Assessorato Istruzione e formazione professionale Area funzionale Servizi alla Persona Settore Politiche del Lavoro Settore Formazione Professionale e Istruzione PIANO PROVINCIALE PLURIENNALE RELATIVO ALLE AZIONI DI ORIENTAMENTO FINALIZZATE ALL’ASSOLVIMENTO DELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONE E ALL’OCCUPABILITÀ ATTIVITÀ : Azioni di orientamento tese a favorire scelte individuali consapevoli per adolescenti e giovani Azioni di sistema finalizzate al costante miglioramento del “Sistema Orientamento”, come dispositivo d’integrazione tra le politiche dell’istruzione, della formazione e del lavoro Azioni di accompagnamento indirizzate a famiglie, insegnanti e formatori per prevenire e combattere i fenomeni di dispersione scolastica Periodo 2010-2012 Allegato A Deliberazione della Giunta Provinciale n. 157 del 20/04/2010 Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 2 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 Premessa La Provincia di Cuneo con il presente Piano intende dare continuità alle attività di orientamento realizzando un’insieme di iniziative in linea con le indicazioni dell’Unione Europea (Strategia di Lisbona, Consiglio UE 2002, 2005, 2008), della Regione Piemonte e con quanto realizzato nelle precedenti annualità. In particolare si intendono sostenere adolescenti e giovani in specifiche fasi di transizione, che vanno dall’istruzione, alla formazione, al lavoro finalizzando le attività alla prevenzione e al contrasto dell’abbandono e della dispersione scolastica, a garantire più elevati livelli di istruzione e a sostenere l’occupabilità della popolazione giovanile (Programma “Istruzione e formazione 2010” Consiglio UE 2008/C86/01). Le trasformazioni del mondo della scuola e del lavoro richiedono sempre più spesso la capacità di progettare, di riconoscere e costruire competenze, di selezionare informazioni e di individuare criteri di scelta. L'orientamento è inteso nei termini di: - un insieme di attività che mirano a sviluppare o a potenziare nelle persone, indipendentemente dall’età, capacità di scelta in merito al proprio futuro scolastico, formativo o professionale; - processo di costruzione di competenze e di conoscenza (di sé e del mondo esterno) e non tanto come sistema strutturato finalizzato a fornire risposte certe e immutabili; - apprendimento permanente (life long learning). L’Unione Europea, nel rilanciare la strategia di Lisbona, ha evidenziato recentemente che un'economia fondata sulla conoscenza, sullo sviluppo di competenze e sul rafforzamento delle prassi in materia di apprendimento lungo tutto l’arco della vita è una delle vie per poter affrontare le crescenti sfide poste sul piano economico e occupazionale. Gli obiettivi per la crescita e l’occupazione indicati nel Consiglio di Lisbona e recentemente rilanciati sono : contenere al 10% il tasso medio di giovani che lasciano prematuramente la scuola; innalzare il livello di istruzione della popolazione giovanile investendo nell’istruzione e nella formazione ed in particolare nelle discipline scientifiche; innalzare all’85% la percentuale dei ventiduenni in possesso di qualifica e diploma; promuovere l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Al fine di raggiungere gli obiettivi di cui sopra, a fronte del processo di riordino della scuola secondaria di II grado, della crisi economica e dei cambiamenti del mondo del lavoro, si pone l’urgenza di un lavoro di rete, che preveda il confronto tra più Soggetti (Scuola, Enti di Formazione, Centri per l’Impiego, Servizi territoriali, gruppi per l’orientamento, realtà professionali e imprenditoriali locali) e tra più livelli (locale, provinciale, regionale): la necessità è di garantire un sistema integrato di orientamento, così come indicato dall’Unione Europea, che consideri prioritarie le indicazioni sopra evidenziate nonché i principi del POR quali lo Sviluppo Sostenibile e le Pari Opportunità. Non da ultimo, come recentemente evidenziato dal MIUR attraverso le “Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita” si sostiene la necessità di continuare a sviluppare: -la didattica orientativa -il tutorato orientativo svolto dal docente -un sistema integrato di orientamento (Decreto MIUR n.54 del 26 ottobre 2009), come indicato dal Consiglio Europeo. Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 3 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 1. ANALISI DI CONTESTO .............................................................................................. 4 1.1. Il contesto territoriale: distribuzione della popolazione beneficiaria e modalità di coordinamento della Rete Territoriale ........................................................................................................... 4 1.2. Descrizione delle azioni di orientamento programmate e/o avviate precedentemente e fonti di finanziamento utilizzate .................................................................................................................................. 7 1.3. Descrizione degli strumenti per l'orientamento già realizzati o in corso di realizzazione e fonti di finanziamento utilizzate ............................................................................................................................ 11 1.4. Priorità provinciali ............................................................................................................................ 11 1.5. Modalità per l'analisi dei fabbisogni orientativi per l'obbligo d'istruzione e l'occupabilità ...... 12 1.6. Descrizione dei fabbisogni orientativi del territorio ..................................................................... 13 1.7. Collegamento tra i fabbisogni analizzati e offerta orientativa proposta ..................................... 15 1.8. Analisi SWOT .................................................................................................................................... 17 2. OBIETTIVI .................................................................................................................. 19 2.1. Descrizione degli obiettivi generali del Piano Provinciale in relazione ai problemi e ai fabbisogni emersi in fase di analisi di contesto ......................................................................................... 19 2.2. Coerenza degli obiettivi con la strategia europea delineate nel Programma Operativo Regionale FSE 2007-2013 ............................................................................................................................. 20 3. 4. DESTINATARI............................................................................................................ 20 AZIONI AMMISSIBILI ................................................................................................ 21 4.2. Azioni finanziate con fondi del Bilancio Regionale ...................................................................... 24 4.3. Azioni finanziate con fondi POR ..................................................................................................... 26 4.4. 5. 5.2. 5.3. 6. 7. 8. 6 Nuovi Progetti ................................................................................................................................... 28 PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI .............................................................. 31 Integrazione principi orizzontali del POR 2007 –2013 .................................................................. 32 Informazione e pubblicità ................................................................................................................ 33 OPERATORI AVENTI TITOLO ALLA GESTIONE DELLE AZIONI .......................... 33 MODALITA' PER L'AFFIDO DELLE ATTIVITA' AI SOGGETTI ATTUATORI .......... 33 PIANIFICAZIONE FINANZIARIA ............................................................................... 34 MONITORAGGIO E CERTIFICAZIONE DELLE SPESE ........................................... 36 Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Area Funzionale Servizi alla Persona Pagina 4 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 1. ANALISI DI CONTESTO 1.1. Il contesto territoriale: distribuzione della popolazione beneficiaria e modalità di coordinamento della Rete Territoriale La popolazione giovanile compresa tra i 13 e i 22 anni in Provincia di Cuneo, come indicato nella tabella sottostante divisa per fasce di età e per bacino, rappresenta poco più del 14% di quella regionale. La componente media femminile è di poco inferiore rispetto a quella maschile (rispettivamente 49% e 51%) mentre quella relativa ai giovani stranieri è pari al 10% nella fascia compresa tra i 13 e i 16 anni, del 9,5% in quella tra i 16 e i 18 anni ed il 13,5% in quella tra i 18 ed i 22 anni. Suddivisione della popolazione dai 13 ai 22 anni per fasce di età e Bacino di Centro per l’Impiego 13-16enni 16-18enni 18-22enni Alba 6.128 4.600 7.931 Cuneo 5.789 4.434 7.636 FossanoSavigliano-Saluzzo 6.286 4.752 8.246 Mondovì-Ceva 3.019 2.338 3.851 totali 21.222 16.124 27.664 Percentuale 32,64 24,80 42,55 fascia/totale La Scuola e la Formazione professionale Gli studenti della scuola secondaria di I e II grado sono individuati tramite i dati previsionali per l’anno scolastico 2009/2010 forniti dall’Ufficio scolastico Provinciale. La presenza di studenti diversamente abili è pari al 2,9% del totale mentre in quella di II grado è pari 1,7%. I respinti incidono nella scuola secondaria di primo grado per il 4,7% mentre in quella di secondo II per il 4,2%. Rispetto agli iscritti alla classe prima della secondaria di II grado la percentuale dei respinti e pari al 6,5%. Alunni iscritti nella scuola secondaria di I grado Classe Totale alunni I° 5.578 II° 5.670 III° 5.482 TOTALI 16.730 Alunni iscritti nella scuola secondaria di II grado Classe Totale alunni I° 5.301 II° 4.955 III° 4.419 IV° 4.398 V° 4.068 TOTALI 23.141 Nell’anno scolastico 2008/2009 nella secondaria di I grado gli stranieri erano il 12,5% degli iscritti totali, mentre in quella di II grado era pari al 6%. Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Area Funzionale Servizi alla Persona Pagina 5 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 I dati, relativi agli studenti della Formazione Professionale, provengono dal sistema di gestione delle attività di formazione della Regione Piemonte e sono relativi all’anno formativo 2009/2010. Iscritti I anno Percorsi annuali Percorsi biennali Percorsi triennali Totali Iscritti II anno 87 84 728 899 Iscritti III anno 79 668 747 595 595 Gli studenti diversamente abili sono circa il 4% degli iscritti totali suddivisi nei vari corsi per un numero massimo di 3 per classe. Per quanto riguarda gli studenti stranieri la loro presenza arriva al 25% dei frequentanti le classi prime ed è pari al 17% degli iscritti totali. Il coordinamento delle reti, le criticità e le linee operative condivise In continuità con quanto realizzato nelle precedenti annualità, anche nel biennio 2007-2009, il Gruppo Interistituzionale ha rinnovato il proprio impegno finalizzato a condividere modalità, pratiche e materiali per l'orientamento, realizzare proposte operative per il miglioramento della collaborazione tra Sistemi e per la diffusione della cultura dell’orientamento (per il dettaglio si rimanda al Piano 2007-2009). Il confronto tra le reti esistenti e tra il livello locale (Gruppi Locali), provinciale (Gruppo Interistituzionale) e regionale si è posto sempre più come priorità anche a fronte dei cambiamenti che hanno caratterizzato il mondo della scuola, della formazione e del lavoro. Proprio per tali cambiamenti nell’ultima annualità in particolare sono state riscontrate difficoltà nel coordinare e rendere condivise le attività dei Gruppi Locali. Il Gruppo interistituzionale ha mantenuto un’attenzione continuativa verso le emergenze suggerendo indirizzi operativi e rendendo possibile la condivisione di alcune linee guida. Il coordinamento con i Centri per l’Impiego, i Gruppi Locali ed il Gruppo Interistituzionale ha permesso di evidenziare le seguenti criticità : il clima di incertezza legislativa e normativa ha sollevato in più occasioni la necessità di trovare linee guida comuni in riferimento alle modalità di informazione e formazione orientativa, in particolare per gli alunni della 3^ Media, le famiglie, gli insegnanti e gli operatori. A fronte del periodo di cambiamento riscontrato con l’inizio dell’anno scolastico 2009-2010, sono stati sospesi in alcuni bacini parte degli incontri di educazione alla scelta e di formazione orientativa in modo concordato tra orientatori del Centro per l’Impiego, insegnanti referenti dell’orientamento; sono stati rilevati casi di quindicenni e sedicenni privi dell’assolvimento dell’obbligo d’istruzione e per i minori stranieri inseriti all’interno di percorsi di studi o alla ricerca di un primo impiego si è posta la necessità di chiarificazione rispetto alla certificazione e/o riconoscimento del titolo di studio utile all’assolvimento dell’obbligo d’istruzione; la collaborazione da parte delle Scuole Secondarie di II grado per la programmazione e il monitoraggio delle attività di orientamento è stata fortemente differenziata a livello Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 6 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 territoriale e l’adesione alle attività di prevenzione della dispersione e dell’abbandono scolastico (per studenti del biennio delle Superiori) è avvenuta con modalità fortemente disomogenee; persistenza di fenomeni di disagio scolastico come, ad esempio, la difficoltà a superare l’esame della scuola secondaria di I grado con la conseguente permanenza forzata di ultra quattordicenni nei relativi istituti scolastici e le relative ripercussioni sulla loro futura carriera scolastica e professionale. Si evidenziano di seguito le linee operative e le attività di monitoraggio attivate a partire dalle criticità riscontate: al fine di rilevare i casi di alunni in ritardo scolastico frequentanti nell’anno scolastico 2008-2009 la Scuola Media, è stata inviata una lettera, congiuntamente con l’Ufficio Scolastico Provinciale, ai Dirigenti delle scuole secondarie di I grado. Oltre ai dati quantitativi è stato chiesto alle Scuole di indicare i riferimenti anagrafici degli alunni, la tipologia del ritardo scolastico e il progetto scolastico-formativo per l’anno scolastico 2009/2010. In particolare sono stati rilevati i casi di alunni respinti in sede d’esame, non ammessi all’esame di 3^ Media e in ritardo nel percorso scolastico (appartenenti a classi e a leve diverse da quelle richieste). Le Scuole Medie hanno risposto all’iniziativa con un’adesione di circa il 95%. La finalità della rilevazione è stata fare in modo che il Centro per l’Impiego, in collaborazione con la Scuola Media e tramite il supporto degli operatori del Servizio Orientamento, vigilasse sul reale assolvimento dell’obbligo d’istruzione cogliendo in tempi utili situazioni di rischio di abbandono e prevenendo fenomeni di dispersione scolastica; al fine di prevenire fenomeni di inadempimento dell’obbligo d’istruzione e garantire il diritto-dovere, la Provincia e l’Ufficio Scolastico Provinciale, in collaborazione con i Centri per l’Impiego e sulla base di quanto concordato con il Gruppo Interistituzionale hanno inviato alle Scuole Secondarie di I e II grado e agli Enti di Formazione Professionale una lettera contenete indicazioni operative in merito alle modalità di adempimento e alla vigilanza dell’obbligo d’istruzione e del diritto-dovere. Tramite la lettera le Scuole sono state invitate a segnalare alla autorità competenti casi di inadempimento dell’obbligo d’istruzione. L’iniziativa ha avuto inizio su richiesta dei Centri per l’Impiego che si sono trovati nell’impossibilità di attivare servizi e iscrizioni per i minori privi dell’ assolvimento dell’obbligo d’istruzione; per rispondere al processo di riforma della Scuola, alla necessità di formazione degli insegnanti del biennio delle superiori e alla necessità di fornire un’informazione corretta all’interno del Gruppo Interistituzionale e dei gruppi Locali è scaturito il corso di Formazione Formatori realizzato nei quattro bacini del CPI. Si è tentato in particolare di attivare una riflessione in merito al ruolo e alle funzioni dell’orientamento, alla prevenzione di fenomeni di abbandono e dispersione scolastica, al significato di specifiche fasi di transizione. Non da ultimo sono stati affrontati i temi connessi alle modalità di assolvimento dell’obbligo d’istruzione, al ruolo dei Servizi territoriali e al riordino della scuola secondaria di II grado. Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 7 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 1.2. Descrizione delle azioni di orientamento programmate e/o avviate precedentemente e fonti di finanziamento utilizzate Le tipologie di azioni orientative realizzate possono esser suddivise e descritte nel seguente modo: a) servizi coordinati e realizzati dai Centri per l’Impiego; b) percorsi integrati Scuola-Formazione-Lavoro gestiti da Soggetti esterni al Centro per l’Impiego (Enti di Formazione accreditati nelle macroaree dell’orientamento e della formazione); c) attività non previste dal Piano provinciale e svolte dalla Scuola. a) I Centri per l’Impiego hanno coordinato e realizzato percorsi di consulenza, informazione e formazione orientativa, testimoniando un forte consolidamento territoriale. Nel dettaglio le azioni destinate a studenti in obbligo d’istruzione fino ai 16 anni sono le seguenti: la formazione orientativa (OIB11-Educazione alla Scelta) rivolta agli alunni/e delle classi 2^ e 3^ della Scuola Media è stata, in continuità con le precedenti annualità, la tipologia di azione maggiormente diffusa. Gli Istituti comprensivi che hanno aderito al percorso sono stati 51 su un totale di 56 dell’intero territorio provinciale. In particolare le Scuole Medie complessivamente coinvolte (comprensive delle sedi distaccate) sono state 84 su un totale di 89 e annualmente hanno partecipato al percorso orientativo 202 classi seconde e 206 classi terza. E’ stata riscontrata una consolidata adesione da parte dei docenti referenti dell’orientamento in merito alla progettazione e condivisione delle attività; i colloqui di consulenza orientativa (C1,C2) destinati agli alunni in uscita dalla Scuola Media sono stati realizzati al fine di individuare il bisogno orientativo degli adolescenti che manifestavano maggiori incertezze e dubbi. Nei casi di maggiore fragilità è stata coinvolta la famiglia, gli insegnanti, gli assistenti sociali e gli operatori del territorio; gli incontri di informazione orientativa (A3) destinati a famiglie ed insegnanti di alunni in uscita dalla 3^ Media hanno perseguito l’obiettivo di accompagnare le famiglie nel percorso della scelta tramite la presentazione e condivisione del percorso orientativo e dell’offerta di Istruzione e Formazione del territorio (le famiglie coinvolte sono circa il 30%); gli incontri di informazione orientativa (A3) destinati ad alunni del biennio della scuola superiore hanno perseguito l’obiettivo di informare i ragazzi sulla normativa vigente in merito all’obbligo d’istruzione, al diritto dovere, al mondo del lavoro (in particolare il contratto di apprendistato). Questi incontri hanno portato l’esperienza dei Centri per l’Impiego all’interno della Scuola sottolineando come l’inserimento nel mondo del lavoro passi necessariamente attraverso un più elevato livello di Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 8 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 istruzione e formazione. Inoltre su richiesta degli studenti sono stati realizzati colloqui individuali che hanno perseguito la finalità di rimotivazione e di supporto: si ritiene, considerata l’età dell’utenza che il tipo di intervento individuale risponda meglio al tipo di bisogno espresso; l’adesione da parte delle Scuole Superiori ai percorsi di informazione orientativa destinati a studenti del primo biennio si è differenziata a seconda degli Istituti e del bacino di riferimento e la segnalazione di alunni a rischio di dispersione è stata generalmente potenziata ma resta fortemente differenziata: il ricorso alla Scheda “Dove sei?” oppure la segnalazioni tramite lettera è avvenuta con modalità disomogenee; si è riscontrato un buon consolidamento del lavoro di rete con gli operatori del Consorzio Socio Assistenziali e della Comunità Montane nella cogestione di interventi destinati ad adolescenti in situazioni di disagio sociale, minori stranieri e minori disabili. Pertanto la collaborazione con i Servizi Sociali del territorio è stata efficace. Soggetti con meno di 16 anni coinvolti nelle azioni di orientamento svolte dal Centro per l’Impiego 2007/2008 2008/2009 Informazione orientativa O.I. O.I. O.I. A2 A3 A1 728 441 1959 1374 156 2848 O.I. B1.1 6411 7590 Formazione orientativa O.I. O.I. O.I. O.I B3 B3.1 B5 B6 3 98 0 0 2 50 0 0 O.I. B8 0 1 consulenza orientativa O.I. O.I. C1 C2.1 54 15 24 3 In merito alle attività orientative di competenza del Centro per l’Impiego e destinate ad adolescenti e giovani con età superiore a 16 anni possiamo evidenziare che: i percorsi di consulenza orientativa (C1, C2) hanno perseguito l’obiettivo di definire un progetto scolastico-formativo-professionale. Definito il bisogno orientativo tramite un primo colloquio, i percorsi attivabili comportano o il rientro a scuola (valutando anche altri percorsi scolastici oltre a quello intrapreso), o l’attivazione di un laboratori e/o tirocini orientativo oppure l’accompagnamento all’inserimento lavorativo tramite un percorso di ricerca attiva del lavoro. Il rientro in un percorso scolastico-formativo è la prima proposta fatta agli adolescenti. Qualora non sia accolto dall’adolescente e dalla famiglia, si attivano i percorsi alternativi (consulenza orientativa individuale e ricerca attiva del lavoro, laboratori e tirocini orientativi). L’attivazione di tirocini e/o laboratori (B6 e B8) è destinata ad adolescenti che una volta assolto l’obbligo d’istruzione manifestano maggiore motivazione, nonostante i colloqui e le riflessioni effettuate, per la non prosecuzione (o sospensione temporanea) del percorso di studi. La finalità perseguita è essenzialmente orientativa: avvicinando gli adolescenti al mondo del lavoro si attiva un processo di conoscenza delle regole, delle modalità, delle capacità e competenze richieste. L’intero percorso viene monitorato tramite incontri e colloqui periodici con il tutor aziendale e il tutor/orientatore del Centro per l’Impiego in modo da attivare un progressivo processo di Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 9 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 consapevolezza. L’esperienza di tirocinio, a partire dalla vicenda personale di ciascuno adolescente e della famiglia, può concludersi o con il rientro nel percorso scolastico oppure con l’ingresso progressivo del mondo lavorativo. Il periodo di svolgimento ricopre l’intero arco dell’anno. Il reperimento di Aziende disponibili all’inserimento/accompagnamento di ragazzi/e in tirocinio si è differenziata a partire dai bacini di riferimento. Tra il 2008 e il 2009 i tirocini attivati sono passati da 52 a 321. Nel conteggio complessivo dell’anno 2008 rientrano anche i tirocini estivi destinati a studenti inseriti in percorsi scolastici. Anche queste esperienze hanno perseguito finalità orientative aiutando gli studenti a conoscere caratteristiche del mondo del professioni e competenze del mondo del lavoro. Il periodo di svolgimento è compreso tra la fine dell'anno scolastico e l'inizio di quello successivo; la collaborazione con i Servizi Sociali si è consolidata attraverso la segnalazione di minori, la cogestione e la presa in carico congiunta. I destinatari sono stati adolescenti in situazioni di disagio sociale, minori stranieri accompagnati e non, minori disabili. Soggetti con più di 16 anni coinvolti nelle azioni di orientamento svolte dal Centro per l’Impiego > 16 anni 2007/2008 2008/2009 IV.h. 10 A1 240 750 IV.h.10 IV.h.10 A2 A3 121 0 352 0 IV.h.10 B1.1 0 0 IV.h.10 B3 13 3 IV.h.10 B3.1 119 443 IV.h.10 B5 1 70 IV.h.10 IV.h.10 B6 B8 52 2 321 16 IV.h.10 IV.h.10 C1 C2.1 48 52 316 81 b) I percorsi di orientamento integrati Scuola-Formazione-Lavoro realizzati da Soggetti Esterni accreditati per l’orientamento, rientrano nella Macroarea della Formazione orientativa. Tali percorsi che prevedono la co-progettazione tra Formazione Professionale, Scuola, Centro per l’Impiego e rappresentanti del mondo del lavoro possono essere sintetizzati nel seguente modo: laboratori di formazione orientativa destinati a studenti della classe 3^ della Scuola secondaria di primo grado; la realizzazione dei laboratori presuppone l’integrazione con i percorsi di Educazione alla Scelta coordinati dal Centro per l’Impiego; laboratori di rinforzo destinati agli studenti del biennio delle Scuole Secondarie di II grado e della Formazione Professionale (realizzati nell’anno scolastico 2007/2008); laboratori di contatto con il mercato del lavoro destinati a studenti del IV e V anno della scuola secondaria di II grado e al III anno degli Istituti Professionali e della Formazione Professionale; laboratori di gruppo sperimentali per affrontare casi-studio destinati agli studenti del quarto e quinto anno della scuola secondaria di II grado e al terzo anno degli Istituti Professionali e della Formazione Professionale; laboratori da effettuare con la metodologia dell’affiancamento di breve durata al lavoratore destinati agli studenti del quarto e quinto anno della scuola secondaria di II grado e al terzo anno degli Istituti Professionali e della Formazione Professionale. Venendo al dettaglio delle azioni svolte possiamo evidenziare quanto segue: Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 10 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 la pluralità dell’offerta orientativa territoriale ha posto in più occasioni la necessità di una supervisione e di una gestione congiunta finalizzata ad evitare duplicazioni di servizi e di attività: l’integrazione tra servizi e percorsi si è posta come prioritaria in particolare per i percorsi destinati agli alunni in uscita dalla Scuola Medie e per i laboratori di contatto con il mondo del lavoro; in generale risultano quantitativamente rilevanti i progetti nelle fasi in entrata e uscita dai percorsi scolastico/formativi (in uscita dalla Scuola Media, dalla Scuola Superiore e Formazione Professionale). Gli interventi destinati agli studenti del biennio della Scuola Secondaria di II grado sono stati realizzati unicamente nell’annualità 2008/2009, al fine di evitare duplicazioni con i servizi già predisposti dai Centri per l’Impiego; la realizzazione dei laboratori di contatto con il mercato del lavoro ha comportato un considerevole sforzo di integrazione e coordinamento tra Centro per l’Impiego, Enti di Formazione e realtà professionali ed imprenditoriali locali: la specificità del bisogno orientativo e la tipologia di azione hanno richiesto un confronto non semplice tra mondo della scuola, della formazione e del lavoro; l’offerta orientativa risulta differenziarsi a fronte dei bacini territoriali di riferimento e dei bisogni orientativi espressi dalle singole Scuole. Soggetti coinvolti nelle azioni realizzate dagli Enti accreditati affidate con Bando di chiamata a progetto 2007/2008 2008/2009 O.I.-B1.1* 668 2091 O.I.-B1.1** 778 IV.h.10 B1.1 2407 *azioni svolte nelle classi terze del scuola secondaria di primo grado **azioni svolte nel Biennio della Scuola secondaria di secondo grado c) attività non previste dal Piano provinciale e svolte dalla Scuola Le attività svolte e organizzate autonomamente dagli Istituti scolastici consistono per la scuola secondaria di I grado in incontri informativi per gli studenti della classe 3^ media e le loro famiglie sulle caratteristiche dell’offerta di istruzione e formazione (serate informative, scuole aperte, saloni dell’orientamento). Dalle scuole secondarie di secondo grado sono attuate attività di contatto con il lavoro (stage, alternanza scuola lavoro) e attività per l’orientamento universitario. Le attività sono state svolte in modo non omogeneo su tutto il territorio, differenziandosi ulteriormente all’interno dei singoli bacini. Le attività orientative (relative ai punti a e b) destinate a studenti fino ai 16 anni (in obbligo d’istruzione) sono state finanziate con il contributo dei Fondi Ministeriali mentre per i giovani con età superiore ai 16 anni la fonte di finanziamento deriva dai fondi del Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2007 -2013, secondo quanto predisposto dall’Atto di Indirizzo Regionale pluriennale (DGR n.44-6256 del 25/06/2007). Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 11 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 1.3. Descrizione degli strumenti per l'orientamento già realizzati o in corso di realizzazione e fonti di finanziamento utilizzate Sito per l’orientamento – La necessità di riorganizzare i contenuti orientativi e i nuovi materiali a disposizione degli utenti ha indotto la Provincia ad aggiornare sito per l’orientamento a disposizione di tutti gli attori del territorio. Il sito offre informazioni sulle opportunità formative e occupazionali presenti sul territorio. Le informazioni sono adattate a diverse tipologie di utenza, suddivise in sezioni tematiche e consentono ai visitatori l’interazione dinamica. La Regione Piemonte ha predisposto anche per gli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009 la pubblicazione e la distribuzione a tutti gli studenti frequentanti la classe 3^ Media della Guida per l’Orientamento. Tale Guida contiene informazioni sull’offerta di Istruzione e Formazione e criteri elementari del processo di scelta, con cenni normativi per arrivare ad un’informazione a largo raggio sulle opportunità presenti in tutta la Regione. A fronte dei considerevoli cambiamenti che hanno caratterizzato la Scuola Secondaria di II grado, la Regione per l’anno scolastico 2009/2010 ha sostituito la pubblicazione cartacea con una Guida per l’Orientamento on-line consultabile sul sito della Regione Piemonte http://www.regione.piemonte.it/orientamento. Tale Guida non contiene informazioni definitive ma indicazioni costantemente aggiornate in base alle ultime indicazioni ministeriali e agli accordi territoriali. Ad integrazione della Guida regionale si è nuovamente predisposta una pubblicazione, l’Opuscolo dell’Orientamento, per aiutare giovani e famiglie ad usufruire delle occasioni di promozione delle diverse istituzioni scolastiche del territorio. Questa mini-guida ha ricompreso un indirizzario completo di tutti gli istituti Secondari di II grado, organizzato per bacino territoriale di Centro per l’Impiego e corredato con date ed orari di presentazioni serali, giornate di scuola aperta e Saloni dell’Orientamento. La mini-guida, oltre ad essere diffusa in modo capillare nelle scuole, è stata offerta come inserto di pubblicazione a carattere locale. Il Quaderno dell’Orientamento contiene strumenti metodologici a supporto del processo di scelta. Gli obiettivi perseguiti sono suddivisi in due fasi, in particolare gli allievi della classe II Media iniziano a conoscere l’offerta di istruzione e formazione territoriale, la normativa riferita all’obbligo d’istruzione, le professioni di interesse e a sviluppare competenze decisionali. Per gli allievi della classe III Media si mira ad approfondire la conoscenza di sé nei termini di capacità, interessi e abilità, si approfondisce la conoscenza della scuola del territorio, si riflette sulla scelta scolastica e sul proprio progetto professionale-scolastico. Le attività proposte tramite il Quaderno hanno richiesto il coinvolgimento e la partecipazione degli alunni e, in alcune fasi, delle famiglie e degli insegnanti. L’opuscolo è stato consegnato agli alunni della classe 2^ Media con l’indicazione di conservarlo anche per l’anno successivo in quanto “diario-quaderno” dell’orientamento. 1.4. Priorità provinciali Priorità della Provincia di Cuneo è garantire un sistema complementare ed integrato di attività orientative destinate a soggetti con età inferiore e superiore ai 16 anni favorendo la Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 12 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 complementarità delle stesse. Nello specifico l’integrazione delle azioni si coniuga con le finalità, gli obiettivi e le aree dei fabbisogni orientativi di seguito evidenziati. In termini complessivi si può evidenziare che l’integrazione richiesta fa riferimento alle attività svolte da scuole o reti di scuole, dal Centro per l’Impiego e da Soggetti Esterni e riferite alle azioni destinate a: alunni in obbligo d’istruzione frequentanti la scuola secondaria di I grado (classe 2^ e 3^) e il biennio della scuola secondaria di II grado e FP Studenti in uscita dalla scuola secondaria di II grado (frequentanti il terzo anno della Formazione Professionale e degli Istituti Professionali Statali, il quarto o quinto della Scuola secondaria di II grado) Giovani e adolescenti fuoriusciti dal percorso scolastico Giovani ed adolescenti stranieri Giovani ed adolescenti diversamente abili Famiglie, insegnanti, formatori, operatori Risulta altresì importante ampliare e/o creare le reti favorendo nel tempo il consolidamento dei servizi di orientamento quali punti di riferimento sul territorio per i vari soggetti che operano nell’ambito dell’orientamento. In particolare la funzione orientativa della Scuola va ad integrarsi con l’esperienza consolidata a livello territoriale dai Centri per l’Impiego tramite le attività di informazione, formazione e consulenza orientativa e con ulteriori soggetti territoriali quali soggetti Esterni accreditati per l’orientamento, l’associazionismo, le realtà professionali e imprenditoriali locali, il mondo del lavoro nel suo complesso. 1.5. Modalità per l'analisi dei fabbisogni orientativi per l'obbligo d'istruzione e l'occupabilità In linea con quanto realizzato nelle precedenti annualità le fonti principali per rilevare i fabbisogni orientativi sono state: I Gruppi Locali e il Gruppo Interistituzionale le azioni di orientamento coordinate dai Centri per l’Impiego, dagli Enti di Formazione e dalle singole scuole l’eventuale valutazione dei servizi di orientamento affidata nell’ambito di azioni di assistenza tecnica e di sistema la programmazione delle attività formative afferenti il diritto dovere di Istruzione e Formazione Professionale le attività realizzate a livello locale tra gruppi composti da insegnanti, formatori, operatori dei Centri per l’Impiego e la loro relativa formalizzazione restituita ai componenti tramite verbali il lavoro di rete con i soggetti istituzionali che in vario modo si occupano di giovani in situazione di disagio (Consorzi Socio Assistenziali, Educativa di strada, Comunità per minori) l’incrocio tra le banche dati esistenti fornite dalle anagrafi comunali, dai Centri per l’Impiego, dalle Scuole dalla Agenzie Formative Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 13 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 1.6. Descrizione dei fabbisogni orientativi del territorio Per quanto riguarda la determinazione dei fabbisogni orientativi è opportuno definire le aree in cui sorgono le esigenze da affrontare. In linea con quanto evidenziato nelle precedenti annualità e alla luce delle più recenti novità, le aree del fabbisogno possono essere individuate nel seguente elenco: Area del Fabbisogno a. realizzare un’ informazione preventiva e a largo raggio destinata a studenti, famiglie, insegnanti e operatori ( anche a fronte dei cambiamenti introdotti dal riordino della Scuola Superiore e nel mondo del lavoro in modo da; b. attività di tipo preventivo nella secondaria di primo grado (classi seconde e terze); c. attività di tipo preventivo e curativo nella secondaria di II grado (biennio e triennio della secondaria di II grado e della Formazione Professionale); d. individuazione dei giovani a rischio di abbandono e/o fuoriusciti dai canali per l’assolvimento del diritto dovere; e. sostegno alla scelta scolastica e professionale di adolescenti e giovani che vivono situazioni di disagio e delle loro famiglie; f. aggiornamento e periodica revisione degli strumenti informativi e di orientamento; g. integrazione dei servizi di orientamento; h. coordinamento su più livelli territoriali dei componenti della rete dei servizi di orientamento; i. , manutenzione, sviluppo delle banche dati; j. attività orientative per giovani di età compresa tra 18-22 anni. Descrizione fabbisogni a - b - - c - - Garantire un’azione informativa comune in modo da raggiungere le famiglie coinvolgendo, tra gli altri, anche i servizi socio assistenziali - Predisporre una rete territoriale composta da rappresentanti della Scuole secondarie di I e II grado, Enti di Formazione Professionale, Centro per l’Impiego che si ponga come facilitatore nel passaggio di informazioni e materiali orientativi (riordino della scuola secondaria di II grado, normativa apprendistato, mondo del lavoro) Dare continuità agli interventi di tipo preventivo nelle ultime due classi della scuola secondaria di I grado in modo da prevenire fenomeni di abbandono e dispersione scolastica Predisporre interventi di prevenzione specifici per adolescenti fortemente a rischio di dispersione e frequentanti la scuola secondaria di I grado (finalizzati a garantire l’assolvimento dell’obbligo d’istruzione ) Intensificare gli sforzi per aumentare il livello generale d’istruzione e formazione sostenendo adolescenti e giovani tramite attività di informazione, formazione e consulenza orientativa Sostenere e integrare con proposte di ulteriori soggetti gli interventi di orientamento alla professionalità Sostenere iniziative e/o nuovi progetti emersi da gruppi territoriali, eventualmente anche da coloro che che hanno partecipato alla Formazione Formatori Monitorare i fenomeni di dispersione e abbandono scolastico nella scuola secondari di II grado in modo Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 14 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 da sviluppare un sistema di analisi e descrizione del fenomeno - d - e - - f - - g - h - Consolidamento della rete formale ed informale Sollecitare la collaborazione da parte della Scuola Secondaria di II grado nella segnalazione dei casi di potenziale abbandono e dispersione Confronto e scambio di strumenti operativi con i servizi sociali e gli operatori che si occupano di disagio giovanile (individuazione dei fabbisogni orientativi della popolazione giovanile, condivisione della progettualità educativa). Assicurare ai giovani la figura del tutor che li accompagni durante il percorso di scelta e/o di rimotivazione. Costruire una rete territoriale di monitoraggio dell’abbandono e della dispersione scolastica Sostenere nel percorso scolastico-formativo studenti in ritardo nella prosecuzione degli studi, studenti stranieri e studenti che vivono situazioni di disabilità Dare supporto a iniziative e/o nuovi progetti destinati ad adolescenti che vivono situazioni di disagio in modo da garantire le pari opportunità Confronto e scambio di strumenti e buone prassi tra scuola secondaria di I grado e II grado, agenzie formative, servizi sociali e servizio orientamento del Centro per l’Impiego in modo da sostenere nella scelta scolastica e professionale adolescenti e giovani che vivono situazioni di disagio. Coinvolgere ulteriori soggetti territoriali Incrementare la collaborazione da parte delle Scuole Secondarie di II grado (a fronte del riordino della scuola secondaria di II grado) in modo da predisporre schede informative su percorsi scolastici e/o formativi, diffondendo i POF anche tramite il sito orientamento; Intensificare lo scambio di informazioni e il confronto tra Scuola Secondaria di II grado, Enti di Formazione Professionale, Scuola Secondaria di I grado e Centri per l’impiego Sistematizzare gli strumenti di orientamento usati durante le attività. Implementare una Guida che si integri con quella messa a disposizione della Regione, che sia facilmente aggiornabile, di facile consultazione e che offra l’opportunità di effettuare facili comparazioni tra le diverse opportunità e sulle modalità di passaggio tra Istituti in modo da garantire il reale assolvimento dell’obbligo d’istruzione e il diritto-dovere. Collegare i vari attori sul territorio provinciale realizzando momenti informativi e/o incontri specialistici. Definire ulteriormente i canali informativi tra Scuole, Enti di Formazione e Centri per l’Impiego per predisporre il materiale orientativo ( Scuola secondaria di II grado, mondo del lavoro) e individuare gli abbandoni in tempo utile. Integrare i servizi orientativi di competenza dei Centri per l’Impiego, i Progetti Integrati attivati da Soggetti Esterni, la didattica orientativa delle scuole in modo da assicurare il rispetto dei fabbisogni orientativi degli studenti Favorire la diffusione delle prassi elaborate a livello locale relative all’uso di strumenti capaci di contribuire al monitoraggio dell’abbandono e della dispersione scolastica. Dare continuità ad attività di formazione dei formatori. Integrare con l’esistente nuove modalità operative che siano coerenti con i principi dell’orientamento e con le esigenze dei giovani, di adolescenti che vivono situazioni di disagio e con le loro famiglie Coinvolgere nelle attività di coordinamento la maggioranza dei soggetti che intervengono nei processi di orientamento. Aumentare la partecipazione degli insegnanti alle attività dei Gruppi locali per consolidare una cultura dell’orientamento condivisa sul territorio Garantire il confronto e il coordinamento a livello locale. Dare forma e visibilità al grado di integrazione dei componenti delle reti a livello ogni bacino. Garantire il confronto tra più livelli (locale, provinciale, regionale) e Settori (Scuola di I e II grado, Agenzie Formative, Centri per l’Impiego, realtà professionali locali, associazioni di categoria e dei lavoratori). Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 15 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 - i - j 1.7. Curare l’aggiornamento della banca dati SILP minori, integrando i dati quantitativi sia con quelli informali,sia con quelli residenti nei canali della formazione professionale e dell’apprendistato. Sostenere gli studenti nella transizione tra mondo della scuola e mondo del lavoro. Accompagnamento al mondo del lavoro e/o della formazione post diploma. Collegamento tra i fabbisogni analizzati e offerta orientativa proposta Area del Fabbisogno L’offerta orientativa basata sui fabbisogni emersi ha una valenza triennale e va ricondotta alla seguente tabella descrittiva: i) - a - b - c - d - e - Descrizione offerta orientativa Incontri/seminari informativi finalizzati ad ampliare la conoscenza del quadro normativo di riferimento, e dell’offerta di Istruzione e Formazione presente sul territorio favorendo la possibilità di approfondire contenuti e questioni emergenti eventualmente a livello territoriale Salone dell’Orientamento, Workshop, Serate Informative, Giornate di Scuola Aperta Incontri di formazione orientativa (Educazione alla scelta) e di consulenza orientativa finalizzati a sostenere gli adolescenti nel passaggio dalla scuola secondaria di I alla scuola secondaria di II grado Coordinamento e integrazione tra i percorsi di competenza dei Centri per l’Impiego, i Percorsi Integrati Scuola Formazione Lavoro e le attività di orientamento attivate dalla singole scuole Nuovi Progetti finalizzati alla prevenzione dell’abbandono scolastico e all’assolvimento dell’obbligo d’istruzione Incrementare l’adesione da parte della Scuola secondaria di II grado ad interventi di informazione e formazione orientativa destinati a studenti del biennio della scuola secondaria di secondo grado Consulenza orientativa i cui destinatari sono studenti a rischio di abbandono scolastico o in condizione di disagio sociale frequentanti il biennio della scuola secondaria di secondo grado dare continuità ai percorsi di orientamento alla professionalità destinati a studenti del terzo anno degli Istituti Professionali e della Formazione Professionale e del quarto e quinto anno degli Istituti di Istruzione Superiore. Incrementare la collaborazione da parte delle Scuole superiori l’utilizzo della “Scheda dove sei” da parte della scuola secondaria di II grado e della Formazione Professionale in modo da attivare in tempi utili le opportune segnalazione ai Centri per l’Impiego (studenti a rischio di dispersione o in dispersione scolastica); utilizzo da parte delle Scuole Secondarie di II grado di ulteriori strumenti e modalità (Circolari e Lettere congiunte con l’USP) per segnalare casi di abbandono scolastico Confronto e scambio di strumenti operativi con i Servizi territoriali che si occupano a vario titolo di disagio giovanile Azioni di Sistema Attivare canali di comunicazione tra insegnanti delle scuole secondarie di I e II grado e ulteriori sinergie, e Centri per l’Impiego, servizi sociali, associazioni, realtà produttive locali. Nuovi Progetti (destinati a studenti stranieri, studenti in ritardo scolastico, adolescenti che vivono situazioni di disagio sociale in modo da garantire l’assolvimento dell’obbligo) Azioni di Accompagnamento Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 16 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 - f - g - h i - j - Anche a fronte del riordino della scuola secondaria di II grado e dei considerevoli cambiamenti del mondo del lavoro, promuovere incontri territoriali tra referenti della Scuole secondarie di I e II grado, Enti di Formazione, Centro per l’Impiego incrementando le Azioni di Sistema utili al miglioramento del Sistema Orientamento nel suo complesso Implementare una guida alle opportunità di Istruzione e formazione che si integri con quella messa a disposizione della Regione e che sia facilmente aggiornabile, di facile consultazione e che offra l’opportunità di effettuare facili comparazioni tra le diverse opportunità di assolvimento presenti. Azioni di Sistema Gruppo Locale e Gruppo Interistituzionale. Collegare i vari Attori territoriali realizzando momenti informativi e/o incontri specialistici e per consolidare una cultura dell’orientamento condivisa a livello territoriale Favorire la diffusione delle buone prassi consolidate a livello territoriale Dare continuità alla formazione formatori Attivare nuovi progetti che prevedono la partecipazione di più soggetti istituzionali in particolar modo per quelli già sperimentati e rivolti alle fasce più a rischio di esclusione sociale Coinvolgere nelle attività il maggior numero dì soggetti che intervengono nei processi di orientamento Azioni a sostegno dei Gruppi Locali e del Gruppo Interistituzionale Azioni per il consolidamento del coordinamento con particolare attenzione alla comunicazione tra i livelli Sperimentare modalità di programmazione e progettazione coordinate con i rappresentanti delle parti sociali e con quei soggetti già presenti in modo informale nella rete di collaborazione attuale Aggiornamento banca dati SILP e aggiornamento attività di monitoraggio ( alunni in ritardo nella scuola secondaria di I e II grado) Azioni di informazione, formazione e consulenza orientativa da realizzare tramite colloqui individuali o attività di gruppo. Interventi finalizzati a favorire scelte individuali consapevoli e l’occupabilità. Uniformare gli interventi rivolti agli adolescenti prossimi al compimento della maggiore età dando continuità agli interventi realizzati in precedenza ed evitando sovrapposizioni con le azioni realizzate in precedenza presso il CPI Aggiornamento banca dati Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 17 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 1.8. Analisi SWOT L’analisi presentata deriva da quelle redatte per i Piani provinciali degli anni precedenti a partire dal 2002/2003. Questa prassi operativa permette un confronto a livello di caratteristiche del contesto attraverso gli anni. In particolare possiamo evidenziare le seguenti caratteristiche: - consolidamento delle attività di prevenzione destinate agli alunni della Scuola Media: ( la collaborazione riguarda il 95% delle Scuole Medie del territorio provinciale) - consolidamento della collaborazione con i Servizi Sociali nella cogestione di casi di maggiore fragilità; - articolazione complessa del “sistema orientamento” contraddistinta da una pluralità di Soggetti territoriali che necessitano di un forte coordinamento e di un elevato livello di integrazione in merito ai contenuti da trattare e ad alcune e specifiche prassi operative da adottare (es. modalità per assolvimento dell’obbligo d’istruzione, riordino del secondo ciclo, normativa sull’apprendistato); - differente sensibilità verso i percorsi di orientamento da parte delle Scuole Secondarie di II grado (benché questa tendenza si differenzi fortemente a seconda del bacino di riferimento e della tipologia di Istituto); - forti disomogeneità territoriali, in particolare per quanto riguarda la segnalazione di casi di studenti a rischio di abbandono o dispersione scolastica; - migliorare il “Sistema Orientamento” tramite il confronto e l’aggiornamento a più livelli (locale, provinciale, regionale) e tra più sistemi (Scuola, Formazione, Centro Impiego, realtà professionali e imprenditoriali locali). Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 18 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 Punti di forza Punti di debolezza - Progressiva legittimazione del servizio all’interno del territorio. - Conoscenza territorio. - - - del Utilizzo di risorse qualificate e con significative relazioni con il territorio. Aumentata esperienza dei servizi di orientamento della provincia. Opportunità formazione informazione. di e - - Modalità di diffusione dei lavori del Gruppo interistituzionale e dei Gruppi locali. - Incremento della collaborazione con Consorzi socioassistenziali e strutture che si occupano di disagio giovanile. - Azioni di sistema (tra cui quelle rivolte agli strumenti informativi) per favorire un’azione informativa efficace e condivisa anche a fronte dei considerevoli cambiamenti normativi. - Rischi Opportunità Disomogenea partecipazione delle scuole superiori ad azioni orientative destinata ad alunni in obbligo d’istruzione. Clima di incertezza legislativa. La disomogeneità nella collaborazione da parte delle scuole secondarie di II grado determina una non uniforme efficacia del Servizi di orientamento. Passaggio ad una differente offerta di istruzione provinciale. Permanenza della presenza di giudizi sulla diversa dignità dei vari percorsi scolastici e formativi. Elevata complessità del “Sistema orientamento”. - Incompletezza della banca dati dei giovani in obbligo formativo. Differenti standard qualitativi dei servizi di orientamento erogati dai vari sistemi. - Difficoltà a coordinare e recuperare a livello di coordinamento centrale i flussi informativi relativi agli abbandoni e ai passaggi tra i canali. Sfilacciamento delle reti a causa della rinuncia di alcuni suoi componenti, casi di turn-over o riorganizzazione dei servizi nell’ambito della scuola e della formazione professionale. Attività di orientamento non sempre coerenti con le esigenze degli utenti. Duplicazione di interventi sul territorio e difficoltà di identificare l’operatore o l’azione appropriata da parte degli utenti. - Maggiore complessità dell’articolazione del sistema in termini di aumenti dei componenti della rete, risorse provenienti da fonti diverse per gli stessi destinatari. Differente sensibilità tra le - Gruppi locali come luogo scuole per le attività di privilegiato per far emergere orientamento sia come e descrivere i fabbisogni supporto alla scelta sia orientativi o situazioni di come contributo al particolare urgenza. successo formativo. Presenza poco significativa, in alcuni bacini, di attori istituzionali. Ruolo non sempre riconosciuto dei referenti per l’orientamento scolastico. Nella scuola secondaria di II grado. Attività del gruppo interistituzionale di analisi dei nodi critici consolidata.. Posizione intermedia dei servizi di orientamento provinciali rispetto alle scuole, alle agenzie di formazione e altri operatori aventi titolo. Flessibilità delle risorse messe a disposizione dal Piano nella loro destinazione. Disponibilità di ricerche provinciali e regionali sui fabbisogni formativi. Collaborazione con altri soggetti per un nuovo osservatorio sui fenomeni sociali, economici e culturali che abbia anche una valenza orientativa. Presenza sul territorio provinciale di iniziative coordinate per lo sviluppo della innovazione didattica secondo le priorità individuate grazie al lavoro dell’osservatorio sui fenomeni sociali e il dialogo con i rappresentanti della scuola. presenza dell’organo di consultazione provinciale sui temi del lavoro e della formazione (D.LGS. 469 del 23.12.1997 art. 6). collaborazione con nuovi Soggetti per la realizzazione dei Nuovi Progetti. Gestione delle azioni in una logica di forte coordinamento territoriale. Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 19 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 2. OBIETTIVI 2.1. Descrizione degli obiettivi generali del Piano Provinciale in relazione ai problemi e ai fabbisogni emersi in fase di analisi di contesto Obiettivo generale della programmazione provinciale è rafforzare i servizi di orientamento predisponendo, oltre a quelli già consolidati, nuove iniziative che sappiano rispondere ai fabbisogni generati dai cambiamenti normativi, sociali ed economici anche tramite lo sviluppo della rete, nei termini di sensibilizzazione, riconoscimento e coordinamento dei componenti informali oltre che a quelli formali. Obiettivi specifici, secondo l’analisi dei fabbisogni orientativi e tenendo conto delle priorità provinciali, sono : 1. sostenere adolescenti e giovani nel passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di II grado e Formazione Professionale e durante il biennio del secondo ciclo di istruzione e formazione, fino all’assolvimento dell’obbligo d’istruzione; 2. strutturare interventi specifici i cui destinatari sono studenti fortemente a rischio di dispersione e frequentanti la scuola secondaria di I grado e il biennio della scuola secondaria di II grado (in particolare quindicenni e sedicenni); 3. sostenere nella scelta scolastica e/o professionale giovani e adolescenti che vivono situazioni di disagio e studenti stranieri garantendo le pari opportunità, tramite specifici progetti tra cui anche quelli in corso di realizzazione in modo che si pongano come buone prassi eventualmente estendibili a livello provinciale; 4. accompagnare giovani e adolescenti nella transizione tra mondo della scuola e mondo del lavoro attraverso azioni finalizzate al rafforzamento dell’occupabilità; 5. sostenere nella definizione di un proprio progetto professionale adolescenti e giovani che, assolto l’obbligo d’istruzione, sono alla ricerca di un primo lavoro; 6. migliorare il “Sistema Orientamento” tramite le Azioni di Sistema ed in particolare tramite il confronto e l’aggiornamento a più livelli (locale, provinciale, regionale) e tra più sistemi (Scuola, Formazione, Centro Impiego, realtà professionali, imprenditoriali locali, rappresentanti dei lavoratori) in modo da: a. far fronte ai considerevoli cambiamenti del sistema di istruzione e formazione, del lavoro e del contesto socio economico; b. favorire l’integrazione tra politiche dell’Istruzione, della Formazione e del Lavoro; c. realizzare un’azione preventiva generalizzata e condivisa (nonché un informazione e formazione orientativa efficace); d. programmare attività di orientamento ; 7. dare continuità alle Azioni di Accompagnamento garantendo un’informazione efficace per famiglie, insegnanti e operatori in modo da prevenire e fronteggiare fenomeni di dispersione e abbandono scolastico. Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 20 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 2.2. Coerenza degli obiettivi con la strategia Programma Operativo Regionale FSE 2007-2013 europea delineate nel Attivare percorsi orientativi che rendano adolescenti, giovani, insegnanti e operatori più informati e formati sul mondo dell’istruzione, della formazione e sulle dinamiche del lavoro significa avviare un processo di conoscenza e consapevolezza funzionale al miglioramento dell’occupabiltà della popolazione giovanile. Finalità della programmazione provinciale è favorire il successo scolastico-formativo in modo da garantire più elevati livelli di istruzione e formazione e quindi sostenere l’occupabilità di giovani ed adolescenti. Ci si propone infatti di promuovere la centralità dell’istruzione e della formazione: si fa propria l’indicazione dell’Unione Europea secondo cui un'economia fondata sulla conoscenza, sullo sviluppo di competenze e sul rafforzamento delle prassi in materia di apprendimento lungo tutto l’arco della vita è una delle vie per poter affrontare le crescenti sfide poste sul piano economico e sociale. Focalizzando l’attenzione su alcune fasi di transizione che vanno dall’istruzione alla formazione al lavoro, ci si propone di realizzare un’insieme di azioni orientative, così come previsto dall’Asse IV, obiettivo specifico h, attività 10, categoria di spesa 72, come riportato nella tabella seguente: POR FSE 2007/2013 Percorsi e progetti finanziati esclusivamente con risorse FSE ASSE IV CAPITALE UMANO OBIETTIVO SPECIFICO h elaborazione e introduzione delle riforme dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro per migliorare l'integrazione e sviluppare l'occupabilità, con particolare attenzione all'orientamento ATTIVITA' 10 Azioni di orientamento tese a favorire scelte individuali consapevoli Categoria di spesa 72 Non da ultimo,si sottolinea l’importanza dell’integrazione dei principi orizzontali del POR quali sviluppo sostenibile e pari opportunità. 3. DESTINATARI Come previsto dall'Atto d’Indirizzo Regionale sono destinatari finali delle azioni orientative: Studenti in obbligo d’istruzione, con particolare riferimento agli studenti frequentanti l’ultimo anno della scuola secondaria di I grado (per le azioni di orientamento (A1, A2, A3, B11, B5, C1) si possono prevedere anche i giovani frequentanti il secondo anno della Scuola Secondaria di II grado) Adolescenti e giovani che hanno interrotto la frequenza scolastica o formativa; Adolescenti e giovani con età maggiore di 16 anni frequentanti o che hanno interrotto la frequenza nei sistemi dell’istruzione, della formazione e dell’apprendistato; Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 21 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 Famiglie dei destinatari coinvolti Insegnanti/Formatori 4. AZIONI AMMISSIBILI Le azioni di orientamento a gestione provinciale, come previsto dall’Atto di Indirizzo regionale, sono suddivise in: - Azioni di orientamento rivolte alle persone; - Azioni di sistema; - Azioni di accompagnamento. 4.1. Azioni di orientamento Il Piano Provinciale declina le azioni rivolte alle persone nelle seguenti tipologie: Azioni rivolte a studenti in obbligo d’istruzione (fascia d’età compresa di norma tra i 13 e i 16 anni) Azioni rivolte ad adolescenti e giovani che hanno assolto l’obbligo d’istruzione (fascia d’età compresa trai 16 e i 22 anni) a) le azioni rivolte a studenti in obbligo d’istruzione (13-16 anni) hanno come finalità la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica, sono finanziate tramite Fondi Regionali e risultano essere le seguenti: Azioni rivolte a studenti in obbligo d’istruzione (13-16 ANNI, FONDI REGIONALI) azioni 1 O.I.A1 O.I.A2 O.I.A3 O.I.B1.1 descrizione destinatari studenti in dispersione o a rischio di dispersione sportello informativo: o che vogliono cambiare/scegliere il proprio accoglienza, contatto, percorso formativo e/o in situazione di disagio accertamento disponibilità sociale colloquio intervista mirato a delineare la domanda studenti in dispersione o a rischio di dispersione orientativa individuale e a una o che vogliono cambiare/scegliere il proprio successiva esplorazione percorso formativo e/o in situazione di disagio finalizzata alla definizione della sociale progettualità individuale - studenti frequentanti gli ultimi due anni della seminari e/o incontri orientativi scuola secondaria di II grado di sensibilizzazione - genitori, insegnanti/formatori percorsi integrati Provincia- -studenti frequentanti percorsi scolastico- 1 Queste classificazioni non appartengono al P.O.R. FSE 2007/2013 ma sono rese necessarie per utilizzare le procedure informatizzate esistenti. Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 22 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 scuole secondarie di primo e formativi secondo grado - agenzie di - insegnanti/formatori 2 formazione professionale tutoraggio all'inserimento formativo con percorsi di studenti in dispersione o a rischio di dispersione sostegno sulle competenze di base e trasversali O.I.B3 O.I.B3.1 tutoraggio formativo individuale studenti in dispersione o a rischio di dispersione O.I.B5 moduli di orientamento studenti con disabilità intellettiva e psichica O.I.B8 laboratori orientativi studenti in dispersione o a rischio di dispersione studenti in dispersione o a rischio di dispersione o che vogliono cambiare/scegliere il proprio colloqui orientativi percorso formativo e/o in situazione di disagio sociale studenti in dispersione o a rischio di dispersione bilancio motivazionale o che vogliono cambiare/scegliere il proprio attitudinale percorso formativo e/o in situazione di disagio sociale studenti in dispersione o a rischio di dispersione o che vogliono cambiare/scegliere il proprio Nuovi Progetti percorso formativo e/o in situazione di disagio sociale O.I.C1 O.I.C2.1 O.I.n. b) le azioni rivolte ad adolescenti e giovani che hanno assolto l’obbligo d’istruzione (16-22 anni) perseguono i seguenti obiettivi: - - contrastare la dispersione scolastica tramite una funzione di recupero, rimotivazione, orientamento professionale destinata agli adolescenti, favorendo il conseguimento di una qualifica professionale o di un diploma funzionale alla loro occupabilità; favorire scelte individuali consapevoli durante e al termine dei corsi per il conseguimento di una qualifica o del diploma secondario. L’insieme degli interventi destinati ad adolescenti con più di 16 anni è finanziato attraverso Fondi POR-FSE, Obiettivo 2 “Competitività regionale e occupazione”2007-2013, azioni riferite all’Asse IV, obiettivo specifico h, attività 10, categoria di spesa 7 (come indicato a pagina 20) e comprende le seguenti azioni Azioni finanziabili attraverso il Programma Operativo Regionale – FSE ob. 2 Competitività regionale e Occupazione 2007-2013 azioni IV.h.10 - A1 2 descrizione destinatari sportello informativo: soggetti frequentanti o che hanno accoglienza, contatto, interrotto/terminato la frequenza nel sistema accertamento dell'istruzione, della formazione e dell'apprendistato disponibilità Corrispondente a parte dell’azione C2.1.1A. della Direttiva Mercato del Lavoro 2006/2007 di cui alla DGR. n. 32-2265 del 27/02/2006. Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 23 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 colloquio intervista mirato a delineare la domanda orientativa individuale e a una soggetti frequentanti o che hanno successiva IV.h.10 - A2 interrotto/terminato la frequenza nel sistema esplorazione dell'istruzione, della formazione e dell'apprendistato finalizzata alla definizione della progettualità individuale soggetti frequentanti o che hanno Seminari e/o incontri interrotto/terminato la frequenza nel sistema IV.h.10-A3 orientativi di dell'istruzione, della formazione e dell'apprendistato; sensibilizzazione genitori, insegnanti/formatori percorsi di soggetti frequentanti o che hanno IV.h.10 - B1 orientamento alla interrotto/terminato la frequenza nel sistema professionalità dell'istruzione, della formazione e dell'apprendistato tutoraggio all'inserimento formativo con percorsi IV.h.10 - B3 soggetti a rischio di abbandono o dispersione di sostegno sulle competenze di base e trasversali tutoraggio formativo IV.h.10 - B3.1 soggetti in dispersione scolastica o formativa individuale moduli di IV.h.10 - B5 soggetti con disabilità intellettiva e psichica orientamento IV.h.10 - B6 inserimento orientativo attraverso lo stage/tirocinio IV.h.10 - B8 laboratori orientativi IV.h.10 - C1 colloqui orientativi IV.h.10 - C2.2 bilancio di competenze IV.h.10 - n. “nuovi progetti” soggetti che non sono presenti nei sistemi dell'istruzione, della formazione professionale e dell'apprendistato soggetti che hanno interrotto/terminato la frequenza nel sistema dell'istruzione, della formazione e dell'apprendistato e sono a rischio di dispersione scolastica o formativa soggetti frequentanti o che hanno interrotto/terminato la frequenza nel sistema dell'istruzione, della formazione e dell'apprendistato soggetti frequentanti o che hanno interrotto/terminato la frequenza nel sistema dell'istruzione, della formazione e dell'apprendistato Adolescenti e giovani L’insieme dei differenti processi orientativi che caratterizzano l’offerta orientativa del Piano Provinciale è così composto: a. Azioni di sostegno nel passaggio dalla scuola secondaria di I grado alla scuola secondaria di II grado i cui destinatari sono studenti di età compresa tra i 13 e i 16 anni b. Azioni di sostegno nei primi due anni dei percorsi del secondo ciclo di istruzione e di Formazione Professionale fino al compimento del sedicesimo anno Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 24 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 c. Azioni per dispersi di età compresa tra i 14-18 anni d. Azioni di sostegno durante i percorsi per il conseguimento della qualifica professionale o del diploma secondario i cui destinatari siano studenti di età compresa tra i 16 e i 22 anni e. Nuovi Progetti f. Azioni di Sistema e Azioni di Accompagnamento. 4.2. Azioni finanziate con fondi del Bilancio Regionale a. Azioni di sostegno nel passaggio dalla scuola secondaria di I grado alla scuola secondaria di II grado i cui destinatari sono studenti di età compresa tra i 13 e i 16 anni. In continuità con quanto realizzato nelle precedenti annualità, compete al Centro per l’Impiego la realizzazione delle seguenti azioni: Studenti 1316 anni Informazione orientativa Azioni Centro O.I.A1, O.IA2 per l’Impiego O.I.A3 Formazione orientativa O.I.B11-Educazione alla Scelta O.I.B5, O.I B8 O.I B31, O.I B3 Consulenza orientativa O.I.C1 O.I.C2 .1 Nuovi Progetti Nuovi Progetti 13-16 anni Nello specifico: Formazione orientativa di gruppo (O.I.B11-Educazione alla Scelta) destinata agli alunni della classe 2^ e 3^ della Scuola Media. I percorsi perseguiranno l’obiettivo di sostenere e accompagnare gli studenti nel passaggio dalla scuola secondaria di I alla scuola secondaria di II grado tramite le seguenti modalità: -ampliando la conoscenza degli studenti nei termini di qualità, interessi e capacità; -contribuendo a sviluppare in particolare capacità decisionali e ad individuare criteri di scelta; -approfondendo la conoscenza dell’offerta di istruzione e formazione presente sul territorio. Il percorso in quanto attività orientativa andrà ad integrarsi con la funzione orientativa della Scuola e sarà strutturato tramite attività modulari, articolate ma autonome. Saranno possibili approfondimenti tematici e variazioni in termini di durata rispondenti ai fabbisogni e alle indicazioni concordate con la Scuola Media (le variazioni dovranno essere documentate). Colloqui orientativi (A1, A2, C1, C2) destinati agli alunni della classe 2^ e 3^ che manifestano forti incertezze e dubbi nonostante la partecipazione al percorso di Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 25 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 Educazione alla Scelta. La struttura del percorso potrà variare a seconda dell’approfondimento richiesto e dal bisogno orientativo espresso e sarà finalizzata alla definizione di un progetto scolastico-formativo. Nei casi di maggiore fragilità, potrà essere richiesta la partecipazione della famiglia e degli insegnanti. Incontri di informazione orientativa (A3) destinati alle famiglie degli alunni frequentanti la classe 3^ Media e agli insegnanti. Tali interventi saranno finalizzati a sostenere, tramite un’azione informativa condivisa, i vari soggetti coinvolti nella scelta in modo da rendere maggiormente incisivi le azioni preventive. Oggetto degli incontri sarà un confronto sul percorso di Educazione alla Scelta, sulla normativa vigente (Scuola e Lavoro) e una presentazione generale dell’offerta di Istruzione e Formazione Professionale del territorio. Il percorso potrà subire approfondimenti tematici o di durata a seconda dei fabbisogni orientativi della Scuola e delle indicazioni fornite anche dagli insegnanti referenti dell’Orientamento; Nuovi Progetti destinati prioritariamente ad adolescenti che vivono situazioni di disagio, studenti di origine straniera e adolescenti a forte rischio di dispersione scolastica nonchè le rispettive famiglie. Tali progetti dovranno avere un carattere di specificità, non dovranno essere un duplicato di interventi già realizzati e risponderanno ai principi orizzontali del POR nei termini di pari opportunità e sviluppo sostenibile. Le azioni di competenza di Soggetti Esterni al Centro per l’Impiego: Studenti 13-16 anni Informazione orientativa Azioni Soggetti Esterni Centro per l’Impiego Formazione orientativa O.I.B11 Percorsi IntegratiLaboratori di Formazione Orientativa (destinati agli alunni della classe 3^media) Consulenza orientativa Laboratori di formazione orientativa (OIB11-Percorsi integrati) saranno destinati agli studenti della classe 3^ della Scuola Media e realizzati ad integrazione delle attività orientative programmate dalle Scuole e di competenza dei Centri per l’Impiego. Per il dettaglio delle azioni e la realizzazione di buone prassi operative si rimanda ad una futura progettazione. b. Azioni di sostegno nei primi due anni dei percorsi del secondo ciclo di Istruzione e di Formazione Professionale fino al compimento del sedicesimo anno (adempimento dell’obbligo d’istruzione) Le azioni di competenza del Centro per l’Impiego sono: Studenti Biennio SMS fino ai 16 anni Informazione orientativa Formazione orientativa Consulenza orientativa Nuovi Progetti Azioni Centro per l’Impiego O.I.A1, O.IA2, O.I.A3 O.I.B5, O.I.B8, O.I B31 O.I.C1, O.I.C2.1 Nuovi Progetti 14-16 nni Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 26 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 Finalità degli interventi è prevenire l’abbandono precoce della scuola da parte di adolescenti che sono in obbligo d’istruzione sostenendo il successo scolastico-formativo tramite azioni di prevenzione. In linea con quanto realizzato nelle precedenti annualità gli interventi di competenza del Centro per Impiego sono: -azioni informative e formative destinate a alunni, genitori, insegnanti, operatori e finalizzate a contrastare l’abbandono della scuola e a favorire più elevati livelli di istruzione e formazione. L’azione di prevenzione informativa potrà prevedere l’approfondimento di tematiche inerenti al mondo del lavoro e della scuola; -azioni di consulenza orientativa da realizzare tramite colloqui. In riferimento all’individuazione dei potenziali dispersi si invitano le Scuole Secondarie di II grado a segnalare al Servizio Orientamento del Centro per l’Impiego i nominativi degli studenti a rischio di abbandono o in fase di abbandono, in modo che possano essere attivati in tempi utili gli interventi di prevenzione. c. Azioni di sostegno per dispersi di età compresa tra i 14-16 Le azioni di competenza del Centro per l’Impiego sono: dispersi 14-16 Informazione anni orientativa Azioni Centro O.I.A1, O.I.A2 per l’Impiego O.I.A3 Formazione orientativa O.I.B5, O.I.B8, O.I.B31 Consulenza orientativa O.I.C1 O.I.C22 Nuovi Progetti La finalità è sostenere nella definizione di un proprio progetto scolastico-formativo gli adolescenti che si trovano in fase di abbandono scolastico o che hanno abbandonato la scuola. In particolare l’obiettivo da raggiungere è l’assolvimento dell’obbligo d’istruzione tramite il rientro nel percorso scolastico (o il canale dell’apprendistato se contemplato nella normativa vigente). Si richiede una particolare attenzione per l’avvio di Nuovi Progetti destinati in particolar modo (ma non esclusivamente) all’assolvimento dell’obbligo d’istruzione (adolescenti di età compresa tra i14-16 anni). Le azioni di competenza del Centro per l’Impiego sono: - sportello informativo e colloquio intervista finalizzato a definire la domanda orientativa individuale; - colloquio orientativo, bilancio di competenze nei casi di maggior fragilità e disagio; - informazione orientativa per insegnanti, formatori, operatori. 4.3. Azioni finanziate con fondi POR Azioni di sostegno per soggetti dispersi tra 16 e 18 anni Azioni di competenza del Centro per l’Impiego: Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 27 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 dispersi tra i 16 e i 18 anni Azioni Centro l’Impiego Informazione Formazione orientativa orientativa IV.h.10A1, IV.h.10A2, IV.h.10-B5, IV.h.10-B8, per IV.h.10A3 IV.h.10-B31, IV.h.10-B6 Consulenza orientativa IV.h.10-C1 IV.h.10-C22 Per gli adolescenti che hanno assolto l’obbligo scolastico l’obiettivo è la definizione di un progetto scolastico-professionale derivante dal conseguimento di una qualifica o un diploma oppure dalla definizione di un progetto professionale di tipo lavorativo. Le azioni che competono ai Centri per l’Impiego sono le seguenti: - sportello informativo e colloquio intervista; -colloquio orientativo, bilancio di competenze e tutoraggio all’inserimento formativo; -laboratori orientativi: inserimento in realtà economiche e produttive locali finalizzato all’individuazione e sperimentazione di abilità non emergenti nel percorso scolastico e alla definizione di un ulteriore progetto formativo e professionale; -inserimento orientativo tramite il tirocinio. In coerenza con la normativa di riferimento e considerate le particolarità dell’utenza la finalità è orientativa: tramite l’esperienza sul campo si realizza un primo approccio al mondo del mondo in modo da individuare ruoli, regole, tempi e competenze richieste o sviluppabili (i tirocini possono essere attivati in numero di 1 per una durata massima di 6 mesi, anche presso datori di lavoro senza dipendenti); -informazione orientativa destinata a insegnanti, formatori e famiglie. d. Azioni di sostegno durante i percorsi per il conseguimento della qualifica professionale o del diploma secondario i cui destinatari siano studenti di età compresa tra i 16 e i 22 anni. Le azioni di competenza del Centro per l’Impiego sono: 16-22 anni Informazione orientativa Azioni Centro IVh10-A1, IVh10-A2 per l’Impiego IVh10-A3 - - - Formazione orientativa IVh10-B5, IVh10-B8 IVh10-B31, IVh10-B3 Consulenza orientativa IVh10-C1, IVh10-C2.2 informazione orientativa destinata a alunni, famiglie, insegnanti, operatori finalizzata in particolare ma non esclusivamente a rendere i vari Soggetti maggiormente “consapevoli” rispetto alle richieste e alle trasformazioni del mondo del lavoro e della formazione; colloqui orientativi, bilanci di competenze e tutoraggio formativo individuale a supporto del percorso di adolescenti che manifestino incertezze o difficoltà nella prosecuzione del percorso intrapreso o manifestino l’esigenza di approfondire la conoscenza di ambiti ulteriori (di tipo scolastico-formativo e/o lavorativo); laboratori e tirocini orientativi finalizzati a realizzare un primo approccio alla conoscenza del mondo del lavoro ( i tirocini possono essere attivati in numero di 1 per una durata massima di 6 mesi, anche presso datori di lavoro senza dipendenti); Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 28 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 Ai Soggetti esterni al Centro per l’Impiego competono i seguenti percorsi: - laboratori di orientamento alla professionalità destinati ad alunni del III anno degli Istituti Professionali e della Formazione Professionale e al IV e V anno delle Scuole secondarie di II grado. L’obiettivo è sostenere gli studenti nelle fasi di transizione tra scuola e lavoro tramite il potenziamento di capacità progettuali e l’attitudine al confronto con il mondo del lavoro, della Formazione e dell’Istruzione post secondaria. La programmazione di tali attività sarà definita in sede di procedimento per l’assegnazione delle attività. 16-22 anni Informazione orientativa Azioni Soggetti Esterni Centro per l’Impiego 4.4. Formazione orientativa Consulenza orientativa IVh10-B1 Percorsi di orientamento alla professionalità Nuovi Progetti I “Nuovi progetti” destinati ad adolescenti e giovani dovranno collocarsi all’interno delle quattro macroaree (informazione, formazione, consulenza e accompagnamento) così come previsto dalla DGR 10-28141 del 13/09/09 e dovranno presentare un carattere di innovazione e specificità rispetto alle azioni indicate dal Piano. In particolare i “Nuovi Progetti” rappresentano i nuovi interventi da progettare e strutturare in base a priorità territoriali e bisogni di un particolare tipo di utenza. I destinatari finali saranno adolescenti di età inferiore o superiore ai 16 anni. In particolare : sedicenni privi dell’assolvimento dell’obbligo d’istruzione quattordicenni e quindicenni in ritardo scolastico o fuoriusciti dal percorso scolastico quindicenni e sedicenni che assolvono l’obbligo d’istruzione tramite l’apprendistato (se contemplato dalla normativa vigente) studenti stranieri studenti fuoriusciti dal percorso scolastico e che vivono situazione di disagio sociale ulteriori destinatari segnalati dalla Scuola, dal Centro per l’Impiego o da altri Soggetti territoriali a fronte di fabbisogni orientativi specifici Famiglie, Insegnanti (senza generare duplicazioni e sovrapposizioni con le attività previste dal Piano). La realizzazione dei Nuovi Progetti prevederà la collaborazione di ulteriori Soggetti territoriali/Servizi che si occupano a vario titolo di minori. Le tempistiche, le modalità di realizzazione e i Servizi coinvolti saranno definiti a partire dall’individuazione di specifici Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 29 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 bisogni orientativi e dovranno integrarsi con le attività orientative realizzate a livello territoriale. Funzioni del Centro per l’Impiego Oltre alle competenze sopra evidenziate il Centro per l’Impiego svolge una funzione di coordinamento in merito a: Nuovi Progetti previsti dall’Atto di Indirizzo Regionale in termini di coordinamento della rete dei soggetti coinvolti attività di sostegno ai Gruppi Locali per l’orientamento attività di sostegno relativamente ad azioni volte a fronteggiare urgenze specialmente nell’ambito della dispersione connessa al disagio sociale e da realizzare in modo coordinato con altri soggetti (Scuole, Agenzie di formazione professionale, Enti competenti, Servizi sociali) monitoraggio in merito ai potenziali e agli effettivi dispersi (attraverso segnalazioni scuole superiori, servizi sociali, auto-segnalazioni) individuazione e descrizione su base locale o provinciale dei fenomeni che richiedono interventi urgenti e facilitazione allo scambio di prassi già esistenti sul territorio attività di integrazione e sostegno, ove richiesto, in attività orientative gestite da Soggetti esterni. 4.5. Azioni preventive e Azioni curative Il Piano Provinciale declina le azioni rivolte alle persone secondo le tipologie preventive e curative. Sono considerate preventive della dispersione le azioni rivolte a tutti i soggetti presenti nei sistemi dell’istruzione e della formazione e curative le azioni finalizzate al recupero della dispersione scolastica. Inoltre come indicato dall’Atto d’Indirizzo le singole azioni di orientamento devono essere viste come azioni inserite in un processo orientativo, processo che può partire dalla fase di orientamento di primo livello per arrivare alla fase di pianificazione di un progetto formativo ed inserimento in uno specifico percorso di istruzione, di formazione professionale e/o di apprendistato e/o di un progetto di inserimento lavorativo. Sono individuati differenti processi orientativi a partire dai fabbisogni caratteristici dei momenti di transizione o dalla situazione in cui i giovani si trovano. Il processo orientativo rivolto ad una specifica fascia d’utenza di età inferiore e/o superiore ai 16 anni è definito, ai fini della gestione e come previsto nel punto 13 dell’Atto d’Indirizzo, operazione. 4.6. Azioni di sistema Per azioni di sistema si intendono quelle azioni che sono finalizzate alla costruzione di reti in un’ottica di integrazione e perseguono quale obiettivo specifico l’attuazione di progetti destinati, non tanto a soggetti, ma a strutture e sistemi in modo da qualificare e migliorare il “Sistema Orientamento”. Tali azioni comprendono: Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 30 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 - l’analisi e il monitoraggio dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastico nella scuola secondaria di I e II grado e presso gli Enti di Formazione Professionale; la promozione di un sistema di orientamento focalizzato sulle fasi di transizione e su gruppi obiettivo specifici che preveda opportune integrazioni tra i vari attori sociali e istituzionali. A fronte dei considerevoli cambiamenti che hanno caratterizzato il mondo della scuola (riordino della Scuola secondaria di II grado) e del lavoro, si è ritenuto opportuno, a livello regionale e provinciale, incrementare le risorse destinate alle Azioni di Sistema in modo da migliorare il sistema orientamento. A tale proposito si sottolinea la necessità di un lavoro di rete, che preveda il confronto tra più Soggetti (Scuola, Enti di Formazione, Centri per l’Impiego, Servizi territoriali, gruppi per l’orientamento, realtà professionali e imprenditoriali locali) e tra più livelli (locale, provinciale, regionale). Risulta prioritaria la necessità di aggiornare gli strumenti orientativi e le attività orientative attraverso la costituzione di reti di riferimento (es.rete sul riordino della scuola Superiore, apprendistato, fenomeno dell’abbandono scolastico) in modo da: - garantire un’azione di condivisione di eventuali buone prassi -realizzare azioni informative e formative efficace e condivise. Possiamo considerare come Azioni di Sistema le seguenti attività: materiale esplicativo-informativo, pubblicazioni aventi a tema l’orientamento (opuscoli informativi riferiti al riordino della scuola secondaria di secondo grado, quaderni di educazione alla scelta, brochure informative in merito all’assolvimento dell’obbligo d’istruzione, diritto dovere e apprendistato, questionari di approfondimento); sito dell’Orientamento finalizzato al supporto informativo del sistema dell’orientamento provinciale ricerche e analisi sul fenomeno dell’abbandono e della dispersione scolastica nella scuola di I e II grado funzionali ad un approfondimento della conoscenza del fenomeno e all’individuazione di eventuali fattori e concause che lo determinano; costituzione e sostegno di reti territoriali comprensive di Scuole Medie, Scuole superiori, Centro per l’Impiego finalizzate alla condivisione di temi e priorità orientative (es. riordino della scuola sec di secondo grado, mondo del lavoro) anche per mezzo di attività di formazione dei formatori e alla segnalazione di casi di inadempimento dell’obbligo scolastico; sviluppo di progetti integrati e Protocolli d’intesa destinati ad una specifica utenza; promozione di incontri e tavoli territoriali in modo da approfondire i temi della Riforma della Scuola, delle richieste del mondo del lavoro, delle pari opportunità garantendo un’azione informativa condivisa; condivisione di buone prassi in genere (coordinamento, integrazione di servizi, fasce di utenza particolare); monitoraggio e valutazione qualitativa delle attività del Piano Provinciale. 4.7. Azioni di accompagnamento Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Area Funzionale Servizi alla Persona Pagina 31 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 Le azioni di accompagnamento sono rivolte alle famiglie degli adolescenti e dei giovani, agli insegnanti e formatori e agli altri attori territoriali coinvolti nei processi di orientamento. La finalità è realizzare un’insieme di iniziative di sostegno e assistenza in modo da prevenire i fenomeni di abbandono e dispersione. Tali azioni potranno essere realizzate a partire dai fabbisogni orientativi rilevati a livello di Gruppo Interistituzionale, Centri per l’Impiego, gruppi locali per l’orientamento e di ulteriori Soggetti/Servizi territoriali che si occupano di minori. Dovranno inoltre avere caratteristiche tali da essere complementari e non sovrapporsi ad altre iniziative realizzate a livello territoriale. 5. PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI Le attività relative al presente Piano avranno termine entro il 31/08/2013 con le modalità previste dal punto 15 dell’Atto di Indirizzo Regionale. 5.1. Articolazione temporale delle attività L’articolazione temporale degli interventi dovrà tenere conto della tipologia dei destinatari e degli ambiti in cui essi sono raggiungibili, delle esigenze espresse dalle istituzioni scolastiche e dalle agenzie formative e, infine, della complessiva organizzazione del processo di orientamento pianificato da ogni Centro per l’Impiego. Articolazione temporale delle azioni destinate a minori di 16 anni sett. O.I.A1 O.I.A2 O.I.A3 O.I.B1.1 percorsi integrati O.I.B1.1 Ed. alla Scelta * B1.1 Ed. alla Scelta * O.I.B3.1 O.I.B5 O.I.B8 O.I.C1, O.I.C2.1 O.I.n. Nuovi Progetti ott 2010 nov dic gen feb mar apr 2011 mag giu lug ago Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Area Funzionale Servizi alla Persona Pagina 32 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 Articolazione temporale delle azioni 16-22 anni sett. 2010 ott nov dic gen feb mar 2011 apr mag giu lug ago IV.h.10-A1 IV.h.10-A2 IV.h.10-A3 IV.h.10-B1 orientamento alla professionalità IV.h.10-B3.1 IV.h.10-B3 IV.h.10-B5 IV.h.10-B6 IV.h.10-B8 IV.h.10-C1, IV.h.10C2.2 IV.h.10-n. Nuovi Progetti 5.2. Integrazione principi orizzontali del POR 2007 –2013 In linea con le indicazioni dell’Unione Europea caratterizzate dal rilancio della Strategia di Lisbona, con il presente programmazione si intendono quali prioritari i principi orizzontali del POR 2007-2013 relativi allo Sviluppo Sostenibile e alle Pari opportunità. Saranno pertanto privilegiate le azioni che contengono proposte di orientamento valorizzanti: a) lo sviluppo sostenibile, tra cui figura la tutela dell’ambiente, la lotta alla povertà, il rispetto dei diritti umani, la tutela alla salute. In particolare, come evidenziato nella Strategia rinnovata dell’UE in materia di sviluppo sostenibile (UE10117/06) che recentemente ha rilanciato la Strategia di Goteborg (2006) “i sistemi dell’istruzione e della formazione rappresentano una condizione fondamentale per promuovere cambiamenti sotto il profilo comportamentale e dotare i futuri cittadini delle competenze essenziali e necessarie per conseguire uno sviluppo sostenibile. Il successo nell'invertire le tendenze non sostenibili dipenderà in ampia misura dalla qualità dell'educazione allo sviluppo”; - - b) le pari opportunità in generale e in specifico della parità di genere. In linea con le indicazioni del Regolamento (CE) N1083/2006 si considera ineludibile, nell’ambito delle politiche educative, perseguire i principi di cui sopra attraverso: la diffusione dei valori dell’accoglienza, dell’integrazione e della cultura della diversità con particolare attenzione agli stranieri e alle persone che presentano situazioni di disabilità; una perequazione tra i generi nella scelta di percorsi formativi che preludono a sbocchi professionali caratterizzati al maschile o al femminile, con particolare attenzione sia al linguaggio di genere che all’orientamento professionale; Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 33 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 - l’individuazione di strategie per superare scelte stereotipate e segregazione orizzontale anche attraverso l’attività del mentoring; la predisposizione di strumenti e modalità operative finalizzate a sviluppare il pensiero creativo e il pensiero critico; le attività di sensibilizzazione destinate alle famiglie e il loro coinvolgimento nelle azioni. 5.3. Informazione e pubblicità Il Regolamento (CE) n. 1828/2006 stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 ed in particolare la sez. 1 “Informazione e pubblicità” definisce le modalità di redazione e attuazione del Piano di comunicazione redatto dall’autorità di gestione relativamente al programma operativo di cui è responsabile (FSE). Si fa riferimento in particolar modo ai seguenti articoli: 5.2 l’art. 5, che regola gli “Interventi informativi relativi ai potenziali beneficiari”; 5.3 l’art. 8, che regola le “Responsabilità dei beneficiari relative agli interventi informativi e pubblicitari destinati al pubblico”; 5.4 l’art. 9, “Caratteristiche tecniche degli interventi informativi e pubblicitari relativi all’operazione”. Negli avvisi pubblici devono sempre essere raffigurati i loghi della Regione Piemonte, del Fondo Sociale Europeo e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. 6. OPERATORI AVENTI TITOLO ALLA GESTIONE DELLE AZIONI La titolarità della gestione delle azioni di orientamento è della Provincia di Cuneo, che può esercitarla direttamente o attraverso i soggetti attuatori previsti dal punto 7 dell’Atto di Indirizzo Regionale 2010/2012. Considerato il periodo triennale del piano Provinciale ed il carattere sperimentale e di innovazione di alcuni interventi, possono essere previste variazioni sia delle modalità di attuazione, di intervento o coordinamento dei Centri per l’Impiego. 7. MODALITA' PER ATTUATORI L'AFFIDO DELLE ATTIVITA' AI SOGGETTI Per quanto riguarda le azioni di competenza dei Centri per l’Impiego come previsto dal Capitolato d’oneri della Gara d’appalto per aggiudicare le azioni previste dal Piano Provinciale 2010/2012 si potrà provvedere al rinnovo del contratto all’attuale aggiudicatario. Per le attività di formazione orientativa agli operatori aventi titolo potrà essere prevista la chiamata ai progetti. Dalla relativa graduatoria, stabilita con i criteri di valutazione contenuti nell’Atto di Indirizzo Regionale 2010/2012, verrà composta l’offerta orientativa provinciale per i percorsi integrati di formazione – scuola –lavoro. Il ricorso ad affidamenti tramite trattative private sarà previsto per le azioni di sistema e accompagnamento. Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Area Funzionale Servizi alla Persona Pagina 34 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 8. PIANIFICAZIONE FINANZIARIA Per le annualità 2010/11, 2011/12 e 2012/13 e in base alla differenziazione delle fonti di finanziamento per soggetti 13-16 anni (Fondi regionali complessivamente € 743.296,94) e 16-18 anni (Fondi POR Obiettivo 2b complessivamente € 733.399,36) le risorse complessive sono pari a €1.476.696,30. Tali risorse sono state determinate in base alla ripartizione effettuata nell’Atto di Indirizzo Regionale sull’incidenza delle due classi di età di popolazione in Provincia di Cuneo rispetto a quelle regionale. Risorse complessive suddivise tra Azioni di orientamento rivolte a persone ed azioni di sistema e accompagnamento AZIONI DI SISTEMA E AZIONI DI % INCIDENZA SU TOTALE DI ORIENTAMENTO POPOLAZIONE ACCOMPAGNAMENTO RISORSE Bilancio REG. Minimo 70% delle Max 30% delle risorse Regionale 13/16 ANNI 100% risorse totali totali 14,57% 743.296,94 520.307,86 222.989,08 AZIONI DI SISTEMA E AZIONI DI TOTALE DI % INCIDENZA SU ORIENTAMENTO ACCOMPAGNAMENTO POPOLAZIONE RISORSE Minimo 70% delle Max 30% delle risorse POR FSE – OB. 2 REG. 16/18 ANNI 100% risorse totali totali 14,38% 733.399,36 513.379,55 220.019,81 Tali risorse sono suddivise in modo equo sulle tre annualità previste dal Piano Provinciale distinguendole inoltre tra risorse da utilizzare a favore di azioni rivolte direttamente alle persone e risorse da utilizzare in azioni a sostegno del sistema orientamento per un massimo del 30% delle risorse complessive. Per quanto riguarda la definizione del corrispettivo delle risorse relative alle azioni di sistema e di accompagnamento si farà ricorso ad ulteriori atti di programmazione. Risorse suddivise sulle tre annualità 2010/2011 2011/2012 2012/2013 TOTALE Bilancio POR Bilancio POR Bilancio POR regionale Fse - ob. 2 regionale Fse - ob. 2 regionale Fse - ob. 2 € 247.765,65 € 244.466,65 € 247.765,65 € 244.466,65 € 247.765,65 € 244.466,65 €1.476.696,30 Risorse annuali suddivise tra azioni rivolte a persone ed azioni di sistema o accompagnamento RISORSE Bilancio Regionale TOTALE AZIONI DI SISTEMA E DI ACCOMPAGNAMENTO AZIONI RIVOLTE PERSONE 100% Max 30% delle risorse totali Min 70% delle risorse totali € 247.765,65 € 74.329,70 € 173.435,95 Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 35 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 RISORSE POR FSE – OB.2 TOTALE AZIONI DI SISTEMA E DI ACCOMPAGNAMENTO AZIONI RIVOLTE PERSONE 100% Max 30% delle risorse totali Min 70% delle risorse totali € 244.466,65 € 73.339,99 € 171.126,66 A livello provinciale le risorse vengono suddivise, per coerenza con l’Atto di Indirizzo in base ai residenti nei Bacini relativi ai Centri Provinciali per l’Impiego con età compresa tra 13 – 16 e 16 – 18 anni, come riportato nelle seguenti tabelle Suddivisione risorse annuali Bilancio Regionale per Centro per l’Impiego Residenti (%) Azioni rivolte a Azioni di sistema Bacino RISORSE BILANCIO 13/16 anni persone e accompagnamento REGIONALE Alba 28,88 € 50.080,84 Cuneo 27,28 € 47.310,37 Totale risorse € 74.329,70 Fossano 29,62 € 51.372,08 € 247.765,65 Mondovì 14,23 € 24.672,66 Suddivisione risorse annuali POR -FSE Ob.2 per Centro per l’Impiego Residenti (%) Azioni rivolte a Azioni di sistema RISORSE POR FSE – Bacino 16/18 anni persone e accompagnamento OB.2 COMPETITIVITÀ 28,53 € 48.820,56 REGIONALE 2007/2013 Alba PER L’ANNO Cuneo 27,50 € 47.058,77 € 73.339,99 Totale risorse Fossano 29,47 € 50.433,76 € 244.466,65 Mondovì 14,50 € 24.813,58 Qualora si verificassero degli scostamenti all’interno dei processi orientativi/operazioni, la Provincia si riserva di compensare eventuali carenze/eccedenze in corso d’opera e comunque nei tempi coerenti con i fabbisogni orientativi da soddisfare. La pianificazione finanziaria provinciale per le annualità 2011/2012 e 2012/2013 potrà essere rivista dalla Provincia sulla base dei previsti monitoraggi dell’annualità 2010/2011. Come riportato nell’Atto di Indirizzo Regionale la dotazione finanziaria potrà essere soggetta a variazioni, sia per aumento delle dotazioni di bilancio regionale o di variazione degli importi previsti sulle diverse fonti di finanziamento, sia per la ridistribuzione conseguente ad attività non avviate dalle Province. I termini di riferimento per la scadenza degli impegni come per la conclusione delle attività sono, come indicato nell’Atto di Indirizzo Regionale, indicati nella tabella sottostante: Area Funzionale Servizi alla Persona Settori Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Pagina 36 di 36 Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013 Termini di Termini di scadenza scadenza per Annualità per la conclusione assunzione degli delle azioni impegni 2010 – 2011 30/06/2011 29/02/2012 2011 – 2012 30/04/2012 31/10/2012 2012 – 2013 28/02/2013 31/08/2013 Eventuali scostamenti dei termini sopra indicati saranno vincolati all’autorizzazione da parte della competente Direzione Rgionale in seguito a motivata richiesta da parte della Provincia. 6 MONITORAGGIO E CERTIFICAZIONE DELLE SPESE La Provincia, in attuazione delle disposizioni per gli organismi intermedi, previste al capitolo 5 del Programma Operativo Regionale FSE 2007-2013, inserirà, per operazione, i dati di monitoraggio richiesti sulla procedura informatica che sarà predisposta dalla Regione Piemonte e validare tali dati a cadenza trimestrale. Inoltre invierà, con la stessa cadenza, la certificazione della spesa prodotta dalla stessa procedura, anche in formato cartaceo, firmata da un responsabile provinciale.