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CORRIERE
N. 1 – gennaio-febbraio 2012 – Sped. in abb. post. art. 2 comma 20/c legge 662/96 – Filiale di Torino – A cura dell’Avis Comunale di Torino
via Piacenza, 7 - 10127 Torino – Da restituire al mittente presso CMP - Torino Nord – L’editore si impegna a pagare le copie non recapitate.
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CORRIERE
N. 1
gennaio/febbraio 2012
Sped. abb. post.
Corriere Avis
Direttore responsabile
ALESSANDRO FISSO
Caporedattore
GRAZIANO CESTINO
Con la collaborazione di
Marina Marchisio,
Patrizia Orrù
e del consiglio direttivo dell’Avis comunale di
Torino, dei responsabili dei gruppi anziani, giovani, aziendali e del CCS (Centro Culturale
Sportivo “Luciano Penna”)
Direzione, redazione e amministrazione
10127 Torino, via Piacenza 7
Tel. (011) 613.341 – Numero verde 800.265.508
www.avistorino.it
Indirizzo E-MAIL
[email protected]
[email protected]
[email protected]
SOMMARIO
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Editoriale
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Statistica
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Fotocronaca della Befana Avis
Conti correnti postali:
– Avis comunale Torino 26146100
– Fondo solidarietà Avis 27891100
Videoimpaginazione
la fotocomposizione
Via San Pio V, 15 - 10125 Torino
Stampa
AGAM
12100 Madonna dell’Olmo (CN)
Associato
all’Unione Stampa
Periodica Italiana
Registrato dalla Ulrich’s International
Periodicals Directory
di New Providence, N.J. (USA)
Copertina: fotografia di: Giorgio Debernardi - La Valle del Po - Gennaio 2012 - a
quando la neve? sembra un paesaggio
quasi estivo
di Sandro Fisso
15
La scuola è anche questo
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Ad Amsterdam la prossima
gita sociale
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Dal gruppo Reba
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Dal gruppo bocce e dai podisti
20
Calendario prelievi
21
Dal gruppo Monopoli
Assemblea del gruppo
postelegrafonici
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I prossimi viaggi
di Gianni e Marina
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Ricordi dai viaggi
intorno al mondo
26
Consigli dei medici ai donatori
Regionale Giovani
[email protected]
Registrazione Tribunale di Torino
n. 1250 del 24-7-1958
SOMMARIO
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Tra salute e malattia
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Felicità e contentezza
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Il venerabile
Paolo Pio Perazzo
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I complimenti
dal Centro Nazionale sangue
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Filatelia
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Gli annulli postali
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Storia minore
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Le mostre e gli artisti
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Il memorandum per il dontore
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Anagrafe avisina
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A Teatro con il gruppo Fiat
di Elio Blancato
di Camillo Brero
di Renzo Rossotti
di Renzo Rossotti
di Angelo Mistrangelo
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A
nche il 2011 è alle nostre spalle. Nel corso
dell’anno tutti abbiamo celebrato l’ennesimo compleanno e aggiunto una unità al
numero di anni sino ad allora vissuti. Anche l’AVIS ha celebrato il proprio genetliaco: 84°
anniversario per l’AVIS nazionale, fondata nel 1927
a Milano dall’ematologo dottor Vittorio Formentano e l’82° per la sezione avisina torinese che ha
compiuto i primi passi
nel 1929.
In America già nel
1933 sorsero le prime
“banche del sangue”
perché dopo l’esperienza della prima
guerra mondiale, in
cui vennero effettuate
le prime trasfusioni
sanguigne da uomo a
uomo, i ricercatori
riuscirono a trovare il
modo di conservare il sangue umano, immettendolo in flaconi con l’aggiunta di una semplice soluzione di acido citrico.
Ma in Italia ci vollero circa vent’anni perché il
sangue umano venisse trasfuso utilizzando contenitori, prima di vetro (semplici ed in seguito prodotti “sotto vuoto”) e poi in sacche di plastica sempre più perfezionate ed in grado di predisporre
l’utilizzo dei principali fattori costituenti il sangue: globuli rossi, plasma e piastrine sfruttando il
loro diverso peso specifico.
All’indomani della seconda guerra mondiale i
centri trasfusionali, oltre alla determinazione dei
gruppi sanguigni (ottenuta dopo la loro scoperta a
cura del medico viennese Landsteiner nel 1901) si
limitavano ad accertare in laboratorio la compatibilità tra il sangue del donatore e quella del ricevente (verificandoli con il sistema ABO e fattore
Rh) e con l’esame della “Wasserman” per escludere la presenza nel sangue donato del virus apportatore della “lue” o “sifilide” volgarmente parlando.
Oggi i Servizi Trasfusionali compiono accurati accertamenti per escludere la presenza di virus
nel sangue dei donatori, specialmente quelli che
possono causare l’insorgere di epatiti nelle diverse sue versioni A, B e C che, se presenti, sconsigliano l’utilizzo del sangue per trasfusioni e
mettono in grado anche il donatore di curarsi per
EDITORIALE
tempo e risolvere nel migliore dei modi il suo
malanno.
Concludendo: dalla mia infanzia ad oggi ho seguito i notevoli cambiamenti che il progresso ha
apportato. Ricordo da ragazzo il banchetto al mercato con il pannello di ghiaccio che si raspava per
preparare la “granita” con l’aggiunta di un goccio
di sciroppo all’arancia, o menta o tamarindo (poi
vennero i frigoriferi
in sostituzione); lungo i rigagnoli le lavandaie pulivano i
panni (le lavatrici casalinghe ne sostituirono in buona parte i
compiti); nei campi
di riso le mondine, lavorando con i piedi
nell’acqua, toglievano le erbacce e disponevano le piantine
nell’ordine desiderato. La luna, specialmente per
gli innamorati, era pallida, rossa, verde o marinara.
Con la discesa di Amstrong anche la luna ha perso
buona parte del suo fascino. Talvolta si ha l’impressione che il mondo si stia raggelando.
Ma per fortuna le statistiche ci dicono che i donatori attivi iscritti all’Avis Comunale di Torino
erano al 31 dicembre del 2011 31.662 contro i
31.817 risultanti al 31 dicembre del 2010. 155 in
meno, piccola diminuzione, anche se importante,
che riteniamo almeno in parte derivante dalla crisi
economica che stiamo attraversando, con la perdita di posti di lavoro e l’aumento delle casse d’integrazione.
Ci conforta tuttavia l’esame delle donazioni effettuate nel 2011 dalle nostre unità di raccolta fisse e
mobili, che sono state complessivamente di 93.268
unità contro 93.199 raccolte nel 2010. 69 unità raccolte in più anche se l’apporto della Comunale di
Torino è sceso di 387 unità rispetto al 2010 (56,532
unità raccolte contro le 56.919 nel 2010.
Piccole diversità, peraltro compensate dalle raccolte effettuate nelle Avis Comunali delle province di Torino e Cuneo ma importanti per quanti ricevono, con generose trasfusioni, maggiori probabilità di ritorno alla salute. Cercheremo di fare meglio nell’anno appena iniziato.
ABBIAMO TUTTI
UN ANNO
IN PIÙ
SANDRO FISSO
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STATISTICA
CONFRONTO TRA IL 2010 ED IL 2011 - GENNAIO-DICEMBRE
SANGUE INTERO
PLASMAFERESI
PIASTRINOAFERESI
PRELIEVI MULTIPLI
UNITA’ RACCOLTE
UNITA’ RACCOLTE PER CENTRO DI RACCOLTA
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BEFANA AVIS
ANCHE QUEST’ANNO L’AVIS
DI TORINO HA ORGANIZZATO
LA FESTA DEI BAMBINI
Al Palaolimpico in occasione della tradizionale Befana
C
entinaia, per non dire migliaia, di
bambini accompagnati dai loro
parenti hanno gremito il Palaolimpico nelle giornate dal 4 al 6 gennaio
scorso e ricevuto i regali messi a loro disposizione dall’ AVIS comunale di Torino, organizzatrice della ormai tradizionale manifestazione.
Nei banchetti, predisposti il 3 gennaio
da una nutrita schiera di volontari, erano
disposti decine e decine di giochi riusciti
ancora una volta molto graditi.
Dalle più giovani alle più anziane volontarie avisine ed altrettanti maschi sono stati impegnatissimi per accontentare
i loro giovanissimi clienti.
Ovviamente con i pochi euro disponibili i regali offerti non erano tra i più costosi, ma anche nella loro tradizionale semplicità molto graditi dai bimbi che uscivano dal Palaolimpico con il pallone gonfiato dai nostri espertissimi donatori (qualcuno per la prima volta alle prese con
bombole di elio e cordoncini da annodare)
e una capiente borsa con tutto ciò che hanno ottenuto spendendo i gettoni avuti gratuitamente, o acquistati con pochi euro
destinati al nostro fondo solidarietà.
Non possiamo sapere se quando questi
bimbi diventeranno adulti i giapponesi o
chi per essi (come affermano le ricorrenti notizie che i media riportano soprattut-
to nei mesi estivi) avranno trovato il modo di riprodurre chimicamente un tessuto sostitutivo del sangue umano.
Se così non sarà, come non lo è stato negli ottanta e più anni di esistenza della nostra AVIS, qualche bimbo di allora potrà
ricordarsi delle nostre “Befane” e tendere
a loro volta il braccio per una donazione
come quella dei loro parenti che li hanno
avvicinati alla nostra Associazione e fatto
conoscere gli scopi umanitari perseguiti.
S.F.
Segue la cronaca fotografica della
manifestazione.
IL PALAOLIMPICO ADDOBBATO E GREMITO
DA BAMBINI E GENITORI
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Un grazie a tutti coloro che in vari modi hanno contribuito alla riuscita di questa “maratona”’ befana
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LA SCUOLA....È ANCHE QUESTO
Dedicato agli studenti che hanno effettuato la loro prima donazione
L
a Commissione Avis Scuola di Torino è felice di poter continuare la pubblicazione fotografica di alcuni momenti del vostro
meraviglioso gesto.
Un grandissimo grazie a Voi ed ai vostri presidi, insegnanti, e a tutti coloro che ci permettono d’essere presenti con le nostre
autoemoteche presso i vostri istituti.
Grazie!!! Un augurio a tutti di poter proseguire l’anno nuovo in letizia e serenità.
LA COMMISSIONE AVIS SCUOLA
ISTITUTO TECNICO
GALILEO FERRARIS
ISTITUTO TECNICO
PININFARINA
ISTITUTO TECNICO
COMMERCIALE ARDUINO
ISTITUTO TECNICO
GOBETTI-MARCHESINI
ISTITUTO TECNICO
MAJORANA
LICEO CLASSICO
D’AZEGLIO
FACOLTÀ
DI ECONOMIA
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CON LA COMUNALE DI TORINO
GITA AD AMSTERDAM
Da sabato 21 a sabato 28 aprile 2012 - in bus
Sabato 21 aprile 2012:
TORINO-BRUGES
Ritrovo dei Signori partecipanti presso la località di
partenza prevista, sistemazione su autobus GranTurismo e partenza per Bruges, con sosta per il pranzo in ristorante lungo il percorso. Arrivo a Bruges nel tardo
pomeriggio. Sistemazione nelle camere riservate d’hotel, cena e pernottamento.
Domenica 22 aprile 2012:
BRUGES-AMSTERDAM
Prima colazione in hotel e rilascio delle camere. Mattinata dedicata alla visita guidata di Bruges, affascinante
capoluogo delle Fiandre. Visita del centro storico e della
stupenda Piazza Markt dove talvolta si vedono le donne
lavorare i merletti sulla soglia di casa. Trasferimento a
Gand per il pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita
guidata del centro di Gand che nel Medioevo fu, insieme
a Bruges, importante centro tessile, Limburg, il centro
dell’animazione cittadina, la cattedrale di Saint Baafs e
l’esterno del castello. Al termine delle visite, trasferimento ad Amsterdam e sistemazione nelle camere riservate
d’hotel. Cena e pernottamento.
Lunedì 23 aprile 2012:
AMSTERDAM
Prima colazione in hotel. Intera giornata di visite con assistenza di guide locali. La prima mattina sarà dedicata alla visita panoramica della città e delle sue principali attrazioni: la famosissima Piazza Dam, il Begijnhof, la torre
Montelbaan, la Waag. A seguire, visita guidata del Museo
Van Gogh, al cui interno è possibile seguire da vicino lo
sviluppo dell’opera dell’artista, nonché mettere a confronto i suoi quadri con i lavori di altri artisti del XIX secolo, anch’essi presenti nella collezione. Il Museo è anche
luogo di numerose mostre su diversi argomenti della Storia dell’Arte del XIX secolo. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio escursione guidata al Keukenhof, parco botanico situato nei pressi della città di Lisse. È una delle principali attrazioni dei Paesi Bassi ed è considerato il più grande parco di fiori a bulbo del mondo. Rientro in hotel per la
cena. In serata, tour dei canali di Amsterdam in battel-
lo “candle light”, con guida parlante italiano e un’atmosfera originale a lume di candela: uno dei modi più efficaci ma anche affascinanti per orientarsi in quell’intreccio
di acque e strade, nei quali si riflettono i capolavori di cinque secoli di architettura. Tra gli alberi rigogliosi è possibile ammirare scorci di vedute che hanno ispirato per secoli numerosi artisti. Pernottamento in hotel.
Martedì 24 aprile 2012:
AMSTERDAM-VOLENDAM-MARKEN-AMSTERDAM
Prima colazione in hotel. Intera giornata di visita guidata. Partenza per la Grande Diga, la prima colossale opera
di alta ingegneria costruita per strappare la terra al mare
impedendo le inondazioni. Proseguimento per Volendam, il villaggio che sembra una cartolina vivente con
mulini a vento, casette di pescatori dal tetto a punta e personaggi in costume. Accanto, l’isola di Marken collegata con un argine alla costa, ugualmente curata ed autentica. Rientro in hotel al termine dell’escursione. Cena e pernottamento.
Mercoledì 25 aprile 2012:
AMSTERDAM-DELFT-L’AJA-AMSTERDAM
Prima colazione in hotel. Intera giornata di visita guidata.
Partenza per la visita di Delft, famosa per le porcellane,
l’alto campanile e le caratteristiche casette affacciate sui
canali. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio proseguimento per L’Aja per una breve visita panoramica del centro. Sosta a Scheveningen, la spiaggia più famosa d’Olanda. Rientro in hotel per la cena ed il pernottamento.
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Giovedì 26 aprile 2012:
AMSTERDAM-ROTTERDAM-KINDERDIJKAMSTERDAM
Prima colazione in hotel. Intera giornata di visita guidata. Al mattino partenza per la visita di Rotterdam,
seconda città dell’Olanda e porto più grande d’Europa.
Visita guidata della città, tra cui Erasmusbrug – avveniristico ponte d’acciaio sul fiume Maas – l’edificio inclinato della KNP progettato da Renzo Piano, la torre di
Montevideo e le curiose case cubo. A seguire, interessante mini crociera attraverso i bacini, i cantieri, i docks
e i silos. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio trasferimento a Kinderdijk, il famoso complesso di diciannove mulini a vento che sorge al centro di una pianura paludosa sui canali Nederwaard e Overwaard. L’area dei
Mulini, che fino al 1950 servirono a prosciugare i polder della zona, è oggi patrimonio dell’Umanità. Ingresso ad un mulino. Al termine, rientro in hotel per la cena
ed il pernottamento.
Venerdì 27 aprile 2012:
AMSTERDAM-FRIBURGO
Prima colazione in hotel e rilascio delle camere. Giornata di viaggio con sosta per il pranzo in ristorante lungo il percorso. Arrivo a Friburgo nel tardo pomeriggio.
Sistemazione nelle camere riservate in hotel, cena e
pernottamento.
Sabato 28 aprile 2012:
FRIBURGO-SCIAFFUSA-TORINO
Dopo la prima colazione in hotel, rilascio delle camere. Trasferimento a Sciaffusa e visita guidata delle famose cascate, dove il Reno offre uno spettacolo imponente. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio proseguimento del viaggio. Arrivo a Torino in serata.
Quota individuale di partecipazione:
Donatori € 1.050,00
Familiari € 1.150,00.
Aggregati € 1.300,00.
Supplemento singola € 350,00
Acconto all’iscrizione € 500 - saldo entro il 7 aprile
2012.
I posti – per il viaggio di andata – saranno assegnati all’atto dell’iscrizione secondo l’ordine di prenotazione.
La quota comprende:
• viaggio in autobus GranTurismo riservato, con assistenza di un 2° autista nel viaggio di andata e ritorno;
• spese autista e pedaggi/permessi/parcheggi a carico
dell’agenzia;
• sistemazione in camere doppie con servizi privati in hotel 3* (tipo Novotel centrum/Dorint o similare) a Bruges
e Friburgo / 4* (Best Western) ad Amsterdam;
• trattamento di pensione completa dal pranzo del 1°
giorno al pranzo dell’ultimo giorno con pasti a 3 portate;
• bevande incluse ai pasti nella misura di 1 bicchiere di
vino o 1 birra o 1 soft drink + acqua in caraffa ai tavoli;
• visite guidate come da programma con guide locali
parlanti italiano;
• giro serale in battello “candle light” tra i canali ad
Amsterdam;
• mini crociera in battello a Rotterdam;
• assicurazione medico bagaglio;
• accompagnatore/trice Agenzia per tutta la durata del
viaggio;
• ingressi: Museo Van Gogh – parco-botanico
Keukenhof – isola di Marken – Casa cubo a Rotterdam – Mulino a Kinderdjk;
• tasse e percentuali di servizio.
La quota non comprende:
• mance;
• eventuale adeguamento costo del carburante;
• extra in genere e tutto quanto non espressamente indicato alla voce “la quota comprende”.
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CRONACA DI UNA FESTA ANNUNCIATA
Primo decennale della fondazione
del gruppo Avis parrocchia San Giuseppe Lavoratore (Avis Reba)
E
ccoci qua! Sembra ieri ma sono passati dieci anni da quell’8 Dicembre
2001 che vide una ventina di coraggiosi pionieri iniziare l’avventura del
GRUPPO AVIS REBA. In questo periodo il gruppo è cresciuto notevolmente
sfiorando oggi la quota di 400 soci che,
nel limite delle proprie possibilità, partecipano all’attività del gruppo con cadenzate donazioni di sangue o con puro lavoro manuale, affinché tutto funzioni nel
modo migliore sia per il gruppo in sé, sia
per l’AVIS che ci onoriamo di rappresentare.
Per celebrare degnamente questo
ambìto traguardo è stata messa in moto
una macchina organizzativa dotata di
considerevole determinazione e volontà,
coinvolgendo un gran numero di collaboratori. Per non essere eccessivamente
lunghi, rischiando di essere noiosi, raccontiamo solo le fasi finali della festa del
decennale tralasciando tutti i momenti
collaterali e ripetitivi che abitualmente
svolgiamo ogni anno. Si è cominciata la
settimana celebrativa con un concerto
corale la sera del 19 Novembre in Parrocchia con l’esibizione del coro MERLINER ENSEMBLE e del coro ALPETTE diretti magistralmente dal M° Andrea Ferrero Merlino. Dopo il rinfresco
che ha fatto seguito al concerto i cori si
sono prolungati in una lunga serie di richieste di canti procurando anche momenti di partecipazione e commozione
fra i presenti.
Domenica 27 Novembre si è concluso
il ciclo celebrativo iniziato la mattina
con la S. Messa officiata dalla croce
d’oro AVIS don Livio Recluta, alla quale
hanno partecipato i rappresentanti e gli
alfieri dei gruppi AVIS che, con i loro
labari, hanno donato un effetto scenografico ed emotivo molto gradito all’intera comunità parrocchiale. La presenza
di un nutrito gruppo di podisti con le tute rosse AVIS ha contribuito ad aumentare l’atmosfera suggestiva già esistente. Al termine della funzione religiosa si
è dato seguito al pranzo sociale svolto
nella ormai consueta sede del ristorante
La Lenza di Volpiano. Nell’alternarsi
delle varie portate si è proceduto alla
vendita dei biglietti della ricca lotteria e
quindi all’estrazione dei numeri vincenti e relativa consegna dei premi. Prima
del congedo e dei ringraziamenti agli intervenuti è stato consegnato un orologio
con logo AVIS a ricordo del decennale
ai soci donatori AVIS REBA che si sono
distinti con almeno 50 donazioni di sangue; sono stati premiati anche i soci REBA che, pur non avendo questo minimo
requisito, si sono distinti per presenza,
costanza e lavoro continuativo per la
crescita del gruppo e dell’AVIS. In ricordo del decennale è stata consegnata
ai graditi ospiti presenti con i labari una
pergamena con impressa la “Preghiera
del donatore” e, all’AVIS Comunale,
una targa in ceramica raffigurante
Benny e contenente una frase di ringraziamento.
L’unico neo di queste celebrazioni è
stata l’assenza dei vertici AVIS. Pur
comprendendo le motivazioni siamo comunque un po’ dispiaciuti. Speriamo in
un esito diverso per il ventennale.
E’ doveroso concludere questa cronaca con i ringraziamenti e in primo luogo
proprio con gli assenti (giustificati). Grazie al Presidente S. Fisso, al suo vice G.
Cestino, alla segretaria P. Merlo che ci
hanno sostenuto e incoraggiato, in modo
particolare in questo anno, perché ciò
che siamo riusciti a fare è stato grazie al
loro contributo morale ed economico.
Grazie al Signor E. Bracco per aver rappresentato l’AVIS Comunale durante la
funzione religiosa, agli alfieri presenti
con i labari e a Salvati per l’AVIS Comunale; agli alfieri dei gruppi organizzati:
Pirrone per FF.SS., Nagliati per FIAT,
Atzeni per A.E.M., Bernardi per Anziani, Pistritto e Liberti per C.C.S.. Un grazie di cuore all’amico Barbero per la presenza del gruppo Podisti alla S. Messa e
per la collaborazione alla vendita dei biglietti della lotteria. Un grazie va alla
Presidente della sesta circoscrizione della città di Torino, dottoressa Nadia Conticelli, per la sua partecipazione alla serata corale. Infine un ringraziamento
all’amico Carlo Mantelli, sempre presente e partecipe con le sue parole generose nei confronti del nostro gruppo. Oltre ad essere responsabile dei gruppi organizzati conferma sempre di più le sue
grandi doti umane. E grazie a quanti mi
vorranno perdonare se ho dimenticato di
citarli.
Appuntamento per tutti alla festa del
2021. Vi aspettiamo!
SALVATORE MENDOLICCHIO
IL CAPOGRUPPO
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CONSUNTIVO 2011 DEL GRUPPO BOCCE
P
artecipazione alle gare Ancos e Amis ’d Torin con ottimi
risultati. Campionato italiano Ancos vinto nella cot. D. individuale dal consigliere Mattia Borio. Abbiamo inoltre
organizzato cinque gare sociali, due delle quali abbinate al
memorial Leopoldo Brosio e Mario Arduino, il campionato
sociale vinto dal socio Federico Salvagno.
In maggio come consuetudine siamo stati a Loano al Torneo
dei C.R.A.L. Torinesi.
L’attività sociale nel 2011 è cominciata il 3-4-5-6 gennaio
con la Befana Avis, gonfiando i palloncini per la gioia dei bambini presenti al Palaolimpico.
Siamo stati presenti in piazza Castello con Radio Deejay, al
Parco Ruffini con la Polizia municipale e i bambini delle elementari con brioches e acqua.
Il 4 giugno abbiamo organizzato la festa del 150° dell’Unità
d’Italia con gara a bocce riservata a bocciofili e della circoscrizione 2 vinta dalla nostra quadretta Borio-Borio-Pagliano-Bonafortuna, inoltre a tutti i visitatori abbiamo consegnato un distintivo tricolore. Alla sera buffet freddo per circa 170 persone,
inno nazionale suonato dalla banda.
Il 1° novembre siamo stati ai cimiteri per l’omaggio ai nostri
morti.
Il 3 dicembre la nostra festa sociale con gita e pranzo alla
Ruota di Pianfei con distribuzione dei premi fedeltà Avis ai
meritevoli.
Permettetemi di ringraziare la dirigenza Avis per il supporto
che non ci fanno mai mancare e il consiglio direttivo del gruppo per l’aiuto nella gestione del centro.
IL RESPONSABILE
FESTA SOCIALE DEL GRUPPO PODISTICO AVIS TORINO
D
omenica 4 dicembre 2011 il gruppo podistico in una
bella giornata di tiepido sole d’autunno, in compagnia
di familiari e ospiti, si è ritrovato presso il ristorante de
“La Bocciofila Nord” in zona Pellerina a Torino per dar vita
all’annuale pranzo sociale. Ovviamente il pranzo è stato preceduto dalla distribuzione di coppe, trofei ed atri oggetti che
il gruppo ha vinto durante l’anno 2011.
Ha allietato l’ambiente la simpaticissima lotteria condotta
con grande maestria dall’amico Vittorio Bussolino.
Alla fine ci siamo salutati scambiandoci gli auguri per le festività natalizie, in particolare un buon 2012 che ci porti salute,
prosperità e tanta tanta voglia di correre.
IL GRUPPO PODISTICO
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2 0CALENDARIO PRELIEVI
DOVE E QUANDO COMPIERE
LE DONAZIONI NEI PROSSIMI MESI
Per maggiori aggiornate informazioni, telefonare al n° verde
800265508
L
e donazioni che si possono effettuare si suddividono in:
• donazioni di sangue intero (ad intervalli di almeno 90 giorni per gli uomini e 180 per le donne in età fertile);
• di solo plasma in “aferesi” (ad intervalli anche inferiori a quelli previsti per il sangue intero, stabiliti dai medici);
• di piastrine, in aferesi, ad intervalli stabiliti dai sanitari per ogni donatore, o “multicomponenti”, cioè di due “prodotti” già separati all’atto della donazione stessa: plasma e sangue intero, plasma e piastrine.
In ogni caso, purché precedute da visite mediche appropriate, ogni tipo di donazione è innocuo per il donatore ed eseguito con materiale monouso, cioè utilizzato una sola volta e poi eliminato.
Ogni anno l’Avis premia i propri associati che hanno raggiunto il numero di donazioni o di fedeltà di appartenenza
all’Avis, previste dal regolamento associativo.
Le donazioni di sangue intero si possono effettuare, senza prenotazione, tutti i giorni feriali e festivi esclusi Natale e Capodanno:
• presso la sede di via Piacenza 7, Torino, con possibilità di usufruire anche dell’ampio parcheggio per il tempo necessario a donazioni e visite;
• presso l’unità di raccolta di Pianezza, via Torino 19 (autobus 32 - biglietto suburbano e ampia disponibilità di parcheggio) con i seguenti orari: feriali 7,30 - 11,45; festivi 8 - 11,45
Tutti i giorni feriali, anche presso il centro trasfusionale dell’ospedale OIRM S.Anna, di via Baiardi 43 dalle 8 alle 12
(sabato escluso) e presso il Maria Vittoria, ingresso via Medail 1, con orario: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30 ed
il sabato dalle 8,30 alle 10,30.
Per le prime donazioni presentarsi entro le 10,45.
Sulle autoemoteche dell’Avis torinese donazioni e visite si possono effettuare:
• nei soli giorni feriali
in piazza del Donatore di sangue (ex Largo Gottardo), davanti all’ospedale Giovanni Bosco, dalle 7,45 alle 11,45;
a Porta Nuova in corso Vittorio 58 angolo via XX Settembre dalle 7,45 alle 11,45;
a Porta Susa, in piazza 18 Dicembre, dalle 7,45 alle 11,45;
nel parco Ruffini, in corso Trapani angolo corso Rosselli, dalle 7,45 alle 11,45 per prelievi di sangue e di plasma in aferesi.
le domeniche ed altre festività, con orario dalle 8,30 alle 11,30 innanzi alle Chiese:
4 marzo
MARIA SPERANZA NOSTRA,
via Chatillon 41;
SAN BENEDETTO ABATE,
via Delleani 24.
11 marzo
SAN BERNARDINO DA SIENA,
via San Bernardino, 11;
SAN GIUSEPPE LAVORATORE,
corso Vercelli 206.
1° aprile
SANT’ANTONIO ABATE, Piazza Stampalia 17;
MARIA AUSILIATRICE.
piazza Maria Ausiliatrice.
8 aprile
NATALE DEL SIGNORE, via Boston 37;
SANTA RITA, piazza Santa Rita.
15 aprile
SANTA GIOVANNA D’ARCO, via Ghemme 21;
MADONNA DEL PILONE, corso Casale 195.
18 marzo
GESU’ BUON PASTORE,
via Matilde Serao 30;
SANTI BERNARDO E BRIGIDA,
via Pianezza/via Foglizzo.
22 aprile
MARIA REGINA DELLE MISSIONI, via Cialdini 20;
SANTISSIMO NOME DI MARIA
via Guido Reni 96/140.
25 marzo
BEATA VERGINE DELLE GRAZIE,
(La Crocetta) corso Einaudi 23;
GESU’ REDENTORE,
piazza Giovanni XXIII.
29 aprile
MADONNA DELLA GUARDIA,
via Monginevro 251;
SANTA MARIA GORETTI,
via Pietro Cossa/via Actis.
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2 1 VITA ASSOCIATIVA
40 ANNI TRASCORSI,
ORA PENSIAMO AL FUTURO
C
arissimi donatori ed amici,
è con enorme piacere che ringrazio tutti coloro che hanno partecipato ai festeggiamenti per il 40° di Fondazione
del Gruppo Avis Monopoli di Stato. Il giorno 5 novembre nella chiesa di San Gaetano si è tenuto un concerto della corale
CARP e della banda A.V.I.S. oserei dire spettacolare, seguito
da un graditissimo rinfresco.
La mattina seguente, di buon’ora, era presente davanti alla Chiesa l’autoemoteca per le donazioni, è seguita la Santa
Messa con la partecipazione della corale CARP e alla presenza dei Labari delle Consorelle. E poi tutti all’Associazione Sorriso, dove ci aspettavano gli atleti in erba per una dimostrazione di judo, accompagnati dal loro Maestro,nonché
campione italiano, anche lui donatore Avis, Roberto Maz-
zer. Ai bambini è stata poi consegnata una borsa Avis con
gadget vari forniti dall’ Avis Comunale. È arrivata l’ora del
pranzo (molto apprezzato) a seguire le danze, un solo rammarico, la pioggia!!!!
Un saluto particolare ad Angelo Magrini (Presidente dei Politrasfusi), che, nonostante i suoi impegni, ha voluto essere presente alla nostra festa, grazie Angelo.
Ringraziamo l’Avis Comunale, la Banda Avis, la corale
CARP, la ditta LAM, il maestro Roberto Mazzer con tutti i
bambini della palestra, la pizzeria DOMUS di Strada Settimo
89 e l’Associazione Sorriso.
PER IL GRUPPO A.V.I.S.
MONOPOLI DI STATO
ASSEMBLEA GRUPPO DONATORI SANGUE POSTE
Come di consueto il gruppo donatori sangue poste, indice la propria assemblea annuale, che si terrà sabato 11 febbraio 2012
nei locali della parrocchia Don Orione, piazza Montale n° 16 Torino.
Ordine del giorno:
– lettura relazione del Capogruppo
– programmazione 50° di fondazione
– varie ed eventuali
Alle ore 20 dopo l’assemblea si proseguirà con la festa in maschera, in collaborazione del gruppo dipendenti anziani.
IL DIRETTIVO
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2 2 VIAGGI INTORNO AL MONDO
I PROSSIMI VIAGGI CON GIANNI E MARINA
APRILE: SOGGIORNO A LONDRA
A
nche Londra è ormai diventata una
Il costo è 700 € a testa, in camera dopmeta abituale. Quest’anno la ripropopia con prima colazione + tasse aeroporniamo in un weekend allungato, da
tuali, il primo acconto è di 200 € da versasabato 21 a mercoledì 25 aprile. Londra, forre al momento dell’iscrizione. Nella quota
se la capitale europea più trendy, per un
non sono compresi i pasti che risolveretuffo nella storia, nella cultura, nella pittura
mo, con chi vorrà, in self service o risto(British Museum, National Gallery, Tate
ranti economici (€ 10 - 18 a pasto di meModern,, Torre di Londra, Westminster Abdia), oppure, per chi lo desidera, nella mobey…) e perché no…. nella moda e nello
dalità preferita.
shopping. Cosa c’è di meglio che inauguDue le possibilità di partecipare ad una
rare la bella stagione con lunghe cammi- Particolare della facciata del Palazzo di riunione informativa tenuta da Gianni e
nate lungo Piccadilly Circus, Regent Westminster dove hanno sede le due Ca- Marina in Via Piacenza 7, che descriverà
Street, Carnaby Street, Oxford Street, mere del Parlamento del Regno Unito
il viaggio e consentirà di conoscerci e di
Trafalgar Square, i Temple, Portobello, Notting Hill, Cam- iscriversi: domenica 26 febbraio ore 10,30 e sabato 3
den Town…. al ritorno Londra non avrà più segreti per voi! marzo alle ore 10,30.
MAGGIO: SOGGIORNO A STOCCOLMA
P
er il secondo anno proponiamo un weekend a Stoccolma, con partenza giovedì 3 e ritorno
domenica 6 maggio. Capitale di grande fascino, edificata su isole collegate tra loro, non
mancherà di stupirvi: pittoresca, elegante e straordinariamente…svedese. Passeggeremo
per Gamla Stan, uno dei centri storici medievali più grandi e meglio conservati d’Europa, visiteremo il Palazzo Reale, il Museo Vasa, il parco di Skagen e naturalmente cammineremo per le zone dedicate allo shopping: la City, il quartiere trendy di Sodermalm, i negozietti di SoFo…
Il costo è di 640 € a testa, in camera doppia con prima colazione + tasse aeroportuali, il primo
acconto è di 200 € da versare al momento dell’iscrizione. Nella quota non sono compresi i pasti
che risolveremo, con chi vorrà, in self service o ristoranti economici oppure, per chi lo desidera,
nella modalità preferita.
Due le possibilità di partecipare ad una riunione informativa tenuta da Gianni e Marina in Via
Piacenza 7, che descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi: domenica 26 febbraio ore 10,30 e sabato 3 marzo alle ore 10,30.
Una spettacolare sala all’interno del
Palazzo Reale
MAGGIO: RUSSIA-MOSCA E SAN PIETROBURGO
U
na settimana nel paese degli Zar, delle cupole a cipolla e del borsch. Le due capitali antagoniste… la severa Mosca, ricca
del fascino e della tradizione della storia russa e la frivola San Pietroburgo, sfavillante di architetture barocche, fontane
sorprendenti e scorci indimenticabili.
A Mosca visiteremo naturalmente il Cremlino, la Piazza Rossa, la chiesa di San Basilio, il grande Monastero di Novodevici e il suggestivo Monastero di Sergev Posad,
passeggeremo per la pittoresca Ulitsa Arbat; a San Pietroburgo il Museo dell’Hermitage, la Fortezza di Pietro e Paolo, la chiesa di Sant’Isacco, lo stupefacente Palazzo di
Caterina a Puskin, dove si trova la celebre Sala d’Ambra recentemente restaurata… e
molto altro.
Partenza sabato 12 e ritorno domenica 20 maggio
Il costo è di 1500 € a testa, in camera doppia con prima colazione + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 300 € da versare al momento dell’iscrizione. Nella quota
non sono compresi i pasti che risolveremo, con chi vorrà, in self service o ristoranti
economici oppure, per chi lo desidera, nella modalità preferita.
Due le possibilità di partecipare ad una riunione informativa tenuta da Gianni e Marina, che descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi: domenica 26 Un suggestivo scatto notturno della Chiesa sul
Sangue Versato a San Pietroburgo
febbraio ore 10,30 e sabato 3 marzo alle ore 10,30.
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2 3 VIAGGI INTORNO AL MONDO
GIUGNO: WEEK-END A DUBLINO
E
letta la città più “friendly” d’Europa e
bliners e dei turisti in cerca di divertimento.
nominata Città della Letteratura dall’UPartenza giovedì 7 giugno e ritorno domeNESCO, la capitale della Repubblica
nica 10 giugno.
d’Irlanda è una città cosmopolita che unisce
Il costo è di 500 € a testa, in camera doppia
la storia alla modernità. Nelle strade di Ducon prima colazione + tasse aeroportuali, il
blino hanno passeggiato nomi celebri della
primo acconto è di 200 € da versare al moletteratura, scrittori, che hanno esportato lo
mento dell’iscrizione. Nella quota non sono
spirito magnanimo di quest’isola incantevocompresi i pasti che risolveremo, con chi
le. Joyce, Beckett, Yeats e Wilde, infatti, revorrà, in self service o ristoranti economici opstano simboli illibati della tradizione letterapure, per chi lo desidera, nella modalità preferia irlandese. La Dublino moderna non si fa Una panoramica della città al tramonto
rita. Collegabile al seguente tour on the road.
mancare proprio nulla: un centro vivace, parDue le possibilità di partecipare ad una
chi e giardini, panorami bellissimi sul mare, boutique griffate; è riunione informativa tenuta da Gianni e Marina in Via Piaceninoltre un grande centro culturale dove teatri, musei e gallerie za 7, che descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di
d’arte, costituiscono il punto di forza e di attrazione. Non certo in iscriversi:sabato 3 marzo alle ore 10,30 e domenica 15 aprisecondo piano i pubs irlandesi, famosi e affollati, ritrovo dei du- le alle ore 10,30.
GIUGNO: TOUR ON THE ROAD DELL’IRLANDA
U
na settimana nella primavera irlandemo il celebre “anello di Kerry” (Ring of
se, alla scoperta dei grandi spazi e delKerry), un circuito meraviglioso che fa il gile tradizioni che da questa grande isoro della penisola di Iveragh, durante il quale
la hanno influenzato il mondo.
potrete ammirare paesaggi spettacolari,
Da Dublino ci dirigeremo subito verso
montagne, laghi e viste mozzafiato sulBelfast, capitale dal 1920 dell’Irlanda del
l’oceano Atlantico.
Nord, proseguiremo verso la spettacolare
Il costo è di 1050 € a testa, in camera dopcosta di Antrim e verso le Giants Causeway,
pia con prima colazione, il primo acconto è
patrimonio mondiale dell’ UNESCO. Faredi 300 € da versare al momento dell’iscrimo un’escursione nel Glenveagh National
zione. Nella quota non sono compresi i pasti
Park, per poi dirigerci verso Sligo, visitere- Una costa oceanica sferzata dal vento e po- che risolveremo, con chi vorrà, in self servipolata dagli uccelli
mo i monumenti sepolcrali di Carrowmore;
ce o ristoranti economici oppure, per chi lo
dedicheremo una giornata all’escursione del Connemara: ri- desidera, nella modalità preferita.
marremo affascinati dalle sue coste rocciose e frastagliate, dalDue le possibilità di partecipare ad una riunione informale insenature che si estendono fino alla Baia di Galway, dove le tiva tenuta da Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che descrimontagne dalle splendide vedute sui laghi creano uno scenario verà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi: saindimenticabile. Faremo una sosta alle maestose ed imponenti bato 3 marzo alle ore 10,30 e domenica 15 aprile alle ore
Scogliere di Moher, alte 200 metri e lunghe 8 Km: percorrere- 10,30.
I NOSTRI VIAGGI ESTIVI IN ANTEPRIMA
LUGLIO: PERU’
Diciotto giorni nel paese delle Ande, in un grande itinerario esaustivo tra mare e monti che prevede: Lima, la Laguna di Huacachina, Nazca, Arequipa e il Canyon del Colca,
Puno, il lago Titicaca e las Islas Flotantes, Isla Taquile,
Cuzco, Pisac, Ollantaytambo, Chinchero, il Machu Picchu, Aguas Calientes, Pisco, Parracas e las Islas Ballestas... con incontri ravvicinati con: vicunias, lama, alpaca,
condor, aquile delle Ande, pellicani, leoni marini, fenicotteri… e tante sorprese.
AGOSTO: DA NEW YORK A MONTREAL - TRA GLI
USA ED IL CANADA
Due indimenticabili settimane “on the road”: da New York a
Boston attraversando il New England, le Cascate del Niaga-
ra dai due versanti, Toronto, Ottawa, Quebec, Montreal.
Tour parzialmente risolto con auto a noleggio
Partenza probabile lunedì 6 e ritorno mercoledì 22 agosto.
Per entrambe le destinazioni sono due le possibilità di partecipare ad una riunione informativa: domenica 15 aprile alle
ore 10,30; domenica 29 aprile alle ore 10,30.
Per maggiori informazioni è inoltre possibile consultare
il sito che viene aggiornato puntualmente con le ultime
novità, date, orari
www.gianniemarina.com
o contattarci all’indirizzo
[email protected]
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2 4 VIAGGI INTORNO AL MONDO
MAIDE ...ALTRI DIECI DI QUESTI VIAGGI
M
aide è un’ideale compagna di viaggio che diplomaticamente trova sempre la parola
buona per dissipare le eventuali tensioni che nei gruppi si possono creare. È generosa
e collaborativa e dà sempre al gruppo un tocco di…eleganza.
Con noi ha ripetuto due volte il soggiorno a New York, nel 2003 e nel 2006; ha partecipato
alla nostra avventura caraibica nelle Antille Francesi accompagnandoci a Guadalupe, Dominica e Martinica nel 2003; nel 2006 partecipa al Tour On The Road della Florida ed ancora in
USA nel 2011 nel Tour On The Road dei Grandi Parchi tra i quali lo Yellowstone National
Park, il Teton National Park, il Canyonlands National Park, il Dead Horse National Park,
l’Arches National Park, attraverso gli Stati del Colorado, Wyoming, South Dakota, Montana,
Utah; nel 2007 viene a Mauritius e nel 2008 in Russia in un Tour che comprendeva Mosca,
San Pietroburgo e Novgorod; nel 2009 ci accompagna a Londra; nel 2010 ad Amsterdam; nel
2011 a Stoccolma e a Monaco di Baviera.
Grazie per la tua amicizia e simpatia… ci aspettiamo di pubblicare i prossimi 10 viaggi assieme.
FRANCO...10 VIAGGI IN 4 ANNI
C
i siamo conosciuti nel 2007 e da allora pare si stia impegnando a vedere il mondo nel minor tempo possibile. I viaggi che sceglie sono per la maggior parte
viaggi impegnativi, coinvolgenti, che lo trascinano da una parte all’altra del pianeta. Nel 2007 partecipa ad un Tour On The Road dei deserti statunitensi ed a un soggiorno a New York; nel 2008 ci accompagna in Finlandia, dove si accolla la responsabilità della guida di una delle vetture, ed in Russia a Mosca, San Pietroburgo e Novgorod; nel 2009 scopre la Thailandia in un grande tour che comprende sia il nord che
il sud del paese; nel 2010 partecipa ad un Tour On The Road della Costa Atlantica Statunitense che comprendeva, tra altre città, Washington, Philadelphia, Baltimora,
Atlantic City, New York, Salem e Boston; sempre nel 2010 viaggia con noi in Patagonia, tra l’Argentina ed il Cile; nel 2011 ci accompagna in Vietnam e Cambogia, scopre il Bhutan e infine partecipa al viaggio in Australia.
Franco, in viaggio, è un compagno su cui contare, puntuale e motivato… sicuramente fra pochi anni pubblicheremo la recensione del suo ventesimo viaggio con noi, la foto lo ritrae in Australia ai bordi del Canyon nel Kalbarri National Park.
MASSIMO...CI REGALA SEMPRE UN SORRISO!
M
assimo ama viaggiare come viaggiamo noi e quando riesce a complicarsi un
poco la vita accollandosi la responsabilità della guida di un veicolo…. ben
venga. Ha capito che attraversare un paese guidandoselo è una “finestra” in
più da non sottovalutare nell’esperienza di un paese: un viaggio può anche essere fatto di piccole fatiche e responsabilità… che concorreranno a comporre quel grande
scrigno di ricordi indelebili che è la ragione prima del viaggiare.
Massimo viaggia spesso in tandem con Enrica che con lui divide gli stupori e gli entusiasmi che il mondo ci regala. Nel 2007 inizia la nostra amicizia con un soggiorno a
New York; nel 2008 partecipa al Tour on The Road negli USA percorrendo la Route
66 da Los Angeles a Tulsa attraverso gli stati della California, Nevada, Arizona,
Texas, New Mexico, Oklahoma; nel 2009 ci accompagna a San Pietroburgo, a Londra, a Berlino ed in un Tour On The Road dell’Islanda dove collabora guidando uno
dei veicoli, ripete l’esperienza della guida nel Tour della Grecia Classica e nel Tour
On The Road della Costa Atlantica Statunitense nel 2010; nel 2011 viene a Stoccolma ed in Australia come documenta la fotografia che lo ritrae sul fiume Yarra a Melbourne. Quando c’è Massimo è garantita la barzelletta nel momento difficile, tranquillo e accomodante sa rendersi indispensabile con il suo buon umore che non lo abbandona mai.
Massimo… anche tu hai fatto 10 viaggi in 4 anni!!
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2 5 VIAGGI INTORNO AL MONDO
RICORDI DI VIAGGIO
Monti Olgas, delle oasi,
dell’incredibile King Canyon
dai colori aranciati, dei rettili
più velenosi del mondo e dei
stato un grande Tour di
canguri. Per ultimo un breve
tre settimane che comsoggiorno a Sydney, a Melprendeva alcuni momenbourne ed un passaggio a
ti fondamentali del continente
Canberra, la capitale del paeOceania. Una parte della Wese, viaggiando tra gli stati del
st Coast nello stato della WeNew South Wales e di Victostern Australia: da Perth alla
ria… per spingerci, dopo aver
Shark Bay, per vedere i delfilasciato alle spalle Phillip
ni che vengono a riva a prenIsland, famosa per essere uno
dere il cibo dalle mani
dei punti di osservazione dei
dell’uomo; alle famose spiagpinguini
che
tornano
ge costituite esclusivamente
dall’Oceano per pernottare
da bianchissime conchiglie;
nel nido in terraferma, fino alal Pinnacles National Park
la Great Ocean Road: la più
dalle straordinarie formazioni
Un saluto dal gruppo davanti al Parlamento di Canberra. Da sinistra: Silvia antica e panoramica strada
rocciose che si ergono dalla Gozzelino, Chiara Venz, Piera Chiaruttini, Natalina Cappi, Enrica Goitre, australiana che, tracciata ai
sabbia del deserto in una fore- Marina, Enza Monaco, Elena De Carolis, Antonietta Costantini, Maria Ia- bordi dell’Oceano, accompasta vera e propria di pinnaco- cona, Franco Comelli, Piero Testa, Antonio Bellapianta, Maurizio Muraro, gna ad ammirare gli incrediMassimo Feltrin, Gianfranco Meneghetti, Dario Rodano, Giorgio Regondi,
li; al Kalbarri National Park Alessandro Savasta e, dietro all’obbiettivo, Gianni.
bili paesaggi tra dune di sabcon i suoi canyon; al Nambia e formazioni rocciose per
bung National Park dalle incredibili ed enormi dune di sotti- finire agli enormi Dodici Apostoli, gli scogli più famosi del
lissima sabbia bianco cenere. Una parte dell’Outback Austra- mondo. Un viaggio faticoso ed esaustivo… per comporre una
liano, la regione interna… quella del deserto, delle tribù abo- straordinaria e indimenticabile immagine dell’altra parte del
rigene, dell’ Uluru… il monolite più grande del mondo, dei Mondo.
NOVEMBRE
IN AUSTRALIA
È
UN FINE SETTIMANA DI DICEMBRE
A MONACO DI BAVIERA
U
n bel weekend allungato per “staccare la spina” e trascorrere qualche giorno a Monaco, approfittando delle
magiche atmosfere natalizie che in Germania sanno ricreare con sapienza. Tra shopping e cultura sulle tracce di
Ludwig di Baviera, tra cattedrali gotiche e palazzi barocchi,
mercatini di Natale e grandi magazzini scintillanti, passeggiando nelle eleganti vie del centro, senza rinunciare a qualche peccato di gola.
Il gruppo davanti al Palazzo Reale di Nymphenburg dopo una nevicata.
Da sinistra: Mirella Fagiolini, Giuseppe Teresi, Nuccia Montimoregi, Edi
Bufalini, Mariano Ferreri, Beppe Tarabra, Marina, Carla Piumatti, Maide
Rosa, Adriana Martina, Giuseppe Di Bisceglie… foto di Gianni
Tutte le fotografie dei Viaggi di Gianni e Marina sono tratte dall’archivio di Gianni e Marina
www.gianniemarina.com
[email protected]
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CONSIGLI DEI MEDICI AVIS
PER TUTTI I NOSTRI ISCRITTI
Come comportarsi,
da parte dei volontari
del sangue, prima e
dopo il prelievo
Dopo la donazione:
... Prima della prossima donazione:
1) assicuratevi che il cotone, tenuto fermo dall’apposito cerotto, funga sicuramente da tampone. Se esce ancora
qualche goccia di sangue, ritornate in sala prelievi per il
necessario intervento;
14) ricordarsi di indossare indumenti idonei e comodi
(occorre stare sdraiati per qualche minuto sulla poltrona
ortopedica ed avere maniche che si possano rimboccare
senza stringere troppo il braccio);
2) controllate che gli indumenti non determinino compressione a monte del punto di prelievo. Slacciate per
qualche minuto colletto e cintura, se troppo stretti: respirerete meglio;
3) evitate di piegare il braccio per almeno 15-20 minuti
dopo la donazione;
4) evitate bruschi movimenti del capo e repentine variazioni di posizione (da seduto alla posizione eretta e viceversa);
5) non sostate in piedi subito dopo avere donato, ma
passeggiate;
6) fate colazione seduti, e possibilmente all’ombra.
Subito dopo la donazione non bevete alcolici e non
consumate cibi eccessivamente impegnanti la digestione;
7) non fumate (almeno per un’ora!);
8) non portate pesi con il braccio che è stato utilizzato
per il prelievo (borsa della spesa, bambini, ecc.);
9) evitate una eccessiva sudorazione e/o traspirazione
frequentando ambienti chiusi, caldi o affollati;
10) il pasto successivo alla donazione dovrebbe essere
leggero, anche se energetico;
11) bevete più liquidi del solito, dopo la donazione: a
pasto e durante la giornata;
12) nella giornata della donazione, evitate attività fisiche intense, lavori faticosi, attività sportiva, lunghi viaggi in auto;
13) sentitevi comunque fieri per avere contribuito, con
il vostro dono anonimo e gratuito, a salvare una vita.
15) non è necessario il digiuno completo, ma è consentita una leggera colazione (senza troppo zucchero o marmellata); se si pensa di effettuare una plasmaferesi od una
piastrinoaferesi è consigliato anche un pasto leggero; la
sera precedente è consigliato un pasto normale, senza
abusi di bevande alcoliche od eccessi alimentari. È comunque necessario il digiuno nel caso di esami da ricontrollare;
16) chi raggiunge il centro di corsa, od arrabbiato perché ha perso il bus o ha preso una contravvenzione, è meglio che attenda qualche minuto in sala d’attesa prima di
presentarsi dal medico;
17) dopo un turno di lavoro notturno, o comunque particolarmente faticoso, è meglio non sottoporsi al prelievo;
18) il questionario che le segretarie invitano a riempire
deve contenere risposte sincere e veritiere, con particolare attenzione alle domande poste per conoscere eventuali
fattori di rischio per trasmissione, con il sangue, di infezioni virali;
19) se volete farvi accompagnare dal vostro bambino,
portate anche un accompagnatore che lo sorvegli mentre
voi effettuate la donazione.
Grazie a tutti per la generosa collaborazione da parte
dei medici trasfusionisti dell’Avis.
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2 7 A BASSA VOCE
TRA SALUTE E MALATTIA
La nostra vita oscilla tra queste due opposte polarità
L
a salute è la prima e più
grande ricchezza che l’essere umano possieda. È un
capitale unico, personale, che
si riceve in dono al momento
della nascita come viatico per
affrontare il viaggio della vita,
senza aver fatto nulla per meritarlo. Essendo parte integrante della persona, la salute
non può essere comprata, venduta o ceduta ad altri, ma solo
usata, conservata o dissipata
da chi l’ha avuta in dono. Coloro che ne conoscono il valore la tengono in grande considerazione e fanno di tutto per
conservarsela. Non essendo
commerciabile, la salute non ha prezzo:
vale però più di ogni altra cosa al mondo
perché – come sosteneva anche Ippocrate 2500 anni fa – “è il fondamento di ogni
felicità”.
Ciò non significa che una persona sana non possa essere infelice – a causa,
per esempio, di un lutto o di difficoltà
economiche – o, viceversa, che una persona malata non possa essere a sua volta
felice, se amata e circondata dall’affetto
dei suoi cari, ma vuol semplicemente dire che senza la salute risulta assai difficile realizzare quelle aspirazioni e desideri che di solito accompagnano la felicità
e ne fanno da corolla. Quando si è malati, quando si sta veramente male, il corpo s’impone, prende il sopravvento e
detta lui le regole diventando padrone
assoluto della nostra esistenza. In quel
frangente tutto viene fatto in sua funzione, e nulla conta più del liberarlo presto
dalla sua sofferente condizione. Quando, invece, si è in salute, quando si sta
bene, il corpo rimane confinato nel suo
ruolo, non prevarica, non spadroneggia,
ubbidisce, e svolge bene tutte le sue funzioni collaborando all’autorealizzazione della persona.
Il significato della malattia
Per capire quanto sia importante la salute è necessario aver fatto l’esperienza
della malattia. La malattia non è mai so-
lo una questione biologica, ma, facendo
cambiare priorità e valori, investe l’intero essere, trasforma la persona e fa guardare alla vita in maniera diversa. Come
evento è assai penoso, ma in compenso
evolutivo: fa aprire gli occhi, riporta alla
realtà, avvicina alla vita. E tanto più grave e sofferta è l’infermità patita, tanto
maggiore è il valore attribuito alla salute
e, di conseguenza, alla vita.
È opinione diffusa che all’origine della maggior parte delle malattie vi sia la
concomitante presenza di fattori diversi,
vuoi esterni – batteri, virus, agenti chimici, alimentari, lesioni, traumi – vuoi interni (fisici e psicologici) – predisposizione genetica, fragilità organica, ansia,
rancore, paura, rabbia, odio, invidia, gelosia… – i quali, potenziandosi a vicenda, producono un elevato grado di stress
che, incrementando la secrezione di particolari ormoni (cortisolo, adrenalina,
noradrenalina), va ad alterare l’equilibrio omeostatico, indebolendo il sistema
immunitario.
Le statistiche rilevano che si è più
spesso malati che sani perché la salute è
il bene peggio custodito, il più ignorato,
quello che tutti trascurano, soprattutto i
giovani che lo pongono in coda alle loro
priorità. Come esseri umani trascorriamo, infatti, la prima metà della vita a rovinarci la salute e la seconda metà, se abbiamo compreso l’errore, a cercare di recuperarla. È un inganno esistenziale, un
tranello nel quale tutti cadiamo, e che
ben rappresenta il paradosso dell’evolu-
zione biologica umana che non
è mai lineare, ma procede a
balzi.
Ma, che cos’è la malattia? Se
la salute – come afferma l’Organizzazione Mondiale della
Sanità – è uno stato di completo benessere fisico, mentale e
sociale, la malattia non può
che esserne l’opposto, ossia
una situazione soggettiva di
profondo disagio, di disarmonia e di sofferenza, che deriva
dall’incapacità di ciascun individuo di adattarsi nel modo migliore possibile al proprio ambiente e alle circostanze della
vita. Le cause di questo mancato adattamento sono da ricercarsi in
una carenza di risorse energetiche dovuta al fatto che si sta chiedendo troppo a se
stessi oppure perché si è scorati e insoddisfatti della propria esistenza. In ogni
caso, questa dissonanza psicofisica crea
delle risposte biologiche inappropriate
che vanno ad alterare gli equilibri omeostatici e immunitari, con immediate ripercussioni sulla funzionalità di cellule,
organi e apparati. Per tali dinamiche, la
malattia può essere considerata un segnale, un forte richiamo del nostro organismo che ci avverte che ci stiamo allontanando da quell’equilibrio organico che
è fonte di armonia e benessere, e che pertanto sarebbe opportuno mutare rotta.
Tutto questo fa ben capire che le malattie non “accadono”, non “si prendono” accidentalmente per sfortunate
coincidenze, né “piovono dal cielo” per
un destino avverso, ma che, nella stragrande maggioranza dei casi, “sono
create” da noi stessi mediante specifiche
azioni od omissioni fisiche, mentali o
spirituali. Talvolta, le malattie sembrano cercate a livello inconscio come punizione per una colpa da espiare. Talaltra, appaiono come conseguenze di scelte fatte in precedenza e delle quali possiamo esserci o non esserci pentiti. Altre
volte, possono essere l’espressione fisica di conflitti interiori profondi tra ciò
che si è e ciò che si vorrebbe essere o tra
ciò che si fa e ciò che si vorrebbe fare.
Solo in rarissime occasioni sono il risultato di accadimenti e situazioni che van-
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no al di là della nostra volontà e dei quali siamo spettatori e vittime.
Comunque sia, le malattie sono momenti di riflessione obbligata, esplicite
esortazioni a fermarsi e a ragionare su se
stessi e sulla vita che si conduce, perché
non segnano mai solo il corpo, ma chiamano in causa l’intero essere. Questi periodi di sofferenza esistenziale vanno
accolti senza timore e sfruttati al meglio
per capire chi siamo e che cosa vogliamo
dalla vita, in modo da scoprire quella
parte nascosta di noi che ci tormenta e ci
fa paura. Per tutte queste ragioni la sofferenza non va mai soffocata, ma ascoltata con attenzione e compresa nel suo
significato più profondo. Non di rado è
l’urlo muto del nostro spirito che cerca
di liberarsi dagli intrecci contorti della
mente e dei fatui bisogni del corpo, per
dirci che è giunto il momento di cambiare, di rinnovarci e di crescere. Il vero
dramma della vita, quello che rende la
sofferenza davvero insopportabile, non
è soffrire, ma soffrire senza averne compreso la ragione.
I benefici dell’attività fisica
Tutti conoscono il detto “mens sana in
corpore sano”. Fu coniato da Giovenale
1950 anni fa per esprimere quella che,
secondo il poeta latino, dovrebbe essere
la massima aspirazione di ogni essere
umano: non ricchezza né fama né potere,
bensì la salute, intesa come vitalità del
corpo e integrità della mente. A quel
tempo mente e corpo erano considerati
due entità distinte; oggi sappiamo – e ce
lo confermano psicosomatica e neuroscienze – che sono un tutt’uno, una cosa
sola, tanto che è possibile agire sul corpo
attraverso la mente e sulla mente attraverso il corpo. E se è vero che un pensiero, un’idea, un’emozione, possono determinare significative
variazioni fisiologiche, è altrettanto vero che un gesto, un
movimento, un’azione, sono
in grado di modificare gli stati
mentali di una persona, cambiandone atteggiamenti, propositi e umore.
Tutto dipende dal cervello
che, captando ogni stimolo
interno ed esterno, modifica
le connessioni della corteccia
cerebrale adattandole agli
eventi che accadono a livello
fisico, mentale e spirituale.
Per tale ragione il nostro cervello non è
mai lo stesso, ma muta assetto e si trasforma in continuazione (plasticità cerebrale) a seconda degli stimoli che riceve. Così, se una stimolazione gradevole del corpo – carezza, bacio, massaggio – attiva immediatamente le aree del
piacere creando una condizione di benessere, una stimolazione di segno opposto mette subito in azione i centri del
dolore e della paura, provocando fastidio e malessere. Oggi più nessuno dubita che una malattia fisica possa creare
problemi mentali (ansia, fobia, depressione), così come un’emozione negativa (paura, odio, rancore) sia in grado di
causare una malattia fisica, dal momento che entrambe generano un elevato livello di stress che – sollecitando la secrezione di cortisolo e adrenalina – determina una riduzione della quantità di
endorfine presenti nel sangue e nel liquido cerebrospinale, con effetti negativi sul sistema immunitario.
Per contenere lo stress – responsabile
della quasi totalità dei nostri mali – e per
incrementare la produzione di endorfine
– indispensabili per l’efficienza delle difese immunitarie – un metodo efficace è
l’esercizio fisico programmato. Praticare uno sport, fare della ginnastica, andare
in bicicletta, muoversi con regolarità durante la settimana – basta anche solo
camminare a passo svelto per mezz’ora
al giorno – con l’intento di star bene e migliorare la propria forma fisica, è un vero
toccasana per la salute del corpo e della
mente. Benché qualsiasi movimento del
corpo possa essere definito “attività fisica” (muoversi a piedi, salire le scale, fare
i lavori domestici, curare il giardino), ciò
che fa la differenza è la gratificazione
che se ne trae, unita alla proporzione tra
il tempo trascorso “in azione” e quello
“inattivo”, ossia passato da seduti, sui
mezzi di trasporto oppure sdraiati.
Diverse ricerche hanno evidenziato
che uno stile di vita sedentario favorisce un rapido decadimento organico,
causa d’invecchiamento precoce e
d’insorgenza di numerose malattie.
Uno studio comparativo condotto sulla
popolazione americana ha rivelato che
i soggetti che mantengono un ragionevole livello di attività fisica, soprattutto
nella seconda e terza età della vita, hanno due volte meno probabilità, rispetto
ai coetanei sedentari, di contrarre malattie gravi e di incorrere in morte prematura. L’attività fisica accresce il rendimento mentale negli anziani, li mantiene lucidi e li aiuta a conservare meglio la memoria, mentre nei bambini è
associata a una maggiore resistenza fisica e a risultati scolastici migliori. Le
statistiche USA stimano inoltre che il
18% dei casi di malattie cardiache e il
22% dei casi di cancro al colon siano riconducibili all’inattività fisica, riconosciuta responsabile di numerose altre
patologie. In Italia non esistono studi
analoghi, ma si suppone che la situazione non sia molto diversa.
A livello fisico i benefici sono innumerevoli e riguardano: il miglioramento
della capacità respiratoria e l’incremento
dell’ossigenazione dei tessuti; la riduzione del grasso corporeo a favore delle
masse muscolari; l’abbassamento della
pressione sanguigna, colesterolo e trigliceridi, con diminuzione del rischio di patologie cardiovascolari; una significativa riduzione del rischio di sviluppare il
diabete, per maggiore tolleranza al glucosio; un decremento, nella misura del
40-50%, della possibilità di contrarre il
cancro al colon o al retto; un generalizzato miglioramento delle funzionalità organiche (cardiaca, polmonare, gastrointestinale); minor rischio di osteoporosi
per l’incremento della concentrazione di
calcio nelle ossa; miglioramento dell’efficienza del sistema immunitario, dell’elasticità di muscoli e
tendini, dell’equilibrio e anche
del portamento.
A livello mentale i benefici
sono altrettanto numerosi ed
evidenti. L’esercizio fisico aiuta: a combattere depressione e
stress, incrementando la produzione di serotonina ed endorfine; ad abbassare tensioni,
ansia e aggressività; a migliorare la funzionalità cerebrale,
convogliando una maggiore
quantità di ossigeno nell’encefalo; a stimolare ideazione e
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creatività, aumentando la capacità di pianificare e di prendere decisioni; ad allontanare malumori, tristezze e ossessioni;
ad accrescere l’autostima; a dare equilibrio e a facilitare il sonno.
Per ottenere tutti questi benefici non è
necessario praticare attività agonistiche,
basta semplicemente scegliere un’attività aerobica (nuoto, corsa blanda, bicicletta, camminata), praticarla con assiduità (tre o quattro volte la settimana),
con regolarità (per almeno 30-40 minuti) e non troppo intensamente, vale a dire con una frequenza cardiaca di poco
superiore alla metà di quella massima
(calcolata sottraendo a 220 la propria
età). A fronte di tanti benefici, pochi i rischi, legati soprattutto alla funzionalità
articolare e tendinea, che con un po’ di
attenzione è facile evitare. Il corpo umano – è opportuno rammentarlo ai più pigri – è fatto per muoversi. Più ci si muove, più si è attivi, più si bruciano calorie,
più si espellono tossine fisiche e mentali, e più aumentano le possibilità di rimanere in salute o di recuperarla prima. I
saggi asseriscono che un’attività fisica
moderata e regolare non solo “aggiunge
anni alla nostra vita”, ma “aggiunge pure vita ai nostri anni”.
Il plusvalore della temperanza
Un ulteriore importante contributo alla
salute viene da uno stile di vita temperante, e perciò stesso giovevole. La temperanza – disposizione d’animo molto
celebrata, ma piuttosto rara – ha avuto
nei secoli significati diversi. È stata intesa come: “autodominio”, ossia libertà
dalla voracità dei desideri, da Socrate e
Platone; “giusto mezzo” tra il distacco
dai sensi e la dissolutezza, da Aristotele;
“pieno acquietamento delle passioni” e
“giusta misura in ogni cosa”, da Cicerone e Seneca: “padronanza di sé” ed
“equilibrio nell’uso dei beni terreni”, dal
Cristianesimo, che l’ha inclusa tra le
quattro virtù cardinali.
La temperanza – sinonimo anche di
disciplina, autocontrollo, senso della
misura, ordine mentale e fisico – è la
capacità di bilanciarsi tra energie e tendenze opposte, al fine di ricercare un
nuovo e più armonioso equilibrio. Nel
linguaggio comune è identificata con la
moderazione, mentre dal punto di vista
evolutivo viene indicata come attitudine ad adattarsi nel modo migliore possibile alle situazioni e agli accadimenti
della vita, per poter superare con lievità anche gli
eventi più sfavorevoli, in
vista dell’obiettivo finale
che è la crescita dell’individuo nell’interezza dell’essere.
Essere temperanti è un
importante plusvalore esistenziale perché garantisce
non soltanto la salute fisica
e mentale, ma anche la longevità e un’eccellente qualità di vita, dato che rende
la persona pienamente padrona di sé e capace di dare le giuste priorità a bisogni e desideri. Chi è temperante non è astioso, violento, smodato; sa moderare bene azioni e reazioni,
tenere a freno pulsioni e
appetiti perché non perde
mai il senso della misura e
accetta sempre di porsi dei
limiti, in modo da regolare
la propria condotta nella
maniera più conveniente
per se stesso e per gli altri.
È umile, sobrio, rispettoso;
non è avventato nel soddisfare le proprie esigenze; è
parco nel mangiare e nel
bere; mira sempre all’essenziale, di cui conosce
bene il valore; sa resistere
agli allettamenti, rinunciare e anche andar via quan- Giotto, LaTemperanza, Cappella degli Scrovegni, Padova
do occorre.
La temperanza, sia a tavola che nella vita, è garanzia di benessere e longevità. Ne dà conferma anche
la scienza: mangiare con
moderazione
assicura
un’esistenza più lunga e
più sana perché favorisce il
mantenimento nell’organismo di un enzima “antivecchiaia”, la perossiredossina 1, che, riducendo
il perossido di idrogeno,
rallenta i processi di ossidazione cellulare all’interno del corpo, allungando la
vita. Ma, con l’età, questo
enzima viene danneggiato
e riduce le sue funzioni.
Esiste, però, un secondo
enzima, l’Srx 1 – prodotto
dal nostro corpo in situazioni di restrizione calorica – che è in grado di riparare il primo e di rimetterlo
in funzione. Per favorire la
produzione di Srx1 occorre limitare l’apporto di calorie riducendo, col progredire dell’età, l’assunzione di zuccheri e proteine. Dunque, meno grassi,
dolci e proteine, a favore di
un po’ di moto in più e di
un maggior consumo di ortaggi, frutta e verdura.
ELIO BLANCATO.
(8 - CONTINUA)
LA GUERRA DEL BROCCOLO
Il Broccolo (Brassica oleracea italica) è un ortaggio della famiglia delle Crucifere, ricco di glucosinolati, molecole con spiccate proprietà anticancro. Nel 2002 la Plant Bioscience – azienda inglese di biotecnologie – presentò e ottenne un brevetto (EP1069819) nel quale proponeva un metodo per aumentare nei broccoli la quantità di indolo-3-carbinolo (I3C), un glucosinolato in grado
d’interferire con i tumori di seno, utero e prostata.
Alcune aziende concorrenti presentarono ricorso contro tale brevetto sostenendo
che il gene anticanceroso esisteva già nei broccoli e che pertanto non era stato inventato nulla. Il ricorso fu respinto nel giugno 2010 e il brevetto sui broccoli restò
valido. Ora la questione è passata alla Corte di Giustizia di Strasburgo che dovrà
decidere se sia lecito stabilire brevetti su piante e animali. La guerra tra le multinazionali (Monsanto, Dupont, Syngenta, Bayer…) per il controllo del mercato mondiale del cibo prosegue, ovviamente alle spalle di agricoltori e consumatori che,
per poter usufruire di quei prodotti, dovranno pagare di più.
Elio Blancato
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3 0CONSERVIAMO IL NOSTRO DIALETTO
FELICITÀ E CONTENTEZZA
P
alliative alla costante inquietudine
del cuore è il “far festa” (fare festa)
cantando e danzando: scrollando di
dosso “la gena ’d vive” (la soggezione di
vivere).
Da noi la gente sa che “La festa a serv
për fé arposé ij sagrin” (la festa serve per
far riposare i fastidi). Non per buttarli
via! D’altronde “Un moment sensa sagrin a l’é ’n moment ëd felicità” (Un momento senza fastidi è un momento di felicità).
La nostra “Brava Gent”, infatti, non si
illude sulla intrallazzatissima parola
“Felicità”!
“Un cont l’é l’alegria un cont l’é la felicità” (Una cosa è l’allegria un’altra la
felicità), diceva mia madre, fior di popolo. Ed aggiungeva: “Për noi la felicità a
l’é ’n pò ’d serenità”! (Per noi la felicità
è un po’ di serenità). E non perdeva occasione per ricordare che: “Serenità a l’é
avej la cossiensa tranquila e savej Nosgnor aranda”! (Serenità è aver la coscienza tranquilla e sapere il Signore accanto). Pensavo a queste massime materne, rileggendo, in questi giorni, sulla pagina de “La Stampa”, la costernata affermazione di Sergio Quinzio sotto il titolo:
Delusi dall’utopia realizzata – Alla voce
Felicità.
Quinzio incomincia, conclusivo, scrivendo: “Di ‘Felicità’, parola troppo
grossa, non dovrebbe più avere il coraggio di parlare nessuno, è la parola dovrebbe sparire anche dai vocaboli...”,
come dire dai “vocabolari”!
È mio costume uscire dal vertice delle
sublimi, ubriacanti considerazioni accademiche e filosofiche, per accostarmi al sempre seràfico ponderare del popolo. E pon-
derato giudizio popolare è quello che sentenzia: “Chi as contenta ’d lòn che a l’ha, a
sà lòn ch’a l’é felicità”! (Chi si accontenta
di quel che ha, sa cosa significa felicità).
E chi non sa – tra noi – che “La felicità
a l’é ne dë sto mond”? (La felicità non è
di questo mondo?)
Questo da noi in Piemonte lo si sà al punto che l’aggettivo “Felice” è sparito dal vocabolario, sostituito dal più moderato
“Content”, lasciando il sostantivo “felicità” in pasto ai rétori ed ai Poeti. La paròla “content” risponde, infatti, alla discrezione della saggia filosofia popolare che –
ligia all’etimologia del termine – sa “contenersi” ed “accontentarsi” del possibile.
La “brava gent” dice: “Chi as contenta a gòd” (chi s’accontenta gode). Ed ancora: “Gnun pì content che chi ch’a sà
contentesse” (Nessuno più contento di
chi sa accontentarsi).
Ecco perché la “brava gent” sa trovare
nel “di ’d festa” (giorno di festa) il suo effimero “hortus conclousus” di cui sa accontentarsi. Non si deve dimenticare,
d’altronde, che “Natal, Pasqua e la Festa dël Pais a fan da meisin-a a l’ani
gris”! (Natale, Pasqua e la Festa del paese fan da medicina al grigiore dell’anno).
Qui a Torino è tradizione secolare la
Festa di San Giovanni Battista (24 giugno), che sa ancora fare esplodere la
“Baleuria” (gran ballo) ed accendere il
sacro “Farò” (falò) echeggiante di antichi messaggi dimenticati.
Cantava, nel suo “Tòni” (canzone),
l’anonimo Autore del 1600:
“Santì la bela isteuria
ch’i voloma arconté
dla nòstra baleuria
che soma usà ’d fé
tant bela e tant lesta
cand a l’é nòstra festa! Lirà!
(Sentite la bella storia / che vogliamo
raccontare: della nostra ballata / che siamo usi fare! tanto bella e tanto lesta /
quand’è la nostra festa).
Ed era festa grande:
Përché che costa dansa
s’usava anticament
pë fé argioissansa...”
(perché questa danza / si usava già anticamente / per fare esultanza).
Era una “argioissansa” (esultanza) in
cui trionfavano “ij sonaj” (i sonagli).
Infatti:
“Ognun p’r archisté crédit
com fà j’àitr òm da bin
serco ’d fé ’l sò débit
e ’s na ven-o a Turin
al di ch’a fan la fera
p’r acaté na sonajera! Lirà!
(Ognuno per acquistar credito / come
fan gli altri uomini dabbene / cerca di fare il suo debito / pur di venire a Torino / il
giorno della fiera / per comprare una sonagliera).
Ed il lungo Corteo sonante e danzante –
partito da Pòrta Susin-a attraversava la
Città ed “ognun mostra ij sonaj” (tutti esibiscono i loro sonagli) che “a son tuti an
dansa” (sono tutti in danza). Una danza –
antica come il mondo – che ha il sapore
della bonaria voglia di vivere in allegria.
Solo la “brava gent”, infatti, sa che
“N’onsa d’alegrìa a giuta a vive content!” (un’oncia d’allegria aiuta a vivere
contenti)!
Si! Ecco!
Ma la “Felicità” è un’altra cosa!
CAMILLO BRERO
GRUPPO AVIS MONOPOLI DI STATO TORINO ORGANIZZA:
Venerdì 9 marzo 2012 alle ore 21, presso l’associazione “Sorriso”, via Orbetello 97/b Torino, una grandiosa serata di
CARNEVALE.
Il mitico GIANNI CODINO e DONATELLA ci faranno ballare con la loro musica.
Verrà servita ottima pastasciutta e bugie per tutti. Saranno graditissime le maschere e premiate quelle più rappresentative. Omaggi a tutti i bambini.
Prezzo tutto compreso!!!
Adulti: 6 euro
Bambini fino a 10 anni: 3 euro.
Prenotazioni:Oriana: 011-2237155 – Marcello: 011-2051012
PRENOTARSI IN TEMPO, POSTI LIMITATI!
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3 1 LA PAROLA AI GRUPPI AVISINI
VENERABILE PAOLO PIO PERAZZO
IL FERROVIERE SANTO DI PORTA NUOVA
Il gruppo donatori sangue ferrovieri ci propone
L
o scorso anno abbiamo celebrato il 1°
centenario della morte del Venerabile
Paolo Pio Perazzo (Torino, 22 novembre 1911), terziario francescano e noto come il “ferroviere santo”. Ferroviere, perché questa è stata la sua attività professionale a cui ha dedicato 47 dei suoi 65 anni
di vita. Santo, perché la fama che da sempre ne accompagna la memoria, e che è
stata documentata nei processi canonici di
Torino e di Acqui Terme per la sua beatificazione, ha trovato autorevole suggello
nel decreto del 6 aprile 1998 con cui il
beato Giovanni Paolo II ha riconosciuto
eroico l’esercizio delle virtù teologali e
morali da lui praticate.
In un tempo come il nostro, in cui tutto
cambia rapidamente e in cui persone ed
avvenimenti cadono presto nell’oblio,
viene spontaneo chiederci quali motivi
giustificano il mantenerne viva la memoria presentandolo come un testimone del
Vangelo affascinante e di grande attualità.
Chi è, dunque, il Perazzo?
Per prima cosa, presentiamo una breve
scheda biografica.
Il Perazzo nacque a Nizza Monferrato,
secondogenito di sei figli (due fratelli e
quattro sorelle), il 15 luglio 1846. La famiglia era di modeste condizioni economiche (il padre, Secondo, era falegname), ma ricca del prezioso dono della fede. La madre, Delfina Massuero, si prese
cura della sua educazione religiosa e uno
zio paterno, il canonico Carlo, della sua
formazione culturale.
Nel maggio 1861, non ancora quindicenne, dovette lasciare gli amati banchi
di scuola per entrare nel duro mondo del
lavoro ferroviario. Prese servizio nella
stazione di Pinerolo come bigliettaio e
gestore delle merci. Nel febbraio 1867,
per le spiccate qualità organizzative di
cui diede prova, fu trasferito a Torino
Porta Nuova, dove rimase fino al maggio
1908 quando fu collocato (caso più unico
che raro) per ben 20 anni.
Il 1 novembre 1911, trovandosi a Roma,
fu morsicato da un piccolo cane. Rientrato
a Torino si sottopose alla cura antirabbica,
ma senza effetto: colpito dalla progressiva
paralisi, morì la notte del 22 novembre. Fu
sepolto a Nizza, ma il 19 marzo 1953 la
salma fu traslata solennemente a Torino e
tumulata nella chiesa di S. Tommaso Apostolo, da lui assiduamente frequentata come terziario francescano.
Entro questa scarna cornice biografica il
quadro esistenziale che emerge è luminoso
e accattivante. Siamo come di fronte ad un
armonioso politico o ad un luminoso mosaico. In una Torino in pieno fermento sociale (per la crescente industrializzazione)
e culturale (per il diffuso anticlericalismo
laicista e massone), sono tante le iniziative
in cui il Perazzo (temperamento intraprendente e tenace) ha dato testimonianza della
sua fede coerente ed operosa in svariati
ambiti: spirituale, apostolico, caritativo,
sociale. In estrema sintesi, ricordiamo almeno la partecipazione alla S. Vincenzo e
al gruppo della nascente Gioventù Cattolica, la collaborazione all’Unione Operaia
Cattolica e all’Opera dei Congressi, l’organizzazione di biblioteche circolanti e di
scuole serali per gli operai, la diffusione
della pratica dell’Adorazione quotidiana e
Gesù-Eucaristia. Senza dimenticare, tra il
resto, la sua intensa attività di scrittore e
giornalista e la pubblicazione di numerosi
opuscoli a difesa della religione (bersaglio
continuo di un acido anticlericalismo), a
promozione della devozione popolare eu-
caristica e mariana, alla diffusione del
Terz’Ordine Francescano.
In questo ampio contesto, qui appena
abbozzato, interessa mettere in particolare
risalto la figura del Perazzo-ferroviere
perché è nel suo lavoro quotidiano che, in
forma prioritaria, ha impresso il sigillo
della sua fede trasformandolo in uno strumento prezioso per incarnare l’amore a
Dio e il servizio ai fratelli. Il che è tanto più
rimarchevole in quanto l’ambiente lavorativo non era dei più facili: è notorio che
in quei decenni anticlericalismo e massoneria erano dominanti nelle ferrovie, soprattutto tra le alte sfere dei dirigenti.
Il comportamento del Perazzo era da
tutti considerato “esemplare” e da tutti
era apprezzato per le sue qualità umane e
per la sua non comune competenza professionale. Ma dava fastidio la fede cristiana e la sua fedeltà ecclesiale (con sarcasmo, era chiamato il “papalino”), che
professava senza alcun “rispetto umano”, pur nei limiti della prudenza e della
discrezione. Per la sua disponibilità veniva abitualmente sfruttato con incarichi
complementari, che spesso erano di
competenza di funzionari di grado superiore: per oltre 30 anni, è lui a dirlo, fu
sottoposto ad una sorta di lavori forzati.
Però, per la sua fede veniva costantemente discriminato sul piano economico
e ostacolato sul piano carrieristico.
In un contesto del genere, merita di essere evidenziato il suo impegno per promuovere una maggiore giustizia nel mondo del lavoro. È un impegno che assunse
in due direzioni. generale e personale.
Nel primo senso, prese coraggiosamente la difesa dei ferrovieri perché ricevessero il giusto salario, perché avessero il conveniente riposo e la possibilità di santificare le feste, perché fosse più tutelato il lavoro minorile... Tentò a lungo di costituire
un’organizzazione cattolica dei ferrovieri;
nel 1910 collaborò con l’avvocato fiorentino Italo Maria Sacco nel fondare il Sindacato nazionale dei ferrovieri. Quando
lo riteneva giustificato, non ricusava di
partecipare anche ad iniziative di sciopero. Nello stesso tempo, usò pure la penna
per mettere in guardia i lavoratori da quanti cercavano di sfruttare ideologicamente
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3 2 LA PAROLA AI GRUPPI AVISINI
e politicamente la loro situazione con lusinghe fallaci e rivendicazioni fuorvianti.
Nel secondo senso, dopo aver subito
per anni tanti soprusi e discriminazioni
(esclusione sistematica dalle gratificazioni annuali, ritardi cronici nell’adeguamento dello stipendio, blocco nella
carriera...), alla fine (a partire dal 1895)
decise di far valere le proprie ragioni: documenti normativi e dati di fatto alla mano, appellandosi alla giustizia e all’equità, fece leva sia sulla sua anzianità di
servizio e sulle sue non comuni prestazioni e sia sul diverso trattamento riservato a colleghi più giovani (alcuni già
suoi subalterni) e con minori meriti.
Consigliato da più parti, fece ricorso al
Consiglio di Stato, ma ottenne risposta
negativa con una decisione che lascia
l’amaro in bocca per il suo sapore pilatesco: se i superiori non accolsero le sue richieste, questo il succo della decisione,
ciò era segno che non ne era meritevole.
Esemplare fu la sua reazione. Ripo-
nendo, come sempre, in Dio la sua fiducia, accettò con serena rassegnazione
l’ingiusto verdetto, seppe conservare libero il cuore da ogni rancore, continuò
ad avere verso tutti sentimenti e comportamenti evangelicamente ispirati.
Già questi veloci cenni lasciano trasparire la poliedrica e accattivante personalità del Perazzo: esemplare e disponibile come lavoratore, coerente e coraggioso come fedele laico, generoso e instancabile come apostolo. Pertanto, merita di essere annoverato tra coloro che
hanno profeticamente anticipato e preparato la comprensione che oggi la chiesa ha della vocazione e missione dei fedeli laici: pienamente inseriti nella chiesa (come fedeli) e nel mondo (come laici), sono chiamati ad essere testimoni
operosi e credibili del Vangelo nella promozione della giustizia e della solidarietà, nel segno dell’amore e del servizio.
È questo un motivo per cui la chiesa oggi promuove all’onore degli altari tanti fe-
deli laici, che hanno testimoniato luminosamente il Vangelo nella famiglia e
nell’esercizio delle varie professioni: per
essere a tutti di esempio e di stimolo. Tra
questi, non c’è ancora un santo patrono
dei ferrovieri. Non potrebbe diventarlo il
Perazzo? Da sempre, i ferrovieri lo sperano e lo chiedono: ultimo esempio, il recente intervento dei responsabili della Sezione Piemonte e della Val d’Aosta nella
Associazione Europea dei Ferrovieri.
Perché questa speranza si avveri è necessario che la chiesa lo proclami prima
beato e poi santo. In questo tempo di trepida e fiduciosa attesa, noi cosa possiamo fare? Sostanzialmente, due cose: divulgare
il più possibile la conoscenza del Perazzo
e pregare il Signore perché, se ciò rientra
nei suoi disegni, esaudisca il nostro desiderio. Veramente, di uomini come il Perazzo oggi c’è urgente bisogno.
FRA PIER GIUSEPPE PESCE ofm
VICE POSTULATORE
Ringraziamo, soprattutto a nome dei riceventi del plasma ricevuto, i nostri iscritti che hanno permesso di ottenere il raggiungimento degli ottimi risultati.
IL DIRETTIVO DELL’AVIS TORINESE
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3 3 FILATELIA
LONDRA, GIUBILEO E OLIMPIADI
● DOPO IL 150°
L’Italia ha concluso il giro di emissioni per il 150° dell’Unità Nazionale. Francobolli che hanno avuto un notevole successo, soprattutto per i foglietti che hanno illustrato personaggi e fatti di storia
patria. Richiesto il commemorativo per
Cavour che sembrerebbe esaurito. Fitto
il programma filatelico per il 2012 non
ancora definito in tutti i particolari.
● PER ELISABETTA
La vetrina delle novità vede in evidenza la Gran Bretagna con le prime serie
per il Giubileo di Diamanti (sessant’anni
di regno) della sovrana Elisabetta II. Una
serie illustra la casata dei Windsor con i
ritratti di Edoardo VII, Giorgio V,
Edoardo VIII (che divenne poi Duca di
Windsor), Giorgio VI, padre dell’attuale
sovrana, e quindi, Elisabetta, come la ritrasse l’italiano Annigoni. I paesi d’oltremare che compongono il Commonwealth hanno scelto francobolli
molto colorati, a forma quadrangolare,
ognuno dei quali ritrae la regina in un
momento della sua lunga vita. Nacque a
Londra nel 1926. Francobolli – sia detto
fra parentesi – che aiutano anche a insegnare la storia.
● IL VOLONTARIATO
Notevole successo ha avuto il foglietto
sammarinese emesso alla fine del 2011,
dedicato all’Anno Europeo del Volontariato. Da euro 4.95, raffigura al centro
una volontaria che sospinge un giovane
invalido in carrozzella. Pure molto richiesta l’emissione, due esemplari abbinati, in onore di Alcide De Gasperi, il
maggiore statista italiano del dopoguerra, a cui si deve un’opera preminente nella ricostruzione post-bellica.
● DAL VATICANO
Le poste vaticane annunciano una
emissione per il centenario della nascita
del pontefice Giovanni Paolo I, il papa
che regnò soli trentatre giorni, e una
emissione congiunta con la Francia in
onore di Santa Giovanna d’Arco. Il Vaticano vede in buona quotazione i suoi
francobolli, soprattutto quelli stampati
durante il papato di Giovanni Paolo II.
RENZO ROSSOTTI
IL QUIZ
Fra le bandiere “tricolori” che hanno il rosso, il bianco e il verde, come il vessillo nazionale italiano, possiamo indicarne parecchie. Per citarne due, sia pure
con le bande di colore disposte diversamente, quella dell’Ungheria e quella del
Messico. Quella dell’Irlanda ha il colore rosso più pallido, fra il rosa e l’arancio.
Risulta vincitore del quiz Massimo Paganini
IL NUOVO QUIZ
Sapete dire dove si trova a Torino lo storico monumento dedicato al principe
sabaudo noto con il soprannome di Conte Verde?
Le risposte devono pervenire a AVIS - Concorso Quiz - Via Piacenza 7 - 10127
Torino oppure [email protected] entro il 10 marzo 2012. Il premio del
precedente quiz deve essere ritirato entro il 10 marzo 2012.
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3 4 FILATELIA
L’ANNUALE APPUNTAMENTO CON GLI ANNULLI
Ci sono tutti? Qualcuno potrebbe esserci sfuggito. Grazie a tutte le sezioni che hanno collaborato per la realizzazione di questa pagina.
(RG)
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3 5 STORIA MINORE
SE CENTO ANNI VI SEMBRANO MOLTI
N
ei miei primi anni di scuola mi accadeva spesso di vedere transitare in corso Vittorio Emanuele,
appena passato l’incrocio con via Principi d’Acaja, gruppi di mucche e di altri
animali condotti al macello. Proprio qui,
nel punto indicato, sorgeva infatti la
grande costruzione del mattatoio civico.
D’inverno, con la neve (oggi scomparsa
quasi del tutto per le trasformazioni metereologiche) o con un semplice strato di
brina, i poveri animali scivolavano, a volte cadevano, suscitando non solo in me
ma in quasi tutti i passanti un moto di
pietà. Non lontano dal Mattatoio vi erano
pure alcune caserme. Questo ambiente è
del tutto scomparso, sparito per fare posto
al complesso del nuovo Palazzo di Giustizia, che occupa una grande area. C’è più
verde, nei pressi del citato corso Vittorio
Emanuele, un parco giochi, e vi è stato un
intenso movimento nei giorni che ci siamo appena lasciati alle spalle con le celebrazioni del 150° dell’Unità Nazionale,
con la rassegna fra le mura dell’Officina
Grandi Riparazioni, anch’esse rinate a
una nuova vita, lo stesso carcere delle
“Nuove” è museo, con l’annessa cappella.
Ma non è tutto: sta sorgendo, a poco a
poco, il colossale grattacielo in corso Vittorio Emanuele angolo corso Inghilterra,
che sarà un po’ più basso (ossia un po’ meno alto) della Mole Antonelliana, che rimane regina e simbolo nel cielo di Torino.
Questa eccezionale trasformazione cent’anni fa, ossia nel 1912, non era minimamente prevedibile. Le città cambiano, come mutano le epoche e, anche, le persone.
Sfogliando i giornali del 1912 sembrerebbe che il tempo si sia fermato, che le cose
di allora siano pressoché identiche a quelle di oggi. Il cronista lamentava come, soprattutto nel centro della città, troppi locali storici fossero costretti a chiudere i battenti, come succede oggi. Così avvenne
per il ristorante Meridiana, in via Santa
Teresa angolo via Arsenale, che prendeva
nome dal fatto di avere una meridiana sulla facciata. Il proprietario, il signor Bonfante si trasferì nella Galleria Natta – attuale Galleria San Federico – e fu un ritrovo di letterati piemontesi legati a De Amicis, fra cui Giacosa, Cossa, Sacchetti,
D’Ovidio, e altri esponenti della cosiddetta “scapigliatura”. La zona centrale subì
poi la profonda trasformazione per l’abbattimento della vecchia via Roma per fare posto a quella nuova, da piazza Castello
fino all’imbocco con piazza Carlo Felice.
Il 19 gennaio era iniziato un lungo
sciopero (di sessantaquattro giorni) degli
operai delle fabbriche automobilistiche
torinesi. L’agitazione non diede risultati
positivi per le evidenti divisioni fra le varie organizzazioni sindacali. Alla fine di
marzo, un’altra grave questione: gli stabilimenti Diatto, fondati nel 1835 da
G.B. Diatto, in corso Moncalieri vengo-
no trasferiti alla barriera di Orbassano.
Fu a marzo che i giornali si occuparono dei lavori intrapresi nell’attuale via
Carlo Alberto, per costruire una nuova
facciata alla chiesa della Madonna degli
Angeli, all’angolo con la via dedicata al
conte di Cavour. Si veniva costruendo un
avancorpo per “allungare” la chiesa di
tre metri dal lato della piazzetta antistante. È la storica chiesa in cui si svolsero i
solenni funerali del Conte di Cavour.
Torino male accettava questi cambiamenti, viveva piuttosto male le agitazioni
legate ai suoi stabilimenti. Costernazione
suscitò il 4 aprile del 1912 l’esplosione al
dinamitificio Nobel, di Avigliana, che fece sussultare le case anche a Torino e provocò due vittime oltre venti feriti.
Scomparve anche il Caffè San Filippo,
uno dei locali torinesi tipici dell’Ottocento, sull’angolo di via Maria Vittoria con
via Lagrange. Si discuteva intanto il Progetto Chevalley per la costruzione di palazzine e villette fra i corsi Galileo Ferraris, Duca degli Abruzzi e Montevecchio.
Torino stava a poco a poco cambiando
volto e i torinesi, conformemente al loro
carattere, parevano non accorgersene per
nulla. Lamentavano solo che stesse aumentando il traffico, ma per qualcosa valeva pure la spesa di mugugnare. Fa parte del loro Dna.
RENZO ROSSOTTI
QUANDO LE MEDAGLIE RACCONTANO LA STORIA
Coniate di anno in anno per i “Cittadini dell’Ordine”
O
ltre duecento pagine, in un elegante
volume, a colori, raccontano la storia
di un istituto benemerito, “Cittadini
dell’Ordine”, dal titolo di per sé eloquente:
“Di medaglia in medaglia” (Momenti di storia), a cura di Anna e Alessandro Cremonte
Pastorello di Cornour, e Gian Giorgio Massara, prefazione di M. Centini.
Edito da Umberto Allemandi, reca in copertina un ritratto a colori di Vittorio Emanuele II
e illustra, di pagina in pagina, la storia dei
“Cittadini”, con un suggestivo effetto di medaglie, ciascuna con il proprio risalto scultoreo, per il brillare del metallo, con risultato
smagliante dell’argento, dal 1970, con la co-
niazione per il primo centenario di fondazione dell’Istituto, fino a oggi, non tralasciando
eventi militari e dinastici, legati alla Casata
Savoia, con riferimenti alla storia della Torino più antica, ai personaggi come Emanuele
Filiberto, Pellico, Manzoni, ad eventi irrinunciabili, come la traslazione della Santa Sindone a Torino, evento rievocato in una delle medaglie più suggestive, quella coniata nel
1978.
Un libro prezioso, oltre che di elegante finitura grafica, che dimostra come anche le medaglie
“scrivano” la storia.
RENZO ROSSOTTI
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3 6ARTE
LE MOSTRE E GLI ARTISTI
LUIGI GHIRRI AL CASTELLO DI RIVOLI
Al Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea è di scena
la fotografia. Dal 4 febbraio è aperta la mostra “Luigi Ghirri– Project
Prints / Un’avventura del pensiero e dello sguardo” che, curata da
Elena Re, s’inserisce nel progetto “Le scatole viventi/The Living
Boxes” di Andrea Bellini. Realizzata in collaborazione con il Fondo
Luigi Ghirri, l’esposizione propone i principali progetti di ricerca
fotografica sviluppati da Ghirri dal 1980 al 1992, anno della sua
scomparsa. Accanto alle opere si possono vedere oggetti, documenti originali, scritti che esprimono il senso della sua poetica, della riflessione intorno alla fotografia, di un dibattito culturale al quale si
riferiscono gli artisti della nuova generazione: “La fotografia” – ha
scritto Ghirri in “L’opera aperta” del 1984– penso che sia un formidabile linguaggio visivo per poter incrementare questo desiderio di
infinito che è in ognuno di noi...una grande avventura del mondo del
pensiero e dello sguardo, un grande giocattolo magico che riesce a
coniugare miracolosamente la nostra adulta consapevolezza ed il
fiabesco mondo dell’infanzia...”. Corredato dal catalogo delle edizioni JRP/Ringier, questo incontro con l’artista di Scandiano (19431992) rinnova l’indagine su un’esperienza tra le più interessanti della fotografia contemporanea a livello internazionale, tanto che i suoi
scatti sono conservati nelle collezioni, tra le altre, del Stedelijk Museum di Amsterdam, Museum of Modern Art di New York, Centre
Pompidou di Parigi, Centro Studi e Archivio della Comunicazione
di Parma e, a Torino, presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudendo e Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
Castello di Rivoli, Manica Lunga, sino 11 marzo, orario: 10-17,
sabato e domenica 10-19, lunedì chiuso, tel.011/9565280.
LE FOTOGRAFIE DI GIORGIO SOMMER
AL MUSEO DELLA MONTAGNA
Le collezioni del Museomontagna rivelano sempre documenti
di notevole interesse come il corpus di stampe fotografiche di
Giorgio Sommer, che si possono vedere nella mostra “Dal Vesuvio alle Alpi”, curata da Pierangelo Cavanna e Veronica Lisino.
Inserita tra le iniziative di avvicinamento alle celebrazioni del
LIBRI
L
a storia della Mostra della Ceramica di Castellamonte è condensata nel volumetto “Le origini”, che ne ripercorre le vicende, le immagini degli artisti, l’ambiente culturale. Accompagnata da un testo dello scrittore Aldo Moretto (recentemente
scomparso), la pubblicazione edita dalla Città di Castellamonte
sviluppa un cammino all’interno della pregevole manifestazione
attraverso le immagini di Ettore Fico, le ciminiere della Pagliero
di Spineto, il vaso di Franco Garelli, la stufa di Ugo Nespolo, l’Arco di Arnaldo Pomodoro e il piatto in grès di Carlo Zauli.
Membro della giuria del Premio di Poesia “Sudate Carte”, promosso dal Politecnico di Torino,
Rosy Bianchini di Martino ha pubblicato il libro di poesie “Silenzio”
(Anna Cuculo Group Editrice, Torino), con disegni firmati da Gianni Chiostri. Dedicata al poeta Emilio Gay, fondatore di “Poesia Attiva”, la raccolta esprime il senso di
una visione della realtà dai lirici
accenti espressivi:”L’universo si
scioglie/ e noi torniamo/ frammenA.MIS.
ti di Eternità”.
Modena, 1985 - serie Architetture
di Aldo Rossi
Vesuvio Cratere, 1875-1880
150° anniversario di fondazione del Club Alpino Italiano, che si
terranno nel 2013, l’attuale rassegna mette in evidenza– sottolinea Aldo Audisio in catalogo– “il viaggio ideale di Sommer verso e attraverso le montagne: dai notissimi scatti del Vesuvio a
quelli poco conosciuti delle Alpi, di Svizzera e Tirolo...”. Nato a
Francoforte nel 1834, si è trasferito in Italia nel 1857 prima a Roma, poi a Napoli dove ha aperto il suo primo studio fotografico.
Morto nel 1914 nella città partenopea, Sommer ha trasmesso con
i suoi scatti il fascino delle località che ha visitato: dagli scavi di
Ercolano e Pompei alla campagna fotografica eseguita in Svizzera, dalle vedute del Lago di Garda, St. Moritz, Capri e Amalfi alla Torino del Valentino, di Piazza Castello e Via Po. Una bella
mostra tra la suggestione del tempo passato e l’incanto della luce
che illumina palazzi, viali, alberi e percorsi della memoria.
Torino, Museo Nazionale della Montagna, Monte dei Cappuccini, sino 11 marzo, orario: 10-18, lunedì chiuso, tel.011/6604104.
OMAGGIO A SERGIO SARONI ALLA GAM
A vent’anni dalla scomparsa, è stata allestita nello spazio Wunderkammer della GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea la mostra “Saroni: decifrare l’invisibile”.
Curato da Riccardo Passoni, questo omaggio al pittore Sergio
Saroni (Torino 1934-1991) rappresenta una preziosa testimonianza di una stagione artistica
ricca di fermenti, di ricerche, di
intuizioni che ne fanno un esponente di primo piano della cultura torinese e non solo. Direttore dell’Accademia Albertina di
Belle Arti dal 1978 al 1991, Saroni ha esposto giovanissimo
alla Biennale Internazionale di
Venezia del 1956 insieme a
Giacomo Soffiantino e Piero
Ruggeri, mentre si ricorda il suo
itinerario che va dal periodo Sergio Saroni, Fiori nel blu, 1972
“informale naturalistico” alla
sua “nuova figurazione” e a raffinate pagine di un nitido realismo.
Per questa occasione sono state selezionate nove opere, datate tra
il 1962 e il 1985, pervenute al Gabinetto Disegni e Stampe della
GAM dalla donazione di Anna Maria Scassa e Giovanna Saroni,
rispettivamente moglie e figlia dell’artista, e da Maria Luisa Addario, vedova di Luciano Saroni, fratello dell’artista. Il programma della Wunderkammer, coordinato da Virginia Bertone, si arricchisce quindi di una serie di lavori che comprendono la tempera “Fiori nel blu” del 1972 e il dipinto ad olio e tempera su cartoncino “Soldato con stendardo” del 1962, sino alle acqueforti e acquetinte “Le vigne notturne” e “Paesaggio con tralcio di vite” del
1985.
Torino, GAM, via Magenta 31, sino 11 marzo, orario: 10-18,
lunedì chiuso, tel.011/4429518.
ANGELO MISTRANGELO
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3 7 NOTIZIE UTILI
MEMORANDUM PER IL DONATORE
Questo documento permette al Donatore di effettuare
una preventiva autovalutazione sulla possibilità di donare sangue. In esso vi sono riassunti i principali criteri di
ammissione o esclusione alla donazione, regolamentati
dalla legislazione vigente. Vogliamo che il Donatore sia
consapevole, ancor prima di recarsi alla unità di raccolta, se in quel momento è idoneo alla donazione o se deve
osservare un periodo di sospensione cautelativa. Il medico dell’Avis è sempre a disposizione, presso le varie
sedi di raccolta (nei giorni e negli orari previsit per le donazioni) per chiarire qualsiasi dubbio in merito (portare
referti precedenti e farmaci in via di assunzione).
– NO diabete in terapia farmacologica.
– NO malaria (6 mesi dal rientro da zone endemiche).
– 15 giorni per gastroenteriti.
– 3/6 mesi da viaggi in zone a rischio di malattie
tropicali.
– 4 mesi da rapporti sessuali a rischio (occasionali non protetti, rapporti mercenari, con partner
HBV, HCV e HIV positivi).
– NO tossicodipendenti - NO alcolisti.
– Per legge devono passare almeno 90 giorni tra una – 4 mesi da trasfusione di sangue.
donazione di sangue intero e la successiva.
– 4 mesi da trattamenti con immunoglobuline.
– Età: dai 18 ai 65 anni; dopo i 65 anni e non oltre i – 4 mesi da contatti con pazienti con malattia del
70 la donazione è a discrezione del medico Avis.
fegato di origine virale.
– In caso di prima donazione l’età non deve supera- – 4 mesi da agopuntura (se non praticata da medico
re i 60 anni.
con aghi sterili a perdere).
– Peso: non inferiore a: kg. 50 per sangue intero, 50 – 4 mesi da tatuaggi, foratura delle orecchie o di
per AFERESI, 60 per il Multicomponent.
altre parti del corpo (piercing).
– per le DONNE: in età fertile massimo 2 donazio- – 4 mesi da endoscopia e artroscopia.
ni all’anno. NO in gravidanza e durante l’allat– 48 ore da: vaccino antirabbia, anti rosolia, mortamento. SI dopo 1 ANNO dal parto o 6 MESI
billo, vaiolo, BCC, parotite, anti-influenzale,
da un’interruzione di gravidanza avvenuta nel
tifo, colera, tetano, difterite.
primo trimestre, 1 ANNO se avvenuta dopo il 4°
mese. NO durante il ciclo mestruale (donare al- – 5 giorni da trattamento con Aspirina, Aulin ed
altri farmaci antinfiammatori.
meno 5/6 giorni prima o dopo).
– Sì colazione (si consiglia di evitare cibi particolar- – 15 giorni da cure con antibiotici e cortisonici.
mente grassi).
– 4 mesi da interventi di maggiore entità (ricovero
ospedaliero superiore ad una settimana).
– Dopo la donazione: sostare un po’ in sede, non fare sforzi eccessivi, bere molti liquidi e non stare – 7 giorni cure odontoiatriche invasive (estraziofermi in piedi.
ni, devitalizzazioni, otturazioni con anestesia).
– La quantità di sangue prelevata è 450 ml (+/- 10%).
– 4 mese per l’implantologia
– NO raffreddore o influenza in atto.
– NO aferesi se in terapia antipertensiva con particolari farmaci ACE-inibitori.
– NO allergie gravi o crisi allergiche in atto.
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3 8ANAGRAFE AVISINA
NOTE LIETE
SONO NATI:
– il 18 novembre Nadia Roversi, primogenita della segretaria Avis dell’Unità di Raccolta di Pianezza Morena e del donatore Simone. Infiniti auguri
dalla grande famiglia avisina!
– i neo zii avisini Marco e
Vale augurano ogni bene alla
piccola Cecilia nata il 7 dicembre 2011;
– la famiglia Rinaldi è lieta di
annunciare la nascita di Alessio. Il papà (donatore Avis), la
mamma, la nonna (dipendente
Avis in pensione e in foto) e il
nonno (in foto) quest’anno hanno ricevuto un immenso regalo
di Natale.
Nadia Roversi
Cecilia
Alessio
Gerlando Insacco la moglie Francesca e Maicol
COMPLEANNI, AUGURI E
SALUTI
– Tanti auguri dalla nonna
medaglia d’oro Margherita Nicola al piccolo Davide Mercalli che il 3 dicembre ha spento la
sua prima candelina.
– Jonathan Micera ha prestato giuramento nell’Esercito
come volontario VFP1 3° blocco
2011 Caserma Berardi di Chieti.
Auguri dal padre avisino Paolo.
Davide Mercalli
Jonathan e Paolo Micera
ANNIVERSARI
– Il volontario Gerlando
Insalaco e la moglie Francesca hanno festeggiato 45
anni di matrimonio il 29 dicembre 2011 nella foto con il
piccolo Maicol. Tanti auguri
dai figli Maria Teresa e Carmelo.
NOZZE
– L’8 ottobre l’avisina Francesca Bonino si è sposata con
Emanuele Sommario. Tanti
auguri dai genitori, dalla sorella Stefania, da parenti ed
amici.
LAUREA
– Il 27 settembre Davide
Speranza si è laureato alla facoltà di Architettura con 110
e lode con pubblicazione.
Congratulazioni da zia Gloria!
ANCHE L’AVIS HA I SUOI
CAMPIONI OLIMPICI
Claudio Milan, avisino iscritto alla Comunale di Torino, il 17
settembre scorso ha partecipato
ai campionati mondiali Master
di corsa in montagna che si è
svolto in località Paluzza Friuli,
a due passi dall’Austria. Claudio
ha conquistato la medaglia di
bronzo che gli è stata appuntata
dalla campionessa pluri-olimpionica di sci di fondo Emanuela Di Centa e dal fratello Giorgio
anch’egli vincitore alle olimpiadi del 2006. Congratulazioni
Davde Speranza
A tutti le più vive felicitazioni.
VISITA IL NOSTRO SITO:
WWW.AVISTORINO.IT
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3 9ANAGRAFE AVISINA
I LUTTI NELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE
SONO DECEDUTI:
– Il 26 novembre Antonino Neri, classe 1929. La famiglia ringrazia quanti le
sono stati vicini;
– il 14 dicembre il Cav.
Ernesto Contenti, 153 donazioni, marito della segretaria Avis Ernestina;
– il 22 dicembre Michele
Sparacio, medaglia d’oro,
classe 1929. Ne danno il triste annuncio la moglie e la
figlia;
– il 27 dicembre Cecilia
Rosso, 84 donazioni, distintivo d’oro con fronde,
membro attivo del Gruppo
Anziani.
Angela Careglio
Antonino Neri
Cav. Ernesto Contenti
Michele Sparacio
Cecilia Rosso
Angelo Miccichè
Sante Bonolo
Franco Revello
Filippo Piredda
parsa, la moglie Carla e tutti i cari hanno ricordato con
grande affetto Carlo Caprioglio.
– La volontaria Rosa ricorda l’anniversario della
scomparsa dei genitori
Giovanni Bosco e Antonina Nato. “Sono trascorsi sette anni dalla vostra tragica scomparsa, il
ricordo del vostro sorriso e
della gioia di vivere è sempre vivo nei nostri cuori.
Non vi dimenticheremo
mai. I vostri cari”.
– Il 6 gennaio nel 15° an-
niversario della scomparsa
la famiglia ricorda Filippo
Piredda.
PIANGONO
I LORO CARI
– Il 7 ottobre è mancata
Angela Careglio, mamma
della donatrice Maria Aria;
il gruppo donatori sangue
poste si unisce al dolore
della collega;
– il gruppo giovani Avis
si stringe a Giovanni per la
perdita del papà Angelo
Miccichè.
– il 9 gennaio 2012, è
mancato Angelo Spagnolo,
papà della collega Maria
Paola. Condoglianze dal
Gruppo Donatori Sangue
Poste.
RICORRENZE
– La famiglia ricorda
Sante Bonolo nel 5° anniversario della scomparsa.
“Passano gli anni ma la tua
luce continua a brillare nei
nostri cuori. Ciao papà”.
– Nel primo anniversario
della scomparsa la famiglia
ricorda Franco Revello.
– L’8 gennaio, nel secondo anniversario della scom-
A FABRIZIO PRATO
Il 21 marzo, è primavera.
Tutta la natura si risveglia, le
meraviglie del Creato sono
presenti!
Il nostro caro Fabrizio
da 10 anni è vicino a Dio,
anche lui è un’opera d’Arte.
Grazie e arrivederci Amore.
Papà e mamma
A tutti le più sentite condoglianze.
Fabrizio Prato
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gennaio-febbraio 2012