Assessorato Istruzione e
formazione professionale
Area funzionale Servizi alla Persona
Settore Politiche del Lavoro
Settore Formazione Professionale e Istruzione
PIANO PROVINCIALE PLURIENNALE RELATIVO ALLE
AZIONI DI ORIENTAMENTO
FINALIZZATE ALL’ASSOLVIMENTO DELL’OBBLIGO
D’ISTRUZIONE E ALL’OCCUPABILITÀ
ATTIVITÀ :
Azioni di orientamento tese a favorire scelte individuali consapevoli per
adolescenti e giovani
Azioni di sistema finalizzate al costante miglioramento del “Sistema
Orientamento”, come dispositivo d’integrazione tra le politiche
dell’istruzione, della formazione e del lavoro
Azioni di accompagnamento indirizzate a famiglie, insegnanti e formatori
per prevenire e combattere i fenomeni di dispersione scolastica
Periodo 2010-2012
Allegato A
Deliberazione della Giunta Provinciale n. 157 del 20/04/2010
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Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013
Premessa
La Provincia di Cuneo con il presente Piano intende dare continuità alle attività di
orientamento realizzando un’insieme di iniziative in linea con le indicazioni dell’Unione
Europea (Strategia di Lisbona, Consiglio UE 2002, 2005, 2008), della Regione Piemonte e
con quanto realizzato nelle precedenti annualità. In particolare si intendono sostenere
adolescenti e giovani in specifiche fasi di transizione, che vanno dall’istruzione, alla
formazione, al lavoro finalizzando le attività alla prevenzione e al contrasto
dell’abbandono e della dispersione scolastica, a garantire più elevati livelli di istruzione e a
sostenere l’occupabilità della popolazione giovanile (Programma “Istruzione e formazione
2010” Consiglio UE 2008/C86/01).
Le trasformazioni del mondo della scuola e del lavoro richiedono sempre più spesso la
capacità di progettare, di riconoscere e costruire competenze, di selezionare informazioni
e di individuare criteri di scelta. L'orientamento è inteso nei termini di:
- un insieme di attività che mirano a sviluppare o a potenziare nelle persone,
indipendentemente dall’età, capacità di scelta in merito al proprio futuro scolastico,
formativo o professionale;
- processo di costruzione di competenze e di conoscenza (di sé e del mondo
esterno) e non tanto come sistema strutturato finalizzato a fornire risposte certe e
immutabili;
- apprendimento permanente (life long learning).
L’Unione Europea, nel rilanciare la strategia di Lisbona, ha evidenziato recentemente che
un'economia fondata sulla conoscenza, sullo sviluppo di competenze e sul
rafforzamento delle prassi in materia di apprendimento lungo tutto l’arco della vita è
una delle vie per poter affrontare le crescenti sfide poste sul piano economico e
occupazionale. Gli obiettivi per la crescita e l’occupazione indicati nel Consiglio di Lisbona
e recentemente rilanciati sono :
contenere al 10% il tasso medio di giovani che lasciano prematuramente la scuola;
innalzare il livello di istruzione della popolazione giovanile investendo nell’istruzione
e nella formazione ed in particolare nelle discipline scientifiche;
innalzare all’85% la percentuale dei ventiduenni in possesso di qualifica e diploma;
promuovere l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita.
Al fine di raggiungere gli obiettivi di cui sopra, a fronte del processo di riordino della scuola
secondaria di II grado, della crisi economica e dei cambiamenti del mondo del lavoro, si
pone l’urgenza di un lavoro di rete, che preveda il confronto tra più Soggetti (Scuola, Enti
di Formazione, Centri per l’Impiego, Servizi territoriali, gruppi per l’orientamento, realtà
professionali e imprenditoriali locali) e tra più livelli (locale, provinciale, regionale): la
necessità è di garantire un sistema integrato di orientamento, così come indicato
dall’Unione Europea, che consideri prioritarie le indicazioni sopra evidenziate nonché i
principi del POR quali lo Sviluppo Sostenibile e le Pari Opportunità.
Non da ultimo, come recentemente evidenziato dal MIUR attraverso le “Linee guida in
materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita” si sostiene la necessità di continuare a
sviluppare:
-la didattica orientativa
-il tutorato orientativo svolto dal docente
-un sistema integrato di orientamento (Decreto MIUR n.54 del 26 ottobre 2009), come
indicato dal Consiglio Europeo.
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Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013
1.
ANALISI DI CONTESTO .............................................................................................. 4
1.1.
Il contesto territoriale: distribuzione della popolazione beneficiaria e modalità di
coordinamento della Rete Territoriale ........................................................................................................... 4
1.2.
Descrizione delle azioni di orientamento programmate e/o avviate precedentemente e fonti di
finanziamento utilizzate .................................................................................................................................. 7
1.3.
Descrizione degli strumenti per l'orientamento già realizzati o in corso di realizzazione e fonti
di finanziamento utilizzate ............................................................................................................................ 11
1.4.
Priorità provinciali ............................................................................................................................ 11
1.5.
Modalità per l'analisi dei fabbisogni orientativi per l'obbligo d'istruzione e l'occupabilità ...... 12
1.6.
Descrizione dei fabbisogni orientativi del territorio ..................................................................... 13
1.7.
Collegamento tra i fabbisogni analizzati e offerta orientativa proposta ..................................... 15
1.8.
Analisi SWOT .................................................................................................................................... 17
2.
OBIETTIVI .................................................................................................................. 19
2.1.
Descrizione degli obiettivi generali del Piano Provinciale in relazione ai problemi e ai
fabbisogni emersi in fase di analisi di contesto ......................................................................................... 19
2.2.
Coerenza degli obiettivi con la strategia europea delineate nel Programma Operativo
Regionale FSE 2007-2013 ............................................................................................................................. 20
3.
4.
DESTINATARI............................................................................................................ 20
AZIONI AMMISSIBILI ................................................................................................ 21
4.2.
Azioni finanziate con fondi del Bilancio Regionale ...................................................................... 24
4.3.
Azioni finanziate con fondi POR ..................................................................................................... 26
4.4.
5.
5.2.
5.3.
6.
7.
8.
6
Nuovi Progetti ................................................................................................................................... 28
PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI .............................................................. 31
Integrazione principi orizzontali del POR 2007 –2013 .................................................................. 32
Informazione e pubblicità ................................................................................................................ 33
OPERATORI AVENTI TITOLO ALLA GESTIONE DELLE AZIONI .......................... 33
MODALITA' PER L'AFFIDO DELLE ATTIVITA' AI SOGGETTI ATTUATORI .......... 33
PIANIFICAZIONE FINANZIARIA ............................................................................... 34
MONITORAGGIO E CERTIFICAZIONE DELLE SPESE ........................................... 36
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1. ANALISI DI CONTESTO
1.1.
Il contesto territoriale: distribuzione della popolazione beneficiaria e
modalità di coordinamento della Rete Territoriale
La popolazione giovanile compresa tra i 13 e i 22 anni in Provincia di Cuneo, come
indicato nella tabella sottostante divisa per fasce di età e per bacino, rappresenta poco più
del 14% di quella regionale. La componente media femminile è di poco inferiore rispetto a
quella maschile (rispettivamente 49% e 51%) mentre quella relativa ai giovani stranieri è
pari al 10% nella fascia compresa tra i 13 e i 16 anni, del 9,5% in quella tra i 16 e i 18 anni
ed il 13,5% in quella tra i 18 ed i 22 anni.
Suddivisione della popolazione dai 13 ai 22 anni per fasce di età e
Bacino di Centro per l’Impiego
13-16enni
16-18enni
18-22enni
Alba
6.128
4.600
7.931
Cuneo
5.789
4.434
7.636
FossanoSavigliano-Saluzzo
6.286
4.752
8.246
Mondovì-Ceva
3.019
2.338
3.851
totali
21.222
16.124
27.664
Percentuale
32,64
24,80
42,55
fascia/totale
La Scuola e la Formazione professionale
Gli studenti della scuola secondaria di I e II grado sono individuati tramite i dati previsionali
per l’anno scolastico 2009/2010 forniti dall’Ufficio scolastico Provinciale.
La presenza di studenti diversamente abili è pari al 2,9% del totale mentre in quella di II
grado è pari 1,7%.
I respinti incidono nella scuola secondaria di primo grado per il 4,7% mentre in quella di
secondo II per il 4,2%. Rispetto agli iscritti alla classe prima della secondaria di II grado la
percentuale dei respinti e pari al 6,5%.
Alunni iscritti nella scuola secondaria di I grado
Classe
Totale alunni
I°
5.578
II°
5.670
III°
5.482
TOTALI
16.730
Alunni iscritti nella scuola secondaria di II grado
Classe
Totale alunni
I°
5.301
II°
4.955
III°
4.419
IV°
4.398
V°
4.068
TOTALI
23.141
Nell’anno scolastico 2008/2009 nella secondaria di I grado gli stranieri erano il 12,5% degli
iscritti totali, mentre in quella di II grado era pari al 6%.
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I dati, relativi agli studenti della Formazione Professionale, provengono dal sistema di
gestione delle attività di formazione della Regione Piemonte e sono relativi all’anno
formativo 2009/2010.
Iscritti I anno
Percorsi annuali
Percorsi biennali
Percorsi triennali
Totali
Iscritti II anno
87
84
728
899
Iscritti III anno
79
668
747
595
595
Gli studenti diversamente abili sono circa il 4% degli iscritti totali suddivisi nei vari corsi per
un numero massimo di 3 per classe.
Per quanto riguarda gli studenti stranieri la loro presenza arriva al 25% dei frequentanti le
classi prime ed è pari al 17% degli iscritti totali.
Il coordinamento delle reti, le criticità e le linee operative condivise
In continuità con quanto realizzato nelle precedenti annualità, anche nel biennio
2007-2009, il Gruppo Interistituzionale ha rinnovato il proprio impegno finalizzato a
condividere modalità, pratiche e materiali per l'orientamento, realizzare proposte operative
per il miglioramento della collaborazione tra Sistemi e per la diffusione della cultura
dell’orientamento (per il dettaglio si rimanda al Piano 2007-2009).
Il confronto tra le reti esistenti e tra il livello locale (Gruppi Locali), provinciale
(Gruppo Interistituzionale) e regionale si è posto sempre più come priorità anche a fronte
dei cambiamenti che hanno caratterizzato il mondo della scuola, della formazione e del
lavoro. Proprio per tali cambiamenti nell’ultima annualità in particolare sono state
riscontrate difficoltà nel coordinare e rendere condivise le attività dei Gruppi Locali. Il
Gruppo interistituzionale ha mantenuto un’attenzione continuativa verso le emergenze
suggerendo indirizzi operativi e rendendo possibile la condivisione di alcune linee guida.
Il coordinamento con i Centri per l’Impiego, i Gruppi Locali ed il Gruppo
Interistituzionale ha permesso di evidenziare le seguenti criticità :
il clima di incertezza legislativa e normativa ha sollevato in più occasioni la necessità di
trovare linee guida comuni in riferimento alle modalità di informazione e formazione
orientativa, in particolare per gli alunni della 3^ Media, le famiglie, gli insegnanti e gli
operatori. A fronte del periodo di cambiamento riscontrato con l’inizio dell’anno
scolastico 2009-2010, sono stati sospesi in alcuni bacini parte degli incontri di
educazione alla scelta e di formazione orientativa in modo concordato tra orientatori
del Centro per l’Impiego, insegnanti referenti dell’orientamento;
sono stati rilevati casi di quindicenni e sedicenni privi dell’assolvimento dell’obbligo
d’istruzione e per i minori stranieri inseriti all’interno di percorsi di studi o alla ricerca di
un primo impiego si è posta la necessità di chiarificazione rispetto alla certificazione e/o
riconoscimento del titolo di studio utile all’assolvimento dell’obbligo d’istruzione;
la collaborazione da parte delle Scuole Secondarie di II grado per la programmazione e
il monitoraggio delle attività di orientamento è stata fortemente differenziata a livello
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territoriale e l’adesione alle attività di prevenzione della dispersione e dell’abbandono
scolastico (per studenti del biennio delle Superiori) è avvenuta con modalità fortemente
disomogenee;
persistenza di fenomeni di disagio scolastico come, ad esempio, la difficoltà a superare
l’esame della scuola secondaria di I grado con la conseguente permanenza forzata di
ultra quattordicenni nei relativi istituti scolastici e le relative ripercussioni sulla loro
futura carriera scolastica e professionale.
Si evidenziano di seguito le linee operative e le attività di monitoraggio attivate a partire
dalle criticità riscontate:
al fine di rilevare i casi di alunni in ritardo scolastico frequentanti nell’anno scolastico
2008-2009 la Scuola Media, è stata inviata una lettera, congiuntamente con l’Ufficio
Scolastico Provinciale, ai Dirigenti delle scuole secondarie di I grado. Oltre ai dati
quantitativi è stato chiesto alle Scuole di indicare i riferimenti anagrafici degli alunni, la
tipologia del ritardo scolastico e il progetto scolastico-formativo per l’anno scolastico
2009/2010. In particolare sono stati rilevati i casi di alunni respinti in sede d’esame, non
ammessi all’esame di 3^ Media e in ritardo nel percorso scolastico (appartenenti a
classi e a leve diverse da quelle richieste). Le Scuole Medie hanno risposto all’iniziativa
con un’adesione di circa il 95%. La finalità della rilevazione è stata fare in modo che il
Centro per l’Impiego, in collaborazione con la Scuola Media e tramite il supporto degli
operatori del Servizio Orientamento, vigilasse sul reale assolvimento dell’obbligo
d’istruzione cogliendo in tempi utili situazioni di rischio di abbandono e prevenendo
fenomeni di dispersione scolastica;
al fine di prevenire fenomeni di inadempimento dell’obbligo d’istruzione e garantire il
diritto-dovere, la Provincia e l’Ufficio Scolastico Provinciale, in collaborazione con i
Centri per l’Impiego e sulla base di quanto concordato con il Gruppo Interistituzionale
hanno inviato alle Scuole Secondarie di I e II grado e agli Enti di Formazione
Professionale una lettera contenete indicazioni operative in merito alle modalità di
adempimento e alla vigilanza dell’obbligo d’istruzione e del diritto-dovere.
Tramite la lettera le Scuole sono state invitate a segnalare alla autorità competenti casi
di inadempimento dell’obbligo d’istruzione. L’iniziativa ha avuto inizio su richiesta dei
Centri per l’Impiego che si sono trovati nell’impossibilità di attivare servizi e iscrizioni
per i minori privi dell’ assolvimento dell’obbligo d’istruzione;
per rispondere al processo di riforma della Scuola, alla necessità di formazione degli
insegnanti del biennio delle superiori e alla necessità di fornire un’informazione corretta
all’interno del Gruppo Interistituzionale e dei gruppi Locali è scaturito il corso di
Formazione Formatori realizzato nei quattro bacini del CPI.
Si è tentato in particolare di attivare una riflessione in merito al ruolo e alle funzioni
dell’orientamento, alla prevenzione di fenomeni di abbandono e dispersione scolastica,
al significato di specifiche fasi di transizione. Non da ultimo sono stati affrontati i temi
connessi alle modalità di assolvimento dell’obbligo d’istruzione, al ruolo dei Servizi
territoriali e al riordino della scuola secondaria di II grado.
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1.2.
Descrizione delle azioni di orientamento programmate e/o avviate
precedentemente e fonti di finanziamento utilizzate
Le tipologie di azioni orientative realizzate possono esser suddivise e descritte nel
seguente modo:
a) servizi coordinati e realizzati dai Centri per l’Impiego;
b) percorsi integrati Scuola-Formazione-Lavoro gestiti da Soggetti esterni al Centro
per l’Impiego (Enti di Formazione accreditati nelle macroaree dell’orientamento e
della formazione);
c) attività non previste dal Piano provinciale e svolte dalla Scuola.
a) I Centri per l’Impiego hanno coordinato e realizzato percorsi di consulenza,
informazione e formazione orientativa, testimoniando un forte consolidamento
territoriale.
Nel dettaglio le azioni destinate a studenti in obbligo d’istruzione fino ai 16 anni sono
le seguenti:
la formazione orientativa (OIB11-Educazione alla Scelta) rivolta agli alunni/e delle
classi 2^ e 3^ della Scuola Media è stata, in continuità con le precedenti annualità,
la tipologia di azione maggiormente diffusa. Gli Istituti comprensivi che hanno
aderito al percorso sono stati 51 su un totale di 56 dell’intero territorio provinciale. In
particolare le Scuole Medie complessivamente coinvolte (comprensive delle sedi
distaccate) sono state 84 su un totale di 89 e annualmente hanno partecipato al
percorso orientativo 202 classi seconde e 206 classi terza. E’ stata riscontrata una
consolidata adesione da parte dei docenti referenti dell’orientamento in merito alla
progettazione e condivisione delle attività;
i colloqui di consulenza orientativa (C1,C2) destinati agli alunni in uscita dalla
Scuola Media sono stati realizzati al fine di individuare il bisogno orientativo degli
adolescenti che manifestavano maggiori incertezze e dubbi. Nei casi di maggiore
fragilità è stata coinvolta la famiglia, gli insegnanti, gli assistenti sociali e gli
operatori del territorio;
gli incontri di informazione orientativa (A3) destinati a famiglie ed insegnanti di
alunni in uscita dalla 3^ Media hanno perseguito l’obiettivo di accompagnare le
famiglie nel percorso della scelta tramite la presentazione e condivisione del
percorso orientativo e dell’offerta di Istruzione e Formazione del territorio (le
famiglie coinvolte sono circa il 30%);
gli incontri di informazione orientativa (A3) destinati ad alunni del biennio della
scuola superiore hanno perseguito l’obiettivo di informare i ragazzi sulla normativa
vigente in merito all’obbligo d’istruzione, al diritto dovere, al mondo del lavoro (in
particolare il contratto di apprendistato). Questi incontri hanno portato l’esperienza
dei Centri per l’Impiego all’interno della Scuola sottolineando come l’inserimento nel
mondo del lavoro passi necessariamente attraverso un più elevato livello di
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istruzione e formazione. Inoltre su richiesta degli studenti sono stati realizzati
colloqui individuali che hanno perseguito la finalità di rimotivazione e di supporto: si
ritiene, considerata l’età dell’utenza che il tipo di intervento individuale risponda
meglio al tipo di bisogno espresso;
l’adesione da parte delle Scuole Superiori ai percorsi di informazione orientativa
destinati a studenti del primo biennio si è differenziata a seconda degli Istituti e del
bacino di riferimento e la segnalazione di alunni a rischio di dispersione è stata
generalmente potenziata ma resta fortemente differenziata: il ricorso alla Scheda
“Dove sei?” oppure la segnalazioni tramite lettera è avvenuta con modalità
disomogenee;
si è riscontrato un buon consolidamento del lavoro di rete con gli operatori del
Consorzio Socio Assistenziali e della Comunità Montane nella cogestione di
interventi destinati ad adolescenti in situazioni di disagio sociale, minori stranieri e
minori disabili. Pertanto la collaborazione con i Servizi Sociali del territorio è stata
efficace.
Soggetti con meno di 16 anni coinvolti nelle azioni di orientamento svolte dal Centro per
l’Impiego
2007/2008
2008/2009
Informazione orientativa
O.I.
O.I.
O.I.
A2
A3
A1
728
441
1959
1374
156
2848
O.I.
B1.1
6411
7590
Formazione orientativa
O.I.
O.I. O.I. O.I
B3
B3.1 B5
B6
3
98
0
0
2
50
0
0
O.I.
B8
0
1
consulenza
orientativa
O.I.
O.I.
C1
C2.1
54
15
24
3
In merito alle attività orientative di competenza del Centro per l’Impiego e destinate ad
adolescenti e giovani con età superiore a 16 anni possiamo evidenziare che:
i percorsi di consulenza orientativa (C1, C2) hanno perseguito l’obiettivo di definire
un progetto scolastico-formativo-professionale. Definito il bisogno orientativo tramite un
primo colloquio, i percorsi attivabili comportano o il rientro a scuola (valutando anche
altri percorsi scolastici oltre a quello intrapreso), o l’attivazione di un laboratori e/o
tirocini orientativo oppure l’accompagnamento all’inserimento lavorativo tramite un
percorso di ricerca attiva del lavoro. Il rientro in un percorso scolastico-formativo è la
prima proposta fatta agli adolescenti. Qualora non sia accolto dall’adolescente e dalla
famiglia, si attivano i percorsi alternativi (consulenza orientativa individuale e ricerca
attiva del lavoro, laboratori e tirocini orientativi).
L’attivazione di tirocini e/o laboratori (B6 e B8) è destinata ad adolescenti che una
volta assolto l’obbligo d’istruzione manifestano maggiore motivazione, nonostante i
colloqui e le riflessioni effettuate, per la non prosecuzione (o sospensione temporanea)
del percorso di studi. La finalità perseguita è essenzialmente orientativa: avvicinando
gli adolescenti al mondo del lavoro si attiva un processo di conoscenza delle regole,
delle modalità, delle capacità e competenze richieste. L’intero percorso viene
monitorato tramite incontri e colloqui periodici con il tutor aziendale e il tutor/orientatore
del Centro per l’Impiego in modo da attivare un progressivo processo di
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consapevolezza. L’esperienza di tirocinio, a partire dalla vicenda personale di ciascuno
adolescente e della famiglia, può concludersi o con il rientro nel percorso scolastico
oppure con l’ingresso progressivo del mondo lavorativo. Il periodo di svolgimento
ricopre l’intero arco dell’anno.
Il reperimento di Aziende disponibili all’inserimento/accompagnamento di ragazzi/e in
tirocinio si è differenziata a partire dai bacini di riferimento. Tra il 2008 e il 2009 i tirocini
attivati sono passati da 52 a 321. Nel conteggio complessivo dell’anno 2008 rientrano
anche i tirocini estivi destinati a studenti inseriti in percorsi scolastici. Anche queste
esperienze hanno perseguito finalità orientative aiutando gli studenti a conoscere
caratteristiche del mondo del professioni e competenze del mondo del lavoro. Il
periodo di svolgimento è compreso tra la fine dell'anno scolastico e l'inizio di quello
successivo;
la collaborazione con i Servizi Sociali si è consolidata attraverso la segnalazione di
minori, la cogestione e la presa in carico congiunta. I destinatari sono stati adolescenti
in situazioni di disagio sociale, minori stranieri accompagnati e non, minori disabili.
Soggetti con più di 16 anni coinvolti nelle azioni di orientamento svolte dal Centro per
l’Impiego
> 16 anni
2007/2008
2008/2009
IV.h.
10 A1
240
750
IV.h.10 IV.h.10
A2
A3
121
0
352
0
IV.h.10
B1.1
0
0
IV.h.10
B3
13
3
IV.h.10
B3.1
119
443
IV.h.10
B5
1
70
IV.h.10 IV.h.10
B6
B8
52
2
321
16
IV.h.10 IV.h.10
C1
C2.1
48
52
316
81
b)
I percorsi di orientamento integrati Scuola-Formazione-Lavoro realizzati da
Soggetti Esterni accreditati per l’orientamento, rientrano nella Macroarea della
Formazione orientativa. Tali percorsi che prevedono la co-progettazione tra Formazione
Professionale, Scuola, Centro per l’Impiego e rappresentanti del mondo del lavoro
possono essere sintetizzati nel seguente modo:
laboratori di formazione orientativa destinati a studenti della classe 3^ della Scuola
secondaria di primo grado; la realizzazione dei laboratori presuppone l’integrazione
con i percorsi di Educazione alla Scelta coordinati dal Centro per l’Impiego;
laboratori di rinforzo destinati agli studenti del biennio delle Scuole Secondarie di II
grado e della Formazione Professionale (realizzati nell’anno scolastico 2007/2008);
laboratori di contatto con il mercato del lavoro destinati a studenti del IV e V anno della
scuola secondaria di II grado e al III anno degli Istituti Professionali e della Formazione
Professionale;
laboratori di gruppo sperimentali per affrontare casi-studio destinati agli studenti del
quarto e quinto anno della scuola secondaria di II grado e al terzo anno degli Istituti
Professionali e della Formazione Professionale;
laboratori da effettuare con la metodologia dell’affiancamento di breve durata al
lavoratore destinati agli studenti del quarto e quinto anno della scuola secondaria di II
grado e al terzo anno degli Istituti Professionali e della Formazione Professionale.
Venendo al dettaglio delle azioni svolte possiamo evidenziare quanto segue:
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la pluralità dell’offerta orientativa territoriale ha posto in più occasioni la necessità di
una supervisione e di una gestione congiunta finalizzata ad evitare duplicazioni di
servizi e di attività: l’integrazione tra servizi e percorsi si è posta come prioritaria in
particolare per i percorsi destinati agli alunni in uscita dalla Scuola Medie e per i
laboratori di contatto con il mondo del lavoro;
in generale risultano quantitativamente rilevanti i progetti nelle fasi in entrata e uscita
dai percorsi scolastico/formativi (in uscita dalla Scuola Media, dalla Scuola Superiore e
Formazione Professionale). Gli interventi destinati agli studenti del biennio della Scuola
Secondaria di II grado sono stati realizzati unicamente nell’annualità 2008/2009, al fine
di evitare duplicazioni con i servizi già predisposti dai Centri per l’Impiego;
la realizzazione dei laboratori di contatto con il mercato del lavoro ha comportato un
considerevole sforzo di integrazione e coordinamento tra Centro per l’Impiego, Enti di
Formazione e realtà professionali ed imprenditoriali locali: la specificità del bisogno
orientativo e la tipologia di azione hanno richiesto un confronto non semplice tra mondo
della scuola, della formazione e del lavoro;
l’offerta orientativa risulta differenziarsi a fronte dei bacini territoriali di riferimento e dei
bisogni orientativi espressi dalle singole Scuole.
Soggetti coinvolti nelle azioni realizzate dagli Enti accreditati affidate con Bando di
chiamata a progetto
2007/2008
2008/2009
O.I.-B1.1*
668
2091
O.I.-B1.1**
778
IV.h.10 B1.1
2407
*azioni svolte nelle classi terze del scuola secondaria di primo grado
**azioni svolte nel Biennio della Scuola secondaria di secondo grado
c) attività non previste dal Piano provinciale e svolte dalla Scuola
Le attività svolte e organizzate autonomamente dagli Istituti scolastici consistono per la
scuola secondaria di I grado in incontri informativi per gli studenti della classe 3^ media e
le loro famiglie sulle caratteristiche dell’offerta di istruzione e formazione (serate
informative, scuole aperte, saloni dell’orientamento).
Dalle scuole secondarie di secondo grado sono attuate attività di contatto con il lavoro
(stage, alternanza scuola lavoro) e attività per l’orientamento universitario.
Le attività sono state svolte in modo non omogeneo su tutto il territorio, differenziandosi
ulteriormente all’interno dei singoli bacini.
Le attività orientative (relative ai punti a e b) destinate a studenti fino ai 16 anni (in obbligo
d’istruzione) sono state finanziate con il contributo dei Fondi Ministeriali mentre per i
giovani con età superiore ai 16 anni la fonte di finanziamento deriva dai fondi del
Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2007 -2013, secondo quanto
predisposto dall’Atto di Indirizzo Regionale pluriennale (DGR n.44-6256 del 25/06/2007).
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1.3.
Descrizione degli strumenti per l'orientamento già realizzati o in corso di
realizzazione e fonti di finanziamento utilizzate
Sito per l’orientamento – La necessità di riorganizzare i contenuti orientativi e i nuovi
materiali a disposizione degli utenti ha indotto la Provincia ad aggiornare sito per
l’orientamento a disposizione di tutti gli attori del territorio. Il sito offre informazioni sulle
opportunità formative e occupazionali presenti sul territorio. Le informazioni sono adattate
a diverse tipologie di utenza, suddivise in sezioni tematiche e consentono ai visitatori
l’interazione dinamica.
La Regione Piemonte ha predisposto anche per gli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009
la pubblicazione e la distribuzione a tutti gli studenti frequentanti la classe 3^ Media della
Guida per l’Orientamento. Tale Guida contiene informazioni sull’offerta di Istruzione e
Formazione e criteri elementari del processo di scelta, con cenni normativi per arrivare ad
un’informazione a largo raggio sulle opportunità presenti in tutta la Regione.
A fronte dei considerevoli cambiamenti che hanno caratterizzato la Scuola Secondaria di II
grado, la Regione per l’anno scolastico 2009/2010 ha sostituito la pubblicazione cartacea
con una Guida per l’Orientamento on-line consultabile sul sito della Regione Piemonte
http://www.regione.piemonte.it/orientamento. Tale Guida non contiene informazioni
definitive ma indicazioni costantemente aggiornate in base alle ultime indicazioni
ministeriali e agli accordi territoriali.
Ad integrazione della Guida regionale si è nuovamente predisposta una pubblicazione,
l’Opuscolo dell’Orientamento, per aiutare giovani e famiglie ad usufruire delle occasioni
di promozione delle diverse istituzioni scolastiche del territorio. Questa mini-guida ha
ricompreso un indirizzario completo di tutti gli istituti Secondari di II grado, organizzato per
bacino territoriale di Centro per l’Impiego e corredato con date ed orari di presentazioni
serali, giornate di scuola aperta e Saloni dell’Orientamento. La mini-guida, oltre ad essere
diffusa in modo capillare nelle scuole, è stata offerta come inserto di pubblicazione a
carattere locale.
Il Quaderno dell’Orientamento contiene strumenti metodologici a supporto del processo
di scelta. Gli obiettivi perseguiti sono suddivisi in due fasi, in particolare gli allievi della
classe II Media iniziano a conoscere l’offerta di istruzione e formazione territoriale, la
normativa riferita all’obbligo d’istruzione, le professioni di interesse e a sviluppare
competenze decisionali.
Per gli allievi della classe III Media si mira ad approfondire la conoscenza di sé nei termini
di capacità, interessi e abilità, si approfondisce la conoscenza della scuola del territorio, si
riflette sulla scelta scolastica e sul proprio progetto professionale-scolastico.
Le attività proposte tramite il Quaderno hanno richiesto il coinvolgimento e la
partecipazione degli alunni e, in alcune fasi, delle famiglie e degli insegnanti. L’opuscolo è
stato consegnato agli alunni della classe 2^ Media con l’indicazione di conservarlo anche
per l’anno successivo in quanto “diario-quaderno” dell’orientamento.
1.4. Priorità provinciali
Priorità della Provincia di Cuneo è garantire un sistema complementare ed integrato di
attività orientative destinate a soggetti con età inferiore e superiore ai 16 anni favorendo la
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complementarità delle stesse. Nello specifico l’integrazione delle azioni si coniuga con le
finalità, gli obiettivi e le aree dei fabbisogni orientativi di seguito evidenziati.
In termini complessivi si può evidenziare che l’integrazione richiesta fa riferimento alle
attività svolte da scuole o reti di scuole, dal Centro per l’Impiego e da Soggetti Esterni e
riferite alle azioni destinate a:
alunni in obbligo d’istruzione frequentanti la scuola secondaria di I grado (classe 2^
e 3^) e il biennio della scuola secondaria di II grado e FP
Studenti in uscita dalla scuola secondaria di II grado (frequentanti il terzo anno della
Formazione Professionale e degli Istituti Professionali Statali, il quarto o quinto della
Scuola secondaria di II grado)
Giovani e adolescenti fuoriusciti dal percorso scolastico
Giovani ed adolescenti stranieri
Giovani ed adolescenti diversamente abili
Famiglie, insegnanti, formatori, operatori
Risulta altresì importante ampliare e/o creare le reti favorendo nel tempo il consolidamento
dei servizi di orientamento quali punti di riferimento sul territorio per i vari soggetti che
operano nell’ambito dell’orientamento. In particolare la funzione orientativa della Scuola va
ad integrarsi con l’esperienza consolidata a livello territoriale dai Centri per l’Impiego
tramite le attività di informazione, formazione e consulenza orientativa e con ulteriori
soggetti territoriali quali soggetti Esterni accreditati per l’orientamento, l’associazionismo,
le realtà professionali e imprenditoriali locali, il mondo del lavoro nel suo complesso.
1.5.
Modalità per l'analisi dei fabbisogni orientativi per l'obbligo d'istruzione e
l'occupabilità
In linea con quanto realizzato nelle precedenti annualità le fonti principali per rilevare i
fabbisogni orientativi sono state:
I Gruppi Locali e il Gruppo Interistituzionale
le azioni di orientamento coordinate dai Centri per l’Impiego, dagli Enti di Formazione e
dalle singole scuole
l’eventuale valutazione dei servizi di orientamento affidata nell’ambito di azioni di
assistenza tecnica e di sistema
la programmazione delle attività formative afferenti il diritto dovere di Istruzione e
Formazione Professionale
le attività realizzate a livello locale tra gruppi composti da insegnanti, formatori,
operatori dei Centri per l’Impiego e la loro relativa formalizzazione restituita ai
componenti tramite verbali
il lavoro di rete con i soggetti istituzionali che in vario modo si occupano di giovani in
situazione di disagio (Consorzi Socio Assistenziali, Educativa di strada, Comunità per
minori)
l’incrocio tra le banche dati esistenti fornite dalle anagrafi comunali, dai Centri per
l’Impiego, dalle Scuole dalla Agenzie Formative
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1.6. Descrizione dei fabbisogni orientativi del territorio
Per quanto riguarda la determinazione dei fabbisogni orientativi è opportuno definire le
aree in cui sorgono le esigenze da affrontare. In linea con quanto evidenziato nelle
precedenti annualità e alla luce delle più recenti novità, le aree del fabbisogno possono
essere individuate nel seguente elenco:
Area del
Fabbisogno
a. realizzare un’ informazione preventiva e a largo raggio destinata a studenti, famiglie,
insegnanti e operatori ( anche a fronte dei cambiamenti introdotti dal riordino della
Scuola Superiore e nel mondo del lavoro in modo da;
b. attività di tipo preventivo nella secondaria di primo grado (classi seconde e terze);
c. attività di tipo preventivo e curativo nella secondaria di II grado (biennio e triennio
della secondaria di II grado e della Formazione Professionale);
d. individuazione dei giovani a rischio di abbandono e/o fuoriusciti dai canali per
l’assolvimento del diritto dovere;
e. sostegno alla scelta scolastica e professionale di adolescenti e giovani che vivono
situazioni di disagio e delle loro famiglie;
f. aggiornamento e periodica revisione degli strumenti informativi e di orientamento;
g. integrazione dei servizi di orientamento;
h. coordinamento su più livelli territoriali dei componenti della rete dei servizi di
orientamento;
i. , manutenzione, sviluppo delle banche dati;
j. attività orientative per giovani di età compresa tra 18-22 anni.
Descrizione fabbisogni
a
-
b
-
-
c
-
- Garantire un’azione informativa comune in modo da raggiungere le famiglie coinvolgendo, tra gli altri,
anche i servizi socio assistenziali
- Predisporre una rete territoriale composta da rappresentanti della Scuole secondarie di I e II grado,
Enti di Formazione Professionale, Centro per l’Impiego che si ponga come facilitatore nel passaggio di
informazioni e materiali orientativi (riordino della scuola secondaria di II grado, normativa
apprendistato, mondo del lavoro)
Dare continuità agli interventi di tipo preventivo nelle ultime due classi della scuola secondaria di I
grado in modo da prevenire fenomeni di abbandono e dispersione scolastica
Predisporre interventi di prevenzione specifici per adolescenti fortemente a rischio di dispersione e
frequentanti la scuola secondaria di I grado (finalizzati a garantire l’assolvimento dell’obbligo
d’istruzione )
Intensificare gli sforzi per aumentare il livello generale d’istruzione e formazione sostenendo
adolescenti e giovani tramite attività di informazione, formazione e consulenza orientativa
Sostenere e integrare con proposte di ulteriori soggetti gli interventi di orientamento alla professionalità
Sostenere iniziative e/o nuovi progetti emersi da gruppi territoriali, eventualmente anche da coloro che
che hanno partecipato alla Formazione Formatori
Monitorare i fenomeni di dispersione e abbandono scolastico nella scuola secondari di II grado in modo
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da sviluppare un sistema di analisi e descrizione del fenomeno
-
d
-
e
-
-
f
-
-
g
-
h
-
Consolidamento della rete formale ed informale
Sollecitare la collaborazione da parte della Scuola Secondaria di II grado nella segnalazione dei casi di
potenziale abbandono e dispersione
Confronto e scambio di strumenti operativi con i servizi sociali e gli operatori che si occupano di disagio
giovanile (individuazione dei fabbisogni orientativi della popolazione giovanile, condivisione della
progettualità educativa).
Assicurare ai giovani la figura del tutor che li accompagni durante il percorso di scelta e/o di
rimotivazione.
Costruire una rete territoriale di monitoraggio dell’abbandono e della dispersione scolastica
Sostenere nel percorso scolastico-formativo studenti in ritardo nella prosecuzione degli studi, studenti
stranieri e studenti che vivono situazioni di disabilità
Dare supporto a iniziative e/o nuovi progetti destinati ad adolescenti che vivono situazioni di disagio in
modo da garantire le pari opportunità
Confronto e scambio di strumenti e buone prassi tra scuola secondaria di I grado e II grado, agenzie
formative, servizi sociali e servizio orientamento del Centro per l’Impiego in modo da sostenere nella
scelta scolastica e professionale adolescenti e giovani che vivono situazioni di disagio.
Coinvolgere ulteriori soggetti territoriali
Incrementare la collaborazione da parte delle Scuole Secondarie di II grado (a fronte del riordino della
scuola secondaria di II grado) in modo da predisporre schede informative su percorsi scolastici e/o
formativi, diffondendo i POF anche tramite il sito orientamento;
Intensificare lo scambio di informazioni e il confronto tra Scuola Secondaria di II grado, Enti di
Formazione Professionale, Scuola Secondaria di I grado e Centri per l’impiego
Sistematizzare gli strumenti di orientamento usati durante le attività.
Implementare una Guida che si integri con quella messa a disposizione della Regione, che sia
facilmente aggiornabile, di facile consultazione e che offra l’opportunità di effettuare facili comparazioni
tra le diverse opportunità e sulle modalità di passaggio tra Istituti in modo da garantire il reale
assolvimento dell’obbligo d’istruzione e il diritto-dovere.
Collegare i vari attori sul territorio provinciale realizzando momenti informativi e/o incontri specialistici.
Definire ulteriormente i canali informativi tra Scuole, Enti di Formazione e Centri per l’Impiego per
predisporre il materiale orientativo ( Scuola secondaria di II grado, mondo del lavoro) e individuare gli
abbandoni in tempo utile.
Integrare i servizi orientativi di competenza dei Centri per l’Impiego, i Progetti Integrati attivati da
Soggetti Esterni, la didattica orientativa delle scuole in modo da assicurare il rispetto dei fabbisogni
orientativi degli studenti
Favorire la diffusione delle prassi elaborate a livello locale relative all’uso di strumenti capaci di
contribuire al monitoraggio dell’abbandono e della dispersione scolastica.
Dare continuità ad attività di formazione dei formatori.
Integrare con l’esistente nuove modalità operative che siano coerenti con i principi dell’orientamento e
con le esigenze dei giovani, di adolescenti che vivono situazioni di disagio e con le loro famiglie
Coinvolgere nelle attività di coordinamento la maggioranza dei soggetti che intervengono nei processi
di orientamento.
Aumentare la partecipazione degli insegnanti alle attività dei Gruppi locali per consolidare una cultura
dell’orientamento condivisa sul territorio
Garantire il confronto e il coordinamento a livello locale.
Dare forma e visibilità al grado di integrazione dei componenti delle reti a livello ogni bacino.
Garantire il confronto tra più livelli (locale, provinciale, regionale) e Settori (Scuola di I e II grado,
Agenzie Formative, Centri per l’Impiego, realtà professionali locali, associazioni di categoria e dei
lavoratori).
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-
i
-
j
1.7.
Curare l’aggiornamento della banca dati SILP minori, integrando i dati quantitativi sia con quelli
informali,sia con quelli residenti nei canali della formazione professionale e dell’apprendistato.
Sostenere gli studenti nella transizione tra mondo della scuola e mondo del lavoro.
Accompagnamento al mondo del lavoro e/o della formazione post diploma.
Collegamento tra i fabbisogni analizzati e offerta orientativa proposta
Area del
Fabbisogno
L’offerta orientativa basata sui fabbisogni emersi ha una valenza triennale e va ricondotta
alla seguente tabella descrittiva:
i)
-
a
-
b
-
c
-
d
-
e
-
Descrizione offerta orientativa
Incontri/seminari informativi finalizzati ad ampliare la conoscenza del quadro normativo di riferimento, e
dell’offerta di Istruzione e Formazione presente sul territorio favorendo la possibilità di approfondire
contenuti e questioni emergenti eventualmente a livello territoriale
Salone dell’Orientamento, Workshop, Serate Informative, Giornate di Scuola Aperta
Incontri di formazione orientativa (Educazione alla scelta) e di consulenza orientativa finalizzati a
sostenere gli adolescenti nel passaggio dalla scuola secondaria di I alla scuola secondaria di II grado
Coordinamento e integrazione tra i percorsi di competenza dei Centri per l’Impiego, i Percorsi Integrati
Scuola Formazione Lavoro e le attività di orientamento attivate dalla singole scuole
Nuovi Progetti finalizzati alla prevenzione dell’abbandono scolastico e all’assolvimento dell’obbligo
d’istruzione
Incrementare l’adesione da parte della Scuola secondaria di II grado ad interventi di informazione e
formazione orientativa destinati a studenti del biennio della scuola secondaria di secondo grado
Consulenza orientativa i cui destinatari sono studenti a rischio di abbandono scolastico o in condizione di
disagio sociale frequentanti il biennio della scuola secondaria di secondo grado
dare continuità ai percorsi di orientamento alla professionalità destinati a studenti del terzo anno degli
Istituti Professionali e della Formazione Professionale e del quarto e quinto anno degli Istituti di Istruzione
Superiore.
Incrementare la collaborazione da parte delle Scuole superiori
l’utilizzo della “Scheda dove sei” da parte della scuola secondaria di II grado e della Formazione
Professionale in modo da attivare in tempi utili le opportune segnalazione ai Centri per l’Impiego (studenti
a rischio di dispersione o in dispersione scolastica);
utilizzo da parte delle Scuole Secondarie di II grado di ulteriori strumenti e modalità (Circolari e Lettere
congiunte con l’USP) per segnalare casi di abbandono scolastico
Confronto e scambio di strumenti operativi con i Servizi territoriali che si occupano a vario titolo di disagio
giovanile
Azioni di Sistema
Attivare canali di comunicazione tra insegnanti delle scuole secondarie di I e II grado e ulteriori sinergie, e
Centri per l’Impiego, servizi sociali, associazioni, realtà produttive locali.
Nuovi Progetti (destinati a studenti stranieri, studenti in ritardo scolastico, adolescenti che vivono situazioni
di disagio sociale in modo da garantire l’assolvimento dell’obbligo)
Azioni di Accompagnamento
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-
f
-
g
-
h
i
-
j
-
Anche a fronte del riordino della scuola secondaria di II grado e dei considerevoli cambiamenti del mondo
del lavoro, promuovere incontri territoriali tra referenti della Scuole secondarie di I e II grado, Enti di
Formazione, Centro per l’Impiego incrementando le Azioni di Sistema utili al miglioramento del Sistema
Orientamento nel suo complesso
Implementare una guida alle opportunità di Istruzione e formazione che si integri con quella messa a
disposizione della Regione e che sia facilmente aggiornabile, di facile consultazione e che offra
l’opportunità di effettuare facili comparazioni tra le diverse opportunità di assolvimento presenti.
Azioni di Sistema
Gruppo Locale e Gruppo Interistituzionale.
Collegare i vari Attori territoriali realizzando momenti informativi e/o incontri specialistici e per consolidare
una cultura dell’orientamento condivisa a livello territoriale
Favorire la diffusione delle buone prassi consolidate a livello territoriale
Dare continuità alla formazione formatori
Attivare nuovi progetti che prevedono la partecipazione di più soggetti istituzionali in particolar modo per
quelli già sperimentati e rivolti alle fasce più a rischio di esclusione sociale
Coinvolgere nelle attività il maggior numero dì soggetti che intervengono nei processi di orientamento
Azioni a sostegno dei Gruppi Locali e del Gruppo Interistituzionale
Azioni per il consolidamento del coordinamento con particolare attenzione alla comunicazione tra i livelli
Sperimentare modalità di programmazione e progettazione coordinate con i rappresentanti delle parti
sociali e con quei soggetti già presenti in modo informale nella rete di collaborazione attuale
Aggiornamento banca dati SILP e aggiornamento attività di monitoraggio ( alunni in ritardo nella scuola
secondaria di I e II grado)
Azioni di informazione, formazione e consulenza orientativa da realizzare tramite colloqui individuali o
attività di gruppo. Interventi finalizzati a favorire scelte individuali consapevoli e l’occupabilità.
Uniformare gli interventi rivolti agli adolescenti prossimi al compimento della maggiore età dando
continuità agli interventi realizzati in precedenza ed evitando sovrapposizioni con le azioni realizzate in
precedenza presso il CPI
Aggiornamento banca dati
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1.8. Analisi SWOT
L’analisi presentata deriva da quelle redatte per i Piani provinciali degli anni precedenti a
partire dal 2002/2003. Questa prassi operativa permette un confronto a livello di
caratteristiche del contesto attraverso gli anni. In particolare possiamo evidenziare le
seguenti caratteristiche:
- consolidamento delle attività di prevenzione destinate agli alunni della Scuola Media: (
la collaborazione riguarda il 95% delle Scuole Medie del territorio provinciale)
- consolidamento della collaborazione con i Servizi Sociali nella cogestione di casi di
maggiore fragilità;
- articolazione complessa del “sistema orientamento” contraddistinta da una pluralità di
Soggetti territoriali che necessitano di un forte coordinamento e di un elevato livello di
integrazione in merito ai contenuti da trattare e ad alcune e specifiche prassi operative
da adottare (es. modalità per assolvimento dell’obbligo d’istruzione, riordino del
secondo ciclo, normativa sull’apprendistato);
- differente sensibilità verso i percorsi di orientamento da parte delle Scuole Secondarie
di II grado (benché questa tendenza si differenzi fortemente a seconda del bacino di
riferimento e della tipologia di Istituto);
- forti disomogeneità territoriali, in particolare per quanto riguarda la segnalazione di casi
di studenti a rischio di abbandono o dispersione scolastica;
- migliorare il “Sistema Orientamento” tramite il confronto e l’aggiornamento a più livelli
(locale, provinciale, regionale) e tra più sistemi (Scuola, Formazione, Centro Impiego,
realtà professionali e imprenditoriali locali).
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Punti di forza
Punti di debolezza
-
Progressiva
legittimazione
del
servizio all’interno del
territorio.
-
Conoscenza
territorio.
-
-
-
del
Utilizzo di risorse
qualificate e con
significative relazioni con il territorio.
Aumentata esperienza
dei
servizi
di
orientamento
della
provincia.
Opportunità
formazione
informazione.
di
e
-
-
Modalità di diffusione
dei lavori del Gruppo
interistituzionale e dei
Gruppi locali.
-
Incremento
della collaborazione
con
Consorzi
socioassistenziali
e
strutture
che
si
occupano di disagio
giovanile.
-
Azioni di sistema (tra
cui quelle rivolte agli strumenti informativi)
per favorire un’azione
informativa efficace e
condivisa anche a
fronte
dei
considerevoli
cambiamenti
normativi.
-
Rischi
Opportunità
Disomogenea
partecipazione
delle
scuole superiori ad azioni
orientative destinata ad
alunni
in
obbligo
d’istruzione.
Clima
di
incertezza
legislativa.
La disomogeneità nella collaborazione da parte
delle scuole secondarie di
II grado determina una non
uniforme efficacia del Servizi di orientamento.
Passaggio
ad
una
differente
offerta
di
istruzione provinciale.
Permanenza
della presenza di giudizi sulla
diversa dignità dei vari
percorsi scolastici e formativi.
Elevata complessità del
“Sistema orientamento”.
-
Incompletezza
della
banca dati dei giovani in obbligo formativo.
Differenti
standard
qualitativi dei servizi di
orientamento erogati dai
vari sistemi.
-
Difficoltà a coordinare e
recuperare a livello di
coordinamento centrale i flussi informativi relativi
agli abbandoni e ai
passaggi tra i canali.
Sfilacciamento delle reti a
causa della rinuncia di alcuni suoi componenti,
casi di turn-over o
riorganizzazione
dei
servizi nell’ambito della
scuola e della formazione
professionale.
Attività di orientamento non
sempre coerenti con le
esigenze degli utenti.
Duplicazione di interventi
sul territorio e difficoltà di
identificare l’operatore o
l’azione appropriata da
parte degli utenti.
-
Maggiore
complessità
dell’articolazione
del
sistema in termini di
aumenti dei componenti
della
rete,
risorse
provenienti da fonti diverse
per gli stessi destinatari.
Differente sensibilità tra le - Gruppi locali come luogo
scuole per le attività di
privilegiato per far emergere orientamento sia come
e descrivere i fabbisogni
supporto alla scelta sia
orientativi o situazioni di
come
contributo
al
particolare urgenza.
successo formativo.
Presenza
poco
significativa, in alcuni
bacini,
di
attori
istituzionali.
Ruolo
non
sempre
riconosciuto dei referenti
per
l’orientamento
scolastico. Nella scuola
secondaria di II grado.
Attività
del
gruppo
interistituzionale di analisi
dei nodi critici consolidata..
Posizione intermedia dei
servizi di orientamento
provinciali rispetto alle
scuole, alle agenzie di
formazione e altri operatori
aventi titolo.
Flessibilità delle risorse
messe a disposizione dal
Piano
nella
loro
destinazione.
Disponibilità di ricerche
provinciali e regionali sui
fabbisogni formativi.
Collaborazione con altri
soggetti per un nuovo
osservatorio sui fenomeni
sociali,
economici
e
culturali che abbia anche
una valenza orientativa.
Presenza sul territorio
provinciale di iniziative
coordinate per lo sviluppo
della innovazione didattica
secondo
le
priorità
individuate grazie al lavoro
dell’osservatorio
sui
fenomeni sociali e il dialogo
con i rappresentanti della
scuola.
presenza dell’organo di
consultazione provinciale
sui temi del lavoro e della
formazione (D.LGS. 469 del
23.12.1997 art. 6).
collaborazione con nuovi
Soggetti
per
la
realizzazione dei Nuovi
Progetti.
Gestione delle azioni in
una logica di forte
coordinamento territoriale.
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2. OBIETTIVI
2.1.
Descrizione degli obiettivi generali del Piano Provinciale in relazione ai
problemi e ai fabbisogni emersi in fase di analisi di contesto
Obiettivo generale della programmazione provinciale è rafforzare i servizi di orientamento
predisponendo, oltre a quelli già consolidati, nuove iniziative che sappiano rispondere ai
fabbisogni generati dai cambiamenti normativi, sociali ed economici anche tramite lo
sviluppo della rete, nei termini di sensibilizzazione, riconoscimento e coordinamento dei
componenti informali oltre che a quelli formali.
Obiettivi specifici, secondo l’analisi dei fabbisogni orientativi e tenendo conto delle priorità
provinciali, sono :
1. sostenere adolescenti e giovani nel passaggio dalla scuola secondaria di primo
grado alla scuola secondaria di II grado e Formazione Professionale e durante il
biennio del secondo ciclo di istruzione e formazione, fino all’assolvimento
dell’obbligo d’istruzione;
2. strutturare interventi specifici i cui destinatari sono studenti fortemente a rischio di
dispersione e frequentanti la scuola secondaria di I grado e il biennio della scuola
secondaria di II grado (in particolare quindicenni e sedicenni);
3. sostenere nella scelta scolastica e/o professionale giovani e adolescenti che vivono
situazioni di disagio e studenti stranieri garantendo le pari opportunità, tramite
specifici progetti tra cui anche quelli in corso di realizzazione in modo che si
pongano come buone prassi eventualmente estendibili a livello provinciale;
4. accompagnare giovani e adolescenti nella transizione tra mondo della scuola e
mondo del lavoro attraverso azioni finalizzate al rafforzamento dell’occupabilità;
5. sostenere nella definizione di un proprio progetto professionale adolescenti e
giovani che, assolto l’obbligo d’istruzione, sono alla ricerca di un primo lavoro;
6. migliorare il “Sistema Orientamento” tramite le Azioni di Sistema ed in particolare
tramite il confronto e l’aggiornamento a più livelli (locale, provinciale, regionale) e
tra più sistemi (Scuola, Formazione, Centro Impiego, realtà professionali,
imprenditoriali locali, rappresentanti dei lavoratori) in modo da:
a. far fronte ai considerevoli cambiamenti del sistema di istruzione e
formazione, del lavoro e del contesto socio economico;
b. favorire l’integrazione tra politiche dell’Istruzione, della Formazione e del
Lavoro;
c. realizzare un’azione preventiva generalizzata e condivisa (nonché un
informazione e formazione orientativa efficace);
d. programmare attività di orientamento ;
7. dare continuità alle Azioni di Accompagnamento garantendo un’informazione
efficace per famiglie, insegnanti e operatori in modo da prevenire e fronteggiare
fenomeni di dispersione e abbandono scolastico.
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2.2.
Coerenza degli obiettivi con la strategia
Programma Operativo Regionale FSE 2007-2013
europea
delineate
nel
Attivare percorsi orientativi che rendano adolescenti, giovani, insegnanti e operatori
più informati e formati sul mondo dell’istruzione, della formazione e sulle dinamiche del
lavoro significa avviare un processo di conoscenza e consapevolezza funzionale al
miglioramento dell’occupabiltà della popolazione giovanile.
Finalità della programmazione provinciale è favorire il successo scolastico-formativo in
modo da garantire più elevati livelli di istruzione e formazione e quindi sostenere
l’occupabilità di giovani ed adolescenti. Ci si propone infatti di promuovere la centralità
dell’istruzione e della formazione: si fa propria l’indicazione dell’Unione Europea
secondo cui un'economia fondata sulla conoscenza, sullo sviluppo di competenze
e sul rafforzamento delle prassi in materia di apprendimento lungo tutto l’arco della
vita è una delle vie per poter affrontare le crescenti sfide poste sul piano economico e
sociale.
Focalizzando l’attenzione su alcune fasi di transizione che vanno dall’istruzione alla
formazione al lavoro, ci si propone di realizzare un’insieme di azioni orientative, così
come previsto dall’Asse IV, obiettivo specifico h, attività 10, categoria di spesa 72,
come riportato nella tabella seguente:
POR FSE 2007/2013
Percorsi e progetti finanziati esclusivamente con risorse FSE
ASSE
IV
CAPITALE UMANO
OBIETTIVO SPECIFICO
h
elaborazione e introduzione delle
riforme dei sistemi di istruzione,
formazione e lavoro per migliorare
l'integrazione
e
sviluppare
l'occupabilità,
con
particolare
attenzione all'orientamento
ATTIVITA'
10
Azioni
di
orientamento
tese a favorire
scelte
individuali
consapevoli
Categoria di
spesa
72
Non da ultimo,si sottolinea l’importanza dell’integrazione dei principi orizzontali del POR
quali sviluppo sostenibile e pari opportunità.
3. DESTINATARI
Come previsto dall'Atto d’Indirizzo Regionale sono destinatari finali delle azioni orientative:
Studenti in obbligo d’istruzione, con particolare riferimento agli studenti frequentanti
l’ultimo anno della scuola secondaria di I grado (per le azioni di orientamento (A1, A2,
A3, B11, B5, C1) si possono prevedere anche i giovani frequentanti il secondo anno
della Scuola Secondaria di II grado)
Adolescenti e giovani che hanno interrotto la frequenza scolastica o formativa;
Adolescenti e giovani con età maggiore di 16 anni frequentanti o che hanno interrotto
la frequenza nei sistemi dell’istruzione, della formazione e dell’apprendistato;
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Famiglie dei destinatari coinvolti
Insegnanti/Formatori
4. AZIONI AMMISSIBILI
Le azioni di orientamento a gestione provinciale, come previsto dall’Atto di Indirizzo
regionale, sono suddivise in:
- Azioni di orientamento rivolte alle persone;
- Azioni di sistema;
- Azioni di accompagnamento.
4.1.
Azioni di orientamento
Il Piano Provinciale declina le azioni rivolte alle persone nelle seguenti tipologie:
Azioni rivolte a studenti in obbligo d’istruzione (fascia d’età compresa di norma
tra i 13 e i 16 anni)
Azioni rivolte ad adolescenti e giovani che hanno assolto l’obbligo
d’istruzione (fascia d’età compresa trai 16 e i 22 anni)
a) le azioni rivolte a studenti in obbligo d’istruzione (13-16 anni) hanno come
finalità la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica, sono finanziate
tramite Fondi Regionali e risultano essere le seguenti:
Azioni rivolte a studenti in obbligo d’istruzione (13-16 ANNI, FONDI REGIONALI)
azioni
1
O.I.A1
O.I.A2
O.I.A3
O.I.B1.1
descrizione
destinatari
studenti in dispersione o a rischio di dispersione
sportello
informativo:
o che vogliono cambiare/scegliere il proprio
accoglienza,
contatto,
percorso formativo e/o in situazione di disagio
accertamento disponibilità
sociale
colloquio intervista mirato a
delineare
la
domanda studenti in dispersione o a rischio di dispersione
orientativa individuale e a una o che vogliono cambiare/scegliere il proprio
successiva
esplorazione percorso formativo e/o in situazione di disagio
finalizzata alla definizione della sociale
progettualità individuale
- studenti frequentanti gli ultimi due anni della
seminari e/o incontri orientativi
scuola secondaria di II grado
di sensibilizzazione
- genitori, insegnanti/formatori
percorsi
integrati
Provincia- -studenti
frequentanti
percorsi
scolastico-
1 Queste classificazioni non appartengono al P.O.R. FSE 2007/2013 ma sono rese necessarie per utilizzare le procedure informatizzate
esistenti.
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scuole secondarie di primo e formativi
secondo grado - agenzie di - insegnanti/formatori
2
formazione professionale
tutoraggio
all'inserimento
formativo con percorsi di
studenti in dispersione o a rischio di dispersione
sostegno sulle competenze di
base e trasversali
O.I.B3
O.I.B3.1
tutoraggio formativo individuale
studenti in dispersione o a rischio di dispersione
O.I.B5
moduli di orientamento
studenti con disabilità intellettiva e psichica
O.I.B8
laboratori orientativi
studenti in dispersione o a rischio di dispersione
studenti in dispersione o a rischio di dispersione
o che vogliono cambiare/scegliere il proprio
colloqui orientativi
percorso formativo e/o in situazione di disagio
sociale
studenti in dispersione o a rischio di dispersione
bilancio
motivazionale o che vogliono cambiare/scegliere il proprio
attitudinale
percorso formativo e/o in situazione di disagio
sociale
studenti in dispersione o a rischio di dispersione
o che vogliono cambiare/scegliere il proprio
Nuovi Progetti
percorso formativo e/o in situazione di disagio
sociale
O.I.C1
O.I.C2.1
O.I.n.
b) le azioni rivolte ad adolescenti e giovani che hanno assolto l’obbligo
d’istruzione (16-22 anni) perseguono i seguenti obiettivi:
-
-
contrastare la dispersione scolastica tramite una funzione di recupero, rimotivazione,
orientamento professionale destinata agli adolescenti, favorendo il conseguimento di
una qualifica professionale o di un diploma funzionale alla loro occupabilità;
favorire scelte individuali consapevoli durante e al termine dei corsi per il
conseguimento di una qualifica o del diploma secondario.
L’insieme degli interventi destinati ad adolescenti con più di 16 anni è finanziato attraverso
Fondi POR-FSE, Obiettivo 2 “Competitività regionale e occupazione”2007-2013, azioni
riferite all’Asse IV, obiettivo specifico h, attività 10, categoria di spesa 7 (come indicato a
pagina 20) e comprende le seguenti azioni
Azioni finanziabili attraverso il Programma Operativo Regionale – FSE
ob. 2 Competitività regionale e Occupazione 2007-2013
azioni
IV.h.10 - A1
2
descrizione
destinatari
sportello informativo:
soggetti
frequentanti
o
che
hanno
accoglienza, contatto,
interrotto/terminato la frequenza nel sistema
accertamento
dell'istruzione, della formazione e dell'apprendistato
disponibilità
Corrispondente a parte dell’azione C2.1.1A. della Direttiva Mercato del Lavoro 2006/2007 di cui alla DGR. n. 32-2265 del 27/02/2006.
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colloquio
intervista
mirato a delineare la
domanda orientativa
individuale e a una
soggetti
frequentanti
o
che
hanno
successiva
IV.h.10 - A2
interrotto/terminato la frequenza nel sistema
esplorazione
dell'istruzione, della formazione e dell'apprendistato
finalizzata
alla
definizione
della
progettualità
individuale
soggetti
frequentanti
o
che
hanno
Seminari e/o incontri
interrotto/terminato la frequenza nel sistema
IV.h.10-A3 orientativi
di
dell'istruzione, della formazione e dell'apprendistato;
sensibilizzazione
genitori, insegnanti/formatori
percorsi
di soggetti
frequentanti
o
che
hanno
IV.h.10 - B1 orientamento
alla interrotto/terminato la frequenza nel sistema
professionalità
dell'istruzione, della formazione e dell'apprendistato
tutoraggio
all'inserimento
formativo con percorsi
IV.h.10 - B3
soggetti a rischio di abbandono o dispersione
di sostegno sulle
competenze di base e
trasversali
tutoraggio formativo
IV.h.10 - B3.1
soggetti in dispersione scolastica o formativa
individuale
moduli di
IV.h.10 - B5
soggetti con disabilità intellettiva e psichica
orientamento
IV.h.10 - B6
inserimento
orientativo attraverso
lo stage/tirocinio
IV.h.10 - B8
laboratori orientativi
IV.h.10 - C1
colloqui orientativi
IV.h.10 - C2.2
bilancio di
competenze
IV.h.10 - n.
“nuovi progetti”
soggetti che non sono presenti nei sistemi
dell'istruzione, della formazione professionale e
dell'apprendistato
soggetti che hanno interrotto/terminato la frequenza
nel sistema dell'istruzione, della formazione e
dell'apprendistato e sono a rischio di dispersione
scolastica o formativa
soggetti frequentanti o che hanno
interrotto/terminato la frequenza nel sistema
dell'istruzione, della formazione e dell'apprendistato
soggetti frequentanti o che hanno
interrotto/terminato la frequenza nel sistema
dell'istruzione, della formazione e dell'apprendistato
Adolescenti e giovani
L’insieme dei differenti processi orientativi che caratterizzano l’offerta orientativa del Piano
Provinciale è così composto:
a. Azioni di sostegno nel passaggio dalla scuola secondaria di I grado alla scuola
secondaria di II grado i cui destinatari sono studenti di età compresa tra i 13 e i 16 anni
b. Azioni di sostegno nei primi due anni dei percorsi del secondo ciclo di istruzione e di
Formazione Professionale fino al compimento del sedicesimo anno
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c. Azioni per dispersi di età compresa tra i 14-18 anni
d. Azioni di sostegno durante i percorsi per il conseguimento della qualifica professionale
o del diploma secondario i cui destinatari siano studenti di età compresa tra i 16 e i 22
anni
e. Nuovi Progetti
f. Azioni di Sistema e Azioni di Accompagnamento.
4.2.
Azioni finanziate con fondi del Bilancio Regionale
a. Azioni di sostegno nel passaggio dalla scuola secondaria di I grado alla
scuola secondaria di II grado i cui destinatari sono studenti di età compresa
tra i 13 e i 16 anni.
In continuità con quanto realizzato nelle precedenti annualità, compete al Centro per
l’Impiego la realizzazione delle seguenti azioni:
Studenti 1316 anni
Informazione
orientativa
Azioni Centro O.I.A1, O.IA2
per l’Impiego O.I.A3
Formazione
orientativa
O.I.B11-Educazione alla
Scelta
O.I.B5, O.I B8
O.I B31, O.I B3
Consulenza
orientativa
O.I.C1
O.I.C2 .1
Nuovi Progetti
Nuovi Progetti
13-16 anni
Nello specifico:
Formazione orientativa di gruppo (O.I.B11-Educazione alla Scelta) destinata agli
alunni della classe 2^ e 3^ della Scuola Media. I percorsi perseguiranno l’obiettivo di
sostenere e accompagnare gli studenti nel passaggio dalla scuola secondaria di I alla
scuola secondaria di II grado tramite le seguenti modalità:
-ampliando la conoscenza degli studenti nei termini di qualità, interessi e capacità;
-contribuendo a sviluppare in particolare capacità decisionali e ad individuare criteri di
scelta;
-approfondendo la conoscenza dell’offerta di istruzione e formazione presente sul
territorio.
Il percorso in quanto attività orientativa andrà ad integrarsi con la funzione orientativa
della Scuola e sarà strutturato tramite attività modulari, articolate ma autonome.
Saranno possibili approfondimenti tematici e variazioni in termini di durata rispondenti
ai fabbisogni e alle indicazioni concordate con la Scuola Media (le variazioni dovranno
essere documentate).
Colloqui orientativi (A1, A2, C1, C2) destinati agli alunni della classe 2^ e 3^ che
manifestano forti incertezze e dubbi nonostante la partecipazione al percorso di
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Educazione alla Scelta. La struttura del percorso potrà variare a seconda
dell’approfondimento richiesto e dal bisogno orientativo espresso e sarà finalizzata alla
definizione di un progetto scolastico-formativo. Nei casi di maggiore fragilità, potrà
essere richiesta la partecipazione della famiglia e degli insegnanti.
Incontri di informazione orientativa (A3) destinati alle famiglie degli alunni
frequentanti la classe 3^ Media e agli insegnanti. Tali interventi saranno finalizzati a
sostenere, tramite un’azione informativa condivisa, i vari soggetti coinvolti nella scelta
in modo da rendere maggiormente incisivi le azioni preventive. Oggetto degli incontri
sarà un confronto sul percorso di Educazione alla Scelta, sulla normativa vigente
(Scuola e Lavoro) e una presentazione generale dell’offerta di Istruzione e Formazione
Professionale del territorio. Il percorso potrà subire approfondimenti tematici o di durata
a seconda dei fabbisogni orientativi della Scuola e delle indicazioni fornite anche dagli
insegnanti referenti dell’Orientamento;
Nuovi Progetti destinati prioritariamente ad adolescenti che vivono situazioni di
disagio, studenti di origine straniera e adolescenti a forte rischio di dispersione
scolastica nonchè le rispettive famiglie. Tali progetti dovranno avere un carattere di
specificità, non dovranno essere un duplicato di interventi già realizzati e
risponderanno ai principi orizzontali del POR nei termini di pari opportunità e sviluppo
sostenibile.
Le azioni di competenza di Soggetti Esterni al Centro per l’Impiego:
Studenti 13-16
anni
Informazione
orientativa
Azioni
Soggetti
Esterni Centro per
l’Impiego
Formazione
orientativa
O.I.B11 Percorsi IntegratiLaboratori di Formazione
Orientativa (destinati agli alunni
della classe 3^media)
Consulenza
orientativa
Laboratori di formazione orientativa (OIB11-Percorsi integrati) saranno destinati agli
studenti della classe 3^ della Scuola Media e realizzati ad integrazione delle attività
orientative programmate dalle Scuole e di competenza dei Centri per l’Impiego. Per il
dettaglio delle azioni e la realizzazione di buone prassi operative si rimanda ad una
futura progettazione.
b. Azioni di sostegno nei primi due anni dei percorsi del secondo ciclo di
Istruzione e di Formazione Professionale fino al compimento del sedicesimo
anno (adempimento dell’obbligo d’istruzione)
Le azioni di competenza del Centro per l’Impiego sono:
Studenti
Biennio SMS
fino ai 16 anni
Informazione
orientativa
Formazione
orientativa
Consulenza
orientativa
Nuovi Progetti
Azioni Centro
per l’Impiego
O.I.A1, O.IA2,
O.I.A3
O.I.B5, O.I.B8, O.I B31
O.I.C1, O.I.C2.1
Nuovi Progetti
14-16 nni
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Finalità degli interventi è prevenire l’abbandono precoce della scuola da parte di
adolescenti che sono in obbligo d’istruzione sostenendo il successo scolastico-formativo
tramite azioni di prevenzione.
In linea con quanto realizzato nelle precedenti annualità gli interventi di competenza del
Centro per Impiego sono:
-azioni informative e formative destinate a alunni, genitori, insegnanti, operatori e
finalizzate a contrastare l’abbandono della scuola e a favorire più elevati livelli di istruzione
e formazione. L’azione di prevenzione informativa potrà prevedere l’approfondimento di
tematiche inerenti al mondo del lavoro e della scuola;
-azioni di consulenza orientativa da realizzare tramite colloqui.
In riferimento all’individuazione dei potenziali dispersi si invitano le Scuole Secondarie di II
grado a segnalare al Servizio Orientamento del Centro per l’Impiego i nominativi degli
studenti a rischio di abbandono o in fase di abbandono, in modo che possano essere
attivati in tempi utili gli interventi di prevenzione.
c. Azioni di sostegno per dispersi di età compresa tra i 14-16
Le azioni di competenza del Centro per l’Impiego sono:
dispersi 14-16
Informazione
anni
orientativa
Azioni Centro O.I.A1, O.I.A2
per l’Impiego O.I.A3
Formazione
orientativa
O.I.B5, O.I.B8,
O.I.B31
Consulenza
orientativa
O.I.C1
O.I.C22
Nuovi Progetti
La finalità è sostenere nella definizione di un proprio progetto scolastico-formativo gli
adolescenti che si trovano in fase di abbandono scolastico o che hanno abbandonato la
scuola. In particolare l’obiettivo da raggiungere è l’assolvimento dell’obbligo d’istruzione
tramite il rientro nel percorso scolastico (o il canale dell’apprendistato se contemplato nella
normativa vigente).
Si richiede una particolare attenzione per l’avvio di Nuovi Progetti destinati in particolar
modo (ma non esclusivamente) all’assolvimento dell’obbligo d’istruzione (adolescenti di
età compresa tra i14-16 anni).
Le azioni di competenza del Centro per l’Impiego sono:
- sportello informativo e colloquio intervista finalizzato a definire la domanda
orientativa individuale;
- colloquio orientativo, bilancio di competenze nei casi di maggior fragilità e disagio;
- informazione orientativa per insegnanti, formatori, operatori.
4.3.
Azioni finanziate con fondi POR
Azioni di sostegno per soggetti dispersi tra 16 e 18 anni
Azioni di competenza del Centro per l’Impiego:
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dispersi tra i 16 e i
18 anni
Azioni Centro
l’Impiego
Informazione
Formazione
orientativa
orientativa
IV.h.10A1,
IV.h.10A2, IV.h.10-B5, IV.h.10-B8,
per IV.h.10A3
IV.h.10-B31, IV.h.10-B6
Consulenza
orientativa
IV.h.10-C1
IV.h.10-C22
Per gli adolescenti che hanno assolto l’obbligo scolastico l’obiettivo è la definizione di un
progetto scolastico-professionale derivante dal conseguimento di una qualifica o un
diploma oppure dalla definizione di un progetto professionale di tipo lavorativo.
Le azioni che competono ai Centri per l’Impiego sono le seguenti:
- sportello informativo e colloquio intervista;
-colloquio orientativo, bilancio di competenze e tutoraggio all’inserimento formativo;
-laboratori orientativi: inserimento in realtà economiche e produttive locali finalizzato
all’individuazione e sperimentazione di abilità non emergenti nel percorso scolastico e alla
definizione di un ulteriore progetto formativo e professionale;
-inserimento orientativo tramite il tirocinio. In coerenza con la normativa di riferimento e
considerate le particolarità dell’utenza la finalità è orientativa: tramite l’esperienza sul
campo si realizza un primo approccio al mondo del mondo in modo da individuare ruoli,
regole, tempi e competenze richieste o sviluppabili (i tirocini possono essere attivati in
numero di 1 per una durata massima di 6 mesi, anche presso datori di lavoro senza
dipendenti);
-informazione orientativa destinata a insegnanti, formatori e famiglie.
d. Azioni di sostegno durante i percorsi per il conseguimento della qualifica
professionale o del diploma secondario i cui destinatari siano studenti di età
compresa tra i 16 e i 22 anni.
Le azioni di competenza del Centro per l’Impiego sono:
16-22 anni
Informazione
orientativa
Azioni
Centro IVh10-A1, IVh10-A2
per l’Impiego
IVh10-A3
-
-
-
Formazione
orientativa
IVh10-B5, IVh10-B8
IVh10-B31, IVh10-B3
Consulenza
orientativa
IVh10-C1, IVh10-C2.2
informazione orientativa destinata a alunni, famiglie, insegnanti, operatori finalizzata
in particolare ma non esclusivamente a rendere i vari Soggetti maggiormente
“consapevoli” rispetto alle richieste e alle trasformazioni del mondo del lavoro e della
formazione;
colloqui orientativi, bilanci di competenze e tutoraggio formativo individuale a
supporto del percorso di adolescenti che manifestino incertezze o difficoltà nella
prosecuzione del percorso intrapreso o manifestino l’esigenza di approfondire la
conoscenza di ambiti ulteriori (di tipo scolastico-formativo e/o lavorativo);
laboratori e tirocini orientativi finalizzati a realizzare un primo approccio alla
conoscenza del mondo del lavoro ( i tirocini possono essere attivati in numero di 1 per
una durata massima di 6 mesi, anche presso datori di lavoro senza dipendenti);
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Ai Soggetti esterni al Centro per l’Impiego competono i seguenti percorsi:
- laboratori di orientamento alla professionalità destinati ad alunni del III anno degli
Istituti Professionali e della Formazione Professionale e al IV e V anno delle Scuole
secondarie di II grado. L’obiettivo è sostenere gli studenti nelle fasi di transizione tra
scuola e lavoro tramite il potenziamento di capacità progettuali e l’attitudine al confronto
con il mondo del lavoro, della Formazione e dell’Istruzione post secondaria. La
programmazione di tali attività sarà definita in sede di procedimento per l’assegnazione
delle attività.
16-22 anni
Informazione
orientativa
Azioni Soggetti
Esterni Centro
per l’Impiego
4.4.
Formazione
orientativa
Consulenza
orientativa
IVh10-B1
Percorsi di orientamento alla
professionalità
Nuovi Progetti
I “Nuovi progetti” destinati ad adolescenti e giovani dovranno collocarsi all’interno delle
quattro macroaree (informazione, formazione, consulenza e accompagnamento) così
come previsto dalla DGR 10-28141 del 13/09/09 e dovranno presentare un carattere di
innovazione e specificità rispetto alle azioni indicate dal Piano. In particolare i “Nuovi
Progetti” rappresentano i nuovi interventi da progettare e strutturare in base a priorità
territoriali e bisogni di un particolare tipo di utenza. I destinatari finali saranno adolescenti
di età inferiore o superiore ai 16 anni. In particolare :
sedicenni privi dell’assolvimento dell’obbligo d’istruzione
quattordicenni e quindicenni in ritardo scolastico o fuoriusciti dal percorso scolastico
quindicenni e sedicenni che assolvono l’obbligo d’istruzione tramite l’apprendistato
(se contemplato dalla normativa vigente)
studenti stranieri
studenti fuoriusciti dal percorso scolastico e che vivono situazione di disagio sociale
ulteriori destinatari segnalati dalla Scuola, dal Centro per l’Impiego o da altri
Soggetti territoriali a fronte di fabbisogni orientativi specifici
Famiglie, Insegnanti (senza generare duplicazioni e sovrapposizioni con le attività
previste dal Piano).
La realizzazione dei Nuovi Progetti prevederà la collaborazione di ulteriori Soggetti
territoriali/Servizi che si occupano a vario titolo di minori. Le tempistiche, le modalità di
realizzazione e i Servizi coinvolti saranno definiti a partire dall’individuazione di specifici
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bisogni orientativi e dovranno integrarsi con le attività orientative realizzate a livello
territoriale.
Funzioni del Centro per l’Impiego
Oltre alle competenze sopra evidenziate il Centro per l’Impiego svolge una funzione di
coordinamento in merito a:
Nuovi Progetti previsti dall’Atto di Indirizzo Regionale in termini di coordinamento della
rete dei soggetti coinvolti
attività di sostegno ai Gruppi Locali per l’orientamento
attività di sostegno relativamente ad azioni volte a fronteggiare urgenze specialmente
nell’ambito della dispersione connessa al disagio sociale e da realizzare in modo
coordinato con altri soggetti (Scuole, Agenzie di formazione professionale, Enti
competenti, Servizi sociali)
monitoraggio in merito ai potenziali e agli effettivi dispersi (attraverso segnalazioni
scuole superiori, servizi sociali, auto-segnalazioni)
individuazione e descrizione su base locale o provinciale dei fenomeni che richiedono
interventi urgenti e facilitazione allo scambio di prassi già esistenti sul territorio
attività di integrazione e sostegno, ove richiesto, in attività orientative gestite da
Soggetti esterni.
4.5.
Azioni preventive e Azioni curative
Il Piano Provinciale declina le azioni rivolte alle persone secondo le tipologie preventive e
curative. Sono considerate preventive della dispersione le azioni rivolte a tutti i soggetti
presenti nei sistemi dell’istruzione e della formazione e curative le azioni finalizzate al
recupero della dispersione scolastica.
Inoltre come indicato dall’Atto d’Indirizzo le singole azioni di orientamento devono essere
viste come azioni inserite in un processo orientativo, processo che può partire dalla fase
di orientamento di primo livello per arrivare alla fase di pianificazione di un progetto
formativo ed inserimento in uno specifico percorso di istruzione, di formazione
professionale e/o di apprendistato e/o di un progetto di inserimento lavorativo.
Sono individuati differenti processi orientativi a partire dai fabbisogni caratteristici dei
momenti di transizione o dalla situazione in cui i giovani si trovano. Il processo orientativo
rivolto ad una specifica fascia d’utenza di età inferiore e/o superiore ai 16 anni è definito, ai
fini della gestione e come previsto nel punto 13 dell’Atto d’Indirizzo, operazione.
4.6.
Azioni di sistema
Per azioni di sistema si intendono quelle azioni che sono finalizzate alla costruzione di reti
in un’ottica di integrazione e perseguono quale obiettivo specifico l’attuazione di progetti
destinati, non tanto a soggetti, ma a strutture e sistemi in modo da qualificare e
migliorare il “Sistema Orientamento”.
Tali azioni comprendono:
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-
l’analisi e il monitoraggio dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastico nella
scuola secondaria di I e II grado e presso gli Enti di Formazione Professionale;
la promozione di un sistema di orientamento focalizzato sulle fasi di transizione e su
gruppi obiettivo specifici che preveda opportune integrazioni tra i vari attori sociali e
istituzionali.
A fronte dei considerevoli cambiamenti che hanno caratterizzato il mondo della scuola
(riordino della Scuola secondaria di II grado) e del lavoro, si è ritenuto opportuno, a livello
regionale e provinciale, incrementare le risorse destinate alle Azioni di Sistema in modo da
migliorare il sistema orientamento.
A tale proposito si sottolinea la necessità di un lavoro di rete, che preveda il confronto tra
più Soggetti (Scuola, Enti di Formazione, Centri per l’Impiego, Servizi territoriali, gruppi per
l’orientamento, realtà professionali e imprenditoriali locali) e tra più livelli (locale,
provinciale, regionale). Risulta prioritaria la necessità di aggiornare gli strumenti orientativi
e le attività orientative attraverso la costituzione di reti di riferimento (es.rete sul riordino
della scuola Superiore, apprendistato, fenomeno dell’abbandono scolastico) in modo da:
- garantire un’azione di condivisione di eventuali buone prassi
-realizzare azioni informative e formative efficace e condivise.
Possiamo considerare come Azioni di Sistema le seguenti attività:
materiale esplicativo-informativo, pubblicazioni aventi a tema l’orientamento
(opuscoli informativi riferiti al riordino della scuola secondaria di secondo grado,
quaderni di educazione alla scelta, brochure informative in merito all’assolvimento
dell’obbligo d’istruzione, diritto dovere e apprendistato, questionari di
approfondimento);
sito dell’Orientamento finalizzato al supporto informativo del sistema
dell’orientamento provinciale
ricerche e analisi sul fenomeno dell’abbandono e della dispersione scolastica nella
scuola di I e II grado funzionali ad un approfondimento della conoscenza del
fenomeno e all’individuazione di eventuali fattori e concause che lo determinano;
costituzione e sostegno di reti territoriali comprensive di Scuole Medie, Scuole
superiori, Centro per l’Impiego finalizzate alla condivisione di temi e priorità
orientative (es. riordino della scuola sec di secondo grado, mondo del lavoro) anche
per mezzo di attività di formazione dei formatori e alla segnalazione di casi di
inadempimento dell’obbligo scolastico;
sviluppo di progetti integrati e Protocolli d’intesa destinati ad una specifica utenza;
promozione di incontri e tavoli territoriali in modo da approfondire i temi della
Riforma della Scuola, delle richieste del mondo del lavoro, delle pari opportunità
garantendo un’azione informativa condivisa;
condivisione di buone prassi in genere (coordinamento, integrazione di servizi,
fasce di utenza particolare);
monitoraggio e valutazione qualitativa delle attività del Piano Provinciale.
4.7.
Azioni di accompagnamento
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Le azioni di accompagnamento sono rivolte alle famiglie degli adolescenti e dei giovani,
agli insegnanti e formatori e agli altri attori territoriali coinvolti nei processi di orientamento.
La finalità è realizzare un’insieme di iniziative di sostegno e assistenza in modo da
prevenire i fenomeni di abbandono e dispersione.
Tali azioni potranno essere realizzate a partire dai fabbisogni orientativi rilevati a livello di
Gruppo Interistituzionale, Centri per l’Impiego, gruppi locali per l’orientamento e di ulteriori
Soggetti/Servizi territoriali che si occupano di minori. Dovranno inoltre avere caratteristiche
tali da essere complementari e non sovrapporsi ad altre iniziative realizzate a livello
territoriale.
5. PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI
Le attività relative al presente Piano avranno termine entro il 31/08/2013 con le modalità
previste dal punto 15 dell’Atto di Indirizzo Regionale.
5.1.
Articolazione temporale delle attività
L’articolazione temporale degli interventi dovrà tenere conto della tipologia dei destinatari
e degli ambiti in cui essi sono raggiungibili, delle esigenze espresse dalle istituzioni
scolastiche e dalle agenzie formative e, infine, della complessiva organizzazione del
processo di orientamento pianificato da ogni Centro per l’Impiego.
Articolazione temporale delle azioni destinate a minori di 16 anni
sett.
O.I.A1
O.I.A2
O.I.A3
O.I.B1.1
percorsi
integrati
O.I.B1.1 Ed. alla
Scelta *
B1.1 Ed. alla Scelta
*
O.I.B3.1
O.I.B5
O.I.B8
O.I.C1, O.I.C2.1
O.I.n.
Nuovi Progetti
ott
2010
nov
dic
gen
feb
mar
apr
2011
mag
giu
lug
ago
Settori Politiche del Lavoro e
Formazione Professionale
Area Funzionale Servizi alla
Persona
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Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013
Articolazione temporale delle azioni 16-22 anni
sett.
2010
ott
nov
dic
gen
feb
mar
2011
apr
mag
giu
lug
ago
IV.h.10-A1
IV.h.10-A2
IV.h.10-A3
IV.h.10-B1
orientamento alla
professionalità
IV.h.10-B3.1
IV.h.10-B3
IV.h.10-B5
IV.h.10-B6
IV.h.10-B8
IV.h.10-C1, IV.h.10C2.2
IV.h.10-n.
Nuovi Progetti
5.2.
Integrazione principi orizzontali del POR 2007 –2013
In linea con le indicazioni dell’Unione Europea caratterizzate dal rilancio della Strategia di
Lisbona, con il presente programmazione si intendono quali prioritari i principi orizzontali
del POR 2007-2013 relativi allo Sviluppo Sostenibile e alle Pari opportunità. Saranno
pertanto privilegiate le azioni che contengono proposte di orientamento valorizzanti:
a) lo sviluppo sostenibile, tra cui figura la tutela dell’ambiente, la lotta alla povertà, il
rispetto dei diritti umani, la tutela alla salute. In particolare, come evidenziato nella
Strategia rinnovata dell’UE in materia di sviluppo sostenibile (UE10117/06) che
recentemente ha rilanciato la Strategia di Goteborg (2006) “i sistemi dell’istruzione
e della formazione rappresentano una condizione fondamentale per promuovere
cambiamenti sotto il profilo comportamentale e dotare i futuri cittadini delle
competenze essenziali e necessarie per conseguire uno sviluppo sostenibile. Il
successo nell'invertire le tendenze non sostenibili dipenderà in ampia misura dalla
qualità dell'educazione allo sviluppo”;
-
-
b) le pari opportunità in generale e in specifico della parità di genere. In linea con le
indicazioni del Regolamento (CE) N1083/2006 si considera ineludibile, nell’ambito
delle politiche educative, perseguire i principi di cui sopra attraverso:
la diffusione dei valori dell’accoglienza, dell’integrazione e della cultura della diversità
con particolare attenzione agli stranieri e alle persone che presentano situazioni di
disabilità;
una perequazione tra i generi nella scelta di percorsi formativi che preludono a sbocchi
professionali caratterizzati al maschile o al femminile, con particolare attenzione sia al
linguaggio di genere che all’orientamento professionale;
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Persona
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Formazione Professionale
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Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013
-
l’individuazione di strategie per superare scelte stereotipate e segregazione orizzontale
anche attraverso l’attività del mentoring;
la predisposizione di strumenti e modalità operative finalizzate a sviluppare il pensiero
creativo e il pensiero critico;
le attività di sensibilizzazione destinate alle famiglie e il loro coinvolgimento nelle
azioni.
5.3.
Informazione e pubblicità
Il Regolamento (CE) n. 1828/2006 stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento
(CE) n. 1083/2006 ed in particolare la sez. 1 “Informazione e pubblicità” definisce le
modalità di redazione e attuazione del Piano di comunicazione redatto dall’autorità di
gestione relativamente al programma operativo di cui è responsabile (FSE).
Si fa riferimento in particolar modo ai seguenti articoli:
5.2 l’art. 5, che regola gli “Interventi informativi relativi ai potenziali beneficiari”;
5.3 l’art. 8, che regola le “Responsabilità dei beneficiari relative agli interventi
informativi e pubblicitari destinati al pubblico”;
5.4 l’art. 9, “Caratteristiche tecniche degli interventi informativi e pubblicitari relativi
all’operazione”.
Negli avvisi pubblici devono sempre essere raffigurati i loghi della Regione Piemonte, del
Fondo Sociale Europeo e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
6. OPERATORI AVENTI TITOLO ALLA GESTIONE DELLE AZIONI
La titolarità della gestione delle azioni di orientamento è della Provincia di Cuneo, che può
esercitarla direttamente o attraverso i soggetti attuatori previsti dal punto 7 dell’Atto di
Indirizzo Regionale 2010/2012.
Considerato il periodo triennale del piano Provinciale ed il carattere sperimentale e di
innovazione di alcuni interventi, possono essere previste variazioni sia delle modalità di
attuazione, di intervento o coordinamento dei Centri per l’Impiego.
7. MODALITA' PER
ATTUATORI
L'AFFIDO
DELLE
ATTIVITA'
AI
SOGGETTI
Per quanto riguarda le azioni di competenza dei Centri per l’Impiego come previsto dal
Capitolato d’oneri della Gara d’appalto per aggiudicare le azioni previste dal Piano
Provinciale 2010/2012 si potrà provvedere al rinnovo del contratto all’attuale
aggiudicatario.
Per le attività di formazione orientativa agli operatori aventi titolo potrà essere prevista la
chiamata ai progetti. Dalla relativa graduatoria, stabilita con i criteri di valutazione
contenuti nell’Atto di Indirizzo Regionale 2010/2012, verrà composta l’offerta orientativa
provinciale per i percorsi integrati di formazione – scuola –lavoro.
Il ricorso ad affidamenti tramite trattative private sarà previsto per le azioni di sistema e
accompagnamento.
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Formazione Professionale
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8. PIANIFICAZIONE FINANZIARIA
Per le annualità 2010/11, 2011/12 e 2012/13 e in base alla differenziazione delle fonti di
finanziamento per soggetti 13-16 anni (Fondi regionali complessivamente € 743.296,94) e
16-18 anni (Fondi POR Obiettivo 2b complessivamente € 733.399,36) le risorse
complessive sono pari a €1.476.696,30. Tali risorse sono state determinate in base alla
ripartizione effettuata nell’Atto di Indirizzo Regionale sull’incidenza delle due classi di età di
popolazione in Provincia di Cuneo rispetto a quelle regionale.
Risorse complessive suddivise tra Azioni di orientamento rivolte a persone ed azioni di sistema e
accompagnamento
AZIONI DI SISTEMA E
AZIONI DI
% INCIDENZA SU
TOTALE
DI
ORIENTAMENTO
POPOLAZIONE
ACCOMPAGNAMENTO
RISORSE Bilancio
REG.
Minimo 70% delle
Max 30% delle risorse
Regionale
13/16 ANNI
100%
risorse totali
totali
14,57%
743.296,94
520.307,86
222.989,08
AZIONI DI SISTEMA E
AZIONI DI
TOTALE
DI
% INCIDENZA SU
ORIENTAMENTO
ACCOMPAGNAMENTO
POPOLAZIONE
RISORSE
Minimo 70% delle
Max 30% delle risorse
POR FSE – OB. 2 REG. 16/18 ANNI
100%
risorse totali
totali
14,38%
733.399,36
513.379,55
220.019,81
Tali risorse sono suddivise in modo equo sulle tre annualità previste dal Piano Provinciale
distinguendole inoltre tra risorse da utilizzare a favore di azioni rivolte direttamente alle
persone e risorse da utilizzare in azioni a sostegno del sistema orientamento per un
massimo del 30% delle risorse complessive. Per quanto riguarda la definizione del
corrispettivo delle risorse relative alle azioni di sistema e di accompagnamento si farà
ricorso ad ulteriori atti di programmazione.
Risorse suddivise sulle tre annualità
2010/2011
2011/2012
2012/2013
TOTALE
Bilancio
POR
Bilancio
POR
Bilancio
POR
regionale
Fse - ob. 2
regionale
Fse - ob. 2
regionale
Fse - ob. 2
€ 247.765,65 € 244.466,65 € 247.765,65 € 244.466,65 € 247.765,65 € 244.466,65 €1.476.696,30
Risorse annuali suddivise tra azioni rivolte a persone ed azioni di sistema o accompagnamento
RISORSE Bilancio
Regionale
TOTALE
AZIONI DI SISTEMA E DI
ACCOMPAGNAMENTO
AZIONI RIVOLTE
PERSONE
100%
Max 30% delle risorse totali
Min 70%
delle risorse totali
€ 247.765,65
€ 74.329,70
€ 173.435,95
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Persona
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RISORSE POR FSE –
OB.2
TOTALE
AZIONI DI SISTEMA E DI
ACCOMPAGNAMENTO
AZIONI RIVOLTE
PERSONE
100%
Max 30% delle risorse totali
Min 70%
delle risorse totali
€ 244.466,65
€ 73.339,99
€ 171.126,66
A livello provinciale le risorse vengono suddivise, per coerenza con l’Atto di Indirizzo in
base ai residenti nei Bacini relativi ai Centri Provinciali per l’Impiego con età compresa tra
13 – 16 e 16 – 18 anni, come riportato nelle seguenti tabelle
Suddivisione risorse annuali Bilancio Regionale per Centro per l’Impiego
Residenti (%)
Azioni rivolte a
Azioni di sistema
Bacino
RISORSE BILANCIO
13/16 anni
persone
e accompagnamento
REGIONALE
Alba
28,88
€ 50.080,84
Cuneo
27,28
€ 47.310,37
Totale risorse
€ 74.329,70
Fossano
29,62
€
51.372,08
€ 247.765,65
Mondovì
14,23
€ 24.672,66
Suddivisione risorse annuali POR -FSE Ob.2 per Centro per l’Impiego
Residenti (%)
Azioni rivolte a
Azioni di sistema
RISORSE POR FSE –
Bacino
16/18
anni
persone
e
accompagnamento
OB.2 COMPETITIVITÀ
28,53
€ 48.820,56
REGIONALE 2007/2013 Alba
PER L’ANNO
Cuneo
27,50
€ 47.058,77
€ 73.339,99
Totale risorse
Fossano
29,47
€ 50.433,76
€ 244.466,65
Mondovì
14,50
€ 24.813,58
Qualora si verificassero degli scostamenti all’interno dei processi orientativi/operazioni, la
Provincia si riserva di compensare eventuali carenze/eccedenze in corso d’opera e
comunque nei tempi coerenti con i fabbisogni orientativi da soddisfare.
La pianificazione finanziaria provinciale per le annualità 2011/2012 e 2012/2013 potrà
essere rivista dalla Provincia sulla base dei previsti monitoraggi dell’annualità 2010/2011.
Come riportato nell’Atto di Indirizzo Regionale la dotazione finanziaria potrà essere
soggetta a variazioni, sia per aumento delle dotazioni di bilancio regionale o di variazione
degli importi previsti sulle diverse fonti di finanziamento, sia per la ridistribuzione
conseguente ad attività non avviate dalle Province.
I termini di riferimento per la scadenza degli impegni come per la conclusione delle attività
sono, come indicato nell’Atto di Indirizzo Regionale, indicati nella tabella sottostante:
Area Funzionale Servizi alla
Persona
Settori Politiche del Lavoro e
Formazione Professionale
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Piano Provinciale di Attività di Orientamento 2010-2013
Termini di
Termini di scadenza
scadenza per
Annualità
per la conclusione
assunzione degli
delle azioni
impegni
2010 – 2011
30/06/2011
29/02/2012
2011 – 2012
30/04/2012
31/10/2012
2012 – 2013
28/02/2013
31/08/2013
Eventuali scostamenti dei termini sopra indicati saranno vincolati all’autorizzazione da
parte della competente Direzione Rgionale in seguito a motivata richiesta da parte della
Provincia.
6 MONITORAGGIO E CERTIFICAZIONE DELLE SPESE
La Provincia, in attuazione delle disposizioni per gli organismi intermedi, previste al
capitolo 5 del Programma Operativo Regionale FSE 2007-2013, inserirà, per operazione, i
dati di monitoraggio richiesti sulla procedura informatica che sarà predisposta dalla
Regione Piemonte e validare tali dati a cadenza trimestrale. Inoltre invierà, con la stessa
cadenza, la certificazione della spesa prodotta dalla stessa procedura, anche in formato
cartaceo, firmata da un responsabile provinciale.
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Piano - Provincia di Cuneo