COMUNICARE E GESTIRE
LA CONOSCENZA
“Knowledge Management – KM”
Firenze
15 e 16 Novembre 2008
“Knowledge Management – KM”
I MODELLI FLESSIBILI
I MODELLI FLESSIBILI sono l’evoluzione
di forme organizzative fortemente
caratterizzate da elementi non omogenei
«ibridismo» in cui si riscontra «La costante
connivenza culturale del “vecchio”, del
“nuovo” e del “più che nuovo”
(oltremodernità).
“Knowledge Management – KM”
ALCUNE FORME ORGANIZZATIVE FLESSIBILI
•L’organizzazione “orizzontale”,
interconnessione di gruppi di lavoro.
•L’organizzazione “translocale”,
dimensione transnazionale; pluralità di
presenza di forme culturali e capacità di
trasformare queste diversità in vantaggio
competitivo.
•L’organizzazione “a rete”,
prevale l’elemento del network come
elemento strutturale dell’organizzazione.
“Knowledge Management – KM”
ELEMENTI COMUNI NELLE FORME ORGANIZZATIVE FLESSIBILI
La centralità della
comunicazione che diventa
strutturale e linfa vitale per
l’organizzazione (F. Maimone)
L’incremento della
conoscenza diffusa, (come
creazione, scambio e
condivisione). (G. Alessandrini)
“Knowledge Management – KM”
L’ORGANIZZAZIONE A RETE
A base gerarchica, in cui domina la
struttura organizzativa interna
(organizzazione con elevato livello di
decentramento)
 A centro di gravità concentrato (il
“peso” dell’organizzazione più grande è
prevalente sulle altre)
A centri di gravità multipli (una rete
policentrica)
Organizzazione senza centro (vedi i
distretti industriali e/o socio – sanitari)
“Knowledge Management – KM”
K.M.: QUALI CONOSCENZE?
(CATEGORIE E TIPOLOGIE)
L’APPROCCIO ALLA FORMAZIONE
“Nel mondo liquido – moderno, la
formazione, per avere una qualche
utilità, dovrebbe essere:
 CONTINUA
(costante)
 INFINITA
(illimitata)
 PERMANENTE (per tutta la vita)
“Knowledge Management – KM”
K.M.: QUALI CONOSCENZE? (CATEGORIE E TIPOLOGIE)
LA COMUNICAZIONE SOCIALE E DELLA SOCIALITA’
“La comunicazione sociale e della socialità è un
ambito più complesso e difficile degli altri
perché si intreccia profondamente con molti
aspetti che hanno a che fare con la nostra vita
quotidiana, con il senso comune, con quello che
spesso diamo per scontato ...”
“Knowledge Management – KM”
IL PROCESSO DI GESTIONE NELLE ONP
Combinazione di:
Strumenti informatici
Modelli organizzativi
Valorizzazione delle
Risorse Umane
(A. Savoldelli, F.Borga, E. Littieri)
“Knowledge Management – KM”
K.M.: LO STATO DELL’ARTE - Il sistema K. M. AVIS
* Sede nazionale: 1600 Sedi Avis in indirizzo e mail.
 Numero Verde: circa 200 chiamate mensili.
 Osservatorio Associativo (dati 2007). Su 3.193 AVIS,
a cui afferiscono 1.073.734 iscritti, hanno comunicato i
propri dati 284 AVIS per un totale di 217.083 soci.
A marzo 2008 richieste ed assegnate 488 passwords.
 Sito internet: 334.103 gli accessi del 2007
rispetto ai 231.500 del 2006. Le AVIS che a
vario livello gestiscono un sito internet sono
281, il 65% lo aggiornano con regolarità.
“Knowledge Management – KM”
K.M.: LO STATO DELL’ARTE - Il sistema K.M. AVIS
La NEWSLETTER della Sede Nazionale è diffusa
mensilmente, i destinatari nel 2007 hanno raggiunto
la quota di 6.101, tra persone, organizzazioni non
profit ed altri enti ed istituzioni.
HOUSE ORGAN: (AVIS SOS) da 4 (2007) a 6 numeri
(2008) annui; tiratura 7.000 copie, regolarmente
pubblicato nel sito web, abbonati 780. Molte altre riviste
associative sono edite territorialmente.
“Knowledge Management – KM”
IL BILANCIO SOCIALE
Due obiettivi:
1) “Reperire dati ed informazioni (fotografia di
ciò che è stato realizzato)”;
2) “Stimolare, modificare le occasioni di
conoscenza, confronto e discussione … (anche
in una visione di sviluppo prospettico”.
“Knowledge Management – KM”
IL KM COME VIA DELL’ECCELLENZA
1) SVILUPPA la costante ricerca in un
ambiente positivo.
2) FAVORISCE l’attivazione di processi di
miglioramento continuo.
E’ FATTORE IMPRESCINDIBILE
PER LA CRESCITA DEL
VALORE ORGANIZZATIVO
Grazie per il cortese ascolto e
ricordate!!!
“Quelli che s’innamorano di pratica
senza scienza, son come il nocchiere,
ch’entra in un naviglio senza timone o
bussola che non mai han certezza
dove si vada.
Sempre la pratica deve essere
EDIFICATA sopra la buona teorica”
Leonardo Da Vinci
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