INFLUENZE DI CAMPI
MAGNETICI SULL’EFFICIENZA
DELLA COMBUSTIONE NEGLI
AUTOVEICOLI
P. Avino1,2, M.V. Russo3
1DIPIA-ISPESL
- via Urbana 167 - 00184 Roma
2Centro Studi di Biometeorologia, Roma
3Università del Molise
Valore limite per il particolato PM10
Direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999
Periodo di
mediazione
1.
Valore limite di 24
ore per la
protezione della
salute umana
2.
Valore limite
annuale per la
protezione della
salute umana
24 ore
Anno civile
Valore limite
Margine di tolleranza
50% del valore limite, pari a 25
3
µg/m3 all’entrata in vigore del
50 µg/m
Direttiva 99/30/CE (19/7/99).
PM10 da non
Tale valore è ridotto il 1° gennaio
superare più di 35
2001 e successivamente ogni 12
volte per anno civile mesi, secondo una percentuale
annua costante, per raggiungere
lo 0% il 1° gennaio 2005.
3
40 µg/m
PM10
20% del valore limite, pari a 8
µg/m3 all’entrata in vigore del
Direttiva 99/30/CE (19/7/99).
Tale valore è ridotto il 1° gennaio
2001 e successivamente ogni 12
mesi, secondo una percentuale
annua costante, per raggiungere
lo 0% il 1° gennaio 2005.
Data alla quale il
valore limite
deve essere
raggiunto
1 gennaio 2005
1 gennaio 2005
PM10: la frazione di materiale particolato sospeso in aria ambiente che passa attraverso un
sistema di separazione in grado di selezionare il materiale particolato di diametro
aerodinamico di 10 µm con un’efficienza di campionamento pari al 50%.
MARMITTA CATALITICA E
CATALIZZATORI
Il catalizzatore è una sostanza chimica impiegata per facilitare o
accelerare reazioni chimiche.
Uso: abbattimento dei gas inquinanti
 CO
 Idrocarburi
 NO, NO2, indicati come NOx
Il convertitore catalitico (marmitta catalitica) è costituito da:
 un involucro metallico
 il substrato (ceramico “a nido di ape” oppure metallico)
 il supporto (a base di un film, di spessore 40-50 m, di -allumina)
il materiale catalitico attivo  miscele di metalli nobili (platino, palladio,
rodio), in piccole quantità, distribuiti sul supporto ad elevata superficie
specifica.
Classificazione della funzionalità dei catalizzatori
1) Catalizzatore ossidante (Pt e/o Pd)
Lavora in eccesso di aria. Usato solo per i motori Diesel.
2) Catalizzatore riducente: (Rh)
Utilizzato solo per il motore Diesel per la riduzione degli NOx.
3) Catalizzatore ossidante e riducente (detto three ways)
Agisce sui tre inquinanti CO, HC e NOx. Impiegato nei motori a
benzina.
L’efficacia della marmitta catalitica
 è massima quando la temperatura è sufficientemente alta da accelerare le
reazioni di ossidazione/riduzione
 il catalizzatore entra in funzione solo dopo un certo lasso di tempo dall'avvio
del motore  i percorsi cittadini stop and go non sono indicati per il
funzionamento del dispositivo
STRATEGIE DI RIDUZIONE
Nella strategia di riduzione delle emissioni da autoveicoli
bisogna individuare un prodotto che tenga conto,
naturalmente, delle emissioni ma anche del risparmio e del
“benessere” delle macchine.
In generale, la tecnologia si orienta verso dispositivi che
possono aiutare la nebulizzazione delle molecole di
idrocarburi. In questo modo viene utilizzato tutto il
carburante che giunge in camera di combustione, anche
(importante) quello incombusto che normalmente viene
espulso dallo scarico. La conseguenza è una migliore
combustione e, quindi, meno fumi, più potenza, risparmio
di carburante, eliminazione delle incrostazioni del moto
(maggiore efficienza e “vita”), minori emissioni in aria.
TEST EFFETTUATI
• Test sperimentali su autovettura diesel
• Senza dispositivo: analisi effettuate sulle poveri totali
• Con dispositivo Tecnoairclean: analisi effettuate sulle
polveri totali
• Bassi regimi (880 rpm)
• Alti regimi (2500 rpm)
• Polveri campionate per due ore, filtro acetato di cellulosa
• Gas di scarico, fiala adsorbente XAD-2, personal pump,
analisi via gas-cromatografica
RISULTATI DEI TEST
Polveri Totali con dispositivo Tecnoairclean
• Bassi regimi (800 rpm): 1,0-1,3 mg/m3
• Alti regimi (2500 rpm): 8,3-9,0 mg/m3
Polveri Totali senza dispositivo
• Bassi regimi (800 rpm): 2,0 mg/m3
• Alti regimi (2500 rpm): 10,3-11,0 mg/m3
RIDUZIONE DI POLVERI
Quantità media di riduzione di polveri totali
con dispositivo Tecnoairclean
• Bassi regimi (800 rpm): 42,5 %
• Alti regimi (2500 rpm): 18,8 %
COME FUNZIONA
Possibile interpretazione: aumento della “superficie” del
carburante rispetto a quello del comburente (aria) in modo
da aumentare il numero di atomi che si sottopongono alla
reazione. Il carburante viene separato in gocce più piccole
e per questo più reattive. Viene, di fatto, agevolata la
polverizzazione del carburante nella camera di scoppio
consentendone la totale combustione.
Questa combustione avrà come conseguenza la
produzione di una quantità inferiore di prodotti secondari
quali CO e HC, PTS, ecc., tutte specie responsabili
dell’inquinamento atmosferico.
Altre possibili interpretazioni?
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P. Avino e M.V. Russo