oggi
04/2015
www.samaritani.ch
Questioni di diritto in Sezione
P. 4
Attualità
Posto samaritano,
compiti divisi meglio
Buono a sapersi
Cosa fare in caso
di abuso di droghe
Associazione
L’ASSTM cerca un
nuovo presidente
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Sommario
Editoriale
Reportage
Tra il dolce e il salato
tante promesse ...
04 Quali sono i diritti delle Sezioni Samaritane?
Capita spesso che le Sezioni telefonino alle Associazioni cantonali o alla sede
centrale di Olten per chiarimenti riguardanti aspetti legali. Abbiamo chiesto
alcuni consigli fondamentali all’ex Segretario centrale Kurt Sutter.
Mi piace un sacco andare alle
assemblee dell’Associazione Sezioni
Samaritane Ticino e Moesano
(ASSTM). Prima di tutto perché è
davvero l’occasione unica, una volta
all’anno, per rivedere tanti di voi,
Samaritane e Samaritani, ma anche i
membri del Comitato cantonale, la
segretaria della sede di Rivera e
qualche rappresentante del Comitato
o dell’Organizzazione centrale che si
incontrano sempre con piacere.
Poi è l’occasione per scoprire Comuni
e angoli del nostro Cantone che
ancora non si conoscono o si conoscono poco. Di Rivera, dove si è
svolta l’ultima assemblea a fine
marzo (vedi p. 20), conoscevo ad
esempio solo ... la strada cantonale
che l’attraversa e le varie attrazioni
sportive a nord del paese. Ho invece
scoperto un bellissimo Centro diurno
in una posizione tranquilla e sopraelevata da cui spazia una bella vista.
Un bel posto!
E ho conosciuto una simpatica
Sezione Samaritani, quella di Rivera
e Alto Vedeggio, che ha organizzato
tutto a puntino, compreso il tradizionale rinfresco del «dopo assemblea»
con gli altrettanti tradizionali
banconi del dolce e del salato. Molto
ben riforniti. Squisiti! Prima si passa
da uno e poi all’altro. A piacimento.
Tra il dolce e il salato, o viceversa,
aggirandosi di qua e di là con
bicchiere e piattino in mano, semprecapitano cose carine: incontri, saluti,
chiacchierate.
Tra il dolce e il salato, o viceversa,
ascolto e raccolgo sempre anche tante
promesse da parte di Samaritani,
presidenti, segretarie: «ti mando un
articolo, ti mando questo ... ti mando
quello!» Heilà! Allora ... Io sono qui
e aspetto i vostri
scritti! Li
pubblicheremo
con molto
piacere!
Mara Zanetti
Maestrani
Attualità
14 Nuove funzioni al Posto samaritano
La revisione della formazione in seno alla FSS ha introdotto due nuove opportunità formative per lo svolgimento più funzionale dei diversi compiti al Posto
sanitario.
Buono a sapersi
16 Il paziente sotto l’effetto di droghe
Alcol, droghe, fumo, pasticche ... Tante sostanze che spesso non si conoscono.
Impariamo a riconoscere gli effetti di queste droghe e sapere come trattarli.
Associazione, Sezioni
20 Nicodemo Cannavò presidente ASSTM ad Interim
L’assemblea cantonale dei delegati svoltasi a Rivera, in assenza di altre
candidature, lo ha confermato presidente ad Interim. Si cercano candidati.
«oggi Samaritani» 04/2015
Data di apparizione: 22 aprile 2015
Editore
Federazione svizzera dei Samaritani FSS
Martin-Disteli-Strasse 27
Casella postale, 4601 Olten
Telefono 062 286 02 00
Telefax 062 286 02 02
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www.samaritani.ch
Segretaria centrale: Regina Gorza
Abbonamenti,
cambiamenti d’indirizzo per scritto
all’indirizzo citato
Redazione centrale Olten:
Sonja Wenger
Segretariato: Monika Nembrini
Telefono 062 286 02 67
Redazione Ticino e Moesano
Mara Maestrani
Casa Vescovi, 6717 Dangio
Telefono e fax 091 872 17 47
[email protected]
Consegna articoli: entro il 15 di ogni mese
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Organizzazione di salvataggio della CRS
oggi samaritani 04/2015
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Problemi legali delle Sezioni Samaritane
«Prevenire è meglio che curare»
Sempre più Sezioni Samaritane segnalano problemi legali alla loro Associazione
cantonale o al Segretariato centrale, riconducibili alla mancanza di accordi o
alla loro inadeguatezza. Kurt Sutter, giurista e socio onorario della FSS, dà
consigli su come evitare questi problemi con largo anticipo e nella maggioranza
dei casi.
Poco nella vita è scolpito nella roccia; chi però sa guardare avanti non avrà brutte esperienze con la legge.
(Foto: Shutterstock)
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oggi samaritani 04/2015
Reportage
Testo: Sonja Wenger
I problemi legali possono essere onerosi. Che
si tratti di questioni di eredità irrisolte o di
una lite con un vicino, oppure quando bisogna esigere prestazioni o difendersi da false
accuse. Una causa può inasprire i rapporti, è
logorante in termini di tempo e di nervi, e
spesso costa anche molto denaro. Se ci si imbatte in un problema legale durante il lavoro,
svolto ad esempio presso un’associazione nel
tempo libero, si innescano gli stessi meccanismi. Di conseguenza, può accadere rapidamente che il volontariato non sia più una
gioia, bensì diventi una fonte di frustrazione
e di risentimento.
Purtroppo nelle associazioni in genere, e
quindi anche nelle Sezioni Samaritane, ci si
imbatte in questioni legali più spesso di
quanto la maggioranza si renda conto. È vero
che, in realtà, solo pochissimi casi finiscono
in tribunale, ma i dubbi sulle aspettative o i
contratti di formazione formulati in modo
non chiaro sono spesso l’origine di spiacevoli
dispute.
Prevenire è meglio che curare
Kurt Sutter, giurista ed ex Segretario centrale FSS, si è pertanto occupato ripetutamente
del problema di come le Sezioni possono gestire le questioni legali, rispettivamente proteggersi da casi problematici. La sua conclusione è tanto pregnante quanto semplice:
«Con la prevenzione, una buona comunicazione e un pensiero lungimirante, nel 99%
dei casi è possibile evitare che insorgano problemi legali. Una buona consulenza legale ha
un effetto preventivo, non curativo.» A «oggi
Altre info
Una Cassetta degli attrezzi completa
Sul sito www.samaritani.ch, come anche sull’Extranet dei Samaritani, è reperibile diverso materiale in tre lingue sul tema.
La documentazione sul workshop «Aspetti legali e complessità nel lavoro samaritano» è disponibile nell’Extranet sotto Formazione e consulenza > Istruttori,
coordinatori > Aspetti legali nel lavoro samaritano. Si tratta di una raccolta, che
vale davvero la pena leggere, dei problemi e delle questioni legali più frequenti
nel mondo samaritano, dove i casi vengono esaminati anche sulla probabilità
che siano accaduti.
Sullo stesso sito, sotto Servizi > Cassetta degli attrezzi, sono disponibili vari
documenti, liste di controllo, moduli e fogli di lavoro anche sui temi «Collaborazione e consulenza per la gestione di conflitti» o «Lavoro nella Sezione». Il servizio «vitamin B» supporta le associazioni in genere con informazioni, consulenza e formazione continua, ad esempio sul tema «Diritto di associazione».
Il Centro di competenza per il volontariato della Croce Rossa Svizzera CRS,
nell’ambito della campagna Volontariato, ha sviluppato un pool di informazioni a riguardo. Le informazioni sono reperibili su swissredcross.wordpress.com
(unicamente in lingua tedesca).
Samaritani», Sutter spiega inoltre che esiste
una grande differenza tra le questioni che in
effetti sono spesso causa di problemi, e quelle percepite come un rischio da molti Samaritani. «Mi sono spesso trovato davanti al problema di cosa rientra nella responsabilità
civile del soccorritore non professionista, ad
esempio prestando servizio al Posto samaritano.» Tuttavia, durante i suoi dieci anni di
attività nel Segretariato centrale, come anche
in seguito nel suo ruolo di consulente in questioni legali a titolo onorario, non gli si è presentato alcun caso in cui un Samaritano o
una Sezione abbia dovuto rispondere davanti
al tribunale, civilmente o penalmente, con
l’accusa di aver avuto un comportamento negligente in servizio sotto il profilo specialistico. «Questioni del genere sono sì interessanti
per gli studenti di giurisprudenza, ma non
hanno alcun ruolo nella realtà di vita dei Samaritani», dice Sutter. Inoltre, tutti i Samaritani sono automaticamente assicurati presso
la FSS se, in veste di privati o di Sezione, non
dispongono già in ogni caso di una assicurazione di responsabilità civile propria.
Griglia per gli accordi di formazione
Un tema invece ricorrente è stata la questione
dei diritti e dei doveri dei monitori di corsi.
«Di solito si tratta di monitori o monitrici di
La FSS, con la Cassetta degli attrezzi, offre alle Sezioni uno strumento grazie al quale si possono evitare anche molti problemi proprio nel lavoro in
Sezione. (Foto: Shutterstock)
oggi samaritani 04/2015
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Reportage
Ricetta per un buon ambiente in Sezione: mettere sul tavolo tutte le aspettative reciproche e fissare gli accordi per iscritto.
(Foto: Shutterstock)
corsi che fanno troppo poco, che si ritirano
improvvisamente dopo la formazione, che
restano incinta oppure, prima o poi, lavorano per conto proprio.» Eppure ci sarebbero
anche casi in cui i monitori di corsi sarebbero
felici di essere più attivi, ma le Sezioni non
raccoglierebbero i loro impulsi.
Per questo motivo, da parte del Segretariato centrale, si ribadisce continuamente la necessità di un accordo scritto tra la Sezione e
il socio interessato a una formazione. Il Segretariato centrale ha redatto appositamente
una griglia a questo riguardo, che permette
di discutere con largo anticipo tutte le questioni importanti. «Solo dichiarando apertamente le aspettative reciproche, è possibile
evitare problemi che possono compromettere
a lungo l’atmosfera in una Sezione.»
Per diffondere questo messaggio, Sutter ha
tenuto diversi workshop a tutti i livelli presso
la FSS, dedicati al tema «Aspetti legali e
complessità nel lavoro samaritano». La relativa documentazione è reperibile nell’Extranet (vedere «Una cassetta degli attrezzi completa»). Secondo Sutter, pertanto, anche
molti Samaritani sanno benissimo qual è la
documentazione disponibile o quali misure
devono essere realmente adottate.
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oggi samaritani 04/2015
«Esiste tuttavia una differenza tra sapere e
fare», afferma il giurista, aggiungendo che
alla base c’è qualcosa di profondamente insito nel carattere umano. «Nessun socio onorario ha voglia di trovarsi in situazioni di
conflitto all’interno di una Sezione.» Spesso
manca anche semplicemente il coraggio di
affrontare temi spiacevoli, ad esempio quando si percepisce per la prima volta un problema, o si stipula un nuovo accordo.
Comunicazione aperta e rispettosa
«Sedersi insieme, scambiarsi le idee e stabilire per iscritto cosa vogliono entrambe le parti l’una dall’altra, forse lo si fa nella vita professionale, ma in quella privata accade solo
di rado.» Lo si fa per una forma di rispetto
mal interpretato, perché non si vuole ferire o
irritare nessuno. Oppure perché nelle Sezioni
esistono spesso ottimi rapporti o amicizie,
che non si vuole mettere in discussione. Però
è esattamente questa omissione che, nel peggiore dei casi, porta a problemi legali.
Tuttavia, la maggioranza delle persone ricorrerebbe a un giurista solo quando esistono già grossi problemi. «Eppure per un giurista è molto più interessante e appagante agire
in via preventiva», dice Sutter sorridendo.
«Per un giurista, è fantastico poter presenziare alle trattative contrattuali e aiutare a
individuare tutte le eventualità prevedibili.»
Allo scopo, però, è necessaria una comunicazione aperta e rispettosa da entrambe le parti. «Il mio obiettivo è sempre stato quello di
proteggere le persone dai problemi legali affinché, in un secondo tempo, non debba mai
aiutarle a risolverli.»
Secondo lui, questo è un messaggio che
non si riesce mai a ripetere abbastanza. Tra
l’altro, perché nelle Sezioni i cambiamenti
dell’organico sono all’ordine del giorno. Un
altro effetto secondario positivo, spesso sottovalutato, di una comunicazione trasparente e libera da paure, è anche una buona atmosfera all’interno della Sezione. Riuscendo
a elaborare insieme le aspettative attese sulla
base delle capacità e degli interessi individuali, tutti possono impiegare le loro energie per
il lavoro vero, di conseguenza sentirsi soddisfatti e godere anche degli aspetti piacevoli
della vita di Sezione.
•
Attualità
Campagna di vaccinazione dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)
No al Morbillo
Anche la Svizzera s’impegna per eliminare il morbillo nel Mondo. Nel Nord e Sud America,
in Finlandia e Australia questa malattia è già stata debellata grazie alla vaccinazione.
Presto lo sarà anche in altri Paesi. È davvero il momento di sconfiggere per sempre il morbillo
anche in Svizzera.
Consiglio
Controllo
del rIsChIo.
Adesso.
Controlla il tuo stato vaccinale
Proteggerai te stesso e gli altri. Consulta il tuo medico o
chiedi consiglio in farmacia. Fino alla fine del 2015, la
vaccinazione contro il morbillo, gli orecchioni e la rosolia
è esente dalla franchigia (offerta valida per i nati dal 1964
in poi).
 www.stopmorbillo.ch/concorso
ancora più frequenti. In Svizzera le epidemie di morbillo si ripetono
periodicamente. Ogni persona che ha contratto la malattia può contagiare altre persone e mettere in pericolo chi non può vaccinarsi:
neonati, persone che soffrono di immunodeficienza e donne incinte,
non immunizzati contro il morbillo. La vaccinazione contro il morbillo, quindi, protegge anche gli altri.
Non bisogna aver paura della vaccinazione contro ­
il morbillo
Il morbillo è una malattia molto contagiosa. Può avere serie
conseguenze soprattutto tra la popolazione adulta. Focolai di morbillo si
manifestano regolarmente anche in Svizzera. Siete sufficientemente protetti?
Fate un controllo sul sito www.stopmorbillo.ch.
www.stopmorbillo.ch
Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa. I sintomi tipici
del morbillo sono: macchie rosse sulla pelle, raffreddore, tosse, occhi
infiammati e febbre. Spesso possono subentrare complicazioni quali
l’otite media, talora la polmonite e l’encefalite. Può portare a disabilità e, raramente, alla morte. Nel migliore dei casi, dopo circa cinque
giorni si sta di nuovo bene. Chi ha avuto contatti con una persona
affetta da morbillo deve restare in quarantena, a meno che non sia
già vaccinato o abbia già contratto la malattia. Tra il momento del
contagio e il manifestarsi della malattia possono intercorrere fino a
tre settimane. E in questo periodo ci si può perdere qualcosa di importante.
Il vaccino contro il morbillo esiste da più di 40 anni e la sua sicurezza
ed efficacia è dimostrata. La vaccinazione simula un’infezione naturale, stimolando la produzione di anticorpi che assicurano una protezione dalla malattia per tutta la vita. Gli eventuali effetti collaterali generalmente sono blandi e molto meno rischiosi della malattia
stessa. Si consiglia di somministrare ai neonati la prima dose di vaccino a 12 mesi e la seconda tra i 15 e i 24 mesi. I giovani e gli adulti
possono recuperare la vaccinazione in qualsiasi momento.
Fonte: Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)
•
Controllo
del rIsChIo.
Adesso.
Il morbillo riguarda tutti
Il morbillo non è una malattia infantile da sottovalutare. Chi non ha
mai avuto il morbillo e non è stato vaccinato contro questa malattia,
può contrarla indipendentemente dalla sua età. Nell’adulto il suo decorso spesso presenta più rischi e le complicazioni menzionate sono
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Quando a rendere le vostre vacanze
avventurose ci pensano i ladri
Il signor Carlino sa che una vera vacanza è tale solo se libera da preoccupazioni: «Grazie alla mia compagnia di assicurazioni, mi sono potuto godere
il meritato riposo nonostante quello che è successo.»
Finalmente in spiaggia, la dolce vita può iniziare! Lentamente comincia a diffondersi una piacevole sensazione di ozio e rilassatezza. Casa
e routine sembrano sempre più lontani. Quantomeno fino al terzo
giorno di ferie, quando il portiere dell’hotel avverte che i vicini di
casa hanno telefonato dalla Svizzera e chiesto di essere richiamati. «È
Marco che sente la nostra mancanza!», pensa il signor Carlino divertito. A Marco però non interessa fare due chiacchiere, bensì avvisare
che nell’appartamento dei Carlino sono entrati i ladri.
Il richiamo non arriva sempre
da lontano. A volte arriva da casa.
È un bene allora se le spese del
viaggio di rientro sono assicurate.
«Mio Dio, che cosa avranno rubato?», chiede impaurita la signora
Carlino al marito. «Marco non lo sa, non abita a casa nostra. Dobbiamo immediatamente andare a controllare. Voi rimanete pure qua,
vado io!» L’hotel non è vicino alla spiaggia, la signora Carlino e i
bambini non possono rinunciare all’auto. Il treno di notte sembra
essere la soluzione più veloce e comoda. Così il signor Carlino si prepara per il viaggio.
Andata e ritorno? Detto fatto
Quello che la famiglia Carlino in quel momento non sa è che la loro
assicurazione va oltre alla copertura dei danni causati dall’effrazione: coperte sono anche le spese per il viaggio di rientro a casa e per
il relativo ritorno alla destinazione di vacanza. Il signor Carlino può
controllare la situazione a casa, notificare i danni alla compagnia
di assicurazione e tornare rasserenato in Italia, dove la famiglia lo
attende e potrà farsi festeggiare per aver salvato la vacanza.
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La Basilese Assicurazioni va oltre alla copertura
della perdita finanziaria. Per esempio con il modulo di sicurezza Senza preoccupazioni che, in caso
di danni alla mobilia domestica o di effrazione durante le ferie, si assume le spese del viaggio di rientro a casa. E questo è solo uno degli innumerevoli
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Caldo e freddo contro i «malanni estivi»
«Mi sono slogato la caviglia facendo jogging.» «Mia figlia è stata
punta da un’ape». «Ahi, che crampo!» L’estate sarà anche una bella
stagione, ma è anche vero che le attività all’aperto spesso possono avere conseguenze sgradevoli. Andare in bicicletta, ripulire il
giardino dalle erbacce, giocare a volano sono tutte attività fisiche
salutari, ma talvolta possono essere funestate da piccoli incidenti
come lievi ferite, punture d’insetto o dolori muscolari. Per fortuna
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Applicazione del calore
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cronici non infiammatori (reumatismo/artrosi), crampi muscolari
o contratture dei muscoli della schiena.
• migliora l’irrorazione sanguigna e l’apporto di ossigeno
• stimola il metabolismo
• esercita un’azione spasmolitica e rilassante sulla muscolatura
• favorisce la mobilità articolare
• calma e migliora il benessere generale
Applicazione del freddo
• Attenua il gonfiore p. es. a seguito di punture d’insetto, dona
sollievo in caso di lesioni acute come distorsioni, contusioni,
ecchimosi e stiramenti.
• esercita un’azione vasocostrittrice con riduzione del flusso sanguigno: gli edemi si riducono, l’emostasi è favorita.
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• anestetizza le terminazioni nervose nella regione della lesione,
riducendo la sensazione di dolore
• esercita un’azione antipiretica
• riduce le infiammazioni e inibisce la proliferazione batterica
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L’intervistata: Susanne Meurer, responsabile marketing e cooperazioni in seno alla Guardia aerea
svizzera di soccorso Rega
Motivare la gioventù in modo congiunto
La Guardia aerea svizzera di soccorso Rega trasporta ogni anno in Svizzera circa
8700 pazienti con l’elicottero e organizza più di 1100 rimpatri dall’estero. La Fondazione è
­sostenuta da ben 2,5 milioni di donatori e vanta – come la FSS – una grossa fiducia tra la
popolazione svizzera. Attraverso la nuova collaborazione strategica tra la Rega e la FSS, si
punta a sensibilizzare ancora maggiormente i giovani al tema dei Primi soccorsi.
1.
In futuro, con il sostegno della Rega, verrà rafforzato il settore
dei giovani in seno alla FSS, con un accento sul progetto
«Samaritano scolastico». Cosa ha fatto sì che la Rega mettesse
l’accento su questo progetto?
Questo progetto ci offre la possibilità di avvicinare gli scolari in
modo sensato e utile al fine di comunicare loro tempestivamente, ossia ancora in giovane età, i nostri scopi e la nostra attività in maniera
idonea e in un buon ambiente. Spesso proprio i giovani non sanno
come funziona il soccorso aereo in Svizzera e che il lavoro della Rega
è fondato su principi di solidarietà. Senza il sostegno dei donatori, i
nostri equipaggi di soccorso e i nostri velivoli non potrebbero essere
a disposizione e pronti per le urgenze.
2. Cosa si aspetta la Rega dalla collaborazione con la FSS in
termini di impulsi e sinergie?
I progetti che vengono portati avanti nel quadro di questa collaborazione hanno tutti lo scopo di promuovere e rafforzare valori come la
solidarietà, il sentimento di responsabilità e l’umanità verso il prossimo. Essi incarnano pure gli aspetti fondamentali del marchio Rega.
3. La Rega collabora attivamente al progetto di Samaritano
scolastico. Cosa possono quindi immaginarsi i Samaritani
scolastici e i membri dei Gruppi Help? Ad esempio che ognuno
di loro possa volare una volta in elicottero?
No, purtroppo no … Non è possibile organizzare voli di questo tipo,
poiché gli elicotteri devono essere sempre e in ogni momento pronti
in caso di una chiamata d’urgenza. Nel corso della formazione di
Samaritano scolastico, come pure in altri progetti, la Rega – quale
parte della catena di salvataggio – desidera tuttavia dare un contributo all’insegnamento e informazioni mirate sulla nostra organizzazio-
ne e sulle nostre attività. In quale misura i Samaritani scolastici possano poi anche conoscere da vicino un vero elicottero, è una
questione che per ora rimane ancora aperta.
4.
Cosa differenzia la struttura organizzativa della Rega da
quella della FSS?
La FSS è un’Organizzazione in cui il lavoro di volontariato è fondamentale: grazie alla sua capillare presenza sul territorio, la FSS risulta essere localmente molto radicata. La Rega è una fondazione di
pubblica utilità per il soccorso aereo medico professionale. Essa viene essenzialmente chiamata in caso di gravi ferite o malattie acute.
Per questo abbiamo bisogno di medici e soccorritori professionisti
per la parte medica e, per la parte dei velivoli, abbiamo naturalmente
bisogno dell’intero apparato di una società d’aviazione e di un’impresa di elicotteri: dai piloti fino ai meccanici. Inoltre interveniamo in
tutto il mondo e abbiamo un numero di chiamata nostro, il 1414 per
la Svizzera e lo +41 333 333 333 per chiamate dall’estero.
5. In quale misura ci sono sovrapposizioni tra l’impegno della
Rega nell’ambito dei Primi soccorsi e quello della FSS?
In qualità di Samaritani, la FSS sostiene gli organizzatori di eventi
prestando i Primi soccorsi in caso di bisogno; offrite alla popolazione
la possibilità di seguire corsi sui Primi soccorsi e organizzate Azioni
di donazione di sangue. La Rega fornisce aiuto medico immediato via
aerea, specialmente in luoghi discosti e/o difficili da raggiungere o
quando è richiesto un soccorso molto rapido. Possiamo quindi assicurare le prime cure mediche necessarie sul posto, ma anche l’assistenza
medica di personale qualficato duante il trasporto verso l’ospedale più
idoneo. In qualità di anello di congiunzione nella catena del salvataggio, ambedue le organizzazioni contano sul numero di chiamata 144.
Susanne Meurer, quale responsabile marketing e cooperazione
in seno alla Rega, si occupa
anche della collaborazione con
la FSS.
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I PRIM
e.
ostra donazion
Grazie per la v
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Il tema della Colletta samaritana di quest’anno, che si svolgerà dal 24 agosto al 5 settembre, è dedicato ai «Primi soccorsi nella vita di
tutti i giorni». Con questo accento posto
sull’attività più importante delle Sezioni Samaritane – i Primi soccorsi appunto – i partecipanti alla Colletta potranno divulgare e
diffondere il meglio delle loro ampie conoscenze in questo settore. La Colletta è anche
un’occasione straordinaria per presentare
alla popolazione tutti gli altri servizi dei Samaritani e per rendere attenti sui vantaggi di
un impegno in una Sezione Samaritana.
A partire da metà aprile, in Extranet sotto
Marketing/Colletta samaritana, sarà a disposizione tutta la documentazione come pure
un’ampia offerta di strumenti di aiuto per uno
31.03.15 17:23
svolgimento ottimale della Colletta, sia che la
Sezione intenda procedere con la raccolta per
lista, o per strada o ancora con una lettera e
un appello per una donazione. Potete trovare
davvero un sacco di consigli utili!
Un elemento importante dell’edizione di
quest’anno è l’opuscolo della Colletta. Questa pratica pubblicazione tascabile, del formato di 11×11cm, contiene una raccolta di
prime misure di Pronto soccorso in caso di
urgenze o malesseri nella vita quotidiana e
presenta pure i numeri di chiamata d’urgenza
più importanti. Scopo della Federazione svizzera dei Samaritani è quello di raggiungere il
maggior numero di persone grazie proprio
alla Colletta samaritana e di entusiasmarle a
favore della causa samaritana.
•
oggi samaritani 04/2015
11
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I nostri indumenti sono materiali durevoli
Care samaritane, cari samaritani,
Scegliamo, manteniamo e conserviamo con cura i nostri indumenti. Dato che a volte risulta difficile
separarcene, alcuni capi di valore ci accompagnano per tutta la vita. Una volta esaurito il loro scopo,
desideriamo smaltirli nel miglior modo possibile. In effetti, i prodotti tessili sono materiali durevoli, che
possono essere ritrattati, riutilizzati o riciclati. Proprio come l’alluminio, il vetro o il PET. Tuttavia
appartengono a una classe particolare, che la popolazione non percepisce come rifiuti tradizionali, benché ufficialmente rientrino tra i rifiuti urbani. I prodotti tessili sono spesso associati a ricordi ed emozioni che rendono il loro smaltimento più difficile di quello dell’alluminio o del vetro.
Una collaborazione sostenibile
Per fortuna c’è TEXAID. Vi garantiamo una rivalorizzazione ottimale dei vostri indumenti smessi, che
avranno una nuova vita come abiti di seconda mano o trasformati in stracci e materiali isolanti. In tal
modo, è possibile preservare preziose risorse naturali e ridurre sensibilmente il nostro impatto sull’ambiente. E voi, care Samaritane e cari Samaritani, potrete apportare il vostro contributo alla tutela
dell’ambiente impegnandovi a favore di uno smaltimento sostenibile dei prodotti tessili. Un impegno che siamo lieti di ricompensare facendovi partecipare ai ricavi realizzati tramite le vendite.
Un interlocutore nazionale
Apprezziamo molto la nostra pluriennale collaborazione. Grazie ad essa abbiamo potuto realizzare tanti ottimi progetti e sviluppare
con successo un processo di smaltimento dei prodotti tessili a livello comunale. Da questo momento, Peter Kost è il vostro interlocutore
nazionale per tutte le domande e i suggerimenti relativi alla nostra collaborazione. È a vostra completa disposizione al numero di cellulare
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Philipp Stoller
Direttore TEXAID Textilverwertungs-AG
Attualità
Segretaria centrale
8 maggio: Giornata mondiale della Croce Rossa
L’Umanità tutta si unisce in
un abbraccio planetario
In ogni cambiamento
c’è sempre una chance
Ogni anno, per l’anniversario di Henry Dunant, le associazioni
nazionali della Croce Rossa sparse nel Mondo si aprono alla
popolazione e presentano le loro attività in onore e in ricordo
dei principi dei loro fondatori. Questo anche in Svizzera.
L’8 maggio anche i
Samaritani si
mobiliteranno a
favore della Croce
Rossa. (Foto: CRS)
Henry Dunant è nato a Ginevra l’8 maggio 1828. È stato fondatore del movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna rossa. Proprio quale sommo riconoscimento per il suo
impegno a favore dell’umanità, gli fu attribuito il primo Premio Nobel per la Pace nel 1901.
L’idea di una giornata commemorativa è nata nella Repubblica Cecoslovacca negli Anni Venti
del secolo scorso, quando questo Paese era scosso da conflitti interni. Per la Pasqua del 1922,
la Croce Rossa cecoslovacca aveva chiesto e ottenuto una tregua di tre giorni. In quel corto
lasso di tempo, la stampa si astenne da qualsiasi articolo o scritto polemico; anzi pubblicò diversi resoconti sulla pace della Croce Rossa. Da questo evento, è sorta l’idea di celebrare ogni
anno una Giornata della pace.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1946 questa idea fu di nuovo discussa in
occasione di un incontro del Consiglio di amministrazione della Lega delle associazioni della
Croce Rossa. Due anni più tardi, dopo approvazione da parte del comitato esecutivo della
Lega, fu introdotta per la prima volta la «Giornata internazionale della Croce Rossa» in
concomitanza con l’anniversario di Henry Dunant. Più tardi questo evento fu rinominato
«Giornata mondiale» e in seguito cambiò ancora qualche volta il nome fino al 1984, quando
alla particolare giornata fu assegnato il nome attuale.
Fotoshooting in Svizzera
Da molti anni, la Croce Rossa Svizzera (CRS) – cui appartiene anche la Federazione svizzera
dei Samaritani – coglie l’occasione della Giornata mondiale della Croce Rossa per rendere attenta la popolazione sulle sue varie prestazioni e sui suoi compiti. Per questa ragione, il prossimo 8 maggio la CRS, le sue Associazioni cantonali, come pure i rappresentanti delle altre Organizzazioni di salvataggio si presenteranno alla popolazione svizzera in luoghi pubblici quali
stazioni, piazze e strade frequentate. Sarà l’occasione per avvicinare la gente e illustrare i compiti della CRS. Quest’anno l’accento verrà posto su alcune offerte come i servizi di trasporto, le
chiamate d’emergenza e l’assistenza dei bambini a casa. L’attrazione principale sarà un «Fotoshooting» che si terrà l’8 maggio in diversi luoghi pubblici. I passanti potranno infatti farsi
fotografare con un piccolo tatuaggio della CRS oppure con una croce rossa in mano. Queste
foto saranno poi messe sul sito www.ichbinfan.ch/facebook. Su questa pagina Internet, tutte le
foto scattate potranno essere viste e si potrà cliccare su «Like» per esprimere il proprio apprezzamento. Chi avrà raccolto il maggior numero di «Like» vincerà un bellissimo premio.
In altri luoghi, le Associazioni cantonali della CR distribuiranno ai passanti delle mele,
delle scatole di cerotti, tatuaggi e volantini per divulgare i servizi della CRS. A tutto questo,
faranno da cornice spots televisivi, manifesti e promozioni on-line. Altre informazioni sulla
Giornata mondiale e sulle attività in programma si possono leggere su www.redcross.ch.
Eugen Kiener
•
Da metà marzo fino a metà maggio,
in seno alle Associazioni cantonali
si svolgono solitamente le assemblee
dei delegati. Si dibatte, si vota, si
elegge, si ringrazia o si attribuiscono
riconoscimenti.
Come regolarmente dimostrano gli
studi, il riconoscimento e l’apprezzamento per il lavoro di volontario è
piuttosto una motivazione secondaria
per l’impegno svolto. È però vero che
il ringraziamento di un rappresentante di un’autorità o un’osservazione
che sottolinea l’importanza del
contributo dei Samaritani è motivante. È anche vero che le organizzazioni
di volontari si trovano immerse in
un ambiente sempre più professionalizzato.
E questo lo sentiamo anche noi. Non
possiamo non rispondere alle sempre
crescenti esigenze di sicurezza nella
qualità del soccorso, anche se ci
impegniamo in modo volontario. La
fiducia che i partecipanti ai corsi,
le aziende e la popolazione ripongono nelle Sezioni Samaritane ci onora,
ma ci vincola anche e ci sprona.
Si tratta dunque di continuare a
mantenere e ad assicurare prestazioni
idonee e di buona qualità. I nostri
corsi in Primi soccorsi e i corsi per i
quadri volontari della formazione
sono da adattare alle necessarie
direttive di terzi. Ma ad adattarsi
a queste novità sono chiamati anche i
nostri partner nella catena di salvataggio.
Ci troviamo proprio a metà di un
processo di cambiamenti pieno di
sfide. Ciò, ed è naturale, suscita a
volte anche pensieri e timori. Le
novità aprono però anche nuove
porte verso ulteriori opportunità che
vogliamo
cogliere e vivere
assieme.
Regina Gorza
oggi samaritani 04/2015
13
Nuova offerta di formazione per i Posti samaritani
La ripartizione dei compiti diventa realtà
Grazie ad una nuova offerta di formazione volta a ripartire meglio i vari compiti nei Posti e ­
nei servizi sanitari, i membri delle Sezioni Samaritane potranno da ora acquisire delle competenze supplementari per occuparsi di nuove ed interessanti funzioni, ben distinte.
Oggigiorno in Svizzera, nessun evento culturale o manifestazione
sportiva farebbe a meno di un servizio sanitario in grado di garantire
i Primi soccorsi ai suoi partecipanti e al pubblico presente. Proprio il
Posto sanitario è tra i servizi più importanti e più richiesti delle Sezioni Samaritane. In queste occasioni i Samaritani mettono in pratica
concretamente le loro conoscenze specifiche nei Primi soccorsi e mostrano la loro attività alla popolazione, ma non solo: spesso i Posti
sanitari sono anche delle importanti fonti d’entrata per le Sezioni.
In genere però, prima che sportivi feriti o ballerini estenuati durante una gara di ballo possano essere assistiti e curati nella tenda dei
Samaritani, c’è molto lavoro da fare dal lato amministrativo ed organizzativo. Infatti, come recita il Regolamento del Posto samaritano
CO 355 (vedi in Extranet sotto Home > Documenti > Regolamenti),
per un evento occorre prima di tutto formulare la valutazione dei rischio e – a dipendenza della sua importanza – bisogna richiedere
l’autorizzazione dell’Associazione cantonale o del Segretariato centrale.
La tipologia e le dimensioni della manifestazione determinano poi
la quantità di personale necessario, come pure le formazioni specifiche richieste e influiscono sulla scelta dell’installazione del Posto sanitario, sull’equipaggiamento degli spazi, sul materiale necessario e
sui mezzi indispensabili di comunicazione. Inoltre bisogna assicurarsi che ci sia qualcuno che prepari il materiale e che si occupi dei rifornimenti anche al personale presente al Posto sanitario. Occorre quindi preparare un’offerta per gli organizzatori dell’evento; e a con­clusione di quest’ultimo, bisognerà rimborsare le spese sostenute dai
Samaritani e quindi redigere la fattura finale all’indirizzo dell’ente
organizzatore.
Formazione secondo i propri interessi
Per questi lavori, l’impegno in termini di tempo non è da sottovalutare e sono richieste anche capacità organizzative ed amministrative.
Attualmente queste competenze sono insegnate nell’ambito della formazione di monitore di Sezione FSS. Infatti, anche se il compito principale di questi monitori è quello di pianificare e di attuare la formazione e la formazione continua dei membri delle Sezioni, essi si
occupano spesso anche dell’organizzazione e della realizzazione di
Posti samaritani e servizi sanitari. È proprio qui che si inserisce la
nuova offerta dell’Organizzazione centrale della FSS avente quale
scopo principale una migliore e più funzionale ripartizione dei compiti ai Posti samaritani. Oggigiorno si constata infatti spesso un sovraccarico della funzione del monitore di Sezione, impegnato in vari
compiti tra responsabile del Posto sanitario, responsabile del materiale e magari anche membro di comitato di Sezione.
La necessità e richiesta di uno sgravio di questi monitori e formatori era scaturita a fine 2013 nell’ambito di un ampio sondaggio sui
bisogni realizzato su diversi livelli e in diverse regioni della Svizzera.
Da allora, la formazione dell’intero corpo di formatori della FSS è
stata rielaborata in varie fasi allo scopo finale di alleggerire i compiti
dei monitori e dell’intero «sistema di milizia». Così, grazie all’introduzione di due nuove sequenze distinte di formazione (ognuna di un
giorno), ossia «Organizzare un Posto samaritano» e «Condurre un
Posto samaritano», ogni Samaritano interessato può imparare le nozioni necessarie per assumere compiti determinati, sgravando nel
contempo il monitore di Sezione nei campi dell’amministrazione e
dell’organizzazione del Posto sanitario. Questa nuova offerta dà l’in-
Samaritani ad un concerto Rock: chi vuole prestare il suo aiuto ad un Posto sanitario trova molte
Collaborazione con i servizi di soccorso, in questo cas
possibilità di occupazione. (Foto: archivio FSS)
a Pontresina. (Foto: archivio FSS)
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oggi samaritani 04/2015
Attualità
Ecco i corsi
Iscriversi ora alla nuova formazione
Grazie alla formazione «Organizzare un Posto samaritano» si impara
qual è il materiale necessario per quale intervento. (Foto: archivio FSS)
teressante opportunità ai Samaritani che lo desiderano, di assumersi
delle responsabilità supplementari (sia organizzative che amministrative e/o di conduzione) senza tuttavia dover seguire il corso completo
di monitore di Sezione. Non da ultimo, questo nuovo passo nella
formazione rappresenta un importante contributo nell’ambito degli
obiettivi strategici nel settore d’attività chiave del «Salvataggio» che,
tra l’altro, mira a rafforzare la posizione delle Sezioni Samaritane
come offerente più importante di Posti sanitari.
Facoltativo e indipendente
Le nuove offerte di formazione «Organizzare un Posto samaritano»
e «Condurre un Posto samaritano» sono facoltative e indipendenti da
altri corsi già esistenti. Inoltre possono essere svolte in modo completamente indipendente e a seconda dei bisogni di ogni Samaritano. La
formazione nell’ambito del Posto samaritano è ora strutturata nel
seguente modo:
«Basi del Posto samaritano» (corrisponde all’attuale «Esercizio Posto samaritano»), durata 1 giorno: obbligatorio per tutti i Samaritani
membri di Sezione che prestano servizio al Posto samaritano. Il contenuto si rifà alle disposizioni dell’Interassociazione di salvataggio
IAS e corrisponde al livello tecnico 2 che, già oggi, è valido quale
requisito per partecipare alle attività del Posto samaritano.
so la Rega: intervento per uno sciatore di fondo ferito
Lo scorso autunno, in Romandia e in Svizzera tedesca si
sono già svolti due corsi pilota. I prossimi blocchi di formazione sono previsti in ottobre 2015:
«Organizzare un Posto samaritano»/tedesco/03.10.2015/
Seminarhotel Sempachersee Nottwil
«Organizzare un Posto samaritano»/francese/03.10.2015/
Seminarhotel Sempachersee Nottwil
«Condurre un Posto samaritano»/tedesco/04.10.2015/
Seminarhotel Sempachersee Nottwil
«Condurre un Posto samaritano»/francese/04.10.2015/
Seminarhotel Sempachersee Nottwil
Iscrizioni all’indirizzo: [email protected]
Le formazioni «Basi del Posto samaritano» sono proposte
come sempre direttamente dalle Associazioni cantonali.
«Organizzare un Posto Samaritano», durata 1 giorno: organizzazione e gestione dei servizi del Posto sanitario. I Samaritani che desiderano assumere i compiti amministrativi ed organizzativi legati al
Posto samaritano, dalla stesura dell’offerta fino alla fatturazione finale, acquisiranno qui le nozioni necessarie. I partecipanti si cimenteranno con vari compiti di gestione e impareranno ad eseguire la
valutazione del rischio e a determinare il numero di soccorritori necessari come pure a redigere offerte e contratti con clienti.
«Condurre un Posto samaritano», durata 1 giorno; scopo: assumere la responsabilità di un Posto sanitario (come capo Posto). Si apprendono: comando, ritmo di condotta, misure immediate, delega di
compiti e missioni.
Sonja Wenger
•
Gli sportivi a volte sono imprudenti: assistenza e cure a feriti leggeri nella tenda samaritana.
(Foto: archivio FSS)
oggi samaritani 04/2015
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Le droghe offuscano la vista e variano le percezioni dell’ambiente circostante: chi si trova ad una festa e non sa più in quale città abita, dovrebbe
recarsi ad un Posto sanitario. (Foto: Shutterstock)
Il paziente drogato
Un caso d’emergenza frequente
con possibili gravi conseguenze
Molte persone in Svizzera consumano droghe occasionalmente o regolarmente.
Di conseguenza, presso i Posti samaritani allestiti, ad esempio, durante eventi
all’aperto o feste cittadine, i Samaritani si imbattono spesso in pazienti drogati.
Poiché questi casi possono essere o diventare potenzialmente mortali, è indispensabile un trattamento adeguato.
Testo: Dott. med. Florian Marti
La gamma delle droghe consumate, e quindi
anche dei relativi sintomi, è molto varia. Conoscere le singole droghe e i rispettivi effetti è
pressoché impossibile, e tuttavia anche superfluo perché, quando si prestano i primi soccorsi, s’ignora spesso di quale sostanza si tratti.
Talvolta i consumatori di droghe si rifiutano di rivelare il nome delle sostanze assunte,
oppure non sanno esattamente cosa hanno
ingerito. Inoltre, l’effetto di una droga varia
da individuo a individuo, e sul mercato arri-
16
oggi samaritani 04/2015
vano continuamente droghe diverse, i cui effetti precisi sono ancora sconosciuti.
È dunque importante innanzitutto conoscere le differenti categorie di droghe, i potenziali rischi che corre il paziente e avere
una dimestichezza con i principi generali del
trattamento.
Una pluralità di complicazioni gravi
Le droghe possono mettere in pericolo una
persona sotto vari aspetti e nuocere alla sua
salute. L’elencazione seguente mostra quali sintomi possono comparire in caso di un possibile
consumo di droga, e a cosa dovrebbero prestare attenzione i Samaritani nei primi soccorsi:
Perdita di coscienza: se un paziente non
reagisce quando lo si interpella o lo si pizzica
in modo energico, si tratta di un caso
d’emergenza assoluto che rende necessario allarmare il servizio di soccorso.
Arresto respiratorio: le droghe sedative possono causare la perdita di coscienza e l’arresto
respiratorio. In caso di arresto circolatorio
bisogna eseguire la respirazione arti­
ficiale e continuare costantemente con la
BLS-AED in mancanza di segni di vita.
Buono a sapersi
Aspirazione: un paziente privo di coscienza
può aspirare. «Aspirazione» significa che il
paziente vomita e che, in assenza di riflessi
protettivi come la deglutizione, il vomito può
finire in parte nei polmoni.
Trauma da immobilità prolungata: se un paziente privo di coscienza resta a lungo nella
stessa posizione, ciò può compromettere la
circolazione sanguigna nei muscoli a tal punto
che cominciano a necrotizzarsi.
Stress fisico eccessivo: le droghe stimolanti inducono i consumatori a uno stress fisico, come
ballare per ore. Non ci si accorge né si percepisce più la comparsa di stanchezza o spossatezza, ma nemmeno la fame e la sete. Di conseguenza, uno stato di spossatezza, una
essiccosi (disidratazione del corpo) e un colpo
di calore possono comportare un pericolo di
vita.
Infarto cardiaco: il consumo di cocaina può
provocare un infarto cardiaco anche a persone giovani e peraltro sane. È facile che passi
inosservato per via della situazione di partenza (paziente giovane e altre spiegazioni plausibili dei disturbi).
Pericolo per sé e per gli altri: la mutata percezione dell’ambiente e la mancanza di pensie-
ro razionale possono indurre a comportamenti pericolosi. Ad esempio, il consumo di
alcol è corresponsabile di gran parte degli
incidenti stradali.
Mancanza di capacità di intendere e di volere: i pazienti sotto l’effetto di droghe non
sono capaci di intendere e di volere. Non capiscono pertanto il motivo della necessità di
cure mediche. Se un paziente rifiuta una terapia medica necessaria o altri esami complementari, bisogna avvertire il servizio di soccorso e la polizia.
Malattie concomitanti: i pazienti che consumano droghe da molto tempo, spesso versano in cattive condizioni di salute generali e
sono più soggetti a malattie come la polmonite. Le infezioni batteriche possono talvolta
compromettere il cuore del paziente. Inoltre
possono essere presenti delle infezioni virali,
come l’epatite C o l’HIV, che mettono in pericolo anche i primi soccorritori (vedere
«oggi Samaritani» n. 11-12/2010).
Sindrome da astinenza: dopo un consumo di
droga prolungato, l’organismo si abitua alla
sostanza utilizzata. Interrompendone improvvisamente l’assunzione, può verificarsi
una violenta reazione di stress. I sintomi da
astinenza possono mettere a repentaglio la
vita e portare al decesso.
Terapia e sorveglianza
Le persone in stato confusionale, come accade sotto l’effetto di droghe, percepiscono
l’ambiente circostante in modo diverso, e
spesso non sono più in grado di capire i nessi
complessi. È dunque importante rivolgersi a
loro in modo semplice ed esprimersi in modo
chiaro, deciso ma calmo. In genere è impossibile argomentare o negoziare. Ecco perché
un comportamento corretto da parte dei Samaritani è fondamentale. Inoltre non si può
criticare apertamente un comportamento
sbagliato del paziente: la cosa migliore è
esortarlo a smettere, in modo cordiale ma
deciso, facendo eventualmente riferimento
alle possibili conseguenze, come l’intervento
della polizia.
In presenza di una persona esanime, si applicano le misure di rianimazione BLS-AED,
perfettamente conosciute dai Samaritani.
Tuttavia, un paziente privo di coscienza, che
non risponde nemmeno agli stimoli dolorosi,
deve essere sempre ricoverato in ospedale
con l’ambulanza. Fino all’arrivo del servizio
Classificazione delle droghe in base agli effetti
1
Effetti
Esempi
Complicazioni
Misure
sedativo
Alcol , oppiacei (ad es. eroina), GHB/
ecstasy liquida/gocce K.O., marijuana
Perdita di coscienza con aspirazione,
arresto respiratorio, trauma da
immobilità prolungata
Posizione laterale stabile, sorveglianza,
cambi regolari di posizione (cambiare
la posizione laterale), somministrazione di ossigeno, ev. servizio di soccorso,
ev. rianimazione
stimolante
Alcol 1, cocaina, speed, ecstasy
Comportamento pericoloso per sé e
per gli altri (incidenti), fatica eccessiva,
essiccosi, colpo di sole, bad trip
(iperstimolazione con sensazioni
spiacevoli), manie di persecuzione,
infarto cardiaco (cocaina!)
Tranquillizzare, proteggere da stimoli,
dare da bere a sufficienza, raffreddare,
ev. polizia/servizio di soccorso
allucinogeno
LSD, canapa
Comportamento irragionevole, bad trip
Tranquillizzare, proteggere da stimoli
1
L’alcol può avere un effetto sedativo o stimolante, a seconda del dosaggio.
La droga più diffusa tra le gente e che può portare a comportamenti pericolosi per sé e per gli altri: l’alcol è corresponsabile di una grand parte degli
incidenti stradali. (Foto: Shutterstock)
oggi samaritani 04/2015
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Attualità/Buono a sapersi
Il termine d’iscrizione scade il 30 giugno 2015
Formulario d’iscrizione per le Gare samaritane
svizzere 2015
Allegato a questa edizione di «oggi Samaritani» trovate il formulario d’iscrizione per le
Gare samaritane svizzere che si svolgeranno ad Andelfingen (ZH) sabato 12 e domenica
13 settembre. Basta riempirlo e inviarlo alla sede di Olten.
Se desiderate partecipare alle Gare svizzere,
vale davvero la pena intraprendere un bel
viaggetto per Andelfingen, Comune situato
nel mezzo della stupenda regione vinicola zurighese, tra Winterthur e Sciaffusa. La Regione è facilmente raggiungibile con i mezzi
di trasporto pubblici e si trova in un paesaggio di colline e boschi e, ovviamente, molte
distese di vite. E a pochi chilometri di distanza, si trovano le meravigliose cascate del
Reno, pure meritevoli di una visita.
Anche i villaggi storici della Regione hanno
molto da offrire ai visitatori. Affinché i Samaritani iscritti possano misurarsi non solo
con le Gare, il Comitato organizzatore ha
preparato per questa edizione un ricco e variato programma collaterale. Gli interessati
di soccorso, si dovrebbe mettere il paziente
in posizione laterale e sorvegliarlo regolarmente. Se una persona è in stato confusionale, ma risponde quando la si interpella o la si
pizzica, può essere sorvegliata in posizione
laterale sdraiata presso il Posto samaritano.
La posizione del paziente dovrebbe essere
cambiata circa ogni ora, se l’interessato non
lo fa da solo. Durante la sorveglianza, è necessario controllare regolarmente se le vie
respiratorie sono libere e se la respirazione è
normale. Inoltre bisogna svegliare il paziente
di tanto in tanto e chiedergli come si sente.
potranno ad esempio partecipare ad un «Fotosafari» attraverso i nuclei storici, le abitazioni caratteristiche e le piazze di Andelfingen e degli immediati dintorni. Oltre che a
partecipare a questo particolare «Fotosafari» con le sue sorprese, gli
spostamenti e le tante conoscenze che si apprenderanno su questa regione
vinicola zurighese, i visitatori avranno magari la
fortuna di vincere anche un bel premio.
Sonja Wenger
(Foto: Comune di Andelfingen)
un pericolo, o se rifiuta di farsi curare una
malattia importante. Tuttavia è opportuno
essere previdenti, quando si tratta di organizzarsi in tempo con qualcuno per il trasporto a casa del paziente (ad esempio con i
genitori nel caso dei minorenni). Infatti, se il
Posto samaritano dovesse chiudere, ad esempio, al termine di un concerto, ma dentro vi
sono persone che stanno ancora «smaltendo
la sbornia», è possibile lasciarle andare a
casa solo nel caso in cui siano in grado di
farlo, oppure se c’è qualcuno che possa accompagnarle a destinazione e garantirne la
sorveglianza.
Anticipare per proteggere
In caso di comportamento opposto, ovvero
se un paziente è agitato, è importante proteggerlo da stimoli e rivolgersi a lui in modo
tranquillizzante. Se una persona è esausta fisicamente, è inoltre necessario prestare attenzione che faccia una pausa abbastanza
lunga e beva a sufficienza. Se dal comportamento di una persona che non è in grado di
guidare, i Samaritani deducono che, ciononostante, voglia mettersi al volante, è necessario impedirglielo. Se una persona si mostra
irragionevole, il che accade spesso, bisogna
avvertire la polizia. È necessario procedere
allo stesso modo se una persona si espone a
18
oggi samaritani 04/2015
•
Il caratteristico nucleo storico di Andelfingen.
Dignità e obbligo di riservatezza
Spesso i soccorritori mostrano poca comprensione nei confronti di chi fa abuso di
droghe e, di conseguenza, dà nell’occhio
comportandosi in modo sgradevole o ha bisogno di cure. Tuttavia i primi soccorritori,
come tutte le altre persone coinvolte, sono
tenuti ad adottare un comportamento e un
atteggiamento professionali. Ogni individuo
ha la sua dignità e il diritto di essere trattato
in modo corretto e senza pregiudizi. A ciò si
aggiunge che, in genere, si ignora la ragione
alla base del consumo di droghe di un paziente. Spesso la causa profonda è un colpo
del destino. In principio, il consumo di droghe deve essere considerato come una malattia. Un tossicomane è più o meno responsabile della sua malattia tanto quanto una
persona troppo sedentaria, che necessita di
cure per via delle malattie che ne conseguono. Inoltre, già svariati stati d’ebrezza si sono
rivelati invece essere casi di ictus, epilessia o
ipoglicemia. Anche per i pazienti sotto l’effetto di droghe che si recano nel Posto samaritano, vale il segreto professionale tra medico e paziente, quindi l’obbligo di riservatezza.
Sebbene il possesso e il consumo di droghe
sia vietato nella maggior parte dei casi, senza
il consenso della persona interessata non
vengono comunicate informazioni sul soggetto né alla polizia, né al personale di sicurezza, né tantomeno agli altri partecipanti
all’evento. Questa regolamentazione è importante per non tener lontane le persone che
si trovano in una situazione d’emergenza dalle prestazioni di soccorso medico, eventualmente vitali dato che – per il timore di azioni
legali – potrebbero non prenderle in considerazione. Si può fare un’eccezione solo quando è stato commesso un crimine rilevante o
può essere impedito. Di solito, in casi simili è
coinvolto il servizio di soccorso che si occuperà del caso.
•
Persone
Ursula Forrer, candidata per il Comitato centrale della FSS
Sezioni e Samaritani
contano su di lei
Sia nel tempo libero che nel lavoro si dedica anima e corpo ai Samaritani: stiamo
parlando di Ursula Forrer, presidente dell’Associazione Samaritani del Canton
S.Gallo e del Principato del Liechtenstein, che il prossimo 20 giugno all’Assemblea generale dei Delegati (AD) si candiderà per un posto nel Comitato centrale
della Federazione svizzera dei Samaritani (FSS).
Testo e foto: Eugen Kiener
Presso la Micarna, nel Comune sangallese di
Bazenheid, lavorano più di 600 persone: chi
sventuratamente si ferisce sul lavoro, chi accusa forti mal di testa o ancora sente una
pressione al petto o un malessere, si rivolge a
Ursula Forrer presso il locale sanitario dell’azienda. È dal 2002, infatti, che la donna lavora come sanitaria aziendale presso la grande ditta di lavorazione di carni, di proprietà
del Gruppo Migros.
In seno a questa grossa impresa, la 53enne
è responsabile dell’intero settore della sanità
come pure delle assenze del personale. È pure
responsabile della formazione e dell’aggiornamento dei 15 impiegati di questo settore e
della prevenzione come pure del reinserimento degli impiegati che per diverso tempo sono
stati lontani dal lavoro. Ursula lavora a stretto contatto con gli uffici competenti in questo ambito e fa parte del gruppo strategico
per la gestione della salute nell’azienda. «Il
mio lavoro si misura in base alla quota di assenze del personale che, per fortuna, da noi è
bassa», afferma con aria fiera Ursula. Nonostante ciò, il locale sanitario è assai sollecitato: «Ogni giorno si presentano tra le 25 e le
30 persone. Spesso non è facile gestire questo
flusso», racconta. «Sono aumentati in modo
significativo i problemi psichici. Molte persone soffrono per il doppio carico di pressione:
da una parte sul lavoro e dall’altra in famiglia.»
Presto dalla famiglia al lavoro
Cresciuta a Staad sul Lago di Costanza, ha
svolto l’apprendistato di coiffeuse per uomo.
Presto è rimasta incinta del suo primo figlio,
al quale ne son seguiti altri tre: due bimbe e
un bimbo. Si è dunque dedicata subito alla
sua grande famiglia. Quando il tempo glielo
ha permesso, ha cercato un’attività che la
svariasse dalla quotidianità famigliare, e per
questo ha ascoltato il consiglio di sua madre,
da sempre Samaritana molto impegnata della Sezione di Widnau. È quindi entrata in
questa Sezione. Un’attività che l’ha coinvolta
molto da subito, tanto che nel 1992 ha portato a termine la formazione di monitrice samaritana e, 10 anni dopo, quella di Istruttrice. Nella Sezione di Widnau è stata anche per
qualche tempo presidente e contemporaneamente aiutava pure nella vicina Sezione di S.
Margrethen. È stata attiva anche nell’assi-
Ursula Forrer al suo posto di lavoro nel
locale sanitario dell’azienda Micarna di
Bazenheid (SG).
stenza agli Help. Quando Ursula, dopo la
sua fase di mamma di famiglia, ha voluto
tornare attiva nel mondo del lavoro, aveva
due assi nella manica: da una parte il fatto di
essere ancora giovane e dall’altra, come Samaritana, aveva un hobby che poteva davvero tornare molto utile sul lavoro. E nel frattempo, è addirittura già diventata nonna:
«Anche in questo senso, sento di avere dei
vantaggi: la nipotina mi vive e vede infatti
ancora come persona dinamica e attiva. Probabilmente – aggiunge – anche lei, che ora ha
due anni, presto o tardi sarà ‹intaccata› dal
virus samaritano»; come del resto lo sono già
le sue due figlie. La maggiore è alla testa del
segretariato dell’Associazione cantonale e la
più giovane è attiva nella Sezione Samaritani
di Wil, Sezione che è oggi presieduta proprio
da mamma Ursula.
Misurare il polso alle Sezioni
Nel 2011 i delegati dell’Associazione cantonale di S.Gallo e del Principato del Liechtenstein hanno eletto Ursula Forrer alla carica
di presidente. Già il suo predecessore poneva
molta attenzione al lavoro con i giovani e anche per lei questo è un ambito molto importante sul quale puntare, al fine di incentivare
la nascita di nuovi Gruppi Help. E questo
perché è provato che Sezioni con un movimento giovanile forte soffrono molto meno il
fenomeno del calo generale di soci.
Per la presidente è doloroso constatare che,
recentemente, una Sezione del posto ha dovuto cessare l’attività. «Ciò non deve più succedere», sottolinea categorica. L’Associazione cantonale ha quindi introdotto una rete
che permette scambi regolari tra le regioni e
Sezioni; si tratta in questo caso di comunicare gioia e piacere per il lavoro, di motivarsi a
vicenda e di dare nuovi impulsi affinché le
singole Sezioni affrontino per tempo la questione del ricambio generazionale.
«Sono una persona tenace»
Ora, come detto, Ursula si candida per il posto in Comitato centrale della FSS. Se l’Assemblea dei Delegati la eleggerà, il 20 giugno
a Ginevra, si impegnerà sempre e ancora per
ascoltare i bisogni delle Sezioni e offrire loro
concrete possibilità. «Conosco i problemi e
le preoccupazioni delle Sezioni, per molti Samaritani sono già ora una persona di riferimento importante.» Ursula desidera portare
queste esperienze in Comitato centrale.
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oggi samaritani 04/2015
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ASSTM, a Rivera la 60.ma assemblea ha designato Nicodemo Cannavò presidente ad interim
I Samaritani del Ticino e Moesano
sono alla ricerca di un nuovo presidente
Daniela Valli e Andrea Rusconi, ora soci onorari (manca J. Hunkeler).
Da sin: Sandro Merlini e Deborah Mazzoni, nuovi membri in Comitato.
Non essendo giunte candidature per la carica di nuovo presidente
dell’Associazione delle Sezioni Samaritane Ticino e Moesano
(ASSTM) a seguito delle dimissioni immediate inoltrate da Janine
Hunkeler per motivi di salute, il vicepresidente cantonale Nicodemo
Cannavò rimane presidente ad interim. All’assemblea dell’ASSTM
svoltasi domenica 29 marzo a Rivera nell’accogliente Centro diurno,
egli ha però sollecitato i 67 delegati presenti in rappresentanza di 37
Sezioni (sulle 58 attive in Ticino e Moesano) a proporre entro breve
termine una candidatura, non essendo lui stesso intenzionato ad assumere la carica di presidente.
Lo stesso Cannavò ha quindi diretto i lavori assembleari, ai quali è
intervenuto in apertura anche il vicepresidente del Comitato centrale
della Federazione svizzera dei Samaritani (FSS) Renato Lampert.
Quest’ultimo nel suo intervento ha ringraziato i presenti e in particolare i Samaritani che sono stati onorati per il loro lungo impegno con
la medaglia Henry Dunant. Successivamente Lampert ha illustrato
alcune importanti novità che verranno introdotte dalla sede centrale
di Olten (FSS), in particolare nell’ambito della formazione dei monitori.
Le medaglie Henry Dunant sono state consegnate quest’anno a
cinque Samaritani meritevoli: Nicodemo Cannavò, presidente della
Sezione Tenero-Contra e Circolo Navegna e ora presidente cantonale
ad interim; Renata Galli, della Sezione di Colderio; Fiorella Pedrinis
della Sezione di Caslano, Stefano Occhi e Nancy Monico della Sezione Samaritani di Arbedo.
In apertura dei lavori, il sindaco del Comune di Monteceneri Emilio Filippini ha portato ai delegati il suo saluto e quello del Municipio; egli si è congratulato per il lavoro svolto dal movimento samaritano a favore delle comunità, evocando anche un evento capitatogli
pochi giorni prima, quando ha visto una persona colta da malore
assistita da diversi soccorritori tra cui Samaritani del posto. Un aneddoto che ancora una volta ha confermato l’importanza del ruolo dei
Samaritani come primo anello della catena di salvataggio. Gli hanno
fatto seguito le parole di benvenuto portate dalla monitrice della Sezione organizzatrice (Rivera e Alto Vedeggio) Tiziana Angioletti,
mentre Cannavò ha letto un breve messaggio di saluto da parte del
Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli.
Quattro dei cinque Samaritani che hanno ricevuto l’ambita medaglia
Henry Dunant; a destra Nicodemo Cannavò, presidente ad interim.
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oggi samaritani 04/2015
Importanti cambiamenti avvenuti e futuri
Nel suo rapporto, Cannavò ha passato in rassegna i principali eventi
e temi trattati nel 2014, anno che è stato caratterizzato da grandi
cambiamenti per il movimento samaritano svizzero e pure in Ticino
e nel Moesano. Il primo grande «scossone» sono state, come detto, le
dimissioni improvvise dalla presidenza di Janine Hunkeler, che era
stata eletta nel marzo del 2014 dall’assemblea ASSTM di Bodio. Janine è stata da subito sostituita ad interim dal vicepresidente. A lei
sono andate le accorate parole di ringraziamento di Cannavò, a nome
del Comitato, e un lungo applauso dell’assemblea. Un altro grosso
cambiamento, verificatosi lo scorso anno, ha interessato il Segretariato dell’ASSTM: dopo molti anni di apprezzata e competente attività, la segretaria Daniela Valli ha lasciato il suo posto nell’ufficio di
Rivera. Le è subentrata Maria Luisa Ferrari – che ha quindi partecipato alla sua prima assemblea cantonale – e alla quale formuliamo
da queste colonne i nostri sinceri auguri per la sua nuova attività.
Cannavò ha in seguito ricordato le principali sfide future e i progetti per i Samaritani, tra cui il coinvolgimento dei giovani. Alcuni
incontri con la responsabile FSS delle attività giovanili hanno fatto sì
che in Ticino sia in qualche modo rinato il discorso attorno alla fondazione di nuovi Gruppi giovanili Help. Si sta lavorando ad un corso
di formazione che verrà svolto a Bellinzona, in italiano, il 20 settembre 2015. Qualche preoccupazione e alcune domande sono sorte in
merito ai nuovi corsi di formazione per i monitori, che partiranno nel
Sezioni, Associazione
2016. Nel corso dell’assemblea è stata pure
pure affrontata la delicata e discussa questione della nuova tassa a carico delle Associazioni cantonali votata dai delegati svizzeri in
occasione dell’assemblea del 16 giugno 2012
a Wauwil. L’Associazione del nostro Cantone è stata chiamata anche quest’anno alla
cassa con oltre 13 000 franchi (pari a 4 cts
per abitante). Un importo non indifferente
che causa qualche grattacapo a diverse Associazioni cantonali tra cui l’ASSTM.
Sandro Merlini e Deborah Mazzoni
nuovi membri di Comitato
Al termine sono stati approvati tutti i rapporti: quello presidenziale, quello di Mirko Hunkeler (presidente Commissione Quadri) e quello del mandatario della Colletta Vitale Valli, che
ha evidenziato come, nel 2014, le Sezioni cha hanno partecipato alla Colletta sono state solo
34, un peccato – ha detto Valli – «poiché le entrate sono destinate anche alle Sezioni». Proprio su questo tema, l’assemblea ha approvato il nuovo sistema proposto dal Comitato cantonale per incentivare i risultati della Colletta; sistema sul quale tutte le Sezioni sono già state
informate e che entrerà in funzione a partire dal 2016.
L’assemblea ha poi accettato all’unanimità i conti e il bilancio del 2014 presentati dalla
cassiera uscente Laura Pedrini, alla quale è subentrata, con un applauso dei presenti, la nuova contabile Deborah Mazzoni. Sono stati anche approvati il preventivo 2015 e il programma
di attività per il 2015. In qualità di nuovo membro in Comitato è stato infine eletto Sandro
Merlini, 44 anni, di Vacallo, originario di Minusio e membro della Sezione di Chiasso, mentre Andrea Rusconi di Bodio (presidente ASSTM per 12 anni), Janine Hunkeler di S.Antonino ed ex presidente, Daniela Valli (già segretaria cantonale) sono stati eletti soci onorari
dell’ASSTM. La prossima assemblea cantonale si terrà in Lavizzara.
L’assemblea è stata rallegrata dalla musica della Minibanda della Carvena.
Mara Zanetti Maestrani
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Gravesano-Bedano-Manno
Samaritani molto attivi nel 2014
La Sezione Samaritani di Gravesano-Bedano-Manno ha tenuto, il 30 gennaio scorso, la sua
assemblea generale ordinaria nella sala multiuso di Bedano. Nel suo intervento, la presidente
Ornella Bernasconi ha elencato tutte le attività svolte nel corso del 2014, tra cui corsi di aggiornamento, Corsi soccorritori, vari picchetti a manifestazioni pubbliche e sportive, servizio
bar alla Casa per anziani e consegna omaggio floreale per la «Giornata del Malato». Molto
apprezzati sono stati anche i momenti ricreativi promossi a favore degli anziani dei tre Comuni: la gita organizzata alle Isole Borromee e la castagnata con lotteria presso la Casa per anziani Stella Maris.
Molto soddisfatta, la presidente ha quindi colto l’occasione per ringraziare il Comitato, i
soci e tutte le Samaritane che,
con il loro tempo prezioso, hanno contribuito alla buona riuscita di tutte le attività. La serata si
è poi conclusa con una simpatica e gustosissima cenetta all’Osteria Carletti di Bedano.
ocb
Il ritorno di Brocker
Ovviamente ho accolto con molto
piacere l’invito a scrivere un’altra
colonna per la rivista dei Samaritani.
Nel frattempo, infatti, mi sono giunti
molti feedback positivi, di cui ring­razio i lettori.
Ecco, allora inizio …
Il tavolo del Comitato cantonale ASSTM a
Rivera con, al centro, Nicodemo Cannavò.
Colonna
•
Molto spesso siedo nel treno con il
mio Laptop acceso, sulle ginocchia.
Attivo il WLAN-Hotspot, elaboro le
mie mail, correggo presentazioni. E
osservo con la coda dell’occhio i
viaggiatori sul treno. La fermata
all’aeroporto di Zurigo è quella più
interessante e divertente. Da dove
arrivano infatti tutte quelle persone?
O dove vanno? Viso abbronzatissimo
e imbronciato? La persona è tornata a
casa! Viso pallido con un sorriso?
Via! Tra poco si parte in vacanza!
La fermata a Zurigo Hardbrücke è
invece di quelle noiose: qui è l’abito da
business a farla da padrone. Caffè nella mano sinistra, nella destra una
borsetta firmata. Sicuramente nessun
Samaritano. E poi? Tutti in stress.
Devo ancora preparare l’assemblea dei
Delegati, «digerire» la Conferenza dei
presidenti a Nottwil, studiare dei
documenti da presentare.
Poi, improvvisamente, succede
qualcosa di inatteso: qualcuno di
slanciato con l’uniforme del vagone
ristorante delle FFS mi chiede se
desidero un caffè o uno snack. Dovete
sapere che sono seduto a tre carrozze
di distanza dal vagone ristorante.
Questo è quello che definisco un vero
servizio al cliente! Un servizio decentralizzato, wow! Anche se questo
sicuramente non copre i costi. Proprio
come succede alla FSS … Curioso:
provate a sostituire la seconda
«F» di FFS con
una «S» …
Thomas
Brocker,
membro del
Comitato
centrale FSS
oggi samaritani 04/2015
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Edizione 4/15 del 22 aprile 2015