ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. Cederle “ di MIGNANO MONTELUNGO (CE) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Il Dirigente Scolastico ( Prof. Pasquale Spaziano ) 1 2 ”ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE” Corso Umberto I°, 208 – 81049 Mignano Montelungo (CE) Distretto. n° 23 – Tel. e fax: 0823/904424 C.F. 95005860614 e-mail:[email protected] PEC: [email protected] PIANO dell’ OFFERTA FORMATIVA 2010/2011 Sommario Capitolo 1: Didattica 1.1 Indirizzi generali ........................................................................................pag. 4 1.2 Analisi del contesto ....................................................................................pag. 5 1.3 Finalità dell’Offerta Formativa ....................................................................pag.6 1.4. Organizzazione del curricolo e traguardi .................................................pag. 10 1.5. Valutazione disciplinare ..........................................................................pag. 41 Capitolo 2: Offerta formativa 2.1 Programmazione curricolare .....................................................................pag. 44 2.2 Progetti P.O.N. .........................................................................................pag. 44 2.3 Progetto F.E.S.R. ......................................................................................pag. 59 2.4 Progetti extracurricolari ............................................................................pag. 59 2.5 Offerta Formativa complementare ............................................................pag. 75 2.6 Prevenzione e sicurezza ...........................................................................pag. 84 Capitolo 3: Autodiagnosi d’Istituto 3.1 Valutazione di sistema .............................................................................pag. 86 Capitolo 4: Organizzazione 4.1 Organigramma..........................................................................................pag. 91 4.2 Servizi amministrativi...............................................................................pag. 96 4.3 Struttura e organizzazione dell’Istituto .....................................................pag. 97 4.4 Piano annuale delle attività ....................................................................pag. 100 4.5 Calendario scolastico .............................................................................pag. 104 ALLEGATI 1. Programmazioni curricolari 2. Regolamento d’Istituto 3. Regolamento di disciplina 4. Patto educativo 5. Carta dei servizi 3 Capitolo 1: AREA DELLA DIDATTICA 1.1 INDIRIZZI GENERALI Il Regolamento sull’autonomia (D.P.R. n. 275 dell’ 8 marzo1999) richiede espressamente alle istituzioni scolastiche l’adozione di un Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), definito dall’art.3 (D.M.9.2.1978 parte 1) come il “documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche”, il quale ”esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”. Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale di ogni Istituzione Scolastica che operi in regime di autonomia. Oltre ai principi ispiratori generali del servizio, il POF espone le linee essenziali della progettazione educativa e didattica, curriculare ed extracurriculare, nonché le scelte organizzative e gestionali dell’Istituto. Si tratta, quindi, di un documento soggetto a continue e inevitabili revisioni. Il POF è la carta di identità di una Scuola, un documento scritto con il quale la stessa rende trasparente e leggibile ciò che fa, perché lo fa, assumendo responsabilità nei confronti dei risultati che produce e impegno nei confronti dell’utenza. Inoltre valorizzando le esperienze precedenti, consente al Collegio dei Docenti di verificare i risultati e modificare ogni anno le scelte effettuate per migliorarle, operando con tutte le componenti scolastiche. Il presente POF è il documento con il quale l’Istituto Comprensivo di Mignano Montelungo esprime la sua identità partendo dal recupero e valorizzazione della propria memoria storica, delineando il proprio sviluppo e tracciando le sue scelte pedagogiche e didattiche sulla base dell’analisi del “proprio” presente, sia in termini di risorse umane e materiali, sia della domanda formativa, espressa esplicitamente o implicitamente da territorio. Il POF sintetizza e valorizza la proposta formativa dell’ l’Istituto Comprensivo nel suo complesso, in quanto istituzione che unisce sotto un’unica figura dirigente la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria, la Scuola Secondaria di primo grado, e segue così l’alunno dai tre ai quattordici anni, pur mantenendo le peculiarità di ogni ordine scolastico. In particolare il P.O.F. deve esplicitare: • le finalità educative condivise • i percorsi specifici finalizzati all’educazione e alla formazione dell’individuo • le scelte didattiche funzionali al conseguimento degli obiettivi • le risorse necessarie alla realizzazione del piano stesso In tale prospettiva, Il Collegio dei Docenti ha il compito di: • delineare i principi educativi e formativi condivisi • raccordare i programmi, gli obiettivi e le finalità dei diversi ordini di scuola • costruire una continuità programmatica e operativa • scegliere i percorsi possibili da privilegiare • sintonizzare modi e tempi della proposta didattica e del piano educativo • rispettare i bisogni dei singoli fruitori nella salvaguardia della libertà d’insegnamento. Alla luce delle finalità generali d’Istituto e delle competenze che l’alunno deve possedere al termine del primo ciclo di istruzione l’Istituto ha rielaborato i curricoli disciplinari in verticale e ha evidenziato i traguardi di ogni segmento scolastico, prerequisito per la classe prima del segmento successivo. 1.2 ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-CULTURALE DI RIFERIMENTO 4 L’Istituto Comprensivo di Mignano Montelungo raccoglie l’utenza del territorio di Mignano Montelungo, situato nell’alto casertano a confine tra il Lazio e il Molise, incuneato tra l’Autostrada Milano-Napoli, la rete ferroviaria Roma-Napoli via Cassino e la strada consolare Casilina, che parte da Roma ed arriva a Capua. Il territorio è prevalentemente collinare, ricoperto di vegetazione tipica della macchia mediterranea con clima mite ma ventilato. Il sito ha origini storiche molto antiche, che risalgono addirittura ai Sidicini. Un’ulteriore testimonianza è data dall’insediamento degli Etruschi, confermato dal rinvenimento di una necropoli in località detta “Starza” a Sud-Ovest dell’attuale comune. Nel centro storico si erige il castello medievale “Ettore Fieramosca” che occupa buona parte della collina su cui sorge il paese. Di notevole importanza la battaglia combattuta nella guerra dell’8 dicembre 1943 tra quanti appartenevano al ricostituito esercito italiano “Primo Raggruppamento Motorizzato” insieme agli Anglo-Americani che combatterono contro i tedeschi sulle pendici di Monte Lungo per aprirsi la strada verso Cassino. Mignano è un centro a media densità abitativa, costituita da zona residenziale, quartiere popolare, zona rurale e centro storico. Il tessuto sociale appare piuttosto eterogeneo in quanto, pur se negli ultimi anni si è sviluppata anche l’industria, è presente ancora un’economia agricolopastorale. La realtà territoriale non evidenzia particolari problematiche; rivela, invece, qualche carenza, come la mancanza di adeguate strutture socioculturali e ricreative. Tali modeste risorse, in una realtà già povera di stimoli e di interscambi, sono a monte di un esiguo bagaglio di conoscenze e di esperienze proficue, di una limitata coscienza ambientale, di un non sempre adeguato corredo lessicale e di incidenza dialettale presente in alcuni alunni. La carenza di strutture è anche causa di senso di inadeguatezza da parte di molti preadolescenti cui non si offre l’opportunità di utilizzare in modo creativo il tempo libero. La gestione amministrativa, contabile e didattica dell’Istituto è attuata attraverso i seguenti uffici: Ufficio della Dirigenza e Ufficio dei Servizi Generali e Amministrativi ambedue situati a Mignano presso la sede della Scuola Secondaria di 1° grado. 1.3 FINALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA ♦ Orientare bambini e bambine, ragazzi e ragazze, fornendo loro gli strumenti per vivere attivamente e consapevolmente nella società. La finalità del primo ciclo è il successo formativo di ogni singolo alunno, la promozione e sviluppo integrale della sua personalità. Per realizzarla la Scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla 5 frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva la Scuola: • accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, • promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva, • l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura. IL SENSO DELL’ESPERIENZA La scuola favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per rappresentarsi obiettivi non immediati e perseguirli. Promuove inoltre quel primario senso di responsabilità che si traduce nel far bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali. Sollecita gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco, li orienta a sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative. Segue con attenzione le diverse condizioni di sviluppo e di elaborazione dell’identità genere, che nella preadolescenza ha la sua stagione cruciale. L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. La scuola dell’Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini da 3 a 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione. La scuola dell’Infanzia concorre all’educazione armonica ed integrale dei bambini e delle bambine, e mira a realizzare, attraverso una consapevole progettualità pedagogica, un itinerario di sviluppo cognitivo ed affettivo nel pieno rispetto e nella valorizzazione dei ritmi di apprendimento evolutivi, delle capacità, delle differenze e dell’identità di ciascuno. La scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. La scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base. Agli alunni è offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee ed etiche e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. La scuola Primaria è l’ambiente educativo di apprendimento nel quale ogni bambino trova l’occasione per maturare progressivamente le proprie capacità di autonomia, di azione diretta, di relazioni umane, di progettazione e verifica. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La padronanza degli alfabeti di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le strumentalità apprese nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema di istruzione. La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze, nelle prospettiva della elaborazione di un sapere integrato. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. LA CITTADINANZA 6 Obiettivi irrinunciabili all’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica delle responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita. Gli allievi imparano a riconoscere e a rispettare i valori sanciti nella Costituzione della Repubblica Italiana, perché la scuola diventi luogo privilegiato di confronto libero e pluralistico. L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Il primo ciclo, nella sua articolazione di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, persegue efficacemente le finalità che le sono assegnate attraverso alcune impostazioni metodologiche di fondo. Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “ imparare ad apprendere”. Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo la riflessione su quello che si fa. ( dalle Indicazioni per il Curricolo 2007) LE COMPETENZE CHIAVE Il Parlamento Europeo ed il Consiglio d’Europa raccomandano che gli stati membri sviluppino l’offerta di competenze chiave per tutti nell’ambito delle loro strategie di apprendimento permanente e le utilizzino per assicurare che: • L’istruzione e la formazione iniziale offrano a tutti i giovani gli strumenti per sviluppare le competenze chiave ad un livello tale che prepari alla vita adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento, come anche per la vita lavorativa; • Si tenga conto di quei giovani che, a causa di svantaggi determinati da circostanze personali, culturali o economiche hanno bisogno di sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità; • Gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze; • Vi sia un’infrastruttura adeguata per l’istruzione e la formazione permanente degli adulti con disponibilità di docenti e formatori, procedure di convalida e valutazione per assicurare la parità di accesso sia all’apprendimento che al mercato del lavoro; • Sia coerente l’offerta di istruzione e formazione degli adulti mediante forti nessi con la politica dell’occupazione e la politica sociale, culturale e l’innovazione.; Dato che la globalizzazione continua a porre l’Unione Europea di fronte a nuove sfide, ciascun cittadino dovrà disporre di un’ampia gamma di competenze per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forte interconnessione. Le competenze sono definite in questa Raccomandazione ( N. 2006/962/CE del 18/12/2006 ) alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per realizzare lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Sono otto: ϖ Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione( formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. ϖ Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro,utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative 7 ϖ ϖ ϖ ϖ ϖ ϖ priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo le strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Comunicare − comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale,matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti( cartacei, informatici e multimediali) − rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti,norme,procedure,atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi(verbale,matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti( cartacei, informatici e multimediali). Collaborare e partecipare:interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e altrui capacità, gestendo le conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e di far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Individuare collegamenti e relazioni:individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. Acquisire ed interpretare l’informazione:acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevute nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. OBIETTIVI FORMATIVI AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE L’alunno, al termine della scuola del primo ciclo, dovrà dimostrare di AREA DEL SAPER ESSERE Saper gestire il proprio vissuto scolastico, dando un senso alla propria esperienza,consapevole che la partecipazione e la collaborazione alle attività scolastiche sono uno strumento per l’elaborazione di un personale progetto di vita. Dovrà sapere, in questo senso: ¬ Relazionarsi con se stesso, ed essere consapevole del valore formativo dell’esperienza scolastica; ¬ Relazionarsi con l’ambiente, confrontarsi con gli altri e trarre dal confronto insegnamenti utili riconoscendo, rispettando e valorizzando le diversità; ¬ Collaborare e partecipare per elaborare un progetto di vita, gestire i diversi aspetti della proprie esperienza ( attitudini, aspirazioni, interessi, desideri), partecipando in modo costruttivo al lavoro scolastico. AREA DEL SAPERE Saper padroneggiare i contenuti e i metodi delle discipline, sapendoli trasformare in competenze personali e occasioni di crescita. Dovrà, in questo senso: ¬ Osservare e ascoltare in modo attento, sezionando e descrivendo in modo efficace fatti e fenomeni; ¬ Possedere i contenuti delle discipline in modo completo ed efficace; 8 ¬ Padroneggiare in maniera approfondita i contenuti e i metodi delle discipline, applicandoli in contesti specifici e in situazioni reali. AREA DEL SAPER FARE Saper riorganizzare le conoscenze, scegliendo strategie adeguate per risolvere problemi. Dovrà, in questo senso: ¬ Saper gestire l’organizzazione del proprio lavoro scolastico e predisporre materiali, tempi, metodi e scadenze in modo efficace; ¬ Esprimere le proprie conoscenze e il proprio vissuto, valorizzando il contributo delle varie discipline; ¬ Comprendere e rielaborare in modo autonomo testi e contenuti delle varie discipline, ricavandone le opportune informazioni e realizzando produzioni personali. 9 1.4 L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO L’Istituto nel predisporre l’Offerta Formativa ha utilizzato le INDICAZIONI Nazionali per i piani di studio personalizzati (D.L.vo n°. 59 /2004) e le INDICAZIONI per il curricolo (D.M. 31 luglio 2007 e successiva C.M. n. 68 del 3 agosto 2007) e gli atti di indirizzo ministeriali del 08/09/2009 sulla base del proprio POF, delle esperienze maturate e delle condizioni di fattibilità. Il curricolo sarà delineato con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni e sarà predisposto nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e attraverso le disciplina nella scuola del primo ciclo. Scuola dell’Infanzia La scuola dell’infanzia si propone come un contesto di relazione, di cura e di apprendimento nel quale gli stimoli che i bambini ricevono possono essere analizzati, discussi ed elaborati e nel quale i bambini possano riconoscere la trama che ne evidenzia l’intenzionalità pedagogica. La scuola dell’infanzia deve perciò proporre una scuola attiva, dove l’apprendimento avvenga mediante l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini con gli oggetti, il territorio, la natura, le tradizioni e in modo particolare attraverso il gioco. Alla base degli apprendimenti della scuola dell’infanzia si pongono le seguenti finalità: • • • • Consolidamento dell’identità Conquista dell’autonomia Sviluppo della competenza Educazione alla cittadinanza Consolidare l’identità significa stare bene e sentirsi sicuri di affrontare nuove esperienze in un ambiente nuovo, ma significa anche conoscere il proprio ruolo di figlio, di alunno, di maschio o di femmina. Conquistarsi l’autonomia vuol dire acquisire la capacità senza scoraggiarsi di gestire il proprio corpo, partecipare alle attività, esprimere le proprie emozioni attraverso linguaggi vari. Sviluppare la competenza vuol dire tendere verso un crescente livello di padronanza nel trasferire le esperienze e i saperi appresi in tutti contesti della vita quotidiana. Significa soprattutto saper descrivere la proprie esperienza e sviluppare l’attitudine a fare domande e riflettere. Educare alla cittadinanza significa scoprire gli altri , i loro bisogni e le loro necessità, imparare a interagire nel rispetto delle regole. Tutto ciò costituisce le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato e aperto al futuro. La scuola dell’Infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze. 10 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA- prerequisiti per la classe 1^ della Scuola Primaria I CAMPI DI ESPERIENZA I campi di esperienza sono i “luoghi del fare e dell’agire del bambino”, orientati dall’azione consapevole degli insegnanti. Le Nuove Indicazioni ne suggeriscono cinque, per ognuno dei quali sono stati individuati un certo numero di”traguardi per lo sviluppo delle competenze” che per gli insegnanti rappresentano gli Indicatori. ♣ 1° CAMPO DI ESPERIENZA IL SE’ E L’ALTRO Il bambino sviluppa il senso dell' identità personale, comprende i propri sentimenti ed è in grado di esprimerli e controllarli. Sa di avere una storia personale e familiare e sviluppa un senso di appartenenza. Pone domande su temi esistenziali e religiosi. Pensa, si confronta e comprende che esistono punti di vista diversi dal proprio. È consapevole e rispettoso delle differenze. Ascolta gli altri e motiva il proprio comportamento. Coopera costruttivamente con gli altri bambini. Riconosce le autorità nei diversi contesti e sa assumersi le proprie responsabilità. . ♣ 2° CAMPO DI ESPERIENZA IL CORPO IN MOVIMENTO-IDENTITA’ –AUTONOMIA – SALUTE Il bambino raggiunge una buona autonomia personale e sa prendersi cura del proprio corpo. Si muove con una certa destrezza in diverse attività di movimento. Prova piacere nel movimento e nelle diverse forme di attività: correre, saltare, stare in equilibrio.... Controlla la forza del corpo, valuta il rischio e si coordina con gli altri. Esercita le potenzialità sensoriali, ritmiche ed espressive del corpo. Conosce le diverse parti del corpo e sa rappresentarle graficamente. ♣ 3° CAMPO DI ESPERIENZA LINGUAGGI, CREATIVITA',ESPRESSIONE-GESTUALITA’-ARTE-MUSICA Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta mediante i vari linguaggi del corpo. Sa esprimersi attraverso il disegno, la pittura e sa utilizzare diverse tecniche espressive. Esplora i materiali messi a disposizione e li utilizza con creatività. È preciso, sa rimanere concentrato e sa portare a termine il proprio lavoro. Sceglie adeguatamente i materiali per l'esigenza del contesto d'azione. Rappresenta e formalizza l' esperienza sia graficamente che verbalmente. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. ♣ 4° CAMPO DI ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE-COMUNICAZIONE-LINGUA-CULTURA 11 Il bambino sviluppa la padronanza d'uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico. Sviluppa la capacità di comunicare le proprie emozioni e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo adeguatamente nelle diverse attività. Racconta, ascolta e comprende la lettura di storie, chiede spiegazioni e usa il linguaggio per progettare le attività e per definire le regole. Sviluppa un repertorio linguistico adeguato agli apprendimenti compiuti nei diversi campi d'esperienza. Sperimenta le proprie forme di comunicazione attraverso la scrittura. ♣ 5° CAMPO DI ESPERIENZA LA CONOSCENZA DEL MONDO-ORDINE-MISURA-TEMPO-SPAZIO-NATURA Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità. Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti e persone. Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Si orienta nel tempo della vita quotidiana, è consapevole della collocazione temporale degli eventi e in particolare sa riferire eventi del passato recente e del futuro immediato e prossimo. Coglie le trasformazioni naturali. Scopre le funzioni e usi degli strumenti tecnologici. È curioso, esplorativo, pone domande e confronta ipotesi. Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere osservazioni o esperienze. Indicazioni metodologiche La scuola dell' infanzia, secondo quanto suggeriscono le Indicazioni Nazionali, “ concorre all' educazione armonica ed integrale dei bambini e delle bambine”. In tale quadro di riferimento e nel pieno rispetto del principio dell'uguaglianza delle opportunità, esplicita dunque la propria azione educativa attraverso le seguenti indicazioni metodologiche: Valorizzazione del gioco, quale risorsa privilegiata di apprendimento. Esplorazione e ricerca, attraverso le quali si attivano adeguate strategie di pensiero. Vita di relazione, necessaria per favorire gli scambi, per rendere possibile una fattiva interazione e instaurare un clima sociale positivo. Utilizzazione sensata della routine, per valorizzare, a livello educativo e didattico, i momenti fondamentali della vita scolastica ( ingresso e accoglienza, svolgimento delle attività educative, pranzo...) Osservazione, finalizzata all'acquisizione di nuove conoscenze ed adeguando le proposte educative alle esigenze di ciascun bambino, per migliorarne e valorizzarne gli esiti formativi. Verifica e valutazione Nella scuola dell’infanzia l’osservazione occasionale e sistematica dei bambini e la documentazione delle loro attività consentono di cogliere e valutare le loro esigenze, di riequilibrare le proposte educative in base alla qualità e quantità delle loro risposte e di condividerle con le loro famiglie. La comunicazione con i genitori e i loro rappresentanti è periodica. La verifica è intesa come uno strumento di misurazione il più possibile oggettivo dei prodotti e dei processi educativi. Grazie a tali verifiche sarà possibile dare una valutazione del proprio intervento educativo per poterlo poi rielaborare al fine di ottimizzarlo. Tante sono le variabili che intervengono nel processo educativo e la verifica deve essere svolta su ogni singola variabile (vita di sezione, intersezione, gruppi omogenei/eterogenei/liberi/individuali, laboratori, obiettivi, organizzazione della giornata scolastica nei suoi tempi, spazi e modi). 12 Strumenti utilizzati mediazione didattica osservazione, progettazione,verifica documentazione LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Premessa Delineare i percorsi formativi è operazione complessa, che acquista particolare significato se si pone attenzione alla persona, la quale impone una progettazione di percorsi formativi con l’individuazione di specifiche attività di apprendimento da organizzare e svolgere con modalità diverse, per rendere efficaci gli interventi di insegnamento/apprendimento e per la realizzazione di un valido curricolo. FINALITÀ EDUCATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE La Scuola Primaria mira all’acquisizione di apprendimenti di base e deve offrire l’opportunità di sviluppare tutte le potenzialità di ogni bambino, come sviluppo sociale, consolidamento dell’identità personale e sviluppo intellettuale. a - Potenzialità cognitive capacità percettivo-motoria e conoscenza del sé corporeo; capacità di interiorizzare le esperienze e di rappresentarle in varie forme; capacità di esprimere e simbolizzare esperienze col linguaggio specifico di ogni disciplina; capacità di utilizzare il pensiero convergente, divergente, analitico e sintetico. Promuovere un atteggiamento di curiosità in riferimento all’esplorazione, alla scoperta, alla soluzione dei problemi e organizzazione delle conoscenze, dando la capacità di elaborare e formalizzare le esperienze in modo costruttivo. Sviluppare le capacità culturali e cognitive in riferimento ai diversi campi di esperienza b - Potenzialità socio-affettive: capacità di instaurare rapporti interpersonali; conquista dell’autostima; acquisizione della propria identità sessuata; conquista di autostima in giudizio; capacità di assumere impegni. 13 Capacità di comunicare, di cooperare ed apprendere tramite lo scambio. Conquista della sicurezza, della fiducia, e sviluppo dell’autonomia, Sviluppo del senso di appartenenza. c - Sviluppo delle capacità di riconoscere se stessi e gli altri come valore; Sviluppo delle capacità di rispettare gli altri tenendo conto delle differenze di: sesso, razza, condizioni personali e sociali, religione, lingua, opinione. La nostra offerta formativa attribuisce particolare importanza al concetto di “alfabetizzazione culturale”. Esso delinea, anche alla luce della nostra esperienza professionale, un profilo chiaro del ruolo formativo specifico della scuola, e nel contempo dà significato al ricco patrimonio di pratiche didattiche e metodologiche presenti da anni nel nostro operare. In sintesi il percorso complessivamente realizzato nella Scuola Primaria promuove l’educazione integrale della personalità dei bambini e delle bambine, stimolandoli all’autoregolazione degli apprendimenti, ad una elevata percezione di autoefficacia, all’autorinforzo cognitivo e di personalità, alla massima attivazione delle risorse di cui sono dotati attraverso l’esercizio dell’autonomia personale, della responsabilità intellettiva, sociale e morale, della creatività e del gusto estetico. ϖ Modalità - progettazione di percorsi didattici adeguati al contesto sociale e alle caratteristiche degli alunni per riconoscere e valorizzare le diversità; - scelta dei tempi di insegnamento e di svolgimento delle singole discipline, adeguato al ritmo di apprendimento degli alunni; - aggregazione delle discipline in aree o ambiti disciplinari che diano la possibilità di programmare percorsi formativi che coinvolgano più attività anche sulla base degli interessi degli alunni; - lezioni collettive in classe o con più classi, come momenti di comunicazione di informazioni comuni; - utilizzo di tecniche audiovisive o multimediali fruibili dal grande gruppo; - realizzazione di iniziative di sostegno e di recupero; - attivazione di percorsi didattici individualizzati nel rispetto del principio generale dell’integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap; - interventi sulle dinamiche relazionali di classe; - preparazione di percorsi sulla continuità con gli altri ordini di scuola. • curricolo disciplinare Il progetto formativo di ogni classe utilizza il contributo delle varie discipline per il raggiungimento degli obiettivi didattici e delle finalità educative programmate. Da un primo approccio alla conoscenza dei saperi, si lavora ad un ampliamento degli ambiti disciplinari. Il tempo settimanale di ogni disciplina può subire flessibilità nell’arco della settimana o di più settimane, in relazione ai progetti da realizzare. • curricolo aggiuntivo il curricolo aggiuntivo è costituito dai progetti, vale adire da percorsi didattici con precise modalità e cadenze temporali, collegati alla programmazione annuale delle classi e finalizzati ad approfondire le conoscenze, superando le singole discipline secondo un principio di trasversalità. Sono individuati dai docenti, in collegamento con la programmazione annuale. 14 FINALITA’ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Anche la Scuola Secondaria di primo grado promuove lo sviluppo della persona attraverso: ♦ l’elaborazione del senso della propria esperienza ♦ l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura ♦ la pratica della cittadinanza attiva Nella Scuola secondaria di 1° grado dai CAMPI D'ESPERIENZA e dagli AMBITI DISCIPLINARI caratterizzanti la Scuola dell'infanzia e della Scuola primaria si giunge all'articolazione dei SAPERI DISCIPLINARI. Secondo il concetto di apprendimento come PROCESSO DI COSTRUZIONE PROGRESSIVA si perviene ai linguaggi specifici delle discipline ossia alla conquista dei loro nodi procedurali attraverso l'ampliamento e l'approfondimento di strumenti, procedure, concetti ed esperienze applicative Vengono quindi favorite Una più approfondita padronanza delle discipline Un’ articolata organizzazione delle conoscenze e una rielaborazione del sapere Le competenze, sviluppate nell’ambito delle singole discipline, che concorrono alla promozione di competenze più ampie e trasversali Secondo le indicazioni Ministeriali del settembre del 2007 sono precisate le seguenti AREE DISCIPLINARI E DISCIPLINE 1. AREA LINGUISTICO - ARTISTICO - ESPRESSIVA Italiano Lingue Comunitarie Musica Arte e Immagine Corpo Movimento Sport 2. AREA STORICO - GEOGRAFICA Storia Geografia 3. AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA Matematica Scienze naturali e sperimentali Tecnologia 15 La scelta degli obiettivi avviene attraverso due percorsi. Il primo è quello che si fonda sull'esperienza degli allievi e individua le dissonanze cognitive e non cognitive per la formulazione di obiettivi formativi alla portata delle capacità degli allievi. Il secondo è quello che si ispira direttamente al Profilo educativo, culturale e professionale e agli obiettivi specifici di apprendimento. La programmazione delle attività curricolari ed extracurriculari prevede le seguenti fasi: Individuazione delle esigenze del contesto socio-culturale e delle situazioni di partenza degli alunni Delineazione del percorso formativo della classe o della sezione Definizione degli obiettivi finali, intermedi, immediati che riguardano l'area cognitiva e metacognitiva e le loro interazioni Organizzazione delle attività e dei contenuti Individuazione dei metodi, materiali e sussidi Sistematica osservazione dei processi di apprendimento Sistematica valutazione degli interventi culturali ed educativi e verifica dell'azione didattica programmata Scelta di progetti nell'ambito dell'Ampliamento dell'Offerta Formativa La Scuola Secondaria di 1°grado, propone obiettivi specifici di apprendimento per ogni anno scolastico, al fine di organizzare per lo studente attività educative e didattiche unitarie finalizzate a trasformare le conoscenze e le abilità disciplinari in competenze personali. ϖ Modalità • • • • • • • • • • • • Rendere il rapporto didattico con gli alunni omogeneo e coerente, in modo da non disorientarli, Promuovere stimoli per attivare una partecipazione sempre più attiva; Valorizzare la realtà vicina all’uomo come punto di partenza per un ampliamento del discorso didattico-educativo; Chiarire la traccia di lavoro da seguire con le relative fasi di esecuzione; Predisporre e suscitare situazioni di effettiva comunicazione; Scegliere i contenuti con una scansione ciclica, che rispetti la scelta dei tempi funzionali agli obiettivi da raggiungere; Far prendere coscienza degli errori, per il superamento dei problemi e per il miglioramento della condizione culturale; Promuovere e arricchire la personalità degli alunni potenziando e allargando gli orizzonti di ciascuno secondo le proprie capacità e abilità; Favorire la consapevolezza di essere protagonisti della propria crescita; Promuovere le modalità per potenziare gradualmente il ragionamento astratto, Indirizzare gradatamente all’autovalutazione, intesa come presa di coscienza delle abilità acquisite e del livello di orientamento raggiunto per le scelte future di vita e di lavoro; Concordare gli strumenti metodologici da adoperare , alternando la lezione dialogata alla conversazione guidata e al lavoro di gruppo e utilizzando la lezione tradizionale come punto di riferimento per chiarimenti e approfondimenti. AREA LINGUISTICO –ARTISTICO-ESPRESSIVA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria ITALIANO -L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso massaggi semplici,chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione. -Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza le strategie di lettura funzionali agli scopi. 16 -Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con la lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. -Produce testi legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli(parafrasi e riscrittura). -Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l’esposizione orale e la memorizzazione,acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie e altrui. -Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Ascoltare e parlare -Interagire in una conversazione formulando domande e dando risposte pertinenti su argomenti di esperienza diretta. -Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. -Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti mostrando di saperne cogliere il senso globale. -Raccontare oralmente una storia personale o fantastica rispettando l’ordine cronologico e /o logico. -Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un’attività che conosce bene. Leggere -Leggere testi cogliendo l’argomento centrale, le informazioni essenziali, le interazioni comunicative di chi scrive. -Comprendere testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, pratici, di intrattenimento e/o di svago. -Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale. Scrivere -Produrre semplici testi di vario tipo legati a scopi concreti e connessi con situazioni quotidiane -Produrre testi legati a scopi diversi ( narrare, descrivere,informare). -Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in un breve testo che rispetti le fondamentali convenzioni ortografiche. Riflettere sulla lingua -Compiere semplici osservazioni su testi e discorsi per rilevarne alcune regolarità. -Attivare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi. -Conoscere le parti variabili del discorso e gli elementi principali della frase semplice. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Ascoltare e parlare - Cogliere l’argomento principale dei discorsi altrui. - Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. - Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e chiaro, rispettando l’ordine cronologico e/o logico e inserendo elementi descrittivi funzionali al racconto. - Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento con un breve intervento preparato in precedenza. - Comprendere le informazioni essenziali di un’esposizione, di istruzioni per l’esecuzione di compiti, di messaggi trasmessi dai media. 17 -Organizzare un breve discorso orale su un tema affrontato in classe o una breve esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta. Leggere -Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà. -Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende svolgere. - Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. - Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e /o conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione. -Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un’attività, per realizzare un procedimento. - Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddistinguono ed esprimendo semplici pareri personali su di essi. - Leggere ad alta voce un testo noto e, nel caso di testi dialogati letti a più voci, inserirsi opportunamente con la propria battuta, rispettando le pause e variando il tono della voce. Scrivere -Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la strada di un racconto o di un’esperienza. - Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. - Produrre testi creativi sulla base di modelli dati. - Scrivere una lettera indirizzata a destinatari noti, adeguando le forme espressive al destinatario e alla situazione di comunicazione. - Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo sotto forma di diario. - Realizzare testi collettivi in cui si fanno resoconti di esperienze scolastiche, si illustrano procedimenti per fare qualcosa, si registrano opinioni su un argomento trattato in classe. - Compiere operazioni di rielaborazione sui testi. - Produrre testi corretti da un punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale. Riflettere sulla lingua -Riconoscere e denominare le parti principali del discorso e gli elementi principali di una frase; individuare e usare in modo consapevole modi e tempo del verbo; riconoscere in un testo i principali connettivi; analizzare una frase nelle sue funzioni. - Conoscere i principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole. -Comprendere le principali relazioni tra le parole sul piano dei significati. -Comprendere e utilizzare il significato di parole e termini specifici legati alle discipline di studio. - Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici. -Riconoscere la funzione dei principali segni interpuntivi. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri. Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni. Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri. Nelle attività di studio , personali e collaborative, usa i manuali delle discipline, al fine di ricercare e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici. 18 Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali su opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con compagni e insegnanti. Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei docenti e dei compagni semplici ipertesti, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali. E’ capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado Ascoltare e parlare -Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di teso da ascoltare mettendo in atto strategie differenziate(ad esempio se si tratta di una relazione, di una conferenza o di una spiegazione cogliere le espressioni che segnalano le diverse parti del testo). -Ascoltare testi prodotti e/o letti da latri, in situazioni scolastiche e/o trasmessi dai media, riconoscendo la fonte e individuando: scopo, argomento e informazioni principali, punto di vista dell’emittente. -Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione durante l’ascolto(prendere appunti per seguire lo sviluppo di un discorso utilizzando abbreviazioni, parole-chiave, brevi frasi riassuntive,segni convenzionali) e dopo l’ascolto(rielaborazione degli appunti presi per riutilizzarli anche a distanza di tempo). -Riconoscere, all’ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico. -Intervenire in una conversazionee7o in una discussione rispettando tempi e turni di parola, tenendo conto del destinatario ed eventualmente riformulando il proprio discorso in base alle reazioni altrui. -Raccontare oralmente esperienze personali selezionando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole in base a un criterio logico-cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all’argomento e alle situazioni. - Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentando in modo chiaro l’argomento: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato all’argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico,precisando fonti e servendosi eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici). Leggere -Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire. -Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione e mettendo in atto strategie differenziate(lettura analitica,selettiva, orientativa). -Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi informativi ed espositivi per documentarsi su un argomento specifico e/o per realizzare scopi pratici. -Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da più fonti, selezionando quelle ritenute più significative. -Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate da un testo e riorganizzarle in modo personale. -Usare in modo funzionale le varie parti di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari,testi, riquadri, immagini,didascalie apparati grafici. -Comprendere testi letterari di vario tipo e forma, individuando personaggi,loro caratteristiche, ruoli,relazioni e motivazioni delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; relazioni causali, tema principale e temi di sfondo; il genere di appartenenza e le tecniche narrative usate dall’autore. -Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la loro collocazione nello spazio, le caratteristiche essenziali, il punto di vista dell’autore. 19 -Comprendere tesi centrale, argomento a sostegno e intenzione comunicativa di semplici testi argomentativi su temi affrontati in classe. Scrivere -Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per la raccolta e l’organizzazione delle idee; utilizzare criteri e strumenti per la revisione del testo in vista della stesura definitiva; rispettare le convenzioni grafiche. -Scrivere testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale. -Scrivere testi dotati di coerenza e organizzati in parti equilibrate tra loro. -Scrivere testi di tipo diverso adeguati a: situazione, scopo, destinatario, registro. -Scrivere testi di forma diversa sulla base di modelli sperimentati. -Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi. -Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione critica e/o parafrasi, parti di testi prodotti da altri e tratti da fonti diverse. -Scrivere sintesi di testi letti e ascoltati e saperle poi riutilizzare per i propri scopi. -Scrive testi utilizzando programmi di videoscrittura e curando l’impostazione grafica e concettuale. Riflettere sulla lingua -Conoscere la costruzione della frase complessa e riconoscere i principali tipi di proposizioni subordinate. -Analizzare la frase complessa e visualizzare i rapporti fra le singole proposizioni rappresentandoli anche graficamente. -Stabilire relazioni tra situazione di comunicazione,interlocutori e registri linguistici. - Stabilire relazioni tra campi di discorso e forme di testo, lessico specialistico ecc., -Riconoscere in un testo i principali connettivi e la loro funzione. -Conoscere le principali relazioni tra significati. -Conoscere i principali meccanismi di derivazione per arricchire il lessico. -Utilizzare strumenti di consultazione. -Riconoscere le caratteristiche dei principali tipi testuali e dei generi. -Applicare le conoscenze metalinguistiche per monitorare e migliorare l’uso orale e scritto della lingua. LINGUE COMUNITARIE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua straniera -L’alunno riconosce messaggi verbali orali e semplici testi scritti, chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera, stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera. -Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collaborative o di gruppo, dimostrando interesse e fiducia verso l’altro; individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti di rifiuto. -Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari( informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). -Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine. -Descrive con termini semplici aspetti del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Ricezione orale-Ascolto − Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano pronunciate chiaramente e lentamente. 20 Ricezione scritta(Lettura) − Comprendere cartoline, biglietti di auguri e brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo parole e frasi con cui si è familiarizzato oralmente. Interazione orale − Interagire con un compagno per presentarsi, giocare e soddisfare bisogni di tipo concreto utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione, anche se formalmente difettose. Produzione scritta − Copiare e scrivere parole e semplici frasi attinenti alle attività svolte in classe. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Ricezione orale(Ascolto) − Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e lentamente (consegne brevi e semplici) e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti (la scuola, le vacanze, i passatempi, i propri gusti...). Ricezione scritta(Lettura) − Comprendere testi brevi e semplici (cartoline, messaggi di posta elettronica, lettere personali, storie per bambini...) accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo nomi familiari, parole e frasi basilari. Interazione orale − Esprimersi linguisticamente in modo comprensibile utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione e all'interlocutore, anche se a volte non connesse e se formalmente difettose, per interagire con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità. − Scambiare semplici informazioni afferenti alla sfera personale (gusti, amici, attività scolastica, giochi, vacanze...), sostenendo ciò che si dice o si chiede con mimica e gesti e chiedendo eventualmente all'interlocutore di ripetere. Produzione scritta − Scrivere messaggi semplici e brevi, come biglietti e brevi lettere personali (per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere notizie, per raccontare proprie esperienze...) anche se formalmente difettosi, purchè siano incomprensibili. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado per la prima e seconda lingua straniera L’alunno organizza il proprio apprendimento: utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per elaborare i propri messaggi; individua analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti; rappresenta linguisticamente collegamenti e relazioni fra fenomeni, eventi e concetti diversi;acquisisce e interpreta informazioni valutandone l’attendibilità e l’utilità. Individua e spiega le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalle lingue straniere, spiegandole, senza avere atteggiamenti di rifiuto. 21 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado per la prima lingua straniera In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti, l’alunno discorre con uno o più interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiegale ragioni mantenendo la coerenza del discorso. Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni: espone brevemente ragioni e dà spiegazioni di opinioni e progetti. Nella conversazione comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in modo inequivocabile anche se può avere qualche difficoltà espositiva. Riconosce i propri errori e a volte riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato MUSICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria -L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. -Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri. -Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatic; le trasforma in brevi forme rappresentative. -Esegue, da solo o in gruppo,semplici brani musicali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. -Riconosce gli elementi linguistici di un semplice brano musicale, sapendoli poi utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica varie strategie interattive e descrittive all’ascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una comprensione essenziale delle strutture e delle loro funzioni, e di rapportarle al loro contesto di cui sono espressione, mediante percorsi interdisciplinari. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Usare la voce, gli strumenti e gli oggetti sonori per produrre, riprodurre, creare e improvvisare fatti sonori ed eventi musicali di vario genere. − Eseguire in gruppo semplici brani vocali e strumentali curando l'espressività e l'accuratezza esecutiva in relazione ai diversi parametri sonori. − Riconoscere e discriminare gli elementi di base all'interno di un brano musicale. − Cogliere durante l'ascolto gli aspetti espressivi e strutturali di un brano musicale, traducendoli con parola, azione motoria e segno grafico. − Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria − Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando le proprie capacità di invenzione sonoro-musicale. − Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l'intonazione, l'espressività e l'interpretazione. − Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture di tempi e luoghi diversi. − Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all'interno di brani esteticamente rilevanti, di vario genere e provenienza. − Rappresentare gli elementi sintattici basilari di eventi sonori e musicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali. 22 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali a generi e culture differenti. Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali. E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso modalità improvvisative o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali. Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di comprensione di eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione al contesto storico-culturale. Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un lessico appropriato e adottando codici rappresentativi diversi, ponendo in interazione musiche di tradizione orale e scritta. Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. Orienta lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell’ottica della costruzione di un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dalla fruizione dei contesti socio-culturali presenti sul territorio ARTE E IMMAGINE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria − L'alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini storiche ( manifesti, fotografie, opere d'arte...) e messaggi in movimento ( spot, brevi filmati, videoclip...) − Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). − Legge gli aspetti formali di alcune opere ; apprezza opere d'arte e oggetti di artigianato provenienti da altri paesi diversi dal proprio. − Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel nostro territorio, e mette in atto pratiche di rispetto e salvaguardia. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Percettivo-visivi − − Esplorare immagini, forme e oggetti presenti nell'ambiente utilizzando le capacità visive, uditive, olfattive, gestuali, tattili e cinestetiche. Guardare con consapevolezza immagini statiche e in movimento descrivendo verbalmente le emozioni e le impressioni prodotte dai suoni, dai gesti e dalle espressioni dei personaggi , dalle forme, dalle luci, dai colori e altro. Leggere − − − Riconoscere attraverso un approccio operativo linee, colori, forme, volume e la struttura compositiva presente nel linguaggio delle immagini e nelle opere d'arte. Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati. Descrive tutto ciò che vede in un'opera d'arte , sia antica che moderna, dando spazio alle proprie sensazioni , emozioni, riflessioni. 23 − Riconoscere nel proprio ambiente i principali monumenti e beni artistico-culturali. Produrre − Esprimere sensazioni, emozioni e pensieri in produzioni di vario tipo (grafiche, plastiche, multimediali...) utilizzando materiali e tecniche adeguate e integrando diversi linguaggi. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Obiettivi percettivo-visivi − Guardare e osservare con consapevolezza un'immagine e gli oggetti presenti in un ambiente descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva e l'orientamento nello spazio. Leggere − − − Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visuale (linee, colori, forme, volume, spazio) e del linguaggio audio-visivo (piani, campi, sequenze, struttura narrativa, movimento...), individuando il loro significato espressivo. Leggere in alcune opere d'arte, di diverse epoche storiche e provenienti da diversi Paesi, i principali elementi compositivi, i significati simbolici, espresssivi e comunicativi. Riconoscere e apprezzare i principali beni culturali, ambientali e artigianali presenti nel proprio territorio, operando una prima analisi e classificazione. Produrre − − Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche, pittoriche, plastiche tridimensionali, attraverso processi di manipolazione, rielaborazione e associazione di codici, di tecniche e materiali diversi tra loro. Sperimentare l'uso delle tecnologie della comunicazione audiovisiva per esprimere, con codici visivi, sonori e verbali, sensazioni ed emozioni, e realizzare produzioni di vario tipo. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno utilizza gli elementi grammaticali del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche e messaggi in movimento( filmati audiovisivi e prodotti multimediali). Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, moderna e contemporanea sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della tutela e conservazione. Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visivo utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio verbale specifico CORPO, MOVIMENTO E SPORT Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria − L'alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l'ascolto e l'osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. 24 − − − − − − Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le espressioni ritmico- musicali. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Si muove nell'ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare. Comprende, all'interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l'importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Il corpo e le funzioni senso-percettive − Riconoscere e denominare le varie parti del corpo su di sé e sugli altri e saperle rappresentare graficamente; riconoscere, classificare, memorizzare e rielaborare le informazioni provenienti dagli organi di senso ( sensazioni visive, uditive, tettili, cinestetiche) Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo − − − − Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro (correre, saltare, lanciare, afferrare...) Sapere controllare e gestire le condizioni di equilibrio statico-dinamico del proprio corpo. Organizzare e gestire l'orientamento del proprio corpo in riferimento alle principali coordinate spaziali e temporali (contemporaneità, successione e reversibilità) e a strutture ritmiche. Riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche con il proprio corpo e con attrezzi. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva − − Utilizzare in modo personale il corpo e il movimento per esprimersi, comunicare stati d'animo, emozioni e sentimenti, anche nelle forme della drammatizzazione e della danza. Assumere e controllare in forma consapevole diversificate posture del corpo con finalità espressive. Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play − Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di numerosi giochi di movimento e presportivi, individuali e di squadra, e nel contempo assumere un atteggiamento positivo di fiducia verso il proprio corpo, accettando i propri limiti, cooperando e interagendo positivamente con gli altri, consapevoli del “valore” delle regole e dell'importanza di rispettarle. Sicurezza e prevenzione, salute e benessere − − Conoscere e utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività. Percepire e riconoscere “sensazioni di benessere” legate all'attività ludico-motoria. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Il corpo e le funzioni senso-percettive − Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie, muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione e conseguenti all'esercizio fisico, sapendo anche modulare e controllare l'impiego delle capacità condizionali (forza, resistenza, velocità), adeguandole all'intensità e alla durata del compito motorio. 25 Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo − − Organizzare condotte motorie sempre più complesse, coordinando vari schemi di movimento in simultaneità e successione. Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva − − Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Elaborare semplici coreografie o sequenze di movimento utilizzando band musicali o strutture ritmiche. Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play − − − − Conoscere e applicare i principali elementi tecnici semplificati di molteplici discipline sportive. Saper scegliere azioni e soluzioni efficaci per risolvere problemi motori, accogliendo suggerimenti e correzioni. Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando la sconfitta, rispettando le regole, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. Sicurezza e prevenzione, salute e benessere − − Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. Riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute, assumendo adeguati comportamenti e stili di vita salutistici. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno , attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze privilegiate dove si coniuga il sapere, il saper fare e il saper essere, ha costruito la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo-motorio-sportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive. Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita. E’ capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole, dimostrando di accettare e rispettare l’altro. E’ capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene comune. Sperimenta i corretti valori dello sport( fair play) e la rinuncia a qualunque forma di violenza, attraverso il riconoscimento e l’esercizio di tali valori, in contesti diversificati AREA STORICO-GEOGRAFICA STORIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria − − − L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica. Usa la linea del tempo per collocare un fatto o un periodo storico. 26 − − − − − Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni gruppi umani e contesti spaziali. Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie ( alimentazione, difesa, cultura). Produce semplici testi storici e comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell'insegnante. Sa raccontare i fatti studiati. Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanz del patrimonio artistico e culturale. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Organizzazione delle informazioni − − Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati, definire durate temporali e conoscere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo. Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, cicli temporali, mutamenti, permanenze in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. Uso dei documenti − − Individuare le tracce e usarle come fonti per ricavare conoscenze sul passato personale, familiare e della comunità di appartenenza. Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato, locali e non. Strumenti concettuali e conoscenze − − − Avviare la costruzione dei concetti fondamentali della storia : famiglia, gruppo, regole, agricoltura, ambiente, produzione.... Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi ( aspetti della vita sociale, politicoistituzionale, economica, artistica, religiosa...). Individuare analogie e differenze fra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo (i gruppi umani preistorici o le società di cacciatori/raccoglitori oggi esistenti). Produzione − Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi , racconti orali, disegni. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Uso dei documenti − − Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico. Rappresentare in un quadro storico-sociale il sistema di relazioni tra i segni e le testimonianze del passato presenti sul territorio vissuto. Organizzazione delle informazioni − − Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze studiate. Strumenti concettuali e conoscenze − Usare la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale ( prima e dopo Cristo) e conoscere altri sistemi cronologici. 27 − Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti. Produzione − − Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici, e consultare testi di genere diverso, manualistici e non. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici. Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica. Conosce i processi fondamentali della storia Europea medievale, moderna e contemporanea. Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente. Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità. Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fatti di vario genere e le sa organizzare in testi. Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. GEOGRAFIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria − − − − − − L' alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o interdipendenza. Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi ( di montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici...) con particolare attenzione a quelli italiani. È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici ( monti, fiumi, laghi...) e antropici ( città, porti e aeroporti, infrastrutture...) dell' Italia. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti ( cartografiche e satellitari, fotografiche, artisticoletterarie). Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Orientamento − Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, sapendosi orientare attraverso punti di riferimento e utilizzando gli organizzatori topologici ( sopra, sotto, avanti, dietro, sinistra, destra...). Carte mentali 28 − Acquisire la consapevolezza di muoversi e orientarsi nello spazio grazie alle proprie carte mentali, che si strutturano e si ampliano man mano che si esplora lo spazio circostante. Linguaggio della geo-graficità − − Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti ( pianta dell'aula, di una stanza della propria casa , del cortile della scuola...) e rappresentare percorsi esperiti nello spazio circostante. Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino, basandosi su punti di riferimento fissi. Paesaggio − − − Esplorare il territorio circostante attraverso l'approccio senso-percettivo e l'osservazione diretta. Individuare gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i vari tipi di paesaggio. Conoscere e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano l'ambiente di residenza e la propria regione. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Orientamento − Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche, utilizzando la bussola e i punti cardinali. Carte mentali − Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano e a spazi più lontani, attraverso gli strumenti dell'osservazione indiretta ( filmati e fotografie, documenti cartografici e immagini di satellite...) Linguaggio della geo-graficità − − Analizzare fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche a diversa scala, carte tematiche , grafici, immagini da satellite. Localizzare sulla carta geografica dell'Italia la posizione delle regioni fisiche e amministrative. Paesaggio − Conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie ele differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale. Regione − Conoscere e applicare il concetto polisemico di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa), in particolar modo allo studio del contesto italiano. Territorio e regione − − Comprendere che il territorio è costituito da elementi fisici e antropici connessi e interdipendenti e che l'intervento dell'uomo su uno solo di questi elementi si ripercuote a catena su tutti gli altri. Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, analizzando le soluzioni adottate e proponendo situazioni idonee nel contesto vicino. 29 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno osserva , legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. Utilizza opportunamente concetti geografici ( ad esempio: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico…), carte geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull’ambiente che lo circonda. E’ in grado di conoscere e localizzare i principali “ oggetti” geografici fisici monti, fiumi, e antropici ( città, porti, aeroporti, infrastrutture…) dell’Europa e del Mondo. Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che implementa in modo significativo attingendo all’esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze. Sa aprirsi al confronto con l’ altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi. Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche ed architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA MATEMATICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria − − − − − − − − − − L'alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà. Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l'opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall'uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura. Utilizza adeguate rappresentazioni di dati e le sa utilizzare anche in situazioni significative per ricavare informazioni. Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti di vista. Descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti di vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni. Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni. Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito. Impara a costruire ragionamenti( se pure formalizzati) e a sostenere le proprie tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni. Impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando a usare le espressioni “è più probabile”, “è meno probabile” e, nei casi più semplici, dando una prima quantificazione. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Numeri − − − Contare oggetti o eventi, con la voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre. Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, con la consapevolezza del valore che le cifre hanno a seconda della loro posizione; confrontarli e ordinarli , anche rappresentandoli sulla retta. Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo. 30 − − − Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali. Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni , anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure. Spazio e figure − − − − Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati ( sopra, sotto, davanti, dietro, destra, sinistra, dentro, fuori) . Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perchè compia un percorso desiderato. Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche. Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio, utilizzando strumenti appropriati. Relazioni, misure, dati e previsioni − − − − Classificare numeri , figure, oggetti in base a una o più proprietà , utilizzando rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini. Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati. Rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. Misurare segmenti utilizzando sia il metro, sia unità arbitrarie e collegando le pratiche di misura alle conoscenze sui numeri e sulle operazioni. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Numeri − Conoscere la divisione con resto fra numeri naturali; individuare multipli e divisori di un numero. − Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali ed eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l'opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni. Dare stime per il risultato di un' operazione. Conoscere il concetto di frazione e di frazioni equivalenti. Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane. Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti. Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica. Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra. − − − − − − Spazio e figure − − − − − − − − Descrivere e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrici, anche al fine di farle riprodurre da altri. Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria). Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti. Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità di visualizzazione. Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse. Riprodurre in scala una figura assegnata ( utilizzando ad esempio la carta a quadretti). Determinare il perimetro di una figura. Determinare l'area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione. 31 Relazioni, misure, dati e previsioni − − − − − − − Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni. Usare le nozioni di media aritmetica e di frequenza. Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura. Conoscere le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità, intervalli temporali, masse/pesi e usarle per effettuere misure e stime. Passare da un'unità di misura a un'altra, limitatamente alle unità di uso più comune, anche nel contesto del sistema monetario. In situazioni concrete, intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile di una coppia di eventi, dando una prima qualificazione, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente probabili. Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e , attraverso esperienze in contesti significativi, ha capito come gli strumenti matematici siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. Grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con compagni, ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare(ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Nella discussione rispetta punti di vista diversi dal proprio; è capace di sostenere le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati ed argomentando attraverso concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Valuta le informazioni che ha su una situazione, riconosce la loro coerenza interna e la coerenza tra esse e le conoscenze che ha del contesto, sviluppando senso critico. Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico ad una classe di problemi. Usa correttamente i connettivi (e, o, non, se,..allora) e i quantificatori (tutti, qualcuno, nessuno ) nel linguaggio naturale, nonché le espressioni:è possibile, è probabile, è certo, è impossibile. SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria − − − − − L'alunno ha capacità operativ, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni. Fa riferimento in modo pertinente alla realtà e in particolare all'esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti. Impara a identificare anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco, senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni. Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza , dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti. Con la guida dell'insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio-temporali, misura, utilizza 32 − − − concett basati su semplici relazioni con altri concetti, argomenta, deduce, porspetta soluzioni e interpretazioni, prevede alternative, ne produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato. Analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato. Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l'ambiente scolastico in quanto ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l'ambiente sociale e naturale, di cui conosce e apprezza il valore. Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Sperimentare con oggetti e materiali − Attraverso interazioni e manipolazioni individuare qualità e propeietà di oggetti e materiali e caratterizzarne le trasformazioni , riconoscendovi, riconoscendovi sia grandezze da misurare, sia relazioni qualitative tra loro ( all'aumentare di...aumenta o diminuisce). − Provocare trasformazioni ,variandone le modalità , e costruire storie per darne conto : che cosa succede se..., che cosa succede quando.... − Leggere analogie nei fatti al variare delle forme e degli oggetti , riconoscendo “famiglie” di accadimenti e regolarità ( è successo come...) all'interno dei campi d'esperienza. Osservare e sperimentare sul campo − Osservare, descrivere, confrontare, correlare elementi della realtà circostante: per esempio imparando a distinguere piante e animali, terreni e acque, cogliendone somiglianze e differenze e operando classificazioni secondo criteri diversi. − Acquisire familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici ( venti, nuvole, pioggia...) e con la periodicità dei fenomeni celesti su diverse scale temporali ( dì/notte, percorsi del sole, fasi della luna, stagioni...). − Riconoscere i diversi elementi di un ecosistema naturale o controllato e modificato dall'intervento umano, e coglierne le prime relazioni ( uscite esplorative, allevamento di piccoli animali in classe, orticelli, costruzione di reti alimentari...). − Riconoscere la diversità dei viventi ( intraspecifica e interspecifica), differenze/somiglianze tra piante, animali, altri organismi. L'uomo, i viventi e l'ambiente − Percepire la presenza e il funzionamento degli organi interni e della loro organizzazione nei principali apparati (respirazione, movimento, articolazioni, senso della fame e della sete...) fino alla realizzazione di semplici modelli. − Individuare il rapporto tra strutture e funzioni degli organismi osservati/osservabili, in quanto caratteristica peculiare degli organismi viventi in stretta relazione con il loro ambiente Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Oggetti, materiali e trasformazioni − Costruire operativamente, in connessione a contesti concreti di esperienza quotidiana, i concetti geometrici e fisici fondamentali, in particolare lunghezze, angoli, superfici, capacità/volume, peso, temperatura, forza, luce... − Passare gradualmente dalla seriazione in base a una proprietà (ad esempio ordinare oggetti per peso crescente in base ad allungamenti crescenti di una molla), alla costruzione, taratura e utilizzo di strumenti anche di uso comune (ad esempio molle per misure di peso, recipienti della vita quotidiana per misure di volume/capacità), passando dalle prime misure in unità arbitrarie (spanne, piedi...) alle unità convenzionali. − Indagare i comportamenti di materiali comuni in molteplici situazioni sperimentabili , per individuarne proprietà (consistenza, durezza, trasparenza, elasticità, densità...); produrre miscele eterogenee e soluzioni, 33 − − − passagi di stato e combustioni; interpretare i fenomeni osservati in termini di variabili e di relazioni tra esse, espresse in forma grafica e aritmetica. Riconoscere invarianze e conservazioni, in termini proto-fisici e proto-chimici, nelle trasformazioni che caratterizzano l'esperienza quotidiana. Riconoscere la plausibilità di primi modelli qualitativi, macroscopici e microscopici, di trasformazioni fisiche e chimiche. Avvio esperenziale alle idee di irreversibilità ed energia. Osservare e sperimentare sul campo − Osservare porzioni dell'ambiente nel tempo ( un albero, una siepe, una parte di giardino...), con osservazioni frequenti e regolari a occhio nudo, con la lente di ingrandimento e con lo stereomicroscopio, con i compagni e da solo, per individuare elementi, connessioni e trasformazioni. − Indagare strutture del suolo, relazione tra suoli e viventi, acque come fenomeno e come risorsa. − Distinguere e ricomporre le componenti ambientali, anche grazie all'esplorazione dell'ambiente naturale e urbano circostante. − Cogliere la diversità tra ecosistemi (naturali e antropizzati, locali e di altre aree geografiche). − Individuare la diversità dei viventi (intraspecifica e interspecifica) e dei loro comportamenti (differenze/somiglianze tra piante, animali, funghi e batteri...). − Accedere alla classificazione come strumento interpretativo statico e dinamico delle somiglianze e delle diversità. − Proseguire le osservazioni del cielo diurno e notturno su scala mensile e annuale, avviando, attraverso giochi col corpo e costruzione di modelli tridimensionali, all'interpretazione dei mooti osservati, da diversi punti di vista, anche in connessione con l'evoluzione storica dell'astronomia. L'uomo, i viventi e l'ambiente Studiare percezioni umane (luminose, sonore,tattili, di equilibrio...) e le loro basi biologiche. Indagare le relazioni tra organi di senso, fisiologia complessiva e ambienti di vita ( anche confrontando diversi animali appartenenti a gruppi differenti, quali vermi, insetti, anfibi...). − Confrontare i sensori umani con quelli artificiali e il loro utilizzo nella vita quotidiana. − Proseguire lo studio del funzionamento degli organismi e comparare la riproduzione dell'uomo, degli animali e delle piante. − Rispettare il proprio corpo in quanto entità irripetibile (educazione alla salute, alimentazione, rischi per la salute). − Proseguire l'osservazione e l'interpretazione delle trasformazioni ambientali, ivi comprese quelle globali, in particolare quelle conseguenti all'azione modificatrice dell'uomo. − − Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazione di osservazione e monitoraggio sia in situazioni di laboratorio. Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in uno stesso contesto. Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati; è in grado di decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa a interagire per relazioni e analogie, formali e/o fattuali. Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. E’ in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto,sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere. Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti. Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono tra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità 34 umana nel sistema, il carattere finito delle risorse, nonché l’ineguaglianza dell’ accesso a d esse, e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso della risorse. Conosce i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico ed è disposto a confrontarsi con curiosità e interesse. TECNOLOGIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria − − − − − − L'alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall'uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni e ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza. Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale, cooperando con i compagni e valutando il tipo di materiali in funzione dell'impiego. Esamina oggetti e processi in relazione all'impatto con l'ambiente e rileva segni e simboli comunicativi analizzando i prodotti commerciali. Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe più significative della storia dell'umanità, osservando oggetti del passato. È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per potenziare le proprie capacità comunicative. Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli altri. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Esplorare il mondo fatto dall'uomo − Distinguere, descrivere con le parole e rappresentare con disegni e schemi elementi del mondo artificiale, cogliendone le differenze per forma, materiali, funzioni e saperli collocare nel contesto d'uso riflettendo sui vantaggi che ne trae la persona che li utilizza. − Usare oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le funzioni e i principi di sicurezza che gli vengono dati. − Prevedere lo svolgimento e il risultato di semplici processi e procedure in contesti conosciuti e relativamente a oggetti e strumenti esplorativoseguire istruzioni d'uso e saperle fornire ai compagni. − Conoscere e raccontare storie di oggetti e processi inseriti in contesti di storia personale. − Utilizzare semplici materiali digitali per l'apprendimento e conoscere a livello generale le caratteristiche dei nuovi media e degli strumenti di comunicazione. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Interpretare il mondo fatto dall'uomo − Individuare le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, rilevarne le caratteristiche e distinguere la funzione dal funzionamento. − Esaminare oggetti e processi rispetto all'impatto con l'ambiente. − Comporre e scomporre oggetti nei loro elementi. − Riconoscere il rapporto fra il tutto e una parte e la funzione di una certa parte in un oggetto. − Rappresentare oggetti e processi con disegni e modelli. − Riconoscere le caratteristiche di dispositivi automatici. − Elaborare semplici progetti individualmente o con i compagni, valutando il tipo di materiali in funzione dell'impiego e realizzare oggetti seguendo una definita metodologia progettuale. − Osservando oggetti del passato, rilevare le trasformazioni di utensili e processi produttivi e inquadrarli nelle tappe evolutive della storia dell'umanità. 35 − − Comprendere che con molti dispositivi di uso comune occorre interagire attraverso segnali e istruzioni ed essere in grado di farlo. Utilizzare le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione ( TIC) nel proprio lavoro. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento. Conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali,anche se molto semplici, di progettazione e realizzazione. E’ in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo. Usando il disegno tecnico esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti. Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia ed ha sviluppato sensibilità per i problemi economici,ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione. E’ in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro, avanzare ipotesi e valicarle, per autovalutarsi e per presentare i risultati del lavoro. Ricerca informazioni ed è in grado di selezionarle e di sintetizzarle, sviluppa le proprie idee utilizzando le TIC ed è in grado di condividerle con gli altri. RELIGIONE L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sull’assoluto, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. Sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità accogliente, apprezzando il rapporto tra il “credo” professato e gli usi e costumi del popolo di appartenenza, a partire da ciò che osserva nel proprio territorio. Individua , a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini, gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e presente elaborando criteri per una interpretazione consapevole. Riconosce i linguaggi espressivi della fede ( simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua i frutti e le tracce presenti a livello locale, italiano ed europeo, imparando a fruire anche in senso estetico e spirituale. Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e vi riflette in vista di scelte di vita progettuali e responsabili, si interroga sul senso dell’esistenza e la felicità, impara a dare valore ai propri comportamenti, relazionandosi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda. LA DOMANDA FORMATIVA Per provenienza socio-ambientale la popolazione scolastica non è molto eterogenea anche se il territorio di pertinenza è ampio. Alla scuola dell'obbligo in questa zona è richiesto un modello di formazione umana, sociale e civica che si adatti alle varie realtà di disagio in cui essa opera, che sfrutti in pieno ogni risorsa organizzativa, che adatti ogni propria azione propositiva e di promozione socio-culturale ai singoli contesti classe, senza trascurarne nessuno. I punti di forza della domanda proveniente possono così riassumersi: • necessità imprescindibile di continuare a fornire ad ogni alunno, compatibilmente con le sue possibilità, un'impostazione cognitiva e culturale di tipo secondario, articolata nel ventaglio delle discipline attualmente previste dalla norma ancora in vigore; 36 • • • necessità imprescindibile di garantire a tutti gli alunni l'apprendimento della lingua inglese sotto forma curricolare o sotto forma extracurricolare; necessità di sviluppare da parte di ogni alunno le abilità di comunicazione, in senso ampio, al fine di non restare ai margini della vita culturale e sociale del proprio paese e della propria nazione; necessità di avviare ogni alunno alla cultura del lavoro ed alla conoscenza delle risorse esistenti nel suo territorio ai fini di una congrua educazione allo sfruttamento legale e coerente di quanto offre il territorio ed ai fini dell'orientamento professionale; OBIETTIVI FORMATIVI ED EDUCATIVI Premessa Tutti gli ordini di scuola( infanzia, primaria e secondaria di 1° grado), per realizzare le finalità della scuola dell’obbligo, intendono operare per il raggiungimento dei seguenti obiettivi. • Obiettivi educativi generali - Promuovere lo “star bene a scuola”,creando nella classe un clima favorevole al dialogo, alla discussione, alla partecipazione, alla collaborazione, per attivare il processo di apprendimento; - educare al rispetto di sé e degli altri; - promuovere la conoscenza e l’uso consapevole degli aspetti comunicativi dei linguaggi verbali e non verbali; - sviluppare l’autonomia , il senso di responsabilità, la capacità critica, il metodo di studio e di lavoro; - promuovere l’autostima, in un rapporto di comprensione e di incoraggiamento, ai fini della presa di coscienza delle proprie responsabilità. • Obiettivi formativi Campo Socio - Affettivo: o Essere responsabili e diventare autonomi nella gestione di sé e nell'assolvimento dei propri doveri. o Saper rispettare le regole del contesto e avere piena coscienza del proprio operato. o Sviluppare una cosciente partecipazione ai valori della nostra società. o Partecipare attivamente alla vita di gruppo, instaurare corretti rapporti di collaborazione, sviluppare il senso della solidarietà e della comprensione. Campo Cognitivo: o o o o o o o o Sviluppare la capacità di ascoltare, prestare attenzione alle consegne, concentrarsi sul lavoro da svolgere. Saper comprendere e decodificare i vari messaggi distinguendo, in essi, i contenuti essenziali. Saper assimilare le varie conoscenze per farne la base che consenta di acquisire competenze specifiche ( saper fare ). Saper comunicare attraverso i vari linguaggi le proprie idee, conoscenze e sensazioni. Essere in grado di osservare e analizzare una situazione, sintetizzare i contenuti e saper esprimere un proprio giudizio critico. Osservare e analizzare in modo sistematico la realtà per stabilire confronti e individuare relazioni Individuare gli aspetti caratterizzanti di una situazione problematica e formulare strategie risolutive Coordinare il pensiero con l'azione per esprimere, in tal modo, abilità operative e motorie. I soprariportati obiettivi formativi, che dovranno privilegiare gli aspetti comunicativi dei linguaggi verbali e non verbali, si articoleranno negli obiettivi seguenti, di valenza trasversale: Nella Scuola dell’Infanzia tali obiettivi possono essere declinati come segue: 37 • • • • Conoscere se stessi e rafforzare la propria identità; Interagire in maniera costruttiva con adulti e coetanei; Rafforzare atteggiamenti di sicurezza, stima di sè e fiducia nelle proprie capacità; Prendere coscienza e consapevolezza del proprio corpo, usare il corpo per conoscere,comunicare, esprimersi e relazionarsi; Vivere e sperimentare forme diverse di espressione e comunicazione anche in contesti di gioco libero e guidato; Assumere atteggiamenti di rispetto,cura e apprezzamento nei confronti dell’ambiente; Iniziare a dare significato e ordine alle conoscenze acquisite. • • • Nella Scuola Primaria tali obiettivi possono essere declinati come segue: • • • • • Acquisizione dei mezzi fondamentali della comunicazione; Avvio verso la padronanza dei concetti, di abilità e di competenze essenziali alla comprensione della realtà; Possesso degli strumenti di base utili per operare nelle diverse discipline; Capacità d’uso dei diversi strumenti di base acquisiti per affrontare situazioni e risolvere problemi; Conoscenza e potenziamento di interessi e capacità in relazione alle singole attitudini. Nella Scuola Secondaria di 1° Grado tali obiettivi possono essere ampliati attraverso le seguenti attività: • • • • Completamento del processo di acquisizione delle abilità avviato nella scuola Primaria; Sviluppo di interessi e di abilità progressivamente più complesse; Uso del ragionamento basato sull’analisi e sulla sintesi per giungere a valutazioni ponderate; Avvio alla presa di coscienza di dover effettuare scelte in sintonia con competenze e aspirazioni. DETTAGLIO DELLE COMPETENZE Al termine del triennio gli alunni dovranno essere capaci di … ϖ Riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale, consapevoli (in proporzione all’età) della loro interdipendenza e integrazione nell’unità che ne costituisce il fondamento ϖ Abituarsi a riflettere, con spirito critico, sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione ϖ Distinguere, nell’affrontare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li caratterizza ϖ Concepire liberamente progetti di vario ordine – dall’esistenziale al tecnico – che li riguardino, e tentare di attuarli, nei limiti del possibile, con la consapevolezza dell’inevitabile scarto tra concezione ed attuazione, tra risultati sperati e risultati ottenuti ϖ Avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali , umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai grandi valori spirituali che ispirano la convivenza civile ϖ Avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male ed essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili ϖ Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore 38 ϖ Avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di responsabilità ϖ Porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel tentativo di trovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti di fronte alla complessità e all’ampiezza dei problemi sollevati (dal Profilo educativo, culturale e professionale della studente alla fine del primo ciclo di istruzione) In particolare gli alunni dovranno aver acquisito le seguenti competenze: ϖ Rispettare le regole e il parere degli altri – Lavorare in gruppo con la consapevolezza del proprio ruolo – Prendere coscienza delle varie identità e dei ruoli altrui – valorizzare le diversità come elemento di dialogo e conoscenza – Riconoscere le funzioni delle Istituzioni, della famiglia e della collettività – Sviluppare interessi consapevoli per gli eventi e le trasformazioni della nostra epoca – Interessarsi all’evoluzione della vita dell’uomo, al rapporto con l’ambiente, all’acquisizione di nuove competenze e alla convivenza civile. ϖ Prestare attenzione alle consegne e saperle rispettare – Concentrarsi sull’attività in corso escludendo eventuali situazioni di disturbo – Interagire durante un dibattito – Focalizzare le parole chiave di un argomento – Adeguarsi ai ritmi e alle cadenze sia in ambito espressivo che motorio – Ricavare dal contesto di una comunicazione il significato delle parole. ϖ Orientarsi in una situazione comunicativa individuando scopo e funzione del messaggio – Comprendere i registri linguistici e il lessico – Comprendere i codici comunicativi orali, scritti e visivi – Raccontare il proprio vissuto orientandosi nel tempo e nello spazio – Fare domande per ottenere chiarimenti ed informazioni – organizzare una relazione orale – Scrivere secondo le regole dei generi di comunicazione informale – redigere un questionario – scrivere un testo espositivo – Usare lo standard linguistico – Comunicare attraverso la pittura, il disegno, la musica, il canto, la drammatizzazione. ϖ Osservare in modo analitico situazioni, fatti, oggetti – Ordinare in ordine logico gli avvenimenti nello spazio e nel tempo – Analizzare per selezionare e distinguere – Fare calcoli matematici – Comprendere come si ricavano leggi e principi – Ragionare per induzione e deduzione – Valutare l’importanza di fatti e fenomeni – Verificare le procedure mentali per raggiungere determinate soluzioni Formulare ipotesi ϖ Coordinare in modo dinamico i propri movimenti – esprimere una manualità fine – operare secondo un metodo sistematico – Impiegare strumenti per rappresentare, misurare e controllare – Conoscere il succedersi delle sequenze operative – Visualizzare le procedure con schemi e grafici – Conoscere modi e tempi di esecuzione – Verificare il prodotto del proprio lavoro. METODOLOGIE Ogni alunno entra in aula con la sua storia, ha motivazioni e tempi di apprendimento che non sono uguali, modi di imparare diversi l’uno dall’altro. La Scuola tiene conto di tutto questo e, per creare le condizioni affinché ciascun bambino possa sviluppare al massimo le proprie potenzialità, propone le attività didattiche a diversi tipi di gruppo: • Gruppo interclasse ( bambini di classi parallele e non) • Gruppo di compito ( bambini impegnati nella realizzazione di un percorso/prodotto comune • Gruppo di classe • Gruppo di livello( bambini che hanno bisogni, attitudini e abilità analoghi) • Gruppo elettivo ( bambini che hanno scelto le stesse attività) I docenti, facendo riflettere gli alunni su ciò che hanno vissuto e sperimentato, permettono loro di apprendere sia attraverso lezioni frontali sia coinvolgendoli in attività laboratori ali caratterizzate dal fare e dal provare. VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione viene intesa come occasione per la verifica dei risultati ottenuti sia nel campo affettivo comportamentale che in quello strettamente cognitivo. 39 La valutazione tiene conto dei punti di partenza , della situazione familiare, e socio-ambientale di provenienza, delle potenzialità e dei ritmi di apprendimento, dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione, del metodo di lavoro, dell’acquisizione di conoscenze ed abilità, del conseguimento degli obiettivi formativi, delle difficoltà incontrate e degli interventi mirati. In tal modo vengono valutate le scelte effettuate negli incontri di interclasse relativamente all'uso delle risorse; in particolare viene valutato il rapporto tra mezzi impiegati e risultati ottenuti (efficienza) e tra obiettivi programmati e risultati raggiunti ( efficacia). E' necessario, però, tenere presente che ciò che conta non è tanto il risultato di un intervento educativo, quanto i processi che esso è riuscito ad attivare. In quest 'ottica è importante che i docenti assumano un atteggiamento critico di fondo, che diventi abito professionale, per attivare un controllo continuo sugli interventi operativi, volto a consentire ad ogni alunno di sviluppare al massimo le proprie potenzialità. La valutazione degli alunni, pertanto, terrà conto: • del comportamento, della partecipazione, dell’interesse e dell’impegno • delle capacità grafiche, logiche, espressive, tecniche, etc. • della socializzazione • dell’acquisizione delle abilità di base sia in campo linguistico -espressivo sia in campo tecnicoscientifico • delle acquisizioni cognitive relative alle varie discipline • del metodo di lavoro Il Decreto Legge 137, convertito il 29 ottobre 2008 in legge, introduce il voto in condotta come elemento che, per quanto riguarda la Scuola Secondaria di Primo grado “ concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo”(art.2). Il nostro Istituto ha deliberato l’uso della seguente griglia per definire il voto in condotta, espresso in decimi per la Scuola Secondaria di 1° grado e , con giudizio sintetico per la Scuola Primaria. 40 1.5 VALUTAZIONE DISCIPLINARE E COMPORTAMENTALE GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE LIVELLO 3-4 5 6 7 8 CONOSCENZE COMPETENZE - I contenuti specifici delle discipline non -Difficoltà ad utilizzare concetti. sono stati recepiti. -Esposizione imprecisa e -Lacune nella confusa preparazione di base. -Conoscenze parziali e/o frammentarie dei contenuti. - Comprensione confusa dei concetti -Complessiva conoscenza dei contenuti ed applicazione elementare delle informazioni -Conoscenza puntuale dei contenuti ed assimilazione dei concetti -Conoscenza completa e organizzata dei contenuti Anche se guidato l’alunno ha difficoltà ad esprimere i concetti e ad evidenziare quelli più importanti. - Uso impreciso dei linguaggi nella loro specificità - Modesta la comprensione ideativa. -Esposizione abbastanza corretta ed uso accettabile della terminologia specifica -Se guidato l’alunno riesce ad esprimere i concetti e ad evidenziare i più importanti -Capacità adeguate di comprensione e di lettura degli elementi di studio -Adesione alla traccia e corretta l’analisi. -Esposizione chiara con corretta utilizzazione del linguaggio specifico. -Sa riconoscere problematiche chiave degli argomenti proposti. -Vi è padronanza di mezzi espressivi ed una efficace componente ideativa. -L’esposizione è sicura con uso appropriato del linguaggio specifico. ABILITA’ .-Difficoltà ad eseguire semplici procedimenti logici, a classificare ed ordinare con criterio. -Difficoltà ad applicare le informazioni. - Metodo, uso degli strumenti e delle tecniche inadeguato. - Anche se guidato non riesce ad applicare i concetti teorici a situazioni pratiche. - Metodo di lavoro poco personale e pertanto poco efficace. - Applicazione parziale ed imprecisa delle informazioni. -Sufficienti capacità di analisi, confronto e sintesi anche se on autonome -Utilizza ed applica le tecniche operative in modo adeguato, se pur poco personalizzato. -Applicazione guidata delle conoscenze acquisite nella soluzione dei problemi e nella deduzione logica. -Metodo di lavoro personale ed uso dei mezzi e delle tecniche specifiche realizzative. -Conoscenze per la soluzione di problemi. -Capacità intuitive che si estrinsecano nella comprensione organica degli argomenti- 41 9 10 -Conoscenza approfondita ed organica dei contenuti anche in modo interdisciplinare -Conoscenza completa, approfondita, organica ed interdisciplinare degli argomenti -Capacità di rielaborazione che valorizza l’acquisizione dei contenuti in situazioni diverse. -Stile espositivo personale e sicuro con utilizzo appropriato del linguaggio specifico. -Sa cogliere, nell’analizzare i temi, i collegamenti che sussistono con altri ambiti disciplinari e in diverse realtà, anche in modo problematico. -Metodo di lavoro personale, rigoroso e puntuale. -Esposizione scorrevole, chiara ed autonoma tanto da padroneggiare lo strumento linguistico. -Efficace e personale la componente ideativa: uso appropriato e critico dei linguaggi specifici. -Interesse spiccato verso i saperi e positiva capacità di porsi di fronte a problemi e risolvere quelli nuovi. -Metodo di lavoro efficace, propositivo e con apporti di approfondimento personale e autonomo, nonché di analisi critica. 42 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Indicatori • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto Rispetto degli altri e dell’Istituzione scolastica Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate Puntuale e serio svolgimento delle consegne scolastiche Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni ed alle attività della scuola Ruolo propositivo all’interno della classe e ottima socializzazione Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate Costante adempimento dei doveri scolastici Interesse e partecipazione attiva alle lezioni Equilibrio nei rapporti interpersonali Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe Osservazione regolare delle norme fondamentale relative alla vita scolastica Alcune assenze, ritardi e /o uscite anticipate Svolgimento regolare dei compiti assegnati Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche Correttezza nei rapporti interpersonali Ruolo collaborativo al funzionamento del gruppo classe Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento scolastico Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate Saltuario svolgimento dei compiti assegnati Partecipazione discontinua all’attività didattica Interesse selettivo Rapporti sufficientemente collaborativo con gli altri Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico, anche soggetti a sanzioni disciplinari Frequenti assenze, e numerosi ritardi e/o uscite anticipate Mancato svolgimento dei compiti assegnati Scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo dell’attività didattica Disinteresse per alcune discipline Rapporti problematici con gli altri Mancato rispetto del regolamento scolastico Gravi episodi che hanno dato luogo a sanzioni disciplinari Numerose assenze e continui ritardi e/o uscite anticipate Mancato svolgimento dei compiti assegnati Continuo disturbo delle lezioni Completo disinteresse per le attività didattiche Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni Funzione negativa nel gruppo classe Scuola Secondaria di 1° grado Scuola Primaria voto giudizio 10 ottimo 9 distinto 8 discreto 6/7 sufficien te/ buono 5 mediocr e 4 non sufficien te 43 Capitolo 2: OFFERTA FORMATIVA 2.1 PROGRAMMAZIONE CURRICULARE Vedi allegato 2.2 PROGETTI PON 1. “Programma Operativo Nazionale “ Obiettivo Convergenza – Competenze per lo sviluppo finanziato dal FSE approvato per l’a. s. 2009/10 così strutturato: Azione Codice Titolo C1 C-1-FSE-20094564 Il Gioco Computazionale – 1 C1 C-1-FSE-20094564 Il Gioco Computazionale – 2 C1 C-1-FSE-20094564 L’Inglese come pass per l’Europa C1 C-1-FSE-20094564 Matematicando D1 D-1-FSE-20091693 Una professionalità che si integra ai saperi digitali -1 D1 D-1-FSE-20091693 Una professionalità che si integra ai saperi digitali -2 Destinatari Durata Alunni della Classe II Scuola Secondaria di 50 ore I° Grado 50 ore Alunni della 5° Primaria Scalo Alunni della Classe 50 ore III Scuola Secondaria di I° Grado Alunni della Classe I Scuola Secondaria di 30 ore I° Grado 50 ore Docenti e ATA Docenti e ATA 50 ore Obiettivo: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani Azione: C 1 Interventi formativi per lo sviluppo delle competenze chiave Caratteristiche del progetto: Informatica Obiettivi formativi: La progettazione del corso risponde alla domanda continua che l’Istituto raccoglie per la formazione nel settore delle Tecnologie Informatiche e della Comunicazione. Dall’analisi della domanda, infatti, scaturiscono chiaramente i seguenti obiettivi: -Obiettivi specifici: Far acquisire le competenze digitali, a livelli standard riconosciuti in ambito europeo, ai ragazzi di quinta elementare per far divenire l’ informatica un gioco computazionale. -Obiettivi trasversali: Favorire attraverso le competenze digitali, l’arricchimento personale, l’orientamento e l’integrazione. L’Istituto recepisce questi obiettivi e fa del loro conseguimento un punto di forza del proprio Piano dell’Offerta Formativa, 44 cercando di trasformare ogni possibilità di finanziamento in una reale occasione di progettazione conforme a standard di efficacia ed efficienza. -Risultati attesi: Il corso è finalizzato al conseguimento dei seguenti risultati: -Raggiungimento di autonomia operativa con il sistema operativo e con i programmi di Office; -Raggiungimento di autonomia operativa con gli applicativi di ricerca nel web e con quelli per la comunicazione; -Raggiungimento di competenze adeguate per riconoscere il supporto informatico in relazione al contesto di studio e/o orientamento, con conseguenti esigenze di personalizzazione e contestualizzazione. Si tratta, in sostanza, di adeguare quelle competenze informatiche che i ragazzi già possiedono in maniera non organica agli standard previsti dall’ E.C.D.L./IC3 INGLESE L’intervento formativo intende sviluppare le capacità linguistiche dei fruitori, finalizzandole al potenziamento delle attività comunicative, produzione ed interazione. Obiettivi formativi: Il corso è finalizzato a porre i partecipanti in condizione di comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto, saper presentare se stesso ed altri ad essere in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe. Attraverso l’utilizzo di strategie e di metodi comunicativi adeguati i discenti svilupperanno efficacemente le abilità linguistiche ed una consapevole motivazione al proseguimento dello studio della lingua inglese. Risultati attesi: -Sviluppo dell’abilità nel comunicare in L2 in maniera efficace; -formazione ed arricchimento di un vocabolario mirato a coprire un’ampia gamma di contenuti. In sintesi il corso permette di acquisire conoscenze corrispondenti a livelli A1 secondo il Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue straniere (Common European Framework). Gli allievi alla fine del corso dovranno essere in grado di sostenere un esame che attesti l’avvenuto raggiungimento del livello richiesto (A1 del Quadro Europeo di Riferimento). MATEMATICA Obiettivi formativi: Dall’analisi della domanda scaturiscono i seguenti obiettivi: -Obiettivi specifici: Far acquisire quelle competenze analitiche ai ragazzi per far divenire la matematica uno strumento di calcolo reale, efficace ed efficiente. -Obiettivi trasversali:Favorire, attraverso la matematica, l’arricchimento personale, l’orientamento, l’integrazione e lo sviluppo di modelli descrittivi formali. Risultati attesi: Il modulo è finalizzato al conseguimento dei seguenti risultati: -Raggiungimento di una discreta capacità di calcolo; -Raggiungimento di una propria autonomia operativa nell’uso della logica elementare; -Raggiungimento di competenze adeguate per riconoscere nella matematica un linguaggio formale utile per la descrizione della realtà: Obiettivo: D Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società dell’informatica nella scuola Azione: D 1 Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle nuove tecnologie della comunicazione. Caratteristiche del progetto: INFORMATICA OBIETTIVI FORMATIVI: Per il personale della scuola partecipante al corso di declinano i seguenti obiettivi formativi specifici: -Sviluppare una conoscenza di orientamento degli elementi architetturali delle ICT; -Acquisire conoscenza e pratica operativa con le funzioni di base di un personal computer; -Acquisire conoscenza e pratica operativa con i principali pacchetti applicativi (elaborazione di testi, calcolo automatizzato con foglio elettronico, costruzione e consultazione di base di dati con le reti e con la rete Internet in particolare, riconoscendone la potenza come mezzo di ricerca e scambio di informazioni). 45 Gli obiettivi formativi trasversali si concretizzano nell’acquisizione di autonomia procedurale con le ICT lungo tutte le dimensioni di sviluppo dell’attività del docente, dall’elaborazione di supporti didattici personalizzati e calati, pertanto, nel contesto di azione specifica, alla ricerca consapevole e controllata di informazioni e dati utili alla creazione di nessi tra l’Aula e il Mondo, all’intrapresa di motivati percorsi di auto-aggiornamento professionale. Per il personale ATA, invece,si prevede l’acquisizione di strumenti digitali per la risoluzione automatica dei problemi. RISULTATI ATTESI: Il corso è finalizzato al conseguimento dei seguenti risultati: -Raggiungimento di autonomia operativa con il sistema operativo, per il 90% dei fruitori; -Raggiungimento di autonomia operativa con i programmi di Office, per il 90% dei fruitori; -Raggiungimento di autonomia operativa con gli applicativi di ricerca nel web e con quelli per la comunicazione veloce in rete, il 90% dei fruitori; Raggiungimento di competenze adeguate per riconoscere il supporto informatico in relazione al contesto di studio e/odi lavoro, con conseguenti esigenze di personalizzazione e contestualizzazione, per almeno il 70% dei fruitori. Si tratta, in sostanza, di adeguare quelle competenze informatiche che il personale, talvolta, già possiede in maniera non organica, acquisiti da altri canali formativi, come abilità non consapevole, agli standard previsti, adeguamento necessario e sostanziale, perfezionato e consapevolizzato anche dall’uso corretto del glossario tecnico universalmente riconosciuto. 2. Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013 Iniziativa “LE(g)ALI AL SUD: un progetto per la legalità in ogni scuola”- Azione C3 finanziato con il Fondo Sociale Europeo – annualità 2010/2011 Il progetto esecutivo prevede n. due moduli da 50 ore cadauno, come previsto dal bando, con le seguenti tematiche: Educazione alla legalità e cittadinanza per gli alunni della scuola secondaria di I grado e Rispetto e tutela per l’ambiente per gli alunni della scuola primaria. 3. L’Istituto Comprensivo Statale “G. CEDERLE” di Mignano Monte Lungo, dopo un’attenta valutazione della scheda di autodiagnosi e delle criticità emerse, ha provveduto a predisporre per l’obiettivo C, Azione 1, per l’anno scolastico 2010/2011 i seguenti moduli didattici: - Modulo 1: Inglese 1 Destinatari: Alunni della classe 5° della scuola primaria (Clark) - Modulo 2: Inglese 2 Destinatari: Alunni delle classi 4° e 5° della scuola primaria (Fuoco) - Modulo 3: Informatica 1 Destinatari: Alunni delle classi 4° e 5° della scuola primaria (Fuoco) Modulo 4: Io e la Matematica Destinatari: Alunni della scuola secondaria di primo grado - Modulo 5: Informatica 2 Destinatari: Alunni della scuola secondaria di primo grado - Modulo 6: Inglese 3 Destinatari: Alunni della scuola secondaria di primo grado - Modulo 7: Francese Destinatari: Alunni della scuola secondaria di primo grado - Modulo 8: Italiano Destinatari: Alunni della scuola secondaria di primo grado - Inglese 1 e Inglese 2 46 OBIETTIVI GENERALI L'obiettivo primario è l'avvicinamento degli allievi alla cultura e alla lingua inglese mantenendo vivo l'approccio ludico e stimolandone la capacità di apprendimento con adeguate motivazioni. Gli obiettivi di carattere didattico tendono a: - sviluppare le quattro abilità linguistiche (ascoltare, parlare, leggere e scrivere), con particolare attenzione all'aspetto comunicativo mantenendo un contesto strettamente legato alla realtà quotidiana. - avvicinare gli alunni alla comprensione ed all'uso della lingua straniera attraverso l'ascolto e la visione di supporti che presentano la L2 con intonazioni e pronuncia di madrelingua. - Creare negli alunni la coscienza che la L2 è uno strumento per comunicare. - Offrire agli alunni la possibilità di conoscere aspetti della civiltà inglese e di tematiche ad essa inerenti attraverso proposte ed attività diversificate ed attraverso l'utilizzo di tutti i canali sensoriali. OBIETTIVI FORMATIVI - favorire l’organizzazione del sapere sul piano metacognitivo, attraverso la riflessione sui criteri e le metodologie adottate nella rappresentazione della realtà nella lingua inglese. - offrire strumenti per ampliare la conoscenza della lingua inglese CONTENUTI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Salutare nei registri informale e formale. Chiedere e dare informazioni sulla propria identità e quella altrui. Dare ed eseguire determinati ordini. Essere in grado di esprimere delle preferenze. Conoscere ed utilizzare correttamente i numeri cardinali e ordinali. Chiedere e dare informazioni relative al tempo, apprendendo quindi l’ora, i giorni della settimana, i mesi, le stagioni e le strutture linguistiche relative anche al tempo atmosferico. Riuscire a localizzare nello spazio utilizzando termini ed espressioni appropriati. Essere in grado di descrivere se stesso e gli altri. Essere in grado di descrivere un ambiente. Essere in grado di formulare, accettare e/o rifiutare inviti. Riferire azioni che appartengono alla quotidianità dell’alunno. Conoscere aspetti geografici e culturali del Paese di cui si studia la lingua, per rinforzare l’apprendimento di quest’ultima attraverso ulteriori stimoli. Essere in grado di utilizzare in forma scritta quelle stesse strutture linguistiche acquisite a livello orale. Leggere con corretta pronuncia e comprendere semplici e brevi testi. Informatica 1 OBIETTIVI GENERALI - Conoscere il computer nelle sue funzioni generali e nelle sue parti principali; Con questo modulo si intende fornire all'allievo le prime conoscenze per l'utilizzo del programma di scrittura 'WORD' presente nel pacchetto OFFICE. Word non è solamente un programma di video-scrittura per l'elaborazione dei testi, ma contiene anche molte altre funzionalità che di solito non vengono mai utilizzate; si cercherà quindi di presentare, oltre al consueto uso di questo programma, le diverse funzionalità e potenzialità di questa applicazione. OBIETTIVI FORMATIVI - favorire l’organizzazione del sapere sul piano metacognitivo, attraverso la riflessione sui criteri e le metodologie adottate nella rappresentazione della realtà - potenziare la possibilità di comunicare, fornendo la possibilità di sperimentare nuovi linguaggi (immagini, suono, ecc.) - offrire strumenti per ampliare la creatività 47 - favorire la collaborazione e il lavoro di gruppo, al fine di utilizzare al meglio le conoscenze e le potenzialità di ciascuno Obiettivi specifici di apprendimento - individuare i luoghi e i possibili utilizzi del computer - intuire il significato di hardware, software, programma - saper individuare e denominare le parti hardware fondamentali: - l’unità centrale, la tastiera, il mouse, il monitor, il cd-rom, il floppy-disk, la stampante - saper accendere e spegnere il computer - saper utilizzare il pulsante sinistro del mouse CONTENUTI - Il computer e le sue parti principali - Il desktop - La tastiera - Il mouse - Uso del mouse - Uso della tastiera - I principali menu nelle barre - Uso dei comandi nelle barre - Il programma Word- In Il ruolo della donna nella sociètà moderna; -La donna dal medioevo all’era moderna; - La diversità come fonte di confronto ( le differenze di genere). Io e la Matematica OBIETTIVO GENERALE La maggior parte dell’azione di questo progetto è concentrata sull’obiettivo di migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani, rafforzando e integrando l’intervento curricolare. La sua elaborazione che sarà configurata come parte integrante del POF, richiede il coinvolgimento dell’intera comunità educante. L’Obiettivo generale è l’apprendimento delle scienze matematiche da intendersi come l’acquisizione di una forma di conoscenza della realtà che, partendo dai dati offerti dalla percezione e dall’esperienza, porta alla loro organizzazione razionale. In funzione di questo scopo di razionalizzazione del reale, la disciplina da un lato richiede e dall’altro produce lo sviluppo di profondi strumenti concettuali, facendo uso di un linguaggio specifico e introducendo una struttura simbolica adeguata alla rappresentazione e formalizzazione di tale linguaggio. L’apprendimento delle scienze matematiche favorirà agli allievi così uno strumento intellettuale di grande importanza: da un lato fornirà le competenze scientifiche che si rivelano oggi essenziali per comprendere, interpretare e usare le conoscenze scientifiche e tecnologiche indispensabili anche nella vita quotidiana, dall’altro contribuirà in modo specifico alla formazione di una struttura di pensiero razionale e critico. Obiettivi Specifici Lo sviluppo delle competenze matematiche favorisce ed incrementa il rapporto complessivo della persona con ciò che la circonda attraverso lo sviluppo delle seguenti competenze specifiche: • Osservazione della realtà, con particolare attenzione al riconoscimento di relazione tra oggetti o grandezze, di regolarità, di differenze. • Descrizione della realtà secondo modalità che dalle forme verbali passano all’uso del linguaggio e degli strumenti matematico-scientifici. • Organizzazione complessiva del proprio modo di ragionare, argomentare, affrontare problemi acquisendo, oltre che alle forme espressive del linguaggio comune, quelle più specifiche della razionalità matematica e scientifica. • Uso del linguaggio specifico e simbolico delle scienze matematiche. 48 • • • Progettazione e immaginazione, particolarmente attraverso attività di risoluzione di problemi in contesti vari. Sviluppo di schematizzazioni e formalizzazioni di fatti e fenomeni fondando le proprie argomentazioni su dati di fatto e spiegazioni convincenti. Sviluppo di un atteggiamento esplorativo a partire dalle proprie conoscenze, per affrontare e risolvere problemi anche di ambito non scolastico. OBIETTIVI FORMATIVI • Migliorare i livelli di conoscenza e le competenze scientifico-matematiche degli alunni • Promuovere il successo formativo CONTENUTI - I meccanismi operativi nell’insieme Z - Analisi, sintesi e astrazione - Procedimenti di calcolo - Individuazione, applicazione di relazioni, proprietà e procedimenti - Utilizzo di strumenti specifici (tavole, tabelle, grafici e strumenti) - Identificazione del nodo centrale del testo di un problema - Individuazione dei dati, le relazioni esistenti fra essi e le incognite - Identificazione e comprensione dei problemi ,formulazione di ipotesi e loro verifica - Il significato di termini, simboli e rappresentazioni grafiche - Rappresentazioni grafiche Informatica 2 OBIETTIVI GENERALI L’informatica è una disciplina in continua (e rapida) evoluzione, con diversi aspetti (concettuale, tecnologico , strumentale) che si integrano e rafforzano a vicenda. La sua pervasività nella società e nella vita quotidiana rende inevitabile il suo inserimento nel processo formativo e culturale dei giovani di oggi nelle scuole di ogni ordine e grado, non solo per gli specifici percorsi, ma soprattutto per i suoi aspetti culturali generali, che sono trasversali rispetto alle altre discipline. Questo insegnamento ha l’intento sia di aiutare a comprendere come le tecnologie costituiscano potenti strumenti di estensione delle prestazioni umane sia di sviluppare la dimensione etica nei confronti del loro utilizzo. Lo studio delle tecnologie deve sviluppare capacità di progettazione autonoma e di autoregolazione delle azioni e contribuire anche al ripensamento critico della società e di suoi valori, per meglio viverla. Il sapere tecnologico è, infatti, finalizzato a dare strumenti operativi e concettuali che consentano di interagire con il mondo materiale e virtuale costruito dall’uomo. OBIETTIVI FORMATIVI • • • Favorire l’acquisizione di competenze informatiche e telematiche Promuovere la riflessione rispetto alle finalità educative e dalle problematiche metodologiche Avvicinare gli alunni all’uso delle tecnologie informatiche, multimediali e telematiche, sviluppando le competenze necessarie ad una prima alfabetizzazione diffusa alle classi della scuola secondaria di primo grado OBIETTIVI SPECIFICI • • • • Conoscere il significato dell’informatica Saper individuare gli elementi fisici del computer e conoscerne la funzione Saper effettuare il collegamento di alimentazione con la rete elettrica e i collegamenti tra corpo centrale e periferiche Saper operare seguendo le procedure previste dal sistema operativo per individuare le proprietà caratteristiche e le potenzialità del computer 49 • • • • • • • • • • • • • • • • • Saper accedere alle risorse del computer attraverso il programma Esplora risorse Saper utilizzare tutte le funzioni fondamentali messe a disposizione dal sistema operativo Conoscere le funzioni di Word e i comandi che ne permettono un’agevole utilizzazione Saper realizzare elaborati di vario genere seguendo le procedure previste da Word Conoscere le funzioni di Publisher e i comandi che ne permettono un’agevole utilizzazione Saper realizzare elaborati di vario genere seguendo le procedure previste da Publisher Conoscere le funzioni di Excel e i comandi che ne permettono un’agevole utilizzazione Saper realizzare elaborati di vario genere seguendo le procedure previste da Excel Conoscere le funzioni di Power Point e i comandi che ne permettono un’agevole utilizzazione Saper realizzare elaborati di vario genere seguendo le procedure previste da Power Point Conoscere i principali strumenti per il disegno di Office Saper disegnare e colorare figure geometriche piane Saper disegnare e colorare composizioni modulari Saper disegnare semplici proiezioni ortogonali Realizzare presentazioni in Power Point sul ruolo della donna nella società moderna Realizzare una brochure con Publisher sulla donna, dal Medioevo all’era moderna Realizzare grafici con Excel sulle diversità come fonte di confronto CONTENUTI L’informazione informatica; Il computer: hardware e software; Le periferiche e le loro funzioni; Word: creare e salvare un documento, scrivere e modificare un testo, creare tabelle, impaginare stampare; Publisher: creare una pubblicazione, gestire il testo, lavorare con le pagine; Excel: lavorare con le celle, righe e colonne, formattazione dei dati, elenchi, grafici, funzioni; Power Point: lavorare con le slide, animazione delle slide, presentazione delle diapositive; disegnare con gli strumenti di Office; concetto di pari opportunità; la donna e la tecnologia. INGLESE 3 Si è scelto l’inglese in quanto è la lingua iniziata nella Scuola Primaria ed è, di norma nel curricolo. Il progetto ha come finalità primaria quella di migliorare i livelli di conoscenza e competenza degli studenti, proponendo l’insegnamento-apprendimento della lingua inglese non solo come oggetto di studio, ma soprattutto come mezzo per comunicare con spontaneità e naturalezza durante le varie attività. OBIETTIVI FORMATIVI • Interagire in semplici scambi dialogici relativi alla vita quotidiana • Individuare i punti principali in un testo scritto • Ampliare la conoscenza di campi semantici • Riflettere sulla lingua straniera e operare confronti con la propria • Utilizzare la lingua straniera come strumento per ampliare le proprie conoscenze OBIETTIVI SPECIFICI RICEZIONE ORALE (ASCOLTO) • Capire i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc. RICEZIONE SCRITTA (LETTURA) • Leggere e individuare informazioni concrete e prevedibili in semplici testi di uso quotidiano e in lettere personali. • Leggere globalmente testi relativamente brevi per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi. • Leggere e capire testi riguardanti semplici istruzioni per l'uso di un oggetto. 50 PRODUZIONE ORALE NON INTERATTIVA • Presentare in modo semplice persone, descrivere azioni quotidiane, indicare che cosa piace o non piace, motivare un'opinione con espressioni e frasi connesse, in modo semplice, anche se con esitazioni e con errori formali che non compromettano però la comprensione del messaggio. INTERAZIONE ORALE • Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione su argomento di interesse personale, quotidiano e sociale ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile, purché l'interlocutore aiuti se necessario. • Dialoghi relativi alle abitudini di vita delle donne inglesi • Le diversità come fonte di confronto PRODUZIONE SCRITTA • Scrivere semplici testi su argomenti noti di vita quotidiana, con lessico sostanzialmente appropriato e sintassi elementare, anche se con errori formali che non compromettano però la comprensione del messaggio. CONTENUTI Functions: • Indicating the position of people and objects • Describing people, animals, objects and places very simply • Stating simple facts • Informing about possessions • Asking very simple questions about personal details Grammar • Present simple tense • Question words • Present continuous tense • Determiners- some, any • Present simple tense • There is / are • Have got • Prepositions of places in, on , under, between, next to • Possessive adjectives and pronouns Vocabulary • Rooms in the house • Objects in the house • Family and friends • Pets • Days of the week and months of the year • Cardinal numbers up to 50 FRANCESE OBIETTIVI GENERALI : Obiettivi: l’alunno deve essere in grado di interagire in una situazione di comunicazione reale o comunque vicina alla realtà, con le presunte conoscenze acquisite al livello A2 suddetto. In particolare, l’alunno : (obiettivi tratti dal quadro europeo) • Comprende ed usa espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto, comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di immediata rilevanza; • Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari o comuni; 51 • Sa descrivere sia oralmente che per iscritto, in termini semplici, aspetti del suo background,dell’ambiente circostante; sa esprimere bisogni immediati. OBIETTIVI SPECIFICI: 1. Comprendere parole ed espressioni verbali di uso frequente riconducibili alla sfera personale e al proprio ambiente 2. Afferrare l’essenziale di messaggi verbali ed annunci brevi, semplici e chiari. 3. Comprendere testi brevi e semplici. 4. Completare moduli con dati personali. 5. Prendere appunti e scrivere brevi messaggi. 6. Utilizzare espressioni e frasi semplici per descrivere situazioni riconducibili al proprio ambiente. 7. Riconoscere ed utilizzare le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche di base. 8. Partecipare a brevi conversazioni. CONTENUTI: - Salutare, presentare, presentarsi, ringraziare, scusarsi. - Chiedere e dare informazioni semplici, chiedere e dare un appuntamento - Affermare, negare un fatto, accettare, rifiutare - Dare un ordine, una consegna semplice - descrivere, caratterizzare una persona, un oggetto, un luogo - raccontare, situare nello spazio, nel tempo - esprimere un apprezzamento semplice, un gusto, una preferenza, un sentimento semplice - giustificare sommariamente, trovare una scusa, scusarsi - dare consigli - esprimere un’opinione - comprendere ed usare espressioni relative all’ambiente familiare (me stesso, famiglia, compere, ambiente, lavoro) - comprendere un breve documento informativo scritto riguardante situazioni semplici di vita quotidiana. - leggere e comprendere un documento scritto autentico : risposte a un sondaggio, pubblicità, prospetti, menu, orari, lettere personali semplici. - scrivere note, messaggi brevi e semplici, lettere personali semplici. ITALIANO OBIETTIVI GENERALI La predisposizione di questo percorso nasce da un’accurata analisi dei bisogni formativi dei nostri allievi, in funzione delle indagini PISA. La sua elaborazione che sarà configurata come parte integrante del POF, richiede il coinvolgimento dell’intera comunità educante. OBIETTIVI FORMATIVI • Migliorare le capacità di interazione comunicativa e di interazione verbale; • Saper cogliere e tener conto della coerenza verbale in un testo scritto, compiendo inferenze logiche; • Saper esprimere per iscritto le proprie idee in modo creativo OBIETTIVI SPECIFICI • Interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, rispettosi delle idee degli altri • Raccontare oralmente esperienze personali, selezionando informazioni significative, in base allo scopo, ordinandole in base a un criterio logico-cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all’argomento e alla situazione • Leggere testi di varia natura, applicando tecniche di supporto alla comprensione e mettendo in atto strategie differenziate • Ricavare informazioni esplicite ed implicite da testi di varia natura 52 • Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura CONTENUTI - Il testo narrativo : fiabe, favole e racconti - Il testo descrittivo : descrizione denotativa e connotativa - La figura della donna nei testi letterari - Le diversità come fonte di confronto INGLESE 1 E INGLESE 2 Metodologie Nella fase iniziale del progetto si avvìa un’attività di sensibilizzazione degli alunni alla lingua straniera, perché si possa sviluppare un atteggiamento positivo verso una lingua che non è la propria, e così preparare un terreno fertile per il successivo lavoro. Il “corpus linguistico” deve essere rapportato alle capacità e alle esigenze comunicative degli alunni; esso deve riguardare ambienti e personaggi con relative situazioni comunicative familiari come la famiglia, la scuola e gli amici. Bisogna tener conto dei centri d’interesse degli alunni per poi espandersi verso l’esterno, procedendo quindi dal soggettivo all’oggettivo. Adeguando i contenuti alle esigenze dell’alunno si permetterà, a quest’ultimo, di usare le sue facoltà intuitive, e l’esperto realizzerà quella “mediazione didattica” tale da rendere funzionale il suo programma all’apprendimento. L’insegnamento della lingua straniera deve sviluppare quattro abilità che sono nell’ordine: 1) abilità auditiva che consiste nel comprendere ciò che si ascolta; 2) abilità produttiva orale ovvero essere in grado di esprimersi oralmente; 3) abilità ricettiva scritta cioè saper comprendere un testo scritto; 4) abilità produttiva scritta che consiste nel riuscire ad esprimersi per iscritto. L’attività didattica deve svolgersi inizialmente in forma orale sviluppando nell’alunno le prime due abilità che sono il saper ascoltare e il saper parlare. Qualsiasi attività di ascolto è preceduta da una conversazione sull’argomento che va presentato invitando gli alunni a riferire tutto ciò che sanno su di esso. In questo modo, essi vengono stimolati ulteriormente ad apprendere, poiché quanto trattato non è distante ed estraneo a loro. Solo dopo aver accertato l’acquisizione orale delle strutture linguistiche presentate, si passerà all’attività di lettura e scrittura che sarà avviata gradualmente. L’approccio alla lettura avviene con brani in cui le parole si alterneranno alle illustrazioni per giungere infine a brani senza il supporto di immagini anche mediante il supporto di strumenti multimediali. L’alunno deve essere reso consapevole della diversità esistente tra il codice orale e quello scritto, ed abituarsi a cogliere il senso globale di un testo. La capacità di scrittura sarà sviluppata attraverso la creazione di brevi racconti o descrizioni a tema. Quanto finora detto, può essere supportato dall’uso delle nuove tecnologie multimediali, che consentono un maggiore coinvolgimento dell’alunno. Al fine di promuovere l’acquisizione della lingua come prodotto di un contesto culturale, si può procedere, in occasione di festività religiose e non, a semplici ricerche on line corredate pure da immagini tratte dalla vita reale del popolo anglosassone. Le strutture linguistiche presentate devono ascoltate più volte, per poi essere ripetute prima coralmente e poi individualmente. E’ bene ricorrere spesso alla tecnica del role-play. Nello specifico saranno utilizzate le seguenti metodologie: Role playing; drammatizzazione; attività di gruppo; discussione. STRUMENTI Si utilizzeranno per lo svolgimento della didattica dispense e materiale opportunamente predisposti. Si utilizzeranno diapositive e documentari in digitale. Si farà uso di materiale strutturato (oggetti di vario tipo, fogli, cartoncini, lucidi ecc.). Si farà uso di aula multimediale; del supporto digitale 53 VERIFICA La verifica è un’operazione che va effettuata con costanza, per esercitare un controllo con conseguenti ed eventuali modifiche. Tale controllo riguarda non solo il livello di apprendimento degli alunni, ma anche e soprattutto, il lavoro dell’insegnante stesso, quindi le strategie messe in atto per il raggiungimento delle specifiche competenze. Le prove di verifica devono portare ad una valutazione di tipo diagnostico, in itinere e sommativo; quindi l’attività di verifica va somministrata con regolarità all’inizio del modulo, durante il percorso e in uscita. L’alunno non dovrebbe sapere di essere testato per evitare così stati di ansia che condizionerebbero l’esito delle prove. I risultati vanno riportati per ogni alunno su apposite schede preparate sulle quali annotare data, gruppo di livello e abilità. Il tipo di verifica e il suo contenuto sono relativi rispettivamente all’abilità e al gruppo di livello. INFORMATICA 1 METODOLOGIA Alla lezione frontale lontana dal computer sarà preferito un approccio concreto, basato sull’osservazione diretta e sull’utilizzo di materiali e stimoli a carattere operativo che porteranno alla acquisizione delle competenze in uscita di seguito elencate. La riflessione critica successiva alle esperienze vissute farà poi emergere negli gli alunni quelle consapevolezze che costituiscono gli obiettivi formativi della presente programmazione. STRUMENTI Si utilizzeranno per lo svolgimento della didattica dispense e materiale opportunamente predisposti. Si utilizzeranno diapositive e documentari in digitale. Si farà uso di materiale strutturato (oggetti di vario tipo, fogli, cartoncini, lucidi ecc.). Si farà uso di aula multimediale; del supporto digitale VERIFICA La verifica verrà effettuata in itinere attraverso l’osservazione del comportamento degli alunni durante le stesse attività didattiche, facendone registrazione su apposite griglie che verranno in seguito predisposte. IO E LA MATEMATICA METODOLOGIA utilizzata e specifiche condizioni di attuazione Per ciò che riguarda i metodi e le specifiche condizioni di attuazione, si puntualizzano alcuni punti: • Gradualità nel perseguire ciascun obiettivo (dal più semplice al più complesso)strutturando lavori ed esercizi in maniera tale da poterli confrontare con i lavori portati avanti dai docenti nelle attività curricolari. • Scelta degli esercizi e del lavoro tenendo conto delle difficoltà e del livello dei diversi gruppi di alunni presenti nella classe, così da far esercitare, se necessario, le abilità a diversi livelli. • Scelta e progettazione delle esperienze al fine di chiarire ciò che si vuol mettere alla prova, di individuare variabili, di sviluppare attività manuali e di effettuare misure con precisione ed accuratezza. • Utilizzo delle nuove tecnologie didattiche (aula multimediale, supporti didattici di tipo innovativo) Tali strategie consentirà agli alunni di raggiungere gli obiettivi prefissati ed apprendere i contenuti trattati. Il docente sarà un animatore teso a suscitare l’interesse dei ragazzi. I ragazzi saranno stimolati a scoprire quali sono i loro interessi e le loro attitudini. Sarà privilegiato il metodo intuitivo che, partendo dalla curiosità insita nell’età, consenta di porre questioni e prospettare risposte. Così come dettato dai programmi ministeriali, si inizieranno gli alunni al pensiero matematico attraverso l’esame della realtà circostante, osservandola, comprendendola e interpretandola. Saranno utilizzati materiali scrittori realizzati con carta riciclata e sarà effettuata la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti. Strumenti Computer, software applicativi, dispense didattiche, materiale di cancelleria, schede strutturate 54 Verifiche Si studierà l’alunno nel suo sviluppo e nella sua crescita psicofisica e culturale. Le fasi di tale studio saranno: 1.L’osservazione delle esigenze e dei bisogni dell’alunno durante la trattazione di un argomento; 2. La stimolazione dell’alunno alla scoperta dei contenuti suscitando così il suo interesse attraverso la curiosità ed il desiderio di scoperta tipico dell’età; 3. Stimolare nell’alunno l’autostima positiva attraverso la registrazione di successi e riducendo la frustrazione dovuta all’insuccesso, al rimprovero e alla derisione dei compagni. Verranno verificati di continuo l’INTUIZIONE, la capacità di AUTOCORREZIONE, la costanza nell’IMPEGNO, la capacità di MEMORIZZARE a breve o a lungo termine, la capacità di esprimersi mediante un linguaggio specifico della disciplina. Le verifiche misureranno il raggiungimento o meno dell’obiettivo e ogni singola verifica è misurata da un punteggio in decimi. Le verifiche saranno effettute: a) In ingresso per le conoscenze iniziali b) In itinere, attraverso l’osservazione sistematica e attraverso schede operative appositamente strutturate c) Finale, attraverso test strutturati INFORMATICA 2 METODOLOGIE Il corso sarà realizzato nel laboratorio multimediale usando il metodo della ricerca, intesa come un’indagine organizzata secondo il metodo scientifico e destinata a raccogliere, vagliare analizzare e valutare informazioni. Strumenti • Personal computer • Software applicativi • CD, DVD Verifiche La verifica delle competenze avverrà in tre momenti fondamentali: • Verifica iniziale, realizzata all’inizio delle attività didattiche per valutare le competenze in ingresso degli alunni • Verifica intermedia, realizzata al 40% del monte ore programmato • Verifica finale, realizzata al termine del percorso didattico Al termine delle attività di verificagli esperti saranno in grado di effettuare una valutazione generale e specifica dell’apprendimento di ogni allievo, che sarà espressa in decimi, sulla base di una griglia di valutazione precostituita INGLESE 3 METODOLOGIA L’attività sarà svolta in aula multimediale, utilizzando supporti didattici di tipo innovativo con le seguenti metodologie: gradualità nel raggiungere gli obiettivi prefissati, strutturando i lavori e gli esercizi in maniera tale da poterli confrontare con quelli curricolari; scelta degli esercizi e dei lavori tenendo conto delle difficoltà e del livello dei diversi gruppi di alunni presenti nella classe; stimolo alla scoperta degli interessi e delle attitudini personali. Sarà privilegiato il metodo intuitivo che, partendo dalla curiosità insita nell’età, consenta di porre questioni e prospettare risposte. Così come dettato dai programmi ministeriali, si inizieranno gli alunni al pensiero matematico attraverso l’esame della realtà circostante, osservandola, comprendendola e interpretandola. Saranno utilizzati materiali scrittori realizzati con carta riciclata e sarà effettuata la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti. Strumenti Laboratorio linguistico, CD, dispense didattiche, materiale di cancelleria, schede strutturate Verifiche a) In ingresso per le conoscenze iniziali b) In itinere, attraverso l’osservazione sistematica e attraverso schede operative appositamente strutturate c) Finale, attraverso test strutturati 55 FRANCESE METODOLOGIA: Si utilizzeranno le seguenti metodologie didattiche -Lezione frontale e partecipata; - role play; - simulazione. STRUMENTI Dispense strutturate Libri curriculari Laboratorio linguistico CD rom VALUTAZIONE Modalità di verifica: prove scritte e orali di tipo tradizionale; prove con quesiti a risposta multipla, prove con quesiti a risposta aperta, colloquio individuale. Saranno effettuate delle verifiche scritte e altre orali; per le prove scritte, saranno proposte differenti tipologie in coerenza con quanto svolto. ITALIANO METODOLOGIA Sarà privilegiato il metodo intuitivo che, partendo dalla curiosità insita nell’età, consenta di porre questioni e prospettare risposte. Così come dettato dai programmi ministeriali si inizieranno gli alunni al pensiero letterario attraverso l’esame della realtà circostante. Pertanto il metodo sarà improntato sull’osservazione, comprensione e interpretazione. Saranno utilizzati materiali scrittori realizzati con carta riciclata e sarà effettuata la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti. Strumenti Libri, dispense didattiche opportunamente predisposte, computer, schede di verifica, materiale di cancelleria, CD e DVD Verifiche a) In ingresso per le conoscenze iniziali b) In itinere, attraverso l’osservazione sistematica e attraverso schede operative appositamente strutturate c) Finale, attraverso test strutturati INGLESE 1 E INGLESE 2 RISULTATI ATTESI A)Acquisire le seguenti capacità: B)LISTENING(ASCOLTO) - Ascoltare e comprendere le istruzioni ed i comandi - Ascoltare e comprendere il senso di un dialogo C)SPEAKING(PARLATO) - Utilizzare semplici espressioni di saluto e di presentazione - Rispondere a semplici domande e produrne rispettando la pronuncia e l’intonazione - Partecipare in modo corretto ad una semplice conversazione -Recitareunafilastroccaounapoesia - Cantare una canzoncina accompagnandola con gesti e movimenti adeguati D) READING ( LETTURA ) - Leggere brevi testi, parole e frasi rispettando la pronuncia E) WRITING ( SCRITTURA ) - Copiare parole o brevi frasi note ed abbinarle ad oggetti, animali o persone - Redigere un biglietto di auguri 56 F) G) H) I) J) K) L) M) N) Produrre testi su argomenti di vita quotidiana Favorire il libero e pieno sviluppo delle persone Sviluppare e valorizzare la persona umana Elevare il livello culturale degli allievi Potenziare le capacità di ciascuno al fine di partecipare ai valori della cultura Educare all’interculturalità Prendere coscienza dell’esistenza dei diversi tipi di linguaggi parlati e scritti Potenziare le capacità comunicative Sviluppare le capacità di lavoro in gruppo, confrontarsi con gli altri e migliorare le proprie attitudini relazionali O) Sviluppare le capacità di organizzare in autonomia il proprio lavoro P) Consapevolezza dell’importanza della lingua straniera nell’apertura verso un mondo di lavoro diverso da quello del proprio contesto di appartenenza Q) Ampliamento degli orizzonti culturali, sociali ed umani conoscendo più da vicino i paesi della Comunità Europea INFORMATICA 1 RISULTATI ATTESI Al termine dell’intervento educativo i risultati attesi saranno: • Consapevolezza nell’uso del personal computer • Uso agevole dei vari software applicativi • Conoscenza del ruolo della donna nella storia • Usare le diversità come fonte di confronto IO E LA MATEMATICA RISULTATI ATTESI - L’alunno è in grado di eseguire test di logica - L’alunno ha maturato una buona padronanza del calcolo - L’alunno sa analizzare, formalizzare ed elaborare una situazione problematica - L’alunno è in grado di esprimersi con un linguaggio pù appropriato e preciso - L’alunno conosce gli elementi base della statistica e della probabilità - L’alunno sa esaminare situazioni e correlare dati - L’alunno riconosce le diversità sociali e i diversi ruoli sociali interpretati da vari soggetti - L’alunno conosce i concetti di pari opportunità e le diverse applicazioni alla vita reale INFORMATICA 2 RISULTATI ATTESI Al termine dell’intervento educativo i risultati attesi saranno: • Consapevolezza nell’uso del personal computer • Uso agevole dei vari software applicativi • Conoscenza del ruolo della donna nella storia • Usare le diversità come fonte di confronto INGLESE 3 RISULTATI ATTESI I risultati attesi dalla realizzazione dell’intervento sono il completo raggiungimento degli obiettivi specifici prefissati 57 FRANCESE RISULTATI ATTESI padroneggiare la lingua straniera con lessico adeguato alle diverse situazioni comunicative, aver potenziato le proprie competenze comunicative, miglioramento dell’autostima e della motivazione. La sperimentazione di nuovi metodi d’insegnamento/apprendimento contribuirà al rinnovamento della didattica. La promozione della parità tra i generi nelle politiche esterne e di sviluppo ITALIANO RISULTATI ATTESI - L’alunno partecipa a scambi comunicativi attraverso adeguati messaggi orali e scritti L’alunno comprende testi di vario tipo e sviluppa adeguati messaggi creativi orali e scritti L’alunno svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive e ne conosce le strutture grammaticali, morfosintattiche e lessicali L’alunno riconosce l’importanza del lavoro di gruppo collaborativo e cooperativo L’alunno riconosce le diversità sociali e i diversi ruoli sociali interpretati da vari soggetti L’alunno conosce i concetti di pari opportunità e le diverse applicazioni alla vita reale SPECIFICHE INFORMAZIONI COLLEGATE AL PROGETTO I moduli didattici previsti per l’obiettivo C Azione 1 dall’Istituto G. CEDERLE di Mignano Montelungo risultano essere strettamente integrati con il POF della scuola e sono progettati nell’ottica del recupero delle competenze di base, secondo quanto si evince dalla scheda di valutazione e delle criticità emerse. Inoltre, nel nostro piccolo Comune, la scuola è l’unico centro di aggregazione culturale, per cui è estremamente importante fornire agli utenti un’organica e ben strutturata offerta formativa. Ecco perché il gruppo docente ha progettato interventi al fine di adeguare proprio le competenze dell’area dei linguaggi (lingua madre e lingue straniere), nella matematica ed informatica. Sempre nell’ottica delle più recenti note ministeriali, nei contenuti specifici di ogni intervento sono previste delle ore di pari opportunità, così come nella metodologia e negli strumenti i docenti sono stati sensibili al tema dello sviluppo sostenibile. Gli interventi previsti per l’azione C1 saranno strutturati in fasi : - Accoglienza e analisi delle competenze in ingresso; - Lezione frontale, suddivisa in unità formative - Verifica e valutazione finali, per valutare i risultati attesi in termini di competenze acquisite dagli alunni Al termine del progetto è previsto che i membri del team si riuniscano per esaminare gli aspetti positivi e negativi del lavoro svolto e relazionare, in formato cartaceo e/o elettronico, a tutti i cointeressati (gruppo di lavoro, destinatari finali, famiglie, intero corpo docente) i risultati degli interventi, con lo scopo di fornire elementi di forza per la realizzazione di ulteriori iniziative progettuali che abbiano sempre più efficacia nell’azione formativa. Infine si evidenzia che la fattibilità dell’intero piano integrato presentato risulta essere calibrata sia in termine di indagine preliminare sulla disponibilità del personale coinvolto ( ATA , Docenti , Genitori degli alunni ), sia sulla possibile ricaduta prevista di cui beneficeranno gli alunni, il territorio e la futura società civile . 58 2.3 PROGETTO F.E.S.R. B-1.B-FESR-2008-2059 Laboratori e strumenti per l’apprendimento delle competenze di base nelle istituzioni scolastiche del primo ciclo – Lingue. Un’aula Digitale come strumento di accesso ai nuovi saperi. 2.4 PROGETTI EXTRACURRICULARI Finanziati con il FIS ¬ Scuola dell’Infanzia ϖ PROGETTO AMBIENTE “PALLINA E GLI AMICI DEL PRATO” PREMESSA L’intento del progetto è quello di affrontare il tema ambiente mettendo il bambino a contatto con ciò che gli sta attorno sollecitandolo ad acquisire conoscenze e competenze della realtà in cui vive. Sperimentando la manipolazione, l’osservazione, l’esplorazione e l’esercizio di semplici attività manuali e costruttive,si intende promuovere contemporaneamente la coordinazione oculo-manuale e lo sviluppo della fantasia creativa.Il progetto si articola su di un'unica unità di apprendimento introdotta da una storia e da un personaggio mediatore:Pallina e gli amici del prato. OBIETTIVI Scoprire e rispettare l’ambiente circostante attraverso un primo contatto con la natura . Saper passare dall’ esplorazione senso percettivo alle rappresentazione grafica del vissuto. Scoprire le infinite forme di vita presenti nell’ habitat proposto. Classificare forme di vita riguardante l’ambiente osservato( gli insetti). Sperimentare e costruire coinvolgendo direttamente i bambini. ATTIVITA’ Esploriamo il prato alla ricerca dei suoi abitanti. Costruiamo un prato artificiale. Realizzazioni di cartelloni. Costruiamo gli abitanti del prato con materiale di recupero. Ascolto dei racconti su gli abitanti del prato. METODOLOGIA Il percorso educativo parte con un esperienza vissuta dai bambini che permette di dare al progetto un’ input iniziale. E’ un percorso che ,si articola di volta in volta seguendo e sviluppando le riflessioni e le proposte dei bambini. Non vi è quindi rigidità da parte dei docenti,ma disponibilità ad adattare la didattica alle esigenze dei bambini. Ogni tappa del progetto sarà così strutturato: Ipotesi iniziale Esperienze Confronto Verifica Il percorso educativo- didattico si svolgerà per gruppi di età omogenea con continui momenti di osservazione e verifiche dal team dei docenti,con uscite didattiche ,visite parchi naturali o fattorie. MATERIALE Materiale di facile consumo(risma-colori –colla- tempere ecc.) libri,materiale riciclato e audiovisivo,cartuccia per stampante. 59 SPAZI Sezione,salone, giardino, o un altro luogo di osservazione. TEMPI Da febbraio a maggio in orario extra-curricolare dei docenti in turno antimeridiano dalle 10,00 alle 11,00 per un totale procapite di venticinque(25) ore. VERIFICA E VALUTAZIONE Verifiche in itinere e,a fine anno attraverso osservazioni occasionali e sistematiche. Come prodotto finale manifestazione e realizzazione di uno spettacolo teatrale. ϖ PROGETTO DI LINGUA INGLESE” HAPPY ENGLISH” (per i bambini di 5 anni) 1. Aspetti generali della proposta progettuale e bisogni Il progetto che si propone è finalizzato ad avvicinare i bambini alla scoperta di una lingua comunitaria, costituendo così un anello di continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria (legge 28 marzo 2003, n. 53). Le proposta progettuale risponde ai bisogni di: esplorazione, manipolazione, movimento, costruzione dei bambini e, offerte in una dimensione ludica di trasversalità, facilita l’acquisizione delle competenze di lingua 2. L’aggancio all’affettività, all’esperenzialità dei bambini, anche in ambito familiare e quotidiano, con coinvolgimento emotivo, sono elementi motivanti per esprimersi con naturalezza con una nuova lingua. Nelle proposte operative viene principalmente privilegiata la scoperta della sonorità della lingua nella prospettiva comunicativa, riferita in particolare alla realtà dei bambini e del contesto in cui vivono, fornendo così strumenti per comprendere, comunicare e relazionare con gli altri. Inoltre, il progetto proposto si integra con quello realizzato da RAI Educational e M.I.U.R. “ Il D. Divertisi per apprendere”. Tutto il percorso è caratterizzato da un’operatività ludica che attraversa trasversalmente tutte le attività proposte. 2. Il progetto “Happy english” SEZIONI DESTINATARIE: Tutte PERIODO DI LAVORO INDICATIVO: da novembre 2010 a maggio 2011 CAMPO/I DI ESPERIENZA IMPLICATI: i discorsi e le parole; linguaggi,creatività ed espressione; il corpo ed il movimento; il sé e l’altro; la conoscenza del mondo. CONTESTO/I DI APPRENDIMENTO: Laboratorio, attività d’intersezione, attività di sezione, feste scolastiche, attività di plesso, attività di routine, altro:……………………………………… 60 DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI L’alunno dovrà essere in grado di: FASI DI LAVORO (CONTENUTI, METODI, STRUMENTI,TEMPI E SPAZI) VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI (CRITERI,MODALITA’ E STRUMENTI) Il progetto “Happy english”ha lo scopo Le modalità di verifica saranno diverse: di consentire ai bambini in età prescolare di familiarizzare con una osservazione dell’attenzione seconda lingua,di scoprirne la focalizzata; peculiarità e la sonorità, divertendosi e - osservazione della partecipazione ai aprendosi ad una realtà europea e giochi e alle attività proposte; internazionale sempre più multilingue. - osservazione delle modalità di Il progetto è rivolto a tutti i bambini di interazione sia nel grande sia nel piccolo cinque anni della nostra scuola gruppo; dell’infanzia, ponendo così le basi per un cammino che proseguirà e verrà poi sviluppato nella scuola primaria. - salutare quando ci si incontra; - riconoscere i saluti nei diversi momenti della giornata; - chiedere e dire il proprio nome; - riconoscere e pronunciare i nomi dei membri della propria famiglia; - riconoscere e pronunciare i Da gennaio a giugno svilupperò i nomi dei colori. seguenti MODULE: - I MODULE: le UNITS sviluppano aspetti legati alla relazione socioaffettiva e toccano il rapporto tra sé e gli altri, il conoscersi, lo stare insieme; - II MODULE: le UNITS sono legate alla corporeità e toccano l’identità personale, l’espressione corporea, quella del viso e delle emozioni; - III MODULE: le UNITS sono legate alla scoperta di ciò che ci circonda e toccano i colori, i numeri e i contesti di vita naturali. L’alunno dovrà essere in - IV MODULE: le UNITS sono legate grado di: alle festività che fanno parte della tradizione italiana e britannica e - salutare e congedarsi; toccano momenti di festa del - presentarsi e salutare; calendario. - chiedere il nome; -recitare canzoni, A supporto delle attività, all’interno di filastrocche ogni unit , vengono presentate le - contare da 1 a10; flashcards a rinforzo delle conoscenze. -comprendere semplici Ogni incontro sarà di circa un’ora. comandi (es. stai seduto/stai in piedi); Negli incontri saranno presenti tutti i -identificare alcuni animali; bambini di cinque anni della scuola per -identificare alcuni dar loro la possibilità di conoscere e giocattoli; socializzare con i coetanei. Inizialmente -identificare membri della ci si presenterà e si organizzeranno famiglia; semplici giochi per interagire e favorire osservazione dell’ambiente di apprendimento che dovrà essere il più sereno e ludico possibile; - confronto con le colleghe della sezione per verificare l’entusiasmo della proposta; - osservazione degli elaborati in cui il bambino analizza e interiorizza l’esperienza svolta; - osservazione delle verbalizzazioni dei bambini. 61 - riconoscere la bandiera inglese; - sviluppare la capacità di memorizzare; attraverso il gioco; -sviluppare la capacità drammatizzare; - sviluppare la capacità di giocare in squadra; - riconoscere ed eseguire semplici istruzioni; -aspettare il proprio turno e rispettare le regole del gioco stabilito; - riconoscere le festività sia della nostra cultura sia di quella anglosassone; - riconoscere le espressioni più semplici riguardanti le festività principali. la nascita di nuove relazioni In qualche occasione si lavorerà in gruppi per: aumentare l’attenzione selettiva, creare delle condizioni ottimali per memorizzare semplici parole e/o frasi e seguire in maniera più dettagliata gli elaborati. Al termine del progetto verrà consegnato ad ogni bambino un album con il percorso effettuato. Tale libricino, comprendente disegni e verbalizzazioni dei bambini, sarà un ricordo dell’esperienza vissuta. STRUMENTI: Verranno utilizzati, anche l’ausilio del sito http://www.ild.rai.it/ del progetto RAI Educational e M.I.U.R. “ Il D. Divertisi per apprendere”, giochi didattici, griglie, schemi guida, sussidi visivi - cartelloni, illustrazioni, fotografie e fotocopie – e sussidi audiovisivi come giochi al computer, video, etc. Inoltre tutti gli eventuali materiali strutturati che offrono l’opportunità ai bambini di acquisire la lingua in modo piacevole e stimolante. UTENTI: Tutti i bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia. MATERIALE: 1. 2. 3. 4. 5. Flashcards (carte a tema con modelli allegati a ciascuna unità di progetto ); Libri e giornali in lingua inglese; Materiale di cancelleria; Carta e cartoncino; Lettore cd/DVD e cd/DVD dedicati. 62 METODOLOGIA: Il gioco sarà il principale mezzo attraverso il quale verrà veicolato l’insegnamento della lingua inglese. Infatti, i bambini infatti attraverso l’attività ludica, saranno stimolati ad agire e fare attività coinvolgenti che favoriranno anche la loro socializzazione. L’attività ludica sarà un momento centrale e fondamentale, presente in tutte le lezioni, con valore e funzione diverse a seconda delle situazioni e degli scopi che ci si vuole prefiggere. Ogni bambino dovrà sentirsi protagonista in ciascuna lezione in modo tale da costruire dentro di sé un’immagine positiva della lingua inglese. Si darà, inoltre, particolare importanza all’acquisizione di un sempre più ampio patrimonio lessicale attraverso la conversazione, l’uso di immagini, canzoni, filastrocche e schede didattiche. Si cercherà anche di realizzare un coinvolgimento dei genitori finalizzato sia alla comprensione delle valenze del progetto. ϖ PROGETTO INFORMATICA (per i bambini di 5 anni) Il computer nella scuola dell’infanzia dovrà far leva sulle conoscenze e sulle performance che già i bambini mostrano di possedere e deve basarsi sui principi del lavoro di gruppo e della didattica laboratoriale. PREMESSA Il bambino di oggi vive in un contesto esperenziale che gli offre l’opportunità di interagire con il computer, quindi la scuola deve individuare progetti e strategie che avvalorino sul piano pedagogico il mezzo informatico e sappiano accompagnare l’uso del computer ad adeguate forme di mediazione didattica. Destinatari :i bambini di 5 anni della sezione 3°C. UNITA’ DI APPRENDIMENTO Uso del mouse come mezzo per la coordinazione oculo-manuale Utilizzo del programma Paint e sviluppo dell’abilità di discriminazione di colori, forme e dimensioni. Utilizzo del programma Word per imparare a scrivere il proprio nome. OBIETTIVI FORMATIVI Favorire la scoperta delle molteplici possibilità offerte dal computer Favorire l’apprendimento globale con l’utilizzo di tutti i canali sensoriali, emotivi e cognitivi Sviluppare il senso critico Stimolare la creatività, la percezione, l’attenzione e la memoria Sollecitare sul piano relazionale l’abitudine ad ascoltare, collaborare,lavorare in gruppo. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Avvicinare il bambino al linguaggio informatico Superare l’ansia e l’insicurezza Conoscere le principali componenti di un sistema multimediale Usare il Mouse come strumento di orientamento spaziale Sviluppare e controllare la coordinazione oculo-manuale Avvicinarsi all’uso della tastiera Comprendere il concetto di causa-effetto Discriminare forme, colori, oggetti diversi. 63 TEMPI Le insegnanti di sezione si alterneranno per un’ora a settimana a svolgere le attività solo con il gruppo dei bambini di 5 anni nel laboratorio di informatica. Gli incontri inizieranno il 12 gennaio 2011 e termineranno il 27 aprile 2011. ATTIVITA’ Momenti che prevedono l’utilizzo del laboratorio Prove pratiche di utilizzo del Mouse Osservazione delle lettere e dei numeri sulla tastiera e brevi esercitazioni di scrittura Presentazione dell’Icona e dei comandi per aprire il programma Word e Paint Procedura di uscita dal programma Word e Paint Giocare ed apprendere con alcuni Software didattici. COMPETENZE DA ACQUISIRE Saper muovere il puntatore sul Monitor Distinguere le componenti del Computer e le Periferiche: ( Tastiera, Mouse,Monitor, Stampante, Altoparlanti, Scanner ) Acquisire un livello minimodi strumentalità e padronanza : accendere e spegnere ,disegnare e colorare con il programma Paint, primi approcci con il programma Word. Relazionare con i compagni in modo collaborativo Rispettare il proprio turno. METODOLOGIA Si valorizzerà la metodologia di lavoro “ per tentativi ed errori “ che si presenta utile nei primi momenti di lavoro. Nelle fasi successive ci si avvarrà della metodologia della “ ricerca e della esplorazione “ che si avvicina molto alla naturale curiosità dei bambini . VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione si baserà sul monitoraggio periodico che mirerà a valutare gli apprendimenti dei bambini e i loro atteggiamenti nei confronti delle nuove tecnologie. ¬ Scuola primaria ϖ Adesione al progetto “Gioco Sport”, in collaborazione con il CONI ♦ Plesso Mignano Scalo “M. CLARK” ϖ L’ITALIA E’ FATTA , ORA FACCIAMO GLI ITALIANI (classi IV-VA-VB) I docenti della scuola primaria di Mignano M.L. Scalo ritengono opportuno e proficuo offrire agli alunni, in occasione dei centocinquant’anni dell’Unità d’Italia, la possibilità di conoscere le imprese eroiche, gli avvenimenti, gli episodi che portarono all’Unità d’Italia, un’Italia divisa e schiava degli stranieri. Partendo dall’Italia di oggi, attraverso il metodo della ricerca, gli alunni ricostruiranno il percorso dell’unificazione della nostra Nazione e prenderanno coscienza dei problemi e delle vicende che ne derivano sia a livello locale che nazionale. FINALITÁ GENERALI 1. Conoscere l’epoca eroica del nostro Risorgimento, l’età delle generosi passioni e dei grandi ideali. 2. Conoscere la storia del Regno d’Italia. 64 3. 4. Conoscere episodi e figure del Risorgimento italiano. Conoscere le condizioni dell’Italia e degli italiani dopo l’Unità. DESTINATARI Alunni delle classi IV-VA-VB della scuola primaria “M.W.CLARK” DOCENTI PARTECIPANTI Azzuolo Amelia, Di Fusco Tommaso, Guitto Rita, Lepore Lucia. COLLABORATRICE Neve Angela TEMPI DI ATTUAZIONE Da gennaio a maggio, incontri di 2 ore per complessive …………ore: Gli incontri che si svolgeranno dalle ore 15,00 alle ore 17,00 saranno comunicati mensilmente. MEZZI E STRUMENTI Libri, fotocopie, uso del computer, disegni vari. SPAZI Aule della scuola primaria METODOLOGIA Metodo della ricerca, lezione frontale VERIFICA E VALUTAZIONE ♣ Realizzazione di un piccolo opuscolo. ♣ Visita guidata in un luogo dove risultano allestite mostre (Caserta- Palazzo reale; Roma- Porta Pia). ♣ Recital. ♦ Plesso Mignano Centro “ FUOCO”” ϖ “I 150 ANNI DELL’UNITA’ D’ITALIA”( per tutte le classi) PREMESSA RILEVANZA DIDATTICA Il punto di partenza , nonché il filone-ricerca del Progetto sarà il Logo che è stato siglato dal Comitato Interministeriale nominato per le celebrazioni del 150º Anniversario dell'Unità d'Italia che si celebrerà nel 2011:”Le tre bandiere tricolore” . Esse, infatti, sono un’ immagine-segnale che ricorda il coraggio, il sogno, la gioia profondamente umana che accompagnò i fatti che portarono all'Unità d'Italia. Lo studio di questo periodo è di rilevante interesse, facilmente documentabile, si presta in modo particolare ad essere oggetto di un'attività di laboratorio per la didattica della storia. Inoltre, esso risponde a una finalità educativa, particolarmente sentita in un momento in cui l'insegnamento della storia ha anche la funzione di aiutare i ragazzi a recuperare il valore della memoria, e a sfuggire a una situazione di “eterno presente”, privo di passato e di prospettive, in cui sembrano immersi. La possibilità di confrontarsi con un momento della storia non lontanissima di cui sono visibili ancora molte testimonianze, potrà aiutarli in questo itinerario di recupero di coscienza delle proprie radici. O.S.A. 65 -Il vissuto della propria ed altrui realtà: approfondimento di aspetti, problematiche e specificità del processo di unificazione sul territorio. DESTINATARI Tutti gli alunni della Scuola Primaria “F. Fuoco” di Mignano M.L. ATTIVITA’ 1. Attività grafico-pittorica. 2. Lettura e conversazioni guidate. 3. Ricerche storiche. 4. Questionari ed interviste. 5. Elaborazione di dati e costruzione di grafici. 6. Realizzazione di cartelloni con tecniche varie. 7. Visione di film. CONTENUTI: I contenuti si diversificheranno e saranno più o meno semplificati anche in base alle fasce di età. STRUMENTI Saranno consultati testi, documenti, materiale fotografico, filmati, che approfondiscono le tematiche. Si produrranno testi collettivi, schemi riassuntivi, disegni grafici e tabelle sulle scoperte cui si è pervenuti. Verranno fatte ricerche storiche ed indagini che verranno raccolte su un libricino. MATERIALI E MEZZI 1. Materiale di facile consumo 2. Videoregistratore 3. Videocamera digitale, 4. Fotocamera, 5. Filmati e lettore DVD. 6. Fotocopiatrice 7. Locali della scuola TEMPI ED ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Il progetto si svilupperà in orario aggiuntivo a partire da gennaio 2011 con incontri settimanali dalle ore 16,15 alle ore 18,15 che avverranno di mercoledì o venerdì per un totale di 20 incontri come appresso indicati: + 1 incontro di 3 (tre) ore per la manifestazione finale. OPERATORI - FORMATORI I formatori coinvolti nel corso saranno le Docenti : 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. ADDESSO IVANA GUITTO MONICA PITOCCHI MIMMA SANTILLO LUCIA FUOCO ANGELINA GUERRA MARIA ROSARIA DI SALVO PASQUALINA SPAZIANO MARIA LUISA LA DOCUMENTAZIONE Raccolta e selezione dei materiali prodotti dagli alunni; materiale fotografico, valutazione del progetto. 66 VALUTAZIONE Griglie di valutazione intermedia e finale per l’accertamento dei risultati di apprendimento relativi al prodotto finalizzato al progetto, dei risultati di apprendimento relativi al processo di lavoro messo in atto dal progetto, dei risultati di apprendimento nell’acquisizione delle conoscenze necessarie per la realizzazione del progetto, dei risultati di apprendimento nel lavoro di gruppo. VERIFICHE A conclusione e a verifica del progetto docenti e alunni saranno coinvolti in una manifestazione di fine anno con la collaborazione dei genitori e del personale ATA. ¬ Scuola Secondaria di 1° grado ϖ “NATALE: MEMORIA, MUSICA E POESIA” classi I-II-III Docenti Rita Biasucci, Rosalia Lisi, Lucio Imbriglio, Silvia Segrella. Utenza Tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado che volontariamente aderiscono al progetto con l’impegno di portarlo a termine con impegno e senso di responsabilità. Motivazioni Il Profilo Educativo CUlturale e Professionale (PECUP) insiste, fin dalla premessa, sugli stimoli da proporre agli alunni affinché possano apportare “miglioramenti generali e specifici della personalità e della qualità della propria cultura”. Quale occasione migliore del Natale per proporre stimoli di riflessione sui temi morali e sui problemi come la guerra, la povertà e le ingiustizie che affliggono il mondo? Tutto questo attraverso forme di comunicazioni artistiche quali possono essere la musica, la poesia, la letteratura. Il tutto dovrà sfociare in una pubblica rappresentazione di carattere poetico-musicale nella quale gli alunni potranno dimostrare ciò che hanno appreso durante il percorso e nel contempo aiutare gli altri a riflettere sulle problematiche proposte. Organizzazione Il progetto prevede due fasi: una curriculare, l’altra extra-curriculare. La fase curriculare, svolta nelle ore mattutine, prevede la ricerca, l’elaborazione, la preparazione di musiche, testi, poesie, composizioni personali sul Natale, i suoi significati, gli aspetti antichi e moderni, i valori morali, religiosi e umani che questa festa dovrebbe trasmettere e rappresentare. La fase extra-curriculare prevede la preparazione della manifestazione in pubblico, con esecuzione di canti solisti e corali, brani strumentali, brani misti, drammatizzazioni di breve durata, declamazione di testi letterari e poetici. Periodo Novembre – dicembre Tempi Per la sola fase extra-curriculare (preparazione della manifestazione finale) sono necessari n. 6 ore per ciascun insegnante, per un totale di 24 ore lavorative. Sono previsti, per gli alunni, 4 incontri pomeridiani della durata di 90 minuti ciascuno. 67 Obiettivi Specifici di Apprendimento - Riflettere sul vero significato del Natale; interrogarsi sui grandi temi esistenziali; sviluppare il senso del “bello” letterario e musicale; sviluppare sentimenti di pace e di tolleranza; - favorire la socializzazione attraverso il lavoro di gruppo e la pratica corale; sviluppare senso critico riguardo alle problematiche mondiali; Verifiche e valutazione La partecipazione alle varie attività, l’osservazione durante i lavori singoli o di gruppo, i contributi personali alla riuscita della manifestazione finale saranno oggetti di verifiche. Per la valutazione si terrà conto del raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento secondo le proprie potenzialità. ϖ “IN…CANTO” classi I-II-III Operatore Lucio Imbriglio, docente di musica a tempo indeterminato presso la medesima scuola. Utenza Alunni di tutte le classi della scuola media che volontariamente vogliono fare esperienza approfondita di canto solistico e corale. Presentazione Il canto è la gioia della vita, la bellezza dell’anima; è lo sfogo delle emozioni, la sensazione di pienezza e di benessere, è l’amicizia, la libertà, l’amore, la purezza. Nella profonda convinzione che il canto sia tutto questo e altro ancora, nasce l’idea di questo progetto che vuole creare nella nostra scuola un gruppo corale stabile e far emergere e valorizzare le belle voci di cui dispongono alcuni nostri allievi. Far cantare bene i ragazzi nella delicata fase evolutiva quale è la preadolescenza e l’adolescenza non è cosa facile. Tuttavia, con appropriati esercizi di impostazione vocale, proprio in questa età si possono gettare le basi per avere, una volta terminata la fase dello sviluppo fisico, una padronanza della voce che sarà di aiuto non solo per chi voglia continuare a dilettarsi nella pratica del canto, ma anche per chi voglia intraprendere altre professioni (che sono veramente tante) nelle quali il timbro e l’uso della voce rivestono un ruolo di primaria importanza. Un corso formativo, dunque, ma anche ricreativo, nella misura in cui il canto solistico e corale gratifica e appaga indipendentemente dalla presenza del pubblico. Sarà approntato un repertorio vocale inizialmente a una voce, poi, in base ai progressi e alle potenzialità degli alunni, anche a due o tre voci, da sfruttare nelle varie occasioni che potranno presentarsi nel corso dell’anno scolastico e, perché no, anche nel periodo estivo all’interno della scuola o all’esterno, in rappresentanza della scuola stessa. Motivazioni Il Profilo Educativo CUlturale e Professionale (PECUP), documento ufficiale che delinea il livello generale di preparazione e maturazione cui dovrebbe giungere l’alunno alla fine del primo ciclo di istruzione, insiste, fin dalla premessa, sugli stimoli da proporre agli alunni affinché possano apportare “miglioramenti generali e specifici della personalità e della qualità della propria cultura”. Un corso di canto contribuisce in misura notevole allo sviluppo di tutte le articolazioni del detto profilo, ovvero dell’identità (conoscenza di sé, relazione con gli altri, orientamento), degli strumenti culturali e della convivenza civile. Ulteriore incoraggiamento a servirsi della musica quale strumento altamente educativo arriva dalla nota ministeriale 13 marzo 2007 “Diffusione e pratica musicale nelle scuole”, dalla quale si cita testualmente: “Esiste un’ulteriore possibile area che può efficacemente contribuire a realizzare le valenze formative della musica e precisamente quella che si esprime nella costituzione di cori che, per loro intrinseca 68 pag 69 di 104 natura, si prestano ad una diffusione che non presuppone necessariamente strutture laboratoriali. (...) si ravvisa l’opportunità che le scuole in condizioni di poterlo fare in rapporto alla disponibilità di risorse umane fornite della specifica professionalità, autonomamente reperibili anche all’esterno, costituiscano cori fin da ora.” Si tenga sempre presente, poi, che “Un cittadino più musicale non soltanto canterà meglio: saprà scegliere con cura cosa ascoltare, le parole da usare, i luoghi dove abitare e incontrarsi; avrà più fiducia in se stesso e nelle proprie capacità creative e professionali, avrà meno paura dell'altro, di chi ci regala la cosa più preziosa che possiede, la propria differenza. La presenza della musica nella scuola, in forme e modi adeguati alle diverse fasce d'età, rappresenta un importante passo per la realizzazione di quella "école de la mixité" di cui si parla ormai in tutta Europa, luogo ove possano incontrarsi felicemente razze, culture, religioni, suoni e saperi. Una scuola in cui entrino finalmente gli artisti e le loro opere, una scuola in cui si impara a leggere, a scrivere, a far di conto e a far di canto.” (dal sito del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica). L’esigenza di praticare un corso di canto in orario pomeridiano deriva dal fatto che esso è l’unico modo per poter veramente creare un gruppo affiatato formato da alunni che volontariamente aderiscono all’iniziativa e che di conseguenza siano già di per sé motivati e presumibilmente anche musicalmente dotati. L’educazione musicale svolta in orario curriculare, invece, anch’essa di notevole valenza educativa, parte da un’alfabetizzazione musicale di massa che esula dai principi caratteristici del presente progetto. Organizzazione Il progetto è aperto a tutti gli alunni della scuola che ne facciano richiesta e che dimostrino serietà d’impegno entro ragionevoli limiti di gestibilità (dai 10 ai 25 alunni circa). Qualora il numero delle richieste non raggiunga almeno il numero di 15 o che scenda, nel corso dell’anno, al di sotto dei 10 partecipanti non sarà possibile proseguire con le attività, con conseguente decadimento del progetto stesso o conversione in altra attività. Se invece il numero delle richieste dovesse superare i 25 alunni si procederà ad una selezione operata dall’insegnante stesso sulla base della predisposizione musicale, motivazione e serietà comportamentale. Gli alunni facenti parte del coro dovranno attenersi ad un codice comportamentale stabilito dal regolamento visualizzabile sul sito appositamente allestito dall’insegnante all’indirizzo internet www.coroincanto.ilbello.com. Su tale sito sarà anche possibile prendere visione delle attività che si andranno a svolgere, indicazioni sulla tecnica del canto o scaricare materiale utile ai fini di un’esercitazione personale. Tempi Da gennaio a maggio, con cadenza settimanale, in 20 incontri della durata di 90 minuti ciascuno e 1 incontro di 120 minuti, in orario pomeridiano in fascia e giorno da stabilirsi. Prevedendo l’inizio dei corsi per il 17 gennaio 2011 e ipotizzando una prosecuzione settimanale per ogni lunedì si può programmare il seguente calendario di massima - - Obiettivi Specifici di Apprendimento Sviluppare il senso del “bello” musicale; - rafforzare e prolungare le capacità attentive; favorire la socializzazione attraverso la pratica - acquisire capacità critiche riguardo alle corale; esecuzioni musicali. sviluppare sentimenti di pace e di tolleranza; Obiettivi Formativi Personalizzati Prendere coscienza della propria voce e delle - migliorare l’intonazione vocale; sue potenzialità; - migliorare la timbrica vocale; praticare una respirazione corretta; - acquisire e rafforzare il senso ritmico; acquisire la giusta postura in fase di - sviluppare le capacità di ascolto; esecuzione canora; 69 pag 70 di 104 - - Attività previste Esercizi preliminari di respirazione diaframmatica; vocalizzi finalizzati all’uniformità timbrica, al - esecuzione di canti con più ampia estensione; miglioramento dell’intonazione e - esecuzione di brani vocali con all’ampliamento dell’estensione vocale; accompagnamento armonico; esercizi di controllo vocale (cantare piano, - esecuzione di esercizi per l’indipendenza della forte, legato, staccato, appoggiato, accentato); voce; - esecuzione di canti a due voci; esecuzione di canti, ad estensione limitata, in varie tonalità; - preparazione di pubbliche manifestazioni. Verifiche L’esecuzione musicale è già di per sé una verifica. Il ragazzo avrà sempre una parte attiva in tutte le lezioni, per cui ogni lezione sarà una prova per verificare il suo livello di apprendimento e quello generale del gruppo. L’insegnante avrà modo di rimodellare “in itinere” le attività previste, adattandole alla situazione reale del gruppo in base alle “risposte” verificate. Momento fondamentale di verifica generale saranno le esibizioni in pubblico previste in itinere e il saggio di fine anno. ϖ “I SEGRETI DEL CINEMA” classi IA e IB ϖ “ CELEBRIAMO L’UNITA’ D’ITALIA” classi I-II-III Operatori Rita Biasucci, Silvia Segrella Utenza Alunni delle classi prime e seconda della scuola secondaria, che volontariamente aderiscono al progetto con l’impegno di portarlo a termine con serietà e attiva, per un massimo di 30 unità. Obiettivi - Conoscere i principali eventi relativi all’unificazione italiana; - riflettere sul processo di unificazione e sulle differenze che ancora oggi separano il Nord e il Sud del nostro paese; - comprendere e riconoscere la necessità dell’unità della solidarietà nazionale. Tempi Da gennaio a metà maggio per un totale di 14 incontri della durata di 90 minuti in orario pomeridiano dalle 14, 30 alle 16,00, in giorno settimanale da concordare. I docenti saranno impegnati in 21 ore lavorative ciascuno, per un totale di 42 ore da corrispondere come ore aggiuntive d’insegnamento secondo le vigenti tariffe del ccnl personale comparto scuola. Attività Ricerca e studio di documenti letterari, storici e musicali riguardanti l’unità d’Italia e le problematiche connesse; drammatizzazione di copioni inerenti l’argomento; esecuzione di canti, musiche e mimiche inerenti l’argomento. Tali attività saranno supportate dall’insegnante di musica nell’ambito del progetto di canto corale. Verifiche Esecuzione in pubblico del lavoro svolto sotto forma di drammatizzazione, declamazione di testi e poesie, esecuzione di canti e musiche in raccordo con il progetto di canto corale. 70 ϖ “LATINO” classi IIIA- IIIB ϖ GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI FINALITA’ L’attività sportiva porta ad un miglioramento delle capacita’ condizionali e coordinative rappresenta uno dei mezzi per la formazione globale della responsabilità. Contribuisce a migliorare la fiducia in sé stessi, qualità fondamentali per stabilire relazioni positive con altri. OBIETTIVI I giochi sportivi studenteschi costituiscono uno dei momenti attuativi del P.O.F della scuola dell’autonomia e hanno lo scopo di promuovere iniziative intese a suscitare e consolidare nei giovani la consuetudine alle attività sportive ed al movimento, considerate come fattori di formazione umana e di crescita civile e sociale. ATTIVITA’ DA SVOLGERE -CALCIO A CINQUE DESTINATARI: Parteciperanno ai giochi sportivi tutti gli studenti iscritti e frequentanti, senza alcuna discriminazione, con particolare attenzione al coinvolgimento dei disabili. PERSONALE COINVOLTO: DOCENTE : Prof. DI PETRILLO ANTONIO Collaboratori scolastici con retribuzione a carico del fondo d’istituto. TEMPI E METODI Le attività inizieranno nel mese di Novembre per terminare nel mese di maggio 2009 e si svolgeranno nel giorno di VENERDI’ dalle ore 14,30 alle ore 17.30, per 3 ore settimanali, per un totale 80 ore massime. VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione sarà fatta con l’osservazione sistematica e la verifica periodica del miglioramento e dell’esecuzione di ciascun alunno/a. - soggettiva, che riguarda il comportamento di ciascun alunno/a durante le attività individuali e di squadra; - oggettiva, che si avvale di misurazioni e test che determinano il livello di apprendimento di un dato compito motorio. Le verifiche saranno di tre tipi: - iniziali (per accertare il livello di partenza) - intermedie (per accertare il raggiungimento dei microobiettivi e per impostare interventi di - recupero, consolidamento e potenziamento - finali (per accertare ciò che l’alunno/a sa fare Sono previsti tornei di gioco di varie specialità cercando di coinvolgere il più ampio numero di studenti: ϖ EDUCAZIONE STRADALE/PATENTINO PREMESSA Il nuovo Codice della Strada, approvato con decreto legislativo del 30 aprile 1992 n.285, prevede all’art.230 l’introduzione di piani mirati di educazione stradale nella scuola dell'obbligo. La scuola è,infatti, per il ruolo che riveste all'interno di una società progredita, il luogo idoneo a veicolare informazioni e a favorire la formazione graduale di una coscienza civica , alla base di comportamenti corretti anche quali utenti delle strada. La vita scolastica, dal momento che offre molteplici occasioni per riflettere sugli aspetti della vita sociale, rappresenta , pertanto, 71 l’ambiente educativo più adatto per favorire nei ragazzi la conoscenza di norme e l’apprendimento di vere e proprie regole di comportamento indispensabili in quanto finalizzate alla salvaguardia della vita. Con l’entrata in vigore, poi, del Decreto Legislativo del 19 aprile 2004 n.49 (modifiche ed integrazioni del nuovo Codice della strada), che ha imposto l’obbligo del Certificato di idoneità alla guida del ciclomotore per tutti i minori di 18 anni, alle istituzioni scolastiche è stato demandato il compito di effettuare corsi di educazione stradale proprio finalizzati al conseguimento del patentino da parte degli alunni che compiranno 14 anni durante l’a.s. 2003/04, anche mediante stipula di convenzioni con enti o associazioni esterne. Alla luce di tali riferimenti normativi, la Scuola Secondaria di 1° grado “G: Cederle”, elabora il presente progetto di Educazione stradale, rientrante in “quel grande campo di raccordo culturale, interdisciplinare” che è l’educazione civica. Non costituendo l’ educazione stradale una materia autonoma, tutti i docenti del Consiglio di classe agiranno sinergicamente per far conseguire agli alunni gli obiettivi formativi generali, avvalendosi ciascuno dei contenuti, degli strumenti e delle attività propri della disciplina insegnata. Al fine del conseguimento del certificato di idoneità per la guida del ciclomotore, invece, la scuola si avvarrà della competenza specifica dell’autoscuola DI PIETRO di Vairano Scalo, con cui la scuola ha stipulato apposita convenzione. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI - Presa. di coscienza della necessità di rispettare le norme della vita associativa e, in particolare,di quelle che regolano i comportamenti della collettività su strada; Sviluppo della capacità di comprendere, condividere consapevolmente, rispettare ed inculcare nei propri comportamenti i valori etico-civili insiti nelle norme; Sviluppo dell'autonomia personale e del senso di responsabilità; Sviluppo di un crescente rispetto per la vita e di una disponibilità sempre maggiore ad assolvere ai doveri ed agli impegni richiesti dai vincoli di solidarietà umana e sociale. OBIETTIVI SPECIFICI Alla fine del ciclo formativo gli alunni devono: - dimostrare di aver assimilato gli elementi essenziali della formazione giuridica di base per l'interiorizzazione delle norme di condotta che rendono possibile la convivenza civile - dimostrare di aver acquisito comportamenti corretti e responsabili quali utenti della strada sia come pedoni sia come utenti di mezzi meccanici (biciclette, ciclomotore); - saper individuare ed applicare le norme principali del Nuovo Codice, in riferimento a situazioni concretamente considerate (reali o simulate) tra quelle più frequenti e rilevanti.; - saper riconoscere i valori della segnaletica stradale; - dimostrare di conoscere le norme di conduzione ed il funzionamento del mezzo meccanico (ciclomotore) ai fini della massima sicurezza nel suo uso, - saper mettere in atto interventi opportuni in caso d'incidenti (assicurazione del luogo dell'incidente e pronto soccorso); - saper valutare le varie situazioni di traffico e saper muoversi in esso senza rischi per se stessi e per gli altri, conoscendo a pieno i pericoli che si possono incontrare per propria o altrui responsabilità; - dimostrare consapevolezza degli atteggiamenti negativi di natura psicologica nel rapporto uomo-macchina (narcisismo, istinto di potenza, mitizzazione del mezzo meccanico); - dimostrare consapevolezza dei fattori patologici che possono causare pericoli e danni alla circolazione stradale (mancata igiene alimentare, farmaci che agiscono sui riflessi, droga, alcolismo, etc.); - dimostrare consapevolezza circa i rischi e i danni derivanti alla salute dell'uomo dal traffico assordante ed inquinante che può provocare anche stress e decadimento fisico soprattutto in caso di eccesso nell'uso esclusivo dei mezzi motorizzati per i propri spostamenti. CONTENUTI Per i contenuti si fa riferimento alle indicazioni dell’art. 230 del Nuovo Codice della strada ed al programma stilato dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che prevede lo svolgimenti dei seguenti moduli: Modulo A – Norme di comportamento 72 Modulo B – Segnaletica Modulo C - Educazione al rispetto della legge Modulo D – Educazione alla convivenza civile ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO La trattazione dei Moduli A- B – C , nelle classi terze, è affidata ad esperti esterni, dell’Autoscuola Di PIETRO di Vairano Scalo, che terranno il corso finalizzato al conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore ,dietro compenso forfettario di euro 300. La trattazione della educazione alla convivenza civile è riservata ai docenti dei Consigli di classe che, in maniera trasversale, affronteranno le tematiche ad essa legate. Per il responsabile del corso sono previste n° 35 ore di incentivazione. A titolo indicativo si indicano i seguenti contenuti: CLASSI PRIME: Le norme di comportamento, base della convivenza civile – Comportamento del pedone e del ciclista quale utenti della strada CLASSI SECONDE: La segnaletica stradale – Circolazione, velocità, sicurezza – Diritti e doveri dell’utente della strada CLASSI TERZE: Pronto soccorso in caso di incidenti - Pericoli e danni alla circolazione stradale – Rischi e danni apportati alla salute dal traffico. TEMPI In tutte le classi la trattazione degli argomenti legati alla convivenza civile avrà la durata di 8 ore e sarà cura di ogni Consiglio di Classe stabilire tempi e modalità di attuazione. I moduli A – B – C, rivolti agli alunni delle classi terze, finalizzati al conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore, saranno svolti in orario pomeridiano ed avranno la durata complessiva di 12 ore (N° 1 Corso). STRATEGIE OPERATIVE PER IL CONSEGUIMENTO DEL “PATENTINO” Le attività di educazione stradale, finalizzate al conseguimento del patentino, si baseranno su dimensioni operative e concrete affinché le conoscenze teoriche si traducano in comportamenti corretti e responsabili e in condotta fondata su valori etico-sociali. Esse constateranno di una parte pratica e di una parte teorica. PARTE PRATICA (istruttore di guida) La prova pratica di una ora per ogni classe, ha lo scopo di valutare l’equilibrio, la padronanza del ciclomotore e insegnare ai ragazzi i rischi della velocità elevata e pericolosa soprattutto nell’affrontare una curva, un incrocio, una strettoia ed una frenata. E’ prevista una lezione di guida per classe su ciclomotore. Saranno effettuate prove come lo slalom, l’otto, l’equilibrio a bassa velocità, la frenata e la valutazione di spazi. PARTE TEORICA (insegnante d’autoscuola) Gli argomenti che verranno trattati saranno quelli previsti dall’Art. 1 comma 2 del Decreto ministeriale dei trasporti del 30/06/2003. Le lezioni prevedono la trattazione di: - Segnalazioni verticale, orizzontale, luminosa e manuale. - Norme di circolazione stradale con particolare riferimento all’utenza più vulnerabile: pedoni, ciclisti e ciclomotoristi. - Sicurezza attiva e passiva sul due ruote: l’uso del casco, le prove cui è sottoposto con crash test ed i relativi rischi derivanti dall’uso scorretto; tute, giacche e pantaloni; protezioni dorsali, guanti e stivali. - Responsabilità penale e civile, le sanzioni relative al trasporto di persone, alterazione del ciclomotore. - Inquinamento acustico e atmosferico, le cause più frequenti d’incidenti e i vari ambienti: industriale, naturale, montano, agricolo e marino. - Le relazioni tra la strada e l’ambiente, gli effetti negativi che ne scaturiscono se non protetto e salvaguardato. STRUMENTI Videoproiettori, programmi multimediali tridimensionali, lavagna, video, cassette, lucidi, schede e testi specifici, materiali per l’esercitazione pratica 73 METODI Miniconferenze interattive con una o due classi VERIFICHE Test dopo la visione con la relativa spiegazione dell’argomento, riproducendo quello che sarà l’esame per ottenere l’attestato necessario per la guida del ciclomotore, conversazioni e discussioni RISORSE Esperti dell’autoscuola, Docenti. FASE AMMINISTRATIVA La fase amministrativa riguardante l’istruzione, la presentazione delle pratiche presso l’Ufficio Prov.le della Motorizzazione Civile D.D.T. e l’organizzazione degli esami sarà curata dall’Autoscuola DI PIETRO. ϖ PROGETTO NUOTO In collaborazione con la piscina di San Clemente di Galluccio saranno organizzati per la scuola primaria e secondaria di primo grado corsi di nuoto. ϖ PROGETTO SICUREZZA Destinatari: Docenti, personale non docente, alunni dell’Istituto Comprensivo di Mignano M.L. Premessa: Educare alla sicurezza è uno dei compiti fondamentali della scuola. Tale educazione dovrà riguardare soprattutto la prevenzione che, attraverso la conoscenza dei rischi ambientali, potrà determinare comportamenti idonei nei casi di pericolo. Il nostro istituto, pertanto, intende pianificato le operazioni da compiere nei casi di emergenza e far conoscere agli alunni le norme che riguardano la sicurezza. Sono tanti, infatti, gli elementi che anche a scuola possono costituire seri rischi se non si assumono comportamenti corretti. Gli interventi che si attueranno riguarderanno quindi la prevenzione e la conoscenza delle norme di sicurezza in generale e nell’ambiente scolastico in particolare. L’obiettivo è quello di un’educazione alla sicurezza che rientri nella formazione globale dell’individuo. Nell’ambito delle disposizioni contenute nel D. Lvo n. 81/08( sicurezza sul luogo di lavoro), la scuola, già dai precedenti anni scolastici, ha attivato tutte le figure sensibili legate alla sicurezza ed ha richiesto al Comune la messa in sicurezza di tutti gli ambienti. Ha predisposto il documento di valutazione dei rischi ed il piano di evacuazione a seguito di eventi calamitosi. Finalità: Promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza. Obiettivi: Favorire l’applicazione del D. Lvo n. 81/08 nella scuola. Fare acquisire al personale e agli alunni le conoscenze e le capacità per gestire la sicurezza e prevenire i pericoli. Risorse Umane: RSPP: N° 5 Preposti N.° 4 Addetti al ASPP: N.° 8 Addetti prevenzione incendi e lotta antincendio N.° 8 Addetti al pronto soccorso Periodo di svolgimento: Anno scolastico 2010 – 2011 Nel corso di questo anno scolastico è stato preventivato un piano di formazione orientato all'utenza ed agli operatori: alunni e personale operante nella scuola. Alunni: Per tutti gli alunni è stato predisposto un percorso formativo di due ore "giocato" sui comportamenti anti - panico e di massima sicurezza da tenere in caso di eventi calamitosi. Al termine delle attività saranno effettuate prove di evacuazione in situazioni simulate. Personale: E’ prevista la partecipazione ad eventuali corsi di formazione attivati sul territori di alcuni docenti e personale ausiliario. 74 Strumenti: Acquisto di materiale vario inerente la sicurezza. 2.5 OFFERTA FORMATIVA COMPLEMENTARE ϖ Attività di recupero, consolidamento e potenziamento Ciascun Consiglio di Classe, di interclasse e di intersezione, individuerà specifici interventi di recupero, consolidamento e potenziamento nelle seguenti aree di apprendimento: linguisticoantropologica, logico-matematica e tecnico-scientifica, e dei linguaggi alternativi. Ci si avvarrà di un insegnamento individualizzato e di itinerari didattici a breve termine. ♣ Le attività di recupero, rivolte agli alunni in difficoltà di apprendimento e con carenti abilità di base, saranno basate su frequenti comunicazioni verbali, esercizi di lettura e comprensione del testo, produzione di testi su schemi prestrutturati, schede di lavoro per il recupero ortografico e delle capacità di calcolo, produzioni grafico-pittoriche ed esercitazioni musicali. ♣ Le attività di consolidamento saranno volte all’acquisizione di una maggiore capacità nell’organizzare le conoscenze acquisite e nel decodificare ed impiegare i linguaggi specifici disciplinari. ♣ Le attività di potenziamento saranno organizzate al fine di rafforzare le abilità di base mediante l’approfondimento delle tematiche trattate (con ricerche, lavori individuali o di gruppo, relazioni) ϖ Attività finalizzate alla continuità educativa “Continuità” significa accogliere l’alunno che proviene dalla scuola precedente, accompagnarlo nel percorso scolastico che frequenta, sostenerlo ed aiutarlo quando ne ha effettivo bisogno, guidarlo a passare senza eccessivi traumi e difficoltà nel grado di scuola successivo. Per instaurare un effettivo raccordo tra scuola media e scuola Primaria occorre perciò anzitutto tenere conto dei processi d’apprendimento degli alunni (evoluzione della personalità, sviluppo degli stili cognitivi, maturazione dei comportamenti sociali ed affettivi) e costruire un ponte che metta in agevole comunicazione strade diverse e percorsi in crescendo perché solo così si rafforza il processo formativo degli alunni. Alla luce di tali considerazioni, viene favorita una progettualità tra i due ordini di scuola operanti sul territorio. In concreto saranno attivati momenti di lavoro comune tra gli alunni della scuola elementare e gli alunni delle classi prime della scuola media. Agli alunni delle classi quinte sarà data la possibilità di assistere, in alcuni momenti dell’anno scolastico, a lezioni tenute dai docenti della classe prima della Scuola secondaria di I° grado ,al fine di consentire agli alunni un efficace approccio con metodi e stili d’insegnamento diversi. ϖ L’Orientamento L’orientamento, come atto educativo, va considerato uno dei punti cardine dell’attività scolastica. E’ inserita organicamente nei piani di intervento di ciascun docente, per quanto riguarda lo specifico delle proprie discipline, e nella programmazione educativa e didattica dei consigli di classe e di interclasse. Ciò nel rispetto della finalità ultima della scuola dell’obbligo che, obbedendo a quanto sancito dalla Costituzione, favorisce l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività successiva. I protagonisti dell’orientamento sono : la scuola, l’alunno, la famiglia, gli enti locali, il mondo del lavoro, le figure professionali. L’aspetto educativo prevede: 75 -la conoscenza di sé( attitudini, interessi, capacità); -l’accesso alle informazioni nell’ambito della scuola e all’esterno di essa; -il consolidamento della capacità di operare scelte. La attività da privilegiare sono: -conversazioni guidate e somministrazioni di test ,volti a favorire la conoscenza di sé; -il rafforzamento dello specifico delle discipline; -le visite guidate presso alcuni Istituti superiori; -gli incontri con docenti delle scuole superiori; -il coinvolgimento dei genitori nell’azione orientativa; -l’elaborazione, al termine della scuola secondaria di 1° grado, di un consiglio orientativo da segnalare agli alunni e ai genitori. ϖ La continuità Premessa L’Istituto Comprensivo di Mignano Montelungo riconosce l’unitarietà del percorso formativo, che deve tendere allo sviluppo armonico dell’alunno e alla costruzione della sua identità. La legge 148/1990 di riforma della Scuola Primaria, infatti, afferma, nelle Finalità Generali, che: “…la scuola Primaria, anche mediante forme di raccordo pedagogico curricolare e organizzativo con la scuola dell’Infanzia e la scuola Secondaria di 1° grado, contribuisce a realizzare la continuità del processo educativo..”, prevedendo l’elaborazione di piani d’intervento mirati a promuovere la continuità, attraverso una progettazione intenzionale ed organizzativa di “ azioni positive”. Inoltre la legge 53/2003 di riforma del Sistema Scolastico ribadisce che: “ La scuola Primaria è articolata in un primo anno, raccordato con la Scuola dell’Infanzia e in due periodi didattici biennali..” e che “ il primo ciclo dell’Istruzione è costituito dalla Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado. Esso ha la durata di otto anni e costituisce il primo segmento in cui si realizza il diritto – dovere all’istruzione e formazione”. La “Continuità” del processo educativo, pertanto, consiste nel considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall’alunno e riconosca la specificità educativa dell’azione di ciascun ordine di scuola. • Elementi e forme della continuità Il raccordo tra le scuole si attua attraverso le seguenti azioni: a. La comunicazione dei dati e delle informazioni sull’alunno, acquisiti anche in collaborazione con la famiglia; b. Il coordinamento dei curricoli, soprattutto degli anni iniziali e terminali, tenendo in particolare considerazione gli specifici obiettivi e gli stili educativi; c. Le indicazioni relative ai criteri di formazione delle classi; d. La predisposizione di un sistema di verifiche per l’accertamento comune dei risultati, connesso con l’impostazione progettuale dell’attività didattica; e. L’elaborazione di interventi mirati per la messa in atto di laboratori adeguati alle diverse fasce di età; f. L’utilizzazione delle strutture scolastiche e dei servizi esterni alla scuola ( impianti sportivi…). Ciascun piano d’intervento esplicita i criteri per l’attuazione d’iniziative di formazione in servizio per gli insegnanti delle scuole interessate, nonché di possibili forme di accoglienza, con particolare forme di attenzione rivolta agli alunni diversamente abili. Per quanto riguarda il percorso complessivo, si rimanda a quanto prodotto dalla singola commissione coordinata dalla Funzione Strumentale area 3. 76 ϖ Attività alternativa all’insegnamento della Religione cattolica La legge prevede che i genitori degli alunni che non intendono avvalersi dell’ insegnamento della Religione Cattolica,abbiano il diritto di scegliere, all’atto dell’iscrizione, tra le seguenti opzioni: 1. attività didattiche e formative(con valutazione) 2. attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente 3. libera attività di studio e/o di ricerca individuale senza assistenza di personale docente 4. uscita dalla scuola Il nostro istituto, tenendo conto dell’età e dei bisogni dell’utenza e delle risorse disponibili, prevede, per gli alunni che non si avvalgono dell’ insegnamento della Religione Cattolica: • Attività formative(con valutazione finale); • Studio individuale con assistenza del docente (senza valutazione); • Uscita dalla scuola. ϖ La formazione delle classi prime La formazione delle classi prime avviene,anno per anno, in base ai seguenti criteri. - esame dettagliato delle notizie e delle indicazioni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria; - distribuzione degli alunni sul piano quantitativo, in modo che non si verifichino disparità tra le varie classi; - distribuzione degli alunni in base alla situazione di apprendimento e al sesso,in modo che le classi risultino equieterogenee. La formazione delle classi prime nella scuola Primaria e Secondaria di 1° grado avviene, in linea di massima, entro i primi giorni di settembre di ogni anno. ϖ I libri di testo I criteri per l’adozione di libri di testo possono essere sintetizzati come segue: • Si procede a nuova adozione secondo disposizioni di legge; • Nel caso di nuova adozione, la proposta verrà ampiamente illustrata con le dovute motivazioni; • Tutti i docenti devono concordare nei consigli di classe o di interclasse appositamente convocati le nuove adozioni, specificandole nel verbale e ribadendo la conferma per gli altri testi. Ai fini di un eventuale allestimento di una rassegna dei testi, i docenti lasciano in visione le copie in saggio ricevute dalle case editrici e , particolarmente, quelle che si ritiene possano essere oggetto di nuova adozione. I rappresentanti dei genitori ne possono prendere visione in ogni momento. ϖ Integrazione degli alunni diversamente abili L’Istituto Comprensivo di Mignano Montelungo fra le sue priorità ha posto l’integrazione degli alunni diversamente abili. L’offerta formativa propone a tutti gli alunni adeguati strumenti di crescita, basandosi su alcuni principi fondamentali: ¬ rispetto dei diversi tempi di apprendimento; ¬ individualizzazione degli interventi; ¬ sostegno allo studio; 77 ¬ coordinamento e flessibilità degli interventi. L’accoglienza e i percorsi educativi degli alunni diversamente abili sono realizzati tenendo in considerazione i principi stabiliti dalla legislazione vigente, in particolare la Legge 104 del 1992, in base alla quale si deve garantire “il pieno rispetto della dignità umana e dei diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata e promuoverne la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società”. L’art. 12 della l. 104, Diritto all’educazione e all’istruzione, stabilisce che “l’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona disabile nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione” e che “l’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione non può essere impedito da difficoltà d’apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap”. Finalità generali 1. Promuovere lo sviluppo dell’autonomia personale degli alunni che presentano handicap di grave entità. 2. Potenziare le capacità personali di ogni bambino, l’autostima e la percezione di sè. 3. Favorire una reale ed efficace integrazione nel contesto scolastico con il coinvolgimento di tutti gli operatori impegnati nelle diverse esperienze. Obiettivi interdisciplinari Connotano in senso formativo e educativo il percorso d’apprendimento e pongono in primo piano una serie di conquiste importanti per tutti gli alunni, ma in particolar modo per chi non è dotato di tutti gli strumenti di cui avrebbe bisogno per crescere e per comunicare con gli altri: - migliorare le capacità e i tempi di attenzione e di concentrazione; - utilizzare il computer; - conoscere linguaggi diversi; - sviluppare l’autonomia e la motivazione; - sviluppare le capacità di autocontrollo e di modulazione delle emozioni; - acquisire maggiore fiducia nelle proprie capacità e in se stessi (autostima). Gli obiettivi cognitivi individuati come fondamentali ai fini di un’effettiva integrazione sono: - Capacità di ascoltare e di comprendere. - Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite. - Acquisire consapevolezza dell’errore. - Capacità di risolvere problemi. Organizzazione dell’istituto L’integrazione scolastica tende alla crescita della personalità di tutti gli alunni sotto il profilo della socializzazione, degli scambi relazionali, della comunicazione e degli apprendimenti. La collaborazione con la famiglia, l’A.S.L., gli Enti Locali e i progetti di continuità educativo – didattica tra i vari ordini di scuola sono la base che sostiene l’integrazione. La scuola ha istituito il Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto e il Gruppo Operativo Interprofessionale che sono coordinati dal Dirigente Scolastico e dall’insegnante Referente. Il Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto ha il compito di stimolare e coordinare i progetti e le azioni positive messe in atto da ogni unità scolastica per favorire l’integrazione. E’ composto da: - Dirigente scolastico, che lo presiede; - 1 rappresentante delle U.V.M.D. della ASL; - 1 rappresentante dell’Ente Locale; - 1 rappresentante dei docenti curricolari; - 1 rappresentante dei docenti di sostegno; 78 - 1 rappresentante dei genitori degli alunni diversamente abili; - 1 rappresentante dei genitori eletti nel Consiglio d’Istituto. Il Gruppo si riunisce almeno tre volte l’anno: prima dell’inizio delle lezioni, per la messa a regime delle risorse; alla fine del primo e del secondo quadrimestre, per le verifiche, per un consuntivo degli interventi e per una previsione di massima dei bisogni e delle risorse per l’anno scolastico successivo. Il Gruppo Operativo Interprofessionale opera collegialmente per ogni alunno diversamente abile. Esso è costituito dal Dirigente scolastico, dagli insegnanti che seguono l’alunno (curricolari e di sostegno) dagli operatori dell’ Unità di Valutazione Multidisciplinare della ASL CE – Distretto 29 di Mignano M.L. e dagli operatori dell’area educativo assistenziale e/o tecnico dell’Ente Locale. Il Gruppo formula il P.D.F. ed il P.E.I., le sue verifiche ed i suoi adeguamenti anche con la partecipazione delle famiglie. La programmazione dell’integrazione si snoda secondo le seguenti fasi: ♣ individuazione degli alunni diversamente abili ad opera di specialisti ♣ stesura della diagnosi funzionale secondo le indicazioni delle indicazioni normative vigenti ♣ stesura del “profilo dinamico funzionale” in collaborazione con tutta l’èquipe di lavoro che si costituisce, dopo un periodo di osservazione del bambino nel contesto scolastico. ♣ stesura del P.E.I., Piano Educativo Individualizzato, redatto dal docente di sostegno e dai docenti di sezione/classe, dopo l’osservazione e i colloqui con la famiglia e con gli specialisti. Il docente di sostegno è assegnato alla sezione/classe con assunzione della contitolarità nella progettazione e nella gestione del percorso educativo con modalità presentate nella programmazione di sezione/classe. I docenti di sostegno e di sezione/classe individuano percorsi, modalità di verifica e valutazione dell’intervento educativo- didattico. L’intervento specialistico dell’insegnante di sostegno, sulla base della L.104 si articola in: - insegnamento individualizzato per il recupero delle strumentalità di base attraverso l’uso di rinforzi graduati e calibrati, l’apporto di giochi didattici, materiale occasionale e strutturato o schede didattiche, l’uso del computer, registratore e altri ausili tecnologici. - mediazione sul gruppo classe con proposte didattiche alternative, conversazione, giochi di gruppo, strategie esemplificative individuali supportate da spiegazioni ed esperienze pratiche. Verifica e valutazione La verifica e la valutazione del processo di integrazione e recupero si articola in due fasi: la prima a livello di singolo team docente, la seconda a livello collegiale. Per quanto riguarda la prima, essa si pone l’obiettivo di accertare le competenze conseguite rispetto ai livelli di partenza soprattutto in termini di processi logici acquisiti. La valutazione è centrata sul PEI, per verificare se e in quale misura esso risponde positivamente alle fasi evolutive e ai bisogni formativi di ogni singolo alunno. Tende, pertanto, ad accertare le competenze acquisite dall’alunno, ma anche quali sono stati gli errori dovuti a variabili non previste e non controllate in modo da acquisire gli elementi per la revisione del percorso didattico e per procedere alle opportune modifiche. Le modalità e i risultati della valutazione vengono comunque comunicati sia attraverso il documento di valutazione ogni quadrimestre, sia attraverso i colloqui con le famiglie, in modo che esse siano costantemente informate sugli interventi didattici ed educativi. La seconda che si realizza a livello collegiale (specialmente all’interno della commissione Integrazione di Circolo) ha come obiettivo la verifica e la valutazione delle strategie che la scuola ha messo in atto per il superamento delle difficoltà. A tale scopo la commissione si riunisce periodicamente e riferisce al Collegio Docenti nella relazione di fine anno. 79 Documenti La nostra Istituzione Scolastica, all’inizio dell’anno scolastico, istituisce una Commissione per l’Integrazione composta da tutti gli insegnanti di sostegno. Essa elabora una programmazione d’Istituto che definisce le linee generali da perseguire nell’attività didattica annuale e altresì, progetti che permettano e prevedano attività laboratoriali teatrali, tecnologiche, musicali ecc. che, stimolino la partecipazione attiva degli alunni favoriscano l’integrazione, la comunicazione, le relazioni e l’apprendimento. Progettazione d’istituto per alunni diversamente abili Premessa La presenza della diversità a scuola deve ritenersi una risorsa e anche una condizione necessaria per verificare l’efficacia dell’insegnamento. L’azione del docente deve essere quella di scegliere e adottare metodologie e strumenti che rispondano meglio alle esigenze e ai bisogni di tutti gli alunni orientando e personalizzando la sua azione didattica. La scuola è esperienza di vita e nel corso di questa esperienza quotidiana le funzioni cognitive (della percezione, della motricità, della comprensione, della conoscenza, della comunicazione, della memoria, dell’intuizione, della creatività) si sviluppano nella produzione scolastica in connessione con quelle non cognitive (emotive-affettive, espressive-relazionali e sociali) nel vivo del rapporto attivo tra gli alunni. E’ fondamentale in questa progettazione rendere le proposte non fini a se stesse ma, interdisciplinari e trasversali. E’ indispensabile tener conto delle diverse problematiche e valorizzare le ricchezze di ogni bambino. Obiettivi 1. Favorire la socializzazione; 2. stimolare la fiducia nelle proprie capacità; 3. intuire che la comunicazione è strumento per relazionarsi con gli altri; 4. sviluppare il linguaggio verbale, artistico, musicale e creativo; 5. promuovere e favorire lo sviluppo di abilità manuali, di coordinazione e di precisione; 6. sperimentare i diversi aspetti della realtà per conoscerla ed interpretarla; 7. favorire la capacità di intervenire e collaborare nel lavoro di gruppo, nel gioco e nel dialogo educativo; 8. migliorare la capacità di organizzare e di portare a termine un’attività ; 9. offrire un sostegno valido e mirato alle specifiche difficoltà di ogni bambino. Metodologie e soluzioni organizzative Le insegnanti assicureranno ai bambini serenità e fiducia, condizioni necessarie per un’adeguata integrazione scolastica, instaureranno con loro rapporti affettivo – gratificanti stimolandoli ad una proficua partecipazione alle attività scolastiche. Gli insegnanti, per quanto possibile, programmeranno attività di gruppo, pratico - operative, giochi ed incarichi di autonomia personale e sociale. Si partirà dal vissuto di ogni bambino sfruttando ogni occasione per curare la conversazione e per educarli ad un linguaggio più corretto. Verifiche e valutazioni Le verifiche saranno svolte periodicamente, individualmente e/o insieme a tutta la classe. Nella valutazione saranno prese in considerazione la situazione di partenza e le difficoltà dell’alunno. 80 La valutazione terrà conto dell’impegno e della volontà nell’eseguire i compiti, dei ritmi, e delle condizioni soggettive dell’apprendimento, non solo nell’ambito cognitivo, ma esaminando l’intero processo di maturazione della personalità. Mezzi e strumenti La scuola deve essere per il bambino un luogo di esperienze attive, capaci di stimolare e di migliorare i suoi ritmi di apprendimento. A tal proposito le insegnanti faranno uso di libri di testo, cartelloni, libri illustrati, materiale manipolativo, giochi, schede e materiali multimediali. ϖ Piano di accoglienza per l’inserimento e l’ integrazione degli alunni stranieri Particolare attenzione viene dedicata agli alunni stranieri, numerosi nel nostro territorio, accomunati dalle difficoltà che incontrano a livello linguistico e a livello di integrazione culturale. L’integrazione di tali alunni va considerata un’importante occasione di tipo educativo, utile tanto agli interessati quanto alla classe e alla scuola nel suo complesso. Realizzare una situazione di reale accoglienza significa soprattutto tener conto: • delle difficoltà psicologiche derivanti dall’inserimento in un ambiente nuovo e per molti versi estraneo • delle difficoltà di comprensione derivanti dalla conoscenza approssimativa o nulla della lingua italiana • dell’esigenza di controllare un sistema di rapporti che può essere turbato, anche inconsapevolmente , da pregiudizi e diffidenze • di un contesto familiare che vive i problemi non facili dell’integrazione sociale in termini di lavoro, alloggio, relazioni ecc... • di usi, culture, credenze che non si conoscono, ma che influenzano profondamente le abitudini di vita. Alla luce di queste esigenze la nostra scuola per favorire l’inserimento degli alunni stranieri si preoccupa di : • organizzare Piani di lavoro individualizzati, che tengano conto di questi specifici bisogni formativi, ma non sgancino gli alunni dalla realtà della classe • favorire momenti di discussione e di studio riferiti alla “ cultura “ di provenienza, in modo che le conoscenze degli alunni stranieri diventino una risorsa culturale per la classe • favorire attività di socializzazione e di lavoro di gruppo, che valorizzino la collaborazione, lo scambio di idee, l’aiuto reciproco • discutere con la classe i problemi connessi al processo di integrazione e concordare i comportamenti più opportuni. • organizzare interventi individualizzati, che hanno la finalità peculiare di recuperarerinforzare le competenze di questi alunni nell’uso della lingua italiana. ϖ Consiglio Comunale dei Ragazzi “L’iniziativa è intesa a favorire una più idonea crescita culturale degli alunni nella consapevolezza dei diritti e dei doveri civici verso le istituzioni e verso la comunità. Tale organismo ha funzioni propositive e consultive nei confronti del Consiglio Comunale della città su temi e problemi che riguardano l’attività amministrativa di Mignano M. L., con particolare riguardo alle varie esigenze ed istanze che provengono dal mondo giovanile” (art.1-2 del Regolamento del Consiglio Comunale dei ragazzi di Mignano M.L.) 81 ϖ Attività di educazione stradale/patentino L’ Educazione stradale sarà considerata non solo come conoscenza tecnica ma anche e soprattutto come attività educativa rivolta al raggiungimento di livelli di formazione generale dei discenti in quanto chiama in causa il loro comportamento corretto e responsabile. Pertanto le attività ad essa relative costituiranno uno strumento fondamentale sia per lo sviluppo del comportamento individuale che di gruppo e mireranno all’acquisizione progressiva delle abilità indispensabili alla salvaguardia e tutela degli alunni. Nell’ambito delle attività relative all’educazione stradale, la scuola attiverà due corsi finalizzati al conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore che sarà realizzato da esperti dell’autoscuola Di Pietro di Vairano Scalo (vedi progetto in Appendice) con cui è stata stipulata una apposita convenzione. ϖ Sportello amico Lo sportello amico ha lo scopo di prevenire disagi, aiutare gli alunni a superare eventuali problematiche e ansie adolescenziali, promuovere e migliorare il rapporto alunno/insegnante, favorire l’inserimento di ogni alunno nell’ambiente scolastico, stimolare e sviluppare una maggiore autostima e percezione di sé. Il docente con funzione strumentale per l’area n°3 sarà a disposizione per ricevere alunni e genitori, per offrire un dialogo più aperto tra la scuola e l’utenza. Nell’atrio della scuola sarà collocata una cassetta “postale” per coloro che, non riuscendo a farlo direttamente, vogliano comunicare o segnalare in forma anonima eventuali problemi o disagi propri o dei compagni. ϖ Visite guidate e viaggi di istruzione Le iniziative relative a tale ambito costituiranno un momento importante delle attività scolastiche e della programmazione educativa e didattica. Esse saranno l’occasione non solo per la conoscenza, da parte degli alunni, dei luoghi della realtà storico-geografica, sociale, culturale, economicoproduttiva, ma per perseguire rilevanti obiettivi formativi tendenti a sviluppare l’autonomia ed i rapporti interpersonali nonché le capacità di orientamento scolastico e professionale. Gli itinerari e le mete saranno, perciò, strettamente correlati alla programmazione educativa e didattica. I criteri per il loro svolgimento possono essere riassunti come segue: -vanno programmate a inizio d’anno dai vari consigli di classe; -le proposte dei consigli di classe confluiscono nel piano annuale deliberato dal collegio docenti; -il piano annuale, con gli eventuali aggravi di spesa, va deliberato dal consiglio di istituto; -l’intero progetto va inserito nel programma annuale L’organizzazione di detta attività è affidata alla funzione strumentale AREA 3 e alla relativa commissione nominata dal collegio. ϖ La garanzia di sicurezza Al fine di garantire la sicurezza degli alunni e del personale all’interno della scuola, vengono effettuati i seguenti provvedimenti di interesse generale: -assicurazione La scuola stipula una polizza assicurativa, che riguarda sia gli infortuni che la responsabilità civile, scegliendo, tra le proposte delle varie società assicuratrici, quella più vantaggiosa. Essa deve coprire gran parte dei rischi connessi ai diversi momenti dell’attività didattica, compresi i viaggi e le visite d’istruzione. Tale assicurazione è facoltativa. -evacuazione 82 -la scuola ha elaborato un piano di evacuazione veloce dei vari edifici, in caso si dovessero verificare incidenti( incendi, crolli, allagamenti, terremoti). Che rendono necessario un esodo improvviso dai locali scolastici. Gli alunni vengono addestrati allo scopo, anche tramite prove programmate di esercitazione pratica. La scuola provvede anche a informare e formare tutto il personale sui problemi della sicurezza, tramite corsi informativi e/o distribuzione di opuscoli formativi. -vigilanza La vigilanza, sia sugli alunni, sia sulle strutture, viene effettuata da tutto il personale della scuola in ogni momento dell’attività didattica. ϖ I rapporti scuola e famiglia I rapporti tra docenti e genitori avvengono all’interno degli organismi scolastici, nei colloqui individuali e nelle assemblee di classe programmate nel corso dell’anno. Il momento dell’informazione costituisce uno degli elementi importanti della vita della scuola. L’informazione sulla situazione scolastica dei singoli alunni avviene attraverso la comunicazione dei risultati delle verifiche scritte e per mezzo dei colloqui individuali, durante i quali vengono fornite informazioni più dettagliate e si attua uno scambio di opinioni sui metodi di intervento educativi da utilizzare con gli alunni. Nel caso qualche genitore fosse impossibilitato a partecipare ai colloqui individuali, i docenti si rendono disponibili a ricercare spazi idonei per colloquiare con detti genitori, purché concordati preventivamente. Altre informazioni possono trovare spazio :nelle assemblee pomeridiane, durante la consegna delle schede di valutazione; nei colloqui individuali orientativi ( classi terze secondarie di 1° grado); nelle riunioni dei consigli di classe e di interclasse. Per le situazioni didattico-disciplinari problematiche, le famiglie vengono opportunamente avvertite ciclicamente tramite lettera. 83 2.6 PREVENZIONE E SICUREZZA In applicazione del D. Lvo n. 81/08, anche nella scuola, “luogo di lavoro”, si deve perseguire l’obiettivo d’innalzare i livelli di sicurezza e salute, adottando tutte le misure ritenute più opportune per garantire la salubrità e la sicurezza dei vari ambienti al fine di tutelare l’incolumità di operatori scolastici ed alunni. La sicurezza va organizzata in maniera da assicurare un clima complessivo di benessere, inteso come continua ricerca di una migliore qualità della vita nell’ambiente di lavoro; va inoltre individuato nella prevenzione, attraverso l’analisi dei rischi, un momento di particolare importanza. La prevenzione non va intesa tanto come un’esasperata eliminazione dei pericoli ma come educazione alla conoscenza dei rischi, alla loro valutazione ed all’assunzione di comportamenti autonomi e sicuri per sé e per gli altri. E’ da dire che una delle finalità educative che la scuola si propone è proprio l’acquisizione di una mentalità di sicurezza e di assunzione di responsabilità da parte degli alunni e pertanto occorrerà considerare l’educazione alla salute e alla sicurezza lo strumento più efficace per conseguirla. Disposizioni generali Durante lo svolgimento dell’ordinaria attività didattica andranno tenute presenti le disposizioni generali di seguito riportate: - organizzare ogni attività affinché gli spazi siano sufficienti a garantire la sicurezza dei movimenti di operatori ed alunni; - fornire agli studenti specifiche norme di comportamento nella aule ed in palestra esponendo tali norme nei vari locali; - dare istruzioni dettagliate agli allievi affinché eseguano le varie attività didattiche in sicurezza; - verificare l’idoneità degli strumenti utilizzati; - verificare che gli alunni si attengano ai comportamenti previsti in caso di emergenza e siano a conoscenza del punto di ritrovo in caso di abbandono dell’edificio; - adoperarsi affinché l’attrezzatura antincendio sia facilmente raggiungibile senza ostacoli ed il percorso verso l’esterno sia sgombro da qualsiasi impedimento; - rispettare e far rispettare il divieto di fumare in ogni locale dell’edificio; - rispettare e far rispettare la segnaletica di sicurezza. Cura particolare verrà riservata alla vigilanza sugli allievi da parte del personale docente e non docente in quanto un’adeguata sorveglianza può evitare o ridurre pericoli connessi a disattenzione, negligenza, frettolosità, imprudenza, scherzi pericolosi o noncuranza del pericolo da parte degli alunni. Gestione dell’emergenza Sarà adottata una serie di misure per la salute e la sicurezza nell’ambiente scolastico nei casi di pericolo grave ed immediato, di salvataggio e di pronto soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza. e fosse necessario abbandonare lo stabile, una sirena d’allarme o il suono convenzionale della campanella lo segnalerà. Tutti devono conoscere il piano di evacuazione dell’edificio, evidenziato in ogni aula e locale accanto alla piantina che indica il percorso da seguire in caso d’emergenza. Qualora si verificasse un incendio, chi se ne accorgesse dovrà dare subito l’allarme per poter intervenire immediatamente. Qualora si verificasse un terremoto, occorrerà adottare le seguenti misure: - evitare il panico e disporsi sotto i banchi, in ginocchio; - se si è sorpresi dalla scossa fuori dall’aula, addossarsi ad un muro maestro lontano dalle vetrate; 84 - non avvicinarsi ad armadi o scaffali di una certa altezza; - non accendere fiammiferi. Al termine della prima serie di scosse abbandonare la struttura, attenendosi alle direttive del piano di emergenza. Allo scopo di consentire la familiarizzazione con le “situazioni di rischio” e di rendere agevole l’abbandono del posto di lavoro o della zona di rischio, verranno attuate, nel corso dell’anno scolastico, delle prove simulate di evacuazione dell’edificio scolastico. RISORSE UMANE Scuola Secondaria di 1° Grado: Alunni 95, Docenti 15, Addetto S.P.P.R. Antincendio Titolare Zitti Vincenzo sostituto Guadagno Pasqualina Lisi Rosalia Personale ATA-3 a Addetto a Addetti a:sirena, Pronto apertura porte, soccorso distacco interruttori generali Montone Collaboratori Angelina Scolastici Di Petrillo Antonio Scuola Primaria- Centro: Alunni 57, Docenti 10, Addetto S.P.P.R. Antincendio Titolare Guitto Monica sostituto Personale ATA 2 a Addetto a Addetti a:sirena, Pronto apertura porte, soccorso distacco interruttori generali Pitocchi Mimma Guerra M. Collaboratori Rosaria Scolastici Sarao Santina Di Salvo Pasqualina Scuola Primaria -Scalo: Alunni 103, Docenti 11, Addetto S.P.P.R. Antincendio Titolare Guitto Rita sostituto Personale ATA 2 a Addetto a Addetti a:sirena, Pronto apertura porte, soccorso distacco interruttori generali Verdone Caterina Azzuolo Collaboratori Amelia Scolastici Simone Ugo Verdone Giovanna Scuola Dell’Infanzia: Alunni 54, Docenti 6, Addetto S.P.P.R. Antincendio Titolare sostituto Aucone Angelina Personale ATA 2 a Addetto a Addetti a:sirena, Pronto apertura porte, soccorso distacco interruttori generali Conte Giuseppina Mazzocchi Collaboratori Angela Scolastici Ricciardi Luisa Fernandes M.B. 85 Capitolo 3: AUTODIAGNOSI D’ISTITUTO 3.1 LA VALUTAZIONE DI SISTEMA FATTORI DI QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO Crediamo che i principali indicatori di un buon modo di fare scuola siano: • il lavoro collegiale degli insegnanti; • l’attivazione delle competenze specifiche e peculiari, acquisite anche con mirate attività di formazione degli insegnanti ; • il raccordo interdisciplinare tra docenti; • il collegamento costante fra insegnanti della scuola Primaria e della Secondaria di I° grado, finalizzato alla continuità dell’azione didattica; • la predisposizione di alcuni traguardi e direttive comuni, definiti collegialmente; • il concreto comportamento democratico nella collaborazione scolastica e nel rapporto con gli alunni; • l’attenzione costruttiva alle problematiche degli alunni e il costante dialogo con gli stessi. VALUTAZIONE, INTEGRAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEL P.O. F . La qualità del servizio scolastico può essere e deve essere oggetto di programmazione, analisi, controllo e valutazione. Il presente Piano sarà quindi rivisto ed integrato, anche a seguito degli esiti di rilevazioni condotte tra gli utenti e gli operatori. I criteri per la valutazione periodica o finale della qualità del servizio scolastico riguarderanno sostanzialmente due categorie di indicatori: indicatori di funzionamento: corretto e funzionale svolgimento delle varie fasi dell’attività didattica; indicatori di risultato: l’entità dei cambiamenti prodotti dall’azione didattica, e la congruenza fra gli obiettivi del progetto e i risultati raggiunti. Le sedi più opportune per la valutazione del Piano dell’Offerta Formativa e per le proposte di modifica e integrazione sono i Consigli di Classe, il Collegio dei Docenti ed il Consiglio d’Istituto. In particolare: • le attività curricolari programmate da ogni classe vengono valutate dai singoli Consigli di Classe,interclasse e intersezione, che periodicamente riferiscono sui risultati anche in Collegio dei Docenti; • le attività relative all’ampliamento dell’offerta formativa sono valutate periodicamente dal Collegio dei Docenti, che, tramite gli insegnanti titolari delle funzioni strumentali individuate a tale scopo, ne controlla la realizzazione e ne valuta i risultati. Nei Consigli e negli incontri per disciplina si avrà cura di verificare l’efficacia delle iniziative e di raccogliere le nuove esigenze che via via emergeranno. La valutazione del POF, soprattutto nelle parti relative all’organizzazione dell’offerta formativa ed al piano delle attività didattiche curricolari ed extracurricolari, rileverà sia gli aspetti positivi che quelli negativi. Indicativamente saranno soggetti ad analisi e valutazione: la rilevazione dei bisogni provenienti dal territorio, i criteri per la formazione delle classi, le attività messe in atto per favorire la continuità educativa scuola Primaria/ scuola Secondaria di I ° grado, l’orario scolastico, la scelta delle attività, la ripartizione delle risorse finanziarie, l’efficienza delle strutture scolastiche, il funzionamento dei rapporti tra componenti dell’ Istituto e gli Enti del territorio, la tempestività e la chiarezza delle comunicazioni scuola-famiglia, l’efficacia delle iniziative messe in atto per affrontare situazioni di svantaggio socio-culturale e per favorire l’inserimento degli alunni stranieri. Saranno monitorati anche i progetti che verranno proposti agli alunni. L’indagine sarà effettuata attraverso questionari appositamente predisposti e somministrati agli alunni, ai genitori e ai docenti. I dati ,raccolti e tabulati, serviranno per la programmazione del Piano del successivo anno scolastico. In modo da investire tempo, energie e risorse su attività riconosciute valide ed arricchenti. 86 A decorrere dall’anno scolastico 2007/08, il Ministro della Pubblica Istruzione, fissa con direttiva annuale, gli obiettivi di valutazione esterna condotta dal Servizio Nazionale di Valutazione in relazione al sistema scolastico e ai livelli di apprendimento degli alunni. Un elemento importante dell’istituzione scolastica è la valutazione, intesa sia come “valutazione degli apprendimenti, sia come valutazione della qualità complessiva dell’offerta formativa. Si può parlare quindi di: 1. Valutazione esterna La valutazione esterna è fatta da enti esterni all’istituto scolastico o dall’istituto scolastico stesso. La valutazione esterna serve o a confrontare le strategie e gli strumenti della singola scuola con quelli delle altre realtà o a confrontare i risultati ottenuti con i risultati attesi per modificare le politiche scolastiche o a mettere a confronto i risultati della singola scuola con le altre scuole del territorio. La valutazione esterna del nostro Istituto è attuata attraverso: o un confronto con i rappresentanti dei Consigli di classe/ Interclasse/ Intersezione, con i componenti del Consiglio d’Istituto e della Commissione P.O.F. o il Servizio Nazione di Valutazione(INVALSI). Il Decreto legislativo n.286 del 2004 sull’ “Istituzione del servizio nazionale di istruzione e di formazione “ fa riferimento a strumenti i verifica a livello di sistema e ha stabilito che l’obiettivo di tale servizio è di valutare l’efficienza e l’efficacia del sistema “ inquadrando la valutazione nel contesto internazionale”. 2.Valutazione interna • didattica – educativa( degli apprendimenti e del comportamento degli studenti) • qualitativa del servizio scolastico La valutazione interna serve al singolo istituto scolastico per valutare l’efficacia della propria azione, la qualità del servizio scolastico ma anche i risultati di apprendimento. In particolare si valuta: • • • • • • i progressi compiuti nell’apprendimento delle conoscenze, il potenziamento delle competenze, l’accrescimento della consapevolezza civica, la consapevolezza delle proprie capacità in relazione al proprio futuro di studio e /o lavoro, la percezione dell’efficacia dell’azione didattica rilevata da:famiglie istituzioni l’efficienza organizzativa della scuola, in merito a : -risultati sull’utilizzo del personale nei vari ambiti -gestione risorse economiche -livello delle prestazioni offerte a studenti, famiglie, territorio, personale. Autovalutazione L'art. 21 della legge 15 marzo 1997, che istituisce l'autonomia delle istituzioni scolastiche, al comma 9 prevede per le medesime "l'obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi". L'autovalutazione d'istituto costituisce quindi una proposta che mira allo sviluppo di una cultura collaborativa, che porta tutti i protagonisti coinvolti a impegnarsi in dialoghi costruttivi per la definizione dei fattori di qualità, per la loro valutazione e per le attività di miglioramento. Il nostro Istituto ha avviato questo tipo di indagine proponendo un questionario ai genitori in modo da individuare i punti di forza dell'attività complessiva e i punti di debolezza, per poter innescare processi di miglioramento del sevizio scolastico e affrontare sulla base dei dati emersi i problemi prioritari. L’autovalutazione costituisce una modalità di controllo in itinere dell’efficienza e dell’efficacia dell’istituzione scolastica ed è rivolta a migliorare la qualità del servizio scolastico, si fissano i criteri cui attenersi nella autovalutazione d’istituto: - analisi e verifica nei Consigli di classe, di interclasse e intersezione; - analisi e verifica nel Collegio dei Docenti; - uso di indicatori specifici previsti nei diversi progetti attivati 87 - attività di monitoraggio sulla qualità del servizio, rivolta a tutte le componenti docenti, alunni, personale ATA) scolastiche (genitori, Monitoraggio del processo formativo del nostro Istituto ϖ LA VALUTAZIONE DIDATTICA La valutazione è direttamente connessa alla programmazione. Rappresenta il momento in cui l’insegnante si interroga sui risultati conseguiti rispetto agli obiettivi che si era posto e cerca di esaminare le reazioni degli alunni considerando non solo la quantità delle cose imparate, ma anche i mutamenti indotti, i comportamenti elaborati, le ragioni delle eventuali carenze, gli interventi correttivi da adottare. In questo senso la valutazione è un’operazione di controllo (feed-back) in cui acquista primaria importanza anche la riflessione che l’insegnante compie sul suo operato, sugli eventuali errori compiuti e sulla produttività di alcune scelte didattiche ( autovalutazione). La valutazione si realizza attraverso: • osservazioni occasionali su comportamenti-apprendimenti spontanei; • osservazioni sistematiche, cioè programmate e periodiche, in cui l’insegnante rileva consapevolmente comportamenti e apprendimenti specifici; • prove oggettive che verifichino competenze, abilità , conoscenze. Tale processo deve tener conto, inoltre, della situazione di partenza dell’alunno, dei processi formativi individuali e delle competenze emotivo-relazionali. Dall’anno scolastico 2008/09, nella scuola secondaria di 1° grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e del comportamento e la certificazione delle competenze da essi acquisite viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, riportati in lettere. Nell’ambito dei vari Consigli di classe, ogni coordinatore avrà cura di compilare una scheda nella quale per ogni classe sono riportati gli obiettivi relativi alle tre aree disciplinari, il livello di raggiungimento degli obiettivi, le eventuali proposte per il recupero, il consolidamento e il potenziamento.. Per la valutazione del rendimento scolastico degli alunni,il Consiglio i Classe e di interclasse si atterrà ai seguenti elementi oggettivi: • Livello formativo raggiunto dall'alunno in relazione agli obiettivi didattico - educativi per lui programmati dal Consiglio di classe e di interclasse Variazioni rispetto alla situazione iniziale. • Eventuali condizionamenti, sul piano del rendimento, di fattori extrascolastici. • Riflessione, in merito all'utilità e all'efficacia della decisione, per il successivo percorso formativo. • Valutazione delle opportunità offerte all'alunno in relazione ai suoi bisogni formativi e risposte ottenute concretamente. • La votazione sul comportamento degli alunni,(espressa in decimi per la scuola secondaria e con giudizio sintetico per la scuola primaria,) e attribuita collegialmente dal Consiglio di classe e di interclasse concorre alla valutazione complessiva dell’alunno e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del primo ciclo. • Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame conclusivo del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppi di discipline. • Alla valutazione conclusiva dell’esame concorre l’esito della prova scritta nazionale di cui all’art.1, comma 4 del decreto- legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, della legge 25 ottobre 2007, n. 176. • Ai fini della validità dell’anno scolastico, per procedere alla valutazione degli alunni in sede di scrutinio finale è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale, ai sensi dell’art.11, primo comma, del d. l. 19 febbraio 2004, n.59. Nella valutazione finale l’istituto della ripetenza rappresenterà uno strumento formativo cui opportunamente ricorrere qualora non siano conseguiti gli obiettivi suddetti e imprescindibili per i livelli della scuola media, anche ai fini di non danneggiare o vanificare apprendimenti successivi. Strategie e metodi • • Utilizzo intenzionale dello strumento del P.O.F. con verifiche puntuali e frequenti. Procedimento della valutazione formativa con frequenza e puntualità delle verifiche. 88 • • • • Flessibilità della programmazione per la realizzazione di interventi compensativi curricolari periodici. Realizzazione tendenziale del raccordo pluridisciplinare ed interdisciplinare dal confronto programmatico tra docenti per giungere a quello metodologico. Applicazione del metodo della ricerca; stimolo costante e diffuso all’operatività; educazione allo studio individuale, esercizio della memoria. Coinvolgimento collaborativo e responsabile dei soggetti educativi e dei genitori, per condividere e realizzare gli obiettivi prefissati. Verifiche Al fine di misurare l'efficacia dell'attività didattica e verificare i progressi compiuti da ciascun alunno, i docenti utilizzeranno le seguenti metodologie: PROVE OGGETTIVE (Relazioni, Prove di verifica scritte , Questionari, Elaborati) PROVE SOGGETTIVE (Temi, Lettere, Disegni, Espressioni artistiche e musicali) ATTIVITA’ OPERATIVE (Esecuzione di lavori manuali, Uso di strumenti e apparecchiature). ATTIVITA’ MOTORIE (Esercizi fisici, gioco, pratica sportiva). ESPRESSIONE ORALE(Esposizione di argomenti, dialogo guidato, confronto e dibattito, pareri personali) Le prove di verifica scritta avranno cadenza almeno mensile e, valutate e controfirmate dal docente, saranno conservate in appositi reparti. I dati delle osservazioni sistematiche raccolte nel registro personale contribuiranno ad attivare la valutazione formativa di processo e a supportare la valutazione sommativa. Accanto al registro personale, si sottolinea l’importanza, ai fini del controllo, di tutti i registri di verbalizzazione collegiale. LINEE OPERATIVE PER LA FORMULAZIONE DELLA QUADRIMESTRALE VALUTAZIONE GLOBALE Nella valutazione globale quadrimestrale saranno indicati: a) progressi nell’apprendimento: - risultati raggiunti relativamente alle conoscenze, alla comprensione dei messaggi, all’applicazione delle conoscenze, alla capacità di comunicazione del pensiero; - abilità di studio acquisite (metodo di studio, linguaggi specifici disciplinari); - abilità intellettuali conseguite (pensiero critico, sviluppo logico, creatività). - organizzazione del lavoro ed autonomia operativa b) atteggiamenti e dimensioni della personalità: - comportamenti di lavoro; - grado di maturazione relazionale (partecipazione, controllo, rispetto di sé e degli altri) e comportamentale; c) attitudini evidenziate e da potenziare Alla fine di ogni quadrimestre (Febbraio-Giugno) viene consegnata alle famiglie la scheda personale dell’alunno che contiene il voto di tutte le discipline e il voto del comportamento. Il voto delle singole discipline è dato dalla valutazione delle prove di verifica e dalle osservazioni effettuate dagli insegnanti. Al fine di realizzare una valutazione oggettiva che possa guidare l’alunno a conoscere il livello delle proprie prestazioni, di modo che possa sviluppare nel miglior modo possibile le proprie potenzialità, i Consigli di classe e di interclasse adoperando la citata scala di livello, vi assegneranno la valenza di indicata dalla griglia di valutazione disciplinare e comportamentale. Ogni docente, nel formulare la valutazione disciplinare, si atterrà agli indicatori riportati nelle programmazioni individuali. Essi esplicitano la valenza che si intende attribuire alle prestazioni degli alunni e sono da intendere anche come descrittori delle abilità via via acquisite . 89 SUDDIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO AI FINI VALUTATIVI E INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE L’anno scolastico, per delibera del Collegio dei Docenti, risulta suddiviso in due quadrimestri, per consentire a tutti i docenti di conoscere meglio il grado di apprendimento di ogni singolo alunno, in rapporto agli obiettivi prefissati, e di individuare le eventuali difficoltà e lacune allo scopo di programmare gli interventi per superare le carenze evidenziate. Gli scrutini del primo quadrimestre saranno effettuati nella prima settimana di Febbraio; quelli finali nella seconda settimana di Giugno senza interferire con lo svolgimento delle attività didattiche. Le famiglie saranno informate dell’andamento didattico disciplinare dei figli in quattro incontri, a fine dicembre, alla consegna delle schede di valutazione riferita al 1°quadrimestre, nel mese di aprile e a giugno per la consegna del documento di valutazione. I genitori che non interverranno agli incontri stabiliti saranno sollecitati a presentarsi a scuola in altra data. 90 Capitolo 4: ORGANIZZAZIONE 4.1 ORGANIGRAMMA Dirigente Scolastico Prof. Spaziano Pasquale Collaboratore Zitti Vincenzo 2° Collaboratore Montone Angelina Segretario Collegio Santillo Lucia COMMISSIONI COMMISSIONE P.O.F COMMISSIONE Qualità COMMISSIONE Continuità COMMISSIONE Legalità COMMISSIONE Elettorale-collaudo Biasucci Antonietta Rita Mazzocchi Angela Pitocchi Mimma Zitti Vincenzo Verdone Caterina Conte Giuseppina Conte Giuseppina Azzuolo Amelia Lisi Rosalia Aucone Angelina Addesso Ivana Biasucci Antonietta Rita Grilletta Oreste Di Salvo Pasqualina Milone Angela Fuoco Luigi Montone Angelina COMMISSIONE per la valutazione del Addesso Ivana servizio dei docenti Mazzocchi Angela (sostituta) Zitti Vincenzo COMMISSIONE per l’attribuzione delle Verdone Caterina funzioni strumentali Mazzocchi Angela COMMISSIONE scolastiche Zitti Vincenzo Viaggi di istruzione - Gite Ricciardi Luisa Guerra Maria Rosaria REFERENTI Ed. Salute Ed. all’Ambiente Ed. Stradale Azzuolo Amelia Santillo Lucia Zitti Vincenzo 91 Lisi Rosalia Spaziano Maria Luisa Ed. alla Legalità Gruppo H RESPONSABILI DI PLESSO Scuola Secondaria di Primo Grado Titolare: Montone Angelina Supplente: Di Petrillo Antonio Scuola Primaria Mignano Centro”F. Fuoco” Titolare: Pitocchi Domenica Supplente: Guitto Monica Scuola Primaria Mignano Scalo”Mark Clark” Titolare: Lepore Lucia Supplente: Verdone Caterina Scuola dell’Infanzia Mignano Scalo Titolare: Conte Giuseppina Supplente: Pirri Daniela FUNZIONI STRUMENTALI Montone Angelina AREA 1 - Gestione del P.O.F. AREA 2 - Sostegno al lavoro dei docenti Tecnologie Informatiche e Invalsi: Imbriglio Lucio Tecnologie Multimediali e Sito web: Pirri Daniela AREA 3 - Orientamento- Continuità Guitto Monica AREA 4 – Rapporti con enti. Progetti e Realizzazioni Curriculari ed Extracurriculari Santillo Lucia PERSONALE ATA Direttore dei Servizi Generali Amministrativi Assistente Amm.Va Assistente Amm.Va Collaboratori scolastici Tirelli Lepore Antonio Tagliamonti Valeriana Milone Angela Fuoco Luigi Salvucci Rita Guadagno Lina Berto Mario Sarao Santina Simone Ugo Neve Angela De Luca Elena Fernandes M. Beatrice 92 RAPPRESENTANTI DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO Dirigente scolastico Docenti Ata Genitori Spaziano Pasquale Zitti Vincenzo Di Salvo Pasqualina Montone Angelina Mazzocchi Angela Imbriglio Lucio Fuoco Luigi Perullo Angelo (presidente) Martone Karol Cardillo Mariantonella Meliande Raffaella RAPPRESENTANTI DEI GENITORI NEI CONSIGLI DI CLASSE Scuola Secondaria di 1° grado Classe 1^ A Classe 1^ B Classe 2^ A Classe 2^ B Classe 3^ A Classe 3^ B Cardillo Valery Fascì Rosa Cristiano Stefano Andreoli Angelo Pace Stefania Stabile Luigi Azzuolo Amelia Venditti Anna Maria Cardillo M.Teresa Cresce Elvira D’Agostino Franca Calce Salvatore Verdone Franca Malfatti Rosario Annolfo Paolo Pulignano Annarita Lemani Mirella Lepore Giuliana Simeone Cinzia Calzetta Roberta Verdone Franca De Ciccio Tonino Cerqua Vittorio De Lucia Anna RAPPRESENTANTI DEI GENITORI NEI CONSIGLI DI INTERCLASSE Primaria Mignano Centro Classe 1^ A Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^ De Luca Ilaria Pace Daniela Martucci Antonio Lanzalone Anna 93 RAPPRESENTANTI DEI GENITORI NEI CONSIGLI DI INTERCLASSE Primaria Mignano Scalo Classe 1^ Classe 2^ Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^ A Classe 5^ B Perretta Mattia De Luca Rosanna Perretta Stefania Calce Assunta Cardillo Mariantonella Masella Annamaria RAPPRESENTANTI DEI GENITORI NEI CONSIGLI DI INTERSEZIONE Mignano Scalo-Infanzia Classe 1^ A Classe 2^ B Classe 3^ C Calabrò Teresa Lanzalone Anna Di Miele Ada COMPONENTI ORGANO DI GARANZIA Docente Segrella Silvia Grassini Milea Zanni Roberta Genitori DOCENTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Aucone Angelina Conte Giuseppina Mazzocchi Angela Pirri Daniela Ricciardi Luisa Zona Vincenza DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA ϖ Plesso Mignano Centro “F.FUOCO” Addesso Ivana Di Salvo Pasqualina (completa allo Scalo) Fuoco Angelina Guerra Maria Rosaria Guitto Monica Pitocchi Mimma Santillo Lucia Molinaro Emma – Sostegno(completa allo Scalo) Spaziano Maria Luisa - Sostegno D’Auria Candida – Sostegno 94 ϖ Plesso Mignano Scalo “M. CLARK” Azzuolo Amelia Guitto Rita Lepore Lucia Simone Pasqualina Verdone Caterina Verdone Giovanna Di Fusco Tommaso – Sostegno Riccio Adelfranca – Sostegno Di Nuccio Rosa - Inglese Russo Teresa Eugenia – Religione Gallo Emilia Teresa – Religione ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E COORDINATORI DI CLASSE. Il Dirigente Scolastico, in coerenza con quanto previsto dalla progettazione didatticaorganizzativa elaborata dal Collegio Docenti,assegna le cattedre come segue: DOCENTE.....................................DISCIPLINA ...................................CLASSE Biasucci Rita .................................Storia - Geografia ...........................I A Biasucci Rita .................................Storia - Geografia ...........................II A Biasucci Rita .................................Lettere + 1 ora appr. .......................III A Lisi Rosalia....................................Storia - Geografia ...........................I B Lisi Rosalia....................................Storia - Geografia ...........................II B Lisi Rosalia....................................Lettere + 1 ora appr. .......................III B Segrella Silvia ...............................Italiano ............................................I A Segrella Silvia ...............................Italiano ............................................I B Segrella Silvia ...............................Italiano ............................................II A Ariano Maria..................................Italiano ............................................II B Racioppoli Assunta........................Lingua Francese .............................I-II-IIIA I-II-IIIB De Felice Marianna .......................Lingua Inglese ................................I-II-IIIA I-II-III B Montone Angelina .........................Scienze Matematiche .....................I-II-III A Di Giovannantonio Giuseppe ........Scienze Matematiche .....................I-II-III B De Robbio Rossella E. ..................Tecnologia ......................................I-II-IIIA De Filippo Giacomo.......................Tecnologia ......................................I-II-IIIB Grilletta Oreste ..............................Arte e Immagine .............................Corsi A - B Imbriglio Lucio ...............................Ed. Musicale ...................................Corsi A - B Zitti Vincenzo.................................Scienze Motorie ..............................Corsi A - B Di Petrillo Antonio .........................Sostegno ........................................I A – III A Bovenzi Giovanna ........................Religione ........................................Corsi A - B Montone Angelina .........................Coordinatore...................................I A Segrella Silvia ...............................Coordinatore...................................II A Biasucci Rita .................................Coordinatore...................................IIIA Di Giovannantonio Giuseppe ........Coordinatore...................................I B Ariano Maria Coordinatore ..................................II B Lisi Rosalia....................................Coordinatore...................................III B 95 4.2 SERVIZI AMMINISTRATIVI La Dirigenza e l’Ufficio amministrativo dell'Istituto Comprensivo hanno Scuola Secondaria di I grado “G.Cederle” Corso Umberto I, 208 Mignano Montelungo. Telefono: n. 0823 904424; Fax 0823 904424; e-mail : [email protected]. PEC: [email protected] sede presso la: Direttore dei Servizi Generali Amministrativi: Tirelli Lepore Antonio. Nel rispetto degli accordi contrattuali relativi alle diverse figure professionali, la scuola garantisce le seguenti prestazioni e i seguenti standard di qualità: Informazione Accessibilita’ e trasparenza Qualita’ del servizio Celerita’ delle procedure Flessibilita’ degli orari di segreteria Disponibilita’ del personale di segreteria Informatizzazione dei servizi di segreteria Orario di apertura al pubblico funzionale alle esigenze degli utenti e dell’istituto ORARI Gli uffici resteranno aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00. L’ufficio di segreteria resterà chiuso nei giorni pre-festivi e ogni sabato nei mesi di luglio e agosto. L'ufficio di presidenza riceverà il pubblico sempre, salvo diversa disposizione. Se necessario, ai fini di un miglior servizio per l'utenza, si potrà derogare dagli standard fissati. 96 4.3 STRUTTURA ED ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO L’Istituto comprensivo di Mignano Montelungo è così composto: • N° 1 Scuola secondaria di primo grado; • N° 1 Scuola dell’Infanzia; • N° 2 Scuole Primarie. L’utenza complessiva è di 308 alunni. L’Istituto consta di16 classi e tre sezioni di scuola dell’infanzia . L’organico di fatto è costituito da n. 42 docenti : 6 Scuola dell’Infanzia, 21 Scuola Primaria, 15 Scuola Secondaria di I° grado. L’organico del personale ATA è costituito dal direttore dei servizi generali e amministrativi, da n.2 assistenti amministrativi e da n. 9 collaboratori scolastici. Scuola dell’Infanzia 54 alunni frequentano le Scuole Statali dell’Infanzia così distribuiti: PLESSO N°. SEZIONI N°.ALUNNI MIGNANO SCALO 3 54 N°. DOCENTI 6 N°.COLLAB. Scolastici 2 Nel comune di Mignano Montelungo, inoltre, opera la Scuola dell’Infanzia Paritaria “Sacro Cuore” Gli alunni vengono suddivisi per gruppi di età (3 anni, 4 anni e 5 anni). Scuola Primaria 160 alunni frequentano le scuole primarie suddivisi in 10 classi. Per l’anno scolastico 2010-2011, in riferimento alla domanda dell’utenza e con l’utilizzo delle risorse professionali interne, le classi sono state così costituite: Plesso Mignano Centro Mignano Scalo Classi tempo normale III, IV 6 Classi tempo pieno I, V Totale classi N.°alunni N°.Docenti 4 6 57 103 10 11 N°.coll. scolastici 2 2 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO La scuola secondaria di 1° grado nell’anno scolas tico 2010/2011, presenta la seguente consistenza Classi a tempo normale Prime Seconde Terze • • Alunni sez. A 15 17 15 Alunni sez. B 16 17 15 Totale alunni 31 34 30 Docenti: n° 15 Personale A.T.A.: 3 collaboratori scolastici 97 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE TEMPO SCUOLA SCUOLA DELL’INFANZIA ORARIO DI FUNZIONAMENTO DALLE 8,30 ALLE 16,30 8,30…………………………….. 9,30 9,30……………………………..11,30 11,30……………………………12,15 12,15……………………………13,30 13,30……………………………15,00 15,00……………………………15,30 15,30……………………………16,00 16,00……………………………16,30 ATTIVITA’ ACCOGLIENZA E ATTIVITA’ LUDICHE ATTIVITA’ DIDATTICHE SPECIFICHE PREPARAZIONE PRANZO E PRIMA USCITA PRANZO ATTIVITA’ LIBERE GUIDATE MERENDA PREPARAZIONE USCITA SECONDA USCITA I° TURNO 8,30-13,00 II° TURNO 11,00-16,30 Il cambio turno si effettua il giovedì SCUOLA PRIMARIA ϖ Plesso Mignano Centro “F.FUOCO” -CLASSI I e V organizzazione a tempo pieno con 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì. -Classi III e IV 32 ore settimanali dal lunedì al venerdì con due rientri settimanali, il martedì e il giovedì. ϖ Plesso Mignano Scalo “M. CLARK” CLASSI I e II 27 ore settimanali dal lunedì al mercoledì dalle ore 8,15 alle ore 13,15; dal giovedì al sabato dalle ore 8,15 alle ore 12,15. Classi III e IV e V 30 ore settimanali dal lunedì al sabato dalle ore 8,15 alle ore 13,15 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO La Scuola Secondaria di 1° grado di Mignano Montelu ngo attua l’orario previsto dalla legge 53/2003 L’orario delle lezioni (30 ore) è distribuito su 6 giorni settimanali. Per tutte le classi orario dal lunedì al sabato dalle ore 8,30 alle 13,30 98 Il curricolo disciplinare della Scuola Secondaria di 1° grado, si articola nella seguente nella seguente ripartizione oraria settimanale: Materie letterarie Lingua inglese Lingua francese Scienze Matematiche Tecnologia 9 ore 3 ore 2 ore 6 ore 2 ore Arte e immagine Musica Scienze motorie e sportive Religione o attività alternativa Approfondimento disciplinare 2 ore 2 ore 2 ore 1 ora 1 ora L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, previsto dall’art. 1 del decreto legge n.137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 2008, è inserito nell’area disciplinare storico-geografica. L’organizzazione Per tutte le classi vengono proposte: 1. Le attività curricolari: vale a dire le attività scolastiche di base che ogni docente esplica secondo la disciplina di appartenenza;; 2. Le attività didattiche interdisciplinari: vale a dire le attività che corrispondono ad argomenti trattati da più docenti; 3. Le attività personalizzate: vale adire quelle programmate per attività di recupero, sostegno e approfondimento. 99 4.4 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ a. s. 2010-2011 ( artt. 28 e 29 del CCNL del 29/11/2007) Il vigente CCNL stabilisce che prima dell’avvio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte degli OO. CC., il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente i cui obblighi di lavoro sono articolati, come è noto, in attività di insegnamento e attività funzionali alle prestazioni di insegnamento. L’attività funzionale all’insegnamento comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli OO. CC., la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi. Le attività funzionali all’insegnamento possono a loro volta essere utilmente distinte in quantificabili e non, entrambe egualmente dovute. Cosi sono attività non quantificabili quelle relative: ϖ alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni; ϖ alla correzione degli elaborati; ϖ ai rapporti individuali con le famiglie; ϖ allo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione; ϖ all’assistenza all’uscita degli alunni; ϖ all’accoglienza e alla vigilanza degli alunni che il professore assicura trovandosi in aula cinque minuti prima dell’inizio della lezione; ϖ alla ricerca documentazione. Sono invece di regola da contenere nel limite delle 40 ore annue gli impegni orari necessari per la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, interclasse e intersezione. Del pari quantificabili in non più di 40 ore annue gli impegni derivanti: ϖ dalle riunioni plenarie del Collegio dei Docenti; ϖ dall’appartenenza a gruppi di lavoro ϖ dalla programmazione di inizio anno ϖ dalla verifica di fine anno ϖ dall’informazione, a carattere collegiale, alle famiglie sui risultati degli scrutini periodici e finali. Tutto ciò premesso si riassumono cosi gli impegni del personale docente: ϖ attività dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione; ϖ attività del Collegio dei Docenti: sono previste n. 8 riunioni plenarie della durata di circa 2 h ciascuna, n. 5 riunioni di gruppi di lavoro della durata di n. 2,5 ore ciascuna; n. 3 incontri con le famiglie. Fin qui le attività funzionali all’insegnamento. Per quanto concerne l’attività di insegnamento basta esplicitare che essa si svolge in 18 ore settimanali per la scuola sec. di primo grado, 22 ore per la scuola primaria e 25 ore per la scuola dell’infanzia, distribuite in non meno di cinque giorni settimanali; I consigli di classe, interclasse ed intersezione si terranno nei plessi di rispettiva competenza, salvo diversa comunicazione, con il seguente ordine del giorno: Lettura e approvazione verbale seduta precedente; Valutazione del lavoro svolto e formulazione della nuova ipotesi di lavoro; Valutazione della situazione degli alunni in difficoltà di sviluppo e/o di apprendimento. E’ appena il caso di sottolineare che ai Consigli di Classe, Interclasse e di Intersezione spetta il compito di definire modalità e tempi per la concreta realizzazione di tutte le attività e le iniziative individuate nel POF. L’attività di programmazione della scuola primaria si terrà presso il plesso di appartenenza. Negli incontri programmati con i genitori per i vari ordini di scuola, si provvederà ad informarli sui livelli di preparazione raggiunti dagli alunni. Le riunioni del Collegio dei Docenti si terranno presso la Sede Centrale con inizio alle ore 16.45, salvo diversa comunicazione, con l’ordine del giorno che verrà notificato in tempo utile. 100 All’attuazione del Piano contribuiranno, infine, la Giunta Esecutiva, il Consiglio d’Istituto, e l’Assemblea del personale ATA, ciascuno per la parte di sua competenza. Per il Consiglio d’Istituto sono previste riunioni con cadenza, di regola, bimestrale. I Consigli di classe, interclasse ed intersezione, gli scrutini, gli incontri con i genitori, le attività di programmazione per i vari ordini di scuola dell’Istituto sono fissati come dai prospetti che seguono: Giorno Venerdì Martedì Lunedì Lunedì Martedì Lunedì Martedì Lunedì Martedì Data 03-set-10 07-set-10 13-set-10 04-ott-10 05-ott-10 11-ott-10 12-ott-10 18-ott-10 19-ott-10 Lunedì 25-ott-10 Martedì 26-ott-10 Lunedì Martedì Lunedì Martedì 08-nov-10 09-nov-10 15-nov-10 16-nov-10 Scuola Primaria Primaria Primaria Primaria Primaria Primaria Secondaria Primaria Secondaria Primaria Infanzia Primaria Primaria Primaria Primaria Mercoledì 17-nov-10 Infanzia Giovedì Venerdì Lunedì Martedì 18-nov-10 19-nov-10 22-nov-10 23-nov-10 Secondaria. Secondaria. Primaria Primaria Martedì 30-nov-10 Primaria Lunedì 13-dic-10 Martedì 14-dic-10 Mercoledì 15-dic-10 Giovedì 16-dic-10 Venerdì Lunedì Martedì Lunedì Martedì 17-dic-10 20-dic-10 21-dic-10 10-gen-11 11-gen-11 Lunedì 17-gen-11 Martedì 18-gen-11 Primaria Primaria Primaria Secondaria Infanzia Secondaria Primaria Primaria Primaria Primaria Secondaria Primaria Secondaria Evento Collegio Docenti congiunto Collegio Docenti congiunto Collegio Docenti congiunto Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Consigli di classe corsi A-B Progettaz. settim.le plesso Scalo Collegio Docenti congiunto Assemblea con i genitori Elezioni rinnovo Consigli di Classe Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Intersezione Assemblea rappresentanti genitori Consigli di classe corso A Consigli di classe corso B Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Insediamento OO. CC. Verifica intermedia Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Colloquio con le famiglie Consigli di classe corsi A_B Collegio dei Docenti Intersezione Assemblea rappresentanti genitori Incontro con i genitori Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Consigli di classe corso A Progettaz. settim.le plesso Scalo Consigli di classe corso B Orario 9.00 9.00 9.00 13.30-15.30 16.30-18.30 13.30-15.30 16.30-18.30 13.30-15.30 16.30-18.30 14.30 13.30-15.30 17.30 17.30-19.30 17.00-20.00 18.00-19.00 13.30-15.30 16.30-18.30 13.30-15.30 16.30-18.30 16.30-17.30 17.30-19.00 17.30 17.30 13.30-15.30 13.30-15.30 17.00-19.00 13.30-15.30 16.30-18.30 17.00-19.00 14.30 17,30 16.30-17.30 17.30-18.30 17.30 13.30-15.30 16.30-18.30 13.30-15.30 16.30-18.30 16.30 13.30-15.30 16.30 101 Giorno Data Scuola Primaria Martedì 25-gen-11 Mercoledì 26 gen-11 Primaria Primaria Lunedì 31-gen-11 Primaria Martedì 01-feb-11 Primaria Mercoledì 02-feb-11 Primaria Giovedì Martedì Giovedì 03-feb-11 08-feb-11 10-feb-11 Secondaria Primaria Primaria Venerdì 11-feb-11 Infanzia Martedì 15-feb-11 Venerdì 18-feb-11 Secondaria Primaria Primaria Lunedì 21-feb-11 Primaria Martedì Martedì 22-feb-11 01-mar-11 Primaria Primaria Mercoledì 09-mar-11 Primaria Martedì 15-mar-11 Mercoledì 16-mar-11 Giovedì 17-mar-11 Primaria Secondaria Secondaria Lunedì 21-mar-11 Infanzia Martedì Mercoledì Venerdì Lunedì Martedì Martedì Martedì Mercoledì Giovedì 22-mar-11 23-mar-11 25-mar-11 28-mar-11 29-mar-11 05-apr-11 12-apr-11 13-apr-11 14-apr-11 Primaria Secondaria Primaria Primaria Primaria Primaria Primaria Primaria Primaria Venerdì 15-apr-11 Secondaria Lunedì Martedì 18-apr-11 19-apr-11 Primaria Primaria Giovedì 28-apr-11 Infanzia Venerdì 29-apr-11 Primaria Lunedì Martedì Lunedì 02-mag-11 03-mag-11 09-mag-11 Primaria Primaria Primaria Evento Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Scalo Interclasse: andamento didatticodisciplinare Valutazione quadrimestrale Plesso Centro Valutazione quadrimestrale Plesso Scalo Valutazione quadrimestrale corsi A-B Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Scalo Intersezione Assemblea rappresentanti genitori Visione Documento di Valutazione Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Scalo Consegna documento di valutazione Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Centro Consigli di classe corso A Consigli di classe corso B Intersezione Assemblea rappresentanti genitori Progettaz. settim.le plesso Centro Collegio Docenti Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Scalo Colloqui con le famiglie Consigli di classe corsi A-B Colloquio collegiale con i genitori Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Intersezione Assemblea rappresentanti genitori Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Scalo Progettaz. settim.le plesso Centro Progettaz. settim.le plesso Scalo Orario 16.30-18.30 13,30-15,30 16.30-18.30 13.30-15.30 17.00-19.00 16.30 13.30 14.30 16.30-18.30 13.30-15.30 16.30-17.30 17.30-19.00 15.30 16.30-18.30 13.30-15.30 13.30-15.30 17.00-19.00 16.30-18.30 16.30-18.30 13.30-15.30 16.30-18.30 16.30-18.30 16.30 16.30 16.30-17.30 17.30-19.00 16.30-18.30 17.00 13.30-15.30 13.30-15.30 16.30-18.30 16.30-18.30 16.30-18.30 13.30-15.30 14.30 17.00 13.30-15.30 16.30-18.30 16.30-17.30 17.30-19.00 13,30-15,30 16.30-18.30 13.30-15.30 16.30-18.30 13.30-15.30 102 Giorno Martedì Data 10-mag-11 Lunedì 16-mag-11 Martedì 17-mag-11 Venerdì 20-mag-11 Scuola Primaria Secondaria Primaria Secondaria Primaria Secondaria Lunedì 23-mag-11 Primaria Giovedì 26-mag-11 Infanzia Lunedì 06-giu-11 Martedì 07-giu-11 Mercoledì 08-giu-11 Primaria Primaria Secondaria Sabato 11-giu-11 Secondaria Martedì Mercoledì Giovedì Giovedì 14-giu-11 15-giu-11 16-giu-11 30-giu-11 Primaria “ “ Primaria Evento Progettaz. settim.le plesso Centro Consigli di classe corso A Verifica quadrimestrale plesso Scalo Consigli di classe corso B Verifica quadrimestrale plesso Centro Collegio Docenti- Congiunto Interclasse: andamento didatticodisciplinare Intersezione Assemblea rappresentanti genitori Scrutinio finale plesso Scalo Scrutinio finale plesso Centro Scrutinio finale corsi A-B Termine lezioni Consegna documento di valutazione Incontri di lavoro (autovalutazione etc.) “ “ Collegio docenti congiunto Orario 16.30-18.30 16.30 13.30-15.30 16.30 16.30-18.30 17.00 17.00-19.00 16.30-17.30 17.30-19.00 15.00 17.00 14.30 17.00-19.00 Il presente calendario recepisce tutti i deliberati assunti nelle varie riunioni tenute nei mesi di settembre - ottobre nonché le proposte formulate dall’Ente Locale e dalle famiglie degli alunni. Il presente ha pieno effetto di contratto formativo tra operatori scolastici, alunni e famiglie degli alunni. Saranno comunicate tempestivamente le eventuali variazioni al presente Piano. 103 4.5 CALENDARIO SCOLASTICO A.S. 2010/2011 Inizio delle lezioni Tutti gli ordini di scuola dell’istituzione: mercoledì 15 settembre 2010 Termine delle lezioni Scuola primaria e secondaria: 11/06/2011 Scuola dell’infanzia: 30/06/2011 Valutazioni periodiche quadrimestrali Termine primo quadrimestre: 31.01.2011 Termine secondo quadrimestre: 11.06.2011 Festività nazionali Tutte le domeniche 1 novembre, festa di tutti i Santi 8 dicembre, Immacolata Concezione 25 dicembre, S. Natale 26 dicembre, S. Stefano 1 gennaio, Capodanno 6 gennaio, Epifania 25 aprile, Lunedì dell’Angelo e Anniversario della Liberazione 1° maggio, Festa del Lavoro 2 giugno, festa nazionale della Repubblica Sospensione delle attività didattiche (lezioni) 2 novembre (calendario regionale); 6 e 7 dicembre 2010 (adattamento del calendario scolastico per consentire la partecipare degli alunni alle diverse iniziative attivate sul territorio per la celebrazione della ricorrenza della battaglia di Montelungo); 7 e 8 marzo 2011 (calendario regionale); 19 marzo “giornata ricordo di tutte le vittime della mafia” (calendario regionale); Vacanze natalizie: dal 23 dicembre 2010 all' 8 gennaio 2011; Vacanze pasquali: dal 21 aprile al 26 aprile 2011; 3 e 4 giugno 2011(calendario regionale). PRIVACY Tutti gli operatori Scolastici (docenti e personale ATA) dell’Istituto, nonché la componente genitori degli Organi Collegiali, sono stati nominati dal Dirigente Scolastico, titolari del trattamento dei dati personali dell’Istituzione Scolastica, nella misura e nei limiti previsti dal profilo di appartenenza e dei compiti, nel rispetto della normativa del codice della privacy, ai sensi dell’art.29 e 30 del Testo Unico, D.L.vo 196/03 e ai sensi degli art. dal 22 al 34 del C.C.N.L., vigente del Comparto Scuola. 104