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€ • La moneta unica, il Villaggio EURO e l’Unione Europea, • €
Pre messa.
L’iniziativa congiunta, del Ministero del Tesoro e della Unione Europea, ha avuto lo scopo di
mettere i cittadini in grado di esercitarsi praticamente all’uso dell’Euro con esempi reali di
riscossione e di acquisto, di conversione della lira, di metodologia sugli arrotondamenti con i
centesimi svolgendo opera di comunicazione, di divulgazione ed informazione
Gli abitanti delle 12 città; in cui ha stazionato il villaggio, si sono potuti cimentare direttamente e
concretamente con la nuova realtà valutaria e quindi esaminare e riconoscere i diversi tagli
comprendendo i meccanismi e le svariate implicazioni di natura non soltanto economica che questo
cambiamento comporta.
I visitatori, ed in particolare gli studenti, a questo punto potranno agire poi, in seno alle loro
famiglie ed in generale alla comunità, quali moltiplicatori, veicolando le fondamentali informazioni
che hanno appreso durante la “visita” al Villaggio:
il valore più o meno esatto della moneta unica
la data di inizio della circolazione
il periodo di coabitazione della lira con l’euro
i paesi europei nei quali verrà adottata la moneta unica
Nella progressiva e consapevole transizione all’Euro, la Scuola ha sempre insistito su quelli che
sono gli aspetti educativi e formativi di natura storica della unificazione europea quali quelli
politico-economici e giuridico-sociali.
I Ministeri dell’Educazione degli Stati europei nei settori della Cultura e della Istruzione hanno, in
questa fase, un compito delicato e fondamentale; sostenere, con sensibilità, una graduale, ma decisa,
integrazione che, comunque, rispetti e salvaguardi le peculiari diversità e le eterogenee “STORIE”
dei popoli dei vari Paesi membri della UE.
L’istituzione della banca Centrale Europea ha, inoltre, già concretizzato la unione delle economie
reali dei Paesi della Unione economica monetaria che hanno già in comune istituzioni, organi di
governo e l'obbiettivo di arrivare ad essere un'unica grande unione di popoli.
La riforma complessiva della scuola italiana con alla base i pilastri dell’autonomia scolastica, della
riforma dei cicli e dell’obbligo scolastico e formativo, così com’è già avvenuto nel settore
economico con l’allineamento ai parametri fissati dal trattato di Maastricht, per la nostra nazione
non è più opzionale ma obbligatoria ed urgente proprio perché in ottica europea
Ai CEP, Comitati Euro Provinciali, compete un ruolo di fondamentale importanza nel garantire la
regolare transizione dalla valuta nazionale all’euro, coordinando e attivando tutte le iniziative atte a
fornire le necessarie informazioni sulla nuova valuta europea promuovendone l’uso sia da un punto
di vista prettamente tecnico sia da un punto di vista culturale.
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Le iniziative, quali il villaggio EURO, non perseguono la mera e pragmatica finalità del solo
cambio di moneta, ma cercano di raggiungere obiettivi ben più ambiziosi e profondi quali quelli di
una vera coscienza dell’integrazione europea reale sia da un punto di vista istituzionale, che sociale
di tutte le popolazioni coinvolte.
Il processo di costruzione europea non deve essere causa di emarginazione di nessun paese della
Unione; ciò sarebbe in contraddizione rispetto ai valori su cui poggia l’Unione stessa. Nella
transizione verso l’EURO è interesse comune che non vi siano diverse velocità all’adeguamento; se
anche una minoranza della popolazione non si sarà abituata alla nuova unità di misura, sarà più
difficile e più lungo, per tutti, effettuare i pagamenti alle casse quando, nel gennaio 2002, le nuove
banconote e monete sostituiranno le lire.
L’EURO
Il 1º gennaio 2002 dodici paesi membri dell'Unione europea, escluse la Svezia, il Regno Unito e la
Danimarca che ha deciso di non fare parte dell'UEM pur avendo aderito agli accordi europei di
cambio (AEC/SME II), in virtù dei quali la corona danese è legata all’euro, immetteranno in
circolazione una serie di sette banconote e di otto monete in euro e diventeranno così una realtà
concreta
per
tutti
i
cittadini
europei.
Le origini della moneta unica vanno ricercate nei Trattati, elaborati e firmati dai membri del
Consiglio europeo, composto dai Capi di Stato o di Governo di tutti gli Stati membri dell’Unione
europea (UE), e successivamente ratificati da ciascun paese conformemente alle procedure
legislative nazionali.
L'introduzione dell'euro avrà sicuramente ripercussioni, come è già possibile notare, sulla vita dei
cittadini e sulle imprese non solo dei paesi che hanno adottato la moneta unica, ma anche del resto
del mondo.
Le mo nete
Si stanno già coniando 50 miliardi di nuove monete; esse avranno una faccia comune per tutti i
dodici paesi aderenti all'area dell'euro e una faccia nazionale specifica per ogni paese.
Per l’Italia:
Ø 2 euro il profilo di Dante Alighieri di Raffaello;
Ø 1 euro l'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci;
Ø 50 euro cent il monumento del Marco Aurelio nella piazza del Campidoglio;
Ø 20 euro cent "Forme uniche nella continuità dello spazio" opera di Umberto Boccioni;
Ø 10 euro cent il volto della "Nascita di Venere" di Botticelli;
Ø 5 euro cent il Colosseo; 2 euro cent la Mole Antonelliana;
Ø 1 euro cent Castel del Monte.
Quanto al colore, le monete più piccole sono rosse perché realizzate in una lega di rame e acciaio.
Quelle da 10, 20 e 50 euro cent, invece, sono gialle perché è stata utilizzata la "nordic gold", lega di
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rame, alluminio, zinco e stagno. Le monete da 1 e 2 euro, infine, sono bimetalliche come le 500 e le
1.000 lire italiane.
Le nuo ve banco no te
Le nuove banconote in circolazione saranno, invece 14 miliardi e mezzo, identiche per tutta l'area
dell'euro. Il valore complessivo delle banconote e delle monete prodotte ammonterà a oltre 664
miliardi di euro.
Hanno sette tagli 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 euro, e colori diversi a seconda del valore: la più
piccola, 5 euro, è grigio verde; quella da 10 euro è rossa; quella da 20 euro blu; il colore dei 50 euro
è l'arancione; quello dei 100 euro il verde; dei 200 euro il giallo-marrone, mentre per i 500 euro il
colore dominante è porpora.
I disegni delle banconote sono stati scelti attraverso un concorso vinto dall'austriaco Robert Kaliela.
Sulle banconote non ci sono immagini nazionali. Sul lato principale, all'interno del cerchio delle 12
stelle della Ue (monetaria), ci sono finestre e portali, di stile diverso: classico, romanico, gotico,
rinascimentale, barocco, liberty e contemporaneo. Indicano lo spirito di apertura e di cooperazione
tra gli stati.
Su questo lato compare anche la parola "euro" scritta in caratteri latini e greci, accanto alla
bandiera, le iniziali della Banca Centrale Europea (BCE), in cinque lingue, la firma del suo
presidente e il taglio della banconota. Sul retro di ogni banconota compare invece il profilo
dell'Europa e l'immagine di ponti delle varie epoche, per rappresentare il concetto dell'Unione e il
collegamento tra i vari popoli e paesi. Incisioni e stampe a rilievo servono per facilitare il
riconoscimento da parte dei non vedenti.
Il percorso dell’EURO
Il 7 fe bbraio de l 1992
Viene firmato il Trattato di Maastricht, che ha dato il via all'Unione Europea (UE) e all'Unione
Monetaria Europea (UEM) definendo le condizioni per l'adozione di una moneta unica, i parametri
di convergenza.
Oggi aderiscono alla UEM 12 paesi della UE (area EURO): Austria, Belgio, Finlandia, Francia,
Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Grecia (dal 1° gennaio
2001).
Il Trattato prevede sostanzialmente:
• l'avvio dell'Unione Economica e Monetaria (Uem);
• la fissazione dei tassi irrevocabili di cambio;
• la realizzazione dell'Unione Economica e Monetaria, che completa il processo di creazione
del mercato unico grazie all'introduzione di un sistema monetario comune;
• lo sviluppo di una Politica Estera e di Sicurezza comune;
• lo sviluppo della cooperazione tra gli stati membri nei settori della Giustizia e degli Affari
Interni.
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Ha inoltre stabilito precisi criteri per l'ammissione degli Stati membri all'Unione Economica e
Monetaria. Gli Stati membri hanno dovuto assicurare, infatti, un alto grado di sostenibile
convergenza vale a dire un'elevata stabilità economica e finanziaria.
I criteri di convergenza.
Questi i parametri di valutazione:
• stabilità dei prezzi; il tasso di inflazione non superiore al 1,5% del tasso medio di inflazione
dei 3 paesi con minore inflazione;
• stabilità dei tassi di interesse; non superiori al 2% della media del tasso dei tre paesi a tasso
inferiore;
• stabilità dei tassi di cambio, il rispetto per due anni della banda stretta di oscillazione dello
SME;
• conseguimento di un bilancio che rispetti i criteri e i parametri di efficienza economica e
finanziaria previsti dall'UEM: un disavanzo pubblico non superiore al 3% e un debito
pubblico accumulato non superiore al 60% del Pil.
Tuttora, anche dopo l'ammissione all'UEM, gli Stati sono tenuti a rispettare questi criteri attraverso
un Patto di Stabilità e Crescita che li vincola ad attenersi a una rigorosa politica di bilancio.
Dal 1 gennaio 1999.
Con la creazione dell'Unione Economica e Monetaria Europea, l'euro è diventato a tutti gli effetti la
moneta ufficiale europea, pur non essendo ancora materialmente disponibile e in circolazione.
Fino al 31 dic e mbre 2001.
In questo periodo transitorio le monete nazionali esistono ancora solo come parti di euro e non
vengono più scambiate direttamente con valute estere. L'euro può essere utilizzato come moneta
"scritturale" accanto alle diverse monete nazionali.
Già oggi la moneta europea può essere utilizzata per tutti i pagamenti e gli incassi non effettuati in
contante quali: assegni, bonifici, carte di credito, bancomat.
Anche nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, con il sistema bancario, con le imprese e i
privati è possibile effettuare pagamenti e richiedere versamenti, purché non in contanti, e
comunicare posizioni contabili in euro.
Dal 1 gennaio 2002
Dal 1 gennaio al 28 febbraio. In questo periodo di doppia circolazione verranno introdotte
banconote e monete in euro e verranno progressivamente ritirate le diverse monete nazionali
Il 28 febbraio la vecchia lira non circolerà più. Si potrà cambiare per altri 10 anni solo presso gli
sportelli della Banca d'Italia
Tutte le transazioni commerciali nazionali ed estere, i rapporti con la Pubblica Amministrazione e
gli impegni assunti con altre società pubbliche e private dovranno essere assolti e contabilizzati
esclusivamente in euro.
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Ciò che è indispensabile conoscere.
1 EURO = 1936,27 Lire
Tale valore,è stato stabilito nella notte del 31 dicembre del 1998, quando sono stati definiti anche i
rapporti di parità tra le monete della Uem. Spostandosi da un paese all'altro, all'interno della Uem,
si può contare su cambi fissi per tutti.
Arroto ndame nti.
La regola, comune a tutti i paesi della Uem, stabilisce che quando nel passaggio dalla valuta
nazionale all'euro appaiono più di due decimali dopo la virgola è necessario arrotondare al
centesimo più vicino. L'arrotondamento avviene per difetto se la cifra è compresa da 0 a 4, o per
eccesso, se la cifra è tra 5 e 9. Così 1.000 lire corrispondono a 0,52 euro, perché il risultato esatto
(1000: 1936,27= 0,516) viene arrotondato per eccesso. 5.000 lire, invece, corrispondono a 2,58
perché il risultato esatto (5000: 1936,27= 2,582)
viene arrotondato per difetto.
Banca Ce ntrale Euro pea
Le banche centrali nazionali (BCN) dell’Unione europea formano, insieme alla Banca centrale
europea (BCE), il Sistema europeo di banche centrali (SEBC).
L’Euro siste ma
Insieme alla BCE, le banche centrali nazionali dei paesi che hanno adottato l’euro, formano
l’Eurosistema che ha come obiettivo primario il mantenimento della stabilità dei prezzi. E’
governato dal Consiglio direttivo, dal Comitato esecutivo (composto dal Presidente e dal
Vicepresidente della BCE insieme ad altri quattro membri nominati dai Capi di Stato o di Governo
degli Stati membri) e dal Consiglio generale della BCE(Presidente e Vicepresidente della BCE, con
i governatori delle banche centrali nazionali di tutti gli Stati membri).
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Co nversio ne.
Operazione che consente di passare da un importo di una valuta nazionale a quello corrispondente
in euro. Per convertire un importo da lire in euro bisogna dividere la cifra per il tasso di
conversione. Il risultato va arrotondato alla seconda cifra decimale.
Do ppia c irco lazio ne.
Si tratta del periodo nel quale circoleranno sia le lire che gli euro. Inizierà il 1° gennaio del 2002 e
durerà due mesi. Al termine del periodo banconote e monete potranno essere cambiate in euro solo
in banca.
Do ppia indicazio ne de i prezzi.
Esposizione degli importi sia in lire che in euro negli scontrini e negli altri documenti di pagamento.
Il controvalore in euro è calcolato solo sull'importo totale e non sulle singole voci. I negozi che si
impegnano alla doppia indicazione dei prezzi espongono un segno distintivo (Eurologo).
Eco fin.
Consiglio dei ministri economici e finanziari. E' l'organismo più direttamente interessato
agli sviluppi ed ai problemi dell'unione monetaria.
Parità fissa.
Rapporto di cambio irrevocabile tra le valute dei paesi della Uem, fissato il 31 dicembre del 1998.
Perio do transito rio .
Periodo, dal 1° gennaio 1999 al 31 dicembre 2001, nel quale l'euro non circola materialmente ma
può essere utilizzato per tutte le operazioni diverse da quelle in contanti.
Tasso di co nversio ne.
Valore dell'euro riferito alla valuta nazionale. Per la lira è pari a 1936,27.
Valuta scritturale.
Valuta che può essere utilizzata per tutte le operazioni diverse da quelle in contanti: emissione di
assegni, bonifici, vaglia postali, addebiti e accrediti sul conto corrente, pagamenti con bancomat e
carte di credito
Curio sità.
• Il simbolo grafico dell’euro € si ispira alla lettera dell’alfabeto greco “epsilon” e si riferisce
all’iniziale della parola “Europa”;ciò per mantenere un legame con le radici storiche del
Vecchio continente, la civiltà greco-romana. Le due barrette centrali, invece, sono il vero e
proprio emblema della moneta e rappresentano la stabilità della moneta europea.
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• Un “caso” di doppia circolazione, per capirci quella che si avrà dal gennaio alla fine di
febbraio 2002, si ebbe anche nel periodo di dominio romano quando l’impero arrivò alla sua
massima estensione.
• Dal novanta a.C. il sistema monetario romano (Sesterzio, Denario ed Aureo) fu utilizzato in
tutti i territori, agevolando e favorendo i commerci di popoli molto distanti e diversi. Le
province poterono, però, mantenere le proprie monete ed il proprio denaro circolante.
• L’abbreviazione ufficiale dell’euro, registrata presso l’International Organization for
Standardization (ISO) e utilizzata a fini economici, finanziari e commerciali, è “EUR”.
• Il nome, adottato dal Consiglio europeo di Madrid del dicembre 1995,
d'altra parte, è uguale per tutti e si scrive e si pronuncia allo stesso modo in tutte le lingue e
non varia: sia al singolare che al plurale si dice sempre "EURO",
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IL VILLAGGIO EURO
Il Villaggio nel 2000 ha toccato otto
grandi città ed è stato visitato da circa
230.000 persone; nel marzo del 2001 è
ripartito da Palermo, ha toccato dodici
altre città l’Italia fermandosi anche a
Bolzano nel week end dal 25 maggio
2001.
Numerose sono state le classi e i
giovani che hanno visitato il villaggio:
dalle scuole elementari, medie e
superiori di Bolzano a quelle di
Merano e Bressanone.
Gli studenti hanno potuto ricevere le
delucidazioni
ed
il
materiale
informativo disponibile, oltre che
cimentarsi con simulazioni e giochi
tendenti a sollecitare il loro interesse e
le
più
ampie
problematiche
sull’unione europea e sulla moneta
unica.
Nel Villaggio Euro si adotta già la moneta unica; con la stessa è stato possibile effettuare le
operazioni di cambio e considerarla moneta reale spendibile per gli acquisti della vita quotidiana.
Il Villaggio nel 2000 ha toccato otto grandi città ed è stato visitato da circa 230.000 persone; nel
marzo del 2001 è ripartito da Palermo, ha toccato dodici altre città l’Italia fermandosi anche a
Bolzano nel week end dal 25 maggio 2001.
Numerose sono state le classi e i giovani che hanno visitato il villaggio: dalle scuole elementari,
medie e superiori di Bolzano a quelle di Merano e Bressanone.
Gli studenti hanno potuto ricevere le delucidazioni ed il materiale informativo disponibile, oltre che
cimentarsi con simulazioni e giochi tendenti a sollecitare il loro interesse e le più ampie
problematiche sull’unione europea e sulla moneta unica.
Nel Villaggio Euro si adotta già la moneta unica; con la stessa è stato possibile effettuare le
operazioni di cambio e considerarla moneta reale spendibile per gli acquisti della vita quotidiana.
Il Villaggio Euro, ospitato da una tensostruttura coperta del diametro di 20 metri, con il suo
percorso a spirale (vedi il simbolo), rispecchia le finalità dell’iniziativa: raccontare e interessare in
un contesto libero e aperto le scuole ed il pubblico di ogni età sulle tematiche riguardanti in
generale l’unione europea ed in particolare la moneta unica
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Questa sua particolare configurazione spaziale suggerisce ai visitatori un percorso tematico, ma,
non avendo un ingresso vero e proprio ed essendo l'entrata libera, è possibile costruirsi
singolarmente il proprio percorso.
All'eurocambio è possibile convertire le lire in euro (facsimili) e viceversa (lire reali!), per poi
effettuare acquisti negli stads specifici
Le info rmazio ni
Molti sono i punti d’informazione ove è possibile ottenere ogni tipo di notizie sia sull'EURO che
sull'Unione Europea in generale: vengono messi a disposizione opuscoli, dépliant, CD-Rom, redatti
dal Ministero del Tesoro, dal Parlamento e dalla Commissione Europea e dagli Enti ed altro
materiale adeguato a fornire qualsiasi chiarimento a chiunque.
Da un telefono gratuito, inoltre, è possibile chiamare il numero verde di “Europa in diretta” che
fornisce informazioni sui diritti dei cittadini europei e sul modo di esercitarli.
Il cuore interattivo del Villaggio Euro è costituito da 4-5 postazioni computerizzate permettono la
connessione con il mondo dell’euro via internet. E’infatti possibile visitare i siti dedicati alla nuova
moneta e acquisire informazioni per l’utilizzo dell’euro; è possibile il collegamento con i siti delle
Istituzioni maggiormente coinvolte nella storia dell'euro, come quello della Banca Centrale Europea
o con i siti degli altri Paesi dell'Unione Economica e Monetaria dedicati alla nuova moneta.
All’interno della struttura, vi è la zona del palco dedicata all’intrattenimento e a brevi interventi
informativi sull’euro con, a ridosso lo schermo al plasma da cui verranno proiettati brevi spot e
filmati sull’euro e sulle sue implicazioni.
Personale qualificato (Informatori Euro) è disponibile durante l’orario di apertura a dare qualsiasi
tipo di informazione e a chiarire i dubbi dei visitatori, in modo da rendere più agevole il passaggio
alla nuova moneta; particolare attenzione viene rivolta agli anziani ed alle classi che hanno a
disposizione materiale a loro specificatamente indirizzato.
Ulteriori ed attuali notizie sono fornite dai rappresentati del Parlamento Europeo che illustrano le
iniziative e le campagne di informazione sull’Euro promosse dall’Unione Europea e rispondono a
tutte le principali domande e dubbi degli ospiti.
In estrema sintesi la prioritaria finalità dell’iniziativa è quella di far acquisire familiarità ed
informazioni sulle nuove banconote e monete in Euro prima che queste entrino in circolazione il 1°
gennaio 2002.
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Infine due interrogativi:
- le vere fasce “deboli” o “a rischio” che si troveranno a dover convivere con questo
cambiamento epocale, sono davvero solo quelle individuate o saranno anche altre, più nascoste?
- tra sei mesi circolerà l’Euro “quotidiano” e non più simulato e/o virtuale; riuscirà la moneta unica
a realizzare quei risultati di integrazione che ci condurranno ad una reale cittadinanza europea, che
le politiche messe in atto dagli organismi comunitari, non hanno ancora del tutto compiuto?
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La moneta unica, il Villaggio EURO e l¿Unione Europea