 3° ora: 4° ora: 5° ora MENSA 7° ora: 8° ora: dalle ore 8.30 alle ore 9.30 dalle ore 9.30 alle ore 10.30 dalle ore 10.30alle ore 11. 30 dalle ore 11.30 alle ore 12.30 dalle ore 12.30 alle ore 13.30 (fine turno antimeridiano) dalle ore 13.30 alle ore 14.30 dalle ore 14.30 alle ore 15.30 dalle ore 15. 30 alle ore 16.30 53 Mercoledì e sabato 1° ora: dalle ore 8.30 alle ore 9.30 2° ora: dalle ore 9.30 alle ore 10.30 3° ora: dalle ore 10.30alle ore 11. 30 4° ora: dalle ore 11.30 alle ore 12.30 Scuola Secondaria di Primo Grado di San Sossio Baronia e di San Nicola Baronia Orario settimanale delle lezioni: a) 30 ore settimanali ( dalle ore 08:30 alle ore 13:30 ) il lunedì, il martedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì, il sabato; b) due rientri pomeridiani nei giorni di lunedì, martedì, venerdì ( dalle ore 14:30 alle ore 16:30 ) per complessive 4 ore settimanali + 2 ore di mensa. La scuola secondaria di I grado di San Sossio Baronia articolerà l’orario nel seguente modo: mercoledì e venerdì 1° ora: dalle ore 8.30 alle ore 9.30 2° ora: dalle ore 9.30 alle ore 10.30 3° ora: dalle ore 10.30 alle ore 11.30 4° ora: dalle ore 11.30 alle ore 12.30 5° ora: dalle ore 12.30 alle ore 13.30 ( fine turno antimeridiano ) MENSA dalle ore 13.30 alle ore 14.00 6° ora: dalle ore 14.00 alle ore 15.30 7° ora: dalle ore 15.30 alle ore 16.30 Nei giorni di lunedì, martedì, e giovedì l'orario delle lezioni è limitato al solo turno antimeridiano con termine delle lezioni alle ore 13.30 Il sabato le lezioni termineranno alle ore 12.30, per consentire agli alunni che abitano nelle frazioni di usufruire del trasporto comunale. La quinta ora di lezione del sabato sarà recuperata con il prolungamento dell’orario delle lezioni pomeridiane di 30 minuti per ogni rientro. L’orario della mensa sarà ridotto di 30 minuti e sarà effettuato un recupero forfetario dei suddetti 30 minuti con la partecipazione degli alunni e dei docenti ad attività integrative (uscite didattiche, visite guidate, ecc.) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO San Nicola Baronia Lunedì, mercoledì, giovedì, sabato dalle ore 08:30 alle ore 13:30 Martedì e venerdì dalle ore 08:30 alle ore 16:30 Il Dirigente, alfine di garantire un’organizzazione funzionale alle esigenze dell’utenza, propone di uniformare l’orario dell’intero Istituto, così come indicato: ingresso alle ore 8.30 e permanenza a scuola fino alle ore 13.30 nei giorni con il solo orario antimeridiano; (scuola primaria di S. Nicola Baronia dalle ore 8.30 alle ore 12.30 nei giorni di mercoledì e di sabato). Ingresso alle ore 8.30 e permanenza a scuola fino alle ore 16.30 nei giorni con orario antimeridiano e pomeridiano. 54 QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCILPINE SCUOLA PRIMARIA-SAN NICOLA BARONIADISCIPLINE Classe prima Italiano Arte e Immagine Storia Matematica Scienze Motoria Musica Geografia Inglese Tecnologia Religione Laboratori 7 1 2 6 2 1 1 2 2 1 2 3 Classe seconda 7 1 2 6 2 1 1 2 2 1 2 3 Classe terza Classe quarta Classe quinta 6 1 2 6 2 1 1 2 3 1 2 3 6 1 2 6 2 1 1 2 3 1 2 3 6 1 2 6 2 1 1 2 3 1 2 3 Totale 30 ore settimanali per classe. QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCILPINE SCUOLA PRIMARIA-SAN SOSSIO BARONIADISCIPLINE Classe prima Italiano Arte e Immagine Storia Matematica Scienze Motoria Musica Geografia Inglese Tecnologia Religione Laboratori Mensa 10 2 2 8 2 2 2 2 1 1 2 3 4 Classe seconda 9 2 2 8 2 2 2 2 2 1 2 3 4 Classe terza Classe quarta Classe quinta 9 2 3 7 2 1 2 2 3 1 2 3 4 8 2 3 8 2 2 1 2 3 1 2 3 4 8 2 3 8 2 2 1 2 3 1 2 3 4 Totale 40 ore settimanali per classe. 55 QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCILPINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO-SAN SOSSIO BARONIA- DISCIPLINE Classe prima Classe seconda Classe terza Italiano Storia Geografia Matematica Scienze Inglese Francese Arte e immagine Musica Tecnologia Scienze motorie Religione Mensa 8 2 2 6 2 3 2 2 2 2 2 1 2 8 2 2 6 2 3 2 2 2 2 2 1 2 6 2 2 6 2 3 2 2 2 2 2 1 2 Totale 36 ore settimanali per classe. QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCILPINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO-SAN NICOLA BARONIADISCIPLINE Classe prima/seconda Classe terza Italiano Storia Geografia Matematica Scienze Inglese Francese Arte e immagine Musica Tecnologia Scienze motorie Religione Mensa 10 2 2 6 2 3 2 2 2 1 1 1 2 8 2 2 6 2 3 2 2 2 2 2 1 2 Totale 36 ore settimanali per classe. 56 Criteri per l’assegnazione dei docenti. Come per i decorsi anni, si seguirà il criterio della continuità didattica. RISORSE PROFESSIONALI INTERNE REFERENTI In attuazione di quanto stabilito nel corso della seduta del Collegio dei docenti, in data Il Dirigente Scolastico ha conferito gli incarichi come appresso specificati: PRIMO COLLABORATORE VICARIO: PROF. MARCHETTI MARCELLO COLLABORATORE: INS. RINALDI DOMENICO REFERENTE SC. SEC. I GRADO S. SOSSIO PROF. MARCHETTI MARCELLO , “ SC. PRIM. S. SOSSIO: INS. RINALDI DOMENICO “ SC. INF. S. SOSSIO: INS. FIERRO FRANCESCA “ S. NICOLA: PROF.SSA FIORILLO MARIA ROSARIA “ SC. PRIM.. S. NICOLA: PROF.SSA DI DONATO GIOVANNINA “ SC. INF. S. NICOLA: INS. FIORILLO SILVIA REF. GRUPPO “H”: DOCENTE: Rinaldi Domenico COMITATO DI VALUTAZIONE MEMBRI EFFETTIVI: “ INS. LAVANGA LISETTA PROF. MARCHETTI MARCELLO PROF. CIPRIANO GENNARINA SUPPL. COORDINATORI CONS. DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO S. SOSSIO CLASSE I: PROF.SSA CIPRIANO GENNARINA CLASSE II: PROF. MARCHETTI MARCELLO CLASSE III: PROF.SSA GRASSO GAETANA COORDINATORI CONS. DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA I GRADO S. NICOLA CLASSE I E II: PROF.SSA DEL VECCHIO TIZIANA CLASSE III: PROF.SSA FIORILLO MARIA ROSARIA 57 COMMISSIONE DI GARANZIA: PROF. FRANCESCO CALOIA Dirigente Scolastico PROF. CIPRIANO GENNARINA Docente PROF.SSA FIORILLO M. ROSARIA Docente SIG. De Rosa Michele Genitore SIG.RA Morgante Maria Genitore MEMBRI SUPPLENTI PROF.SSA SANSONE LUCIA SIG. IACOVIELLO MARIA ROSA COMMISSIONE ELETTORALE Docente PROF.SSA CIPRIANO Gennarina Docente Genitore INS. DE ROSA Agnese Docente SIG. ANDREOTTOLA Michela Angela Genitore SIG. COPPOLA Antonio Genitore SIG. ANDREOTTOLA Angelo personale ATA FUNZIONI STRUMENTALI 1. GESTIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA E RAPPORTI CON IL TERRITORIO De Leo Maria 2. SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI Andreottola Immacolata 3. INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI Del Vecchio Maria Antonia 4. INVALSI Capodilupo Alfonsina 5. GESTIONE LABORATORI SAN SOSSIO BARONIA Cipriano Gennarina 6. GESTIONE LABORATORI SAN NICOLA BARONIA Sansone Lucia 7. GESTIONE SITO INTERNET DELL'ISTITUTO Grasso Gaetana Tutti i docenti risultano avere i titoli e i requisiti necessari richiesti nel bando di presentazione delle domande del 18/09/2012 prot. n. La commissione ha confermato le scelte operate dai docenti. Il collegio, nel fare proprie le decisioni della commissione, delibera all’unanimità di assegnare gli incarichi di FF.SS. così come disposto da essa. In particolare assegna: 1) la F.S. n. 1: “Gestione del Piano dell’offerta formativa – Rapporti con il territorio” all’ins. De Leo Maria, la quale sarà responsabile delle seguenti attività: Redazione del POF e della sua sintesi (mini POF), sviluppo dei curricoli, promozione delle attività curricolari ed extracurricolari d’Istituto. 58 Gestione del POF. Cura della documentazione che definisce attività, progetti e curricoli dell’offerta formativa della scuola. Rapporto con il territorio per la creazione di accordi di programma di rete di scuole con enti e associazioni culturali. Rapporti con Università ed enti di formazione. Cura dei rapporti con il territorio, Enti locali, Istituzioni, Associazioni culturali e di volontariato al fine di interpretare le esigenze del territorio e far conoscere le attività della scuola. Redazione relazione finale delle attività previste nel POF. Cura dell’attività di produzione di materiali per la promozione dell’Istituto da inserire sul sito Internet. Cura dei rapporti con i genitori. Partecipazione alle assemblee di Istituto con i genitori degli alunni al fine di interpretare esigenze ed istanze delle famiglie e degli studenti. Organizzazione di cerimonie, manifestazioni e spettacoli. Presidenza di eventuale Commissione relativa all’area. Gestione del quotidiano in riferimento all’area. 2) la F.S. n. 2 :"Sostegno al lavoro dei docenti (aggiornamento – modulistica),all’ins. Andreottola Immacolata, la quale sarà responsabile delle seguenti attività: Gestire la diffusione delle notizie riferite ai corsi di aggiornamento proposti dalla scuola e dal territorio. Organizzare, calendarizzare e coordinare tutte le attività di aggiornamento realizzate nella scuola per il personale docente ed ATA ( rilevazione dei bisogni, cura dei rapporti con i docenti esperti, monitoraggio del gradimento, raccolta delle firme di presenza e predisposizione degli attestati di partecipazione ai corsi). Sostenere l’innovazione tecnologica. Realizzare una banca dati relativa alle competenze professionali dei docenti interni. Produrre, mantenere aggiornata e rendere disponibile la modulistica utilizzata nella scuola dai docenti relativa a programmazione, valutazione, relazioni finali, permessi, congedi, ecc... Raccogliere e riordinare il materiale prodotto nello svolgimento dell’attività educativa e didattica (archivio). Raccogliere e curare la documentazione prodotta nei corsi di aggiornamento e relativa pubblicizzazione attraverso l’inserimento di materiali sul sito Internet dell’Istituto. Raccogliere dati per il monitoraggio e per l’effettuazione nel corso dell’anno scolastico di indagini che attraverso idonei strumenti misurino gli standard di qualità e gradimento (customer satisfaction) da parte degli utenti, dei docenti e del personale. Organizzare cerimonie, manifestazioni e spettacoli. Presiedere l’eventuale Commissione relativa all’area. Gestire il quotidiano in riferimento all’area. 3) la F.S. n. 3:"Interventi e servizi per gli studenti – Gestione problematiche relative all’inserimento degli alunni, alla prof.ssa Del Vecchio Maria Antonia, la quale sarà responsabile delle seguenti attività: Promozione e coordinamento attività di educazione alla salute e al rispetto dell’ambiente, prevenzione delle dipendenze (dovrà curare i rapporti con ASL, Sert e servizi sul territorio afferenti all’area di intervento). Organizzazione incontri formativi sulle problematiche adolescenziali rivolti ai genitori (almeno 59 uno nel corso dell’anno con la partecipazione di esperti esterni). Promozione attività di continuità. Gestione orientamento alunni in uscita per far conoscere l’offerta formativa degli istituti del territorio. Organizzazione incontro con i genitori per eventuali ulteriori chiarimenti per la scelta dell’indirizzo di studio. Organizzazione visite guidate agli istituti superiori del territorio Organizzazione di eventuali corsi di recupero rivolti agli alunni (organizzazione gruppi classi e orari) . Rilevazione e monitoraggio esiti di valutazione in uscita ed alla fine del 1° anno di Scuola superiore. Rilevazione e monitoraggio esiti della valutazione I e II quadrimestre (Tabulare valutazioni quadrimestrali degli alunni da sottoporre alla discussione del Collegio dei docenti). Delega alla organizzazione dei viaggi di istruzione e degli scambi culturali. Raccolta dei dati per il monitoraggio e per l’effettuazione nel corso dell’anno scolastico di indagini che attraverso idonei strumenti misurino gli standard di qualità e gradimento da parte degli alunni. Organizzazione di cerimonie, manifestazioni e spettacoli. Presidenza di eventuale Commissione relativa all’area. Gestione del quotidiano in riferimento all’area. 4) la F.S. n. 4: “Invalsi” all’ins. Capodilupo Alfonsina, la quale sarà responsabile delle seguenti attività: Gestire la parte istruttoria delle prove INVALSI (iscrizione, acquisizione linee guida e materiali), collaborando con la Segreteria per l’invio di tutti i dati richiesti. Acquisire i dati relativi alle precedenti prove 2011/12, darne sistematizzazione per la comunicazione al Collegio e successiva fruizione nelle classi interessate. Curare i contatti con il sito INVALSI per la raccolta e l’analisi di tutto il materiale informativo relativo alla somministrazione delle prove. Preparare le Prove dell’anno scolastico 2012/13 e gestire l’organizzazione delle stesse nella scuola in tutti i suoi aspetti. Trasmettere tutti i dati delle Prove 2012/13 al sito INVALSI nel rigoroso rispetto della procedura e della tempistica indicata. Controllare che il materiale inviato dall’Invalsi alla Scuola sia completo. Organizzare incontri interni per spiegare le modalità di svolgimento delle prove. Fornire ai docenti esempi di prove per l’esercitazione degli alunni. Sovraintendere allo svolgimento delle prove. Coordinare l’attività dei docenti somministratori delle prove e di quelli impegnati nella correzione. Scaricare i file predisposti dall’Invalsi per i ragazzi con disturbi specifici di apprendimento. Inviare i risultati delle prove all’Invalsi. Presiedere l’eventuale Commissione relativa all’area. Organizzare cerimonie, manifestazioni e spettacoli. Gestire il quotidiano in riferimento all’area 5) le FF.SS. n.5 e 6: “Gestione dei laboratori dei plessi di San Sossio Baronia e di San Nicola Baronia” rispettivamente alle proff Cipriano Gennarina e Sansone Lucia, le quali saranno responsabili delle seguenti attività: 60 Gestire i laboratori di informatica, multimediale, musicale e scientifico. Elaborare i regolamenti di accesso e di utilizzazione dei laboratori. Predisporre i registri di presenza e di postazione di ogni laboratorio. Controllare l’efficienza delle attrezzature e delle risorse presenti nei Laboratori di Informatica e Trattamento Testi, di Scienze e di Musica. Controllare le eventuali segnalazioni dei problemi sul registro di presenza e di postazione. Verificare la compilazione dei registri di presenza e di postazione. Assistere i docenti nell’utilizzo delle attrezzature, quando richiesto e in orario compatibile con le esigenze didattiche. Intervenire presso il Direttore amministrativo per l’affidamento e la riparazione ad una ditta designata in caso di problemi. Controllare l’uso della stampante da parte degli allievi e impedirne una utilizzazione eccessiva e impropria. Accertarsi che la stampante non sia utilizzata per la stampa di fotografie, diapositive e presentazioni grafiche sia perché consumano un'eccessiva quantità di inchiostro sia perché, essendo lavori ipertestuali, è preferibile registrarli in supporti multimediali. Controllare che la fruizione del laboratorio da parte degli allievi avvenga solo ed esclusivamente alla presenza di un docente, che se ne assume la piena responsabilità. Continuare il processo di modifica degli ambienti di apprendimento/insegnamento attraverso l'acquisizione di nuove strumentazioni. Organizzare (con la F.S. Sostegno ai docenti) corsi di formazione inerenti all'utilizzo delle TIC nella didattica. Organizzare la consegna delle programmazioni, relazioni, verbali in formato digitale e l’archiviazione dei file su supporto CD-ROM. Organizzare cerimonie, manifestazioni e spettacoli. Presiedere l’eventuale Commissione relativa all’area. Gestire il quotidiano in riferimento all’area. 6) La F.S. n. 7: “Gestione Sito Internet” alla prof.ssa Grasso Gaetana, la quale sarà responsabile delle seguenti attività: Ristrutturare la home-page del sito per adattarla ai nuovi contenuti e renderla maggiormente fruibile ed accessibile a tutti gli utenti. Curare la gestione tecnica del sito Web e tenerlo costantemente aggiornato. Provvedere all'inserimento in rete di materiali didattici e informativi rivolti a docenti, a studenti, a genitori e personale ATA. Pubblicare e aggiornare la modulistica. Pubblicizzare l'offerta formativa per favorire i processi formativi ed educativi promossi dall'istituto. Rendere accessibile il sito alle famiglie utilizzando schemi semplici per una navigazione veloce e fruibile a tutti. Sollecitare la condivisione e la collaborazione della comunità scolastica nella scelta dei materiali e delle esperienze maggiormente significative da pubblicare. Promuovere la navigazione sicura per gli alunni. Dare maggiore visibilità all'organizzazione, ai progetti e ai percorsi didattici realizzati dall'Istituto comprensivo "Padre Pio". Dare indicazioni a docenti, studenti e personale di segreteria per l’uso corretto e proficuo della piattaforma. Pubblicare i lavori realizzati dagli allievi, materiali relativi a progetti in corso etc. 61 Sostenere le altre funzioni strumentali per una maggiore efficienza informativa, di coordinamento e di intervento. Presiedere la eventuale Commissione relativa all’area. Gestire il quotidiano in riferimento all’area. RESPONSABILI E ADDETTI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Responsabile RSPP prof: Salvatore Vito Ai sensi dell’art Artt. 18, 19 e 33 D. Lgs 81/2008 . i sigg. docenti in indirizzo sono designati a svolgere le funzioni appresso specificate: Docente Silvia Agnese Fiorillo Funzione Addetta al servizio prevenzione e protezione M. Rosaria Fiorillo Di Donato Giovannina addetti servizio di prevenzione e protezione Rinaldi Domenico Fierro Francesca Addetto al servizio prevenzione e protezione Addetta al servizio prevenzione e protezione Sede San Nicola, Scuola dell’Infanzia San Nicola S.Elementare e Media Sede centrale San Sossio, Scuola dell’Infanzia I lavoratori dipendenti sotto indicati vengono designati quali addetti ai servizi di prevenzione e protezione, così come a fianco di ognuno indicato e come da specifiche comunicazioni, che a buon fine si allegano alla presente: incarico di attuare misura di prevenzione incendi e incarico di attuare misura di lotta anticendio, gestione dell'emergenza ed evacuazione dei lavoratori (artt.18 e 19 e 33 D.L.vo già citato): Andreottola Rocco Buccio Nicolina Capodilupo Filomena Capodilupo Giuseppina De Rosa Agnese Famiglietti Michele Fiorillo Silvia Gesa Diletta Greco Pasqualina Iacoviello Diletta Inglese Michele Puopolo Maria Rinaldi Domenico incarico di attuare misura di pronto soccorso ed assistenza di emergenza (artt 18 e 19 e 33 D.L.vo già citato) Cipriano Gennarina D’Amato Leonilde 62 De Anseris Nicolina Fierro Francesca Lieto Patrizia Masucci Clotilde Mustone Maria Libera Pennacchio Pasqualina Sansone Lucia Visco Marisa Il Collegio dei Docenti intende, inoltre, sfruttare al massimo le competenze di tutto il personale della scuola. Per quanto attiene al personale docente, saranno utilizzate anche le "competenze seconde", le capacità progettuali, organizzative, al fine della elaborazione e attuazione di progetti didattici, dell’utilizzo dei sussidi didattici nell’insegnamento, nonché della buona riuscita delle attività. Andranno, anche, favoriti processi di corresponsabilità dei docenti nell'organizzazione e nella gestione delle attività di carattere collegiale. Per quel che concerne gli alunni, si cercherà di valorizzare al massimo capacità utili ai fini di una migliore realizzazione dei vari progetti (ad es. capacità di suonare uno strumento musicale, mimo, danza, attività canore, imitazione). Risorse professionali esterne. La Scuola, per conseguire le proprie finalità, farà ricorso anche alla collaborazione con soggetti esterni: la Comunità Montana dell'Ufita, il Corpo Forestale dello Stato, gli esperti dell’Ispettorato agrario, l'A.S.L., le Amministrazioni Comunali, le Pro Loco, la Soprintendenza Archeologica, la Regione Campania, gli Istituti di Credito, l'Amministrazione Provinciale, l'ASI. Farà, inoltre, ricorso, ove possibile anche alle competenze dei genitori degli alunni, al fine di una migliore riuscita delle diverse iniziative della Scuola. Risorse finanziarie Per l’attuazione delle iniziative previste si farà ricorso ai fondi ordinari e speciali finalizzati all’attuazione di particolari progetti, a finanziamenti da parte di Enti, a sponsorizzazioni. Per l’attuazione delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione si farà ricorso a forme di contribuzione da parte delle famiglie. GESTIONE DELL’UNITA’ SCOLASTICA SERVIZI AMMINISTRATIVI La Scuola assicurerà: -celerità delle procedure; -trasparenza; -informatizzazione dei servizi di segreteria; -flessibilità degli orari degli uffici. Ai fini di un migliore servizio per l'utenza, l’Istituto resterà aperto al pubblico dalle ore 09:0O alle ore 12:00 per: -l'iscrizione alle classi avrà luogo al momento stesso della consegna delle domande; -il rilascio dei certificati entro tre giorni; 63 -la consegna dei documenti di valutazione degli alunni entro 5 giorni dal termine delle operazioni di scrutinio. Il DIRIGENTE SCOLASTICO, compatibilmente con gli impegni di lavoro, riceve il pubblico senza particolari limitazioni di orari. L'Istituto predispone spazi ben visibili, adibiti alle seguenti informazioni: 1) orario di lavoro dei dipendenti; 2) organigramma degli uffici; 3) organigramma degli Organi Collegiali; 4) organico del personale docente 5) organico del personale ATA; 6) Albi d’Istituto. Sono, inoltre, resi disponibili appositi spazi per: 1) bacheca sindacale; Il regolamento di Istituto sarà affisso all’albo. Per l'accesso agli atti amministrativi è necessario presentare regolare e motivata richiesta scritta da parte dell'interessato. CONDIZIONI AMBIENTALI L’ambiente scolastico sarà pulito, accogliente e sicuro. Il personale collaboratore scolastico si dovrà adoperare per garantire la costante igiene dei servizi. La scuola si impegna a garantire agli alunni la sicurezza interna e, d’intesa con i Vigili Urbani, quella esterna nelle immediate vicinanze dell’edificio scolastico. Presso l'ingresso dell'Istituto deve essere presente un operatore scolastico sia per il controllo dell'entrata degli alunni sia per fornire le prime informazioni all'utenza. Durante l'orario delle lezioni la porta d'ingresso rimane chiusa, per evitare l'accesso agli uffici e alle aule di persone estranee. Il loro ingresso deve essere consentito solo previa autorizzazione del Dirigente Scolastico o, in sua assenza, dei suoi collaboratori. PROCEDURA RELATIVA AI RECLAMI I reclami possono essere espressi in forma orale e scritta e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente, data e firma. I reclami orali debbono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non vengono presi in considerazione, fatta eccezione per quelli particolarmente circostanziati. Il Dirigente Scolastico valuta la fondatezza dei motivi addotti e, dopo una adeguata indagine, risponde in forma scritta entro quindici giorni dal ricevimento del reclamo e si attiva per rimuovere le cause (ove accertate), che hanno provocato la contestazione. Se il reclamo non è di competenza del Dirigente Scolastico, lo stesso si impegna a fornire al reclamante precise indicazioni circa il corretto destinatario. Il Dirigente Scolastico formula, annualmente, per il Consiglio di istituto una relazione analitica circa i reclami ed i provvedimenti adottati. Detta relazione viene inserita nella relazione generale del Consiglio sull'anno scolastico. 64 VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI DALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA. L’Istituto Comprensivo si è sempre prefisso la valutazione dei risultati conseguiti sia in itinere sia a fine anno scolastico e l’obiettivo di migliorare la qualità dell’offerta formativa e dell’organizzazione della scuola. A tal fine il Collegio dei Docenti e il Consiglio d’Istituto deliberarono fin dall’anno scolastico 2002/2003 la partecipazione della scuola al Progetto Pilota dell’INValSI. Il progetto aveva lo scopo di sperimentare, su un numero adeguato di scuole, la possibilità di creare un Servizio di Valutazione (SerVal). Tale Servizio rispondeva alle seguenti esigenze: misurare scuola per scuola il grado di raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Ministero della Pubblica Istruzione; consentire l’individuazione tempestiva e sistematica, scuola per scuola, di eventuali punti critici rispetto agli obiettivi prefissati e intervenire ai diversi livelli di responsabilità al fine di ottenere il miglioramento continuo del sistema dell’istruzione; utilizzare parametri coerenti con quelli usati dai servizi di valutazione degli altri paesi UE e del resto del mondo. Nell’anno scolastico 2004/2005, con Direttiva n. 56 del 12 luglio 2004, il Ministero della Pubblica Istruzione ha inteso rendere obbligatoria, in connessione con l’entrata in vigore della Riforma del primo ciclo, prevista dal D.lgs. n. 59 del 19 febbraio 2004, l’azione di valutazione sia del sistema scolastico che degli apprendimenti da parte dell’INValSI. Con l’utilizzo del Questionario per la rilevazione delle attività svolte dalle istituzioni scolastiche a cura dell’INValSI e del Ministero della Pubblica Istruzione, con l’impiego delle Schede per l’autoanalisi di istituto (check up) e con il sottoporsi continuamente al giudizio dell’utenza, invitata sistematicamente ad esprimersi attraverso strumenti come i questionari, che consentono una diretta misurazione del grado di soddisfazione, la scuola si propone: a) b) c) d) e) f) di rendere sempre più trasparente, riproducibile, documentata ed accessibile ogni attività svolta; di consentire, conseguentemente, una migliore partecipazione delle componenti scolastiche alla gestione dell’intera scuola, nei suoi processi fondamentali; di avviare un sistema di rilevazione dei difetti e delle mancanze in grado di garantire il massimo della rapidità e della efficacia degli interventi correttivi; di individuare i punti forti e le debolezze dell’istituto, avendo come filtro e fattore di riferimento la soddisfazione delle attese degli utenti; di definire con precisione i “fattori di qualità” della vita scolastica, così come sono vissuti da parte dell’utente del servizio scuola; di misurare, per questi fattori di qualità, il grado di soddisfazione di studenti, genitori ed insegnanti, in rapporto alle loro attese sul livello delle prestazioni rese dalla scuola; I risultati della valutazione interna, organizzata dall’Istituto, e quella esterna, organizzata dall’INValSI, saranno esaminati ed interpretati insieme con tutte le componenti della scuola, per maturare idee migliorative dell’offerta formativa. 65 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1°grado “Padre Pio” San Sossio Baronia ( AV ) Con sedi associate in San Nicola Baronia Formazione e aggiornamento personale docente ed ATA Referente: Andreottola Immacolata (Funzione strumentale) 1.1 Obiettivi Sensibilizzare il personale docente ed ATA alla necessità di una continua e costante cultura dell’aggiornamento in servizio. Offrire al personale docente ed ATA una puntuale e completa informazione in ordine alle iniziative ed alle opportunità di formazione e aggiornamento, al fine di garantire agli stessi il diritto alla formazione permanente in servizio. L’intento dei percorsi formativi proposti è quello di stimolare la crescita professionale degli insegnanti, dando loro la possibilità di accostarsi alle problematiche educative con maggiore spirito critico, osservare e valutare le proprie pratiche didattiche per migliorare l’efficienza e la ricaduta sugli allievi. Promuovere la cultura della salute e della prevenzione attraverso la conoscenza delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Migliorare le competenze professionali attraverso l’uso delle nuove tecnologie. Pubblicizzare la documentazione prodotta nei corsi di aggiornamento. 1.2 Corsi. Destinatari. Durata. Svolgimento. Corso di Informatica rivolto al personale docente. Il corso prevede sei incontri di tre ore, di cui quattro sulle nuove tecnologie e due sulla lavagna interattiva (LIM). Corso di aggiornamento rivolto al personale docente sulla didattica per gli alunni diversamente abili, organizzato dal Liceo “Guido D’Orso” di Ariano Irpino. Tre incontri di 3 ore Corso di informazione e Sicurezza nei luoghi di lavoro rivolto al personale docente ed ATA(4 ore). Sarà valutata l’adesione ad altri corsi che saranno proposti nel corso dell’anno scolastico. 1.3 Risorse umane Docenti interni ed esterni alla scuola, personale ATA. 1.4 Beni e servizi Beni messi a disposizione della scuola, locali, tecnologie multimediali ed informatiche; schede di rilevazione dei bisogni; questionari di gradimento; attestati di partecipazione; sistemazione e pubblicizzazione della documentazione prodotta in appositi faldoni ed inserimento di materiali sul sito internet dell’Istituto. 66 PROGETTI 2011/2012 Scuola dell’Infanzia Elenco Progetti 1. Progetto “Accoglienza” Referenti: Fierro Francesca – Fiorillo Silvia 2. Progetto “Continuità” Referenti: Fierro Francesca – Fiorillo Silvia 3. Progetto “Le Stagioni” Referente: Fiorillo Silvia 4. Progetto “Viva la Befana” Referente: Fiorillo Silvia 5. Progetto “Magico Natale” Referente: Fierro Francesca 6. Progetto “Un fiore per la Mamma” Referente: Fierro Francesca Scuola Primaria Elenco Progetti 1. Progetto “A tavola con gusto” Referente: Di Donato Giovanna 2. Progetto “Natale” Referenti: Di Donato Giovanna – Rinaldi Domenico 3. Progetto “Festeggiamo insieme il Santo Natale” Referente: Rinaldi Domenico 4. Progetto “Festa di fine anno” Referente: Rinaldi Domenico 67 Scuola Secondaria di 1° grado Elenco Progetti 1. Progetto “Promozione del Territorio” Referente: Grasso Gaetana 2. Progetto “Il giorno della memoria e del ricordo” Referente: Fiorillo Maria Rosaria 3. Progetto “Natale ieri ed oggi” Referente: Cipriano Gennarina 4. Progetto “Percorsi storici dei diversi linguaggi artistici” Referente: Marchetti Marcello 5. Progetto “San Nicola Baronia: Storia e tradizioni”” Referente: Sansone Lucia 6. Progetto “Educazione alla salute e alla legalità” Referente: Marchetti Marcello 7. Progetto “Il giorno della memoria e del ricordo” Referente: Del Vecchio Angela Tiziana 68 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola dell’Infanzia S. Sossio Baronia Titolo del progetto: Magico Natale Referente: Fierro Francesca Obiettivi: Comprendere e confrontare il Natale religioso e quello consumistico Cogliere gli aspetti più significativi della cultura di appartenenza Capire il valore dell'amicizia, dell'amore e della solidarietà Esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti Collaborare con gli altri alla realizzazione di un progetto comune Finalità: Nei mesi di Novembre /Dicembre , la scuola si trasforma in un laboratorio finalizzato alla celebrazione della più amata festa cristiana, profondamente radicata nella vita di tutti. Il Natale è ricco di messaggi autentici(la pace, l'amicizia, l'amore, la solidarietà) che possono essere facilmente colti dai bambini. Attività: Conversazione sui preparativi natalizi Addobbo dell'ambiente scolastico, dell'albero e allestimento del presepe Lettura storie e leggende natalizie, conversazione e rappresentazione grafica Considerazioni dei bambini riguardo ai valori che il Natale ci ispira l'amicizia, l'amore, la pace Conversazione sui personaggi e sul simbolo del Natale Realizzazione di un lavoretto come dono ai genitori Memorizzazione di poesie e canti natalizi Durata: NOVEMBRE /DICEMBRE con l'impegno di 20 ore extracurriculari per ciascuna insegnante e le due collaboratrici Risorse umane: Bambini di 3,4 e 5 anni, genitori ed insegnanti :Fierro Francesca, Mustone Maria Libera , Pennacchio Pasqualina. Collaboratrici scolastiche: Greco Pasqualina e Capodilupo Filomena Mezzi e sussidi: Mezzi : Cartoncini colorati , fili colorati , nastrini , colla , colori a tempera Sussidi : microfono e macchina fotografica 69 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola dell’Infanzia S. Sossio Baronia Titolo del progetto: Un fiore per la mamma Referente: Fierro Francesca Obiettivi: Saper osservare l'ambiente circostante Saper cogliere nel dono un gesto d'amore e di riconoscenza Cogliere il linguaggio dei fiori Capire l'importanza di donare anche un semplice fiore per avvicinarci di più all'altro Collaborare insieme alla realizzazione di un progetto comune Riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti Finalità: Nei mesi di Aprile/Maggio , la scuola si trasforma in un laboratorio finalizzato alla festa di fine anno scolastico . Attività: Conversazione sui preparativi della festa Realizzazione di un lavoretto per ricordare , attraverso il linguaggio dei fiori , l'amore per una persona cara Memorizzazione di canti e poesie Durata: Aprile/Maggio con l'impegno di 20 ore extracurriculari per ciascuna insegnante e le due collaboratrici Risorse umane: Bambini di 3,4 e 5 anni, genitori ed insegnanti :Fierro Francesca, Mustone MariaLibera , Pennacchio Pasqualina. Collaboratrici scolastiche, Greco Pasqualina e Capodilupo Filomena Mezzi e sussidi: Mezzi : Cartoncini colorati , fili colorati , nastrini , colla , colori a tempera Sussidi : microfono e macchina fotografica 70 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola dell’Infanzia S. Nicola Baronia Titolo del progetto: VIVA LA BEFANA Referente: Ins. Fiorillo Silvia Obiettivi: Comprendere e confrontare il Natale religioso e quello consumistico. Cogliere gli aspetti più significativi della cultura di appartenenza. Capire il valore dell’amicizia. Esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti. Collaborare con gli altri alla realizzazione di un progetto comune. Finalità: Celebrare il Natale stringendoci attorno a due personaggi assai amati dai bambini: babbo natale e la befana. Quest’ultima merita una rivalutazione, giacché è stata messa un po’ in ombra dalla presenza simpatica e gioiosa di babbo natale. Attività: Conversazione sui preparativi natalizi. Addobbo dell’ambiente scolastico, dell’albero e allestimento del presepe. Lettura di storie e leggende natalizie: conversazione e rappresentazione grafica. Considerazioni dei bambini riguardo ai valori che il Natale ci ispira: l’amicizia, l’amore, la pace. Conversazione sui simboli e sui personaggi del Natale. Realizzazione di un lavoretto come dono ai genitori. Memorizzazione di poesia e canti (dedicati soprattutto alla befana). Drammatizzazione (Viva la befana). Durata: Novembre/Dicembre Risorse umane: Alunni di 3, 4 e 5 anni, insegnati, collaboratrice scolastica. Mezzi e sussidi: MEZZI: cartoncini colorati e bianchi. Pannolenci di diversi coloro. Fili colorati. Nastrini. Colla. Bombolette spray. SUSSIDI: microfoni, macchina fotografica, videocamera. 71 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola dell’Infanzia S. Nicola Baronia Titolo del progetto: LE STAGIONI DELL’ANNO Referente: Ins. Fiorillo Silvia Obiettivi: Saper osservare l’ambiente circostante Saper riconoscere le caratteristiche delle stagioni Saper operare classificazione Saper stabilire relazioni temporali Saper passare dall’esplorazione percettiva alla rappresentazione grafica del vissuto Saper osservare un’opera d’arte Finalità: Il progetto consentirà al bambino non solo di sviluppare le sue capacità cognitive ma anche di esprimere se stesso, la sua personalità comunicando le sue esperienze, le sue curiosità, la sua fantasia. Gli permetterà altresì di prendere coscienza del mondo e della realtà intorno a lui. Attività: L’intera sezione formerà un gruppo di lavoro eterogeneo per le seguenti attività…. Attività grafico-pittorica Attività costruttivo-manipolative Lettura di filastrocche, poesie, racconti con contenuti ed immagini che richiamano le stagioni con i mesi di appartenenza Realizzazione di cartelloni a parete che rappresentano le quattro stagioni Drammatizzazione fine anno scolastico Durata: Il progetto con l’impegno di 20 ore per ciascun insegnante e collaboratrice coinvolta, partirà ad ottobre con struttura ciclica che si ripete periodicamente sino a MAGGIO Risorse umane: Alunni di 3, 4 e 5 anni, insegnati, genitori, collaboratrice scolastica. Mezzi e sussidi: MEZZI: cartoncini colorati e bianchi. Colori a tempera e pennelli. Matite, pastelli e fogli bianchi per realizzare un libro dei mesi delle stagioni. Carta velina e carta trasparente. Punti per spillatrice. Colla. Bombolette spray. SUSSIDI: microfoni, macchina fotografica, videocamera 72 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola Primaria San Sossio Baronia Titolo del progetto: Festeggiamo insieme il Santo Natale Referente: Ins. Domenico Rinaldi Obiettivi: Socializzare i contenuti e i valori simbolici del Natale. Comprendere contenuti e valori tramandati anche dalle tradizioni locali attraverso usi, costumi, consuetudini, canti, musiche, cerimonie religiose e civili. Finalità: Educare alla Convivenza Civile; Riscoprire la dimensione religiosa del Natale. Attività: Il lavoro sarà suddiviso in tre momenti distinti: - Elaborazione e costruzione del presepe; - Lettura di storie e della carta dei diritti dell'uomo - Ricerca ed esecuzione di canti a tema natalizio. Ogni classe realizzerà una parte del presepe tridimensionale fatto con cartapesta e stoffe riciclate per aiutare gli alunni a condividere il lavoro e a rispettare l'ambiente circostante. Durata: da ottobre a dicembre 2012. Risorse umane: Docenti , alunni e collaboratori scolastici in servizio nel plesso. Mezzi e sussidi: Brevi testi. - Carta dei Diritti dell'uomo (art: 15). - Brani evangelici (mediati dall'insegnante). - Canzoni. - Basi musicali - Flauti, tamburelli, triangoli, campanellini, tastiere ecc. - Carta di vecchi giornali e cartoni - Colla - Vecchie stoffe 73 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola Primaria San Sossio Baronia Titolo del progetto: Festa di fine anno Referente: Ins. Domenico Rinaldi Obiettivi: Sensibilizzare l’attenzione nei confronti della dimensione pubblica della loro vita quotidiana. Comprendere il valore del pubblico nell’organizzazione dei servizi sociali Sviluppare il senso civico Finalità: Distinzione tra il privato (la mia casa, il mio giardino, etc.) e la cosa pubblica (le strade, la scuola, etc). Sviluppare il senso civico e il rispetto della cosa pubblica. Rispetto delle regole di convivenza. Esprimere sentimenti ed emozioni. Condividere momenti gioiosi. Partecipazione attiva alla realizzazione della festa Attività: Costruzione di un fondale; realizzazione di cartelloni e murales;realizzazione di scenografie a tema. Attività di pitturazione. Drammatizzazione. Attività di canto corale. Memorizzazione di poesie e filastrocche Realizzazione di un dono ricordo. Realizzazione di un diploma da consegnare Durata: Maggio 2013 Risorse umane: Docenti, alunni e collaboratori scolastici del plesso Mezzi e sussidi: Cartoncini colorati; colla; carta imballo; tempera colori vari, pennelli varia grandezza; risma fogli colorati; lettore cd; cd; 74 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola Primaria San Nicola Baronia Titolo del progetto: “A tavola con gusto” Referente: Ins. Di Donato Giovannina Obiettivi: Stimolare nei bambini un approccio critico verso i cibi. Educare alla diversità di gusto. Favorire un’azione educativa finalizzata alla rimozione di atteggiamenti sbagliati verso il cibo. Acquisire coscienza della propria salute. Acquisire comportamenti alimentari più sani. Imparare le regole fondamentali del galateo da tenere a tavola. Finalità: Guidare gli alunni ad acquisire comportamenti alimentari e stili di vita più corretti e far comprendere le regole fondamentali del galateo da tenere a tavola. Finalità: Conversazioni riguardo ai comportamenti alimentari. Considerazioni degli alunni riguardo alle regole del galateo. Memorizzare filastrocche. Rappresentazione grafica dei cibi e della loro composizione. Foto delle attività. Durata: Tutto l’anno scolastico per un’ora a settimana. Risorse umane: Gli alunni di tutte le classi e i docenti. Mezzi: Fogli bristol, colori. Mezzi: Macchina fotografica, lettore CD 75 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola Primaria San Nicola Baronia Titolo del progetto: Natale Referente: Ins. Di Donato Giovannina Obiettivi: Saper interpretare un testo. Sviluppare le capacità espressive della voce e del corpo. Usare le potenzialità espressive della voce per cantare e drammatizzare un testo. Sviluppare il senso del ritmo. Sviluppare la capacità creativa e fantastica. Saper assumere responsabilità. Sviluppare l’autostima. Creare relazioni positive. Finalità: Acquisire consapevolezza dei valori condivisi per praticare la convivenza civile. Riconoscere e rispettare i diritti umani. Promuovere l’espressività e la creatività. Favorire la comunicazione emozionale, espressiva, corporea e verbale. Favorire la socialità, la relazionalità e l’autocontrollo. Favorire lo sviluppo dell’identità personale. Attività: Lettura di testi teatrali. Analisi e rielaborazione dei testi. Adattamento delle storie alla recitazione. Esecuzione di canti natalizi. Scelta dei costumi. Allestimento della scenografia. Drammatizzazione. Durata: Novembre\dicembre Risorse umane: Gli alunni di tutte le classi, docenti e collaboratrice scolastica. Mezzi: carta di vario genere, colori, copioni recite, cd. Sussidi: microfoni, lettori cd. 76 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola Secondaria di primo grado S. Sossio Baronia Titolo del progetto: “Natale, ieri e oggi” Referente: Cipriano Gennarina Obiettivi: sapersi inserire in un diverso contesto in modo positivo e attivo; saper valutare stati d’animo e modi di agire del passato e del presente; saper chiedere spiegazioni e chiarimenti; sapersi immedesimare nel personaggio. Finalità: capire l’importanza del natale sia nel passato che nel presente; migliorare le proprie capacità di relazione, di autocontrollo, di lavorare in gruppo; prendere coscienza di ciò che è accaduto e accade sul nostro territorio; aprirsi verso gli altri e saperli accettare, senza false congetture; essere sensibile e solidali verso gli altri. Attività: Elaborazione di un testo teatrale. drammatizzazione, memorizzazione, gestualita’, recitazione. video-registrazione. Durata: novembre – dicembre 2012 Risorse umane: docenti personale ata Mezzi e sussidi: materiale di consumo cancelleria palco microfoni computer videocamera batterie microfoni cassette per videocamera 77 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola Secondaria di primo grado S. Sossio Baronia Titolo del progetto: Educazione alla legalità Referente: Marchetti Marcello Obiettivi: Anteporre il bene comune agli interessi particolari. Essere corretti nell’effettuare la scelta delle norme e nell’applicarle. Stabilire delle leggi che regolano la convivenza civile. Dare importanza e privilegiare gli interessi giusti e meritevoli. Diventare alunni corretti e, successivamente, cittadini corretti. Individuare ed applicare le principali norme di educazione civica. Comprendere i concetti di società e diritto. Riconoscere l’importanza delle leggi in una società organizzata. Comprendere la relazione esistente tra diritti, doveri e libertà. Capire la differenza tra norme generiche e norme giuridiche. Assumere un atteggiamento tollerante ed essere rispettoso delle opinioni altrui. Comprendere il concetto di uguaglianza e individuare le disuguaglianze nella società. Comprendere che il diritto alla vita è diritto a una vita qualitativamente soddisfacente. Comprendere che un’infanzia serena è una tappa obbligata dello sviluppo. Riconoscere l’importanza della scuola nella crescita degli individui e della società. Comprendere l’importanza del lavoro per l’individuo e per la società Conoscere i meccanismi utili per l’inserimento nel mondo del lavoro. Conoscere gli organismi che tutelano il lavoro. Riconoscere l’importanza delle risorse naturali, storiche ed artistiche dell’ambiente per lo sviluppo umano. Sviluppare la consapevolezza che è necessario conoscere, tutelare e rispettare l’ambiente anche modificando abitudini e stili di vita. Conoscere gli elementi costitutivi dello Stato. Individuare il ruolo del cittadino nella vita democratica dello Stato. Conoscere l’organizzazione degli Enti locali e le loro funzioni. Conoscere le caratteristiche essenziali della criminalità organizzata Comprendere il fenomeno “tangenti” nella sua complessità e diffusione. Capire che il pagamento delle tasse è un dovere di tutti i cittadini. Conoscere la diffusione del fenomeno “usura”. Comprendere le cause della microcriminalità e cercare le possibili soluzioni. 78 Finalità: Educare gli alunni ad essere fieri di sentirsi cittadini membri di una società civile capace di esprimere educazione, cultura, tradizioni, in grado di contrastare tutte le manifestazioni più o meno evidenti della criminalità organizzata. Fornire gli strumenti per comprendere quali siano quei “sistemi di potere” ora alternativi allo Stato ora collusi con pezzi importanti di esso, che hanno eroso alla base i meccanismi democratici e che tuttora impediscono l’attuazione effettiva di quella “sovranità popolare” su cui si fonda la Carta Costituzionale Italiana. Attività: Partire dalle esperienze degli alunni per rilevare, attraverso alcune discussioni guidate e questionari, la loro responsabilità personale, insita in ogni relazione sociale, e per individuare comportamenti leciti e illeciti legati alla loro esperienza personale. Invitare gli allievi a immaginare, descrivere e commentare una situazione che si sviluppi senza alcuna regola. Sperimentare/far riflettere su “Una situazione senza regole”. Potrebbe essere una partita senza regole nell’ambito dell’ora di educazione fisica. Potrebbe essere una partita di pallavolo (o altro) che viene giocata per un breve periodo senza alcuna regola. La situazione, una volta conclusa, viene discussa dal gruppo con l’insegnante. Riflessione e stesura del “Regolamento di classe”, in particolare intorno alle modalità di convivenza, rispetto al quale si potrebbe realizzare una verifica periodica, sottoponendo a riflessione alcune dinamiche interne alle classi. Lettura e commento dello Statuto delle studentesse e degli studenti D.P.R.del 24/06/1998 n.249 e del Regolamento d’Istituto. Intervento nelle classi di personale della Stazione dei Carabinieri di Castel Baronia o del Commissariato di Ariano Irpino, per fornire agli allievi le informazioni relative ai diritti e alle responsabilità che essi hanno come giovani cittadini e per renderli consapevoli delle forme di illegalità presenti nel territorio in cui vivono. Cineforum sui seguenti temi: la pena di morte; la tortura; la delinquenza minorile; lo sfruttamento dei minori; il lavoro dipendente; la tutela e la difesa del lavoro; la disoccupazione; l’ambiente ed l’ecologia; il razzismo; l’emigrazione; l’usura; la microcriminalità; la criminalità organizzata. L’attività, oltre che prevedere un dibattito successivo alla proiezione, richiede agli alunni un lavoro di ricerca volto ad inquadrare il film storicamente, come testo espresso da una determinata epoca e da un particolare autore, nonché a determinarne temi e problemi. Le ricerche degli allievi si concretizzeranno inseguito in una relazione. Lettura di testi di narrativa e di saggistica su Cosa Nostra, Camorra, ‘Ndrangheta. Visita guidata alla Casa Comunale; partecipazione ad un Consiglio Comunale; incontro con il Sindaco e discussione sui principali problemi del paese. Indagine sul territorio per rilevare eventuali abusi, inquinamento, incuria e degrado. Bacheca delle buone notizie. (Raccolta di articoli di giornali e sintesi di altre fonti d'informazione circa esempi di senso civico e iniziative volte alla crescita democratica dei cittadini). Attività di pitturazione-pulizia aule, di pulizia spazi esterni scuola, di sistemazione biblioteca.Gli interventi ipotizzati per l'occasione sono i seguenti: pitturazione, fino ad 79 altezza di alunno, sotto la vigilanza e con la collaborazione di adulti, delle pareti delle aule, dei bagni. ecc.; pulizia di banchi, sedie, cattedre, lavagne; pulizia e riordino dei ripostigli, riassetto armadi; pulizia degli spazi attigui alla scuola e posizionamento dei cestini per i rifiuti; riordino della biblioteca; verbalizzazione di quanto fa il gruppo classe; proposte da parte degli alunni per una migliore organizzazione dell'ambiente scolastico, da attuare in futuro. Lezioni frontali sui contenuti del progetto. Durata: Novembre-marzo in orario curricolare e extracurricolare. Risorse umane: docenti interni personale della Stazione dei Carabinieri di Castel Baronia o del Commissariato di Ariano Irpino interventi di esperti esterni Mezzi e sussidi: - videocassette di film inerenti all’argomento del progetto - Testi narrativi - Testi di saggistica - cartelloni(70x50, 100x70) - materiale di facile consumo ( fogli bristol, colori, colla , puntine, nastro adesivo ecc..) - Proiezione film in sala cinematografica -Spettacolo teatrale 80 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola Secondaria di primo grado S. Sossio Baronia Titolo del progetto: Percorsi storici dei diversi linguaggi artistici Referente: prof. Marchetti Marcello Obiettivi: conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle opere d’arte nei diversi contesti storici e culturali; cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche; conoscere le tecniche grafiche, pittoriche, plastico-scultoree, architettoniche e multimediali e saper collegare tra di loro i diversi linguaggi artistici; conoscere i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visiva e della composizione della forma. Finalità: Fornire allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale. Attività: Studio dei periodi e degli avvenimenti storici e artistici più significativi. Analisi dei monumenti più importanti e degli artisti più rappresentativi che hanno operato nelle città di Ravenna, Mantova e Venezia Durata: Novembre- Maggio Risorse umane: Docenti interni Esperti esterni Collaboratori scolastici Mezzi e sussidi: Laboratorio informatico-multimediale Laboratorio musicale Testi storici, artistici e letterari DVD CD Registratore 81 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola Secondaria di primo grado S. Sossio Baronia Titolo del progetto: Il Giorno della memoria e del ricordo Referente: Marchetti Marcello Obiettivi: Rafforzare negli alunni la memoria storica come principale risorsa per la costruzione della propria identità; favorire la formazione di un’identità aperta, dialogica, sufficientemente forte e sicura per vincere la tentazione del ripiegamento nel dogmatismo e nel fondamentalismo; combattere il tentativo dei revisionisti di negare, minimizzare o fare dimenticare avvenimenti precisi della storia umana: educare all’ascolto delle “altre memorie”, assumendo il punto di vista dell’altro, soprattutto delle minoranze e dei vinti; sperimentare la fruizione e la produzione di materiali narrativi, orali o scritti, musicali, artistici e multimediali, sia in forma individuale sia in forma collettiva. Finalità: Avere consapevolezza, sia pure in modo introduttivo, delle radici storico-giuridiche, linguistico-letterarie e artistiche che ci legano al mondo classico e giudaico-cristiano, e dell’identità spirituale e materiale dell’Italia e dell’Europa; avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai grandi valori spirituali che ispirano la convivenza civile; avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il ‘bene e il male ed essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili; essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore; avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di responsabilità. Attività: Aspetti della vita quotidiana, della religione e del costume degli Ebrei Breve storia degli Ebrei e della questione ebraica 82 Pregiudizi e luoghi comuni antiebraici Analisi del periodo storico del Fascismo Esame delle leggi razziali italiane Le persecuzioni degli Ebrei Gli scrittori italiani della Shoah La tragedia negata degli Italiani d’Istria, Dalmazia, Venezia Giulia Le foibe, Infoibamenti e deportazioni. Durata: novembre-febbraio Risorse umane: docenti interni esperti esterni collaboratori scolastici Mezzi e sussidi: testi di saggistica testi narrativi Laboratorio informatico-multimediale Laboratorio musicale DVD CD Registratore materiale di facile consumo 83 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola Secondaria di primo grado S. Sossio Baronia Titolo del progetto: San Sossio Baronia: Promozione del Territorio Referente: Grasso Gaetana Obiettivi: Avvicinare gli allievi alla ricerca delle tradizioni del proprio luogo. Sensibilizzare alla salvaguardia e alla tutela dell’ ambiente e del patrimonio artistico. Finalità: Analizzare ,classificare ed apprezzare i beni del proprio paese. Sviluppare le capacità creative,di ricerca e di salvaguardia del proprio ambiente. Saper ricercare, osservare e tutelare l’ ambiente che ci circonda. Attività: Pieghevole su San Sossio Baronia inerente la storia, l‘arte e le tradizioni popolari. Mostra: pittura su tele, cartelloni, fotografie. Durata: Da febbraio a fine anno. Risorse umane: Il progetto coinvolgerà tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado di San Sossio Baronia. Saranno utilizzate le competenze professionali interne proprie dei docenti e del personale. Saranno richiesti interventi di professionisti esterni Mezzi e sussidi: Libri, opuscoli, interviste, fotografie, internet. 84 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola Secondaria di primo grado S. Nicola B. Titolo del progetto: S. Nicola Baronia: Storia e tradizioni Referente: Prof.ssa Sansone Lucia Obiettivi: Avvicinare gli allievi alla ricerca delle tradizioni del proprio luogo. Sensibilizzare alla salvaguardia e alla tutela dell’ ambiente e del patrimonio artistico. Finalità: Analizzare, classificare ed apprezzare i beni del proprio paese. Sviluppare le capacità creative, di ricerca e di salvaguardia del proprio ambiente. Saper ricercare, osservare e tutelare l’ ambiente che ci circonda. Attività: Opuscolo su San Nicola Baronia inerente la storia, l‘arte e le tradizioni popolari. Ricerca ed elaborazione di piatti tipici del posto. Mostra: pittura su tele, cartelloni, fotografie. Durata: Da febbraio a fine anno. Risorse umane: Il progetto coinvolgerà tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado di San Nicola Baronia. I docenti che aderiranno al progetto sono i seguenti: Fiorillo Maria Rosaria, Sansone Lucia, Roccia Lucia. Mezzi e sussidi: Libri, opuscoli, interviste, fotografie, internet. 85 ISTITUTO COMPRENSIVO “PADRE PIO” Scuola Secondaria di primo grado S. Nicola B. Titolo del progetto: “Per non dimenticare il giorno della Memoria” Referente: Prof.ssa Fiorillo Maria Rosaria Obiettivi: Contrastare la tendenza, purtroppo molto diffusa, a banalizzare e a rimuovere dalla coscienza civile atti così atroci e disumani come quello del genocidio. Sviluppare la consapevolezza che per i singoli popoli e per l’umanità intera, la costruzione di un futuro diverso e migliore poggia sui valori della pace, della giustizia, della tolleranza. Finalità: Accrescere negli alunni sentimenti di amore, di solidarietà e di rispetto verso gli altri. Rafforzare l’impegno morale e civile, a partecipare in modo più consapevole ad una azione educativa mirata a coinvolgere i nostri alunni in una riflessione sui temi della seconda guerra mondiale, delle leggi razziali e dello sterminio nazista, dal conflitto tra civiltà in corso. Attività: Presentazione di un calendario realizzato dagli alunni. Inaugurazione della mostra dal titolo “Per non dimenticare” contenente i lavori realizzati dagli alunni. Letture di poesie e di brani inerenti la Shoah. Visione del film del regista Mimmo Calopresti, “Volevo solo vivere Durata: Da Novembre a Gennaio. Risorse umane: Il progetto coinvolgerà tutti gli alunni della classe terza della scuola secondaria di primo grado di San Nicola Baronia. I docenti che aderiranno al progetto sono i seguenti: Fiorillo Maria Rosaria (Lettere), Sansone Lucia (Scienze Matematiche), Roccia Lucia (Arte e Immagine). Mezzi e sussidi: Libri, cartelloni, quotidiani, filmati, internet. 86 MANIFESTAZIONI Progetto Giornate celebrative–mostre-concorsi e pubblicazioni Referente: Marchetti Marcello 1.1 Obiettivi Favorire l’acquisizione di una autentica cultura dei valori civili e dei diritti di cittadinanza. Partecipare attivamente alla vita dell’Istituto, attraverso la conoscenza e il rispetto delle norme che lo regolano. Partecipare a mostre e/o concorsi che possano risvegliare negli studenti la sana voglia di cimentarsi con se stessi e con gli altri, esprimendosi al meglio delle proprie capacità. Valorizzare gli itinerari formativi curricolari attraverso le “celebrazioni” per non dimenticare. Esprimere le idee e le convinzioni maturate in un giornale che dia spazio alla voglia di fare di ognuno e valorizzi il lavoro comune. 1.2 Durata L’intero anno scolastico, con le seguenti attività: 13 – 22 settembre 2012 Progetto Accoglienza Referente ins. Fiorillo Silvia e Fierro Francesca Destinatari: alunni Scuole dell’Infanzia San Sossio Baronia e San Nicola Baronia Dicembre 2012- Giornate della salute. Incontri sulla alimentazione. Referente prof.ssa Del Vecchio Maria Antonia Destinatari: alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di I Grado San Sossio Baronia e San Nicola Baronia Dicembre 2012 Progetto Magico Natale Referente Fierro Francesca Destinatari: alunni Scuola dell’Infanzia San Sossio Baronia Dicembre 2012 Progetto Viva la Befana Referente Fiorillo Silvia 87 Destinatari: alunni Scuola dell’Infanzia San Nicola Baronia Dicembre 2012 Progetto Festeggiamo insieme il Santo Natale Referente Rinaldi Domenico Destinatari: alunni della Scuola Primaria San Sossio Baronia Dicembre 2012 Progetto Natale Referente Di Donato Giovanna Destinatari: alunni della Scuola Primaria San Nicola Baronia 16 gennaio 2013 Incontro Genitori-Docenti Scuole Secondarie II Grado Referente Del Vecchio Maria Destinatari: genitori e alunni classi III scuola Secondaria I Grado 27 gennaio 2013 Giornata della memoria Gli ebrei ieri e oggi Responsabile Del Vecchio Tiziana Destinatari: alunni Scuola Secondaria di I Grado San Sossio Baronia 27 gennaio 2013 Progetto Per non dimenticare il giorno della Memoria Responsabile Fiorillo Maria Rosaria Destinatari: alunni Scuola Secondaria di I Grado San Nicola Baronia 10 febbraio 2013 Giorno del ricordo La tragedia degli Italiani d’Istria, Dalmazia, Venezia Giulia Referente del Vecchio Tiziana Destinatari: alunni Scuola Secondaria di I Grado San Sossio Baronia 19 marzo 2013 Giornata della Legalità Incontro con i Carabinieri Referente Marchetti Marcello Destinatari: alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di I Grado San Sossio Baronia e San Nicola Baronia Marzo 2013 Precetto Pasquale Referente De Leo Maria, Minichiello Antonella Destinatari: alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di I Grado San Sossio Baronia e San Nicola Baronia 88 Aprile 2013 Convegno: “Storia locale: metodi, fonti e cultori” Referente Marchetti Marcello Destinatari: docenti e alunni Scuola Secondaria di I Grado Maggio 2013 Presentazione CD Percorsi storici dei diversi linguaggi artistici Pubblicazione dépliant Promozione Territorio Referente Grasso Gaetana Destinatari: alunni Scuole Primaria e Secondaria di I Grado San Sossio Baronia Maggio 2013 Pubblicazione Opuscolo su San Nicola Baronia inerente la storia, l‘arte e le tradizioni popolari Referente Fiorillo Maria Rosaria Destinatari: alunni Scuole Primaria e Secondaria di I Grado San Nicola Baronia Maggio – giugno 2013 Manifestazioni finali Un fiore per la mamma Referente Fierro Francesca Destinatari: alunni Scuola dell’Infanzia San Sossio Baronia Le stagioni dell’anno Referente Fierro Francesca Destinatari: alunni Scuola dell’Infanzia San Nicola Baronia Festa di fine anno Referente Rinaldi Domenico Destinatari: alunni Scuola Primaria San Sossio Baronia Spettacolo teatrale Referente Cipriano Gennarina Destinatari: alunni Scuola secondaria i Grado San Sossio Baronia 1.3 Risorse umane Docenti delle classi interessate Esperti esterni con conoscenze specifiche sugli argomenti in oggetto. Collaborazioni esterne con Enti e Associazioni presenti sul territorio. 1.4 Beni e servizi Laboratori, libri, opuscoli illustrativi, mezzi audiovisivi, materiale di facile consumo. Mezzi di trasporto per raggiungere le località dove hanno luogo gli eventi a cui si partecipa. 89 PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI Le attività che normalmente si svolgono nella scuola non comportano particolari rischi per la salute e la sicurezza degli alunni e degli operatori, a condizione che si faccia un uso corretto delle strutture e che si osservino scrupolosamente le disposizioni impartite. Gli allievi degli Istituzione d’istruzione nelle disposizioni legislative sono equiparati allo stato di lavoratori. Per questo motivo è stato consegnato agli studenti e alle loro famiglie e al personale dell’Istituto un opuscolo nel quale sono chiaramente indicate le informazioni per la prevenzione dei rischi. Nel regolamento d’Istituto sono indicate le norme da seguire durante la permanenza a scuola, in palestra, durante le lezioni di educazione Fisica, e nei laboratori, durante le lezioni pratiche, si concentrano maggiori probabilità di rischio. Nell’opuscolo sono indicate le norme relative al comportamento in questi luoghi. Nella medesima pubblicazione sono altresì indicate norme relative al comportamento da tenere in caso di situazioni di pericolo quali incendio, terremoto, nubifragio, fuga di gas e le procedure di primo soccorso in caso di infortunio. Nella nostra scuola è stato istituito un apposito Albo della Sicurezza nel quali sono pubblicati: I nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza, del R.S.P.P., degli addetti al servizio di Pronto Soccorso e dei Componenti la Squadra Antincendio; Il Piano di Emergenza per l’evacuazione della scuola; I numeri telefonici dei vigili del fuoco e quelli utili in casi di emergenza sanitaria; Le eventuali disposizioni temporanee in materia di sicurezza. Si ricorda che, come previsto dalla normativa vigente, nel corso dell’anno scolastico verranno effettuate senza preavviso due esercitazioni di evacuazione della scuola. ALLEGATI A completamento del Piano dell’Offerta Formativa, a richiesta, può essere presa visione presso la Segreteria di: Regolamento di istituto; Carta dei servizi; Programmazioni didattico educative dei docenti; Progetti relativi a specifiche iniziative; Progetti di interventi di agenzie esterne o esperti; Attività approvate nei Consigli di Classe; Calendario degli impegni dei docenti (Consigli di classe- scrutini- collegi docenti-ricevimenti generali dei genitori); Piano di lavoro del personale ATA. 90 Il piano dell’Offerta formativa è stato approvato dal Collegio dei docenti del 21-09-2012con delibera n° 4 e dal Consiglio di Istituto del 21-09-2012 con delibera n° 4. DATI ANAGRAFICI DELL’ISTITUTO Istituto Comprensivo “Padre Pio” Distretto n° 04 Via Crete Rosse (AV) Italia cap. 83050 Tel./Fax 0827.94103 E-Mail: AVIC 821007@ istruzione.it Sito internet www.icsansossio.gov.it C.F. 90007200646 PEC: [email protected] Cod. Mecc AVIC 821007 Partita Iva 90007200646 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Francesco Caloia 91