8 / 11 http://www.samaritani.ch L’infinito potere curativo della natura Reportage Un pomeriggio per conoscere le erbe medicinali p. 4 Attualità dalla Federazione Cosa spinge il Samaritano a prestarsi come volontario? p. 10 Associazione e Sezioni Un particolare esercizio di Canobbio, Comano e Massagno p. 18 I pacchetti di servizi LIV®LINE. Per la somministrazione affidabile d’ossigeno medicale CONOXIA® in situazioni d’emergenza. Ad ogni emergenza medico-sanitaria c’è il rischio di un’ipossia, ossia di una mancanza acuta d’ossigeno. E allora la rapidità dell’intervento è decisiva. L’ossigeno medicale è il farmaco d’emergenza numero 1.* Con i pacchetti di servizi LIV®LINE avete a disposizione per tutta la durata contrattuale 3 un sistema facile da usare e 3 immediatamente pronto per l’uso per la somministrazione di CONOXIA® che, grazie 3 alla manutenzione completa e alla fornitura dei ricambi rappresenta sempre un aiuto affidabile in situazioni d’emergenza. 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Questo numero della rivista è dedicato al tema della Colletta Samaritana che verrà lanciata proprio questo mese di agosto, ossia «Primi soccorsi con la natura». La Colletta, quest’anno, può essere così anche motivo di riflessione su come è cambiata la nostra società, nel senso che oggi troviamo già tutto pronto e ricorriamo spesso e subito al medico o alla farmacia anche per una semplice tosse o un raffreddore. Spesso non ci accorgiamo che abbiamo gli strumenti per iniziare a curarci da soli, e questi ci sono dati dalla natura. Un altro tema afforntato in questo numero è il volontariato. Come sapete tra una decina di giorni tutti i volontari della Croce Rossa svizzera si ritroveranno a Berna per una grande festa organizzata in loro riconoscimento. Si sono iscritti circa 6000 persone, piû della metà Samaritani. Una festa ampiamente meritata per omaggiare l’impegno prestato a titolo gratuito da molti volontari a favore del prossimo. A tutti voi auguro quindi una buona festa e sarà nostro piacere ricevere le vostre impressioni sull’evento! Attualità dalla Federazione 10 Anno del volontariato Cosa spinge un Samaritano a prestare il suo tempo libero per svolgere del volontariato? Alcuni pareri di persone impegnate a favore degli altri. 11 Colletta Samaritana 2011 Scopriamo il positivo esempio e la strategia messa in atto dalla Sezione Samaritani di Schwanden (Glarona) per raccogliere sempre tanto successo nell’annuale Colletta Samaritana. Panorama 14 Sommario Riscopriamo la natura Riscoprire le virtù delle erbe medicinali Un pomeriggio trascorso nel giardino di piante ed erbe curative della Samaritana ed erborista Lina Kurth (Argovia), mentre insegna ad un gruppo di bambini a riconoscere le buone erbe e poi a preparare dei semplici rimedi curativi. 03 Un concreto aiuto per ridare la vista La Croce Rossa Svizzera interviene ogni anno con un’équipe medica nella regione del Transhimalaya, isolata e priva di strade d’accesso, e – grazie agli specialisti – cura delle patologie oculari, tra cui la cecità. Decine e decine i pazienti assistiti e guariti. Anche noi possiamo aiutare. Associazione e Sezioni 18 Echi dalle Sezioni ticinesi e moesane Il particolare esercizio annuale congiunto delle Sezioni di Canobbio, Comano e Massagno. La Sezione di Blenio riferisce della giornata coi bambini in capanna, mentre la Sezione di Lugano racconta il successo del suo stand a «Melide Estate». La Sezione di Rovio ha organizzato un’interessante serata sulle zecche. Buona estate! Mara Zanetti Maestrani oggi samaritani 8/11 Foto: Kurt Venner Nel giardino di Lina Kurth (centro) sono tutti molto indaffarati: i bambimi imparano a produrre rimedi curativi con le piante. Produrre rimedi curativi con le erbe e piante medicinali «Cucina delle streghe» nel giardino di casa Cercare le erbe medicinali in un giardino selvaggio e preparare dei medicamenti: è quello che hanno imparato a fare sei bambini con le loro mamme in una soleggiata giornata di luglio. Erano ospiti nel giardino di Lina Kurth, Samaritana ed erborista di Rütschelen, nel Canton Argovia. Anche la redazione di Olten ha partecipato al pomeriggio. di Kurt Venner Lina Kurth coltiva e cura da 30 anni e con passione un orto di erbe aromatiche e medicinali con tante piante curative, un vero e proprio giardino dall'aspetto naturale e pieno di vita, biologicamente intatto. Lina è monitrice di corso e di Sezione della Sezione Samaritani di Dürrenroth, ed è pure istruttrice nell'Associazione regionale di BernaEmmental, nonché formatrice OC. oggi samaritani 8/11 Un «paese dormitorio» La Samaritana ed erborista – donna entusiasta e molto impegnata – abita a Rütschelen, uno sperduto e tranquillo paesino del Canton Argovia. Il comune conta 600 abitanti, 16 aziende agricole, un garage, un ufficio fiduciario, uno studio d'architettura e un solo ristorante. Vi è pure una scuola elementare, ma manca un negozio di generi alimentari e di prima necessità. La maggior parte degli abitanti non lavora in paese. In questo senso, Rütschelen ha piuttosto le sembianze di un «villaggio dormitorio», osserva Lina Kurth. Tuttavia è un paesino dove la cultura non è dimenticata, anzi: ogni 5 anni in estate vi si tengono spettacoli all'aperto. Orti di erbe medicinali e aromatiche, una passione Lina Kurth abita da 21 anni con suo marito in una casa contadina datata di 300 anni, ben tenuta e piena di charme, in cui si «respirano» pace e Foto: Kurt Venner Piccoli «farmacisti» all'opera Sulla tavolata nel giardino della famiglia Kurth, accanto alla fattoria, ci sono parecchi barattoli di latta su fornellini a candela e molti altri oggetti pronti all'uso. Prima della cottura, i piccoli «farmacisti» devono innanzitutto cercare e trovare le piante nel grande giardino. In seguito, le erbe e piante giuste vanno triturate, macerate e, sempre rimestando, messe a cuocere sul fuoco per un tempo determinato con l'aggiunta dei relativi ingredienti aromatici, come ad esempio il miele. Ben presto dai vari fornellini si alza un vapore profumato che inonda tutta la tavolata del giardino. Tutti hanno potuto provare e annusare i vari preparati. Il miele, sicuramente, rende più appetitoso per questi piccoli golosoni anche lo sciroppo per la tosse. I bambini hanno infine riempito dei barattolini con i loro «medicamenti», pronti da portare a casa. Finita la preparazione, è stato organizzata per loro una succulenta merenda con una torta di frutta appena fatta secondo la ricetta di Lina. Tutti i partecipanti sono entusiasti Dopo la ricca merenda, ci siamo soffermati un attimo con le mamme dei partecipanti. Franziska Meier abita a Huttwil ed è attiva quale assistente nella Sezione Samaritani di Dürrenroth, situato tra Huttwil e Affoltern nell'Emmental. Possiede un orto e in futuro vorrebbe coltivare pure lei le erbe medicinali. La giovane mamma pensa che «era molto bello ed interessante vedere Lina in azione. Curare e aiutare è infatti uno scopo importan- Reportage calore. «Qui la gente si conosce, ci si intrattiene e questo ci piace. Non lasceremmo per nessuna ragione questo paese», afferma convinta Lina Kurth. I loro tre figli sono ormai grandi e fuori casa, il più giovane è partito all'inizio di quest'anno. La passione di Lina è quella di coltivare il suo giardino di erbe aromatiche e piante medicinali, produrre rimedi curativi e trasmettere il suo sapere agli altri, ad esempio durante la formazione continua dei quadri oppure agli scolari durante le vacanze. Proprio come ha fatto l'8 luglio scorso, un bel pomeriggio di sole. Sei bambini (Debora e Remo Sohm, Simon e Peter Meier, Nicole e Jasmin Grossenbacher) hanno imparato nel suo giardino come dalla calendula si può produrre un unguento e come dal timo si produce uno sciroppo per la tosse. 05 Prima bisogna raccogliere i fiori di calendula. La pianta ha effetti lassativi, antispastici, sudoriferi e diuretici, nonché cicatrizzanti. Il giardino naturale di Lina Kurth è un avventuroso spazio tutto da scoprire che offre anche a molti piccoli animali una chance di sviluppo e di vita. te dei Samaritani e Lina con le sue erbe lo interpreta a meraviglia.» Anche Nadine Grossenbacher era molto entusiasta! Vive a Dürrenroth, dove – con suo marito - si occupa di una piccola azienda agricola con 40 pecore e alcuni animali da cortile. La giovane mamma spiega che la fami- glia non potrebbe vivere con la sola fattoria. Per questo suo marito ha un altro impiego a tempo pieno. Anche nel suo giardino, Nadine Grossenbacher coltiva con gioia e passione piante medicinali e aromatiche come il basilico, il rosmarino e il timo e altre ancora. oggi samaritani 8/11 Reportage Lina Kurth, Samaritana ed erborista. 06 Simon e Debora provano lo sciroppo per la tosse che hanno prodotto loro stessi e che, grazie al miele, ha un buon sapore. «Il colore e il sapore delle piante mi affascinano.» Lina Kurth ci racconta che ogni volta constata che le signore che trascorrono per la prima volta un pomeriggio del genere da lei, poi si mettono a loro volta a produrre pomate e sciroppi, per uso proprio o addirittura per vendere nei mercatini. le Scuola mi ha poi chiesto se volevo partecipare ad un progetto di una settimana sul tema «Erbe e piante medicinali.» «Il colore e il sapore delle piante mi affascinano» – continua – «Le erbe medicinali hanno degli effetti e questo mi entusiasma.» Coltivare piante medicinali e produrre i propri unghenti è, secondo lei, divenuto «di moda». «Le erbe medicinali hanno degli effetti curativi, questo mi entusiasma.» (Lina Kurth) Credere nella guarigione L'entusiasta erborista pensa che i rimedi a base di piante medicinali possano essere impiegati in primo luogo come prevenzione e miglioramento dello stato di benessere generale , oppure per la cura di lesioni della pelle, infiammazioni della gola o tosse. Un grande ruolo lo gioca anche il fatto di credere nella cura e guarigione con questi mezzi prodotti dalla natura. E Lina, come è arrivata all'uso delle erbe? «L'orto e il giardino sono molto importanti per me. Innanzitutto ho piantato essenzialmente erbe aromatiche per la cucina, poi più tardi anche piante medicinali proprio perché sono Samaritana. Inoltre la locaoggi samaritani 8/11 Leggere libri, frequentare corsi Chi vuole occuparsi di piante ed erbe medicinali, deve lasciarsi consigliare Jasmin versa la pomata in un barattolo. in una buona libreria. La scelta di libri specialistici in questo settore è molto ampia. Anche in Internet si trovano molte informazioni sulla fitoterapia se si desidera apprendere la produzione di rimedi curativi. Lina racconta che aggiorna spesso le sue conoscenze attraverso la formazione continua. Ad esempio grazie ai corsi dell'Accademia delle erbe il cui scopo principale è l'approccio competente e rispettoso alle erbe e piante selvatiche o coltivate nel proprio orto di casa. In Internet, l'Accademia citata sottolinea come molte erbe poco appariscenti o semplicemente non notate se non addirittura osteggiate come «erbacce» hanno delle proprietà eccezionali che un tempo erano conosciute e per questo apprezzate e che oggi invece sono andate quasi n completamente dimenticate. Fu per anni alla testa di importanti commissioni Appena un anno fa, Hans Künzli aveva partecipato all’Assemblea generale dei delegati della FSS a Crissier (VD), ancora Hans Künzli presumibilmente in buona salute, ed aveva ricevuto la prestigiosa nomina di membro onorario della FSS. Purtroppo a fine giugno, ci è giunta la triste notizia della sua morte, a 69 anni. Prima di lasciare, nel giugno del 2010 e per raggiun- ti limiti di carica, il suo posto nella Commissione della gestione, Künzli aveva occupato per ben 17 anni delle cariche in seno alla FSS. Fu inoltre membro della Commissione delle finanze, di cui fu pure presidente dal 1998 al 2000. In seguito era stato eletto nella Commissione della gestione; commissione che diresse in qualità di presidente dal 2003 fino al 2010. Per più di 20 anni era stato attivo nel comitato dell’Associazione cantonale dei Samaritani di Zurigo e prestava il suo lavoro volontario an- che a diverse Sezioni Samaritane. Ultimamente era stato presidente della Sezione di Meilen-Herrliberg. Impiegato professionalmente nel settore bancario, Hans Künzli aveva sempre dato prova di competenza e di concretezza. Sapeva comunicare in modo positivo le sue opinioni e le sue richieste, ma non amava apparire in primo piano. Tutti quelli che lo hanno conosciuto ed hanno avuto la fortuna di lavorarci assieme, serberanno di lui un piacevole e schietto ricordo. ek. Sezione Samaritani Chiasso; Medolago fu nel Comitato della FSS In memoria di due persone che tanto hanno dato ai Samaritani Nel nostro album di fotografie abbiamo recentemente trovato una foto che ritrae due persone purtroppo scomparse lo scorso anno e che hanno lasciato un’importante impronta nella nostra Sezione. Per questo desideriamo pubblicarla ora sulla rivista «oggi Samaritani», proprio per ricordarle e per esprimere loro la nostra sincera riconoscenza. Gastone Medolago (a destra sulla foto) fu tra i nostri primi monitori, poi istruttore, nonché presidente per parecchi anni dell’Associazione Sezioni Samaritane Ticino e Moesano (ASSTM) e membro del Comitato centrale della Federazione svizzera dei Samaritani (FSS). Il dottor Albino Ferrari (a sinistra), persona sempre disponibile che credeva molto nell’idea samaritana, fu socio della Sezione per molti anni, collaborò intensamente anche con la Croce Verde di Chiasso e Offerta del mese! 07 Albino Ferrari (sin) e Gastone Medolago. fu pure membro e presidente della Croce Rossa del Mendrisiotto. Sezione di Chiasso Offerta valida fino il 20 settembre 2011. Materassino AIREX-CORONA Materassino morbido antiscivolo per esercizi: buon assorbimento di scosse, molto resistente, igienico, resistente alla polvere e allo sporco, leggero, maneggevole, avvolgibile, non irrita la pelle, si adatta al calore corporeo. Dimensioni : 185 x 100 x 1,5 cm. Ordinazione Materassino AIREX-CORONA Quantità materassino, art. 3248 No. cliente Sezione/Ass. cant. 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In esclusiva per i titolari del Libretto ETI, il TCS può addirittura compiere versamenti direttamente sul conto della carta per le spese ospedaliere e di riparazione del veicolo. Il TCS offre la sua nuova MasterCard in collaborazione con la GE Money Bank SA. Questo mezzo di pagamento risponde alle più recenti esigenze dello standard internazionale di sicurezza e propone diverse innovazioni. I vantaggi della nuova MasterCard sono evidenti. Essa permette di risparmiare denaro: sugli acquisti effettuati con queste carte è accreditato sulla fattura del mese successivo un bonus dell’1 % (TCS MasterCard Gold) o dello 0,5 % (TCS MasterCard). Un altro vantaggio è la copertura assicurativa ininterrotta, dato che la quota sociale, il libretto ETI e l’assicurazione di protezione giuridica Assista, alla scadenza, sono automaticamente addebitati sul conto della carta. Non è dunque più necessario occuparsi dei termini di pagamento e dei versamenti. Il sistema eService offre in permanenza un controllo completo dei costi: consente di seguire elettronicamente gli acquisti e i pagamenti, evitando gli estratti conto mensili cartacei. In caso di panne comportante una costosa riparazione o di ricovero ospedaliero all’estero, i titolari del Libretto ETI beneficiano del rapido versamento di un anticipo delle spese, da parte del TCS, direttamente sul conto della carta di credito TCS MasterCard. Quest’operazione è possibile grazie al numero IBAN che figura sul retro della carta. Molto pratica anche l’offerta Load&Go che consente di alimentare il conto della carta, sempre e ovunque, con un importo di libera scelta, anche da parte di terzi. Infine, visto che la TCS MasterCard è anche la tessera di socio TCS, si risparmia spazio nel portamonete, continuando a beneficiare dei vantaggi abituali del Club (Show your card). La TCS MasterCard esiste in quattro versioni : TCS MasterCard Gold, TCS MasterCard, TCS MasterCard Load & Go e, per tutti i soci dai 16 ai 25 anni, la TCS MasterCard COOLDOWN CLUB, senza spese annuali. Il sito www.mastercard.tcs.ch offre un paragone dettagliato sui vari prodotti e informa sugli altri vantaggi delle nuove carte di credito. oggi samaritani 8/11 La Croce Rossa Svizzera (CRS) rivolge a tutti un grosso «Grazie!» Cuore e tanto tempo per il volontariato Attualità dalla Federazione Cos’è un coro senza coristi? E il 6 dicembre senza San Nicolao? E una squadra di calcio senza calciatori? Oppure ancora un Posto Samaritano senza Samaritani? Insomma, senza tutti gli aiutanti volontari, che spesso lavorano dietro le quinte, il Mondo non sarebbe uguale. 10 Più di un milione di ore: tante sono quelle prestate a titolo gratuito lo scorso anno in Svizzera da tutti i volontari delle Associazioni cantonali della Croce Rossa Svizzera (CRS). In questo senso, la Svizzera è tra i primi Paesi nel confronto internazionale. In questo numero non sono però conteggiate le moltissime ore prestate dai Samaritani, che regalano il proprio tempo e il proprio cuore, sia in esercitazioni come nella formazione continua, sia nei Posti Samaritani che nell’organizzazione e nella conduzione di corsi vari e an- Un grande grazie a tutti i volontari L’impegno dei volontari non è scontato. In segno di riconoscimento e di ringraziamento, la CRS invita tutti i volontari alla grande festa che si terrà sabato 27 agosto a Berna. Sono attesi circa 6000 volontari della grande famiglia della Croce Rossa, di cui ben più di 3000 Samaritani. Un grande «mix» di gente che si ri- conoscono nel lavoro volontario. Tutti sono invitati ad un sabato pomeriggio che dovrà essere indimenticabile e che permetterà per una volta a tutti di rilassarsi e divertirsi. Il programma è molto variato e prevede musica per tutti i gusti (pop, jazz, musica folk), ma anche piccoli spettacoli e offerte culinarie da tutta la Svizzera. Tra i momenti importanti figura il discorso della Presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey. La FSS augura a tutti i Samaritani una divertente festa! Petra Zenhäusern «Il ringraziamento dei pazienti mi va diritto al cuore.» Abbiamo chiesto ad alcuni Samaritani i motivi per i quali si impegnano nel loro tempo libero e in modo volontario per la loro Sezione e se hanno mai avuto modo di pentirsi Albine Bissegger, Romanshorn Sono attiva come Samaritana con gioia e passione. Aiuto molto volentieri gli altri, frequento regolarmente gli esercizi mensili della Sezione e partecipo pure ai Posti Samaritani. Trasmettere la mia pluriennale esperienza mi rende felice e mi fa sentire utile. Anche i vicini e conoscenti spesso si rivolgono a me per dei consigli. Sono arrivata alla Sezione Samaritani anni fa, quando con mio figlio fui partecipe di un incidente e non avevo la minima idea di cosa bisognasse fare per aiutare. In un certo senso, anche se in un’altra forma, ho avverato il desiderio che avevo da bambina, ossia diventare maestra d’asilo o infermiera. Le mie esperienze come Samaritana sono state essenzialmente positive. Solo una volta una motociclista ferita ha rifiutato le mie cure, essendo lei stessa infermiera. Maurizio Giovannacci, Croce Verde Bellinzona Sono nei Samaritani dal 2002. Mi occupo dei Samaritani per puro piacere, per imparare (non si smette mai di farlo) e perché mi sento parte integrante oggi samaritani 8/11 cora nelle azioni di donazione di sangue o di raccolta di abiti usati, come pure, ovviamente, negli interventi reali. di questa grande causa. In poche parole mi sento molto vicino a quello che è lo spirito samaritano. Essere Samaritano mi procurasentimenti indescrivibili: sapere che quello che si è appreso lo si porta poi in Sezione e potrebbe tornare utile a qualcuno per salvare una vita, mi dà una gioia molto grande. Non ho mai avuto occasione di pentirmi: credo che se si è Samaritani nello spirito, si sente dentro la «missione» che si ha, e la si fa non solo in caso di emergenza, ma anche nella vita di tutti i giorni. Posso dire che anche se l’attività del monitore non è sempre facile, rifarei il cammino che ho fatto sino a qui! maggiori erano già attivi nei Samaritani, quindi sono entrata anche io in Sezione. Quando ero più giovane mi divertivo, alle Gare Samaritane, a mettere alla prova le mie conoscenze e a cercare di aiutare la mia squadra. E oggi – quale aiuto monitrice del Gruppo Help di Muolen – mi piace molto la collaborazione e il lavoro con i bambini. Approfitto inoltre molto delle esperienze che faccio durante i Posti Samaritani. Con il lavoro volontario, faccio del bene agli altri ma anche a me: infatti quello che dai, si riceve in misura ancora maggiore. Ingeborg Früh, Volketswil Sono Samaritana attiva da ben 36 anni. A me piace soprattutto la buona camerateria. Volentieri do ai miei colleghi, ma ricevo anche tanto. Il ringraziamento dei pazienti, ad esempio al Posto Samaritano, va diritto al mio cuore. Da alcuni anni sono presidente della Sezione; prima ero istruttrice. Ancora non ho avuto modo di pentirmi di nulla, anzi trovo soddisfazioni. Wendelin Zuber, Zeneggen All’età di 15 anni ero attivo per la prima volta nella Sezione di Zeneggen. Ora, quale soccorritore professionista, desidero trasmettere le mie conoscenze ed esperienze anche ai Samaritani. Sia i pazienti che i famigliari apprezzano molto i nostri interventi. E’ molto bello poter aiutare qualcuno fornendogli i primi soccorsi. Ed è ancora più bello quando il paziente si riprende subito e bene. Purtroppo, non sempre si può aiutare... Patricia Rimle, Muolen I miei genitori e le mie sorelle Dal 22 agosto fino al 3 settembre sarà di nuovo la volta della Colletta samaritana Raccogliere fondi con convinzione Attualità dalla Federazione Quando, a fine agosto, a Schwanden in Canton Glarona suonano o bussano alla porta, sono di sicuro i Samaritani! Il presidente Bruno Roth racconta e spiega i motivi del grande successo della sua Sezione di Schwanden in occasione di ogni Colletta samaritana. Schwanden (Glarona): i Samaritani registrano sempre ottimi risultati nella Colletta. Schwanden è un paese di 2500 abitanti nel Canton Glarona. Da tempo vi è attiva una Sezione Samaritani che ogni anno partecipa alla Colletta. A Schwanden, i Samaritani preferiscono di gran lunga la raccolta «di porta in porta» e vi si impegnano con determinazione, raccogliendo sempre un gran successo. Secondo il presidente sezionale Bruno Roth, è importante che la popolazione conosca di persona i Samaritani. Proprio per questo, se possibile sono spesso e volentieri gli stessi Samaritani che percorrono ogni anno le stesse vie e bussano alle stesse case. In tutto sono impegnate circa 10 persone della Sezione. L’impegno sia in tempo che in … «porte da bussare» non deve essere troppo grande per nessuno. I Samaritani con esperienza consigliano le «nuove leve» Per i nuovi soci della Sezione, non è evidente partecipare per la prima volta ad una Colletta e bussare alle porte di persone che non si conoscono. In questo caso sono importanti i consigli di Annemarie Noser, incaricata della Colletta nella Sezione di Schwanden. E’ infatti lei che si occupa dell’istruzione dei nuovi soci Samaritani e che fornisce consigli utili per procedere nel miglior modo possibile alla raccolta di fondi. Le persone in genere apprezzano quando i Samaritani del paese si presentano alla porta delle loro case, an- che senza preavviso. Se non c’è nessuno in casa, si lascia un piccolo biglietto con una polizza di versamento nella bucalettere. «Questo è un gesto apprezzato dalla popolazione», racconta Bruno Roth. «Così infatti la gente sa che siamo in giro per la Colletta samaritana e contemporaneamente non dobbiamo ripassare una seconda volta.» Inoltre succede che la gente è più generosa nei contributi quando può versarli con una polizza, sostiene Roth. Il metodo di raccolta dei Samaritani di Schwanden è dunque un misto tra raccolta con le liste e con il Conto Colletta. Molto preziosi sono anche l’opuscolo e il giornale della Colletta che vengono offerti ai do- natori in segno di ringraziamento. Non ha invece nessuna influenza sul risultato della Colletta il tema della stessa, che cambia di anno in anno. 11 Presenti sull’arco di tutto l’anno Bruno Roth sottolinea però che è importante che la Sezione sia presente e visibile tra la popolazione durante tutto l’anno. Così i Samaritani svolgono esercizi in pubblico e, con la Società di musica, organizzano pure il brunch per il primo agosto. La Sezione conta 30 membri attivi. Oltre ai corsi standard, organizza formazioni mirate, per esempio per i responsabili della locale scuola. Petra Zenhäusern La Colletta samaritana presentata alla TV svizzera Il motto della Colletta di quest’anno è: «Primi soccorsi con la natura». «insieme», così si chiama la nota breve trasmissione domenicale della Televisione svizzera. E’ solo essendo «insieme» che funziona la Colletta Samaritana, ossia quando tutte le Sezioni si impegnano nella raccolta di nuovi fondi. Domenica 21 agosto alle 19.20 la Televisione svizzera di lingua tedesca (SF) presenterà la Colletta samaritana. Come noto la trasmissione «insieme» riferisce ogni settimana di enti e associazioni impegnate nel settore sociale, o della salvaguardia della natura o ancora della salute, sia in Svizzera che nel Terzo Mondo. I brevi filmati mostrano come operano le organizzazioni d’aiuto in questi vari settori d’attività. Date un’occhiata! oggi samaritani 8/11 Le virtù terapeutiche delle piante ed erbe medicinali La fitoterapia si dimostra efficace da secoli 12 oggi samaritani 8/11 Per fitoterapia s’intende la disciplina terapeutica che si avvale delle piante officinali come medicinali. La fitoterapia rientra tre le terapie mediche più antiche ed ha accompagnato gli uomini, dalle origini e dalle culture più disparate, lungo l’intero corso della loro storia. La storia della fitoterapia ebbe inizio circa nel 3000 a.C. in Cina. A quel tempo viveva l’imperatore Shen-Nung, che scrisse il primo erbario contenente già 365 preparati con i relativi effetti. Nel 1000 a.C. nacque in India la medicina ayurvedica che si basa sui cinque elementi: fuoco, acqua, etere, terra, aria. In Europa, uno dei precursori della medicina moderna fu Ippocrate da Kos (460 a.C.). Scrisse circa 61 opere, tutte sulla fitoterapia e la medicina. In seguto la tradizione fitomedica si spostò nei conventi, dove venivano spesso coltivati orti di erbe e piante officinali. A partire dal XV secolo cominciò il periodo aureo degli erbari. Nell’età barocca (XVI e XVII secolo) si cominciò a studiare la composizione delle piante ed erbe. La base è l’erboristeria (fitofarmacognosia), che mette a disposizione le conoscenze sulle varie piante officinali. I valori empirici, le conoscenze tramandate e le tradizioni rivestono a tal riguardo un ruolo importante. Tuttavia molti effetti delle piante officinali non sono ancora stati scientificamente documentati. Pertanto l’obiettivo della fitoterapia è di studiare l’effetto terapeutico delle piante officinali e delle sostanze in esse contenute. In fitoterapia si utilizzano solo piante intere o parti di esse come fiori, foglie, semi, cortecce, radici. Le piante vengono impiegate sotto diverse forme, ad esempio come infusi, tè, succhi, olii o unguenti. Il fatto che i rimedi naturali – in particolare quelli fitoterapici – siano sempre più richiesti, è dimostrato dai sondaggi. Si ottengono, tra Foto: Kurt Venner Buono a sapersi Sempre più persone si avvalgono nuovamente di rimedi naturali, seguendo così l’esempio dei loro antenati che hanno utilizzato piante ed erbe per curarsi. l’altro, buoni risultati nel rafforzamento del sistema immunitario, in presenza di raffreddori, malattie delle vie respiratorie, dermatosi, malattie venose o disturbi della menopausa (fonte: www.gesundheitskanton.ch). Sebbene l’impiego delle piante officinali sia di regola sicuro e ben tollerabile, anche in questo caso, analogamente alla medicina tradizionale, se ne raccomanda un uso moderato. In presenza di incertezze e domande, si consiglia d’informarsi prima presso una farmacia o il medico di famiglia. pz La farmacia della nonna Unguento di calendula La calendula è un vero e proprio toccasana. L’unguento di fiori freschi aiuta in presenza di ferite, contusioni ed ematomi. L’unguento di calendula è anche indicato in modo ottimale per labbra, mani e piedi secchi e screpolati. • tagliare a pezzetti due doppie manciate colme di calendula (foglie, stelo e fiori) • in una padella riscaldare 500 grammi di arachidi (grasso d’arachidi indurito, disponibile in drogheria) • mettere la calendula tagliata nel grasso caldo, lasciar sobbollire, mescolare • far riposare con il coperchio per un giorno • il giorno successivo riscaldare leggermente, filtrare e versare l’unguento in recipienti puliti. Liquore di Cassis (Liquore di ribes nero) Queste bacche, grazie al loro elevato contenuto di vitamina C, vengono lavorate perlopiù per la produzione di succo di frutta, gelatina o sciroppo. Stimolano il sistema immunitario in caso di malattie da raffreddamento. Un goccio di liquore di cassis in un infuso di rosa canina caldo ha un sapore delizioso. • mondare bene e lavare il ribes nero e versarlo in un vaso da conserva per 2/3 • ricoprire la bacche con Bätzi (acquavite), chiudere con il coperchio e lasciar riposare per 6–8 settimane • portare ad ebollizione 1 litro di vino rosso e 1 kg di zucchero, in seguito lasciar raffreddare • aggiungere 5 dl di Bätzi di bacche, mescolare e versare il tutto in bottiglie pulite. Il liquore si conserva per 2–3 anni. Fonte:LinaKurth RISPARMIO IN TUTTO IL MONDO: CON LA TCS MASTERCARD ® Novità: TCS MasterCard fino all‘1% di bonus sulla cifra d‘affari per ogni acquisisto1 h tcs.c ard. c r e t 8 mas 40 3 439 4 4 0 NE TCS MASTERCARD: LA CARTA DI CREDITO IDEALE PER I SOCI DEL CLUB • Carta-socio TCS e carta di credito tutto in uno • Protezione ottimale grazie al rinnovo completo dell‘ adesione al TCS, dell‘ETI e di Assista • Interessante bonus sulla cifra d‘ affari per ogni acquisto (viaggi, shopping, Internet) • Ogni ordinazione di una carta partecipa automaticamente all‘estrazione di 50 x CHF 500 accreditati sulla carta 1 Esclusi dal bonus sui pagamenti sono i prelievi in contanti e i prodotti distribuiti dal TCS, nonché i prodotti propri del TCS come la tassa di socio TCS, il premio annuo per il libretto ETI e la protezione giuridica Assista TCS. Bonus sui pagamenti TCS MasterCard Gold 1%, bonus sui pagamenti TCS MasterCard 0.5%. RISPARMIO IN TUTTO IL MONDO, MOBILITÀ SENZA CONTANTI. UN IMPEGNO DEL TCS. Foto: CRS, Beatrix Spring Shamu Lama prepara la cena per la sua famiglia al campo oftalmico. Nepal Nepal: il lungo cammino verso la luce Nel Transhimalaya, una regione isolata e priva di strade d’accesso, vivono 30 000 persone. Una volta all’anno un’équipe medica si reca in aereo a Dunai, il capoluogo del distretto, per curare e operare in un dispensario mobile decine di persone cieche o affette da patologie oculari. La Croce Rossa Svizzera ha realizzato un impressionante documentario su questo campo oculistico. La Croce Rossa l’ha annunciato da tempo: a inizio settembre un oftalmologo e la sua équipe si recheranno a Dunai per allestire un campo provvisorio e restituire la vista ai ciechi. La notizia di questo miracolo si diffonde per settimane negli insediamenti più remoti, raggiungendo anche la famiglia di Shamu Lama, a 4000 metri di altitudine. Sua moglie e suo fratello sono ciechi da quattro anni a causa della cataratta. Qualche mese fa una collaboratrice della Croce Rossa è andata a trovarli e ha parlato loro del campo oculistico. Ma Shamu Lama esitava e ha consultato il guaritore, il cui consiglio ha fugato ogni dubbio: «Io non posso aiutarvi, ma la Croce Rossa sì.» Dunai si trova a un’altitudine di 2200 metri. Shamu Lama pensa che il viaggio con il proprio figlioletto e due adulti ciechi durerà otto giorni. Otto lunghi giorni di marcia su stretti crinali, ripide pietraie e sentieri scoscesi. La famiglia si avvia così verso la lontana meta. oggi samaritani 8/11 Come bagaglio ha qualche rupia, un sacco contenente lenticchie e cereali, alcune stoviglie. Nel frattempo nell’ufficio della Croce Rossa di Nepaljani, al confine con l’India, fervono i preparativi: strumenti, farmaci e tavola operatoria sono pronti. Occorre portare anche un generatore e acqua potabile per l’équipe: a Dunai non c’è né elettricità né acqua corrente. Il materia- le viene stipato in sei casse metalliche da 50 chili. Dopo un ultimo controllo, il responsabile del campo oftalmico si rivolge all’équipe cinematografica svizzera che realizza un documentario: «Siamo pronti». Il tempo invece fa i capricci. Il monsone non accenna a placarsi. Le piogge sono così violente che volare a vista con il piccolo aeroplano è troppo rischioso. Il vento è impreve- Il lungo cammino verso la luce, DVD, 18 minuti, 4 lingue, anno di produzione: 2011 Ordini questo impressionante documentario presso: CRS, Rainmattstrasse 10, 3011 Berna, 031 387 71 11 o [email protected]. Prezzo: fr. 25.– più spese di spedizione, a favore del progetto «Donare la vista», PC: 30-4200-3 Un volontario trasporta le pesanti casse di materiale fino al campo. L’ultima cassa viene caricata nell’elicottero sotto una pioggia. dispensario. Altri vanno ad attingere acqua al fiume e lavano a fondo il soffitto, le pareti e il pavimento della sala operatoria improvvisata. I pazienti fanno la fila per la registrazione. Da ieri Shamu Lama riesce a vedere il fiume e i primi casolari di Dunai. Questa mattina ha sentito un rumore scoppiettante nel cielo. Il sentiero che scende verso Dunai è pericolosamente ripido. Con un ultimo sforzo sua moglie e suo fratello, stravolti dallo sfinimento, arrancano tra i sassi e si aggrappano a lui. Finalmente arrivano al campo oftalmico. Due giorni dopo i due pazienti hanno riacquistato la vista; possono rivedere i volti amati e la luce del sole. Inizia il viaggio di ritorno. Muniti di occhiali da sole, lanciano un ultimo sguardo verso la valle sottostante. Nel Transhimalaya sono avvenuti veri e propri miracoli. Dopo quattro giorni di duro lavoro il medico oculista, dottor Indu Prasad Dhungel, commenta: «Abbiamo esaminato 300 persone e ne abbiamo operate 67, abbiamo prescritto medicamenti e distribuito occhiali. La gente ci è estremamente grata. Questo campo oculistico è stato fi- Un’occasione d’oro per donare la vista La storia del campo oftalmico ha profondamente commosso Arlette. A casa ha rovistato nel suo portagioie e ha trovato una catenina d’oro strappata, un orecchino spaiato e una vecchia spilla con la chiusura difettosa. «Non essendo sicura che i gioielli bastassero per un’operazione ho parlato della colletta a mia zia, la quale mi ha dato un vecchio anello d’oro con un turchese.» Cercando l’indirizzo sul sito della Croce Rossa Svizzera, Arlette ha scoperto la boutique dei regali e un paio di bellissimi orecchini a un prezzo interessante. Così, un paio di giorni dopo la presentazione del film, alla CRS sono pervenuti un’ordinazione e un pacchetto contenente oro vecchio. Grazie ad Arlette, due persone cieche potranno riacquistare la vista. Il suo oro vecchio permette di ridonare la vista a un cieco! Lo invii bene imballato a: CRS, «Donare la vista», Rainmattstrasse 10, 3001 Berna. Non dimentichi di indicare il suo indirizzo affinché possiamo accusare ricevuta del pacchetto. Man mano che arrivano, i pazienti vengono registrati e iscritti per l’esame oculistico. nanziato dalla Croce Rossa Svizzera: per restituire la vista a un cieco bastano 50 franchi!» Tre domande a Beatrix Spring, responsabile di progetti CRS Panorama Foto: CRS, Beatrix Spring dibile e la corta pista di decollo di Dunai, troppo scivolosa. Ogni mattina alle 5.30 l’équipe si reca all’aerodromo per poi tornare scoraggiata in città nel pomeriggio. È impossibile volare. Ma è anche impossibile differire la missione: il team oftalmico non ha più disponibilità, i prossimi campi sono infatti già annunciati. «Non possiamo permettere che la gente faccia tanta strada per nulla», ripete ogni giorno il responsabile della Croce Rossa. Intanto Shamu Lama avanza con fatica. All’imbrunire, la famiglia si accampa e si prepara a passare la notte all’addiaccio. Il lama attizza il fuoco e prepara un piatto di cereali. «Ancora due o tre notti e siamo arrivati.» «Credi che potrò di nuovo vederti?», gli chiede la moglie. «Sì, certo. L’ha detto anche il guaritore.» Sono trascorse altre 24 ore e il maltempo continua a imperversare a Nepalganj. Ma il bollettino meteo è rassicurante, e ad alta quota il vento si sta calmando. «Forse potremmo farcela in elicottero», propone il responsabile. L’équipe cinematografica tentenna. E se l’apparecchio non riuscisse ad atterrare? Chi coprirebbe i costi? Ma non bisogna dimenticare le famiglie che aspettano. Il responsabile non intende rinunciare. Discute con tutti gli interessati e finisce per trovare una soluzione. Alla mattina del settimo giorno, le casse vengono caricate su un elicottero. Sfidando le nuvole e la nebbia, l’apparecchio finisce per atterrare a Dunai proprio nel momento in cui il cielo si schiarisce come per incanto. I volontari trasportano il materiale fino all’edificio che fungerà da 15 Perché la Croce Rossa è impegnata nella lotta alla cecità causata dalla povertà in Nepal? In Nepal la causa principale della cecità dovuta alla povertà è la cataratta. La CRS, specializzata nel settore sanitario, opera con successo in questo paese dal 1984. Il fatto che una persona possa rivedere i volti dei propri cari dopo anni di buio significa molto per me. Come raggiungete gli abitanti delle zone montagnose isolate? I nostri campi oftalmici godono di un’ottima reputazione. Tutti coloro che hanno avuto a che fare con noi raccontano la propria esperienza ad altri. Come finanzia i programmi di medicina oftalmica la Croce Rossa? I campi possono essere organizzati solo grazie alla colletta di oro vecchio. Da 30 anni, grazie alla nostra serietà e alla nostra competenza, godiamo della fiducia di numerosi donatori privati. Dei dentisti e i loro pazienti ci sostengono inviandoci denti e otturazioni d’oro. Abbiamo inoltre dei benefattori e degli sponsor che ogni anno contribuiscono a ridonare la vista a migliaia di persone. oggi samaritani 8/11 3domande Attualità dalla Federazione Nuova documentazione dei corsi in dirittura d’arrivo 16 oggi samaritani 8/11 Riordinare risveglia vecchi ricordi La redazione di questa mia colonna avviene proprio nel periodo in cui, qui al Segretariato centrale, noi im piegati dobbiamo fare dei piccoli traslochi temporanei per consenti re gli importanti lavori di ristruttu razione alla palazzina che ci ospita. No no! Non ce ne andiamo dalla sede di Olten, verrà però migliora to il nostro posto di lavoro. Per un paio di mesi dovremo quindi lavorare in condizioni particolari, un po’ più «ristretti» e vicini gli uni agli altri. I lavori di risanamento coinvolgono la parte vecchia dell’edificio: i tubi per l’acqua e i cavi elettrici devono essere sostitu iti, così come pure il riscaldamento e altro ancora. Ogni anno gli atti e i documenti che, secondo le nostre procedure, sono da conservare, vengono ordi nati ognuno nei propri archivi. Così, lungo gli anni, il materiale ar chiviato nei nostri uffici aumenta, e non solo quello cartaceo. Gli arma di si rivelano allora dei veri e propri «cappelli magici». Ci capita infatti di ritrovare piccoli oggetti o regali come piattini di stagno provenienti da organizzazioni amiche. Oppure ancora, in uno dei miei cassetti, ho trovato una busta con delle foto grafie di Martigny. Erano immagini e ricordi del weekend conclusivo passato con il Gruppo del progetto «Revisione della struttura e degli statuti 1995». Tutto quello che, in queste occa sioni, si prende in mano ci riporta inevitabilmente a vivere ricordi, sia di incontri, che di persone e di luo ghi. Purtroppo però... non c’è tem po per rimanere nel passato. Il «nuovo» è già qui che ci aspetta. Regina Gorza, Segretaria centrale FSS Roland Marti Dal 1 gennaio 2012 tutte le Sezioni Samaritane impartiranno i loro corsi secondo le nuove direttive (guide lines 2010) valide universalmente per l’insegnamento della rianima zione da parte di laici. La redazione di Olten si è rivolta a Roland Marti, capo del Settore Formazione e Con sulenza del Segretariato centrale della FSS per fare il punto sulle pro cedure d’introduzione delle nuove «guidelines». ek. 1 A che punto sono giunti i preparativi in seno alla FSS, alle Associazioni cantonali e presso i monitori? I preparativi procedeno secondo i piani. Recentemente si è conclusa la revisione e la verifica di tutta la do cumentazione d’insegnamento da parte del settore medico della Croce Rossa svizzera (CRS – Swiss Resu sciation Council) e di SMEDREC. A seguito di questa revisione speciali stica, hanno dovuto essere apporta te alcune modifiche. Nel frattempo, da parte delle Associazioni cantona li sono giunte al Segretariato centra le le prime comande del nuovo ma teriale d’insegnamento. In settembre si procederà alla stampa di tutta la documentazione nelle tre lingue na zionali, così che dal 1 gennaio 2012 tutti i corsi della FSS si svolgeranno secondo le nuove direttive. Da metà ottobre avrà poi luogo l’in troduzione dei monitori al nuovo materiale per i corsi. Grazie al pro gramma ELearning, i monitori po tranno esaminare e studiare da casa la parte teorica. Infine verrà orga nizzato un incontro durante il quale saranno illustrati i nuovi elementi pratici. Per i monitori che non vo gliono o non possono usare ELear ning, le Associazioni cantonali offri ranno degli incontri informativi. Si tratta, questa, della prima volta che la Federazione svizzera dei Samari tani impiega ELearning nella sua formazione. Per la produzione e l’implementazione del programma, la FSS ha trovanto un partner com petente e affidabile nella Scuola Lindenhof di Berna. Una grande parte del programma è già a dispo sizione in forma di bozza; ci sono quindi buone premesse per la con clusione del lavoro. 2 Quali sono i concetti nuovi? Per i monitori è sicuramente impor tante sapere che l’apprezzato siste ma dei tre classatori resta in vigore. Tutti i quadri della formazione rice veranno una nuova edizione dell’in tera documentazione. La struttura di base dei corsi resta invariata, mentre nei piani di procedura ci sono stati cambiamenti minimi (soprattutto a riguardo del Corso soccorritori e del corso BLSAED). Aggiornamenti importanti sono av venuti soprattutto nelle tematiche legate alla rianimazione, come ad esempio l’algoritmo BLSAED. La novità più importante è che nella rianimazione sono eliminate le due prime insufflazioni. 3 Quali vantaggi porta alle Sezioni il marchio di qualità della CRS? Oggi sappiamo che il nuovo corso BLSAED può portare il marchio di qualità della CRS. Molte Sezioni, in passato, hanno constatato che spes so potenziali clienti (come i Centri Fitness) chiedevano il riconoscimen to CRS. Alcuni clienti si rimettevano alla concorrenza, poiché per l’otte nimento del certificato dell’azienda, veniva loro richiesto di seguire un corso che avesse le direttive della CRS. Dal prossimo anno, grazie al marchio della CRS, noi Samaritani saremo piazzati meglio sul mercato. Romaine Kuonen, prima presidente centrale di REDOG Con «Joy» ho scoperto la gioia di aiutare di Eugen Kiener Anche se il quadrupede è «in pensione», sono sempre ancora un team: spesso li si possono incontrare durante le loro passeggiate nei dintorni di Berna. Stiamo parlando di Joy, femmina Retriever di 13 anni, e della sua padrona Romaine Kuonen, 47enne vallesana d’origine. Ambedue non partecipano però più e non vengono più chiamate per impieghi in caso di catastrofe. Il cane è infatti diventato troppo anziano; a 10 anni di età Joy è stata meritatamente «pensionata». Joy è il primo cane da soccorso arrivato in casa di Romaine Kuonen. A quel tempo, lei, suo marito e i due figli vivevano ancora a Briga. Lei desiderava ardentemente un cagnolino. «Con questo cane dovrai lavorare molto», le disse allora l’allevatrice quando Romaine si decise per un Chesapeake Bay Retriever. In occasione di un allenamento con il Gruppo regionale REDOG del Vallese, cagnolina e padrona provarono molto piacere nel lavoro di ricerca su terreni impervi. La formazione di un cane da catastrofe richiede un grande investimento di tempo. Per ben 4 anni, quasi ogni sabato bisogna esercitarsi e bisogna superare test e prove di vario genere prima di poter entrate nel Team d’intervento. Collaborazione con i Samaritani Oltre al lavoro con il cane, un altro tema importante sono i primi soc- corsi. Nella formazione nell’ambito dei primi soccorsi, i Gruppi regionali REDOG collaborano molto spesso con le Sezioni Samaritani e i loro monitori. Questa collaborazione si sviluppa anche su altri livelli: il Segretariato centrale della FSS a Olten è infatti pure la sede burocratica (indirizzario, ecc) di REDOG. E questo poiché l’associazione svizzera per i cani da ricerca e salvataggio (REDOG appunto) è una delle organizzazioni di soccorso affiliate alla Croce Rossa svizzera. La FSS sostiene REDOG nel lavoro con le sue Sezioni, ad esempio nell’organizzazione dell’Assemblea dei delegati. REDOG dà lavoro ad una propria segretaria a tempo parziale che si occupa dell’amministrazione dei circa 650 soci e dei 12 Gruppi regionali. Ma torniamo al percorso formativo di Romaine: «Quando Joy ed io avevamo concluso la formazione, attendevamo con impazienza di essere chiamate per il nostro primo intervento reale.» E il primo intervento, ricorda la nostra interlocutrice, fu lungo la strada del San Bernardo: una frana aveva aveva causato un cedimento in una galleria. Putroppo l’automobilista che vi era rimasta sepolta è stata ritrovata morta. Eletta a prima presidente centrale Assieme al lavoro sul terreno, Romaine Kuonen si è vieppiù impegnata anche in seno a REDOG. E’ stata per diversi anni co-presidente del REDOG in breve REDOG, il cui logo rappresenta simbolicamente il segno della Croce Rossa Svizzera, si mette incondizionatamente al servizio dell’aiuto umanitario. Gli scopi della sua attività sono: salvare vite umane, alleviare le sofferenze e portare aiuto. REDOG è in grado di assolvere questi compiti grazie ai team (conducente e cane) da salvataggio altamente qualificati che, volontariamente, si addestrano per anni con migliaia di ore di allenamento. E questo per fare in modo che REDOG individui velocemente e con affidabilità la localizzazione dei dispersi. Sin dalla sua fondazione, la REDOG è sostenuta dal forte idealismo e dall’impegno dei singoli membri. Il numero dei Team è in aumento. L’Organizzazione gode grande di prestigio internazionale. Gruppo regionale di Berna, prima di essere eletta quattro anni fa nel Comitato centrale di REDOG, dove ha riattivato il settore Marketing e Sponsoring. Lo scorso mese di marzo, i delegati dell’assemblea nazionale l’hanno eletta a prima presidente centrale di REDOG. L’Organizzazione approfitta del 40esimo anniversario di attività per far meglio conoscere alla popolazione i suoi scopi e le sue attività. «La nostra associazione sta entrando in una nuova fase», spiega Romaine. «Il periodo pionieristico è terminato, ora REDOG deve consolidarsi. Grazie agli interventi internazionali in caso di catastrofe (l’ultimo ad esempio in occasione del terremoto in Giappone) REDOG si è fatta recentemente conoscere di più. Desideriamo pure far conoscere maggiormente i servizi del nostro Team di ricerca, e questo allo scopo di rendere cosciente la popolazione che noi siamo in grado di cercare le persone disperse nei boschi e su terreni alpini difficili. Per svolgere la nostra attività abbiamo bisogno anche di donatori e cerchiamo dei partner anche nel mondo economico. D’altra parte, nella nostra formazione aumentano sempre più anche le esigenze professionali.» Nei gruppi regionali non ci sono problemi di reclutamento di nuove leve: sono infatti sempre molte le persone che partecipano alle manifestazioni informative. Il numero delle persone che però si impegnano a seguire la formazione basta appena a tenere stabile il numero complessivo dei soci. L’idea di poter prestare aiuto agli altri con il proprio cane appassiona molta gente e gli interventi reali sono esperienze di vita profonde: «Vedere come si salva un famigliare, come le speranze dei congiunti – anche se appese ad un filo – siano forti, e vedere la riconoscenza delle persone salvate è n impressionante.» Attualità dalla Federazione Tredici anni fa, Romaine Kuonen e Joy, un bravo cane da catastrofe di razza Retriever, erano un Team molto affiatato. Ora Joy è andato in... pensione e la sua conducente è diventata la prima presidente centrale di REDOG. 17 oggi samaritani 8/11 Canobbio, Comano e Massagno Esercizio di chiusura in comune dal mitico «Berto» Sezioni, Associazione Da molti decenni la Sezione di Canobbio organizza, per concludere la stagione, un esercizio all’aperto, prima delle vacanze estive, presso «La vacherie» del Berto, fattoria stile «dacia russa», a Trevano-Canobbio. L'esercizio è organizzato insieme alle Sezioni di Comano e di Massagno. È un esercizio speciale che abbiamo sempre mantenuto, con qualsiasi tempo. 18 Susanna Menegatti, pres. Sez. Canobbio. Ugo Campana, socio attivo, Canobbio. Il «mitico» Berto Pedrini socio attivo. Quest’anno, purtroppo, ha piovuto a dirotto, ma non abbiamo mollato! In passato abbiamo invitato anche altre associazioni: come i Pompieri, la REGA, l’ambulanza, Redog, i ciechi; il tutto sempre in un ambiente a dir poco incantevole. Come conclusione, facciamo una grigliata. Ci ha sempre ospitato il «mitico» socio attivo della Sezione di Canobbio, Berto. In passato Berto è stato il custode delle Scuole Medie che si trovano proprio di fianco alla sua fattoria. Al suo pensionamento, ha potuto rimanere nella sua fattoria, che cura da solo con molto impegno. Adesso ha soltanto ancora un gallo ed una gallina, 17 gatti, un cane femmina (Tata) ed un gregge di pecore. Ma in passato aveva cavalli, asini, conigli, porcellini d’India e caprette. Quando fa bel tempo, dalla fattoria si gode uno splendido panorama sul lago di Lugano e vasti dintorni. Se fa brutto tempo, Berto ha parecchie risorse per utilizzare locali: dalla stalla, alla ghiacciaia, oppure nel portico ecc. Ha anche un bellissimo grottino con camino e nel retro un vero e proprio museo di oggetti antichi per l’utilizzo domestico ed agricolo tradizionale ticinese. È una bellissima occasione, questa, per ritrovarci e per salutarci, prima delle vacanze e lavorare bene insieme alle nostre «consorelle» di Comano e Massagno, con le quali dividiamo già molti impegni durante l’anno. (In passato invitavamo anche la popolazione di Canobbio che purtroppo non partecipava molto numerosa.) Per me personalmente, fra tutte questa è la manifestazione che preferisco. Il mio esercizio all’aperto preferito è stato quello con la partecipazione della società Redog. Mi appassiona però pure organizzare ad invitare le famiglie e gli anziani al circo Knie in novembre. Auguro a tutti un buon proseguimento e buon lavoro. Cari saluti. Da sinistra, la presidente Elena Petrini, una socia di Comano, e Fiorenzo Gianinazzi di Canobbio. oggi samaritani 8/11 Franca Dotti, segretaria della Sezione di Canobbio La monitrice istruttrice Loredana Fraschina, una socia e la presidente Beatrice Basso di Massagno. NOUVEAU: Un traitement naturel contre l‘excès de poids! Apprenez pourquoi les régimes échouent souvent et pourquoi vous mincirez assurément avec PLANTO-SLIM! U n des régimes les plus efficaces pour atteindre son poids idéal consiste à ne manger qu’une demi-portion. Si vous avez déjà testé ce régime et lisez tout de même ces lignes, c‘est probablement qu‘il n‘a pas fonctionné. Pourtant, ce n‘est pas une raison pour abandonner, surtout pas maintenant quand vous êtes sur le point d‘atteindre sans effort et de conserver une bonne fois pour toutes le poids que vous souhaitez. Pourquoi les régimes échouent souvent Le problème principal des régimes est qu‘ils sont souvent mal équilibrés et génèrent une sensation de faim terrible. Les deux sont problématiques. Une alimentation mal équilibrée engendre souvent un manque nutritif qui ralentit de toute évidence le brûlage des graisses. Le sentiment de faim incite à grignoter entre les repas, ce qui est encore pire puisque cela stoppe complètement le brûlage des graisses. 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La Federazione svizzera dei Samari tani, grazie alle Associazioni canto nali e in particolare alle Sezioni, intende entrare sempre più nelle scuole con i propri corsi, con risul tati sempre più positivi a favore di tutta la popolazione. Quando i più piccoli saranno adulti, l'essere Sa maritano sarà spontaneo, che bello! L'Anno internazionale 2012 sarà de dicato alle cooperative e all'energia sostenibile, quindi tutti... «green» e nel 2013? Tutti green e sam? Il 2013 sarà infatti l'anno del nostro anni versario: Le Gare samaritane saran no organizzate in Ticino unitamente al PILA. Inviate a ruth.burkhalter@ samariter.ch oppure a lampert@tici no.com le vostre idee, in particolare per la parte ricreativa di questo im portante evento che si terrà dal 18 al 20 maggio a Tenero. Sarà mia premura analizzarle e proporle al comitato organizzativo. Buona estate! RenatoLampert, VicepresidenteFSS Il folto gruppo di bambini che ha partecipato alla giornata samaritana sui bendaggi. Blenio Incontro dei Samaritani con i ragazzi della colonia estiva di Gorda Anche quest’anno vogliamo rendere partecipi i lettori della rivista federativa della bella e positiva giornata trascorsa da alcune nostre Samaritane alla Colonia estiva per bambini svoltasi alla capanna di Gorda su organizzazione della Società alpinistica Nido d’Aquila di Aquila. Siamo salite in capanna il 28 giugno, accolte da ben 17 giovani e giovanissimi partecipanti, ai quali – spontaneamente – si sono aggiunti altri 5 bambini presenti sul posto, di passaggio. Tutti quanti si sono divertiti molto in questa insolita ma splendida cornice per un’esercitazione, quest'anno dedicata al tema dei bendaggi. I bambini, a rotazione, hanno «lavorato» in quattro postazioni, cercando dapprima un luogo su una cartina topografica, destreggiandosi poi in una fasciatura specifica: del piede, del gomito, del dito e per una scottatura. È stato loro chiesto quale ferita è più insidiosa: un’escoriazione o un taglio dal quale fuoriesce abbastanza sangue e sono stati resi attenti su come si possono causare ustioni e scottature, sui tipi di classificazione che ci sono, come riconoscerle, come trattarle e proteggerle prima di poter andare dal medico o prima che arrivi l’ambulanza. Si è pure verificato un sanguinamento da naso non simulato! Poi tutti insieme, via a realizzare la mummia più bella! Grazie ragazze e ragazzi, abbiamo ben percepito la voglia che avete di imparare e di divertirvi in tutte le occasioni. Siete stati grandi! Ausilia,Nadia,GiannaeGilda Al termine, in forma giocata, si è dato il via ad un concorso di «miglior mummia». La monitrice Ausilia con i ragazzi durante la lezione accanto alla capanna. Lugano Amicizia, allegria e complicità durante i mercatini ogni appartenenza. Il pubblico era rassicurato dalla presenza dei Samaritani e talvolta non osava chiedere come poter entrare nei Samaritani; la nostra sensibilità ci spinti a fare il primo passo per spiegare quello che facciamo. Ma il fatto più sensazionale è l’enorme interesse riscontrato nella donazione del sangue: c'è ancora tanta gente generosa che pensa al prossimo. E' stata insomma una piacevole «maratona», 14 serate consecutive (dalle 18 alla 1). A noi Samaritani la tenacia non manca, l'evento ci ha «ricaricato le Tre nostri Samaritani/e allo stand allestito in occasione di Melide Estate. batterie». Collaborare in tanti accresce il desiderio di far meglio «UMANAMENTE». Annamaria Di Gregorio Rovio «Aiuto! Una zecca», echi da un’interessante conferenza È questo il titolo della conferenza che la Sezione Samaritani di Rovio ha organizzato lo scorso 7 giugno. Un grido di aiuto che ha attirato a Rovio, nella sala dell’Ala Materna, un centinaio di persone provenienti da tutto il Mendrisiotto interessate e curiose di conoscere meglio e più da vicino questo indesiderato acaro che spopola nei nostri boschi. La nostra concittadina dr. Simona Casati, biologa, con un lavoro di dottorato proprio sulle zecche, ci ha illustrato con l’aiuto di immagini proiettate cosa sono le zecche, dove le troviamo ed anche il loro interessante ciclo vitale che si compone di 3 stadi: larva, ninfa e adulto. Siamo venuti così a conoscenza che questo parassita si nutre una volta sola per ogni stadio, che tra un pasto di sangue e l’altro passano anche diversi mesi e che nel frattempo esso attende pazientemente, nascosto nel sottobosco, il passaggio di un nuovo ospite (animale o uomo). Sono state sfatate anche alcune leggende come quelle secondo le quali le zecche sal- tano, volano o cadono dagli alberi. L’altro relatore, anch’egli nostro concittadino nonché medico di sezione, dr. Marco Ferrera specialista in malattia generale, ci ha edotto dapprima sui diversi significati etimologici del nome zecca, su modi di dire e su alcuni aneddoti per poi addentrarsi in campo più prettamente medico. Sapere che ci sono zecche portatrici di batteri e virus che all’uomo provocano anche gravi complicazioni non è stato certo rassicurante. Dr. Ferrera si è soffermato sulle conseguenze della morsicatura di una zecca portatrice del batterio Borrelia Burgdorferi che provoca la cosiddetta Borreliosi di Lyme o malattia di Lyme. In Ticino circa il 15% delle zecche è portatrice di questo batterio. La malattia si sviluppa in 3 fasi ed ha un’incubazione che va da 3 giorni a mesi o anni dopo il contagio. È importante riconoscere la prima fase che si manifesta con una macchia rossa circolare nel punto della morsicatura. Un’altra malattia causata sempre da questi acari è la Meningoencefalite da zecca. Fortunatamente zecche portatrici di questo virus non se ne riscontrano nei boschi ticinesi. Un consiglio che il medico ci ha dato è quello di controllare bene ogni parte del corpo al ritorno da una passeggiata nei boschi e se si scopre una zecca toglierla con una pinzetta e disinfettare subito la parte morsicata. Le interessanti esposizioni dei relatori hanno suscitato numerose curiosità e domande tra il pubblico presente. C’è anche chi, come il sig. S. Wallimann, ha condiviso la propria esperienza raccontando la sua disavventura, spiegando sintomi e conseguenze dopo la puntura di una zecca infetta. Naturalmente tutto ciò non deve scoraggiarci e rinunciare quindi ad una salutare passeggiata nei nostri boschi perché: non tutte le zecche sono portatrici di microorganismi che provocano malattie. La Sezione di Rovio Sezioni, Associazione Con grande successo, si è conclusa a fine luglio la manifestazione «Melide Estate». Malgrado le bizze del tempo, le energie, l’armonia e l’ottima collaborazione fra i Samaritani di Campione, Lugano e Melide è stata grandiosa; un’esperienza indimenticabile e coinvolgente che ci ha dato modo di offrire assistenza e svolgere attività di promozione con spiccata umanità. Lo scambio di esperienze tra persone che non si conoscono e si ritrovano a lavorare insieme, convalida l’idea che l’obiettivo comune ci unisce al di là di 21 Impressum «oggi Samaritani» 8/2011 Data di apparizione: 17 agosto 2011 Editore Federazione svizzera dei Samaritani FSS Martin-Disteli-Strasse 27 Casella postale 4601 Olten Telefono 062 286 02 00 Telefax 062 286 02 02 [email protected] www.samaritani.ch Segretaria centrale: Regina Gorza Abbonamenti, cambiamenti d’indirizzo per scritto all’indirizzo citato Prezzo d’abbonamento Singolo abbonamento per terzi: Fr. 33.– annuali 10 numeri all’anno Tiratura: 5000 copie Redazione Petra Zenhäusern Segretariato: Karin Schmid Telefono 062 286 02 23 Ticino e Moesano Mara Maestrani Casa Vescovi, 6717 Dangio Telefono e fax 091 872 17 47 [email protected] Consegna articoli: entro il 15 di ogni mese Inserzioni Zürichsee Werbe AG Verlag und Annoncen Seestrasse 86 8712 Stäfa Telefono 044 928 56 11 Telefax 044 928 56 00 Impaginazione, stampa, spedizione AVD GOLDACH AG 9403 Goldach oggi samaritani 8/11