Il“vocabolario”del
paziente diabetico
Gli ambulatori ed il mondo che gravita attorno all’argomento “diabete” sono pieni di opuscoli che cercano
di aiutare il paziente diabetico e di fare prevenzione sulle persone ancora sane. Molti sono editi dalle Asl,
Ospedali o dalle varie Associazioni, altri dalle Ditte che vendono presidi tecnico-farmacologici.
Alcuni utilizzano termini facili, altri sono un po’ più complessi, tutti di ottima fattura.
Non ho mai visto però, o forse mi è sfuggito, un VOCABOLARIO per il PAZIENTE DIABETICO.
Ho raccolto pertanto e raggruppato, scorrendo vari testi, internet, ed avvalendomi della collaborazione di
validi specialisti che ringrazio caldamente per il tempo dedicatomi, tutti quei termini che possono
interessare chi soffre di questa malattia, cercando di essere il più chiaro e semplice possibile e rendere
più comprensibile il dialogo medico/paziente.
ACETONE
Quando per ottenere energia il corpo impiega gli acidi grassi al posto del glucosio, dalla loro
demolizione si producono alcuni prodotti, tra i quali l'acetone.
Se si raggiungono alti livelli di acetone nel sangue, l'alito assume un odore particolare (tipo frutta marcia)
definito come ALITO ACETONICO.
L’ ACETONURIA è la presenza di acetone nelle urine .
ACIDI GRASSI
Sono la principale riserva energetica del nostro organismo.
Quando nel sangue c’è troppo poca insulina o c'è insufficiente glucosio, l'organismo brucia i grassi per
produrre l'energia necessaria. I materiali di scarto di questo processo sono i cosiddetti 'corpi chetonici'.
ACIDOSI
indica elevate concentrazioni di sostanze acide nell' organismo.
ACIDOSI LATTICA
Si ha quando nel corpo c’è una produzione di acido lattico in eccesso, prodotto dalle cellule quando
usano il glucosio in carenza di ossigeno. Se l’acido lattico è presente in concentrazioni elevate,
l'organismo ne risente sino ad arrivare ad uno stato di coma. Cause dell'acidosi lattica possono essere
anche malattie epatiche, renali e l'utilizzazione di alcuni farmaci ipoglicemizzanti orali.
AGO PUNGIDITO ( vedi Lancetta)
ALBUMINURIA
E’ la presenza nelle urine di un'elevata quantità della proteina albumina che può essere il segnale di una
disfunzione renale.
AMIDI
Sono alimenti costituiti da una grossa molecola derivante dall'aggregazione di tante molecole di glucosio.
L'amido è il costituente di molti alimenti quali le farine di mais, grano, del riso e delle patate.
ANALISI DELLE URINE
L'analisi delle urine consente di ottenere molte informazioni sullo stato di salute. Ai pazienti diabetici si
consiglia di effettuare periodicamente (oltre all' autocontrollo della glicemia), l'analisi della glicosuria
(glucosio nelle urine) e chetonuria (corpi chetonici nelle urine).
ANGIOPATIE
Sono malattie che interessano i vasi sanguigni (vene, arterie, capillari), e spesso riguardano i pazienti
diabetici.
ARTERIE
( vedi VASI SANGUGNI)
ASPARTAME
Dolcificante artificiale privo di calorie.
ATEROSCLEROSI
E’ causata dall'ostruzione dei vasi sanguigni ad opera di accumuli lipidici che provocano l'inspessimento
e l'indurimento delle pareti dei vasi.
AUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA
L'autovalutazione della glicemia è un test importantissimo perché il paziente diabetico possa conoscere
in ogni momento il livello del glucosio nel sangue.
Essere a conoscere del proprio livello di glucosio, aiuta il paziente ad essere in grado di valutare il
rapporto tra la terapia terapia praticata, la dieta, l’attività fisica e andamento glicemico.
Per effettuare una misurazione della glicemia, serve prelevare una minima quantità di sangue
(generalmente sul polpastrello del dito), questa minima quantità di sangue viene poi analizzata
attraverso strumenti miniaturizzati che forniscono il risultato della glicemia nel giro di pochi secondi. Gli
strumenti di più recente produzione consentono di ottenere risultati affidabili e confrontabili coi sistemi di
laboratorio.
BOLO INSULINICO
Somministrazione di insulina rapida estemporanea.
C-PEPTIDE
Viene prodotto dalla sintesi dell'insulina e il suo dosaggio nel sangue permette di valutare la quantità di
insulina prodotta dal pancreas.
CANCRENA
E’ la morte dei tessuti dovuta a infezioni batteriche e insufficiente apporto di sangue.
CAPILLARI
Sono i più piccoli vasi sanguigni che permettono gli scambi di ossigeno, nutrienti e scorie tra sangue e
tessuti e viceversa. Nel paziente diabetico può esserci un deterioramento dei capillari con conseguente
danno ai tessuti.
CARBOIDRATI
Insieme alle proteine e ai lipidi (grassi), fornisce energia al corpo.
I carboidrati assunti con l’alimentazione sono zuccheri (carboidrati semplici) e amidi (carboidrati
complessi). L'organismo li trasforma in glucosio che è la molecola maggiormente utilizzata nei processi
energetici.
CELLULE ALFA
Sono cellule che si trovano nelle “isole di Langerhans” che sono delle aree del pancreas. Producono e
rilasciano l'ormone glucagone.
CELLULE BETA
Anche queste cellule si trovano nelle isole di Langerhans del pancreas. Producono e rilasciano l'ormone
insulina.
CELLULE DELTA
Come le precedenti si trovano nel pancreas (isole di Langerhans). Producono e rilasciano l'ormone
somatostatina.
CHETOACIDOSI
e’ una grave situazione clinica che si verifica quando in carenza di insulina l'organismo utilizza gli acidi
grassi per ottenere energia. Dalla degradazione degli acidi grassi si ottiene un accumulo di prodotti di
scarto chiamati “corpi che tonici” . Quando i corpi chetonici sono presenti in concentrazioni molto elevate,
causano degli effetti negativi che portano al “coma chetoacidosico”.
La chetoacidosi è un emergenza clinica tipica del diabetico di tipo 1.
CHETONURIA
Presenza di corpi chetonici nelle urine.
COMA
Condizione di incoscienza, simile ad un sonno profondo che può essere causato sia da iperglicemia,
sia da ipoglicemia.
COMA CHETOACIDOSICO
E’ il tipo di coma, causato dall'accumulo di corpi chetonici nel sangue. E’ un emergenza clinica tipica del
diabetico di tipo 1.
COMA IPOGLICEMICO
Dicasi del coma causato da un insufficiente livello di glucosio nel sangue a causa del quale l'organismo
non è in grado di fornire energia al cervello. Infatti è indispensabile un valore minimo per mantenere
una normale attività cerebrale.
Il coma ipoglicemico si può verificare sia nei diabetici di tipo 1 che nei diabetici di tipo 2.
COMPLICANZE
Questo è un capitolo importantissimo per il paziente diabetico perché la sua patologia può degenerare
in "complicanze", legate allo scompenso metabolico.
Gli organi bersaglio sono l'occhio (retinopatia), il rene (nefropatia), il sistema nervoso (neuropatia)
ed il sistema cardiovascolare , situazioni di cui parleremo in seguito... Per questp è indispensabile una
terapia che mantenga la glicemia nella normalità evitando fluttuazioni e picchi iperglicemici, che
sarebbero la causa principale delle complicanze.
CONTA DEI CARBOIDRATI
Tecnica che prevede la stima dei carboidrati assunti per poter meglio dosare il BOLO INSULINICO
CONTROLLO METABOLICO
Si parla di buon controllo metabolico quando la glicemia viene mantenuta tra 80 mg/dL e 140 mg/dL
durante tutto l'arco della giornata.
CORPI CHETONICI
Prodotti di scarto della demolizione degli acidi grassi. Quando non c'è insulina o l'insulina non è
sufficiente per bruciare il glucosio necessario, l'organismo deve bruciare i grassi per ottenere l'energia
necessaria.
I chetoni si accumulano prima nel sangue e poi vengono eliminati con le urine.
Tra i corpi chetonici riveste particolare importanza la presenza di acetone, responsabile del cosiddetto
'alito acetonico' Contribuiscono a rendere acido il sangue, e se raggiungono concentrazioni elevate
possono portare al cosiddetto 'coma chetoacidosico'.
DIABETE INSIPIDO
Malattia dell'ipofisi le cui cause sono differenti dal Diabete Mellito. Viene detto “diabete” perché spesso
gli ammalati presentano sintomi simili a quelli del diabete mellito: urinano spesso, hanno spesso fame e
sete, e provano facile affaticabilità. Però la concentrazione di glucosio è nella norma.
DIABETE MELLITO
Malattia che si verifica quando l'organismo non è in grado di utilizzare efficacemente il glucosio
(zucchero), causandone un accumulo nel sangue.
L'insulina è l’ormone ( prodotto dalle cellule beta del pancreas) che consente all'organismo di utilizzare il
glucosio.
Il diabete viene classificato in due categorie principali:
DIABETE DI TIPO 1
E’ caratterizzato dalla scomparsa quasi totale o totale dell'insulina prodotta dal pancreas: tale fenomeno
è causato da un processo che determina la distruzione delle cellule Beta del pancreas. Si manifesta
generalmente all'improvviso ed ha un decorso drammatico se non viene prontamente curato con
insulina.
DIABETE MELLITO DI TIPO 2
E’ molto più diffuso del diabete di tipo 1 e a differenza in questo tipo di diabete il pancreas produce
ancora insulina, ma l'insulina prodotta è dapprima poco efficace e successivamente anche insufficiente.
Il paziente affetto da questo tipo di diabete quasi sempre riesce a controllare la malattia con la dieta e
eventualmente con l'uso di farmaci. Solo nei casi di maggiore gravità è richiesto l’uso dell’ insulina. I
diabetici di tipo 2 sono generalmente persone adulte con problemi di obesità.
DIALISI
Metodica utilizzata per ripulire il sangue dalle scorie del metabolismo necessaria quando le funzioni del
rene sono gravemente compromesse. Può essere indispensabile nei pazienti diabetici con gravi
disfunzioni renali.
EFFETTO ALBA
Improvviso aumento della glicemia nelle prime ore del mattino
EFFETTO REBOUND
Brusco rialzo dei livelli di glicemia dopo ipoglicemia
EFFETTO SOMOGYI
Brusco sbalzo dei livelli di glicemia da valori molto bassi a valori molto alti.
EMOGLOBINA GLICOSILATA
L'emoglobina è la proteina del sangue che ha come attività principale quella di legare le molecole
d'ossigeno. Nei pazienti diabetici, gli alti valori di glicemia nel sangue portano ad un aumento di
emoglobina associata al glucosio (emoglobina glicosilata). Nei pazienti diabetici si riscontrano spesso
concentrazioni superiori al 7% di emoglobina glicosilata e significano che il controllo glicemico di non
adeguato.
Il dato di emoglobina glicosilata rispecchia l'andamento glicemico dei due-tre mesi precedenti al
controllo.
FIBRE ALIMENTARI
Sostanze di origine vegetale presenti soprattutto nella frutta, verdura, cereali e legumi.
Sono utili nel regolare la funzionalità intestinale, rallentando l'assorbimento dei glucidi (amido e
zucchero) ed aumentando l'effetto di sazietà durante i pasti.
FOTOCOAGULAZIONE
E' l'intervento più utilizzato in presenza di retinopatia diabetica
E’ una metodica eseguita attraverso l'utilizzazione di laser con la quale si possono chiudere i capillari o
eliminare vascolarizzazioni specialmente nell'occhio.
FRUTTOSIO
Zucchero (isomero del glucosio) presente in molti frutti.
GLICEMIA
Dosaggio del glucosio nel sangue. E' il parametro che il paziente diabetico deve sempre tener sotto
controllo per verificare l’ andamento della malattia diabetica.
GLICOGENO
E’ la riserva di zuccheri prontamente utilizzabili dall'organismo. Il glicogeno si trova nel fegato e nei
muscoli.
GLUCAGONE
L’ azione del glucagone (ormone prodotto dalle cellule alfa del pancreas) è contraria a quella
dell'insulina, infatti provoca l'innalzamento del glucosio nel sangue. Si inietta al paziente in caso di gravi
crisi ipoglicemiche per di ottenere un rapido innalzamento dei livelli di glucosio nel sangue.
GLUCOSIO
E' lo zucchero più utilizzato dall'organismo per ricavare energia
(l'organismo può ricavare glucosio dalle proteine, dai grassi e dai carboidrati, sono questi ultimi però a
fornire l'introito più consistente). Il glucosio viene trasportato a tutte le cellule dell'organismo tramite il
sangue, però le cellule lo possono utilizzare solo grazie alla presenza dell'insulina.
GRASSI O LIPIDI
I lipidi sono molecole ad alto contenuto energetico e costituiscono una delle riserve di energia
dell'organismo (insieme alle proteine e ai carboidrati).
In condizioni di mancanza di zuccheri o di impossibilità ad utilizzarli (come nel diabetico di tipo 1 non
ancora trattato) i lipidi vengono 'bruciati' al posto degli zuccheri per ottenere energia.
Il paziente diabetico deve ricordare che l'aumento di grassi nel plasma favorisce però l'insorgere di
patologie cardiovascolari.
HOLTER GLICEMICO
Misurazione e valutazione dell’ andamento della
strumento.
glicemia nel corso della giornata con apposito
IMPOTENZA
La malattia diabetica è la più importante causa organica di alterazione della sfera sessuale con ridotta o
nulla capacità di compiere l'atto sessuale..
INSULINA
E’ l’ormone che consente al corpo umano di utilizzare il glucosio per i produrre energia all'interno delle
cellule. Come abbiamo già scritto l'insulina è prodotta dalle cellule Beta delle isole di Langerhans,
all'interno del pancreas. L'insulina 'endogena' è quella prodotta dall'organismo, l’insulina esogena è
quella somministrata farmacologicamente.
Nel diabete, quando vi è totale assenza o insufficiente produzione di insulina endogena, è necessario
somministrare insulina esogena tramite iniezione. Le insuline di più recente produzione sono insuline
prodotte con DNA ricombinante.
Esistono differenti tipi di insulina (rapida, lenta, ultralenta, ecc.) che, con poche somministrazioni
giornaliere, consentono di mantenere un “profilo insulinemico” vicino a quello che l'organismo
svilupperebbe in condizioni di normale funzionalità del pancreas.
INSULINO-RESISTENZA O INSENSIBILITA' ALL'INSULINA
Si ha quando l'organismo non utilizza in modo ottimale l'insulina. Per ottenere l'effetto idoneo ad
abbassare la glicemia nel sangue o l'organismo produca più insulina oppure ne deve essere iniettatta
una dose maggiore.
IPERGLICEMIA
Significa “eccesso” di glucosio nel sangue.
Si verifica iperglicemia quando non vi è sufficiente produzione di insulina o l'organismo non riesce ad
utilizzare correttamente quella che ha a disposizione. I principali sintomi dell'iperglicemia sono sete,
secchezza delle fauci, necessità di urinare frequentemente.
Nei diabetici di tipo 1 (Insulino-dipendenti) l'iperglicemia prolungata può trasformarsi in chetoacidosi.
IPERINSULINEMIA
Elevati livelli di insulina nel sangue
IPOGLICEMIA
Significa “bassi livelli” di glucosio nel sangue.
Si verifica quando nell'organismo circola poco glucosio. Il paziente diabetico può andare incontro a crisi
ipoglicemiche quando assume troppa insulina a fronte di un pasto insufficiente o di una consistente
attività fisica.
I principali sintomi dell'ipoglicemia sono fame, tremore, spossatezza, annebbiamento della vista,
sudorazione, stato confusionale. Se non controllata si può arrivare al coma ipoglicemico.
In caso di crisi ipoglicemiche il paziente diabetico deve prontamente ingerire zucchero, sotto forma di
zollette o bevande zuccherate.
LANCETTA O AGO PUNGIDITO
Ago molto fine che serve a pungere la pelle per ottenere una piccola goccia di sangue da analizzare con
gli apparecchi per l'autocontrollo della glicemia. In genere la puntura si effettua sul polpastrello di un dito.
LASER TERAPIA
Trattamento che utilizza il raggio laser per cicatrizzare ferite. Viene spesso utilizzato per curare la
retinopatia diabetica.
LATTOSIO
Tipo di zucchero presente soprattutto nel latte e suoi derivati.
LIPIDI (vedi GRASSI)
LIPOATROFIA
Può insorgere in sede di multiple iniezioni insuliniche ed è un'alterazione del tessuto adiposo
sottocutaneo.
LIPODISTROFIA
E’ un’ alterazione del tessuto adiposo (noduli o depressioni) che si può verificare in seguito a ripetute
iniezioni di insulina concentrate nella stessa zona. Per evitarla occorre eseguire una rotazione delle sedi
di iniezione.
LUNA DI MIELE
E’ un fenomeno che può verificarsi quando si inizia una terapia insulinica per i diabetici di tipo 1.
MALATTIE CORONARICHE
Malattie dei vasi arteriosi (coronarie) che portano sangue al cuore.
Spesso le coronarie sono ostruite (es: da placche aterosclerotiche) e non riescono a portare sufficiente
sangue al cuore. I pazienti diabetici sono altamente a rischio per questo tipo di patologia.
MACROANGIOPATIA
Malattia dei grandi vasi sanguigni. Placche aterosclerotiche e coaguli di sangue (trombi) possono
ostruire i vasi rallentando o bloccando il flusso sanguigno.
MACROSOMIA
Non è una malattia ma una condizione di peso alla nascita superiore alla media che spesso si verifica
nei neonati figli di madri diabetiche.
MALATTIE VASCOLARI PERIFERICHE
Frequente malattia dei vasi sanguigni periferici. L'irrorazione degli arti (gambe, braccia, mani, piedi) non
è più sufficiente a consentire un sufficiente afflusso di sangue alle estremità.
Questo problema causa dolori alle estremità ed è anche condizione predisponente al “piede diabetico
MICROALBUMINURIA
Presenza di piccole quantità di albumina nelle urine. L'esame della microalbuminuria è molto utile per il
paziente diabetico, poiché è predittiva di problemi della funzionalità renale.
MICROANEURISMA
Lesione tipica della retina dovuta alla dilatazione dei piccoli vasi.
MICROANGIOPATIA
Malattia dei vasi sanguigni più piccoli che determina scarsa irrorazione sanguinea dei tessuti. I tessuti
più interessati nel diabetico sono la retina (retinopatia) e il rene (nefropatia).
MICROINFUSORE
E’ uno strumento medicale che consente di iniettare insulina in modo continuo nell'arco delle 24 ore.
La somministrazione di insulina è regolabile a seconda delle necessità (pasti, attività fisica, ecc) e
generalmente consente di ottenere un migliore controllo glicemico poiché ci si avvicina ad un rilascio di
insulina simile a quello che effettuerebbe il pancreas.
L'apparecchio, di piccole dimensioni, è costituito da un corpo principale in cui alloggia la siringa di
insulina, da un tubicino che convoglia l'insulina e da un ago terminale che viene inserito sotto la pelle.
NEFROPATIA
Compromissione della funzionalità renale che colpisce il rene al punto che questo organo non filtra
adeguatamente le scorie del metabolismo. Interessa una buona percentuale di diabetici, una percentuale
dei quali degenera nell'insufficienza renale al punto da poter richiedere il trapianto del rene.
Un buon controllo metabolico consente al paziente diabetico di minimizzarne il rischio.Lo specialista di
riferimento è il NEFROLOGO.
NEUROPATIA
è invece una malattia del sistema nervoso: colpisce circa il 30% dei diabetici e si presenta sotto forma di
intorpidimento e formicolio agli arti, dolori tipo crampo ai polpacci, specialmente notturni, diminuita
sensibilità e comparsa di ulcerazioni alla pianta dei piedi.
Le complicanze del sistema neurovegetativo possono determinare anche disturbi intestinali (diarrea),
vescicali (incontinenza urinaria) e sessuali (impotenza). Infine possono manifestarsi nei diabetici anche
forme di coronaropatia e vasculopatia cerebrale (infarto acuto del miocardio, angina pectoris e ictus
cerebrale).
Un buon controllo metabolico consente al paziente diabetico di minimizzare il rischio di una neuropatia
diabetica. Lo specialista di riferimento è il NEUROLOGO.
NORMOGLICEMIA
Situazione ottimale con livelli normali di glucosio nel sangue.
ORMONE
Sono tanti,vengono prodotti da ghiandole con lo scopo di stimolare attività diverse in vari tessuti e organi.
L'insulina è l' ormone che consente alle cellule di utilizzare il glucosio.
PANCREAS
E’ una ghiandola situata nella regione addominale. Una parte del pancreas produce e libera nello
stomaco enzimi digestivi. Una porzione più piccola del pancreas (isole di Langerhans) produce ormoni
quali l'insulina il glucagone e la somatostatina.
PANCREASECTOMIA
Asportazione chirurgica del pancreas.
PANCREATITE
Infiammazione del pancreas causata soprattutto da alcolismo o da affezioni alle vie biliari.
PIEDE DIABETICO
Il ridotto afflusso di sangue e la scarsa sensibilità determinate dalle complicanze vascolari, possono
causare gravi danni agli arti, soprattutto al piede.
Il paziente diabetico deve dedicare molta attenzione alla cura dei propri piedi cercando di evitare l’
insorgere di vesciche, lesioni e infezioni. Fare i pediluvi e successivamente osservare attentamente il
piede per accorgersi di eventuali ferite o unghie incarnite. Si consiglia l'uso di calze di cotone o lana edi
utilizzare scarpe comode meglio se di cuoio.
Se si teme di avere una lesione cutanea, informare subito il proprio diabetologo.
Il “PIEDE DIABETICO” indica una serie di manifestazioni patologiche che si instaurano dopo alcuni
anni dall’ insorgenza della malattia.
Se non curate adeguatamente, queste manifestazioni possono un aggravarsi, sino a renderne
necessaria l'amputazione dell’arto.
POLIDIPSIA
Sensazione di grande sete, spesso sintomo di diabete.
POLIFAGIA
Uguale a sensazione di fame, se associata a dimagrimento è spesso sintomo di diabete.
POLIURIA
Urinazione frequente, spesso sintomo di diabete.
PRO-INSULINA
Sostanza prodotta dal pancreas, che in un secondo tempo verrà trasformata in insulina.
PROTEINE
Insieme ai grassi e ai carboidrati sono una delle tre classi di alimenti che forniscono energia. Carne,
pesce, uova e legumi sono tra gli alimenti a più alto contenuto proteico.
PROTEINURIA
Presenza di proteine nelle urine. Può essere segnale di alterata funzionalità renale.
RENI
Organi a forma di fagiolo che filtrano il sangue per ripulirlo da eventuali sostanze tossiche.
RETINA
Parte centrale dell'occhio interno particolarmente vascolarizzata. Nei pazienti diabetici i capillari della
retina sono spesso danneggiati.
RETINOPATIA DIABETICA
Gran parte dei diabetici presenta segni di retinopatia, una lesione dei vasi sanguigni nella parte
posteriore dell'occhiio, entro dieci anni dall'insorgere del diabete. La più frequente è la retinopatia
emorragico-essudativa, mentre la più importante è la retinopatia proliferativa responsabile della perdita o
di una grave riduzione della vista. Quest'ultima richiede, data la sua gravità, interventi tempestivi.
SACCARINA
Dolcificante artificiale privo di calorie.
SACCAROSIO
E' il cosiddetto 'zucchero da tavola', formato da due molecole di glucosio.
SOGLIA RENALE
e’ il valore di soglia in cui il glucosio nel sangue è talmente alto da non poter essere riassobito per cui si
ritrova nell'urina, dove in condizioni normali non sarebbe presente.
TEST DI TOLLERANZA AL GLUCOSIO
Test che permette di accertare la diagnosi di diabete.
Al paziente vengono effettuate una serie di determinazioni della glicemia a tempi fissi a seguito della
ingestione di una preparazione standard contenente 75 grammi di glucosio. Il primo rilevamento è a
digiuno, le successive vengono effettuate ogni 30 minuti per le due ore successive all'ingestione della
soluzione.
TIPO 1
Vedi anche Diabete insulino-dipendente
TIPO 2
Vedil anche Diabete non insulino-dipendente
TRAPIANTO
Ne sistono varie tipologie che possono esserenecessarie per il paziente diabetico di tipo 1:
Trapianto di pancreas isolato
Trapianto di rene-pancreas
Trapianto di insule
Trapianto di cellule staminali.
La pratica del trapianto è a tutt'oggi ancora a grande rischio di rigetto, per questo è una tecnica utilizzata
solo nei pazienti diabetici più gravi con compromissione renale.
UNITA' DI INSULINA
E’ l’ unità di misura dell'insulina. Insulina U-100 significa che ogni ml di preparazione insulinica contiene
100 Unità di insulina.
VASI SANGUIGNI
Sono come dei tubi elastico-muscolari che trasportano il sangue da o per tutti i distretti corporei. La
funzione primaria del sangue è quella di portare ai tessuti i nutrienti e l'ossigeno (ARTERIE), o di
raccogliere dai tessuti i prodotti di scarto del metabolismo e l'anidride carbonica (VENE).
VITREO
Parte interna dell'occhio ripiena di liquido gelatinoso. La VITRECTOMIA è la procedura chirurgica che
comporta l'asportazione del vitreo, usata in caso di eccessiva cicatrizzazione ed irrorazione del vitreo.
ZUCCHERO
Termine generico che identifica una categoria di carboidrati caratterizzati da sapore dolce. Gli zuccheri
comprendono il glucosio, fruttosio, lattosio e saccarosio.
Si ringraziano per la consulenza scientifica:
Dott. PASCAL GIANCARLO
Spec. Diabetologia ed endocrinologia
Dott. FAZION STEFANO
Responsabile Servizio Diabetologico
Osp.C.Poma di Mantova
Dott. BONTEMPI FRANCO
Responsabile Amb. di Diabetologia Pediatrica
U.O. di Pediatria Os. C.Poma di Mantova
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